venerdì 4 febbraio 2011

Sarah Scazzi. Michele Misseri spegne i microfoni puntati sull'avvocato Galoppa.

Ricordate la linea guida dell'avvocato Daniele Galoppa, il legale che si faceva pagare per andare in video a dire che grazie a lui l'orco avrebbe ritrovato la rettitudine? Purtroppo per il momento non si concretizzerà. Il percorso verso la purificazione dello spirito del Misseri, quello che lo doveva condurre alla verità tanto sbandierata, quella verità capibile dal volto del difensore ancor prima che l'imputato ne parlasse, si è fermato e non si sa se ripartirà. Il contadino ha deciso che l'anima se la farà curare da qualcun altro e che se dovrà pagare un conto salato alla giustizia e a Dio lo pagherà. Ormai è certo, l'uomo che da una settimana interrogava le margherite di carta nel suo studio di Taranto, perché non sapeva se restare o meno nel collegio difensivo, non resterà.

Nei giorni passati si era dichiarato altamente indeciso sul da farsi ed aveva dato una sorta di ultimatum all'uomo incarcerato. O riprendiamo la strada che porta alla via della salvezza o lascio l'incarico. Purtroppo, perdendo troppo tempo nell'indecisione, come l'asino di Buridano stava rischiando la morte per mancanza di sostentamento dato che non rispondeva neppure ai redattori di Matrix, come pure ai giornalisti delle testate nazionali, e che aveva rinunciato ad apparire in quei programmi che prevedessero la presenza del dottor Franco Coppi, legale di Sabrina Misseri; fortuna ha voluto che il suo assistito, mentre meditava chiuso in una cella di isolamento, abbia percepito la sofferenza che lo attanagliava e deciso di alleviargli la pena rendendolo nuovamente uno spirito libero di vagare fra i tanti network e quotidiani amici a parlare di cozze e calamari.

Ed ora, non potendolo più proteggere e proteggersi, rischia il tiro al bersaglio. Non è difficile da prevedere ed anche il legale in questione l'ha compreso da tempo, per la precisione da quando ha saputo delle lettere. Per questo aveva allungato le mani dicendo di non capire più il suo assistito. Adesso, infatti, avrà un buon alibi quando usciranno nuove indiscrezioni che lo additeranno. Anzi, prevedo che farà anche di peggio e che parlerà in anticipo dicendo e non dicendo, come nel suo modo di fare, ai diversi media di un manifesto plagio familiare, d'altronde i giornalisti pugliesi fino ad ora l'hanno seguito come cagnolini al guinzaglio. Anche riportando la notizia della revoca del suo incarico alcuni hanno calcato la mano. Stavolta i redattori del Quotidiano di Puglia non centrano perché sono tornati a riportare le notizie lavorando bene e con scrupolo, sono quelli del Giornale di Puglia che hanno iniziato a ballare sul morto identificando nella famiglia la causa di questa decisione che, scrivono, è un nuovo colpo di scena ed è chiaro che è stato dettato dalla moglie e dalle figlie che tengono il contadino sotto scacco. Giusto le parole pronunciate ultimamente dal duo melodrammatico Biscotti Gentile.

Ma io voglio focalizzare l'attenzione a ciò che ha portato l'inserire quelle parole. Sapete cosa ha scritto nei commenti il primo che le ha lette? "Maledetti, tutti dentro!!!!". Se un lettore digita una frase siffatta vuol dire che c'era al momento del delitto, quindi è meglio si presenti in Procura e dica quanto sa, oppure cova un odio profondo nato a causa di quanto ha letto. Significa che chi ha inserito l'articolo lo ha convinto della veridicità del suo scritto. 

Con ciò non considerando che da da oltre una settimana chi ha cacciato il difensore è in stato di isolamento senza possibilità di contatto esterno, neppure guardando qualche programma televisivo, ed ha la posta sotto stretto controllo. Ma si sa che la Sacra Corona Unita, quella a cui di certo appartiene la moglie malavitosa, e vuoi che chi lavora per quella testata giornalistica non lo sappia, ha agganci in ogni dove e può arrivare anche nella cella dell'infermeria di un carcere. Certi cronisti dovrebbero riportare solo ed esclusivamente la cronaca per come la trasmette l'Ansa, dato le menti pregiudizievoli, ed invece garantiscono a milioni di persone che c'è un complotto familiare in atto, quasi che i pensieri e le idee della Procura di Taranto arrivino alla stampa avvolti nella Sacra Sindone ed attorniati da un alone Divino di verità.

A queste persone si dovrebbe spiegare che in Italia c'è ancora il diritto alla difesa e che scrivere in maniera ingannevole impedisce agli imputati di esercitarlo in quanto condannati dal popolo ancor prima di un giusto processo. Ma lasciamo perdere gli scribani pugliesi e torniamo a parlare degli sviluppi del caso Scazzi perché è vero che in Procura pensano che Cosima Misseri abbia depistato le indagini. Addirittura nelle carte hanno scritto che è abile quanto e più di sua figlia Sabrina nel depistare. Però, dato che ad oggi non ha ricevuto alcuna denuncia ed è a piede libero, probabilmente prove vere in tal senso non ve ne sono. Se ciò che i pm hanno portato ai giudici fosse vero, e non chiacchiere da bar, non lascierebbero libero di agire chi inquina e depista.

Per cui anche in questo caso ci troviamo di fronte a parole e supposizioni ancora da vagliate e quindi, come dice la legge, pensieri che devono restare nella mente e nelle carte di chi indaga e non passare di bocca in bocca per poi arrivare ai quotidiani.
Nessuno mi ascolterà perché so che è difficile parlare a chi ha un solo orecchio, puntato fisso sulla Procura e sul duo della premiata ditta Biscotti Gentile, e tre bocche sempre pronte ad aprirsi. Come so che scrivere per la maggioranza dei lettori economicamente rende molto di più che scrivere per la minoranza.

Ciò che non so è chi ha ucciso Sarah. E non lo so perché ancora le indagini non sono finite e quindi, in conseguenza, non si è arrivati ad un processo. Per cui, dato che per avere un rito veloce dovevano concluderle entro tre mesi, ed invece arriveranno come minimo a sei, non lo sapremo ancora per tanto tempo. A meno che qualcuno di veramente credibile, ad esempio il presidente Napolitano, non si presenti in Procura dicendo di aver assistito all'assassinio.

Se un testimone del genere esiste si faccia avanti.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Se Michele Misseri non sarà sottoposto ad un altro incidente probatorio come richiesto dall’avv. Coppi (e credo che alla luce di questi ultimi sviluppi ci sia una qualche probabilità venga concesso, ammesso che la Procura voglia davvero vederci chiaro, costi quel che costi sul conto di chi indaga), si andrà al processo con una “confessione” strampalata ma verbalizzata che verrà sbattuta in faccia all’imputato ogni qualvolta proverà a dire qualcosa di diverso (ho visto spezzoni di processi in tv e ho visto come i giudici trattano certi imputati e anche certi testimoni, specialmente quelli poco scolarizzati che manco capiscono le domande…). Al processo inoltre continuamente gli sventoleranno lo spauracchio di un altro procedimento per falsa testimonianza (perché tenterà di ritrattare) e di un altro per autocalunnia (perché si addosserà tutta la colpa, tornando sulla prima primissima versione di quella famosa notte).
Resterebbe da vedere chi verrà rinviato a giudizio per primo, il padre o la figlia? e quale processo si svolgerà per primo. Che ne dici, Massimo?
Sei formidabile (per essere così giovane)! Ciao, Mimosa

Anonimo ha detto...

Certo, a vedere quello che sta accadendo, sarà dura levarsi di torno la premiata ditta Galoppa Bruzzone & C. Già il Galoppa si è presentato a "4° Grado" in veste di ex-difensore che lascia con onore, ricevendo il tributo dello studio. Adesso si è presentato alla trasmissione "L'Arena" di Giletti, con la medesima veste, ricevendo consensi di opinionisti vari. Penso che domani sarà la volta di "Pomeriggio sul due", poi di "Pomeriggio cinque", poi di "Porta a porta", poi della vita in diretta" poi di "Matrix" e chi più ne ha più ne metta.
C'è solo da sperare che prima o poi
tutta questa montatura mediatica si sgonfi e che si affermi la verità, che secondo me è quella emersa nell'immediatezza della prima confessione, in cui il Misseri riconosceva di essere l'unico assassino e faceva ritrovare il corpo della povera Sarah. Non per niente la Procura in quella circostanza dichiarò che il caso era chiuso al 95%.
Continuo a seguire i suoi brillanti articoli, che mi trovano sempre concorde.
La saluto cordialmente e le auguro di affermarsi sempre di più in questa sua attività.
Giovanni

Unknown ha detto...

Che avrebbe passato tutti i programmi televisivi l'avevo scritto, ma non era difficile da prevedere, ciò che nessuno sa è che stavolta non verrà pagato. Come non capire che la sua è una difesa portata avanti in anticipo? Mette le mani avanti perché immagina che presto dovrà metterle dietro. Non ci vuole un genio per capirlo e vedrai che presto o tardi dovrà difendersi veramente in un tribunale. Se ha fatto ciò che credo il mio è un augurio, e non solo rivolto a lui. Ciao e grazie delle belle parole. Massimo.

Anonimo ha detto...

Non lo pagheranno le trasmissioni in cui ha cominciato a difendersi prima ancora che in tribunale, ma ha trovato comunque il modo di guadagnare lo stesso facendo pubblicità a quella marca di abbigliamento che produce giacche dall'improponibile fiore all'occhiello.
Norma