domenica 26 giugno 2011

Sarah Scazzi. Il confronto non si farà perché il Misseri non sa a chi dire il nome di chi l'ha costretto a fare "la falsa"


Il Gip Martino Rosati continua a mostrare i denti agli avvocati che difendono Sabrina Misseri. Uno strano comportamento il suo dato che il legislatore nel lontano 1988 ha inteso il suo ruolo quale ago della bilancia fra chi accusa un ipotetico imputato e chi lo deve difendere, anzi nella realtà lo ha inteso essere chi garantisce la persona indagata. Questa la prima parte della definizione che chi ha inserito il soggetto Gip intendeva dare al suo ruolo: "Il Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) ha il compito di offrire all'imputato una garanzia giurisdizionale quando il Pm chiede un mandato di cattura, faccia richiesta per un'intercettazione telefonica o per qualsiasi provvedimento incida in modo particolarmente penetrante sulle libertà dei cittadini. E' lui, infatti, che decide se quel provvedimento può essere preso".

Quindi il Gip Rosati è la persona attualmente incaricata dallo Stato italiano a tutelare i diritti della Misseri a cui deve offrire una "garanzia giurisdizionale" vagliando di volta in volta se quanto l'Accusa vuol fare è penetrante nei suoi confronti. Cosa significa? Che deve essere lui ad applicare il Diritto interpretandone le norme e rendendole operanti, nel caso concreto, per risolvere le controversie in posizione di terzietà, ossia di indipendenza rispetto alle parti e di indifferenza riguardo all'esito della controversia. 

Ora, che il signor Martino Rosati agisca in Terza Parte nel caso dell'omicidio della piccola Sarah è una ipotesi astratta in quanto nulla ha mai fatto in fase garantista per la cugina carcerata. Sin dall'inizio ha preso una posizione e l'ha perseverata non riuscendo mai a trovare, in quanto nei mesi richiestogli dalla Difesa, un minimo di ragione. Già all'arresto del padre nelle sue motivazioni scriveva di non credere possibile che nessuno di chi si trovasse in casa non avesse sentito nulla di quanto stava accadendo in garage, mostrando da subito il suo scetticismo verso la figlia e la moglie che dichiaravano di non essersi accorte dell'omicidio. E dal momento dell'arresto di Sabrina Misseri la sua linea si è adeguata a quella della procura e l'ha seguita in ogni suo passo accettandone le richieste anche quando si mostravano sbilenche e prive di significato. Così facendo è riuscito ad aiutarli ed a far loro modificare gli indirizzi investigativi e gli scenari.

Parlando di intercettazioni, tanto care al giudice in questione che ne inserisce a piene mani nelle sue motivazioni, neanche fossero ciliege, occorre dire che al 99.99% sono prive di senso ed inutilizzabili e che il restante 0.01% può assumere, in base all'orecchio di chi le ascolta, un duplice significato e portare in direzioni completamente opposte. E, sempre restando nel merito, dobbiamo constatare che le suddette intercettazioni sono in corso da diversi mesi, almeno nove, e che il costo che ne deriverà sarà a carico dello Stato anche se nulla di quanto emerso dai vari colloqui dovrà poi essere utilizzato in tribunale. Quindi, per tirare le somme, il Gip in questione, che dovrebbe garantire anche il Diritto degli indagati, non solo non lo garantisce ma lo annulla inficiando ogni loro minima richiesta ed usando motivare i rifiuti con concezioni e con motivi davvero puerili e privi di una struttura logica. Prendiamo ad esempio l'ultimo suo diniego. 

La Difesa di Sabrina Misseri aveva chiesto un nuovo incidente probatorio per il padre della stessa. Padre che, è innegabile, col precedente del 19 novembre aveva dato il via al suo calvario. La formula del confronto fra le parti, quindi la presenza attiva dei tre indagati a vario titolo, avrebbe garantito una maggiore consapevolezza di quanto accaduto il 26 agosto e, forse, si sarebbe riusciti a capire il motivo per cui ora il Misseri dica di aver mentito in quanto costretto dalle intimidazioni di qualcuno ancora non ben definito. Questo a tutti era parso un passo logico che avrebbe potuto portare davvero ad avere quelle sicurezze che in procura, visto il loro dondolarsi nell'altalena vagante dei sogni con omicidio in auto e dei passaggi segreti fra casa e cantina, non sembrano avere. Eppure è stato rigettato ed il rigetto motivato anche dal fatto che il Misseri non ha ancora detto chi lo avrebbe costretto a mentire. E questa affermazione è una cosa davvero allucinante a ben guardarla nella sostanza.

Perché il Rosati non dice, volendo paragonare i suoi scritti a quelli del contadino avetranese, a quale istituzione, secondo lui, il di nuovo reo confesso dovrebbe dire chi l'ha costretto a mentire ed in che modo? Ai canali Mediaset, a quelli Rai, a Skynews? Insomma, quale organo ufficiale, secondo il giudice, è preposto a farsi carico di tali rivelazioni? Un quotidiano pugliese, una televisione locale, a chi si deve presentare per rilasciare quelle dichiarazioni che in procura già conoscono, in quanto intercettato al momento in cui le ha riferite alle familiari, che i carabinieri già conoscono, in quanto oggetto di più denunce da parte di Valentina Misseri e Cosima Serrano? A chi si deve rivolgere dato che pure il memoriale scritto nei mesi, memoriale in cui ha inserito tutto ciò che dice è accaduto dal 26 agosto all'ultimo giorno di carcere, non è stato sequestrato dallo stesso giudice che l'ha bollato quale ammasso di inutile carta straccia (un ennesimo rifiuto ad una richiesta difensiva)?

Ed allora si continua sulla nuova linea. Il contadino non sa nulla di ciò che è accaduto in quanto non era presente al momento dell'omicidio, questa l'ultima sicurezza della procura e del Gip, e zia e cugina erano in strada ed hanno ucciso Sarah all'interno dell'autovettura. Bene, è questo che si pensa? Il Misseri non sa nulla? Ed allora, a maggior ragione, occorreva azzerare l'incidente probatorio del 19 novembre e predisporne un altro, ciò che aveva chiesto la Difesa. In questo l'Accusa avrebbe avuto la facoltà di chiedere e fare qualsiasi cosa, anche di emarginare il padre e mettere in primo piano la sola madre o la sola figlia accusandole di sequestro e omicidio. Ma il Gip ha rigettato perché è un suo diritto rigettare ciò che non da garanzie giurisdizionali all'imputato. 

C'è da chiedersi se c'era davvero il rischio che l'imputato Misseri tornasse in cella con la vecchia accusa di omicidio e... se c'era, chi non voleva che questo accadesse.




29 commenti:

ionico56 ha detto...

I fatti certi,al momento,sono che Sarah Scazzi è scomparsa a un'ora imprecisata del primo pomeriggio del 26 agosto 2010 e che lo zio Michele Misseri conosceva il luogo in cui era stato occultato il suo (con presumibile certezza)corpo,in un pozzo cisterna in contrada Mosca.I gudici si mostrano assolutamenti certi che il reo confesso poco o nulla in realtà sappia in merito alle circostanze del luogo e delle modaità dell'omicidio della nipote,assolutamente inattendibile per loro!
Credo che da tutto quello che dici e riassumi,Massimo,l'unica cosa che possiamo "sperare" è che quello di dimostrare ad ogni costo la colpevolezza di Cosima e Sabrina da parte dell'Apparato Giudiziario sia...un falso scopo!!!In realtà stanno conducendo le indagini in tutt'altra direzione,cercando inoppugnabili riscontri prima di scoprire le loro carte!Stanno insomma depistando tutti,il o i veri colpevoli e i media "impiccioni"!!!
Sono troppo ottimista?!?!?!?

Sira Fonzi ha detto...

Concordo quasi in tutto Massimo, il Misseri potrebbe si,fare quei o quel nome al processo, ma allora sarebbe tardi, perchè magari solo imputato e giudicato per soppressione di cadavere.

Se facesse ora quei nomi però, gli inquirenti dovrebbero per forza indagare, anche se tu lo sai, io non credo che siano stati nè il Galoppa, nè tantomeno la Bruzzone.

Quindi il suo avvocato, seppure non è in grado di arginare il fiume di idiozie che escono dalla sua bocca, che non fanno altro che renderlo sempre meno credibile,
dovrebbe essere almeno in grado di consegnare spontaneamente il manoscritto, così come fece con la lettera, e per questo non ci vogliono grandi capacità, solo un pò di volontà.

Uno dei motivi per cui il gip non lo ha sequestrato, a detta dello stesso, è anche quello che semmai l'avvocato avesse voluto, avrebbe potuto consegnarglielo spontaneamente.

Inoltre, visto che il Misseri ha preso i media per un aula di
tribunale, ora che c'è stato il no del gip all'incidente probatorio e al sequestro, perchè non viene consigliato a fare quei nomi ed alzare il polverone?

Tra un esibizione e l'altra quei nomi potrebbe inserirli,(paura che partano querele?) quantomeno gli inquirenti, diventando la notizia di dominio pubblico, non potrebbero non muoversi al riguardo, ed indagare.

Cmq incolpare Sabrina, per il timore che venissero carcerati la moglie e il fratello, che tipo di logica può avere?
Come interpretare questa eventuale pressione ? Perchè salvaguardare il fratello a discapito della figlia?

Posso capire che preferisse salvare la moglie, semmai avesse creduto che lei fosse in pericolo, al posto di Sabrina, ma scegliere di sacrificare Sabrina al fratello non ha senso.

Io non credo a quell'essere piccolo piccolo, che ultimamente è diventato pure arrogante e strafottente, non credo che sia stato "imboccato", credo invece che sia tutta farina del suo sacco, e il motivo dei suoi tanti cambi di versione lo saprà sempre e solo lui.

Ciao Sira

Ps Mi piacerebbe sapere il tuo parere riguardo l'idoneità a rivestire dei ruoli importanti nella società come accennavo nel post dedicato alla giornata mondiale contro le torture
Quando vuoi....

Unknown ha detto...

X ionico56
Spero che il tuo ottimismo sia fondato, con tutto il cuore, e mi auguro abbiano davvero piste serie da seguire.

X Sira.
Se il manoscritto è compromettente per il suo assistito l'avvocato De Cristofaro non lo consegnerà mai di sua volontà al Gip. Ormai il quadro per lui è chiaro, non appena si saranno concluse le indagini, rimanendo così le accuse che lo vogliono solo autore della soppressione, chiederà il rito abbreviato, scontandosi da subito un terzo della pena e patteggerà una condanna stupida che non farà fare neppure un altro minuto di carcere al Misseri. Per cui il contadino ormai consideralo davvero libero perché è così.

Dev'essere il Gip a sequestrare, se gli viene chiesto da una delle parti, è scontato, ma il Rosati non ha mai, e dico mai, acconsentito a nulla di quanto portatogli dalla Difesa, incredibilmente, e come non accetta di sentire in un nuovo incidente probatorio il Misseri non accetta di sequestrare. Glielo chiedesse la procura sequestrerebbe...

E credo che se si continuasse così il memoriale presto lo acquisterà qualche quotidiano o qualche rete televisiva e verrà buono, sempre ci sia qualcosa degno di nota, solo dopo una pubblicazione che si possa sequestrare ed usare al processo.

Per l'altra risposta. Fra un'ora sarò più libero e ti risponderò. Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Chi abbia sollecitato il Misseri a confessare cose false è chiaramente autoconfessato dal PM (non ricordo ora il nome dei tre) all'inizio dell'incidente probatorio, precedendo le eccezioni degli avvocati di Sabrina Misseri. Anzi, l'uomo se ne fa un vanto, e con lui il GIP sostenendo che le "suggestioni" si possono fare, non essendo ancora stato imputato. Il tragico è che nemmeno gli avvocati della difesa hanno sottolineato l'art.61 del CPP che parifica i diritti della condizione di imputato e di indagato, da trattarsi dunque nel medesimo modo. Ora gli interrogatori del Misseri, a mio convinto anche se unico parere, sono stati pilotati dai magistrati, con la cooperazione del Galoppa e della Bruzzone, praticamente fin dall'inizio, per limitare le indagini all'ambito familiare, esteso al massimo ai parenti prossimi. Tutto ciò poi è stata aggravato dall'uso (legittimo ? limitato ? necessario ? prescritto da quale medico ?) di psicofarmaci, che evidentemente non hanno favorito la già scarsa chiarezza di idee ed espositiva del Misseri. Ovviamente i Santi Inquisitori sanno bene di essere andati ben al di là delle legittime procedure, e per questo vogliono evitare il più possibile che la cosa venga approfondita. Riguardo alle strategie utilizzate, all'inizio anch'io ritenevo che le notizie distribuite avessero lo scopo di ingannare gli eventuali veri colpevoli, facendo loro credere di essere ormai al sicuro, e quindi tali da tradirsi. Ma un simile piano, che richiede una finezza ed un'astuzia machiavelliche difficili da reperire nella mentalità giuridica, non potrebbe giustificare l'accanimento giudiziario applicato solo ed esclusivamente a due donne, mentre tutti gli altri sembrano trattati con ogni onore e garanzia. Ormai si avvicina il compimento di un anno dal delitto, ma a Taranto non si vedono certo luci in lontananza.

Anonimo ha detto...

Massimo che titolo fai? Il confronto è una cosa e andrebbe fatto tra le parti portatrici di verita' opposte, e sai che nn è questo il caso. Fare i nomi di chi avrebbe pressato al misseri di fare la cosiddetta falsa ci sara' tempo modo e maniera. Se avesse voluto dirlo mi chiedo come mai si è fatto scappare le innumerevoli occasioni avute davanti a telecamere e microfoni e nn dirmi che nn era materia di intervista visto che ha parlato dei fatti motivo di indagine.Non so nemmeno se avesse potuto parlare di queste cose a indagine in corso!
Giorgia

Unknown ha detto...

Ciao Giorgia.

Il Titolo lo ha fatto il dottor Rosati non io, dato che ha respinto l'incidente probatorio con confronto anche per questo motivo, è nelle sue motivazioni non l'ho inventato. E se lo ha scritto lui non vedo perché tu debba chiedermi per quale motivo ho fatto un titolo del genere, chiedilo al Rosati.

Chi ha detto che i confronti si fanno solo dinanzi a verità opposte? Non sta scritto in nessuna parte del Codice. I confronti, con incidente probatorio (quindi di fronte ai giudici e con la presenza di tutti, compresi gli inquirenti) si fanno per stabilire la verità. Ed inoltre il Coppi ha chiesto un incidente probatorio per il semplice motivo che il primo non esiste più dato che si indaga in un'altra direzione, ed allora perché non accordarlo, rispondimi tu perché non ho trovato motivazioni, tutti gli avvocati con cui ho parlato prima che il Gip respingesse la richiesta mi hanno detto che lo avrebbe dovuto concedere, per loro era quasi un obbligo.

Ed inoltre tu dici che non ci sono verità opposte, quindi tu sai qual'è la verità. Quella del contadino? Ed allora perché la figlia e la moglie sono in carcere?
Se c'è un'altra verità provata scrivimela per favore perché non ce n'è traccia agli Atti.
Massimo

Unknown ha detto...

Scusa Giorgia, ho dimenticato di dirti il motivo per cui non fa i nomi in pubblico.

Ci sono state denunce ai carabinieri, quindi c'è un fascicolo con indagini aperto e non ne può parlare ai media... ma ne potrebbe parlare ai Pm di fronte al suo giudice, ed il Gip è il suo giudice di riferimento ma, allineato alla procura, non lo vuole ascoltare. Dovrà farlo alla chiusura delle indagini, è la legge.

Ora lui parla e straparla di quanto non è più secretato dai Pm, e questo lo può fare perché ormai sono atti pubblici e non dice nulla di nuovo.

Ciao, Massimo

norma ha detto...

Mentre stamattina lavoravo,osservavo il mio capo ed ho pensato che,se non fosse la brava persona che è,potrebbe anche venirmi in mente di andare in procura a dire che verso la fine di aprile,il mio capo, mi ha confessato di aver visto un uomo mentre uccideva la moglie in un bosco...poi ho realizzato che avei dovuto fornire il mio racconto alla Procura di Ascoli e non a quella di Taranto,così ho deciso che era meglio lasciar perdere,troverò un altro modo per far si che la mia famiglia venga osannata in tutta Italia per aver fatto giustizia.

Giovanna ha detto...

VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA L'INCHIESTA DELL'OMICIDIO DELLA PICCOLA SARAH DALLE MANI DI UNA PROCURA E INQUIRENTI INCOMPETENTI. LA PRIMISSIMA COSA CHE AVREBBERO DOVUTO FARE ALLE PAROLE DI CONCETTA: " INDAGATE SULLA MIA FAMIGLIA ", ERA QUELLO DI FARSI SPIEGARE A QUALE FAMIGLIA INTENDEVA RIFERIRSI!!! ALLA SUA COMPOSTA DA LEI, MARITO E FIGLIO ? DA QUELLA SUA ORIGINALE FORMATA DA LEI, DA SUO FRATELLO E DALLE TRE SORELLE? DALLA FAMIGLIA DEL MARITO? NON SI E' MAI SAPUTO! SE LE INDAGINI FOSSERO PARTITE DA QUELLA FRASE, ORA NON SAREMMO ANCORA QUI A CAPIRE CHI SIA STATO EFFETTIVAMENTE AD UCCIDERE SARAH! NON SAREMMO QUI AD ASSISTERE A QUESTE PAGLIACCIATE FATTE DI SOGNI, DI RINCORSE E DI TESTIMONI CHE SPUNTANO COME FUNGHI DOPO MESI E MESI DAL FATTO. QUEL CHE E' PEGGIO, E' IL VOLER CREDERE, DA PARTE DEGLI INQUIRENTI, A TUTTE STE BAGGIANATE! LORO ANDREBBERO INQUISITI PER UN LAVORO NON CORRETTO E PER ABUSO DI POTERE!

Mimosa ha detto...

Eccoci qua. Se ancora nulla è trapelato sulla audizione germanica della Cerra e il magistrato si è eclissato senza farsi vedere dai giornalisti italiani appostati, secondo me significa che non hanno ricavato un ragno dal buco ... tutti soldi mal spesi ... anche perché la ex commessa ne aveva del tempo x concordare la versione da dare ....!!! Niente intercettazioni da offrire in pasto ai media? E ora come la mettiamo con gli avvisi di garanzia? sarà indagata anche lei?

Giacomo ha detto...

Io immagino i commenti che avranno fatto tra loro i magistrati tedeschi, assistendo a questa surreale rogatoria internazionale. Sicuramente non avranno creduto alle loro orecchie...
Poi dicono che quando ci criticano all'estero, la colpa è del governo!

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Aspettiamo di vedere i risultati per esprimerci con certezza, ma è assai probabile che il sogno rimase un sogno, e non dico quello del fioraio, che era già evidente almeno come allucinazione estiva col caldo e l'afa, ma quello dei grandi inquisitori i quali, sempre pronti a far sapere le cose a loro favore, sono ben guardinghi per le cose a loro svantaggio. Una figura di m..., anche di fronte ai colleghi esteri che, come ho detto più volte, si ricorderanno del loro grandissimo Kant e del visionario Swedenborg.

Anonimo ha detto...

Non esiste nessuna denuncia ,querela, o quant'altro a carico di chicchessia fatta da Cosima o Valentina su chi avrebbe costretto Misseri a incolpare la figlia, con la promessa di fare qualche anno di carcere insieme.
Il gip non DEVE sequestrare alcunché : se e' così interessante il memoriale perché non lo consegna Coppi nell ' ambito di indagini difensive ?
Inoltre prima era stato chiesto l'interrogatorio con valore di incidente probatorio per Misseri ....poi la difesa ha virato verso un confronto a 3 perche' era certa della aleatorietà
del Misseri stesso e delle sue farneticanti dichiarazioni
ALE

norma ha detto...

Anonimo-Ale:le denunce,perchè sono più di una,fatte da Cosima e Valentina contro coloro che avrebbero spinto Michele ad accusare Sabrina,esistono eccome,certo non deve stupire se un giorno si venisse a scoprire che si sono improvvisamente smarrite...Per quanto riguarda la richiesta di interrogatorio di Misseri da parte della difesa di Sabrina,questa era stata avanzata tra novembre e dicembre,solo che la procura,che di fatto non poteva opporsi,con una manovra abbastanza sporca secretò gli atti,così il contadino rispose solo in merito alla paternità delle lettere.La nuova richiesta di interrogatorio non aveva valore di incidente probatorio,altrimenti non sarebbe stato necessario richiederlo,ma ovviamente,a costo di andare al processo con una versione che a questo punto non è più nè quella dell'accusa,nè quella della difesa,è stato ancora una volta rifiutato,sebbene entrambe le parti avessero interesse a farlo,solo la procura no,e non è difficile capire perchè.
P.S.:Vanessa ha fatto la brava,non ha deluso la mamma!

Anonimo ha detto...

Ma lei le ha viste per caso queste denunce ?
Strano che i querelato/a/i nulla ne abbiano saputo..
Inoltre le dico un' altra cosa : ci sono intercettazioni tra Misseri ed i suoi familiari, della famiglia d'origine intendo, in cui lo stesso si dichiara innocente.
Chi lo avrà costretto anche stavolta a fare un' altra falsa ?
Oggi e' nota una querela ( come vede le qurele si conoscono per consentire al querelato di tutelarsi) di de Cristofaro vs Galoppa. Mi chiedo perche' lo stesso de Cristofaro non ha querelato il gip che le stesse cose dette da galoppa le ha scritte oppure Marazzita che aveva gia' ventilato il patrocinio infedele in una trasmissione tv?
O forse pensava che Marazzita con uno sbadiglio se lo
sarebbe ingoiato ??
Ribadisco inoltre : perche' farsi "solo"qualche anno di carcere padre e figlia se quest'ultima nulla aveva fatto ?
ALE

lori ha detto...

Che dici ,lo potrebbero chiedere a Misseri, visto che è il diretto interessato e ha intenzione di parlare?

lori

gaia ha detto...

Ma mi spiegate che interesse avrebbe la procura ad accusare sabrina piuttosto che michele? Capisco volere trovare un colpevole ma per quale motivo dovrebbero accanirsi su sabrina per salvare michele? Avrebbero potuto chiudere il caso subito se cercavano un capro espiatorio, tutti questi complotti e la malafede della procura non hanno nessuna giustificazione o base logica.

lori ha detto...

lo stesso interesse che aveva la Procura di Roma nell'accusare Daniela Stuto, o la Procura di Taranto nell' accusare il padre dei fratellini di Gravina, o qualsiasi altra Procura che si sia resa partecipe di tutta quella lunga serie di errori giudiziari che hanno portato in carcere 4 milioni e mezzo di innocenti dal 1945 al 1989

http://questionedelladecisione.blogspot.com/2011/03/la-mia-riforma-della-giustizia-sulla.html

Io non escludo che Sabrina possa essere colpevole, ma deve essere condannata in base a prove certe, inconfutabili e inoppugnabili, purtroppo, per ora ci sono solo indizi che , nel corso dei mesi hanno portato a strade diverse: prima l'omicidio in garage, poi in casa, sotto gli occhi di Cosima, poi in macchina: manca la prova regina, quella che spazzi via ogni dubbio, ecco io sto aspettando le prove scientifiche, ad esempio l'analisi del contenuto dello stomaco e , ancora di più dell'intestino di sarah, le tracce sui compressori, e via dicendo, ma mi sembra che si preferisca sposare i sogni di un fioraio o testimonianze indirette da parte di persone che erano in prima fila ad applaudire l'arresto di Cosima

lori

Mimosa ha detto...

Un po’ di sano spetteguless:
1)in uno dei primi filmati dell’arresto di Cosima, è stata ripresa anche la Spagnoletti, mezza nascosta da una colonna, l’ho vista bene.
2) ho sentito che la Pisanò è testimone di Geova, il nostro Massimo ha scritto che ce ne sono tanti ad Avetrana … forse anche il fioraio?
3) è di oggi questa notizia «si arricchisce di due imputate che difficilmente si sarebbero potute immaginare coinvolte nel caso Scazzi il fascicolo della procura di Taranto sulla morte della giovane Sarah di Avetrana: hanno ricevuto un avviso di garanzia per concorso in falso la deputata del PdL Melania Rizzoli e la giornalista di Libero Cristiana Lodi. L’accusa è di essere penetrate in maniera fraudolenta nel carcere in cui si trovava detenuto lo zio di Sarah, Michele Misseri, per un colloquio che sarebbe poi diventato un’intervista non autorizzata.»
Ciao!

lori ha detto...

Ciao Mimosa, l'ultimo spetteguless mi lascia di stucco, non so se ridere o piangere, e poi ci stupiamo se la nostra giustizia ha così scarsa credibilità all'estero

lori

Mimosa ha detto...

Ciao, Iori, ho dimenticato di dire che ho scoperto che per la giornalista Lodi è la seconda denuncia, l’altra risale al 2007, era andata con il deputato An Sandro Delmastro Delle Vedove alle carceri delle Vallette, Torino.
Basta comporre il suo nome sul motore di ricerca e vengonofuori anche altre notizie sui suoi servizi giornalistici di "rottura" o di "assalto", non so come definirli..

Giovanna ha detto...

VERAMENTE CARA LORI, NON SOLO NELLA GIUSTIZIA, SIAMO ALTAMENTE E GIUSTIFICATAMENTE DERISI DAI PAESI ESTERI!!! IN ITALIA, AHIME, NULLA PIU' FUNZIONA!!! TRA NON MOLTO L'AFRICA E I PAESI DEL COSIDDETTO TERZO MONDO, CI SUPERERANNO !!! GARANTITO. POVERI NOI, CHISSA' DOVE ANDREMO A FINIRE !!!

Anonimo ha detto...

in realtà il nostro ordinamento è uno dei più garantisti al mondo prevedendo ben 3 gradi di giudizio

norma ha detto...

Anonimo-Ale:io non ho visto le denunce fatte da Cosima e Valentina nei confronti di Galoppa,sta di fatto che Valentina ha più volte dichiarato di aver parlato delle confidenze del padre con le autorità competenti e non mi stupisco se queste non abbiano poi preso iniziative per vederci chiaro nella vicenda,fosse anche per appurare il fatto che Valentina dicesse la verità o meno.Quanto alle intercettazioni dei colloqui familiari in cui Michele ribadisce la sua innocenza,questa veramente mi è nuova,ciò che ho visto finora è che Michele dice alla moglie di aver ritrattato la violenza sessuale perchè la Bruzzone gli aveva detto che dall'autopsia non era risultato nulla.

Manlio Tummolo ha detto...

Una qualsivoglia querela non viene trasmessa o resa nota al querelato, se non nel caso di interrogatorio con avvocato oppure al momento dell'udienza a seguito di opposizione all'archiviazione, che non corrisponde all'udienza preliminare, ma alla fase di chiusura delle indagini, con cui talvolta viene confusa. Ovviamente se ne può sapere lo stesso se il querelante lo comunica, anche se non dovrebbe, alla pubblica informazione. Può capitare di essere sotto indagine senza saperne nulla; naturalmente si tratta di indagini nominali, che finiscono con una richiesta d'archiviazione del PM, con la magica formula. "Non vi sono elementi idonei a sostenere l'accusa in giudizio". Se a questa segue opposizione del querelante, allora si ha quell'udienza di conclusione delle indagini che conferma l'archiviazione stessa oppure il rinvio a giudizio. A questo punto segue l'udienza preliminare in senso proprio.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Lei, sig. Tummolo. E difatti La signora Valentina e la signora Cosima lo hanno detto e sbandierato. Pero' non c'e nessuna querela a carico di nessuno solo una segnalazione della Serrano che ha dichiarato ai carabinieri che il marito era sotto effetto di psicofarmaci. Anzi prima avevano anche dichiarato che Misseri aveva un tumore cerebrale....
Continuare con la solfa di chi lo ha costretto e' veramente
a mio parere controproducente : non lo ha costretto nessuno ...
Circa l'uso del plurale in modo erroneo cosa c'entra la lingua tedesca lo da solo lui e tutti gli ignoranti che gli danno credito
Paola

Unknown ha detto...

Grazie Paola per averci portato il "verbo" ed averci finalmente erudito sulla verità. Mi chiedo solo come tu possa sapere tante cose, ad esempio del tumore, e da cosa derivi la tua sicurezza sul fatto che nessuno l'abbia costretto. Grazie per la tua risposta. Massimo

Giovanna ha detto...

SARA' SICURAMENTE UN'ALTRA " S O G N A T R I C E E E E E E !!!!

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Paola,

l'uso del tedesco effettivamente non c'entra nulla. Semmai potrebbe essere il latino (uso del plurale maiestatis), ma sicuramente il Misseri non sa nulla di latino. Il tedesco c'entra solo perché i Tedeschi, colleghi o datori di lavoro, lo prendevano in giro per l'uso scorretto del plurale. Riguardo a tumori, anch'io non so nulla. La querela della Serrano era rivolta ad un o una giornalista, per certe dichiarazioni, e infatti lo avevo sottolineato in uno dei miei primi interventi su questo blog. Tornando all'uso del plurale, anche su uno dei giornali pugliesi o sul "Messaggero" di Roma, vi era stato l'intervento di uno che affermava uso abbastanza comune quello di parlare al plurale. Tutti noi, senza essere Misseri, talvolta ci esprimiamo al plurale in determinate situazioni. Negli scritti in stile scientifico, spesso lo si usa. Si tratta di determinare dove sia una forma idiomatica, e dove invece celi una partecipazione di altri. D'altro lato prendersela con lui, a mio parere non serve a nulla. Tutto quello che ha detto è stato condizionato dagli altri, e lo affermano gli stessi Inquisitori con l'aria più tranquilla del mondo: sostengono che ciò sia lecito, dimenticando viceversa che l'art. 61 CPP parifica le garanzie dell'indagato e dell'imputato, con ciò asserendo implicitamente che neppure per l'indagato sono lecite suggestioni nell'interrogatorio o domande tendenziose o "trabocchetto". L'obiettivo, fin dall'inizio, era quello di "incastrare " Sabrina, ed ogni mezzo fu considerato lecito. Quanto al resto, solo un procedimento disciplinare nei confronti dei Santi inquisitori (non solo i PM, ma il GIP e i colleghi del Riesame) potrebbe farci capire le ragioni nascoste di questo odioso atteggiamento di pre-giudizio e pre-condanna, da parte di quegli Inquisitori.