giovedì 14 luglio 2011

Sarah Scazzi. Chissà se giudici ci diranno che ad Avetrana, il paese delle cimici ed ora anche degli informatori e dei compratori di voto, ci fu un sequestro

Forse non ci crederete ma negli atti processuali del caso Scazzi risultano anche le chiacchiere di paese fatte ad Avetrana durante la campagna elettorale. Due donne sono state "intercettate" mentre parlavano del delitto e lo sono state anche dopo quando, cambiando discorso, hanno iniziato un dialogo basato sulla politica. Ora noi, senza preoccuparci se l'intercettarle fosse una cosa lecita oppure no (non abbiamo nessuna carta su cui ragionare quindi non lo possiamo fare), dobbiamo constatare che ancora una volta si è entrati in casa d'altri e si è data la possibilità ai quotidiani di pubblicare quanto spiato senza dar prima voce a chi è stato spiato. Di certo c'è che le trascrizioni qualcuno le ha date ai giornalisti e che le carte su cui sono scritte stanno in procura. Ma andiamo oltre e vediamo cosa è accaduto. E' accaduto che una delle due donne, il cui marito era candidato alle elezioni, ha prospettato all'altra la possibilità di incamerare qualche soldo, per dirla come l'hanno pensata a Taranto pare volesse comprare il suo voto. Leggete la trascrizione sempre tenendo presente che non è facile capire i discorsi captati dato che a volte ci sono interruzioni. Il testo è questo: "Dice che sta girando per il fatto dei voti" - "Mi ha detto pure a me... domanda la (omissis), se sono di destra o di sinistra" - "Io non sono di niente" - "Ah no! Casomai, ha detto mio marito, stanno dando soldi stanno dando" - "Io veramente... non giro a niente" - "Tanto è vero che mi ha detto questa parola ieri, quando io me ne stavo venendo da casa tua che è arrivato mio marito... che portava soldi e mi ha detto 'non sappiamo la (omissis) di dove sono'; io gli ho detto: 'Zitto che se viene glielo dico'."

Quindi sembra che cospargere il paese di cimici, per il caso in questione praticamente inutili in quanto hanno aggiunto solo altre chiacchiere agli Atti della procura, abbia comunque dato i suoi frutti e si sia scoperto, per l'ennesima volta, che la compravendita dei voti è un malcostume difficile da debellare. Ma non solo di cimici parlano i giornali, in questi giorni fanno riferimento anche ad informatori sparsi fra gli ottomila abitanti della cittadina pugliese. Questo dimostra quanto sia stato "sentito" il caso della piccola Sarah dai procuratori di Taranto, quanta voglia avessero di fare chiarezza sull'omicidio. E dispiace vederli lottare con tutta la rabbia che hanno in corpo senza che abbiano in mano null'altro se non un sogno nebuloso privo di veri riscontri. Null'altro se non le testimonianze che confermano il sogno, pur coi dubbi che possono sorgere di fronte ad un racconto del genere. E se è vero che la maggioranza di noi poco ci capisce di procedure giuridiche applicate, è anche vero che tutti siamo in grado di capire quando una prova è prova e quando un indizio non collima con un altro.

E queste in fondo sono le tesi sostenute dagli avvocati di Cosima Serrano e Sabrina Misseri il 12 luglio quando, per non far inserire il capo di imputazione del sequestro di persona, hanno fatto notare ai giudici che fra sagome intraviste e sogni diventa per la procura difficile sostenere una gravità indiziaria che abbia una qual rilevanza. E' chiaro che per i Pm il discorso verteva dal lato opposto; così, oltre alla testimonianza resa dalla Cerra in terra di Germania ne hanno portate altre a sostegno della loro tesi. Tre sono quelle dei parenti a cui il fioraio ha raccontato il sogno, ed infatti hanno firmato verbali in tal senso, diverse invece quelle di chi ha ascoltato il racconto per interposta persona, e qui sono entrati in ballo gli informatori e le intercettazioni, in cui si è affermato di non credere alla soluzione onirica fornita dal fioraio.

Ma i difensori delle Misseri hanno fatto notare che solo le quattro persone a cui il fioraio ha esposto il racconto personalmente possono avere una valenza giuridica, che quelle intercettate mentre parlavano tra loro, dopo aver appreso da altri del racconto, sono pervenute ad autonome conclusioni che a nulla servono e niente aggiungono di rilevante al quadro della procura. Ed i giudici, è notorio, non debbono basare il loro giudizio sulla "fiducia interpretativa" di chi del fatto in oggetto chiacchiera per strada o al telefono senza sapere in realtà cosa sia davvero capitato. Pertanto per la Difesa l'ipotesi dei procuratori rimane un'ipotesi e nulla più. Questo anche se, hanno dichiarato in Aula, è condivisibile il dubbio che il sogno di cui parla il fioraio altro non sia che un espediente per uscire dall'imbarazzo in cui il Buccolieri s'era con le sue mani insinuato. Logicamente i difensori non l'hanno detto perché convinti che il sogno dell'uomo sia la verità come, anche se ridicolo il solo pensarlo, un noto giornalista pugliese fra le righe ha insinuato, è invece quasi certo siano portati a credere ciò che in tanti credono, che il sognatore abbia millantato raccontando solo bugie.

I giudici si sono presi tempo per decidere se aggiungere o no il sequestro di persona fra i capi di imputazione. Ed anche se non pare probabile una sentenza in tal senso (sarebbe singolare avallassero una tesi fatta di sogni e chiacchiere) io credo che alla fine dovranno accettarla ed avallarla. Perché? Proviamo ad ipotizzare non venga accolta e cerchiamo di capire cosa accadrebbe all'impostazione data agli eventi dalla procura. Quali altri elementi validi, sempre che quello sopracitato sia un elemento valido, hanno contro le Misseri dopo aver abbandonato completamente l'incidente probatorio del 19 novembre e, quindi, il contadino cambia versioni? Dove sono le montagne di intercettazioni citate dal Cirillo, il super informato, che avrebbero obbligato i giudici a gettare le chiavi del carcere dopo averci rinchiuso dentro la cugina della piccola Sarah? Se tanto ci da tanto nell'udienza del 12 luglio la maggioranza delle carte in gioco erano scoperte... ed a guardarle per quel che è uscito, e quindi per come sono, non danno l'idea di onnipotenza.

Questo è il motivo per cui i giudici potrebbero accettare il sequestro di persona. Senza il sequestro non avrebbe senso continuare ad accusare in quanto gli indizi si presenterebbero per quel che sono, labili ed interpretabili in più modi. Se i suddetti giudici non lo accettassero come farebbe la procura a modificare ancora una volta la ricostruzione senza passare essa stessa per poco credibile date le diverse ricostruzioni portate avanti nel tempo? 

157 commenti:

Mercutio ha detto...

Difficile tirare le somme, per quanto attiene al reato di "sequestro", nei confronti delle Misseri, anche se si tiene conto che le prove o gravi indizi, abbiano come base solo un presunto "sogno".
Solo se il sognatore confermasse che il sogno NON era sogno, ma realtà, si potrebbe procedere concretamente sul piano legale.
Fino ad ora, però, nulla avvalora il racconto del fioraio: ed i racconti non hanno valore in Tribunale.
Tanto mi fa ipotizzare che, se i PM non trovassero "altro", a sostegno della loro tesi, dovranno abbandonare definitivamente l'idea di poter sostenere, in sede di giudizio, una prova creata dalla fantasia di un mitomane, se non vorranno inficiare tutto il loro lavoro di un anno, ed essere derisi anche dall'opinione pubblica.
Sono persuaso che anche LORO abbiano considerato tale rischio, per cui non credo che insisteranno oltre i limiti della logica, a sostenere la tesi in questione, a meno chè non abbiano degli assi nella manica che noi non conosciamo.
Ciao, Mercutio

Manlio Tummolo ha detto...

Sarò sintetico per esigenze di tempo:
1) L'Italia non è una Repubblica fondata sul lavoro, ma uno Stato poliziesco fondato sulle intercettazioni, anche di persone comuni ed incensurate.
2) Vadano pure al processo con questi elementi, e ci faremo ridere da tutto il mondo (ammesso che il mondo abbia ancora qualche interesse verso di noi).
3) E' difficile pensare tuttavia che la faccenda non sia perlomeno avocata dal Procuratore Generale di Lecce, dopo la nota denuncia della Camera Penale di Roma, senza tener conto delle altre possibilità.
4) Parafrasando la formula, potremmo dire "Qualunque intercettazione potrà essere usata contro lo stesso intercettatore".

Mimosa ha detto...

Ciao, Massimo, speravo che facessi un articolo su questa notizia, me la stavo covando da giorni …

L’avevo scritto che ad Avetrana anche i topi delle fogne erano dotati di cimici (quelle per le intercettazioni …).
Gironzolando nel giornale di Manduria avevo anche scoperto giorni fa che il legale della Spagnoletti e di Ivano Russo, ossia l’avv. Tarantino, era ed è assessore al Comune di Avetrana, e che la Giunta è di centrodestra (così ho capito anche altre cose).
Chissà che uno di quei telefoni sotto controllo non sia di questo legale?

Ormai l’abbiamo capito che la Procura di Taranto non fa altro tutto il giorno che a trascrivere intercettazioni e a controllare tabulati di tutti gli abitanti del suo Distretto … ah, dimenticavo, anche di tutti gli uffici pubblici come rivela questa notizia (che ho postato già in altro articolo) : http://www.lavocedimanduria.it/wp/peculato-pronto-soccorso-tutti-sotto-processo.html.
Ma quanto lavoro, speriamo che per questo abbiano assunto un bel po’ di cassaintegrati e disoccupati … un incentivo all’economia …
Mimosa

Unknown ha detto...

Certo Mimosa che si danno da fare ad intercettare, ma non ci sono cassaintegrati che ascoltano le conversazioni. Comunque non solo la Puglia ne abusa, lì si viene a sapere più che da altre regioni, dato che lo Stato italiano nel 2010 ha speso 1.000.000.000 (un miliardo) di euro per pagare le aziende specializzate nel settore (quelle della telefonia) che le registrano e le forniscono alle procure che poi danno l'incarico ad un interno per le trascrizioni sommarie (non sempre fedeli), sarà il giudice al momento del processo a farle trascrivere in maniera definitiva da persona di fiducia (che può essere anche un carabiniere o un poliziotto).

Ma oltre a queste ci sono altre ed ulteriori spese a carico del Ministero, a quanto mi hanno spiegato, che deve ritrovarsi i soldi anche per l'acquisto ed i tecnici quando le singole procure, autorizzate da un giudice, intendono avvalersi di intercettazioni in casa in auto o nei luoghi frequentati dall'indagato o dai sospettati (diverse dalle telefoniche), le cosiddette "cimici".

Poi ci sono altri sistemi, che rientrano negli stessi parametri, in cui i tecnici usano microfoni direzionali a lunga gittata che possono far registrare dialoghi anche a diverse decine di metri, sempre non vi sia traffico o un assembramento di persone.

Dulcis in fundo c'è la nuova tecnica nata coi telefoni cellulari. In questa, anche se nessuno sta telefonando (l'importante è che il telefonino sia acceso), tramite i codici dati ad ogni cellulare dalle varie aziende produttrici si può comunque risalire all'apparecchio ed intercettare l'indagato dato che il telefonino è dotato di un microfono interno.

L'esempio viene dal marocchino Fikri, caso Gambirasio, che venne ascoltato dire, "Allah fa che mi risponda", poi tradotto in "che Allah mi perdoni", prima di iniziare la conversazione con chi gli doveva dei soldi.

Non so se i topi ad Avetrana sono stati dotati di cimici, troppo complicato fissarle, più probabile abbiano inserito dei microchip...

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Ultima novità. L'avvocato De Cristofaro, com'era prevedibile dopo il suo inserimento tra gli imputati, ha lasciato la difesa del Misseri.

Ora se il contadino vorrà parlare al giudice per dire la sua verità dovrà trovarsi in fretta un nuovo avvocato.

Mimosa ha detto...

Ciao Massimo, il mio riferimento ai cassintegrati era uno spunto per ironizzare sui soldi che lo Stato spende non tanto per le intercettazioni (sapevo dei sofisticatissimi sistemi) quanto sulle trascrizioni che richiedono infinite ore e lunghissimi giorni e a cui certo impiegano personale probabilmente senza pagargli lo straordinario ... (visto che mancano i soldi per la benzina delle auto pattuglia, anche qui da noi è arrivata la notizia).
Sarebbe socialmente più utile dare lavoro a chi non ce l'ha, credo ...

Delle dimissioni del legale non sapevo. Accidenti, che caos!

Mimosa ha detto...

Nel terzetto del collegio d'esame d'Appello dinnanzi al Tribunale del Riesame due sono donne, la presidente e un giudice a latere.
Gira voce, ma non è proprio una diceria, che le donne giudice siano severe e inflessibili (un po’ come si dice delle vigilesse).
Ora, se tanto mi da tanto, ossia che la stra-maggioranza (90% è poco?) del tribunale popolare mediatico è costituito da donne, diciamo, ‘impietose’ verso la componente femminile di casa Misseri (compresa Valentina, poverina), per statistica una e trequarti delle due giudici potrebbe uniformarsi all’opinione colpevolista. Che guaio!

Scherzo, naturalmente, signore Giudici, spero siate inflessibili nel giusto criterio di valutazione!
così ribaltate la statistica.
Con rispetto, Mimosa (opinionista mediatica)

Manlio Tummolo ha detto...

PER ANNALISA

Rispondo qui perché il post di riferimento è ormai carico di commenti, E stamattina, quando ne avevo prediposto uno, si è bloccato tutto e non sono riuscito a rileggerlo e spedirlo. Suppongo che siano i soliti problemi di banda stretta, conessione lenta, ed altro, in un mondo così tecnologicamenbte avanzato che ti possono ascoltare perfino da Marte oramai. Sono le contraddizioni dei nostri tempi.
Alla cortese (inizialmente) Annalisa, nonché ad altri a cui sembra che l'uso di betabloccanti sia una cosa molto strana per giustificare allucinazioni, dovrò fare, mi dispiace, un lungo discorso che coinvolge anche la storia del pensiero umano e il suo rapporto con la realtà, che non è così lineare come gli ingenui ritengono: ovvero non sempre vedo ciò che c'è, ma talvolta vedo ciò che non c'è, eppure mi appare vero. Altre volte non vedo ciò che altri vedono.
Riprendo il discorso dalle avvertenze nei medicinali: è vero che le Ditte farmaceutiche le scrivono a scopo cautelare, ma questa cautela non avviene a caso, avviene attraverso la sperimentazione e le comunicazioni che gli stessi medici fanno alle Case farmaceutiche, attraverso le esperienze dei propri pazienti. Nessuno ha convenienza, se vuol vendere il proprio prodotto, a dire che avvelena, se questo in dosi eccessive non avvelena davvero. Nessuno ha interesse a dire che un prodotto provoca allucinazioni, se a dosi determinate per un certo soggetto, non provoca effettivamente allucinazioni. Avevo anche dato la percentuale statistica in uno dei miei interventi, ma molti fanno i ciechi ed i sordi per convenienza e farsi vedere ottimi polemisti. Ora, che una qualunque persona dopo aver ingerito una mezza compressa di LOPRESOR RET. abbia nella notte incubi o allucinazioni, la cosa appare eccessiva, se non si tiene conto dell'accumulo della sostanza nel sangue e di lì nelle cellule nervose. CON QUESTO NON SOSTENGO CHE IL SIG. BUCCOLIERI ABBIA AVUTO LA VISIONE DELLA SERRANO MENTRE CATTURAVA PER STRADA SARAH SCAZZI, A CAUSA DI BETABLOCCANTI. Dico soltanto che è una possibilità tra le tante altre. Non posso partire dal preconcetto o dal pregiudizio che abbia visto realmente tale spettacolo, oppure che se lo sia inventato di sana pianta, o ancora che glielo abbiano messo in bocca i signori escussori nella locale Stazione dei Carabinieri. Posso altresì supporre che, magari, assumendo Viagra o altre sostanze, per reggere i rapporti intimi con due o più focose donne del sud , abbia "visto" la signora Serrano fare quello che ha detto abbia fatto. Posso ancora supporre, sempre in via di ipotesi, che il sig. Buccolieri ami ingerire di tanto in tanto allucinogeni, come esperienza autoerotica, e che abbia avuto una simile allucinazione avviandosi all'incontro fatale.
SEGUE PROSSIMO POST ---->

Manlio Tummolo ha detto...

Il nostro individuale rapporto con la realtà fisica, soprattuto attraverso i sensi, è stato oggetto di studio dall'antichità. Certamente non è cosa recente, ma anzi assai antica. Tale studio è necessariamente interdisciplinare, perché coinvolge la filosofia, ma anche scienze fisiche, la psicologia, la psichiatria, ecc. .
Esistono visioni, ben note anche ai fisici, dovute a rifrazione (la cosiddetta "fata morgana" che ci fa vedere in Sicilia le più vicine città della Tunisia o della Libia). Il famoso cucchiaino spezzato nel bicchiere o altro fenomeno analogo è un fenomeno visivo, dovuto a rifrazione. La strada bagnata vista in macchina che poi risulta del tutto asciutta è un altro fenomeno di rifrazione. Un fenomeno che vediamo sempre, ma che è del tutto inesatto, è quello del vedere oggetti lontani piccoli, mentre sono grandissimi, ossia la prospettiva. Dunque quotidianamente vediamo cose che non sono, e di cui non dovremmo dunque nel XXI secolo meravigliarci. Lascio perdere i disturbi della vista o le patologie cerebrali, per non complicare il discorso. E' noto che l'alcool, ingerito in notevoli quantità, fa veder doppio, per il semplice motivo che lo sguardo dei due occhi non è più concentrico, bensì divergente. Se poi l'alcool è rafforzato da ulteriori sostanze psicotrope, anche semplici psicofarmaci non pericolosi, posso ancora di più vedere due oggetti uguali, quando nella realtà ve n'è uno solo.
Ora, nulla di strano che altre sostanze ancora ci possano far vedere come reali cose che non sono, ma sono semplicemente immagini elaborate dal nostro cervello. Qualunque oculista ci insegna che noi vediamo col cervello, tramite gli occhi, ma il percorso dell'immagine non viene fermato negli occhi, va oltre attraverso i nervi ottici fino al centro cerebrale che regola ed interpreta la visione. Mi direte che queste sono banalità: infatti, ma senza queste banalità non si possono comprendere fenomeni ulteriori.
Se vi dico che ieri ho visto la Madonna apparirmi e dirmi di non scrivere più su questo blog, mi credereste ? Presumo di no, dato anche che continuo a scrivere malgrado il divieto della Madonna. Infatti, ieri non ho visto la Madonna, e nulla mi ha detto. Ma quanta gente vi è che dice di aver visto la Madonna ? Mitomani ? Bugiardi ? Calunniatori ?falsari ? Forse, ma non necessariamente. Magari uno su cento ha visto realmente la Madonna, ma la certezza della visione non necessariamente corrisponde alla realtà materiale. Infatti quelli che stavano lì attorno non vedevano la Madonna, né ne sentivano le esortazioni. Sono dunque pazzi, mitomani, falsari, tutti quelli che vedono la Madonna ? Era un falsario Mosè quando vide un roveto ardente da cui usciva una voce ? Era forse falsario Bruto, quando in sogno (?) gli appparve il fantasma di Cesare prima della battaglia di Filippi ? Era falsario il re Balthazar (se non erro) quando vide una mano apparire sulla parete e scrivere i nomi "MANE, TECKEL, PHARES" ?

SEGUE ----->

Manlio Tummolo ha detto...

Era forse un imbroglione l'apostolo Giovanni, detto Evangelista, probabile autore dell'Apocalisse e fondatore di una letteratura profetica che ha molta importanza oggi soprattutto per i Testimoni di Geova, ma anche per tutt i Cristiani ? Non c'è alcuna ragione obiettiva per pensarlo. Le sue visioni possono essere sì opera letteraria, finzioni con carattere di ammonimento (come la Divina Commedia di Dante, per intenderci, che certo non voleva sostenere di essere stato materialmente nell'Inferno, nel Purgatorio e nel Paradiso), ma poteva anche essere stata "visione effettiva", ovvero reale la visione, ma non reale l'oggetto della visione. Alcuni sostengono che la mostruosità di certi dettagli sia dovuta all'assorbimento, anche involontario, di sostanze allucinogene. Sappiamo che anche la pura e semplice fame (non quella di certe pubblicità di Brioss o altre) provoca stati allucinatori. Non vi è dunque ragione di pensare che Giovanni Evangelista sia stato necessariamente un imbroglione.
Ora, già dall'antico (Cicerone vi dedicò il dialogo, che è in realtà un saggio su due tesi contrapposte, la prima impersonata dal fratello Quinto, "De Divinatione") si discusse sia sulla natura dei sogni, sia su quella delle visioni che noi moderni diciamo allucinatorie, quali fonti di rivelazione divina. Sui sogni, come porta aperta verso l'inconscio, trattarono le tre grandi correnti della psicoanalisi. Di queste, la più importante e più profonda per me (ovviamente non ne esigo la condivisione) è quella di Gustav Jung, che interpretò i sogni piuttosto come una porta sull'inconscio collettivo, sui modelli archetipi dell'essere umano, qualcosa il cui significato va ritrovato in modelli arcaici.
Il sogno e l'incubo si distinguono, salvo che per i bambini piccoli che non sanno ancora discriminare il vedere dall'immaginare, dall'allucinazione perché si hanno durante il sonno, ma possono raggiungere gradi di "realtà", specie nell'incubo e nel sogno erotico, tali da destare di soprassalto il dormiente. L'allucinazione avviene invece da svegli e per i più vari motivi, come si è detto. Gli antichi, come pure i bambini, non sapevano distinguere i sogni dalla realtà con precisione, ma attribuivano, del resto anche per molti fenomeni del tutto naturali (volo degli uccelli, scosse di terremoto, tuoni, fulmini, eclissi, fenomeni teratologici), un significato di rivelazione divina. Perfino filosofi, del tutto razionalisti, come gli stoici, attraverso il loro panteismo, accettavano la significatività divinatoria di fenomeni naturali anche se relativamente frequenti. Sogno, incubo ed allucinazione hanno la comune caratteristica di essere prodotti cerebrali, diremo "fisiologici" nel caso del sogno, patologici nel caso dell'incubo ed ovviamente ancor più dell'allucinazione. Ciò che fa supporre quale possibile "allucinazione" quella del Buccolieri era ed è la sua incertezza tra l'impressione di un fatto reale e qella di natura onirica. Visto il fenomeno dall'esterno, e prescindendo dalle altre possibili ipotesi, si trattò probabilmente di sogno, magari pomeridiano e non necessariamente avvenuto il medesimo giorno, oppure di allucinazione avvenutagli percorrendo col caldo in macchina la strada. LA SUA VISIONE POTEVA ESSERE REALE, MA ANCHE IN QUESTO CASO NON ERA REALE L'OGGETTO DELLA VISIONE.

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Manlio Tummolo ha detto...

Mi avvìo alla conclusione (provvisoria) .

A me appare praticamente escluso trattarsi di un fatto reale, di un rapimento compiuto dalla signora Serrano, perché non avrebbe avuto alcun senso catturare con la forza o con le minacce in strada la nipote Sarah, mentre questa stava appunto recandosi a casa della prima. Ho detto e ripeto che anche l'ipotesi di un tentativo di fuga da casa dei Misseri è estremamente difficile o insussistente, perché la cugina e la zia potevano bloccare le porte, impedendole ogni fuga, e perchè, come rilevato dagli avvocati, è semplicemente incongruo pensare ad una Cosima Serrano in grado di inseguire e rincorrere la nipote giovane e snella, come tutte le adolescenti, oppure che le intimi col solo gesto di entrare in macchina, quando la ragazzina, ammesso che fosse terrorizzata, non sarebbe mai salita con o senza qualcuno (che non si vedeva in faccia) acquattato in macchina, con cinture, corde o altre attrezzature del genere. Non sta in piedi un'eventuale "lezione" da impartirle, con conseguente delitto preterintenzionale, perché questa violenza sarebbe stata denunciata prima alla madre, poi in Polizia, ovviamente.
Ciò relativamente all'esposizione dei fatti, è del tutto illogico ed innaturale, lasciando anche da parte la considerazione per cui una persona inseguita, vedendo un'altra macchina, avrebbe gridato aiuto o avrebbe ripreso la corsa a piedi, ma non sarebbe mai salita sul mezzo di persone che le incutevano terrore.
Infine, da quel poco che ho capito, il percorso tra le due abitazioni non è lungo chilometri.
Ora, spetta alle indagini difensive e all'intero processo stabilire di che natura fosse la VISIONE (non la realtà), descritta dal sig. Buccolieri, in modo razionale, scientifico, credibile.

Marika ha detto...

partendo dalla ipotesi che fosse realmente un sogno, sarebbe interessante, secondo me, un'interpretazione del sogno.
la genesi onirica si lega all'inconscio, all'io del sognatore.
in genere ciò che si sogna è sempre legato intimamente alla persona che sogna.
nei sogni riveliamo quelle che sono le nostre paure, le nostre preoccupazioni, i nostri stati d'animo.
c'è poi una simbologia legata ai sogni che non è di poco conto.
ciò che si sogna, un particolare, un gesto, atteggiamento, un modo di essere, una sensazione sono spesso il frutto di una situazione reale, passata o presente, che è propria del sognatore.
è difficile che nei sogni, ciò che sogniamo non sia legato alla nostra vita.
con parole semplici: non sogniamo mai per gli altri, ma per noi stessi, noi siamo gli autori dei sogni e questi a noi si riferiscono.

sarebbe interessante che qualcuno, competente in materia, fornisca qualche parere in proposito.
in chiave difensiva, infatti, non può, ritengo, essere sufficiente raggiungere la conferma che si tratti di sogno o realtà.
in quanto ciò che si è sognato è comunque un elemento interessante e mette in luce un legame, a mio avviso, tra l'autore del sogno e i soggetti del sogno, sempre in chiave di analisi del sogno.
un legame che potrebbe non essere solo frutto di un condizionamento mediatico o del grande risalto che la vicenda ha destato in ogni cittadino.
personalmente, non mi è mai capitato di fare sogni del genere. cioè di sognare con riferimento ad episodi di cronaca, anche accaduti, nella mia città.
a qualcuno è successo?
chi ha avuto esperienze simili al fioraio di avetrana?
Marika

Giacomo ha detto...

In definitiva i magistrati tarantini, hanno ottenuto quello che volevano. Spostare cioè l'attenzione di tutti dai fatti processuali alle discussioni se è possibile che il fioraio abbia visto realmente o sognato o inventato tutto di sana pianta.
Dopo la mazzata della Cassazione, comprendendo che ormai lo scenario dell'accusa (Sabrina assassina in casa tra le 14 e le 14,20) era senza speranza, lo hanno modificato radicalmente.
E non hanno trovato di meglio che liquidare Misseri, addirittura mettendolo in libertà, e aggrapparsi alle chiacchiere generate dalle fandonie messe in giro dal fioraio, persona senza dubbio con problemi psichici.
Ecco perché io rimango saldamente ancorato ai fatti processuali.
La Cassazione il 17 maggio aveva annullato una prima sentenza emessa dal riesame il 31 gennaio, che confermava il carcere per Sabrina deciso dal Gip il 22 dicembre.
Il riesame doveva dunque esaminare di nuovo il ricorso dei difensori che chiedevano la scarcerazione di Sabrina. A tale scopo si era riunito il 9 giugno e subito aveva spostato l'udienza al 30 giugno cioè di ben 21 giorni, col pretesto che mancavano agli atti due o tre fotocopie. Ebbene quest'udienza si è finalmente tenuta. Adesso il Riesame è fuori con i tempi: avrebbe dovuto depositare già dal 10 luglio almeno il dispositivo della decisione e non l'ha fatto. A questo punto la difesa potrebbe PRETENDERE la scarcerazione di Sabrina, visto che la decisione prenatalizia del Gip di tenere Sabrina dietro le sbarre è decaduta. Ma non lo fa. La "libera" stampa che dovrebbe puntualizzare tutto questo, non lo fa.
Ci sono molte cose che non tornano. In un quadro di generale confusione una sola cosa è chiara. Sabrina deve stare in galera, perché è un'acclarata assassina.
Chissà quando finirà questa storia o almeno chissà quando questa storia rientrerà nell'alveo di una normale vicenda giudiziaria.

Giacomo

ionico56 ha detto...

Il legame potrebbe non essere diretto con le persone ma con i ruoli che queste persone hanno assunto. Ad esempio,se è vero quanto si è letto,non si può escludere che il soggetto avesse un senso di colpa per la relazione adulterina con la giovane collaboratrice,timoroso del giudizio (e conseguente punizione)di una figura di riferimento femminile (la madre?).Nel sogno questa figura,con l'indice accusatore,intima a colei che,anche solo per il fatto di esistere,ha suscitato l'insana passione,di salire in macchina e la porta lontano facendola scomparire.L'Io è soddisfatto perchè si è liberato della motivazione del peccato,gli è pure...."andata bene" perchè le conseguenze le ha subite non lui ma la partner,e siccome il mascheramento è riuscito bene e non è individuabile al sognatore alcun elemento di immedesimazione....il sogno può essere ricordato al risveglio con un'infinità di nitidi particolari.Insomma....desiderava troncare la relazione e liberarsi della collaboratrice!(cosa che del resto,mi pare,è poi realmente accaduta!!!).....A quest'ora,avvocato,non si aspetti di più!!!

Manlio Tummolo ha detto...

La libera stampa ? Esiste in Italia una "libera stumpa", ovvero quella degli errori di stampa, perfino nei titoli, dove ormai i giornalisti scrivono peggio dei cani che, avendo intinto la coda nell'inchiostro, la passino su un foglio qualunque. La libera "stumpa" ci ha dato la grande notizia della diffusione delle foto scattate col cellulare da Sarah Scazzi, foto normalissime, che più normali non si può (solleverei qualche dubbio sull'eccesso di trucco per una ragazzina di 15 anni, ma lasciamo perdere), come se queste fossero prove della totale e sfrenata gelosia da parte di Sabrina Miisseri. Tutto ciò, è ovvio, parte dalla Santa Inquisizione Tarantina, che ormai si attacca anche alle foto per tenere alto il proprio traballante prestigio. Sul "N. Quotidiano di Puglia" vediamo come il seduttore Ivano abbracci le due ragazze in un gesto che poi non sembra granché passionale. Ma anche qui si lascia perdere. Ciò che disgusta è che questi scribacchini dalla digitazione facile si guardino assai bene dal rendere nota all'inclito pubblico dei lettori la ben più rilevante notizia della denuncia ai vari Organi competenti, da parte della Camera Penale di Roma contro la Santa Inquisizione Tarantina. I due giornali pugliesi si sono limitati a parlare della richiesta di ispezione dell'Unione Camere Penali, che potrebbe anche essere disattesa (il buon Alfano ha cose assai più serie a cui sovrintendere, i problemi del suo potente datore di lavoro), mentre quella della Camera Penale romana ha ben altra efficacia esecutiva. Non può essere disattesa a termini di legge. Eppure silenzio.
Per quanto osserva la dr. avv. Marika, il compito di queste analisi di un sogno spetta agli psicanalisti delle tre scuole. Qui azzardo un abbozzo di interpretazione:
1) Scuola freudiana: Cosima rappresenta la madre autoritaria e severa che impone al bambino, che ne è inconsciamente innamorato, di rientrare nel suo corpo, rappresentato sia dalla macchina, sia dal corpaccione (classico pancione di donna incinta) acquattato dietro e senza volto. L'uomo ne è insieme terrorizzato ed attratto, e proietta tali emozioni sulla figura di Sarah, che subisce volente e nolente insieme l'ordine.
2) Scuola adleriana: Cosima rappresenta la Volontà di Potenza a cui l'uomo si sottomette col solo gesto imperativo.
3) Scuola junghiana: Cosima rappresenta la Forza della Natura, la Madre Terra, la Dea madre degli Dèi, che impone agli uomini la sua legge spietata di vita e di morte.

Ovviamente, questo è solo un abbozzo. Qualche psicanalista, più serio di me, potrebbe dare spiegazioni più precise.

Anonimo ha detto...

Mi aspetto che il sig Tummiolo, dopo aver sollevato l'eccezione sulla pesantezza del trucco di Sara, allunghi il passo e ponga all'attenzione dei lettori su come Sara abbia poi insidiato Ivano, a discapito della povera e dolce cuginetta coi codini.
A seguire mi attendo la santificazione della Cassazione, che anzi che venire bacchettata per essere andata ultra petita, viene incensata per aver sparato la solita idiozia sul movente sessuale avente come unico reo un inebetito Michele.
Utile corollario i fantascientifici effetti collaterali dei betabloccanti che inducono un pavido, in zona nell'orario in cui Sara è stata avvistata nella zona delle due menadi, a modificare le sue stesse deposizioni, persino quella fatta a confronto con sua moglie, in sogno.
Se prima di scrivere qui sopra, qualcuno si prendesse la briga di leggere le carte, non farebbe una lira di danno.
Detto questo passo all'argomento lanciato da Massimo: intercettazioni a go go in tutto il paese, il fioraio, la difesa di Cosima e Sabrina, en passant l'infedele patrocinio, a mio giudizio grande quanto una casa, dell'avv di Michele Misseri
segue....... Freccia

Anonimo ha detto...

Intercettazioni: dove sta lo scandalo? C'è un delitto gravissimo, un paese evidentemente omertoso (e chi meglio dei magistrati, che hanno a che fare tutti i giorni con queste realtà, lo sa?), una famiglia di fanfaroni collusi che sostiene il cumulo di bugie dell'indiziata principale, un Ivano Russo omissivo e bugiardo sin dagli esordi, e l'indiziata che spala fango su tutti per depistare.
Il bravo magistrato, in casi come questi, semina cimici anche nei collari dei cani, e questo hanno fatto
In questo groviglio di depistaggi, falsità e omertà, hanno lavorato in maniera encomiabile, portando a casa il cadavere della povera Sara, il telefonino, mettendo in stato confusionale gli indiziati che infatti hanno evidenziato il cumulo di menzogne che avevano costruito
Basterebbe leggere i verbali degli interrogatori di questi loschi figuri, per rendersi conto delle bugie madornali che inanellano giorno dopo giorno
Il fioraio: questo signore era nella zona all'ora del delitto, ha raccontato per ben due volte, anche a confronto con la moglie, di aver realmente visto la scena, salvo poi ritrattare e dire che è stato un sogno. Che sogno non sia stato lo dimostra il fatto di essere effettivamente stato in zona a quell'ora (salvo che non guidi dormendo, e allora è un genio della parapsicologia e possiamo dire che ha svoltato: mettiamolo a pagamento su una strada e facciamolo guidare bendato, che lo spettacolo sarà effervescente) ma soprattutto di aver confermato la sua deposizione orale davanti alla moglie. Che poi ritratti è di scarsa importanza, se non ai fini giuridici, e infatti viene perseguito legalmente
La questione betabloccanti è robaccia da azzeccagarbugli e va risbattuta al mittente con aria di schifo
La difesa di Cosima e Sabrina è un colabrodo, perchè non spiega l'evidenza del mare di menzogne delle due, e dei non ricordo dell'ultima. Sabrina ha negato l'evidenza, ed è stata smentita da testimoni, per altro suoi amici, attendibilissimi. Nega di essere stata con Ivano Russo, e passi; nega di aver maltrattato Sara e di averla aggredita verbalmente la sera prima della scomparsa; nega che Ivano Russo si fosse allontanata d lei e avvicinato a Sara; dice che Sara il giorno della scomparsa sia andata inattesa e volontariamente da lei, mentre fu lei a chiamarla; dice che Sara la sera prima era quasi felice e comunque serena, mentre era umiliata tesa e piangente, come dimostrano varie testimonianze; dice che il giorno dopo fosse felice (il giorno della scomparsa) mentre la Pisano asserisce che fosse tesa, turbata, a testa bassa, silenziosa. E così era stata descritta dai testimoni della birreria la sera prima
Che l'avv di Michele Misseri sia stato quantomeno strano lo dimostra la differenza con Galoppa: con il primo Michele fa ritrovare il cadavere e poi chiama in causa la figlia, dopo essersi in un primo momento autoaccusato del delitto; con ilsecondo, fortemente voluto da Cosima e Valentina, che per mesi hanno cercato di imporglielo e di fargli abbandonare Galoppa, la versione è tornata quella di comodo, che scagiona tutti e lascia lui in carcere.
Tutto questo, si badi bene, condito da intercettazioni ambientali, testimonianze, celle telefoniche ecc
Con questo quadro, non si capisce il fango che qui si cerca di spalare sulla procura, e che io sinceramente trovo vergognoso.
E non sono certo tipo da incensare la magistratura, anzi: ma quando una procura lavora bene, bisogna dargliene atto, e supportarla, anzi che infangarla
Freccia

Giacomo ha detto...

Freccia.
Nel nostro sistema giuridico, la Cassazione è al vertice delle decisioni.
Non a caso si dice la SUPREMA Corte di Cassazione.
Lei è il classico esempio di come i media abbiano fatto il lavaggio del cervello a gran parte della popolazione. Hanno raccontato favole e continuano a raccontarle. E gente come lei si beve tutto fino in fondo. Lei dà per scontato tutto quello che, invece, è da provare.
Perché si dovrebbe fare il tifo per i magistrati tarantini contro la Cassazione, rovesciando in maniera EVERSIVA la struttura del nostro sistema giudiziario?
La Cassazione sparerebbe idiozie!?
Lei sostiene cose gravissime senza nemmeno rendersene conto!

Vada a leggersi le cronache relative al cosiddetto mostro di Marsala, di cui certamente non ha la minima cognizione. Si renderà conto a che aberrazioni può giungere una persona INSOSPETTABILE e da tutti ritenuta MITE ed INOFFENSIVA. Guarda caso, anche lì si trattava di uno zio che aveva rapito la nipotina di dieci anni ed altre due amichette. Poi aveva gettato in un pozzo e lasciato morire di fame stenti e terrore le due piccoline, per "dedicarsi" successivamente alla nipotina, che stuprò ripetutamente per giorni e giorni, prima di arderla viva!
E aveva fatto tutto da solo, all'insaputa di tutti, perfino della moglie!
Certo per smascherarlo ci volle un magistrato eccezionale, un gigante: quel famoso Cesare Terranova che poi la mafia uccise.
M'immagino cosa sarebbe successo, se il fatto fosse accaduto nel circondario di Taranto e se quel caso fosse capitato nelle mani degli stessi magistrati che stanno indagando per la piccola Sarah.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo, di ciò che io so e sono, è lei che non sa nulla e men che meno arguisce.
Faccia una cortesia: anzi che leggere la cronaca, legga le carte di ciò di cui parla.
E non cianci troppo di magistrati uccisi, dei quali conosce solo righe di cronaca, che è irrispettoso nei loro confronti.
La Corte di Cassazione, le ripeto, è andata ultra petita, vada, studi, e si rende conto di quanto le sto dicendo
Sui magistrati di Taranto si lavi la bocca, e non perchè intoccabili, che nessuno lo è, ma perchè lei non conosce niente degli atti e delle carte, e si abbevera a fonti, peraltro già indagate da altre magistrature per presunte gravi scorrettezze, che hanno giocato una parte indecente
Quindi, se tanto vuole accodarsi al coro degli innocentisti da Cronaca Vera, perlomeno legga, si informi e studi
E tenga sempre presente, per quanto lei sia irrilevante, che c'è sempre il rischio di una querela, quando si sparge fago un tanto al chilo in perfetta ignoranza
Freccia

Giacomo ha detto...

Freccia
Ah ecco. Siamo al lei non sa chi sono io!
Ma mi faccia il piacere e usi toni meno offensivi, se ne è capace!
Io sarei irrispettoso nei confronti di un magistrato che ho definito un magistrato eccezionale, un gigante?
Ma stia attenta lei alle querele!Comunque dica quello che vuole, non le rispondo più.

Giacomo

Procopio ha detto...

Se fossi al posto di PRATI, eviterei di ospitare battibecchi che rasentano l'offesa, specie da parte di gratuiti garantisti.Freccia non ha tutti i torti, quando espone le sue idee.
Perchè lo si assale in modo offensivo?
Procopio

Anonimo ha detto...

Freccia : quello che sostieni lo sottoscrivo e l' ho postato diverse volte. Inoltre NESSUNO di noi ha letto tutte le carte....e credo che ancora ce ne siano di coperte.
In un post addirittura veniva citato il caso Aldovrandi quale malagiustizia : e' stato invece un caso di ottima giustizia inquirente prima e giudicante poi , che non si e' lasciata deviare dalle solite bugie, non ricordo e depistaggi posti in essere dagli imputati.... Che chissà perche' si comportano tutti nello stesso modo.....
ALE

Manlio Tummolo ha detto...

Anonimo caro, il mio cognome è TUMMOLO, non "TUMMIOLO". Intanto impari a leggere e scrivere. Ma sa chi truccava la cugina Sarah ? Esattamente la cugina Sabrina. Quindi le Sue pregiate giravolte non servono ssolutamente a nulla. Come ho detto, trattandosi di una ragazza finita in quella orribile maniera, l'argomento è da sorvolare. IN GENERALE, dico io: le ragazzine di quindici anni non si debbono truccare, ancor meno in modo vistoso. Perdono di spontaneità, di finezza, di giovinezza. Infatti, il trucco serve a ridurre i difetti, ma in una ragazzina difetti da nascondere non vi sono, perciò il trucco le invecchia, in una parola le imbruttisce. Il fatto è puramente estetico. Solo per il gusto di far polemiche da quattro soldi, qualche fantasma innominabile attacca su cose di secondo o terz'ordine.

Anonimo ha detto...

Massimo,
ti chiedo da assiduo lettore di questo Blog nonché tuo estimatore, di non permettere tali palesi provocazioni che fanno perdere importanza alla discussione.
Giacomo,
come sempre, sono d'accordo con te, si sta cercando in ogni modo di spostare l'attenzione dai fatti.
Ipotesi assurde, tresche, sogni, libere interpretazioni di intercettazioni come anche le nuove foto dal cellulare di Sarah.
E concordo con te, lo dico da sempre anch'io, quando dici che si da per scontato ciò che è tutto da dimostrare, e che poi, da quelle ipotesi fantasiose, ci si basa per giudicare, buttare fango, e, ancor peggio, per tenere in carcere persone per le quali è prevista la presunzione di non colpevolezza.

Lucio

Manlio Tummolo ha detto...

PS:

Mi era sfuggito che il firmatario di quella verbosa e pomposa autoesaltazione è il signor o signora "FRECCIA", già autore di "frecciatine" varie. Ebbene, Lei certo non ha bisogno di betabloccanti, ma di dosi massicce di calmanti e psicofarmaci. Di quali carte va parlando ? Di altri processi ? Ma perché Lei le ha ? E' un magistrato che si è scambiata la toga col bourkha ? Vi rode, signori, che ormai la campana a morto suoni a distesa per i vostri adorati Santi Inquisitori. Stiate schiumando rabbia e vomitando fiele, ma non vi servirà a nulla. Dati i soliti tempi burocratici, che sono necessari in queste cose, ormai è evidente che le indagini verranno trasferite altrove, per ben che vi vada avocate dal Procuratore Generale di Lecce. Poi il resto verrà da sé. Ecco qui un altro allucinato (non bastava il Buccolieri) che pensa di avere carte in mano che non ha !

Anonimo ha detto...

Condivido pienanente quanto scritto da Freccia. Aggiungo che la Cassazione non è un totem e qualche sentenza "perla" è "scappata" anche ai supremi giudici!
Giuliano

Anonimo ha detto...

Abbia pazienza, signor Giacomo: lei deve leggere, non estrapolare, e vedrà che ne viene a capo.
Non è che siamo al "lei non sa chi sono io", detto a caso, ma se lei si permette di spiegare a me cos'è la Cassazione (della quale dimostra di avere un'idea confusa) e mi invita a leggere la cronaca, è ovvio che io le risponda che lei non ha la più pallida idea della persona con la quale si sta confrontando. Diciamo che la differenza abissale tra noi due è che lei legge la cronaca, io mi rivolgo alle carte, che dei giornalisti diffido.
Le dico che è irrispettoso nei confronti di magistrati che lei pone a paragone per il semplice motivo che ancora una volta si basa su articoli di giornale e non su carte, per altro su un solo caso e mi creda: non c'è magistrato che voglia essere giudicato, nel bene e nel male, in questo modo. I magistrati vogliono essere giudicati per ciò che fanno, non una volta ma sempre. Soprattutto non per comodo o per contrapposizione a presunti cattivi magistrati.
Non si innervosisca infine, perchè le rammento che potrebbe essere querelato, è una cosa che lei dovrebbe sapere ogni qualvolta scrive in un luogo pubblico, inteso come visibile a tutti. Lei parla della procura di Taranto in un modo che io ritengo ignobile, soprattutto perchè non supportato da elementi veri e approfonditi. La Procura di norma se ne frega, di questo vociare da bar, ma questo tiro al piccione sta diventando insostenibile., soprattutto a fronte di un lavoro certosino, mastodontico, capillare, coscienzioso, fatto proprio dai magistrati di Taranto, nonostante un depistaggio, anche mediatico, continuo e una vergognosa omertà da parte di molti. E gente come lei si permette di apostrofare i magistrati di Taranto come persone che si "aggrappano alle chiacchiere", e che in pratica fanno scempio del diritto (e mi riferisco, tanto per dirne una, a quando lei si immagina inorridito cosa sarebbe successo se avessero avuto un caso come quello del mostro di Marsala)?
Infine, sempre tornando alla Cassazione a lei tanto cara (anche a me, non si turbi, ma con motivazioni diverse dalle sue e soprattutto con spirito critico diverso, che nemmeno lì hanno il dogma dell'infallibilità), non è che indicare che siano andati ultra petita e che abbiano rilanciato la sciocchezza del solo movente sessuale, significhi sovvertire l'ordine giudiziario; la Cassazione non è infallibile, e non perchè lo dico ma per pronuncia delle stesse sezioni unite civili della Corte di Cassazione, e le sue sentenze possono perfino essere revocabili, se contengono "errori di fatto". Quindi? E con questo non è che uno la butta nella spazzatura, ci mancherebbe altro, ma da lì a trattarla come la voce divina del Verbo, per di più senza aver letto nulla della disposizione in merito, mi pare davvero fuori dal mondo, e strumentale al solo fine di continuare a spalare fango sulla procura.
Quindi Giacomo, non si offenda inutilmente, e soprattutto non offenda inutilmente. Legga, studi, si informi, e poi possiamo discutere della bontà o meno dei magistrati tarantini, anche in perfetta antitesi, ma non è lecito farlo per sentito dire, per chicchiericcio, per articoli fatti per occupare le pagine dei giornali. Se non vuole farlo per rispetto degli inquirenti, lo faccia per rispetto di Sara, che in questo modo viene oltraggiata ancora una volta
Freccia

Manlio Tummolo ha detto...

Dal "Dizionario di Psicologia", di Amedeo Dalla volta, ed. Giunti Barbera, 1974,pag. 44.

"ALLUCINAZIONE .

Percezione che si produce senza che vi sia eccitamento di recettori sensoriali.
Può corrispondere a percezioni diverse: allucinazioni dell'udito, della vista, dell'odorato, del gusto, delle sensibilità cutanee, cenestetiche, cinestetiche. A volte è semplice; ma può avere maggiore o minore complessità e intensità. Si hanno anche 'associazioni allucinatorie', in genere della vista e dell'udito.
E' comune in alcune malattie mentali e in alcune intossicazioni. Il paziente, nei casi più tipici, può, ad esempio, vedere persone che lo minacciano, udire voci che lo scherniscono, ecc., e, per quanto manchi ogni stimolo che possa giustificare queste percezioni, egli ha pieno convincimento della loro realtà. Lo stato allucinatorio si riconosce per il comportamento e, in particolare, per quello mimico e verbale, ed anche a volte per atti di difesa e di offesa dei pazienti. ESPERIENZE ALLUCINATORIE ELEMENTARI SI POSSONO AVERE IN CONDIZIONI PARTICOLARI NEI NORMALI. [il maiuscolo è mio, per evidenziare la frase]. Fra queste si possono considerare impressioni di ronzìo all'orecchio, di formicolìo cutaneo, percezioni di movimento apparente di oggetti alla periferia del campo visivo, ecc. Esperienze allucinatorie più intense sono eccezionali e comunque è abituale il rapido convincimento che esse non rispondono alla realtà obiettiva.
Vengono da alcuni considerate come allucinatorie le immagini del sogno, ma è opportuno limitare il termine allucinazioni alle percezioni senza oggetto della veglia, che, nelle loro manifestazioni caratteristiche, sono tipiche di particolari disordini mentali in cui hanno valore di sintomi".

Anonimo ha detto...

Si plachi, signor Tummolo, e chiedo venia se ho dimenticato una "i" del suo cognome. E del resto le sue attenzioni al trucco di una quindicenne, ben spiegano le sue argomentazioni sul resto.
Invece di blaterare di calmanti e psicofarmaci (ne è ossessionato, a quanto pare, ecco perchè vaneggia sui betabloccanti), esca per strada e guardi come girano le quindicenni, che forse le è sfuggito qualcosa: sono truccatissime, e ben venga che lo siano, nella loro scoperta della gioventù. Personalmente non mi sconvolgo, mi strappano un sorriso di tenerezza, con le loro prove di ragazzine che vogliono diventare adulte. Vedo che alei creano ben altro commento, adeguato a quanto scrive su queste pagine.
Freccia (le piaccia o no, questo è il mio nick qui e altrove: se ne faccia una ragione)

Manlio Tummolo ha detto...

PARLA IL DOCENTE !!!

Signor "Freccia", se c'è qualcuno che offende, questo è proprio Lei, il quale, ad osservazioni del tutto pacate e serie, nonché documentabili, risponde con slogans di propaganda per i Suoi SS. Inquisitori e di insulto verso chi vi si oppone. Visto che parla di carte, si legga la denuncia della Camera Penale di Roma contro i suoi SS. Inquisitori, basta consultare il sito dell'Unione delle Camere Penali. Per quanto Lei continui a vantarsi di essere chissachì e chissaché, Lei non ha uno straccio di documento da citare, e infatti non lo cita. Pretende che gli altri leggano e studino, ma Lei che cosa legge e che cosa studia ? Assolutamente nulla. Ci provi la Sua preparazione, con nome, cognome, professione, indirizzo, e allora forse La prenderemo sul serio. Quanto a querele della SS. Inquisizione, ebbene che le facciano. Non so quanto converrebbe a loro, per il semplice motivo che dovrebbero discuterne da pari a pari in altra sede, non certo nel Palazzo delle Iniquità di Taranto. C'è addirittura il sito "TARANTO, IL FORO DELL'INGIUSTIZIA". Ebbene, non mi risulta che i responsabili siano stati querelati, denunciati o arrestati. Qualcuno ha ben motivo di evitare ulteriori scontri sui termini di illegalità, perché ormai hanno raggiunto e sorpassato ogni limite. Nemmeno le dittature hanno costretto gli avvocati difensori a dimettersi dall'incarico a causa di denunce false e tendenziose da parte dei pubblici ministeri. E' questo un fatto inaudito, di cui dovranno pagare, a tempo debito, il conto.

PS. Lei non ha dimenticato una "i" nel mio cognome, l'ha aggiunta dove non c'è. Il Suo pseudonimo è solo una coda di paglia, il resto dei Suoi argomenti sul trucco sono solo un segno di poca serietà nei costumi e di scarsa coscienza estetica.

Marika ha detto...

X Preccia

lei dice che la Cassazione è caduta nel vizio di ultra petita, è andata cioè aldilà di quelli che sono i suoi poteri di organo della nomifiliachia, interessandosi di questioni che non potrebbero costituire oggetto del suo giudizio.
c'è stato tuttavia un annullamento con rinvio, il cui esito ancora si sta aspettando, essendosi celebrata l'udienza, ma non ancora depositata la decisione.
lei conosce il PQM della decisione della cassazione? ne ha letto il testo? per quali motivi ha annullato l'appello all'ordinanza di misura cautelare?
Marika

Marika ha detto...

il mio precedente commento è indirizzato all'utente con il nick Freccia. mi scusi per l'errore di battitura.
Marika

Giacomo ha detto...

Freccia ovvero troll.
Sa che diceva Dante della gente come lei?
"Non ti curar di lor, ma guarda e passa..."

Giacomo

P.S. Non ti prendo a parolacce soltanto per rispetto al padrone di casa, da cui avresti molto da imparare.

Anonimo ha detto...

E si Giacomo tutti troll. Comodo eh ???

Anonimo ha detto...

Buonasera Marika: un ricorso è stato respinto in toto, quello contro l’ordinanza dell Tribunale della Liberta’ di Taranto, del dodici novembre 2010, che confermava la custodia cautelare di Sabrina; l'altro è stato rinviato al tribunale del riesame, e riguarda l'appello alla scarcerazione successivo, anch'esso rigettato,
Non mi risultano ancora le motivazioni (vanno depositate entro un mese), se non quelle di non aver preso in esame ulteriori prove, tra le quali le lettere di Misseri, presentate dalla difesa.
Tenendo presente, in tutto questo, che subito dopo l'espressione della Cassazione, la Procura ha fondato l'impianto accusatorio non più su Misseri, ormai superato, ma su altra serie di elementi.
La pronuncia futura su questo appello non dovrebbe comunque portare alla scarcerazione della Misseri, salvo nuove mosse dell'attuale difesa di Sabrina
(i due ricorsi erano stati presentati dal precedente collegio difensivo)

Tummolo, si plachi, e non citi le Camere penali come altro oracolo. Soprattutto non dimentichi il girotondo degli avvocati della Misseri. La Conte, con grande dignità, ha tagliato la corda in men che non si dica... si chieda il perchè, al di là delle ovvie dichiarazioni ufficiali
I "costumi poco seri" li riferisca pure a sua madre, e veda di mantenere un contegno decente, se ne è capace

Unknown ha detto...

Riprendendo l'ultimo anonimo, a cui ricordo che un nome va sempre inserito, e vedendo che in giornata i toni si sono alzati, e non ne capisco i motivi, chiedo io a tutti un tono più decente. Grazie, Massimo

ionico56 ha detto...

Mi sa che...non l'ha letta!!!!....

Anonimo ha detto...

Più sopra, nel messaggio a Marika, ero ovviamente io

Freccia

Eccerto Giacomo, chi si oppone alle sue tesi è ovviamente un troll. Ma va là.

Giacomo ha detto...

Marika.
Ecco l'indirizzo, ma non è l'unico, che pubblica la sentenza della Cassazione:
http://www.ansa.it/documents/1305829244707
_54abf7b709975034f7bb013bc6a992f7.pdf

Giacomo

Giacomo ha detto...

Marika
L'udienza del Riesame che doveva esaminare di nuovo il ricorso dei difensori di Sabrina, a seguito dell'annullamento con rinvio della precedente ordinanza, si è tenuta il 30 giugno, dopo che aveva subito una proroga pretestuosa di 21 giorni motivata dal fatto che mancavano alcune fotocopie.
A norma del ccp art 309 c9, il Riesame avrebbe dovuto depositare la nuova ordinanza, o almeno il dispositivo, entro il 10 luglio (altro che un mese!). Siamo al 15 luglio e non se ne sa niente.

Giacomo

Marika ha detto...

la cassazione ha, nell'occasione, ribadito alcuni principi in materia di verifica dei presupposti per l'applicazione delle misure cautelari con speciale riferimento all'obbligo motivazionale del giudice che deve riesaminare l'applicazione della misura.
infatti è in questa sede, non lo fa il GIP, ma il Tribunale della Libertà (o del riesame) che le parti, difesa e accusa, si trovano a sostenere le proprie ragioni davanti ad un giudice terzo che, deve - così chiarisce la cassazione - decidere dando conto, nella motivazione, degli elementi a favore come di quelli contro e operare il giudizio di prevalenza dell'uno o dell'altro.

i passaggi sono stati dunque questi:
ordinanza del GIP
riesame (309 cpp)
rigetto del riesame
appello(310 cpp)
rigetto dell'appello
ricorso in cassazione
annullamento con rinvio dell'ultima decisione che torna al tribunale.
udienza del famoso 30 giugno, cui non è ancora seguita la decisione.
il riesame di cui è stato depositato il solo dispositivo (rigetto) si riferisce alla seconda ordinanza di custodia cautelare.

in sostanza il tribunale di taranto, con riferimento alla prima misura, deve emettere la sua decisione osservando i principi di diritto ricordategli dalla cassazione ovvero "rivalutazione del materiale indiziario nell'ottica di una ragionevole probabilità di colpevolezza e di condanna, regola di giudizio a favore dell'imputato in caso di dubbio, necessità di adeguata confutazione delle tesi difensive che prospettano tesi plausibili".

solo che prima che si celebrasse questo giudizio è intervenuta la seconda ordinanza cautelare, la quale è insensibile agli effetti che si produrranno sulla prima (rigetto o accoglimento del riesame/appello), difatti, è stata eccepita la sopravvenuta inammissibilità e carenza di interesse all'udienza di rinvio, anche se non ho ancora chiaro in che termini.
mi interessa però capire, il vizio di ultrapetita e, quindi, freccia le chiedo, se può, di essere più preciso.
Marika

Marika ha detto...

Giacomo, sono riuscita a dare una rapida lettura, grazie comunque.
porrò a breve dei quesiti, sperando di poter condividere in serenità le mie opinioni.

Marika

Anonimo ha detto...

Ecco bravo Giacomo: ora spiegami cosa hai evinto da questa sentenza, considerato che sbraiti da qualche giorno sul rilascio di Sabrina. Con calma, eh, prenditi tutto il tempo che ti serve
Freccia

Manlio Tummolo ha detto...

Freccia o Boomerang ?

Caro Massimo, i toni si sono scaldati per forza, ma basta risalire col cursore (freccia anche quella), per capirne le ragioni. Uno può parlare pacatamente quanto vuole, ma se viene aggredito senza alcuna ragione o provocazione, gli è lecito rispondere in proporzione. C'è qualcuno il cui unico argomento è dire "io sono bravissimo", "tutti gli altri sono asini, specie se non condividono le mie assolute certezze". Ora perfino la Corte di Cassazione è diventata un covo di gente che non capisce nulla. Lo sanno anche i bambini che pure la Corte di Cassazione può commettere errori di fatto (basta saperli o poterli dimostrare...) ed anche errori di diritto. Nessuno è genio in Magistratura, una professione che non ha mai suscitato le simpatie umane. Ma venirci a dire che: "La Cassazione non è perfetta, invece la SS. Inquisizione di Taranto sì, e fa tutto bene, realizza meraviglie, fa scintille, elabora sogni, miraggi, allucinazioni, insieme alle intercettazioni [tanto paga Pantalon: vorrei vedere se si facessero pagare loro tutte le intercettazioni che non si rivelano utili], pettegolezzi, toglie di mezzo gli avvocati, elimina ogni diritto di difesa, suggestiona, suggerisce, rielabora con novazione accuse, minaccia, ecc. ecc. Questa sì che è una SS. Inquisizione perfetta, da cui dovrebbero imparare tutti i magistrati del mondo".
Questi slogans, scritti tra l'altro da persone fantomatiche e virtuali, che valgono solo i pochi nanobytes che sanno scrivere, pochi impulsi elettrici battuti da mani ignote, che non hanno coraggio di dire chi sono ed in base a quali competenze si arrogano il diritto di far critiche personali agli altri, dimostrano solo che sono assunti quali uscieri o al massimo aiuto-cancellieri presso qualche ufficio giudiziario, ovvero giovani di qualche studio legale privo di clienti, o ancora qualche studentello al primo anno di Giurisprudenza che "fatto privato, è mezzo avvocato", ed usano già a memoria il linguaggio tecnico che un giorno li renderà comprensibili solo a se stessi.

Marika ha detto...

quelli che scrivono su questo blog sono persone da rispettare, anche se non hanno due lauree o non hanno un sito o hanno fatto pubblicazioni.
se uno decide di rimanere anonimo, lo fa anche per ragioni di riservatezza personale, di tutela della propria privacy.
la logica del blog è quella di poter effettuare commenti e se qualcuno utilizza frasi o frecciatine, cose di cui lei non va esente (lei=Manlio Tummolo), non può poi escludersi ed ergersi a persona che non offende e non critica e non insulta, pretendendo il rispetto per la sua opinione.
che la cassazione possa sbagliare lo dimostra la enorme elaborazione giurisprudenziale esistente.
spesso contraddittoria e inconciliabile anche quando intervengono le sezioni unite.
esistono le contraddizioni del sistema, perchè la legge stessa che i giudici devono applicare è imperfetta. figuriamoci le interpretazioni che ne possano discendere.
io ho dato una lettura a questa sentenza della cassazione e ancora non l'ho compresa appieno. ma avendo il dubbio continuerò a studiarla perchè dubium initium sapientiae est.
Marika

Anonimo ha detto...

Pagare le intercettazioni? Guardi Tummolo, io non so che dati lei abbia, mi auguro non quelli sparati dai giornali per bocca di ministri e sodali vari nel periodo in cui volevano far passare il decreto.
Glielo dico io, quanto costano: 13 euro al giorno e permettono di sentire e seguire persone che altrimenti dovrebbe seguire e sentire con grande dispendio di uomini e di tempo. Dispendio calcolato per difetto in 3000 euro al giorno.
Si faccia un po' di conti
Ah! Ovviamente non lo dico io, ma il procuratore aggiunto Nicola Gratteri, che come è noto qualcosina di queste cose ne sa, per pratica giudiziaria
Freccia

Marco ha detto...

@Marika
Le motivazioni del rigetto dell'appello contro l'ultima ordinanza di custodia cautelare sono state depositate il 4 luglio.

http://www.lavocedimanduria.it/wp/il-riesame-sabrina-e-sua-madre-potrebbero-ancora-uccidere.html

Marika ha detto...

Marco, giusta precisazione!
aspetto di leggere, se sarà possibile, queste nuove 100 pagine.
Marika

Marco ha detto...

Marika, approfitto del fatto che sei un'addetta ai lavori per chiederti se i termini di 10 giorni per depositare il dispositivo della sentenza del Riesame sono perentori, sempre e comunque, e dunque in questo caso dobbiamo considerare l'ordinanza oggetto del ricorso già decaduta, dato che ne sono trascorsi 15. Così ci togliamo definitivamente questo dubbio.
Grazie.

Marika ha detto...

alla domanda ho in parte risposto sopra, quando ho distinto tra riesame e appello. l'art. 310 cpp non richiama i termini del 309 cpp.
con l'annullamento, la cassazione ha praticamente detto di rifare l'appello.
ad ogni buon conto, c'è da tenere presente che la misura sarebbe "coperta" dalla seconda ordinanza, nel senso che sabrina rimarrebbe in carcere perchè attinta da una seconda misura cautelare.
Marika

Marco ha detto...

Ok, quindi entro 20 giorni dalla ricezione degli atti. Per il resto anche io ritengo che la decisione comunque non sposti il fatto che Sabrina rimanga in carcere, anche se ho la sensazione che un'eventuale decisione favorevole possa servire alla difesa (all'udienza del 9 giugno, poi rinviata, c'era pure il professor Coppi, segno che era comunque un appuntamento considerato importante).

Anonimo ha detto...

Marika, scusa il ritardo nella risposta
A mio parere la Cassazione è andata ultra petita quando entra nel giudizio esprimendosi sull'attendibilità o meno del Misseri e della Pisano. In un tribunale normale questo è spiegabile, in Cassazione significa infilare elementi discutibili, che non le competono
Tra l'altro il ricorso contiene dati oppugnabilissimi e non probatori, ma questo è un altro discorso.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, riguardo alla Cassazione
Freccia

Anonimo ha detto...

Alcuni elementi di perplessità (a mio parere, ovviamente) che mi si evidenziano nella lettura della sentenza

Sara non poteva mandare sms, in quanto non aveva il denaro necessario nella scheda per farlo, quindi è fuori luogo asserire che Sabrina, nella costruzione dell'alibi, avrebbe potuto rispondere dal telefono di Sara con un sms anzi che con uno squillo

Poco chiara la questione di sabrina che dice all'amica che anche lei avrebbe confessato : come poteva riferirsi al padre, nel momento in cui dice alla pisano: io non l'ho fatto?

L0rario dato da Concetta serrano non è probatorio, in quanto d'estate, facilmente si perde la cognizione con i figli che vanno e vengono perchè in vacanza dalla scuola. Resta che sara torna con il padre dalla spesa, si cambia velocemente, altrettanto velocemente cucina e mangia (sempre che labbia fatto e non si sia portato il cordon bleu per il suo amico cane, di nascosto dai genitori) ed esce.

Se poi la corte ritiene manipolabile il Misseri, cosa per altro evidente, non si capisce perchè non evidenzi la sua manipolabilità nelle lettere seguite agli incontri con la figlia Valentina e la moglie Cosima, e che sarebbero elementi trascurati dal tribunale del riesame

L'entusiastica adesione di Sara alla gita al mare, non trova riscontro in nessuna dichiarazione dei testimoni che con lei hanno avuto a che fare: tutti descrivono una sara triste spaventata e umiliata sia il giorno prima che il giorno stesso della scomparsa, rimane invece la sola Sabrina ad affermare entusiasmi che di fatto nessun altro conferma ma anzi vengono contestati
Tra l'altro Sabrina, nelle sue innumerevoli e reiterate menzogne, in un interrogatorio afferma che nessuno sapeva che lei dovesse andare al mare, nemmeno i suoi genitori, cosa smentita dalla madre stessa

Non si capisce, quindi, su quali basi il tribunale del riesame non abbia valutato gli elementi a favore della Misseri, costituiti solo e soltanto dalle sue dichiarazioni , contraddittorie e aggiustate man mano, e quelle della madre, condite di non ricordo.
Freccia

lori ha detto...

signor Freccia,le dichiarazioni della Pisanò sono dichiarazioni de relato ( credo si dica così...non sono un'ADDETTA AI LAVORI), ) per cui lasciano il tempo che trovano, nessuno può smentirla e nessuno può confermare.. ( se fosse valido questo tipo di testimonianza, dovremmo tutti cominciare a preoccuparci).
Sara non era entusiasta di andare al mare? Ma chi la obbligava? Poteva rifiutarsi.Eppure i suoi familiari parlano di una sara preoccupata di fare subito il bagno, ( addirittura sarebbe questo il motivo per cui si dice che non abbia mangiato il famoso cordon bleu); una Sara in attesa della conferma... tra l'altro , se sarah era triste la mattina, questo non significa che lo fosse anche alle ore 14.00): Sarah aveva 15 anni; a quell'età le "arrabbiature" vanno e vengono, soprattutto nei confronti dei familiari, sorelle o cugine che siano.
A questo proposito la ragazzina aveva scritto nel diario " tanto ci sono abituata" e questo vuol dire che le lavate di testa dalla cugina era abituata ad averle, e non solo per Ivano: Era Sabrina che la convinceva ad andare a scuola, quando lei non voleva andarci; e, ricordi, signor Freccia , chi ci vuole bene,non ci dice sempre di sì.. e quando è il momento deve essere in grado di correggerci, di guidarci, di farci "capire" ; spesso , soprattutto, da adolescenti, a volte nemmeno siamo in grado di comprendere e ci ribelliamo per poi, convenire, con il senno del poi, tutto era per il nostro bene.
Quindi, data la frequenza di questi episodi, sabrina , potrebbe averlo inteso come normale " ruotine" e non avergli dato l'importanza che, invece gli hanno data gli astanti.
Quanto alla inattendibiltà del Misseri, vede concordo appieno con lei: Sabriba è in carcere per il famoso incidente probatorio in cui il padre l'accusava: e, a tutt'oggi, se non sbaglio l'incidente probatorio è l'unico punto fermo di questo caso. Quindi Misseri è attendibile, un giorno sì e uno no.Sarebbe inattendibile quando parla delle lettere ma sarebbe attendibile nelle intercettazioni..intercettazioni smozzicate, parziali, in cui, cmq si può intendere tutto e il contrario di tutto.
Quello che dice, poi a proposito di Concetta, e dell'orario potrebbe vero ; ma allora concetta non può dare per sicuro un orario piuttosto che un altro.Quindi l'orario che indica in un secondo è altrettanto inattendibile quanto il precedente. SEGUE

lori

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile dr. avv. Marika,
mi sembra di aver dimostrato ad abundantiam che chi si rivolge a me con cortesia (e penso negli ultimi scambi di averGlielo largamente dimostrato, pur dopo esserci metaforicamente presi per i capelli) riceve risposte cortesi, anche se discordanti. Qui non sono in discussione titoli di studio e neppure gli pseudonimi che uno adopera. A me sono assolutamente indifferenti. Ciò che irrita in maniera notevole è l'atteggiamento di saccenza presuntuosa che si esprime con accuse personali, del tutto gratuite e preventive. Quasi nessuno di noi si conosce personalmente, quasi nessuno sa dell'altro che cosa faccia e che cosa non faccia. Allora, che bisogno c'è di dargli dell'ignorante o di qualcosa d'altro, oltretutto senza dire né il proprio nome e cognome, né l'esatta professione, né esporre una qualche consistente argomentazione che non siano puri slogans di propaganda di qualcosa o di qualcuno? Se uno mi dice : "Sono professore universitario di procedura penale, faccio l'avvocato delle cause perse, mi chiamo Poldo de Poldis, e mio nonno era giudice di Cassazione, ecc.", posso ben capire che abbia qualche strumento culturale e professionale per giudicare l'altrui preparazione, ma su personaggi la cui esistenza è data solo da impulsi elettrici che non superano il byte, che vuole che Le dica? Esprimano la loro opinione senza aggredire nessuno. Ripeto, da parte mia non ho mai offeso qualcuno senza essere stato deliberatamente provocato ed offeso. Questo può essere constatato da qualunque persona onesta. PER ESSERE RISPETTATO BISOGNA RISPETTARE. Altrimenti, poi è inutile lamentarsi, guaire, belare o miagolare per la sofferenza subìta.
E questo vale anche per quei SS. Inquisitori che si sono fatti beffe della legge, delle sentenze e del costituzionale diritto della difesa.

lori ha detto...

ops: volevo dire manipolabilità..quindi se era manipolabile, tutti lo potevano manipolare......dai familiari agli avvocati,( il primo e il secondo),agli inquirenti
Allora per ritornare all'orario, mi chiedo come mai appunto gli inquirenti non abbiano insistito sulla famosa telefonata che la badante aveva ricevuto dalla zia subito dopo l'uscita di Sara. Quello è l'unico elemento oggettivo che potrebbe chiarire questo tanto controverso orario..Si dice, che purtroppo non vi è traccia nei tabulati di questa telefonata, per strane bizzarrie delle linee telefoniche ..e allora mi chiedo:perchè non periziare i tabulati del telefono della zia?
Mi sembra che questa pista sia stata molto sottovalutata..ma come, riescono ad indviduare frequenze, dentro e fuori casa, nel garage ? e, in questo caso, si arrendono alla prima difficoltà?
Quanto al fatto che Sabrina avesse dichiarato che lei sola sapesse che dovevano andare al mare quel giorno, potrebbe essere un suo convincimento e non una bugia..forse non ricordava di averglielo detto o forse la madre lo aveva capito dalle telefonate o dai discorsi delle ragazze
Quanto al primo punto non ho ben capito quali siano le sue perplessità

lori

Marika ha detto...

concordo con lei. anche a me irritano la saccenza presuntuosa e le accuse gratuite e preventive.
mi interessa lo scambio di opinioni e non le provocazioni, per quel fine del Vero, che ho citato in altro post.
quanto alle testimonianze de relato, non è esatto dire che lasciano il tempo che trovano.
considerato che il testimone de relato e colui che riferisce indirettamente di aver appreso una notizia (ad es. tizio apprende da caio diretto percettore del fatto).
chi dovrebbe smentire il testimone de relato sarebbe il testimone diretto. ma io chiedo: può l'indagato costituire un testimone diretto a cui il de relato si rifersice?
secondo la mia valutazione la sig.ra pisanò al massimo è un testimone diretto di un fatto, caduto sotto la sua diretta percezione. essa riferisce quanto appreso, quanto assistito con i suoi occhi e orecchi. dovrebbe essere smentita da altri testimoni o da altri elementi.
non capisco, dunque, perchè la si definisca de relato.
Marika

Marco ha detto...

La questione è che la Pisanò è testimone diretta della frase pronunciata da Sabrina, a cui poi i giudici avevano dato valore di confessione stragiudiziale. Al punto 7.1 secondo me è spiegato in modo chiarissimo cosa intende la Cassazione. Tra l'altro devo ancora capire come la frase citata, anche letta dall'angolazione più sfavorevole all'indagata, possa costituire una confessione stragiudiziale dell'omicidio, dato che Sabrina parlerebbe di "verità", e in quel momento la verità del Misseri era di aver ucciso e occultato lui la nipote. Difatti in un passaggio in cui si citano le argomentazioni difensive, è scritto: "Parole dalle quali al più poteva trarsi che Sabrina avesse il sospetto, o la consapevolezza, che il padre fosse colpevole".

Marika ha detto...

il punto 7.1 non è invero molto chiaro.
l'accusa ha fatto un ragionamento sulla base della testimonianza della pisanò che ha riferito le parole, del tutto spontanee, dette da sabrina nel momento in cui ha saputo che il padre ha confessato.
in particolare, secondo l'accusa, il fatto che sabrina abbia detto "io non l'ho fatto" alludendo a ciò che invece, al contrario il padre aveva fatto (la confessione appunto) dimostrerebbe che essa, in quanto colpevole, non avrebbe ceduto alle pressioni e non avrebbe mai detto, pur sottoposta a ora di interrogatorio, che era colpevole.
con ciò dimostrando, ulteriormente, la tesi che, sabrina, aveva fatto tutto il possibile per evitare l'impunità.
la chiave di lettura delle medesime parole data dalla difesa, chiave di lettura che secondo la cassazione il tribunale in sede di appello avrebbe dovuto valutare e confutare, è volta a far apparire quelle parole come uno sfogo di sabrina, la quale "forse" sospettava del padre.
quindi, ciò che sabrina dice, secondo la difesa, era del tutto naturale e logico perchè la stessa sospettava del padre.
ma a questo punto, mi domando: perchè sabrina, anche in dichiarazioni rese davanti alla tv, ha affermato che non credeva il padre capace di un gesto simile, che li aveva ingannati tutti e che doveva pagare per quello che aveva fatto?
forse la cassazione non ha visto quei programmi!
Marika

Marco ha detto...

No lì si parla di "dire la verità", cosa che il padre, leggendo appunto la frase in maniera completamente sfavorevole all'indagata, al contrario aveva fatto, confessando di aver ucciso la nipote. L'argomentazione difensiva, a mio parere, non fa una grinza.

Marika ha detto...

ho perso il suo filo logico.
ma forse stiamo parlando di cose diverse.
rileggerò il punto e cercherò di essere più precisa.
Marika

Marco ha detto...

Ripeto, sto ragionando in ottica sfavorevole all'indagata: il "non l'ho fatto" si riferisce a "dire la verità", quindi al massimo, come dice la difesa, possiamo supporre che fosse cosciente che il padre c'entrasse in qualche modo con la scomparsa della cugina, o addirittura che fosse arrivata a scoprire la verità, dato che la "verità" in quel momento era che Misseri aveva ucciso e occultato in un pozzo la nipote.

Anonimo ha detto...

E' inutile signor Tummolo, che lei cerchi di passare per vittima reattiva a chissà che, perchè tale non è. Lei qui sopra ha messo in atto un indecoroso tiro al piccione contro la procura di Taranto, ma non solo, che non si comporta a suo piacimento. E lo fa utilizzando teorie nemmeno affascinanti e davvero balzane, come quella dei betabloccanti, per dimostrare che l'acqua calda tale non è.
Un conto è dissentire da questo o quel punto, un altro è lanciarsi a testa bassa per perseguire, per altro con una certa violenza verbale, i suoi assunti personali. E questo senza leggere mezza riga delle carte, senza riferirsi ad alcun documento degno di tal nome, ma basandosi su ricerchine ad hoc infilate su Google. Il tutto mentre altri cercano quanto meno di leggere i documenti a disposizione. Nessuno chiede a nessuno la laurea in giurisprudenza, figuriamoci, ma un minimo di decenza intellettuale e di informazione questo si, soprattutto se ogni volta si mette in piedi lo spettacolo vergognoso della lapidazione del magistrato di turno, come sua abitudine.
Al suo giochino io non mi presto, tanto meno intendo accettarlo in silenzio. E' una semplice questione di civiltà.
Freccia

Marika ha detto...

qualcuno ha notato il passaggio della sentenza della cassazione inerente ai principi di valutazione degli indizi? cfr. pagg 11-12
laddove infatti dice che gli indizi posti a base della misura cautelare devono costituire "una prova allo stato degli atti", idonea a garantire, in termini di probabilità, una sentenza di condanna.
quasi chiedere una sorta di anticipazione della prova, anche se in itinere, della colpevolezza che dovrà essere raggiunta nel processo?

leggete qua:

http://www.altalex.com/index.php?idstr=20&idnot=38525

Marika

ionico56 ha detto...

Ottima Marika,concordo con le tue perplessità relative al punto 7.1 in merito alle argomentazioni addotte dalla difesa nel ricorso in Cassazione,e non riesco a comprendere da cosa,in quella ricostruzione dialettica,il collegio difensivo traesse la conclusione che Sabrina sospettasse della colpevolezza del padre.
Nella discussione con l'amica lei supporta con vigore la tesi che sotto la pressione dell'interrogatorio si finisce per "arrendersi" agli inquisitori confessando anche cose che non si sono fatte (come quelle della violenza sessuale che lei riteneva improbabile e quindi solo frutto delle pressioni inquisitorie)mentre lei era stata brava a "resistere" e a non farsi incastrare ammettendo di aver fatto,pur di farla finire,cose che non aveva affatto commesso,quindi la verità. In buona sostanza quella chiacchierata con l'amica poteva essere interpretata come "atteggiamento di incredulità favorevole alla tesi dell'innocenza della ragazza"(punto 7.4)come scrive la Cassazione.
E mi pare,da povero ignorante di cose giuridiche,che sia stata proprio la Cassazione a "massacrare" Tribunale e pubblica accusa,e non i parolai più o meno colti dei vari blog...

Giacomo ha detto...

Marika
Nel tuo intervento di ieri 15, alle 23:13,
è giusta la ricostruzione che fai delle varie ordinanze e ricorsi per Sabrina, tranne in un punto. Hai saltato il passaggio che riporto in lettere maiuscole per evidenziarlo.

I passaggi sono stati dunque questi:
-ordinanza del Gip che dispone la custodia cautelare in carcere per Sabrina
-ricorso al riesame (309 cpp)
-rigetto del ricorso da parte del riesame
-ISTANZA AL GIP PER LA REVOCA DELLA MISURA CAUTELARE O PER LA SUA ATTENUAZIONE
-RIGETTO DELL'ISTANZA DA PARTE DEL GIP
-appello (310 cpp) contro tale decisione
-rigetto dell'appello
-ricorso in cassazione
-annullamento con rinvio dell'ultima decisione, che torna al tribunale.
-udienza del famoso 30 giugno, cui non è ancora seguita la decisione.

Trattandosi di Appello e non di Riesame, i termini per il deposito della decisione sono di 20gg (ex 310 c2 cpp), quindi scadono il 20 luglio.

In proposito, ero stato tratto in inganno dai titoli dei giornali. Per esempio, riferendosi all'udienza del 30 giugno, il "Nuovo Quotidiano di Puglia" titolava:
"Sarah, conclusa al tribunale del RIESAME
l'udienza per la scarcerazione di Sabrina".
Anche la Gazzetta del Mezzogiorno il 30 giugno, nel suo articolo sull'argomento, parla di giudici del RIESAME.
In realtà, si ricorre al Riesame ex 309 cpp solo contro la prima ordinanza del GIP che dispone una misura cautelare: in tal caso la decisone deve essere depositata entro dieci giorni ex 309 c9 cpp.
Gli altri sono ricorsi in appello ex 310 cpp. In questo caso la decisione, come ho già detto, va depositata entro 20gg ex 310 c2 cpp.

Spero di aver chiarito ulteriormente anche alcuni dubbi di MARCO.
Comunque la materia è abbastanza complessa.

Aspettiamo il 20 luglio...

Giacomo

Marika ha detto...

ionico56
non riesco a comprendere nemmeno io perchè la cassazione dice che il tribunale doveva tenere conto della tesi della difesa - la quale sosteneva che le parole dette alla pisanò fossero uno sfogo, in quanto sabrina sospettava (si intende in un momento antecedente alla confessione da costui resa) che il padre fosse colpevole, quando invece questa circostanza, ovvero il sospetto sulla responsabilità del padre, fosse stato proprio da sabrina escluso dalle sue successive (alla confessione del padre) dichiarazioni pubbliche.
purtroppo mi manca la sentenza di appello cassata per capire il vizio di mtivazione in cui la cassazione dice che il tribunale è ricaduto.
sto facendo un grosso sforzo, perchè la sentenza della cassazione da per presupposti i passaggi logici e gli errati criteri adottati dal tribunale.
c'è poi il limite del devolutum, che in apertura della sentenza la cassazione correttamente individua, attinente agli elementi nuovi sottoposti da difesa e accusa che sono alla base della istanza di revoca della misura e del suo rigetto.
mi pare che tutto il discorso della corte poggi sul concetto di univocità degli indizi e sul massacro dell'attendibilità del misseri. nonchè della prova raggiunta con l'incidente probatorio.
la seconda ordinanza cautelare, in buona sostanza, parte da altri indizi o elementi di prova che, per ora, hanno comportato il rigetto del riesame. in via del tutto autonoma e sganciata dalla precedente ordinanza.
sto ancora leggendo....
Marika

ionico56 ha detto...

Mi verrebbe da pensare che questo sia un punto nodale,il vero elemento che ha fatto propendere la Corte per il mantenimento della custodia nonostante l'annullalamento con rinvio!Infatti se la stessa difesa pone il dubbio che Sabrina potesse essere a conoscenza della colpevolezza del padre prima della di lui confessione;e la Cassazione si duole del fatto che il Tribunale non confutando la tesi difensiva...ci lascia il dubbio!!!Potrebbe essere questo ad aver portato alla riconferma della misura cautelare dalla Cassazione(poi prontamente "riaggiustata" dalla successiva ordinanza !)?......

Marika ha detto...

ionico56
la corte di cassazione, per la precisione, dice solo che il dato è equivoco e che non è sufficiente a giustificare l'assenza di dubbio sull'attendibilità delle accuse mosse dal padre dell'indagata (cfr pag 17), ma non tiene conto del fatto che l'elemento è connotato da autonomia e non è stato indicato quale semplice riscontro alla veridicità delle dichiarazione eteroaccusatorie del misseri.
concordo però con la sempre necessaria applicazione del principio "in dubio pro reo".
solo che la visione degli indizi deve essere una visione d'insieme, nel senso che, non è necessaria la perfetta concordanza tra questi, ma che essi possano reggere a quel famoso giudizio di probabilità sulla colpevolezza di cui al precedente mio post.
Marika

Anonimo ha detto...

"non riesco a comprendere nemmeno io perchè la cassazione dice che il tribunale doveva tenere conto della tesi della difesa - la quale sosteneva che le parole dette alla pisanò fossero uno sfogo, in quanto sabrina sospettava (si intende in un momento antecedente alla confessione da costui resa) che il padre fosse colpevole, quando invece questa circostanza, ovvero il sospetto sulla responsabilità del padre, fosse stato proprio da sabrina escluso dalle sue successive (alla confessione del padre) dichiarazioni pubbliche."

La Cassazione non deve tenere conto di elementi non citati, anche se pubblici, quindi le interviste a go go di Sabrina sul fatto, coerentemente, non sono argomento utilizzabile.
A me stupisce invece l'azzardata interpretazione delle parole di Sabrina riportate della Pisanò, che per logica non mi pare proprio vadano inserite come intendono loro, anche se concepisco , viceversa, l'inammissibilità delle stesse se intese come confessione extragiudiziale
E ancor di più stupisce la richiesta di assumere gli altri elementi del Misseri, cioè le lettere, dopo aver definito inattendibile lo stesso.
Freccia

lori ha detto...

Noi facciamo riferimento alle parole della Pisanò dando per scontato che abbia riferito fedelmente quanto detto da sabrina e dandogli lo stesso valore che voleva dargli la ragazza..purtroppo, spesso, anche in buona fede, leggiamo le parole nel senso che a noi sembra il più adeguato e più rispondente alla verità dei fatti, e , nel riferire, inconsciamente , ci mettiamo del nostro...In fin dei conti , ognuno tende a vedere i fatti e a recepire i discorsi secondo la sua personale sensibilità...e, infatti, come dice Pirandello " Così è se vi pare"

lori

Marika ha detto...

Freccia
il mio "non riesco a comprendere" è inteso nel senso della mancanza di logicità tra una interpretazione difensiva, comunque ritenuta plausibile - non vera - dalla cassazione e la circostanza questa vera, perchè filmata, delle dichiarazioni rese dall'indagata sul punto.
non in punto di utilizzabilità.
non so cosa sia stato trasmesso nel fascicolo arrivato in cassazione.
quanto alla loro natura di confessione stragiudiziale è una lettura data dall'accusa, anche se dice "analoga alla confessione extragiudiziale".
per quel che riguarda le lettere di cui si è chiesta l'acquisizione, secondo me, sono un mezzo per minare ancora di più alla sua inattendibilità.
Marika

Marika ha detto...

lori

io ho messo a confronto quanto scritto a pag 9 del ordinanza della cassazione circa l'interpretazione data dalla difesa di sabrina misseri alle parole riportate dalla pisanò - quindi, non la mia interpretazione di quelle parole - e la circostanza, risaputa dai difensori, che sabrina ha affermato di non aver mai sospettato del padre.
è una contraddizione, secondo me!
Marika

lori ha detto...

si, marika, hai ragione, ma la difesa, necessariamente, ha fatto riferimento a quanto verbalizzato.e cioè a quello che ha detto la Pisano', cioè quello che lei crede di aver capito, e che ha riferito con parole sue magari alterandone il senso..il mio discorso riguarda un altro aspetto della faccenda e cioè l'attendibilità della Pisano. Sabrina ha detto veramente quelle parole, e con il senso che a loro attribuito la Pisanò?

lori

Marco ha detto...

@ionico56
Non è che la difesa di Sabrina trae quelle conclusioni, dice solo "AL PIU' poteva trarsi che Sabrina avesse il sospetto, o la consapevolezza, che il padre fosse colpevole", cioè nella lettura più sfavorevole all'indagata, nella peggiore delle ipotesi, le sue parole potevano essere interpretate in quel modo, ma non assumere il valore di confessione stragiudiziale dell'omicidio. Poi ci sono diverse altre possibilità prospettate dalla difesa, questa volta decisamente più favorevoli a Sabrina, che possono essere condivisibili o meno, ma ci sono. Comunque su questo punto sarà interessante sentire cosa avrà da dire la diretta interessata.

lori ha detto...

oddio, scusate "ha a loro attribuito la Pisano", mi sono mangiata una parola! che orrore!!

lori

Mimosa ha detto...

Posso darti un consiglio cara Lori? E' da tempo che ci penso.

Io uso due modi per evitare gli errori di scrittura: prima scrivo in un file word (così ho tutti i miei commenti sotto i link degli articoli) e poi faccio copia/incolla.
Dopo incollato, vado in 'Anteprima' e rileggo, questo è un altro modo per verificare errori.

Ultimissimo consiglio: non scusarti, tutti capiamo che è questione di battituta non "orrori" ..."
Un caro saluto, Mimosa

lori ha detto...

grazie Marika, se molto carina

ciao lori

lori ha detto...

ops, scusa mimosa, ho sbagliato nome..oggi non ne azzecco una..è la giornata delle scuse

Grazie, un saluto a te, lori

Mimosa ha detto...

E allora mi scuso anh'io che ho scritto Lori e non Iori ...
Ciao

ionico56 ha detto...

A onor del vero,e per completezza,la Cassazione scrive"L'enfatica attribuzione del valore di confessione extragiudiziale alle parole riportate dalla testimone Pisanò non è dunque giustificata e non è sorretta da adeguata base fattuale". Ergo...non può essere la prova che Sabrina conoscesse i fatti,e dunque non era da tale conoscenza che poteva discendere l'esclusione della violenza con indiretta riconferma della bontà della ritrattazione della stessa da parte di Michele!Si può infatti pensare che Michele abbia ritrattato la violenza semplicemente perchè era venuto a conoscenza dell'esito dell'esame autoptico dal quale era emersa l'impossibilità di accertare o meno se la stessa fosse avvenuta.
E in ogni caso,la mancanza di un dato non può essere interpretata come se quel dato fosse stato acquisito e risultasse negativo. Solo in questo caso si sarebbe potuta affermare l'inattendibilità di Michele quando la dichiarava piuttosto che esserlo quando la ritratta adducendo l'accusa a supporto la confessione extragiudiziale oggetto della discussione,per la Cassazione del tutto insussistente!...

Anonimo ha detto...

Marika, le contraddizioni della difesa sono moltelici, e a mio giudizio volute, proprio perchè la Cassazione quelle deve prendere in esame, e non i fatti risaputi.
Ad esempio, sanno perfettamente di non scrivere il vero quando affermano che se Sabrina avesse voluto costruirsi l'alibi con le telefonate dal telefono di Sara, non avrebbe fatto lo squillo ma un sms vero e proprio da quel cellulare. E' proprio Sabrina, nel primo interrogatorio con i magistrati, che afferma ripetutamente che lei sapeva che Sara non avesse soldi nel cellulare e che quindi non potesse rispondere se non con degli squilli.
La difesa omette scientemente questo particolare, detto, stradetto, risaputo e confermato, per sostenere la sua tesi
Freccia

Marika ha detto...

ionico56
il passaggio è alquanto significativo non di una lettura più sfavorevole data dalla difesa, giacchè, l'interpretazione che tu sostieni come accusatoria non poteva essere sostenuta nemmeno dall'accusa che, tra l'altro, sapeva bene cosa sabrina aveva dichiarato.
non capisco, l'inutile accapigliamento su una considerazione personale.
Marika

ionico56 ha detto...

Certo Marco,capisco,ma mi sembra questo comunque...un autogol da parte della difesa.Un esempio di utilizzo unidirezionale di un'affermazione (uno tra i tanti!)è quello di Sabrina di non credere alla versione del padre perchè per caratteristiche e natura la cugina non sarebbe mai scesa da sola nella cantina!Cos'è....dice che il padre forse mente perchè lei la conosce la verità perchè ce l'ha portata lei?!?! Mi chiedo,visto che è nozione comune che il telefonino di Sarah non aveva credito,unitamente al fatto che in passato Michele aveva dato dei soldi alla nipote....perchè nessuno ha ipotizzato,la stessa Sabrina poteva farlo,che potesse essere scesa giù avvicinando lo zio nell'intento di procacciarsi un regalino per ricaricare il telefonino?!?!?Un piccolo esempio...

Manlio Tummolo ha detto...

Povero/a Signor/a "Freccia", insiste sui betabloccanti che né io. né Lei, sappiamo se il Buccolieri assuma o non assuma. Si trattava di pura ipotesi tra le tante possibili per una visione senza capo né coda, e solo per questo articolo ho fatto vari ragionamenti, esaminato un testo specialistico, e compiuto deduzioni varie. Siccome Lei ha un occhio solo e per giunta ingombro da fette di prosciutto acquistato presso il bar del Palazzo delle Iniquità, non Si è ancora accorto che ho trattato di vari argomenti. Sulla SS. Inquisizione vi sono documenti a josa per dimostrarne incompetenza, faziosità, pre-concettualità, scarsa efficienza ed onestà, e non starò a dilungarmi su cose già dette e stradette dalla Cassazione, dalle Camere Penali, da altri intervenuti, oltre che da me stesso.
Quanto al vittimismo, non ne faccio: rispondo solo alla gente importuna che potrebbe affrontare gli argomenti come vuole, senza aggredire gli altri e senza scocciare il prossimo con colpi di boomerang che ricadono sul mittente (vedi Fantozzi).
Quanto a Lei in particolare, per me la Sua persona e il Suo giudizio valgono quei pochi nanobytes di fantasma informatico senza nome, con cui scrive le sue cosettine. Ripeto: Lei ha bisogno di cure urgenti ed efficaci.

INTERNET potrebbe essere occasione di civili ed approfonditi confronti e dibattiti; voi li riducete, per strettezza di mente ed incultura civile, ad una cassa di risonanza della pura futilità e della rabbia.

ionico56 ha detto...

Ma....Marika,ci siamo accapigliati?!?!?!Non ne vedo proprio motivo..nè c'era assolutamente l'intenzione!!!
Le tesi dell'accusa e della difesa le ho semplicemete lette nella sentenza della Cassazione,senza condizionamento alcuno,e senza che questo voglia dire che tu ce l'abbia!!!....

Marika ha detto...

no ionico56, mi riferivo a marco che ti ha risposto alle ore 17:58.
infatti stiamo dicendo la stessa cosa.
mi trovo daccordo con lei.
quel punto della sentenza mi ha semplicemente incuriosito.
è la prima volta che mi capita di leggere una sentenza così dura nei confronti di un collegio giudicante, accusato di aver errato nell'applicazione dei criteri di valutazione del 192, comma 3 cpp e pure cassato con rinvio per un nuovo riesame.
alcune ordinanze custodiali, più scarne quanto a logicità e elementi indiziari sono state invincibili.

sono le stranezze della giustizia!
io so che un giudice nella motivazione può anche soddisfare il requisito motivazionale senza andare a spiegare ogni singola ipotesi alternativa.
lo testimoniano centinaia di pronunce, alquanto scarne e non sempre la cassazione rende una tale giustizia e applicazione netta del requisito dell'art. 192 cpp che regolamenta "il libero convincimento del giudice"!
mi pare una vera sfida tra magistrati più che tra procure.
sarebbe carino se qualcuno, postasse qualche contributo sulla valutazione della gravità indiziaria, sempre se il tema non risulti troppo pesante.
Marika

Marco ha detto...

La mia era una semplice puntualizzazione sulla seguente osservazione di ionico: "e non riesco a comprendere da cosa,in quella ricostruzione dialettica,il collegio difensivo traesse la conclusione che Sabrina sospettasse della colpevolezza del padre".
Ho semplicemente scritto che quella era l'ipotesi peggiore prospettata dalla difesa, che comunque escludeva Sabrina dall'azione omicidiaria. Non capisco perché parlare di "inutile accappigliamento" in riferimento ad un normale scambio di opinioni. Resto davvero basito.

Marco ha detto...

Accapigliamento, ovviamente.
Comunque la sentenza della Cassazione di cui continuiamo a discutere è ormai argomento superato, essendo stata emessa la nuova ordinanza. Ora saranno le nuove motivazioni del Riesame a dover superare lo scoglio della corte suprema (sempre ci sia il ricorso), e c'è pure la possibilità che stavolta siano senza "punti deboli".

lori ha detto...

Udienza estiva per evitare la scarcerazione ( di Sabrina)

http://www.lavocedimanduria.it/wp/udienza-estiva-per-evitare-la-scarcerazione.html

lori

ionico56 ha detto...

Si Marco si,sappiamo pure questo!Ci sarà pure stata una nuova ordinanza,ma quello che ha scritto la Cassazione nella sua sentenza...comunque rimane,che non mi par ne sia stata disposta la distruzione con obbligo di non menzione!!!
Penso e spero che qui nessuno parta dalla presunzione di sostituirsi a giudici magistrati e avvocati,ci scambiamo delle personali opinioni nell'attesa che...chi di dovere provveda!Possibilmente evitando di fare più danni di quanti finora non siano già,e irreparabili,accaduti.
Certo,dando una fugace occhiata alla novellata da lei citata....non le nascondo di aver avvertito una piccola sensazione di sorpresa nel vedere riportata tra i fatti certi e oggettivi...la data dell'omicidio!Giusta quella della scomparsa,quella del ritrovamento ma...chi,e cosa,porta con certezza ad affermare che l'omicidio è avvenuto il 26 agosto dello scorso anno?!?!?!...

Giacomo ha detto...

Marco
Non credo che la sentenza della Cassazione sia argomento superato. Questa è la tesi dell'accusa, spalleggiata dai media.
In realtà comunque il Tribunale d'Appello (che, come abbiamo appurato, non è Riesame) si dovrà necessariamente pronunciare entro il 20 luglio, relativamente all'udienza del 30 giugno. Vedremo se questa volta accoglierà il ricorso o se lo respingerà ancora.
Se lo respingerà non credo che la difesa se ne starà con le mani in mano. Ricorrerà in Cassazione chiedendo l'annullamento e penso che in tal caso la Cassazione annullerà senza rinvio.
Se invece accoglierà il ricorso, non è così scontato che Sabrina resti in carcere sulla base della nuova ordinanza. Questa è la speranza dell'accusa.
Ma la difesa darà battaglia, sostenendo che una volta caduta l'ordinanza del Gip del 22 dicembre che teneva Sabrina in carcere, la nuova ordinanza, quella che incarcerava Cosima, per quanto riguarda Sabrina era solo confermativa dell'ordinanza del 22 dicembre.
In ogni caso, anche se notizie non ce ne danno più, dovrebbe essere imminente, se non addirittura già effettuato, il ricorso per Cassazione contro la nuova ordinanza, del Riesame questa volta, sia da parte dei difensori di Cosima che di Sabrina.
Sono cmq convinto che proprio in termini processuali, dopo la mazzata della Cassazione, l'impianto accusatorio prima contro Sabrina ed ora anche contro la madre, non abbia nessuna speranza, fioraio o non fioraio.
Gira gira si tornerà alla situazione processuale del 6 ottobre 2010.
E' solo questione di tempo.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo
Lei non fa altro che scrivere da almeno 5/6 mesi e ripetere come un mantra che Sabrina uscira' presto....
Oppure dei tabulati telefonici.....
Ora i fatti sono altri .... La sua mi scusi sembra solo una provocazione perche' le argomentazioni risultano piuttosto scarse...
ALE

Marika ha detto...

marco
avevo capito che si riferisse al mio commento.
ma ci sono dei precedenti spiacevoli accaduti su questo blog, che vorrei non si ripetessero, perchè non mi va di fare polemiche.
io cerco di rispettare il gentile sig prati, padrone del blog, evitando di alimentare screzi quando ci sono diversità di vedute.
non si può predicare bene e razzolare male.
(e non è riferito a lei)
Marika

Giacomo ha detto...

ALE.
Quali sarebbero i fatti: i sogni del fioraio?
Stia tranquilla che quando Sabrina uscirà non verrà a farle del male!

Piuttosto m'interesserebbe conoscere il suo pensiero riguardo la tenera Amanda e il suo fidanzatino Nicola che sono stati condannati in primo grado per avere sgozzato la loro amica Meredith durante un droga party, lasciando impronte e DNA dappertutto e che la stampa sta trattando con i guanti di velluto e con tanta, tanta benevolenza.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Il fidanzato di Amanda si chiama Raffaele per cominciare....
I fatti non sono i sogni : si appigli lei al fioraio....
ALE

Giacomo ha detto...

ALE.
E per finire?

Giacomo

Unknown ha detto...

Freccia ho cancellato due tuoi post. Pizzicarsi va bene, esagerare va male.

Non ho potuto leggere i commenti di oggi e non lo posso fare ora, ma chiedo a tutti, e non è la prima volta, di restare il più possibile nell'ambito del rispetto interpersonale.

Grazie, Massimo

Anonimo ha detto...

Massimo, tu puoi cancellare anche tutti i miei post, non c'è problema, poi a margine, quando hai tempo, mi spieghi come bisogna rispondere, ad esempio, ad un Tummolo che mi addita di costumi poco seri, tanto per dire.
Non sarebbe male nemmeno capire come mai, il signore in questione, non solo si può permettere un linguaggio di questa natura senza venire cancellato o ripreso, ma anche come possa calunniare in modo continuo, la Procura di Taranto, senza che si sollevi un ciglio e gli si chieda di moderare termini e toni.
Detto questo, cancella pure, per quanto pubblico è comunque il tuo blog
ciao
Freccia

Anonimo ha detto...

Così, per conoscenza, riporto quanto detto a me, rispetto alla mia prescrizione finale di xanax
Freccia


"Mi era sfuggito che il firmatario di quella verbosa e pomposa autoesaltazione è il signor o signora "FRECCIA", già autore di "frecciatine" varie. Ebbene, Lei certo non ha bisogno di betabloccanti, ma di dosi massicce di calmanti e psicofarmaci. (tummolo)
Lei è il classico esempio di come i media abbiano fatto il lavaggio del cervello a gran parte della popolazione. Hanno raccontato favole e continuano a raccontarle. E gente come lei si beve tutto fino in fondo. Lei dà per scontato tutto quello che, invece, è da provare.(giacomo)
Il Suo pseudonimo è solo una coda di paglia, il resto dei Suoi argomenti sul trucco sono solo un segno di poca serietà nei costumi e di scarsa coscienza estetica.(tummolo)
Freccia ovvero troll...P.S. Non ti prendo a parolacce soltanto per rispetto al padrone di casa, da cui avresti molto da imparare. (giacomo)
Questi slogans, scritti tra l'altro da persone fantomatiche e virtuali, che valgono solo i pochi nanobytes che sanno scrivere, pochi impulsi elettrici battuti da mani ignote, che non hanno coraggio di dire chi sono ed in base a quali competenze si arrogano il diritto di far critiche personali agli altri, dimostrano solo che sono assunti quali uscieri o al massimo aiuto-cancellieri presso qualche ufficio giudiziario, ovvero giovani di qualche studio legale privo di clienti, o ancora qualche studentello al primo anno di Giurisprudenza che "fatto privato, è mezzo avvocato", ed usano già a memoria il linguaggio tecnico che un giorno li renderà comprensibili solo a se stessi.(tummolo)
Ripeto: Lei ha bisogno di cure urgenti ed efficaci.

INTERNET potrebbe essere occasione di civili ed approfonditi confronti e dibattiti; voi li riducete, per strettezza di mente ed incultura civile, ad una cassa di risonanza della pura futilità e della rabbia.(tummolo)"

Marika ha detto...

da Wikipedia:

"Il diritto di critica, come il Diritto di cronaca, è disciplinato dall’art 21 della Costituzione Italiana il quale, nel primo comma, recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Ciò significa che ogni avvenimento può essere sentenziato da qualsiasi cittadino ed è legittimato a farlo dalla Costituzione. Giudicare un fatto di cronaca o un comportamento comune è sostanzialmente diverso dalla pura narrazione dei fatti della quale si fa portavoce il diritto di cronaca. La differenza sostanziale tra i due sta nello scopo con il quale nascono: la cronaca è una schietta narrazione dei fatti così come sono avvenuti, l’obiettivo è quello di informare la comunità, mentre la critica, proprio perché esprime un giudizio, è soggettiva e dà molto più peso ad uno specifico punto di vista piuttosto che al fatto in sè. Per la sua componente di soggettività, la critica genera (ed è giusto che sia così) dissensi e consensi."

Marika

Procopio ha detto...

X MARICA
Allora la Costituzione mi da il diritto di definire i post firmati Tummolo, come inutilmente verbosi, quasi sempre rivelatori di astio, per i rappresentati della legge, e per chi non condivida le sue elucubrazioni?
Sono certo che il gentile Prati, non cancellerà questo post, concepito senza offese.
Grazie!

Giacomo ha detto...

Io consiglio a certuni di farsi un giretto su certi gruppi di FB dove troveranno ampia solidarietà, amicizie (purtroppo però solo virtuali) e consensi.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Marika.
Concordo con quello che hai scritto.
Purtroppo però la cronaca molte volte non è schietta, ma si trasforma, per partito preso o peggio per inconfessabili interessi, in campagna di disinformazione a senso unico contro gli imputati o semplici indagati di delitti, esaltando gli elementi sfavorevoli e minimizzando o addirittura obliterando completamente gli elementi favorevoli.

Giacomo

Marika ha detto...

Giacomo,
questo rientra nel dovere dei giornalisti di attenersi al diritto di cronaca.
se l'informazione è tendenziosa o diffamatoria, è naturale che le persone, che si affidano alla veridicità di ciò che leggono (che si ritiene presunta) possano a loro volta esprimere delle critiche.
ciò che non comprendo sono le critiche alle critiche!
ciò che non condivido è l'offesa per le critiche.
non mi piace nemmeno la parzialità con cui si giudicano le critiche buone da quelle cattive che meritano essere cancellate.
secondo me si dovrebbero cancellare tutti i commenti e non lasciare solo alcuni.
ciò si chiama par condicio.
Marika

Unknown ha detto...

Ciò che mi stupisce è che si continui a rispondere alle offese con le offese, tipo faida.

Io questa notte ho scritto che non avevo potuto leggere i commenti, e non ho potuto nemmeno oggi perché, comunque, ho una mia vita privata e due bimbi piccoli che pretendono la mia presenza.

Se chiedo il rispetto fra le persone, non credo sia una cosa impossibile fra esseri civili, lo chiedo anche perché non posso essere presente in continuazione per moderare la discussione.

Ieri sera mi sono seduto di fronte al computer dopo le 23.00, ed il tuo primo post, Freccia, pur avendolo letto non lo avevo inizialmente cancellato perché rispondeva a certi criteri ed a mio parere, anche se fuori tema, non era che una provocazione. Ma il secondo, volgare e solo inteso a rafforzare in peggio la provocazione del primo, non potevo accettarlo e quindi li ho eliminati entrambi dandotene comunicazione e scrivendo che pizzicarsi va bene ma esagerare va male.

Tu ed altri, invece di intendere nella giusta maniera quanto ho scritto, avete pensato bene di criticarmi per il modo con cui viene gestito lo spazio commenti.

Di Manlio Tummolo, per farti sapere visto che ne parli, nel tempo ho cancellato diversi scritti perché contenevano, a mio parere, offese. Quindi nessuno mi venga a dire che tratto in maniera diversa chi commenta quando, approfittando della mia assenza, si scrivono stupidaggini che a nulla portano se non ad altro astio.

Le critiche di cui ha parlato Marika in questo blog sono ben accette, in caso contrario non avrei lasciato la possibilità di commentare in anonimato potendo solo inserire un nome fittizio a margine, ma devono essere critiche alle idee ed agli scritti altrui, non alle persone.

E l'ipotizzare medicinali in uso da parte del fioraio, pensiero da cui mi sono dissociato da subito e l'ho scritto, è un'idea come un altra e può essere criticata ma non scrivendo: "La questione betabloccanti è robaccia da azzeccagarbugli e va risbattuta al mittente con aria di schifo".

Questo Freccia è parte di un tuo iniziale commento. Commento in cui dimostri, e non è l'unico, come tu sia convinto di essere il solo depositario della verità. Commento a cui Tummolo, chiaramente tirato in causa, ti ha risposto usando gli stessi termini

Ma io ho letto solo ora i vostri scritti, pur se qualcosa avevo notato ed ero intervenuto restando inascoltato, e solo ora mi sono reso conto che hai avuto a che dire con altri sempre a causa delle tue provocazioni, e solo ora mi sono reso conto che tu hai a disposizione le carte che noi non abbiamo e, quindi, solo tu puoi parlare con cognizione di causa. Quindi, a meno che tu non sia un millantatore come il fioraio, ti invito ad inviarmele via mail tanto per capire quanto tu hai già capito.

E finisco con Tummolo. Se è vero che lui attacca la procura è anche vero che tu la incensi, e non c'è nulla di male in questo, ma allo stesso tempo dai dei "loschi figuri" e tratti di m... chi ancora non è stato portato a giudizio e non ha avuto modo di difendersi da accuse che sono cambiate nel tempo.

Ed inoltre c'è differenza fra chi scrive mettendoci la faccia, accompagnata dal nome e dal cognome, e chi scrive avvalendosi di uno o più nick. Con questo voglio dire che se ci fosse la registrazione obbligatoria Manlio continuerebbe a scrivere mentre tu, è probabile, pur di non mettere una mail valida e la tua faccia, smetteresti.

Per chiudere il discorso. Come blogger che offre lo spazio per dar voce alle altrui idee o critiche voglio essere rispettato e quando chiedo una cortesia voglio che la cortesia mi sia concessa.

Quindi, lo ripeto per tutti, criticare e dare pizzicotti va bene, esagerare ed alimentare l'astio no. E chi continuerà in questa strada verrà cancellato. Perciò invito chi vuole commentare a non considerare i post offensivi perché destinati a cancellazione.

Massimo

Anonimo ha detto...

Bene, Massimo, quindi io ho provocato, io ho offeso, il povero Tummolo, in concorso col povero Giacomo, hanno risposto alla provocazione.
E questo con i miei commenti cancellati, dei quali tu riporti uno stralcio decontestualizzato, e i loro allegramente qui sopra.
Non solo, nella tua massima comprensione e oggettività, ti permetti pure di dire che Tummolo ci mette la faccia (dici tu, come se una mail fosse la prova di chissà cosa) mentre io, dovessi registrarmi, no.
Non si capisce da dove tu derivi questa convinzione, evidentemente parti prevenuto, e comunque partigiano.
Che va pure bene, nel momento in cui gestisci uno spazio tuo, ma allora dì chiaramente che a te le critiche non stanno bene e che certi personaggi che scrivono sul tuo blog hanno più diritti di altri, compreso quello di insultare a destra e manca, così uno si regola e amen
Le carte che ho in mano io sono quelle che può avere chiunque che si prendesse la briga di non discettare così a caso, su magistratura, avvocati, corti.
Ci sono interrogatori, sentenze, intercettazioni, verbali, che basterebbe andarsi a cercare, leggere, conoscere, senza bisogno di avere fantomatiche talpe in procura.
Mentre ieri sera pensavo che tu non avessi letto e avessi solo peccato di leggerezza nel cancellare i miei commenti lasciando gli altri, dopo questo tuo commento ritengo che tu ti sia comportato in modo pregiudizievole e iniquo.
Prendo atto che un personaggio come Tummolo possa permettersi di esprimere giudizi sui costumi, poco seri, altrui, invitando a cure psichiatriche i commentatori che non gli aggradano, e che questi, viceversa, debbano stare al loro posto altrimenti arriva il proprietario del blog a cassarli.
L'importante è essere chiari, di modo che si sappia dove si scrive e a quali condizioni.
Quindi, per quanto mi riguarda, io ti saluto, nonostante tutto ti ringrazio comunque per la breve ospitalità accordatami, e ti lascio ai vari Giacomo e Tummolo, che evidentemente hanno maggiori affinità con il tuo modello di blog.
Saluto altri commentatori che ho avuto il piacere di incontrare (marika, ale, procopio e altri che hanno arricchito il mio bagaglio indipendentemente dall'orientamento del loro pensiero), e tolgo il disturbo
Ciao
Freccia

Marika ha detto...

Ciao Freccia.
è stato un piacere anche per me.
ma, se posso permettermi, non andartene.
Marika

Marco ha detto...

@ionico56 e Giacomo
Capisco il pensiero di entrambi. Intendevo solo dire che ora sarà interessante vedere se le motivazioni che confermano l'ultima ordinanza supereranno il vaglio della Cassazione, dato che si basano su altri elementi e sono ben più corpose (100 pagine). Poi penso pure io che un'eventuale accoglimento del ricorso discusso il 30 giugno possa risultare molto utile in ottica difensiva, forse più a lungo termine che nell'immediato.

@Marika
Ok, si è trattato di un semplice fraintendimento. Ho dato ora un'occhiata al mio messaggio di ieri per rendermi conto di eventuali ambiguità, e ovviamente "diretta interessata" era riferito a Sabrina Misseri, che sul punto deve essere ancora sentita.

Michele M. ha detto...

Ho trovato questo documento in rete: http://appinter.csm.it/inc​ontri/relaz/6687.pdf un pò tecnico ma decisamente esaustivo ed interessante sull' Udienza Preliminare e i poterei del Gup. Il mio interesse è stato particolarmente preso dal concetto di completezza di indagine e dalla possibilità che il Gup ha di chiedere un proroga di indagine di 60gg prima di decidere e di consentire altri 6 meis di indagine al momento della sentenza, cosa di cui ero già a conoescenza.
Le indagini del caso Scazzi infatti per diversi motivi si possono ritenere incomplete:
1. Non fu dato rilievo alle eccezioni dele difesa circa l' acrimonia della Spagnoletti verso Sabrina per via di Ivano.
2. Non fù dato rilievo alle eccezioni della difesa circa l' agressività del Misseri ed in particolare alle violenze passate su altre donne, cosa è diventa rilevante a seguito delle motivazionin della sentenza della Cassazione dello scorso 17 maggio: in essa infatti si invitava i PM ad approfondire il movente sessuale di Misseri che seppur giudicato inattendibile e da ritenersi implicitamente verosimile la versione in cui si autoaccusa dell' omicidio.
Altra cosa espressa nel document e secondo me rilevante il concetto di "chiarezza esposiviva dell' accusa" necessaria per evitare la nullità del rinvio a giudizio: i PM si accingono ad esporre una tesi accusatori del tutto nuiova ma sopratutto contrastante con le dichiarazioni del Misseri nell' incidente probatorio del 19 novembre scorso: si passa da un omicidio che sabrinanavrebbe compiuto da sola in garage ad una che vede l' omicido compiuto in concorso delle madre in casa o in auto. Può sembrare di poco conto questa discrasia ma non lo è: l' IP è stato infatti determinante per l' impostazione della fase successiva di indagine e quidi è di forte rililevo che sia arrivati ad una tesi nuova quanto contraddittoria che dovrebbe far desumere che vi sia stato qualche errore in precedenza. Ovvero se Misseri non avesse accusato la figlia probabilmente si sarebbe arrivati ad un esiti diverso: dunque quanto emerge dalle testimoninze non risponde probabilmente al vero. Fra le altre cose la tesi dell' omicidio in casa o in auto contrasta con i rilievi del RIS che non trovato tracce.
Per quanto sopra esposto ritengo che il Gup dovrebbe chiedere un supplemento di indagine e probanilmente lo farà.

Unknown ha detto...

Che tu non voglia registrarti, o dare comunque un nome reale, è una mia impressione nata da alcune tue frasi tipo: "si rassegni Freccia è il mio nick su questo ed altri forum".

In ogni caso non sono io che non accetto le critiche, dato che intervengo davvero poco fra i commentatori e potrei fregarmene di quanto viene scritto dato che le mie idee le espongo negli articoli, sei tu che non critichi ma dispensi sapere, e con quest'ultimo post hai dimostrato ancora una volta di voler sempre essere dalla parte della ragione e di non accettarle le critiche.

Io ho scritto che se fossi stato presente avrei fatto da moderatore e tante parole di troppo, sia da parte tua che di altri, non sarebbero uscite perché sarei intervenuto... anche cancellando commenti, perché no?, è da quando ho aperto il blog che cerco di evitare zuffe e di far capire a tutti che si può criticare il gesto e la parola ma non la persona che ha idee diverse. E lo dimostra il fatto che chiunque può commentare se resta nei limiti di una sana dialettica.

Tummolo ho imparato a conoscerlo nel tempo e ti assicuro che se non è attaccato non attacca nessuno (tranne la procura quando crede commetta sbagli ovviamente), così anche Giacomo, Marco, Sira, Mimosa e tutti gli altri che non cito perché sono troppi da ricordare, e ti assicuro che non tutti sono garantisti o innocentisti.

Se le carte che hai tu sono quelle che può avere chiunque perché non accetti che un chiunque diverso da te le abbia lette e le abbia intese in maniera diversa dalla tua? Credi davvero che fra chi commenta il caso Scazzi ci siano persone che non hanno letto la maggioranza degli atti e quant'altro uscito nei mesi?

Per cui, se l'importante è essere chiari, a me sembra di essere stato chiaro. Io non vengo a cassare nessuno se quanto è scritto non oltrepassa il limite; e se a volte sono occupato a rispondere ad altri, non scrivo solo di Avetrana e nel blog ci sono diversi spazi dedicati ai commenti, o se ho voglia di passare qualche ora coi miei figli, non voglio che la mia assenza autorizzi diatribe che, fondamentalmente, non servono a niente se non ad alimentare astio e risentimento.

Per il resto tu sei padrone di fare quanto vuoi, la decisione è solo tua, ma non dire che te ne vai perché ti ho censurato le idee o le convinzioni perché io censuro solo le male parole.

Ciao, Massimo

Procopio ha detto...

Caro PRATI,
Per quanto tu ti sia dimostrato imparziale, nella gestione del blog, hai permesso che il Tummolo si esprimesse in modo viperesco, non solo a Freccia, ma anche ad altri che, in un modo o nell'altro, non condividevano le sue sarcastiche idee.
Considerato tale situazione, e per solidarietà a Freccia, non parteciperò più ai dibattiti su questo spazio.
Grazie e tanti saluti. Procopio

Marika ha detto...

Marco
ho riletto anche io i nostri post.
infatti, mi ero persa e mi riferivo ad altro.
lei sta dicendo, mi corregga nel caso, quel "io non l'ho fatto" era legato alla frase "dire la verità", nel senso che il padre avesse confessato la verità. questo è il senso della frase in chiave difensiva, secondo lei?
tornando al mio ragionamento, anche grazie a quello che ha evidenziato lei, il significato delle due frasi messe insieme, a rigor di logica, dovrebbe significare che il "non l'ho fatto", inteso o riferito alla verità, può stare a significare che sabrina a differenza del padre non ha detto la verità pur sottoposta a pressioni e ad ore di interrogatorio. ecco perchè la difesa si premura di dire "al più poteva significare che sospettava la colpevolezza dell padre".
ma ripeto, questa mia logica (per me) conclusione è effettuata su estrapolazioni.
utile a chiarire il senso sarebbe mettere a confronto:
1) il verbale della pisanò sul punto;
2) la richiesta di applicazione della misura con l'interpretazione data dalla procura;
3) l'interpretazione data dal GIP;
4) l'interpretazione data dal Tribunale in sede di riesame e in sede di appello a seguito di istanza di revoca;
infine il ricorso e il controricorso alla cassazione.
certo ancora più utile sarebbe stata la risposta di sabrina.
ma nel processo, questo fatto sarà oggetto di esame e controesame e lì ci sarà da divertirsi (per i difensori intendo).
Marika

Marco ha detto...

Perfetto, Marika.

Manlio Tummolo ha detto...

Vedo solo stasera che, mentre ero affaccendato in altre faccende, c'è stata a causa mia una furiosa battaglia. Intanto grazie per la solidarietà onesta e non cieca di Massimo Prati. Per i signori Freccia e Procopio avrei molte cose da dire. Come avevo detto per Marika o altri, basta salire col cursore per vedere chi comincia. E ti prego, caro Massimo, cancella solo nel quadro se vuoi, ma non dal tuo personale registro quanto viene mandato, a scopo di tutela legale. Come tu stesso hai riconosciuto, in nessun caso, io attacco per primo. Se intervengo, assai raramente, su qualcuno, è per elogiarlo o per rispondere ad alcune sue osservazioni. Mai ho elevato il tono se non per risposta (ah sì, illustre Freccia, mia madre è morta nel 1995 ed aveva costumi di fronte ai quali i Suoi sono assolutamente inesistenti). Si citano mie frasi, come dice l'eroico "Freccia", fuori dal contesto, ma con o senza contesto, io scrivo sempre per risposta all'altro. Mi si è anche detto, una della grandi argomentazioni dei soliti ignoti, che copierei da Google le mie osservazioni: ebbene, indichino allora da quale sito le traggo, in modo che tutti possano verificarle. Qua certuni sembrano dimenticare che, a chi ha un po' di pazienza, basta digitare sul "browser" il mio nome e cognome tanto su Google, quanto su Yahoo, e di me si trovano vita, morte e miracoli. E' questa la differenza: io sono una persona in carne ed ossa, facilmente reperibile, non sono semplicemente dieci dita o meno che battono sulla tastiera di un computer. Penso che ogni persona che coopera qui, se ne renda conto. Le frecce e i procopi possono pure farne a meno: la cosa mi suscita assoluto disinteresse. Però attenzione, se riprenderanno, loro o altri, con quegli o altri pseudonimi, ad offendere, risponderò sempre in proporzione diretta e crescente. Quanto alla SS. Inquisizione (chiamarla Procura, ma di che ?, mi pare un eufemismo), quando alla difesa, sacrosanto diritto costituzionalmente previsto a lvello nazionale ed internazionale, quando a ben quattro avvocati (cosa inaudita), è stato impedito di svolgere il proprio lavoro, ma signori miei, è un modo per farsi rispettare questo, o piuttosto per farsi togliere di mezzo dalle indagini ? Le misure disciplinari e penali sono state avviate: l'iter sarà forse lungo, ma è inesorabile. Le critiche che io ho condotto a tale Procura, anche con numerose comunicazioni alla stampa, naturalmente e bellamente ignorate, tuttavia hanno fatto il loro corso. A chi appariva normale un andamento in cui ogni richiesta veniva ignorata, come poteva pretendere che la Cassazione, oltre la quale non c'è che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, potesse sorvolare su simili inqualificabili operazioni? Non ce l'ho con la sola Procura di Taranto: ho parlato male anche di quella di Trieste, della quale per anni ho dovuto segnalare le scorrettezze: solo le più recenti, quelle del caso Zornitta e quelle dell'omicidio del tassista, per il quale ha dovuto pagare solo un infelice minorato transessuale che non sapeva neppure guidare e, immagino, neppure utilizzare una pistola. Eppure ora, con la benedizione di tutti i gradi di processo, sconta in carcere ciò che non ha fatto o, anche se ha fatto, non è in condizioni di intendere e volere per essere condannato. Sono arrivato più volte fino a Strasburgo, perché io non temo, come ha detto Prati, di metterci la faccia, ed anche il portafoglio. Ma ogni cittadino dovrebbe saper difendere senza timore i diritti di tutti, e non piegarsi davanti ai facili abusi di queste SS. Inquisizioni. A ciascuno può capitare di essere sottoposto ad indagine, ma chi non si cura degli altri, non riceverà mai le cure degli altri.

Manlio Tummolo ha detto...

Una piccola osservazione sulle competenze della Corte di Cassazione, che non si limitano solo ed esclusivamente all'interpretazione delle norme, bensì anche, attraverso l'esame della logicità e razionalità dell'esposizione dei fatti, entra anche nel "merito" della vicenda. Se in una sentenza il giudice scrive (è un esempio per assurdo): "l'assassino con una mano teneva il giornale, con l'altra fumava la pipa, mentre strangolava la vittima", ovviamente obietterà che, se aveva le mani impegnate ed essendo queste solo due, è un po' difficile che abbia compiuto l'omicidio strangolando la vittima. Oppure se nell'ora del delitto si trovava in altro luogo, poteva al più essere un mandante, ma non un omicida diretto. (art. 606 CPP, c. 1, lett.e>).

Anonimo ha detto...

Massimo, il solo fatto che tu dica che io non critico ma dispenso sapere, evidenzia il modo di rapportarsi.
E quanto hanno scritto Tummolo e Giacomo è lì, da vedersi
La difesa ad oltranza di Tummolo poi, chiarisce meglio ogni cosa, nonostante basti leggere, non solo in questo post, quello che scrive.
Che poi tu gli permetta il tiro a piccione con la magistratura e con chiunque non osservi i suoi, spesso balzani, dettami, è ancor più esaustivo.
E questo è il mio punto di vista.
Io non vado via perchè mi hai cassato due commenti, figuriamoci! Vado via perchè lasci scorazzare a briglia sciolta personaggi che offendono, calunniano, diffamano, e se poi qualcuno risponde, a tono ma con maggior educazione della loro, ti indigni e cassi, ma non coloro che provocano bensì quelli che replicano.. Capisci da solo che in questo modo non si può scrivere in un posto, rimanendo soggetti a gente che sa di essere intoccabile e alla quale ti devi sottomettere senza batter ciglia altrimenti arriva Massimo a cancellarti.
E' un tuo diritto farlo, te lo ribadisco,ma senza far passare gli altri per prepotenti o portatori di verità assolute
E non puoi venirmi a dire che non cassi nessuno, se non supera i limiti, perchè questi limiti li hanno oltrepassati sia Giacomo che Tummolo, e tu sei passato oltre, andando a cercare il verbo declinato mio che tanto ti infastidisce.
Avresti dovuto richiamare in primis Tummolo, che si è permesso commenti insultanti, e a seguire Giacomo, e lì ci stava che poi cancellassi pure me che prescrivo xanax
E nessuno ti nega, ovviamente, di goderti i tuoi figli, ma non credo siano loro ad impedirti, quando cancelli i post altrui, di leggere quelli che precedono, e che per tua comodità ti ho pure raggruppato
Ma già: il buon Tummolo insulta solo la magistratura, quando non gli aggrada, gli altri utenti solo se si sente provocato. Quale sia il limine di tale provocazione lo decide lui e coincide col dissenso rispetto alle idee
Sulle carte: capisci che se uno le ha lette non può poi sparare ad alzo zero cose senza senso: si può pensare che Sabrina sia un irridemibile bugiarda forse innocente, oppure il contrario, ma non si può pensare che poverella è vittima sacrificale dei cattivi della procura. Certo, se hai ascoltato il suo interrogatorio, se ne hai letto la trascrizione integrale, se hai letto quello di Russo, Spagnoletti, Ciancimino e così via. Perchè chiunque l'abbia fatto non può che rimanere spiazzato dalla montagna di balle e depistaggi della Misseri. Sono fatti, questi, non opinioni.
Quindi, le carte che ho io può averle chiunque, ma bisogna leggerle, e certe risposte sono l'evidenza che non sono state nemmeno guardate di striscio
Secondo me hai sbagliato a comportarti in questo modo, ma questo non toglie che è un tuo diritto farlo, così come è un mio diritto fartelo notare.
Ho notato, tra l'altro, che i signori intoccabili hanno una certa acredine verso gruppi di FB, dove mi è stato detto di andare, il che mi sembra davvero patetico. Ho impiegato un po' a capire a cosa ci si riferisse, poi S.Google mi ha aperto gli occhi e finalmente ho trovato e capito: se si sta qui si deve stare sotto schiaffo di quei due, pena la censura, altrimenti vattene dai fan di Galoppa? Tertium non datur? Non si può essere critici e stare a dialogare senza avere un'etichetta e senza parteggiare acriticamente per qualcuno?
continua

Anonimo ha detto...

Sul fatto che io rivendichi il mio nick, non vedrei dove sia il problema: evidentemente tu leggi a righe alternate. Nei pochi giorni in cui ho scritto qui sopra, i due protetti hanno commentato ironicamente il mio nick (non ti sei accorto nemmeno di questo, ovviamente), da lì la mia risposta. Quindi? E da questo deduci che io non darei il mio vero nome . Ma complimenti per l’occhio equanime ed obiettivo con il quale ti rapporti agli utenti… non oso immaginare se avessi detto che ho i capelli biondi!
Detto questo, ti faccio la cortesia di andarmene, senza nemmeno sbattere la porta, ma ti prego di non cambiare le carte in tavola e di non dire che censuri solo le male parole, perché sono sempre lì, che campeggiano indisturbate, a firma tummolo e giacomo, con il tuo imprimatur.
Ciao
F
PS: vedo il Tummolo baldanzoso e minaccioso, giustamente, dopo la felice presa di posizione di Prati.
Fossi in lui, però, non chiederei troppo di non cancellare i commenti, in particolare i suoi, non fosse altro che il Prati, in questo modo, dimostra di condividere le calunnie che troppo spesso sfuggono alle nobili e conosciute mani dell’intoccabile. E ne è responsabile quanto l’autore, visto che sono scritte sul suo blog.
Condivido invece la minaccia di replicare in maniera sempre crescente chi dissente da lui: dopo questa dimostrazione di intoccabilità, il signor Tummolo fa bene digrignare i denti, che tanto il massimo che gli potrà capitare è un attestato di stima e solidarietà da Prati.
Sono avvisati, gli altri utenti
Auguri ☺
PS2: vedo poi che il signor Tummolo è molto apprezzato quando esce da qui, e soprattutto sereno ed educato
http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=100393&sez=REGIONI&ctc=0

Anonimo ha detto...

Leggo solo ora i commenti a questa discussione sul blog di Prati (che comunque ringrazio per lo spazio). Condivido l'ultima anonima, essendo tale la mia sensazione registrata in altra discussione sul caso di Sarah.
Quanto alle cimici in tutta Avetrana, non mi sembra abbiano a che fare con un'ipotesi investigativa ancora in cerca di prove quanto all'accertamento di ulteriori reponsabilità di connivenza e favoreggiamento, dato il bel quadretto emerso finora tra i protagonisti tutti di questa triste storia.

Annalisa

Anonimo ha detto...

La discussione cui mi riferivo è (per anonimo):"Sarah Scazzi. Portare il sogno in tribunale equivale a regalare le chiavi del carcere alle donne di casa Misseri"

'Notte,
Annalisa

Mimosa ha detto...

Caro Massimo, devo riconoscere che hai spalle forti e polso, doti credo indispensabili ad un blogger, il quale ha non poche responsabilità.
Succede spesso nei blog che quando l’argomento è stagnante, qualcuno dei commentatori si assume il ruolo del provocatore (l’ho visto in diversi posti).
Quello che mi fa imbufalire è la faccia tosta di chi cade dalle nuvole ai richiami dell’Admin, e poi accusa gli altri di attaccare e offendere quando sono i primi a farlo, a volte palesando una iper suscettibilità a volte una infantile aggressività.

In particolare faccio un riferimento all’ultimo anonimo siglato F : non trovo assolutamente “educato” andare a cercare altrove spunti per dare addosso ad un altro ospite, chiunque sia, in casa altrui.

Qui c’è di aver paura a replicare per porsi in un sano e costruttivo confronto con certi calibri … e c’è d’aver paura a mettersi in mezzo in certi battibecchi perché si rischia di essere presi di mira.
Massimo, va bene far salvo il diritto di parola e il diritto di replica nonché il diritto di opinione e quello di critica, ma perché non usi anche tu l’OT, Off Topic? Si accorcerebbe non poco la quantità di materiale da leggere …

Ciao, grazie dell’ospitalità,
Mimosa

Anonimo ha detto...

Pur non conoscendo i protagonisti della discussione, Mimosa, intuisco tra le righe che invece tra loro c'è una discussione più "consapevole" e precisa di quanto appaia esternamente. Per pura curiosità, sto leggendo le altre discussioni e mi sono fatte delle idee leggendo qua e là altrove.

Questa sensazione, magari sbagliata, non toglie nulla al valore di un confronto così interessante, informato e umano, con tutti gli annessi e connessi del caso.

Annalisa

Anonimo ha detto...

Mimosa, non è questione di provocazione, ho semplicemente risposto all'invito di Tummolo:" Qua certuni sembrano dimenticare che, a chi ha un po' di pazienza, basta digitare sul "browser" il mio nome e cognome tanto su Google, quanto su Yahoo, e di me si trovano vita, morte e miracoli. "
E così ho trovato, fra le altre cose, quello che ho postato.
Dove sarebbe, quindi, la cosa tanto grave che avrei commesso?
Il fatto che ho dimostrato che il modo con cui si comporta qua con chi non gli aggrada è lo stesso che Tummolo utilizza altrove?
Si tranquillizzi, che tanto lui ne va fiero
F
PS: ma ha letto Annalisa? anche lei, come altri del resto, qualche perplessità ce l'ha su certi comportamenti...non le sorge qualche dubbio? no, immagino

Marika ha detto...

Annalisa, ha avuto modo di leggere i commenti di lori e Mimosa del 16 luglio dalle ore 17:59 alle ore 18:13?
confermano quanto lei (mimosa) dice nel commento del 18 luglio delle ore 1:45.
magari di ulteriori interventi delle due signore in attacco alla mia persona o provocatori li può ritrovare anche in altri post.
sempre perchè "si predica bene e si razzola male".
ad ogni modo il mio pensiero è che, indipendentemente dalla provocazione ricevuta i toni devono rimanere nel limite della decenza e non devono essere usate parole offensive.
del resto può accadere che quando si scrive non si voglia deliberatamente rispondere a qualcuno, ma confutare ovviamente il solo concetto, non la persona che lo ha esposto, senza nessuna volontà di prevaricare o affermare verità assolute.
a volte, quando i commenti si susseguono velocemente, può anche capitare di leggerli in maniera non conseguenziale e questo può creare equivoci.
ciò che è successo tra me, marco e ionico56, per una mia svista.
ma ci vuole cortesia e gentilezza, nonchè educazione nel rispondere.
a volte bastano anche le sole scuse sincere.
buona giornata a tutti, sperando che le conversazioni possano proseguire nella continenza con i temi trattati dagli articoli.
Marika

Giacomo ha detto...

Il venti luglio si avvicina e finalmente sapremo (o almeno dovremmo sapere) in quella data che cosa ha deciso il Tribunale d'Appello (e non il Tribunale del Riesame, come hanno ERRONEAMENTE scritto i giornali pugliesi) circa la richiesta di scarcerazione di Sabrina. Si tratta della famosa ordinanza annullata e rinviata dalla Cassazione e la cui udienza si è tenuta il 30 giugno.
Si aspetta anche la decisione sull'appello proposto dalla procura contro la decisione del Gip di non contestare a Cosima Serrano e Sabrina Misseri il reato di sequestro di persona. Questa in teoria dovrebbe essere depositata entro il 1° agosto, dato che l'udienza relativa si è tenuta il 12 luglio.
Ma, se è vero, come qualcuno ha scritto, che i componenti dei due collegi sono gli stessi e che le materie sono connesse, probabilmente i giudici depositerranno contemporaneamente entrambe le decisioni entro il 20 luglio, cioè entro dopodomani mercoledì 20 luglio.
La distinzione fra Riesame ed Appello è importante, perché, mentre le decisioni del Riesame devono essere depositate entro 10 giorni dall'udienza, quelle dell'Appello possono essere depositate entro 20 giorni.

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Mi pare che il commento anonimo, ma la cui mano è tuttavia evidente, dove ad un'osservazione sui costumi poco seri di qualcuno, si risponde con toni da osteria addirittura attaccando la madre dell'interlocutore, sia stato cancellato. In tale commento vi è una lezione di vero stile nauralmente. Come ho detto, rgistrare tutto in qualche casella a parte, è necessario per chi offre spazi agli altri. Avrei potuto fare anch'io un blog, ma vedendo bene come viene usato, preferisco astenermene. Quanto al "Gazzettino" se l'uomo onesto che ora ha accorciato il suo nick-name nella sola iniziale, fosse quello che si dichiara, dovrebbe sapere che da un anno circa non scrivo più su "Il Gazzettino", dove si censura perfino il testo di Ippolito Nievo "Venezia e l'Italia" che io citavo, tra le tante prove, per il fatto che nel Veneto si parlasse e si scrivesse in italiano da molto prima che apparisse lo Stato italiano. Quanto a "Freccia", se lo digito, non trovo se non il significato di tale termine. Il senso che egli vuol dare è quello di essere acuto e veloce, ma non è né l'uno né l'altro. E' solo un boomerang guasto ed inefficace che ritorna al mandante. Ed è costretto a ripetere addirittura mie frasi nel tentativo di rispondermi.

Parlando più in generale, è da rilevare che, in queste polemiche, tra i cosiddetti "colpevolisti", vi sono due classi di persone: la più numerosa è quella che ripete le notizie di stampa o della televisione e le ripete come pappagalli; l'altra è caratterizzata non tanto dal preteso amore verso la SS. Inquisizione di Taranto, verso la quale non mostrerebbero certo simpatia se ne fossero toccati, ma un vero e proprio odio personale, ingiustificato ed ingiustificabile nei confronti delle donne della famiglia Misseri, più ancora che del capofamiglia sfruttato a suo tempo come "utile idiota" ulteriormente rimbambito da psicofarmaci datigli senza prescrizione ben precisa, di cui si possa trovare un preciso responsabile, considerate colpevoli senza che vi sia un elemento di prova se non una confessione estorta. L'amore tanto decantato per la SS. Inquisizione e i suoi certosini lavori (quali ? quelli dei celebre monaci che distillano liquori e pozioni varie ?) è solo odio, odio ed ancora odio personale. Per questo non si ha il coraggio di firmarsi, per questo si cambiano nick-names e magari anche gli INTERNET POINTS, per ridurre al minimo i rischi di essere individuati. Figuriamoci, ci si mette col più forte, o almeno ritenuto tale, e poi comicamente si parla di "tiro al piccione". E chi sarebbe il piccione ? Coloro che hanno messo fuori gioco con le loro denunce calunniatorie ben quattro avvocati ? Per forza, è necessario parlare di "cure urgenti ed efficaci".
Ah sì, dimenticavo: se si continua questa musica, cancellazione o no, finirà che, anche se non ne ho alcuna voglia, mi creo un bell'archivio personale, registrando per conto mio tutto ciò che viene scritto nei miei o altrui confronti da parte di questi sapientoni innamorati della SS. Inquisizione. L'ho già fatto con ALTALEX quando pretesi avvocatuzzi senza clienti facevano attacchi personali nei miei confronti, e denunciati poi da me al Consiglio dell'Ordine e al Consiglio Nazionale Forense.

Marika ha detto...

Manlio Tummolo
a chi si riferisce quando parla di "pretesi avvocatuzzi senza clienti"?
Marika

Anonimo ha detto...

Tummolo, le rispondo perchè si ostina a tirarmi in ballo, per altro con motivazioni ridicole; basta non nominarmi più che io evito in via definitiva, senza bisogno degli appelli alla santa inquisizione, qui sì che ci vuole, rivolti da mimosa, per usare il ban
1. i costumi poco seri rivolti a sua madre sono la conseguenza del suo turpiloquio rivolto a me. Lei si attenga alle regole della buona educazione che vedrà che nessuno le ribalterà gli insulti che dedica quotidianamente a chi non le sta simpatico.
Prati, quel suo commento, avrebbe dovuto cancellarlo, cancellando poi il mio di risposta, e non l'ha fatto: quindi di che si lagna? Ha il permesso di insultare a destra e a manca, chi le replica a tono viene cassato, e ancora frigna? Suvvia!
2.Non ha alcuna rilevanza se lei scriva ancora o meno sul Gazzettino; rilevante sono i toni che usa, vergognosi, che poi sono quelli che dedica qui a chi non le aggrada.
3.Non capisco la differenza tra il nick Freccia, che tanto le sta sul gozzo, e mimosa, marco, paolo, caio o sempronio: il mio è anonimo e gli altri no? Sinceramente mi paiono considerazioni davvero puerili e ridicole. Cambia qualcosa se metto solo la F, anzi che il nick per intero? Devo dire anche le preghierine, prima di scrivere?
4. anzi che blaterare a vanvera di internet point et similia, si rivolga direttamente al suo amico e protettore e gli chieda di dare un'occhiata al mio ip, così si renderà conto che è perfettamente traducibile e visibile, con tanto di provider bene in vista, senza alcuna coda anonima. Non ho tema di rispondere di ciò che scrivo, come vede, e lei è sicuro di poter fare altrettanto? Si fidi: chieda consiglio ad un legale, prima di rispondere
5.Salvi pure i commenti altrui, ma temo ci potrà al massimo incartare le uova, una volta stampati. Le consiglio invece sommessamente di non salvare i suoi, perchè quelli sì potrebbero essere oggetto di querela. Spero che quando scrive le sue tirate sui facili costumi altrui e sulle sante inquisizioni, lei si renda conto che coinvolge pure il titolare di questo blog che, considerato che li lascia, per di più cassando chi le risponde, dimostra totale condivisione delle sue continue diffamazioni. Le consiglierei nuovamente di chiedere lumi ad un avvocato serio, prima di continuare su questa strada.
6.escludo che lei possa aver avuto seguito in una qualsiasi denuncia contro avvocatuzzi, come lei li definisce, ecc, e glielo dico senza tema di smentita perchè, leggendo quanto lei scrive, deve ringraziare solo di non essere già stato querelato, altro che protestare lei.
7.Vengo pubblicamente allo scoperto e la invito a querelarmi per i costumi poco seri rivolti a sua madre; vero che Prati ha cancellato il mio commento ma io le vengo incontro, avendo salvato da prima le conversazioni.
Sono a sua totale disposizione. Tenga solo presente che nel suo mare di chiacchiere, la Giurisprudenza è ben altra cosa, e allora potrebbe capire come l'uso improprio che lei fa della parola boomerang potrebbe diventare un problema serio e attinente, per lei.
Mi faccia sapere, che io sono a disposizione, così si toglierà la soddisfazione di avere il mio nome e cognome noti, per tutti gli usi del caso.
F
Non credo lei contemplasse Marika, nelle sue ossessive tirate contro avvocatucoli ecc, però glielo confermi e, se fosse diversamente, le chieda scusa. Marika è persona competente, educata, gentile e attenta. Cerchi di non fare andare via anche lei, da questo blog

Unknown ha detto...

Io dei tuoi commenti, Freccia, ne ho cancellati due, quelli che ti ho citato già ieri. Il primo in cui consigliavi dando la posologia, tipo medico, di un determinato farmaco a Tummolo, e l'avevo inizialmente lasciato perché lo consideravo solo pungente e niente altro, il secondo è quello in cui chiedevi se la cura era iniziata, rafforzando pesantemente quanto scritto in precedenza. Solo dopo questo, a mio parere volgare (ed era solo una riga), li ho cancellati entrambi.

Tutti gli altri commenti sono dove son sempre stati, compreso quello citato sia da te che da Tummolo.

Per quanto riguarda il tuo ultimo post, in cui mi accusi di proteggere Manlio a scapito tuo e di altri, ti ribadisco che non è nel mio dna il cassare uno piuttosto che l'altro, e che se i DUE MIEI INVITI a smetterla di punzecchiarvi inutilmente fossero stati captati in maniera corretta niente sarebbe accaduto.

Ora, se tu andassi a rileggere tutti i commenti, partendo dal primo che hai postato, ti accorgeresti che il tutto è nato e si è amplificato proprio a causa del tuo primo post. E le parole che neppure a me sono piaciute, e per questo ti ho scritto che dispensi sapere, sono:

"Se prima di scrivere qui sopra, qualcuno si prendesse la briga di leggere le carte, non farebbe una lira di danno".

Ed ancora: "La questione betabloccanti è robaccia da azzeccagarbugli e va risbattuta al mittente con aria di schifo".

E' strano tu non capisca che con quanto hai scritto, e mi riferisco anche a tante mezze verità inserite in quello stesso post, hai innescato tutto il resto, partendo da Giacomo per arrivare a Tummolo. Ed è nata da questa stranezza la parola "troll" perché il tuo scritto, e qui ne sappiamo qualcosa, è tipico dei "troll".

Ora a me non importa più nulla di quanto è stato ieri, dato che ormai è stato, m'importa che da ora in poi non si passi dalle parole alle offese e che non si inneschino questi meccanismi all'interno del mio blog. Un blog dove tutti possono criticare e, se hanno un poco di sapere in più, rispondere ed aiutare quelli che non hanno capito o che non hanno seguito tutta la vicenda sin dall'inizio.

Quindi può scrivere caio e può scrivere caino, l'importante è che né uno né l'altro passi oltre una certa linea.

Ed ora basta davvero con questa sterile guerra, in internet c'è la mail di Manlio, cercala e scrivigli tutto ciò che vuoi in privato.

Massimo

Marika ha detto...

Massimo, l'invito dovrebbe valere per tutti ed essere accolto da tutti, non solo da freccia o da me o da ALE o da Annalisa.
noi ci siamo chiariti anche con reciproche scuse.
ma ciò non autorizza altri utenti che si ritengono tuoi amici a deridere le persone a prenderle anche in giro con commenti infantili.
Marika

Unknown ha detto...

E' chiaro che l'invito è rivolto a tutti, com'è chiaro non ci dovrebbero essere commenti infantili volti a deridere la persona, qualunque persona.

Io nei prossimi giorni ho diversi impegni, quindi mi appello all'intelligenza di ognuno di voi, che a leggervi non è scarsa, per fare in modo di non far iniziare discussioni sterili, che possano portare alle offese, e non ridurre lo spazio commenti alla stregua di un pessimo mercatino rionale.

Massimo

lorfi ha detto...

Marika, buona sera, lei mi ha tirato in causa, e , come sempre faccio mi sono messa in discussione e sono andata a rileggere il commento che forse l'ha indotta a pensare che volessi contestarla..credo che sia questo

"purtroppo, spesso, anche in buona fede, leggiamo le parole nel senso che a noi sembra il più adeguato e più rispondente alla verità dei fatti, e , nel riferire, inconsciamente , ci mettiamo del nostro...In fin dei conti , ognuno tende a vedere i fatti e a recepire i discorsi secondo la sua personale sensibilità...e, infatti, come dice Pirandello " Così è se vi pare"

dalla sua risposta, leggendo bene ora, credo che lei abbia pensato che mi riferissi a lei..io invece mi riferivo alla Pisanò, volendo dire che forse aveva frainteso le parole di sabrina o le aveva interpretate a suo modo.. forse ho usato un verbo sbagliato " leggiamo le parole nel senso che etc etc" ma era un verbo usato nel senso di interpretare..ecco spero di essermi spiegata,se poi è questo ciò a cui lei si riferiva..io in sostenza ho voluto dire " ci possiamo fidare di quello che dice la Pisano?"
buona sera
lori

lori ha detto...

ops..sbagliato nome

lori

Sira Fonzi ha detto...

loriiiiiiiiiii, troppo simpatica con i tuoi frequenti ops..Stavo leggendo infatti il mittente del messaggio e mi chiedevo chi fosse e che razza di nome era.....ahahah
Sira

lori ha detto...

e sì, con la tastiera piccola non mi trovo molto bene...poi se non metto gli occhiali , non ne parliamo

cmq ho trovato un articolo molto interessante sulla voce di manduria

http://www.lavocedimanduria.it/wp/sarah-troppi-silenzi-e-molte-chiacchiere.html

ciao lori

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio ed ilustre avv. dr. Marika, parlando di "avvocatucoli senza clienti" mi riferivo a quelli che scrivevano su "ALTALEX", come ben si evince dal testo. Quanto al buon Freccia, mi pare che dovrebbe bastargli quanto scritto da Massimo Prati. Rilevo solo che, pur avendo trovato in giro tanta gente impudente (tra cui anche su "Il Gazzettino", "La Stampa", "Il Messaggero", "Il Quotidiano di Puglia", "Altalex", ecc.), uno che se la prendesse con mia madre o con le madri altrui, oppure con l'intero parentado femminile, dovevo ancora trovarlo. L'uomo pretende di essere giustificato per questo. Io dovrei tacere quando lui insiste con il suo frasario da osteria, a cui non serve rispondere perché già si qualifica da sé ? Taccia lui o cambi tono, come avvenuto con altri, e chiuderemo la questione.
Riguardo al mio e-mail, non autorizzo nessuno a darlo a chi mi insulta. Di SPAM me ne arriva a sufficienza per i miei gusti. Non è che insultandoci in privato, le cose cambino. A suo tempo, l'ho pure detto all'illustre dr. avv. Marika.

Manlio Tummolo ha detto...

Ah, sì, prima che mi dimentico, non è solo in questo articolo che il buon Freccia alias "F", e vari altri pseudonimi ed anonimi, largamente usati anche in questo blog, ha usato modi poco corretti, ma anche nel precedente, sempre su Sarah Scazzi, ecc., dove per giunta usa un confidenziale "tu", mentre non siamo né parenti, né mai siamo andati a mangiare insieme al ristorante o, meglio, alla sua osteria prediletta "Al Millantatore". Il personaggio è fatto così, ritiene di aver sempre ragione, DUX INFALLIBILIS, anche quando il suo torto è evidente, pensa di dar sentenze, giudizi personali, prescrizioni mediche, offese ai vivi ed ai morti, e che altro. L'interlocutore dovrebbe tacere e dire grazie, chiedendo per giunta perdono per essere stato offeso. Le ho pur detto di che cosa necessita; quanto a me, di pillole per ragioni cardiologiche, ne prendo a sufficienza e non me ne servono altre. Grazie per la Sua prescrizione. Se dovesse servirmi, vedrò di consultarmi col mio medico di fiducia.

Unknown ha detto...

Dopo questa ultima replica ritengo chiusa la discussione in atto e mi auguro che in futuro si resti, tutti, entro i limiti della correttezza.

Massimo

Unknown ha detto...

Sbaglio o avevo chiesto di non portare ancora provocazioni?

Il tuo Post, Bocca della verità, lo conservo io e non appena mi darai la tua mail lo invierò al diretto interessato in modo che ti possa rispondere in privato.

Se non hai intenzione di mandare un indirizzo valido ti prego di non inserire più post del genere perché destinati ad essere eliminati.

Manlio Tummolo ha detto...

Una notizia che mi pare sfuggita a molti, è riportata dal "Quotidiano di Puglia", ieri e, se non ricordo male, anche su "La Gazzetta del Mezzogiorno". Non sembra da altri. Sono stati raccolti i DNA di persone provenienti dal Salento nella zona di Bergamo, per le indagini sul delitto di Yara Gambirasio. Può ovviamente trattarsi di una semplice possibilità teorica (è chiaro che non do nulla per certo), però certe modalità dei rispettivi delitti, soprattutto l'età molto giovane di Sarah e di Yara, oltre al fatto relativamente antico di Elisa Claps, dimostrano che c'è qualche maniaco in giro per l'Italia che se la prende con ragazze molto giovani. Ovviamente, di manìaci ce ne saranno pure tanti, ma la provenienza di questi signori a cui è stato chiesto e prelevato il DNA (mi sembra, otto persone) fa drizzare un po' le antenne sul caso. E' molto probabile che la pista sia completamente fuori tema, ma una di queste persone, sempre teoricamente, potrebbe essere il denominatore comune dei due casi più recenti e, forse, anche del caso Claps (Potenza non è poi lontanissima dalla Puglia e dal Salento).

Sira Fonzi ha detto...

Sig. Tummolo, lei non pensa che nel caso Claps si sia già trovato il colpevole dell'omicidio, dal nome Danilo Restivo?

Saluti Sira

Anonimo ha detto...

Una divagazione off topic: chiedo scusa ma penso valga la pena di condividerla:

http://www.youtube.com/watch?v=GNEcQS4tXgQ

Annalisa

Anonimo ha detto...

The way we were

Annalisa

Anonimo ha detto...

Non vuole essere una divagazione romantica: "com'eravamo", quando si poteva discutere,amorevolmente, in amicizia o non, guardando Sidney Pollack e altri, magari discutendo; non di menzogne, di possibilità, e magari pure sbagliate. Più di tutto, quello che non accetto e non comprendo sono le bugie

Annalisa

Manlio Tummolo ha detto...

Gentilissima Sira, due cose intanto: il colpevole (giuridicamente inteso) del delitto Claps si avrà solo a condanna definitiva, mentre mi pare che il processo in primo grado sia ancora da fare (su "Crime-blog" ho spiegato le ragioni per cui ritengo assolutamente abusivo dare per condannato, come avviene in Gran Bretagna, uno di cui ancora è da dimostrare la piena colpevolezza); secondo, se non erro (e qui posso tranquillamente errare, e me ne scuso), il signor Restivo l'anno scorso, sia in agosto, sia in novembre, mi pare fosse ancora libero di girare per il mondo. Se così non fosse, non sarebbe l'autore di nessuno dei due più recenti delitti, oviamente. Ma di Restivo non c'è uno solo, credo, ovvero di manìaci che uccidono ragazzine. A me interessava sottolineare il fatto dei Salentini, a cui è stato chiesto di fornire il proprio DNA. Mi sembra che fosse evidente.

Unknown ha detto...

Se invece di aprire e dare fiato ai polmoni tu andassi a leggerti la biografia di chi stai parlando scopriresti che quanto hai scritto è già spiegato in rete e non necessita di una pubblicazione nuova da parte di chi si firma la bocca della verità ed invece, per come la intendo io, è solo un anonimo che non ha il coraggio di far vedere la mano.

Ti ripeto, mandami una mail valida ed io premierò il tuo coraggio, io ne ho da vendere visto che sono una persona in carne ed ossa e non un ectoplasma di internet.

La attendo, giusto per verificare quanto sia grande il tuo di coraggio.

Anonimo ha detto...

Sig. Tummolo, il suo post è comprensibilissimo e condivisibile per certi versi,ed infatti la mia domanda era solo rivolta all'ultima frase che dice:"anche del caso Claps (Potenza non è poi lontanissima dalla Puglia e dal Salento).
Sono anche d'accordo che i gradi di giudizio sono 3, e fino ad allora non ci possiamo permettere di colpevolizzare nessuno, ma io le stavo chiedendo un opinione personale riguardo il Restivo, perchè dalla frase di cui sopra mi è sembrato di capire che non lo ritenesse implicato.
Le posto un link molto interessante del Prati sull'argomento:
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/search/label/Danilo%20Restivo-quanti%20omicidi%20ha%20commesso

Comunque era solo una curiosità.

Grazie e buona giornata

Sira

Unknown ha detto...

Tu dimostri di non aver letto niente di quanto ho scritto dicendo che difendo Sabrina Misseri. Ma niente proprio! Io ho sempre e solo sostenuto che le indagini si potevano fare anche mettendola agli arresti domiciliari e non in una struttura a spese dello Stato, cioè nostre. Ho sostenuto che dar retta ad un bugiardo patentato era da incoscienti, ed infatti il Misseri è fuori. Ho sostenuto che prima di dare dell'assassina ad una persona occorre attendere il giudizio di un tribunale. C'è qualcosa di sbagliato in questo? Perché se è così occorre cambiare tutte le leggi dello Stato. Una volta giudicata colpevole dai giudici dopo regolari processi, e quindi avessero ragione i Pm, che stia in galera per la vita e che ci muoia perché altro non merita.

Per quanto riguarda l'altro discorso ti ripeto che miei spazi non si deve calunniare nessuno, fosse pure l'ultimo Giuda sulla faccia della terra. Se poi vuoi un appoggio per la tua crociata devi in ogni caso farmi vedere chi sei. Quindi mail, nome e cognome. A quel punto, se sei una persona seria che ha il coraggio di mostrarsi in viso quando parla male degli altri, perché nella ragione, il tuo pezzo lo faccio pubblicare su un paio di giornali.

Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Sira carissima,

è difficile che io individui qualcuno come colpevole sulla base delle notizie circolanti. Non ho sinceramente opinioni in merito; certo che il Restivo non è normale, nemmeno come criminale. Con una certa dose di ironia in altra sede, avevo scritto che, se gli piacevano le ciocche di capelli di ragazze (e basta), poteva andare a fare il parrucchiere. Sarebbe stato pure ben pagato per questo suo segreto piacere feticista (sappiamo che nell'800, le donne si tagliavano ciocche di capelli come pegno d'amore ai loro corteggiatori preferiti). Evidentemente, ha ben altri problemi che tagliare ciocche di capelli, ma altro non saprei dirLe. Il processo con rito britannico mi è risultato alquanto sommario e sbrigativo, e il suo avvocato, oltre a dire che è un "malato", non mi pare che abbia saputo contestare nulla. Vedremo il processo a Salerno. Forse ne capirò di più.

Anonimo ha detto...

Gent. sig. Tummolo,

Basita...Forse si tratta di un'autorevole, intellettuale, paradossale provocazione?

Per questo caso la Magistratura inquirente avrebbe invece lavorato bene non autorizzando subito la perquisizione a casa Restivo, salvo poi scoprire gli intrallazzi del marito dell'allora Pm? Ma qual è il parametro: volarecontrovento comunque, per snobismo?
Mi scusi, ma davvero non capisco le Sue affermazioni molto speso gravi

Annalisa

Manlio Tummolo ha detto...

Cara e Gentile Annalisa, vogliamo continuamente discutere su cose che in realtà ignoriamo ? Le ricordo che il processo per Elisa Claps si svolgerà a Salerno, non a Potenza, come dovrebbe essere secondo il noto principio della competenza territoriale, ovvero del "locus commissi delicti". Segno che a Potenza qualcuno ha commesso errori di una certa gravità nelle indagini, oltre che forse per motivi legati all'ambiente. Come ho detto, ripondendo alla cortese domanda di Sira, io non so chi sia l'assassino di Elisa Claps, della Barnett, o di chiunque altro. Non ero presente (e mi auguro di non esserlo mai, per carità: vedere un omicidio è una cosa rivoltante). Per quanto possibile mi attengo alle informazioni diffuse, a in maniera molto condizionata. Esigo, come dovrebbe farlo ogni cittadino consapevole e serio, non fanaticamente legato alla soluzione di un "giallo", che le procedure reali rispettino con rigore estremo quelle previste dalle leggi. Nel mio primo intervento sul Restivo ho addirittura ipotizzato, ma nessuno se ne è accorto, che la mano di alcuni delitti di giovani donne possa essere proprio quella del Restivo, ma in via di semplicissima ipotesi. Infine, non sono un anglomane: la metodologia processuale britannica è roba da Medioevo, anzi da Alto Medioevo. Altra cosa è dire, asserire, sapere in anticipo che il Restivo sia un manìaco non pericoloso, un manìaco pericoloso, un assassino, un serial killer o che altro. Vorrei invidiare, ma non ci riesco affatto, coloro che sanno tutto per rivelazione divina, chi sia l'assassino, chi non lo sia, chi i complici, quali le modalità ed altro, ma tutto questo è cattiva abitudine insorta prima dalla letteratura, poi dal cinema, quindi dalla televisione: tutto questo, mi duole dirGlielo cortese Annalisa, non è cosa che susciti il mio interesse.

Anonimo ha detto...

Grazie sempre per le Sue risposte; continuo però a non cogliere tra le righe della Sua abilissima retorica il senso preciso del Suo pensiero. Quando si parla di omicidi, in particolare efferati e per futili motivi non penso affatto che qualcuni si sogni che l'individuazione del colpevole passi per la "Rivelazione divina". D'altra parte, a differenza degli omicidi dovuti alla disperazione, in cui facilmente il colpevole si consegna spontaneamente o non si cura di "organizzarsi" e magari viene colto in flagrante, in quelli volontari soprattutto, ma anche preterintenzionali e colposi, sarebbe praticamente impossibile risalire alla verità se non seguendo logiche supposizioni assistite quando non da prove da gravi indizi. E Restivo che viene sorpreso con passamontagna aggirarsi nel parco non mi pare frutto di pseudo cultura ma semplicemente "un fatto". Come le ciocche di capelli trovate in suo possesso e i testimoni che l'hanno visto con Elisa prima che la giovane scomparisse.

Rimango delle mie idee ma La ringrazio ancora per il dialogo che ha voluto concedermi.
Saluti,
Annalisa

Manlio Tummolo ha detto...

Ma per carità, carissima Annalisa, non ho alcuna intenzione di convertire nessuno. Se qualcuno mi chiede qualcosa, rispondo, tutto là. Ora che il sig. Restivo non abbia in testa né valvole né transistors a posto, non vi è alcun dubbio. Che vi siano elementi che lo facciano sospettare di due o più delitti, non pongo dubbi. Riassumo qui, solo per ragioni di chiarezza i motivi di perplessità su un processo che è stato assai discutibile. Più in esteso può trovarli in Crime.blog, su Restivo.
1) Chissà per quale coincidenza del caso, il giudice (unico !!!) si chiama Burnett, mentre la vittima si chiama Barnett.
2) Mi obiettano che il giudice non era solo, ma aveva ben 12 giurati: già, persone comuni con scarse conoscenze del Diritto, a cui il giudice fa prima un predicozzo, dicendo in sostanza "Siate obiettivi, ma sappiate che Restivo è colpevole di questo delitto e del delitto Claps (ancora da stabilire !!!)".
3) La giuria dà un verdetto sommario: "colpevole o innocente" sulle accuse contro l'imputato. Di quanto sia colpevole, perché e come, decide il giudice unico (!!!) e senza appello (!!!);
4) Funzione dell'avvocato difensore: "Restivo è un povero matto, siate clementi", null'altro. La frase non è esatta, ma la sostanza sì. Il Restivo si difende da sé, ovviamente con i poveri mezzi che ha.
5) Prove: l'unica sostanziale è costituita dalle impronte delle scarpe, dimenticando però che la suola delle scarpe non è esattamente come le dita della mano, specialmente se tali scarpe sono fatte in serie. Cappuccio, passamontagna, arma che dice di aver trovato nel giardino pubblico. Tutti elementi indizianti, sicuramente, ma non sono prove, almeno a quanto risulta nell'esposizione di "Crime blog" : non mi sembra che vi si siano trovate tracce significative di qualcosa. Ciocche di capelli: elemento importante, non lo nego, ma i feticisti non sono rari, vi è anche chi si compiace di mutande sporche di donne, racchiuse in una valigia e tenute in macchina (uno dei testimoni, considerati "chiave" del processo Girardi a Trieste, e pare conoscente, a suo dire, del giudice Rigo, pres. della Corte d'Assise).
6) Serial killer ? Forse, tuttavia i serial killers scelgono le vittime con una tipologia comune e precisa; il delitto Claps viene compiuto su una ragazzina; la Barnett era donna adulta con figli. Non ho capito quale rapporto vi fosse stato fra lei ed il Restivo, che mi risulta pure sposato, oltre a quello di vivere in abitazioni vicine.

Riguardo alla mia abilità, non credo trattarsi di "retorica" (ovvero di bello stile), ma di dialettica, ovvero capacità confutatoria o critica: Lei, non inesperta di filosofia, dovrebbe saperle distinguere.

Al prossimo venturo processo a Salerno, dove sicuramente la difesa avrà un ruolo ben più serio di quella inglese: per tradizione gli avvocati anglosassoni, specie d'ufficio o dei poveri, si addormentano durante il processo (cfr. Alf Ross "Diritto e Giustizia", oltre ad un episodio di qualche anno fa, dove addirittura negli USA l'imputato subì condanna a morte), credo che, se non altro, gli elementi di prova saranno studiati con maggior precisione.

Anonimo ha detto...

Grazie ancora, Prof.re: era questa la "dialettica" che cercavo e che mi dà qualche spunto di riflessione. Nel precedente messaggio a parer mio il bello stile soverchiava di gran lunga l'argomentazione critica. Apprezzo comunque molto entrambe.
saluti,

Annalisa

Manlio Tummolo ha detto...

Gentilissima Annalisa, vorrei solo capire dove Lei trova "retorico" il commento precedente delle 11.05. Nel costante richiamo alla legge ? Nel dire che non so chi sia l'assassino ? Se si riferisce al "processo alle streghe", l'asserzione non è solo mia, ma anche del criminologo Carmelo Lavorino, che non mi sembra un "rètore", ed è provocato dalla posizione pre-concetta e pre-giudiziale nei confronti di due donne, evidentemente odiate da molti ben prima di questo delitto. L'appellativo di "SS. Inquisizione" è dato per l'uso di mezzi non consentiti dalla legge, come forme di pressione psicologica sugli indagati, e coinvolge non soltanto la Procura, ma anche chi, a livello giudiziario, ne conferma acriticamente i metodi.
L'uso di certe aggettivazioni dovrebbe essere sempre accompagnato dall'esempio concreto. Nell'uso più comune, il termine "retorica" indica alcunché di vuoto, anche se di discorsivamente elegante. Ora non credo che il richiamarsi alla legge oppure il riconoscere di non sapere, possa essere definito "retorica", mentre viceversa è una ben cattiva retorica quella che pretende di asserire come assolutamente vere cose non logicamente, né effettivamente dimostrate.

Anonimo ha detto...

Gent.mo Prof. Tummolo,
mi dispiace ma non posso esprimere sensazioni diverse da quelle che percepisco. Nè, mi pare, ho detto che Lavorino mi appare meno retorico in alcune osservazioni (non si era offerto come consulente di parte? O forse non lo è già?). Per il resto La stimo, per quel che serve (non credo abbia bisogno della mia "approvazione"), ma continuo a ritenere che i "PRINCIPI" debbano lasciare spazio ai FATTI. Discutere della possibile interpretazione di questi gioverebbe a tutti, presunti colpevoli compresi.
Cordialmente,
Annalisa

Anonimo ha detto...

P.s.:

Se di PRINCIPI vogliamo trattare, allora che si propugni la gogna per l'80% del Parlamento di un'Italia ancora troppo "giovine". Processo lungo?Corto? troppo lungo, troppo corto? E allora si ascoltino tremila fiorai sognatori.
Non crede?
Sempre Annalisa