domenica 2 gennaio 2011

Preparate le armi, si va a "messa"!


In USA e in Canada sapevano che i cristiani copti egiziani sarebbero stati trucidati. E ad oggi sanno anche che tanti altri ne moriranno. Non sto scherzando. Come avevo scritto il 26 Dicembre nel mio articolo, "Il solito Natale di sangue", le stragi non si sono fermate e non si fermeranno.

Non siamo più in presenza di gruppi sporadici che agiscono in autonomia, il livello si è alzato e se non ci si muove in fretta si rischia di non riuscire a contrastare neppure i piccoli attentati. I telegiornali del primo Gennaio hanno finalmente scoperto che dietro le bombe e le armi degli integralisti c'è la mano di Al Qaida, era ora, ciò che non dicono, per non generare un malessere generale, è che quanto avvenuto in Egitto potrebbe accadere anche da noi. E' facile digerire una notizia, pur se l'avvenimento è disastroso e folle, vedendola e commentandola da duemila chilometri di distanza, sarà più difficile quando accadrà all'interno dei nostri confini. E se nessuno prenderà in mano la situazione paradossale che si è creata in questo mondo sempre più ai confini della realtà, saremo catapultati indietro nel tempo e torneremo alle Crociate. 

I mussulmani sono brave persone. Parlo della maggioranza di loro, di chi osserva e mette in pratica una religione che, anche se da noi non condivisibile al 100% perché in fondo più rigida e meno tollerante, non ordina di uccidere e preferisce usare la parola per convincere. Fra i mussulmani, come fra i cristiani, c'è una percentuale che fa dell'arroganza e della criminalità il proprio Credo Religioso. In questa orbita si muove l'integralista estremo che convince il martire di turno a farsi esplodere perché non di suicidio si tratta, è vietato dal Corano, ma di sacrificio. E la differenza per un credente praticante è enorme. A causa di questi finti santoni si consumano atrocità aberranti che nulla hanno di umano.
I mussulmani, quelli cattivi chiamati integralisti, hanno proclamato guerra ai cristiani e, prima di andare a "messa", preparano le armi. Tutti lo sanno e nessuno, praticamente, fa niente. Basta entrare nei siti internet amici di Al Qaida e leggere i comunicati ed i forum. Basta avere il fegato di guardare i video girati da loro stessi mentre tagliano teste e bruciano le persone vive. 

Per capire di cosa sto parlando occorre vedere i video dei loro massacri. Io l'ho fatto stanotte, prima di vomitare l'anima e di pensare a quale futuro avranno i miei figli. 
Cazzo, ho pensato mentre lo guardavo, perchè non mi piace scrivere di gossip, di inutili personaggi che, seno e culo al vento, vivono una vita  finta sterile ed inutile. Che è in fondo ciò che la gente vuole e brama. Perché preferisco entrare nei problemi di attualità e denunciare in maniera ironica ciò che vedo e che provo.  Ironica. Si può fare ironia se, in un paese civile e democratico, chi comanda commette errori e dice e fa cose contrastanti, ma in quello schifo che stavo osservando, a volte chiudendo gli occhi, non c'era nulla di ironico! 

Ho pensato tanto stanotte. Mentre cercavo di dormire rivedevo le immagini, ormai indelebili nella memoria, e sono arrivato a più conclusioni. Mi sono detto che non è giusto mettere in rete dei filmati che solo chi ha lo stomaco forte e vuoto può sopportare. Ma, allo stesso tempo, non è giusto che si limiti la libertà di informazione e conoscenza di alcuno. 

Ed allora ho deciso di lincare il sito che li mette a disposizione, il http://www.thereligionofpeace.com/Pages/AboutSite.htm. Non è un sito estremista e la pagina che ho inserito è quella in cui si spiega la finalità del loro impegno. Se volete vedere i video schiacciate sulle parole "taglio gola" e "lodi". Nel primo si vedono le esecuzioni, non c'è altro modo per definirle, in cui vengono tagliate le teste e messe sul corpo quale monito per altri, nel secondo alcuni uomini vengono bruciati vivi mentre i loro assassini intonano lodi a Dio. 

Mi raccomando, non andateci a cuor leggero ma solo se ne avete piena consapevolezza. La durezza e la crudeltà delle immagini è talmente invasiva che di certo vi lascerà qualcosa di spiacevole a livello fisico e mentale.

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