lunedì 16 luglio 2012

Melania Rea. L'omicidio nato a causa del segreto che Melania voleva raccontare all'amica Imma...

Articolo di Pino R.


Di ricostruzioni ipotetiche sul caso Rea se ne sono fatte moltissime in ogni sito internet ed in ogni programma televisivo. Le ufficiali, però, sono state compilate separatamente dalle Procure interessate alle indagini, quelle di Ascoli e Teramo (Teramo investita dell'incombenza a causa della competenza territoriale). Fra di esse non vi è alcuna differenza sostanziale visto che hanno portato l’unico indagato, Salvatore Parolisi, alla custodia cautelare in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie e di averne vilipeso il cadavere. Il movente per l’Accusa sarebbe passionale. Il marito avrebbe ucciso la moglie in quanto stretto in un imbuto provocato dalla stessa e dalle impellenti esigenze dell’amante, una ex allieva dei corsi di addestramento che si tengono trimestralmente presso la caserma “Clementi” di Ascoli Piceno. Per le procure ognuna delle due donne reclamava, anche con minacce, l’immediata cessazione della relazione "con l'altra". Una situazione di estremo logoramento psicologico, secondo i rappresentanti della legge, che avrebbe spinto il Parolisi ad uccidere per riottenere la sua libertà (libertà che avrebbe perso in un batter d'occhio vista la nuova "fidanzata" in attesa...).

La dinamica fornita dai Pm vuole che il pomeriggio del 18 aprile 2011, sulle 14,10-14,15, il Parolisi sia partito con moglie e figlia per recarsi alla pineta di Ripe di Civitella. Vuole che in strada la bimba si sia addormentata ed un volta giunti in loco la coppia si sia appartata per consumare uno sbrigativo rapporto sessuale. Vuole che nel momento in cui la moglie si è abbassata i pantaloni, compresi collant e mutandine, il caporalmaggiore l’abbia aggredita proditoriamente armato di un coltello a serramanico di minute dimensioni. Vuole che con questo l'abbia ferita con 21/22/23 colpi, o forse molti di più, inferti in parti diverse del corpo tanto da far morire la donna per dissanguamento dopo una ventina di minuti. Vuole che il cadavere sia rimasto sempre nello stesso punto per essere poi ritrovato a distanza di due giorni. Vuole che altre ferite (incisioni) siano state inferte dopo il decesso, non si sa se a ore o giorni dalla morte, a scopo di vilipendio. Questa l’essenza della dinamica omicidiaria fornita dall’Accusa.

E’ mia convinzione che la ricostruzione fornita dalle Procure, marchigiana ed abruzzese, non sia condivisa da gran parte dell’opinione pubblica, anche se strombazzata senza pudore dalla maggioranza dei mass-media in cerca di gradimento e ascolti. E non può essere condivisa da tutti, a causa delle numerosissime lacune che la relazione accusatoria presenta nella sua stesura delle circostanze e nella cronologia in cui queste vengono incasellate. Non può essere accettata da tutti per la vaghezza del referto autoptico, referto che si adatta ad interpretazioni diverse, referto infarcito di frasi dal costrutto criptico che rivelerebbero una vaga sensazione di imbarazzo del compilatore. Infine, non può essere condivisa da tutti per la evidente metodica eliminazione di quanto converge a scagionare il Parolisi dall’accusa del reato attribuitogli. Nelle migliaia di pagine di questo blog, sono state sviscerate, in modo logicamente calibrato e su basi meramente scientifiche, le motivazioni per le quali si può, anzi si deve, essere in dissenso con la versione “ufficializzata” dei fatti.

Fatti che, secondo una mia personale ipotesi (spero condivisa da tanti), avrebbero per sfondo uno scenario radicalmente diverso. Di seguito proverò ad esporla in maniera concisa:

Nel primo pomeriggio del 18 aprile 2011, la famiglia Parolisi si sta preparando per una breve gita fuori porta, e precisamente a Colle San Marco, distante 8 km dalla cittadina dove risiedono, Folignano. Durante i preparativi Melania riceve una telefonata dalla madre, alla quale comunica l'intenzione di trascorrere un paio d'ore sulla collina marchigiana. Mangia forse una piadina, beve un bicchiere di latte ed è pronta per uscire. Nel frattempo il marito scende assieme alla figlia, che sistema sul seggiolino, ed in abbigliamento leggero (maglietta e pantaloncini corti) attende la moglie intenta a chiudere la porta dell’appartamento. Un coinquilino assiste alla partenza che avviene all'incirca sulle 14,15. Da questo orario inizia il mistero del caso Rea. Caso che si trasformerà in una tragedia avendo come epilogo la fine della breve vita di Melania. Una donna che ha voluto tenacemente difendere la sua dignità di moglie ferita dolorosamente dalla condotta fedifraga del marito.

Sembra un controsenso, visto che ho parlato di ipotesi diversa da quella delle procure, ma la partenza della mia tesi ha la stessa loro base. La reazione di una donna tradita che in due telefonate minaccia di rovinare la carriera militare sia all'amante che al marito, millantando amicizie importanti ed influenti, se la relazione extra-coniugale fosse continuata. Inoltre non fidandosi delle parole ascoltate, che parlavano di una semplice amicizia, Melania avrebbe deciso di spiare il marito nella speranza di coglierlo in flagrante adulterio. Così seguendolo di nascosto ovunque si recasse, sia durante le ore di libertà che quando impegnato in “servizio”. Ed ecco che, occasionalmente e per sua sventura, durante le “spiate” potrebbe essere venuta a conoscenza di "fatti strani", di personaggi coinvolti in faccende poco lecite o addirittura aberranti. Fatti che vedevano, forse e perché no, il marito invischiato (magari anche solo collateralmente).

Che possa essere accaduto lo dimostra il fatto che Melania non ha potuto trattenersi dal confessare all’amica Imma, per telefono, di essere venuta a conoscenza di una “brutta cosa”. Di tale confessione parlò agli inquirenti la stessa amica nella sua prima dichiarazione, poi rimangiata. Non sappiamo perché ora la neghi, ma se è valida la mia ricostruzione non è difficile capirne il motivo. Io infatti ho ipotizzato fin dall’inizio che Melania avesse conoscenze influenti, buone per imporre al caporalmaggiore la cessazione definitiva della sua relazione extraconiugale. Conoscenze che avrebbero potuto anche causare ripercussioni nocive su altre persone. Non si può sapere se davvero le avrebbe utilizzate, ma per chi è coinvolto in faccende non propriamente pulite il suo “segreto”, se svelato, rappresentava un serio pericolo. Di questa mia ipotesi ne trovai traccia nell’Ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giovanni Cirillo. Ne riporto uno stralcio:

"Può essere ipotizzato che la moglie avesse scoperto qualcosa di assai più grave del tradimento, o anche solo di torbido. Occorrerebbe approfondire i rapporti interni alla caserma, gli eventuali giri di droga, altre relazioni extraconiugali".

Ed allora come si collegherebbe la gita a Colle San Marco col “segreto” di Melania? Si può collegare se la si inserisce nella stranezza del giorno, che precedeva di poco la partenza dei coniugi per Somma Vesuviana (a causa delle feste pasquali), e nella forzata brevità di permanenza al Colle dovuta ad una visita di cortesia, fissata per le sedici, che avrebbe visto la coppia recarsi a casa dei parenti dell’amica Sonia. Tenendo presente l’indubbia partenza da Folignano, testimoniata dai coinquilini ed avvenuta come detto alle ore 14,15 circa, e considerando il tempo occorrente a percorrere gli 8 km di strada, restava pochissimo tempo a disposizione per far divertire la bimba alle altalene. Per cui ho dedotto che "altre" potrebbero essere state le "ragioni" che "obbligavano" Melania a voler fare un "salto" al Colle. Ad esempio un appuntamento non rinviabile, causa l’urgenza di un chiarimento e la prossima partenza della famiglia Parolisi, concordato con un "mediatore" conosciuto da entrambe le parti. Questo chiarirebbe il motivo per cui la meta fu suggerita dalla futura vittima.

Ma con chi si doveva incontrare? Queste sono le incognite a cui, a parer mio, occorrerebbe dare volto e nome. Per il momento li identificherò con una X ed una Y, ipotizzando fossero molto interessati affinche il segreto scoperto dalla Rea rimanesse tale. Ma forse nessuno in realtà credeva che il silenzio sarebbe rimasto tale, vista anche la telefonata all'amica Imma. Chissà se chi l'ha incontrata era a conoscenza di questa chiamata e del brutto segreto, chissà se Imma ne aveva parlato a qualcuno prima di quel 18 aprile (si sono controllati i suoi tabulati?), chissà se Melania ne aveva parlato ad altre amiche (o a chissà chi). Ci sarebbe poi da capire se il Parolisi fosse a conoscenza dell'appuntamento, se lo avesse anche solo intuito e tacitamente assecondato. Accompagnando la moglie al Colle, e soprattutto vedendola prendere una direzione diversa da quella ideale per andare al bar, parrebbe che qualcosa avesse intuito (ma forse non riteneva pericoloso quell'incontro chiarificatore). D'altronde che al Pianoro di Colle San Marco la famiglia sia stata sembra incontestabile, perchè una volta giunti alla zona altalene il Ranelli, proprietario di un chiosco situato nelle adiacenze, nota presso le altalene una coppia ed un bimbo. Io mi fido più facilmente delle sue prime parole, di certo non influenzate da nessuno, ed in base a quelle la sua attenzione fu attratta dall’abbigliamento dell’uomo, secondo lui piuttosto leggero in una giornata con temperatura ancora bassa. Ma vide anche una donna al suo fianco, una donna che indossava un giubbino scuro e dei pantaloni chiari, la descrizione esatta dell'abbigliamento di Melania Rea. Lo stesso disse anche che, riguardando nella direzione delle altalene in una seconda occasione, vide solo l’uomo (la donna vestita come Melania si era quindi allontanata).

Questa pare essere una parte reale dei fatti accaduti, parte notata da un testimone, ma si può teorizzare anche che dopo qualche minuto, con la bimba in braccio, il Parolisi (sia che fosse a conoscenza dell'appuntamento sia che avesse anche solo intuito qualcosa) abbia seguito la moglie. Da qui di dipanano due strade. Una che vuole il marito testimone del sequestro da parte di X e Y (che egli poteva conoscere per collaterale o intera connivenza), un'altra che lo vede non trovare Melania dove immaginava fosse (al monumento?). Sia in un caso che nell'altro, sconvolto da un epilogo che non si aspettava, prova a mettersi in contatto con la moglie e, vista la non risposta, cerca di improvvisare una versione credibile dell'accaduto parlando di un bisogno fisiologico impellente. Prende l'auto e si reca al bar del "Cacciatore" dove recita la sua parte, ma dopo un'ora di ricerche, sulle 16.30, immaginando ciò a cui è andata incontro Melania viene colto da attacchi di panico che gli provocano vere convulsioni psicosomatiche.

Torchiato a dovere dalle Autorità inquirenti, prima solo come persona informata sui fatti, non sposta di una virgola la sua deposizione. Non perchè sia la verità, ma perchè è l'unica idonea a salvare se stesso. Ma non dall'accusa di omicidio, di cui non possono esistere prove in quanto non ne è l'esecutore, ma dal suo probabile coinvolgimento con un "giro particolare" dove il vizio, la deboscia e l'annientamento della dignità umana, trovano un confortevole riparo. Un riparo custodito gelosamente, non solo da lui, che la moglie poteva rendere di pubblico dominio da un momento all'altro.

"Mi dispiace che ci ha rimesso Melania... questo è poco ma sicuro", sono le frasi che più si adattano all'uopo. Cosa poteva fare il Parolisi per sua moglie se compromesso fino al collo nella squallida "giostra" che per restare segreta ha preteso la sua vita? Nulla. Infatti: "Non l'ha saputa proteggere", dice Gennaro Rea. Ma da "cosa" avrebbe dovuto proteggere la intraprendente consorte? Da qualcosa di pericoloso intuito, o addirittura conosciuto, anche dalla sua famiglia? Una pulce entrata nelle orecchie dei Rea in un secondo tempo, tramite le confidenze della figlia, confidenze identiche a quelle fatte all'amica Imma? Non lo sapremo mai... ma le parole restano. La misteriosa "regia" del piccolo ed allucinante mondo teorizzato dal gip Cirillo, e prima di lui dal magistrato Ferraro, potrebbe godere della complice omertà dei "poteri forti". Non già perchè ciò farebbe piacere agli stessi, ma per un possibile "rendez-vous" di reciproca tolleranza.

In vista di tale ipotizzata realtà, già scrivevo in queste pagine che il Parolisi a parer mio non poteva affrontare, neppure solo col pensiero, una lotta impari con cose ed eventi più grandi di lui, piccolo graduato dell'esercito italiano. Ma altri non possono affrontare una lotta impari, lo dimostrano i tanti cambi di opinioni. La dottoressa Canestraro ad esempio, medico legale accorsa per prima sul luogo del ritrovamento assieme alle forze dell'ordine, dichiarava, senza aver misurato la temperatura del corpo per mancanza di attrezzature adeguate, che la morte poteva risalire a non più di 12 ore dal ritrovamento, che l'uccisione della donna era avvenuta in quello stesso luogo. Cronologia e meccanica del delitto, verranno "rettificate" già dal primo referto autoptico, redatto dal titolare anatomopatologo dr. Tagliabracci. Poi, per cambiare ancor di più le carte in tavola, ce ne sarà un secondo di referto. Con questo si "rettificherà" ulteriormente quello precedente, con rilievi forse più aderenti alle esigenze dell'unidirezionalità investigativa

Ma il lavoro di squadra paga, specialmente se il team è composto da operatori in vari comparti della scienza, della giurisprudenza e della tecnica. In questo blog seri professionisti hanno espresso i loro dubbi e dato spazio ad alcune certezze sulla incongruente concertazione accusatoria, rifiutandone le conclusioni nella loro sostanza più generale. Ponendosi e ponendo all'esterno la domanda, non ultima per importanza: perchè Salvatore Parolisi, dopo la segnalazione da parte del patologo che ha riscontrato nella serata del 21 aprile la semenogelina sul tampone vaginale, è ancora in carcere? La sostanza suddetta ha una sua precisa durata di permanenza, che va da un minimo di 48 ore ad un massimo di 72 (ma 72 è un'esagerazione non più supportata dalla scienza). Perciò si dovrebbe ragionare su una forbice di 48/60 ore (e già 60 sono davvero tante). Dopo tali termini non ne resta più traccia. E calcolando sia pure la forbice massima, bloccando la semenogelina a quando il cadavere è stato "congelato" in una cella frigorifera, se ne deduce matematicamente che Melania non può essere morta per mano del marito, in quanto non è stata uccisa nelle ore indicate dai Pm perchè ancora viva nel momento da loro ipotizzato, tanto da subire un forzato, ma non violento, rapporto sessuale.

Subito dopo questa umiliazione, ancora seminuda, sarebbe stata ferocemente pugnalata da mano inesperta. La tragica scena, quindi, non può essersi svolta nelle ore indicate dalla costruzione accusatoria, bensì nelle ultime ore del 18 aprile o nell'orario notturno del 19, come suggerisce la prima relazione del Tagliabracci... quella poi "rettificata" ma inaccettabile. Altrettanto inaccettabile si dimostra essere la descrizione del cadavere della vittima al momento del ritrovamento: "Pulito, con trucco intatto e senza un ago di pino sui vestiti e sul corpo". Possibile che nulla sia caduto dagli alberi o sia stato portato dal vento? Inoltre Melania durante l'aggressione si è certamente difesa, ha cercato di ripararsi dai colpi per una reazione istintiva, i tagli alle braccia ed alle mani ne sono la prova, le ferite alla gola e sul viso hanno certamente imbrattato di sangue le zone interessate, compreso i capelli che, essendo lunghi e poggianti sulle spalle, non potevano non essere intrisi di sangue visto il contatto col collo ripetutamente pugnalato. Possibile che una colluttazione del genere abbia lasciato il trucco intatto?

E' palese che l'opportuna descrizione del patologo sia servita a far sottintendere un'aggressione non attesa da parte di una persona intima, il marito ad esempio. Aggressione che avrebbe provocato una semi paralisi da choc impedendo qualsiasi reazione a Melania. Ma fosse davvero stato il Parolisi chi sarebbero i dissacratori di un corpo senza vita? Ed a cosa serviva al marito quel tipo di "lavoro"? Più facile che chi ha inveito contro un corpo morto sia anche l'assassino... o gli assassini. Io li ho ipotizzati con una X ed una Y, e ritengo facciano parte di quel piccolo putrido mondo che la vittima aveva scoperto per caso. Che sia o meno collegato agli ambienti militari, come ipotizzava il gip Cirillo, non lo posso affermare, ma rientra tra le eventuali possibilità. Verosimile è la presenza sul luogo dell'omicidio di almeno due donne ed un uomo. Giovani donne in stato delirante? Forse sotto l'effetto di stupefacenti? Donne che subito dopo aver assistito allo stupro della povera Melania, hanno sfogato il loro odio con l'unica arma a disposizione, un modesto coltello a serramanico, non avendo in programma l'uccisione della donna? Delitto provocato, forse, dalla sua determinazione a non tacere o a farsi da parte, circa il possibile coinvolgimento del caporalmaggione nelle attività di un nucleo non ancora bene identificato?

Concludo manifestando i miei dubbi sulla facile resa degli accusatori e sull'interpretazione che verrà data ai risultati delle ulteriori analisi scientifiche, quelle richieste dal gup Tommolini ed affidate ai nuovi periti. Spero che il colleggio di difesa del Parolisi sappia giocarsi la preziosa carta rappresentata dalla semenogelina, preziosa per precisare l'ora della morte e scagionare definitivamente il marito ingiustamente detenuto.

Altro discorso sarà la ricerca degli autori del delitto, se mai i Pm vorranno o potranno cercarli... Pino R.

Homepage volandocontrovento

646 commenti:

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Mimosa ha detto...

Sì PINO
hai inteso correttamente il mio pensiero
"una donna particolare, se è stata capace di reclutare dei complici temerari"
una donna, una recluta, una espulsa ... e mi rifaccio ad una antica mia teoria ...
e direi di più, una che è stata recluta recentemente, magari il contingente precedente ...
una insoddisfatta, una drogata, una fuori di testa, una che non doveva neanche essere assere accettata .... una che aveva amici poco raccomandabili ...

Mimosa

PS
@ Tabula, questo è il mio "sollecito"

Anonimo ha detto...

Buona notte caro. Pino

PINO ha detto...

MIMOSA cara, ho capito perfettamente il tuo riferimento(!?), ma mi pare che fu prelevata dalle forze dell'ordine, fino in caserma, per precedenti penali in sospeso.
Bisognerebbe riguardare le date della sua breve permanenza nella caserma, e se esse coincidano con quelle della scomparsa di MR.
Mi pare che a questo proposito furono fatte delle indagini, che non portarono a niente.
Tu ricordi qualcosa di più?
Ad ogni modo, la "brutta cosa" la dimentichiamo?
Pino

Mimosa ha detto...

Pino caro,
non mi riferivo a "quella", anche perché non è stata "espulsa" e apparteneva al contingente di due anni prima ...
Su colei ho già scritto, con tanto di cronologia.

Io mi riferivo in generale a qualcuna che non è stata mai ufficialmente nominata ... né mai cercata anche se si sa che un paio come lei c'era.

Mimosa

PINO ha detto...

Mimosa, la risposta la leggerò domani. Buona notte cara, Pino

Mimosa ha detto...

@ PINO
tu sai che la "brutta cosa" (che a detta di Imma Melania le avrebbe accennato) io l'ho messa in relazione a quella confidenza fatta a Valentina e da questa riferita a Imma sulle pasticche prese con l'intento di suicidarsi.
"Brutta cosa" dopo mesi smentita e irrisa dalla stessa Imma ...

In questa versione la accantonerei ... fermo restando il contenuto del dialogo intercettato tra SP e la sorella in auto.

Mimosa

PINO ha detto...

Buongiorno a tutti

@ MIMOSA
Dato per possibile la spiegazione che dai sulla "brutta cosa", ( ma non ne sono convinto) resta sempre da dare una risposta al PERCHE' "ci ha rimesso Melania", SE la stessa nulla aveva a che vedere con tutta l'intricata faccenda?
Il "cherchèz la femme" ci sta, perchè molti indizi lo indicano.
E allora come la mettiamo?
Dovremmo, forse, ricominciare a rianalizzare tutto, partendo da zero? Andrebbe anche bene.
Ma in questa prospettiva dovremmo anche tener presente che, mentre noi ci siamo arrovellati il cervello a studiare moventi misteriosi, tecniche omicidiarie scelte, e segnali settari indicativi, l'uccisione di MR potrebbe essere attribuita a motivazioni di una banalità sconcertante, tanto da averci fuorviati tutti.
Perchè no?
Pino

tabula ha detto...

Non ho preparato alcuna relazione in bella copia perchè ho dormito,
ma quella di una donna è anche la mia suggestione ipotetica latente.
Una donna confermata da quell'orma di anfibio numero 37/38, ma non sola, dato che la presenza di almeno un uomo sarebbe confermata dalla Sg all'interno del corpo di Melania.
Ricordo i link relativi alle situazioni di nonnismo in caserma, pare che gli episodi di violenza tra donne non fossero da scartare, e ricordo di aver letto che alcune soldatesse fossero state riprese a causa dell'aggressività contro le compagne.
Non stiamo parlando di un corso di ricamo, nè di cucito, nè di belle maniere, stiamo parlando di una caserma e di ragazze nel pieno delle proprie capacità psicofisiche che vengano allenate al combattimento ed alle situazioni di guerra, la cui aggressività viene coltivata, e la cui naturale competizione viene portata ai massimi livelli dalla convivenza forzata.

Se a questo aggiungiamo la presenza di quei pochi galli nel pollaio per diversi mesi, di fronte ai quali mettersi in luce, ecco che l'innaturale situazione poteva esasperare, e già in passato aveva esasperato, gli animi di alcune.

Non è dato sapere ora come ora se il riferimento ad una donna, ad una soldatessa, potrebbe avere a che fare con la tendenza di Parolisi alla facilità di saltare di branda in branda.
Non è sicuramente da escludere, già precedentemente ci fu quella scena al supermercato.

Ma, lasciando stare per il momento il chi e perchè, ieri sera prima di addormentarmi, pensando alla parola CLIENTI che nessuno del sud mi ha spiegato se sia un intercalare normale,
mi domandavo se davvero Parolisi fosse lo strumento per quei certi contatti e clienti,
in fondo il riferimento fatto è ambiguo,

o se non potrebbe essere stato, casomai, lui stesso, uno di quei CLIENTI riferito a quei certi contatti.

La situazione cambierebbe, e di parecchio.

PINO ha detto...

TABULA
Non ti torturare per il sostantivo "cliente". Da noi è usato, oltre che nel significato letterario puro, anche ad indicare contatti generici col prossimo.
Ti faccio un esempio: in un gruppo di amici ne entra a far parte uno nuovo; in quel caso si dice, scherzosamente :" abbiamo un nuovo cliente.
Oppure, attorno ad una ragazza attraente girano un sacco di clienti. Un tipo allegro che racconta sempre panzane, ne incontra un altro che gli crede, ed allora si esclama, ridendo:" ha trovato il cliente"
E posso precisarti che tali "battute", con l'uso del sostantivo "cliente" non si usano affatto solo al sud, ma in tutta Italia.
Sei tu, forse, che non l'avevi mai udita.
Cari saluti, Pino

Samantha ha detto...

@ Antonello

La doppia negazione arcana e' un effetto collaterale della Sg...

@Enrico

Se ti manca cosi' tanto, questo weekend pare sia a Goa...

@ Mimosa e Tabula

Alla prossima!

Sabry ha detto...

Prova regina:dna solo di Parolisi,nessun altro sangue sul suo corpo.Solo lui sulla scena del delitto!!!!
Tutto il resto restano chiacchiere!!


Guardate cosa ha scritto questa su facebook!

tabula ha detto...

questa chi, Sabry?
di chi dovremmo guardare il profilo facebook?

PRIMO
C'erano, è vero, tracce del dna di Parolisi nella bocca della donna, ma in quantità infinitesimale, ed è un dna di origine non specificata, non dimenticare che non è stato analizzato per verificare se fosse salivare o da contatto.

Lo stesso Tagliabracci relativamente al rilascio di tale dna, che presume da bacio senza averlo verificato clinicamente, colloca il momento del bacio da lui ipotizzato in un arco temporale che dovrebbe essere "da dopo il pranzo al momento della morte" di Melania.

Un intervallo temporale non di certo brevissimo, non di certo probante rigurado le fantasiose invenzioni di "bacio della morte"e simili amenità.

E' scritto nero su bianco nella relazione autoptica.
Se vuoi l'intervallo temporale non meglio specificato è un autogol della Procura rispetto alla successiva ricostruzione della dinamica del delitto.

SECONDO

Le varie tracce di DNA trovate sul corpo di Melania appartenevano solo e soltanto di Parolisi?
No. Assolutamente no. Questo è un falso.

Sul corpo di Melania c'erano numerosi e diversi altri dna.
Sia maschili che femminili.

Il dna di Parolisi è l'unico che sia stato cercato, su quel corpo.

Questo è millantare come prova regina la solita solfa trita e ritrita facilmente ed ampiamente smontabile dalle dichiarazioni del Tagliabracci stesso, senza dovere neanche andare a scomodare la difesa.

Anonimo ha detto...

@Sabry: ti sei autoeletta portavoce della Bruzzone o è lei che ti manda?

Prima di venir qui a sganciare bombe lacrimogene, assicurati che non siano semplici puzzette.

Anonimo ha detto...

http://www.vanityfair.it/news/italia/2011/08/30/melania-rea,-%C2%ABqualcosa-di-brutto-in-caserma%C2%BB,-la-sorella-di-parolisi-conferma-e-fa-nomi

Mimosa ha detto...

Ma scusa Anonimo
quando leggi una notizia nel web perché non ti prendi la briga di controllare la DATA in cui è scritta?

non vedi che è agosto 2011 ????

L'avevamo già letta!!!

Mimosa

PINO ha detto...

Se diamo retta ai trolls, rispondendo, debosciamo il blog.
Ignorarli è la migliore medicina contro ogni infestazione parassitaria.
PINO

tabula ha detto...

pic nic. merenda. scontrini.
Ripe.
Tabte cose ruotano intorno alla merenda.
i militari facevano il pic nic a ripe.
l'ultimo andato via alle 14,40.

merenda, Sonia parlò di una merenda nelle intenzioni di Melania.

esordendo con "dice che.."
(e chi l'abbia detto A LEI non si sa)

la donna afferma che Melania quel giorno avrebbe preso la decisione di fare MERENDA a Colle san marco.
E racconta: parolisi prende il plaid, melania la merenda..

Sproloqui?
Vaneggiamenti?

dove prese queste informazioni, l'amica?
queste sono divagazioni di Sonia, sono fantasie?

CHI potrebbe averle raccontato una versione del genere, se lei Melania quel giorno NON LA VIDE?

Avrebbe potuto mai, Parolisi, da quell'infingardo menzognero mentitore seriale pinocchio incapace maniaco sessuale e quant'altro vogliate aggiungerci, avrebbe potuto, Salvatore, raccontare a Sonia di una merenda, MERENDA?

che mai è esistita e mai è stata dimostrata da quanto ritrovato in quell'automobile, ovvero niente, niente di niente riferibile ad una borsa, un cestino, qualcosa preparato da Melania?

SE Parolisi avesse ucciso la moglie
SE l'avesse fatto in occasione di un picnic

che senso avrebbe avuto riferire il particolare solo e solamente alla vicina di casa?

scontrini.
scontrino del 18 aprile ritrovato in un cestino, emesso alle ore 12 a Villa Lempa: accantonato, per ora.

Scontrino del 19 aprile ritrovato accanto al cadavere. Ci serve?

Ipotesi: Pic nic.

tentativo, bozza di tesi:
Melania o chi per lei predispone un incontro con qualcuno, a ripe, in occasione di un pic nic con dei componenti della caserma

(pic nic realmente avvenuto)

coincidenze.
assonanze.

Antonello ha detto...

@Sabry
vedo che e' servito fare la conta "matematica" delle operazioni, mago qual'e', deve certamente aver fatto procuratamente.
Abbiamo finalmente la certezza anche matematica della colpevolezza dell'arachidi dipendente Parol, certamente la ricostruzione piu' possibile e' quella della Procura, io non ne vedo altre, forse saro' cieco.
A questo punto mi arrendo, le prove "regina" non faranno altro che confermare l'arcaico e molto semplice mistero, io alzo le mani, contro Voghera non ho talismani.
Il caso e' chiuso, per buona pace di quei creduloni di innocentisti.
Dentro una terribile angoscia, ci dev'essere un traffico inquietante di Superarachidi fra le fila dell'esercito, l'Etiopia sara' nostra in 7, 35 minuti, la Grecia sta fallendo solo avendolo pensato, le sue reni saranno messe in vendita in Via Montenapoleone, prossima l'invasione della Germania con un Suv e due berline, in tutto nove militari, basteranno 43 minuti per piegare la Cancelliera.

tabula ha detto...

sono io l'infingardo anonimo, Mimosa.
raccoglievo e riproponevo un vecchio articolo, a conferma del nuovo post di Pino.

mi spiace avervi urtato.

Del resto non tutti hanno la tua prodigiosa memoria Mimosa, io, forse sola, ricordavo con vaghezza.

ENRICO ha detto...

Beh,dopo questa "istruttiva" lettura di inutili "commenti in libertà" a firma di anonimi e nuovi utenti varii, io seguo il consiglio di Pino e me ne vado a cena fuori.

ciao, Pino, Mimosa e Tabula : ci sentiamo più tardi

ENRICO ha detto...

@ TABULA

Succede.
Comunque un ripasso non fa mai male !

PINO ha detto...

TABULA

Le tue "allusioni" dalla parvenza...distratta, potrebbero portare a qualcosa che fin'ora abbiamo trascurato.
Ma se dobbiamo ricominciare, sarebbe opportuno scegliere un punto da cui ripartire.
Aspetto che uno/a di voi dia il suo parere, che, dopo la mia domanda-proposta...è restato lettera morta.

Anonimo ha detto...

ENRICO, non eri andato a cena?...Buon appetito, ci eggeremo al tuo ritorno. Ciao, Pino

Anonimo ha detto...

NESSUNO ha finito di cenare?

Mimosa ha detto...

@ Tabula
scusa, ma se un Anonimo (o anche uno che si firma) posta un link su un argomento vecchio senza spiegare perché lo segnala, a me subito vien da pensare che voglia portare "nuove" notizie allo scopo di disturbo.
Ed era già successo che articoli del passato fossero spacciati come recenti.

... bastavano due righe di didascalia ...

... e non fare mai l'Anonima ... o almeno non confessarlo più ;-)

Mimosa

Antonello ha detto...

Mi sto dando alla pista L. T., non ci si capisce molto in fatto di dinastie, clan, gruppi ed affiliati esterni, la colonna portante e', neanche a dirlo, Casal di Principe ed il Clan dei Casalesi creato anticamente in contrapposizione ai Corleonesi.
I rivoli poi si confondono con affari dal trasporto di frutta dal Sud al Nord ai piu' attuali megadepositi di rifiuti speciali molto redditizzi.
La linea e' vicina a Di Caterino, arrestato a maggio 2011, seconda figura del clan, in quel di Terni.
Dopo la grande guerra dello Stato stranamente solo verso una famiglia ed i diversi cambi di rotta intestini moltissimi del clan, affiliati o sodali esterni si stabilirono nelle zone del basso Lazio, Fondi, Formia, Latina ecc...
Non e' semplice come materia, eventi determinanti, nomi, soprannomi, attualmente Di Caterino a cui sembra appartenesse L. T. sembra sia prolifico pentito, ha gia' fatto emergere uno dei piu' grossi depositi illegali di rifiuti pericolosi e speciali di tutti i tempi della Campania a Castel Volturno.
Significativo l'intreccio Casalesi - Politica per cui e' risultato indagato Di Caterino appunto e l'On. Cosentino.
Recentemente L. T. si e' avvalsa della facolta' di non rispondere, mentre a Chieti e' stato consegnato il premio Borsellino ad una giornalista che ha contrastato e rifiutato attacchi e ricatti dai Casalesi.
Nemmeno a dirlo, nemici giurati di Saviano, insomma non uno dei Clan piu' tranquilli dell'Aversano.
Molti Caterino invece fra gli affiliati, da non confondere con l'omonimo Caterino della caserma Clementi, vera croce e delizia delle soldatesse e che, da diverse testimonianze, costituiva il pezzo piu' ambito della collezione.
Interessante la storia evolutiva di questo Clan, inoltre sembra strana la data di arresto di Di Caterino, il 2 maggio 2011, proprio a ridosso dei fatti di Ascoli.

Antonello ha detto...

Nel link sotto gli intrecci indagati fra famigle, clan e politica inerenti il, mai costruito, Centro Commerciale "Principe" con gli svaniti mille posti di lavoro promessi in campagna elettorale, la storia del fido Unicredit e degli appoggi politici a mutui mai restituiti per strutture mai nate.

http://www.casertace.it/home.asp?ultime_news_id=6547

Antonello ha detto...

L'arresto di un Di Caterino a Terni nel 2008..

http://www.umbriajournal.com/mediacenter/FE/articoli/clan-casalesi-arrestato-emilio-di-caterino-001.html

Antonello ha detto...

Un tour d'inchiesta sulla Camorra ed i Casalesi, da Bardellino, gli Schiavone, fino a Michele Zagaria, Panaro e Di Caterino.

http://www.mnews.it/2012/04/11/napoli-arrestato-il-figlio-di-sandokhan-nicola-schiavone-tutto-sulla-camorra/

Antonello ha detto...

L. T. collegata ai Casalesi dalle accuse ma didesa da un'amica "siamo cresciute insieme, e' rimasta coinvolta in una storia piu' grande di lei".
"Non centra con la storia di M."

http://www.primadanoi.it/mobile/articolo.jsp?id=7036

Mimosa ha detto...

Tabula nelle tue riflessioni di ieri alle 19:38 ha detto cose interessanti.
La prima: ha ricordato che la tale amica ha parlato di “merenda”. Cfr Intervista per CLV 27 aprile 2011:
«Noi ci dovevamo vedere verso le 4 per venire qui a casa dei miei genitori … loro sono tornati presto da quella visita e dice che facciamo fino alle 4? Aspettiamo Sonia? … e gli ha detto Salvatore sai che c’è? prendiamo la bimba, andiamo a San Marco, porto la merenda, portiamo il plaid ... infatti Salvatore è andato sotto ha preso la coperta, l’ha caricata, ha preso la merenda, ha preso la bimba dice facciamo giocare un po’ la bimba dice e intanto aspettiamo Sonia e alle 4 scendiamo... e infatti non è scesa»
(un’altra volta dichiara «Non c’era motivo per andare a Colle visto che alle 16 aveva appuntamento da me»)
La prima cosa che colpisce: di questa “merenda” non c’era traccia nell’auto di SP, né per la piccola un biberon e nemmeno pannolini di ricambio, né un qualcosa di energetico o dissetante per gli adulti. Allora di che “merenda” si poteva trattare? Una invenzione gratuita della donna?

La seconda cosa da sottolineare (per il “ripasso”) è che quel racconto sembra che Sonia lo abbia vissuto in prima persona. Chi è il soggetto di “dice e dice e dice”? Non è credibile che sia stato Salvatore a raccontare per filo e per segno proprio a lei e poi quando? lui era circondato da altre persone per tutto il resto del pomeriggio e serata e nei giorni seguenti.
Io non so gli orari di lavoro di costei, ma tutto fa presumere che:
a) avesse quel pomeriggio libero, per via della festicciola
b) anche la mattina libera, stante che si era di lunedì e quasi tutti gli esercizi pubblici osservano la chiusura. Mi pare che fu scritto qui che lavorava in una mensa, beh, avrà avuto i suoi turni.

A rivedere le sue esternazioni davvero si stenta a credere che non fosse una grande impicciona in tutti gli affari di M (e di S).
Chi mi dice che, appena sentito aprirsi la porta dei dirimpettai, lei – stando in casa – non si sia fiondata da loro per sapere “subito” che cosa ha detto il medico? Tutte le vere amiche lo farebbero, non aspetterebbero le ore 15, tanto più se ci fosse un appuntamento alle 16.
E “siccome era presto” («loro sono tornati presto da quella visita» - ma come faceva a saperlo?), chi mi dice che non si siano messe a chiacchierare? (tanto che poi M prepara a S in fretta solo una piadina e poi telefona alla mamma … forse mentre S mangia)

Nella stessa intervista a CLV (“ci ha tenuto a farla”, fa sapere la Sciar), questa donna dice:
«Melania aveva un punta d’ernia scoperta qualche settimana prima, ma una cavolata, una cavolata niente di serio».
Dunque, se anche l’amica sapeva che non era niente di serio, perché allora proprio alle 15 è così premurosa di voler conoscere l’esito della visita medica della mattinata?
Giustamente tutti voi vi siete domandati perché non aspettasse di parlarci di persona alle 16 …
Secondo me lo sapeva già e la chiamata delle 15 non era per quel motivo!
Ma poi, se veramente non sapeva della gitarella a CSM (fatti tutti i preparativi in assoluto silenzio, non sfuggiti però ad altri vicini) sarebbe stata proprio una rompiballe a chiamare in un’ora che potrebbe essere dedicata al riposo e altrettanto se era al corrente della gitarella! Non poteva lasciareli in pace a godersi il loro momento di intimità familiare?

Comunque la giriamo, questa figura non esce bene, forse “ci ha tenuto” ad andare in tv e a rilasciare interviste a destra e a manca per crearsi un alibi di credibilità … Capisco perché a pelle non piace a tante persone (sui vari blog), e ci sono anche altre ragioni che a noi non sono sfuggite (ad es. la misteriosa cancellazione del testo degli sms dal telefonino da lei usato e la incomprensibile assenza di chiamate non vedendoli arrivare all’appuntamento).
Molto strano che gli inquirenti non le abbiano chiesto conto degli anomali comportamenti … Anna direbbe che nel frattempo è intervenuto un certo legale a dirigere le cose … come darle torto?

Mimosa ha detto...

Tabula ha poi nominato gli scontrini.
Anch’io avevo già posta la mia attenzione sugli scontrini.
C’è un po’ di incertezza in merito. Qualche testata web ha parlato di “uno scontrino per un panino e una bibita acquistati alle 12.30 in una panetteria di Villa Lempa”.
Nell’articolo del 30 aprile 2011 a firma di Meo Ponte http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/30/melania-sangue-nel-bosco-dove-si-apparto.html
troviamo scritto:
«I carabinieri hanno intanto individuato il negozio che alle 12,37 del 18 aprile ha emesso lo scontrino ritrovato accanto al corpo senza vita di Melania Rea. È la panetteria di Villa Lempa, sul versante teramano della montagna. Francesca Polidori, la cassiera, interrogata dagli investigatori, ha detto di non essere in grado di ricordare chi ha comprato il panino e le due pizzette riportati dalla scontrino scoperto nella pineta di Ripe di Civitella. “È una vendita fatta nell’ora di punta quando la panetteria è affollatissima»” ha spiegato la giovane, sottolineando che il negozio è una meta abituale delle soldatesse del 235mo Reggimento Piceno dirette al poligono di Ripe di Civitella».

Panino e una bibita come fosse per una persona sola? o un panino e due pizzette, come fossero tre le persone da nutrire?

Sulla tavolata ottimamente imbandita persino con tovaglia a quadretti dei 9 autisti delle corriere militari che hanno fatto un lauto pranzo tra le 14 e le 14.30 ai tavoli della pineta non c’erano porchetta, salumi vari, litri di vino, birra e acqua? Chi ha mangiato pizzette?
Qualcuno di loro aveva il tempo e il permesso di scendere fino a Villa Lempa a prendersi cose così poco appetitose al posto degli insaccati?
Non vi sembra che le “pizzette” non siano cibo per militari ma piuttosto da femmine?
Chi e dove ha mangiato pizzette (educatamente ponendo gli avanzi assiemne allo scontrino, nel cestino)? Roba da matti ….

Tabula domanda se lo «scontrino del 19 aprile ritrovato accanto al cadavere» ci serve? Magari!!! Se l’info è vera, bisognerebbe chiedere agli inquirenti che cosa ne hanno fatto!
Non era utile alle indagini?
Non c'erano le impronte di SP?
Cestinato?!

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA

Non sono certo che leggerai subito questo post, data la tua lunga veglia di stanotte, dedicata a quelle "distratte" indicazioni di Tabula, come le avevo definite, dopo essermene incuriosito.
Brava, il tuo lavoro notturno è stato proficuo. Hai collegato con acume le varie ed apparentemente "distratte" indicazioni della nostra cara volpetta Tabula, per trarne un quadro che, nella sua composizione, vede gli elementi essenziali (i fatti), disposti al posto giusto.
Il risultato: la collocazione di una determina pedina del gioco, in un punto della scacchiera che NON PUO' ESSERE PIU' QUELLO IN CUI L'AVEVAMO SITUATA, prima che Tabula e tu, metteste in un più preciso rilievo il suo strano ed ingiustificato "maneggio", in relazione al caso Rea.
Se poi correlassimo il risultato della tua piccola "inchiesta" al suo dna, e quello attribuibile al marito (grande addormentato sul posto di lavoro) riscontrato sugli slip di MR, potremmo trarne, senza essere intempestivi, conclusioni almeno diverse da quelle fino ad ora considerate.
Vi ho passato la palla, dopo averla gonfiata. Giocate voi, ora.

PINO

tabula ha detto...

Ho postato come anonimo perchè.. perchè il medium è il messaggio (McLuhan), mica il messaggero.

e poi facendo il copia incolla velocemente con tre pagine di ricerca aperte.. e poi molti eh, a volte, cambiano nick.. insomma.

non era importante firmare, non era una MIA opinione, credevo che il collegamento sarebbe stato spontaneo.

Piuttosto vi ringrazio per avere preso in considerazione i miei vaneggiamenti.
dato che la discussione era momentaneamente off, ho gettato le piccole connessioni che mi saltavano all'occhio come su un block notes.

da considerarsi come connessioni nuove tra sinapsi, utili o meno che siano.

Allora, sì: hai rivelato, e per bene, Mimosa, le implicazioni e le stranezze di quel riferirsi in prima persona,
giustificato come tipica maniera di intercalare.

Ma lei, la signora, oltre a parlare di dettagli e particolari che non dovrebbe conoscere con quella freschezza se le fossero stati riportati,
stranamente, ribadisco,
mette in luce l'intenzione e la preparazione di un pic nic.

E' da notare il dettaglio non insignificante che non avendo trovato alcunchè di riferibile ad un'intenzione simile nella macchina di Parolisi,
da parte dello stesso non sarebbe stato assolutamente funzionale nè utile, anzi, sarebbe stato controproducente da parte di Salvatore raccontare alla vicina
i preparativi di un picnic sconfessati dall'assenza degli stessi nell'auto.

A meno che Melania si sia allontanata con il cestino della merenda sottobraccio come cappuccetto rosso.

Chi mente dei due?

e se dei due fosse Salvatore quello che ha mentito,
allora chi ha raccontato la verità a Sonia?

ENRICO ha detto...

Buongiorno a TUTTI

@ MIMOSA

anche io sono convinto che Sonia abbia parlato direttamente con M. prima che la famigliola partisse per CSM

Vorrei sapere da DOVE e QUANDO è nata " la notizia" che i dettagliati particolari riferiti nell'intervista a CLV, Sonia li abbia avuti da Salv.

Da come la racconta sembra quasi che Sonia sia lì presente alla partenza della famigliola per CSM altrimenti come avrebbe potuto ADDIRITTURA affermare : " infatti Salvatore è andato sotto ha preso la coperta, l’ha caricata, ha preso la merenda,( CHI "ha preso la merenda"? Salv. o Mel.? ): ha preso la bimba ..." ( CHI "ha preso la bimba" ? Salv.o Mel. ? )

Più ci si rimugina sopra più tutta la vicenda appare sempre più confusa.

Anche il fatto che la sorella di Salv. fosse a conoscenza di ciò che avveniva in caserma non è proprio - per così dire - del tutto "normale"

Come non è affatto normale che tutti questi aspetti siano stati bellamente ignorati - non so se dagli investigatori stessi - ma dall'informazione al completo certamente

Sophie ha detto...

Non darei cosi' per scontato che il DNA sulle mutandine di Melania sia riconducibile necessariamente ad AS. Mi spiego meglio.

Cosa sappiamo di quel DNA? Che in parte e' riconducibile a SV, in parte ad un uomo (cromosoma Y) non meglio identificato; ergo si e' parlato per mesi della possibilita' che appartenesse al figlio dei Sirocchi - trasferito telepaticamente durante "la" seduta di stiro. A chi altri pero', sicuramente uomo e certamente adulto, potrebbe appartenere un DNA dalle caratteristiche per meta' identiche (o estremamente simili) a quelle di SV, ma con l'aggiunta di un cromosoma Y?

La risposta e' ovvia e forse la esplorerei piu' approfonditamente...

PINO ha detto...

@ SOPHIE (?)

E proprio quello di cui sono convinto: approfindire l'argomento.
Ma anche se arrivassimo ad una conclusione, di qualsiasi genere, a chi la denunceremmo?
Questa, la nostra impotenza.
Spero solo che la fiducia riposta da molti, nel gup Tommolini, non sia deludente.
Pino

Anonimo ha detto...

http://mediterranews.org/2012/07/melania-rea-e-davvero-andata-a-roma-perche-nuove-bugie-o-altri-misteri/
la pista di ferraro non si sta tenendo abbastanza di conto.qualcuno crede davvero che quello che si vuole nascondere e' lo smerciamento sessuale? quello sicuramente ci sta, ma scadalizza il giusto.Ora leggiamo che 10 militari sono indagati, bello specchietto per le allodole anche questo.
A quanto pare nessuno vuole guardare nella direzione data dalle dichiarazioni di ferraro ? nessuno.

Sophie (!) ha detto...

@ Pino

La denunciamo (denunciate) da mesi chi legge questo blog con grande assiduita', e si tratta di tante persone, tra cui i vari, diretti interessati, da piu' parti...

PS Annika ha letto il tuo post molto "torna a casa, Lassie" e si e' commossa. Dice che al momento sta seguendo un corso di sitar, ma che tra qualche vindaloo ed un paio di bhoona lei e LucaP si dirigeranno alla volta di Ta Phin e Lai Chai (Annika adora il trekking) e mi pare di ricordare anche sull'Halong (LucaP le ha promesso di insegnarle a pescare) prima di tornarsene sull'isola. Tra un racconto e l'altro mi ha chiesto di salutarti con affetto.

Mimosa ha detto...

@ Sophie
saluta Annika anche da parte mia, please.
Mimosa

Mimosa ha detto...

Caro Anonimo
le cose scritte nell'articolo che ci linki sono state tutte attinte qui.
Con un solo neo: non leggeva quando abbiamo parlato degli attentati incendiari che l'autore cita nell'ultimo paragrafo. Un “vero” giornalista non può dire «se le notizie corrispondono a verità», perché le notizie sono verissime, non si è preoccupato di verificare, da “buon” giornalista? non ha nemmeno perso tempo a fare alcuna ricerca a ritroso, altrimenti avrebbe saputo nomi e cognomi delle persone a cui è stata incendiata l’auto: il giudice Marina Tommolini e il maresciallo dei CC Spartaco De Cicco (alle 5 di mattina del 19 novembre 2011).

Gli metto io un link affinché si rassicuri:
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Teramo-a-fuoco-l-auto-del-Gip-Marina-Tommolini/60896.htm

tabula ha detto...

Stavolta l'anonimo non ero io, ci tengo a precisarlo.

Piuttosto.
Fai bene cara Sophie a ricordare come la composizione del dna componente X - accertata - e componente Y - ancora da attribuire non indichi necessariamente la persona meno sospettabile, ovvero il bambino.

Quello rimane sempre un dna ritrovato su un capo molto, troppo intimo affinchè ci si possa accontentare della prima spiegazione banale.

La presenza di quel dna spiegata in quel modo sarebbe forse stata un pochino più accettabile se le mutande di Melania fossero rimaste al loro consueto posto.

Ma, considerando la presenza di semenogelina all'interno del corpo, e considerando il fatto che le parti intime della donna siano state lasciate esposte con le mutande calate,
non è accettabile sia stata tralasciata l'unica traccia di dna presente sulle stesse, che potrebbe ricondurci, se non all'assassino, forse allo stupratore.

Io personalmente reputo particolarmente grave il fatto che sia stato minimizzata proprio l'analisi di quel dna.

Sono assolutamente sicura che se al contrario lo stesso fosse appartenuto a Parolisi, che avrebbe avuto l'occasione quotidiana di toccare i capi intimi della moglie, si sarebbe ancor di più gridato all'assassino.

Come se fosse "più accettabile" o come se fosse normale che un parente della vicina di casa preferita abbia a che fare con le mutande di una donna trovata accoltellata, rispetto al suo stesso marito.

tabula ha detto...

@Enrico carissimo

io sono convinto che Sonia abbia parlato direttamente con M. prima che la famigliola partisse per CSM

Se vogliamo di convinzioni personali non supportate da testimonianze nè prova alcuna, allora io butterei lì che potrebbe essere stata Sonia la persona che ha condotto Melania là dove la doveva condurre, e che proprio in quella occasione la ragazza le abbia confidato sia della visita medica che dell'organizzazione del picnic.
E' da tanto che ipotizziamo che quegli sms e quegl squilli senza risposta, compatibili sia con la presenza di Melania ferma qualche minuto in attesa al Monumento,
sa con l'orario dichiarato dell'allontanamento della stessa dalle altalene,
sia con la PRIMA ricostruzione oraria dell'avvistamento della famigliola alle altalene da parte del signor Ranelli,
sia con l'aggancio della cella telefonica presente a San Marco da parte del cellulare di SV,
ci parli chiaramente di un incontro, concordato tra le due, che prevede l'allontanamento di Melania dalla zona altalene,
una sua sosta momentanea al monumento ai caduti,
e poi chissà, forse, l'incontro con Sonia alla quale in prima persona avrebbe raccontato l'esito della visita medica,
per andare insieme nel frattempo chissà con chi altro, non dimentichiamo che Melania potrebbe aver chiesto un passaggio ad un'amica automunita,
per condursi ad un
incontro che condurrà la povera giovane donna alla morte.

Sophie ha detto...

@ Mimosa

non manchero'!

@ Tabula

fai molto bene ad usare la parola "parente" di SV riferito a quel DNA cosi' incriminante, dato che, stando a cio' che e' trapelato, solo ad un parente puo' appartenere. Cherchez l'homme... find the Sg spreader! Ovvero colui che "e' stato" con Melania la sera del 18/4, mentre in tanti la cercavano, CC compresi, e poco prima che morisse.

Sabry ha detto...

Anonimo,sai cosa me ne frega a me della Bruzzone!!!!non la calcolo proprio...era per farvi vedere cosa girava nel web.

ENRICO ha detto...

@ TABULA

In teoria, la mia non dovrebbe essere una "convinzione personale" : CHIUNQUE, ascoltando quell'intervista , ne ricaverebbe OGGETTIVAMENTE la certezza che Sonia abbia raccolto tutti quei particolari in seguito ad un colloquio avuto direttamente Melania ( " e dice che facciamo fino alle 4? e gli ha detto : Salvatore sai che c’è? prendiamo la bimba, andiamo a San Marco,"

Dunque mi pare inequivocabile che sia Melania a parlare e che Sonia riferisca per filo e per segno il colloquio avvenuto fra loro due.

Poi, però non so COME e non so QUANDO "qualcuno" ha fatto "girare" la notizia che tali informazioni Sonia le abbia ricevute da Salv,

Ma, se così fosse, perchè Sonia durante l'intervista non ha specificato di aver saputo da Salv che bla bla bla... ?

E' una stranissima ed incomprensibile omissione, non ti pare ?

ENRICO ha detto...

@ mia invisibile e misteriosa SOPHIE dai mille volti

QUALCUNO di coloro che partecipavano alle ricerche era in contatto con QUALCUN'ALTRO "della cricca criminale" a cui presumibilmente forniva l'andamento e i percorsi delle perlustrazioni.

E' un sospetto che ho da sempre ma che sospetto rimane...

CHI c'era tra gli amici/che della coppia Parolisi - oltre al Paciolla - a CSM quando i CC hanno iniziato le ricerche alle 17.00 ca del del 18 ?

ENRICO ha detto...

In qualunque altra circostanza, con i riferimenti di geolocalizzazione forniti dal cellulare della persona scomparsa e con il suo corpo praticamente in vista sulla provinciale, la squadra di soccorso delle forze dell'ordine avrebbe dovuto rintracciare il disperso , non dico dopo pochi minuti, ma al massimo nella tarda serata del giorno stesso dell'allarme.

Hanno invece brancolato nel buio per due interi giorni e se non fosse stato per il provvidenziale "avvistamento" di uno sconosciuto , starebbero ancora lì a cercare.

Da un po' di tempo si stanno scoprendo molti "falsi ciechi" che truffavano lo Stato ritirando illegittimamente pensioni d'invalidità : può darsi invece la squadra per le ricerche fosse composta da "veri ciechi". Da come stanno le cose i Italia tutto è possibile : non mi meraviglierei.

tabula ha detto...

@Enrico
hai proprio ragione.
Chiunque, ascoltando quell'intervista, ne ricaverebbe oggettivamente la certezza che Sonia abbia raccolto tutti quei particolari in seguito ad un colloquio avuto direttamente Melania .

Il problema è uno ed uno solo: SE davvero Melania avesse parlato con sonia PRIMA di andare a CSM, non avrebbe avuto senso inviarle dei messaggi per sapere come fossero andate le visite mediche della mattinata,
poichè glielo avrebbe domandato subito.

Se SV avesse parlato con Melania una volta rientrata a casa, è ovvio che il motivo delle telefonate e degli sms successivi non può essere quello dichiarato.

Io non so e non posso sapere se il colloquio riportato in prima persona le fosse stato riferito da Parolisi,
lui stesso sarebbe stato uno sciocco raccontando alla vicina di casa lo scopo della gita a CSM per fare un picnic che non risulta agli inquirenti.

E' un gatto che si morde la coda:
- o gli è stato raccontato da Melania prima della partenza, e quindi queli sms sono una menzogna,
- oppure gli è stato raccontato da Salvatore, che a lei e solo a lei avrebbe raccontato l'intenzione di fare un picnic.

Ci potrebbe essere una terza ipotesi, ovvero quella di un lavoro di fantasia intessuto su quei pochi dati a disposizione,
una vicina di casa garrula e presenzialista che si inventi motivazioni e circostanze ad adornare il quadretto di serenità familiare dell'amica appena defunta, ad uso e consumo dei telespettatori.

Dovremmo pensare che la donna sia una bonaria millantatrice?

Può darsi, ma a questo punto stralcerei di netto tutte le sue testimonianze dalìi fascicoli, poichè la testimone è profondamente inattendibile.

Certo è che la circostanza dell'organizzazione di un picnic ad opera di una donna ritrovata morta proprio dove si era appena consumato proprio un picnic luculliano ed abbondante, ha dell'incredibile.

Ed io aggiungerei il particolare non trascurabile come un'ulteriore incredibile coincidenza
sommandolo a tutte le altre incredibili coincidenze che mettono in relazione la morte di Melania con la sua vicina di casa.

@Sophie ho ben compreso cosa intendevi, e non a caso ho detto Dna di consanguineo di Sonia.
Tu mi ricordi una mia cara amica, se la dovessi incotrare abbracciamela forte.
(Goa. Ma si può? che scandalo!)

anna ha detto...

Sonia è l'amica di melania che ha semplicemente MENTITO.......

Sonia nell'intervista a chi l'ha visto ha un lapsus agghiacciante.............

Con queste cattiverie, melania la STIAMO UCCIDENDO un'altra volta.......poi si corregge .....la stanno uccidendo.......

con queste affermazioni Sonia è come avesse vissuto direttamente questo omicidio ,essendo implicata.........

lei èra come se fosse presente a quell'omicidio................

il dna sulle mutande di melania è di sonia ma anche del parente maschile più stretto del figlio......cioè il marito ALFREDO..............

una psicologa direbbe che la frase che sonia ha pronunciato: la stiamo uccidendo un'altra volta.........è il suo inconscio che rivive quei momenti................e parla sempre in prima persona.........
ve ne siete accorti?

anna ha detto...

a colle san marco così come a casa di melania e salvatore c'è anche l'amica sonia,fu sonia ad andare a sanmarco ma dopo le 17,30 avvisata da stefania, fu sonia ad accompagnare lè'istruttore del cane piergiorgio a prendere gli indumenti a folignano e c'erano già i carabinieri che stavano prendendo tutto ciò che trovaronop a casa, sonia poteva prendere qualunque oggetto e fare qualunque cosa, anche lo spazzolino di salvatore per passarlo poi sulla bocca di melania...........ovviamente sono ipotesi, voglio solo mettere in evidenza che paciolla stefania sonia e alfredo , hanno avuto movimenti liberi per poter fare qualsiasi depistaggio.........

sarebbe anche interessante saper visto che non sta agli atti, se quel pomeriggio alle ore 16 c'è stat veramente la festicciola a casa di sonia per un nipote o anche questo non sia stata una menzogna concordata fra sonia e melania stessa..........

Sonia alle ore 16 era veramente a questa festa? come mai il suo cellulare mentre telefonava a melanai e gli mandava i messaggini ha preso la cella telefonica di san marco e non di folignano? alle 15 sonia era a folignano o a san marco come dimostra il suo cellulare?

questo cellulare ce l'aveva sonia, o il marito alfredo?perchè lei parla di una telefonata invece ne sono due ,perche lei parla di un sms invece ne risultano due?

tabula ha detto...

si Anna
è giusto mettere in luce i particolari che non tornano, i fatti che non trovano una spiegazione soddisfacente,
ma ricordiamoci sempre di usare il condizionale quando parliamo di ipotesi.

Lo dico a te così come lo dico a me stessa.

Mimosa ha detto...

A mio parere:
tutto nella sciorinatura del racconto di Sonia fa pensare "come se" fosse stata presente
- MENTRE Melania prende la decisione di andare a CSM
- DURANTE la loro partenza

Sul fatto che siano 2 gli sms non sono mai stata sicura, io ho supposto potesse essere un messaggio lungo sdoppiato dal gestore (il mio vecchio telefono lo faceva).

Mimosa

tabula ha detto...

@a proposito di condizionale d'obbligo

aggiungo alle tre precedenti ragioni per cui SV avrebbe potuto conoscere i programmi della famigliola Parolisi per la giornata del 18, una quarta terribile possibilità

- o gli è stato raccontato da Melania prima della partenza, e quindi il contenuto di quegli sms non può corrispondere a quanto dichiarato,

- oppure gli è stato raccontato da Salvatore, che a lei e solo a lei chissà perchè avrebbe raccontato l'intenzione di fare un picnic,
fornendole una versione in totale contrasto a quanto dichiarato agli inquirenti.

- o quel racconto è un lavoro di fantasia intessuto su quei pochi dati a disposizione, inventando di sana pianta e corredando di particolari l'intenzione di un picnic mai avvenuta

- o è stata Melania stessa a raccontarle sia delle visite mediche che di una scusa inventata con Salvatore di fare un picnic, incontrandosi a CSM al Monumento ai Caduti, ovvero esattamente dove avevano appuntamento.

Esiste una terribile e orribile ulteriore ipotesi, ma devo esporla con tutti i riguardi possibili circostanziandola nell'ambito di una mia teoria ricostruttiva tutta da dimostrare, ma anche va detta in tutta la crudezza necessaria.

L'amica e vicina di casa potrebbe avere avuto a che fare con la sparizione di Melania, potrebbe avere assistito o partecipato all'omicidio, ma anche e solo allo staging.

SV POTREBBE avere preso ispirazione per il suo racconto fantasioso proprio dal fatto di avere accompagnato lei stessa Melania ad incontrare qualcuno durante il famoso picnic avvenuto a Ripe il giorno 18, qualcuno che si sarebbe fermato ad attenderle quando la maggior parte dei partecipanti fosse defluita altrove.

SV POTREBBE avere preso ispirazione per il suo racconto fantasioso proprio dai resti del picnic avvenuto a Ripe il giorno 18.
Gli avanzi del fastoso banchetto sicuramente erano ancora evidenti al chiosco quando Melania vi è stata condotta.

E sicuramente lo saranno stati anche quando qualcuno è intervenuto per lo staging.

PINO ha detto...

@ SOPHIE
Mi accosto ora al pc, dopo il riposino pomeridiano, e per prima cosa contraccambio di cuore gli affettuosi saluti.
Non ho capito, però, a quale post ti riferisci ricordando Lassie.
Certo, tu dici "cherchez l'homme", per la SG, ed io aggiungo "cherchez la femme" per le incerte e deboli pugnalate.
Ed infine aggiungo pure un pensiero, col quale ho concluso un mio precedente post: che la soluzione potrebbe essere semplice e puerile, mentre noi tutti ci siamo arrovellati il cervello, improvvisando teorie di "alto lignaggio".
...Mannagia a quel maledetto oggetto che sta su un modesto comò, mentre noi lo abbiamo cercato, e lo cerchiamo ancora in cofanetti stile barocco, o su consolle Luigi Filippo.
Salutissimi a te... ad Annika e Luca. PINO

Mimosa ha detto...

Parlo con le pinzette della prudenza, anch’io.
Volendo proprio volare con la fantasia si potrebbe immaginare che sia stata proprio della vicina di pianerottolo l’idea di far convincere il marito alla gitarella con la scusa del picnic (“digli questo, digli quello, convincilo”).
Mi piace anche la fantasia che le due donne dovessero incontrarsi in gran segreto al Monumento ma non credo per andare da lì a Ripe … troppo distante per giustificare una lunga assenza. A Ripe Melania ci è arrivata contro la sua volontà e anche “coscienza”.

Non vorrei che nominare continuamente la parola “picnic”, solo perché si fa la somma “merenda + plaid”, portasse fuori strada su un falso percorso.
Tra qualche mese non sapremmo più chi ha originato la deviazione.

Come la falsa convinzione che sia stato Salvatore a raccontare a Sonia il programmino per CSM, uno lo scrive come dubbio e poi rimane impressa come notizia.

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ TABULA

comunque ammettiamo pure che SV abbia saputo della gita parlando SOLO con Salv.

Ti sembra credibile che in quella circostanza non gli abbia chiesto ANCHE dell'esito della visita medica di Melania ?

Quindi, in ogni caso, non può essere vero che - come lei sosterrebbe - avrebbe chiamato l'amica per conoscere il responso del controllo sanitario.

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
io non ho mai creduto che una amica vicina di pianerottolo così impicciona della vita di M avesse aspettato di sapere della visita a tante ore di distanza dal suo rientro a casa (e un'ora prima dell'appuntamento).
Io credo quello che ho scritto sopra (stanotte), ossia (per risparmiarti la ricerca) che le due si sono viste e parlate prima delle 13.30.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
ma che sciocchezza hai scritto ... ;-)
cosa vuoi che interessasse ormai la visita medica se Melania era scomparsa ... e il problema era piuttosto quello di sapere dove era finita?
Non era sicuramente la punta d'ernia la maggiore preoccupazione ...

Mimosa

Sophie ha detto...

@ Pino

Si trattava di un post che "suonava" tipo "questa casa aspetta a te", o simile...

Si, anch'io penso che si tratti piu' di un Hemnes dell'Ikea, con sopra appollaiate tre civette ed un paio di gufi che facevano l'amore con la moglie di Totore...

@ Enrico

...e condivido anche il tuo sospetto su spia spione a CSM, che avrebbe reso i movimenti della clique (termine calzante sicuramente in termini numerici cosi' come inteso in Social Sciences) praticamente elementari. Mi chiedo pero' perche' escludere dal simpatico giochetto di "I spy with my little eye..." proprio il Paciolla. Anzi i Paciolla, i quali, come evidenziato da Emma & John, mostrano in quel frangente di circa 2 ore un comportamento se non altro WEIRD nei riguardi dell'amica Melania...

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
scusa non volevo essere sgarbata nei tuoi confonti, mi ha solo fatto sorridere che si cerchi di collocare qulla informazione sulla gitarella e sulla visita attribuendola a Salvatore ... figurati, lui aveva ben altri pensieri che fare confidenze proprio a colei ...

Spero mi perdoni.
Mimosa

Mimosa ha detto...

Squadra
vi ricordate che siamo rimasti un po' tutti sconcertati dalla celerità con cui sono partite le ricerche?
Una donna, maggiorenne e autosufficiente, scompare e i CC si muovono subito a cercarla, senza aspettare le fatidiche 24 ore?
E si precipitano anche in casa in assenza del titolare?
E' normale tutto ciò?
E non credo perché il marito della scomparsa era un militare, era solo caporalmaggiore mica il colonnello comandante della Caserma ...

Non me lo sono mai spiegato questo "privilegio".

Mimosa

PINO ha detto...

@ SOPHIE
Il motivo della canzone resta invariato, e non solo da parte mia.
E non vuole essere "lacri...mogeno", ma...condito di nostalgia, questo si.

Per il resto, vuoi vedere che si va a finire a taralli e tarallucci confezionati in famiglia?
Ho questa vaga sensazione.
Forse il "comò" era TROPPO modesto per essere preso in considerazione, e per questo non lo abbiamo fatto?
Ma che vado farneticando? E' sicuramente il caldo che mi fa sragionare, compatitemi.
Vado a farmi una doccia fresca, altrimenti continuo a dire fesserie.
Però,...ma si lasciamo perdere.
Ciao ciao, Pino

Sophie ha detto...

@ Mimosa

E poi ci si lamenta che in Italia le cose vanno a passo di lumaca??? O forse l'efficenza dipende tutta dal management, che nel caso Rea ha indubbiamente mostrato di agire con tempestivita' quasi sconcertante...

PINO ha detto...

MIMOSA
E se quel capitano, dei CC, amico di "I" fosse stato messo a cnoscenza tempestivamente da qualcuno/a della "situazione" particolare fra i coniugi, non spiegherebbe la anomala celerità delle ricerche? Pino

Anonimo ha detto...

@ MIMOSA

tranquilla. avevo capito-

Era mia intenzione rimarcare ( come se ce ne fosse ancora bisogno! ) che SV ha raccontato una balla affermando in tv che la sua chiamata a M delle 14.50 era per avere informazioni sul suo stato di salute-

SV. sapeva benissimo come era andata la visita medica perchè aveva avuto modo di incontrare sia M che Salv PRIMA della partenza per CSM

Dunque, questa invadente e ingombrante stiratrice di mutande ha sempre MENTITO.
e qui ritorna la domnda : PERCHE' ?

@ SOPHIE

non ho escluso i Paciolla tra gli eventuali "infiltrati"

mi sono chiesto se poteva esserci ANCHE qualcun altro soggetto interessato a tenere sott'occhio l'andamento delle ricerche

Mimosa ha detto...

@ Sophie
in Italia è la Giustizia che va a passi di lumaca
non il Fisco, però, che se ti deve prelevare qualcosa lo fa nel battito d'ali del colibrì ...

... per tutto il resto ci sono i bastoni tra le ruote del "Non si può fare" ...

Nel tuo paese va tutto bene?

Mimosa

ENRICO ha detto...

mi è scappato il messaggio per MIMOSA e SOPHIE prima di cliccare sul "nome"

Mimosa ha detto...

@ PINO
oplà, bravo, l'hai detto!!!
quel tenente di CC .... implicato in tutte le operazioni più delicate della cam nella sua terra d'origine con le diramazioni nella regione in cui opera da anni.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Quel tenente ha seguito le indagini e anche gli interrogatori, ha accompagnato il gip Monti in Campania per tutti le audizioni dei parenti e l’interrogatorio fiume di SP del 10 e 11 maggio.

Mimosa ha detto...

Quel tenente deve essere una persona importante, altrimenti come potrebbe comandare una tenenza in una regione ed essere operativo in un'altra?
Si è mai vista una situazione simile?

PINO ha detto...

SPARO UNA BALLA: non può essere stato organizzato TUTTO da una determinata cerchia amicale che odiava, per motivi vari SP, per farlo incolpare di omicidio, disponendo ogni cosa al posto "giusto"
E' una palla eh.

Mimosa ha detto...

@ PINO
è assai arduo risponderti.

Mimosa

Anonimo ha detto...

p.s. manca il punto interrogativo, aggiungetelo voi. P

Sophie ha detto...

@ Mimosa
Direi di si; e' un paese un po' noioso ma tendenzialmente "civile". Boring but fair, come la mia risposta.

@ Enrico
Pardon, infatti non lo avevi escluso. Io pero' lo intendo al plurale...

@ Pino
Un'agire tempestivo ispirato a Capitan America, non trovi?

Anonimo ha detto...

@ SOPHIE, non hai risposto al mio...delirante post

Anonimo ha detto...

p.s. l'anonimo sono io. Ho dimenticato la firma, PINO

Mimosa ha detto...

@ Sophie

“Boring”? è per tale ragione che ti appassioni a questi intrighi italiani? ;-)
Beh, meno male, altrimenti senza te e le tue amiche il blog e la squadra avrebbero perso contributi sostanziali.

Un caro saluto

Mimosa

Sophie ha detto...

@ Pino

mi associo a Mimosa nel dirti che non e' facile risponderti, sebbene quelle 2 tracce scarsissime e debolissime di DNA dall'origine incerta sulla bocca avrebbero potuto esserci state piantate per incolpare il marito.

PINO ha detto...

SOPHIE, ricevuto. Ciao.

tabula ha detto...

rispondo ad argomento perchè avete postato tutti insieme e non rammento chi ha detto cosa, e se ci dovessi ritornare per riprendere l'interlocutore giusto smarrirei le risposte appiccicate in fronte con lo scotch.

allora.
celerità.

Beh sì è anomala la celerità con la quale i carabinieri (?) si siano precipitati a casa della scomparsa ancora prima che il proprietario rincasasse.
credevo occorresse un mandato di perquisizione, ma forse solo nei film americani.
Se dovessi assentarmi per tre-quattro orette giusto per indispettire mio marito, dire che ci rimarrei male è dire poco, dire che mi inca..volerei come una biscia è dire meglio.

Però la cosa è stata giustificata con altre recenti sparizioni di donne in zona, vedi caso Goffo.

Una serialità di sparizioni della quale ci si è ricordati solo nella perquisizione iniziale, scordandosene completamente quando si è trattato di individuare un possibile colpevole.

colloquio prima delle 13,30 con la vicina di casa.
Vedo che vi piace questa versione, e la prendete in considerazione come la possibilità più verosimile, stando al modo di esprimersi di Sonia che parrebbe intendere e sottintendere proprio una presenza in prima persona al momento decisionale.

Brillantissima l'idea che vedrebbe Sonia suggerire a Melania di raccontare l'improvvisazione di un picnic a Colle San marco.

Spiegherebbe molto, molto bene il racconto di Sonia, che parla e straparla della versione con cui potrebbe essersi accordata con Melania per convincere il marito a condurla là dove entrambe intendevano andare, una volta terminato l'orario di lavoro di Sonia.

Pare che melania abbia invece convinto il marito lamentandosi del fatto che passasse poco tempo con la bambina,
evitando a piè pari la complicazione panini-plaid e picnic.

Rimane il fatto che un eventuale incontro prima delle 13,30 avrebbe già informato Sonia dell'andamento delle visite,
non so se lei abbia detto agli investigatori di averla incontrata in quell'orario,

ma se così fosse l'invio di quei messaggi alle ore 14,50 diventerebbe inspiegabile, e la spiegazione data per averli inviati, ridicola ed assurda.

ENRICO ha detto...

# PINO
ctz

" non può essere stato organizzato TUTTO da una determinata cerchia amicale che odiava, per motivi vari SP, per farlo incolpare di omicidio, disponendo ogni cosa al posto "giusto"
?


ehhhh, la miseria !

Cosa poteva aver mai fatto Salv per attirarsi cotanto odio ?

NO, Pino , mi sembra un po' improbabile l'idea una "congiura casereccia"( piuttosto scalcagnata per giunta) messa in atto in quel di Folignano tra un piatto di spaghetti e una stirata di mutande.

Preferisco l'idea della "spedizione punitiva" contro "una che parla troppo" finita in una tragedia non programmata

tabula ha detto...

pensare di avere un nemico come vicino di casa è un conto, averne due anche, ma che si mettano tutti d'accordo per eliminarti la moglie incolpandoti.. è eccessivo.

Meglio il color evidenziatore del cubetto di cemento sperso nella pianura padana, che l'avere a che fare con certi vicini!

Cricca.
Weird.
Paciolla.

ricordo l'ipotesi di qualcuno di voi che avrebbe potuto vedere Melania (e Sonia automunita) come complici nel pedinare mister Paciolla per conto di Stefania.

Situazione complicata ma verosimile, io stessa accompagnai in passato amiche alla ricerca della verità su qualche fidanzato.

Bei tempi! fazzoletto in testa e cappellini, occhialoni scuri, adrenalina per paura di essere individuate.. un'auto non riconoscibile.. e ore e ore di attesa prestate alle lamentazioni dell'amica.

rimarrebbe il punto oscuro del perchè la situazione possa essersi rivoltata contro Melania.

A meno che lei stessa non fosse la mandante di una eventuale spedizione volta ad acclarare, definitivamente, qualcosa.
A meno che le amiche complici avessero qualcosa da imputare a lei, ed abbiano colto al volo l'occasione.

Più che Hemnes, quel comò sarebbe un assai più liscio ed economico Malm.

che non evita sia gettonatissimo.

Paciolla.
una spia sul luogo delle ricerche.

sono stati davvero esaminati i tabulati delle persone presenti a CSM, quel giorno?

Rimane l'incongruità di una telefonata mai fatta dal Paciolla uomo durante le ricerche del 18, e di due una di seguito all'altra il 19.

Due chiamate senza senso fatte nel giorno sbagliato, quando tutti sapevano che quel cellulare era spento.

Rimane anche la stranezza di una ed una sola chiamata forse attribuibile a Stefania, e quella di uno ed un solo sms spedito presumibilmente dalla stessa,
al quale fortuitamente e dopo pochissimi minuti è seguito lo spegnimento del cellulare.

Mettiamoci anche un'ignota amante residente a Colle mai individuata dai media e chissà se lo è stata dagli inquirenti,
ma che non può essere la stessa donna che il signor Paciolla ha rocambolescamente messo incinta poichè residente altrove ed impicciata da un paio di altri figli.

Diciamo che gli amici dei Parolisi non ne escono di certo bene, una se va bene tanto amante dell'apparire da romanzare in prima persona una giornata e degli eventi che non le appartengono,
".. io adoro.. lei adorava certe cose" disse riferendosi alla tavola imbandita a cuoricini.
Un'identificazione con la defunta assai palese, al punto da parlarne operando una sostituzione dei soggetti grammaticali.
Sarebbe stato interessante il parere di uno psichiatra al riguardo, e non parlo di psicologi poichè non ne capisco l'esattezza della scienza,
per capire se è un atteggiamento spiegabile o se potrebbero esserci sconfinamenti patologici.

Le parole hanno un senso, e conformemente ad esso andrebbero utilizzate.
C'è chi le adopera a vanvera per il puro piacere di farlo e va bene, ma dovrebbero esserci confini e contesti, e mi domando se l'omicidio di una tua amica non debba piuttosto essere un freno agli infiocchettamenti leziosi del linguaggio, e soprattutto dei fatti.

Quell'altro amico poi non ne parliamo: moralista finchè gli ha fatto comodo ma traditore tanto quanto Parolisi, se non di più.
Amico finchè gli ha fatto comodo, ma pronto a rinnegare e fomentare di insinuazioni e dubbi controchi fino al giorno precedente chiamava fratello.

Per carità, lo fece anche San Pietro, prima che il gallo cantasse tre volte all'alba.

Ma qui il gallo del pollaio non si decide a cantare, e se davvero ci fosse così poco dietro, forse lo farebbe.


vi saluto. vado in discoteca. non a Goa, ma insomma..

PINO ha detto...

ENRICO...si concordo. Erano solo delle folleggiate per alleggerire l'atmosfera. Per questo le ho definite "deliranti".
E' ovvio che resto dell'idea teorizzata, la quale mi sembra essere la più verosimile.

Mimosa ha detto...

Domande ricorrenti, miei incubi notturni, che sicuramente domani resteranno lettera morta. Non c'è problema, tra qualche tempo ci ritornerò sopra.

Come conciliare il movente per l’eliminazione di M con le operazioni di incisione («escoriazioni») a disegni simbolici («ferite figurate») su entrambe le cosce e sull’addome?
Perché non si sono accontentati di far sparire il corpo e amen?
Perché lo hanno lasciato lì in bella vista e pronto da essere ritrovato, così ben composto?

Come conciliare non lo so dire con esattezza, potrei solo ripetere che, secondo me, il lavoro è stato eseguito come “performance” aggiuntiva, artistica ed esibizionistica, di colui al quale è stato affidato l’incarico di sistemare lì il corpo come se fosse la donna fosse stata ammazzata al chiosco.

Non sono sicura che si tratti di indizi disseminati per indirizzare a SP come colpevole.
Forse neanche quel residuo di dna in bocca è stato voluto come indizio, forse è stato solo un altro dileggio (di matrice femminile). Sapete già la mia teoria di un indumento strofinatole in faccia. Recentemente qualcuno ha avanzata l’ipotesi dello spazzolino per indirizzare a lui. Ma se così fosse veramente, credo che ce ne sarebbero molti altri di indizi costruiti per portare i sospetti sul marito.

Mi sa tanto che l’opera finale sia di un maniaco dell’ordine e delle geometrie, che ha creduto di fare un capolavoro.

Mimosa

Sophie ha detto...

@ Pino

mi e' difficile rispondere alla tua "delirante follia" perche', cosi' come affermato a suo tempo da Annika e LucaP, ritengo che l'AZIONE PUNITIVA, ancor prima che nel goffo e malamente eseguito omicidio in se', sia da leggere altrove. Ovvero in un abuso sessuale cosi' incredibilmente coincidente nelle modalita' e nel luogo ad un altro consumato alcuni giorni prima da Salvatore, come da lui stesso affermato.

In questo contesto e' pertanto lecito domandarsi quale dei due coniugi Parolisi fosse il vero target e cosa realmente si volesse coprire e punire.

Sophie ha detto...

@ Mimosa

Tutto sta nel capire se per le "ferite figurate" siano state incise con una gomma o un evidenziatore...

PINO ha detto...

@ SOPHIE

Fermo restando sulla mia tesi riportata nell'articolo, non escludo che possa esservi un collegamento "significativo" fra l'abuso sessuale su MR (SG), ed il ritrovamento del suo corpo lì, proprio dove SP disse di essersi appartato con la moglie per fare sesso, (ma l'altro partner era davvero la moglie?) giorni prima della scomparsa.
Per quanto riguarda "l'azione punitiva" si può arguire, con alta percentuale che sia stata attuata allo scopo di eliminare una testimonianza pericolosa, per i "segni", opterei per "l'evidenziatore", e li vedrei, con molta probabilità, indirizzati al caporalmaggiore.
Ma, se le cose fossero messe in questi termini, il "cherchez l'homme" da te indicato sarebbe alla base di tutta la storia, e cambierebbe anche il MOVENTE, riportandolo ad una vendetta passionale "dente per dente", la quale si poteva ottenere, però, solo con lo stupro di M, senza ucciderla.
La tua sottintesa indicazione che non posso, e non si può ignorare, si raffigurerebbe con il detto "due piccioni con una fava", ovvero, " elimino il pericolo e ti restituisco la pariglia sul piano sessuale.
Ed in questo caso ci sta l'aggiunta di "cherghez la femme", come già scrissi.
Solo così vedrei il mosaico più verosimilmente composto.
Ciao, Pino

tabula ha detto...

ho sonno, ma nelle nebbie mattutine della mente posso dirvi senza timore di sbagliare che non è mai servito un movente per stuprare ad un uomo che intenda farlo.
e ora mi cerco un caffè.

PINO ha detto...

TABULA RASA
Se hai sonno non prenderti il caffè ma vai a letto.
Se un uomo stupra il movente più semplice è l'irrefrenabile impeto sessuale e l'insania del possesso.

ENRICO ha detto...

Perchè parlate di stupro ? Non c'è nessuna traccia di violenza sessuale, stando all'autopsia.

Dunque

- o MR era addormentata
- o MR era consenziente

Sophie ha detto...

Chiunque puo' acconsentire ad un rapporto sessuale dopo uno shot di "G"...

PINO ha detto...

ENRICO- SOPHIE
Si parlava di stupro in genere, non del rapporto occorso a M che sappiamo avvenuto senza violenza.

Sophie ha detto...

@ Pino

a mio parere quel rapporto e' stato un vero e proprio abuso sessuale indipendentemente da qualunque segno di violenza, non riscontrabile in sede autoptica nel caso in cui Melania fosse stata drogata con GHB, vuoi per i tempi della Sg (il rapporto avviene in tarda serata, dopo ore di allontanamento da Vittoria) e vuoi per lo stato del corpo al momento del ritrovamento (mutandine scese ed intagli a mo' di macabra cornice).

ENRICO ha detto...

Non so voi ma per quanto mi riguarda , io ho esaurito tutti gli argomenti di discussione e di analisi

In questi mesi non abbiamo fatto altro che smontare e rimontare i pezzetti del mosaico a nostra disposizione giungendo alla conclusione che il Parolisi in 43 minuti non può aver aggredito a coltellate la moglie per poi lasciarla morire dissanguata , il tutto a causa dell'"imbuto" in cui - secondo l'Accusa - il caporalmaggiore si sarebbe cacciato

A questo punto mi auguro che qualcuno finalmente intervenga in questo blog SERIAMENTE e demolisca con ARGOMENTAZIONI logiche, legate a FATTI CONCRETI la nostra tesi "innocentista"

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
stai tappando la bocca a tutti ...
chi ha il coraggio di scrivere qualcosa dopo le tue parole che sanno tanto di commiato,
chi si prende la responsabilità?

io stavo per inserire qualcosa da farvi leggere, e mi tocca aspettare ... ;-)

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

No, no... non volevo ottenere questo risultato !

Il fatto è che mi accorgo di girare attorno agli stessi argomenti e di non riuscire trovare più niente che non sia già stato discusso analizzato e condiviso da tutti

Certo, se vogliamo ragionare sul Chi, Come, Quando, Dove, Perché e Con quali mezzi ha compiuto il crimine, ammetto essere un esercizio intellettivo assai seducente ed al quale è difficile resistere

Purtroppo non siamo noi a condurre le indagini.

L'impossibilità a verificare "ipotesi di lavoro" che di volta in volta avanziamo è il limite insormontabile della nostra ricerca

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
è da tempo che io non sono concentrata sull’innocenza di SP, io sto guardando oltre, sto cercando l’assassino!
e ho scritto tante cose, slegate, ma dandovi segnali che nessuno ha voluto o saputo cogliere (tu, te ne eri accorto?), e intanto i discorsi tornavano sempre attorno a SP invece che su Melania.

Ctz: più niente che non sia già stato discusso analizzato e condiviso da tutti

non sono d'accordo, ci sono tante altre cose.
Dobbiamo restare a guardare dalla parte opposta, da ora in poi!

Io penso sia LEI il perno di tutto (anche se eventuale vittima trasversale). Lei ci farà trovare il suo assassino, è notorio in criminologia che «il corpo parla».

Mimosa

Antonello ha detto...

Capisco Enrico, probabilmente se avessimo facolta' di indagare avremmo gia' risolto il caso, abbiamo sviscerato moltissimo, andare nell'imponderabile per non dover renderci conto di un limite ci farebbe sfondare il virtuale piu' che il fantasioso.
Anche per questo io mi butto sulle ipotesi piu' complicate, e' anche vero che alcune spiegazioni che i dati richiedono non riusciamo a darle.
Ad esempio, voi parlate di stupro, io non riesco nemmeno ad avere la certezza che un rapporto vi sia stato.
Come diavolo spiegate, se si pensa ad un rapporto ed ancor peggio ad uno stupro dolce o violento che potesse essere, che nemmeno nelle parti intime di M. vi sarebbero dna da sfregamento che, nel caso, vi dovrebbero per forza esserci???

Antonello ha detto...

Particolare del "corpo che parla" potrebbe essere la traccia ematica sulla prima falange dell'anulare sx citata nella relazione difensiva.
Ora, intingere solo il dito anulare delle cinque dita della mano rimane un movimento poco naturale, puo' essere, ma e' piu' semplice ipotizzare che quella traccia sia rimasta inavvertitamente incisa sulla falange nel momento in cui qualcuno ha inserito la fede matrimoniale a quel dito, dito a questo punto sicuramente manipolato.
Dito sotto la cui unghia sembrerebbe sia stato rinvenuto dna femminile.
Su questo vi e' da chiedersi se non vi fossero altre tracce e da osservare che, se uno che non sapeva l'ordine degli anelli avesse messo la fede al dito si sarebbe forse risparmiato di inserire la fede matrimoniale rischiando di sbagliare.
La fase e' quella dello staging e se ne deduce, secondo me, che o chi ha inserito la fede non sapeva vi fosse sotto il corpo anche la fedina di fidanzamento, o invece sapeva benissimo l'ordine degli anelli ma ha voluto depistare lasciando credere di non saperlo.
Ho anche sforato nella fantascienza pensando che invece quella traccia ematica sull'anulare sx potesse essere un segnale di M. in agonia, la butto come fantascienza ma non potendo muoversi, forse, ha potuto pensare ad un'indicazione e questo "ANULARE", unico dito tracciato in quel senso potrebbe far pensare.

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

il massimo che potevamo fare, in base ai DATI che risultano dagli ATTI, è stato dimostrare che Parolisi NON PUO' essere l'autore dell delitto

Spero che i suoi legali riescano a convincere la Giuria dell'innocenza del loro assistito

Ma, quanto al VERO colpevole, dubito fortemente che , sia la Difesa e tantomeno l'ACCUSA, abbiano interesse ad individuarlo.

Ora :

- Tu dici : "ma io non faccio parte nè dell'una nè dell'altra quindi voglio impegnare le mie energie e le mie capacità intuitive, logiche ed investigative per cercare di capire CHI potrebbe aver commesso il delitto "

D'accordo. Seguirti in questo percorso, come ho già scritto è senz’altro stimolante.

Però dobbiamo essere ben consapevoli di non avere I MEZZI necessari ed indispensabili per poi effettuare i dovuti riscontri alle eventuali ipotesi che potremmo via via avanzare


- Tu dici “ a me questo non interessa. L’importante è evidenziare, seppur ipoteticamente, una serie di possibili colpevoli alternativi “

E a questo proposito riparti da alcuni punti fermi come l’intervista di SV a CLV… il “mistero” dei suoi messaggi… , il pic-nic sull’erba… l’intercettazione tra Salv.e la sorella Francesca.e soprattutto le inspiegabili lacune, omissioni e inefficienze commesse dagli inquirenti nella fase investigativa

Infine :

- Tu dici ancora “Io penso sia LEI il perno di tutto (anche se eventuale vittima trasversale). Lei ci farà trovare il suo assassino, è notorio in criminologia che «il corpo parla».”


VERISSIMO. Peccato però che così come oggi non esistono più i Grandi Clinici di una volta, capaci di diagnosticare una malattia senza dover ricorrere necessariamente all’uso, spesso esagerato ed inutile, di analisi specialistiche, non esistono più nemmeno i Criminologi “puri” quelli capaci di risolvere un” caso delittuoso” più con il loro intuito psicologico osservando e riflettendo a tutto campo sui luoghi e sulla personalità della vittima ed utilizzando le perizie scientifiche a sostegno e conferma di quanto ipotizzato

Del resto non ricordo chi , qualcuno disse :.” Un omicidio si diagnostica. Così come si fa per una malattia “

PINO ha detto...

ENRICO
Quello che dici è verissimo: l'argomento può ritenersi esaurito, ed io non posso essere che con te,(anche per averlo già affermato più volte). Ma Mimosa ha saputo innescare sempre qualche esca appetitosa, per farci tornare all'ovile, dal quale ci stavamo allontanandoci.
Ascoltiamola ancora una volta, almeno per dimostrargli la nostra stima; sono certo che non ci deluderà.
(Lei ha sempre di riserva un dolcetto tenuto al fresco):-)

MIMOSA, fuori l'intero vassoio, per noi ingordi mangioni!!!

PINO ha detto...

@SOPHIE
E chi potrebbe mettere in dubbio il tuo parere, se non per sofismo.
Su quello "non ci piove", diciamo folkloristicamente.
Anzi "quell'abuso" è l'unica carta che fa gioco, in un mazzo di altre solo di valore ipotetico.
Ciao

tabula ha detto...

@Enrico, io preferirei che tu restassi e continuassi anche se preferisci pigramente e davanti ad un boccale di birra, così come ti immagino io, ad esserci.

Per il resto e per chi volesse esserci, io sento che non è finita qui.

Un pò come per le storie d'amore, poi diventa brutti restar da soli a ballare l'alli galli, anche se tutto si ma per pietà, per pietà no.

Manlio Tummolo ha detto...

Se consentite di intervenire ad un extra-squadra, vorrei notare che, posto che l'omicidio di Melania e le sue modalità e i suoi moventi, siano una vendetta "trasversale" per un eventuale rapporto sessuale di Salvatore Parolisi con qualcuna (militare o civile che fosse), ciò significherebbe che il Salvatore avrebbe fatto sapere, ad alcune o ad una persona, di avere usato o abusato di qualche ragazza del luogo. A quanti, in sostanza, il Parolisi aveva raccontato questa sua avventuretta che però ha offeso qualcuno di molto vendicativo ?
A me l'impressione fondamentale resta quella sì di una vendetta ma per ben altre ragioni, e che un eventuale rapporto sessuale adultero non spieghi la ferocia di quella che, prima che omicidio, è stata tortura vera e propria, con conseguente agonìa prolungata.

PS) Mi qualifico "extrasquadra", in quanto il mio interesse per la vicenda non è tanto nel merito dei fatti, quanto sulle strane procedure oggi vigenti.

Mimosa ha detto...

@ Caro Manlio
se tu partecipassi di più a questo caso, saresti senza dubbio anche tu "della squadra".

Rispondo alla tua domanda: praticamente TUTTI in caserma sapevano gli intrallazzi di tutti (tra i commilitoni sottufficiali),
Salvatore aveva in particolare quattro amici colleghi a cui raccontava tutto ma proprio tutto anche le sciocchezze (e le cose che un gentiluomo dovrebbe tenere per sé) ... credimi.

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ TABULA carissima,

come potrei mai defilarmi ? un blog come il nostro è una sorta di “attrazione fatale” alla quale, direi, sia quasi impossibile sfuggire
----------------------------

OT -Ps: purtroppo la birra non mi piace .Se proprio ci tieni ad immaginarmi pensa alle frites tagliate a mano e fritte DUE volte secondo la tradizione belga accompagnate da uno Chablis a temperatura di cantina.

Mimosa ha detto...

@ Caro Enrico e cari Tutti

certo non pretendo di trovare il nome dell’assassino e neanche quello dei suoi complici, e tanto meno additarlo pubblicamente, e sapete bene che sono d’accordo sul fatto che non rientra neanche negli interessi dei suoi difensori.
Il mio intento è riuscire con il vostro contributo a mettere altri punti fermi da affidare a quei curiosi e attenti lettori invisibili e sapete di chi parlo …

Quando ci si trova ad un punto morto in una ricerca, in una discussione, bisogna sempre azzerare tutto e ricominciare daccapo, si deve aver la forza di dimenticare tutto quanto era già entrato nel nostro cervello e guardare con occhi nuovi e mente libera.

Mi pare che siano già state gettate le basi per ricominciare ad analizare CHI ALTRI può essere stato che non SP.
Chi ha la forza di stare in pista, abbia la compiacenza di seguirmi nel continuare con freddezza e lucidità ad analizzare altri elementi, prendendo in considerazione sempre i Dati di Fatto, purtroppo non ancora per giungere ad afferrare l’oggetto sul comò di Pino, ma intanto per circoscrivere l’area attorno (descrivendo la stanza dove il trova il comò, per es. oppure il comò stesso) oppure per capire “chi” ha messo l’oggetto sopra il comò) sicché qualcuno (al di fuori di noi) possa esclamare “fuochino, fuochetto”.

Alle volte vi sembrerò noiosamente ripetitiva ma ricordate che vado avanti senza basarmi su ragionamenti pregressi, di cui prenderò solo gli elementi che sono Dati.
A volte vi sembrerò sciocca o confusa nel modo di esprimermi, ma sapete già che io cerco di esporre solo l’essenziale, senza fronzoli.

Ora raccolgo gli appunti e poi parto.

Mimosa

@ ENRICO O.T. : fritte 2 volte??? ma se già una è troppo per i salutisti?!

Mimosa ha detto...

Come ho anticipato, dovremmo guardare uno alla volta gli elementi che pongono M al centro della vicenda, escludendo tutto ciò che abbiamo individuato scagiona il marito.

Stasera comincio dalla presenza di Sg, riscontrata dentro al corpo e che indica un avvenuto rapporto sessuale senza protezione (con un uomo che non era il marito).
In quel rapporto penetrativo che non si sa se chiamare “stupro” o in quale altro modo, io non ci vedo alcun ardimento passionale (nessun preliminare, tipo baci, il reggiseno non è stato toccato, a meno che non sia stato rimesso a posto da lei stessa).
E' stata una cosa veloce, probabilmente eseguita in piedi, forse un gesto dettato da “insania di possesso” o anche “sfregio” alla donna, comunque senza violenza, oppure anche una spontanea offerta di sé stessa (e i motivi potrebbero essere vari).

Quello che mi interessa mettere in evidenza è questo che segue.

Se per ottenere ciò a M è stato somministrata una qualsiasi sostanza (avete citato il GHB), allora si dovrebbe dedurre che il rapporto sessuale fosse premeditato e quello era l’obiettivo.
Insomma l’avrebbero sequestrata, con la complicità di alcune “conoscenti”, solo per godere di un approccio sessuale.
Tutto quell’organizzazione di appuntamenti segreti per costruire un tranello a scopo libidinoso? Potrebbe anche essere, alcune persone sono capaci di tramare situazioni contorte, quanto contorte sono le loro menti.

Il GHB, oltre che avere effetti disibinitori ed euforizzanti, viene usata anche dai maschi a cui dà un aumento della capacità erettile.
Se è così, il soggetto libidinoso (e vigliacco, frustrato, anche estremamente introverso) potrebbe essere di un uomo abbastanza giovane (dai 30 ai 40 anni) ma dalle “risorse” assai limitate e sono sicura che è facilmente individuabile (il suo nome sta già nei data base segreti che i CC e la GdF hanno su tutti noi cittadini).

Qualcosa, evidentemente, è andata storta. Cosa? L’effetto della sostanza è cessato troppo presto? lei si è messa a sbraitare, le altre fanciulle erano ancora là? qualcuna di loro aveva per caso un coltello in tasca?
Solo una affettuosamente morbosa parente stretta del mancato maschio potrebbe prendersela tanto da “punire” la malcapitata riottosa.

Dopodiché essi ricorrono a qualcuno del giro degli sbandati, il quale si occupa di far sparire il corpo (per farlo ritrovare al più presto) e poi sfoga la sua “creatività” con i tatuaggi arcani e con la distribuzione geometrica degli oggetti come finti indizi (il cui significato non è stato ancora studiato).

In questo mio quadro, basato esclusivamente sull’ipotesi della somministrazione di una sostanza disinibente e volatite come il GHB, e studiandone il motivo, entra l’intervento della accoltellatrice come vendetta personale. Ma per vendicare l’uomo “offeso” nel suo orgoglio.
(continua)

Mimosa ha detto...

(continua)
Ho anche letto che il GHB ha effetti molto differenti da persona a persona e viene impiegata in medicina come sedativo per le sue proprietà rilassanti e antispasmodiche.

Dunque, se tra gli effetti c’è il rilassamento del tono muscolare, dovremmo dedurre:
-1) le prime pugnalate poco profonde alla schiena probabilmente non sono state percepite come grandemente dolorose, per cui la vittima all’inizio ha potuto camminare e poco si è difesa
-2) anche tutto il sistema cardio-circolatorio potrebbe essere rallentato con conseguenze sull’intensità del versamento ematico
-3) strano che nel rilassamento totale del corpo le ghiandole lacrimali non secernino spontaneamente (ma dopo due giorni è proprio sicuro che si troverebbero tracce di lacrime o meglio delle sostanze contenute nelle lacrime?).

Oltre che dalla ricrescita dei capelli come spiegava Annika, se si fosse cercato bene nelle ghiandole lacrimali il GHB si sarebbe potuto trovare?
Se dopo un mese arriva ai capelli, non la si può intercettare in un punto per dove circola nel frattempo? Fegato e reni?

Concludo qui l’affaire “Sg” e “droga da stupro”.

Se non ci sono dubbi sulla presenza di Sg (Dato di FATTO), e se questa è stata da alcuni qui ipotizzata come “esito” dell’assunzione da parte della vittima di una sostanza rilassante piuttosto che dalla botta in fronte (la quale clinicamente parlando avrebbe ottenuto l’effetto opposto, alrro Dato di fatto), allora dovremmo restare nella ipotesi che il sequestro sia banalmente riconducibile ad un soggetto con forte pulsione sessuale nei confronti di Melania. Il “resto” (compresa la pulizia dei genitali da tracce di sperma) sarebbe avvenuto per depistare le attenzioni da costui e dalle sue amiche.

Non si dice che le cose sono più semplici di come appaiono?
Alla prossima puntata:

Mimosa

ENRICO ha detto...

OT @ MIMOSA

fritte 2 volte??? ma se già una è troppo per i salutisti?!


Eh, no ! E' una "tecnica" particolare... informati qui

http://www.mangiarebene.com/ricette/contorni/contorni-cotti/patate-fritte-alla-belga-_IDa_805.htm.

anche se la procedura descritta è semplificata, pensa un po' !

Difficile farle, ancora più difficile trovarle e quindi mangiarle.

Di conseguenza la salute è salva !

Antonello ha detto...

Mah, orgoglio di maschio ferito, debosciati stupratori, moventi di chi avrebbe stuprato, GHB supposta ma mica mai provata, e sopratutto nessuno si confronta con un dato semplicissimo.
NON VI SONO A NOSTRA CONOSCENZA, ED A CONOSCENZA DELLA DIFESA, TRACCE DI RAPPORTO, fisico intendo, non vi sono dna da sfregamento nelle parti intime di M. e se qualcosa mi ricordo bene, ve ne dovrebbero essere eccome, sia nel caso di rapporto estorto, violento, ricattato, o consenziente.
Perche' va bene la fantasia ma, e non vorrei fare quello che rompe le uova nel paniere, sempre non smentibile dai dati.
Tanto per essere chiari, ammettiamo nessun preliminare, non un bacio, non una carezza, non una "violenta" e "manina" possessione, ammettiamo, mettete i bambini a letto, uno smorzacandela scarno ed addirittura da similvestiti, bene, le parti intime comunque godono in un rapporto anche dello sfregare superficiale, di parti anche che a mano a mano sudano anche.
Ci siamo??? Bene, nulla, non vi sarebbero tracce, cioe' per un bacio si accetta che sia normale il deposito di dna, in un rapporto invece sembrerebbe possa essere normale, dopo 48 ore, ritrovare solo Sg interna.
Poi magari e' un punto per voi marginale e solo per me sostanziale, poi magari vengo percepito come una lagna ma nessuno mi sembra si confronta con questa assenza stranissima di tracce da strofinio o da sudore, ed il punto rimane oscuro, altro che rapporto o stupro.
Quindi vediamo, azoospermico, debosciato, con orgoglio ferito e fin qui, ma non mi dite che era pure trasparente perche' io non me la bevo.
E penso che dopo il tampone positivo credo che Tagl. abbia scrutato l'impossibile per estrarre dalle parti intime un dna da contatto, lasciando perdere il seminale.

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

mi cospargo il capo di cenere .

Ho inviato un commento del tutto fuori luogo senza prima aver letto il tuo intervento.

Mi rimetto subito in carreggiata e dico che sono d'accordo con te nel ritenere che forse "le cose" sono più semplici di quanto immaginiamo

resta però sul tappeto la inquietante conversazione fra Salv. e la sorella Francesca che invece ci porterebbe verso altri scenari diversi da quello da te ipotizzato

Mimosa ha detto...

@ Antonello,
non vorrà dire molto, ma non dimentichiamo che quelle parti (sono a letto i bambini?) sono state anche interessate dallo svuotamento della vescica e degli sfinteri ... di cui non si è trovata traccia sul terreno di Ripe ... o perlomeno nessuna Ordinanza ha citato passi della Relazione del Tagl che ne parli.

Se l'imbrattamento ha fatto tutto un pastone e nessuno si è preso la briga di cercare in quel "fuori" le origini di ciò che invece è stato trovato dentro??

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
e se quello di cui parlavano S e la sorella fosse solo "altro" rispetto alla "banalità" dell'accaduto a M?

Mimosa

OT. Ho fatto una mia ricerca rapidissima sulla doppia frittura non trovando la peculiarità che mi segnali, leggerò i link che mi hai messo e intanto ho già l'acquolina in bocca ...

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
OT frites
questo link è migliore:
http://www.papilleclandestine.it/2010/10/18/moules-frites-bruxelles-cozze-patatine-fritte/

sono fritte in olio e grasso di bue .... capisco la specialità!

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

"e se quello di cui parlavano S e la sorella fosse solo "altro" rispetto alla "banalità" dell'accaduto a M?"

Potrebbe,

Comunque in quella caserma qualcosa di poco chiaro succedeva. Ed è strano che ne fosse al corrente persino Francesca. La quale, peraltro, durante il colloquio, non dava l'impressione di essere particolarmente scandalizzata da questo fatto.

OT

Vabbè, ma allora dillo ! mi vuoi provocare !
Io mi ero limitato alle frites ( per le quali ormai- fortunatamente !- non si utilizza più il grasso di bue ma sono squisite lo stesso ) e tu proditoriamente mi proponi ADDIRITTURA le moules frites !
( trasgressione gastronomica che mi concedo una sola volta l'anno nel Nord della Francia... beh diciamo due, va')

Antonello ha detto...

@Mimosa
questa potrebbe essere una risposta, rimane pero' il fatto che la Sg "dentro" e' stata riscontrata ed apparirebbe quantomeno curioso se T. non avesse tentato di estrarre un ipotetico ed indispensabile dna da sudore, strofinio o comunque contatto "appena fuori".
Sarebbe un errore gravissimo, la presenza di Sg anche a lui deve aver indicato un rapporto, consenziente o meno, da qui secondo il mio umile parere doveva ricercare "appena fuori" dna non seminale, visto che "dentro" di seminale sembra vi fosse nulla.
Anche questo mistero poi delle evacuazioni, e nemmeno la difesa ne parla.

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
ovvio che in quella caserma succedeva qualcosa di poco limpido, piuttosto che "poco chiaro" (erano notori anche in città i "festini" con le allieve).

Eh, dai, questa è un'altra delle chiavi che abbiamo già affrontata, certo lo scenario potrebbe anche essere quello che ha radici nei traffici illeciti tra caserma ed esterno.

Ora, come inseriresti la Sg e l'obnubilamento della coscienza di Melania riguardo al rapporto sessuale?
Non puoi sempre portare elementi contrari, da pm rompino... ;-) per destabilizzare le ricostruzioni della difesa (o a parti invertite) .... prova tu a fare una ipotesi intera (e noi te le smantelliamo,ehehe).

Io ho provato a esporre solo la situazione più "banale", dopo averci girato intorno per mesi cercandola ...

Quella da te indicata, già valutata, sembra più complicata e con molte persone coinvolte, come in un bel poliziesco dove ci sono intrighi di complotti con agenti stranieri infiltrati ... Molto avvincente e thrilling ma spesso poco aderente alla realtà della quotidianità.

"Comunque", visto che insisti su un paio di tasti, ti domando (O.T.) sei ragioniere? o del segno dei Gemelli o della Vergine? (per mia curiosità di capirti meglio)

Ciao, Mimosa

tabula ha detto...

@Enrico
le patate fritte sono la cosa più buona del mondo, se poi son doppiamente fritte non oso pensarci, ma mi hai stupito citando lo Chablis: il vino più buono del mondo.
cin cin virtuale!

@Mimosa, da come hai descritto la faccenda, io non so se Melania fosse rallentata dal GHB o meno,
ma di sicuro potrebbe essere stato rallentato l'esecutore.
Visualizzando la scena al rallentatore da te proposta ho visto al rallentatore anche la successione dei colpi inferti ed effettivamente a ben guardare, coltellate a casaccio e poco profonde, molte, moltissime, ma non mortali, come da una coscienza obnubilata, con poca chiarezza mentale che, riprendendosi, decida poi di infierire con la seconda serie.
ci eravamo chiesti perchè, uomo o donna che fosse, avevamo sicuramente ipotizzato l'effetto di una droga, ma io non avevo ancora realizzato pienamente, e di colpo mi è arrivata la tua VISIONE.

ho dato un senso compiuto alle coltellate lente, alle coltellate tante, alla poca incisività ed al fatto che non fossero mortali.

Sophie ha detto...

@ Mimosa

Il GHB si fissa nel capello da subito ma, al contrario che nel resto del corpo, non ne viene eliminato entro 8-12h (e pertanto non sarebbe stato rilevabile nelle ghiandole lacrimali). Continua invece ad essere riscontrabile nella ricrescita, dove spicca in quantita' elevatissima rispetto al GHB endogeno, per molti, MOLTI mesi.

@ Enrico

Friggo sempre le chips 2 volte. Non c'e' paragone. Poi, servite con le cozze meuniere...

Mimosa ha detto...

Passo all’intagliatore, lasciandovi la lettura per la mattinata. E sono sicura che i commenti si sprecheranno nella derisione. A me non importa.
Qualcuno coglierà il messaggio …

Se avete notato in uno dei miei post ho scritto: «distribuzione geometrica degli oggetti come finti indizi» e in un altro molto precedente: «Mi sa tanto che l’opera finale sia di un maniaco dell’ordine e delle geometrie, che ha creduto di fare un capolavoro».
Ci sto pensando da molto.

Ricordate che Tabula, Tiziana, Annika e anche Pamba, avevano dato interpretazioni sia delle incisioni sia della posizione del cadavere? E ricordate quando io sollecitavo voi a costruire delle linee di prospettiva per vedere se ci sono vertici di piramidi tra tutti gli oggetti sparsi sulla scena del ritrovamento del corpo? Ebbene io avevo in mente le “simmetrie” e le “angolazioni”.

Io avevo individuato questo:
- Schizzi di sangue solo intorno allo spigolo N-E del chiosco,
- Il corpo è stato trovato perpendicolare alla parete del chiosco, ad un perfetto angolo retto
- la gambe leggermente divaricate
- le braccia scostate dal corpo, quasi allargate
- la faccia rivolta a destra, ovvero a N-E
- disegni criptici sul corpo: sulla coscia destra, sulla sinistra e al centro, sull’addome.

In questa scena vanno inseriti gli oggetti ritrovati:
- accendino tra le gambe
- gli orecchini uno a destra e uno a sinistra del corpo,
- l’anello di fidanzamento a destra sotto il corpo (ritrovato dopo lo spostamento).
- siringa al centro del petto
- laccio emostatico vecchio nei pressi a sinistra del corpo
- un cappuccio copriago a destra
- e uno a sinistra
- un pistoncino di siringa del tipo da insulina al centro tra le cosce
- il telefonino spalancato sulla sinistra.

Vaneggerò, ma vi domando, secondo voi ha un senso il sistema geometrico?
Angoli = spigoli e in psicanalisi non sono valutati positivamente riguardo alla personalità.

L’aggiunta di questi oggetti fino ad ora si è creduto avesse significato e fosse un messaggio da interpretare da parte di colui che ritenevamo il destinatario.
Un significato potrebbe averlo, ma forse solo per chi ha sistemato le cose. Forse non pensava di lanciare alcun messaggio recondito, era solo una sua espressione creativa.

L'intagliatore potrebbe essere uno che ha a che fare con i tatuaggi?

Che ne pensate?
Mimosa

PS - grazie Sophie per la risposta.

Sophie ha detto...

@ Mimosa

Tu apri un portone alle simbologie e il tuo filo del discorso, dentro di me mai accantonato totalmente, ci sposta anni luce dall'omicidio quasi casuale e probabilmente punitivo di cui abbaiamo discorso finora. Ora, io mi sono sempre posta una domanda chiave che fara' ridere tutti, e se non ti/vi dispiace, cio' che segue sono appunti a voce alta senza un nesso logico se non per chi scrive.

Ma perche' tracciare un triangolo dritto e non rivoltato ad incorniciare la vagina di Melania???

Gomma o evidenziatore? Orgoglio e compiacimento o vergogna (errore... orrore) e depistaggio? Scarabocchi o firma in calce? Occorre una certa fantasia per intagliare post mortem: perche' se si voleva mascherare non si e' bruciato il corpo? Il viso era intatto: si voleva che nello scempio fosse riconoscibile (ed "enfatizzata"...) la femminilita' della vittima, o che lo fosse proprio Melania? Al contrario, se i tagli provocano piacere, perche' fermarsi li'? Perche' non smembrare? Perche' la si voleva intatta per piacere proprio o forse un ordine dall'alto imponeva la riconoscibilita' della vittima, tipo "fanne cio' che vuoi ma fa si che sia lampante che si tratta di Melania Rea"? Perche' coprire lo stupro non lasciando tracce di violenza sessuale o di DNA? Per paura di essere scoperti o per far credere che Melania si sia concessa volontariamente? Lucidita' nei tagli: intagliatore esperto o improvvisato? Taglia solo la pelle o recide superficialmente anche i muscoli? Strappi o linee? Perche' ripulire da fuoriuscite corporee? Melania viene ritrovata intatta nel viso, pulita nel corpo, "solo" seminuda e in posizione aperta (e con mancanza di tracce rilevabili) di chi si e' voluta dare, tanto da far sembrare che la morte non abbia alterato tale volonta'. E allora, quel triangolo di intagli sopra di lei, sopra il suo utero, e' un simbolo fallico voluto (anche se ispirato da Dan Brown poco conta) o si tratta di pura casualita' da staging scomposto?

Cosa succedeva a Ripe? Con chi ci e' "stato" Salvatore qualche giorno prima del delitto, ed "esattamente" quale giorno prima del delitto? Il 12 forse? E chi sapeva?

@ Enrico

Dato che le mie elucubrazioni qui sopra non avranno risposta, toglimi almeno una curiosita' che mi assilla da un mesetto o forse piu': la prima volta che hai parlato delle frites hai scritto che non potevi seguire Annika nella fontana perche' piuttosto ti serviva del "Calva" per buttarle giu'. Ma dimmi, intendevi un Cava o un Calvados, o forse (orrore) uno squirt di Calve'...?

Mimosa ha detto...

Sophie, guarda che sono di nuovo qui (non so se leggo bene il tuo intervento, intontita dalla sonnolenza, … si è alzato un bel venticello di bora rinfrescante che mi ha sbattuto finestre e porte…).

La Relazione autoptica specifica che sono “abrasioni”, quindi non sarebbero “incisioni” profonde.

Io propenderei per gomma, piuttosto che evidenziatore, e “firma in calce”.

Hai interpretato bene il mio ragionamento. Secondo me – alla luce delle nuove riflessioni – solo il piacere (e la vanità) di tatuare.

Tuttavia, non posso dimenticare che le primissime notizie giornalistiche hanno parlato di un tappo nella vagina: è una estemporaneità dell’intagliatore come volontà di sistemare un simbolo fallico a suo piacimento o un “messaggio” nelle convinzioni di Enrico e Pino?

Intatta nel viso non direi, ci sono ferite da punta e taglio sul collo dietro e davanti e una da taglio in regione mentoniera ... quindi doveva essere imbrattato di sangue il suo viso .... il "trucco intatto" è ha valore di una leggenda metropolitana ...
comunque, ora scusami, torno sul cuscino.
A domani!
Ciao, Mimosa

Antonello ha detto...

@Sophie
Rimango stupito, se da una parte noto con piacere che anche la tua attenzione era catturata dalla semantica simbologica dello staging figurato , dall'altra leggo di un TRIANGOLO con apice opposta alla vagina che sarebbe stato inciso nel bassoventre e di cui non avevo letto.
Io sapevo di una croce di Sant'Andrea incisa nel basso ventre, ti riferisci ad un triangolo gemetrico relativo alle incisioni e quindi figurativo o stai dicendo che era proprio inciso un triangolo???
No, lo chiedo perche' il triangolo e' anche una piramide figurata con una simbologia arcinota.

Ma anc'ora piu' sbalordito rimango leggendo, o rileggendo, la relazione difensiva al Riesame.
A pag. 88 infatti si dice che il cellulare poteva avere il G.P.S. attivato e che la localizzazione del corpo sarebbe avveuta proprio grazie a quel segnale.
La frase e' al punto f), quinto capoverso della pag. 88 citata, una rivelazione, quindi dalle 15,00 del 18/04/2011 alle 19,00 dello stesso giorno e dalle 07,00 del 20/04/2011 alle 15,30 dello stesso giorno si poteva localizzare quel cellulare, non penso che ad oggi si riesca, con un errore di 50 metri piu' o meno.
Se e' cosi' e' veramente incredibile, e cosi' dice la relazione se non ho letto male.

Antonello ha detto...

@Colpevolisti in ricostruzione d'accusa

Colasanti afferma “sono assolutamente sicuro che oltre queste due autovetture (un fuoristrada di colore grigio chiaro ed una Fiat Stilo, nda) non sono passati altri mezzi civili poiché dalla mia postazione potevo controllare la strada anche perché potevo sentire il rumore del loro motore prima che giungessero alla mia postazione” - S.I.T. 29.04.2011)

"..altri mezzi CIVILI..", cioe' ma qua gli hanno posto la domanda "escludendo quelli militari" o e' lui che ha fatto la distinzione ritenendo che le autovetture militari, dal punto di vista del compito di vedetta, potessero spostarsi giustamente sul territorio quanto piu' lo ritenessero opportuno???
Cioe', dal suo punto di vista ha cancellato dal ricordo, essendo autorizzate a muoversi in ogni dove, le autovetture militari e riferisce per questo solo quelle civili o da li sono passate ESCLUSIVAMENTE il fuoristrada e la Stilo CIVILI???
Una certezza disarmante ed illuminante, solo questa ambiguita del civile o militare lascia pensare, e S. non aveva di certo in uso un'autovettura militare.
Colasanti riferisce che e' certissimo perche' sentiva i rumori delle auto e poteva quindi anticipare riconoscendo i mezzi.
A parte che trovo veramente sproporzionato mettere delle vedette addirittura ad un chilometro da esercitazioni ed in piu' punti, direi che se Colasanti ha fatto quella distinzione di li verso il chiosco devono essere passate anche autovetture militari.
Si potrebbe immaginare la camionetta della ronda rotabile, i militari che sono andati a mangiare al chiosco quel giorno e forse la Forestale che cercava M.
Ma non glielo hanno chiesto???

Sophie ha detto...

@ Antonello

Intendevo un triangolo alla "unisci i puntini da 1 a 3" - ventre e cosce - che in tal modo risulterebbe perfettamente sovrapposto alla vagina. Otterremmo cosi' un exagramma, o quarta croce (?): triangolo "dritto" ad incorniciare l'utero (triangolo "rovesciato") = stella a 6 punte. C'entra qualcosa col caso Rea? Al 99% non credo proprio, ma comunque...

Ciao

PS giuro che se rinasco voglio fare la commessa in una profumeria!

tabula ha detto...

@Mimosa
non mi aveva lasciata indifferente la tua indicazione maniaco dell'ordine e delle geometrie.
Mi hanno sempre fatto un pò paura i maniaci dell'ordine e delle geometrie, sono generalmente degli scassoni, ho avuto più di 15 coinquilini e lo posso bene affermare, l'ultimo pretendeva che le tazze da colazione nell'antina di cucina fossero disposte con il manico orientato sempre nello stesso senso.

Riguardo alle geometrie Mimosa, faccio davvero fatica a visualizzare i triangoli di cui parli.
Sono una persona prettamente "visiva", ma non avendo mai voluto guardare nè le foto delle incisioni, nè le fotografie nè i video del cadavere, non so come sia orientato questo chiosco nè dove sia l'angolo N/E rispetto al corpo o agli schizzi di sangue.

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

Avevo preparato la risposta al tuo commento delle 00:32 ma ho dimenticato di salvare il documento

(da un Acquario DOC come il sottoscritto è il minimo che ci si può aspettare in fatto di distrazione… per non parlar del resto ! )


Ora ho fretta . Ci leggeremo più tardi

ciao
E.

Antonello ha detto...

@Sophie
siamo nel simbologico, tutto ed il contrario e' possibile.
Una stella a sei punte non so se ha a che fare con il caso Rea ma non e' un simbolo sconoscouto, qualcosa mi sembra di aver visto e letto, la stella dell'esercito intanto e' simile, ora non ricordo se a cinque o sei punte ma c'e' anche qualcosa di esoterico, vado a riguardare.
Non ho il video ma sarebbe interessante anche eventualmente se i piedi fossero a squadra, inoltre dalle ordinanze ritengo un posto "fuori genuinita'" quello dello stantuffo e dell'accendino, in generale direi che SE il corpo fosse stato custodito nel chiosco da qualcuno non sarebbe mai e poi mai ricomposto parallelo allo stesso ma di traverso, resta inoltre da analizzare i segni delle ruote, intendo se sono di due pneumatici anteriori o posteriori, si puo' benissimo capire da eventuali, anche minuscoli, movimenti degli stessi e da una corrispettiva non linearita' dei segni sul terreno, perche' come si sa le ruote posteriori non si possono girare.
Cambia cosa??? Cambia che se sono ruote anteriori al 90% o non centrano con il caso Rea o se centrano sono anch'essi un depistaggio, se quei segni corrispondono a ruote anteriori, in parole povere, molto probabilmente non son serviti per scaricare il corpo che doveva essere nel cofano dietro ma "per far pensare che cosi' fossero andate le cose".
Non posso credere che il corpo eventualmente, o M. viva possa essere pacificamente trasportata nei sedili posteriori in bella vista alle sentinelle.
Sarebbe il colmo.

p.s. immagino, nel 1985 partecipai al soccorso in Val di Stava, ricordo ancora ora gli umani odori.

Antonello ha detto...

@Sophie
Stella a sei punte: simbolo o scudo di David ma anche di CABALA ed OCCULTISMO.

http://it.m.wikipedia.org/wiki/Stella_di_David

Non son sicuro ma mi sembra di averla vista in alcuni templi nella zona vicina della "citta' dimenticata sotterranea".
Un luogo misterioso vicino a Monte Conero che in una data epoca subi' una restaurazione al fine di strumentalizzarlo a riti massonici.
Ci vado a rivedere.

Anonimo ha detto...

http://www.fuocosacro.com/pagine/articoli/esa.htm

Antonello ha detto...

La citta' sotterranea dei sette Templi.
Utilizzata nei secoli ai piu' svariati fini, luogo religioso, stiva di generi alimentari, riparo antiaereo e luogo esoterico di iniziazione.

http://www.luoghimisteriosi.it/marche/camerano.html

tabula ha detto...

confermo l'indicazione stella a sei punte come simbolo occulto utilizzate in riti e per magia nera.
in realtà dovrebbe corrispondere a due triangoli sovrapposti l'uno sull'altro.
c'è una differenza sostanziale con la stella di David ma ora come ora non mi sovviene il dettaglio, sicuramente Antonello con le sue ricerche troverà la discriminante.
da maneggiarsi con cautela, estrema.

Sophie ha detto...

@ Tabula

I due triangoli sarebbero uno interno (l'utero) ed uno esterno (un tracciato immaginario tra ventre e cosce).

@ Antonello

Piedi per terra, ti prego. Se di setta si dovesse mai trattare, sarebbe una di quelle con santone. E l'omicidio rituale e' sempre dettato da motivi economici e di potere; alla massa si regala l'apparato teatrale, ma chi dirige lo fa per altri scopi. E quale lucro potrebbe nascondersi dietro questo caso? Un giro di... di cosa?

Insomma, evidenziatore di simbologia da due soldi venduta ad adepti volenterosi per far risaltare un rituale (Sg + omicidio) compiuto per protezione del giro / punizione di chissa' cosa, o forse una gomma per cancellare un errore (Sg)?

Antonello ha detto...

@Sophie
io i piedi li ho piantatissimi, ho anche piu' volte ribadito che credo poco alla pista esoterica, che devo fare di piu'??? Farmi cementare da un mafioso???
Se i dati sono quelli, ed e' tutto da vedere, faccio la mia ricerca e posto i link, questo non significa che sostengo la tesi, la cerco di imbastire, trovo le assonanze, ma prima che mi schieri io ce ne passa.
Daltronde e' un caso di vite e di morti, bisogna essere certi per sostenere delle responzabilita'.
Ad esempio io non vedo stelle a sei punte, forse parto da una psicologia spicciola ma guardo piu' la disposizione delle cose, una loro geometria e' un rilievo affascinante ma entro/esco, non mi do il tempo di cedere al fascino, serve ragionare credo.

Anonimo ha detto...

SI COMINCIA A DARE I NUMERI!!!

Antonello ha detto...

Sulla stella a sei punte, adottata nella versione a cinque punte nel 1871 dal nascente esercito italiano vi sono pochissimi documenti.
Vi e' un solo riferimento assonante, la stella a SEI punte veniva vestita nel bavero degli Ufficiali del Re, forse REAli???
Un'altra ad otto o sedici punte sarebbe un'importante simbolo ateniese ripreso da una scoperta archeologica e scelto come continuita' delle vecchie dinastie Greco Macedoni viene utilizzato in Grecia.
Una diatriba internazionale scoppio' allorquando anche la Macedonia, nascente dalla disgrega della vecchia Jugoslavia, decise di metterlo sulla propria bamdiera, ne segui' un vero e proprio caso discusso sino nelle Nazioni Unite, la Grecia ottenne soddisfazione.

http://it.m.wikipedia.org/wiki/Sole_di_Vergina#section_3

C'e' un'altra assonanza che sembra piu' una curiosita' e che probabilmente centra nulla, non so se M. era appassionata di enigmistica ma pensando a quella strana traccia ematica sull'ANULARE spunta l'anagramma "LUNA REA" a cui per la verita' non riesco a trovare nemmeno un'ipotetica attinenza ma che riporto ad onor di archivio.
E' vero che se si indica la luna tutti guardano il dito ma per ora ho trovato un limite all'immaginazione, magari qualcuno coglie un qualche nesso fantasioso.

Trovavo anche molto simbolico e strano che chi ha potuto stagiare o aggredire M. gli abbia subito dopo coperto le mani con aghi di pino.
Insomma non penso avesse molto tempo ma non si sono risparmiati gesti simbologici.
Perche' infatti ricoprire le mani di aghi di pino???

Sophie ha detto...

@ Antonello

Su croci e triangoli continuo ad intravedere, o meglio a percepire, una similitudine con qualcosa dei tempi della specializzazione, ma sono mesi che ci penso e mesi che la scarto. Discorso ostico, lasciamo perdere.

Sui piedi per terra, invece, scherzavo.
Peace!

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

ctz. "Io ho provato a esporre solo la situazione più "banale", dopo averci girato intorno per mesi cercandola ...

Quella da te indicata, già valutata, sembra più complicata e con molte persone coinvolte, come in un bel poliziesco"


Rispondo :

Veramente non mi pare di aver mai indicato uno scenario “preciso” nel senso di “dettagliato”

Al massimo posso aver pensato che MR fosse “una che parlava troppo” e lo facesse anche con una certa ostentazione forse perché si sentiva ben protetta dalla famiglia d’origine. Una “ personalità”” del genere non sempre è ben vista in un piccolo centro di provincia quindi le ipotesi formulate ci potrebbero stare tutte ma poichè di nessuna abbiamo la possibilità di avere la minima controprova non mi sento di privilegiare questa o quella

Di una cosa però sono convinto: il corpo di M. non poteva giacere al Chiosco della Pineta , luogo aperto alla vista di chiunque,.dalle 14.50/15.00 del 18 aprile in poi : le forze dell’ordine impegnate nelle ricerche e con la geolocalizzazione del cellulare avrebbero dovuto PER FORZA rintracciarlo molto prima della segnalazione anonima

Ritengo quindi che M. sia stata sequestrata per alcune ore in una località “sicura” e poi trasportata ( viva, moribonda o già morta, questo non saprei dirlo) nel luogo in cui è stata trovata

Non sono in grado di ipotizzare COSA possa essere accaduto in quel drammatico lasso di tempo non perchè mi manchi l' immaginazione ma perché non avrei riscontri alle mie supposizioni

E questo mi pare di averlo già scritto più volte

Riguardo la Sg :la sua presenza indicherebbe un avvenuto rapporto sessuale ad opera di un individuo X con la vittima in stato d’incoscienza ( drogata o narcotizzata)

E anche questo mi sembra sia un altro punto fermo su cui è superfluo ritornare
Tuttavia aggiungo che la relaz. Tagl. ci dice solo che c’è stata eiaculazione ma non ci dice nulla sulla intensità e durata della penetrazione….

Altro non mi sento di dire.

Ciò non toglie che nello lo scenario da te proposto ci siano molti spunti interessanti e riflessioni acute tali da stimolare interventi da parte di nuovi utenti interessati al caso

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OT x
MIMOSA e SOPHIE

MIM. : --> sei ragioniere? o del segno dei Gemelli o della Vergine? (per mia curiosità di capirti meglio)

SOPH. : --> Ma dimmi, intendevi un Cava o un Calvados, o forse (orrore) uno squirt di Calve'...?

Ehi ! Cos’è , un interrogatorio in piena regola ? ;-)))))

Se tentate d’incastrarmi nell' “affaire Rea–Parolisi” vi avverto che sono un osso duro (e non sono un ragioniere)

Parlerò solo in presenza del mio avvocato, dopo aver mangiato le moules frites marinières ( le “ cozze meuniere”” non le ho mai sentite : conosco solo la sogliola in quella versione) e aver bevuto un trou normand

Le “varianti” suggerite da Sophie mi sono del tutto sconosciute

tabula ha detto...

Enrico, dò un + alla tua intuizione

"non ci dice nulla sulla intensità e durata della penetrazione…."

giusto. più che giusto.

Mi spiego: una durata minima standard non è mai stata ratificata nella normativa europea, il tempo che un uomo ti mette a disposizione.. porebbe essere questione di fortuna. Ma anche di intenzione.

tutti quei discorsi di Antonello su sudori e sfregamento erano come minimo ottimisti.

non sappiamo se il gesto sia davvero stato di insana passione, o di semplice firma, o di sfregio.

Ritorneremmo all'ipotesi siringa?

sfregamento e sudore non fanno proprio sempre parte del pacchetto.

Piuttosto, Sophie, dovrei farti una domanda orribile.

Il cappottino di quell'omino.
Beh, non essendo un cappottino.. "firmato", è inequivocabilmente riconoscibile come tale o potrebbe essere che ne so, il cappottino di un cagnolino o il cappottino di qualche altro animale?

Lo so, fa schifo. Ma lo è anche quel che è stato fatto a Melania, e mi chiedevo se ci fosse un ulteriore sfregio.

Sophie ha detto...

@ Tabula

Ogni animale indossa il proprio cappottino firmato con logo ben riconoscibile... DUBITO!

@ Enrico

Comincio con l'OT

Pero', bravo! Non ci sei cascato! Sai il fatto tuo in fatto di cucina, di vini (il Cava pero' e' 100 volte meglio del Calvados...) e anche di francese (ma ti manca l'inglese), non sei un ragioniere e sei dell'acquario - prendi nota, MIMOSA! Tutto molto interessante. Passiamo ad Antonello???

E ora: scusa Enrico, ma... Tu sei un uomo (credo) e io ti assicuro che sono tutta donna al 100% e anche vaccinata, ma da una parte o dall'altra credo che ci si capisca lo stesso. Ora, potresti gentilmente illuminarmi su "la relaz. Tagl. ci dice solo che c’è stata eiaculazione ma non ci dice nulla sulla intensità e durata della penetrazione…."? Perche' vedi, Enrico, l'eiaculazione della Sg avviene esclusivamente al momento dell'orgasmo, e non prima. E allora, cosa c'entrano intensita' e durata della penetrazione dato che comunque la Sg e' stata rilevata all'interno del canale vaginale grazie ad un tampone, e quindi penetrazione, indipendentemente dalla qualita' della performance, c'e' stata? Cosa cambierebbero mai durata ed intensita' nel risultato finale? Moltissimo, te lo assicuro, per una donna consenziente; niente nel caso di Melania Rea. E le cellule epiteliali del depositatore si sarebbero trasferite comunque, anche in 5 secondi di eiuaculazione con penetrazione. Pertanto, o il tizio non ne aveva da trasferire, o Melania e' stata ripulita per bene, ma non cosi' "profondamente".

O c'e' forse qualcosa che mi sfugge...?

Mimosa ha detto...

Bene, dopo aver gettato il sasso, e fatto intravedere scenari macabri e satanici, ora ritiro la mano.
Non voglio litighiate per me ;-)))

Come vi avevo premesso, ho provato a cercare la strada più corta e più semplice per spiegare
il delitto ad arma bianca di una giovane donna,
il cui corpo, che non portava segni di violenza sessuale
ma tracce inconfutabili che un rapporto c’è stato,
è stato abbandonato a chilometri dal luogo della scomparsa
e la scena del crimine è risultata costruita quasi di proposito,
posizionando oggetti
e incidendo dei disegni figurati sul cadavere.

I personaggi convolti in questo racconto erano:
- una o due donne per convincere la vittima all’appuntamento
- il mezzo-uomo che l’aspettava subdolo
- l’intagliatore-tatuatore che ha fatto anche da autista e da apripista.

Tutto qua, una teoria come un'altra, ma questa non l’avevamo mai preso in esame e ve l’ho proposta.
Ho notato che non la scartate completamente, quindi mettiamola in archivio e passiamo pure ad altro.
Vi ringrazio per l'impegno che ci avete messo a starmi dietro.

Mimosa

Mimosa ha detto...

integrazione:
... posizionando oggetti CON ORDINE E SIMMETRIA

Sophie ha detto...

@ Enrico

PS just in case you're wondering: circa 60s per un trasferimento epiteliale tra superfici asciutte, ma solo attimi in caso di presenza di liquidi corporei. E direi che un rapporto sessuale consenziente, o falsamente consenziente, sia da considerarsi decisamente A WET CONDITION...

Sophie ha detto...

@ Enrico

PPS dubito comunque che ci sano stati dei preliminari.

PPPS Pertanto, o il tizio non ne aveva da trasferire, o Melania e' stata ripulita per bene, ma non cosi' "profondamente". O forse piu' semplicemente NON LE HANNO CERCATE.

tabula ha detto...

@Sophie
grazie per le delucidazioni sui cappottini, non ne avevo idea.

Piuttosto. dici che basterebbero attimi in una wet condition.

Ne ho qui un carnet di domande impronunciabili, scusami.

Mettiamo il caso di questo ometto, azoospermico di suo e probabilmente soprannominato pic indolor dalle amiche, e non solo per il vezzo di circondarsi dalle amiche, con il pessimo vizio di non conoscere i preliminari, ed una durata minima media della performance tendente allo zero, con una donna bellissima e semi-incosciente (che non abbia il brutto vizio di sfottere "dopo"), e diamogli un preservativo bucato: è sempre dovuto il fatto che debba necessariamente avere rilasciato cellule epiteliali o tracce di sè?

ENRICO ha detto...

@ SOPHIE ( non so cosa hai scritto in inglese e nemmeno ho voglia di andarlo a tradurre con google quindi se quanto di seguito scritto è una fesseria, porta pazienza )
----

Se il c.d. "rapporto sessuale" fosse avvenuto ASSAI VELOCEMENTE e POCO INTENSAMENTE la "vittima" avrebbe anche potuto essere ancora cosciente ( non consenziente !) e non presentare segni di violenza da stupro ? E' una domanda che mi/ti faccio perché, in caso di risposta affermativa, la somministrazione di droghe o d’altro per rendere la donna “passiva” potrebbe non essere necessariamente avvenuta

Rimarrebbe irrisolto il problema delle cellule epiteliali mancanti all’appello ma quello lo sarebbe in ogni caso ( a meno di non supporre un’accurata “ripulitura” esteriore del corpo durante l’operazione di deturpamento del cadavere o una NON accurata ricerca delle stesse da parte dei periti medico-legali)

Antonello ha detto...

@Sophie
si ma bisogna inventarsi qualcosa alla svelta perche' un uomo trasparente non solo non renderebbe molto felice, a meno che il masochismo non abbia fatto il suo corso, nessuna donna ma se permettete nemmeno nessun uomo ed invece guarda caso orgasmo ed Sg vi e' stato, indi l'elefantino rosa probabilmente :
1) Ha agito aldifuori da GimHamBato o necrofilo non resistendo all'idea accademica ed idraulica di fare la sua genialata chiuso fra "quattro mura".
In fondo si soddisfa o si gode, molto semplicemente, della soddisfazione di una donna solo se e' viva e tante volte, se parla troppo, si tende anche a "non soddisfarla" perche' si cerchi l'asso di bastoni e si levi dai (va be).
In fondo anche ad un uomo non si sa mai cosa capita, delle volte donne, altre piattole, in altre qualcuno e' diventato ricco trovando il petrolio.
Dipende.
2) Dobbiamo rassegnarci, le alternative a quanto sopra sono comiche se escludiamo la siringa, parliamo di cerbottane, di Bluetooth o wireless oppure dobbiamo inventarci, perche' non si lasci egoisticamente traccia, una specie di enorme profilattico a coprire anche il bacino e tagliato sulla cima.
Non la dico ma se ad un necrofilo gli e' scoppiato il camiciotto la maledizione gli e' arrivata.
Scusate le impronte fra il serio ed il faceto ma solo seri ritengo si ricavi ben poco, magari anche sorridendo si penetra e meglio nella parte, ma che avete capito??? Ma basta?!!!!

Sophie ha detto...

@ Enrico e Antonello

In linea di massima lo stupro lacera maggiormente nella fase iniziale, in cui la donna, non consenziente, viene forzatamente penetrata. Intensita' a parte, se lo stupratore e' uno solo e non usa oggetti, come purtroppo a volte avviene, la durata del rapporto ha un suo limite, almeno di durata...

Riguardo alle cellule epiteliali, e' molto probabile che non siano state cercate, o che comunque non ve ne fossero piu' da cercare perche' andate distrutte dall'acido lattico presente in vagina e in parte lavate via da qualunque "perdita" di liquidi post mortem.

Pamba ha detto...

Guardate, la diffusione del GHB è sempre più vicina all’area del delitto…
http://www.italiah24.it/regioni/centro/marche/ascoli-piceno-marche/notizie-ascoli-piceno/89398/ascoli-piceno-blitz-contro-la-droga-dello-stupro-quasi-mezzo-litro-di-sostanza-stupefacente.html
Non avevo dubbi sulle vostre intuizioni, semmai mi sembra una conferma della validità di questa ipotesi.
Ciao, Pamba

tabula ha detto...

sophie,
continuo a votare per il preservativo bucato, ma hai ragione dicendo che l'ambiente vaginale o
altri liquidi e sostanze necessariamente espulsi dal corpo potrebbero avere eliminato le tracce del contatto avvenuto.
tanto più che di quei liquidi e sostanze non risulta una riga che sia nota di notizia.
potrebbe essere stata pulita esternamente, Melania, prima delle incisioni, o potrebbe non avere mai espulso alcunchè?

Può accadere?

In fondo, anche se si verificò la vuotezza della vescica, ricordo che Mimosa descrisse la pancia della donna come molto molto gonfia.

ok, lieviti e batteri.

Ma?

(quante, quante domande, lo so)

Mimosa ha detto...

Ad un mia precisa domanda Annika, ce lo aveva confermato:
«i primissimi liquidi fuoriescono gia' nelle prime ore dopo il decesso».

Mimosa

Mimosa ha detto...

Ed è “presumibile” che , se il corpo è stato portato a Ripe (per farlo ritrovare – e l’anno scorso dicevamo che il posto poteva “essere di strada” mentre ora diciamo che aveva forse a che fare con Melania o con Salvatore),
nelle prime due ore dal decesso il corpo stava da un’altra parte ….
del resto ci sono volute più di due ore per decidere dove portarlo.

“Là” c’erano sicuramente maggiori possibilità di dare una pulita sommaria (se non altro per non sporcare il mezzo del trasporto).

Pamba ha detto...

Mimosa, nella tua ricostruzione, molto particolare e nuova, io immagino il soggetto depositore di Sg come il custode temporaneo della vittima.
uomo vile che si fa tentare dalla situazione, di nascosto agli altri violenta e ripulisce accuratamente la vittima come a cancellare quello che ha fatto...Doveva solo farla parlare o intimidirla..
Una visione, non chissa' quale ricostruzione, ma mi immagino banalmente questo evento sconsiderato la causa scatenante l'omicidio, forse e' lo stesso che nel depistaggio usa la gomma per cancellare la sua Sg.

Pamba

tabula ha detto...

quindi se il corpo, data la perdita di liquidi e solidi, fosse stato spostato entro le due ore dal decesso, le famose ipostasi non avrebbero indicato alcunchè di rilevante, giusto?

però, scusate, quel sangue sul chioso e sugli alberi.
va bene la raccolta di fluidi, ma o c'è l'omicidio d'impeto dell'omuncolo approfittatore, e quindi pensare alla raccolta un assurdo, o non c'è stato nessun impeto ma una sordida premeditazione, e il rapporto è avvenuto come ciliegina sulla torta, tanto per non perdere un'occasione forse unica da parte dell'omuncolo.

Mimosa ha detto...

@ Pamba
Certo che il vile potrebbe essere stato il "custode" come dici tu, ma in un altro tipo di racconto, in una delle ricostruzioni che avevamo tentato, quando avevamo cominciato ad affrontare l'ipotesi che M abbia avuto appuntamento per un "chiarimento" e che l'episodio sfociante in Sg sia avvenuto mentre aspettavano il "capo".

Ma in ogni altro tipo di ricostruzione torna in ballo il misterioso "segreto" che M voleva denunciare ...

Io ho solo cercato la versione più banale, anche per puro esercizio accademico.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Tabula
aspetta che finisco di scrivere proprio qualcosa sugli schizzi di sangue ... abbi pazienza, oppure mi leggerai domani.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Che il corpo sia stato “adagiato” in quella posizione e in quel punto e non che sia “caduto” per essere girato e colpito anteriormente, a me pare sempre la versione più verosimile.

Vi ha descritto che aveva i piedi rivolti verso la parete del chiosco, a qualche metro di distanza (in linea perfettamente perpendicolare), mentre la maggior parte degli schizzi si trovano disseminati a 3-4 metri più a destra del corpo, in direzione dello spigolo del fabbricato, sul terreno e un paio (minuscole) sul tronco dell’albero d’angolo.

Questi schizzi sono stati classificati come riconducibili alla fase del primo assalto ovvero delle pugnalate sulle schiena.
Ma se le pugnalate sulla schiena erano poco profonde, come mai tanti schizzi?

Dove sono finiti gli schizzi dal più copioso sangue fuoriuscito dalle pugnalate alla gola e all’addome?

Dove era posizionato il pugnalatore quando il corpo era disteso?
Le stava davanti a cavalcioni o chinato su di lei? o le stava alle spalle, dalla parte della testa?

Non ci sono macchie sulla parete frontale al corpo, solo due orme di scarpa sull’assito.
Non ci sono schizzi sugli alberi dietro al corpo … né sul terreno nei pressi.

Quando si conficcano pugnalate in un corpo gli schizzi da brandeggio seguono un preciso percorso di traiettoria.
Sono andata a fare una piccola ricerca, ma è troppo lungo sia l’approfondimento sia scriverne qui. Sarebbe meglio che qualcuno potesse rispondere alle mie domande.

C’è ancora una cosa e la posto in un altro momento.
Mimosa

Pamba ha detto...

@ Mimosa
Stavolta proprio non mi ricordavo..che fosse stato gia' detto, in un'altra "narrazione" poi...
Che figura! :))

Non credo di riuscire a leggerti prima di domani sera.
Grazie intanto e buonanotte

Pamba

Antonello ha detto...

Mi sembra che la realta' dei dati ci porti oltre l'immaginabile.
Nessuna traccia animale
Nessuna traccia di liquidi e sostanze
Un corpo lasciato ai piedi di un reparto in esercitazione
Due giorni di tempo in tutta tranquillita'
Un Gps acceso ed una N.u.e. che improvvisamente non servono nemmeno a rintracciare un telefono seppur con la maggiore delle approssimazioni.

Sono tutte cose che non riuscirebbe a fare una banda od uno sprovveduto, tantomeno, li c'e' qualcuno che gode di protezioni, che ha potuto e voluto fare cio' che voleva beatamente.
Ed aggiungo, qualcuno vicinissimo alla vittima perche' a parte particolari geometrici e messaggi criptici solo a noi M. e' stata salvaguardata nell'immagine nel viso, nei capelli, il resto e' stato messaggio o depistaggio.
Quindi un'organizzazione, due o tre sodali non bastano, neppure se specialisti, sarebbe possibile ma con un rischio troppo alto che esclude di per se professionisti razionali, gente esperta non rischia a quella maniera se non con coperture.
E la cosa si fa veramente inquietante.

Mimosa ha detto...

@ Pamba
non ti preoccupare per la memoria ... :))
io me lo ricordo perché il "custode" libidinoso e il "capo" sono figure che ho ipotizzate io e le avevo inserite in una ricostruzione.

Ciao
Mimosa

Mimosa ha detto...

Concludo la mia giornata postandovi questo, appena trovato:

http://daily.wired.it/news/scienza/2012/04/27/csi-i-italia-firma-microbica-scena-del-crimine-24357.html

«"Si tratta di un'innovazione nel mondo della medicina legale di interesse per tutte le polizie - spiega Romano Spica, coordinatore del gruppo di ricerca - con questa nuova tecnica, che utilizza le stesse tecnologie biotech dell'analisi del dna, sarà più facile determinare come si sono svolti gli eventi criminosi". In che modo è presto detto: "Il kit è stato sviluppato per riconoscere il tipo di materiale biologico che viene ritrovato", spiega il Colonnello Luigi Ripani dei Ris di Roma. "Sono moltissime le informazioni che si ottengono da questo tipo di analisi - aggiunge - dal tipo di liquido o tessuto ritrovato fino anche a rilevare la firma del terreno sotto una suola di scarpe. Cosa che prima non era possibile fare e che oggi può essere di grande aiuto anche per risolvere cold case".
In pratica, il kit permette di analizzare i batteri presenti sulla scena del crimine per rintracciare anche il più piccolo residuo di liquido biologico - dallo sperma alla saliva fino al sudore, liquido vaginale e tracce fecali - su un reperto, sul pavimento o sul corpo della vittima.»

Anonimo ha detto...

Se come dice la signora Mimosa nel post delle 23,30:
"nelle prime due ore dal decesso il corpo stava da un’altra parte ….
del resto ci sono volute più di due ore per decidere dove portarlo"
il sangue sparso per terra, sotto il corpo ed ovunque lo hanno portato con un secchio?

Antonello ha detto...

@anonimo
Se invece ammettiamo che tutto sia avvenuto negli orari e nei luoghi indicati dall'accusa:
1) Come mai in due giorni un corpo lasciato a 1.200 m s.l.m. in un parco naturale non presenta la benche' minima traccia animale???
2) Come mai non si son ritrovate sostanze o liquidi di ritenzione ed evacuazione sul luogo dell'ipotetico delitto???
3) Come mai se persino il G.p.s. del cellulare della vittima risultava acceso lo stesso non veniva rinvenuto a Ripe fra le 14,55 circa e le 19,00,??? E come mai se la N.U.E. ha dei margini di errore di 300 metri il cellulare della vittima non e' stato cercato, facendolo squillare, nei dintorni del punto segnalato???
4) Come mai un intero reparto con tanto di sentinelle sul luogo e gente che al chiosco ha mangiato sino alle 14,40 nulla ha potuto vedere del corpo di M. che gia' li si suppone fosse???
5) Come mai in 43 minuti, dalle 14,40 appunto alle 15,23 (atti d'ordinanza) S. si trasforma in Superpippo, compie tutto il rinvenuto e si ripresenta a Colle San Marco lindo, senza arma e vestiti sporchi, senza alcuna traccia in auto ne in casa e senza essere visto da nessuno, ne a Ripe e ne a Colle San Marco se si esclude un chioscaio impazzito ed un bloodhound in calore???
6) Come mai nessuno affronta l'argomento Sg che alla conta della sua umana sopravvivenza in laboratorio sarebbe stata depositata nel massimo ben dopo la sera del 18/04/2011???
7) Come mai persiste la presenza di uno scontrino datato 19/04/2011 nei pressi del corpo??? Forse perche' il 19/04/2011 quel corpo a Ripe non vi era???
8) Come mai per perquisire il chiosco di Ripe i CC hanno dovuto manipolare i cardini della porta come da foto perfettamente visibili su internet???
9) Come mai ci si ostina a prendere in considerazione solo e soltanto tutto cio' che conforta la ricostruzione improbabile dell'accusa e si tralascia tutto cio' che la esclude categoricamente???
10) Come mai il Colasanti vedetta all'inizio della stradina si dice sicurissimo che da li sono passati un fuoristrada ed una Stilo in orari compatibili con l'aggressione ipotetica ma nessuno cerca i proprietari di questi mezzi???
11) Come mai deve scoprire CLV che quel giorno in orari compatibili vi era in zona un cercatore di tartufi con una panda gialla posteggiata a 500 metri mai scoperto ne sentito dagli inquirenti???
12) Che diavolo sta accadendo alla giustizia italiana???

Mimosa ha detto...

Oltre a tutto ciò che ha molto ben schematicamente elencato Antonello, ad avvalorare l’ipotesi che M non è morta a Ripe (ed evidentemente il sangue è stato “portato con un secchio”) a pag.69 della Memoria Difensiva di agosto è descritto quanto visto dal dott. Varetto (visto dalle foto e non dal famoso video dell’autopsia):

sul viso del cadavere sono presenti colature di sangue dirette da sinistra verso destra e verso l’alto; esse provengono da una ferita al collo e si sono formate ed essiccate in un momento in cui il cadavere si trovava poggiato sul fianco destro: ecco un’altra posizione che è stata mantenuta per un tempo non breve e che non corrisponde a quella finale (supina) del corpo"»

Questa frase contiene più considerazioni:
- colature di sangue che provengono da 1 ferita al collo : sono “essicate” e si interrompono
- però le ferite da taglio alla regione cervicale anteriore (gola) erano 2 + 1 al volto + 1 ferita da punta e taglio alla regione mentoniera sinistra : dove è finito il resto del sangue che è sicuramente colato? raccolto in un “secchio” anche in un catino, anche in un telo impermeabile …
- affinchè le prime si siano potute essiccare, il cadavere si trovava poggiato sul fianco destro: ecco un’altra posizione che è stata mantenuta per un tempo non breve, quindi tale posizione ha favorito il gocciolamento delle ferite in modo tale da poter essere raccolto
- se tutto ciò fosse avvenuto a Rupe si sarebbero dovute trovare più chiazze ematiche sul terreno non una sola che abbiamo visto tutti più volte.

Antonello ha detto...

Suggerirei che su un fianco destro, nell'eterna fantasia del nostro tempo, un corpo potrebbe essere nascosto raccolto in un baule posteriore di un'auto o nel sedile posteriore ricoperto in un telo idrorepellente di cui per caso ne esisterebbero di tipo militare, ma non credo, sarebbero ipotesi oltre i dati, io non credo alle fantasie, ma se non ci si crede perche' trattenerle???

Antonello ha detto...

Ot et mistero misteribus.

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=211314&sez=NORDEST

Spuntano, le registrazioni delle telefonate fra il poliziotto indagato e la scomparsa Rossella Goffo.
Come come???
Cioe' uno dei due telefoni sarebbe stato sotto intercettazione, ok. quando???
Se prima della scomparsa della donna ci sarebbe da chiedersene il motivo quantomeno, quindi sara' dopo che la donna e' scomparsa e che quindi avrebbero potuto intercettare lui in qualita' di indagato o il telefono di lei in quanto scomparsa.
Ma se hanno addirittura registrato le telefonate fra i due successive alla scomparsa, che ora sono al vaglio della trascrizione peritale, come hanno fatto a non rintracciare la Goffo???
E perche' se il poliziotto ha avuto modo di parlare con la scomparsa dopo la sua sparizione non ha prontamente riferito di averla sentita e che era quantomeno in vita e nelle facolta'???
Me lo chiedo perche' l'alternativa sarebbe che le telefonate fra i due sarebbero state registrate prima della scomparsa della donna ed il che appare strano, se non improbabile.

ENRICO ha detto...

@ ANTONELLO

"Ma se hanno addirittura registrato le telefonate fra i due successive alla scomparsa, che ora sono al vaglio della trascrizione peritale, come hanno fatto a non rintracciare la Goffo???

ESATTO ! La Goffo scompare il 4 maggio 2010 e Il suo cadavere viene scoperto 5 gennaio 2011 quindi le intercettazioni telefoniche tra i due dovrebbero essere state registrate DOPO il 4 maggio Come è possibile che i CC non l’abbiano potuta localizzare con tutti le tecnologie a disposizione. ?

Si è mai saputo a quando approssimativamente il Tagliabracci ha fatto risalire l’epoca della morte della donna ? da qualche parte avevo letto che sia stata uccisa il giorno stesso della scomparsa…

Ripropongo qui di seguito il link di Alvaro Binni-

http://alvaro-binni-giustizia-sommaria.blogspot.it/2011_06_01_archive.html

Antonello ha detto...

Non ricordo, pero' ad occhio se con M. il perito ha fatto un capolavoro di multisignificativismo con la Goffo deve essere entrato nei guinness.
Una due giorni, l'altra ritrovata dopo circa otto mesi, a pezzi seppelliti e con l'inverno triste e povero di erba di mezzo.
Ecco li, vicino a Colle San Marco il corpo della Goffo era straziato dagli animali, anche se inizialmente Tagl. disse segato a pezzi.
Immaginiamoci cosa puo' accadere a mille metri, in aprile in un parco naturale.
Invece M. pur stando li due giorni e due notti e' stata rinvenuta integra, nessuna traccia o dna animale.
Mentre la Goffo pure Tagl. dovette ammettere l'opera degli spazzini, per M. in ben altro ambiente depositata sembra normale sia assente di tracce.
Mi tasto se ci sono.
Poi leggo di queste intercettazioni fra una scomparsa ed un indagato.
E mi ritasto se ci sono.
E belin, ora tocca svuotare la cantina del vicino per riuscire a dirgli in faccia che sua moglie e' ubriaca.
E che si tasti se c'e'.

Anonimo ha detto...

fiore
dall' ordiannza di custodia cautelare leggo a pag. 61 che le ferite post mortem sarebbero state inferte mezz'ora 1 ora dopo la morte e a pag. 62 che le stesse non prodotte molte ore prima del ritrovamento del corpo....quindi deduco che la morte sia avvenuta la notte tra il 19 e il 20 di aprile...o mi sbaglio?

altro anonimo ha detto...

Difatti la Canestrari dopo aver esaminato il cadavere di Melania, disse che la morte risaliva a non più di 12 ore dal ritrovamento. Fatevi i conti.
Ecco perchè il corpo era intatto. E' stato esposto poche ore.

ENRICO ha detto...

# ANTONELLO ( credo sia tu, l'anonimo )

"quindi deduco che la morte sia avvenuta la notte tra il 19 e il 20 di aprile...o mi sbaglio?"

E' una supposizione che avevo espresso più volte dato che anch'io ricordavo di aver letto da qualche parte quello che tu adesso riporti scritto nell'Ordinanza. Poi abbandonai l'idea perchè ci furono varie obiezioni...come ad esempio quella dello strano traffico notturno nella notte tra il 18 e il 19 che avrebbe potuto essere riferibile all'aggressione avvenuta proprio in quelle stesse ore della notte .

Però mi convince di più l'ipotesi che il crimine sia avvenuto la notte seguente poichè - oltre alla perizia sulle ferite post mortem che daterebbero il decesso a non molte ore prima del ritrovamento del corpo - c'è anche da considerare che il 19 aprile le esercitazioni militari terminarono quindi "il posto", non essendo più sotto controllo e magari essendo già stato ispezionato con esiti negativi ( cosa secondo me avvenuta ma NON divulgata !), sarebbe stato proprio il più adatto "alla bisogna"

Mimosa ha detto...

In tal caso, caro Enrico, M è “sicuramente” stata sequestrata per 36 ore, e dove? a quale scopo? farle confessare “tutto quello che sapeva”? senza alcuna costrizione? docile per due giorni e una notte? forse un siero della verità che non ha lasciato tracce e fatto scaturire nemmeno una lacrima?
L’ultimo suo pasto allora potrebbero essere stati pizza e cocacola …
Ovvio che, nella tua ipotesi, la morte si ricolloca a Ripe. Ma per una organizzazione di questo tipo perché usare un pugnaletto per una sentenza di morte? un soffocamento con sacchetto di plastica non era meglio? o un colpo di pistola in fronte?

Mimosa

ENRICO ha detto...

# MIMOSA

Le tue sono obiezioni più che giuste e non credere che anche io non me le sia poste.

Effettivamente un sequestro di 36 ore sarebbe stato difficile da gestire e non avrebbero senso le ferite inferte con un coltellino.

Però chi ci dice che fosse stata emessa una "condanna a morte" ?

In ogni caso i periti devono decidersi : è morta alle 15.00 del 18 apr. o all'alba del 20 ?

Il corpo presentava segni di esposizione all'aperto per molte ore o il "trucco era intatto" e il cadavere pure ?

Non sono un medico legale ma non credo sia possibile emettere due perizie alternative così contrastanti fra loro.

Antonello ha detto...

@Enrico
no, non ero io l'anonimo benche' a grandi linee, ora piu' ora meno, credo che sia una delle due opzioni.
O aggredita a Ripe e custodita in zona per poi riposizionarla il 19/20 o sequestrata per 36 ore ed aggredita d'impeto a Ripe a ridosso delle prime ore del 20.
Almeno i dati dicono questo, o meglio l'incrocio dei dati.

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA

Ps : "Ovvio che, nella tua ipotesi, la morte si ricolloca a Ripe. "

Non necessariamente.

Comunque ripeto : i medici legali dovevano esaminare un corpo la cui morte poteva risalire ad un lasso di tempo max di 36 ore ca.

Non di 36 gg, o mesi o anni. Quindi non credo si possano fare "stime" sull'ora del decesso così macroscopicamente contraddittorie quando un cadavere è - per così dire - "ancora caldo"

ENRICO ha detto...

@ Antonello

"O aggredita a Ripe e custodita in zona per poi riposizionarla il 19/20"

NO, se si dovesse prendere per buono quello che dice l'ordinanza e cioè " che le ferite post mortem sarebbero state inferte mezz'ora 1 ora dopo la morte ...e non prodotte molte ore prima del ritrovamento del corpo"

Se la morte è avvenuta( Tagl. docet) dopo alcune decine di minuti dall'aggressione e le ferite post mortem sono state inferte 1 ora o un'ora e mezza DOPO la morte e poche ore PRIMA del ritrovamento , l'aggressione dovrebbe essere avvenuta nella notte/alba tra il 19 e il 20

Almeno questo mi suggerisce l'"analisi logica" della frase riportata in Ordinanza.

Antonello ha detto...

Riassumendo:

Dall'incrocio dei dati risultano possibili tre opzioni:
1) Sequestrata a San Giacomo, trasportata ed aggredita a Ripe il 18/04/2011, custodita nelle vicinanze (chiosco o grotta) e ridepositata il 20/04/2011 nelle prime ore della notte fino alle 07,00.
2) Catturata a San Giacomo, sequestrata per 36 ore ed aggredita nelle prime ore del 20/04/2011 a Ripe fino alle 07,00.
3) Catturata ed aggredita a San Giacomo, spostata a Ripe, viva o priva, custodita in chiosco o grotta e poi finita a Ripe in orario compatibile con le prime ferite letali, ricostudita in grotta o chiosco e ridepositata il 20/04/2011 nelle prime ore del 20/04/2011 fino alle 07,00

Inutile dire che ritengo improbabile la terza.
Comunque non vedo altre alternative, una delle tre, per me, e' quella accaduta.
In ognuno dei tre casi il cellulare deve essere per qualche motivo rimasto a San Giacomo fino alle 19,00 del 18/04/2011.
Forse ritrovato e spento da persona insospettabile che era li per soccorrere la donna.

Lola ha detto...

Su quale base la Canestrari fissa il PMI a 12h prima del ritrovamento: livor, rigor o algor (sebbene su quest'ultimo andrebbe steso un velo pietoso)? Sembra una domanda futile, ma dato che ognuno di questi 3 parametri forensici ha i propri tempi e che Tagliabracci riesce ad anticipare il PMI alle 14.45 circa del 18/4 NONOSTANTE rigor, livor (ed algor?) rilevati dalla collaga...

ENRICO ha detto...

Du bist die fesche LOLA ?
(credo proprio di sì)

"Su quale base la Canestrari fissa il PMI a 12h prima del ritrovamento: livor, rigor o algor (sebbene su quest'ultimo andrebbe steso un velo pietoso)? Sembra una domanda futile, ma dato che ognuno di questi 3 parametri forensici ha i propri tempi e che Tagliabracci riesce ad anticipare il PMI alle 14.45 circa del 18/4 NONOSTANTE rigor, livor (ed algor?) rilevati dalla collaga...

Ecco : proprio quello che vorrei sapere anch'io

Ahhh, se ci fosse qui ANNIKA !

tabula ha detto...

scusate, ma si è sempre parlato di sequestro.
non potrebbe, Melania, essere scappata dal marito di propria spontanea volontà?
almeno per le prime ore..

Anonimo ha detto...

fiore
nell'ordinanza leggo che l'orario della morte il perito lo deduce dalla caffeina presente nel corpo della povera melania, ma non considera assolutamente che quel "caffè" M. avrebbe potuto berlo in qualunque momento, anche alle 23...del 19 aprile. nessun altro elemento a sua disposizione, solo la caffeina..... ma la difesa, queste cose le ha lette?
e' da qualche mese che seguo il vostro notevole lavoro ,ma solo oggi ho avuto il tempo di leggere l'occ e, in verità, sono BASITA...sembra che la perizia possa solo scagionare il Parolisi, oltre che per una questione di tempistica per il 18 aprile, anche per la descrizione delle ferite...e lì si parla di una perizia legale, mica di vedere dentro ad una radio per capire se la batteria è scarica o no!!
poi, il perchè la poverina sia stata uccisa, il fatto che potesse sapere qualcosa e guarda caso l'abbia confidato alle amiche "del cuore", bene, queste sono altre indagini, è tutta un'altra storia, ma...mi posso solo augurare che la difesa o chi per loro legga il vostro blog
fiore

Mimosa ha detto...

Le contraddizioni segnalate da Fiore stanno già qui: p. 65 – Ordinanza Ascoli, gip Monti, 15 luglio 2011:

«come si è visto dalla Relazione definitiva dei medici legali depositata il 13.7.11 tali lesioni sono state causate almeno dopo 30-60 minuti dalla morte sulla base dei tempi di essiccamento delle tracce ematiche e anzi non molte ore prima del ritrovamento del cadavere sulla base dei dati di contaminazione batterica delle ferite come verificata a seguito del secondo rilievo autoptico;».

Ora vorrei riportare la vostra attenzione sulla particolare ricostruzione cronologica:

- la prima ricognizione esteriore del cadavere e della scena è stata fatta dalla dott. Canestrari il pomeriggio del 20 aprile,
-l’autopsia è stata eseguita dal prof. Tagliabracci il pomeriggio del 21 aprile
-e il giorno dopo i giornali già pubblicavano le prime indiscrezioni sugli esiti, da informazioni distribuite dalla viva voce dell’anatomopatologo e cioè che la morte risaliva a 9-12 ore dalla scomparsa quindi in un arco di tempo di 3 ore dalla mezzanotte del 18 aprile alle 3 di mattina del 19 aprile
-dal 20 al 23 aprile l’attenzione si è già concentrata su SP (a causa delle dichiarazioni di Imma e poi di Michele)
- il 28 aprile viene depositata la Relazione Preliminare
- e subito dopo il PM riformula la domanda al Tagl
– cosicché il 3 maggio viene eseguita la 2° autopsia che fornisce le risposte che il PM desiderava leggere ossia che le incisioni post mortem sono state fatte mezz’ora-un’ora dopo il decesso
- risposte ribadite in sede di consulenza definitiva (p. 61, Ordinanza Teramo, gip Cirillo)
- per rendere il tutto sufficientemente credibile il Tagl, nella relazione definitiva, lascia scritto quello che aveva già scritto nella relazione preliminare, e così la frase suona ambigua anzi non molte ore prima del ritrovamento del cadavere.

A me sembra chiaro : un arzigogolo per far rientrare Parolisi come omicida.

Mimosa

tabula ha detto...

scusa mimosa.
io non ho capito bene la dinamica.
Non sei tu a non aver spiegato bene, sono io che mi sono persa nel prima e dopo nelle datazioni di quelle ferite.
potresti semplificarmi?

Mimosa ha detto...

Tabula,
non so se interpreto bene il tuo dubbio, il fatto è che gli orari delle ferite figurate post mortem hanno subito lo stesso trattamento della caffeina e del colore del residuo gastrico ... a beneficio dell'accusa.
Tutto qui.

Mimosa

Anonimo ha detto...

C'è un errore di DATAZIONE!!
La dott. Canestrari disse che la morte di Melania poteva risalire a non oltre 12 ore dal RITROVAMENTO non dalla SCOMPARSA. Ed il ritrovamente avvenne nella mattinata del 20.

Antonello ha detto...

Il ritrovamento avvenne dalle 15,30 alle 16,00 del 20/04/2011, andando a ritroso di 12 ore si arriva alle 3,30/4,00 del 20/04/2011, 3 h prima che si riaccendesse il cellulare e si desse il via alle ricerche nella semioscurita'.
Allargando per sicurezza la forbice io direi dalle prime ore della notte del 20/04/2011 alle 5,00 dello stesso mattino.
Ammesso pero' che l'omicidio non era programmato per quale motivo M. sarebbe stata portata o sarebbe andata a Ripe viva, chissa' con chi, piu' o meno dalle 01,00 del 20/04/2011???
Che volevano fare??? Una continuativa???

Sophie ha detto...

@ mon cher Enrico

Lascia stare Lola, poverina: non c'entra niente!

Annika poi al momento e' assolutamente irraggiungibile in Papua New Guinea, dove vive a 30m da terra su un albero secolare e, in camicia bianca da uomo con le maniche arrotolate (reminescenza di un camice da lab), gambe e piedi nudi, chili di immancabile mascara e due ossa di origine incerta tra i capelli, dissemina fegato di animali di specie varia da lei stessa sventrati per raccogliere larve e quant'altro; e la sera, intorno al fuoco, intrattiene la tribu' che l'ha accolta ed eletta guida spirituale con vecchi remake e nuove esclusive puntate del suo Annika's SCI-FI Time.

Se pero' potesse comunicare con il blog, sono sicurissima che farebbe notare l'impossibilita' che due anatomopatologi possano trovarsi in tale contrasto sul PMI in base ai rilievi svolti di routine ed immediatamente al momento del ritrovamento di un cadavere: la "mortis family".

Stendiamo un velo pietoso sull'algor mortis, data l'assenza di termometro...

Il rigor mortis si sviluppa 1-2h dopo il decesso e procede a passi di 12. 12h a ritroso dal ritrovamento equivalgono ad un rigor quasi completo ed una rigidita' evidente; 36h, o piu', corrispondono invece ad un non-rigor. Sebbene soggettivo, nella scala di valutazione da 0-4, la Canestrari e Tagliabracci sarebbero agli antipodi...

Il livor mortis si sviluppa normalmente in tempi variabili di 30m-2h dal decesso, ma anche prima in casi di circolazione ante mortem rallentata (e direi che un dissanguamento con periodo agonico pre-morte di alcune decine di minuti rientri nel ventaglio di possibilita' di questa option rara ma significativa). Ora, dopo un PMI di 8-12h, se si esercita pressione nell'area rosa-viola del livor, ne risulta una zona "bianca"; colore bianco che la Canestrari avrebbe dovuto rilevare senza alcun dubbio. Ma dopo 12h, ed entro 24h, il livor si fissa e non varia piu' di colore, anche sotto pressione sostenuta. Per un PMI di 48h dal ritrovamento, Tagliabracci non avrebbe dovuto rilevare alcun blanching of the skin.

In parole povere, a 12h dal ritrovamento avremmo un corpo rigido con sbiancamento in sede di livor; a 48h un corpo rilassato con livor fissato e pelle rosa-viola anche sotto pressione. Quale delle due?

BAMAHOOTA

Anonimo ha detto...

Sto per la prima NON INGUINATA!!!

Mimosa ha detto...

Giustamente in anonimato mi si fa sapere che si dovrebbe dire «9-12 ore dal RITROVAMENTO» e non dalla «scomparsa».
Nel momento in cui scrivevo, per l’appunto mi chiedevo come mai tutti hanno sempre datato dalla «scomparsa»
La morte dunque corrisponderebbe al cuore della notte del 20 aprile

ALLORA PERCHE’ SP è IN CARCERE?
Lui ha alibi di ferro!

Mimosa

ENRICO ha detto...

Eh già SOPHIE :

" quale delle due " ?

Versione Canestrari ( ferite post portem inferte 30/60 min.. DOPO il decesso e “non molte ore prima” il momento del ritrovamento del cadavere avvenuto verso le 15.30 del 20.04.2911 ),

o versione Tagliabracci ( ferite post portem inferte 30/60 min DOPO il decesso avvenuto entro le 15,30 del giorno stesso della scomparsa ) ?

L’assurdo è che ENTRAMBE le possibilità siano contenute nell’Ordinanza !


@ MIMOSA

tempo fa leggendo l'ordinanza avevo individuato questa contraddizione fra " ritrovamento e scomparsa" ma poi l' avevo cancellata dalla memoria

Come abbiamo fatto a non accorgerci prima si questo ENORME controsenso ?

Sophie ha detto...

Per la datazione delle ferite post mortem, piuttosto che all'aruspicinia basta semplicemente affidarsi ai dati istologici e ai risultati delle analisi immunoistochimiche.

Per quanto riguarda una maggiore precisione su una possibile forchetta temporale in cui inserire il PMI basandosi esclusivamente sui rilievi macroscopici in fase di ritrovamento, l'algor e' dirimente, soprattutto se si ritiene che il decesso sia avvenuto nelle 24h precedenti il ritrovamento del corpo ed in mancanza di dati certi su luogo e circostanze di conservazione del cadavere - temperatura, umidita', copertura o meno. Condizioni che possono alterare anche notevolmente sia il rigor che il livor.

Sophie ha detto...

FERITE POST MORTEM

Come per il PMI, cosi' anche sulla datazione delle ferite post mortem vi sono dei tempi fissi. Infatti, sia i dati istologici che i risultati dei test immunoistochimici variano sensibilmente nelle prime 48-72h dal taglio, permettendo soprattutto in questo lasso di tempo di datare le ferite post mortem a partire dal PMI.

Ammettendo che la Canestrari abbia ragione, ovvero che Melania sia morta all'incirca 12h prima del ritrovamento e che le ferite figurate siano state intagliate circa 1/2h piu' tardi, su quelle ferite al massimo potevano essere presenti dei neutrofili e forse dei macrofagi. Questi tendenzialmente appaiono insieme, sebbene i macrofagi siano piu' lenti.

* neutrofili - mai prima di 1/2h dal taglio, ma entro 15h; * macrofili - 3h-3 giorni max.

Perche' i dati qui sopra sono significativi nel caso di un PMI 12h precedente al ritrovamento del corpo? Perche' una ferita post mortem senza neutrofili puo' essere stata inflitta max 15h prima dell'analisi della stessa. Ora, vi erano neutrofili sulle ferite post mortem? Che dire dei macrofagi? E se si, in che ratio? O forse le ferite presentavano dei cheratinociti, che possono apparire gia' entro 48h dal taglio? In questo caso avrebbe ragione Tagliabracci. Inoltre:

* 8-12h neutrofili > macrofagi 5:1
* 16-24h neutrofili - macrofagi 0.4-1 + fibrina rossa con Martius Scarlet Blue (prima delle 16h gialla)
* 24h: processi citoplasmici su zona taglio + picco di fibrina + neutrofili in numero elevato
* 24-48h: "collasso" dell'epidermide dal bordo verso il centro della ferita
* 32h: evidente necrosi al centro della ferita
* 48h: massima concentrazione dei macrofagi in zona periferica

Stando ai dati qui sopra, che tipo di dati istologici presentavano le ferite post mortem al momento del ritrovamento? Quelli che convaliderebbero la tesi di Tagliabracci o piuttosto quelli a riprova del parere della Canestrari?


Passiamo adesso ai parametri immunoistochimici di datazione delle ferite:

* P-selectina - pochi minuti - max 7h
* fibronectina - 15m-4h dopo il taglio
* E-selectina - 1h
* ICAM-1 - 1h 1/2
* proliferazione (es Ki-67) ed apoptosi fibroblastica - 36h circa
* miofibroblasti, ed in particolare laminina e HSPG - 36h
* collagene III - 48-72h
* tenascina - 48h-5 giorni

La differenza tra 12h e 48h, si puo' ben vedere, e' notevole. Chi ha ragione: la Canestrari o Tagliabracci? Soprattutto, indipendentemente dai pareri fortemente discordanti dei due anatomopatologi, stando ai risultati delle analisi a quando sono databili i tagli post mortem?

ENRICO ha detto...

Cara SOPHIE

"Chi ha ragione: la Canestrari o Tagliabracci? Soprattutto, indipendentemente dai pareri fortemente discordanti dei due anatomopatologi, stando ai risultati delle analisi a quando sono databili i tagli post mortem?"

Sono 2 domande alle quali credo nessuno ormai potrà dare più risposta dato che i periti della Procura Canestrari e Tagliabracci, sono gli UNICI che hanno potuto osservare il cadavere al momento del ritrovamento e l’Ordinanza di custodia cautelare non solleva eccezione alcuna sulle incongruità delle valutazioni dei due medici legali

Infatti :

In risposta ai quesiti posti dalla Procura di Teramo, il Tagliabracci scrive ( relativamente alle lesioni post mortem) : “ le ferite figurate in regione ipogastrica ed alle coscie sono state inferte dopo la morte - sono presenti batteri soltanto sugli strati superficiali dei tessuti lesi dopo la morte che fanno propendere che esse NON SIANO STATE PRODOTTE MOLTE ORE PRIMA DEL RITROVAMENTO “

Però NON DICE che le lesioni postmortem sono state prodotte 30/60 min. DOPO il decesso !

Affermazione che, al contrario. E’ CONTENUTA nell’Ordinanza di custodia cautelare dove si specifica “ il rimaneggiamento del cadavere è avvenuto almeno DOPO 30-60 minuti dalla morte “

A questo punto immagino che la DIFESA abbia rilevato l’ambiguità contenuta nell’Ordinanza dalla quale non si capisce se l'intervallo post-mortem sia stato calcolato dal momento del “ritrovamento “ o da quello della “scomparsa”

Infatti B&G hanno richiesto una superperizia proprio allo scopo di determinare con maggior precisione l’ora. Tuttavia hanno potuto CONFUTARE unicamente l’esame sul contenuto gastrico dato che per quanto riguarda i rilievi sul cadavere fatti nell’immediatezza del ritrovamento del corpo, non hanno elementi per poter contestare quanto affermato da Canestrari Tagliabracci . I quali possono sempre “giocare” sulla indeterminatezza dell’espressione : “non molte ore “ così come faranno relativamente ai rapporto sessuale non protetto avvenuto “qualche giorno prima del decesso “

Anonimo ha detto...

OT
Ho trovato questo articolo su un blog non so se lo conoscete comunque mi sembra abbastanza interessante
http://fattidicronacanera.blogspot.ch/2011/05/un-giallo-da-manuale.html
Francesco

Anonimo ha detto...

@ Francesco

Grazie. Lo conosciamo da sempre.
IlBravo sul caso Rea non scrive più dal settembre dello scorso anno.

tabula ha detto...

probabilmente dirò una sciocchezza, ma se nell’Ordinanza di custodia cautelare dove si specifica “ il rimaneggiamento del cadavere è avvenuto almeno DOPO 30-60 minuti dalla morte "
e se questo definire 30-60 minuti dopo la morte non è supportato con chiarezza nè dalle dichiarazioni della Canestrari nè da quelle di Tagliabracci,
questo vorrebbe dire che la collocazione dello staging dopo almeno 30/60 minuti dalla morte, è del tutto arbitraria.

Tra l'altro, non dientichiamo che
1)fino alle 14,40 un militare si attardava a Ripe dopo il sontuoso picnic
2)Parolisi è stato visto a CSM almeno alle 15,30
3)Melania ferita ha impiegato "diverse decine di minuti prima di morire".
4) Tra le 14,40 e le 5,23 ci sono almeno 43 minuti.
diamo come vantaggio all'accusa un tempo quantificato come zero minuti per la fase aggressiva e lo scatenamento della stessa,
diamo un altro tempo zero per gli spostamenti in automobile CSM/Ripe,

Però ne vanno messi ALMENO 20 per un costituire un plurale minimo alle diverse decine di minuti necessarie affinchè meLania morisse.
e a questo punto ne vanno aggiunti come minimo altri 30 per rientrare nei tempi minimi dello staging specificati nell'Ordinanza di custodia cautelare.
Ma oggi siamo buoni, quindi regaliamo un tempo zero anche per compiere quelle accurate incisioni figurate.

Però, nonostante tutti i vantaggi accordati alle tesi dell'Accusa, e nonostante non si considerino le necessità di spostamento tra i due luoghi,

comunque siamo già a 50 minuti necessari solo a morire e ad giungere al momento MINIMO fissato per l'inizio dello staging post mortem.

siamo completamente fuori dai tempi necessari affinchè sia Parolisi sia l'autore materiale dell'omicidio e dello staging.

Mimosa ha detto...

Tutto quello che Sophie espone dovrebbe sicuramente essere descritto nelle quattro (sic!)paginette da p.60-65 della Relazione autoptica, al Paragrafo su «i dati di entomologia cadaverica e i segni tanatocronologici rilevati al momento della ispezione cadaverica sul posto e quindi della prima autopsia»
(che a p.7 della Richiesta di rinvio a giudizio del gip Calvaresi è scritto sono stati “combinati” e “coordinati” con la ricostruzione del microclima nel luogo del rinvenimento)

Saranno stati anche questi i quesiti a cui i periti Bruno e Gino nominati dal gip Tommolini dovevano rispondere nella relazione che avrebbe dovuto essere pronta per il 30 giugno, mentre la consegna è scivolata a settembre in attesa della terza perizia dell’entomologo Vanin.

Come ho già avuto occasione di dire, mi sembra molto strano che nel frattempo la riservatezza sia così alta e le bocche tanto cucite in tutti i corridoi del palazzo di giustizia (quanto per mesi erano stati loquaci Tagliabracci, gli altri PM e i giornalisti amici).
Nessuna indiscrezione è trapelata, neanche dai tecnici di laboratorio o dagli uscieri.
Probabilmente c’è molto in gioco, ad es. la credibilità del fedele medico legale, la professionalità dei vari gip, gup & C., e anche quella dei RIS che nei recenti eclatanti delitti non si può affermare abbiano proprio brillato …

al minimo ne andrà di mezzo la collaborazione tra Canestrari e Tagliabracci ...

ENRICO ha detto...

@ TABULA

" se questo definire 30-60 minuti dopo la morte non è supportato con chiarezza nè dalle dichiarazioni della Canestrari nè da quelle di Tagliabracci,
questo vorrebbe dire che la collocazione dello staging dopo almeno 30/60 minuti dalla morte, è del tutto arbitraria.


Ma se sull'Ordinanza è chiaramente specificato che "“ il rimaneggiamento del cadavere è avvenuto almeno DOPO 30-60 minuti dalla morte “ gli inquirenti da DOVE avrebbero desunto questa stima ?

da CHI avrebbero raccolto questa valutazione ?

Mi sembra impensabile che nel redigere un documento ufficiale e grave, come è quello di un 'Ordinanza di arresto, si possano compiere leggerezze o fraintendimenti di tale portata

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