martedì 18 luglio 2017

Massimo Bossetti. La perizia non serve per confermare l'ergastolo... e ora siamo tutti in pericolo


Era già tutto previsto. Massimo Bossetti e i suoi difensori hanno lottato come leoni costringendo i giudici a 14 ore di camera di consiglio, ma alla fine ha prevalso il verdetto mediatico già pronunciato nel giugno del 2014 dall'editoria che usufruisce dei benefici statali, editoria che con il suo tam tam continuo è in grado di convincere tutti, anche eventuali prossimi giudici popolari, di tutto. Avendone i mezzi e volendolo fare, alla maggioranza della popolazione si può far credere che il fuoco sia in grado di spegnere l'acqua. Niente di nuovo sotto il sole, è sempre stato così e sempre così sarà... dato che tanti secoli fa, quando l'informazione viaggiava lentamente ma l'ignoranza popolare era incentivata, chi deteneva il potere condannava chi rifiutava di credere che il sole girasse attorno alla terra.

Siamo nel 2017 e si dice che l'Italia sia una Repubblica. Ma a parte una parvenza di democrazia nulla è cambiato da allora. Si continua ancora a incentivare l'ignoranza popolare così che il cittadino si adagi alle parole e alle idee di chi crede migliore, sia indossi un vestito colorato sugli schermi, un camice bianco in corsia o una toga nera in tribunale. D'altronde, se il bravo criminologo e la brava opinionista, coadiuvati dal bravo giornalista, dicono ad ogni ora del giorno e della notte che l'imputato è colpevole significa che l'imputato è colpevole cazzo! Se non lo sanno loro che stanno sempre a parlar e a scrivere di tutti quei colpevoli!

E in fondo poi, al popolano che importa di quel tale che finirà in galera! Quel tale che si dichiara innocente e dopo più sentenze a morte preferisce impiccarsi alle sbarre della sua cella piuttosto che restare chiuso in carcere e far vivere alla sua famiglia, ai suoi figli, una vita fatta di vergogna!

Ma non è così urleranno i più bravi, quelli capaci di sorridere negli schermi anche quando la morte si mostra nelle sue pieghe più tenebrose, se l'imputato si è ammazzato è perché non riusciva più a sopportare il peso della colpa! Perché gli rimordeva la coscienza! 

E tutto viene sistemato ancora una volta a favore di chi accusa da chi, se non in malafede, dovrebbe essere in grado di entrare nel crimine anche per vie traverse e invece non vi entra e con le proprie certezze, spesso dettate da una procura che mette ordine a modo proprio e non per come dovrebbe, mostra di averne poca di coscienza. E il popolano segue l'onda, il cane pastore se preferite, perché è incapace, non per propria colpa, di entrare nelle pieghe di un crimine da strade diverse che non siano le solite e abituali, quelle da secoli seguite anche dai suoi avi, quelle che con l'avvento dell'informazione televisiva di massa troppi hanno sfruttato per influenzare la pubblica opinione a proprio vantaggio.

E già, mi si dirà, ma non è la pubblica opinione a giudicare in tribunale... lì ci sono giudici capaci che non si fanno mica influenzare!

E' vero che molti giudici sono superlativi e non si fanno influenzare, ma da troppo tempo assistiamo anche a processi indiziari senza capo né coda, processi costruiti su favole o su teorie fantasiose. Da tempo assistiamo a condanne che sembrano nascere non da una buona lettura delle carte ma dal senso di appartenenza di una categoria, quella della giustizia italiana, che non vuole vedere oltre il proprio naso e nonostante sia quasi ultima al mondo continua a chiudersi a riccio attorno alle tesi accusatorie senza lasciare spazio alle motivazioni e alle richieste difensive. 

Se la difesa reclama un diritto sancito dalla legge, la buona giustizia deve concederglielo e attendere prima di condannare. Forse che rifare una perizia con la presenza di tutte le parti in causa costa troppo? Qual è il problema? Se risulterà che l'accusa ha ragione e che tutto è stato fatto al meglio l'imputato si vedrà comunque confermato l'ergastolo e dovrà tacere per sempre. Che problema c'è ad eliminare i dubbi per avere la certezza di sentenziare in maniera certamente giusta?

Insomma, fa strano che a Massimo Bossetti non si sia concessa una così stupida perizia sul DNA. E' a causa di quel DNA che è stato arrestato. Lui dice che non è suo e dovrebbe essere una questione di buonsenso accettare di rifare la perizia che lo inchioda. Se per sentenziare una condanna si preferisce soprassedere, significa che siamo di fronte a una giustizia dittatoriale che mai cercherà di approfondire e di entrare nelle possibili crepe peritali dell'accusa. Qual è la paura che ha attanagliato i giudici? Forse c'era il timore di incrinare un sistema autoreferenziale che sempre più spesso si mostra nella sua forma più spietata con chi si proclama innocente?

Il verdetto di Brescia, che nulla ha concesso prima di confermare la condanna all'ergastolo per Bossetti, è un precedente molto pericoloso, è una spada di Damocle che pende sulla testa di tutti gli italiani e allo stesso tempo un avvertimento chiaro dato a chi non concorda coi metodi che vengono usati per accusare e condannare chi si professa innocente. Occhio ragazzi, perché se non l'avete capito vi diciamo noi chi è che comanda quando il processo è indiziario! 

Siamo al tramonto di un'altra era e sono certo che anche chi ora acclama e gioisce in stile calcistico per un verdetto di colpevolezza, prima o poi (se non toccherà a lui potrebbe toccare ai suoi figli) dovrà fare i conti con una situazione giustizia insostenibile perché priva di capo e di coda. I difensori avranno sempre meno peso e per gli imputati tutto sarà sempre più complicato al punto che i loro legali li consiglieranno di dichiararsi colpevoli così da sfruttare altre leggi e poter uscire in velocità dal carcere. Siamo messi davvero male perché non si possono decontestualizzare i vari problemi che angosciano uno Stato. Giustizia, politica, economia ecc..., sono parte di un sistema oramai al collasso. Da anni non c'è un governo votato dal popolo né ci sono politici capaci di guidare il paese verso zone tranquille. Il problema è che tutti comandano a modo loro quando non esiste l'Uomo chi si assume la responsabilità di comandare e di dare linee guida serie ai suoi subalterni.

In questo caso non è la condanna di Massimo Bossetti a dimostrare che siamo un paese allo sbando... è il rifiutare la perizia sul DNA che dimostra quanto piccoli e senza forza giuridica siano quegli imputati già condannati al momento del loro arresto. Specialmente se è un arresto mediatico e se un ministro del governo, stravolgendo le regole e fregandosene del garantismo sancito dalla legge, lo sfrutta a fini propagandistici e per questo lo annuncia in pompa magna al popolo!

Molto probabilmente tutto questo ha fregato Bossetti e domani fregherà altri che mai si aspetteranno di essere fregati. E fa specie e che ancora ci sia chi non l'ha capito... o finge di non capire...

747 commenti:

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Sandro ha detto...

@ Paolo A ha detto...
"...snip...non sappiamo cosa la difesa ha in mano, dall'atteggiamento tenuto prima del processo di appello pareva che ...snip..."

Paolo A:
ma davvero puoi immaginare un pool di avvocati che avendo in mano gli elementi per far assolvere il proprio cliente, invece di metterli sulla bilancia, preferiscono non usarli ed ammiccare sottobanco?
Io, scusa: ma, proprio non ci riesco.

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@Massimo Prati
"...snip... già il fatto che in appello non gli abbiano accordato ima perizia di corte potrebbe bastare per un rinvio... snip..."

Assolutamente d'accordo sul punto, ed d'accordo che S&C alla Cassazione si siano rivolti. ovvio. Chi ha mai dubitato di ciò?

Meno d'accordo sul resto, perché nei fatti la Cassazione non ha il potere di valutare le prove; ma limita il suo lavoro alla quota formale, e quindi della SB e SB, del pelo, etc non se ne può prendere diretto carico.

Come da entrambi correttamente fatto notare ed auspicato, può impacchettare il tutto dicendo che la qualità delle indagini sia decisamente scarsina e quindi rimandare ad un nuovo processo.
MA: anche (e sperando che almeno questo faccia) anche se lo facesse/farà: è quasi impossibile che possa chiamare un 620.

L'unica possibilità in tal senso (630) è che dica:
- siccome il contorno (compatibilità orari, camion, sabbia, fibre sedili, etc) non vale un fico secco, è un brodino insipido e trasparente e nulla più
- siccome l'analisi del dna non è stato filmato, si sono usati kit scaduti dunque forse validi ma forse no, è stato fatto senza periti della controparte (ma quello non conta vista che il tutto è stato infiocchettato bene con qualche escamotage investigativo e mgb ancora non era in pole position)
- noi come Cassazione annulliamo il II e chiediamo la ripetizione del processo, obbligando i nuovi giudici a commissionare una nuova perizia dirimente sul dna trovato sulla vittima
- MA SICCOME ci avete detto che quel dna ve lo siete finito tutto, e che dunque una nuova perizia non più possibile farla
- ALLORA non possiamo che invalidare il tutto e arrivederci e grazie alle accuse all'imputato

Questo sarebbe l'unico sistema per la Cassazione per affrontare il nodo centrale del discorso (esame dna sulla vittima e "corrispondenza tra ignoto1 e MGB; non la paternità), senza entrare nel merito valutativo delle "prove" stesse, visto che le prove non le può valutare (pena l'annullamento della sua sentenza).

Ma, sinceramente, massimo, pensi che la Cassazione possa spingersi fino a tanto?
Fino al punto di annullare il II° e ordinare un rifacimento di perizia: Si, ed assai assai probabilmente.
Ma un grande salto come da esempio con tanto di ultima riga... sinceramente (r spero di sbagliarmi) ma non lo vedo plausibile. auspicabile si, ma plausibile no.

Sandro

Sandro ha detto...

@anonimo (20 luglio 2017 23:56:00 CEST)
sei misero pure a cercare di seminare zizzania.

Sandro

Gilberto ha detto...

Vedi Vanna
Sicuramente a qualcuno questo blog dà molto fastidio. I troll ‘migliori’ sono quelli che entrano con fare accattivante e piano piano in una lenta metamorfosi mettono in atto un piano destabilizzante seminando zizzania, divisioni, incomprensioni… Dotati di buon mimetismo e trasformismo, come dev’essere un buon provocatore in grado di suscitare consenso e fiducia, sembrano solo giocherelloni pieni di buon senso, demistificatori e pedagoghi portatori di un sano pensare positivo… Sanno mescolare sapientemente il vero col falso… mettendo in bocca all’interlocutore, e decontestualizzando: le classiche operazioni dei sofismi retorici e dell’eristica. Sono sempre in grado di sottrarsi allo smascheramento con i classici stratagemmi convenzionalistici.

Il caso Bossetti ormai sta mobilitando risorse di ogni tipo. Qualcuno sente che si potrebbero creare le premesse per un radicale cambiamento, ne ha paura. La sentenza non è altro che la dimostrazione che sono scattati tutti i meccanismi di autodifesa. La casta sta mettendo in atto tutte le contromisure di interdizione. Però nel paese sta montando la protesta in un crescendo di giornalisti seri e intellettuali consapevoli. Fai bene a non dar da mangiare al provocatore di turno. La sua logorrea comincia a perdere colpi e ad annoiare.

Anonimo ha detto...

Per la maggior parte del Paese è palese che Bossetti sia colpevole anche a dispetto delle teorie dell'"intelletuale" Feltri.
Cosa non gli quadra non si capisce, forse è causa di vecchi rancori con le forze dell'ordine.
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13145682/massimo-bossetti-vittorio-feltri-condanna-puzza-quello-che-non-quadra.html

Gilberto ha detto...

Il signor punti interrogativi non è entrato per caso nel blog. E non è per caso che mi ha attaccato più volte con le sue provocazioni. Non ho replicato per capire se fosse solo un problema di ego ipertrofico. No. L’argomento non a caso è la paternità Bossetti. Tema che suscita parecchie apprensioni, come ho già avuto modo di dire, il vero centro di tutta l’indagine, molto pericoloso per molti se dovesse risultare che Massimo Bossetti è figlio del padre legale. Il signor punti interrogativi si è ben mimetizzato, ma il suo scopo poi è emerso chiaro, screditare e delegittimare tutti quelli che toccavano un argomento al quale occorre mettere la sordina. Io in primo luogo, ma anche Paolo A, Vanna, Dudù, antrag… e tutti quelli che in qualche modo sollevano la questione e la collegano con la superperizia. Il signor punti interrogativi con la sua logorrea pedagogica non è un esibizionista, è un provocatore con uno scopo ben preciso, fare in modo che l’argomento paternità venga denigrato e squalificato. Spiace che altri non abbiano ancora capito che è davvero lì, nella paternità, la chiave di tutto e il vero nodo da sciogliere per dimostrare l’innocenza del muratore. Un nodo che però porterebbe a galla altre responsabilità.

Sandro ha detto...

"Sicuramente a qualcuno questo blog dà molto fastidio. I troll ‘migliori’ sono quelli che entrano con fare accattivante e piano piano in una lenta metamorfosi mettono in atto un piano destabilizzante seminando zizzania, divisioni, incomprensioni… Dotati di buon mimetismo e trasformismo, come dev’essere un buon provocatore in grado di suscitare consenso e fiducia, sembrano solo giocherelloni pieni di buon senso, demistificatori e pedagoghi portatori di un sano pensare positivo… Sanno mescolare sapientemente il vero col falso… mettendo in bocca all’interlocutore, e decontestualizzando: le classiche operazioni dei sofismi retorici e dell’eristica. Sono sempre in grado di sottrarsi allo smascheramento con i classici stratagemmi convenzionalistici.

Il caso Bossetti ormai sta mobilitando risorse di ogni tipo. Qualcuno sente che si potrebbero creare le premesse per un radicale cambiamento, ne ha paura. La sentenza non è altro che la dimostrazione che sono scattati tutti i meccanismi di autodifesa. La casta sta mettendo in atto tutte le contromisure di interdizione. Però nel paese sta montando la protesta in un crescendo di giornalisti seri e intellettuali consapevoli. Fai bene a non dar da mangiare al provocatore di turno. La sua logorrea comincia a perdere colpi e ad annoiare.
" [cit]


vabbè. siamo alle comiche.
no, anzi: le comiche rispetto a 'ste frasi sono robe serie.


--------------
I miei saluti a Massimo Prati (e ad alcuni nick del blog);
buon proseguimento.

Sandro

Paolo A ha detto...

Sandro

Prima di tutto ti dico che mi dispiace che tu abbia deciso di abbandonare il blog, sulla questione delle eventuali prove che la difesa non avrebbe portato fuori, ti dico che è un'ipotesi, non ne ho la certezza, così come non ho la certezza di chi sia figlio Massimo Bossetti.

Tuttavia sono convinto che qualche cosa ci deve essere perché l'atteggiamento della difesa su alcune questioni mi è parsa molto remissiva, per esempio sulla questione di Damiano Guerinoni non ha speso che poche parole almeno mediaticamente e sinceramente proprio su quel punto avrebbe potuto battere il "martello" molto forte.

Sul perché non lo abbia fatto ci possono essere diverse spiegazioni, una è che non se ne sia resa conto, l'altra è che abbia valutato la questione troppo esplosiva e abbia ritenuto di non approfondirla, perché carte processuali alla mano il proprio assistito sarebbe stato assolto ed era meglio non fare troppo casino.

Per me la difesa ha sbagliato, ha mandato messaggi contradditori e dopotutto innocui, alla fine si è visto il risultato, tuttavia non è possibile che alcune domande non se le siano fatte anche loro e sicuramente tra queste domande vi è la questione paternità di Massimo Bossetti, anche perché con la madre avranno parlato e lei avrà raccontato la sua verità.

Solo col tempo si capirà cosa c'è sotto la vicenda di Massimo Bossetti.




Anonimo ha detto...

https://youtu.be/AmsRggCRAGY

https://youtu.be/YSLoxWUEKTQ

Anonimo ha detto...

aho! e che mai avrò linkato per destare tutte ste polemiche?!? prima di tutto, non mi chiamo roberta sig. prati, e francamente non so chi sia. e sono un uomo fino a prova contraria. secondo. sono un visitatore "occasionale", e non mi interessa polemizzare, ma capire, cosa dice la parte pro bossetti, e quella contro bossetti. francamente non so a chi e a cosa lei si stia riferendo sig. prati. ho solo postato per effettuare un confronto. non so perchè....ma fra i vari commenti ho spesso denotato una forte aspra polemica fra le parti. e lo dico da superpartes.

Anonimo ha detto...

Salvagni dichiara che, della sentenza verrà confermata in Cassazione, gettera' la toga. Intanto pensa ad un convegno coi migliori genetisti internazionali per far conoscere al mondo cosa è successo.

http://velvetnews.it/2017/07/21/massimo-bossetti-scrive-una-lettera-in-carcere-ecco-le-sue-dichiarazioni/

Vanna ha detto...

Prima di leggere il nuovo postato:
senti Sandro hai fatto un lungo elenco a raffica ripetendo il già detto e rimescolando in stile debordante.
Per carità ognuno ha il suo modo di scrivere che deve essere personale, felpato o diretto, ma che sia pienamente comprensibile però.
Il fatto è che, a questo punto, dopo aver letto molti tuoi interventi, dagli ultimi in particolare, non sono riuscita a decodificare quello che tu stavi portando avanti, anzi mi si è affacciato nella mente che tu volessi dire proprio il contrario di quello che dicevi.
Un po’ come qualcun altro che ultimamente diceva una cosa ma tra le righe sfuggiva altro.
Tipo la perla seguente:
“… ma nel caso specifico del processo a MGB: sinceramente secondo Voi potrebbe, e su quale base, così indirizzarsi ?
Non ce ne sono gli estremi (visto che il problema dna sulla vittima ancora non è stato risolta da una ulteriore perizia, e fino a che quello non viene risolto si resta sul piatto della bilancia e coi pesi spostati su un lato).
Potrebbe quini appellarsi a qualcosa che riguarda "violazioni del diritto materiale" e/o vizi della motivazione; e (probabilmente?) anche a qualcosa nel procedurale….”
Il ridondante rende il testo poco chiaro e mi viene il dubbio che si usi questo stile a proposito.
Per una prova scientificamente incerta fa comodo condannare o liberare e blindare o perseguitare.
“ Quindi, come ho su detto, nel migliore (ed auspicabile) caso, la Cassazione casserà la sentenza di II° grado obbligandone la ripetizione per un deficit di diritti alla difesa.
Ma (e se lo farà), lo farà in base e in riferimento agli input che già sono presenti negli atti. Id est: potrà ad esempio (auspicatissimo!) cassare la sentenza di II°, dicendo che avrebbe dovuto permettere il rifacimento dell'analisi del dna sulla vittima, e obbligando così di fatto il prossimo processo a doverne prendere atto e concedere tal perizia.
Ma non potrà (pena essere cassata a sua volta) in nessun caso dire che in mancanza dell'esame di paternità (o un approfondimento sulla Brena o etc etc etc) il II° sia da rigettare e che un nuovo processo debba sviluppare quei punti. E non può farlo perché non essendo quei punti agli atti di II° (e la Brena non poteva proprio entrarci essendo il processo a Bossetti e non a lei), la Cassazione non è nemmeno tenuta a sapere che -da qualche parte- se ne è discusso.”
Accipicchia, sembri preparato in questo campo, quindi per qualcosa partito male, pieno di dubbi e poco scientifico si potrebbe ricondannare.
Il problema non è la perizia richiesta non fatta, il problema è che quella fatta anni fa rimane come colonna portante per reggere la condanna e il problema dunque è di tipo giudiziario altroché, se non di Stato pure.
Perché ci si appoggia a quella colonna per chiudere la partita, a chi tocca tocca. Non è Giustizia questa.

Mi dispiace ma bisognerà, umilmente, rivedere o aggiornare la normativa sulla validità e l’importanza del dna.

Poi non ho gradito le stilettate a Gilberto che, potrà anche vivere di “sogni” per salvare “capra e cavolo”, ma per lo meno agogna giustizia per l’imputato, tu invece vuoi salvare altri “capra e cavolo”,sottesi nei dubbi di tutta la vicenda, che fanno capo alle istituzioni preposte alla ricerca della verità che, a quanto pare, non hanno voluto fare e siccome hanno ben intrecciato, potrebbero riconfermare la condanna.

Forse potrebbe finire all’italiana: una bella tavolata con la capra in guazzetto e i cavoli ripassati in padella come contorno.
Bossetti alla sua famiglia finalmente!

Ivana ha detto...

Mi unisco a Paolo A almeno per quanto riguarda la sua sensibilità (che condivido) nel cercare di evitare allontanamenti che penso lascino amarezza in noi e ritengo che possano impoverire la discussione; ribadisco che non condivido determinato toni e aggressioni personali da qualunque parte provengano; insomma mi dissocio da certi toni e da certe provocazioni verbali, ma rispetto sempre la persona!
Inoltre credo non si ripetano mai abbastanza le parole della scrittrice britannica Evelyn Beatrice Hall : «Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle».

Riguardo alla questione paternità, credo che ognuno abbia il diritto di avere la propria personale convinzione e il dovere di rispettare la diversa convinzione altrui.
A Radio Cusano Campus, nel mese di giugno, l’avvocato Salvagni ha espresso il proprio punto di vista riguardo alle tematiche della paternità e della maternità dicendo serenamente che di tratta di tematiche che la Difesanon ha mai affrontato”.
Scoprire di chi è figlio Bossetti alla difesa interessa “molto marginalmente” e l’avv. Salvagni ha aggiunto anche: “ tanto è vero che non l’abbiamo mai introdotto nei nostri atti”. Ha concluso affermando: “[…]che Massimo Bossetti sia figlio di un rapporto tradizionale o sia figlio di una fecondazione medicalmente assistita, direi che agli effetti pratici non cambia”.
Ognuno, giustamente, è libero di interpretare come meglio ritiene, tanto più che il punto di vista di ognuno di noi è ininfluente.

Ivana ha detto...

E.C.

Leggasi: ribadisco che non condivido determinati toni e aggressioni personali da qualunque parte provengano

Grazie

Dudu' ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Il tuo IP compare frequentemente sul blog e i commenti sono tanti. E tutti non portano nulla alla discussione. Il frequentatore occasionale è diverso...

Kris ha detto...

Il test fatto in privato dalla famiglia Bossetti, è irrilevante:

1) il risultato può essere sbagliato; (ci sono precedenti)
2) padre e figlio potrebbero essere incompatibili per dna ma ulteriori accertamenti possono chiarire la paternità;
3) eventualmente il test non dimostra la paternità di Guerinoni (dubito che i Bossetti abbiano il dna di Guerinoni per compararlo).

Rispondendo alle domande di Giovanni Terzi, Massimo Bossetti dice che il magistrato lo ha informato che il suo "vero padre" è Giuseppe Guerinoni, mostrandogli un giornale che dava questa notizia. (l'intervista è su Panorama)

Parrebbe quindi non esistere un test che accerti la paternità Massimo Bossetti - Giuseppe Guerinoni.

Kris

antrag ha detto...

Brava(o) Kris!

Paolo A ha detto...

Ivana

Ieri hai pubblicato un intervento in cui parlavi del DNA mitocondriale e hai continuato a rimarcare che Porterà ha sostenuto che quel DNA mitocondriale minoritario non andava analizzato, ebbene il problema è che quel DNA è uscito fuori proprio perché la traccia analizzata lo conteneva, i problemi vanno affrontati nell'ordine in cui si presentano non nel modo che vorremmo che si manifestassero e mi pare che Portera preferirebbe la seconda opzione.

Peraltro questa del DNA minoritario è uno dei due problemi che si sono manifestati nell'analisi, l'altro è quello che il DNA mitocondriale di Bossetti non c'è proprio, il problema grosso è proprio questo non la traccia minoritaria e l'unica spiegazione possibile è che non potevano trovarlo dopo che il DNA mitocondriale di Ester Arzuffi era stato analizzato nel 2012, la cosa sarebbe stata troppo sporca e qualcuno, Giardina, avrebbe fatto la figura di incompetente, invece la responsabilità se l'è presa Lago.

Riguardo a quello che hai scritto nel tuo ultimo post sulle dichiarazioni di Salvagni, a me pare che gli avvocati e tutto il pool difensivo hanno sbagliato strategia, anche perché avevano l'esperienza del primo grado ma evidentemente non avevano capito la lezione e non mi riferisco solo al nodo paternità.

Che senso ha mandare la madre e a sorella di Bossetti in giro nelle televisioni a parlare di fratellastro se non hai un piano b, la domanda che mi faccio è con cosa hanno fatto le analisi di comparazione tra Giovanni Bossetti ed i figli, hanno prelevato il DNA di Massimo e lo hanno comparato col padre anche quello prelevato direttamente oppure no, sono questioni che rimangono in sospeso e non se ne sa nulla.

Forse sarebbe ora che rifacciano gli accertamenti genetici da capo, magari portando i campioni all'estero dove la longa manus istituzionale non può arrivare.




Vanna ha detto...

"...vabbè. siamo alle comiche.
no, anzi: le comiche rispetto a 'ste frasi sono robe serie."

Questa frase mi fa pensare a qualcuna che qui postava tempo fa e che spesso rideva leggendo le "comiche".

Chi l'ha detto che i "camaleonti" non appartengono al regno degli umani?

Vanna ha detto...

Kris ciao!
Condivido!

antrag ha detto...

Ivana è apparsa come la portavoce di Portera...

Vanna ha detto...

Portera il perfettino, continua a ripetere i suoi mantra completamente smentiti all'estero, mica ho dimenticato anche Annika quello che scriveva.
Quella sera era etereo come le parole che pronunciava.
L'avvocato Pelillo invece ha uno spessore diverso, tra le righe ha fatto intendere la sua attenzione verso qualcosa che non quadra, è stato prudente e misurato, non ha sparato le cartucce "scientifiche" come quello di cui sopra.

antrag ha detto...

E' un fatto che molti di noi hanno chiesto la super-perizia, che non è stata concessa nel processo d'appello.

Tra questi molti, parecchi si sono proclamati convinti della paternità GG->MGB al punto da deridere chi sostiene che su questo rapporto di parentela, non documentato negli atti processuali, ci possono essere dubbi fondati.

Mi chiedo allora: La superperizia su cosa avrebbe dovuto indagare per escludere tassativamente un responso sfavorevole alla paternità GG->MGB ?

Vanna ha detto...

ciao antrag,
poverini:
sono dei guardoni curiosi, si sono nascosti tra le lenzuola.
Quando vogliono attizzare il fuoco basta nominare sesso e corna (degli altri però) e tutto si aggiusta, e ogni condanna diviene facile giustizia.

Aggrapparsi a quel dna per dare un ergastolo a un padre di famiglia senza precedenti,e l'unico che manteneva la famiglia, bèh ci vuole proprio una gran delirio di onnipotenza.

Io mi chiedo: cosa ci sarà sotto di tanto terribile da finire, con quella sentenza, agli antipodi primitivi.

Bruno ha detto...

@Vanna, certamente qualcosa di molto grosso, che prima o poi verrà fuori. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Dudu' ha detto...

L'importanza dei reagenti scaduti in analisi di laboratorio:

https://www.google.it/amp/s/www.cronachedellacampania.it/pavimenti-sporchi-prodotti-scaduti-blitz-del-nas-nel-laboratorio-di-analisi-dellospedale-di-scafati/amp/

http://palermo.meridionews.it/articolo/32863/reagenti-scaduti-per-le-analisi-cliniche-chiuso-il-laboratorio-leonardo-da-vinci/

Le implicazioni:
Il Ris usò materiale scaduto.
I laboratori del Ris potevano usare materiale scaduto?
Nessuno controllo nei reparti del Ris?
Lo Stato salva (se stesso)il Ris?

Interessante questo pdf, tolto l'accreditamento per inosservanza dei protocolli, rinvenimento materiale scaduto, uso di contenitori (vecchi?) non conformi, travasi vari (ed eventuali).

https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://beta.regione.puglia.it/documents/10192/8662736/DET10.pdf/df4e4cd9-747a-4972-9125-1b5d55213fda%3Fversion%3D1.0&ved=0ahUKEwjs2d3axpzVAhWBRhQKHS6ND18QFggyMAc&usg=AFQjCNER4QGQwZkxXcJau4dIijg7j-BMOA

Non poteva nemmeno entrare nell'indagine ignoto 1, ancor meno in tribunale, meno che mai in un fine pena mai.

Come disse Biologo qui: provabilmente era una analisi da cestinare; e in "Riflessioni genetiche " , si può leggere l'analisi critica:

https://riflessionigenetiche.wordpress.com
(Caso Gambirasio : i kit scaduti)


Altri articoli in rete immettendo la chiave : nas, reagenti scaduti , nella barra degli indirizzi.

(Grazie a Massimo Prati per la segnalazione ).

Wolf ha detto...

Esiste una giudice che ha lo stesso cognome di quella ragazza che ha lasciato il suo abbondante dna sulle maniche del giubotto di Yara.
Magari non centra nulla e non sono nemmeno parenti, ma se invece lo fossero?.........

Dudu' ha detto...

Vanna,
Forse quello che sostenne Paolo A.

Si potrebbe immaginare richieste di revisione di tanti altri procedimenti giudiziari.

Dan F. Rinaldi ha detto...

Un blog di commentatori quasi tutti innocentisti che riesce a far fuggire un focoso innocentista come Sandro... Vabbè... Ho paura che spesso, presi dai propri pre-giudizi, non si consideri neanche per sogno posizioni anche solo leggermente alternative - figuriamoci il resto!

Non sarebbe meglio commentare con maggior tranquillità e senza vedere nemici di classe o di altro in chi pone dubbi su dubbiosissime versioni alternative?

Torno sul sentiero battuto opponendo a chi mi opponeva che l'incidente probatorio è stato richiesto che, sì, è stato richiesto ma al GUP quando cioè aveva pochissime probabilità di essere accettato (di solito viene accettato in questa sede solo quando ci sono vizi formali, specie nelle notifiche) perché le indagini preliminari si erano già chiuse: iniziate con l'arresto si erano chiuse a Marzo 2015. E l'IP andava chiesto in questo periodo!

Poi, ripeto, la prova del DNA si è formata e definitivamente in primo grado quando la difesa si è rifiutata di controinterrogare gli agenti dei RIS sui nuovi raw data, lasciando praticamente alla Bertoia la palla per fare alcune domande e chiuderla lì.

Questo non significa che Bossetti sia colpevole (e neppure che sia innocente) e non significa che su ciò che è accaduto a Yara non vi siano dubbi (in me per primo), significa solo che, giuridicamente, i 2 verdetti sono in una botte di ferro.

Se non si riesce a separare la legalità giuridica dei processi dai propri dubbi, dalle proprie ipotesi e dai propri sentimenti e pre-giudizi, non si va da nessuna parte, tantomeno si fa l'interesse di un imputato che si ritiene innocente.

Dudu' ha detto...

Posso convenire Dan.F,spero Sandro comprenda, me ne prendo la responsabilità, l'ho criticato per i toni usati, non per i contenuti.
Gli devo pure delle scuse, la notte della sentenza ero sbottata per l'amara ingiustizia, e scrissi di getto, ma lui povero, non aveva nessuna colpa, colgo l'occasione per chiarirlo e... chiedo scusa.

Dudu' ha detto...

E cosa é legale, quando ti portano via una figlia e te la ridanno dopo 8 anni?

Cos'é legale quando ti tengono in cella per quattro anni e poi ti dicono dei innocente?
É legale fare analisi con materiale scaduto?

É davvero legale condannare un uomo, senza trovare un modo,un codicillo, per verificare i dati?
Personalmente ho i miei dubbi.

antrag ha detto...

Wolf cosa dici?

Stefania ha detto...

Sai, Dan ... ho pensato un poco alle tue parole: è vero, siamo esseri umani e talvolta pur di non cedere alla sensazione di ingiustizia che ci pervade rischiamo di fantasticare su possibili vie d'uscita che ci darebbero un qualche ristoro, anche se davvero irrealizzabili.

Ma per sgombrare il campo da falsi ottimismi, penso sinceramente sia giusto sottolinare che la difesa non doveva, non dovrebbe e non dovrà battere il chiodo sul fatto Massimo Bossetti sia figlio di GB, di GG o di Gigi D'Alessio.

Non ha alcuna importanza ai fini processuali. Potrebbe essere il figlio di Rita Pavone ma se l'accusa riesce a dimostrare che il dna rinvenuto nello slip era di Bossetti Massimo, sarebbe praticamente impossibile dimostrare che ci è stato messo da qualcuno.

L'unica via percorribile è quella di chiedere che quella "prova" che l'accusa ed i giudici di primo e secondo grado hanno considerato inconfutabile, "prova non è".

Un dna monco non puo' costituire prova. Un dna analizzato con reagenti acquistati nel negozietto cinese non puo' costituire prova.

Un dna estratto (non analizzato ma estratto) alla sola presenza degli "esperti" dell'accusa, estratto ed analizzato senza le garanzie della prova costituitasi in incidente probatorio (a garanzia di Fikri all'epoca imputato, e di eventuali imputati futuri ... Bossetti ma non solo) non puo' costituire prova.

Ben ha fatto a mio avviso la difesa a rinunciare all'interrogatorio degli "esperti" dei Ris.

Avendo avuto in mano solo dati parziali, ottenuti con il contagocce, sapendo alcuni atti sono secretati, questo controinterrogatorio sarebbe servito solo all'accusa per dire "Avete visto? Non sono riusciti a smontare la tesi del PM!"

Ed invece no: io esercito il mio dovere di difendere l'imputato se mi si da modo di farlo.

Nel caso contrario ho materiale per presentarmi in Cassazione reclmando il fatto non sia stata garantita all'imputato il diritto di difendersi.

Difesa ed accusa hanno avuto diritti differenti. A fronte di un team Salvagni/Camporini a cui sono stati nascosti fatti, circostanze e dati, prove e tanto altro .... ci siamo trovati davanti ad una Ruggeri che si è potuta permettere di tutto ed anche di piu'.

Senza la Corte abbia fatto un plissè.

Stefania

Luca Cheli ha detto...

@Dan.F
Quella del quando si doveva chiedere la perizia è una delle più penose azioni diversive (nel senso di deviare l'attenzione dalle vere questioni) che si siano viste in un caso già di suo pieno di depistaggi.

Confronta i tempi delle richieste di perizia collegiale sul DNA in rapporto ai tempi del processo con quelle fatte a Perugia nei primi due gradi del processo Kercher: sono praticamente identiche.

A Perugia in primo grado venne chiesta agli inizi di ottobre, ovvero mesi dopo l'esame in aula della Stefanoni (che aveva svolto le indagini genetiche) e due mesi prima della sentenza (in un processo, come quello di primo grado di Bosstti, durato circa un anno).

Anche lì la richiesta venne rifiutata in primo grado, con la stessa giustificazione che era superflua e che la Corte aveva tutte le informazioni per decidere.

Venne poi riprosta nei motivi di appello, come per Bossetti, ma, a differenza di Fischetti, Hellmann accolse la richiesta, e non rimandando la decisione fino alla camera di consiglio, ma già alla seconda udienza.

Quando poi la solita beneamata Prima Sezione Penale della Cassazione annullò l'assoluzione decisa da Hellmann, pur criticando l'operato dei periti (che poi sarebbe stato alla fine di fatto riabilitato dalla Quinta Sezione), ribadì, in risposta a doglianza specifica sul punto da parte della Procura Generale di Perugia nel suo ricorso, che Hellmann era perfettamente legittimato a disporre in qualunque momento quella perizia collegiale, se riteneva di averne bisogno per poter decidere, ed indipendentemente da quanto opinato su tale necessità in primo grado.

Quindi non continuiamo a nasconderci dietro un dito: la perizia poteva essere benissimo concessa in appello indipendentemente da quando era stata presentata in primo grado e dal fatto che i giudici di primo grado la ritenessero superflua e che tutto fosse già chiarissimo secondo la loro motivazione.

La realtà è che se non la si vuole concedere non la si concede e se la si vuole concedere la si concede: la questione del quando viene fatta la richiesta è solo una penosa foglia di fico e si farebbe più bella figura a dire che non la si voleva dare tout court.

Personalmente ritenevo possibile che in appello concedessero una perizia limitata ed addomesticata volta a confermare il buon operato del RIS: il fatto che non sia stato fatto neppure ciò, che sarebbe indubbiamente stata la strategia più astuta, mi fa veramente pensare che ci fosse un grosso timore a rimettere in discussione in qualunque modo, anche molto parziale, i risultati di quell'indagine.

Forse ha giocato contro la difesa anche l'annuncio di Gill come consulente in caso di perizia: meglio non rischiare di avere stranieri, e pure famosi, tra i piedi.

Vanna ha detto...

Stefania, condivido tutto!
Dudù, non è legale nulla in questa condanna.

Vanna ha detto...

Wolf scrivi:
"Esiste una giudice che ha lo stesso cognome di quella ragazza che ha lasciato il suo abbondante dna sulle maniche del giubotto di Yara.
Magari non centra nulla e non sono nemmeno parenti, ma se invece lo fossero?........."
Tra l'altro un altro dna ritrovato su Y è riconducibile ad un'altra Brena.
Nulla di fatto.
Qui a Volando si disse ma la cosa cadde subito.
Si disse anche che poteva entrarci una donna che aveva un ruolo importante nella politica del territorio e non solo, era stato riportato un link che parlava di questa virago a capo di qualcosa di occulto.
Anche a Volando si disse ma la cosa cadde subito.
Argomenti TABOO.

Gilberto ha detto...

Stefania
Non voglio far polemica e per questo uso toni pacati, ma che Massimo Bossetti come ti esprimi sia figlio di Giovanni Bossetti o di Giuseppe Guerinoni o di Gigi d’Alessio fa una bella differenza. Nel caso che Massimo Bossetti fosse figlio biologico del padre legale le implicazioni sarebbero sconvolgenti. Significherebbe che il muratore è stato condannato in due gradi di giudizio per un delitto che non ha commesso; che sua madre è stata fatta passare per adultera e bugiarda, messa alla gogna e ridicolizzata, che a un padre morente è stato fatto credere di essere stato tradito. Che la moglie e i figli di Massimo Bossetti hanno dovuto sopportare un vero e proprio linciaggio...

No, Stefania ha molta importanza a fini processuali e direi per la giustizia del nostro Paese e per le istituzioni stabilire se Massimo Bossetti sia figlio di Rita Pavone, di Guerinoni o di Bossetti Giovanni.

Stefania ha detto...

Gilberto, forse mi sono spiegata male: mi rendo conto che se Massimo risultasse figlio del padre legale l'accusa subirebbe un bello smacco.

Ai fini processuali per l'omicidio di Yara, il fatto che la madre di MB sia stata bollata come adultera e bugiarda, il fatto al padre morente sia stato raccontato di essere stato tradito non ha importanza alcuna.

Al limite, risultando tutto questo non vero, le persone tacciate di essere quel che non sono potrebbero querelare. E si avvierebbe un altro procedimento.

La moglie ed i figli di Bossetti hanno dovuto subire una gogna mediatica e non che nulla ha a che vedere Bossetti sia figlio di un padre piuttosto che di un altro.

L'hanno dovuta putroppo subire INGIUSTAMENTE perchè MB è accusato di omicidio.

Ovvio che Marita ed i bambini ed il Signor Giovanni Bossetti non hanno colpa alcuna ed era dovere ed obbligo tutelarli: non lo è stato fatto e questo è davvero grave.

Ma anche se si riuscisse (cosa che non credo ma è un mio personale punto di vista) dimostrare che MB è figlio del padre legale, i giudici temo ci propinerebbero una storiella del tipo "OK ... ci siamo arrivati per un errore ma il dna sugli slip è di Bossetti Massimo e quindi il resto è irrilevante".

Se invece si riuscisse a dimostrare che quel moncone di dna non è attribuibile a Massimo Bossetti ecco che la faccenda della paternità non rivestirebbe alcuna importanza.

Forse cosi' mi sono spiegata meglio: lo spero.

Stefania

Vanna ha detto...

Dan F scrivi:

"Un blog di commentatori quasi tutti innocentisti che riesce a far fuggire un focoso innocentista come Sandro... Vabbè... Ho paura che spesso, presi dai propri pre-giudizi, non si consideri neanche per sogno posizioni anche solo leggermente alternative - figuriamoci il resto!

Non sarebbe meglio commentare con maggior tranquillità e senza vedere nemici di classe o di altro in chi pone dubbi su dubbiosissime versioni alternative?"
Rispondo:
1°- i pre-giudizi qui non ci sono, poiché se ci fossero saremmo colpevolisti.
2°- nessuno ha messo in fuga Sandro, è tutta farina del suo sacco.
3°- ognuno commenta come ritiene opportuno, ma leggere i commenti come se fossero scritti:
a) con poca "tranquillità",
b) con vedute di " nemici di classe": chi sarebbero? Quelli che giudicano?
( Per caso non si può giudicare chi giudica? )
c) "in chi pone dubbi su dubbiosissime versioni alternative?".
Cosa intendi dire con quest'ultima?
Chi porrebbe dubbi sulle dubbiosissime versioni alternative sono gli innocentisti.
Difatti l'accusa non ha dubbi.

In definitiva, quello che vuoi dire non è chiaro.
A ben guardare hai uno stile molto vicino a quello di Sandro:
ridondante dici e ridici con giri di parole che analizzate portano da una parte e dall'altra.

E riproponi il mal fatto e l'incidente probatorio non chiesto.
Ho letto e sentito che TUTTO quello che la difesa poteva fare lo ha fatto.
concludi:
" ...giuridicamente, i 2 verdetti sono in una botte di ferro."

Guarda, ti rispondo che che quel "giuridicamente" giuridico di comodo, si trova in una botte svuotata e raschiata pur di avere ragione dove non c'è ragione.

Sì, avete proprio lo stesso stile.

Dudu' ha detto...

Considerazioni libere.
Dan.F.
Scrivi:
"..perché le indagini preliminari si erano già chiuse: iniziate con l'arresto si erano chiuse a Marzo 2015. E l'IP andava chiesto in questo periodo! ".


Nel periodo Gennaio 2015, in fase di indagini, Previderé consegnò la sua relazione, in cui scrisse non ci fossero altri dna attribuibili all'imputato, e che la traccia si presentava senza il suo mitocondriale, tale traccia poteva essere identificativa dell'imputato o di un suo fratello .

A oggi é pubblico che solo 17 sistemi sarebbero certi su 23, lasciando in sospeso momentaneamente il cromosoma Y , risultante da una traccia LCN, ma non indagata corrispondenza cromosomica Y in 31g20.

Se non mi sono spiegata:

Con la 31g16 mista se mal non ricordo(LCN) si é cercato il cromosoma Y e X, ma non si é provveduto rifare il test cromosomico Y e X sulla 31g20 per vedere se dava il medesimo esito.(partendo dalla considerazione di traccia suscettibile errore qual'era la 31g16.)

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11859062/Colpo-di-scena-al-processo-.html

Per spiegare il ragionamento, sono obbligata, rifarmi a piú momenti storici.

Torno a febbr '15:

Per la difesa, risulterà rilevante l'assenza del mitocondriale, che, penso di non essere in errore, venne certificato dal genetista del pm, escludeva Massimo Bossetti, ritenendo (giustamente?) che , il dato, era inequivoco, e che quindi fosse sufficiente in quel dato momento, la relazione Previderé.

https://www.google.it/amp/www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/09/yara-gambirasio-gli-avvocati-ci-riprovano-dubbi-dna-basta-carcere/1409655/amp/

Fú un errore non chiedere l'ip ?O fú piena fiducia all'operato di Previderé ?

Anche tu avessi oggi, (si é soliti dire : del senno di poi sono piene le fosse) ragione sostenere che lí doveva essere chiesto l'ip, perché non concederlo poi, scoperto che non vennero rispettati i protocolli, vennero evidenziati scambi di stringhe/reperti,ed dal quadro che andava via via formandosi aumentavano i dubbi invece di diminuirli?

Grazie per l'attenzione.

Gilberto ha detto...

Stefania
Se ignoto 1 è figlio di Guerinoni e se Bossetti fosse figlio del padre legale il muratore sarebbe un caso unico al mondo: figlio contemporaneamente di due padri biologici. O no? Forse non ti rendi conto delle implicazioni. E guarda che forse è proprio questo che temono, sarebbe il ridicolo per la giustizia del nostro paese con una spesa colossale che ha partorito... una chimera, un ircocervo...

Vanna ha detto...

Luca Cheli, riprendo dalla tua ripsosta a Dan F.

"...Quindi non continuiamo a nasconderci dietro un dito: la perizia poteva essere benissimo concessa in appello indipendentemente da quando era stata presentata in primo grado e dal fatto che i giudici di primo grado la ritenessero superflua e che tutto fosse già chiarissimo secondo la loro motivazione.

La realtà è che se non la si vuole concedere non la si concede e se la si vuole concedere la si concede: la questione del quando viene fatta la richiesta è solo una penosa foglia di fico e si farebbe più bella figura a dire che non la si voleva dare tout court.

Personalmente ritenevo possibile che in appello concedessero una perizia limitata ed addomesticata volta a confermare il buon operato del RIS: il fatto che non sia stato fatto neppure ciò, che sarebbe indubbiamente stata la strategia più astuta, mi fa veramente pensare che ci fosse un grosso timore a rimettere in discussione in qualunque modo, anche molto parziale, i risultati di quell'indagine.

Forse ha giocato contro la difesa anche l'annuncio di Gill come consulente in caso di perizia: meglio non rischiare di avere stranieri, e pure famosi, tra i piedi."

Condivido tutto, il nome straniero li ha fatti irrigidire.
Anche questa è una "prova" di come la difesa ha ben lavorato e di come l'accusa si trincera.

Stefania ha detto...

Gilberto, lascia perdere. Non puo' ovviamente essere figlio di entrambi. Ho solo detto che se si potesse dimostrare (cosa che non credo) che MB è figlio di GB, i giudici pur di non ammettere l'errore direbbero che hanno cercato ignoto 1 pensandolo figlio di Guerrinoni, che evidentemente si erano sbagliati. Ma che Bossetti è ignoto 1 e che quindi di chi sia figlio non ha importanza!

Non mi ripeto piu' pero': non riesco a farlo in altro modo ed evidentemente tra te e me c'è un grosso problema di comprensione reciproca.

Stefania

antrag ha detto...

antrag ha detto...
E' un fatto che molti di noi hanno chiesto la super-perizia, che non è stata concessa nel processo d'appello.

Tra questi molti, parecchi si sono proclamati convinti della paternità GG->MGB al punto da deridere chi sostiene che su questo rapporto di parentela, non documentato negli atti processuali, ci possono essere dubbi fondati.

Mi chiedo allora: La superperizia su cosa avrebbe dovuto indagare per escludere tassativamente un responso sfavorevole alla paternità GG->MGB ?


21 luglio 2017 18:36:00 CEST

Anonimo ha detto...

@DAN F

Nelle tue escursioni nel blog di Via Poma riporti pari pari il motivo per cui, secondo i vari Valmont, Gugly, ecc. non e' stata consentita la ripetizione dell'analisi del DNA:

".perché le indagini preliminari si erano già chiuse: iniziate con l'arresto si erano chiuse a Marzo 2015. E l'IP andava chiesto in questo periodo"

Potresti anche ragionare con la tua testa senza prendere imbeccatevda altri.

Guglielma.





antrag ha detto...

Stefania, la tua risposta di oggi delle 17.18 mi inorridisce per sua superficialità.

Paolo A ha detto...

Per chiarire definitivamente la questione dei termini in cui può essere l'incidente probatorio:
https://www.diritto.it/l-incidente-probatorio-disciplina-giuridica-e-caratteri/

"Anche se prescritto durante la fasi delle indagini preliminari, non è escluso il suo ricorso nell'udienza preliminare, in questo caso è il GUP che procede."

Leggete attentamente l'articolo, l'incidente probatorio ha finalità di conservazione della prova, che potrebbe andare persa nelle more del procedimento penale, il fatto che la difesa non chieda l'incidente probatorio o che venga rifiutato non preclude assolutamente che possa richiedere una CTU su un particolare aspetto dubbio, in questo caso la parte genetica.




Guglielma Vaccaro ha detto...

Anonimo, non usare nomi a capocchia.

Ivana ha detto...

Paolo A,
per il dott. Portera analizzare quel DNA minoritario (di cui non ha negato la presenza) è stato un errore e per lui "i reagenti per quanto riguarda l'identificazione su delle amplificazioni molto importanti non sono scaduti"; di certo in laboratorio si compiono errori, come riconosciuto dal dott. Giardina in una sua relazione di genetica forense e credo siano importanti due cose:
1) saper riconoscere l’errore per poter imparare da esso e per porvi rimedio in tempo utile;
2) essere consapevoli che gli errori si fanno e che bisogna saperli quantificare bene.
A questo punto mi chiedo: nella ricerca di Ignoto1 sono stati effettivamente individuati ed eliminati gli errori commessi?
È stata ben calcolata la percentuale dell’errore in ogni risultato ottenuto?
Ho scarsissime conoscenze in genetica, ma, per me, il fatto che non sia stato trovato il DNA mitocondriale di Bossetti continua, comunque, a farmi dubitare della natura della traccia (biologica, o sintetica?).

(continua)

Nautilina ha detto...

Ma dai, Antrag, io ho capito cosa vuole dire Stefania e credo che grosso modo lo pensi così anche la difesa.
Per questo secondo me ha insistito sui probabili errori e sulla richiesta di perizia: per dimostrare che Ignoto 1 non è Bossetti.
E' l'appiglio più forte che ha (aveva, purtroppo).
Dimostrare una contaminazione o peggio una manomissione sarebbe quasi impossibile, certo ha fatto bene a insinuare il dubbio, però...come lo dimostri?

Poi sento parlare molto di legalità, ma sempre a senso unico, mi pare...
Non credo proprio che fosse legale analizzare il DNA (possibile 'prova regina') con reagenti scaduti. Dieci o cento che fossero non importa, non si doveva fare e basta.

E non mi sembra legale lo stillicidio quotidiano di notizie riservate contro Bossetti, lì c'era evidentemente una talpa bella grossa e nessuno l'ha fermata.

Nemmeno trovo legale impedire alla difesa di esaminare i reperti 'de visu'.

Non è corretto tirare fuori a sorpresa una massa di nuovi raw data quando la difesa, già faticosamente, si era preparata a controinterrogare su altri.

Ora non ricordo altro ma ce n'è per tutti i gusti.
Quindi poi non si può diventare improvvisamente fiscali e 'perfettini' se la richiesta di IP non viene formalizzata nei tempi canonici, anche perché, come fa notare Dudù, in altri processi lo si è fatto.
Ineccepibili bisogna esserlo sempre, non solo quando conviene a noi.

A parte che lo sapevano bene gli antichi, 'summum jus summa iniuria'.

Ivana ha detto...

Sulla strategia seguita dalla Difesa mi sembra che i difensori abbiano scelto la strada dell’esposizione mediatica per far sentire, a mio avviso giustamente, anche la loro campana.
La signora Arzuffi, probabilmente, era interessata a raccontare la propria verità e la Difesa di Bossetti ha considerato che ciò potesse essere in linea con l’ipotesi che era ancora da vagliare: è probabile, infatti, come anche Biologo aveva accennato e come lo stesso Sulas aveva continuato a sostenere, che la Difesa abbia cercato di non trascurare varie piste investigative (pur considerandole solo mere ipotesi da vagliare, appunto!), giungendo a mettere in dubbio la maternità (si sarebbero potute unire le due componenti genetiche, nucleare di Ignoto 1 e mitocondriale minoritario della traccia 31G20, tenute distinte dagli inquirenti?), ma a quanto pare, almeno finora, tale ipotesi non ha portato ad alcun risultato. Comunque, quell’SE33, considerato dai genetisti di Pavia rarissimo tra la popolazione europea, invece non risultava affatto raro dal momento che tra le 532 donne selezionate ben due (a quanto pare non parenti inter se), lo avevano. Inoltre mi sembra, se ben ricordo, che il DNA della signora Arzuffi fosse compatibile con quello trovato nella traccia 31G20 per il 99,9999% : per avere più affidabilità, indubitabilmente identificativa, occorrerebbero, o no, molti più nove nella parte decimale?
Come ha detto lo stesso avvocato Salvagni, alla Difesa non interessa il tema paternità. Ciò che per la Difesa è importante è che vengano ripetute le analisi alla ricerca degli errori commessi “a monte”, sia perché è un diritto della difesa la sua partecipazione agli esami così determinanti di laboratorio, sia per dimostrare la presunta non affidabilità di quel determinato profilo genetico nucleare.
Sulla ripetizione degli accertamenti genetici sono sempre stata d’accordo (in base a quanto aveva riferito l’avv. Salvagni stesso, i reperti dovrebbero essere conservati presso i Ris di Parma e alcune provette con il DNA di Ignoto 1, estratto dalla 31G23 e dalla 31G24, dovrebbero essere conservate nel freezer del laboratorio dell’Università San Raffaele di Milano come dichiarato, durante il processo, dal prof. Casari stesso).
Da quelle poche notizie da me lette in internet, il giudice Enrico Fischetti mi era apparso come una persona seria, determinata, pronta a denunciare gli illeciti subiti; speravo, dunque, che avrebbe concesso la perizia, ma probabilmente ha maturato una convinzione talmente incrollabile sull’affidabilità di quel determinato profilo genetico da fargli ritenere superflui ulteriori accertamenti. Spero vengano, poi, pubblicate le motivazioni della sentenza d’Appello in modo da poterle leggere per capire il percorso logico che ha condotto anche la Corte d’Appello a non nutrire alcun ragionevole dubbio.

Per Guglielma
A mio avviso, lo stile di Dan è personale e inconfondibile: partecipazione sporadica, massima chiarezza espositiva, spesso intrisa di un’autoironia originale e contenuti che non lasciano indifferenti i lettori.
Non credo che Dan possa copiare e incollare parole altrui. Un concetto, soggettivamente dedotto da fatti avvenuti, può essere condiviso da più persone per cui ognuno può, comunque, esprimerlo in modo indipendente.

Cameron ha detto...

Guglielma.
Oh povera si sono impossessati dei tuoi scritti. Che poi anche fosse che la difesa abbia richiesto in tempi non oppurti di rifare le analisi, non significa che un Giudice non possa concederne la ripetizione, non esiste una norma ostativa in tal senso. Un Giudice è terzo rispetto ad accusa e difesa e secondo il proprio convincimento ordina una perizia come è quando gli pare al fine di accertare la Verità storica oltre a quella processuale, non è che non la concede perché lo hai scritto tu o Valmont.
Un saluto a tutti.
Camaron

antrag ha detto...

Se MGB non è ignoto1.

Provate ad immaginare cosa succederebbe oltre alla scarcerazione di MGB...





Paolo A ha detto...

Termino il mio intervento sulla questione incidente probatorio, avevo un po' di fretta e ho lasciato l'intervento a metà.

Il problema che si pone nel proseguo del processo contro Bossetti è proprio nello scoglio Cassazione ed è un problema essenzialmente per l'accusa; noi sappiamo che la Cassazione è una corte di legittimità, in altre parole valuta se nei gradi precedenti è stata rispettata la legge, ora la questione è proprio questa, il non aver effettuato l'incidente probatorio è proprio una questione di legittimità e molto probabilmente questo sarà il motivo principale col quale verrà "cassata" la sentenza d'appello, anche perché, pur non trattandosi in prospettiva di prova "deperibile", il rifiuto di incidente probatorio poteva essere sanato solo con una perizia durante il processo, il non averlo fatto è una violazione della legge ordinaria, ma anche di principi costituzionali per il venir meno del giusto processo e dell'uguaglianza tra accusa e difesa.

Per come la vedo io, c'è sicuramente la mano di Camporini che è un esperto procedurista e mi pare che abbia lanciato opportunamente una polpetta avvelenata che potrebbe riaprire i giochi.

Ivana

Scusa ma continui ad invertire l'ordine dei fattori nel tuo ragionamento, quel DNA minoritario non è stato analizzato, quel mitocondriale è il risultato dell'analisi delle tracce, è semplicemente saltato fuori dalle analisi assieme a quello della vittima.

antrag ha detto...

Forse Portera le ha detto di dire così ...

Ivana ha detto...

Paolo A,
forse non sono stata chiara, ma ho detto esattamente:"per il dott. Portera analizzare quel DNA minoritario (di cui non ha negato la presenza) è stato un errore"
Vuol dire che il dott. Portera NON ha negato la presenza del DNA minoritario, ma ha detto che è stato un errore analizzarlo.

Secondo la Difesa, invece, proprio perché quel DNA minoritario è stato analizzato se ne deve tener conto, perché ESCLUDE Bossetti!

Camaron ha detto...

Ivana
Ma porca di una miseria averlo analizzato è stato un errore perché non corrisponde a Bossetti. Significa questo?, perché questo significa il dire di Portera. Cioè trovano un dna mitocondriale minoritario che non appartiene a Bossetti e si afferma essere stato un errore averlo analizzato, certo, un intoppo. Questa affermazione è disonesta intellettualmente, oltre ad essere meschina nel suo tentativo di farci passare per deficienti. C'è un detto in Sicilia 'Ti pari ca u pani nu mangiamu do cozzu' che significa che il cibo lo introducono dalla bocca non dal collo senza guardare.
Un saluto a tutti.
Camaron

Camaron ha detto...

Ivana
Secondo te perché il colonnello Lago ha estratto la traccia mitocondriale? Ti sei mai posta questa domanda? Per perdere tempo forse.
Ciao
Camaron

Stefania ha detto...

Nautilina, io e te ci siamo trovate poco spesso in queste pagine. E mai altrove. Ma ora comprendo quando si dice io e te si possa apparire come la stessa persona.

Hai terminato e chiarito esattamente quello che desideravo scrivere! Grazie, davvero.

Stefania

Anonimo ha detto...

Questione paternità: ho molti dubbi che Bossetti sia figlio del padre anagrafico. Ma ne ho altrettanti che sia figlio del Guerinoni. Ho bisogno di conferme da parte vostra.
Credo in primo muogo che non sia così banale risalire al padre partendo da un dna senza che sia nota la madre (e, ci dicono, la madre di ignoto 1 era ignota quando hanno trovato il presunto padre). Soprattutto se il DNA è rimasto all'aperto per tre mesi.
Pare poi - me lo confermate? - che non tornino i tempi della nascita rispetto al trasferimento della Arzuffi dalla val Seriana a Brembate e pare anche - mi confermate anche questo? - che il famoso supertestimone che ha dato l'imboccata non abbia mai confermato che la famosa ragazza fosse proprio la Arzuffi.
Soprattutto, non mi risulta che, quando hanno avuto a disposizione Massimo Bossetti (Massimo Bossetti, non ignoto 1, se capite cosa intendo) e la di lui madre, sia stato condotto un test di paternità diretto rIspetto al Guerinoni. Che era il minimo sindacale che ci si potesse attendere.
Haddock

Anonimo ha detto...

La traccia mitocondriale minoritaria che non è di Bossetti, di chi è?
Diciamo che non è di nessuna delle 5 o 600 potenziali amanti del Guerinoni, ma è stato verificato, ad esempio, se può corrispondere a qualche parente del Guerinoni? O in quell'ambito familiare le comparazioni sono state fatte solo sul nucleare?
Haddock

Nautilina ha detto...

Stefania,
però sullo stile di Gilberto non andiamo d'accordo! A me piace! Quindi non siamo la stessa persona...:D :D

Anonimo ha detto...

mobilis in mobile

Vanna ha detto...

antrag scrivi:
"Se MGB non è ignoto1.
Provate ad immaginare cosa succederebbe oltre alla scarcerazione di MGB..."
rispondo con due alternative:

1- Se MGB non fosse Ignoto 1, la cosa verrebbe divulgata sottovoce e la eventuale scarcerazione passerebbe sotto silenzio stampa per rispettare la privacy discreta del territorio.

2- Se MGB non fosse Ignoto 1, sarebbe terrificante per il sistema, faranno del tutto affinché non venga fuori la verità e resterà dentro.

Vanna ha detto...

Haddock scrivi:

"...Soprattutto, non mi risulta che, quando hanno avuto a disposizione Massimo Bossetti (Massimo Bossetti, non ignoto 1, se capite cosa intendo) e la di lui madre, sia stato condotto un test di paternità diretto rIspetto al Guerinoni. Che era il minimo sindacale che ci si potesse attendere."

Hai ragione!
E' stato un modo di procedere capzioso.
Nel frattempo:
a- l'affare amoroso era sbandierato ogni giorno a pagine e reti aperte,
b- i resti del macho furono inceneriti,
c- il vivente Giovanni morì,
d- le notizie di prove effettuate privatamente che con certezza confermavano altre paternità ritmavano colpevolezza.
e- per giungere a tanto bisognava coprire l'incoffessabile

La concertazione della condanna è stata una specie di opera d'arte nella quale ogni artista che ha contribuito alla colpevolezza ha dato il meglio di sé a fare e a dire.

L'esperimento dna è stato avviato: sotto a chi tocca!
Chi tocca i fili della corrente prende una brutta scossa!

All' Italia parole come: Liberté, Fraternité, Egalité non appartegono,
anche se quelle parole furono espresse e suggerite dal conte di Cagliostro che pure era italiano, Siciliano sembra, morto a S. Leo lì condotto dalle truppe dello Stato della Chiesa per tradimento della Repubblica Veneziana.

Fu così che le prove per fare l'Unità d'Italia erano già avviate con la diretta partecipazione di Sud-Nord-Centro.

Il risultato che conosciamo, sotto tutti i punti di vista, ne è la prova.

antrag ha detto...

Se MGB non è ignoyo1 a chi dei due attribuirebbero la paternità di GG?

E' da stupidi rispondere: Non interessa ai fini della innocenza di MGB.

Queste riflessioni fanno capire le oscure prospettive che avrebbe mostrato la perizia una volta concessa, date le sicure perplessità di accusa e corte stesse.

Ivana ha detto...

Camaron,
per il dott. Previderè, per il dott. Giardina e per il dott. Portera analizzare quel DNA mitocondriale minoritario è stato un errore perché il risultato ottenuto è, per loro, inaffidabile (non essendo univocamente interpretabile).

In base a quanto risulta nelle motivazioni della sentenza di primo grado, pare che il colonnello Lago non volesse lasciare qualcosa di intentato per cui ha analizzato, a livello sperimentale, quel DNA mitocondriale minoritario.(Non essendo esperta in genetica, non posso esprimere un mio punto di vista ben motivato in merito!)

Per la Difesa, poiché quel DNA minoritario è stato, comunque, analizzato ed esclude Bossetti , va tenuto nella debita considerazione a favore dell’imputato!

Come torno a ribadire, il fatto che non sia stato trovato il DNA mitocondriale di Bossetti, continua a farmi nutrire forti dubbi sulla natura di quella determinata traccia biologica …

Gilberto ha detto...

Gilberto ha detto...

Chiedo ai biologi del blog

Non sono un esperto, ovviamente, però mi risulta, correggetemi se sbaglio, che è possibile calcolare la compatibilità del gruppo sanguigno di un soggetto con quello dei genitori.

Mediante degli schemi è possibile stabilire il possibile gruppo sanguigno di un figlio conoscendo il gruppo sanguigno della madre e del presunto padre. A riguardo esisterebbero delle tabelle sinottiche.

Faccio un esempio:
se il gruppo sanguigno del padre è 0 e quello della madre è B il figlio avrà gruppo sanguigno B o 0

Tale metodica, se non sto dicendo una corbelleria, sarebbe interessante per stabilire eventuali criteri di inclusione o esclusione GG e GB?

Gilberto ha detto...


Aggiungo che se è vero quello che dico, l'eventuale inclusione significherebbe ben poco, a differenza della possibile esclusione che risulterebbe decisiva nel caso non fosse né della madre né del presunto padre.

Ivana ha detto...

Gilberto,
posso soltanto raccontarti il mio caso specifico.
Il mio gruppo sanguigno è 0 Rh negativo.
Mia Madre era di gruppo A Rh positivo e mio padre era di gruppo B Rh positivo.
Mia zia paterna è anche lei, come me, di gruppo sanguigno 0 Rh negativo.

Gilberto ha detto...

Sì Ivana
La mia era una richiesta di chiarimenti riguardo al carattere ereditario dei gruppi sanguigni rivolta ai biologi. In particolare se possano esistere criteri di esclusione. Poi come al solito anche un semplice interrogativo (una domanda) è occasione per qualcuno di far polemica. Non mi riferisco a te Ivana ma nei commenti dell'altro mio articolo. Comunque mi aspetto una risposta magari da Dudù che potrà chiarire i miei dubbi.

Massimo M ha detto...

x Antrag
Forse mi sono perso qualche cosa (probabile) ma non riesco a capire il motivo, eventualmente, per cui la difesa se avesse avuto in mano un TEST GENETICO fatto fare privatamente in cui viene dimostrato che Bossetti è il figlio di GB e non di Guerinoni..........non lo avrebbe spolverato almeno a livello MEDIATICO mondiale. E' questo che non riesco a capire io. Cioè se la difesa avesse avuto un TEST GENETICO in questo senso, non sono d'accordo con Stefania, in questo caso il "caso" (appunto) sarebbe stato chiuso una volta verificato che quel TEST genetico periziato era corretto. O quantomeno ci sarebbero stati, caso estremo, 2 test genetici corretti (caso unico al mondo) che evidenziavano paternità l'uno di Guerinoni e l'altro di GB. Ma anche in questo caso il "caso" sarebbe stato chiuso perchè la scienza non avrebbe dimostrato una paternità certa.
Fra l'altro esiste una gemella eterozigota che per fatti suoi ha avuto tutto il tempo e tutte le modalita' per fare una sua verifica sulla paternità. Avrebbe avuto 2 probabilità: figlia di Guerinoni o figlia di GB. Nessuno dei due casi avrebbe però dato la certezza che suo fratello non fosse figlio di Guerinoni visto i casi a livello mondiali di eterozigoti di padre diverso.
Ripeto, non riesco a capire per quale motivo se una difesa avesse avuto in mano un test genetico di questo tipo (che poteva scagionare il proprio assistito) non lo avrebbe portato come elemento BASE su cui difendere il proprio assistito.
Ti parlo da convinto innocentista..............questo è noto è chiaro.

Gilberto ha detto...

Massimo M
Ti rispondo io. Come giustamente ha osservato Kris 21 luglio 2017 14:29:00(riporto le sue parole)

"Il test fatto in privato dalla famiglia Bossetti, è irrilevante:

1) il risultato può essere sbagliato; (ci sono precedenti)
2) padre e figlio potrebbero essere incompatibili per dna ma ulteriori accertamenti possono chiarire la paternità;
3) eventualmente il test non dimostra la paternità di Guerinoni (dubito che i Bossetti abbiano il dna di Guerinoni per compararlo)".

Aggiungo io
In un test di paternità è sempre possibile un errore. Per questo il documento di disconoscimento deve essere documentato in modo tale da poter essere controllato e eventualmente rifatto con una nuova analisi. In nessun disconoscimento di paternità ci si affida a delle parole e se esiste il documento non credo proprio che la difesa sia in grado di rilevare eventuali refusi. Gli avvocati non sono biologi...

Massimo M ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Massimo M ha detto...

Quello che dici è comprensibilissimo, però se io sorella di Bossetti faccio un TEST di paternità privato che mi dice o che sono figlia di GB o che sono incompatibile con il DNA di mio padre (quindi non noto) come minimo, in entrambe i casi, mi si accende una lampadina e quindi vado oltre e mi rivolgo agli istituti mondiali migliori e riconosciuti per andare a fondo. Se tutti/e contemporaneamente mi dicono che o sono figlia di GB o che non si riesce ad avere una compatibilità di paternità o alcuni mi dicono figlia di GB e altri una incompatibilità (padre ignoto) di lampadine me se ne accendono 10. A quel punto farei fare gli stessi accertamenti privati a mio fratello che nel frattempo è un condannato. Se anche per lui, tutti gli istituti mondiali non fanno mai riferimento al Guerinoni................la prima cosa che farei io sorella (che nel frattempo non ho la certezza di essere figlia di GB ma sicuramente più di GB che di Guerinoni che non compare mai) è quella di percorere una strada semplicissima per salvare mio fratello.
Dicevo la strada alternativa: andrei a richiedere l'eredità come figlia alla famiglia Guerinoni in virtù di una sentenza (Massimo Bossetti, mio fratello) che si è pronunciata come Massimo Bossetti figlio di Guerinoni agli atti. Inviterei anche mio fratello (magari nelle vesti dei suoi figli, cioè i miei nipoti) a fare altrettanto. Immagino che si aprirebbe una causa legale con una corte che....................dovrebbe accertare un fatto del genere e prevedere agli atti una documentazione che certifichi la effettiva paternità. E l'effettiva paternità può essere certificata solo dopo una sentenza immagino appunto basandosi su verifiche in questo senso. Starà, in questo caso, ai Guerinoni dimostrare che quelli non sono figli del loro padre.
E' la prima cosa che mi è venuta in mente, banalissima. Cioè se io sorella avessi una strada da percorrere..............la percorrerei in un naosecondo e molto semplicemente direi. Cioè questa cosa onestamente non mi ha mai convinto......

Ivana ha detto...

Gilberto, cercando adesso velocemente in rete, mi sembra che siano pochissimi i casi in cui si può escludere con certezza la paternità valutando soltanto il gruppo sanguigno.
Credo che l’unico metodo per avere sempre risposte sicure (se ci si rivolge a esperti affidabili!) sia l’analisi del DNA.

Massimo M, sono d’accordo su quanto hai detto, tanto più che la madre di Massimo Bossetti ha esplicitamente parlato di un’eventuale fecondazione artificiale a sua insaputa.
La Difesa, però, sostiene di non essere interessata al tema paternità, tant’è vero che, come ha sottolineato l’avvocato Salvagni in un’intervista, tale tema mai è stato inserito negli atti della Difesa stessa.

antrag ha detto...

@ Massimo M

concordo con la risposte di Gilberto, evito di rispondere a ivana sempre poco convincente.

Il DNA di MGB uscirebbe dagli ambienti che l'hanno condannato già due volte nel modo che stiamo criticando da mesi e mesi.

E' semplice: NON MI FIDEREI !

A pensare male si fa peccato ma molto spesso si indovina.


Nautilina ha detto...

Invece i Bossetti si sono fidati subito. E' bastato quel test a Torino. Massimo si è idignato per lettera con la madre, la gemella Laura è andata addirittura a trovare la vedova di Guerinoni...Forse avrebbero fatto meglio ad essere meno precipitosi.

Penso comunque che il disconoscimento di paternità non interessi granché ai gemelli, o forse nel confronto ci perderebbero.

Nautilina ha detto...

INdignato...

Massimo M ha detto...

x antrag

Ho capito ma il DNA della sorella di Bossetti esce da casa sua e pure senza farlo sapere a nessuno è?
Lascia perdere Massimo Bossetti. Seguimi un attimo. Io sono la sorella gemella eterozigota di MGB. E mi faccio il TEST che voglio e liberamente posso recarmi nei migliori centri del mondo e fare diversi TEST miei personali di paternità. Lo avrei potuto fare tranquillamente visto che GB era in vita.
Scopro che tutti questi TEST mi dicono che io sono figlia di EA e di GB. Io sorella non devo dimostrare niente a nessuno, ho dimostrato a me stessa che 10 (sparo a cavolo) tra i migliori centri specializzati del mondo mi dicono che sono figlia di GB. Ok? E ho mio fratello in galera.
A questo punto io sorella devo fare qualcosa o no? Non faccio nulla? Ma come può essere credibile una cosa del genere? Che potrebbe salvare mio fratello da un'accusa terribile. Dico potrebbe non dico salverebbe.
A quel punto io faccio scrivere dal mio avvocato ai Guerinoni perchè sono un erede di GG e voglio la mia parte. Si apre o no un contenzioso? Immagino si possa aprire no? Io sorella gemella eterozigota di MGB porto la documentazione che attesta con tanto di sentenza (oggi doppia) che MGB è figlio di GG. Dunque, anche io sorella di MGB sono figlia di GG. Starà o no ai Guerinoni dimostrare che ciò non è vero? Come lo dimostrano? Avranno ancora delle buste o delle lettere di GG leccate in chiusura? Qualche francobollo attaccate ad esse? Avranno dei residui di ceneri (cremazione) dove è tutt'ora possibile riestrarre il DNA se porzioni di ossa non si sono bruciate del tutto? Hanno delle possibilità. Ora non so l'ammontare di capitali lasciato da GG, ma anche fosse un appartamento credo che potrebbe valere la pena difendersi. Non sarebbe poi neanche un'idea troppo campata in aria verificare che la sorella di Bossetti sia, invece, la figlia di GB e che nulla c'entra con GG.
Insomma, se io avessi fatto una ricerca personale in cui mi viene documentato che sono effettivamente figlia di GB, bhè eccheccavolo se mi muoverei........lascia perdere MB.

Gilberto ha detto...

A Massimo M
Alla famiglia Bossetti è stato detto che la scienza non sbaglia. Possono semplicemente essersi convinti che potrebbe essere accaduto qualcosa fuori controllo (la storia del ginecologo). Bisogna mettersi nei panni di persone che stanno vivendo un dramma, stressate, bersagliate dalle notizie di stampa e tv, con illustri esperti che dicono loro che la genetica non può sbagliare.

A Ivana
Premesso che si tratta di argomento sul quale non possiedo gli strumenti e per questo chiedo lumi ai biologi,
mi chiedevo appunto se per un caso fortuito il gruppo sanguigno potesse rappresentare uno di quei pochissimi casi discriminanti per escludere una paternità. In realtà non conosco i gruppi sanguigni dei protagonisti. In linea puramente teorica potrebbero darsi, credo, smentitemi se sbaglio (ripeto che sul tema sono profano) quattro possibilità sulla base del gruppo sanguigno

1) impossibile determinare una esclusione (quella nettamente più probabile) soprattutto se MB ha lo stesso gruppo sanguigno della madre
2) impossibile che sia figlio di MB ma possibile che sia figlio di GG
3) impossibile che sia figlio di GG ma possibile che sia figlio di MB
4) impossibile che sia figlio sia di GG sia di MB

Ovviamente la mia è solo una esercitazione combinatoria. Rimango comunque convinto che Massimo Bossetti sia figlio biologico del padre legale (come molti avranno capito) sulla base del fenotipo, sulla base di altri elementi che avevo indicato in precedenti articoli, e in considerazione che un individuo è figlio del padre all’anagrafe fino a che non venga presentata una documentazione genetica di disconoscimento. Nel caso in parola agli atti mi risulta non ci sia alcun documento in merito.
Aspetto chiarimenti da chi è competente

antrag ha detto...

la prova di colpevolezza è a carico dell'accusa.

perché questo saltare da un istituto genetico all'altro per il mondo di Letizia, se poi la paternità non conta e vale solo MGB = ignoto1?

Massimo M ha detto...

Si Gilberto,
può essere quello che scrivi, ma è solo un esercizio.
Siccome sono innocentista personalmente ritengo, ma è solo un mio pensiero una mia idea.............che la sorella di MGB non si sia mossa per paura di essere sotto investigazione. Uno in quei frangenti ci pensa che se si va a fare il TEST e magari gli esce fuori che è davvero la figlia di GG..........magari è controllata e quella documentazione in qualche modo passa di mano.
Questo è l'unico motivo reale, per quanto mi riguarda, per cui la tua ipotesi ha delle fondamenta. Cioè uno spiraglio di LOGICA la ammetto onestamente.

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/23/yara-gambirasio-cosa-farei-se-fossi-lavvocato-di-bossetti/3748601/

Stefania ha detto...

Volevo essere velata ma non sono riuscita a trasmettere in modo "delicato" quel che penso. Non ci sono riuscita perchè la mia voleva essere una metafora. Quando scrivevo che se anche Maria Letizia Bossetti avesse dimostrato che era figlia del padre legittimo (e di conseguenza anche Massimo) gli inquirenti ed i giudici avrebbero trovato modo di atribuire il dna di Ignoto1 a MB dicendo "Ok, ci siamo sbagliati perchè cercavamo un figlio di GG ma poco importa ... perchè il DNA di Ignoto1 è quello di Bossetti e questo conta" intendevo volervi trasmettere un pensiero velato. Non perchè ci siano misteri ma per rispetto nei confronti di chi legge e soprattutto dell'attuale imputato e della sua famiglia acquisita: Marita ed i bambini.

Visto non sono riuscita nel mio intento, cerchero' di essere un poco piu' diretta. e meno sensibile nel descrivere il mio pensiero.

Io penso che il team difensivo di Bossetti abbia deciso volontariamente di non percorrere questa strada perchè fare del male alla madre dell'imputato è come farlo a lui. Poco importa della sorella Letizia o forse anche in parte. Ma soprattutto per Massimo, aver visto messa alla gogna la propria madre (a prescindere da chi sia il padre), penso sia stata una mazzata. Per questo Marita ha "intiepidito" i rapporti con la famiglia del marito. L'esame del dna tra Letizia ed il padre legale è stato effettuato sicuramente. O forse anche no, se la donna è riuscita a farsi raccontare la verità dalla mamma. Non avrebbe quell'esame dato nessunissima possibilità a Massimo di dimostrare che è figlio di Giuseppe Bossetti. A questo punto, proprio per delicatezza, gli avvocati hanno deciso di non battere su questo tasto che avrebbe comunque sconfessato Ester, che se avesse avuto dubbi circa una improbabilissima fecondazione artificiale li avrebbe espressi da subito, cosa che non ha fatto.

Probabilmente Massimo è figlio del Guerinoni: non certamente del padre legale.

La famiglia "spaccata" nel dolore ne è la riprova. Comprendo lo stato d'animo di Marita che non ha perdonato alla suocera la mancata trasparenza.

E questo lo scrivo considerando allo stato attuale Bossetti Massimo da giudicarsi innocente.

Lo credo innocente, sia ben chiaro.

Stefania

Vanna ha detto...

Considerato che si continua a parlare del dna, di verifiche fatte o ancora da fare, di certezze o meno consolidate.
Riporto ciò che ho scritto a Nautilina sul mio articolo:
"...Io non so se MGB è figlio di uno o no o dell'altro, non so se hanno fatto le analisi con i confronti...
Contano, per me tre cose:
1- la famiglia Bossetti ha cresciuto i tre figli insieme.
2- la famiglia Bossetti si sta difendendo alla grande con la presenza costante di fronte al mondo.
3- quel dna messo là non significa che sia l'assassino per tutto quello che si è detto.

Ed è per questo che condivido la linea difensiva: andare oltre la paternità per entrare nel cuore del problema:
come si sono effettuate le analisi?
Debbono rifarsi, va da sé che se la traccia l'hanno eliminata dalle analisi ufficiali, rifacendole, si dovrebbe evincere a chi è Figlio MGB, ma questo c'entra di riflesso.
Il problema è ufficializzare le analisi e andare a verificare quando-quanto- come-perché-chi ha sbagliato nei vari passaggi.

Questo è il nodo che ha impedito di rifarle.

Le autorità sono sicure che c'è stata qualche falla e hanno paura di essere ridicolizzate e si sono irrigidite.
Camporini e Salvagni hanno centrato il problema o il tallone d'Achille del dna per questo sono criticati..."

Qualcuno continua a ripetere che la difesa ha sbagliato.
La difesa ha saltato la paternità per rivedere il tutto, ovviamente la paternità uscirebbe.

Ma non è la paternità il problema, il dilemma è COME sono arrivati a quel dna per capire SE tutte le procedure sono state eseguite con i crismi scientifici. Parlare di paternità, con tutto quello che hanno voluto far uscire sulla famiglia, vuol dire gettare la sabbia addosso agli occhi.
Difatti tutti si sono accecati davanti alle corna e non hanno visto le irregolarità e le alterazioni di quel dna.
Sbaglio ma ora Ignoto 1 non c'è più, DG non c'è più, è rimasto solo un condannato con reperti terminati, una vita distrutta, una paternità naturale imposta e quella familiare messa in discussione.

Gli eccellenti avvocati questo hanno portato avanti ed io umilmente condivido il loro modo di procedere.

Vanna ha detto...


"http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/23/yara-gambirasio-cosa-farei-se-fossi-lavvocato-di-bossetti/3748601/"

Ho finito di leggere poco fa.
Mi rincuora scoprire che Luca D'Auria affermi quello che con parole povere penso anche io.

"...Sembra impossibile, nel 2017, quando l’articolo 111 della Costituzione stabilisce, come principio sommo, che nel processo penale la prova si forma nel contraddittorio delle parti, cioè permettendo alla difesa di contestare, valutare e svolgere le proprie riflessioni, non già su un risultato “calato dall’alto” nel processo, ma rispetto alla sua vera e propria formazione..."

Stefania ha detto...

Sandro, stai dicendo che dopo errori di laboratorio qualcuno puo' aver cercato di forzare un match? Ti rendi conto penso anche tu che anche se in linea teorica si puo' dire sia possibile, in linea pratica sarebbe come dire "ok ... hanno creato (causa reagenti scaduti) un profilo e guarda caso lo hanno fatto combaciare con qualcuno?"

Tu non vuoi tirare in ballo Silvia Brena perchè non è persona interessata se non come testimone (piuttosto smemorata) dell'attuale processo. E' vero.

Pero' rimane che se si dice che si è sbagliato in laboratorio va bene ma se poi si sostiene che si sia forzato un risultato questo è veramente difficile da dimostrare se non vengono consegnati non tanto i risultati quanto i dati grezzi alla Difesa.

E questo rende impossibile difendersi appunto.

Mi rendo conto che non spetti alla Difesa trovare altri possibili imputati (il rischio è quello di ottenere per l'odierno "mostro" una bella denuncia per calunnia o quantomeno una querela per diffamazione) pero' spesso ed in maniera a mio modo di vedere disgustosa si usa chiedere a chi è sotto torchio di fare il nome di possibili altri sospettati. Lo si è visto nel caso di Cogne. Tu dici "stavo sulle balle a questo ed a quello" e subito vieni denunciata.

Non ti consegnano i dati grezzi, non ti permettono di vedere le prove filmate nè di assistere in contraddittorio ad un esame, occultano immagini satellitari, fanno girare un furgone in tondo che non è il tuo eppoi cos'altro?

Per questo a mio avviso Salvagni, Camporini e l'intero pool difensivo hanno fatto bene a viaggiare sino ad oggi con i piedi di piombo: non è mai stato scritto ma non volevano inimicarsi la Corte. Brutto da dire ma è cosi'. Hanno sperato di poter salvare Massimo Bossetti cercando di essere morbidi. Non ci sono riusciti perchè speravano che dall'altra parte ci fossero persone sinceramente interessate a farsi scrupolo di consegnare alla Giustizia il Colpevole e non un colpevole.

Stefania

Paolo A ha detto...

Stefani

Hai scritto:"Sandro, stai dicendo che dopo errori di laboratorio qualcuno puo' aver cercato di forzare un match?..."

Hanno fatto molto molto peggio....

Anonimo ha detto...

Lo so bene Paolo. Per questo mi sono resa conto di essere stata molto morbida. Salvagni e Camporini sanno bene che Bossetti non è figlio del suo babbo legale ed hanno giustamente deciso di sorvolare su questo particolare che non lo salverebbe anzi .... si è detto che se la mamma è bugiarda lo è anche lui: innammissibile ma è stato detto anche questo.

Non serve per poterlo vedere libero perchè probabilmente la sua mamma tutta giusta non l'ha raccontata: inutile girarci attorno.

Sono altri gli argomenti da portare in aula. Non certo quelli della fedeltà della Signora Arzuffi. Che continuo a chiamare tale per un paio di motivi: in primo luogo perchè se ogni becco avesse un lampione avremmo risolto il problema dell'illuminazione delle grandi città a costo zero. Eppoi perchè se anche lei fosse bugiarda non vedo in quale modo le colpe della madre dovrebbero cadere sul figlio.

Mi spiace se Gilberto la pensa diversamente circa la paternità di Massimo ma c'è un'unica spiegazione al fatto non abbiano portato quella paternità in aula come acquisita: non è reale.

Stefania

Paolo A ha detto...

Stefania

Veramente il molto peggio è riferito a quello che hanno fatto con Ignoto1 e poi con Bossetti, sulla paternità la penso come Gilberto, per me Bossetti non è figlio di Guerinoni e questo basta e avanza per dire che non è Ignoto1.

Ignoto1 è Damiano Guerinoni, ma non è l'assassino di Yara, la sera della scomparsa si trovava in Perù, ecco perché c'è questo bordello nelle analisi, hanno cercato di incastrarlo, se si dovesse scoprire una cosa simile, cioè ufficialmente perché la difesa lo sa benissimo, immaginati cosa potrebbe succedere, già le cosiddette "istituzioni" godono di cattiva fama, quale sarebbe la reazione dell'opinione pubblica.

Anonimo ha detto...

Non ho scritto nè detto che Massimo Bossetti è certamente figlio di GG. Ho scritto che probabilmente non è figlio del suo padre legittimo.

Cosa differente. Vero: Damiano era in Peru' ... pensavano il dna sistemasse ogni cosa e cosi' non è stato perchè quel dna è figlio di difetti di laboratorio a voler essere buoni.

Considerate che di esami del genere se ne fanno spesso: molto piu' spesso di quanto si possa credere.

Per richieste di riconoscimento pre e post mortem del padre, per le banche dati del midollo osseo (si fa l'HLA ma già è un ottimo passo ... considerate che se un leucemico ha bisogno di un donatore ha nel caso abbia fratelli, una possibilità statistica ogni tre, di vedere tra appunto i fratelli un possibile donatore).


Stefania

Vanna ha detto...

Mah!
Damiano era in Perù la sera che è sparita.
Quando è tornato?
Cosa sappiamo dei suoi movimenti?
Cosa sappiamo di lui?
Niente di niente.
Blindato come la brena e fikri (ovvero: palestra e cantiere).
Perché si vuole far passare che la morte sia avvenuta quella sera?
Niente esclude che sia morta dopo.
Perché i cani hanno fiutato il cantiere?
Perché la Ruggeri li ha rimandati a casa?
Fikri quella sera era al cantiere dove era con un calabrese.
Molti telefoni di Brembate quella sera erano collegati con la Calabria.
Considerato questo?
Niente di niente, MA il tel di Bossetti, spento a casa, lo hanno fatto "parlare" ci hanno provato a raccontarci che nelle prime ore non era stato usato...perché...

Già questo indica e traccia ed evidenzia come era partita l'operazione: "indirizzare l'opinione pubblica", intanto, sul resto, nessuno che fosse super partes era presente ai controlli analistici una volta fattor itrovare il corpo.
E non hanno accolto le nuove sollecitazioni della difesa.
Questo è l'altro nodo da sciogliere.
Con questo caso si va oltre la ricerca e la condanna di un cittadino.
Quindi è stato un "esperimento" per far capire che "l'uomo qualunque", oggi più che mai, è in pericolo e non può avere giustizia se perfino gli avvocati sono inascoltati.

Vanna ha detto...

Che la mamma non abbia detto le sue cose, bene ha fatto!

Sulla brena e il francese con i loro orari stretti, nessuno ha indagato.
sulle foto osé del guardiano del faro anche.

su fikri e l'incomprensibile traduzione della tel. bugie interpretative.
sul suo furgone...niente: in Tunisia!
Chissà che tappezzeria aveva il suo furgone?
E cosa deve contare?
La vita intima di ester?
Un dna tra fluidi e le intemperie, monco, senza controlli tutelati?
La Y viene ritrovata il giorno dopo che doveva scattare un'operazione " archeologica" al cantiere.
Che coincidenza significativa!

I fatti parlano e portano con sé treni di punti interrogativi che, messi insieme ci raccontano un percorso pre-stabilito.

Dudu' ha detto...

Ciao Gilberto,
Ho letto ieri tardi il post:

" La mia era una richiesta di chiarimenti riguardo al carattere ereditario dei gruppi sanguigni rivolta ai biologi. In particolare se possano esistere criteri di esclusione. Poi come al solito anche un semplice interrogativo (una domanda) è occasione per qualcuno di far polemica. Non mi riferisco a te Ivana ma nei commenti dell'altro mio articolo. Comunque mi aspetto una risposta magari da Dudù che potrà chiarire i miei dubbi."

Molte controversie nei tribunali hanno avuto origine dalla incompatibilità del gruppo sanguigno del figlio.

É noto che il gruppo 0+ condiviso da madre e padre non può generare un gruppo sanguigno A,B,o AB ma sono riscontrate alcune eccezzioni (casi in cui da due 0+ si é avverato un 0A inspiegabilmente, da coppia certa.).

Nel momento in cui viene generato un essere, il suo corredo nel cromosoma 6 sarà di due coppie alleliche dominanti, oppure una dominante e una recessiva o ancora, due recessive. Anche il fattore Rhesius (Rh) determina la condizione.

Altro esempio:
Da padre AB e madre BB (l'allele dominante é indicato dalla lettera Maiuscola, il recessivo da lettera minuscola) non é possibile nasca un figlio AA oppure 00.
Non sò se da questo ultimo esempio ci sia qualche sporadico caso di predominanza in A.

Essendo quattro i gruppi esistenti di base , largamente condivisi non può essere in linea di principio, il gruppo sanguigno , indicatore di una paternità ma,
per risponderti,
qualora si verificasse una condizione come da risultati impossili sopra esposti,sorgerebbe una impossibile paternità, salvo rari casi remoti inspiegabili.

(Credo essermi persa le polemiche.)

Dudu' ha detto...

Ivana,
"Il mio gruppo sanguigno è 0 Rh negativo.
Mia Madre era di gruppo A Rh positivo e mio padre era di gruppo B Rh positivo.
Mia zia paterna è anche lei, come me, di gruppo sanguigno 0 Rh negativo."

Il gruppo sanguigno é di eredità genitoriale , non parentale.
Tua mamma in corredo aveva due coppie (es. A0 in cui il zero é sempre recessivo)
Tuo padre idem, da qui il tuo 0 Rh negativo.

Ogni genitore dona due alleli in corredo al figlio che in base alle predominanti o recessive andrà formarsi un nuovo gruppo sanguigno o ancora,uguale alla madre , in alternativa uguale al padre.
In linea di principio.

Hobgob ha detto...

la sera della sentenza ero in vacanza in montagna e ho deciso di rimanere sveglio per vedere se, contro ogni logica deduttiva, Bossetti fosse assolto.

Ovviamente la sentenza è stata quella che logica voleva.
Mentre ero in solitudine ad attendere il verdetto, cercando di non imprecare quando intervistavano su 4° grado il solito giornalista che definiva perfetta la sentenza di primo grado senza nessuna sbavatura, mi sono ritrovato a pensare per quale motivo in questo caso tutto è strano sin dall'inizio.

E' come se ci fosse un alone di intoccabilità su tutto quello che aveva a che fare con il cantiere e la palestra. Pensateci un po': quando mai si è visto che i carabinieri allertati della scomparsa di un bambino/ragazzino non facessero nulla? Insomma era stata vista in palestra come minimo andate a fare un sopralluogo, chiedete informazioni, fate domande e perquisite le auto....mi sembra il minimo sindacale e invece nulla.
I cani puntano sul cantiere e ....nulla i cani si sbagliano inutile perdere tempo.
Il custode del centro sportivo era stato descritto come un pervertito, quindi un sospetto perfetto e....nulla al massimo è stato intercettato per poco.
Il dna dell'istruttrice sul polsino un indizio perfetto, si sa che a farti fuori solitamente è sempre qualcuno che ti conosce, si scoprono anche gli sms mandati quella sera ed eliminati tutto molto interessante e..... nulla si chiude la cosa in fretta e furia.
Si scoprono altri dna sul cadavere ma l'unico che interessa è solo ignoto1 e senza nessun altra cosa in mano si decreta che è lui l'assassino e si spendono una nave di soldi per analizzare vita morte e miracoli di tale dna e poi scopriamo che è una traccia magica impossibile da indentificare e senza mitocondriale, ma fa niente perchè siamo certi che sia lui il colpevole.

Non avrai altro dna che quello di ignoto1.
E vogliono farci credere che è tutto normale. A me di normale in questo caso non sembra esserci nulla.

Ma poi vogliamo parlare del filmato per "esigenze di comunicazione"? uno dei RIS ammette di aver prodotto un filmato per influenzare la popolazione su richiesta dell'accusa e non succede nulla, nessuna testa cade e c'è un giudice che osa pure dire che non conta tanto non è stato ammesso in giudicato.

Scusate il post sfogo con argomenti sicuramente triti e ritriti ma sono veramente amareggiato, sia chiaro non sono un fesso che ha mai veramente creduto che la legge fosse uguale per tutti ma questa vicenda è desolante perchè appare chiaro che il prossimo Bossetti potrei essere io e se hai la sfortuna di finire nella morsa della giustizia e sei un cittadino qualunque i tuoi diritti si limitano al fatto di poterti dichiarare colpevole e fare pochi anni di carcere, altrimenti, se decidi di ostinarti a dichiararti innocente, sappi che non ti conviene perchè passerai 30anni in carcere.


Ivana ha detto...

Dudu',
sì, ma io avevo nominato mia zia paterna perché lei e io siano le uniche, in famiglia, a essere di gruppo sanguigno Rh negativo (i miei nonni materni e paterni e le mie quattro zie, tranne, come ho già detto, la più giovane, erano di gruppo Rh positivo)
L’unica, appunto, con Rh negativo ha avuto un’unica figlia (Rh positiva) e anch’io ho avuto un’unica figlia (Rh positiva)
Esiste in rete un calcolatore del gruppo sanguigno che VEROSIMILMENTE potrebbe avere il figlio e si visualizzano le varie probabilità, ma non so quanto sia effettivamente attendibile, tanto più che non so che cosa significhi “Fattore Rh minimo”.
Per esempio, inserendo i dati che mi riguardano (gruppo sanguigno materno: A positivo e gruppo sanguigno paterno: B positivo) il “Fattore Rh minimo” risulta positivo.
http://it.calcuworld.com/calcolatori-gravidanza/calcola-gruppo-sanguigno-figlio/

antrag ha detto...

Che screening famigliare! Incredibile!
Tutto sotto controllo!

Paolo A ha detto...

La questione dei gruppi sanguigni rischierebbe di non portare a nulla ed è troppo complicata, per esempio Giuseppe Guerinoni potrebbe avere lo stesso gruppo sanguigno di Giovanni Bossetti mentre Massimo Bossetti avere un gruppo diverso, cosi si rischierebbe di complicare la questione paternità.

Per me l'unica cosa che la difesa può fare e deve fare è una comparazione tra viventi, cioè tra Massimo Bossetti e Pierpaolo Guerinoni; in un passaggio delle motivazioni di primo grado c'è scritto che Pierpaolo Guerinoni ha ben 20 marcatori in comune con Ignoto1, mentre si differenzia per il marcatore TH01, oltre naturalmente ad avere in comune il cromosoma Y in quanto figli dello stesso padre.

Basterebbe comparare i due DNA e si capirebbe se, prima di tutto sono figli dello stesso padre, poi se hanno in comune i 20 marcatori e se si differenziano per il marcatore TH01.

Se la comparazione dovesse dare esito negativo come penso, cioè Massimo Bossetti non condivide i 20 marcatori con Pierpaolo Guerinoni o magari ha il cromosoma Y diverso, allora la difesa dovrebbe presentare una denuncia alla Procura competente e poi fare una bella conferenza stampa presentando i risultati ottenuti.

Il perché la difesa non lo abbia fatto per me è un mistero, o credono che veramente che Ignoto1 sia Bossetti, oppure hanno paura di toccare certe questioni e per me è una questione che ha a che fare con il fatto che il padre di Salvagni era un agente della Guardia di Finanza, cioè, se dovesse emergere un "errore" simile le cosiddette Istituzioni uscirebbero a pezzi da una faccenda di tal fatta e probabilmente Salvagni non vuole una cosa simile.

Gilberto ha detto...

Paolo A
Anche per me è un mistero. Condivido le tue osservazioni. La comparazione dei gruppi sanguigni invece molto probabilmente come rilevi non porterebbe a niente, però non si può mai dire... c'è anche la possibilità - anche se remota - dell'esclusione...

antrag ha detto...

" ... allora la difesa dovrebbe presentare una denuncia alla Procura competente e poi fare una bella conferenza stampa presentando i risultati ottenuti."

Finalmente un'iniziativa proporzionata al feroce attacco proveniente dalle istituzioni.

Vanna ha detto...

Antrag !!!
"Tutto sotto controllo"

Difatti!!!

Ivana ha detto...

PaoloA e Gilberto,
credo che se fosse stata in possesso della Difesa una determinata prova inconfutabile, a favore del proprio assistito, nell’avvocato Salvagni sarebbero prevalsi, comunque, in modo prioritario, la rettitudine morale e il dovere di difendere l’imputato (imposto dalla deontologia professionale). Non credo che l’avvocato Salvagni possa sottostare a meschini compromessi che lascino in carcere, per più anni, un innocente certo.
Mi sembra, inoltre, che il processo per l’omicidio di Meredith Kercher abbia dimostrato come gli stessi magistrati della Corte Suprema di Cassazione (presieduta dal dr. Gennaro Marasca, se non erro) non siano stati affatto pronti a sostenere le “défaillances” dei colleghi, le “colpevoli omissioni di attività d’indagine”, le “falle dei pm” e le “improvvide manovre degli inquirenti” …

Riguardo al caso Bossetti, che valore è stato dato, dalla Corte di primo grado e dalla Corte d’Appello, al fatto che più università sono state coinvolte nella ricerca di Ignoto1?
D’accordo, non c’era un indagato ed era prioritario trovare Ignoto1, ma, considerato il carattere innovativo dell’indagine, si sarebbe dovuto pensare a nominare un consulente pro ignoto, o no?
Nel processo penale "la prova si forma nel contraddittorio delle parti", cioè permettendo alla difesa di "contestare, valutare e svolgere le proprie riflessioni", sì, ma su che cosa esattamente? Soltanto sul lavoro svolto e documentato da altri (anche tramite le videoriprese delle attività di analisi), oppure la Difesa dovrebbe ANCHE poter effettuare una verifica diretta sui reperti, o almeno sui campioni rimasti e conservati?
Mi sembra che l’articolo 111 della Costituzione non precisi tale questione e parrebbe che le prove si debbano formare in contraddittorio, in condizioni di parità, mediante la contrapposizione dialettica tra delle parti.
La “condizione di parità” è riferita soltanto alla contrapposizione dialettica tra le parti?
A livello di leggi viene, o no, specificato che c’è “condizione di parità” quando la Difesa abbia potuto almeno visionare direttamente i reperti?
Credo che nelle motivazioni della sentenza di secondo grado dovrebbe essere precisatoil perché non è stato considerato leso il diritto di difesa e penso che la Cassazione valuterà se considerare la “condizione di parità” solo riguardo all’avvenuta contrapposizione dialettica tra le parti, oppure se considerarla non rispettata per la mancanza di una verifica diretta sui reperti da parte della Difesa.
Penso (quindi è una mia opinione soggettiva) che qui stia il nodo che dovrà essere sciolto, in un modo o nell’altro, dalla Cassazione.
Coloro che sono esperti in diritto (es: Chiara, Gugly, Manlio, Rumpole)potrebbero ragguagliarmi in merito? Grazie

Ivana ha detto...

Leggasi: la contrapposizione dialettica delle parti.

Scusate

Dudu' ha detto...

Questo documento formato da slide, spiega molto bene il fattore Rhesus.
Nella slide 32 viene spiegato che la ricerca del genotipo (per esempio io sono "r") possa essere usato per studi di popolazione,e indagini di paternità.
Dovrebbero i dati trovarsi sui cromosoma 6,9,1 e 2 .

Indagandoli e comparandoli potrebbero dire se c'é compatibilità o incompatibilità.

https://issuu.com/tslb/docs/lezione_3_il_sistema_rh

Ivana scrive:
" ..Riguardo al caso Bossetti, che valore è stato dato, dalla Corte di primo grado e dalla Corte d’Appello, al fatto che più università sono state coinvolte nella ricerca di Ignoto1?"

A mio avviso troppa.
I vari enti hanno lavorato su elettroferogrammi, oppure su campioni .
A Tor Vergata addirittura (dicono) su stringa sbagliata... Sarà vero? Grande mmmmaaahhh...

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Anonimo di 22 Luglio 17:49

Erano almeno 40 anni che qualcuno non sorvegliava le mie "escursioni", evidentemente qualcuno teme che mi faccia male... Tranquillizzo l'anonimo: sono piuttosto forte e allenato, se ci conoscessimo di persona potrei provartelo.

Poi non vorrei deluderti, anonimo, ma quelle informazioni giuridiche le ho preso da un sito online, Altalex, volendo potresti acculturarti anche tu.

Se nel sito di viapoma.altervista.org gente che si occupa di diritto scrive le stesse cose forse è perché le stesse cose sono scritte nei codici, credo.

Saluto, ho una pericolosa escursione che mi aspetta.

Anonimo ha detto...

http://www.tarantobuonasera.it/news/cronaca/512674/massimo-bossetti-la-fisica-quantistica-e-l'impossibile-difesa

Anonimo ha detto...

DNA e paternità dicono una cosa sola: che il colpevole è un rettiliano.
E' questo il segreto dei segreti da mantenere ad ogni costo. Per questo le Istituzioni (accusando e condannando Bossetti) e le difese (rifiutandosi categoricamente di far assolvere il loro cliente dimostrandone l'autentica discendenza paterna) stanno giocando assieme allo stesso gioco alieno di aiutarsi vicendevolmente l'un l'altra.
Come ben spiega David Icke, i rettiliani sono tra noi. E sono potenti, annidati nei posti più impensabili e pericolosi.
Per fortuna la gente ha cominciato a svegliarsi e l'insurrezione delle coscienze umane, proprio a partire dal caso Bossetti, è ormai prossima e dietro l'angolo. Le masse di casalinghe di Voghera non resteranno mute e inermi questa volta! Si vocifera addirittura che intendano ribellarsi già il secondo mercoledì di settembre corrente anno mettendo in atto la vibrata protesta del rifiutarsi di spolverare gli swarosky sui mobili di casa. Il caso Bossetti ha fatto loro traboccare il vaso, la misura è colma, e i rettiliani non riusciranno a schiavizzare ancora gli umani.
W la Terra libera! Abbasso gli alieni sanguinari! W le carbonare di Voghera!

Gilberto ha detto...

Fisica quantistica e rettiliani, usati come pietre del neolitico (mi correggo del paleolitico) Le tentano tutte i colpevolisti, con la logica del non senso. Più che un gatto di Schrödinger il loro è un “dì mia gat se te le ghe mia ‘ndel sac” per usare un detto bergamasco, ma il loro di gatto è più che altro un (topo)nimo del pregiudizio. Il collasso della funzione d’onda e l’entaglement è quel mondo dove l’ambiguità è la regola. È il bizzarro fenomeno per cui qualcosa che accade in un posto influenza istantaneamente qualcosa che accade altrove (vero, il caso Bossetti ha messo in agitazione molecolare i palazzi del potere): nel mondo molto piccolo i corpuscoli sono onde e le onde corpuscoli… Per il neorettiliano, homo saurus, colpevolista senza se e senza ma, l’entanglement può accadere anche nel mondo macroscopico: un imputato può essere condannato perché ‘Dio gioca a dadi’ .

antrag ha detto...

un uomo sandwich con la sentenza Bossetti scritta su dovrebbe passeggiare per quattro ore sotto la casa di ciascuno che non sia stato indagato a dovere.

Insomma, si dovrebbero organizzare proteste così.

In modo che queste persone siano indotte ad essere intervistate su come si sia svolta al processo la loro testimonianza.

Senxa violare alcun principio di legge.

Paolo A ha detto...

Ivana

La difesa non ha in mano nessuna prova inconfutabile perché non l'ha mai cercata, si è basata su quello che le veniva portato davanti per poi lamentarsi.

Quello che ho scritto sulla prova da fare sul DNA di Bossetti con quello di Pierpaolo Guerinoni è quello che la difesa dovrebbe fare ora, se vuole far uscire dal carcere il proprio assistito e non vuole che faccia un altro anno dentro una cella.

Sicuramente ora sono frastornati e aspettano le motivazioni di secondo grado, ma qualche cosa devono fare di extra giudiziario se non vogliono finire con una condanna anche in Cassazione.

Dudu' ha detto...

A dire il vero,
non ne avevo fatto una lettura colpevolista,meglio lo rileggo.
Mi é parso di cogliere che l'onda del microcosmo dnacentrico ha travolto la realtà.

Bene,dopo la rilettura mi sembra l'autore, si soffermi con distacco osservare ciò che in questi anni é andato in scena.
Non é un bel guardare.

Ma é limpido cosa vuole fare notare :

"..Riguardo al suo coinvolgimento nel delitto Gambirasio passeremo anni a dividerci tra colpevolismo e innocentismo, categorie tossiche per definizione, perché ci siamo allontanati senza rimedio dal terreno dell’accertamento della realtà dei fatti."


"..Se la sentenza precede il processo, come in un tribunale mediatico qualsiasi, nessuna difesa è possibile e “colpevole” e “innocente” diventano significanti vuoti, interscambiabili.
E che il gatto sia vivo o morto la giustizia non se la passa bene."

Lasciando perdere i rettiliani e qualche battuta mal riuscita da chi li annuncia, non mi sembra un articolo, quello su taranto buonasera da stigmatizzare.
Tutt'altro.

"..Per il neorettiliano, homo saurus, colpevolista senza se e senza ma, l’entanglement può accadere anche nel mondo macroscopico: un imputato può essere condannato perché ‘Dio gioca a dadi’ ."

Bella questa!! :)

Nautilina ha detto...

Bella risposta, Gilberto.
Comunque bisogna ammettere che l'articolo del link di Anonimo è ben scritto, a differenza di certa robaccia che non ha visto neppure l'ombra di una correzione ortografica (oltre a diffondere notizie imprecise e false).

Quanto a Dan F, sconcertato per l'avviso di un altro anonimo, ah, beh...se il forum che frequenti è formato da giuristi che si attengono ai codici e non si fanno influenzare da pregiudizi e sentimenti, allora siamo a posto!
Trasferiamoci tutti lì e subito.

Però poi mi tocca leggere delle cose...

Giuro che non dormirò stanotte, arrovellandomi sul profondo quesito proposto dai legali di quel sito: come mai i difensori di Bossetti non hanno rispettato la corretta procedura di richiesta di IP?
Non sarà mica che l'hanno richiesta apposta nel momento meno opportuno perché in realtà volevano che gli fosse rifiutata per poi fare leva sul vittimismo?
E che ci voleva a capirlo subito? Quanto sono babbea!

Oppure mi scervellerò cercando il vero motivo per cui due avvocati esperti e affermati come Salvagni e Camporini non abbiano chiesto per il loro (colpevolissimo) cliente il rito abbreviato. Ma sarei una povera sciocca a farlo, perché la risposta i signori legali ce l'hanno già in tasca, è ovvio: quella del rito abbreviato era una scelta obbligata per degli avvocati 'normali', ovvero interessati solo al bene del Bossetti (colpevole marcio per la maggior parte di loro) e non invece a raggiungere la fama mediatica (!). Elementare, Watson.
Chissà perché non li sfiora mai l'idea che l'imputato possa essere innocente, ma andiamo oltre, forse per essere obiettivi bisogna ragionare così.

Ah, dimenticavo la cosa più importante: in quel sito dicono pure che lui non confesserà mai perché gli piace così tanto l'appoggio affettuoso dei fans che lo sostengono, che in cambio di quel meraviglioso calore umano mai provato nella sua miserevole vita si contenta dell'ergastolo.

E molte di queste pregevoli considerazioni ricche di umanità e sostenute da convincimento razionale sono condite da vispe emoticon che rotolano per le risate oppure esprimono sentimenti accesi di rabbia, delusione e sconcerto.
Alla faccia dell'imparzialità e del rifore interpretativo.

Dan, tu vai pure dove vuoi, però poi non dire che nessuno ti aveva avvisato del pericolo, eh...
A meno che tu non ragioni come loro, nel qual caso ti chiedo scusa, non corri nessun rischio.

Dudu' ha detto...

Paolo A,
Anch'io penso qualcosa di simile.

Ad esempio, pensavo, Ester Arzuffi potrebbe chiedere un accertamento di maternità di ignoto1. Se si muovesse il tal senso,verrebbe a galla la paternità Guerinoniana assunta da traccia LCN (con kit e reagenti validi?).

Sarebbero costretti fare perizie.

Il punto é : servono soldini..
Hanno forza economica...

Gilberto ha detto...

Non so... forse hai ragione tu Dudù, mi sbaglio... io in quell'articolo ho colto una ambiguità.

Ivana ha detto...

Paolo A, io credo che nell’attività investigativa della Difesa siano stati compiuti determinati test specifici, (la sorella di Bossetti aveva detto di aver anche contattato e conosciuto personalmente la vedova di G. Guerinoni…) Penso che i risultati non siano stati inseriti negli atti perché ritenuti ininfluenti …

Sono d’accordo con Dudu’ riguardo all’articolo (che neanche a me, dopo una lettura veloce, appare in ottica colpevolista!) in cui si dice chiaramente: “In aula accusa e difesa portano ricostruzioni inconciliabili, una col gatto morto, l’altra col gatto vivo e vegeto. Per uscire dall’incertezza si impone l’apertura della scatola, l’osservazione oggettiva che porta alla cosiddetta verità dei fatti.”
L’apertura della scatola, nel caso Bossetti, consisterebbe nella ripetizione delle analisi; credo che l’autore o gli autori dell’articolo siano convinti che tutto il materiale sia stato consumato, oppure volevano dire che non sarà possibile rifare tutto (estrazione compresa!) Di certo sono rimaste provette di DNA di Ignoto1 conservate dal prof. Casari e i reperti dovrebbero essere conservati dai RIS (non si sa, però, se nei reperti sia rimasto ancora DNA da estrarre!)

Vanna ha detto...

Anonimo Anonimo ha postato oggi sull'articolo di Gilberto: "Il buco nero che non nasconde più nulla..." il seguente
http://www.tarantobuonasera.it/news/cronaca/512674/massimo-bossetti-la-fisica-quantistica-e-l'impossibile-difesa

DA LEGGERE: ECCELLENTE!

Dudu' ha detto...

Pensa Gilberto,
Pensavo potessi averlo scritto tu :)

L'ambiguità é nei fatti portati in aula e quello che non é stato fatto per accertarli.

Si rivela utile il celebre gatto nella scatola di Schrödinger dimostrarlo.
Peccato sia senza firma, complimenti all'autore.

Avevano un poker d'assi in mano ma hanno avuto paura :

" ..Una bufala, un atomo di uranio pronto ad azionare il martello, che solo per una variazione casuale viene disinnescato, ma senza essere mai entrato nel dibattimento. "

L'autore non critica,prende atto che l'ordigno non é esploso. Anzi,sbaglia, non é casuale. Cé un perché non é esploso: la miccia non doveva essere Lago ma la Ruggeri.

Comunque, ognuno ha il diritto di credere a quello che vuole, ma in un tribunale non si può negare una perizia cosí tanto dirimente, ma poi,erano 10 le perizie richieste.

Era molto dirimente anche quella sui frame autocarro Polint2, perché non si é voluto misurarlo?
Aveva ragione Denti che mancano 45 cm ? Mi sà proprio di si.

Gilberto ha detto...

Qualcuno deve aver detto che siamo nell’era della post verità. La terra è piatta e il carbone di Trump è pulito. Ce n’è per tutti i gusti, dai fisici e i chimici che danno qualche spintarella ai loro esperimenti, agli scopritori di qualche anello mancante nell’evoluzione fino a certi archeologi che sotterrano e poi dissotterrano… con lo stesso alacre entusiasmo…
Ci sono scoperte che sembrerebbero vere, come l’uomo di Piltdown, ominide sconosciuto assemblato con ossa umane e ossa di orango. Per l’automobile ad acqua davvero rivoluzionaria e soprattutto economica. Importanti testate hanno riportato la notizia con enfasi (80 km con un litro di minerale).
Per l’albero sul quale crescono gli spaghetti, localizzato con Google Maps sul lago di Lugano, ben 8 milioni di spettatori sono rimasti incollati al televisore, molti si prenotavano telefonicamente per l’acquisto e la coltivazione in giardino.
Per gli asini che volano per il momento non c’è ancora conferma. C’è chi dichiara di averli visti e catalogati: la voce è di pubblico dominio. Qualcuno ha corretto, non si tratta di equini, sono pinguini che svolazzano al Polo.
L’ultima notizia è di rilievo, non si sa ancora se sia una bufala o una nuova evidenza scientifica, potrebbe risultare una scoperta rivoluzionaria. Il professor Lewinsky, genetista – il nome è di fantasia per preservare la privacy - sembra aver dimostrato sperimentalmente che dopo due cicli di lavaggio in lavatrice degli slip di sua moglie, sarebbe ancora in grado di rilevare tracce di sperma di un ipotetico amante e inchiodare i traditori. Rifacendosi alle diluizioni omeopatiche avrebbe dimostrato di poter identificare il fellone.
A nulla sono valse le obiezioni di altri genetisti circa l’impossibilità di poter ottenere ancora un DNA leggibile dopo un ciclo di lavaggio e centrifuga. I detrattori hanno fatto notare che sarebbe come lasciare l’indumento per tre mesi in un campo all’aperto, alla pioggia e alla neve, al vento, agli sbalzi di temperatura, al sole e all’umidità…

Vanna ha detto...

Gilberto per me l'articolo è chiaro, non è ambiguo.
E' tutta la vicenda che si presta ad interpretazioni ambigue.
Nautilina le critiche alla mancata richiesta dell'IP che lanciano in altri siti,sono vuote.

l'IP non porta a nulla e può cristallizzare il momento del primo momento.
Ad Avetrana l'IP ha dato il risultato seguente: lo zio era dentro e l'hanno fatto uscire, la figlia era fuori e l'hanno fatta entrare e lì sta con la madre, nonostante lui si fosse dichiarato colpevole in compagnia della figlia.

Io ho capito una cosa: i percorsi della giustizia sono ripetitivi,seguono sempre le solite piste sulle quali i giudici camminano appoggiandosi al bastone del libero convincimento.
Riporto dall'articolo tarantino:
"...suo destino nella scatola.
Che resta sigillata mentre, al suo interno, Bossetti non ha reale possibilità di difendersi, perché non ha prove costituite in dibattimento da poter confutare.
Non può rifare il test del dna.
Non può contraddire una traccia biologica che lo accusa senza attribuirgli una condotta specifica.
Non può difendersi da giudizi morali sul suo modo di essere.
Riguardo al suo coinvolgimento nel delitto Gambirasio passeremo anni a dividerci tra colpevolismo e innocentismo, categorie tossiche per definizione, perché ci siamo allontanati senza rimedio dal terreno dell’accertamento della realtà dei fatti. Non è successo in un giorno. Ci sono state infinite scatole nel mezzo.
A partire dalla prima, con il muratore di Mapello braccato in cantiere, ammanettato in ginocchio a favore di telecamere. “Tentava di scappare” dicono i colpevolisti; “era chiaramente atterrito e incredulo” rispondono gli innocentisti.
Nessuno si chiede come sia finito nella scatola.
E chi abbia chiuso per sempre il coperchio.
16 giugno del 2014. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano dichiara: «Le forze dell’ordine, d’intesa con la magistratura, hanno individuato l’assassino di Yara Gambirasaio (…) È una persona del luogo. Ringraziamo tutti, ognuno nel proprio ruolo, per l’impegno massimo, l’alta professionalità e la passione investiti nella difficile ricerca di questo efferato assassino che non è più senza volto».
Se la sentenza precede il processo, come in un tribunale mediatico qualsiasi, nessuna difesa è possibile e “colpevole” e “innocente” diventano significanti vuoti, interscambiabili.
E che il gatto sia vivo o morto la giustizia non se la passa bene. "

Lo abbiamo detto anche qui a Volando.

Gilberto ha detto...

Quello che non mi convince (ma forse non ho letto con la necessaria attenzione)

“Si impone l’apertura della scatola”;“la sovrapposizione dei sistemi fa comodo ad entrambe le parti in gioco”;“Il test a causa della scarsità del materiale non è ripetibile”

Ci viene detto che ignoto 1 è figlio di Guerinoni. Se da un test di paternità documentato risultasse che l’imputato è figlio biologico del padre legale, Massimo Bossetti sarebbe contemporaneamente figlio di Guerinoni in quanto Ignoto 1 e di Giovanni Bossetti.

Sarebbe il ridicolo per la Giustizia che ha sbandierato una indagine - costata milioni di euro - come una delle più brillanti operazioni giudiziarie della sua storia. Vorrebbe dire che una spesa colossale ha partorito… una chimera... Ci sarebbe il legittimo sospetto che la Giustizia italiana si stia difendendo dal ridicolo e troverebbe spiegazione il rifiuto di procedere ad ulteriori analisi di verifica.

Se Massimo Bossetti da un test documentato risultasse figlio del padre legale le implicazioni sarebbero sconvolgenti: un muratore sarebbe stato condannato in due gradi di giudizio per un delitto che non ha commesso; la madre sarebbe stata fatta passare per adultera e bugiarda, messa alla gogna e ridicolizzata pur avendo sempre detto la verità, che non si è mai accompagnata con Guerinoni. A un padre morente sarebbe stato fatto credere di essere stato tradito. La moglie e i figli del carpentiere avrebbero dovuto sopportare un vero e proprio linciaggio...

Non occorre una verifica? Troppo pericolosa? Nel caso sfavorevole butterebbe nel ridicolo la Giustizia? Occorre preservarne l’immagine? Non credo proprio che sia questione di materiale esaurito…

Gilberto ha detto...

Comunque sì, avete ragione, ho riletto con più attenzione. Dovevo uscire e avevo fretta. L'articolo è eccellente.

Vanna ha detto...

Dudù,scrivi:
"Pensa Gilberto,
Pensavo potessi averlo scritto tu :)"

Lo sai che ho pensato la stessa cosa?
Vanna

Bruno ha detto...

Se non si riesce a trovare il vero assassino Bossetti è spacciato. Mi dispiace per lui ma anche in cassazione la vedo molto dura.

antrag ha detto...

Chi deve trovare il vero assassino finge spudoratamente di averlo trovato e imprigionato.

Questo è il problema.

Anonimo ha detto...

Sii più ottimista Bruno. In cassazione basterà che i legali di Bossetti tirino fuori le carte che ne dimostrano la vera paternità e a quel punto, messi di fronte a tanta evidenza, non potranno che assolverlo e scarcerarlo.

Anonimo ha detto...

I sogni son finiti...andate in pace!!!!!!!!!

Dudu' ha detto...

Caro anonimo delle 08.58,
La superficialità del tuo pensare é tanto grande quanto quella di coloro che hanno condannato Bossetti, creando un precedente storico pazzesco!

Chiunque potrà contaminare una scena criminis con il tuo dna e finirai eternamente in galera pure tu.
Non ci sarà spiegazione che tenga, sarai colpevole punto, si butterà anche la tua di chiave !!

Per tua (immeritata) fortuna , qualcuno ragiona e cerca la soluzione a questo scempio.

Anonimo ha detto...

https://www.ilnotiziangolo.it/2042/yara-gambiradio-i-genitori-a-chi-difende-bossetti-offendono-nostra-figlia/

Anonimo ha detto...

Il problema però è che in Cassazione le documentazioni delle analisi medico-scientifiche che dimostrerebbero la paternità naturale di Bossetti, non possono essere prese in considerazione perché non presenti nei precedenti due gradi di giudizio.
Che sarà mai non averle presentate nei precedenti gradi di giudizio! Però almeno qui adesso su Internet ce le potrebbero mostrare almeno a noi, così qualcuno stappa champagne applaudendosi tra amici, mentre altri debbono cospargersi il capo di cenere. E invece nemmeno quello ci fan vedere. Guarda che è proprio una ben strana strategia avere le prove di una paternità differente da quella indicata dall'accusa e non mostrarle mai a nessuno, né in primo grado, né in secondo e manco su internet, in televisione o sui giornali.
Col tempo che Bossetti già si è fatto in galera e con la possibile e probabile riconferma in Cassazione, si potrebbe creare un nuovo detto: anziché 'vittoria di Pirro', 'Paternità di Pirro'.

antrag ha detto...

Pieni di stupidità gli scritti dei due anonimi.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 17,01
La tua osservazione fila come l'olio: non c'è una grinza!
Ma la tenace cocciutagine di qualcuno, non ancora si arrende alla evidenza dei fatti.
Ma i sogni, ai quali accennava l'altro NN, non costano nulla, per cui possono sprecarsi largamente...viva l'abbondanza!
Body

Gilberto ha detto...

Il problema caro anonimo è che proprio l'accusa dichiara che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti, perfino il Gip aveva richiesto la verifica. Fino a prova contraria Massimo Bossetti è figlio biologico del padre legale e è proprio l'accusa che a fronte di un disconoscimento di paternità deve presentare le pezze giustificative, una documentazione firmata da un genetista. Peraltro non sappiamo neppure che tipo di verifica e su quale materiale la difesa avrebbe fatto la prova. Mi sembra che ci si stia confondendo. Un capo di accusa non si fonda sul 'si dice'. In un disconoscimento di paternità non ci si basa su delle mere dichiarazioni, ma su una documentazione firmata da chi si prende la piena responsabilità di quanto dichiara...

Anonimo ha detto...

Yara Gambiradio: I genitori a chi difende Bossetti, “offendono nostra figlia”

Il web è diventato luogo di divulgazione per le foto post mortem della ragazzina di Brembate di Sopra

Da Morgan K. Barraco -27 luglio 20170119 visite
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Yara Gambirasio

Yara Gambirasio ha avuto giustizia nell’ultima udienza a carico di Massimo Bossetti? Secondo i genitori della piccola, alcuni sostenitori del muratore di Mapello hanno superato il limite. Sul web circolano infatti le foto del corpo della ragazzina, tragicamente uccisa. “Li denunceremo tutti“, gridano ora Fulvio e Maura Gambirasio.

La foto del cadavere di Yara Gambirasio circola liberamente su internet, in possesso a chi si trincera dietro un presunto dolore che punta tuttavia il dito contro i genitori della povera ragazzina. A superare un limite imposto dalla coscienza è un sostenitore di Massimo Bossetti, che ha deciso di pubblicare alcune immagini di Yara Gambirasio. Gli scatti mostrano il corpo della ragazzina ridotto a scheletro, mentre si trova distesa sul campo di Chignolo d’Isola.

Giuseppe Guerinoni - Massimo Bossetti
Giuseppe Guerinoni – Massimo Bossetti
Yara Gambirasio, diffuse le immagini del suo cadavere

Un’immagine che non desta solo qualche allarme, ma solleva anche un dubbio sulla liceità con cui viene diffusa sul web. Uno scatto che i genitori di Yara Gambirasio non hanno mai visto e che purtroppo gli è stata sbattuta in faccia. Tramite il legale Enrico Pelillo, la famiglia della ragazzina interrompe il silenzio ed annuncia che procederà con una denuncia alla Procura della Repubblica contro “chi ha pubblicato su internet le foto del cadavere di Yara”.

Un telegramma per i genitori di Yara Gambirasio


La sentenza di appello in cui è stato confermato l’ergastolo comminato a Massimo Bossetti, ha spinto diversi sostenitori a varcare la soglia del rispetto e dirigersi in direzione opposta. Alla pubblicazione delle foto di Yara Gambirasio, scrive Giallo, si sono aggiunti insulti alla bambina ed alla famiglia, oltre che ai giudici. Una donna in particolare avrebbe inviato un telegramma alla famiglia Gambirasio, sottolineando come “né il corpo cremato di Yara né la sua anima possono trovare pace nella menzogna e nell’ingiustizia. Yara era tutta scuola, casa e chiesa?”.

Fioccano insulti su Yara Gambirasio

I genitori di Yara Gambirasio si sono ritrovati così accusati di aver voluto mantenere il silenzio di fronte alla presunta innocenza di Massimo Bossetti. Un utente in particolare, ha affermato su Facebook “Bambina una a 13 anni? Brutta come Uga Fantozzi? Nemmeno sapete com’è impelagato il padre con la Camorra”. Il legale di Maura e Fulvio Gambirasio ha sottolineato come la coppia sia rimasta scossa ed addolorata da quanto è accaduto. “Intorno a questo caso si è creato un clima assurdo. Con queste fotografie però si è davvero toccato il fondo”.

“L’assenza” nei processi dei genitori di Yara Gambirasio

Anni fa, i genitori di Yara Gambirasio si sono rifiutati di vedere le foto dell’autopsia della figlia e la relazione della scientifica, a cura della dottoressa Cristina Cattaneo. “Le era bastato (la madre, ndr) dover riconoscere la sua bambina in quelle condizioni, stesa su un tavolo di metallo: non dimentichiamolo”. Non è la prima volta inoltre che accade un episodio simile: già nella sentenza d’appello, il legale aveva parlato di queste immagini. Eppure nessuno era arrivato a tanto dal 2011 ad oggi, anche se all’epoca dei fatti alcuni giornali avevano pubblicato le fotografie degli abiti di Yara Gambirasio. In quei mesi le immagini erano coperte da segreto istruttorio.

Ivana ha detto...

Come ero rimasta turbata da affermazioni incredibili e inaccettabili nei confronti di Meredith kercher (ignobilmente giudicata, da un punto di vista estetico, da parte di Vittorio Feltri e di Barbara Palombelli), così rimango molto dispiaciuta anche per determinate affermazioni, su Yara, dettate da superficialità, insensibilità, meschinità e mancanza di rispetto nei confronti di vittime che hanno perso la vita in modo così violento.
Inoltre la pubblicazione “scriteriata” di determinate fotografie ha indotto la difesa stessa di Bossetti a prendere le dovute distanze.

Dudu' ha detto...

A me é parso capire che certe nefandezze sulla vittima sono state fatte/scritte da gente che sostiene la colpevolezza di Bossetti.
Ho visto i screenshot pubblicati in questi giorni, sulla pagine difensive.

Trovo giusto non fossero rese pubbliche le foto, ma da chi sono uscite?

Spero non si voglia strumentalizzare l'azione ,sii leggera e poco valutata da parte di qualcuno , che colpevolista o innocentista fosse, poco importa, ne ha fatto un uso per capire, non certo per deturparne il ricordo; poteva, se voleva, trovare ben altri modi e piú delicati, indubbiamente, ma bastava fargli togliere immediatamente le foto però. Siamo al 28 di luglio ed era noto dalla penultima udienza, non si é riusciti arginare il problema..


Ma poi scusate, non é forse stata l'accusa insinuare Yara frequentasse Bossetti, un quarant'enne?

Hanno portato una teste in aula per dimostrarlo, perché la famiglia non é prontamente intervenuta difendere l'onore della povera ragazza o/e la loro rispettabilità? Della quale non dubito.

Sia chiaro, fui la prima difendere la famiglia a suo tempo, ma non si può negare , la condanna a Bossetti poggia su una ricostruzione accusatoria :
la ragazza , non solo sarebbe salita, ma ci sarebbe addirittura rimasta per ben 10km . Sono tanti eh.

E questo io non lo crederò mai.

Piaccia o non piaccia , ma difendo la ragazzina a tutto tondo.

Non ci sono notizie in rete la parte civile si sia opposta ad una simile ricostruzione accusatoria, smentitemi se sbaglio e farò ammenda immediatamente.

Nautilina ha detto...

So di andare controcorrente, ma fin dall'inizio ho trovato scandalosa la pubblicazione di quelle immagini.
Oltre a pensare a Bossetti, bisogna anche mettersi nei panni della famiglia Gambirasio, avere rispetto per i loro sentimenti...come madre, nemmeno io vorrei che in internet fosse pubblicata l'immagine tremenda di mia figlia ammazzata e abbandonata in un campo, ecché diamine!
E' vero che quei due poveri genitori hanno dovuto riconoscere Yara all'obitorio (dev'essere stato straziante), ma rendere pubblica la sua immagine è un'altra cosa, è come toglierle il rispetto.
Ci dev'essere un limite a questo bisogno quasi morboso di vedere e sapere tutto.

Ai commenti cattivi in genere non do valore, nel web ce ne sono a palate per tutti e dimostrano solo l'imbecillità di chi li scrive, o meglio la loro frustrazione.
Certo però in un caso del genere vanno fermamente condannati. Questo non c'entra con il diritto d'opinione, è solo malvagità.

Trovo ingiustificabile anche la lettera inviata ai signori Gambirasio.
Quale sarebbe la colpa di quelle brave persone, fidarsi dei propri legali e della Corte? Ma perché mai dovrebbero credere ai difensori di un uomo già condannato in primo grado per avergli ucciso la figlia? Suvvia. Non sarebbe realistico e non lo si può pretendere.
Sapete che credo nell'innocenza di Bossetti, ma certi atteggiamenti accusatori e aggressivi non li condivido proprio.

Dudù,
hai ragione, però non penso che la parte civile abbia mai sostenuto che ci fosse un'amicizia fra Yara e Bossetti; ho sentito l'avvocato Pezzotta parlare solo di un'eventuale conoscenza 'di vista', per cui la bambina si sarebbe fidata dell'uomo e sarebbe salita sull'autocarro.
Il problema però è che questa ipotesi manca di logica.
Intanto non si capisce perché Yara avrebbe dovuto accettare un passaggio da lui; ma anche ammettendo che l'abbia fatto, ad esempio perché ingannata con un pretesto o perché pioveva a dirotto, dopo pochi metri avrebbe visto che l'autocarro invece di fermarsi davanti a casa sua tirava dritto.
Ora non credo proprio che Yara potesse rimanere ferma e zitta, si sarebbe agitata, avrebbe urlato e sarebbe stata messa a tacere con la forza, per esempio con un pugno.
Quindi la persona che le ha offerto un passaggio era malintenzionata fin dall'inizio.
Non credo a quello che propone l'accusa, cioè un improvviso colpo di testa, un'avance respinta dalla ragazzina e scatenante la furia omicida nell'uomo rifiutato, perché pur volendo non c'era neanche il tempo materiale, fra via Morlotti e via Rampinelli: neanche il tempo di salire che già lei doveva scendere.
Come poteva Bossetti maturare un'attrazione simile in due minuti? Considerando che Yara era una ragazzina semplice e sportiva, vestita in modo spartano, non una 'femme fatale', il solo pensiero sembra incredibile.

Ogni altra ipotesi, ad esempio che Yara abbia accettato volontariamente di seguire un uomo semisconosciuto in un giro serale per le campagne buie mentre era già molto in ritardo, non solo è illogica, ma offende anche la sua reputazione, come osservi giustamente tu.

Resta da capire chi potesse avere intenzione di fare del male a Yara e perché.

Bossetti avrebbe dovuto essere infatuato di lei da molto tempo e aspettarla senza neanche sapere a che ora sarebbe uscita, ma non c'è alcuna prova di questo.
Secondo me un'ossessione del genere avrebbe lasciato per forza qualche segno.
E poi, come avrebbe potuto pretendere di essere accettato come amante da una bambina che aveva ventisette anni meno di lui e nemmeno pensava a certe cose?

Però sappiamo che un uomo dava fastidio a Yara in via Morlotti, e non era Bossetti.
Secondo Gill e Butler, il fatto che non si trovi il DNA di una persona sulla vittima non significa che sia esclusa dai sospetti, perché non sempre gli assassini rilasciano DNA durante il delitto.
E viceversa, trovare il DNA di qualcuno non significa che sia lui il colpevole.

Quindi...chi voleva fare del male a Yara e perché?

Bruno ha detto...

E se si voleva colpire il padre.?

Anonimo ha detto...

Bruno, quale 'padre'? Questo è un caso in cui le paternità non possono mai essere certe per nessuno se né la Procura, né la Difesa nemmeno per far scarcerare il proprio cliente, non ufficializzano agli atti la conclamata discendenza di qualcuno. Quindi per parità di ragionamento, nemmeno quella di Yara è nota, e lei potrebbe essere figlia di chissà chi, anche pure dello stesso Bossetti. Ecco perchè certe documentazioni sono proprio importanti.

Anonimo ha detto...

State solo rifriggendo polpette inacidite.
Ci sono stati già 2 gradi di giudizio, dove è stata confermata e RICONFERMATA la colpevolezza dell'accusato.
Secondo voi, 2 Corti diverse, in città diverse, non avrebbero discusso le stesse possibilità da voi considerate, prima di condannarlo?
Oppure, sempre secondo voi, l'accusa sarebbe stata formulata per puro gusto sadico dei giudicanti?

E poi, chi cacchio avrebbe depositato il dna del Bossetti sulle mutandine della ragazza, se nessuno lo conosceva, questo insignificante muratore?

E perchè dovrebbe essere stato scelto PROPRIO LUI, fra milioni di possibili altri assassini?

Nettatevi il cervello e ragionate, invece di fare a gara, in cui vince chi la dice più grossa la FAVOLA DI CAPPUCCETTO.
Body

Anonimo ha detto...

Ma no anonimo! Lo sappiamo tutti che grazie all'incredibile resistenza delle tracce, che segue lo scientifico principio di casualità, si è potuto trovare il dna del Mostro sugli slip. Il fatto che il mostro non stupra, non taglia, non si accanisce sul sesso e tantomeno sugli slip, ma lascia la traccia proprio su quel punto, è solo un altro dato scientifico basato sul principio della casualità. Ma tu pensa che in tutto quel maneggiamento ha lasciato la traccia nell'unico punto che poteva dare il via alla megaindagine più unica che rara...Comunque siamo a posto. Hanno finalmente preso l'unico italiano medio che rapisce minorenni italiane a lui sconosciute. La supermegaindagine è perfetta e non serve alcun controllo. E il dna non mente, perchè non lo capiscono?!? Il dna non dice bugie, è bravo e onesto lui! Basta e avanza. Avanti il prossimo, ma tu incrocia le dita intanto che non si sa mai dove può andare a parare la scienza della casualità e delle eccezioni la prossima volta.
K

Anonimo ha detto...

Bossetti, sempre colpevoli gli “innocenti” delle tv mentre le telecamere sono servite solo ad avvocati

scritto da Salvo Bella
Pubblicato: 19 Luglio 2017

Gli imputati di omicidio che si proclamano innocenti e sono andati a gridarlo nelle tv, personalmente o con i propri avvocati, sono quasi sempre risultati colpevoli e condannati;molti altri che sono stati assolti non si erano invece mai battuti davanti alle telecamere. Nel primo gruppo rientra anche Massimo Bossetti, che due Corti hanno condannato all’ergastolo. Questo “bilancio” di una semplice ricerca attraverso le cronache giudiziarie italiane recenti sorprende e può dirla lunga sui motivi, per nulla chiari, per i quali si va a cercare consensi dell’opinione pubblica, finalizzati perlomeno a gridare poi in avanti al complotto, ma anche ad altro. Chi ci guadagna? Solo avvocati.

Negli ultimi dodici mesi è stata riconosciuta da varie Corti l’innocenza di cittadini che s’erano limitati esclusivamente a difendersi nelle aule di giustizia. Non hanno avvertito alcun bisogno che si facesse attorno a loro da grancassa, talché restano tuttora persino sconosciuti tranne che negli ambiti locali dove vivono.

Avvocati che lavorano senza fare schiamazzi

Erano del tutto sereni, sapevano cioè di potere smontare l’accusa di omicidio o che non c’era nemmeno un soldo di prova a loro carico. Erano innocenti, com’è stato appunto riconosciuto.

Tutti si sono proclamati innocenti, nessuno è stato difeso in tv, tutti sono risultati e sono innocenti.

Indagati a caccia dei cronisti per gridare “al lupo!”

Gli imputati la cui innocenza è stata sostenuta invece nei salotti televisivi sono diventati famosi, ma sono risultati tutti colpevoli. I proclami pubblici, i dibattiti prima della sentenza, le “prove” davanti alle telecamere non sono serviti a nulla. Va dato atto che unica eccezione è stato Raffaele Sollecito, la cui innocenza era stata sostenuta anche in tv ed è risultato definitivamente estraneo all’omicidio di Meredith Kercher.
CONTINUA

Anonimo ha detto...

Anonimo K
Non mascherarti, è inutile dopo avercela rimessa, la faccia d'origine.
Tutto quello che hai scritto, con puerile tentativo di essere ironico, fa appunto parte di quelle POLPETTE che tanto gradisci; tranquillo, non sarò io ad impedirti di ingurgitarle.
Fallo, e non rompere più i...faraglioni di Capri.
Body e non anonimo

antrag ha detto...

Anonimo colpevolista,

i tuoi scritti ispirano pietà profonda per la cultura, la mente e l'intelligenza di chi li concepisce.

Anonimo ha detto...

Perché non è stato fatto il test di paternità a Ruby Rubacuori?
Eppure anche in quel caso c'era chi giustificava una certa azione proprio appellandosi alla discendenza. Come è che in quel caso, pur senza aver presentato alcun documento che ne dimostrasse la discendenza dalla famiglia Mubarak, invece andava bene?

Dudu' ha detto...

Body,
?????

".. Fallo, e non rompere più i...faraglioni di Capri.
Body e non anonimo
.."

K stà per Keba, ma anche fosse un signor K e tu pari pari un signor Body, di cosa stai parlando ?

"Non rompere..i faraoni.. " ?????
Sei un tantino agitato molecolarmente , come mai?

Anonimo ha detto...

Sono agitati perchè gli rode.
I difensori delle cause perse, si sono inventati la fisica bossettiana quantistica pur di non accettare la cruda e semplice realtà.
antrag, prova pure pietà profonda, non avete più argomenti a sostegno del maniaco.

Anonimo ha detto...

Povera Dudù
sempre pronta a risentire dei morsi dati ai suoi compagni di aventura, senza verificare i danni ai propri atomi, disfatti dalla delusione.
La bacchettata l'hai voluta tu, preoccupandoti delle molecole degli altri.
Non fare l'avvocato delle cause perse, come Salvagni & C.
Body

Anonimo ha detto...

Ma qualcuno almeno ha capito perché Salvagni e Camporini mai in aula abbiano prodotto analisi e documenti che certifichino la discendenza naturale di Massimo Bossetti? E davvero una discendenza naturale, quando provata con documenti alla mano, metterebbe in crisi i risultati contestati a partire dalla traccia di dna trovata sul corpo di Yara? Cosa centra un padre con a chi è fatta corrispondere una identità di traccia? Perchè si insite a parlare di paternità quando si deve invece insistere per chiedere una ripetizione dell'analisi repertata sul luogo del delitto o in assenza di quella ripetizione ad invalidarne la validità in quanto non verificabile? A che pro invece questa cortina fumogena della paternità? A chi giova? Chi ci marcia sopra? Chi tenta di cavalcare questo bluff e a che scopo?

Anonimo ha detto...

Non vi arrabbiate che fa male!
Abbrevio perchè più volte si è confuso il mio nick con il nome della sorella di Yara(anche se non c'entra nulla ed è anche scritto in modo diverso), ma non ho capito bene cosa c'entri con le polpette...Limite mio, ma quando si scrive in maniera isterica e nevrotica, e ci esprime a parolacce pur avendo un'età imbarazzante per farlo, capisco un terzo di quello che leggo, e giuro che non riesco mai a trovare qualcosa di interessante negli infiniti giri di parole che non entrano mai nel merito.
Ma Bossetti quindi è o non è l'unico italiano medio che ha rapito una minore a lui sconosciuta senza nemmeno stuprare? È o non è un precedente più unico che raro? Non puoi fare domande che gli si rigira la bile. Rilassatevi
Un caro saluto
K

Gilberto ha detto...

Il caso di uno stupratore non solo che non stupra, ma che riesce a lasciare una traccia sugli slip superando qualsiasi difesa della ragazza senza lasciare il suo Dna su tutti quegli abiti che stavano in mezzo (dove invece compaiono tracce riferibili ad altri soggetti). È come se il suo Dna sulle mutandine avesse la prerogativa di simboleggiare, la capacità di alludere e di indicare una performance, ma attraverso un percorso metafisico, non rappresentabile attraverso una dinamica dove l’aggressione possa essere ricostruita attraverso una serie di tracce intermedie a partire da quei luoghi idonei a trattenere (i polsi) a scuotere (le maniche) e a strattonare. Tutta l’aggressione è ridotta a minuscoli nanogrammi che nel topos della biancheria intima sembrano più che altro degli elementi simbolici, un promemoria evocativo… una semeiologia per il pubblico mediatico…

Vanna ha detto...

E così la mancanza di un sano buon senso, la mancanza di umiltà, la mancanza di strumenti adeguati intellettivi ora aggiungono un'altra "perla" di plastica accusando gli innocentisti...di difendere Yara.

Non ci stanno con la testa questo è sicuro.
Ora cominciano un nuovo tam-tam: prendersela con gli innocentisti che sarebbero quelli che inquinano l'acqua in un punto del corso d'acqua inferiore a quello di chi si abbevera.
E' chi sta più su di un corso d'acqua che l'inquina, non chi sta più giù, come la morale di una fiaba antica di più di 2000 anni.

Cosa mai c'è dietro 'sta vicenda per essere così tentacolare?

Beh, sono fiera di credere nell'innocenza di Bossetti, se qualcuno in mala fede vede gli innocentisti come colpevolisti, sono problemi per questi ultimi.


Vanna ha detto...

EC
Volevo dire: "accusando gli innocentisti...di offendere Yara."

Dudu' ha detto...

Scusami Kiba
per l'errore,non é voluto.
Porta pazienza.

Giuro, devo ancora anch'io comprendere l'argomento proposto.

A me sembra, e lo dico con tanta serenità, questi anonimi, siano confortati dalla seconda condanna. Beati loro.

Che dire..se credono avere ragione non gli resta che lamaca e un buon drink.
Alla vostra signori.
State sereni, l' Ita'g'lia é un posto sicuro. Non esistono ingiustizie.
Non badate a "ridicole " classifiche europee, state in una botte di ferro. Qualora doveste finire in prigione per soli trentanni da innocenti,non lamentatevi, ve lo siete voluti.

anytag ha detto...

Anonimi.
Cornacchie scheletriche,
saltellanti
invadono allucinate
gracchiando
l'oasi del buon senso ...

antrag ha detto...

anytag=antrag

Vanna ha detto...

Buona domenica!

antrag:
Anonimi.

Cornacchie scheletriche,
saltellanti
invadono allucinate
gracchiando
l'oasi del buon senso ...

Complimenti!
Un componimento niente male!
Ci mancava!
Qui non ci facciamo mancare nulla, soprattutto buon stile, buon senso, buon cuore: poche e semplici cose ma che danno tanto fastidio a chi non ce l'ha.

Non ci appartengono insulti e insulsaggini poiché non abbiamo paura di essere giudicati colpevoli d'innocenza e colpevoli di carità.

Il resto che non ci riguarda e lo rimandiamo a quel mittente che schiamazza dissennato perché ha paura di essere finalmente ripescato e di venire alla luce.



Anonimo ha detto...

Dudù nessun problema per il nick e nemmeno per l’isterismo altrui. Poi degli anonimi che offendono madri di figli innocenti ovviamente sorvoliamo, mica vengono mai criticati da chi entra qui a correggere i pensieri o la forma…Mi chiedo quando si scriveranno articoli anche per quei figli che hanno subito la peggior forma di aggressione psicologica. Chi li difende quando si scrivono infamie sul padre, sulla madre, la nonna. Nessuno. Chi si scandalizza PER LORO? I media? I veri gradi assenti di tutta questa storia (a parte rare e preziose eccezioni)?
Questo è un caso dove un’indagine senza precedenti nella storia parte sostanzialmente grazie a una serie di incredibili coincidenze e casualità per non parlare di suggestioni, indotte o meno. Indagine che porterà al Mostro più unico che raro, dalla perversione più unica che rara, compreso il profilo psicologico e la modalità con cui sarebbe riuscito, con quel mezzo, a prelevare una 13enne per strada, andando a creare forse l’unico caso dove un italiano medio rapisce una ragazzina italiana che non conosce. Indagine che si loda da sola per il solo fatto di essere Scientifica, per poi negare ogni confronto appunto scientifico. Un paradosso.
Chissà se si arriverà prima o poi a stabilire se la megaindagine è partita nonostante si sapesse già che non ci sarebbe stato alcun controllo sulla stessa, alcuna garanzia di una ripetizione d’esame...
K

Anonimo ha detto...

Chissà se si arriverà prima o poi a stabilire se la megaindagine è partita nonostante si sapesse già che non ci sarebbe stata alcuna deposizione di atti a 'palese' dimostrazione della paternità naturale di Bossetti, come da comparazione di foto su internet, da parte del suo pool difensivo

Anonimo ha detto...

Anonimo del 29 luglio alle ore 10.05

Non capovolgiamo i fatti. Gli imputati o gli avvocati di molti condannati che hanno fatto uso della tv per proclamarsi innocenti, lo hanno fatto in risposta a notizie false che, in barba al segreto istruttorio, venivano fatte trapelare dalle procure. E nel caso di Bossetti, prima ancora del processo, un ministro gridò alla cattura del mostro! Non sarà invece che per questi poveracci il destino era già segnato?

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 13,12
Una ulteriore necessità di stabilire la paternità del reo, era superflua, perchè già stabilita dal DNA di "Ignoto1"= M. Bossetti, figlio illegittimo di G. Guerinoni.
Quale altra documentazione di paternità, potrà essere più affermativa?
Se NON fosse stato così, Bossetti sarebbe già libero da anni.

Nautilina ha detto...

Concordo con l'Anonimo del 30 luglio pre 15:50.
Nel caso di Bossetti: i suoi avvocati sono arrivati quando già il caso Gambirasio era mediatico, tutti i giornali e le tv da anni parlavano di un muratore col furgone bianco, figlio illegittimo di Guerinoni...e quando hanno fermato Massimo B, lui era già colpevole annunciato.
Al suo pool difensivo non restava altra scelta che combattere il forte pregiudizio intervenendo spesso ai dibattiti televisivi e pubblicando interviste frequenti.
Se fossero rimasti nell'ombra, silenziosi e discreti, avrebbero solo permesso ai media colpevolisti di sbranare il loro assistito nel web, nei salotti tv e sulle pagine di certi giornalacci.
Questo vale, ovviamente, anche per altri imputati, ma per Bossetti in modo particolare proprio perché lui è arrivato alla notorietà dopo quattro anni (e nel frattempo se ne diceva di ogni sull'omicida di Yara).

L'analisi di Salvo Bella sarebbe condivisibile se i media fossero imparziali ed equilibrati, invece sappiamo con quanta virulenza e indelicatezza si inseriscono in un caso appena lo percepiscono interessante e succoso per il grande pubblico. Ancora meglio se il colpevole non è di facile individuazione, così ci marciano per mesi (a volte anni).

Anonimo ha detto...

se si trova il dna di mario rossi su un luogo di un delitto, che differenza mai potrà fare di è figlio mario rossi? e se le analisi che dicono aver identificato corrispondenza tra i due dna, quello trovato sul delitto e quello di mario rossi, quando mai potranno fornire esito differente se anziché rifare quelle analisi per accertarsi che siano state fatte correttamente, ci si appella invece ad evocare un facciamo un bel test di paternità, che nulla centra col dna ritrovato sulla scena del crimine?

antrag ha detto...

dove abito si dice gnucca una persona che ragiona come anonimo.

Non è stato trovato sul luogo del delitto il DNA di xy ma una parte ha detto di averlo trovato ... e un'altra parteha negato ogni tipo di controllo.

Ecco perché è necessario ragionare anche di paternità ...

Nautilina ha detto...

Bravo Antrag!
Le cornacchie si sono sfogate a gracchiare, più di quello non sanno fare.
Ma dico io, se qui si friggono polpette inacidite e si perde solo tempo, perché questi anonimi se la prendono tanto? Un sorriso, una scrollata di spalle e via, no?
Nei casi più gravi,poi, un bel tranquillante risolve tutto.

Brava anche K, sempre ironica ed efficace con poche parole.

Cara Vanna,
certi colpevolisti non vedono l'ora di poter accusare chi difende Bossetti, ma da che pulpito parte la predica! Gente piena di odio e livore, in molti casi grossolana e triviale, non dico altro, li conosciamo perché di tanto in tanto compaiono anche qui con la loro eleganza naturale.
Non sono tutti così per fortuna, e dal fronte opposto bisogna ammettere che c'è anche qualche innocentista un po' troppo fanatico con la minaccia e l'invettiva facile.
Ecco perché non bisogna mai generalizzare.

Per la pubblicazione delle foto di Yara e la lettera ai Gambirasio, mi dispiace ma sai già come la penso: si è trattato di brutti scivoloni, certamente commessi in buona fede, pensando di fare bene alla causa di Bossetti, e secondo me sarebbe meglio ammettere la gaffe invece di voler avere ragione a tutti i costi.

Ma insomma, alla fine ognuno risponde dei propri errori.

E perché li ritengo errori? Perché i genitori di Yara hanno tutto il diritto di non voler vedere quelle immagini della propria figlia pubblicate a destra e a manca, vogliono ricordarla e farla ricordare sorridente e viva, non in quell'orribile modo.
Le ragioni informative, pure importanti, vengono in second'ordine rispetto al loro sacrosanto diritto.
Non a caso l'udienza di primo grado in cui si mostrarono le immagini di Yara si svolse a porte chiuse, credo anche su richiesta dei genitori.

Rispetto profondamente la signora Panarese per quello che ha passato e perché capisco che è una bravissima persona.
Non condivido però la sua riservatezza, nel senso che se fossi stata al suo posto avrei partecipato di più alle udienze, quanto meno alla lettura della sentenza, e soprattutto avrei voluto incontrare l'uomo accusato di aver ucciso la mia bambina. Io sì, gli avrei parlato, lo avrei guardato negli occhi fino in fondo all'anima e gli avrei chiesto perché l'ha fatto. Non avrei certamente evitato il suo sguardo, a me non avrebbe potuto mentire.
Ma non sono la signora Maura e va bene così, ognuno ha il suo modo di reagire al dolore.
Colpe non gliene faccio proprio.


Anonimo ha detto...

Avete rotto per anni e adesso pensate di cavarvela con un sorriso, una scrollata di spalle e via.
E' mio dovere scrivere almeno 2 post alla settimana.

Anonimo ha detto...

Non è vero, scherzo perchè sono contento che sia andata come il previsto, hai ragione, un sorriso e via.

Anonimo ha detto...

quindi siccome una parte ha detto di aver trovato il dna di mario rossi sul corpo della vittima, si deve parlare del padre di mario rossi il cui dna non è stato in nessun caso trovato sul corpo della vittima ma, al limite, quello del figlio. non fa una grinza.

Dudu' ha detto...

Anonimi,non vi stò dietro!
DATEVI un nick, please !!!

Uno fra tanti scrisse:
" .. se si trova il dna di mario rossi su un luogo di un delitto, che differenza mai potrà fare di è figlio mario rossi?..."

É indubbiamente una furbata.

Assodato si sia annunciato aver trovato il figlio illegittimo.

Non solo, non si é dimostrato.

Chiedete venga dimostrato!!!

É un vostro diritto!
Fate una petizione o quel che credete piú opportuno.

Non ci siamo riusciti noi, provateci voi.
Amen.

Gilberto ha detto...

Vedi anonimo del 29 luglio 20:12:00
Non è che ogni volta bisogna rifare tutta la cronistoria per chi non c’era, era assente o impegnato in una corsa campestre. Se si insiste a parlare della paternità ti assicuro che il motivo c’è e come… Solo che non si può per ogni novello anonimo che si presenta ai nastri di partenza della gara podistica ripetere la cronistoria, facendo come Sisifo, spingendo il masso sulla cima del monte per poi vederlo rotolare alla base, e per poi ripetere l’operazione con qualche new entry.

Se non hai capito o non sei ben informato puoi sempre ricostruire la vicenda che ha portato da Guerinoni a identificare ignoto 1 in Massimo Bossetti in quanto suo figlio. Puoi anche solo usare Wikipedia se non vuoi leggerti tutti gli articoli del blog… Ma soprattutto puoi provare a usare il buon senso.

Su una cosa sono in sintonia. Non ho capito perché Salvagni e Camporini mai in aula abbiano prodotto analisi e documenti che certifichino la discendenza genetica di Massimo Bossetti? Però è anche vero che non sono biologi, si affidano ai genetisti (che possono anche sbagliare e per poterlo eventualmente dimostrare occorre proprio come per ignoto 1= Massimo Bossetti anche nel caso Massimo Bossetti=figlio di Guerinoni poter accedere a dei reperti e disporre dei relativi referti firmati da un genetista che se ne prenda la responsabilità.

Senza poter ricontrollare i materiali (e non sappiamo neppure bene quali e cosa) si tratta solo di fede (bella cosa la fede, ma la scienza sperimentale presuppone la riproducibilità e la ripetizione dell’esperimento che insieme alla situazione controllata e alla identificazione delle variabili sono i capisaldi del metodo scientifico).

Strano paese il nostro che inneggia alla prova scientifica e poi non rispetta i canoni del metodo: la possibilità per qualsiasi altro sperimentator di poter controllare tutte le procedure utilizzate e di porre in risalto gli eventuali falsificatori a cominciare da materiale del quale occorre dimostrare sia coevo alla vicenda (cosa direi impossibile per un cadavere che non sia stato tenuto in cassaforte ma in balia di chiunque per mesi), trattato con sostanze idonee e non scadute, conservato in modo idoneo da impedire contaminazioni.

Chi blatera di prova scientifica non si rende conto che si sta parlando solo di dati che possono senz’altro avere una utilità investigativa ma che di certo non sono in grado di ricostruire il delitto, a meno di interpretarli secondo un giudizio di comodo, quello che consente di individuare UN colpevole in un campo teorico di possibilità e con tutta la latitudine interpretativa che l’opzione (la scelta) consente. Coi bussolotti si possono fare miracoli…

PINO ha detto...

Ciao GILBERTO

Ct): "La scienza sperimentale presuppone la riproducibilità e la ripetizione dell’esperimento che insieme alla situazione controllata e alla identificazione delle variabili sono i capisaldi del metodo scientifico"

Su questa tua precisazione, non posso che essere d'accordo, essendo, la stessa, universalmente accettata ed adottata nel settore in discussione.
Ed a tale proposito, ero, e sono convinto assertore dell'imperativo diritto, da parte della difesa di Bossetti, di ottenere la revisione delle analisi biologiche che hanno prodotto il DNA di "ignoto1".

Ma, tale diritto, nulla avrebbe a che vedere, con la paternità dell'imputato, in quanto, la sua certifizione, quale figlio legittimo del padre anagrafico, Giovanni, avrebbe definitivamente acclarato la completa estraneità del MGB, all'omicidio di Yara Gambirasio, e di conseguenza, NON poteva essere IDENTIFICATO in "ignoto1", figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni.

Appare evidente, perciò, che il pool difensivo di Bossetti non ignorando tale grande possibilità per tirar fuori dai guai il loro assistito, si siano dati da fare in tal senso.
Il risultato, purtroppo, non è stato quello che ansiosamente speravano, per cui non è convenuto, agli avvocati difensori, portare a processo il problema della "paternità": sarebbe stato oltremodo deleterio per la tesi di innocenza da loro sostenuta.

Il nodo, comunque, è venuto al pettine, durante una delle udienze del processo di 1° grado: un avvocato di parte civile, chiamò a deporre la genetista Dr. GINO la quale, su richiesta del legale, e sotto giuramento, affermò: "Fui incaricata dalla Università di Torino, alla quale avevano fatto richiesta i famigliari di M. Bossetti, di eseguire analisi genealogici di paternità fra M. Bossetti e Giovanni Bossetti, suo padre anagrafico", "ed i risultati quali furono? chiese l'avvocato,"Massimo Bossetti NON è figlio di Giovanni".
Cosa si chiederebbe di più formale che una dichiarazione sotto giuramento, previa compilazione e firma dell'attestato da parte della genetista?
Altro discorso, invece, è la validità o meno del DNA di "ignoto1", del quale si è chiesto un doveroso ricontrollo.

Gilberto ha detto...

Pino non voglio far polemica. Ho già ripetutamente spiegato. Non voglio più ripetermi. L'unica cosa che ti voglio rettificare è che la dottoressa Gino non si è espressa come riporti. Ha detto invece "E'FIGLIO DI UN ALTRO UOMO" senza che fosse palese a chi si riferisse.
Ciao

PINO ha detto...

GILBERTO
Neanche io voglio fare polemica: lo scritto, il contenuto del quale l'ho ripetuto anche io molte volte, era solo per quelli che sono nuovi del blog, ai quali hai tu stesso suggerito qualche aggiornamento.
Grazie per la precisazione dell'affermazione della Gino, che ho riportato. Le parole sono quelle che hai citato, ma il significato resta precisamente lo stesso!
Buon appetito e buona domenica

Ivana ha detto...

Premetto di essere d’accordo con Pino sul tema paternità e di essere d’accordo con Gilberto e con Pino stesso nel non voler far polemica e sono convinta che anche Pino non abbia alcuna intenzione di giungere a uno scontro personale con persone che, di certo, stima molto: giustamente ognuno interpreta come vuole determinati dati che sono chiaramente espressi nelle motivazioni della sentenza di primo grado a pagina 67.
Mi limito a sottolineare alcune parti significative presenti nella nota 104: “a pag.44 del verbale stenotipico dell’udienza del 22/2/2016” la consulente della Difesa dott. Gino ha spiegato
“che le analisi da lei effettuate su incarico della famiglia Bossetti dopo il fermo avevano confermato che l’imputato non era figlio del padre legittimo Giovanni Bossetti”.
Sicuramente la difesa non ha, in alcun modo, contestato tale questione che, come dichiarato dall’avvocato Salvagni, non è stata inserita negli atti d’appello della Difesa stessa.

Anonimo ha detto...

si ma ci sono le foto! due gocce d'acqua! come si può anteporre la prova scientifica o le dichiarazioni in aula ad comparazione visiva di due foto viste in internet che chiunque può fare? cioè, gli avvocati difensori non avrebbero fatto nemmeno quella comparazione? ma è incredibile!

antrag ha detto...

Quello che non si continua a capire da parte di GINO e di IVANA e da molti altri è che i loro argomenti filerebbero per il verso giusto se fossero assolutamente vere le seguenti due equazioni, sulle quali non è stato possibile fare nessun controllo in contraddittorio.

1) ignoto1 = MGB

2) ignoto1 = figlio di GG.

Capitan Haddock ha detto...

La questione paternità è molto intricata.
Da un lato, credo di poter dire che - purtroppo per lui - Bossetti non sia figlio del padre anagrafico. Le parole della dottoressa Gino in udienza lo confermano. In quel caso, fra l'altro, il castello dell'accusa sarebbe crollato miseramente in un amen.
Ciò mi porta a pensare che Bossetti sia figlio del Guerinoni. Perché altrimenti le coincidenze (o gli errori) sarebbero veramente incredibili. Perché se fosse figlio di un terzo uomo allora la signora Arzuffi potrebbe semplicemente dire di chi si tratta e di nuovo il castello dell'accusa crollerebbe.
D'altra parte, anche sulla paternità del Guerinoni ci sono grossi punti di domanda. Perché non è stato fatto un test diretto di paternità tra Guerinoni e Bossetti (Bossetti, non ignoto 1), includendo nell'equazione anche la Arzuffi? Perché la procura non l'ha fatto sebbene fosse una delle richieste della sentenza di convalida del fermo? Insomma, avrebbe almeno in parte contribuito a eliminare qualche zona d'ombra e sarebbe stata la prova del nove che avrebbe reso inattaccabile la procedura investigativa. Perché non farlo e continuare a basare l'identificazione Di ignoto1 con Bossetti su una proprietà transitiva (ignoto1=figlio di Guerinoni, Bossetti=figlio di Guerinoni ergo ignoto1=Bossetti) in cui l'equazione Bossetti=figlio di Guerinoni non ha controprova scientifica ed in cui il termine ignoto1 è un atto di fede? Suvvia, la puzza di marcio è evidente. Se poi è vero che il supertestimone che avrebbe indirizzato le indagini sulla Arzuffi non pare così certo che fosse lei (anzi, pare certo che non fosse lei) e fattorizziamo anche il famoso errore sulla comparazione del DNA mitocondriale ...
il tutto a prescindere dal fatto che Bossetti non è condannabile sulla base di quanto la procura ha dimostrato, indipendentemente da chi ne sia il padre.
Haddock

Tiziano ha detto...

E se anche la Gino avesse fatto un errore. Con tutti gli errori che sono stati fatti uno più uno meno poco cambia. Per tagliare la testa al toro occorre una nuova perizia.

Anonimo ha detto...

e se invece una differente paternità riguardasse la piccola Yara? è stato fatto un test di paternità in tal caso o invece no? Lei potrebbe essere la figlia di un qualche nome importante e il delitto quindi una classica vendetta trasversale, o una cosa tipo di faide che vanno avanti per generazioni. assieme a quella di Bossetti, perciò direi che è possibile anche nutrire dubbi sulla reale paternità di Yara, e perché no, magari anche su quella di qualche investigatore, o altra figura annessa alle indagini e al processo, che potrebbe per via di una non ufficializzata discendenza paterna, essere in un conflitto di interesse. e non mi risulta che a nessun investigatore giudice o procuratore o avvocato o perito sia stato fatto un accertamento di paternità per sgombrare il campo da una tale possibile sovrapposizione di interessi. è incredibile come questo caso sia stato trattato in modo così leggero rispetto alla fondamentale necessità di conoscere chi, anni prima, mise incinta chi, facendole poi mettere al mondo un futuro assassino.

PINO ha detto...

IVANA
Siamo in perfetta sintonia per quanto concerne la paternità del Bossetti, ma c'è altro che perfidamente si celerebbe fra le maglie della stessa catena: qualcosa che, per ragioni diverse, per ognuno di noi, non è stata mai accennata.
Lo ha fatto, invece, Haddokc, nel corso delle sue considerazioni, che condivido per la maggior parte:
"Da un lato, credo di poter dire che - purtroppo per lui - Bossetti non sia figlio del padre anagrafico. Le parole della dottoressa Gino in udienza lo confermano. In quel caso, fra l'altro, il castello dell'accusa sarebbe crollato miseramente in un amen.
Ciò mi porta a pensare che Bossetti sia figlio del Guerinoni. Perché altrimenti le coincidenze (o gli errori) sarebbero veramente incredibili. Perché se fosse figlio di un terzo uomo allora la signora Arzuffi potrebbe semplicemente dire di chi si tratta e di nuovo il castello dell'accusa crollerebbe."

Il resto riflette quello che tutti noi, collettivamente, abbiamo sperato che fosse realizzato, per liberare definitivamente "il cielo da ogni specie di nubi.





antrag ha detto...

Il discorso di Anonimo delle 17.11 attinge a livelli infimi intellettuali e morali.

Non si tiene conto che il dubbio della paternità riguarda chi si è buscato due volte un ergastolo con accuse sostenute a latere proprio da fatti che riguardano la sua ascendenza.

Il peccato è che l'Anonimo prefato periodeggia in modo encomiabile dal punto di vista della forma ma si disperde nel vuoto degli argomenti che crede di esporre.

Nautilina ha detto...

A Body e al seguito di gentili anonimi, se ancora girano da queste parti.

Due Corti che emettono la stessa sentenza fanno una certa impressione, lo riconosco.
Ma esistono casi di persone condannate con sentenza definitiva che sono riuscite a dimostrare la loro innocenza solo dopo anni di ingiusta detenzione: questo perché la giustizia infallibile che voi invocate è solo una chimera, i giudici togati - e non - sono soltanto esseri umani come tutti noi, con i loro guai, le loro tare mentali e i loro disturbi fisici.
Insomma, sono uomini comuni e come tali imperfetti per definizione.
Gli tocca soltanto giudicare un loro simile. Una piccolezza! C'è di mezzo un ergastolo ma che volete che sia...buttiamo pure la chiave senza pensarci troppo, tanto in galera ci va un estraneo e chissene importa dei suoi drammi personali e familiari, giustizia s'ha da fare.
I giudici popolari di Brescia pare addirittura che usassero lo smartphone mentre l'accusato pronunciava le sue dichiarazioni finali, come se di quel che andava dicendo Bossetti non gliene potesse fregar di meno. E se non gliene fregava, forse è perché avevano già deciso il verdetto.

Tu Body sei convinto che le due Corti di Bergamo e Brescia abbiano discusso e sviscerato tutte le possibilità considerate in questo blog, io invece mi permetto di dubitare.
Me lo auguro ma, vista la durata non proprio biblica delle due camere di consiglio, temo che qualcosa sia stato tralasciato: in un caso come questo i giurati avrebbero dovuto riunirsi per giorni a discutere e così non è stato, specialmente nel primo grado.

Comunque, volendo rigirare un po' il coltello nella piaga, gli argomenti dell'accusa avranno convinto solo una dozzina di persone, al massimo sedici (tanti sono i componenti delle due giurie messi insieme) e non certo la totalità degli italiani.
Eh già...
Voglio dire, quelli che credono Bossetti innocente, nel nostro Bel Paese e all'estero, sono ben più di sedici, sicché...c'è in giro ancora parecchia gente che non crede alle prove raccolte contro di lui e non trova giusta la sua condanna. La rispetta, è ovvio, perché ogni sentenza dev'essere rispettata, ma non la condivide e lo dice apertamente.
Vedo che questo vi disturba, vi irrita. Mi spiace moltissimo, però purtroppo c'est la vie...è la democrazia, bellezze! E la dovete accettare.
In altri regimi decidono tutto i giudici e il popolo non s'impiccia mai di nulla, anzi, evita con cura d'interessarsi dei processi, non critica, non commenta, non fiata neanche...un vero eden dove nessuno rompe!
Voi però potete sempre trasferirvi in uno di quei meravigliosi paesi, in attesa che anche l'Italia diventi come sognate.
Potrebbe non volerci molto tempo: se si va avanti con questo andazzo saremo presto un' ex repubblica democratica, grazie alla marea di qualunquisti che non prendono mai posizione e alla pletora di lecchini sempre attivi in difesa dei potenti.


Paolo A ha detto...

Sinceramente dire che Bosssetti sia figlio del Guerinoni perché altrimenti non si spiegano tante cose mi pare sbagliato come approccio, anzi il fatto che l'accusa non abbia richiesto accertamenti ulteriori, ma si sia limitata a presentare solo ed esclusivamente analisi dei suoi consulenti, mi porta a dire che proprio la questione della paternità di Bossetti non sia così limpida come ce l'hanno raccontata.

La paternità è un argomento scottante e la difesa ha detto solo lo stretto necessario, però qualche domanda la vorrei proprio fare, per esempio con cosa hanno fatto la comparazione tra Giovanni e Massimo Bossetti, c'è stato un prelievo in carcere, magari di nascosto, poi è stato fatto un ulteriore esame da laboratori indipendenti, la Svizzera è a due passi, a me pare che qualche cosa non quadri neppure in queste analisi e poi la Gino che fine ha fatto?

Gilberto ha detto...

L'ho sempre detto quello della paternità è il vero mistero, il nodo gordiano. Alla fine vedremo chi ha ragione...

Capitan Haddock ha detto...

@Paolo A
Con il mio intervento precedente, intendevo dire due cose. La prima: che, ammesso che Bossetti non sia figlio del padre anagrafico, sarebbe assolutamente incredibile che non fosse figlio di Guerinoni. La seconda: che il comportamento della procura, tuttavia, mi induce a pensare che la paternità Guerinoni non sia così sicura come vogliono farcela credere. E siccome questa è la procura che ha confezionato il filmato tarocco, che è stata reticente nel fornire i raw data alla difesa, che dichiara di aver compiuto errori marchiani nel corso degli esami (cosa a cui non credo nemmeno per un secondo) per evitare di dover spiegare esiti inconsistenti delle proprie analisi....
Da un certo punto di vista, quindi, ha ragione Gilberto: la paternità è il vero mistero, che nessuno osa affrontare e svelare una volta per tutte.

Vanna ha detto...

Intanto sono passati 5 anni e mezzo, si è avuto tutto il tempo di coprire, di trovare un assassino, di consumare le tracce del dna, di non rifarle.
Passerà ancora un anno, nel frattempo si cercherà o di rafforzare quell'accusa oppure di trovare decorose vie alternative con nuovi esami.

La paternità del Bossetti è funzionale a tenerlo dentro e a non rifare le analisi e questa rigidità mi fa capire che potrebbe non essere figlio di Gue. altrimenti perché non far rifare le analisi tra i reperti di Gue e B?
Almeno per fugare ogni dubbio.
Il condannato aveva chiesto di essere sottoposto a dna!
La scusa che non c'è più la traccia è una scusa per tenerlo ancora dentro.
No, c'è altro dietro che non deve venir fuori.
L'esperimento dna per mandare in galera qualcuno è partito, la giustizia vi si aggrappa e non lo molla e per questo non credo che sia figlio di Gue.

Ma si può condannare qualcuno sulla parola di coloro che dicono che le analisi sono state già fatte e non si rifanno?


Bruno ha detto...

Il grave è che anche i presidenti della corte hanno ritenuto opportuno non far effettuare una nuova perizia.

Dudu' ha detto...

Deposizione Asili (polizia scientifica).
Da trascrizioni, rese pubbliche da Avv.Salvagni.


Consulente Asili- « si, esattamente. Confermo, abbiamo ottenuto questo elettroferogramma, sia i marcatori autosomici sempre che l'aplotipo y. E sinceramente, quando lo abbiamo visto abbiamo esclamato, non pensavamo ci fosse una qualità di risultato in questa maniera. Abbiamo addirittura commentato che sembrava un tampone salivare, perché veramente di una natura e di una qualità veramente pregevole.»

P.M- « cioé un campione proprio, piuttosto che un reperto?»

Consulente Asili- «difficilmente nei campioni... Noi siamo soliti vedere tante tipologie di campioni, un campione del genere, nel forense, non é facile da ritrovare a meno che non sia un tampone salivare, una traccia molto ricca in concentrazione di DNA, perché normalmente qualità e quantità di DNA... Non é solamente un fatto di quantità, ma anche proprio di qualità del dato, perché uno può avere anche una concentrazione grande di DNA, ma avere comunque un DNA che ha subito un processo di degradazione, e quindi la qualità del dato potrebbe anche non essere...»

Descrizione di ignoto 1.. Un tampone salivare.

magica ha detto...

sara' una idea ridicola?
potrebbero fare un test .e. TROVARE CORRISPONDENZE .

LA signora ARZUFFI dovrebbe ricordare la generalita' del ginecologo che l'aveva in cura .. possibile che il ginecologo mosso dalla pieta', per la donna che non riusciva ad avere figli le avesse fatto un piacere ? avendola davanti a se pronta ad accogliere . la ARZUFFI PUO' ESSERE CHE LO SAPPIA ma non lo dice , pero' tira in ballo questo ginecologo
la signora continua a dire che non ebbe rapporti con guerinoni , fcendo la figura della mentitrice..potrebbe essere la verita' .
il ginecologo è morto? ma ci saranno i discendenti .
la GINO fattti i test di paternita' non disse CHE: bossetti era figlio di guerinoni .: erano figli di padre diverso da quello ufficiale .possibile che tutte le gravidanze della signora non fossero con il marito? . allora il marito non era fertile? rimaneva incinta solo con altri ?





'.

Ivana ha detto...

Pino,
è vero, siamo pienamente d’accordo (insieme con altri, tra cui, di certo, Mimosa e Dan) sul tema paternità e ora cerco di esporre la mia interpretazione basata sui pochi dati in mio possesso; se apparisse poco chiaro il contenuto della mia interpretazione, o potesse dar adito a eventuali equivoci, avvisami e, se necessario, cercherò di fornire possibili ulteriori precisazioni (Grazie, Pino!): in aula del tribunale, sulla base di quanto riportato nelle motivazioni della sentenza di primo grado, ma anche ripetuto in una puntata di Quarto Grado (in cui era presente in studio il dott. Capra), la dott.ssa Gino, basandosi sui risultati altrui, da lei visionati e controllati, ha detto che da un punto di vista genetico, c’è compatibilità tra il DNA nucleare di Ignoto 1 e il DNA nucleare di Bossetti.
Il dott. Capra, a Quarto Grado, ha precisato ESATTAMENTE: “Nessuno sta dicendo che il DNA nucleare non mostra questa compatibilità con Bossetti”.
In base, quindi, ai risultati visionati, anche i consulenti della difesa hanno ammesso tale compatibilità, per cui , in pratica, non hanno smentito il rapporto di filiazione tra G. B. Guerinoni e M. G. Bossetti.
Quello che, invece, la Difesa insistentemente contesta è il fatto di non aver potuto controllare in modo diretto, attraverso la ripetizione delle analisi, gli errori commessi, considerata l’aporia del DNA mitocondriale e la stranezza di un DNA nucleare di natura e qualità così pregevole da far stupire gli stessi analizzatori: infatti “è a monte”, dice l’avvocato Salvagni, “che vengono compiuti gli errori” ed è “a monte”, dunque, che bisognerebbe effettuare verifiche dirette (sui reperti), per capire se e dove sono stati commessi gli errori.
Insomma, il tema paternità non interessa alla Difesa; da quei risultati (da quella “tabellina”, come aveva detto l’avv. Salvagni) anche per i consulenti della Difesa appare evidente la compatibilità tra il DNA nucleare di Ignoto 1 (che risulta figlio di G. B. Guerinoni) e il DNA nucleare di Bossetti.
La difesa contesta, INVECE, soprattutto due cose (TRA LE TANTE):
1) I risultati danno, sì, la compatibilità, MA tali risultati (che presentano l’anomalia del DNA mitocondriale, di Bossetti, non trovato (e una qualità pregevole e inconsueta per un DNA nucleare che avrebbe subito un processo di degradazione!) possono essere frutto di errori commessi “a monte” e alla difesa dovrebbe essere concessa la possibilità di cercare gli errori partendo, in modo diretto, dai reperti.
2) Sui risultati visionati e controllati dai consulenti della difesa (che non ha ancora potuto vedere i reperti!) emerge, sì, la compatibilità tra il DNA nucleare di Ignoto1 e il DNA nucleare di Bossetti, MA il fatto che non sia stato trovato il DNA mitocondriale di Bossetti deve essere tenuto nella doverosa considerazione perché, di fatto, esclude Bossetti stesso.

Ivana ha detto...

(continuo)

Vedremo se la Cassazione considererà leso il diritto di Difesa (in quanto è venuto meno, nei giudici di primo e di secondo grado, quel “diritto-dovere” di ricorrere al perito super partes ), oppure se interpreterà la “condizione di parità” tra le parti riferendola soltanto all’avvenuto contraddittorio dialettico.
Fidandomi delle parole dell’avvocato Salvagni, credo che ci siano ancora campioni di DNA nucleare di Ignoto 1 conservati dal prof. Casari, dubito però che ci sia ancora DNA nucleare di Ignoto 1 sui reperti conservati dal RIS di Parma.
Ci sarebbero, comunque, i campioni e io penso che almeno una perizia dovrebbe essere concessa, perché un perito super partes potrebbe ragionare su tutto quello che è stato fatto e potrebbe anche effettuare ulteriori analisi usando i campioni conservati dal prof. Casari, esprimendo, poi, un parere obiettivo, ascoltando così, in condizione di effettiva parità, tutti i consulenti delle varie parti.

Paolo A,
forse la dott.ssa Gino considera esaurito il suo compito, svolto gratuitamente?
La Difesa ha il diritto di svolgere le proprie indagini difensive, per cui ritengo non abbia incontrato difficoltà nell’effettuazione di un test semplice e facilmente ripetibile, tanto più che credo siano ancora in vita i figli di G. B. Guerinoni. Ritengo che se il test di paternità avesse dato un esito vantaggioso per Bossetti, la Difesa non avrebbe esitato a comunicarlo, proprio come non ha esitato a contestare molto aspramente quei fotogrammi mandati alla stampa “per esigenze di comunicazione” …

antrag ha detto...

Ivana!
le tue considerazioni e precisazioni sono inutili perché fanno riferimento a situazioni presentate come ovattate, senza preoccuparsi minimamente del veleno che imbeve la stessa ovatta.

E poi, come tanti altri che pure stimo, quando parli di paternità ti sfugge quasi tutto, perché continui a richiamare i sentito dire, i forse i certamente avrebbe che in un processo penale non dovrebbero servire per condannare.

Un lupo travestito da agnello.
Un colpevolista inconsapevole travestito da innocentista.

Aspetto una tua riscossa da questo stato di prolungata ambiguità!

Bruno ha detto...

Sono rimasto esterrefatto quando è apparsa la notizia che a Bossetti non gli è stata data la possibilità di rifare una nuova perizia super-partes. Di cosa si ha paura?, che il dna non è quello di Bossetti? Speriamo che il prof. Casari conservi bene con la dovuta attenzione i reperti.

Bruno ha detto...

@Magica, scrivi:" LA signora ARZUFFI dovrebbe ricordare la generalita' del ginecologo che l'aveva in cura".Magica Hai avuto una buona idea, occorrerebbe cercare altre donne "pazienti" del medico. Non sarà facile ma partendo dal paese dove esercitava il medico, cercando le cartelle cliniche delle nascite che potrebbero essere utili in un secondo momento. La ASL di competenza per i bambini vaccinati negli anni in cui il medico ancora esercitava, e senza andare al 1700. Chissà se si può ottenere qualche risultato. Fondamentale saranno i ricordi della mamma di Bossetti riguardo ad altre mamme che andavano nello studio del medico. Quì però c'è materia per Ezio Denti. Non sarà facile ma l'idea di Magica potrebbe essere vincente.

Vanna ha detto...

antrag buongiorno, in riferimento a quell'anonimo che mette indubbio la paternità di Y.tu scrivi:
"Il discorso di Anonimo delle 17.11 attinge a livelli infimi intellettuali e morali.Non si tiene conto che il dubbio della paternità riguarda chi si è buscato due volte un ergastolo con accuse sostenute a latere proprio da fatti che riguardano la sua ascendenza.
Il peccato è che l'Anonimo prefato periodeggia in modo encomiabile dal punto di vista della forma ma si disperde nel vuoto degli argomenti che crede di esporre."

Antrag, lui sa benissimo dove vuole andare a parare e "non si disperde nel vuoto degli argomenti", sta cercando di inquinare "volando" così la famiglia può risentirsi ancora di più.
Forse è lui che più su ha scritto che qualcuno poteva avercela col padre.
insiste su questa pista.
bene hai fatto a rispondere che l problema paternità riguarda il condannato.

non sanno più che inventarsi per provocare.

Vanna ha detto...

Magica, se fosse così, non era fertile e probabilmente lo sapeva.
Ho ipotizzato questo molto tempo fa.
E' stato un uomo presente come padre e come marito anche se aveva dei problemi di salute, ho letto in rete.
Rimane un mistero il perché non abbiano fatto le analisi di nuovo per comparare ignoto uno, bossetti padre e figlio e guerinoni.
Riguardo il ginecologo si potrebbe sempre cercare di sapere della sua famiglia.
Ma vedi bene che non vogliono percorrere altre piste.

PINO ha detto...

IVANA
Ho letto ora il tuo ultimo post, il cui contenuto mi sembra logico e senza alcuna criptica tendenziosità.
Ciò ti pone fuori da ogni fazioso settarismo, che sta sempre più caratterizzando i confronti, sia pure solo dialettici, tra gli opinionisti che si esprimono su queste pagine, nate all'insegna del "garantismo", al quale si è sempre ispirato lo stesso ideatore e conduttore, Massimo Prati.
Un "garantismo", non certo ad ogni costo, supportato adeguatamente, da una corretta libertà di espressione individuale.
Continua pure a palesare le tue idee, che rispetto nella stessa misura adottata per le altre, che, spesso, non condivido.
Importante è il modo di porsi, di ognuno di noi, il resto lascia il tempo che trova.

Vanna ha detto...

Ivana riporti e divido in due il tuo dire seguente:

1- "...la dott.ssa Gino, basandosi sui risultati altrui, da lei visionati e controllati, ha detto che da un punto di vista genetico, c’è compatibilità tra il DNA nucleare di Ignoto 1 e il DNA nucleare di Bossetti.

Qui si parla di compatibilità tra i due dna di cui sopra.
Compatibilità di un dna ricavato dalla saliva e l'altro tra i fluidi.
Già questo mi fa capire che non c'è chiarezza.

E' il dna di D. G. che dovevano rifare e comparare con gli altri.
Non mi sembra lo abbiano fatto.

Continui:

2- "Il dott. Capra, a Quarto Grado, ha precisato ESATTAMENTE: “Nessuno sta dicendo che il DNA nucleare non mostra questa compatibilità con Bossetti”.

Ok: a quale livello si trova questa compatibilità:
numero dei vari alleli-marcatori ecc. appartenenti a tutti e tre?
ovvero a Damiano a Bossetti a Ignoto uno?
Mi sembra che ci siano delle differenze e, tra le differenze è il dna di D. che si avvicina di più a Gue.
O sbaglio?

Continui:

2-"In base, quindi, ai risultati visionati, anche i consulenti della difesa hanno ammesso tale compatibilità, per cui , in pratica, non hanno smentito il rapporto di filiazione tra G. B. Guerinoni e M. G. Bossetti..."

La conclusione è capziosa se mi permetti, poiché se si parla di dna di ignoto 1 e di bossetti, si parla anche di D. dunque non si parla di filiazione, ma di rapporti tra i tre dna, le filiazioni sono interpretazioni che possono anche essere personali.

dna analizzati senza controparte.
dna non analizzati comparandoli tra di loro.

Nel momento in cui si condanna per il dna, quell'analisi si deve rifare, quei controlli anche se esauriti possono rifarsi con le tracce rimaste dopo le cremazioni.
Ma tutti e tre, per lo meno, visto che di Gue ce ne sono tanti, facevano prima ad analizzare tutto il ceppo guerinoniano e poi andare a fare il resto.
Rimane il mistero del mitocnd. mancante che indica, di sicuro, che non può scomparire prima del dna perché è molto più duraturo.
Già basterebbe questo per liberare Bossetti.
E per questo la difesa vuole smontare il dna senza affrontare la paternità, poiché si condanna Bossetti per un dna monco nel quale non è presente la parte femminile, tra l'altro quella calunniata, tanto per fare un po' di musica di accompagnamento.
Quindi ribadire ciò che ha detto l'uno e ciò che ha detto l'altro, rimane un
chiacchiericcio che non spiega nulla ma che si aggroviglia su dati incerti nonostante il grande spreco di energie e di denaro ed intende dare vita autonoma ad un dna monco con reperti esauriti.

SE Bossetti arrapato avesse fatto tutto quello che hanno raccontato i giudici, di dna se ne doveva trovare dappertutto, poiché l'avrà acchiappata o no?
Invece come per magia il dna sta solo in "quelle" vicinanze, non sta sul collo, sul giubetto...!...? sui pantaloni, sui lacci delle scarpe.
Sotto le unghie?
Non si sa, non hanno cercato dna là.
Quindi è tutta la procedura dna-ricerca di prove che non quadra.
Gli avvocati sono preparati: quel dna è il tallone di Achille di quella condanna, no la paternità, quella è il pretesto per continuare a chiacchierare, e a giustificare quella condanna.

Ivana ha detto...

Grazie, Pino! Sono pienamente d’accordo sull’importanza del modo di porsi di ognuno di noi e sul massimo rispetto per le idee altrui.


Quando percepisco pregiudizi, o attacchi personali senza che si entri nel merito di quanto spiegato e documentato, mi limito a ignorare completamente quei determinati messaggi.


Vanna, buon pomeriggio!
Ti riporto quanto risulta scritto nelle motivazioni della sentenza di primo grado, a pagina 67: “Passando al profilo di Ignoto 1, non sono in discussione, perché confermati dalla stessa consulente della difesa prof. Sara Gino, il rapporto di filiazione tra Giuseppe Benedetto Guerinoni e Massimo Giuseppe Bossetti e la corrispondenza tra il profilo del DNA nucleare denominato Ignoto1 e il profilo del DNA nucleare dell’imputato, peraltro, evidente dal confronto tra i marcatori autosomici.
Credo, però, che il nome esatto sia Sarah Gino e credo sia dottoressa.
Come si legge nelle motivazioni, D. G. presentava l’aplotipo Y identico a quello di Ignoto1, ma le successive analisi, tramite altri marcatori, escludevano che si trattasse di Ignoto 1 o di un suo parente in linea retta.
Poiché l’aplotipo Y si trasmette uguale di generazione in generazione, gli inquirenti avevano sottoposto a prelievo salivare tutti i discendenti maschi ancora in vita arrivando a Pierpaolo Guerinoni che presentava un profilo di DNA nucleare QUASI identico a quello di Ignoto 1 (i due profili si distinguevano per il solo marcatore TH01). Così le indagini si sono concentrate sull’intero ramo familiare di Pierpaolo Guerinoni giungendo a ritenere come unica spiegazione possibile che Ignoto 1 fosse figlio illegittimo di G. B. Guerinoni. Su suggerimento del dott. Portera, veniva riesumato il cadavere e, così, la percentuale di paternità fu stimata nel 99,99999987%.
Quando venne tipizzato completamente, il DNA nucleare di E. A. rappresentava proprio la metà mancante, rispetto a G.B.G., del profilo di Ignoto1 (per 21 marcatori autosomici).

Sempre in base a quanto si legge nelle motivazioni, la mia conclusione non è capziosa perché basata su un documento ufficiale e tale conclusione non è ancora stata smentita dalla difesa, neanche nei suoi atti d'appello.

Nella nota 86 delle motivazioni troviamo scritto che proprio nella "tabella" (la "tabellina" di cui parlava l'avv. Salvagni) a pagina 2 della relazione dei dott. Previderè e Grignani in data 13 giugno 2014, nel faldone 3, risulta l’esatta combinazione nel DNA di Ignoto1 del DNA paterno e materno per 21 marcatori autosomici.

Sul resto (“DNA analizzati senza controparte”, mtDNA di Bossetti non trovato, resistenza sospetta del DNA nucleare all’aperto e tema paternità ininfluente sono d’accordo con te.


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