sabato 13 settembre 2014

Il Dna è una prova certa al cento per cento? Non per l'FBI. Ecco quello che i media italiani non dicono all'opinione pubblica...


Da The New York Times: Il Federal Bureau of Investigation (FBI), controllando una banca dati nazionale del DNA ha identificato circa 170 profili genetici che contengono errori. Fra questi, anche errori di scrittura o errate interpretazione dei tecnici di laboratorio. A causa dei risultati, la Polizia di Stato di New York ha cambiato i suoi parametri e trovato altri errori nel suo database. A scoprire gli errori è stato l'ufficio del medico legale di New York City che, incaricato di una supervisione statale, ha dimostrato che l'errore umano è sempre presente, anche quando si tratta di analisi delle prove del Dna che in tribunale assumono un'aura di infallibilità e influenzano al 100% i giudici e i giurati popolari. Gli errori individuati finora coinvolgono solo una piccola parte dei Dna della banca dati nazionale che detiene quasi 13 milioni di profili (12 milioni sono di persone condannate o indagate e 527.000 provengono da scene del crimine).

In alcuni casi la scoperta di errori ha permesso di identificare nuovi sospetti su crimini oramai archiviati: ad esempio su un uomo ucciso a randellate nel Bronx e in due casi di stupro a New York. In questi esempi, si parla di profili genetici prelevati dalle scene del crimine. Gli errori dei biologi, purtroppo, hanno avuto l'effetto di oscurare gli indizi trovati sulle scene dei crimini e accecare gli investigatori che avendo in mano il Dna non hanno indagato su altre direzioni ed ora, vista la prescrizione dei reati, non potranno più indagare. Gli errori sono stati scoperti nel mese di luglio 2013, quando l'FBI, utilizzando un software migliorato, ha ampliato i parametri di ricerca utilizzati per individuare il Dna. La nuova ricerca, ha detto uno scienziato dell'FBI, ha mostrato che in 166 casi nel database c'erano profili di DNA quasi identici, ma in conflitto in un unico punto. Da ricordare, occorre specificarlo, che non sono stati verificati i profili genetici ottenuti da Dna degradati o da Dna misti perché l'FBI non li inserisce nella sua banca dati mentre la banca statale sì. Quindi tutti i Dna controllati provengono da materiale genetico "integro". 

Alan Gardner, a capo dell'unità Dna di Legal Aid, che sta sfidando i metodi usati dal medico legale della città per discernere i profili genetici nei casi di miscela complessa (Dna misti) ha affermato che "queste rivelazioni fanno capire come l'errore umano possa mettere in discussione l'affidabilità del processo di test".

Avvocati e scienziati hanno detto che in tribunale i procuratori spesso usano il Dna come prova regina contro l'imputato, e per far capire quanto sia improbabile che una persona scelta a caso possa avere un profilo genetico uguale a un'altra snocciolano numeri di probabilità che tirano in ballo i miliardi di miliardi. Ma il tasso di errori da parte di un laboratorio o di un tecnico può diventare una statistica molto rilevante. Secondo il dottor Krane, un tempo membro della commissione di scienza forense per lo Stato della Virginia, se in tribunale si dice che c'è una possibilità di 1 a 10 quadrilioni che qualcun altro possa avere lo stesso profilo del Dna, si deve anche dire che al momento siamo certi che almeno una volta su 10.000 comparazioni i biologi hanno fatto errori nel generare il profilo portato a processo.

A questo proposito occorre anche dire che ad oggi solo lo Stato di New York ha fatto verifiche sui Dna e comunicato i dati, che non è stato ancora diffuso un resoconto completo a livello nazionale. E questo è preoccupante. Però Alice R. Isenberg, a capo della sezione di analisi biometrica del laboratorio dell'FBI, dopo aver minimizzato l'accaduto dicendo che dalla verifica loro stessi si aspettavano molti più errori - ha ribadito che nella maggior parte dei 166 casi gli errori sono dovuti a interpretazioni sbagliate o a sviste tipografiche. In pratica, il biologo ha sbagliato nel caricare la serie di numeri che denotano il profilo genetico...

Dopo aver letto quest'ultimo professionale passaggio ho deciso di non aggiungere nulla di mio ...

10 commenti:

TommyS. ha detto...

Massimo

Il tuo breve articolo evidenzia, caso mai fosse stato necessario, come il rischio dell'errore umano sia sempre presente anche in analisi scientifiche che vengono propagandate come certezze apodittiche.

Spero che in questa indagine, che costituisce, credo, un unicum nella storia delle indagini giudiziarie, ne siano stati commessi pochissimi e mai determinanti.

Ma, da profano e dalla lettura dell'ordinanza unitamente a quella delle poche notizie giornalistiche affidabili, le cose mi sembrano tornare poco.

Per prima cosa mi domando come sia stato possibile affermare da parte del RIS che da una traccia ematica "mista" (ribadito in conferenza stampa) reperita in una zona degli indumenti che presumibilmente è stata a contatto con l'ambiente del campo di Chignolo per circa 3 mesi, sia stato possibile isolare "un profilo genotipico straordinariamente di ottima qualita'". Come evidenziato, in maniera sinora non confutata da Annika, la cosa non sarebbe stata possibile soprattutto per quanto riguarda l'ottima qualita'.

Ma allo stesso tempo mi chiedo come da un profilo genetico misto (se la traccia era mista, anche il profilo doveva esserlo) sia stato possibile isolare con certezza il genotipo di un soggetto ignoto. Per curiosita' mi sono riletto le relazioni delle indagini genetiche condotte dalla Scientifica di Roma per il caso Kercher (stesso biologo incaricato di questo caso) ed ho verificato come in un profilo genetico misto per ogni locus si possono avere diversi alleli, che nel caso i soggetti contribuenti siano noti e' possibile attribuire a ciascuno di essi, ma nel caso in cui un soggetto e' ignoto rendono la cosa alquanto problematica. A meno che l'ampiezza degli alleli di Ignoto1 fosse ben maggiore di quella degli alleli di Yara, ma questo solleva ulteriori dubbi che le cose siano andate cosi' come le hanno raccontate al GIP.

Come mai in conferenza stampa il PM ha accennato, en passant, all'apparecchio dentario di Yara? E dove sono i risultati delle eventuali indagini genetiche condotte dalla Cattaneo (si parla esclusivamente di quelle fatte sulle tracce repertate sugli indumenti dal RIS)? Non e' che forse al momento sono state tenute nascoste altre evidenze?

Come e' possible conciliare le indagini tradizionali condotte dal maresciallo Mocerino con quelle genetiche fatte da Previdere' e dalla Grignani, entrambe a quanto pare determinanti per arrivare ad Ester Arzuffi? E' per puro caso che si sia ottenuto lo stesso risultato contemporaneamente a distanza di piu' di tre anni dal ritrovamento del cadavere di Yara? O si deve pensare che la prima ha permesso alla seconda di giustificare scientificamente quanto appurato grazie ad una "soffiata" (allora vuol dire che ci prendono in giro).

E' davvero credibile che dal luglio 2012 il genotipo di EA non sia stato confrontato con quello di Ignoto1 e quello di Giuseppe Guerinoni, ovvero e' credibile che sia stato confrontato erroneamente con quello di Yara (o della madre)? Perche' questo fa sorgere tantissimi dubbi.

Stefania ha detto...

Ciao, Tommy, permettimi un paio di considerazioni domenicali ...

Una domanda che vorrei fare agli addetti ai lavori .... avendo una traccia mista (sempre questa traccia non sia di piu' di due persone) è possibile operare per esclusione? Ovvero, conoscendo il dna di Yara (recuperabile da uno spazzolino da denti, da un capello presente sulla spazzola che usava, ecc ...) era possibile togliere dalla traccia tutti gli aleli della ragazza cosi' da ottenere un dna puro? Yara è della zona ed abbiamo visto che spesso la gente di quei luoghi è parente alla lontana, come si usa dire, senza saperlo. Siamo certi che il dna di Yara non avesse nessun punto in comune con quello di Ignoto 1 o con quello di Massimo Bossetti (o quello "Ignoto1-Bossetti" nel caso ulteriori esami riuscissero a dimostrare sono la stessa persona)?

Come possiamo essere certi che quella traccia "mista" non sia composta dal dna di tre persone?

Altro appunto: negli States si è riscontrata l'impossibilità di dare come assoluta la prova del dna causa errori umani.

Per questo si chiede l'esame sia ripetibile.

Un errore di trascrizione puo' essere corretto. L'errore volontario invece no.

Stefania

TommyS. ha detto...

Stefania

Per quanto ne sappia io, ed ammetto di non essere assolutamente del settore, nel caso di tre contribuenti in un profilo genetico misto, dovresti aspettarti di trovare su almeno un locus cinque o sei alleli (che non siano dovuti pero' a fenomeni di dropin e contaminazione).
Nel caso di due contribuenti puoi aspettarti tre o quattro alleli al massimo, ma non e' detto in tutti i loci amplificati. Perche' e' molto probabile, se non certo che i due soggetti condividano degli alleli su alcuni loci (confrontando i genotipi del caso Kercher puoi trovare diverse condivisioni e nel caso di tracce miste solamente tre alleli su alcuni loci; cosa dovuta sia al fatto che un allele era condiviso sia anche a probabili effetti di dropout a seguito dell'amolificazione).
Conoscendo il genotipo certo di un solo soggetto, se per un locus hai quattro alleli, escludendo i due noti sai quali sono quelli del soggetto ignoto. Ma se gli alleli sono tre vuol dire che i due soggetti, noto ed ignoto, possono condividere uno dei due alleli ed in linea di principio non puoi stabilire quale dei due. Solamente nel caso che la quantita' di DNA del soggetto ignoto sia decisamente maggiore a quella del soggetto noto (e lo verifichi sui loci con quattro alleli), puoi stabilire quale allele e' effettivamente condiviso valutandone l'ampiezza. Ma in genere chi effettua le analisi preferisce tenersi sull'indeterminato indicando in questi casi in tabella tre loci per il genotipo dell'ignoto ed al massimo esprimendo una maggiore probabilita' per una coppia o l'altra.
E' questo che mi suona strano nel caso in questione. Come hanno potuto stabilire in maniera univoca il genotipo di Ignoto1 se il suo apporto non era decisamente superiore a quello di Yara (ed in una traccia mista dove il sangue era presumibilmente quello di Yara mi sarei aspettato il contrario)?
Ma forse mi sbaglio e nei lembi recisi degli indumenti il materiale biologico era prevalentemente quello di Ignoto1. Mah? O forse che il DNA di Yara era decisamente piu' degradato rispetto a quello di Ignoto1...?

Per il nostro ordinamento giuridico la prova si forma in dibattimento, anche quella scientifica se non tutte le parti accettano quanto portato dal PM. E sono molto confidente che la difesa di Bossetti chiedera' la ripetizione dell'estrazione a partire dai reperti di tessuto originari, se ancora disponibili. E non da parte dei consulenti del PM, ma da parte di periti della Corte (come nel primo appello del caso Kercher anche se poi della perizia Conti-Vecchiotti sembra se ne siano infischiati a Firenze).

Anonimo ha detto...

Tommy S

Se realmente si fosse trattato di traccia mista di DNA, a maggior ragione avrebbero dovuto estrarne il RNA con facilita' estrema!

Non farlo sarebbe stato talmente assurdo quanto utilizzare, che so, Hexagon Obti della Bluestar Forensic per rilevare l'origine ematica di una traccia! Da totali incompetenti! Eppure di RNA neppure l'ombra e mi sa tanto che si sia preferito un "presumptive" ad un "confirmatory" test... :-((((

Per carita', conosco bene Bluestar Forensic! Ottima marca, ma purtroppo Hexagon Obti e' un giocattolo per neonati rispetto al RSID-Blood Test (o anche al RNA, se per questo). Non solo rileva l'emoglobina (hHb) e non il glycophorin A; un risultato positivo con Hexagon Obti non e' confermativo di origine ematica, ma semplicemente indicativo della possibilita' della presenza di sangue in una traccia. Insomma, si tratta di un test fallibile, inconclusivo, non confermativo e dal falso positivo facile. Pensa che testa positivo addirittura a tracce lasciate dal tasso e dalla donnola...!

Ciao. Annika

Stefania ha detto...

Grazie per la risposta esauriente. Se si arriverà in dibattimento ne vedremmo delle belle, sempre che non accada si decida di ignorare le risultanze della difesa come purtroppo già accaduto in passato.

Stefania

Anonimo ha detto...

Un errore umano è sempre possibile, in ogni campo dello scibile. Però esistono le controprove. Saluti Stefano

Anonimo ha detto...

se non lo scrivono su giallo non ci credo

ps è una battuta

luca

Massimo M ha detto...

Fantastico. GIALLO in un articolo riporta che la quantità di sangue lasciato sui leggings e' talmente abbondante da poter riempire una provetta. Aggiungendo che quindi non e' stata procurata tagliandosi o ferendosi ma da epistassi e che MGB non si sarebbe accorto della perdita.
Non e' fantastico?
Cioè...........totalmente contro le evidenze delle relazioni scientifiche dell'ordinanza in base alle quali la traccia sia stata lasciata ferendosi con l'arma da taglio, motivo per cui rappresenta evidenza contestualizzata all'aggressione.
Adesso invece siamo passati ad epistassi:
- Come si collega l'epistassi al gesto di aggressione? Dove e' scritto che epistassi e' equivalente a gesto di aggressione piuttosto che.............
- Corpo ritrovato supino. Traccia sul retro del corpo. L'ordinanza parla di corpo che si trova li dal giorno della morte a quello del ritrovamento. Come e' possibile che un Soggetto che non si sta accorgendo di perdere intere provette di sangue dal naso versate sul dorso del corpo, poi rigira il corpo e il rubinetto di sangue non versa più nessuna traccia in nessun altra porzione del corpo?
- Perché il soggetto rigira il corpo dopo averci lasciato una provetta di sangue? Forse per eseguire sul davanti tutti gli altri tagli? Ma anche in questo caso, cascate del Niagara di sangue dal naso non lasciano altre traccie?

Tutto e il contrario di tutto............andiamo bene.

Anonimo ha detto...

@massimo m, appunto aspetto giallo

luca

filippo ha detto...

E' stato lui, mettetevela via.