mercoledì 27 gennaio 2016

Il giorno della memoria nei filmati originali girati dalle forze alleate al loro arrivo nei campi di concentramento (video vietato ai minori e sconsigliato ai deboli di stomaco)

Vietato ai minori e sconsigliato a chi non ha lo stomaco forte


Il documento filmato che seguirà queste poche parole, dimostra quanto sia vero che l'essere umano è l'animale peggiore che abbia mai abitato la Terra. E non crediate che qualcosa sia cambiato in questi ultimi anni. La memoria storica e i filmati d'epoca non bastano all'uomo e non sono utili a far cessare le guerre e le barbarie che continuano ancora oggi in moltissime nazioni del mondo. L'essere senza coscienza, quello che brama il potere e non si fa scrupoli, quello nato e svezzato dalla pura cattiveria e dall'ignoranza (a questi aggiungerei chi predicando un verbo falso uccide e fa uccidere in nome di religioni che in realtà mai vorrebbero la morte di alcuno), non ha memoria. Per cui rassegnamoci se neppure in nome dei nostri figli siamo in grado di manifestare e urlare pubblicamente il nostro sdegno contro i crimini. Per cui facciamoci coraggio perché, come disse quel tale, è vero che nessuno di noi può sapere con quali armi si combatterà la prossima guerra mondiale, ma è anche vero che basta un minimo di intelligenza per capire e sapere con cosa si combatterà la guerra successiva: si ricomincerà da capo e si useranno la clava e le pietre.

Questo video originale è un insieme dei filmati girati dalle forze alleate, su ordine del Generale Eisenhower, dal primo marzo del 1945 all'otto maggio dello stesso anno (mi raccomando e mi ripeto, consiglio la visione solo ai maggiorenni forti di stomaco). Mostra quanto le forze alleate hanno visto entrando nei campi di concentramento tedeschi.



12 commenti:

Anonimo ha detto...

che rottura sentire queste lagne pallose per tutto il giorno

Manlio Tummolo ha detto...

E' giusto bene sapere e far sapere a quali orrori può arrivare quell'essere che si denomina presuntuosamente "homo sapiens sapiens". Di ciò che hanno fatto i vinti e gli sconfitti sappiamo, ma non tutto sul come; quello che sappiamo meno sono gli orrori compiuti dai vincitori, che sono quelli che di solito scrivono poi la Storia. E' bene che l'Uomo "sapiens sapiens" si guardi bene allo specchio, si renda conto delle mostruosità di cui è capace, perché solo così potrà "sapientemente sapientemente" eliminarle una volta per tutte. L'imparzialità deve sempre accompagnarsi allo studio storico dell'umanità Senza imparzialità non vi sarà mai giustizia, senza imparzialità non vi sarà mai progresso spirituale e morale..

magica ha detto...

caro SIGNOR TUMMOLO ,
infatti I POSTERI. scrissero la storia del prima, e non del dopo . ho letto storie raccapriccinti sul prima , storie raccontatate da film e da protagonisti : QUANDO il diavolo aveva preso il sopravvento sul genere umano.
tornano sempre in ballo le cattiverie inaudite . del popolo tedesco e in parte del periodo fascista : bruttissima avventura italiana ,
poi si sa come funziona . sconfitto il fascismo , emerge l'odio di una parte politica : cominciano le nefandezze nascoste .. dalla storia, del dopo guerra : gli indottrinamenti dei giovani a scuola . paraocchi che vedono solo da una parte , i centri sociali .
si leggono resoconti timidi di quello che successe. calar di braghe ,come la lista nascosta in un armadio, messo contro il muro .. che razza di cogli.... . inoltre le foibe , non colpa degli italiani , ma colpa di una ideologia .. poi assassinI di persone che avevano aderito al fascismo . in tempo di pace , ma taciuti .. ALCUNI vincitori avevano la facolta' di uccidere per odio politico e altro .(beh i fascisti ne combinarono di molto brutte ) tuttavia la guerra era finita , ma non credo che i fascisti dell'epoca potessero fare i gradassi-- si meritavano la gogna.

ora ci fanno vedere film cruenti :della cattiveria e ferocia del popolo tedesco .. vogliono pagare? vogliono redimersi? far vedere al mondo che dopotUtto sono brava gente, premurosa , e buona , caricatevole ,, invitando tutta la gente che arriva tramite la clandestinita' in GERMANY ? IO LA VEDO COSI'. '

PINO ha detto...

ANONIMO
IL "ricordo" di un così grande scempio è lo strumento più adatto a che tutto non si ripeta!

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Magica,

dalla metà del secolo XX, si tende a far vedere e notare solo la parte malvagia dei vinti. Nessuno, ad esempio, spiega in modo chiaro il perché questi malvagi trionfarono e perdettero più per la loro presunzione (parlo soprattutto di Hitler che ad un certo punto si era convinto di poter battere non solo tutti in una volta, ma anche tutti insieme; quanto a Mussolini, si è accodato puntando sul "certo" vincitore del 1940, ma senza tener conto di quanto sia controproducente la presunzione), che per l'abilità dei loro nemici. Poi, occorrerebbe anche notare e segnalare come la bontà e magnanimità non era certo una caratteristica della parte vittoriosa. Anche nel trattamento dei prigionieri di guerra o civili, non è che i vincitori siano stati granché generosi. Ma di questo si dice poco.

Ho un vecchio libro storico del 1844: si era in piena Restaurazione, ma quatro anni dopo tutta l'Europa occidentale e centrale sarebbe stata in rivolta. Napoleone era stato sconfitto ed era morto. Ebbene, la sua figura, pur sconfitta, non era stata trattata così faziosamente comne quella degli sconfitti del 1945. Si dirà: tra le situazioni non c'è paragone. Napoleone non era cattivo come Hitler. Eppure anche lui ha fatto i suoi morti e non solo in guerra e nelle battaglie. Ma gli si riconoscevano certe qualità, anche al suo regime. Con ciò voglio dire che nel 1844 vi era più obiettività ed imparzialità di quella che, in età "democratica" vi sia. L'essere umano può elevarsi al cielo e abbassarsi alla belva (lo insegnava Pico della Mirandola): ma questo non solo a destra, non solo tra i vinti. Ma pure tra i vincitori. E' questo che gli storici dovrebbero segnalare.

TommyS. ha detto...

Manlio Tummolo

Condivido pienamente le considerazioni sulla storia scritta dai vincitori e su come le nefandezze e gli orrori compiuti da questi vengano il più possibile nascosti. Ancora pochi giorni fa leggevo degli orrori compiuti dagli Alleati con i bombardamenti notturni delle città tedesche, in primis di Amburgo e Dresda. Quest'ultima fu distrutta deliberatamente, con cinismo spietato e con una tecnica studiata a tavolino dopo aver visto gli effetti devastanti del bombardamento di Amburgo (Firestorm), con il solo scopo di infliggere il maggior numero di vittime tra i civili e così fiaccare definitivamente la resistenza del popolo tedesco (mostrando anche la propria potenza distruttiva ai sovietici). Tanti storici ed intellettuali propendono ora per considerare questi bombardamenti dei veri e propri crimini di guerra anche se chiaramente incontrano una forte opposizione. Difficile stupirsi di questo visto che la potenza adesso egemone nel mondo ha sperimentato con la stessa strategia la bomba nucleare su due città giapponesi con effetti ancor più devastanti.

Tutto questo porta chiaramente alla considerazione che è la guerra in se, e quindi il genere umano, a generare atrocità ovunque e da chiunque sia combattuta. E, purtroppo, a distanza di 60 anni ci troviamo ancora a stilare una specie di cinica graduatoria di queste atrocità, forse per sentirci a posto con la nostra coscienza e per evitare di guardare alle nostre responsabilità.

Con quest'ottica è però innegabile che in cima alla graduatoria vi siano gli orrori del nazismo che, oltre a volere quella guerra per sete di dominio e predominio della stirpe tedesca, con una burocratica precisione e sistematicità ha pianificato e portato a termine l'eccidio razziale.

Ritengo quindi ancor giusto commemorare quel drammatico periodo della storia dell'umanità, continuando a insistere sul ricordo di quello che tra i tanti orrori che la caratterizzarono fu l'orrore supremo. E questo anche solamente per monito a tutti e per cercare di arginare il periodico ritorno delle cause che lo generarono.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro TommyS.,

grazie per le Sue osservazioni, Manlio Tummolo

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito di violenze del passato. Basti vedere quanto succede oggi nel nostro denmocraticissimo presente... Il caso delm giovane ricercatore Regeni, barbaranmente seviziato e massacrato in Egitto, è lì a dimostrare in che mondo "umano" viviamo. Ma attenzione: noi in Italia, checché dicano i nostri sgovernanti, non abbiamo certo di che vantarci: quante persone sono state assassinate e/o fatte sparire, negli ultimi decenni, e non certo ad opera dei fascisti e dei nazisti ? Colpa della cirminalità organizzata si dirà ovviamente. E' vero, ma se esiste una criminalità organizzata in un mondo che si decanta per "tanto democratico", ecc., come mai quella criminalità non viene più duramente e severamente repressa ? E perché la gloriosa UE (quella che stando al Premio Nobel ci avrebbe consentito decenni di pace... vedi Jugoslavia), ci airroga questo o quella punizione per cose da poco (i conti in disordine), ma non una volta ci ha sgridato per la presenza di forti organizzazioni criminose ? Ho il vago sospetto che tali presenze facciano assai comodo ai dirigenti UE, commissari e burocrati.

Ivana ha detto...

Anch'io sono d'accordo riguardo alle vostre considerazioni sulla storia scritta dai vincitori .
Penso anche al genocidio dei nativi americani ...

Credo che facciano riflettere molto anche le parole dell'economista Paul Samuelson (premio Nobel 1970) il quale ha detto che la ricerca della democrazia perfetta si è rivelata una chimera; il teorema di Arrow è significativo.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Ivana,

certo che nulla di umano è perfetto, ma può essere perfettibile, ossia da migliorare. Occorre però segnalare che si ha democrazia, quando non solo un popolo vota per partiti, gruppi o persone, ma quando è sufficientemente colto sul piano politico, sociale ed economico, quando ha un alto livello morale (non moralistico, beninteso), quando sa scegliere i propri rappresentanti e sa mandarli fuori dai piedi quando non si rivelano quello che sembravano. Per far questo, deve sapere distinguere la propaganda a suon di slogans dalla sostanza effettiva, non badare alle promesse, bensì esamimare con saggezza critica i mezzi proposti per raggiungere un qualunque obiettivo. Poi tutto è discutibile, tutto è perfezionabile. Occorrono però elementi basilari indispensabili, sopra elencati. Né va confusa la "democrazia" con la "timocrazia", ovvero quel forma di governo fondata sul reddito, sulla ricchezza. L'attuale società occidentale è timocratica, non democratica .

A Samuelson chiederei, esiste un'economia perfetta ? Ad Arrow chiederei, esiste il teorema perfetto ?

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito, oggi 10 febbraio si parla molto di foibe, ed allora dalla solita parte dei marxisti e comunisti, un tempo filo-titini, si richiamano le violenze italiane. Tutto cominciò - essi dicono - a causa dei cattivi italiani fascisti, che cominciarono le loro violenze dal 1919/ 20 ecc. Una storia curiosa, questa: l'antagonismo dai popoli (si leggano Giusti, Mazzini, Cattaneo, ecc.) cominciò in Italia, come in tutto l'Impero, sotto gli Habsburg, che applicarono il vecchio principio romano del "divide et impera" sul nemico. Nella solita infelice trasmissione di "Tutta la città ne (s)parla", di Radio RAI 3, ore 10 - 11, si è disquisito sostanzialmente secondo il suo stile, a senso unico. Pagarono gli innocenti, per loro, e non i colpevoli... Il fatto è che, come ho descritto in un mio libro pubblicato nel 1996 e totalmente boicottato, perché non aderente ai criteri di regime, la slavizzazione delle terre italiane cominciò almeno dal 1867, in Istria e Dalmazia, quando un deputato croato nella Deputazione Provinciale in Dalmazia, promise ai nostri "Noi vi annienteremo". Ancor prima, Francesco Giuseppe, il noto "impiccatore", come chiamato dai nostri, aveva ordinato ai suoi ministri di sfruttare le spinte nazionali e locali appunto per contrapporre slavi a slavi, italiani a slavi, tedeschi a slavi, perfino friulani e ladini all'Italia. I frutti di tutto questo si sentirono almeno fino alle guerre interne della disgregazione jugoslava del 1990 - 2000 e in Cecoslovacchia in modo più pacifico. Ma le premesse nacquero con la caduta della Repubblica di S. Marco nel 1797 grazie al celebre Trattato di Campoformido tra l'allora generale Napoleone e l'Impero Austriaco. Il fascismo doveva metterci oltre un secolo da questo episodio e oltre un cinquantennio dal primo, per complicare ulteriormente la situazione.

Manlio Tummolo ha detto...

Non so chi sia l'ingenuo presuntuoso che ha definito la nostra specie come quella dell'homo sapiens sapiens: era meglio nefinirla dell'homo crudelis crudelis, vel sanguinarius. I miti di Abele e Caìno o di Romolo e Remo sono indicativi di una lunga tradizione. Stando ai paleoantropologi che si chiedono come sia sparito l'uomo di Neandertal, che pure aveva superato l'era glaciale senza grossi danni, i più ritengono che non abbiano retto alle invasioni e alla forzata convivenza (sebbene allora gli spazi vitali erano ben più ampi di oggi) del suo prossimo cugino o fratello, uomo sapiente sapiente, che sul suo parente o collaterale esercitò forse il primo genocidio della nostra storia gloriosa. Altri (da cui i due Angela hanno tratto un documentario televisivo) sostengono invece trattarsi non di scomparsa, ma di fusione genetica con il nuovo arrivato. Sarei propenso a considerare vera questa tesi, guardando certi individui fisicamente tozzi e massicci, come ad es. è l'ex-presidente europeo Barroso. Ma il curioso è che i genetisti, benché sostengano che siamo parenti stretti dello scimpanzè e del gorilla con oltre il 90 % del DNA, poi non riescano a scoprire legami genetici con il neandertaliano. Mah ! Misteri della scienza moderna..