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Giacomo Toccafondi - come sentenziato dai giudici d'appello - compì azioni terribili durante il G8 di Genova, picchiando, torturando, minacciando e umiliando i pazienti che aveva in cura, anziché aiutarli. Per la maggior parte erano ragazzi molto giovani che si trovarono soli, tra poliziotti ostili, a dover subire in silenzio abusi incessanti. Molti di loro erano manifestanti arrestati all'interno della scuola Diaz: tutte persone che le indagini successive dimostrarono essere pacifiche, assolutamente non pericolose. Persone sulle quali Giacomo Toccafondi infierì con particolare crudeltà durante il suo mandato in qualità di dipendente del Ministero di Grazia e Giustizia.
Quel giorno del luglio 2001, il signor Giacomo Toccafondi si presentò in infermeria - ufficialmente in qualità di medico - vestendo una mimetica anziché il tradizionale camice. Da quel momento decise deliberatamente di svestire i panni di medico. I giudici che lo processarono descrissero la caserma di Bolzaneto, luogo in cui torturò i suoi pazienti, come una prigione e affermarono pubblicamente che, secondo le prove in loro possesso, Toccafondi "agì con crudeltà" nel corso del suo mandato.
Marco Poggi, suo assistente all'epoca dei fatti che testimoniò contro di lui e per questo venne soprannominato da alcuni agenti della polizia penitenziaria "l'infame di Bolzaneto", al processo disse: "Vidi di tutto, non feci quanto avrei voluto per fermarlo. Dileggiava con i pazienti, gli urlava 'Te lo do io Che Guevara!', 'Sporchi comunisti!', eccetera […] Non li ho aiutati quanto avrei voluto. È un senso di colpa che mi porterò dentro per sempre”.
Per il suo operato Toccafondi è stato incriminato per violenza privata, omissione di referto, lesioni e abuso d’ufficio, ma non è andato in carcere, nonostante le pesanti condanne a suo carico, perché salvato dalla provvidenziale prescrizione. Dieci giorni fa tutti si aspettavano la sua radiazione dall'ordine dei medici, che invece lo ha graziato sospendendolo solo per sei mesi. Così già ad Ottobre potrà tornare a svolgere liberamente la sua professione come se nulla fosse accaduto. E questa, ha detta anche di tanti veri medici, è una vergogna.
Con le sue azioni spregevoli, Giacomo Toccafondi ha gettato l'Ordine dei medici nella vergogna e nell'ignominia, rinnegando e ignorando qualsiasi obbligo etico e morale nei confronti dei propri pazienti. Visti gli orribili atti di cui si è reso complice e promotore, viste le numerose testimonianze e la nutrita e incontrovertibile documentazione relativa al caso, dati e comprovati i fatti inoppugnabili che lo condannano, giuridicamente ed eticamente, chiediamo che il dottor Toccafondi non debba più essere messo in condizione di avvicinarsi a un paziente bisognoso di cure. Alla luce di quanto sopra esposto, chiediamo pertanto che Giacomo Toccafondi venga radiato dall'Ordine dei medici.
Non chiudere gli occhi, firma la petizione cliccando qui.
Questa lettera e le firme raccolte verranno inviate:
All'Ordine dei Medici di Genova
Al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin
Alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin
Alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
2 commenti:
Ho firmato.
Se potessi firmerei cento volte.
Ho firmato ben volentieri.
Spero abbia cio' che lui merita!
Nuri
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