giovedì 13 dicembre 2012

Caso Scazzi... ovvero: la commedia degli equivoci

Articolo di Gilberto M.


Il caso Scazzi sembra essere emblematico di quella che comunemente viene chiamata commedia degli equivoci. L’espediente letterario è quello del teatro greco e latino, commedie caratterizzate da situazioni teatrali in cui domina l’equivoco, l’ambivalenza e il fraintendimento (es: Plauto nei Menecmi e l'Amphitruo) dove per la verità la commedia diviene tragicommedia. Il testo basato sull’equivoco provoca il riso dello spettatore, il dramma si stempera nella ilarità e nel disincanto. L’esempio emblematico della commedia degli equivoci è lo scambio di persona che suscita una immediata comicità. Ma la situazione che per antonomasia riguarda la commedia degli equivoci è rappresentata da due commedie di William Shakespeare: Molto rumore per nulla e La commedia degli errori. Possiamo dire in generale che quello che caratterizza la commedia degli equivoci è la confusione e lo scambio di identità (la figura del doppio, del sosia, della falsa identità, dell’omonimia, della gemellarità, dell’inganno e del fraintendimento) insomma quella che poi Heidegger eleverà al rango filosofico dell’esistenza inautentica (la chiacchiera, l’equivoco, la curiosità). L’infondatezza della chiacchiera ne favorisce la diffusione, ne è il carattere peculiare in quanto suscita meraviglia e morbosità. Essa comprende tutto senza nessuna vera appropriazione della cosa da comprendere. E’ alla portata di tutti e pertanto non ha obblighi di genuinità, è il già detto, il discorrere fine a se stesso, autorevole solo in quanto ripetuto alla nausea e diffuso dai media o dalle voci che corrono, dalla maldicenza o anche soltanto dal pettegolezzo. La chiacchiera non ha bisogno di prove e di riscontri in quanto si fonda sull'autorità del sentito dire, sulla ridondanza della notizia replicata in ogni notiziario, sulla conferma autorevole di qualche opinionista che le dà enfasi, perfino sull'addetto ai lavori che le dà una veste pseudo oggettiva. Così si dice e dunque è così... Il si dice diviene garanzia di per se stesso di fattualità, di pertinenza, di congruità... insomma di verità. Quella che Heidegger chiama deiezione, lo scadimento dell’Esserci nella dimensione inautentica della quotidianità anonima. Nel si impersonale della chiacchiera non c’è comprensione autentica ma adeguamento, appiattimento, conformismo.
Nella Commedia degli errori (The Comedy of Errors) la vicenda è farsesca, uno slapstick dal tragico inizio con Egeone condannato a morte e un finale felice, l'annuncio di un nuovo matrimonio. La comicità è data dai fratelli omonimi e identici e dai rispettivi servi ugualmente eguali. Situazione che può sortire un interscambio di persone all'ennesima potenza e una catena di equivoci. Ma è da notare che anche nel Cyrano di Rostand il meccanismo dello scambio di persona sortisce insieme a un elemento drammatico una certa dose di comicità insieme alla pena di un amante non corrisposto e che parla d'amore facendo credere d'essere l'altro pretendente.

La locuzione "molto rumore per nulla" (Much Ado About Nothing, di William Shakespeare) è entrata nel linguaggio comune per indicare una esagerazione, un qui pro quo, un fatto assurdo in quanto trascurabile o inconsistente. Ma nella commedia tragicomica già compare l'antesignano di quelli che saranno lo scellerato Iago nell'Otello e il malvagio Edmund del Re Lear.

L'elemento di comicità però richiede uno spettatore che veda lo svolgersi degli eventi dall'esterno (o dall'alto di una loggione che domina la scena), che cioè sappia quello che gli attori (o i contendenti) non sono in grado di vedere in quanto calati nel loro ruolo di maschere inconsapevoli, burattini dei fili del destino e del corso capzioso degli eventi. Lo spettatore conosce la vicenda e se anche non la conosce ancora, ricava dai personaggi i frammenti di una storia che è in grado di ricomporre in tutti i suoi inganni, equivoci, fraintendimenti... E’ lui che riannoda i fili, che ricompone il puzzle in un quadro coerente e coglie la trama complessiva in cui i personaggi sono come irretiti nei loro ruoli e nel loro destino. E forse tutti siamo maschere inconsapevoli di un occhio divino che contempla l'effimero affaccendarsi di noi umani in quella rappresentazione che non si svolge in un teatro ma in quel grande teatro che è la vita. Come nei poemi omerici gli dei giocano con gli umani, ne fanno oggetto di dispute. O come nel cinema muto dove i personaggi sembrano alle prese con un destino drammatico e esilarante. Nelle parole di Charlie Chaplin "…la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi".

Ma vediamo questo elemento di comicità giusto per entrare nella vicenda che è quella di ogni tempo e di ogni luogo allorquando la parola diventa elemento scenografico, ironia e provocazione.

Allora, per la verità, mi sembra troppo bassa per un'alta lode, troppo scura per una chiara lode e troppo piccola per una grande lode. Solo questo posso riconoscerle di buono, che se fosse diversa da com'è, non sarebbe bella, e che, essendo com'è, non mi piace.

SHAKESPEARE, Molto rumore per nulla, Atto I, Scena I,


Sì, si tratta proprio della comicità, anche quando c’è di mezzo la maldicenza, perfino quando come nell’Otello il protagonista è accecato dalla gelosia. Tra il comico e il tragico c’è davvero solo un piccolo passo. L’equivoco, di per sé banalmente spassoso e umoristico, può generare mostri sia quando si prendono colossali cantonate, sia quando si genera il sospetto. Perfino gli inganni, sia in buona fede sia voluti e tramati, hanno il gusto delle maschere, di quel travestimento che ci fa essere quello che non siamo, o meglio che fa in modo che gli altri immaginino quello che dovremmo essere, sulla base di indizi inconsistenti, di illusioni e fraintendimenti che ci fanno apparire qualcosa che è soltanto nella fantasia dei nostri interlocutori. Non siamo riconosciuti per quello che siamo veramente, ma per quello che gli altri immaginano che noi siamo. Diventiamo mostri agli occhi di un interlocutore che proietta su di noi il suo odio e i suoi pregiudizi. In questa discrepanza può davvero esplodere un dramma, una tragedia come quella di Avetrana. Per svelare l’equivoco occorre un altro occhio, un occhio fuori dal mondo che guarda i mortali con benevola comicità, mentre loro si affannano vuoi nelle pene d’amore vuoi nel dramma dell’esistenza quotidiana, vuoi perfino nel districare la trama ingarbugliata di un delitto. Solo quello che un tempo veniva definito scrutatore del cuore e dei reni, Colui che sa guardare oltre l’apparenza delle maschere e scrutare nell'intimo, sa scandagliare le vere intenzioni degli attori, al di là degli orpelli e dei camuffamenti. Nel teatro greco è invece l’intervento provvidenziale di un dio interpretato da un attore calato da una rudimentale gru di legno. L'espediente risolveva anche la situazione più intricata e senza via d’uscita. Il deus ex machina irrompeva sulla scena e scioglieva l’enigma, riportava ordine nel caos.

Nel ballo in maschera de 'La commedia degli equivoci', la trama diviene irta di tranelli, sospetti, remore, risentimenti, complotti... E' il teatro della vita in tutta la sua gamma cromatica, la rappresentazione teatrale dell'animo umano e del gioco di specchi nel quale talvolta si smarrisce la propria identità. La commedia mostra tutti i suoi risvolti drammatici, gli infingimenti e le complicità, le burle e le trame subdole e intriganti.

Ma credo che nemmeno Plauto o Shakespeare avrebbero potuto immaginare una commedia degli equivoci in cui il comico e il tragico si mescolano in una commistione di generi davvero sorprendente come nel caso Scazzi e soprattutto difficilmente avrebbero potuto immaginare una situazione in cui il molto rumore per nulla potesse approdare in un 'pastiche' degno sia di un thrilling mozzafiato, in un dramma con lettura a più livelli in cui la tradizionale separazione aristotelica tra commedia e tragedia viene a stemperarsi in un genere difficilmente identificabile, più ancora che una tragicommedia, una sorta di teatro dell’assurdo alla Samuel Beckett. 'Aspettando' Godot diviene l’emblema del non senso, dei discorsi sconnessi e superficiali, della rottura del legame tra parola e azione (nel caso in oggetto tra confessioni e riscontri) in un discorso che utilizza luoghi comuni in un linguaggio che ha smesso di significare in quanto diviene autoreferenziale. Ma forse ci si potrebbe riferire al genere kafkiano, soprattutto alla sua opera immortale "Il Processo", in cui Josef K. viene arrestato per motivi misteriosi e si trova di fronte a una macchina processuale cervellotica e irrazionale e, perché no, anche alla Metamorfosi, trattando di qualcosa che ha a che fare con una sorta di raptus che improvvisamente trasfigura il protagonista, a seconda dell’interpretazione, vuoi in quello che porta il peso di colpe di altri ma divenendo complice, vuoi nel figuro nefasto nel quale all'improvviso emerge una natura perversa e criminale. Nel genere scespiriano c’è però anche l'elemento giocoso, il comico, che suscita ilarità per via dei fraintendimenti, quegli stessi fraintendimenti che, come vedremo, caratterizzano il caso Scazzi. Il subplot (dello scherzo e dell’inganno, delle trame amorose e dei pettegolezzi) ci porta per mano dal tragico al comico e dal comico al tragico in una permeabilità ricca di elementi narrativi speculari. Ma prima di addentraci nella disamina della commedia degli equivoci del caso Avetrana, bisogna ricordare che c'è un altro personaggio nella vicenda, forse il più importante (a parte il vero assassino che si cela nell'ombra e che forse se la ride, ma non troppo perché sa che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e pertanto non si può mai stare troppo sicuri di averla fatta franca). Di quale personaggio sto parlando?

Nella commedia degli equivoci, delle illusioni e mistificazioni della realtà, lo spettatore è al corrente della trama e dell'equivoco in quanto conosce tutti i personaggi, ne conosce la psicologia, i caratteri, i vezzi e le civetterie. Lo spettatore non è sul palcoscenico. Il teatro comporta una rigida divisione tra attori sulla scena che recitano sulla base di una sceneggiatura, di un copione più o meno rigido (anche quando la memoria fa difetto e sono costretti a improvvisare, perfino quando si recita a soggetto). Si tratta di un pubblico che nella sua postazione è lo sguardo fuori dal mondo, il mondo rappresentato secondo il copione di cui forse si conosce già la storia, ma non si sa ancora se gli interpreti saranno all'altezza dell’interpretazione. Non si sa ancora se gli attori sapranno risvegliare dentro di noi quel déjà vu che ci fa ricordare che quella storia noi l’abbiamo già vissuta in questa vita o forse in un'altra, in quel teatro o forse in un altro luogo e in un altro tempo, un diverso medium... forse al cinema o forse semplicemente dentro a un romanzo di cui siamo stati protagonisti inconsapevoli. Al contrario dei veri protagonisti che sono spesso legati ai fili invisibili (un destino che incombe su tutti), lui, lo spettatore disincantato e non coinvolto, può ridere delle illusioni dei personaggi, degli equivoci, dei fraintendimenti e delle loro meschine macchinazioni. Ridere delle realtà immaginarie e contrapposte create dal 'molto rumore per nulla', delle chiacchiere insulse e fuorvianti, dell'affannarsi attorno a indizi di poco o nessun conto, di costruzioni fittizie, di castelli di carta, di doppi sensi, malintesi, ambiguità – di un colossale qui pro quo. Insomma i personaggi si affannano attorno a degli eventi in cui l’equivoco regna sovrano, non si accorgono di muoversi in un labirinto di illusioni, di qualcosa per qualcos'altro, di indizi senza fondamento. Nel teatro degli equivoci ogni più piccolo gesto innocuo e inessenziale acquista la rilevanza di prova, qualsiasi fatto banale e accidentale diviene un enorme macigno che si abbatte sugli stupefatti protagonisti loro malgrado. Sotto la lente di ingrandimento del sospetto e della chiacchiera, della maldicenza e del pettegolezzo, perfino un minuscolo insetto mostra d'essere una creatura enorme e mostruosa, i fatti banalmente quotidiani diventano indizi di un delitto. La risata fuori dal mondo, fuori dal palcoscenico in cui si rappresenta il dramma tragicomico, non rende meno seriosi i protagonisti troppo intenti a dipanare il loro destino inscritto nel copione, fino all'epilogo. Già nella filosofia greca la distinzione tra apparenza e realtà prelude alla messa a punto di strumenti logici e concettuali per allargare la sfera di visibilità oltre l’opinione (doxa) in vista di una conoscenza scientifica (epistemica), cioè un insieme di proposizioni concettuali perfettamente definite e logicamente consequenziali. Ma anche lì, l'amore del sapere non impedisce il contraddittorio, la polemica e la diatriba. Nella commedia degli equivoci lo spettatore è completamente esterno al dramma che viene rappresentato sulla scena, la commedia è già rappresentata e connotata, già risolta sebbene ancora da svolgersi sulla scena. Le maschere dei personaggi sono gli ingranaggi di una rappresentazione che illude lo spettatore di essere occhio alato fuori dal mondo, una divinità che guarda l'umano affaccendarsi fatto di infiniti equivoci ed illusioni, e per quello tollera i drammi esistenziali nei quali forse si vede riflesso. Lo spettatore forse non sa che c'è anche lui sulla scena, o forse proprio perché lo sa può ridere dei personaggi nei quali riconosce anche le proprie debolezze...

Nella moderna rappresentazione in cui il dramma si svolge attraverso i mass media, lo spettatore è però sicuramente parte della scena, ancorché si creda alato occhio fuori dal mondo (occhio che guarda oggettivamente e spassionatamente la realtà rappresentata). In realtà lui ne fa parte, è un interprete che organicamente si raccorda a tutti i fili, è insieme pupo e puparo, oggetto e soggetto della rappresentazione nella quale i generi si mescolano e i personaggi assumano di volta in volta sembianze sempre nuove e sempre diverse. Non si tratta soltanto dei meccanismi proiettivi (lo spettatore proietta sui personaggi i suoi conflitti interiori) o catartici (la libido si stacca dai suoi oggetti canonici per concentrarsi su altri oggetti (Freud) e nemmeno liberazione o rasserenamento (purga) che l'uomo subisce ad opera della poesia e in particolare del dramma e della musica liberandolo dalle passioni (Aristotele). L'arte in quel caso ha un valore formativo e l’interesse non è più nell'oggetto dell'emozione, ma nell'emozione in se stessa. Non è così nella società massmediatica. Si tratta proprio di commistione. Come nei Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello si assiste a una disintegrazione dello spazio teatrale e a una scomposizione delle strutture drammatiche. I veri personaggi del caso Scazzi non sono dunque i protagonisti oggetto del processo, ma siamo proprio noi in quanto spettatori e opinionisti. Tanto più crediamo di essere occhio disingannato, dismagato, disincantato, tanto più scivoliamo dentro la trama, diventiamo attori, comparse e protagonisti. Più ci facciamo interpreti e più interpretiamo i nostri desideri, le nostre paure, i nostri sogni e i nostri incubi. Sembriamo interpretare la parte che ci è stata assegnata e che eseguiamo pedissequamente senza neppure un briciolo di consapevolezza. Il meccanismo si regge appunto sull'equivoco, sul fraintendimento, sul gioco speculare e proiettivo nel quale siamo attratti, un buco nero nel quale il meccanismo ci fagocita dandoci l’illusione di comprendere, mentre invece ne siamo compresi, come in certi quadri di Escher dove lo spettatore è esso stesso parte del quadro della pinacoteca. E in realtà lo spettatore finisce proprio nel gorgo illusorio dell'opinione fondata soltanto sull'equivoco e sulla chiacchiera. 

Il meccanismo è quello che assume alcuni fatti come evidenti sulla base di una sorta di imprinting. L’imprinting (letteralmente 'prendere forma') è una sorta di apprendimento di base, in un periodo della vita detto critico quando si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento. I primi studi sull'imprinting sono di Konrad Lorenz sulle oche (allusione non casuale): subito dopo la nascita i palmipedi identificano la propria madre nel primo oggetto o persona in movimento che vedono. Naturalmente uso il termine in senso metaforico per indicare l'attitudine nell'opinione pubblica a fissare alcune informazioni, solitamente quelle che hanno avuto maggior enfasi da parte della stampa e dei mass media. Accade così che quelle informazioni ricevono una sorta di rinforzo, passano di bocca in bocca come le voci che corrono e divengono fatti certi ed acclarati anche se di fatto non trovano né consonanza nei fatti che dovrebbero interpretare e neppure risultano coerenti con quanto comunemente chiamiamo la realtà. Il caso Scazzi è una formidabile sequenza di quello che viene dato per scontato sulla base di un imprinting o meglio di una impressione che trasforma una notizia nell'evento o nel fatto tout court. Nella commedia degli equivoci l'imprinting è quello che comunemente viene chiamato più prosaicamente il primo impatto che una notizia ha sull'audience, quella che darà forma ad ogni altra che arriverà in seguito o che comunque fisserà le coordinate interpretative con le quali inquadrare tutti quegli altri fatti ritenuti rilevanti. Nel caso Scazzi è la prima confessione del protagonista di aver ucciso la nipote nel garage della casa di via Deledda, alla quale succederanno altre confessioni in un palinsesto incoerente e contraddittorio. Ma non ha alcuna importanza che nessun elemento dimostri che la piccola Sarah abbia raggiunto la casa dei Misseri, non ha alcuna importanza che non esista un solo indizio che la ragazza sia stata uccisa in quella casa. Michele Misseri da un lato è ritenuto inaffidabile, non credibile, eppure, senza che nessun fatto lo dimostri, si ritiene che Sarah abbia effettivamente raggiunto la casa degli zii e che lì sia stata uccisa. La sua confessione, per quanto contraddittoria, reticente, parziale o incoerente, è ritenuta comunque credibile laddove lui afferma che la ragazza è morta lì. Tale postulato su cui si regge poi tutta una ricostruzione dell’evento delittuoso si basa proprio su una delle tante confessioni di un testimone-imputato che di fatto è considerato inattendibile. Non c'è altro, niente di niente che dimostri la verità (la rispondenza) delle sue parole. Altri fatti verranno poi interpretati alla luce di quello che altro non è che un assioma, una convenzione condivisa dal mondo massmediatico e dal senso comune in quanto data per certa senza prove e senza ulteriori verifiche. E’ chiaro che dare per scontato questo fatto senza alcun elemento di prova inclina a interpretare altri fatti come rilevanti, pertinenti, rivelatori, consequenziali... 

Il rumore di fatti irrilevanti acquista la dignità di un elemento probatorio, le bazzecole diventano pietre miliari, le bagatelle: come una serata in pizzeria con qualche sfottimento, giganteggiano come una sorta di evento che svela oscuri e tenebrosi retroscena. Un teorema procede dagli assiomi, verità indimostrabili in quanto evidenti in se stesse. Ma forse anche nel caso Scazzi esiste la possibilità che la geometria euclidea risulti inadeguata e che perfino il principio del terzo escluso sia frutto di un errore logico, un paralogismo che dà per scontato che la premessa maggiore sia vera. Eppure non è stato trovato un solo elemento che dimostri che Sarah in quel pomeriggio abbia mai raggiunto la casa dei Misseri, non c'è un solo elemento che dimostri che sia stata uccisa in quella casa, non c'è un solo elemento che dimostri che sia stata uccisa in un preciso intervallo temporale. Nella commedia degli equivoci, del tanto rumore per nulla, sono le parole di Misseri a tener viva nello spettatore della tragicommedia l'idea che lì in quella casa si sia consumato il delitto: il trattore non partiva, un calcio nei testicoli, un caldo alla testa... Quelle che sono soltanto parole assurgono a fatti, indipendentemente dal fatto che niente le conferma, che non esiste un solo riscontro a renderle vere, che sono incoerenti, illogiche e inverosimili, e che dipingono uno scenario romanzesco. Si istituisce un processo fondandolo sulle sue parole, dal momento che non c'è altro, e da lì si procede a dimostrare nessi, a istituire inferenze logiche sulla base di un assunto indimostrato, assumendo per certo quello che è soltanto un postulato. Senza le confessioni del contadino di Avetrana i fatti sui quali dovrebbe fondarsi il processo sarebbero soltanto eventi slegati, senza rilevanza e senza sostegno. Le confessioni di Michele Misseri sono parole senza referente e senza riscontro. Sulla porta del garage qualcuno a suo tempo aveva deposto dei fiori. Altri erano entrati in quella casa come se quella fosse l'antro delle streghe. Si sono immaginati collegamenti interni per il trasporto del cadavere da un locale all'altro solo sulla base di un assunto senza riscontri. Si è dato per certo che lì fosse stato compiuto un delitto. In base a cosa? Al sangue? Agli umori della povera Sarah? A qualche elemento ritrovato ad attestare il delitto? Una corda? Una cintura? Un segno inequivocabile che lì qualcosa di terribile sia avvenuto? La lettura delle celle telefoniche? Qualche traccia sospetta nell'auto? Niente!!! Niente di niente. Solo le parole di Misseri, le sue ricostruzioni contraddittorie, le sue confessioni estemporanee sempre un po' diverse, sempre un po’ difformi, sempre confuse e incoerenti. Che in quella casa sia avvenuto il delitto è un atto di fede: o crediamo ciecamente almeno ad uno dei racconti di Misseri, oppure dobbiamo dichiararci non credenti, o perlomeno agnostici. 

Eppure nella commedia degli equivoci una confessione non suffragata da nessun fatto val bene un processo, senza neppure uno straccio di prova. La casa di via Deledda acquista dignità di luogo del delitto come atto di fede nei confronti di Michele Misseri, visto che altro non c'è ad attestare che in qualche locale di quella abitazione sia stata uccisa Sarah Scazzi. Però i fiori sulla porta del garage vengono deposti come atto di pietà e come elemento scenografico a dar credito che lì è avvenuto tutto quello che crediamo di sapere e vogliamo immaginare. I fiori sono come le quinte teatrali, delineano uno spazio scenico, indicano i confini del palco, danno il senso della morte e della pietà, generano nello spettatore l'illusione di trovarsi proprio in prima fila davanti al luogo che tante volte ha immaginato. Il gesto di deporre dei fiori, di erigere altarini, è scenografico, crea un'immagine, un palcoscenico, mette in moto la fantasia, rappresenta una storia. In fondo non c’è bisogno di fatti, l'imprinting consente all'anatroccolo di inseguire perfino un simulacro che non sia mamma anatra, quel primo oggetto che ha imparato a riconoscere come fosse proprio il suo punto di riferimento. Nella commedia degli equivoci, un anatroccolo può perfino scambiare lo sperimentatore per sua madre. E l'opinionista di turno può ritenersi pago del fatto che, senza riscontro alcuno, qualcuno dichiari di essere l'autore di un delitto... e la telecamera ad inquadrare la porta del garage sta ad attestare che il luogo del delitto è lì, esiste davvero, l'ha confessato. Il fatto che poi Michele Misseri coinvolga la figlia nell'incidente probatorio, non fa che aggiungere altro materiale nella commedia degli equivoci, ampliare la trama con dei sub plot che aggiungono tragico al tragico e comico al comico, se non fosse per il fatto che una ragazza è morta e qualcuno sta soffrendo in galera per tanto rumore per nulla, per delle parole confuse e incoerenti. Le parole e gli equivoci creano altre realtà immaginarie, altri personaggi entrano in scena a complicare il puzzle a rendere la storia ancora più contorta e inverosimile. 

Ma sono sempre e soltanto parole, costruzioni fittizie senza riscontro e prese come oro colato. Dov'è la suggestione? Nel contadino di Avetrana? In ipotetici suggeritori occulti? Oppure quella commedia degli equivoci (un formidabile feedback, retroazione speculare di fraintendimenti e gioco di apparenze) ha creato uno scenario illusorio, una sorta di gigantesco effetto scenografico nel quale tutti, ma proprio tutti, hanno finito per credere, nonostante fosse soltanto uno spettacolo onirico, un palinsesto di fantasie e invenzioni, un tentativo probabilmente di sottrarsi all'angoscia e di ritrovare la memoria dopo un trauma emotivo. Un umile contadino illetterato ha saputo creare un palcoscenico di effetti speciali, uno spettacolo pirotecnico in cui lo spettatore diviene il vero protagonista. Sulle spalle del povero contadino il peso di una sorta di gigantesca proiezione, le sue fantasie e i suoi sogni, le sue colpe immaginarie, le sue amnesie e le sue angosce, hanno acquistato la dignità di un personaggio del teatro elisabettiano. Un Amleto roso dal dubbio e dalla colpa? Un depistatore, un mentitore sistematico e organizzato? Un istrione preso al laccio della sua stessa mania di protagonismo? Una vittima della sua famiglia? Un burattino di persuasori occulti? Un uomo spaventato da qualche sicario che si cela nell'ombra? Un perverso pedofilo che dà la mancia alla nipote (quale infido tranello!!??) chiedendole di non dir nulla (lo faceva anche mia nonna che mi diceva di non far sapere che mi aveva dato un soldino). Solo un gioco di specchi, un'assoluta mancanza di riscontri reali, se non quella scenografia immaginaria imbastita di parole, silenzi, ammiccamenti, confessioni e tanta sofferenza per il malcapitato (e la sua famiglia). Il teatro è il palcoscenico che improvvisamente prende corpo, la scenografia che l'attore riesce a creare con la sua narrazione, il dialogo recitante, perfino con l'omissione e il silenzio... Tutto trama per rendere l’intreccio sempre più oscuro ed avvincente. Tutto viene interpretato in quella chiave, in quella ricostruzione, in quella scansione che ormai abbiamo dato per certa. Michele Misseri è il regista suo malgrado di una rappresentazione nella quale il pubblico proietta sull'interprete le proprie ambasce e le proprie fantasie, i propri incubi e le proprie idiosincrasie. 

Il contadino di Avetrana ha creato un palcoscenico nel quale spettatori e opinionisti, gente comune o esperti, recitano a soggetto. Come nella omonima commedia di Pirandello gli attori sono in platea, si confondono con il pubblico, reclamano la libertà interpretativa, la spontaneità dei sentimenti, l'improvvisazione, un talento recitativo libero da schemi e pastoie. Il personaggio consente infinite proiezioni, è un foglio su cui scrivere, uno schermo su cui proiettare liberamente e arbitrariamente, dal momento che si tratta di un interprete indefinito, plastico, ubiquo e inafferrabile. Più quello che dice è illogico e contraddittorio e più è possibile interpretarlo ad arbitrio, più è incerto e evanescente e più si può farne un ritratto a idea. Ma in questo caso gli attori non recitano secondo un copione mantenendo separato il loro ruolo sulla scena. E’ la loro interiorità, sono i loro vezzi, le loro ideologie, i baconiani idola theatri. Parlando di Michele Misseri in realtà parlano di loro stessi. In questo caso sul palcoscenico che il contadino di Avetrana ha allestito con angoscia e dolore, si rappresentano i conflitti, le ansie, i turbamenti e le angosce di un’intera nazione in un momento di crisi. Sociologicamente il caso di Avetrana rappresenta il tentativo di dar corpo ai fantasmi che agitano un intero paese sotto forma di incertezza riguardo al futuro. Racconta della difficoltà a comprendere la genesi di una crisi interminabile che ci coinvolge non solo economicamente, ma anche culturalmente ed emotivamente. Il caso Avetrana è l'ipostasi di quanto di incomprensibile e indistricabile si agita nella società italiana. E' la risposta emotiva, irrazionale, fondata su quegli stessi luoghi comuni che hanno originato la crisi, con una stampa asservita ai poteri forti e un'opinione pubblica da anni manipolata da un sistema massmediatico amorale e senza regole. Il contadino di Avetrana porta sulle sue spalle il peso di una proiezione con la quale l'opinione pubblica spera e crede di risolvere il giallo di un omicidio e insieme di dar sfogo alle tensioni accumulate nel corso di molti anni. E' il segno nefasto che noi italiani non vogliamo capire, che i personaggi si ripresentano sulla scena come se niente fosse con le stesse credenziali, con i medesimi meccanismi interpretativi, che siamo condannati a ripetere gli stessi errori, che continuiamo a leggere la realtà nello stesso modo, incapaci di apprendere dai nostri insuccessi, incapaci di leggere davvero quello che viene rappresentato sulla scena, indotti a credere ancora alle favole, ai sogni, alle lusinghe e atterriti all'idea che tutto quello in cui si è creduto sia soltanto una nostra illusione, la nostra proiezione fantasmatica.

Eppure da una lettura del caso di Avetrana ci sarebbe molto da imparare. Intanto si può capire che Michele Misseri non ha mai mentito: è uomo che non sa mentire e lo dimostra la sua stessa pervicacia nel porsi contro tutto e tutti (perfino contro i suoi stessi avvocati) nel voler cercare una verità che purtroppo non conosce o che ha dimenticato. Come precisa S. Agostino nel suo trattato sulla menzogna "la menzogna consiste nel dire il falso con l’intenzione di ingannare". Si può dunque non dire il vero ma senza mentire. La menzogna presuppone una volontà malvagia, l'obiettivo di ingannare, il desiderio di decedere dalla verità, di creare equivoci e pescare nel torbido. Michele Misseri è mosso sempre e comunque dal desiderio di svelare l'arcano che lui stesso non conosce. E lo esprime continuamente in tutto quello che dice e che scrive, utilizzando il dubbio di non essere in grado di dare conferma a quanto va dicendo (o che altri vanno dicendo) con locuzioni che esprimono tutta la sua confusione e la sua incertezza, fino a dichiarare apertamente che: "Solo Dio sa la vera verità". In quel diario della tristezza in cui esprime tutto il suo dolore a chi gli grida mostro, vergogna,assassino, Michele Misseri mi appare come un uomo confuso in cui qualcosa ha come prodotto un cortocircuito, mi appare come un uomo buono che non avrebbe mai fatto del male alla nipote.

Nella paramnesia, la memoria risulta distorta, fantasia ed esperienza oggettiva sono confuse e gli stessi sogni possono essere confusi con la realtà. Si possono ricordare fatti in realtà non vissuti o erroneamente collocati nel tempo. Si ha una distorsione della memoria, confusione mentale, falsificazione della memoria fino ad illudersi di ricordare scene ed eventi esperiti per la prima volta. L’alterazione della memoria modifica i ricordi e si possono ricordare avvenimenti mai verificatisi. Nel tentativo di reintegrarsi da una amnesia per un trauma emotivo si possono perfino fabbricare eventi immaginari per compensare la perdita di memoria.

E' il caso di Michele Misseri? Di certo la dovizia di confessioni tra loro inconciliabili, attesta un turbamento dell'ordine cronologico, una difficoltà a ricordare. Michele Misseri potrebbe essere stato semplicemente un testimone involontario di qualcosa (forse del solo occultamento del cadavere) che ha prodotto in lui un trauma emotivo. La mia è soltanto un'ipotesi, però mi chiedo perché a tutt'oggi non sia stata eseguita una perizia psichiatrica considerando che lui stesso, l'uomo dalle cento verità, in più occasioni ha espresso dei vissuti in cui la concatenazione tra durata, ritmi e tempi sembra lacerarsi e incespicare in una sorta di confusione angosciante e dolorosa. Certo che se fosse così, se Michele Misseri fosse in uno stato di stress postraumatico, vorrebbe dire che un uomo bisognoso di cure e protezioni è stato tenuto in galera, messo alla berlina, insultato, sbeffeggiato da una pletora di opinionisti che l'hanno trasformato in un burattino... così pure la sua famiglia messa in galera sulla base del niente e fatta oggetto di una sistematica diffamazione.

La nostra mente è un universo morale ed emotivo molto più complesso, molto più contraddittorio (con fondi e doppi fondi) di quanto un sistema legale e una legge materiale possa indurci a credere. Il caso Avetrana può ricordare il Re Lear per quella mescolanza di temi tra cui la sofferenza, l'amore, la follia, la crudeltà, il senso di colpa e la violenza. Ma se un ruolo dobbiamo assegnare a Michele Misseri non è tanto quello del Re Lear (che siamo noi con la nostra stoltezza), semmai è quello del Matto. Il giullare di corte è fedele al Re (e alla verità) ma in un modo complesso e metaforico. Il matto esprime la verità in modo paradossale, irriverente, traslato... soprattutto laddove essa è troppo, troppo crudele per poter essere sopportata, troppo cruda per poter essere accettata, troppo assurda per poter essere detta. La verità trasfigurata è quella che Freud indica nel contenuto manifesto del sogno, in quel travestimento metaforico che la rende in qualche modo sopportabile alla coscienza per via di un conflitto, ma che poi di fatto crea il ritorno del rimosso sotto altre forme. 

Re Lear è la causa della sua rovina perché abdica alla sua coscienza consegnandosi alle passioni, accecandosi per non vedere (coloro che giudicano solo in base agli impulsi e al conformismo). La maggior parte degli spettatori sceglie la verità di comodo, quella che non li impegna e li rassicura. Come Re Lear non vuol vedere, preferisce illudersi, lasciarsi adulare con artifizi retorici. Il matto è l'unico che sa guardare in faccia alla verità. Ma non può dirla... sa che non gli crederebbero.

"I matti non sono mai stati peggio, perché i savi son diventati sciocchi, non sanno più come portare il cervello, si sono trasformati in scimmiotti". (Il Matto nel Re Lear)

"… Il signore che ti serve per amore di guadagno e ti segue soltanto per amore della forma, fa i bagagli appena piove e ti lascia nel temporale. Ma io rimango; il Matto resta e lascia che se ne vada il saggio. La canaglia che scappa fa il Matto, ma il Matto, perdio, non è canaglia". (Il Matto nel Re Lear)

(Gilberto M.)

P.S. Si è spesso ironizzato sull'uso del plurale da parte di Michele Misseri nei suoi resoconti e nelle sue ricostruzioni. Ebbene, come ulteriore e singolare coincidenza occorre dire che i soggetti con disturbo dissociativo da stress postraumatico possono riferirsi a se stessi in prima persona plurale (noi) o in terza persona (lui, lei, loro) (come si può facilmente verificare in un manuale che ne descriva i sintomi e i segni).


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685 commenti:

1 – 200 di 685   Nuovi›   Più recenti»
carla ha detto...

buongiorno dott.Gilberto confermo sul discorso:-il matto vede in faccia la verità,ma non riesce a dirla perchè sa'che sarà difficile ad essere creduto....-però sono convinta che si arrivi a un punto ,che se lo dirà la verità andando incontro a qualunque cosa possa accadere....di solito succede quando credi di aver perso tutto,che non hai più niente da perdere......
a parte questo,è un ottimo articolo....peccato però manca l'assassino....cordiali saluti a più tardi

Anonimo ha detto...

Va bene la lunga dissertazione sulla "commedia degli equivoci" ed annessi.
Manca però una conclusione: dov'è l'assassino/i?
La dissertazione, anche se ben nutrita di riferimenti, sembra monca dei risultati.
F

VitoVignera da Catania ha detto...

Complimenti carissimo Gilberto.In questo insieme di commedie teatrali c'è tutto,e molto si rispecchia nel delitto di Avetrana.Un delitto dal movente assurdo,uno zio che prima diventa un orco assassino,una figlia incredula che il padre possa aver commesso una simile atrocità,giornalisti in cerca dello scoop,un caso mediatico come pochi negli ultimi anni.Un amore infranto,una gelosia mai esistita,tanti testimoni,tante falsità,tanti dubbi,e poche certezze,menzogne,ritrattazioni,minacce,insomma una commedia dai risvolti tragici,e che finirà con tragiche conseguenze.Ma di quanti "atti" è, questa commedia dai tragici equivoci,degli errori,e che ha fatto tanto rumore? credo che l'ultimo atto ci riserverà il classico colpo di teatro.Una buona giornata carissimo Gilberto.

Anonimo ha detto...

Il suo articolo è MEMORABILE dovrebbe inviarlo a molti giornalisti che non sanno nemmeno di cosa parlano e scrivono.
Lei ha citato innumerovoli commedie ma quello che ha catturare la mia attenzione è la frase di S.Agostino "Si può dunque non dire il vero ma senza mentire",ebbene sottoscrivo in pieno questa frase perchè la vita quotidiana ci porta a dire quelle mezze verità di comodo o di buona educazione che spesso ci prendono e ci fanno essere quello che in realtà non vorremmo essere.

magica ha detto...

signor gilberto complimenti , per i suoi post ironici e molto dotti., li leggo con interesse anche se qualche volta non condivido tuttavia leggere un post scritto bene mi da' piacere

Anonimo ha detto...

Grazie Magica. A me fanno piacere i complimenti soprattutto da parte di chi la pensa in modo un po' diverso e dunque è più severo nel giudizio. Saluti Gilbero M.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Gilberto,
arrivo in ritardo perché ero via gran parte dela giornata (grazie IMU, grazie Monti !).
Il tuo lavoro è una vera relazione psicoanalitica che sintetizza a mio parere le tre maggiori impostazioni della psicoanalisi, Freud, Adler, Jung, e forse qualche altro meno celebre. Ma la tua psicoanalisi, più che sul Misseri, è su una mentalità che tocca il pubblico italiano, come universale (citando Shakespeare, Kafka, i tragici greci, e via discorrendo, in realtà vedi l'umanità collettiva, i suoi profondi archetipi). Obiettivamente è un discorso difficile per chi non sappia uscire dalla gabbia del caso giudiziario-penale singolo. Di qui la domanda: ma chi è, dov'è l'assassino ? Capisco che sia difficile uscire dai casi giudiziari, dove spesso si va alla ricerca di dettagli a volte infimi, ma non bisognerebbe mai dimenticare che anche i casi giudiziari rimangono in realtà senza colpevoli aperti, ed irrisolti. Pensiamo al "mostro di Firenze" descritto in un certo modo prima, poi, vedi caso, individuato in un contadino ignorante, ma non del tutto fesso, e nei suoi "compagni di merenda". Ma in realtà chi fosse stato il "mostro di Firenze", non lo si sa neppure adesso. E caso per caso si potrebbe andare alla ricerca di autori, dichiarati tali, senza che mai si possa dire con certezza: "Sì, fu lui, al di là di ogni ragionevole dubbio", nemmeno se colti apparentemente sul fatto. Venezia ricordò sempre il caso del "poaro fornareto", ora mi pare che non ci si voglia rendere conto che nessuno ha trovato un Misseri con in mano la corda o quel che fosse per strangolare la piccola ed infelice Sarah.

Ieri ho visto sul web la foto di un camion carico di povere pecore massacrate a Taranto. Ecco un tristissimo fatto emblematico di quel che sanno fare i SS. Inquisitori, e non solo da oggi, mucchi di pecore, di poveri capri espiatori, colpevoli solo di essere stati avvelenati dall'iniquità ed avidità umane, che pagano per altri scontando con la propria morte i delitti altrui (e quelle pecore non si sarebbero accontentate che di qualche prato verde per vivere e disintossicarsi senza disturbare nessuno, mentre i loro avvelenatori nuotano tranquilli nell'oro).

magica ha detto...

buonasera
leggo di casi che sembrano provenire da altri mondi .
povera italia . ci sono dei contesti nel nostro paese che paiono inverosimili oppure contesti da repubblica delle banane

Manlio Tummolo ha detto...

REPUBBLICA DELLE BANANE (magari...) E IL MONUMENTO AL GIUDICE IGNOTO.

Quello che racconto in sintesi serve a far capire come, pur querelando qualcuno con nome e cognome, vi archiviano il caso come denuncia contro ignoti. La cosa è avvenuta a Trieste, città vantata per nordica, austro-ungarica e perciò, malgrado Kafka e Musil, per germanicamente rigorosa, con strascico a Bologna, la Dotta, fondatrice del Diritto in Italia. Dovete sapere che nelle province austro-ungariche esiste una sorta di doppio catasto, quello a fini solo fiscali e quello per registrare in modo "costitutivo" (ossia valido a tutti gli effetti) le proprietà immobiliari, ovvero Ufficio Tavolare. Nel registro di tale Ufficio vengono segnate anche le ipoteche ed i pignoramenti. Sorvolo su ulteriori spiegazioni di natura tecnica, perché qui superflue. Nel 2006, avendo perso una causa penale, nella quale un violatore di domicilio veniva considerato una povera vittima perchè mandata fuori dall'uscio, secondo la sentenza sollevato per gli avambracci e sbattuto dalla mia forza erculea tra una parete e l'altra della scalinata con gravi danni psichici, insonnia, pianto, e perfino incontinenza urinaria, l'avvocato di controparte, privo ancora del testo della sentenza definitiva di Cassazione, in piene "ferie giudiziarie" (fatte per gli avvocati, non per i giudici), in modo che io non potessi usufruire del mio, che stava appunto in ferie, mi venne notificato un pignoramento dell'appartamento di mia proprietà. L'Ufficiale Giudiziario, una bella ragazza, mi consegnò tale pignoramento mostrandomi solo la facciata della richiesta, mentre dietro vi era il pignoramentp effettivo. Sicché quando me ne accorsi, anche potendo, mi era stato dato in modo che non potessi saldare subito la somma di euro 3000 (tremila) per spese legali.
Denunciai quindi l'avvocato di controparte, l'ufficiale giudiziario ed infine diffidai l'allora giudice dell'Ufficio Tavolare che qui, per non creare eventuali problemi al nostro carissimo ospite Massimo Prati, segno solo con la sigla A.P.. Questo giudice, viceversa, fece registrare ad ogni effetto il pignoramento, malgrado inflitto e notificato in modo irregolare e addirittura truffaldino.

Denunciai quindi alla Procura competente di Bologna l'individuo. Oggi mi è arrivata, dopo un peregrinare di ben 6 anni, l'archiviazione con questa dicitura : "QUERELA CONTRO IGNOTI". In sostanza, pur avendo messo nomi e cognomi, pur precisando il caso nelle sue circostanze, il giudice A.P. di Trieste è divenuto a tutti gli effetti "GIUDICE IGNOTO", e per questo gli faranno un monumento all'Altare della Patria in Roma, presso Palazzo Venezia e relativa Piazza.

Magari fossimo nella Repubblica delle Banane: le banane sono dolci, buone e nutrienti, mentre questo Stato malandato e devastato è amaro, cattivo e ti toglie il sangue.

magica ha detto...

bah ! dalle mie parti si vive bene . sara' che non ho mai avuto beghe con nessuno e tantomeno con la legge.
comunque leggo situazioni singolari in giro x l'italia .
c'è stato un omicidio suicidio anni fa . poi x ora tutto funziona . tocchiamo ferro ,,

Manlio Tummolo ha detto...

PS: Per doverose ragioni di chiarezza, aggiungo che nessuno degli illustri magistrati e in altre occasioni SS. Inquisitori hanno mai spiegato in che cosa avessi errato nel presentare la denuncia, vuoi per ragioni formali, vuoi per ragioni di merito. Si sono limitati ad archiviare, due, se non tre volte, questo caso.
Convocato quasi due anni fa, presso la Caserna dei carabinieri di Codroipo, mi era stato chiesto anche se avessi subìto ulteriori problemi per la vicenda. Feci mettere a verbale che ulteriori atti non avevo subìto, ma che pagavo ancora le conseguenze finanziarie e formali di tale pignoramento (in termini di spese, e, siccome risulti su quel celebre registro, "insolvente", malgrado avessi pagato e strapagato, a rischio di non poter usufruire di prestiti, mutui, fidi, ecc.).

Preciso ancora che i SS. Inquisitori considerano impossibile indagare un "ignoto", appunto perché tale per definizione. Se è "ignoto", come faccio ad indagarlo? Quindi, basta scrivere sopra che la tua querela è contro "ignoti", e il caso è brillantemente risolto. Mi è capitato già in altra occasione.

Anonimo ha detto...

Nella prossima udienza chi deve essere ascoltato da parte della difesa.


Buonasera a voi,Bigi.

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Bigi,
la Sua è una domanda ? Personalmente non lo so, ma pare di capire che deve essere ancora interrogata altra gente, non so se nei prossimi giorni o dopo le festività.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte cari amici.Carissimo Prof Tummolo sto leggendo sul giornale ,LA VOCE DI MANDURIA,gli'ultimi interrogatori di zio Michele e di Sabrina e le assicuro che ci sono tante cose nuove e che qualcuno non riferiva.Intanto si è chiarito con le dichiarazioni del Comandante dei Carabinieri Abbasciano che la notte in cui Misseri viene portato in garage era il 15 ottobre era imbottito di farmaci cosa molto evidente guardando il video e che ad un certo punto c'è un interruzione di mezzora ,e guarda caso è il giorno dell'arresto della figlia. Però per capire bene le cose bisogna leggere i verbali anche se sono molto lunghi.Certamente le cose non sono come descrivono i giornali facendo come al solito un riassunto e per far notizia dicono solo quello che a loro fa comodo.Credo che non sia cosi scontato come qualcuno si illudeva l'esito di questo processo anzi le posso assicurare che da quello che sto leggendo che ai cari P.M. rimarrà solo un pugno di mosche in mano.Anche il Presidente di corte sta incominciando a credere che l'incidente probatorio e stato tutta una farsa del caro zietto e che le domande del Prof Coppi hanno fatto breccia sulle ricostruzioni portate in aula. Buona notte a tutti cari amici.

Anonimo ha detto...

Mi scuso per non aver messo il ? sulla domanda ,comunque non si riesce a sapere chi ci sarà alla prossima udienza.
Vorrei fare i miei complimenti più
sentiti al Sig. Gilberto un articolo molto coinvolgente e profondo nell'analisi ma difficile nella comprensione se non si ha lettura delle commedie nominate.
Lo trovo stimolante nell'analisi rapportata alla vicenda Misseri tenuto conto che tutti cercano di aggiustare,condizionare o modificare una probabile verità.
Interessante perchè fa venire la voglia a chi non conosce le suddette commedie di andarle a leggere.

A presto per le nuove,Bigi

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,
Lei pensa che i farmaci siano stati fatti ingerire a Michele Misseri solo per fargli confessare le presunte colpe della figlia, o non piuttosto fin dal primo giorno di arresto, facendogli dire tutto quello che volevano, per poi arrivare a tappe all'accusa ed arresto contro la figlia ? Io ritengo vera la seconda possibilità, sia perché detto con spudoratezza dal SS. Inquisitore all'inizio di quell'incidente improbatorio, sia perché i SS. Inquisitori tarantini, inquirenti e giudicanti, nel loro complesso hanno avuto, finché non gliela ricacciarono in gola i colleghi di Cassazione, l'impudenza di parlare di un "doloroso percorso di ravvedimento" dello sventurato Michele Misseri. Insomma, stordire con psicofarmaci, che hanno notoriamente effetti anche devastanti se se ne abusa, serviva nel suo insieme a raggiungere lo schifoso obiettivo di "incastrare" una giovane ragazza, colpevole solo di essere un po' troppo chiacchierona, e di portarsi dietro una ragazzina vivace, e un po' petulante, alla ricerca comprensibile a quell'età di un primo grande amore, magari del tutto platonico e idealizzato, desiderio questo forse motivo della sua morte, se indirizzato verso persone sbagliate. Ma evidentemente, questo oggetto della sua speranza ha molte protezioni in alto loco, così era più facile concentrarsi su una famiglia di semplici contadini, ritenendoli adatti alla sporca bisogna.

Ma questo carabiniere non si vergogna di aver collaborato a tale opera, oppure crede che agli ordini bisogna obbedire sempre e comunque ?

VitoVignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo nulla da ridire,nel suo commento c'è tutto un insieme di come effettivamente hanno agito per raggiungere il loro sporco gioco,e per quello che ho potuto leggere nulla sfugge alla difesa delle imputate,tutto il marciume sta uscendo fuori,la verità uscirà,e vedremo chi è il vero colpevole di questo delitto,commedia degli errori e degli orrori giudiziari,e che spero la corte non si faccia ingannare da questi pseudo cercatori della legge.Cordiali saluti Prof,e un caro saluto agli amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissmo Signor Vignera,
il punto - IN PRIMO GRADO - è che assolvere le due donne (sorvoliamo su Michele Misseri, di cui si vedrà come e perché ha confessato tutte le sue svariate versioni) significa condannare i propri colleghi, vicini di stanza, di piano e di gabinetto di decenza, per inettitudine, incapacità ed anche scarsa onestà procedurale. Lei pensa che potrebbe avvenire questo? Io, conoscendo in generale i pollastri (e ne ho anche scritto qualche commento prima), so bene che non lo faranno, delegando ai giudici di II grado e di Cassazione, l'ARDUO COMPITO. Del resto non credo ci vorrà ancora molto tempo per verificare i risultati. In tutti i casi, non ci deve essere motivo di delusione, né i soliti lamenti sul "Siamo in Italia", perché così va tutto il mondo...

VitoVignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo in linea di massima potrei condividere la sua tesi,c'è un piccolo particolare che ai difensori delle imputate,sopratutto al Prof Coppi non piace uscire sconfitto dalle aule dei tribunali,e se lui a ritenuto di dover difendere Sabrina perché innocente vedrà che farà di tutto per avere ragione,considerando che la sua bravura nelle aule di giustizia,e molto temuta,non lascia niente al caso,tutto deve coincidere e provato.Poi vedrà se ho ragione delle mie affermazioni.Cordiali saluti a tutti cari amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Abbia pazienza, caro Vignera, a tutti non piace uscire "sconfitti", ma ciò non basta per vincere. Si renda conto che nemmeno ai SS. inquisitori tarantini piace essere sconfitti e men che meno in primo grado, e ad opera di loro colleghi dello stesso Palazzo di (In-)Giustizia. Sarà da essere più che contenti se vincerà in secondo o terzo grado. Da quel che ho constatato, il prof. Coppi è ottimo sul piano procedurale, ma nel merito dei fatti lascia molto a desiderare. Mantenere quella casa, in quelle condizioni e in quell'ora come sede del delitto, è un vero azzardo per dimostrare l'innocenza di Sabrina e della madre. Gli "invincibili" non esistono, se non nella propria pubblicità, e chi vorrebbe passare per tale, rischia di uscire spesso bastonato. Qui non ci servono slogan, ma attesa meditata dei risultati. Non cantar mai vittoria prima della battaglia o durante essa: Gliel'avrò detto un'infinità di volte.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo PROF Tummolo legga questa dichiarazione"gaffe"del Capitano Abbasciano,(dopo aver dichiarato che durante il sopralluogo in garage in cui Misseri sta ricostruendo il delitto,e sono le 8.00,per circa 35 minuti Misseri interloquisce con il suo avvocato,e dopo si riprende per la ricostruzione,e che subito dopo viene arrestata Sabrina). P.M. M. BUCCOLIERO - Quindi lei era presente, stavamo insieme
al sopralluogo del 15, quello del garage, poi c’è stato
il sopralluogo sui terreni e poi siamo andati alla
Caserma di Manduria dove è stato reso, proseguito
l’interrogatorio.
TESTE ABBASCIANO - Si’.
P.M. M. BUCCOLIERO - Ecco, in queste tre fasi lei ricorda
quando Michele Misseri ha accusato la figlia in concorso
con lui nell’omicidio di Sara Scazzi?
TESTE ABBASCIANO - Nel garage?
P.M. M. BUCCOLIERO - E no, questo...
AVVOCATO MARSEGLIA - E no, non può dire no il Pubblico
Ministero, così.
P.M. M. BUCCOLIERO - Si ricorda bene, Capitano? È stato fattoR.G. 2/11 - R.G.N.R. 9077/10 - 04/12/2012 c/MISSERI MICHELE ANTONIO
103
poi l’interrogatorio a Manduria insieme al Procuratore
Argentino... Carissimo Prof ha capito come il Suo Avvocato in 35 minuti ha fatto cambiare versione al suo assistito in garage,e che era mezzo se non tutto intontito dai farmaci,e con la bava alla bocca tanto da chiedere un bicchiere d'acqua,e poi gli danno anche un panino perché non si reggeva in piedi per la debolezza fisica.Vede caro Prof come esce fuori tutto il marciume di questo processo,e di come sia stato indotto dal suo avvocato a dire che c'era anche la figlia quando commetteva il delitto,"concorso in omicidio".Buona notte a tutti cari amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Vito Vignera,
certo che esce marciume. E' da tempo che esce, scappa fuori cone da una ferita in cancrena, ma fin dall'inizio di questa storia demoniaca. Ma crede che i sigg. Giudici di primo grado ne terranno conto ? Ma non Le pare già significativo che due donne siano ancora in carcere e il "reo apparentemente confesso", tranquillo a dare nuove varianti della prima-ultima versione ? Se così non fosse, il processo potrebbe già concludersi qui, con una sentenza di proscioglimento per le donne, e per riapertura delle indagini e rinvìo ad altro processo per il presunto autodichiaratosi colpevole (fosse per me, i primi da processare sarebbero proprio gli aguzzini del Misseri, ma sorvoliamo).

Del marciume ci si renderà conto, con tutti gli effetti, solo dal secondo grado, non prima. NOn facciamoci illusioni.

Manlio Tummolo ha detto...

PS. Una nota sull'avvocato. Per disposizione di legge, ogni avvocato difensore, come ogni giurista in generale, sa che ognuno di noi è sollevato dall'obbligo di testimoniare su un proprio familiare, specie "contro di lui", salvo non si tratti di violenza o abuso all'interno della stessa famiglia (es. classico: moglie o figli picchiati, maltrattati ecc.). Un familiare è esonerato per legge penale dal testimoniare contro atti, pur criminali, compiuti dal proprio congiunto. Ora, come un avvocato (d'ufficio, ovvero scelto all'interno del Tribunale dal Tribunale stesso) sollecita una simile denuncia, se non in comune accordo, anche forse su imposizione della Procura stessa ? Per me, i veri responsabili di questi abusi, tipici nei regimi polizieschi, sono i SS. Inquisitori, ancor più del giovane avvocato tremebondo, pusillanime ed obbediente agli ordini, un piccolo don Abbondio nella funzione di Azzeccagarbugli.

Anonimo ha detto...

Vi leggo tutti convinti dell'innocenza della signora Sabrina (rea a questo punto solo di avere nmentito parecchie volte). Ma non riesco a trovare nessun commento che esprima un pensiero sul probabile assassino. Secondo voi non esiste forse?
Caterina

magica ha detto...

buongiorno caterina
non ricordo le bugie che disse sabrina .
forse mi sono persa qualche tassello dell'inchiesta. se lei le ricorda le potrebbe postare . non si puo' sapere proprio tutto sebbene ho seguito o il caso si puo' dire fin dall'inizio.ed ho una memoria disceta
saluti ..

carla ha detto...

ormai cara Magica si ripete come un disco rotto.....poi alla fine non si sa' di cosa si stia parlando...lo si ripete perchè tanti lo dicono....
a quanto si è stato detto che si tratta delle imprecisione,viene scambiata per contraddizione....
e quello che disse cosidetta supertestimone ,sembri che si preferisca mettere le bende sui occhi,le smentite di quello che dichiarò ad esempio:-che ha visto la porta aperta -e poi diventò-che deduce che sia stata aperta,per un passaggio del cane da una parte e uscita dall'altra- e l'altra-che ha insinuato a QG che valentina pilota suo padre a distanza.....e così via......
che giustamente barbara d'urso disse :- perchè non dovrebbe incontrare con valentina?.....-
e lui michele disse chiaro:- si ci sentiamo ,ma possono pure controllare tranquillamente ascoltare di cosa parliamo e possono appurare che non dico niente di strano.....
in conclusione se in loro testa han deciso di non voler vedere non vedranno queste smentite....
è una loro accettazione in nome della giustizia per sarah,che poi dipende da loro per quale fine fanno se per il bene o per il male.....dipende tutto quello che c'è nel cuore solo loro possono sapere....con questo, se noi vediamo e riteniamo sbagliato,non vuol dire che dobbiamo fare come loro.....ciao
e buonaserata a tutti amici del blog

VitoVignera da Catania ha detto...

Buona sera cari amici,Prof Tummolo Il discorso è,che piano piano che gli inculcavano che i P.M. non credevano il lui, invece di aiutarlo e che come dice Lei potevano benissimo spiegargli, che poteva avvalersi della facoltà di non accusare la figlia per legge, non facevano altro che indurlo a mentire.I due di chi parlo Lei li conosce benissimo,il suo avvocato e la criminologa,ultima a ritrattare per salvarsi il sedere la psicologa,dichiarando di essersi sbagliata nel conteggiare le visite,e di aver parlato di altre cose,io vorrei sapere da questa tizia di cosa si può parlare con uno che ha confessato il delitto della nipote e il vilipendio di cadavere,non lo so caro Prof di cosa si possa discutere con un presunto assassino,di quando si è sposato,dei figli come stavano di salute,se la casa era di sua proprietà,di cosa parlavano ci dovrebbe spiegare questa signora psicologa,di cosa mangiava, se stava bene in galera,se era maltrattato,mah,sono sconcertato,che schifo di processo.Cordiali saluti Prof e un caro abbraccio agli amici.

magica ha detto...

non penso che la rtrattazione della psicologa abbia una grande importanza .. tanto lei disse anche che per questo con altri psicologi o altro -
l'imporatante sono gli indizi emersi ,
se una persona va' dai carabinieri a ., lei puo' dire cio' che vuole, ma se i riscontri non ci sono. .
allora in carcere ci starebbe mezza italia.

magica ha detto...

non capisco queste mancanze .
al computer mi si cancella parte del discorso . bisogna che controlli prima di inviare


( se una persona va' dai carabinieri e mi denuncia)
ma se non trovano riscontri , come fanno?

volevo scrivere che la psicologa fece incontri con altre persone per parlare del fatto., di misseri che diceva della sua colpevolezza ma anche del consiglio datogli dai suoi avv. .

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Caterina, mi pare che, su chi sia, l'assssino vi siano tre correnti dominanti: quella che vedono l'intera famiglia corresponsabile (50 %), quelli che vedono solo le donne (30 %) e quelli infine che vedono il solo Misseri (19 %). La mia corrente è quella dei pochissimi che incentrano la loro attenzione non sul giallo e sul possibile assassino (che, a questo punto, resterà ignoto), ma sulle procedure inquisitorie e persecutorie finora adottate nei confronti di due donne, in primo luogo, e di altri personaggi ruotanti nel caso (parenti di Michele, avvocati, certi testimoni).

Oggi vi sono state valanghe di richieste da parte della difesa: vedremo se una volta tanto saranno adempiute (bisogna aspettare l'8 gennaio 2013). Un altro sopralluogo nel garage e in Contrada Mosca può servire a qualcosa se mirante a dimostrare l'innocenza del Misseri o, almeno, un diverso quadro temporale del delitto. Altrimenti non servirebbe a nulla. Il riesame della relazione Strada e certi approfondimenti testimoniali potrebbero, viceversa, essere utili per rideterminare i tempi del fatto.
Riguardo alla psicologa, l'hanno terrorizzata, di qui il suo rimangiarsi quanto detto. Non tutti hanno cuor di leone, direbbe don Abbondio: se uno il coraggio non ce l'ha, non può darselo.
Nell'insieme si ha l'impressione che i tronfi SS. Inquisitori comincino a sentirsi in difficoltà: stanno vistosamente perdendo l'iniziativa: troppi avversari in campo. E' il destino dei presuntuosi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Tante sono le cose che dovranno essere chiarite alla ripresa del processo.Come mai la mattina del 15 ottobre durante il sopra'luogo in garage non viene chiamato un medico per dare assistenza a Misseri,visto che il capitano Abbasciano dichiara che non stava tanto bene? Il 15 ottobre c'è un interruzione di 35 minuti e subito dopo la povera Sabrina viene chiamata in causa da suo padre con l'accusa di concorso in omicidio.Il 5 novembre Misseri viene prelevato dal carcere e portato presso uno studio legale per nuove rivelazioni ,dopo 40 minuti che parla in cui gli inquirenti non ci capiscono nulla c'è un interruzione di un'ora,e che la "simpatica" criminologa dice a Misseri: Questo è il momento Michele ora lo devi fare,devi dire la verità.In un'ora e mezza di interruzioni questo delitto e passato dal padre alla figlia,e poi anche la mamma.No,non è stato indotto a mentire,lo hanno costretto a mentire.Per un'ora e mezza di interruzioni,Sabrina e la mamma sono 2 anni che stanno in galera senza una prova della loro colpevolezza,complimenti giustizia Italiana.Una cosa giusta il caro zietto,che oggi mi fa anche pena,la detta ai P.M.,io lo uccisa una volta,voi chissà quante volte la state uccidendo. Chissà perché ha cambiato tante versioni,chissà perché gli è stato proibito di vedere i parenti,chissà perché e stato imbottito di farmaci,chissà il perché di quelle interruzioni,ora sono io che chiedo ...PERCHE.Un cordiale saluto al caro Prof Tummolo,e tutti gli amici .

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,
Lei Si chiede il perché: la ragione è molto semplice. I SS. Inquisitori hano usato classici sistemi polizieschi di antichissima data, esclusa la tortura fisica anche se in certe cose è comunque ravvisabile (es: ore ed ore di interrogatorio, senza nemmeno poter andare al gabinetto di decenza), per far dire quello che si vuole sentire già preventivamente. Ma questo non avviene solo dal garage in poi: questo avviene fin dal primo arresto. Tutta la storia è mistificata. Lei poi Si riferisce anche a quella volta quando la dott.ssa Bruzzone invocò l'intervento di tutta la Magistratura tarantina perché "Misseri era un fiume in piena"? Capisco bene che ognuno di noi, se trattenuti per ore, diventiamo fiumi in piena, dovendo espletare le nostre funzioni renali a lungo trattenute.

Già allora segnalai che non spettava ad un/a consulente, di qualsiasi genere, intervenire in un qualunque modo nel corso di un interrogatorio. Al consulente tecnico spetta ESCLUSIVAMENTE dare un parere sull'aspetto scientifico o tecnico da spiegare, possibilmente nel modo più obiettivo ed imparziale possibile. Non è escludibile che la signora abbia adottato anche metodi ipnotici per far dire al Misseri quello che si voleva sentire, visti i suoi occhioni ben sottolineati nelle loro capacità magnetizzatrici, con i quali si fa fotografare.

Ma tutto questo dimostra che è l'intero procedimento accusatorio, a partire dall'arresto di Michele Misseri, che non ha alcun fondamento di regolarità e legittimità, e dovrebbe essere azzerato fin dal primo punto di partenza.

Foxie ha detto...

I farmaci per sua stessa ammissione li aveva interrotti prima del sopralluogo in garage, nei referti mi sembra che non ci sia traccia di assunzione di farmaci in quel periodo, dobbiamo pensare che non sono stati registrati come per la psicologa che invece dichiarava di aver incontrato il Misseri qualche volta in + non registrando tali incontri(chissà perchè queste anomalie procedurali vengono riscontrate soltanto in questo caso)? In aggiunta non erano farmaci in grado di pregiudicare la sua lucidità. Per "SUA" stessa ammissione dichiarò di non voler + vedere i suoi familiari... Non si è persa l'abitudine di scrivere cose non vere mi sembra!

Manlio Tummolo ha detto...

Certo che i volpacchiotti dicono sempre la verità: non mi pare che, durante il processo, sia mai stata contestata l'assunzione, scoperta o segreta, di farmaci psicotropi che, per stessa ammissione dei SS. Inquisitori, vennero fatti assumere fin dal primo giorno, essendo il Misseri particolarmente agitato fino a minacciare o far temere il suicidio.
Quanto all'interruzione di farmaci, una cosa è quello che ha asserito il Misseri (il che vale per i farmaci dati apertamente e assunti consapevolmente), altro per farmaci fatti assumere col cibo o con le bevande. Lo stordimento dell'uomo era chiaro a lui stesso, come a chi lo vede poi nei filmati. I verbali stessi degli interrogatori fanno verificare le sue condizioni di assoggettamento psicologico, che solo dopo l'incidente probatorio (evidentemente gli scagnozzi ritenevano che non ve ne fosse più bisogno, vista l'llusoria "cristallizzazione"), comincia a diminuire, snebbiando progressivamente la mente e la volontà dell'uomo (c'è un abisso tra il Misseri incarcerato e Misseri "libero").
Sarebbe stato assai interessante che i suoi avvocati avessero fatto analzzare il suo sangue o, più tardi, i suoi capelli per trovare quante porcherie gli furono date. Ma, evidentemnte, l'avvocato è sempre parente stretto del magistrato e no, ama troppo litigare con lui.

Cari Fans della SS. Inquisizione, solo il corporativismo feroce e cieco della Magistratura italiana permette gli abusi commessi dai vari suoi membri. Verrà il giorno in cui dovranno saldare, davanti al popolo, i loro propri conti da antica data, visto che la Magistratura non è capace di farlo (o lo fa solo per pochi scomodi personaggi...).
E' noto agli storici, tanto per citare un esempio, che gli aguzzini borbonici usavano l'Athropos Belladonna per far parlare i loro prigionieri politici. Nel XX secolo si usava il Penthotal (siero della verità) per uguale scopo. Pensate che oggi siano da meno ? I metodi si raffinano, non si azzerano.

Manlio Tummolo ha detto...

PS)

Se veramente non avesse voluto vedere i suoi familiari, come mai incontra la figlia Valentina e, finché risultò libera, la moglie Cosima ? Non solo, ma scrisse un bel po' di letterine anche alla figlia Sabrina, già carcerata. Evidentemente questo rifiuto durò finché durarono le relative proibizioni impostegli, e l'efficacia delle sostanze fattegli assumere.

magica ha detto...

buonasera
appunto , è cosi' era stato consigliato se non proibito incontare la figlia., anzi non la dovevea nemmeno vedere anche durante l'inc prob.
poi dicono che era lui a non volerlo ? se erano tranquilli di essere nella strada giusta xchè nascosero la figlia alla sua vista? è stato tutto un complotto . imbastito da tutti . nell'ultimo interrogatorio dopo che misseri parla della dinamica omicidiaria gli dicono .. che la dinamica sta in piedi e non gli credono . non gli credevano ancora prima che incolpasse la figlia . infatti misseri dice sempre non mi credono che sono stato io .
pensavano di essere sulla strda giusta ma sbgliando , sulla pelle degli altri , con leggerezza

Foxi ha detto...

E' storia: Quando confessò il delitto e portò gli inquirenti in contrada mosca, durante i giorni successivi ricevette soltanto visite da parte di Sabrina (??)... Quando viceversa ammise la responsabilità della figlia stessa, durante i giorni successivi a questo episodio, magicamente i suoi parenti più stretti si ricordarono che il loro congiunto era in carcere da un bel po' (Cosima e Valentina).....

Per quanto riguarda i farmaci, se non vi costa troppo, leggete qua:

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/5-giugno-2012/farmaci-michele-scontro-aulatra-pubblico-ministero-legale-sabrina-201475856167.shtml

(sezione "Il rifiuto dei farmaci").... se poi avete altre fonti in merito sarò grato se qualcuno di voi mi ragguagliasse meglio.

Salutissimi!!!

Foxie ha detto...

In più penso che sia pura follia affermare che i farmaci gli venivano somministrati nel cibo e nelle bevande!

carla ha detto...

buonagiornata a tutti,
foxie libera di credere le favole,se non sei in grado distinguere,tra michele che stava nel sopraluogo del garage a quello che è attuale.....
all'incidente probatorio non abbiamo il filmato di come stava michele....e si sa' bene che anche avesse saltato il farmaco la sera prima ,sopratutto quel genere di farmaco ,prima che si riesca aquisire lucidità ci vuole almeno 3 giorni,lo posso affermare ,in primis ho lavorato in ospedale,lo dice perfino il medico e poi tutt'ora ho a che fare con l'ospedale.....
e poi si legge il giornale di quello che si vuole sentire dire.....
ritornando alla favola ,lo aveva incominciata l'avv.galoppa ,se non se la ricorda,andando in diversi tv,dicendo che michele era sottomesso dalle streghe,che faceva pulizie e mangiava i avanzi .....si si certo un povero cenerentolo che non aspettava altro il principe o la principessa che lo salvasse e lo mettesse in un bel castello del convento.....e così i masmedia si lasciò affascinare a questa storia....ma guarda, dopo ciò che andavano dicendo per tv,ci si meraviglia se è michele che li accusa.....
poi come già detto ognuno è libero di sognare in questa favola chi lo vorrà....ma non è detto che sia la verità.......saluti

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda i farmaci vi posso assicurare che le Benzodiazepine intontiscono molto e lo dico con cognizione di causa, mio figlio non può prendere la patente perchè il farmaco che assume lo rallenta molto nei riflessi e nell'attenzione.


Nei farmaci da voi citati in un altro articolo sono presenti le B. negli elementi che li compongono, anche se in forma più lieve.

Manlio Tummolo ha detto...

Signor Volpacchiotto, Lei è forse il cuoco del carcere di Taranto? E anche l'inserviente ? Porta il cibo ai prigionieri, ne controlla le componenti ? E' assaggiatore ufficiale del cibo e delle bevande date ai prigionieri?
Se Lei non fosse quello che è, ovvero un puro domestico della SS. Inquisizione, prima di dare del folle ad altri, Si firmerebbe con nome e cognome. Siete vili pusillanimi e servili, null'altro. Non avete neppure il semplice coraggio di assumere la piena ed intera responsabilità di ciò che sostenete. Andate a strisciare davanti ai vostri padroni, è l'unica cosa che sapete fare.

Manlio Tummolo ha detto...

PS. Quanto a follìe, quando mai un Inquisitore, uno sgherro, un torturatore o semplicemente un agente di polizia, si mettono a chiedere il permesso alla vittima nelle loro mani, se questa accetta o meno di subire questo o quel procedimento? Solo analisi specifiche avrebbero potuto provare di quanti psicofarmaci fosse imbottito il signor Michele Misseri al momento dell'incidente probatorio, il momento del massimo culmine di tali assunzioni certo non volontarie. Perfino in Ospedale ti mettono le pillole sul comodino col bicchier d'acqua senza per nulla dirti che cosa contengono. Certo, puoi fare a meno di assumerle, ma se succede in carcere e se ne accorgono, perché mancano gli effetti desiderati, nessuna difficoltà a scioglierteli nella minestra come ingrediente, coì è più saporita e nutritiva. Nel 1968, tanto per citare un caso, correva voce al CAR di Casale Monferrato che, per calmare i bollenti spiriti dei giovani appena arrivati, nel caffelatte o nella minestra mettessero il celebre "bromuro" (non so di che cosa, sodio, potassio ?). Poteva essere una leggenda da caserma, anche se tutti i giovani confessavano di non avere gli ardori soliti. Un ufficiale di complemento ci spiegò dipendere questo solo dallo stato di relativa "prigionìa", ma di certo non è stato verificato, con oportune analisi, se questo fantomatico "bromuro" circolasse o no, nelle pietanze, peraltro mal cucinate, della caserma dell'allora "Brigata Casale", celebre nella storia del Risorgimento e della Prima Guerra Mondiale.

Questo per dire che versare qualche sostanza nel cibo non è affatto impossibile, se per caso qualcuno si rifiutasse di prenderla volontariamente.
Il comportamento di Michele Misseri, nei vari interrogatori, compresa la disgrazia improbatoria, è visivamente dovuto a confusione cerebrale, per nulla normale nell'uomo come lo vediamo ora, né sarebbe credibile che qualche mese di carcere gli abbia fatto intellettualmente bene.

magica ha detto...

buonasera a tutti
infatti ora che misseri è ritornato normale si comporta come una persona lucida. chissa' perchè ora che è molto capace di intendere e volere si prende tutta colpa? mentre quando era in carcere si vedeva che era intontito e diceva tutto quello che volevano sentirlo dire ?-
dovrebbe essere il contrario no? ora che ha assaporato la liberta' e se le parenti fossero colpevoli le manderebbe a quel paese .. e che si facessero gli anni di galera che si meritano . ma guarda che citrullo . vuole liberare le streghe ?

Daniele ha detto...

Farmaci o meno, la differenza tra il Michele del sopralluogo del 15 Ottobre e quello delle interviste precedenti o quello attuale, a me personalmente, come ad altri, sembra EVIDENTISSIMA. Mi meraviglia che molti non la notino o attribuiscano il suo biascicare le parole a una scadente qualità dell'audio.


..."Magicamente" i suoi parenti più stretti si saranno preoccupati dell'arresto di Sabrina e potrebbero aver voluto vederci chiaro e chiedere spiegazioni a colui il quale "magicamente", in un primo momento aveva confessato un brutale omicidio con tanto di vilipendio di cadavere(per rendersi più credibile(??), e poi, altrettanto "magicamente" aveva ritrattato e puntato l'indice contro la figlia, per altro già fortemente sospettata.

Avrei sfidato QUALUNQUE madre o sorella (parlo di Cosima e Valentina) a non interessarsi a quanto accaduto e a non tentare di far chiarezza per porvi rimedio.






Circa le bugie di Sabrina di cui tanto si discute... vorrei tanto capire quali siano e sopratutto, prima di dare per scontato che siano tali, vorrei capire quale sia la verità.





Leggendo un po' in rete ho scoperto che Michele, pur "di farsi finalmente scoprire", non solo aveva fatto trovare il cellulare di Sarah, ma voleva addirittura calarsi all'interno del pozzo per estrarne i poveri resti.
Peccato non ci sia riuscito, altrimenti avrebbero risolto il caso sin dai primissimi giorni. Peccato in oltre che fece trovare il cellulare in una zona diametralmente opposta a quella dell'occultamento, imbastendoci tra l'altro un'avvincente storiella di rapitori e auto di grossa cilindrata in fuga da Avetrana...
Peccato! In preda a quel mistico pentimento che ostenta ormai da anni, gli sarebbe bastato recarsi in caserma, raccontare TUTTO, indicare il luogo dell'occultamento e lasciare alle forze dell'ordine l'ingrato compito di liberare il corpo, così da poterle offrire se non altro una degna sepoltura.

Bastava fare un salto in caserma, non occorreva improvvisarsi speleologi o distratti "smarritori di cacciaviti"... Ah! Se solo il Misseri c'avesse pensato...!









Saluto tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Va considerato che l'assunzione dei farmaci comincia, non si sa quanto volontariamente, fin dal primo giorno dell'arresto e prima che l'interrogatorio finisca per risultare una confessione. Siccome di quelle prime ore nulla si sa, anche se, confrontandole con quelle di Sabrina, possiamo immaginarcelo, non mi fido neppure della prima confessione che, poi, viene riconfermata con molte varianti anche nell'ultima. Resta da capire il perché. L'unica cosa chiara è che Michele Misseri venne messo sotto pressione non per scoprire in lui l'assassino, ma solo per usarlo quale strumento per giungere alla figlia. Lo si capisce bene dall'aver tutto trasformato in un unitario "percorso di ravvedimento". Peccato per i SS. Inquisitori che tutto questo percorso venisse poi considerato "non credibile, inattendibile" dalla Cassazione. Da qui, si passò al sogno del fioraio. Tutto questo non fa che dimostrare il tentativo poliziesco di mistificazione dei fatti, non certo la responsabilità di uno o dell'altro. Se gli avvocati di Misseri, invece di adeguarsi a questo, o viceversa di trovare in lui l'unico colpevole, lo avessero sottoposto ad analisi biochimiche (sangue, orine, capelli, e quanto altro serviva), almeno capiremmo con esattezza che cosa ha dovuto subire in carcere.
Il problema resta anche nella difesa tecnica e nel merito insufficiente o faziosa dell'uomo.

magica ha detto...

a volte non capisco i commenti di daniele ,
sabrina era fortemente sospettata? vorrei sapere quali sospetti avrebbeo dovuto avere ,, la litigata con ivano ? se per una litigata fra cugine l'avevano soepettata di omicidio in combutta con la madre . mi dispiace quelle persone non sono degne di essere persone che decidono del futuro degli altri

Foxie ha detto...

Carissimo Sig. Tummolo, gli stessi dubbi che ha lei nei miei confronti potrei averli anche io a parti invertite.... capiamoci, non serve mettere nome e cognome quando si cerca di discutere delle cose in modo imparziale e corretto! Io seguo dall'inizio questa assurda storia, e credo a mio sommesso parere che gli inquirenti abbiano sempre cercato di fare bene il loro lavoro, è cioè garantire giustizia alla povera piccola ed alla sua famiglia! Le poche volte che leggo i suoi post, non ho mai notato una ... e dico UNA frase che non fosse volta a denigrare il lavoro degli inquirenti! Ma chi è lei per giudicare come lo stanno svolgendo? E soprattutto in base a che cosa deduce tutto ciò? Il suo pensiero è soltanto che loro continuerebbero ad accusare le due donne soltanto per non tornare sui loro passi ed ammettere di aver comesso uno sbaglio? Non so lei ma io con tutti gli indizi e le varie intercettazioni venute fuori mi vien difficile pensare che il vero autore sia il "reo confesso".... Lei pensa addirittura che ce ne sia un terzo non della famiglia? E' assodato che in tutto questo tempo siano venute fuori fior fiori di indizi a carico delle due donne. Nel periodo successivo alla scomparsa della piccola l'uomo non era imbottito di farmaci ("Vi scoprirò" (non sapeva cosa fosse successo secondo me), "Quello che vogliono fare fanno a tua figlia" (a quale figlia alludeva e soprattutto con chi pensava di interloquire secondo lei? Se lo sarà chiesto?), "Che sta a muccia la Sabrina"(dialetto incomprensibile? Esiste il Misseriano?). Il sogno del fioraio? secondo lei è normale che uno vada a raccontare e soprattutto verbalizzare un sogno?.... Avrei piacere di sapere lei come la pensa in merito a questi "indizi" per esempio. E' inutile dire che il suo linguaggio penso che debba essere preso in seria considerazione dal Sig. Prati, le auguro Buone feste e buon anno!

Manlio Tummolo ha detto...

Signor Volpacchiotto,
Pirrone dubitava anche degli ostacoli che incontrava sulla strada e Cartesio dubitava anche della propria esistenza, com'è ben noto. Ma il dubbio estremo o il dubbio metodico sono questioni di alta filosofia che qui non possiamo discutere per molte ragioni (a taluno potrebbe pure crescere la classica barba filosofica). Il mio nome e cognome sono reperibili per molte strade, mentre risalire da uno pseudonimo alla persona reale si fa senz'altro più fatica, non essendo io un SS. Inquisitore, né avendo io al servizio un'agenzia investigativa. E' una questione di lealtà, di onestà morale, ecc. Ne ho già discussop con Lei come con altri. Se uno vuol prendere contatto con me, non ha che da cercare il mio recapito telefonico sul sito, che ho giù dato e che non serve che rimetta qui. Basta digitare nome e cognome su Google o Yahoo, e mi si trova. Non è ammissibile dare del "folle" ad uno senza neppure il coraggio di firmarsi integralmente, e così pure dare dell'"assassino" a questo oppure a quello. Indicare il nominativo del denunciato, ma evitare di mettere il proprio. E' degno dei delatori anonimi, e per giunta in sedicesimo. Tra me e Lei, signor Volpacchiotto non ci può essere nessun dialogo: siamo agli antipodi, distiamo milioni di anni luce, e anche migliaia d'anni di storia per mentalità. Lei è di quelli che dà ragione al più forte, io generalmente faccio l'esatto contrario. Siamo distantissimi per mentalità, per costume, per tradizione culturale: siamo incompatibili, ma anche per quanto riguarda la stima, che pur si deve agli avversari quando lo meritano, non ci siamo. Io non La stimo affatto. Penso di essere stato sufficiente chiaro.

Manlio Tummolo ha detto...

Errata Corrige:
ultima riga "sufficientemente chiaro".

Non servirebbe neppure ribadire che chiunque abbia qualche nozione linguistica sa che una singola frase isolata non ha mai un significato preciso. Per essere capita, se è comprensibile, va inserita in un contesto. La mia stima nei confronti dei SS. Inquisitori tarantini, oltre che dalla disistima generale nei confronti della Magistratura (non solo italian) e della mentalità giuridica in generale, dipende dallo studio storico della loro abietta eterna natura di servi del più potente. Inoltrer deriva, nel caso specifico, da una serie di abusi lungamente elencati che solo persone con fette di prosciutto sugli occhi, cerume nelle orecchie, ma la bocca ben spalancata a ribadire le solite nauseanti calunnie, possono ignorare.

Quanto agli auguri, questi sono i miei:
che il 2013 ci liberi da Monti, dai suoi sostenitori parlamentari e giornalistici, dalla SS. inquisizione di Taranto e d'altri luoghi. Amen.

Giacomo ha detto...

Sarà opportuno riassumere la vicenda in pochi punti essenziali.
- La povera Sarah uscì di casa alle 14,28 di quel tragico pomeriggio del 26 agosto 2012, contemporaneamente segnalando alla cugina di aver ricevuto il suo sms di sollecito.
- Alle 14,30 fu avvistata a metà strada dai due fidanzati, mentre a passo svelto si dirigeva verso casa della cugina.
- Alle 14,32 giunse in via Deledda, dove con un pretesto fu attratta nel garage dal Misseri che la insidiò ed, al suo deciso rifiuto, l'aggredì e la sopraffece. Alle 14,36 era già tutto finito. Ed il Misseri cominciò a trafficare dentro e fuori il garage per organizzare, all’insaputa di tutti, il trasporto del corpo verso il pozzo, divenuto poi tristemente famoso.

Sabrina nel frattempo al piano superiore era impegnata nei preparativi per la partenza per il mare, in vista dell’imminente arrivo di Mariangela, ed in particolare era impegnata a rispondere alle 14,35 ad un sms inviatole dalla Cimino.
Sabrina uscì sulla veranda alle 14,39, dopo sette minuti che Sarah era transitata. Non può averla vista, e tantomeno può averla uccisa, perché non ne ha avuto il tempo materiale: passano solo TRE minuti tra le 14,32, arrivo di Sarah e le 14,35, sms alla Cimino.
Cosima d’altro canto riposava dopo dieci ore di viaggio e di lavoro nei campi sotto il solleone d’agosto.

Questa è l’UNICA ricostruzione CHIARA, LINEARE, DOCUMENTATA, LOGICA, INCONTROVERTIBILE, MAI SMONTATA DALL’ACCUSA. Quest’ultima ha soltanto almanaccato e congetturato, oscillando fra le bugie dette dal Misseri durante l’incidente probatorio, e i sogni del fioraio a cui si è cercato di dare consistenza reale tramite le esternazioni di un unico “testimone”, smentito da tutti gli altri testi, a partire dalla sua stessa figlia.

Giacomo

Foxie ha detto...

In primis.... e l'ho già specificato varie volte, la filosofia dico che è fuori luogo per un caso del genere, in questo caso ciò che regna è l'ignoranza dei protagonisti (nel senso di non conoscenza) che pensavano di farla franca giustificando la morte della piccola, fornendo man mano testimonianze a dir poco strampalate! Non esisto soltanto io in questo blog che non si firma con nome e cognome e quindi non sono tenuto a farlo solo perchè lei si è qualificato chiaramente.
Parli col moderatore del forum suggerendogli l'obbligo di registrazione per gli utenti che vogliono scrivere su questo blog.
Se avessi a che fare soltanto con lei, non avrei nessun problema a qualificarmi, ma essendo questo un forum libero, ritengo opportuno non fornire i miei dati. In casi estremi, se ce ne fosse bisogno, la persona preposta al controllo dello stesso, è a conoscenza dell'ip di provenienza dei vari post, e quindi, se dicessi cose che ledono la reputazione di una persona, sarebbe facile risalire a me.... punto!

Continuo ad ignorare il suo pensiero in merito a questa vicenda, secondo lei com'è andata? chi ha ucciso la povera Sarah?

Spero che non sia una di quelle persone che mira come gran parte degli innocentisti, al famoso detto "Tutti colpevoli, nessun colpevole!". Ultima cosa, sarà mia impressione, ma ogni volta che ascolto o leggo interventi da parte di persone preposte alla difesa delle 2 imputate, noto molta falsità, non c'è bisogno di essere a conoscenza dei grandi filosofi del passato per notare tutto ciò! Con questo chiudo. E' stato un piacere!


PS: per la stima perfettamente d'accordo con lei, non c'è affinità!

magica ha detto...

foxi
quello che ha scritto giacomo sul post lo trovi falso? io ho le stesse cooordinate di giacomo .
dovresti dire dove sta' la falsita' ,
a me pare invece che tu continui a sostenere la solite manfrine che sono state dibattute e smentite . petarra è stato smentito ed è quello che piace a te xchè scambia l'orario anzi lo inventa ... per caso è stato verbalizzato x indizio plausibile? oppure è come la firma in banca e la non andata al lavoro di cosima.
. gli inquirenti la credettero per vera anzi sicurissimi ma alla fine era una falso indizio , frutto di chiacchere e pettegolezzi e bugiardi leccapiedi .
il sogno del fioraio . se il fioraio dice che fu un sogno., facendo indagini si capisce che è illogico ed è un pettegolezzo anche questo .x caso ci sono riscontri che abbia portato i fiori dove sogno? . invece lo vogliono far apparire come vero anche se non lo è .
i discorsi di misseri in macchina .. lo disse misseri a chi li rivolse :.a concetta . poi bisognerebbe leggerli tutti x bene fino alla fine -
la muccia ?. non mi credono che sono stato io ,
dicono che nascondo sabrina .
se ti sei perso qualcosa non lo so

i discorsi di misseri che faceva con il suo primo avvocato dandosi del tu ,,
misseri : non mi credi?
avvocato :non ti credo . avanti con non ti credo alla fine misseri ha pensato di farla franca . uno spiraglio d'uscita . finchè' era intontito e tartassato
nell'inc prob si evince che misseri abbia detto che sabrina uccise sarh? disse fra alcune versioni fantasiose pure la caduta dal cavalluccio ..un incidente
quando si è reso conto dell'inganno ha fatto quello che si sa .

carla ha detto...

buongiorno a tutti,
abnegazione totale e menomale che si diceva della fine del mondo che si trattasse fine di un era e ne iniziava un'altra e ci sarebbe stato un risveglio di coscienze!....mah!....
o è che ci stanno a prendere in giro oppure non ci arrivano proprio......
chissà se alla prossima fine del mondo ci vada un po' meglio?.....
saluti a tutti a più tardi

Foxie ha detto...

Si lo trovo falso.... alle 14.28 la piccola era già morta!

Foxie ha detto...

Magica.... tu parli di cose già dibattute e smentite... ma da chi? Da Coppi e il suo entourage, oppure da chi altro? Le sole persone che smentiscono se stesse, sono quelle che successivamente sono state minacciate (famose visite di cortesia)... il che mi fa pensare che se gli inquirenti allargassero un po' di più il cerchio, potrebbero anche scoprire molto di +, ma i fatti in se per se, sono andati così c'è poco da smentire!

magica ha detto...

foxi
chi ha detto che a quell'ora era gia' morta .. dicci chi

magica ha detto...

la visite di cortesia chi le ha fatte? e le minacce a chi .

Foxie ha detto...

Eh, Magica, ma che parliamo a fare! Manco questo si sa!

Giacomo ha detto...

Se alle 14,28 la povera Sarah era già morta, chi videro i due fidanzati alle 14,30? Un fantasma? In pieno giorno? In pieno sole?

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Peccato per i colpevolisti a 3/3 che l'entourage di Coppi sia esteso praticamente all'intero corpo forense attivo in quel processo. Neppure la parte civile riesce ad opporre obiezioni.

Il nostro volpacchiotto insiste con i soliti pretesti. Si svelerebbe se fossi solo io: basta cercarmi e si sveli. Come non ho svelato altri, che ben conosco,non vedo perché dovrei svelare un volpacchiotto. E perché il volpacchiotto trema all'idea che si sappia chi è ? Evidentemente per la sua ben nota, individuata e conclamata codona di paglia, simile a quella dei suoi amichetti inquisitori.

E' mai possibile che si debba tornare sempre su povere cose, dette e ripetute? Ai colpevolisti a 3/3, si sa, andava bene tutto e il contrario di tutto, come ai loro amichetti SS. Inquisitori, andava bene il sogno, andava bene il percorso di ravvedimento, pure doloroso, ed altre sciocchezzuole del genere.

So bene che a Taranto ci sarà una condanna, ovvio, altrimenti dovrebbero condannare la troika inquisitoriale, e sarebbe imbarazzante. Ma quando il processo andrà in secondo e terzo grado, l'accusa contro le due donne e - suppongo - anche contro il reo confesso non passserà. Non c'è un elemento di sostegno a quella bruttissima fiaba neorealista, inventata per nascondere individui ben protetti.

Chi ha ucciso Sarah ? Mi chiede(disco rotto) il solito volpacchiotto; non lo posso sapere, non ero presente, posso solo capire che con quei tempi e quelle modalità nessuno della famiglia Misseri ha compiuto un tale delitto che, tra loro, sarebbe stato di un'assurdità unica. Se la povera Sarah fosse stata loro di un qualche fastidio, bastava farglielo capire allontanandola. E se Michele Misseri soffre di bollenti spiriti, chissà come riesce a cavarsela ora, senza moglie e senza nipoti non consanguinee. Ha un'amante ? Si dà alle prostitute ? Tralascio ulteriori alternative per non far arrossire le signore.

magica ha detto...

signo tummolo a misseri è passata la voglia ..

ho letto il primo l'interrogatorio che fecero a ivano ..
beh non capisco quelle insistenze su sabrina , e ivano a elogiare sabrina diceva che aveva fiducia in lei ,
e di tutto e di piu'
ma come avvoltoi insistevano con sabrina come fosse una vegliarda furba e scaltra .
con schiarimenti di gola fastidiosi e nervosi .
non lo so se hanno figlie , come le considerano . angeli? . oppure sono le altre che sono asassine .
.

magica ha detto...

foxi
pero' non fare il furbetto anche te ,, se hai qualche notizia nascosta ai piu' devi dircela .
lo so che dalle tue parti succedono cose turche . basta leggere il giornale .
ma le ultime su avetrana dovresti dircele

magica ha detto...

foxi
ora scriverai che i fidanzati sbagliarono orario . invece il petarra vide giusto . poi il fioraio era sul posto quando sequestrarono la sarh . ma aveva paura delle misseri e quindi tacque..
pero' mi sfuggono le visite di cortesia con minacce? ora che sono in carcre potrebbero parlare e dire di quali minacce ma non si fa avanti nessuno . fanno paura anche dal carcere mandando le dritte.. ma non si sa a chi.

magica ha detto...

foxi
vuoi dire che se indagassero di piu' (perchè indagano poco?
ci sarebbero altri personaggi da incastrare ,
una conmbriccola della madonna ,
si perdono in indizi che non contano nulla .. se era cosi' e se era cosa'. non centrano quei pettegolezzi . bisogna trovare indizi compatiili con i riscontri degli orari controllare gli alibi .,per trovare essonanze veritiere . è tutta una commedia ,,

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cara Magica hanno indagato cosi bene che dopo aver interrogato 200 testimoni non è uscita una che dicasi una prova di colpevolezza contro Sabrina e la mamma.

Manlio Tummolo ha detto...

E, giusto per non dimenticare, viste analoghe modalità di assassinio, è stato Michele Misseri a gettare Sveva Taffara nel pozzo in Basilicata ? Anche lì è stato preso da raptus sessuale ?

Con tutti quelli che si trovano nei pozzi delle due regioni, Michele Misseri dovrebbe essere impegnato a tempo pieno. E' il serial killer dei pozzi ?

Foxie ha detto...

Guardi Signor Tum(m)olo, mi stanno tremando anche i cogl...ni all'idea che lei possa capire chi realmente sono! non si agiti più di tanto, sono soltanto una persona che si argomenta prima di scrivere determinate cose... questo vale anche per Magica. Non sono di Avetrana o di paesi limitrofi, spero di essere stato chiaro, e soprattutto la coda di paglia ce l'hanno coloro i quali cercano di mistificare la realtà e di difendere l'indifendibile. Si sta parlando del Caso SARAH SCAZZI e di chi ha commesso questo atroce delitto. Di cosa vogliamo parlare? Di come bolle l'acqua e di quanto ci mette a bollire? Oppure di Socrate e dei suoi seguaci? Ditemi pure, cercherò di documentarmi! MAnco io c'ero ad assistere al delitto, ma sono sicuro che alle 14.28 la piccola era già morta, per tanti motivi (vedi ad esempio la mancata risposta della piccola allo squillo della sua amica del cuore) ergo le donne hanno avuto circa 50 minuti (13.50-14.30).... i depistaggi nell'immediatezza del delitto non sono mancati, maldestri, ma non sono mancati. Porto come esempio la scena di quando Sabrina chiama al cellulare di Sarah e vede il padre che staziona fuori dal garage... mentre la stava strangolando (????), non si erano però accorti che c'erano altre due persone che hanno chiaramente fatto capire qual'era la scena (Mariangela e la sorella... molto più plausibile e ci spiega soprattutto che i due mentono entrambi))!

Per la cronaca Michele era in garage a cercare di nascondere il corpo, mentre Sabrina inscenava "l'ansiosa telefonata".

Il solo pensiero di Michele adesso è soltanto quello di fare in modo che il suo trattore funzioni al meglio, questo è il suo pensiero!

Magica, basta leggere tutti i verbali del processo con più attenzione se vuoi che ti comunichi i link fammi sapere!

Foxie ha detto...

Mi spiace per lei ma io non sono dell'idea "Tutti colpevoli nessun colpevole", chi ha sbagliato deve pagare, punto! E non si deve preoccupare il caro Michele, che ha accumulato querele a iosa e andrà a fare compagnia alla sua cara famigliola! Purtroppo per Valentina non hanno trovato posto!

Giacomo ha detto...

C'è qualcuno che prende per oro colato tutto quello che i media interessati hanno propalato come notizie vere ed assodate ed invece sono un cumulo di baggianate piramidali.
Ma se qualcuno viene a riproporre sul blog le sue convinzioni colpevoliste e ripete a pappagallo tutto quello che scrivono i media, schiacciandosi sulle posizioni dell'accusa e prescindendo dalle documentazioni e dagli argomenti portati dalla Difesa, che cosa aggiunge di nuovo che già non si sappia?
Chissa perché ad alcuni dà tanto fastidio che ci siano persone che rifiutano di portare il loro cervello all'ammasso mediatico.
Forse perché in fondo pure loro sono rosi dal tarlo del dubbio, anche se non vogliono ammetterlo!
Altrimenti che timori hanno? Correre in soccorso dei potenti è lo sport preferito da certuni, ben rappresentati in questo caso da una classe giornalistica che da tempo ha abdicato al suo ruolo di controllo democratico sulle istituzioni.

Il lato patetico della faccenda è che i colpevolisti sono convinti di ragionare con la propria testa. Poveri illusi!

Giacomo

Daniele ha detto...

@Magica,
cosa non capisci del mio commento?
Non sono mica io ad aver sospettato di Sabrina!
Che ci fossero sospetti su di lei ancor prima del famoso sopralluogo del 15 Ottobre e dunque del giorno in cui il padre la chiamò in correità, lo si evince da alcune trasmissioni televisive dell'epoca con relativi commenti da parte di vari opinionisti, nonché dai filmati di quel sopralluogo, alcuni dei quali ancora visibili in rete (su YouTube etc...).
Durante il sopralluogo, l'allora avvocato del Misseri chiede informazioni sulla famosa porticina... Perchè?
Perchè tutti insistevano tanto e lo esortavano a raccontare la verità, ossia una versione alternativa a quella fino ad allora da egli descritta? Perchè insistevano a chiedergli informazioni su chi gli avesse detto che nei cellulari erano presenti le SIM cards...?
NON GLI CREDEVANO ed era evidentissimo!
Perchè nell'interrogatorio di Sabrina, quando ancora nessuno aveva notizie di Sarah, gli inquirenti fanno leva sul famoso litigio o presunto tale risalente alla notte del 25 Agosto? Perchè fanno leva sul rapporto con Ivano?

Sabrina era nell'occhio del ciclone ancor prima che Michele confessasse il delitto o la chiamasse in correità, lo dice tra l'altro lei stessa in un intervista.

Ciao Magica, spero di esser stato chiaro.








@Fox,
il fioraio NON si è presentato in caserma di sua spontanea volontà, è stato convocato grazie alla testimonianza della Pisanò, ossia l'UNICA testimone del processo ad avere affermato che il Bucolieri avesse parlato di un fatto realmente accaduto. TUTTI gli altri testimoni, compresa la Cerra, dichiarano invece avesse sempre parlato di SOGNO.

Circa la famosa intercettazione del soliloquio, personalmente l'ho ascoltata in TV, ma sarebbe meglio dire che "ho tentato di ascoltarla", dato che l'audio e veramente pessimo e mi chiedo come sia stato possibile estrapolarne una qualsivoglia frase. Attenendomi comunque al contenuto "io li scoprirò etc. etc...", non c'era bisogno di intercettarlo per sentirgli pronunciare frasi simili, esiste una caterva di interviste televisive in cui il buon Misseri ripete come un mantra di essere il predestinato, colui che prima o poi avrebbe scoperto i rapitori della piccola Sarah... "Me lo sento, me lo sento..." diceva piagnucolando.
Non mi meraviglierebbe pertanto se quel soliloquio fosse parte di un'esercitazione per la commedia che lo vede come il Santo Martire di Avetrana. Meglio fare qualche prova in piena solitudine per evitare di non apparire credibile davanti alle telecamere!

In ogni caso, qualunque cosa fosse, sono e rimangono le parole di un uomo che ha raccontato una miriade di frottole, è assurdo possano aver determinato se pur alla lontana l'arresto di qualcuno.





Saluto tutti

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro foxie,come fai ad essere sicuro che alle 14.28 Sarah era già morta se non c'eri? e dimmi una cosa ,è Sabrina che dice al padre di far ritrovare il cellulare dopo 35 giorni? E l'ordine di non vedere i familiari fino al 19 novembre da chi è partito? e chi, ha pensato bene durante l'incidente probatorio di mettere un separé,in modo tale che padre e figlia non potessero guardarsi?Strano che una famiglia di furbi abbia poi commesso determinati errori.Buona serata a tutti cari amici

carla ha detto...

buonasera a tutti,
a quello che dice Daniele,rimango ancora dell'idea che michele, che fin dall'inizio,abbia voluto prendersi tutta la responsabilità,proprio per il fatto che stavano adosso sabrina....e cosima era un personaggio scomodo andava eliminata.....ora in ultima per rivendicare le accuse di michele verso suo ex legale....si tentò di accusare valentina ,andando per le tv,predicando che valentina pilota il padre per un momento,nonstante le smentite.....
e già valentina potrebbe diventare un personaggio pericolosa,manca solo una mano dai complici.....
purtroppo in accordo con Giacomo,il potere dell'influenza sulle menti esiste dai tempi dei tempi e c'è chi ci casca e non c'è nulla da fare ,perchè non se ne rendono conto e credono di fare una cosa giusta.....
ho appena guardato un film che riguarda al nazismo anche lì alcuni credevano di fare una cosa giusta,anzi pensavano di essere intoccabili fino a che non sono caduti nella loro stessa trappola....
ritornando a michele se è come la penso e come cita questo articolo del signor Gilberto.....penso che michele sia impedito di dire la verità,sia per il fatto che sarebbe l'ennesimo versione il che potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione ed è anche probabile che al momento ritenga l'unica soluzione è di prendersi tutta la responsabilità.....
infondo in qual modo lo diceva pure sabrina,quella sera a" chi l'ha visto",che poi dalla pisanò sono state raggirate :-che lo hanno incastrato e sono calunnie....- questo lo sentii in diretta ,poi il resto si sta a quello che riferisce la pisanò....ma se lo si guardasse con una certa ottica,si potrebbe interpetare che ci hanno provato anche con sabrina ad incastrarla e lei dice di aver resistito.....
poi per l'appunto perchè tanta preocupazione per il padre quando fù stato arrestato fin dal punto di sommistrare il farmaco e non per la figlia? come il padre non poteva sopportare il peso del rimorso ,ma la figlia si?......
saluti a tutti e buonanotte

carla ha detto...

ciao Vito come sta andando con tua moglie?....Carla

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie Carla di essertelo ricordata,venerdì ha fatto la seconda chemioterapia,dopo la prossime 2 terapie si potrà sapere se c'è un miglioramento,dopo aver fatto le analisi.E un grazie di cuore a tutti gli amici,speriamo di passare tutti un buon Natale.

carla ha detto...

x Vito ,e così sia speriamo a un bel Natale nonstante le difficoltà la vita ci pone....è proprio quì che ne viene misurata la nostra forza,ma senza però dimenticare di chiedere con l'umiltà l'aiuto di DIO.....la famosa presenza di se.....
pace e serenità ai uomini di buona volontà,in questo spirito Natalizio.... buonanotte a tutti

Daniele ha detto...

Caro Vito, mi unisco a Carla augurandoti ancora che tutto vada per il meglio.

Saluti

Daniele ha detto...

Chiedo scusa: nel precedente commento ho parlato di interviste in cui Misseri dice: "me lo sento, me lo sento"..., in realtà diceva: "proprio io, proprio io dovevo trovarlo...", ho fatto confusione. E' in un'intercettazione ambientale che parla con Sabrina e Ivano di rapimenti e rapitori... ...
Il soliloquio risale se non ricordo male al giorno che precedeva la consegna del cellulare. Nel soliloquio dice che deve "scoprire" qualcuno che in molti pensano sia Sabrina, tuttavia, il giorno successivo consegna il cellulare e non "scopre" proprio nessuno, si limita a parlare di rapimenti e automobili in fuga..., da qui la mia ipotesi.



Saluti

Giacomo ha detto...

Signor Vito, mi unisco agli amici del blog nell'augurarLe che sua moglie possa superare completamente questo difficile momento.
Porgo a Lei ed agli amici del blog, ivi compreso Massimo, gli auguri di un Buon Santo Natale.

Giacomo

Foxie ha detto...

Signor Giacomo, non quello che scrivono i media, ma sono considerazioni risultanti da un' attenta lettura dei verbali del processo! Quali sono le argomentazioni della difesa??... mi sfuggono! Forse si riferisce alle str...te che vanno sparando a destra e a manca? A me non interessa se tutti voi ragionate in modo "contorto" negando persino le cose + evidenti.... Domanda: ma una ragazza che asserisce di non provare nessun sentimento per un ragazzo, perchè è così ossessionata da inondare il suo telefono di messaggi? Ci sarà forse un altro recondito motivo? Come giustifica un comportamento del genere?
E frasi del tipo "non ce la faccio ad averla davanti agli occhi 24 su 24"?? Penso che voi tanto documentati e determinati a difendere a spada tratta le due imputate, non penso non conosciate questi "piccoli particolari"...

Per Vito:

http://www.ultimenotizie.we-news.com/cronaca/interna/2663-caso-sara-scazzi-si-rafforza-lipotesi-che-sara-sia-morta-prima-dellora-stabilita-prima

per esempio!

magica ha detto...

caro foxi
scrivi come una comare . pettegolona ..
quello che hai scritto sono tutte frasi che sono state smentite che cosa significassero. 24 ore su 24 ? che vuoi dire? che sabrina era infastidita dalla cugina e aveva in mente di eliminare la cugina molto tempo prima che succedese l'omicidio?
poteva non accettarla a sasa sua , e non frequentarla . sarebbe




stato meno invasivo che ucciderla .. sopratutto nel momento nel quale stavano arrivando le amiche per andare al mare.
le telefonate a ivano? erano gratuite per questo le fece tutte quelle che aveva in promozione ,, sta sicuro che se doveva pagarle ne faceva molte di meno .
poi che ssabrina avesse un debole per ivano potrebbe starci e perchè no? sono coetanei si conoscevano da poco . c'era del feeling fra loro due ,, e allora? doveva uccidere la cugine per questo ,
anche perchè il gruppo non aveva avuto sentore che sarh pensasse ad ivano , nemmeno sabrina e sopratutto ivano .. tonto si ma non troppo. mettersi alla sua eta' con una minorenne .
sei un uomo foxi e mi dispiace dirtelo ma mi sembri la pisano' . da queste chiacchere estrapploli chisa' quali intrighi .
non vorranno dar l'ergastolo a due persone x questi sciocche chiacchere? comunque non lo so se è il luogo da dove succedono queste cose e certe mantalita' . che siano cosi' anche chi indaga?
con anni a anni di studio , son diventati adulti . anche i giornalisti . e non capisco questa mentalita'.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona Domenica cari amici,e grazie di cuore a tutti,spero che sia un Natale felice è sereno per tutti.

carla ha detto...

ben detto Magica questo si parlar chiaro,sai certi ci provano a ragionare.....

vorrei specificare quello che dissi stanotte,come potrete osservare uso sempre condizionale "potrebbe".....
sicome non è la prima volta che succede durante interogatorio t'inculcano,volontariamente o involontariamente,un possibile scenario,il che la persona stessa non è in grado di distinguere dalla fantasia alla realtà....basta vedere quanti innocenti sono andati finire in carcere.....a più tardi

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Foxie.Personalmente non mi interessa sapere chi sei e da dove scrivi,però usare parole volgari non te ne rende merito.Dici di aver letto i verbali,e noi cosa abbiamo letto I PROMESSI SPOSI,O, LA DIVINA COMMEDIA?Stai calmo e tranquillo che pure noi li abbiamo letti i verbali,anzi per analizzare bene alcuni dettagli li ho pure riletti,comprese le tante dichiarazioni fatte sia nell'immediatezza dell'evento e anche dopo diverso tempo.Tu credi che gli inquirenti sappiano chi ha ucciso Sarah? allora sei un illuso,il fatto è che non lo sanno,ma dato che il l'oro mestiere è quello di accusare,fanno di tutto per far credere alla massa forcaiola di essere in possesso di prove inconfutabili,invece non hanno nulla,L'incidente probatorio risulterà solo carta per avvolgere i regali natalizi,e il sogno e già sfumato.E come ti spieghi che durante l'ultima udienza hanno chiesto di poter visionare il libretto delle istruzioni del trattore di Misseri per capire come funziona? come vedi non sono cosi sicuri di aver individuato le colpevoli del delitto.Ciao e buona Domenica.

carla ha detto...

continuando con il discorso di prima....è il fioraio stesso che dichiarò a un intervista,che inquirenti le mettevano le parole in bocca,che quando si rilesse il verbale si ritrovò parole non sue ed è per questo non firmò la conferma di quel verbale....
a volte non basta leggere di quello che viene detto,ma c'è da vedere cosa c'è dietro a un discorso.....
è come dire che michele accusa il suo ex legale senza un motivo.....
quando in realtà era avv. galoppa che andava dicendo per le tv che avrebbe proveduto di mettere michele al convento.....e che è uno se ne viene fuori così!.....a più tardi

Giacomo ha detto...

Signor Foxi, per una corretta lettura della dolorosa vicenda che riguarda la povera Sarah, la rimando al mio commento del 22 dicembre h 12:27. Il resto sono chiacchiere vane: Ivano, la gelosia, gli sms, Cosima che non si sa che cavolo c'entri, eccetera.

Giacomo

magica ha detto...

ricordo affermazioni o dicerie anche dopo mesi .
mi sovviene leggendo la considerazione di giacomo su cosima ..scrissi ad un forumista.
( che centra la cosima) se misseri non l'ha mai nominata, anche durante l'inc prob ha sempre smentito le colpe che le venivano attribuite dagli inquirenti . centra ,centra , gli inquirenti avendo prove sono giunti che cosima aveva pertecipato al sequestro ,e se non fosse plausubile il sequestro era stata in combutta con la figlia., perchè vide l'omicidio e non intervenne , oppure sapeva le trame della figlia ma l'ha nascosto alla procura .. cosi' rispose il forumista .
affermando ' che cosima è certamente in carcere perchè colpevole .,
gli inquirenti hanno visto quello che c'era da vedere . ...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Caro Giacomo hai fatto un'ottima descrizione di come siano andate le cose quel maledetto giorno,in più ci sarebbe che alle 12.30 Michele Misseri è in banca per versare un assegno e che il cassiere gli fa falsificare la firma della moglie.Altra cosa molto importante e su cui ho sempre dichiarato di essere fuori di una certa logica di comportamento di Misseri è: Quella di essere andato via dal garage in tutta fretta dopo che la figlia in presenza di Mariangela gli dice per ben 2 volte che Sarah non si trovava,e poi la telefonata al fratello per la scusa dei cavalli scappati,ovvio che se uno ha un cadavere da fare scomparire l'unica cosa da fare era quella di andare via il più velocemente possibile,ed è quello che ha fatto lui.Tutto questo si basa sul comportamento che avrei avuto in quel momento,di sicuro non sarei andato via sapendo che mia nipote non si trova,almeno io la penso cosi, poi ognuno è libero di pensarla diversamente,queste sono le cose su cui riflettere,e non sulle tante sciocchezze uscite fuori,la gelosia ,gli sms,il sogno del fioraio,oppure gli orari aggiustati , con tutte le menzogne di diversi testimoni. Del suo vecchio Avvocato e della criminologa non dico più nulla,parlano i fatti.Ciao,un caro saluto a tutti amici,e un abbraccio al sempre illustre Prof Tummolo.

Manlio Tummolo ha detto...

Deduzione geniale, signor volpacchiotto: chi non risponde al telefono, sicuramente è stato assassinato. Dovrebbero subito assumerLa Scotland Yard o il F.B. I.
Con simili ragionamenti, gran parte dell'umanità sarebbe ora assassinata. Quanto al resto, non so che cosa Le tremi, oltre sicuramente al Suo codone di paglia.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera, essendo stato in giro tutto il giorno, scrivo solo ora. Mi associo ai vari forumisti nell'esprimerLe solidarietà e vicinanza morale per Sua moglie. Le auguriamo di tutto cuore una possibilmente rapida guarigione dal male.
Ai colpevolisti ad !/3 ed innocentisti a 2/3, esprimo comunque simpatia ed augurio, pur divergendo sul ruolo di Michele Misseri, ma di questo già si sa. Ai colpevolisti a 3/3 che, per giunta vorrebbero poter incarcerare anche Valentina, quale augurio fare? la più sonora delle disfatte in secondo e terzo grado. Già si sa che in primo i SS. Inquisitori (inquirenti e giudicanti) daranno ragione alla bella troika che conosciamo, per cui nulla da attendersi, anche se faranno una ben tetra figura di biechi aguzzini e boia, che resterà nella storia. Salderanno anch'essi i loro conti, o prima o dopo, e quello che stanno combinando con l'ILVA non suscita certo una grande simpatia in chi deve o vuole lavorarvi.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Secondo il mio modesto parere caro Prof non avrà bisogno di fare il concorso per essere assunto al tribunale di Taranto, entrerà per direttissima e avrà come collega la Pisanò che già collabora con gli inquirenti,e la Bruzzone,criminologa specialista nel ricostruire le scene del crimine a suo piacere e, per soddisfare gli inquirenti ,altrimenti non gli darebbero nessun incarico.Cordiali saluti Prof.

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Signor Vignera,
ciascuno di noi può verificare che i colpevolisti a 3/3 o, perfino a 4/4 (addirittura chi era materialmente assente e ben lontano: alla faccia dell'imparzialità e della distanza dal caso !!), non fanno che rivoltolarsi come porcellini nel solito sudicio fango delle calunnie, con sempre le solite cose ripetute oltre ogni nausea, già confutate e riconfutate, definite e ridefinite per quello che sono.
Non basta leggere superficialmente, come pretendono di fare, la documentazione di parte inqusitoriale, occorre analizzarla per capirne le pur evidenti contraddizioni, incoerenze e spassosità varie. Perché, signori miei, se non vi fossero di mezzo un'infelice ragazza e la sua famiglia, tutta questa storia sarebbe di un ridicolo estremo.
Penso che il posto del nostro volpacchiotto (che sia di Avetrana o di S. Pancrazio Salentino o anche di S. Donato Milanese poco importa) sia già da lungo tempo determinato: il suo ruolo è quello di spolveratore di scrivanie inquisitoriali, di cuoco del carcere di Taranto, nonché di curatore dei Sacri Gabinetti dei SS. Inquisitori. Il suo pseudonimo infatti è la punta di iceberg della sua personalità: "foxy" infatti è una nota marca di carta speciale ad uso igienico.

E' sempre il servidorame ad esaltare i propri padroni, soprattutto con gli estranei.

Foxie ha detto...

Egregi...Il Dott. Tumolo scrive:

"chi non risponde al telefono, sicuramente è stato assassinato...."

Peccato che per un ritardo di 10 minuti, la Sabrina stava per allertare anche i pompieri....

Per Giacomo... la sua ricostruzione, devo dire la verità: non fa una grinza! Se fosse questo il resoconto di quella giornata pero', non capisco perchè i vari protagonisti della vicenda abbiano avuto tante difficoltà nel raccontarla senza punti oscuri come ha fatto lei!!!
I dubbi pero' continuano ad assalirmi. Per esempio:
quando il telefonino della piccola squilla, dobbiamo fidarci di
A) Sabrina che dice che mentre telefonava alla cugina vedeva il padre stazionare davanti al garage, oppure a:

B) Michele che asserisce che mentre strangolava la nipote, udì il suo telefonino squillare. Oppure a:

C)Mariangela che era presente e che testimoniò insieme alla sorellina che Michele non c'era davanti al garage (che presumibilmente era occupato a nascondere il corpo)?

Barrare la casella corrispondente alla risposta scelta.

Altra cosa: una criminologa che si prende la briga di inserirsi nella vicenda con il semplice scopo di incastrare le due donne... Pensava fossero Thelma & Louise? Due acerrime criminali? No! non regge....

Saluti a tutti... non mi piacete, siete troppo di parte... marcia!

Io intanto continuerò a fare affari vendendo carta igienica "speciale".

Anonimo ha detto...

Ciao Foxie,
fai bene a dissentire e a postare il tuo pensiero perché qui, e altrove, nessuno ha la verità in tasca.
La tua opinione è molto simile alla mia eppure non pulisco scrivanie negli uffici della procura di Taranto e nemmeno conosco chi ci lavori. Provo tanta delusione quando vedo che si vogliono fare a pezzi le opinioni degli altri accampando motivazioni che non stanno né in cielo né in terra.....
L'accostamento del tuo nick alla carta igienica mi sembrava offensivo e fuori luogo ma ora, pensandoci bene, trovo che sia azzeccatissimo in quanto rappresenta un invito alla pulizia in mezzo a tutta la m...a di cui è circondato il caso di Avetrana.
Ciao e Buon Natale!
Regina (rotoloni)

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto ...
e tu foxie non piaci a tanti di noi. Ognuno e' per adesso ancora libero di esprimerela propria opinione, giusta o sbagliata che possa essere. Non puoi imporci di ragionare come te, non siamo piu' ai tempi di Hitler o Mussolini.
Matteo
24 dicembre ore 14.02

magica ha detto...

x foxi
i punti plausibili e logici sono i punti
( B e C )
mentre misseri strangolava squillo' il cell di sarh x un istante poi cadde aprendosi
era lo in cui stesso momento sabrina stava telefonando a sarh , infattti dopo un attimo o alcuni squilli ( non lo so chi li ha contati) il cell di sarh risulto' spento .. presenti mariangela e la sorella .
misseri non si vide era dentro il garage ..
...
questo è l'unico momento verificabile con testimoni e tabulati che combaciano .
al ritorno delle ragazze videro misseri che trafficava dentro e fuori del garage .e la sua panda posizionata diversamente, lo noto' anche mariangela .
era la posizione che ha sempre detto misseri : spostai la panda per non essere visto caricare il corpo ..
sabrina chiese al padre : hai visto sarh?
logicamente disse che non l'aveva vista..

carla ha detto...

intanto entro solo per farvi i auguri per un Sereno Natale......
poi se per caso avrò un momento da dedicare un comento più che volentieri, ma per intanto mi vogliate scusare......è Natale!....Carla

Manlio Tummolo ha detto...

Fino a quando dovremo continuare a sentir ripetere le solite vecchie fole che ormai da due anni si ripetono in continuazione? Saremmo noi ad avere ""verità in tasca", o coloro che ci raccontano come e qualmente Sabrina strangolò Sarah, mentre la signora Cosima ciabattando la rincorreva lungo la strada e balzando dala macchina con furia tigresca e comandi imperativi ? Mentre il Misseri, obbediente alle due congiunte, si occupò di calare il corpo come se calasse una bara, invece che il corpo inerte di una ragazzina, il cui peso non arrivava (presumo) neppure a 50 kg. Non parliamo poi delle telefonate inviate e ricevute, di cellulari caduti, bruciati, traslocati, ecc. ? Personalmente non ho una verità in tasca, se non sottolineare le assurdità di questa storia vergognosa, montata dai SS. Inquisitori per scopi tutt'altro che chiari. Ripeto per l'ennesima volta: dobbiamo aspettare il secondo grado per avere un'idea chiara su ciò che non poteva avvenire e in terzo grado per capire tutti gli imbrogli formali della vicenda.

Ora ricordo a questi signori, che ben quattro avvocati della difesa furono tolti di ezzo, con denunce calunniose; tre sono stati prosciolti subito. Un quinto l'avv. Marseglia, stante le notizie diffamatorie pubblicate da la "Gazzetta" se non erro, avrebbe dovuto essere sospeso per rapporti con la mafia. E secondo i soliti colpevolisti a 3/3 e a 4/4 (quelli che dicono di non avere verità in tasca, ma che ce l'abbiamo noi: sarà per questo che mi chiedono chi fu l'assassino ?), e tradotto in catene in Siberia per riparare tratti della Treansiberiana, ecc. Nondimeno. l'avv. Marseglia mi pare che eserciti tuttora con egregia efficacia il suo ruolo in difesa di Sabrina Misseri. Queste sono le conclusioni dei nostri bravi colpevolisti a scatola chiusa, e che vorrebbero farci anche la morale ! Andate, andate a lustrare scrivanie, lavar piatti nel refettorio carcerario, e pulire locali igienici presso il Palazzo della SS. inquisizione: il vostro livello intellettuale non supera tali mansioni.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Carla,
piccola nota di carattere religioso: Gesù Cristo, stando alla Fede, venne al mondo per la difesa dei deboli. Nessuna occasione, quindi, migliore del Suo Giorno Natale, per difendere i deboli contro la tracotanza e l'arbitrio dei potenti, e loro servili sostenitori.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Un felice e sereno Natale a,Massimo Prati,Carla,Magica,Mimosa,Daniele,Pino,Giacomo,e al carissimo Prof Tummolo, AUGURI;AUGURI.

Manlio Tummolo ha detto...

Ricambiamo di cuore carissimo Signor Vignera, con un pensiero particolare per Sua moglie che possa, quanto prima possibile, recuperare la salute.

Anonimo ha detto...

Buon Natale sig. Tummolo!
Ringrazio Madre Natura di avermi dato un livello intellettuale molto basso così evito di offendere le persone come fa Lei dall'alto della Sua intelligenza!
Si ricordi che le offese umiliano soltanto chi le dice...
Buona Notte Santa!
Regina

Mimosa ha detto...

AUGURI anche da parte mia di un Felice Natale, grazie Vito di avermi inclusa e mando un particolare affettuoso pensiero alla tua cara moglie e alla famiglia.
Mimosa

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon Natale e felice anno nuovo al carissimo Gilberto M.

Anonimo ha detto...

Grazie Vito ricambio con affetto e auguro a te e alla tua famiglia un nuovo anno nel quale si sciolgano tutte le preoccupazioni e possiate trovare serenità e prosperità.
Gilberto M.

magica ha detto...

auguri agli amici e ai frequentatori di questo blog.
per l'anno che verra' un augurio di serenita' e salute per tutti.
da magica.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Regina (Anna, Marianna, Marika, ecc.),
Lei, come i Suoi amichetti che sostiene e da cui Si fa sostenere (li conosciamo bene, ormai da circa due anni), ama far la morale - una moraletta uguale alla net-etichetta - agli altri. Immagino che Lei, dall'alto della Sua moraletta, superiore sicuramente alla mia cultura, faccia finta di non rendersi conto - come tantissimi di voi - che io rispondo soltanto con rigore germanico (10 : 1) a chi mi insulta: perché quando uno si permette di dare del folle o del farneticante a chi, senza rivolgersi a nessuna persona specifica, fa delle osservazioni, merita di essere trattato per quello che è, ovvero un puro cialtrone, che si nasconde con ridicoli pseudonimi o con il completo anonimato, segno di nullità esistenziale. Lei, cara signora, fa parte del medesimo club: infatti, la vera unica moralità, quando si attacca qualcuno, giustamente o ingiustamente che sia, è segnalare il proprio nome e cognome per senso di responsabilità verso tutti, a cominciare dal gestore del blog (l'IP non basta, l'IP è un computer adoperabile da molti, specie negli INTERNET POINTS o nelle Università, in ufficio, ecc., non una persona), e non nascondere le proprie pudenda con una foglia di fico secca e ormai sbriciolata.
Ripeto: andate dai vostri Idoli giudiziari a lustrare scrivanie, pulire piatti e servizi igienici. Altro non sapete fare.
Se i volpacchiotti, rapaci, rupi, anne, ed altra paccottiglia digitatoria, avessero un briciolo di intelligenza, saprebbero che è meglio stare alla larga dalle mie considerazioni, invece di tirar fuori vecchie, viete e vuote fesserie.

Manlio Tummolo ha detto...

Siccome è il SS. Natale, voglio parlare bene di qualcuno, se no dicono che offendo tutti. Vediamo: oggi ho avuto un regalo, per me magnifico, un vero tesoro, la cui importanza può sicuramente paragonarsi a quella di Lorenzo Valla, quando con una magistrale analisi filologica e storico-giuridica demolì in via definitiva il celebre documento sulla Donazione di Costantino a Papa Silvestro che, per secoli, cercò di essere una giustificazione divina e storica del dominio temporale dei Papi.
L'opera a cui mi riferisco, tratta del caso, molto attuale, dei falsi diari di Mussolini, ed è un agile per dimensioni, ma densissimo per documentazione, libro di Mimmo Franzinelli "AUTOPSIA DI UN FALSO", sui diari pubblicati a cura di Dell'Utri dalla Bompiani. Il testo del Franzinelli è stato recentemente pubblicato dalla Bollati Boringhieri (Torino, 2011).

Questo lavoro, che consiglio a tutti coloro che sono interessati a "gialli" letterari, e non di omicidio, merita una lunga ed accurata recensione. Voi, cari amici (da cui escluso la paccottiglia di cui al commento precedente), vi chiederete che interessi qui questo libro di storiografia e di filologia. Interessa perché riguarda anche il processo contro le due falsificatrici, le signore Panvini madre e figlia di Vercelli, che ne sarebbero state autrici. Queste due donne, certamente non "innocenti", furono però costrette a confessare la loro azione per opera dei loro stessi avvocati. Infatti, a pag. 70, vengono riportate queste frasi, asserite nel 1994:

"Quel processo [nel 1957] fu uno strazio, una rovina. Furono gli avvocati a dirmi che mi conveniva ammettere di aver fabbricato i falsi, anche se non era vero, perché altrimenti l'accusa di falso ideologico mi sarebbe potuta costare anche dieci anni di carcere [sic!!!]. Si immagini in che situazione mi trovavo io, poverina. Gli storici incaricati di fare la perizia si scagliarono contro di me come belve. Ero stata in carcere. A casa avevamo subìto due perquisizioni violentissime: orde di carabinieri. Portarono via perfino delle azioni FIAT... e che mi sono state restituite 18 anni dopo...".

Ora, sulle colpe delle due donne lo stesso libro non dà una conclusione definitiva. Personalmente ne sto ricavando la conclusione che esse non furono se non le trascrittrici in scrittura "pseudomussoliniana" dei testi che, però, per i dati raccolti ed esposti, non potevano essere frutto di loro esclusivamente personale conoscenza. Ma di ciò riparlerò a libro concluso.
Ciò che è qui significativo, è il segnalare i metodi polizieschi-avvocateschi sul come estorcere confessioni senza torture fisiche, ma psicologiche.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ben detto carissimo Prof Tummolo,vengono in questo blog solamente per sviscerare il loro odio verso 2 persone accusate di un delitto orrendo e tenute in galera da oltre 2 anni,senza una benché minima prova di colpevolezza,con indizi,aggiustatine degli orari,ritrattazioni estorte con inganno a un povero e ignorante contadino che non ha fatto altro di fidarsi da chi credeva che lo stessero difendendo.Sono convinti che gli inquirenti abbiano agito con correttezza e lealtà professionale per cercare la verità dei fatti,non sapendo che hanno fatto di tutto per stravolgere cosa è successo realmente quel maledetto giorno,con minacce, intimidazioni,accusando tutti quelli che si opponevano al loro pensiero accusatorio.Ma, Dio vede è provvede,e ci sarà un giorno in cui pagheranno per questa loro tracotanza.Oltre 2 anni di indagini,un anno di processo con centinaia di testimoni sentiti e risentiti,con tante menzogne,sogni e illusioni per abbindolare gli stupidi,un incidente probatorio falso e che volevano farci credere che fosse il vangelo,loro credono di avere la vittoria in tasca, ma, si sbagliano di grosso,forse vinceranno una battaglia, ma, non la guerra.Cordiali saluti Prof.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,
coincidenza vuole che anche nel caso dei falsi Diari vi siano una madre ed una figlia, accusate. Nel caso però di Avetrana, le donne in buona fede assoluta hanno saputo reggere a truffe, minacce ed inganni, mentre le altre due, probabilmente perché compartecipi nel reato, hanno ceduto. Comunque desta, nel loro caso. meraviglia la pesantezza di un'indagine su un fatto certo grave, ma più per la cultura storica (maltrattata in ben più pesanti situazioni), che per danni di natura giuridica a terzi eventuali.

Ciò che disturba, nei calunniatori delle due donne Misseri, è questo assolutismo denigratorio, fondato non su fatti verificabili, ma su contraddittorie e vaneggianti ricostruzioni dei fatti che, alla fine dei vari gradi, appariranno qualcosa di evanescente, da cui usciranno intonsi solo i veri colpevoli, mai toccati neppure dal sospetto. E scommetto pure che, malgrado una probabile assoluzione piena in secondo e terzo grado, qualcuno amerà sfoggiare ugualmente le proprie diffamatorie asserzioni.

Daniele ha detto...

@Fox
dato che Sabrina quel pomeriggio fece a Sarah almeno DUE chiamate e non soltanto una, ci sarebbe anche una quarta casella da barrare, ossia, quella che a differenza delle altre tiene conto del "piccolo" particolare che la memoria umana è fragile e che a distanza di tanto tempo non sempre è possibile ricordare con precisione simili dettagli.

D)Sabrina poterebbe aver fatto lo squillo a Sarah all'arrivo di Mariangela, quando ancora Michele si trovava all'interno del garage. Fatto lo squillo potrebbero essersi recate a casa Scazzi. Non trovando Sarah potrebbero aver fatto rientro a casa Misseri incontrando Michele per strada, chiedendogli informazioni di Sarah ed in fine, alla presenza di quest'ultimo, Sabrina potrebbe aver fatto il SECONDO squillo(che risulta dai tabulati) per poi proseguire le ricerche in auto con Mariangela...

Trattandosi di due istanti molto simili tra loro, Sabrina potrebbe facilmente averli confusi, e comunque non è escludibile possano aver fatto confusione Mariangela o Michele, dato che non esiste NIENTE di oggettivo a darci conferma di cosa REALMENTE sia accaduto quel pomeriggio.

Michele tra l'altro potrebbe aver mentito sulla dinamica (cellulare che squilla e cade...) e non vedo per quale motivo, nell'eventualità, le sue frottole dovrebbero gravare su Sabrina.

Queste incongruenze dimostrano a parer mio che Sabrina non aveva pianificato un bel niente, contrariamente avrebbe reso una versione perfettamente collimante in ogni singolo punto, se non altro con quella della madre, del padre, nonché di Mariangela, con la quale aveva un APPUNTAMENTO e non si era recata a casa loro per una visita a sorpresa all'insaputa di tutti. Sabrina sapeva perfettamente che sarebbe arrivata, dunque non vedo perchè farsi trovare in una serie di circostanze compromettenti per le quali le due testimonianze sarebbero risultate discordanti e di conseguenza sospette.

Certezze NON ve ne sono!! Le possibilità sono infinite e un ragionamento non è "contorto" soltanto perché tu e altri lo vedete tale, specialmente se come è evidente, non provate neanche a capirlo, e ve lo scrollate di dosso limitandovi a definirlo "mistificazione".













Grazie Vito, auguro a te e a tutti buone feste.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof.Tummolo che ne dice se alle prossime udienze tornerà di moda il tanto discusso Avv. DeCristofaro?Infondo anche Lui deve sapere tante cose,sul racconto di zio Michele,e sul comportamento dell'Avvocato Galoppa tenuto in sua presenza e delle carte fattegli firmare per avere determinate mansioni,e la comparsa in questo delitto come consulente di Misseri della criminologa Bruzzone. Con la firma su alcuni documenti il caro zietto l'anno manipolato, raggirato e sopratutto "convinto",ad accusare la figlia ,ecco come nascono le tante versioni.Buona notte Prof.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,
non so se l'avv. De Cristofaro potrà tornare, almeno non ufficialmente. Mentre ufficiosamente, mi pare che operino sulla falsariga della sua strategia, che dava peso assoluto alla confessione di Michele Misseri. Ora, il punto resta quello delle verifiche oggettive del delitto, mentre non possono essere considerate bastevoli i vari ritrovamenti, che potrebbero pur far parte di una messinscena. Poniamo: se saltasse fuori un testimone oculare che abbia visto entrare Sarah in quella casa, sentire delle voci, un tramestìo, magari un grido soffocato, avremmo qualcosa di più solido; se si trovasse qualche traccia biologica sul compressore prima sfuggita all'attenzione dei periti, ecc. ecc., si potrebbe finalmente confermare quella confessione nella sua prima o ultima versione. Così siamo sempre nel sospeso, come ben rilevato da Daniele.
Fatto sta che la cosa, finora accertata e non confutata, che non ha alcun elemento probatorio contro, è l'assoluta innocenza ed ignoranza del fatto da parte di Sabrina e da parte della madre, sulle quali non si può contare nemmeno in vaghe confessioni, dette o contraddette. Qualche frase spezzata ed insignificante, qualche dimenticanza, qualche cosa mal ricordata ? ma non sono prove di delitto: sfiderei chiunque a ricordare minuto per minuto ciò che ha fatto 30 o 40 giorni prima (personalmente, a parte la routine, non ricordo neppure ciò che ho fatto nella giornata in una certa ora). Ma i SS. Inquisitori si ricordano per caso se il 26 agosto 2010 fossero in gita ad Avetrana, magari per comperare qualche bella bottiglia di "Primitivo" in un agriturismo locale? Scava, scava, magari potrebbe anche capitare...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte cari amici,il Natale è passato e si aspetta il nuovo anno.Ogni fine anno ripetiamo,speriamo che l'anno nuovo sia migliore di quello passato,più pace nel mondo,la salute,il lavoro,meno sofferenza e più gioia di vivere questa nostra breve esistenza.Quante cose succedono in un anno? tante,le scoperte in medicina,la tecnologia che fa passi da gigante,la globalizzazione nel mondo,tanti nuovi ricchi e tanti nuovi poveri,ogni giorno sono sempre di più le persone che non arrivano alla fine del mese,le cose da pagare sono troppe,e vivere una vita dignitosa e quasi una chimera,un tempo si facevano tanti figli,oggi si arriva a 2,3,4,e poi stop.E la giustizia ne ha fatti passi in avanti? Uno che lotta con lo sciopero della fame c'è,e Marco Pannella,che lotta per il sovraffollamento nelle carceri Italiane,chiedendo una amnistia per tanti detenuti, sia condannati e sia in attesa di giudizio.Nel caso che noi commentiamo ,una madre e una figlia sono 2 anni e passa senza sapere se sono colpevoli oh innocenti,loro si dichiarano innocenti e stanno in galera,il marito.padre,si dichiara colpevole e sta fuori,questa è giustizia o ingiustizia?Io direi un abuso di potere bello e buono,come si fa a tenere 2 persone in galera per 2 anni basandosi su indizi,e un incidente probatorio sbandierato come fosse il vangelo? Marco Pannella che ha quasi 90 anni lotta per i detenuti,e il governo italiano cosa fa?NULLA,aspetta che Pannella muoia,cosi non farà più proteste.Ogni anno il Presidente della Repubblica in'augura l'apertura del nuovo anno giudiziario,speriamo che ci sia qualche novità,altrimenti non è nuovo,ma come quello precedente,e ancora precedente,il che vuol dire che nulla cambia,anzi peggiora.Speriamo che il nuovo anno sia....... BUONA NOTTE A TUTTI CARI AMICI.

Daniele ha detto...

Circa il soliloquio del Misseri: nel mio commento del 23 dicembre 2012, ore 02:06:00, ho corretto quanto credevo di avere riportato erroneamente nel commento del 22 dicembre 2012 ore 23:09:00. Cercando un po' in rete, ho scoperto invece che la memoria non mi aveva ingannato e in effetti, mi era capitato di vedere un'intervista in cui Misseri diceva che "sentiva" che avrebbe ritrovato Sarah...

Ecco cosa diceva il Misseri poco tempo dopo aver fatto ritrovare il cellulare:

“Io non la sento più vicina, la sento molto lontana”, “Io mi sento come se quando… io devo trovare Sarah, come ho trovato il telefonino”, “io la voglio trovare però non … non lo so nemmeno io come lo devo dire” , “no, io non la sento più viva, perché son troppi giorni…” “prima si, la sentivo viva, adesso non più” “adesso non c’è più Sarah, non la vedo più”, “questa voce non si sente più”.

Tratto da:

http://www.aciclico.com/news/omicidio-di-sarah-cella-d%E2%80%99isolamento-per-misseri.html

e da:

http://ilcapoverso.blogspot.it/2010/10/io-non-la-sento-piu-vicina-io-la-sento.html



Certe commedie a mio modesto parere devono prima essere preparate a dovere, e quel soliloquio potrebbe rappresentare proprio uno di quei preparativi.
Altro che pentimento! Altro che "scoprire" Sabrina e Cosima"!
"...io li scoprirò...", riferito probabilmente ai rapitori della nipote; quei rapitori protagonisti della storiella inventata che andava sbandierando ai quattro venti come il più consumato degli attori di Hollywood.






Un saluto a tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Vignera,
proprio ieri ho mandato a Massimo Prati un articolo dell'Unione Camere Penali sull'arresto di un avvocato di Napoli. L'Unione ha effettuato altra sua protesta, indicando la contraddizione tra una Magistratura che spesso si lamenta delle carceri, ma poi sbatte in galera la gente appena può (ad es., per una diffamazione oppure, peggio per il semplice sospetto, senza nessuna conferma reale, di un reato).

E' una questione di fondo, che non credo si possa combattere con sistemi gandhiani o paragandhiani, né mi pare corretto mettere sullo stesso piano i detenuti con condanna definitiva e quelli non ancora condannati nemmeno in primo grado. Abbiamo delle leggi sulla custodia cautelare, nondimeno non vengono applicate. Negli anni '80 molti elementi di "sinistra" combatterono contro la costruzione di nuove carceri più razionali ed "umanitarie", così ora obbiamo vecche prigioni ottocentescehe o, peggio, medioevali, appena appena riattrezzate per le esigenze dei tempi.

Invece di parlare di amnistia, il che ricorda monarchie assolute di antichi tempi, occorrerebbe applicare la Costituzione, a cominciare da quel dimenticatissimo principio della "presunzione di non colpevolezza", ignorato non solo dalla plebaglia, ma anche da magistrati, avvocati e giornalisti. Dovremmo pensare che il carcere, ovvero la privazione della libertà personale, è già una dura punizione di per sé, anche senza aggiungervi sovraffollamenti, torture, violenze e pestaggi. Quindi costruire e completare carceri che diano una certa comodità di vita, sul piano almeno igienico. ovviamente distinguendo condanne e condanne, reati e reati. Oggi si parla molto, talvolta troppo, quasi sempre a sproposito, e i risultati sono poi quelli che Lei e molti altri giustamente sottolineano. Invece di fare pubblicità carosellistica, la Costituzione venga applicata integralmente e, nei punti più deboli, riformata in modo idoneo ai tempi ed alla coscienza civile. Sarà già un grande passo avanti nel campo giudiziario, come in quello morale collettivo, politico, amministrativo, di giustizia sociale, di migliore distribuzione economica.

Sirenetta galatica Francy ha detto...

Ciao Carla . Scusa se non ho fatto in tempo a farti gli auguri ... te li faccio adesso e buon anno nuovo . Un abbraccio

E auguri in ritardo a tutti gli utenti

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Prof Tummolo,@ Daniele.Purtroppo sia in Italia che in tanti altri Paesi si predica bene ma si razzola male,e come dice Lei caro Prof basterebbe applicare le leggi della Costituzione.I penitenziari devono essere fatti in modo che i detenuti, debbono scontare la pena non subirla altrimenti non ci sarà mai una riabilitazione,e un ritorno alla vita sociale.E quanto costa allo Stato,cioè noi popolo Italiano questo sistema giudiziario?Credo diversi miliardi di euro,sia per il sovraffollamento,e sia per la lungaggine dei processi,ha idea di quanto costerà il caso che noi commentiamo?Credo diversi milioni di euro,a cui vanno aggiunti ulteriori costi in caso di non colpevolezza delle imputate.Caro Daniele sono tante le cose che Lui sentiva,e viva non è viva e lontana e vicina,e tra lacrime e rimorsi ha fatto trovare tutto Lui.Tra lacrime e rimorsi confessa il delitto,una confessione estorta oh una confessione perché il colpevole è Lui,e vuole pagare per quello che ha fatto alla nipote?Il nuovo Misseri sembra deciso a tutto pur di pagare la colpa. Buona giornata a tutti.

PINO ha detto...

@ TUMMOLO

Caro Manlio, a proposito delle carceri "medioevali" che ha giustamente rilevato, mi sono tornate alla memoria diverse trasmissioni a "canale 5", del programma "Striscia la notizia", nel corso delle quali si è ripetutamente mostrato, con video e foto inoppugnabili, la costruzione di numerose, nuove carceri, in tutta Italia.
Tali edifici, una volta completati, sono stati abbandonati senza una ragione logica, all'incuria del tempo ed al vandalismo.
Sarebbe logico dedurre, che il solo scopo di realizzare tali nuove strutture, sia servito solo ad un incontrollato peculato, e tutto quanto comporta introiti alleciti e clientelari.
Come è possibile che segnalazioni così roboanti, fatte da organi ufficiali di informazione vengano negletti dalle Autorità competenti, e si continui a lamentare, ciò nonostante, la sovrapopolazione degli istituti di pena?
E' un assurdo che si aggiunge ad altro assurdo.
Me ne sa dare lei, caro Manlio, una spiegazione qualsiasi?
Colgo l'occasione per farle gli auguri per un sereno anno nuovo.
Pino

magica ha detto...

buongiorno a tutti .
mi ricordo che misseri nell'imminenza della sparizione di sarah , parlando con qualcuno fece riferimento ad una macchina nera che sfrecciava per la via .
misseri i primi tempi ha tentato in vari modi di farla franca . ma non essendo un killer di professione .non ha retto ai suoi depistaggi .. per lui era troppo sopportare il rimorso . .
le ha tentate tutte perfino tirare in ballo la figlia .quando qualcuno gli disse che poteva essere un incidente ..

quello che aveva fatto era stata la conseguenza di quello che era successo in quei pochi minuti . fra lui e la nipote :un battibecco finito male .
ma ormai non lo dira' piu' perchè troppo invasivo . infatti appena ha avuto uno spiraglio di poter nascondere cio' lo ha fatto seguendo il consiglio dei due G&B.
ora dice la verita,' ma ma nasconde il vero motivo .

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,
grazie per le Sue considerazioni.

Carissimo Pino,
a mia memoria ricordo che le forze della sinistra, quasi sempre estrema, fecero sempre opposizione alla costruzione di carceri, perché secondo quesrti signori chiunque commetta un reato, lieve, grave o gravissimo, lo fa per colpa della società, non per propria responsabilità. Quindi è la società che va riformata. Sui casi specifici suppongo che dovrebbero essere esaminati uno alla volta, per individuare le enormi responsabilità; in generale, credo che sia stata una scelta politica: costruire per poi abbandonare (non solo carceri, spesso anche altri edifici, specialmente a scopo industriale), in modo da poter dire: "Noi abbiamo fatto, ma non ci sono altri soldi"; oppure, "Faremo amnistie in continuazione, pene da scontare a casa, braccialetti elettronici, castrazioni chimiche" e avanti. Così con questi vacui progetti di un sistema penale irrealistico, ci troviamo ora con le carceri "medioevali" e con i sovraffollamenti, dovuti a tanta gente ancora in attesa di giudizio.

Un sistema penale serio dovrebbe prevedere il carcere solo per casi acclarati, accertati e condannati in via definitiva di violenze fisiche e morali di una certa gravità; dovrebbero dar modo di lavorare (6 - 8 ore quotidiane) e di studiare (una volta c'erano scuole carcerarie: che fine hanno fatto ?), celle singole con servizi personali, e non camerate dove la ribellione o le violenze tra carcerati sono facili. Insomma, fu Jeremy Bentham (XVIII secolo !!!) a progettare, credo per primo, carceri razionali (il Panopthycon), ma col massimo controllo, e siamo ancora oggi (XXI secolo !!!) a parlare, discutere e lamentare su carceri antiquate, immorali, igienicamente disastrose, diseducative !

Ma siamo veramente così avanti, come crediamo d'essere, solo grazie a tanta tecnologia ?

Manlio Tummolo ha detto...

Sul "Nuovo Quotidiano di Puglia" c'è un articolo su quanto sia tranquillo l'ambiente nei dintorni di Avetrana. C'è stata una rapina a S. Pancrazio Salentino e i rapinatori sono stati catturati. Chissà che non ne esca qualcosa di interessante, visto che la famiglia Scazzi ha parenti in quel luogo.
Ovviamente può anche non c'entrare per nulla, tuttavia chi dipinge la zona con l'unico "criminale" Misseri, sbaglia di molto.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte carissimo Prof Tummolo,e da un po che leggo le notizie di cronaca in quel di Puglia,e di sicuro non ha nulla di che invidiare la mia cara Sicilia,rapine, estorsioni,scippi, delitti,suicidi,non si può dire che regni la calma e la tranquillità in questi luoghi.Prima che avvenisse questo delitto non sapevo dove fosse Avetrana,anzi ne sconoscevo l'esistenza,certo non è bello diventare famosi per un delitto,però è capitato e nulla si può fare per non parlarne.Prima di questo delitto in pochi conoscevano la famiglia Misseri,ovvero i parenti e gli amici,dopo sono sembrati gli unici criminali del luogo.Se avessero fatto le indagini in modo giusto questo delitto poteva risolversi in poco tempo,invece hanno sbagliato tutto dall'inizio,e ancora oggi non hanno capito nulla di come siano andate le cose quel giorno,e se non era per il caro zietto ancora stavano cercando dove fosse finita la ragazzina,e chi l'avesse rapita.Sbagliando tutto hanno trasformato una famiglia normale in mostri assassini,e certo ,gli unici criminali del luogo,la famiglia Misseri,negli altri paesi sono tutte persone perbene,onesti e lavoratori,sinceramente non ho parole.Cordiali saluti Prof,e complimenti per l'articolo che ha fatto pubblicare da Massimo sull'arresto di quell'avvocato,tutti intercettati dal comune cittadino al Presidente della Repubblica Italiana,dire che fanno schifo e poco.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,
il nostro, sotto mentite spoglie democratiche e liberali, è in realtà un cattivo Stato di polizia, "cattivo" non perché siano particolarmente crudeli, ma perché inefficiente, non raggiunge gli scopi che si propone, ovvero prevenire e colpire la criminalità, specialmente organizzata. Accumulare il vario materiale, senza un criterio di base, ben preciso, rende improbo il controllo e la corretta lettura di questo materiale. Come sempre si dovrebbe puntare sulla qualità; se io ho 100 buone intercettazioni, fatte con scopo preciso e lette criticamente, è un conto; se viceversa ne ho 100.000, mal fatte, abborracciate, e lette peggio ancora, non riuscirò poi a districarmi nella bolgia stessa che io ho creato. Quando si decidono intercettazioni, si dovrebbe farlo con fondati motivi e per conoscere certe problematiche, non per avere qualche frase smozzicata in dialetto o in chissà quale lingua (cfr. caso di Yara). Ora se abbiamo difficoltà con i nostri dialetti, figuriamoci con l'arabo e tutte le sue variazioni. Per cercare qualcosa, occorre sapere che cosa cercare, altrimenti accumuliamo chiacchiere sulle diete da seguire, sul pranzo di Natale, oppure sulle gioie amorose raggiunte dai soggetti intercettati.

carla ha detto...

buonadomenica a tutti,scusate se scrivo poco in questo periodo ....
oramai l'anno nuovo si sta affacciando e speriamo che qualcosa di buono ci porti....la vita dovrebbe essere un insegnamento e non un disfacimento....

un abbraccio forte a Sirenetta e scusami tu se non ti ho fatto i auguri personalmente prima, è che non so' mai quando ci sei e mi leggi....ognimodo ti Auguro un anno migliore e che tu possa crescere nella Saggezza....con affetto tvb Carla

e auguri auguri a tutti ci vedremo prossimamente.....

Manlio Tummolo ha detto...

Oggi leggere la cronaca di Taranto e provincia dimostra come, se non fosse per Michele Misseri e famiglia, tutto il circondario sarebbe sempre tranquillissimo. Leggo infatti che a Taranto città un giovane romeno di 16 anni è stato ucciso a cazzotti da un coetaneo (così sembra... sarà colpa dell'ILVA oppure di Misseri ?).

Ad Avetrana poi, paese tranquillissimo, una giovane di 35 anni è stata impiccata: naturalmente la colpa non può essere che di uno dei tre o quattro Misseri. Chi può dubitarne ? Si sa che solo in Via Deledda al numero (il numero non lo ricordo) si usano le corde per uccidere.
Sorvolo su altri episodietti.

Peccato che le fiabe abbiano sempre le gambe ancora più corte delle bugie.

carla ha detto...

in effetti caro Manlio,quando si cercava sarah non si parlava del paese avetrana così lindo ,per cui forse molti si sono dimenticati....
solo c'è un problema,se è come si pensa,c'è il nostro caro zietto che sta complicando ulteriormente le cose,continuando ad incolparsi ed volerlo dimostrare e non si può dire che se l'ha cercata.....
è così difficile capire che la VERITà rende l'uomo libero,a volte ,non nego può comportare delle conseguenze ,ma se di VERITà sitratta alla fine se ne viene fuori....
così invece mentire per fin di bene serve solo allungare i tempi,anche se penso che la VERITà
si farà strada da sola che prima o poi,non si sà come,ma salterà fuori
perchè il bene assoluto non accetta sconfitte per eccelenza....specifico una è le conseguenze che si possa incontrare,l'altra è sconfitta....alla fine il bene vince sempre....buonanotte

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Carla,
della vittoria del bene sul male non dubito anch'io, ma la questione grossa è bruciante è quella dei tempi e dei mezzi. Ovvero, i tempi sono, per la misura umana, lunghi, molto lunghi; il come dipende dall'uomo. Come detto nell'articolo sul futuro dell'uomo di Gilberto, dall'uomo dipende il suo stesso futuro: se egli confonde i fini con i mezzi e i fondamenti con gli stessi mezzi, rischia di non poter realizzare quella parte di bene che gli spetta di realizzare. Per intenderci: se io, singola persona, ho avuto dalla natura tutte le doti possibili ed immaginabili di salute fisica e di intelligenza, ma poi le spreco in fesserie e divertimenti, verrà il giorno in cui non potrò più realizzare nulla, perché per processo naturale sono giunto alla fine dei miei giorni e, prima ancora, delle mie energie fisiche.
Così l'umanità: essa finora ha avuto millenni a disposizione per darsi da fare. Molto del tempo a sua disposizione è stato sprecato in giochi, divertimenti, paure inutili, convinzioni arcaiche, superstizioni, terrori ingiustificati, invece che nella battaglia per la vita e per il suo progresso. Molti lasciano fare agli altri, molti - peggio ancora - criticano chi tenta di fare. Quanto tempo abbiamo ancora ? Chi può dirlo? forse tanto, forse poco: ma dovremmo agire come se il termine fosse prossimo e comunque nell'arco di 50 - 100 anni. Le varie profezie della fine, in sé ridicole, servono solo a ricordarci che il tempo passa, e che l'umanità sta trascorrendo nell'inerzia o in azioni false il tempo a sua disposizione. E' opportuno,anzi necessario, che corregga la propria rotta.
L'uomo, in quanto specie, non è insostituibile e può sparire come sparirono i dinosauri lasciando però sul terreno tracce ben più devastanti di quelli. Un'altra specie potrebbero sostituirla nell'evoluzione e riprendere quella "tela" che l'umanità potrebbe lasciare incompiuta.

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Carla,
della vittoria del bene sul male non dubito anch'io, ma la questione grossa è bruciante è quella dei tempi e dei mezzi. Ovvero, i tempi sono, per la misura umana, lunghi, molto lunghi; il come dipende dall'uomo. Come detto nell'articolo sul futuro dell'uomo di Gilberto, dall'uomo dipende il suo stesso futuro: se egli confonde i fini con i mezzi e i fondamenti con gli stessi mezzi, rischia di non poter realizzare quella parte di bene che gli spetta di realizzare. Per intenderci: se io, singola persona, ho avuto dalla natura tutte le doti possibili ed immaginabili di salute fisica e di intelligenza, ma poi le spreco in fesserie e divertimenti, verrà il giorno in cui non potrò più realizzare nulla, perché per processo naturale sono giunto alla fine dei miei giorni e, prima ancora, delle mie energie fisiche.
Così l'umanità: essa finora ha avuto millenni a disposizione per darsi da fare. Molto del tempo a sua disposizione è stato sprecato in giochi, divertimenti, paure inutili, convinzioni arcaiche, superstizioni, terrori ingiustificati, invece che nella battaglia per la vita e per il suo progresso. Molti lasciano fare agli altri, molti - peggio ancora - criticano chi tenta di fare. Quanto tempo abbiamo ancora ? Chi può dirlo? forse tanto, forse poco: ma dovremmo agire come se il termine fosse prossimo e comunque nell'arco di 50 - 100 anni. Le varie profezie della fine, in sé ridicole, servono solo a ricordarci che il tempo passa, e che l'umanità sta trascorrendo nell'inerzia o in azioni false il tempo a sua disposizione. E' opportuno,anzi necessario, che corregga la propria rotta.
L'uomo, in quanto specie, non è insostituibile e può sparire come sparirono i dinosauri lasciando però sul terreno tracce ben più devastanti di quelli. Un'altra specie potrebbero sostituirla nell'evoluzione e riprendere quella "tela" che l'umanità potrebbe lasciare incompiuta.

Manlio Tummolo ha detto...

Ecco il classico esempio di come funzionano gli automi: devo mandare un commento e il lavoro, che di solito l'automa fa rapidamente, ora si blocca. Perché ? vaglielo a chiedere, mica te lo dice. Allora, nella speranza di accelerare, premi di nuovo il tasto di invio, e allora riparte, ma con due commenti uguali. Questa la tecnologia che, divenuta tecnolatria (culto del fatto tecnico), porta alla distruzione. La macchina si blocca, si blocca l'uomo, e se la macchina, raggiunto un grado estremo di complessità, non riparte, l'uomo finisce per morire sulla macchina. Sia pace all'anima sua...

Foxie ha detto...

E cosa ne pensate dei cavoli a merenda? Sbaglio o i commenti dovrebbero riguardare l'omicidio di Sarah?

Buon 2013!

magica ha detto...

foxie dovresti farti proporre come moderatore del forum ,
questi forumisti stanno andando fuori tema .

magica ha detto...

per carla ,
io auspico che mi misseri una buone volta dica che la figlia e moglie sono colpevoli ,
se tu dici che misseri è estraneo al delitto.
vorra' dire che tutti gli indizi e la colpe che lui si vuole dare sono false .
se lui è innocente le altre sono colpevoli .
lo dici te .
ti sei fatta infinocchiare pure tu , come misseri .

VitoVignera da Catania ha detto...

Buon giorno cari amici,ultimo giorno dell'anno e,faccio i miei migliori auguri di un felice e sereno anno nuovo a tutti.Un anno di udienze con centinaia di testimoni ascoltati,ognuno ha dato una sua versione di cosa ha visto o sentito quel maledetto giorno di due anni fa.Verso le ore 9.00 la piccola Sarah esce da casa sua per andare a trovare la cugina e passare la mattinata insieme,al suo arrivo la signora Pisanò dice di aver visto Sarah triste e silenziosa,e qui, qualcosa non torna,una che è triste è deve stare in silenzio per quale motivo va dalla cugina subito dopo essersi svegliata? poteva benissimo starsene a casa sua tranquillamente.Evidentemente a casa della cugina qualcosa su cui parlare c'era,i tre giorni trascorsi a San Pancrazio insieme all'altra cuginetta,tra divertimenti e il racconto di cosa faceva insieme a Sabrina quando uscivano insieme.Ore 12.30 Sarah ritorna a casa e dice alla mamma tutta contenta che forse più tardi andava al mare con Sabrina e che aspettava il suo messaggio di conferma.Dopo pochi minuti esce con il padre per comprare un po di carne e rientra verso le 13.20,il tempo di sistemare un po la cucina e poi si può iniziare a mangiare.Ore 14.23, messaggio di conferma da parte di Mariangela a Sabrina che si va al mare,metto il costume,avviso Sarah,ok,hai letto il messaggio scrive Sabrina a Sarah,e poi uno squillo di conferma.I tabulati parlano chiaro,è tutto registrato,però qualcuno, non avendo guardato l'orologio dice che Sarah è uscita prima inventandosi le cose più disparate,ha mangiato in fretta un gordon bleu,l'orario era quello perché mia moglie doveva essere puntuale al lavoro per fare un'ora di pulizie insieme alla comare in un negozio chiuso e avendo le chiavi del negozio,questo dichiara Il signor Petarra.Ore 14.30 una coppia di fidanzati riconoscono Sarah e la ragazza esclama,cosa ci fa a quest'ora la piccola Sarah in giro,dopo aver guardato l'orologio sul cruscotto della macchina? ora io mi chiedo,come mai chi non guarda l'orologio e sicuro che l'orario era quello, cioè le 13.50,e chi lo guarda l'orologio dice che erano le 14.30? dopo nessuno ha più visto la ragazzina,però tutti hanno visto, tutti hanno sentito,tutti hanno aggiustato l'orario,qualcuno che mente c'è di sicuro,a meno che,gli unici che mentono sono la famiglia Misseri,e no, e troppo comodo fare questa affermazione,solo che tra menzogne e qualche verità,e nessuna prova contro, in due sono due anni che stanno in galera,complimenti cara giustizia Italiana.Ma, la legge non dovrebbe essere uguale per tutti? beh, forse sono uno che crede ancora alle favole, sopratutto se raccontate dai Procuratori di Taranto.Buon anno amici e che il prossimo sia migliore di quello che sta finendo.

carla ha detto...

ora magica dimmi dove ho scritto che le donne misseri sono colpevoli?....

carla ha detto...

mi sa' che i maia non abbiano solo sbagliato la previsione della fine del mondo,mi sembra che ci sia problema anche con le coscienze ,invece di migliorare ,qua si va' sempre peggio o c'è da sperare con il passaggio dell'anno nuovo!......chi vivrà vedrà....

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Volpacchiotto, i commenti non sono per forza legati ad un certo argomento se non in via indiretta. Quando aggredite gli altri con le vostre dicerìe, che fate se non abbandonare l'argomento da trattare ?
E poi chi dice che a merenda non si possano mangiare cavoli o finocchi o anche carne d'asino? Forse nelle vostre netiquettes, dove si può dire ad una persona "assassino", ma ci si offende se si viene qualificati come carta ad uso igienico ? Ma quando imparerete a fare ragionamenti, invece che aggressioni verbali senza alcun valore ? Quando imparerete a ragionare invece che a ripetere frasi fatte ? Quando diventerete uomini e non androidi servi del padrone ? Temo per voi che non c'è alcuna speranza di progresso mentale e morale, ma solo di denari da ricevere per premio dei vostri atti di servilismo, i trenta denari di Giuda.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera cari amici,carissimo Prof Tummolo in questo processo ne hanno raccontate tante di fesserie,a queste aggiungiamo quelle di foxie cosi siamo a posto,ogni tanto interviene con frasi talmente fuori luogo che ho dei dubbi se il tizio che scrive abbia qualcosa di umano,e il suo cervello sia libero da impurità atmosferiche.Felice anno nuovo a tutti cari amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Vito Vignera,
l'essere androide scrive solo per farci sentire la sua costante e petulante presenza. Non una volta che abbia detto qualcosa di credibile.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Un grande ed affettuoso augurio di un felice ANNO NUOVO,BUON 2013 cari amici.

Foxie ha detto...

Staccate la spina e lasciate che la giustizia faccia il suo corso senza intoppi....


MAGICA ha detto...

BUON ANNO A TUTTI!!

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Vito Vignera,
qialcuno fa confusione: abbiamo spine noi ? Non elettriche almeno. Che cosa dovremmo staccare? Viceversa, ogni buon androide ricarica le batterie tramite filo elettrico e spina. Non c'è rosa senza spina, e io più che rosa, sono un rovo, specie per quelli che credono di risolvere problemi con battutelle ormai consunte.

Riguardo all'impiccata di Avetrana (35 anni), sui due quotidiani soliti non ho visto nulla, ma mi è stato riferito trattarsi di suicìda su istigazione di qualcuno. Vi risulta qualcosa sull'argomento ?

Manlio Tummolo ha detto...

Non nella prima pagina, ma su quella di Taranto, il "Nuovo Quotidiano di Puglia" specifixca che la giovane 35.enne peraltro madre (sarebbe stato il figlio a scoprirla così appesa: ma potrebbe una madre fare una cosa così, sapendo che potrebbe ritrovarla proprio il figlio ?). Pare dunque che il pubblico ministero incaricato del caso, dr. Carbone, non sia molto convinto di un suicidio anche perché alla donna mancavano le scarpe, il che in questa stagione è alquanto sospetto. Non avendo lasciato messaggi scritti, è pure difficile immaginare come, per un litigio familiare, una donna possa decidersi di finire così la propria vita, e con un bambino !
Si tratterà di capire meglio che cosa possa essere esattamente avvenuto.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof Tummolo l'unica spina che ho e questo tizio che dice di lasciare lavorare la giustizia senza intoppi,per caso e Lei che sta ostacolando la giustizia e non la fa lavorare in pace? Le risulta che da quando Sabrina e la mamma sono in carcere in Puglia sono diminuiti gli scippi, le rapine,i litigi condominiali,e sopratutto i delitti passionali e non? se i dati confermeranno questa tendenza allora e meglio che stiano in carcere cosi l'intera popolazione Pugliese starà più tranquilla,i banbini potranno giocare per strada,i negozi non subiranno più rapine,e sopratutto quelli che vendono BARE subiranno un calo nelle vendite.Il tutto era causato dal clan MISSERI, ora in Puglia regna la pace e la tranquillità.Cordiali saluti Prof,ogni tanto si può anche scherzare.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Signor Vignera,
devo confessarlo: con le mie spine di rovo dal Friuli-Venezia Giulia riesco ad impedire che "la giustizia" faccia il suo corso in Puglia. Infatti grazie a me, tutta la famiglia Misseri è scappata libera e felice in Papuasia, mentre i SS. Inquisitori sono stati tutti mandati in pensione anticipata. Ecco perché in Puglia, e specialmente nella provincia tarantina, se ne stanno combinando di tutti i colori...

Mah, prendiamola allegramente. Un caro augurio per Lei e Sua moglie, di quanto più rapida possibile guarigione. Il 2012 è stato un anno pesantissimo per tutti, spero proprio che il 2013 almeno ci avvii ad un miglioramento. In parte dipende anche da noi: febbraio è molto vicino.
Manlio Tummolo

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore carissimo Prof Tummolo,di sicuro non siamo noi ad ostacolare le indagini con i nostri semplici commenti, anzi cerchiamo di capire dalla lettura dei verbali e dalle dichiarazioni rilasciate in precedenza come in tanti abbiano cercato di rendere vere certe falsità.Speriamo che la Corte accolga le richieste della difesa ed acconseta di verificare con la presenza di Misseri come siano andate le cose quel tragico pomeriggio in garage,solo cosi si potranno valutare le fasi del delitto con la discesa di Sarah in quel garage per salutare lo zio.Un caro saluto a Lei Prof e tutti gli amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Intanto è stato reso noto agli Organi d'informazione che, sulla questione Claps, il Tribunale di Salerno ha inviato informazione di garanzia, per indagini in corso sulle due donne che avevano affermato prima, negato poi, di essersi accorte della presenza del corpo della ragazza. Ciò significa che non solo il caso Claps-Restivo è stato avocato da Salerno, ma anche tutte le indagini correlate. Si tratterebbe di capire quale ruolo abbiano avuto altri personaggi nel sequestro e nella violenza alla povera ragazza prima, e poi per il suo totale occultamento e "riscoperta".
Mi chiedo: nel caso che le indagini su Sarah Scazzi venissero affidate alla Procura di Potenza, quale garanzia questa potrebbe dare, vista la totale passività ed inerzia nella questione Claps?
Nel caso di avocazione delle indagini o del loro trasfrimento in altra sede rispetto a Taranto (vista la fallimentare strategia finora utilizzata), sarebbe opportuno non basarsi sul criterio di competenza territoriale valevole esclusivamente per indagini sui magistrati, ma in altra località di gran lunga lontana e completamente fuori da certi giochi e rapporti locali e professionali.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissimo Prof credo che ne abbiamo discusso tante volte che ci sono procure e procure,del caso Scazzi Misseri non l'anno spostato in altro luogo più lontano perché la procura di Taranto avendo l'esigenza di far testimoniare mezzo paese per racimolare qualche prova ha pensato che poi sarebbero sorti diversi problemi per chiamare i testimoni,ma che questo processo andava fatto in altro luogo era la cosa più giusta da fare.Del caso Claps e impossibile che nessuno si fosse accorto dei problemi mentali di Restivo,come vede carissimo Prof se Misseri non avrebbe in qualche modo avuto quel rimorso che lo attanagliava(ERA LA NIPOTE),facendo trovare il cellulare,se fosse stato un estraneo della ragazzina non se ne sarebbe saputo più nulla non so per quanti anni,come di Elisa Claps scoperta dopo 16 anni per dei lavori da eseguire sul tetto,altrimenti ancora la stavano cercando,purtroppo le solite indagini fatte male.Nel commento precedente ho dimenticato di mettere il nome.Buona notte Prof,e serena notte agli amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Signor Vignera,
anche senza firma l'estensore era facilmente identificabile, ossia Lei. Riguardo ai testimoni, la loro presenza in sede lontana sarebbe certo costata di più all'Erario, ma per una causa giusta. Altrimenti, si sarebbe dovuto trasferire l'intero battaglione di SS. Inquisitori, inquirenti e giudicanti, il che avrebbe comportato problemi di ben altra natura. L'8 prossimo corrente mese dovrebbe riprendere il concerto, e vedremo se siamo riusciti, noi piccoli untorelli coi nostri commentucci, a rallentarne gli sviluppi...

Manlio Tummolo ha detto...

A proposito di sparizioni e ritrovamenti, aveva letto, signor Vignera, di un donna sui 35 - 40 anni ritrovata scheletro sulle rive del Po presso Pavia ? La madre di una mia amica, sparita a Pordenone (non chissà dove) il 6 o 7 novembre 2012, non è stata ancora ritrovata né viva né morta, malgrado i soliti annunci di "Chi l'ha visto ?", che si vanta di ritrovare tutti col contributo dei cittadini. Circa un otto anni fa, era sparito un mio vicino, quando stavo ancora a Trieste, uscito dall'Ospedale e ritrovato un po' di tempo dopo, non per altro, perché il suo povero corpo cominciava a putrefarsi in piena estate, altrimenti nessuno probabilmente se sarebbe accorto. Il colmo è che non si era allontanato in un deserto, ma in un rione di recente costruzione, sul fianco di una delle varie colline della città, proprio sotto l'Ospedale di Cattinara. Probabilmente l'uomo, in stato confusionale, era sceso, ma risalire era impossibile, causa il pendìo e la relativa fatica per una persona abbastanza anziana e probabilmente sofferente di cuore. Un infarto o simile lo ha colto in una specie di boschetto e lì lo hanno ritrovato. Anche di lui si era interessata "Chi l'ha visto?", col solito annuncio.
Nel caso della madre della mia amica, non vi sono problemi di discese e salite ripide, in quanto Pordenone è del tutto in pianura, e nondimeno la donna non si ritrova.
Perché ? E' probabile che non trovano solo perché cercano male o non cercano affatto (cfr. caso Yara).

La beffa di tutta questa storia è che, malgrado siamo controllati dall'alto o nel basso, però poi all'atto pratico nessuno ci trova. Se stiamo facendo una telefonata, sanno tutto di noi, dove siamo e dove non siamo, Ma se ci viene un infarto sul posto (magari una via affollata), nessuno ci vede, ci trova, e solo quando puzziamo si accorgono della nostra presenza. Che meravigliosa società, che solidarietà, che amore reciproco !

VitoVignera da Catania ha detto...

Carissimo prof Tummolo ho letto la notizia,gente che scompare e viene ritrovata viva , c'è chi scompare e non viene ritrovata mai,e c'è chi scompare e poi viene ritrovata cadavere dopo mesi o anni.Veniamo ritrovati solo grazie al cellulare se è acceso altrimenti scompariamo come se ci volatilizzassimo.Alle 15.15 del 26 agosto la mamma di Sarah è già in caserma a denunciarne la scomparsa, e dichiarando che stava andando dalla cugina,ci voleva tanto a inviare una pattuglia di Carabinieri in via Deledda e controllare la casa, il garage,il terreno agricolo sul retro,le persone presenti in quel momento a casa della cugina,dove era andato il padre,no,niente di tutto questo,solo a tarda sera qualcosa incomincia a muoversi.I soliti tempi burocratici per dare inizio alle indagini,quando già della ragazzina non c'era più traccia,e si brancolava nelle ipotesi più disparate,è stata rapita,si è allontanata,il campo ROM nelle vicinanze,tutti a cercarla, ma che nessuno avrebbe più trovato il corpo se lo zio non avesse avuto quel rimorso che ha sempre dichiarato.Tra le tante stupidaggini dette nell'incidente probatorio in cui accusa la figlia,ho letto qualcosa ieri che potrebbe tornare utile al fine di capire i tempi per l'occultamento del cadavere,Lui riceve la telefonata di Sabrina alle 14.55 e dicendo che già sta andando in campagna,in precedenza ha dichiarato di recente che prima è salito a casa per dire alla moglie che il fratello lo aveva chiamato per la fuga dei cavalli,ma era tutto falso,era solamente per potersi allontanare da casa,cosa molto strana è che non riferisce nulla alla moglie che la nipote non si trovava,la telefonata della moglie Lui la riceve alle 15.28,e dice al G.I.P. durante l'interrogatorio che a quell'ora era già tutto finito e che stava per ritornare a casa,c'era solamente da bruciare gli indumenti e lo zainetto,cosa di pochi minuti insomma, e infatti il suo arrivo ai fagiolini è intorno alle 16.00,la sua ricostruzione tra menzogne e verità può tornare utile a capire riguardo ai tempi per fare scomparire la nipote,cosa che per Lui non è stata molto difficile,conoscendo il luogo e le strade da Lui percorse per andare e tornare quel maledetto giorno.Purtroppo carissimo Prof dobbiamo attenerci alle sue dichiarazioni ed a una attenta ricostruzione dell'accaduto,nessuno ha visto e nessuno ha sentito nulla ,solo Lui e Dio sanno tutto, noi non c'eravamo il 26 agosto 2010 ad Avetrana.A proposito di Parolisi ha sentito le motivazioni del Giudice? dice che abbia ucciso la moglie perché si è rifiutata di avere un rapporto sessuale,cosa ne pensa di questa motivazione,le sembra plausibile una cosa del genere? uno ammazza la moglie con 30 coltellate per un rifiuto sessuale?cosa ne pensa di questa motivazione? Cordiali saluti Prof,e un abbraccio a tutti gli amici.

carla ha detto...

buongiorno a tutti e buon anno,
caro Vito dici bene sul fatto che ci affidiamo sul quello che ci viene raccontato...non nego che il racconto di michele non faccia una grinza ,per cui è quello che si avvicina a una realtà ed è facile prenderlo come scontato ....esiste però un problema che prove di quello che ci dice non c'è nè.....non c'è prova o un testimone,al di là di michele,che sarah ne sia arrivata in quella casa e questo è molto strano.....
vedi è vero che ci sono dei (indizi) che fa pensare che sarah sia andata in quella casa,ma (indizi), come si sà, si possono ribaltare ed avere altre valori....
vedi quello che ci racconta michele ,senza prove,possono essere vere come no.....
a volte ci creamo dei immagini nella nostra mente sono come dei muri duri da abbattere e non ci permette vedere oltre o capire altro....un caro saluto a te e Manlio.....Carla

Manlio Tummolo ha detto...

Sul caso Parolisi e relativa motivazione della sentenza ho espresso, caro signor Vignera, una mia valutazione per l'articolo di Prati. In quella vicenda c'è uno scambio di parti: una SS. Inquisitrice, che è anche testimone oculare (tramite sfera di cristallo, come suppone il nostro Massimo Prati ?) del delitto.
Capisco anche essere condannati pur da innocenti, ma con motivazioni così insensate sarebbe assurdo anche per un vero assassino.

Comunque, questo La renda consapevole che da un magistrato ci si può asspettare tutto e il contrario di tutto: i giuristi si formano con la memoria quantitativa, non con la critica razionale. Questo per tradizione plurimillenaria.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Carissima Carla nell'esprimere le mie ipotesi riguardo al delitto,cerco innanzitutto di dare una logica sui comportamenti delle persone coinvolte,ovvero padre ,madre,e figlia,e naturalmente dando per certo l'arrivo di Sarah in garage.Se escludo la madre che era a dormire,rimangono in due padre e figlia,14.39 arriva Mariangela e Sabrina le chiede se ha visto Sarah,e come mai non fosse arrivata,Sabrina era tranquilla e infatti la chiama al cellulare,provo a mettermi nei panni di Sabrina,sapendo che ho appena qualche minuto prima ucciso mia cugina non la chiamo al cellulare subito, ma avrei detto a Mariangela ,visto che Sarah non è ancora arrivata andiamo a prenderla facendo la strada che Sarah normalmente faceva per arrivare dalla cugina,e poter dare il tempo a mio padre di caricare Sarah in macchina e andarsene.Invece Sabrina fa tutto l'opposto di come si comporterebbe un'assassino,parte, va dalla zia Concetta e dopo pochi minuti ritorna a casa chiedendo al padre se avesse visto Sarah,riparte e dopo pochi minuti ritorna a casa,chiedendo di nuovo al padre se avesse visto Sarah,e nel caso di farla aspettare,poi va via.L'unico che ha un comportamento fuori dalla logica è il caro zietto,che non è uno stupido,anzi, avendo un cadavere da fare scomparire fa di tutto per sparire pure lui,e infatti per un'ora scompare.Tutto questo naturalmente ha una sua logica solo se Sarah è arrivata in via Deledda,altrimenti è solo il frutto della mia immaginazione,e delle menzogne del caro zietto,anche se, con qualcosa di vero.Ti saluto carissima e un caro saluto al Prof Tummolo e tutti gli amici.

carla ha detto...

vedi caro Vito non sto' parlando dell'immaginazione per cui non mi permetterei di darti dell'immaginario,ma dell'immagine che parlo per cui ha un altro significato.....
basta che vedi il caso di parolisi,non si è fatto altro che parlare che avesse ucciso perchè aveva l'amante,ora se ne viene fuori che ha ucciso perchè rifiutato dalla moglie....
non so' se mi sono spiegata a cosa mi alludo.....
poi è chiaro pure per me che le donne non centrano che l'accusa contro di loro ha dell'insensato,per non dire fantasiose,sembrerebbe perfino che inquirenti abbia perso del senno,non c'è niente di normale in questo.....
il fatto che michele sia sparito per un ora vale tanto uguale che dicono che cosima si trovava nel garage alle 15.15 vuol dire tutto come niente....alla fine si riporta vari fatti e vari movimenti e intorno ad essi si crea vari immagini dandone un significato a questi movimenti,oppure si fa punto incrociato da quello che viene detto da michele ,ma non c'è nessuno o niente che conferma di quello che dice michele....
insomma a parte di lui a quanto pare nessuno ne sà niente.....
e fin'ora non ha fatto niente per dimostrare ciò che dice....
è chiaro che c'è molto da chiarire per cui ci dovrà spiegare il ritrovamento del cellulare ci dovrà spiegare anche la storia del pozzo,perchè a mio parere potrebbe avere altre spiegazioni,c'è comunque di mezzo un interogatorio di ore e non possiamo sapere come sia stato realmente svolto.....
ora non sono qua che escludo a priori che michele non sia colpevole,ma non si può ignorare dei dubbi che purtroppo esistono ....il che michele fino ad oggi ancora non è stato chiaro nel svolgimenti dei fatti......ti lascio una buonanotte a te e tutti amici del blog

carla ha detto...

buongiorno a tutti,
ora vorrei chiarire una cosa a quello che dissi stanotte,che intendo di cercare altre spiegazioni e non inventarsi lo scenario.....a quanto pare che sia questo l'invito da parte del dott.Gilberto,che in parte codivido,perchè a me la vita mi ha insegnato che non è sempre per come ci appare le cose,delle volte si riscopre che ci sono altre spiegazioni....è per questo che tendo di mettere le mani davanti e non prendo niente per scontato ,in poche parole ci voglio vedere chiaro.....concludo per esperienza personale se si dà per scontanto una cosa è come chiudere tutte le porte e non c'è la possibilità di vedere oltre,si resta fermi ....è come (il diavolo che morde la coda) e non se ne esce......ecco la spiegazione del mio comportamento qual'ora a qualcuno posso sembrare poco chiara.....
se si guarda la realtà di questo caso siamo fermi sempre con la stessa tirintella.....
ritornando ai inquirenti non credo il fatto che abbiano perso il senno,come non credo che il loro comportamento sia dovuto dai indagini sbagliate e per non fare la figuraccia si tenga 2 persone innocente al carcere con il rischio l'ergastolo sulle loro spalle....
trovare la verità dovrebbe essere loro interesse in tutti sensi e come si può ben notare, non gli sfiora minimamente di cercarla,anzi si cerca in tutti modi mettere le toppe,perchè? se non c'è nulla da nascondere.....buonagiornata a tutti....

magica ha detto...

buongiorno a tutti
la sparizione di misseri per un'ora che vuol dire? in un momento cosi' tragico . se non aveva la necessita' di fare l'occultamento poteva aspettare l' arrivo della nipote . invece si unventa la storia della fuga dei cavalli .per quale motivo? anzi lo dice anche al fratello perchè avvisasse la moglie . in modo di stare tranquillo mentre occultava e bruciava i vestiti , si era anche precedentemente accordato con il fratello di andare alla raccolta dei fagiolini , ma non facendosi vedere alla raccolta dei fagiolini si era creato quell'alibi :la fuga dei cavalli.
un alibi per tutti . i parenti .
qualcuno pensa che fece tutto questo per dar modo ai veri asassini di farla franca ? allora era stato fatto tutto il complotto in pochissimi minuti . e misseri accetto' tutto senza controbattere .
non capisco queste considerazioni .
certo che volendo si potrebbe farla andare in questo modo cosi' si salverebbero capra e cavoli . nessun colpevole .
ma non si farebbe giustiza cosi' .
se misseri sia stato indotto a coinvolgere la figlia è stato un vigliacco come dice sua figlia . anche per questo deve pagarla l'ha fatta troppo grossa .. .

carla ha detto...

mi vogliate scusare vorrei coreggere da quello che ho scritto sopra ,di sicuro una/o o più persone lo sa' chi ha ucciso sarah il o i diretti interessati,ma non parlano....
e quando parlo di parlare intendo non solo con le parole ,ma anche con i fatti.....
in questo caso con michele non si sente altro che fiume di parole,non c'è nulla che conferma le sue parole......
la differenza sta tra michele e le donne,è che michele si autoacusa e a suo carico prove non c'è ne sono,invece alle donne gli hanno buttato addosso questo fango ,oltre a non esserci le prove,non hanno mai ammesso o che ci sia qualcosa che le appartenesse questo fango.....e si basano sui indizi passati per bugiardi,ma è comunque un indizio che possa essere ribaldata,allora per questo uno deve essere condannato all'ergastolo?.....il mondo è pieno dei bugiardi.....io stessa non mi ritengo veritera 100x100.....allora che si fà?.....diamo fine a questo mondo,visto che maia non ci hanno azzeccato....
certo esiste bugie a bugie,cioè che ne viene scambiato per tali.....dico semplicemente che non tutte cose personali se ne avrebbe voglia di dirle,anche se ognicaso in alcuni casi se ne viene a conoscenza....ecco perchè escludo a priori che le donne non centrano e ritengo che non sappiano niente.....
anzi riterrei che sarebbe ora che qualcuno gridi "liberate le donne"che si sta violando i diritti umani......buonaserata

carla ha detto...

magica di una cosa sono daccordo con te "chi ignorantemente pecca,ignorantemente paga".....
non ci si può negare che all'uomo viene posto delle prove e non tutti ne siano in grado di superarli.....

Manlio Tummolo ha detto...

Sarebbe importante aspettare gli sviluppi del processo, per entrare nel merito delle cose. Bugie ? Non significano necessariamente cadaveri da nascondere, altrimenti saremmo tutti assassini. E se, visti i suoi istinti prorompenti, avesse avuto un'amante con la quale ritrovarsi in Contrada Mosca ?

E' vacuo fare ricostruzioni di alcun genere senza essere stati presenti o senza affidarsi a quanto detto dagli interessati. Cavalli ? Ma qualcuno ha verificato se esistevano questi cavalli (almeno due, a meno che non usi il plurale anche per loro, o che questi "cavalli" fossero solo asini o muli o zebre).

Partendo da un dato si arriva a determinate conclusioni, ma se questo dato salta, non vi sono conclusioni, ma solo ipotesi su cui lavorare. Sono circa due anni ormai che stiamo dibattendo sempre sulle medesime cose, dimenticando quella perizia che aveva dato Sarah morta più tardi rispetto al previsto, e se quella perizia è valida, tutta la ricostruzione processuale sfuma nel nulla.

magica ha detto...

i cavalli devono per forza esistere non penso che abbia tirato in ballo i cavalli se non esistevano -
qualcuno lo sa certo , ma non è stato dibattuto nel processo e nemmeno che io sappia nei forum ,
il fratello comunque sentendo questa notizia de gli animali scappati non ha fatto obiezioni .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona sera a tutti,io non lo so se esistono i cavalli,o se è un'invenzione del caro zietto,come quella del cacciavite in cui la mattina del 29 settembre fa ritrovare il cellulare,e piangendo crede che sia di Sarah,ovvio che era della nipote,l'aveva messo lui in quel posto per farsi scoprire,anche perché, il giorno prima era stato interrogato in caserma ed aveva capito che le cose si mettevano male per Sabrina e la mamma.I racconti di alcuni testimoni,i tabulati telefonici,e alcune intercettazioni ambientali facevano pensare che Sabrina non era estranea alla sparizione della cugina.Il litigio del giorno prima,e le migliaia di messaggi con Ivano facevano pensare ai procuratori che qualcosa come la gelosia potesse centrare in questa sparizione,ma poi sono stati spiazzati dalla confessione del caro zietto.Se prima era di sua spontanea volontà che mentiva,a poco a poco è stato indotto a mentire,e fare la falsa credendo al suo Avvocato,poi è arrivata la criminologa e il caro zietto è caduto dalla padella nella brace,ma qualcuno in carcere gli ha aperto gli occhi,facendogli capire che quello che diceva il suo Avvocato erano autentiche fesserie,e che Sabrina sarebbe stata condannata all'ergastolo ugualmente,altro che due anni,per incidente,lo volevano fare fesso,essendo un povero ignorante,e oltretutto imbottito di farmaci.Cosa dovrebbe spiegare per rendersi credibile?In un delitto scaturito in pochi minuti non è che c'è molto da raccontare,basta che faccia una chiara ricostruzione di cosa è successo in garage e poi dell'occultamento del corpo della nipote in contrada mosca.Mi dite cosa deve dire di più? o cosa dovrebbe fare per essere creduto? si deve suicidare lasciando una lettera in cui dice di essere l'assassino della nipote?Voi sareste contenti di andare in galera per i prossimi 30 anni senza aver commesso nulla? credo di no,invece Lui è consapevole di dover pagare per quello che ha fatto.Ma, a Voi sembra normale che uno dica ai procuratori Io lo uccisa una volta ,e Voi chissa quante volte la state uccidendo?Io voglio dare giustizia a Sarah Voi no,questo è quello che gli ha detto in aula,queste sono sberle non sono carezze,sopratutto in Corte d'Assise.Un abbraccio a tutti cari amici,e un cordiale saluto al Prof Tummolo.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici leggendo le motivazioni del G.U.P. Tommolini sul caso Parolisi,dichiara che il delitto è scaturito per il rifiuto della moglie ad avere un rapporto sessuale,e che in tante circostanze lo ridicolizzava,allora Sabrina non doveva ammazzare la cugina per la gelosia,ma, ammazzare Ivano quando si è rifiutato di continuare l'atto sessuale durato pochi secondi e che poi l'anno saputo diversi amici,e rendendo Sabrina come una che la dava con facilità,ma stiamo scherzando,come motivazioni mi sembrano molto discutibili e contraddittori,e il tempo che passava insieme all'amante Ludovica,cosa faceva? giocavano a carte? Buona notte amici altro che motivazioni a me sembrano cavolate.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,
le motivazionei di una o più confessioni contrastanti, e per questo in ogni caso non credibili nel loro complesso, possono essere tante, lo si è già detto. Chi confessa non fa trent'anni di galera, ecco perché molti patteggiano, appunto per avere pena ridotta, e magari sono innocenti, ma i loro avvocati, dando preventivamente la partita per persa, consigliano così per chiudere il caso. Non lo dico io (o perlomeno non solo io): all'Università, i docenti di Diritto processuale penale lo spiegano ai loro studenti, sottolineando gli aspetti negativi di certi riti processuali.

NSSUNO PUO' ESSERE CONSIDERATO COLPEVOLE FINO A SENTENZA DEFINITIVA: una norma che fa tanta fatica ad essere compresa e soprattutto applicata, egregi signori.

magica ha detto...

non capisco tutto questo affannarsi per parolisi, l'abbiamo capito che lui non è l'assassino , mah..
come al solito un uomo è difeso dalle donne in modo continuo monitorando i fatti fino alla esagerazione .
non vedo la stessa difesa per due donne che sono da due anni in carcere da innocenti ...

adirittura ci sta una madre che sta in galera perchè avrebbe sequestrato la nipotina assieme alla figlia. . loro pensavano che la nipotina si fosse invaghita del ragazzo che frequentava anche la figlia. allora dopo un roccambolesco sequestro l'avevano uccisa,,
.la nipotina lo aveva vagamente scritto su un diario accessibile solo a se stessa che aveva una simpatia per il ragazzo .
. pero' le parenti avevano un dono: sapevano leggere attraverso i muri per poi andare a sfogliare un diario chiuso con un lucchetto .
tutti a sbeffeggiale . senza prove , in tv da giornalisti vigliacchi che non ragionano con il loro cervello , ma per sentito dire.
.
eppure il signor parolisi sebbene innocente ( lo penso io) ha una grande ammirazione dalle donne sopratutto ., ma quel signore è pure un antipatico pero' infatti tradiva in modo vergognoso la mogliettina ., con la sua amante di sempre e non solo ..
non capisco questa indifferenza verso le donne , anzi se c'è un interesse verso esse è solo per offendere ..

Manlio Tummolo ha detto...

Concordo, carissima Magica, su questo punto. In parte la passione per il caso Parolisi è dovuta al fatto che una bambina è stata privata della madre prima, del padre subito dopo. Un altro motivo è che l'uomo un po' mascalzoncello e belloccio piace a molte persone, soprattutto di sesso femminile.

Certo è che il suo caso, soprattutto per un rito processuale del tutto inadeguato per delitti di sangue per giunta assai complessi (com'è il suo), non può non suscitare interesse anche sul piano dell'andamento giudiziario.

A domani: riprende il processo Scazzi-Misseri.

magica ha detto...

tutti abbiamo diritto di considerazione e giustizia ,
una bambina è sta privata dalla madre?embeè allora che si dovrebbe fare? ucciderne virtualmente altre due? non credo sia questo il motivo . è che le donne se le tirano le disgrazie . e non sono solidali con loro . ciao

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica,
Lei è un po' severa con le Sue "colleghe" di genere.

Oggi, un'allegra notizia circola sul "Nuovo Quotidiano di puglia": Misseri padre si sarebbe candidato per una Lista civica di pensionati (ma Michele lavora). Il partito correlativo e il suo nuovo avvocato (avrà un bel po' di conti forensi da pagare, se perde il processo!) hanno smentito. Ma la Lista civica sostiene che l'uomo non ha nulla sul casellario giudiziale.

Chissà che non lo vedremo al Parlamento e magari sottosegretario alla "giustizia" ?

Non lo avevamo predetto, caro signor Vignera ?

Anonimo ha detto...

Per Mario tummolo
Credo fermamente che Parolisi non sia nè bello ne affascinante ma solo un omino che crede di essere più .... degli altri,inoltre il Credersi solo perchè si ha muscoli e una divisa non fa di lui un uomo migliore degli altri.
Credo fermamente che se Melania avesse conosciuto qualcuno più attento alla sua persona avrebbe capito da sola la differenza tra un uomo innamorato e un mascalzoncello.

Manlio Tummolo ha detto...

Sono Manlio, non "Mario" (non vorrei essere scambiato per Monti). Non conosco persnalmente Parolisi, non so se ha muscoli o se appaia bello, tuttavia conquista cuori femminili e talvolta maschili. Quanto a Melania o a chi altra, molte donne sono conquistate proprio dalle doti, per loro affascinanti, di certuni, tra cui la sfacciataggine. Parolisi non è certo l'unico "dongiovanni" della storia. A molte donne, l'uomo serio, coerente, razionale, fedele, responsabile, rispettoso, appare tragicamente noioso e ne rifuggono.
Buono forse come amico e come spalla su cui frignottare, ma per il resto....via !

magica ha detto...

buongiorno a tutti ,
infatti lo zietto ha ricevuto proposte di matrimonio .basta vedere questo fatto
sara' perchè è affascinate?. non credo .

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici ci mancava solamente la candidatura di Misseri per le prossime elezioni cosi siamo a posto,ma, lasciamo perdere queste buffonate. Ultime da Taranto,critiche feroci nei riguardi dell'operato del Prof Strada da parte di persona molto autorevole,il Prof Arbarello non si spiega come mai non è stato analizzato l'intestino,e parla anche di impiccagione,comunque sempre corda era, di certo non una cinta come diceva il Prof Strada,e di morte avvenuta in 4,5 minuti.E qualcosa sta uscendo fuori riguardo alle unghiate sul braccio di Misseri,credo che ne avevamo discusso riguardo a quelle ferite e che il Prof Strada aveva poi cambiato versione,in base a quello che diceva il caro zietto il Prof si adeguava,ottime deduzioni caro Prof Strada per le prossime analisi di sicuro non ci rivolgeremo a Lei,e questo vale anche per la criminologa,e per l'avvocato Galoppa.Di queste persone possiamo farne a meno.A più tardi amici vi abbraccio tutti.Carissimo Prof Tummolo a questo punto mi aspetto una Sua candidatura a Sindaco del suo bel paesino.

carla ha detto...

buon giorno a tutti,
da ultime notizie su sarah risulta che non è stata strangolata,ma impiccata....e questo non lo dico io e ne pinco pallino,lo dice un medico legale ,tutti i dettagli lo troverete sul ansa....
ecco Vito a cosa mi alludo a volte ci si sofferma a un immagine messo sul piatto....
be!non va confusa immagine a fantasia dell'ipotetico delitto....
ora i avvocati di parolisi reclamano la fantasia della giudice Tomolini.....se si guarda con una certa ottica ,i propri stessi avvocati stanno facendo la stessa cosa con sabrina e cosima,spoasando la tesi della procura,non stanno altro che confessare la stessa medotica che usano contro le donne....
ad esempio si potrebbe dire come dicono loro ,nei riguardi della giudice Tomolini:-che sono dei psicologi.... ?-come si può quantificare che il sentimento di sabrina verso ivano ,possa portare all'omicidio? mica sono psicologi....
un uomo e lo ritengo molto saggio mi disse:- sentire con occhi,vedere con l'orecchio - sulla esperienza personale direi ,prendendola in considerazione,non si sbaglia....
magari altri daranno altre interpetazione,del tipo coincidenza oppure perchè è composta con altri fatti e magari non si considera la stessa cosa....e così continuamo a rimanere ciechi e cadiamo sempre nello stesso errore.....
ritornando al discorso principale,se i segni, secondo questo medico legale, è da attribuirsi ad un impiccagione,mi domando come può centrare con il racconto di michele?.....è innutile il sospetto che michele si sia apropriata della colpa è perchè si sia sentito preso alle strette,onde evitare che la famiglia ci andasse di mezzo,abbia preferito autoaccusarsi,anche se dopo purtroppo le donne ne sia andata di mezzo.....
poi se notate più lui voglia affermare la sua autoaccusa più si peggiora la situazione delle donne ,perchè si rafforza sempre di più nella mente della gente comune,che lui lo faccia per coprire le donne e non che possa mentire per altri motivi,solo lui lo può dire....e non agrapparsi a DIO dicendo:-solo DIO LO SA' cosa sia successo quel giorno!....-troppo comodo,si dovrebbe avere più coraggio di dire la verità,ma questo purtroppo non accade sempre.....buon pomeriggio a più tardi

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Vito Vignera,
fui consigliere comunale d'opposizione a Sesto al Reghena (Pordenone) nei lontanissimi anni 1980 - 82, poi diedi le dimissioni. Della vita politica locale ne ho avuto abbastanza per il resto della mia esistenza.

Quanto al fascino di Michele Misseri, chi lo sa ? Quante donne, perlomeno dai 40 ai 60, potrebbero innamorarsi di lui; delle più giovani, penso di no, ma non si sa mai. Però penso che piacesse (alle donne) di più quand'era incolto e ruspante, che ora che è diventato docente di Diritto processuale penale, criminologia, ecc.
Ha perso molto quel fascino conturbante che sa di aia, di campi di grano, di vigne primitive e di vita all'aria aperta.

Oggi è accaduto qualcosa di nuovo o l'udienza è ancora in corso ?

magica ha detto...

poi esiste il fascinoso maledetto .di quello che non deve chiedere mai .
lo sciupafemmine che piace .se lo sognano .
infatti ecco quel che succede corna quando va bene. ma quando va male son dolori

magica ha detto...

poi esiste il fascinoso maledetto .di quello che non deve chiedere mai .
lo sciupafemmine che piace .se lo sognano .
infatti ecco quel che succede corna quando va bene. ma quando va male son dolori

Manlio Tummolo ha detto...

UN'ALTRA MAZZATA PER I SS. INQUISITORI.

E dunque il consulente della difesa Misseri, prof. Albarello, ha dato un'altra mazzata al castello inquisitorio, anche se, per l'evidente assenza di una diretta osservazione del corpo, era impossibile per lui entrare in più precisi e maggiori dettagli. Sarah Scazzi non sarebbe stata strangolata, tantomeno con le celebre cintura, quanto "impiccata", sebbene ciò non sia possibile dire. Se non è stata strangolata né impiccata, di che allora è morta la povera ragazza ? E la sua fine non fu breve, ma forse arrivò ai cinque minuti di sopravvivenza, una vera eternità in un caso del genere.

Ma perché è così difficile determinare la modalità effettiva di morte ? Olre che per le obiettive condizioni del corpo, posto a macerare nell'acqua per 42 giorni circa, anche per il rifiuto dei SS. Inquisitori di rifare in modo adeguato un'altra autopsia come richiesto dalla dott.ssa Velletri a suo tempo. Pur tuttavia, anche riesaminando il solo scheletro, si potrebbe verificare la rottura delle vertebre cervicali, come avviene nel caso di impicagione.

Gli scagnozzi hanno sempre mirato a boicottare l'operato della difesa. Questa sarebbe buona fede ? Eh, no: un vero pubblico ministero è un funzionario dello Stato che deve operare, non per il bene di Tizio o di cajo, e neppure di Sempronio, Mevio ecc. (i nomi sono tipici del Diritto), ma dello Stato e delle sue leggi, oltreché di quel Popolo nel nome del quale si esercita l'azione giudiziaria. Perché dunque impedire ogni volta (anche oggi) alla difesa di esercitare la propria funzione che mia alla completezza delle indagini e delle informazioni ? Non certo per buona fede,

Sta di fatto che, se anche a Taranto, gli scagnozzi riusciranno a farcela, in secondo grado e in Cassazione, tutte le loro fantasiose tesi crolleranno inesorabilmente, diminuendo ancor di più lo scarso prestigio della Magistratura.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Cari amici buona sera a tutti,lo sapevo che non mi dovevo fidare dei titoloni per fare notizia,il Prof Arbarello non parla di impiccagione,ma di strozzamento più consono ad una corda che ad una cintura,ed è molto discutibile la perizia del Prof Strada riguardo alla non analisi dell'intestino,per non parlare dei suoi cambiamenti di valutazione sulle ferite del caro zietto.Negazione dell'accusa alla richiesta della difesa di ascoltare in aula l'interrogatorio del 6,7 ottobre in cui c'è la confessione di Misseri,non c'è che dire,ecco perché ha ragione il caro zietto quando dice,io lo uccisa una volta e voi chissà quante volte la state uccidendo,non vogliono la verità di Misseri ma le loro false ricostruzioni fatte di sogni,menzogne,e orari aggiustati per il loro tornaconto,false perizie,e chissà quante cose nascoste per poter accusare Sabrina e la mamma,sono vergognosi,ma chi ostacola la correttezza delle indagini subirà la giusta punizione divina,e magari quella terrestre.Di vigliacco non c'è solo il caro zietto che si è fatto abbindolare da quei 2 fetenti e schifosi,Avvocato e criminologa,ma anche tanti autorevoli personaggi,chiamati P.M. ma, per favore che la smettano di opporsi a certe richieste e cerchino di dare giustizia alla piccola Sarah.Il loro motto è,noi vogliamo la verità,ma quella nostra,ecco perché c'è tanta gente innocente in galera,è in tanti vengono accusati ingiustamente,e poi assolti in appello,o in cassazione.Carceri stracolmi di detenuti,non c'è che dire,complimenti.E questa la giustizia Italiana? Certo in altri posti è pure peggio,che schifo.E intanto l'Unione Europea protesta inutilmente. DETENUTI IN ATTESA DI GIUSTIZIA PER ANNI.Altro che Sindaco caro Prof Tummolo,io lo farei Ministro della Giustizia.Cari amici buona notte a tutti.

Foxie (SA) ha detto...

Calma con queste mazzate.... E' arrivato un nuovo luminario? Perchè soltanto adesso, da dove è uscito? Quanto gli avranno dato?

carla ha detto...

xfoxie non so' se te ne rendi conto che ci sono 2 donne in atesa del giudizio da 2 anni essendo privato di tutto ,tu il tuo natale l'hai passato serenamente se non sbaglio?...be! loro no.....
esiste una bimba morta ,abbi almeno rispetto ,invece di fare dei giochetti,merita che il suo assassino sia messo al sicuro è minimo che si possa avere giustizia per questa piccola.....ciao

Manlio Tummolo ha detto...

A parte che si dice "luminare" e non "luminario", gli daranno quello che gli spetta. Anche il dr. Strada fu pagato e bene, a pubbliche spese, ovvero di noi cittadini. Egregio Volpacchiotto, è sempre più povero di argomentazioni. Lei, come tutti i servi della SS. Inquisizione, vorrebbe eliminare ogni diritto di difesa.

Foxie (SA) ha detto...

Si luminare... grazie!
Mi spiega perchè questo tizio entra in "scena" soltanto adesso?

Daniele ha detto...

"Quanto gli avranno dato?"

Sicuramente una buona fornitura di fagiolini e, nel caso in cui l'imputata venisse liberata, il fortunato consulente potrà beneficiare anche di qualche trattamento estetico. Naturalmente ci sono turni da rispettare, visto e considerato quanti altri professionisti e non, sono stati convinti a mentire e gettare alle ortiche carriera e tutto.





Immaginavo non si potesse fare affidamento sui soliti titoloni ad effetto dei vari articoli. Leggendone alcuni ho avuto a primo impatto l'impressione che il consulente della difesa avesse insinuato che Sarah si fosse impiccata da sola o qualcosa di molto simile e molto ridicolo, poi ho capito che (come al solito) sono stati omessi e distorti alcuni "piccoli" dettagli.
Ormai non mi meraviglio più di quanto e come si tenti di ridicolizzare qualunque cosa possa risultare anche lontanamente favorevole alle difese.






Saluto e auguro sereno anno nuovo a tutti

Foxie (SA) ha detto...

L'intento delle difese è chiaro... Non potendo portare indizi o cose nuove che risultino favorevoli alle due imputate, tendono a rendere inefficaci quelli che le inchiodano!
Il che è tutto dire! I volpacchiotti sono altri!

Giacomo ha detto...

Perché il perito della difesa parla solo ora?
Qualcuno dovrebbe dire a chi si pone certe domande che l'ordine con cui sono sentiti i testi lo stabilisce la Corte d'Assise.
E che i testi della difesa vengono ascoltati per ultimi.

Esilarante, se non fosse tragica, è poi la considerazione che il perito della Difesa parla in favore dell'imputata, solo perché è teste della Difesa e per ciò stesso è inattendibile.

Quindi i soli testi attendibili sarebbero i testi dell'accusa, a prescindere da qualsiasi valutazione delle loro argomentazioni.

Mah!

Giacomo

Anonimo ha detto...

Un sereno anno a tutti voi da Bigi

Le critiche fatto ad un esperto portano sempre dei dubbi in chi lo ascolta per questo ritengo che l'intervento del Dott. Albarello
non possa aver che aumentato i dubbi sul lavoro degli inquirenti ma soprattutto sul lavoro del dott. Strada,ritenendolo non solo inadeguato ma scarso e confusionale(ha messo le toppe dove si creavano buche solo che adesso sono voragini).
Concordo che queste due donne siano già state giudicate che tutto rientri in un quadro a favore dell'accusa ma, il pensiero grave di tutto questo è la falsa giustizia che si nasconde nelle pieghe dei PM che ad oggi sono più che mai coscienti di aver preso un abbaglio magari anche loro manipolati dai difensori di michele misseri e che oggi non sanno come tornare indietro(mentre scrivo questo lo so di essere un illuso).
Ritengo attendibile,serio e scrupoloso il Dott. Albarello ma la sua deposizione non credo sposterà l'ago di quella bilancia che oggi avrebbe veramente bisogno di essere revisionata.

magica ha detto...

non credo comunque che i pm siano dei padreterni .
ma veramente si possono mandare all'ergastolo persone che non hanno commesso il delitto?
con quegli indizi di gelosia che non trova conferma da nessuna parte?
allora siamo in pericolo .

carla ha detto...

scusate se sono ripetitiva,in effetti di quello che dice magica ,non ci vedo la differenza tra quello che ha ipotizzato la giudice tomolini a riguardo al rifiuto,che parolisi uccide ,ai pm che ipotizza la gelosia di sabrina,a mio parere hanno della fantasia pari tale eguali ...è comunque un giudizio fatta dall'esterno ,chi lo può confermare lo stato d'animo se non un valutazione dal psicologo dopo aver fatto un accurata esame e sempre se c'è collaborazione dalla esaminata....comunque sono del parere certi affermazione lo possa avere solo psicologo di mestiere....
in fondo sabrina è in galera per un movente che non porta a nessun riscontri ne materiale e ne confessione.....è come permettere che qualcuno ti veda e ti spara un giudizio solo perchè non gli sei simpatico o non li piace come ti muovi ,è per questo si merita ergastolo.....
mi sovviene un anedotto vissuto in prima persona, che altri medici non competenza psicologica come mestiere per i miei problemi di salute ,lo si faceva passare per un fatto psicologica nonstante avesse fatto diverse verifiche dai medici competenti ,lesito risultava che ero apposto....per fortuna,da una parte, la mia determinazione mi ha portato a scoprire il vero motivo della mia malattia che tutt'oggi convivo....
per questo affermo che certe valutazione lo può dare solo di chi è competente,se no si fa' solo che danni.....
chi nella vita non sia stato innamorati o infatuati che non si faccia delle folie! e se fosse anche stato un amore malato lo potrebbe solo dire il psicologo e non uno qualsiasi....visto che prove materiale non c'è e ci si attacca a questo movente...buonaserata

Manlio Tummolo ha detto...

Un testimone o un perito entrano in scena quando lo chiamano. Lo chieda ai Suoi amici SS. inquisitori (inquirenti e giudicanti).

Una cosa è certa in tutta questa storia: anche se le due donne Misseri venissero assolte in ogni grado, i colpevolisti 3/3 o 4/4 resterebbero sempre convinti della loro colpevoelzza. E' tipico dei fanatici e creduloni.

Un rilievo da fare: le perizie della difesa, messe insieme, potrebbero mettere in crisi anche la tesi della colpevolezza di Michele Misseri, anche perché non risulterebbe confermato nulla della sua prima o ultima versione dei fatti.

Manlio Tummolo ha detto...

PS. E' doveroso che mi spieghi meglio: se è vero comunque che sia stata usata una corda, non è il medesimo che sia usata per strangolare, altro per impiccare (il che vuol dire un corpo appeso per aria). Non è il medesimo un'agonia di due minuti o una di cinque minuti, suppongo primi e non secondi. Questa seconda perizia darebbe l'impressione trattarsi di uno dei giochetti sessuali, ne avevo già accennato, non ignoti alle donne pugliesi (basti ricordare il fatto romano), che finisce per ammazzare la povera ingenua che si presta a queste poco allegre sensazioni.

Aggiungiamoci il fattore cibo, e anche lì l'orario si sposta di almeno un'ora.

Dunque, la prima-ultima versione di Misseri non coinciderebbe affatto con quanto si è potuto determinare con queste perizie indirette.

L'errore di fondo dei SS. inquisitori è di credere di potersela cavare con perizie grossolane, affrettate e condizionate dai loro ordini, che alla fine in ogni caso si stanno ritorcendo su loro stessi. Per loro sfortuna, i tempi in cui i SS. Inquisitori avevano poteri assoluti, di indagine e di giudizio, sono terminati, sia pure non del tutto.

Manlio Tummolo ha detto...

La ringrazio in ritardo, egregio signor Vito Vignera, per la proposta al Ministero della Giustizia, che preferirei definire dell'Ordinamento Giudiziario o dell'Amministrazione Giudiziaria. Ma per un tale arduo compito, dovrebbero cambiare moltissime cose, altrimenti rischierei o che mi sparino, o che riuscissero a farmi diventare come loro, cose né l'una né l'altra per me auspicabili.

Lunedì continua il processo: chissà se stavolta riusciranno a far venire la testimone che per tre volte non si è presentata: l'ultima con la scusa dell'ERASMUS. Figuriamoci: se un testimone dell'accusa non fosse venuto, alla terza chiamata lo facevano venire con accompagnamento coattivo e due carabinieri ai fianchi. Ma siccome è richiesta dalla difesa delle donne Misseri, allora ogni scusa è buona per non sentirla, chiedendo (da parte dei SS. Inquisitori) di riferirsi solo alla testimonianza scritta, verbalizzata da loro stessi. Quelli sì che hanno un senso altissimo della procedura penale !
Come se l'ERASMUS fosse un sequestro di persona in terra straniera !!!

Foxie (SA) ha detto...

Chissà se ci sarà dato sapere il modello dello zainetto che indossava sarah quel giorno! I nastrini di uno zainetto standard misurano esattamente 2.5 cm!

Manlio Tummolo ha detto...

Suppongo che lo possa dire la madre che, presumo, l'ha acquistato insieme alla figlia o per lei, sempre che non sia un regalo della zia o della cugina, D'altronde chissà quante altre cose misurano 2,5 cm (di larghezza ?), nastrini o piuttosto cinghie? E poi quanti zainetti avrebbe avuto Sarah ? Duecento ? Mica sono scarpe o vestiti, di solito uno può avere uno, due, forse tre zainetti per i vari usi.

Riguardo all'arma del delitto, come anche recentemente Giacomo ha sottolineato, la trasformazione miracolosa da corda a cinghia è opera dei SS. Inquisitori, e ha una data precisa, quella dell'incidente probatorio. Una sorta di miracolo quasi simile a quello in cui Mosè riusci a trasformare il suo bastone in serpente, prontamente imitato dai maghi sacerdoti del faraone.

Se i SS. Inquisitori non avessero sempre ostacolato analisi precise sul corpo di Sarah Scazzi e ogni altra richiesta degli avvocati difensori dei Misseri (a partire dalla stessa iniziale richiesta dell'avv. Galoppa in merito ad una perizia psichiatrica su Michele), adesso le idee potrebbero essere più chiare e distinte. Invece... sono scure e confuse.

Foxie (SA) ha detto...

Quello che indossava in quel triste giorno, non uno dei tanti. Basterebbe individuare quello che manca... perchè bruciato, e confrontare un modello simile. 2.5 cm di larghezza si... è ovvio! Io penso che se il reo confesso fosse stato investito maggiormente dai sensi di colpa e dalla conoscenza di come fosse accaduto il "fattaccio" avrebbe risparmiato lo zainetto anzichè il cellulare!

magica ha detto...

foxi
fai confusione pure tu?
prima la corda poi la cinta ora di nuovo la corda ..ora tiri fuori lo zainetto?
quel pezzetto di corda rimasto che misseri ha consegnato agli inquirenti potrebbe essere quello giusto . è inutile fare ipotesi su stringhe degli zainetti ormai lo zainetto non c'è piu'. come tante altre cose che non si possono piu' esaminare come i reperti della autopsia perchè buttati.

Foxie (SA) ha detto...

E' sempre stato zainetto! Le versioni di Michele che parla prima di corda e poi di cintura, mi hanno sempre fatto pensare che lui sia entrato in scena dopo l'omicidio e quindi ignorava altamente come si fossero svolti i fatti!

Daniele ha detto...

Il pezzo di corda che Misseri ha estratto dalla tasca durante l'udienza, non era a suo dire quello che avrebbe usato per compiere l'omicidio, bensì (se ho ben capito) un pezzo della stessa corda o forse una simile.
Quello col quale avrebbe ucciso Sarah (se non ricordo male), disse di averlo gettato nel cassonetto con le infradito.


Se il Misseri fosse stato "investito dai sensi di colpa", avrebbe consegnato il cellulare senza ricamarci sopra quella lunga serie di frottole che in quanto tali, non avrebbero potuto che condurre inquirenti e tutti a piste ben distanti da lui, dalla sua famiglia, dal luogo dell'occultamento e dunque da "quella verità".

Anche Michele avrebbe avuto l'opportunità di ucciderla con la cinghia dello zaino o qualunque altro laccio compatibile coi segni rinvenuti sul collo, tuttavia, nonostante ciò e nonostante egli conosca perfettamente i risultati dell'esame autoptico, parlò di cinta soltanto durante l'incidente probatorio per poi inspiegabilmente ritornare alla corda. Perchè? perchè insiste tanto se sa che la corda in base all'esame autoptico è risultata incompatibile?
Se proprio avesse dovuto inventare una frottola, tanto sarebbe valso raccontarne una che assecondasse quanto emerso, invece lui prosegue per la sua strada del tutto incurante.



Se il fioraio avesse realmente visto Sarah salire sull'auto di Cosima e quest'ultima avesse visto lui che la guardava dal finestrino del furgone, madre e figlia avrebbero dovuto avere un bel coraggio e una massiccia dose di stupidità per compiere il delitto e sperare al contempo che nessuno avrebbe sospettato di loro.
Possibile tra l'altro che Sabrina intorno alle 14:25 avesse architettato la messa in scena degli SMS, pur sapendo che qualcuno e chissà chi altro le aveva viste pochi istanti prima scorrazzare per le vie di Avetrana in presenza di Sarah?
Personalmente lo trovo ASSURDO, come trovo assurdi e privi di fondamento molti altri aspetti della teoria che vede Cosima e Sabrina autrici del delitto. "Assurdo" a prescindere da quanto già di per sé lo sia la morte di una ragazza di 15 anni.

Manlio Tummolo ha detto...

I volpacchiotti, si sa, sono insistenti nel ripetere sempre cose inutili: ma siamo noi a dover sapere quanti zainetti avesse avuto Sarah ? e come fossero fatti ? Se avessero "nastrini" o no ? Se la madre, con cui abitava, non lo sapeva, dovremmo saperlo noi ? E poi che c'entra tutto il resto ? E' stata strangolata con la cinghia dello zainetto ? Ammettiamolo, senza concederlo. Ed allora: che significa ? Chunque l'abbia presa, catturata, sequestrata avrebbe potuto strangolarla con quelle cinghie.

La sola verità, ACCERTATA, del fatto è che le azioni investigative dei SS. Inquisitori, i loro divieti ad ulteriori e più serie indagini, hanno impedito di avere qualche informazione certa sul fatto. Tutto si basa su ipotesi, ma le due fondamentali perizie sul cibo e sul collo, per quanto indirette (A COLPA ESCLUSIVA DEI SS. INQUISITORI), fanno capire che le cose sono andate ben diversamente dal raccontato, ed è facile immaginare in altro luogo ed orario. Ciò che dice Michele Misseri non è credibile perché contraddittorio, e perché senza riscontri effettivi. Non è credibile e non è creduto ormai da nessuno, tanto è vero che se ne va in giro tranquillo e non in carcere. Ma questa constatazione LIBERA le due donne, NON LE ACCUSA del delitto, avvenuto non in quella casa, non in quell'ora, e forse neppure in quel giorno. Se Michele Misseri non è credibile per l'autoconfessione, E' ANCOR MENO CREDIBILE PER L'ACCUSA ALLA FIGLIA.

PS: La misurazione dell'arma del delitto (cinghia o corda che fosse) è sempre approssimativa, in quanto l'arma del delitto non è stata ritrovata e i segni con cui si calcola la misura sono quelli indiretti lasciati secondo i modi di usarla, se piatta o arrottolata, ad esempio, attorno al collo). Se anche trovassimo una cinghia o corda di 2,5 cm. di larghezza, non saremmo sicuri solo per questo che sia l'arma effettiva, se non si trovano impronte, tracce materiali significative.

Foxie (SA) ha detto...

Si Tummolo è stata strangolata proprio con la cinghia del suo zainetto... lei è convinto delle sue teorie, quali non si sa; mentre io ho le mie convinzioni. Quindi non si sprechi troppo a denigrare le persone soltanto perchè non la pensano come lei, che non riceverà mai nessun effetto positivo!

Saluti!

Manlio Tummolo ha detto...

Io vorrei capire il motivo per cui i colpevolisti a 3/3 o 4/4 (devono metterci anche Valentina per essere più realisti del re ed imperiali dell'imperatore, ed inquisitoriali più del SS. Inquisitore, ecc.) si accaniscono nell'individuare come colpevoli determinate persone, malgrado l'assenza di ogni riscontro fattuale, se non l'odio personale (di gran lunga antecedente) verso quelle persone, o il bieco fanatismo personale, per cui non ci si vuole spostare da un'asserzione pre-giudiziale, del tutto improduttiva. Per condannare qualcuno occorrono riscontri precisi, non passibili di dubbio o di confutazione: ogni tentativo contrario è solo un abuso di potere. Gli unici dati di fatto di questa storia sono per l'assoluta assenza di qualsiasi segno di presenza di Sarah Scazzi nella presunta ora del delitto in quella casa, che possa far richiamare al delitto stesso. A che dunque accanirsi, se non per nascondere o tutelare i veri autori del delitto ?

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