martedì 5 luglio 2011

Sarah Scazzi. Fra amanti sogni e dettagli si perde il senso della realtà

Quindi ora ci dicono, grazie alle intercettazioni telefoniche, che il fioraio oltre ad essere un sognatore aveva una tresca extraconiugale con la commessa Cerra Vanessa. Saranno contenti i rispettivi coniugi (era necessario che i giudici del riesame questa bugia la rendessero pubblica?). Sappiamo che fu lei la prima a sapere (altra bugia) e sappiamo che, lo ribadiscono gli stessi giudici, lui raccontava in verità. Quindi niente sogni ma fatti certi che non ammettono dubbi. Come avrete constatato, quindi, tutto col passar dei giorni ad Avetrana si evolve, e l'aver messo cimici in ogni dove ha aiutato gli inquirenti a vederci più chiaro. Ma forse erano cimici verdi e con le ali, perché non pare davvero abbiano visto più chiaro. Nelle motivazioni del Gip, Martino Rosati, è inserito uno stralcio del verbale di interrogatorio del fioraio fedifrago. Stralcio che riporta quale orario dell'avvistamento le 13.20 e quale luogo la via Umberto I, a pochissimi metri da casa Scazzi, non da casa Misseri, ed inoltre parla di un incontro improvviso avvenuto mentre l'auto del floricoltore, dopo aver svoltato, incrociava la scena che si stava svolgendo a quattro metri da lui. Eppure diversi media riportano non quanto dichiarato dal fiorista, ma ciò che la Cerra avrebbe confidato a sua madre (senza neppure averla contattata la Cerra): anche questo racconto è nelle motivazioni del Gip; per cui sullo schermo si è tornati a parlare dell'avvistamento avvenuto nelle adiacenze di via Deledda, dei capelli biondi tirati da Cosima Serrano, di tante cose che a verbale non figurano, perlomeno nel verbale originale del fioraio, quello poi negato perché in nessuna riga era scritto, come aveva detto appena entrato e prima di essere convinto del contrario, che si trattava di sogno e non di realtà.

Per quanto attiene i togati tarantini, occorre dire che non uno di loro giudica il sogno tale. Gli ultimi che hanno avuto in mano le carte, per avvallare la loro convinzione ci hanno parlato di diciassette dettagli, dettagli talmente ben esposti da Giovanni Buccolieri che confermerebbero il fatto realmente accaduto. Ed allora addentriamoci dettagliatamente nel dettaglio. Per prima cosa il fiorista descrive nei minimi particolari le azioni che compie per uscire di casa, e non è un fatto da poco perché chi di noi riuscirebbe a descrivere ciò che fa al momento in cui scende le scale, arriva al garage, mette in moto l'auto e parte? In seguito l'uomo dei fiori descrive l'auto di Cosima Serrano, ne fornisce il colore, la forma ed addirittura la marca. Certo è che a forza di vederla in televisione, l'avrei potuta descrivere anch'io aggiungendo anche qualche dettaglio in più: come la targa, BD115FT, la piccolissima bozza sul portellone posteriore, forse fatta da un chicco di grandine o da un sassolino, e la corda da sei millimetri di spessore che tiene fissate sul tetto le due aste del porta-bagagli. Insomma, non ci vuole il genio di un fiorista per guardare un'auto e descriverla.

Ma passiamo all'azione intravista dal fioraio. I giudici ci fanno sapere che descrive dettagliatamente la scena in cui s'è imbattuto: vede il braccio e l'indice della zia rivolti alla piccola Sarah e mentre incrocia l'auto, ricordiamoci che la posizione in cui l'ha situata è nei primi quattro metri di via Umberto I e che lui proveniva da via Verdi (quindi ha potuto vedere l'insieme della scena solo dopo svoltato e solo per pochi secondi), nota lo stato d'animo e l'atteggiamento della nipote, che appariva molto turbata ed era ferma con la testa china e le spalle quasi appoggiate al muro; e mentre nota l'atteggiamento della ragazza e della zia che punta il dito e parla con tono minaccioso, si accorge anche che all'interno dell'auto vi è una sagoma robusta con code e, forse, una cintura in mano. Detto questo, volendo, potremmo anche fare un esperimento e percorrere le vie della nostra città svoltando più volte per cercare, se dovesse capitarci una scena particolare, di far caso a quanto potremmo vedere nei pochi secondi che servono a percorre i primi quattro metri di un incrocio. Fatto questo potremmo poi provare a ricordare la scena per capire se la nostra mente è riuscita a trattenere tutti i minimi particolari. 

Però, pare il caso che questo esperimento i procuratori lo facciano fare ai carabinieri di Taranto. Cosa ci vuole, mettono un'auto in via Umberto I, a quattro metri da via Verdi, piazzano una telecamera e fanno fare una scenetta a due agenti in borghese mentre un altro, dopo aver svoltato proveniente da via Verdi, osserva l'insieme e memorizza. A questo punto si aspettano da uno a due mesi. Passato questo lasso di tempo lo si convoca per farsi raccontare la scena vista tempo prima. Se ricorda esattamente diciassette particolari il fioraio ha visto e non sognato, in caso contrario ha sognato chi lavora per la procura. Solo così si potrebbe stabilire se è possibile in quei cinque secondi, e sono pure troppi per un'auto che passa e se ne va, memorizzare tutto e descrivere con dovizia di particolari quanto s'è visto: l'auto ferma a pochi metri dall'incrocio, il colore dell'abito e l'espressione del viso di chi tiene il braccio ed il dito puntato mentre minaccia in avetranese, l'espressione turbata di una persona (Sarah) a testa china, e ripeto a testa china, con le spalle appoggiate al muro, lo sportello posteriore aperto, la sagoma di una ragazza robusta con le code ai capelli sul sedile posteriore. E volendo puntualizzare davvero nel dettaglio, ci siamo dimenticati di far incrociare gli occhi fra chi punta il dito e chi passa in auto, fra Cosima Serrano e il fioraio, e ci siamo dimenticati che chi guida un'auto deve comunque guardare la strada. Questa dovrebbe essere la prima preoccupazione se non si vogliono rischiare incidenti, specialmente se un'altra vettura copre parte della carreggiata da cui si deve passare.

Questa verifica potrebbe servire per eliminare tanti dubbi. Fra l'altro non sembra un esperimento complicato e il farlo costa davvero poco. Certo, sarebbe meglio lo si facesse fare al diretto interessato. Che ci vuole a fargli ripetere con esattezza quanto fatto in quel giorno, facendogli vedere una scena con altri personaggi per capire quanto davvero dettagliato sia il suo ricordo? Il mio parere è che appare alquanto improbabile che quella da lui raccontata sia una scena reale, perché i secondi in cui ha potuto memorizzarla sono davvero pochi e perché, a quanto si è detto, non pare essere lui il fiorista che doveva consegnare i fiori per il matrimonio (niente consegna niente avvistamento). A mio parere appare lampante che l'esperimento non darebbe i frutti sperati e sconfesserebbe le certezze dei Pm. Per cui chi non crede al sogno ha una unica alternativa, credere che il fioraio abbia millantato per entrare nell'attenzione di chi gli viveva accanto. L'unico problema, quindi, gli sarebbe venuto dalla poca sincerità. Insomma, se è vero che bugia porta a bugia, il parlare di un sogno era l'unica maniera che aveva per non dire: ho mentito.

E non mi capacito della sicurezza dei giudici del riesame che neppure si son chiesti se in pochissimi secondi, mentre si guida e si è in movimento, si possano vedere e ricordare diciassette particolari. Una strana sicurezza che non deriva da nulla di concreto ma da un senso indefinito della realtà. Se questa è l'anticamera del processo aspettiamoci colpi di scena e vuoti giudiziari a non finire, perché pare che in quella zona d'Italia chi deve giudicare dia credito a chiunque si presenti, va bene anche se portato a forza, specialmente se la storia che mette all'attenzione della Corte, pur apparendo incredibile, fumosa e astratta, pende in favore dell'accusa.



Leggi gli ultimi articoli sui casi di:
Sarah Scazzi


  

124 commenti:

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Massimo, hai, nel tuo articolo, perfettamente delineato quelle che saranno le pesanti obiezioni della difesa, le quali, come da te esposte, non fanno una grinza. La questione procedurale resta tuttavia un'altra: il rapporto extraconiugale da chi è stato confessato ? Dall'amante, dal Buccolieri, da ambedue ? O è una pura supposizione dei Santi Inquisitori di Taranto che, evidentemente, non sono solo tre, ma praticamente l'intero Tribunale tarantino, compresi gli uscieri e le Forze di guardia, oltre ad una parte rilevante della popolazione della Provincia. Se il Buccolieri ha parlato di un sogno per timore che la moglie lo aggiustasse col mattarello, è probabile che non sia lui il confessante del tradimento, ma la sua amante. Oppure, è la solita signora Pisanò che sa tutto degli altri ? Ma veniamo al dunque: proceduralmente, sogno, mitomania, menzogna o realtà che sia, se la testimonianza non viene confermata come reale in processo alla presenza dell'avvocato del Buccolieri, quello che ha detto o che gli è stato attribuito nel verbale, o che altro, e la testimonianza della testimonianza delle altre due donne, Pisanò e Cerra, non contano assolutamente nulla quale prova testimoniale ed oculare. Una cosa ancora non ho capito: ma l'altra udienza del II Tribunale del Riesame, quella poi sospesa, che doveva applicare le norme della Corte di Cassazione, si è conclusa oppure no, o siamo ancora al primo Tribunale, nella sua conclusione (ormai qui si sta perdendo il conto di tutto). Ma poi, adultèri o meno del Buccolièri (fanno anche rima), che c'entrano con l'eventuale sospensione o annullamento della custodia cautelare delle due Missèri ? Alla buon'ora, l'uomo ha visto un "rapimento" presunto, ma non mi sembra che abbia visto un omicidio, ancorché in sogno o per visione paranormale, ed ancorché qualcuno abbia anche detto che abbia visto l'omicidio. Ma se l'omicidio era avvenuto in casa, secondo l'illustre parere della Corte, non è avvenuto in macchina per la nota "contraddizion che no'l consente" (Dante Alighieri, che aveva frequentato a Bologna la Facoltà di Giurisprudenza). Dunque, oltre ad un'infinità di dettagli che, come tu hai ottimamente sottolineato, conosceva da molto tempo e poteva aggiornare in qualunque momento, egli non è testimone oculare di un delitto, ma al massimo di un litigio.

Unknown ha detto...

Per quanto ne ho capito io, Manlio, la faccenda sta in questi termini. Le motivazioni del riesame di cui si parla oggi, quelle coi 17 punti dettagliati, è quella che doveva essere fatta il 9 giugno e poi spostata al 30 perché mancavano degli atti. Quella voluta dalla Cassazione.

Il gioco di prestigio fatto dalla procura spostando l'udienza pare quasi concordato coi giudici perché in 21 giorni hanno concluso le indagini e sono andati pure in Germania. In questo modo il 30 giugno i procuratori hanno chiesto di depositare, contraria la Difesa ma favorevole la Corte, 50 pagine di integrazione in cui si chiedeva non solo la conferma del carcere per la Misseri ma di inserire anche il sequestro di persona, quello rifiutato dal Gip.

Questo è quanto ho capito, ma stante il caos generato dai continui capovolgimenti di fronte non vorrei aver perso qualche punto.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

non mi meraviglio che scrivi certecose senza sapere che sei venuto ad avetrana ma chi ti credi di essere dei tuoi commenti interessano ben poco a tutti interessano i fatti e non le chiacchere cke scrivi tu per caluniare ancke la signora cerra e la pisano

Unknown ha detto...

Metti un nome e vai a scrivere le stesse cose al Corriere del Mezzogiorno. Questo il link:

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/4-luglio-2011/versione-fioraio-dettagliatissimala-decisione-riesame-100-pagine-1901017016685.shtml

Come vedi non sono io a calunniare ma, seguendo il tuo ragionamento, i giudici che hanno inserito particolari piccanti nelle motivazioni pubbliche, come fatto già con la Misseri quando hanno scritto di rapporti sessuali completi, ed altro, con Ivano.

Quindi, in definitiva, neanche al Corriere devi scrivere ma ai giudici del tribunale di Taranto.

Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Massimo Carissimo,
gli anonimi per definizione sono anonimi, dunque neppure convinti di ciò che scrivono, ma lasciamo perdere. Più ci penso e più mi viene il dubbio che questa della cornificazione sia una balla dei Santi Inquisitori a scopo di pressione psicologica sui vari pretesi testimoni. Infatti, mi sembra strano, se la signora Cerra lavorava dal fioraio Buccolieri, che avessero bisogno di trovarsi in casa della prima o dove diavolo, quando potevano benissimo fare certe cose nel retrobottega del negozio, con una comoda brandina a due piazze, apribile. Pensa a quanto più romantico sia fare certe cose, circondati da mazzi di fiori, nel profumo dei fiori, invece che in una stanza da letto banale, arida e squallida, col rischio che arrivi uno dei rispettivi coniugi fornito di una lupara ad alta precisione! Che senso poteva avere andare in giro ad Avetrana col caldo alla ricerca di una scappatella, quando la si poteva avere comodamente nel negozio stesso che, come quasi tutti i negozi, hanno un retrobottega, senza contare i rischi di essere visti da signore come la Pisanò che, sempre che non abbia capito male, è madre della Vanessa? Ma poi perché la donna è fuggita in Germania ? Che bisogno c'era di una rogatoria ? E' già cittadina della DeutscheBundesRepublik ? Si sa che le storie d'amore, di passione (e di morte), sono particolarmente intriganti, ma qui mi pare che si lavori più sui romanzi giallo-rosati con qualche spruzzo di nero, che sui Codici, visto anche che delle tante analisi scientifiche, anch'esse considerate inattendibili come Misseri, i signori della Santa Inquisizione si sono fatti un baffo, così come della sentenza della Corte Costituzionale del 12 maggio e della decisione della Corte di Cassazione del 16 maggio, ultimi scorsi. Baffo tanto più grave in quanto scherno diretto alla stessa Cassazione, ribadendo storie di gelosie, di passioni e di tradimenti, di sogni e di miraggi: penso che a Roma non ne saranno soddisfatti; generalmente i giuristi odiano il romanzesco, i triangoli e le triangolazioni amorose. Al prossimo rigetto, che cosa studieranno di ancor più fantasioso: un'apparizione spiritica (cosa del resto non del tutto nuova) ?

Elvira ha detto...

La ordinanza del Tribunale del riesame di cento pagine depositata due giorni fa è quella relativa all'impugnazione delle due ordinanze di custodia cautelari riguardanti Cosima e Sabrina( per quest'ultima la seconda) la cui udienza si è tenuta se non vado errata il 26/06/2011. Per quando concerne l'udienza di rinvio a seguito della sentenza della Corte di Cassazione (30/06/2011) che riguarda la prima ordinanza di custodia cautelare di Sabrina, ancora non si conosce l'esito anche se presumo che si concluderà con una dichiarazione di inammissibilità per carenza di interesse.

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo.
Mi sembra di aver capito che le motivazioni depositate il 4 luglio, quelle delle 100 pagine e dei 17 particolari, e in relazione alle quali hai redatto il tuo articolo puntuale ed arguto come sempre, si riferiscano alla sentenza del Riesame, confermativa dell'ordinanza del Gip del 26 maggio che ha incarcerato Cosima per concorso morale nell'omicidio di Sarah e contestato a Sabrina l'esecuzione materiale dell'omicidio di Sarah in casa. L'udienza si tenne il 16 giugno e il dispositivo fu reso noto il 20 giugno. Immediatamente gli avvocati di Cosima preannunciarono ricorso per Cassazione.

LA CASSAZIONE ANNULLA
Invece il 9 giugno si tenne una prima udienza del Riesame, differita poi al 30 giugno perché non si trovavano dei documenti. In tale udienza il Riesame doveva deliberare di nuovo sul ricorso proposto contro l'ordinanza del Gip, emessa il 23 dicembre(!), che teneva in carcere Sabrina. Un primo ricorso contro tale ordinanza era già stato respinto dal Riesame, con sentenza depositata il 31 gennaio(!). Ma la Cassazione il 17 maggio(!) (e c'è pure qualche assatanato forcaiolo che si è lamentato dall'eccessiva rapidità della Cassazione!) aveva annullato quest'ultima decisione e rinviato i documenti a Taranto per un nuovo Riesame, che emettesse un nuovo provvedimento, conforme ai principi che la Cassazione aveva enunciato. Ebbene di tale provvedimento, relativo all'udienza del 30 giugno, non si sa ancora nulla: né dispositivo, né tantomeno motivazioni.
Mi pare inoltre di aver capito che a mente dell'art. 309 c9 cpp, come interpetrato dalla Cassazione, il termine per il deposito quantomeno del dispositivo della pronuncia del Tribunale del Riesame debba avvenire entro 10 giorni dall'udienza, rimandando la motivazione all'ordinatorio termine di 5 giorni di cui all'art. 128 c.p.p.
Quindi nel nostro caso, poiché l'udienza si è tenuta il 30 giugno, il dispositivo della decisione (Sabrina dentro o fuori) dovrebbe essere depositato entro sabato prossimo 9 luglio o la massimo entro lunedì 11 luglio, atteso che il 10 luglio è domenica.
Per completezza, esprimo la mia opinione che se si confermerà la carcerazione per Sabrina, la sentenza sarà impugnata di nuovo in Cassazione, che questa volta annullerà senza rinvio.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Toh, vedo che Elvira è stata più rapida e concisa.
Complimenti ad Elvira!

Giacomo

Giacomo ha detto...

Sì, ma mi sembra che l'ordinanza del Gip contro Cosima e Sabrina fosse una sola. La classica cattura di due piccioni con una fava!

Giacomo

Unknown ha detto...

Grazie ad Elvira e Giacomo per la puntualità e la competenza. Come detto m'era perso un punto. Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Anch'io ringrazio Elvira e Giacomo per la precisazione. Non si capiva bene a quale punto fossimo, perché i quotidiani rimangono sempre nel vago (sembra che non ne capiscano granché o facciano finta di non capire). L'unica certezza che resta è che lì a Taranto si lavori in una maniera assai discutibile, sia a livello di Magistratura inquirente, sia a livello di Magistratura giudicante. Nella nebbia totale poi quali siano le misure degli avvocati della difesa di tutti questi indagati e, soprattutto, dell'avv. De Cristofaro, il quale si vede nella curiosa posizione insieme di indagato e di avvocato difensore. Riguardo all'eventuale "carenza di interesse", almeno relativamente a Sabrina Misseri, tra le due decisioni del Riesame, riguardo a fatti e movente, non c'è differenza sostanziale; l'unica differenza sarebbe nella diversa base d'informazione, ovvero nel primo caso il padre, nel secondo il fioraio presunto adultero. Sarebbe "divertente" che la decisione, obbedendo alle indicazioni di Cassazione, deliberasse la liberazione di Sabrina Misseri, almeno dal carcere.

Sara ha detto...

mah, a me invece pare verosimile che una persona, svoltando (quindi a bassa velocità) se vede una ragazzina conosciuta in una situazione difficile, colga l'insieme della scena e gli rimanga pure abbastanza impressa, perchè viene spontaneo rimuginarci sopra nei minuti seguenti.

Io perlomeno, se vedo un bambino o una donna che piange, o che mostra segni di disagio, mi soffermo a osservare per valutare la situazione ed eventualmente intervenire.
Se poi la persona in difficoltà è una persona conosciuta, a maggior ragione mi faccio mille domande.

Può essere che il fioraio (fedifrago o meno non me ne può fregare di meno) notando la presenza della zia si sia tranquillizzato (diverso sarebbe stato se di fianco a Sarah avesse notato un omone con un coltello).
Queste valutazioni si fanno in pochi decimi di secondo e se la persona è conosciuta, o se la scena è particolarmente inusuale, rimane impressa perchè ci si rimugina sopra, anche se magari si sta guidando, o la si archivia come "nela norma" in seguito.
Poi è chiaro, se si viene a sapere che la ragazzina scompare.. può tornare in mente.
A me sembra tutto molto verosimile ma evidentemente sono l'unica a pensarla così.. mi sento un po' scema :P

nico ha detto...

No che non devi sentirti scema, ci mancherebbe!!!! Io sono propensa a non ritenere il fioraio una figura credibile, ma é un'opinione che ha la stessa dignita' di quella opposta. Il problema credo che sia anche nel modo di indagare dei magistrati coinvolti. Sembra che per loro contino tanto le testimonianze fantasiose e le chiacchiere di paese quanto i fatti concreti. Che saranno pochi, ma sono i soli su cui un giudizio serio puo' basarsi. I testimoni, per esempio, devono avere credibili se non vogliamo che procure e tribunali si riempiano di suonati che la sparano grossa. Misseri ha dato mille versioni, il fioraio dice e poi ritratta tirandosi addosso anche l'ipotesi di falsa testimonianza. Quindi no, non credo dovrebbero essere essenziali all'indagine sulla morte di Sarah. Appunto perché la loro credibilita' non é sicura.Piu' che all'operato di magistrati competenti sembra di essere a una puntata di Porta a Porta. E fa paura, se si pensa che una ragazzina di 15 anni é stata uccisa e si aspetta di trovare il colpevole, che lo zio che ne ha nascosto il corpo é a casa sua piu' o meno libero, che due donne sono in carcere senza una prova concreta a giustificarne l'arresto. Non ho idea se siano o meno responsabili della morte di Sarah, certo una giustizia come quella che si amministra a Taranto mi sembra un po' troppo circense. Ciao.

Unknown ha detto...

Anch'io Sara se svolto e vedo una ragazza in difficoltà la noto e ci rimurgino, a dire il vero io mi fermerei e le chiederei se ha bisogno, ma noto solo quello perché nei quattro metri in cui passo con l'auto, e ripeto quattro metri non di più, altro non riuscirei a vedere. Fra l'altro lui era col pulmino ed una volta superata la scena non aveva possibilità di vederla ulteriormente.

La zia, per come l'ha descritta, difficilmente lo ha tranquillizzato, anzi pare proprio sia il contrario, e se una volta sparita Sarah non si è presentato, o non l'hanno fatto presentare le persone che ora lo chiamano in causa come primo testimone, può significare solo una cosa, che nulla in realtà aveva visto.

In ogni caso fai una prova, io l'ho fatta, poi fammi sapere se riesci a dettagliare tanti particolari quanti ne ha dettagliati il fioraio nel verbale.

Pensarla in maniera diversa dagli altri non significa essere scemi, sai quanto sono scemo io allora, significa solo pensarla in maniera diversa. Ed inoltre non c'è l'obbligo di cambiare idea se nella propria si crede, non sta scritto in nessuna legge dello Stato.
Ciao, Massimo

Marco ha detto...

Intanto, durissima presa di posizione della Camera Penale di Roma: http://www.camerapenalediroma.it/

Unknown ha detto...

Non vedo l'ora di ascoltare i commenti da Taranto...

Marika ha detto...

Ciao a tutti,
complimenti per l'articolo e per le obiezioni mosse.
pongo alcune domande all'autore:
1) cosa ha determinato il fioraio a raccontare quello che poi è diventato un sogno? la smania di protagonismo?
2) anche senza l'aiuto del fioraio gli indizi a carico delle Misseri sono, SECONDO ME,sufficienti a sorreggere la misura cautelare. Le dichiarazioni rese da madre e figlia agli inquirenti non costituiscano dei falsi alibi? mi può spiegare perchè quando sabrina misseri parla nell'interrogatorio alla p.g. sente il bisogno di giustificare tutto e di aggiungere e anticipare cose che non gli sono nemmeno chieste?
3)la posizione del fioraio il 26 agosto 2010 sarà stata verificata dall'esame del suo tabulato telefonico? ammesso che possegga un cellulare.
è stato sottolineato un dato tecnico-giuridico interessante: il pericolo di reiterazione del reato è conciliabile con un'imputazione per delitto d'impeto?
rilancio un altro dubbio espresso in un precedente post: michele misseri dice che il telefonino di sarah ha squillato mentre la strangolava e l'è caduto di mano, perchè sabrina e mariangela non l'hanno sentito?
sabrina e il padre cercano una sim nel garage la sera del delitto, ma in realtà sabrina non sa nemmeno cosa sta cercando. mi domando: cosa avrebbe trovato? come trovare cosa non si sa di cercare? ma forse sabrina questa cosa non l'ha mai fatta nè detta, qualcuno mi sa dare una spiegazione "credibile"?
Marika

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo,
ho letto la denuncia della Camera Penale di Roma e da perfetta ignorante in materia sono a chiederti di chiarirmi dei dubbi che la stessa mi ha insinuato.

L'art. riferito al Patrocinio Infedele recita così:

Dispositivo dell'art. 380 Codice Penale
Il patrocinatore [c.p.c. 82; c.p.p. 96, 100, 102] o il consulente tecnico [c.p.c. 201; c.p.p. 225], che, rendendosi infedele ai suoi doveri professionali, arreca nocumento agli interessi della parte da lui difesa, assistita o rappresentata dinanzi all'Autorità giudiziaria,etc... etc...

Quindi "arreca nocumento alla parte da lui difesa", ora, la Camera Penale sostiene che il difensore è libero di esercitare come crede la sua linea difensiva etc... etc...

E la sua linea difensiva qual'è stata, quella di dare in pasto alla procura il proprio assistito, con una lettera in cui si autocondannava dell'omicidio?

Direi una linea difensiva che può chiamarsi accusativa, a meno che lo stesso Misseri non abbia chiesto al suo avvocato di produrre la lettera, ma ho letto che non c'è dichiarazione scritta alcuna, in cui venga espresso questo desiderio.

Che poi la Camera si stringa attorno ad uno dei suoi avvocati nonchè conoscente, questo è quasi d'obbligo, ma come pensare che la Procura emetta un capo d'imputazione se non ci sono i termini di legge per farlo?

Mah... sicuramente mi sbaglierò, ma se è vero che la lettera da lui presentata, che avrebbe potuto, se il contenuto della stessa fosse stato preso in considerazione, arrecare anche la pena dell'ergastolo al suo cliente, e se è vero che il suo cliente non ha espressamente ha autorizzato questo...
CiaoSira

Unknown ha detto...

Ciao Marika.
Se posso parto dalla fine. C'è il video degli interrogatori fatti al garage in cui il Misseri dice chiaramente agli inquirenti di aver detto alla figlia che cercava una piccola vite e che a lei aveva solo fatto fare i mucchietti. La Sim l'hanno cercata quando lui ha detto, ma tempo dopo, di averne trovata una e, tirando fuori il fazzoletto dalla tasca finse di averla perduta forse in garage. Parole del Misseri quando in procura era creduto e non mie.

Mariangela dice che lei mai è scesa dalla vettura, sempre rimasta in moto, e che mentre Sabrina telefonava stava salendo in auto. Quindi facile non l'abbiano sentito... in ogni caso io non ho mai scritto che per certo sia morta in quel garage o che per certo sia squillato il cellulare al momento della sua morte.

Per commettere un delitto d'impeto devi avere di fronte la persona che l'impeto te lo deve far scatenare, e se è morta... ma se il colpevole fosse il Misseri si potrebbe dire che anche lui potrebbe colpire
ancora per impeto se incontrasse una ragazzina simile... ed è libero.

La posizione del cellulare del fioraio conta poco perché nessuno dice che non abbia percorso quella strada, si dice che non ha incontrato nessuno, tanto meno Sarah che entrando in via Umberto sarebbe persino stata fuori mano dovendo andare nella parte opposta.

Che gli indizi siano sufficienti, anche con il sogno del fioraio e non senza, mi pare una ottimizzazione dei propri convincimenti. Un modo per dirsi che quanto si pensa è giusto. I falsi alibi perché sono falsi? Quale testimone, se non il sognatore, li ha contraddetti?

Al mondo c'è chi si auto accusa dei più efferati delitti e chi mente per trovare una collocazione fra gli amici o con le persone che gli stanno accanto. Un complessato mente perché non ha autostima e perché con la menzogna può entrare nella vita che vorrebbe e che non ha. I millantatori sono in crescita esponenziale da quarant'anni a questa parte, come d'altronde chi mente in famiglia e con le amanti. Ed abbiamo visto, ce lo hanno detto i giudici del riesame, che la Cerra ed il fioraio erano amanti.

Per il resto a me sta bene anche se tu e tanti altri rimanete delle vostre idee, anzi è quasi meglio così ogni tanto facciamo un ripasso generale.

Ciao, ora vado al mare coi miei figli, fate i bravi fino a questa sera. Massimo

Ps. scusa Sira, se non ti risponde qualcun altro lo faccio io domattina.

Anonimo ha detto...

Mettere delle cimici per interecettare la Pisanò e sua figlia no? Capire perchè facevanon così tanta pressione sul fioraio affinche spacciasse per vero un sogno? Certo che sti PM sonon proprio incapaci.


By Michele M.

Anonimo ha detto...

E' di piena evidenza che le indagini sul caso di Avetrana sono particolarmente complicate, e le critiche alla procura di Taranto che leggo mi sembrano assolutamente gratuite, anche se è facile capire che provengono da persone incompetenti in materia. La testimonianza del fioraio è fondamentale per arrivare ad una condanna delle indagate per il reato di sequestro di persona. Una volta accertato tale fatto, le stesse saranno agevolmente condannate anche per il reato di omicidio, perchè la prova sarà rappresentata proprio dalla commissione del primo delitto, unitamente all'impossibilità che l'omicidio possa essere stato commesso altrove, nonchè al comportamento successivo delle due indagate. Pertanto ritengo che la procura stia svolgendo correttamente il proprio compito, mentre i comportamenti da censurare, a mio avviso, sono qelli dei precedenti difensori delle due donne, peraltro già indagati, e della sorella di Sabrina, che potrebbe ritrovarsi già nei prossimi giorni indagata dalla stessa procura..

lori ha detto...

Giusto michele, me lo chiedevo anch'io e l'ho detto in un precedente post; perchè non intercettare le due donne? Ma forse l'hanno fatto, chi lo sa se lo sapremo mai?

lori

lori ha detto...

e mi chiedevo che fine abbiano fatto i risultati di quelle famose prove scientifiche, le uniche che potrebbero dare valore alle tesi sposate finora dagli inquirenti ( Garofalo dixit): perchè non procedere all'analisi del contenuto dell'intestino di sarah, analisi che potrebbe dirci l'ora del decesso, al di là di testimonianze ondivaghe e frutto di ritrattazioni? che fine hanno fatto
le perizie sull'automobile di Cosima? le hanno trovato le tracce biologiche della ragazzina o no?
Ecco, io mi sentirei più fiduciosa dell'operato della Procura di Taranto se le indagini andassero in tal senso piuttosto che correre dietro ai sogni di un fioraio, che, quand'anche fosse vero proverebbe caso mai il sequestro e non l'omicidio..

lori

Ps: qualcuno ricorda a che ora il telefonino di Cosima avrebbe agganciato il garage per una manciata di secondi, in base alla ricostruzione dei Ris operata attraverso l'analisi delle frequenze?

Mimosa ha detto...

In merito all’infedele patrocinio, esprimo ad alta voce alcune considerazioni. Prima di tutto, anche i colpevoli e gli assassini reoconfessi hanno diritto alla difesa e compito dell’avvocato è cercare attenuanti, qualora ci siano, e anche cavilli di vario genere … Ma non certo di farlo assolvere a tutti i costi buttando sospetti su altri possibili indiziati o nascondendo la verità (l’ obbligo alla verità è uno dei principi cardine dell’etica forense).
E’ vero peraltro che ci sono avvocati che sanno rovesciare totalmente le situazioni in sede di dibattimento, riuscendo anche a far assolvere gli imputati veramente colpevoli o a fargli beccare il minimo della pena.
Seconda considerazione: l’avv. de Cristofaro assume la difesa di Misseri quando su di quello pende ancora l’accusa di omicidio (in concorso con la figlia) e se non sbaglio consegna la lettera dietro pressante “preghiera” del suo assistito che non aveva altro modo per raggiungere i giudici, stante che non volevano sentirlo dopo le lettere natalizie alle figlie. Ora io dico, Misseri a quel tempo era ancora reo confesso anche se giudicato “non credibile” (benché credibile contro la figlia), e perché il suo difensore non doveva ritenerlo colpevole?
Ebbene con questa mossa della Procura contro il difensore parrebbe che un reo non può confessare nulla …
Mimosa

Sara ha detto...

Grazie a tutti per le rassicurazioni sul mio intelletto.. ;)
Potrei controbattere ulteriormente per giustificare la presunta attendibilità del fioraio (i particolari troppo accurati potrebbe averli aggiunti a posteriori, ma pur sempre in buona fede; allo stesso tempo potrebbe esser stato giudicato attendibile per aver "azzeccato" qualcuno di quei particolari di controllo che gli inquirenti non divulgano -abbigliamento o altro, relativo solo a quel giorno particolare, che possono conoscere solo i responsabili o i reali testimoni-; come osservava marika, potrebbero coincidere le posizioni dei cellulari del fioraio, e magari anche altri? Boh) ma ovviamente siamo nel campo delle congetture più sfrenate in una vicenda che sta diventando sempre più squallida e imbarazzante, tanto quanto è apparsa triste e orribile all'inizio, ormai quasi un anno fa...

Grazie a tutti per il confronto, come sempre, e per l'opportunità concessami di partecipare-
Ps anche noi spiaggia e bagno oggi!

Manlio Tummolo ha detto...

Come ho detto e come devo ripetere, solo il patrocinato può dire se il proprio avvocato non lo difende secondo l'impostazione prestabilita. NESSUN ALTRO, NE' ANCOR MENO LA PARTE AVVERSA. Ma dove siamo ? La Legge impone, perfino alle persone esperte di legge, agli stessi avvocati e magistrati, se vengono indagati o imputati di alcunché, l'obbligo di fornirsi di un avvocato. E' un obbligo di legge, che vale per tutti, nessuno escluso, anche per il genocida più feroce e sanguinario. Alcuni buffoni, gente di mente contorta e priva di ogni dignità umana, avrebbero preteso che le donne Misseri fossero condannate all'ergastolo, senza neppure un legittimo processo, così perché piaceva loro vederle usate come Vittime Sacrificali per la morte di Sarah, senza la benché minima verifica. Il punto è questo. Sono felicissimo di aver saputo stasera (ma i grandi quotidiani nazionali tacciono spudoratamente e il "Quotidiano di Puglia" non ha dato spazio ai commenti) che l'Unione delle Camere Penali è scesa finalmente in campo contro quell'accozzaglia di Inquisitori ad ogni livello (non solo i magistrati, bensì anche giornalisti e plebaglia bramosa di sangue e di vendetta). ERA ORA, ATTESA DA LUNGO TEMPO ! Ho battuto un chiodo a lungo, e pare che cominci a conficcarsi nel muro. E' stata dura, ma ne è valsa la pena. Tutta la procedura di indagine, con azioni intimidatorie nei confronti dei testimoni e perfino degli avvocati della difesa, specialmente dei Misseri, è qualcosa di inimmaginabile in un Paese civile, ed anche incivile. Ho ricordato, qui ed altrove, che neppure nelle dittature si arriva al punto da perseguire penalmente gli avvocati nell'esercizio delle loro funzioni. Ora il coro delle prefiche, il suono cupo delle campane a morto sono cominciati per la Santa Inquisizione tarantina. Hanno sorpassato ogni limite della decenza. Si sono fatti beffe di ben due Corti nazionali, quella Costituzionale e quella di Cassazione. La questione passa inevitabilmente da Taranto a Roma ed altrove. Era inammissibile continuare le indagini con queste sporche fattucchierie, amorazzi, gelosie, atti sessuali, tradimenti, cornificazioni, sogni e proiezioni della Volontà di Potenza allo scopo di tutelare Qualcuno dietro le quinte.

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Mimosa e Massimo, l'accusa di infedele patrocinio si riferisce anche ai suggerimenti che il De Cristofaro avrebbe dato al Misseri, consigliandolo di autoaccusarsi di nuovo della violenza carnale e suggerendogli che, qualora la Procura gli avesse chiesto il perchè prima avesse ritrattato, lui avrebbe dovuto dire
che era stato consigliato a farlo dal Galoppa e la Bruzzone.
Questo è scaturito da un intercettazione ambientale in cui il Misseri parla con la moglie, difficilmente equivocabile.

DE CRISTOFARO Francesco:

del delitto di cui agli artt. 380 commi 1° e 2° n.2) e 3° e 61 n.2 c.p.perché al fine di assicurare a MISSERI Sabrina e a SERRANO Cosima l'impunità dei reati di cui sub a) e sub b), quale difensore di fiducia di MISSERI Michele Antonio, indagato anch'egli di omicidio di SCAZZI Sarah, rendendosi infedele ai suoi doveri professionali, arrecava nocumento agli interessi della parte da lui difesa, facendo pervenire all'Ufficio del P.M. una missiva del 09.02.2011 con la quale il predetto MISSERI ritornava ad accusarsi di detto reato senza averne espressa autorizzazione dal suo cliente; nonché di aver consigliato a quest'ultimo, "per essere credibile", di confermare quanto asserito in precedente interrogatorio e cioè di riferire "pure che non c'è stata violenza, tu hai detto che è stata violentata.... che l'ha fatta eh...nuda; devi dire lo stesso, e poi quando dicono perché hai detto così e poi dopo non l'hai detto più?....che me lo ha detto l'Avvocato e la criminologa di non dirlo più che non era vero".
Con le aggravanti del nesso teleologico, del fatto commesso a danno di indagato di delitto per il quale la Legge commina la reclusione superiore a cinque anni.
In Taranto i giorni 10 marzo 2011 e 18 aprile 2011.

lori ha detto...

Scusa Sira i virgolettati sono parti dell'intercettazione? mi sai dire dove posso trovare l'intercettazione integrale?

lori

Unknown ha detto...

Credi davvero Sira che sciopererebbero se il De Cristofaro avesse fatto qualcosa contro il suo assistito? Sono tutti fior di avvocati e tanti hanno molta più esperienza dei procuratori di Taranto.

Ora occorre stabilire quali siano gli "interessi" della parte da lui difesa, prima di dire che gli abbia cagionato un danno, e cosa intende il codice penale con la voce "fare interesse del proprio assistito". A parer tuo è inteso nel senso di far di tutto, anche mandare in galera persone innocenti, pur di parare il dietro a chi si difende... o è inteso come il fare quanto pretende si faccia chi paga il legale?

Chiaramente se il proprio assistito si dichiara colpevole l'avvocato non può costringerlo a dichiararsi innocente solo perché è suo interesse dichiararsi innocente, può solo cercare la maniera migliore per fargli ottenere il minimo della pena.

Inoltre occorre stabilire se davvero il Misseri non gli avesse chiesto di inviare la lettera al Gip. In ogni caso sicuramente il De Cristofaro si è parato da accuse del genere in quanto certamente si è fatto firmare in anticipo dei fogli in bianco, il mio ne ha diversi da me firmati perché non si sa mai, dove inserire le richieste di volta in volta senza dover andare al carcere o comunque ad Avetrana, il mio è di Torino pensa te se potrebbe ogni volta fare un salto a Cesena.

Per quanto riguarda l'intercettazione l'hai scritto tu stessa, è avvenuta fra Cosima Serrano ed il marito, non c'era il De Cristofaro e, sempre ammesso che la trascrizione sia fedele al 100%, sono ancora una volta parole riportate, come quelle che la Pisanò dice abbia ascoltato dalla Misseri.

Ma le parole riportate non fanno prova perché il Misseri a processo potrebbe dire che le ha dette per far tacere la moglie o per qualsiasi altro motivo. Anch'io intercettato, e loro sapevano di esserlo, potrei dire di aver ascoltato all'ingresso della procura il dottor Sebastio dire che voleva in galera a tutti i costi la Serrano.

Forse che dicendolo metterei in difficoltà il procuratore? Forse che qualche tribunale ne potrebbe realmente tener conto?

Il discorso è più vasto e concerne il fatto che da indagato nello stesso processo il De Cristofaro, così come capitato al Russo ed alla Velletri (e presto inserirò un articolo che farà capire il motivo per cui in procura non li sopportino), non potrebbe difendere il Misseri e dovrebbe rassegnare l'incarico. Per cui a parer mio è un gioco di potere ancora una volta messo in atto dalla procura di Taranto.

Se un avvocato esperto difficilmente sbaglia centinaia e centinaia di avvocati esperti, fidati, non sbagliano mai e se agiscono agiscono sapendo bene ed in anticipo cosa fanno e dove vogliono arrivare. Di qui non si esce.

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

In questo blog lori. Vai in basso sulla sinistra, proprio sotto le tre strisce pubblicitarie, e clicca su motivazioni arresto TGcom. Sono in quell'atto. Ciao, Massimo

lori ha detto...

grazie Massimo,

ciao lori

lori ha detto...

Ma Misseri non era stato giudicato teste inattendibile? Oppure lo è soltanto a comando?
buona sera
lori

Unknown ha detto...

Credo sia una nuova legge lori, tipo quella che prevedeva il traffico a targhe alterne. Quindi la credibilità dell'uomo dal buffo cappello dipende dalla settimana e dallo smog che dall'Ilva di Taranto si propaga sulle vie del Centro.

Se non c'è smog è credibile, se c'è smog è inaffidabile.

Buona notte, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Questi che accusano De Cristofaro, non si sa bene di che cosa, sanno che cos'è un patteggiamento ovvero "Applicazione della pena su richiesta delle parti" ? Riguarda la legislazione premiale per chi confessa, senza far troppo lavorare i magistrati, il che comporta un notevole sconto di pena. Ora, come questo potrebbe avvenire senza confessione del reo al magistrato stesso? E' ridicolo e "RISIBILE", oltre ogni limite, attribuire ad un avvocato, professore universitario, cassazionista, e sicuramente ben più preparato dei Santi Inquisitori di Taranto, un "infedele patrocinio", perché documenta una futura richiesta di patteggiamento ! Ora, o si ha un Q.I. piuttosto basso, o lo si fa per boicottare la difesa di quella persona. Brucia ai Santi Inquisitori tarantini l'idea che la preda, catturata con sogni, amorazzi, mutande al vento, ed illazioni, ora possa sfuggire. E' sempre più chiaro, salvo ai fanatici tifosi della Santa Inquisizione tarantina, che Sabrina in primis, la madre in secundis, e qualche altra della famiglia erano designate fin da settembre quali Vittime Predestinate al Sacrificio Rituale, con cui chiudere il caso. Se vi fosse stata una confessioncina, si sarebbero limitati al delitto colposo per il gioco del "cavalluccio" (vedi incidente probatorio). Non riuscita l'operazione e di fronte alla ritrattazione del padre, nonché al rinvìo della Cassazione, hanno tirato fuori i sogni e gli amorazzi del signor Buccolieri, fioraio in Avetrana. Il gioco ormai appare in piena evidenza dall'accanimento feroce ed inquisitorio, che non dà alcuno spazio alla difesa, bocciandone con i loro complici ogni richiesta. Taranto ha chiuso, è solo questione di tempo !

Marika ha detto...

grazie per le risposte, ma sono chiaramente di parte.

mi domando cosa avrebbe fatto sabrina se avessero trovato la famigerata sim al posto della vite e comunque, dal momento che lei andava alla ricerca di una vite, il povero michele non avrebbe mai avuto l'aiuto sperato!

non è per niente facile che non abbiano sentito lo squillo?
ho fatto questa domanda perchè credo che questa parte del racconto sia stata concordata per creare l'alibi a sabrina. ovvero fissare il momento della morte di sarah all'istante in cui sabrina non poteva averlo fatto essendo in compagnia dell'amica.

sul problema della compatibilità tra le ragioni della cautela e la natura dell'azione delittuosa, spero possa rispondere con più precisione. secondo i fatti che sono emersi, michele non ha commesso l'omicidio e per quello per cui è indagato la cautela è già stata applicata.

sulla necessità del tracciato telefonico del fioraio, la mia domanda aveva come riferimento l'ora dell'avvistamento, che credo sia fondamentale.
quanto a cosa ha visto il sognatore, poco mi interessa. mi interessa invece ( e credo che sia quello che interesserà i soggetti del futuro processo) sapere perchè ha ritrattato.

sugli alibi falsi: le dichiarazioni degli indagati parlano da sole!
e ancor di più gli elementi a "non riscontro".

cito solo alcuni:
1)sabrina alla a.g.: "io me la sento viva, me la sento fuori dall'italia"
2) con riferimento alla sera del 25 agosto: "è stata una serata tranquilla" ... in realtà aveva litigato con sarah e l'aveva pure pesantemente offesa. prima nega e poi è costretta ad ammettere, però gli mette sempre la pezza a colore, cerca sempre di aggiustare i racconti. strano per una che doveva raccontare la verità e doveva aiutare a ritrovare la cugina scomparsa.

per me, una che cerca di nascondere le cose, una che mente in un momento come quello, è un chiaro indizio di colpevolezza. indizio, non prova, ci tengo a distinguere i termini, perchè vedo che alcuni confondono quelli che sono i presupposti per l'applicazione di una misura cautelare personale (indizi in primis) e quelli che sono invece gli elementi di un giudizio di colpevolezza conducente ad una sentenza di condanna (prove assunte nel contraddittorio tra le parti).
la presenza di sabrina nel luogo del delitto è un indizio sufficiente per la misura cautelare.
il suo atteggiamento e le sue bugie sono indizi sufficienti?
si lo sono.
poi ci sono le intercettazioni, o meglio stralci di intercettazioni. sempre indizi, per giunta sufficienti.
per la mia esperienza, non accademica, anche un solo indizio potrebbe giustificare la misura. qui ne ho individuati un pò di più... forse è per questo che sabrina ancora sta in carcere.

Marika ha detto...

.... (continua)
della vita sentimentale del fioraio non mi interessa. che siano stati amanti non influisce sul contenuto delle dichiarazioni rese all'epoca dei fatti. si tratta di dichiarazioni rese allo stesso modo a diverse persone, solo che alcune hanno deciso di appoggiare la linea del sogno ... tanto per non inguaiare il fioraio, ma non sono state molto astute e si sono pure beccate un'accusa di falsa testimonianza.

il ripasso generale dovrebbe servire a non dimenticare che questa vicenda ha visto la famiglia misseri, sabrina al comando, in tutti i talk show televisivi per parlare di una ragazzina scomparsa ed invece, l'amara realtà era che la povera sarah è stata uccisa nella loro casa. e incidente o scherzo che sia, impeto o predeterminazione, una persona non può morire in una casa e nessuno se ne accorge. è assurdo. in quella via non c'era solo la villa misseri. non ci credo alla storia che nessuno ha sentito, nessuno ha visto. nessuno ha intuito. nessuno ha sospettato.

il legale di misseri è indagato per infedele patrocinio.
la camera penale di roma da sostegno al suo iscritto.
io credo che la deontologia professionale per molti avvocati è solo un optional.
c'è stata molto poca cautela da parte dei legali della difesa misseri. del resto hanno messo in dubbio che il corpo ritrovato fosse di sarah!
quando ho sentito quest'affermazione ho provato disgusto per la professione.
purtroppo viviamo in un mondo triste, dove i colpevoli riescono a farla franca e le persone innocenti subiscono martiri.
solo che, tutto sto fumo, rende evanescente la linea di confine tra i buoni e i cattivi.
credo che questo caso non sarà mai chiaro proprio grazie a tutte queste artificiosità, a questa continua ed incessante smania di buttare fango ovunque e su chiunque.
Marika

Sira Fonzi ha detto...

No Massimo, a parer mio non è inteso nel senso di far di tutto, anche mandare in galera persone innocenti, pur di parare il dietro a chi si difende, è inteso nel senso di fare del tutto per capire se il mio assistito si stia accusando di un delitto che non ha commesso, di adoperarmi per cercare di sapere la verità e di fargli avere la giusta pena in base al ruolo che lo stesso può aver avuto nella vicenda.

Lo sciopero potrebbe anche leggersi sotto un altra ottica, quella che ognuno di quei professionisti, circa 400, conoscano personalmente il loro collega romano e si sentano solidali con lui e coesi contro la Procura, perchè un domani potrebbe accadere a loro quello che è capitato, giustamente o ingiustamente, oggi a lui.

Per quanto riguarda le intercettazioni sono quelle del 18 Aprile in carcere tra Cosima e Michele e so che non c'era De Cristofaro, ma il dialogo lo vede protagonista, e non trovo nessun motivo valido, per cui Misseri debba aver inventato il fatto.

E cmq Massimo io credo che la Procura scoprirà tutte le carte a tempo debito e credo che dietro ogni accusa mossa ci sia molto più di quanto ci è stato concesso sapere (compresa l'accusa mossa nei confronti di De Cristofano).

Non siamo sulla stessa lunghezza d'onda ma spero che uno di noi due alla fine potrà ricredersi, perchè allora vorrà dire che finalmente si è arrivati a scoprire i veri responsabili di questa brutta storia.

L'importante è che ci si arrivi a trovarli e che siano quelli giusti.

Buonanotte Sira

Manlio Tummolo ha detto...

Si ha evidentemente una concezione dell'avvocato come colui che deve dare ragione alla parte avversa, costituita da procuratori ed avvocati di parte civile. Partendo dal presupposto che uno è un assassino, è chiaro che si vede tutto in quella funzione, e si leggono come "indizi" cose che non lo sono affatto. E' la Cassazione, non gli avvocati, che hanno detto ai Santi Inquisitori di Taranto di esaminare le possibili interpretazioni contrarie a quelle dell'accusa contro Sabrina, ovvero favorevoli alla stessa, e, per principio giuridico, una volta ammesso che vi sia la possibilità di una diversa interpretazione, creando il dubbio, si procede a "favore del reo" o presunto tale. Che hanno fatto i Santi inquisitori tarantini ? Hanno fatto l'esatto contrario: invece di cercare elementi a favore, come dovrebbero, anche per legge, hanno coinvolto la madre e addirittura l'avvocato di Misseri, il quale eseguiva quanto richiesto più volte dal Misseri stesso, essere interrogato. Chi ha scritto la sua "memoria" ? Di certo non l'ha scritta per sé, di certo l'ha scritta perché venisse consegnata ai magistrati, i quali, abusando della sua "inattendibilità" (creata da loro stessi), non hanno voluto prima riascoltarlo, poi esaminare il testo, poi esercitare il confronto richiesto dagli avvocati. Si sono permessi addirittura di "indagare", a chiaro scopo di intimidazione e minaccia, un avvocato, che non è certo l'ultimo arrivato e neppure un "ragazzo di studio" (fatto, che io sappia, mai prima avvenuto). Pervicacemente vogliono insistere con una testimonianza che è ancor meno attendibile di quella del Misseri, per il semplice fatto che viene ripudiata. Mi domando: ma come credono in Tribunale, davanti al pubblico e davanti alla pubblica informazione, di poter sostenere una testimonianza come vera, quando lo stesso testimone la rinnega ? Ma cerchiamo di toglierci le fette di prosciutto dagli occhi e dalle orecchie, per favore: la Santa Inquisizione di Taranto è ormai al giro di boa, alla fine del suo operato. Tempo necessario per i procedimenti di rito e, per ben che vada,verrà tolto loro l'intero procedimento senza ulteriori conseguenze (forse), o tutta l'ammnistrazione giudiziaria italiana finirà nel ridicolo e nel penoso.

Unknown ha detto...

Io Sira l'ho detto più volte, non mi importa nulla di avere ragione, mi importa ci siano almeno due prove a conferma. Poi che sia Sabrina Misseri l'assassina o qualcun altro va bene ugualmente, l'importante è che Sarah abbia la giusta giustizia e che non ci siano in galera persone innocenti.

In ogni caso che un avvocato debba adoperarsi per capire se il suo assistito è innocente o colpevole non è una giusta interpretazione perché potrebbero anche non dartene la possibilità, vedi a Daniele Galoppa quando chiese la perizia psichiatrica, a mio avviso importantissima per fargli capire con chi avesse a che fare, e gli fu negata.

Ma anche ammettendo che un legale capisca che il suo cliente è innocente cosa dovrebbe fare se questo non intende collaborare e vuol essere condannato? Andare alla procura o dal giudice e dire "guardate che il mio cliente è colpevole ma non lo vuole ammettere?" Questo sì che sarebbe grave e potrebbe comportare la radiazione.

Per passare alle intercettazioni ho notato che si è sempre citato la frase sull'avvocato come fosse una frase finita e certa. Ma ad andare a leggerla si notano almeno tre interruzioni più una parte mancante in partenza, e non si sa in queste quali siano state le parole e se il senso sia cambiato. Di certo c'è che non è collegata alle parole precedenti, come la si vuol far credere, in cui si citavano i carabinieri, e che un secondo dopo nega la violenza e spiega perché ha detto di averla violentata.

Ed ora chiedo io una cosa a voi, e mi riferisco anche a Marika. Le intercettazioni al carcere sono una enormità, le frasi estrapolate e messe a conferma di quanto sostiene la procura sono poche e tutte poco chiare perché intervallate da puntini di sospensione. Le altre frasi, tutte, portano al pensiero opposto in quanto è un continuo accusarsi ed un continuo spiegare l'accaduto da parte del Misseri, a volte incalzato dalla moglie.

Pure quella sulla telefonata ricevuta dal cellulare di Sarah mentre la uccideva è spiegata in quanto dice chiaro e tondo che lui non è uscito dal garage in quel momento, e non ha visto né la figlia né la Spagnoletti, viste solo al loro primo ritorno, e questo l'ha affermato anche nell'interrogatorio al garage (quindi Marika non c'è stato accordo fra i due che hanno detto cose diametralmente opposte, solo i giornali insistono con quella ricostruzione).

Detto questo mi spiegate perché, e non ditemi che lo facevano tipo teatrino perché sapevano d'essere intercettati in quanto cadrebbero anche le valutazioni sulle frasi inserite dalla procura a conferma della loro tesi, le diecimila e più frasi in cui si accusa non valgono nulla e le poche in cui parla d'altro sì?

Davvero sono io quello di parte Marika e non tu che interpreti in maniera personale le mie e le altrui parole? Io ad esempio non ho scritto che Sabrina Misseri doveva cercare la vite, ho scritto che suo padre le aveva chiesto di spazzare e fare le mucchiette perché lui doveva cercare una vite. In ogni caso non una cosa nuova perché già capitata in quella casa (inter. Misseri al garage)

Inoltre io chiedo a te di essere più precisa e dirmi quali sono i fatti emersi che ci dicono che il Misseri non ha commesso l'omicidio. Tolta la testimonianza del padre resta solo il fioraio.

Ed ancora, perché il fioraio non può aver ritrattato a causa del fatto che davvero nulla ha visto?

continua...

Unknown ha detto...

Ed quali sono gli elementi a non riscontro, gli alibi falsi? La speranza di Sabrina di trovarla viva? Le bugie per coprire forse la sua colpa d'averla trattata male caso mai fosse scappata? Il non voler far sapere alla zia quanto era capitato e capitava spesso fra loro due? C'è un articolo sul blog che riguarda le bugie della Misseri, quello è il mio pensiero, ma ne ho inserito uno ieri sera in cui si parla di Casey Anthony, lei sì bugiarda.

Per di più, se è vero che gli indizi sono sufficienti per incarcerare inizialmente, e questo si può accettare, non lo sono per tenere in carcere a lungo quando non raggiungono la forma di prova.

E per tornare al fioraio c'è da dire che il fatto siano stati amanti influisce eccome sul contenuto del racconto. Questo per quanto gli psicologi ci dicono sulla personalità di chi mente perché abituato a mentire, e chi ha un'amante può averne avute altre ed essere abituato a mentire.

Anche quando parli di talk show a mio parere vedi le cose solo da una parte. La ragazza in carcere si è esposta quando Sarah era da cercare, cosa avrebbe dovuto fare non presentarsi alle telecamere? La cugina girava con lei e sai quante belle illazioni sarebbero nate. Poi si è esposta nei nove giorni prima del suo arresto, tutti la pensavano coinvolta e cercava di difendersi se avesse taciuto sarebbe stata considerata innocente?

In seguito è sparita, logica conseguenza, e sono apparsi i giornalisti, gli opinionisti e l'avvocato del Misseri a formare una Corte mediatica che ha condannato a prescindere in base a quanto il padre aveva affermato... ed ora il padre, la loro base accusatoria, è accantonato. Bravi i teatranti, loro sì hanno fatto per mesi i talk show. Ed erano i mesi più frequentati dai telespettatori televisivamente parlando. Cosima è apparsa a fine marzo per difendere la figlia ed in misura esponenzialmente ridotta rispetto ai colpevolisti che ogni giorno apparivano più volte in ogni canale. Di oggi e del Misseri non si può tener conto perché sono i giornalisti a dargli corda ed a cercarlo. La gente non lo vorrebbe vedere.

La Velletri quando ha detto che non si sapeva se il corpo era di Sarah era giustificata dal fatto che né il patologo né nessun altro aveva fatto l'esame del dna. Un fatto inammissibile. La sua era una forzatura per far capire come venivano fatte le indagini, se l'hai ascoltata a Quarto Grado non puoi dire di non averlo capito, solo se hai letto i giornali pugliesi senza aver ascoltato la sua voce puoi dire di esserti scandalizzata quanto lo furono il Biscotti e il Gentile al tempo. Ma loro oggi si scandalizzano per fatti contrari.

Condivido appieno il tuo pensiero sul mondo pieno di fumo e sui martiri. Solo che sarebbe da capire chi nel caso di Sarah, lei vera vittima dimenticata da tutti che avrebbe bisogno di un ripasso generale, è innocente o colpevole.

Ed io non l'ho ancora capito e, se le argomentazioni saranno quelle esposte dai giornali, se la procura non avesse null'altro in mano se non quanto uscito dalle ultime motivazioni, credo che sarò destinato a non capirlo mai.

Poi ognuno resterà delle sue idee perché è giusto sia così, ma a chi in questo marasma pensa di aver trovato certezze consiglio di andare a leggere qualche scritto di Voltaire.

Ciao, Massimo

norma ha detto...

Una precisazione riguardo alla ricerca della sim in garage:Misseri raccontò a sua figlia e a due carabinieri del posto,di aver trovato per strada (vicino alla scuala guida) una sim il giorno stesso della scomparsa di Sarah.Pensando potesse appartenere alla nipote,la raccolse,l'avvolse in un fazzoletto e se la mise in tasca,ma in seguito,non ritrovandola,pensò di averla persa in garage e chiese a sua figlia di aiutarlo a cercarla.I carabinieri non diedero peso all'episodio,così lui continuò indisturbato a costruirsi l'alibi in previsione del fatto che qualcuno,un giorno,poteva ritrovare fra le sue cose un oggetto appartenuto a Sarah.Comunque Sabrina e suo padre quella sim la cercano davvero,ma non la trovano perchè in realtà era rimasta nel telefonino e Misseri credeva erroneamente che si fosse staccata dall'apparecchio nel momento in cui cadde per terra mentre Sarah moriva.Quando a Sabrina fu contestato il fatto di non essere andata dai carabinieri a riferire nuovamente dell'episodio,lei si giustificò dicendo che,dato l'esito negativo della ricerca,pensò non ne avesse utilità.E come darle torto,nessuno sospettava del piano diabolico che c'era dietro,nemmeno i carabinieri che non ritennero opportuno informarsi su quella strana circostanza.

Marika ha detto...

La mia opinione personalissima sul tuo modo di difendere sabrina misseri e i suoi ex avvocati è decisamente negativa. sinceramente giustifichi, con argomenti non convincenti, gli atteggiamenti degli indagati e dei loro difensori anche indagati. pecchi di parzialità e ti comporti allo stesso modo della stampa colpevolista. anche tu sei di parte.
hai scritto fiumi di parole, ma non hai risposto alle mie domande, che rimangono lì, in attesa che qualcuno in modo imparziale e senza ergersi a difensore di una persona che potrebbe anche essere giustamente o ingiustamente accusata.
l'alibi sul momento della morte è stato creato a tavolino. forse in fretta e sulla base di un presupposto che michele misseri non avrebbe dovuto tradire la figlia.
una volta che quest'uomo ha avuto uno scrupolo di coscienza e i giusti rimorsi per l'atrocità cagionata alla povera sarah, tutti sono corsi ai ripari, montando bugie su bugie, cercando di raccordare le versioni. questi sono i fatti, se si ripercorrono cronologicamente, questo risulta.
quando le intercettazioni saranno integralmente utilizzabili e saranno fatte anche le controperizie, volte - come si sa - a far venire fuori anche la quantità di incomprensibili (famosi puntini ... ), ci sarà più chiarezza per tutti.

per gli operatori del diritto i concetti quali "indizi", "gravità indiziaria", "periculum" ecc.. sono concetti tecnici che, non possono essere compresi da chi di diritto e di procedura poco comprende.

se mai avessi la possibilità di leggere le carte di questo processo, potrei dire con esattezza e precisione anche tecnica perchè a michele misseri non contestano più l'omicidio di sarah scazzi.
io non mi baso sulla necessità di difendere sabrina misseri accusando il padre, mi baso sulla mia personale valutazione degli elementi, indiziari, raccolti... mi baso anche sulle ordinanze emesse da giudici certamente terzi, che hanno operato un giudizio onesto, bilanciando gli elementi a favore e quelli contro.

Marika ha detto...

... (continua)

evidentemente in questo bilanciamento l'ago è pesato su quelli contro. leggere, con l'occhio del giurista, questi provvedimenti può essere davvero d'aiuto a chi, operatore del diritto, capisce di cosa stiamo parlando.

la cassazione, giudice della nomofiliachia, potrà, come ha già fatto, richiedere l'applicazione rigorosa delle norme procedurali laddove riterrà che saranno ancora violate le garanzie dell'imputata.

ma la cassazione non può decidere della colpevolezza, non può dire se uno è colpevole o innocente. può dire se il giudizio è stato corretto sotto il profilo dell'applicazione delle norme di legge, sostanziali e procedurali.
se c'è stato un travisamento del fatto.
ma è questo che ha fatto la cassazione in questo caso?
qualcuno ha veramente letto la parte motiva di quella ordinanza?
io penso che sulla scorta di quella decisione della suprema corte, il successivo provvedimento cautelare abbia praticamente reso inutile il problema della valutazione degli indizi a favore e, perdonatemi, se indizi a favore o indagini a favore non sono stati valutati, può significare che non ce ne sono.
ma se la difesa li ha forniti, e il giudice li ha valutati, perchè ne ha tenuto conto nella motivazione, vuol dire che non sono stati preponderanti, nè convincenti.

a suon di parole e di considerazioni non si difendono le persone. e chi crede che sabrina misseri sia innocente dovrebbe individuare elementi validi dal punto di vista processuale a sostegno di questa tesi.
non ipotizzare assurde carenze investigative sul corpo della vittima e sulla sua identificazione.
vorrei fare una domanda diretta a te lettore di questo blog: se al posto di sarah ci fosse stata tua figlia, cosa avresti fatto per avere giustizia?
come avresti valutato le parole, i comportamenti e i depistaggi fatti da sabrina?
forse sarebbe stato più giusto incarcerare la badante rumena, oppure credere alla confessione di uno zio pedofilo che ha cercato di evitarsi il carcere accusando la figlia e poi ha ritrattato con una versione ancora più falsa e scoordinata di come sono andate le cose?
io non me la prenderei con gli investigatori o con i giudici, ma con una famiglia omertosa, reticente e depistatrice.
le indagini difensive non sono state brillanti.
chi è causa del proprio mal pianga se stesso....
Marika

Unknown ha detto...

Non mi aspettavo nulla di diverso di quanto hai scritto, anche le virgole sono dove le avevo pensate. E' inutile un dialogo perché di dialogo non si tratterebbe in quanto la rabbia che porti dentro, da come la vedo io povero essere mortale, non è comprensibile.

Per quanto riguarda il dire se fosse stata figlia mia, ti chiedo: "tu cosa ne sai che a mia figlia, o a chi comunque volevo un bene dell'anima, non sia capitato un qualcosa di simile a Sarah? Tu cosa ne sai di come mi sono comportato io? Tu cosa ne sai della mia vita?"

In questo mondo virtuale dove ci conosciamo a parole e gli avvenimenti accaduti alla parte personale di ognuno di noi escono a spizzichi e bottoni c'è posto per inserire discorsi che potrebbero anche avere un senso lodevole ma dimostrarne un altro?

Non so come tu abbia inserito il tuo, ma il dolore non ha misura e far tornare alla mente tristi ricordi danneggia il dialogo, quello che tu, forse calabrese ma operante a Taranto, o forse amica parente o moglie di chi lavora in quella procura, la rabbia che dimostri non porta ad altre soluzioni, non cerchi perché interessata ad avere risposte che siano solo per come te le sei scritte in mente.

Ciao marika, Massimo

Anonimo ha detto...

Marco C

Lungi da me avere certezze sulla colpevolezza dell'uno o dell'altra. Esprimo solo alcuni pensieri.

Certo che è strano: ci troviamo di fronte a tre soli possibili assassini di cui uno è reo confesso. Ci sono però alcuni particolari che mi inquietano.

Primo. Il distacco con cui il sedicente assassino - Michele - riesce a raccontare e perfino a mimare la dinamica dello strangolamento di Sarah, senza il minimo coinvolgimento emotivo. Eppure l'ha vista morire sotto i suoi occhi e l'azione dovrebbe fargli rivivere una scena orribile. Macché, quasi raccontasse un film. Ci troviamo di fronte a uno psicopatico?

Secondo. Se Michele è credibile quando di proclama assassino, deve esserlo anche quando dice che ha visto per la prima volta Sabrina dopo che si era recata con Mariangela a cercare Sarah a casa sua. Allora viene spontaneo un dubbio inquietante: perché Sabrina non ha fatto la cosa più logica, ovvero chiedere prima al padre?

Sabrina infatti dice che gliel'ha chiesto mentre si trovava nella veranda ad aspettare Mariangela, e che il padre le ha risposto. Se così fosse, è chiaro che Michele mente quando dice che in quei momenti stava strangolando la nipote.

Il terzo punto riguarda la credibilità intrinseca del racconto di Michele. Egli dice infatti nella lettera spedita al suo avvocato che il telefonino di Sarah squillò e gli cadde nelle mani durante le fasi dello strangolamento. Questo mi pare fantascientifico. Io credo che se qualcuno mi mette una corda al collo e comincia a stringere l'ultima cosa di cui mi preoccuperei è tenere il telefonino in mano, fosse anche un vaso Ming. Se poi aggiungiamo che secondo la testimonianza di Sabrina il telefonino ha squillato 6 - 7 volte, beh! mi è più facile credere ai marziani.

Quarto. Qualcuno ha giustamente chiesto perché Sabrina o Mariangela non hanno sentito gli squilli. La risposta è ancora più inquietante. Perché il telefonino vibrava. Una strana coincidenza. A voler essere sospettosi viene da chiedersi se questo non sia stato fatto ad arte per scongiurare il pericolo che Mariangela o la sorellina potessero sentire gli squilli e crearsi allo stesso tempo un alibi.

Quinto. L'abbigliamento di Sarah. Avete presente i colori con cui si era vestita quel giorno per andare al mare? Vi pare verosimile che così vestita potesse scendere in quel garage\discarica? Questa mi sembra un'offesa all'intelligenza di Sarah, che non era una bambina di cinque anni.

Sesto. Il compressore. Michele scrive: "Mi sono ricordato ...". E a chi lo scrive? Al suo avvocato. Indipendentemente dalla veridicità del suo racconto, a me pare proprio che ci considerino un branco di idioti se dobbiamo credere che Michele abbia sentito la necessità di scrivere SPONTANEAMENTE una lettera al suo avvocato quando poteva benissimo dirglielo a voce. Viene il sospetto che Michele sia stato opportunamente istruito dal "destinatario" della missiva?

Insomma, le incongruenze non sono poche.

Anonimo ha detto...

Posso esprimere un mio pensiero senza che mi diate della matta?
A volte penso che sarah potrebbe essere stata veramente sequestrata e magari sia anche viva(magari).Il corpo nel pozzo nn sia il suo ma quello di quella ragazza di cui la telefonata anonima al 118.Michele sia stato minacciato di occultarlo pena la sua famiglia.E che il telefonino lo ha veramente rinvenuto dopo che qualcuno lo ha posto nelle sue campagne.Nelle intercettazioni lui parla di una maglietta verde e nn rosa.
Chiedo scusa se ho detto fandonie ma ho voluto scrivere un pensiero che mi è saltato leggendo proprio le intercettazioni.
POi ancora quel"Abbiamo trasportato,abbiamo parcheggiato" magari sotto minaccia dei veri colpevoli...
mah.. forse sto sognando anche io.
Bea.

Sira Fonzi ha detto...

Ciao Massimo, mi spiace per la piega che ha preso il tuo dialogo con Marika, anzi mi spiego meglio, mi spiace che Marika sia riuscita a turbarti ed innervosirti.

Sai l'opinione che ho di te, e il piacere che provo a confrontare le mie idee con le tue, soprattutto quando sono diverse, perchè il confronto mi arricchisce ogni volta.

Non essere sulla stessa lunghezza d'onda, non significa che io pensi che tu voglia avere ragione, come ci tieni a precisare, nè tantomeno interessa averne a me, significa leggere con una chiave diversa degli avvenimenti.

Certo è, che in base alla chiave usata si formano delle idee, ma non delle certezze, io non ho certezze in questa storia e, come ti dicevo nel post precedente, spero di avere la possibilità di ricredermi o di vedere confermate le mie idee, solo perchè ciò vorrà dire che il colpevole sarà stato trovato.

La mia paura in tutto questo è che non si riesca a far scontare le colpe giuste alle persone giuste.

Per quanto riguarda le intercettazioni a sfavore, credo che se vengono pubblicate solo le parti salienti, ciò non voglia dire che i giudici, passati e futuri, non abbiano avuto, o non avranno la possibilità di leggere le conversazioni nella loro interezza, e trarne le conclusioni opportune.

Per quanto riguarda quelle a favore, credo che siano state inutilizzate perchè superate da memoriali, lettere, interviste e versioni varie, che dicono molto di più, ed hanno lo stesso contenuto.

Per il ruolo dell'avvocato ammetto di essere prevenuta e credendo nella buona fede del Galoppa, automaticamente credo che la sua nomina sia stata voluta per far cambiare le carte in tavola, come è avvenuto dopo il suo ingresso.
Ma ripeto, sono sicuramente prevenuta nei suoi riguardi.

Ciao Sira

lori ha detto...

E intanto in questo profluvio di parole, di suggestioni,di sogni, di testimonianze e ritrattazioni, aspettiamo pazientemente i risultati delle indagini scientifiche, quelle che potrebbero fare luce su tanti punti oscuri, prima di tutti l'ora della morte. Ad ora prove vere, oggettive, inconfutabili mancano, mentre abbondano le diverse ricostruzioni della Procura di Taranto, che prima optava per l'uccisione in garage, poi in casa, poi dopo per il sequestro e infine addirittura per l'omicidio nella macchina stessa ( sono poi state trovate le famose tracce biologiche di sara?). Tra il misseri e la procura , non si sa chi sia più creativo
lori

Mercutio ha detto...

Ciao Massimo,
ho letto attentamente lo scambio di vedute fra te e Marika, e devo dirti francamenteche che le argomentazioni addotte dalla signora seguono una stretta logica, che condivido in gran parte, pur restando...alla finestra.
Nel tuo scritto è contenuta la richiesta di segnalarti almeno un motivo, per cui NON dovresti credere alla colpevolezza del Misseri.
Te ne fornisco uno io, tratto dalle dichiarazione del patologo che ha effettuato l'autopsia sul corpo di Sarah:
Invitato il Misseri a ripetere, in mia presenza, la scena dell'omicidio, ho notato, anche in presenza di testimoni, che lo stesso era molto impacciato, nella ripetizione dei movimenti, non riuscendo neanche ad attorcigliare la corda, di cui fu munito, al collo del manichino.
Se ne deduce chiaramente che il Misseri ignorava la dinamica del delitto che si vuole addebitare.
Questo il senso di quanto dichiarato dall'anatomopatologo.
Quanto ho riportato è una delle ragioni che hai richiesto?
Ciao, Mercutio

Anonimo ha detto...

Anche io penso che Marika abbia argomentato bene e senza rabbia dentro come invece le si vuole ascrivere.
E Misseri non e' credibile neppure quando dice di avere calato il corpo nel pozzo dopo averlo imbracato.
Persino Risso perito di parte non ha visto nelle foto le lesioni che la corda avrebbe provocato nella zona perascellare ed inguinale.
Questo perché Misseri continua impunemente a coprire e depistare
ALE

Sira Fonzi ha detto...

Io Lori, sono dell'avviso che le prove scentifiche non ci daranno più di tanto aiuto a districare questo caso e ti dico il perchè:

Le impronte sui ciondoli tel telefonino, a meno che non siano dei fratelli del Misseri, è possibile e normale che ci siano a qualunque delle tre persone apparterrebbero.

Le tracce nella macchina di Cosima, anche, quante volte sarà salita Sarah su quella macchina, quante volte avrà inserito suoi oggetti personali nel bagagliaio.

Le tracce sul compressore non ci direbbero nè se il delitto sia avvenuto lì (potrebbero aver trasportato successivamente Sarah da casa al garage), nè se sia morta sbattendo la testa sullo stesso ( potrebbero averla solo adagiata sopra)

L'analisi dell'intestino, se concedessero la riesumazione che certezza potrebbe darci sull'ora della morte?
Chi ci da la certezza che Sarah abbia mangiato tutto il c.b., che non abbia iniziato a farlo senza finirlo, o che non abbia rigettato quanto mangiato?

Mi sono scordata qualche altra prova di cui siamo in attesa di esito? Boh...

Per il luogo dell'omicidio nelle motivazioni si legge che la Procura non ha ipotizzato l'auto come luogo, lo hanno detto i giornalai, sono invece dell'idea che lei sia stata riportata in casa da dove era scappata (almeno così mi sembra di aver capito)

Tu invece credi che questi tanto attesi esiti porteranno un pò di luce? Speriamo....
Ciao Sira

Mimosa ha detto...

NO NO, scusa Mercutio, al Misseri non è stato fornito un manichino per la prova dello strangolamento, MAGARI!!! è stato proprio il dott. Strada a sottoporsi a cavia e a Misseri è stato dato un foulard.
Io ho già scrittoasuo tempo un commento a questo. E ho domandato alla platea: vi immaginate se il contadino con le sue mani forti avesse per davvero messo tutta la sua energia nella prova? L'avrebbe strangolato proprio il personaggio. Anche in questo fatto, abile finta ricostruzione, si vede la malizia degli inquirenti ... chi può intendere intenda ...
Mimosa

lori ha detto...

e io invece, credo che l'analisi del contenuto dell'intestino di sarah potrebbe far quadrato sull'ora in cui è uscita di casa, al di là di testimonianze e delle ritrattazioni e , soprattutto mi auguro, che almeno l'avvocato Coppi insista a ricercare nei tabulati della badante quella famosa telefonata ricevuta dalla zia in Romania, quella telefonata ricevuta subito dopo l'uscita di casa della ragazzina, e che la Procura di Taranto ha avuto difficoltà a rintracciare...e magari potrebbe essere ricercata nei tabulati del telefonino della zia, se proprio non riescono a farlo sui tabulati della badante stessa,
ciao Sira
lori

Mercutio ha detto...

SI MIMOSA
l'episodio è andato come hai detto tu: lo ricordavo imprecisamente.
Il responso, però, non cambia.
Il Misseri NON dimostrò di conoscere la dinamica del soffocamento.

lori ha detto...

oppure finse di non conoscere la dinamica dello strangolamento? visto che niente è come sembra e che perfino le tracce di capelli sul compressore non proverebbero niente, perchè la Procura, senza alcuna prova afferma che il cadavere vi sia stato trasportato in un secondo momento ( ipotesi molto suggestiva ma sempre ipotesi non suffragata da alcun elemento di certezza), chi ci nega di lasciarci andare, anche in questo caso,ad ipotesi altrettanto suggestive. In pratica, in questo caso contano più le suggestioni che le prove, e allora possiamo pure ipotizzare che misseri abbia finto
lori

Mimosa ha detto...

Peronami, Mercutio, ma come fai a dire "il responso non cambia" se cambiano i fattori? Come fai a ripetere che "Il Misseri NON dimostrò di conoscere la dinamica del soffocamento", quando era semplicemente impacciato a provare a strangolare il medico, ma ti sei messo nei suoi panni, che faresti tu al suo posto?
Inoltre, se hai usato una corda come puoi ripetere i gesti con un foulard (che tra l'altro credo fosse stato della Bruzzone, e sai che paura di sciuparlo ...).
E' vero come dice Iori che niente è come sembra e che noi abbiamo solo le "indiscrezioni" fatte filtrare ... infatti che ne sappiamo noi se quello che ci raccontano - e anche filtrato dai giornalisti e giornalai - sia esattamente il vero? Tu, per esempio, perché credi a certe cose e non ad altre?

Alberto ha detto...

X Marika:

quando la Cassazione invita a prendere in considerazione gli elementi a favore, non prescrive l'inversione dell'onere della prova, richiedendo una particolare pregnanza delle argomentazioni difensive, come invece sembrerebbe dal tenore del Suo messaggio: il richiamo della Corte è un invito a considerare che gli elementi emersi a carico di Sabrina Misseri si prestano a una duplice lettura, e ciò stesso, ossia l'ambivalenza del quadro probatorio (e non la particolare persuasività delle allegazioni della difesa), unitamente al principio del favor rei dovrebbero indurre (in assenza di nuovi elementi concreti) a una riconsiderazione delle misure cautelari.

Sul perché Sabrina abbia mentito mi sembra che la spiegazione più semplice è che (supponendo sia innocente) abbia voluto evitare sul sorgere possibili sospetti e conseguenti fastidi, illazioni, spese legali, oltre che uno sviamento delle indagini verso piste inconcludenti. Quando dice che mentre lei telefona il padre è sulla soglia del garage forse vuole difendere Michele Misseri. Forse anche lei comincia ad avere qualche sospetto, ma a differenza di altri questo non la induce a trarre conclusioni definitive; probabilmente non ha visto nulla e non ricorda nulla della scena a differenza di altri computer viventi come Mariangela e il fiorista; può anche aver immaginato che, pur non avendola vista la scena del padre sulla soglia può essere effettivamente realistica e ha pensato di dare concretezza a una supposizione.
Sabrina mente sulla lite con Sarah e sulla relazione con Ivano. Immaginiamo quale sarebbe potuto essere il titolo dei giornali se avesse ammesso le circostanze:

Occhiello: Svolta nelle indagini sulla ragazza scomparsa.
Titolo: Sabrina ammette: "Io e Ivano eravamo amanti, ma non c'entro con la scomparsa di Sarah”.
Sommario: Ma al pub la sera prima fu sfiorata la rissa per i favori dell'Alain Delon di Avetrana.

Forse Sabrina ha mentito solo per tenersi fuori da tutto ciò.
E forse vivendo nel circondario conosce meglio di altri le attitudini dei locali tutori dell'ordine. Fosse stata residente in una provincia del Nord, forse avrebbe avuto maggior fiducia nel loro operato.

Secondo Lei, per quale motivo i giudici che procedono contro l'Avv. De Cristofaro sulla base di dichiarazioni intercettate del Misseri non adottano la stessa condotta per la notitia criminis costituita dalle frasi intercettate (che esistono, anche se non vengono passate alla stampa corriva né questa le reclama) nelle quali Misseri spiega chi e perché lo ha indotto a fare la ritrattazione? Se non bastasse ci sono anche le denunce fatte da Cosima e Valentina.
L'invio ai giudici non autorizzato “espressamente” di una lettera è considerato infedele patrocinio, che dire dell'omesso inoltro delle lettere che Misseri chiedeva all'“avvocato che c'era prima” (testuali parole nell'intervista a Ilaria Cavo) di consegnare ai giudici e che finivano nel cestino?

X Mercutio: Misseri quando fu invitato a ricostruire la dinamica dell'omicidio forse era imbottito di farmaci come lo era nell'interrogatorio-sopralluogo nel garage. In ogni caso, a meno di non essere un freddo killer di professione è difficile che una persona “normale” ricordi perfettamente un episodio traumatico come un omicidio, specialmente partendo dal presupposto che nel momento in cui fu commesso vi fosse già uno stato di alterazione mentale pregresso.

Anonimo ha detto...

E che dire Alberto, del sms alla sorella valentina sul telefonino di Sarah quando intercettata dice al padre che non e' quello ? E delle accuse fatte alla badante, al padre di Sarah, a certi personaggi loschi del paese di quest'ultimo, a chi piunehapiunemetta ,alle innumerevoli stomachevoli comparsate intv ? E se vuoi continuiamo....
Per una che non voleva essere coinvolta per dirla come te mi pare c'e ne sia abbastanza.
ALE

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato : Misseri non ha mai detto di avere mandato lettere tramite " l'avvocato che c'era prima " ... Ha detto che chiedeva di parlare con i giudici. Si riguardi se ci riesce l' orripilante intervista dell'altrettanto Cavo.
ALE

lori ha detto...

Quindi se una persona è bugiarda è automaticamente un'assassina? Allora Misseri dovrebbe essere piu' sospettabile di lei viste quante ne ha dette...meno male che ad Ascoli una Procura più accorta si tiene ben lontana da certi pregiudizi, e va alla ricerca delle prove piuttosto che del gossip becero di certe comari di paese

Ps: le accuse alla badante le aveva fatte la stessa cocetta, che, a proposito del marito, anch'egli sospettato ebbe a dire che non sapeva mica quello che lui faceva a Milano..quindi avrebbero dovuto indagare anche lei, non trovi?

lori

lori ha detto...

Guarda Ale che ti sbagli, il misseri lo ha detto eccome, proprio nell'intervista alla Cavo e alla Corbi come ha detto Alberto

lori

Manlio Tummolo ha detto...

Illustre Giurista Marika,
per la stessa professionalità di cui Si vanta, dovrebbe sapere che anche gli avvocati sono giuristi ma, proprio per la loro professione, abituati a vedere una tesi e l'antitesi, nonché i metodi per dimostrare l'una e l'altra, non procedono per pre-concetti come spesso fa il magistrato. E sarebbe bello che chi dice di essere tanto bravo da giudicare gli altri, mettesse nome e cognome e fosse individualmente identificabile, per consentire di verificare se quanto dice di sé è reale e non virtuale (sa com'è, dopo Amina siamo tutti sospettosi).
Il difetto di tutta la questione è una "petitio principii":
1) Sabrina Misseri è un'assassina ;
2) I magistrati di Taranto e d'altrove sono esseri perfetti ed infallibili;
3) Da questi presupposti deriva che Sabrina Misseri, la madre e qualche altro sono certamente colpevoli; gli avvocati della difesa sono pure colpevoli, ecc. ecc. .
Ma, come fare a prendere sul serio persone che, fino al 15 maggio, ritenevano il Misseri persona operante un "doloroso percorso di ravvedimento" e due giorni dopo lo hanno considerato "inattendibile", inascoltabile, inaccettabile, inammissibile, incredibile, e di poco valore ai fini delle indagini ?
Tutto il resto è ricamo appunto giuridico, ma a ricamare siamo capaci tutti volendo. La realtà è che, come osserva Bea, su quanto è realmente avvenuto ad Avetrana non sappiamo pressoché nulla, se non ciò che i Santi Inquisitori vogliono raccontarci, ma su cui le vicende si sono contorte talmente da renderle incomprensibili ed "inattendibili".
Oggi, secondo il solito "Quotidiano di Puglia" che, vedi caso, da ieri non dà più spazio ai commenti (dopo la denuncia dell'Unione Camere Penali, da non confondere con la Camera Penale di Roma che ha inviato un proprio testo, ben più pesante nel contenuto, pur schematico nella forma), vi è stato un rinvìo, stavolta su richiesta (oh, che combinazione !) della difesa. Cupi nuvoloni da ieri si stanno addensando su Taranto, e presto pioverà assai violentemente .

lori ha detto...

Sarah/ I penalisti: «Gravi violazioni
Alfano invii gli ispettori in Procura»
http://www.quotidianodipuglia.it/articolo.php?id=155218

in particolare, molto interessante questo passaggio, che forse potrebbe essere la risposta ai dubbi di qualcuno :
"è «sconcertante quanto capita all'avvocato De Cristofaro, il quale per aver sostenuto l'assunzione di responsabilità del proprio assistito, da quest'ultimo reiteratamente dichiarata, si ritrova indagato per "infedele patrocinio" dai pubblici ministeri che si prefiggono l'obiettivo di provare la responsabilità di altra e diversa persona».

lori

Alberto ha detto...

Caro Ale, le “comparsate” sono state rese necessarie dalla marea di fango gettata indiscriminatamente sulla famiglia Misseri, a partire dal momento in cui solo essere imparentati con l'”orco” era segno di nequizia da cui ci si doveva discolpare. Forse non ha presente o preferisce non ricordare le maligne insinuazioni di personaggi come la soave Boralevi o il pio Meluzzi, quando sostenevano che un pedofilo come Misseri non poteva non aver mostrato già in passato le sue scellerate inclinazioni ai danni delle figlie, mentre queste erano presenti collegate in diretta? Sabrina è stata subito additata come complice, sapeva delle aberrazioni del padre e non aveva difeso la cugina, forse peggio, poi aveva coperto il mostro. La mia idea è che di fronte alla pressione dell'opinione pubblica disinformata e diseducata qualcuno a livello mediatico e non solo ha ritenuto che sì, la pena di morte per un simile reato era stata abolita, ma due ergastoli anziché uno forse potevano placare le folle. E mi sembra di tutta evidenza che i media a un certo punto hanno creato la leggenda del presenzialismo di Sabrina Misseri come lavacro per gli eccessi mediatici commessi.

Alberto ha detto...

X Ale.

Per la precisione. Nell'intervista alla Cavo Michele Misseri dice che lui chiedeva di essere ascoltato dai magistrati ma l'avvocato che aveva prima “non ha mai fatto la richiesta”, “la richiesta non arrivava mai”. Ne tragga Lei le conseguenze.

Mimosa ha detto...

Scusami, Manlio, non per rivendicare diritti, ma credo tu nel tuo ultimo intervento riferissi quella citazione a Mimosa e non a Bea. Beh, vorrei ogni tanto una qualche considerazione, perché spesso mi sembra che quanto dico sia sottovalutato e molti si appropriano dei miei ragionamenti (non mi riferisco a te, perché sei troppo al di sopra). In ogni caso hai perfettamente ragione sul fatto che da più giorni (esattamente dal 4 luglio) nella testata on line che tu richiami non pubblicano più commenti … siamo stati in diversi ad infuriarci con la redazione per le loro ospitalità diffamatorie e forcaiole (io addirittura ho scritto che sarebbe da querelare per diffamazione anch’essa) , ma soprattutto dopo le critiche dell’Unione Camere Penali e della Giunta Camerale sembra che abbia cambiato la loro linea editoriale, un po’ più “asettica”, benché non completamente..
Riguardo a Marika, ho ancora nelle orecchie i toni esasperati e arditamente disorganici con cui tempo fa si arrampicava sugli specchi stravolgendo quanto alcuni di noi stava esponendo, credo abbia molte ambizioni in campo penale ma deve ancora professionalmente farsi le ossa. Da questi ultimi commenti (per quanto non polemici) ho avuto l’impressione che possa rappresentare quella parte della categoria degli “operatori di giustizia” dalla quale dobbiamo stare alla larga. Scusa Marika, sei evidentemente giovane, io no, e posso permettermi. E’ solo un consiglio di persona più “anziana” che tu devi rispettare, anche perché non voglio polemizzare e Massimo non lo permetterebbe.
Mimosa

Mimosa ha detto...

Hei, avete letto?

«Il mio datore di lavoro mi ha raccontato di un sogno. Non riesco a ricordare il giorno preciso. Buccolieri mi disse di aver sognato ...» stralcio del verbale riassuntivo dell'audizione in Germania per rogatoria di Vanessa Cerra.

Come avevo supposto, dato che non avevano lasciato trapelare indiscrezioni a caldo ...

lori ha detto...

Ciao Mimosa, fermo restando che io , personalmente non sottovaluto i tuoi ragionamenti, anzi li trovo molto interessanti e stimolanti, e li leggo molto volentieri, al contrario di altri, che , ormai, salto senza alcuna esitazione, ti ringrazio per questa notizia, che, inevitabilmente smonterà l'ultimo impianto accusatorio della Procura ... Questa audizione insieme alla energica reazione dei penalisti italiani, mi fa condividere l'ottimismo di Manlio
ciao lori

Manlio Tummolo ha detto...

Mimosa Carissima,

non mi sembra di aver trascurato mai quanto osservi, anche se il discorso della trascuratezza potrebbe valere un po' per tutti noi. Mi sono riferito a Bea nel punto in cui dice che le circostanze del delitto potrebbero essere del tutto diverse da quelle che vengono prese, anche qui, sul serio, consumando impulsi elettrici per ribadire più o meno le stesse cose. Si parla di rapimento in strada, ma quale rapimento se doveva arrivare a casa loro, e poi alle 13.30, ovvero ben un'ora prima della prima versione dell'ora del delitto, e mezz'ora dalla seconda. Ma insomma, e a casa Scazzi nessuno sapeva a che ora era uscita da casa realmente Sarah? Si gioca sui tempi come con i bussolotti, e questa sarebbe la professionalità! La mia opinione, più volta espressa, è che lo stesso Misseri non sia il probabile autore, ma colui a cui si sono appigliati, con la certezza che, per la sua influenzabilità, sarebbero arrivati a Sabrina, il vero obiettivo come Vittima Sacrificale. Quello che scrivi nel post delle 23.30 (da dove leggi ?) è assai interessante, e comprova come si stia barando in lungo e in largo sui fatti. E questi sarebbero professionisti del Diritto (o piuttosto del Delitto) ? Ma la vicenda è al termine. Mi trasferisco sull'ultimo articolo di Massimo.

ionico56 ha detto...

No no Mimosa,credo che Tummolo si riferisse proprio a Bea!In effetti l'unico ad affermare che quel 26 agosto Sarah sia arrivata in casa Misseri...è Michele!Ma se Michele non è attendibile e poco o nulla sa dell'omicidio,quale altro elemento indiziario autorizza a ritenere che Sarah sia arrivata,di volontà o di forza in quella casa?!?!?!Quindi,tra le fantasie,ci sta pure che i fatti si siano svolti da tutt'altra parte e con altri tempi...e attori!!!Che tra l'altro collimerebbe con l'interpretazione del famoso soliloquio in macchina di Michele,la mattina prima della confessione.
Quanto alla scheda sim...non dimenticate che dopo il ritrovamento del telefonino si era diffusa la notizia che dallo stesso mancava la sim!Quindi al momento della prima confessione Michele è convinto che,in effetti,si poteva essere persa nella caduta dello stesso.Ma la sua paura è che in effetti,avendo reso nota la ricerca effettuata con Sabrina (e forse lui cercava per esser sicuro che non fosse caduto qualcosa tipo orecchino o chissacchè)...si arrivasse alla conclusione che Sabrina fosse sua complice(cosa che....già nel primo interrogatorio è fin troppo evidente che gli inquirenti pensino!).Ma ripeto,in quel momento Michele era convinto che la sim fosse davvero scomparsa,cosa che ignorava nella prima ricerca la sera della scomparsa di Sara....

Mimosa ha detto...

Ok, grazie per le attestazioni. Sapete, ogni tanto mi smonto nell'autostima ... cerco di essere sempre equilibrata nelle mie riflessioni, ma alle volte mi sembra di parlare al vento ... qui come a casa e come sul lavoro ...
Ma è un mio problema. Vi abbraccio tutti.
Informazione per Manlio e Iori: ho letto qui http://www.quotidianodipuglia.it/articolo_app.php?id=39790, è l'ultimo degli articoli, in verità non ho trovato altre notizie simili in rete. Però, se lo scrivono loro, così parziali ...

Marika ha detto...

Credo che molti di voi sono proprio fuori pista nel giudicarmi.
Ma è inevitabile quando ci si basa su ipotesi e non su fatti.
ho letto molti "forse", e tanti "se".
io non sono così giovane ed inesperta purtroppo per chi ha sposato una tesi diversa dalla mia e non mi importa che a causa del mio modo di valutare i fatti qualcuno pensi sia meglio starmi alla larga.
io non mi sono mai rivolta in modo maleducato ai lettori di questo blog.
se spiego le mie ragioni non uso epiteti velatamente ironici.
laddove sono stata ironica (non capita) l'ho pure precisato.
laddove ho dovuto ammettere una durezza repressiva nei confronti di sabrina misseri, l'ho fatto.
sono molto imparziale io!

anche massimo ha preso un grosso abbaglio, perchè quando ho posto quella domanda mi sono rivolta "al lettore del blog" non al suo autore.
nessuna rabbia, nè voglia di difendere la procura tarantina.
io non devo rispettare nessun consiglio da chiunque provenga se mi viene imposto.
io non sto polemizzando.
la serietà e la maturità di una persona "grande" risiede anche nella sua capacità di accettare le critiche anche se negative.
infatti le critiche mosse al mio ragionamento mi limito a confutarle, ma le accetto e le considero come un opinione da rispettare.
i consigli non li "devo" rispettare, devo rispettare la diversità di opinione e cerco di farlo senza aggredire le persone.
non l'ho mai fatto.
sono compiaciuta del fatto che in questo blog c'è un gruppo compatto che viene in soccorso e in aiuto l'uno dell'altro.
ma questo non è dialogo.
ho dei sospetti sulla presunta innocenza della famiglia misseri, li ho esposti e per me finisce qui.
non vi disturberò più.
bye
Marika

Mimosa ha detto...

Gentile Marika, mi sembra che proprio qui ci sia dialogo, leale confronto, anche con persone che la pensano all'opposto ... purché ognuno non prevarichi l'altro con le proprie convinzioni, come talvolta succede, accusando di scarsa intelligenza (come è stato detto) chi scrive cose diverse o offenda o polemizzi solo per il gusto di polemizzare. O rigiri la frittata solo per accattivarsi la platea ... anche questo qui è successo.
I Suoi interventi potrebbero essere di ulteriore stimolo a tutti. Non se ne vada.
Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Duole dover insistere, ma Marika attacca senza mai chiarire che cosa voglia esattamente. Abbiamo perfettamente capito che, secondo lei, Sabrina Misseri è un'assassina, ma per quanto si vanti come "imparziale", si guarda bene dal domandarsi se convenga ad una colpevole restare in galera, mentre con una confessioncina (il famoso "cavalluccio") a quest'ora sarebbe tranquilla a casa, in attesa di un processino per un omicidio colposo, con tutti poi i condoni e perdoni di cui largheggiano i magistrati per chi non li costringe ad affaticarsi. Quanto a noi, non ho visto in questa sede nessuno che parta dal presupposto assoluto dell'innocenza, come viceversa la controparte fa con la colpevolezza, ma siamo tutti "tifosi" non di persone, bensì del rispetto della procedura di legge. L'abbiamo detto e ribadito infinite volte. Accusarci poi di sostenerci l'un l'altro, quando in tutti i giornali avviene viceversa proprio l'opposto, mi pare eccessivo, segno di puro nervosismo e di povertà argomentativa. Ma che, dovremmo darci torto fra noi, pur condividendo un denominatore comune ? Quando vi sono state divergenze, ne abbiamo parlato anche con vivacità, senza arrivare mai ad inutili accapigliamenti.
Grazie Mimosa dell'informazione.

Marika ha detto...

Da come scrive il nervoso è proprio lei.
Se si sente attaccato, evidentemente ha la coda di paglia.
Non mi piace usare troppe parole per esprimere quello che penso.
Credo che la brevità sia l'anima del discorso.
Infatti, alle mie poche parole, concise e chiare, sono seguite un mare di sproloqui e di offese gratuite e anche di processi all'intenzione, perchè, diciamoci la verità, caro sig. tummolo, non la penso come lei.
questo è dialogo?
non credo.
lei scrive: "Accusarci poi di sostenerci l'un l'altro".
lo nota che usa una parola che interpreta in modo offensivo quello che è semplicemente una mia (e forse non solo mia )constatazione?
che significa "accusare"?
ho detto di essere compiaciuta della vostra solidarietà.
ma in lingua italiana questa frase non può essere scambiata per un accusa. non le do tutta questa importanza. lei per me è solo uno dei tanti commentatori di questo blog a cui rispondere se mi va.
se ho qualcosa da dire.
lei invece pare che mi segua, che stia lì ad aspettare il momento propizio per lanciare una frecciatina.
sinceramente mi ha deluso.
lei non è diverso dai suoi santi inquisitori, si comporta allo stesso modo.
questa la può prendere anche come un'accusa, è esattamente così che la penso così.
Marika

Mimosa ha detto...

Ecco Marika, come volevasi dimostrare!

raul ha detto...

Marika for president

gollum ha detto...

Il sig Tummiolo a quanto leggo dalla sua biografia ha avuto vari problemi con la giustizia, che almeno ci fanno capire da cosa nasca tutto questo risentimento verso i magistrati; purtroppo lei proietta in tutti i casi di cui parla il suo vissuto apparendo dall'esterno veramente poco lucido e obiettivo.

lori ha detto...

Oltre i se e i ma, io ho letto anche molti "io credo", segno che la verità qui non la possiede nessuno, nemmeno chi crede di parlare per fatti e non per parole..le carte le abbiamo lette e le leggiamo tutti, le nostre idee ce le siamo fatte sui documenti non sui pettegolezzi delle comari di Avetrana; e, soprattutto non abbiamo mai cercato di prevalere su chi non la pensa come noi..basti vedere il bel rapporto che c'è con Sira, che non è certo allineata al pensiero della maggior parte di noi, ma che sa porgersi con garbo e nel pieno rispetto delle idee altrui
lori

lori ha detto...

Caro Gollum, qui il risentimento personale non c'entra proprio niente..lei non si sente indignato dei 40 milioni di vittime di errori giudiziari, che vanta la nostra giustizia ( si fa per dire)?non si indigna per tutti quei poveretti che si fanno anni e anni di galera da innocenti e che lo stato ( quindi noi)poi liquida con quattro soldi dopo avergli rovinato la vita, gli affetti e il lavoro?
Non si indigna a sentire che il nostro paese , in fatto di giustizia, è il fanalino di coda di tutta l'Europa e ogni giorno viene sanzionata dalla Comunità europea?
Io, sì, mi indigno molto e la temo questa nostra giustizia, eppure non ha mai avuto nulla a che farci. Vede il nostro è l'unico paese in cui si va in galera prima del processo, innocenti, e se ne esce da colpevoli..è uno stato di diritto, secondo lei?

lori

Manlio Tummolo ha detto...

Signor Golium, stia ben attento quando parla di "problemi con la giustizia", perché la cosa potrebbe essere fraintesa dai lettori, e Lei rischiare una bella querela per diffamazione a mezzo INTERNET. I miei problemi con l'ordinamento giudiziario, non con la giustizia, derivano da inefficienze, parzialità e faziosità dello stesso, a partire da quando, non essendo io ancora quattordicenne, venne ucciso mio fratello di soli 18 anni, barando il tutto per suicidio, e chiudendo il caso vergognosamente in soli quattro giorni (giudice Pascoli). Impari a leggere, prima di fare il giudice di terz'ordine !

Manlio Tummolo ha detto...

Marika, se c'è una cosa che sicuramente Le manca, è la brevità (tipico di una mentalità di derivazione farisaica come il mantello che indossano i giuristi nelle varie occasioni processuali, e che essi chiamano presuntuosamente "toga"). Personalmente non mi sento affatto attaccato da Lei, illustre signora giurista, ma sento attaccati tutti coloro che non ripetono come pappagalli o scimmiotti le veline provenienti dalla Santa Inquisizione tarantina, ora messa alle corde, perché come si dice "il troppo stroppia". Non hanno avuto il senso del limite, simili ai loro colleghi di Trieste che hanno cercato di incastrare Zornitta facendo falsificare la pretesa prova del delitto.

Anonimo ha detto...

Marika ha ragione. Da vendere. E' sempre la stessa storia : chi la pensa in modo diverso o e' parente della procura, o non capisce una mazza, o si arrampica sui vetri etc etc.
Fino ad offese sul piano personale.
Se mi firmassi BINGO P.A. ??

Manlio Tummolo ha detto...

Il guaio è che Bingo P.A. è un'altra persona ed interviene su "Il Nuovo Quotidiano di Puglia" sostenendo tesi analoghe alle nostre, tanto è vero che qualche avversario sostiene, con la scarsa intelligenza che rivelano a palate tali signori, che siamo una sola persona. Quanto alla signora giurista Marika, se ha ragione da vendere, la venda, che almeno così fa soldi se qualcuno gliela compra. Provate a chiedere perché i Quotidiani di Puglia non dànno più spazio ai commenti, mentre i quotidiani nazionali si sono ben guardati dal dar notizia della denuncia della Camera Penale Romana e della conferma della signora Cerra alle affermazioni del sognatore fioraio Buccolieri, mentre prima ci spiegavano pure forma e colore delle mutande degli indagati. Sarà forse perché tutto il baraccone di Tespi messo su da costoro sta polverizzandosi letteralmente ?

Anonimo ha detto...

E si che lo sappiamo bene chi e' Bingo P.A. E' stato un gioco da ragazzi individuarlo : gli errori ortografici che fa sono gli stessi....e i discorsi da gazzettiere di quart'ordine pure....
E non e' certamente Lei Tummolo. ....
Comunque tutto questo livore nei confronti di Marika non lo capisco : ha espresso una sua opinione ben articolata e particolareggiata.
Non condividerla non autorizza ad aggredirla con verbosita' ed offendere.

lori ha detto...

e nemmeno lei deve sentirsi autorizzata a farlo, quando qualcuno esprime idee diverse dalle sue; qui nessuno possiede la verità, e, quindi, stare sempre a fare le pulci a chi non la pensa nello stesso modo significa assumere gli stessi atteggiamenti che lei critica negli altri

lori

Anonimo ha detto...

Chi avrebbe offeso chi??? Marika ? Chi scrive ?
Fare le pulci a chi ?

Manlio Tummolo ha detto...

La caratteristica tipica degli anonymous, è il grande coraggio. Mica ho capito a chi alluda questo signore, col discorso su Bingo. Attenzione però che ogni atto, che puzza di illegittimità o illiceità, può essere denunciato, anche se uno si copre col bourkha informatico oppure con un nick-name. Gli anonymous sono stati individuati, basta che la Magistratura lo voglia. Riguardo alle pulci e ad altro, la signora insigne giurista "marika", col suo fare tra il gesuitico ed il farisaico, surrettiziamente insultava tutti, vantando che solo essa aveva le capacità cognitive per capire il grande valore della documentazione dei Santi Inquisitori di Taranto. Legga, allora, come si sono espressi gli avvocati di Roma, per il momento: sono giuristi anch'essi, e sicuramente non infimi. Il fatto è che, a 63 anni d'età, e con una certa conoscenza (che, quando la si ha, non serve ricordarla ogni mezza riga), capisco bene dove qualcuno voglia andare a parare e con chi, anche se non ha avuto il coraggio di farne nome e cognome. Chi sa le cose, non si nasconde, soprattutto quando critica gli altri. Non è che io sia contrario all'uso degli pseudonimi per intenderci, ma non mi va quando si utilizzano per subdole aggressioni.

fabio ha detto...

il signor Tummiolo pensa che usare un linguaggio arzigogolato sia indice di cultura, quando a ben vedere non conosce esattamente il significato delle parole che usa, visto che abusa del termine "giurista" intendendo con tale parola chiunque abbia studiato diritto, il che sarebbe come chiamare "scienziato" qualunque laureato in fisica. Forse invece di giocare a fare l'esperto di diritto a 63 anni sarebbe il caso di riprendere in mano qualche libro...

Anonimo ha detto...

Signor Tummolo....non scherzi : lei sa benissimo chi e' Bingo ....che quando critica in altre sedi usa questo nick.
Che non abbia coraggio e voglia rimanere anonimo??
Io mi firmo Bingo2

Unknown ha detto...

In questo blog si può discutere e criticare ma non andare fuori tema o polemizzare per un nome o per altre cose che non portano a nulla. Per cui da ora in poi chi invece di trattare il caso attacca chi commenta, sia che si chiami Bingo o che si chiami Bongo, lo cancello.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Fabio, "giurista" è qualunque laureato in giurisprudenza, almeno con laurea quadriennale e magistrale, che può fregiarsi col titolo di "dottore in Giurisprudenza". Scienziato è termine generale per qualunque attività di studio e di ricerca sia svolta con criteri razionali e correlativi al proprio campo di studi. Se uso il termine "giurista" in riferimento alla signora Marika, lo faccio, perché è lei ad essersi qualificata tale, il che non è certo offensivo. Quanto a Lei, caro Fabio, al solito leali e chiari come siete sempre, vi nascondete nello pseudonimo, ma poi piagnucolate quando vi viene data la meritata risposta. Siete soltanto dei poveri pusillanimi; quanto ai libri, a Sua differenza ne ho diversi sul mio tavolo da lavoro e qualche migliaio a casa. Lei evidentemente no, perché non sa neppure ricopiare correttamente un cognome, segno di particolare difficoltà nell'uso dell'alfabeto.

Quanto a "bingo" so quello che ho detto, e null'altro. Poi come dice giustamente Massimo Prati, qualunque pseudonimo per me fa lo stesso. Io uso dappertutto soltanto il mio nome e cognome, reperibili tanto in Google che Yahoo.

Anonimo ha detto...

No, non è esatto, non è un giurista chiunque sia laureato in giurisprudenza, è una persona che ha approfondito particolarmente un campo delle scienze giuridiche e ha acquisito la qualifica di esperto in quel settore. I libri sulla scrivania non infondono il sapere per osmosi, in certi casi possono rimanere lì ad impolverarsi. Io non piagnucolo affatto, mi infastidisce soltanto la spocchia dell'ignoranza e chi si fregia di titoli e competenze che non possiede.
Tanti saluti

lori ha detto...

Giurista: "Chi studia la scienza del diritto o esercita una professione ad essa attinente" Zingarelli

lori

lori ha detto...

scienza del diritto.Secondo alcuni teorici del diritto essa si identifica con la giurisprudenza.

http://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&dizionario=10&id=171

lori

Marika ha detto...

sono felice di leggere i commenti di chi è venuto in mia difesa dimostrando di aver ben compreso il senso del mio discorso che non è stato riferito a nessuno, ma che si basa sulla convinzione di chi scrive che il "lettore del blog" può essere un cittadino qualunque, quindi anche un non esperto in diritto.
dico grazie a queste persone, perchè pur non conoscendomi, hanno dimostrato di non essere parziali.
io sono un semplice avvocato di provincia, con la passione per i gialli, e - diciamola tutta - profondamente credente, cattolica, osservante.
come più volte detto, non provo alcun risentimento verso i protagonisti di questa vicenda giudiziaria, nè sono dalla parte della procura tarantina o della magistratura tarantina.
perchè non ci siano equivoci, sebbene ho manifestato la mia personalissima convinzione su questo caso, mi dispiace per sabrina e mi dispiacerebbe anche se fosse veramente l'assassina di sarah. in quanto credente, non sono degna di condannare nessuno.
ma, non riesco a fare la pecora muta davanti ai suoi tosatori. e se qualcuno mi tratta male ingiustamente, rispondo eccome.
se ho offeso qualcuno, senza accorgermene, chiedo scusa.
ma visto la piega che prendono i discorsi su questo blog e il comportamento di certi "commentatori" preferisco non creare ulteriori situazioni di conflitto, per rispetto della persona che di questo blog è il proprietario.
Saluti.
Marika

Anonimo ha detto...

Una sonora lezione di stile a biliosi rasputin dell'insinuazione e pistoleri dall' indignazione facile Complimenti Marika e buona estate.
ALE

Manlio Tummolo ha detto...

Tanto per riprendere il discorso, il termine giurista, come anche altri termini (es. filosofo o scienziato), ha un significato generale ed uno specifico. Ad esempio, il vocabolario ed Enciclopedia Treccani on-line li dànno ambedue. Il signor Fabio, oltre a dirmi che sono spocchioso (io dico a lui presuntuoso, poco coraggioso, e anche rozzo, malgrado l'apparente finezza delle sue scarne espressioni) non dice però che cosa sia e chi sia il giurista, si limita a sostenere ciò che non è. Evidentemente per lui gli avvocati non sono giuristi, forse neppure i notai,e chissà, magari anche i professori universitari di Diritto, ma esclusivamente (sembrerebbe di capire dalla sue tacitiane affermazioni) i magistrati di Taranto. Quanto ai libri, Lei evidentemente li guarda in distanza, visto che non ha neppure un dizionario qualunque a disposizione, altro che "osmosi" !

ALE sostiene la signora dr. avvocato Marika, che è pure una giurista (e credo che nessuno abbia ragione di dire il contrario) e che ci spiega anche la radice ideologica dei Suoi atteggiamenti, pur non volendo fare la "pecora da tosare" (e la famosa "altra guancia", "non giudicare se non vuoi essere giudicato" "riponi la tua spada nel fodero, chi di spada ferisce di spada perisce" ?). Ma gentile avvocato, chi è che voleva tosare pecore quando proclamava di essere l'unica sapiente in materia di Diritto e quindi, come abbastanza esplicitamente ancora ribadisce, l'unica in grado di esprimere opinioni sulla legalità delle procedure della Santa Inquisizione tarantina, legalità nettamente smentita proprio da Suoi colleghi, e precedentemente dalla Corte di cassazione, e non certo solo da noi modesti frequentatori di Forum ?

Marika ha detto...

signor tummolo, a lei piace fare questioni di lana caprina.

si faccia un esame di coscienza e non infastidisca le persone.

la ringrazio per aver reso pubblica la sua incapacità di replicare alle critiche.
mi pare veramente limitato, oltrechè indice di scarsità di argomentazioni, da parte sua, misurare la mia conoscenza e preparazione professionale, sulla base dell'opinione da me espressa sulla "legalità delle procedure della procura di Taranto".
quindi mi sta dicendo di essere incompetente e ignorante in materia perchè ho detto che la procura in questione opera nella legalità?
ma se i miei commenti si fossero limitati ad appoggiare le vostre tesi, mi avrebbe invece detto che sono un bravissimo avvocato?
ma non è che forse è lei parente di qualche indagato?

confido anche stavolta nell'intelligenza dei lettori.

è inutile dialogare con lei, perchè non sa andare al di là del suo naso.
insiste ancora, nonostante in molti glielo abbiano fatto notare, che non mi sono innalzata al di sopra di nessuno.
sta facendo tutto da solo.
contento lei....

Marika

Unknown ha detto...

Ciao Marika.

Alcune tue affermazioni, ed alcuni tuoi commenti su di me, non mi sono piaciuti, ma questo avrebbe dovuto rimanere un fatto circoscritto a noi due e mi spiace se per causa mia hai avuto problemi con chi frequenta il blog.

Ed il problema forse è mio che noto nei tuoi commenti una doppia medaglia perché, sempre per come la vedo io, mentre a volte ti rapporti in maniera perfetta altre pari stizzita in attesa di risposte che, pare, solo tu abbia.

Detto questo e ribadito che il problema, se mai il discutere lo è, riguarda noi due che non ci capiamo, ti chiedo, come lo chiedo a Manlio a Mimosa ed a tutti coloro che ti hanno risposto o attaccato, e sono stati da te attaccati, di non continuare in una polemica che non vedrà mai né vincitori né vinti data l'opposizione acclarata di vedute.

Siete persone molto intelligenti, perché continuare in contrapposizioni degenerative che in fondo spiacciono a tutti e non fanno altro che alimentare altro astio?

Quindi vi chiedo, per favore, di riportare le discussioni sul tema del caso in questione e di evitare nuovi scontri personali. Grazie, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Abito a Bertiolo (Udine) notoriamente molto lontana dalla Puglia. Sono nato a Trieste ancor più lontana via terra. Non ho parenti in quel luogo, perché quelli eventuali e lontani nel tempo sono scomparsi da un pezzo. A proposito di intelligenza, vedo e verifico che molta gente non sa neppure ciò che scrive, e poi dice agli altri se la lana era caprina oppure pecorile. Caro Massimo, sai bene che io non comincio mai discussioni di carattere personale, ma tu stesso, e altri, eravamo stati qualificati come persone che non capivamo pressochè nulla, in quanto asseritamente senza conoscenze giuridiche. A conferma ognuno può rileggere tutti vari post. E questo senza neppure una vaga idea della nostra preparazione personale. Non solo: fummo anche rimproverati perché confermavamo, in tutto o in parte, una certa condivisione sul caso in esame, che a me interessa non perché abbia parenti sul luogo, ma perché, a differenza dei molti altri qui trattati, ha una documentazione abbastanza verificabile sui metodi non solo usati, ma sfacciatamente vantati dai Santi Inquisitori tarantini(cfr. Risposta preventiva alle eccezioni nel verbale dell'incidente probatorio, varie volte ricordato). Sulle qualità poi degli avvocati che non amano dire il nome e il cognome, non ho nulla da eccepire: non li conosco. Sicuramente, se ne avessi bisogno, non mi rivolgerei a loro, perché una delle doti del vero e del grande avvocato è il coraggio delle proprie affermazioni, non il vanto continuamente ribadito di sue presunte qualità. Come detto, certi signori vorrebbero poter offendere tutti, ma si inalberano con albagia se ricevono una proporzionata risposta. Del resto, se ci si limitasse a parlare sull'argomento senza stare ad aggredire con maggiore o minore eleganza quanto detto dagli altri, incidenti di questo genere non succederebbero, e sfido chiunque a trovare dove io parli male di qualcuno senza essere stato richiamato in campo.

lori ha detto...

Tranquillo Manlio, abbiamo ben visto come sono andate le cose, hai tutta la mia comprensione

lori

Marika ha detto...

é lei che falsamente mi sta accusando di aver qualificato qualcuno come ignorante.
è lei che lo ripete in continuazione.
è lei che dice bugie.
le mie risposte proporzionate non le sono piaciute e se la vuole cavare mentendo e accusandomi di affermazioni mai dette.
io mi limito a parlare dell'argomento mentre lei sputa sentenze e offende le persone.
non è nemmeno capace di fermarsi di fronte all'invito chiaro e preciso del blogger.
tipico delle persone prepotenti.
ma lo abbiamo capito. grazie.
quelli di taranto se ne fregano di lei e vanno avanti.
tanto si sa come finiscono queste storie senza veri vincitori nè vinti.
il bene non fa rumore, e lei fa solo chiasso!
Marika

Unknown ha detto...

Sono stanco perché ho avuto giorni pesanti e vorrei andare a riposarmi sapendo che tutto si sta aggiustando. Per cui lasciamo perdere colpe e ragioni e cerchiamo un dialogo che porti a qualcosa di costruttivo senza continuare a polemizzare. Una pietra sopra, pur restando ognuno delle proprie idee, sarebbe l'ideale... che ne dite?
Buona notte, Massimo

Marika ha detto...

X Massimo.
se i miei commenti ti sembrano avere una doppia medaglia, è un fatto ragionevole dato che non voglio prendere una posizione nè a favore nè contro gli attuali indagati, in quanto non ho la possibilità di valutare gli atti processuali nè di poter parlare con i diretti interessati. ma qui nessuno mi sta chiedendo un parere legale, sto rispondendo a ciò che scrivi e ai commenti degli altri.
non sto guardando la vicenda nè da avvocato (mi mancano gli elementi per farlo) nè da giudice (per la stessa ragione).
siccome si è discusso di alcune problematiche prettamente processuali e giuridiche, ho detto la mia in base alle mie conoscenze e esperienza. anche a seguito della lettura delle ordinanze cautelari.
ma anzichè replicare in maniera pertinente, si è passati alle offese all'accusa, totalmente falsa, di essermi ammantata di una conoscenza superiore a quella di chiunque.

ma qui mi pare che nè l'informazione è libera e nè l'opinione.
perchè se vado contro sarbina misseri o a favore della procura di taranto, si scaldano tutti.
questo non è il modo sereno di ragionare o dialogare. non mi sento libera di esprimermi perchè altrimenti risulto "doppia". e questo per te è un peccato?
o è motivo di pensare che voglia offenderti o peggio turbarti o innervosirti?
rapportarmi in maniera stizzita, ti infastidisce e perchè non ti infastidisce il veleno che sputa il tummolo? ah già, perchè non è diretto a te!
Marika

Manlio Tummolo ha detto...

Illustre signor avvocato "Marika", chi è che scrive la frase "Grazie delle risposte, ma sono tutte di parte"? Lascio perdere il resto che chiunque di noi può verificare ripercorrendo l'intera discussione. Se il responsabile del blog, Massimo Prati, è cortese con Lei, ciò non La giustifica affatto a negare anche l'evidenza. Ripeto, basta rileggere la discussione dove, oltre ad una serie di vacue vanterie, c'è soltanto il discredito volutamente lanciato su tutti coloro che non seguono il Suo "giallo".

Manlio Tummolo ha detto...

Scusa Lori, mi stavo dimenticando, nella polemica, di ringraziarti per i tuoi interventi a mio favore. Rischiava di essere la seconda volta, e me ne scuso. Molte grazie per la tua solidarietà, esplicitamente espressa e senza ambiguità.

Marika ha detto...

ahah!
Marika

lori ha detto...

Ciao Manlio, grazie

lori

Anonimo ha detto...

@Marika
E' la solita musica....chi la pensa in modo diverso da Loro
( in un post Mimosa dice proprio Noi...)viene attaccato e sminuito con argomentazioni paradossali.
Io penso invece alla paura, alla solitudine che Sarah avrà
provato quando ha capito di morire e di cui qualcuno aveva gia' scritto....e che ora non trovo più
Ma e' risultato irricevibile . Tutti troppo impegnati nella pessima imitazione di Pinkerton.
ALE

Marika ha detto...

@ALE
ho notato anche io quel "noi" che spiega tutto.
ma concordo con chi ha detto che qui nessuno è "depositario della verità".
nessuno!

ma ci sono uomini grandi che sono depositari di una saggezza e di una sapienza alla quale attingere e che ancora oggi insegnano.
e con le parole di uno di questi grandi, oggi ricadute sotto la mia attenzione e riflessione che voglio rispondere all'enormità di giudizi gratuiti spalmati contro me e contro chi ha espresso liberamente il suo pensiero senza offendere:

"La scoperta del Vero esige modestia e temperanza di desiderio quanto esige costanza. L'impazienza, l'orgoglio umano, han perduto o sviato dal retto sentiero molte più anime che non la deliberata tristizia. E' questa verità che l'Antichità ha voluto insegnarci, quando ci narrava che il Despota voglioso di raggiungere il cielo non seppe innalzare se non una Torre di confusione, e che i Giganti assalitori dell'Olimpo giacciono, fulminati, sotto i nostri monti vulcanici.
Ciò di cui importa conviverci è questo che, qualunque sia il fine verso cui tendiamo, noi non potremo scoprirlo e raggiungerlo, se non collo sviluppo progressivo e coll'esercizio delle nostre facoltà intellettuali. Le nostre facoltà sono gli strumenti di lavoro che Dio ci dava.
È dunque necessario che il loro sviluppo sia promosso e aiutato; il loro esercizio protetto e libero.
Senza libertà voi non potete compiere alcuno dei vostri doveri. Voi dunque avete diritto alla Libertà, e Dovere di conquistarla ad ogni modo contro qualunque Potere la neghi". Giuseppe Mazzini

Marika

Marika ha detto...

le risposte di parte sono quelle che sposano la sola tesi dell'innocenza degli indagati, come quelle che propendono solo per la colpevolezza, e che si sforzano di giustificare ogni atteggiamento senza porsi al di sopra come un "giurista" dovrebbe fare.
torno a ribadire il concetto in quanto persona libera e dotata di quotidiana pazienza, perchè ho a che fare con tante persone arroganti e prepotenti.
è ovvio che se lei ha attaccato è perchè si è ritrovato in quella categoria, altrimenti non avrebbe speso tutto questo tempo e tutte queste parole. e continua a giustificarsi senza che ce ne sia bisogno perchè il mio fine non è quello di conoscerla, ma di capire e di arrivare alla verità.
contro chiunque la neghi.
per inciso c'è chi mi ha detto di vedere le cose solo con 3/4 di angolazione e questa è decisamente una critica, ma non è prova che chi si ritiene di vederla con 4/4 di angolazione, dica la Verità.
buone vacanze
Marika

Manlio Tummolo ha detto...

Ma che brava dr. avv. "Marika", può dire ad un mazziniano da dove ha tratto quel brano che Lei cita con così grande precisione (opera, edizione, pagina, ecc.) di Mazzini ?
Per il resto, non si può che confermare il fatto che la discussione, partita da tutt'altro argomento, si sta concludendo tutto sulla Grandezza e Perfezione dell'avv. dr. "Marika", una vera "Oratio pro domo sua", altro che Cicerone ! Complimenti, col sentito applauso dei suoi ragazzi ed impiegati vari dello Studio, che hanno cooperato in quest'opera di autoincensamento !
Ah, sì, dimenticavo: i giudizi non sono né burro, né marmellata, e neppure Nutella, non si "spalmano" sul panino...

Manlio Tummolo ha detto...

PER IL SIG. "ALE"

Caro Signore, qui si manifestano essenzialmente due fronti, con notevoli varianti proprio all'interno di coloro che si schierano per la rigorosa applicazione della legge, pur divergendo anche notevolmente su particolari negli eventi e nella loro interpretazione (ciò appare chiaro a chi esamina il testo puntualmente, leggendo e rileggendo, e si verifica che in questo gruppo nessuno ha un'idea unica e predeterminata sugli eventi), e chi invece ritiene che una qualunque Procura possa assumere poteri da Santa Inquisizione, con la complicità di giudici, e tenere in galera le persone, sulla base di confessioni estorte, di pettegolezzi, di illazioni, di turpi amori, di mutande al vento, di gelosie assurde, di sogni o allucinazioni che siano, e ciò malgrado, lo si ripete per l'ennesima volta, la sentenza della Corte Costituzionale sulla custodia cautelare, del 12 maggio u.s., e una decisione di rinvìo della Corte di Cassazione del 16 maggio u.s.. Ora, sono proprio questi adoratori della Forza illegale che si ritengono agenti di Pinkerton e che, su loro stessa affermazione, amano i "gialli". Ma questo non è un "giallo", bensì una tragica realtà, e la solita querula lamentela su ciò che ha sentito o non sentito quella sventurata ragazza al momento della morte, non è che un atto di ipocrisia, farisaica o gesuitica che dir si voglia, proprio sul fatto di credere ciecamente, ben prima che un processo sia neppure iniziato, chi sia l'assassino e chi i suoi complici, violando con ciò norme costituzionali italiane ed internazionali sulla presunzione di non-colpevolezza o di innocenza pura e semplice, arrivando addirittura ad insultare gli avvocati della difesa, a sostenere di "vergognarsi della categoria", e simili asserzioni assai poco modeste, che ognuno può ripescare risalendo i commenti di questo Forum. Ecco: questi sono il "noi" e il "voi", che si combattono non qui soltanto, ma su tutti i quotidiani che affrontano il tema e che dànno spazio ai commenti.

Marika ha detto...

grazie per i suoi complimenti.
i ragazzi del mio studio sono tutti andati via, ma sono certa che le farebbero un bell'applauso per aver scoperto che sono stati loro in vari momenti a scriverle e dedicarle del tempo.
la frase è tratta da "I doveri dell'uomo" capitolo VIII dedicato alla libertà.
i suoi dolci giudizi si, si possono anche spalmare ... le licenze poetiche non può averle solo lei.
credo che il suo gioco ora è chiaro.
e io l'accontento perchè sono una persona educata.
anche con le persone che non ne dimostrano nei miei confronti.
può anche eliminare il "dr" quando mi nomina, perchè il titolo di avvocato basta.
per il resto, la ringrazio ancora perchè almeno mi sta dando visibilità in questo blog, è quello che volevo.
non mi è mai importato del caso ma solo di far salire il numero delle visite e i commenti.
(tono ironico, con lei la precisione serve, perchè non è in grado di distinguere)
le consiglio inoltre di leggere qualcosa sul diritto di critica e sui limiti di liceità dell'esercizio di questo diritto.
anche se i suoi avvocati, l'avranno già informata.
(tono scherzoso)
infine, credo che di piacerle, al contrario di quanto lascia intendere, altrimenti non ci sarebbe motivo di continuare a punzecchiare....
Marika

Mimosa ha detto...

Manlio non lasciarti provocare, non cadere nel tranello, non si può ragionare con persone che sfuggono come anguille. Marika dice di essere educata e poi attacca mordendo. E’ da un bel po’ che lo fa.

Strano modo di essere “profondamente credente, cattolica, osservante” come si è descritta, un cattolico così – come lo sono anch’io, cara signora – in primo luogo porta rispetto verso le persone.

Forse non è chiaro, noi siamo qui per discutere del caso, sviscerando vari aspetti e ipotesi, non per contestare le diverse opinioni né il modo con cui le esprimono.

Se questo blog fosse un altro, allora mi creda le avrei evidenziato frase per frase un sacco di sue contraddizioni e in quanto a dialettica e ironia avremmo molto battagliato ... con distinti saluti.

Questo blog è diverso, è casa di Massimo Prati, e la buona educazione insegna che a casa di qualcuno gli ospiti non stanno a litigare tra di loro.
Mimosa

Marika ha detto...

che ci creda o no, solo ora ho letto la sua biografia. la citazione di Mazzini è stata del tutto casuale e occasionale.
ma sono certa che non mi crederà....
Marika

Manlio Tummolo ha detto...

Ma, illustre signora dr. avv. Marika, Lei ha citato del tutto esattamente un periodo tratto da "Dei Doveri dell'Uomo" (1860), cap. VIII "Libertà", praticamente la fine del II capoverso. Peccato che la frase che Lei cita di Mazzini "non de me, sed de te loquitur". Essa parla di "Libertà", il che, per chi ama mandare in galera la gente preventivamente sulla base di supposti indizi, è alquanto contraddittorio. Ora non ho tempo, ma nel tardo pomeriggio, visto che Lei ama i grandi personaggi, Le riporterò cosa scrisse Mazzini ai giudici nel 1858 e nel 1871, corredato infine da ciò che disse Tertulliano (che Lei, in quanto cattolica, ben conosce) nel suo "Apologeticum".
Grazie Mimosa del suggerimento, ma se non amo attaccare per primo, sicuramente amo concludere per ultimo gli scontri, verbali si intende (non sono un violento, ancorchè qualcuno abbia deciso il contrario). Da avvocato, come dice d'essere, l'illustre dr. "Marika" dovrebbe sapere che una cosa è attaccare un fantasma informatico, altra è attaccare una persona con nome e cognome, chiaramente individuabile. Se poi non se ne rende conto, e continua la manfrina, tanto peggio per lei.

Anonimo ha detto...

-.-'

Marika ha detto...

la lascio concludere, con immensa gioia, visto che non amo sostituirmi a Dio nei giudizi .... quanto a chi ama che la gente sia mandata in galera sulla base di indizi, dovrebbe chiedere conto al popolo italiano che ha emesso una legge sulla carcerazione cautelare, forse non secondo l'ideale mazziniano, ma certo il codice di procedura penale non l'ho scritto io.
le risponderò tramite mail fornendole il mio nome e cognome se tanto ci tiene.
Marika

Manlio Tummolo ha detto...

Ma perché proprio adesso mentre le cose cominciavano ad essere interessanti, spostandosi dal piano degli insulti più o meno criptici a considerazioni di natura culturale? Ma vedo che un innominato anonimo addirittura manda segnali in codice, del tipo "punto fra due lineette". Interessante: è un segnale di comando in codice, e a chi destinato ?
Siccome a me piace mantenere le promesse, a costo di diventare del tutto noioso e di essere cancellato da tutti i Forum d'Italia, comunque procedo nel mio programma, che, a questo punto, vuol essere solo di natura culturale: a chi interessa bene; a chi non interessa può tranquillamente fare a meno di leggerlo. Quanto ad un rapporto epistolare, gentile dr. avv. "Marika", credo proprio che a questo punto non serva a nulla, né a Lei,che abbiamo visto coltissima, né a me che credo di avere qualche conoscenza, per cui sarebbe inutile consumare energia elettrica per scambiarci opinioni o improperi via mail. Visto che però qui è ormai stracarico di commenti, mi trasferisco nell'articolo immediatamente successivo che mi pare più adatto alla questione per argomento e meno saturo del presente. Chi mi ama, mi segua, diceva qualcuno. Grazie.

Manlio Tummolo ha detto...

Vedo non pubblicata l'ultima mia risposta, comunque chi mi cerca, per questo dibattito sul'amministrazione giudiziaria, mi ritrova all'articolo immediatamente successivo (quello della camera Penale). Quanto all'invito del dr. avv. "Marika", non ritengo affatto proseguire una discussione privatamente che, per sua natura, continuerebbe solo con opposizioni reciproche, se non con improperi, perfettamente inutile ad ambedue.

Marika ha detto...

volevo solo fornirle le mie complete generalità, nel rispetto della mia privacy.
Marika

Anonimo ha detto...

Mi pare di capire che dal punto di vista razionale e giuridico non si arriverà mai ad una conclusione giusta per tutti. Mi sembra assurdo scrivere su un blog del genere ma voglio mettere a disposizione di tutti coloro che per propria esperienza o per fede credono al paranormale quanto da me visto da sensitiva. Proprio libera da qualsiasi condizionamento logico della mente, senza troppe spiegazioni, io ho visto che l'assassino è stato Lo zio. A mia domanda secca (bastava almeno capire se uomo o donna ma ho appreso particolari in più) ho visto un uomo grande di età, rude, che ha a che fare con la campagna, che è stato letteralmente preso da un attimo di pura follia, che forse ha problemi di dipendenze e psichici, il cui movente è stato il puro desiderio sessuale. Tra l'altro ho visto anche il suo venire allo scoperto (alla luce del sole). X chi volesse approfondire io tutto ciò l'ho visto dai tarocchi e successivamente da visioni e sogni. la stesa che mi è uscita non metterebbe dubbi neanche in chi non ne sa nulla di carte. Io tuttavia assicuro che di carte ne so eccome, che è un dono ereditato dai miei antenati ,che so quello che dico e che ho dei sogni in posso comunicare con i defunti.non ho interessi personali nel riferire ciò e so che verrò tacciata per pazza e poco pertinente ma appunto se a distanza di molti anni dal fatto solo negli ultimi giorni è nato qualcosa in me che mi ha ossessionato sul capire la verità e riferirla deve avere un senso. All'epoca dei fatti non mi interessai minimamente alla questione, sentivo ogni tanto qualche cosa di sfuggita nei telegiornali ma non ricordavo neppure chi fosse stato incolpato.