venerdì 12 febbraio 2016

Processo Bossetti: io credo a Marzio Capra e al pool difensivo...


Diciamola la verità, quella vera e non quella sparsa in salsa rosa dai soliti noti, e diciamola a tutti, anche agli italiani ignavi che forse non la comprenderanno perché da troppo si adeguano a brucare l'erba coltivata dal potere. Diciamolo a tutti che dopo mesi di processo si è scoperto che contro Massimo Bossetti c'è solo il nulla di un'immensa campagna mediatica colpevolista agevolata dalle parole del ministro Alfano e dalla stima che le persone comuni nutrono per chi "viaggiando alla grande" in televisione si adagia a peso morto sulle italiche "sempre infallibili" istituzioni. Diciamolo che niente di quanto la maggioranza assoluta dei media racconta da un anno e mezzo si è materializzato in tribunale, che nonostante questa verità, portata a nostra conoscenza solo dalla millesima parte della stampa (l'unica davvero presente alle udienze), l'aria mediatica continua a soffiare sul popolo l'odore acre della colpevolezza. E' fumo, nulla di concreto che però tanti fenomeni mediatici, neanche entrati al tribunale di Bergamo, trasformano in nebbia fitta. E' un metodo già collaudato in altri casi, Taranto docet, usato per impedire alla pubblica opinione, da anni fidelizzata, di vedere e comprendere quale sia la realtà dei fatti. Le procure comandano e le ricostruzioni accusatorie, anche se incredibilmente assurde, vengono appoggiate sui media da opinionisti e simpatizzanti che amano l'audience fornito a piene mani dalla maggioranza della pubblica opinione, da ex appartenenti agli apparati statali e giuridici, da chi per le procure ha già periziato, da chi per le procure vorrebbe invece lavorarci in futuro e cerca con ogni mezzo di mostrare la sua acritica fedeltà istituzionale per accreditarsi e ottenere incarichi ben retribuiti e nuova notorietà, da giornalisti che poco si informano e raccontando sempre la stessa tiritera finiscono per convincersi e convincere che non si tratta di una filastrocca inventata per addormentare i sensi e la mente, ma di una storia vera.

Possono le persone intelligenti, se in buona fede, non accorgersi dei mille dubbi e delle mille incongruenze che assediano le fantasmagoriche ricostruzioni accusatorie usate per chiedere condanne pesanti che spesso servono a salvare la facciata di una categoria sempre più in crisi? Incredibile a dirsi, ma ad ascoltare e leggere i media pare proprio che molte intelligenze nazionali soffrano di cecità a fasi alterne. E così resteranno fin quando il giudice di un processo famoso non le bacchetterà mettendo ordine e trasmettendo ai media l'input giusto, l'input che faccia capire che ci sono regole e leggi da rispettare. Dev'essere un giudice con le spalle larghe, con la schiena dritta e il polso fermo. Dev'essere un giudice professionista che ama il suo lavoro e la sua categoria, un giudice senza paura e non influenzabile né da fattori interni né da fattori esterni. Un giudice idealista non abituato ad adagiarsi alle procure e dalla mente aperta. Può essere il giudice Bertoja ad accollarsi questa responsabilità? Il processo che presiede è famosissimo e in fondo non ci vuole molto a far capire che la giustizia è una cosa seria, che è davvero uguale per tutti e la colpevolezza o l'innocenza di un imputato non la possono stabilire quattro ospiti seduti comodi in poltrone sistemate a modo in improvvisati tribunali mediatici.

Questo accade oggi in Italia. I processi si celebrano in tivù sin dal momento in cui avviene il crimine che stuzzica l'emotività del telespettatore. Si parte scavando sul primo sospettabile di turno, iniziando a rovinargli la reputazione, poi se le indagiuni vanno in altre direzioni si perseverà col lavoro di smantellamento cambiando bersaglio e infierendo su chi per le procure è diventato il solo e unico indagato. Quindi sin dalle prime fasi sui media inizia la solfa colpevolista che influenzerà certamente la mente del popolo e, di conseguenza, quella dei futuri giudici che dovranno sentenziare (togati e popolari). E questa indegna metamorfosi processuale, mai criticata a dovere nelle sedi opportune, sta bene alla pubblica opinione spesso frustrata da una vita scialba. Sta bene ed eccita quei popolani volgari che per credersi vivi si immedesimano negli opinionisti famosi senza pensare che un domani potrebbe capitar loro di diventar "mostri" da prima pagina. Perché la storia è ciclica e presto qualcun altro diventerà, anche per l'opinionista che tanto ha amato e appoggiato, un famoso assassino e, suo malgrado, finirà per subire la gogna giuridica e mediatica che in precedenza spargeva pure lui. Non lo dico io, lo dice la storia recente e passata.

E chissà se una volta arrestato, con tanto di telecamere e giubilo popolare, "sarà così fortunato" da avere accanto un pool difensivo appassionato che lotterà per ristabilire la verità, che lotterà per tenere unita una famiglia distrutta dagli stessi opinionisti da talk show che prima della tragedia ammiravano e seguivano ad occhi chiusi. Chissà se qualcuno andrà a trovarli in carcere e li ascolterà quando la loro foto campeggierà sui settimanali colpevolisti, quando più verranno additati a mostri e più l'emotività degli ignavi, che per primi affossano in massa il colpevole di turno, salirà facendo guadagnare i media, quando più verranno screditati gli avvocati e i periti della difesa e più probabile sarà, per il nuovo mostro mediatico, una condanna all'ergastolo. Non tutti, al momento in cui la sfortuna e la procura si accaniscono, trovano sulla loro strada persone serie e preparate capaci di scrollarsi di dosso lo stress, persone che sacrificano la loro psiche e anni di vita tranquilla prendendosi a cuore una sorte che pare segnata.

Bossetti, nella sfortuna, è uno dei pochissimi imputati "fortunati" ad avere accanto un pool difensivo di prim'ordine, un pool che studia le carte nella maniera migliore, che analizza, che smonta anche il più piccolo indizio e non ha timore di denunciare le mancanze e gli strafalcioni di chi accusa. Questo può solo significare che gli avvocati di Massimo Bossetti e i loro consulenti sono sicuri di quanto dicono e non temono nuove perizie. C'è da chiedersi cosa potrebbe cambiare, sia per Bossetti che per la giustizia italiana che per i media (nel caso venissero sbudargiati in tribunale), se il giudice Bertoja decidesse di riunire i migliori professionisti italiani e incaricarli di rifare tutte le perizie che nella sua aula si sono mostrate storpie, se decidesse che per sentenziare in scienza e coscienza occorre osservare un quadro probatorio privo di dubbi, che per condannare all'ergastolo non basta un'accusa confenzionata come un costume d'Arlecchino rappezzato alla bell'e meglio.

In fondo alla dottoressa Bertoja converrebbe ordinare perizie terze in grado di schiarire le idee e dissipare le nubi. Converrebbe perché dovrà in futuro motivare in maniera seria e impeccabile un'eventuale sentenza d'ergastolo se non vuole scadere di professionalità e finire nell'inferno dantesco assieme a quei giudici ignavi che copiano e incollano gli atti delle procure perché incapaci di sentenziare e motivare con la loro mente. E dovrà, se dovesse giustificare una simile condanna, motivarla a modo e spiegare come mai non nutre dubbi. Quindi far sapere dove pensa sia morta la piccola Gambirasio (al campo di Chignolo o altrove, come indicato dalla dottoressa Ranalletta?) e spiegare perché, nonostante avesse le scarpe ai piedi, ci fosse sangue sui suoi calzini. Uno dei particolari omessi dall'accusa, anche ai media, e portati a processo dall'ex vice-comandate del Ris Marzio Capra (non dall'ultimo arrivato). Dovrà spiegare come mai i tagli su entrambi i polsi siano identici e di una misura non compatibile con lame da coltello (4,3 millimetri di larghezza). Dovrà spiegare i peli incastrati fra giubbotto e maglia e le fibre trovate su tutte le ferite (peli non di Bossetti e fibre diverse da quelle degli abiti che aveva addosso la piccola Gambirasio), anche su quelle non esposte all'aria. Dovrà dire quali furgoni abbiano percorso le vie di Brembate Sopra alle 18.40 del 26 novembre 2010 (c'era quello di Massimo Bossetti oppure, come fa dedurre la posizione del cellulare, si trovava nella zona opposta alla palestra?) e per quale motivo quelli del Ris non si siano accorti, nonostante abbiano scritto e firmato una perizia, che le fibre dichiarate compatibili con quelle dei sedili erano, e sono, di un colore più chiaro... quindi diverse.

Ma, soprattutto, dovrà spiegare che tipo di Dna abbiano isolato e analizzato al Ris, visto che si parla di una prova granitica, perché ormai sappiamo che si tratta di un Dna più che raro, addirittura inesistente in natura, un Dna che ha agito autonomamente e piuttosto che degradarsi assieme a quello della vittima (la traccia trovata era mista e la degradazione doveva colpire in maniera identica tutti i dna che la componevano) ha preferito riprodursi e rigenerarsi, ma solo nuclearmente, abbandonando il suo mitocondrio, più forte in natura, pur di farsi ritrovare in condizioni ottimali dagli analisti di Parma. E alla fine dovrà pure spiegare come mai quel Dna sia stato trovato solo in un unico punto, dato che in altri, al contrario di quanto i media ci hanno detto, non c'era. Un unicum quasi incredibile se si pensa a un'aggressione. Un unicum isolato su un pezzettino di stoffa che una volta analizzato si è autodistrutto... puff...

Insomma, se la pubblica accusa, che i media ancora adesso ci dicono avere assi in mano mentre dopo le deposizioni dei consulenti della difesa si trova a dover giocarsi la partita con degli scartini (ma c'è da star certi che se avesse avuto a che fare con un arrendevole avvocato d'ufficio sarebbero rimasti assi), non riuscisse a dare risposta a queste domande nemmeno nel contro-interrogatorio al dottor Marzio Capra in programma per oggi (ndr. venerdì 12 febbraio), tutti dovrebbero scandalizzarsi e protestare perché non è tollerabile che un padre di famiglia venga massacrato da una procura appoggiata acriticamente dalla massa mediatica che come condor sta posizionata sul capezzale dell'imputato in attesa di sbrandellarlo. Io sto con Marzio Capra e con gli avvocati della difesa e credo che dopo l'odierna udienza tutti gli italiani dovrebbero capire che non si può imbastire un processo senza avere in mano neppure piccoli indizi concordanti. Che non si può giocare con la vita altrui né sui media né in altri luoghi perché la vita altrui potrebbe un giorno diventare la nostra vita...

homepage volandocontrovento


229 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 229 di 229
Gilberto ha detto...

@ Andres
E' il principio di realtà, altrimenti ci vorrebbe un Emile Zola con un j'accuse. Questo è un paese di intellettuali dormienti e abbioccati. La difesa deve affrontare apparati mastodontici, la 'mediazione' forse è la sua unica chance. Comunque se non ho 'letto' male Bossetti verrà assolto.

Dudu' ha detto...

andres
Veramente è una conclusione che ho tratto io, nessuno ha mai parlato di visualizzazioni dei contenuti di quelle ricerche.
Dopo aver digitato il testo e inviato avrà pur visualizzato qualcosa: di quel "cosa" non ne ho sentito parlare,. A meno che non abbia tratto conclusione sbagliate io, ora mi fai venire un dubbio

boboviz ha detto...

Tra l'altro uno dei caratteri più tipici di quei mostri di pedofili è la compulsività (nel possedere, per esempio, giganteschi archivi di foto e filmati) e le raffinate metodologie di scambio (tipo url di siti spediti via sms e attivi solo per poche ore).
Qui abbiamo una mezza ricerca fatta una volta sola su Google.
Ma i profiler stanno in vacanza, qui da noi?

Paolo A ha detto...

Insomma più va avanti il processo e più aumentano i dubbi, i consulenti informatici della difesa che lasciano dopo aver ricevuto un incarico da quelli a cui in teoria avrebbero dovuto fare le pulci durante il processo a Bossetti e per carità non stiamo a sottilizzare RACIS, ROS, RIS, sono tutti apparati investigativi che sono dell'Arma dei Carabinieri.
Abbiamo una consulenza informatica che non ha praticamente nessun valore, visto e considerato che gli accertamenti si sono svolti in violazione del codice di procedura penale. Ci sono dati informatici dispersi in qualche cassetto, copie più o meno conformi che "avanzano" al PM e vengono depositati mancando gli originali.

Abbiamo avuto la notizia che le calze della povera Yara avevano tracce di sangue, non si sa di chi, che di fatto, solo per questo elemento, fa crollare tutta l'impostazione accusatoria, per non parlare del DNA mitocondriale e non, fibre, filmati ecc.

Sinceramente non so cosa dire a questo punto, personalmente non credo all'ipotesi di Gilberto che Bossetti verrà assolto perché c'è un accordo con la difesa; per come si comporta la PM mi pare strano che lei ne sia al corrente, anche perché se c'è un accordo di questo tipo è per occultare reati commessi dagli inquirenti e sarebbero reati piuttosto gravi, inoltre se c'è un accordo, gli inquirenti devono essere convinti che Bossetti è innocente e quindi esistono uno o più assassini in giro che potrebbero essere individuati e a questo punto si tornerebbe da punto a capo per i "depistatori".

Mik ha detto...

Chiedo scusa se interrompo con una domanda gli ultimi interessanti scambi: dopo aver riletto vecchi post di Annika, avrei bisogno di una mano...mi ricordo di aver letto qualcosa riguardo al giubbotto di Yara. Me ne sono ricordato pensando alle tracce sul polsino: la giacca era sua o prestata da una parente? Quando era entrata in palestra, la indossava? Era della taglia di Yara? E mi sembra non presentasse tagli, o mi ricordo veramente male? Mi ricordo di aver letto, oramai tempo fa, di una testimonianza che asseriva che non indossasse il giubbotto all'entrata in palestra. Grazie in anticipo a chi ha una memoria migliore della mia!

M.

Paolo A ha detto...

La follia fatta Giustizia, i tecnici informatici della difesa Bossetti hanno avuto degli incarichi da parte dei Carabinieri e anche dalla Procura di Bergamo ed è per questo che hanno rinunciato alla consulenza, cioè praticamente gli hanno comprati.

andres ha detto...

Sarebbe interessante sapere QUANDO i due leali informatici hanno ricevuto la proposta che non si poteva rifiutare. E da quando l'hanno ricevuta, COME hanno lavorato per la difesa. E ancora, QUANDO esattamente ne hanno informato Salvagni.
PERCHE' Salvagni, informato da tempo, come hanno dichiarato, non ha provveduto a sostituire questi due affidabilissimi esperti?

Tra tanti esperti informatici su piazza, i Carabinieri avevano bisogno PROPRIO di questi due. Ma guarda un pò!
Mica tutti abbiamo scritto pirla in fronte, eh.

bibi ha detto...

Comunque "vagina rasata "non è altro che un modo veloce per cercare "ceretta brasiliana" e la ricerca è stata sicuramente fatta dalla moglie di Bossetti in vista delle vacanze essendo stata fatta nel mese di Luglio.
Non è niente di pornografico,trattasi di ceretta dolorosa per poter sfoggiare al mare o in piscina il tanga che la bella Marita si può permettere.

Vanna ha detto...

Paolo A. buongiorno.
Scrivi: "Sinceramente non so cosa dire a questo punto, personalmente non credo all'ipotesi di Gilberto che Bossetti verrà assolto perché c'è un accordo con la difesa; per come si comporta la PM mi pare strano che lei ne sia al corrente, anche perché se c'è un accordo di questo tipo è per occultare reati commessi dagli inquirenti e sarebbero reati piuttosto gravi, inoltre se c'è un accordo, gli inquirenti devono essere convinti che Bossetti è innocente e quindi esistono uno o più assassini in giro che potrebbero essere individuati e a questo punto si tornerebbe da punto a capo per i "depistatori".
Sono d'accordo con te, questo caso giudiziario resterà negli annali...
Comunque un patteggiamento tra le parti potrebbe essere in corso non apertamente, ma per mezzo dei colpi di scena come l'ultimo dei consulenti " rubati" alla difesa.
Questo porta la difesa NON a essere scoperta ma a dimostrare che realmente gli inquirenti cercano di pararsi e lo fanno apertamente, senza pudore, esattamente come, senza pudore, si è svolto tutto.
Questa sì che è una PROVA!
Quando si parlerà di DNA vedremo cosa accadrà per coprire il mal fatto, mal fatto che è stato studiato ad hoc, non certo solo per imperizia.
Evidentemente c'è da coprire mooolto, taaanti...CHI, COSA, PERCHE.

Norad ha detto...

Forse vi è sfuggito questo:

(...) La rinuncia dei periti della difesa
L’udienza si è aperta con la comunicazione della rinuncia da parte dei consulenti informatici della difesa per «questioni di opportunità», in quanto hanno ricevuto incarichi da parte di diverse procure tra le quali quella di Bergamo.
All’ingresso del tribunale il difensore di Bossetti, Paolo Camporini, ha precisato che «non vi è stato alcun contrasto né con la difesa, né con l’imputato».
(...)
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca...04a1e2204.shtml

Ma non ci sono gli estreme per condannare in qualche modo questa sporca faccenda ?

Paolo A ha detto...

E' un problema di denaro, i periti stanno praticamente lavorando gratis, è ovvio che qualcuno si sia fatto tentare, visto e considerato il "volume di fuoco" economico a disposizione da parte dell'accusa e degli inquirenti.
Però non so se qualcuno ha notato la contraddizione, i carabinieri del ROS hanno chiesto una consulenza informatica a questi due esperti informatici della difesa Bossetti, mentre nel processo contro Bossetti hanno mandato due consulenti informatici del RACIS, cioè due carabinieri e a questo punto la domanda nasce spontanea: se voi stessi non vi fidate dei vostri esperti, visto e considerato che utilizzate consulenti esterni, perché poi i consulenti del RACIS vengono chiamati ad occuparsi di un processo così delicato.

Luca Cheli ha detto...

Oh santamaria!

Io pensavo almeno a qualche incarico in un qualche ministero a Roma, che quantomeno poteva passare per alto incarico istituzionale al servizio del Paese e quindi giustificare (sempre nell'interesse del Paese, sia chiaro) la scelta del duo.

Ma così è talmente scoperta e trasparente che uno veramente inizia a farsi domande su tutto l'ambiente che gira intorno ai processi.

E io ci metto tutti, anche gli avvocati, almeno come categoria, senza fare riferimenti al caso specifico.

I periti oggi lavorano per la difesa, domani per l'accusa e alla fin fine, proprio perché "liberi professionisti" a loro interessano soprattutto le "commesse".

Ma questo vale anche per gli avvocati: difensori di un imputato oggi, ma avvocati di parte civile (e quindi a braccetto con l'accusa, per come funzionano le parti civili in Italia) domani.

Nessuno di questi può farsi troppi nemici, per non prosciugarsi il mercato.

Triste e cinico (oltre che ovvio) da dire, ma l'unico modo per essere sicuri di avere un'ottima difesa è avere tanti soldi da poter dire ad avvocati e periti "con quelli che vi darò io vi sistemerete per tutta la vita e non avrete bisogno di cercarne altri".

Chiaramente per poter far questo bisogna essere il Cavaliere o giù di lì.

Norad ha detto...

... io parlerei di compravendita :-((

Dudu' ha detto...

Non so,
questo ottimismo che aleggia e che ha portato dell'aria primaverile , non vorrei smontare nessuno né fare la parte del diavolo, ma francamente fatico coglierlo.
I consulenti informatici avevano assunto l'incarico da 1 anno e mezzo circa e lo hanno rimesso sul più bello "a fronte di conflitti di interesse" dicono.

Premesso che dovrebbero esserci dei
"doveri" da esperire in un mandato,

aver lasciato la difesa il giorno prima ha messo in serie difficoltà la difesa, primo perché la corte poteva non consentire la nomina di nuovi consulenti,

secondo ieri in aula anche Pezzotta ha manifestano apertamente il diniego venisse fatto, e i consulenti sapevano che sarebbe potuto accadere,

secondo,
mettere in mano un fascicolo "corposo" a nuovi consulenti implica che ci sono difficoltà intrinseche a prepararsi in quindici gg per il controesame in aula.
Vedo solo un sgambetto bello e buono da sinistra regia.

Che la difesa abbia offerto una carta per uscire dalla scena con onore può anche starci, ma qualcosa permane farmi credere che la carta che la difesa stà tentando è , lo dico umilmente e nell'incertezza, e ottenere perizie dalla corte.
Per me la pm non mollera' , né sarà disposta a farlo.
Solo con le perizie terze si potrà far emergere le incongruenze o le incapacità.
Sembrerebbe, stando a delle informazioni rese da semplici cittadini presenti in aula ieri, che la pm abbia impegnato la mattinata a descrivere il tipo di rapporti sessuali esistenti fra i coniugi sotto le lenzuola, i presenti l'hanno definito da santa inquisizione, perché gli argomenti portati dalla pm altro non sono che un rapporto normale e neanche tanto fantasioso fra i due. Nel " sei una bella gnocca" a un gioco banale fra figure immaginarie di "medico e infrmiera" è stato descritto le 《 perversioni》 del Bossetti e le campane sono suonate a festa sulla scoperta "mostruosa" che abbiano guardato insieme qualche filmino hard.

Ma dove sono i giornalisti che dovrebbero denunciare questo modo di procedere indagare accusare ???


È un colpo basso vero e proprio che l'accusa ha subito, se ci aggiungiamo che sono le autorità di Bergamo e limitrofi ad averli ingaggiati (e di per sé essendo che avevano già in carico il mandato con Bossetti la loro difficoltà nell'assumere incarichi con le "altre" procure era proprio HT)

Insomma sono dubbiosa e se l'analisi avesse una -anche- vaga forma di concretezza temo non sarà l'unico e ultimo colpo basso per la difesa. Spero di sbagliarmi.

Dudu' ha detto...

Orco, ho sbagliato
"
È un colpo basso vero e proprio che l'accusa ha subito," errato.

Che la difesa ha subito.

Norad ha detto...

che cosa facessero i coniugi l'hanno dedotto dall'esame de computer ??

@Dudù, non ho compreso cosa intendi, al fondo, con HT e i consulenti...

E' normale che una procura sfili i consulenti della difesa durante il processo ?
Detti consulenti hanno già contestato a suo tempo quanto afferma l'accusa.

Ora l'accusa smentirà i suoi stessi consulenti ?

Dudu' ha detto...

Paolo A
Ci stà che ci sia stato anche questo fattore nella decisione.
Scrivi : "E' un problema di denaro, i periti stanno praticamente lavorando gratis, è ovvio che qualcuno si sia fatto tentare, visto e considerato il "volume di fuoco" economico a disposizione da parte dell'accusa"

Può starci, ma non credo fosse l'unico incarico aziendale, e comunque quando hanno assunto l'incarico erano a conoscenza delle difficoltà. In qualità di consulenti oltre ai doveri, dovrebbero perseguire anche una etica lavorativa.
Ma forse l'etica aziendale è divenuta forma obsoleta?

Giustamente dici, ma come! Questure, organi di stato che hanno corpi preposti a queste consulenze si rivolgono a figure esterne ?
Appunto!

Vanna ha detto...

Eppure io continuo a pensare che, se è un colpo basso alla difesa e alla ricerca della verità, in realtà è la PROVA di come si muovono gli inquirenti e l'accusa e, soprattutto, verifica di come si muovono e si sono mossi nel passato.
La difesa troverà altri esperti informatici?
Forse, intanto passerà del tempo con l'eventuale ipotesi che tutto si riproporrà pari pari.
Intanto oggi si ripropone la vita intima di Bossetti... a riprova di che?
E' STUPIDO questo modo di procedere, dall'inizio fino a questo momento.
A chi conviene agire in modo così apertamente stupido?
E soprattutto perché?
A chi ha tanto di quel potere in mano che può muovere le pedine con tranquillità e non teme di passare per stupido perché crede che stupidi siano gli altri che divendono B.
E se la ridono, continuando con spudoratezza ad andare avanti.

Dudu' ha detto...

Norad
"che cosa facessero i coniugi l'hanno dedotto dall'esame de computer ??"

L'avranno raccolto anche dal pc, ma fú Marita Comi e forse anche Bossetti dare spiegazioni in tal senso - ma per difendersi, l'accusa li sta usando in senso negativo.

" non ho compreso cosa intendi, al fondo, con HT e i consulenti..."

Mi sbaglierò, ma ho l'impressione che l'unica difficoltà che avrebbero avuto i consulenti tenere il mandato di Bossetti Salvagni & Co. era entrare nel merito di sollevare sospetti sull'azione -eventuale- di HT emersa da documenti "rubati" da wikileaks.

" E' normale che una procura sfili i consulenti della difesa durante il processo ?"
Non sono del settore , ma non credo.

"
Ora l'accusa smentirà i suoi stessi consulenti ?"

Questa è una bella domanda. Teoricamente sarebbe il colmo fossero usciti da una porta del processo per entrarci dalla porta opposta, non sò nemmeno se sarebbe possibile. Mi auguro sinceramente che la legge non lo ammetta, saremmo all'assalto all'assurdo ; forse è più credibile che fornendo lavori a questo istituto di consulenti abbiano messo gli stessi nella condizione di dovere fare delle scelte.

Dudu' ha detto...

Vanna
Condivido in toto

Norad ha detto...

Certo @Dudù...

"Mi sbaglierò, ma ho l'impressione che l'unica difficoltà che avrebbero avuto i consulenti tenere il mandato di Bossetti Salvagni & Co. era entrare nel merito di sollevare sospetti sull'azione -eventuale- di HT emersa da documenti "rubati" da wikileaks. "

Infatti c'era da chiedersi : scoperchieranno il pentolone ?
Ma ora c'è di più. C'è una procura che dà incarichi ai consulenti della difesa di un processo in corso.
Mi domando come ciò sia possibile.
Forse non è mai capitano e manca la norma ?!!!


"
Ora l'accusa smentirà i suoi stessi consulenti ?"

Questa è una bella domanda. Teoricamente sarebbe il colmo fossero usciti da una porta del processo per entrarci dalla porta opposta, non sò nemmeno se sarebbe possibile. Mi auguro sinceramente che la legge non lo ammetta, saremmo all'assalto all'assurdo ; forse è più credibile che fornendo lavori a questo istituto di consulenti abbiano messo gli stessi nella condizione di dovere fare delle scelte.


Questi consulenti hanno già reso note le loro contestazioni (forze allegate nella richiesta di scarcerazione del febbraio 2015) sulle risultanze del'accusa sull'esame dei computer di B.
Ora come può la procura smentire ciò che hanno detto i loro stessi consulenti ?

Mi pare un delirio

Wolf ha detto...

Come la vedo io, l'accusa si è vista sbugiardare troppi indizi messi sul piatto.
L'indizio del Dna era rimasto l'unico cavallo di battaglia, ma ora il cavallo è morente.
Perdere anche questi presunti indizi informatici sarebbe una clamorosa sconfitta totale.
I consulenti informatici della difesa hanno scoperto che le presunte ricerche pedofile sui Pc di Mb sono dei tarocchi eseguiti da HT per conto dell'accusa e prima o poi avrebbero tirato fuori le prove,

Quindi per l'accusa l'ultimo atto disperato è quello di impedire il contradditorio ai consulenti.

Per non dilungarmi:

Cari consulenti lasciate il mandato e vi faremo lavorare per lo stato a vita.
Se non accettate vi toglieremo gli attuali incarichi per le varie procure che sono in corso ed avete finito di lavorare per chiunque.

Norad ha detto...

@Wolf, questo si chiama ?

E chi potrà ancora fidarsi delle perizie di questi consulenti ?

Scusate ma è roba da URSS

Anonimo ha detto...

«Nessuna divergenza di dissidio fra noi e i consulenti, che hanno lasciato per questioni di opportunità», tengono a chiarire i legali di Bossetti, dopo avere ottenuto dalla Corte il differimento del controesame. «Non sussiste incompatibilità – dice il difensore Paolo Camporini –, perché è un incarico assunto in precedenza. C’è un dovere di mandato. Prima di rinunciare a un mandato, visto che c’è un processo e c’è un imputato che rischia l’ergastolo, ci vogliono ragioni vere, valide».
http://www.ilgiorno.it/bergamo/bossetti-computer-1.1798383

Anonimo ha detto...


E quindi? Sono legittime o no queste dimissioni?

http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/clip/caso-gambirasio-le-dichiarazioni-della-difesa_596044.html


http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/2/20/MASSIMO-BOSSETTI-News-Yara-Gambirasio-tredicenni-per-sesso-le-ricerche-dell-imputato-su-internet-ultime-notizie-oggi-20-febbraio-2016-/681210/

Wolf ha detto...

Files temporanei di internet?
Solo per dire:

Io Bossetti cerco informazioni su come rimorchiare un carico particolare
http://savepic.ru/8737079.png
http://savepic.ru/8738103.png

Io Bossetti appassionato di romanzi polizieschi cerco i 13 enigmi di Georges Simenon
http://savepic.ru/8764744.png
http://savepic.ru/8762696.png

Tutto questo viene scaricato temporaneamente nel mio Pc
Affanculo Google, internet, i Ris, i Ros, i Romp e la Letizia.

Vanna ha detto...

Mah!
Il gioco di coprire ciò che è emerso e pubblicato intorno al computer assoldando i consulenti della parte opposta è chiarificatore, l'ho già detto.
L'accusa si trova in palese difficoltà e continua nel suo procedere: "perseverare è diabolico" recita il proverbio.
Ed è un procedere spudorato:
-hanno in pugno quei consulenti,
-le prove sono state distrutte,
-la palestra con annessi e connessi è out.
I loro periti in tv ripetono il copione.
Tutte le stranezze appaiono stupidità e sono apertamente scoperte.
Semmai mi viene un dubbio, se quei consulenti hanno dato il loro contributo sapendo che non l'avrebbero concluso, ed hanno portato elementi all'accusa?
Se fossero stati infiltrati?
Cosa accadrà con le prove sul DNA?
Chi altro ancora compreranno e con quale incarico o ruolo novello o nuove "prove" o cosa ancora elimineranno o verranno alterate?
L'unica cosa sicura è che la verità non debba uscire dal processo.
A meno che l'ipotesi di Gilberto, di un patteggiamento tra le parti per il quale la verità non viene fuori e B. esce o subisce una breve condanna?
E lo sputtanamento familiare non avrebbe un prezzo?
Bossetti ha tre figli...nipoti di...figli...anche di un presunto assassino...
Insomma, ma non c'è un tribunale dei diritti dell'uomo all'Aia?
E i diritti dei bambini?
E non è certo per coprire SOLO la palestra e il suo entourage, o un commercio di droga o intrallazzi economici, costruttivi che si arriva a tanto...
Deve essere qualcosa di grosso che fa sembrare stupido un procedere che non è.
Cosa rimane?
La Sacra Congrega Unita rimane.

andres ha detto...

Bravissima Vanna! Concordo su tutto.

Anonimo ha detto...

L'unica cosa che mi dispiace è che la società civile italiana non sia come quella del sud'america e di altri continenti simili, altrimenti queste caste malvagie della giustizia, sanità e politica sarebbero già a concimare i campi di grano sotto terra, la verità è che si approfittano della situazione perché siamo un popolo di debosciati senza coglioni e non hanno paura delle gente che siamo tutti noi, Basta vedere la faccia di chi l’ha condannato che non si deve aggiungere null’altro. Mi chiedo ma quando ci ribelliamo, cosa deve succedere ancora, siamo davvero un popolo di “Francia o Spagna l’importante è che se magna”? Perché non troviamo un po’ di fierezza dentro di noi, ci uniamo tramite i social e li distruggiamo una volta per tutte????

«Meno recenti ‹Vecchi   201 – 229 di 229   Nuovi› Più recenti»