martedì 29 marzo 2011

Sarah Scazzi. La Difesa di Sabrina Misseri chiede il faccia a faccia fra padre e figlia

Ecco come gli uomini della Procura di Taranto ottennero l'incidente probatorio del 19 Novembre. La loro richiesta si basava sul fatto che negli interrogatori effettuati a più riprese al Misseri erano emerse "dichiarazioni rilevanti per la decisione dibattimentale". Per cui, basandosi su tali evidenze testimoniali, chiesero di cristallizarle avanzando anche una probabile ipotesi che suonava così: "Dall'esito dell'incidente probatorio potrebbero ricavarsi elementi fondamentali per l'esercizio dell'azione penale e per sostenere l'accusa in giudizio nei confronti di Sabrina Misseri in ordine ai reati alla stessa addebitati con l'ordinanza di custodia cautelare". Ed il giudice lo accolse favorevolmente obbligando addirittura il padre e la figlia ad ignorarsi. Quindi l'ex orco testimone seduto davanti ai giudici e la ragazza, ormai per tutti assassina, dietro a due carabinieri in modo da evitare anche eventuali sguardi e turbative.

Ora la musica è cambiata. Quanto è emerso il 19 Novembre è saltato all'aria e quelli della Procura hanno dichiarato a più riprese che non ascolteranno il contadino mentitore se non dopo il termine delle indagini. E' previsto dalla legge ed in quel momento saranno obbligati a farlo. Hanno altresì affermato che quanto stanno portando avanti a livello investigativo non prevede e non contempla le dichiarazioni dell'uomo parla parla. Con questo facendo intendere che quanto emerso nell'incidente probatorio lo hanno gettato nel cestino è manco lo guardano più. Ma la Misseri è rimasta in galera proprio a causa di quanto ha detto in quel giorno autunnale il genitore che per paura dello sguardo inquisitore di sua figlia era stazionato due metri avanti a lei. Quindi, dato che il bugiardo planetario pare abbia ritrattato, dato che i procuratori non pare tengano in gran conto le sue dichiarazioni, lo hanno dimostrato con gli arresti di Cosimo Cosma e di Carmine Misseri, come se ne esce?

Gli avvocati che curano gli interessi di Sabrina Misseri, Franco Coppi e Nicola Marseglia, approffittando della situazione creatasi negli ultimi giorni, grazie alla lettera di ritrattazione resa pubblica dalla Procura, hanno inviato a Mariano Buccoliero ed a Pietro Argentino, i Pm che seguono le indagini, una richiesta di confronto fra padre e figlia, confronto che a questo punto pare un passaggio obbligato ed inevitabile. Vedremo se in Procura si riuscirà ad evitarlo. Non sarà facile. Da questa mossa si è capito che la Difesa ha studiato Diritto ai piani alti. Ed in effetti la lama usata per affilare la tattica è molto fine in quanto prevede che il tutto sia fatto in base a ciò che è emerso dall'incidente probatorio. Questo perché in quella data l'uomo, come chiarito dalle sue successive missive, avrebbe mentito. Per capirne la convenienza occorre ricordarsi che il 17 Gennaio il Gip ha rigettato una richiesta del dottor Coppi che mirava ad ottenere un nuovo incidente probatorio dopo le lettere inviate prima di Natale dal Misseri alle figlie, lettere che contenevano una chiara ritrattazione. Quindi, se nel confronto emergesse questo particolare, ed a meno di altri voltafaccia dovrebbe emergere, quanto cristallizzato a Novembre non avrebbe più alcun valore e si renderebbe necessario rivolgersi al giudice per programmarne un altro.

E' logico che la Procura ha armi i per controbattere e, volendo, potrebbe usarle. Ma per farlo dev'essere sicura di quanto emerso e scoperto in corso di indagini. Insomma per trattenerla in carcere, a dispetto di una ritrattazione, deve fornire la prova che Sabrina Misseri è immersa fino al collo nell'omicidio di sua cugina. In caso contrario il giudice non avrebbe motivi per negare un nuovo incidente probatorio. Sempre che, per evitarne la liberazione, non si esponga lui in maniera drastica e difficilmente motivabile. E logico che male che vada agli avvocati Coppi e Marseglia andrà sempre bene. Infatti se la Procura dovesse avere prove a colpevolezza, che costringerebbero la Misseri in carcere nonostante le ritrattazioni, queste emergerebbero e verrebbero conosciute anche dai due legali della Difesa che si ritroverebbero ad avere più tempo per contrastarle e confutarle.

Pertanto la mossa, che si potrebbe definire d'attacco, ha un duplice scopo. La resa migliore l'avrebbe se riuscisse a far mettere a verbale che il Misseri si addossa tutta la responsabilità così da rifare l'incidente probatorio. La resa minore, in estrema alternativa, sarebbe il conoscere quanto di importante contro la loro assistita, se qualcosa di importante c'è, la Procura di Taranto ha secretato.

Dopo giorni di oscuro silenzio i legali della Difesa hanno quindi iniziato un lavoro di martellamento atto a smantellare il muro esterno della cella di Sabrina Misseri. Il rumore dello scalpello pneumatico ora è nelle orecchie dei procuratori che prima di indossare delle cuffie dovranno valutare al meglio quale tipo di cemento hanno usato nella costruzione di quella doppia parete. Per non rimettere tutto in gioco, ciò che vorrebbero Coppi e Marseglia, hanno un solo modo, mostrare a tutti che la ragazza sta in galera per giusta causa e non per antipatie o convinzioni  personali non motivate. Devono mostrare a tutti che l'incidente probatorio di Novembre è stato superato da verifiche e prove certe che non ammettono verità alternative.

L'impresa sarà ardua, è scontato, ma mai sottovalutare gli inquirenti di Taranto che più di una volta si sono mostrati capaci prestigiatori in grado di modificare l'aspetto apparente delle cose.

In tutti i casi speriamo sempre che alla fine vinca comunque la piccola Sarah, che alla fine vinca la verità.




19 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Massimo. come volevasi dimostrare la procura ha rigettato il confronto tra Michele e Sabrina.Per me cè la paura matta che venga fuori una amara verità.Penso a Remo Croci...
Ciao.Bea.

Unknown ha detto...

Ciao Bea, stavo leggendo l'articolo proprio adesso. La paura è quella, a parer mio, perché cambierebbe le carte in tavola. E ad ora le carte devono restare come sono anche solo per non far loro subire inevitabili pressioni o intralci. Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Secondo me, Massimo,e di ciò son sicura,Sabrina resterà in carcere e ZIO Michele in qualche istituto di riabilitazione.Troppo tardi per fare marcia indietro,pessima figura,si dice che "cane con cane non si morde".Poveri noi...
Adesso poi ,nei nostri tempi moderni, tecnologici,si può andare a finire in galera anche dopo vent'anni co questo DNA.Dobbiamo stare attenti a non lasciare DNA in giro se no son guai.Metti che succede un delitto in casa del tuo vicino,e scoprono che c'è un tuo capello sull'uscio della sua porta,cavolo, son guai,ti scattano le manette e non te ne liberi più.Per nn parlare della lapidazione pubblica .Ho trovato questo blog per caso dove finalmente ho potuto dire la mia, e cioè che la giustizia deve essere giusta con il colpevole del reato e non con un colpevole per chiudere il caso ed avere anche un abuona promozione di carriera.Sono attorniata di colpevolisti a priscindere per cui è meglio che mi stia zitta e aspetto l'esito pregando per SARAH.Ciao .Bea.

Unknown ha detto...

Difficile non pensarla come te, Bea, ma io ho fiducia, nonostante tutto, nella Giustizia. Non in quella che ragiona a modo suo, in quella che si basa su quanto scritto sul codice penale. E prima o poi il codice lo dovranno pur usare. Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

L'Ordine degli Avvocati ha sospeso a tempo indeterminato l'avv. Vito Russo, per i gravi reati commessi per la difesa di S.Misseri!

Anonimo ha detto...

Il confronto avrebbe avuto senso per due indiziati che si accusano a vicenda! Non pare questo il caso!

Faccio notare che all'ultima lettera, Misseri accusa se stesso.
La figlia accusa il padre.
Quindi sono daccordo!
Su cosa dovrebbero fare il confronto?

Solo per dare la possibilita' agli avvocati di limare meglio la versione nei punti che nn collima?
Questo nn è un confronto!

E' il tentativo di prendere per il c.... la Giustizia e l'intelligenza della gente!

Non temano i difensori di S. che il Processo stesso è confronto!!
E Dio volendo, il Processo ci sara'!

Manlio Tummolo ha detto...

Veramente la figlia non ha fatto che prendere atto dell'autodenuncia del padre fin dall'inizio, non è mica sua la denuncia verso il padre. Ma l'anonimo innominato dimentica che il padre ha accusato pure la figlia in precedenti versioni (ma che scarsi di memoria sono questi signori, cercano di giostrarsi come Protei !), per cui si realizzerebbe l'ipotesi da lui stesso formulata, anzi l'incidente probatorio che, a dire degli inquisitori santi e giusti, fa ancora testo, quella è la versione finora considerata. Se, come dice il solito anonimo senza coraggio di mettersi neppure un nomignolo, il processo è confronto, di che si preoccupa se questo viene anticipato ? Un incidente probatorio, rilegga gli articoli CPP, serve appunto al confronto, di cui qualcuno ha avuto, ed ha tuttora, folle paura per veder saltare le proprie tesi pre-confezionate.
Riguardo all'avv. Russo, che solo il Quotidiano di Puglia dice "sospeso" dal Consiglio dell'Ordine (né sulla "Gazzetta", né su altri ho visto simili informazioni), occorrerà poi vedere che cosa succede al Consiglio Nazionale Forense. La puzza di decisioni combinate, accordi, favori reciproci si sente alquanto in tutta questa vicenda: vecchie amicizie universitarie, intimi rapporti goliardici evidentemente pesano ancora nei meccanismi del locale Ordinamento foro-giudiziario.

Anonimo ha detto...

Vorresti dire che nn basta che ritratta per iscritto e lo dovrebbe fare anche a voce e de visu?
Al processo accadra!
Accadranno li' anche tante altre cose.
Forse che hanno paura che passando altri mesi Michele si dimentichi quello che devedire?
Lo preparano gli avvocati!

E poi la verita' nn si scorda!

O si illudono di chiudere la pratica senza processo?
Vogliono solo altri atti, pezzi dicarta utili a chiuedere di nuovo la scarcerazione, secondo me. Non sono un avvocato e nn sto nella testa degli avvocati!

Di sicuro nn c'è ragione alcuna per fare il confronto!

Uno che dice sono stato io, e l'altra che conferma....si, siamo daccordo è stato lui!
Questo basterebbe secondo te??
Dai nn rendetevi ridicoli.
Ci sarebbe da ripercorrere tutto ogni dettaglio e quello si puo' fare solo al dibattimento. Da' lo sapete benissimo.

Voglio dire a Massimo Prati che io non sono daccordo per nulla che si debba aspettare il processo a casa!
Ma quando mai?

E' previsto per alcuni reati e nn per quelli piu' gravi!
Infatti Cosimo e Carmine stanno a casa! Sono certa che verranno rinviati a Giudizio e forse loro si, lo potranno attendere a casa.
Ma nn perche' stanno simpatici agli inquirenti ma perchè sarebbe previsto dalla legge.

Anonimo ha detto...

Sig. Tummolo
per me nn ci sono Inquisitori, ma onesti Inquirenti.Fino a prova contraria. Se Lei usa questi termini non ci sono le basi per proseguire nessuno scambio di idee sulla vicenda.
Traspare la sua opinione e la scelta di campo e' chiara.
Contro la Giustizia.Contro coloro che lavorano per realizzarla!
Ora è chiaro tutto!

Anonimo ha detto...

La sospensione di azzecca Russo demolisce tutti gli articoli che il gestore del blog ha fatto sulla correttezza delle linee di difesa adottati e sulle scorrettezze della procura E non si dica che l'ordine era obbligato a farlo!
Chi scrive e' iscritto ad un ordine professionale, ha sostenuto un esame di stato per potere esercitare la professione e come le avevo già scritto precedentemente, avrei sospeso il giudizio sino al pronunciamento dell'ordine.
Che accerta i fatti, non il chiacchiericcio che si fa su questo blog e sulla rete in generale.
Buonaserata

Anonimo ha detto...

Parole sprecate!

Qui nemmeno si sono mai resi conto,prima della gravissima condotta di quell'avvocato!!

Non ne hanno la capacita!
A leggere la maggior parte dei post...

C'è anche un post che critica la Procura per stare ancora dietro alle versioni di M.M.!
Con riferimento alla lettera "pervenuta" alla procura!


Non avendo compreso che le parole di M.M. sono state scritte lo scorso 19 nov. Stop.

Da allora sono "altri" a parlare!
Pure il mio gatto lo capisce...!

Manlio Tummolo ha detto...

Cari Signori, la prima cosa che, iniziando la frequenza dei corsi ufficiali di Giurisprudenza all'Università, i docenti spiegano alla ragazzaglia, ancora vergine del problema, è la differenza, abissale, tra Giustizia e Diritto. Dire che io sono contrario alla Giustizia è un'emerita buffonata; io sono contrario neppure al Diritto, ma ad ogni manifesto abuso che del Diritto fanno gli inquisitori, termine che deriva dallo stesso termine "inquisire" (da cui processo "inquisitorio", in vigore fino al 1989), che è la versione italiana dell'"inquirere" latino, che ha il medesimo significato. Se volete fare obiezioni, almeno imparate la lingua italiana e l'etimologia dei termini. Nell'uso comune politico, è inquisitore chi abusa della propria forza per estorcere, in un modo qualunque, la versione che a lui interessa dimostrare. Chi si offende per il termine "inquisitore" ha solo la coda di paglia. E vi ricordo quello che è successo con l'ingegner Zornitta, accusato di essere l'"unabomber", per cui venne perfino truccata la prova materiale (una lamina). Ora, il perito è sotto processo, mentre chi gli ha imposto o che lo sollecitato di modificare l'elemento di prova, se ne sta tranquillo a far "giustizia". E quelle persone, cari signori, io le conosco direttamente e so come operano in molti altri settori, mentre voi vi godete soltanto stupidi spettacoli e spettacolini televisivi, fra chiacchiere velleitarie, fantasie sui delitti, e cosciotte di femmine in mostra !

Manlio Tummolo ha detto...

All'illustre sedicente avvocato che ci insegna la validità o meno della presente discussione, perché evita di presentarsi ? Lo sa che ogni denuncia anonima è invalida, se non come oggetto di prova ? E allora, tutti questi Eroi, difensori del più forte, perché non hanno neppure il coraggio di mettere il proprio nome e cognome, se ne guardano bene, perché sanno che domani potrebbero essere svergognati da chiunque. Se a voi non piace questo blog, ne avete tanti altri su cui intervenire, andate a chiedere condanne a morte, andate a chiedere torture e simili, andate a dare suggerimenti su come si potrebbe estorcere ancora meglio la "verità" a qualcuno (ferri e tenaglie roventi, la vergine di Norimberga, lo stivaletto, corrente elettrica sui genitali, ecc.), soprattutto andate in qualche bel paese dove questi sistemi sono largamente usati e che voi ammirate tanto. Eroi di pastafrolla, gente sadica che fa della violenza su altri uno stimolo autoerotico !

Anonimo ha detto...

Sig. Tummolo, Lei è entrato in un senso unico dalla parte sbagliata. Le spiego perchè : io non sono un sedicente avvocato, lo ha dedotto Lei, erroneamnte come al solito,perchè troppo astioso nei confronti degli altri. Ci sono altre professioni che prevedono le iscrizioni all'ordine e gli esami di stato. Non lo sapeva ?
Già lei si è solo laureato in legge ma non ha sostenuto l'esame di stato .....

Anonimo ha detto...

Sabrina Misseri è in carcere solo per le dichiarazioni del padre,contro di lei non c'è nient'altro,solo testimoni di un orario che comunque non vuol dir nulla,i quali, dopo aver parlato con gli inquirenti,hanno cambiato versione,oppure testimoni spuntati fuori dopo mesi(alcuni dicono che c'erano già ma che nessuno lo sapeva,io dico che se c'erano già sono stati considerati inattendibili perchè prima del loro arrivo l'orario era sempre stato le 14,30).Se cadono le dichiarazioni di Misseri,crolla l'intero impianto accusatorio,è l'unico motivo per il quale viene negato il confronto,ammettere lo spreco di 5 inutili mesi di indagine,più la figura barbina davanti a tutta l'Italia.
Norma.

Anonimo ha detto...

Norma lei e' patetica! Capisco che una familiare si debba difendere. S.M e ' dentro perché ci sono una marea di indizi gravi che oramai possono fare a meno delle versioni, delle lettere, dei ripensamenti o quello che vuoi del padre.
Le altre baggianate che continui a ripetere come un mantra da troppo tempo, non meritano commento .

Anonimo ha detto...

La caratteristica tipica dei forcaioli è che,ad un certo punto,quando non sanno come controbattere,insinuano che dietro a chi non è daccordo con loro,si nasconda un familiare di Sabrina.L'altra caratteristica è che non sono in grado di reggere un confronto civile,partono immediatamente con gli insulti.La terza caratteristica è che dicono di non volerti commentare,però poi lo fanno,anzi non vedono l'ora.Sono tutti uguali e adesso si sono messi in testa di colonizzare qualsiasi posto,non tollerano che ci siano voci fuori dal coro,altrimenti minacciano con lo spauracchio delle querele e quant'altro.Io ho deciso di ignorare queste persone,non combatto contro la stupidità e con chi si crede in diritto di dirmi se devo parlare,quando,dove e persino cosa devo pensare.Io continuerò a scrivere sempre,fino a quando la procura non tirerà fuori le prove di cui i forcaioli si dicono sicuri,che Sabrina non sarebbe mai finita in carcere se non ci fossero state le 7 versioni pilotate del padre perchè,a parte questo,non c'è nulla,neanche quell'Antonio Petarra che ha detto di aver ricostruito l'orario insieme a gli inquirenti e che "quelli devono pagare,e pure veloce devono pagare".
Norma.

Lucio ha detto...

Pienamente d'accordo con Norma, come sempre.. È tutto molto più chiaro e palese di quanto si voglia far pensare.
Lucio

Manlio Tummolo ha detto...

Signore caro, quando si parla di esami di Stato, in materia di Diritto penale, si allude al fatto di essere o avvocato o magistrato; evidentemente l'esame di Stato a cui Lei allude è quello in fantasmologia, come ce ne sono tanti. Ma, se siete tanto certi di essere nel vero, perché tremate all'idea di mettervi anche un nomignolo, non so come "bugiardone", "contaballe", "amico della Procura di Taranto", "il grande inquisitore", "Odio Sabrina", "Le Misseri mi sono antipatiche"? Immagino che, quando mandate i vostri commentucci, li scriviate non da casa, ma da qualche Internet Point. Alla mia età perché dovrei mettermi a fare un esame di Stato, come avvocato o magistrato, visto che sono già in pensione ? Per mettermi al servizio di qualche ragazzotto ? Il problema non è il titolo di studio che si ha o non si ha, quanto il saperlo adoperare con intelligenza e l'averlo meritato non scopiazzando, come è di largo uso in quell'ambiente, ma con studi propri.