domenica 24 luglio 2011

Sarah Scazzi. Nessuno vuole difendere Michele Misseri, l'unico bugiardo italiano che confessando ha convinto tutti di non aver ucciso


Non è di certo una maledizione quella che colpisce i legali che vengono risucchiati nel vortice di Avetrana. Non lo è perché quanto accade altro non è se non un non voler andar contro i propri interessi. Come dar loro torto? Quale avvocato entrerebbe volentieri in un caso dove si può finire mangiati, sbranati, se non, addirittura, indagati? Meglio accumulare meno soldi con cause più serene e pacate, cause che non daranno sicuramente rilievo pubblico alla figura del difensore ma, perlomeno, non hanno controindicazioni. Perché oggi come oggi difendere Michele Misseri è come acquistare un milione di "bond ad alto rischio". Se tutto va bene il guadagno è sicuro ma se qualcosa va male ci si rimette tutto il capitale. Quindi la cosa migliore è defilarsi e continuare ad investire in titoli con interessi quasi nulli ma con maggiori sicurezze. Il problema è che a Taranto non si va morbidi coi legali, e farsi nemici una stuola di procuratori significa restare per il resto della vita professionale sotto la nube di Fantozzi, significa perdere la tranquillità e certe amicizie.

Quindi dopo il De Cristofaro, dimissionario per forza di causa maggiore, anche Massimo Saracino, che si era tenuto da subito uno spiraglio aperto alla fuga, ha rassegnato il mandato conferitogli dal contadino motivando la decisione con un eloquente "motivi strettamente personali". E guai a chi glieli va a chiedere i motivi. Insomma, a tirar le somme, nessuno vuol difendere chi non vuol essere difeso ma accusato, nessuno vuol rischiare un'incriminazione nel far prendere l'ergastolo al proprio cliente quando l'accusa a suo carico è, almeno al momento, una bazzecola rispetto a quanto lui pretenderebbe di aver fatto. Ma c'è da credere che il problema sia momentaneo e che scaduti i termini in cui potrebbe essere nuovamente ascoltato tutto si risolva. Perché l'inghippo, a mio modesto parere, sta tutto nel fatto che lui tramite il Saracino ha fatto formale richiesta per essere risentito. Ma chi non ha acquisito neppure il suo memoriale, definendolo senza nemmeno aprirlo "carta straccia", può volerlo ascoltare? Forse sì, forse non ne vede l'ora e lo aspetta impaziente andando avanto e indietro fra il corrodoio e l'ufficio, peccato che fino a quando non si presenterà con un legale sarà costretto a non poterlo incontrare. Quindi la sua verità il Misseri, a meno di veloci colpi di scena e di avvocati non pugliesi coraggiosi, resterà circoscritta sui fogli del suo memoriale e la si potrà ascoltare solo all'interno della casa in cui è tornato a vivere da quando in procura si è stabilito che in quel 26 di agosto lui manco l'ha vista la nipote viva.

E la sua verità, in riferimento all'omicidio, non l'ha potuta dire, anche se avrebbe voluto, neppure agli avvocati del suo penultimo ex legale. Avvocati che qualche giorno fa sono andati ad interrogarlo solo in merito alla lettera da lui inviata ad inizio febbraio, lettera poi consegnata al Gip, lettera che è una dei motivi per cui l'avvocato di Roma è indagato. A loro ha raccontato sempre e solo l'altra solita verità, quella che tanto non verrà né creduta né accettata da nessuno, che non è stato mai invogliato a scrivere lettere e che quella spedita al legale voleva fosse consegnata a chi di dovere. Ora le sue dichiarazioni sono state inserite in un memoriale scritto dal De Cristofaro e consegnato in procura (chissà se l'hanno già perduto). Ed io mi chiedo perché c'è ancora chi lo va ad interrogare dato che da più di sette mesi, proprio in concomitanza con la prima ritrattazione letteraria, non è più credibile. E che non sia più credibile ora, se non strano, è alquanto particolare dato che da dicembre continua a dire sempre le medesime cose e che ultimamente non fa altro che andare in video per gridare ai giudici popolari che è lui il colpevole.

Ma l'aria che si respira ultimamente in Italia è inquinata dalle menzogne visto che chi si dichiara colpevole è libero e chi urla la propria innocenza sta in carcere. E' un modo nuovo di vedere le cose quello iniziato e perseverato a Taranto, un modo nuovo di ascoltare e far proprie le bugie altrui. Queste hanno reso il contadino non credibile e, allo stesso tempo, non colpevole agli occhi della legge e della gente. Strani occhi abbiamo noi e la nostra legge. E dato che ora si è stabilito un precedente, prossimamente chi in procura userà lo stesso metro di giudizio darà ad altri indagati reo confessi la possibilità di modificare le testimonianze, di raccontare frottole a go-go e, anche avessero davvero ucciso barbaramente, di uscirne puliti. Per essere immuni alla giustizia basterà trovare un caprio espiatorio credibile, magari una moglie che non si ama più e si dichiari innocente, e cercare di difenderlo dopo averlo additato in vari interrogatori raccontando un sacco di balle. Speriamo che quanto accade in quei luoghi oggi non si riveli essere un boomerang in futuro.

Per intanto i procuratori continuano, imperterriti ed a spada tesa, a cercare di trovare i puntelli mancanti, quelli necessari a sorreggere il sogno del fioraio. Infatti nei giorni scorsi sono stati risentiti i parenti del Buccolieri che, purtroppo per la procura, come le volte precedenti hanno confermato la versione onirica, quella che li ha inguaiati e fatti entrare nel registro degli indagati. Ma loro, a differenza del Misseri, un legale che li segue lo hanno, per cui sanno bene a cosa andrebbero incontro arrivassero veramente ad un eventuale processo. Chi non sa ancora per quali accuse saranno giudicate, e neppure se è stato accolto o respinto il ricorso su una sentenza di gennaio poi cassata, sono Cosima Serrano e sua figlia. Ed anche se ormai ci si è persi fra i vari rinvii e non si riesce più a capire per quale motivo siano state fatte e rifatte le udienze passate, le ultime due sentenze pare ancora non siano uscite e, a meno non siano favorevoli alle indagate e nessun giornalista pugliese ne abbia dato conto (visto che in questo caso l'interesse popolare sarebbe minimo), non si sa per quale motivo tardino ad arrivare.

Forse perché siamo entrati in un periodo in cui la stampa non sa più che scrivere di Avetrana, ora c'è Ascoli a tenere banco, ed i giudici pugliesi non vogliono occupare spazi giornalistici riservati ad altri. Ma non tutto tace, e meno male perché di certe cose non se ne può proprio fare a meno in Italia, dato che una decina di giorni fa sono arrivate sugli schermi televisivi estivi le ultime rivelazioni, le foto uscite chissà come dal telefonino della piccola Sarah (ma non era sequestrato?). E visto il momento di carestia non sono affatto sembrate foto da poco perché hanno dimostrato che fra zia cugina e nipote c'era una qual certa frequentazione (addirittura le arpie festeggiavano, come se niente di drastico in futuro dovesse mai accadere, i compleanni con Sarah). Ma fra quei corpi esili e virulenti qualcuno ha notato anche la figura del primo "star man" di Avetrana (il secondo è il fioraio), quell'Ivano barbuto deviatore della mente di Cosima e Sabrina Misseri. Due donne invidiose e gelose che per "evitare dicerie" il 26 agosto sono uscite sfrecciando in auto, "cintura da 26" alla mano, per praticare il loro hobby preferito, la caccia al nipote.

Ed il pubblicarle è stato un gesto significativo che ha dimostrato quanto il delitto di Sarah Scazzi sia diventato poco giudiziario e molto televisivo. Un omicidio che ha inguaiato, a causa delle mille e passa bugie del Misseri e delle mille e passa versioni della procura, anche chi scrive del caso in Wikipedia che, alla voce "Delitto di Avetrana", ha dato un taglio netto perché stanco di fare correzioni, oppure di ascoltare bugie e baggianate, tanto che nella trama non ha neppure inserito il fioraio sognatore (non vuol fare figuracce col resto del mondo dando credito a chi di credito non ne vuole?) ed ha attribuito l'arresto di Cosima al fatto che il suo cellulare fosse nel garage alle 15.20 scrivendo che a quell'ora ed in quel luogo è morta Sarah (come hanno sostenuto i molti "bufalo scribes" presenti in internet ed in edicola). Nella stessa pagina vi è scritto anche che il processo si celebrerà al tribunale di Taranto. E su questo passaggio sono d'obbligo i puntini di sospensione...

Oddio, tutto è possibile. Anche che i fascicoli restino in quella zona della Puglia e che il Gup decida di avviare un procedimento penale onirico basato su un sogno, e magari il fioraio sarà pure chiamato a testimoniare nella speranza che entri in aula nel momento euforico del suo disturbo bipolare e dica quanto da tempo lo si vuol sentir dire, un procedimento penale basato su intercettazioni double-face, su perizie e decisioni del Gip mono-face, su tante menzogne multi-face. In fondo le spese del processo mica le pagherà lui, per quelle si sono già offerti gli sponsor commerciali delle varie reti televisive pubbliche e private.




47 commenti:

dario ha detto...

altro articolo che merita la mia stima ed è esattamente quello che penso io del delitto di avetrana;certo fa un certo effetto sapere che i p.m. dovranno giustificare una innocenza (michele)che di solito spetta agli avvocati difensori

Giacomo ha detto...

Ciao, Massimo. Complimenti per il tuo articolo!

A proposito delle foto.
E' evidente che la foto spacciata come quella della coppia solitaria Sarah ed Ivano, altro non è che un ritaglio della foto in cui Ivano compare fra Sarah alla sua destra e Sabrina alla sua sinistra.

E l'impostura dei media continua...

Giacomo

Mercutio ha detto...

Massimo, ho letto attentamente quanto hai scritto. Ma indipententemente dalla posizione del Misseri, io non sarei estremamente garantista per Sabrina e Cosima, perchè, analizzando tutta la faccenda, giorno per giorno, fin dall'inizio, ho realizzato che anche nella condotta delle due donne ci siano molte perplessità.
Per esempio, le vaghe risposte ed i tanti "non ricordo" di Cosima, e le molte bugie, riscontrate tali, di Sabrina, accompagnate da modi di agire strani.
Anche non tenendo conto dei "sogni" esaltati del fioraio, la posizione delle due donne, rispetto all'omicidio di Sarah, non è almeno molto chiara.
Non esistono prove tangibili della loro colpevolezza, ma non esistono nemmeno quelle sulla loro completa estraneità al delitto.
Per questo motivo, il mio generale garantismo, non si dispone ancora, in favore di nessun indagato.
Sinceramente.
Mercutio

Unknown ha detto...

Vuoi la verità Mercutio? Neppure io so chi ha ucciso la piccola Sarah. Forse uno dei Misseri, forse uno coperto da Misseri, forse il Misseri stesso come lui dice, forse più persone, non lo so. Ma perché non lo so? Perché chi me lo doveva dire ha chiuso le indagini senza aver trovato una minima prova di ciò che vorrebbe fosse accaduto. E mi spiace constatare che, ad esempio, non siano ancora uscite le risultanze del Ris, a mio parere le uniche davvero importanti per capire se è stato davvero lo zio.

In ogni caso la procura ha addattato di volta in volta alla bisogna e ha mandato, ormai è chiaro che vi resterà un anno, in carcere una persona in base a ricostruzioni sempre differenti, ricostruzioni che di reale, anche quelle che modificava il padre, avevano ed hanno poco.

Il loro è stato un colpo di mano che solo i procuratori tipo Woodcock fanno e, di solito, solo per personaggi d'alto bordo.

Una ragazza incensurata di 22 anni, tirata in ballo in un incidente probatorio ripudiato dalla procura stessa quando s'è resa conto che non aveva nulla di reale, quindi senza alcuna validità, avrebbe potuto già da gennaio essere mandata ai domiciliari in attesa del processo.

E' questo che io intendo come garanzia. Lei, forse colpevole o forse no, ai domiciliari, ed Avetrana, come lo fu Brembate, vietato alla calca dei giornalisti.

Un insieme che avrebbe di certo agevolato le indagini ed i procuratori.

Ciao, Massimo

Mercutio ha detto...

Massimo, il tuo ragionamento è logico e giusto, e lo condivido, però chi avrebbe agito differentemente dagli inquirenti tarantini, di fronte alle sconcertanti dichiarazioni del Misseri, rese in occasione del famoso incidente probatorio?
Certo,oggettivamente avrebbero dovuto avere molti dubbi, su tali gravi asserti.
Ma loro hanno pensato: "quale padre, se veramente tale, avrebbe infamato la propria figlia?"
Secondo me, proprio in virtù di tale enorme, anomalo comportamento del Misseri, avrebbero dovuto essere più ponderati nelle loro decisioni, mandando ai "domiciliari" Sabrina, che in quelle condizioni non avrebbe potuto nè depistare,nè "scappare" (?).
Sarà la rivelazione delle accuse che i pm tarantini presenteranno al processo, a farci conoscere su quali basi siano stati costruite così categoriche ed agarantistiche procedure.
Ciao, Mercutio

Giacomo ha detto...

A proposito delle "vaghe risposte ed i tanti "non ricordo" di Cosima, e le molte bugie, riscontrate tali, di Sabrina, accompagnate da modi di agire strani".

Eppure sono proprio queste PRESUNTE incertezze e stranezze, che dovrebbero far riflettere.
Assassine, che oltretutto si vorrebbero fredde e spietate, si sarebbero costruite alibi a prova di bomba ed avrebbero concertato per tempo le loro versioni.

E che dire allora delle incertezze dei vari testimoni? Ci fosse stato un testimone, dico uno, che avesse mantenuta invariata la sua testimonianza! La stessa Spagnoletti, considerata testimone chiave ed addirittura "micidiale", in un primo tempo aveva dichiarato che Sabrina non le era apparsa agitata. E la madre e tutti gli altri testimoni che all'unisono arretrano i tempi esattamente di mezz'ora? Questo solo per dirne alcune.

E la procura che ha cambiato tre (diconsi tre) ricostruzioni, con un unico punto punto fisso: Sabrina pericolosa assassina da tenere strettamente sotto chiave?

E questa "fuga" di avvocati di Misseri è normale?

Concordo in pieno col commento di Massimo: a Sabrina spettavano almeno i domiciliari.

Giacomo

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo,
il "fuggi fuggi" degli avvocati difensori è ancora più lungo.
Dopo la rinuncia di Saracino, la Procura ha nominato Liuzzi, come difensore d'ufficio, il quale ha presentato però una rinuncia all'incarico per motivi personali.
Ma, da una notizia delle 24 circa di ieri di Antenna sud, Armando Amendolito, anch'egli difensore d'ufficio, pare abbia accettato.

Per quanto riguarda i risultati dei Ris, tu credi che aiuterebbero?

Io ho i miei dubbi, seppure ci fossero delle impronte sui ciondoli del cellulare, a meno che non corrispondano a quelle di Carmine e Cosimo, sarebbe normale, tutti potrebbero averlo maneggiato.

Le impronte di Sarah sul compressore ci potrebbero dire che ha avuto contatto con l'attrezzo, ma non che ci sia caduta sopra durante l'aggressione, nè per mezzo di chi.
Potrebbero avercela adagiata sopra, magari dopo averla portata in garage da casa.
Anche le tracce di Sarah nella macchina di Cosima, a meno che non si trovino nel cofano e impresse per contatto diretto, non ci direbbero niente, sarà salita molte volte sull'auto della zia.

Mi sono dimenticata qualche altro esame in corso?

Stavo rivedendo un video in cui si parla delle telefonate intercorse tra Cosima e Sabrina la sera della sparizione di Sarah.

Alle 2.25 di notte Sabrina telefona alla mamma, la telefonata dura pochissimo e alle 3.05 è Cosima che chiama Sabrina ma secondo i ros dal garage, l'unico punto dove si prende quella frequenza.
Che ci fa alle tre di notte Cosima in garage e perchè ha la necessità di chiamare Sabrina da la'?

Sono d'accordo che Sabrina avrebbe meritato gli arresti domiciliari, che hanno concesso in altre occasioni a persone seriamente pericolose per la società, e che questa lunga detenzione sia solo stata architettata allo scopo di farla crollare, semmai fosse stata colpevole.

Sono anche certa che la detenzione di Cosima sia frutto della stessa mente, e che non ottenuto l'effetto sperato , abbia voluto dare a Sabrina un ulteriore peso da sopportare, abbia tentato una destabilizzazione a livello psicologico, sempre certi della sua colpevolezza.

Ma anche in questo caso Sabrina non ha ceduto, non ha scagionato la mamma incolpandosi.

Io penso che gli inquirenti non abbiano solo in mano gli indizi che noi sappiamo, e che a breve sapremo perchè si sono dati tanto da fare per far crollare Sabrina.
Come credo che almeno 3 delle testimonianze sulle 7 di cui parlano, siano attendibili, ma qua mi dovrei dilungare ed è arrivata l'ora di recarmi al lavoro

Una buona giornata a tutti

Sira

Manlio Tummolo ha detto...

La questione "avvocati" non è che l'nevitabile conseguenza di una strategia di sabotaggio della difesa di Sabrina Misseri, operata fin dall'inizio dalla SS. Inquisizione tarantina. Con l'ultima denuncia contro l'avv. De Cristofaro, fatta senza alcun reale fondamento, si è tolto l'avvocato a Michele Misseri, nella speranza forse di ricondurre costui sotto l'ala "protettrice" e "seduttrice" di qualche bravo avvocato d'ufficio fornito di qualche altra "maga maghella" risolutrice del caso, avvocato che però, lo vogliano o non lo vogliano, non può essere imposto, ma deve essere accettato dal Misseri. Ora il problema per i suoi eventuali avvocati non è quello di sostenerne la colpevolezza, che anzi servirebbe soprattutto in caso di patteggiamento, o almeno di processo abbreviato, ma il fatto che la Procura e i giudici, che sono ad essa alleati, vogliono considerarlo un confesso non reo, per i loro pregiudizi. La difficoltà tecnica è tutta lì. Quanto alla sostanza del caso, sono da tempo ormai convinto che la vicenda è ben diversa da quella descritta, che le responsabilità siano altrove, ma che, come a suo tempo si fece per Restivo, bisogna proteggere qualcuno, ed allora vadano pure in galera due donne, probabilmente del tutto ignare ed estranee all'assassinio

Mimosa ha detto...

In effetti, che bisogno ha Michele Misseri al momento di avere un avvocato? Perché gli viene imposto uno d'ufficio? Non è mica "indagato" ...! è solo 'indiziato' per soppressione di cadavere e fino a che non viene convocato per un nuovo interrogatorio, ossia finché non arriva al processo, che bisogno ha di un legale (tecnicamente parlando)? Giusto?
E' veramente tutta una ...melma...
Mimosa

Mercutio ha detto...

A proposito di " a Sabrina spettavano almeno i domiciliari".
Perchè, io non ho detto la stessa cosa?
Mercutio

Giacomo ha detto...

@Mercutio
E' vero. Avevo scritto il mio commento senza aver ancora letto il secondo commento di Mercutio.
Comunque per me l'attenuazione o la revoca delle misure cautelari di Sabrina si sarebbero dovute basare principalmente sull'insufficienza d'indizi gravi e concordanti.

In proposito, secondo me il risultato che la difesa di Sabrina ha ottenuto con l'annullamento dell'ordinanza del Tribunale d'appello del 31 gennaio farà sentire i suoi effetti su tutte le future fasi del processo, perché ha attaccato al cuore il castello accusatorio, mettendone allo scoperto illogicità e contraddizioni e soprattutto il pregiudizio contro Sabrina.

Giacomo

Mercutio ha detto...

X Giacomo

L'avevo intuito.
Nell "rinvio" della Cassazione era contenuta la richiesta di "rifacimento" delle motivazioni, sui motivi della detenzione di Sabrina, essendo insufficienti e non equi, quelli prodotti dalla Procura tarantina, a suo tempo.
La richiesta della Cassazione, è stata negletta, o meglio, superata, dalla nuova, ulteriore imputazione di sequestro di persona ecc., a carico di Cosima e Sabrina.
Questa è la spiegazione...in circolazione.
Per quanto concerne le "testimonianze", è vero che non tutte siano genuine. Ma, tenendo presente il caos investigativo causato da omertà e mania mediatica, di tutti quelli coinvolti o meno, nella sporca faccenda, non possiamo discernere, quale, e quanta parte possa essere attribuita ad insufficiena investigativa, e quanta all'ostica atmosfera di omertà culturale.
Mercutio

Mercutio ha detto...

P.S.
Chiedo venia per la ripetizione "Motivazioni e motivo". Ho il difetto di non rileggere sempre quello che scrivo:
Mercutio

Manlio Tummolo ha detto...

Veramente, cara Mimosa, Michele Misseri ha bisogno di un avvocato, e tanto più volendo farsi reinterrogare dal pubblico ministero per un'ulteriore versione (come la prima ? la seconda ? la terza ?). Di certo non ha bisogno di un altro avvocato d'ufficio, stile Galoppa, al totale servizio della SS. Inquisizione. All'uomo, "rinsavito" dopo le cure subìte in carcere, sembra star a cuore ristabilire i rapporti familiari senza interferenze e forzature esterne. Inoltre, non gli basterà un avvocato e basta, ma che sia un cassazionista, capace di difenderlo anche in terzo grado di giudizio, cooperando con gli altri della difesa di moglie e figlia, appunto per ricostruire quel minimo di unità familiare che le varie vicende avevano devastato.

Caro Mercutio ed altri, perché scusarsi per errori di digitazione? Sfuggono a tutti (e chi è senza errore scagli il primo gigabyte), l'essenziale è la serietà del contenuto e la buona fede nella convinzione espressa, o eventualmente che l'errore non faccia travisare il senso che si voleva dare.

Mercutio ha detto...

X TUMMOLO

Grazie, per la gentile comprensione.
Mercutio

Sira Fonzi ha detto...

Il nuovo avvocato di Misseri anziché assistere il proprio cliente, cercando di fargli infliggere una pena adeguata riguardo le accuse rivoltagli dalla procura, ha il compito di convincere la Procura stessa che il suo cliente è un assassino, e che merita, minimo, il quadruplo degli anni, che gli inquirenti vorrebbero scontasse.

Quanto sopra tenendo conto della volontà del Misseri di proseguire il camino intrapreso.

E se non riuscisse, e l'imputato arrivasse al processo dovendosi difendere solo per soppressione di cadavere?

Dovrebbe comunque cercare di fargli infliggere il minimo della pena, esattamente il contrario di quello che dovrà fare adesso.

Ora, io sono ignorante in materia e la mia vuole essere solo una domanda
a chi è più preparato di me:

è possibile che gli avvocati abbiano rinunciato per questa, quanto meno, anomala situazione venutasi a creare, e non perché abbiano paura di essere "stritolati" dai procuratori tarantini?

Grazie e buon inizio settimana a tutti
Sira

Mimosa ha detto...

Grazie Manlio, non avevo tenuto presente la sua richiesta di farsi ascoltare.
In realtà la mia voleva essere una domanda pletorica e soprattutto sarcastica con riguardo al suo stato di libertà e al capo d’accusa pendente … ma scrivendo, purtroppo, non si riesce ad esprimere bene l’ironia e a trasmettere il tono di voce con cui si vorrebbero commentare certi fatti.
E già che ci sono, c’è una parte di tua frase che mi ha colpito, scrivi che il Misseri dovrà avere un avvocato anche cassazionista (ok, e quanti ce ne saranno di disponibili per lui in quel di Taranto?) che sia disposto a «cooperare con gli altri della difesa di moglie e figlia», ti domando: ma non è stata questa una delle implicite motivazioni che ha inguaiato De Cristofaro ossia non è la supposta macchinazione di accordare la linea difensiva di madre e figlia con quella del padre per far ricadere su di questo tutte le responsabilità che la Procura voleva evitare facendo quella strage di legali?
Mimosa

Anonimo ha detto...

Il segreto del successo di questi blog/pagine online che trattano casi di cronaca come quelli di Sarah - Melania - Yara ecc. è quello di affermare, più o meno velatamente, che Dio non è Dio. La parola d'ordine è mettere in discussione qualsiasi attività della procura ed i relativi provvedimenti. Riuscite a difendere l'indifendibile, perchè non estendete il vostro raggio d'azione anche verso la Scandinavia?

Unknown ha detto...

Peccato tu non abbia un nome o un indirizzo mail valido, ma non c'è da sperarlo quando le persone criticano per criticare o per castrazione personale.

Potresti aprirti un blog tuo ed incensare ogni procura o istituzione italiana e mondiale 24 ore al giorno, cosa ti costerebbe farlo, fai come me, lavori e quando hai un paio d'ore, o alla sera tardi, o alla notte, scrivi e pubblichi.

Per quando riguarda la Scandinavia passa fra dieci minuti, lo sto per pubblicare.

Anonimo ha detto...

La mia osservazione non ha nulla di personale, il difficile lavoro della magistratura inquirente può sempre essere sbagliato o incompleto, per questo è sempre sottoposto al vaglio dei giudici terzi per ben tre gradi di giudizio. La questione che, per linee generali, intendevo sollevare, è che le vittime di questi delitti vengono degradate al rango di "superate comparse", mentre l'interesse pubblico di queste indagini dovrebbe essere unicamente la punizione (e se possibile,col tempo, anche la riabilitazione) dei colpevoli. Unicamente da questo deriva la mia indignazione, che, ripeto, non ha nulla di personale, al contrario della risposta che leggo. Magari sarò stato anche un pò aggressivo nello scrivere, ma non ho usato minacce nè tantomeno sono stato volgare.

Unknown ha detto...

Vedo che continua a mostrarsi anonimo non dando un segno tangibile a quanto afferma.

Forse a parer suo il dire: "Questi blog/pagine online (in chiaro senso dispregiativo)... è quello velatamente di affermare che Dio non è Dio" non è offensivo o volgare ma è aggressivo.

E forse non lo è neppure scrivere: "La parola d'ordine è mettere in discussione qualsiasi attività della procura" ed anche "Riuscite a difendere l'indifendibile".

Guardi che lei ha una strana concezione di cosa sia o non sia offensivo e volgare.

Primo perché afferma mostruosità quando dice che io relego Yara Sarah Melania, e ci aggiungerei Livia ed Alessia, a ruolo di comparsa, il che dimostra la sua non lettura di altri articoli miei ma il solo stanziarsi al primo che le è capitato.

Secondo perché questo blog, ed intendo sempre chi scrive gli articoli, e sono io, non ha alcun interesse a mettere in discussione la procura, e visto l'argomento credo intenda quella di Taranto, ma ha un unico scopo ed è quello di proteggere il garantismo che la legge italiana pretende il Gip e la procura dia agli indagati. Quindi evitare arresti inutili e dannosi anche per le indagini.

Se poi l'operato dei magistrati a mio parere s'è mostrato lacunoso o di parte, o altro ancora, io lo critico dato che ci metto la faccia, al contrario di altri blog, a lei di certo più simpatici, che sono indefiniti e fatti di copia incolla e pubblicità.

Me lo permettono diverse sentenze di cassazione e comunque, se scrivo qualcosa di falso o veramente offensivo, sono rintracciabile e querelabile, quindi quanto faccio lo faccio a testa alta perché non sono una persona virtuale ma umana ed in carne ossa.

Terzo perché parla di interesse pubblico delle indagini e di colpevoli da punire, poi da recuperare alla società, quasi che chi ha indagato abbia individuato il colpevole e non ci debbano essere, come lei stesso scrive inizialmente, i catodici tre gradi di giudizio.

Con questo dimostrando di essere un lettore che accetta l'informazione che le viene dai media senza approfondirla e senza verificarla ma assorbendola per come le viene esposta.

Per finire credo di doverle ricordare che non è obbligato ad entrare in blog come "questo", d'altronde sono talmente pochi quelli simili a questo, e può tranquillamente continuare le letture in altri spazi che le diano maggiori garanzie e scrivono quanto le fa piacere leggere.

Per quanto mi riguarda mi scuso se si è sentito offeso per il mio modo aggressivo di risponderle, ma la prossima volta, se intende sollevare critiche a quei blog che degradano le vittime a "superate comparse", le consiglio di scrivere i suoi post all'interno di quei siti che si comportano come lei dice, non di certo in questo.

Comunque senza acrimonia, Massimo Prati

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Mimosa, non vorrei errare, ma De Cristofaro è di Roma, non a caso ha agito la Camera Penale Romana, a parte l'intervento molto più morbido dell'Unione (nazionale) Camere Penali. Non so se a Taranto vi siano cassazionisti, ma ve ne saranno sicuramente. Si tratta di avvocati con almeno 10 anni di carriera forense riconosciuta (non se con un esame o semplicemente provando la carriera, ma iscritti nell'apposito Albo).
Cara Sira, non è che l'avvocato di Misseri a sua volontà o capriccio decida che il suo patrocinato sia condannato per omicidio. Evidentemente, vero o falso che sia, Misseri è tornato sulle sue prime confessioni, in cui si dichiarava unico responsabile del delitto. In tal caso, che dovrebbe fare l'avvocato se non tener conto di tale asserzione e procedere per la richiesta di patteggiamento ? Non vedo quali altre cose potrebbe fare, a meno che non risulti chiaro che Michele Misseri è innocente di ogni delitto (compresa la "soppressione" del corpo di Sarah, perché, se uno "sopprime" corpi di nipoti, non lo fa solo per far contento l'assassino, ma perché ha partecipato al delitto), ma vuole tuttavia liberare figlia e moglie dalle accuse. Ma fin tanto che ciò non risulti dimostrabile, l'avvocato non può scegliere altra tattica difensiva, se non nel cercare di ridurre la pena per il reato di cui la persona si denuncia. L'azione della Procura, oltre a ritardare inevitabilmente il processo, ha reso impossibile ogni leale cooperazione tra accusa e difesa, nei limiti delle diverse funzioni, provocando poi la legittima reazione degli avvocati penalisti romani, minacciati nella loro funzione.

Pare che ancora molti non si siano resi conto della valanga di errori ed abusi commessi a Taranto, che comporteranno inevitabilmente perlomeno l'avocazione delle indagini da parte del Procuratore Generale di Lecce, se non il trasferimento ad altra Procura. Chi fa poi riferimento ad Oslo, penso che abbia scelto male il luogo, visto che lì si arriva a dare un massimo di 21 anni ad un massacratore.

Sira Fonzi ha detto...

x Sig. Tummolo

Certo che non sarà l'avvocato a decidere di condannare il Misseri per omicidio, tantomeno lo farebbe per un proprio capriccio, ma sarà il Misseri stesso a chiedere a lui di essere assistito, affinchè riesca nel suo intento.

Se a ciò aggiungiamo la personalità del Misseri e le sue innumerevoli versioni, ne viene fuori una situazione dalla quale ogni
avvocato credo vorrebbe starne lontano.
Dover convicere, o aiutare a convincere, dei giudici della colpevolezza del proprio assistito, quando sono i giudici stessi a non crederci, è quasi surreale.

Quindi il mio pensiero è che probabilmente chi rinuncia, non lo fà per paura dei Procuratori Tarantini, ma per evitare di dover gestire un caso così complesso.

Saluti
Sira

Mimosa ha detto...

Avete saputo?
Ho appena vista la notizia pubblicata da neanche mezz'ora sulla Voce di Manduria:
<< Michele Misseri sarà finalmente interrogato dai pubblici ministeri che lo indagano per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi, reato che avrebbe commesso con il concorso della moglie Cosima Serrano e della figlia Sabrina. L’interrogatorio è stato fissato per domani mattina negli uffici della procura di Taranto. Ad assistere zio Michele ci sarà l’avvocato d’ufficio, Armando Amendolito.>>
Che veloci, eh?

Mimosa

Michele M. ha detto...

Come al solito approvo i tuoi post caro Massimo ma vorrei fare alcune precisazioni:
1. Gli interrogatori ai quali sono stati sottoposti in questi giorni il fioraio e gli altri suoi amici/parenti indagati sono effettuati su richiesta degli indagati che ne hanno diritto una volta chiuse le indagini: diffentemente i PM avrebbero il divieto di assumere informazioni.
2. Anche per Michele Misseri vige la stessa regola e dovono obbligatoriamente interrogarlo e ciò da quanto ho saputo avverrà domani.
Ciò premesso anch' io ritengo come te che i risultati dei Ris possano essere deterinanti. Assodato che non ci sono tracce dell' omicido in casa e probabilmente nemmeno nell' auto di Cosima che era già stata esaminata lo scorso autunno senza rilievi, che le uniche trace di sarah sono nell' auto di Michele il che ci dice che il cadavere era in gradi di lasciar traccia, tutto stà a vedere se c'è il Dna di Sarah sul compressore. Se così fosse la versione di Michele sarebbe riscontrata in quanto non credo che si possano lasciare tracce sul compressore perchè non si puù appoggiare una persona su un manico alto 15-20cm da terra e comunque dipende sempre dalla tipoligia di traccia. In ogni caso sarebbe semplice verificare se Sarah ha lasciato le tracce da viva o da morta: basta cercare le impronte delle sue infradito (nessuno a casa Misseri aveva il piede piccolo come il suo) sullo scivolo del garage dove Misseri dice di aver ucciso Sarah. MI auguro solo che il Gup accordi questi nuovi esami. I PM di sicuro si opporranno per evitare la sospensione dell' udienza preliminare per 60gg e consentire la decorrenza dei termini di custodia per Sabrina.
Sugli avvocati non posso che concordare con il prof. Tummolo e dirvi che avevo intuito la strategia dei PM ben prima dell' avviso di Garanzia a De Crisotoforo tanto e vero che lo scrissi più volte su Facebook dove difendo Sabrina e Cosima che ritengo innocenti.

Sira Fonzi ha detto...

X Mimosa
Ciao, come dice Marco é stato il Misseri a chiedere di essere ascoltato per fare delle dichiarazioni e la richiesta è stata presentata dall'ultimo avvocato rinunciatario.

Non avendo né lui, nè Valentina presentato un nuovo avvocato, gli è stato dato un avvocato d'ufficio.

Sai Mimosa io non credo che la Procura abbia tutta questa fretta di ascoltarlo, anche perchè quello che dirà non sarà certo di loro gradimento.

A meno che non cambi idea, potrà finalmente dire chi lo ha costretto a "fare la falsa", potrà scagionare De Cristofaro dalle accuse rivoltagli dalla Procura.

Basterà che confermi che lui aveva autorizzato la consegna delle lettere e che la seguente intercettazione è una bugia
"pure che non c'é stata violenza, tu hai detto che é stata violentata...che l'ha fatta eh...nuda; devi dire lo stesso, e poi quando dicono perché hai detto così e poi dopo non l'hai detto più?...che lo ha detto l'avvocato e la criminologa; di non dirlo più che non è vero".

Ed infine confermerà di essere l'unico autore dell'omicidio e dell'occultamento.

Potrei sbagliarmi, ma conoscendo la strada intrapresa non vedo la possibilità di contenuti diversi.

Un caro saluto

Sira

X Marco

Ciao, come pensi dopo un anno di trovare nel garage le impronte delle ciabattine infradito di Sarah?
E' stato spazzato il pavimento alla ricerca della sim e vi saranno passate altre persone.
Ma forse non ho capito cosa intendevi......

Ciao Sira

Mimosa ha detto...

X Sira
Lo so bene che è stato il Misseri a chiedere di essere ascoltato e ho presenti tutti i passaggi di avvocati, il mio stupore riguardava il fatto che,appena nominato l'avvocato d'ufficio, la Procura gli concede l'audizione ... solo questa tempistica commentavo.
Ciao, Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

La notizia dell'interrogatorio è anche sull'edizione web del "Nuovo Quotidiano di Puglia". Personalmente non so se confermerà una delle versioni già raccontate (e quale), oppure ne tirerà fuori la nona o ottava, secondo come vengono contate.
Tornando agli avvocati, cara Sira, certamente la situazione è complessa di per sé, e lo sappiamo, ma visto che la Procura ha complicato inutilmente ed in modo controproducente la situazione con un'assurda guerra agli avvocati dei Misseri, evidenemente questo non aiuta lo svolgimento del loro lavoro ed, ancor meno, quel rapporto di "buon vicinato" con i magistrati, che è la norma in ogni procedimento, comunque vada.
Ora ritengo che questo interrogatorio sarà uno dei pochi atti che potrà fare ancora la Procura. Col 1° agosto e fino al 15 settembre vi sono le celebri "ferie giudiziarie". Nel frattempo, un nuovo avvocato, penso cassazionista, assumerà l'incarico per l'ulteriore difesa di Misseri. Quanto all'opinione dei giudici, essa, per il momento, si è letteralmente appiattita sulle opinioni e sui pregiudizi della Procura, tanto da dare la netta impressione che cooperino assolutamente di concerto, il che non è produttivo ai fini del procedimento. La loro opinione non è che la copia conforme del parere dei PM. Un doppio motivo per portare altrove le indagini e l'intero procedimento: lì a Taranto si è finiti nel classico vicolo cieco.

Grazie a Michele M. per il sostegno e a Mimosa per le tempestive informazioni.

DSK ha detto...

Misseri rinuncia all'interrogatorio
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http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/puglia/2011/07/27/visualizza_new.html_781276206.html

Unknown ha detto...

Ciao DSK.

Per una volta il migliore articolo, quello in cui è spiegato bene il motivo della rinuncia, lo ha fatto il Quotidiano di Puglia

http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=157593

E' davvero esaustivo. Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Massimo,
ti riferisci alle motivazioni date dall'avvocato ? Il punto è che non so quanto coincidano con quelle eventuali di Misseri. Penso che non aveva granché voglia di ripetere esperienze già vissute con altro avvocato d'ufficio. Ad ogni modo, considerata la durata delle ferie giudiziari (1° agosto - 15 settembre), ormai il tutto è rinviato ad ottobre. Si avrà per scadenza dei termini la liberazione di Sabrina Misseri (volevo mandarti nuova sentenza della corte Costituzionale di ieri, 26 luglio 2011), sempre da "Diritto.it", ma un piccolo problema tecnico me l'ha impedito, ed oggi non riappare pubblicata. Tuttavia penso che riuscirai a reperirla ugualmente. Si conferma ancora una volta che solo l'appartenenza mafiosa è motivo di carcerazione preventiva obbligatoria, non altro. Quindi, ancora una volta la SS. Inquisizione tarantina, malgrado l'entusiasta sostegno dei soliti facili impiccatori e giustizieri, agisce incostituzionalmente. E' anche possibile, se non probabile, che il tutto venga trasferito in altro sede, perlomeno a Lecce con l'avocazione delle indagini o, financo, col trasferimento ad altra Procura competente in tale caso.

Sira Fonzi ha detto...

x Sig. Tummolo

Salve,
sarei curiosa di sapere che cosa ha comportato per il Misseri non essere stato ascoltato entro i 10 gg dalla chiusura delle indagini e non aver depositato le memorie difensive?

La procura avrebbe potuto rivedere i capi d'imputazione che lo riguardano e/o che riguardano persone a lui strettamente collegate?

Inoltre, stavo leggendo che il Gup, nell'udienza preliminare, ha la facoltà di indicare alla Procura
di svolgere ulteriori indagini o di produrre ulteriori prove, se lo crede opportuno e necessario per potersi pronunciare su un eventuale riinvio a giudizio, accogliendo le richieste dei PM, oppure sentenza di non luogo a procedere.
Ho compreso bene?

Grazie in anticipo

Saluti
Sira

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Sira, a dire il vero, le indagini non si concludono mai; esse proseguono anche durante il processo fino in terzo grado ed eventualmente, possono essere riaperte in base ad elementi prima ignoti anche dopo una condanna definitiva (riapertura delle indagini e revisione del processo). Spero che Lei concorderà sul fatto che, trattandosi di cose umane, la perfezione e la compiutezza non sussistono mai, quindi è necessario rendersene conto, lasciando aperta la possibilità delle revisioni. Ecco la necessaria premessa al fatto che non venga applicata mai la pena di morte, perché uno con l'ergastolo può ancora dimostrare in futuro la propria innocenza; ma con la pena di morte, che cosa potrebbe mai dimostrare, almeno di utile per se stesso ?
Quanto al Misseri, il suo avvocato, poi dimessosi, De Cristofaro aveva depositato già una lettera del Misseri, ragion per cui venne indagato abusivamente dalla Procura per un presunto ed assurdo "infedele patrocinio". Comunque, tale documento resta agli atti, sia in funzione del Misseri, sia in funzione del'avvocato. Non credo quindi che l'assenza di altra documentazione cambi qualcosa, con l'unica possibile eccezione dell'eventualità che le sue mancate dichiarazioni non coincidessero con l'ultima lettera, ma fossero molto diverse. Restando virtuale il tutto, bisognerà aspettare la prima udienza o che altro per capirlo. Personalmente resto convinto che in ottobre o al massimo entro l'anno, il tutto passerà in altre mani, o alla Procura Generale di Lecce oppure alla Procura altrimenti competente di Potenza.

norma ha detto...

Il fatto che Misseri,contrariamente a quanto preannunciato,non abbia conferito con i pm,ha galvanizzato i giornalisti dei quotidiani pugliesi,i quali hanno fatto intravedere l'ipotesi che il contadino di Avetrana possa tornare ad accusare la figlia.Come siano arrivati a questa intuizione è probabilmente spiegato dal fatto che adesso a difenderlo c'è un avvocato d'ufficio,quindi si da per scontato che siano tutti uguali,per cui Amendolito degno successore di Galoppa.Come ha scritto Massimo,per la prima volta il "Quotidiano di Puglia" ha pubblicato un articolo sorprendente,dato i precedenti,ossia la smentita dell'avv. Amendolito,il quale chiarisce che la rinuncia all'interrogatorio è stata una sua scelta,motivata dal tempo di cui ha ancora bisogno per studiare le carte.Non si sa se studiare le carte equivale a dire "paura di finire anch'io indagato",però mi sembra un gesto corretto,è giusto che concordi il da farsi con il suo assistito.

Sira Fonzi ha detto...

x norma

Anche oggi il QDP, così come la Voce di Manduria, pubblicano dichiarazioni dell'avv. Amendolito,
che non lasciano dubbi sul fatto che il Misseri voleva rilasciare dichiarazioni.

E' stato molto ermetico quando gli hanno chiesto di svelare il contenuto delle mancate dichiarazioni, ed ha invitato l'intervistatore ad aspettare l'udienza preliminare.

Mi ha colpito un passaggio dell'intervista in cui afferma:
"Quando si incontra un cliente, che peraltro viene già da esperienza con altri colleghi, nei primi incontri si cerca l'empatia. Se ci sarà il rapporto continuerà e stabiliremo una strategia difensiva, se verrà meno vedremo quali saranno le conseguenze"

Quindi, sono d'accordo con te che non vuole finire indagato, ma a mio avviso vuole verificare anche le intenzioni del Misseri, che ultimamente non sono molto chiare.

Rilascia interviste sostenendo versioni a favore delle sue donne, ma sembra anche furbamente infarcirle di ingredienti nuovi, cosciente che ciò lo renderà poco credibile agli occhi degli inquirenti e dell'opinione pubblica.

Come a dire, io ho detto tutto e ho scagionato tutti, ma loro non mi hanno creduto.....

Starò sopravvalutando la sua intelligenza?

Cmq io credo che la famiglia a breve le nominerà un avvocato di fiducia, sempre fondi permettendo...

Ciao Sira

Sira Fonzi ha detto...

Grazie Sig. Tummolo
Sira

Manlio Tummolo ha detto...

PER NORMA E SIRA.

Ritengo che tra i due avvocati d'ufficio, di cui Galoppa (non andrebbe dimenticato) fu sollecitato in qualche modo dalla SS. Inquisizione e dalla presenza della criminologa dott.ssa Bruzzone, ad orientarsi ed orientare sulla colpevolezza della figlia di Misseri, passi notevole differenza. Il dr. Amendolito, come facilmente prevedibile, ha chiesto i termini (di tempo) a difesa. Nel frattempo, molta acqua è passata dall'Acquedotto Pugliese e nel celebre Ofanto, noto per la terribile battaglia di Canne, ed ora la SS. Inquisizione, dopo Cassazione e denuncia della Camera Penale Romana, dopo due sentenze (l'ultima è dell'altro ieri) della Corte Costituzionale sulla custodia cautelare, obbligatoria soltanto per i mafiosi e simili associazioni criminali, deve andare più cauta con le denunce agli avvocati, che, tra l'altro, si sono ritorte contro il proprio obiettivo di un rapido rinvìo a giudizio, volendo tenere Sabrina Misseri e la madre in carcere per tempi lunghi, deludendo viceversa le bramose aspettative di tanti giustizieri, stile Breivick formato ridotto, che mi accusano per le mie "farneticazioni" sul "Quotidiano di Puglia" o altrove.

DSK ha detto...

@Tummolo
Qual è il motivo per cui la "SS. Inquisizione" ( ?)dovrebbe " orientarsi ed orientare sulla colpevolezza della figlia di Misseri ?
Chiedo scusa per la domanda (che probabilmente per gli abituali frequentatori del blog apparirà superflua) ma sarei felice se qualcuno mi potesse illuminare in proposito. Grazie

stefano ha detto...

DSK in attesa di una più esaustiva risposta che sono sicuro arriverà dal Prof. Tummolo provo a risponderti io, almeno nella mia modesta opinione:
A taranto, tra Procura e Tribunale in molti hanno figli o figlie, magari anche nell'età della povera Sarah; ormai si sentono dei Crociati, a loro modo vogliono dare quella che per loro è giustizia alla povera Sarah, si sono convinti che le colpevoli siano le 2 streghe cattive e nessuno li smuove più da queste fantasie da Sherlock Holmes dei poveri. Neanche la Cassazione che quando diceva di approfondire il movente sessuale di Michele Misseri, (a mio avviso), ci mancava poco che lo scrivesse a chiare lettere chi per loro sia invece il vero colpevole e perchè!
Poi, per me non c'è nessuna corruzione o complotto come magari molti vorrebbero anche lasciar intendere, solo un convincimento sbagliato che sembra assurgere quasi ad ossessione per Inquirenti e Giudicanti tarantini, comunque, ovviamente, pur sempre in buona fede.

DSK ha detto...

@Stefano
grazie per i solleciti chiarimenti. Tuttavia, di questo atteggiamento della Procura - che a quanto mi par di capire sarebbe per alcuni criticabile - mi sfugge ancora il "cui prodest"...

Manlio Tummolo ha detto...

Caro DSK, il "cui prodest" mi pare evidente: all'assassino vero ed effettivo, chiunque sia. O semplicemente alla scarsa volontà di impegnarsi a fondo, indagando su una via trita e ritrita che appariva facile e comoda, ma sulla quale poi si sono arenati tra versioni varie (Misseri) sogni e pettegolezzi (fioraio Buccolieri & Company). Se partiamo dalla fanciullesca illusione che i magistrati siano esseri perfetti che dedicano ogni secondo della loro vita a raggiungere la Verità (cosa largamente smentita dalla storia giudiziaria prima, dalla cronaca giudiziaria poi), non possiamo neppure supporre che per essi un assassinio (anche di una ragazzina) sia un fatto di routine. Se si trova il colpevole, bene; altrimenti si cerca il primo "fesso" che si può far passare per tale, e su di lui ci si accanisce come belve feroci nella speranza che confessi anche quello che non ha fatto. Soddisfatta la brama di sangue dei soliti giustizieri di mezza tacca, stile Breivik formato italico (quelli che darebbero pene di morte al primo sventurato che viene accusato come "assassino"), il magistrato non ha né ripensamenti né fa mai autocritiche. Egli è ispirato (almeno lo crede: non dimentichiamo le origini religiose e mistiche del Diritto in tutti i popoli) dalla Dea DIKE (la Giustizia), e non erra mai, egli si sente tranquillo con la sua coscienza in ogni caso. Fortunatamente che l'Illuminismo prima, poi il Positivismo sono riusciti a moralizzare e razionalizare, per quanto possibile, il Diritto togliendo dai mezzi legittimi armi come la tortura e pene terrificanti, studiate dal sadismo umano. Ma, se avessimo aspettato i buoni magistrati, i giuristi puri e formali d'Accademia, saremmo ancora a squartare, a torturare, a bruciare e crocifiggere, a processare animali e streghe, gatti e cani, bambini o vecchi, senza alcuna remora o difficoltà. Se si pensa all'antica e civilissima norma del Diritto "Nemo tenetur se detegere" ("nessuno è obbligato a scoprirsi, a confessare"), e nondimeno si torturava per estorcere confessioni, si capisce veramente quale sia la mentalità di questi bravi uomini che, quando tocca a loro, si giudicano sempre con molta clemenza.

DSK ha detto...

Caro Tummolo mi sfugge l'accostamento con i tragici fatti di Oslo "Soddisfatta la brama di sangue dei soliti giustizieri di mezza tacca, stile Breivik formato italico (quelli che darebbero pene di morte al primo sventurato che viene accusato come "assassino")....

Potresti essere più chiaro perchè dal tuo scritto sembrerebbe quasi che tu non ritenga Breivik responsabile di quella mattanza.

Comunque per ciò che riguarda il delitto di Avetrana il caso si sarebbe chiuso in un batter di ciglia (con grande "soddisfazione" di tutti !) se il Misseri non avesse confuso le carte fornendo versioni contraddittorie e contrastanti.

Continuo quindi a non capire quali siano i limiti e le mancanze imputabili alla Procura

norma ha detto...

Sono daccordo con Stefano,i PM tarantini si sono convinti che la colpevole è Sabrina,forse la sospettavano prima ancora che il padre l'accusasse,e da quella posizione non si smuovono,anzi cercano in tutti i modi di rafforzarla,l'arresto della madre ne è un esempio.Peccato che le loro teorie non sono mai confermate da niente,giusto il fioraio millantatore poteva dare una mano,ma proprio quell'uomo che si diceva non volesse parlare per non avere noie,ha preferito farsi indagare piuttosto che dire quello che la Pisanò ed i suoi amici inquisitori sperava spacciasse per verità.@DSK:non sarei tanto sicura del fatto che sia stato proprio Misseri,da solo,a mescolare le carte:in tutte le versioni contrastanti che ha fornito,c'era sempre un gran contributo del suo ex avvocato(Michè,vedi che pure la violenza sessuale ti contestano),della Bruzzone(che interviene nell'interrogatorio suggerendo il movente perchè Misseri forse non conosceva nemmeno Ivano),dei pm (dilla la verità Michè,Sarah ce l'ha portata Sabrina in garage,vero Michè) ecc.
@SIRA:ultimamente,almeno da dicembre,le intenzioni di Misseri mi sembrano molto chiare,almeno per quanto riguarda il tentativo di scagionare moglie e figlia.Da quando non è più detenuto però,c'è un altro aspetto che per me è di "solare evidenza":il tentativo di scagionarsi dal terribile reato di violenza sessuale sul cadavere della nipote,motivo per il quale il racconto del trattore che non parte proprio non regge.Per quanto riguarda ciò che scrivono i quotidiani pugliesi,sono daccordo con te,Misseri voleva parlare e questo lo sapevamo già,il fatto è che ad impedirglielo non è stato il colloquio con il suo nuovo avvocato insieme la quale ha deciso di dire chissà quale altra verità,ma le non sufficienti informazioni dell'avv. Amendolito riguardo alle questioni che si sarebbero dovute affrontare nell'interrogatorio,o almeno questo è quello che lui ha dichiarato.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro DSK,
d'accordo che sono uno scettico, ma quando mai ho detto innocente o che altro il Breivick ? Il mio riferimento tocca i giustizieri nostrani che, se avessero armi come Breivick, sparerebbero subito a Sabrina Misseri ed alla madre Cosima Serrano, come ad ogni altro indagato (magari pure gli avvocati difensori dei Misseri), ma essendo di formato ridotto non vi riuscirebbero altrettanto. Spero di essermi fatto capire, anche se a volte si ha l'impressione che NON SI VOGLIA CAPIRE.
Anche relativamente alla SS. Inquisizione, mi sembra una prova di altissimo ottimismo prendere per buone le procedure che, ad una lettura anche non approfondita del CPP, risultano scorrette ed abusive. Se non basta quanto asserito dalla Corte di Cassazione, dall'Unione delle Camere penali, dalla Camera Penale di Roma, non sarò certo io a pretendere di convincere nessuno, ma solo di esprimere le mie convinzioni. Penso che, entro l'anno, molte cose verranno chiarite a Taranto e dintorni. Già l'udienza preliminare, che dovrebbe essere tenuta ai primi di settembre, ci dirà molte più cose di quante ora sappiamo.

Piccolo "errata corrige": mi sono accorto, verificando su INTERNET, che dal 2009 le ferie giudiziarie durano solo fino al 31 agosto, e non più fino al 15 settembre. Immagino che questo grande progresso snellirà di molto i procedimenti giudiziari.

DSK ha detto...

Caro Tummolo, rileggiti bene la frase cha hai scritto ( ""Soddisfatta la brama di sangue dei soliti giustizieri di mezza tacca, stile Breivik formato italico (quelli che darebbero pene di morte al primo sventurato che viene accusato come "assassino")..." e poi dimmi se - forse a causa della forma incautamente piuttosto contorta - questa tua considerazione non avrebbe potuto suscitare una certa perplessità in chi leggeva. Comunque adesso il tuo pensiero è più chiaro anche se continuo a ritenere l'accostamento alquanto infelice dato che il Breivick non ha niente a che spartire con gli italici giustizieri per quanto assetati di sangue possano essere...
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per quando riguarda il topic in questione, saprai meglio di me come l’introduzione nell’attuale c.p.p. del processo indiziario ( assente nel codice Rocco) abbia acceso innumerevoli polemiche in merito all’individuazione e valutazione degli indizi di colpevolezza "gravi, precisi e concordanti". Polemiche che spesso hanno avvelenato i lavori di molte procure italiane
Nonostante le tue incrollabili certezze io,al contrario, in funzione delle conoscenze in mio possesso, non ho ragione di dubitare della buona fede degli inquirenti.
Almeno fino a quando non verrano prodotte a carico della Procura di Taranto prove concrete e indizi "gravi, precisi e concordanti" di colpevole imperizia

Con simpatia,
DSK.

Manlio Tummolo ha detto...

Quello che non mi piace, anzi mi è odioso, di questi blogs, sul piano tecnico, è che a loro beneplacito, mentre hai scritto, rivisto e corretto, e stai per spedire, ti sparisca il tutto. Avevo risposto all'egregio DSK. Ripeto che, se continua a rileggere a suo modo, quanto ho scritto, citando un pezzo di frase, non se ne capirà mai nulla. Quanto ai Breivick italiani, ne abbiamo a migliaia, basti pensare ai mafiosi, camorristi, n'dranghetari, sacra-corona-unionisti, ecc. Solo che questi non sono come i velleitari che scrivono nei forum, sfogandosi a parole. Agiscono in silenzio.
Tornando ai cari inquisitori di Taranto, non serve granché a provare che essi hanno violato sistematicamente i diritti della difesa. Hanno operato, con metodi suggestivi sul Misseri, utilizzando perfino il suo avvocato d'ufficio poi di fiducia dr. Galoppa e la fida collaboratrice dr. Bruzzone: il che è assolutamente vietato dalla legge (cfr. art. 61 CPP). E' tutto documentato nel verbale dell'incidente probatorio. Hanno minacciato ed intimidito testimoni a favore mettendoli tutti (non è escluso nessuno) nella lista degli indagati e rinviabili a giudizio (poi si vedrà), e basti il fatto che quattro (QUATTRO, NON UNO, sant'Iddio !!!) avvocati della difesa siano anch'essi indagati e rinviabili a giudizio. Ma caro DSK, questo non Le basta ? Dovrebbero, per convincerLa del contrario, sparare a vista sulle medesime persone ? Impiccarli con le loro proprie mani ? Cerchiamo di essere ragionevoli e di connetterci ai fatti verificabili e verificati, per favore ! I princìpi "concordanti gravi, precisi" ci sono tutti, anche troppi per i miei gusti, che non avrei certo aspettato l'affare De Cristofaro per scatenare una guerra di querele.

Michele M. ha detto...

Sono d' accordo sia con Massimo Prati che con il professor Tummolo. La questione è semplice. La Procura già prima della confessione di Misseri, basandosi un pò sui diari di Sarah desisamente male interpretati e un pò su certi sospetti popolari di certi giistizieri forcaioli all' italiana, ha stabilito che Sabrina era la colpevole, e lo dissero apertamente alla stessa in paio di interrogatori tipo quello del 1° ottobre. Succesivamante trascinata dagli avvocati di parte civile ha iniziato e tentar di tirar dentro anche Cosima. Passato l' incidente Probatorio in cui Misseri accusò la figlia e forti della sentenza del Riesame credevano di aver archiviato la fase omicidio e si concentrarono sulla fase occultamento di cadavere. Ma le lettere del Misseri non lasciavano tranquilli e li fece tremare quando si andò per lseconda volta innanzi al riesame, sapevano che nel passo successivo in cassazione rischiavano molto così per evitare che Misseri ritrattasse colpironon prima gli avvocati Russo-Velletri come avvertimento al De Cristofaro e poi lo stesso in un momento delicato come la fine delle indaginin per lasciar scoperta la difesa del contadino, speranzosi nell' arrivo di un nuovo Galoppa d' ufficio. Infine per completare l' opera e mostrare i muscoli sia all' opinione pubblica che alla difesa di Sabrina usarono un sogno come rappresaglia contro l' idigesta (per loro) Cassazione ed emisero un nuov mandato di cattura per Sabrina e Cosima. Ora per loro non resta che dire "et voila le jeux son fait" come direbbe un croupier di Montecarlo. ma non è così, qualcuno ai piani alti non l' ha presa bene e ha reagino e pure male, voglio tornare in dietro? Per di si visto che han dimezzato le contestazioni a De Cristofaro e di sicuro han parura visto che rinviano il rinvio a giudizio del sognatore per costringerlo al rito classico invece dell' abbreviato: già un giudizo di assoluzione la fioraio prima dela fine del processo alla famiglia Misseri sarebbe molto deleterio per i PM. Ma non bastarà per loro: a mesi si ritorna in Cassazione e la Camera Penale di Roma e la UCPI non torneranno in dietro: ormai il dado e tratto!