martedì 21 febbraio 2017

Sabrina Misseri e Cosima Serrano all'ergastolo! E ancora una volta si uccide la Giustizia


Non esistono parole che possano giustificare una Corte di Cassazione che lascia a casa la logica giuridica e in mancanza di vere prove sentenzia due ergastoli. Il giudice che non ha in mano nulla di concreto, ma si ritrova a fare di conto solo con pettegolezzi, sogni e illazioni, non può che assolvere o chiedere che si riparta da zero e che in un prossimo futuro gli vengano consegnate vere certezze. Questo vuole la vera Giustizia. Ma la vera Giustizia ancora una volta è stata trafitta e uccisa dai suoi stessi giudici. Le sentenze non si commentano e si accettano, si dice, ma quelle riguardanti Sabrina e Cosima non sono sentenze... sono un autentico Harakiri giudiziario che, si spera, riusciranno a far capire al popolo che si adagia solo sui media che tutti siamo in pericolo. La condanna di Sabrina e Cosima va estesa a tutti gli italiani, perché a questo punto è chiaro che chiunque potrebbe un domani finire all'ergastolo. Occhio ragazzi perché ci stanno facendo capire che per essere giudicati colpevoli di qualsiasi cosa bastano un sogno e qualche testimonianza modificata più volte! Nessuno è immune a questo virus giudiziario e anche chi ha vissuto sempre onestamente una vita fatta di sacrificio e fatica, anche chi ha sempre insegnato ai figli che non si deve avere paura se non si fa del male, potrebbe essere la prossima vittima... 

454 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 400 di 454   Nuovi›   Più recenti»
Vanna ha detto...

Ultimo post poi ho da fare.
Ieri sera a "Quarto Grado" ho visto il fioraio.
Curato nell'aspetto, sopracciglia ben tratteggiate, sguardo fisso, eloquio tranquillo, attento anche alla pronuncia.
L'ambiente in cui si muove è pieno di fiori: il suo lavoro, pubblico aperto alla vetrina.
E' un narcisista, pieno di sé, una specie di esteta.
Mentre parlava mi veniva in mente quello che Pleiades aveva scritto su di lui e che non avevo considerato.
E ho pensato che... sì... poteva avere interesse verso S., come tutti lì...
Forse nel mucchio guardone e voglioso... anche lui che, ho sempre creduto, non abbia sognato, ha solo cambiato versione.
Perché lo ha fatto? Un narcisista vuole essere al centro: dire, ritrattare presuppone un interesse di gruppo ovvero tante chiacchiere di paese condivise e poi nascondere, inventare per indicare infine sempre e solo loro: i Misseri.
Lavarsene le mani con un sogno: nuovo marchio di sapone.

Pleiades ha detto...

@Vanna

Secondo me Buccolieri cambia versione per il semplicissimo fatto che lui secondo me non ha visto proprio niente ma riferisce quello che le "cagnette" gli dicono di riferire.
Poi quando una di loro se ne va in Germania anche a lui qualche rimorso di coscienza gli viene...
Non credo che con Sarah si sia limitato al solo interesse astratto..

Per tutti.
Molti di noi vivono nelle grandi città e trovano assurdo che una ragazzina di 15 anni possa avere la libertà di comportarsi come faceva lei, ma va non solo considerato il fatto che lei avesse certamente qualche problema ma anche che in quelle realtà una ragazzina di 15 anni è già una donna e soprattutto nello comunità rurali fino a non molto tempo fa a quell'età si dava in moglie.

Paolo A ha detto...

Gli scenari alla Pleiades fanno venire il mal di testa, si è passati da un delitto fatto per gelosia a quello commesso da un intero paese, compresa la madre per eliminare una "bocca di rosa" che poteva inguaiare tutti.

Che la madre sia responsabile indirettamente a quanto successo alla figlia per me è abbastanza vicino alla realtà, infatti dal quadro che emerge era un po' troppo disinteressata alla figlia e mi pare che la figlia fosse un di po' troppo libera considerata l'età e anche le frequentazioni.

Tuttavia l'ipotesi più probabile per me è che Sarah sia stata uccisa da Michele Misseri e che lui abbia fatto tutto da solo, la prima confessione è quella che conta ed è di una semplicità sconvolgente, troppo semplice per non essere vera, se fosse inventato il suo racconto l'avrebbe riempita di dettagli, invece è scarna, precisa e subito dopo dice che avrebbe portato gli inquirenti al pozzo dove era stato occultato il corpo.

Cosa sia avvenuto dopo nella sua mente non si sa per aver ritrattato, ma sicuramente gli inquirenti pensavano che dietro il delitto ci fosse qualche bega familiare, la stessa Concetta aveva parlato di indagare la pista familiare e sicuramente ne aveva parlato in modo approfondito, tale da creare un pregiudizio latente nella mente degli inquirenti, che si è manifestato una volta che si sono accertati che comunque l'omicidio era avvenuto in ambito familiare.

Anche il comportamento dell'avvocato d'ufficio alla sua prima uscita a cosa va ascritto se non a un comportamento deontologicamente scorretto e eterodiretto, come poteva dire che la confessione di Misseri era non credibile, affermazione strana se fatta da un avvocato d'ufficio al primo interrogatorio del suo assistito, anche perché mettere in dubbio la versione di Misseri comportava coinvolgere la sua cerchia familiare, insomma per chi ha lavorato l'avvocato Pallotta, per la Procura o per il suo assistito.







Manlio Tummolo ha detto...

Signori Carissimi, a premessa ringrazio chi cortesemente si è rifatto a quanto da me scritto. Aggiungo quel che segue, indipendentemente da ciò su cui si va ancora discutendo, ovvero sulla sostanza dei fatti. Io seguo invece la linea della forma e del metodo processuale, come più confacente a questo punto: sono state emesse sentenze definitive in Cassazione, e ormai non resterebbe che un reclamo alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo, per violazione della Convenzione correlativa, per riuscire a ribaltare la situazione, almeno sul piano delle condanne. Ritengo falso sostenere che si debbano rispettare le sentenze sempre e comunque, come taluno è solito affermare. Una sentenza è rispettabile solo quando, compatibilmente con i fatti emersi nella questione in giudizio, il processo si svolga correttamente secondo le leggi vigenti, penali e procedurali, e la pena sia proporzionata al reato. Confrontate le signore Misseri con i massacratori di Aldovrandi (di poco maggiore rispetto a Sarah) o alla signora Franzoni, sempre dando per buone le conclusioni sui fatti così come determinate in Appello e Cassazione, e avrete la misura dell'obbrobrio procedurale e sentenziario del processo Scazzi-Misseri .

Finché l'ordinamento giuridico sarà fondato sul principio del monopolio della Forza, di uno Stato, di un governo o di un potere giudiziario, ivi regnerà, l'Arbitrio, non la Ragione, non la Verità, non la Giustizia, e dove regna l'arbitrio, ivi sono la violenza e l'infamia. I mantelli farisaici con fronzoli annessi sono storicamente intrisi di sangue innocente, da Socrate e Cristo, ad oggi.

E finché negli Ordinamenti giudiziari dell'intero pianeta non saranno istituiti Orgai autonomi possibilmente elettivi, di indagine e di giudizio per le azioni giudiziarie e i comportamenti dei magistrati, non vi sarà mai speranza che la Legge prevalga sull'Arbitrio o sulla pretesa creatività giudiziaria .

Pleiades ha detto...

@Manlio

E secondo te giudici elettivi mandano a spasso un reo confesso e le abitanti di una casa dalla quale una ragazzina sparisce e dicono di non saperne niente ??
Vuoi che pure da noi succeda questo ?:
https://succedeinamerica.com/189/giudici-eletti-estorsione-legalizzata/

Inoltre non mi pare proprio che gli USA siano estranei a clamorosi errori giudiziari.

Non avere la pretesa di avere la giustizia giusta dagli uomini,non potrà esistere MAI.

Guarda che la storia non è affatto finita e la giustizia sta ancora facendo il suo corso con altre 10 persone rinviate a giudizio e non è detto che escano fuori elementi per una revisione del processo.

Vanna ha detto...

A Pleiades, ma anche agli altri:
"...Quanto a Fabrizio Corona sono certo che gli siano arrivate voci sui comportamenti di "bocca di rosa" e credo che lui si precipiti ad Avetrana per raccogliere notizie su qualche eventuale "pezzo grosso"
coinvolto per poi fare il suo lavoro,ovvero ricattare
(e non sapremo mai se sto pezzo grosso ci sia mai stato)."

La Puglia ha avuto "visibilità" tramite qualche personaggio pugliese... qualcuno fu ospitato a palazzo Gra. in che anno ci troviamo?
In quegli anni c'erano figuri inseriti in un movimento trova escort o quindicenni di livello...che ci sono sempre stati ma un po' nascosti, dopo venne fuori il marcio che toccò parecchie persone.
Ho seguito il tuo ragionamento che per me non fa una piega.
Potrebbe essere così anche per le analisi di Gilberto, di Dudù, di Tommys, di Paolo A, di Magica, di Manlio, Giacomo,Pino, Ivana.
Se ho dimenticato qualcuno chiedo scusa. Tutte condivisibili.
Ma, se vogliamo capirci qualcosa di più, questa storia, sempre secondo me, è stata raccontata e fatta passare come una storia rusticana, campagnola, consumata con gli occhi annebbiati di noia,desiderio, rabbia, gelosia, sotto gli ulivi e i campi coltivati, il sole o nei bar di paese.
Così sembra che sia andata e così è stata timbrata la condanna perpetua.
Ma molti indizi e l'inspiegabile del fatto, ci dovrebbero far capire che così sembra ma così non fu.
Quella condanna suggella l'inspiegabile e lo fa diventare stupido e chiuso.
Quel processo non solo non ha affrontato altre piste, non ha approfondito altre persone.
Alcune hanno la spada di Damocle sulla testa però sono libere.
Un grande avvocato si scomoda...e non fruga l' altro e l'oltre.
Non c'era nulla, proprio nulla da verificare?
I T di G. sono intoccabili? Ad esempio.
Come reagirono loro ad Avetrana e nella zona. I ministri del culto chi sono? Quali collegamenti avevano fuori zona?
La maschera di trucco che Sarah metteva sul suo volto aveva un significato?
I contatti con le persone possono avvenire anche a distanza, bastano le foto.

Non è stata una storia rusticana, ma collegata ad ampio raggio.
In questi 7 anni l'Italia non solo non è cresciuta, si è ulteriormente indebolita sotto tutti i punti di vista.

Mimosa ha detto...

Gentili commentatori, sapete che seguo il caso fin dall’inizio e nel merito ho scritto moltissimo su questo blog. Mi sono affacciata qui per vedere fosse stato scritto qualcosa sulle ultime notizie.

Sia chiaro tutti che non sono per niente una “fanatica innocentista”, nessuno osi tacciarmi di questo. È sulla base della quantità di ore, di giorno e di notte, in cui mi sono documentata per anni che continuo a dichiararmi assolutamente convinta che il vero responsabile della morte di Sarah è solo Michele Misseri, le 2 donne sono innocentissime. Basta rivedere la parte finale della puntata di “Chi l’ha visto” della sera in cui Michele Misseri su invito di Buccoliero “si libera la coscienza” alla domanda “Non vogliamo dare una degna sepoltura a ‘sta ragazzina?”. Tutto è in diretta in presenza di mamma Concetta, momenti frenetici e sconvolgenti.

Sono solidale con tutti i commentatori che la pensano allo stesso modo e vengono quasi derisi, ridicolizzati nelle confutazioni.
Sottoscrivo le parole di Giacomo (21 febbraio 2017 12:55) : “Comunque la classe giornalistica ha delle gravissime responsabilità a riguardo.”
Sono affranta pure io come Annamaria Cotrozzi (21 febbraio 2017 13:50)

Al pari, non riesco a capire chi sostiene che Misseri non ha raccontato tutta la verità sugli avvenimenti. Né riesco a concordare sull’affermazione “Le narrazioni di Michele hanno la consistenza onirica delle fantasie e dei sogni ad occhi aperti”.
Non credo di essere meno intelligente e preparata di tali illustri sostenitori, che comunque rispetto per la loro cultura, preparazione e impegno (salvo alcuni escursionisti dell’ultima ora).
Da 7 anni ognuno rimane fisso nella propria posizione, e pure io!

Caro Giacomo, mi dispiace lasciarti solo, ma non ho né il tempo né la voglia di riprendere i ragionamenti sugli orari e i tabulati, mancomeno tutto quello che avevamo commentato sul “sogno” del fioraio e sulle spifferate della linguaccia della Pisanò, che pare scomparsa da ogni ricostruzione.

Meluzzi ha citato una frase davvero illuminante per chi ha il paraocchi, frase di un filosofo di cui non ricordo il nome e che lui ha adattato così, per rispondere a coloro che si appigliano al fatto ci sono stati ben 40 giudicanti concordi sulla colpevolezza: “Una bugia sebbene ripetuta 40 volte resta sempre una bugia”.

Pensiero conclusivo: mi irrita non poco che in tutti i servizi giornalistici sul caso di Sarah venga chiamato a parlare l’avv. Gentile, messosi parte civile a fianco di Concetta, assieme al collega Biscotti. Intervistare o far intervenire lui, invece dei difensori di Sabrina e Cosima, rende palese la posizione dei media.

Vi auguro buon proseguimento, addio.
Mimosa

Dudu' ha detto...

Mah!
Io credo che Sabrina non abbia mentito. Le prime ricostruzioni dei fatti sono a mio parere le più veritiere, trovarono i riscontri con casa Scazzi,con Sabrina e Mariangela e con la prima confessione di M.Misseri.

Poi M.Misseri ha iniziato tirare in ballo in un modo o nell'altro gli altri.
Lui dice perchè la prima difesa gli ha prospettato che se la poteva cavare se dichiarava fossero andati diversamente i fatti.
Poi il suo modo di parlare, ma è discutibile ahilui, parlava al plurale quando gli conveniva.

E questo lui ha fatto.

Mai un padre che vuole bene la figila lo avrebbe fatto, mai.

Per me è lui il furbacchiotto,mi dispiace un pò non riuscire condividere i vostri dubbi,davvero.

Ma la penso esattamente come Giacomo che ringrazio per essersi prodigato farmi avere il testo della confessione,gentilissimo.

Nell'intervista che andrò linkare il giornalista chiede insistentemente perchè ha accusato Sabrina.
Lui trova risposte sempre per tutto, ma su questa,messo con le spalle al muro rimane spiazzato e non dà risposta (oserei dire finalmente ).

Inoltre, quando in un secondo tempo lui nega avere violato un cadavere, spiega perchè lo fà prima e perchè poi lo ha negato poi : il suo è puro calcolo e forse gli è stato suggerito per alleviare la sua posizione. Lui ha violato quel cadavere, non l'ha rivestito e l'ha poi buttato nel pozzo (buttato, non gli credo sulla corda, c'era acqua dentro, non si rompeva nulla, ma ancora, perchè dire che la corda stava nell'auto di sua moglie? Se non per dirigerli verso di lei?)

Da notare che spesso lui richiama cosa gli dissero di fare gli altri,ma guarda un pò!

E questo lo ripete in ogni intervista.

Ma lui accusa Sabrina per salvarsi il c..., rispecchia quello che ho scritto qualche giorno fà: è una persona che hà imparato dalla vita difendersi non avendo strumenti,l'impostazione matriarcale ha giovato alla sua persona perchè lui non aveva gli strumenti per impostarla differentemente,
ed è andato bene o male così per tanti anni finchè alla soglia dei sessant'anni non è scattata quella voglia di riappropiarsi della sua vita, lo rivela in mille particolari, questa cosa è sottile e inconscia,si badi bene.

L'omicidio di Sarah lo ha svegliato in tutti i sensi e con le unghie e con i denti ha salvato sè stesso.

Dopo molto tempo ha realizzato che ha perso tutto.

A me dispiace tantissimo, Sabrina ,Cosima e tutti gli altri sono vittime di un irresponsabile.

https://youtu.be/eNeShSuwZT8

Questa è la prima parte, ma è molto interessante anche la seconda.
Ma non sono -solo- questi video che mi fanno/danno (da) pensare, ma tanti piccoli eventi o dichiarazioni.

M.Misseri ha dei problemi mnemonici, li hà, è indubbio, ma lui è responsabile non solo della morte di Sarah, ma anche delle condanne alla moglie e alla figlia, gli altri per fortuna se la caveranno con poco.
A parte il signore morto di malattia, come ha detto Magica, in punto di morte avrebbe parlato,qualsiasi cosa avesse saputo ,anche solo un sospetto non fossero state Sabrina e Cosima o M. Misseri, erano in troppi coinvolti e li avrebbe avuti sulla coscienza, si sarebbe liberato,sarebbe stato un peso enorme portarli con sè.

Dudu' ha detto...

Carissima Mimosa,
dai mille "profumi", il tuo addio spero vivamente e con amarazza non rimanga tale. Leggo solo ora, sul caso la pensiamo uguale, un abbraccio giga, Dudù.

Dudu' ha detto...

Mamma mia
quanti commenti mi sono persa, ero rimasta sulla pagina sotto i duecento e non me n'ero accorta.
Domani li rileggerò con più lucidità.

Ivana ha detto...

Mimosa mi è dispiaciuto percepire una certa amarezza nel tuo intervento e mi dispiace che la tua partecipazione sia tanto sporadica.

Per Vanna
Vanna, hai scritto:
Sarah era giovanissima e molto carina, dimostrava tutti i suoi 15 anni anche perché si truccava pesantemente e cominciò a farlo proprio nell’anno in cui sparì.
In quell’anno in lei ci fu un cambiamento dovuto a cosa, non so, forse per adeguarsi al gruppo di maggiorenni.

Credo che all’età di 15 anni sia facile avere simpatie improvvise, effimere e mutevoli, e che sia sempre piacevole sentirsi considerate, coccolate e amate. All’età di Sarah generalmente tutte noi abbiamo sperimentato il piacere del “trucco”, della “riga” sugli occhi e del rossetto.
Potevamo avere simpatia anche per ragazzi più grandi che, però, potevano scherzare, abbracciarci, ma ci consideravano per quello che eravamo: solo ragazzine.
Le mie coetanee e io stessa ci entusiasmavamo quando determinati giovanotti (che conoscevamo), più grandi di noi, ci sorridevano e si rivolgevano a noi anche per prenderci bonariamente in giro, ma tutto si fermava, appunto, a innocue cordiali attenzioni su cui potevamo solo fantasticare.

E forse fu proprio quel cambiamento che procurò scompiglio nel gruppo.

Quale scompiglio? A Sabrina sarebbe bastato evitare Sarah dicendo ai genitori che non voleva più assumersi responsabilità considerando che la ragazzina stava crescendo e acquistando una certa autonomia che poteva sfuggire al suo controllo.

Eccome se era oggetto di desiderio da una parte e di invidia dall’altra, ( cieca? Ma l’invidia presuppone sempre cecità o perlomeno annebbiamento emozionale forte).

Come puoi sapere se effettivamente fosse oggetto di tanto e numeroso desiderio da una parte e di tanta e numerosa invidia dall’altra?

(continua)

Ivana ha detto...

Personalmente capisco quella “linea difensiva” come la più facile, la più scontata con quello che hanno fatto venire fuori, ed anche la più comoda.
A quanto pare è stata ritenuta dalla difesa l’unica percorribile, in base alle carte processuali.

Mettere sullo stesso piano Misseri e Panarello ( confusione-disturbo mentale? Non so) è inconcepibile.
Perché sono su un piano differente: l’uno accusa sì la figlia e se stesso, ma nelle sue elucubrazioni, anche attraverso le interviste nel tempo, quando parlava, emergono dei valori, delle considerazioni sul fatto, ad esempio, che la minorenne non doveva portarsela dietro.
I fiori per pregare, farla ritrovare, a me dicono che lui ha una coscienza, confusa quanto ti pare, ma ce l’ha.



Come ribadisco, le varie versioni fornite da Michele Misseri mi hanno condotta a riflettere sulle varie versioni di Veronica Panarello: entrambi pensavano soltanto a salvare sé stessi?
Anche la Panarello aveva detto di meritate l’ergastolo, ma, a quanto pare, anche lei, come Michele Misseri, avrebbe cercato di addossare ad altri la colpa dell’omicidio.
Credo che anche Veronica Panarello avesse portato i fiori per Loris …

Nell’ammettere il movente sessuale ha indirettamente ammesso che è quello il movente della morte di S.
I maschi del luogo maggiorenni e ultra maggiorenni erano sicuramente “incuriositi”dalla ragazzina.
E’ risaputo che quando stanno al bar a riposarsi negli assolati pomeriggi estivi a guardare il passeggio, ogni donna che passa dai 10 anni in su è valutata e concupita, e allora si scopre l’acqua calda?
Non aveva bisogno di negare un bel nulla: la ragazza era desiderabile da chiunque.



Mi sembra non risulti alcun riscontro, di una numerosa “curiosità” maschile, nelle carte processuali.
Insomma, secondo te, qualsiasi bella ragazzina diventa immancabilmente oggetto del desiderio maschile e dell’invidia femminile?


(continua)

Ivana ha detto...

Sì ha provato vergogna ma solo perché non è riuscito a farsi sentire a casa quando diceva alla figlia che non doveva trascinarsela dietro. Non era nessuno a casa, c’era il matriarcato come giustamente dice Dudù.

Anch’io, dapprima, avevo pensato che a dominare in casa Misseri fossero le donne; la figura maschile mi era apparsa docile e remissiva e immaginavo che, lasciato a sé stesso, Michele Misseri avrebbe potuto incontrare difficoltà nella sua vita quotidiana; lui stesso aveva detto che si sarebbe ucciso se non fosse stata riconosciuta l’innocenza della figlia e della moglie e, invece, ho ritrovato un uomo molto ringiovanito che si dimostrava capace di affrontare la situazione in modo per me inaspettato e ciò mi ha un po’ spiazzata e sono giunta a sospettare, ora, che potrebbe essere lui il manipolatore, capace di riuscire a farsi giudicare non credibile salvando sé stesso e cercando perfino di ottenere una diminuzione della pena.
E’ stato un ottimo attore, arrivando anche a fingere di non sapere che cos’è una SIM card?
D’altra parte, se Sabrina fosse stata direttamente coinvolta nell’omicidio, avrebbe avuto il tempo e il modo per spiegare al padre che cos’è una SIM card e perché avrebbe dovuto essere cercata e ritrovata.

Vanna ha detto...

Mimosa ben riaffacciata,
spero che tu possa tornare per altri "affacci" più continui almeno.
E' talmente poliedrico questo fatto che ogni versione è condivisibile e ci sta, quindi anche la tua.
Se anche dietro ci fosse una regia non è dato sapere, se ci fosse un potentato anche, ma certo dietro c'erano famiglie, amici, scuola, biblioteca, la parrocchia dell'uno e dell'altro credo religioso, i medici di famiglia, i carabinieri, i poliziotti municipali, i farmacisti insomma la la ggente, che mai si fa i fatti propri, in un piccolo centro poi!
Ma la ggente chiacchiera, borbotta, si stupisce, accusa e poi se ne lava le mani!
Un fatto è tessuto di fatti e, a conti fatti, ciò che scagiona M.Misseri è che ha fatto ritrovare il corpo, altrimenti mai sarebbe venuto fuori e la ragazzina ancora si stava cercando nel mondo.
Potrà aver subito un insieme di "colpi emozionali" e lo pure dice, normale come tutti lì, credo, che però hanno subito scaricato il fatto alla famiglia M. La Sarah aveva una famiglia dunque era un problema di famiglia.
Ma anche i maggiorenni avevano famiglia e cosa dicevano della ragazzina portata dietro come un giocattolino?
A nessuno è importato nulla.
Qualcosa di grande sarebbe scoppiato: l'hanno eliminata.
E lo sapeva il gruppo.
Chi è stato? Tutti moralmente lo sono stati e continuano ad esserlo non parlando e dicendo la verità.
Tre fatti sono dimostrabili:
Sarah era accolta in quella famiglia,
è stata ritrovata da M. nella proprietà di famiglia,
nel tardo pomeriggio girava qualcosa su fb: il gruppo sapeva?
( E su questo non hanno indagato come si doveva).
Ciò non vuol dire che dietro la morte ci sia la famiglia M.
Non si hanno prove accertate ma indirette.
Ciò non vuol dire che c'entri il gruppo:
ma si hanno prove indirette di come è andata.
Se anche fossero state le due donne, la condanna non doveva essere così feroce.
Se anche fosse stato M. da solo si è riscattato facendola ritrovare.
E d'altra parte non si sono scomodati a cercare in profondità oltre e altro.
Con questi dati la "giustizia" più comoda è stata fatta.

Vanna ha detto...

Ivana, anche le tue riflessioni sono condivisibili, tutte.
Termini così:
"...sono giunta a sospettare, ora, che potrebbe essere lui il manipolatore, capace di riuscire a farsi giudicare non credibile salvando sé stesso e cercando perfino di ottenere una diminuzione della pena.
E’ stato un ottimo attore, arrivando anche a fingere di non sapere che cos’è una SIM card?
D’altra parte, se Sabrina fosse stata direttamente coinvolta nell’omicidio, avrebbe avuto il tempo e il modo per spiegare al padre che cos’è una SIM card e perché avrebbe dovuto essere cercata e ritrovata."
Sì hai ragione, se solo ci fosse stato tra di loro un vero dialogo.
Penso che si limitassero allo stretto quotidiano laborioso e faticoso.
Non c'erano gli strumenti per comunicare reciprocamente ad altri livelli.
Anche se sapevano parlare e non sembravano impacciati davanti alle telecamere.
A volte il tanto da fare "materiale" impedisce di avere attenzione " spirituale" verso l'altro perché neanche si considera più la dimensione spirituale. E' un po' la deriva di questa società.

pleiades ha detto...

Io spero che riflettendo un pò vi rendiate conto che NON E' POSSIBILE
che una ragazzina che ha appuntamento con la cugina che la sta aspettando assieme a Mariangela POSSA essere uccisa da Misseri in quel garage e portata al pozzo SENZA che le donne si accorgano di nulla.
Che poi l'omicida d'impeto più fortunato della terra riesca a pilotare l'omicidio pure allo scopo di togliersi di mezzo le due aguzzine mi sembra eccessivo.
Avete tutti visto che lui non è proprio in grado di fare una ricostruzione minimamente credibile dei fatti.

Basta sentire due secondi di intercettazionde di Cosima per capire chi comanda : "Se vuoi che dico che l'ho violentata lo faccio"..mi pare più che sufficiente per capire chi comandasse la dentro..

I sentimenti di Misseri secondo me sono molteplici: c'è senza dubbio il senso di colpa per aver "toccato" Sarah e provocato l'intervento decisivo della moglie, c'è il senso di colpa di non essersi opposto a
questo estremo gesto,c'è comunque il senso di colpa di aver condannato una figlia e moglie.

Ma io sono convinto che se fa ritrovare quel cellulare è anche perchè
oltre quello c'è anche un senso di VENDETTA verso le due donne che gli hanno tolto appunto forse una delle piccole gioie della sua vita
ed in ogni caso sono arrivate ad un gesto che lui NON VOLEVA assolutamente.

E sono convinto che se lui si tiene in mano quel cellulare (con estrema freddezza)invece di buttarlo dentro al pozzo è anche perchè DA SUBITO lui questi sentimenti ce li ha.

Che poi quel cellulare UMANAMENTE lui lo trattenga anche per capire
come si evolveranno le cose dopo la sua morte e lo tirera fuori perche viene lasciato a dormire sulla sdraio e dargli da mangiare gli avanzi ci può stare e diventa l'unico modo per sottrarsi a quella situazione.


@VAnna

Il gruppo sapeva da tempo che bocca di Rosa andava fatta sparire cosi come i Testimoni di Geova tutti compresi,ti ripeto che se le cose stanno cosi io metterei in dubbio l'intera dinamica del rapimento dalla A alla Z.

Ivana ha detto...

Vanna, cerco di spiegare meglio il mio punto di vista. Credo che se ci fosse stato un “patto scellerato” per cui il padre si sarebbe dovuto assumere non solo il compito di occultare il corpo, ma anche la responsabilità dell’omicidio compiuto dalle donne di casa, Sabrina gli avrebbe spiegato, eccome, che cos’è una SIM card perché l’aiutasse a cercarla e a ritrovarla.

PINO ha detto...

@ MIMOSA carissima,
il tuo inatteso, quanto graditissimo intervento, è stato, per me, una doccia vivificatrice circa il caso in discussione, spazzando via le ultime sensazioni di disappunto che avvertivo, e delle quali ne avevo reso partecipi, qualche giorno fa, gli amici del blog.
Ora ritengo di poter considerare, senza mezzi termini, che l'optare per la , non sarebbe più solo una mera ipotesi, ma una logica evidenza.
Evidenza che ha preso definitivamente corpo, nella mia coscienza, dopo aver riascoltato per l'ennesima volta, la prima confessione del reo, nel corso della quale, lo stesso indicò anche il luogo dove aveva soppresso il corpo della povera Sarah.
Per cui, pur rispettando altre idee e proposte, non potrei considerarle che divagazioni letterarie, anche se magistralmente modellate.
Ti abbraccio, Pino

Pino ha detto...

p.s. completo:
"optare per la completa responsabilit del MISSERI"

P. ha detto...

RIPETO IL MESSAGGIO

PINO ha detto...
@ MIMOSA carissima,
il tuo inatteso, quanto graditissimo intervento, è stato, per me, una doccia vivificatrice circa il caso in discussione, spazzando via le ultime sensazioni di disappunto che avvertivo, e delle quali ne avevo reso partecipi, qualche giorno fa, gli amici del blog.
Ora ritengo di poter considerare, senza mezzi termini, che l'optare per la completa responsabilità del Misseri, non sarebbe più solo una mera ipotesi, ma una logica evidenza.
Evidenza che ha preso definitivamente corpo, nella mia coscienza, dopo aver riascoltato per l'ennesima volta, la prima confessione del reo, nel corso della quale, lo stesso indicò anche il luogo dove aveva soppresso il corpo della povera Sarah.
Per cui, pur rispettando altre idee e proposte, non potrei considerarle che divagazioni letterarie, anche se magistralmente modellate.
Ti abbraccio, Pino

26 febbraio 2017 12:20:00 CET
Anonimo

Giacomo ha detto...

Ciao Mimosa,
Risentirti è sempre un piacere.
Concordo con tutto quello che hai scritto. Purtroppo ormai continuare a parlare di questo argomento può solo rammaricare chi è convinto da sempre dell'innocenza ASSOLUTA di Cosima e Sabrina, innocenza che trova il naturale complemento nella responsabilità UNICA di Misseri. D'altronde ciò era emerso da subito quando Misseri confessò TUTTO in quella fatidica notte del 6 ottobre 2010, prima ancora di andare al pozzo, prima ancora che la procura(!) gli fornisse un singolare difensore di ufficio, che agì più che altro come un procuratore aggiunto contro Sabrina.
D'altronde avevo già affrontato sotto gli articoli precedenti alcuni punti della
sentenza di appello, dimostrando DATI PROCESSUALI ALLA MANO, la loro TOTALE ERRONEITA'. Come per esempio i tempi dei viaggi fra casa Misseri e casa Scazzi, subito dopo l'arrivo di Mariangela. Quei viaggi furono ARBITRARIAMENTE classificati come attività di depistaggio, laddove, proprio in base anche alla testimonianza di Mariangela, dimostrano che Sabrina si attivò da subito alla ricerca di Sarah genuinamente, senza nessun secondo fine.
Non so quanti abbiano letto e approfondito quei punti. Ma secondo me addirittura potevano essere causa di annullamento della sentenza.

Speriamo che questa vicenda non finisca così.

Saluti a te, con l'augurio di risentire i tuoi interventi.
Buona domenica a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Ivana,
Condivido tutte le tue argomentate considerazioni.

Questo caso è particolare, perché, pur essendoci EVIDENTE la risposta alla classica domanda: "chi se non loro?", ha visto accanirsi prima le procure e poi i giudici nel perseguire chi si dichiara innocente e nell'assolvere chi si dichiara colpevole. Ciò suscita inquietanti interrogativi su un simile stravolgimento delle posizioni processuali, soprattutto ove si consideri che il caso poteva considerarsi COMPLETAMENTE risolto a distanza di poco più di un mese dall'evento criminoso.

Per non considerare l'inutile dispendio di ingenti risorse economiche, che la vicenda giudiziaria ha comportato, oltre all'allungamento dei tempi di un'attività giudiziaria affetta da cronici ritardi.

Giacomo

Pleiades ha detto...

@PINO

La completa responsabilità di Misseri non è una "divagazione letteraria" ma una balla galattica e basta vedere le immagini di Misseri che non sa letteralmente che cosa inventarsi.
L'estrema voglia di semplificare a tutti i costi la vicenda relegandola ad un gesto singolo è TOTALMENTE fuori dal contesto della logica NONCHE' dalla realtà dei fatti che ti ricordo vedono 12 persone rinviate a giudizio per falsa testimonianza (et similia)+ 2 Componenti della famiglia Misseri condannati per occultamento di cadavere (attività che IN NESSUN MODO ha senso se zio Michele è l'unico responsabile) e questo NON HA NULA A CHE VEDERE con un gesto che spero ti renda conto aveva bisogno QUANTOMENO della copertura attiva di Sabrina e Cosima,ed è ora che te ne faccia una ragione e si cerchi la vera verità.
Di certo non è mai esistito che le due quel giorno ammazzino la ragazza per "gelosia",di certo la tempistica è artificiosa
ma questo NON vuol dire che la uccidano in un altro contesto e con altri tempi visto che se si tratta di un omicidio premeditato (come certamente è) TUTTI gli eventi di quella giornata (compreso il "riposino" di Sarah digiuna sul letto della madre ) vanno rimessi in discussione.


Vanna ha detto...

Ivana ha detto...
"Vanna, cerco di spiegare meglio il mio punto di vista. Credo che se ci fosse stato un “patto scellerato” per cui il padre si sarebbe dovuto assumere non solo il compito di occultare il corpo, ma anche la responsabilità dell’omicidio compiuto dalle donne di casa, Sabrina gli avrebbe spiegato, eccome, che cos’è una SIM card perché l’aiutasse a cercarla e a ritrovarla."

Ivana ma non ho mai nominato la parola "patto",MAI.

Semmai ho detto che qualcuno sapeva che fine aveva fatto S. visto che su fb era apparso poche ore dopo la scomparsa un manichino imbracato.
Questa è una prova andata a spron battuto nel cestino delle cose inutili. a
Chi può entrare nel computer? dei contadini maturi con cultura elementare?

Ivana ha detto...

Vanna, le parole "patto scellerato" non erano riferite ai tuoi messaggi, perché sono le parole usate dal pm Mariano Buccoliero (quindi, le avevo inserite tra virgolette proprio perché erano parole sue, non mie).

Vanna ha detto...

Ho detto in modo chiaro e velato che dietro la morte di Sarah non c'è una storia rusticana. Ho interpretato le strane coincidenze significative dietro il fatto, ipotizzando scenari più ampi e più pericolosi.
Scenari che si sono riproposti con Y. e con Melania.
Possono sembrare suggestioni, ma di fatto in questi 3 casi: analisi genetiche, controlli accurati sui movimenti di tutti, prove dirette sicure non ce ne sono, ci sono invece narrazioni che farebbero rabbrividire i grandi autori della letteratura gialla per come sono stati portati avanti i fatti e le condanne inflitte, nelle quali la Giustizia è solo una parola non certo una sentenza.
Se solo si fossero mossi verso percorsi alternativi ( per Y hanno fatto analisi a mezza Italia, hanno fatto rientrare, ripartire un paio di personaggi risultati estranei...e mi fermo qui), scavando più a fondo i nostri condannati sarebbero tutti liberi.
Misseri c'entra come persona informata dei fatti, anzi potrebbe aver visto restandone talmente turbato che ha cominciato a vaneggiare a dire la sua, in modo discutibilmente "creativo" a volte...
Sarah non aveva computer usava quello della biblioteca, di Sabrina, dell'altra cugina di S. Pancrazio.
E' possibile come dice P. che altri entrassero nel suo profilo a suo nome.
Condivido molto la sua elaborazione, mi dà un certo fastidio il "bocca di rosa" che lui paragona a Sarah in senso lato, ma potrebbe anche essere stata considerata così nel rustico luogo.
Ivano e il Pisello non mi sono mai piaciuti, la tedesca mai indagata, non se ne sa neanche il nome, i Serrano di S. Pancrazio non mi convincono.

Oltre Sabrina e Cosima ce n'era da cercare, si sono fermati ai più esposti, gli unici, forse che le volevano veramente bene.



Giacomo ha detto...

Ma che dice Pleiades: il riposino di Sarah digiuna sul letto della madre?
Ma questa è solo l'ultima.

Mah!


Giacomo

Pleiades ha detto...

@Vanna

certo,la differenza tra bocca di Rosa e Sarah è che la prima era perfettamente consapevole di ciò che faceva mentre Sarah assolutamente no,era una bambina di 8 anni nel corpo di una di 15.
Parecchia gente invece la considerava tale e la stessa Sabrina affermerà "Si vende per due coccole e lo sa anche la madre".
In realtà la ragazzina era seriamente figlia di nessuno e diversi uomini si approfittarono di lei,provocando la reazione "femminile".
Agli uomini non restò che prendere atto della decisione nonchè inventarsi strani sogni per avallare la colpevolezza delle autrici
che a quel punto,dopo l'uscita di Misseri (assolutamente non prevista,sia chiaro) dovevano essere inchiodate.
Cosi anche l'amica si guardò bene dal raccogliere l'invito di Sabrina "Devi dire che non c'entro niente",lei invece tirò dritto a chiudere il cerchio sugli autori in modo che gli inquirenti non arrivassero mai a lei ed all'intero stuolo di "cagnette" (tedesca compresa) che avevano comunque probabilmente ordito quell'epilogo (in ogni caso ne erano a conoscenza).

Di tutto questo ovviamente non c'è traccia alcuna e difficilmente si potrà dimostrare ma ciò non esclude che è questo che sia avvenuto.

Guarda l'unico che forse le voleva bene forse era proprio Ivano che infatti fu minacciato da Sabrina (disse "meno male che non abbiamo portato i diari ai carabinieri sennò eri sospettato") e quel giorno pare che provò a recarsi in casa Misseri a difenderla senza risultato.
Se fosse stato d'accordo se ne sarebbe tenuto lontano e realmente si sarebbe messo a dormire.

Pleiades ha detto...

@Giacomo

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/sarah-scazzi-riesumazione-orario-ultimo-pasto-665749/
Dall'autopsia risulta che Sarah era DIGIUNA,non c'è traccia di niente.
Quindi una certa storia detta da una certa persona nonchè gli orari sono secondo me da prendere MOLTO con le molle.
La dinamica secondo me avviene molto ma molto prima e non per una questione di minuti.

Pleiades ha detto...

aggiungo..

E detto inter nos io alla storia dell'appuntamento per andare al mare non ci credo manco un pò.

Paolo A ha detto...

Pleiades

Se nello stomaco di Sarah non hanno trovato nulla, non ti viene il dubbio che magari non abbia mangiato perché la madre non aveva fatto il pranzo e il cordon bleu che Sarah avrebbe mangiato a pranzo non sia altro che una patetica scusa per giustificarsi agli occhi degli inquirenti, che un'idea di come Concetta Serrano curava la figlia se la saranno fatta.

L'esame del contenuto delle viscere non credo che si fermi allo stomaco, se non hanno trovato nulla nello stomaco avranno controllato l'intestino tenue e se anche li non hanno trovato nulla allora Sarah non aveva mangiato nulla a pranzo.

Non credo che la digestione di Sarah fosse istantanea e comunque la digestione nello stomaco di un cordon bleau richiede alcune ore.

magica ha detto...

pleiades
allora credi che anche mariangela spagnoletti si sia inventata la gita al mare? è tutto scritto nei tabulati . la tua mente perversa ti porta apensare situazioni impensabili ,
beh ! sei insopportabile!

magica ha detto...

un corpo buttato giu', essndo l'imboccatura del pozzo stretta credo non possa cambiare la posizione .
solitamente chi seppellisce butta , a testa in giu' ,mai sentito che butta i corpi in piedi . se ci fose stato del cibo nello stomaco sicuramente si sarebbe svuotato rimanere in quella posizione per 40 giorni . per cui sostenere che lo stomaco era vuota bastava pensare queste eventualita' .
invece pare che chi ha indagato lo abbia fatto superficialmente

poi mi son rimaste impresse le parole dell'avvocato degli scazzi . il quale per rincarare la dose sulle misseri disse che aveva visto il corpo, e vedere cosa avevano fatto quelle 2 a sarah ..è emerso che la torturarono ? e va in tv a far incattivire le persone ancora di piu' ( le persone sciocche )poteva fare una proposta allettante per i media , far erigere un palo della tortura , in modo che tutti fossero felici e contenti . inoltre non credo che questo signore sia poco intelligente ,, ma mi chiedo ma allora avra' sicuramente capito che le misseri sono innocenti !
1

Pleiades ha detto...

@magica
http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_18/fasano-sabrina-delitto-sms_2f307280-da7e-11df-b6f8-00144f02aabc.shtml

E ancora un sms: «Perché stai dicendo bugie?». Un pressing serrato che non serve a niente. Mariangela non arretra di un passo: «Quello ho visto e quello racconto».

Perchè allora la Spagnoletti,fino a quel momento la migliore amica di Sabrina,le volta cosi le spalle ??
Perchè secondo te Sabrina la accusa addirittura di "dire bugie"?

E se dice bugie,non è che potrebbe essere TUTTO una bugia ?
Rifletti un momento.

Guarda magica che come metti metti un corpo quello che hai mangiato un ora prima li lo ritrovi.

@Paolo

Sicuro sicuro che il cordon bleu sia una "bugia" innocente ??
E perchè mai una ragazzina di 15 anni NON dovrebbe mangiare?
Lei dice che voleva fare il bagno subito...sarà vero??
Alla fine al mare sarebbero arrivate verso le 15,00-15,30 se il cordon bleu lo mangia alle 13,00 era gia digerito e poi mi sembra di ricordare che l'appuntamento doveva essere confermato..strano saltare il pasto no?
Metteresti la mano sul fuoco in questa vicenda dove ti ricordo
altri due Serrano sono rinviati a giudizio x falso ?


Pleiades ha detto...

aggiungo...

perchè mai cosi tanta gente dice "bugie" (una dozzina per questo subiranno un processo) se ad ammazzare Sarah è semplicemente Misseri nel suo garage ?

magica ha detto...

allora posta qua la frase completa di sabrina che racconta bugie come e perchè in quale situazione.
troppo facile estrapolare due frasi senza scrivere le situazioni inoltre non è proprio cosi' , ti inventi la frase .

Paolo A ha detto...

Pleiades

Se Concetta Serrano ha detto che Sarah ha mangiato un cordon bleau e nulla è stato trovato nel suo stomaco, allora le cose sono due, la prima che bisogna posticipare l'ora della morte, con tutte le implicazioni che questo comporta, la seconda ipotesi è che Sarah non abbia mangiato niente, perché la madre non aveva preparato niente per pranzo, insomma era una scusa per giustificare la sua negligenza.

Mimosa ha detto...

Cari Amici e compagni di avventura,
è stato un piacere avervi conosciuti ed un incommensurabile stress seguire i casi che ci ha proposto Massimo Prati.
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno espresso stima nei miei confronti e condivisione ai miei ragionamenti lungo tutti i casi a cui ho preteso di dare il mio contributo per combattere per la Verità (nello specifico sull’omicidio di Melania Rea Parolisi – condanna che non riesco a digerire).

Se Massimo Prati vorrà approfondire i casi sospesi o seguire altri che salteranno alla ribalta delle cronache, con lo stesso animo di ricerca della Verità che lo contraddistingue, io ricomparirò, state sicuri.
Nel frattempo non scannatevi troppo.

Mimosa

Vanna ha detto...

Anonimo Paolo A ha detto...
Pleiades

"Se Concetta Serrano ha detto che Sarah ha mangiato un cordon bleau e nulla è stato trovato nel suo stomaco, allora le cose sono due, la prima che bisogna posticipare l'ora della morte, con tutte le implicazioni che questo comporta, la seconda ipotesi è che Sarah non abbia mangiato niente, perché la madre non aveva preparato niente per pranzo, insomma era una scusa per giustificare la sua negligenza."

"posticipare l'ora di morte"
Non sappiamo l'ora di morte se non quello che dicono Misseri, la figlia, Mariangela riguardo l'andare al mare alle 14,30 circa.
Potrebbe essere stata nascosta e uccisa dopo.
Siccome a fb fu postato un manichino imbracato ( nessuno dice la sua rispetto questo singolare dato), potrebbe aver subito anche lei tale tipo di trattamento per "darle una lezione" e ne sarebbe morta?
Magari proprio sospesa nel pozzo.
Potrebbe non essere stata uccisa di proposito.
Ancora:
"la madre non aveva preparato niente per pranzo, insomma era una scusa per giustificare la sua negligenza."
No Paolo non condivido.
La ragazzina era stata in giro la mattina.
A volte una madre per responsabilizzare i propri figli, che non sono presenti a casa e a casa non collaborano, possono anche dire:- Preparati qualcosa, sei grande per fare come ti pare e truccarti come una donna adulta.- Potrebbe essere andata così?
in realtà tornata a casa

Vanna ha detto...

Mimosa cara buongiorno!
Il tuo antelucano messaggio mi dà un senso di disturbo e te lo dico.
Ti abbiamo salutato con calore apprezzandoti e tu rispondi con una punta di acidità e non capisco perché.
Ma concludere:
"Se Massimo Prati vorrà approfondire i casi sospesi o seguire altri che salteranno alla ribalta delle cronache, con lo stesso animo di ricerca della Verità che lo contraddistingue, io ricomparirò, state sicuri.
Nel frattempo non scannatevi troppo."
Questa frase non solo non è corretta nei confronti di chi qui sta macinando per ricavare qualcosa e lo fa con buona volontà magari scrivendo, per qualcuno, castronerie, ma dai l'input a Massimo P. di approfondire altro apparso sulla ribalta per ricercare la verità, e solo in quel caso riapparirai.
Cioè poni delle condizioni.
Chi te le ha chieste?
M.P. ha scritto poche righe sulla sentenza Cassazione uscita alla ribalta la scorsa settimana e doveva farlo perché qui c'è stato un lungo dialogo sul caso in questione.
Non credo abbia bisogno di suggerimenti su come impostare il suo blog.
Che tu voglia o meno intervenire alle sue condizioni, cioè su quello che lui scrive, bene e ci fa piacere, se non vuoi farlo sono affari tuoi.

In un luogo che tratta omicidi lo "scannare" ci pure starebbe in senso metaforico, in realtà ognuno dice la sua e l'altro risponde.
E' un normale scambio di pareri, non siamo omologati e non ci offendiamo se il nostro punto di vista non è condiviso.
Ma una cosa è certa si va avanti comunque e nel riproporre emerge sempre un granello di nuovo.
Un caro saluto aspettando che il tuo desiderio venga accolto.

PINO ha detto...

@ VANNA
Mimosa ha scritto:
"Se Massimo Prati vorrà approfondire i casi sospesi o seguire altri che salteranno alla ribalta delle cronache, con lo stesso animo di ricerca della Verità che lo contraddistingue, io ricomparirò, state sicuri.
Nel frattempo non scannatevi troppo."
, ed io l'ho interpretatoinvece come un piacere, da parte di Mimosa, a prenderne parte, qualora Massimo decidesse di realizzare tale programma, riguardante i casi sospesi ecc. ( che farebbe piacere anche a me)
Per quanto concerne il "Nel frattempo non scannatevi troppo" è evidente che è una battuta scherzosa, via.
Mi meraviglia che tu, sempre molto attenta per quello che si scrive, ti sia fatta suggestionare da una frase che più esplicita non poteva essere, e proprio da una persona di cui conosci gli estremi di correttezza, non dissimili dai tuoi.
Saluti cari.

Dudu' ha detto...

PaoloA,
"..Cosa sia avvenuto dopo nella sua mente non si sa per aver ritrattato, ma sicuramente gli inquirenti pensavano che dietro il delitto ci fosse qualche bega familiare, la stessa Concetta aveva parlato di indagare la pista familiare.."

Sono comparse figure che se stavano a casa loro era preferibile !!!
Purtroppo esistono degli incapaci in questo mondo che non hanno remora alcuna!
Un avvocato serio avrebbe potuto accompagnare M.Misseri ad una piena e liberatoria confessione, avremmo avuto in carcere un reo confesso e nessun caso strano sarebbe mai nato.
E ora in carcere non ci sarebbero degli innocenti.

È normale che Concetta Serrano puntasse il dito in famiglia, li era sparita la figlia,non ci voleva un lampione per illuminare il fatto, ma troppi sciacalli ,ognuno con loro interesse si sono prodigati avere visibilità, calpestando e usando il Misseri&Co. l'hanno avuta.

Hanno sfruttato l'ignoranza del reo che per suo conto cercava di sminuire la portata ingenuamente, in vista di una futura condanna e manco lui si è reso conto dove lo stavano portando e a quali gravi conseguenze lo conducevano, ma è indubbio per me che se da un lato è stato usato , lui ha usato gli altri credendo di potersi salvare chiamandoli in correità. Vuoi perchè furbo, vuoi perchè spaventato,vuoi perchè ingenuo,vuoi perchè traumatizzato, così ha agito, ed è grazie a questa ritrattazione che gli altri sono finiti dentro.

Solo molto tempo dopo si è svegliato dal suo torpore, quando oramai il danno era fatto.
Per capirlo è utile leggere la ritrattazione , poco è stato dato a Galoppa !

L'altra lascio perdere, ma merita una severissima critica se non ... , che qui non intendo argomentare per non creare problemi!

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo495793.shtml

Poi,per carità, ognuno si faccia le sue ipotisi,possibilmente con un minimo di aderenza nel caso.
Ma se si certa di capire cosa stà succedendo nella ritrattazione ,come è stata sicuramente consigliata a Michele,durante la quale lui cerca di sminuire la sua colpa e come purtroppo altri presenti non capiscano .. ....... ..... . (!).

Anch'io ho inteso il commento di Mimosa tal quale a Pino che ringrazio per averlo fatto presente. (Ciao Pino :) )
Buona giornata a tutti.

Vanna ha detto...

Carissimo Pino,
non credo che mi sia fatta suggestionare.
E' molto chiaro ciò che scrive.
Se non si ha nulla da dire, non si dice.
Se non si condivide si può dire e spiegare.
"Scannare" è un termine inappropriato, se mi concedi.
Qui nessuno si "scanna", personalmente non l'ho mai né pensato né scritto.
Grazie per il tuo garbato intervento, ma così la vedo.

Pleiades ha detto...

@Dudu

Michele NON POTEVA CONFESSARE nulla perchè nulla aveva fatto.
Hanno provato in centomila modi di farsi spiegare COME l'avrebbe fatto,il risulatato è sempre lo stesso LUI NON CI RIUSCIVA.

Gli inquirenti hanno agito PERFETTAMENTE perchè una confessione del genere in un giudizio sarebbe stata smontata in quattro secondi da un avvocato molto meno famoso di Coppi.

Guardacaso pure Concetta puntò il dito inequivocabilmente sui parenti e questo non si può liquidare con un "è normale".
No non è normale incolpare tre persone parenti di una sparizione e renditi conto che in quelle circostanze a nessuno viene in mente il gesto di un singolo,i tre vivono sotto lo stesso tetto,è impensabile che qualcuno ammazzi una ragazzina senza un urlo senza che nessuno se ne accorga.

Quanto al "cordon bleu" va certamente approfondita la questione perchè appunto o si posticipano gli eventi di un ora o due oppure
si anticipano perchè Sarah a casa NON ci è mai tornata.

http://www.lastampa.it/2013/03/25/italia/cronache/l-alibi-di-sabrina-misseri-Y8BxdKTyqJPksewcT5U34L/pagina.html

Lo scambio di messaggi tra Sabrina e Mariangela è a mio giudizio cosi
come quello della procura un chiaro "depistaggio" per chi vuole figurare la sparizione della ragazza alle 14,30.

Io continuo a pensare che Sarah a casa non tornò mai e del resto poco da fare,qualora si tratti della condanna di "bocca di rosa" da parte di una comunità intera i testimoni di Geova (e tutti i loro componenti) c'entrano con tutte le scarpe.

Dudu' ha detto...

Buon giorno Vanna,
Onestamente l'ultimo intervento di Mimosa m'è parso fosse a motivare la sua assenza ,dato che alcuni ,compresa io, abbiamo espresso un pò di rammarico e la invitavamo essere più partecipe di contro.
L'ho accolta quindi come una risposta chiarificatrice delle sue scelte. Almeno,a me così è parso.
Lo scrivo onde evitare fraintendimenti. Nulla di più.
Buon proseguio.

PINO ha detto...

@ Pleiades

ct) "...i tre vivono sotto lo stesso tetto,è impensabile che qualcuno ammazzi una ragazzina senza un urlo senza che nessuno se ne accorga."
Solo questa, potrebbe essere una ipotesi verosimile, sostenuta insistentemente dal caro ENRICO, nel corso delle lunghe diatribe intercorse su questo caso.
Io stesso, opterei per questa possibilità, che spiegherebbe, fra l'altro, alcuni comportamenti di Sabrina, utilizzati dall'accusa in modo ben diverso, da quelli di un naturale tentativo di una figlia, in soccorso del proprio genitore, improvvisamente trasformatosi in assassino.
Tutto il resto dovrebbe essere ritenuto pura fuffa.

Dudu' ha detto...

Dimenticavo!
Paolo A,
Scrivi :
".. Che la madre sia responsabile indirettamente a quanto successo alla figlia per me è abbastanza vicino alla realtà, infatti dal quadro che emerge era un po' troppo disinteressata alla figlia e mi pare che la figlia fosse un di po' troppo libera considerata l'età e anche le frequentazioni..."

Io credo bisogna entrare nella mentalità di questa famiglia, se è vero che la madre si occupava differentemente dell'accudimento di Sarah dalle classiche mamme diciamo, và rilevato che in un certo qual modo l'aveva delegato indirettamente alla parentela.

Infatti Sarah risulta consegnata (fra virgolette) a zie varie e cugine,come è d'uso fare al sud (ma non mancano esempi anche al nord), perciò la ragazzina in teoria era sempre con persone fidate; poi,và considerato che a 14/15 anni c'è un vero e propio scontro generazionale tipico dell'affermazione di sè in età adolescienziale,le mamme in tali occasioni trovano conforto ed aiuto in zie e cugine per mantenere sotto controllo la prole onde evitare si cacci nei guai,la sua apparente assenza (di Concetta) era colmata perciò da sue sorelle e cugine di Sarah.
Tipico anche questo di un matriarcato (ma anche no) che non deve essere visto in negativo, ma se eccessivo può comportare degli squilibri come il patriarcato.
Sarah non era abbandonata a sè stessa, c'era qualche carenza forse, non voglio entrare in credenze spirituali.
Poi,il sognare di scappare di casa manifesta delle incomprensioni e dei malesseri, ma anche questo è connaturato al periodo di crescita,tre quarti degli adolescenti sognano di farlo ,più o meno manifestatamente.
Non bisogna secondo me perdere di vista che mamma Concetta faceva uscire la figlia con la cugina più grande e su di lei contava.
Forse troppo, perchè Sabrina che era molto più grande, se da un lato se ne prendeva carico e la amava come una sorella mai avuta, per contro erano troppo distanti le età per lasciare che Sarah uscisse sempre con loro e a volte poteva essere d'impiccio la sua giovanissima età.
La frequentazione di ragazzi troppo grandi per lei, l'ha portata imitarli, atteggiandosi a dimostrarsi adulta per essere accettata da gruppo.
Le critiche che muoveva Sabrina a lei erano a fine protettivo ed educativo. Se non si tiene conto di tutto questo è difficile capire l'insieme secondo mio modesto ed umilissimo parere.

Pleiades ha detto...

@PINO

L'unica fuffa di questa vicenda è continuare a credere Misseri l'unico colpevole e mettiti in testa che Sabrina se fosse vero che copre il padre avrebbe TUTTE le armi per smascherarlo in 5 secondi;
se non lo fa è perchè non è in grado.

Fatti una domanda :
http://www.cronaca-nera.it/2465/sarah-scazzi-resoconto-testimone-chiave-anna-pisano

Questa era li la mattina ed è una di quelle che descrivono la giornata di Sarah (dando peraltro anch'essa addosso a Sabrina).
Metti in relazione questo personaggio col sogno di Buccolieri e non solo capirai che il "sogno" è probabilmente quello che è successo davvero ma anche che NON è lui a vedere la scena del rapimento.

http://www.lavocedimanduria.it/wp/il-sogno-e-le-tresche-del-fioraio-parla-vanessa-solo-pettegolezzi.html

Sono solo pettegolezzi o anche li "bocca di rosa" aveva creato problemi togliendo l'osso a qualcuna ??
Io ci penserei..

Ma se quel sogno è stato "imbeccato" da una precisa persona è probabile che l'evento avvenga prima delle 14,30 e non dopo.

PINO ha detto...

Dudù,
condivido quanto hai scritto; ma vorrei, essendo anch'io un pugliese puro sangue, precisare che da noi, per cultura centenaria, è la mamma, la gelosa tutrice delle figlie femmine: il loro invisibile, ma onnipresente angelo custode, senza farne pesare il ruolo.
La Concetta, scostante anche con il proprio consorte (non lo ha mai spronato neanche a farsi una protesi dentale, mentre lei curava il rosso fiamma dei suoi capelli, il "cinturone borchiato" i blu jans più recenti, e la guida il "macchinone" che, non credo siano dettati dal culto dei TdG) dedicava tutto il suo tempo alle "consorelle" e "confratelli della sua confessione, e poco o nulla alla propria, unica figlia, nel periodo più critico del proprio sviluppo somatico e psicologico.
Se tanto non è colpa, è certamente responsabilità alienata.

Unknown ha detto...

IO VORREI METTERE IN RISALTO ALCUNI PARTICOLARI MOLTO IMPORTANTI SULLA VICENDA DELL'OMICIDIO DI SARAH: 1) NESSUNO HA MAI VISTO SARAH PERCORRERE VIA DELEDDA ED ENTRARE IN QUELLA VILLETTA, E' STATA VISTA DAI FIDANZATINI ALLE ORE 14.30, ALL'ANGOLO DI VIA VERDI CON VIALE KENNEDY, E PER ARRIVARE ALLA VILLETTA DEI MISSERI, SI DEVE ATTRAVERSARE SUDDETTO VIALE E PERCORRERE ALTRE DUE VIE. E' MAI POSSIBILE CHE NON SIA STATA VISTA DA ANIMA VIVA? 2) MI MERAVIGLIO DELLA DIFESA CHE NON ABBIA MAI RICHIESTA L'ESUMAZIONE DEL CORPO DELLA PICCINA,PER UNA NUOVA E " VERA " AUTOPSIA VISTO CHE QUELLA DEL MEDICASTRO SRADA,E' STATA ESEGUITA ALL'ACQUA DI ROSA: UN TIROCINANTE L'AVREBBE ESEGUITA PIU' SCRUPOLOSAMENTE ! 3) LE INDAGINI NON SONO STATE MAI ESEGUITE A 360°, TRALASCIANDO PERSONE E FATTI CHE POTEVANO RIENTRARE NEL CASO. SI SONO ACCANITI SULLA FAMIGLIA MISSERI, CHE A MIO AVVISO, NON C'ENTRA PROOPRIO NULLA, SOLO MICHELE PER L'OCCULTAMENTO FORSE "FORZATO" E "INTIMATO".

magica ha detto...

condivido l'analisi di pino sulla famiglia di sarah .
tutto perfino il punto e virgola .
----------------------------------------------------------------------
continuo il discorso.

non condivido affatto la considerazione : che tutti devevano sentire o vedere quell'omicidio .
. non capisco , avete visto la tipololigia della casa misseri?
come avrebbero dovuto le donne accorgersi di quello che succedeva in fondo a quel garage fondo?
bisogna dirla tutta , e non tralasciare nulla perchè certi piccoli dettagli contano.
la ragazzina sapeva che la zia era stata al lavoro molto presto., percio' aveva la consuetudine di sdraiarsi per riposare dopo una mattinata in campagna . era risaputo e lo disse anche il fratello della vittima ,che, nelle prime ore del pomeriggio non si suonava il campanello per non disturbare la zia che riposava , percio' le ragazze : si contattavno via cellulare . a quarto grado sarah suono' il campanello dei misseri .. sapete cosa gli suonerei a quel giornlista ? vergognoso? sono degli sciacalli in combutta con l'italia dei boccaloni . e l'altro tipo ? che alza la voce , beh , fa scena per divertire sempre i soliti di sempre .. si limita a dire che la sua pupilla la V.. merita una cura ? EPPURE HA UCCISA CON UN CORDINO E OCCULTATO IL CORPO del figlio .. ( A PARTE CHE MOLTE IPOTESI mi LASCIANO PERPLESSA )- invece per le misseri l'argastolo . e qua mi fermo, ma possibile che a loro vada sempre bene?

MAGICA ha detto...

rispondo a dudu' .
sulla confessione di misseri indotta o consigliata da chi doveva difendere , mi risulata che per misseri avevano in serbo una giardino , o podere , da far coltivare , se avesse confessato . lui continuava a dire no ! non è cosi'- mentre dai cosi fai ridere e non ti crede nessuno . significa che chi indagava aveva gia' un sospetto su sabrina , percio' dovevano fargli dire quello che poi disse durante l'inc probatorio .
questi son discorsi del misseri , sentiti e risentiti negli anni .NON ME LI SONO INVENTATI OK??
lo disse anche allo psicologo, che era lui ma , anche ai detenuti che erano in carcere con lui , e credo che lo disse anche in confessione , ma lo avevano consigliato di ritrattare tanto non succedeva niente , era stato un incidente colposo pr cui si salvavano capra e cavoli .

anche dello stupro er meglio non dirlo piu' , tanto non si trovano i riscontri percio' era meglio ritrattare , beh un fatto del genere era troppo gravoso e vergognoso percio' meglio soprassedere .

pleiades ha detto...

Io francamente continuo a non capire come si faccia a concepire una dinamica del genere:

Ok la ragazzina scende dal nonno in garage e poi ?
Ma vi pare possibile che lei subisca certamente un approccio sessuale da parte dello zio (che lui la strangoli su due piedi è fuori da ogni grazia di Dio) poi un'aggressione,poi uno strangolamento con una corda senza accennare nè la minima reazione (graffi,scalci),nè provare a scappare tutto questo senza emettere neppure un grido (per lo strangolamento con una corda occorrono due mani,non può tapparle la bocca),tutto nel piu assoluto silenzio.Vi pare possibile ??
Ma poi vi pare possibile che Misseri che sa che Sabrina sta scendendo si azzardi a fare una cosa del genere ??

E andiamo al dopo:
Innanzi tutto già partiamo dal presupposto che Carmine Misseri e Cosimo Cosma siano innocenti (Michele non avrebbe bisogno di alcun aiuto) ,anche li due errori giudiziari,perfetto.

Arriva Mariangela,Sabrina sembra agitata o quello che è, io dico mai possibile che DA SUBITO non vedendo nè il padre nè la macchina NON gli venga in mente che Sarah è stata portata da qualche parte dal padre ???

perchè Sabrina si limita a sole 6 telefonate in 2 ore?

Possibile che Misseri ritornando in un momento imprecisato della giornata dal pozzo se la cavi con delle "spallucce?".








Dudu' ha detto...

Pino,
La tua bellissima terra la visitai tempo fà, colsi, avendo delle amicizie,quello che hai descritto con belle parole :

".. è la mamma, la gelosa tutrice delle figlie femmine: il loro invisibile, ma onnipresente angelo custode, senza farne pesare il ruolo..."

e laddove non c'è la mamma c'è la rete familiare.

Sulle tue conclusioni :

" ..dedicava tutto il suo tempo alle "consorelle" e "confratelli della sua confessione, e poco o nulla alla propria, unica figlia, nel periodo più critico del proprio sviluppo somatico e psicologico.
Se tanto non è colpa, è certamente responsabilità alienata."

Sono perfettamente d'accordo, avevo evitato esprimere giudizi cercando di evidenziare piuttosto che Sarah non era una ragazzina abbandonata a sè stessa,altri a loro modo e con loro strumenti hanno sopperito all'assenza.
Anche queste presenze parentali devono essere viste, c'era chi la proteggeva, immaginare dunque un paese che ha messo gli occhi su di lei è immaginifico, non conosce il territorio, la gioventù pugliese addirittura si presenta a volte molto più matura e responsabile di altre zone d'Italia, ho avuto modo di notarlo più volte.
Che Sarah fosse la mascotte acquisita dal gruppo lo ritengo plausibile, qual'ora avesse tenuto comportamenti indecenti alla "rete parentale" non sarebbe sfuggito.

Dudu' ha detto...

Magica,

".. Ok la ragazzina scende dal nonno in garage e poi ?
Ma vi pare possibile che lei subisca certamente un approccio sessuale da parte dello zio (che lui la strangoli su due piedi è fuori da ogni grazia di Dio) poi un'aggressione,poi uno strangolamento con una corda senza accennare nè la minima reazione (graffi,scalci),nè provare a scappare tutto questo senza emettere neppure un grido (per lo strangolamento con una corda occorrono due mani,non può tapparle la bocca),tutto nel piu assoluto silenzio.Vi pare possibile ??
Ma poi vi pare possibile che Misseri che sa che Sabrina sta scendendo si azzardi a fare una cosa del genere ??"

Onestamente si .

Omicidio d'impeto.

La ragazzina è scesa, ha chiesto qualcosa, Michele era già su tutte le furie per i fatti suoi del trattore, alterato com'era si è girato infastidito, l'ha presa con le mani per il collo, strozzandola l'hà sollevata ed è caduto il cellulare.
È tornato in sè.
Tutto il resto è una continua messinscena per tentare di giustificare l'ingiustificabile.

Dudu' ha detto...

Ho sbagliato,era per Pleiades !

PINO ha detto...

Dudù,
c'è un altro aspetto nella descrizione del personaggio in esame, che mi ha toccato sensibilmente: l'impassibilità di un volto che sembrava scolpito nella pietra, anche nei momenti più penetranti per una qualsiasi psiche umana.
Forse controlla l'esternazione dei propri sentimenti, non lo saprei
Ma mai una lacrima; un segnale di dolore o smarrimento che fosse stato rivelato dall'espressione del volto..!
E ne ho conosciuti di espressioni, assunte quasi sempre involontariamente, da soggetti vari nell'eseguire i loro ritratti: tutti ne avevano una. Mai un volto mi è apparso inespressivo.
Sarà una persona ermetica?
Ma fino a che punto?

Gilberto ha detto...

Pino
Uno dei sintomi dello stress post traumatico è proprio l'ottundimento e appiattimento delle emozioni (inerzia affettiva e scarsa espressione mimica delle emozioni con sentimenti diretti verso le persone assenti e distorti). Se le tue osservazioni riguardano Michele sono senz'altro corrette.

Pleiades ha detto...

@Dudu

Ma non era una corda/cinta che ha usato??
Quindi questo c'ha una corda/cinta in mano giò pronta e senza motivo chiama la nipote e la strozza su due piedi,cosi perchè è arrabbiato ? Poi la carica in macchina e la va a buttare nel pozzo ??
Tutto questo con la figlia che aspetta la cugina ??
Ma dico state scherzando ?
Scommettiamo che se usciva una baggianata del genere stavate tutti qua a difendere il povero Michele ??
Io francamente non capisco come vi vengano in mente certe cose..

Dudu' ha detto...

Gilberto,la tua descrizione corrisponde pure a soggetto affetto da schizzofrenia,e ho qualche sospetto in merito.
Pino,
Qualche intervista che scoppia a piangere nei momenti clou c'è.
Anch'io l'avevo notato, avevo fatto cenno ad una anaffettività.
Quel che credo io non è verità ovviamente,dico solo che a me appare molto provabile sia colpevole,ma non perchè è cattivo, è stato sopraffatto dalla tensione di quei momenti casomai,avrebbe avuto una crisi insomma.

Il Misseri ha dato prova di capacità camaleontiche e nel contempo di persona raggirabile purtroppo,spaiando le carte in tavola.

Personalmente ho fatto un ragionamento simile al tuo e per darmi o cercare qualche risposta mi sono concentrata osservarlo attentamente in questa intervista che è seguita da una seconda parte, la trovi immediatamente dopo nel link. L'avrai sicuramente già vista ma ti invito riverderla osservandolo attentamente. (Anche Gilberto e chi vuole eh). Ci sono, in due punti precisi, che lascio a te individuare per non influenzarti,degli elementi rivelatori della sua colpa, ma è una mia sensazione forse? Può essere.
Lui, quel giorno che ha rincorso la moglie con una roncola, aveva già dimostrato qualche disturbo, e siamo certi non sono elementi emersi dopo l'omicidio,ne hanno trovato testimonianza nei messaggi intercorsi precedentemente fra Sabrina e Ivano oltre che da Cosima Sabrina e Valentina. La sensazione mia è che sia partita una schizofrenia di un qualche tipo,l'occhio fisso è un simtomo rivelatore,come lo è la mancanza/carenza di manifeste emozioni. O l'appiattimento come scrive Gilberto.
https://youtu.be/eNeShSuwZT8

Vi posso garantire che questo tipo di malattie rendono le persone che le soffrono molto credibili,per i familiari difficilmente riconoscibili, se non una constatazione di cambiamento dell'umore e di isolamento saltuario insolito. Un'altro sintomo è il non fidarsi.

Dudu' ha detto...

Schizofrenia, scusate.

Dudu' ha detto...

Pleiades,
"..Ma non era una corda/cinta che ha usato??"

Mi rendo conto che stiamo vedendo le cose molto differentemente, dubito riusciremo intenderci.
Comunque ci provo, secondo mia modesta opinione M.Misseri quel giorno, alterato, ha avuto una crisi psicotica come l'ho descritta nel commento a cui fai riferimento.
Poi avrebbe, se l'autopsia ha potuto prendere certezze dall'esame,inscenato una impiccagione sull'immediato.Il fatto è che nessuno è entrato nel garage sull'immediato.
Misseri è estremamente confuso anche nella ritrattazione, prima dice che la vede a pancia in giù, la sente fredda etc. È un ricordo totalmente confuso,ma rivelatore di un evento psicotico a tutti gli effetti.

Dopo ci ha messo pezza su pezza per giustificarlo e giustificarsi.

Gilberto ha detto...

Dudù
Sei fuori strada. Michele non ha ucciso la nipote (e non sappiamo neppure come sia morta davvero). Come ha osservato anche qualcun altro (Gio Andrisano) Sarah non è mai giunta alla casa dei Misseri. Il fatto che lui abbia fatto trovare cadavere e cellulare di Sarah ha dato l’input a un gigantesco quanto illusorio teorema che ha portato alla condanna di Sabrina e di Cosima. Prova a non dare nulla per scontato. Oltre al ritrovamento e alle sue confessioni sconclusionate, dove cerca di indovinare che risposta deve dare, non c'è nulla. Una persona in stato di amnesia e trauma emotivo diventa recettivo e permeabile a tutte le suggestioni. Prova inoltre ad analizzare la personalità di tutti i protagonisti compresa quella di una adolescente bisognosa d'affetto. L'adolescenza è uno dei periodi più difficili della vita... Forse il caso Avetrana è ancora tutto da decifrare. Possibile che non riesci ad immaginare un altro scenario.

Nautilina ha detto...

Finora non ero mai intervenuta perché dovevo riflettere su questo caso.
Troppe bugie, reticenze, contraddizioni e una torbidità di fondo che mi ci faceva allontanare con disgusto.
Sarah non era una ragazzina ingenua e controllata come Yara, era un'adolescente inquieta, con le abitudini di una ragazza più grande e ambizioni poco realistiche in un paese rurale del sud Italia, poco compatibili con la sua situazione familiare.
Può darsi che ci fossero brutti giri da nascondere, non lo so, i discorsi di Sabrina al telefono quello lasciano pensare. Ma mi pare troppo spinta la teoria di Pleiades (da lui però questo ed altro).

In sintesi, sono d'accordo con Dudù, Giacomo, Magica, Mimosa e Pino.
Mi spiace ma il finto ingenuo sprovveduto zio Michele avrebbe tanto da insegnare al Favola, perché recita sempre e incanta tutti, Bossetti invece spesso non ce la fa.

Scusate, ma non era lui quello che minacciava la moglie con la roncola? Non è per questo che Cosima dormiva ormai da sola o con Sabrina?
Qualcosa non convince in quell'uomo.
In un'intervista ebbe a raccontare che da piccolo subiva le violenze di uno zio, mentre il padre lo teneva legato a un albero per punizione senza mangiare. Una storia atroce, ma a questo punto sarà vero? Potrebbe essersi inventato tutto per suscitare compassione. Però ci vuole fegato a dire certe cose a un giornalista e mi chiedo perché farlo.

Poi mi chiedo perché 'sto zio Michele ha dovuto incolpare la figlia che amava tanto.
Insomma, sarebbe un feuilleton dei peggiori, da non leggere proprio se non fosse che questa melma ha causato la tragica morte di una ragazzina.

Gira e volta, fra contraddizioni e dichiarazioni credibili meno di zero, Misseri ha incolpato moglie e figlia. E se fosse stato quello che voleva?
Mettiamo che le due donne sapessero dei suoi approcci alla nipote.
Forse proprio Sabrina aveva avvertito la mamma, dando un colpo di grazia ai rapporti già tesi fra i due coniugi. E lui gliel'ha fatta pagare.
Non avesse confessato di averla uccisa in garage, poteva sempre dire che Sarah non era mai arrivata a casa sua; ma una volta ammesso che la nipote era entrata, la colpa ricadeva solo sui Misseri, e tolto di mezzo Michele toccava a Cosima e Sabrina.
Allora perché confessare in quel modo confuso?
Per tre motivi: recitare il ruolo del padre salvatore, insinuare dubbi su moglie e figlia, ottenere una pena minore.
Per me potrebbe essere stato lui in un momento di rabbia perché la nipote si rifiutava o minacciava di denunciarlo (pare un copione).
Poi si sa che la verità è sempre meno credibile di una bugia ben raccontata.

Resta in piedi naturalmente anche l'ipotesi del disturbo di personalità, che sia proprio schizofrenia non lo credo ma non sono psichiatra per poterlo affermare. So però che gli schizofrenici non sono tendenziali assassini, tendono più al suicidio. Viceversa gli assassini in genere non soffrono di schizofrenia, tranne le forme paranoidi come quella di Kabobo. Bisogna vedere. Certo non è rassicurante l'idea che fra otto anni (diciamo meno) un omicida paranoide potrebbe tornare in libertà...


PINO ha detto...

DUDU' e GILBERTO
Mi riferivo ad altra persona, collegata al mio precedente post, che ho evitato di nominare, ad evitare possibili, incresciose noie.

PINO ha detto...

@ Pleiades

ct) "..Ma non era una corda/cinta che ha usato??"

Si, il medico legale che eseguì l'autopsia, disse che l'arma dello strangolamento fu una cinghietta, non una corda.

Ma tu dimentichi che Sarah portava sulle spalle uno zainetto corredato da cinghiette, bruciato dall'assassino, per disintegrare, in modo definitivo, l'arma usata già situata fra dorso e collo della povera vittima, facilitandogli l'atto criminoso.

Vanna ha detto...

Condivido Gio Andrisano, Pleiades, Gilberto.

Pleiades ha detto...

@Vanna

Attenta però ad affermare l'estraneità dei Misseri perchè ricordo a tutti che quella gita al mare era concordata da poco e pochissimi
sapevano che la ragazzina sarebbe uscita a quell'ora.
E solo UNA persona a qual punto può dare via all'azione ok ?

Ora,che quella persona dia l'ok per il rapimento non trovo alcuna logica per la quale quella persona dia in mano a Michele il telefonino di Sarah.

Io poi alla storia che Michele viene coinvolto solo nell'opera di occultamento già con l'intenzione di far ritrovare il corpo e confidare sulla sua poca credibilità per incolpare le due ci credo molto poco anzi per niente.
Stiamo parlando di un delitto premeditato e troppe cose sarebbero affidate al caso e alla pura fortuna,prima tra tutte il fatto che gli inquirenti decidano di credere al Misseri e dargli l'ergastolo.
Questo a meno che costui preferisca una cella confortevole e sconosciuti cge gli vogliono bene piuttosto che una vita a dormire su una sdraio in mano a due arpie.

@PINO

A maggior ragione lui dovrebbe sfilarle lo zainetto ed è un'operazione che non potrebbe compiere in assoluto silenzio.

No Pino la crisi psicotica non può esistere perchè lo stato di alterazione dovrebbe già esserci dal momento in cui lui la chiama
nel garage e se quallo stato è alterato non solo ragazzina col cavolo che scende ma se scende gli sta ben lontano.

Vale a questo punto di più il delitto premeditato per vendetta (lei è andata a dire alle due che gli aveva messo le mani addosso e da quel giorno lui dorme sulla sdraio e mangia gli avanzi) ma anche qui non si spiega la totale "passività" delle donne compresa Valentina che riferirà di non aver mai pensato alla colpevolezza del padre.

Inoltre sarebbe gioco facile per loro inchiodarlo.
No non può essere anche perchè tanta gente viene rinviata a giudizio
e spero sia chiaro a tutti che in un procedimento per omicidio dire bugie agli inquirenti non è uno sport e chi lo fa ha un preciso interesse a farlo.

Dudu' ha detto...

Pino,
"Mi riferivo ad altra persona, collegata al.."

??? Ho capito chi indichi, ma non ti seguo.
Daccordo che è un volto scolpito anaffettivo ...la ragazzina mai uscita da casa.... questo è il dubbio...


magica ha detto...

pleiades hai rotto i ..............
perchè scrivi che misseri mangiava gli avanzi? se lui si metteva atavola dopo le donne mangiava quello che rimaneva sono gli avanzi? piuttosto è un brutto comportamento . si dovrebbe mangiare assieme , ma non sempre è possibile . l'arpia sara' la tua , capito?
bisogna che qualcuno ti metta un freno per tutte le porcate che scrivi , non siamo nei blog dove sei abituato a navigare tu .

Gilberto ha detto...

Dai Dudù che forse ci arrivi...

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Pleiades,

presumo che non mi sono fatto capire: io non sono mai stato favorevole ad una Magistratura elettiva. Chi mi conosce da anni su questo blog lo sa perfettamente. Ciò che voglio sostenere in tutte le sedi, dove mi sia possibile, è che i magistrati sono l'unica categoria in cui, quando vengono compiuti reati o abusi d'ufficio da parte di un magistrato, giudizio disciplinare e giudizio penale coincidono, non vi è la valutazione imparziale di un Organo terzo. E' a questo Organo terzo, di indagine e di giudizio sull'azione dei giudici (privata e pubblica), che mi riferisco quando parlo di "organo elettivo", e che sia elettivo va bene, perché non va dimenticato che nel nostro sistema costituzionale "la giustizia è amministrata in nome del popolo", e non dei giudici. Ora, un tale Organo, costituito da giuristi, specialmente professori universitari di Diritto, avvocati o magari notai (ma non magistrati), potrebbe e dovrebbe valutare ogni denuncia fatta contro i magistrati. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha solo carattere disciplinare, il resto, penalmente parlando, è valutato da magistrati: tutto questo con una "imparzialità" veramente di infimo ordine. Viceversa, le giurie, costituite perlopiù da incompetenti, non possono assolutamente rappresentare questa giustizia "popolare", come si pretenderebbe. Spero ora di aver chiarito l'equivoco.

Vanna ha detto...

Gilberto ha detto...
"Dai Dudù che forse ci arrivi..."


Non ho capito Gilberto e Dudù, potete essere più chiari per favore? Grazie.

Gilberto ha detto...

Difficile dire di più Vanna... anche Pino che pure ha intuito... non ha voluto sbilanciarsi. Ti posso solo dare il consiglio che ho dato a Dudù resetta tutto e considera che non sappiamo come sia morta davvero la ragazza. Sarebbe un'indagine da far ripartire da zero...

PINO ha detto...

GILBERTO
Sei entrato perfettamente nel punto...
Dovremmo rimestare "tutto"?
Ma da dove iniziare?
C'è un grosso tumolo di materiale sedimentario: andarlo a smuovere...non saprei cosa ci riserberebbe.
Meglio chiudere l'argomento.
Ciao

Gilberto ha detto...

Sì Pino
Sono d'accordo...

Dudu' ha detto...

Vanna,
I ragazzi :) mi stanno un pò spronando valutare diversamente i fatti.
" ...la ragazzina mai uscita da casa...", questa sarebbe la chiave per aprire la porta. A parte che dovrei rivedere un casino di roba e ciò implica molto tempo non avendo seguito passo paso il caso.. posso anche provare valutare qualcosa. Devo premettere che sono un pò scettica nel farlo in quanto già di per sè quanto conosco (poco evidentemente) è molto inquinato da continue rivisitazioni dei tanti,troppi, coinvolti volenti o dolenti; la mia testolina chiede punti fermi per partire e troppe cose mi portano inevitabilmente vedere M.Misseri unico colpevole per le ragioni piu o meno esposte.
Immaginare lui come solo testimone mi è molto difficile per diversi punti critici:
-dal 26 in cui sparisce la ragazzina,dopo una decina di giorni lui dice ai carabinieri avere trovato la sim del cell. di Sarah davanti a una autoscuola nei pressi (comunque vicino casa sua) di averla accidentalmente persa a due carabinieri.
Nessuno lo bada ne dà peso a questo fatto stranissimo.(!)
-dai tabulati viene confermato che il cell di Sarah era nell'abitazione Misseri. (o forse la porzione di cella copriva anche casa Scazzi ? Questo io non lo sò)
-la sua prima confessione trova riscontro con gli andar tornar dal garage ed esserci dentro con la testimonianza di Mariangela e la figlia.
-trova riscontro con gli ultimi squilli del cell che Sabrina avrebbe fatto .
(salita in auto con Mariangela)
-trova riscontro con una Sarah che ricorda morta distesa a pancia in giù sulla salita del garage ( immagine riconducibile nel momento che l'avrebbe portata dal fondo alla salita e depositata a terra per caricarla in baule)
-trova riscontro con il suo allontanamento in direzione San Pancrazio,dove potrebbe avere fatto qualche giro a vuoto nel farsi venire una idea per nascondere il cadavere.
-il pozzo è in un punto in cui c'è un avvallamento con delle piccole dune, chiunque avesse calato il cadavere aveva una copertura, che non permetteva visibilità dalla strada, ma ,questo è vero, poteva essere visto frontalmente da lontano (nel caso fosse Misseri testimone oculare) ma aveva da lontano modo di vedere il lancio delle chiavi sull'albero? Tutto è possibile ma insomma... i luoghi sono diversi: in un punto c'era il pozzo e in un altro avrebbero fatto un falò.
-trova il cell. e guardacaso racconterà poi di averlo lasciato in diverse occasioni in più punti fra cui una autoscuola.
-la batteria del cell riportano è stata ritrovata nel campo dove sarebbe stata gettata (anche se questa notizia non ho ben approfondito a onor di vero)
-si prodiga costituirsi un alibi con la chiamata al fratello con i cavalli (etc)

Ora, immaginare che lui sia solo testimone di tutti i piccoli eventi dell'occultamento mi è un pò difficile,anche perchè secondo il poco tempo che aveva sono da ricondursi in tempi diversi, e lui disse ci tornò più volte in quel luogo.
-la sogna che ha freddo..

E ora, dopo aver riportato per sommi capi un pò di dati diciamo,bisognerebbe provare mantenere almeno lo scenario dell'occultamento e provare inserire altri autori.

Davvero pochi sapevano di quel pozzo.Questo dato è un punto fermo.

Poteva la famiglia della piccola , diciamo e non diciamo,sapere cosa era successo a Sarah?
Sarah in un compito a scuola aveva descritto sua madre come madre fredda e scrisse che forse era così perchè era una bambina adottata.

Mi fermo qui. Dovrò approfondire.
Se qualcuno ha suggerimenti postabili,qualche link illuminante.. comunque non mancherò sfogliare l'archivio quando posso.

magica ha detto...

perchè non ci arrivate voi?
alemeno dudu', io, giacomo, mimosa, e nautilina ,la cotrozzi e anche alri , che non ricordo, ma ce ne sono parecchi : ci siamo sono avvalsi di notizie reali , senza pensare a scenari sconosciuti..immaginati e senza riscontri.

Pleiades ha detto...

@Manlio

Guarda se uno preferisce il sistema anglosassone,dove i verdetti vengono emessi da giurie popolari va bene,cosi evitiamo di prendercela sempree coi giudici.
Io credo assurdo e pura follia ricorrere ad una commissione di "esperti" l'operato di decine di giudici dopo 3 gradi di giudizio compresa la Cassazione.
Poi al solito c'è la domanda "chi controlla i "controllori"? E non vedo davvero chi si prenda la briga di censurare l'operato della Suprema Corte.

Però appunto non è che le giurie popolari americane poi siano infallibili e ti assicuro che in un processo di questo tipo anche a Misseri davano l'ergastolo oltre alle altre due.

-----------------------

Poi sulla vicenda vorrei che la cara magica (anche lei vedo incline alle crisi psicotiche) innanzi tutto si informasse prima di parlare e pensare alle sue di "porcate" che sono abbondanti.

http://www.direttanews.it/2010/10/28/michele-misseri-mangiava-gli-avanzi-di-sabrina-e-della-moglie-e-dormiva-in-una-cuccia/

Se non sei d'accordo su quanto scritto dillo in maniera civile ma io non scrivo "porcate" nè qui ne da altre parti,mettitelo in testa se ne hai una.

D'altronde se qualcuno prima di farneticare riflettesse un momento
si rende conto che far ritrovare un cadavere significa anche per il piu scemo dei contadini scontare lunghi anni di galera.

Quindi sarebbe il caso di capire che la vita di Michele Misseri non fosse affatto rosea alla mercè di due ARPIE (se una tratta cosi il marito/padre tale è) perchè se uno preferisce 8 anni di galera significa che sta veramente ma veramente male.
Cosi come il Misseri fosse cosi incline a crisi psicotiche magari avrebbe 2 bersagli pronti su cui sfogarsi.

D'altronde basti vedere la sua voce in capitolo nel dopo sparizione
che è paragonabile a quella dei suoi amati gatti.

E' anche da sottolineare che anche quando tornerà a casa la vita del Misseri(che ricordo ha trascinato in carcere anche il fratello) sarà fatta di assoluta solutudine e disprezzo da parte dell'intera comunità (oltre ad avere comunque una moglie ed una figlia in carcere ed un processo che certamente alla famiglia è costato l'Ira di Dio e alla fine del quale visti i risarcimenti non sappiamo neppure se avrà una casa in cui tornare,anzi ne dubito).

Quindi in base a tali considerazioni,che forse vedranno il Misseri finire la sua vita in un ospizio dei poveri solo e odiato da tutti
riconsidererei TUTTE le varie ipotesi in cui lui sarebbe "manipolato" o si sarebbe "accordato" per incolpare moglie e figlia,cose che oltre non avere alcun senso lo pongono comunque in uno stato di "morte civile".E per "riconsiderare" le butterei tutte nel cesso per essere chiari.

Per cui ancora una volta inviterei a riflettere molto sul suo gesto
sottolineando che se trattiene da subito in mano quel telefono non sembra parlarsi molto di "pentimento" (quel telefonino comunque sarebbe in fondo al pozzo), quanto Michele quel giorno aveva deciso che Sarah non poteva finire in quel modo e che i responsabili avrebbero pagato, cosi come è stato; e tra questi ci si è messo senza alcun dubbio anche lui.






Vanna ha detto...

Dudù buongiorno.
Grazie per la risposta.
Estrapolo le frasi interessanti ale quali rispondere:
" ...la ragazzina mai uscita da casa...", questa sarebbe la chiave per aprire la porta.
Non ho capito: casa sua o casa dei Misseri?
Se parli della casa dei M. o non c’è mai arrivata o è stata lì e qualcuno l’ha fatta uscire per metterla nel pozzo.
Se parli della casa sua credo sia uscita che poi non ricordino bene a che orea è un altro discorso.
Continui:
“ Immaginare lui come solo testimone mi è molto difficile per diversi punti critici:”
Ora, immaginare che lui sia solo testimone di tutti i piccoli eventi dell'occultamento mi è un pò difficile,anche perchè secondo il poco tempo che aveva sono da ricondursi in tempi diversi, e lui disse ci tornò più volte in quel luogo.
Condivido in pieno!
“-la sogna che ha freddo..”
Certo che la sognava così se sapeva che era nel pozzo, magari viva.
“E ora, dopo aver riportato per sommi capi un pò di dati diciamo,bisognerebbe provare mantenere almeno lo scenario dell'occultamento e provare inserire altri autori.
“Davvero pochi sapevano di quel pozzo. Questo dato è un punto fermo.
Guarda è possibile che in quel territorio tra Avetrana e S. Pancrazio, molti sapessero che è pieno di pozzi, quasi tutti ce l’hanno. Esiste una rete di canalizzazione sotterranea antichissima e importante per la captazione e la raccolta dell’acqua. Alcuni pozzi sono collegati con la via sotterranea, altri sono autonomi.
Quindi la possibilità che potesse essere finita in un pozzo c’era tutta.
E non hanno indagato gli inquirenti, perché si continuava a far passare l’idea che era scappata, che aveva predetto che sarebbe andata a Chi l’ha visto, che voleva andare a vivere in altri luoghi.
Si ripeteva ogni giorno nelle trasmissioni tv.
“Poteva la famiglia della piccola , diciamo e non diciamo,sapere cosa era successo a Sarah?
Sarah in un compito a scuola aveva descritto sua madre come madre fredda e scrisse che forse era così perchè era una bambina adottata.”
Ricordo che la mamma era stata adottata, scappata di casa per sposare il suo uomo giovanissima.
E’ frequente anche un’adozione, lei era andata a vivere con parenti più benestanti e tramite loro ereditò
un patrimonio in beni e danaro e, se non ricordo male, pretese l’eredità anche dalla linea di sangue. Fu questo che portò litigi tra le sorelle che continuarono a vivere una vita grama ma con i loro familiari più stretti.

Vanna ha detto...

Magica:
“perchè non ci arrivate voi?
alemeno dudu', io, giacomo, mimosa, e nautilina ,la cotrozzi e anche alri , che non ricordo, ma ce ne sono parecchi : ci siamo sono avvalsi di notizie reali , senza pensare a scenari sconosciuti..immaginati e senza riscontri. “

Cara Magica, io ho cercato di arrivarci pensando proprio “ a scenari sconosciuti..immaginati e senza riscontri. “ Gli UNICI che permettono di sbrogliare la matassa di questo caso e, sarebbero stati gli UNICI che non avrebbero portato alla famiglia Misseri condanne materiali e morali.
Che “gli scenari sconosciuti” non abbiano riscontri non è assolutamente vero. Ci sono palate di riscontri basta volerli vedere e non far finta che non ci siano, saltarli a piè pari perché scomodi.
Infatti, non si potrebbe immaginare nulla se non ci stesse la possibilità di farlo.
Al contrario, i riscontri per incolpare le une e l'altro non ci sono.
A tuo parere gli scenari che hanno permesso alle donne di dichiararsi innocenti e invece finire dentro a vita quali riscontri hanno?
E gli scenari che hanno permesso a Misseri di vaneggiare dall'inizio alla fine, di far ritrovare il corpo nel pozzo di proprietà e di dichiararsi colpevole de 'sto mondo e quell'altro, gli hanno concesso la libertà.
Quali riscontri hanno?
Quali sono gli scenari credibili?
Quelli conosciuti o quelli "sconosciuti"
Sono in perfetta parità.

Quale delle due "letture" del caso è la più veritiera e la più credibile?
Ma quale è la più comoda per indicare ed accusare?
Ecco perché la Giustizia non è stata fatta, anzi è stata uccisa come scrive M.Prati.

Vanna ha detto...

Pleiades,
condivido molto la tua chiave di lettura.
Condivido meno il tuo linguaggio talmente diretto che diventa irriverente. Se altri non lo sono ed esprimono pesantemente, non rimandare altrimenti ti metti sullo stesso piano di eloquio.
Non vale la pena, alla fine si potrebbe far risultare che sei tu la pietra dello scandalo, visto che argomenti un altro punto di vista.
Mi soffermo su: “ …si rende conto che far ritrovare un cadavere significa anche per il piu scemo dei contadini scontare lunghi anni di galera.”
Condivido.
Esorti a” a riflettere molto sul suo gesto sottolineando che se trattiene da subito in mano quel telefono non sembra parlarsi molto di "pentimento" (quel telefonino comunque sarebbe in fondo al pozzo), quanto Michele quel giorno aveva deciso che Sarah non poteva finire in quel modo e che i responsabili avrebbero pagato, cosi come è stato; e tra questi ci si è messo senza alcun dubbio anche lui.”
E sono d’accordo anche su questa tua interpretazione.

Pleiades ha detto...

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2011/29-agosto-2011/famiglia-scazzi-vuole-risarcimentoi-misseri-ora-ci-paghino-33-milioni-1901386385403.shtml

Riflettete tutti sulle conseguenze del gesto di Misseri che lo porterà a perdere tutto quello che aveva messo da parte per una vita di DURISSIMO lavoro e di certo mettetevi in testa che non avrebbe alcun senso autoaccusarsi fosse stato lui il colpevole.
8 anni di galera come minima conseguenza inoltre non è che son briciole.

In questa luce acquista anche senso l'idea di spingerlo ad incolpare Sabrina come unica autrice,che era anche l'unico modo per salvare qualcosa (Sabrina non ha nulla).

Io credo sinceramente che il gesto di tirar fuori il telefonino sia stato genuino e la cosa più brutta è che state dando addosso forse all'unico della vicenda che ha mantenuto un minimo di umanità.



Anonimo ha detto...

Pleiades
"Quell'unico della vicenda" ha tenuto il telefonino di Sarah, solo per depistaggio, pensando di salvarsi il c..o, e non per altro.

Dudu' ha detto...

Carissima Vanna,
Il riferimento ad una lettura alternativa era "non sarebbe mai uscita" da casa sua, di Sarah quindi.
Si dovrebbe ipotizzare che i fidanzati che l'avrebbero vista si sbagliarono..o bisognerebbe valutare se c'era motivo di "sbagliarsi" .
La loro testimonianza ben si coniugherebbe sull'orario, con i messaggi inviati da Sabrina e la testimonianza dei genitori che dissero era uscita da poco.

Una risposta che non ho mai trovato è: è risultato poi che la sim di Sarah non aveva credito (che io sappia se non hai credito non puoi fare squilli a nessuno) , oppure aveva un credito talmente esiguo da dover evitare l'utilizzo della messaggistica onde evitare l'azzeramento del credito..
È importante questo fatto, se aveva credito non c'era motivo non rispondesse, quel squillo potrebbe essere stato fatto da altri..
Quale tipo di ricatto potrebbe avere subito Misseri per ottenere una partecipazione attiva...un occultamento..o una falsa testimonianza o come ipotisi avesse avuto modo di conoscere cosa avvenne..
Se non si trova questa risposta è difficile immaginare la realizzazione sotto ricatto. O gli avrebbero promesso soldi e lui pur di ottenerli avrebbe inguaiato la famiglia..
Sicuramente avrete vagliato anche queste ipotisi. Mi scuserete quindi se arrivo ora rifletterci.

magica ha detto...

pleiades ho capito tutto
le porcate le hai lette nei link o in yv . ele ritieni veritiere e le condividi
ho letto il link che hai postato ,
sapevamo che misseri dormiva da solo, e anche il perchè
lo faceva, perchè la moglie non voleva piu' dividere il letto con lui,: l'aveva offesa pesantemente minacciondola, la prima volta con un sasso e l'ultima con una roncola . percio' erano in una crisi molto seria.
infatti alla notte la figlia lo sentiva piangere ,credendo che piangesse per il dissesto con la moglie .. mentre piangeva roso da rimorso per aver ucciso la nipote , misseri lo disse e lo ridisse nessuno gli chiese il motivo per il quale di notte piangesse .. SI RAMMARICA CHE NESSUNO GLIELO ABBIA CHIESTO . SE LO AVESSERO FATTO SI SAREBBE FORSE ESPRESSO ,
. MA sabrina credeva che piangesse per la situazione dei litigi fra i genitori ,, infatti basta leggere commenti sul cell con ivano, dovee descrive la situazione fra i genitori .
poi che dormisse su una branda lo abbiamo appena scritto , non dormiva nel letto matrimoniale . ma in una branda di ripiego . leggere certi link va veramente capire perchè i media siano colpevolisti .

Giacomo ha detto...

Come rendere falso un alibi inattaccabile.

Indipendentemente dalla circostanza che la sim di Sarah non avesse credito (e pare che ne avesse pochissimo), era una CONVENZIONE tra Sabrina e Sarah che Sarah segnalasse con uno squillo la ricezione degli sms da parte di Sabrina, atteso che Sarah era in costante penuria di credito telefonico.
In particolare, c'era l'accordo, risalente alla sera precedente, che Mariangela al ritorno dal lavoro avrebbe confermato a Sabrina la sua disponibilità alla gita al mare. E questo avvenne con un sms inviato da Mariangela a Sabrina alle 14,23. Alle 14,24 Sabrina rispose: avviso Sarah? Mariangela disse ok. SUBITO DOPO alle 14,25 Sabrina inviò un sms a Sarah per segnalarle il via libera di Mariangela ed invitarla ad andare da lei Sabrina ad aspettare l'imminente arrivo di Mariangela che le avrebbe prelevate entrambe per portarle al mare, a bordo della sua auto. Dopo tre minuti Sabrina, non ottenendo risposta, inviò un secondo sms a Sarah: hai ricevuto il mio sms? Sarah rispose dopo qualche secondo con uno squillo alle 14,28. E questo squillo significava: ho ricevuto l'sms tra poco arrivo.
Questa sequenza di sms e squilli costituisce l'alibi di Sabrina, per l'orario in cui la procura ipotizzò in un primo momento che fosse avvenuto il delitto (14,28-14,25).
Quest'alibi era inattaccabile, dato che si basava sulle testimonianze
- Giacomo Scazzi padre della vittima
- Concetta Serrano Spagnolo madre della vittima
- Ecaterina Pantir la badante di casa Scazzi
Queste testimonianze avevano FIN DA SUBITO CONCORDEMENTE indicato l'orario di uscita di Sarah alle 14,30, tant'è vero che la madre lo indicò ai carabinieri oralmente la prima volta alle 15-15,15 e poi nella denuncia scritta avvenuta alle 17,00.
- C'era inoltre la testimonianza dei cosiddetti fidanzati che dichiararono di aver visto Sarah a metà strada fra casa Scazzi e casa Misseri, mentre con passo veloce si dirigeva a casa della cugina. Essi indicarono intorno alle 14,30 l'orario dell'avvistamento. Di tale orario c'era oltretutto il riscontro oggettivo dello squillo partito dal telefonino di Sarah esattamente alle 14,28.

Senonché la procura, convinta PREGIUDIZIALMENTE della colpevolezza di Sabrina, si adoperò a far cambiare le testimonianze dei genitori e della badante, portandoli ad una "stima" dell'orario di uscita di Sarah di ben tre quarti d'ora prima delle 14,30, cioè le 13,45.
I fidanzati furono indotti ad arretrare l'orario di avvistamento, allargandolo ad un arco che andava dalle 14 alle 14,30.
Le sentenze di primo e secondo grado hanno effettuato un'ulteriore AUTONOMO arretramento dell'orario, portandolo intorno alle 13,50.

Fu inoltre riesumato un certo Petarra, che dopo mille ondeggiamenti, risentito da ultimo a distanza di mesi e mesi, dichiarò di aver visto che Sarah era uscita da casa sua alle 13,45.

Insomma è ormai nota la ricostruzione dell'accusa. Sarah, per non correre il rischio di essere invitata a lavare i piatti, incombenza che nessuno gli aveva richiesto, esce alle 13,45-13,50 annunciando falsamente alla madre di aver ricevuto l'sms di Sabrina (quello poi registrato dai tabulati alle 14,28). Arriva alla villetta alle 13,55, fugge alle 13,05, viene raggiunta alle 13,10 riportata alla villetta quivi strangolata tra le 13,15 e le 13,10.
E lo squillo di Sarah delle 14,28? Ah, quello è frutto di un depistaggio messo in opera da Sabrina, dopo aver strappato il telefonino dalle mani della cuginetta appena strangolata.

A questa ricostruzione hanno creduto (o forse è più corretto dire si sono adeguate) tre corti: assise di primo grado, assise d'appello e Cassazione)

IO NON CI CREDO E NON CI CREDERO' MAI!!!

Giacomo

Dudu' ha detto...

Pleiades
Misseri fà pietà a tutti,o quasi,

"..è che state dando addosso forse all'unico della vicenda che ha mantenuto un minimo di umanità."

Mettiti tu in testa una cosa chiarissima : non sappiamo se lui lo ha artatamento studiato o meno,io ho diversi dubbi sia in un senso sia nell'altro, non ho espresso granitiche certezze che mai potrei avere, forse la fortuna ci ha messo lo zampino. Le cose accadono per molteplici fattori.

Ma tu, che stai saltando di palo in frasca senza trarre somme a distanza di 8 anni mi sembri alquanto confuso.
Inoltre quel "mettetevelo in testa" quasi fossimo cretini, nel caso non l'avessi ancora capito è estremamente OFFENSIVO o lo togli e moderi il tuo modo di porti, o questa è l'ultima volta che mi rivolgo a te. È intollerabile che continui su questi toni.

Ognuno è libero nella sua interpretazione, per fortuna non dobbiamo giudicare nessuno.

Anonimo ha detto...

Giacomo
Hai fatto una gran confusione nel descrivere gli orai. Prova a rifarli

Anonimo ha detto...

p.s.
a che ora arrivò Mariangela dai Misseri?

Vanna ha detto...

Dudù avevo intuito che "Il riferimento ad una lettura alternativa era "non sarebbe mai uscita" da casa sua, di Sarah quindi..."

Questa ipotesi non mi era mai venuta in mente in questi anni, ma rileggendo lo scambio tra te Pino e Gilberto ho cominciato a capire a cosa vi riferivate.

Eh sì, bisognerebbe resettare tutto e ricominciare da capo.
Non ho aperto il link postato da Pleiades per mancanza di tempo ma lo farò e penso che, se veramente 'sta famiglia chiede tali danni dopo che la condanna è perpetua, allora gli avvocati dei M. dovranno muoversi alla grande.

Si potrebbe ribaltare la situazione e, in quel caso, i Misseri potrebbero, a loro volta, essere visti con occhio differente.

Ma insomma, per il Bossetti e i suoi padri veri o presunti ci siamo mossi per valutare pesi, misure, colori, corna.
E qui bisogna flautare e non vedere le diverse sorelle quante differenze.
E allora, la corposa, verace e ruspante Mimmina bèh potrebbe già essere più simpatica come la figlia: accoglievano la ragazzina, le davano ospitalità, la portavano al mare, al passeggio.
La mammina, con la chioma rossa e in jeans borchiati, quando stava con la figlia?
Per il genitore adottivo non c'era la badante?
Perché non stare di più con S.?
Non è che S. non andasse d'accordo con lei perché distante, asettica, col volto da sfinge?
Perché permettere alla figlia di fare le ore piccole?
Mò la colpa è dei Misseri!
Perché non hanno vigilato sulla ragazzina.
I primi responsabili sono proprio i genitori.

Si potrebbe cominciare "a riveder le nuove".
Perchè no?

Gilberto ha detto...

Dudù e Tommy S.
Siamo sicuri che si è trattato di un omicidio. Non lo darei affatto per scontato. Se non ricordo male la relazione autoptica parlava anche di impiccagione e un consulente della difesa aveva avanzato l’ipotesi dell’impiccagione autoinflitta.

L’adolescenza rimane un’età difficile, sperimentale della futura identità. In genere gli adolescenti che si suicidano in qualche modo l’hanno comunicato prima, nei temi, nei diari personali, anche se in forma metaforica e mascherata. Il gesto può essere innescato non necessariamente da violenze, stupri e quant’altro, ma anche da fatti del tutto banali, ma che per un adolescente possono risultare scatenanti. Si tratta solo di una ipotesi, ma se fosse vera bisognerebbe capire dove, quando e soprattutto chi ha provveduto, e perché, a occultare il cadavere.

pleiades ha detto...

@Dudu

Io credo che l'unica confusione regni in coloro che cercano a tutti costi di inquadrare Michele Misseri come l'unico impossibile agente.
Il gesto di tenersi in mano il cellulare non denota alcuna confusione
ma un preciso progetto.

Se se lo tiene in mano è perchè ha deciso di tirarlo fuori prima o poi e nessuna persona/entità al mondo può ricattarlo al punto di mandarlo in galera insieme a moglie e figlia e pagare un risarcimento milionario alla vittima.

Concordo con Giacomo i dubbi sulla sequenza degli eventi del dopo pranzo che in caso di sparizione premeditata di Sarah da parte di più persone non comporta il fatto che "Sarah non usci mai da casa sua" quanto molto più probabilmente "Sarah non tornò mai a casa sua da casa Misseri",cosa del resto dimostrata dal fatto che qual giorno non mangiò assolutamente nulla.


Quanto al suo "trattamento casalingo" mi pare abbastanza chiaro che lui stia subendo una sorta di "punizione" ed è assai probabile che sia per il fatto che egli abbia ceduto alla "tentazione" tant'è che:
https://infosannio.wordpress.com/2011/06/18/sarah-scazzi-il-testo-dellintercettazione-tra-cosima-e-michele/

"Ecco il testo di quella parte di intercettazione, tradotto dal dialetto avetranese:
Cosima: Perchè gli davi (scusi) di nascosto?…Come c’è un motivo?
Michele: C’è un motivo…motivo non ce n’è, ma se tu vuoi che dica che l’ho violentata lo dico…
Cosima: No, no la verità, la verità…
Michele: no, (ca tu sta faci capi cussì) che tu stai facendo capire così"

Lei non sta invitando Michele a dire che l'ha violentata dopo morta bensi al motivo per cui lui le dava dei soldi di nascosto.
Michele usa la parola "violentata" quando vuole intendere "ho abusato di lei".
Cosima lo invita a dire la "verità" ovvero che lui dava i soldi alla nipote perchè l'aveva sedotta.

D'altronde leggendo questo articolo la posizione di Sabrina non sembra affatto cosi "innocente" ma anzi sia la regista del rapimento:
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/sarah_verbali_tutte_le_bugie_di_sabrina_quei_14_secondi_la_inchiodano-179766.html

Anche se ribadisco non esattamente nei termini indicati nel processo
quanto una dinamica accaduta prima di quegli sms che vogliono simulare un evento già successo.

Quella sim "volante" potrebbe avallarlo poichè uno dei motivi per toglierla dal cellulare è che qual cellulare è scarico e quindi c'è bisogno di spostare la sim su un'altro.


TommyS. ha detto...

Gilberto

Sulla dinamica della morte non si possono avere certezze. Se mettiamo da parte i racconti di Misseri, gli unici indizi sono forniti dall'autopsia di Strada, e sappiamo bene con quale accuratezza questa venne svolta prestando il fianco a troppe contestazioni. Per cui ci potrebbe anche stare un suicidio, ma escluderei categoricamente meditato.

Le testimonianze dei familiari, indipendentemente dagli orari, descrivono Sarah come ansiosa e felice di andare al mare con Sabrina.

Sarah viene vista dai fidanzati nei pressi della scuola e prima di svoltare in via Raffaello Sanzio. Il geometra Stella, che stava ripartendo da davanti alla scuola, afferma di aver scorto una sagoma esile provenire velocemente da via Verdi, cioè da dove doveva provenire Sarah per recarsi in via Deledda svoltando prima in via Raffaello, ma contemporaneamente di aver dovuto evitare un'auto chiara che stava compiendo manovre strane proprio all'incrocio con via Raffaello. Il primo racconto/sogno di Buccolieri alla Cerra parlava di un rapimento avvenuto in via Raffaello.

Gli orari degli avvistamenti, così come raccontati dai fidanzati a fresco nonché da Stella, si incastrano perfettamente con il primo orario fornito dalla madre di Sarah nonché con la sequenza degli SMS e dello squillo (su quanto raccontato e modificato da Petarra stenderei un velo pietoso), ma anche con l'arrivo di Mariangela davanti a casa di Sabrina.

Insomma per come continuo a vederla io, Sarah è scomparsa nel nulla proprio nel tratto di via Raffaello che doveva percorrere e proprio nell'intorno delle 14.30. Logico dedurre, per me, che lì sia stata rapita.

Da chi proprio non lo saprei dire, ma non si può entrare nel circolo vizioso della Procura e dei Carabinieri che a processo hanno portato solamente la famiglia Misseri ed il giro di amicizie di Sabrina e concludere, come hanno fatto le Corti, chi se non le due donne di casa Misseri?

Cosa possa essere successo dopo il rapimento è ancor più difficile dirlo ma si possono fare diverse ipotesi purtroppo tutte drammatiche. Di conseguenza impossibile anche escludere che a seguito di questo Sarah abbia deciso di togliersi la vita.

Dudu' ha detto...

Vanna,
Per ripercorrere:
Il padre di Cosima Serrano in estreme difficoltà economiche diede in adozione a sua sorella la giovane figlia Concetta (al tempo che fù) cresciuta e istruita come da accordi fatti fra loro e rispettati. Dora Serrano , la più grande delle 4 figlie manco sapeva che Concetta era loro sorella disse, non sò in quale età lo scopri. Mentre Dora Emma e Cosima patirono la miseria, Concetta crebbe in casa della zia moglie di Spagnolo con tutti gli agi ma sembra non si sia mai sentita amata,venne descritta solitaria e poco amata da Dora mi sembra.
Queste 4 sorelle difficilmente avrebbero potuto andare d'accordo quando Concetta compiuto i 18 anni scappò dai zii adottivi per tornare in famiglia. Nessuno aveva preparato un humus accogliente per lei provabilmente.
Insomma non potevano mancare gelosie ne rimproveri fra le 4 sorelle.
Concetta che poi se ne andò a Milano con il marito, oltre essere una estranea per loro a cui in sorte toccava miseria e sacrificio,difficilmente avrebbero imparato amare Concetta ben cresciuta e istruita. La Germania per lavoro le avrebbe ulteriormente allontanate.
Arriva poi l'eredità consistente degli zii a Sarah, la avrà avuta anche Claudio la sua parte? Immagino di si, almeno spero per lui.
Concetta ha un pò quell'aria intellettuale distaccata, provabilmente non gradiva troppo che sua figlia frequentasse i Misseri e Cosima sorella, ma gli era utile perchè vocata ai TdG conserelle,riunioni etc. Dedita a tempo pieno? Bò, sembra di cogliere delegò tacitamente un pò Dora Cosima e cugine accudire e sorvegliare (se non amare)Sarah. Trovarono in bilancino alla casa al mare.. ora non vorrei sminuirne la portata ma nemmeno trasformarla in mongolfiera, magari c'era stato qualche sbandamento per un giovane che viveva a Milano, qualche periodo sopra le righe :) fosse stato qualcosa di più consistente qualcuno si sarebbe ben occupato di nasconderlo. Ma quale relazione potrebbe esserci con l'omicidio..
Perchè ci sarebbe finito in mezzo M. Misseri..

Giacomo ha detto...

Per anonimo delle 16:58
Errata:
Questa sequenza di sms e squilli costituisce l'alibi di Sabrina, per l'orario in cui la procura ipotizzò in un primo momento che fosse avvenuto il delitto (14,28-14,25).
Corrige:
Questa sequenza di sms e squilli costituisce l'alibi di Sabrina, per l'orario in cui la procura ipotizzò in un primo momento che fosse avvenuto il delitto (14,28-14,35).

Errata:
Sarah... Arriva alla villetta alle 13,55, fugge alle 13,05, viene raggiunta alle 13,10 riportata alla villetta quivi strangolata tra le 13,15 e le 13,10.
Corrige:
Arriva alla villetta alle 13,55, fugge alle 13,05, viene raggiunta alle 13,10 riportata alla villetta quivi strangolata tra le 13,15 e le 13,20.

Mariangela arrivò alla villetta alle 14,40-14,41

In precedenza Sabrina aveva risposto ad un'amica con un sms alle 14,35 aveva mandato alla stessa amica un ulteriore sms alle 14,38, e un sms a Mariangela alle 14,39

Giacomo

Giacomo ha detto...

Per anonimo delle 16:58. Aggiornamento del post precedente.
Errata:
Questa sequenza di sms e squilli costituisce l'alibi di Sabrina, per l'orario in cui la procura ipotizzò in un primo momento che fosse avvenuto il delitto (14,28-14,25).
Corrige:
Questa sequenza di sms e squilli costituisce l'alibi di Sabrina, per l'orario in cui la procura ipotizzò in un primo momento che fosse avvenuto il delitto (14,28-14,35).

Errata:
Sarah... Arriva alla villetta alle 13,55, fugge alle 13,05, viene raggiunta alle 13,10 riportata alla villetta e quivi strangolata tra le 13,15 e le 13,10.
Corrige:
Arriva alla villetta alle 13,55, fugge alle 14,05, viene raggiunta alle 14,10 riportata alla villetta e quivi strangolata tra le 14,15 e le 14,20.

Mariangela arrivò alla villetta alle 14,40-14,41

In precedenza Sabrina aveva risposto ad un'amica con un sms alle 14,35 aveva mandato alla stessa amica un ulteriore sms alle 14,38, e un sms a Mariangela alle 14,39

Giacomo

Vanna ha detto...

Grazie Dudù per la ricostruzione.
Tommy S,Pleiades, Gilberto, Giacomo, interessante quello che dite.
Vi seguo con interesse.

Giacomo ha detto...

TommyS. 19,02
Scrivi

"Insomma per come continuo a vederla io, Sarah è scomparsa nel nulla proprio nel tratto di via Raffaello che doveva percorrere e proprio nell'intorno delle 14.30. Logico dedurre, per me, che lì sia stata rapita."

Fu proprio come credettero tutti fino a quando Misseri confessò l'omicidio.
In realtà Sarah scomparve nel nulla per tutti, in particolare anche per Sabrina e Cosima, tranne che per UNO: M. Misseri.
Egli, come da sua confessione RISCONTRATA, intercettò Sarah, giunta al cancello della villetta, l'attrasse in garage con un pretesto, la insidiò e al suo rifiuto la aggredì mortalmente e poi, all'insaputa di tutti, la caricò sulla marbella e l'andò a gettare nel pozzo. Non ci vedo nulla d'inverosimile in questo.
Sabrina è protetta dal suo alibi. Conseguentemente anche Cosima è estranea al delitto.

Continuare a parlare di FANTOMATICO rapimento, dopo la svolta costituita dalla confessione di Misseri, che fu anche la soluzione del caso, mi sa tanto d'inspiegabile PREGIUDIZIO FAVOREVOLE al Misseri. Non ha nulla di razionale.
Parlare di contadino, ingenuo mite confuso e sottomesso come un automa, è una GIGANTESCA alterazione della realtà, partorita dal circuito mediatico giudiziario

Giacomo

Dudu' ha detto...

Pleiades.
".. Io credo che l'unica confusione regni in coloro che cercano a tutti costi di inquadrare Michele Misseri come l'unico impossibile agente."

Studi criminali dimostrano che invece è la più ovvia. Nessuno stà cercando di incastrare niente, la sequenza degli eventi porta con sè il risultato.
Qui nessuno stà dicendo che Misseri voleva uccidere,era intenzionato ammazzare, nessuno.
In uno stato di alterazione, già manifestato almeno altre due volte, l'avrebbe portato fare una cosa che nemmeno lui è in grado di spiegare.
Se quel giorno che prese la roncola la moglie non fosse stata in grado di gestirlo, oggi saremmo qui discutere della morte di Cosima.

Gilberto,
Condivido la risposta di TommyS,

" Le testimonianze dei familiari, indipendentemente dagli orari, descrivono Sarah come ansiosa e felice di andare al mare con Sabrina."
Statisticamente inoltre i suicidi da impiccagione avvengono in ore serali, notturne oppure come hai accennato dopo un evento traumatico; non capisco perchè non sia stata rifatta l'autopsia, però lo intuisco, certo che quei rilievi sul collo non immersi potevano provare cercare di studiarli al meglio.

Piuttosto :

".. Insomma per come continuo a vederla io, Sarah è scomparsa nel nulla proprio nel tratto di via Raffaello che doveva percorrere e proprio nell'intorno delle 14.30. Logico dedurre, per me, che lì sia stata rapita. "

Qui è rimasta una zona d'ombra.

Ma se fosse successo lì .. il fioraio potrebbe avere avuto modo di vederlo?

O era piuttosto suggestionato dalla scomparsa della ragazzina, dalle chiacchere di paese, giornalisti,tv, e ha fatto davvero un brutto sogno .. o una visione notturna?

Anche qui, possibile non siano riusciti ricostruire i suoi movimenti?

Giacomo ha detto...

Ma poi per me c'è un argomento che taglia la testa al toro.
Qualcuno mi dovrebbe spiegare in maniera CONVINCENTE, se Misseri è innocente, perché Valentina si dice CONVINTA che il padre, a cui dichiara di voler ancora bene nonostante quello che ha fatto, perché capisce che ha dei problemi psichici, sia l'uccisore di Sarah.

Giacomo

Gilberto ha detto...

Giacomo
E tu mi vuoi spiegare perché al di là del ritrovamento del cellulare e del cadavere della povera Sarah non c'è alcun riscontro nelle narrazioni di Michele? Niente nel garage, niente nell'auto... E mi vuoi spiegare perché Michele fa ritrovare il cadavere? E mi vuoi spiegare perché le confessioni di Michele hanno sempre un carattere fumoso e indeterminato? Perché i suoi racconti sono una trama onirica affastellata di 'forse, può darsi, credo, a me pare, diciamo…'. racconto fatto di quella materia inconsistente di cui son fatti i sogni: “La notte me la sognavo sempre che mi diceva ‘zio mi sta facendo freddo’”. A Valentina Michele chiede: “Cosa sta nascondendo Sabrina? Che parli...” La domanda non è retorica, rappresenta l’assoluta incertezza e la mancanza di nozione su quello che lui dovrebbe conoscere perfettamente, se fosse in qualche modo coinvolto. Quel "che parli" sembra quasi l’appello disperato perché anche lui finalmente sappia cosa è successo, perché proprio non lo sa e avrebbe davvero bisogno che qualcuno glielo spiegasse. A forza di ripetere, Michele si autoconvince e le sue narrazioni si arricchiscono di particolari che via via introducono varianti nello sforzo di ricordare quello che davvero non conosce, falsi ricordi che tornano a fargli visita e che lui disperatamente cerca di rendere plausibili.... Michele quel pomeriggio non ha visto Sarah come non l’hanno vista Sabrina e sua madre. Sarah dopo essere uscita di casa non ha mai raggiunto la casa di via Deledda. Forse qualcuno ha visto chi l'ha intercettata, non è detto sia stata rapita.

Tutti i comportamenti di Michele denotano uno stato di confusione, di stress e di sofferenza psichica. Non c'è nulla che colloca Sara nella casa dei Misseri. Michele cerca sempre di capire cosa gli stanno suggerendo. Tutte le sue confessioni sono precedute dalle locuzioni: “Non so cosa”, “Non lo so”, “Non sto ricordando”, “Non mi ricordo”…

Vanna ha detto...

Gilberto, la tua lettura è condivisibile.
Credo che fosse in piena sofferenza e confusione.
Anche per questo ha fatto ritrovare il corpo.
Se fosse stato pienamente colpevole della morte di S. non l' avrebbe fatta ritrovare.

Gilberto ha detto...

Attorno a Michele si è costruito un personaggio con il senno di poi... Se l'uomo di Avetrana non avesse fatto ritrovare il cadavere (e questo è il vero mistero) oggi ne daremmo una descrizione completamente diversa e la sua immagine sarebbe probabilmente positiva. La suggestione di colpevolezza riesce a trasformare la persona in personaggio (vedi anche Bossetti trasformato nel 'favola'). Bisogna provare davvero ad immaginare una ragazzina sveglia come Sarah che si fa mettere la cintura al collo tranquillamente. Le avance di Michele sono soltanto fantasie mediatiche che lui riproduce imbottito di psicofarmaci? Trasporta un cadavere senza che sull'auto si trovi un capello? Dopo un omicidio si ricompone d'emblée e va a raccogliere fagiolini? Se ne intende di cellulari come fossero broccoli o patate?

Gilberto ha detto...

Nella 'Comedy of Errors' troviamo gli scambi di identità, i giochi di parole, le paranomasie, gli equivoci…. Se non fosse che nel nostro caso c’è di mezzo la morte di una adolescente e due poveri innocenti condannate all’ergastolo, anche il caso Avetrana potrebbe essere derubricato come tragicommedia per tutta una serie di qui pro quo, fraintendimenti, malintesi… e soprattutto le false memorie di un protagonista del tutto in buona fede ed estraneo alla morte della ragazza… Nel caso di Avetrana il 'molto rumore per nulla' è un corposo ed inconsistente dispositivo che porta alla condanna di una famiglia non solo innocente ma anche ignara di quanto accaduto. Michele qualcosa deve aver visto e gettato nel dimenticatoio per uno di quei traumi emotivi che scombussolano la mente di una persona.
Il fatto che Michele abbia fatto trovare il cadavere e il cellulare di Sarah ha dato l’input a una illusoria ricostruzione che ha portato alla condanna di Sabrina e di Cosima. Per comprendere il caso occorre osservare come nei processi di influenza sociale talvolta si scatenano sospetti sulla base di reciproche proiezioni. In un delitto talvolta i processi suggestivi producono miraggi e illusioni, non solo nell’opinione pubblica, talvolta anche negli addetti ai lavori. Il feedback in un processo di reciproche influenze finisce per alimentarsi, fino a creare teoremi, in un vortice dove non c’è più confine tra realtà e fantasia.

Dudu' ha detto...

Eppure,
Per me,che sò e conosco bene il comportamento di persone affette da schizofrenia è chiaro.
Gilberto stai descrivendo una persona in sofferenza perchè non gli funziona normalmente il cervello, la memoria e lo stato emotivo, in una situazione di stress forte come un interrogatorio poi non ne parliamo. È lampante la connessione ad intermittenza. Stà sragionando,capisce e non capisce, si è distaccato dalla realtà.

Sabrina non lo riconosce :

"«A questo punto è proprio fuori mio padre. Non è niente vero, è veramente pazzo...».

Ma bisogna seguire l'interrogatorio.

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/sarah_verbali_tutte_le_bugie_di_sabrina_quei_14_secondi_la_inchiodano-179766.html

Il comportamento del Misseri non è normale, riuscite rilevarlo, ma non riuscite comprenderlo.

Lo stesso ha fatto l'accusa negli interrogatori. Identico.

Gilberto ha detto...

Se come dici Michele non era in sé pur essendo l'omicida avrebbe seminato di prove e di indizi il suo delitto. Invece guarda caso secondo te sarebbe lucidissimo quando si tratta di nascondere, occultare e non lasciare la minima traccia e poi dissociato quando decide di far trovare il cadavere. Non funziona così...

Vanna ha detto...

Dudù, sono ignorante in merito, ma accade che un grande trauma ti porti ad uno stato confusionale senza bisogno che ci sia uno sdoppiamento di personalità.La paura e la sofferenza fanno il resto. A me non sembra un disturbato mentale.
Sicuro sa qualcosa o ha visto e si è sentito in qualche modo responsabile dell'accaduto, non è facile fare quello che lui ha fatto o che ha detto, ritrattati e ridetto. Si è creato un percorso di comprensione del fatto che ha dovuto capire, digerire, rimediare come poteva.
Certo che ha un complesso di colpa ma non perché ha fatto, ha concupito, non ci credo neanche un po', il suo complesso di colpa deriva dal non essersi adeguatamente imposto affinché la ragazzina non fosse sempre in movimento con un gruppo di maggiorenni. Ricordo bene che lo disse alla Vita in diretta. Rimproverava Sabrina perché se la portava sempre insieme: era una minorenne le voleva far capire.

Dudu' ha detto...

Non stò
parlando di sdoppiamento di personalità Vanna, ci sono tante schizofrenie,l'argomento è complesso.
Erano già stati rilevati dei comportamenti strani prima della sparizione di Sarah,aveva già manifestato delle crisi psicotiche secondo me,stava soffrendo di sbalzi di umore che rilevarono in famiglia.
Si manifestano a periodi con dei picchi e con dei stop. Sarei curiosa sapere se è in cura.

Dudu' ha detto...

Ci sono schizofrenie che passano inosservate ma comportano tanti disagi a chi le ha e alle familie con periodi down e up, tante persone ne soffrono,più di quel che si crede,un mondo sommerso, tenuto nascosto.

Dudu' ha detto...

Gilberto,
"Michele non era in sé pur essendo l'omicida avrebbe seminato di prove e di indizi il suo delitto. Invece guarda caso secondo te sarebbe lucidissimo quando si tratta di nascondere, occultare e non lasciare la minima traccia e poi dissociato quando decide di far trovare il cadavere. "

La fortuna a volte aiuta .
Quando entrò la scientifica in garage?dopo due mesi. Come ci entrò?senza unn calzario e senza una cuffia. Come cercò?

A Gennaio "lui" gli indica un compressore.

L'auto la usò mettendoci i cartoni. Dopo quanto venne sequestrata e ispezionata..

Della lucidita degli schizofrenici ci sono libri e libri. Non sò se la sua potrebbe essere una dissociazione.
Ho questa impressione,lui non stava bene.

Dudu' ha detto...

Dimenticavo,
Lui indica il compressore,
la parte civile dopo non sò quanti mesi una macchia a dire loro sospetta su una porta che collega la casa al garage.
Quella porta scoprono da chi l'ha visto che da 20 anni non veniva aperta ed era la porta che le donne avrebbero usato per portare la vittima in garage.
Belle ispezioni.

pleiades ha detto...

Misseri unico agente :

http://www.fanpage.it/sarah-scazzi-ultime-notizie-arrestati-carmine-misseri-e-cosimo-cosma/

Due poveri innocenti

http://gds.it/2017/01/11/depistaggi-nellinchiesta-per-lomicidio-di-sarah-scazzi-dodici-rinvii-a-giudizio_614826/

Una decina di persone accusate di falsa testimonianza..

Tutto questo è una mera illusione l'unica verità è che Michele è
schizofrenico.

http://www.lavocedimanduria.it/wp/sabrina-mi-disse-comera-vestita-sarah-il-giallo-di-alessio-pisello.html

2 cari amici inchiodano di brutto la povera vittima Sabrina che pare descriva come era vestita Sara senza mai averla vista e tutti negano di averglielo riferito.

L'amica Mariangela dice: «Era già in strada ed era agitata quando arrivai con la mia macchina perchè avevamo appuntamento per andare al mare con Sarah», ha confermato Mariangela smentendo il racconto di Sabrina, che ha sempre detto di trovarsi invece sulla veranda.

Ma come Misseri non gli ha ammazzato la cugina sotto il naso ?
Perchè dovrebbe essere "agitata?"

Certo..come no..è stato lo "schizofrenico" e gli amici di Sabrina
approfittano del suo gesto per sbatterla alla gogna,si deve essere andata proprio cosi.

Giacomo ha detto...

Gilberto
Conosco la tua posizione. Mi dispiace, ma non posso condividerla.
Resta senza spiegazione l'accusa di Misseri alla figlia che egli sapeva innocente. Come pure resta senza spiegazione la posizione sofferta di Valentina.

Se invece Misseri fosse stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio (e ce n'erano tutti i presupposti), eventuali retroscena sarebbero venuti fuori durante il processo.

Comunque le persone convinte dell'innocenza di Misseri sono addirittura confortate da tre corti: assise appello e cassazione.
Peccato che tali corti, facendo leva sull'innocenza di Misseri e proprio sull'accusa da lui rivolta alla figlia "prediletta", abbiano dedotto la responsabilità della ventenne Sabrina e della madre in un efferato omicidio, con un movente terribile oscuro arcano e misterioso.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Pleiades.
Più intervieni e più ti scopri. Sei un colpevolista. Lo si riconosce dal tono di sufficienza che usi. Perché ti mascheri? Perché non fai outing? Va', va' povero colpevolistello, non sarai tu quello che ci convincerai delle tue tesi basate su notizie raffazzonate dalla stampa partigiana e bugiarda. Perché illudi te stesso che stai ragionando con la tua testa e non ti rendi conto di essere invece uno dei tanti che ha portato la sua testa all'ammasso mediatico?

Giacomo

Gilberto ha detto...

Vedi Dudù alle volte sono i dettagli che ci danno le vere informazioni al di là di tanto rumore. In una commistione di generi la trama del caso Avetrana troviamo sì la tragedia, ma anche lo slapstick e la comicità, non tanto del protagonista quanto di tutti coloro che si sono fatti interpreti zelanti e seriosi di quello che per il contadino di Avetrana era un caso lampante di paramnesia.

Michele è il vero regista, ma non perché sia uno scaltro dissimulatore, ma solo perché è completamente ignaro di quanto accaduto e dei protagonisti della storia, che non sono Sabrina e sua madre e che non è neppure lui, spettatore dimentico di quello che ha visto.

Perché il contadino di Avetrana avrebbe dovuto bruciare il cellulare? Cosa vuoi che ne capisse Michele di carta SIM, batterie e celle telefoniche, come vuoi che pensasse che l’investigatore potesse trovare informazioni utili in un telefonino. Se era per i broccoli, i fagiolini e le patate… avrebbe potuto tenere una lectio magistralis ma per un cellulare… Non si sarebbe preso la briga di bruciarlo, l’avrebbe buttato nel pozzo insieme al cadavere.

Dopo un delitto, come accaduto per Bossetti, sull’onda del sospetto di colpevolezza anche i fatti più insignificanti e banali lievitano e diventano enormi come macigni (gli shampo color, la sabbia, una roncola agitata nell’aria…)

Talvolta perfino un dramma diventa una commedia sotto l’effetto di una concatenazione di fraintendimenti e reciproche proiezioni che creano l’illusionismo di fatti mai accaduti. La paramnesia di un uomo alimenta una proiezione dove tutti ci aggiungono qualche nuovo elemento in uno zibaldone senza capo né coda.

Nel caso di Avetrana tutti diventano immagine dell’altro in un trionfo di equivoci e sospetti reciproci che si autoalimenta, un teorema tanto suggestivo quanto inverosimile. Il chiasmo lega insieme protagonisti, spettatori, commentatori, giudici in un affresco dove le contrapposte realtà immaginarie edificano teoremi sulla base di disvelamenti onirici, dietrologie, anfibologie…

Talvolta la realtà è molto più semplice e lineare di quanto immaginiamo. Se si parte col piede sbagliato poi si finisce per costruire una shakespeariana ‘commedia degli errori’.

Dudu' ha detto...

Gilberto,
Il cellulare lo getta in un secondo momento stando alle sue parole,lo tira fuori dal fuoco,non sappiamo perchè,a quale fini,io un idea ce l'hò ma è solamente una ipotesi e non una soluzione; era un oggetto che per il contadino rappresenta uno status, è difficile trovare le parole giuste, ma in qualche modo lui istintivamente l'avrebbe tratto dal fuoco perchè era un oggetto di valore (è l'istinto che lo avrebbe portato farlo,nasce nelle viscere,non sarebbe per calcolo ) .
ho già spiegato il tipo di scaltrezza a cui mi riferivo.
Lui le sim le conosce eccome, lo dimostra quando disse di averne trovata una davanti l'autoscuola, lo dimostra nel secondo interrogatorio quando disse che non c'era (forse quel telefonino aveva come molti telefonini una "tasca" , uno "sportellino" ?) ma poi, non si sà in quale preciso momento lui l'ha trovata. Lui un telefonino ce l'aveva, ce l'avevano tutti in casa e in mano per usarlo, avrà saputo da sua figlia come usarlo e avrà visto sua figlia montare e rimontare le sim in varie circostanze. Non è andato a scuola, ma non viveva fuori dal mondo.

Non vedo in Misseri un omicida ,un opportunista, un maniaco o chissà che.

Non guardo la tv se non di rado,non credo di esserne influenzata, per rispolverare il caso ho evitato appositamente studiare certe lingue pettegole testimoni a processo per non farmi influenzare,ragiono con la mia logica e metto tutto in discussione fino al punto in cui emergono indirettamente i punti fermi di un argomento, di un caso di una storia.
Sono arrivata pensare che solo attraverso un disturbo transitorio nella persona di Misseri può spiegare tante cose. Sbaglio?
Può essere, ma non riesco individuare altre soluzioni,il perno è lui, da lui nasce tutto,negarlo non è possibile.
Invece l'accusa era già con una idea precostituita del caso, non ha creduto, ha voluto cercare quello che non c'era, tanto è vero che il padre confessa e poche ore dopo senza nessuna ulteriore indagine arrestano Sabrina, su una ritrattazione che doveva essere -nella testa di Misseri- salvifica perchè due soggetti invece di accompagnarlo in una confessione piena e serena hanno creato l'inimmaginabile ! Lui non si rende conto che l'interrogatorio ha un fine preciso, stà solk cercando da un lato sminuire le sue colpe e dall'altro metterci i consigli difensivi e fà ,senza prenderne atto, un danno pazzesco alla figlia e poi alla moglie ma bada bene, non dico sia sua la colpa perchè è chi lo interroga alla presenza di quel Galoppa che lo invita dare la colpa a Sabrina e la consulente idem, che creano le premesse del disastro. Nel contempo bisogna rilevare si voglia o no, che: vuoi per confusione del soggetto, vuoi per disturbi nella persona,vuoi per vigliaccheria (vigliaccheria che ci tengo contestualizzare : si sottrae alle sue responsabilità per istinto di salvezza e perchè forse gli hanno detto che se diceva che era stato un incidente sua figlia se la sarebbe cavata con poco e tutto sarebbe finito lì) .
Non mi adagio ascoltare nessuna voce ne farmi influenzare. Gli elementi quali i tabulati dimostrano veritiero il suo racconto, dimostrano veritiero il racconto di Sabrina ,che solo in alcuni passaggi dell'interrogatorio non ha precisi ricordi,provabilmente per il concitamento venutosi creare nel pomeriggio delle ricerche ma che è naturale ci sia, peccato che chi la interroga stia forzando per dimostrare un suo coinvolgimento, voglia credere a Misseri!
Misseri dice la verità da sempre, fatto salvo il periodo in cui intervenne Galoppa e la Bruzzone. In quel momento preciso lui cambiò il racconto.

PINO ha detto...

GILBERTO
ct): "Talvolta la realtà è molto più semplice e lineare di quanto immaginiamo. Se si parte col piede sbagliato poi si finisce per costruire una shakespeariana ‘commedia degli errori’."
Ci sei!
Ma in queste pagine, chi mai avrebbe adottato tale criterio di valutazione?
Abbiamo prodotto solo una gigantesca quantità di pseudo letteratura che, definire solo fantastica, ne diminuirebbe il valore...creativo.

Dudu' ha detto...

"Talvolta la realtà è molto più semplice e lineare di quanto immaginiamo. Se si parte col piede sbagliato poi si finisce per costruire una shakespeariana ‘commedia degli errori’."

Questo potrebbe essere l'errore dell'accusa, uso il condizionale ,superfluo nell'occorrenza.

PINO ha detto...

DUDU'

Sei molto vicina a quella semplicità deduttiva abiurata fin dall'inizio.

Gilberto ha detto...

Pino
Ci siamo intesi perfettamente, credo che pensiamo la stessa cosa. A pensare non si fa peccato...

Vanna ha detto...

Giacomo ha detto...
“Pleiades.
Più intervieni e più ti scopri. Sei un colpevolista. Lo si riconosce dal tono di sufficienza che usi. Perché ti mascheri? Perché non fai outing? Va', va' povero colpevolistello, non sarai tu quello che ci convincerai delle tue tesi basate su notizie raffazzonate dalla stampa partigiana e bugiarda. Perché illudi te stesso che stai ragionando con la tua testa e non ti rendi conto di essere invece uno dei tanti che ha portato la sua testa all'ammasso mediatico?”
Buongiorno Giacomo, sai come la penso su questa vicenda.
Continuare a dare colpe solo a M. Misseri non ha portato a nulla, poiché lui è libero e la condanna alle donne è stata riconfermata. Che la stampa abbia tanti difetti e manipoli le notizie per foraggiarsi alla grande, è risaputo, nulla di nuovo, ma per me Pleiades, dal suo modo organizzato di esporre il pensiero, dimostra capacità di pensare ed elaborare con la propria testa, per di più argomenta.
Il suo modo di procedere è condivisibile, passo dopo passo, espone ragionando. Se anche Pleiades fosse “colpevolista” perché ti disturba tanto? Non si è liberi di esporre il proprio parere come ognuno ritiene opportuno?
Ora, se le notizie “raffazzonate dalla stampa partigiana e colpevolista” sono le sue fonti, ti chiedo come mai invece, gli episodi che riporta, non provi tu a riproporli, pezzo per pezzo, smontando il suo credo? I minuti, le tel., non dicono niente, il tel. poteva già essere nelle mani di altri.
Quei due-tre mesi appiccicata alla tv a seguire in diretta, li ricordo bene e da allora non l’ho più fatto.
Posso solo dirti che Sabrina si muoveva con una padronanza e una sicurezza manco fosse stata sempre davanti alle telecamere ed altrettanto faceva il padre, se pur con atteggiamenti differenti.
Il padre però, aveva delle riflessioni umane che venivano fuori, dimostrava la sua emotività,la Sabrina no, era coriacea nell’esporre e ripetere sempre le stesse cose. Quando lui confessò, indicò il compressore, raccontò... io non gli credetti: posso dirlo? Mi chiesi: ma perché ‘sta sceneggiatura?
Se invece di continuare ad addossare la colpa al padre e basta, che di certo la sera e la notte stava a dormire e non andava in giro con la minorenne, si fosse riconosciuta in parte qualche fragilità in più in Sabrina, magari le avrebbero dato 20 anni.
Con questo dico che la linea difensiva di accusare solo uno e di considerare innocente l’altra, è stata assolutamente un fallimento, perché è chiaro che, se l’assassinio fosse avvenuto nelle loro proprietà, in quella famiglia c’è una corresponsabilità e bisogna dirlo senza arrampicarci sugli specchi. Oppure si poteva cercare altrove e magari l’intruso F. Corona, per fare un nome, ma una certa tedesca anche, il manichino imbracato, i libri... potevano far credere ad altro. Ma questo è passato in cavalleria.
E lo ripeto, qualche annetto dentro, a tutti, non faceva male, se 10 o 12 persone sono bugiarde e dovranno essere risentite ( dopo 7 anni…che Giustizia…), è buona cosa, ma prima dovevano strigliare, a mente fresca.

Dudu' ha detto...


Non sò,
allora ditemi voi come sarebbero andate le cose ,lo dico senza nessuna aria di sfida, vorrei capire quale è la vostra ipotesi, nell'indeterminabile mi perdo.
Solo conoscendola posso ragionarci.
Piuttosto mi scuso se sono stata troppo schietta e nella forma ho usato la concretezza.Spero non avere urtato nessuno,avrei usato la creatività come dice Pino.. :)

Gilberto ha detto...

Dudù
Sei sempre di una correttezza esemplare, ti scusi per cosa? Ognuno ha espresso i suoi commenti liberamente, anche Pleiades con un romanzo da far invidia a un Kerouac visionario. Poi ognuno può trarre le sue conclusioni. L'indeterminabile talvolta è quando non si mette a fuoco e si guarda all'infinito. Un po' qua e un po' là gli elementi ci sono, anche senza indossare gli occhiali e senza bisogno del cannocchiale. E poi come ha detto un filosofo “su ciò di cui non si può parlare si deve tacere”(Wittgenstein). In conclusione sarebbe una indagine da far ripartire da zero. Gli avvocati avrebbero avuto bisogno di un buon investigatore come invece è avvenuto in altri casi.

PINO ha detto...

@ Dudù
Non sempre si possono palesare certe personali deduzioni: come ho detto, ci sarebbe rischio di noie, ed io voglio evitarle assolutamente.
Non tenere conto della comune intesa intuitiva mia e di Gilberto, che potrebbe essere anche un astrazione.
Continua pure ad esporre i tuoi concetti con la la serenità che ti è congeniale.

Dudu' ha detto...

Gilberto,
L'unica alternativa all' ipotesi M.Misseri colpevole che riesco "intravedere" è quella di Manlio Tummolo.
Nella sua ipotesi possono esserci le risposte del comportamento di Misseri.
Solo avendo il primissimo interrogatorio secretato potrebbero esserci le confermi.Forse.

"Manlio Tummolo ha detto...
Carissimo Pino,

come si è arrivati a conoscere il lugogo dell'occultamento ? Ovviamente devo e posso fare solo illazioni, anche se tutt'altro che immotivate: potrei chiedere a te, come ad altri: perché quando si è arrivati a quel pozzo, unico luogo dove si potevano trovare tracce anche fisiche della presenza di assassini e occultatori, probabilmente gli stessi, invece di procedere col metodo dell'archeologo che va lì con il pennello e al massimo una leggera cazzuola, si è andati con le scavatrici, passando e ripassando su quel terreno, e cancellando qualunque eventuale segno della presenza ? Evidentemente, perché chi lo ha ordinato non voleva assolutamente scoprire nulla proprio sul luogo in cui si poteva scoprire qualcosa di certo (es. filtri di sigarette usati).

A Michele Misseri hanno fatto dire quello che volevano dicesse, in una serie di "confessioni" estorte che dovevano giungere presto al destinatario. la famiglia Misseri era quella che, vista la destinazione della ragazza per il pomeriggio, su cui era piùn facile scaricare la responsabilità della sparizione. Michele Misseri viene spremuto per arrivare alla figlia, si sperava poi di giungere alla confessione di un delitto colposo (cfr. "cavalluccio") e chiudere il caso con facilità estrema. I SS. Inquisitori trovarono resistenza formidabile nella ragazza, ancorché scopnvolta. Essa fu, insieme alla madre che fece lo stesso, condannata all'ergastolo (se vi fosse stata, sarebbe stata pure condannata a morte, al rogo, o a qualunque altra massima condanna) fin dal suo primo rifiuto ad accettare la versione imposta dai SS. Inquisitori, i quali erano stati informati da altre fonti sul luogo del'occultamento e sulla presenza dei pochissimi oggetti ritrovati (portachiavi, se non ricordo male). Tutto ciò con messinscene di pessimo gusto che furono poi effettuate per incantare i mezzi di informazione.

Vediamo: i SS. Inquisitori, fin dall'inizio, scatenarono una serie di abusi nelle indagini e giudiziari, anche contro la difesa degli imputati principali. Ahinoi, pur essendoci stata una denuncia del Consiglio Naz. Forense, questa non andò avanti visto che le accuse contro tre avvocati vennero di fatto archiviate. Salvo uno, il più giovane, rinviato a giudizio, ecc. Insomma, non posso rivangare l'intera storia, ma la soluzione "Michele" del caso non era sostenibile perché imposta proprio dai SS. Inquisitori nella parte iniziale (non dimentichiamole pillole calmanty, ecc.), che sapevano falsa perché creata da loro stessi. (segue)


23 febbraio 2017 16:14:00"

Vanna ha detto...

Dudù, condivido quello che ti ha scritto Pino alle 12,12.
Nessuno sa come sono andate le cose, purtroppo, e i fatti che emergono ognuno li interpreta come può farlo, per questo il fatto ha sfaccettature poliedriche. Quale è la reale?
Pirandello risponderebbe: Uno, nessuno centomila.
E quello che scrive Manlio è condivisibile tutto e Manlio, da quel che ricordo non colpevolizza la famiglia Misseri in toto.
Per lui qualcosa esterno alla famiglia sarebbe stato da trovare.
In questo io condividevo la sua linea.
Me, siccome siamo in un dialogo, a volte valutando l'uno o l'altro, puoi trovarci momenti di accordo o di non accordo, è normale tutto.

Dudu' ha detto...

"Manlio Tummolo ha detto...
La mia convinzione, non certo da oggi, è che tutta l'operazione era destinata, nella migliore delle ipotesi, a colpire i primi fessi che si dovevano colpire per risolvere il caso presto e "bene" ad uso della 'plebaglia gaudente per la "giustizia" (nel senso di "giustiziare"), nella peggiore a tutelare qualcuno che aveva effettivamente compiuto il delitto, ma che è protetto per le più varie ragioni dai SS. Inquisitori (non è certo una novità nella storia giudiziaria).

Riguardo agli avvocati: fin dall'inizio ho detto che essi dovevano procedere con querele e denunce per ogni violazione di legge; chiedere il trasferimento delle indagini e del processo non per la risibile questione "televisiva", ma per manifesta faziosità degli inquirenti, e in subordine per la situazione ambientale troppe preordinata a condannare "a morte" una ragazza a priori e prescindendo da ogni considerazione razionale. Scaricare le colpe o prendere per buona una delle versioni su 7/8 del padre, era una strategia perdente fin dall'inizio. L'ho scritto non da ieri, ma da anni ormai, né la ritiro. Uan linea difensiva assurda e controproducente, perché in tutti i casi la ragazza (lasciamo pure la madre) avrebbe avuto una vita assolutamente rovinata e i loro beni sarebbero andati perduti. Come dice il celebre motto "Dagli amici mi guardi Iddio, che coi nemici basto io".

Ora vedremo se andranno almeno a Strasburgo (Corte dei Diritti dell'Uomo), ma guai a continuare a battere un tasto rivelatosi assurdo. L'avvocato non è mai Perry Mason, non è un investigatore da romanzo, è quella persona a cui si delega la difesa tecnica, che deve essere sostenuta al massimo e non al minimo.

23 febbraio 2017 16:27:00 "

PINO ha detto...

MANLIO caro,
Concordo con con te sulla negligenza (o dolo?) con cui furono eseguiti gli scavi del pozzo-tomba, ma se i "SS" fossero stati già a conoscenza del luogo di occultamento, perchè attendere la confessione del presunto reo?
Il tempo che avrebbero lasciato trascorrere, sarebbe stato elemento più logorante il corpo della vittima, rendendo ancora più difficile la ricerca autoptica.
Tu scrivi:
"ma la soluzione "Michele" del caso non era sostenibile perché imposta proprio dai SS. Inquisitori nella parte iniziale"
Appunto la mia riflessione su questo punto, mi ha indotto a concludere qualcosa di diverso, ma difficile da rendere noto, per non incorrere nella stessa atmosfera di disagio che, nel caso Parolisi paralizzo ogni nostra ulteriore indagine, con l'allontanamento immediato di molti di noi, dall'argomento e dal blog.
Cordialissimi saluti.



Giacomo ha detto...

Dudù
Secondo me hai centrato esattamente la vicenda, così come l'ha centrata esattamente la difesa ufficiale delle imputate ed in primis il Prof. Coppi, che non è l'ultimo venuto.
Purtroppo non sei stata in questo blog fin dall'inizio della vicenda, ormai circa sette anni fa. Da allora sono state ampiamente discussi tutti gli aspetti dellam vicenda. Le donne sono innocenti ed erano inconsapevoli della morte di Sarah, fino alla confessione in diretta nazionale da parte del Misseri. Questi ha una personalità disturbata. Solo così si spiegano i suoi comportamenti. La confessione rispecchia la realtà, per quanto riguarda la sua ESCLUSIVA responsabilità nella morte di Sarah. Il fioraio non ha visto un bel niente.
Gli orari e il luogo dell'aggressione sono quelli emersi da subito. Sarah uscì di casa verso le 14,28 (orario dello squillo che lei inviò in risposta alla convocazione di Sabrina). Entrò in garage verso le 14,32. Quivi fu insidiata dallo zio e, al rifiuto, fu strangolata. Alle 14,40 era tutto finito.
Sabrina nel frattempo, dopo aver convocato Sarah, era in bagno a prepararsi per la gita al mare, in attesa dell'arrivo di Mariangela. Non può aver partecipato all'azione omicida ci cui era assolutamente inconsapevole. Infatti alle 14,35 rispose con un sms all'sms che un'amica le aveva inviato qualche minuto prima. alle 14,38 inviò un'ulteriore sms alla stessa amica. Alle 14,39 mentre usciva sulla veranda mandò un sms a Mariangela: sono pronta.
alle 14,41 arrivò Mariangela. Da qui in poi, secondo l'accusa, Sabrina agì per depistare; e invece, per la difesa, si diede effettivamente da fare per cercare Sarah.

Misseri approfittò del fatto che Sabrina e Mariangela si allontanarono alla ricerca di Sarah, per caricarne il corpo sulla marbella e allontanarsi verso il pozzo, dove poi gettò la nipotina.

COSI' ANDARONO LE COSE.

Saluti a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Ho tralasciato Cosima.
Cosima riposava. Si era alzata alle tre di mattina, aveva fatto un viaggio di 70 km era stata portata a Taranto da un caporale con un pulmino con altre sette o otto persone, aveva raccolto pomodori sotto il solleone d'agosto per sei ore, aveva fatto il viaggio all'inverso ed era tornata a casa alle 13,30. il tempo di rinfrescarsi di mangiare un boccone e di stendersi sul letto. Non aveva le energie fisiche per fare quello che le iene addebitato.

Giacomo

pleiades ha detto...

http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/09/11/news/lultimo_messaggio_di_sarah_vorrei_sparire_per_sentirmi_viva-6959048/

«Vorrei scomparire per sentirmi viva», «vorrei diventare famosa», «anche se ho tante persone intorno mi sento sola», «se io scomparirò non ti preoccupare, ho programmato tutto».

I SS. inquisitori erano anche "profetici" sulle intenzioni di Sarah di sparire ?

http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/05/17/news/sarah_il_giallo_del_manichino_legato-16354214/

I SS. inquisitori iniziano già da subito (ohibò,poche ore dopo la sparizione) a indirizzare da soli le loro indagini descrivendo il luogo e lo stato del corpo nonchè un "pozzo" ??

Ah no è Michele Misseri che già incomincia la sua opera di pentimento.. già..
Ah questo è un romanzo di visionario di Kerouac...si si certo,come no..cosi andarono le cose..si.

Dudu' ha detto...

È da denunciare
l'indecente trattamento da molti attori sulla scena.
Ma come si può fare ritrovare una bambina in tv,come si può fare un indagine che passa per la tv,come si può accettare che un anziano (così appariva) intervenisse raccontare cosa aveva fatto di quella povera figlia! È indecente tutto! E tutti coloro che hanno partecipato al massacro.vergogna!

Giacomo,
Come te, non riesco vedere diversamente i fatti.
Posso solo augurare riescano farsi valere a Strasburgo.
Invece a Misseri venga svolta una seria e approfondita visita psichiatrica con attenta osservazione.

Pleiades ha detto...

aggiungo:

LE FOTO ERANO ACCOMPAGNATE DA FRASI "EMBLEMATICHE":

1) "Una ragazza triste perché il mondo era contro di lei. Si sentiva molto sola e sembrava che tutti le volessero male. Un giorno, non si sa come, sparì. Ora tutti sono in ansia per lei, dimostrando che al contrario tutti le vogliono molto bene. Mi manchi ragazza mia".

2) "A volte è per poco, a volte per sempre. Ma fa comunque male. Ne vivi tanti di addii. Eppure sono uno diverso dall'altro, e per ragioni diverse. Perdi le forze, e ti ritrovi così, senza voce, senza parole. E soffri in silenzio, perché non vuoi che gli altri ti ascoltino".

3) "Paura". Pubblicato da Regen il giorno giovedì 26 agosto 2010 alle ore 20,26.

"Ho paura, Molta. Paura del presente. Paura del futuro. Paura degli altri. E vorrei solo stare in pace col mondo, ma la paura mi assale. Allora chiudo gli occhi e provo a immaginare qualcosa che colori questo grigio intorno a noi.." (Finley – Dove Sei).

Chi altri sin da subito OLTRE a Michele Misseri sembra subito pentirsi di non aver impedito il tragico destino di "bocca di rosa"?
che pare dal tenore di quei messaggi sia determinato da un intero mondo che le voleva male salvo poi far finta di essere in ansia per lei ??



Vanna ha detto...

Buongiorno Giacomo:
nel tuo ultimo termini così:
"...alle 14,41 arrivò Mariangela. Da qui in poi, secondo l'accusa, Sabrina agì per depistare; e invece, per la difesa, si diede effettivamente da fare per cercare Sarah."
Cosa fece materialmente Sabrina?
Continui:
"Misseri approfittò del fatto che Sabrina e Mariangela si allontanarono alla ricerca di Sarah, per caricarne il corpo sulla marbella e allontanarsi verso il pozzo, dove poi gettò la nipotina.
COSI' ANDARONO LE COSE."

Sulla Morbella: capelli e altro di Sarah fu trovato?
Così lui ha raccontato nei suoi vaneggiamenti?
In realtà non è sicuro e prove non ce ne sono, andò a fare i fagiolini disse, e si preoccupo' per i cavalli, aggiunse.

Vanna ha detto...

Buongiorno anche a te Pleiades.
Riporto la conclusione dell'ultimo tuo:

"Chi altri sin da subito OLTRE a Michele Misseri sembra subito pentirsi di non aver impedito il tragico destino di "bocca di rosa"?
che pare dal tenore di quei messaggi sia determinato da un intero mondo che le voleva male salvo poi far finta di essere in ansia per lei ??"

Infatti... si sparpagliarono tra i... non so, io dormivo, io non c'ero...
Condivido la riflessione!

E guarda, anche la stessa cosa qui: tu hai postato Regen, io ne ho parlato e riparlato delle "cose" strane, anche in due articoletti pubblicati gentilmente da Massimo qui a Volando. Bene, nessuno replica, ma si da per scontato che è stato M.M.
Mi sta venendo un dubbio, non sarà che il furbo zietto sapeva, oltre che coltivare campi e uliveti, anche scrivere su fb e proprio lui aveva accesso a Regen?
Solo lui poteva sapere, in più lui conosceva il tedesco e quindi LUI fu l'autore di quei messaggi. Ecco la prova per inchiogarlo!

Vedi che è facile dare la colpa a chi sembra che sia l'autore e si sparano certezze, al contrario i percorsi alternativi vengono o rifiutati in toto ed ignorati oppure sono solo fantasie ed esercizi letterari da non considerare, per carità.

PS
Per favore, non scrivere più bocca di rosa, mi fa male. Grazie.

Pleiades ha detto...

@Vanna

La pagina Regen era gestita dalla cugina di Sarah Antonella Spinelli.
I riferimenti all'omicidio ed all'occultamento sono chiari e appunto
chi li inserisce o ha assistito direttamente almeno all'occultamento oppure gli è stato riferito (ma è piu difficile).

In ogni caso la Spinelli se ne attribuì l'opera dicendo che però non c'entravano niente con la vicenda (???).

Piuttosto significativo che al proposito Sarah passò gli ultimi due giorni proprio a casa sua a S. Pancrazio.
E temo che..

Vanna il riferimento a "Bocca di Rosa" non è affatto dispregiativo (come vedi sei la prima a farti dei pregiudizi e a pensar subito male); Bocca di Rosa rappresenta l'amore "profano",quello fuori dagli schemi,dalle regole imposte dalla società; non è un amore "prezzolato" anche se le cagnette a cui sottrae l'osso fa comodo sia
cosi.

Allo stesso modo il comportamento di Sarah,questo suo continuo e infinito bisogno di affetto da tutti la portava ad avere "contatti" che la nostra società in genere rifiuta figuriamoci quella di Avetrana.
Comunque ok.

Anonimo ha detto...

Chi avut avut e chi a dat a dat. Scurdammece o passat e iamma annand paisà!

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Pleiades,

se tu avessi letto quanto scrivo nei vari saggi qui allegati, capiresti che io non apprezzo il sistema americano (basterebbe ricordare Sacco e Vanzetti, tanto per dire). Ma, evidentemente, non mi si vuol ,capire. Se, poniamo, un giudice uccide la moglie o l'amante, e viene colto sul fatto, egli viene processato dai suoi colleghi, i quali per solidarietà corporativa, gli daranno al massimo il minimo della pena, o magari lo assolveranno, perché tirando fuori le dottrine vittimologiche di certa criminologia, si sosterrà che la colpa è della vittima, non dell'assassino. Per non parlare di processi condotti male, magari ricevendo bustarelle o che altro. Anche se scoperto il tutto, il C.S.M. darà qualche mese di sospensione, e via discorrendo. Ora, l'istituzione di un Organo di indagine e di giudizio serio, eletto dal popolo sulla base dell'art. 101 Cost. (se non ricordo male), non scelto fra i magistrati, ma fra persone comunque esperte di Diritto (ho intenzione di scrivere in forma di legge articolata una simile proposta, in attesa che si possano pubblicare due miei scritti già qui trasmessi), perché non si può affidare un giudizio a persone comuni, spesso ignoranti delle leggi penali e delle procedure, che confondono giustizia e vendetta, come quelle che di solito costituiscono le giurie, ma occorre che ogni caso sia esaminato in modo competente ed etico. Un discorso lungo che richiede il saper uscire da tradizioni ormai arcaiche.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Pino ed altri,

mi scuso se non ho risposto subito, causa il fatto che ho poco tempo per leggervi tutti. Torniamo a vecchie questioni già più volte affrontate. Nella situazione d'oggi,sarebbero discussioni vane, a meno che un eventuale rigetto della sentenza anche "definitiva" da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo non rimetta tutto in discussione. Non restiamo nell'illusione che essere magistrati voglia dire essere necessariamente persone di specchiata morale e di straordinaria intelligenza, sono uomini perlopiù come tutti, capaci anche di falsare le carte, pur di far vincere una certa tesi. Nel caso Scazzi-Misseri se ne hanno esempi clamorosi. Il pozzo ? Ma qualcuno aveva ben informato i signori che quello era il luogo dell'occultamento, ed era estremamente facile far recitare ad un poveretto il ruolo del confessante, bastava portarlo lì, tanto è vero che se non ricordo male, egli rimase im nacchina mentre i sigg. SS. Inquisitori inviavano addirittura mezzi corazzati, escavatori e non so cos'altro, per devastare debitamente il terreno circostante. Già questo fatto spiega che cosa è veramente successo, per non dire di tutto il resto, ovvero la falsificazione di un'intera situazione. Io vorrei vedere quanta gente, pressoché analfabeta, sarebbe in grado di reggere interrogatori psicologicamente condotti per far dire vero ciò che è falso, ecc. ecc.

Vanna ha detto...

Ciao Manlio,
ricordavo bene che tu escludevi la famiglia da quel che era successo, esattamente come la escludevo io.
E dunque torno a condividere il tuo dire.
Pleiades, sapevo che era la cugina Spinelli a gestire Regen, (hai letto quello che scrissi anni fa)?
Vedi, come quel sito, quelle foto e quelle frasi pur essendo DOCUMENTI usciti a poche ore dalla scomparsa, non sono serviti a nulla!
Con tali documenti si sarebbe potuto aprire un mondo inesplorato.
Quindi, quando fa comodo non ci stanno prove e documenti che tengano, se si è decisa una cosa quella deve essere.
Le indagini vere e approfondite non le hanno fatte!
(Per Parolisi andarono a Palo Alto per immortalare il suo amoroso dialogo e qualcosina in più di lui e della fanciulla), in questo caso manco al palo della luce più vicino sono arrivati, e bisognerebbe cercare i perché non abbiano indagato dentro quei computer.
Magari qualcosa o qualcuno non era da toccare, magari costava fatica farlo, magari NON SI DOVEVA FARE.
D'altra parte con la famigliola già sulla graticola non ce n'era bisogno.
Per Yara hanno sbobinato (dicono) migliaia di tel. in quei minuti, qui hanno controllato molto di meno.
E la dimostrazione l'abbiamo anche qui, si contano i minuti delle telefonate, gli spostamenti, poi questo dato oggettivo non viene preso in considerazione.
Manco l'altro nominato da te e da Manlio: lo spazio intorno al pozzo, pestato e rivoltato in tutti i modi con grande perizia scientifica, non è stato oggetto di valutazione.
Lì erano già stati, lo sapevano e si aspettò la notte per la presa in diretta!
Non c'è da aggiungere altro.

Ghibli ha detto...

Gentili commentatori (per evitare di essere attaccato come un intruso dell’ultima ora, vi annuncio che seguo il blog di Massimo Prati da un bel po’ e ho postato sporadicamente dei commenti, qua e là), vi siete posti la domanda come mai diverse format televisivi (incluso Quarto Grado, con il suo conduttore “bandiera al vento” … dove il vento tira) stanno confezionando programmi in cui vengono trattati i casi giudiziari che hanno condannato le Misseri, Bossetti, Michele Buoninconti e financo Salvatore Parolisi, stimolando riflessioni sulle possibilità della loro innocenza ?
Perché ora e non allora?
Non so se essere più disgustato dal sistema mediatico o giudiziario.
Ghibli

PINO ha detto...

Ciao GHIBLI!
L'ho notato io, e con disgusto, quella sorta di panegirico distribuito, qua e la, a pizzico, sugli argomenti trattati, incrementando la foga sadica del monachino.
Ma non ho rilevato alcuna allusione che non fosse pregna di acidità.

PINO ha detto...

@ MANLIO
Scusami, ma ti ho letto solo ora.

Cit):"Torniamo a vecchie questioni già più volte affrontate. Nella situazione d'oggi,sarebbero discussioni vane, a meno che un eventuale rigetto della sentenza anche "definitiva" da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo non rimetta tutto in discussione."

E sarebbe la cosa più opportuna: ma io non credo in questo tipo di miracoli!

Vanna ha detto...

Ghibli buon giorno,
sì l'ho notato e lo considero una conferma di come si muovono i media al guinzaglio del potere.
Un anonimo ha recentemente postato: "chi avuto avuto chi ha dato ha dato, scordammoce o passato..."
Nel passato quelle notizie dovevano passare per tenere sotto pressione il popolo bue, ora siamo alle soglie di qualcosa che si vuole vestire di nuovo
alla ricerca di una visibilità pulita, come a dire: prima è accaduto questo ma cambierà, si farà meglio... E si comincia la revisione di fatti emblematici per dimostrare un atteggiamento di critica intorno alle storie e condanne che hanno mosso il paese.
Guarda, mi fa pensare alla favola del lupo e i sette capretti, il lupo si fece la zampetta bianca facendo credere che era mamma capra, entrò nella casetta e li mangiò tutti.
Non ci credo, è tutto pilotato, ma se può servire per abbreviare le condanne va bene lo stesso a questo punto... se questo passa il convento.

magica ha detto...

buogiorno a tutti.
quarto grado :sentiamo cosa hanno da dire di nuovo . ci hanno appena informati di nuove ipotesi, che potrebbero rendere vane le accuse ... allora sentiamo .
le solite discussioni , quella di meluzzi fa schifo , perchè sapevamo che aveva molti dubbi sulla colpevolezza delle misseri , ma per non contradire comincia con la solfa che non porta da nessuna parte :i soliti discorsi di dire e non dire , bene .
poi continuano come al solito , infangando ancora di piu' . cosi la gente capisce e si convince ancora di piu' delle asassine . ma un po' prima cambio canale perchè mi avveleno di nervosismo : un una trasmisione schifosa . ho capito perchè si comportano cosi' lo fanno per farci seguire la trasmissione: succede anche in altre trasmissioni per incrementere gli ascolti a scapito di altri canali.

Manlio Tummolo ha detto...

QUIS CUSTODIET CUSTODES ?

L'obiezione di Pleiades, che ripete quella fattami a suo tempo da Ivana sullo stesso argomento, merita risposta in relazione ai rapporti "gerarchici" in una democrazia. Quando Cicerone presentò tale obiezione al pensiero politico platonico, egli aveva in mente la società fondata su caste, proposta dal grande filosofo greco, società in cui, come in tutte le società antiche (ma non poi troppo), compresa la romana di Cicerone, il controllo si svolgeva a senso unico, dall'alto al basso, dai potenti sui deboli, dai ricchi sui poveri. In una società veramente democratica, il controllo è sempre reciproco, dall'alto al basso e viceversa, da destra a sinistra e viceversa, dal centro alla periferia e viceversa. Il processo è quindi non lineare e a senso unico, ma circolare.
Assunta la domanda in senso assoluto, si cadrebbe nel paradosso per cui nessuno dovrebbe essere custodito, perché nessuno potrebbe o dovrebbe custodire il custode, e così all'infinito: in sostanza, quello di Cicerone in una società democratica risulterebbe un puro sofisma in forma di quesito. In una democrazia autentica, la risposta è assai più semplice:: chi controlla il controllore ? Il medesimo controlato. "Quis custodiet custodes ? Ipsi cutoditi" (segue) .

Manlio Tummolo ha detto...

Ancora: la frase di Cicerone così si riduce ad una battuta di spirito, non un'obiezione concreta. Ma, attenzione, l'autentica democrazia, e non l'ipocrita regime retto da buffoni in cui stiamo agonizzando come individui e come popolo, esige un Popolo colto, in cui un'ampia maggioranza (almeno il 60 %) non solo abbia compiuto studi adeguati, ma si sia forgiata un'interiore forma etica e critica di pensiero, ovvero che questo popolo non sia un gregge di "pecore matte", come dice Dante, ma nemmeno di "pecorelle smarrite" nel senso evangelico.

Grazie a Vanna e grazie a Pino. Non so se un ricorso alla CEDU sia un sogno o un miracolo: non sarebbe il primo caso, in cui questa Corte abbia costretto ad umilianti ritirate i nostri esimi magistrati. Per me il caso Scazzi - Misseri è un esempio di mal funzionalemnto degli Organi di indagine e di giudizio, fondato più sul pre-giudizio e sul trucco da bari, che non su serie e severe indagini. Basti ancora ricordare che, per la legge italiana, un familiare non può essere costretto a denunciare o accusare uno stretto congiunto, salvo che non sia vittima stessa del reato familiare. Tanto basta per capire l'abuso commesso nei confronti di quella famiglia, disgregata forzatamente al suo interno dall'assoluta perfidia dei SS. inquisitori da un lato, dall'incapacità difensiva dei loro avvocati dall'altra.

Manlio Tummolo ha detto...

ncora: in tutta questa vicenda si è dimostrato come gli avvocati, format sui medesimi banchi universitari dei loro "buoni cugini" magistrati ne condividanao mentalità, princìpi e criteri e soffrano veramente in modo grave di una sudditanza psicologica, di un timore reverenziale verso di essi, non prendendo le adeguate misure (denunce penali) nei confronti degli abusi compiuti dai magistrati stessi sulla loro opera professionale. Non sto qui a rivangare fatti specific, basta rileggere l'intera storia. Così poi la loro linea difensiva (non voglio qui dire se corretta o no sul piano dei fatti: ormai non interesa più) fu del tutto controproducente, e non ne ripeto i motivi. Insomma, non occorrevano i Perry Mason con quei magistrati, ma avvocati dello stampo di coloro che difesero le vittime della S. Inquisizione, del Tribunale Rivoluzionario francese, del Tribunale militare francese che condannò Dreyfus, del Tribunale del Popolo staliniano o nazista, ecc. - Uomini che non mancarono di coraggio neppure in situazioni di assolutismo, tirannide o feroce dittatura .

Gilberto ha detto...

Caro Manlio
Sono illuminanti e stimolanti le tue riflessioni! Il panorama culturale che si offre nel Bel Paese purtroppo è desolante (altro che 60% con qualche forma etica e critica di pensiero). I sistemi 'democratici' sono ormai dittature mascherate, molto più efficienti dei vecchi stati totalitari perché il potere si è fatto invisibile, il controllo è ormai interiorizzato come nel 1984 orwelliano, addirittura più efficiente perché il Grande Fratello non ha neppure più bisogno di un volto...

Nautilina ha detto...

Manlio Tummolo ha detto...

"Quis custodiet custodes ? Ipsi cutoditi"
.............
Ancora: la frase di Cicerone così si riduce ad una battuta di spirito, non un'obiezione concreta. Ma, attenzione, l'autentica democrazia, e non l'ipocrita regime retto da buffoni in cui stiamo agonizzando come individui e come popolo, esige un Popolo colto, in cui un'ampia maggioranza (almeno il 60 %) non solo abbia compiuto studi adeguati, ma si sia forgiata un'interiore forma etica e critica di pensiero, ovvero che questo popolo non sia un gregge di "pecore matte", come dice Dante, ma nemmeno di "pecorelle smarrite" nel senso evangelico.


Osservazioni profonde che sento di condividere completamente.

Ghibli ha detto...

Gentili commentatori (per evitare di essere attaccato come un intruso dell’ultima ora, vi annuncio che seguo il blog di Massimo Prati da un bel po’ e ho postato sporadicamente dei commenti, qua e là), vi siete posti la domanda come mai diverse format televisivi (incluso Quarto Grado, con il suo conduttore “bandiera al vento” … dove il vento tira) stanno confezionando programmi in cui vengono trattati i casi giudiziari che hanno condannato le Misseri, Bossetti, Michele Buoninconti e financo Salvatore Parolisi, stimolando riflessioni sulle possibilità della loro innocenza ?
Perché ora e non allora?
Non so se essere più disgustato dal sistema mediatico o giudiziario.

Condivido e provo il tuo stesso senso di disagio.
Diciamo che certi media servono da puntello a certo potere giudiziario, ormai è fin troppo evidente. Noi siamo convinti di seguirli con spirito critico, ma ci riusciremo davvero?
Io temo di essere condizionata inconsapevolmente ogni volta che rimango attratta da una notizia passata come 'colpo di scena clamoroso' o tendo a considerare vera l'indiscrezione dell'ultima ora che magari serve solo ad accrescere l'audience.
Chissà quanta gente invece non si pone problemi e fagocita tutto.
Insomma, il pubblico diventa un'estensione enorme della giuria popolare. Troppo facile cedere all'impulso di controllarla e indirizzarla.


Vanna ha detto...

Manlio,
complimenti, per spessore culturale e onestà intellettuale nel denunciare ciò che è stato fatto e quello che non è stato fatto.
L'intervento di Gilberto fa la quadratura del cerchio.
Condivido in toto.

Ivana ha detto...

Manlio, credo che la locuzione latina “Quis custodiet ipsos custodes?” (tratta dalla VI Satira di Giovenale) faccia ancora riflettere.
Si trattava di un feroce attacco ai vizi delle donne considerate indistintamente, nobili o plebee che fossero, corrotte e depravate.
Se i cittadini stessi controllassero i “sorveglianti”, chi assicurerebbe che tale controllo non avvenga per garantire l’impunità di chi compie nefandezze varie?
Penso che la soluzione potrebbe essere ricercata in una specie di super onestà, correttezza, chiarezza e trasparenza dei “sorveglianti”. Questi ultimi, in una società meritocratica, dovrebbero essere veramente idonei (superando, a priori, numerose prove specifiche) per poter rappresentare il modello di saggezza, onestà, chiarezza e trasparenza a cui tutti i cittadini potrebbero ispirarsi.

Nautilina ha detto...

Ivana,
la società meritocratica è un'utopia pura che non si realizzerà mai.
Gli esseri umani riescono solo a creare modelli pseudomeritocratici di stampo totalitario, dove il merito è decretato da governanti più o meno autoritari in base a regole in gran parte soggettive. In quella logica, sembra che Hitler dicesse ai suoi sottoposti: "Lo decido io chi è ariano e chi no".
Seguendo invece principi democratici, vai a mettere d'accordo il mondo intero - ma anche una sola nazione - su quali sono i criteri da privilegiare nella selezione dei meritevoli...potresti non arrivare mai a una conclusione.

Ivana ha detto...

Nautilina,
credo che il concetto di democrazia abbia condotto i logici matematici e gli economisti a scoprire determinati paradossi (es. il paradosso dell’Alabama) e ritengo significativi il teorema di Arrow e il paradosso di Sen...
C’è poi l’interessante aneddoto riguardante Gödel che, dopo un’analisi minuziosa della costituzione americana, affermò di avere scoperto un errore logico, nella costituzione stessa, attraverso il quale gli Stati Uniti avrebbero potuto trasformarsi in una dittatura.

Preferisco parlare di meritocrazia e cerco di spiegare meglio che cosa intendo.
Anche M. L. King aveva un “sogno” che sembrava irrealizzabile …
Per “meritocrazia” intendo una società che sappia premiare il merito di quelle persone che non solo abbiano acquisito la competenza tecnica necessaria a svolgere un determinato compito, ma che abbiano seguito proficuamente un percorso formativo dimostrando, nei fatti, di aver interiorizzato valori sociali quali la lealtà, l’onestà, la chiarezza e la trasparenza del proprio agire, assumendo un comportamento che sia, e che rimanga, esemplare nell’esercizio delle funzioni che svolgeranno.

magica ha detto...

appunto . siamo sempre la'
ciaooo!!

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Ivana,

e cari altri intervenuti, può ben essere che la frase sia di Giovenale, che comunque arriva dopo, ma si ispira concettualmente alla critica del'eclettico neoplatonico Cicerone, che esaminò questioni varie sulla politica, così come espressa da Platone e da aristotele (tanto è vero che egli chiamò "De republica" la sua opera, sul modello del corrispondente greco "Politeia" di Platone, universalmente tradotto con "Repubblica". Naturalmente, si può ben fare un'analisi filologica sulla frase, ma il succo della storia (ovvero, che qualunque "custode" è custodito dai custoditi, sia pure attraverso i loro rappresentanti: familiari, avvocati, gli stessi giudici, ecc). Infatti anche i custodi per antonomasia, ovvero gli agenti di custodia, ex-guardie carcerarie, sono custoditi o controllati, né potrebbero darsi agli abusi con tanta facilità. Essendo noi in una vantata "democrazia", il meccanismo dei controlli, con pesi e contrappesi di derivazione anglosassone, funziona magari male, ma funziona. Per fare un esempio, un agente di custodia non potrebbe scannare impunemente un carcerato (o almeno lo speriamo: cfr. caso Cucchi...)

Manlio Tummolo ha detto...

Sulla "meritocrazia", ancora per Ivana.

Negli anni '60, soprattutto con la contestazione, il concetto di "meritocrazia" fu, a mio parere giustamente, messo in croce, perché non basta parlare di "meriti" (nessuno fonderebbe una società su dichiarati "demeriti"), ma bisogna vedere di che meriti si parla: in una società classista e gerarchica il "merito" era ad es. essere nato da famiglia ricca, potente e con molte maniglie, raccomandazioni e sostegni. Si diventa re, perché si è figli di re, non perché si meriti tale titolo. E poi, chi dovrebbe decidere (eccoci di nuovo al "controllo") chi possiede i "meriti" richiesti, con quale criterio ? Anche qui si va all'infinito.

Piccola nota di metodo: la politica non è matematica e non ha pretese di scienza esatta. Quando la matematica pretende di decidere di politica, di religione, di filosofia, di psicologia e di ogni altra scienza razionale, ma elastica e plastica, progressiva e non statica, oppure di sport, allora cadiamo veramente in paradossi (basti il celebre di Zenone d'Elea...).

Ivana ha detto...

Caro Manlio,
l’argomento è troppo profondo e richiederebbe attenzioni che ci farebbero scivolare sempre più OT.
Mi limiterò a essere breve senza alcuna pretesa di convincere qualcuno.
La locuzione latina si trova proprio nella VI satira di Giovenale:
https://it.wikipedia.org/wiki/Quis_custodiet_ipsos_custodes%3F
Potrebbe trattarsi di un’eventuale interpolazione? Non posso escluderlo.
Credo di aver già espresso con sufficiente chiarezza quali sarebbero, per me, i “meriti” da valorizzare in una società che volesse garantire NON SOLO la fine di discriminazioni fondate su criteri arbitrari quali simpatia, sesso, razza e appartenenza sociale, MA ANCHE l’eliminazione dell’indigenza per coloro che hanno bisogno di disporre di adeguate risorse economiche per poter apprezzare il valore della libertà.
Si considerano i meriti (quali: competenze tecniche acquisite, e consolidate, unite a capacità ben interiorizzate di essere leali, onesti, chiari e trasparenti nell’esercizio delle proprie funzioni) non misurabili? Credo che nei fatti, nei comportamenti, si possano ben distinguere i meriti dai demeriti.
Riguardo ai matematici, come ben sai, essi si occupano di trovare teoremi e, in astratto, si occupano anche di argomenti politici visti e trattati con l’ottica matematica.
Esiste la teoria delle scienze sociali … Si stanno sviluppando le neuroscienze …
Riguardo al più famoso paradosso di Zenone, dico solo che Zenone non disponeva ancora della nozione di limite.

Vanna ha detto...

Manlio condivido!
Aggiungo riportando, a parole mie, il discorso di Pericle che risale all'incirca alla metà del 5 sec A.C.
Un discorso appassionato nel quale vibra l'impegno morale del singolo sia esso umile che aristocratico.
Ed è un impegno morale dettato non solo dal proprio io ma dal confronto che l'Io ha con la trascendenza.

-Ad Atene diamo attenzione ai tanti non ai pochi e così è democrazia.
La nostra giustizia è uguale per tutti e teniamo conto che esiste l’eccellenza e, in base a questa, chi è meritevole dovrà essere servitore dello Stato così avrà la sua ricompensa.
Amiamo la libertà, non ci sospettiamo a vicenda e non ci diamo fastidio.
Infatti viviamo come ci piace ma affrontiamo ogni pericolo.
Ogni cittadino anche quando conduce la sua vita privata s’interessa di quella pubblica ma non interviene nelle questioni private.
Ci è stato insegnato di rispettare le leggi, i magistrati e a proteggere chi viene offeso.
Ci è stato tramandato di rispettare le leggi non scritte, quelle insite nel sentimento superiore su ciò che è giusto e su ciò che è buon senso.
Chi non si interessa allo Stato per noi è inutile e chi fa politica ad Atene noi sappiamo giudicarla.
Ogni discussione non costituisce impedimento per la democrazia.
La felicità deriva dalla libertà, ma la libertà è solo il risultato del valore.
Per questo Atene è aperta al mondo, per questo sappiamo muoverci in ogni situazione, per questo accogliamo lo straniero, il diverso.-

Quando una civiltà perde il senso della vita di ogni giorno che diviene solo ricerca e affanno verso le attività materiali, allora quella civiltà regredisce fino a giungere al limite del non ritorno.
Le teorie servono poche se non sono collegate al sentire del cuore, al significato del valore delle cose.
Che senso ha conoscere lo scibile come ci appare, e non conoscere il sentimento e il coraggio, l'amore e il rispetto.
Cioè le leggi di natura si misurano.
Le leggi spirituali si sentono e solo allora fioriscono dentro di noi.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Ivana,

sono in Biblioteca e vedro, dal testo, se la frase è di Giovenale o solo di Giovenale (gli antichi, come sai, citavano spesso frasi altrui a mo' di proverbi: è per questo che abbiamo frammenti, spesso lunghi, di autori i cui scritti sono scomparsi). Ma il punto della discussione non è che la frase sia di Giovenale o solo di Giovenale, poeta e non filosofo della politica (tra l'altro ha satireggiato ferocemente anche i giudici del tempo), è se la frase collegata ad una situazione moderna di reciproco controllo abbia o non abbia senso compiuto.

Cara Vanna, oltre ad autori come Percle,Aristotele ed altri celebri classici, nmolto interessante è il frammento detto dell' Anonimo riportato da Giamblico in polemica con Callicle e col platonico Crizia.

Ancora per Ivana: ho già scritto e detto, e vorrei che fosse compreso, la discussione sulla metodologia e sulla mentalità giudiziarie non è mai fuori tema. Sono le regolette di INTERNET, che oggi sappiamo strumento di controllo e di spionaggio da parte della CIA (vedi Wikileaks), ad essere "OT".

Siccome stanno per chiudere, vi saluto tutti con la più viva cordialità, Manlio

Ivana ha detto...

Sì, carissimo Manlio, bisognerebbe poter controllare i testi relativi alla VI satira di Giovenale e a “La Repubblica “ di Platone (libro III).
Le regole e gli strumenti, con i quali i controllati possono proteggere sé stessi, controllando i controllori, generalmente sono stabiliti dall’alto , ma resta assodata l’importanza della denuncia pubblica quando vengono rilevati eventuali illeciti e/o soprusi.
Chi assicura, però, che un rapporto reciproco (in cui, cioè, il controllore controlla il controllato, e viceversa) impedisca l’eventuale corruttibilità? In che modo verrebbe evitata l’eventuale impunità? C’è anche chi arriva a sostenere che non esiste il male, ma che ci sono persone avvelenate dall’ambiente eche, quindi, non vanno punite, ma aiutate e disintossicate. Se ci persuadiamo che gli assassini e i ladri mai sono colpevoli (perché la colpa è sempre della società con le sue ingiustizie), chi oserà uscire di casa disarmato?
Grazie, Manlio, per i cordiali saluti che ricambio volentieri.

Vanna ha detto...

Da quel poco che ricordo "La Repubblica" di Platone contiene delle indicazioni piuttosto delicate su come organizzare il governo, ed è per questo che è un'opera poco presentata a scuola, ad esempio. La Repubblica è conosciuta prevalentemente per il Mito di Er e la storia di Atlantide, per il resto... la sua idea di governo di città potrebbe essere poco condivisibile e ancor di più poco realizzabile a causa di un "controllo" dello Stato così organizzato che parte proprio dalle famiglie alle quali non verrebbe consentito di crescere i propri figli fin dall'infanzia perché sarebbero loro tolti.

Manlio Tummolo ha detto...

Visto che per il momento c'è silenzio, proseguo con l'analisi della questione. Intanto ringrazio Ivana per avermi dato occasione di riesaminare direttamente Giovenale, non più attraverso commenti o testi di storia o antologie di letteratura latina, ma dal testo completo; ringrazio pure Vanna per le Sue considerazioni. Come giustamente ha notato Ivana, la frase, presa così, è presente nella VI Satira ai versi 347-348 e, ripetuta quasi identicamente, al v. 365, 31/32. Mi riferisco all'edizione BUR (Milano, 1982), alle pagg. 130 e 132 per il testo latino, e a fronte 131 - 133 in italiano. Fin qui d'accordo: ciò che dubito è che siano originali di Giovenale, che fu allievo di Quintiliano, a sua volta ammiratore di Cicerono, e quindi una citazione in funzione sarcastica, in quanto Giovenale in tale satira si fa beffe di tutte le domnne del tempo, a cui attribuisce piuttosto costumi molto liberi e che egli sostanzialmente disapprova con molta severità. Si direbbe anzi che la sua misoginia fu dovuta a molti rifiuti ricevuti forse da giovane o forse già da uomo maturo: non occorre essere un grande psicologo per capirlo.

Come tutti i veri classici, Giovenale ha anche aspetti molti attuali e a leggerlo, tolti i nomi e altre abitudini, sembra di leggere la cronaca d'oggi. Quando certi scrittoronzoli dei nostri tempi credono d'essere molto originali usando descrizioni oscene e frasi volgari, dovrebbero leggere le opere complete, non quelle scolastiche, per capire che gli antichi li battevano di gran lunga. E chi oggi ritiene che solo i cattolici siano molto moralisti riguardo alla libertà dei costumi sessuali, dovrebbero leggere appunto autori come Quintiliano, Giovenale stesso, Marziale, Seneca ecc., per capire che certa libertà sessuale c'era sì, ma per nulla approvata da tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

Torno al concetto: sarebbe assai strano che la frase sia solo di Giovenale e nell'ambito di mogli furbe che seducono anche i guardiani posti dal marito sulla loro castità (come avveniva negli harem orientali), venga poi utilizzata in politica e nelle istituzioni se non fosse appunto nata in tale ambito, anche se è difficile ritrovare la fonte, essendo, a mio parere, nata dall'accusa di astrattezza alle misure platoniche, già presente nel pensiero aristotelico. Platone infatti accenna ai filofosi e ai guardiani che hanno funzione di regolare e controllare la vita delle masse, concezione che, in forma più moderata, si presenta pure nella sua opera "Le Leggi". Tra l'altro sono tutti dialoghi in cui è difficile sceverare sempre la convinzione dell'autore da quelle dei suoi personaggi. Era un modo molto diffuso e per secoli per poter dire cose, che altrimenti sarebbe stato oggetto di persecuzione. In caso di processi, bastava dire che non era pensiero dell'autore ma parole messe in bocca al personaggio, senza condividerle. Un mezzo uytilizzato anche da Galilei, sebbene fosse stato assai poco creduto: di qui la costrizione a ripudiarle.

Dietro ad Aristotele segue una serie di pensatori, retori, filosofi, ecc., che ribadirono questa accusa di astrattezza, anche riguardo alla efficacia di contraollare una popolazione nei suoi costumi. La domanda quindi era: anche i custodi potevano abusare dei loro poteri, e quindi come si poteva ridurre al minimo tale possibilità? Nelle società antiche, ma non tanto (anche oggi se ne potrebbe discutere), mancava la possibilità di una verifica sull'azione dei controllori (potremmo oggi parlare suula Corte di cassazione e sulla Corte dei Diritti dell'Uomo, ad es.).

Anonimo ha detto...

finitela di sproloquiare, minchioni

vanna ha detto...

anonimo: Ipse minquit.
Vanna

Manlio Tummolo ha detto...

Costui che ha parlato non è l'Anonimo di Giamblico, è l'Anonimo dell'Ignoranza Cantata. E persona d'un coraggio a tutta prova.

Ma visto che non vi sono altri interventi su fatti nuovi del caso Scazzi-Misseri, per far piacere all'anonimo che ci dà dei "minchioni" (detto da lui, è un vero complimento), e per invitarlo a verificare invece di vomitare, scrivo qualche riferimento per chi è interessato e vorrebbe approfondire la questione del Quis custodiet custodes ?. Lo stesso Platone, evidentemente di fronte alle obiezioni fattegli mentre ancora era vivente, ne Le Leggi parlando dei "custodi" (in greco philakes, tradotto in italiano anche col termine "guardiani, che comprendevano le classi più alte dello Stato platonico), parla anche della possibilità di controllo tramite denunce, fatte perfino da schiavi che, se veritieri, avrebbero in tal modo meritato la liberazione (cfr. Libro XI, capoverso 914 a e 920 a - 920 b). Nel Libro XII, approfondisce ulteriormente la questione, parlando anche di "revisori dei magistrati" (questo, non nel senso nostro, ma nel senso antico di persone elette con cariche pubbliche. capoversi 945 a, b, c, d, e.

Il testo a cui mi riferisco è l'edizione BUR, Milano 2005, a cura e commento di Franco Ferrari e Silvia Poli, con testo a fronte in greco, rispettivamente alle pagg. 950 - 951, e 1018 - 1023 .

Così spero di aver soddisfatto gli interessi culturali del soprastante Anonimo.

Dal Minchione Manlio Tummolo

Manlio Tummolo ha detto...

Tornando alla questione di partenza, che cosa stanno facendo gli avvocati dei Misseri ? Presenteranno ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, augurandosi tuttavia che non continuino a cantare la versione uscita dal sacco dei SS. Inquisitori tarantini ?

Forse l'anonimo di cui sopra, ce lo saprà dire.

Il Minchione Manlio Tummolo

Anonimo ha detto...

ma quale platone e corte europea,
sono state condannate, VAFFANCULO

Vanna ha detto...

A chi daranno così fastidio Platone e la corte europea?
Ai veri colpevoli, non certo alla famiglia Misseri.
Perché altrimenti reagire così?

Ivana ha detto...

Grazie, Manlio, per i tuoi approfondimenti.
Avevo scritto, in data 10 marzo 2017 11:01:00 sotto l’articolo di Luca Cheli, che avrei cercato di diventare saggia come altri/e evitando ulteriori interventi, ma non mi sembrava corretto non salutarti e non ringraziarti per l’impegno e la serietà da te profusi nella ricerca.
Qui ci sono, tradotti in italiano, i 12 libri de “Le leggi” (però manca il corrispondente testo originale di Platone):
http://www.miti3000.it/mito/biblio/platone/leggi_pre.htm

Ritengo interessante il seguente passo del libro XI:
[...]Quando un orfano giunge alla pubertà, se ritiene di essere stato tutelato male, sino a cinque anni dallo scadere della tutela abbia facoltà di intentare un processo per tutela: se uno dei tutori viene riconosciuto colpevole, decida il tribunale la pena che deve subire e la multa che deve pagare; e se si tratta dì un magistrato che si ritiene che abbia fatto del male all'orfano per negligenza, il tribunale decida quale multa deve pagare al ragazzo, e se è colpevole di ingiustizia, oltre alla multa, sia allontanato dalla magistratura dei custodi delle leggi, e la comunità dello stato elegga un altro custode delle leggi al suo posto per la regione e per lo stato.[...]

Cito anche, nel libro XII, la mansione degli “inquisitori”.

[…]bisogna assolutamente che gli inquisitori siano davvero straordinari, per quanto riguarda il complesso della virtù.
E se uno dei magistrati non riconosce di essere stato giudicato secondo giustizia, conduca gli inquisitori dinanzi ai magistrati scelti per merito, e se uno viene assolto relativamente alle inquisizioni, accusi gli inquisitori stessi, se lo vuole[…]


Riguardo agli avvocati di Sabrina e di Cosima, penso che attenderanno il processo per il fioraio; infatti quest'ultimo è stato rinviato a giudizio per falsa informazione davanti ai pm. Nel caso ci fosse, poi, per il fioraio, una sentenza “di segno contrario” a quella emessa dalla Cassazione per le Misseri, ecco che ci sarebbero due sentenze “con fatti tra loro incompatibili” per cui sussisterebbe la possibilità di revisione per Sabrina e per Cosima (come è stato spiegato in una puntata di Quarto Grado).
Ti saluto cordialmente
Ivana

Manlio Tummolo ha detto...

Carissime Vanna ed Ivana,

l'eleganza espressiva è sempre caratteristica di questi neo-pitecantropi che, nulla sapendo, pensano di saper tutto e manifestano la loro altissima scienza con quelle raffinate espressioni. Proprio leggendo Giovenale, ho scoperto una cosa che ignoravo: il celebre dito medio sollevato era già in uso a quei tempi. nihil sub sole novi".

Per Ivana, a casa possiedo nell'edizione BUR sia "La Repubblica" sia "Le Leggi", testi che ho letto, ma che meritano anche più letture. Preferisco sempre le opere stampate, che non quanto è citato in INTERNET, che quasi sempre non ha autori ben definiti (il gusto dell'anonimato, sotto cui si nascondono anche questi bravi nostri obiettori)

Riguardo al processo davanti alla Corte Europea, credo che vi siano scadenze per i ricorsi, come in ogni caso del genere. Probabilmente aspetteranno la motivazione della sentenza di Cassazione, che del resto era predisposta, visto che alle richieste di scarcerazione almeno provvisoria avevano risposto negativamente. Appena avrò un po' di tempo, riporterò le norme della Convenzione per il "giusto" processo, sulla base delle quali sarebbe possibile il ricorso a tale Corte.

Giacomo ha detto...

Per chi sostiene che la Difesa di Sabrina Misseri ha sostenuto la colpevolezza di Misseri "obtorto collo", questa é una dichiarazione rilasciata dall'avv. Borgogno, braccio destro dell'Avv. Coppi nella difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano:
"Noi abbiamo una CONVINZIONE su questo processo: che si tratta di una VICENDA ESTREMAMENTE SEMPLICE, un delitto d'impeto commesso da una persona (M. Misseri) che evidentemente quel giorno ha perso la testa; quindi noi non sappiamo farci una ragione di come questa STORIA SEMPLICE abbia potuto poi tradursi in una complicazione enorme, come quella che ha caratterizzato questo processo."


Saluti agli amici del blog.

Giacomo

Dudu' ha detto...

In attesa di leggere ulteriori interventi di Manlio Tummolo condivido il post di Giacomo.
Ma se questa sentenza non bastasse sollevare qualche ciglio, vi invito informarvi su un caso piemontese di una coppia di genitori INNOCENTI a cui è stata SOTTRATTA LA NEONATA, inaudito,sconvolgente, non ho più parole.

Giacomo ha detto...

In relazione al post precedente, ecco il link alle dichiarazioni dell'Avv. Borgogno.

http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/storiacce/cronaca-nera-condiziona-sentenze-103428-gSLAPf8EEC

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi, pur apprezzando la persona di Giacomo, sempre ben ponderato nelle sue considerazioni, non condivido a mia volta quanto detto dall'avv. Borgogno o anche dal sommo degli avvocati di questo mondo. Nei processi non si va ad una presunta "verità" dei fatti, ma a ciò che si può constatare probatoriamente nello stesso processo, e sappiamo bene che la pretesa colpevolezza di Misseri padre è partita dalla Procura tarantina, alias "SS. Inquisitori". Ringrazio pure Dudù, ed ora aggiungo quanto secondo me si può fare a questo punto, ovvero il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, sulla base della relativa Convenzione del Consiglio d'Europa per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo che coincidono in larga parte con varie altre norme internazionali, oltreché costituzionali italiane.

Sulla base degli artt. 7, 8, 10, 11 e 12 (quest'ultimo sulle interferenze nella famiglia), della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (ONU, New York, 1948) e degli artt. da 47 a 49 della Carta dei Diritti Fondamentali approvata dalla U.E (18/ 12/ 2000), si interpretano e si applicano i seguenti articoli della Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo, sancita dal Consiglio d'Europa e ratificata con legge italiana n. 848/ 1955 :

art. 5, comma 3 (liberazione nel corso del procedimento), violato a Taranto;
art. 6 (Diritto ad un processo equo, ovvero imparziale, svolto in tempi ragionevoli, con presunzione di innocenza), violato a Taranto e Roma, nonché dai mezzi di informazione (segue) .

Manlio Tummolo ha detto...

Anche il diritto alla difesa fu violato in più occasioni, con quattro avvocati rinviati a giudizio (!!!), e il più giovane e debole mi pare anche già condannato; ovviamente quelli dei tre Misseri (sempre art. 6). Alla prima udienza di Taranto, e se non erro anche alla Corte d'Appello, madre e figlia vennero vergognosamente presentate in gabbia come bestie feroci, in violazione anche delle norme procedurali italiane, che esigono la presenza non in manette o con altri sistemi di clausura, accettabili solo per conclamati terroristi e mafiosi. La pena finale poi non rispetta i criteri di proporzione dell'art. 49 della Carta dei Diritti fondamentali U.E.

Art. 8, Diritto al rispetto della vita privata famiare, previsto anche dal nostro CPP, dove consente ai familiari di non testimoniare su veri o presunti reati compiuti da uno di loro, invece Michele Misseri fu condizionato nel denunciare la figlia, con procedimenti di tipo staliniano (e non è un caso che, fra tanti documenti sonori resi pubblici, mancano proprio quelli dei primi interrogatori con l'uomo).

Art. 12, diritto ad un ricorso effettivo e non fittizio, come di fatto avvenuto. Soprattutto quelli sulla liberazione condizionale in attesa di definitiva sentenza venne obbrobriosamente respinto.

Mi pare che quanto esposto basti ed avanzi come schema di ricorso che gli illustri avvocati, invece di suonare sempre una stessa campana fessa e stonata ormai, farebbero bene a considerare .

Manlio Tummolo ha detto...

Concludo ripetendo una mia costante affermazione: un processo, per essere valido, deve seguire regole ferree, non descrivere un romanzo giallo. Tutti gli uomini sono fallibili, ma quando questa fallibilità è intenzionale per ragioni di vendetta o per dare soddisfazione a individui sanguinari (oggi per radio sentivo di un arrestato che stava per essere linciato dalla plebaglia), essa è un delitto non meno grave di chi compie omicidi .

Annamaria Cotrozzi ha detto...

Condivido ogni commento di Giacomo, la penso in tutto e per tutto come lui, e quindi non aggiungo nulla alle sue parole, non ne avrei del resto la forza. Mi limito a ripetere per l'ennesima volta quell'orario, l'unico vero, quello con cui tutto torna e mutando il quale nulla torna. 14.30. 14.30 significa che ci sono due innocenti in carcere. E questa è una tragedia di tutti. 14.30.

stefano ha detto...

Comunque non c'è nessun grosso mistero sul PERCHE' Michele Misseri SEMBRI accusare la figlia laddove dalle sue spiegazioni si evince come, a suo dire, gli fosse stato fatto credere che sulla figlia c'erano già prove più che sufficienti per condannarla all'ergastolo a meno che LUI non ne avesse ALLEGGERITO la posizione RIDUCENDO L'ACCUSA ad un semplice gioco col cavalluccio.
Stefano

Vanna ha detto...

Giacomo hai scritto il 1 marzo alle ore 20,30, con ritardo ho letto: “ Ma poi per me c'è un argomento che taglia la testa al toro. Qualcuno mi dovrebbe spiegare in maniera CONVINCENTE, se Misseri è innocente, perché Valentina si dice CONVINTA che il padre, a cui dichiara di voler ancora bene nonostante quello che ha fatto, perché capisce che ha dei problemi psichici, sia l'uccisore di Sarah.”
A mio parere la “convinzione di Valentina” non solo “non taglia la testa al toro”, ma aggrava la posizione della famiglia in quanto la Valentina doveva prendere le distanze dal fatto: lei era a Roma.
Non sa, non c’era, non ha visto, forse ha sentito telefonicamente qualcosa ma il buon senso le avrebbe dovuto consigliare di restare fuori e barcamenarsi tra madre, padre e sorella, senza prendere posizioni. Invece cosa fa? Accusa il padre di avere problemi psichici, da quanto tempo li aveva? Lei lo sapeva? Aveva fatto una visita psichiatrica? E’ in quel modo che lei aiuta Sabrina, accusando il padre a sua volta?
Ne viene fuori, confermata, una famiglia allo sbando con l’esternazione di Valentina, che poi non è servita a nulla a quanto pare.
Gilberto risponde ( lo condivido tutto), terminando così:
“Tutti i comportamenti di Michele denotano uno stato di confusione, di stress e di sofferenza psichica. Non c'è nulla che colloca Sara nella casa dei Misseri.
Michele cerca sempre di capire cosa gli stanno suggerendo. Tutte le sue confessioni sono precedute dalle locuzioni: “Non so cosa”, “Non lo so”, “Non sto ricordando”, “Non mi ricordo”…
Sì è un uomo turbato, è un uomo che manifesta empatia e sensibili
tà, non ha paura di manifestare il suo pensiero, al contrario le altre, tutte e tre, sono dure.
E comunque ritengo che S. in quella casa non sia mai arrivata.

Vanna ha detto...

Giacomo riporta : " ...una dichiarazione rilasciata dall'avv. Borgogno, braccio destro dell'Avv. Coppi nella difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano:
"Noi abbiamo una CONVINZIONE su questo processo: che si tratta di una VICENDA ESTREMAMENTE SEMPLICE, un delitto d'impeto commesso da una persona (M. Misseri) che evidentemente quel giorno ha perso la testa; quindi noi non sappiamo farci una ragione di come questa STORIA SEMPLICE abbia potuto poi tradursi in una complicazione enorme, come quella che ha caratterizzato questo processo."
Questa dichiarazione dimostra con chiarezza come si lavora:
1° il capro espiatorio è sempre quello che appare più esposto
2° la causa scatenante è sempre di origine sessuale.
3° si considera la "storia semplice"... dove è la semplicità chiedo?
Già la sentenza emessa per tre volte di colpevolezza che ha permesso la libertà a chi si autoaccusava, non solo non è "semplice" ma è ambigua.
Quindi gli avvocati hanno scelto la linea più comoda e più gettonata di sempre, ma certo non c'è stata giustizia per le donne e neanche per Sarah.
Se questa faccenda fosse stata "semplice" e frutto di passioni umane, la condanna sarebbe stata diversa: meno anni alle donne, qualche anno a Misseri, qualcosina agli amici, ma non è stato così.
Quindi non so di quale semplicità parli quell'avvocato.

Giacomo ha detto...

Vanna,
Lo so che c'è chi pensa diversamente, scostandosi dalla linea di difesa giudiziaria di Sabrina e Cosima, che con ogni evidenza è anche quella che rispecchia la realtà.
Eppure siamo in presenza di un ASSASSINO CONFESSO che si dichiara colpevole ININTERROTTAMENTE da ben sette anni in tutte le sedi, mediatiche e giudiziarie. Ebbene, sono convinto che chi pensa che il Misseri sia un pover'uomo confuso, che si immola per amore della figlia e della moglie, sia affetto da un GRAVE PREGIUDIZIO a favore di un assassino, che va contro ogni logica.
Faccio notare che lo stesso pregiudizio è stato quello della procura, addirittura recepito nelle sentenze.
Par di capire da alcuni commenti che la colpa degli assurdi ergastoli comminati alla poco più che ventenne Sabrina e a Cosima non sia dell'assassino, che poi ha agito in modo che su figlia e moglie si scaricasse la responsabilità della morte di Sarah, bensì della difesa, addirittura di Valentina che non è stata al suo posto.
Ebbene penso che sia noto che, come Valentina, la pensano la zia Emma lo zio Giuseppe, la zia Dora, tutti fratelli di Cosima, nonché la cugina Antonella figlia di Dora per citare alcuni parenti. Valentina oltre tutto non accusa il padre. Ma dice semplicemente che da FIGLIA, affettuosa malgrado tutto, CREDE a quello che dice suo padre. Molti dei parenti citati sono sotto processo, perché avrebbero mentito in favore di Sabrina e Cosima.
Tutta gente biasimevole? Tutti delinquenti?
Anche i colpevolisti ritengono che Misseri sia innocente e che Valentina debba vergognarsi di tutta la sua famiglia e tacere.

Anch'io NON RIESCO A FARMENE UNA RAGIONE di come finora sia andata questa vicenda mediatico-giudiziaria, per la verità molto più mediatica che giudiziaria.
Si può dire che la casta dei giornalisti l'abbia fatta da padrona. I giornalisti hanno commesso cose inenarrabili, che gridano vendetta rispetto alla coscienza civile.

Saluti a tutti.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi,

posso ben capire perplessità e problematiche. Il punto è che nell'attuale situazione continuare a discutere sugli assassini veri e presunti non serve a nulla, anche se la tesi della colpa di Michele Misseri fosse quella corretta. Gli avvocati soffrono spesso della sindrome "hitleriana": convinti che, avendo vinto con una determinata strategia una volta, si possa e si debba vincere sempre: è del tutto controproducente, e si finisce alla disfatta di intere nazioni ( o di patrocinati, nel nostro caso). Se anche le cose fossero andate come si vuol credere che siano andate (io la vedo, l'ho ripetuto infinite volte, in modo del tutto diverso: in quella casa a quell'ora non è successo nulla, semmai forse, forse dopo quando le due donne ne uscirono...), la rovina per la famiglia Misseri sarebbe stata sempre identica: avere un marito o padre assassino non è un gioco; anche se fossero state del tutto assolte, avrebbero avuto tali e tante spese da sostenere a causa dell'eventuale condanna di Michele come omicida della nipote, per non dire poi dei sospetti e dell'ostilità dell'intero paese, che sarebbe rimasta anche maggiore, l'una e l'altra avrebbero avuto la vita rovinata. Compito degli avvocati non è dire chi sia l'assassino, ma dimostrare l'innocenza del proprio patrocinato o almeno sollevare dubbi ragionevoli, punto e basta. Ricordate l'avvocato dell'ing. Zornitta di Pordenone: dimostrarono che il lamierino era stato truccato. Non si spinsero nemmeno a sostenere da chi fosse partito l'ordine di tagliarlo con le forbici dello stesso Zornitta. Uno sporco trucco per incolparlo. Una vergogna della Magistratura triestina, che poi alla fine fece assolvere il perito Zernar, con la risibile motivazione che si fosse staccato un pezzetto tale e quale come se l'avesse tagliato quella forbice. Robe assurde ! E di assurdità nel processo Scazzi-Misseri ve ne sono a josa. Ce lo ripetiamo da anni.

Ma dite, quale giuria, quale giudice crederebbe mai che a quell'ora, in quella casa e con quelle persone presenti, nessuno si sarebbe accorto di quanto successo ? Come non pensare a forme di complicità ? Insomma, una strategia nata perdente, ecco il vero nodo della questione.

Dagli avvocati mi guardi Iddio, che col procuratore mi arrangio io

Gilberto ha detto...

Caro Manlio
Non posso non essere d'accordo con te. Una strategia perdente. Puntare sulla colpevolezza di Michele da parte della difesa non ha fatto altro che dare fiato alle tombe di chi ha ritenuto che Michele stesse coprendo i suoi familiari. Nell'evidenza che Michele per una serie di motivi non poteva essere in nessun modo coinvolto nella morte di Sarah si è ritenuto che volesse coprire i familiari. Come ho più volte rilevato Sarah non ha mai raggiunto la casa Misseri e potrebbe essersi tolta la vita. La difesa avrebbe dovuto esplorare quella possibilità anche utilizzando un proprio investigatore. Di certo Sabrina e Cosima non hanno la più pallida idea di cosa sia successo. Non credo neppure che Michele sia coinvolto nell'occultamento del cadavere. Cosa sappia veramente è sepolto nella sua memoria forse a causa di un trauma emotivo. Il suo dichiararsi colpevole di un omicidio (senza l'evidenza di prove ed indizi) ha creato le premesse per un gigantesco equivoco e ha dato contezza a chi ha ricostruito tutto sulla base di un teorema.

Vanna ha detto...

Buona domenica a tutti!
Condivido pienamente quanto scritto da Manlio e da Gilberto.
Soprattutto da Manlio:
"Ma dite, quale giuria, quale giudice crederebbe mai che a quell'ora, in quella casa e con quelle persone presenti, nessuno si sarebbe accorto di quanto successo ? Come non pensare a forme di complicità ? Insomma, una strategia nata perdente, ecco il vero nodo della questione."
Gilberto ti risponde:
"Come ho più volte rilevato Sarah non ha mai raggiunto la casa Misseri e potrebbe essersi tolta la vita. La difesa avrebbe dovuto esplorare quella possibilità anche utilizzando un proprio investigatore. Di certo Sabrina e Cosima non hanno la più pallida idea di cosa sia successo. Non credo neppure che Michele sia coinvolto nell'occultamento del cadavere. Cosa sappia veramente è sepolto nella sua memoria forse a causa di un trauma emotivo. Il suo dichiararsi colpevole di un omicidio (senza l'evidenza di prove ed indizi) ha creato le premesse per un gigantesco equivoco e ha dato contezza a chi ha ricostruito tutto sulla base di un teorema."

Secondo me Gilberto l'"equivoco" e il "teorema" sono da scambiare: prima vedrei il "teorema" che sarebbe stato studiato proprio per innescare gli "equivoci". La ragazzina, le famiglie, sono state sotto controllo.
La ragazzina era esposta, visibile, usata inconsciamente dal gruppo come " mascotte", potrebbe esserci stato qualcuno, prezzolato, il cui ruolo era adescare minorenni carine, ingenue, scontente,che agognavano altri mondi?
Tutto è partito da lì.
Il resto: dare la colpa a loro, era incredibilmente a portata di mano e facile.
Le famiglie come non avevano strumenti per capire prima, non li hanno avuti
per capire dopo, per di più erano dilaniate da interessi e scelte di vite vissute, differenti, e questo è stato un "valore", ( si fa per dire) aggiunto.
L'unico che era consapevole di qualcosa che poteva accadere con la minorenne in libertà, era proprio Michele.

Vanna ha detto...

Grazie Giacomo per la risposta.
Sì anche per me i giornalisti hanno le loro responsabilità e non solo perché hanno venduto fatti e parole per essere foraggiati, ma anche perché hanno seguito la corrente e i voleri di chi vuole manipolare le notizie e quindi le persone e la nazione e ne sono responsabili.
E la prova di quanto affermo è la tv in diretta a mezzanotte in quel campo.
Altra prova: campo il cui suolo è stato un "pascolo" per chi era lì, alterato nel suo stato.
Quasiasi controllo dopo, se è stato fatto, non è servito a nulla e, quel terreno non ha raccontato nulla.
Altra prova: per mesi si è seguita la vicenda in diretta, tutto era stato programmato e monitorato.
Ad Avetrana si sono fatte le prove sul come si doveva condurre un fatto di cronaca nera. Queste sono prove che offuscano la verità non certo la trovano.
( Tu forse ricordi la mia tesi su questo fatto: c’è altro dietro, molto altro.)
Con passione elenchi nomi di famiglia, persone che non sono “biasimevoli” né “delinquenti”, perché usi queste parole, sono persone che hanno vissuto la loro realtà parentale come potevano. Non devono neanche “vergognarsi”. Il “ tacere” diviene necessario quando non si è stati presenti in quei momenti.
Se il parlare presuppone una presa di posizione a favore o a sfavore, le parole vanno misurate ed equilibrate.
Quelle famiglie avevano dei limiti anche di gestione di una ragazzina bella, intelligente e dotata di sensibilità e desiderio di volare fuori, ne erano stupiti un po’ tutti, credo.
(Ma questo è normale, coinvolge tutte o quasi le famiglie che hanno adolescenti).
E lo siamo anche noi se ancora, accorati, ne parliamo, chi in un modo chi in un altro.
Sono stati usati per rappresentare in scena una realtà per mezzo della quale bisognava far credere ciò che è venuto fuori.
Da quel poco che ricordo, la commedia italica ebbe origine proprio nella Puglia, prima della nascita di Cristo, con una maschera bianca ( Atellana?) che prenderà il nome di Pulcinella 2000 anni dopo circa.
In questo caso si sono riproposte antiche forme per occultare la realtà: era da progetto a monte.
E’ stato fatto un lavoro sopraffino, perché altrimenti Coppi si sarebbe fatto avanti per restare invischiato nel gioco delle parti? Portare avanti la tesi dell’omicidio in famiglia per causa sesso e gelosia non era necessario un principe del Foro.
Oltre le famiglie si dovevano proporre altre soluzioni, altre indagini, lo dico da tempo, fermarsi al garage, ai minuti per andare al mare, al cellulare, zainetto e infradito, ai sogni, non ha portato a sapere la verità che, non è quella che ci sembra. Sabrina e Cosima devono essere fuori non perché deve andare dentro Michele, ma perché la verità deve venire fuori e i tre la verità non la conoscono in quanto sono stati usati anche loro come Sarah.

magica ha detto...

ciao

magica ha detto...

non capisco perchè si continui con la supposizione che se in casa misseri erano tutti presenti va da se che tutti hanno visto quello che successe -- è talmente lampante che se fosse stato cosi' alcuni di noi non continuerebbero a dire che misseri fece tutto da solo . ma uttta la famiglia era in combutta,
l'omicidio avvenne in garage .una pertinenza di casa misseri , per potervi accedere bisogna usire di casa attraversare un giardinetto e percorreere qualche metro di marciapiede ,
le donne erano in casa, che significa ? che non si danno le giuste considerazioni ai fatti successi in pochi minuti . ci sono i tabulati dei cell, in quei minuti sabrina era in bagno e la madre a riposare , come facevano a sentir quello che succedeva in quel tugurio di garage? se erano in casa? almeno cosi' risulta dai risultati delle indagini , ' la nipote non emise nessun grido lo disse anche misseri, e le donne come avrebbero dovuto avere le antenne ? per udire se erano in casa per i fatti propri?

TommyS. ha detto...

Vanna

L'unico che era consapevole di qualcosa che poteva accadere con la minorenne in libertà, era proprio Michele.

Condivido. Questo, secondo me, è il nocciolo della questione. Michele era al corrente che su Sarah si erano concentrate le attenzioni di qualcuno e così, dopo che alle 14.55 la figlia Sabrina gli dice al telefono che non si trovava la ragazzina, incomincia a preoccuparsi e decide di prendere la macchina per andare in cerca di informazioni.

E' per questo che, sebbene condivida in parte le convinzioni di Gilberto, credo che Michele possa ricordarsi benissimo quale sia stata la molla che lo ha convinto di allontanarsi da casa. Può anche darsi che abbia ricordi confusi delle fasi di coinvolgimento nella soppressione del cadavere, ma queste, sempre secondo me sono successe in un secondo momento e non nell'intervallo di tempo tra le 14.55 e 15.45, momento in cui ritorna a casa per andare alla cava sottostante per dare una mano al cognato nella raccolta dei fagiolini.

TommyS. ha detto...

Manlio Tummolo

Sul ricorso alla CEDU purtroppo nutro pochissime speranze, non tanto per le probabilità di accoglimento e di riconoscimento della violazione degli articoli che hai citato, quanto per i concreti effetti sulle condanne oramai passate in giudicato.

Sebbene vi sia una sentenza della Corte Costituzionale che risale al 2011 e riconosce che l'art.630 c.p.p. dovrebbe essere modificato includendo come caso di revisione anche quello di una sentenza della CEDU, al momento il medesimo articolo risulta immodificato e, all'infuori di un procedimento anomalo che ha portato all'assoluzione (Dorigo), non conosco casi dove grazie ad un pronunciamento della CEDU si sia potuti procedere alla revisione di un processo. Al massimo solitamente viene riconosciuta un'equa riparazione che purtroppo nel caso delle donne Misseri porterebbe al sequestro delle somme riconosciute per il pagamento delle spese processuali e di quanto dovuto alle parti civili.

Per cui o il processo Buccolieri giunge a sentenza definitiva di assoluzione, cosa che fortemente dubito in quanto sopraggiungerà la prescrizione, o per ottenere una revisione del processo bisognerà portare nuove prove che possono essere nel frattempo sopravvenute o scoperte.

Ed allora bisogna mettersi l'animo in pace e riconoscere che se non si abbandona la strategia difensiva che vede in Michele il responsabile del delitto, non se ne esce. Ovvero le due donne non usciranno mai se non per sopraggiunti limiti d'età.

TommyS. ha detto...

Giacomo

Con tutto il rispetto per le idee altrui mi permetto di dissentire profondamente da quanto hai scritto.

Lo so che c'è chi pensa diversamente, scostandosi dalla linea di difesa giudiziaria di Sabrina e Cosima, che con ogni evidenza è anche quella che rispecchia la realtà.

Purtroppo questa evidenza non stata riconosciuta in ben tre gradi di giudizio sebbene i primi due siano profondamente viziati del pregiudizio ambientale.

Eppure siamo in presenza di un ASSASSINO CONFESSO che si dichiara colpevole ININTERROTTAMENTE da ben sette anni in tutte le sedi, mediatiche e giudiziarie. Ebbene, sono convinto che chi pensa che il Misseri sia un pover'uomo confuso, che si immola per amore della figlia e della moglie, sia affetto da un GRAVE PREGIUDIZIO a favore di un assassino, che va contro ogni logica.

Nessun pregiudizio nei confronti di Michele Misseri, al quale deve in ogni caso essere imputata la responsabilità diretta della rovina e disgrazia che ha colto la moglie e la figlia. Molti dubbi invece sulle sue confessioni. Appena avrò tempo cercherò di scrivere un articolo dove spiegherò le motivazioni tecniche che mi portano a concludere che Misseri nell'intervallo di tempo tra le 14.55 e le 15.45 non si poteva trovare nella zona di Contrada Mosca e del pozzo. E se cade questo presupposto che è alla base sia delle condanne sia della strategia difensiva adottata sino alla Cassazione, cade tutto e bisogna cercare di riscrivere tutta la storia.

Par di capire da alcuni commenti che la colpa degli assurdi ergastoli comminati alla poco più che ventenne Sabrina e a Cosima non sia dell'assassino, che poi ha agito in modo che su figlia e moglie si scaricasse la responsabilità della morte di Sarah, bensì della difesa, addirittura di Valentina che non è stata al suo posto.

Alla difese di Sabrina, Cosima, Carmine e Mimino non ho imputato la colpa delle condanne. Ho semplicemente lamentato che a causa di Michele Misseri si sono trovate costrette in un imbuto ineluttabile. Forse, se il processo si fosse svolto altrove, avrebbero avuto grosse possibilità di successo, ma così non è stato a Taranto e a Roma.

Insistere a questo punto su Michele Misseri assassino, perlomeno dando credito alle sue confessioni in termini di tempi, modalità e moventi, non può giovare in alcun modo alle due donne. Serve solamente a gridare contro la Giustizia senza speranza di essere ascoltati.

magica ha detto...

se si va avanti cosi' , ci credo che questo caso portera' alla tomba le misseri , è inutile manarla di qua e di la' , basta ragionare con la logica leggere tutto l' inc prob . capire dove ci stanno le incongruenze , i fatti successi messi a confronto com gli avvenimenti tutti estrapolati nelle prime ore -
sta scritto tutto :i movimenti di misseri , le testimoniamze che alla fine risultarono manomesse dalle risultanze degli indizi . allora si sorvola su tutto? e si inventano scenari ipotetici: scenari supposti . un conto è farne un romanzo giallo , un altro è stare alle risultanze del caso .

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimi,

ringrazio tutti, Gilberto, Vanna, Tommys, Magica, ecc., per i rispettivi commenti. Riguardo alle procedure, il ruolo della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo è quella di intervenire quando tutti i gradi di giudizio statali sono esperiti proprio con sentenza passata in giudicato, non certo prima. Che poi possa andare a buon fine non so, visto che, studiando la mentalità giuridica, ci si può rispondere di sì, come di no, tutto e il suo contrario. Il Diritto viene chiamato così, non so perché, dovrebbe semplicemente chiamarsi "giure", dal latino "jus". Nulla a che vedere con l'idea euclidea della linea più breve tra due punti dati, anzi nulla vi è di più contorto. Conoscendone la storia, lo si capisce bene.

Nella sostanza: io ritengo che le confessioni (7 o 8 versioni e relative varianti di Michele Misseri, estorte a lui con procedure condizionatrici, alla maniera staliniana) non valgono un accidenti, in quanto farina del sacco degli interroganti che, attraverso di lui, volevano arrivare alla figlia, alla confessione sul gioco del cavalluccio (mai si è capito di che si trattasse: forse Sabrina voleva salire con tanto di cinghia, a mo' di redini, su Sarah, uccidendola col proprio peso ?), cavarsela con un omicidio colposo e chiudere rapidamente il caso. Il rifiuto della ragazza nell'accettare un'accusa del genere li ha fatti imbestialire, tanto da farle ottenere una condanna all'ergastolo che si dà in casi ben peggiori.

Una volta fuori, Michele si è reso conto di ciò che aveva ammesso per costrizione e si è assunto la responsabilità del delitto, per salvare figlia e moglie, forse anche su sollecitazione degli avvocati, i quali non hanno saputo mettere in evidenza che dell'arrivo di Sarah in quella casa a quell'ora, non c'era né testimonianza visiva, né traccia biologica. Chi l'ha vista, l'ha vista viva e camminante "in direzione della casa Misseri", ma non dentro le pertinenze della stessa. (segue)

TommyS. ha detto...

magica

Come ho scritto prima rispetto le idee e convinzioni di tutti purché basate su quanto emerso durante le fasi di indagine e di dibattimento. Ma tu hai scritto:

se si va avanti cosi' , ci credo che questo caso portera' alla tomba le misseri , è inutile manarla di qua e di la' , basta ragionare con la logica leggere tutto l' inc prob . capire dove ci stanno le incongruenze , i fatti successi messi a confronto com gli avvenimenti tutti estrapolati nelle prime ore

Tutto materiale che è passato al vaglio delle due corti d'assise e della Cassazione senza che venisse scalfito il libero convincimento di colpevolezza e la (presunta) legittimità delle condanne. Adesso perseguire la stessa strada non porta da nessuna parte.

Ho letto tutto quanto vi era da leggere di questa indagine e processo. Ho ascoltato e visto tutto quanto vi era da ascoltare. Condivido pienamente tutti i ragionamenti di Giacomo e tuoi sull'innocenza di Cosima e Sabrina (ma anche le condanne di Carmine e Mimino sono scandalose), ma questo non toglie che abbia maturato le mie seguenti convinzioni:

- Sabrina e Cosima sono totalmente estranee alla scomparsa ed alla morte di di Sarah;

- Sarah non è mai arrivata in via Deledda 22, ma con buona probabilità è stata rapita in via Raffaello Sanzio nell'intorno delle 14.30;

- la morte di Sarah non è quindi avvenuta nel garage di via Deledda 22

- Michele Misseri non è l'assassino di Sarah ma ha probabilmente partecipato, attivamente o passivamente, alla soppressione del cadavere nel pozzo vicino a Contrada Mosca (a proposito, qualcuno sa dirmi le esatte coordinate Google del pozzo?);

- Michele Misseri è perfettamente a conoscenza dei fatti pregressi nonché dei personaggi coinvolti nella morte di Sarah, anche se si potrebbe ipotizzare che non riesca a ricordare pienamente i momenti più drammatici.

Ora, pur sempre nel rispetto delle idee altrui, non capisco perché non voler prendere in considerazione un'ipotesi alternativa che parta dall'assoluta innocenza delle due donne ma che non comporti la responsabilità diretta e personale nell'omicidio da parte di Michele. Cosa cambia a questo punto? A mio parere niente, se non il fatto che per forza di cose bisogna far entrare nella vicenda persone forse neanche marginalmente toccate dalle indagini.

Manlio Tummolo ha detto...

Resterebbe il sogno, se fosse creduto realtà: ciò che si può capire è che il fioraio in un primo momento voleva dare per messaggio il rapimento, ma con i personaggi sbagliati; poi ha capito lo sbaglio pratico,e ha cercato di spiegarlo come un "sogno". Certo, del "sogno" ha l'assurdità di vedere una povera lavoratrice dei campi, stanca, morta, sudaticcia, ecc., correre dietro ad un ragazzina fresca e riposata, raggiungerla, trascinarla o imporle di entrare in macchina, mentre una "sagoma" di spalle, arbitrariamente identificata con Sabrina, stava dentro la macchina stessa. E nondimeno, se anche fosse cosa reale, si vede una persona viva, non una morente che va al patibolo.

E' evidente che il fioraio o ha visto o ha sentito da altri che effettivamente un rapimento c'era stato, ma non voleva correre il rischio di dire da parte di chi. Ecco che si è trincerato dentro un sogno. Comunque, sogno o realtà, incubo o che altro, non è affatto una prova che le due donne abbiano ucciso di loro mano la ragazza. Insomma, una stopria senza capo né coda .

Quanto poi al delitto in casa, che non è una reggia, è difficile immaginare o ritenere credibile che di nulla ci si sia accorti. L'ho già detto ormai da anni: la famiglia di Michele Misseri, padre, madre, figlia non hanno commesso alcun delitto, nè lì, né altrove. Avrebbero trovato molto conveniente accettare la versione del "cavalluccio", andandosene fuori carcere nel giro di pochi mesi al massimo.

TommyS. ha detto...

Manlio Tummolo

E' evidente che il fioraio o ha visto o ha sentito da altri che effettivamente un rapimento c'era stato, ma non voleva correre il rischio di dire da parte di chi.

Perfettamente d'accordo.

E secondo me la Cerra sa molto di più di quanto riferito anche davanti al giudice tedesco.

In ogni caso proprio il fatto che Buccolieri abbia raccontato ai Carabinieri di un altro luogo per il rapimento rispetto a come aveva detto alla Cerra ed ai familiari (via Raffaello, luogo perfettamente compatibile con le altre testimonianze), comprova che aveva paura e che a quel punto ha preferito mettere di mezzo le due Misseri piuttosto che patire altre conseguenze.

Per cui sono convinto che approfitterà della prescrizione per mettere fine alla storia sebbene abbia dichiarato di avere le due donne sulla coscienza.

Vanna ha detto...

Tommy S la tua frase seguente:
"...In ogni caso proprio il fatto che Buccolieri abbia raccontato ai Carabinieri di un altro luogo per il rapimento rispetto a come aveva detto alla Cerra ed ai familiari (via Raffaello, luogo perfettamente compatibile con le altre testimonianze), comprova che aveva paura e che a quel punto ha preferito mettere di mezzo le due Misseri piuttosto che patire altre conseguenze..."
Vorrebbe dire che Buccolieri sapeva o aveva visto qualcosa e ha preferito
parlare di "sogno"?
Rammento qualcosa ipotizzato da Pleiades...

Vanna ha detto...

Manlio, condivido:

"E' evidente che il fioraio o ha visto o ha sentito da altri che effettivamente un rapimento c'era stato, ma non voleva correre il rischio di dire da parte di chi. Ecco che si è trincerato dentro un sogno. Comunque, sogno o realtà, incubo o che altro, non è affatto una prova che le due donne abbiano ucciso di loro mano la ragazza. Insomma, una stopria senza capo né coda... L'ho già detto ormai da anni: la famiglia di Michele Misseri, padre, madre, figlia non hanno commesso alcun delitto, nè lì, né altrove. Avrebbero trovato molto conveniente accettare la versione del "cavalluccio", andandosene fuori carcere nel giro di pochi mesi al massimo..."

Infatti Manlio, Sabrina non accettò il consiglio dei suoi difensori? Non ricordo, e già questo può dirci qualcosa.
Nel "sogno" pomeridiano del Buccolieri è nascosto un rapimento come ben dici.

«Meno recenti ‹Vecchi   201 – 400 di 454   Nuovi› Più recenti»