lunedì 1 dicembre 2014

Elena Ceste. Anche se su Google Plus pare si trovi un altro probabile profilo di Elena, la logica va a favore di Michele Buoniconti e porta al suicidio...


Nell'identikit psicologico di Elena Ceste, tracciato dai profiler dei carabinieri dopo la sua scomparsa (quando aprirono un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio), vi è scritto: "Elena Ceste era psicologicamente instabile, infelice e fragile (...) il suicidio non è ipotesi da scartare". Questo, visto che il fascicolo non è stato archiviato, significa che sul tavolo della procura ballano tre ipotesi e non due. Il suicidio, l'omicidio e la disgrazia, Ora, per come i media ci stanno presentato il caso, tutto pare tranne che Elena si sia suicidata o sia rimasta vittima di una disgrazia. Però, se è come hanno scritto i profiler, se è vero che ha trascorso un periodo psicologicamente instabile che l'ha resa fragile e infelice, per ragionare sulla sua morte occorre sì addentrarsi negli avvenimenti dei giorni e della notte precedente, ma anche cercare di capire con quale stato d'animo li abbia affrontati e cosa le abbiano lasciato dentro. Da quanto sappiamo, da quanto ci ha riferito il marito, Elena ha trascorso quasi un giorno e una notte a parlare di strani avvenimenti che la angosciavano e, forse, anche di tradimenti. Ma Michele Buoniconti ci ha detto tutta la verità? Da ciò che si è ascoltato ultimamente, direttamente dalla voce di chi frequentava sua moglie nel 2013 e da ciò che si dice si sia trovato sul suo profilo facebook, si immagina che Elena non fosse al massimo della forma familiare. Insomma, a guardarla per come vogliono i media pare proprio, ma pare solo perché di vere conferme non ve ne sono e ci dobbiamo fidare delle parole dette da persone coinvolte, che qualche tradimento l'abbia consumato senza che il marito ne sapesse nulla. Fra l'altro, che non ne sapesse nulla è sempre da dimostrare, visto che a novembre 2013 lui e la moglie lasciarono i figli ai nonni perché dovevano chiarire il loro rapporto.

Il chiarimento quindi c'è stato e non ha diviso la coppia, dato che a gennaio i due coniugi erano ancora insieme e che nulla sapevano i parenti di una eventuale separazione. Però c'è da chiedersi cosa lei abbia detto al marito, se ha insistito sul fatto che non l'aveva tradito. E può aver insistito sul non tradimento per due motivi: o per non umiliarsi e non perdere la sua famiglia - o perché davvero non gli aveva mai messo le corna. In estrema analisi, quindi, bisogna anche capire se i tradimenti si sono effettivamente consumati o se gli uomini che le giravano attorno non fossero per lei solo svaghi virtuali, amicizie in grado di aiutarla a combattere le scorie di una vita familiare molto impegnativa. In tutti i casi, bisognerebbe conoscere quali siano state le sue decisioni personali. Anche se infelice aveva intenzione di essere una brava madre e una buona moglie oppure pensava di separarsi perché qualcuno aveva fatto breccia nel suo cuore o perché stanca di una vita monotona e impegnativa? Non è che era arrivata al punto di sentirsi sporca, anche se non aveva fatto nulla di male, a causa di qualcosa che non si aspettava accadesse o di parole che l'avevano toccata nel profondo della psiche? A quanto si è saputo un amico torinese l'avrebbe incontrata qualche volta nel 2013, fino a quando lei non ha iniziato ad "essere fredda" e ha smesso di chattare con lui su facebook. Questo significa che aveva deciso di troncare i loro incontri, ma non che abbia troncato quelli in essere con altri. Di certo Elena chattava tramite internet anche con l'ex fidanzato, almeno fino a quando lui le negò un appuntamento vis a vis. In poche parole, quest'uomo ci ha detto che Elena avrebbe voluto incontrarlo senza che fossero presenti né suo marito né la moglie di lui. Un atteggiamento ambiguo, se vero quanto ha raccontato, che invoglia a pensare a una donna con problemi di coppia, a una donna che sta cercando all'esterno ciò che non trova in casa propria.

E torniamo alla crisi, allo stato psicologicamente instabile di una persona fragile e infelice. A conferma del suo malessere familiare abbiamo altre frequentazioni che, ci hanno detto, Elena coltivava sia su internet che telefonicamente. Oltre agli ex compagni di scuola c'erano un collega del marito, un amico di suo padre e il padre di un compagno di classe di suo figlio. Certo, servirebbe sapere se era lei a chiamare loro o se erano loro a chiamare lei. In pratica, togliendo gli ex compagni di scuola e visto che un fosso è composto da due rive, si dovrebbe capire se era Elena ad avere in atto una crisi familiare che la costringeva a sfogarsi all'esterno o se erano gli altri a chiedere conforto a lei perché avevano problemi con le loro mogli. In questo caso bisognerebbe chiedersi se Elena non avesse troncato i rapporti con l'ex compagno torinese perché lui le aveva chiesto qualcosa in più di una semplice amicizia. Chi può confermarci che nei loro incontri si sia effettivamente fatto sesso e non si sia, invece, parlato del tempo passato? Michele Buoniconti dice che c'è stato qualcuno che si è approfittato di lei e magari ci ha provato insistentemente arrivando, questo si evince dalle sue parole, ad intimidirla in maniera drastica (da qui l'eventuale istigazione al suicidio) convincendola di non essere più una buona madre. Ma chi poteva metterle simili idee in testa? Chi aveva una simile influenza su di lei? Vediamo dove ci portano i fatti e cerchiamo di tirare qualche ipotetica conclusione. Iniziamo subito dalla parte drastica della storia pensando a Michele Buoniconti assassino. Per credere che lui abbia ucciso la moglie con le sue mani, serve che abbia mentito a tutti su ciò che è accaduto. Per cui si deve ipotizzare che non sia stata Elena a parlargli dei suoi guai e di come si sentiva, ma che sia stato il marito a spiare i suoi profili internet e il suo cellulare. Di conseguenza, sarebbe stato lui a iniziare una litigata protrattasi fino al mattino seguente. Bisogna ipotizzare, inoltre, che non sia stata lei a chiedergli di portare i figli a scuola, ma sia stato lui a intimarle di stare a casa sino al suo ritorno.

Ipotizzando questo, con ciò che sappiamo si può già dire che se davvero la donna fosse stata uccisa da suo marito non ci sarebbe stata alcuna premeditazione, perché i comportamenti antecedenti il suo ritorno a casa sono lontani anni luce da un pensiero omicida. Costigliole d'Asti è una piccola cittadina con tantissime telecamere. Queste hanno tracciato la rotta del Buoniconti al centesimo e dato risultati certi quasi al minuto. Proviamo ad essere in lui quella mattina. Chi di noi, roso dal nervoso per quanto ha scoperto, roso da un litigio infinito, da tradimenti quasi certi, dopo aver portato i figli a scuola e all'asilo andrebbe di fronte alla porta del dottore? Chi si fermerebbe in un ufficio comunale per chiedere di una tassa da pagare? Chi, una volta tornato a casa, riuscirebbe in pochi minuti ad uccidere la moglie, a spogliarla, ad occultarla in qualche baule o cofano? Chi, dopo aver reso orfani di madre i suoi quattro figli (e senza moglie hai voglia poi ad accudirli da solo), girerebbe per casa e per la zona telefonando a caso, prima alla vicina poi al cellulare della moglie, facendosi notare per la smania di mostrare a tutti che non l'ha uccisa? Uccidere, per chi non è avvezzo ai delitti, non è una scampagnata di piacere e comporta sensi di colpa e stati psicologici particolari che non passano nel giro di poco. E Buoniconti non pare proprio che quella mattina abbia superato la soglia della normale agitazione dovuta a una scomparsa che toccava profondamente lui e i suoi figli.

Certo è che si potrebbe dargli dell'assassino se avesse lasciato calmare il tremolio e i nervi chiamando i carabinieri solo nel pomeriggio, se non fosse andato a chiedere subito aiuto ai vicini, se avesse rinunciato a incontrare subito i parenti della moglie, se avesse raccontato una storia più credibile. Ad esempio, che dopo aver litigato lei si era sentita male e l'aveva mandato in farmacia per acquistare un calmante. Che al ritorno non l'aveva trovata in casa, che se n'era andata con vestiti scarpe e occhiali. Per far credere a questo gli sarebbe bastato andare in cortile e alzare la voce per un paio di minuti, il tempo per farsi ascoltare dalla vicina che, ha testimoniato, quando Michele ed Elena litigavano se ne accorgeva perché sentiva la sua voce alterata. Nessuno ha detto di aver sentito in quei giorni voci alterate provenire da casa Buoniconti. Quindi? Se non si può pensare a un omicidio premeditato, senza litigi seri è impensabile anche pensare a un omicidio d'impeto. Inoltre è certo che per dargli dell'assassino occorre pensarlo freddo e calcolatore, visto che avrebbe occultato il cadavere nel volgere di pochi minuti, e bisogna pensare che già sapesse dove nascondere il corpo così da non farlo trovare intatto, altrimenti si sarebbe capito subito di che morte era morta sua moglie. Certo è che non è logico pensare assassino chi non getta un cadavere nel Tanaro, preferendo al fiume tortuoso e ripido una canale di scolo, o chi non posiziona un corpo morto sui binari della ferrovia al di là di una semicurva che non permette la visibilità al conducente del treno. Metodi più semplici da mettere in pratica e più sicuri per far credere a un suicidio. Perché a chi ha ucciso conviene che il cadavere non venga mai trovato o che, al limite, venga ritrovato gonfio d'acqua o maciullato dalle rotaie di un treno (e chi per lavoro fa il vigile del fuoco questo lo sa).

In poche parole, non è facile credere che Michele Buoniconi abbia commesso un delitto e, se proprio lo si vuole coinvolgere con la morte di Elena, si può al massimo pensare che abbia ritardato il ritorno a casa perché consapevole che quei minuti in più servivano a qualcuno per uccidere la moglie (o sequestrarla). Se non si dà credito all'idea di un complice che svolge il lavoro sporco per conto suo (ed è difficile anche solo pensarla), non si può neppure dar credito all'idea di un uxoricidio. Piuttosto si deve pensare ad altri uomini coinvolti. A persone che si sentivano a rischio, che non potevano permettersi di lasciare in vita una persona in grado di mettere in crisi il loro futuro. A questo proposito c'è da dire che gli inquirenti hanno controllato il profilo facebook di Elena, il suo telefonino e, così dovrebbe essere, i file del suo cellulare e dei computer, quelli che in teoria poteva utilizzare, per scoprire se frequentava altri siti internet. I siti di incontro in cui rapportarsi ad amici e conoscenti, come facebook, sono tanti. Ce ne sono di tutti i tipi, da quelli frequentati solo da ragazzini ad altri in cui chi si iscrive cerca amicizie, un nuovo amore o, esplicitamente, un'avventura extraconiugale. C'è anche da dire che non tutti quelli che si iscrivono inseriscono le proprie foto: c'è chi usa i volti dei personaggi noti e chi, se gli è concesso, non inserisce alcuna foto perché il profilo lo usa solo per chattare privatamente e non per raccontarsi pubblicamente. E per parlare di siti, visto che quasi tutti hanno Google come motore di ricerca, un sito in particolare ha attirato la mia attenzione. Si tratta di Google Plus. Giusto per non lasciare nulla al caso, ho verificato se vi fosse una pagina aperta da Elena Ceste e ho notato che un profilo con questo nome esiste (clicca su Google + per vederlo). Un profilo molto strano, un profilo senza post, foto e video, però visitato più di 1800 volte nonostante non vi sia nulla da vedere o leggere.

Al ché ho pensato che, se il profilo è della Ceste giusta (in teoria dovrebbe esserlo, ma potrei pure sbagliarmi ed aver trovato quello di un'altra persona), il numero delle visite fosse falsato da chi, dopo aver ascoltato e visto la televisione, ha fatto ricerche mirate su di lei (come le ho fatte io che il profilo l'ho cercato e notato già da quando ho scritto il primo articolo sul caso). Ma ho pensato anche che, una volta sottratte le visite avvenute dopo la sua scomparsa, il rimanente numero potesse essere riferito alle volte che qualcuno è entrato nella sua pagina per chattare o parlarle. Per chi non lo sapesse, su Google Plus si può fare tutto ciò che si fa su facebook e su Skype. Ed allora ho fatto ulteriori verifiche. Sono entrato nella pagina facebook del suo ex fidanzato e ho scoperto che nello stesso giorno ha accettato contemporaneamente sia l'amicizia di Elena che quella dell'uomo che poi iniziò a frequentarla. In pratica, i due si erano trovati su facebook tre mesi prima e avevano inoltrato contemporaneamente la richiesta all'ex compagno di scuola. Insomma, si è creato un triangolo di ex amici che molto probabilmente non riguardava il sesso ma i ricordi dell'età adolescenziale. Non ho fatto però solo questo. Passando dal mio profilo Google Plus sono andato a cercare le persone coinvolte a vario titolo nel caso appurando che quasi tutte hanno almeno una pagina che usano per chattare. E che sia così lo si capisce perché sotto il punto in cui andrebbe la foto, che mai c'è, il fumetto è attivato, a differenza del mio profilo in cui non esiste perché la pagina la uso per pubblicare gli articoli del blog e non per chattare. Tanto per dare altri dati, su Google Plus ci sono anche 34 pagine a nome dell'uomo che ha frequentato Elena, tutte con la funzione per chattare in bella vista e quasi tutte senza foto. Al netto di una decina di pagine riferibili ad omonimi, ne restano 24 che non si capisce il motivo per cui siano state aperte (ci si era scordati la password?).

Ma non è l'unico presente sia su facebook che su Google Plus, visto che ci sono anche 4 pagine senza foto a nome dell'ormai famoso prete, tutte con la funzione chat (solo una certamente non riferibile a lui), mentre un'altra, sempre con la funzione chat, l'ha aperta anche il medico di famiglia. A questo punto vien facile azionare la nostra parte pregiudizievole e pensare male di Elena. E questo accade perché di fronte a un delitto e ad una vita sviscerata nel privato dai media, non siamo in grado di ragionare solo col raziocinio. Porto un piccolo esempio parlando del mio privato. Io sull'agenda del cellulare ho i numeri di tante mamme che incontro e con cui parlo quasi giornalmente a scuola. Così come ho i numeri telefonici di tante altre amiche di famiglia (mie e di mia moglie). Ci sono stati periodi in cui con alcune mi sentivo spesso, perché ci sta che le famiglie rischino di scoppiare e ci sia bisogno di qualche consiglio o di una parola di conforto. Ma non ho solo numeri di telefono, ho anche pagine personali in internet e nei momenti liberi mi capita di chattare anche al di fuori del lavoro. Però non sto vivendo una crisi familiare e neppure cercando avventure. E' chiaro che guardandola superficialmente, se mia moglie entrasse nei miei computer o aprisse il mio cellulare potrebbe almeno sospettare che mentre è al lavoro ho una qual certa frequentazione extraconiugale, anche se in realtà non ce l'ho.

Ed allora lasciamo da parte il pensiero di un omicidio e proviamo a pensare a una Elena Ceste che non ha tradito il marito. Proviamo a pensare che i suoi profili internet li usasse solo per chattare in maniera innocente senza far nulla di male. Che anche gli incontri servissero solo per fare quelle quattro chiacchiere che la informassero sulla vita degli amici di gioventù, da tempo persi, e a bere un caffè. Ora aggiungiamo a questo la gelosia del marito e il fatto che Elena avesse molte mattine libere. Il concetto che ne esce dovrebbe già essere chiaro: anche se Elena nel 2013 coltivava le sue amicizie solo per superare la fase di stallo di una vita difficile, Michele era geloso e dopo essersi accorto che qualcosa era cambiato potrebbe averne parlato a un amico comune che lo ha informato dei profili e delle chat di sua moglie. Così lui la pressa e lei "raffredda" i toni con quelli di Torino e dice ad alcune amiche di essere stata tradita. In pratica un amico comune, suo e del marito, di cui credeva di potersi fidare, potrebbe aver parlato a Michele in maniera pregiudizievole di quanto stava facendo su internet. Degli amici torinesi e così via. Nessun video sconcio, nessun tradimento carnale, solo quel male che ti prende dentro quando ti rendi conto che l'amico pensato amico in realtà non è un vero amico perché ha parlato male di te. E questo pare confermato da quanto da lei detto ad ottobre e dalla serata del chiarimento organizzata a novembre.

Ipotizzata questa cronistoria degli avvenimenti, che dopo il chiarimento e per via delle feste prevede un periodo natalizio tranquillo, cosa avrebbe potuto degenerare la situazione fino a portarla alla catastrofe di gennaio? Anche questo, basando i concetti sulle dinamiche di una vita di coppia disturbata dalla gelosia, si potrebbe ipotizzare... perché tutti sappiamo che non basta un chiarimento a tranquillizzare chi è geloso. Anzi, sentirsi dire dal partner che ha instaurato rapporti virtuali con le vecchie amicizie, anche con l'ex fidanzato, ma che in effetti non è accaduto niente di grave, non è sufficiente a far seppellire il passato perché la fiducia di chi è geloso si è ormai scalfita. La gelosia è una brutta bestia e anche se si vorrebbe credere a chi si professa innocente, scoprire i piccoli segreti delle mogli o dei mariti rende molto sospettosi, tanto da star attenti ad ogni piccola stranezza. Se ci si accorge di un cellulare con troppe chiamate allo stesso numero, non si sta zitti e si rivanga il recente e il vecchio passato cercando di far confessare al partner quanto già si pensa di sapere. Insomma, non è impossibile che Michele Buoniconti abbia tartassato Elena per un giorno e una notte (o forse di più), usando parole in grado di influenzare la sua psiche in maniera negativa. Certe parole fanno più male di qualsiasi urlo o schiaffo. Chi ci dice che quanto asserisce abbia detto sua moglie a lui, il fatto di sentirsi una cattiva madre ad esempio, non l'abbia detto lui a lei? 

Se fosse così, ma le stesse cose potrebbe avergliele dette un'altra persona (anche un prete confessore) in ipotesi il suo nome potrebbe essere inserito nel fascicolo aperto per istigazione al suicidio, perché in teoria durante quella lunga notte lui potrebbe aver accusato sua moglie, anche in assenza di un tradimento, di aver reso ridicola agli occhi dei paesani tutta la sua famiglia (compresi i figli). In teoria, quindi, potrebbe averla accusata di essere stata una cattiva madre, magari anche una cattiva moglie, spiattellandole tutte le mancanze che ai cristiani praticanti risultano peccati da purificare. In teoria lei potrebbe essersi sentita sporca dentro, assalita da cupi sensi di colpa anche nei confronti dei figli. Magari aveva davvero commesso atti impuri, magari aveva davvero desiderato l'uomo di un'altra, magari aveva davvero mentito al marito nascondendogli che chattava. E scoprire nel suo intimo di non essere in grado di chiudere il suo nuovo modo di vivere (un po' come il non riuscire a smettere di andare al casinò), potrebbe averle fatto perdere la testa e portata a pensare, ma anche a dire (non è impossibile e non sarebbe la prima donna): "tu e i bambini stareste meglio senza di me". E forse non è neppure impossibile che quando Michele Buoniconti si è allontanato di casa, Elena abbia deciso di fare quanto in quella notte le era parsa l'unica soluzione. Una soluzione che avrebbe permesso ai suoi figli di non sentirsi ridicoli e tornare a una vita pura, fatta di quelle semplicità che lei non trovava più speciali. Se lo stato psicologico perde la propria dignità e degenera al punto da perdere ogni stima in se stessi, non risulta impossibile spogliarsi, privarsi di tutto e andare incontro a una pulizia morale tramite l'espiazione corporale delle proprie colpe.

clicca sulla foto per ingrandirla
Ricordo che quando ero solo un bambino, la moglie di un mio vicino di casa si era allontanata e senza che nessuno la notasse era arrivata alla ferrovia (tre chilometri di campagna). Lì si era spogliata nuda prima di gettarsi sotto un treno merci. In provincia di Asti la morfologia del territorio non rende impossibile un percorso di 1000 metri senza essere visti. Si tratta di attraversare campi e poco ci vuole a chi non è più in sé e non vede futuro a decidere di andare perché la ferrovia è là, si vede dalla finestra del primo piano che è a un passo (e il rio Mersa, un canale alto e insidioso, in quel punto è accanto alla ferrovia). Basta guardare la foto a lato per capire come Elena potesse ben arrivare alla ferrovia senza incrociare lo sguardo di nessuno. E dalla ferrovia, in disuso, al Tanaro ci sono altri 800 metri senza alcuna casa. E ci sono pochissime case anche fra la sua villetta e il punto del ritrovamento e chi ci viveva era di certo affaccendato o magari manco era all'interno; perché i figli a quell'ora di mattina vanno portati a scuola, perché i genitori vanno al lavoro e perché non è credibile che i pochissimi rimasti stessero alla finestra a scrutare la campagna circostante.

A me non è impossibile immaginare Elena che corre nuda al freddo di una mattina di gennaio, vederla vicino al Rio Mersa mentre la corsa prolungata e il freddo le fanno mancare il fiato e le forze.

Ma naturalmente le mie sono ipotesi personali, niente di reale o dimostrabile. E' chiaro che ci potrebbero anche stare altre ricostruzioni. Ad esempio che qualcuno vedendo Michele Buoniconti scendere coi figli verso la scuola, possa essere salito fino alla sua casa perché nella piazzetta aveva appuntamento con Elena. E' chiaro che pensando a segreti inconfessabili, se lei gli avesse detto che aveva intenzione di dire tutto a Michele, quell'uomo non l'avrebbe presa bene. Come si può pensare che il marito di Elena sia un losco individuo dalla mente scaltra che in pochi minuti, senza alcuna pietà, riesce ad uccidere la moglie, la madre dei suoi quattro figli, e ad occultarne il corpo mentre cerca di imbastire una ricostruzione dei fatti che sia ragionevole e non lo veda coinvolto.

Ma ragionarla in questa maniera, da subito pensando alle ipotesi peggiori e dando per certo un omicidio, significa essersi assuefatti al sistema mediatico, quello che rende torbido il pensiero aggrappandosi al sesso e ai tradimenti, quello che scava nella vita altrui e mette in piazza il  privato delle persone, quello che fa pensare che se una donna chatta con un amico è perché quell'amico le interessa sessualmente. Quello che fa scordare che tutti noi siamo su internet e se chattiamo con un amica o una vecchia compagna di scuola non è che lo facciamo perché vogliamo portarcela a letto. Quello che se anche qualcuno ci prova è facile che perda l'amicizia su facebook...


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160 commenti:

Anonimo ha detto...

si ma il telo verde?

alfredo

Stefania ha detto...

Potrebbe essere di chiunque, Alfredo, quel benedetto telo!

Massimo: ottimo articolo. C'è parecchio su cui riflettere ...

Stefania

Unknown ha detto...

Alfredo, un telo non fa omicidio.

Se butti l'occhio sui fossi di campagna, non solo su quelli alti e grandi ma anche sui piccoli e stretti, non vedi solo teli da serra trasportati dal vento e portati lontano dalle acque. Al loro interno cade e si ferma di tutto e tutto viene poi occultato dalle sterpaglie. Chiedi a chi per lavoro li pulisce. Inoltre in aree così aperte e vaste, come lo sono quelle dell'astigiano, il vento, a volte accompagnato da pioggia battente e incessante, non manca. I teli da serra si rompono e volano via, chiedi ai contadini.

Per aggiungere qualche informazione in più, ti inserisco alcune date di quest'anno in cui la provincia di Asti è stata martoriata più del solito dalla pioggia e dal vento.

25 giugno 2014, tromba d'aria e bomba d'acqua sulla provincia di Asti
29 luglio 2014, violento temporale su Asti e provincia
9 settembre 2014, tempesta con allagamenti ad Asti e provincia

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Ottimo lavoro
grazie Massimo!

Mimosa ha detto...

Molto interessante la riflessione che Massimo pone alla fine del limpido articolo,
a cui non avevamo proprio pensato: ossia un appuntamento in piazza,
noi avevamo pensato ad un appuntamento davanti casa e ad un ripensamento con quel “tira e molla” di frasi.

Ctz:
«E' chiaro che ci potrebbero anche stare altre ricostruzioni. Ad esempio che qualcuno vedendo Michele Buoniconti scendere coi figli verso la scuola, possa essere salito fino alla sua casa perché nella piazzetta aveva appuntamento con Elena. E' chiaro che pensando a segreti inconfessabili, se lei gli avesse detto che aveva intenzione di dire tutto a Michele, quell'uomo non l'avrebbe presa bene».

Massimo M ha detto...

Buondì Massimo. L'articolo è molto interessante. Grazie.
Personalmente non ho nulla da obiettare con le tue ipotesi relative alla ricostruzione dei fatti in ottica suicidio/disgrazia.
Certo, al contrario di te, per me è veramente molto difficile immaginare EC, non tanto che cammina nuda per strada ma che nessuno, in quell'orario di punta la vede camminare nuda e scalza per strada costeggiando anche più di una abitazione...........e non parliamo di 2 passi. Ma non obietto per la semplice ragione che è possibile che in quel momento nessuno sia passato e nessuno abbia visto niente.
In questo senso................direi che sulla base delle tue ipotesi sono poco possibilista ma comunque possibilista.

Per quanto concerne l'ipotesi omicidiaria sulla ricostruzione che ti fa aprire molti interrogativi.........avrei da fare, invece, più di una obiezione. Trattasi di angolazioni diverse a mio avviso.
Farsi riprendere dalle telecamere, farsi vedere da impiegati comunali...........potrebbero essere tranquillamente dinamiche che hanno lo scopo di certificare che EC non è uscita di casa quella mattina e che egli stesso ha usufruito della sua auto per accompagnare i figli a scuola. Farsi riprendere dalle telecamere del Dottore potrebbe avere lo scopo di rafforzare uno stato "confusionario e malato" della propria moglie...............in un contesto in cui l'omicida ha già bene in mente cosa raccontare dopo aver dato l'allarme della scomparsa. Queste dinamiche trovano un FORTE elemento a sostegno della premeditazione, che non è altro il primo giorno dei giorni di PERMESSO che MB aveva già chiesto a lavoro.
Tutta la dinamica della nottata tra EC e MB, di cui l'unico riscontro è il racconto di MB, non produce un evento inaspettato o imprevedibile............per cui MB deve chiamare la Caserma per dire che non può andare a lavoro perchè sua moglie si trova in condizioni mentali precarie: NO! MB ha già il suo permesso! Spesso dimenticato da tutti..........è l'elemento RE in assoluto di una eventuale dinamica di premeditazione.
Per quanto concerne il TANARO e i BINARI...........probabilmente ti sei perso qualche riferimento in merito nel precedente Topic su EC. Cioè ho fornito dei link in cui 2 cadaveri sono stati ritrovati nel TANARO e nelle vicinanze dei luoghi di EC (dai Vigili del Fuoco) nei 2 anni precedenti la scomparsa di EC. Ho fatto anche delle ricerche e in questi 2 anni non si sono avute migliaia di scomparse nei luoghi..........motivo per cui 2 ritrovamenti sono una media elevatissima per sostenere che i VdF sono stati in grado di ritrovare cadaveri nel Tanaro.........addirittura in tempi brevissimi, un marocchino in meno di 2 settimane. Credo che un Pompiere sia a conoscenza che dei colleghi di zone limitrofe hanno ritrovato in 2 anni 2 cadaveri. Un deterrente molto forte contro la logica di "occultare" un corpo nel Tanaro............con il rischio di essere ritrovato molto probabilmente subito visto che l'allarme della scomparsa viene dato ai CC dopo 1:30 ora circa.
Per quanto concerne i binari............la ferrovia è in disuso. Non sarebbe mai passato nessun treno a mettere sotto un corpo.
Concordo, invece, sulle poche probabilità di un omicidio eventuale di tipo IMPETO..........per le corrette, a mio avviso, interpretazioni che hai dato.
Per quanto riguarda le tempistiche e le lucidità che si contesterebbero........devo ancora una volta rifarmi alle attitudini psico-fisiche richieste per essere idoneo a far parte dei VdF. Non le cito nè per prenderle come indizio, nè per considerarle indice di colpevolezza. Bensì per contestare l'interpretazione dei "pochi minuti a disposizione"

Unknown ha detto...

Porto mio figlio all'allenamento di calcio, MassimoM, ti rispondo stasera perché ho diverse obiezioni anch'io da fare sul tuo commento. Ciao, Massimo

Massimo M ha detto...

Ciao Grande! Ti aspetto!

ENRICO ha detto...

Ciao Massimo
condivido in pieno le tue riflessioni.

Ma adesso SE NE STANNO INVENTANDO UN'ALTRA !

" Elena Ceste sarebbe morta nella notte tra il 23 ed il 24 gennaio " stanno già blaterando a "la Vita in diretta" nonostante già sia stata pubblicata una netta smentita

"Elena Ceste, news oggi 1 dicembre: corrisponde al falso la voce secondo cui la figlia di Michele e Elena avrebbe detto che la madre era assente al momento della colazione

fonte :
http://it.blastingnews.com/cronaca/2014/12/elena-ceste-novita-oggi-1-dicembre-la-figlia-di-michele-ha-mai-parlato-della-colazione-00188869.html

Anonimo ha detto...

@emax il telo era "una battuta"
dato che si dice " Il colore verde e il tipo di tessuto ricorda quello che copre la serra che c'è in casa di Michele."

come se non è un telo comune.

alfredo

Stefania ha detto...

Alfredo ... te ne prego: informati! Quel genere di telo (e te l'ho già scritto) è usato comunemente in zona e non è necessariamente riconducibile a MB.

Sarebbe come dire che chi a Milano ha una bolletta Enel puo' essere indagato.

Ragiona, davvero con calma. Quel telo dice meno che nulla. Non insistere.

Stefania

Mimosa ha detto...

Sì, Enrico, è davvero sconcertante, aggettivo diplomatico, quella “insinuazione” (non la definirei “falso”) che i figli non avessero confermato la presenza della madre a colazione (figlia maggiore ascoltata pochi giorni dopo e tutti qualche mese fa … non ho tempo per cercare le date dell’audizione, ma mi pare a giugno),
è chiaro il gioco che si sta costruendo

Mimosa ha detto...

Appunto, come scritto nell’articolo:
«anche perché se avessero detto che Elena non era presente al momento della colazione Michele sarebbe stato da subito accusato della morte della donna. »

Unknown ha detto...


Ciao MassimoM, ho messo i pupi a letto e ora cerco di obiettare al tuo commento.

Parto subito ad obiettare su Elena, poi passo a Michele. Inizio dall'orario di punta su cui obietti ma non obietti. Sul punto io non ho mai parlato di un tragitto stradale perché chi va fuori di testa va fuori di testa, non è che ci ragiona su ciò che fa o ha intenzione di fare (altrimenti al mondo non ci sarebbero suicidi).

Di solito la persona psichicamente instabile resiste alla tentazione del suicidio, si può dire che la trattiene fino a quando è in compagnia. Ma se resta sola coi suoi pensieri, entra in una crisi profonda e fa quello che al momento vede come l'unica soluzione, compreso mettersi una corda al collo (se ha la corda ed è capace di creare un cappio), tagliarsi le vene, ingoiare un tubetto di farmaci o andare di corsa a gettarsi in un fiume o sotto un treno (ma va bene anche un Tir se lo si incrocia).

E non è facile per nessuno fermare una persona arrivata psicologicamente al punto di non ritorno (credimi). Se passi oltre indietro non torni. Puoi curarti, migliorare e vivere ancora ingoiando pillole su pillole, ma il pensiero resta sempre in testa, per tutta la vita, e quando resti solo si gonfia.

La ferrovia è in disuso, ma l'esempio del treno era riferito e paragonato alla mia vicina di casa che facendo tre chilometri passando fra i campi era arrivata sino alla ferrovia senza essere vista da nessuno (se fosse passata dalla strada avrebbe incontrato prima il fiume e di certo si sarebbe gettata in acqua). Lei però durante il tragitto era vestita e si è spogliata, lasciando i panni piegati e sistemati, solo al momento di gettarsi sotto il primo treno.

Se ci fossi riuscito, ma già si vede male e allargando le immagini si vedeva pochissimo, avrei postato la mappa satellitare completa, in cui si nota benissimo che per arrivare al Tanaro dal punto in cui è stata trovata Elena ci sono altri 900 metri di soli campi coltivati. Inoltre nel tragitto che ho inserito mai si costeggiano case, e ce ne sono davvero poche, che restano a un minimo di 50 metri di distanza tranne le prime (ma quando non vi sono siepi, a riparare la visuale vi sono serre e alberi).

Insomma, pur non sapendo quanto accaduto, l'ipotesi disgrazia mi pare la più probabile. Però non è vietato e si può anche pensare che non si sia trattata di una disgrazia accaduta durante un tentativo di suicidio. Magari Elena era psichicamente a posto e non aveva alcuna intenzione di farsi del male. E non è vietato neppure pensare che sia stato suo marito a ucciderla, ma quest'ultima affermazione a ragionarci in maniera scevra da tutto è quella meno credibile (seppure sia la più gettonata dai media e grazie a loro dall'opinione pubblica).

Ed è ancora più incredibile se si parla di premeditazione e per giustificarla si pensa a posteriori a un piano diabolico fatto di passeggiate sotto le telecamere e incontri che giustificano la presenza in città con l'auto della moglie. Questo perché Elena in quei momenti ancora non era morta e non c'era per Michele alcuna certezza di poterla uccidere "tranquillamente" senza ritrovarsi graffiato o morsicato. E' un po' come mettere il carro davanti ai buoi. Tu sei certo di riuscire ad uccidere una donna (o chiunque altro) senza essere graffiato, morsicato o scoperto perché qualcuno, magari il postino o un'amico di tua moglie, arriva in quel preciso momento a casa tua?

Non mi risulta che Buoniconti avesse graffi o segni di denti. A parole è facile uccidere, nella realtà tutto cambia e se non accade in un'impeto d'ira è difficile mettere le mani al collo, o una corda, o usare un coltello, di qualunque persona. Diverso è uccidere con una pistola o un fucile. Chiaramente più facile perché manca il contatto fisico. Ma Elena non è stata uccisa con una pistola.

continua...

Unknown ha detto...

Per quanto attiene la professione che agevolerebbe il Buoniconti accorciando i minuti occorrenti a un delitto, il discorso non trova basi valide perché non è la professione che insegna come far prima ad uccidere, è la mente che non può reagire normalmente dopo un omicidio e blocca l'azione dei muscoli. Diverso sarebbe se il Buoniconti avesse già ucciso più mogli. In quel caso non proverebbe più quella forte scossa emotiva che blocca i muscoli e si smaltisce solo col passare dei minuti, in quel caso sarebbe pronto ad agire già dopo l'ultimo respiro della vittima. Non mi risulta però che quell'uomo sia un assassino e, comunque, uccidere la madre dei propri figli con premeditazione è mentalmente sconvolgente e lascia davvero scosse elettriche e tremolii che faticano a scemare.

Per quanto riguarda il permesso che sarebbe la prova regina della premeditazione... è facile capire che in questo caso il Buoniconti avrebbe ideato un piano alquanto puerile. Infatti gli sarebbe di molto convenuto telefonare la mattina in caserma per dire che stava a casa in quanto quella notte la moglie non era stata bene. Così facendo rafforzava la sua storia e il possibile suicidio.

Ma neppure l'omicidio d'impeto, che comunque lascia meno strascichi psicologici perché la rabbia aumenta l'adrenalina, regge, perché, l'ho scritto, la vicina ha testimoniato di non aver sentito la voce di Michele quella mattina o quella notte, voce che sentiva quando c'erano litigi o sgridava i bambini. Quindi nessun litigio = a nessuno omicidio d'impeto.

Per quanto riguarda i corpi ridati dal Tanaro, io non so che ricerche hai fatto, ma so che negli ultimi trent'anni in piemonte sono scomparse 1500 persone. Quindi 75 persone all'anno. E so che da tempo anche la cronaca locale riserva solo un piccolo trafiletto ai suicidi, che pochissime volte finiscono su internet. Questo per una sorta di etica professionale: non si vuole che scrivendo di suicidi si incentivino altri suicidi. A Cesena c'è stato un tempo in cui non passava mese senza che qualcuno si buttasse dal Ponte Vecchio. Da quando si è smesso di parlarne sui giornali quel tipo di suicidio è drasticamente diminuito (negli ultimi anni solo due tentativi sventati dalla Polizia). Ora le persone psichicamente insane, che a vederle in compagnia sembrano normalissime, si impiccano a casa loro (fra questi il figlio di un mio amico, per una delusione d'amore, e un mio amico che non sopportava più le medicine che lo dovevano salvare dalle crisi psicologiche). Ma tornando agli scomparsi... quante di quelle 75 persone piemontesi quest'anno si son gettate nei fiumi, compreso il Tanaro? Quante se ne sono trovate? Il Tanaro ha cominciato a restituire i cadaveri? Forse sì, ma da metà marzo in avanti, non prima. Chi ci vive vicino sa, anche i vigili del fuoco, che tutti gli anni il Tanaro a fine gennaio inizia a ingrossarsi e ad andare in piena impedendo qualsiasi ricerca.

Per cui un corpo gettato nella corrente il 24 gennaio è un corpo perso. Ma anche venisse trovato dopo dieci, quindici giorni o un mese, non darebbe risposte perché sarebbe gonfio (se ancora intero) e maciullato a causa degli urti provocati dalla forza dell'acqua che sbatte sulle rocce il cadavere.

continua...

Unknown ha detto...

Perciò, sempre a mio parere, se Elena Ceste non ha deciso di suicidarsi, un eventuale assassino lo si deve cercare all'esterno della famiglia. Magari è un qualcuno che è passato da lei quando ha visto che la sua auto era guidata da Michele. Magari l'ha convinta a uscire per fare due chiacchiere in auto, per un ultimo chiarimento, e dopo aver saputo della sua intenzione di dir tutto al marito l'ha strozzata.

Il portone che si apre col telecomando che chissà dov'era pare uno scoglio insormontabile, ma non lo è visto che a metà dello stesso portone c'è un portoncino che si apre con lo scatto dall'interno del cortile e da dentro casa. E questo sarebbe un omicidio d'impeto che alza l'adrenalina del momento. Per cui spogliare un cadavere e gettare prima i panni e poi gli occhiali (meglio non farseli trovare in auto) all'interno del cortile è una cosa abbastanza semplice da fare. Non altrettanto semplice trovare un punto, prima di entrare in città, in cui sbarazzarsi del cadavere. In quel caso va bene qualunque posto, anche un canale che grazie alla terra secca si raggiunge con l'auto prima di arrivare alla strada principale. Sia mai che qualche pattuglia ti fermi per un controllo?

Questo è il mio pensiero.

Mimosa ha detto...

è a dir poco eccezionale, caro max/massimo, come i tuoi misurati interventi valgano mille volte più dei nostri.

Ciao, Mimosa

Unknown ha detto...

Cara Mimosa, ora ho le guance color porpora... un abbraccio. Massimo

Mimosa ha detto...

@ Massimo M
sì, sì, eccome ti credo ;-)
Un abbraccio, Mimosa

Etrusco ha detto...

Non sappiamo come è morta, ma qualche elemento lascia sospettare un occultamento.
Occultare un cadavere significa renderlo introvabile, quindi indurre un po' di speranza che il tutto si risolva positivamente, prima o poi. O almeno serve a rimandare di qualche tempo il ritrovamento, cosa meno brusca di un dramma improvviso.
Si sospetta del marito quando non si sa nemmeno come è morta. L'omicidio è una cosa, il suicidio un'altra e l'occultamento è un'altra ancora.
Come nel caso di Bossetti, il rapimento, l'uccisione, l'occultamento: viene indagato per le tre cose e i conti non tornano, anche perchè può essere anche estraneo ai fatti.

Etrusco ha detto...

Mi scuso per qualche svista grammaticale. In pratica intendevo dire che il dover dare una notizia così grave ai quattro ragazzini poteva essere come dare un duro colpo alla loro sensibilità, col rischio di serie conseguenze. Forse nascondere il cadavere della madre è servito a dilazionare lo shock. E' una delle ipotesi.

Massimo M ha detto...

A Massimo
Guarda, l'ipotesi dei due percorsi ipotetici alternativi è interessante e sicuramente molto più possibilista di un eventuale percorso per strada. Resta però il fatto, che in tutte le ipotesi, EC per arrivare dove è arrivata, deve compiere per 3 volte attraversamenti di strada e probabilmente in 1 ipotesi il canale (non riesco a vedere bene). Certamente trattasi di strade secondarie ma è pur vero che siamo in orari più o meno di punta. Tralascio il dettaglio che avrebbe dovuto percorrere un numero consistente di campi coltivati in piena campagna dove ci sarebbe potuto essere qualche agricoltore all'opera. Considero la probabilità che a quell'ora, in quel periodo, la nebbia avrebbe sicuramente ridotto la visibilità............ma un soggetto nudo a temperature rigide e scalzo sicuramente procede molto a rilento e con fatica. Anche ammetendo la nebbia, almeno in 20 metri nei due lati della strada sarebbe stata visibile...........per tre attraversamenti...........per un totale di 120 metri. Rimango possibilista, più possibilista rispetto all'ipotesi della percorrenza diretta sulla strada ma sempre poco possibilista. Ciò che non mi quadra è il camminare scalzo. Non so se avete idea di cosa significa camminare scalzi per campi. Parliamo di una camminata al limite dello stare fermo, più tremolii di assideramento. Una camminata normale di 1,5 metri al secondo diventa almeno di 1,5 metri ogni 3 secondi in media ma nella migliore delle ipotesi. Considerando le distanze di circa 1,5 Km. EC avrebbe vagato nuda per 50-45 minuti per campi, attraversando 3 strade secondarie e avrebbe dovuto farlo senza mai fermarsi altrimenti i tempi si allungano. No lo ritengo veramente poco probabile. Se fosse stata vestita o se gli abiti fossero stati trovati lungo un tragitto.........sarebbe stato tutto diverso e difficilmente contestabile.


Per quanto concerne il TANARO ho riportato dati oggettivi. E cioè colleghi che si sono adoperati per ritrovamenti recenti di cadaveri nel Tanaro. E' un dato oggettivo. L'obbiettivo di un occultamento è non far mai ritrovare il corpo. 2 casi nei due anni precedenti di ritrovamento corpo nel Tanaro in zona, costituisce a mio avviso, un deterrente importante. E parlo di deterrente...........perchè se vogliamo analizzare aspetti di tipo logistico, così come un ipotetico soggetto X altro che va da EC ad ucciderla (come hai ben detto) non va certo a rischiare di essere fermato da un posto di blocco casualmente per arrivare al Tanaro, lo fa prima nelle vicinanze esattamente come avrebbe potuto farlo MB: perchè il TANARO è più lontano quindi avrebbe richiesto tempistiche più lunghe e rischiose e perchè per accedervi bisogna percorrere al limite solo per un piccolo tratto, obbligatoriamente la Statale 231 prima di infilarsi in degli sterrati che conducono sulle rive del Tanaro ma che tutte e dico tutte attraversano la A33. Quindi l'occultamento sul TANARO avrebbe avuto problemi legati sia alla scelta sia problemi di ordine logistico. Questo vale sia per MB che per un ipotetico altro soggetto X, come hai giustamente fatto notare. Motivo per cui "il TANARO" non lo considero un elemento eventualmente di indizio discolpante, bensì rafforzativo. Questo da sempre.

segue

Massimo M ha detto...

Riguardo la premeditazione, un elemento in questo senso potrebbe lo stesso essere una eventuale chiamata imprevedibile in Caserma la notte o la mattina stessa per chiedere un permesso in virtù della moglie "malata"......per il semplice motivo che non vi sono riscontri di questo stato confusionale. In realtà sarebbe cambiato ben poco. Ma lo avrebbe dovuto fare prima nella notte o prima di accompagnare i figli a scuola (altrimenti sarebbe stato un grosso sospetto) e avrebbe aperto la dinamica di uno stato di forte preoccupazione in cui diventava "sospetto" che una persona che chiama per dire che non può andare a lavoro perchè la moglie sta male (in stato confusionale) poi va a chiedere informazioni sull'ICI al Comune. Potrebbe apparire fumosa la cosa ma una dinamica del genere poteva creare ancor più sospetti. Cosa intendiamo per premeditazione? E' probabile che un lungo permesso di lavoro abbia bisogno di essere richiesto giorni prima, non il giorno precedente. Io non credo che MB giorni prima avesse già pianificato tutto, a partire dai giorni di permesso presi proprio per compiere un delitto. NO! Credo più verosimile, eventualmente, che la premeditazione possa essere maturata anche successivamente al permesso richiesto, nelle tempistiche e nelle logistiche, motivo per cui richiedere il permesso non è un'azione di premeditazione, ma una circostanza adatta a perfetto incastro. Vale a dire, ho un permesso di lavoro. Nei giorni a seguire mi frulla per la testa un'idea omicida e premedito di farlo proprio nei giorni in cui ho il permesso di lavoro. In questo caso il permesso di lavoro non è premeditato, ma la dinamica possibile omicidiaria si.

segue

Massimo M ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Massimo M ha detto...

In ultimo. Un soggetto X vede MB con la macchina di EC. O lo vede a MOTTA dove invece ha un appuntamento con EC, o per strada o è appostato nei pressi dell'abitazione a sta aspettando EC che esca per portare i figli a scuola in modo da seguirla per parlarci. In ogni caso sa in quel momento che EC è a casa da sola. Ma sa anche, non potendo ipotizzare che MB va a farsi un giro in Comune per l'ICI, che Michele:
- se vede a Motta che la macchina di EC è guidata da Michele sono le 8:15/8:20 significa che deve recarsi a casa di EC (5/7 minuti), sapendo che ha a disposizione, per fare ciò che deve fare, solo il tempo necessario per MB di lasciare i figli davanti alla scuola e di tornare a casa. Vogliamo fare 15 minuti esagerando? Cioè un soggetto X rischia di farsi beccare dal marito a casa di EC? Lo escluderei!
- O incontra MB per strada o è appostato.........il rischio è sempre alto ma avrebbe a disposizione 10 minuti + 5/7 + 5/7..........diciamo dai 20 ai 24 minuti. Questo onestamente non lo escludo, sarebbe stato possibile. Escludiamo un appuntamento telefonico di cui si sarebbe già trovata traccia. Questo soggetto, allontanatosi MB si reca davanti al cancello di EC che è chiuso. Deve scendere per suonare. EC deve rispondere, ma non solo, EC gli apre con un marito che da lì a 20/24 minuti (che sono diventati di meno) è a casa?
Ma diciamo che gli apre. Il tizio entra in macchina.............nessuno vede la macchina parcheggiata davanti al cancello mentre suona e nessuno lo vede entrare e nessuno vede una macchina parcheggiata nel cortile, anche fosse sul retro davanti, quindi, casa di Marilena. Che succede qui? Il soggetto X uccide EC e poi la spoglia lascia i vestiti a terra per depistare e la carica in macchina per occultarla? Non lascia nessuna traccia di DNA sugli abiti? Nessuno sente urla e grida? Il cancello nel frattempo era stato lasciato aperto? E chi lo chiude se MB poi rientra e il cancello è chiuso?
Il cancello è chiuso? Senza telecomando il soggetto X entra in casa e apre il cancello poi fugge con il corpo in macchina?
Oppure, invita EC ad entrare in macchina con lui e lei si spoglia? Con un marito che di lì a momenti sta per rientrare fugge in auto con un presunto amante da NUDA e senza occhiali di sua spontanea volontà?

Onestamente questa ipotesi ultima di un soggetto X mi appare veramente molto fantasiosa. Ci sono cioè una serie di dati oggettivi da prendere in considerazione che francamente...............


In fin dei conti c'è un corpo che per il punto in cui si trova è altamente probabile che sia stato occultato. Non lo smentiscono gli inquirenti. E ci sarebbe un indagato (che non è colpevole, beninteso) su cui molti interrogativi si incastrano verosimilmente al contrario di altre ipotesi............da non escludere al 100% ovvio..........come la disgrazia e suicidio..........ma che trovano, a mio avviso, troppe poche risposte logiche.

PINO ha detto...

MASSIMO caro, sapessi quanto mi sia sgradito non condividere la tua opinione, conoscendo la tua buona fede, e la tua onestà professionale, ma non sarei me stesso se non te lo palesassi.

Considerai il caso Ceste, fin dall'inizio, prendendo in considerazione la formazione della personalità culturale di MB, e quanto lo sentii quasi gridare, in presenza di rappresentanti delle F.d.O, e dei mezzi di diffusione:"Mia moglie è una santa; è una donna sposata con quattro figli, lasciatela stare", io, nato nel sud, ed ivi acculturato, come lui, ebbi la netta sensazione che l'uomo avrebbe nascosto persino a se stesso, i veri suoi sentimenti.
Chi definirebbe, sotto tutte le latitudini, una moglie che ritiene sia stata infedele, una santa?Dichiarazione che avrebbe arrecato violenza ai propri principi morali, oltre che culturali. Una vera eresia, insomma.

Ad avvalorare la mia sensazione, riporto, fra le altre, una dichiarazione rilasciata ai giornalisti, e da essi pubblicata, dal cugino di MB, Giuseppe Buoninconti: "Mio cugino Michele Buoninconti è un uomo del sud. E lei sa bene cosa intendo: da noi c'è una certa concezione dell’onore.

Non dimentichiamo che, fino a qualche decennio fa, la giurisprudenza considerava sotto luce diversa il cosiddetto "delitto d'onore", quando esso avveniva in determinate zone del nostro Paese, con popolazione non sufficientemente scolarizzate, ed influenza culturale secolare.
Quell'assurda "santificazione" fu la base su cui costruii la mia ipotesi, di possibile colpevolezza del B.(solo ipotesi, sia ben chiaro, come quelle, anch'esse ragionevoli, formulate da te, Massimo)

Se aggiungiamo a tutto quanto sopra valutato, la fantastica e non riscontrata narrazione dei fatti, secondo MB ed il provvedimento della Procura, che starebbe lavorando con molta cautela, di indagare MB per "omicidio ed occultamento di cadavere", non trovo altri spazi, dove incastrare le ipotesi, pur intelligenti ed elaborate, che hai proposto.
Con affetto, Pino

ENRICO ha detto...

PINO carissimo

le considerazioni di Massimo Prati più che "elaborate", come le definisci tu, sono estremamente LOGICHE e RAZIONALI mentre le tue scaturiscono più che altro da una concezione emozionale legata al temperamento passionale caratteristico degli uomini del sud

Ora se da un lato il movente del delitto è del tutto compatibile con la personalità tipica di una cultura ancestrale rivolta a salvaguardare la propria reputazione in ambito matrimoniale e sociale, dall’altro l’esecuzione pratica del crimine, freddamente calcolata al cronometro e nei minimi dettagli, mi restituisce l’immagine di un “autore” provvisto di qualità del tutto in contrasto con quelle di un individuo che, al contrario, avrebbe agito sotto la spinta di impulsi primitivi
Francamente ho difficoltà a conciliare questi due aspetti discordanti e quindi non me la sento di affermare che la versione di MB sia senz’altro frutto della sua fantasia ( sebbene il dubbio possa comunque continuare a sfiorarmi ).

ENRICO ha detto...

Ps

leggi : "Ora se da un lato il movente del delitto POTREBBE ESSERE del tutto compatibile..ecc.."

Kris ha detto...

Se tutte le figure apparse in questa come in altre vicende, venissero analizzate al pari del sospettato principale, forse non esisterebbero indagini a senso unico.
Mi è parso di capire che sul telo verde non ci sono tracce di Elena, quindi...
Se il marito fosse coinvolto sarebbero già emersi elementi concreti contro di lui mesi fa.
Lo stato d'animo di Elena è compatibile con un suicidio ma se fosse omicidio, non credo affatto sia ad opera del marito.
È talmente emotivo...

Kris

Anonimo ha detto...

Sì, ok, la ricostruzione con la ferrovia come luogo in cui porre fine ai propri giorni ci starebbe se non fosse che quella linea ferroviaria è stata dismessa da anni e chi abita da quelle parti lo sa

Unknown ha detto...

X anonimo

Riguardo alla ferrovia ho spiegato nei miei commenti precedenti perché l'ho inserita al posto del Tanaro, che a parer mio era la meta di Elena.

Massimo

Mimosa ha detto...

Che dire? Io sono contenta che ora sia Massimo Prati in persona a rispondere alle obiezioni, io avevo perso le forze.

E comunque, caro Massimo M. ti assicuro che in piena campagna d’inverno, gennaio, non ci sarebbe potuto essere nessun agricoltore all'opera! E non solo perché i terreni sono duri, gelati, ma perché devono riposare!
Inoltre, quella strada sterrata a cui ti riferivi, a detta di tutti gli abitanti delle case circostanti, non era percorribile perché fangosa e coperta da sterpi invernali, solo ora dopo il passaggio di tanti mezzi delle forze dell’ordine appare carrabile, per quanto molto melmosa.

Io, continuando ad assolvere MB da ogni diretta responsabilità, resto in bilico tra la fuga a piedi per i campi, e di corsa, non camminando (anche confortata dal parere di psichiatri sulla possibilità, come ho già postato) e il prelievo forzoso, più o meno indotto a volontaria consegna a terzi (con automezzo nascosto nelle vicinanze).

Saluti
Mimosa

Anonimo ha detto...

Buonasera,

Gli elementi e le ricostruzioni riportate in questi post sono molto interessanti.

Io non ho mai creduto al piano diabolico di MB, un piano minuzioso che comprenderebbe anche il fingersi confuso e inventare storie poco credibili che attirano il sospetto su di se'.

Perchè o è stato un impeto, oppure una fredda pianificazione di minuti e percorsi, tutte e due in 15 min. mi risulta difficile crederlo.

D'altra parte come dice Massimo M nemmeno nessun esterno avrebbe scelto per uccidere i 20 minuti prima che il marito tornasse a casa, essendo poi Elena sola tutto il giorno.

E qui ora mi domando: chi è l'unica persona al mondo che avrebbe scelto solo ed esclusivamente quei 20 minuti per fare un gesto insano o andare via con qualcuno abbandonando la famiglia??

Lei stessa. Una persona cui le responsabilità familiari impedivano di lasciare che la sua assenza rimanesse sconosciuta a tutti fino a sera.

Questa finalmente mi sembrerebbe una ricostruzione un po' piu' logica e attinente alla realtà della vita quotidiana. Che ne pensate?


V.

Unknown ha detto...

X MassimoM

Scusa il ritardo... è stata una giornata complicata.

Tu insisti sull'ora di punta e aggiungi i contadini al lavoro. Ma noi non si parla di una strafa cittadina e neppure di una tangenziale. Quelle sono strade provinciali a bassa densità. Chi va al lavoro parte o prima delle 8 all'ora di chi porta i figli a scuola, subito dopo le 8 - in pratica, 8.30 non si possono considerare un orario di punta... inoltre, a gennaio, con la nebbiolina e la terra dura (ma anche con senza nebbiolina e con terra morbida), i contadini se ne stanno a letto, con la finestra chiusa o, se è aperta, con le tende che impediscono la visibilità agli estranei (ma anche di vedere bene l'esterno a chi sta in casa. Non hanno nulla da fare nei campi in quella stagione (aspettano la neve che scaldi i futuri raccolti). Al massimo stanno in cantina a salare i prosciutti e a mettere la "riccia" sui salami e sulle coppe attaccate al fresco-asciutto a dicembre.

Io da bambino vivevo in campagna e correvo per i campi dei miei nonni a piedi nudi. Ti garantisco che né i miei cugini né i miei zii, che indossavano le scarpe, mi hanno mai raggiunto (anche perché mi rincorrevano quando combinavo guai seri... e li combinavo). E più è freddo all'esterno e più si corre, perché la corsa scalda e fa evitare i tremolii. Il problema è l'aria. Se non hai un allenamento specifico e corri respirando un'aria troppo fredda più ricca di ossigeno rispetto all'aria calda (lo scrivo perché m'è capitato), rischi di doverti fermare (diciamo dopo circa 900 metri) perché ti gira la testa, proprio a causa del troppo ossigeno che entra nel sangue, e potresti cadere in un canale e contorcendoti, visto che pesi più dei rami, finire sotto ai rovi o ai cespugli (io non sono caduto in un canale, mio zio mi ha portato sul divano e la testa ha smesso di girare)

Il Tanaro, ripeto, restituisce i corpi da marzo a dicembre (se non capitano stagioni molto piovose come quest'anno). Certo, dipende da dove getti il cadavere, ma se conosci i luoghi sai anche come fare per arrivarci (naturalmente devi essere a casa in permesso e non in ritardo perché ti attendono al lavoro).

Michele Buoniconti aveva tutto il tempo che voleva per occultare il corpo (in caso di premeditazione). Poteva portare la moglie dal dottore prima delle 9, farle prescrivere dei tranquillanti o qualcosa che la calmasse e poi riportarla a casa per ucciderla prima delle 10 - calmarsi per le 10.20 - metterla in un sacco con tutti i vestiti (o arrotolarla in una coperta) - sganciare la cornetta del telefono, meglio far trovare occupato piuttosto che far suonare libero senza nessuno che risponda - entrare su you tube con l'ipod della moglie e inserire un video su come trasferirsi a Santo Domingo, meglio far figurare che alla sua uscita di casa Elena fosse entrata in internet perché voleva andarsene lontano - poi andare a Govone senza dir nulla ai parenti. Dalle 10.45 alle 11.30 aveva 3/4 d'ora per occultare e tornare a casa. A quel punto faceva quattro urla in cortile, così che la vicina lo sentisse, rimetteva a posto la coperta, prendeva l'auto della moglie e andava in farmacia a prendere i tranquillanti prescritti dal dottore. Tornava sulle 12.00, sistemava il cellulare della moglie fuori dal portone e da casa lo chiamava tre o quattro volte. Poi chiamava i vicini, casomai fosse andata da loro, e usciva per andarla a cercare lontano da dove l'aveva occultata chiamando nel frattempo i parenti di lei per raccontare la storiella dell'allontanamento e chiedere a qualcuno di andare a prendere i bambini e a qualcuno di dargli una mano a cercarla.

Dai carabinieri poteva andare alle 3 del pomeriggio, con le idee più chiare e una storia da raccontare ben fissa nella mente perché già raccontata ai parenti. E questa sarebbe una buona premeditazione che prevederebbe i permessi lavorativi richiesti (ma di piani alternativi più validi di quelli che a parer tuo il Buoniconti ha scelto ce ne sono a decine).

Continua...

Unknown ha detto...

Per quanto riguarda l'omicidio fantasioso ad opera di terzi, non vedo come obbligatorio che il soggetto ignoto fosse alla scuola di Costigliole. Per me è molto più probabile che attendesse Elena alla piazzetta di Santa Margherita o addirittura nel parcheggio della chiesa (un chilometro da casa Ceste e non di più). Da lì vede l'auto guidata da Michele e sale da Elena. Perché una donna l'ha vista in cortile? Cosa ci faceva Elena in cortile la mattina del 24 gennaio? Non agosto dunque. Non è che si aspettava che qualcuno arrivasse? E se quel qualcuno era alla chiesetta non può aver tardato. Massimo alle 8.15 era lì già sapendo che il marito non sarebbe tornato prima delle 8.35. Cosa possa essere successo a quel punto non lo so. So che il portone grande, quello che per aprirlo devi usare il telecomando, ha al suo interno un portoncino che si apre sia dal cortile che da dentro casa con lo scatto (come lo abbiamo quasi tutti). So che se una donna ti dice che da lì a mezzora sarai sputtanato perché si è pentita e racconterà tutto al marito il sangue alla testa sale, eccome se sale! So che se due sono amanti non si mettono ad urlarlo in mezzo alla strada. Meglio salire due minuti in auto se c'è qualcosa da dirsi. E dalle auto moderne non è che le urla si sentono proprio bene. Se urli nella mia ti può sentire solo chi è a pochissimi metri.

Inoltre non ho scritto che il soggetto ignoto la spoglia per depistare o che lei si spoglia in auto per chissà quali motivi, ho scritto che la spoglia e basta. E i motivi potrebbero essere vari. Magari mentre sono in auto lui si infervora (per il sangue alla testa), lei vuole uscire e lui la trattiene per la maglia e questa si sfila. Cosa fare in quel momento? E' più facile rimettergli la maglia o tirare via anche i pantaloni e tutto il resto e gettarlo all'interno così che i panni non restino in bella vista? Magari gli occhiali e le pantofole cadono in auto e non è il caso che lì restino. Magari il soggetto ignoto deve andare al lavoro e il primo posto che gli viene in mente è quel canale che da dieci anni non viene pulito ed è pieno di cespugli ed erbacce. Ho troppa fretta, la infilo nel canale, la copro con dei cespugli e me ne vado.

Questa ricostruzione è fantasiosa? Meglio quella che, ci dice Pino, prevede l'omicidio d'onore? O quella che ci stanno propinando i media?

Ognuno ha una sua logica e quella usa. Io non condivido la tua perché la trovo molto lacunosa e troppo complessa (e così la considerano anche i carabinieri perché, in caso contrario, a quest'ora Michele sarebbe in carcere). I delitti di solito non sono complessi. Di solito c'è una causa scatenante che crea l'ira capace di armare la mano altrui. Se poi si vuol pensare che Michele si è vendicato di una moglie che credeva traditrice... ripeto, non è vietato e tutto ci sta al mondo. Ma serve una ricostruzione che tenga in giudizio (non una ricostruzione mediatica che prima ancora di una chiamata a processo convinca i futuri giudici popolari)

Ciao, Massimo

Ps. Sono davvero troppo impegnato in questi giorni, quindi ti anticipo che non so se troverò il tempo per commentare nuovamente..

Anonimo ha detto...

in casa non c'era un telefono fisso ... solo due cellulari, uno in tasca a Michele e l'altro a disposizione di tutti

Mimosa ha detto...

Appunto!
perché Elena 5 minuti dopo la partenza dei figli per la scuola è rimasta davanti al cancello?
a quasi zero gradi di temperatura e col solo maglione?

Era lucida?
Aspettava qualcuno?
Dava da mangiare al cane?

Etrusco ha detto...

Mimosa, credo ci sia un equivoco sui percorsi che conducono al punto del ritrovamento.
Probabilmente hanno ragione gli abitanti delle case circostanti che hai giustamente ricordato, la stradina non era percorribile come lo è attualmente, ma si riferiscono al viottolo nel campo che passa laterale alla ferrovia e che viene ripetutamente percorso dagli addetti alle indagini, probabilmente perchè ormai che il terreno è diventato compatto, è di fatto la via più breve e più larga.
Ma il punto del ritrovamento è altrettanto raggiungibile dalla strada del vivaio oltre la ferrovia, dove in corrispondenza di una curva si accede ad un viottolo in terra battuta che finisce proprio in quel punto.
Da qui passa chi nasconde qualcosa, perchè non rischia di rimanere impantanato nella melma, perchè la vegetazione ripara dalla vista degli altri e perchè non da nell'occhio chi percorre un viottolo esistente, mentre chi si inoltra con la macchina in un campo può destare curiosità. Dalla casa ci vorrà forse un minuto di più, ma ci si arriva con qualunque vettura.
Non ricordo in quale trasmissione venne segnalato addirittura un ulteriore percorso, ma era assolutamente impraticabile se non con un mezzo agricolo.

Mimosa ha detto...

Caro Etrusco, il tuo “ulteriore percorso” è proprio il secondo a cui ti riferisci, ossia quello dall’altra parte della ferrovia, quello che sarebbe stato raggiungibile col tragitto più lungo di qualche chilometro passando da Isola d’Asti, con un diverso percorso dalla casa e non con “un minuto in più” come dici. È stato percorso dai giornalisti e ci vogliono oltre 10 minuti in più rispetto alla stradina impraticabile.

Etrusco ha detto...

No, se guardi bene le immagini di Google Hearth ti accorgi facilmente di quale strada intendo.
Invece di entrare nel viottolo accanto alla ferrovia, la prossima a destra, dopo la ferrovia, un minuto di più e niente Isola d'Asti.

Massimo M ha detto...

Volevo solo puntualizzare che riguardo all'agricoltura e alle attività del Contadino non e' proprio esattamente cosi'. Gennaio e' un mese importantissimo soprattutto per quanto riguarda la coltivazioni in serra...........e mi sembra di scorgere un territorio circondato da serre. In Gennaio si seminano in serra, dopo vangatura, praticamente di tutto dal pomodoro alla melanzana ai cavoli.........mentre si raccoglie, sempre in serra a Gennaio............bietole,spinaci,radicchio,porro,verza,cicoria,rapa. Tutto questo in serra.
In pieno campo l'attività e' ridotta alla semina di cipolle e aglio ma la raccolta di verze, cavoli, radicchi etc. avviene anche in pieno campo soprattutto per questi ortaggi che crescono bene in un clima non proprio mite.
Sostenere che l'attività agricola per campi, in quel mese, non esiste, significa a mio avviso non documentarsi a sufficenza.
La presenza di serre numerose, fra le altre cose, indicano proprio la volontà di protrarre a 365 giorni l'attività agricola che senza di esse sarebbe ridotta a causa del clima.
Fra le altre cose mi sembra di scorgere un territorio sufficentemente coltivato a vigna (tipico del luogo). Ed e' proprio da manuale del contadino iniziare operazioni di vigneto proprio nel mese di Gennaio dove avviene la potatura che richiede molto tempo.
Ora con questo non voglio sostenere che quella mattina un esercito di contadini alle 8:30 fosse a dare di vanga, di semenza o di raccolta e in trincea a potare...................ma solo portare a conoscenza di dati Agricoli oggettivi che smentiscono oggettivamente l'assunto secondo il quale nessuno poteva vedere EC.
Con questo non posso, ovviamente, affermare che EC possa effettivamente non essere stata vista da nessuno (nell'ipotesi dell'allontanamento volontario per campi)..............ma se ciò e' successo ha più del casuale e fortuito................che mi riportano a bomba: cioè per me poco probabile.

Massimo M ha detto...

A Massimo
Detto quanto sopra, caro Massimo, per onestà intellettuale devo ammettere che la tua ricostruzione relativa alla corsa........ai giramenti di testa........caduta la trovo la più verosimile tra tutte le varie ricostruzioni a supporto dell'allontanamento volontario. Ho sempre escluso un suicidio, assolutamente il coinvolgimento di un soggetto X altro.................sulla disgrazia si potrebbero aprire scenari interessanti visti su angolazioni diverse (le tue) anche fosse una disgrazia avvenuto in un contesto in cui l'obbiettivo era il suicidio (e' questo lo scenario nuovo interessante).
Sono quindi possibilista (ma anche se poco lo ero anche nei giorni precedenti) ma rimane sempre questo dettaglio ad infuocarmi di dubbio. EC con elevata probabilità doveva essere vista da qualcuno.............il percorso e' troppo lungo...........ci sono abitazioni, serre, strade e campi. Non siamo a Piazza Duomo ma neanche nel Sahara. Ma come detto sopra una combinazione casuale avrebbe anche potuto evitargli di essere vista.

Anonimo ha detto...

State discutendo su assurdità.
La magistratura, che POSSIEDE TUTTO IL DOSSIER, che noi NON CONOSCIAMO, ha escluso sia il suicidio che l'allontanamento volontario A PIEDI!
Elena Ceste è stata UCCISA, ed il suo corpo occultato!!!
fr.

Anonimo ha detto...

Se la magistratura POSSIEDE TUTTO IL DOSSIER (questo è indubbio) che noi NON CONOSCIAMO, come puoi dire che ha escluso sia il suicidio che l'allontanamento volontario A PIEDI?

Sei amica/o di qualche magistrato che ti ha mostrato il dossier, perché qualche inviata l'ha detto alla tele, o lo dici perché TU pensi che sia così?

linka le tue fonti

Anonimo ha detto...

Caro Massimo, da tempo aspettavo un tuo parere su questa vicenda e apprezzo il tuo articolo per l'onestà di non tralasciare nulla. Mi ha colpito un passaggio in particolare, ossia quello ch non si possa escludere a priori che un'eventuale disagio/stato psicolgico negativo non fosse causa dele parole del marito(ipotesi molto sottovalutata). D'altronde io noto che tra istigazione al suicidio e disgrazia ci siano differenze sempre più vaghe che allontanano l'obiettivo di cercare, se ci fosse, un responsabile. Questa vicenda racchiude infinite "possibilità" e sarà impossibile trarne una verità assoluta ma sono più che convinta che solo analizzando una per una le diverse ipotesi si possa arrivare a ragionarci meglio.

Nei vecchi post mi dicevo convinta che se un MrX esisteva, sarebbe presto venuto fuori dale indagini, ossia da chi ha visionato la vita virtuale di E e potuto constatare le diverse relazioni(comprensibili per chiunque possa leggere conversazioni intere e trarne le giuste conclusioni). D'altronde la stessa lamentava il suo disagio proprio su quel mondo virtuale da cui però sappiamo non emerge nulla se non un atteggiqmento d3lla donna che non va certo giudicato, ma preso in esame come possibile motivo scatenante di una lite.

Ragioniamo quindi su un MrX che non si trova tra i contatti di E. e c'è da considerare anche che il giorno non era dei migliori per dare appuntamenti visto il marito in ferie. Se la donna si allontana si deve dare per buono il racconto di M e quindi come spiegare il fatto che la stessa per recarsi ad un appuntamento sparpaglia i vestiti e non porta null con sè? Tantomeno le chiavi di casa per rientrare...quindi se si sceglie questa ipotesi bisognerà parlare di qualcosa di diverso da un semplice appuntamento...no?

Se invece qualcuno,vedendo il marito passare, si fosse presentato da E dovremmo tenere conto del fatto che non vengono viste auto posteggiate per un tempo piuttosto lungo(entra,uccidi,spoglia,sparpaglia i vestiti, carica il corpo e via). Tolto il fatto che non vedo un solo valido motivo per esporsi in giardino a sparpagliare gli abiti(il giardino è molto esposto sulla strada), con quanta sicurezza avrebbe agito questo killer non professionista, che dopo aver ucciso una donna in casa sua e non sapendo quando sarebbe rientrato il marito, dovendosi preoccupare già di un corpo e della macchina che può essere vista, toglie i vestiti, li ordina uno dentro l'altro e li sistema in giardino? Esce con ilfagotto e lo carica in macchina senza che nessuno noti nulla(nemmeno il cane abbaia), apre il cancello e sparisce.

Ecco queste sono due ipotesi che personalmente scarterei per le ragioni spiegate, ma potrebbe sfuggirmi qualcosa. Poi c'è l'ipotesi disgrazia...ma quella è tutto un altro capitolo.
Un caro saluto
Kiba

Massimo M ha detto...

A Massimo
Adesso passo a MB. Non amo mai rispondere classificando le affermazioni degli altri sotto le mie risposte. Lo trovo "spicciolo". Mi perdonerai se questa volta, invece, procedo in questa direzione.............lo faccio solo per convenienza (già sono prolisso di mio, rischierei di perdermi.......)

Michele Buoniconti aveva tutto il tempo che voleva per occultare il corpo (in caso di premeditazione). Poteva portare la moglie dal dottore prima delle 9, farle prescrivere dei tranquillanti o qualcosa che la calmasse e poi riportarla a casa per ucciderla prima delle 10 - calmarsi per le 10.20 - metterla in un sacco con tutti i vestiti (o arrotolarla in una coperta) - sganciare la cornetta del telefono, meglio far trovare occupato piuttosto che far suonare libero senza nessuno che risponda - entrare su you tube con l'ipod della moglie e inserire un video su come trasferirsi a Santo Domingo, meglio far figurare che alla sua uscita di casa Elena fosse entrata in internet perché voleva andarsene lontano - poi andare a Govone senza dir nulla ai parenti. Dalle 10.45 alle 11.30 aveva 3/4 d'ora per occultare e tornare a casa. A quel punto faceva quattro urla in cortile, così che la vicina lo sentisse, rimetteva a posto la coperta, prendeva l'auto della moglie e andava in farmacia a prendere i tranquillanti prescritti dal dottore. Tornava sulle 12.00, sistemava il cellulare della moglie fuori dal portone e da casa lo chiamava tre o quattro volte. Poi chiamava i vicini, casomai fosse andata da loro, e usciva per andarla a cercare lontano da dove l'aveva occultata chiamando nel frattempo i parenti di lei per raccontare la storiella dell'allontanamento e chiedere a qualcuno di andare a prendere i bambini e a qualcuno di dargli una mano a cercarla

No Massimo, questa tua possibile ricostruzione alternativa di uxoricidio (che contesta l'ipotesi uxoricida stessa) presuppone che EC fosse in uno stato mentale psicotico-compulsivo di cui non abbiano nessun tipo di riscontro. Se è MB che lo racconta e la circostanza è falsa come ci porterebbe EC dal dottore se EC, invece, sta benissimo? Cioè la moglie sta benissimo e lui la obbliga ad andare con lui dal dottore a prescrivere dei tranquillanti e lei ci va? Con un dottore che sentito successivamente avrebbe potuto asserire che non gli sembrava in preda a psicosi ma essendo una cliente che ha mi ha chiesto dei tranquillanti glielo ho prescritti lo stesso? Come fai a dare per scontato uno stato psicotico-compulsivo? No, non sarebbe una ricostruzione alternativa più efficace per la mente dell'assassino perchè deve presupporre che EC fosse realmente in preda a stato psicotico-compulsivo.
Se il racconto è falso e EC stava, invece, benissimo...........l'unico modo per renderlo credibile rimane quello di lasciare abiti sparsi in giardino, farsi immortalare precedentemente dalle telecamere del dottore e raccontare un pò di cose strane tipo "Non lasciare che ce li portino via!".

Fra le altre cose, ma proprio solo a contorno (basta quanto già detto) in ogni caso di premeditazione la BASE è che EC deve restare sola in casa per un certo arco temporale. Credo che inserirlo in un contesto in cui accompagni i figli a scuola (e le telecamere ti riprendono) sia assolutamente quello meno sospetto in senso assoluto oltre che rafforzativo di uno stato impedente alla moglie (stato confusionale).
Andare a Govone dopo che tua moglie si trova in uno stato confusionale importante tale da richiedere tranquillanti..........sarebbe stato molto sospetto.
I figli a scuola ci devono andare ed è una operazione da 20 minuti, quando il Dottore è ancora chiuso e ti ha diagnosticato nulla nè prescritto nulla. Andare a Govone per accendere una caldaia richiede almeno 45 minuti con una moglie in casa in preda a psicosi?
I figli a scuola devono andarci e si fa in fretta, la caldaia può tranquillamente aspettare.

Unknown ha detto...

Scusa MassimoM, non ho proprio tempo perciò ti rispondo in poche righe.

1) tu parli di vigneti, che ci sono, e di contadini intenti al lavoro nelle serre senza pensare che confermi ancora di più la mia ipotesi. A parte che insisto sul fatto che alle 8.30 di una mattina di gennaio, fra l'altro fredda, i contadini poco ci fanno ai loro campi, ma anche ammettendo che qualcuno (e non son tanti quelli che si trovano sul percorso che ho inserito) fosse al lavoro... come potrebbero vedere una donna che cammina fra i filari dei vigneti, nessuno può vederla, e se i contadini sono nelle serre a coltivare cavoli o pomodori... come potrebbero vedere cosa capita fuori? Inoltre non è detto che qualche vecchietta dalla vista corta (gli anziani sono un po' tutti miopi) non abbia visto dal proprio cortile o da una finestra una persona camminare o correre in lontananza. Ma tu pensi che la vecchietta andrebbe dai carabinieri a dire che gli è parso di vedere qualcuno nel campo del vicino?

2) Se Elena stava bene quella mattina, perché non ha portato i figli a scuola come faceva tutti i giorni? E' stata minacciata dal marito che le ha intimato di starsene a casa? Ed allora perché, se minacciata, non ha chiamato qualcuno col cellulare? E perché se lui si è arrabbiato come altre volte, la vicina quella notte e quella mattina non ha udito le sue parole? Non è che uno cambia il suo modo di arrabbiarsi, se è abituato ad alzare la voce alza la voce. Oppure pensi che lui l'abbia convinta con la gentilezza (avendo già premeditato il prossimo omicidio) a starsene a casa per pulire o riposare? Ed allora perché Elena era all'esterno dopo la partenza del marito? Cosa ci faceva in cortile senza giubbotto? Qualcosa doveva pur aver intenzione di fare, cosa?

Per ultima aggiungo una constatazione. E' veramente possibile uccidere qualcuno che non vuole farsi ammazzare senza riportare neppure una piccola ferita?

Massimo

Massimo M ha detto...

A Massimo
1) Guarda, sul punto 1 posso convenire con te. Non mi fossilizzerei sulla serra, dentro la serra ci devi entrare e forse anche uscire perchè ti serve qualche cosa che hai dimenticato...........ma non è questo. Ci sono effettivamente tante ipotesi che potrebbero convergere sul NON AVERLA VISTA, ma insisto che si tratterebbe di situazione molto fortuita........proprio perchè si dovrebbe trattare di sagoma NUDA che è una circostanza che se vista non passa tanto inosservata. Ma ripeto, in linea di massima ho già detto che è una ricostruzione assolutamente verosimile e possibilista..........fatta di coincidenze (mettiamola così) come il fatto che non sia stata vista e come il fatto di arrestare la sua corsa (cadere) in uno dei rari punti coperti dal punto di vista aereo da cespugli. Ma ripeto, ci può stare tranquillamente.

2)Non capisco perchè un padre, che lavora fuori casa e non c'è quasi mai, durante dei giorni di permesso lavorativo non può accompagnare lui stesso i figli a scuola? Mio cognato che lavora 20 giorni fuori alternati a 3 giorni a casa.......quando è a casa accompagna lui i figli a scuola. Non chiede permesso a mia cognata. E' una cosa talmente naturale..........visto che è una mansione che non svolge mai perchè non può esserci.
Ma credo che sia una cosa assolutamente normale, bella per un Papà!
Se EC era all'esterno alle 8:15, dando per attentibile la testimonianza, aveva tanti motivi di esserci (anche quello di avere un appuntamento, beninteso!): ci sono conigli, polli e altri animali domestici a cui dare da mangiare, per esempio.........magari scopare per terra il cortile nella sua parte in cemento, cambiare l'acqua o dare da mangiare al cane o scioglierlo se fosse stato legato............insomma una miriade di operazioni che una persona normalmente può svolgere nel suo cortile mentre il papà è andato ad accompagnare i figli a scuola.............approfittando di passare pure in Comune.

Non sappiamo se MB abbia riportato qualche ferita o meno, nè è stato spogliato dagli inquirenti. A Gennaio si va in giro con volto e mani (quando va bene senza guanti) scoperti.
Convengo che non è possibile uccidere qualcuno che non vuole farsi ammazzare senza riportare neppure una piccola ferita.........ma non è detto che queste ferite debbano per forza trovarsi in volto o sulle mani. In caso di soffocamento con cuscino, per esempio..........con esecutore che tiene ferme le braccia con le sue ginocchia e il peso del suo corpo.....ha mani e viso protette. Non di certo le coscie, il gluteo o parte di schiena.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 9,04
Di quale link parli, se la procura sta già indagando per omicidio e occultamento?
Informati bene.

Unknown ha detto...

X anonimo

Credo che l'anonimo di prima intendesse dei link come questo, ad esempio.

www.gazzettadasti.it/index.php/primo-piano/michele-buoninconti-unico-indagato-nellomicidio-della-moglie-elena-ceste

E' uno degli articoli che ho trovato in cui, se non si legge solo il titolo (scritto come sempre "a sensazione", ci si può accorgere che iscrivere una persona nel registro degli indagati è un favore fatto alla persona oggetto delle indagini che può nominare suoi consulenti per seguire le varie fasi delle perizie.

In pratica è ciò che non si è fatto con Salvatore Parolisi, già unico sospettato dalla sera del 21 aprile 2011 e praticamente già indagato visto che era intercettato e controllato, ma non iscritto nel registro degli indagati e ascoltato per quasi 30 ore come persona informata sui fatti. Fra l'altro non essendo iscritto nel registro degli indagati non ha potuto mandare alcun suo consulente a seguire le varie fasi peritali, compresa l'autopsia.

E se vogliamo stare all'attualità, è iscritto nel registro degli indagati anche il cacciatore che ha trovato il corpo del piccolo Loris a Ragusa. Seguendo la tua logica anche quell'uomo è dunque colpevole...

X MassimoM

Guarda MassimoM che io non voglio farti cambiare idea. So bene che ognuno si forma la sua e difficilmente poi la cambia. Anch'io inizialmente ero propenso a credere al marito assassino, chiedi a Mimosa e a Pino per averne la conferma, però non mi sono fossilizzato su una idea e come faccio sempre ho cercato di mettere ordine: a destra gli elementi a colpa - a sinistra quelli a discolpa.

Fatto questo tiro le somme e cerco di vedere quali siano le più logiche anche in base a tanti altri omicidi che ho seguito negli anni. Magari mi sbaglio e quando usciranno gli atti (o riuscirò ad avere qualche verbale) dovrò ricredermi e darlo per assassino, però al momento non c'è nulla di serio che porti a credere a un marito assassino.

Per dire che è stato lui bisogna andare fuori logica e inserire troppe ipotesi e congetture. Chi indaga fa ipotesi e congetture, è normale, ma poi cerca i riscontri: e la realtà dice che Michele Buoniconti non è stato arrestato, quindi nessun riscontro è stato trovato alle ipotesi di colpevolezza.

Il suo racconto è strano? Sarei più propenso a credere ad un omicidio premeditato se avesse raccontato qualcosa di più logico.

Ciao, Massimo

Massimo M ha detto...

A Massimo
D'accordissimo. Comunque con sincerità voglio dirti che la tua ricostruzione............chiamiamoladisgrazia durante un obbiettivo suicidio........mi ha aperto veramente molto interrogativi che avevo sottovalutato. Certo non cambio idea............ma mi piacerà sicuramente approfondire questa che per me è un'ottica diversa a cui non mi sottraggo di certo per nessuna forma di pregiudizio che non ho!
Anche io non ho mai pensato ad un coinvolgimento di MB fino a quando è stato ritrovato il corpo. Da quel momento in poi ho cercato di pormi tanti interrogativi..........senza farmi influenzare dai soliti media pronti come sempre a speculare.
E oggi mi appare l'ipotesi più plausibile che prevederebbe, appunto, un soggetto deciso, freddo, calcolatore, abile a districarsi in ogni circostanza che ha premeditato il tutto con scrupoloso e minuzioso dettaglio, sia nella fase omicidiaria che di occultamento, sia nella fase di prima indagine e ricerca in cui si è ampiamente concesso ai media per "narrare" i suoi fatti. Concessione chiusa in maniera categorica e violenta solo dopo il ritrovamento del corpo.

Sono sempre molto aperto a cambiare idea..............e nel caso lo farò perchè non ho da difendere nessun pregiudizio.
Detto questo, debbo ringraziarti per questo scambio di opinioni e di vedute e soprattutto per l'articolo molto interessante che apre ad angolazioni di riflessioni diverse.............senza le quali ognuno di noi non potrebbe in effetti avere una propria opinione e rafforzarla o modificarla.

ENRICO ha detto...

OT

MASSIMO

scusami se ti faccio perdere tempo ma appena hai un minuto a disposizione mi potresti togliere una curiosità ?

I commenti con la dicitura "Questo commento è stato eliminato dall'autore " sei tu stesso che li cancelli oppure si cancellano automaticamente (?) , oppure chi li scrive poi li cancella immediatamente ?

te lo chiedo perchè da un po' di tempo a questa parte ho notato che alcuni commenti (probabilmente "anonimi" e scorretti) non hanno più diritto d'asilo e FINALMENTE non hanno più possibilità di inquinare la discussione

PINO ha detto...

Posso testimoniare in modo perentorio l'apertura mentale di Massimo Prati, di fronte a riscontri ufficiali che vanificherebbero un sua avanzata ipotesi.
Ne è prova palese, (notato da tutti i componenti del forum) il ritiro dell'articolo da lui pubblicato su questo blog, per il caso Bossetti.
Pur restando fedele alla mia ipotesi, che resta invariata (fino a rivelazione di prove che la demoliscano), non posso che dare atto a Prati, per quanto ha affermato.
Pino

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Ti rispondo io così faccio prima.
Alle volte mi capita di scrivere senza rileggere e come poi leggo il post mi accorgo di colossali errori anche di grammatica. Siccome non si possono modificare, faccio un copio-incolla, elimino il post e lo riscrivo corretto.
La colpa è quindi mia. Non è una bella cosa, me ne scuso e cercherò di evitarlo. Chiedo scusa a Massimo in primo luogo........che, come in questo caso, può essere tirato in ballo per spiegazioni che avrei già dovuto dare io. Pardon!

ENRICO ha detto...

a Massimo M

OT

già che ci siamo, spiegami come fai a cancellare i tuoi post. E' da molto che scrivo su questo blog e non sono mai riuscito a capire come procedere per eliminare il proprio messaggio (nonostante Max Prati abbia pazientemente tentato di spiegarmelo) !
grazie

E.

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Alla fine di ogni tuo post c'è nell'ordine: data, orario, a seguire la scritta CET e a seguire un'icona che è un cestino minuscolo. Ci clicchi sopra, ti si apre una nuova pagina dove c'è riepilogato il tuo post, in fondo a sinistra c'è scritto Elimina Messaggio...........ci clicchi e lo elimini:)

ENRICO ha detto...

Massimo M.

io l'icona con il cestino non ce l'ho !
Forse è perchè non sono iscritto con l'account google come te.

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Può darsi.....si

Stefania ha detto...

Tornando a bomba, se un Mr. X esiste è sicuramente qualcuno che risponde a queste caratteristiche:

- aveva modo di vedere o comunque di parlare con Elena spesso e senza destare nel marito alcun tipo di sospetto;

- aveva modo di parlare di persona e non attraverso un cellulare oppure un pc;

- puo' aver convinto Elena a lasciare le sue vesti, gli occhiali, i documenti, promettendole di portarla in un luogo sicuro dove magari riflettere o per sparire per sempre (a prescindere dal fatto fossero le sue reali intenzioni);

- puo' essersi procurato un mantello per coprirla (lei d'accordo) e ad esempio averle garantito avrebbe portato con se un paio di lenti a contatto;

- deve aver trovato un motivo convincente per indurla a spogliarsi ..... (esci dalla tua terrà e va dove ti mostrero' ..... seguitemi, vi faro' diventare pescatori di uomini .... ecc ...) come a lasciare tutto il superfluo o quello che potesse ricordarle le sue colpe;

- deve aver avuto un appuntamento preventivo (magari preso a voce) con Elena ma avendo visto il marito allontanarsi con la prole, ha agito lo stesso.

Stefania

Anonimo ha detto...

Interessante questo passaggio di Massimo Prati non vedo come obbligatorio che il soggetto ignoto fosse alla scuola di Costigliole. Per me è molto più probabile che attendesse Elena alla piazzetta di Santa Margherita o addirittura nel parcheggio della chiesa (un chilometro da casa Ceste e non di più)

non c'è un km da casa Buoniconti alla chiesa, i metri saranno 800, e mi pare di ricordare che i cani molecolari siano andati vicino alla chiesa indicata da Prati.

qualcuno sa chi è il prete e se l'hanno interrogato?

Stefania ha detto...

Il prete è Don Bruno, mi pare.

Stefania

Unknown ha detto...

Non è don Bruno. Lui è il vicario. Il parroco è don Remo Borello. A lui Buoniconti ha portato il figlio che doveva far la cresima a Motta, da don Zappino. Ed anche questo è un mistero: perché il marito di Elena ha cambiato chiesa al figlio? Quali sino i veri contrasti sorti fra i due?

Massimo

Stefania ha detto...

Hai ragione: è Don Remo. Effettivamente si deve essere spezzato il rapporto di stima e fiducia tra MB e Don Zappino. Quando e perchè?

Stefania

Minnie ha detto...

Salve a tutti!

Massimo Prati
Ho trovato il tuo articolo veramente interessante: inizialmente mi ha fatto entrare un po' in confusione (le mie convinzioni si sono un po' "incasinate" ), poi in realtà ho apprezzato questi stimoli...

Ultimamente, a causa della terribile vicenda del bimbo di Ragusa, la memoria di EC sta ottenendo un po' di tregua mediatica ...

Minnie

Anonimo ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

@emax il telo era "una battuta"
dato che si dice " Il colore verde e il tipo di tessuto ricorda quello che copre la serra che c'è in casa di Michele."

come se non è un telo comune.

alfredo

01 dicembre 2014 19:56:00 CET
Anonimo Stefania ha detto...

Alfredo ... te ne prego: informati! Quel genere di telo (e te l'ho già scritto) è usato comunemente in zona e non è necessariamente riconducibile a MB.
@Stefania:
Sarebbe come dire che chi a Milano ha una bolletta Enel puo' essere indagato.

Ragiona, davvero con calma. Quel telo dice meno che nulla. Non insistere.

Stefania

01 dicembre 2014 21:03:00 CET

e io cosa ho detto? ti sei persa qualcosa o non hai capito

@alfredo

Anonimo ha detto...

@Stefania

@emax il telo era "una battuta"
dato che si dice " Il colore verde e il tipo di tessuto ricorda quello che copre la serra che c'è in casa di Michele."

come se non è un telo comune.

alfredo

01 dicembre 2014 19:56:00 CET
Anonimo Stefania ha detto...

Alfredo ... te ne prego: informati! Quel genere di telo (e te l'ho già scritto) è usato comunemente in zona e non è necessariamente riconducibile a MB.

Sarebbe come dire che chi a Milano ha una bolletta Enel puo' essere indagato.

Ragiona, davvero con calma. Quel telo dice meno che nulla. Non insistere.

Stefania

01 dicembre 2014 21:03:00 CET

alfredo

Stefania ha detto...

Che facciamo? Andiamo ancora a discutere sul telo? Facciamo le battute (come se questo fosse il contesto adatto?

Eddai, basta.

Ho espresso una serie di pensieri circa chi potrebbe aver "prelevato" magari con il suo consenso, Elena. Qualcosa da dire?

Stefania

Mimosa ha detto...

OT
Mi ha disgustata l’intervista al Vescovo di Arezzo rilasciata a CLV sul caso di Guerrina Piscaglia! A dir poco sconcertante la sua “performance” davanti alle telecamere … oltretutto non si scandalizza per le foto porno e in particolare di una suora …. È da vedere il pezzo!!! Stavo per vomitare!
Mimosa

Unknown ha detto...

Ciao Kiba

Ho mezzora e voglio usarla per metterti in difficoltà.

Prendiamo subito in considerazione Michele Buoniconti dicendo che se lo si pensa assassino, o anche solo l'istigatore di un suicidio, non si può non pensare che sia stato lui ad influenzare negativamente la mente di Elena. Quindi le sue parole su quanto accaduto quella notte, su quanto dettogli dalla moglie, vanno ribaltate e si deve pensare che le abbia dette lui per una giornata intera, una sorta di lavaggio del cervello, dopo aver controllato il cellulare e le sue pagine facebook. Ma questo solo se lo si pensa in grado di commettere un omicidio senza subire conseguenze psicologiche (e davvero non è per nulla facile guardare in faccia i figli che piangono e fanno disegni per la loro mamma sapendo di averla uccisa e resi orfani), solo se si pensa che abbia avuto il tempo sia per ammazzare che per occultare il corpo. Escludere Michele Buoniconti a priori sarebbe sbagliato, per questo bisogna lasciare una percentuale di possibilità a una sua eventuale colpevolezza.

Detto questo mi sposto alla fine del tuo commento, alle due ipotesi che tenderesti ad escludere per dirti che, a dire il vero, un'auto poteva fermarsi di fronte a casa di Elena senza essere vista. Bastava parcheggiasse dove per mesi hanno poi parcheggiato le troupe televisive, nel viale di fronte a casa Buoniconti, quello che porta alle serre, quello riparato da chi vive nella casa a lato dalla siepe alta e dall'altra dalla salita che impedisce a chi sale di vedere le auto lì parcheggiate.

Trovato un posto all'auto parliamo dell'appuntamento dato nei giorni peggiori, visto che il marito s'era preso le ferie. Questo parrebbe un ragionamento logico, ma probabilmente si deve ragionare in maniera opposta e pensare che non c'era nessun appuntamento da prendere perché c'era già un appuntamento fisso. Nel senso che l'appuntamento ci sarebbe stato se Elena avesse portato i figli a scuola. Non era forse lei che spesso andava, anche a piedi, alla chiesa di Santa Margherita? Non è lì che si son diretti i cani? La chiesa è riparata dalla vista di chiunque. Un buon luogo dove incontrarsi per poi andare da qualche altra parte o fermarsi a parlare come due parrocchiani che si sono incontrati per caso. Forse tutti abbiamo dimenticato il famoso sms ricevuto da Elena il giorno prima di scomparire. C'era scritto: Ti voglio tanto bene. - Perché non rispondi? Se mi hai cercato tu è perché ti senti sola ed hai bisogno di parlare. - Ci vediamo al solito posto.

Ci vediamo al solito posto. Qual era il solito posto? Davvero si vedevano al campo da tennis? Chi lo ha confermato?

continua...

Unknown ha detto...

Per quanto riguarda gli abiti, le chiavi e l'omicidio, la logica si potrebbe capire meglio se facciamo una piccola ricostruzione. Immagina una donna che pochi minuti dopo l'uscita del marito sente suonare il campanello. Va alla finestra e vede il suo amante (chi forse in quel momento non vorrebbe proprio vedere) che dal portone le fa cenno di uscire e di aver parcheggiato l'auto dall'altra parte della strada. Lui torna verso l'auto, lei, senza portarsi nulla perché poi deve tornare in casa dato che presto tornerà il marito, apre la porta, prende le scale, arriva al cortile (in quel momento passa una macchina e una persona la vede), apre il portoncino, attraversa la strada e sale nell'auto dell'amante per parlare. Ora immaginiamo che la scena si animi. Lei gli dice che è finita, che non ce la fa più a mentire, che ha quattro figli e un marito a cui vuole raccontare la verità e chiedere perdono. Lui, sposato con figli e magari di chiesa, oppure addirittura sposato con Dio, non può permettersi uno scandalo simile, i paesi sono piccoli, cerca di convincerla con le buone, ma Elena non ne vuol sapere e tenta di uscire dall'auto. Lui l'afferra per la maglia, lei si tira indietro e la maglia si sfila. Lui continua ad allungare le mani, lei si dimena mettendo il busto attaccato allo sportello e lui la prende per i pantaloni per non farla uscire. La scena ora si fa più frenetica, siamo a un passo dall'omicidio ed Elena è quasi nuda. Lui si getta su di lei, che vedendosi in pericolo abbandona la cautela (era in auto con l'amante e non poteva farlo sapere a tutti) e tenta di uscire e di urlare. Lui per farla tacere le mette una mano sulla bocca tirandola verso sé. Un minuto e tutto è finito, Elena è morta, mezza nuda e lui è in confusione e non sa che fare, sa solo che non può restare in auto con un cadavere. Fosse il marito e fosse in casa avrebbe il tempo per riordinare le idee e cercare una scappatoia. Potrebbe anche bere, farsi una doccia, calmarsi. Ma è in auto con un cadavere mezzo spogliato! Ed allora cerca di fare mente locale. Non è facile, ma riordinando le idee capisce che per non destare sospetti su di sé non può lasciarlo in quel posto. Il marito è a Costigliole, ha un alibi, e se qualcuno andasse alle serre e la vedesse i sospetti cadrebbero, fra gli altri, anche su di lui. Inoltre deve andarsene subito, non può rischiare di restare ancora in quel punto. Perciò inizia ad agire. Esce dall'auto, apre lo sportello e cercando di non fare rumori prende il cadavere e lo trascina fuori per caricarlo nel bagagliaio. Cerca di tirarle su i collant, ma sono particolarmente duri e faticosi da alzare. Quindi prende sia i pantaloni che i collant e per far prima li sfila uno dentro l'altro. Carica il corpo nel bagagliaio ma non può lasciare i vestiti in quel punto, capirebbero che c'è stato un omicidio o, comunque, qualcosa di strano, e neppure può portarseli in auto. Perciò li raduna, prende anche le pantofole e gli occhiali, e visto che la strada è silenziosa (ed ha molta visibilità) la attraversa e li adagia aldilà della ringhiera, più bassa rispetto al portone, vicino al muretto, e all'interno lancia anche gli occhiali e le pantofole. Meglio che ci pensi il marito a spiegare quei vestiti. A quel punto parte piano... ora deve solo cercare un punto in cui occultare il cadavere.

Per obiettare potresti dirmi che sono uno scrittore e che nutro una fervida immaginazione. Può essere, anche perché la mia convinzione non tende all'omicidio ma a una disgrazia capitata a una persona molto cattolica rimasta sconvolta dopo aver capito l'entità dei suoi peccati. Però, pur pensando a una disgrazia, non me la sento di accantonare altre ipotesi. E questa, vista la zona e non vedendo l'auto di alcuni giornalisti proprio perché parcheggiate a metà di quel viale, non mi sento di escluderla. Non sarebbe la prima donna uccisa dall'amante (o dalla moglie dell'amante che voleva chiarimenti).

continua...

Unknown ha detto...

Per finire parliamo di MrX. Chi ti dice che il suo nome non sia nella lista della procura? Tutti hanno un alibi, si è detto, ma ne ho visti tanti di casi in cui gli assassini avevano alibi che non erano alibi. Il filatelico di Torino aveva un alibi per il momento della scomparsa di Marina di Modica. Glielo aveva fornito la sua fidanzata. Dopo anni non lo ha avuto più ed è stato condannato. E questo è solo uno dei tantissimi assassini che prima di scavare su di loro avevano un alibi (certo è che se la persona viene esclusa dalle indagini il suo alibi resisterà per tutta la vita).

Ho concluso. Ora sei un pochino più in difficoltà? Credo di sì, perché questo caso è stato complicato dall'occultamento, che solo a chi non conosceva Elena poteva apparire un allontanamento volontario, che non ha permesso subito di fare quelle indagini che di solito si fanno in caso di omicidio. Diciamo anche che i media ci hanno messo lo zampino, e ancora non lo tolgono, annunciando indiscrezioni e scoop che riguardano il marito (se avessero un altro da tartassare le indiscrezioni ci sarebbero ugualmente perché ogni frase può essere interpretata in più modi). Ma quanti di queste indiscrezioni o scoop hanno una logica investigativa? Troppo tempo è passato dalla scomparsa al ritrovamento e ci sarà da essere davvero bravi per scoprire se c'è un assassino ed eventualmente per capire chi è.

Come ha detto il procuratore capo di Ragusa l'altro giorno? Le prime 72-96 ore sono le più importanti, se non arrestiamo l'assassino entro questo spazio temporale i tempi poi si dilateranno di molto perché si allargheranno le indagini. E pensa che a Ragusa il piccolo Loris l'hanno trovato dopo otto ore.

Insomma, il caso di Costigliole somiglia molto al caso di Brembate...

Ciao, Massimo

Minnie ha detto...

Purtroppo l'ho visto Mimosa!!!
La penso esattamente come te ... ma come fa la "Chiesa" ad avere questi personaggi al suo interno??? Non è ora di fare un po' di pulizia??
Scandaloso!

Minnie

Mimosa ha detto...

non c'era nessun appuntamento da prendere perché c'era già un appuntamento fisso
L’avevamo pensato, infatti.

Lui, sposato con figli e magari di chiesa, oppure addirittura sposato con Dio, non può permettersi uno scandalo simile,
idem

Grazie ancora, Max, per i tuoi interventi, che sembrano avere più presa rispetto a quelli - innumerevoli - del nostro piccolo manipolo, per quanto non univoco, tendente a trovare responsabili al di fuori del marito.

Mimosa

Anonimo ha detto...

Bel lavoro Massimo Prati e pregevoli repliche, ma io queste ipotesi le avevo già lette nei commenti dell’articolo precedente, in parte contribuendovi, però sistematicamente contrastate da diversi commentatori ….. lei sostiene di non voler convincere nessuno, ma crede che qualcuno possa ravvedersi?
Mario

Etrusco ha detto...

Si pensa all'occultamento perchè quello era l'unico punto del canale dove ciò sembra essere possibile, per motivi di facile raggiungimento e caratteristiche del luogo.
Ma per l'occultamento deve esserci uno scopo o un obbiettivo strategico. Se l'assassino fosse Mister X, perchè si adopera per occultare la vittima? Avrebbe fatto prima se l'avesse uccisa e abbandonata nello stesso posto (in casa) per poi dileguarsi.
Se di occultamento si tratta, a prescindere da chi sia stato l'artefice, doveva per forza esserci una motivazione importante, tanto da far valere la pena di esporsi al rischio di essere visto e individuato, perchè fare un artificio del genere presuppone l'uso di una vettura, che nel caso di Mister X doveva essere momentaneamente parcheggiata davanti al cancello, dove poteva facilmente essere notata.
Bisognerebbe ragionare su quali motivi spingono un individuo ad occultare un cadavere.

A meno che, il punto del ritrovamento non sia stato in prossimità del luogo del delitto.

Unknown ha detto...

Oddio Mario, quel ravvedersi è tipico del mondo religioso... forse era meglio evitarlo.

Comunque nessuno deve ravvedersi perché tutte le possibilità sono aperte. Io ho la mia idea e altri hanno la loro. Forse presto vedremo quella di chi indaga.

Ancora questo non è come altri casi. A parte i giornalisti che a volte sono da capire perché per ottenere un buono stipendio devono seguire la "testata", quindi obbedire alla redazione, al direttore, all'editore, finora i carabinieri e la procura hanno fatto un ottimo lavoro... nessuno ad esempio ha esposto l'unico indagato al pubblico ludibrio parlando al popolo, tramite la stampa, come fosse un sicuro e abietto colpevole.

A Taranto ad esempio, da subito si è parlato in maniera vergognosa di chi è stata arrestata senza neppure fare una mini indagine per verificare le parole sbiascicate prima in garage poi in caserma dal padre mentre il suo avvocato, invece di farlo tacere perché chiaramente in confusione, lo incalzava incitandolo a inserire altri nell'omicidio di Sarah con frasi del tipo "dentro... sarà una vita d'inferno michè".

Insomma, non c'è da ravvedersi ma c'è da sperare, tutti insieme (qualunque idea si abbia), che ad Asti si seguano le regole. Ad esempio, che prima di arrestare qualcuno non chiamino a raccolta le telecamere e la folla.

Ciao, Massimo

Massimo M ha detto...

Intervengo sul famoso MisterX che ho esplicitamente dichiarato ritenere l'ipotesi più improbabile in assoluto. Lasciamo perdere i riscontri sui cellulari e gli alibi che sembrerebbero comunque escludere una Persona X.
Nella ricostruzione di Massimo, assolutamente verosimile, occorre ancora una volta la casualità per cui nessuno passa lì' in quel momento e nessuno vede un uomo che ripone gli abiti, tirandoceli, al di la' del cancello e nessuno vede una macchina parcheggiata nelle vicinanze della casa. Il che, ci può però effettivamente stare.
Ciò che a mio parere fa invece escludere questa circostanza sono proprio gli abiti. Cioè con questa ricostruzione MisterX avrebbe sfilato nella colluttazione e con forza alcuni abiti di EC...........maneggiandoli tutti. Uccidere EC in auto significa colluttazione, significa che EC si e' difesa (non vale solo per MB)...............potrà aver graffiato il suo assassino, tiratogli i capelli...............insomma.
E dopo una colluttazione così feroce MisterX raduna tutti gli abiti e poi li tira, occhiali compresi (stranamenti intatti) in un angolo del cancello per poi fuggire ad occultare il corpo? E sugli abiti non si trova mezza traccia di DNA altrui? Di Capelli, Peli, o pezzi di pelle o addirittura microscopiche tracce di sangue o di saliva? Fra le altre cose Un conto e' sfilarsi una maglia, un conto e' sfilarla con forza e contro volere.........oltretutto di lana............la si sfibra...............i segni sarebbero evidenti.
Ok, tutto può essere, però..............quegli abiti erano lindi............se non consideriamo neanche questo elemento allora non consideriamo più niente.

Massimo M ha detto...

............fra le altre cose non si capirebbe come mai un soggetto che ha appena ucciso una persona e che ha deciso di occultarla, dunque per far sparire tracce............decida di depositare egli stesso in giardino occhiali ed abiti............cioè oggetti da lui maneggiati, tirati, sfibrati anche magari. In sostanza lasci tue probabili tracce agli inquirenti?
Se c'entrasse un MisterX di certo non si sarebbero trovati gli abiti...........li avrebbe sparire, basta un semplice camino.

Unknown ha detto...

Ancora una volta, MassimoM, riesci a darmi ragione e senza volerlo a confermare la mia idea.

Parli degli abiti lindi e dici di considerarli perché un estraneo non poteva lasciarli lindi e comunque li avrebbe bruciati per non far trovare il suo dna.

Ma scusa, perché questa considerazione va bene solo per MrX e non per il marito? Perché MrX non doveva farli trovare e Michele invece sì? Che senso ha?

Fra l'altro, considera che la procura ha smentito che non fossero stati indossati, perché il dna di Elena è presente e dimostra che li ha tenuti addosso almeno per un giorno, e che il Ris ha anche detto che le analisi non sono state completate (probabilmente queste considerazioni, già ascoltate a Quarto Grado, le riproporranno venerdì prossimo).

Insomma, Michele ha dato in pasto ai carabinieri gli abiti della moglie quando, l'avesse uccisa, non gli sarebbe convenuto darglieli (o è un assassino cretino o spera che ci sia un dna estraneo e che si trovi), mentre un MrX qualunque avrebbe dovuto bruciarli e non, invece, lasciarli all'interno del cortile della donna per spostare le indagini sulla casa e non indirizzarle sul luogo in cui è stata veramente uccisa e su altri che non fossero il marito.

Inoltre devi considerare che non tutti sono professionisti del crimine, che c'è chi uccide per la prima volta senza premeditazione e si trova a dover agire in velocità. Non sempre è possibile pensare alle conseguenze di un gesto fatto di fretta, che al momento pare il migliore, se si ha pochissimo tempo per ragionare perché si corre il rischio di essere visti da qualcuno. E se l'ha uccisa Michele Buoniconti il rischio che correva lui era minimo, visto che il crimine si sarebbe consumato all'interno della casa.

In ogni caso, e vengo al motivo per cui mi dai ragione, affermare che MrX non poteva mentre il marito sì è illogico, quindi le due affermazioni si dovrebbero annullare a vicenda. Né l'una né l'altra dovrebbero avere valore probatorio. Per cui, annullate queste, resta da capire chi ha tolto i vestiti a Elena e perché glieli ha tolti. Ed ecco che vieni dalla mia parte.

L'unica spiegazione plausibile è che Elena se li sia tolti con le proprie mani prima di infilarsi fra la foschia di quella mattina e correre in direzione del Tanaro.

Ciao, Massimo

Stefania ha detto...

Massimo Prati: Elena come hai detto, puo' essersi tolta volontariamente gli abiti. Vuoi per infilarsi fra la foschia .... come hai scritto, oppure per altri motivi. Faccio un paio di ipotesi:

- quella che ho elencato nel mio post del 03.12 alle 14:50, ovvero "deve aver trovato un motivo convincente per indurla a spogliarsi ..... (esci dalla tua terrà e va dove ti mostrero' ..... seguitemi, vi faro' diventare pescatori di uomini .... ecc ...) come a lasciare tutto il superfluo o quello che potesse ricordarle le sue colpe"

- Per fare una doccia, cosi' che Michele l'abbia trovata già svestita anche se viva, una volta rientrato a casa.

In ogni caso, ritengo assai improbabile che Michele oppure un qualsivoglia Mr. X possa aver spogliato Elena contro la sua volontà senza lasciare sugli abiti impronte e tracce.

Stefania

Stefania ha detto...

Mimosa wrote: Anonimo Mimosa ha detto...

OT
Mi ha disgustata l’intervista al Vescovo di Arezzo rilasciata a CLV sul caso di Guerrina Piscaglia! A dir poco sconcertante la sua “performance” davanti alle telecamere … oltretutto non si scandalizza per le foto porno e in particolare di una suora …. È da vedere il pezzo!!! Stavo per vomitare!
Mimosa

03 dicembre 2014 23:51:00 CET

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Disgustato è un eufemismo. Spero in Vaticano qualcuno abbia visto e segnali a chi di dovere questa intervista disgustosa, rilasciata da un personaggio disgustoso.

Stefania

Massimo M ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Massimo M ha detto...

A Massimo

MisterX non li avrebbe dovuti consegnare perchè, come ho detto, avrebbe rischiato di lasciare delle sue tracce sugli abiti, in maniera categorica.
La differenza è che se MisterX lascia quegli abiti, sicuramente erano quelli che EC indossava. Se lo avesse fatto MB, ammesso che anche egli avrebbe potuto lasciare tracce sospette (tipo sangue), poteva tranquillamente utilizzare altri abiti (in camera mia sopra la sedia ci sono più abiti da me indossati......ne scelgo uno a caso poi quando sono proprio sporchi li metto a lavare)...........oppure poteva aver ritrovato EC in doccia o mentre si stava cambiando e non aver contaminato con tracce dubbie nessun abito. Però noto che, non mi riferisco a te, nelle ipotesi diverse dall'uxoricidio ci si infila per forza elementi illogici (ma verosimili) mentre nell'ipotesi dell'uxoricidio si tende a contestare di tutto.......pure che a quell'ora una donna si potesse fare una doccia......per esempio.
Sta di fatto che di questi abiti NON ABBIAMO NESSUN TIPO DI RISCONTRO se non nel racconto di MB, fatto, proprio sugli abiti, di tante incongruenze e contraddizioni (al Parroco dice che ha trovato abiti e occhiali insieme, a CLV dice che gli occhiali li ha ritrovati dopo, i CC gli fanno notare che i collant sono nuovi di zecca e lui chiede di poterli toccare....etc....).

Fra le altre cose non si capisce cosa dovesse depistare il MisterX mettendo gli abiti in cortile...........con il rischio A di essere visto da qualcuno, B di lasciare sue tracce agli inquirenti.
MB, invece, potrebbe aver costruito tutta una storia..........che va dallo stato confusionale notturno agli abiti lasciati in cortile con l'uscita nuda. Una storia credibile, talmente credibile da essere fortemente depistativa nella prima fase delle indagini (Tanaro e Pozzi).
Qui, invece, dovrebbe essere stata scritta una storia di un MisterX che, ripeto, non solo lascia le sue tracce a disposizione............ma ha cura di mettere i vestiti uno infilato dentro l'altro per poi lanciarli dentro il cortile......per simulare cosa, un rapimento? Non credo proprio........avrebbe in questo ultimo caso sparpagliato gli abiti...........invece anche l'uomo MisterX avrebbe voluto far credere di una donna che si spoglia e in preda a pazzia fugge e vaga. Ma deve essere stato veramente fortunato, in questo ultimo caso, perchè MB andrà a raccontare di una NOTTE in preda a follia da parte di una moglie che stradiceva.............quasi come se MisterX fosse un vero e proprio veggente!
Personalmente continuo a trovare delle illogicità molto rilevanti.
A meno che MB avesse assunto un Killer professionista e insieme abbiano premeditato una trama perfetta. A quest'ultimo caso sono completamente aperto verso questo esecutore MisterX ma con un mandante!

Il punto è che anche non volendo non posso, come concludi, dari ragione, per il semplice motivo che tu parti dal presupposto CERTO che degli abiti siano stati rinvenuti in cortile. Presupposto che non può essere certo senza nessun riscontro oggettivo, testimoniale, visivo, fotografico...........ma solo affidandosi ad una narrazione (testimonianza) fatta da un indagato.

Sarebbe un pò come sostenere che siccome la Mamma di Loris (Ragusa) ha detto che ha accompagnato il figlio a scuola ...........questo significa che il figlio si è allontanato sicuramente a partire dai paraggi della scuola.
Il problema è che davanti EC non vi è nessuna telecamera.

PINO ha detto...

L'atteggiamento del vescovo (?) potrebbe essere definito, oltre che stomachevole, una squallida dimostrazione di pochezza etica e civile: un severo biasimo, da parte della gerarchia ecclesiale, sarebbe solo il minimo di quanto meriterebbe!

GLI INDUMENTI DI EC
non potevano contenere alcuna traccia di chi l'avesse eventualmente spogliata (marito o l'X) in quando la donna non li avrebbe indossati quella mattina!
Se si accetta per vera la testimonianza della signora che, passando in macchina per accompagnare i propri figli a scuola, abbia notato EC entro il recinto della sua villetta, per stabilire irrevocabilmente che a quell'ora la donna era viva, si dovrebbe pure accettare, altrettanto irrevocabilmente, la precisazione, che la stessa signora fa, sugli indumenti che EC avrebbe indossato: una maglietta leggera ed un paio di pantaloni chiari.
Non si può usare solo la parte che farebbe più comodo, per certe ricostruzioni ipotetiche di un accadimento, ed escluderne altre in netto contrasto con le stesse.
L'azione, in tal caso, implicherebbe un evidente dolo.
Pino

Stefania ha detto...

Pino, non poteva la signora aver visto una Elena che si stava già svestendo? Ossia, i pantaloni chiari visti da questa donna che stava comunque guidando, non potevano essere le collant di Elena che si era già sfilata i pantaloni?

Stefania

PINO ha detto...

STEFANIA
EC è stata vista in piedi e ferma, non i fase di spogliarello.

I collant non possono essere confusi con pantaloni.

Gli abiti sarebbero corrispondenti a quelli di una donna che deve tornare in casa, con sufficiente riscaldamento, per accide alle normali faccende domestiche, dopo aver assistito alla partenza del marito ed i figli, per la scuola. Ad avvalorare l'abbigliamento leggero di EC, fu proprio il marito che, disse, appunto, di avergli messo addosso un giaccone.

Pino ha detto...

p.s. leggasi "accedere" al posto di accide. P

Massimo M ha detto...

A PINO
Accettando per intero la testimonianza della Signora che la vede alle 8:15 in cortile con maglia leggera e pantaloni chiari dovrebbe anche significare che EC,

A)dopo il passaggio della Signora, rientra in casa a prendere il Maglione di Lana e a cambiarsi i pantaloni per poi riscendere in cortile togliersi tutto e sparire nuda.

B)dopo il passaggio della Signora, si infila il Maglione di Lana e si cambia i pantaloni dopo che se li era già portati con se in cortile poi risale in casa a lasciare i pantaloni chiari e riscendere in cortile per togliersi tutto e sparire nuda.

ENRICO ha detto...


I figli avrebbero confermato che la madre indossava gli stessi indumenti "ritrovati" in cortile da MB

Ora se questa sia una indiscrezione vera o falsa , io non lo so, però ricordo bene di averla letta e sentita da qualche parte.

Unknown ha detto...

Ciò che non ha senso, a meno di pensarlo davvero cretino, è il motivo per cui il marito abbia consegnato gli abiti ai carabinieri se avesse ucciso Elena mentre si stava facendo la doccia o si fosse spogliata per fare con lui altre cose. Qual era il suo problema? Era in casa sua, aveva il tempo per ragionare e decide di far ritrovare gli occhiali e gli abiti? Possibile che non abbia pensato alla cosa più semplice? Dopo averla uccisa caricava i vestiti assieme al cadavere e li occultava. Cosa doveva fare di più visto che gli altri uomini venivano comunque tirati in ballo grazie a facebook e al cellulare?

Vogliamo ipotizzare che abbia mentito quando ha detto che sua moglie quella notte vaneggiava? Ipotizziamolo, ma che significato trovano le sue eventuali menzogne nel contesto vestiti? Forse che c'è una casistica dei carabinieri in cui è scritto che se una donna vaneggia di notte si toglie gli abiti a mattina? Per quale motivo il marito doveva far credere che se ne fosse andata nuda e senza occhiali? Non era meglio e più logico farla andar via vestita e con gli occhiali?

Michele ha detto che inizialmente ha pensato che se ne fosse andata nuda (di che mi vuole fare vergognare questa), ma la sua tesi subito dopo è cambiata e non prevedeva l'allontanamento volontario, anzi, a suo parere qualcuno (anche più persone) l'aveva spogliata prima di rapirla.

Ora, chi pensa che una spiegazione e un ragionamento del genere siano logici e facciano capire che il marito ha mentito su quanto accaduto quella notte e che ha premeditato l'omicidio di sua moglie... deve anche dire che lo considera un cretino coi fiocchi e i controfiocchi non in grado neppure di premeditare cosa cucinerà per cena e come lo cucinerà. Come a dire che pensa di preparare cinque bistecche e quando è al supermercato compra cinque scatolette di tonno.

Ha premeditato l'omicidio e non è stato in grado né di far sparire definitivamente il cadavere, né di crearsi un buon alibi, né di capire che per essere creduto doveva non far trovare né abiti né occhiali?

Se è così è un cretino, credetemi.

Massimo

Massimo M ha detto...

A Massimo
Eccezionali scambiarsi confronti di questo genere. Cioè a ricostruzioni. Veramente intelligente.
Allora, dal mio punto di vista, invece, è tutto meno che cretino.....anzi! Nel senso che la chiave di TUTTO sono proprio gli abiti.
Gli abiti (o meglio il racconto perchè per me stavano lì sono nella sua testa) innanzitutto gli hanno permesso di dare Immediatamente l'allarme ai vicini, nel giro di 5/10 minuti. Un allarme che ci sta tutto. Caspita, mia moglie non la trovo in casa e ho tutti i suoi abiti sparsi in giardino.
Viceversa, rientra in casa, non la trova e dopo 5 minuti va a dare l'allarme ai vicini che fra le altre cose non sente mai al telefono e con cui non ci sono di certo rapporti di grande confidenza? Non è sospetto? Cioè rientra a casa non trova la moglie dopo 5 minuti crea il panico tra i vicini? E poteva essersi andata a fare una passeggiata..............certo, poteva anche essere andata a farsi una chiacchierata tra i vicini............e allora tu marito dopo 5 minuti vai in panico perchè non trovi tua moglie? Che senso avrebbe se non sospettissimo?
Gli abiti, invece, gli giustificano questo atteggiamento di allarme immediato. Ci mancherebbe altro.......narrerebbe di abiti in giardino.....chi non si preoccuperebbe immediatamente? Tutt'altro che cretino!
Non solo! Gli abiti gli permettono di giustificare un allarme immediato, di avvisare un pò tutti (immagina il passaparola)........consentendogli di NON APPARIRE sospetto mentre vaga per campagne magari ad occultare il corpo. Perchè, se qualcuno lo vede, vaga per campagne? Semplice, sta cercando sua moglie che non si ritrova! Ti sembra cretino?
Viceversa, non avrebbe potuto dare l'allarme subito, dunque, non avrebbe potuto eseguire un occultamento subito perchè non avrebbe avuto l'alibi del CERCARE se qualcuno lo avesse visto per campagne.
Un piano "geniale" purtroppo...........altro che cretino.

Massimo M ha detto...

Aggiungo..........più volte ho sostenuto che non necessariamente gli abiti fanno parte di un racconto già premeditato. EC potrebbe essere stata seminuda o nuda durante l'eventuale omicidio. Non potendo di certo rivestirla o farlo in maniera agevole............è anche possibile che abbia colto la palla al balzo.............

ENRICO ha detto...

Massimo M

mi spieghi perchè ha consegnato gli OCCHIALI ai CC rendendo ancor più inverosimile l'allontanamento di una donna non solo nuda ma anche CIECA rischiando ( come infatti è successo fin da subito) di attirare i sospetti su di sé ?

Dove sarebbe "la genialata" ?

Massimo M ha detto...
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Massimo M ha detto...

Ad Enrico
E che ne so Enrico..............immagino che siccome al parroco aveva detto che tra gli abiti aveva ritrovato gli occhiali e che a Marilena aveva detto che vagava nuda e cieca a quel punto è stato costretto a consegnarli ai CC.
Sono quisquilie............se l'ipotesi uxoricida prevede un racconto sugli abiti che non può essere contestato visto che non c'è nessun tipo di riscontro........o abiti senza occhiali o con occhiali cosa cambia? Evidentemente nell'immediato ci avrebbe messo, nella narrazione anche gli Occhiali. Non lo trovo rilevante nel contesto.
Se davanti alle telecamere ha detto che gli occhiali li ha ritrovati dopo............è perchè ha commesso un errore e cerca di correre al riparo. Lo penso e scritto da tempo...ci penso sempre ma non riesco ad individuare l'ipotesi...........ma ci sono molto vicino.

Massimo M ha detto...

Avevo chiesto aiuto a Mimosa e Stefania sugli orari in tal senso (occhiali). L'ipotesi che mi sto facendo è che a Marilena dice che EC è a vagare o scomparsa nuda e cieca, dunque senza gli occhiali.
Suppongo che a Marilena questi abiti glieli abbia fatti vedere, senza dubbio anche perchè Marilena va a casa sua e sale a controllare con MB. Secondo me Marilena ha visto gli abiti ma non ha visto gli occhiali..........perchè magari chissà dove erano riposti. A quel punto MB si può essere chiesto che Marilena avrebbe potuto pensare: "Ma come fa a dire che è fuori cieca se gli occhiali non sono insieme ai vestiti e in casa io non li ho visti?" E questo lo avrebbe potuto riferire ai CC.
A quel punto corre ai ripari e davanti alle telecamere dice che gli occhiali li ha ritrovati dopo...non dice quando, rimane sul vago.......dice ritrovati dopo. Mischia le carte!

Stefania ha detto...

Massimo, è inutile che io ti elenchi gli orari, scusami. Ma lo abbiamo fatto piu' e piu' volte e tu continui imperterrito in modo unidirezionale.

Quando ad esempio ho nominato le lenti a contatto non hai neppure tenuto in considerazione la cosa.

Con una simile miopia è possibile usare anche le usa e getta.

Riguardo agli occhiali, ricordati che hanno una montatura molto sottile e possono davvero confondersi tra gli abiti.

Stefania

Massimo M ha detto...

A Stefania
Non ho ben capito il significato che vorresti eventualmente dare alle lenti a contatto. Se MB dice di aver trovato gli occhiali dietro il cancello e se dice la verità e se ipotizziamo che EC si sia veramente allontanata da sola o è stata uccisa da altri.....sicuramente aveva gli occhiali. Proprio perchè MB racconta di averli ritrovati. Non capisco cosa vuoi intendere con le lenti a contatto? Non avrebbero motivo di esistere.........se non perchè EC volesse far credere a tutti che è uscita si NUDA ma da cieca quando invece aveva le lenti e ci vedeva benissimo. Non capisco il nesso........non è una critica è.....sto solo chiedendo spiegazioni.

Gli occhiali MB li ritrova dopo gli abiti ma in un punto diverso...........circa 50 cm./1metro distanti dal punto degli abiti. Non è quindi una questione di confondersi o meno è una questione di non vederli proprio. Lui stesso dice........."mi sembra strano che qualcuno ce li abbia messi dopo, piuttosto penso proprio di non averli visti".
Il che è anche possibile, tutto è possibile.............anche quello suona strano in effetti.

Comunque se tu ritieni di definire una opinione unidirezionale, che fra l'altro mi sembra di sostenere senza pregiudizio ma con elementi di logicità ed analisi personali......senza nessun riferimento ad elementi "gossippari" che contesto...........come un gesto continuativo che non si lascia condizionare (imperterrito) e per questo deludente, inutile al dibattito, noiosa...etc.....etc....per il rispetto che nutro per te e per tutti coloro che scrivono non avrei nessun problema a piantarla qui.....anche se non capisco perchè una opinione debba essere meno valida (o più noisosa) di una diversa. Basta dirlo in maniera esplicita. Lo scrivo senza polemica alcuna, ci mancherebbe pure...........

Stefania ha detto...

Massimo, ricomincio da capo.

Prova a pensare a qualcuno che possa aver proposto ad Elena di allontanarsi da casa, per meditare o per redimersi.

Pensa al fatto questa persona avesse in realtà ben altre intenzioni.

Ora, questa persona puo' aver convinto Elena a lasciare i suoi indumenti, i suoi occhiali ed i suoi effetti personali, garantendole abiti nuovi (basta un mantello ed un paio di scarpe) ed un paio di lenti a contatto.

Perchè proporle di lasciare tutto a casa? In modo che i sospetti cadessero sul marito di Elena allontanadoli da se.

Questa nuova "vestizione" potrebbe essere avvenuta in casa oppure in giardino e comunque vedrebbe un'Elena che abbandona gli abiti prima di lasciarsi dietro il cancello di casa.

Se ci pensi, Elena è sembrata contrariata ai familiari quando il marito ha annunciato di essersi preso una settimana di ferie. Perchè? Forse proprio perchè era la settimana in cui avrebbe dovuto sparire?

Ovvio che la persona che l'avrebbe aiutata a fuggire per poi invece ucciderla doveva aver visto Michele allontanarsi con i figli.

Questo ad esempio spiegherebbe anche i deliri di quella notte: una donna combattuta tra il dire la verità al marito (altro che compagnuccio delle medie ... altro che Mr. Golf ...) oppure fuggire. Quindi ecco il racconto fatto di mezze verità e la richiesta "Non lasciare che mi portino via".

Ammettendo infatti che di Michele fosse oramai non piu' innamorata, i sensi di colpa per la scelta di abbandonare per diverso tempo i figli avrebbero potuto farla vacillare. Poi lei putroppo non avrebbe saputo in quel momento che sarebbe stato "per sempre".

E qui ritorniamo alla mia domanda?

Chi poteva avere interesse nel tappare la bocca ad una donna che si era pentita e voleva raccontare tutto al marito?

Ora ti è piu' chiara la teoria "lenti a contatto"?

Stefania

ENRICO ha detto...

Personalmente sono convinto che gli inquirenti abbiano chiarito tutte le contraddizioni relative alle testimonianze rilasciate sia da MB sia dai figli, sia dai vicini.
Del resto in 10 mesi d’indagini non credo che le FdO e la Procura siano rimaste là a girarsi i pollici

Quindi se ancora non è stato richiesto il rinvio a giudizio per MB vuol dire che non sono ancora stati raccolti elementi sufficienti a sostenere a suo carico l'accusa di uxoricidio

Massimo M ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Massimo M ha detto...

A Stefania

Guarda, ricominciamo daccapo davvero. Tu hai fatto la tua ricostruzione possibile (ipotesi). Secondo il mio parere ci sono dei punti, nella tua ricostruzione, in cui non vedo proprio gli incastri e alcune logicità. E te le esplicito. Ma facendolo ti espongo solo il mio punto di vista perchè non sono custode di nessuna verità. Anzi, ti dirò di più: da innocentista quale mi ritengo, su questo caso sono quasi imbarazzato con me stesso. E' l'unico caso recente in cui mi ritrovo colpevolista.

Tu scrivi:
Ora, questa persona puo' aver convinto Elena a lasciare i suoi indumenti, i suoi occhiali ed i suoi effetti personali, garantendole abiti nuovi (basta un mantello ed un paio di scarpe) ed un paio di lenti a contatto.

Perchè proporle di lasciare tutto a casa? In modo che i sospetti cadessero sul marito di Elena allontanadoli da se.

Cioè direbbe ad EC di mettersi dei nuovi abiti e di lasciare gli abiti suoi in giardino in modo che la colpa cadrebbe sul marito? Cioè direbbe ad EC: "Spogliati, mettiti gli abiti che ti ho portato io e lascia i tuoi in giardino così siccome ti devo uccidere i sospetti cadrebbero su tuo marito."
L'ho scritto in maniera cruda, ma in sostanza la tua ricostruzione porterebbe a questo.
Bene, qualcuno convince EC ad allontanarsi. Mi sta bene, avevano un appuntamento quella mattina per farlo, mi sta pure bene. Ma per quale motivo EC si fa convincere a cambiarsi lasciando i suoi vestiti in giardino? Cioè una Mamma di 4 figli che si sta allontanando si fa convincere a lasciare una traccia di una dinamica che prevederebbe o un suo omicidio, o un suo tentativo di suicidio in preda a follia o chissa' cosa altro? Voglio supporre che EC, com'era, fosse una donna colta, intelligente e non "demente", tutt'altro.
Ti vuoi redimere, ti vuoi allontanare? E ti allontani..............
Ripeto che può sempre essere tutto nella vita..........tutto è possibile..........ma una situazione del genere andrebbe veramente a sconfinare quasi in una circonvenzione di incapace.
Mi sembra tutto molto illogico, fumoso.........onestamente..........ma magari è successo proprio come dici te.

Unknown ha detto...

Io quanto scrive Stefania lo interpreto in altra maniera.

Per me le vuol dire che Elena negli ultimi mesi ha avuto una sorta di padre spirituale a cui ha chiesto conforto. Lui, dopo averle fatto notare i numerosi errori commessi in quell'anno, l'ha convinta a espiare i suoi peccati in maniera francescana. Magari operando in una missione brasiliana.

Lei vorrebbe andare, ma ha 4 figli e un marito e nessuno di loro sarebbe d'accordo a farla partire. Ma Elena vuole purificarsi, ha troppi sensi di colpa in testa e non vive più bene neppure il suo stato di madre, quindi, in accordo col padre spirituale decide di partire proprio il 24 gennaio, giorno di San Francesco (anche se non d'Assisi).

Poi, dopo la sua partenza, sarà qualcun altro a dire a Michele che Elena si sta purificando e che tornerà quando sarà pronta a tornare.

Ed ecco che lei, come San Francesco, la mattina del 24 gennaio si spoglia degli abiti e indossa un saio (o qualcosa di simile) e sale in un'auto con qualcuno che la deve preparare spiritualmente alla partenza.

Poi qualcosa va male ed Elena finisce nel canale (ma non è obbligatorio che ci sia finita quel giorno, magari ha passato qualche settimana in una chiesa o in un posto simile).

Ecco, Stefania per me ha questa idea...

Massimo

Stefania ha detto...

Esatto, Massimo. Ben inteso, non la sposo ... ma mi frulla in testa da un po', putroppo. E l'atteggiamento di alcuni "testimoni" mi porta a non riuscire a cancellare quella che inizialmente era per me nulla piu' che un'ipotesi.

Per Massimo M.: ovvio che le motivazioni che hanno portato Elena a lasciare tutto (vesti, occhiali, ecc ...) le sarebbero state proposte con ben altre motivazioni che incolpare suo marito di omicidio! Elena non era una sciocca, non so se colta. Ma non sono sciocca neppure io. :-)

Stefania

PINO ha detto...

Si sta parlando degli indumenti di EC, come di un fatto realmente accaduto, dimenticando che è solo un racconto senza riscontro, fatto da MB.

Ma il singolare episodio, fu inventato, invece, con intelligenza perchè, oltre ad avergli offerto la scusante per l'inusuale, tempestivo allarme, avrebbe avvalorato lo stato di alterazione mentale della donna (da lui inventato, ma riscontrato falso dalle testimonianze) che, appunto, solo in tale stato avrebbe potuto compiere un gesto così irragionevole.
E la gara al gioco del perchè e percome è iniziata ancora una volta, senza, per questo, proporre soluzioni diverse, che non abbiano le ali della fantasia, ma i piedi di piombo poggiati per terra, non dimenticando mai che quasi il 70% degli episodi sui quali si discute, lo ripeto senza sosta, fanno parte SOLO di un racconto, valevole quanto il sogno del fioraio, che ha mandato proditoriamente all'ergastolo le Misseri. Vogliamo ripetere il madornale errore con effetto opposto?
Pino

Giacomo ha detto...

Buonasera a tutti.

Secondo me, sono molto più plausibili le teorie di Massimo Prati e di Stefania che le fantasiose congetture di chi vorrebbe trasformare un padre di famiglia con quattro figli in una sottospecie di grottesco barbablù delle risaie.

Giacomo

ENRICO ha detto...

PINO

sei stato tu ad evocare Sherlock Holmes , il quale non avrebbe eliminato la versione di MB perchè “impossibile” - stante che i fatti raccontati da MB potrebbero essere plausibili e non si ha la certezza matematica che abbia mentito - ma l’avrebbe inserita tra quelle che “per quanto improbabili” potrebbero rappresentare la verità

Stefania ha detto...

Massimo M. ecco un intervento costruttivo .... pensaci!

----------------------------- Anonimo PINO ha detto...

STEFANIA
EC è stata vista in piedi e ferma, non i fase di spogliarello.

I collant non possono essere confusi con pantaloni.

Gli abiti sarebbero corrispondenti a quelli di una donna che deve tornare in casa, con sufficiente riscaldamento, per accide alle normali faccende domestiche, dopo aver assistito alla partenza del marito ed i figli, per la scuola. Ad avvalorare l'abbigliamento leggero di EC, fu proprio il marito che, disse, appunto, di avergli messo addosso un giaccone.

---------------------------

Caro Pino, tu pensi davvero che una persona in transito, con un'autovettura che sta guidando personalmente, dovendo guardare dove va a sbattere e non attraverso i cancelli, possa dire con sicurezza che Elena era FERMA? Pensi davvero possa aver distinto (c'era nebbia, questo è assodato) un paio di pantaloni chiari da un paio di collant coprenti come sono quelle che si usano dopo un'operazione alle vene?

Tu pensi davvero che quella donna, sicuramente sincera, possa dire con sicurezza che si trattava di un paio di pantaloni chiari?

Io penso non sia possibile. Se è sincera, come penso, la signora ha visto una persona vestita di chiaro, una persona che ha pensato fosse Elena, probabilmente era Elena ma, devi avere con me pazienza, neppure se stai andando a 20 Km/ora e sei tu alla guida tu possa oggettivamente prestare troppa attenzione verso una figura (che riconosci ... ma non è detto) sino a descrivere particolari certi. Davvero, se vogliamo essere onesti, Elena poteva indossare le sole collant ed una maglietta, e sembrare ad una persona in transito, vestita di chiaro.

Stefania

Mimosa ha detto...

Qui ognuno pare ragionare con la propria logica, non avrei mai pensato che la “logica” avesse tante teste.
Anch’io ho sempre applicato la logica ai casi di cui mi sono occupata, e l’ho fatto di continuo anche in questo.

Secondo la “vostra” logica, potete spiegare, se lo ritenete, per quale ragione EC si è inventato la storia dell’alterazione mentale della donna, con tutte le conseguenze stressorie di ripetere la narrazione dei fatti per renderli credibilmente accaduti, mentre poteva far sparire la moglie denunciando la sua scomparsa senza mettere in scena quella commedia?
Pensava di poter essere più creativo di altri uxoricidi?
È un amante di sceneggiature teatrali noir?
È un istrionico mancato attore?
È semplicemente un paranoico geloso cretino con delirio di onnipotenza?

Non so, non capisco, con la mia logica... Aiutatemi.

Mimosa

Stefania ha detto...

Intendi MB, vero, Mimosa?

Mimosa ha detto...


Caspita ... giusto, Stefania!!!

... quando si sta al pc a fare 3 lavori contemporaneamente, succede ... spero di fare maggiore attenzione con gli altri due lavori ... ;)
grazie per la correzione!

Stefania ha detto...

Mimosa, un bacione! Spero di leggerti e di sentirti presto.

Stefania ha detto...

Effettivamente MB, potrebbe essere un paranoico ed essersi inventato tutto. Ci sta. La considero comunque, come ipotesi. Non viaggio a senso unico. Non ora.

Stefania

Mimosa ha detto...

Cosa vuoi che scriva ormai di più, cara Stefania?
Massimo Prati ha scritto tutto, meglio di me in questi mesi ...

Un caro abbraccio
Mimosa

Stefania ha detto...

Vero. :-) .... :-(

Anonimo ha detto...


un'ora e mezza dalla mia domanda .... la risposta è difficile?
o forse chi poteva rispondere è già a nanna...

Etrusco ha detto...

Sui vestiti ci sono varie ipotesi, ma è giusto considerare che è un racconto senza riscontro di MB, come ci ricorda Pino. Di fatto questo racconto apre altre possibili storie dalle quali MB è escluso.

Ma nel caso sia innocente sembra strano che si è andato ad inventare la novella dei vestiti, per cui qualcosa tipo S.Francesco, come nel ragionamento di Massimo Prati, avrebbe un senso.
In sostanza, passa MisterX e la "invita" a salire a bordo, poi, giunti in prossimità di quel punto del rio Mersa, la uccide e nasconde il corpo nel canale.
In questo modo pare essere veritiero il racconto di MB, comprese confidenze e confessioni varie di EC della sera precedente, nonchè la frase "non lasciare che mi portino via".

Quel punto del canale sembra fatto apposta per occultarci un cadavere e ci si arriva vicinissimo in macchina.
Non risultano tracce di estranei in casa o in cortile.
MB si attarda in paese anche a piedi e questo non è in linea con premeditazioni omicidiarie che precedono una uccisione con successivo occultamento in tempi record.
Un marito geloso, prima di uccidere la moglie, si presenta lui al posto della moglie all'appuntamento con MisterX.
Una lite può finire male, sia tra moglie e marito, sia tra moglie e MisterX.

Mimosa ha detto...

Etrusco,
hai detto una cosa che ha fondamento sia al Sud che al Nord:

«Un marito geloso, prima di uccidere la moglie, si presenta lui al posto della moglie all'appuntamento con MisterX».

Ci eravamo già chiesti come mai un uomo con gli attributi non affronti i rivali di petto, dopo una rivelazione della consorte riguardante insidie e minacce.

Non ha senso sopprimere la moglie, madre dei tuoi quattro figli e ignorare chi mina all’onore della famiglia.

Anonimo ha detto...


... sarebbe da vili ... neanche da quaraquaqua

Etrusco ha detto...

Ciao Mimosa, non so, MB non appare accecato dalla gelosia, forse la nasconde, veramente non l'ho capito. A te che impressione fa?
Comunque ribatte in modo eloquente ai sospetti sulla sua presunta gelosia.

Mimosa ha detto...

Caro Etrusco, nemmeno a me Michele ha dato l’impressione di uomo accecato dalla gelosia, piuttosto di marito tutto d’un pezzo che crede ai valori familiari, intoccabili madre e moglie, e crede la moglie una “santa”, come tanti del sud, irretita da estranei, e poi – in un’ultima intervista telefonica rubata – amaramente deluso nel suo credo. Non per questo capace di uccidere la consorte a sangue freddo, dopo aver accompagnato i figli a scuola e nemmeno a sangue caldo tornando a casa … a seguito di quale discussione?
E per quale motivo?

Massimo M ha detto...
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Massimo M ha detto...

Se il racconto di MB, che ripetiamo fino alla nausea non aver nessun riscontro, fosse vero..............lo dobbiamo considerare vero tutto e non solo in parte fino a dove ci fa comodo. MB riferisce che EC quasi lo scongiura di non portare i figli a scuola. Lo dice in maniera chiara che EC voleva che lui non portasse quel giorno i figli a scuola perché......."ce li controllano". Poi aggiunge "non lasciare che ce mi portino via".
Dunque gli chiede con parole forti di rimanere a casa con lei insieme a tutti i figli, quasi terrorizzata.
E in questo contesto.......MB se ne va con i figli e lei esce di casa per un appuntamento che l'avrebbe portata a redimersi e purificarsi? Oppure esce perché aveva un appuntamento con un presunto MisterX? In questo caso credo che avrebbe fatto di tutto per allontanare il marito, gli chiede invece di rimanere con lei...............a meno che inscena tutto per non attirare sospetti sapendo che comunque il marito ci sarebbe andato lo stesso a portare i figli. Ma quanto e' fumoso però'! Inverosimile.
Dunque una ipotesi potrebbe anche essere che EC avesse paura di qualcuno, che sospettasse che questo qualcuno potesse, in assenza del marito, essere appostato ed andarla ad infastidire. Ma se così fosse, una donna che chiede aiuto al marito e gli chiede di restare in casa con lei................per quale motivo dovrebbe aprire il cancello a questo soggetto che teme o ella stessa scendere per andare a sentire cosa vuole questo personaggio? E questo personaggio, che ha avuto settimane intere con MB al lavoro..........deve andare da EC proprio in un buco di 20/30 minuti in cui il marito non c'è e potrebbe tornare?

Anonimo ha detto...

CRONACA
Elena Ceste ultime news: novità dalle indagini, potrebbe essere morta la notte precedente
Se davvero la vicina ha confuso le date e non era il 24 gennaio il giorno che vide Elena Ceste, potrebbe aprirsi una nuova pista per la sua morte. La donna potrebbe essere stata uccisa non la mattina, ma la notte precedente. In tal senso Michele Buoninconti avrebbe avuto più tempo per occultare il cadavere. Anche la testimonianza della famosa colazione vacilla, i figli non sembrano più certi di averla vista a colazione e gli inquirenti stanno cercando tracce anche sul cellulare della figlia maggiore, l'unica ad aver confermato di aver visto la madre quella mattina ma senza dare precisazioni in merito. Elena Ceste quindi è morta di notte o il mattino presto? Le indagini proseguono nel più ristretto riserbo ma sembra sempre più chiaro che molte cose in questo giallo non tornano e nessuno, oltre al marito, può chiarire cosa ha fatto Elena Ceste le ore precedenti della morte. Seguitemi cliccando il tasto in alto per le prossime novità sul giallo di Costigliole.

Massimo M ha detto...

Sebbene io sia un "sostenitore" dell'ipotesi uxoricida, queste news le considero assolutamente di tipo speculativo. Per onestà intellettuale devo precisare che non vorrei che il mio tanto sostenuto effetto BIAS, esplicitato sul caso Bossetti, possa farsi vivo anche da questi lidi............e che quindi nell'impossibilità di trovare prove e traccie relative ad un eventuale omicidio ed occultamento avvenuto tra le 8:42/8:47 e le 9:30 o 9:45/9:50 e le 10:10/10:15 si sposti l'attenzione sulla NOTTE precedente.............andando a fare pressioni psicologiche sulla testimone e sulla figlia maggiore.............secondo il postulato per cui dovrebbe essere morta durante la notte e segue che sia la figlia che la testimone non sono attendibili. A prescindere da come io la pensi, se c'è un colpevole esso va trovato ogni ragionevole dubbio e senza sofisticazioni mentali da influenzare le indagini in una certa direzione tanto per trovare un colpevole ma magari non il colpevole.
Intanto su questa NEWS debbo trovare una INCONGRUENZA molto rilevante. E cioè: EC portava ogni giorno a scuola i suoi figli perchè era suo compito e perchè MB in linea generale lavora fuori in caserma anche facendo turni di notte. Se la testimone dice di aver visto EC in cortile alle ore 8:15 di quel giorno, verosimilmente quello è l'unico giorno in cui EC poteva essere, in quell'orario, in cortile. Nel giorno o nei giorni precedenti.....infatti......EC a quell'ora non può essere in cortile da sola con maglietta leggera perchè deve trovarsi sicuramente o a MOTTA o lungo la strada per MOTTA ad accompagnare i figli a scuola. Dunque, se è vero che la testimone ritrattasse............non può farlo asserendo di essersi, forse, sbagliata con il giorno (giorno precedente) perchè la marcia indietro sarebbe fortemente NON attendibile.
L'unica maniera logica sarebbe ammettere che si è fatta suggestionare e nella sua mente è comparsa un'immagine di EC in cortile che forse in passato qualche volta aveva visto certamente passando di lì, ma anche in questo caso la marcia indietro risulterebbe poco attendibile perchè potrebbe essere circoscritta a più di un condizionamento.
Questo per me è inaccettabile. Anche in questo caso sono stati commessi dei grossi errori soprattutto nella fase iniziale della scomparsa dove preferisco omettere il miglior aggettivo accostabile alle dinamiche iniziali delle indagini.

Anonimo ha detto...

Caro Massimo non posso criticare il tuo ragionamento perchè in questa storia tutto è possibile e a fronte di questo ognuno ha tratto la sua personale idea. Personalmente ho esluso certe piste, come quella di un uomo che si introduce da Elena solo per un mero calcolo di probabilità, e solo su questo possiamo muoverci ma anche attraverso alcuni elementi.

Ad esempio tendo ad escludere un MrX dalle indagini perchè credo che a quest'ora si avrebbe perlomeno un sospettato (a nessuno è stata ritirata la macchina ad esempio e quel corpo, se occultato, non può essere stato trasportato a piedi), qualcuno appunto su cui i media avrebbero volentieri puntato(a loro poco importa che sia un marito o un'amante su cui ciarlare, la storia torbida e intricata c'è già), ma nonstante tutto, da mesi ormai non salta fuori nulla e ripeto che a me pare difficile che un soggetto che aveva un tale potere su E passi cosi inosservato. Qualcuno quindi che si tiene distante dal mondo virtuale di E(anche se lei indirizza verso quel mondo), ma che ha un legame con lei talmente fote da indurla a: impazzire, o avere grandissimi sensi di colpa, eventualmente rapire ed uccidere ecc. Questo soggetto non può essere cosi invisibile nella vita di E.,ma nulla può essere escluso a priori senza fonti ufficiali.

Nella tua dinamica non riesco a convincermi di un soggetto che si introduce da E e fa tutto quel casino. Avrebbe potuto portar via il corpo senza lasciare quei vestiti e nulla sarebbe cambiato. Al contrari eventuali tracce del marito sui vestiti non avrebbero portato sospetti in quanto è lui stesso a maneggiarli.
A mio parere il racconto del marito, se letto in chiave colpevolista, non sarebbe del tutto falso(a parte i vestiti). Può darsi che dalla scoperta/confessione E abbia detto alcune frasi ed il marito altre...
Ma torniamo sempre sugli stessi punti, prendiamo in considerazioni altri aspetti. Ti chiedo, anzi vi chiedo, di immaginare questo scenario: la vostra compagno/a una sera scoppia a piangere e vi dice che ci sono persone che non la lasciano stare.
Vi mostra il cellulare con dei messaggi. Conoscete il soggetto in questione. Vi parla poi di un video, dove lei è come bloccata e questo video farebbe vedere cose "hard". Poi vi dice che altri rispondono al suo posto. E come se non bastasse aggiunge che ha paura che i figli vengano controllati a scuola...
Ora, forse abbiamo tante teste e tante risposte diverse, come dice Mimosa ma voi vi limitereste a tranquillizzare dopo un racconto simile? Io so come reagirei in una situazione simile: prima di pensare che il mio compagno è impazzito, cerco di capire CHI sono queste persone, COSA gli hanno fatto fare, PERCHE' perseguitano il mio compagno e CHI diavolo controllerebbe i miei figli a scuola.
In alternativa crederei che il mio compagno sia uscito a fuori di testa ed abbia inventato tutto, ma a quel punto sarei talmente scossa e preoccupata da non lasciarlo un solo istante. Il giorno dopo, proprio perchè vedo il mio compagno di nuovo sereno, cerco di capire meglio il racconto della sera prima(vediamo se è impazzito del tutto o se c'è qualcuno da denunciare). Ma niente. M decide che andrà dal medico, ha già fatto i suoi conti. Non si appresta a richiamare quei soggetti o a capire meglio la situazione, ma quando la moglie sparisce e lascia i vestiti gli tornano i mente gli istigatori, i soggetti che perseguitano ecc.
Onestamente questo è un aspetto mai chiarito e personalmente la ritengo una delle tante stranezze. Lascio a voi la palla.
Massimo M E la sera prima dice di non portare i figli a scuola. La mattina successiva imposta la sveglia per M e cambia idea. Lui li deve portare. Io avrei chiesto "ma non avevi detto che ce li controllano?Chiariamo questo ed altri aspetti?".
Kiba

Massimo M ha detto...

Guarda Kiba, con Massimo Prati ci siamo scambiati parecchie interpretazioni, molto diverse e contrastanti. Ma tra tutte, se proprio vogliamo escludere l'ipotesi uxoricida (che "sposo") l'unica credibile, a mio avviso, e quindi probabile è quella dell'allontanamento in preda a stato compulsivo con obbiettivo suicidio e disgrazia durante il percorso. In questa ipotesi trovo tantissime incongruenze, come già detto. Nessuno l'ha vista? Poco probabile ma possibile. La disgrazia gli capita proprio in un punto coperto da cespugli dove ci si potrebbe chiedere: "Perchè, se ammettiamo voglia andarsi a suicidare nel Tanaro, si addentra di lì quando intorno ci sono intere spianate?" Escluso che ci possa essere caduta..........possibile che abbia arrestato la sua corsa mentre cercava in quel punto di attraversare il canale tra cespugli, per assideramento, per giramenti di testa di testa etc.
Sono tanti i punti oscuri, ma diciamo che effettivamente sarebbe l'ipotesi meno contestabile, comunque probabile.
E quindi si può presupporre che esiste una crisi matrimoniale. Che MB controlla sua moglie. Che MB ha scoperto delle cose. Che MB è stufo. Che MB quella notte comincia a litigare ad EC, la fa sentire sporca, una cattiva madre. Minaccia di "sputtanarla" per l'intero paese, minaccia di andare dalla moglie del "ti voglio tanto tanto tanto bene/ vediamoci al solito posto" per distruggere la vita di questo fan. Minaccia un divorzio, minaccia di portagli via i figli..........tanto ha le prove di possibili tradimenti, che magari poi non sono tali. EC scoppia a piangere, viene umiliata con le parole, distrutta a tal punto da perdere proprio la testa. MB gli dice che andrà a portare i figli lui stesso e che la discussione continuerà al suo ritorno. EC è impaurita, vede la sua vita distrutta, ha sensi di colpa............scoppia cioè in uno stato compulsivo di mera follia. Una sorta di indiretta istigazione al suicidio.........dove MB, magari pure sentitosi in colpa, successivamente cercherà di coprire............per rimuovere sue colpe, per vergogna magari.......e fornirà una versione diversa dove EC impazzisce di suo, senza l'intermediazione del marito.
MB esce e va a scuola a portare i figli. EC è in preda a follia, stradice depressa. Sono momenti in cui perde la testa...........si spoglia perchè ha deciso di farla finita.........in preda ad un vero e proprio raptus di follia si allontana da casa e senza cognizione vaga per campagne fino a morire.
Oltre questo tipo di dinamica, con tutto lo sforzo che posso fare non riesco proprio ad andare. Con tutte le anomalie, con tutte le incongruenze...........con tutta onestà non riesco ad escluderlo in maniera categorica. Ma qui mi debbo fermare.

PINO ha detto...

KIBA
OT ma non tanto.
Quando, da ragazzo, commettevo qualche marachella e mia madre me ne chiedeva ragione, cercavo in tutti i modi, di discolparmi, raccontando frottole ingarbugliate, ma venivo accusato comunque, proprio in virtù delle incongruenze contenute in esso racconto.
Il mio nonno materno, mio santo patrono, quando le acque si calmavano, mi chiamava in disparte e, con tono di tacita complicità mi diceva: "Ricordati,Pino, che il bugiardo deve avere buona memoria"
Un cordiale saluto, Pino

Anonimo ha detto...

Massimo M, non ho mai escluso a priori nulla, figuriamoci in questa storia, quindi sono sempre pronta per "nuovi" ragionamenti.
L'ipotesi disgrazia come altre non si può escludere ma anche qui io vedo delle forzature per collegare un "disagio" a cui fanno riferimento i testimoni, alla follia vera e propria. Perchè non parliamo di una storia di suicidio comune a tante altre. Quante volte si sente dire"per motivi economici, passionali, lavorativi"? Qui invece abbiamo una donna che nel giro di una sola notte le si scatena un mondo in testa e va in default ad ondate e nemmeno sono chiari i motivi. Dice cose gravissime Elena se vere. Fa un gesto altrettanto grave ed assurdo, spogliarsi nuda ed uscire di casa. Quello poi che molti leggono come un gesto volto ad espiare i peccati ecc, io lo vedo come un gran controsenso SE il motivo di tutto è la vergogna, di sè stessi o anche verso un marito ferito(praticamente spogliandosi gli dà il colpo di grazia. Perchè?).

La tua ricostruzione aggiunge dettagli già più verosimili, ossia che a seguito di fatti scoperti(e se sono rilevanti per E lo sono anche per M, ma questo punto nessuno lo affronta mai), il marito come io credo qualsiasi persona umana, reagisce, ne nasce una discussione e una raffica di parole che hanno indotto E a sentirsi in colpa, a sentirsi una cattiva madre e via dicendo.
Ma mi fermo qui e non so più come procedere con l'ipotesi suicidio perchè devo immaginare Elena che un pò depressa, un pò impazzita(nell'arco di 24ore) si spoglia completamente e senza slip e perfino assorbente esce di casa e vaga per le campagne fino a trovare incidentalmente la morte. Solo a dirlo mi sembra assurdo, ma per carità tutto può essere.
Il problema di questa ipotesi, come già scrissi, è che lasciata cosi spiega tutto e niente. Dove sono i motivi per arrivare a tanto?
Sono talmente gravi da indurre una donna a compiere un gesto cosi eclatante e definitivo?
Una donna che si spoglia e gira nuda richiama ad un gesto di follia, ma il fatto di eseguire tale gesto proprio nel momento in cui la famiglia esce a meno di non voler considerarla una coincidenza, fa pensare ad una scelta ragionata. Ragiona sui tempi ma non su quello che fa. Appunto, cosa voleva fare E? Uccidersi? E come?
Oppure la sua mente è tornata in default e non aveva nessuna idea chiara per la testa?
È evidente che in questa storia quando si perde la logica degli eventi, si deve necessariamente relegare il tutto ad una forma psicotica poco definita e senza riscontri dove ogni gesto non ha una ragione perchè dettato dalla malattia. Il problema è proprio cercare di dare un senso a quello che una volta è motivo di depressione e l'altra è solo nella testa di una donna impazzita. Ma se c'è appunto follia, gesti sensa senso e simili, su cosa mai si può ragionare per valutarne le possibilità? Su quali basi si può dire che questa ipotesi regge,se non sulla semplice buona fede verso il marito?
p.s. se leggi i miei vecchi post le mie conclusioni erano su una simulazione o di E, o di M ed attendevo che spuntasse un MrX...
Tengo in piedi ancora l'ipotesi del complice più che istigatore. Qualcuno a cui poi avrebbe fatto comodo far ritrovare il corpo nudo e non lontano da casa per scaricare sospetti sul marito..ma sempre se spunta questo benedetto MrX

Pino, ed infatti il racconto è confuso, ma si è sempre cercato di trovare la logica nel narratore, sorvolando sulle reazioni degli altri altrettanto confuse.
Kiba

Unknown ha detto...

Purtroppo Kiba non ho proprio tempo. Mi prendo due minuti solo per dirti che anni fa una donna di Cesena entrata in crisi psicologica si è spogliata iniziando a correre sulla "Cervese" schivando auto a tutto spiano. Su quella strada si trova un'uscita dell'autostrada e d'estate è molto trafficata perché si dirige al mare. La polizia e il 118 sono intervenuti subito, ma non è stato facile farla salire sull'ambulanza e portarla in ospedale. Fra l'altro il fatto si è ripetuto una decina d'anni dopo su un'altra strada e un'altra interprete.

A noi che ci sentiamo nella norma risulta strano che ci sia chi si spogli per correre via di casa, anche rischiando di finire sotto le auto in corsa. Molto probabilmente, qualche giorno prima del fatto poi accaduto anche a quelle donne che si son ritrovate a correre nude fra le auto sembrava strano.

Non si può sapere qual è il limite, per forza di cose soggettivo, che può sopportare la mente umana prima di partire per la tangenziale...

Ciao, Massimo

Giacomo ha detto...

Buonasera a tutti gli amici del blog.
Un caso di cronaca piuttosto recente si è verificato nel centro di Milano dove un uomo si è messo a camminare per la strada completamente nudo ripreso da numerosi telefonini.

Di un altro caso fui testimone oculare alla stazione termini di Roma, dove in pieno gennaio (!) un barbone cominciò a camminare a torso nudo sui marciapiedi dei treni. Urlava per il dolore del freddo pungente cercando di proteggersi con dei cartoni e continuava a vagare senza meta. Naturalmente per sua fortuna intervenne la polizia ferroviaria, che lo portò a salvamento.
E' quindi la realtà quotidiana che ci mostra come certi episodi possano verificarsi, ancorché per fortuna molto rari.
Pare proprio che in certi casi di attacchi psicotici, la prima cosa che fa una persona colpita è quella di spogliarsi completamente nuda.
Anche la letteratura ci narra di casi analoghi. Vedasi l'Orlando Furioso, dove Orlando, impazzito, si denuda completamente, incominciando a correre nei boschi.
Ed evidentemente una simile narrazione l'Ariosto l'aveva appresa da episodi della vita reale a lui noti.

Pertanto uno scenario di Elena Ceste che si denuda, allontanandosi in preda a confusione mentale, non appartiene al campo dell'irrealtà e dell'impossibilità.

Tanti saluti a tutti.

Giacomo

Pamba ha detto...

Non mi soffermo su Elena nuda, anche per me possibile in stati mentali alterati, ma sulle parole di MB.

A me il racconto del marito, pur confuso, non ha fatto pensare ad una menzogna, ma all'ideazione tumultuosa, nell'agitazione di quei momenti, di una biblica Eva che improvvisamente prova vergogna della sua nudita' e corre via, lontana dalla sua casa.
Sembra un "Transfert" del pensiero di Michele: la vergogna che Elena avrebbe dovuto provare, non meritandosi la sua fiducia...che l'aveva sempre intesa "Santa"perché dedita alla famiglia.
Come non leggere nel suo volto anche l'incredulita' nell'averla scoperta diversa, combattuto tra la sua immagine idealizzata ed il pensarla nuda assieme a qualcun altro?

In un crescendo di consapevolezza, potrebbe aver messo a fuoco solo al momento della scomparsa quanto scoperto, riferito o parzialmente ammesso dalla donna, e ricollegato la Golf che credeva di aver visto ed i vestiti a terra all'immagine della sua donna nuda tra le braccia di un altro.
Forse anche per questo si è recato a Govone. D'impulso, potrebbe aver pensato che la moglie si fosse accordata con l'uomo per farsi portare in una casa libera, quella dei suoi genitori!
Non per questo l'avrebbe uccisa. Anzi, cerca ancora di giustificarla, attribuendo alla pressione degli altri uomini la colpa di un eventuale distacco di Elena dai valori di vita che credeva fino ad allora condivisi.

Questo è quello che appare anche dalle parole di uno dei suoi amici ed il parroco anziano di Santa Margherita, sentiti ultimamente a CLV, che lo ritraggono come uomo mite, altruista e capace di perdonare. Se è vero non lo so, ma sono parole di chi lo conosce bene e potrebbero avere avuto un certo peso sul l'opinione degli inquirenti.

In merito all'affrontare il presunto rivale, secondo me lo avrebbe potuto fare, se ne avesse avuto la consapevolezza prima. Per lo meno, sembra che l'uomo della Golf temesse un incontro con MB, se è vero quanto raccontato da CLV su uno degli ultimi SMS del corteggiatore alla donna, il mercoledì 22 gennaio, in cui faceva riferimento all'intenzione di Michele di andare a casa sua o comunque all'eventualità di incontrarsi con lui.

Pamba


Massimo M ha detto...

A Giacomo
Io credo che nessuno metta in dubbio la possibilita' che un Essere Umano possa, in situazioni particolari psicologiche, spogliarsi e vagare nudo. Non credo che serva rimarcarlo. La letteratura e il vissuto sono pieni di casi di persone individuate nel vagare nude senza meta, ma e' difficile individuare precedenti di soggetti vaganti nudi trovati morti seppelliti dentro un canale interamente coperto da cespugli, rovi e piante acquatiche..........che non viene individuato durante le ricerche immediate anche in quella zona................subito dopo la scomparsa. Occorre una ruspa per portarlo alla luce 9 mesi dopo.
Quindi oramai credo che nessuno puo' obbiettare sul gesto, EC si sarebbe potuta spogliare e vagare perche' in preda a psicosi. Bene. Cio' che si deve sostenere su questa ipotesi e' il dopo, no l'inizio (nuda) e il mentre (vagare).
Perche' l'ipotesi e' possibilistica ma deve prevedere le seguenti circostanze:
- Nessuno vede EC uscire di Casa nuda, attraversare strade e vagare per oltre 1 km. per campi e scalza. Ammesso Che non sia una maratoneta Impiegherebbe molti minuti

- EC non puo' cadere in quel punto, ci si deve prima infilare, deve morirci e autoseppellire.

-Nonostante tutte le ricerche, fatte per mesi e mesi, dando per ipotesi un seppellimento dovuto all'azione di acqua e fango Che richiede giorni, il corpo non e' visibile nonostante in quel punto sia stata cercata.

Quindi Che EC esca nuda e vaghi..........ok, ma e' il dopo che funziona proprio pochissimo e' sul dopo Che Si devono cercare spiegazioni plausibili e verosimili.............che non possono fare altro Che incastrassi solo sul teorema delle coincidenze. Ma possiamo costruire un Castello di coincidenze?

Mimosa ha detto...

Oh, bene Massimo M, ci siamo di nuovo riallineati, eh?
Quindi che EC esca nuda e vaghi..........ok, ma e' il dopo che funziona proprio pochissimo e' sul dopo che si devono cercare spiegazioni plausibili e verosimili

Come avevo scritto già tre volte, come Massimo Prati e Giacomo hanno raccontato (e testimonio pure io che anche la cronaca della mia città ha visto un paio di episodi simili sempre in pieno inverno), in psichiatria sono molteplici i casi di insensibilità agli stimoli dolorifici in determinate alterazioni dello stato psico-fisico (lo avevo rilevato ben il 3 aprile e l’ho ripetuto in novembre quando ho riportato che lo avevano ribadito di nuovo recentemente a QG, sia Picozzi sia Meluzzi, e persino un luminare della psichiatria forense al di fuori di ogni tal show, di cui mi sfugge il nome).
uno stato di alienazione profonda può anche rendere insensibile il soggetto a qualunque tipo di stimolo, non percepisce emozioni sensoriali, non sente dolore né altro. La psichiatria conosce bene questo tipo di stato psico-fisico.

Il “dopo” su cui ti interroghi può essere semplice: nella sua corsa E. si è ritrovata il canale di fronte e nel suo delirio, confusione mentale, o distorsione mentale, pensando di passare oltre è scivolata dentro al rio, magari in un altro punto con un palmo in più di acqua, e poi gli agenti atmosferici torrentizi in 9 mesi l’hanno trasportata là.

Non vedo alcun “Castello di coincidenze”.

ENRICO ha detto...

a Mimosa

...ma anche può essere scivolata in quel punto del canale aver perso i sensi e deceduta in seguito per soffocamento dovuto ai detriti mescolati all' acqua e al fango oltre che per la temperatura estremamente rigida di quei giorni

Mimosa ha detto...

Enrico, ammettiamolo pure ...
le circostanze della morte possono essere state senz'altro quelle che hai detto

il fatto che sia stata trovata a faccia in su, ha solo connessione con le forze delle piene che ha rigirato il corpo chissà quante volte.

ENRICO ha detto...

Ps:

perchè se quel preciso punto del canale era stato già controllato da MB insieme ai collega al cognato e ad un altro volontario senza esito alcuno, i casi sono 2

- o il corpo non era lì ( quindi in caso di omicidio o uxoricido l'autore lo ha occultato in un altro posto, eventualità questa che farebbe saltare tutte le ipotesi fatte sui percorsi effettuati dall'assassino )

- oppure era incastrato all'interno del canale di scolo ricoperto da rovi e da fango e pertanto non facilmente visibile

Mimosa ha detto...

Caro Enrico, la “logica” (ma anche l’esperienza) dice che se un oggetto per quanto ingombrante si trovi in un rivolo d’acqua, quando l’acqua diventa abbondante, l’oggetto viene trascinato dalla corrente.

Le diverse piogge e le bombe d’acqua che sono precipitate in quella zona (come altrove, purtroppo in Italia), in primavera, estate, autunno, hanno ingrossato ogni corso d’acqua e, per effetto delle pendenze e delle portate a carico delle zone a monte, le acque possono scorrere persino a 50 km/h.
Non so se è chiara l’idea …
Non pare anche a te?

Ciao, Mimosa

Etrusco ha detto...

Credo che un suicidio avvenga in un momento di eccitazione piuttosto che in un momento di calma. Per chi si suicida, il dolore sarebbe l'ultimo dei problemi, pensando a chi si spara, si taglia le vene o si getta nel fiume, perchè l'eccitazione distrae dal dolore e permette quindi di superare il fisiologico blocco dell'azione che si sta facendo.

Il freddo intenso è una sensazione alla quale si può resistere più facilmente che al dolore, a maggior ragione se si è eccitati e di conseguenza indotti ad accelerare la camminata o la corsa.
Ma a differenza del dolore, il freddo intenso uccide.

Se fosse vero il racconto di MB, sarebbe immaginabile che EC uscendo nuda e scalza, abbia resistito inizialmente al freddo, superando anche il dolore del camminare scalza tra i campi, ma cadendo stremata dalla fatica, è il freddo a cui sarebbe rimasta esposta che potrebbe essergli stato fatale.

Ma siccome non è solito scegliere il freddo come causa del proprio suicidio, un atto di autolesionismo finito male è ipotizzabile.





Mimosa ha detto...

Certo Etrusco,
anche il freddo intenso uccide …
così è finita Yara.

Etrusco ha detto...

Mimosa, ma di Yara sappiamo che gli stenti di cui è morta non se li è provocati da sola.
Qua invece tutto è ancora possibile.

Pamba ha detto...

MassimoM, per me l'occultamento non è scontato ne' cosi' facile da provare.

Rovi e sterpaglie si lasciano penetrare facilmente dal peso di un corpo, difficile da trovare anche in condizioni di poca acqua, per stessa ammissione di chi era impegnato nelle ricerche in quel posto (" Difficile però trovare un corpo in questo luogo se non ci vai proprio sopra», le parole gia' linkate di Gabriele Giordano).
L'azione delle acque ed il naturale deposito dei limi, possono aver fatto il resto. Il luogo preciso del deposito e l'ipotizzata compostezza del corpo (sarebbe meglio dire dei poveri resti, si tratta di poche ossa :-( e' inficiata dalla mancanza di notizie sull'azione dei mezzi impiegati nella pulizia del canale. A che profondita' stavano lavorando, non si era detto che avevano danneggiato anche il corpo?
Infine, scusate il particolare raccapricciante, sembra che il cranio sia stato trovato vicino ad una tana di nutrie (sono animali che infestano i corsi d'acqua, utilizzati un tempo come animali da pelliccia, il cosiddetto "castorino", erbivori, ma pur sempre roditori!) ed anche gli arti erano sparpagliati.
Non credo che anche sull'occultamento ci possano essere prove da esibire in un eventuale giudizio.

Pamba

Anonimo ha detto...

Massimo non preoccuparti, non volevo innescare una discussione infinita su ogni elemento trattato. I mie lunghissimi post erano rivolti solo a spiegare che controsensi e stranezze ci sono per ogni ipotesi. Ci tengo solo a precisare che non contesto il fatto che vi siano casi in cui un disturbo psicotico ha portato alla morte, ma ogni caso è a sè. A me sta bene il ragionamento che sta alla base:può succedere perchè già successo.
Va bene, ma per il caso specifico si dovranno trovare elementi un pò più consistenti per arrivare ad affermarlo con un pò più di sicurezza.
Per me l'unico punto fermo è che ci sono dei fatti scatenanti. Poco rilevante se ci siano amanti o solo amicizie nascoste. Noi sappiamo solo che quei fatti, in una normale vita di coppia, possono essere scatenanti per entrambe. Se si vuol credere che lo siano stati solo per E si procede con sensi di colpa e disturbi psicotici. Da questa strada però possiamo smettere di farci domande perchè il "dopo" sarebbe solo il tragico risultato di una mente che non ragionava più e di un corpo che poteva non sentire alcuno stimolo. È proprio il "prima" che andrebbe chiarito.
Un caro saluto
Kiba

Anonimo ha detto...

Ma i cani che si sono fermati al cancello, come mai NON HANNO SEGUITO UNA COSI' INTENSA TRACCIA DI UNA DONNA NUDA CHE VAGA A PIEDI?
O forse pure i cani per COINCIDENZA quel giorno erano malati?
Certo che è veramente un grosso rospo da ingoiare!

Giacomo ha detto...

Buon giorno a tutti.

Ma siamo sicuri che l'unico punto da cui si poteva uscire da casa Ceste era il cancello da dove uscivano le macchine? Possibile che non ci fosse qualche uscita pedonale sul retro?

Per quanto riguarda il fatto che nessuno abbia visto la Ceste allontanarsi, molti del posto han detto che di prima mattina in inverno da quelle parti c'è una nebbia più o meno spessa.
Inoltre, se cogliamo essere precisi, la cosa sicura non è che nessuno abbia visto, ma che nessuno abbia riferito di aver visto: che cosa poi? un'ombra che avrebbe potuto assomigliare ad una donna nuda che vagava nei campi?

Buon sabato a tutti gli amici del blog.

Giacomo




Giacomo ha detto...

Ovviamente

non: se cogliamo essere precisi
ma: se vogliamo essere precisi

Giacomo

Stefania ha detto...

Effettivamente, quanto sottolineato dall'anonimo ha una sua valenza: se fosse uscita nuda ed in preda al delirio, i cani avrebbero dovuto seguire quella traccia e non quella che portava verso S. Margherita.

Stefania

Massimo M ha detto...

A Mimosa ed Enrico
L'ipotesi che fosse caduta altrove e trasportata fino a quel punto ha delle criticità. Perché proprio in quel punto il corpo viene seppellito o comunque ricoperto da azione di acqua e fango? Scrivevo giorni fa che il corpo si trova subito dopo una doppia curva quasi a 90 gradi e subito dopo il tubone sotto la ferrovia. Elementi che non solo arrestano la velocità dell'acqua (soprattutto il tubo che drasticamente riduce la sezione della portata) ma tecnicamente favorirebbero un accumulo di fango (dovuto alla diminuzione di velocità) prima del punto in cui e' stato ritrovato il corpo. Da un punto di vista di dinamica non si sarebbe dovuto seppellire in quel punto.
Ma anche ammettessimo un trasporto fin li con caduta altrove, dovremmo fare i conti con una dinamica di un corpo che durante il suo percorso subisce un galleggiamento su trasporto alternato a soste su canale in secca. Alternanze che si devono ripetere nel corso del tempo e che si sarebbero comunque verificate in tempi diversi. Corpo galleggia e affiora e corpo che fa sosta alternati. D'accordo che in gennaio l'agricoltura e' meno attiva, ma questi contadini tutti quei campi li coltivano o no in Autunno, Primavera ed Estate? Nessuno vede mai questo corpo che viaggia e sosta, nessuno sente mai puzza di niente? Eppure questo canale costeggia strade e campi coltivati. Mi spiace ma continuo a credere che un'ipotesi del genere dovrebbe ammettere una serie di coincidenze pure ammissibili ma quasi da fantascienza. Onestamente! Non si può dire e' caduta e il canale, morfologicamente e strutturalmente omogeneo ovunque, ha fatto il resto..............se non si analizzano gli scenari che una dinamica del genere dovrebbe prevedere anche da un punto di vista tecnico.
EC vaga nuda e nessuno la vede, EC cade proprio nell'unico punto dove in zona il canale e' coperto da rovi e cespugli, EC non viene trovata nell'immediato anche se in quella zona la cercano, oppure cade altrove e nessuno vede mai un corpo galleggiante o un corpo fermo in secca dentro il canale, nessuno ne sente mai il fetore, EC si arresta e viene coperta dal fango nel punto immediatamente successivo a quelli dove la fisica permetterebbe un accumulo di fango. Va bene tutto, va bene il vagare nudo ma ribadisco che il problema non sta nell'inizio e nel mentre, ma nel dopo.

Massimo M ha detto...

I cani credo che in questo caso non abbiano tipo di riscontro oggettivo. Un Pompiere sa che ai molecolari viene fatto sentire l'odore degli abiti. Sarebbe bastato percorrere con l'auto e finestrino aperto con fuori una maglia di EC fino alla Chiesa che i Cani avrebbero seguito quella pista più recente.

Etrusco ha detto...

Non ci sono uscite sul retro, è il cancello l'unico accesso. Il terreno che circonda la casa confina su tre lati con altre proprietà e per un lato con la strada.
Però la recinzione non è alta ed è possibile scavalcarla con un minimo di difficoltà.
Il punto più facile da scavalcare è verosimilmente quello dove ha inizio il vialetto che dalla strada entra nella proprietà privata confinante: il muretto è a scalini e la rete metallica che lo sovrasta è bassa. Dal cancello della casa questo punto dista varie decine di metri, quindi se avesse scavalcato da qui e i cani li hanno fatti partire dal cancello è immaginabile che questi possano aver seguito tracce precedenti di EC.

MA IN QUESTO CASO IPOTETICO, PERCHE' AVREBBE SCAVALCATO, NON POTEVA USCIRE NORMALMENTE DAL CANCELLO?

1) Scavalca perchè è in stato di disagio psicologico e in quel momento decide così.

2) Scavalca perchè MisterX, per non destare attenzione, non si ferma con la macchina davanti al cancello di EC, ma un po' più avanti come di solito avviene in occasione di incontri in incognito. Anche lei adotta la precauzione di non uscire dal cancello in quanto è visibile sia dall'abitazione retrostante che da quella di fronte. Il punto da dove si scavalca facilmente è invece coperto alla vista dalla casa retrostante perchè c'è la vegetazione dell'orto.
E' il vecchio trucco di non farsi vedere alla porta principale in situazioni clandestine.

magica ha detto...

veramente io vedo situazioni indescrivibili .
elena da nuda che salta muretti e confini vari.
la vicenda è molto strana , sia come l'ha raccontata M.B sia con le supposizioni dei media.
la storia potrebbe essere molto semplice , solo che le stranezze sono troppe e ci si interroga su queste e si rimane spiazzati .ma volendo tirarla ai minimi termini la soluzione ci potrebbe essere :lampante esemplice ,mah .

Massimo M ha detto...

a Magica
Io avevo usato termini come coincidenze.........molte coincidenze. Qui sullo scavalcamento di muretti e reti di confine, magari pure da scalza, anche io comincio a vederci situazioni indescrivibili.
MB e' un pompiere e le attitudini di idoneità alla professione non costituiscono nessun dato oggettivo ok, ma EC non era di certo Wonder Woman. Poi va bene tutto ma se continuiamo a fare ipotesi così troppo fantasiose personalmente comincio a dubitare che sia una volontà di analisi troppo a senso unico.
La vicenda andrebbe ricostruita tutta............non a pezzi! EC scavalca muretto e rete...............e dopo?

Etrusco ha detto...

Massimo M, come facciamo a ricostruire tutta la vicenda se ci manca quasi tutto l'occorrente?
Non sappiamo nemmeno le cause della morte, se fosse stata uccisa non sappiamo il movente, non si sa se credere al racconto di MB, gli amici privati di EC hanno l'alibi, pare sia stata vista in giardino con abiti diversi da quelli consegnati da MB...e tutta una serie di elementi chiave poco chiari.
Quali ipotesi fantasiose? Perchè scavalcare un muretto è fantasioso, mentre MB che fa i giochi di prestigio, con grande maestria, è realistico? E' fantasioso MisterX? E' più fantasioso il suicidio o la disgrazia?
E' logico che se mi si fa presente che i cani molecolari vanno in direzione opposta al mio ragionamento, spiego quale potrebbe essere il motivo secondo me, ma non è fantasia ipotizzare l'uscita volontaria da un'altra parte, quando non sappiamo se dal cancello è uscita viva o morta. Non è fantasia ipotizzare un appuntamento non proprio davanti casa, con opportuna uscita defilata, è pratica nota di chi vuole mantenere nascoste certe cose.


Massimo M ha detto...

Ad Etrusco
Il dopo era riferito all'ipotesi scavalca muretti.

1) Scavalca perchè è in stato di disagio psicologico e in quel momento decide così.

2) Scavalca perchè MisterX, per non destare attenzione, non si ferma con la macchina davanti al cancello di EC, ma un po' più avanti come di solito avviene in occasione di incontri in incognito. Anche lei adotta la precauzione di non uscire dal cancello in quanto è visibile sia dall'abitazione retrostante che da quella di fronte. Il punto da dove si scavalca facilmente è invece coperto alla vista dalla casa retrostante perchè c'è la vegetazione dell'orto.
E' il vecchio trucco di non farsi vedere alla porta principale in situazioni clandestine.


Sull'Ipotesi 1, che rientra sempre nel caso di allontanamento con EC che vaga nuda in stato confusionario, ho già scritto tutto nel commento 6 dicembre 2014 11:31:00.........non voglio ripetermi. Bene l'inizio, bene il mentre.ma il dopo?

L'ipotesi 2 non funziona. Presuppone che EC ha un appuntamento con MisterX e ci va NUDA. Per me è mera fantasia, ma è solo un mio modo di vedere. Se ci andasse vestita sarebbe un controsenso vedersi lontano dal cancello per non dare nell'occhio per poi andare davanti al cancello e tirare i vestiti dentro, sia da parte di MisterX che di EC stessa.
Poi neanche qui mi voglio ripetere. MB racconta che EC gli dice di non portare a scuola i bambini che "ce li controllano". Gli dice di non andare a portare i bambini affermando: "non lasciare che mi portino via!"
O il racconto di MB è falso o è vero! Se è vero, EC non ha nessun appuntamento con nessuno, ha solo paura e terrore di qualcuno.
Dunque se questo qualcuno di cui EC aveva paura approfitta dell'assenza di MB per andare a prendersi EC, significa che EC stranamente gli deve aprire o scende lei per sentire cosa vuole questo tipo (ma se ha paura perchè non si barrica in casa?) al massimo è MisterX che gli deve togliere i vestiti......o glieli toglie in giardino in seguito a colluttazione, o glieli togli in altro luogo e poi per depistare li riporta dentro il cancello gettandoceli..........in ogni caso su questi abiti ci dovrebbero essere traccie di altra persona.

Etrusco ha detto...

Massimo M, le coincidenze di cui parli solitamente, in effetti ci stanno tutte e spiegano chi sarebbe il sospettato. Ma non essendo prove e in assenza di movente, ci sarebbe spazio per interpretazioni diverse della vicenda.

I vestiti e gli occhiali non li ho capiti, possono anche essere scaturiti dalla fantasia di MB, ma di sicuro la storia che va in giro nuda è una sua supposizione, forse motivata, non sappiamo se mancano vestiti dal guardaroba e mi domando come faccia a saperlo lui. Di fatto il corpo non aveva vestiti.
Il dopo, ossia come finisce morta nel fosso: varie coincidenze ci fanno credere che sia stata occultata. Se è morta per cause dovute a se stessa o accidentali, nel fosso può esserci finita ad opera di qualcuno senza scrupoli nell'intenzione di allontanare il corpo dai suoi paraggi.
Se invece fosse opera di MisterX...l'hai visto dove finisce il viottolo? Potrebbe essere questo il luogo dell'uccisione, a pochi metri dal fosso.

Guarda che per scavalcare il muretto nel punto di cui parlavo...è veramente alla portata di quasi tutti. Nell'ipotesi sia salita nella macchina di MisterX, può anche essere uscita dal cancello principale.

magica ha detto...

è inutile menarla di qua e di la'
elena è stata uccisa . da uno che stava nascosto nella siepe?perchè avrebbe dovuto farlo?


dopo il ritrovamento del corpo la situazione si è dipanata .elena non è annegata . e pare molto discutibile che si sia messa stesa sotto quei cespuglioni nuda .
l'istinto di sopavvivenza è un senso che hanno tutti . un conto è spararsi un colpo o avvelenarsi mortamente . ma stendersi cosi' nuda con il gelo inverbale e aspettare che la morte sopragiunga ,lo trovo inverosimile .

Anonimo ha detto...

...e come sempre tante elucubrazioni..ma poi.. sempre il marito fu.

Pietro ha detto...

ma quali sarebbero le motivazioni del decreto di fermo?
per arrestarlo devono aver trovato altri gravi indizi o prove che nessuno conosceva

Massimo M ha detto...

Credo che la documentazione sull'autopsia sia stata decisiva. Nel senso che qualche elemento molto forte avevano già in mano e l'autopsia evidentemente è rafforzativa in quanto ufficialmente esclude suicidio e assideramento.

Massimo M ha detto...

Poi non abbiamo avuto più occasione di parlare di questo caso, ma una notizia interessante ci sarebbe stata nel frattempo. Il Medico in una intervista ha dichiarato che quel giorno lui non era in ambulatorio e c'era un suo sostituto e che appeso sotto le loggia, dove MB dice di essersi fermato per guardare gli orari, non c'era il cartello con gli orari ma un semplice avviso che informava la presenza, al suo posto, di un'altro medico curante.
Personalmente, lo sapete, ho ritenuto sempre molto importante questa fermata...............tant'è che ho posto sempre il problema se MB vi fosse stato realmente davanti quell'avviso (ricordate il discorso sulle telecamere).......in ottica di premeditazione (cioè ha fatto credere che EC fosse in stato confusionale e avesse bisogno di un medico). Ma se gli orari non c'erano appesi.............allora questo byapasserebbe anche le telecamere.