mercoledì 14 settembre 2011

Salvatore Parolisi. Per i giudici Melania è morta 40 minuti dopo aver bevuto il caffè... e la Difesa ha fatto "Strike"


A pagina 8 delle motivazioni addotte dal Tribunale de L'Aquila si legge: "Ma, ovviamente, le contraddizioni e falsità in cui è incorso il Parolisi non sarebbero di per sé sole sufficienti a fondare un giudizio a suo carico, ove non si lumeggiasse un possibile movente". Questa frase è riferita alla prima parte del loro Atto, parte basata su quanto avvenuto al pianoro, su ciò che ha dichiarato di aver fatto il militare, assieme alla moglie prima della scomparsa, e sulle testimonianze rese dal testimoni presenti quel lunedì a Colle San Marco. Detto questo i giudici si sono soffermati a lumeggiare sul movente; quindi, superando e snobbando quanto scritto dell'ex gip Giovanni Cirillo, che svalutando la relazione extraconiugale chiedeva agli inquirenti di indagare in altre direzioni, sono tornati all'ipotesi iniziale, quella del "famoso imbuto" in cui l'uomo si sarebbe trovato. Eppure, dopo aver fatto una simile supposizione, a pagina 12 scrivono: "Il fatto che il Parolisi avesse una seria relazione con un'altra donna di per sé non vale ad affermare che ciò costituisce direttamente un preciso elemento a suo carico. Né il fatto che egli tale relazione abbia all'inizio negato può essere solo valutato negativamente, in quanto appare pienamente comprensibile che in un caso del genere, assassinio della moglie, il marito anche se innocente neghi la relazione extraconiugale esistente, al fine di  non creare sospetti a suo carico".

Dopo questo ragionamento sul primo movente ascolano che, come hanno scritto, di per sé non vale ad affermare di avere precisi elementi a suo carico, i giudici si soffermano su un altro movente e parlano dei soldi che il Parolisi avrebbe dovuto versare alla moglie a seguito di una separazione. In questo caso, pur scrivendo che non vogliono affermare sia stata la prospettiva di dover pagare il mantenimento la causa scatenante l'omicidio, suppongono che abbia potuto influire. Ma loro sono giudici e dovrebbero sapere che il "mantenimento" viene pagato in proporzione alla busta paga, busta paga che al di sotto di un certo limite non si può intaccare. Quindi, con molta probabilità, anche non fossero stati d'accordo, il Parolisi avrebbe dato alla moglie ed alla figlia solo un terzo di quanto percepito, costringendo così Melania a trovarsi un lavoro ed a vivere coi suoi genitori per riuscire a mantenersi. Tante donne e tanti uomini sono in tale situazione. Ma a questo in tribunale non hanno pensato supponendo, anzi, che il militare possa aver ucciso per non pagare 400 euro al mese quando, con sicura certezza, questi soldi li spendeva già ogni mese per la figlia e, quindi, non avrebbe subito ripercussioni visto che la piccola è comunque da mantenere. Diverso sarebbe stato avessero parlato della probabilità di vedere molto poco la bimba, questo sì un fatto rilevante nella vita di un padre, ma tant'è che ci si è fossilizzati sui soldi perché, da più parti s'è detto, il Parolisi era una persona parsimoniosa (dai media ho ascoltato anche la parola "taccagno").

Ma andiamo oltre perché poi gli stessi giudici dichiarano che a loro giudizio il miglior movente è il primo trattato e non l'ultimo ipotizzato. Quindi, di logica, dovrebbe ritornare in auge la frase precedente in cui avevano scritto che di per sé era un movente che non aveva precisi elementi a suo carico. Ma non è così in quanto, sempre a pagina 12, dichiarano che alcuni elementi a conforto sono emersi, e sarebbero stati individuati nelle bugie sulla falsa versione riguardante la gita al pianoro, le bugie che a pagina 8 avevano affermato non essere di per sé sole sufficienti, ed il porto del coltello. Orcaloca! Quale coltello? Il Parolisi aveva un coltello? Se i giudici hanno scritto che un elemento emerso è quello del coltello sarà vero che il militare ne aveva uno... oppure no? Dove l'hanno preso questo elemento emerso improvvisamente da chissà quale palude? Naturalmente tutti sappiamo che non si è mai trovata una tale arma, né addosso al Parolisi, né nelle scarpate controllate palmo a palmo per diversi giorni, né nella sua auto né in casa sua e neppure dove aveva occultato il cellulare. Quindi che validità hanno le parole dei giudici?

Proseguendo e lasciando perdere il coltello, "immaginato" all'unisono dai tre membri del collegio giudicante, si può leggere che i giudici danno per certo ci siano stati siparietti di "basso varietà" quando il Parolisi si trovava solo in auto o al telefono con qualcuno. Quindi, a loro modo di vedere, il quadro che ne scaturisce anziché aiutarlo rafforza la tesi accusatoria. Qualche pagina dopo si arriva a parlare di amanti, e qui si capisce che pure i giudici ne hanno, ne hanno avute o conoscono chi ne ha, in quanto parlano di "massime d'esperienza" quasi che ogni persona con relazioni extraconiugali sia stata inserita in un database e da questo si ricavino le statistiche necessarie per fondare un giudizio. Per cui, a loro dire, chi ha l'amante non può non telefonargli col cellulare. Ed allora quelli che passano le serate in una cabina telefonica, mentre il cane aspetta all'esterno di poter tornarsene in casa dopo aver fatto il suo bel giretto, non sono conteggiati in statistica, così come quelli che vivono a pochi metri dall'amante e si presentano solo quando vedono uscire il marito, senza considerare quelli che, come il Parolisi, hanno un secondo cellulare intestato ad altri. Ma lasciamo perdere questo argomento, che poteva benissimo non venire toccato neppure dai giudicanti, e passiamo al dna.

In questo caso essi ricalcano in copia il gip di Ascoli ed assumono la posizione che vuole sia stato un bacio poco prima della morte a lasciarlo sulla parte esterna delle gengive. Un ultimo bacio di addio e non il bacio che il Parolisi da subito ha detto di aver dato alla moglie quando si è allontanata. Una asserzione, scrivono, che fa il paio con quella, falsa (e dove hanno trovato scritto che è falsa?), che vuole il caporalmaggiore aver fatto l'amore con sua moglie a Ripe di Civitella poche settimane prima della sua morte. Ed anche loro, come il suddetto gip, non tengono conto di quanto il patologo ha in realtà scritto (e, comunque, non prima del pranzo in quanto...), calcando sul fatto che anche il deglutire potrebbe bastare ad eliminarne le tracce. Ora io sto provando a deglutire ma mi pare che la saliva resti all'interno della bocca e non si depositi sulla parte esterna delle gengive. Ed anche leccandomi le labbra non mi pare di toccarle le gengive. Certo è che se vado a cercarla con la lingua la parte esterna la tocco, ma perché Melania avrebbe dovuto cercarla con la lingua? Cosa li ha portati a credere "all'ultimo bacio" dato che in questo settore le "massime d'esperienza" e scientifiche sono proprio mancanti?

Ma, oltre al dna, c'è da chiedersi cosa li abbia convinti a credere che le cinque formazioni pilifere siano da riferirsi al depistaggio, anche questo per i giudici effettuato dal Parolisi. Chi ha dato al militare il pelo da spargere a caso sul corpo già morto? Dov'è riuscito a reperirlo? Ma non è la sola domanda da porsi, c'è da chiedersi anche il motivo per cui scrivano che il dna sotto l'unghia dell'anulare della mano sinistra, l'unico da loro inserito (gli altri si sono persi fra le carte), potrebbe venire da un contatto occasionale. Ma come, il deglutire lava le tracce biologiche sulle gengive e l'acqua, perché Melania avrà lavato diverse volte le mani dopo il contatto (con chi), non basta a cancellare una toccatina occasionale? Insomma, per i giudici il pelo è stato strappato dalla testa di qualcuno e gettato a caso, il dna sotto l'unghia non ha significato perché lontano nel tempo ed occasionale, gli altri quattro dna non sono considerati in quanto la donna, probabilmente a loro modo di vedere, toccava tutto e tutti indistintamente e non si lavava le mani neppure quando la bimba faceva la cacca. Certo che dai giudici ci si aspetterebbe un ragionamento più razionale e non un appiattimento globale.

Ma è il momento di parlare della caffeina nello stomaco perché è qui che, come birilli, i giudicanti sono caduti nella trappola dei legali del Parolisi. Questi hanno paventato ai giudici una non corretta autopsia e si sono lamentati del fatto che il liquido nello stomaco sia loro stato descritto, dal patologo, in maniera diversa ad ogni relazione. Infatti se nelle anticipazioni risultava verdognolo con striature bianche, ed era di 200 cc, in perizia era cambiato completamente di colore diventando marroncino e calando fino a 140 cc; Inoltre, hanno detto i periti della Difesa, nel liquido rimasto erano presenti 3 mg di caffeina, e questo è significativo dell'impossibilità che la donna possa essere morta ad un'ora dall'assunzione del caffè, perciò è logico che l'evento morte è giunto in un secondo momento. Ciò che gli avvocati hanno spiegato ai giudici, elucubrando, è la loro convinzione che Melania sia morta successivamente, vista la caffeina rimasta, e dopo aver ingerito qualche alimento che contenesse coloranti, un cornetto Algida o un gelato al pistacchio ad esempio, dato il colore del contenuto gastrico modificatosi e calato nel tempo. Ma a questo punto i giudici, invece di vagliare con attenzione, hanno cercato nuovamente di contestare quanto asseriva la Difesa scrivendo: "Ma allora la soluzione non pare quella prospettata dalla difesa di spostare in avanti il momento della morte. Al contrario, appare verosimile che, poiché la Rea assunse una sola tazzina di caffè, la morte si verificò ad una distanza da tale assunzione minore di 45 minuti, e ciò vale quindi ad anticipare il momento della morte, e non a posticiparlo, con conseguenze ulteriori sulla non attendibilità della versione e degli orari forniti dal Parolisi".

E così, contestando e ricontestando, non si sono resi conto di aver fatto cadere l'asino perché, tenendo giusto quanto da loro scritto (è in una sentenza quindi ha molto valore), la donna non sarebbe morta entro due ore dal pranzo e, comunque, entro un'ora dall'assunzione del caffè, come periziato dal Tagliabracci, ma prima. Tenendo giusto quanto da loro scritto, visto che la caffeina dopo 45 minuti svanisce dallo stomaco (lo scrive anche il patologo), sarebbe morta a circa 40 minuti dall'aver bevuto il caffè. E questo è un particolare che ogni gip sinora ha lasciato scivolare nell'oblio cercando di non svegliare il cane dormiente. Ma la sentenza dei giudici del riesame riapre i giochi perché, togliendo ai quaranta minuti le "diverse decine di minuti" in cui è stata in agonia, dai più quantificate in 20 minuti (non si sa con quale cognizione e perché il patologo non abbia inserito un "range" in cui muoversi invece di scrivere "diverse decine di minuti"), significa che Melania sarebbe stata aggredita dopo 20 minuti dall'assunzione del caffè. A questo punto occorre chiedersi quando può aver ingerito il caffè. L'ha bevuto sulle 13.40/13/50, come stimato dal patologo e scritto dagli inquirenti per poter avere una morte sulle 14.50, oppure subito prima di uscire? Come si può notare ci sono diversi problemi. Il primo sta nella ricostruzione portata dagli inquirenti, che non avrebbe più valore e sarebbe da modificare, il secondo, di non facile soluzione, anche i gip lo hanno risolto soprassedendo, nasce dalla testimonianza del vicino di casa che ha visto il Parolisi partire in auto sulle 14.15 e dirigersi verso la farmacia senza vederlo tornare indietro, farmacia che è nella direzione del Pianoro di San Marco. Ora c'è da sapere che Folignano è una cittadina le cui vie non portano tutte a Roma, e se si va verso il Pianoro, e poi si cambia idea decidendo di andare verso Ripe di Civitella, occorre fare il giro dell'oca o inversione, passare nuovamente per la piazza, nella quale i Parolisi abitavano ed erano conosciuti, e prendere la direzione opposta. Il che comporta una perdita di tempo notevole e la facilità di essere notati da tante persone.

Per cui, se per andare a Ripe imboccando subito la direzione giusta servono dai 20 ai 25 minuti (senza trovare intoppi), andarci dopo aver imboccato strade diverse aumenta il tempo di percorrenza portandolo finanche dai 30 ai 35 minuti. Così pure se si proseguisse per il Pianoro e si decidesse poi di girare per Ripe. In questo caso, nella migliore delle ipotesi, il percorso stimabile è sui 25/30 minuti. Ma a questi tempi vanno aggiunti, stando stretti stretti, dai dieci ai quindici minuti perché qualcuno a Melania serviva se avesse preso il caffè di corsa prima della partenza (non lo ha bevuto in auto), ed è da dimostrare che dopo aver cambiato la bimba ed essersi preparata sia tornata in cucina a farsi un caffè, qualcun'altro le serviva all'arrivo dato che è stata trovata con i pantaloni abbassati e s'è detto che li ha sfilati lei in tranquillità (quindi non è stata aggredita appena scesa dall'auto). Motivo per cui l'aggressione non può essere avvenuta prima di 40/45 minuti dalla sua uscita di casa, ed i tempi, vi garantisco, risultano veramente stringati.

A questo punto il problema sono i 20 minuti di agonia che, aggiunti ai 40/45 prima dell'aggressione, portano il decesso ad essere avvenuto almeno a un'ora, un'ora e cinque, dalla partenza. E ciò non è possibile perché ben tre giudici hanno scritto: "Al contrario, appare verosimile che, poiché la Rea assunse una sola tazzina di caffè, la morte si verificò ad una distanza da tale assunzione minore di 45 minuti, e ciò vale, quindi, ad anticipare il momento della morte, e non a posticiparlo".

Ed i legali del militare han fatto "strike" perché dire che la morte è giunta ad una distanza minore di 45 minuti significa posizionare l'aggressione a 25 minuti dall'aver bevuto il caffè. E dato che non c'è stato il tempo per il militare di poterla aggredire in quel breve lasso, in quanto probabilmente i due in quel momento erano ancora in casa o in auto, la loro tesi, che vuole la donna morta successivamente, ne esce rafforzata. Pare incredibile ma è così.


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165 commenti:

Alessandro ha detto...

...alla tua disamina estremenetne lucida aggiungo quello che in realtà è un dettaglio minimo e forse ininfluente, relativo al DNA subungueale....melania alla mattina aveva portato la bimba ad una visita e poi lei stessa era andata a Villa San Marco da un medico...che il DNA sia rimasto sotto l'unghia (dato che tutti, dalla famiglia alle amiche che in realtà di melania ne sapevano meno di me , la descrivevano come una tipa piuttosto "schizzinosa") pare davvero una teoria tirata per i capelli...certo, possible che un residuo sia rimasto (io sono molto meno prevenito delle procure), ma proprio come è stato liquidato questo indizio da il senso della ricostruzione "parziale" che è stata effettuata

Mercutio ha detto...

VA BENE MASSIMO, allora la morte di Melania coinciderebbe con l'ora dell'allontanamento dalle altalene, oppure ho capito male?
Se così fosse, gli inquirenti si sarebbero dati la zappa sui piedi, come si usa dire?
Possibile abbiano preso una papera del genere?
Ti sarei grato, se me ne dessi conferma.
Ciao Mercutio

Alessandro ha detto...

L' alternativa è che melania si sia allontanata volontariamente, si sia allontanata volontariamente con una persona ben conosciuta e che possa aver perfino consumato un caffè....

la seconda alternativa è che ciò che Tagliabracci spaccia per scienza precisa, così precisa non può essere...esattamente far passare lo svuotamento gastrico come un metodo infallibile per determinare l'ora della morte entro le 15.30...e solo perchè si erano scordati il temometro..sappiamo bene che il metodo più preciso per datare l'ora della morte è la temperatura co0rporea..davvero ci fidiamo ancora di questo figuro,che oggi, anzichè fare un lavoro super partes ( è il medico legale,non un perito di parte) sembra essere stato assunto dagli inquirenti;per spiegarmi, svolge il ruolo di medico legale esattamente come fa il perito de3lla difesa nel processo knox-sollecito (ma c'è una bella differenza)
Gli errori di tagliabracci ( lo stesso che pensava che la Goffo fosse stata mutilata con la motosega del Binni,salvo poi scoprire che erano stati gli animali) sono al limite del ridicolo...spaccia il mestiere dell' anatomopatologo per una scienza esatta,ma non lo è..determinare la morte di una persona dallo svuotamente gastrico è come mettergli una mano sopra per vedere il rigor mortis e poi affermare "è morto alle 16.13 in punto"
francamanete ridicolo,se non fosse irritante

Rita ha detto...

ORDINANZA GIP DI ASCOLI 19/07

PAG. 7
...non si hanno riferimenti certi sull’esatto momento in cui Melania consumò un caffè o altra bevanda contenente caffeina ma assai plausibilmente ciò è avvenuto dopo aver pranzato e subito prima di uscire da casa; tale stima temporale –autonomamente ottenuta sui soli tempi di metabolizzazione della caffeina riscontrata nel sangue e nel contenuto gastrico della vittima- va a rafforzare quella ottenuta sulla base dei tempi di svuotamento gastrico: il termine finale dello spazio temporale in cui è avvenuta la morte ottenuto secondo i due distinti ordini di valutazioni tende significativamente a coincidere, dirà meglio più sotto)....

PAG. 8
“La morte della vittima è avvenuta entro due ore dal suo ultimo pasto (considerazione derivata dai tempi di svuotamento gastrico). Tale intervallo temporale può essere ulteriormente ristretto ad un’ora sulla base dei rilievi relativi al metabolismo della caffeina. I dati di natura tanatocronologica (fenomeni abiotici consecutivi) ed entomologica confermano tale ipotesi”.

PAG. 10
Sul Momento della morte : i Consulenti combinano e coordinano i dati di entomologia cadaverica (pg. 60-63 Relazione) e i segni tanatocronologici rilevati al momento della ispezione cadaverica sul posto e quindi della prima autopsia con la ricostruzione del microclima nel luogo del rinvenimento nei giorni 18-19 e 20 aprile (Consulenza affidata ad un Ufficiale della Aeronautica Militare e resa disponibile per i Consulenti Medici); e quindi approfondiscono e valutano i tempi di svuotamento gastrico e i tempi del metabolismo della caffeina, offrendo un risultato solido e scientificamente supportato e dimostrato (cfr. pg. 75-80 relazione) nell’affermare che la morte sia intervenuta entro le due ore dalla assunzione dell’ultimo leggero pasto ed entro un’ora dalla assunzione di una bevanda contenente caffeina (assunzione bevanda contenente caffeina e non farmaci contenenti tale sostanza sulla base degli accertamenti tossicologici): ciascuna di queste due autonome valutazioni (riguardanti lo svuotamento gastrico e la caffeina) converge significativamente su un identico spazio temporale entro il quale è avvenuta la morte – entro le 15.30 – : stima sui tempi di svuotamento gastrico: morte entro due ore dall’ultimo pasto leggero; Melania consuma un pasto leggero (bicchiere di latte, forse piadina) intorno alle 13.30 –telefonata alla madre delle 13.36 in cui dice di aver già mangiato-; metabolizzazione caffeina: morte entro un’ora dalla assunzione; non si ha un termine esatto sulla assunzione di caffeina ma plausibilmente l’assunzione è avvenuta dopo il pranzo e subito prima di uscire di casa; (e ciò anche considerando che l’omicidio avviene poi a 20/30 minuti di distanza da casa e la morte interviene alcune decine di minuti dopo l’inizio della azione omicidiaria);


Massimo, come vedi, la caffeina ingerita non è stata soltanto quantificata nel contenuto gastrico, ma anche nel sangue.
Quindi credo, che dal riscontro del sangue, si sappia con più precisione, o come sottolinea il GIP in questa ordinanza, il risultato è preciso perché la caffeina è stata analizzata sia nel contenuto dello stomaco che nei tempi della sua metabolizzazione nel sangue.

R.

Unknown ha detto...

Mercutio sono appena rientrato, scusami ma ti rispondo fra poco perché mi sa che il post diventerà lungo.

X Rita. Ho letto quanto riportato dal gip, ma se leggi bene in basso c'è scritto chiaro "morte entro un'ora dall'assunzione" (se pensavano 45 minuti avrebbero scritto 45 minuti e non un'ora). E questo era il dato che emergeva prima del riesame. Ora, il fatto che tre giudici abbiano scritto, in un atto successivo a quello del gip, che è probabile Melania sia morta prima dei 45 minuti dall'assunzione del caffè, cambia le carte in tavola perché restringendosi i tempi occorre anche tenere in considerazione che un testimone li ha visti voltare verso il pianoro e non verso Ripe (se fosse morta dopo un'ora non avrebbe avuto rilevanza la sua testimonianza).

La metabolizzazione della caffeina nel sangue non fa testo perché variabile da soggetto a soggetto e non può dare un risultato esatto, mentre gli mg ancora presenti nello stomaco lo fanno perché è scientificamente provato che servono 45 minuti per non trovarne più traccia.

In ogni caso non sono io ad avere tale teoria ma la Difesa che, dopo quanto scritto dai giudici del riesame, vuole cristallizzare l'ora della morte tramite un incidente probatorio (prima dicevano di non avere intenzione di chiederlo). Quale ora verosimile daranno i Pm?

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

No Mercutio, secondo la Difesa è morta ben più tardi delle 14.40/14.50, finanche verso il tardo pomeriggio e comunque dopo aver consumato un gelato ed aver bevuto un altro caffè. Ed i giudici, contestando l'obiezione sulla caffeina, pur non volendo dar loro ragione inconsapevolmente li hanno aiutati.

Ti spiego perché pare incredibile, e so che non è facile da capire. Se ci pensi non è affatto un controsenso perché il fatto che in 45 minuti la caffeina contenuta in una tazzina svanisca (resta ancora in circolo nel corpo per quattro ore e più a seconda di quanto si sia abituati a bere caffè) è scientificamente provato e si trova scritto in tutti i testi (ma anche il Tagliabracci lo ha scritto in perizia parlando del 99% metabolizzato in 45 minuti).

Quindi, in base a questo, il dire che Melania è morta entro i 40/45 minuti dall'aver bevuto il caffè risulta essere una quasi certa verità. Ma in perizia è scritto che Melania è morta dopo alcune decine di minuti di agonia, mettiamo pure 20 minuti (ma la parola "alcune" fa presumere che per il patologo siano più di 2 decine), ed allora se la morte certa avviene a 40/45 minuti dal caffè occorre togliere da questi 40/45 i 20 minuti di agonia per capire quando è iniziata l'aggressione. E 40/45 meno 20 fa 20/25. Quindi le coltellate le sono state inferte dai 20 ai 25 minuti dopo aver bevuto il caffè.

Ed il punto focale è questo. L'aggressione avvenuta dai 20 ai 25 minuti dopo aver bevuto il caffè può essere attribuibile al marito? No perché in 25 minuti il Parolisi avrebbe potuto solo raggiungere Ripe, chiaramente senza intoppi e non considerando la testimonianza del vicino che l'ha visto prendere la strada del pianoro (che l'avrebbe obbligato a perdere altri 5 minuti), ed è plausibile pensare che Melania il caffè l'avesse bevuto 5/10 minuti prima di salire in auto, e che l'aggressione non sia stata immediata visto il tempo di andare dietro il chiosco e togliersi i pantaloni (altri 5 minuti?). Quindi ci sono 10/15 minuti in più (quelli che aggiunti al 45 fanno l'ora presa per buona dalla procura e dai gip).

Ma se nell'ora ipoteticamente ci poteva star dentro tutto, anche se con molta fatica per via del sangue e di quanto avrebbe dovuto occultare, nei 45 minuti non ci sta neppure l'aggressione, data l'agonia. Per cui il ragionamento dei legali del Parolisi qual'è? "Il caffè trovato dal patologo non è quello bevuto a casa perché il tempo trascorso non avrebbe consentito di trovarne traccia, quindi ne ha bevuto un altro". Ma dicono di più perché il colore del contenuto gastrico, modificatosi nei giorni, può essere non sia del latte e della piadina, che si sono tenuti sempre in considerazione, ma di un gelato al pistacchio (anche questo fatto di latte) con coloranti artificiali (quelli usati nell'industria alimentare) che coi giorni cambiano colore. Ed il colore finale, marroncino, può benissimo averlo dato il cono del suddetto gelato (e ci sarebbe la stessa quantità di lipidi e di amidi trovati nello stomaco di Melania).

Con questo desumendo che Melania sia salita in auto con una persona che conosceva, di cui si fidava, e si sia intrattenuta dopo le 15.00 (o successivamente) a mangiare un gelato ed a bere un caffè.

E, come dicevo a Rita, il fatto che dopo quanto scritto dai giudici abbiano cambiato idea sull'incidente probatorio, chiesto proprio per avere dalla procura l'orario in cui i Pm pensano sia morta, dimostra che questa è la linea che intendono seguire. E vedrai che presto, sempre che il Tagliabracci non abbia gettato il liquido, ci saranno nuove analisi. Ed allora forse ne capiremo di più.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

beh, ma alle 15,26 avrebbe risposto alle telefonate del marito.. quindi se gelato e caffè ci stanno, li avrebbe presi tra le 14,40 e le 15,26. e anche qui ci sarebbero 45 minuti di tempo..
T

Anonimo ha detto...

Un saluto a Massimo e a tutti gli amici di questo blog veramente interessante e costruttivo.
Ti vorrei chiedere se le testimonianze dei ciclisti riguardo ai quali avevi anche scritto un articolo sono state poi prese in considerazione.Voglio anche dire la mia circa il falso alibi che la procura attribuisce al Parolisi;
Nessuno avrebbe azzardato tanto a raccontare che lui e la figlia si trovassero in quel luogo preciso(altalene).Come faceva ad essere sicuro che nessuno era presente sul luogo, casomai a far giocare il proprio figlio o a sostare in zona? Sarebbe un rischio assurdo,improponibile per qualsiasi omicida.La procura dice che e' stato fortunato a recarsi alle casermette senza essere visto,ma questo non e' niente in confronto alla fortuna che occorre per sperare di cavarsela con un alibi del genere!Quindi secondo me il militare e famiglia hanno sostato certamente alle altalene(considerando anche la testimonianza del Ranelli e la traccia seguita dal cane)per poi casomai allontanarsi verso o prima le 15:00 quando e' iniziato l'andirivieni degli altri testimoni.Non posso credere che abbia rischiato tutto affermando di trovarsi in un luogo specifico (altalene e non sommariamente pianoro)frequentato da ogni specie di vacanziere per poi sperare che li non fosse passato nessuno.Avrebbe avuto piu senso affermare di aver sostato al sacrario partigiano o in un altro luogo del pianoro piu isolato.Per quanto riguarda l'ipotesi che l'omicidio sia stato commesso da o per conto di persone "importanti" credo che allora avrebbero fatto sparire anche lui forse con un incidente stradale o qualcosa di simile per non destare sospetti.Uno come il Parolisi che combina un disastro dietro un altro non mi sembra la persona piu adatta a conservare un segreto.Anche i mafiosi piu accaniti e fedeli una volta beccati e incarcerati perdono la fiducia di quelli che restano fuori e di solito fanno di tutto pur di sopprimerli temendo che possano parlare.E perche' non parlerebbe adesso il Parolisi dopo che gli hanno ammazzato la moglie?Alcuni dicono per paura,ma allora confessare tutto al mondo sarebbe la cosa piu sicura da fare,infatti una volta reso pubblico il mistero, non avrebbe piu' senso ucciderlo.Penso che,in tale scenario,se Parolisi non parla non e' per paura di mettere a rischio la propria o altrui incolumita'o reputazione ma per paura di non essere creduto. E poi le modalita' dell'omicidio sembrano portare a un solo aggressore inesperto,infatti piu persone decise a tutto non avrebbero dato modo alla povera madre di fare nemmeno un passo,tutto si sarebbe concluso con una stretta ferrea di piu braccia prima dell'omicidio(a meno che non abbiano commissionato la cosa a disperati senza arte ne parte),mentre (al contrario di quello che dice la perizia)qui' c'e' stata una reazione,seppur minima. Omicidio che, nel caso di premeditazione da parte di piu persone timorose di non far trapelare eventuali segreti, sarebbe avvenuto con l'ausilio di un arma da fuoco per poi al limite far sparire il corpo.Secondo me ci puo' essere stato un concorso di piu persone solo nel caso di aggressori tossicodipendenti o di soggetti di sesso femminile(piu' probabile) o maschile non avvezzi alla violenza e che uccidono per la prima volta per motivi di rancore personale.Anche per quanto riguarda il depistaggio sono sicuro che mai e poi mai un assassino solitario(e inesperto)trovi il coraggio di tornare sul luogo dell'omicio per fare tale scempio,e' umanamente impossibile,la paura sarebbe immensa,farebbe di tutto ma mai di tornare in quel luogo,soprattutto di notte!A meno che non abbia lasciato una prova lampante(ma estremamente lampante tipo documenti o cose del genere) della sua colpevolezza.
libero barge continua

Anonimo ha detto...

Provatevi a calare nella parte del marito colpevole o di un assassino isolato,nessuno lo farebbe mai nemmeno il piu coraggioso.Un tale rischio lo potrebbero invece correre piu individui che si facciano coraggio a vicenda e si coprano le spalle tra di loro.La procura dice che qualcuno per conto del militare abbia messo su il depistaggio ma,come detto sopra,nessuno mai si assumerebbe un incarico del genere in solitaria.Solo in piu' persone sarebbero tornati e solo se coinvolti nell'omicidio,perche' non riesco ad immaginare un piacere che ti puo' fare qualcuno che ti porti a compiere un tale gesto...... pensandoci beneforse uno c'e';e' il caso di tossicodipendenti reietti dalla societa' e in crisi d'astinenza a cui abbiano promesso della droga o dei soldi,offrendogli anche,prima di tornare lassu', una bella dose per farsi coraggio.In questa ottica sarebbe utile farsi una ricerca d'archivio sui quotidiani locali circa morti sospette e non di drogati e balordi nei giorni seguenti l'omicidio.Sarebbe utile anche effettuare ricerche a proposito di eventuali auto bruciate o rubate sempre in quel periodo.Oppure,come proponeva Massimo,il corpo non sia stato portato in seguito alle casermette gia' "depistato" e anche gli schizzi di sangue sul chiosco siano stati eseguiti in quel momento(non so' se e' possibile) Quindi secondo il mio modesto parere l'assassino potrebbe essere: o il marito aiutato da tossici(poco probabile,sopratutto alla luce degli elementi discordanti messi in evidenza da Massimo sul blog)o lui e l'amante(ma pare abbia un alibi di ferro) o un folle genio criminale alla ricerca del delitto perfetto che forse nemmeno conosceva la vittima(estremamente improbabile), o una persona o coppia vicina alla vittima,anche geograficamente vicina ,molto vicina,che aveva modo di conoscere particolari della vita della famiglia(come il fatto del rapporto sessuale alle casermette e della gita al colle) e con la quale sia entrata in contrasto per loschi motivi.Sarebbe utile controllare le auto di amici e conoscenti,soprattutto quelli con auto compatibili alle tracce lasciate alle casermette(anche se potrebbero essere quelle del veicolo del telefonista che si e' avvicinato al corpo senza scendere).Comunque sia,non invidio affatto gli inquirenti.Temo pero' che loro,forse intimamente convinti che il marito sappia qualcosa ma che non sia materialmente implicato,lo hanno mandato al fresco nella speranza che dica cio' che sa.Capisco anche(ma non accetto) che la magistratura,come ogni pubblica amministrazione,tenga in forte considerazione anche l'aspetto economico del proprio operato e che una volta investito uomini,tempo e preziose risorse su una pista,nel bene e nel male, cerchi di dimostrare che e' quella giusta e,a volte,un singolo individuo puo' pagare anche con la liberta' tale meccanismo.A volte mi viene da pensare che anche se siamo nel 21° secolo,gli organi deputati alla gestione della "giustizia" agiscano come 2000 anni fa' e cioe' cercando di dirimere i contrasti in seno alla societa' nel modo piu' veloce possibile cercando di ritrovare l'equilibrio sociale ed evitare pericolosi strascichi.Sopratutto in casi mediatici come questo di ascoli dove l'autorita' giudiziaria e' sottoposta a forti pressioni e deve per l'appunto in primo luogo riportare la "pace sociale"(trovando il/un colpevole) in breve tempo e in secondo luogo trovare se possibile la verita'.
In ultimo,per tornare al caso specifico,e senza ipotizzare o insinuare alcunche', e' curioso notare che vicino al luogo della scomparsa si trovi una struttura adibita a colonia di frati minori.Sembra proprio che il diavolo gironzoli sempre attorno ai posti piu' pii!

Libero Barge

Mimosa ha detto...

Gentilissimo Libero Barge, purtroppo penso anch’io che il caporalmaggiore sia tenuto al fresco con la speranza che riveli qualcosa, che faccia qualche nome, “usuale” sistema delle SS. Inquisizioni che pare imperversino tra gli organi della Giustizia (magari fosse corretta la maiuscola!) e non solo italiane credo. E condivido le tue considerazioni in merito.

Condivido anche che non sia un’azione di “normali” tossici.
Non ci sarebbe alcun modo di provare (né elementi per sostenere) che avessero avuto motivo di intercettare Melania mentre andava al bagno al ristorante e di farla deviare, a piedi, fino al monumento.
Io penso che la siringa nel petto e il laccio emostatico siano evidenti messaggi indirizzati al marito!
Se lui avesse avuto per complice qualche tossicodipendente questi segnali non avrebbero alcun senso, ti pare?
Però il discorso che tu fai su auto bruciate o su morti per overdose nella zona non è senza fondamento, forse Massimo Prati che ci abita abbastanza vicino può darci notizie “illuminanti” …

Io, in uno degli ultimi commenti al precedente articolo, dissi che un terzetto era il numero ideale per essere complici ossia per stare al patto del silenzio, ognuno ha in pugno la vita di due e due hanno in pugno la vita di ognuno, ricattandosi a vicenda.
Se invece i complici sono solo due, prima o poi uno scarica l’altro addossandogli le responsabilità. Ne abbiamo un esempio di questi giorni a Trieste nel caso dell’omicidio di Gretta (basta digitare queste parole sul motore di ricerca), i due si accusano a vicenda, e non è l’unico caso in Italia e nel mondo.

Che l’omicidio della povera Melania sia stato eseguito da qualcuno che conosceva la coppia a me sembra evidente. Sarebbe anche giusto fare accurate verifiche sugli spostamenti di tutti i loro amici della zona, con il controllo degli agganci delle celle telefoniche per es. come hanno fatto a Brembate, anche questo qui più di un commentatore ha sostenuto. La Difesa dovrebbe insistere per questo supplemento d’indagine!

… benché io insista nel sostenere che sia necessario dirigere l’attenzione verso le due ragazze in tuta mimetica accompagnate da un uomo di età adulta fermatesi quella sera stessa a vomitare nella piazza di un paese là vicino di cui non ricordo mai il nome (almeno per escludere questa pista).

Per quanto riguarda il tema di questo articolo, ritengo che sia un arrampicarsi sugli specchi (scivolosi) stabilire l’orario della morte basandosi sull’assorbimento (individuale) della caffeina e sulla rilevazione della temperatura corporea senza termometro. Ma dove siamo? A me pare che tempo fa c’erano dotte disquisizioni sul rilevamento di questa per stabilire l’orario del decesso, che non può mai essere troppo preciso specialmente se passano 48 ore: o temperatura rettale (discutibile causa l’esposizione ai fattori ambientali) o temperatura del fegato (maggiormente accreditata, secondo alcuni anatomopatologi), in questo caso quale è stata presa?
Inoltre è fondamentale l’entomologo forense ossia colui che studia la presenza di insetti e larve sul cadavere, c’era? E cosa ha detto?

Saluti, Mimosa

Alessandro ha detto...

cara Mimosa, condivido appiento il tuo "appello" a verificare le celle telefoniche di tutti quelli vicini alla coppia, ma credo che resterà richiesta vana (non capisco davvero l'atteggiamento della difesa)
Basti pensare che già nelle ordinanze vi è una strana cella che compare e sembra non essersene accorto nessuno....

Rita ha detto...

Massimo, mi pare del tutto improbabile che Melania abbia preso un gelato e caffè da sola (o in compagnia del killer)dopo l'uscita di casa, perchè, se così fosse stato, essendo una ragazza molto alta, bella e inevitabilmente appariscente, qualcuno l'avrebbe notata e ricordata(gestore del bar, clienti, ecc.).

@Alessandro
qual'è la cella "strana"???
sono curiosa di capire

Sono molto fiduciosa in quanto, essendo ricominciato "Chi l'ha visto" perchè presto si saprà chi è il telefonista anonimo (sembra si chiami Michele) ...
Tra i milioni di telespettatori che seguono la trasmissione ci sarà qualcuno che riconosce la voce del telefonista? Io spero proprio di sì ... anche se il tizio non ha famiglia qualche rapporto umano deve pur averlo e riconoscere una voce non è cosa affatto difficile.
r.

Unknown ha detto...

Ciao libero barge e Mimosa. I vostri commenti erano entrati in spam, ora tutto mi pare sia tornato al proprio posto.

Per quanto riguarda la tua analisi, libero, mi sembra sia inattaccabile e sottolinei ogni dubbio in maniera perfetta. Troppi "perché" sono presenti in questo caso, troppe evenienze fortunate ma, allo stesso tempo, nessuna fortuna su quella più importante (la presenza al pianoro). Ed anche i problemi investigativi li hai centrati in pieno. La mancanza di fondi non permette di agire a 360° come ci dicono, in nessun caso di omicidio lo si è mai fatto. Come esempio basta leggere le ultime novità sull'omicidio di Alberica Filo della Torre, dove solo il 10% delle intercettazioni fu trascritto vent'anni fa ed ora, trascrivendo il resto, ci si è resi conto che il filippino aveva i gioielli e cercava di venderli chiedendo aiuto ad un amico. Un caso risolvibile in meno di due settimane si è trascinato per due decenni chiamando in causa il marito, i servizi segreti, i fondi esteri e chiunque conoscesse la donna.

Per tornare al Parolisi ti dico che i ciclisti, non quelli arrivati dopo che assieme ai motociclisti hanno aiutato nelle prime ricerche ma quelli visti passare sulle 15.00 da un paio di testimoni (credo fossero al bar Segà), non sono stati trovati (e se non si presentano loro...), così pare sia stato anche per le tre donne che camminavano sulla strada principale.

X Mimosa

Qui non si tratta di metabolizzazione del caffè, fatto soggettivo, ma di digestione della caffeina, uno stimolante che in 45 minuti sparisce dallo stomaco e non lascia tracce nel contenuto gastrico. E' un fatto scientifico appurato ed ammesso da tutti i periti, sia dal patologo che da quello della difesa che, oltre a questo, ha messo in evidenza diverse mancanze che avrebbero permesso, se accomunate alle altre analisi, di avere un quadro migliore per capire l'ora della morte. Ma il dato certo è che di caffeina nel contenuto gastrico non ve ne deve essere se sono passati più di 45 minuti, ripeto, è certo (chiaro che qualche minuto in più o in meno non sposta il punto).

Quindi non è un arrampicarsi sugli specchi, anche perché esistono contestazioni pure sulle larve. Ma che la perizia del Tagliabracci non possa essere precisa lo da ad intendere lo stesso patologo quando quantifica dei "range" ampi in cui ci si può sguazzare. Cosa significa lo scrivere "è morta nelle due ore successive al pranzo ma ad un'ora dall'assunzione del caffé"? Si capisce anche fin troppo bene che l'orario è stato adattato ad uso e consumo degli inquirenti per farci stare la ricostruzione (non dico lo abbiano imbeccato ma che le notizie arrivategli lo hanno portato a formulare quelle conclusioni). Cosa vuol dire che il depistaggio è avvenuto non prima di un'ora dalla morte ma probabilmente più vicino alla scoperta del corpo? Ipotizzando quindi una forbice di 40 e più ore. Anche in questo caso è chiaro che la forbice si allarga per dar modo di inserirgli il Parolisi se il depistaggio fosse avvenuto nelle prime 20 ore lui non ci sarebbe stato dentro (e nonostante le larve non è riuscito a circoscrivere un arco temporale più stretto). Eppure, nonostante la probabilità inserita dal patologo parlasse di un momento più vicino alla scoperta, un gip ha scritto che il depistaggio può essere avvenuto alla ventunesima ora. E tutti si basano su questa.

Ed allora perché tenere in considerazione solo quanto un giudice presume e non fare altrettanto quando altri tre giudici scrivono che la morte può essere antecedente ai 45 minuti?

Insomma Mimosa, pare proprio come ha scritto libero large, hanno un indagato che ci può stare nello scenario e su questo insistono cercando di farcelo stare, e magari alla fine ci starà anche ed avranno ragione loro, ciò non toglie che ci sarebbero altre piste da seguire (altre auto da controllare, altri tabulati da controllare ed altre intercettazioni ambientali da fare) prima di spingere in galera chi non si è certi sia colpevole.

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Ciao Rita.

Anche a me pare strano, ci mancherebbe, ma non è obbligatorio l'abbia mangiato in pubblico. Anch'io a casa ho nel frezeer del gelato (ho anche i coni), che offro agli amichetti di mio figlio di sei anni anche quando non ci sono feste particolari (quando ci sono oltre al gelato, lipidi, in tavola vanno anche alimenti con amido), ma lo offro anche ai miei amici.

In tutti i casi immagino la Difesa faccia "forzature" per potersi inserire al meglio e non restare emarginata, nell'articolo ho portato esempi in cui i giudici del riesame fanno capire la loro unidirezionalità, e non trovarsi sotto scacco con nuovi giudici, in cassazione ad esempio.

Ma ci potrebbe essere anche un altro motivo per le loro ipotesi. Noi sappiamo solo ciò che il Parolisi ha dichiarato, che erano al pianoro e che Melania è andata in bagno. I suoi legali, però, potrebbero essere a conoscenza di altro, un litigio seguito da un allontanamento volontario ad esempio, e comportarsi di conseguenza. E' chiaro che potrebbero tenerlo nascosto perché dirlo ora, dopo quanto ha testimoniato, gli costerebbe solo calunnie e farebbe pensare ad una strategia. Così fosse loro sarebbero avvantaggiati rispetto alla procura, ma la mia è solo una ipotesi.

Chi l'ha Visto è una grande trasmissione che seguo da sempre, però ultimamente sta deviando dal solco prendendo "posizione" non fra cittadino e istituzioni (Aldrovandi ad esempio) ma fra cittadino e cittadino, e questo non va bene a mio parere. Che senso hanno avuto le intercettazioni o i dialoghi facebook mandati in onda ieri sera? In ogni caso sono sempre stati in grado di deviare al momento giusto se scoprivano elementi diversi che portavano in altre direzioni (sempre altri elementi vi siano), quindi ho ancora fiducia in loro.

Ciao, Massimo

filippo ha detto...

Chi l'ha visto ha da subito avuto un impostazione di accusa verso il Parolisi, ieri sera addirittura con la messa in onda delle conversazioni si è raggiunto il limite. Magari avranno anche ragione, ma dalla prima intervista al marito, la tesi accusatoria ha sempre prevalso nel programma della Sciarelli. E' ripeto magari hanno anche ragione.

Mercutio ha detto...

Una sfida sterile: gli inquirenti cercano di restringere, anche se non del tutto logicamente, il cerchio, e noi ad allargarlo infinitamente, con proposizioni che, a volte, raggiungono l'assurdo.
Non ce ne siamo accorti?
Quì si ripete noiosamente la giostra dell'olgiata, di Gravina di Puglia e tante altre.
Si cercano cause, indizi, possibilità, presenze, e quant'altro di più diverso, là dove è meno possibile rinvenirli.
Mi dissocio da alcune ipotesi che sembrano astruse, quanto, invece, è possibile seguire la logica, e partire da alcuni punti fermi sui quali si è d'accordo in linea generale.
Da quì la dispersione di energia e finanza di cui ci si lamenta, senza, però, fare nulla per evitarli.
Alcune proposte circostanziate di Prati, mi sembrano centrare bene obbiettivi basilari. Cerchiamo, quindi, di orientarci positivamente se, come è nostro desiderio, vogliamo essere utili a qualcosa con i nostri, a volte stravaganti commenti.
Saluti Mercutio

Anonimo ha detto...

X Mercutio,
Sono una persona che ammira e stima la chiarezza espositiva e il chiarimento diretto,il parlare chiaro insomma,anche il disaccordo e il rimprovero sono per me occasioni per crescere e imparare.Questo pero' va fatto in maniera chiara e non ambigua,velata da sottile ostilita'.
Quando andavamo a scuola la maestra rimproverava chi sbagliava per nome e cognome,facendo assumere all'alunno le proprie responsabilita' davanti a tutti.Quando rimproveriamo i nostri figli gli facciamo capire chiaro e tondo se hanno fatto qualcosa che non va'.Questo per me non vuol dire umiliare una persona ma al contrario farla crescere e insegnargli a comportarsi davanti a tutti.Il tutto ovviamente con i modi giusti e senza rancore.Al contrario ho sempre odiato le mezze frasi,le ipocrisie,il dire e non dire per paura di offendere qualcuno(classico comportamento da nevrotico).Questo non aiuta nessuno,ne chi deve insegnare(che a volte deve essere anche "duro") ne chi sbaglia(che non deve offendersi ne portare rancore,ma capire il perche' dei rimproveri).
Quindi,per favore,spieghi quali sarebbero i commenti stravaganti e chi li ha scritti(ho una mezza idea,sono i miei forse?)e soprattutto il perche'.Se legge bene,ho spiegato semplicemente i miei punti di vista con una lunga serie di "penso","secondo me","credo","secondo la mia modesta opinione",senza nessuna pretesa di verita' ma seguendo la mia logica per spiegare degli avvenimenti e argomentando il perche'.Tutto qua',per questo mi sono voluto umilmente confrontare su questo ottimo blog,proprio perche' ho notato che e' frequentato da persone che ne sanno piu' di me su determinati argomenti e dalle quali casomai ho da imparare qualcosa di buono.
E poi,tornando alle sue parole,cosa ne sa' lei che, chi scrive qui ,non faccia niente per cambiare in meglio queste realta'?

Saluti a tutti da Libero Barge

Alessandro ha detto...

mercutio dice

"Una sfida sterile: gli inquirenti cercano di restringere, anche se non del tutto logicamente, il cerchio, e noi ad allargarlo infinitamente, con proposizioni che, a volte, raggiungono l'assurdo.
Non ce ne siamo accorti?"

è vero, ma questo non accadrebbe se gli inquirenti mettessero in piedi un' indagine come dio comanda...successivamente hai citato il delitto dell' olgiata che capita a fagiolo....che ne dite dell'intercettazione del 1991 in cui il domestico cercava un ricettatore per piazzare i gioielli della contessa...peccato che quella intercettazione non sia stata sbobinata fino ad oggi....sul perchè ho una mezza idea; l'arretratezza culturale nell'investigazione è sempre accompagnata da un altro elemento, il pregiudizio.Nel caso dell'olgiata il colpevole doveva essere il marito, perchè perdere tempo con elementi discordanti ?

Questo atteggiamento mi ricorda tanto qualcosa...a voi?

Manlio Tummolo ha detto...

Per indagare occorre avere un metodo: tanto più complesso è il problema da indagare e risolvere, tanto più compesso deve essere il metodo per farlo. A parte l'opinione pubblica che vorrebbe subito individuato un colpevole (non necessariamente di omicidio: potrebbe pure trattarsi di un furto o di un gesto o frase offensivi), nessuno può o deve spingere un magistrato a risolvere le cose in fretta, visto che la legge gli dà un tempo adeguato e prorogabile per farlo. Ma chi ha mai insegnato ai magistrati a fare indagini ? Forse in qualche saltuario corsetto di poche ore? Il rigore di tale metodo è di non perdere tempo, di non dimenticare qualcosa, per poi riprenderla chissà quando. L'esempio dell'Olgiata è più che adeguato: se si fosse analizzato tutto il materiale, non passavano tutti questi anni per ritrovare o comprovare la colpevolezza del filippino. D'altronde polemiche politiche a parte, a che serve raccogliere materiale sonoro, se poi non lo si esamina tutto ? Il metodo "semplificatore" utilizzato nelle indagini è solo ed esclusivamente segno di pigrizia. Ma si dice: le indagini da fare sono tante. Bene, risolviamo la cosa decentrandole, assumendo più personale, delegandole magari ad agenzie private, o con quale altro sistema si ritenga opportuno. Ma le indagini devono essere, per quanto materialmente possibile, complete; non vi devono essere elementi di prova, corpi del reato, oggetti da escludere e testimoni da non sentire. Tutto deve essere considerato utile, se non necessario, nell'individuazione dei fatti e dei loro responsabili. Come diceva Francis Bacon "Veritas est filia temporis": La verità è figlia (richiede) del tempo.

Mercutio ha detto...

ALESSANDRO, l'hai detto, ed è quasi sempre vero: " l'arretratezza culturale nell'investigazione è sempre accompagnata da un altro elemento, il pregiudizio". Cosa dirti di più? Ciao
LIBERO, il mio riferimento era di carattere generale, nella generalità divulgativa massmediale.
Nulla, quindi, di critica diretta verso qualcuno.
Mercutio

Anonimo ha detto...

P.S. " i [nostri] stravaganti commenti" è rapportato a quanto "noi", come componenti di una società, produciamo nel campo dell'informazione.
Merc.

Anonimo ha detto...

X Mercutio
Come non detto allora.
Ma la sua proposizione:
"Cerchiamo, quindi, di orientarci positivamente se, come è nostro desiderio, vogliamo essere utili a qualcosa con i nostri, a volte stravaganti commenti"
lascia adito a differenti interpretazioni e sembrava essere riferita a qualche commento lasciato su questo blog.
Libero Barge

Mimosa ha detto...

MERCUTIO, effettivamente sembrava anche a me un rimprovero nel quale avrei potuto sentire anche me chiamata in causa ... ma non ho voluto farci caso, lo sai che rispetto le tue opinioni e anzi ho preso spunto per farmi un'analisi di coscienza ... :-)
Andiamo avanti!

Scusa MASSIMO stamattina rivolgendoti a me hai scritto:
«Qui non si tratta di metabolizzazione del caffè, fatto soggettivo, ma di digestione della caffeina, uno stimolante che in 45 minuti sparisce dallo stomaco e non lascia tracce nel contenuto gastrico», come se nel mio intervento avessi detto una scorrettezza. Io infatti ho avevo usato l’espressione “assorbimento”, in automatico, secondo le mie reminescenze scolastiche.

Ho voluto approfondire e ho cercato in Internet:
Fasi del metabolismo: Anabolismo, Assimilazione, Catabolismo, Disintegrazione dei costituenti organici. E giustamente vedo che l’assorbimento ne è solo una fase.

Sono una perfezionista, ahimè, e sono risalita a quanto in precedenza tu avevi detto per capire meglio il discorso e ho trovato questa tua frase: «anche il Tagliabracci lo ha scritto in perizia parlando del 99% metabolizzato in 45 minuti».
Continuando la ricerca nel web leggo: «Metabolizzazione della caffeina. La caffeina viene completamente assorbita nello stomaco e nel tratto iniziale dell'intestino nei primi 45 minuti dopo l'ingestione, viene distribuita lungo tutto il corpo nei fluidi corporei ed eliminata con una cinetica del primo ordine. La caffeina è metabolizzata nel fegato».
Dunque “assorbita nello stomaco” (era questo che intendevo, perché così avevo capito, che c’erano tracce sulle pareti dello stomaco …).
PERO’, vedi che nella definizione è scritto “metabolizzata nel fegato”?
Allora quali sono le espressioni giuste?
Se questa caffeina impiega 45 minuti per scomparire dallo stomaco, qual è il tempo d’inizio (e di durata e diciamo anche di fine) della “metabolizzazione”, visto che tale processo si svolge nelle 4 fasi che ho riportato prima? e se si parla di fasi è implicito che non sono in contemporanea…

Allora, mi e ti chiedo si può avere chiarezza sui concetti e l’uso delle terminologie?
Ne dedurrei che, arrivando a parlare di metabolizzazione, il lasso di tempo dall’assunzione della tazzina del caffè al decesso dovrebbe allungarsi, non accorciarsi.

Ciao, Mimosa

Alessandro ha detto...

scusa Mercuzio, vorresti chiarire il senso della tua risposta
graze

Mercutio ha detto...

ALESSANDRO, volevo significare che condivido pienamente il tuo punto di vista, circa la possibilità di pregiudizio nel corso delle investigazioni.
MIMOSA, grazie per la stima che contraccambio. Comunque, non oserei mai esprimermi subdolamente.
Ciao, Mercutio

Alessandro ha detto...

grazie mercutio..scusa ma avevo frainteso (troppo malizioso,lo so) :)

Anonimo ha detto...

Per non parlare della "scoperta" svelata ieri da chi l'ha visto riguardo alla telefonata anonima che indicava il luogo dove poi e' stato trovato il cadavere.Sembra che il programma televisivo disponga di conoscenze,mezzi e professionisti migliori degli inquirenti.Non ci posso credere......era cosi' difficile isolare la voce del secondo telefonista? sembra di si' e sembra che,nella migliore delle ipotesi,in buona fede,la magistratura dimostri un incompetenza spaventosa.Nella peggiore ipotesi,in mala fede......,bhe'...non ci posso credere!!
Libero Barge

Unknown ha detto...

Ciao Mimosa.

Il patologo ha scritto che nei 140 cc di liquido gastrico erano presenti 3 mg di caffeina. La difesa ha ribattuto che se nella prima relazione il liquido era di 200 mg significava che in quel momento ve n'erano 4 di mg. Ma si parla di presenza nel liquido, non nelle pareti dello stomaco.

La metabolizzazione è differente, ma sempre più spesso la parola si usa impropriamente associandola alla digestione, la trovi in diversi scritti, ma in effetti è intesa come una distribuzione sui vari tessuti dell'organismo, e la sua durata cambia da persona a persona (ad esempio un fumatore metabolizzerà prima di un non fumatore), e può durare anche svariate ore. Il ciclo di metabolizzazione si conclude nel fegato in quanto lui la metabolizza producendo acidi ed altre varie sostanze. Quindi è una metabolizzazione epatica perché solo una minima parte se ne va con le urine (10%) mentre il resto viene usato dal fegato per produrre sostanze diverse.

Quindi i 45 minuti di cui si parla in perizia, nel ricorso ed al tribunale del riesame, sono quelli che servono ad eliminare la caffeina dal liquido gastrico.

Fammi sapere se era questo che volevi sapere o se non ho inteso il tuo scritto nel modo giusto.

Massimo

Mimosa ha detto...

Sì Massimo, era questa puntualizzazione che mi serviva, l'avevo capita nel modo che tu hai esposto (e anche ovviamente letta nei documenti della Difesa), tuttavia mi pare comunque strano che un medico legale si esprima in maniera così "approssimativa" e "popolare" usando “metabolismo della caffeina” per intendere le “tracce di caffeina nello stomaco” … tant’è vero che nella relazione parla di “svuotamento gastrico” intendendo che nello stomaco era già digerito il pasto (piadina e bicchiere di latte) ... quindi non c’era alcuna traccia nemmeno del LATTE! Che strano, per quanto ne so il tempo di digestione del latte arriva a 3 ore.....
(senza contare che la quantità di caffeina varia anche secondo la qualità del caffè che si usa)

Allora questa imprecisione a chi è dovuta?

Ricapitoliamo: un cordon bleu nello stomaco di Sarah è diventato poltiglia nel giro di mezz’ora, un semplice caffè di caffettiera bevuto da Melania lascia tracce di caffeina nello stomaco per 45 minuti (sempre mancando i tempi del latte!!!).
Chi vuole faccia i raffronti, giusto?

Mimosa

Mimosa ha detto...

Non voglio complicare la vita a nessuno, ma queste rilevazioni fanno girar la testa (140 cc di liquido gastrico che diventano più o meno a seconda di chi le guarda e le pesa) e di per sé – secondo me – sono assolutamente parziali e devono essere incrociate ad altri fattori che sono indicativi del decesso in termini di “ante quem”, ossia le sedimentazioni ematiche, le macule, o come si chiamano tutti quei segni già con competenza raccontateci da un Anonimo tempo addietro, lo stadio della decomposizione, la presenza delle larve sulle ferite e nelle mucose e via discorrendo, fattori che fanno risalire all’indietro il tempo.

E non ho trovato nulla di preciso su ciò nei documenti divulgati.

Quello che io nel mio piccolo posso commentare è che nel dibattimento in aula (se si arriverà al processo) ci saranno aspre battaglie sul momento del decesso, giorni e giorni di audizioni tecniche dei periti.

Sarà sconvolgente per i familiari di Melania!

Mimosa

Alessandro ha detto...

l'errore è stato commesso a monte,non misurando la temperatura corporea al momento del ritrovamento,,,
le valutazioni medico legali a livello di svuotamento gastrico e quelle tanatologiche sono approssimative e tali restano,oviamente non lo sostengo io ma la letteratura scientifica...
in aula sarà una battaglia senza vincitori nè vinti, in quanto l'ora della morte non la si stabilirà....ma a ben vedere sarà un punto per la difesa, alla quale basta dimostrare che le restrizioni temporali del Dr Tagliabracci sono illazioni e non scienza

Mimosa ha detto...

Perfetto ALESSANDRO! Condivido.

Mimosa

alessandra ha detto...

Scusate, a proposito delle vostre critiche a Chi l'ha visto. Volevo dire che non tutti seguono le notizie assiduamente come noi anche su internet e sui giornali. Magari qualcuno ad Agosto è andato fuori e non ha neppure letto i giornali.
Le intercettazioni sono uscite quando Chi l'ha visto era finito per la pausa estiva e penso proprio le abbiano mandate in onda per aggiornare tutti quelli che a differenza di voi non ne erano ancora informati. Poi hanno anche mandato un servizio che spiegava i dubbi della difesa, a me sono sembrati imparziali.

Per quanto riguarda l'autopsia, sono questioni molto tecniche e forse le notizie divulgate sono solo una parte. Le relazioni contengono spesso allegati e non mi sembra possibile che non abbiano analizzato certi particolari così importanti come la qualità del cibo ingerito. Forse poi i gip quando citano i medici lo fanno con un linguaggio impreciso ma questo non significa che la perizia non sia stata fatta bene. Non so se sia possibile per noi discutere su certi dettagli così tecnici.

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,
il colpo alla testa subito da Melania, in che fase, nella ricostruzione degli inquirenti, viene collocato?
E viene specificato se può aver provocato svenimento o stordimento?

Grazie
Ciao Sira

Alessandro ha detto...

abbi pazienza,ma da gente che non ha misurato la temperatura perchè ha dimenticato il termometro, cosa possiamo aspettarci ?

riguardo all' autopsia, accetto i tuoi dubbi, ma ci sono un po' troppi forse....in fin dei conti ci basiamo sulle stesse ordinanze con le quali i GIP hanno arrestato parolisi e confermato la custodia...riguardo al cibo ingerito,certo che lo hanno amalizzato, cambiandone la quantità e il colore per tre volte...
questi sono dati di fatto, non ipotesi

Alessandro ha detto...

Ciao Sira,mi permetto di intervenire,anche se la domanda era rivolta a ax
Il colpo in fronte non viene collocato temporalmente con precisione; per quanto riguarda l'effetto, se non ricordo male propendono per un disorientamento, non comunque uno svenimento

Sira Fonzi ha detto...

Grazie Alesandro!
Buonanotte

Mimosa ha detto...

Scusami ALESSANDRA,
a parte che chi di noi ha citato "Chi l'ha visto" non mi pare abbia criticato, a me non risulta che nella trasmissione di mercoledì alla Difesa sia stato alcun spazio, anzi!

Seconda cosa: tu dici, riferendoti immagino alla mie obiezioni sulla terminologia: «Forse poi i gip quando citano i medici lo fanno con un linguaggio impreciso». Ti invito a rileggere meglio, ho citato le parole sia della relazione del dott. Tagliabracci sia quelle riportate nell’Ordinanza.
Da parte di professionisti io non posso nel modo più assoluto accettare alcuna “imprecisione” di linguaggio, ti immagini possibile che il gip si metta a riassumere con parole proprie una perizia di un tecnico, quando ne va di mezzo la vita, il futuro, di una persona? O che gli avvocati siano “imprecisi” nell’esporre le controdeduzioni … che bella difesa dei loro clienti … o che in ufficio tu per semplificare usassi parole tue per illustrare le voci di un bilancio aziendale.
Io imprenditore o professionista ti riterrei immediatamente non all’altezza dell’incarico.

Mimosa

alessandra ha detto...

Ciao Mimosa,
io credo che ci sia un margine di imprecisione nell'uso del linguaggio nell'esporre le questioni tecniche da parte di chi non è tecnico e questo non influisce necessariamente sul senso generale dei contenuti.

Succede in ufficio, agli imprenditori e anche ai gip. I gip hanno sicuramente preso una certa linea di giudizio dopo aver consultato i tecnici a voce. Poi non è detto che i gip siano in grado di esporre il lavoro dei tecnici con una terminologia adeguata ma l'importante è che seguano le loro conclusioni. Il primo a protestare sarebbe stato Tagliabracci se fosse stato travisato il suo lavoro dai gip. Dire che Tagliabracci ha lavorato male mi pare un pò azzardato da parte nostra. Nel campo imprenditoriale poi ti posso assicurare che l'imprecisione nel linguaggio è all'ordine del giorno. Certamente l'ideale è ciò che dici tu, ma la realtà è imperfetta. Poi sta agli avvocati della difesa leggere tutto e approfondire le varie questioni consultando per confutare le questioni tecniche altri tecnici.

Trovo davvero interessante questo blog per le ipotesi che state portando, a volte molto suggestive e trovo possa essere molto utile, ma quando si entra troppo in dettagli del lavoro dei tecnici che richiedono competenze specifiche ( tipo il colore dei liquidi, l'orario della morte ecc) mi pare che forse siamo un pò noi a non essere all'altezza di parlarne. Insomma: se persino i tecnici della difesa per confutare Tagliabracci devono riesumare il corpo di Melania, come facciamo noi ad essere sicuri che lui ha sbagliato?
Comunque questo è solo il mio parere e potrei sbagliare.

Per quanto riguarda Chi l'ha visto, l'ultimo servizio esponeva le tesi della difesa.

Un saluto

Alessandro ha detto...

i legali di parolisi non devono riesumare il corpo di melania...Biscotti ha dichiarato che molto probabilmente confuteranno le tesi di tagliabracci in base alla documentazione in possesso; alla domanda del giornalista "farete riesumare il corpo", ha risposto "se necessario sì"
sono due cose un po' diverse.
seconda cosa, non è che ci voglia una laure per capire che, se il contenuto nello stomaco cambia quantità e colore tre volte, qualcosa non torna...se vogliamo a vedi alessandra, è notizia di ieri che nel delitto dell'olgiata una telefonata del domestico ad un amico per trovare un ricettatore, non è stata sbobinata...il delitto sarebbe stato risolto nel 1991
quindi, tutto ciò che ti sembra impossibile, a volte accade, specie se,proprio come nel sopracitato omicidio,gli inquirenti hanno messo nel mirino qualcuno (il marito) e perseguono questa pista dimenticandosi che un'indagine si fa a 360ç
nel campo dell'imprenditoria l'imprecisione sarà pure all'ordine el giorno, ma qui stiamo parlando di un omicidio e di un uomo in galera....l'imprecisiona, anche solo nel riportare le deduzioni del medico legale, sono inaccettabili. com'è inaccettabile dimenticarsi di 6 dna, non seguire la pista olfattiva, non trovare i telefonisti, l'auto che ha lasciato l'impronta di pneumatici al chiosco, presupporre che i peli trovati sul corpo siano di Melania perchè sono neri come i suoi (parole del GIP Cirillo)..ecc...ecc
in quanto al medico legale, gurda cosa ha combinato nel caso Goffo e poi mi dici

Mercutio ha detto...

ALESSANDRO, è possibile che la richiesta dell'incidente probatorio, avanzata dai legali di Parolisi, possa portare alla riesumazione del corpo di Melania.
Stabilire, infatti, con molto minore approssimazione l'ora e giorno della morte della giovane mamma, che è il fulcro più importante sul quale si basa l'inchiesta, potrebbe far vacillare le certezze degli inquirenti, e capovolgere la situazione.
In definitiva, sono sempre più convinto, è l'ho spesso ripetuto, che il carattere unidirezionale, assunto dalle indagini, non lascerebbe nulla di intentato, servendosi, forse, anche di quelle "imprecisioni" linguistiche, sopraccennate per indicare non "il" ma "un" colpevole, già preconcettualmente stabilito.
Altro, e non ultimo segno di accanimento unidirezionale si rivelerebbe dalla ricerca certosina sul gruzzolo messo da parte dal Parolisi che, potrebbe essere spiegato con gli emolumenti ricevuti dalle sue missioni militari in Kossovo, in Afganistan ed altrove, a rischio della propria vita.
Ho usato il condizionale, trattandosi solo di ipotesi personali, che potrebbero non corrispondere alla realtà, ma essere concrete nella mia immaginazione.
Ciao, Mercutio

Alessandro ha detto...

sono assolutamente d'accordo con te.....la mia era solo una precisazione linguistica...dire "se necessario sì", non significa affermare che verrà fatto
poi.Per quanto riguarda l'unidirezionalità delle indagini, sfondi una porta aperta...l'investigazione sulla morte di Melania è morta il 19 aprile; di lì in poi si sono fatte indagini atte a comprovare la colpevolezza della persona da subito attenzionata.
Anche la perizia medico-legale, non ho paura di dirlo, è parsa appiattita sulle posizioni della procura, talvolta lanciandosi in interpretazioni, anche psicologiche, che in una autopsia non dovrebbero trovare posto.
Tempo fa parlavo,in un forum, della pericolosità dell'innamoramento nei confronti della propria tesi; ne siamo tutti suscettibili, ma diventa pericoloso quando la sindrome colpisce chi le indagini le fa, non chi ne parla.
Il delitto dell'Olgiata, la sparizione di Ciccio e Tore, il processo al marito di Magda,operaia polacca trovata morta vicino al lago cerulli, e terminato con assoluzione per non aver commesso il fatto...alcuni esempi di indagini unidirezionali...e di assassini in libertà (o quasi)

Anonimo ha detto...

Mi sembra di ricordare che qualche vicino riferì di aver visto Melania rientrare nell'appartamento in quanto aveva dimenticato qualcosa. Ora se sono stati visti salire in macchina alle 14:15, significa che la prima volta che Melania è uscita di casa per dirigersi al pianoro saranno state le 14:10; quindi a quell'ora già sicuramente aveva preso il caffè....
I giudici affermano che:"Al contrario, appare verosimile che, poiché la Rea assunse una sola tazzina di caffè, la morte si verificò ad una distanza da tale assunzione minore di 45 minuti, e ciò vale, quindi, ad anticipare il momento della morte, e non a posticiparlo".
Anche ammettendo che il caffè lo abbia assunto pochi istanti prima di uscire di casa, quindi verso le 14:10, sommando i 45 minuti previsti dai giudici, sarebbe morta verso le 14:55.
Considerando che per andare a Ripe sono necessari 25 minuti, sommando a questi 5 minuti necessari al Parolisi per cambiare senso di marcia e i 20 minuti di agonia, la morte invece non sarebbe sopraggiunta prima delle 15:05....

Per quanto riguarda la trasmissione Chi l'ha visto, ritengo che nel mandare in onda le intercettazioni telefoniche non abbia fatta nulla di utile, se non infuocare ancora di più gli animi della massa. L'unico intento della trasmissione è fare ascolti, ciò lo conferma anche il modo in cui la diretta è stata impostata: 5 minuti si parla del delitto Rea, poi si affrontano gli altri casi, 5 minuti si torna a parlare del delitto , poi si ritorna a parlare degli altri casi e così via....
La redazione sa bene cosa vuole il telespettatore medio e con questa consapevolezza ha impostato la trasmissione, affinchè gli ascolti rimanessero fino alla fine.
Stella

Alessandro ha detto...

che dire Stella,quoto in toto!

Anonimo ha detto...

Come fate a scrivere e, " non ho paura a dirlo" addirittura qualcuno , che la PERIZIA medico legale del DR. Tagliabracci e' appiattita sulle posizioni della procura e oltretutto mal condotta se la perizia NON e' stata resa nota se non quello che ha voluto divulgare la difesa ( diff. di peso e colore materiale gastrico, mancata rilevazione TC )e le risposte che Tagliabracci ha dato ad alcuni quesiti del PM? Che NON e' la perizia medico legale!

Alessandro ha detto...

allora..mi spiego meglio,perchè ho adottato una terminologia errata..ciò che ho potuto leggere dell'autopsia e relative deduzioni nelle ordinanze,così va meglio ?

orario della morte, bacio e dna, assunzione caffeina...ti sovviene qualcosa ?

e poi impara a firmarti....

Alessandro ha detto...

rispondo ancora all'anonimo....magari lo sai che il contenuto gastrico e il suo svuotamento e le rilevazioni tanatologiche sono due dei metodi che più causano abbagli nella determinazione dell'ora della morte...come già detto ieri,non lo stabilisco io, ma la comunità scientifica

il problema è che è proprio quello che ha fatto il Dr Tagliabracci....lo ha scritto lui,mica io

Anonimo ha detto...

ANONIMO 17,27
Se lei conosce il contenuto della perizia, ce ne faccia partecipi, e gle ne saremmo grati. Se non lo può fare se ne stia tranquillo, e segua più attentamente il corso di quello che si scrive.
M

Alessandro ha detto...

sto tranquillo quamdo mi pare e piace, carissimo,non quando lo dice una che si firma M

e certo non prendo lezioni da Lei

Mercutio ha detto...

ALESSANDRO, guarda che l'anonimo M si riferiva all'anonimo che ha scritto alle 17,27. Ho letto anch'io.
Ciao Mercutio

Alessandro ha detto...

..scusa,non ho capito...

Alessandro ha detto...

ok..chiedo scusa all'anonimo che si firma M
ero convinto fosse lo stesso delle 17.27 e credevo si rivolgesse sempre a me
Chiedo venia...non posso offrirgli un caffè,perchè saremo agli antipodi,ma consideri il pensiero

Anonimo ha detto...

Grazie per il caffè. Come accettato.
Comunque, avevo capito la piccola confusione.
M

Alessandro ha detto...

Ok, alla prossima

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Mercutioooooo!!!

Riguardo il "gruzzoletto" del Parolisi ci hai visto più che bene.
Da un intervista al Biscotti, si apprende, infatti, che i quasi centomila euro erano retribuzioni percepite per le varie missioni.

L'avvocato aggiunge anche, che il Parolisi svolgeva quel lavoro dall'età di 18 anni,che Melania era al corrente dell'esistenza del c/c, (a differenza di quanto sostenuto dall'amica Imma) ed inoltre che la beneficiaria dello stesso era la piccola Vittoria.


Per Alessandro

Ciao,
per quanto riguarda le modificazioni tanatologiche, quando lessi le tesi della difesa, mi rimase la curiosità di capire ciò che stavo leggendo e, cercando su internet, ho trovato questa pagina a mio avviso molto interessante.

Se ti va dalle un occhiata:

http://digilander.libero.it/fadange/medicina%20legale/tana.htm

Ciao Sira

lori ha detto...

Ciao Sira

quello che non capisco è perchè i due avvocati inizialmente avessero smentito l'esistenza di questo tesoretto !

lori

Alessandro ha detto...

per Iori...perchè non è un tesoretto..era un C/C con beneficiara la figlia.....

Alessandro ha detto...

per Sira....grazie del link....stasera leggo e domani commento

lori ha detto...

tesoretto è espressione mia.nel senso che è un bel gruzzoletto, pensavo che si capisse

lori

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Lori,

gli avvocati negavano c/c segreti con grandi somme, effettivamente 90.000 euro, per un militare che fa missioni all'estero da svariato tempo, non sono da considerarsi proprio un tesoretto.

Piuttosto, quelle che mi lasciano dubbiosa sono alcune intercettazioni, tipo:

"Adesso mi tocca darle anche altri soldi che tu sai che mi dovevano arrivare"

Oppure, rivolgendosi a Ludovica:
"vivrai di rendita"

Se questi messaggi sono veri, e se è vera l'intercettazione in cui parla di "clienti" con la sorella, mi chiedo:

che soldi gli dovevano arrivare e da chi?
E chi sono questi clienti?

Certo è che con 90.000 euro non si vive di rendita...

Che ne pensi?

Ciao Sira

lori ha detto...

no gli avvocati avevano negato sia i 90.000 euro che i 10.000..e questo non lo capisco

quanto al fatto che con 90.000 euro non si possa vivere di renda, mi sembra ovvio

lori

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti!
Scrivo un attimo, perchè conosco personalmente il mondo militare:
1. per quanto riguarda la frase si SP: "ora mi tocca di darle i soldi che mi dovevano arrivare" credo intendesse le indennità per le missioni all'estero/in Italia. A volte quelle, se non sono pagate da fondi internazionali, arrivano con tanti mesi di ritardo, specialmente ora che lo Stato è in crisi di liquidità. Ora, non sò a quale missione e quanto ammontassero gli arrettrati, però se può presumere che possano essere anche fondi da questa fonte.
Per quanto riguarda invece gli alimenti siccome faccio i 730, ho visto quali possono essere gli assegni mensili per una moglie di un militare. Intanto, il giudice prende in considerazione il fatto che la moglie e lontana da casa, etc., e che il marito essendo militare ha il vitto e alloggio garantiti in caserma, quindi cmq non rimane completamente scoperto come un civile. In questo caso in particolare, il giudice ha attribuito alimenti mensili di 1200 Euro, che corrispondono alla esatta metà dello stipendio netto del militare, le varie idennità incluse. La coppia non eveva bambini. Non è quindi assolutamente come avete detto che gli toccerebbe di pagare 400 Euro al mese, più probabilemente, almeno 1000, visto la bambina piccola a carico. Non c'entra niente "la cessione del quinto", i soldi degli alimenti devono garantire alla moglie che non ha lavoro lo stesso tenore di vita che aveva prima, pagato comunque finchè lei non si trovi un compagno convivente/marito. Figuriamoci poi con prove che il marito è interamente colpevole della rottura del matrimonio! In quel caso la moglie avrebbe diritto anche a tutti i risparmi coniugali (dopo un processo pesante), presumo che erano in comunione dei beni.

Anonimo ha detto...

Ho deciso : voglio andare in galera. Non importa quale ....una qualsiasi. Ho capito che, dopo un paio di mesi da semianalfabeta quale sei entrato, sei gia' in grado di diventare un letterato. Come accaduto a Parolisi, dopo la lettera a 4• grado. Poiché una laurea ce l'ho gia' mi prendo la seconda in 6/12 mesi.
Saradar

Unknown ha detto...

Ciao anonimo, metti una sigli la prossima volta, grazie.

Per quanto riguarda il mantenimento e lo stipendio di un militare, qui si discuteva su una paga mensile di 1100 euro, che si è detto in televisione fosse quanto prendesse il Parolisi. E' logico che se ne avesse presi più del doppio il mantenimento sarebbe stato èiù del doppio, quindi non più di 400 ma, facendo le proporzioni, di 1000 euro.

Però ripeto, la notizia uscita mesi fa parlava di uno stipendio di 1100 euro.

X Saradar.

Non ho visto quarto grado, ma dal telegiornale di Canale 5 m'è parso d'aver sentito di una nuova lettera. In ogni caso quella di andare a studiare in galera non è un'idea malvagia. Tanti innocenti stando per anni in carcere sono diventati poi avvocati, insegnanti, ecc... dando gli esami proprio nelle patrie galere. Ed anche Amanda Knox in quattro anni ha imparato 4 lingue ed ha studiato ogni cosa possibile ed immaginabile, quando uscirà dovrà essere lei a pagare lo Stato italiano per l'opportunità che le ha dato e non viceversa.

Massimo

Mimosa ha detto...

Mi dispiace Anonimo che non ti firmi, un nick inventato non cambia niente per te ma cambia molto per noi che "visualizziamo" l'interlocutore.
Detto questo, confermo che erano in comunione dei beni, d'altronde è usuale ancora per molte coppie e soprattutto per quelle in cui la moglie non ha un suo impiego o non sia sufficientemente redditizio.

LORI
Il “tesoretto”, risultato dei compensi per le sue missioni militari, quasi sicuramente (non mi pongo neanche il dubbio) era su un ccb che lui aveva prima di sposarsi. Che dopo le nozze abbia aperto un altro ccb – che era cointestato – è usuale tra i coniugi, così la moglie può fare prelievi per le spese domestiche, senza dover aspettare la firma del marito. Mi pare ovvio e logico anche questo.
Terza considerazione: quel gruzzoletto era destinato all’acquisto della casa che progettavano di comperare una volta trasferiti a Sabaudia, come dissero le amiche ma anche il fratello di Melania. Destinazione che evidentemente era ritenuta sufficientemente duratura nel tempo da meritare una abitazione stabile.
Secondo me tutte quelle ‘belle’ parole e promesse di Salvatore all’amante erano solo le frottole di cui gli amanti vigliacchi imbottiscono le orecchie e illudono il cuore della seconda donna per tenerla buona (opinione anche di Mario Adinolfi che stasera nel pollaio della D’Urso si è attirato i soliti insulti).
Mimosa

Mimosa ha detto...

x MASSIMO
Sì la nuova lettera, destinatario QG sempre per mano della giornalista Ilaria Mura Delitala, ricalca le linee delle imputazioni contestandole. Niente di nuovo. E' forse interessante la riflessione sul perché gli avvocati permettono che escano queste missive. A quale gioco giocano e a che giova?

Tra le varie cose che ho rilevato stasera, una mi sembra importante da farti sapere: è stata mostrata la fotografia, nitida, in cui si vedeva molto bene l’auto ROSSA. Sai cosa ho capito? e tu puoi chiedere conferma al tuo amico fotografo … Allora: è stato detto (anche scritto nelle carte) che l’apparecchio del ragazzo che ha scattato le foto si è rotto, per cui non esiste l’originale, dunque hanno fatto copie e copie delle immagini. Ecco, a me è capitato che replicando una fotografia da un’altra con i moderni sistemi i colori si alterino. Pertanto nelle riproduzioni il nero, colore molto difficile in quanto è un misto di rosso marrone blu ecc. fa emergere il colore della mistura di base che in questo caso poteva essere il rosso e del resto mi è parso che le foglie degli alberi non fossero più del colore verde intenso ma più verde chiaro.
Sarà una stupidaggine, però mi incuriosisce saper se la mia intuizione può essere giusta.

Ciao, Mimosa

Unknown ha detto...

Ciao Mimosa.

L'ho già scritto tempo fa che non ci si può fidare dei cellulari o degli I-Pod, ma ancora meno ci si deve fidare di una copia scattata da un I-pod scaricata in computer e poi copiata. E quella foto l'hanno copiata da un file del computer. Questi lavorano a tre colori, non a quattro come le macchine fotografiche col rullino, il sistema si chiama RGB e, anche se a prima vista le foto appaiono identiche, nella realtà non lo sono affatto e si capisce con gli ingrandimenti perché ingrandendole non solo perdono più "grana" ma cambiano i colori, specialmente degli oggetti in lontananza. E va ancora peggio se c'è una situazione di luce-ombra perché la parte sotto il sole si trova in sovraesposizione ed è facile che il nero, colore difficilissimo per un computer ed un telefonino, si trovi ad essere verde o rosso.

In ogni caso può essere davvero un auto rossa, peccato non sappiano di chi sia, non era mio intento dimostrare che era del Parolisi ma dimostrare che un'auto, che per tre giorni la procura di Ascoli non ha saputo come giustificare, e se l'avessero vista rossa (o se anche solo l'avessero vista) nel giro di qualche ora avrebbero smorzato ogni iniziativa della difesa che, al contrario, per due e passa giorni ha continuato a parlarne, c'era nella foto.

Massimo

Mimosa ha detto...

OK, grazie Massimo.
Buona notte
Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,

stasera Quarto Grado (molto innocentista nei confronti del Parolisi)valeva la pena di guardarla.

Hanno dato delle informazioni importanti, oltre alle solite chiacchere che non mancano mai.

Te ne accenno alcune che ho ritenuto degne di nota

Hanno mandato in onda la telefonata in versione integrale, con la quale il Parolisi comunica ai Carabinieri la scomparsa di Melania, e parlando di quello che faceva al Pianoro con Vittoria, dice che la bimba ha voluto andare sulle altalene, sugli scivoli e che insieme hanno cercato sul prato le margherite.
Questo a conferma di quanto dicevi l'altro giorno, a chi affermava che era impossibile che Salvatore avesse dondolato per 40 minuti la figlia.

Hanno poi letto una lettera che Salvatore(sicuramente aiutato dai suoi avvocati) ha scritto, nella quale, tra tante frasi studiate a tavolino, afferma una cosa molto importante(sempre se vera), e cioè che Melania non consumò del caffè prima di uscire di casa.
Come può essere?

Hanno detto che il telefono di Melania è stato spostato, rispetto alla posizione in cui è stato trovato, e che ciò è stato dedotto dalle prove effettuate dai periti in base alla posizione del telefono
stesso.
Parlando invece delle impronte sul telefonino hanno detto che sono state rilevate solo quelle di Vittoria???

Infine la voce che sembra suggerire al telefonista anonimo di terminare la telefonata, non proveniva dalla cabina ma dalla sede dei Carabinieri.

Ciao Sira

Sira Fonzi ha detto...

Ps
Il fatto che non sia rimasto fisso in prossimità delle altalene, ma che abbia spaziato tra scivoli e prato con margherite, come lo interpreti, considerando le testimonianze, e i possibili eventuali avvistamenti, in maniera positiva o negativa?

Unknown ha detto...

Molto interessante Sira, grazie, se domani mi ritroverò un paio d'ore guarderò la puntata anche se, a dire il vero, così come non sopporto le grancasse non sopporto neanche i violini.

Speriamo almeno sia una musica intonata. Buonanotte, Massimo

Mimosa ha detto...

Carissima Sira, hai anticipato le osservazioni che mi ero annotata anch'io (a quest'ora ancora lucida, eh?).

Aggiungo questo: è stato detto che sul cell. di Melania c'erano solo due sms, d'amore, di Salvatore risalenti a luglio 2010. Come mai sono spariti quelli ultimi di Sonia delle 14.56? Chi ha avuto interesse a eliminare i messaggini? Perché sono stati lasciati solo quelli?
Mah ...

Ciao, a domani!
Mimosa

Unknown ha detto...

Non lo interpreto perché è normale che una bimba si muova e vada anche sotto gli alberi (la mia resterebbe ore a raccogliere foglie e rami). Piuttosto trovo interessante la notizia del caffè non preso perché può trovare conferma o smentita da parte di Michele Rea e suo padre che quella sera sono rientrati in casa prima di Salvatore. Loro devono sapere se c'erano tazzine sporche sul lavello. Se non c'erano è probabile Melania non l'abbia preso il caffè perché in alternativa, l'avesse preso e poi lavato la tazzina, significherebbe che non era intenta a partire, che non aveva fretta e, quindi, non lo ha bevuto cinque minuti prima di salire in auto ma prima. In ogni caso sono punti a favore della Difesa.

Ri-buonanotte Sira, Massimo

MoglieMilitare ha detto...

Sono, l'anonima di prima, scusate se ho usato quel nome però non sapevo come funcionasse l'alias.

Vorrei solo precisare, che lo stipendio base di cui tutti sempre parlano è uno senza indennità varie (anzianità, istruttoriale, straordinari spesso obbligatori, funzioni, etc.), che possono fare il 40-50% della cosidetta "base". A volte (non scherzo) un caporalmaggiore può prendere di più di un tenente, perchè il caporalmaggiore "anziano" ha pià anzianità e indennità di un ufficiale giovane, grazie alle importantissime "conoscenze" per avere i turni/missioni/indennità e benefit migliori, quindi agli importi menzionati dalla stampa ci credo poco. Anche con una notturna al mese potrebbe prendere un 50 euro di più quindi non crediamo alle favole che manteneva L'AFFITTO e la famiglia con un 1.200 al mese. Come ho detto, il giudice prende la busta paga effettiva, con tantissimii benefit militari, e fa il calcolo su questa base, quindi quando SP avrebbe potuto realmente perdere si potrebbe giudicare solo dalle sue buste paga...se prendiamo lo stipendio base anche mio marito capitano pilota prende una miseria (per il rischio e tipo di lavoro) di 1400 netti al mese...

Sira Fonzi ha detto...

Per Mimosa

Si Mimosa, è strano, hanno detto che c'erano solo due messaggi d'amore scritti da Melania a Salvatore nel 2010.
Io ho lo stesso cellulare e quando ricevo una chiamata alla quale non rispondo mi arriva un sms che mi avvisa della chiamata persa.

Per Massimo

Riguardo gli spostamenti altalena-scivoli-prato, non ho dubbi sul fatto che ciò sia avvenuto, anche perchè la telefonata è stata fatta prima delle foto dei ragazzi e degli avvistamenti,( o meglio mancati avvistamenti) della gente sul Pianoro.
Mi chiedevo anzi se ciò non fosse positivo, proprio perché lo si è sempre cercato ed inquadrato nello spazio altalene (vedi foto, e testimonianze varie) mentre, effettivamente, se alle altalene non c'era, magari era agli scivoli o altrove a raccogliere le margherite.

Notte a tutti e due

Unknown ha detto...

Grazie MoglieMilitare, ora tutto quadra. Se tu fossi stata dei nostri tempo fa ci saremmo risparmiati una discussione perché su questo punto non c'era accordo neppure quando è uscita la notizia; insomma, era difficile credere che la sua paga fosse di soli 1100 euro. In ogni caso i tasselli sono sistemati. A presto.

Ciao, Massimo

Mercutio ha detto...

Buongiorno a tutti
Q.G. di ieri sera mi è sembrato più disposto verso Parolisi, e spero che tale impressione non sia errata.
Intanto, cari amici, ardo dalla curiosità di conoscere i motivi per cui il Meluzzi viene assiduamente interroto, nelle sue considerazioni, che pure gli vengono richieste, da un Sottile che, a volte, sembra astioso nei suoi riguardi.
Forse è solo una mia errata impressione, ma, ieri sera, per esempio, dopo pochi secondi da quando aveva preso la parola, su invito del Sottile, argomentando in favore del Parolisi, è stato, da quest'ultimo interrotto, per l'ennesima volta, senza ragione nè molta gentilezza.
Gradirei conoscere il vostro parere.
Ciao e grazie.
Mercutio
p.s. forse sono solo un pettegolo!

Alessandro ha detto...

no,mercuzio,non sei affatto pettegolo..credo che Sottile abbia paura quando meluzzi comincia a parlare della caserma...

Mercutio ha detto...

Infatti, Alessando. Quella "caserma" che è diventata "innominata", come il personaggio del Manzoni.
Una "innominata" che incute terrore, non per se stessa, ma per quello che, sospetterebbero, le si aggirri attorno. Un alone di mistero che serpeggerebbe fra alcune Procure, tra i mesmedia, e tra alcuni protagonisti della tragedia Rea.
Se la "innominata" è stata più forte del magistrato Ferraro, e forse, anche del gip Cirillo, sarebbe, evidentemente, anche più forte di un qualsiasi conduttore di programmi televisivi.
Non immagino, se fossi un magistrato, come imposterei una prospettiva di colpevolezza di Parolisi, senza inquadrarla in un contesto che non tenga nella massima considerazione l'"innominata" ed affini.
Forse, come ho già detto, si cercherebbe di salvare capra e cavoli (compresa la faccia di quelli che qualcuno denomina, giustamente, inquisitori), senza scontri pericolosi, e con buona pace di tutti: senza vincitori nè vinti.
Sono solo libere ipotesi, naturalmente.
Cordialmente, Mercutio.

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Mercutio,
ho avuto la tua stessa impressione riguardo il Sottile, ma c'è anche da dire che quello è il suo modo di condurre, di gestire i tempi della scaletta.
Personalmente mi irrita il suo modo di fare, in quanto potrebbe, come tutti i conduttori, usare più gentilezza e trattare qualche argomento in meno, lasciando spazio agli ospiti che invece fanno solo la comparsa non riuscendo nemmeno ad esprimere un opinione completa.

Ieri sera hanno invitato un medico legale al quale hanno dato dei miseri minuti di spazio, liquidandolo e zittendolo con ringraziamenti di circostanza.

E' stata una puntata con importanti contributi, anche sul caso di Yara, ma ci sono stati due momenti molto squallidi, in cui si sono lanciate frecciatine alla concorrenza (Chi l'ha visto)ricordando ai telespettatori, non appena aperto il programma che il loro intento non era quello di trasmettere intercettazioni(come fatto dalla rai)ma di accertare la verità, e successivamente hanno smentito quello sostenuto sempre dalla rai, riguardo la seconda voce durante la telefonata anonima dell'avvistatore.
Insomma, si parla di vite umane ma di umano in quella trasmissione ce n'è ben poco...

Ciao Sira

Mimosa ha detto...

Buongiorno cara Sira, anche ‘sta volta mi precedi con le osservazioni (sembriamo in sintonia telepatica), quindi taglio quello che hai già detto tu e aggiungo questo:

La giovane medico legale interrogata sul caffè e interrotta continuamente sembrava stesse per dire qualcosa di “interessante”.

Identica sorte al gen. Garofolo sulla questione del dna sotto l’unghia di Melania, ma almeno è riuscito a dire che non può esseri trasferito per una semplice stretta di mano.
Il ridicolo è stato che la Scampini ha esordito parlando della mano sinistra e poi ha mimato il gesto della stretta con la destra …!

Capisco i tempi tecnici della trasmissione, ma non sarebbe il caso che i conduttori parlassero di meno per lasciare il giusto spazio agli ospiti, specie quando sono stati chiamati per dare pareri professionali? E se non vogliono che parlino, perché li chiamano?
La persona che io zittirei sempre è quella benedetta donna della Palombelli.

Infine mi domando come mai non si fa più vedere il Biscotti?

Ciao, Mimosa

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Mimosa,
il tempo lo ottimizza bene però il Sottile, quando mentre parla un ospite approfitta per rimandare alla nausea i pochi secondi dell'apparizione di Cosima e Sabrina accompagnate dal GUP, e quelle del macabro, pietoso e teatrale altarino di quella specie di uomo del Misseri, che mostra all'italia intera il suo luogo di preghiera e poi trovandosi di fronte a Concetta non esprime nemmeno una parola di scuse(come detto da Claudio Scazzi.)
Ma qui andiamo fuori argomento...

Ciao Sira

lori ha detto...

Buon giorno a tutti

io trovo molto strano che Parolisi fosse così sconvolto di fronte al fatto che melania non si trovasse dopo nemmeno un'ora dal suo allontanamento...mi sembra veramente esagerato che lui , appena arrivato al bar ristorante dovesse andare al bagno a rimettere, quando la moglie avrebbe potuto essere tornata alle altalene facendo un percorso diverso ... un attacco di panico non giustificabile...

per massimo: io, personalmente non lascio mai niente di sporco nel lavandino prima di uscire, anche se devo far aspettare qualche minuto mio marito..ma secondo te quanto tempo occorre per sciacquare una tazzina di caffè? e poi ad aspettarla era il marito...mica chissà quale autorità. E , a volte, succede che se io sono in cucina e mio marito in un'altra stanza , non si accorge proprio di quello che faccio, men che meno che se prendo un caffè, un thè,una camomilla o quant'altro

lori

lori ha detto...

tra l'altro, mi sembra di ricoirdare che parolisi esca di casa prima della moglie, o sbaglio?

lori

Anonimo ha detto...

In merito a QG andato in onda ieri sera, condivido che vi siano stati spunti interessanti, che in qualche modo sono andati ad arricchiere ed a confermare molti argomenti da noi trattati.
In merito alle frecciatine lanciate dal conduttore nei confronti di Chi l'ha visto, condivido quanto detto da Sira; ne avrebbe potuto fare completamente a meno, anche se non è la prima volta che accade. Le trasmissioni che affrontano certi argomenti, non dovrebbero vivere la competizione; il pubblico è in grado di valutare da solo. Per quanto riguarda invece, il merito delle stesse devo ammettere che lo condivido; mandare in onda le intercettazioni telefoniche non serve a nulla se non per spettegolare, ed ai fini delle indagini non aggiunge nulla.
Per quanto riguarda l'interrompere Meluzzi, da parte del conduttore, non riesco a cogliere bene, se tale comportamento sia una "finta" per non sbilanciare troppo la trasmissione (questa mia opinione è rafforzata anche dall'impostazione del programma), o tema veramente l'argomento caserma.
Il soggetto che dovrebbe intervenire il meno possibile è la Palombelli; ogni volta che la sento parlare, mi domando come mai non invitino qualcun altro a ricoprire il suo ruolo. Ha un modo di ragionare a mio avviso completamente sbagliato. Ad esempio ha giudicato sospetto il comportamento di Parolisi, in quanto mentre era al telefono con i carabinieri per denunciare la scomparsa della moglie a suo dire era troppo preoccupato; erano solo 16:40 o giù di lì. Ma come non era lei che dichiarò sospetto il fatto che Parolisi contattò la moglie solo alle 15:26? e si era allontanata solo dalle 14:50.
In merito al "tesoretto" di Parolisi, penso che tale somma in un'eventuale separazione, l'indagato non avrebbe dovuta dividerla con Melania, in quanto beni posseduti prima del matrimonio; per cui anche se i coniugi erano in comunione dei beni, tale somma non vi rientrava.
Stella

Alessandro ha detto...

il medico legale invitato e il gen. garofalo,per motivi etico-professionali, son stati estrememente prudenti,ma traspariva il disagio di fronte sia alle conclusioni di taqliabracci,sia di fronte all'indifferenza delle procure nei confronti dei DNA...non credo sia stata una mia impressione

perIori...se la mia compagna si allontanasse per andare al bagno e dopo un po' non fosse tornata e dopo 10 telefonate il suo cellulare suonasse sempre a vuoto, eccome se mi preoccuperei
è una cosa molto soggettiva, varia da persona a persona,ma stabilire che è un comportamento strano perchè si parte dal presupposto che Parolisi è colpevole è esattamente il contrario di ciò che si deve fare,significa anteporre la conclusione alla premessa. la colpevolezza è il thema probandum, non la lentge sotto la quale esaminare tutto il resto

lori ha detto...

allora io ho forse detto che parolisi è colpevole? non mi risulta..in questo blog si sono fatte molte altre ipotesi in merito;mi sono limitata a dire che , per un'oretta di ritardo , anzi meno, togliendo i tempi dell'andata e del ritorno e quello eventualmente impiegato a farsi fare il " famoso caffè", la sua reazione l'ho trovata esagerata, soprattutto perchè , se non sbaglio, nella prima intervista a Chi l'ha visto, esagerando aveva detto che per andare al bar ristorante ci volevano almeno una ventina di minuti...quindi 20 all'andata e 20 al ritorno fanno quaranta...mettiamoci il tempo per andare al bar..insomma se non è un'ora ci manca poco..
ecco l'agitazione di quella teleonata l'ho trovata stonata rispetto a quanto dichiarato in trasmissione..

lori

lori ha detto...

ops: per andare in bagno

lori

lori ha detto...

ma la cosa che mi appare più strana è che, contro ogni logica, il suo malessere passava con il trascorrere del tempo, mentre,a mio avviso, dovrebbe essere tutto il contrario. Dopo varie ore parolisi sembrava più rilassato e cmq non aveva più quei conati di vomito che aveva avuto solo dopo una sola oretta

lori

Mimosa ha detto...

Cara Lori, prova a chiedere a tuo marito come si comporterebbe se non ti vedesse tornare ...

Io ho sottoposto la situazione al mio (che non segue per niente questi programmi e aborrisce tutto ciò che a suo dire è macabro) ed è impallidito al solo pensiero.

O prova a immaginarti tu che tuo marito sparisca e non risponda al telefono.

Un'ora è un tempo d'attesa sufficientemente ragionevole per entrare in ansia, dopo di che si entra nel panico (secondo me).

Sottolinei anche che col passar del tempo sembrava più rilassato ... quando io devo raccontare e raccontare e spiegare e descrivere cento volte cosa è successo, devo per forza riprendermi.
Lui in fondo era un caporalmaggiore scelto addestratore dell'esercito, mica un impiegatuccio qualunque ... e con il suo ruolo (hai notato che nella telefonata ai CC ha specificato la sua professione?) davanti alle forze accorse sul posto doveva mostrarsi preoccupato “seriamente” e non “istericamente”.
Almeno io la penso così, al di là dei modi individuali di reagire alle emozioni e allo stress.

Ciao, Mimosa

lori ha detto...

Ciao Mimosa, allora se proprio vogliamo parlare di mariti, se il mio dopo un'oretta appena sarebbe preoccupato,dopo parecchie ore impazzirebbe, ma soprattutto, il giorno dopo non andrebbe a portare una colomba al suo superiore..e sarebbe la mia stessa reazione..il dover PER FORZA RIPRENDERSI , è una condizione che nessuno si può imporre..se hai crisi di panico, hai voglia a convincerti che ti devi riprendere..

quanto al fatto che le copie delle foto scattate dal ragazzo alterano il colore, ci può stare e chi lo nega, ma , in nessun caso possono far scomparire quello che non c'è..la macchina dietro la staccionata non si vede..almeno nel posto indicato da parolisi non solo in prima persona, ma indicandolo con una X sulla cartina..nelle immagini di quarto grado di ieri, si è visto molto chiaramente....se poi si fosse confuso, man mano che passava il tempo, e lui DOVEVA PER FORZA RIPRENDERSI, allora gli sarebbe dovuta tornare la memoria e rettificare ma non l'ha fatto, anzi ha sempre continuato a sostenere la stessa tesi

ciao e buon pomeriggio

lori

Alessandro ha detto...

l'ingrandimento fatto vedere a quarto grado ieri sera, riprende gli scivoli, non le altalente che sono davanti e,nella foto del ragazzo, coperte.
loro hanno parlato delle altalene, ma l'inquadratura era degli scivoli

Mercutio ha detto...

Chiunque, dopo aver letto attentamente l'intelligente scambio di vedute delle argute, gentili signore, che formano il nucleo più nutrito di questo blog, può trarne suggerimenti più che positivi e logici.
Le accurate precisazioni di Sira, le proposte logiche di Mimosa, e gli interessanti interrogativi di Lori, danno un chiaro diorama della situazione generale sul caso Rea-Parolisi.
Vorrei che questa mia modesta considerazione, anche se senza valore, resti tale, pure se, in qualche futura occasione dovesse verificarsi una non perfetta concordanza di opinioni.
Cordialmente, Mercutio

lori ha detto...

buona sera Mercutio, grazie per l'apprezzamento, vorrei però fare una precisazione: al contrario di quanto qualcuno crede io non ritengo assolutamente Parolisi autore dell'omicidio per il semplice fatto che i tempi sono estremamente stretti per lui.. e poi perchè sarebbe stato impossibile eliminare tutte le tracce di sangue che, inevitabilmente, devono essere schizzate addosso all'assassino con un lavaggio sommario ad una fontanella ...
tuttavia non posso fare a meno di pormi certe domande su alcune situazioni che mi sembrano veramente poco chiare e, in alcuni casi, poco logiche

e cmq, qualora si dovesse verificare una non perfetta concordanza di opinioni, conoscendo i miei interlocutori/interocutrici, sono certa che il tutto si svolgerà nel pieno rispetto dell'opinione di tutti

lori

Mercutio ha detto...

LORI, sono con te. Parolisi NON può essere l'assassino diretto della moglie, ma mettendo assieme tanti particolari da noi già valutati in molte occasioni, risulterebbe almeno "implicato" in misura e modo non ancora chiari, per il momento.
Sono propenso, pure a pensare che egli conosca, non solo la dinamica dell'assassinio, ma anche il movente e gli eventuali autori/e.
Una cosa, però, volgerebbe in suo favore: non si aspettava un'esito così sconvolgente. (e quì le convulsioni psico-somatiche dalle quali fu colto)
Concludo: il militare NON sarebbe l'assassino, ma saprebbe tutto ed altro.
Ciao, Mercutio

Sira Fonzi ha detto...

Salve Mercutio,
semmai dovesse avvenire un giorno di avere "una non perfetta concordanza di opinioni" sarà per me motivo di arricchimento, poichè nutro per lei profonda stima.
Detto questo, e tornando alla sua ipotesi, le dico che è una di quelle che credo possibili anche io.
E i motivi per cui lui non confessa i retroscena di questa brutta vicenda, potrebbero essere legati all'incolumità della piccola Vittoria e dei suoi cari.

Buona serata
Sira

Mimosa ha detto...

Sulla questione caffè a questo punto vien davvero da chiedersi come mai Melania, napoletana, non l’avesse bevuto (a me nordica guai se mi manca). Dalla affermazione del marito (registrazione sonora dell’audizione: “non ho visto che Melania prendesse caffè in mia presenza”) sembra proprio di no (infatti mi ricordo che in una prima intervista disse che dopo pranzato, mentre Melania si occupava della bambina, lui guardava lo sport in tv ... e VERIFICARE?? utile per l'orario di uscita).
Lori, giustamente ha osservato che lui poteva non averlo mai notato (neanche mio marito fa caso a quello che faccio io). Salvatore, quel 18 aprile ha bevuto caffè a casa? Gli è stato chiesto?
Lui ha aggiunto che Melania non ha bevuto nemmeno una cocacola.
Da dove allora è derivata la caffeina trovata nello stomaco di Melania (o “metabolizzata”, nel fegato ovviamente, evviva l’accuratezza terminologica)?
È per questo che è saltata fuori la notizia del caffè o del gelato al pistacchio consumato prima di morire, quindi con gli assassini? Credo di aver perso un passaggio … da quale fonte arriva?

Infine, perdonatemi, ma con la mia ancora pignoleria analitica ho ancora questa domanda (da rivolgere ad un esperto): se Salvatore ha bevuto caffè a casa, la sua saliva nel bacio (appassionato, è evidente) avrebbe potuto contenere tracce di caffeina?
E, ammesso che si fosse lavato i denti (dopo il pranzetto e il caffè), in bocca a Melania assieme alla saliva del marito non si sarebbe trovato anche qualche componente del dentifricio?

Mimosa

PS. colgo l’occasione per ringraziare Mercutio della considerazione, confidando che tutte le nostre reciproche repliche o esposizioni non diano mai adito a tali fraintendimenti da far mancare il rispetto.
Del resto mi pare che tu e io concordiamo su moltissimi punti, e altrettanto con Lori e Sira.
I provocatori ci saranno sempre ma finora abbiamo saputo tenerli a bada …
Un cordiale saluto e buona "fresca" domenica … se le previsioni saranno azzeccate …

Anonimo ha detto...

MIMOSA i tuoi dubbi sono fondati.
I depositi molecolari del dentifricio ed altre sostanze che sono state a contatto con l'epitelio orale, permangono, nel tempo e nella misura dello stesso dna.
Per quanto riguarda il metabolismo, esso cambia, da individuo ad individuo, essendo regolato, in gran parte dalle funzioni tiroidede, e del sistema endocrino.
M

Anonimo ha detto...

se melania avesse bevuto il caffè dopo aver lasciato la casa, in un momento successivo alle altalene, il dna di salvatore sulle gengive sarebbe mescolato a tale sostanza, o forse sarebbe stato in parte lavato via. A meno che lui l'avesse baciata DOPO questo ipotetico caffè/gelato al pistacchio pomeridiano.
delle due, l'una.
T.

Alessandro ha detto...

ma conosciamo la quantità di DNA di Parolisi nella bocca della moglie ?

Unknown ha detto...

Ciao T..

Il caffè lo si può bere in tanti modi, io quando vado a pesca metto il contenuto di una moka, anche di più) in una bottiglietta e lo bevo "a canna", ma se è in una tazzina credo faccia fatica ad arrivare alle gengive. Ora vado a provare perché il solo parlare di caffè mi invoglia a berlo e fra poco devo partire (non sto scherzando o "prendendoti in giro", devo andare davvero alla Cresima di mia nipote).

Poi ci sta che sia stato bevuto anche in casa, che le parole del Parolisi non abbiano più credito, che i difensori ed i periti scrivano e parlino in malafede e che il Tagliabracci e la procura abbiano ragione, quando non si hanno sicurezze ci sta tutto, però credo si debba restare nei limiti di una logica, e dire che il caffè bevuto da una tazzina va a finire sulla parte esterna delle gengive mi pare sia azzardato.

Massimo

Alessandro ha detto...

...tra l'altro, che siano stati i telefonisti a spostare inavvertitamente il cell di melania, è una teoria che ormai cade da sola....le uniche impronte sul cell sono di Vittoria....dunque, o non l'hanno spostato loro, o avvevano i guanti, o hanno cancellato le impronte (ma non quelle della bimba ?)
come si scrisse già tempo fa, solo due messaggi sul telefono ?
partiamo dal presupposto che melania li cancellasse sempre e volesse tenere solo quei due del marito, ma gli sms di Sonia ?
perchè son stati cancellati ?

Anonimo ha detto...

Perchè non si voleva che fossero letti!!!

CI SI DOMANDA: PERCHE'?
Che risposta dareste?
M

Alessandro ha detto...

io assocerei a questa un'altra domanda...nulla di strano nelle celle agganciate da Sonia nei due sms e nelle due chiamate ?

Anonimo ha detto...

La faccenda degli sms di Sonia è puttosto oscura.

Riascoltare BENE l'intervista a Sonia

http://www.youtube.com/watch?v=cwtKTCj6rI0

esattamente dal minuto 1.37 .

sembra che riporti una conversazione avvenuta fra lei e Melania (...facciamo giocare un po' la bimba e intanto ASPETTIAMO Sonia e alle 4 scendiamo...")

e non si capisce bene DOVE sia questo "appuntamento"...

ENRICO

rita ha detto...

Pag. 1/2

Buona domenica a tutti.

Spero questa volta di essere sulla strada giusta…

Ieri sera ho visto l’ultima parte della puntata sul caso Melania di Quarto Grado che avevo registrato.

Avendo registrato ho avuto modo di poter fermare il video e tornare avanti e indietro quando volevo per poter riascoltare ciò che più mi interessava. Hanno trasmesso parecchie intercettazioni (che già tutti noi avevamo avuto modo di leggere) ma anche parte degli interrogatori fatti a Salvatore agli inizi di maggio. E ho trovato degli spunti interessanti.

Premetto che all’inizio, come avrete intuito, ero convinta che Salvatore fosse l’assassino di Melania, perché chiaramente mentiva e di conseguenza era lui l’assassino.

Con il passare del tempo, la mia idea è cambiata. Sono ancora certa che lui sappia chi ha ucciso Melania e perché, che molto verosimilmente era presente, ma che l’omicidio non è avvenuto per mano sua.

Nell’interrogatorio Salvatore parla delle punizioni che avrebbe potuto avere se la storia con Ludovica fosse venuta fuori. Dichiara che è rigorosamente vietato agli istruttori ad avere rapporti con le allieve. Come è per lui è anche per gli altri.

Inizio però da alcune intercettazioni ambientali:

09/05 – Se lo prendo… anzi se li prendo ….

11/05 – non mi mancava nulla … ero così contento ! (…) a questo porco di merda ... a questi porci di merda

Secondo Picozzi sa di essere intercettato (e anche secondo me) e si corregge.
Io credo però che lui si corregga (ma che uno quando parla da solo si corregge??) per far credere a chi ascolta che lui pensa che siano più di uno invece è soltanto uno. Di getto parla al singolare, poi per depistare parla al plurale.

Tanto che il

13/06 – “Ti devo sputtanare … mi devo fare trent’anni ma ti devo levare il cuore dal petto … ma me li faccio volentieri, me li faccio volentieri”.


Interrogatorio di SP del 10/05


SP: Eh perché io faccio un lavoro che è un po’ particolare. Lei.. io non posso avere contatti con le allieve … se a questa qua le salta in testa di denunciare questa cosa qua io rischio il posto

PM: Mi confermi che ci sono colleghi cha hanno storie che non si contano?

SP: Sì. Ma non gliele dirò mai perché, effettivamente, non c’entrano niente con quello che è successo, oppure posso dire, perché non voglio che escano di nuovo fuori queste notizie medianiche. Cioè so poi io di colleghi che hanno storie ….

(…)

PM: Ma la paura di aver scoperto questa relazione, cioè a parte il fatto che è extraconiugale, diceva che la sua amministrazione scopre che aveva una relazione con Ludovica … il suo rapporto è cominciato dopo che è finito il rapporto di dipendenza. Lei quando stava con lei era sempre una ex allieva

SP: Ma era sempre un militare, poteva mettermi nei casini perché comunque sia, là non è che… là cercano il capro espiatorio. cioè non so se … lei non conosce l’ambiente però qua è tutta una cosa nuova, la donna nell’esercito
(…)
quindi se un’allieva va a denunciare che un istruttore gli ha fatto delle avances oppure ha provato … ed è successo qua pure che due ragazzi li hanno mandati in “culonia” … a San Candido (…)
Non ci deve essere nessun contatto tra allieve e istruttore.

(…)
a noi non viene detto “consenziente” a noi viene detto che tu non lo devi fare e basta.
Quindi o lo fai prima, o lo fai dopo, o lo fai durante, sei un bastardo uguale e devi andare via.
Te la fanno sempre pagare.

Rita ha detto...

Pag. 2/2
Tutto ciò mi fa credere che:

1) Melania era venuta a conoscenza non solo della relazione del marito con Ludovica ma anche della relazione di qualche collega (o superiore) di Salvatore con qualche altra recluta,

2) aveva minacciato sia il marito che il collega che se la storia non fosse finita con Ludovica avrebbe sputtanato entrambi;

3) L’altro (e probabilmente insieme all’altra) hanno commesso l’omicidio per ovviare alle gravi punizioni se fosse venuta fuori la storia.


Questo spiegherebbe tante cose non ancora chiare:

1) il luogo del delitto
2) il luogo dell’appuntamento o incontro (cani)
3) il vomito di SP
4) le macchine che andavano e venivano di corsa nella notte
5) l’allieva donna che è stata vista sconvolta
6) perché SP è stato in caserma per due giorni e non a cercare la moglie
7) i messaggi cancellati e quelli rimasti
8) la colomba in caserma il giorno della partenza



E poi leggendo in questa chiave:

(intercettazione SP 03/05 che parla da solo) Salvatore non te la far fare … Salvatore è meglio .. è meglio .. è meglio. proprio a livello di carcere …

(…) quel pezzo di merda (x tre volte)

(…) E visto che sono una persona intelligente e tutto questo non si deve combinare …

Queste frasi le pronuncia in macchina da solo i primi di maggio quando ancora cercava disperatamente di convincere Ludovica a non rivelare la loro storia d’amore e ancora non sapeva di essere intercettato.

Aspetto commenti e critiche e quello che mi sono dimenticata di scrivere nell’elenco.

R.

Unknown ha detto...

Io Rita sto con te. Gran parte di quanto hai scritto da logicità a diversi interrogativi, ed il fatto che anche colleghi di Salvatore, quelli infedele come lui, potessero aver paura di essere mandati in "culonia" non è male ed ha un suo perché. Ed il Parolisi potrebbe avere, se non la certezza, almeno il sospetto di chi sia l'assassino perché magari è stato lui a raccontare a Melania della storia extraconiugale in atto.

Non sarebbe male verificare i cellulari (di entrambi, marito infedele/amante) di chi in caserma ha tresche.

Vorrei scrivere di più ma ora non ho tempo.

Ciao, Massimo

Mercutio ha detto...

RITA, le tue deduzioni collimano, ed arricchiscono quello da me già ipotizzato, e condiviso, in linea di massima, dagli amici ed amiche di questo blog.
Ma arrivare a determinare un punto che possa essere "fisso", e di partenza, per uno sviluppo progressivo dei quadri del tragico scenario, dovremmo essere in possesso di quella documentazione che ci viene impedito di conoscere, ed in possesso degli inquirenti.
Possiamo, però lavorare, non di fantasia, ma di logica, che supponiamo di avere, non inferiore a quella degli investigatori, per formulare delle proposte concrete, come, per esempio, la tua.
Di mio aggiungo che i soliloqui di Parolisi potrebbero avere avuto lo scopo di "denunciare", senza averne la parvenza, uno stato di fatto reale, supponento di essere intercettato.
In relazione alla sua colpevolezza o meno, ho già espresso la mia idea, alla quale ti sei avvicinata al 100%.
Starebbe alla magistratura, una volta spostato il mirino dalla direzione "fissa" assunta fin dall'inizio, scoprire, finalmente, le ragioni del significativo silenzio del militare, e la qualità degli strani suoi monologhi, senza perdere tempo utile nel cercare la provenienza dei risparmi che l'indagato custodisce in banca, ed altre cose che non porteranno nessun contributo alle indagini.
Il resto delle mie ipotesi le potrai leggere nei numerosi post inseriti in questo blog.
Ciao Mercutio

Anonimo ha detto...

Caro MERCUTIO,

se ( come sospettiamo ) ci dovesse essere un pesante coinvolgimento a carico dell'ambiente miitare temo che la procura difficilmente aggiusterà il tiro

E temo che il caso si chiuderà senza un colpevole e con un caporalmaggiore "assolto per insufficienza di prove " ma sospettato "a vita" di aver ucciso la moglie...

Tra l'altro ho trovato assai "strano" il comportamento dei familiari di Melania (in particolare quello dello zio) che ADESSO si dicono fermamente convinti della colpevolezza di Parolisi e che - sempre ADESSO- rivelano il grave stato di depressione in cui versava Melania a causa dei tradimenti del marito fino al punto di diventare anoressica.

Ma non avevano sempre sostenuto essere la coppia un esempio di rara armonia familiare ?

LINK :
http://www.reggionline.com/it/2011/09/17/la-madre-di-melania-rea-mia-figlia-era-diventata-anoressica-7222

Secondo me anche i parenti di Melania nascondono qualcosa o sono costretti a farlo

ciao
ENRICO

Anonimo ha detto...

Enrico, secondo me i familiari di Melania sanno perfettamente che Salvatore è innocente dal punto di vista dell'omicidio. Ma sperano in una sua condanna perchè possa scontare la sua colpa per aver tradito e quindi fatto soffrire Melania. Mi chiedo anche perchè hanno chiesto adesso l'affidamento temporaneo della bimba se il padre ancora non è stato condannato e potrebbe quindi presto tornare libero. Anche se rispetto profondamente il loro dolore secondo me non è giusto sfogare la loro sofferenza in questo modo.
Come ho già scritto alcuni giorni fa anche la presa di posizione di impedire che la piccola incontri in carcere il padre mi sa di puro egoismo.
Marilia

Anonimo ha detto...

MARILIA

sono completamente d'accordo !

ENRICO

Mimosa ha detto...

Marilia, intervengo solo un attimo per dire questo: la bambina dal p.d.v. giuridico si è trovata priva di figure genitoriali, i genitori di Melania hanno chiesto l'affido temporaneo perché è la procedura legale più correttea per impedire che un minore sia preso in carico dai servizi sociali e quindi dato in affidamento temporaneo ad una famiglia estranea.
Sai quali catastrofiche conseguenze?

Se c'è ancora l'avv. Marika collegata può confermarlo.

Mimosa

lori ha detto...

stasera sul nuovo format di canale 5 , mi sembra che si chiami People,la signora Vittoria è stata molto chiara..lei e la sua famiglia sospettano che Parolisi sappia, e per l'ennesima volta ha invitato il genero a DIRE LA VERITA' ...e alla fine ha detto " se non parla resti pure in galera"..quindi i tradimenti non c'entrano proprio nulla..

lori

alessandra ha detto...

Scusate ma questo blog era bello perchè non c'erano commenti di carattere giudicante nè su Parolisi nè su altre persone e si limitava a cercare di capire cosa poteva essere successo. I commenti personali e giudizi sulle famiglie li trovo davvero fuori luogo. Specialmente sono di cattivo gusto quelli sulla famiglia Rea che ha sofferto un lutto così grave.

Comunque vorrei condividere con voi questo articolo è ripreso dal sito www.corsera.it. Non so se le notizie riportate sono tutte vere ma forse può aggiungere qualche elemento e spunto che non troviamo in tv:

ASCOLI PICENO 11 SETTEMBRE 2011 CORSERA.IT

CARMELA MELANIA REA OMICIDIO.IL MOVENTE DELL'ASSASSINO DI CARMELA E' LA DROGA,ANZI EROINA PURISSIMA CHE ARRIVA DA KABUL TRA I CARICHI DELL'ESERCITO ITALIANO.UNO SCANDALO CHE LO STATO MAGGIORE HA CERCATO DI SEDARE FINO AD OGGI.MA LO SCANDALO E' ESPLOSO,LE CANNE DEI FUCILI DELLA CASERMA VENZONE ERANO STATE RIEMPITE DI EROINA PURISSIMA.CHI MANDA LA DROGA DA KABUL IN ITALIA? CHE GIRO DI SOLDI C'E'? COME MAI IL MINISTRO DELLA DIFESA IGNAZIO LA RUSSA NON HA DETERMINATO UN'INCHIESTA DELA MAGISTRATURA MILITARE?

SE LA SIRINGA PUGNALATA SUL SUO PETTO,FOSSE STATA QUELLA DI UN TOSSICODIPENDENTE,NON AVREMMO AVUTO DUBBI.MA LA SIRINGA E' PULITA.IL SUO....



....ASSASSINO NE FACEVA USO.L'ASSASSINO E' UNO SPACCIATORE DI EROINA.QUEL SEGRETO INCONFESSABILE CHE NEANCHE SALVATORE PAROLISI POTREBBE RIVELARE AI MAGISTRATI.MA FORSE IL CAPORAL MAGGIORE CONOSCE IL GIRO DI QUELLA DROGA CHE ARRIVA DA KABUL.CONOSCE I NOMI.FORSE HA SVELATO QUESTO SEGRETO ALLA MOGLIE CARMELA MELANIA REA.

NON SOLO SESSO NELLA CASERMA CLEMENTI.LA MISCELA ESPLOSIVA DI QUESTO CASO E' SESSO E DROGA,EROINA CHE PROVIENE DIRETTAMENTE DA KABUL.LE PROVE CI CONO TUTTE,DA VENZONE IN GIU'.

alessandra ha detto...

UN GIRO DI SOLDI FACILI.MINI TRAFFICI DI EROINA ORGANIZZATI DA ELEMENTI DEVIATI DELL'ESERCITO.POI IL PIANO SI INGRANDISCE,QUALCUNO COMINCIA A PENSARE ALLA GRANDE.SI CONTATTANO AMBIENTI....

.....CAMORRISTICI.UNA ORGANIZZAZIONE VERA.OPPURE AL CONTRARIO SONO GLI AMBIENTI CAMORRISTICI CHE SI ACCORGONO CHE QUALCUNO SPACCIA EROINA PURA ALLE LORO SPALLE ED INTERVENGONO.

NELLA CASERMA CLEMENTI ALMENO UNA SOLDATESSA,LAURA TITTA,ERA CONNESSA AD AMBIENTI.........CAMORRISTICI INTERESSATI AL TRAFFICO DELLA DROGA.SAPPIAMO CHE L'UFFICIALE ANCHE LEI CAPORALMAGGIORE ALESSANDRA GABRIELLI,VIENE TROVATA IN POSSESSO DI ALCUNE DOSI DI DROGA,EROINA PURISSIMA,SICURAMENTE DI PROVENIENZA ASIATICA.IL TRAFFICO DI DROGA E' TRA GENOVA E MILANO.

L'OPERAZIONE WHITE SNAKE DELLA GUARDIA DI FINANZA,CERTIFICA SENZA IL MINIMO DUBBIO,CHE ALMENO UN UFFICIALE DELLA CASERMA DI CAPUA,QUELLA SEDE DEL RAU,COMANDATA DA ATTILIO BORRECA,ERA COINVOLTO NEL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI EROINA.DA DOVE VIENE QUELLA DROGA?

IN AFGHANISTAN MARCO CALLEGARO MORIVA SUICIDA IL 25 LUGLIO DEL 2010.

MARCO CALLEGARO NON ERA UNO QUALSIASI,ERA L'UFFICIALE CAPO ADDETTO ALLA TESORERIA DELLA MISSIONE ISAF ITALIANA A KABUL.ERA RIENTRATO DA POCO,SUCCESSIVAMENTE AD UNA LICENZA,CHE AVEVA TRASCORSO CON MOGLIE E FIGLI A RICCIONE.UNA PERSONA FELICE.POSSIBILE PENSARE CHE SI SIA SUICIDATO ALL'IMPROVVISO?

POCO PRIMA DI MORIRE CONFIDO' AL PADRE CHE C'ERA QUALCOSA DI GROSSO CHE NON ANDAVA.UNA NOTTE,GLI SCOPPIO' LA CALOTTA CRANICA.SUICIDIO.IL PADRE DI MARCO CALLEGARO NON HA MAI RICEVUTO DALL'ESERCITO IL BIGLIETTO DEL SUICIDIO.GLI AMICI UFFICIALI DELL'ESERCITO DEL FIGLIO HANNO PRESO LE DISTANZE DAL PADRE.PERCHE'? COSA AVEVA VISTO MARCO CALLEGARO? COSA AVEBBE DETTO AL PADRE? PERCHE' L'ESERCITO ITALIANO,LO STATO MAGGIORE,SI RIFIUTA DI CONSEGNARE AL PADRE DI MARCO CALLEGARO IL BIGLIETTO DI COMMIATO DEL FIGLIO?

CARMELA MELANIA REA LA MORTE DELLA RAGAZZA DI SOMMA VESUVIANA CONTINUA AD ESSER AVVOLTA NEL MISTERO,ANZI NO,GLI INQUIRENTI CREDONO FORTEMENTE CHE SALVATORE PAROLISI ABBIA UCCISO LA MOGLIE,IN UN MOMENTO DI IMPETO,CHIUSO NELL'IMBUTO DELLA RELAZIONE CON LUDOVICA.MA LE CARTE CHE HANNO IN MANO GLI INQUIRENTI,CONDUCONO DA TUTT'ALTRA PARTE,DENTRO LA CASERMA CLEMENTI SEDE DEL 235° REGGIMENTO PICENO.ORME DI UN MISTERO,DI UNA ORGANIZZAZIONE PARALLELA ALL'ESERCITO,CHE MUOVE LE FILA DI UN TRAFFICO ILLECITO,PERICOLOSISSIMO,CHE GIUNGE CON UN FILO ROSSO DIRETTAMENTE IN AFGHANISTAN.UN'ORGANIZZAZIONE PROBABILMENTE COMPOSTA DA....

UN NUTRITO NUMERO DI MILITARI CHE IN QUALCHE MANIERA POTREBBE ESSERE RIUSCITA AD INFLUENZARE IL SUO POTERE NEI CONFRONTI DI ALTISSIME CARICHE DELL'ESERCITO ITALIANO.

CARMELA MELANIA REA,LA TOMBA DI QUESTA RAGAZZA PROBABILMENTE TIENE CHIUSA LA PIU' GRANDE FERITA DELL'ESERCITO ITALIANO.PORTARE EROINA DALL'AFGHANISTAN,TAGLIANONDO ....FUORI DECINE DI MEDIATORI,RAPPRESENTEREBBE PER LA CAMORRA NAPOLETANA UN SENTIERO COMMERCIALE UNICO E PREZIOSO.MA IL BELLO E' CHE NESSUNO CONTROLLA I CARICHI MILITARI CHE PROVENGONO DALL'AFGHANISTAN.I CONTROLLI SONO INTERNI.

IL PUZZLE DELL'ARMATA FANTASMA.SALVATORE PAROLISI E' STATO IN MISSIONE IN AFGHANISTAN.



DROGA CHE GIUNGE ANCHE ALLA CASERMA VENZONE NELLE CANNE DEI FUCILI.UN SISTEMA PERFETO E FACILE FACILE.UN FLUSSO ININTERROTTO DI EROINA DALL'AFGHANISTAN CHE VEDE COINVOLTI ALCUNI ESPONENTI DELL'ESERCITO,MOLTI DEI QUALI NON IDENTIFICATI.A VENZONE FU INFATTI UN ARMIERE A TROVARE CASUALMENTE LA DROGA.PERCHE' NESSUNO CONTROLA I CARICHI DELL'ESERCITO ITALIANO CHE PROVENGONO DALL'AFGHANISTAN?

LO CHIEDIAMO AL MINISTRO IGNAZIO LA RUSSA.

IN MEMORIA ED ONORE DEI VERI SOLDATI ITALIANI CADUTI SU TUTTI I FRONTI DI GUERRA E DI PACE.CERCHIAMO LA VERITA' PER ONORARE LA LORO MORTE.

CORSERA.IT COPYRIGHT

Anonimo ha detto...

...e allora se la madre di Melania ha detto " se non parla resti pure in galera".. significa che il DIRE LA VERITA' sarebbe per il genero l'alternativa alla prigione.

Dunque anche i familiari intuiscono ( o sanno) che non è lui l'autore del crimine

ENRICO

Anonimo ha detto...

ALESSANDRA

il corsera.it ( che non è il "corriere della sera" !!!) è scandalistco ed inaffidabile..

Ti consiglio di prendere con le molle quello che pubblicano.

ENRICO

Alessandro ha detto...

per favore...lasciamo perdere il Corsera....

liu ha detto...

beh ammesso fosse vera la storia del traffico di droga, comunque Melania avrebbe minacciato il marito,chi poteva esserne venuto a conoscenza di quelle minacce? non capisco come collegata lo step successivo, quindi parolisi sarebbe andato a fare la spia a questi militari deviati? Molto più verosimilmente avrebbe cercato di far cambiare idea alla moglie, anche perchè non mi sembra che i rapporti fossero degenerati a tal punto visto visto che ancora compivano assieme normali attività familiari

Alessandro ha detto...

a costo di essere cinico, aggiungo che le famiglie delle vittime non sono immuni da giudizi in quanto tali, specie se continuano ad apparire in televisione o a scrivere diari per "Oggi"
massimo rispetto per chi ha perso una figlia,ma volente o nolente sono parte dell'indagine anche loro....

solo io trovo anomala la quantità di apparizioni televisive del fratello di melania o nessuno ha il coraggio di dirlo ?

Anonimo ha detto...

ALESSANDRA

Ps:
quando ci si espone TROPPO pubblicamente e si accetta di rilasciare interviste alle molteplici trasmissioni televisive che "vivono" di questo, il rischio di essere sottoposti a giudizi e commenti è molto alto

Purtroppo da questo punto di vista - a mio parere - la famiglia Rea ( contrariamente a quanto ha fatto la famiglia Gambirasio) sta sbagliando.

ENRICO

Alessandro ha detto...

un'altra anomalia curiosa....il riesame è tornato prepotentemente sul movente passionake,mentre i parenti di melania continuano a spingere Salvatore perchè parli....singolare no ?

Mercutio ha detto...

Ciao ENRICO,ciao a tutti
Il CORSERA non è molto affidabile, va bene. Ma la cappa di sospetto che incombe sull'"innominata" resta.
E potremmo porre come punto fermo che la "cosa più grande di lui", quale entità X, da me sempre sostenuto, sia la causa del silenzio di Parolisi, non solo, ma anche di altri personaggi orbitanti intorno ai protagonisti della tragedia.
Un tasto sonoro che non si può, o non si vorrebbe digitare.
Un tasto il cui suono, se amplificato, potrebbe provocare eco assolutamente indesiderate.
Meglio per tutti lasciare lo strumento muto e sigillarne il coperchio.
Un omicidio che sembrava la copia stereotipata di tanti altri, sta assumendo la forma dell'abusato iceberg, che mostra in superfice solo la parte minima di se stesso, celandone l'enorme base, nelle profondità marine.
Ma, mi domando: è verosimile che di tanto squallore, siamo gli unici a sospettarne l'esistenza e discuterne, da cittadini onesti sconcertati di fronte a tanta deboscia dei nostri valori e dei nostri costumi?
Devo fare violenza a me stesso ed alla mia coscienza, per ammettere che la razza alla quale appartengo, sia capace di tanto barbaro comportamento.
Mercutio

Anonimo ha detto...

p.s. ALESSANDRO, il mirino direzionale delle indagini è = a tasto. Non si tocca!
Mercutio

Anonimo ha detto...

MERCUTIO

sai bene come io sia in sintonia con le tue idee, tuttavia non credo che le "dimensioni" di ciò che si nasconde sotto la famosa punta dell'iceberg siano del caibro di quelle adombrate dal corsera.it.

Se così fosse i familiari di Melania ( a mio avviso al corrente di molte "cose") non spingerebbero Salvatore a "parlare" in quanto essi stessi si renderebbero conto del pericolo intrinseco in tali rivelazioni

In ogni caso si tratta di una sporca storia ambigua e in ultima analisi terribilmente triste i cui protagonisti appartengono ad un ambiente sociale che nella nostra immaginazione dovrebbe essere quello più sano ed il più estraneo a simili brutture.

Sono quindi molto giuste le tue considerazioni conclusive e condivido in pieno il senso d'impotenza che si prova di fronte a questi colpevoli silenzi

ENRICO

alessandra ha detto...

Ok Corsera non sarà affidabile. Ma il fatto che ci sia di mezzo un potere forte come l'esercito e forse anche un'altro potere forte come la camorra spiegherebbe la lentezza di queste indagini e il senso di pesante silenzio che incombe su questa vicenda.

Mi viene in mente il caso di Elisa Claps o quello di Emanuela Orlandi, o Serena Mollicone o altri che si sono arenati per anni perchè avrebbero toccato poteri forti.

Anonimo ha detto...

Alessandra, poteri più forti di quelli del caso Orlandi, contro cui si potranno scontrare solo magistrati PIU' forti di loro.
Ma esistono tali magistrati?
M

Alessandro ha detto...

Ciao a tutti...finalmente la mia "fonte" mi ha passato il link del servizio sul tragitto melania-monumento-roulotte

http://www.vanityfair.it/news/italia/2011/09/19/melania-rea,-gli-ultimi-passi-%28secondo-il-marito%29

Anonimo ha detto...

Avete saputo che i pm hanno respinto la richiesta della difesa di approfondire i dati dell'autopsia? Bè a questo punto si ha l'ennesima conferma della malaffede.
Marilia

Mimosa ha detto...

Grazie Alessandro.
Ho notato che nel servizio si racconta che, quando hanno percorso l’altro sentiero, più agevole, e sono arrivati alla roulotte, i cani hanno “piagnucolato davanti”. Molto significativo.
La stradina sterrata mi pareva piuttosto lunga e la roulotte era al di là di una recinzione (ostacolo che è stato superato). Sempre più misteriosa la cosa!

Dopo averla risentita tante volte, oggi la voce mi sembra dica “non so come si dice in dia … ma ci sta nu corpo per terra”, cioè io percepisco “in dià…” come se volesse dire “in dialetto” e infatti poi mette giù il resto in forma dialettale. Perché solo questa parte è in dialetto? Ha un senso?

Mimosa

Alessandro ha detto...

aggiungo qualche dettaglio per inquadrare la zona...il sentiero dietro il monumento è sulla parte destra....è veramente impraticabile ...più avanti si ricongiunge alla strada gommata sulla destra del monumento e si procede alla roulotte.....la staccionata si supera facilmente(non inquadrata nel video c'è un parte che è stata schiacciata per scavalcare)

Mimosa ha detto...

@Alessandro, sì ho visto, ho guardato più volte anche con il fermi immagine. Tu sai se la parte schiacciata per scavalcare l'hanno prodotta i soccorritori o c'era già?

Mercutio ha detto...

ALESSANDRO,grazie per il link.
Ho guardato ripetutamente il video, e letto le didascalie.
La povera Melaina deve aver attraversato il momento più tragico della sua breve vita, supposto che abbia percorso quel tetro viottolo, così come hanno indicato i cani che, giunti alla vecchia roulotte, si sono messi a guaire (!)
Ritenendo ipoteticamente vera l'indicazione dei cani, si potrebbe ottenere una ricostruzione ideale più completa dello scenario, ponendo il parcheggio antistante la roulotte come il punto dove la vittima sarebbe stata stordita con il colpo alla fronte, e poi caricata in un'auto, per essere trasportata a Ripe.
Sarebbe altresì ipotizzabile che gli aggressori fossero più di uno, tra i quali, forse, anche una donna.
Il seguito l'abbiamo già argomentato in altri post.
Ciao, Mercutio

P.S.Il rifiuto, da parte degli inquirenti, di approfondire gli esami dei dati autoptici, richiesti dai difensori di Parolisi, sarebbero indicativi di idee precostituite. Merc.

Merc. ha detto...

p.s.
Oph: SAREBBE ,non sarebbero.
Merc.

alessandra ha detto...

per M

non lo so ma qualcuno forse ci sarà.

Alessandro ha detto...

...aggiungo che fra qualche giorno dovrei sapere qualcosa di più approfondito sul comportamento di piergiorgio..vi farò sapere appena possibile...

Sira Fonzi ha detto...

Concordo Mercutio, buonasera.

Nessuno può escludere che Melania, nel tragitto abbia cambiato idea, e che anziché arrivare al bar abbia scelto quel viottolo riparato per fare pipì, magari perché più vicino.

Se poi aveva appuntamento con qualcuno al Monumento, o se è stata vittima casuale di un Serial Killer, questo non cambia la possibilità che sia andata come lei hai esposto.

In un articolo, su un sito che si occupa di addestramenti, ho letto che in America un solo cane molecolare ha collezionato ben 600 ritrovamenti di persone.

Certo dipende dal tipo di addestramento, ma se i risultati sono documentati, perché si sminuisce in questo caso l'importanza delle tracce di Melania, fiutate dal cane Piergiorgio?

Sira

Marina ha detto...

Da un pò di tempo leggo con vivo interesse il blog di Massimo,apprezzo la sua capacità di analisi dei fatti, la lucidità mentale e la chiarezza espositiva dei suoi post e stimo gli "affezionati" che con i loro commenti apportano ulteriori spunti di riflessione mettendo al servizio di tutti i lettori delle considerazioni intelligenti e competenti nelle varie discipline giuridica, medica etc. A questo proposito vorrei che qualcuno di voi mi illuminasse sulla possibilità o meno di utilizzare il DNA mitocondriale per l'identificazione personale, DNA che è presente nel fusto dei capelli o peli privi di bulbo e quindi di materiale cellulare, ma dato che questo DNA viene trasmesso dalla madre ai figli tale e quale, a meno di mutazioni, non dovrebbe essere caratteristico e quindi identificativo di un singolo individuo, mi sbaglio? Sarebbe interessante se si potessero utilizzare anche le formazioni pilifere trovate sul corpo di Melania, oltre che altre tracce che sono state abbondantemente tralasciate perchè forse non andavano in una certa direzione...

Mercutio ha detto...

SIRA,Prima di tutto ti prego di darmi del tu, non mettermi a disagio. Grazie.
Ho avuto la fortuna di avere diversi amici di razza canina, e ti posso assicurare che il loro fiuto è straordinario.
Anche se non addestrati alla ricerca, sono sempre capaci di seguire una traccia.
Per questa loro naturale dote, possono essere indirizzati a pecifiche ricerche, come quelle della droga, gli esplosivi e tante altre specialità.
Per questo credo molto in loro.
Ciao, Mercutio

Alessandro ha detto...

Il luogo dove è posizionata la roulotte....difficile da raggiungere, "scomodo", impervio, avvalora ancora di più la pista olfattiva dei cani molecolari...arrivare fin là, significa avere nel naso una traccia ben precisa, certa...

Alessandro ha detto...

restringere il tempo omicidiario a un'ora soltanto (entro due ore dal pasto,ma un'ora dopo il caffè), agganciare il DNA di parolisi all' azione omicidiaria, rifiutare una nuova autopsia, sono sintomi di una malattia che mi piace poco.
aggiungo che dell'impronta di scarpa sul sangue di melania la difesa non ha potuto ancora vedere nulla, perchè il tutto è fermo ai RIS...

come dicevo tempo fa, l'indagine per la scomparsa di melania (a livello di responsabilità) è morta il 19 aprile, quella per l' omicidio il 21
le belle parole spese nelle ordinanze...abbiamo indagato a 360°...sono parole smentite dai fatti e mi sembra il momento di dirlo a chiare lettere

i DNA sono irrilevanti
i cani si confondono
i peli si presumono essere di melania perchè sono neri
i telefonisti sono irreperibili
le macchine vanno e vengono sulla via del chiosco, bocciano e non vengono cercate
i telefonini si rompono e le foto vengono autenticate da facebook
le telecamere hanno minuti che corrono e rallentano
i testimoni vengono sentiti in multiconferenza
la figlia ha i vestiti sporchi di erba ma nessuno se ne ricorda più
amici della cerchia omicidiaria forse hanno alibi ma forse no
la caserma è sparita dall'indagine
le intercettazioni di parolisi sono considerate simulazioni, ma a tempi alterni e a seconda di ciò che fa comodo

devo continuare ?
aspetto davvero qualcuno che ancora osi dirmi che è un'indagine ben condotta (non è una minaccia ovviamente!)

Anonimo ha detto...

sicuramente avrete già letto anche quest'altra notizia...

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2011/09/12/579254-parolisi_scaricato.shtml

Tutti i vari personaggi , coinvolti in un modo o nell'altro in questa storiaccia, hanno qualcosa da nascondere e molto da temere.

E tutti hanno preso le dovute distanze dal caporalmaggiore

La Procura non ha NESSUNA INTENZIONE di seguire piste alternative a quella del "delitto a sfondo passionale" e - se la difesa non riuscirà almeno ad ottenere un verdetto di assoluzione per insufficieza di prove - io credo che Parolisi resterà in carcere a lungo...

Non posso fare a meno di domandarmi come sia possibile condurre indagini corrette adottando un metodo così sfacciatamente pregiudizievole per l'imputato

ENRICO

Massimo ha detto...

Come poter dare un contributo agli Avvocati di S. Parolisi?
Perchè la magistratura conduce le indagini in una sola direzione?
Se osserviamo e mettiamo in sequenza le varie interviste di "Chi l'ha visto" come ho fatto io diverse e svariate volte, si giunge alla conclusione che il "povero" Salvatore è innocente, ma colpevole di aver tradito ripetutamente la moglie. Tra le interviste citate e vi pregherei di prestargli attenzione, molte le testimonianze che vengono scartate, ma tra esse secondo me c'è anche il volto dell'assassina.
Perchè Melania in quel luogo c'è arrivata con qualcuno di cui si fidava, e potrebbe essere un amica...Riflettete.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo com voi, trovo tutto semplicemente allucinante. Sicuramente Parolisi grazie alla sua difesa riuscirà ad essere asssolto per insufficienza di prove, ma la cosa più inaudita sarà che la povera Melania non avrà giustizia.
Marilia

Anonimo ha detto...

MASSIMO

abbiamo spesso riflettuto a lungo ( come senz'altro avrà fatto anche la difesa) PROPRIO nella direzione da te indicata...( l'intervista, gli squilli, gli sms, gli orari...) e ci siamo anche chiesti perchè tali sconcertanti ambiguità non abbiano colpito gli stessi inquirenti e poichè si presume non siano degli sprovveduti , tu quale risposta ti dai ?

ciao

ENRICO

Alessandro ha detto...

concordo con massimo...l'assassino è fra quei volti...lo penso da fine aprile

Massimo ha detto...

Rispondo all'anonimo delle 23:22
La risposta che mi dò è una sola, che i REA essendo militari e quindi nelle forze dell'ordine, oltre che essere feriti per il dolore, sembravano sin dall'inizio piu offesi per l'onore. Da qui pressioni sui vari Magistrati, perchè come sappiamo i magistrati sono molto facilmente influenzabili, ma solo da chi dicono loro. Non ultima l'intervista di oggi al fratello di Melania, che sembrava un attore che ben recitava il suo copione.

Unknown ha detto...

Chiedo a Massimo di mettere una iniziale oltre al nome, così da non essere confuso con me.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

I REA stanno sostituendo le donne Misseri nei massmedia.
Oggi ai "Fatti vostri" c'era lo zio di Melania, Gennaro Rea a fare spettacolo, accompagnato da un partiggiano della stampa, locale che gli ha dato "una mano".
Il grande Totò direbbe: "anche quì tutto finisce a schifia"
E Pappagone concluderebbe con: E ho detto tutto!"
M

Anonimo ha detto...

MASSIMO,

troppo poco ! Per quanto "feriti nell'onore" i REA non avrebbero mai la forza sufficiente per manovrare le indagini a tal punto.

ciao

ENRICO

Sira Fonzi ha detto...

Oggi l'avvocato dei Rea ha detto che la sostanza sulla quale è rimasta impressa l'impronta parziale, sul basamento del chiosco, non è certo che sia sangue.
La sostanza fa parte degli oltre 100 reperti che sono presso i Ris

Questi 100 reperti, dice l'avvocato, genereranno almeno 300 campioni da analizzare e ci vorrà del tempo prima di avere tutte le risposte.

In una intervista precedente inoltre, disse che anche le formazioni pilifere erano tra quei reperti ed oggi ha aggiunto che la difesa ha visionato con lui e con l'accusa tutti i reperti mandati ad analizzare.

Ora, dato che la scorsa volta, quando parlò delle formazioni pilifere, non fu smentito dagli avvocati della difesa, verrebbe da pensare che il duo Biscotti-Gentile sappia, come lui sostiene, che tutti i reperti, compresi quelli che potrebbero scagionare Parolisi, sono presso i Ris, altrimenti l'alternativa è che l'avvocato dei Rea è un gran bugiardo (e se così fosse, verrà di certo presto smentito)

Ma, se i difensori sanno che si sta analizzando tutto, non era più onesto contestare il fatto che senza attendere il responso di tutte le analisi, e quindi senza avere un quadro completo, la Procura si fosse "focalizzata" solo su Parolisi?
Invece continuano a dire che non è stato tutto analizzato.

Dove sta la verità?

Certo è che la cosa assurda, da parte della Procura, è prevedere che quegli esami non daranno risultati utili, che possano portare a piste diverse da quella intrapresa.

Tutto il resto forse è strategia...

Ciao Sira

Anonimo ha detto...

@ M

I REA con le loro continue apparizioni televisive e con la loro convinzione che Salvatore sia colpevole danno la sensazione di essere al servizio di QUALCOSA o QUALCUNO che "a causa di forza maggiore" è ben deciso ad accollare il delitto al Parolisi ed a chiudere il caso al più presto

ENRICO

Anonimo ha detto...

Ps

...oppure deciso a trascinare il "caso" all'infinito nella speranza che l'attenzione del pubblico si esaurisca rendendo improduttive le trasmissioni dedicate e concludendo così le indagini alla chetichella...

ENRICO

Sira Fonzi ha detto...

Per Massimo delle 23:42(No Massimo Prati)


"oltre che essere feriti per il dolore, sembravano sin dall'inizio piu offesi per l'onore"
"Non ultima l'intervista di oggi al fratello di Melania, che sembrava un attore che ben recitava il suo copione."


Seppure non approvo questa continua esposizione mediatica da parte della famiglia di Melania,come non approvo il fatto che neghino a Salvatore di vedere la bimba, perché secondo loro rimarrebbe traumatizzata dall'ambiente (come se una bimba di 18 mesi sapesse cosa è un carcere, anche lei ha bisogno di vedere il papà) dicevo, trovo eccessivo sostenere che siano più offesi per l'onore che feriti per il dolore.

Credo che per un genitore perdere una figlia sia il dolore più grande si possa provare, e non c'è, a mio avviso, onore che tenga.

Dobbiamo quindi rispettare il loro dolore, perché non abbiamo idea dello strazio che stanno vivendo.

Spero tu non lo recepisca come un attacco verso di te, non era mia intenzione, credo però che ognuno di noi metabolizza una tragedia a modo proprio e alle volte quello che ci sembra di capire da slcuni comportamenti, cela ben altro

Ciao Sira

Mercutio ha detto...

Vedi SIRA, dopo tutto quanto abbiamo considerato insieme, in questo blog, il procedimento dei p.m. parrebbe strano, e darebbe anche la parvenza di privileggiare alcune piste indiziarie a carico del Parolisi ed ignorarne altre, chiaramente a discolpa dello stesso.
Ora, anche usando il condizionale, non è possibile nascondere il disappunto avvertito dall'opinione pubblica, integrata dalla nostra.
Di fronte ad una situazione giudiziaria ricca di anomalie investigative, le nostre divergenti misure di valutazione non hanno nessun potere decisionale sull'operato di organi ufficiali quali le Procure e gli uomini che le compongono.
Solo l'assurda esistenza di un Tribunale che giudichi altri Tribunali, potrebbe renderci la certezza di una verità fortemente ambita.
Mettiamoci affacciati al balcone dei forti di spirito, e restiamo in attesa. Non possiamo fare di più, per il momento.
Buona notte a tutti, Mercutio

lori ha detto...

Ciao sira,
oggi il fratello di melania ha spiegato che loro non sono contrari a che la bambina vada a trovarlo in carcere ma desiderano che l'incontro avvenga con tutte le accortezze possibili in modo che la bambina lo veda in un ambiente tranquillizzante e sereno...per cui sfatiamo anche questo pregiudizio contro una famiglia che , non dimentichiamo, E' PARTE LESA..

anche io non amo molto questa loro sovraesposizione, ma credimi quando ieri sera a canale 5 ho sentito parlare la mamma di melania e l'ho sentita invocare salvatore perchè finalmente dica la verità, mi sono resa conto di come per lei queste apparizioni siano l'unico mezzo per far arrivare la sua voce al genero...
cosa ne sappiamo di cosa provino? magari questo gridare a tutti il loro desiderio di verità è una valvola di scarico per il loro dolore...

lori

lori

Mercutio ha detto...

Ultima considerazione, prima di andare a nanna: sì ENRICO. I rea danno l'impressione di voler chiudere la partita con PAROLISI COLPEVOLE e basta. Il motivo dell'omicidio? perchè voleva stare con l'amante e non voleva dare danaro alla moglie in caso di separazione.
Perchè, invece, si son messi il paraocchi per non vedere altre cause, per la soppressione della
giovane figlia?
Perchè, forse, con Parolisi non colpevole si sarebbe dovuto cercare altre cause per l'omicidio, non tutte cristalline, che avrebbero coinvolto, suo malgrado, Melania e, per riflesso, tutta la famiglia.
Come si potrebbe spiegare, diversamente, una strenua posizione innocentista in repentino colpevolismo convinto e dichiarato?
Ciao Mercutio

Anonimo ha detto...

MERCUTIO

è inutile che ti dica che mi hai letto nel pensiero ANCHE NEI MINIMI PARTICOLARI !

Il capovolgimento improvviso da innocentisti a fermi colpevolisti è stata la cosa che più mi ha sconcertato e mi ha suggerito le tue stesse conclusioni

buona notte anche a te,

ENRICO

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Lori,

non l'ho vista l'intervista... l'ultima che ho visto sull'argomento è quella della signora Rea, nella quale affermava che se Salvatore avesse voluto vedere Vittoria, avrebbe dovuto chiedere ai Servizi Sociali perché loro non autorizzavano la visita in carcere.

Sono felice se riusciranno a trovare un accordo, e creare magari un ambiente consono all'incontro.
Vittoria ha bisogno del papà, di una delle sue figure di riferimento, che fin d'ora sono state tutto il suo mondo.

Fino a che i Rea non troveranno la forza di incontrare Salvatore, si serviranno dei media per comunicare, ma prima o poi dovrà avvenire e se succederà solo e se sarà scagionato, avranno anche il rimorso per averlo creduto, non un traditore ma un assassino, senza avergli dato la possibilità di parlare.

Buonanotte Lori

Sira

Alessandro ha detto...

personalmente credo che,a tre mesi dal delitto, scrivere per un noto settimanale un diario del dolore, abbia ben poco a che fare con la metabolizzazione dello stesso
già nell'ultima puntata della scorsa stagione di Chi l'ha visto, avevo visto un cambiamento nell'approccio televisivo del fratello...dato poi immancabilmente confrmato dalla pubblicazione del diario di cui sopra e da altre apparizioni televisive
ora domando, partecipare nuovamente alla stessa trasmissione, a commentare le intercettazioni fra Parolisi e Ludovica, cosa significa ?
quale utilità,personale e pubblica ? è un altro tentativo di metabolizzazione del dolore o una metabolizzazione (rivolta la pubblico)del movente ?
ribadisco nuovamente il concetto espresso ieri, la sovraesposizione mediatica comporta questi rischi e credo che non parlarne sia un po' ipocrita e anche rischioso per l'indagine, in quanto, comportamenti,atteggiamenti,parole e musica ne fanno parte, a volte più di quanto si possa immaginare

Anonimo ha detto...

QUI' SI RIPETE AVETRANA!!!
NON DUBITATENE.
M

Anonimo ha detto...

Mi lascia perplessa il fatto che i nonni materni abbiano l'autorità per negare alla nipotina l'incontro con il proprio padre, fino a prova contraria non ancora dichiarato colpevole.
Nel caso di condanna, sarebbe un'altra faccenda. Anche se non sarebbe comunque un atto dovuto.
Fino a prova contraria, e magari qui mi sbaglio, i nonni materni non hanno ancora la tutela legale di Vittoria, la patria potestà è e resta del padre.
I nonni paterni hanno avuto la delicatezza di non imporre il fatto compiuto ai Rea, conducendo la bambina presso il padre nei fine settimana in cui l'hanno in custodia: si limitano a fargliela sentire al telefono, dimostrando una enorme sensibilità nei confronti della famiglia di Melania.. o comunque adoperando quel tatto e quel rispetto verso il dolore che la perdita di una figlia comporta.
Eppure, ribadisco, essendo comunque una situazione non definita e nonostante tutto quello che la famiglia Rea possa credere, fino a prova contraria Salvatore non è stato ancora condannato, quindi DEVE poter vedere la figlia.
Nel caso si dimostrasse innocente, con che coraggio negarli anche il conforto della vicinanza di colei che ha di più prezioso al mondo?
Tutti stanno soffrendo in questa storia: non solo i Rea, anche i Parolisi, anche Salvatore, ma soprattutto la piccola Vittoria che non deve essere usata come un'arma.
T.

Sira Fonzi ha detto...

Per Alessandro

Credo che il fratello di Melania abbia partecipato a Chi l'ha visto, non per commentare le risapute intercettazioni, ma per trattare l'argomento che in questo momento sta più a cuore a lui e alla sua famiglia: Vittoria.

Credo che lo scopo fosse avere la possibilità di far arrivare la sua voce e della sua famiglia al Tribunale dei Minori, che dovrà dare un parere in merito alla richiesta che sta preparando la difesa, e considerando il fatto che loro non credono opportuni gli incontri del padre con la piccola, al fine di salvaguardare il suo equilibrio psicologico, stanno facendo quanto gli è possibile, per sensibilizzare tramite i media l'opinione pubblica.

Credo che per riempire gli spazi dedicati all'argomento, in assenza di notizie nuove, e per mantenere l'audience, il programma abbia inserito nella scaletta le intercettazioni, che lo stesso, avendo avuto la possibilità di parlare di ciò che le stava a cuore, si è visto costretto a commentare.


Penso comunque che Salvatore abbia il diritto di vedere Vittoria e la bambina abbia bisogno del papà.
E se c'è la volontà, credo che si trovi il modo per far si che Vittoria dall'incontro possa percepire solo quanto di bello e di positivo ci sia, senza subire turbamenti dall'ambiente.

Il termine metabolizzare l'ho usato pr rispondere a Massimo, poiché non condividevo la sua frase:
"oltre che essere feriti per il dolore, sembravano sin dall'inizio piu offesi per l'onore"

Ciao Sira

Anonimo ha detto...

Beh, a dir la verità i REA sembrano assai( troppo!) sensibili al fascino massmediatico... e se il fine delle strabordandi apparizioni dei familiari di Melania in Tv dovesse essere il tentativo di condizionare le decisioni il Tribunale dei Minori a loro vantaggio, trovo il loro comportamento decisamente criticabile ma soprattutto inopportuno vista la situazione

ENRICO