martedì 7 dicembre 2010

14 Dicembre 2010. Il giorno dei Patrizi o dell'Imperatore?

Cesare Silvio e i Patrizi
State tranquilli voi che credete alla caduta del governo, il capo è tornato e sta dando una lavata di testa a quegli pseudoparlamentari ignoranti, zoticoni e cagasotto, che stanno a Roma solo per spingere su uno o più tasti (un consiglio, non avvicinatevi ai loro uffici romani perché solitamente dopo una ramanzina del Cavaliere non si trattengono e difficilmente arrivano al bagno in tempo). Nel frattempo ha già deciso per un aumento di stipendio, logicamente sottobanco, per quelli che dicono una cosa e, se se magna, ne fanno un'altra. Fra l'altro il periodo è favorevole perché arriva il Natale e qualche migliaia di euro in più fan comodo.
Ad alcuni serviranno per comprare il regalo all'amante, altri invece li useraranno per acquistare la crema depilatrice e la pompa a stantuffo per "l'amico trans" (dovete sapere che ogni onorevole, per legge, statuto costituzionale e abitudini consolidate, è dotato di una auto blu con autista particolare, di un segretario, pure lui particolare, di un portaborse per riviste particolari e di un trans per gli hobby particolari).

Con queste due mosse, copiate dai politici in voga negli anni '80, avrebbe già salvato il governo. Ma l'uomo di Arcore ha deciso che farà di più. Perchè? Perché è abituato a stravincere! Per questo ha già invitato a Palazzo Grazioli il dottor Caltagirone, suocero di Casini, e si vociferà che fra un bicchiere di spumante, una barzelletta ed una fetta di panettone, gli offrirà la maggioranza del "pacco" Mondadori, a prezzo di saldo, in cambio del 30% dei voti dei deputati legati al genero.

Per finire vi sussuriamo le ultime "voci di corridoio". Fonti vicine al Presidente del Consiglio ci assicurano che la settimana cruciale, quella che lo porterà alla votazione di fiducia, sarà conclusa con il suo solito colpo di genio! Dimostrerà a tutti quanto siano scarsi i suoi nemici, e quanto lui sia sempre efficente ed operoso, facendo fare a Ghedini una telefonata alla Palombelli. Storpiando la voce l'avvocato farà la spia e spiffererà ciò che tutti sanno; cioè che il Rut, con la sua faccia da saputello, ha dichiarato al "bar dello zoccolone", locale che abitualmente frequentano i parlamentari, i trans residenti a Roma e le donne dello spettacolo, che lei del caso di Avetrana non ci ha capito una mazza come non ci aveva capito niente di Cogne, Garlasco e Perugia.

E con questa mossa sistemerà l'API ed il suo fondatore. L'Antiguano sa che quando la Barbarona parte a parlare non smette facilmente ed il suo turpiloquio, imparato dai vecchi gruppi del sapere romano, può durare giorni se non settimane. Come sa che quando questo accade suo marito si chiude al cesso coi "topolino" che leggeva nel '68 per prepararsi all'università. Come farà ad uscirne per arrivare in tempo alla votazione?

Per cui dormite tranquilli e rilassati. Il Narciso Silvio sta girando col suo specchio per Roma sistemando ogni cosa in anticipo sui Patrizi che vogliono sovvertire l'ordine sovrano già consolidato. Per il 15 Dicembre ha già dato ordine di acquistare una "Biga" e quattro cavalli bianchi. Con questa passeggerà sui sanpietrini romani fra ali di folla acclamanti. Per lui sarà una gioia sentirla urlare: "Ave Cesare Silvio, ultimo grande Imperatore."

Nessun commento: