martedì 18 luglio 2017

Massimo Bossetti. La perizia non serve per confermare l'ergastolo... e ora siamo tutti in pericolo


Era già tutto previsto. Massimo Bossetti e i suoi difensori hanno lottato come leoni costringendo i giudici a 14 ore di camera di consiglio, ma alla fine ha prevalso il verdetto mediatico già pronunciato nel giugno del 2014 dall'editoria che usufruisce dei benefici statali, editoria che con il suo tam tam continuo è in grado di convincere tutti, anche eventuali prossimi giudici popolari, di tutto. Avendone i mezzi e volendolo fare, alla maggioranza della popolazione si può far credere che il fuoco sia in grado di spegnere l'acqua. Niente di nuovo sotto il sole, è sempre stato così e sempre così sarà... dato che tanti secoli fa, quando l'informazione viaggiava lentamente ma l'ignoranza popolare era incentivata, chi deteneva il potere condannava chi rifiutava di credere che il sole girasse attorno alla terra.

Siamo nel 2017 e si dice che l'Italia sia una Repubblica. Ma a parte una parvenza di democrazia nulla è cambiato da allora. Si continua ancora a incentivare l'ignoranza popolare così che il cittadino si adagi alle parole e alle idee di chi crede migliore, sia indossi un vestito colorato sugli schermi, un camice bianco in corsia o una toga nera in tribunale. D'altronde, se il bravo criminologo e la brava opinionista, coadiuvati dal bravo giornalista, dicono ad ogni ora del giorno e della notte che l'imputato è colpevole significa che l'imputato è colpevole cazzo! Se non lo sanno loro che stanno sempre a parlar e a scrivere di tutti quei colpevoli!

E in fondo poi, al popolano che importa di quel tale che finirà in galera! Quel tale che si dichiara innocente e dopo più sentenze a morte preferisce impiccarsi alle sbarre della sua cella piuttosto che restare chiuso in carcere e far vivere alla sua famiglia, ai suoi figli, una vita fatta di vergogna!

Ma non è così urleranno i più bravi, quelli capaci di sorridere negli schermi anche quando la morte si mostra nelle sue pieghe più tenebrose, se l'imputato si è ammazzato è perché non riusciva più a sopportare il peso della colpa! Perché gli rimordeva la coscienza! 

E tutto viene sistemato ancora una volta a favore di chi accusa da chi, se non in malafede, dovrebbe essere in grado di entrare nel crimine anche per vie traverse e invece non vi entra e con le proprie certezze, spesso dettate da una procura che mette ordine a modo proprio e non per come dovrebbe, mostra di averne poca di coscienza. E il popolano segue l'onda, il cane pastore se preferite, perché è incapace, non per propria colpa, di entrare nelle pieghe di un crimine da strade diverse che non siano le solite e abituali, quelle da secoli seguite anche dai suoi avi, quelle che con l'avvento dell'informazione televisiva di massa troppi hanno sfruttato per influenzare la pubblica opinione a proprio vantaggio.

E già, mi si dirà, ma non è la pubblica opinione a giudicare in tribunale... lì ci sono giudici capaci che non si fanno mica influenzare!

E' vero che molti giudici sono superlativi e non si fanno influenzare, ma da troppo tempo assistiamo anche a processi indiziari senza capo né coda, processi costruiti su favole o su teorie fantasiose. Da tempo assistiamo a condanne che sembrano nascere non da una buona lettura delle carte ma dal senso di appartenenza di una categoria, quella della giustizia italiana, che non vuole vedere oltre il proprio naso e nonostante sia quasi ultima al mondo continua a chiudersi a riccio attorno alle tesi accusatorie senza lasciare spazio alle motivazioni e alle richieste difensive. 

Se la difesa reclama un diritto sancito dalla legge, la buona giustizia deve concederglielo e attendere prima di condannare. Forse che rifare una perizia con la presenza di tutte le parti in causa costa troppo? Qual è il problema? Se risulterà che l'accusa ha ragione e che tutto è stato fatto al meglio l'imputato si vedrà comunque confermato l'ergastolo e dovrà tacere per sempre. Che problema c'è ad eliminare i dubbi per avere la certezza di sentenziare in maniera certamente giusta?

Insomma, fa strano che a Massimo Bossetti non si sia concessa una così stupida perizia sul DNA. E' a causa di quel DNA che è stato arrestato. Lui dice che non è suo e dovrebbe essere una questione di buonsenso accettare di rifare la perizia che lo inchioda. Se per sentenziare una condanna si preferisce soprassedere, significa che siamo di fronte a una giustizia dittatoriale che mai cercherà di approfondire e di entrare nelle possibili crepe peritali dell'accusa. Qual è la paura che ha attanagliato i giudici? Forse c'era il timore di incrinare un sistema autoreferenziale che sempre più spesso si mostra nella sua forma più spietata con chi si proclama innocente?

Il verdetto di Brescia, che nulla ha concesso prima di confermare la condanna all'ergastolo per Bossetti, è un precedente molto pericoloso, è una spada di Damocle che pende sulla testa di tutti gli italiani e allo stesso tempo un avvertimento chiaro dato a chi non concorda coi metodi che vengono usati per accusare e condannare chi si professa innocente. Occhio ragazzi, perché se non l'avete capito vi diciamo noi chi è che comanda quando il processo è indiziario! 

Siamo al tramonto di un'altra era e sono certo che anche chi ora acclama e gioisce in stile calcistico per un verdetto di colpevolezza, prima o poi (se non toccherà a lui potrebbe toccare ai suoi figli) dovrà fare i conti con una situazione giustizia insostenibile perché priva di capo e di coda. I difensori avranno sempre meno peso e per gli imputati tutto sarà sempre più complicato al punto che i loro legali li consiglieranno di dichiararsi colpevoli così da sfruttare altre leggi e poter uscire in velocità dal carcere. Siamo messi davvero male perché non si possono decontestualizzare i vari problemi che angosciano uno Stato. Giustizia, politica, economia ecc..., sono parte di un sistema oramai al collasso. Da anni non c'è un governo votato dal popolo né ci sono politici capaci di guidare il paese verso zone tranquille. Il problema è che tutti comandano a modo loro quando non esiste l'Uomo chi si assume la responsabilità di comandare e di dare linee guida serie ai suoi subalterni.

In questo caso non è la condanna di Massimo Bossetti a dimostrare che siamo un paese allo sbando... è il rifiutare la perizia sul DNA che dimostra quanto piccoli e senza forza giuridica siano quegli imputati già condannati al momento del loro arresto. Specialmente se è un arresto mediatico e se un ministro del governo, stravolgendo le regole e fregandosene del garantismo sancito dalla legge, lo sfrutta a fini propagandistici e per questo lo annuncia in pompa magna al popolo!

Molto probabilmente tutto questo ha fregato Bossetti e domani fregherà altri che mai si aspetteranno di essere fregati. E fa specie e che ancora ci sia chi non l'ha capito... o finge di non capire...

747 commenti:

1 – 200 di 747   Nuovi›   Più recenti»
Luca Cheli ha detto...

Bravo Massimo, il caso di Bossetti è il dito che punta alla Luna, il problema è strutturale.

E'l'ennesimo dito a dire la verità e, come da proverbio, troppa gente continua a guardare solo le dita, concentrandosi in un gioco di Cluedo sui singoli casi, e non la Luna.

Questo rifiuto netto a concedere una perizia moralmente dovuta può essere sì letto come irrigidimento del sistema, ma anche come grande paura del suo esito potenzialmente dirompente.

Gilberto ha detto...

“QUI SI CONVIEN LASCIARE OGNI SOSPETTO; OGNI VILTA’ CONVIEN CHE QUI SIA MORTA’

A tutti coloro che credono nell’innocenza di Massimo Bossetti un invito a farsi coraggio, è adesso il momento di non darsi per vinti.

Massimo Bossetti e la sua difesa hanno un’arma vincente e non lo sanno. Ero convinto che la difesa sapesse… Non me ne frega niente se solleverò un coro di critiche. La difesa può rifare una prova senza bisogno che la documentazione le venga notificata.

Bossetti è figlio di Bossetti, le fotografie non mentono. Si può escludere un errore e che la difesa si sia erroneamente e in buona fede convinta che il test di paternità fosse sicuramente attendibile?

Rifare quel test in incognito sarebbe semplice e in certo senso sarebbe analogo alla richiesta di rifare il test del DNA. Dopo questo appello non interverrò più nei commenti.

Bruno ha detto...

@Gilberto seguo la tua strada. Massimo Prati e Luca Cheli cosa si può fare?. Credo che trovando il vero colpevole massimo Bossetti potrebbe, dovrebbe, uscire dal carcere. Bossetti è stato condannato alla morte civile insieme alla sua famiglia, insieme ai suoi figli. Dopo aver speso milioni di euro, del popolo italiano, spenderne altri 300 era troppo. Siamo ritornati al 1.600 dove anche la santa inquisizione dava la possibilità all'accusato di difendersi. Cosa può fare ancora la difesa? Gilberto anche io vedo una forte somiglianza tra padre e figlio Bossetti, ma una ulteriore perizia non confermata ha condannato non solo Massimo Bossetti ma il popolo italiano. Come avete fatto notare siamo tutti a rischio. Che vergogna.

Bruno ha detto...

Da Tiscali, ed è quel che penso, sono molto rattristato : ..."Questa sera si è assistito alla sconfitta del diritto". L'avvocato si è detto "tristissimo" per la decisione dei giudici. "Lo ribadisco, siamo di fronte a un clamoroso errore giudiziario - ha affermato -. Se non ci fosse il Dna sarebbe un delitto perfetto. Invece c'è, dunque per me ci sono più dubbi che certezze. Questo è un dato e mi sembra che questo sia un processo più a difesa dell'indagine svolta che non per giudicare la colpevolezza o l'innocenza di un uomo". I legali, subito dopo la lettura della sentenza hanno dato "per scontato" il ricorso in Cassazione."- Bossetti non mollare.

Paolo A ha detto...

In Italia vige il principio del dubbio contra reo, sinceramente pensavo che sarebbe finita diversamente, quantomeno sarebbe stata ordinata una perizia sulla parte genetica.

Quella della giustizia italiana è una deriva ipergiustizialista, non solo basta il sospetto per condannare un imputato, ma se non ci sono prove o indizi si fabbricano, tanto avranno un tribunale che convaliderà il risultato senza nessuna possibilità di verifica da parte della difesa.

Spero che la almeno Cassazione fermi questo processo e lo riporti ad un binario confacente ad uno Stato di diritto, altrimenti non si bloccherà questa spirale di ingiustizie, anzi darà la stura ad altre nefandezze pronunciate nel nome del popolo italiano.

Anonimo ha detto...

nonostante i due o tre elementi appositamente non trattati dalla difesa, paternità inclusa, Bossetti è stato lo stesso condannato. mi domando dove si possa andare a finire di questo passo, se non ci si può nemmeno più fidare dei salvataggi di capra e cavoli.

Paolo A ha detto...

http://www.tempi.it/santa-rita-brega-massone-lorrore-che-non-cera#.WW27XYVOJjo

Da leggere per capire che per Bossetti non è tutto finito.

PINO ha detto...

X LUCA CHELI

Ct): "Questo rifiuto netto a concedere una perizia moralmente dovuta può essere sì letto come irrigidimento del sistema, ma anche come grande paura del suo esito potenzialmente dirompente

Mentre concordo interamente con quanto sopra, e con quello che ha scritto Massino (bentornato!),voglio riportare, sia pure se con immenso disgusto, quanto affermato dall'assatanato Abbate, ieri sera, a "QG", per spiegare, a chi non l'avesse capito, che la concessione delle analisi in questione, avrebbe potuto far sorgere, nell'opinione pubblica, il sospetto che gli stessi giudicanti non erano sicuri al 100%, della validità del DNA accusatore.
Non poteva esserci una "toppa" più assurda, per coprire un buco di altrettanto assurda
dimensione.
Pur restando fedele alle mie personali deduzioni, già espresse nei miei interventi, avrei visto, nella concessione di quanto richiesto, un atto di vero rispetto del Diritto nel nostro Paese.

Luca Cheli ha detto...

Io non ho guardato QG proprio per evitare Abbate ed altri: le televisioni costano e non volevo romperne una in un momento d'ira.

Ma se ha detto una cosa del genere ha semplicemente detto la verità, probabilmente senza rendersi conto di cosa implica, o forse rendendosene conto ma considerandolo normale, cosa ancora più probabile.

Non bisogna dare nemmeno l'impressione a terzi di avere un minimo dubbio sulla colpevolezza ... addirittura non i risultati di un'eventuale perizia, ma la sua stessa concessione avrebbe avuto risultati dirompenti ... pensate un po'.

Anonimo ha detto...

Le motivazioni diranno perchè l'istanza non è stata accolta.

Luca Cheli ha detto...

Ma perché non poteva cambiare le intoccabili realtà stabilite in primo grado: quel DNA è perfetto, identifica univocamente l'imputato e del mitocondriale chi se ne frega.
Nuove analisi non avrebbero potuto smentire questa verità già consolidata, aggiungendo al più informazioni ridondanti ma non potendo in alcun modo cancellare l'identificazione ampiamente provata dalle 70+ ripetizioni eccetera eccetera.

Guarda, a parte l'uso del giudichese stretto, le motivazioni te le posso scrivere io anche adesso.

Vanna ha detto...

Buongiorno Massimo,
poco fa ti ho scritto e solo ora leggo.
Condivido tutto, con amarezza e con tristezza.
Vanna

Anonimo ha detto...

Dissento dalla seconda parte del titolo del post; perché valida se ti chiami 'signor nessuno', 'manovale', 'povero cristo qualsiasi', etc.

Tranquilli: nulla è cambiato.
Se il nome fosse 'Ilva', 'Vajont', 'Amianto', 'Bolzaneto', 'Politico', 'Bombe sui treni', 'Tangenti', 'Parente di', 'Concussione', 'Uranio impoverito', 'Disastro ambientale', 'Sicurezza sul lavoro', etc: le perizie si continuano a concederle.

Tranquilli: nulla è cambiato nemmeno sulla presunzione di innocenza.
Continua a dipendere dal come ti chiami.

Tranquilli: nulla è cambiato nemmeno sullo stato di salute inconciliabile con una detenzione.
Anche in questo caso, dipende dal come ti chiami.

E tranquilli: il nostro civismo democratico continua ad essere sano e solido.
Così sano e solido che possiamo continuare ad esportarne militarmente qua e là per il mondo e vendere armi a paesi belligeranti, fregiandoci pure di costituzionalmente ripudiare la guerra.

Business as usual.
The show must go on.

Sandro

boboviz ha detto...

Le controanalisi sono DOVUTE a sportivi sospettati di doping. Ma a Bossetti no, sia mai.

MAGICA ha detto...

sentendo il tg uno mi viene da vomitare ,
queste giornaliste IGNORANTI . che si avvalgono di notizie vecchie e fasulle per ingrassare il popolo piu' IGNORANTE DI LO VERGOGNOSE!!!

antrag ha detto...

QUOD NUNC RATIO EST IMPETUS ANTE FUIT

Nel mio motto personale (da Ovidio e poi ripreso da Croce) NUNC e ANTE hanno valore relativo, a seconda del processo storico, etico, politico che si affronta.

La giustizia italiana da qualche decennio è nella fase dell'IMPETUS (immaginate il rumoreggiare di una mandria imbizzarrita di bisonti, rinoceronti o elefanti).

È nostro compito riportare la giustizia nella fase della RATIO.

Stefania ha detto...

Non è stata concessa la ripetizione dell'estrazione del dna semplicemente perchè il materiale è andato esaurito. Concederla avrebbe portato ad ammettere che non potendo ripetere l'esame, lo stesso non poteva costituire prova.

Stefania

Bruno ha detto...

Questa è una bella Carognata. Chi sarà il prossimo?

antrag ha detto...

Stefania non ci sarebbe un modo più umano per spiegare quanto hai appena scritto?
La frase per ora è vuota di significato.
Un giro di parole e basta.

antrag ha detto...

Non dubito che i giudici possano esprimersi così.
Ma chi riporta le loro ragioni dovrebbe farsi carico di sottolineare queste gravi mancanze di senso.
La battaglia andrebbe affrontata anche in questi termini...

Prova a rileggere la frase che hai riportato!

Ismaele ha detto...

Beh, purtroppo il popolo italiano e' diventato forcaiolo e giustizialista, e non a torto. Abbiamo (giustamente) la schiuma alla bocca per i tecnicismi giudiziari che consentono a ladri, rapinatori, criminali violenti, danneggiatori di entrare e uscire dalle patrie galere con le porte girevoli. Quel che e' successo con Bossetti e' indicativo di un umore diffuso: e' vero che fra gli innocentisti ci sono persone decisamente bizzarre, ma e' anche vero che fra i colpevolisti ci sono delle vere e proprie tricoteueses (beh, c'e' da dire che le donne, almeno su twitter, si sono distinte per spirito giacobino). E' un problema che va al di la' del caso Bossetti, ed e' la conseguenza di un sistema giustizia che lascia i cittadini in balia dell'insicurezza. E quindi, cosa meglio di un caso simbolo, che impressiona la nazione, per dimostrare che la giustizia puo' sbattere in carcere a vita un efferato criminale? Non abbiamo quasi tutti (me compreso) tirato un sospiro di sollievo quando a Sesto San Giovanni una pattuglia ha impallinato il terrorista di Berlino? fatto per me molto sospetto, considerando che una pattuglia di notte nell'hinterland di una metropoli e' un avvistamento quantomeno raro. La cosa puzza di soffiata da mille miglia, ma il fine giustifica i mezzi...

Rimane il fatto che scarcerare dopo poche ore un rapinatore colto in flagranza di reato e' un torto fatto ai cittadini, che non viene compensato da un altro torto, che consiste nel privare un imputato, quindi gli stessi cittadini, di alcune garanzie minime che credono di avere, anche se poi questa privazione avviene rispettando tutte le norme di legge.

Purtroppo, non e' l'unico caso. Basti pensare al reato di "concorso esterno in associazione mafiosa", che ha portato in prigione con pene pesanti molte persone. Lungi da me difendere i mafiosi, ma anche corti sovranazionali si sono espresse sull'atipicita' di questo reato, che implica troppa discrezionalita' da parte del giudice. Se sono associato e' un conto. Se non sono associato e ho un comportamento criminale per favorire un mafioso, dovrei essere perseguito per quel comportamento. Se non sono associato e i miei comportamenti sono in una zona grigia, ma solo perche' hanno favorito un mafioso mi fanno incriminare di un reato particolarmente grave, si pone un problema non da poco, soprattutto considerando certi contesti dominati dalla paura in cui i fatti possono svolgersi. Eppure rimane...

Vanna ha detto...

Bentornata Stefania!
Scrivi:
" Non è stata concessa la ripetizione dell'estrazione del dna semplicemente perchè il materiale è andato esaurito. Concederla avrebbe portato ad ammettere che non potendo ripetere l'esame, lo stesso non poteva costituire prova."
E si è condannato!
Quel materiale non è stato visto dalla difesa neanche dopo.
E si è condannato.
Sono rimaste molte immagini dei passaggi delle analisi con i risultati.
E si è condannato sulle strisce.
SE il materiale era finito doveva essere assolto perché c'erano dei dubbi.
Ma non potevano permettersi di avere dubbi per non far saltare la loro credibilità.
Che tanto è saltata ugualmente.

Anonimo ha detto...

@PINO

Hai ragione!! E' incredibile come nessuno in studio abbia saputo o voluto far notare ad abbate che la sua "motivazione" sulla mancata concessione della perizia era un nonsenso giuridico, per non dire di peggio! Ma scherziamo? La perizia non concessa per non smontare l'impianto dell'accusa e del primo grado???? E a che servono i tre gradi di giudizio?

Ma davvero dobbiamo sentire tali mostruosità su una rete nazionale e nessuno fiata, se non altro per dargli modo di correggersi?

paolo

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi,

sul merito non entro nella questione, se non per dire come certe scoperte scientifiche vengano utilizzate per coprire qualcosa di arcaico. Rifiutare una seconda analisi è prova di malafede, null'altro. Ma insisto su questioni più generali: nulla di più distorto vi è in quello che presume di chiamarsi Diritto, ovvero una mentalità di derivazione sacerdotale, secondo cui la Verità dei fatti si rivela per divima o angelica ispirazione, vecchia di circa 3000 anni.

Qualcuno dirà la solita frase, che si rivela solo giustificatoria: "Siamo in Italia, questo succede solo in Italia".

Non direi: se qualcuno è desideroso di approfondire questi temi, non su noiosi manuali universitari ma su libri emozionanti, legga di Jacob Wassermann "Il Caso Mauritius": è stato pubblicato da Newton Compton, e riguarda un caso reale nella Germania guglielmina e weimariana, della prima metà del '900, di un innocente condannato all'ergastolo, a causa della falsa testimonianza di un amico e maestro. Nei dibattiti descritti nel romanzo, con la classica profondità della mente germanica, si notano appunto tutte le problematiche del decantato Diritto penale e procedurale. Un'opera di denuncia che aiuta anche i profani a capire i meccanismi mentali alla base di certe conclusioni e della loro relativa irrevocabilità.

Forse su You Tube se ne ritrova il vecchio sceneggiato RAI (quella volta li chiamavano "teleromanzi") degli anni '60. Non ebbi occasione di vederlo, ma credo che, con l'impostazione del tempo, sia stato condotto in modo abbastanza aderente al testo.

Anonimo ha detto...

Solo per dire a Gilberto che la Difesa mi risulta abbia già rifatto per conto suo il test di paternità che conferma non sia figlio di Bossetti padre Per altro secondo me non assomiglia per nulla a Bossetti senior mentre vedo somiglianze con Guerinoni nelle foto da giovane Detto questo concedere la super perizia ritengo fosse doveroso, anzi imprescindibile
#Paolo

Anonimo ha detto...

@ #Paolo
non ti crucciare. Era/è il suo cavallo di battaglia, assieme ultimamente alla detta-non-detta trattativa sottobanco, con la difesa che non presentava quei 'due o tre elementi' in suo possesso appositamente per "salvare capra e cavoli" e togliere le castagne dal fuoco a giudici e procura.
Solo che... ehm, non aveva ben specificato che si trattassero dei ben noti 'cavoli a merenda'. pazienza.
Da lì non lo smuovi. passa oltre.

Sandro

Vanna ha detto...

Sandro perché abbocchi all'amo dello scemo-sapiente?
Gilberto ha le sue interpretazioni da condividere o meno, certo da non evidenziare ancora.
Se non si smuove passa oltre anche tu, forse è meglio.

Anonimo ha detto...

Accipicchia che accoglienza! E che avrò detto mai, se non quanto affermato dalla difesa a suo tempo? Fecero l'esame privatamente, in un laboratorio del nord,versoi Torino se non erro E non sono il Paolo che scrive di solito qui, e per precisarlo avevo messo l'hastag prima del nome Comunque è illuminante su come valutiate i commenti al di là di quello che contengono ma solo per presunta paternità Buona continuazione
#Paolo

Paolo A ha detto...

Antrag

Quello che ha scritto Stefania è giusto, se il campione di DNA è andato esaurito senza che sia stata fatta l'analisi nella forma dell'accertamento irripetibile i relativi accertamenti sono nulli.

Nell'accertamento irripetibile il PM deve dare comunicazione alle parti, imputato e parti civile, che possono partecipare con i propri consulenti, nel caso di Ignoto1 all'epoca esisteva un imputato, il marocchino Fickri e la parte civile, non avendo avuto comunicazione dell'accertamento se questo è irripetibile allora è nullo.

Art 360 1° c: Quando gli accertamenti previsti dall’articolo 359 riguardano persone, cose o luoghi il cui stato è soggetto a modificazione, il pubblico ministero avvisa, senza ritardo, la persona sottoposta alle indagini, la persona offesa dal reato e i difensori del giorno, dell’ora e del luogo fissati per il conferimento dell’incarico e della facoltà di nominare consulenti tecnici.

Capisci che la questione è complicata, alla data degli accertamenti irripetibili l'imputato non esisteva, ne esisteva un altro, ma sicuramente c'era la parte lesa, allora se questi accertamenti sono stati svolti senza la convocazione della parte civile, il giudice dovrebbe dichiarare nulli gli accertamenti, ma per sapere se questi accertamenti erano irripetibili o meno si deve effettuare una perizia, cosa che la corte si è ben guardata dall'ordinare.

Anonimo ha detto...

Ops! Pensavo Vanna si riferisse a me Chiedo venia
PS: proibito confermare che adesso posso tranquillamente essere contemplato 😬
#Paolo

Anonimo ha detto...

Scusa Vanna, ma che ha detto di grave o offensivo, il mio omonimo, per definirlo scemo-sapiente?

Paolo

Paolo A ha detto...

#Paolo

Scusa, ma questi argomenti sono stati trattati in lungo e in largo e credo che siamo sfiniti di scrivere sempre le stesse cose.

Condivido quanto dici nel tuo primo intervento, quello su Abate, ma anche quest'ultimo, che non è uno stupido, sa bene che se si dovesse accertare che Bossetti non è Ignoto1, la questione che si porrebbe andrebbe molto oltre il semplice accertamento della colpevolezza o meno di Bossetti.

Sulla paternità ti dico quello che penso: per me Bossetti non è figlio del Guerinoni, ma forse non è neppure figlio del padre legale, sull'accertamento di paternità condotte dalla difesa, sinceramente non avendo notizie certe e dettagliate su cosa le abbiano effettuate posso ipotizzare che sia stata accertata la non paternità Giovanni Bossetti con Massimo, ma sicuramente la difesa non ha potuto accertare la paternità di Massimo Bossetti col Guerinoni.

Stefania ha detto...

Bravo Paolo. All'epoca dell'estrazione del dna dagli slip (cosi' capisce anche Antrag) esisteva una parte lesa (famiglia Gambirasio) ed un imputato (Mohamed Fickri). Il materiale da estrarre nonostante quanto dichiarato dalla Dott.ssa Ruggeri (il Pinocchio della situazione), non era affatto abbondante. E quindi con l'estrazione è stato terminato. Questo cosa ho comportato?

1. Il fatto che i laboratori che hanno fatto la ripetizione delle analisi si sono dovuti basare su dei risultati dati per assodati ed irripetibili, quelli dati loro dalla Ruggeri;

2. Dei periti nominati dai difensori di Fickri avevano DIRITTO di assistere all'estrazione, proprio perchè l'esame era irripetibile. Se fosse stato trovato il DNA del marocchino lui avrebbe potuto chiedere che la prova fosse nulla in quanto prodotta senza tutelarlo. Come farlo? Prima di eseguire quell'analisi irripetibile, la Ruggeri aveva il DOVERE di invitare Fickri a nominare periti di sua fiducia. Alla loro presenza si sarebbe potuto provvedere a quell'analisi. Quindi per Fikri la prova sarebbe stata nulla anche se si fosse trovato il suo dna.

3. Quando si fanno analisi irripetibili, quando si esegue un interrogatorio irripetibile di un testimone (ad esempio se questo è in punto di morte), la Procura ha il dovere di avvertire la parte civile e gli indagati cosi' che possano assistere o nominare propri periti che possano assistere. Si chiama INCIDENTE PROBATORIO.

4. La Ruggeri non ha tutelato le parti perchè Fickri non è stato invitato. Quando ha capito di aver fatto una cretinata ha parlato di DNA molto abbondante. Talmente abbondante che si è esaurito (appunto dando origine ad una prova non prova in quanto non ripetibile). Da qui il nome di Pinocchio Ruggeri.

5. Bossetti avrebbe diritto a veder ripetuta l'estrazione ma il DNA abbondante non era tale e la prova non puo' essere riprodotta. Fidarsi di quanto fatto dalla Ruggeri significa accettare come un dogma quanto da lei detto. Queste non sono prove ma professioni di fede che a me non piacciono, non in materia di giustizia almeno.

Ed ora torno a quanto avevo scritto prima. Accettare la legittima richiesta di Bossetti di ripetere l'esame avrebbe costretto la Procura a ripetere un esame irripetibile. Se i giudici avessero concesso ieri questo DIRITTO a Bossetti, dal momento che non puo' essergli garantito per mancanza di materiale la PROVA sarebbe in realtà FUFFA.

Quindi si è deciso di non riconoscergli questo DIRITTO per salvare chi aveva il DOVERE di tutelare non solo Yara ma tutto il popolo italiano.

In altre parole: una porcata.

Stefania

Bruno ha detto...

@Ivana, cosa ne pensi adesso che non è stata accolta la perizia chiesta da Bossetti. Secondo te siamo in una patria di diritto?. Sotto chi tocca.

Bruno ha detto...

Scusate sotto a chi tocca.

antrag ha detto...

Paolo A e Stefania

Il primo trafiletto (qualche riga) di Stefania mi è apparso incomprensibile e autoreferenziale.

Da qui le critiche.

Le cinquanta righe successive con cui avete precisato entrambi mi hanno permesso di capire.

Vi ringrazio entrambi!

antrag ha detto...

Un semplice esposto a una corte suprema europea sulla "porcata" andrebbe inoltrato subito.

Senza aspettare motivazioni della sentenza e sentenza della Cassazione.

antrag ha detto...

esposto ... non ricorso.

Per tentare di frenare questo allegro libertinaggio delle istituzioni

PINO ha detto...

STEFANIA, bentornata|
Il tuo "rientro" nelle file, e con te il rientro dei tuoi "tocchi" di fioretto, mi reso lieta una giornata tinta di grigio.
Non sparire, però, altrettanto improvvisamente, come sei apparsa.
Mentre ti assicuro la mia netta condivisione per quanto hai precisato, ti invio, tramite l'etere, un affettuoso saluto.

Stefania ha detto...

Un abbraccio a tutti quelli che sono contenti di rileggermi! :-) Per Antrag: se ti sono parsa autoreferenziale me ne scuso. Non era mia intenzione! Non ho neppure una laurea in giurisprudenza! :-)

Stefania

Pino ha detto...

p.s.
err. corr. ""mo HANNO reso P.

Vanna ha detto...

Paolo con la griglia accanto che non trovo sulla mia tastiera, non ricordo se eri tu, chiedo scusa comunque è che ho capito male ciò che si riferiva a Gilberto. Forse sono scema io.
vanna

Massimo M ha detto...

Senza entrare nel merito della questione (vale a dire che Bossetti non è colpevole, lo dice la LOGICA unita a tutto quell'insieme di "porcate" fatte diventare indizi e a quella Prova Regina perfettamente costruita ad arte (la prova intendo)).......la sentenza di appello è una sconfitta, sostanzialmente, per il genere umano con tutta la sua debolezza.

Nautilina ha detto...

L'articolo è tuo, Massimo Prati? Ma nooo...finalmente sei tornato! Speravo solo di risentirti in momenti migliori.

Finora ho letto di tutto, sono avvilita e distrutta.

La ciliegina sulla torta è stata sentir definire Bossetti 'la banalità del male' da parte di una bella signora col sorriso smagliante e i capelli sempre scintillanti al silicone.
La banalità del male, un finto bonaccione, uno capace di tutto, anche di seviziare una bambina e poi mentire a sua moglie e a tutto il mondo. Proprio.

E oggi sono ancora triste, anche se questa condanna in fondo al cuore me l'aspettavo.
Sono triste per Bossetti e la sua famiglia ma anche come va la giustizia in Italia, ci fosse UNA cosa che funziona a dovere nel nostro Paese...

Un'assoluzione era impensabile, lo so, però gran parte di noi sperava almeno nella concessione di una perizia sul DNA.

Riflettendo meglio, ora, a freddo, era impensabile anche quella...e proprio per i motivi candidamente espressi da Carmelo Abate, che forse stanotte non si rendeva conto della gravità di quanto andava dicendo.

Mettere in dubbio il valore della prova regina implicava, per i giudici, correre almeno quattro rischi immensi.

- Primo: equivaleva a mettersi una bomba a orologeria sotto lo scranno.
Solo un giudice eroico avrebbe sfidato i colleghi togati e gli apparati investigativi statali, specialmente dopo un'inchiesta lunga, complicata, costosa e d'interesse internazionale come quella di Bergamo.
- Secondo: il DNA non si tocca, guai a insinuare che non sia una prova granitica o che possa essere taroccato, così facendo si scalfisce la fiducia dei cittadini nella giustizia.
Dopo Bossetti, chissà quanti altri condannati avrebbero chiesto di controllare il DNA con la scusa del precedente, e giù perizie, cause di risarcimento etc. Una valanga incontrollabile di procedimenti.

- Terzo: se la perizia per caso avesse dato ragione alla difesa, c'era solo da far sprofondare tutti gli inquirenti per la vergogna, altro che medaglie, premi e documentari celebrativi della BBC.

- Quarto: come fa notare Stefania, se non ci fosse stato abbastanza materiale da analizzare, dopo aver ammesso che quel DNA era ambiguo e traballante, praticamente i giudici non potevano più tornare indietro.
Sarebbero stati costretti ad assolvere.
Se intendevano condannare, tanto valeva farlo in modo rapido nel momento più propizio.

Da un punto di vista egoistico e di categoria, valeva la pena correre questo quadruplice enorme rischio per restituire (forse) la libertà e l'onore a un carpentiere bergamasco qualsiasi?
La risposta per me è molto ovvia, ma amarissima. E mi riempie di sdegno.

Spero che invece i motivi reali del rifiuto siano altri, più tecnici e più nobili, ma non lo sapremo finché non leggeremo le motivazioni.

Nautilina ha detto...

Poi penso ai giudici popolari. E non so quanto abbia pesato il loro giudizio, nel senso che magari la loro autonomia potrebbe essere di facciata ma poco sostanziale.
Ci sono aspetti procedurali che purtroppo ignoro completamente.
Quanto influirà il parere dei giudici togati in camera di consiglio?
Discutono liberamente come negli scrutini scolastici, in cui il parere del dirigente su promozioni e bocciature non sarebbe vincolante ma viene comunque considerato per questioni 'onorarie', oppure ciascuno dei membri vota in segreto su un bigliettino?
Chissà che tipo di maggioranza prevale, forse relativa, forse la metà più uno.
Non sappiamo neppure se Bossetti sia stato condannato a maggioranza assoluta, ma perché non possiamo saperlo?
Alcuni dicono che se i voti risultano pari in genere si assolve; altri dicono che in caso di parità la palla passa nelle mani del presidente che ha diritto al doppio voto. Possibile?? Sarebbe gravissimo...In pratica, così basterebbe che due dei giurati popolari su sei votassero 'colpevole' per far vincere la parte accusatoria! Mi sembra molto ingiusto un meccanismo del genere!
I togati non dovrebbero proprio votare, tantomeno due volte, perché è scontato che siano quasi sempre per la colpevolezza e difendano l'operato dei propri colleghi. Cane non mangia cane...
E i giudici popolari dovrebbero essere molti di più, almeno dodici. La condanna dovrebbe scattare solo con una maggioranza di due terzi, al di sotto della quale forse sarebbe più giusto assolvere perché significa che sono rimasti troppi dubbi.


P.S. Ben tornati Stefania e Massimo M! Ci siete mancati.

antrag ha detto...

Nell'esposto alla corte di giustizia europea:

1) le contraddizioni formali contenute nel testo delle motivazioni della sentenza di primo grado;

2) gli atteggiamenti censurabili del PM e documentabili o contenuti in interviste date in pasto al grande pubblico;

3) gli aspetti scientifici sistematicamente trascurati nelle indagini e nel dibattimento, nonché le informazioni inaccettabili sul piano logico scientifico contenute nelle motivazioni;

4) dinieghi alle richieste della difesa (testimoni, controinterrogatori, perizie, secretazioni etc.);

5) ...

Stefania ha detto...

Nautilina: tu sei piena di sdegno, io disgustata. Non è giustizia. Null'altro da aggiungere allo stato delle cose. Era scritto ed è stato scritto: colpevole oltre ogni ragionevole dubbio. Dovrebbe bastare perchè ci tremino le vene. Siamo tornati ad un nuovo Medioevo come continua a ripetere il mio coniuge. E sventurato sarà colui che dovesse per qualsiasi motivo finire tra le maglie di questa strana "giustizia".

Non credo oramai neppure nel terzo ed ultimo grado. Ci vorrebbe troppo coraggio. Manca in Italia e non solo in Italia. Meglio ognuno guardi al proprio orticello, no? E questo accade nella vita di ogni giorno. Ogni volta acquistiamo una maglietta nel centro commerciale vicino casa a prezzo ribassato senza farci domande o acquistiamo un mobile "etnico" sentendoci alternativi di sinistra, oppure accettiamo di saltare la fila dal "medico di fama" perchè è amico di mio cognato, che fa tanto destra.

Stefania

Stefania

Sandro ha detto...

*** Dubbi di principio & arrovellamenti vari ***

=== SUL "...se il campione di DNA è andato esaurito..." ===

1) le analisi (fatte bene o fatte male che sia, sorvoliamo visto che in questo post il problema che si vuole evidenziare è altro) sono state fatte NON in presenza di alcuno di alcuna controparte; né sono state filmate (dunque freddamente documentate).

1.1) dunque non vi è nessun'altro eccetto "UNA SOLA CAMPANA, quella lato accusa" che affermi (e probabilmente assai, anche scriva in un qualche documento) che detto materiale genetico sia andato completamente esaurito (e dunque impossibile ripeterne le analisi).

1.2) ciò però non solo presuppone, ma contemporaneamente pure OBBLIGA a dover postulare la BUONA FEDE E REALTA' di detta affermazione per ritenerla vera in sé.

1.3) affermazione che appunto però, abbiamo visto al punto 1.1, NON PUO' essere confermata da fonti terze o di ripresa

2) certo, si dirà, 'e va beh! ma l'han dichiarato dei Pubblici Ufficiali, quindi devono aver dichiarato il vero'.

2.1) così in effetti dovrebbe essere, e così la norma e la maggioranza dei casi quotidianamente è.

2.2) MA purtroppo esistono -leggibili tranquillamente sui quotidiani- un sacco di casi in cui taluni Pubblici Ufficiali vengono meno al loro dovere e commettono dei reati (Pubblici Ufficiali che in quei casi vengono etichettati col termine di "mele marce"; proprio ad indicare che il resto del corpo è invece nella sua essenza e nella sua maggioranza, sano; così come le loro quotidiane affermazioni ed elaborati.)

2.3) QUINDI, data l'esistenza di una generica pletora di casi di "mele marce", NON è possibile affermare che "sempre ed in ogni caso" le regole vengano pienamente rispettate, nè quindi è possibile affermare aprioristicamente che ogni affermazione di P.U. sia per forza cristallina e debba obbligatoriamente corrispondere al vero.
QUINDI non è nemmeno possibile farlo in questo caso in cui le analisi sono state fatte senza presenza di alcuna controparte.

***Succo del discorso***:
- non si afferma qui che su detto esaurimento si sia mentito
- ma ci si chiede:
---> come possiamo essere davvero certi e sicuri che con quelle analisi sia andato davvero esaurito tutto il materiale e che quindi non ne sia concretamente possibile una ulteriore (e dovuta) verifica ?
[id est: 'chi controlla i controllori ?]


=== USO DI KIT SCADUTI E.... VACCINI ===

1) è noto e ufficializzato che per tutta una vasta e larga serie di prodotti debba essere, per legge, indicata una data di scadenza del prodotto (data entro la quale il prodotto è, diciamo, garantito come sicuro e/o funzionante e/o commestibile etc)

1.1) è noto che le stesse case di produzione, nei loro bugiardini mettono in guardia dall'uso dei loro prodotti dopo la data di scadenza

2) è noto ed ufficializzato che nel corso delle analisi del caso Y/MGB, si sia fatto uso di kit scaduti

2.1) è noto ed ufficializzato che detto uso di kit scaduti non sia stato giudicato né compromettente, né falsante, né sconsigliato: né da parte dei periti, né dei pubblici Ufficiali, né da parte di giurie e giudici

3) è altrettanto noto che recentemente è stato introdotto, per legge, l'obbligo di vaccinazione

***Succo del discorso***:
- data l'accettazione della bontà dei risultati medico-scientifici ottenuti con l'uso di kit scaduti nel caso Y/MGB, da parte di persone di spicco delle Istituzioni;
- dato che le Istituzioni hanno introdotto l'obbligo di vaccinazione:
---> dobbiamo quindi da domani aspettarci che i nostri figli e figlie, vengano vaccinati con vaccini (anche) scaduti, perché in fondo cosa sarà mai l'uso di un prodotto dopo la sua scadenza indicata (come imposta per legge, dunque dalle Istituzioni) ?
[id est: anche le medicine possono far male se non se ne seguono le istruzioni ed i dosaggi corretti]

Sandro

Stefania ha detto...

Ben detto, Sandro. Ma ci si scontra ogni giorno in "rappresentanti dello Stato" che ci chiedono di provare la nostra esistenza in vita, di riprodurre il nostro codice fiscale (che è pubbico), il nostro Stato di famiglia (cosa ci si registra a fare?), il certificato penale (non dovrebbe sapere già la Pubblica Amministrazione se siamo indagati oppure giudicati?), evvia discorrendo ...

Lo fanno senza vergogna alcuna: lo fanno perchè va cosi' ... perchè il cittadino non è tale ma suddito. Ed ancora ci domandiamo perchè si chiede ad un muratore di Mappello di produrre PROVE a sua discolpa quando tante se ne sono inventate per imputarlo di omicidio volontario di una ragazzina che ancora e probabilmente mai troverà giustizia anche visto il "Grazie" della di LEI mamma?

Credete davvero i coniugi Gambirasio si siano accontentati di una simile sentenza senza essersi fatti delle domande? Credete davvero vogliano sapere altro oltre quello che sanno? Io no.

Stefania

Remo ha detto...

Ma qualcuno pensava veramente che questa sentenza sarebbe potuta finire diversamente, così come quella di primo grado? Che erano già sentenze scritte dall'inizio, fin dall'arresto, era scontato, perché troppo si era investito ed economicamente ed emotivamente (nell'opinione pubblica) perché questa matta caccia all'uomo potesse finire modo diverso, dimostrando l'incapacità, l'incompetenza o, peggio, la mala fede degli inquirenti. Purtroppo, ancora una volta, sarà la Cassazione a dover riportare nei binari della Giustizia il treno impazzito della giustizia processuale, andando peraltro oltre il suo compito di giudice di legittimità.

Stefania ha detto...

Molto dienderà dalle dinamiche politiche in atto, nel momento in cui verrà emessa sentenza di Cassazione. Alfano ha fatto comodo in questi anni/mesi. E sputtanarlo sarebbe sembrato brutto oltre che inopportuno (sempre per le predette dinamiche). Sarà "simpatico" comprendere se la vita di un muratore di Mappello sicuramente accusato ma nè sicuramente innocente o colpevole verrà giudicato quando arriverà il momento di farlo. Triste ma cosi' è. Stefania che quando la "giustizia è politica non è giustizia"

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Stefania

Ok sulla questione dell'irripetibilità del test genetico ma, ti chiedo, perché secondo te i difensori non hanno richiesto subito l'incidente probatorio proprio sul DNA? Se un nuovo test si fosse dimostrato impossibile sin da subito la prova regina sarebbe stata invalidata no?

Di fronte a un DNA che sembrava inossidabile, prima della scoperta che mancava il mitocondriale, perché non cercare di "vedere" subito le carte della Procura?

Stefania ha detto...

Dan, la prova è stata chiesta dalla Difesa già in primo grado e negata. Solo la Guzzetti (l'avvocato della prima ora di Bossetti) gli consiglio0 per quanto trapelato il rito abbreviato. Lui, il Bossetti, si oppose: non voleva svendere la propria innocenza senza dibattimento. Ha preferito andare a processo ordinario, rischiando l'ergastolo ma chiedendo a gran voce fosse ripetuto l'esame di estrazione del suo presunto dna dagli slip della vittima. La Guzzetti rinuncio' all'incarico dopo essere stata affiancata dall'Avv. Salvagni. Il resto è storia. Bossetti ha sempre reclamato l'esame di estrazione: almeno da quando si è liberato dell'avvocato che gli chiedeva di non rinunciare a dimostrare la sua innocenza.

Stefania

Stefania ha detto...

Scusa, di dimostrare la propria innocenza. Ovviamente è stato necessario che Salvagni prima e Camporini poi (l'attuale e mai piu' sostituita difesa di Bossetti) potessero leggere le carte prima di formulare ogni richiesta. Carte che peraltro sono state consegnate con il contagocce ed in modo parziale (vedi i dati grezzi relativi alle estrapolazioni di dna dagli slip della povera Yara).

Stefania

Stefania ha detto...

Stiamo parlando di una procura (volutamente con la "P" minuscola) che ha elargito dati richiesti legittimamente in modo stitico e distorto. Esempio emblematico è il filmato del presunto furgone di Massimo Bossetti che gira come fosse un avvoltoio attorno alla palestra. La Ruggeri HA DOVUTO ammettere, perchè sputtanata, di aver costruito un filmato a favore della stampa e per nulla corrispondente a quanto accaduto realmente. Il furgone di Bossetti non ha girato ripetutamente attorno alla struttura sportiva: lo si è fatto credere montando un filmato ad arte. Io faccio spesso il tunnel del Gottardo: sono diciassette chilometri di tunnel. Per farmi passare il tempo, decido prima quanti camper incontrero' nel senso inverso di marcia e li conto ... spesso ci azzecco, talvolta no.

Ecco, nel mese di marzo sono stata nella bergamasca e con mio marito mi sono messa a contare gli Iveco Daily cassonati di colore chiaro, come quello del muratore di Mappello.

Nel giro di 15 minuti ne ho contati 26. Stiamo parlando di una terra dove ci sono piu' muratori che cittadini bergamaschi. Stiamo parlando di un luogo dove quel tipo di furgone è largamente diffuso. Ma sul corpo della piccola vittima sono state trovate tracce compatibili con i filamenti del tessuto del furgone di Bossetti, quasi fosse un'esclusiva. Quasi non ci si rendesse conto che quel tessuto non viene assolutamente usato solo per gli Iveco Daily che sono numerosissimi in zona ma anche per tantissime utilitarie a loro volta presenti in modo importante nel territorio. Ci si è attaccati a favole e strumentalizzazioni proprio perchè il dna da solo faceva acqua ... e come se ne faceva visto era stato esposto alle intemperie (secondo una procura che non sa o non vuole sapere di cosa sta parlando) per tanti mesi ...

Stefania

magica ha detto...

ieri sera mentre aspettavo la sentenza m avevo il presentimento che BOSSETTI sarebbe stato condannato ,
pensavo : magari succede un miracolo come quando assolsero AMANDA KNOX, beh quello fu un fulmine a cel sereno o no!
io mi ricordo mi misi abattere le mani come quando si assiste ad un programma fatto bene .
ero piuttosto perplessa , nel vedere le parenti di BOSSETTI., davvero credevano che bossetti fosse stato assolto? io le vedevo giulive : sopratutto la ESTER , IN POMPA MAGNA . dopo quello che purtroppo è successo ieri sera infierire mi pare troppo . scusatemi , è vero , è brutto rimarcare. avere un figlio in quelle condizioni e essere maltrattato in quel modo : io sarei diventata una belva . scusate , quel smalto rosa ostentato dalla madre , non mi era parso un segno di eleganza , in quel contesto secondo me di sciatteria .

Stefania ha detto...

Magica: la madre e la sorella di Bossetti ieri si sono presentate in Tribunale "stimandosi tutte" come si usa dire a Milano. "Siamo in televisione, siamo importanti ...". L'impressione non è stata delle migliori: a domanda specifica Ester Arzuffi, madre dell'imputato ha risposto che se fosse stato assolto sarebbe andata a ballare. Non ha detto "Trascorrero' con mio figlio Massimo tutto il tempo che ci è stato tolto". E' necessario considerare la poca dimestichezza delle donne di famiglia con le telecamere. Marita ha avuto una dignità che le rende onore e che ai miei occhi l'ha resa davvero una grande donna. Le altre due meno. Ma non è il "parentado" che deve essere giudicato da una corte altrimenti saremmo tutti freschi. Chi non ha un parente stronzo oppure ignorante oppure entrambe le cose nella propria cerchia?

Stefania

Mimosa ha detto...


Gilberto, ancora con questa storia? «Bossetti è figlio di Bossetti, le fotografie non mentono». Te l’ho rinfacciato un milione di volte, ma la tua cocciutaggine persevera: come fa la tua mente “scientifica” a dare credito a delle fotografie e non ad test di dna, che *sicuramente* i membri della famiglia hanno fatto in privato. Lo scrive pure l’Anonimo del 18 luglio 2017 15:47.
È per questo che nessun avvocato, né quello che aveva Ester né i difensori di Massimo hanno mai contestato la sua paternità genetica, nemmeno a riguardo del terzo figlio Fabio. Perché non accetti questo? Ne gioverà la tua salute.

Possiamo anche ritenere di essere di fronte all’ennesimo caso giudiziario di condanna all’ergastolo di un innocente (e cito fermamente convinta Salvatore Parolisi per Melania Rea, Michele Boninconti per Elena Ceste, e in primis Sabrina Misseri e sua madre Concetta), e in tutta sincerità, l’altra sera ho persino confidato che le lunghe 14 ore per arrivare alla sentenza mirassero addirittura all’assoluzione. Non sarebbe stato il primo caso mediatico ad avere tale esito, rimandando il tutto alla Cassazione (peraltro arbitro a mio parere non sempre imparziale).

Mimosa

PS: sulla colpevolezza di Massimo Giuseppe Bossetti, lo ricorderete, non mi sono mai espressa, proponendo piuttosto altri scenari, collegati ad individui che potrebbero aver avuto modo di essere stati i “trasportatori” di Yara verso il cantiere di Mapello. Tocco di nuovo il tasto: perché non si è ragionato sul fatto che i cani molecolari hanno portato là? I cani molecolari seguono le tracce di persone NON chiuse in furgoni, ma per esempio in motocicletta.

PPSS: Ben trovata Stefania carissima.

Nautilina ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

Il bello di internet.

19 luglio 2017 01:13:00


Questo è il vero bello di internet, risale a tre anni fa ma potrebbe essere stato scritto oggi:

http://www.linkiesta.it/it/article/2014/06/24/il-delitto-di-yara-e-i-problemi-della-crimino-genetica/21880/
Bravissimo Telese.

PINO ha detto...

@ MIMOSA

Ben tornata anche a te cara, scomparsa ..."nottambula:-).
Non bacchettiamo più il povero Gilberto, solo per una "insignificante"(?) fissazione: riassicuriamolo, invece, sulla nostra immutata stima, per le sue plurime, ottime qualità umane ed intellettuali.
Gilberto, non eclissarti come un bambino che abbia rubato delle caramelle; il mondo continua ad esistere..:-):-):-)
Ciao!

Anonimo ha detto...

Gilberto
Io non sono indulgente come Pino, Mimosa, Sandro ed altri. Sono un tantino sadico, con chi si rivela recidivo negli ABBAGLI!...non dimenticare le tue oniriche visioni di criptici accordi fra le parti in causa, per salvare...capre e cavoli, oltre alla fantastica paternità di Bossetti.
Ed ora che LA FACCIA ce l'hai rimessa tutta, come la prendi?
Body

Gilberto ha detto...

Grazie Pino
Ti ringrazio della stima, non avevo dubbi. Comunque ho la pazienza di aspettare. E' solo alla fine che si tirano le somme. Vedrai che ci sarà la sorpresa...

Body
Aspetta, è ancora presto per cantar vittoria... non siamo ancora ai titoli di coda

Dudu' ha detto...

Buon giorno,
Dopo avere speso tante nostre energie, la conclusione del capitolo é drammatica,allarmante, fatte fuori le elementari regole del giusto processo.
Ci sarà tempo per digerire una schifezza del genere, devo dire però che molte energie della difesa, chiusa a riccio, andrebbero criticate costruttivamente.

Dobbiamo inoltre ringraziare chisigma con la sua arroganza, la sua mancanza di responsabilità, a tre giorni dal verdetto ha irresponsabilmente pensato di prendersi gloria e plausi a danno di Bossetti. Bravissimo cialtrone.

Dudu' ha detto...

Carissimo Body,
La Ruggeri ha mostrato a te il test paternità Bossetti -Guerinoni?
Saresti l'unico avere visto un test mai fatto da traccia LCN.

Anonimo ha detto...

Dudù
non c'era bisogno che me lo mostrasse la Ruggieri, forse perchè non siamo amici, è bastato quello fatto su richiesta della fam. Bossetti (più vero di cosi?) ed a proprie spese, ed in possesso degli avvocati difensori.
Body

Paolo A ha detto...

Nautilina

Condivido quello che dici sui rischi per la giustizia italiana di mettere in dubbio la prova genetica, ma c'è quinto punto che vedo che tutti trascurano ed quello che se in carcere c'è un innocente, e Bossetti lo è, fuori c'è un assassino maniacale libero di colpire nuovamente.

Quando nella bergamasca o province vicine verrà uccisa una donna un taglio alla gola, anche Yara aveva una ferita simile, oppure troveranno in un campo qualche ragazzina "scuoiata" e con degli strani taglia al polso, allora qualcuno comincerà a farsi delle domande, oppure diranno che è opera del vicino idraulico o dello zio guatemalteco, perché il suo DNA è stata trovata in una traccia invisibile ma il campione è andato completamente esaurito durante le analisi.

Dudù

Credo anch'io che la difesa vada criticata, secondo me ha voluto difendere il proprio assistito come se si trattasse di un processo normale, cioè che l'innocenza del proprio assistito fosse scritta nelle carte processuali e sostanzialmente non mettendo in dubbio la concatenazione di eventi che ha portato alla scoperta di Ignoto1, se poni in dubbio la maternità di Ignoto1, spingi a fondo e metti i dubbio anche la paternità di Bossetti con Guerinoni, almeno fallo per puro scrupolo.

Per ultimo non so se avete notato come sia scomparsa dall'orizzonte Sara Gino, forse il suo compito si era esaurito con l'esame della paternità di Massimo Bossetti con Giovanni Bossetti, per me questa "scomparsa" è una cosa strana.

Stefania ha detto...

Per Paolo A:

scrivi "fuori c'è un assassino maniacale libero di colpire nuovamente" ...

Ecco, non ne ho le prove ma molti particolari mi fanno propendere per la tesi non si sia trattato di un delitto opera di un maniaco e che il delitto stesso non sia a sfondo sessuale.

Gli slip di Yara con la loro traccia attribuita ad Ignoto1 sono stati a baluardo dell'accusa ed ovviamente visto trattasi di un indumento intimo si è deciso che il delitto è stato compiuto da un individuo represso sessualmente.

Tutto invece lascia pensare a ben altro. E qui mi fermo.

Stefania

PINO ha detto...

STEFANIA
Al delitto ed al ritenuto reo, c'è una sola e sostanziale alternativa, che ho suggerito in altri post, che forse tu non hai letto: la palestra e le mille stranezze ad essa collegate.
Guarda ed ascolta, su you-tube, i video di Paolo Amaro, ti accorgerai, come me, che la pista indicata, con accuratezza e lucidità, potrebbe essere quella giusta.
Ciao

Stefania ha detto...

E' plausibile Pino. Ciao!

Tania

Ivana ha detto...

Un caloroso BENTORNATI! anche da parte mia a Massimo M, a Mimosa e a Stefania!

Sono d’accordo con Pino nel ribadire la necessità del doveroso rispetto verso punti di vista diversi (tanto più se consideriamo che le nostre opinioni sul caso Bossetti sono completamente ininfluenti!)

Bruno, io credo semplicemente che i giudici, dopo lo studio di tutte le carte processuali, abbiano raggiunto la loro convinzione (anche noi, pur avendo a disposizione pochissime, e spesso incerte informazioni, abbiamo maturato, sulla base sia delle nostre scarsissime informazioni, sia dei nostri percorsi logici, sia di quelle che riteniamo le evidenze dei fatti, alcune determinate nostre “certezze”.
Così i giudici, fidandosi del loro studio di tutte le carte processuali, delle proprie presunte capacità logiche e della propria presunta capacità di comprendere nozioni genetiche complesse, sono arrivati una loro “certezza” che li ha condotti a una sentenza di condanna.
Credo, almeno in base a quanto sostenuto dall’avvocato Salvagni stesso durante un’intervista, che alcuni campioni non siano esauriti; l’avv. Salvagni ha detto che dal dibattimento erano venuti a conoscenza che alcuni campioni sono ancora conservati e che ci sono poi i reperti che dovrebbero essere conservati presso i Ris di Parma.
In una puntata di Quarto grado (del mese di maggio, se non erro) era stato detto chiaramente che, come espressamente affermato dal dott. Previderè e dal prof. Casari, il DNA di Ignoto 1 è esaurito sulle tracce migliori, cioè la 31G20 e la 31G19. Ci sono, però, alcune provette con il DNA di Ignoto 1 estratte da altre porzioni degli slip (dalla 31G23 e dalla 31G24) ancora conservate nel freezer del laboratorio dell’Università San Raffaele di Milano come dichiarato, durante il processo, dal prof, Casari stesso, che avrebbe detto: “ Abbiamo preso in carico tutti i DNA che abbiamo ancora in San Raffaele, quindi ovviamente questi sono a disposizione, c’è ancora materiale per ulteriori indagini, volendo”. Dunque, ritengo che il DNA di Ignoto 1 esista ancora.
La Corte ha scelto di non usarlo perché, a mio avviso, come ripeto, ha maturato una propria incrollabile convinzione tale da farle ritenere inutili ulteriori verifiche, trascurando, a mio avviso, quel diritto-dovere di ricorrere al perito super partes soprattutto per non ledere in alcun modo il diritto di difesa dell'imputato …

Dudu' ha detto...

Paolo A,
Premesso non eravamo in aula,quindi si potrebbe sbagliare nel muovere critiche ( rendendo la ferita ancora piú dolorosa), mi rattrista non abbiano avuto il coraggio di sporgere denuncia sul comportamento adottato dalla Ruggeri, davanti una corte suprema sarebbe stato nullo il processo, avevano,in quel momento, le carte perfette per ricorrervi.
Non mi é piaciuto esternazioni tipo: se risulterà suo il dna potrete buttare la chiave.
Henno, non mi pare logico, una possibile contaminazione é sempre dietro l'angolo. Se avessero certificato le epistassi nei cantieri , con anche testimoni, avrebbero avuto una loro valenza.
Non sò se hanno allegato agli atti l'ultimo lavoro della Vecchiotti con la Sapienza, nel quale viene dichiarato quanto sia facile un trasferimento indiretto (e forse poteva essere una strada piú facile da battere piuttosto che attaccare direttamente il Ris).
In fin dei conti, appurato vittima e reo frequentassero il medesimo centro estetico, anche quello era un punto di possibile contatto indiretto di trasferimento involontario.
Non mi é parso sia stata evidenziata concretamente e sufficentemente questa possibilità.
Un attacco frontale cosí diretto, senza prove,ha scatenato troppo risentimento.
Anche adesso, sento troppe considerazioni sul futuro in cassazione, un buon tacere non fú mai scritto.

Sandro ha detto...

@body
siamo su due sponde differenti, con visioni del caso e dei suoi contorni differenti. giustissimo che sia così. come altrettanto giustissimo è che anche da due sponde opposte si possano sollevare critiche ed obiezioni comuni se ci si trova di fronte all'insostenibile da qualsiasi lato un qualcosa lo prenda in esame.

A me, non 'preoccupa' tanto l'insistere sulla "paternità" (nemmeno facendolo a partire dal raffronto di un paio di fotografie, sic!).

A me preoccupa, e tanto invece, quando sia usa il paravento della "paternità" per sostenere [vedasi l'altro thread] che il pool difensivo non avrebbe portato all'evidenza e rimarcato "due o tre elementi (paternità compresa)", al fine di poter permettere una soluzione -artefatta antes giudizio- capace e al fine di "salvare capra e cavoli".
E mi preoccupa ancora di più quando simili prese di posizione vengano, in qualsiasi modo o da chiunque, giustificate.

Ripeto:
se mai la difesa avesse avuto per le mani "due o tre" (ma anche uno solo) elementi così certi ed inequivocabili da dover costringere l'accusa ed i giudici a ripiegare su un "salviamoci almeno la faccia", e non li avesse portati agli atti e su quelli non avesse insistito: sarebbero da mandare direttamente in galera e senza passare dal via, per aver truffato il loro cliente ed ostacolato la giustizia.

Ovviamente, così non è e così non fu nemmeno in primo grado; e a Salvagni e Camporini le manette non vanno messe.

Ma il buttar fuori una simile colossale ***omississ*** non è che nasca dal nulla.
Nasce dalla "volontà di necessità/necessità di volontà" di portare qualsiasi acqua (fresca) al donchisciottesco mulino del cavallo di battaglia "paternità".
[ed infatti, "paternità" a parte, gli altri "uno o due elementi" che dovrebbero essere altrettanto importanti nel salvataggio capro-cavolesco: nemmeno mai sono stati citati in chiaro! sarà un caso? rifletteteci su.].

Si dirà: 'eddai, su , Sandro, piantala, lascia perdere, passaci sopra'.

Ed è cosa alla quale in effetti non avrei dato peso più di tanto, se non fosse che... appena mi son permesso di evidenziare quelle problematiche: dall'autore della trovata son stato coperto di attacchi personali e fino addirittura ad essere accusato di essere un colpevolista in stile combutta con Gugly etc!!!!
(In compenso: nessuna risposta in merito alle obiezioni sollevate, ovvio eh!).

E visto che anche qui, in questo altro thread, e pure dopo la sentenza di II° che smentisce per l'ennesima volta quei due paventati assunti (paternità e capra e cavoli sottobanco), lo stesso si insiste a ri-spacciare in giro quel ***omississ*** mantra... beh, no; sinceramente non vedo alcuna ragione valida per dover io soprassedere.
(non prima almeno di formali scuse per la bile ad personam riversatami addosso assai gratuitamente)

Sandro

Vanna ha detto...

Stefania anche secondo me fuori non c'è "un assassino maniacale" come scrive Paolo A. e non è un delitto a sfondo sessuale.

La pista sessuale fa sempre "comodo" per coprire altro.

MGB aveva una vita normale con movimenti sempre uguali, inoltre non ha mai dato prova di avere problemi profondi.

Ovviamente "c'è ben altro" come dici.

Dudu' ha detto...

@Massimo Prati,
Bentornato :), c'é molta rassegnazione nel tuo articolo,poca speranza l'italiano si svegli. É triste, condivido ogni parola.

Non riesco accedere all'ultimo articolo di Luca Cheli,La scritta sul muro. É possibile postare qui il link? Mi dice é stato chiuso... Forse é stato aggiornato qualcosa...
Ennesimo grazie ...

Ciao a Mimosa, Stefania(prima le donne!) ;) e a MassimoM.

Mi sà che TommyS é scoraggiato e affranto.
E Biologo? Che pensa...

antrag ha detto...

Ivana ! Il tuo parlare educato è disdicevole. Come tutti i minuetti e i ghirigori che fai sul libero convincimento è il rispetto delle opinioni altrui.

antrag ha detto...

... e il rispetto ...

Vanna ha detto...

Ivana scrivi:
"...La Corte ha scelto di non usarlo perché, a mio avviso, come ripeto, ha maturato una propria incrollabile convinzione tale da farle ritenere inutili ulteriori verifiche, trascurando, a mio avviso, quel diritto-dovere di ricorrere al perito super partes soprattutto per non ledere in alcun modo il diritto di difesa dell'imputato …"

"L'incrollabile convinzione" della Corte sta mettendo alla fame e alla gogna la famiglia e un uomo che potrebbe essere innocente.
Intanto darà alla Cassazione l'ultima parola, intanto il diritto di difesa del condannato, come dici, è leso.

La sera della condanna riconfermata, un giornalista di cui non ricordo il nome ha affermato che il giudice Fischetti è abituato a fare non solo ore e ore di seduta, ma anche di preparare motivazioni talmente rigide e chiuse da impedire alla stessa Cassazione di aprire spiragli o porte.
Questo sarebbe terribile, mi auguro non sia così.


Unknown ha detto...

Ciao a tutti e grazie di esserci...

Questo il link dell'articolo di Luca


https://bossettiade.wordpress.com/2017/07/18/la-scritta-sul-muro/

Vanna ha detto...

Sandro in riferimento al tuo di poco fa:
"... se mai la difesa avesse avuto per le mani "due o tre" (ma anche uno solo) elementi così certi ed inequivocabili da dover costringere l'accusa ed i giudici a ripiegare su un "salviamoci almeno la faccia", e non li avesse portati agli atti e su quelli non avesse insistito: sarebbero da mandare direttamente in galera e senza passare dal via, per aver truffato il loro cliente ed ostacolato la giustizia..."
Difatti.
La difesa ha chiesto non le è stato concesso.
Il trovare la testimonianza della sabbia utilizzata per lavoro e non certo per seppellire Y, non è servita a nulla.
La relazione di Denti sull'autocarro ha fatto emergere quello che sappiamo, la Ruggeri ha ammesso motivando qualcosa che...è meglio che taccia.
Non è servita a nulla se non a infierire su Danti e la sua laurea all'estero.
Il fatto che non ci siano stati contatti tel. tra Y e B, non è servito a nulla.
Stop.

Ivana ha detto...

Anch’io apprezzo il comportamento sempre composto e determinato di Marita, una “moglie e madre –coraggio”, donna forte, capace di prendere saldamente le redini di una situazione difficilissima, pronta a dirigere saldamente la propria “nave nella tempesta”, donna di cuore, con una personalità di notevole spessore umano , sempre dignitosa e seria nel suo modo di presentarsi davanti alle telecamere.
Credo che tale comportamento apprezzabile sia stato sottolineato da Gilberto stesso in uno dei suoi articoli, dedicato proprio a Marita.

Ho apprezzato anche un determinato comportamento del dott. Portera che di fronte a una provocazione (da parte di un collega genetista) provocazione forte e scomposta ,che sembrava rivelare una certa tensione e una certa debolezza di argomenti, ha saputo giustamente minimizzare l’attacco personale, nella convinzione che davanti a una tazzina di caffè potranno chiarirsi le divergenze e gli eventuali rancori.

Sono sempre stata convinta che non servano toni violenti e aggressioni personali, occorrono argomentazioni serie, ben articolate, chiare ed espresse con fermezza e determinazione.

Dudu’, mi sembra che vittima e imputato NON frequentassero il medesimo centro estetico; credo che il centro estetico di Brembate Sopra si trovasse a poche centinaia di metri dalla villetta della famiglia Gambirasio e che ad essere cliente di tale salone fosse soltanto Massimo Bossetti e non Yara.

Vanna,
Vanna,
non escludo che la Cassazione possa richiedere ulteriori esami scientifici (come è successo, per esempio, nel caso Stasi)
Anch’io apprezzo il comportamento sempre composto e determinato di Marita, una “moglie e madre –coraggio”, donna forte, capace di prendere saldamente le redini di una situazione difficilissima, pronta a dirigere saldamente la propria “nave nella tempesta”, donna di cuore, con una personalità di notevole spessore umano , sempre dignitosa e seria nel suo modo di presentarsi davanti alle telecamere.
Credo che tale comportamento apprezzabile sia stato sottolineato da Gilberto stesso in uno dei suoi articoli dedicato proprio a Marita.

Ho apprezzato anche un determinato comportamento del dott. Portera che di fronte a una provocazione (da parte di un collega genetista) provocazione forte e scomposta ,che sembrava rivelare una certa tensione e una certa debolezza di argomenti, ha saputo giustamente minimizzare l’attacco personale, nella convinzione che davanti a una tazzina di caffè potranno chiarirsi le divergenze e gli eventuali rancori.
Sono sempre stata convinta che non servano toni violenti e aggressioni personali, occorrono argomentazioni serie, ben articolate, chiare ed espresse con fermezza e determinazione.
Dudu’, mi sembra che vittima e imputato NON frequentassero il medesimo centro estetico; credo che il centro estetico di Brembate Sopra si trovasse a poche centinaia di metri dalla villetta della famiglia Gambirasio e che ad essere cliente di tale salone fosse soltanto Massimo Bossetti e non Yara.
Vanna,
non escludo che la Cassazione possa richiedere ulteriori esami scientifici (come è successo, per esempio, nel caso Stasi quando la Suprema Corte ritenne, a proprio giudizio, difficile «pervenire a un risultato, di assoluzione o di condanna, contrassegnato da coerenza, credibilità e ragionevolezza» per cui ordinò, appunto, nuovi esami)
Nel caso Bossetti potrebbe richiedere determinate ripetizioni di analisi del DNA per rispettare il diritto di difesa dell'imputato.

Ivana ha detto...

Ho sbagliato nel copia-incolla, quindi mi scuso per la ripetizione di quanto avevo già espresso.

Ivana ha detto...

BENTORNATO, Massimo Prati!!!

PINO ha detto...

Dopo aver male assimilato una sentenza che ritengo discutibile, e non per i luoghi comuni continuamente ripetuti su queste pagine, trovo superfluo continuare a versare il nostro liquido biliare su Gilberto, la cui colpa, secondo un mio modestissimo assunto, è stata quella di manifestare una speranza recondita, nutrita in fondo alla propria coscienza.
Molti di noi, più scaltri, o, forse, meno sinceri con se stessi, hanno custodito tenacemente, le proprie intime convinzioni, paventando fossero blasfeme, per un forum orientato in una unica direzione, per evitare di essere presi dalla stessa trappola.
Io stesso, ho opportunamente contrastato, le ipotesi del Migliorini, ma volerlo crocifiggere, per un accesso di "buonismo", mi pare assolutamente fuori luogo.

Dudu' ha detto...

Grazie Massimo.

Bellissimo articolo, complimenti a Luca Cheli.
Ha rigorosamente dimostrato cosa é legalità e cosa (non é piú davvero) giustizia .
L'abisso stà nel mezzo.
Il DNA sarà una voragine. Per tutti.
Anche per le nostre tasche, in ogni lato lo si guardi.

Pino, condivido totalmente.
A Sandro consiglierei piú empatia e meno penna. Cercare di dimostrare la propria intelligenza a tutti i costi é sintomo di altrettante convinzioni forti in assenza di un certificato. Nessuna prova si é formata. E dunque? É solo un credere soggettivo di essere nella ragione, soggettivo ripeto. Nulla é stato dimostrato, nulla di nulla.
Scriva meno e ragioni di piú.

Dudu' ha detto...

Body
"non c'era bisogno che me lo mostrasse la Ruggieri, forse perchè non siamo amici, è bastato quello fatto su richiesta della fam. Bossetti (più vero di cosi?) ed a proprie spese, ed in possesso degli avvocati difensori.
Body"

Ma hai letto bene cosa ti ho chiesto????

Riposto il mio commento, prego attenta lettura:

" Carissimo Body,
La Ruggeri ha mostrato a te il test paternità Bossetti -Guerinoni?
Saresti l'unico avere visto un test mai fatto da traccia LCN."

Dan F. Rinaldi ha detto...

Ho letto l'articolo di Luca Cheli, astrattamente del tutto condivisibile.

Scrivo qualcosa qui perché mi pare che sul suo blog non si possa commentare e anche perché qui il discorso è più collettivo.

La realtà è fatta di Legalità non di Giustizia, che piaccia o no. Quel che si può fare è cercare di migliorare questa Legalità, cioè il sistema giuridico, ma in un paese come il nostro, per tutta una serie di fattori, alcuni cambiamenti si sono dimostrati negli anni impossibili. Altri potranno forse spiegare perché, io non ho i mezzi culturali per farlo. Ricordo solo che alcuni fa, mi pare nel 2013, i soliti Radicali proposero alcuni referendum tra cui ben 5 sulla Giustizia (responsabilità civile, separazione delle carriere ecc): questi referendum non raccolsero neppure un numero di firme sufficienti per essere accolti...

Oggi tanti gridano al Lupo, non solo qui, anche altrove, contro il nostro sistema di giustizia penale: spero che gli stessi siano stati i primi allora a firmare, se erano maggiorenni... Non erano il Santo Graal della Giustizia ma sarebbe stata una buona possibilità!

Bisogna proporre concrete riforme e avere l'intelligenza e soprattutto la forza di portarle a compimento -- se se ne sente una vera necessità è ovvio.

Dudu' ha detto...

Siamo agli spasmi celebrali, se si confonde Guerinoni con Bossetti. Ringraziate l'accusa, vi ha dilavato anche le ultime molecole che pensavate sane.
Altro che fantascienza. Siamo al delirio collettivo.
Da notare con cosa i giornali giustifichino la condanna: con le lampade.


(Non vi é ancora passata la voglia di farle?)
Con i sorrisi di Ester,
Con la mise della sorella.
Sono talmente rimbambiti da questa condanna che devono ancora codificare cosa significhi, non trovano gli argomenti!

Oggi un consulto medico di un'ora e mezza?

Povero uomo, che strazio.
http://www.bergamonews.it/2017/07/19/dopo-lergastolo-in-cella-bossetti-piange-e-pensa-di-scrivere-un-libro/260398/

Questo esce di testa.

Bruno ha detto...

Dopo la sentenza, da Tiscali: .. "ribaditi i risarcimenti per le parti civili". - Ecco perché la parte civile si accanisce contro Bossetti. Se veniva assolto sfumava il risarcimento. La famiglia Gambirasio e avvocati adesso sono appagati. Oltre alla vita alla famiglia Bossetti portano via anche i pochi beni.

Sandro ha detto...

@Vanna ha detto...
"Sandro in riferimento al tuo di poco fa:
"... se mai la difesa avesse avuto per le mani "due o tre" (ma anche uno solo) elementi così certi ed inequivocabili da dover costringere l'accusa ed i giudici a ripiegare su un "salviamoci almeno la faccia", e non li avesse portati agli atti e su quelli non avesse insistito: sarebbero da mandare direttamente in galera e senza passare dal via, per aver truffato il loro cliente ed ostacolato la giustizia..."
Difatti.
La difesa ha chiesto non le è stato concesso.
"

cosa (ha chiesto e non è stato concesso) che proprio nulla di nulla centra con quello che qualcuno sosteneva circa un tacito accordo sottobanco per ingraziarsi il quale alcuni elementi la difesa avrebbe volutamente taciuto o sminuito (la paternità + altro mai definito).

Quindi....
Facciamo che capiamo quello che leggiamo, o facciamo che rispondiamo in base a preconcette e pre-preferenze di firma?
delle due: l'una.

Sabbia, autocarro e pure nuovo (giustissimo richiederlo!) esame del dna sulla vittima: non centrano nulla né con un ipotizzato propagandato accordino, né con una paternità x o y, né con altro elemento taciuto e mai definito.


Sandro

Vanna ha detto...

Leggendo qua e là in rete:
Bossetti vuole scrivere, è questa una buona cosa, per molti motivi.
La scrittura permette anche introspezione, liberazione e guarigione interiore.

La mamma di Y ha ringraziato il suo avvocato.
Non capisco di cosa lo debba ringraziare.

Si vorrebbe far capire che quei tre figli non avranno neanche più la casa?

Sembrerebbe voler pareggiare che Y non è più in casa?
Domanda: pur se fosse stato MGB ad uccidere la figlia, i tre figli di B. cosa c'entrano?

Preferisco tacere ma ne avrei da dire!

Maria ha detto...

Perizie, controperizie, consulenze, mitocondriale.
Non funziona, è sbagliata la strategia difensiva, lo abbiamo detto in molti qua.
L'unica speranza che rimane a Massimo ha un nome: Giulia Bongiorno.
O si chiama un penalista esperto di processi complessi o possiamo piantarla qua e parlare del tempo.

Complimenti vivissimi al genio che ha pubblicato le foto del cadavere di Yara.
Spero gli chiudano il blog.

Massimo M ha detto...

Saluto anche io tutti/e. Ben ritrovati/e
Io rimango ben stretto aggrappato alla "strana" chiave di lettura del Mitocondriale. Vale a dire, una volta confrontato SENZA RISULTATI il Mitocondriale identificato (sbagliando) come di Ignoto 1 con le 500/600 donne della Val Seriana tra le quali Ester Arzuffi..........l'indagine stava per essere chiusa (lo dice la PM nel documentario). Questo presuppone, di LOGICA, che per gli inquirenti, genetisti-scienziati inquirenti....quel Mitocondriale non solo risponde ai criteri di analisi ed individuazione scientifica ma che quel Mitocndriale sia effettivamente di Ignoto 1 allo stesso modo in cui lo sia il Nucleare matchato con il Guerinoni. Quindi, non potendo mai e poi mai sapere chi fosse IGNOTO 1 il CASO ERA CHIUSO.
La favoletta del pettegolezzo del MARESCIALLO che carpisce il nome di ESTER ARZUFFI come amante del GUERINONI e Mamma di un figlio di nascosto concepito (2 figli meglio e gemelli) è onestamente e a rigor di LOGICA una forzatura. Per meglio capire il concetto...............se il BOSSETTI io già lo tengo sott'occhio mi basta individuare sua MADRE, estrarre il vero Mitocondriale di Bossetti e questa volta fare MATCH (sarà andata così?).
La domanda è................se il Mitocndriale estratto sugli slip di Yara avesse matchato con il Mitocndriale di Ester Arzuffi................
Il tutto è stato preconfezionato.
Rimangono troppi dubbi, veramente troppi dubbi. Al di là dell'opinione di ognuno di NOI, un escalation di DUBBI.

Stefania ha detto...

E' evidente che Bossetti non è figlio del padre che lo ha riconosciuto. Non lo è perchè sarebbe stato facile per la famiglia del carpentiere fare un'analisi (senza chiedere autorizzazione alcuna) per dimostrare il contrario. Se si fosse dimostrato che Bossetti era figlio di Giovanni Bossetti tutto l'impianto accusatorio sarebbe finito alle ortiche.

A questo punto siamo certi almeno di questo. Quello che invece non è accettabile è che vista la storiella delle chiacchiere di paese che hanno portato gli inquirenti a riconoscere Ester Arzuffi come madre di ignoto1 non sia stata prodotta dagli inquirenti nessuna prova che ignoto1 sia SICURAMENTE figlio della coppia Arzuffi/Guerrinoni.

Non lo hanno dimostrato! E su questo potrà basarsi la difesa in Cassazione.

Stefania

Bruno ha detto...

Questo di Bossetti è il processo dei "dubbi". @Maria probabilmente il blog che ha pubblicato il povero corpo di Yara aveva l'intento di dimostrare altro, ossia che il 26 gennaio il corpo non era li. Purtroppo l'immagine è violenta. Adesso o la difesa trova il vero colpevole o per Bossetti purtroppo è finita.

Anonimo ha detto...

Caro blog e caro Massimo Prati: non voglio generare vespai e disagio con quello che andrò a scrivere. In caso contrario, dimenticatemi!
Sottolineo quanto hai scritto nel tuo articolo: "Avendone i mezzi e volendolo fare, alla maggioranza della popolazione si può far credere che il fuoco sia in grado di spegnere l'acqua"

Ebbene, ho visionato anche io come molti le foto pubblicate da Chisigma. Concordo sull'inopportunità di creare rumore (anche le esternazioni della mamma di Massi, vere o false che siano non sono state buona idea) in una fase delicatissima del processo. C'è tempo per ogni cosa. Lo sostengo convintamente: non è la prima volta che vengono pubblicate, anche in Italia, foto di poveri corpi assassinati. Abruzzo, https://www.diritto.it/materiali/penale/abruzzo.html afferma che sia reato penale anche la pubblicazione di quella di Moro, riverso come venne trovato in quell'auto. La sorella di Cucchi pubblicò quella del corpo di suo fratello: fu un passo verso la verità. Di molti altri assassinati si trovano le foto online. Anche di David Rossi, mentre cade da quella finestra del MPS e poi giace, riverso in quel vicolo. In quei casi nessuno ha gridato allo scandaloo. Certamente quello della piccola Yara è un caso diverso: Bossetti non ha sbagliato affermando che è una figlia di tutti. Nessuno ha gridato mai che le foto dei corpi esanimi, macilenti, dei morti della Shoà siano scandalo. Sono storia, purtroppo, e per tutti, dovrebbero anche essere memoria.....

Anonimo ha detto...

continua da memoria...

Caro blog e caro Massimo Prati: non voglio generare vespai e disagio con quello che andrò a scrivere. In caso contrario, dimenticatemi!
Sottolineo quanto hai scritto nel tuo articolo: "Avendone i mezzi e volendolo fare, alla maggioranza della popolazione si può far credere che il fuoco sia in grado di spegnere l'acqua"

Ebbene, ho visionato anche io come molti le foto pubblicate da Chisigma. Concordo sull'inopportunità di creare rumore in una fase delicatissima del processo. C'è tempo per ogni cosa. Lo sostengo convintamente: non è la prima volta che vengono pubblicate, anche in Italia, foto di poveri corpi assassinati. Abruzzo, https://www.diritto.it/materiali/penale/abruzzo.html afferma che sia reato penale anche la pubblicazione di quella di Moro, riverso come venne trovato in quell'auto. La sorella di Cucchi pubblicò quella del corpo di suo fratello: fu un passo verso la verità. Di molti altri assassinati si trovano le foto online. Anche di David Rossi, mentre cade da quella finestra del MPS e poi giace, riverso in quel vicolo. In quei casi nessuno ha gridato allo scandaloo. Certamente quello della piccola Yara è un caso diverso: Bossetti non ha sbagliato affermando che è una figlia di tutti. Nessuno ha gridato mai che le foto dei corpi esanimi, macilenti, dei morti della Shoà siano scandalo. Sono storia, purtroppo, e per tutti, dovrebbero anche essere memoria. Tuttavia Yara, la sua storia terribile, è un capitolo ancora a parte della storia della nostra Italia disgraziata e troppo spesso immorale, costituita, spesso, da incarogniti sugli spalti con livello di istruzione e educazione civica prossimi allo zero. Il corpo di Yara è obiettivamente un tabù. Va bene, pare, farne disegni e disegni poco verosimili, da dare in pasto agli appassionati di cronaca nera, ma non va bene pubblicarne la foto, anche ampiamente artefatta: nei colori quella del corpicino vestito, come anche quella della piccola mano che non stringe, ma si ritrova, a mio parere infilati post mortem, steli secchi tra pollice, indice, medio. La pietà e il rispetto di fronte alla foto drammatica di questa figlia di tutti noi stanno negli occhi e nel cuore di chi guarda. Di chi può riflettere. Non so quanto spazio si sia dato all'osservazione di come ci sia una lateralità di conservazione di sporco da terreno sugli abiti e scarpe della ragazzina. La destra è macilenta e sporca (vedi giubbino, la manica, la manica a destra, sotto, è sporca di terra, l'altra no; vedi le scarpe: nel fotogramma di QG la destra è messa a sinistra e viceversa e la sinistra appare parecchio pulita http://media.crimeblog.it/4/4b9/0313225249DVB-TRete4.jpg), la sinistra conservata, abbastanza integra e relativamente pulita. Questo aspetto i disegni non lo riportavano. Mi chiedo come possa una ragazzina, in quel buio pesto, in quel nevischio o pioggia del 26 novembre non essersi sporcata nella corsa entrambe le scarpe. Come abbia fatto s non riempirsi di spine e di rovi sui leggins, di tessuto che notoriamente si intreccia con qualunque asperità. Infine: il luogo nel campo dove fu ritrovata è perfettamente allineato alla fine del primo tratto della sterrata, prima che pieghi a sinistra. Non un punto dove si fermi facilmente l'automezzo di Bossetti, consentendo una rettilinea fuga nei campi: dove, più facilmente, si fermò fuori da sguardi indiscreti il mezzo di chi la portò (avvolta in una coperta?) in un luogo valido perchè fosse ritrovata a breve. In ogni caso, meglio una foto guardata con dolore e rispetto, una foto che appartiene alla storia dell'Italia recente, che disegni bugiardi e fuorvianti dati in pasto al popolo che deve essere e rimanere bue. Margo.

Anonimo ha detto...

Il parere di Luca D'Auria, docente di diritto e avvocato
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/18/yara-gambirasio-tutti-i-dubbi-sulla-condanna-di-massimo-bossetti/3736396/


Ed ecco come la racconta il buon vecchio Luca Telese
http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/condanna-bossetti-atto-fede-telese/

Anonimo ha detto...

scusate pasticcio di copia incolla, temevo non ci stesse in un unico post
Margo

Maria ha detto...

L'articolo di Telese è chiarissimo, come sempre.

antrag ha detto...

Va encomiato chi (sigma) rischia di suo per cercare la verità, in presenza di imbrogli istituzionali scoperti, confessati e rimasti impuniti.

Tiziano ha detto...

È stato scarcerato con obbligo di firma il 28enne della Guinea Saidou Mamoud Diallo, il migrante irregolare che lunedì ha tentato di accoltellare un poliziotto in stazione Centrale. L’agente aveva riportato solo una lieve ferita alla spalla perché la lama era stata deviata dal giubbotto antiproiettile. Lo ha deciso il gip di Milano Maria Vicidomini dopo l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto mercoledì

Paolo A ha detto...

Stefania

Probabilmente hai ragione sulla paternità, ma secondo te la difesa farà l'accertamento, ormai sono entrati in un tunnel mentale che porterà a riproporre gli stessi argomenti in Cassazione, magari variandola di qualche virgola, ma mantenendone la sostanza: kit scaduti, mitocondriale che manca, alleli soprannumerari, ecc.



antrag ha detto...

La paternità va disconosciuta per il padre legale quindi riconosciuta per il padre biologico.

Gilberto ha detto...

Cara Stefania
Non è per niente evidente che Bossetti non è figlio del padre legale. Il diritto non è fatto di ‘se’, è fatto di documenti. Nessuno ha visto un documento firmato da un genetista che dichiari che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti. Per un disconoscimento di paternità occorre una analisi genetica firmata da un genetista. La famiglia ha fatto fare una prova di paternità?

Con i ‘se’ ipotetici - allo stesso modo per il quale si ritiene che l’attribuzione del Dna trovato sul cadavere non sia del carpentiere - potremmo ipotizzare che nell’analisi di paternità fatta a Torino ci possa essere stato un errore del tutto involontario, ma per rilevare un eventuale refuso occorre poter visionare il referto.

Insomma stiamo discutendo dell’isola che non c’è, di qualcosa di puramente asserito ma che nessuno ha visto. Fino a prova contraria documentata Massimo Bossetti per legge rimane figlio del padre legale.

In nessun disconoscimento di paternità mi risulta che un tribunale accetterebbe semplicemente una dichiarazione del tipo “è figlio di un altro uomo”.

Per finire cosa vuoi che ne capiscano i familiari di Bossetti di genetica, la signora Arzuffi non può far altro che ipotizzare il ginecologo per darsi una spiegazione a quello che non riesce a comprendere.

Trovo davvero sorprendente che nessuno si renda conto che al di là del pettegolezzo e di frasi sibilline non c’è niente di niente che dimostri che Massimo non è figlio di Giovanni.

Siamo di fronte al classico effetto Pigmalione…

Paolo A ha detto...

Gilberto

A me tormenta una domanda: che fine ha fatto Sara Gino, ma anche, per chi ha lavorato in questo caso giudiziario e con cosa avrebbe fatto le analisi?

Lo affermo senza vergogna, per questo caso sono complottista.

Gilberto ha detto...

Aggiungo che non costerebbe molto rifare quel test. Io avevo a suo tempo suggerito la Svizzera che è più vicina a Bergamo rispetto a Torino. Solo per una questione di comodità.

Dudu' ha detto...

antrag,
Non credo hai colto la gravità dell'azione di chisigma.

Convengo con Margo, ha espresso cose che condivido. Ma é sulla tempistica della postazione foto che ha irresponsabilmente creato un danno alla difesa.
C'era un divieto , lo si doveva trasgredire a tre giorni dalla sentenza?
Quando ho visto le foto, non ho pensato a Yara, non ho pensato ai colpevoli, ho pensato : vedrai che casino tirano su le parti civili nell'ultima arringa.
Mesi e mesi preparare un lavoro di difesa e trovarti giustificare .... Lasciamo perdere, mi sembra di parlare con i muri in questi giorni.
Eppure, é tanto elementare.

Nautilina ha detto...

Bellissimo e condivisibile l' articolo di Luca Cheli, grazie!


Margo,
è molto bello anche il tuo post, grazie anche a te.
Hai scritto, fra le altre cose:
"In ogni caso, meglio una foto guardata con dolore e rispetto, una foto che appartiene alla storia dell'Italia recente, che disegni bugiardi e fuorvianti dati in pasto al popolo che deve essere e rimanere bue. Margo."
Verissimo. Qui ci si chiedeva appunto se quella foto fosse autentica e non ritoccata per i soliti scopi 'dimostrativi'.
Comunque non ha molta importanza nel contesto generale.
L'atteggiamento tenuto un po' da tutti i giornalisti, blogger, opinionisti televisivi in questo caso (forse più che in altri) è stato poco obiettivo, insincero e manipolatorio.
Solo pochissimi si sono distinti per un approccio rigoroso e democratico, gli altri...ci hanno marciato il più delle volte, compresi quelli che a parole si definivano distaccati e in buona fede.


Dudù,
sono molto colpita dalle condizioni del povero Massimo.
Non potremmo mandare a Bossetti una lettera collettiva a nome dei commentatori di questo blog che hanno seguito il suo caso e ancora credono nella sua innocenza?
Magari si potrebbe farla pervenire ai suoi avvocati. Perché spedirla per posta, beh...non credo sia molto consigliabile.




Maria ha detto...

Il problema è che quelle foto non erano uscite dall'aula e nemmeno i giornalisti le avevano.
Come abbia fatto lui ad ottenerle, non si sa. Evidentemente qualcuno gliele ha passate.
E le vai a pubblicare a 3 giorni dalla sentenza?!
Margo, tutto corretto, ma spiegami il terreno intriso di sangue.

Unknown ha detto...

Ciao Margà

In quest'ultimo anno non ho potuto seguire né il mio né altri blog, però ho saputo della polemica sulla foto e credo che, se si poteva ugualmente spiegare il concetto, sarebbe stato meglio pubblicare solo i particolari del cadavere e non la figura intera.

Io, ad esempio, in un articolo sull'omicidio di Melania Rea ho inserito all'interno dell'articolo la parte bassa del corpo appena ritrovato per far capire che i media stavano fregando il popolo quando insistevano sulla possibilità che la donna fosse andata a fare pipì. Questo il link

https://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/10/salvatore-parolisi-tra-sfortune-e.html

E l'ho inserita perché basta guardare i pantaloni girati all'esterno per capire che non è stata Melania a tirarli giù...

Certo, per tornare al discorso Yara, non potendosi fare in questa maniera anch'io avrei pubblicato la foto intera...magari sgranandola abbastanza per non urtare troppo la sensibilità altrui.

Unknown ha detto...

Margo, scusa la storpiatura del nome...

TommyS. ha detto...

Dudù

Hai perfettamente ragione, sono scoraggiato ed affranto, sebbene comprenda perfettamente cosa possa celarsi dietro la nuova condanna. Ho sperato sino all'ultimo che la Corte volesse togliersi d'impiccio assolvendo per contraddittorietà della prova, ma che potesse concedere le perizie onestamente non l'ho mai creduto.

__________________________________________
Paolo A

A me tormenta una domanda: che fine ha fatto Sara Gino, ma anche, per chi ha lavorato in questo caso giudiziario e con cosa avrebbe fatto le analisi?

Da tempo mi pongo le stesse domande e gli stessi dubbi. Non vorrei mai che quanto successe nel processo di primo grado di Parolisi possa aver condizionato l'operato di Gino. Ed a dir la verità qualche sospetto l'ho anche avuto sul perché sia stato coinvolto anche Giardina in questo caso proprio quando lo stesso si era eclissato sempre durante il processo di Parolisi.

________________________________________________________
Anonimo 19 luglio 2017 17:50:00 CES e Dudù

Anch'io ho fatto le tue stesse considerazioni sulle immagini di Moro nel bagagliaio della R4 e di tanti altri cadaveri finiti sui media e nelle cineteche. Basti pensare anche ai corpi straziati di Mussolini, della Petacci e degli altri gerarchi in Piazzale Loreto (ma anche in sala autoptica).

Chisigma ha decisamente sbagliato e nuociuto gravemente alla difesa di Bossetti con la sua boria e complesso di superiorità, anche se l'intento poteva essere lodevole. Non escludo neanche possa essere stato attirato in un trabocchetto fornendogli un boccone troppo invitante e sapendo che ne avrebbe subito profittato. Le foto in ogni caso permettono di meglio comprendere l'assurdità del castello accusatorio.

__________________________________________
Luca Cheli

Ti ho già fatto i complimenti in altra sede, ma voglio rinnovarli anche qua.

__________________________________________
A presto

Anonimo ha detto...

Ben tornato Massimo !!! Sei mancato :-)

Mi meraviglia che nessuno abbia criticato il commento che Bruno riporta "Dopo la sentenza, da Tiscali: .. "ribaditi i risarcimenti per le parti civili". - Ecco perché la parte civile si accanisce contro Bossetti. Se veniva assolto sfumava il risarcimento. La famiglia Gambirasio e avvocati adesso sono appagati. Oltre alla vita alla famiglia Bossetti portano via anche i pochi beni."
Pensare che non dico gli avvocati di parte civile, ma la famiglia Gambirasio possa ritenersi soddisfatta che si condanni all'ergastolo un presunto innocente poichè appagata da un improbabile risarcimento di fronte alla morte di una figlia lo trovo inammissibile.

Mi meraviglia anche l' ostinazione con cui Gilberto difende strenuamente la paternità del signor Massimo Bossetti. Ma lei crede veramente che la signora Arzuffi (con la figlia) non abbia fatto privatamente un test del DNA ? e che avrebbe parlato di un'inseminazione a sua insaputa arrampicandosi su tutti i vetri possibili se avesse potuto sbandierare un test che certificava la paternità di suo marito Giovanni?

Con tutto questo sono piuttosto innocentista troppe cose non tornano e " in dubbio pro reo" , ma insistere sulla paternità o criticare i Gambirasio ....

Patrizia

Dudu' ha detto...

Dan F. rivolgendosi a Stefania ha scritto :
"Ok sulla questione dell'irripetibilità del test genetico ma, ti chiedo, perché secondo te i difensori non hanno richiesto subito l'incidente probatorio proprio sul DNA? Se un nuovo test si fosse dimostrato impossibile sin da subito la prova regina sarebbe stata invalidata no? "

La difesa ha sempre sostenuto avere richiesto le perizie.

Non riesco capire perché si continui insinuare non l'abbia fatto.

https://www.google.it/amp/www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/27/yara-bossetti-processo-il-3-luglio-la-difesa-chiede-di-annullare-lesame-del-dna/1627366/amp/

Mortificante questo non procedere. L'accusa continua minare la credibilità della difesa , non c'é verso venga ascoltata, tantomeno creduta.
Because Mister Dan.F ?

Gilberto ha detto...

Patrizia
Allora però dovresti spiegarmi perché l'accusa non ha posto agli atti la prova di paternità che lo stesso Gip aveva raccomandato e invece è stata ben felice nelle motivazioni di riferirsi alle dichiarazioni verbali (un assist) rese dalla Gino. Continuo ad essere sorpreso che nessuno si renda conto che si sta parlando di un disconoscimento di paternità senza che nulla, assolutamente nulla lo comprovi con un documento che possa essere analizzato anche da altri. L'errore è sempre possibile, allo stesso modo dell'identità di ignoto 1. Gli effetti Pigmalione (profezia che si auto adempie) sono in grado di offrire evidenze del tutto effimere ma che si radicano così tenacemente da essere considerate indiscutibili e assolutamente vere...

Anonimo ha detto...

@Massimo Prati, @Dudù, @Maria:

certo, hai ragione Massimo. Poteva essere fatto con maggiore delicatezza. E non a pochi giorni dalla sentenza, cara Dudù. gi Nello stesso tempo credo anche che i colori artefatti avessero il fine di rendere meno cruda, in quanto non verosimile l'immagine (erba azzurra, giubbotto blu etc: perfettamente irreale) e, forse, se fosse vero pubblicare questo tipo di foto è reato penale(vedi Franco Abruzzo) cercare di bypassare quell'aspetto.
Spero che tu possa riprendere stabilmente la tua preziosa, umanissima, guida del blog.
Ribadisco: hai ragione anche tu Dudù: non era il momento. Come ho scritto, troppo rumore di fondo non fa sentire il discorso importante nelle sue finezze. D'altra parte non credo che questa pubblicazione abbia inciso sul risultato "ergastolo"
Maria: non sono un'esperta del caso fino ai dettagli, ma, a mia conoscenza, il terreno non era minimamente intriso di sangue. Se sbaglio, per favore, dammi un link che mi smentisca.

Margo

Vanna ha detto...

Dan F
la difesa non ha richiesto l'incidente probatorio che, mi sembra, voleva la Gazzetti.
Qualcuno aveva anche proposto al MGB di dire che era stato lui che avrebbe avuto un rito abbreviato, se non ricordo male.

1-Quali garanzie aveva la difesa nei primi tempi, quando doveva raccapezzarsi su tutto quello che andava uscendo sui media.
2- quale valore ha il probatorio, ricordi sì Avetrana? Come è finita col probatorio?
3- Nella strage di Erba, a Olindo fu consigliato di addossarsi le colpe così sarebbe uscito dopo qualche anno, difatti sta dentro perché è "colpevole".

La "irripetibilità" è una scusa bella e buona

La prova regina l'hanno fatto loro, vedi bene che non possono rifarla, temono che venga fuori il pasticcio.

Se la difeso avesse richiesto all'epoca non l'avrebbero concesso.

"Vedere le carte", lo hanno chiesto: nulla di fatto.
Non possono vedersi le carte per un certo numero di anni.
Ti sembra normale questa discrezione?
La difesa ha agito come ha potuto, non è stata certo ferma.

Vanna ha detto...

Non riesco a capire il perché quella foto non dovesse uscire prima del giudizio.
Era già uscita questa foto?
Perché riproporla?
Perché è un documento che riporta ciò che era visibile,la storia si fa con i documenti.
Ogni giorno oramai vediamo e sappiamo quello che accade in Siria: ecatombe di genti e di bambini ogni giorno, la cosa ci addolora ma nessuno dice che non erano da pubblicare.
Qualcuno forse vedendo lo stato di quel corpicino poteva accusare ancora di più B?
Qualcuno invece si è avvinchiato così forte alla liana del dna da mantenere la condanna viva e vegeta senza che si fossero documentati tutti i passaggi di quelle analisi utili solo per condannare e per sputtanare.
Dove sono quei "documenti"visto che neanche la difesa li ha potuti vedere.
Ma col megafono i fratelli Bossetti sono figli di...

Anonimo ha detto...

Vanna ha scritto: “Ma col megafono i fratelli Bossetti sono figli di...” Di chi? perché la frase non è conclusa? I puntini di sospensione sono un gioco di enigmistica?

Dudu' ha detto...

Torno
un istante sulla paternità.
La paternità é un argomento delicatissimo, l'ho detto molte volte, possono esservi piú motivi perché la difesa non la ponga sotto i riflettori.
Ciò permette di dire troppe cose e non é detto siano esatte.

Rimane che,l'accusa aveva tutto il suo interesse dimostrarlo,invece, di tutti i fascicoli, ha lasciato fuori quello che doveva -attestare- di avere trovato il figlio illegittimo. Perché? Forse perché consapevole non lo poteva provare? Perché si sarebbe scoperto non c'era piú materiale? Perché si sarebbe scoperto che la genitorialità Guerinoni l'avevano ricavata da una traccia mista low copy number? Il gip l'avrebbe vista con sospetto?

Forse ci stavano 100 possibili genitori in quella usata ?

Come mai, il dott.Portera insinuò fosse avvenuta una contaminazione e chiese delucidazioni al gip Maccora?
Come mai ora preferirebbe spiegarsi a quattrocchi davanti un caffé...
Ma ora, che stà a difesa di un indagato, non si fida mica tanto del Ris, é andato farsi da solo i prelievi nella casa della vittima... Ma come... Non sono certissimi i rilievi del Ris ?

http://www.ecodibergamo.it/stories/hinterland/delitto-di-seriate-rilievi-della-difesa-videoporteranuove-tracce-da-valutare_1231961_11/

É tutto un gioco e un giro di soldi.
La difesa di Bossetti non abbisogna di riprove, ma lui per difendere Tizzoni ( probabile sia innocente) ha il diritto di fare rilievi, vedere i reperti... su un altra vittima da kutter.. Ma non ci sono uomini neri in giro eh ! Disposti ammazzare per 10 euro.. Sia mai si parli di exstra comunitari! (Bravo Tiziano).

Anonimo ha detto...

@Patrizia
Perché non si dovrebbero criticare i Gambirasio?
Haddock

Anonimo ha detto...

Tizzoni chi è ?, forse Tironi.
Anonimo, lo sai di chi sono figli, non posso dire parolacce perchè mi continuano a censurare, ma un altra piccolissima cosa voglio dire, la Palombelli deve smettere di rompere i coglioni.

Dudu' ha detto...


Vanna,
La difesa chiese la ripetizione , di certo all'udienza preliminare.
Dal link che ho postato appena sopra :

" Iacomino ha respinto tutte le eccezioni sollevate dalla difesa in merito alle contestazioni sui metodi utilizzati per analizzare il Dna – la traccia mista con il codice genetico della vittima (n.b: mista alla vittima)e del presunto assassino – e sulla richiesta di disporre un incidente probatorio sulla prova scientifica.

Uno dei legali di Bossetti, Paolo Camporini, si è detto “amareggiato” ancor più che per il rinvio a giudizio del muratore, “che poteva costituire un epilogo di questa vicenda”, per il fatto che il gup non abbia disposto accertamenti “essenziali” come la ripetizione dell’esame del Dna riscontrato sul corpo, e anche di un’altra biologica sempre sul corpo di Yara. “E’ la prima volta che vedo non disporre un incidente probatorio perché richiederebbe troppo tempo in considerazione della scadenza dei termini di custodia cautelare, ed era invece un accertamento necessario – ha detto Camporini – anche per capire, appunto, se una persona in carcere deve rimanerci”.


E nel giorno dell’udienza preliminare[..] La difesa nei giorni scorsi aveva spiegato di voler chiedere il non luogo a procedere senza ricorrere a riti alternativi. In udienza i difensori di Bossetti sono andati oltre e hanno chiesto la nullità del capo di imputazione in quanto questo presenta un doppio luogo di commissione del delitto: Brembate di Sopra e Chignolo D’Isola. Hanno inoltre chiesto la nullità o l’inutilizzabilità degli accertamenti biologici compiuti dal Ris in quanto esperiti con lo strumento della delega di indagine e non, invece, con l’avviso alle parti. Quest’ultima questione era già stata respinta dai giudici del tribunale del Riesame ma la Cassazione, sul punto, non ha ancora depositato le sue motivazioni. In questo senso la difesa ha anche chiesto, con la formula dell’incidente probatorio, dell’esame del Dna trovato sul corpo della ragazza [..] continuano le polemiche sotto il profilo del rapporto tra il diritto dell’informazione e il diritto della difesa. L’Unione Camere Penali, attraverso il proprio “Osservatorio media e processo“, critica la messa in onda delle immagini dell’arresto di Bossetti, trasmesse dal programma di Rete 4 Quarto Grado. “La messa in onda, dopo lungo tempo dai fatti – scrivono i penalisti – ma (non a caso) pochi giorni prima della celebrazione dell’udienza preliminare, delle crude immagini dell’arresto del cittadino Massimo Bossetti, presunto innocente fino a sentenza definitiva, non è che la ennesima dimostrazione del degrado di buona parte della informazione giudiziaria italiana”.

Per l’Ucpi quelle immagini “sono soltanto la riprova del cinismo di buona parte della informazione italiana, che tratta gli esseri umani come trofei da inchiesta giudiziaria e di chi, ricoprendo ruoli pubblici delicati e funzioni giudiziarie di rilievo, non ha nessuna remora a dare in pasto agli ‘informatori’ carne fresca per l’esibizione muscolare quotidiana e per tentare di condizionare la giurisdizione”. Per i penalisti “la gogna dell’uomo inginocchiato, impaurito, le frasi smozzicate diffuse in forma di colonna sonora, superano e prevaricano evidentemente la dignità dell’uomo, l’inutilizzabilità processuale dei contenuti, la verginità cognitiva del giudice, e si fanno beffe di ogni legge che vieta – come abbiamo più volte inutilmente ricordato e denunciato – la diffusione delle immagini di uomini in vincoli”.»

" la verginità cognitiva del giudice" direi che é stata ampiamente abusata.
Nessuno in panchina.

Tutti al loro posto stipendiati regolarmente.

Ismaele ha detto...

Mi dispiace dirlo, ma credo che le possibilita' di ribaltare la sentenza in Cassazione siano minime. Qui non c'entra tanto un ipotetico complotto (per quanto in primo grado sembrerebbe che qualcuno abbia voluto sviare le indagini da una pista sensata), ma e' ipotizzabile una normale reazione di difesa del sistema giustizia che tenta di difendere se stesso. Le implicazioni di un'assoluzione di Bossetti sarebbero facilmente immaginabili.

Questo non significa che per Bossetti non ci sia niente da fare. Si potrebbe arrivare alla verita' cercando altro. Potrebbe esserci un pentito di mafia che vuota il sacco. Chissa'. Qualcuno dei tanti che in zona sanno qualcosa potrebbe decidersi a far pervenire alla stampa qualche informazione decisiva. Ma considero improbabile un ripensamento dei giudici. Sappiamo di Bossetti perche' il delitto ha avuto un notevole impatto emotivo. Ma di recente, se non ricordo male, e' stata scarcerata a Venezia una donna accusata dell'assassinio di un vicino di casa (mi pare), dopo molti lunghi anni in carcere. E solo perche' l'assassina aveva ucciso ancora, era stata presa e aveva confessato anche il primo delitto. Sono cose assurde, eppure la storia giudiziaria italiana ne e' piena.

Quanto alla difesa, credo che sia probabile l'allargamento del collegio difensivo, per prendere un cassazionista. Purtroppo, non credo potranno permettersi grandi nomi. Ma anche se potessero, non e' detto che cambierebbe le carte in tavola. Berlusconi ha avuto forse il miglior cassazionista, eppure e' stato condannato in AGOSTO e, comunque la si pensi su Berlusconi, con motivazioni ampiamente discutibili ("non poteva non sapere", un altro esempio da manuale di inversione dell'onere della prova). Alcuni giornalisti hanno preso coraggiosamente posizione e hanno denunciato le incongruenze. Purtroppo non sono fra quelli che potrebbero dedicarsi al caso a tempo pieno. Ma se qualcuno decidesse di condurre un'inchiesta, facendo un lavoraccio investigativo sul territorio, potrebbe uscirne qualcosa di decisivo.

Su chi sigma: non ho condiviso la scelta di pubblicare la foto, anche se non credo che abbia influito piu' di tanto. Non l'ho condivisa perche', per una serie di motivi che ho provato a spiegare, credo che non abbia aggiunto nulla di decisivo, semmai il contrario, visto che guardando la foto sono indotto a pensare che la foto dal satellite non esclude la presenza del corpo di Y. Tuttavia, trovo gli attacchi verso di lui ingenerosi. Chi Sigma ha compiuto un lavoro di analisi dei dati di tutta l'inchiesta, dei passaggi temporali chiave, di ragionamento sui numeri sparati dall'accusa che sarebbe stato prezioso per una giustizia interessata a stabilire la verita'. Non si puo' ricordarlo solo per un'azione controversa. Se poi devo dirla tutta... trovo quella foto meno irrispettosa della dignita' della vittima di tante altre descrizioni dello stato del corpo che sono state pubblicate. Ho trovato tanti articoli molto piu' morbosi delle immagini. Si deve comunque rispetto al coraggio di un uomo che, con nome e cognome, si e' personalmente esposto perseguendo la ricerca della verita', non certo un guadagno speculando sull'orrore. C'e' anche della vanita'? Forse, ma sicuramente molto meno dannosa di quella di troppi protagonisti di questa bruttissima storia.

Anonimo ha detto...

Crude immagini ?
B. non ha dignità, è vergognoso non ribellarsi a un trattamento del genere e addirittura chiedere l'acqua come un mendicante.
A noi da giovani ci presero tante di quelle volte a schiaffoni, sti malati, ne approfittavano perchè eravamo ragazzini.

Anonimo ha detto...

@ Haddock
Trovo che i Gambirasio non si siano esposti e non abbiano puntato il dito più di tanto, direi rinchiusi nel loro dolore che non hanno certo sbandierato. Si sono affidati probabilmente ai loro avvocati e consulenti. Che si possano sentire appagati da un risarcimento dopo ciò che gli è successo e per quel poco che ho potuto intravedere di loro mi sembra ingeneroso.
Ecco se fossi in loro non mi sarei convinta della colpevolezza di Bossetti, forse in situazioni del genere una motivazione te la devi dare e forse sei portato a credere a quella che ti prospettano, ma non credo per il risarcimento. Insomma io ci andrei cauta con affermazioni del genere. Costituirsi parte civile è quasi obbligatorio per poter aver voce in capitolo in un processo, non so se chiedere un risarcimento sia obbligatorio. Tu li trovi criticabili?
Patrizia

Anonimo ha detto...

A proposito, vogliamo ringraziare chi ha mandato un telegramma di insulti alla famiglia della ragazzina e ha pure pubblicato il verbale contenente le dichiarazioni finali dell'appello? Ma i verbali non erano secretati sino al 2020????

Paolo A ha detto...

Sicuramente i Gambirasio non si sono esposti più di tanto e sicuramente non hanno accusato Bossetti per il risarcimento, perché Bossetti non ha un patrimonio abbastanza capiente per le spese processuali, compresi i risarcimenti alle parti civili, però che siano stati quantomeno un po' troppo "riservati" mi pare evidente, cosa significava la frase "aprite quel cancello" pronunciata pochi giorni dopo il rapimento, perché Fulvio Gambirasio zittì la moglie con la frase "ricordati che abbiamo altri figli", oppure cosa può significare il fatto che Fulvio Gambirasio fu visto giocare alle slot machine in un bar di Brembate dopo pochi giorni del rapimento.

Sul ricorso in Cassazione ritengo che ci siano grandi possibilità per la difesa, lo so che per qualcuno potrebbe apparire eccessivamente ottimistico, però in realtà c'è un fatto che non potrà essere superato in alcun modo dal giudice di legittimità ed è il rifiuto dell'incidente probatorio in fase di udienza preliminare.

Proprio ieri leggevo una dichiarazione di Camporini che diceva che non si era mai visto un rifiuto dell'incidente probatorio per mancanza di tempo motivandolo con la scadenza dei termini di custodia cautelare, vulnus che poteva essere sanato, a mio avviso, se veniva concessa la perizia in dibattimento, credo che le due corti di fatto si siano lavate le mani e abbiano lanciato la palla alla Cassazione, che non potrà non rilevare che quel DNA manca di un elemento essenziale che è quello della precisione: il DNA mitocondriale dell'imputato che fine ha fatto?

Gilberto ha detto...

Segnalo l'ottimo articolo di Feltri

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13145682/massimo-bossetti-vittorio-feltri-condanna-puzza-quello-che-non-quadra.html

Gilberto ha detto...

Paolo A

Sono d’accordo con te. Ero convinto che fosse il classico film in due tempi, invece si tratta di una pièce teatrale in tre atti. Bossetti verrà assolto in Cassazione come già previsto dal copione…

Anonimo ha detto...

Sempre per il famoso accordo dietro le quinte, giusto?
Chissene, tanto tre anni di custodia preventiva non sono niente...

Bruno ha detto...

@Massimo Prati grazie per averci dato la possibilità di un serio confronto in questo splendido blog nonostante la tua per così dire "assenza"anche se dietro le quinte (dietro il monitor) eri comunque presente. Grazie. - @Gilberto scrivi: "...Bossetti verrà assolto in Cassazione come già previsto dal copione…". Non mi illudo, magari fosse. Anche in appello c'era questa possibilità invece è andata diversamente. Mi sono illuso che la difesa tirasse fuori l'asso dalla manica. O si trova il vero colpevole oppure può essere ancora pericoloso per Bossetti.

Anonimo ha detto...

Brava PAT!!
La tua risposta ad "Haddock" è uno degli scritti più sensati che abbia potuto leggere, in questi due ultimi giorni, fra l'invadente marea di molti altri, prodotti da sfrenati logorroici.
E' deprimente notare la deriva della logica e di una cosciente valutazione dei fatti.
La libertà di utilizzo di queste pagine, gentilmente disposta dal blogger, non dovrebbe essere inquinata da deliranti sproloqui ed assurdità.
La mia constatazione, ha carattere generale: la lettera che la contiene, e relativa busta, non hanno alcun indirizzo individuale.
Pino

Sandro ha detto...

"Gilberto ha detto...
Bossetti verrà assolto in Cassazione come già previsto dal copione
"

Alla faccia della gufata, visti i precedenti tentativi di oracolo!!!


Sandro

Dudu' ha detto...

Anonimo,
"Sempre per il famoso accordo dietro le quinte, giusto?
Chissene, tanto tre anni di custodia preventiva non sono niente..."
Essere positivi e propositivi, volendo si realizzi un risultato, anche attaccandosi ad una piccola personale convinzione, non é una colpa.

Sei un poveraccio,misero misero.

Potresti andare spulciare le motivazioni, cercare di capire come é stata trovata e gestita questa paternità, come hanno fatto in tanti qui, ma non lo fai, forse ti darebbe molto molto fastidio scoprire che di certezze non se ne possono trovare su una traccia LCN, dovresti ammettere che i dubbi di Gilberto hanno un fondamento logico.
Ma preferisci sminuire il tuo prossimo invece di ammettere quanto sei ignorante.
Vai su fb dire stronzate,il blog é per chi ha voglia di approfondire.
Con cosa ti misuri con Gilberto?
Lui dà argomenti, e tu tanto intelligente che sei?

antrag ha detto...

Sandro smettila di prendere in giro.
Ribadisci le tue ragioni con garbo e razionalmente.
Sto lavorando su questo aspetto: Chi chiede la super-perizia dovrebbe aspettarsi anche l'esito che MGB non sia figlio di GG.

maria ha detto...

Ismaele,
ciò di cui siamo sicuri è quanto segue:
- Il dna di Ignoto 1 non è stato identificato nella sua interezza. Sono state analizzate 17 pagine su 3 miliardi
- Su Yara sono stati trovati: 7 strutture pilifere non riconducibili a Bossetti e alla famiglia di Yara. Traccia Brena. Altre tracce sulle mutandine, sia per quanto riguarda la componente mitocondriale che nucleare.
- Non si parla dello stesso identico dna nucleare di Bossetti, ma di un certo numero di regioni genetiche COMPATIBILI con il dna di Bossetti.
- Manca il mitocondriale
Da qua non si scappa, queste sono le carte che ha in mano la difesa per quanto riguarda il dna.
La Bongiorno ha detto: si scopre che è una traccia commista. Questo tipo di tracce sono altamente a rischio, piene di anomalie, comportano errori gravissimi.
In un'altra occasione, l'avvocato ha spiegato che la genetica sta facendo passi da gigante, ma che le attuali analisi forensi non ci permettono di avere tutte le risposte alle domande che poniamo, proprio perché ogni anno vengono fatte delle scoperte nuove.
Hai già una strategia difensiva. Azzardata o meno, instillerebbe il dubbio nell'opinione pubblica che la genetica non sia allo stato attuale degli studi in grado di spiegare le anomalie di questo dna.
Purtroppo i giocatori in una partita contano, eccome.
Non è solo la bravura di un penalista, è anche l'autorevolezza di cui gode a fare il processo.
Ma hai ragione tu, sono discorsi inutili, senza denaro non si va da nessuna parte. Purtroppo.

Margo,
la terza foto (mi pare, io non apro più quel blog), successiva alla rimozione del cadavere, mostra il terreno intriso di sangue.
A me ha fatto riflettere. Mi chiedo: se il dissanguamento è avvenuto altrove, perché il terreno è rosso?

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo del 18 luglio con Gianluca Neri, che sta lavorando ad un documentario sul processo
Bossetti.

http.linkiesta.it/it/article/2017/07/18/perche-il-processo-a-bossetti-e-indegno-di-un-paese-civile/34949/

maria ha detto...

Mi è partito il messaggio.
Secondo me quelle foto dimostrano che il dissanguamento è avvenuto parzialmente in altro luogo.
Ciò non sposta di un millimetro la tesi difensiva, anzi.
E' incontrovertibile, a mio avviso, che le sevizie non siano state inferte al buio. La precisione dei tagli sul polso lo esclude.
E' stata uccisa altrove, portata sul campo subito dopo.
Se si fosse dissanguata in luogo chiuso, il terreno non sarebbe rosso con tanto di sagoma del cadavere.
La pm inizialmente pensò ad un rito satanico, proprio in base al dissanguamento avvenuto sul terreno. E francamente dopo aver visto le foto, ci ho pensato anche io. Infatti sono andata a cercare le prime ipotesi della procura e ho trovato questa.
MA come spieghiamo la corificazione?

Massimo M ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Massimo M ha detto...

Facendo una operazione brutale (arduo agire con distacco) Ho provato a sovrapporre la sagoma del cadavere con la sagoma della macchia nera-impronta lasciata dal cadavere sul suolo. Sebbene utilizzi mezzi spartani (photoshop) il risultato è una conferma di un particolare notato subito ad occhio nudo. Vale a dire che l'impronta sul suolo di tutta la gamba dx presenta una inclinazione diversa rispetto sempre alla gamba dx del cadavere. Anche volendo introdurre problematiche legate a prospettive diverse, tutto il resto del cadavere si sovrappone alla perfezione all'impronta sul suolo del medesimo, fatto salvo per quanto concerne la gamba dx. La sua impronta sul suolo oltre ad avere una densità maggiore (come se si trattasse, per esempio) di una gamba più grossa e larga) è più disomogenea rispetto a quella della gamba sx che è un'impronta quasi perfetta.
Ho fatto questa analisi solo perchè ad occhio il cadavere mi era parso evidentemente avere delle gambe molto più divaricate rispetto all'impronta sul suolo, al di là dell'amplificazione che la diversa prospettiva può procurare.
Siccome l'impronta a terra non è ovviamente visibile sulla foto del cadavere perchè ricoperta di sterpaglie, lo è in quella foto in cui hanno bonificato le sterpaglie stesse. Insomma, lo trovo strano semplicemente..........considerando che la traccia di DNA 31G20 si trova proprio nella parte inquinale DX del corpo (slip) così come il taglio netto dello slip.

Ivana ha detto...

Come ripeto, pur non condividendo la linea dell’eccessiva e costante riservatezza della famiglia Gambirasio, doverosamente la rispetto e, quindi, anch'io, come Pino, sono d’accordo con quanto detto in merito da Patrizia.

Riguardo al dott. Portera, mi sembra che non si sia sottratto alle domande tecniche fornendo il proprio punto di vista (condivisibile, o no, che sia!): secondo lui, analizzare quel DNA mitocondriale minoritario è stato un errore perché è altamente sconsigliato analizzare il DNA mitocondriale sulle tracce miste dal momento che i risultati che si possono ottenere sono del tutto inaffidabili.
HA RICONOSCIUTO, dunque, che sono stati commessi ERRORI che, però, non hanno inciso sulla piena affidabilità del DNA nucleare di Ignoto1. (L’analisi della parte civile, dal punto di vista genetico, si è soffermata proprio sulle tracce identificative di Ignoto1 e in laboratorio hanno constatato che tali tracce non hanno dato alcun problema dal punto di vista analitico e sono convinti della forza estrema del loro accertamento).
Ha accennato anche alla questione di quell’udienza (del 5 febbraio 2016, se non erro) saltata perché non era stata depositata dal consulente della difesa una consulenza scritta (per cui era stato necessario attendere le trascrizioni).
Ha sottolineato la differenza tra "Kit" e "reagenti" ...
Quando ha subito la pesante provocazione da parte di un collega, che, in pratica, aveva replicato soltanto tramite un attacco personale, molto elegantemente ha saputo sorvolare su un momentaneo scatto d’ira altrui, parlando di tazzina di caffè per evitare di fornire agli spettatori un eventuale deplorevole esempio di inutile scontro personale fra genetisti.
Del dott. Portera non condivido, invece, la sua convinzione dell’inutilità di ulteriori approfondimenti, perché, anche se esistono (e sono agli atti) le videoriprese delle attività di analisi, l’imputato ha il diritto di partecipare, tramite i propri consulenti, almeno alla ripetizione delle analisi.
Come mi è stato riferito da un’amica, lo stesso generale Garofano, pur nella propria convinzione dell’ affidabilità di quel profilo genetico nucleare, è pienamente favorevole alla perizia super partes in modo che si possa eliminare ogni dubbio.
Anche riguardo alla richiesta dell’esperimento giudiziale, sempre il generale Garofano, pur rimanendo estremamente scettico riguardo alla possibilità di poter ricreare le medesime condizioni (non conoscendo le quantità iniziali, non sapendo quale sia la traccia biologica di Ignoto1 ecc.), si è dichiarato, comunque, fautore dell’esperimento giudiziale, per non lasciare qualcosa di intentato.

Massimo M ha detto...

...........inguinale DX. Pardon.

maria ha detto...

Bene, un ulteriore dettaglio. Grazie.
Io inizio a pensare che le ricerche siano state fatte male. Non vedo alternativa.
O quel cadavere era lì da mesi o ?
Peggio ancora, comunque...Significa che è stata uccisa in luogo illuminato e portata lì dopo ore, quindi oltre le 20.
E il luogo non può essere un automezzo o sarebbe stato sporco di sangue. Anche l'assassino si sarebbe sporcato.
Il che esclude sempre Bossetti.

maria ha detto...

Gli errori non ci possono essere quando si condanna all'ergastolo.
Punto.

Sandro ha detto...

@antrag,
il fatto è che la Cassazione per legge NON può (ri)valutare le prove.
per quelle ci sono appunto I e II°
Il suo compito è solo relativo all'accertamento formale che non si siano violati codici durante i processi.

E I° e II°, pur condotti a detta noi tutti con una certa qual mala predisposizione ed eccesso di rigidità, formalmente di leggi non pare (ripeto: non pare) ne abbiano violate.
Avrebbero potuto fare di più, certamente (es: appunto il concedere il rifacimento della perizia sul dna sulla vittima), ma non è che per non fare qualcosa in più abbiano violato dei codici ( o almeno così non pare stante e i ragionamenti e le parole di chi di legge ne mastica più di me).

Quindi, che ci si può aspettare concretamente dalla Cassazione ("copioni" inventati a parte)?

Tutto quello che ci si può sperare di aspettare (e lo si spera fortemente!) è che pur non potendo entrare per legge entrare nei fatti trattati a dibattimento (quindi non possono assolvere), riescano a motivare una necessità di rifacimento del II° a causa di una (discrezionale) compressione dei diritti della difesa e quindi dell'imputato.
Ma più di questo proprio non si può sperare.
E soprattutto non si può (e per l'ennesima volta) tirar fuori la fanfaluccata di un "copione"/"accordo"/"salvataggio di facciata" già scritto e preventivato.
E basta! Quella è robaccia (oltre che possibile diffamazione, ma ognuno risponde delle proprie parole che scrive) che proprio non si può sentire.

Sandro

Sandro ha detto...

...così magari meglio si comprende cosa sia e quali compiti e opportunità di intervento abbia - per legge - la Cassazione:
[così magari almeno da evitar fraintendimenti e false speranze in alcuni]

LINK: http://www.cortedicassazione.it/corte-di-cassazione/it/funzioni_della_corte.page

TEXT: In Italia la Corte Suprema di Cassazione è al vertice della giurisdizione ordinaria; tra le principali funzioni che le sono attribuite dalla legge fondamentale sull'ordinamento giudiziario del 30 gennaio 1941 n. 12 (art. 65) vi è quella di assicurare "l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni".

Una delle caratteristiche fondamentali della sua missione essenzialmente nomofilattica ed unificatrice, finalizzata ad assicurare la certezza nell'interpretazione della legge (oltre ad emettere sentenze di terzo grado) è costituita dal fatto che, in linea di principio, le disposizioni in vigore non consentono alla Corte di Cassazione di conoscere dei fatti di una causa salvo quando essi risultino dagli atti già acquisiti nel procedimento nelle fasi che precedono il processo e soltanto nella misura in cui sia necessario conoscerli per valutare i rimedi che la legge permette di utilizzare per motivare un ricorso presso la Corte stessa.

Il ricorso in Cassazione può essere presentato avverso i provvedimenti emessi dai giudici ordinari nel grado di appello o nel grado unico: i motivi esposti per sostenere il ricorso possono essere, in materia civile, la violazione del diritto materiale (errores in iudicando) o procedurale (errores in procedendo), i vizi della motivazione (mancanza, insufficienza o contraddizione) della sentenza impugnata; o, ancora, i motivi relativi alla giurisdizione. Un regime simile è previsto per il ricorso in Cassazione in materia penale.
Quando la Corte rileva uno dei vizi summenzionati, ha il potere-dovere non soltanto di cassare la decisione del giudice del grado inferiore, ma anche di enunciare il principio di diritto che il provvedimento impugnato dovrà osservare: principio cui anche il giudice del rinvio non potrà fare a meno di conformarsi quando procederà al riesame dei fatti relativi alla causa
.

I principi stabiliti dalla Corte di Cassazione non sono, invece, vincolanti per i giudici, in generale, quando questi devono decidere cause diverse, rispetto alle quali la decisione della Corte Suprema può comunque considerarsi un "precedente" influente. In realtà, i giudici delle giurisdizioni inferiori si conformano alle decisioni della Corte di Cassazione nella maggioranza dei casi.
Non è necessaria alcuna autorizzazione speciale per presentare un ricorso innanzi alla Corte Suprema.
Secondo l'articolo 111 della Costituzione ogni cittadino può ricorrere alla Corte di Cassazione per violazione di legge contro qualunque provvedimento dell'autorità giudiziaria, senza dover esperire alcun appello in materia civile o penale, o contro qualunque provvedimento che limiti la libertà personale.
Alla Corte di Cassazione è anche attribuito il compito di stabilire la giurisdizione (vale a dire, di indicare, quando si crea un conflitto tra il giudice ordinario e quello speciale, italiano o straniero, chi abbia il potere di trattare la causa) e la competenza (vale a dire, di risolvere un conflitto tra due giudici di merito).
La Corte di Cassazione svolge anche funzioni non giurisdizionali in materia di elezioni legislative e di referendum popolare per l'abrogazione di leggi.


Sandro

Stefania ha detto...

Voglio fare una riflessione su quanto scritto appena sopra da Massimo M circa la comparazione tra la "sagoma" del corpo ritrovato e la macchia di sangue presente sul terreno del campo di Chignolo.

Maria si chiede anche come è possibile il corpo fosse parzialmente corificato se sempre è stato nel campo.

Ad una prima analisi si potrebbe dire che senza rispondere al dubbio di Maria, il fatto ci sia del sangue dimostra che il delitto si è consumato proprio nel campo o il corpo è stato depositato nel campo stesso immediatatamente dopo il delitto.

Ma, mi sorge invece un dubbio. Ben inteso, non ho risposte perchè non sono esperta in materia, ma voglio condividerlo con voi proprio nella speranza possa essere di un qualche aiuto e soprattutto possa avere risposta tecnica da parte di chi è piu' preparato della sottoscritta.

Ora mi spiego ..... Sarebbe possibile (in linea teorica e non) che il delitto si sia svolto altrove e che la ragazzina già deceduta oppure in agonia sia stata posata su una lastra di marmo trattato, di pietra trattata, di grès porcellanato trattato come quelle che si posano nei centri commerciali perchè hanno la peculiarità di non essere porosi e quindi di facile manutenzione (immaginiamo a quanta gente entra nei centri commerciali con l'ombrello bagnato, con i carrelli della spesa bagnati) nei giorni di pioggia. Sono pavimentazioni sicure perchè non scivolose e quando vengono lavate si asciugano in tempi brevissimi proprio perchè non assorbono. Sapete come si levigano questi pavimenti ed in generale questi materiali? Ne avevo già parlato. Con delle macchine che si chiamano monospazzole. Si inserisce sotto un disco di grana adatta al grado di levigatura che si vuole ottenere e per lucidare la superfice si mettono sul pavimento delle sferette (chiamate "diamanti"). Si passa la monospazzola buttando abbondante acqua (tanto la superfice non assorbe) e si ottiene anche una levigatura a specchio. Queste macchine si usano anche nelle palestre ma non per levigare ma per pulire. Non si usano le sferette ma solo le spazzole. In ogni caso .... se Yara fosse stata posata agonizzante in una lastra, in un pavimento cosi' trattato, potrebbe essersi mossa prima di morire. Sferette potrebbero tranquillamente essere finite dentro le scarpe. Il sangue perso dalla vittima avrebbe intriso gli abiti ma non il marmo, il grès o quello che volete voi. Una volta portato il corpo a Chignolo (successivamente ... anche a distanza di un mese in linea ipotetica) attraverso le intemperie il sangue di cui erano intrisi gli abiti si sarebbe potuto trasferire al terreno. Le gambe (piu' leggere del tronco) potrebbero aver insistito meno sul terreno e quindi permesso al sangue di colare secondo la pendenza del terreno.

Tutto questo vi sembra idea balzana?

Stefania

Stefania ha detto...

Ecco un pavimento levigato al diamante:

http://www.lucidaturamarmi.com/marmoVETRINA%202.jpg

Anonimo ha detto...

@Maria:

temo, Maria, che tu confonda nella foto che segnali l'alterazione, viraggio nei registri del rosso che fanno diventare l'erba azzurra attorno alla bambina nella prima foto un guazzabuglio rossastro nella seconda, presa a tarda sera o notte, con illuminazione di fotoelettriche. Ci fu su questo blog parecchio tempo fa una lunga dissertazione con interventi di Annikamin da cui si potè evincere che anche gli essudati cadaverici erano scarsi.

Margo.

mi pare importante quanto afferma oggi la difesa su Libero: " Porteremo il caso Bossetti nel mondo. Il mondo deve indignarsi. Stiamo pensando a un convegno di respiro internazionale, con genetisti del livello di Gill, di Butler. Questo non è solo un processo: è una battaglia di giustizia"

Dudu' ha detto...

Maria,
La foto, lavorata con filtri rossi, o causa fotoelettriche é ingannevole.
Proprio con la saturazione del rosso , si é volutamente cercato evidenziare il giaciglio che per contrasto risulta nero, ma un giaciglio può formarsi anche in 10/20 gg.

La gravità come un peso agisce sull'oggetto.
Basti pensare a quando noi mettiamo il piedistallo dell'ombrellone sul nostro giardino,l'erba sottostante si schiaccia e dopo pochi giorni si evidenzia (il classico cerchio giallo) la sofferenza in mancanza d'ossigeno acqua luce dell'erba.

Non c'era sangue sul terreno, per due semplici ragioni:

A) ipotizzando una azione delittuosa sul campo già la sera della scomparsa,(ma il cadavere e i vestiti avrebbero dovuti presentarsi molto carichi di vegetazione in ogni dove(provate rotolarvi in un campo incolto secco) , in tre mesi batteri ,microorganismi,azioni ossidative,agenti atmosferici, avrebbero trasformato quelle sostanze (sangue, liquidi etc.) nel terreno in azoto ,nitrati etc.

Ma quel giaciglio, caricato di azoto e altro, avrebbe, SE STUDIATO,dovuto presentare una serie di componenti derivanti dalla trasformazione.

MA NON é stata fatta, dicono, questa analisi del suolo.

Dobbiamo credergli per atto di fede.

B) se il cadavere é stato depositato in un periodo postumo al delitto,nessuna ferita era piú sanguinante e la recente deposizione(20 gg ? ipotesi) avrebbe permesso trovare nel suolo altre componenti.

Che, dopo, un anno circa, avrebbero reso quel giaciglio particolarmente fertile.

Questo studio del suolo, non fatto, avrebbe permesso --dimostrare -- SE era e quanto,stato lí il cadavere.

Quindi, é venuta mancare LA PROVA DECISIVA che doveva dire se il cadavere potesse essere rimasto lí tutto quel tempo.

Hanno cercato di dimostrarlo, con altre evidenze, tipo erba nelle mani, edera attorno la caviglia e la famosissima foglia fresca di Solidago che non c'é prova sia mai esistita ( non fotografata o persa ,diciamo,'stà fogliolina tanto fresca).

Il punto é che queste ultime sono deduzioni apparentemente logiche ma che non provano il cadavere sia sempre stato lí.

Quello che serviva a dimostrarlo, non lo avrebbero fatto, (dicono).

Stefania,
Apprezzabile lo sforzo, ma parte da dati sbagliati: pietra,marmo ,cemento(eventualmente lucidato con cere ipossodiche permeabili da macchine spazzolatrici) insieme al gres e mattone , sono materiali altamente porosi assorbenti. Anche il gres porcellanato.

La ceramica invece , composta da polveri argillose, e cotta, viene " vetrificata" con una seconda lavorazione rendendola impermeabile (pari al vetro).

Stefania ha detto...

Ciao Dudu'. Sono abbastanza ferrata sul tema pietre, marmi, mono o bicotture ceramiche, graniti, etc ...

Sai qual'è la superfice piu' usata nelle costruzioni di tipo commerciale attualmente? Il grès porcellanato che non è affatto poroso. Se parliamo invece ad esempio di pietra Serena, ti do ragione: è porosissima.

Ma non il grès! Indovina che pavimentazione è presente nelle parti comuni del centro commerciale di Mappello?

Stefania

Stefania ha detto...

Con questo non voglio dire che la ragazza sia stata posata necessariamente sul pavimento del centro commerciale ma potrebbe essere stata uccisa su una superifice magari ancora da tagliare, in un laboratorio, in un magazzino, in uso ad un marmista o comunque di un posatore o di un trattatore di superfici.

Stefania

Dudu' ha detto...

Sandro,
A parte la lezione di diritto, quasi qui esistessero persone non informate, scrivi:
".. ma non è che per non fare qualcosa in più abbiano violato dei codici ( o almeno così non pare stante e i ragionamenti e le parole di chi di legge ne mastica più di me)."

Vero, hanno usato il codice per lavarsi le mani.
Detto ciò, la situazione é estremamente complessa, ma anche estremamente banale.
Se la prova (quand'é che si può definirla prova? Invito allo studio) é contradditoria (e lo é) si assolve.
Ma hanno volutamente complicato le cose? Saranno le motivazioni dirlo,ma senza perizie non sono stati superati dei vulnus sul dna,sull'autocarro, sulle celle , come e dove é sparita, come e dove é morta e quando. Potranno soffiarsi il naso con le richieste, troveranno sempre un codicillo accomodante, ma la cassazione dovrà trovare una soluzione seria e responsabile, per tutti i cittadini che devono avere leggi confacenti e aggiornate. I protocolli sono alla base di qualsiasi operazione a cui ogni operatore deve attenersi scrupolosamente.
Il futuro sarà prosperoso.

Massimo M ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Massimo M ha detto...

A Stefania

Però NON si dovrebbe sottovalutare un particolare. Vale a dire che l'impronta del cadavere riprodotta sul terreno verosimilmente non può essere sangue. Verosimilmente perchè le ferite e tagli riportati non avrebbero prodotto un dissanguamento di litri di sangue. E' cioè verosimile ipotizzare che la sagoma riprodotta sul terreno non sia altro che una "miscela" dei tessuti (corpo) andato in colliquazione. Il prodotto cioè di una autolisi con fermentazione di enzimi che, questa volta con molta probabilità, hanno modificato completamente la struttura del terreno sottostante rendendola acida e di colore bruno. Siccome l'intero processo può durare da alcune settimane a mesi (col freddo è rallentato)...........questo che sto supponendo non inficia l'ipotesi del corpo comunque eventualmente spostato nel campo successivamente.
Quindi, se quello non è sangue e credo proprio che non possa esserlo (la sagoma intendo)...............direi che non possiamo considerarlo come elemento che ipotizzi una uccisione o morte proprio in quel punto nel campo.
Continuo ad essere, invece, molto "stranito" (nel senso che considera la cosa assai strana) dal dettaglio che la sagoma sul terreno presenti la forma delle gambe (per la precisione la dx del corpo) meno divaricate rispetto alla fotografia del cadavere stesso. Potrebbe essere anche una induzione visiva di prospettiva diversa tra le due foto ma la sovrapposizione è pressochè perfetta con la sola eccezione, appunto, della gamba (intera) dx. Cioè se questa, chiamiamola anomalia visiva (forse non reale) fosse la trasposizione della realtà..............ebbene.....il corpo sarebbe stato manipolato (o mosso) nella sua gamba dx...................in un periodo molto molto vicino al ritrovamento a tal punto da non consentire all'autolisi in corso di riproporre l'impronta sulla fetta di terreno sottostante vergine. Il posto in cui è stato ritrovato il DNA, cioè inguine degli Slip, si trova proprio (inguine) nel punto in cui, anatomicamente, divaricando di più o di meno tutta la gamba dx..........l'angolo tra la cucitura dello slip inguinale e il laterale della coscia della gamba...............aumenta o diminuisce.
Non ho i mezzi fotografici per fare una verifica che si avvicini all'ordine scientifico, ma a vista d'occhio nudo è evidente e una banale sovrapposizione con photoshop fa drizzare i capelli. Dico anche che spero che il pool difensivo abbia anche notato questo dettaglio e approfonditolo.................

Stefania ha detto...

Vero, Massimo M! Se ci pensi quando ci sediamo sulla sabbia oppure sotto un albero abbiamo abitudine sempre e comunque di tenere una gamba piegata per dare supporto alla schiena. Se fosse morta in quella posizione eppoi portata nel campo, la macchia potrebbe essere successiva ovvero dovuta al cedimento dell'arto.

O no?

Stefania

Bruno ha detto...

Questa è veramente una bella notizia, finalmente qualcosa di positivo. "....mi pare importante quanto afferma oggi la difesa su Libero: " Porteremo il caso Bossetti nel mondo. Il mondo deve indignarsi. Stiamo pensando a un convegno di respiro internazionale, con genetisti del livello di Gill, di Butler. Questo non è solo un processo: è una battaglia di giustizia".

Massimo M ha detto...

A Stefania

Non sono un esperto di anatomia e di cedimenti di arti. Se fosse però contemplato dalla Otopedia, quello che tu dici potrebbe essere una ipotesi, tra le tante possibili. Fra le quali ti menziono:
-un Cinghiale affamato qualche giorno prima o il giorno prima del ritrovamento ha provato a mordere la gamba dx, spostandola...........per poi scappare impaurito non so da quale rumore.
-l'areoplanino che mi risulta di medie dimensioni, si va a scagliare proprio sul tallone dx del cadavere, si mette in piano e cammina spostando di quel poco la gamba (ipotesi molto fantasiosa tra l'altro).
-gli inquirenti o i primi a recarsi sul posto, nel trambusto muovono per prima la gamba dx per poi rendersi conto che il corpo non doveva essere toccato
-qualcuno si reca sul posto (i motivi casuali possono essere tanti) pochi giorni prima del ritrovamento e sposta la gamba con la sua gamba per vedere se il corpo è ancora vivo e poi scappa senza fiatare mai più
oppure
-qualcuno va lì di proposito.....................................

Ma ce ne sono molte altre di ipotesi.
Stiamo ovviamente parlando nel campo delle interpretazioni perchè ahimè non c'è nessuna prova che quello che vedo io nelle foto sia la realtà delle cose.

Dudu' ha detto...

Stefania,
Tecnicamente le norme UNI definiscono porcellanato la ceramica che possiede un coefficiente di assorbimento all'acqua minore dello 0,5% (UNI EN 176 ISO BI)

Ho ben compreso l'intento e l'associazione al :calcio,calce,perossido di calcio?
Vai a saperlo.

Che mi ricordi il cantiere era allo stato grezzo , senza pavimentazioni, almeno per quelle zone investigate.
Caratteristiche di alcuni materiali citati:

https://www.mondomarmo.net/marmo-assorbe-acqua/

http://www.map-srl.it/ita/News/SCUOLA_DI_PULIZIA/Pulizia_e_manutenzione_del_gres_e_del_gres_porcellanato.html

Ho studiato ogni caratteristica prima di ristrutturare la casa.
Sono certa di quanto scritto sopra. Vero é che ogni materiale ha un coefficente di assorbenza differente e microporosità di dimensioni diverse. ( la classica goccia d'olio lasciata sul marmo, ma anche sul gres porcellanato o meno che sia ,che poi non togli é esemplificativa).

Stefania ha detto...

Infatti Dudu' esistono diverse durezze e soprattutto è possibile trattare le lastre prima o dopo la posa. Dipende da diversi fattori.

Non credo Yara possa essere stata "nascosta" nel corridoio centrale della galleria negozi del centro commerciale. Ritengo invece probabile possa essere stata su un camion, in uno sgabuzzino, in un magazzino dove potevano essere presenti lastre, monospazzole e materiale di questo genere.

Non credo sia il caso di tediarti con la tabella delle varie durezze. Ma penso l'ipotesi sia stata poco o nulla valutata quando invece sappiamo che calcio ed altre sostanze sono state respirate da Yara.

Ben inteso: basterebbe che fosse stata chiusa (in via ipotetica) in uno sgabuzzino della palestra dove c'era o c'era stata una monospazzola oppure trasportata al campo o altrove con un mezzo che aveva precedentemente trasportato una monospazzola. Questo risponderebbe alla presenza di calce e "sferette".

Riguardo i liquidi non dispersi potrebbe essere stata poggiata in un materiale poco poroso. Una pietra tipo il "verde Alpi", oppure del grès, granito trattato.

Se ci pensi i tavoli delle camere mortuarie sono anch'esse fatte di quel genere di materiale.

La cosa mi pare plausibile molto piu' che un legame con i materiali usati dal carpentiere Bossetti.

Stefania

Anonimo ha detto...

Per favore, leggete questo link. e datemi una vostra opinione. possibilmente da qualcuno competente sul serio. grazie


http://www.newsjs.com/url.php?p=http://www.cronaca-nera.it/5203/yara-condanna-bossetti-dna-tiene

Anonimo ha detto...

idem come sopra

http://www.cronaca-nera.it/5169/yara-foto-satellite-corpo-campo

http://www.cronaca-nera.it/5181/yara-cortine-fumo-processo-bossetti

Unknown ha detto...

Anonimo, dicci la verità... ti chiami Roberta?

Perché, sai, ci proponi di leggere un articolo assurdo in cui viene intervistata la tua amica biologa del bacio... ed è tutto dire.

Ciò che è uscito dal tribunale, scritto da Luca Telese e da decine di persone che nell'aula del processo di Bergamo ci sono state e non dal tuo amico Abbate che ci è passato solo in prima udienza quando nulla c'era da ascoltare o fare, non merita risposta...

Unknown ha detto...

...dimenticavo di dire che anche Sanvitale, l'autore degli altri due articoli, è un tuo amico...scusa se non l'ho scritto prima

Gilberto ha detto...

PERCHÉ LA MOLTO PROBABILE ASSOLUZIONE SPOSTATA ALLA CORTE DI CASSAZIONE?

Proponendo solo questioni di legittimità cioè la corretta interpretazione delle norme giuridiche, l’EVENTUALE bocciatura delle sentenze avrà un significato del tutto sui generis, il sapore di una mera inosservanza delle norme processuali e/o contraddittorietà del ragionamento che ricostruisce i fatti.

fuori metafora

NESSUNA VERA COLPA SOSTANZIALE nei precedenti gradi di giudizio, ma più che altro violazione dei meccanismi procedurali e/o inadeguatezza nell’impianto della ricostruzione e/o nel sistema motivazionale

come dire

nemmeno una vera tiratina d’orecchi, solo una normale latitudine interpretativa. Fatti i dovuti riscontri e soppesato il tutto secondo i formalismi più esasperati – si potrà concludere che nella sostanza pur avendo operato bene, si è trattato di violazione degli aspetti formali,

TUTTI FONDAMENTALMENTE USCIRANNO A TESTA ALTA, a dimostrazione che pur avendo lavorato bene, con scrupolo, passione e senso del dovere,

è mancato

quel quid… quel colpo di reni… che avrebbe consentito di produrre sentenze ineccepibili anche sul piano ‘stilistico’

e… forse si salveranno CAPRA e CAVOLI

Bruno ha detto...

Guardando la foto del povero corpo di Yara mi piange il cuore, ma possiamo notare in mezzo alla sterpaglia secca che la circonda, delle macchie di erba verde, dunque fresca o sto sbagliando. Di solito questa erba a macchie in mezzo alla sterpaglia cresce dopo che in quel punto si è bruciato qualcosa. Notate anche voi queste macchie oppure è una mia personale illusione? Grazie.

Dudu' ha detto...

Stefania,
Date le dimensioni delle microsfere riportate in motivaz, credo si dovrebbe parlare di micropolveri. Avevamo approffondito a suo tempo. E sono di ferro acciaio e altro. Un mix insomma.
Le polveri (calcio? Calce? Perossido di calcio?) possono trovarsi in qualsiasi ambiente, sicuramente nei dintorni di un cantiere o in una fonderia, le concentrazioni aumentano.
Non c'erano polveri nelle vie respiratorie, é emerso nel dibattito di primo grado. Oramai é solo leggenda.
Dire polveri compatibili con un cantiere é dire tutto e dire niente, perché se chiamo un muratore o un imbianchino a casa fare due lavoretti di muratura mi trovo la casa piena di polvere simile, esco di casa e me la porto in auto e al negozio dove andrò acquistare il latte (per dire..).
Insomma manca la caratteristica della precisione che porti ad identificare un luogo.

Diciamo che i cani portarono a un cantiere, ecco, li c'é un indizio, potevano essere una conferma polvere e microsferule, ma la Ruggeri era sicurissima, chissà perché ,e via, sparita la pista.

Bruno ha detto...

Ruggeri disse che il cantiere l'aveva escluso fin da subito.

Sandro ha detto...

@dudù
io ho cercato di esprimere la cosa nella maniera più scevra da condizionamenti possibili (e abbiamo tutti le nostre idee in proposito, e nel caso specifico qui abbiamo tutte delle idee assai simili), al fine di meglio chiarire che la Cassazione non potrà fare l'impossibile sperato da alcuni.
Esempio pratico? certo. ovvio. La Cassazione NON potrà prendere in esame la "problematica"(sic) della paternità. perché? perché quella non è stata trattata/periziata/ufficialmente richiesta/etc (né in I né) in II grado; e la Cassazione non può "cercare" prove nuove; non sa nemmeno cosa ci sia a processo oltre quello che è agli atti (e sentenze).

Quindi, come ho su detto, nel migliore (ed auspicabile) caso, la Cassazione casserà la sentenza di II° grado obbligandone la ripetizione per un deficit di diritti alla difesa.
Ma (e se lo farà), lo farà in base e in riferimento agli input che già sono presenti negli atti. Id est: potrà ad esempio (auspicatissimo!) cassare la sentenza di II°, dicendo che avrebbe dovuto permettere il rifacimento dell'analisi del dna sulla vittima, e obbligando così di fatto il prossimo processo a doverne prendere atto e concedere tal perizia.
Ma non potrà (pena essere cassata a sua volta) in nessun caso dire che in mancanza dell'esame di paternità (o un approfondimento sulla Brena o etc etc etc) il II° sia da rigettare e che un nuovo processo debba sviluppare quei punti. E non può farlo perché non essendo quei punti agli atti di II° (e la Brena non poteva proprio entrarci essendo il processo a Bossetti e non a lei), la Cassazione non è nemmeno tenuta a sapere che -da qualche parte- se ne è discusso.

Cerchiamo per cortesia di non confondere dei (giusti nostri) sogni/speranze, con delle impossibili realtà giuridiche. Anche perché, se no, ovvio che poi si vedrà qualsiasi risultato deformato come da una 'lente mentale' e su quello si appiccicherà l'etichetta "complotto-oppure-trattativa sottobanco".

io non dico altro che questo..
e solo chi lo vuol interpretare "male", "male" lo interpreta.

---
PS:
idem sulla foto satellitare.

La gente almeno si rende conto che l'immagine che si può ammirare e scaricare da alcuni siti è un'immagine che, foss'anche pure in alta risoluzione digitale (quindi non sto parlando della risoluzione del satellite col suo limite degli 0.5 mt), è comunque un'immagine in formato JPG (e quindi che ha subito un processo a perdita dati di compressione, proprio come previsto e codificato per quel formato??? sa di cosa sta parlando prima di mettersi a fare paragoni? sa cosa sia il Gamut e le assonanze cromatiche? sa come sono matematicamente calcolate le riduzioni a pixel? sa la percentuale almeno di 'loss' che il jpg porta con sé, e quelo che porta con sé proprio quella immagine? [esempi tecnici tra i tanti]

Ecco, se noi per primi fossimo quelli che cerchiamo di stare il più possibile coi piedi per terra, imho, credo che... in giro in rete e a mezzo stampa o tv, si leggerebbero meno approssimazioni e meno fantasie.
e spacceremmo pure meno sogni nella capa, per possibilità a portata di mano.

----
PPSS:
poi,se fa piacere vedere in "Sandro" il "nuovo eretico" da bacchettare... sfogatevi pure. la sostanza con la quale al momento doversi interfacciare: non si cambia nemmeno così.

Sandro

Massimo M ha detto...

Per Anonimo

relativamente all'articolo che hai linkato:

http://www.newsjs.com/url.php?p=http://www.cronaca-nera.it/5203/yara-condanna-bossetti-dna-tiene

Quello che penso io è che spesso in ITALIA (non so nel resto del mondo) quando uno scrive................che sia un articolo o una lettera e un sms, ha il vizio di NON rileggere. Rileggendolo ci si accorgerebbe del valore di quella operazione. Sempre che uno abbia l'intelligenza di accorgersi di cosa abbia scritto.
nella fattispecie ho estratto un passaggio che mi sembra molto interessante in questo senso. Credo cioè che l'autore non lo abbia riletto.


"..........E poi il mitocondriale non ha, ripetiamolo, valore legale per identificare una persona e non si producono nemmeno più i kit per estrarlo: è una cosa lunga e complicata.
Ma il dna non può resistere 3 mesi all’aperto! E chi lo dice? Ripeto: lo stato di conservazione di una traccia biologica va valutato di volta in volta. Ad esempio, la traccia mista Yara-Ignoto 1 era sulla schiena, quindi non esposta agli agenti atmosferici. Se nessun dna può resistere all’aperto, allora sul cadavere, poi, non doveva esserci nemmeno quello di Yara stessa. O no?"


Io credo che una persona intelligente con un minimo di capacità critica e di analisi si possa rendere conto che l'autore non ha riletto il pezzo.
Nel dettaglio si asseriesce che la traccia mista Yara-Ignoto1 era sulla schiena (onestamente non mi risulta ma siccome posso sbagliare diamola pere buona) e quindi non esposta ad agenti atmosferici. Cioè se uno si attacca un FRANCOBOLLO sulle mutande sul fondoschiena sotto magari i jeans e si stende per 3 mesi d'inverno in un campo incolto, il nostro fortunato adesivo non si bagna se piove, non gela, non prende umidità e nel caso poi sfortunatamente ci rimaniamo stecchiti stesi per il campo, il nostro adesivo è talmente fortunato che non viene impregnato di gas e liquidi, enzimi, fermenti, acidi durante la colliquazione del nostro corpo. Cioè dopo 3 mesi il nostro FRANCOBOLLO lo ritroviamo intatto, lindo, asciutto e magari ha ancora la colla. Boh! Costa poco rileggere ciò che uno scrive.

Relativamente a:
"Se nessun dna può resistere all’aperto, allora sul cadavere, poi, non doveva esserci nemmeno quello di Yara stessa. O no?"

stendo veramente un velo pietoso. più che altro perchè non capisco a chi possano rivolgersi affermazioni del genere. Poveri Malati di mente? Disturbati? Superficiali lettori che hanno meglio da fare? Boh!
Cioè praticamente si sta sostenendo che un cadavere, fatto di milioni di cellule e quindi corpo formato da milioni di pezzi di DNA, dello stesso DNA, esposto all'aperto rimane cadavere ma perde il suo DNA. Cioè se io muoio e mi ritrovano in un campo dopo 3 mesi, mi ritrovano cadavere ma non ho più il DNA. Rimango allibito! A dir la verità sorrido..................

Sandro ha detto...

Fonte Corte Costituzionale:
"Il ricorso in Cassazione può essere presentato avverso i provvedimenti emessi dai giudici ordinari nel grado di appello o nel grado unico: i motivi esposti per sostenere il ricorso possono essere, in materia civile, la violazione del diritto materiale (errores in iudicando) o procedurale (errores in procedendo), i vizi della motivazione (mancanza, insufficienza o contraddizione) della sentenza impugnata; o, ancora, i motivi relativi alla giurisdizione. Un regime simile è previsto per il ricorso in Cassazione in materia penale.
Quando la Corte rileva uno dei vizi summenzionati, ha il potere-dovere non soltanto di cassare la decisione del giudice del grado inferiore, ma anche di enunciare il principio di diritto che il provvedimento impugnato dovrà osservare: principio cui anche il giudice del rinvio non potrà fare a meno di conformarsi quando procederà al riesame dei fatti relativi alla causa.
"

Fonte Gilberto:
"PERCHÉ LA MOLTO PROBABILE ASSOLUZIONE SPOSTATA ALLA CORTE DI CASSAZIONE?"

La Cassazione NON assolve.
Può cassare la sentenza di II° grado e obbligare al rifacimento di detto grado di processo, obbligando la nuova corte a tenere presenti le sue indicazioni.

Tale nuovo grado di processo: non è processo con esito di sentenza già scritto da alcuna parte (dunque non è automatica assoluzione o automatica condanna).

Si può giocare con le parole.
Si può giocare con le (proprie e altrui) speranze.
E poi ci si può pure inventare i propri ordinamenti giuridici a seconda della bisogna.

L'importante è darsi ragggione da soli.


Sandro

antrag ha detto...

Sandro smettila di obiettare in modo cretino a quello che Gilberto esprime in linguaggio leggermente impreciso ma sostanzialmente realistico.

Massimo M ha detto...

Per sandro
Sandro guarda che ti sbagli è?
La Corte di Cassazione puà ANNULLARE la sentenza di II grado senza RINVIO. da quel momento l'imputato è un uomo libero. Non lo chiamare tecnicamente ASSOLTO ma lo è!
Tecnicamente è un'assoluzione nel merito nel giudizio di cassazione in modo atipico e residuale (articolo 620 c.p.p., lettera L: «in ogni altro caso in cui la corte ritiene superfluo il rinvio ovvero può essa medesima procedere alla determinazione della pena o dare i provvedimenti necessari», e articolo 621); in questo caso si tratta di cassazione senza rinvio con decisione nel merito.

Unknown ha detto...

Ciao Sandro.

La Cassazione può sia cassare senza rinvio sia assolvere se il quadro giudiziario che le viene presentato è palesemente sbagliato.

Quando ha assolto Amanda e Raffaele ha scritto:

"A carico di Amanda Knox e Raffaele Sollecito - accusati dell'omicidio di Meredith Kercher - manca un "insieme probatorio" contrassegnato "da evidenza oltre il ragionevole dubbio". Lo afferma la Cassazione nelle motivazioni dell'assoluzione dei due ex fidanzati depositate dalla Quinta sezione penale della Suprema Corte. Clamorose defaillance nell'inchiesta e un iter obiettivamente ondivago, le cui oscillazioni sono, però, la risultante anche di clamorose defaillance o 'amnesie' investigative e di colpevoli omissioni di attività di indagine".

Naturalmente serve che l'appello vada alla quinta sezione o alle sezioni unite... troppi giudici della prima sezione condannano a prescindere.

Ciao

antrag ha detto...

Sandro è impulsivo.
Deve controllare il tutto.
Ed esaurire le proprie energie per trovare errori, omissioni, superficialità, favori, incongruenze, depistaggi ... fatti in questo processo.

antrag ha detto...

Gilberto esprime una posizione alla quale io ho aderito e continuo ad aderire totalmente, al punto da poter dire che chiunque abbia richiesto lealmente la superperizia ha dovuto contemplare che potesse saltare fuori anche il pasticcio sulle paternità del pluricondannato.

Sandro ha detto...

@Massimo M @Massimo Prati
ne convengo in linea di principio, ma nel caso specifico del processo a MGB: sinceramente secondo Voi potrebbe, e su quale base, così indirizzarsi ?
Non ce ne sono gli estremi (visto che il problema dna sulla vittima ancora non è stato risolta da una ulteriore perizia, e fino a che quello non viene risolto si resta sul piatto della bilancia e coi pesi spostati su un lato).
Potrebbe quini appellarsi a qualcosa che riguarda "violazioni del diritto materiale" e/o vizi della motivazione; e (probabilmente?) anche a qualcosa nel procedurale.
Ma per un 620 o 621 non ne sussiste la base, visto che il "palesemente" necessario non è soddisfatto in sé (e proprio in mancanza della perizia super partes in grado di dirimere la questione di cosa contenesse realmente quel dna trovato sulla vittima), e senza contare che ad una simile motivazione si andrebbe certamene ad ulteriore appello con la Procura che si oppone a una detta sentenza.

Come tutti sappiamo e ci raccontiamo addosso ormai da tempo: è fondamentale per fare luce che venga (ri)fatta la perizia sul dna trovato sul corpo della vittima.
E che stavolta venga rifatta con tutti i santi crismi di legge e di scienza.
Solo quella farà sufficiente chiarezza per avere poi delle sentenze basate su qualcosa di solido anziché sui "compatibilmente" ed i "pochi e degradati" che diventan "ottimi ed abbondanti" a seconda della bisogna di fronte all'obiezione di turno.

E da questo punto di vista (e non solo) il ricorso in Cassazione è atto logico e stradovuto da parte del pool difensivo.
Atto logico e stradovuto che però da nessuna parte sottintente un "salvare capra e cavoli" come se fosse (o addirittura si ventila) una comoda ed utile bipartisan stretta di mano sottobanco.

Sandro

Luca Cheli ha detto...

In merito al brillante articolo secondo il quale non si farebbero nemmeno più i kit per estrarre il mitocondriale:

https://www.qiagen.com/us/shop/sample-technologies/dna/genomic-dna/repli-g-mitochondrial-dna-kit/#orderinginformation

Qualcuno deve essersi dimenticato di dirlo ad uno dei leader del settore!

Nautilina ha detto...

@ Massimo M.

L'articolo linkato dall'anonimo/a è molto superficiale.
Io non sono 'competente sul serio' come vuole lui, eppure l'ho notato.
E' roba che va bene per i gonzi o per chi non ha mai seguito il caso Gambirasio.
E' quasi comico il modo in cui minimizzano il parere di due professori come Gill e Butler, ignorando perfino l'esistenza di studi scientifici sulla permanenza del DNA all'aperto.

Quando dice:
"Ripeto: lo stato di conservazione di una traccia biologica va valutato di volta in volta. Ad esempio, la traccia mista Yara-Ignoto 1 era sulla schiena, quindi non esposta agli agenti atmosferici. Se nessun dna può resistere all’aperto, allora sul cadavere, poi, non doveva esserci nemmeno quello di Yara stessa. O no?"
penso si riferisca al DNA trovato sull'esterno dei vestiti della bambina, quindi esposto alle intemperie.
Ora non ricordo se nelle tracce repertate sulla giacca e sui leggings ci fosse DNA nucleare di Yara, di certo non c'era quello di Bossetti a parte tre campioni, due sui leggings e uno sugli slip ma sempre sulla parte anteriore, da quanto ne so.

Comunque, oltre ad essere approssimativo (la difesa non dice che NESSUN DNA resiste all'aperto, ma che non resiste più di sei settimane) il ragionamento è fallace lo stesso.
Con la medesima logica si potrebbe affermare che allora il cadavere non è rimasto tre mesi all'aperto ma in un locale riparato.

"4 -E’ stato negato il diritto alla difesa di assistere agli esami del dna.
Questo è quello che dice la difesa. Forse dimentica che Ignoto 1 è stato analizzato prima di arrivare a Bossetti, quindi come potevano essere presenti i suoi consulenti se lui non era nemmeno indagato?"

Sciocchezze, la difesa non pretende miracoli, non è questo il punto.
Qualcuno però doveva essere presente, almeno un perito di parte civile se all'epoca mancavano gli indagati (ma non c'era Fikri ? E i Gambirasio non hanno voluto o potuto mandare nessuno?).
Oggi si pretende un atto di fede totale negli inquirenti che hanno operato da soli senza controparte, sarà pure legale ma rientra in un brutto, pessimo modo di fare giustizia. Specialmente se poi si nega una perizia all'imputato che la richiede.

Gli sbandierati Butler e Gill in realtà dicono cose generiche e non sono consulenti della difesa come asserisce Salvagni. I consulenti della difesa non hanno fatto esami di laboratorio. La Gino non ha mai visionato neppure i dati grezzi del dna, e né lei né Marzio Capra hanno mai depositato una relazione scritta. Qualunque avvocato penalista sa cosa vuol dire: non si sono presi la responsabilità di farlo. Se fosse tutto così chiaro e semplice come sostengono i difensori, l’avrebbero fatto senza problemi. Usate la testa.
Ma direi che la testa dovrebbe usarla un po' anche chi scrive, i consulenti a livello di Butler e Gill e relative perizie scritte costano una cifra, Bossetti non ha di che pagare nemmeno i suoi avvocati!
Comunque, in forma scritta o no, Marzio Capra al processo ha parlato per ore ed è stato esplicito. Le sue affermazioni sono tutte nei verbali.

Al posto dei giudici avrei voluto ordinare una perizia solo per vederci chiaro, non averla chiesta imho è un pessimo segno.

Anonimo ha detto...

Ma da quando i genetista sono divenuti anche esperti in giurisprudenza? Non dovrebbero limitarsi a dare giudizi strettamente tecnici? C'è qualcosa che no va proprio.

Paolo A ha detto...

Sandro

Il primo ad aver parlato di accordo per salvare capra e cavoli sono stato io, in quanto in questa stranissima storia che è l'incriminazione di Massimo Bossetti, ci vedevo e ci vedo tuttora non un semplice caso giudiziario ma qualcosa d'altro e il ragionamento che facevo all'ora era che non era possibile, vista la mole di elementi contradditori emersi, che la difesa non mettesse in dubbio la questione della paternità in maniera tale che fosse effettuata una perizia su questo punto.

Mi ero sbagliato, o forse no, perché sinceramente non sappiamo cosa la difesa ha in mano, dall'atteggiamento tenuto prima del processo di appello pareva che il pool difensivo mandasse dei segnali agli inquirenti, ti ricordi la questione del fratellastro, io l'avevo interpretata come una sorta di avvertimento e avevo parlato anche di "arma fine di mondo" che poteva essere utilizzata se il processo di secondo grado non avesse assolto Massimo Bossetti.

Francamente non so se questa arma esista veramente, lo sapremmo fra non molto, credo dopo la pubblicazione delle motivazioni, anche perché ho visto il genetista della difesa particolarmente nervoso la sera della sentenza e credo che Capra farà di tutto per far assolvere Massimo Bossetti; ti ricordo che proprio Capra è stato vicecomandante dei RIS e se si è lanciato anima e corpo in questo caso, credo che avremmo delle novità e saranno novità extra processuali.

Per ora i fatti mi hanno dato torto, vediamo nel proseguo se ci saranno delle novità.

Massimo M ha detto...

A Nautilina

"penso si riferisca al DNA trovato sull'esterno dei vestiti della bambina, quindi esposto alle intemperie.
Ora non ricordo se nelle tracce repertate sulla giacca e sui leggings ci fosse DNA nucleare di Yara, di certo non c'era quello di Bossetti a parte tre campioni, due sui leggings e uno sugli slip ma sempre sulla parte anteriore, da quanto ne so."

Il problema è che nessun documento CERTIFICA la fonte di quel DNA. Nessun documento certifica se si trattasse di sangue, saliva, urina, sperma..................l'unica cosa documentata è che trattasi di sostanza (generica) contenente traccia mista.
Voglio dire che se il mio cadavere (anche ferito) lo piazzi in mezzo ad un campo...........assistiamo ad un fenomeno di degradazione ed uno contestuale di riproduzione. Faccio l'esempio della pentola piena d'acqua.......con la bollitura l'acqua evapora (si degrada cioè) fino a degradare del tutto. Ma se durante la fase di bollitura io ci rimetto in continuazione dei mestoli d'acqua puoi stare lì mesi e l'acqua è sempre in pentola. La domanda: ma come è possibile che l'acqua non evapora? E' banale visto che l'acqua evapora ma sono io che ce la rimetto. Se nel frattempo tu versassi delle goccie di vino (DNA di Ignoto 1), uniche a tua disposizione...........col passare del tempo anche il vino scomparirebbe del tutto. Il vino è scomparso perchè tu non ne hai più, l'acqua rimane perchè io la riverso disponendone di quantità industiali.
Non so se ho reso l'idea di ciò che voglio dire con questo esempio.
E' ovvio che il materiale organico di Yara in putrefazione non è altro che cellule che si liquiefaggono (detto proprio in parole povere) in cui immagino una ricca presenza di DNA. Ciò spiegeherebbe anche la maggioritaria (tanto ovvio) presenza di DNA di Yara.
Ecco perchè è tutto molto superficiale da tutti i punti di vista si voglia guardarla.

Unknown ha detto...

Sandro, già il fatto che in appello non gli abbiano accordato ima perizia di corte potrebbe bastare per un rinvio. Se il codice penale lascia spazi dove entrare questo sarebbe un buon inizio per i difensori, inizio che potrebbe portare i giudici ad accettare che sia le perizie dell'accusa sia le sue indagini si siano fatte in maniera approssimativa senza considerare altri e più consoni elementi... tipo i dna trovati e abbandonati, il dna di silvia brena, abbondante, e di rosita brena, trovato in un pelo sotto il corpo, ecc... Poi ci sono le indagini svolte Ma prima di parlare occorre leggere le motivazioni.

Bruno ha detto...

mi sbaglio o i resti del povero Guerinoni furono cremati. Da dove potrebbero prendere il dna per ulteriore perizia, oltre ai row.

antrag ha detto...

Non bisogna solo aspettare di leggere le motivazioni, che potrebbero giungere tardi e a ridosso della seduta della cassazione, senza che nessuno paghi per il "disguido".

antrag ha detto...

Cosa ha fatto MGB dal 27 novembre 2017 al 15 giugno 2014 ?

Sperava solo di farla franca secondo accusa e corte ?

antrag ha detto...

2010 non 2017

Anonimo ha detto...

Massimo Bossetti nella notte immediatamente alla decisione del tribunale di Brescia ha scritto una lunga lettera. Non ad amici e parenti. Questa volta si rivolge a sé stesso e a tutto il mondo oltre le sbarre della cella.

Una pagina e mezza in penna blu, riportate oggi dal Corriere. In aula si era già lasciato andare alle lacrime, urlando la sua innocenza e accusando i giudici di aver commesso un "clamoroso errore" giudiziario. Le toghe hanno deciso che la prova del Dna, per quanto controversa, era sufficiente ad incastrarlo. Ora bisognerà attendere 30 giorni per leggere le motivazioni della condanna. Ma intanto Bossetti non si dà pace e scrive la sua innocenza: convinto nel dire che non è lui l'assassino di Yara Gambirasio.

"Sono profondamente deluso, sconfortato, distrutto dal dolore, stanco nel farmi capire e non essere per niente capito, né ascoltato per come realmente sono - si legge nella lettera - Soffro, vedere attraverso gli occhi di mia moglie, i miei figli, mia mamma, mia sorella, troppa sofferenza ingiusta". Bossetti si sente "un peso per tutti quanti. Mi chiedo ora che valori abbia ancora la mia vita, se non mi viene concessa nessuna possibilità nel difendermi".

La Corte infatti ha negato alla difesa di ripetere il test del Dna sulle tracce biologiche trovate sugli slip della vittima. "Vorrei ripoter credere ancora nella 'giustizia' - scrive Bossetti - ma dopo tutto quello che sto vivendo, nella maniera più disumana possibile, ho seri dubbi nel ripensarlo…".

Ma non molla. Bossetti vuole continuare a gridare la sua innocenza. "Non demordo e per niente desisto — si legge nella lettera —, primo perché ormai la mia innocenza è diventata una ragione di vita e secondo, vivo per l’amore della mia famiglia".

Al Corriere ha rilasciato alcune dichiarazioni anche l'avvocato di Bossetti. "Così provato non l’ho mai visto — ha spiegato dopo averlo incontrato in carcere —. Dice: “come spiego ai miei figli che sono stato condannato all’ergastolo per la seconda volta?” È disperato, non si capacita della perizia sul Dna negata. Dice anche: “Se poi esce che sono io, anche se non è possibile, che buttino la chiave ma almeno me l’hanno fatta fare”".

Paolo A ha detto...

Antrag

Tempo al tempo, la giustizia ha dei tempi tecnici, l'udienza in Cassazione non può essere fissata a ridosso del deposito delle motivazioni.

Nella migliore delle ipotesi l'udienza in Cassazione sarà a marzo 2018, altrimenti si potrebbe andare oltre l'estate del 2018.

Comunque qualcuno fa sentire la sua voce: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13008140/barbara-palombelli-massimo-bossetti-ergastolo-alibi-yara-gambirasio.html

Anonimo ha detto...

Bossetti disperato in carcere, è sorvegliato a vista: "Ma non farò sciocchezze"

"Non demordo e per niente desisto — si legge nella lettera —, primo perché ormai la mia innocenza è diventata una ragione di vita e secondo, vivo per l’amore della mia famiglia". È sorvegliato a vista, per la sua sicurezza, e lo vive male. Ha giurato agli agenti che non commetterà sciocchezze. Ma ha «barattato»: «È il vostro lavoro, capisco, almeno non trasferitemi». Non è in programma, però è una delle sue più grandi paure perché significherebbe mettere chilometri tra lui, la moglie e i figli.

I suoi legali annunciano: "Andremo avanti, diremo al mondo che cosa è successo, sto pensando a un convegno con i migliori genetisti internazionali".


Ismaele ha detto...

@maria:
certo, il profilo DNA certifica solo la coincidenza di minuscole regioni dell'intero DNA. Pero' giudicare la validita' di questo approccio e' compito di premi nobel e di grandi ricercatori, non verra' mai fatto in un processo. Sappiamo che ci sono delle voci critiche nella genetica forense, che stanno evidenziando i limiti della tecnica ecc. ecc.

Infatti il numero di marcatori aumenta costantemente... ma non credo proprio che sara' il processo Bossetti quello in cui si discutera' della cosa. Non si capirebbe perche', del resto: migliaia di persone scontano lunghe pene proprio per l'esame del profilo DNA fatto in questo modo. Dovrebbe essere Bossetti il primo per cui lo si mette in discussione? Quando non gli e' stata concessa una semplice perizia? Quando ha una condanna all'ergastolo per una traccia di DNA di natura ignota ritrovata su un corpo tre mesi dopo il delitto?

Purtroppo la questione dei soldi conta, e non poco :( Questi due avvocati sono armati di tanta buona volonta', ma solo le spese vive sono enormi. Sollecito ha sostenuto spese legali gigantesche, e buon per lui che il padre poteva pagare. Ma i soldi non sono tutto, come dimostra il caso dello straniero che ha accoltellato un poliziotto a Milano. In quel caso e' bastato il gratuito patrocinio a dimostrare che e' stata semplice resistenza verso un pubblico ufficiale, non tentato omicidio e non c'era nessuna esigenza di custodia cautelare (!). Notoriamente non e' socialmente pericoloso chi gira armato di coltello ed e' pronto ad usarlo, cosi' come e' improbabile che reiteri il reato una persona con svariati precedenti specifici. In quanto al pericolo di fuga, la persona si era anche premurata di fornire diversi alias, evidentemente per completezza verso le forze dell'ordine. Io credo che il semplice fatto che si sia voluto prostrare Bossetti costringendolo ad affrontare il processo da detenuto, pur in assenza di reali necessita' di custodia cautelare, decisione ribadita piu' volte dalla cassazione, faccia capire che tira una pessima aria.

Vanna ha detto...

Massimo, grazie di esserci!
Mi piace quello che hai scritto a Sandro questa sera alle ore 19,59.
Volevo intervenire, ma Sandro è entrato in modo accattivante e simpatico poi è diventato altro e francamente, a me, fa venir voglia di non replicare che pure sarei sempre pronta a farlo.
Ciao
Vanna

Anonimo ha detto...

http://www.agi.it/cronaca/2017/07/18/news/perch_bossetti_stato_condannato_e_cos_lanomalia_dei_due_dna-1964886/

Anonimo ha detto...

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/7/19/MASSIMO-BOSSETTI-Meluzzi-una-sentenza-di-Stato-basata-su-una-prova-inconsistente/774401/


MASSIMO BOSSETTI/ Meluzzi: una sentenza di Stato basata su una prova inconsistente Per ALESSANDRO MELUZZI, la condanna di Massimo Bossetti è un caso di giustizia di Stato per coprire le colpe di chi ha indagato in modo errato su tutto il caso Yara Gambirasio 19 LUGLIO 2017

Da sempre innocentista sul caso di Massimo Bossetti, Alessandro Meluzzi, intervistato dal sussidiario, si aspettava che il muratore di Mapello venisse condannato anche in secondo grado. La speranza adesso è "che si trovi ancora qualche vecchio magistrato dotato di un'autonomia intellettuale sufficiente per cancellare in Cassazione questo obbrobrio, che è una offesa al diritto, una condanna di Stato per nascondere un'indagine sbagliata e senza alcuna prova concreta su Bossetti". Ecco cosa ci ha detto.

Si aspettava che Bossetti venisse condannato anche in secondo grado?

Assolutamente sì, credo che Bossetti sia stato condannato con una sentenza di Stato.

Cosa intende esattamente?

Intendo che se la Corte avesse avuto il coraggio di prendere atto dei fatti, cioè ripetere l'esame del Dna che con forza la difesa aveva richiesto, avremmo scoperto che l'esame non era ripetibile. La prova usata contro Bossetti nella giurisprudenza americana non avrebbe retto un minuto.

Perché?

Se una prova scientifica non si inserisce in un quadro di prove logiche, cioè in questo caso non si inserisce nel fatto, non basta per una condanna: non ci sono precedenti, non c'è un movente, non c'è la prova che la povera Yara conoscesse Bossetti, non c'è una vera narrazione dei fatti. In sostanza: non c'è nulla di nulla.

C'è il Dna, però...

Ci sono due terzi di Dna perché c'è un Dna nucleare con due elementi anomali e c'è un Dna mitocondriale che è di un'altra originale inspiegabile. Quanto usato dall'accusa è un dato che se fosse stato fatto per una rivista scientifica sarebbe stato buttato via e lo avrebbero fatto rifare. Che venga utilizzato per condannare all'ergastolo un uomo in assenza di altri fatti è una aberrazione del diritto, e che sia un'aberrazione lo dice lo stesso diritto anglosassone dal quale, nel nostro provincialismo, abbiamo mutuato l'idea che il test del Dna sia la cosiddetta prova regina.

Ci spieghi meglio.

In America se il test del Dna non è ripetibile vuol dire che non è utilizzabile perché può avere qualunque origine al di là delle possibilità di errori umani. Se pensiamo che negli ospedali si fanno continuamente errori umani quando il test viene ripetuto, figuriamoci se non c'è stato errore umano in questa vicenda al di là dell'eroismo e delle capacità dei Ris.

Dunque perché queste due condanne così pesanti?

La vicenda di Yara avrebbe dovuto essere contestualizzata. La ragione per cui non lo si è fatto è che è siamo davanti a una cosa costata 4 o 5 milioni di euro, che ha coinvolto 25mila persone, che è stata presentata ai tg unificati dal ministro degli Interni (ai tempi Alfano, ndr) come "l'arresto dell'assassino di Yara Gambirasio" il giorno stesso del fermo, strombazzata come un capolavoro. Se si fosse ammesso che non esistono vere prove sarebbe venuto giù tutto l'edificio della giustizia italiana. Per cui Bossetti credo davvero sia stato condannato per una ragione di Stato, nascondere la verità degli sbagli di questa indagine.

La difesa parla di "morte del diritto": è esagerato?

No, lo è da tutti i punti di vista una lesione del diritto. Speriamo che, come diceva Federico il Grande, "ci sia ancora un giudice a Berlino".

Anonimo ha detto...

Pensa al ricorso in Cassazione? Riuscirà la difesa a ribaltare tutto?

Io spero che ci sia ancora qualche vecchio magistrato con un'autonomia intellettuale sufficiente per depennare questa follia.

Sui giornali all'indomani della sentenza si è letto di tutto, un coro misto di esaltazione e lacrime per questa condanna, fino a parlare di "banalità del male" nel caso di Bossetti. Che ne pensa?

Credo che usare questa espressione sia una offesa all'intelligenza di chi legge. Quel termine come sanno tutti fu coniato da Hannah Arendt per applicarlo ai criminali nazisti. Assimilare Bossetti a Himmler mi sembra una delle più grandi stupidità culturali e linguistiche mai sentite. Chiunque sia chi lo ha usato meriterebbe di essere rubricato quanto meno nel terreno dell'ignoranza culturale.

Un processo dalle proporzioni mediatiche enormi. Alla fine di tutto cosa resta della povera Yara?

Resta il fatto che il colpevole è ancora in circolazione e che non si è guardato dove si doveva guardare.

Dove?

Nel cantiere di Mapello, alle tracce trovate dai cani molecolari, a un furgone bianco sparito il giorno dopo in Marocco, ai ricatti, agli avvertimenti. Yara non è stata violentata, è stata sequestrata e torturata per ragioni che non conosciamo. Devo dire che ho visto in televisione uno sguardo insolitamente smarrito dell'avvocato di parte civile.

In che senso?

Nel senso che ho avuto l'impressione dell'imbarazzo di chi ha capito di trovarsi dalla parte sbagliata della barricata.

Anonimo ha detto...

http://ildubbio.news/ildubbio/2017/07/19/ergastolo-bossetti-negato-diritto-alla-difesa/
«Dubbio» è la parola più ricorrente pronunciata dall’avvocato Claudio Salvagni in questa intervista al nostro giornale, a poche ore dalla sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Brescia che, dopo quindici ore di camera di consiglio, ha confermato l’ergastolo per Massimo Bossetti: è lui l’assassino di Yara Gambirasio. Davvero questo pronunciamento ha decretato la colpevolezza del muratore di Mapello oltre ogni ragionevole dubbio? Per i giudici, due togati e 6 popolari, la risposta è affermativa. Ma non tutti ne sono convinti: addirittura anche tra i colpevolisti c’è chi chiedeva la super perizia sulla prova del Dna, per dissipare ogni dubbio. Bossetti nelle sue dichiarazioni spontanee aveva detto: «Quel Dna non mi appartiene. Non sono io l’assassino», ritenendosi vittima del «più grande errore giudiziario di questo secolo», supplicando la Corte di concedergli una analisi super partes sul Dna. Ma così non è stato: dunque fine pena mai per Bossetti per l’omicidio della tredicenne di Brembate e assoluzione per la calunnia nei confronti dell’ex collega del muratore di Mapello, Massimo Maggioni. Alla lettura della sentenza Bossetti è rimasto impietrito, nell’aula silenziosa. La moglie Marita Comi ha scosso la testa e iniziato a piangere. La madre, Ester Arzuffi, ha abbracciato il figlio e anch’ella è scoppiata in lacrime.

Avvocato Salvagni si aspettava questa decisione?

Onestamente no, credo che una decisione interlocutoria sarebbe stata la cosa più giusta e più logica da aspettarsi. Nei confronti della prova genetica del Dna Bossetti non ha mai potuto difendersi, perché non ha mai partecipato a nessuna consulenza. Tutte le analisi sul Dna sono state fatte prima del suo arresto. Ci si attendeva quindi che, essendo questa prova del Dna così importante da una parte e così dubbiosa per tanti versi dall’altra parte, fosse accolta positivamente la nostra richiesta della perizia.

La nuova perizia che avevate chiesto puntava a effettuare nuovi accertamenti sul Dna o a valutare l’operato del Ris solo sulle carte?

Noi abbiamo chiesto ovviamente una perizia sul Dna, non sulle carte. Il fatto poi se ci siano o meno altri reperti è un altro problema. Sappiamo per certo che dei reperti ci sono, perché così ci ha detto il consulente dell’accusa, il professor Casari, in dibattimento: li avrebbe nel suo laboratorio. Se poi quelli migliori sono finiti e li hanno “consumati” per fare delle sperimentazioni non è un nostro problema. Siccome il materiale era tanto, buona regola avrebbe voluto che una parte fosse utilizzata per l’identificazione di Ignoto 1 e l’altra parte lasciata a disposizione per l’eventuale imputato. Una volta individuato il “noto” si sarebbe dovuti andare in contradditorio con la difesa e verificare se il risultato era affidabile e attendibile.

Lei ha lanciato una provocazione: se abbiamo il Dna, allora è inutile fare i processi.

Non si può avere questa fiducia incondizionata nella prova scientifica. Questa non può essere l’unico elemento del quadro probatorio e soprattutto deve essere concessa alla difesa, essendo una prova così delicata, l’opportunità di contraddire, di poter interloquire su questo dato. Se l’imputato non può fare nulla, e viene negata la perizia del consulente del tribunale, tanto vale – ho detto in maniera provocatoria – non fare il processo, tanto non ci si può difendere.

Anonimo ha detto...

Lei ha scritto, infatti, sul suo profilo facebook: «Ucciso il diritto di difesa».

Certo, perché non si è consentito mai – sottolineo mai – all’imputato di potersi difendere dalla prova regina.

Può spiegare perciò quali sono le criticità della prova del Dna?

Abbiamo dimostrato che è piena di dubbi: la mancanza del mitocondriale deve essere ancora spiegata; sono stati commessi errori come quello di usare dei kit scaduti per le analisi; abbiamo rilevato mancati controlli positivi e mancati controlli negativi sui test effettuati. Si fa in fretta a dire che quella del Dna è una prova granitica, ma un reperto è tale quando è trattato secondo i protocolli internazionali che riescono a definire la certezza della prova. Non si può condannare all’ergastolo con una foto sbiadita – volendo fare un paragone ma con una ad alta definizione.

In attesa delle motivazioni, si è però già fatto una idea del perché la Corte d’Assise d’Appello non ha concesso la super perizia?

Al momento non saprei, sono curioso di leggere le motivazioni: un provvedimento che avesse ammesso la perizia sarebbe stato un provvedimento in linea con il nostro diritto. Ricordiamo che siamo in un sistema accusatorio, dove la prova si forma in dibattimento nel contradditorio delle parti. Poi però ti accorgi che le regole sono belle perché sono scritte, ma poi non si osservano.

Molti ritengono che in Italia non ci sia una effettiva terzietà dei giudici rispetto al pubblico ministero. E proprio per questo l’Unione delle Camere Penali insieme al Partito Radicale stanno raccogliendo le firme per la separazione delle carriere. È dunque possibile che i giudici togati abbiano avuto timore di sconfessare il lavoro milionario della Procura?

La separazione delle carriere è un punto imprescindibile per garantire la terzietà del giudice. E credo che questo sia condiviso da tutti: è inquietante sapere che l’accusa e il giudice sono parenti stretti e vanno a braccetto. Noi abbiamo un sistema accusatorio dove solo teoricamente l’accusa e la difesa sono sullo stesso piano. Soffriamo il retaggio di un processo inquisitorio, dove era l’accusa a fare tutto e quello che faceva aveva una valenza quasi divinatoria. Anche oggi si dà al lavoro fatto dall’accusa un valore superiore: siccome lo ha fatto l’accusa è sicuramente fatto bene, è perfetto e incontrovertibile. Invece non è così. Se il consulente dell’accusa dice nero e quello della difesa dice bianco, come fa il giudice a stabilire chi ha ragione?

Anonimo ha detto...

Il genetista Portera, consulente della parte civile della famiglia Gambirasio, ha detto ai microfoni di “Quarto Grado” che non avete depositato una consulenza tecnica di parte. Come risponde?

Questo è un falso problema e serve soltanto a confondere le idee e a mistificare la realtà. Il nostro consulente, il dottor Capra, si è sottoposto a circa 8 ore di esame e contro esame sotto giuramento: quelle 400 pagine di verbale di udienza cosa sono se non una consulenza? E poi ha depositato oltre 100 slide che rappresentano il suo pensiero. Mi sembra che la tesi della difesa sia stata supportata e argomentata in udienza.

Secondo lei perché è durata tanto la camera di consiglio? Per rileggere gli atti o perché i giudici erano divisi al loro interno?

Credo che così tante ore siano servite per approfondire tanti temi sub iudice. Probabilmente c’è stata anche una spaccatura, visto che si stava per infliggere una pena altissima, un fine pena mai. È innegabile che questo processo sia costellato da dubbi. Noi avevamo chiesto la perizia proprio per togliere ogni dubbio, in un senso ma anche nell’altro. L’onestà intellettuale della difesa e dell’imputato stava proprio nel richiedere di fare luce. Questa perizia avrebbe consentito a tutti quanti di andare a dormire in maniera serena, perché la sentenza che ne sarebbe scaturita sarebbe stata inattaccabile.

Anche tra i colpevolisti, c’è stato chi la chiedeva.

La perizia avrebbe dato un contributo al giudice per scrivere una sentenza molto meno aggredibile. Avrebbe tolto i dubbi o favorevolmente alla difesa o favorevolmente all’accusa.

L’avvocato Camporini e lei avete ovviamente annunciato il ricorso in Cassazione. Qualora la decisione dei supremi giudici fosse ancora sfavorevole per il vostro cliente, è ipotizzabile un ricorso alla Cedu?

Ovviamente non ci fermeremo, perché riteniamo che quello che si è consumato in primo e secondo grado sia una palese violazione del diritto di difesa. Confidiamo prima nella Cassazione e se i supremi giudici non dovessero accogliere le nostre doglianze andremo a Strasburgo.

Bossetti, che nelle sue dichiarazioni aveva detto di avere fiducia nella giustizia, ora cosa pensa?

Non ho potuto ancora parlare con lui perché sono stati momenti molto intensi e veloci quelli della lettura della sentenza. Lo vedrò domani ( oggi, ndr) e mi confronterò con lui.

Secondo lei quanto ha pesato il processo mediatico?

Tantissimo. Il processo mediatico è purtroppo una grandissima stortura: è evidente che se l’informazione non ha il carattere dell’oggettività diventa fuorviante, crea un pregiudizio anche tra i giudici popolari. E ritengo che nel caso specifico di danni l’informazione ne abbia fatti tanti.

Sandro ha detto...

ommimisignur, Vanna!
scusami tanto se non mi piace fare il finto cieco e sordo e non mi adeguo a fare il pappagallino dalla lingua felpata di turno.
non vuoi replicare? e non farlo.
ecchesarà mai.

chissà poi cosa "sarò nel frattempo diventato"? boh.
sostenevo l'innocenza di MGB (o almeno la non punibilità vista la mole di dubbi ed in dubbio si assolve), e quello continuo a sostenere.
Sostenevo la correttezza e la necessità del rifacimento dell'analisi del dna repertato sul corpo di Y, e quello continuo a sostenere.
Sostenevo che la Procura ha 'giocato sporco' (avendone che piaccia o meno il potere [potere; non l'autorità. così eh, giusto per chiarire che se no poi chissà che vai a pensare che io creda] per farlo). e quello continuo a sostenere.
Non credevo né al dna sintetico creato ad arte ad immagine e somiglianza di quello di MGB, e quello continuo a credere.
non credevo ad una contaminazione tramite 'mosca', fin proprio in quel campo, fin proprio sulle mutandine, e proprio di MGb. E quello ancora continuo a credere e sostenere.
Credo che invece in analisi con kit scaduti, senza controlli esterni, e con provati errori di passaggio informazioni (il dna di Y per quello di Ignoto1): di errori "umani" se ne possano annidare tanti tanti. e che poi di riffa o di raffa in qualche modo o li si cerchi di patchare (con toppe peggio del buco) o alla lunga ci si finisca di autoprendersi per buoni. e continuo a credere quello.
etc etc.


Solo perché non ho dato prova di baciare il culo annuendo e battendo le mani alle "genial-trovate" e alle selettive riscrizioni degli Ordinamenti, e l'ho fatto notare, eccheson diventato? er babau?

O solo perché ho fatto notare che da una foto satellitare a ris. 0,5mt/px, non si possono vedere corpi? o perché ho fatto presente che se non si conoscono almeno i rudimenti di come, tra l'altro, funzionino gli algoritmi di compressione immagine (quelle che vedi in rete), forse almeno bisognerebbe aver l'onestà di non sbilanciarsi più di tanto in affermazioni e ricostruzioni?
quello che era grave (e tuttora lo è) è che detta foto esisteva e ne era nota l'esistenza: ma agli atti non c'era e se ne era negata l'esistenza.

O perché faccio notare che (come minimo per civiltà) non si può buttare in pasto agli squali del crime-fantasy la Brn, per le due semplici ragioni che a) non si hanno praticamente elementi ufficiali e certi sul suo conto e b) perché il processo è a MGB e non alla Brn e duqnue a processo (quello che assolve o condanna MGB e non altri) la Brn non ce la si può infilare in mezzo?

Comunque, tranquilla, di questo passo la fantascienza me la vado a leggere su un buon Urania e lascio ad altri il divertimento di apprezzare certe labili trovate.

Fosse che si perdesse meno tempo a far riferimento alle persone e se ne impegnasse di più a criticare nel merito e con le pezze di appoggio le affermazioni... magari, IMHO, sarebbe un po' meglio.


Sandro

«Meno recenti ‹Vecchi   1 – 200 di 747   Nuovi› Più recenti»