domenica 14 dicembre 2014

Veronica Panarello. Le telecamere di Santa Croce Camerina somigliano molto al Dna di Massimo Bossetti... ci sono ma non ci sono...

Telecamera che punta sul viale della scuola
Questa non era una storia per palati fini, per quelli bravi a leggere fra le pieghe, era una storia semplice da valutare notizia per notizia, così da capire (già alla fine del secondo giorno di indagini) chi sarebbe andato in carcere e chi no. Insomma, chi di noi si è fatto ammaliare dalle sirene dei media e della procura, ha perso l'occasione per capire il meccanismo e non ha potuto decidere in maniera autonoma e discernere le notizie utili da quelle fasulle. L'avevo scritto nell'articolo precedente che essendo un crimine in fase embrionale si poteva imparare molto, si poteva comprendere come nascono i pregiudizi e le notizie colpevoliste che si sviluppano e montano nei giorni. Sì, le notizie montano e diventano incandescenti tanto da far pensare che non può esserci un altro assassino. Chi se non lui? Chi se non chi si è contraddetto e ha mentito? E quando le notizie montano, la memoria rimane fregata. Troppe informazioni date a orari fissi nella mente non ci stanno. Chi si occupa di marketing lo sa bene che le menti umane archiviano le meno interessanti ed elaborano le più succose. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole... scrisse il poeta che pare vivere ancora. Perché vive ancora? Perché quando si vuol mostrare solo un lato della storia significa che c'è qualcuno che vuole sia così. E in questo crimine, fra tanti pregiudizi e tanto fango, si è mostrato solo il lato oscuro facendo credere che le telecamere di Santa Croce Camerina, ormai famose, non possano sbagliare. Che siano una sorta di DNA (come quello di Bossetti?) infallibile. La pistola fumante, la prova regina e chi più luoghi comuni conosce e più ne dica perché così sarà facile farsi credere ad occhi chiusi da chiunque.

Ma facciamo un passo indietro e vediamo perché già il lunedì notte, fra l'uno e il due dicembre, i media sapevano dove andare a parare. Il motivo per cui non poteva esserci altro assassino all'infuori di Veronica Panarello. In fondo è semplice. Vediamo la storia. Un bambino viene trovato morto il sabato e sua madre viene interrogata già la prima sera. Viene poi richiamata la domenica e interrogata nuovamente il lunedì sera. Nel frattempo una miriade di telecamere e giornalisti occupano gli spazi della cittadina. E non è che stiano seduti al bar. Si muovono, fanno domande, girano per la campagna e per la città con i cameraman al seguito. Naturalmente si pongono anche delle domande lecite. Insomma, se dopo tre interrogatori vengono a sapere delle tante incongruenze sanno ben dove puntare il mirino... e aggiungono i sospetti portati loro dalla sorella e dalla madre. In fondo la voce che gira in procura dice che quella Veronica là, la Panarello, non c'è mica tutta con la testa! Inoltre qualcuno al giornalista dice che ci sono contraddizioni, che il bambino nei video non si vede e che i suoi parenti han detto che finge. Facile fare due più due. E ancora più facile fare quattro più quattro quando il martedì la madre torna nuovamente in questura. Ed è facilissimo fare otto più otto quando la donna il giovedì è costretta a salire su un'auto assieme a un procuratore per ripercorrere il percorso del sabato precedente.

Insomma, l'indagine entra nelle case della gente che inizia ad elaborarla per come la elaborano gli investigatori. Loro la pensano così e così finiranno per pensarla anche gli italiani. E se questo non basta, ci sono le notizie bomba sciorinate di giorno in giorno che aiutano a indirizzare la mente e le ormai famose telecamere di Santa Croce Camerina, una roba tecnologica ultima maniera, che per la procura mai inquadrano l'auto della Panarello. Inoltre, chi subito dopo la tragedia ha testimoniato di aver visto l'auto della madre di Loris fa un passo indietro, forse a 24 ore dall'avvistamento si è confuso. D'altronde le telecamere della scuola non mentono e se dicono che la donna da lì non è passata significa che non c'è passata. A questo punto il bravo giornalista dovrebbe verificare, prendere e andare a vederle le telecamere della scuola, non fermarsi a inquadrare le cinque che sono in fondo a via Caucana (dove si trova la Piazza degli Studi). E forse ci va anche, ma qualcuno gli dice di non creare polvere. Un assassino c'è, la folla ululante pure e poco importa se si dichiara innocente. Chi le crederà dopo aver mostrato il suo passato? Pochi saranno gli psicologi che valutando gli ultimi otto anni le concederanno il beneficio del dubbio. La madre assassina tira! Quindi le telecamere si lasciano perdere. Lo si è fatto davvero per convenienza mediatica, o troppi nostri attuali giornalisti in realtà sono solo cronisti? Non lo so, so solo che a forza di prendere schiaffi ho imparato a non fidarmi delle cose che mi dicono essere certe. Per cui io quelle telecamere le ho volute vedere e le mostro anche a voi.

Partiamo da via Fratelli Cervi, dove si trova l'ingresso della scuola e dove Loris doveva transitare per entrarvi. In quella via vi sono tante telecamere, ma solo due inserite tramite il progetto europeo sulla sicurezza. Quella all'angolo con via Di Vittorio e quella in Piazza degli Studi. Le altre c'erano anche prima e non si sa se funzionino. Ma già vi posso dire che se anche funzionassero non avrebbero potuto in alcun modo inquadrare l'auto di Veronica Panarello.

Telecamera angolo F.lli Cervi - via Di Vittorio
Inserisco subito una foto (la chiameremo foto A) che riguarda la telecamera posta all'incrocio fra la via Fratelli Cervi e la via Di Vittorio (cliccateci sopra per ingrandirla e vedere meglio dove punta la telecamera). E' stata scattata esattamente dove staziona la vigilessa che forse ha visto la Panarello o forse no. La prima cosa che si nota è che punta sul viale della scuola, quindi su via Fratelli Cervi. La seconda che salta agli occhi è il divieto di transito che non permette alle auto di entrarvi. La madre di Loris dice che ha imboccato la via Di Vittorio e arrivata all'incrocio, non potendo girare a destra, ha girato a sinistra in via Fratelli Cervi dove dopo trenta metri ha fatto scendere Loris che si è avviato verso la scuola. Questa svolta perché la via Cervi non finisce dove si trovano il palo con la telecamera e il divieto, ma prosegue dopo l'incrocio e da quella parte è percorribile. Quindi l'auto della madre non solo non poteva essere inquadrata dalla telecamera del comune transitando sulla via Di Vittorio, ma neppure poteva esserlo una volta girato a sinistra nel proseguo della via Fratelli Cervi. Fin qui tutto chiaro, spero. Vado quindi avanti e, per evitare si pensi che ci siano telecamere sul viale della scuola che puntino su via Di Vittorio, inserisco le riprese fatte dalla Google Car nel 2009 - quindi non stiamo parlando di telecamere installate grazie al progetto europeo ma di telecamere antecedenti che ancora oggi sono in loco.


               
L'auto rossa che si nota in lontananza è parcheggiata in via Fratelli Cervi, nell'angolo dell'incrocio dove dice di aver girato Veronica Panarello e da dove è stata scattata la foto A. Il cartello stradale che si vede da dietro, è quello che si vede nella foto A e impedisce l'entrata al viale della scuola. Qui Google Car inquadra due telecamere, entrambe sono sulla sinistra in alto (metteteci il cursore sopra e ingrandite l'immagine con la rotellina del mouse). Facile capire che nessuna delle due può inquadrare la via Di Vittorio. Per cui vado avanti con un'altra ripresa della Google Car.



Queste sono altre due telecamere, una punta sull'ingresso interno della scuola e l'altra sull'ingresso esterno e, in teoria, pur se molto abbassata potrebbe riprendere anche uno spizzico di via Di Vittorio. Ma solo in teoria, perché osservando la foto A (foto scattata in questi giorni e quindi attuale) - in cui sulla sinistra si trova l'edificio con le due telecamere che si vedono qui - si nota subito l'albero che impedisce la visuale. Quindi anche queste non avevano alcuna possibilità di inquadrare l'auto della Panarello. Sul viale, comunque, ci sono altre telecamere. Le inserisco ugualmente anche se tutte puntano su Piazza degli Studi.

Nell'inquadratura sotto la telecamera si nota in alto sulla sinistra e, vista l'auto rossa in fondo parcheggiata aldilà di via Di Vittorio, punta chiaramente su un cortile e su Piazza degli Studi.




Anche qui l'auto rossa in lontananza è sempre quella parcheggiata fra via Di Vittorio e via Fratelli Cervi, ed anche qui la telecamera, che inquadra la Piazza degli Studi, è in alto a sinistra.

Non inserisco la telecamera a 360° posizionata in Piazza degli Studi, perché chiaramente non può inquadrare la via di Vittorio, ma sotto inserisco le tre piccole videocamere presenti all'inizio di via Di Vittorio che, come si vede bene, essendo private non inquadrano la strada ma si abbassano molto per controllare il portone, il cortile e la ringhiera.



Fatto tutto questo bel ragionamento e dopo aver mostrato le telecamere che incriminano Veronica Panarello, che in realtà non la incriminano affatto, ci sono da considerare le altre telecamere che il comune ha sparso per la città. Non sono 40 perché tante le hanno sistemate nella zona marina che ricade sotto Santa Croce Camerina, esattamente a Punta Secca (dov'è la casa del famoso Commissario Montalbano), Casuzze e Santa Barbara. E quelle che rimangono, è naturale, non sono in tutte le strade della città e in tutti i luoghi (ma solo nelle strade che portano in centro e in centro). Quindi di vie non controllate che portassero Veronica Panarello in via Giardino, alla ludoteca, ce n'erano in abbondanza. Per quanto riguarda le telecamere private, quelle che hanno inquadrato un'auto scura passare a oltre cento metri, c'è da dire che a Santa Croce Camerina di auto scure non ne mancano. E che non è neppure detto che i filmati lontani rimandino colori fedeli... se è vero che l'auto nera che avevo scovato sul pianoro di San Marco ci hanno detto essere rossa. 

Comunque ora è il momento dello svago. Ora possiamo dire qualsiasi cosa perché il Gip ha espresso i suoi giudizi e l'opinione pubblica, che neppure ci pensa a verificare quanto l'informazione dice, sa che il giudice ha descritto la Panarello come una madre di merda, una donna schifosa aberrante e violenta che può uccidere ancora. Parliamone tutti male che è bello! Possiamo farlo! Il calderone ormai bolle e più roba si infila al suo interno più il minestrone sarà saporito per il pubblico. Lasciamo parlare la sorella (a pagamento?), la mamma e pure i compagni d'asilo, tanto la procura avalla e i media non si fanno scrupoli. Da qualche giorno basta dire Veronica Panarello per pensare a menzogne (fra l'altro stupide se assassina), alla pazzia di una madre che ha cancellato l'omicidio del figlio dalla mente o che lo ricorda bene e ne gode anche in galera perché non vedeva l'ora di ammazzarlo per farsi conoscere dal grande pubblico. Basta dire Veronica Panarello e tutto è possibile, anche che abbia portato il figlio a qualcuno che poi l'ha ucciso, anche che sia andata subito, già alle 8.30 di mattina, al canalone e che mentre stringeva le fascette e stava per ammazzare il più grande siano arrivate persone ed abbia dovuto spostare in avanti l'ora dell'omicidio. Basta dire Veronica Panarello per non escludere che avesse intenzione di uccidere anche il piccolo, che stia coprendo un complice, uno di cui si è innamorata che gli ha detto che la vuole accanto ma solo se non ha figli. 

E come si può escludere, vista la zona, che non abbia chiesto a qualcuno di ammazzarle il figlio? Che ne so, a un mafioso che le doveva un favore o a un delinquente abituale che ha pagato in anticipo con un orologio da polso... per dire. Ma ci sta anche di peggio, a sentire il tono delle motivazioni del Gip. Chi può dire che una volta libera la Panarello non vada ad acquistare due buste di fascette e con quelle non uccida anche la madre e la sorella, il marito e i nonni, l'altro figlio e tutte le amiche più care? Ehi, non la fate facile o leggera perché stiamo parlando di Veronica Panarello, ricordatelo bene, mica di quel mangiapizzini di Totò Riina!

Come avrete capito la situazione è tragica. Un bambino è morto e sua madre è accusata di essere un pezzo di merda e di averlo ucciso in maniera atroce. Ma è tragica anche perché quando un bambino di terza elementare scompare e poi viene trovato morto, per prima cosa si chiamano un paio di psicologi e in loro presenza si interrogano i compagni di classe. Sia mai che a qualche amichetto abbia parlato di qualcun altro, di appuntamenti o di una madre violenta... di solito si fa così. E la situazione è tragica anche perché c'è un testimone oculare che ha vissuto parte dei fatti e a cui si son fatte domande già il sabato sera. No, non gliele hanno fatte i procuratori... il padre e i nonni gliele hanno fatte. Il testimone è l'altro figlio di 4 anni che, lo dice la logica, ai nonni non può aver detto che Loris è stato rimandato a casa quel sabato. Non può aver detto che sua madre non l'ha portato a scuola... perché invece di starle vicino per una settimana, gli Stival la Veronica l'avrebbero ammazzata subito. Il piccolo c'era quel sabato mattina, lui sapeva se la mamma aveva rimandato a casa Loris o se era in auto, lui sapeva se l'aveva lasciato a scuola oppure no.

Ha quattro anni, non 18 mesi come la figlia di Parolisi che si è pensato comunque di interrogare. E a quattro anni è un'anima candida che può confondersi solo se gli parli di cose abituali e non ne ha viste di diverse dal solito. Non si confonde se i ricordi riguardano cose inusuali, come una litigata fra sua mamma e suo fratello. E una madre che rimanda a casa un figlio già pronto per salire in auto, magari dopo un litigio, non è cosa usuale e nella mente di un bimbo resta... eccome se resta. Quando io sgridavo mio figlio, la mia bambina di tre anni non aspettava altro che arrivasse la sera per raccontarlo a mia moglie.

Ma va bene così. Nella città dove opera il grande Montalbano, esistesse veramente, la Panarello per tutti non ha avuto falsi ricordi o perdite di memoria a causa del dolore dovuto allo shock della scomparsa prima e della morte poi. No, si è sviscerata la sua vita giovanile e per tutti ora è solo una vipera capace di uccidere chiunque gli si pari di fronte per il solo gusto di essere considerata...

E diciamolo tutti che la procura ha fatto un ottimo lavoro, anche se non ha chiesto di Loris né al fratellino né ai compagni di classe preferendo, per iniziare le indagini contro la madre, affidarsi alle parole della sorella...


Entra e clicca mi piace su "La legge del disprezzo"
Acquista qui il libro di Federico Focherini e Massimo Prati (su internet nei formati eBook Pdf, ePub Mobi e in cartaceo) oppure rivolgiti alla tua libreria







Novità: Presto potrai ordinare e leggere "Outrage of Law", la versione americana de "La legge del Disprezzo"









438 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   401 – 438 di 438
Dudu' ha detto...

http://m.tiscali.it/articolo.php?article=http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/13/06/04/bimbo-morto-auto-piacenza-123.html

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/04/piacenza-bimbo-trovato-morto-in-auto-padre-lo-ha-dimenticato/616080/

http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/notizie/2014-09-27/bimbo-morto-auto-prosciolto-padre-che-dimentico-102948.shtml?uuid=ABwmmjxB

Dagli articoli che riportano notizia di genitori che dimenticano figli in auto si evince che c'è stata un dimenticanza, e nel momento che scatta l'allarme viene preso atto che ci si è dimenticati, questo è stato dichiarato dalla maggioranza dei genitori a cui è accaduto. L'amnesia dissociativa, condizione momentanea,traducendola volgarmente in metafora, è quando si và a mettere sul fuoco un pentolino di latte, ci si sposta in salotto a leggere un libro,la lettura coinvolgente del libro ti fa perdere il senso della realtà, e solo quando il latte trabocca si corre a chiudere il gas, e, ci si rende conto di di aver dimenticato di aver messo sul fuoco il pentolino.

Per la maggioranza di questi genitori è accaduto di perdere i propri figli così.
ciaoDudu'

Dudu' ha detto...


si, ci provo.
1) Facciamo finta che non avevo amici attorno
Rimangono le mie sensazioni. Quello che io so' di aver vissuto. Sono scesa dall'aereo, fatto check in e mi sono inoltrata all'uscita, preso taxi,e scesa in prossimità della destinazione.Fino qui per me è limpido e chiaro il ricordo. Di la' della strada vedo delle che stanno massacrando di botte qualcuno. Il ricordo finisce qui. La mattina seguente mi sveglio spaventata e impaurita, sono emotivamente alterata e non riesco ricordare la sera precedente, ma so' che e' successo qualcosa, mi ricordo di urla e uomini; a tentar di ricordarlo mi opprime e mi offusca la mente. Sono come intorpiditi i miei pensieri, non riesco ragionarci sopra e mi rendo conto che non ricordo nulla, se non il nostro arrivo davanti l'edificio con il taxi e quelle persone , non ci capisco niente.Poi, mi verrà ' raccontato tutto,e mi verra' raccontata la mia reazione attonita davanti a quella scena. Ora, se mi venisse chiesto chi ti ha accolto quella sera, chi si e' presa cura di te, chi ti ha messo a letto, io non so' dirlo, non ricordo. Pero' sono consapevole che c'è un vuoto;c'è un vuoto di quasi quattro ore e un sonno tormentato .Ha, non mi è stato somministrato nessun farmaco.
Quindi, non sono in grado di dire come sono salite in camera le valigie, e tutto il resto sopra descritto.
VP ha saputo dire cos'ha fatto quella mattina, in certi momenti un po'confusamente (questa strada piuttosto che un'altra, ho portato via il sacchetto prima, no anzi poi....) ricostruisce quindi tutti i momenti di quella mattina, e non ho trovato,in nessun articolo, venga riportato che non si ricorda qualcosa, ma anzi, ricostruisce passo passo quelle ore, senza mai smentirsi. Questa è l'impressione che a me ha dato. Le dichiarazioni fatte il sabato sera ai carabinieri...la confusione che puo' esserci stata con le dichiarazioni della domenica...ci sta'...ma la coerenza di fondo sembra esserci sui fatti di quel giorno, sopratutto non si è mai smentita. È STATA smentita dalle ricostruzioni video,le quali al momento non sono ricostruzione certa, comunque da verificare.
ciaoDudu'

ENRICO ha detto...

Dunque da quanto si deduce dagli articoli linkati da Dudù , se VP fosse stata colta da 'amnesia dissociativa " avrebbe ricordato - in seguito all'allarme scattato perchè non trovava più il figlio - di non averlo accompagnato a scuola.

Visto che invece insiste di averlo fatto o mente sapendo di mentire o ha resettato totalmente un gesto orrendo da lei compiuto o, infine, dice la verità

Anonimo ha detto...

Certo che se venisse fuori lo zainetto... Non può essere stato il secondo sacco di immondizia buttato via nella spazzatura? Ma immagino che avranno verificato. Mi viene anche in mente che in zona ci sono un sacco di discariche abusive a cui ogni tot giorni qualcuno dà fuoco. Basta averlo gettato in una di quelle che lo zainetto non si troverà mai più.
In realtà la sparizione dello zaino mi dà da pensare.
A. Se il bambino fosse stato prelevato da qualcuno (indifferentemente a scuola o vicino casa) e poi ucciso, che senso avrebbe far sparire lo zaino? Perché contiene l'arma del delitto? Ma perché metterla nello zaino? Rischi di più (visto che verrà cercato) che a gettarlo in giro o a mare. Che se poi se l'arma del delitto sono due fascette di plastica, sarà più complicato trovarle in giro che in uno zainetto. Aggiungendo che se strangoli fuori casa, non credo che andrai a cercare delle stringhe, ma lo fai a mani nude...
B. Se il bambino invece non fosse andato a scuola e fosse tornato a casa, lo zaino o era nella macchina della mamma o l'ha seguito in casa. E quindi Veronica sa più di quello che dice...
A.

Anonimo ha detto...

@ A

se qualcuno aveva interesse a far sparire lo zainetto ( non tanto perchè conteneva l'arma del delitto ma perchè il suo eventuale ritrovamento avrebbe potuto far risalire al percorso effettuato da Loris o ai luoghi in cui poteva essere andato) non credo ci volesse molto : come hai ben immaginato sarebbe stato sufficiente farlo sparire bruciandolo anche se non necessariamente in una discarica

Anonimo ha detto...

Per Anonimo 13:46
Mah, non so, il problema dei percorsi si è posto dopo, per via delle telecamere etc. (non penso che l'assassino ci abbia pensato più di tanto). Però sì, lo zainetto doveva sicuramente sparire dal luogo del delitto per non lasciare traccia e per non compromettere l'assassino. Ma se l'assassino fosse stato un estraneo nel condominio o anche in un campo o altro luogo, perché disfarsi dello zainetto? perché farlo sparire del tutto? non mi tornano i conti... Non riesco a concepire questo delitto al di fuori dell'ambito familiare, ma magari mi sbaglio.
A.

Anonimo ha detto...

@ Dudù
Interessante l'episodio che a cui hai accennato! Infatti potrebbe essere più una rimozione, conseguenza di un evento traumatico, che una amnesia o un vuoto di memoria. Ammesso che non ricordi.
A.

Massimo M ha detto...

Io credo che lo zainetto sia strettamente collegato agli slip. In un post addietro avevo preso in considerazione l'ipotesi per cui Loris non debba essere stato necessariamente spogliato e poi rivestito per farlo ritrovare senza slip. Gli slip si possono togliere anche tagliandoli ai due fianchi slacciando solo i pantaloni.
Quindi qui sono 3 gli elementi che sono spariti: slip, zainetto e arma del delitto. Verosimile che lo zainetto possa contenere slip e arma del delitto.
Ma perchè togliere gli slip? Nessun segno di abuso sessuale, nessuna violenza?
Mi era venuto in mente che durante lo strangolamento sia possibili fuoriuscite di urina e di feci. Gli slip erano bagnati e sporchi e producevano un cattivo odore?
Per il sottoscritto gli slip rivestono un ruolo chiave nella dinamica..............perchè potrebbero essere stati tagliati velocemente e riposti dentro lo zaino per coprire il cattivo odore. Voglio dire che un bambino con gli slip bagnati di urina o e feci, durante il trasporto da casa al garage avrebbero potuto lasciare un alone di "puzzo" per un pò di tempo sulle scale condominiali...................qualcuno lo avrebbe potuto sentire. Questo a prescindere da chi sia stato l'omicida...............se riescono a dimostrare che la sagoma che rientra a casa ha determinati proporzioni percentuali di altezza rispetto a VP e al fratellino (che si vedono uscire di casa, riconosciuti dal padre, marito di VP).........verrebbero fuori che ci sarebbero pochissimi dubbi sul luogo dell'omicidio............(casa o scale)

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 13,46

Come avrebbe fatto uno zainetto ad indicare il percorso fatto?
Era magico, o conteneva un apparecchio speciale di segnalazione?
Proposta da extraterrestri!!
La sparizione dello zainetto fu solo un puerile depistaggio per allocchi.
Quella degli slip, per indirizzare le ricerche su eventuale intervento di pedofili.
Non dimenticate che lo psichiatra-criminologo definì VP come di persona dotata di intelligenza superiore.
fr.

Dudu' ha detto...

@Enrico
"Visto che invece insiste di averlo fatto o mente sapendo di mentire o ha resettato totalmente un gesto orrendo da lei compiuto o, infine, dice la verità"

29 dicembre 2014 11:49:00 CET

Personalmente (mie impressioni)la scaletta delle ipotesi la porrei cosi:
1) MENTE SAPENDO DI MENTIRE:
Sapendo che in un interrogatorio cio' che viene cercato sono le bugie di un teste, appare, dalle indagini rese pubbliche, che VP, e lo sostiene anche Villardita, non si sia mai contraddetta. Sappiamo tutti che costruire un castello di bugie, nella pratica qualcosa sfugge sempre, inciampare sulle proprie bugie è molto facile, non ricordo quante volte sia stata interrogata VP, molte comunque.Stando a quanto ha reso noto il procuratore , l'unica smentita riscontrata venga dal risultato dei video.se avessero riscontrato che mente lì avrebbero aperto uno squarcio per tuffarcisi dentro immediatamente. Dagli articoli pubblicati invece risulta che gli inquirenti hanno solo i frame per smentire la testimonianza di VP.
2) HA RESETTATO IL PROPRIO GESTO
l'isterismo manifestato il giorno della scomparsa /perdita ha avuto piu' letture, passando da isterismo plateale a grande dolore materno.Qui si dovrebbe entrare nel dolore, osservare le reazioni che hanno le persone davanti alla morte. Dal mio vissuto,ne traggo i risultati più disparati ,e vanno da una compostezza quasi surreale a strapparsi il cuore se fosse possibile. La psichiatra (o psicologa) che è stata affiancata a VP (la signora riccia che la sorregge insieme al marito nelle foto pubblicate -potrei aver inteso male, correggetemi se sbaglio) quando andarono nei giorni a seguire al mulino, i giornali riportarono che qualcosa nel comportamento isterico di VP creava dei sospetti.Ora, non è divenuto esplicito perche ' risultava sospetto.Ma scene di strazio possono dar adito a molti stati d'animo che vanno dal senso di colpa per non aver protetto sufficientemente il figlio a un affogare nel dolore di averlo perso.Non si può,con il materiale giornalistico trarne molto di più, non so' come reagisce un colpevole, ma stando a madri che uccidono figli, la maggior parte ha tentato il suicidio, tante si sono suicidate, alcune sono uscite di senno, e altre non sono state in grado di spiegare cos'è successo. Riassumendo, da dati statistici, appare un trauma manifesto nella realta' quotidiana dell'individuo che ha ucciso,nella maggioranza dei casi.
1) O INVECE DICE LA VERITA':
Alcune mie opinioni le ho già riportate, APPARE non abbia mentito sulle ricostruzioni.percio' penso non siano state vagliate , forse, altre piste. Un'articolo di "La Stampa" del 1/12/14 :
CACCIA ALL’AUTO
I cani molecolari che nelle prime ore delle ricerche hanno fiutato una traccia (erano stati portati perfino nell’abitazione della famiglia Stival, in via Garibaldi), a un certo punto del tragitto l’hanno persa, segno - dice una fonte accreditata - che in quel punto il bambino è stato preso a bordo di un’auto, probabilmente di qualcuno che conosceva perché, come hanno più volte sottolineato i familiari, Loris non dava facilmente confidenza, men che mai agli estranei. Anche per questo da tre giorni investigatori stanno setacciando il paese, visionando e acquisendo le immagini tv delle videocamere di sorveglianza di negozi, banche....
ciaoDudu'

Dudu' ha detto...

Incollo qui mio commento postato sotto articolo di Gilberto Migliorini (Niente di nuovo sotto il sole mediatico)

Dudu' ha detto...
@Mimosa
In risposta a delucidazioni
si, ci provo.
1) Facciamo finta che non avevo amici attorno
Rimangono le mie sensazioni. Quello che io so' di aver vissuto. Sono scesa dall'aereo, fatto check in e mi sono inoltrata all'uscita, preso taxi,e scesa in prossimità della destinazione.Fino qui per me è limpido e chiaro il ricordo. Di la' della strada vedo delle che stanno massacrando di botte qualcuno. Il ricordo finisce qui. La mattina seguente mi sveglio spaventata e impaurita, sono emotivamente alterata e non riesco ricordare la sera precedente, ma so' che e' successo qualcosa, mi ricordo di urla e uomini; a tentar di ricordarlo mi opprime e mi offusca la mente. Sono come intorpiditi i miei pensieri, non riesco ragionarci sopra e mi rendo conto che non ricordo nulla, se non il nostro arrivo davanti l'edificio con il taxi e quelle persone , non ci capisco niente.Poi, mi verrà ' raccontato tutto,e mi verra' raccontata la mia reazione attonita davanti a quella scena. Ora, se mi venisse chiesto chi ti ha accolto quella sera, chi si e' presa cura di te, chi ti ha messo a letto, io non so' dirlo, non ricordo. Pero' sono consapevole che c'è un vuoto;c'è un vuoto di quasi quattro ore e un sonno tormentato .Ha, non mi è stato somministrato nessun farmaco.
Quindi, non sono in grado di dire come sono salite in camera le valigie, e tutto il resto sopra descritto.
VP ha saputo dire cos'ha fatto quella mattina, in certi momenti un po'confusamente (questa strada piuttosto che un'altra, ho portato via il sacchetto prima, no anzi poi....) ricostruisce quindi tutti i momenti di quella mattina, e non ho trovato,in nessun articolo, venga riportato che non si ricorda qualcosa, ma anzi, ricostruisce passo passo quelle ore, senza mai smentirsi. Questa è l'impressione che a me ha dato. Le dichiarazioni fatte il sabato sera ai carabinieri...la confusione che puo' esserci stata con le dichiarazioni della domenica...ci sta'...ma la coerenza di fondo sembra esserci sui fatti di quel giorno, sopratutto non si è mai smentita. È STATA smentita dalle ricostruzioni video,le quali al momento non sono ricostruzione certa, comunque da verificare.
ciaoDudu'

29 dicembre 2014 04:51:00 CET

Anonimo ha detto...

@Fr.: per percorso ovviamente si intende che se lo zainetto si trova sulla strada per Donnafugata, sai che l'assassino ha fatto quella strada. Se si trova a P. Braccetto, ne ha fatta un'altra... Dunque niente di extraterrestre...

@ Dudù: in realtà ricordo più bugie ritrattate, qualcuno in un post ne aveva fatto anche l'elenco. Per esempio all'inzio diceva di non essere andata al Mulino, poi ha ammesso di essersi recata a buttare l'immondizia. Aveva detto di aver accompagnato il figlio davanti al cancello della scuola, poi ha ritrattato dicendo che l'aveva lasciato a 500 m. Penso ce ne fossero ancora altre.

Dudu' ha detto...

Anonimo18:59:00 CET
È giusto cio' che dici.per questo scrissi ricostruzioni passo a passo.
Per quanto concerne i 500 m o davanti la scuola..., io porto i miei tutte le mattine, una alle medie, l'altro alle elementari; tutti i giorni lo stesso percorso (ma non è vero, perché a volte mi fermo in cartoleria e faccio percorso diverso), dicevo faccio stesso percorso (ma ancora non è vero, devo prendere una merenda e cambio ancora percorso) a volte sono i ragazzi che scelgono, per farmi vedere qualcosa) percio' in sintonia con la routine diro' una cosa, entrando nel specifico dovro' ricordare se questa mattina sono andata per di lì piuttosto che per di là. Solitamente parcheggio sempre nel stesso punto, ma fattori esterni mi portano a fermarmi un po' prima o un po' dopo. Queste affermazioni le faccio serenamente qui ora, ma se dovessi farle davanti carabinieri, sconvolta dalla perdita, la lucidita' puo' venire meno. La mente è in confusione . Per questo ho detto : "Le dichiarazioni fatte il sabato sera ai carabinieri...la confusione che puo' esserci stata con le dichiarazioni della domenica...ci sta'...ma la coerenza di fondo sembra esserci sui fatti di quel giorno, sopratutto non si è mai smentita"
CiaoDudu'

ENRICO ha detto...

@ fr

"Come avrebbe fatto uno zainetto ad indicare il percorso fatto? ecc...ecc. ecc..

Sei sempre così sarcastico per vocazione caratteriale o possiamo sperare in qualche tuo intervento meno insulso di quelli con i quali finora ci hai deliziato ?

Se Loris l' avesse perso o l'avesse abbandonato e poi fosse stato ritrovato in qualche zona della cittadina, lo zainetto avrebbe potuto offrire indicazioni su dove il ragazzino potesse essersi diretto dopo aver fatto finta di andare a scuola

Questo è quanto mi hanno suggerito gli extraterrestri

Ps :

E' stato accertato che lo slip ritrovato sul marciapiede è frutto di uno squallido e maldestro scoop di una TV locale

Massimo M ha detto...

Questa dei Cani molecolari e' una barzelletta.
Ogni giorno la VP portava Loris a scuola, lo faceva scendere dalla macchina e Loris si ricava a scuola. Quindi i cani molecolari non hanno fatto altro che fiutare tracce del bimbo che ovviamente ad un certo punto scompaiono. Già sui cani molecolari andrebbero dette molte cose.......ad ogni modo il contesto e' sempre molto importante. Cioè se i Cani mi conducono in un luogo assolutamente anomalo...........ancora ancora se ne può discutere...........ma se porti i cani nei paraggi della scuola e' ovvio che ad un certo punto perdono la traccia proprio perché Loris ha sempre compiuto un percorso che va dalla macchina a scuola. Quindi la caccia all'auto potrebbe essere benissimo quella della Polo di VP che ce lo ha accompagnato il giorno prima. Sono dati che rispetto al materiale indiziario valgono meno di zero.
A proposito di VP, va chiarito, invece, che delle bugie che in gergo chiamiamo contraddizioni le dice eccome.
Il 29 dichiara semplicemente che siccome era in ritardo e c'era traffico lascia Loris a circa 500 metri dalla scuola...asserendo di non vedere l'ingresso della scuola dalla sua posizione...........mentre il giorno dopo indica la via e punto esatto in cui ha lasciato Loris che non solo dista appena 150 metri dalla scuola ma da cui l'ingresso e' visibilissimo (rettilineo). Inoltre il primo giorno dice che era in ritardo e che quindi lascia Loris a 500 metri, mentre il giorno seguente descrive il suo percorso verso e dopo la rotonda Despar per buttare l'immondizia per poi tornare indietro a portare Loris a scuola. Ma come............il giorno prima era in ritardo e il giorno dopo va prima a buttare l'immondizia fuori paese?
Il giorno prima dici che parcheggi in un luogo imprecisato a circa 500 metri da cui non vedi l'ingresso della scuola e il giorno dopo a poche decine di metri a sx in Via Fratell Cervi da dove l' ingresso della scuola si vede benissimo?

Massimo M ha detto...

C'è poi da aggiungere che in nessuna delle dichiarazioni rilasciate da VP in giorni diversi c'è il riferimento alla sosta che fa a casa tra le 9:39 (sale) e le 9:41 (scende). Ha invece sempre dichiarato che e' uscita da casa e si e' recata a Donnafugata, salvo nel secondo interrogatorio dove, probabilmente sotto pressione (telecamere) parla di un lungo giro verso la zona del Mulino per buttare il sacchetto di immondizia (il secondo) che Loris aveva lasciato in casa (secondo lei).
Successivamente, incalzata, ammetterà di essere lei quella che rientra in casa alle 9:39 dichiarando di farlo per prendere un'agenda.

Ritengo molto interessante la premessa del secondo interrogatorio. E cioè che Loris un sacchetto del l'immondizia lo ha lasciato a casa.............quello che poi lei andrà a buttare dopo nei pressi del mulino.

ENRICO ha detto...

Sono d'accordo con Dudù

Non mi sento di affermare che VP abbia mentito . Piuttosto definirei le sue ricostruzioni frutto di imprecisioni o di ricordi confusi resi amplificati dallo stato di choc in cui si trovava e dagli interrogatori a cui veniva sottoposta

inoltre vorrei sottolineare come aperte manifestazioni di estrema sofferenza siano caratteristiche usuali della cultura mediterranea. Il che non significa AFFATTO che il dolore provato sia meno sentito ( o addirittura simulato come alcuni arrivano a sospettare) di quello composto e controllato proprio della cultura anglosassone

Dudu' ha detto...

È interessante l'argomento slip . perché farli sparire? Forse portavano traccia dell'assassino? Un feticcio? Se ipotizzassimo che è avvenuto un rapimento a scopo sessuale, come inizialmente supposto, e ciò era stato detto, perché è nella scena del crimine che si possono trovare le soluzioni all'omicidio... Avrebbe forse più senso la loro scomparsa.
Anche la sparizione del zaino -lasciato nei pressi della scuola??? Rimasto all'interno dell'auto del l'aggressore? ciaoDudu'

Anonimo ha detto...

Qualcuno mi spiega che fine ha fatto la storia dell'enorme traffico internet sul cellulare? Non ne hanno più parlato. Forse perché stanno ancora cercando a cosa è stato dovuto? Ma se non hanno ancora trovato vuol dire che Veronica ha cancellato qualcosa, messaggi WA o chiamate Skype?

@ Dudù: le strade che portano alla Scuola non sono moltissime, un paio, e il centro è piccolo. Se vuoi il panino etc. o devi andare in cartoleria non hai bisogno di cambiare granché percorso. Ma se in ogni caso Veronica avesse cambiato percorso, ci sarà qualche telecamera che l'avrà ripresa? Visto che 'ste telecamere lì pullulano come funghi... Del resto possono tracciare una cronaca della sua vita passando in rassegna mesi di andate a scuola attraverso le telecamere. E lì magari ti fai un'idea migliore dei suoi percorsi.
A.

Anonimo ha detto...

@ Massimo: ricordo che aveva anche negato di avere un secondo cellulare e poi, dopo le dichiarazioni della sorella, ha ammesso di averlo dato a un'amica. Magari una cosa irrilevante, tanto non conteneva a quanto pare dati interessanti, però mi dà un po' l'impressione che lei intanto nega e poi, quando non ha via di scampo, ammette.
A.

Anonimo ha detto...

http://www.santacroceweb.com/giornale1/index.php/2014/12/29/veronica-sempre-piu-isolata-niente-lettere-in-carcere-ad-agrigento/

Questo articolo mi fa orrore! Lettere di avances? E il problema sono il brutto Natale e il venir meno delle letterine? Spero siano solo interpretazioni dei giornalisti. Altro che cinismo!
A.

TommyS. ha detto...

Visto che si continua a parlare dello zainetto e lo si fa seguendo il ragionamento che vogliono farci seguire gli inquirenti (ed i media ossequiosi e più realisti del re), vorrei porvi una domanda sperando che nel rispondermi siate il più obiettivi possibile e quindi senza tirare fuori improbabili patologie psichiatriche (un vero psichiatra, non quelli da salotto, si guarderebbe bene dall'esprimere un'opinione senza aver esaminato il paziente) e inconsce rimozioni del delitto/raptus.

Se Veronica Panarello avesse ammazzato il figlio e si fosse disfatta del cadavere al Mulino, sarebbe logico dedurne che andare subito a Donnafugata per il corso sul Bimby e poi davanti a scuola (passando prima dalla ludoteca per il piccolo) per chiedere del figlio e subito allarmarsi sporgendo denuncia ai Carabinieri sia stata un'abile messinscena degna di una mente se non diabolica perlomeno criminale. Farlo per di più così a sangue freddo, pianificando ogni cosa al dettaglio, incluse le telefonate "normali" con il marito, denoterebbe un'attitudine al crimine notevole, ed allora avrebbe fatto bene il GIP ad ordinare la custodia cautelare. E fin qui ognuno è libero di dare credito a quanto sostenuto dalla Procura sulla base delle famose "telecamere".

Ma pianificare ogni cosa in questo modo (e già farsi "fregare" dalle telecamere sarebbe un controsenso) e poi dimenticarsi dello zainetto è qualcosa che stride fortemente con l'ipotesi accusatoria. Perché a Veronica Panarello avrebbe fatto molto comodo far trovare lo zainetto vicino al cadavere avvalorando così la propria messinscena e le false dichiarazioni sull'aver portato il figlio a scuola. E dire che il momento in cui si sbarazza del cadavere è molto prossimo a quello della partenza per Donnafugata e quindi sarebbe logico aspettarsi che la perfida fosse già rientrata in se e avesse già architettato il proprio piano che comprendeva fondamentalmente la menzogna su una normale ed abitudinaria giornata.
Rimanendo nella ricostruzione prospettataci dalla Procura di Ragusa, se si fosse trovato lo zainetto nel canale, magari a pochi metri di distanza o magari vicino al casolare diroccato che si trova subito al di là del canale stesso, adesso forse ci sarebbero molte più persone disposte a credere alla donna.

L'assenza quindi dello zainetto per me costituisce un'ulteriore conferma alla mia personale convinzione dell'innocenza della Panarello e credo che anche gli inquirenti sappiano bene che la questione non quadra ed allora vogliano portare tutti quanti a domandarsi in che modo si sia sbarazzata di questo zainetto.

Mimosa ha detto...

Cara A.
non ti inorridire … è tutto previsto dalla misura cautelare cui è sottoposta, in stato di “isolamento” non si possono avere contatti con l’esterno.
È già gran cosa che le siano consentite le visite del padre!
Massimo Bossetti appena dopo 40 gg ha potuto avere visite.
Sulla questione delle lettere di avances, mia cara sono in migliaia di scriteriati e scriteriate che scrivono ai detenuti accusati dei peggiori delitti per dichiarare il loro amore, succede persino che alla fine convolino a nozze con assassini condannati all’ergastolo,
non solo i pochi o tanti che vogliono sinceramente ribadire la propria vicinanza, come nei casi eclatanti di Parolisi e Sabrina, o quelli che scrivono per rivolgere loro le ingiurie peggiori, come non bastassero i blog per riversare i veleni.

Mimosa

TommyS. ha detto...

Altro ulteriore tasto che i colpevolisti (numerosissimi anche in questo blog) continuano a suonare è quello delle famose menzogne oramai accreditate da tutti i giornalisti ed opinionisti televisivi e ritenuto quindi un punto fermo.

Il titolare di questo blog credo però abbia cercato in tutti i modi di insegnare un metodo di ragionamento che prescinde da quanto ripetuto come un mantra dalla televisione e dai media in genere, un metodo basato sulla lettura critica dei documenti ufficiali e sulla ricerca personale.

Invito allora a rileggersi per bene il decreto di fermo e cercare le evidenze di queste menzogne sforzandosi di immedesimarsi in una madre che alle 12.30 di un sabato non ha trovato il proprio figlio dove credeva fosse e che poche ore dopo ha drammaticamente scoperto che quel figlio era stato ammazzato (e reputo doveroso farlo altrimenti vorrebbe dire che noi, personalmente, ci siamo permessi di emettere una condanna stando comodamente seduti in poltrona davanti alla TV o navigando in internet).

La prima cosa che dovrebbe balzare agli occhi è che vengono riportate le dichiarazioni della Panarello rese il 29 ed il 30 novembre, mentre di quelle successive non vi è traccia nel documento. Ma quelle del 29 non è nemmeno detto se siano state rese dopo che era stato ritrovato il cadavere, per cui è più che lecito ritenerle per quelle rese in sede di denuncia. Ma in quel momento la Panarello doveva semplicemente descrivere a che ora aveva portato il figlio a scuola, dove approssimativamente lo aveva lasciato, come era vestito (zainetto incluso), quanto era alto, se aveva qualche sospetto su dove e con chi potesse essere andato, ecc... Non doveva quindi ricostruire alla perfezione i momenti a partire dall'uscita di casa e tanto meno i suoi successivi spostamenti. Era importante cercare Loris. Punto.

Ma il giorno 30 viene chiamata in commissariato perché a quel punto è importante cercare spunti di indagine. Personalmente e per fortuna ho solamente una vaga idea di quale potesse essere il dolore straziante di quella donna nonché il suo stato d'animo. Ciononostante le viene sicuramente richiesto di ripensare a quella mattina e lei credo lo faccia al meglio che può raccontando quello che ricorda. E qui sicuramente ci può stare una qualche forma di rimozione dei dettagli perché la sola cosa che poteva avere in mente era l'immagine di suo figlio, quello che non avrebbe mai più potuto abbracciare, baciare,... Ma allo stesso tempo poteva esserci anche la rabbia animale di chi si è visto portare via l'amore della vita ed è determinato a collaborare al meglio affinché l'assassino sia preso e punito. Per cui nuovamente quello che poteva essere importante nel racconto erano i momenti finali di quando aveva lasciato Loris davanti a scuola, mentre tutto quello che era preceduto assumeva scarso significato, perché poco in effetti era stato dato sino a quel momento. E mai più il 30/11 poteva immaginare che sospettassero di lei e che quanto narrato potesse essere poi usato per incastrarla.

continua

TommyS. ha detto...

continua

Solamente nelle testimonianze successive, quando penso proprio che Villardita l'avesse messa in guardia sul fatto che oramai i sospetti convergevano su di lei, credo abbia potuto focalizzarsi sui dettagli di dove aveva curvato, di che strada aveva fatto per arrivare a scuola. Ed allora probabilmente è venuto fuori un racconto differente dai primi, un percorso che non era il solito di tutte le mattine, il tornare a casa per l'agenda e così via.

Allora capirei se la Procura avesse dichiarato che aveva mentito perché smentita dalle telecamere sulla base di quei racconti e non dei primi. Invece niente. Di quelle deposizioni, inclusa l'ultima (resa al PM senza l'ausilio del proprio legale in spregio del codice di procedura penale e dei diritti dell'indagato, portato in Procura nell'ora dei telegiornali dopo che per metà giornata un elicottero aveva volteggiato sulla sua casa dicendo ai giornalisti: stiamo andando a prendere l'assassina), non vi è traccia alcuna. Del percorso rifatto con la polizia, e delle telecamere incrociate durante lo stesso, nessun accenno con il sottinteso che fosse lo stesso narrato il giorno 30/11. E dire che nel decreto non viene scritto che l'auto della Panarello è stata vista dalle telecamere dirigersi direttamente alla Ludoteca. Viene solamente riportato un orario di alcune telecamere (e badate che sono unicamente telecamere private e non quelle comunali per cui avrebbero potuto avere orari totalmente sballati e differenti l'una dalle altre) che fa presupporre questo. Eppure sembra che al marito abbiano fatto vedere delle immagini che la riprendono lungo un percorso che viene definito differente. Ma differente da cosa? Da quello che Davide Stival ritiene essere quello solito fatto dalla moglie al mattino, ma non necessariamente un percorso che porta direttamente alla ludoteca.

Queste sono le menzogne che stanno alla base dell'arresto. Ma se queste sono menzogne state attenti tutti quanti perché i prossimi potreste essere voi.

Anonimo ha detto...

@Tommy: perché non avrebbe potuto dimenticarsi dello zainetto? a me non sembra una cosa strana. Nessun delitto - anche architettato - è perfetto...

Ciò che mi fa riflettere è che il marito non vada a trovarla in carcere. Se ha dei dubbi, non sarà come noi, che facciamo le nostre elucubrazioni sulla scorta di materiale di seconda mano, notizie incerte etc., ma avrà qualche elemento in più, anzi molti in più. Oltre ad avere un testimone oculare (seppur piccino) in casa...
A.

TommyS. ha detto...

A.

Sei libero di pensarla come vuoi ed ipotizzare qualsiasi cosa pur di far tornare tutto quanto. Io ho espresso la mia opinione e convinzione. E continuo a ritenerla molto più attendibile.

Ma capisco che si possano anche avere idee differenti come ce le ha avute la Procura di Taranto ed il giudice Trunfio quando ha ritenuto credibile che tutta la serie di SMS scambiati da Sabrina Misseri (incluso quello sulle funzioni corporali) mentre stava ammazzando sua cugina erano frutto di una mente criminale sopraffina che si stava già creando un alibi.

Se poi vuoi citare un atto ufficiale dove la Panarello avrebbe dichiarato di non avere altri cellulari, credo te ne saremmo grati. Caricalo anzi su un sito di sharing.

Anche MassimoM potrebbe inoltre caricare i documenti ufficiali che riportano le dichiarazioni rese dopo il 30 novembre.

Anonimo ha detto...

TommyS. scrive: “Ma quelle del 29 non è nemmeno detto se siano state rese dopo che era stato ritrovato il cadavere, per cui è più che lecito ritenerle per quelle rese in sede di denuncia.
Ti sbagli, queste dichiarazioni sono state verbalizzate solamente la sera, dopo il ritrovamento del cadavere di Loris.
Non c’è alcun verbale di denuncia di scomparsa, perché quando scompare un bambino le ricerche devono attivarsi immediatamente (secondo le nuove norme).
M.

Anonimo ha detto...

@ Tommy:
grazie per ricordarmi di essere libera di pensarla come voglio (seppur con un punta di stizza: "pur di far tornare tutto quanto"...). Penso che il rispetto del pensiero altrui e la mitezza siano sempre il punto di partenza per qualsiasi discussione.
A proposito del cellulare ecco la notizia: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/11/andrea-loris-stival-mamma-gip-non-stata-sorella-complice/1264569/
A.

Anonimo ha detto...

@Mimosa: oddio, io vivo proprio in Arcadia... ;-)
A.

Mimosa ha detto...

@A.
beata te ...
io sono caduta nel mondo materiale di quest'epoca ;-)

Dudu' ha detto...

@ Anonimo29 dicembre 2014 21:36:00 CET
l'argomentazione su possibili strade che potrei aver fatto, era tesò a dimostrare che VP il sabato ha reso un quadro generico ai carabinieri, nei giorni dopo, quelli del Lun, Mart, mercoledì ecc.ha continuato ad aggiungere fatti /ricordi ricostruendo il giorno del 29, personalmente lo vedo sotto la buona luce, di chi si sottopone a tutte le domande cercando di dare tutte le risposte.Se fosse colpevole, il ritrovamento delle mutandine davanti alla scuola , era un'occasione ghiotta per poter dimostrare che non era lei la colpevole.

@TommyS
La scena del delitto dice molte cose, Fidone aveva dichiarato che c'erano tracce di camminata di una o due persone, si sa qualcosa di più? Hai ben esposto i tuoi pensieri, li condivido
CiaoDudu'

Massimo M ha detto...

A Tommy
Però, pur nel rispetto, mi sembra sempre una considerazione di "comodo" quella di voler, non appena si rilevano incongruenze, portarla sempre sul piano della psiche e quindi di una madre disperata.
Ma l'incongruenza rimane..........qui non si discutono dettagli che nell'agitazione possono essere omessi o dimenticati...........qui si tratta di una descrizione di due dinamiche diverse e cioè:
nella prima dichiarazione c'è' fretta, traffico intenso (quindi un dettaglio) bambino lasciato a 500 metri (distanza assurda ma nell'agitazione può essersi sbagliata) ma soprattutto il dettaglio di indicare che dalla sua posizione dove ha lasciato Loris l'ingresso della scuola non e' visibile. Sono informazioni cioè nella direzione............che c'è' stato tempo e modo affinché qualcuno rapisse Loris.
nella seconda, invece, lei indica il punto esatto dove sosta, punto al massimo distante 100/150 metri da dove l'ingresso della scuola e' perfettamente visibile (non accenna più a questo dettaglio però')............E' una incongruenza mostruosa altro che agitazione.

TommyS ha detto...

Massimo M

Non sono stato io a portarla sul "piano della psiche". Mi sembra l'abbiano fatto per primi gli inquirenti grazie a quanto raccontato loro da una sorella ed una madre rancorose con le quali l'indagata aveva da tempo voluto rompere i ponti.Ed a seguire tutti quanti gli italiani ssapientemente stimolati dai medoa.

Questo non è CLUEDO, è la vita reale e sono fatti che partono dalla morte drammatica di un innocente di 8 anni coinvolgendo affetti che chi ha figli non può non capire. Per cui è più che doveroso provare a leggere il tutto con gli occhi di chi ha drammaticamente perso un figlio.

P.S. Non posso avere la certezza che le dichiarazioni del 29 si riferiscano alla denuncia di scomparsa. Ma so che anche nel caso di scomparsa di minori la denuncia deve essere fatta e le FdO le accettano ancor prima delle 24h facendo immediatamente partire le ricerche (vedi la scomparsa di Sarah ad Avetrana). Per cui M se hai notizie più certe e disponi dei verbali condividili con noi.

Massimo M ha detto...

A Tommy
Ma anche fosse la denuncia di scomparsa cosa cambia?
Anzi, sarebbe ancora peggio perchè con la denuncia fai attivare immediatamente le ricerche, ricerche che fai partire però in questo caso senza riferimenti..........500 metri......capirai.
Se nella denuncia (ammesso che quella prima dichiarazione è della denuncia) avesse immediatamente dichiarato che Loris è sceso da poche decine di metri da sx Via Fratelli Cervi a circa 100 metri dall'ingresso della scuola le ricerche sarebbero partite immediatamente in tutt'altra direzione.

Vatti a leggere la denuncia di scomparsa dei Gambirasio..........scoprirai una minuziosa descrizione di particolari............eppure lì c'era poco da dire. Non sono andati da CC a dire........mia figlia è andata in palestra alle ore Tot. e alle ore Tot. non e' ancora rientrata.

Anonimo ha detto...

PERCHE' NON SI COMMENTA SOTTO IL NUOVO ARTICOLO DI MASSIMO?

Massimo M ha detto...

A Tommy
volevo risponderti sullo zainetto.
Come ben sai......io non sono convinto della grande mente criminale di VP, di una grande orchestatrice che ha messo in atto una trama omicida curandone i dettagli. No! Se VP è stata e dovrà essere ovviamente dimostrato è perchè secondo me si è trattato di una punizione, di un litigio finito male........di un incidente. Feci l'esempio di Loris messo in punizione con i polsi legati "Vieni qui che adesso ti lego come l'orsacchiotto sul letto in punzione perchè sei stato cattivo oggi......".........poi il bambino ha cominciato a tirare il letto a spaccare tutto a fare i picci........esempi del genere....e la mamma presa dal raptus gli avrebbe messo la fascetta al collo e si è subito resa conto di aver fatto una cazzata e nella concitazione agitazione ha cercato di stuccarla peggiorando il soffocamento..........poi con le forbici ha cercato di tagliare la fascetta dal collo ma era tutto troppo tardi.
Ecco, se VP è colpevole, io credo che sia accaduta una dinamica di questo genere. Un incidente. E tutto quello che viene dopo è una casualità di situazioni che proprio solo casualmente riportano a depistaggi. Tipo slip tagliati perchè bagnati..........
Una volta incidentalmente accaduto il tutto sarebbe successo quello che è successo.
Mio nipote ha 8 anni esatti........porca miseria ha uno zaino la mattina che farà 7/8 chili, rigonfio di roba. Credo che per una questione proprio logistica la VP non avrebbe avuto la forza per portare con se un figlio e il suo zainetto, ma anche sotto un profilo, ripeto, logistico. Fermo restando che Loris potrebbe essere rientrato a casa senza zainetto e dunque lo zainetto è rimasto sempre in macchina.............e sempre per un motivo logistico gettare un copro e uno zainetto pesante contemporaneamente è poco pratico e occorre più tempo forza, farlo in due fasi (prima corpo poi zainetto) avrebbe richiesto più tempo (il doppio) con qualcuno che sarebbe potuto passare di lì................quindi semplicemente lo zainetto lo si fa sparire in altro luogo per semplici motivi logistici..........dovuta all'immediatezza delle circostanze.
Ecco, questa è un'ipotesi

Anonimo ha detto...

Msssimo/M
Condivido!!!

«Meno recenti ‹Vecchi   401 – 438 di 438   Nuovi› Più recenti»