sabato 13 ottobre 2018

Massimo Bossetti... come ti faccio credere di aver condannato un assassino

Di Massimo Prati e Gilberto Migliorini


Molto probabilmente non ci sarebbero stati nessun arresto e nessun processo se Massimo Bossetti fosse vissuto fuori dai confini italici. Purtroppo per lui è un cittadino italiano che vive in Italia... e in Italia da quando esistono i processi indiziari, la cultura giudiziaria invece che progredire è regredita tornando all'epoca di Alessandro Manzoni quando nel Incipit della “Storia della Colonna Infame” scriveva:
“Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste con certi ritrovati sciocchi non men che orribili, parve d'aver fatto una cosa talmente degna di memoria, che, nella sentenza medesima, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizion della casa d'uno di quegli sventurati, decretaron di più, che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame, con un'iscrizione che tramandasse ai posteri la notizia dell'attentato e della pena. E in ciò non s'ingannarono: quel giudizio fu veramente memorabile.” 

Da ieri sera Massimo Bossetti per la giustizia italiana è colpevole. Non ci strapperemo le vesti. Sappiamo aspettare, siamo fiduciosi che la verità verrà a galla, magari fra troppi anni come capitato ad altri condannati innocenti.

Ciò che è accaduto è oramai la "normalità giudiziaria". Per un perverso meccanismo psicologico si è finiti per credere a qualcosa diventato talmente di dominio pubblico, così lapalissiano e corroborato mediaticamente, da non aver altra necessità di conferma se non quella della voce che corre. La voce si presenta come la spiegazione ideale degli indizi che essa stessa ha immaginato. La voce è un dato ‘oggettivo’: i membri di un gruppo, sia mediatico che popolare che investigativo che peritale che istituzionale che giudiziario, ‘parlano e riparlano’ dando origine a un racconto, a un’ipotesi accusatoria che facilmente può essere convalidata da indizi double face che si adatterebbero a chiunque venisse arrestato. Perché, in un altro eventuale "caso Yara", migliaia di persone potrebbero adattarsi a una qualsiasi ricostruzione accusatoria... ah già, ma nel caso in questione c'è il famoso mezzo dna di ignoto uno che accusa!

Il fatto a dir poco sorprendente è che si asserisca giudiziariamente che Massimo Bossetti è figlio di Giuseppe Guerinoni senza che sia mai stato fatto un confronto diretto fra i due Dna originali padre e figlio, che nello stesso tempo si dichiari che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni Bossetti senza che esista agli atti il documento di analisi del Dna che lo proverebbe. Si è andati per induzione con un ragionamento del tipo: un mezzo dna ci dice che ignoto uno è figlio di Guerinoni, quel mezzo dna ha una parte maggioritaria compatibile con quello di Massimo Bossetti e, pertanto, Massimo Bossetti è figlio di Guerinoni... quindi è ignoto uno, ergo è l'assassino. Motivo per cui non c'è motivo per fare un'analisi diretta che dimostri questa ormai assunta verità.

Questo ragionamento induttivo lo si è fatto senza considerare che prima di rovinare una famiglia e far marcire in galera un uomo incensurato, visti i migliaia di casi in cui l'errore ha mandato a morire in carcere persone innocenti, sarebbe d'uopo fare anche quelle verifiche che pur sembrando inutili servono da prova del nove per la verità.. 

Parlare di anomalie è riduttivo. Prendiamo quanto pare accertato mediaticamente e analizziamolo in maniera seria senza trascendere nei soliti pettegolezzi. La dottoressa Gino dice a processo che c'è stata una analisi fatta dalla famiglia a Torino e che Massimo è figlio di un altro padre, non sa però se Guerinoni o chi altri visto che il confronto diretto fra dna originali non c'è stato. Ammettiamo pure che il documento in quel di Torino esista e che dica in sintesi che Massimo non è figlio di Giovanni. Va tutto bene così? No. Primo, non sappiamo chi ha firmato il documento e, secondo, sappiamo che l'analisi non è stata ripetuta in un altro laboratorio... eppure non è certo la prima volta che un test successivo ribalti gli esiti di un test precedente. Un errore è sempre possibile. I test si rifanno anche per gli atleti che non ammettono di essersi dopati... perché non ripeterli per chi rischia l'ergastolo?

I documenti nella pratica scientifica vengono pubblicati proprio perché possano essere ricontrollati da altri (riproducibilità e ripetizione). Peraltro, in questo caso non sappiamo neppure con quali modalità e su quali reperti è stato effettuato il test e non si conoscono i risultati analitici (la dettagliata relazione tecnica comprensiva di cromatogrammi e analisi statistica dei risultati, e i "dati grezzi" provenienti dalle apparecchiature di analisi, utili per le verifiche). 

Un nuovo test di verifica in un nuovo laboratorio sarebbe stato obbligatorio e lo doveva ordinare il giudice a processo per essere certo di non incorrere, per superficialità, in un errore grossolano ma enorme. Eppure nemmeno la cassazione ha deciso di effettuarlo. Tutti certi, per induzione, sia che l'assassino di Yara sia il proprietario del dna monco rimasto miracolosamente intatto su un lembo degli slip dopo tre mesi di neve pioggia e sole, senza considerare i liquidi organici che spazzano via qualunque cosa e gli animali attirati dal cadavere, sia che ignoto uno si chiami Massimo Bossetti nonostante non ci sia mai stata una comparazione diretta.

L'imputato può chiedere al giudice che deve tutelare anche il suo diritto alla difesa che le sue ragioni vengano ascoltate, che si faccia una perizia in più per stabilire se mente o dice il vero. E quel giudice ha l'obbligo giuridico di accogliere tale richiesta... se è un giudice che applica la legge usando il buonsenso del padre di famiglia. Se poi oltre che al buonsenso è dotato anche di un buon spirito critico, a maggior ragione quel giudice deve accordare la perizia perché non può fare a meno di chiedersi il motivo per cui l'accusa si opponga a tale richiesta. Se le induzioni della procura sono giuste cosa può temere un procuratore da una analisi che non farebbe altro che confermare la sua tesi accusatoria?

Forse può temere di aver sbagliato qualcosa e non può uscire dal seminato perché la condanna dell'imputato sarebbe a rischio? Forse sa qualcosa che né noi né i giudici sappiamo?

Cosa sarebbe accaduto se una nuova perizia avesse dimostrato un grossolano errore di laboratorio? Se avesse dimostrato che il dna di Massimo Bossetti nulla c'entrava con l'omicidio?

Un tale scenario, ora più che mai puramente ipotetico, avrebbe aperto, proprio come nel testo manzoniano “La storia della colonna infame”, molti interrogativi su come venga amministrata la giustizia italiana. Mettiamo per ipotesi che la cassazione abbia accordato la perizia sul dna. Mettiamo per ipotesi che si sia fatta oggi e che smentisca la procura... cosa accadrebbe?

Accadrebbe che sul banco degli imputati non ci sarebbe più Massimo Bossetti ma tutto un sistema che pervicacemente si è rifiutato per anni di ricontrollare gli esiti delle sue conclusioni e l’affidabilità di sentenze di condanna dove di ragionevoli dubbi ce n’erano a bizzeffe, come evidenziato dalla difesa del muratore, a cominciare da un Dna (low copy number) che sopravvive intatto per mesi di ottima qualità in un campo su un corpo a contatto con la terra, insetti e animali di tutti i tipi (nella letteratura biologica non esiste nessun caso simile). E questo, si direbbe ora in ogni media, non è solo un unicum ma è un evento impossibile. 

Una eventuale dimostrazione che Massimo Bossetti non ha nulla a che fare con Guerinoni ma è proprio figlio del padre legale sarebbe un colpo durissimo per il sistema giustizia del nostro Paese, ben più destabilizzante del caso Tortora e di Unabomber, e dimostrerebbe come l’esistenza di più gradi di giudizio non metta al riparo da sentenze fotocopia dove - rispetto al garantismo per l’imputato con una rigorosa verifica del già sentenziato - prevale (salvo lodevoli eccezioni) la fiducia incondizionata nei giudici dei precedenti gradi di giudizio... specialmente se questi sono capaci di scrivere bene le motivazioni (e se non ne sono capaci di certo le fanno scrivere a chi ne è capace).

Insomma, da decenni vediamo un sistema giudiziario che non garantisce più l'equo processo all'imputato, vediamo un sistema giudiziario che non guarda più con occhio critico sia quanto porta la Difesa che quanto porta chi accusa, vediamo un sistema giudiziario che preferisce appiattirsi alle tesi accusatorie e puntare tutto sulla affidabilità di chi ha già deciso in precedenza. 

Come detto, invece di evolversi la giustizia italiana è regredita. E' del tutto evidente che il caso Bossetti riveste un’importanza che travalica il cold case, che sono implicate considerazioni più generali sul funzionamento della giustizia dovuta ad automatismi che vengono da lontano e che autori come Verri e Manzoni hanno saputo rappresentare sul piano civile e con intenti epistemologici di rilievo. In particolare l’opera manzoniana conserva intatta tutta la sua attualità nonostante sia stata pubblicata nel lontano 1840 e si riferisca alle vicende legate alla peste del 1630.

Il caso Bossetti, per tutto quello che è stato rilevato da più parti, dimostra che la forma mentis del sistema giustizia del Bel Paese non è poi cambiata di molto rispetto a quanto il Manzoni ha denunciato nella sua opera. Quella lentezza della storia della quale ha parlato uno storico del calibro di Jacques Le Goff è dimostrata dai meccanismi psico-sociali che si possono riassumere in quell'immagine tratta dalla psicologia sociale definita effetto Pigmalione o profezia che si autoadempie

Paradossalmente i rilievi epistemologici più pregnanti sono stati fatti non a livello filosofico ma letterario. Un autore come il Manzoni ha saputo come nessun altro mettere in risalto quali sono gli automatismi che agiscono surrettiziamente. Le voci che corrono sono in grado di influenzare non solo il vasto pubblico ma a tutti i livelli anche chi dovrebbe essere immune dal pregiudizio e dall'influenza della suggestione che agisce sotterraneamente in tutti i contesti. 

Nemmeno la cultura mette al riparo da certi meccanismi di influenza sociale. Proprio come nella pubblicità-propaganda quando un fattoide entra a far par parte delle credenze collettive subentrano poi meccanismi di conferma acritici, la suggestione è talmente coinvolgente che si dà per scontata una cosa anche se non ne esiste prova... o meglio, la prova diviene proprio quella voce che corre, ormai considerata così evidente e così cogente da non aver più bisogno di ulteriori verifiche. 

Il caso degli untori oggi potrebbe far sorridere, salvo poi l’evidenza che, non nel 1600 ma ai giorni nostri, alcuni bambini non vaccinati sono stati lasciati soli in un’aula perché considerati pericolosi... e da questo si capisce che la paura degli untori è attuale. 

La realtà è che il concetto di untore è commisurato a un contesto storico e geografico, a una modalità di esclusione e di condanna aggiornato a nuove realtà socio-economiche e ideologiche. La cecità dell’effetto Pigmalione riguarda quella influenza collettiva per la quale si confonde la suggestione con il risultato di prove tangibili. Il sistema dell’informazione dà fiato e sostanza alle minime voci che poi amplificate divengono colpi di cannone!

Da un lato c'è il giudice istruttore che crede di sapere tutto del crimine e deve mantenere il segreto istruttorio, dall'altro ci sono i giornalisti che dicono tutto anche quando non sanno niente. Quando non dicono ciò che gli chiedono di dire. Queste due rappresentazioni fanno sì che si assista a una strana compenetrazione dove le voci che corrono si influenzano su vari piani in un crescendo che si rinforza e compenetra proprio come nell'opera rossiniana. 

Nel caso Bossetti esiste un’unica prova chiamata regina. Pochi nanogrammi di materiale genetico. Se li togliamo dal processo non rimane più nulla... o meglio rimane l’effetto Pigmalione. Vediamo nel dettaglio che cosa si intende per "effetto pigmalione" e come il caso Bossetti diverrebbe se si dimostrasse che lui è proprio figlio di Giovanni. Il cold case diverrebbe una telenovela partorita da una fervida immaginazione. 

L'effetto Pigmalione, o effetto Rosenthal, deriva dagli studi classici sulla “profezia che si autoadempie”: in pratica l’opinione che ci siamo fatti su qualcuno influenza il nostro giudizio, quante volte vi è capitato, anche se non esiste nulla a riprova della veridicità della nostra opinione. Questo vale in tutti i rapporti in cui è implicata una qualche forma di valutazione influenzata da una premessa pregiudiziale. 

Nel mito, Pigmalione è il re di Cipro che si innamora della statua di Afrodite al punto di crederla vera e immaginare di potersi congiungere ad essa. In Ovidio, Pigmalione è uno scultore che si innamora della sua statua e implora Afrodite di trasformarla in una donna in carne ed ossa. 

In sostanza le nostre credenze di partenza influenzano i nostri giudizi. Quante volte avete pensato di essere di fronte a uno/a stronzo/a o, viceversa, a una persona affascinante dall'animo gentile? Quante volte avete scoperto che vi sbagliavate? Tutti sappiamo che sono tantissime, visti i divorzi e i femminicidi.

Rosenthal aveva prodotto un test di intelligenza con alcuni alunni (definiti come molto intelligenti) coi risultati volutamente fittizi e lo aveva fornito agli insegnanti. Quando tornò in quella scuola constatò, come aveva previsto, che proprio quegli alunni che erano stati definiti come molto intelligenti mediante un test fasullo erano diventati i migliori della classe. Gli insegnanti erano stati influenzati da quel giudizio preliminare e avevano trattato di conseguenza quegli alunni, con un occhio di riguardo e forse anche con valutazioni errate. In questi casi accade che la suggestione elimina tutto quello che non conferma (nel nostro caso il brillante test di intelligenza) e dà conferma a tutto quello che in qualche modo potrebbe fare da supporto, convalidando emotivamente il dato iniziale, l’input di partenza fasullo.

D’altro canto il pregiudizio, positivo o negativo, non si qualifica mai come tale. Grazie all'inferenza deduttiva, assume l’aspetto esteriore della razionalità anche quando sono la suggestione e l’emozione che costituiscono l’ossatura di un giudizio. 

Il caso Bossetti è il prodotto di una gigantesca profezia che si autoadempie, a partire dal suo arresto in pompa magna per arrivare alla prova di paternità che negli atti non esiste ma è riuscita ad orientare tutta l'indagine e tutte le sentenze.

Solo le verifiche potrebbero dimostrare che il caso Bossetti non sia solo la classica profezia che si autoadempie o effetto Pigmalione. Ma le verifiche chi opera per la giustizia italiana non le ha volute fare.

Per cui, al momento e nonostante la condanna definitiva, l'assassino di Yara non si sa davvero chi sia e la trama basata sul dna scritta dall'accusa e accettata dai giudici, a tutti gli effetti è, e rimarrà fin quando non sarà corroborata da una nuova perizia a conferma, uno sceneggiato di fantasia da quattro soldi che può attecchire solo in chi è stato suggestionato dai media e portato a credere che chi accusa e condanna Bossetti è intelligente a prescindere... come gli alunni di Rosenthal agli occhi degli insegnanti dopo il test fasullo.


2.708 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   2601 – 2708 di 2708
Bruno ha detto...

@Wolf. Non conosco la causa se malattia o incidente, ma era sempre in prima linea per la difesa di Bossetti. Si infatti uso Chrome. Questa sera riproverò la visione. Grazie.

Wolf ha detto...

Caso Yara, lettera di Bossetti dal carcere: “Quando gli esami sui reperti?”
https://www.mediapason.it/i-programmi/iceberg-lombardia/

Giustizia senza vergogna

Bruno ha detto...

Restate a casa.

Gilberto ha detto...

@ Bruno
Forse non è quello il problema. Forse qualcosa non torna… Forse si tratta di illusionismo, un gioco di prestigio… L'effetto della magia ancora non lo conosciamo… un'idea ce l'ho ma non la dico… Nella misdirection il prestigiatore attira l'attenzione sulle parti del gioco che ritiene opportune. Si tratta di sviare l'attenzione da altro che non dev'essere visto. Il trucco riesce solo se non si vede… e nel nostro caso se il panico la fa da padrone...
Ciao
Gilberto

Gilberto ha detto...


Preciso meglio

Il processo in atto potrebbe avere risvolti del tutto pragmatici, essere inteso come gioco di prestigio. In un gioco di prestigio l’osservatore è indotto suggestivamente a dirottare lo sguardo, a orientare la propria attenzione dove vuole il prestigiatore. In un gioco di prestigio non è determinante l’azione dell’illusionista, ma come lo spettatore vive l’effetto (statisticamente per il momento poco significativo). Nell’illusionismo si tratta di trovare il modo di introdursi nella psicologia dell’utente-consumatore (nella fattispecie la paura è un ottimo strumento di penetrazione). Bisogna aggiungere che perché un’azione truccata sia ritenuta normale dall’audience deve avere una sua spontanea naturalezza, apparire con tutti i crismi del normale contraddittorio (vedi le prese di posizione dei leader mondiali che danno l’impressione che non ci sia nulla di preparato e pianificato). Per conoscere l’esito della magia del coronavirus occorre aspettare che il gioco di prestigio sia compiuto e il condizionamento operante (skinneriano) abbia prodotto i suoi effetti. Io un’idea ce l’ho, molto precisa, per il momento dirò solo che la magia non è un processo casuale, il prestigiatore sa bene quello che vuole, sa come stupire e come preparare il colpo ad effetto finale. Il controllo dell’audience - perché in fondo si tratta proprio di marketing e di condizionamento del consumatore - presuppone l’introduzione di strumenti di controllo sempre più sofisticati e pervasivi giustificati da una emergenza che suscita panico e paure incontrollate… basta vedere i comportamenti delle persone nei punti vendita rimasti ancora aperti…
Le carte fidaty, i programmi di intrattenimento, i festival e la geo-localizzazione presto saranno solo preistoria, l’emergenza presuppone un nuovo step. Il controllo sempre più ‘interiorizzato’ (lascio immaginare quale) presuppone per essere attuato in modo indolore che le paure ancestrali del consumatore lo facciano aderire con forza ed entusiasmo a una nuova prospettiva dove il controllo sia giustificato dalla sicurezza personale. Presto scopriremo con stupore, condiscendenza, gratitudine, soggezione… come la micromagia (con tutti gli elementi convenzionali - guanti e mascherine - che accentuano la suggestione e la cartomagia (l’uso disinvolto dei data) siano tanto necessarie per farci tirare avanti… cose indispensabili per sopravvivere.
La misdirection permette di sviare l’attenzione senza che il pubblico-utente veda il ‘trucco’, indotto a guardare solo quello che il prestigiatore ritiene opportuno….

Gilberto ha detto...

Vediamo se un po’ di statistica ci viene in soccorso

Sul sito “Italia ora - l’Italia in tempo reale” si può trovare il numero dei morti nel paese dall’inizio dell’anno. Ieri alle ore 21 dal 1 gennaio 2020 sono 143.532 i morti nel Bel Paese che fanno una media all’incirca di 1840 morti al giorno. Con il coronavirus ci dovrebbe esserci un significativo surplus negli ultimi giorni (centinaia di morti in più, ieri ci hanno detto di 475 decessi). Ebbene anche negli ultimi giorni la media italiana è stata più o meno la stessa. Qualcuno può sciogliere il mistero?
Gilberto

Gilberto ha detto...

Sempre per informare gli utenti del blog con un po’ di statistica. Nella mortalità causata dalle infezioni ospedaliere: si è passati dai 18.668 decessi del 2003 a 49.301 del 2016. L'Italia conta il 30% di tutte le morti per sepsi nei 28 Paesi Ue. Il dato emerge dal Rapporto Osservasalute 2018
Questo è un dato ufficiale e verificato, non i numeri che ci stanno dando con nonchalance. Fanno 135 morti al giorno e nessuno sembra particolarmente preoccupato.

Gilberto ha detto...

In una fenomenologia di stress e di panico ci si potrebbe chiedere se alcuni ricoveri ospedalieri per coronavirus avrebbero potuto essere evitati. Il sovraffollamento ospedaliero, stando ai dati delle infezioni ospedaliere del Bel Paese (dati a disposizione di tutti), non può non aver aggravato il fenomeno rispetto ad ammalati che già soffrono di svariate patologie accelerandone il decorso…

Gilberto ha detto...

Sembra che il governo cinese molto previdente abbia implementato diverse app sui telefoni per controllare la quarantena. Per il chip sottopelle è ancora presto… L'occidente si sta attrezzando...

Anonimo ha detto...

Come sono d accordo . Terrorismo allo stato puro . La gente non ragiona più con la sua testa i tg non fanno che vedere bare e ospedali . Mai una corretta valutazione dell andamento della curva di crescita del numero di contagiati , che devono essere spero positivi al test . Pochissime notizie su cosa sta succedendo a Codogno e vo euganeo . Pochissime notizie sui ‘ guariti ‘ .

Gilberto ha detto...

Mi sto chiedendo come avvenga il conteggio dei morti per coronavirus, se putta caso il ragionier Brambilla è stato investito da un tir ed è morto sul colpo e poi è risultato col tampone che era positivo al coronavirus si somma al computo?

L’Istituto Superiore di Sanità ci informa che sono solo “Solo 12 le persone decedute senza patologie pregresse”...

Gilberto ha detto...

C'è poi il discorso sull'economia. Col crollo delle borse così ben orchestrato, il coronavirus è un infallibile ispiratore, chi è miliardario si comprerà titoli a prezzo stracciato, potrà far man bassa di ogni ben di Dio, acquisire aziende a prezzo di saldo… Sì, un virus davvero previdente. Però mi raccomando tutti in casa davanti alla tv che ci informa con tanto zelo e tanti approfondimenti...

Gilberto ha detto...

Sta crescendo il fenomeno di una nuova criminalità, sono i ranner e i passeggiatori.. individui senza morale e senza scrupoli. Una volta ci dicevano che fare movimento, prendere aria, stare al sole rafforzava tutto il nostro sistema immunitario… I tempi sono cambiati… sembra che davanti a monitor e televisori ci si possa salvare da quel milioni di virus che girano per il mondo (molti dei quali un tempo si sapeva che erano utilissimi per la nostra sopravvivenza come antagonisti di quelli patogeni). Anche i sani intabarrati con guanti e mascherine a guardare dalla finestra e cantare la canzone di Sanremo...

Gilberto ha detto...

Aiutiamoci ancora con un po’ di statistica, prendiamo una patologia (una delle tante che affliggono l’umanità del ventunesimo secolo) come esempio illuminante, il diabete.

•415 milioni di persone (prevalenza 8.3%) hanno il diabete nel mondo nel 2015, entro il 2040 saliranno a 642 milioni
•il numero di persone con diabete (dia tipo 1 che tipo 2) è in aumento in tutti i paesi
•80% delle persone con diabete vivono in paesi a basso e medio reddito
•il maggior numero di persone con diabete sono tra i 40 e 59 anni di età
•il diabete ha causato 5 milioni di morti nel 2015 (un decesso ogni 6 secondi)
•il diabete ha causato almeno 636 miliardi di dollari di spesa sanitaria nel 2015, l’12% della spesa sanitaria totale negli adulti (20-79 anni)
•86.000 bambini hanno sviluppato il diabete di tipo 1 nel 2015

E per il coronavirus ci dicono che più di 10000 (diecimila) persone sono morte nel mondo con più di sette miliardi di abitanti, impressionante!!! Salvo poi scoprire che magari alcuni di loro sono anche morte sotto un treno, erano cardiopatiche, ultranovantenni… e con un’infezione contratta in ospedale…

Gilberto ha detto...

Ma coraggio ce la faremo... ad affondare l'economia, a distruggere la sanità pubblica, a creare paure incontrollate… a diventare sudditi obbedienti di un sistema di governo mondiale che considera gli elettori come cavie sperimentali(le divisioni e gli antagonismi dei vari leader servono ormai solo a dar l'illusione che esiste davvero un contraddittorio, a farci credere che non sono perfettamente in sintonia). Mi torna alla mente il famoso romanzo orwelliano con i principi del socing: war is peace, freedom is slavery, ignorance is strength.

Anonimo ha detto...

Però non confondiamo i virus con i batteri per favore

Bruno ha detto...

@Gilberto, ti ho sempre letto con molta attenzione, sono preoccupato di quanto sta accadendo e di quanto scrivi.

Gilberto ha detto...

Caro Bruno
Ho usato l'immagine del gioco di prestigio non a caso. L'abilità del prestigiatore consiste nel riuscire a dirigere l'attenzione del pubblico dove deve vedere e fare in modo che non guardi quello che sta facendo davvero con il suo trucco. In parole più povere mi sto chiedendo cosa bolle in pentola davvero (a livello mondiale). Ho un'idea ancora vaga, ho bisogno di altri elementi per riuscire a formalizzarla. Nel frattempo possiamo prestare attenzione a tutto quello che accade e sforzarci di leggere tra le righe il contenuto latente del flusso di informazioni. Preoccuparsi è inutile, meglio adottare una strategia di curiosità e di attesa, come l'epochè degli scettici, diventare osservatori disinteressati di se stessi, non coinvolti, per riuscire a produrre una riflessione senza pregiudizio e senza autoinganno.

Bruno ha detto...

@Gilberto, grazie. Speriamo di uscirne quanto prima, e sopratutto che serva di lezione a tutti i "grandi" della terra.

Gilberto ha detto...

Sto cercando di mettermi in contatto con Massimo Prati. Alla sua e-mail non risponde. Chiedo a qualcuno in grado di mettersi in contatto con Massimo di fargli sapere che vorrei comunicare con lui
Grazie
Gilberto

Bruno ha detto...

Massimo Bossetti resi pubblici i verbali secretati dell'inchiesta sul caso Yara: si aprono nuovi scenari?

Bruno ha detto...

Massimo Bossetti- resi noti 54 campioni di dna: a dimostrarne l'esistenza un documento inedito
L'avvocato Claudio Salvagni, uno dei legali di Massimo Giuseppe Bossetti, ha rivelato le conseguenze che potrebbero sorgere dall'esistenza confermata dei 54 campioni di dna riconducibili a Ignoto 1. A dimostrarne l'esistenza è un atto inedito reso noto solo di recente. Tale materiale genetico risulta molto importante, in quanto su di esso si potrebbero svolgere ulteriori analisi di approfondimento a quelle già attuate in passato. Salvagni ha dichiarato: "Se il Dna c’era ancora ed era a disposizione in notevole quantità, come è possibile che il presidente della Corte d’Assise di Brescia, Enrico Fischetti, abbia scritto nella sentenza d’Appello il 17 luglio 2017 che “il materiale genetico è esaurito”? Quali verifiche erano state fatte?".

Bruno ha detto...

E' morto di covid 19 don Fausto. - Don Fausto era l’unico a poter vedere tutti i giorni Massimo Bossetti. Insieme pregavano, leggevano il Vangelo, meditavano.

Tiziano ha detto...

https://www.raiplay.it/video/2019/12/la-vita-in-diretta-bossetti-processo-da-rifare-03122019-dcab80a8-43e3-4a86-b2cd-0a12c79df91d.html

Bruno ha detto...

Ma cosa c'era di tanto importante per essere secretati. - Resi pubblici i verbali secretati di Massimo Bossetti: cosa è emerso
Nello specifico Terzi ha scritto su Il Tempo che sono stati resi pubblici i verbali degli interrogatori del carpentiere bergamasco arrestato il 16 giugno 2014 e incriminato per l’assassinio della 13enne di Brembate, poi condannato nei tre gradi di giudizio all’ergastolo ma che, ancora oggi, si professa innocente e totalmente estraneo ai fatti contestatigli. Dai verbali secondo Terzi nuovi dubbi sulla ‘questione Dna’ si aggiungerebbero a quelli già esistenti e mai fugati nemmeno nei tre gradi di giudizio. Sappiamo infatti che, nonostante la perfetta coincidenza di ben 24 marcatori (per la scienza ne servono solo 15 per attribuire un profilo genetico ad un soggetto) del Dna nucleare (linea paterna) di Ignoto 1 con quello di Bossetti, la difesa del muratore di Mapello insiste nel dire che quel profilo genetico è anomalo in quanto trovato privo del Dna mitocondriale (linea materna). Una aporia che renderebbe inutilizzabile, non valida, la prova scientifica poiché in natura non esiste un Dna senza parte mitocondriale.

Anonimo ha detto...

Una piccola parentesi

Meno morti rispetto al 2019 dati Istat

Dal 1/1/2019 al 31/3/2019 abbiamo avuto in Italia (senza coronavirus) 185.967 morti

Dal 1/1/2020 al 30/3/2020
abbiamo avuto in Italia 165.367 morti (compreso coronavirus) cioè 20.000 morti in meno.

A buon intenditor...

Anonimo ha detto...

Tra l'altro dal 1 gennaio 2020 ad oggi il numero di morti giornalieri si è mantenuto costante, nonostante ci parlino di centinaia e migliaia di morti giornalieri per coronavirus (ma mettono le mani avanti dicendo che i dati devono poi essere confermati dall'istituto superiore della Sanità). Una regolarità che contraddice un'emergenza, una epidemia. Se fossero veri i dati di tanti morti per coronavirus allora significherebbe una miracolosa riduzione di mortalità per tutte le altre patologie. Certo il panico che hanno suscitato ha indotto molti ad ospedalizzarsi. L'Italia da molti anni ha un primato per le infezioni ospedaliere di ogni tipo...

E a livello mondiale? Bisogna chiedersi cosa bolle in pentola davvero...

Anonimo ha detto...

Potrebbero però farlo uscire per un attimo il b., per il gusto di potergli sputare tutti in faccia.

Wolf ha detto...

@Anonimo,
mi sembra sembra una buona idea,cosi vediamo se il virus dell'idiozia riesce a contaggiarlo. (non mi riferisco al covid-19)

Bruno ha detto...

Lasciamo perdere questo anonimo non sa che altro dire e speriamo che questa nuova prova del DNA avvenga quanto prima.

Tiziano ha detto...

E' il giorno dell'udienza in cui per la prima volta i genitori di Yara Gambirasio siedono poco distanti da quello che l'accusa e l'ormai famosa prova del dna indicano come l'aguzzino. E' il giorno dei ricordi. Maura Panarese inizia la sua deposizione tenendo lontano lo sguardo, abbozza sorrisi mentre parla di sua figlia, quella che quando scomparve aveva appena ricevuto un pagellino con voti bellissimi.

Il padre Fulvio invece piange. "La sera della scomparsa - attacca nella sua deposizione - notai in via Rampinelli un furgone coi fari accesi, lontano 150 metri, non lo vidi bene". Poi ricorda la figlia.

Wolf ha detto...

ha raccontato Fulvio – notai in via Rampinelli un mezzo con dei fari accesi, era lontano 150 metri, non vidi bene, ma ipotizzai che potesse essere un furgone».

C'è differenza, no?

Bruno ha detto...

Si Wolf, hai osservato bene, certo eccome che c'è la differenza. Ogni tanto leggiamo notizie scritte in modo approssimativo. E' incredibile, ma dove è finita l'etica professionale dei giornalisti?

Wolf ha detto...

Due innocenti a confronto, Massimo Bossetti e Salvatore Parolisi

https://www.themisemetis.com/comunicazione/innocenti-confronto-massimo-bossetti-salvatore-parolisi/4917/

Bruno ha detto...

Ieri sera alle 21,25 su 8 (otto)documentario sul caso della povera Yara. Ma niente di nuovo sul fronte,le solite notizie che sapiamo.

Wolf ha detto...

Caso Yara, avvocato di Bossetti: "Qualcuno ha terrore che si indaghi su reperti"

https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/06/05/caso-yara-avvocato-bossetti-qualcuno-terrore-che-indaghi-reperti_YNDXu6BEadxGYliNUh12fK.html

Bruno ha detto...

@Wolf più si va avanti e meno capisco.Buona l'idea di inviare la richiesta a tutti i tribunali d'Italia, ma chissà se servirà a qualcosa.

Bruno ha detto...

Tratto d Libero Quotidiano ...... . "Giovanni Terzi 08 giugno 2020 In questo periodo di quarantena ho scambiato mail e lettere con Massimo Bossetti, colui che secondo la legge e per ben tre gradi di giudizio, si è macchiato del terribile omicidio della povera Yara Gambirasio il 26 novembre del 2010. Avrei voluto che questa intervista, fatta attraverso uno scambio epistolare, rimanesse nell'alveo di un patrimonio mio di conoscenza personale, ma alla luce dei nuovi accadimenti processuali non posso più permettermi di tenerla riservata. Chi mi segue sa che ho sempre nutrito grandi perplessità sulla colpevolezza di Bossetti. Oggi non voglio soffermarmi su questo ma su un semplice principio giuridico che prevede all'imputato di poter esaminare e verificare le prove che l'accusa ha trovato contro di lui"..........

magica ha detto...

non cambiera' nulla . il csm non contrastera' nessuno .
vi ricordate quando il caso di AVETRANA dovette essere esaminato dal csm..in pochi giorni e poche mosse il processo fu revisinato . ci vollero mesi e mesi pe le motivazioni , per la revisione pochi giorni . tanto ormai avevano avuto il suggerimento dei pm di taranto ( di connfermare l'eragastolo )e cosi fu .. non capico il perchè l'avvocato delle donne non si fosse opposto . possiamo chiederci? ma allora che ci stanno a fare tutti imbaccucati se non controllano , e, non seguono gli indirizzi di chi vuole condannare?

magica ha detto...

(seguono gli indirizzi di chi vuole condannare?)

Gilberto ha detto...

Se dall'esame dei reperti risultasse la completa estraneità di Bossetti dall'omicidio della povera Yara? Riuscite a immaginare come ne uscirebbe l'immagine della magistratura? Credo che abbiano paura di quello che potrebbe risultare. Come dice l'avvocato di Bossetti: "Qualcuno ha terrore che si indaghi sui reperti". Quella ricognizione è inammissibile, non sa da fare né ora e né mai… direbbe quell'illustre milanese...

Bruno ha detto...

Questa sera 12 giugno 2020 a Quarto grado.

Bruno ha detto...

Non riesco a capire, prima viene accordato l'esame dei reperti, dopo viene annullata l'autorizzazione alla verifica. Come è possibile. Con quale motivazione è stata annullata.

Wolf ha detto...

Massimo Bossetti, l’avvocato Aldrovandi: “Una sentenza dubbia”

https://www.thesocialpost.it/2020/06/18/massimo-bossetti-yara-sentenza-la-vita-in-diretta/


54 tracce di DNA tenute nascoste finora non costituirebbero nuove prove??

Bruno ha detto...

Tratto da Libero Quotidiano:
"Una clamorosa svolta per Alberto Stasi? Si apprende infatti che "è stata depositata una articolata richiesta di Revisione della sentenza che ha condannato a 16 anni di reclusione Alberto Stasi per la tragica morte di Chiara Poggi". A rivelarlo Laura Panciroli, avvocato di Stati nominata nel dicembre scorso proprio "per una completa rilettura della complessa vicenda processuale, finalizzata alla sua revisione". Chiara Poggi fu uccisa a Garlasco, provincia di Pavia, il 13 agosto del 2007. Stasi, 24 anni all'epoca dei fatti, a dicembre 2015 è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione ed è detenuto nel carcere di Bollate.
"Sono stati individuati e sottoposti al vaglio della competente Corte di Appello di Brescia elementi nuovi, mai valutati prima, in grado di escludere, una volta per tutte, la sua responsabilità", aggiunge la Panciroli. La revisione di una sentenza, per inciso, è ......"

Wolf ha detto...

Quarto grado del 27 giugno

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartogrado/la-revisione-del-processo-a-massimo-bossetti_F310475401004C17

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartogrado/una-nuova-speranza-per-massimo-bossetti_F310475401004C15

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartogrado/il-dna-di-massimo-bossetti_F310475401004C16

Bruno ha detto...

@Wolf, grazie.

Bruno ha detto...

Tratto da un articolo comparso oggi 11-08-2020 su Libero Quotidiano: " .... Stefano Vanin si occuperà dell’esame autoptico del corpo di Viviana Parisi, trovata morta nei boschi di Caronia, nel messinese. L’entomologo è uno dei più qualificati in Europa e in passato ha collaborato alla soluzione dei più efferati casi di cronaca degli ultimi casi, da Yara Gambirasio a Melania Rea, passando per Elisa Claps. “Sono stato chiamato dalla Procura per l’autopsia - ha spiegato - perché, visto lo stato del cadavere, la stima dei tempi del decesso si fa attraverso dei metodi indiretti, cioè non si lavora sul corpo ma si guarda come l’ambiente ha interagito con il corpo”.

Bruno ha detto...

Poi Vanin è sceso più nei dettagli: “È stato raccolto sul luogo del ritrovamento tutto quello che potrà servire. Gli insetti ci possono raccontare il tempo, ma dobbiamo stare attenti, il tempo della colonizzazione non corrisponde al tempo del decesso, perché gli insetti possono arrivare un po’ dopo la morte. Vista la temperatura e l’ambiente siamo molto vicini alla morte”. “Adesso procederemo con un esame Tac - ha aggiunto Elvira Spagnolo, il medico legale che sta seguendo l’autopsia - per valutare eventuali lesività che normalmente non andiamo a ispezionare. Dobbiamo vedere le condizioni del cadavere, dobbiamo valutare secondo le tempistiche da seguire”.

Wolf ha detto...

Massimo Bossetti, in carcere per l'omicidio della ginnasta di Brembate, continua a gridare la sua innocenza e chiede la revisione della sentenza. Un nuovo pool di esperti è stato chiamato per provare la sua innocenza. In studio la criminologa Anna Vagli e l'Avv. Claudio Salvagni. In collegamento l'Avv. Paolo Camporini.

https://www.raiplay.it/video/2020/08/Massimo-Bossetti-non-ho-ucciso-Yara---11082020-3570093a-9ccb-4065-a404-02247602596d.html

criminologa ???

Bruno ha detto...

Questo è quanto vi è scritto nella biografia del suo sito:"Dottoressa in giurisprudenza con competenza nel campo della criminologia e psicologia investigativa, delle scienze forensi, Criminal Profiling e sopralluogo tecnico sulla scena del crimine. Sono inoltre specializzata in casi di bullismo, Cyberbullismo e cyberpedofilia".

Bruno ha detto...

Tratto da Libero. ...."I corpi di Viviana Parisi e di Gioele Mondello potevano essere trovati già il 4 agosto, ovvero il giorno dopo la scomparsa. È quanto assicura Pier Matteo Barone, archeologo forense e geofisico che lavora come professore all’università americana di Roma. “Bastava utilizzare le immagini satellitari - ha spiegato l’esperto a LaPresse - scaricarle e con filtri per amplificare le anomalie nella banda del Nir rilevare la presenza di corpi”. Il professore ha anche mostrato le prove a sostegno di ciò che afferma: “Ieri con le informazioni messe a disposizione dai media ho scaricato un’immagine satellitare del 4 agosto ed elaborandole si vedevano delle anomalia nella vegetazione del bosco di Caronia, riconducibili a due corpi”.
I quali quindi potevano essere trovati subito: “Il problema è che manca la volontà di modernizzare protocolli e tecniche di ricerca dei corpi e degli scomparsi nell’ambito dei corpi dello Stato. Questi ultimi ignorano totalmente le immagini satellitari e fanno riferimento ancora ad antichi e antiquati sistemi”

Ivana ha detto...

Purtroppo la mia scarsa fiducia nell'operato dei cani (da me, comunque, amati!) esperti nel ritrovamento di cadaveri non è immotivata ...:
https://meridionews.it/articolo/88987/caronia-i-resti-umani-non-fiutati-dai-cani-molecolari-esperto-piu-difficile-quando-la-scena-e-contaminata/
(articolo che mi sembra significativo)

Bruno ha detto...

Si profilano nuovi sviluppi per il caso di Maria Pina Sedda, la donna uccisa a Nuoro nel 2002 e per il cui omicidio è stato condannato, all'ergastolo, il marito, Gianfranco Cherubini.

L'uomo, che non ha mai smesso di proclamarsi innocente, l'anno scorso aveva dato mandato a Eugenio D'Orio e Davide Cannella (in qualità di procuratori speciali) e a Luigi Alfano (avvocato del foro di Nocera Inferiore) affinché venissero svolte ulteriori indagini destinate alla revisione del procedimento.

Dagli accertamenti, spiega il legale, sono emersi "elementi probatori nuovi", gli unici che la legge richiede per le impugnazioni straordinarie. Cherubini, aggiunge l'avvocato, "è innocente e va assolto".

In particolare, il biologo forense D'Orio aveva esaminato il ruolo di tre tracce ematiche - precedentemente acquisite dagli inquirenti all'epoca del delitto - che erano state ritrovate lungo le scale interne della palazzina dell'omicidio. Tracce che si sono rivelate essere di "sangue umano", e tutte e tre hanno restituito alle analisi il medesimo profilo genetico, ossia di un soggetto maschile.

"È stato dunque disposto, previa autorizzazione e consenso informato - prosegue Alfano - , il prelievo del Dna su Cherubini. Ottenuto questo profilo genetico, vi è stata la comparazione. Questa ha fornito elementi assolutamente nuovi, ed estranei al materiale probatorio dei precedenti giudicati: il Dna di tutte e tre le tracce esclude categoricamente la presenza di Cherubini su quella scena del crimine. Si è inoltre anche scientificamente certi, vista la tipologia cruenta di omicidio, che quelle tre tracce siano direttamente connesse con il delitto e che, trovandosi sulle scale interne della palazzina, rappresentano 'la via di fuga dell'assassino'".

Bruno ha detto...

La sorella di Massimo Bossetti pare che voglia cambiarsi il cognome.

erostrato ha detto...

scusate, c'e' qualcuno che sa quando è stato fatto il tampone del dna al fratello di massimo bossetti? una data certa. grazie
sulla base di questo dato si può risalire al periodo di attenzione da parte degli inquirenti su massimo bossetti.

Anonimo ha detto...

Erostrato spiega meglio i motivi della tua richiesta!

erostrato ha detto...

non voglio sbilanciarmi troppo, ma se sulla base del dna della madre hanno fatto il tampone al fratello e alla sorella "gemella" come mai non hanno indagato la sorella? sulla base di cosa hanno dedotto che il colpevole fosse un uomo? nessuna violenza sessuale lo farebbe pensare, le date dei prelievi smonterebbe parecchie cose. o no?

erostrato ha detto...

scusate, il fratello risulterebbe figlio di qualcun'altro quindi resta la sorella gemella.

erostrato ha detto...

se e' vero che il giubbino indossato da Yara era dell'amica fresco di lavaggio
niente e nessun o mi potrebbe chiarire il perche' del dna della maestrina di danza, e niente e nessuno potrebbe chiarire il fatto di aver cancellato l'sms
scambiato col fratello, hanno indagato sul cell. se era sua abitudine cancellare i messaggi? il processo farsa non ha chiarito parecchi punti oscuri.

Wolf ha detto...

Ma è cosi tutto semplice,
rapire e malmenare una ragazzina senza lasciare il proprio dna sulle braccia, il collo ed altre parti ma lasciare una unica traccia di dna pergiunta incompleto sulle mutande, è impossibile.
Non puo esistere un solo dna nucleare con un dna mitocondriale senza corrispondenza con lo stesso soggetto.
È evidente che la traccia sullo slip appartiene ad una sola persona, dna nucleare e mitocondriale, ma per incastrare Bossetti hanno falsificato informaticamente il codice genetico refertato.
Se no che centra Hacking Team?.

Bruno ha detto...

Il delitto di Yara, la sorella di Massimo Bossetti cambia cognome
L’ergastolano condannato per l’omicidio della tredicenne di Brembate Sopra e la scelta della sua gemella per tutelarsi dall’esposizione mediatica

Bruno ha detto...

Scusate non ho scritto: tratto dal Corriere della Sera di oggi 13-10-2020

Wolf ha detto...

Che oca

Chiara ha detto...

Etostrato benedetto, ma chi credi cfe abbia seguito il caso, Paperino? Il DNA ritrovato aveva il cromosoma Y, cioè maschile.

Bruno ha detto...

Mi dispiace per Massimo Bossetti che la sorella (oramai ex) abbia cambiato il cognome.

Anonimo ha detto...

!

Tiziano ha detto...

Da La Gazzetta del Mezzogiorno. "BRINDISI - Una vicenda tutta da chiarire e che - in ogni caso - fa molto discutere non fosse altro perché appare di scottante attualità. Al Tribunale di Brindisi è in corso ormai da cinque anni (e sta per concludersi) una causa di riconoscimento di paternità nei confronti del professore Pietro Magno di Ceglie Messapica, azione promossa da una donna e dalla figlia ormai ventitreenne.
La vicenda ha del romanzesco, ma purtroppo è tutta vera e di certo non può rimanere nascosta tra le anonime aule di Tribunale, in quanto troppo significativa non solo per i risvolti scientifici, ma anche e soprattutto per l’ambiguità morale che spesso si nasconde dietro alle famose e granitiche “prove scientifiche” che - in qualche caso - portano a tutto tranne che alla verità dei fatti.
In questo caso, ben due serissime perizie sul DNA eseguite da due differenti CTU nominate dal Giudice e che basandosi sulla comparazione genetica tra padre e figlia volevano attribuire con assoluta certezza e rigore scientifico al prof. Magno la paternità della ragazza, sarebbero state clamorosamente smentite. Obvviamente, l’ultima parola spetta al giudice magari sulla base anche dei nuovi accertamenti disposti. In ogni caso, come per Bossetti (condannato per l’omicidio di Chiara Gambirasio), quelle perizie presentavano diverse criticità secondo la difesa del docente e ai suoi periti di parte che le hanno esaminate.
Tuttavia, per la scienza era il padre biologico della ragazza e avrebbe dovuto assumersi ogni responsabilità. Come si può infatti andare contro due analisi del DNA? Questo gli si ripeteva costantemente, invitandolo a desistere.
Ma una forza interiore lo spingeva ad andare avanti. Aveva sempre ribadito in tutte le fasi della causa che non era il padre della ragazza che gli si voleva attribuire e grazie alle richieste dei suoi avvocati era riuscito ad ottenere dal Giudice Istruttore che un’ulteriore prova fosse data dalla “ricostruzione storica degli eventi”. E proprio l’acquisizione di nuove prove storiche ha dato la svolta decisiva allintricata matassa.

Unknown ha detto...

Ti offriamo prestiti da 5.000 a 700.000 EURO a condizioni semplici.
Contattami tramite WhatsApp: 3884583459


Bruno ha detto...

Oggi venerdì 27-11-2020 su Quarto grado si parlerà della richiesta dei difensori di Bossetti.

Wolf ha detto...

Gli avvocati di Massimo Bossetti denunciano il Tribunale di Bergamo: “Il Dna che poteva salvare Bossetti è andato distrutto” – ESCLUSIVO
16 dicembre 2020
https://www.oggi.it/attualita/notizie/2020/12/16/gli-avvocati-di-massimo-bossetti-denunciano-il-tribunale-di-bergamo-il-dna-che-poteva-salvare-bossetti-e-andato-distrutto-esclusivo/

Bruno ha detto...

INCREDIBILE.

Anonimo ha detto...

"Ieri la Corte Suprema ha sancito che ogni difesa ha il diritto ad avere accesso ai reperti usati dall'accusa contro Bossetti anche se il caso è passato in giudicato."
https://www.liberoquotidiano.it/news/commenti-e-opinioni/25866899/massimo-bossetti-cassazione-permette-difesa-poter-vedere-dna-trovato-yara-gambirasio.html
E adesso cosa succede ?
Che cacacazzi.

Bruno ha detto...

Su Bossetti ieri 15 gennaio a quarto grado.

Wolf ha detto...


Caso Yara, Salvagni: “Accesso ai reperti la svolta, possibile revisione del processo”

https://www.bergamonews.it/2021/01/15/caso-yara-salvagni-accesso-ai-reperti-la-svolta-possibile-revisione-del-processo/415657/

RADIO CUSANO CAMPUS
https://www.tag24.it/podcast/avv-claudio-salvagni/

Bruno ha detto...

@Wolg grazie. Ma adesso cosa succede?

Wolf ha detto...

Bruno,
c'è da sperare che tutti questi anni trascorsi a negare alla difesa il riesame dei reperti, non sia servito intenzionalmente a distruggere tutte le tracce di dna.
Altrimenti addio alle speranze di revisione del processo.
Come si spera è che ci sia ancora del dna che sicuramente non è di Bossetti e che venga scarcerato.

Bruno ha detto...

Poco tempo fa si diceva che alcuni reperti erano andati distrutti per via della cattiva conservazione. Domando se la notizia era vera o priva di fondamento e se fosse stato così per quale obiettivo?.

Wolf ha detto...

Yara Gambirasio, la storia: hanno incastrato Massimo Bossetti? - Parte 1
https://youtu.be/Hqn3VEB-oGY

Massimo Bossetti, il processo: è lui l’assassino di Yara Gambirasio? - Parte 2
https://youtu.be/SqKz2NPwNlg

Bruno ha detto...

@Wolf grazie per il link. Per adesso ho visto solo la prima parte. Andrea Lombardi ha fatto una bella panoramica di quanto accaduto.
Non ricordavo che nei pressi del povero corpicino di Yara era stato trovato un asciugamano intriso di sangue, peraltro con il DNA di due persone un uomo e una donna. Appena ho un attimo di tempo vedrò la seconda parte. Ricordo con nostalgia tutti gli interventi che venivano fatti su questo blog di Massimo Prati. Poi un certo periodo di silenzio. Spero di poter leggere quanto prima le novità che sicuramente emergeranno.

Tiziano ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=PWVrnw25WcE

Tiziano ha detto...

https://www.iusinitinere.it/la-prova-scientifica-e-il-caso-bossetti-35031

Tiziano ha detto...

https://torino.corriere.it/cultura/21_marzo_19/zibetti-quanto-difficile-raccontare-yara-panni-bossetti-7b72e62e-88e1-11eb-9214-48facb37773c.shtml

Tiziano ha detto...

https://www.ilgiornale.it/news/cronache/yara-spunta-giallo-dei-reperti-non-c-toga-che-decida-1934232.html

Tiziano ha detto...

Yara Gambirasio, la sentenza della Cassazione favorevole a Bossetti: «Nuova udienza sui reperti»
La difesa del muratore di Mapello, condannato in via definitiva per l’omicidio della ragazzina: «Un terremoto»

Tiziano ha detto...

Negato l’accesso ai reperti, sfuma per Bossetti la speranza di una revisione del processo
La Corte d’assise ha respinto la richiesta dei legali del muratore di Mapello

Bruno ha detto...

La Cassazione dà ragione ai legali di Massimo Bossetti che ora promettono un "terremoto"
I legali del muratore di Malpello avevano chiesto di poter aver accesso ai "reperti secondari" del processo di condanna all'ergastolo del 51enne

Tiziano ha detto...

Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, avrebbe denunciato i magistrati di Bergamo per depistaggio. Lo rivela il settimanale Oggi, che ha dedicato alcune pagine al noto caso di cronaca nera del 2010. Il depistaggio sarebbe correlato alle presunte anomalie sui reperti e i campioni di Dna utilizzati come prove.

Lo scorso 3 giugno la Corte d’assise di Bergamo ha respinto nuovamente la richiesta dei legali di Bossetti di accedere ai reperti, una decisione che è stata accolta duramente dai diretti interessati. L’avvocato Claudio Salvagni, su Facebook, ha pubblicato un lungo sfogo in difesa del suo assistito.

“Massimo Bossetti è innocente – ha scritto Salvagni – se mai avessi avuto dei dubbi, ora ne ho la certezza. Il non risultato ottenuto con la nuova pronuncia della Assise di Bergamo è, nuovamente, la dimostrazione della piena innocenza di Bossetti e che è semplicemente, al pari di tanti e tanti altri ingiustamente condannati, vittima di un sistema sordo e cieco. Solo che a Massimo non è data neppure la possibilità di dimostrarlo, mai gli è stata data!”.

L’avvocato prosegue con un elenco di dubbi e domande: “Cosa nascondono quei reperti e campioni di così tremendo? Cosa si vuole celare alla difesa? Perché negare pervicacemente qualcosa a cui eravamo già stati autorizzati? Perché questa paura della verità?”.

Wolf ha detto...

https://youtu.be/-S2BjuKFIaQ
Massimo Bossetti, un innocente in carcere? Parla l'Avvocato Claudio Salvagni
https://youtu.be/MQObGZfXECo
CRIMINI E CRIMINOLOGIA - Caso Yara: la difesa di Massimo Bossetti non si arrende

Che si vuole nascondere?

Ciao Bruno, ciao Tiziano :-)

Bruno ha detto...

Wolf grazie per i link. Video sempre molto interessanti. Ciao.

Tiziano ha detto...

Ciao Wolf. Speriamo bene.

Unknown ha detto...

E tu che l'amante già ce l'hai, ti consiglio di non prendertela troppo giovane, babysitter dei tuoi figli e che lavora nella tua attività famigliare, perché rischi di essere sgamato e di ammazzare tua moglie per non perdere l'asino con le carrubbe..... Rischi anche di beccare il giostraio povero, con precedenti ma stranamente non corruttibile che ti fa rimpiangere di aver portato i tuoi figli sulla ruota dei cavallini..... Che tristezza....

Antonello ha detto...

Sempre più i temi portanti dei giorni nostri, della nostra epoca sono sostanzialmente due, l'assenza totale di dialogo sereno ed ascolto, e questo estrema convinzione sulle proprie tesi, il che non sarebbe di per sé negativo se non esercitato da chi ha funzioni pubbliche, si perché gli errori ed orrori propri possono nel privato essere abbracciati per mille motivi, e nel privato potrebbero pure diventare pregi, non nella funzione ed attività pubblica, dove 8n politica ad esempio se hai delle idee e vieni per quelle eletto/a diventi però una Istituzione che dovrebbe tutelare tutti, anche chi quelle idee non ha e non aveva non avendoti votato, nella Giustizia ancor di più, ci sono delle Garanzie costituzionali che trattano il Diritto alla Difesa, e l'obbligo penale per l'accusa di dimostrare le proprie ipotesi, saper ascoltare se stessi quindi ma avere il pregio anche dell'ascolto delle controparti e' determinante, essenziale, ti puoi inna.orare 8nsomma di una ipotesi, ma 8ntanto dovresti provarla aldilà di ogni ragionevole dubbio, dove il ragionevole esclude altre possibilità altrettanto ragionevoli, in seconda battuta insomma un'ipotesi si ha in quelle poltrone il dovere di metterla alla prova del più estenuante degli esami, e solo due campi approcciato questo tema 8n maniera così spietata, la Scienza e la Giustizia, ma anche il mondo dell'informazione non scherza, proprio perché le conclusioni sono essenziali per un solo o tanti cittadini o comunità, ed e' tutto qua il vulnus del caso Bassetti, dopo e prima del caso Yara, chi aveva quell'incarico ha creato una ipotesi ed ha cercato insistentemente di trovare solo dati che la sostenessero e sostenessero solo quella, chiudend9 gli occhi ad alternative che invece ragionevolmente e scientemente pur vi fossero, la totale mancanza di ascolto, di messa in discussione poi di se stessi e delle proprie inclinazioni assolutiste, il non vedere poi alternative altrettanto valide e che escluderebbero l'unicità di interpretazioni, aldilà insomma di calcoli, complottismi, errori più o meno trasformati in genialità o viceversa, ci sono dei difetti umani molto diffusi e comuni, tanto quanto è raro trovare chi mette il dubbio al centro di qualsiasi ricerca o investigazione, qua però come in altri casi degli ultimi anni, ci sono casi irrisolti se non storpiando i tempi, e le regole fisiche di ricostruzioni scevre di palesi pregiudizi più o meno professionali o quotidiani, insomma che a tre mesi da una scomparsa si ritrovi ancora una micro traccia, e solo quella sul corpo di una vittima sicuramente poi uccisa da chi si suppone sia il titolare di quella traccia, ed a cui manco si concede la controprova a me sembra da Manuale dei Giovani Investigatori, qualcuno si e' fatto affascinare dal poter diventare una stella mediatica, e questa arrogante presunzione l'ha pagata stavolta Bassetti, che a queste condizioni e c9n questa ricostruzione non credo sia poi lui il o la responsabile di quanto rinvenuto a tre mesi da una scomparsa....
Battiamo sempre li, vero, ma anche i limiti della Giustizia che rifiuta di dover dimostrare le proprie accuse, ribaltando i concetti e giocando sulla soggettività non univoca, sono sempre la, e non c'e' nulla da dire tutti questi casini nascono dai processi indiziari in poi, e dalla riforma che ha costretto l'accusa a di.ostrare i propri assunti ti che una volta nel contrario dovevano provare i o le malcapitati/e......non ci sta il mondo giudiziario, era tanto semplice insomma, ipotizzava da decenni accuse a quello e quella e lui o lei dovevano dimostrare il contrario, dall'alto insomma del facile ipotizzare ed avere solo per questo possibilità di 8nc4iminare ed anche rinchiudere un cittadino, capirai, ora parola contro parola, e se accusi devi dimostrare, questo ha mandato in tilt il mondo giudiziario anche sottilmente mafioso o colluso, improvvisamente da domani, questi han dovuto dimostrare cioè che dicevano, ed hai detto nulla, e come si fa???...

Bruno ha detto...

Da Tiscali.- Caso Yara, legale Bossetti: "Ora scrive poesie e ha vinto premio letterario"
Questa settimana è uscito un film sul caso Yara. "Ne abbiamo parlato e non mi ha espresso l’intenzione di volerlo vedere - rimarca il legale -. Non vuole assistere a una celebrazione del pm Letizia Ruggeri"

Bruno ha detto...

Da Corriere.it
Ora il Tribunale di Milano esclude che i giornalisti (da Telese a Giuzzi, da Belpietro a Sallusti) pur usando aspri epiteti come video «patacca» o «taroccato» avessero diffamato l’allora capo dei Ris di Parma che ne aveva querelati decine: e non solo perché muovevano da un fatto oggettivo, ma anche per un argomento più sottile e attuale. Il gip Fabrizio Filice osserva infatti che «la diffusione mediatica» di quel video, «il cui scopo era dichiaratamente non probatorio» (tanto da non far parte degli atti veri del processo vero) «ma comunicativo» (sul piano parallelo del processo mediatico), di fatto lese «il fondamentale principio della presunzione di innocenza dell’imputato che, anche in base alla direttiva Ue n.343 del 2016, deve proteggere gli indagati da mediatiche sovraesposizioni deliberatamente volte a presentarli all’opinione pubblica come colpevoli prima dell’accertamento processuale definitivo».

Tiziano ha detto...

Dal quotidiano Libero e dal settimanale Oggi.
Qui di seguito il testo integrale della poesia:

"C'è la mia branda,
il mio sgabello
il mio Gesù.
Alle pareti è appeso
il resto della vita,
almeno quello
che rimane.

Da sette anni
conosco ogni crepa,
crepe dei muri, dei pavimenti,
crepe del mio cuore.
Non so cosa, non so quanto
troverò di fuori
fuori da questo buco
di cemento.

Da sette anni parlo alle stelle
alla luna, parlo ai miei cari,
tentando così di evadere
il dolore e la sofferenza...
solo infiniti assordanti
silenzi.

Da sette anni
penso al giorno
che sarò fuori.

Avrò bisogno
di altri sette anni
per aiutarmi a vivere".

Tiziano ha detto...

Scritta da Bossetti,
ha vinto il terzo premio.

Bruno ha detto...

Ultime notizie dal Corriere della Sera. Incredibile: Yara Gambirasio, il Dna di «Ignoto 1» non c’è più: due indagati, uno è un giudice

di Andrea Priante
Indagati giudice e funzionaria del tribunale di Bergamo per frode in processo e depistaggio. La traccia che ha permesso a risalire a «Ignoto 1» non sarebbe più disponibile

Tiziano ha detto...

Pare che i referti sono andati distrutti.

Italiesocialafinaza ha detto...

Hai bisogno di un prestito urgente oggi ?
Possiamo aiutarti con il prestito Contattaci oggi (montesana.antonio10@gmail.com)

Bruno ha detto...

Nonostante tre gradi di giudizio però i lati oscuri sono ancora molti e gli avvocati dei coniugi Romano insieme ai consulenti di parte, stanno per presentare la richiesta di revisione del processo. Lo ha rivelato a “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia TV, uno dei legali, l’avvocato Fabio Schembri che ha detto: “Stiamo lavorando da tempo come collegio difensivo di Olindo Romano e Rosa Bazzi, insieme ai nostri consulenti per presentare una richiesta di revisione del processo. Ci siamo quasi, la richiesta sta per essere presentata, non so dirvi quanto manca, ma posso dire che non saranno tempi lunghi. La revisione del processo è un istituto estremamente difficile da attivare perché ci vogliono delle prove nuove; quindi, stiamo lavorando per portare prove nuove su ogni singolo elemento. Si è cercato sempre di annacquare quelli che erano dei dati tecnici, per puntare su un movente flebile come quello delle liti condominiali; invece di puntare su moventi ben più pregnanti quale era il traffico di sostanze stupefacenti che veniva effettuato nell’ambito dell’abitazione di Raffaella Castagna, moglie di Azouz Marzouk che era stato arrestato per droga".

Tiziano ha detto...

Tratto da : Gazzetta di Modena- : Il perito carpigiano della difesa «Yara non salì su quel furgone»
L’ingegnere Cianci: «Analisi errate, le fibre di vestiti e veicolo non coincidono»
09 dicembre 2022
CARPI «Yara non è salita sul furgone di Massimo Bossetti, assolutamente. Le fibre tessili dei suoi vestiti non corrispondono a quelle del tessuto dei sedili del mezzo». A dirlo è Vittorio Cianci, ingegnere meccanico dell’azienda carpigiana Lart che da 40 anni si occupa di analisi di fibre tessili.
Cianci, che è il consulente della difesa del carpentiere di Mapello, condannato in via ...

Bruno ha detto...

Chissà come andrà a finire, un colpo di scena dopo l'altro.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=rtHM4O0JND8&list=PL7wTGkw1gEjq6uepQJZJDlKU7u_Bov8w2&index=4&t=102s

Anonimo ha detto...

Il gip di Venezia ha chiesto nuove verifiche in merito alla conservazione dei 54 reperti con tracce di Dna che, di fatto, rappresentarono l’architrave dell’impianto accusatorio a carico di Massimo Bossetti, e che, nel dicembre 2019 furono spostati dalle celle frigorifere dall’ospedale San Raffaele di Milano all’ufficio corpi di reato di Bergamo. Spostamento che, secondo la difesa, avrebbe interrotto la catena del freddo deteriorando il materiale biologico e rendendolo inutilizzabile, ma che, da quanto emerso, è avvenuto un anno e due mesi dopo la sentenza definitiva all’ergastolo pronunciata a Roma dalla Corte di Cassazione

Anonimo ha detto...

La difesa ha ricostruito la vicenda a partire dal 26 novembre 2019 quando, dopo la pronuncia della Cassazione, i legali ottengono l’autorizzazione all’accesso ai campioni di Dna. Stando a quanto scritto dal legale, le provette erano però state spostate su richiesta del pm Ruggeri il 21 novembre e consegnate dal professore Giorgio Casari ai carabinieri di Bergamo, per raggiungere il tribunale il 2 dicembre 2019, “12 giorni dopo” aver lasciato il San Raffaele.

Bruno ha detto...

. . . Lo studio del DNA antico isolato da campioni acquisiti da siti archeologici, generalmente ossei, è imprescindibile per ricostruire gli eventi demografici del passato e in particolare della preistoria.

Il DNA infatti varia da individuo a individuo in seguito a una sorta di errori che avvengono durante la sua replicazione, noti come “mutazioni”, i quali si accumulano di generazione in generazione.
Il confronto tra i punti del genoma in cui le sequenze di DNA differiscono tra individui (varianti genetiche), fornisce informazioni preziose su somiglianze, differenze, origine e relazioni passate.

“A causa della degradazione post-mortem, il DNA antico è più degradato rispetto a quello contemporaneo e ciò ha precluso per lungo tempo questo tipo di studi, se non in campioni eccezionalmente preservati come quelli rinvenuti nei ghiacciai o nel permafrost”-

“Negli ultimissimi anni lo studio del DNA antico è però stato rivoluzionato da progressi tecnologici che consentono di sequenziare e analizzare frammenti di DNA antico corti e degradati, soprattutto i campioni provenienti dalla rocca petrosa nell’osso temporale che sono meglio preservati, anche in regioni a clima subtropicale-temperato.

La ricerca pubblicata su Nature Communications ha quale primo autore Joseph Marcus, ma vi hanno contribuito tra gli altri i ricercatori

gomesse ha detto...




Necessità di risolvere una situazione finanziaria.
Avete la soluzione con noi.
didiergomesse@gmail.com





Necessità di risolvere una situazione finanziaria.
Avete la soluzione con noi.
didiergomesse@gmail.com





Necessità di risolvere una situazione finanziaria.
Avete la soluzione con noi.
didiergomesse@gmail.com






Necessità di risolvere una situazione finanziaria.
Avete la soluzione con noi.
didiergomesse@gmail.com






Necessità di risolvere una situazione finanziaria.
Avete la soluzione con noi.
didiergomesse@gmail.com

«Meno recenti ‹Vecchi   2601 – 2708 di 2708   Nuovi› Più recenti»