martedì 18 marzo 2014

Continua la protesta degli avvocati italiani contro uno Stato che tassa e bistratta la giustizia favorendo i poteri forti a discapito del cittadino


LA GIUSTIZIA E’ AMMINISTRATA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO: SI', MA COME?

(essere informato è un diritto di ogni cittadino, leggi con attenzione)

- LO SAPETE CHE se un’udienza di una vostra causa si tiene oggi, il Giudice (come spesso accade) potrebbe fissare la prossima udienza al 2015 o al 2016 o al 2017, per dare precedenza alle cause che pendono da 10/15 anni, senza che l’avvocato possa dire/fare niente?

- LO SAPETE CHE in media la prima udienza dei processi penali viene celebrata quando è già trascorso il 70% del tempo necessario per la prescrizione dei reati?

- LO SAPETE CHE i tempi del processo sono aumentati di 2 anni, passando da una durata media per singolo procedimento ordinario di primo e secondo grado da 5,7 anni a 7,4 anni?

- LO SAPETE CHE tali ritardi avvengono a causa di gravi carenze in organico di magistrati e di cancellieri, i quali, da soli, non riescono più a smaltire l’arretrato?

- LO SAPETE CHE i tempi lunghi della Giustizia Italiana costano ogni anno al Paese l’1% di PIL di mancati investimenti o capitali immobilizzati (pari a 18 miliardi l'anno)?

- LO SAPETE CHE l'Italia è l'unico paese dell'Unione Europea che impone ai cittadini di fare un ricorso interno (c.d. Legge Pinto) prima di poter ricorrere alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo contro l'eccessiva durata dei processi?

- LO SAPETE CHE dal 2002 al 2012 il Contributo Unificato (la tassa Statale che il cittadino deve pagare per iniziare una causa civile, tributaria o amministrativa) è aumentato del 55,62% per il primo grado, del 119,15% per l’appello e del 182,67% per il ricorso in Cassazione?

- LO SAPETE CHE dal 1 Gennaio 2014 lo Stato ha aumentato triplicandola, da 8 a 27 €, la marca da bollo (si, un’altra tassa che va allo Stato, oltre al Contributo Unificato) per l’iscrizione della causa al ruolo?

- LO SAPETE CHE per il pagamento del Contributo Unificato e della marca da bollo non esistono differenziazioni tra fasce di reddito e che, quindi, chi guadagna € 15.000 l’anno e chi ne guadagna 100.000 per iniziare una causa, paga gli stessi importi?

- LO SAPETE CHE traducendo tutto in cifre, negli ultimi dieci anni, il costo che il cittadino deve sostenere e versare allo Stato per aver accesso alla giustizia è aumentato del 1.000%

- LO SAPETE CHE il patrocinio a spese dello stato, che garantisce la difesa di persone con un reddito inferiore a € 10.766,33 - sta subendo numerosi tagli (sempre di più a causa della crisi) che di fatto negano il diritto di difesa dei meno abbienti?

- LO SAPETE CHE il Governo ha intenzione di chiedervi un’ulteriore contributo unificato per conoscere i motivi per i quali avete vinto o perso una causa? E che se poi non dovesse valere la pena proporre appello, lo Stato, non restituirebbe i soldi versati?

- LO SAPETE CHE se volete proporre appello civile per impugnare una sentenza che ritenete ingiusta, dovete ripagare un ulteriore contributo unificato di misura uguale a quello già pagato in primo grado, aumentato del 50%?

- LO SAPETE CHE per ricorrere in Cassazione il contributo unificato raddoppia?

- LO SAPETE CHE se si perde in Appello o in Cassazione si deve ripagare, nuovamente, un ulteriore contributo unificato?

- LO SAPETE CHE per proporre ricorso al TAR dovete pagare un contributo unificato (una tassa, ricordate) la cui misura va da € 650,00 ad € 6.000,00 e un ulteriore contributo, nelle stesse misure, se successivamente voleste impugnare altri atti? 

- LO SAPETE CHE se volete impugnare la sentenza del TAR al Consiglio di Stato quel contributo unificato viene aumentato del 50%? E che se perdete, anche in questo caso, rischiate di pagare di nuovo?

- LO SAPETE CHE se volete impugnare un’imposta o un tributo in Commissione Tributaria dovete pagare una tassa per ogni atto impugnato? Che se siete due parti dovete pagare due volte?

- LO SAPETE CHE l’irrazionale revisione della geografia giudiziaria ha allontanato la Giustizia dai territori rendendo ancor più difficile e costoso ai cittadini raggiungere, anche fisicamente, il Giudice?

- LO SAPETE CHE in questi anni, grazie al coraggio e alla competenza degli avvocati, cause innovative, in passato ritenute temerarie, hanno istituito nuovi diritti per i cittadini (es. anatocismo, danno alla salute, risarcimenti contro la pubblica amministrazione, etc.) e che oggi il legislatore chiedendo all'avvocato di pagare lui le spese processuali (c.d. solidarietà per lite temeraria) lo sta di fatto intimorendo nell'intraprendere simili cause?

- AVETE MAI PENSATO CHE tutto ciò favorirebbe i poteri forti e le lobbies economico–finanziarie, come le compagnie assicurative, in quanto incrementerebbe i premi assicurativi per la responsabilità professionale civile e che questi costi si riverserebbero sui cittadini?

- AVETE MAI PENSATO CHE tasse così alte e tempi così lunghi scoraggiano i cittadini dal rivolgersi alla giustizia e favoriscono i poteri forti e coloro che dispongono di grandi capitali?

AVETE MAI PENSATO CHE TUTTO CIÒ VI RIGUARDA o potrebbe riguardarvi da vicino se mai doveste aver bisogno di far causa o di difendervi in un processo civile o penale?

Gli Avvocati hanno sempre chiesto al Governo e al Parlamento di essere ascoltati per trovare soluzioni condivise nell'interesse del cittadino, ricevendo finora solo inutili promesse.

Lo Stato Italiano non affronta il problema della cronica carenza di organici delle cancellerie e della magistratura; non tiene conto del fatto che l’aumentare delle cause dipende dall'assoluta incertezza e sovrabbondanza delle leggi.

Lo Stato Italiano risolve il problema della giustizia mediante misure finalizzate ad impedire al cittadino di fare causa!

Gran parte degli Avvocati Italiani stanno protestando con varie iniziative locali, regionali e nazionali, volte a far conoscere ai cittadini le cause della malagiustizia Italiana.

Gli Avvocati Italiani CHIEDONO A GRAN VOCE che il Ministro della Giustizia e tutto il Governo Italiano prendano seriamente e concretamente in considerazione le proposte degli Avvocati per una riforma che sia scritta a garanzia dei diritti dei cittadini.

DOVETE SAPERE CHE VI HANNO SEMPRE MENTITO quando vi hanno detto che la durata dei processi dipende dagli Avvocati e che ciò ha contribuito a coprire il vero responsabile del disastro giustizia, ovvero LO STATO ITALIANO.

Gli Avvocati conoscono le storture della Giustizia e stanno protestando per difendere i diritti di tutti i Cittadini.

A causa della negligente informazione, gli Avvocati sono stati costretti, quotandosi volontariamente per sostenere le ingenti spese, ad acquistare la pagina del quotidiano a maggiore diffusione nazionale (Corriere della Sera) per informare i cittadini.


Homepage volandocontrovento

4 commenti:

PINO ha detto...

@ Caro MASSIMO, a causa della nostra vergognosa "malagiustizia" e della penosa situazione carceraria, l'Inghilterra ha espressamente negato la estradizione, in Italia, di un noto delinquente nostrano, ivi arrestato.
Siamo, ogni giorno di più, vilipesi in Europa ed oltre oceano, a causa di un piccolo ricettacolo di mele marce, che sta distruggendo quello che resta della nostra dignità nazionale, e del rispetto dovuto al nostro passato storico che rivendica, per se stesso, un posto di preminenza in quanto culla del DIRITTO e della GIUSTIZIA.
Il trattamento riservatoci dall'India, per il caso dei due nostri marò, ne è un esempio eclatante.
Ciao, Pino

Vanna ha detto...

Interessantissimo articolo!
L'amarezza che provo è totale e mi lascia muta.


Chiara ha detto...

Grazie Massimo per avere raccolto spontaneamente questa "chiamata alle armi" (informative).
E' allucinante vedere le camionate di "sabbia" riversate sull'argomento con la solita complicità di media asserviti.
Ci soffiano la Giustizia da sotto il naso e questo non merita due righe di commento per informare il popolo italiano?
Per fortuna c'è gente come te per informare e come i nostri amici del blog per comprendere quanto questa china sia ripida e pericolosa.
Le ricadute pratiche di queste misure si stanno facendo sentire come boati: nella mia zona, ricchissima di piccole industrie e artigiani che per decenni hanno tirato avanti 'la carretta' del nord-est, queste si lasciano morire e fallire per l'impossibilità di chiedere allo Stato che renda giustizia di controversie con banche, fornitori, clienti ecc., i quali a propria volta sono in difficoltà per i medesimi motivi, in una paralisi circolare che uccide; mentre i farabutti dell'economia stanno rastrellando il rastrellabile consci dell'impunità....proprio in questi giorni ho visto fallire, per debiti di poche decine di migliaia di eruo, una storica azienda che sarebbe stata in attivo di quasi un milione di euro, se solo fosse riuscita ad incassare i propri crediti, tra privati filibustieri che hanno sfruttato le lungaggini e i costi del processo per postergare di anni i pagamenti già in ritardo e la P.A. che si trincera dietro i muri di gomma della burocrazia.
Le persone fisiche, beh quelle non fanno più causa da tempo: si turano il naso e se la fanno andare giù; chinare la testa e pagare; sarà un caso che i maggiori aggravi di spesa per cominciare una causa, si sono avuti proprio nei contenziosi amministrativi e TRIBUTARI? Non credo proprio!
Quanto al penale, i tagli scellerati ai compensi degli avvocati (che già vengono liquidati dopo 4 anni dalla richiesta) che prestano il gratuito patrocinio e si rendono disponibili alle difese d'ufficio, stanno rendendo questi istituti delle forme di quasi volontariato sociale, sicchè ci domandiamo in quanti e fino a quando saremo ancora disposti a fornire questo servizio, tanto più che proprio su noi avvocati viene riversata, agli occhi degli italiani, una responsabilità di malagiustizia che come categoria non abbiamo.
Queste cose riguardano certamente gli avvocati e il loro interesse economico, ma indirettamente per il calo di lavoro, invece chi viene investito direttamente dalle misure e di fatto privato del diritto costituzionale a ricevere giustizia, siamo TUTTI noi cittadini; così dobbiamo essere in prima linea, assieme agli avvocati, nel protestare contro questo stato di cose.

p.s. a chi pensa che l'alta presenza di avvocati in parlamento renda poco credibile che poi si protesti per misure legislative, assicuro che quelli NON SONO gli avvocati che trovate quando cercate assistenza e che stanno protestando; sono veri e propri potentati, una "elite" che tratta solo con poteri forti (banche, assicurazioni, multinazionali, privati ricchissimi) e che questi favorisce.
Insomma, non ci rappresentano.
NOI siamo gli avvocati che agiscono dall'"interno" del popolo italiano e ci ribelliamo a queste porcherie.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Chiara spero che questo grido di protesta venga ascoltato dal capo dello stato Italiano e dal Ministro competente.Come categoria avete tutta la mia solidarietà.