lunedì 13 gennaio 2014

Costa Concordia due anni dopo. Grazie alla scatola nera la verità è sul tavolo...

La ricostruzione del naufragio. La scatola nera ci svela quanto è accaduto in plancia e in sala macchine: alle 21.45'.07'' l'impatto con gli scogli - alle 22.26'.08'' l'altoparlante ordina l'abbandono - 51 minuti per far sapere ai passeggeri che la nave era da abbandonare (registrazione originale).




E mentre in Plancia si cercava di prendere una decisione che già un quarto d'ora dopo l'impatto si capiva essere inevitabile, le persone impazzivano di paura. Nel video postato su youtube da Kayenna, la ricostruzione di quanto avvenuto fra i passeggeri (con filmati originali), dalla partenza all'abbandono nave ai soccorsi. Riporta interamente anche la famosa telefonata.



Un'immane tragedia che poteva essere evitata... che non doveva assolutamente accadere eppure è accaduta. Tutto il resto sono parole inutili...

2 commenti:

Mimosa ha detto...

Nessun commento ... certo, tranne quello che - se dal punto di vista tecnico sulla nave è stato fatto il possibile, con discutibile parere sulle efficaci comprensioni della gravità della situazione tra i vari quadri di comando - non è ammissibile, per nessuna logica né umana ragione al mondo, che un Comandante abbandoni la nave prima dell'ultimo passeggero
... scivolato o meno, casualmente o meno, sul tetto di una scialuppa di salvataggio, mentre centinaia di persone di cui lui aveva la responsabilità erano ancora in balia della sorte!

Se non ci sono parole su questo è perché sarebbero troppo offensive!

Complimenti Massimo, per l'accurato montaggio di questo articolo!

Mimosa ha detto...

A parte le responsabilità di una gran parte di soggetti (non chiamati in correità, ma a giudizio separatamente e che l'hanno scampata bella), una condanna a 16 anni - confermata al terzo grado in questi giorni - mi sembra sempre troppo poco per un Comandante di nave che prima di tutto chiede cosa deve fare alla compagnia armatrice, che tergiversa sull'evacuazione dei passeggeri, facendo dare messaggi contradditori da parte dei preposti ai servizi di sicurezza, e che poi abbandona la nave con ancora centinaia di persone a bordo.
Perché in Italia i colpevoli di delitti plurimi non vengono mai puniti con una pena adeguata ad ogni singola vittima? 32 i morti nel naufragio, per 32 avrebbero dovuti essere gli anni di condanna per omicidio, aggiungendoci la pena prevista dal codice di navigazione per abbandono nave, che io come tanti italiani, non posso ammettere.

Mimosa