venerdì 7 giugno 2013

Provate a indovinare il nome dell'assassino e della vittima...


Questo più che un articolo sarà un problema matematico da risolvere proprio come si usa fare con i problemi matematici; io vi darò dei dati e voi, per giungere alla soluzione esatta, dovrete sommarli, moltiplicarli, sottrarli o dividerli. In un unico post non posso inserire gli atti processuali, quindi i dati riguarderanno esclusivamente le fasi salienti del crimine. Naturalmente sto parlando di un omicidio e so che il dolore dei familiari, degli amici e delle amiche, è reale e duro da sopportare. Ma il gioco che vi sto per proporre non sarà né volgare né offensivo. Anzi, puntando l'indice sulle varie fasi investigative mi prefiggo di aiutare a far sì che un domani ci possano essere indagini migliori, sia da parte di chi entra per la prima volta sulla scena di un delitto, dove di solito nelle prime ore il caos regna incontrastato sovrano e la metà dei reperti viene contaminato o rovinato irrimediabilmente, sia da parte di chi da quella scena deve trarre conclusioni in grado di portare sulla giusta direzione i pensieri.

Ma partiamo con gli indizi. Mi raccomando, sia rispondiate ponderando al meglio, sia lo facciate usando l'istinto, non dovrete barare ma dare una risposta onesta. Ecco dunque i dati che vi potrebbero consentire di giungere alla soluzione del problema:

1) La vittima era una donna sposata e madre.
2) Il marito da un paio di anni aveva un'amante.
3) L'assassino usò un coltello che non si è mai trovato.
4) La vittima fu colpita da 23 coltellate: di queste solo una è risultata mortale.
5) Sul cadavere si trovarono capelli femminili.
6) Sul luogo del delitto venne rinvenuta un'impronta ematica riconducibile a una scarpa di misura diversa da quelle usate dal marito.
7) Il marito al momento dell'omicidio non si trovava con la moglie e un testimone garantì per lui.
8) L'omicidio avvenne in un luogo ben conosciuto dal marito.

Questi sono i dati che i Pm avevano inizialmente a disposizione. Fate mente locale e, visto che il fatto di cronaca fu eclatante, datevi la risposta. Come si chiamava la donna uccisa e chi fu accusato del delitto?

Prima di svelare le identità voglio aiutarvi dandovi qualche altro dato.

9) Il luogo del delitto subì un'infinita serie di contaminazioni a causa della poca professionalità di chi aveva in mano le indagini.
10) Le indagini cambiarono mano. Prima furono affidate ai Carabinieri, poi alla Polizia ed infine ancora ai Carabinieri.
11) Nessun estraneo alla famiglia fu mai indagato per l'omicidio della donna e nessun inquirente seguì mai altre piste.

A questo punto: o avete indovinato o è giunta l'ora di dirvi che la vittima non si chiamava Melania. E' giunta l'ora di dirvi che con gli indizi di cui sopra la procura dapprima indagò figlio e marito poi archiviò, nonostante il marito si opponesse chiedendo indagini migliori. Ormai dovreste aver capito di chi si tratta, ma per maggior sicurezza inserisco altri dati:

12) L'omicidio fu commesso nel salotto di casa.
13) Le porte e le finestre erano intatte (o la donna aveva fatto entrare l'assassino o questi aveva la chiave).
14) Chi inizialmente fornì un alibi al marito a posteriori modificò gli orari.
15) Il marito fu arrestato tredici anni dopo l'omicidio perché la procura asserì che sul luogo del delitto c'era una macchia ematica che riportava al suo nome.

Ora non possiamo che fare un paragone: Salvatore Parolisi a parità di indizi, anzi con minori indizi visto che l'omicidio di cui sto scrivendo non è avvenuto all'aperto ma fra le mura domestiche e senza efrazioni a porte e finestre, è stato condannato all'egastolo.

Ma andiamo oltre. Per capire meglio quanto possa incidere la forza mediatica sulla mente dei Pm, c'è da dire che un procuratore (a tredici anni dal delitto) riaprì l'inchiesta basandosi sulla lettura di un libro del bravissimo Carlo Lucarelli. Un libro che si riferiva alle puntate del programma "Misteri in Blu" (titolo modificato poi in Blu Notte), una delle quali fu dedicata al caso in questione (puntata sparita e ad oggi introvabile su internet). Ma non solo. Il dito sul marito lo si puntò anche perché, a indagini in corso, il criminologo Francesco Bruno (dapprima consulente della procura poi ospite fisso di diversi programmi televisivi) non perse occasione per far credere a tutti che l'indagato non fosse solo un semplice assassino ma addirittura un serial killer. Ciò a causa di un infarto che ad un mese e mezzo dall'omicidio uccise il padre della vittima, ciò a causa di un intervento chirurgico che a due anni di distanza portò alla morte anche lo zio. Quest'ultimo morì sotto i ferri mentre gli asportavano un tumore dallo stomaco. Mi raccomando: non crediate che stia scrivendo a caso perché quanto vi ho riferito è scritto nero su bianco sulla richiesta di riapertura delle indagini.

Quindi per tredici anni non si seppe come fare ad accusare e solo a posteriori, e grazie ai media, si decise di entrare a piedi pari sulla vita del marito. Infatti per far luce sul mistero i Pm si adagiarono alle intuizioni mediatiche che cercarono di avvallare costruendo prove inconsistenti e inesistenti. Per consolidare la loro tesi si aggrapparono ai giornalisti d'assalto assetati d'audience, anche Chi l'ha Visto si interessò al caso nella puntata del 22 marzo 2007 (sparita pure questa), che pubblicizzarono in maniera abnorme la macchia ematica che forse conteneva dei segni. Ma nessun giornalista nazionale disse o scrisse mai che da quei segni i tecnici ricavarono ben 278 terzine di lettere. Si preferì informare la pubblica opinione in maniera parziale e pregiudizievole e farle credere che la vittima prima di morire avesse scritto sul divano il nome parziale del marito: "ENZ". Ormai è chiaro che sto parlando dell'omicidio di Antonella Falcidia e che il nome di chi è stato ventitrè giorni in carcere è quello di Vincenzo Morici. L'uomo, da qualche giorno assolto anche in appello, perché la procura è voluta andare in appello nonostante non avesse nulla in mano (e a rappresentare l'Accusa ha mandato il suo miglior procuratore), da troppi anni deve subire i soliti sospetti che la stampa ha generato e che i Pm hanno avallato con indagini unidirezionali. Questo nonostante la Difesa abbia chiesto di indagare anche altre persone (di una in particolare ha dato pure nome e cognome). Per sua fortuna il signor Morici sta bene a livello economico. Non avesse avuto denaro da spendere in avvocati, forse la procura e i media l'avrebbero avuta vinta e si troverebbe ancora in carcere.

Su questo punto c'è da spendere due parole e dire che nelle nostre città ci sono troppi "veri assassini" che girano liberi e puliti a causa dei troppi procuratori che preferiscono adagiarsi sull'opinione pubblica o seguire un istinto che spesso non hanno. C'è da dire che troppe sono le volte in cui le procure ignorano indizi e prove favorevoli all'indagato di turno, che troppi sono i reperti mai fatti analizzare dai Pm perché ritenuti ininfluenti. Quei reperti che in realtà non si analizzano per il semplice motivo che non giovano alla causa colpevolista. Quei reperti che cinque volte su dieci, nel tempo scompaiono e non si trovano più. E non è illogico dire che un Pm serio e professionale dovrebbe seguire più vie e più pensieri, compresi quelli degli avvocati difensori seri che li spronano a guardare anche al di là della siepe. Come non è illogico, ma giusto, criticare l'operato di un magistrato che sbaglia. Purtroppo sono pochissimi i giornalisti che per migliorare la situazione "giustizia" criticano anziché tacere. Purtroppo sono invece molti quelli che, ipocriti, deridono il magistrato alle spalle... magari mentre bevono un caffé col collega o mentre parlano al cellulare con la loro redazione. E non è che non criticano per mancanza di coraggio, non criticano per convenienza (meglio avere un procuratore amico che un nemico in procura) o per una linea editoriale che li obbliga a restare sulla riga tracciata. Criticare non significa disprezzare. La critica, se non è fine a sé stessa o pura inutile offesa, deve sempre essere intesa come una spinta al miglioramento, un aiuto per far sì che chi ha sbagliato capisca l'errore e cambi il suo modo di porsi. Nel caso di una procura o di un giudice, il modo di indagare o giudicare.

Seguire i pregiudizi esternati dalla stampa fa chiudere gli occhi e la mente ad altre possibili direzioni investigative. Non si può sempre e solo addentrarsi nella statistica e seguire la strada più facile e comoda. Non si può sempre e solo inseguire "la preda" preferita dai media o dalla famiglia della vittima. Sono passati da tanto gli anni in cui l'assassino era da cercare nella ristretta cerchia delle poche conoscenze. L'epoca è cambiata, non siamo più all'inizio del '900, non siamo più nell'era di Ercule Poirot e Miss Marple. Al mondo d'oggi la vita di ognuno di noi si snoda a ritmo frenetico. Gli scambi interpersonali quotidiani fra colleghi, amici, parenti e semplici conoscenti, surclassano di gran lunga quelli di una normale vita di coppia. E se anche è vero che le frequentazioni extraconiugali fra marito e moglie possono essere motivo di scontro e gelosia, che in caso di omicidio giustamente il coniuge rimasto in vita deve essere il primo da sospettare, è anche vero che se esiste una vasta cerchia di conoscenze si deve prendere in considerazione l'ipotesi di ampliare le indagini anche verso chi non pare avere un movente valido. In fondo per uccidere una donna che ti rifiuta, che ti minaccia o ti umilia, non serve un movente vero: l'ira del momento per tanti basta e avanza.

Per tornare al caso in questione e per farvi capire meglio la situazione in cui versa la nostra giustizia, pubblico l'intervista - a cura dalla giornalista siciliana Laura Distefano - all'avvocato Enrico Trantino (è una esclusiva di LiveSicilia).





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43 commenti:

vito vignera da Catania ha detto...

Carissimo Massimo,oltre a conoscerla la vittima,avevo anche dei rapporti di lavoro nella clinica dove lei lavorava insieme al padre.Oltretutto abito vicino casa sua,a circa 300 metri di distanza.Difficile ritenere il Dottor Morici l'assassino della moglie.A suo tempo ricordo che c'era un testimone che confermava la presenza del Dottore lontano dal luogo del delitto.Ora è uscita la sentenza di assoluzione e credo sia finito un incubo.Purtroppo quando le indagini non sono svolte in modo adeguato non si arriva a nulla di concreto.Buona serata caro amico.

PINO ha detto...

Caro Massimo,Il quadro che si ricava dalla tua esposizione dei fatti, e le precisazioni dell'avvocato Tarantino, resta comunque ancora nebbioso.
Il dr. Morici sarà stato assolto, ed è bene che sia stato così (in dubbio pro reo), ma non ne sarebbe uscito integro, causa, fra alcune altre mancate risposte, quella del perchè non sia stata considerata attendibile la precisazione dell'orario, rettificato in una seconda deposizione, dal dr. Campagna, collega di Morici, in cui i due si separarono, anticipato di 20 minuti, rispetto a quello segnalato in precedenza,(22,30) rettifica, sostiene il dr. Campagna, dopo aver ricordato che, sedendo in auto, dopo il commiato, aveva rilevato che le lancette dell'orologio del cruscotto erano posate fra le ore 22,05 e 22,010.
Orario che avrebbe confortato la tesi dei pm. sulla possibile colpevolezza del dr. Morici.
A guardare le cose con ottiche diverse, si possono ottenere visioni diverse. Ma di errori se ne commettono sempre, e su questo sono d'accordo su quanto hai scritto.
Ciao, Pino

Vincenzo ha detto...

Concordo, caro Massimo.
L'opinione pubblica comincia ad'essere influenzata dalle trasmissioni televisive, i giornalisti e gli opinionisti cominciano a suggestionare anche chi svolge le indagini,e dopo si arriva all'arresto del sospettato che anche con indizi esili viene soprannominato o meglio marchiato a fuoco con la lettera "A" di assassino.
Conosciamo il caso delle povere Sabrina Misseri e Cosima Serrano, condannate alla pena dell'ergastolo per accontentare l'opinione pubblica che da due anni voleva il rogo delle due streghe di Avetrana, nonostante non ci sia un minimo indizio a loro carico.
Salvatore Parolisi è stato trasformato in un mostro a causa dei tradimenti che però non trasformano in assassino un'uomo. Bisogna distinguere la parola "Marito infedele" da "Assassino".
Prima stavo pensando a Sabrina Misseri, Cosima Serrano e tutti gli innocenti che passeranno l'estate murate vive in una cella di pochi centimetri, mentre gli opinionisti che pavoneggiano nei salotti televisivi e giudicano gravemente in base a delle supposizioni, trascorrono le vacanze estive nei paradisi esotici, oppure sulle magnifiche spiagge di Capri, Ischia (chi più ne ha piu ne metta).
Molto grave è il fatto che i veri assassini possano essere liberi mentre a pagare le loro colpe ci siano degli innocenti in galera.
Questa è la giustizia italiana, quindi chi vuole rischiare, si accomodi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Vincenzo sono d'accordo con quello che affermi,l'opinione pubblica vuole un colpevole e tu glielo devi dare,non importa chi.Ciao e buona serata anche a Pino.

magica ha detto...

infatti se le giudici avessero emesso un verdetto di innocenza apriti celo sarebbe successo il finimondo .
non sono allocche . avranno capito la messa in scena dei pm per avvalorare il loro verdetto di colpevolezza
dopo che per mesi e anni hanno cercato di estrpolare indizi ora dai testimoni incoerenti ora dagli sms. gli indizi falsi li hanno sbologanti nel web e in tv . credendo che la gente dorma .. sono svegli invece ed hanno capito l'antifona .. buonaserata .. ciao

Vincenzo ha detto...

Io non so se in appello o in Cassazione vengano assolte, poichè ho forti dubbi riguardo al fatto che nella sentenza di primo grado hanno coperto l'errore della procura, e spero che non lo si faccia anche nei prossimi gradi.
I giudici devono capire che non si tratta di pedine da sacrificare per una partita a scacchi, ma di vite umane che a causa del loro pregiudizio hanno una vita a pezzi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimi amici,prima di emettere un verdetto di condanna,qualunque essa sia,tutto deve essere ben ponderato,togliere tutto il "fumo",ovvero i pettegolezzi,le chiacchiere da cortile,le suggestioni,e possibilmente anche i sogni,analizzare il tutto e cercare il movente con le relative prove,tutto deve quadrare fin nei minimi dettagli,mettere da parte la fantasia e ragionarci su,non un dubbio deve pervadere la mente. Condannare senza prove, ma,solo con indizi e a volte risicati,la maggior parte delle volte si rischia di sbagliare e questo non fa bene ad una giustizia onesta,non un colpevole,ma,il colpevole deve scontare la giusta pena,nessuno deve essere accontentato per il piacere di giustizia.Trovo alquanto assurdo che i giudici che hanno condannato Sabrina e la mamma non abbiano avuto alcun dubbio,nessuno ha assistito al delitto,nessuno ha visto Sarah entrare ed uscire da quella casa,nessuno era presente al momento dell'occultamento del corpo,quindi i testimoni ascoltati e riascoltati,possono sbagliare,ricordare male,anche in buona fede,peggio se in malafede.Come si fa ad accettare una testimonianza come quella del Petarra che in primis dice di un ultimo avvistamento alle ore 12.45,e poi dopo diversi mesi la sua memoria rinfrancata dal P.M.,le fa dire che erano le 13.45? non è possibile accettare un cambiamento simile,solo degli stupidi e disonesti con la propria coscienza possono accettare un cambiamento simile,questo tizio è da ritenersi inattendibile,e incolparlo per falsa testimonianza e come lui anche la moglie che ha confermato la sua versione,c'è un video che lo dimostra,lui dichiara di non aver guardato l'orologio,a prescindere dal fatto che è difficile credere che uno mentre pittura pareti,pulisce pennelli,o usa attrezzi per il lavoro porti l'orologio,mentre è più credibile la dichiarazione dei fidanzati con l'orario delle 14.30 circa,sono i riscontri telefonici a confermarlo,è lo squillo delle 14.28 a dirlo, non c'è nessuno squillo antecedente,è il fratello di Sarah a spiegarlo in aula,Sarah quando arrivava dalla cugina non suonava al citofono,ma,faceva uno squillo e Sabrina le apriva il cancello,più chiaro di cosi cosa si vuole? Se Mariangela non mandava il messaggio "il tempo di mettere il costume e vengo" non si andava al mare,e se Sabrina voleva depistare poteva,poteva benissimo dire con un sms ritarda un po che non sono pronta,se avesse ucciso la cugina il panico era totale,e non che con un sms le dice,"sto tentando in bagno" seguito da uno smile scherzoso,perché di scherzoso in quel momento non c'era nulla,anzi i brividi doveva avere in quei momenti,invece il panico le era finito,e con lei pure la mamma,ma,non scherziamo per favore,del ritrovamento del cellulare c'è poco da dire,se non che è stata tutta una messinscena di Michele Misseri,con tanto di "ma proprio lo zio doveva trovarlo?",e che dovevano dire in paese?che aveva avuto una fortuna pazzesca?no,nessun dubbio ci hanno preso per il c..o,di questo ne sono certo,e se pensano che Sarah riposa in pace perché giustizia è stata fatta,beh,non credo proprio anzi credo si stia rivoltando nella tomba,vero caro zietto? Buona serata a tutti.

Annamaria ha detto...

Amici, nemmeno io, pur avendo ascoltato attentamente le argomentazioni di chi non la pensa come me (non parto mai da convinzioni precostituite), nememno io, dicevo, riesco a vedere gli indizi a carico di Cosima e Sabrina: tutto la ricostruzione che occorre fare per accusarle mi sembra davvero troppo macchinosa, irrazionale nei passaggi logici, e poi i tempi non tornano, e ci sono le prime dichiarazioni di varie persone che convergono su orari dai quali le due donne sono, a mio avviso, scagionate in modo automatico.
Detto questo, è evidente che la conduzione del procedimento giudiziario spetta agli addetti ai lavori, non è di mia competenza.
E'invece mio diritto, come cittadina, intervenire sulla questione dei salotti televisivi,che in tanti ormai riteniamo inutilmente ripetitivi e insopportabili. In questi talkshow ognuno, ospite o conduttoreche sia, si sente autorizzato a pontificare e a ricostruire l'identikit psicologico di persone che magari non hanno visto dal vivo nemmeno una volta, della cui vita sanno poco o nulla. Se poi, come nel caso di Cosima Serrano e Sabrina Misseri, queste persone sono detenute, a maggior ragione trovo inaccettabile e grave che non si tutelino il loro diritto ad essere rispettate, sia sul piano giuridico che su quello umano. Quindi trasmissioni così le rifiuto. Mi si dirà: basta usare il telecomando. Certo, io posso cambiare canale, ma intanto so che quelle trasmissioni continuano a fare danni, attraverso informazioni che sono spesso solo impressioni, destituite in genere di fondamento scientifico. Aggiungo, infine, che pagando il canone da sempre rivendico il diritto ad avere in cambio trasmissioni corrette e di qualità. Non devo essere io ad adattarmi cambiando canale per fuggire dal trash, deve essere la tv a migliorare, a tornare a certi ottimi livelli del suo passato.

Vincenzo ha detto...

Concordo con Vito e Annamaria.
A scagionare Sabrina e Cosima ci sono i tabulati telefonici, poichè non c'è tempo per compiere tutte quelle azioni. La testimonianza di La Stella è fondamentale per l'orario, poichè trova il riscontro di un dato inconvertibile, ovvero l'arresto del suo computer.
Trovo inutile aggrapparsi a Petarra, poichè lo stesso fa confusione durante la sua deposizione. Inoltre, su Sabrina e Cosima non ci sono indizi, ma supposizioni che durante il dibattimento sono crollate. E ancora oggi mi chiedo: perchè le hanno condannate? Una risposta arriverà con le motivazioni, e spero che almeno si siano inventati qualcosa di serio per giustificare una condanna così grave.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon pomeriggio cari amici.Vincenzo che ti debbo dire? che hai sfacciatamente ragione,Sarah per andare dalla cugina impiegava non più di 5,6 minuti,se il signor La stella spegne il computer alle 14.05,e Sarah fosse uscita da casa alle 13.45,o 13.50,già con quell'ora non vedrebbe Sarah,se poi aggiungiamo che esce fuori a controllare l'uva,poi deve chiudere tutte le porte e dice che sono 7,8 poi salire in macchina,fermarsi a guardare i necrologi affissi per strada,e poi vede una figura non ben identificata che tutta veloce le passa vicino,dopo ci sono i fidanzati che la riconoscono,mi dici come è possibile che Sarah sia uscita alle 13.45,50.? impossibile,non può mai e poi mai essere quella l'ora che esce da casa,hanno mentito in maniera spudorata.Le hanno condannate per far contenti la famiglia Scazzi,che cosi non piangerà più,e per accontentare i loro "amici" P.M. che in aula hanno detto cosi tante puttanate da far impallidire anche i santi.Riguardo alle motivazioni(sono già passati 50 giorni)non ho idea cosa si inventeranno,magari ripeteranno quel che già sappiamo,la gelosia,un sogno diventato sequestro,il litigio della sera prima(era una ripresa,o un rimprovero),che Sarah era molto triste quella mattina,almeno questo dice quella deficiente di Anna Pisanò,sequestrata,uccisa,e consegnata a quel povero allocco che è,il caro zietto,e che per occultare il cadavere si fa aiutare dal fratello e dal nipote. A quarto Grado venerdì anche il Gen. Garofalo aveva dubbi sulle ritrattazioni con tanto di aggiustamenti dell'ora di uscita di Sarah,anche un tizio ha provato con una macchina della verità ad analizzare quel che diceva Sabrina, affermando che non mentiva,altri secondo me dovrebbero sottoporsi a questo esame,credo che ne sentiremmo delle belle.Un caro saluto a tutti.

carla ha detto...

infatti vincenzo,così lo è stato perfino con parolisi,che alla fine si è inventato un altro movente,per giustificare l'ergastolo....per cui la famiglia della vittima Melania,ha dovuto incassare....
ritengo assurdo,visto che la giustizia dovrebbe rapresentare a difesa della persona offesa,che si accetti l' inganno....è ovvio che me ne intenda come giustizia la magistratura e noi esseri umani ci affidiamo a loro e sperando che funzioni ,ma se si rivela tutti questi inganni, veramente mi sentirei orfana per l'ennesima volta che sicurezza ci danno codesti signori da chi altri si potrebbe andare? non nego provo uno smarrimento.....se non aggrapparmi alla fede che BUON DIO illumini le menti....saluti

carla ha detto...

Vito,non ne sarei così certa che la famiglia scazzi non pianga più,solo perchè i giornali tacciano.....perchè da come si è visto l'ultima volta concetta ,si appellava che voleva ancora la verità da sua sorella e sua nipote....è evidente che la sentenza non l'è sufficiente, cioè non gli basta di quello che gli hanno raccontato inquirenti.....con ciò rimane un tarlo nascosto e con un tarlo nascosto uno non può stare bene,per cui " il dubbio" lo sappiamo bene quanto possa essere logorante,non sarà sufficiente adaggiarsi,per non sentire il dubbio.....un caro saluto a te e a tutti amici

Vincenzo ha detto...

Il processo d'appello dovrà svolgersi in un'atra sede, perchè se si svolgesse a Taranto, la condanna sarebbe certa. E' inammissibile che la nostra giustizia debba coprire gli sbagli delle procure, perchè quì non parliamo di oggetti, ma di essere umani che vivono e respirano come noi. I giudici che scrivono sentenze assurde per coprire le lacune di una procura o accontentare l'opinione pubblica devono farsi un'esame di coscienza perchè è gravissimo calpestare la vita di una persona senza pensarci su due volte. E l'errore commesso dalla corte d'Assise di Taranto è imperdonabile, perchè schiacciare un'innocente non è perdonabile mai. Dobbiamo essere tutelati, perchè come è capitato a Parolisi, Sabrina, Cosima, Tortora, Pappalardi ecc., potrebbe capitare a noi di finire in una trappola mediatica.

carla ha detto...

infatti chi appogia questo sistema ,non ci pensa che può toccare pure a lui.....
si giudica chi uccide questo è il senso della magistratura per cui si vuole credere ,ma portare alla morte civile a un innocente è come macchiarsi dello stesso reato....

Anonimo ha detto...

Buona sera a tutti!
Non ho seguito molto il caso Scazzi in questo blog, ma sono rimasta appiccicata per mesi alla tv a vedere una diretta quotidiana fatta di colpi di scena continui e di riassunti con le solite immagini.
Ho visto il processo ultimamente con le deposizioni di Mariangela e lo stillicidio su Sabrina.
Quest'ultimo mi ha dato fastidio, perché infierire su una ragazza e i suoi giochi intimi, perché?
L'ho trovato crudele e stupido.
Crudele perché proprio su quel piano vogliono mantenere la condanna, stupido perché cose del genere sono normali, frequenti e le più naturali.
Perché non indagare su quel computer con le immagini di una biondina incatenata per ricavarne la provenienza?
Perché non indagare su chi e come quel libro inquietante e raro era in una biblioteca di paese.
Chi l'aveva comprato-ordinato-donato o richiesto con prestito interbibliotecario?.
Perché non strizzare il bell'Ivano che nel pomeriggio dormiva, il cellulare era in macchina e la mamma disse qualcosa di diverso.
Ma dai, può un giovane uomo iniziare un rapporto e ritirarsi con pudore per non rovinare un'amicizia? Ma chi ci crede?
Chi era quella donna straniera molto " emancipata " che faceva strani giochi nel gruppo?
Se queste indagini non sono state fatte qualcosa mi fa insospettire, se la Procura segue solo quella pista mi insospettisco ancora di più.
Comunque, per quanto riguarda questo caso,credo che moralmente Sabrina, la madre e Michele siano colpevoli e sanno a chi è stata data la poverina nel pomeriggio, per darle una lezione.
Perché secondo me l'hanno portata subito a contrada Mosca e lì c'era qualcuno al quale dare in pasto la tenera biondina.
Forse non credevano che sarebbe morta,ma certo sono stati complici e non parlano, perché se l'hanno fatto sono stati perversi, hanno portato una fanciulla verso il "sacrificio". Non c'entrano solo i parenti di Michele per me.
Ricordo male o particolari giochi di " potere" li facevano anche i fratellini di Gravina che, per dimostrare di essere coraggiosi dovevano scendere nella cisterna dove sono morti? E nessuno parlava.
Quali " giochi " faceva l'allegra e annoiata comitiva, per quale motivo? Privarsi di un rapporto cominciato, era un "sacrificio"?
E perché aveva cominciato?
Dov'era il bell'Ivano quel pomeriggio?
Qualcosa chiude la bocca al gruppo e non credo che con l'ergastolo le due donne parleranno.
Io non sottovaluto l'intelligenza di Sabrina.
Chi di voi ricorda un film americano che parlava di Oleandri bianchi interpretato da una splendida Michelle Pfeiffer...( non ricordo come si scrive)una donna intelligentissima che è riuscita a gestire la sua condanna.
In questo caso ancora una volta la Giustizia non c'è stata e gli inquirenti non hanno indagato a dovere.

Vanna

magica ha detto...

ciao vanna
beh è inverosimile il tuo post . grazie del suggerimento . non ci avevamo pensato , eravamo soggiogati da sabrina e sua madre . che non la dicevano tutta ,
smackk

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Vanna non so se per certe tue considerazioni dovrebbe risponderti Massimo Prati,però non trovo una certa logica in quel che dici,la biondina incatenata chi era? E secondo te perché Sabrina avrebbe dovuto dire una sciocchezza simile,riguardo alla sveltina che più sveltina non si può,fermarsi,rivestirsi,e poi raccontarlo alla sorella e Mariangela se non fosse vero? certo è strano,ma,ci sono tante stranezze nella vita di ognuno di noi.Riguardo al sacrificio,non crederla morta,darla in pasto a qualcuno,hai idea di cosa dici?Hai qualche prova in mano per fare certe affermazioni? fai sapere qualcosa.Ciao

FALCE ha detto...

L'ipotesi di Vanna è verosimile quanto intelligente: allarga un orizzonte che non si è voluto scrutare.
Orizzonte che confonde i suoi confini con quello teorizzato dall'acuto Tummolo.
E', comunque, una realtà il fatto che quanto suggerito ora da Vanna, ed a suo tempo dal Tummolo, non sia mai stato sottoposto a serie investigazioni.
Si è, forse, seguito la facile strada che conduceva alla risoluzione più comoda?
C. Falce

Anonimo ha detto...

Magica ciao e smac anche a te,forse il mio post è "inverosimile" ed altrettanto posso dire di altri post.
Mi pongo semplicemente delle delle domande che partono da dati di fatto, esempio Vito, "la biondina" incatenata di cui parlo, è quella foto allucinante apparsa su un profilo fb e che vidi, poi è scomparsa.
Non si è mai indagato sui tre giorni a S. Pancrazio passati da Sarah e non credo neanche che si sia risaliti a cercare da quale computer erano partite certe immagini.
( A meno che lo abbiano fatto ed hanno scoperto qualcosa o qualcuno che c'era dietro ).
Per i messaggi di Parolisi si è andati fino negli States per frugare nella memoria di fb.
Qui non si è fatto perché?
Su questa storia puoi informarti in Rete, a dimostrazione che io non scrivo mie invenzioni.
Lo stesso Meluzzi ha sempre affermato che a suo parere Sarah non è morta a casa ma fuori e in altro orario e che c'erano strane feste in un casino di campagna.
E' "inverosimile" anche Meluzzi ovviamente.
Per quanto riguarda le esperienze più o meno piccanti dei giovani, sono tutte normali anche le chiacchiere che ne derivano e si può anche raccontare che il fatto non è avvenuto ma si è fermato a metà,non c'è differenza, la presentazione vicendevole c'è stata ed è normalissimo che accada.
Non è normale che una Corte faccia domande intime e scontate centrifugando una ragazza.
E perché Vito dovrei avere " prove" per affermare un costrutto fatto di domande?
Le mie domande sono assolutamente legittime.
Sono lieta invece che non sia stato messa in discussione l'intelligenza di Sabrina ma anche quelle del padre e della mamma.
Questa vicenda all'epoca in cui la seguivo in diretta, mi sembrava un copione di una tragedia greca primitiva, piena di intrecci, da studiare antropologicamente e, nello stesso tempo, gestita con scaltrezza mediatica.
Grazie Falce, puoi darmi l'articolo di Tummolo, non ho seguito qui il caso Scazzi.
Buona giornata!

Vanna

Anonimo ha detto...

Scusate, volevo aggiungere che secondo me la famiglia Misseri è
"moralmente" responsabile della quindicenne perché l'avevano accolta come figlia, amica, parente, confidente e perché è scomparsa mentre andava da loro, per andare al mare.
Quando una persona ha fiducia in te, si affida a te,se poi è minorenne la responsabilità aumenta.
Tutto qui.
Van na

PINO ha detto...

VANNA, ti rispondo io.
Il prof. Tummolo ha reso libero il suo account postale. Ti consiglio di scrivergli direttamente, per chiedergli il suo parere sul caso Scazzi, avendo il caro amico, rinunciato a collaborare a questo blog, per ragioni personali.
Ciao, Pino

magica ha detto...

buingiorno
sarebbe opportuno che intervenisse giacomo che come alcuni di noi ha seguito il caso senza con cura e riscontri senza travisamenti ..ragionando logicamente ,

magica ha detto...

nel mio ultimo intervento ho scritto (un senza) di troppo ..

Anonimo ha detto...

post delle 13,40 di oggi
Si richiede l'intervento di giacomo
che ha seguito il caso con cura, riscontri senza travisamenti e ha ragionato logicamente.
Intervieni Giacomo in aiuto di chi non è capace di rispondere!
E chi ha ragionato fin qui lo ha fatto davanti ad una bottiglia di vino? Ha sragionato?
In vino veritas: cin cin.

Vanna

Vito Vignera da Catania ha detto...

Attenzione a non esagerare con il vino,ci si può ubriacare e magari fare affermazioni fuori luogo.Cosa vuol dire moralmente responsabili? solo perché Sabrina e la mamma vivono in quella casa? Ritengo alquanto discutibile la cosa,bisogna vedere dove è arrivata Sarah quel maledetto giorno,in garage,o dentro casa?Perché se è arrivata in garage e ad ucciderla è lo zio,e Sabrina e la mamma non c'entrano nulla di cosa sono moralmente responsabili? del comportamento del padre,marito? non credo è maggiorenne,vaccinato è responsabile delle sue azioni,se invece è arrivata a casa ed è stata uccisa da Sabrina e mamma il discorso cambia totalmente,allora si che sono responsabili,ma,di un delitto.Riguardo a foto,catene e quant'altro,credo sia stato tutto chiarito,era opera dei soliti mitomani e sono stati smascherati.Riguardo alla fiducia e responsabilità su un minore che ti viene affidato è logico quel che dici cara Vanna,ma se il minore io quel pomeriggio non lo visto ,mi dici di cosa dovrei essere responsabile? della sua sparizione? non credo che tu abbia ragione.Io prove su chi sia il colpevole non ne ho,se tu le hai fai sapere qualcosa.Su quello che dicono in televisione,tu credi che i vari opinionisti siano portatori della verità? no credo,fanno supposizione come li facciamo noi,ne più e ne meno.Buona notte

FALCE ha detto...

@ Vignera
Penso che Vanna non sia obbligata a dare nessuna spiegazione, per una ipotesi altrettanto legittima come la tua e quelle di tanti altri.
Aggiungo che puoi ritenere discutibile tutto quello che vuoi, ma ciò non cambia la realtà di quanto è successo.
Per un delitto al quale nessuno dei commentatori di questo blog è stato presente, ogni ipotesi è discutibile, ciononostante ognuno è libero di farne, col vino o senza vino.
Anche i giudici hanno tratto le loro conclusioni da ipotesi non sostenute da vere prove, comminando una condanna altrettanto discutibile.
Come vedi, se tutto è stato basato su convinzioni personali, perchè chiedi a Vanna se abbia le prove di chi sia colpevole, solo per aver manifestato la sua, di ipotesi?
Tanti saluti, Carmelo Falce

carla ha detto...

Falce,quando uno spara ipotesi ,sarebbe meglio che ne dia la motivazione,se no a questo punto tutti possiamo essere colpevoli dell'omicidio,basta costruirsi un film su ognuno.....
al di là di quello che ci ha raccontato michele ,sono supposizioni oltre a non esserci riscontri non si trova una conferma....
sono dei indizi che possono essere benissimo discudibili,avere altre faccettature.....a parte i cambi di orari da più persone è già di per sè sospettabile.....si parla di giochi telefonini nel momento in cui è stato comesso il delitto,ognuno è libero di crederlo,personalmente la ritengo ridicolo.....
a riguardo di Vanna di quei immagini sul web ,guarda a caso è saltato fuori proprio dopo ritrovamento del corpo.....
e poi c'è la storia del gordon blè,se non sbaglio non si può dire che non l'avesse mangiato,perchè ne avevano trovato una traccia grigia,per cui dà da pensare che sarah è morta più in là......
poi esiste il silenzio del telefonino alle 14.42 cioè non c'era più collegamento,quando oramai sabrina si trovava con mariangela......
si può dire che questa vicenda è tutt'altro che chiara,anzi sembri perfino che si abbia voluto fare di tutto, perchè non lo sia chiaro......
perciò fate voi i conti se le nostre vite debba essere appesa a un film?.....( è inquitante )...Carla

Anonimo ha detto...

Falce, grazie e buongiorno!
Mi sembra che qualche dubbio aleggia anche negli innocentisti, a riprova che QUALCOSA non quadra, un po' perché anche per Sarah qualcuno subito disse che l'avevano presa, che si era allontanata.
La stessa cosa si è fatta per R., ovviamente " repetita juvant" a chi?
A chi ha messo in pratica qualcosa.
Non certo a chi non ha fatto niente.
Ma perché vi scaldate tanto e non cercate di capire che le piste sono diverse e possono portare anche all'innocenza delle donne,ma perbacco qui si ragiona sul poco che c'è e che mi pare sia un pochino delicato perché apre altri scenari.
Non è stato Misseri, non l'avrebbe fatta ritrovare,ma lui è l'uomo di casa che deve tutelare le donne.
Vi sembra normale che uno che si autoaccusa sta fuori e chi non parla o afferma la propria innocenza sta dentro?
Questa vicenda è intrigante perché ricalca i temi foschi e crudeli del teatro arcaico e nel contempo è pirandelliana, è assurda!
E la Procura sta cavalcando l'assurdo e si sta assumendo la responsabilità di lasciare il padre a casa a coltivare, e le donne al chiuso protette.
Mi sembra che anche l'esimio
avvocato prof. universitario stia avendo poca grinta.
Perché accade questo?
Non credo per imperizia totale, anche qui c'è qualcosa che non sappiamo, quindi c'è poco da criticare chi non la pensa come voi, moderate i termini e i giudizi, qui c'è spazio per tutti con il dovuto rispetto!
Ho espresso le mie idee con correttezza ed esigo si faccia altrettanto.
Saluti.

Vanna

carla ha detto...

sempre di supposizione si tratta che fin'ora non si dimostra reale,ognuno si è fatto una idea ,ancora nessuno ci ha dato la conferma e ritorno a ripetere che le 2 donne sono chiuse dentro per una cosa astratta......
penso che tutti siamo daccordo di stare a vedere le motivazioni che ne hanno dato i giudici,poi se ne discuterà ....
che non ci ritroveremo un altro caso di parolisi......che famigliari di melania hanno avuto la soddisfazione del giudizio,ma di quello che si è detto su melania hanno dovuto incassare e muti......

magica ha detto...

se misseri doveva tutelare le donne perchè non l'ha fatto?
poi guarda caso che sconclusionate le misseri sono furbastre e poi lasciano il cell in mano al padre (una mina vagante). quando misseri finse di trovare il cell perchè non lo fecero sparire , invece come allocche chiamrono i carabinieri .
gli innocentisti non cambiano idea perchè hanno seguito il caso dall'inizio.
la frase l'hanno presa è una frase che ripetono spesso chi non sa quando e come fu detta . è stato chiarito che sabrina la considero' con sua zia quando di sarh non ebbero notizie per un po' di tempo , inoltre il cell risulatava spento ,salita in macchina con mariangela la disse ripetendola .. non la disse subito come vogliono farci sapere , esiste una intervista dove so evince concetta che dice la frase . l

Mimosa ha detto...

Ultimamente ho sentito più volte ospiti di Mara Venier fare riflessioni su “errore dei media” nel dare tanto risalto a certi casi e ad erigere a ‘star’ i protagonisti.
Che si mettano la mano sulla coscienza anche i direttori di testata, sono loro che preparano la scaletta e danno il copione in mano ai conduttori prima d’andare in onda. La bionda lamé di CLV è addirittura lei stessa in Redazione, e ben vediamo come conduce e dove porta l’opinione pubblica, e come soggioga i parenti delle vittime a beneficio della spettacolarizzazione, quella donna è capace di strumentalizzare tutto, anche le proprie lacune e le defaillance della sua squadra giornalistica.

Il caso che Massimo porta alla nostra attenzione è un altro non risolto, per fortuna che lo stimato medico è stato scagionato ma siamo solo all’Appello (scherziamo??? 20 anni dall’omicidio e 13 dalla formulazione dell’accusa, che incubo!), spero per lui che non intervenga la Cassazione a ribaltare tutto come nel caso di Perugia.

Leggendo un articolo locale ritrovo molte frasi arcinote alle nostre orecchie, ricorrenti nei casi Scazzi, Rea, Kercher, da parte del Collegio di Difesa degli imputati: «l’intero impianto accusatorio si fonda su elementi suggestivi», «precostituita convinzione di responsabilità», «condizionamento delle prove acquisite», «accertamenti non approfonditi sui capelli rinvenuti tra le dita della vittima», per concludere con «le impronte di calzature rinvenute sul luogo del delitto non corrispondono al numero di piede dell’accusato». Quante coincidenze!
Mi vien da pensare che lo stampino di formazione professionale ed etica di una parte dei magistrati sia lo stesso … a quale si scuola sono andati?

Mimosa

carla ha detto...

cara Mimosa,più che scuola direi indotrinamento,altro chè libertà di pensiero.....
il fatto è nella situazione che ci troviamo,alla fine ci autolimitiamo da noi stessi.....
insomma questa schiavitù è ancora molto radicata in noi ....e a volte si preferisce non sapere,perchè ci si illude di stare più al sicuro,purtroppo non ci si potrà rifugiarsi per sempre è la vita che ti costringe ad uscire,perchè si evolve,non resta ferma sarebbe un guaio se si fermasse,perchè è l'Universo un continuo movimento...come nel nostro piccolo c'è lo spirito di sopravivenza ,così lo è per l'Universo......
invece la parte oscura ha il potere del dominio e fa' di tutto per tenere ignorante l'uomo....
ancora ci sono troppi muri da battere,anzi ancora non siamo all'inizi....buonanotte

magica ha detto...

un particolare ...
non capisco., come avrebbe fatto parolisi trascorrere dei giorni dai parenti dell'amante .. adirittura accettare che gli fosse prenotata una camera in hotel .mentre era adirittura impossibile che cio' avvenisse .. a meno che non succedesse qualcosa di strano --
parolisi avrebbe fatto una figuraccia anche con i genitori dell'amante . e una litigata con ludovica..
dall'altra parte i suoceri ufficiali e la moglie si sarebbero aspettati che parolisi avesse trascorso quei giorni con loro come sarebbe stato naturale. ..
una bella faccia tosta pero' . aldila' che parolisi sia innocente . come vogliono far credere il duo...B&G..
poi si permettono di dare della mafiosa ad una rgazza di 20anni .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon pomeriggio cari amici.Tutti che hanno un amante questi uomini e poi si dichiarano puri come angioletti,in fondo cosa fanno di cosi brutto nulla,solo un tradimento,dire falsità a non finire,e magari sono gelosi della propria moglie,la controllano,la seguono,controllano le telefonate,insomma di tutto fanno,e a volte uccidono,e magari poi piangono disperati,vigliacchi senza gloria.E Sabrina Misseri? niente,ne amanti, ne ragazzo di compagnia,niente fidanzato,pochi amici,di cui alcuni si son dimostrati peggio di Giuda,dei parenti e meglio non parlarne,insomma una povera ragazza,che,una volta voleva fare sesso e viene rifiutata,derisa,umiliata,roba da ammazzarli certi uomini,e invece lei che fa? ammazza la cugina di 15 anni,caso raro ma,non unico,almeno io fino ad ora non ne ho sentito di omicidi tra ragazze che si vogliono bene come sorelle,oltretutto Sarah era ancora piccola per contrastare la cugina con più esperienza.Si parla di femminicidio,e Sabrina allora? no,lei è l'eccezione che non fa la regola,mah,credo che alcuni libri debbano essere aggiornati.Cordiali saluti a tutti.

Anonimo ha detto...

Ciao Mimosa, mi piace la tua frase sulla formazione dei magistrati:
"a quale scuola sono andati", visto che stanno lavorando con lo "stampino".
Interessante e fa riflettere il copia e incolla che si va ormai ripetendo per gli ultimi eclatanti casi di femminicidio.
Accade un ripetersi di:
-assonanze di nomi negli ultimi casi: Chiara, Sarah, Yara,non sposate;
-le altre sposate: Melania,Roberta, Silvana quelle che ricordo nell'immediato);
-indagini partite subito o in ritardo che non hanno portato a chiarire i fatti;
-ricerche nel territorio a palmo a palmo che non hanno portato a nulla;
-controlli genetici a tappeto senza trovare colpevoli;
-non controlli genetici anche con formazioni pilifere;
-controlli sui computer accurati fino a trovare files nascosti o controlli in America;
-non controlli sui computer, per quanto è dato sapere;
-prigione anche in mancanza di prove ma solo indizi;
-libertà in mancanza di prove e con indizi;
-paternità negata e vita intima mostrata;
-paternità protetta con vita intima
blindata e aperta;
-chi si dichiara colpevole è libero;
-chi si dichiara innocente è dentro!
E' un florilegio di follia.
Si potrebbe scrivere ancor di più sullo strano modo di fare indagini e di fare i processi.
Se è vero che l'Italia è uno dei paesi più corrotti del mondo, è probabile che dietro questo modo di procedere, sia ad uccidere che a condannare o lasciare in pace,c'è la corruzione, non può spiegarsi altrimenti.
Per corruzione intendo qualcuno che non assolve completamente il proprio compito perché dietro ci sono degli interessi da tutelare, degli amici da proteggere in una cornice di privilegi da difendere.
Abbiamo perduto la bussola che ci indica la direzione giusta.


Vanna

Vanna

magica ha detto...

una strana considerazione..
perchè un megistrato dovrebbe tenere in carcere un innocente ? mentre il colpevole è a spasso ?
come fosse la prima volta che succede .. di questi casi in italia ce ne sono a centinaia ..
scherziamo? mai piu' un megistrato lavorerebbe cosi'., lavorano bene -: i colpevoli dentro e gli innocenti a spasso . .
qualcuno ha scritto che questi personaggi non sbagliano mai . .

Mimosa ha detto...

Magica lo sai che in Italia le galere per la cosiddetta "carcerazione preventiva" ospitano più di 45 mila persone?, metà delle quali si dichiarano innocenti (e prima o poi riescono a provarlo).
Purtroppo non tutti lavorano bene, è evidente.

Ho scoperto (l'ho sentito dalla bocca della Trunfio alla pronuncia della sentenza sul caso Scazzi) che coloro che poi vengono condannati al processo (e quindi rimangono dentro) sono tenuti a rifondere le spese di vitto e alloggio per tutto il periodo di carcerazione preventiva.
(cioè devono rimborsare allo Stato l’ospitalità a loro imposta)

Roba da matti .............!
Mimosa

magica ha detto...

ciao mimosa .
questi personaggi abusano della loro autorita' .con facce toste.. .questi detenuti in attesa
chissa' come potrebbero pagare i conti .
forse si attengono al fatto che se dovessero venir assolti .dovrebbero essere risarciti .quindi tutto il denaro tornerebbe nelle loro casse ..
astuzie :.hanno studiato anche come fregare il prossimo

Mimosa ha detto...

Oggi ho letto che il Ministro sta studiando un provvedimento per sfoltire la popolazione carceraria, mandando ai domiciliari coloro che non hanno reati gravi e non siano condannati a più di 5 anni.
Ma, dico io, scarcerare prima di tutto quelli che sono in attesa di giudizio, no?
Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Mimosa ho letto tutto,non è il massimo questo provvedimento,ma, un piccolo passo per rendere le carceri un po più dignitose,se poi attuano il provvedimento che dici non sarebbe per niente male.Il carcere deve servire per rieducare e non per soffrire,chi ha sbagliato paghi per quello che ha fatto.Ciao cara,ti omaggio di un piccolo pensiero. "La vita fugge, non cercare dunque più di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a goderla". Buona giornata.

chiara ha detto...

Vito

...un cavolo! (scusa il tono) La questione carceraria è, oggi come sempre in Italia, una porcheria politico-elettorale-strategica.

già all'ultimo indulto la voce degli operatori aveva tentato di levarsi denunciando la presenza sul territorio nazionale di ben 40 (QUARANTA!) strutture costruite o riadattate a istituti di detenzione, mai entrate in funzione! Ora ci riprova http://poliziapenitenziaria.org/dblog/stampa.asp?articolo=951

A fronte di ciò, dei soldi pubblici spesi, di quelli che si spendono in mantenimento dell'apparato di polizia e gidiziario (senza contare la frustrazione del lavoro dei rispettivi operatori), del momento storico delicatissimo in cui la crisi economica s'intreccia nel malumore della popolazione con gli sprechi pubblici e la crisi della sicurezza, rispondere alla tematica carceraria con liberazioni anticipate e indulti, avendola prima acuita non mettendo in atto mai - nel corso delle varie legislature - misure atte a prevenire i picchi di crisi ospitativa pur avendone le possibilità ed anzi avendoci già investito miliardi pubblici, NON DEVE VENIRE ACCETTATO.

Ogni volta: "sì ma la crisi è così grave da non poter attendere misure di lungo respiro per cui intanto così e poi vedremo"..e così di "abbuono" in abbuono non ci mette mai mano nessuno e continuiamo a consentire che ci espongano ad una maggiore insicurezza sociale, che frustrino il lavoro di polizia e magistratura che pur paghiamo per quel lavoro, che i miliardi spesi e le magnate che s'è fatta mezza italia su quegli appalti per istituti nuovi si aggiungano alla beffa dopo il danno!

No: adesso mettono su un po' di squadre per rimettere in sesto le strutture nuove e inutilizzate, così creano pure lavoro e indotto immediato e nuovi posti di lavoro negli istituti, e nel giro di una manciata di mesi cominciano a trasferire i primi detenuti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara non mi occupo di questioni politiche e non ne capisco molto,però credo che tu convenga con me e Mimosa sul fatto del sovraffollamento carcerario,non credo che saranno liberati detenuti pericolosi.Sul fatto dei detenuti in attesa di giudizio il tema è assai scottante,quanto tempo deve aspettare un detenuto per essere giudicato? mesi,anni,decenni,quanto?Ti sembra poco tenere oltre 25000 detenuti in attesa di giudizio? ti sembrano pochi i 65,o 70 mila detenuti stipati nelle carceri,quando la capienza non dovrebbe superare i 45,o 50 mila detenuti? Ciao cara e buona Domenica.

Anonimo ha detto...

Massimo

Hai letto il libro inchiesta di Alessandro de Pascale e Antonio Parisi "Il caso Parolisi. Sesso, droga e Afghanistan" di Imprimatur editore, appena uscito nelle librerie? A parte le molte imprecisioni sui fatti, mi è sembrato però molto interessante.
Sarahkey