martedì 18 luglio 2017

Massimo Bossetti. La perizia non serve per confermare l'ergastolo... e ora siamo tutti in pericolo


Era già tutto previsto. Massimo Bossetti e i suoi difensori hanno lottato come leoni costringendo i giudici a 14 ore di camera di consiglio, ma alla fine ha prevalso il verdetto mediatico già pronunciato nel giugno del 2014 dall'editoria che usufruisce dei benefici statali, editoria che con il suo tam tam continuo è in grado di convincere tutti, anche eventuali prossimi giudici popolari, di tutto. Avendone i mezzi e volendolo fare, alla maggioranza della popolazione si può far credere che il fuoco sia in grado di spegnere l'acqua. Niente di nuovo sotto il sole, è sempre stato così e sempre così sarà... dato che tanti secoli fa, quando l'informazione viaggiava lentamente ma l'ignoranza popolare era incentivata, chi deteneva il potere condannava chi rifiutava di credere che il sole girasse attorno alla terra.

Siamo nel 2017 e si dice che l'Italia sia una Repubblica. Ma a parte una parvenza di democrazia nulla è cambiato da allora. Si continua ancora a incentivare l'ignoranza popolare così che il cittadino si adagi alle parole e alle idee di chi crede migliore, sia indossi un vestito colorato sugli schermi, un camice bianco in corsia o una toga nera in tribunale. D'altronde, se il bravo criminologo e la brava opinionista, coadiuvati dal bravo giornalista, dicono ad ogni ora del giorno e della notte che l'imputato è colpevole significa che l'imputato è colpevole cazzo! Se non lo sanno loro che stanno sempre a parlar e a scrivere di tutti quei colpevoli!

E in fondo poi, al popolano che importa di quel tale che finirà in galera! Quel tale che si dichiara innocente e dopo più sentenze a morte preferisce impiccarsi alle sbarre della sua cella piuttosto che restare chiuso in carcere e far vivere alla sua famiglia, ai suoi figli, una vita fatta di vergogna!

Ma non è così urleranno i più bravi, quelli capaci di sorridere negli schermi anche quando la morte si mostra nelle sue pieghe più tenebrose, se l'imputato si è ammazzato è perché non riusciva più a sopportare il peso della colpa! Perché gli rimordeva la coscienza! 

E tutto viene sistemato ancora una volta a favore di chi accusa da chi, se non in malafede, dovrebbe essere in grado di entrare nel crimine anche per vie traverse e invece non vi entra e con le proprie certezze, spesso dettate da una procura che mette ordine a modo proprio e non per come dovrebbe, mostra di averne poca di coscienza. E il popolano segue l'onda, il cane pastore se preferite, perché è incapace, non per propria colpa, di entrare nelle pieghe di un crimine da strade diverse che non siano le solite e abituali, quelle da secoli seguite anche dai suoi avi, quelle che con l'avvento dell'informazione televisiva di massa troppi hanno sfruttato per influenzare la pubblica opinione a proprio vantaggio.

E già, mi si dirà, ma non è la pubblica opinione a giudicare in tribunale... lì ci sono giudici capaci che non si fanno mica influenzare!

E' vero che molti giudici sono superlativi e non si fanno influenzare, ma da troppo tempo assistiamo anche a processi indiziari senza capo né coda, processi costruiti su favole o su teorie fantasiose. Da tempo assistiamo a condanne che sembrano nascere non da una buona lettura delle carte ma dal senso di appartenenza di una categoria, quella della giustizia italiana, che non vuole vedere oltre il proprio naso e nonostante sia quasi ultima al mondo continua a chiudersi a riccio attorno alle tesi accusatorie senza lasciare spazio alle motivazioni e alle richieste difensive. 

Se la difesa reclama un diritto sancito dalla legge, la buona giustizia deve concederglielo e attendere prima di condannare. Forse che rifare una perizia con la presenza di tutte le parti in causa costa troppo? Qual è il problema? Se risulterà che l'accusa ha ragione e che tutto è stato fatto al meglio l'imputato si vedrà comunque confermato l'ergastolo e dovrà tacere per sempre. Che problema c'è ad eliminare i dubbi per avere la certezza di sentenziare in maniera certamente giusta?

Insomma, fa strano che a Massimo Bossetti non si sia concessa una così stupida perizia sul DNA. E' a causa di quel DNA che è stato arrestato. Lui dice che non è suo e dovrebbe essere una questione di buonsenso accettare di rifare la perizia che lo inchioda. Se per sentenziare una condanna si preferisce soprassedere, significa che siamo di fronte a una giustizia dittatoriale che mai cercherà di approfondire e di entrare nelle possibili crepe peritali dell'accusa. Qual è la paura che ha attanagliato i giudici? Forse c'era il timore di incrinare un sistema autoreferenziale che sempre più spesso si mostra nella sua forma più spietata con chi si proclama innocente?

Il verdetto di Brescia, che nulla ha concesso prima di confermare la condanna all'ergastolo per Bossetti, è un precedente molto pericoloso, è una spada di Damocle che pende sulla testa di tutti gli italiani e allo stesso tempo un avvertimento chiaro dato a chi non concorda coi metodi che vengono usati per accusare e condannare chi si professa innocente. Occhio ragazzi, perché se non l'avete capito vi diciamo noi chi è che comanda quando il processo è indiziario! 

Siamo al tramonto di un'altra era e sono certo che anche chi ora acclama e gioisce in stile calcistico per un verdetto di colpevolezza, prima o poi (se non toccherà a lui potrebbe toccare ai suoi figli) dovrà fare i conti con una situazione giustizia insostenibile perché priva di capo e di coda. I difensori avranno sempre meno peso e per gli imputati tutto sarà sempre più complicato al punto che i loro legali li consiglieranno di dichiararsi colpevoli così da sfruttare altre leggi e poter uscire in velocità dal carcere. Siamo messi davvero male perché non si possono decontestualizzare i vari problemi che angosciano uno Stato. Giustizia, politica, economia ecc..., sono parte di un sistema oramai al collasso. Da anni non c'è un governo votato dal popolo né ci sono politici capaci di guidare il paese verso zone tranquille. Il problema è che tutti comandano a modo loro quando non esiste l'Uomo chi si assume la responsabilità di comandare e di dare linee guida serie ai suoi subalterni.

In questo caso non è la condanna di Massimo Bossetti a dimostrare che siamo un paese allo sbando... è il rifiutare la perizia sul DNA che dimostra quanto piccoli e senza forza giuridica siano quegli imputati già condannati al momento del loro arresto. Specialmente se è un arresto mediatico e se un ministro del governo, stravolgendo le regole e fregandosene del garantismo sancito dalla legge, lo sfrutta a fini propagandistici e per questo lo annuncia in pompa magna al popolo!

Molto probabilmente tutto questo ha fregato Bossetti e domani fregherà altri che mai si aspetteranno di essere fregati. E fa specie e che ancora ci sia chi non l'ha capito... o finge di non capire...

747 commenti:

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antrag ha detto...

Sul resto (“DNA analizzati senza controparte”, mtDNA di Bossetti non trovato, resistenza sospetta del DNA nucleare all’aperto e tema paternità ininfluente sono d’accordo con te.

Esempio di fiera dell'inutilità...

Come dire:
la pressione delle gomme della bicicletta era perfetta, per il resto gli ingranaggi grippati, il telaio distorto, i copertoni lacerati, sono d'accordo con te.

Proprio questo modo di ragionare e approcciare la realtà può portare un clan di giudici professionisti e in buona fede a condannare un innocente, senza commettere illegalità-

In un blog questo stesso atteggiamento è disdicevole, esattamente come quello dei colpevolisti.

antrag ha detto...

Quando percepisco pregiudizi, o attacchi personali senza che si entri nel merito di quanto spiegato e documentato, mi limito a ignorare completamente quei determinati messaggi.

POSSIBILE CHIOSA

Quando gli argomenti sono contrari al mio modo di pensare li definisco pregiudizi o attacchi personali.
L'unica cosa buona che posso fare è ignorare quegli interventi fatti senza "copia e incolla" come i miei.

Capitan Haddock ha detto...

Quanto risulta scritto nelle motivazioni della sentenza di primo grado, a pagina 67: “Passando al profilo di Ignoto 1, non sono in discussione, perché confermati dalla stessa consulente della difesa prof. Sara Gino, il rapporto di filiazione tra Giuseppe Benedetto Guerinoni e Massimo Giuseppe Bossetti e la corrispondenza tra il profilo del DNA nucleare denominato Ignoto1 e il profilo del DNA nucleare dell’imputato, peraltro, evidente dal confronto tra i marcatori autosomici." è una forzatura.
La Gino non ha confermato il rapporto di filiazione tra GBG e MGB.
E ha detto che basandosi sulle tabellone compilate dalla procura, la compatibilità tra il DNA nucleare di MGB e quello che la procura attribuisce a Ignoto1 la vedrebbe anche un bambino, però ha contestato i dati grezzi che hanno portato al profilo di ignoto1 (in breve, ha detto che la procura ha sbagliato a compilare la tabellina).
Per approfondimenti: http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/yara-bossetti-1.1730740
Ciò detto,per chiudere la questione paternità serve solo un confronto diretto Guerinoni-Arzuffi-Bossetti.che sarebbe risolutivo solo se emergesse che Bossetti non è figlio di Guerinoni (ed infatti la procura non l'ha fatto).

Vanna ha detto...

Ivana, grazie per la risposta.
Capzioso è stato tutto l'iter investigativo, fin dall'inizio, è evidente che diviene a sua volta capzioso avvicinarsi alle "certezze", che non sono tali, alle quali ci hanno abituati da quando è scomparsa la ragazzina.

Esempio: se anche fosse stato Bossetti, da solo, e fosse lui il colpevole, non è spiegabile nulla, neanche quel corpo in quello stato.
E non è che infangare la memoria delle donne sia servito a trovare le verità, neanche quella nano traccia è stata utile.
Però c'era un fazzolettino intriso di sangue che NON hanno analizzato!

Si è condannato un uomo che avrebbe ucciso, seviziato e neanche violentato.
Un folle, un bugiardo, un figlio e marito di...pure impotente, magari.

L' accusa non sta in piedi anche se emeriti scienziati,avvocati, giudici hanno detto-scritto-fatto.

Le prove sono zero a cominciare da quel dna che non deve contare come non conta l'altro.

Vedi le alterazioni dei fatti sono talmente tante che la condanna non può stare in piedi, ci sono dei vizi di fondo in questa storia ben costruiti per coprire qualcosa di grosso.

Anonimo ha detto...

PROVA CENSURA COMMENTI
(antrag)

Vanna ha detto...

Capitan Haddock, scrivi:

"...La Gino non ha confermato il rapporto di filiazione tra GBG e MGB.
E ha detto che basandosi sulle tabellone compilate dalla procura, la compatibilità tra il DNA nucleare di MGB e quello che la procura attribuisce a Ignoto1 la vedrebbe anche un bambino, però ha contestato i dati grezzi che hanno portato al profilo di ignoto1 (in breve, ha detto che la procura ha sbagliato a compilare la tabellina).
Per approfondimenti: http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/yara-bossetti-1.1730740
Ciò detto,per chiudere la questione paternità serve solo un confronto diretto Guerinoni-Arzuffi-Bossetti.che sarebbe risolutivo solo se emergesse che Bossetti non è figlio di Guerinoni (ed infatti la procura non l'ha fatto)."

E qualcuno si chiede che fine abbia fatto la Gino?
L'hanno ammutolita, dopo che lei aveva parlato.

E poi l'hanno "interpretata" come fa comodo.

E nuove analisi non le hanno volute fare.

Non mi fido neanche dei confronti con qualcosa che ancora è rimasto.

Nuove analisi sono da fare.

Ivana ha detto...

Capitan Haddock, io ho detto che la Difesa NON ha contestato i risultati (nel senso che non contesta quel rapporto di filiazione messo nero su bianco nelle motivazioni) MA contesta, APPUNTO, il procedimento seguito e vuole trovare gli errori compiuti “a monte”. Negli atti d’appello della difesa il tema paternità non c’è, non è stato proprio preso in considerazione!

Anch’io ti ringrazio, Vanna e anch’io non riesco proprio a immaginare Massimo Bossetti come molestatore di ragazzine.
Riguardo alla condanna, resto perplessa: come si può condannare senza neanche concedere la perizia di un esperto super partes?

Nautilina ha detto...


La Procura non vuole correre il rischio di essere smentita e la Corte l'asseconda non concedendo alcun tipo di perizia o confronto: ha il potere di negarlo e lo nega.
E' una situazione molto deprimente, imho, perché qui non si tratta di un gioco a premi o di una partita a scacchi, bensì di un processo penale che deve garantire l'accertamento della verità e la giusta condanna del vero colpevole, sempre se si riesce a trovarlo.
Tattiche, strategie, artifici dialettici di ogni genere non dovrebbero essere usati allo scopo di 'vincere la causa', ma solo per risolvere onestamente il caso giudiziario.

Belle parole...in teoria! Solo che quasi sempre la realtà è un'altra.

Così capita che avvocati di bell'aspetto, eleganti, con voce profonda e suadente da attori cinematografici (mi riferisco a Pelillo e Pezzotta) si lascino andare ad apprezzamenti non proprio necessari sulla vita privata e le abitudini intime dell'imputato, elencando con malcelato obbrobrio le sue ricerche hot al computer e specificandone i contenuti osceni, tutto ciò pur di dimostrare che in realtà Bossetti non è un brav'uomo, un buon padre, un buon marito, anzi è moralmente sporco e depravato, quindi da lui ci si può aspettare anche che uccida per la prima volta a quarant'anni una ragazzina indifesa (?!).
Se non teneva immagini sconce nel computer è perché le cancellava con programmini appositi, se no chissà quante ce n'erano.
Sono esterrefatta, con questi argomenti hanno convinto la giuria...ma siamo veramente nel terzo millennio?
Accostare l'erotismo sado.maso al sadismo criminale è corretto? Non so, mi sembra improprio, ma non sono una psicologa.

L'avv. Pezzotta ha poi ricordato i molti casi di omicidio il cui autore, noto a tutti come una brava persona, esplode improvvisamente e prende a martellate la moglie senza aver mai dato segno, in precedenza, di essere violento.
Ha dimenticato però di aggiungere qualche piccolo particolare. In quei casi le vittime sono sempre conosciute, parenti o in rapporto affettivo con l'omicida, e indagando si scopre che c'era tanto odio che covava sotto la cenere per motivi di gelosia, di soldi o di rivalità professionale.
Quando invece l'omicida non conosce la vittima si entra in un campo ben diverso, quello della criminalità sadica. Siamo di fronte a persone che uccidono per uccidere, feriscono per fare del male, senza una provocazione plausibile.

E Bossetti in quale categoria rientrerebbe? Non si è capito.

L'avv. Pezzotta ha spiegato che non si poteva fare una perizia psicologica all'imputato perché la legge lo vieta, in quanto l'esito non è scientificamente valido e potrebbe influenzare i giudicanti.
Però è legale influenzare l'opinione pubblica (fra cui ci sono i futuri giudici popolari)tramite programmi tv, articoli di giornale, filmati dimostrativi, blog sfegatati...quello no, non è vietato! La perizia psicologica invece sì! Roba da matti.
Ma scusate, alla signora Panarello non è stata fatta? A me pareva di sì.

antrag ha detto...

Nautilina condivido le tue riflessioni.

Vanna ha detto...

Ivana, per chiarire come la scrittura e la lettura delle frasi possano essere viste e interpretate in modo completamente o sottilmente differente nel significato.

Scrivi che la difesa " non contesta il rapporto di filiazione messo nero su bianco nelle motivazioni"che, scritto così, sembra che la difesa sia sicura di quella filiazione.
Invece la mia interpretazione è la seguente: la difesa NON CONTESTA IL RISULTATO DELLE ANALISI perché NON PRENDE IN CONSIDERAZIONE la paternità, andando al nocciolo del problema che non è la paternità ma il modo di procedere. (In realtà dici la stessa cosa) che ha portato, aggiungo, a colpevolizzare un individuo in base ad una traccia monca e non ripetibile, non fatta con le garanzie ed avvalorata da prove mancanti, inesistenti, se non farlocche, vedi il furgone.

E a mio parere è proprio questo che NON vuole l'accusa impedendo il rifare le analisi con la scusa che è tutto finito, fatto bene e corretto.
Non è necessario che le analisi si rifacciano tramite i millimetri di tessuto, è un falso problema, le analisi si possono rifare incrociando i dati di tutti i diretti interessati.
Lui vuole che si ripeta il suo dna, sarebbe totalmente fuori a richiederlo se fosse stato lui.

E a mio parere è proprio questo che NON vuole l'accusa impedendo il rifare le analisi con la scusa che è tutto finito, fatto bene e corretto.

Dirò di più, questa difesa dà troppo credito al suo assistito, potrebbe già sapere qualcosa in più per questo sta portando avanti le sue richieste.
Se fosse sicura che il Gue è padre del loro assistito, sarebbe ben strano richiedere nuove prove non credi?


Anonimo ha detto...

a questo punto io mi domando: ma come possiamo escludere che la Gino non sia la madre vera di Yara? nessun test di maternità è stato fatto per accertamenti in tale direzione. ed è evidente che le implicazioni, in caso di corrispondenza, sarebbero enormi. semplicemente enormi. che sia questo che si vuole coprire?

Vanna ha detto...

Brava Nautilina, condivido il tuo ultimo, ma pure i precedenti.
Mi soffermo in particolare:
"...Quando invece l'omicida non conosce la vittima si entra in un campo ben diverso, quello della criminalità sadica. Siamo di fronte a persone che uccidono per uccidere, feriscono per fare del male, senza una provocazione plausibile.
E Bossetti in quale categoria rientrerebbe? Non si è capito."

E difatti al sadico-pedofilo-arrapato- figlio di- marito di- il Favola, non gli hanno fatto una perizia psicologica o psichiatrica...per quel che ne sappiamo.

Non è "roba da matti" ma "roba degli azzeccagarbugli del sistema".

Era d'obbligo non credi? Eppure dicono che se l'avessero fatto avrebbero influenzato il pubblico...!
dopo quello che hanno detto, senza fermarsi davanti i tre figli minorenni, ora inventano il pubblico che s'influenza!
Spudorati!

Ma cosa mai devono coprire!

Vanna ha detto...

tu invece scopri la tua imbecillità.

Dudu' ha detto...

Ivana,
"..Nella nota 86 delle motivazioni troviamo scritto che proprio nella "tabella" (la "tabellina" di cui parlava l'avv. Salvagni) a pagina 2 della relazione dei dott. Previderè e Grignani in data 13 giugno 2014, nel faldone 3, risulta l’esatta combinazione nel DNA di Ignoto1 del DNA paterno e materno per 21 marcatori autosomici..."

A parte la persistenza di una traccia rinvenuta dopo tre mesi uguale a un prelievo da boccaglio, e venne richiesto un esperimento giudiziario , a parte alcuni studi scientifici che dimostrerebbero che dopo due settimane non sarebbero rilevabili dati affermativi su ferite (di cadaveri degradati ) prodotte in limine vitae (impossibilità rilevare infiltrazioni ematiche sottocutanee), a parte un FSE/FPS 10-11 non verificato, a parte una maternità enigmatica, a parte che un signor Gill (mister nessuno), letto documentazione abbia ciglio sollevato, a parte raffazzonati errori di trascrizioni delle "tabelline", a parte possano esserci state incapacità di qui quo quà, trarre sicurezze.. ...su una traccia cosí eccezzionalmente perfetta...

Io mi chiedo se, quando Portera denunciò al gip potesse esserci stata una contaminazione ( che ora non ricorda provabilmente), siano stati realmente verificati tutti i dna dei soggetti entrati in sala autoptica e in laboratorio.... Al limite uno scambio di provetta...

Sulla " METICOLOSITÀ " di questa indagine genetica che affronta scambi di stringhe, richieste di verifiche possibili contaminazioni, motivazioni che affermano le tracce fossero di un soggetto ma mo anzi due, il piú grande era il primo ma mo no era il secondo , nessuna traccia era LCN, ma mo no poi ne saltano fuori tre, reagenti personalizzati,kit scaduti(senza spiegazione di come sarebbero stati rivalidati),... Che dire... Sei brava fidarti ed avere contezza.

Dudu' ha detto...

Ivana,
Riferendomi a quegli aspetti che ritieni certi, ovviamemte.

Il post é diretto a te, ma volevo evidenziare quanti mal celati errori/orrori da pescebanana ci siano in motivazione.

Ivana ha detto...

Vanna,
dico, sì, la stessa cosa, aggiungendo però che la Difesa non prende in considerazione il tema paternità (inerente a quel determinato rapporto di filiazione) perché ritengo sia consapevole che tale questione non sarebbe vantaggiosa per il proprio assistito.
Non credo che l’accusa abbia il potere di impedire la ripetizione delle analisi, perché è la Corte ad avere il potere decisionale e vedremo in che modo il giudice Fischetti motiverà, nero su bianco, la non concessa perizia.
Credo che dovrà motivare anche perché, secondo la Corte, con la mancata concessione della perizia non sarebbe stato leso il diritto di difesa.
Penso che la difesa abbia esercitato il suo diritto di svolgere indagini difensive e che, finora, tali indagini non abbiano dato alcun risultato sperato.
Bossetti stesso e la sua difesa vogliono che si ripetano le analisi che hanno condotto a identificare Ignoto 1 con Massimo Bossetti stesso, NON chiedono, certamente, che sia ripetuto il test di paternità per confermare, o smentire, quel determinato rapporto di filiazione!
Alla difesa interessa dimostrare che il DNA nucleare di Ignoto 1 è inaffidabile (mancanza del mtDNA di Bossetti, resistenza e qualità sorprendente e inaspettata del nDNA di Ignoto1, reagenti scaduti, ecc.)

Dudu',
l'unica convinzione che ho maturato (e non solo io!) è proprio relativa a quel determinato rapporto di filiazione e sono state sia le parole dell'avvocato Bonomo (ricordi?) sia il comportamento della difesa (e anche della signora Arzuffi e di Marita stessa) a farmi giungere a quella precisa conclusione, che, COME RIPETO, reputo ininfluente ai fini processuali.

Vanna ha detto...

No Ivana la difesa non prende in considerazione la paternità perché secondo te " non sarebbe vantaggiosa per il proprio assistito".
Ivana perché ripetere di nuovo l'importanza della paternità per ribadirla?
Se anche la paternità fosse del Gue. non dimostrerebbe che lui è l'assassino perché quel dna non racconta nulla.
Al contrario racconta di più l'altro dna intero e sanguigno che però non l'hanno fatto contare.
Non è morta quella sera la ragazza e lì in quel campo.
Ci sono le interviste di chi era sugli elicotteri e girava.
Nulla hanno fatto contare!
Poi continui con le tue praline che paiono zuccherine invece sono il contrario.
L'Accusa non ha il potere di impedire la ripetizione delle analisi?
Ma se lo ha fatto la Corte che mi sembra abbia riaccusato.

Ne sanno una più del diavolo a giustificazioni e liberi convincimenti.
Il "nero su bianco" che Fischetti motiverà, dovrà giustificare il perché il diritto della difesa è stato leso eccome, altro che!
Potrà anche scrivere bizantinismi, se lo può permettere perché è ben tutelato, al contrario del "colpevole".

Guarda Ivana io ci ho provato ad avere un dialogo con te e sono leale, ma vedo che tu tra le righe dici altro e non sei leale.

Infatti metti mellifuamente in evidenza che la difesa ha " esercitato il suo diritto di svolgere le indagini" ...e ci mancava pure che non lo faceva, ma
poi aggiungi che le indagini non hanno sortito risultati e quindi la difesa non ha ben lavorato, questo vuoi dire: come le tue amiche.

Beh trovare la foto satellitare non è servito a nulla SOLO perché non l'hanno voluto considerare.
P.Gill e quello che ha detto anche: non l'hanno fatto contare e certo non è una cippa 'sto Gill.

E continui ripetendo il "rapporto di filiazione" interpretando la correttezza dell'accusa nel suo operato e termini così: " Alla difesa interessa dimostrare che il DNA nucleare di Ignoto 1 è inaffidabile (mancanza del mtDNA di Bossetti, resistenza e qualità sorprendente e inaspettata del nDNA di Ignoto1, reagenti scaduti, ecc.)"

Eccetera? Ti pare poco?
Con quel che riporti che valore vuoi che abbia quel dna?
ZERO per condannare Bossetti e 10 per accusare chi ha fatto i controlli scientifici!

Guarda puoi continuare a scrivere ciò che ti pare, non ti risponderò più perché sono oramai convinta che tu stai qui a tutelare tutto l'operato dell'accusa che sottilmente condividi.
Sembri in un modo ma sei esattamente il contrario.

Non m'interessa dialogare con chi prova a prendere per il naso le persone.
io sono pane al pane e vino al vino, preferisco difendere un povero padre di famiglia che non può più dare da mangiare ai suoi figli e neanche dar loro una carezza, piuttosto che inoculare dubbi sulla difesa che lavora gratis e incensare sotto sotto una invereconda e siffatta condanna.

E così, per l'ennesima volta, il mestolo gira intorno alla minestra paterna
e si cerca di volatilizzare tutti i misteri intorno a quel solo dna.

Se tu non sei un troll, sei però dentro il sistema che condanna con prove farlocche, alla faccia della giustizia, della democrazia, della scienza.

Ivana ha detto...

Vanna,
ho sempre espresso lealmente, sinceramente e liberamente il mio punto di vista.
Ho ribadito la mia convinzione sul tema paternità perché cercavo di spiegare come e perché sono giunta a tale mia "certezza" precisando che tale questione è, comunque, ininfluente ai fini processuali, quindi è sicuro che anche per me la paternità NON DIMOSTRA CHE BOSSETTI SIA L'ASSASSINO!
Come ben sai, sono sempre stata d'accordo con Luca sulla necessità del test di metilazione (e ciò è SIGNIFICATIVO del forte mio dubbio sulla reale natura di quella traccia!)
Dico, e ho sempre detto, solamente quello che esprimo, in modo diretto senza alcun sottinteso e se tu , tra le mie righe, leggi altro mi domando: sei forse prevenuta nei miei confronti? I nostri stili cognitivi sono così diversi da farti leggere ciò che non ho scritto e che non era mia intenzione sottintendere?
Avevo già ripetuto più volte che, nei panni della Corte, avrei assolto Bossetti già in primo grado! Quel nDNA di Ignoto 1 mi avrebbe , dunque, fatto giungere soltanto all'assoluzione per Bossetti.
Ho detto che la Difesa ha svolto le indagini difensive che FINORA non hanno dato i risultati sperati, ma QUESTO NON IMPLICA che io abbia voluto criticare la difesa! Anzi, ritengo che si sia impegnata con tutte le sue energie e che non sia certo colpa sua se, FINORA, non è riuscita a trovare quanto da lei cercato!
Inoltre, quali sarebbero le mie amiche? Qualcuna è intervenuta ad appoggiare le mie idee? Chi?!
Se non vorrai rispondermi, accetterò e rispetterò, come è nel mio stile, la tua decisione , anche se mi dispiace che tu sia giunta a giudicarmi negativamente soltanto in base a ciò che NON HO DETTO , ma che tu rtieni di aver letto tra le righe.
RIBADISCO: non sono colpevolista nei confronti di Bossetti e ritengo di averlo espresso chiaramente e ripetutamente!

Anonimo ha detto...

Troppo forte sto Peter Gill.
Che cacchio ha concluso ?

Nautilina ha detto...

Antrag e Vanna,
grazie.
Non entro nella questione paternità, continuate pure voi se volete.
Vedo che per alcuni come Gilberto è fondamentale, per altri meno e per altri ancora, come Ivana, del tutto ininfluente.
Non ci troveremo mai d'accordo su questo tema, comunque penso che bene abbiano fatto i difensori a puntare dritti sulla richiesta di perizia.
Sulla paternità di Guerinoni non credo nemmeno che potessero obiettare nulla, dato che nel primo grado l'avevano sostanzialmente accettata.
Quindi non so se avrebbe avuto più senso, in appello, chiedere il confronto con il DNA di Giuseppe Guerinoni. Per quale motivo? Gliel'avrebbero negato.
Invece, chiedendo la ripetizione delle analisi per verificare la coincidenza fra Ignoto 1 e Massimo Bossetti, avevano più chances, o almeno così ritenevano loro.
Alla fine, se dalla perizia fosse saltato fuori che Bossetti e Ignoto 1 sono due persone diverse, poteva anche risultare che il vero padre di Massimo non è Guerinoni, sistemando tutte le magagne di famiglia.

Ma d'altra parte, come ho scritto più volte (sì, ho il brutto vizio di ripetermi), se per caso sui vestiti di Yara ci fosse stata una contaminazione accidentale o anche dolosa con materiale genetico di Bossetti, un'eventuale perizia non avrebbe detto nulla di nuovo, riconfermando solo che Ignoto 1 e il carpentiere di Mapello sono la stessa persona.
Ed era un bel rischio.
Qui non si tratta di avere o non avere fiducia nell'innocenza di Massimo, ma di avere o meno il coraggio di rischiare. In appello gli avvocati l'hanno avuto e il condannato pure, anche perché era forse l'unica via che gli restava, per quanto pericolosa e scomoda.

Vedremo se questo coraggio ce l'avrà anche la Cassazione. Intendo il coraggio di scoperchiare un calderone bollente dagli effetti imprevedibili per tutti, almeno in teoria.

Finora due Corti hanno solo dimostrato di conformarsi all'accusa, credendo a prove dal mio punto di vista molto fragili e inconsistenti, argomentate come sappiamo dal PG e dalla parte civile ( in modo suadente, da manuale, atto a colpire l'immaginario nazional popolare italico, senza però basarsi su fatti reali e indiscutibili).
Sono riusciti nel loro intento, hanno riscosso lodi, ma la giustizia ne è uscita malconcia, la fiducia di tanti cittadini onesti ha subito un ulteriore smacco.
E magari fosse l'unica volta che succede.

Per fortuna non c'è un solo grado di giudizio...

Anonimo ha detto...

Viva la corte, la corte liberata,
la corte del valzer e la corte del caffè.
La corte derubata e colpita al cuore,
viva la corte, la corte che non muore.
Viva la corte, presa a tradimento,
la corte assassinata dai giornali e dal cemento,
la corte con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva la corte, la corte che non ha paura.
Viva la corte, la corte che è in mezzo al mare,
la corte metà giardino e metà galera,
viva la corte, la corte tutta intera.
Viva la corte, la corte che lavora,
la corte che si dispera.
viva la corte, la corte sulla luna.
viva la corte,la corte che resiste.

Dudu' ha detto...

Brava Nautilina!
".. Alla fine, se dalla perizia fosse saltato fuori che Bossetti e Ignoto 1 sono due persone diverse, poteva anche risultare che il vero padre di Massimo non è Guerinoni, sistemando tutte le magagne di famiglia. "

Per accertare la paternità é NECESSARIO fare uno studio delle sottopopolazioni in loco.

Non certo europee come é stato fatto.
Io avrò un dna molto simile alla tribú di appartenenza, contraddicendo la regola che il mio dna nessuno può averlo,e siccome é simile si dovrà studiare il mio territorio, non la Sicila e nemmeno la Francia o l'Inghilterra.
E a una paternità casuale c'era arrivato pure Portera , trovando fra 1.000 campioni universitari (archivio) ben 14 paternità casuali.
É questo che non si riesce capire nemmeno qui.

In America venne svolto uno studio che dimostrò che su 50.000 detenuti circa , 6 avevano un dna praticamente uguale, questo perché il calcolo biostatico é un risultato empirico che non riflette la realtà frammentata in familie e discendenze.

É tutta da dimostrare la paternità e maternità anche di ignoto 1, potrebbe avere il mitocondriale uguale a Yara e una paternità differente. Solo uno studio sulla sottopopolazione potrebbe essere scientifico. Il calcolo delle frequenze é standard, non riflette il territorio.

Sarebbe interessante sapere che dati sul cromosoma Y sono emersi dai 9.200 prelievi amplificati (il rimanente,arrivando ai 18.000 dichiarati o forse 21.000 sono andati al macero, dicono).

Chissà se a qualcuno é venuto voglia di metterci le mani sopra.

Quindi, uno oppure due alleli differenti ( il 22 magari?) potrebbero dare dei sosia genetici, come avvenuto con P. G.

Il cromosoma Y, é composto da 16 +1 marcatori, un solo errore (da traccia LCN , non dimenticando che é una traccia "Condivisa" ,non pura e non soprasoglia, potrebbe avere dato esiti sbagliati).
Era validato il kit?

Vedete, sembrano sottigliezze, ma non lo sono.
Il dato per essere scientifico, deve essere riproducibile.

Dovete pretenderlo, sempre.

Al beato anonimo che si domanda cosa avrebbe concluso Gill, rispondo, in tanta amarezza : niente !!
Al migliore genetista mondiale ,dopo essersi lavati la bocca continuando citare i suoi studi, gli hanno chiuso le porte con una sentenza orribile. Grazie a gente come te che credono di sapere tutto e non sapete centrare il buco della tazza.

Capitan Haddock ha detto...

Quello che dice Dudú è correttissimo. Stante la situazione della traccia biologica, già assumere che sia figlio del Guerinoni è un azzardo. A maggior ragione senza conoscere la madre (che al momento dell'identificazione del Guerinoni non era nota). La paternità Guerinoni nei confronti di Bossetti, poi, è desunta ma non verificata. Il tutto senza che ci sia traccia di mtDNA di Bossetti.
Aggiungiamo l'inconsistenza di qualsivoglia altro indizio ed il quadro è completo. E desolante.

Vanna ha detto...

Nautilina condivido in special modo:
"...Qui non si tratta di avere o non avere fiducia nell'innocenza di Massimo, ma di avere o meno il coraggio di rischiare. In appello gli avvocati l'hanno avuto e il condannato pure, anche perché era forse l'unica via che gli restava, per quanto pericolosa e scomoda.
Vedremo se questo coraggio ce l'avrà anche la Cassazione. Intendo il coraggio di scoperchiare un calderone bollente dagli effetti imprevedibili per tutti, almeno in teoria..."

Bisognerà vedere cosa si cela veramente dietro quella condanna.
Poiché si è investito troppo sul dna a livello di economie e di "speranze" da non poter rischiare di mandare tutto al macero.

Abbiamo già visto che dietro l'abbattimento dell'aereo sul cielo di Ustica non si è fatta luce, le intercettazioni tra mafia e stato sono state eliminate, l'arrivo di popoli affamati continua senza che si possa fermare e questa sarà una bomba che prima o poi scoppierà nelle mani di tutti.

La Cassazione ora dovrà tutelare la giustizia di un umile muratore: lo farà?
Mi auguro di sì, in definitiva quella "prova" prova tutto di come è stata analizzata ma non la colpevolezza e, per un umile muratore bisognerà esprimere un giudizio di libertà altrimenti il popolo italiano sarà uno schiavo senza diritti e tutele nel proprio territorio.
Già adesso vediamo come i lavoratori stranieri sono molto tutelati nell'aprire le loro attività, gli italiani che vogliono farlo sono sbranati dai controlli e dalle tasse.

Vanna ha detto...

Dudù complimenti!
vanna

Vanna ha detto...

Anonimo:
bella la ballata sulla "corte", musicale, l'hai scritta tu?
Complimenti!

Dudu' ha detto...

Come
da prima relazione del Ris, in motivazione é scritto che il test per il cromosoma Y venne fatto sulla traccia 31G-int , la quale non dovrebbe dare risultati falsi, pensavo io nella mia somma ignoranza.

Come possono avere sbagliato se la traccia, la prima dove venne rinvenuto ignoto1, era abbondante?

Ma poi, seguendo il dibattito, il cielo si schiarí, Gentile e Staiti dichiararono in aula, presentando alla corte la prima relazione, che il test per il cromosoma Y, venne fatto sulla 31G-int.

Alla richiesta della corte ,su richiesta difesa di avere le analisi in ordine,(impossibilitati per il caos raggiungere delle conclusioni in 15 giorni!) produssero una seconda ondata di raw data (trovati chissà dove!) e una integrazione,la relazione aggiuntiva ! Nella nuova relazione veniva scritto che le traccie 31-G13/14/15/16 erano LCN e che "si erano sbagliati nella prima relazione (peccato non avere le trascrizioni! Ma ciò significa che non avevano prodotto i raw data di quel test), non lo avevano fatto sulla 31G-int come DICHIARATO PRECEDENTEMENTE nella relazione e nella interrogazione verbale, ma , da integrazione -accolta-, sulla 31G16 da 30 mcg/pcl per la parte di maschile.

Sempre in motivaz. ci si preoccupa sottolineare che é definita traccia LCN ,un traccia che non sia almeno 100pcg/mcl.

Ma non ci si preoccupa sottolineare l'ennesimo errore (!) dell'indagine monumentale!

Con i richiami a faldoni 1,2 etc,via dicendo, che noi non conosciamo ma la difesa si,hanno riordinato -apparentemente- il tutto (bello,preciso,perfetto) con la conclusione che conosciamo.

La richiesta di perizia,ritenuta tardiva dalla corte, la difesa la chiese proprio perché dalle dichiarazioni dei genetisti, emergeva una situazione imbarazzante di errori su errori con kit e reagenti scaduti,altro che picchettino!

Ma a molti torna comodo voltarsi dall'altra parte e ignorare le denunce che si devono(non dovrebbero) fare.

Paolo A ha detto...

Dudù

La difesa potrebbe tagliare il nodo gordiano del DNA con un semplice verifica, comparare il DNA di Bossetti con quello di Pierpaolo Guerinoni.

Se dovesse risultare che 20 marcatori su 21 sono uguali, escluso il TH01, e che anche il cromosoma Y è uguale, allora Massimo Bossetti è Ignoto1.

Però se dovesse risultare che Massimo Bossetti non è Ignoto1, allora la difesa dovrebbe "piantare" un casino a livello mediatico e presentare delle denunce alle Procure competenti per tutta la serie di reati commessi dai pubblici ufficiali, vorrei proprio vedere se girano la testa da un'altra parte.

Secondo te la difesa ha il coraggio di fare una cosa simile?

PINO ha detto...

Mi pare che l'ultimo post di Nautilina, rifletta un certo equilibrio, sulla valutazione di tutto quanto concerne il caso in discussione, oltre che il sottinteso suggerimento a riflettere su alcuni piccoli particolari molto significativi.
Se non vi fosse l'evidente divergenza "interpretativa" (guai se non esistesse, in un libero e corretto confronto dialettico) fra Ivana e Vanna: due personalità di apprezzabile spessore intellettuale, il blog assumerebbe ben altra fisionomia, diversa da quella conosciuta e molto apprezzata nella rete.
Non disperdiamo, con inutili, quanto dannose diatribe, la credibilità ed il rispetto per noi stessi e per queste pagine, acquisite in anni di lavoro comune.
Non pontifico, nè compongo omelie: sono, e resto solo un umile componente di questo squisito cenacolo.

Dudu' ha detto...

Paolo A,
La difesa potrebbe comparare il dna con P.G, e non é detto non l'abbia di già fatto.
Non sono scemi come qualcuno potrebbe pensare.

La traccia, potrebbe anche essere uguale al dna di Bossetti (ma non lo credo, troppi raffazzonamenti), ma é come ci sia arrivata,che origine ha, un mistero.

Non ha subito tre mesi di intemperie, e nemmeno due settimane di esposizione.

Quel " mi hanno incastrato" che non si sà a chi era dedicato, fà supporre molte cose, di cui la difesa potrebbe esserne a conoscenza.
La difesa non stà lottando contro una traccia impossibile, ma contro un gigante. Dura la via.
Questo caso sembra costruito a tavolino, con quel lembo di mutandina in bella esposizione che diceva guardami.

antrag ha detto...

Perché il cenacolo rimanga utile è necessario smascherare l'ipocrisia anche quella inconsapevole e non perdersi in ghirigori, salamelecchi, giri di parole sulla propria presunta correttezza.

PINO ha detto...

ANTRAG
Mi è chiaro il tuo messaggio contenuto fra le riga, ciò nonostante, sta a chi di saggezza ne avrebbe, il compito di non alimentare fuocherelli buttandoci, invece, della cenere sopra.
A buon indenditor...

Vanna ha detto...

D'accordo con te antrag.
Non è questione di stile ma di avere una linea ferma e autentica.

In questo caso è in ballo la libertà non solo di opinione ma di difesa.

Ha preso una china questo condannare in base a quel dna, che non tutela né il condannato, né la difesa che lo deve difendere, né gli investigatori della difesa.

Francamente non tutela nessuno poiché il dna vola e si spande a macchia d'olio, ma può anche essere costruito in vitro, pertanto chiunque può
subire quello che ha subito questa famiglia.

Ecco perché si devono ripetere i Misteri del buio, della chiusura, del dolore, della condanna, e sperare che si possa aprire la luce.


Paolo A ha detto...

Dudù

Perché secondo te la difesa ha fatto la comparazione, almeno nel modo che sto sostenendo io, secondo me, se hanno fatto la comparazione tra Bossetti e Pierpaolo Guerinoni, questa è avvenuta tra dati cartacei, ammesso che nel fascicolo ci fossero i risultati delle analisi di Pierpaolo Guerinoni, come d'altronde quelle di suo cugino Damiano, ti ricordo che la pista genetica dei Guerinoni è stata sondata dalla Polizia non dai RIS e non mi risulta che la Polizia abbia depositato i raw data dei Guerinoni.

Mi dispiace dirlo, ma la difesa non ha avuto la prontezza di chiedere il deposito dei raw data di Damiano e Pierpaolo Guerinoni, oppure addirittura l'hanno fatto apposta pensando di non fare troppo casino credendo che tutto si sarebbe risolto con l'assoluzione di Bossetti per insufficienza di prove, se il loro pensiero è stato questo allora hanno sbagliato.

Meno male che hanno lanciato in tempi non sospetti la "polpetta avvelenata" della richiesta di incidente probatorio, cosa che molto probabilmente farà annullare dalla Cassazione la sentenza di condanna, con rinvio ad altra corte d'Appello.


Bruno ha detto...

Una responsabilità grossa e mi dispiace dirlo è anche della famiglia Gambirasio. Con una nuova perizia si sarebbe chiarito in modo "quasi " definitivo la questione del dna. Avrebbero dovuto essere loro in primis a chiederla, se vogliono giustizia per la piccola Yara.

Ivana ha detto...

Grazie, Pino, per le tue sagge e autorevoli parole e per il tuo gentilissimo apprezzamento anche se sono consapevole di essere soltanto un nome fra tanti altri e molto meno interessante degli altri.
Ho il difetto di esprimere educatamente sempre ciò che penso, non riesco a snaturarmi per compiacere chi manifesta un punto di vista differente dal mio, ma cerco volentieri di evitare spiacevoli e sterili diatribe ignorando i messaggi provocatori.
Mi dispiace (e l’ho sempre evidenziato) quando qualcuno/a si allontana dal blog a causa di momentanei scontri personali e mi fa piacere, invece, ogni ritorno che ritengo sempre gradito.
Anch’io considero Vanna una persona di un notevole spessore culturale e non nutro alcun risentimento nei suoi confronti, per cui, per quanto mi riguarda, non è mia intenzione entrare in polemica con lei (o con altri).
Come dici tu stesso, le diverse interpretazioni rappresentano una ricchezza purché si rimanga soltanto nel giusto scontro di idee, altrimenti si può facilmente giungere a sterili diatribe personali che inducono, prima o poi, ad astenersi da qualsiasi confronto (come purtroppo è già accaduto in alcuni casi).



Nautilina, sono d’accordo con Pino: i tuoi interventi sono sempre ricchi di spunti di riflessione.

Sulla paternità di Guerinoni non credo nemmeno che potessero obiettare nulla, dato che nel primo grado l'avevano sostanzialmente accettata.

Sono d’accordo: la difesa l’ha “sostanzialmente accettata” nel primo grado, perché, aggiungo io, reputo la difesa consapevole del risultato di un test specifico, semplice e ripetibile, non vantaggioso per il suo assistito.

se dalla perizia fosse saltato fuori che Bossetti e Ignoto 1 sono due persone diverse, poteva anche risultare che il vero padre di Massimo non è Guerinoni, sistemando tutte le magagne di famiglia.

“Se dalla perizia fosse saltato fuori che Bossetti e Ignoto1 sono due persone diverse”, ritengo che ciò potrebbe significare questo: sarebbe stata riconosciuta la genuinità di quel picco “extra” e quindi non si tratterebbe affatto di un semplice artefatto di reazione e quel picco "extra", presente nel profilo di G. B. Guerinoni, metterebbe in dubbio la paternità di Guerinoni nei confronti di Ignoto 1 (di Ignoto 1, appunto, ma NON nei confronti di Bossetti, che finalmente verrebbe assolto e dovrebbe essere risarcito per l’ingiusta detenzione subita)

antrag ha detto...

"Dico ego, tu dicis, sed denique dixit et ille: Dictaque post toties, nil nisi dicta vides".

Gilberto ha detto...

“Settantadue scienziati mettono ufficialmente in discussione il valore di P, il criterio statistico standard adottato per stabilire se un insieme di dati è scientificamente significativo, poiché convalida risultati che poi non sembrano riproducibili. E propongono di abbassarne la soglia per le ricerche sociali e biomediche di Dalmeet Singh Chawla/Nature “ da Le scienze on line che a sua volta cita l'originale dell’articolo pubblicato su Nature il 26 luglio 2017.

Non sembrerebbe aver niente a che vedere con il caso Bossetti. Eppure…
Sembra proprio che la letteratura scientifica sia piena di risultati inaffidabili dovuti alla debolezza degli standard statistici adottati e in particolare ai valori di P (valore di probabilità). La scienza sembra stia attraversando una crisi di riproducibilità dovuta alla inadeguatezza degli standard statistici adottati. Il valore di Probabilità P serve a misurare l’incidenza che i risultati siano dovuti al caso. Più piccolo è il valore di P e i risultati vengono considerati statisticamente significativi.

Qualcuno però suggerisce che in letteratura ci siano troppi falsi positivi con soglie ancora troppo alte del valore di P (soprattutto per le scienze sociali e biomediche)
Addirittura alcuni ricercatori (eminenti scienziati) parlano esplicitamente di ‘dati suggestivi’ senza un vero valore conoscitivo.
Per evitare al contrario i falsi negativi alcuni suggeriscono di aumentare in modo significativo il campione da testare. Si parla di nuovi standard metodologici. Già i fisici delle particelle hanno drasticamente abbassato il valore di P.

La problematica si può riassumere così: molte scoperte potrebbero essere del tutto fallaci, dovute al caso dei bussolotti, un po’ come giocare ai dadi. Le osservazioni di Dudù (2 agosto) mi sembra pongano la problematica in ambito genetico, discriminando strumenti statistici più sofisticati. Sembra però che nei tribunali le problematiche statistiche con la definizione di ipotesi alternative non trovino la ben che minima accoglienza utilizzando criteri che possono generare certezze del tutto effimere.

Dudu' ha detto...

Ivana,
"..”, ritengo che ciò potrebbe significare questo: sarebbe stata riconosciuta la genuinità di quel picco “extra” e quindi non si tratterebbe affatto di un semplice artefatto .."

A quale picco ti riferisci..

Paolo A,
Fai bene ricordare chi fece cosa, potrei sbagliarmi, vado per deduzioni, ma essendo che il fascicolo paternità rimase fuori dal dibattimento, (ma lo fecero rientrare dalla porta di servizio), si privò alle parti la consultazione di quell'indagine guerinoniana (praticamente solo alla difesa, perché parteciparono Piccinini , Cattaneo come anatomopatologa,e Portera. Comunque assunta in una sorta di garanzia).

Se la difesa abbia avuto nei faldoni i raw data di G.G non saprei, sicuramente il suo referto: la Gino disse se ricordi che anche a lei pareva (stante il materiale a disposizione immagino) corretta l'attribuzione di paternità (e che poteva dire diversamente? Mica aveva partecipato alla estrazione di dna dalla salma e agli sviluppi successivi).

Bisogna andare ritroso e tornare all'udienza preliminare. (ricordandoci e tenendo bene a mente che la cassazione si era espressa sulla traccia di ignoto 1 dicendo che le anomalie dovevano essere risolte in dibattimento,quella era la sede, perciò la difesa aveva , come dire, un assegno in bianco in tasca, doveva solo incassare.)

Torniamo all'udienza preliminare: la Ruggeri scelse di non ammettere il fascicolo paternità, la parte civile non ebbe da ridire e la difesa presumo non poteva opporsi( é il pm che decide quali fascicoli ammettere).

La difesa , conscia di come era stata assunta la paternità guerinoniana (mi ripeto,avvenuta in una sorta di incidente probatorio, mi sembra con la delega d'indagine informando le parti), non poteva che sperare di poterla affrontare con la superperizia (assegno bianco in tasca), ATTENDENDO venisse decisa dalla corte , ma quando videro che la corte mai si decideva benché saltassero fuori continue sorprese, furono costretti chiederla loro.

Il grande inganno. ( o grande sgambetto).

E poi é storia, si sono trovati con le mani legate anche in appello.

Per risponderti allora, credo la difesa nulla poteva di piú sulla paternità in primo grado, tanto meno chiedere dati o materiale inseriti nel fascicolo non ammesso; se sbaglio dimmelo.

Qui ci vorrebbe qualcuno che conosce bene le leggi.

Chiara, intervenne nel merito ricordo, chissà oggi cosa aggiungerebbe.

@ Chiara... Ci sei?

( mi permetto di condividere quanto sollecitato da Pino. Sarà profiquo per tutti, anche per me.
Poi se qualche volta si sbotta và compreso anche chi perde la pazienza).

∆\/+_+\/∆ (lanternine)

..non sarò mai fatta Santa... Sigh !..

Vanna ha detto...

antrag!!!
Bella la frase : “ Lo dico io, lo dici tu, lo dice anche quello: dopo che lo si è detto molte volte, non vedi se non quello che è stato detto."
E così nacque il trattato eristico per imparare l’arte di avere ragione ad ogni costo mettendo in campo strategie differenti con tanta faccia tosta da
non impallidire per la vergogna.
complimenti, dopo le efficaci frasi telegrafiche vai a pescare anche nel campo filosofico letterario!
A "Volando" non ci facciamo mancare nulla!

Vanna ha detto...

Dudù abbi pazienza, cosa vuol dire il tuo seguente:

"∆\/+_+\/∆ (lanternine)

..non sarò mai fatta Santa... Sigh !.."

non l'ho capito!
Grazie in anticipo per la spiegazione.
vanna

Anonimo ha detto...

Defecatio vespera est tamquam medicina.
Parce mero, coenato parum: non sit tibi vanum
Surgere post epulas: somnum fuge meridianum:
Non mictum retine, nec comprime fortiter anum.
Haec bene si serves, tu longo tempore vives

Paolo A ha detto...

Dudù

Tu sai per certo se la difesa ha fatto un prelievo non ufficiale a Massimo Bossetti, perché di ufficiale non è stato fatto niente, in quanto doveva essere fatto nella forma dell'incidente probatorio, anche quelli eventualmente ripetuti in carcere da un punto di vista probatorio hanno un valore limitato e non capisco perché la difesa non si sia opposta, forse per paura di un incidente probatorio che avrebbe definitivamente "sotterrato" il proprio assistito, mentre era proprio questo che l'accusa voleva, evitare la perizia.

Dudu' ha detto...

Vanna,
Alzo le mani, porto le lanternine della serenità, e ammetto che ogni tanto mi spazientisco anch'io, io provo arricchire di argomenti la discussione , non é detto ci riesca, ma ci sono cosí tante sfumature di grigio che possono tradursi in implicazioni, che non mi lascio coinvolgere piú di tanto da argomenti che sembrano consunti dal sole, sembrano, piu li si sviscera e piú assumono il loro reale valore. Attraverso il ragionamento dimostro (o meglio provo farlo) e sconfiggo , se ci riesco bene, se non ce la faccio pazienza.... Non certo per arroganza,soprassiedo da un pò. Preferisco.

antrag ha delle belle qualità, belle doti sottili e ficcanti,dovrebbe investirle di piú, come fai tu quasi sempre(e capisco quando non lo fai), nel contrattaccare il ragionamento e non il ragionatore.

Io capisco la lotta all'ipocrisia, pane che mastico ogni giorno, é un arma che difficilmente riuscirò seppellire,ma ho deciso che il mio tempo ha un valore, non voglio disperderlo , lo dono alla causa, sperando sia un pochino profiquo. (E a volte tralascio, per non ammorbare il blog).

Dudu' ha detto...

Gilberto,
Interessantissima la segnalazione!
http://www.lescienze.it/news/2017/07/31/news/statistica_riproducibilita_dati_ricerca_falsi_positivi-3616958/?refresh_ce

La statistica viene applicata in svariati prodotti oltre che al dna, richiede, per assumere un dato,una QUALITÀ delle verifiche attese, ed é proprio di quello che si stà qui discutendo da mesi.
Il valore di P. per usare una metafora, é dato dalla mia capacità di dimostrare quante perle sono vere in un collier.
Applicata alla medicina, solo assumendo valori veri, potrò dimostrare se un tumore é causato dall'inquinamento o da ereditarietà.
Se un prodotto commerciale... e via discorrendo..
Perciò, se non si assume il dato dalla sottopopolazione non si potrà avere un dato reale. Ciò necessita di verifiche, tradotto in soldoni, investimenti.
Ed é quello che dovrà far fare la cassazione se intenderà verificare il dato. (Oltre il resto ,of course!).

Dudu' ha detto...

Anonimo,
Io sarò ingenua ma tu sei scemo.
Tutti quei simbolini rappresentanti il dollaro, altro non sono quelli spillati a te per condannare (e privare altri) un cittadino con video farlocchi.

Anonimo ha detto...

Sfottete pure, il disegno con caratteri ascii doveva rappresentare un membro dell' ordine degli avvocati, di un tale il cui cognome comincia per S. e finisce con gni , il carattere del dollaro non è campato in aria visti i denari spillati alla mogliettina.

Ivana ha detto...

Dudu’,
quel “picco”, da me citato, fa riferimento a quanto risulta scritto nelle pagine dedicate alla genetica degli atti d’appello della Difesa (precisamente nel documento pubblicato, e gentilmente segnalatoci, da Luca Cheli)
Da pagina 98 (partendo da: “ Un'altra importante anomalia è stata stigmatizzata dalla Difesa all'esito della consulenza fornita dai dottori Cattaneo e Piccinini che sono stati incaricati dal P.M. di estrapolare il profilo genetico dalla salma del fu Giuseppe
Benedetto Guerinoni, onde stabilire una relazione di parentela, in particolare di paternità, con Ignoto 1.” e arrivando fino a metà circa di pagina 102) trovi tutte le informazioni dettagliate.

Riguardo alla segnalazione di Gilberto (che ringrazio) a me sembra, da una veloce lettura, che la critica non sia rivolta all’ambito della genetica e, infatti, l’ambito genetico viene citato come esempio positivo in quanto la soglia del valore di P è stata decisamente abbassata già da più di un decennio fa stabilendo una soglia di 5 × 10^-8 (quindi: 0,00000005 che è ben diversa dalla soglia di 0,05)

Ivana ha detto...

Ho riletto con attenzione l'articolo e credo che, comunque, facciano riflettere le parole di Shlomo Argamon: "a prescindere dal livello di fiducia scelto, se ci sono abbastanza modi diversi per progettare un esperimento, diventa altamente probabile che almeno uno di essi dia un risultato statisticamente significativo solo per caso. Secondo lui sono necessari cambiamenti più radicali, come nuovi standard metodologici e incentivi alla ricerca"
Vedremo ...

Gilberto ha detto...

Cara Ivana

Nell’articolo in questione si fa esplicito riferimento ai test bayesiani (“Altri scienziati hanno abbandonato i valori P a favore di strumenti statistici più sofisticati, come i test bayesiani, che richiedono di definire e verificare due ipotesi alternative.)

Proprio quello che non si è fatto e che Dudù ha espresso con le parole

“É tutta da dimostrare la paternità e maternità anche di ignoto 1, potrebbe avere il mitocondriale uguale a Yara e una paternità differente. Solo uno studio sulla sottopopolazione potrebbe essere scientifico. Il calcolo delle frequenze é standard, non riflette il territorio.”

E ancora

“Sarebbe interessante sapere che dati sul cromosoma Y sono emersi dai 9.200 prelievi amplificati (il rimanente, arrivando ai 18.000 dichiarati o forse 21.000 sono andati al macero, dicono).”
E ancora

“Il cromosoma Y, é composto da 16 +1 marcatori, un solo errore (da traccia LCN , non dimenticando che é una traccia "Condivisa" ,non pura e non sopra soglia, potrebbe avere dato esiti sbagliati). Era validato il kit?”

Siamo proprio nell’ambito di una supposta riproducibilità. Come al solito ti perdi nei dettagli e non cogli il significato complessivo di un articolo…

Ivana ha detto...

Gilberto, so che il calcolo bayesiano viene usato, eccome, in ambito genetico!


Vanna ha detto...

All' acculturato Anonimo che ha postato la frasetta in latino sulla "defecatio" tratta dalla scuola medica salernitana che fu il primo perno di medicina ufficiale per l'Europa intera in epoca medievale, rispondo quanto segue:

la frase originale che recita l'efficacia della " defecatio matutina" per la purificazione del corpo l'hai cambiata facendola diventare " defecatio vespera" ovvero serale che invece è dannosa per l'organismo.

Ti sei presa la libertà di cambiare questa regoletta con un insulto raffinato che racconta che sei un cultore non da poco.
Ti disturbava talmente (non sei solo un'"esteta...", ma uno che sta ai bottoni di comando) che hai ricercato tra i "flores" della scuola salernitana il "flos" ...più profumato... per creare una metonimia, complimenti!

Il nostro dire lo trovi così rovinoso da paragonarlo alla "defecatio serale"

Hai posto la tua firma autorevole ANONIMO e ci fai un grande onore perché

in tarda serata arrivò la ri-condanna che fu un verdetto di " defecatio vespera" che è diventato il nostro olio di ricino.






Anonimo ha detto...

Esimio Pino
Come vedi, la innata ed instancabile presunzione di certi pseudo SOTUTTO, continua.
Vani sono stati i tuoi saggi consigli che, in ogni caso, li ho trovati preziosi e perfettamente consoni alla situazione.
Body
.

Vanna ha detto...


Ciao Dudù, grazie per la risposta "lanternine".
Estrapolo da te:
"...Alzo le mani, porto le lanternine della serenità, e ammetto che ogni tanto mi spazientisco anch'io, io provo arricchire di argomenti la discussione , non é detto ci riesca, ma ci sono cosí tante sfumature di grigio che possono tradursi in implicazioni, che non mi lascio coinvolgere piú di tanto da argomenti che sembrano consunti dal sole, sembrano, piu li si sviscera e piú assumono il loro reale valore. Attraverso il ragionamento dimostro (o meglio provo farlo) e sconfiggo , se ci riesco bene, se non ce la faccio pazienza.... Non certo per arroganza,soprassiedo da un pò. Preferisco..."
Dudù guarda che ci riesci benissimo ad "arricchire" e non solo, lanci esche che vanno sempre a pescare il nuovo.
Sei una specialista in campo e ci riesci bene a riprendere il filo e ad infilare nuove preziosità.
In più ragioni e col cuore, questo è il valore aggiunto.

Vanna ha detto...

A Dudù e a Gilberto,
l'aromatico anonimo della " defecatio vespera" potrebbe essere stato sollecitato da vostri post precedenti a quello suo profumato,nei quali c'è sicuramente qualcosa di veritiero.
Poi successivamente i dollari della moglie dell'avvocato S. hanno procurato qualche disagio all'anonimo impiccione ed invidioso dei dollari altrui.
Tutto è buono per insultare perfino i dollari!
Sta messo male st'anonimo dell'olio di ricino.

antrag ha detto...

Nel mio saggio su Induzione & Falsificazione ho abbandonato la P, troppo ideologica e ho abbracciato a tutto campo la sana formulazione degli esperimenti alla Bernoulli.
Da circa un anno.

Dudu' ha detto...

Paolo A,
Non ho la piú pallida idea su quale materiale venne svolto , abbia fatto pervenire alla Gino, sappiamo che vennero coinvolti i membri della famiglia.
In teoria da Letizia dovrebbero avere preso i cromosomi XX avuti da Giovanni e Ester,e poi ovviamente tutti gli alleli etc.

Una vecchia ipotesi che mi ero fatta é che il risultato fosse indeterminato per una serie di fattori , o che fosse tanto simile al guerinoniano. Non riuscendo raggiungere la certezza, avrebbero scelto obtortocollo di non assumere il dato.

Ma mi diedi pure una seconda ipotesi: fosse una strategia processuale per indurre la corte verificare lei stessa la paternità.
Poi non é stata ammessa a dibattimento e si son spaiate le carte.

Ci sono casi,alcuni esempi li postai (lezione Vecchiotti), che non si riuscí stabilire la paternità.

Ivana,
".. “Se dalla perizia fosse saltato fuori che Bossetti e Ignoto1 sono due persone diverse”, ritengo che ciò potrebbe significare questo: sarebbe stata riconosciuta la genuinità di quel picco “extra” e quindi non si tratterebbe affatto di un semplice artefatto di reazione e quel picco "extra", presente nel profilo di G. B. Guerinoni, metterebbe in dubbio la paternità di Guerinoni nei confronti di Ignoto 1 (di Ignoto 1, appunto, ma NON nei confronti di Bossetti, che finalmente verrebbe assolto e dovrebbe essere risarcito per l’ingiusta detenzione subita) .."

A parte che non riesco capire le ultime righe del post : Bossetti sarebbe un Guerinoni allora secondo i tuoi studi? Non l'ho capito.

Devo dire FINALMENTE, dopo tre anni che qui lo si scrive, hai notato anche tu quel picco "spurio" che spurio non può essere se si ripete tre volte in positivo.

Non condiviso con ignoto 1 ma con Yara.


Alla faccia di tre anni di certezze!

Se non altro , io mi limito verificare e dubitare.

Ivana ha detto...

Dudu’,
come ho già scritto, in data 2 agosto 2017 18:50:00, la difesa ha sostanzialmente accettato la paternità di Guerinoni (nei confronti di Massimo Bossetti) nel primo grado, infatti NON l’ha minimamente contestata negli atti d’appello (e Marita stessa ne è convinta), QUINDI, COERENTEMENTE, se venisse riconosciuta la genuinità di quel picco “extra” (da un perito super partes!) verrebbe messa in dubbio la paternità di Guerinoni nei confronti di Ignoto 1 e Massimo Bossetti verrebbe assolto dal momento che G. B. Guerinoni non risulterebbe più padre di Ignoto1 (in quanto la presenza di quel picco, non più considerato come un semplice artefatto di reazione, renderebbe inattendibile la paternità di Guerinoni nei confronti di Ignoto1)!
Non sono una genetista, per cui non posso certamente affermare se quel “picco” sia genuino, o sia “un picco spurio” (dovuto a un difetto del kit) ! Dovrebbe essere un perito super partes a pronunciarsi in merito e ho sempre sostenuto l’importanza che venisse concessa la superperizia!

Vanna ha detto...

l'anonima che ha un alto Q.I. continua a proporre scempiaggini, tempo fa ero una badessa ora, niente meno, mi fa: " LA CAMPIONESSA DEI SALAMELECCHI".

E' sempre quella alla quale dava fastidio che condividevo.

Ognuno perde tempo come gli pare.



Dudu' ha detto...

Vanna,
Ho notato la raffinatezza di cul(tura) latina.
Vena ironica coltivata da un nostro ex presidente.
Salerno non é lontana da Potenza,anche li una giovane e brava ragazza perse la vita per mano altrui e molte furono le forze investite per depistare.

Vanna ha detto...

... e invece si continua ad interpretare quello che la difesa ha fatto o non ha fatto perché non contestando la paternità l'ha accettata come la Marita.

coerentemente il tutto espresso da un troll.

Vanna ha detto...

Dudù non solo sono vicine ma furono le sedi del governo longobardo, normanno e poi giunsero gli angioini... l'unità d'Italia e d'Europa era già in nuce.
Ricordi sì chi era il problematico ragazzo?
Sembra che fosse figlio segreto di...la mamma sorella di... e lui viveva con genitori imparentati.
Il processo? fa storia per come fu protetto dalla giudice pare.
Mandato all'estero lì fu incriminato.
Intanto passarono gli anni e certi appoggi erano scomparsi.
Penso che per fare chiarezza bisogna avere un puntello all'estero, se non c'era l' americana, chissà come poteva finire il Sollecito!
I nostri sono andati in UK a trovare il P. Gill...le frontiere sono aperte.

Dudu' ha detto...

Ivana,
Il tuo ragionamento é completamente fallace,perché come disse la Ruggeri rimane che sul cadavere venne rinvenuto un dna (con un calcolo ASSENTE di madre e qualche divagazione letteraria non avendo svolto studi sulla sottopopolazione) corrispondente al dna del signor M.Bossetti per il 99,999999..etc.

" .., la difesa ha sostanzialmente accettato la paternità di Guerinoni .."

Questo lo affermi tu,e continui proporlo ma stà dentro una strategia che non conosciamo.

Ma potrei proporre un altro ragionamento, la verifica e non piú chiacchiere.
In chiacchiere si é assunto abbiano accettato la condizione.

Fino a qualche anno fà la paternità andava verificata nei tribunali allegando prove (dimostrate dunque) di tradimento. (Lo sapevi?)
La Ester ha tradito il marito?
(Per dire..)

antrag ha detto...

Dudù.
sei molto incisiva nelle tue affermazioni,
che condivido in pieno.

Ivana ha detto...

Dudu’,
NON sono SOLO IO ad affermarlo!
Torno a ripetere, per l’ultima volta (poi cercherò di evitare tale “pomo della discordia”), che, come spiegò chiaramente l’avvocato Bonomo, “la paternità di Bossetti non entrerà a processo” e per me e per altri (Pino, Chiara, Mimosa, Dan …) è chiaro il perché.
Inoltre, se credi nella sincerità di Massimo Bossetti, perché non credi in ciò che lui stesso aveva scritto nel 2015?:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/cara-mamma-mi-hai-ferito-straziante-lettera-bossetti-ester-1110600.html

Comunque, se per te (e tanti altri) la questione paternità va letta con gli occhiali che voi avete scelto, nulla da eccepire (e massimo rispetto), MA l’importante è che sia lasciata a me e a chi su tale punto è d’accordo con me, la libertà di usare altre lenti; forse così si eviterebbero quei prolungati silenzi da parte di coloro che, sul tema paternità, hanno un’idea non coincidente con la vostra.
D’altra parte, qui, siamo quasi tutti concordi e uniti nella speranza che, almeno in Cassazione, venga concessa la superperizia!

Anonimo ha detto...

"Se troviamo una goccia di sangue finisci come Bossetti, l’ergastolo non te lo leva nessuno". Il comandante dei carabinieri della compagnia di Brescia Lorenzo Provenzano lo interrogava dalle 15 del 1 agosto. Ma Lamberto Lombrici, ora in stato di fermo per omicidio e occultamento di cadavere aggravati, continuava a dire che non c’entrava niente con la scomparsa di Guido Bettoni. Finché a mezzanotte, sentito dal capitano quella frase su Bossetti, è crollato: "
Poteva continuare a mentire, che fesso.

Nautilina ha detto...

Bossetti invece non fa il fesso, continua a mentire e così si è beccato due volte l'ergastolo. Non c'è che dire, una logica strigente la tua...

antrag ha detto...

Le lenti da usare in un blog come il nostro non devono essere quelle che leggono un romanzo di appendice o un fogliettone.

Devono essere lenti per leggere documentazione concisa, vidimata e messa agli atti del processo.

Le due posizioni non sono equivalente e ricevono ciascuna il rispetto che si meritano.

Vanna ha detto...

antrag condivido, come al solito!

Aggiungo, in riferimento alla figura retorica delle "lenti" usata senza manco un filo di arguzia, che le lenti non si scelgono, è l'oculista che le decide in base alla necessità oculistica.
Non si usano lenti a comodo, anche gli occhiali da sole devono essere adeguati ai vari raggi solari.
Ma guarda cosa si deve spiegare a chi non ci arriva!

Le lenti in questione poi sono anche condivise da mooolti altri ai quali si appoggia per continuare a girare la solita pappa insulsa, poiché deve condividere con qualcuno avendo il problema di solitudine dei numeri primi.

Anonimo ha detto...

Da che cavolo di ottico va Antrag ?
Andrebbe visitato da un bravo andrologo, altro che oculista.
Sono anni che porto le lenti ma riesco ancora a leggere quello segnalato da Ivana: "Bossetti dal carcere: Sono un prigioniero di Stato”
Questa sconcezza la paghiamo noi.

Dudu' ha detto...

Ivana,
Noto che hai creato un schieramento. Stanno nascendo fazioni qui? dai toni usati sembrerebbe di si. Non é un bel seminare secondo me.

Hai scritto:

"..., come spiegò chiaramente l’avvocato Bonomo, “la paternità di Bossetti non entrerà a processo” e per me e per altri (Pino, Chiara, Mimosa, Dan …) è chiaro il perché..."

Bene.

Avrei necessità di consultare l'articolo a cui fai riferimento.

Ricordo avevi postato molte volte il link di riferimento, purtroppo non lo trovo. Lo riposti?
Grazie per la gentilezza anticipatamente.


Anonimo,
"..Se troviamo una goccia di sangue finisci come Bossetti, l’ergastolo non te lo leva nessuno". Il comandante dei carabinieri della compagnia di Brescia Lorenzo Provenzano lo interrogava dalle 15 del 1 agosto.(2017)

Il dna come strategia del terrore. Bello. Entrerà nei manuali d'interrogatorio.
"Come lo gradisce : con mtdna o senza?"

Anonimo ha detto...

Senza, e con l'opzione non so niente, o soffro di epistassi uguale ergastolo garantito.
Troppo bello, sai quanta monnezza che se ne va.

Dudu' ha detto...

Caro anonimo,
Ti ringrazio per la segnalazione.
Quello che tu chiami immonnnezza io la chiamo debolezza umana ,per pietà.

Vorrei raccontarti un aneddoto della mia vita.
Ho un carissimo amico che lavora nella polizia , dietro le trincee come si usa dire; tanti anni fà ricordo ci scontrammo su un argomento assai sensibile, ero tranciante a quel tempo e non ammettevo repliche.
Davanti la mia osservazione che non ammetteva giustificazioni per le violenze su minori mi ascoltò in silenzio, ero arrabbiatissima su un caso che a quel tempo era sui giornali, lasciò mi sfogassi addosso a quello che io ritenevo un criminale, perché é orribile per la mia mente si possa fare del male a dei bambini.
Lui, che per lavoro toccava con mano tanto dolore ricordo mi disse : "Anastasia , sono stati vittime pure loro".


É indubbio che togliere la vita al tuo prossimo é grave,gravissimo, forse era poco lucido e ci sarà chi si occuperà di accertarlo. Una cena a due fra spacciatori non può mancare una sniffata.

Senza renderti conto però, mi dai modo di segnalare che dopo aver ucciso un suo simile ha vagato per molte ore senza meta, sconvolto sicuramente, non può lasciare indifferenza una roba simile, aveva graffi addosso perché la vittima ha cercato di difendersi.

Se Yara, salí sul camioncino di Bossetti ( non crederò mai una ragazzina si fidi salire su un attrezzo del genere) capito che non prendeva la direzione di casa sua , sarebbe rimasta immobile ? Avrebbe avuto l'istinto di saltare giú, di difendersi, a quella età prevale l'istinto non il raziocinio.
Vado per logica ovviamente, non posso sapere se una ragazzina può rimanere impietrita in una situazione del genere , ma viene in aiuto le parole del padre Fulvio che ben la conosceva e disse che avrebbe teso difendersi, ne aveva la forza, ma non solo, Yara era in un periodo che era , diciamo, un pò allarmata, non digeriva , ma sentiva, che una persona la stava osservando,creando in lei la massima allerta, e che fà, ci sale sul camioncino??? No!

Se non si entra nella psicologia di quel che può essere successo non si entrerà nella storia avvenuta.

Anonimo ha detto...

Fino a qualche anno fà la paternità andava verificata nei tribunali allegando prove; quindi perché la difesa non l'ha fatto?

Vanna ha detto...

Buon giorno a tutti, che il solleone non cuocia le nostre meningi!

Dudù, mi piace la conclusione del tuo seguente di ieri alle ore 12,37:
"Alla faccia di tre anni di certezze!
Se non altro , io mi limito verificare e dubitare."

Le tue verifiche e i tuoi dubbi li fai fiorire, non restano lì appesi al ramo a seccarsi senza semi, senza frutti.

Vanna ha detto...

Strano, sono un'"adulatrice" anomala e fuori del sistema, infatti sono dalla parte degli unnocentisti, di quelli che con impegno cercano ragioni per mandare a casa un padre di famiglia.

Sempre acuta l'anonima-o, non si smentisce mai.

Fossi "adulatrice" adulerei chi è dalla parte del più potente che con facilità inchioda un innocente potenziale alla condanna, non di un povero muratore perseguitato fin nelle midolla.

Da questo momento puoi scrivere ciò che ti pare, di insultarmi di essere pure qualsiasi cosa, serenamente non me ne prenderò cura poichè so che non si può dialogare con chi non sa farlo.

antrag ha detto...

Homo est animal rationale
Se all'uomo togli la razionalità nel senso più vasto del termine cosa resta?

Degli anonimi che se ne spogliano volontariamente cosa resta dunque?

(Solidarietà per Vanna)

Anonimo ha detto...

PERCHE' NON PASSIAMO A DISCUTERE IN CALCE AL NUOVO ARTICOLO DI MASSIMO-IMPOSIMATO?

Vanna ha detto...

antrag ti adoro!
(non so se sei uomo o donna, non fa niente, va bene tutto: conta il significato!)

Ivana ha detto...

Dudu’,
di quali toni parli e usati da chi?

Quale “schieramento”? Ho soltanto citato alcuni nominativi di chi aveva espresso, in modo del tutto indipendente (e, mi sembra, alcuni prima ancora che mi esprimessi io!) una precisa idea riguardo a un determinato argomento.
Quali “fazioni”? Io ho alluso alle defezioni e ai prolungati silenzi di Chiara e di Mimosa …

Chi semina cosa? Da parte mia mi premeva, e mi preme, evidenziare ciò che, qui, è quasi unanimemente condiviso!

Hai scritto:
Avrei necessità di consultare l'articolo a cui fai riferimento.

Ricordo avevi postato molte volte il link di riferimento, purtroppo non lo trovo. Lo riposti?
Grazie per la gentilezza anticipatamente.


Mi dispiace non poter esserti di aiuto: infatti mai ho fatto riferimento ad alcun articolo inerente alle parole dell’avvocato Bonomo da me citate; avevo sempre e soltanto riportato quanto da lui detto in un’intervista (del 2014, se non erro) in una delle rarissime interviste da lui concesse (forse l’unica intervista televisiva da lui accettata?).
Ricordo, con sicurezza, che anche Mimosa aveva accennato (e credo prima ancora di me) alle parole dell’avvocato Bonomo e spero che legga e voglia intervenire in merito per eventuali ulteriori precisazioni e/o correzioni a quanto da me affermato.
L’avvocato aveva detto: “Non è corretto pretendere che la signora Arzuffi ammetta ciò che non si sente di ammettere, tanto più che la questione della paternità, coinvolgente l’imputato, non entrerà nel processo”

Ivana ha detto...

Riguardo all’articolo che aveva segnalato Gilberto, credo induca anche a riflettere su ciò che possa essere definito veramente "scienza". La psicologia è una scienza vera e propria come la fisica? Comunque sia, anche le effettive scienze, quali la fisica e la genetica, non sono perfette, ma sanno adeguarsi a standard sempre più rigorosi: però esistono, comunque, margini di errore e bisogna saperli quantificare bene e anche nelle aule dei tribunali dovrebbero non dimenticare che la scienza aiuta, sì, l’attività investigativa, ma (come ho sempre ribadito) i suoi risultati, da soli, non dovrebbero essere sufficienti, in mancanza di un solido quadro di indizi gravi, precisi e concordanti, a esprimere una sentenza di condanna e credo che su quest'ultimo punto siamo (quasi) tutti d’accordo!

Anonimo ha detto...

Ovviamente ....
querelata Ester Arzuffi: aveva detto di essere stata “inseminata a sua insaputa”

Vanna ha detto...

ai moralisti colpevolisti che continuano a sputtanare la signora Arzuffi e la moglie ogni tanto, chiedo se sono proprio sicuri se il loro dna provenga da una copulazione benedetta da sacramento o da altro.
E magari quello dei loro figli.
Il padre è incerto, la madre no, eppure in quel dna non c'era il mtnda ovvero la madre non c'era.
guardate il vostro trave (ovvero le vostre corna) e non pensate alle pagliuzze degli altri che non vi riguardano.

Anonimo ha detto...

Rispondo io per l'anonimo delle 15:52.
Perchè fate finta di non capire che l'Arzuffi è la madre di ignoto1, perchè il n/dna dell'ignoto corrisponde al 50% a quella donna, mentre l'altro 50% è del papà Guerinoni.
L'ha detto il generale Garofano in televisione.
Non sprecatevi a gironzolare intorno al mitocondriale assente, questo non vale a niente, rassegnatevi, e non offendete la gente che non è d'accordo con voi, ficcando in mezzo il dna delle proprie mamme.
Non bestemmiate.
Body

antrag ha detto...

L'ha detto il generale Garofano in televisione.

Ah allora hai proprio ragione body...
scusa non sapevo né della TELEVIONE né del GENERALE ...

Scusami ancora ... mi era sfuggita la bestemmia anche a me.

TELEVISIONE e GENERALI sono i tuoi dei ... scusami ancora!

Wolf ha detto...

Se il mitocondriale non serve, perchè per cercare la madre di ignoto1 hanno confrontato il dna mitocondriale con 539 donne, tra le quali anche Ester Arzuffi che tra l'altro risultava negativa?.

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_03/dna-quando-si-sospetto-incrocio-famiglia-yara-ignoto-1-8df544f2-69b8-11e5-b67f-8dc132718e33.shtml

Su dai... rispondi Anonimo



Capitan Haddock ha detto...

@ body
La Arzuffi non è la madre di ignoto1. Questa è una certezza. Lo dice - pensa un po' - l'assenza del mitocondriale. Punto. Su questo non ci possono essere discussioni, se non pretestuose.
A nulla vale la solfa "per l'identificazione basta il nucleare". L'identificazione tramite nucleare è probabilistica e - nel caso in specie - assai dubbia. La probabilità ipotizzata dalla procura è gonfiata e, soprattutto, non più verificabile. Guarda caso! La ricerca di un padre a partire da una traccia di nucleare e in assenza di una madre nota è un percorso complesso ed insidioso. Vale la pena, al termine, di verificare con una prova diretta se nell'ipotizzato quadretto "extra-familiare" tutto torni, facendo un bell'esame come si deve tra i profili del presunto padre, dell apresunta madre e del di lei figlio. E invece, guarda ancora il caso!, proprio la procura si oppone ad ogni ulteriore esame. Il che, ne converrai, stona un po' con la sicumera che dimostrano a parole.
Se abbiamo una certezza in questo caso, ebbene, questa è che il mitocondriale di Bossetti non c'è. Tutto il resto è opinabile, se ci pensi (e ti sfido ad indicarmi un solo fatto certo e privi di dubbi). Tranne il mitocondriale, che non c'è.

Anonimo ha detto...

Tra mille certezze, la presunta, insignificante, mancanza del mitocondriale per l'avvocato testardo continua a restare l'unico impossibile appiglio per cercare di salvare il culo di B

Vanna ha detto...


Capitano Haddock, buongiorno, riporto da te:
"...Se abbiamo una certezza in questo caso, ebbene, questa è che il mitocondriale di Bossetti non c'è. Tutto il resto è opinabile, se ci pensi (e ti sfido ad indicarmi un solo fatto certo e privi di dubbi). Tranne il mitocondriale, che non c'è."

L'anonima-o ti risponde con una sequela di imbecillità.
Ciò accade quando non si ha il vero in mano e non si sa cosa rispondere.

Non ricordo chi ultimamente ha nominato il gen. Garofano sulle sue competenze scientifico-genetiche...che fanno acqua da tutte le parti, solo la serata della ri-condanna ha cominciato a farfugliare che bisognerà cambiare qualcosa sul giudizio intorno al dna. Appariva pensieroso, guarda un po'. Mai lo avevo visto così, eppure doveva osannare quella condanna basata sul dna, ma non l'ha fatto!
Se qualcuno ha voglia di rivedersi la puntata potrà verificarlo direttamente.

Wolf ha detto...

Ma le giurie popolari vengono selezionate tra gli anonimi che sparano le peggiori imbecillità nei vari blog?.
Mi sà di si, viste le sentenze di primo e secondo grado.

Nautilina ha detto...

Che devono dire questi troll, più che sconcezze non sanno macinare. Sono davvero disgustosi e noiosi.

Oppure tirano fuori le solite argomentazioni stolide, trite e ritrite: Bossetti non confessa perché non gli conviene, Bossetti ha fatto come Paribello...

Non capiscono le cose più elementari: che ci guadagna il colpevole di un orrendo delitto dal sostegno mediatico di quattro forum e dai soldini di quattro interviste, quando gli costano un ergastolo? Scherziamo? Quello punta solo ad ottenere la minor pena possibile.

E poi, perché Bossetti dovrebbe aver paura di perdere l'appoggio della sua famiglia?
E' sempre stato un figlio, fratello, padre, marito modello, non avrebbe difficoltà a convincere parenti e amici che è innocente ma incastrato e costretto a dichiararsi colpevole per sfuggire alla massima pena.
Sono sicura che gli crederebbero come gli credono ora, senza garanzie né prove.

No, Bossetti non ha scelto di mentire per convenienza. E' sincero, secondo me, ed ha scelto la strada più dispendiosa e rischiosa, non quella più comoda.

I suoi figli potranno andare a testa alta solo se sarà completamente scagionato da ogni accusa (e io che lo reputo innocente glielo auguro di tutto cuore).

Ivana ha detto...

Parrebbe che siano stati querelati, dai parenti del ginecologo defunto, la signora Arzuffi e il giornalista Sulas:
http://www.bergamonews.it/2017/08/04/inseminata-a-mia-insaputa-famiglia-del-ginecologo-querela-mamma-di-bossetti/261666/

Di certo, ricordo che E.A., nelle varie interviste a cui ho assistito, mai ha fatto il nominativo di alcun ginecologo.
Nella trasmissione di Q. G. del 23 giugno 2017 è stato soltanto Giangavino Sulas a pronunciare il nome del primario di ginecologia dell'epoca, che, a suo dire, avrebbe fatto nascere i figli della signora Arzuffi. Credo, quindi, che lui solo dovrà rispondere delle proprie affermazioni.

antrag ha detto...

Un test di paternità documentato esattamente curato da accusa o corte avrebbe evitato altre denunce, ulteriori processi ed esborsi da parte dei cittadini... se è vero quanto riferisce Ivana.

Wolf ha detto...

Estraggo dall'articolo su bergamonews.it citato da Ivana:

La tesi viene definita stravagante e la notizia smaccatamente falsa. Non solo l’inseminazione artificiale non esisteva nel 1970, quando Massimo Bossetti e la gemella Laura Letizia sono stati concepiti. Il medico chiamato in causa non aveva ancora uno studio privato, lavorava in ospedale, e non si era ancora specializzato in ostetricia e ginecologia.

A tal proposito segnalo questo documento scaricabile, dal titolo:

L’inseminazione artificiale a Bari tra il 1936 e il 1986:
cenni della storia del Centro per lo Studio e la Terapia della Sterilità
LAURA DE PINTO, ANTONELLA DEL PRET

http://www.fupress.net/index.php/mes/article/download/10415/9624

Ivana ha detto...

Wolf,

qui:
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13213282/ester-arzuffi-mamma-massimo-bossetti-denunciata-diffamazione.html

si legge: “Hanno querelato, perché "turbate e indignate per l’offesa alla memoria" del loro caro. La denuncia, redatta per loro dall’avvocato Roberto Bruni, è stata depositata nei giorni scorsi. Oltre che assolutamente "falsa", la tesi sostenuta dalla Arzuffi viene definita "stravagante" perché non solo l'inseminazione artificiale non esisteva nel 1970, quando Bossetti e la gemella Laura letizia sono stati concepiti, ma in più il medico chiamato in causa dalla donna non aveva ancora un suo studio privato, lavorava solo in ospedale e non si era ancora specializzato in ostetricia e ginecologia.”

Insomma, secondo "liberoquotidiano" la tesi ritenuta stravagante sarebbe quella sostenuta dalla signora Arzuffi …
Credo non sia una bufala, dunque, l'eventuale e possibile denuncia, perché di sicuro è stato fatto il nominativo, di un ginecologo ben preciso, dal giornalista Giangavino Sulas durante Q. G del 23 giugno 2017 (e, chi vuole, può rivedere tale puntata e ascoltare le parole di Sulas:
http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/full/puntata-del-23-giugno_733311.html )

Anonimo ha detto...

Un pò birbona, se posso permettermi, in paragone al figlio .......

Nautilina ha detto...

Ivana,
hai scritto: "Di certo, ricordo che E.A., nelle varie interviste a cui ho assistito, mai ha fatto il nominativo di alcun ginecologo.
Nella trasmissione di Q. G. del 23 giugno 2017 è stato soltanto Giangavino Sulas a pronunciare il nome del primario di ginecologia dell'epoca, che, a suo dire, avrebbe fatto nascere i figli della signora Arzuffi. Credo, quindi, che lui solo dovrà rispondere delle proprie affermazioni."

In tal caso, parrebbe anche a me che l'eventuale diffamazione non sia partita dalla signora Ester ma da G. Sulas, forse un po' troppo imprudente (a fin di bene).
Però andiamoci piano.
Come poteva un primario ospedaliero di ginecologia rivestire quell'incarico senza essere specializzato?
Qualcosa non torna.
A parte il fatto che l'inseminazione artificiale esisteva e si praticava anche nel '70, sebbene fosse illegale in Italia, e questo non prova la falsità della signora Arzuffi.
Si possono biasimare le esternazioni di mamma Ester in TV, ritenerle discutibili, inutili o dannose finché si vuole, ma è chiaro il motivo sottinteso: SE il padre naturale di suo figlio risulta essere G. Guerinoni, solo il ginecologo da cui era in cura all'epoca può saperne qualcosa, perché tutto il resto lei lo esclude in modo categorico.
Il che non significa accusare quel medico di aver praticato una terapia illegale, ma solo esprimere un sospetto, imho.
La vicenda ricalca, stranamente, quella di suo figlio nei confronti del collega MM.
Però mi chiedo: anche senza aver fatto nomi, ci sono gli estremi per un'accusa di diffamazione?

Ho trovato un articolo che difende la signora Ester. Forse lo conoscete già:

http://iostoconbossetti.it/perche-massimo-e-innocente/riflessioni-sulla-madre/

antrag ha detto...

Si noti la acritica trasmissione di informazioni di I e la pacatezza analitica di Nautilina.

Ivana ha detto...

Nautilina, condivido il contenuto e lo stile dell’articolo da te segnalato e, in particolare le seguenti parole:

“Ma a chi interessa di chi è davvero figlio Massimo Bossetti? L’identità dei genitori è sicuramente servita in fase d’indagine ad individuare il presunto figlio, ma perché “mettere” successivamente in piazza il passato dei genitori? A quale scopo se non la ricerca del puro “pettegolezzo”?
L’accusa avrebbe dovuto limitarsi a “dimostrare” che il DNA dell’imputato fosse proprio quello di Ignoto 1 e viceversa.
E a noi dispiace che i giudici, negando tale super perizia da parte terzi, abbiano negato ai nostri ottimi RIS di Parma di dimostrare finalmente a tutta l’Italia quanto precise e corrette fossero le loro analisi.”

Penso che potrebbe essere stato quel nominativo, espresso da Giangavino Sulas, a irritare i familiari di quel determinato ginecologo che, forse, all’epoca della nascita dei gemelli Bosssetti, non era ancora né specializzato in ginecologia e, tanto meno, primario.
Resta il fatto che la signora Arzuffi NON ha fatto il nome di alcun ginecologo e anche a mio modesto avviso ha soltanto espresso determinati sospetti. Ritengo, quindi, che, eventualmente, soltanto Giangavino Sulas dovrebbe rispondere delle proprie affermazioni nella sede adatta e senza ulteriore pubblicità sulla questione, seguendo quella linea della riservatezza che, A QUANTO PARREBBE, era stata indicata dall’avvocato Bonomo:
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/17_febbraio_18/mamma-bossetti-l-inseminazione-l-avvocato-errore-andare-tv-aa838630-f5ab-11e6-a891-35892eecc6d0.shtml

Nautilina ha detto...

Stiamo a vedere, come al solito si prospetta un papocchio.
Ci fosse mai qualcosa di chiaro!
Intanto vi segnalo un altro ottimo sito che analizza il processo a Bossetti, non in senso innocentista fanatico e acritico, ma con cognizione di causa.
Conosco il giornalista e apprezzo le sue conclusioni.

https://www.pensalibero.it/vince-la-prova-chimica-lo-italiano-bossetti/

antrag ha detto...

L'avvocato Bonomo? Chi è costui?

Dudu' ha detto...

Nautilina,
Su un articolo che non ho sottomano, l'avv. Bonomo , difensore della Arzuffi,dichiara che la fonte divulgativa sarebbe un consulente a cui avrebbero revocato immediatamente il mandato.
Essendo che non corrisponderebbero i tempi tra chi era ginecologo e chi no, potrebbe essere un caso di omonimia. Magari sbaglio, non sò.
Avete letto del rapimento della modella inglese a opera di un polacco ? Dove l'ha portata e come?
Sembra una ipotesi fantasma richiamata piú volte in caso Gambirasio , che prende forma. Ho piacere ci sia la Dia ad indagare.

https://www.google.it/amp/www.telegraph.co.uk/news/2017/08/05/british-model-kidnapped-milan-captor-tried-auction-online-for300000/amp/

Anonimo ha detto...

"Martedì 11 luglio la ragazza, giunta all'indirizzo di uno studio fotografico appositamente preso in affitto, è stata aggredita da due persone e dopo "essere stata drogata" con la ketamina e "spogliata", è stata ammanettata mani e piedi, chiusa in un borsone e portata nel bagagliaio di una station wagon blu, prima in un negozio abbandonato alla periferia sud di Milano e poi "in un casolare di montagna in una zona isolata", nel comune di Lemie, frazione di Borgial, in provincia di Torino, in una baita verso il confine con la Francia, con un viaggio lungo strade secondarie. "Due ore e mezza almeno in cui la ragazza è rimasta chiusa nel borsone, legata e con la bocca coperta dallo scotch", raccontano gli investigatori. Nel casolare la modella è stata tenuta ammanettata a una cassettiera in legno di una camera da letto sino alla mattina del 17 luglio."
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/08/05/news/milano_modella_inglese_drogata_e_rapita-172405614/

A proposito del post di Nautilina.
Alla faccia dell'ottimo sito che analizza con cognizione di causa.
Leggete che cavolo affermano :
"La nostra convinzione è che Bossetti sia stato condannato solo perché lo Stato ha investito troppo in termini economici e di credibilità."
Peggio delle mosche.
In confronto questo blog è colpevolista.

vanna ha detto...

Nautilina buongiorno, condivido con te.
Riguardo il ginecologo...e il resto...

In rete si legge di tutto, ho letto che la signora Arzuffi aveva un marito con qualche problema di salute, avrebbe potuto anche avere problemi di fertilità, per quanto si possa ipotizzare, nonostante tutto è andata avanti con la famiglia unita.
Se, è autentica la notizia che i tre figli non sono di Giovanni B. è facile pensare qualsiasi cosa, anche un'inseminazione in laboratorio con tanto di permesso del marito.
Se, come alcuni commentatori pettegoli insinuano, la signora Arzuffi fosse stata un po' "allegra" poteva avere la possibilità di fare nuovo nucleo familiare con un altro uomo, non le mancavano le opportunità e sono tante quelle che lo fanno e ci riescono e lei ci sarebbe riuscita, se l'avesse voluto.
Ma ciò non è avvenuto!
E' rimasta accanto a lui e ai figli e questo è quel che conta!
Questa è una prova provata dalla perseveranza con cui va avanti che piaccia o meno, così è.

I ginecologi, all'epoca, quelli di rilievo, non avevano ancora la macchina per fare le ecografie nei loro studi perché non era stata inventata, ma avevano provette e microscopi con i quali erano in grado di fare qualsiasi cosa per via naturale.
E questo lo so per esperienza diretta avendo sentito molti racconti femminili.
Ciò che mi fa pensare non poco, è il motivo per cui la famiglia ha querelato.
La moglie e la prole del ginecologo non erano dentro la sua "camera caritatis" e quindi non sanno cosa lui possa, in realtà, aver fatto nel momento in cui la donna si è rivolta a lui.
Secondo me dovevano rispettare la memoria del loro caro non querelando nessuno poiché un medico nel suo studio è libero di svolgere il suo ruolo come la sua deontologia gli suggerisce.

Quella querela sa tanto di " pruderie" vittoriana, se lo potevano risparmiare e fare silenzio.

Anonimo ha detto...

Una botte sfondata può essere sempre riparata...sostituendone le doghe.
E di bottai vi è una quantità enorme sempre pronta alle riparazioni, anche di quelle senza speranza,,,alla faccia del 118!!!!!!!!!

Vanna ha detto...

troppa rabbia ha l'anonimo non gentiluomo, potrebbe essere probabile che la signora in questione non abbia accolto le sue avances e lui va sbavando.

Nautilina ha detto...

Ma quanti bei tipi di anonimi accorrono qui: il triviale romanesco, il materialista del profondo sud accecato dalle corna, il moralista rétro, il fustigatore di adulatori, l'inacidito invidioso e adesso anche quello che cade dalle nuvole (6 agosto 2017 20:08:00).
Sembrano quasi i Puffi blu della foresta, ognuno col suo bel tratto distintivo.

Speriamo che non siano una persona sola, più che altro glielo auguro per questioni di salute mentale.

Però ci fosse un commento anonimo che replichi in modo razionale e costruttivo, senza partire dalla pancia!
Peccato perché qui troverebbero pane per i loro denti.
Così si rendono solo patetici.

Vanna ha detto...

brava Nautilina!
vanna

Ivana ha detto...

Dudu', hai scritto:
Su un articolo che non ho sottomano, l'avv. Bonomo , difensore della Arzuffi,dichiara che la fonte divulgativa sarebbe un consulente a cui avrebbero revocato immediatamente il mandato.

Qui (in questo articolo di stamattina):
http://www.pourfemme.it/articolo/bossetti-querelata-ester-arzuffi-dichiaro-di-essere-stata-inseminata-a-sua-insaputa/67461/
risulta scritto: Ma attraverso i suoi legali, la signora Arzuffi ha replicato di non aver mai rivelato il nome del medico: a farlo sarebbe stato un consulente, poi revocato.

In base a quanto ho già segnalato (puntata di Q.G. del 23 giugno 2017) NON è stato alcun consulente (del pool difensivo di Bossetti) a citare un determinato nominativo.

Si tratta di possibili equivoci, o fraintendimenti?? Mi sembra che la giornalista Giovanna Tedde abbia espresso il concetto già scritto dalla Redazione di Bergamonews il 4 agosto 2017:
http://www.bergamonews.it/2017/08/04/inseminata-a-mia-insaputa-famiglia-del-ginecologo-querela-mamma-di-bossetti/261666/

La donna, attraverso il suo legale, Benedetto Maria Bonomo, ha fatto sapere di non aver mai fatto il nome del ginecologo, reso invece da un consulente che è stato immediatamente revocato.

Credo che NESSUN consulente del pool difensivo di Bossetti si sia permesso di pronunciare il nome del ginecologo; ritengo che l’unico a citare un determinato nominativo sia stato un preciso giornalista, per cui penso che soltanto lui ne dovrebbe rispondere, eventualmente, nell’opportuna sede.
La signora Arzuffi (almeno nelle trasmissioni televisive a cui ho assistito) MAI ha fatto il nome del ginecologo e credo che nessun nominativo sia stato fatto da un “consulente” del pool difensivo di Bossetti. FORSE avranno voluto intendere per “consulente” un generico professionista e, quindi, avrebbero voluto far riferimento proprio a quel determinato giornalista che, forse, si era messo a disposizione (della famiglia Bossetti???) per cercare di offrire quello che riteneva aiuto concreto, andando sul posto per eseguire interviste mirate …
Perché il giornalista ha citato pubblicamente il nome di un determinato ginecologo? Inavvertitamente, senza accorgersene mentre pronunciava il nominativo? Per imprudenza? Oppure perché ritiene di aver raccolto testimonianze specifiche? ...Qual era il suo scopo?

Nautilina ha detto...

Eh, Ivana, a saperlo...
Comunque ti dirò che questa 'querelle' mi annoia un po'. Sono questioni private che hanno scarsa o nulla rilevanza processuale, tanto più che non influiscono sull'identità di Ignoto 1.
Nel processo conta solo dimostrare che Ignoto 1 sia Bossetti oppure un altro uomo, non importa come sia stato concepito.
Forse - azzardo un'ipotesi - si voleva montare la storia del ginecologo che inseminava artificialmente le valli bergamasche con l'aiuto di GG, per dimostrare che in zona ci sono caterve di figli inconsapevoli dell'autista, e allora la vicenda potrebbe avere anche un certo rilievo per via del fratellastro/sosia genetico.
Ma è una storia tutta da dimostrare.
Io francamente ci credo poco, penso molto di più a una contaminazione involontaria o a un depistaggio. Per questo sono dubbiosa anche sull'utilità effettiva della perizia, a questo punto, perché vedo molto forte il rischio che un nuovo prelievo e nuove analisi restituiscano sempre il DNA di Bossetti.

Intorno al povero carpentiere Bossetti si è raccolto un drappello di sostenitori a oltranza che non sempre si rendono conto di quello che dicono o fanno. Saranno in buona fede, per carità, ma lasciano un po' perplessi per via delle loro esternazioni imprudenti.
Possono anche danneggiarlo per troppo zelo.
Appena gli sfugge qualche dichiarazione al limite della legalità, i colpevolisti colgono la palla al balzo dicendo: "Ecco, avete visto come sono i fan di Bossetti? I primi criminali sono loro, non ci stanno con la testa, parlano a vanvera", etc.

C'è poi anche qualcuno in malafede che con Bossetti ci marcia.
Insomma, quello che sta intorno al caso è un arcipelago pittoresco.

Ma alla fine, chi ha veramente a cuore Bossetti è brava gente seria che non sgomita per farsi notare e parla a ragion veduta.

Bruno ha detto...

@Nautilina, scrivi: "...a questo punto, perché vedo molto forte il rischio che un nuovo prelievo e nuove analisi restituiscano sempre il DNA di Bossetti". Ho paura che potrebbe accadere e Bossetti a questo punto è finito almeno per la pubblica opinione. Che alternative ci possono essere? Il caso Bossetti è incredibile, da tutte le parti si gira sembra incastrato, ma ci deve essere una via di uscita. A parte tutto questo, spero che possa uscire fuori anche un altra mamma che era stata cliente del ginecologo, anche se niente avrebbero a che fare i figli con questo caso, potrebbero aiutare a chiarire o meglio a confermare la verità di Ester.

Dudu' ha detto...

Ricordo
che ho solo riportato le parole di Binomo, se le ha dette significa che conosce i retroscena, i giornali non riportano a chi sono riferite,personalmente mi astengo fare supposizioni furvianti e inutili.

Dudu' ha detto...

Ops..Bonomo...

Ivana ha detto...

Sono questioni private che hanno scarsa o nulla rilevanza processuale, tanto più che non influiscono sull'identità di Ignoto 1.
Nel processo conta solo dimostrare che Ignoto 1 sia Bossetti oppure un altro uomo, non importa come sia stato concepito.


Nautilina, condivido!

sono dubbiosa anche sull'utilità effettiva della perizia, a questo punto, perché vedo molto forte il rischio che un nuovo prelievo e nuove analisi restituiscano sempre il DNA di Bossetti.

Io credo, invece, che, indipendentemente dal risultato di un’eventuale ripetizione delle analisi, sia utile il parere di un perito super partes che può valutare, con competenza e in modo obiettivo, tutto il lavoro svolto dagli inquirenti e tutte le anomalie evidenziate dal pool difensivo.

Intorno al povero carpentiere Bossetti si è raccolto un drappello di sostenitori a oltranza che non sempre si rendono conto di quello che dicono o fanno. Saranno in buona fede, per carità, ma lasciano un po' perplessi per via delle loro esternazioni imprudenti.
Possono anche danneggiarlo per troppo zelo.


Sono d’accordo e temo che alcune esternazioni (dettate da superficialità? Imprudenza? troppa sicurezza? )potrebbero effettivamente danneggiare, ma soltanto chi è responsabile delle proprie affermazioni rese pubbliche!
Non DEVONO E NON POSSONO DANNEGGIARE BOSSETTI E IL SUO POOL DIFENSIVO NON RESPONSABILI DELLE AFFERMAZIONI ALTRUI!!!

Se in Cassazione avranno a cuore la prioritaria ricerca della verità e il rispetto del diritto di difesa chiederanno che vengano svolti i necessari approfondimenti .


Dudu’,
hai ascoltato direttamente le parole dell'avvocato Bonomo?

Di certo, in più di un articolo viene fatto il nome di Sulas (e si può ascoltare direttamente quando detto da Sulas a Q,G.) e mi limito a citare i seguenti articoli:

http://www.bergamonews.it/2017/08/04/inseminata-a-mia-insaputa-famiglia-del-ginecologo-querela-mamma-di-bossetti/261666/

I parenti del dottore, scomparso nel 2004, hanno querelato Ester Arzuffi e il giornalista Giangavino Sulas


http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/mamma-bossetti-ginecologo-querela/
Così hanno incaricato l’avvocato Roberto Bruni di presentare querela nei confronti della Arzuffi che del giornalista Giangavino Sulas.


http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/17_agosto_04/02-bergamo-testo-t12corriere-web-bergamo-32da95c4-78e1-11e7-9267-909ddec0f3dc.shtml
La denuncia, redatta per loro dall’avvocato Roberto Bruni, è stata depositata nei giorni scorsi. È nei confronti di Ester Arzuffi, ritenuta la fonte, e del giornalista Giangavino Sulas (cercato al telefono, non è stato rintracciato).

Temo che la notizia della querela non sia una bufala e che, comunque, NON COINVOLGE BOSSETTI E IL SUO POOL DIFENSIVO!.

Dudu' ha detto...

Bruno,
Nessuna cellula che noi lasciassimo chissà dove può essere priva del suo mtdna.
Previderé come Lago, dichiararono non avevano mai incontrato un caso simile. Previderé disse inoltre che dopo l'arresto cercò in 8 tracce il mtdna di Bossetti e non lo trovò.

Quello che sconcerta, é che nessuno dei genestisti dell'accusa non abbia cercato di capire, come potevano avere trovato un campione da boccaglio su vestiti consunti abbandonati da mesi, in balia di qualsivoglia evento sconosciutissimo.

antrag ha detto...

L'argomento ginecologo è tipico di un troll, certamente intelligente e non sguaiato ma da evitare comunque possibilmente.

Dudu' ha detto...

Ivana,
Ma te la canti e te la suoni?
Qui nessuno ha fatto rif. al pool difensivo, l'unica sei stata tu.

Spetterà a Bonomo spiegare le sue parole se necessario. Non certo a me (e sempreché siano state riportate fedelmente).

La domanda concreta da porsi é come faceva Sulas sapere il nominativo?
A)Sulas vive in Val Seriana, quindi conosce il territorio.
Essendo giornalista ha le sue fonti oltre che gli occhi.

B)Sulas é un giornalista non un (?) consulente (non sense Bonomo si rivolgesse a lui).

C)Bonomo non ha riferito a quale parte in causa farebbe parte il consulente rimosso ( la sua?).

Quindi non capisco DI CHE COSA SI STIA PARLANDO.

Evito discutere con chi crede di sapere.E si inalbera (su cosa?) con punti esclamativi.
Io non sò, punto.

Vanna ha detto...


Dudù buonasera:

"antrag ha detto...
L'argomento ginecologo è tipico di un troll, certamente intelligente e non sguaiato ma da evitare comunque possibilmente.

7 agosto 2017 19:21:00 CEST"

Ivana ha detto...

Dudu’,
tu avevi scritto: Su un articolo che non ho sottomano, l'avv. Bonomo , difensore della Arzuffi,dichiara che la fonte divulgativa sarebbe un consulente a cui avrebbero revocato immediatamente il mandato.

Ritenendo quanto meno ambigua la parola “consulente”, ho voluto evitare che qualcuno/a potesse equivocare e ho voluto insistere sul fatto che nessun consulente della difesa ha citato un determinato nominativo.
Le parole dell’avvocato Bonomo sono state riportate fedelmente?
Anche nel caso in cui fossero state riportate fedelmente, che cosa intendeva per “consulente”?

A) Ho espresso lo stesso tuo concetto con altre parole

B)Il giornalista è un professionista e potrebbe aver dato la propria disponibilità a indagare nel territorio alla ricerca di eventuali fratellastri (quindi: “consulente” inteso come “professionista da consultare considerata la sua disponibilità e la sua capacità nell’effettuare interviste mirate)

C) Il giornalista aveva parlato, durante alcune interviste televisive della ricerca del “fratellastro” e di ciò che il dott. Capra avrebbe chiesto, per cui l’associazione Sulas e pool difensivo di Bossetti potrebbe essere nata maliziosamente nella mente di chi ha pubblicato la notizia della presunta querela, QUINDI la mia intenzione era (ed è!) quella di evidenziare il NETTO DISTACCO, la netta separazione, tra il giornalista che ha citato un preciso nominativo e il pool difensivo di Bossetti che NON ha inserito negli atti alcuna ipotesi di un eventuale "fratellastro"!

Vanna ha detto...


Dudù buongiorno!
Riporto ciò che hai scritto a Bruno ieri sera poiché è importantissimo ed è giusto RIPETERE E RILEVARE oltre ogni ragionevole o irragionevole dubbio:

"Nessuna cellula che noi lasciassimo chissà dove può essere priva del suo mtdna.
Previderé come Lago, dichiararono non avevano mai incontrato un caso simile. Previderé disse inoltre che dopo l'arresto cercò in 8 tracce il mtdna di Bossetti e non lo trovò.
Quello che sconcerta, é che nessuno dei genestisti dell'accusa non abbia cercato di capire, come potevano avere trovato un campione da boccaglio su vestiti consunti abbandonati da mesi, in balia di qualsivoglia evento sconosciutissimo."

Già basta questo per dargli la libertà.

"I genetisti dell'accusa" hanno seguito la corrente che lo doveva accusare per forza, anche loro se ne sono accorti, perché devono essersene accorti, ma così doveva andare.

Continuo a pensare che dopo le fanfare del colpevole trovato con il dna MAI avrebbero immaginato, coloro che hanno fatto in modo di colpevolizzarlo, che si sarebbe messa in movimento una tale massa di persone a mettere in dubbio tutte le procedure investigative.
No, non se lo immaginavano ed hanno continuato a perseverare.

Anonimo ha detto...

Rinfreschiamoci la memoria, ecco il fantomatico consulente e la presa di distanza di Salvagni.

http://it.blastingnews.com/cronaca/2017/03/caso-yara-per-il-consulente-dei-bossetti-ester-arzuffi-non-mente-001534853.html


http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/3/10/MASSIMO-BOSSETTI-Yara-Gambirasio-difesa-prende-le-distanze-dal-consulente-Infanti-Quarto-Grado-/753217/


http://urbanpost.it/caso-yara-news-massimo-bossetti-un-fratellastro-nuove-rivelazioni-sulla-sua-nascita/

Anonimo ha detto...

Si tratta di una polemica strumentale, serve solo a sviare l'attenzione da quello che è il vero nodo per il sistema giudiziario. I più continuano a non capire che la paternità è problema molto imbarazzante non per la signora Arzuffi, ma per la Giustizia italiana... che dovrebbe ammettere che Massimo è figlio legittimo...

Anonimo ha detto...

Anonimo (non molto anonimo) delle 8,09

Cosa c'entra la Giustizia italiana, con il fedifrago comportamento di alcune donne e la loro conseguente ibrida figliolanza?
Con la tua SUBDOLA conclusione, potevi confondere gente medioevali, non cittadini d'oggi.
Il Bossetti è figlio ibrido della Arzuffi, avuto, con la gemella, per opera Guerinoniana.
Le analisi sono state chiare!
E non incolpate più le nostre Istituzioni di complottismo; potreste essere, soggetti a quello stesso tipo di querela, alla quale dovrà rispondere l'Arzuffi e chi la coadiuva, in questa assurda e fantasiosa nuova bugia.
La paternità di Bossetti, invece, è FONDAMENTALE per l'accusa di omicidio. Non cercate di diminuirne il valore, per girare e rigirare la frittata insipida ed acitula con la quale vi trastullate ancora.
D.B.V

Ivana ha detto...

Per l’ Anonimo dell’8 agosto 2017 07:45:00
Molto probabilmente hai ragione: le parole dell’avvocato Bonomo potrebbero riferirsi a quel determinato ex consulente, ma resta il fatto che non è stato lui a fare nominativi precisi in pubblico.
Segnalo:
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/caso-yara-a-pomeriggio-5-il-consulente-della-famiglia-bossetti-ester-non-mente-_3060669-201702a.shtml
dove si possono ascoltare le parole di Carlo Infanti, il quale, ALMENO PUBBLICAMENTE, NON HA CITATO ALCUN NOMINATIVO di alcun ginecologo; inoltre, di fatto, come aveva affermato lo stesso “attore”, il suo compito era terminato nell’ottobre 2016.
Non si può escludere che sia stato lui a informare PRIVATAMENTE, e in modo dettagliato, il giornalista, MA a rendere pubblico il nominativo è stato soltanto il giornalista, lo stesso giornalista che a Pomeriggio cinque di mercoledì 10 maggio 2017 (se non erro) aveva affermato, tra l’altro: “[…]Io mi fido ciecamente del dott. Marzio Capra genetista della difesa, il quale ha detto in maniera categorica: portatemi un eventuale fratellastro di Massimo Bossetti e io vi so dire dove è stato sbagliato quel DNA sugli slip e sui leggings di Yara, perché si tratta di un DNA pieno di anomalie che potrebbe portare da un’altra parte. Anche lui conferma che Bossetti e Ignoto 1 potrebbero essere solo dei fratellastri e che solo trovando un eventuale fratellastro di Bossetti, si potrebbe stabilire la verità[…]”
Quindi, penso che sarà il giornalista a dover giustificare quel nominativo da lui fatto a Q. G.

Bruno ha detto...

@Vanna in queste poche righe hai riassunto anni di indagini, la penso anche io come te. Scrivi :"Continuo a pensare che dopo le fanfare del colpevole trovato con il dna MAI avrebbero immaginato, coloro che hanno fatto in modo di colpevolizzarlo, che si sarebbe messa in movimento una tale massa di persone a mettere in dubbio tutte le procedure investigative.
No, non se lo immaginavano ed hanno continuato a perseverare".

Vanna ha detto...

Grazie Bruno!
Guarda un po' a cosa siamo arrivati:
l'anonima-o suggerisce flautando minacce:
"...E non incolpate più le nostre Istituzioni di complottismo; potreste essere, soggetti a quello stesso tipo di querela, alla quale dovrà rispondere l'Arzuffi e chi la coadiuva, in questa assurda e fantasiosa nuova bugia."

Quella "querela" di qualcosa accaduto, al chiuso di uno studio, alla sola presenza di lei e dello specialista ormai defunto fa porre attenzione poiché è piena di troppi significati.
All'improvviso qualcuno mette in dubbio, per l'ennesima volta, l'onestà dell'Arzuffi, qualcuno vuole difendere la memoria del passato dello specialista, che non era neanche da discutere ma quella "querela" però mette in movimento una teoria di idee strampalate che sono tutte contro l'Arzuffi e contro chi la difende!

Ma l'Arzuffi è sfortunata lei, donna calunniata, è in vita e non la difendono, i maschi ormai defunti sono blindati e tutelati dai vivi rimasti che non sanno mica tanto cosa è accaduto nello studio del ginecologo.

Ma l'Arzuffi, invece, NON ha querelato chi è entrato nella sua camera da letto ed ha sbandierato e continua a scrivere sconcezze anche qui, sulla di lei moralità.

Quindi doppia morale:
da una parte si foderano le gambe dei tavoli come si faceva in epoca vittoriana, per non far venire pensieri pruriginosi a chi le guardava e pensava alle cosce femminili ... dall'altra parte si può infangare una madre di famiglia senza ritegno.

Le nostre Istituzioni anonima-o hanno il compito di vigilare, difendere, tutelare TUTTI, anche quelli che cercano di capire il perché certi fatti sono stati condotti in un certo modo, perché è questo il succo vitale della democrazia: la libertà di pensiero e di parola.
Ci mancherebbe pure che questa libertà venga negata, qualora si dovesse fare dovrebbero cominciare da gente come te.

(Perché ti darebbe fastidio la parola "complotto?"
Da sempre il mondo vive di complotti, non te ne sei accorto?
Rileggiti la storia e te ne accorgerai).

Gilberto ha detto...

L'anonimo DBV dice

"Il Bossetti è figlio ibrido della Arzuffi, avuto, con la gemella, per opera Guerinoniana. Le analisi sono state chiare!"

Noi però si sta ancora aspettando di vederle le analisi, di vedere un certificato di disconoscimento di paternità. Il documento è come l'araba fenice: "che ci sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa". O forse l'anonimo ne ha una copia? Questo nuovo capitolo mi sembra l'ennesimo tentativo per sviare l'attenzione, il solito gioco di prestigio.

Nautilina ha detto...

'Figlio ibrido' è un termine atroce. Chiunque sia il padre naturale, è sempre suo figlio, punto.

La paternità è fondamentale? Dipende, vorrei proprio sapere cosa importa di chi sia figlio Bossetti, se la traccia sui vestiti di Yara deriva da contaminazione, trasferimento indiretto o volontario.

Fondamentale secondo me sarebbe riuscire a capire se Ignoto 1 corrisponde a Bossetti, e in caso affermativo se la traccia è stata deposta durante il delitto o successivamente.
Ormai purtroppo dovrei dire 'era' perché l'appello è finito, a meno che la Cassazione non riapra un appello bis.

Anonimo ha detto...

Ivana

Questo ultimo articolo sembrerebbe più chiaro, a proposito dell'operato del consulente dell'Arzuffi e di Sulas.

http://velvetgossip.it/2017/08/08/omicidio-yara-la-madre-di-massimo-bossetti-replica-alla-querela/

Ivana ha detto...

Ringrazio l’anonimo dell'8 agosto 2017 23:50:00, ma ritengo che nell’articolo ci siano alcune imprecisioni tra cui le seguenti:

Appresa la notizia della mossa legale eseguita dalla famiglia del cui medico è stato fatto nome e cognome durante la puntata di Quarto Grado, la donna ha risposto tramite il suo legale di non aver mai svelato l’identità del ginecologo in questione, saltata fuori dalle parole di un suo consulente difensivo il cui mandato è stato poi revocato.

La famiglia dell’uomo ha, inoltre, querelato anche il giornalista Giangavino Sulas per aver diffuso la falsa notizia.



E’ vero che la signora Arzuffi mai ha svelato pubblicamente l’identità del ginecologo. A me risulta che tale identità NON sia saltata fuori, almeno pubblicamente, neanche da parte dell’ex consulente (di certo NON da parte di Carlo Infanti a Quarto Grado!)

Come in precedenza da me segnalato (e documentato) è stato il giornalista Giangavino Sulas a citare, proprio a Quarto Grado, nella puntata del 23 giugno 2017, un preciso cognome e un determinato policlinico.

Si può ascoltare l’intervento telefonico di Claudio Salvagni a Pomeriggio Cinque (durante l’intervista a Carlo Infanti e la successiva replica di quest’ultimo)dove NESSUNO cita il nominativo del ginecologo:
http://www.video.mediaset.it/video/pomeriggio_5/servizi/al-telefono-claudio-salvagni-avvocato-difensore-di-bossetti_698094.html

antrag ha detto...

Deriva di mezza estate ... argomenti trolleschi!

Anonimo ha detto...

Ancora con il gioco che la paternità non indica l'assassino di Yara?
E' LAMPANTE che se Bossetti fosse stato figlio di QUALSIASI ALTRO PADRE, non poteva essere dietro le sbarre, perchè NON FIGLIO DI GUERINONI!
Siccome le analisi asseriscono che BOSSETTI e IGNOTO1 sono la stessa persona, è EVIDENTE la sua paternità GUERINONI
Meglio di me l'hanno scritto già altri di questo stesso blog.
Le vostre reti per acchiappare mosche bianche, sono inefficaci!!!!!!!!!!!
D.B.V.

Ivana ha detto...

Per D.B.V.

Per cercare di eliminare ogni possibile equivoco, mi preme precisare, anche se risulterò ripetitiva e noiosa, che, in questo blog, alcuni (tra cui: Biologo, Dan, Mimosa, Pino e io stessa …) hanno sottolineato come sia ininfluente la paternità (di Guerinoni nei confronti di Massimo Bossetti); insomma, per quelli da me citati non è la paternità a stabilire chi sia l’assassino di Yara; ciò che conta è l’affidabilità, o no, di quella determinata traccia; qual è la natura di tale traccia? (biologica? sintetica?) Dovrebbe essere un perito super partes a valutare (fornendo risposte chiare e precise, con competenza e con obiettività) l’affidabilità, o no, dei risultati delle indagini eseguite dagli inquirenti tenendo nella debita considerazione le “anomalie” evidenziate dalla Difesa.

Vanna ha detto...

Dialogo tra troll intorno ad un pessimo articolo che neanche doveva essere postato qui, poiché "Volando" è un luogo di qualità.
Chi perde tempo intorno alle notizie "pruderie" o gossip è di pessimo spessore culturale e intellettivo.

Qui non s'acchiappano mosche o insetti di diversi colori e pungiglioni, le nostre idee-ipotesi-sono leggiadre come le farfalle che si posano su fiori ricchi di nettare ed impollinano.

Vanna

PINO ha detto...

IVANA
Indipendentemente dalla validità o meno della traccia biologica identificante Ignoto1 (che io tu ed altri abbiamo ritenuto legittimo a ripetizione delle analisi) così come sono messe le cose, dopo la conclusione del 2° grado di giudizio, M. Bossetti è, per la legge, figlio naturale di G. Guerinoni.
Di conseguenza, identificato con Ignoto1, reo dell'assassinio di Y. G..
Risulta evidente, quindi, che è la paternità Guerinoni ad averlo indicato come colpevole.
Se il Bossetti fosse risultato figlio di chiunque altro, padre anagrafico compreso, il suo stesso dna, dissimile da quello del presunto assassino individuato in Ignoto1, l'avrebbe dissociato istantaneamente dalla tragedia.
Resta la speranza sulla concessione della ripetizione delle analisi, da parte dell'alta Corte di Cassazione, se ne dovesse ravvedere la necessità.
Ciao e buon appetito.

Ivana ha detto...

Nel mio precedente intervento credo che avrei dovuto citare anche Luca Cheli

Ricordo che in passato, in questo blog, avevo posto domande specifiche del tipo: Esiste, o no, nei laboratori di genetica forense una procedura validata per distinguere DNA biologico da DNA sintetico? Se non esiste, perché? Qual è il motivo di una tale mancanza?
Ho notato che Luca Cheli, nelle sue pagine web, denominate "BOSSETTIADE", in un certo qual modo, LUCA ha fornito una sua risposta che, di certo, fa riflettere:

Certamente se si fa di tutto per esorcizzare l’idea stessa di DNA sintetico e lasciarlo fuori dalle aule di tribunali, è ben difficile che si mettano assieme delle “procedure validate”, ora come tra cento anni.
Io mi sento però di affermare che quanto esposto nell’articolo di Frumkin è stato ampiamente testato nei laboratori di genetica delle nostre forze di polizia e di quelle di qualsiasi paese tecnologicamente avanzato.
Una calunnia?
Io direi che lo sarebbe il negarlo: un articolo su di una rivista peer reviewed di genetica (non un blog su Internet, non una pagina Facebook) dettaglia una procedura per falsificare il più avanzato strumento di indagine forense oggi disponibile e le branche scientifiche delle nostre forze dell’ordine non fanno niente?
Se stessimo parlando di falsificazione di passaporti elettronici, ci sembrerebbe accettabile che gli apparati di sicurezza aspettassero di trovarne uno in tasca al terrorista che ha fatto l’ultima strage prima di fare qualcosa?
No, quello che ci si aspetta, che si pretende, da una forza di polizia efficiente e tecnicamente all’avanguardia è che si muova in anticipo per acquisire tutte le conoscenze necessarie per prevenire simili falsificazioni.
Quindi io credo che un numero di sperimentazioni sufficiente a definire protocolli affidabili sul tema DNA sintetico e metilazione sia già stato abbondantemente fatto dal 2009 (data dell’articolo di Frumkin) ad oggi, in tutto il mondo.
Se poi si vuole mantenere tutto nelle segrete stanze, allora non ci si deve stupire troppo se qualche complottista paranoide vi vede la conferma dei propri sinistri sospetti.


Vanna, nessun pettegolezzo: si cercava soltanto di RIBADIRE che la signora Arzuffi MAI ha citato, pubblicamente, un determinato nominativo! Altri, NON LEI, dovranno eventualmente rispondere, nella sede opportuna, delle proprie affermazioni rese pubbliche.

Ivana ha detto...

Carissimo (posso?) Pino,
come sai, anch’io ritengo, quale unica certezza nel caso Bossetti, quel determinato rapporto di filiazione, MA sono anche convinta che a indicare l’imputato come colpevole sia stata la corrispondenza (considerata valida dalla Corte) tra il profilo del DNA nucleare denominato Ignoto 1 e il profilo di DNA nucleare dell’imputato, evidente dal confronto tra i marcatori autosomici. Se nel terzo grado di giudizio venisse concessa la superperizia (tramite l’apertura di un processo d’appello bis) e venisse messa in dubbio l’affidabilità della traccia, ecco che non avrebbe alcuna importanza il fatto che Bossetti sia figlio di G. B. Guerinoni.

Se il Bossetti fosse risultato figlio di chiunque altro, padre anagrafico compreso, il suo stesso dna, dissimile da quello del presunto assassino individuato in Ignoto1, l'avrebbe dissociato istantaneamente dalla tragedia.
Qui condivido pienamente, ma, come ribadisco, andrebbe verificata da un perito super partes, l’affidabilità di quella traccia e in questo sei d’accordo anche tu,.
Grazie e buon appetito anche a te
Ivana

antrag ha detto...

PINO ha detto...
IVANA
Indipendentemente dalla validità o meno della traccia biologica identificante Ignoto1 (che io tu ed altri abbiamo ritenuto legittimo a ripetizione delle analisi) così come sono messe le cose, dopo la conclusione del 2° grado di giudizio, M. Bossetti è, per la legge, figlio naturale di G. Guerinoni.
Di conseguenza, identificato con Ignoto1, reo dell'assassinio di Y. G..
Risulta evidente, quindi, che è la paternità Guerinoni ad averlo indicato come colpevole.
Se il Bossetti fosse risultato figlio di chiunque altro, padre anagrafico compreso, il suo stesso dna, dissimile da quello del presunto assassino individuato in Ignoto1, l'avrebbe dissociato istantaneamente dalla tragedia.
Resta la speranza sulla concessione della ripetizione delle analisi, da parte dell'alta Corte di Cassazione, se ne dovesse ravvedere la necessità.
Ciao e buon appetito.

9 agosto 2017 11:15:00 CEST


PINO!

Come fai a non accorgerti che i pensieri che esprimi sono scivolosi, fallaci se si fa lo sforzo di tenere conto della discutibile natura di molte delle iniziative, delle risposte e delle preclusioni istituzionali, alle quali abbiamo assistito.

Le tue considerazioni presumono correttezza, linearità e aperture verso diverse verità processuali del tutto assenti nei comportamenti istituzionali nei confronti del condannato.

Vanna ha detto...

antrag, condivido.
Nulla è certo, a partire da quel dna dimezzato.
Quella traccia dimezzata è più vicina al dna di DG che a quello di MGB, per quanto è stato pubblicato.
Il resto sono solo chiacchiere, forse per questo non hanno voluto ripetere e comparare con nuovi controlli.

Vanna

PINO ha detto...

RAGAZZI:-)
Non perdiamo la vista dell'orizzonte per poche pagliuzze di stoppia che si infrappongono: ho sempre sostenuto che il problema è a "monte", dove fu (scoperto, artefatto, trasferito, sbagliato, scegliete voi) quella traccia che ho sempre definito uno SCOGLIO da abbattere.
Non essendo stato possibile l'operazione demolitrice di quell'ostacolo,così come sono messe le cose, dopo la conclusione del 2° grado di giudizio, M. Bossetti è, per la legge, figlio naturale di G. Guerinoni.
NON GIA' PER LO SCRIVENTE!
Cerca, quindi di non cascare su quella "scivolosità", potresti lussarti un arto.
Ho la presunzione di scrivere con chiarezza, mi sembra strano che, ciò nonostante, ci sia chi non lo abbia notato.

antrag ha detto...

Mi piacerebbe conoscervi tutti personalmente (... anche gli anonimi ... pensate).

Ma giudico uno scritto per il mero contenuto perché non posso tenere presente la figura dell'autore, desunta da altri scritti ...

Accetto le osservazioni di PINO, se sono rivolte a me.

Respingo invece decisamente la funesta ipotesi della scivolata e della conseguente lussazione, anche in presenza di una prognosi di una sola settimana :-)

Nautilina ha detto...

Ciao PINO,
spero che le tue vacanze procedano bene.
Scrivevi questo a Ivana:
"Indipendentemente dalla validità o meno della traccia biologica identificante Ignoto1 (che io tu ed altri abbiamo ritenuto legittimo a ripetizione delle analisi) così come sono messe le cose, dopo la conclusione del 2° grado di giudizio, M. Bossetti è, per la legge, figlio naturale di G. Guerinoni.
Di conseguenza, identificato con Ignoto1, reo dell'assassinio di Y. G..
Risulta evidente, quindi, che è la paternità Guerinoni ad averlo indicato come colpevole."


Allo stato dei fatti sì, ma la questione, a mio modestissimo avviso, si porrebbe in diversi termini. Non perché lo dica io, eh...ci sono tanti illustri personaggi a pensarlo prima di me.

A prescindere dalla validità di quella traccia, che avrà pure convinto la Corte di Brescia ma non l'Italia intera, non si può incolpare un uomo di omicidio solo per aver trovato il suo DNA su una parte dei vestiti della vittima.

Lo dice e lo scrive da anni il prof. Gill, lo studioso di fama internazionale che non hanno ritenuto opportuno convocare in appello : esiste eccome un DNA che si disperde volando con le cellule epiteliali, che si sparge nell'aria per aerosol di saliva, che si trasmette con le mani e con gli oggetti, direttamente o indirettamente.
Sempre il prof. Gill dice che è impossibile assumere quando un DNA sia stato depositato.
E il prof. Frumkin spiega pure come sia facile applicarlo volontariamente sulla scena del crimine per depistare le indagini.

Certo, se Yara fosse stata trovata dopo un paio di giorni coperta da decine di macchie contenenti il DNA di Bossetti, quella sarebbe da considerare una probabile firma dell'assassino; ma dopo tre mesi all'aperto e dato che la quantità era modestissima e concentrata solo in un punto degli slip, non si può affermare con certezza che lo abbia depositato lui durante l'aggressione, né che sia lui l'autore dei tagli dall'esito mortale.

Anche perché è ben difficile che un DNA derivato da una goccia di sangue abbia resistito tre mesi - o anche solo una settimana - esposto alle intemperie del campo di Chignolo.
E se hai visto la crudele immagine, è ben difficile che il corpo della povera bambina si sia ridotto in quel modo stando sempre in un ambiente chiuso fino alla sera prima del ritrovamento.
No, la poverina sembra sia stata esposta all'aperto per diversi giorni.
E allora quel DNA - anzi, quei DNA non potevano preservarsi freschi e leggibili come li hanno trovati.
Senza neanche parlare del mitocondriale mancante...

Quindi, anche ammesso che Ignoto 1 sia davvero M.G. Bossetti, anche ammesso che sia figlio naturale di G.B. Guerinoni, non vuol dire che sia lui l'assassino.
Potrebbe voler dire che qualcuno o qualcosa ha trasportato il DNA di Bossetti sugi slip di Yara, a mesi di distanza dal delitto.

Per questo non vedo nessuna conseguenza diretta fra la paternità guerinoniana e l'omicidio.
Ovviamente la Corte sì, se no non avrebbe confermato la condanna.

PINO ha detto...

ANTRAG
Mentre tengo a precisare che la "scivolata, (che non augurerei al peggior nemico, nel caso ne avessi) era solo una battuta di spirito puramente goliardica di chi non molla ancora le redini del cocchio che guida da ben...91 anni, mi presento, dato il manifestato tuo desiderio di voler conoscere alcuni dei tuoi interlocutori.
Il resto non conta: lo scritto manifesta, quasi sempre, la personalità dell'autore.
Sono certo che il piccolo "intermezzo" sia servito a non più fraintenderci in futuro.
Ciao
NAUTILINA
Le vacanze, alle quali sono ormai avvezzo da molti anni, procedono serenamente, e non pretendo di più
Hai colto chiaramente quello che volevo precisare, nel mio penultimo post.
La paternità Guerinoni di Ignoto1, è il nucleo del fortilizio dell'accusa, quindi DIRETTAMENTE responsabile della condanna di Bossetti.
Solo abbattendo la validità della traccia che ha portato all'ignoto, riandando a monte e ripetendo le analisi in un contesto terzo, si potrà stabilire la verità.
Ti auguro una felice notte.

Nautilina ha detto...

Grazie PINO, altrettanto a te.
Hai l'età di mio padre, per questo un po' ti considero il papà di tutti noi (di alcuni potresti forse essere il nonno). E sei saggio.


@ tutti
Avete letto l'ultimo libro di Arles Calabrò? Si trova in Amazon, costa solo 4 euro. C'è collegata un'iniziativa per devolvere il ricavato delle vendite alla famiglia di Bossetti.
Comunque penso che ci sarebbe da discutere sul contenuto.

PINO ha detto...

X MASSIMO

OT.
Ho notato che, sulla colonna laterale destra del blog, fra gli articoli più recenti, hai inserito la testata di un tuo "piccantissimo" pezzo qui pubblicato nel lontano luglio del 2012, inerente il caso Parolisi.
L'hai voluto collegare a quanto scritto dal giudice Imposimato, e riportato qualche giorno fa, o per altro?
Ciao.

http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2012/07/salvatore-parolisi-il-problema-mai.html

Vanna ha detto...

Ciao Nautilina,
grazie per la segnalazione su Arles Calabrò che non conoscevo.
Veramente la corrente pro Bossetti, molto qualificata, si sta allargando a macchia d'olio.

Nautilina ha detto...

Di nulla, Vanna.
Penso che sia un'iniziativa lodevole aiutare quella famiglia, a prescindere dalle opinioni personali su Bossetti.
Se leggi l'ebook ne possiamo parlare.
Ciao!

Anonimo ha detto...

Interessante video luogo ritrovamento Yara
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1900877353496458&id=1898683140382546&__tn__=%2As-R

Anonimo ha detto...

E' un vecchio video già noto, che non aggiunse, anche con certezza relativa, nulla a quanto già si riteneva possibile.

antrag ha detto...

... e che ribadisce le infondate sicurezze di accusa e corte.

antrag ha detto...

EC

... e che conferma l'infondatezza delle tesi di accusa e difesa.

antrag ha detto...

EC

... e che conferma l'infondatezza delle tesi di accusa e corte.

Anonimo ha detto...

Ma il blog DENIQUA MORTUA EST?

Vanna ha detto...

Anonimo,
il blog " denique mortua est" è vivo e vegeto, boccheggia per il caldo, dopo il gran lavoro ha fatto ora si riposa con le ferie di Augusto, se l'è meritate non credi?
Prova a contare i migliaia di post e te ne renderai conto.

Wolf ha detto...


Ultime riflessioni di Paolo Amaro

https://www.youtube.com/watch?v=T5PwQUB_0Xg

Anonimo ha detto...

Mi sembrava che l'unica inesattezza riportata da Paolo Amaro sia che i Ris esclusero che la traccia sugli slip di Gara fosse composta dal liquido seminale di ignoto 1.

Anonimo ha detto...

Scusate, slip di Yara

Nautilina ha detto...

Paolo Amaro è una persona intelligente, simpatica e garbata, anche il suo ultimo video è molto interessante e ricco di spunti. Però, sotto, avete visto che razza di commenti?
Colpa del solito insopportabile troll che da anni nel web ammorba ogni articolo in cui si sostenga l'innocenza di Bossetti o si metta in dubbio la sua condanna.
Non è ancora stanco di vomitare veleno su di lui e sulla sua famiglia, non lo sfiora mai il minimo dubbio che quel DNA appartenga a Bossetti ergo all'omicida.
Capperi che resistenza! Delle due l'una: o è un troll intenzionale, per motivi che solo lui sa (io credo per pregiudizi ideologici), oppure ha seri problemi nevrotici e dovrebbe curarsi d'urgenza.
In ogni caso l'autore del video non merita i suoi apporti malefici e distruttivi, al limite dello sconcio. E neanche noi lettori.
Qualche volta avrei voluto commentare anch'io i video di Paolo, ma mi sono sempre astenuta per non trovarmi impelagata in qualche assurda discussione con quel tipo irritante e saccente.

Per tornare all'ultimo video, in questi giorni pensavo anch'io al lembo di slip fuoriuscito dai leggings. Anche a me tutto l'insieme dà l'impressione di uno staging.
Insomma, la ragazza era in ordine, l'unico particolare fuori posto era quello...oltre al fatto che il corpo sembrava stranamente appoggiato sulle sterpaglie, mentre con una permanenza di tre mesi mi sarei aspettata che fosse quasi affondato, dopo aver schiacciato le piante con il peso.

Sia come sia, nell'immagine qualcosa non convince. Non doveva essere divulgata, d'accordo...ma già che l'abbiamo vista, una volta elaborato lo strazio iniziale possiamo anche provare a ragionarci a freddo.

C'è poco da dire, quel povero corpicino sembra quasi essere stato messo in posa.
Insomma, non sembra certo l'assetto di una persona che ha subito un'aggressione violenta all'arma bianca ed è morta di ipotermia.
E' come se fosse stato ricomposto.
E il lembo esterno sporgente sembra attirare l'attenzione su quel punto specifico dei vestiti, quasi a fornire un'indicazione di dove cercare.
Senza considerare che l'esposizione diretta avrebbe dovuto degradare completamente, nel giro di pochi giorni, qualsiasi DNA nucleare lì applicato...il che confonde non poco le idee.

L'unica risposta che riesco a dare è la seguente: ammettiamo pure che Yara sia stata portata a Chignolo dopo la morte, non importa quando, dopo ore, giorni o mesi.
Purtroppo non lo si può provare.
Ma se c'è stato un tentativo di depistaggio con DNA estraneo da parte del colpevole, questo dovrebbe essere stato messo in atto molto dopo il 26 novembre, diciamo verso la metà di febbraio 2011.
Il quantitativo di materiale genetico usato, sebbene abbondante in partenza, si sarà degradato quasi tutto, lasciando solo una minuscola traccia sul lembo anteriore degli slip e ancora meno sui leggings in posizione posteriore, dove la traccia era più vicina al terreno e di conseguenza più esposta all'umidità del suolo e ai fluidi corporei.
Imho non è credibile che il depistatore abbia contaminato gli slip poco prima del ritrovamento, perché per essere più sicuro avrebbe applicato una dose abbondante e allora gli investigatori non avrebbero trovato solo un nanogrammo di DNA, mentre dopo una settimana o dieci giorni di permanenza all'aperto forse sì.

Che poi il ritrovamento sia stato 'pilotato' sembra una fantasia da X-Files, ma non si può nemmeno tanto scartare, visto che i giorni passavano senza che qualcuno per caso trovasse Yara, il DNA si stava degradando e occorreva intervenire al più presto.

PINO ha detto...

Ciao NAUTILINA!
Intanto ti auguro un buon ferragosto che si mostra meno aggressivo, termicamente, dei giorni che lo hanno preceduto. Ben per tutti.
Per Paolo Amaro, ho da sempre nutrito una certa stima, per le qualità di pacato analizzatore dei 2fatti, circostanze e personaggi che caratterizzano il caso in discussione, scevre da preconcetti di ogni sorta: una persona, insomma, immune da condizionamenti psicologici.
Condivisi immediatamente, la sua tesi riguardante la Brena, trovandola come la più probabile alternativa, anche perchè, fin dal principio delle indagini, la presi in considerazione.
E' evidente che la pista indicata da Amaro, e da molti sostenuta, non è valsa smontare la cementata costruzione accusatoria.
Ultima speranza, resta la Corte di Cassazione, che potrebbe richiedere la ripetizione di tutte le anaisi biologiche.

Bruno ha detto...

La giustizia in Italia si può salvare se la Cassazione accetta di far ripetere tutte le analisi. Altrimenti è una brutta fotocopia delle altre due, e Bossetti è finito. Oggi ferragosto il mio pensiero è andato a lui che è in galera ed alla sua famiglia, sopratutto ai suoi figli.

Vanna ha detto...

Buongiorno Nautilina,
in riferimento all'ultimo di P. Amaro, che ancora non sono riuscita ad ascoltare, riporto le tua riflessione seguente intorno a chi continua a diffamare:

"...Capperi che resistenza! Delle due l'una: o è un troll intenzionale, per motivi che solo lui sa (io credo per pregiudizi ideologici), oppure ha seri problemi nevrotici e dovrebbe curarsi d'urgenza..."

Secondo me non ha pregiudizi e non ha problemi nevrotici, egli accusando in realtà si sta difendendo poiché potrebbe aver partecipato direttamente al fatto o sapere molto, quindi dirottare sempre solo su l'UNICO colpevole non fa che coprire altre piste e altre persone.

E' talmente lampante che MGB non può aver fatto tutto da solo anche se fosse stato lui.
Quello è stato un lavoro di squadra e staffetta dalla scomparsa al ritrovamento in quel modo e in quel momento.

Peccato che gli organi preposti non se ne siano accorti...

Vanna ha detto...

Nautilina, comunque condivido!

Nautilina ha detto...

Caro PINO,
su almeno un punto sono d'accordo con te e con Paolo Amaro: ci sono molte cosucce da chiarire sugli eventi del 26 novembre che precedettero la scomparsa di Yara.
Non voglio accusare nessuno, ma certo da parte di alcuni sono state rese testimonianze contraddittorie o reticenti e ciò è molto strano, così come è incredibile che a distanza di pochi anni i fatti di quella sera siano stati interamente dimenticati da chi si trovava nel centro sportivo.

Da Bossetti si pretendeva che dopo tre anni e mezzo ricordasse senza sbagli ogni particolare di un pomeriggio qualunque, privo per lui di significati speciali, mentre dalle compagne di Yara che quella sera erano state vicino a lei partecipando al dramma della sua scomparsa, alle sue ricerche e al commovente funerale in palestra, si sono tollerate decine di 'non ricordo' su tutto, perfino sul luogo del ritrovamento. E no, questo non va bene. Non si può accettare una cosa del genere, specialmente da chi all'epoca aveva diciotto anni.

Alcuni orari non combaciano.
Alcuni testimoni non sono stati considerati, eppure forse potevano servire a far luce sull'accaduto.
Insomma, è inutile ripetersi perché queste cose ormai le sappiamo a memoria, urge solo una revisione del processo.
Sono convinta che i veri colpevoli siano ancora in libertà. E forse non saranno mai presi, ma almeno che Bossetti sia liberato perché lui, secondo me e tanta altra gente, non c'entra nulla.

Cara Vanna,
che ipotesi inquietante la tua! Non credo di poterla condividere.
Certo se Bossetti è innocente non si può escludere che i veri colpevoli leggano gli articoli scritti su di lui e magari li commentino pure con sarcasmo e cattiveria.
Ma nel caso specifico tendo a dubitarne. In quel troll percepisco solo molta presunzione, desiderio di umiliare gli interlocutori.
Chissà cosa gli avranno fatto quei 'padani' ignoranti, barbari e cattivi, ma non voglio indagare, ne ho già abbastanza dei problemi miei.

Purtroppo l'argomento conta perché anche altri colpevolisti la pensano nello stesso modo: anche se non si abbassano a certe affermazioni, si capisce bene che tutto il loro disprezzo nei confronti del carpentiere di Mapello e della sua famiglia nasce da preconcetti razzistici e politici. L'hanno manifestato fin dall'inizio del caso e prima del processo, quando ancora non si poteva sapere con certezza se Bossetti fosse colpevole, eppure per loro lo era senza alcun dubbio.
Qualcuno addirittura ha esultato per la liberazione del marocchino Fikri, come se questo fosse un record sportivo e non una tragedia nella tragedia. 'Fikri è un bravissimo ragazzo', dicevano. Eppure anche di Bossetti si diceva la stessa cosa, ma solo per lui, per il padano con occhi azzurri dallo sguardo mite, era possibile lo scatto di ferocia disumana.

Che ci possiamo fare, il mondo per alcuni va così, lo concepiscono come un'eterna lotta di classe più che un interagire fra singole persone.
Per fortuna c'è anche molta gente che sta con gli occhi bene aperti e non si lascia condizionare da pregiudizi squallidi.

MAGICA ha detto...

Chissà cosa gli avranno fatto quei 'padani' ignoranti, barbari e cattivi, ma non voglio indagare, ne ho già abbastanza dei problemi miei.( frase ricavata del post di NAUTILINA . DA LEI LETTA E RIPORTATA DA ALTRI INTERVENTI :IN QUESTO BOLG )MA SPERO NON CONDIVISA .

questa considerazione di padani ignoarnti , e barbari e cattivi viene sicuramente da una regione che non è del nord , e precisamente padana , il fatto è che la tv l'abbiamo tutti , e ogni giorno ci dicono che in certe reioni regna il malaffare e la sporcizia . inoltre assistiamo ogni giorno a arresti in massa .
nonostante cio', la presunzione d'essere la migliore Soceta' intelligente , è solo presunzione perchè come ho scritto sopra la tv e giornali l'abbiamo tutti .

Nautilina ha detto...

Magica,
ovviamente hai ben capito cosa intendevo dire! Che i 'padani' siano ignoranti e cattivi NON è assolutamente la mia opinione ( figurati che sono di origine 'padana' anch'io) e la ritengo un'assurdità totale. Se qualche infelice lo pensa, sono problemi suoi, ecco tutto.
Ma non voglio dare troppa importanza a un troll, non la merita, il discorso era comunque per sottolineare quanti pregiudizi si hanno spesso sugli imputati in base alla loro collocazione geografica, politica e sociale, anche se in Italia quasi tutti credono di non essere razzisti né classisti.
"Razzista io? Mai!" pensa l'italiano medio. Invece patapàffete, alla prima occorrenza salta fuori il preconcetto etnico, antisettentrionale o antimeridionale, pure in persone istruite e titolate da cui non te lo aspetti.
Credimi se ti dico che ne so qualcosa per esperienza diretta.

Ho letto di recente un articolo molto interessante che mi permetto di segnalare ai frequentatori di questo blog. Anche se le idee espresse non saranno condivise da tutti, offre spunti di profonda riflessione (imho).

http://www.linkiesta.it/it/article/2017/08/12/statistiche-e-le-verita-dei-dati-ci-annoiano-ridateci-il-piacere-di-co/35200/

P ha detto...

CONDIVIDO pienamente il contenuto del LINK
Pino

Anonimo ha detto...

Quindi secondo l'articolo non abbiamo speranza? Come se ne esce?

Nautilina ha detto...

Beh, Anonimo, se fosse facile uscirne saremmo già fuori da un pezzo, non credi?
Magari un primo passo è accorgersi di stare in un pantano, invece di crogiolarsi nella melma come bestie convinte di sguazzare nella migliore piscina del mondo.
Aver voglia di uscire dal fango aiuta anche a non ritornarci.

I miei cinque centesimi: non accontentarsi delle conclusioni più facili solo perché sono condivise da molti, non credersi mai infallibili, cercare la compagnia di persone ragionevoli e moralmente elevate che aiutino a pensare e a migliorare (altrimenti è preferibile stare da soli).

Anonimo ha detto...

Condivido Nautilina, anche il giudice Edoardo Mori ha amaramente parlato di incapacità e malafede del sistema giustizia italiano. Una panoramica dall'interno. E questo anche prima del triste caso Gambirasio.
Grazie per gli approfondimenti che proponi e per il garbo con cui lo fai.

Chiara ha detto...

Ho guardato il video di Amaro e confermo che non si può più seguire a causa delle informazioni mancanti o errate che condizionano le sue osservazioni, che all'inizio del caso ho spesso apprezzato. Ora non ricordo cosa nei video recenti precedenti mi avevano già indotta a questa conclusione ma, per fare due esempi su quest'ultimo, lo sentiamo parlare della sorte del DNA sollecito nel relativo processo in maniera del tutto errata (l'identificazione non fu in dubbio né venne ripetuta l'analisi, bensì la prova decadde per il conclamato errore nella repertazione, che non consentiva di escludere la contaminazione da parte del tecnico) ma soprattutto quando parla dell'erba nella mano, sul presupposto errato che il rigor mortis a)sia immediato e b) sia durevole, mentre è un fenomeno transitorio che comincia dopo un tot e finisce dopo un tot, sicché la sua osservazione non ha pregio. Giusto per fare due esempi. E dico che mi dispiace, riconoscendo al personaggio una propria onestà intellettuale, però se mancano basi solide (a volte ho notato info errate anche su elementi materiali o processuali indiscussi) giocoforza si condizionano opinioni errate.

Chiara ha detto...

Nautilina, anche tu che sei informata... Ma come corpo appoggiato e non affondato?!? Ma già dalla foto si vede e in quella della rimozione ancora di più ed è riportato anche in sentenza che la "impronta" del corpo c'è eccome e non per nulla è stata valorizzata per dire che era giaciuto lì a lungo. Non da novembre? Come si vuole, ma da poco dopo sicuramente, non certo da pochi giorni/settimane....perché creare "indizi" inesistenti contraddicendo i fatti evidenti?

antrag ha detto...

Chiara!
rivedi i tuoi commenti.

Il primo è superficiale, Il secondo è illeggibile.

Chiara ha detto...

Antrag rivedili tu se mai, è italiano e se ti sforzi lo comprendi. Superficiale? Meno del tuo, direi. Quando non si ha nulla da dire si può serenamente tacere, non c'è un premio purché si dica qualcosa. Ho espresso la mia opinione ed è lecito che mi risulti. Buona giornata e aggiunti un po' di zucchero al caffè ;)

PINO ha detto...

CHIARA,
che il luogo di giacitura del corpo senza vita di Y.G., sia lo stesso di quello del ritrovamento, sarebbe palese; ma non esatto nella misura di permanenza in loco, del tempo stabilito (e su quale base?) dagli inquirenti.
Nè la profondità dell'orma (tenuto conto del terreno reso molle dalle piogge) nè le diverse metamorfosi zonali dei poveri resti, ed, infine il dislavamento di un corpo intero, restato all'aperto per tre mesi interi, che lasci quasi integro il giubbotto più esterno, quindi, indumento più esposto alle intemperie (sic), testimonierebbero in favore della tesi accusatoria.
Come vedi, Chiara, mentre ho sempre sostenuto, e sostengo ancora le tue tesi procedurali ed anche ipotetiche, sulla generalità dello scenario inerente il caso, dovrò dare atto a Nautilina, su queste sue ultime considerazioni.
Sempre cordialmente.

Bruno ha detto...

Guardando la fotografia, accanto al povero corpicino di Yara ci sono spazi di erba verde di circa 30 cm. mentre tutto il resto è secco. Mi domando se per caso hanno cercato di bruciare la sterpaglia attorno per bruciare anche il corpo di Yara e poi il tentativo di incendio non è andato a buon fine come volevano. Per questo poi l'erba è ricresciuta a tratti. Cosa ne pensate? Oppure è solo una mia impressione.

Chiara ha detto...

Ciao Pino, guarda che io ho solo commentato l'affermazione che non ci fosse impronta ma che apparisse appena appoggiato. immaginò di poter dire che non è vero se non lo è, giusto? Poi come vedi ho lasciato sospesa la questione "da quanto". Però il dato errato andava corretto e mi pare il minimo per poterne parlare. Che dici?

antrag ha detto...

Mi mancavano i discorsi sconclusionati di Chiara...

Nautilina ha detto...

Antrag,
non preoccuparti, le obiezioni sono sempre utili quando fanno riflettere.
E qui ce n'è bisogno.

Ciao Chiara,
guarda che in realtà non ho mai affermato che non ci fosse l'impronta, anzi in alcuni post precedenti, molto tempo addietro e molto prima della polemica sulle fotografie, obiettavo che proprio l'esistenza di un'impronta - definita dalla prof.ssa Cattaneo 'ombra nera' - impediva di sostenere che Yara fosse stata portata a Chignolo la sera prima del ritrovamento.
Quindi non esageriamo con le accuse di falsi indizi.
Che tra l'altro sai quanto sono autorevole io, mica mi chiamo Feltri, Sulas o Telese...e neanche Massimo Prati o Gilberto Migliorini.
Ho solo riferito una semplice percezione soggettiva, cioè che il corpo fosse come appoggiato sulle sterpaglie. E lo ripeto, sbaglierò ma ho avuto questa sensazione guardando la foto. Non come se avesse schiacciato la vegetazione con il suo peso, rimanendo infossato.
Probabilmente il corpicino avrà perso parte del suo peso, non so, un anatomopatologo forense potrebbe dire qualcosa in merito, io non sono in grado.
Anche la postura mi è sembrata fin troppo ordinata, non facendomi pensare a un corpo caduto durante una feroce lotta all'arma bianca e al buio e abbandonato da quel momento in poi.
Ma certo si potrebbe obiettare che il colpevole sarà tornato a visitare la vittima e l'avrà ricomposta per motivi suoi.

Ammetto che quelle fotografie non le ho osservate a lungo : non le reggevo, ad essere onesta.
Non sono riuscita a vedere la sciarpa marrone, eppure Yara ne indossava una secondo quanto indicato dalla madre e dal testimone Scotti nella telefonata alla polizia.

D'altra parte, la prof.ssa Cattaneo e la dott.ssa Ranalletta che hanno esaminato il sito e i reperti (forse più la prima della seconda, in verità) hanno concordato che Yara potesse trovarsi in quella posizione da 'almeno venti-venticinque giorni'. Non me lo sono inventato io, eh...sta scritto nelle motivazioni del primo grado.
In teoria, quindi, non sarebbe da escludere che Yara sia stata portata a Chignolo a una certa distanza temporale dal delitto, sebbene non oltre la fine di gennaio : il che non discolperebbe Bossetti tout court, ma certo renderebbe vana la ricostruzione della Procura che parla di Yara aggredita e morta nel campo la notte del 26 novembre.

In parole povere, non c'è un'evidenza schiacciante che il corpo fosse a Chignolo da tre mesi. Poi se parliamo di colonizzazione entomofila il discorso cambia, ma è sempre relativo all'epoca presumibile del decesso più che a quel luogo, perché se Yara fosse stata uccisa e tenuta in un altro campo della zona suppongo che sarebbe stata colonizzata dallo stesso tipo di larve e avrebbe avuto addosso pollini e tracce di piante molto simili.

La Corte poi, con apparente logicità, ha concluso che fosse assurdo spostare il corpo da un campo all'altro, ma io su questo non sono d'accordo: forse il/i colpevoli volevano liberarsene perché tenerlo nella loro proprietà cominciava ad essere troppo compromettente e pericoloso.
Se volevano che la salma fosse ritrovata, e mi sembra sia questo il caso, allora non potevano trovare una collocazione migliore di quel campo a Chignolo.
Un luogo appartato, frequentato ma non troppo, meta di coppiette e cacciatori, non molto lontano da una fabbrica e da stradine sterrate, malfamato perché a metà gennaio (solo due settimane prima dell'ipotetico spostamento) lì vicino avevano trovato un ragazzo ucciso.
La polizia avrebbe certo pensato all'opera di qualche ignoto predatore sessuale e così infatti è stato.

Gilberto ha detto...

Grazie Nautilina per considerarmi autorevole per quanto davvero non lo sia. Comunque mi sovvengono le parole del poeta:

"e più d'onore ancora assai mi fenno, /ch'e' sì mi fecer de la loro schiera, /sì ch'io fui sesto tra cotanto senno."
Ciao, Gil

Ivana ha detto...

Chiara, Nautilina e Pino,
io sono un po' dubbiosa riguardo all'ipotesi di un avvenuto trasporto del cadavere, perché mi sembra che i seguenti risultati dell'esame autoptico non siano facilmente conciliabili con una simile eventualità:
- le spine erano conficcate negli indumenti della vittima sia nella parte anteriore sia in quella posteriore;
- nel braccialettino che Yara aveva al polso destro era conficcato uno stelo di Epilobium hirsutum;
- un'unghia (nella mano destra) era spezzata con dentro una spina
- la mano destra impugnava un ciuffo di arbusti compatibili con la vegetazione del campo.
Voi, come avete interpretato tali risultati?
Grazie

Chiara (bentornata! Spero non si tratti solo di una fugace apparizione ...),
da tempo, ormai, ignoro completamente i messaggi provenienti da determinati nick, perché non m'interessano le provocazioni di chi aveva già dimostrato di non entrare nel merito di un ragionamento o di un semplice dubbio altrui, cercando solo di aggredire la persona e così, in certi casi, scelgo il silenzio che ritengo esprima con chiarezza la mia completa indifferenza.

Ivana ha detto...

Gilberto, mi è piaciuta la tua dotta e pertinente citazione!

Mi piacerebbe sapere, anche da te, quale interpretazione hai dato a quei determinati risultati da me elencati nel mio precedente messaggio.
Grazie

Gilberto ha detto...

Ivana
Certi particolari bisognerebbe vederli di persona nel contesto del ritrovamento. Non mi ci metto ad argomentare su descrizioni e fotografie che rappresentano esse stesse dei punti di vista che possono trarre in inganno anche un investigatore scafato. Se comunque il corpo lì c'è rimasto per tre mesi come dicono, a maggior ragione quel DNA 'di bell'aspetto' sulle mutandine puzza di contraffazione e/o depistaggio...

Vanna ha detto...

Per quanto riguarda la polemica tra il nord e il sud penso che questo problema
si vada risolvendo, difatti mi sembra che l'Unità d'Italia si vada consolidando non sui diritti e doveri di tutti, non sul significato della giustizia, ma intorno alla dimensione economica. Certe "tradizioni" del sud, consolidate in centinaia di anni per molti motivi, tipo mafia,'ndrangheta, camorra, sono state esportate e coltivate al nord con un certo successo.

Vanna ha detto...

Cara Nautilina,
riporto da te:
" Cara Vanna,
che ipotesi inquietante la tua! Non credo di poterla condividere.
Certo se Bossetti è innocente non si può escludere che i veri colpevoli leggano gli articoli scritti su di lui e magari li commentino pure con sarcasmo e cattiveria.
Ma nel caso specifico tendo a dubitarne. In quel troll percepisco solo molta presunzione, desiderio di umiliare gli interlocutori..."

Non è "inquietante" la mia ipotesi, è inquietante ciò che i troll scrivono e non lo fanno certo per "presunzione" o per infliggere" umiliazione " a chi non la pensa come loro.

Vedi, sono di basso livello, anche intellettivo, perché non sanno argomentare, al contrario di quello che qui si fa, scrivendo sconcezze dimostrano di avere paura delle argomentazioni e di venirne sopraffatti.
Ma potrebbero anche avere sale in zucca ed allora ripetendo le loro accuse si parano il bottom da eventuali scoperte o considerazioni.


Vanna ha detto...

Pino caro buonanotte,
condivido il tuo di oggi alle 10,29.

Vanna ha detto...

Gilberto,
condivido in toto il tuo delle 21,06.

Nautilina ha detto...

Grazie all'Anonimo/a gentile per i suoi complimenti.

Cara Vanna,
concordo pienamente sui troll. Che poi siano pagati o lo facciano gratis cambia poco, forse quelli a pagamento sono un po' più prevedibili.

Condivido anche la risposta di Gilberto a Ivana.
Se ci sono prove di una lunga permanenza nel campo bisogna poi spiegare la freschezza del DNA e non è affatto una questione irrilevante.

Vorrei riallacciarmi al discorso di Chiara sulle presunte inesattezze di Paolo Amaro. Sì, può darsi che ne dica anche lui.
Ma poi di quali inesattezze stiamo parlando?
E dove sono le esattezze? Sono anni che assistiamo a contraddizioni proprio da parte degli stessi inquirenti...e mi sembra un tantino diverso.

Prendiamo ad esempio l'origine della traccia d'Ignoto 1.
Sapevamo che a causa del materiale scarso (oops, prima abbondante poi scarso), gli investigatori avevano scelto di puntare a scoprire il donatore piuttosto che la natura di quella traccia. Ma qualche analisi devono pure averla eseguita, altrimenti come potevano escludere le cellule epiteliali, l'urina, il muco, ecc?
Poco tempo fa ho sentito qualcuno dei consulenti affermare che potrebbe anche trattarsi di s****a. Perfino il gen. Garofano l'aveva accennato una sera a QG, mentre nelle motivazioni del primo grado si legge che tutte le fonti sono state escluse tranne quella ematica (di cui però non vi è certezza piena, essendo il DNA d'Ignoto 1 commisto al sangue di Yara).
E allora?
Come ci guardiamo intorno c'è sempre uno spiraglio aperto per chi vuole dubitare, praticamente su ogni argomento sostenuto dall'accusa.
Da qui nascono le varie teorie - anche molto fantasiose - di chi si è appassionato al caso e vorrebbe avvicinarsi alla verità.

Paolo Amaro io lo ammiro perché esprime le proprie opinioni con molto coraggio mettendoci la faccia, cosa non facile in Italia.
So che lui non è l'unico a pensarla così, però personalmente non condivido l'ipotesi della contaminazione dolosa tramite condom usato, anche se negli Stati Uniti è successo, perché credo piuttosto a un trasferimento indiretto avvenuto nel primo laboratorio che ha avuto in custodia Yara (dunque non al RIS di Parma da quanto ne so).

PINO ha detto...

NAUTILINA
cit): "So che lui (Amaro) non è l'unico a pensarla così, però personalmente non condivido l'ipotesi della contaminazione dolosa tramite condom usato, anche se negli Stati Uniti è successo, perché credo piuttosto a un trasferimento indiretto avvenuto nel primo laboratorio che ha avuto in custodia Yara (dunque non al RIS di Parma da quanto ne so)."

Tornare ancora, sia pure soltanto per "ripasso", su un argomento ormai stantio, non giova più di tanto, al futuro del Bossetti.
Sarebbe stato, invece, di fondamentale importanza, per l'immediata liberazione dello stesso, SE, in tempo utile, il pool di difesa e relativi consulenti scientifici, avessero impugnato direttamente, e senza mezzi termini, vaghe allusioni o timorosa referenza, le proprie convinzioni, accertate e firmate, anche, se necessario, da specialisti terzi, sulla falsa od incerta validità del dna accusatore.
Lo sforzo, unico e mirato della difesa, avrebbe dovuto concentrarsi sulla demolizione dell'obbiettivo, che rappresentava, e rappresenta ancora, unica "prova" a carico del loro assistito, considerando quasi nulle, quelle aleatorie raccolte dal lavoro investigativo.
Riparlare anacronisticamente di questo argomento, come dicevo, è solo perdita di tempo.
Si può solo sperare che la Cassazione intervenga nel senso da noi sperato.

antrag ha detto...

Finché accusa e corti espongono e sostengono tesi indeterminate non verificate, nessun argomento deve considerarsi stantio.

Paolo A ha detto...

https://www.facebook.com/alex.velis.58/videos/1810210538995527/?fref=mentions

antrag ha detto...

Cara Ivana,
nel '68 ho visto nelle piazze cadere al suolo come bastonati manifestanti senza che fossero stati sfiorati dai manganelli dei poliziotti che erano a dieci e più metri da essi.

Il vittimismo di chi non può saggiamente sostenere le proprie tesi e finge istericamente di essere il bersaglio di aggressioni violente.

Il tuo comportamento in questo blog appare spesso così,

Nautilina ha detto...

PINO,
tu dunque hai l'impressione che la difesa di Bossetti sia stata vaga, allusiva e timorosa?
A me non pare. E' stata anzi fin troppo battagliera, ha smontato le prove secondarie ad una ad una, e per quanto riguarda la 'regina' non ha mancato di rilevarne tutte le incongruenze e irregolarità.
Non so cosa avrebbe potuto fare di più, forse chiamare Gill e Butler come consulenti, ma poi chi li avrebbe pagati?
Comunque le due Corti hanno prestato ben poca attenzione ai loro rilievi e temo che purtroppo neanche una relazione scritta e firmata da illustri genetisti stranieri avrebbe sortito un grande effetto.

Antrag,
comunque nel '68 di manganellate vere ne sono state date...io le ho viste dare e non era un bello spettacolo.
Concordo invece con il tuo post delle 11:32. Nessun argomento è stantio finché non intervengono dimostrazioni serie delle accuse, quelle che finora sono mancate, a mio avviso.


Vanna ha detto...

Pino buongiorno!
Scrivi:
"...Tornare ancora, sia pure soltanto per "ripasso", su un argomento ormai stantio, non giova più di tanto, al futuro del Bossetti..."
Mi stupisco, poiché conosco il tuo spessore umano e culturale.
Non sono d'accordo, non può essere "stantio" il ripetere e rivedere tutto quello che ha portato ad una condanna che nasconde solo imperizia e iniquità, ANZI, il parlarne ancora può giovare sul futuro, non più solo di Bossetti ma di quello di tutti.
Il silenzio faciliterebbe il declino dei nostri organi istituzionali e della nostra stessa democrazia..., se ancora c'è.
Poiché non possiamo più andare a votare per avere un governo, almeno ci resta solo, in questo momento, di ricordare il male fatto e il male del verdetto.
Questo caso, andato come è andato, è la cartina di tornasole dello stato in cui si trova la nostra penisola: allo sbando: " ...nave senza nocchiero in gran tempesta..."
Dunque il parlarne è lievito per ricordare che il dubbio è un gran maestro che può insegnare molto.

E non condivido il giudizio sulla difesa che, a mio modesto parere, è stata encomiabile soprattutto perché ha lavorato in mezzo a difficoltà estreme ( 60000 pagine da leggere tra l'altro in poco più di 30 giorni). L'accusa invece ha avuto dalla sua, fin dall'inizio, il tamtam mediatico e il silenzio, la discrezione, le amnesie... e le connivenze...di un territorio.
Tutto andava contro quella famiglia.
Il team che ruota intorno a Camporini e Salvagni è eccellente non solo per impegno e qualificazione professionale ma perché ha creduto e crede nel proprio assistito.

Bruno ha detto...

@Vanna mi trovo completamente e fortemente d'accordo con il tuo pensiero e con la tua grande carica di umanità. Sei di una sensibilità unica.

Vanna ha detto...

Grazie Bruno per l'apprezzamento!
Vanna

Dudu' ha detto...

Ivana,
".. - la mano destra impugnava un ciuffo di arbusti compatibili con la vegetazione del campo..."

Benché sia stato riportato che impugnava (?) o stringeva (?) un ciuffo d'erba (?) la realtà é ben dimostrata da foto divulgate (grazie a chi si espose).

Come giustamente Gilberto osserva, su "sensazioni soggettive" (La Russa ?) é davvero difficile esprimersi.
Dove abbia potuto vedere il ciuffo poi , devo ancora scoprirlo visto che (da foto) appaiono pagliuzze scomposte di sorgo in una mano schiusa(ben differente da impugnare o stringere ). La spina come la rottura dell'unghia potrebbe avere avuto luogo dal trasporto in campo?
Le spine me le sono ritrovate conficcate nelle carni passeggiando vicino dei rovi anni fà , e mi difesi spostando le rame e allontanandole; metti caso fossi svenuta e mi avessero portato a braccia... le spine si sarebbero conficcate, rimanendoci.
Non vorrei risultare supponente, ma dalle foto divulgate , non sono riuscita distinguere rovi vicino la vittima, inoltre, i rovi, solitamente, sono ai margini dei campi, difficilmente al centro. Quello che non ho ben chiaro, é la testimonianza del giardiniere della Rosa s.n.c, disse venne fatta pulizia in quel campo su cui andava per mettere le trappole per uccelli.
Dove fece pulizia, fin dove si inoltrò in quel campo? Ma poi, che ci facevano piume di gallinacci di corte sotto la vittima?non potrebbero essere contaminazioni di altri luoghi? Se trovavano un colpevole con animali simili da corte, si incastrava perfettamente l'indizio, ed é la pluralità di indizi sottaciuti ( come le fibre rosse) che lasciano ampio respiro ad ben altri scenari volutamente elusi con Bossetti.

Non é stato divulgato se la ferita da spina sotto l'unghia fosse vitale (sempre che fosse possibile saperlo con le analisi).

Nautilina,
"..si legge che tutte le fonti sono state escluse tranne quella ematica (di cui però non vi è certezza piena, essendo il DNA d'Ignoto 1 commisto al sangue di Yara). "

Cercerò la fonte, sperando di trovarla, ricordo che uno dei genetisti dell' accusa (Lago forse) in aula disse che non si trovano in natura tracce sangue- sangue commiste.

Forse é riportato nei motivi d'appello, non sono certa.

Giuste osservazioni quelle di Chiara sui video di Paolo Amaro, credo il problema derivi da tenere a mente tanti dati susseguitisi in questi sette anni, sono tanti, anch'io a volte mi incarto.
Nel momento che ci si mette provare concatenare dati/eventi é davvero difficile lucidamente ricordarli tutti.
Paolo Amaro però, é aperto al dialogo , accoglie osservazioni e rivede constantemente le ipotesi precedenti, rivelando un grande acume analitico non dispersivo. Coglie l'essenza senza perdersi nei rivoli.

Nautilina ha detto...

Vanna,
mi associo a Bruno. Sei davvero unica nel dire le cose con chiarezza e fermezza riuscendo ad essere anche delicata nei confronti delle persone.

Anch'io la penso come te sul pool difensivo di Bossetti. E' vero che è stato messo in grande difficoltà, ma si è battuto con onore per una causa già impossibile in partenza, e se l'ha fatto davvero gratuitamente è ancora più ammirevole.
In più ha dovuto fronteggiare pregiudizi fortissimi.
Perché se è vero che i media hanno la loro grave responsabilità nello scegliere di diffondere o meno informazioni nocive all'immagine di un imputato, a monte c'è sempre qualcuno che agevola questa diffusione, o come minimo gira lo sguardo da un'altra parte e lascia fare.

D'altra parte capisco anche quelli che sono rimasti delusi dal risultato e adesso pensano che sarebbe stata necessaria una grinta maggiore. Come se fosse facile, per degli avvocati e dei consulenti, formulare un certo tipo di accusa e per di più senza avere la possibilità di dimostrarla!

Purtroppo a mio avviso è qui il vero ostacolo inaggirabile: anche se c'è stato un trasferimento doloso. non lo si può provare.
Nel 2011 un test di metilazione avrebbe funzionato, dopo sei anni chissà...
C'è modo di provare chi sia stato a mettere il DNA di Bossetti su Yara, quando e come? Io ne dubito moltissimo.
Si può dedurre un dolo dallo stato di conservazione della traccia e dalla mancanza di mitocondriale, ma è un po' poco per convincere una giuria che crede nella sacralità del DNA (anche monco).
Quindi nel processo la difesa aveva le mani legate, poteva solo cercare di mettere in dubbio la traccia evidenziandone tutte le numerose criticità, poteva sperare di ottenere una perizia che rivelasse qualche errore tecnico, dimostrando che quel DNA non apparteneva a Bossetti. Ma ovviamente la parte accusatoria non intendeva aiutarla in tal senso. Ecco perché il dott. Portera ha detto 'Non si fanno regali'.
In una situazione del genere, credo che assolvere l'imputato sarebbe stata l'unica scelta onesta da prendere.

Certo lo si può ancora fare, e speriamo nella Cassazione.

Bruno ha detto...

Avete visto che nella fotografia dove giaceva il povero corpicino di Yara ci sono macchie di verde di circa 30 - 40 cm. mentre tutto intorno è secco e sterpaglia. Scusate se mi ripeto ma quale significato possono avere queste macchie di erba verde? E' possibile che qualcuno abbia provato ad incendiare la zona dove giaceva il corpicino e non ci è riuscito.

PINO ha detto...

NAUTILINA

Ct): "tu dunque hai l'impressione che la difesa di Bossetti sia stata vaga, allusiva e timorosa?
A me non pare. E' stata anzi fin troppo battagliera, ha smontato le prove secondarie ad una ad una,.."

Non ho mai affermato che la difesa di Bossetti sia stata insufficiente o definendola con altri attributi similari, anzi, ne ho lodato spesso, l'atteggiamento dignitoso dimostrato nei vari interventi nei "salotti" televisivi, ma che non avrebbe affrontato, in modo più consono la particolare "atmosfera" di quel contesto, disperdendo le proprie energie a "smontare le prove secondarie, ad una ad una", quando, quelle stesse "prove", esiguo risultato di costose investigazioni, non si raffiguravano nemmeno quali "indizi" banali e, quindi, insufficienti a formulare una qualsiasi colpevolezza, in sede di dibattito.
E' mancato il deciso, diretto attacco all'unico obbiettivo che inchiodava Bossetti, forniti delle "certificazioni" che ho modestamente segnalato nell'altro mio post.
E non mi si venga dire che tali "certificazioni" sarebbero costati molto; bastava renderla pubblica questa deficienza economica, e non sarebbe mancata la tangibile solidarietà di migliaia di cittadini italiani benpensanti, sempre pronti a sostenere una giusta causa, anche di molto minore valore umano.
E' l'ultima volta che scrivo su questo argomento: farlo ancora mi sembra solo inutile ripetizione.
Ciao.

Tiziano ha detto...

Ho visto il video sul sito Bossetti Libero, mi domando perché il giornalista Abbate si dimena con tanta veemenza contro Bossetti?. Da l'impressione che se Bossetti in cassazione venisse assolto Abbate morirebbe.

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