domenica 21 aprile 2013

Il caso di Sarah Scazzi visto da chi da vive ad Avetrana: "Il delitto di Sarah Scazzi - processo ai Misseri - processo all'Italia"


Dr. Antonio Giangrande (associazione contro tutte le mafie)
Quando all'interno della giustizia locale si forma una "Casta" tutto ne risente, ad iniziare dagli avvocati che per poter difendere in maniera positiva i loro assistiti, così da vederli assolti se in ragione e non condannati a prescindere, accettano di chiudere gli occhi e tapparsi il naso, di non attaccare mai le decisioni dei giudici e dei Pm del tribunale in cui vogliono continuare a lavorare. Chi non si prostra e osa mettersi contro la casta ne subisce le conseguenze. Se poi al "Foro giudiziario" si affiancano media asserviti e compiacenti, il risultato sarà devastante per chi si deve difendere ed anche l'informazione si troverà monca e priva di quella fondamentale opera critica che contraddistingue il giornalista dal giornalaio. Da questo connubio nascerà un cortocircuito idoneo a creare una cortina fumogena capace di accecare gli occhi dell'opinione pubblica. 

Questo piccolo incipit è solo una briciola di quanto denunciato nel lungo articolo inchiesta inviatomi dal Dr. Antonio Giangrande di Avetrana. Un articolo intervista che si basa sul caso Scazzi vissuto da un abitante eccellente di Avetrana, da sempre critico sui comportamenti giuridici e mediatici, che però allarga gli orizzonti e spazia su ogni altra forma di ingiustizia: dai casi eclatanti in cui vennero condannate persone innocenti all'effetto della presenza costante di troupe televisive davanti alla casa di Concetta Serrano e dei Misseri, dall'informazione nazionale malata di audience a come è stata malamente dipinta la città di Avetrana, dal comportamento degli avvocati in udienza alle sue esperienze personali, quelle che l'hanno inviso ai Pm ed ai giudici di Taranto. Lo inserisco per intero anche se lungo e impegnativo. E' da leggere fino in fondo perché sono convinto che può aiutare a capire ciò che alla maggioranza pare sia impossibile capire... Leggi l'articolo inchiesta del Dr. Giangrande

4 commenti:

Vito Vignera da Catania ha detto...

Per fortuna che c'è gente come il Dottor Giangrande che lotta su tutti i fronti alla ricerca della verità e per la vera giustizia e non quella che insabbia le cose.Complimenti.

Anonimo ha detto...

Mi sarebbe piaciuto sentire la tua opinione sulla sentenza (in cassazione? non so nulla di diritto) che azzera il secodno grado per Stasi.
Peccato :(

Ah, ti seguo, ma solo saltuariamente, dall'assoluzione di Sollecito e della Knox, avevo letto anche alcuni postn precedenti che mi avevano aperto gli occhi, e non solo sul caso in questione, ma sulle condizioni dello Stato di Diritto in Italia e nel mondo soprattutto anglosassone dove sono delle giurie a decidere. Ti consiglioun libro, per dimostrarti la kia gratitudine per quei bei post.
E' Mi chiamo Michael Sibley di John Bingham, per una lettura molto "neutra", forse troppo, delle procedure di polizia. E' un poliziesco edito alcuni mesi fa nella collana I Classici del Giallo Mondadori.
Credo che lo si trovi facilmente in molte librerie online (e su amazon).
Ah, ma da "giallista" devo dire che l'aspetto poliziesco è... scadente. ;)

Ecco, volevo solo farti sapere che se avessi detto la tua sul processo a Stasi (trattato molto male dai media) almeno un lettore, io, l'avrebbe molto molto aprezzata.

Ciao

PS
Ah, gli articoli sul caso di Perugia li avevo anche consigliati ad altri, nel marasma mediatico (e, triste ma vero, sociale) che ne è seguito.
Erano delle piccole perle di buonsenso.

Unknown ha detto...

Ciao Vuk e grazie di seguirmi.

Su Stasi sto scrivendo un articolo in cui spiego per quale motivo ritengo giusta la sentenza della Cassazione e perché ritengo giusto un nuovo processo. Mi mancano alcune informazioni, non appena mi arriveranno lo completerò.

Spero di dimostrare buonsenso anche nel trattare il caso di Garlasco. Massimo

Unknown ha detto...

Nel frattempo aspetto le motivazioni della "Sentenza" Scazzi.
Chissà come avranno fatto a superare l'ostacolo dei tabulati che non poteva essere evitato, soprattutto con supposizioni come l'ora legale non segnata, sogni, sfrecciate di auto nel paese e sagome oscure che si nascondono nelle auto.
I pm però non hanno calcolato una cosa: ritenendo attendibile l'incidente probatorio, la ricostruzione dell'accusa crolla perchè in quella ricostruzione l'assassina materiale è Sabrina che uccide in garage mentre Cosima è ignara di tutto poichè dorme. E' evidente che i pm hanno voluto utilizzare quel ridicolo verbale con suggerimenti da parte dei consulenti solo per inchiodare Sabrina, ma per farlo devono ritenere inattendibile il sogno del fioraio e il Petarra, poichè due ordinanze di omicidio con ricostruzioni diverse non possono stare nè in cielo nè in terra.