venerdì 2 dicembre 2011

Melania Rea. In 22 punti ed in mille domande tutta la stranezza del caso, compresa la carcerazione del Parolisi... chi può rispondere risponda

Articolo di Luca Perrone
Domande sulla scena del delitto 

1) Innanzitutto bisogna chiedersi quali sono gli indizi che portano a dar per certa la presenza sulla scena del delitto di Salvatore Parolisi. Quegli indizi che, occorre dirlo, per essere considerati alla stregua di prova ed usati contro un indagato, ai sensi dell'art.192 c.p.p., devono essere gravi, precisi e concordanti. Se si esclude il DNA ritrovato sulle gengive di Melania Rea che, a differenza degli altri numerosi DNA estratti dai reperti organici riscontrati sul cadavere, completi ed incompleti, non può essere ricondotto, se non con fantasiose ipotesi più pertinenti alla letteratura horror che al reale, ad una probabile dinamica omicida, non se ne trovano. A meno che non si usi una "presunzione colpevolista" asserendo che “Melania” possa essersi abbassata pantaloni ed indumenti intimi unicamente in presenza del marito, questo per apprestarsi ad un presunto rapporto sessuale. Ma se nessuno crede neppure al rapporto di quindici giorni prima, meno che meno le amiche, quest'ultima conclusione pretestuosa è da escludere a priori e da non usare in sede di indagini. Quindi la domanda è: "Esistono vere e proprie prove scientifiche, o anche solo determinate con metodi di indagine tradizionale, che confermino la presenza dell’indagato al Chiosco della Pineta nelle ore in cui presumibilmente (per gli inquirenti) è avvenuto l’omicidio?

2) Esistono testimonianze dirette ed attendibili che confermino la presenza di Salvatore Parolisi sulla scena del delitto nell'arco temporale indicato dall'anatomopatologo Tagliabracci e dagli inquirenti di Ascoli Piceno e Teramo? Ci sono prove che confermino il passaggio sulla Strada Provinciale 53 della Renault Scenic di Parolisi nello stesso arco temporale, tenuto conto che la medesima strada era controllata da alcune vedette del 123° Reggimento Chieti, appositamente collocate al fine di monitorare il traffico civile ed eventualmente arrestarlo in caso di pericolo? Questo anche in base a quanto dichiarato dalla vedetta Colasanti che si trovava nella posizione più idonea per verificare il passaggio di auto dirette al Chiosco di Ripe. Vedetta che ha ripetutamente testimoniato di non aver visto nessuna Scenic salire o scendere. Che senso ha avuto la dubbia testimonianze di un altra vedetta che, affermando di aver visto transitare un'auto non segnalata dallo stesso Colasanti, si è premurato di avvisare unicamente il collega che tale auto non avrebbe mai potuto vedere e non il predetto che, invece, se la sarebbe vista passare di fronte per ben due volte? 

3) In quale momento delle giornate del 18, 19 e 20 aprile 2011, Salvatore Parolisi potrebbe essere tornato al Chiosco della Pineta per compiere il vilipendio di cadavere atteso che, come da referto dell'anatomopatologo, questo non può essere avvenuto nell'arco temporale in cui Melania Rea è morta, ed è probabile sia stato effettuato non molte ore prima del ritrovamento del corpo? Ammettendo anche l’ipotesi ventilata dagli inquirenti, che tale vilipendio sia stato compiuto da un complice dell'indagato, sono state acquisite prove e testimonianze (o anche solamente indizi) che permettano di confermare tale supposto ed individuare la persona probabilmente autrice del vilipendio di cui sopra? 

4) Esistono prove e riscontri che Salvatore Parolisi, nell'ipotesi sia l'autore del delitto, si sia disfatto degli indumenti indossati (non solamente indumenti ma anche calzature e calze) durante l'aggressione e l'accoltellamento? Indumenti che per forza di cose dovevano essere abbondantemente imbrattati del sangue della vittima? Sono mai stati ritrovati tali indumenti? Sono state reperite prove scientifiche che portino a pensare che anche solo eventualmente il Parolisi li abbia occultati all'interno della propria vettura (anche in valigie o contenitori di qualunque tipo) disfacendosene in un secondo tempo (come, dove e quando)? Sono state ritrovate tracce ematiche di “Melania” nell'auto del marito?

5) Dopo le ripetute ed approfondite ricerche effettuate da più corpi di polizia e forestali è stata ritrovata l'arma del delitto? In caso negativo, è stato mai appurato (anche solo in ipotesi) come, dove e quando, l'indagato abbia potuto disfarsene? 

Domanda sull'ora della morte di Melania Rea 

6) Sulla certezza in merito all'ora della morte, la perizia dell’anatomopatologo incaricato dalla procura, alla base delle ordinanze dei GIP di Ascoli Piceno e Teramo, si scontra con quanto riportato nella Memoria Difensiva davanti al Riesame (con annessa controperizia, sommaria considerata la mancata partecipazione di un perito di parte all'autopsia ed il negato incidente probatorio). Senza entrare nel merito dell'aspetto tecnico la determinazione dell'ora della morte, e la successiva ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti, si basa essenzialmente sui resti di caffeina riscontrati nello stomaco della vittima, considerando come base di partenza che lo svuotamento gastrico della caffeina avviene in un tempo massimo di un'ora dall'assunzione. Per inciso bisogna segnalare che in un primo momento il suddetto anatomopatologo, dottor Tagliabracci, aveva posizionato l'ora della morte nella notte tra il 18 ed il 19 aprile. Tutto quanto ricostruito nell'ordinanza, sulla dinamica dell'omicidio e sull'accusa a Parolisi, è quindi fondato sull'ipotesi che Melania Rea abbia bevuto una tazzina di caffè prima di uscire di casa ed essere portata a Ripe dal marito. Sono mai state acquisite testimonianze di alcun tipo in merito all'assunzione di caffè, considerato che né il marito né la madre della vittima, che è stata al telefono con la figlia fino alle 13.42, mai hanno detto che l'abbia preparato e bevuto? Dal momento che i Carabinieri sono entrati nell'abitazione dei Parolisi già la sera del 18/04 alla ricerca di indizi utili per agevolare le ricerche, hanno redatto un verbale in cui si parlasse di tazzine sporche nel lavello o una moka con rimanenze, oggetti che potrebbero far pensare effettivamente ad un caffè bevuto nel primo pomeriggio? Come si può basare un’accusa ed una richiesta di custodia cautelare sulla presunzione totalmente priva di alcun riscontro oggettivo? 

Domande sugli spostamenti dell'indagato nel pomeriggio del 18 aprile 2011 

7) Esistono riscontri tecnici certi, al di là dell'asserita “fortuna” dell'indagato, a conferma che il Parolisi abbia tenuto il proprio cellulare spento durante tutta l'azione omicida, riaccendendolo unicamente prima della telefonata inviata all'utenza della moglie sulle 15.26, ad esempio sms di sistema con avvisi di chiamata? 

8) Se gli inquirenti sospettano che Salvatore Parolisi abbia chiamato la moglie alle 15.26, prima ancora di giungere a Colle San Marco, come mai il sigor Ranelli nell'ultima testimonianza, citata nell'ordinanza, asserisce di aver visto Parolisi alle 15.23? E questo senza considerare le precedenti testimonianze, in special modo quella rilasciata nell'immediatezza della scomparsa, in cui dichiarava di averlo visto ben prima di tale orario. 

9) Ammesso che le tempistiche indicate dagli inquirenti siano valide e verificate, e considerato che ai fini della ricostruzione effettuata dagli stessi pochi minuti in più a disposizione dell'indagato sarebbero importantissimi in chiave difensiva, per quale motivo il Gip di Teramo ipotizza un tragitto che passa da Folignano per far arrivare, partendo dal Chiosco della Pineta, l'imputato a Colle San Marco, con un allungamento dei tempi di almeno 10 minuti? 

Domande sulla presenza di Salvatore Parolisi e Melania Rea a Colle San Marco 

10) Per quale motivo non viene dato credito alle prime testimonianze del signor Ranelli (rese sia il 18/04 sia il 19/04 che il 23/04) quando asserisce per certo di aver visto il Parolisi, assieme ad una donna identica per fisionomia ed abiti a Melania Rea, spingere un bimbo sull'altalena in un orario compatibile con quello indicato dal Parolisi stesso (circa le 14.40/14.50) sottolineando di averlo notato a causa dell'abbigliamento “per lui” anomalo considerata la temperatura? Per quale motivo vengono invece considerate attendibili le testimonianze dello stesso, rese molti giorni dopo gli eventi quando davvero avrebbe potuto subire l'influenza mediatica dalla notizia? Quale motivo spinge gli inquirenti ad asserire che tale influenza ci sia stata inizialmente, sebbene sia chiaro a tutti che nei primi giorni i giornali e la televisione non avevano ancora iniziato ad occuparsi del caso a tempo pieno? Che reale motivo c'era per far fare al teste un percorso di aggiustamento? Percorso fermatosi solo quando si è stabilito un orario compatibile con la ricostruzione dei Pm? Sempre che sia giusta dato che nella memoria difensiva si anticipano i tempi di 5 minuti. Ma anche in questo caso come conciliare il fatto che il Ranelli è fermo sulle sue dichiarazioni in merito alla fisionomia ed ai vestiti della donna? Dichiarazioni che non trovano riscontro in nessun altra persona venuta a contatto con il Parolisi in quelle ore? Perché vengono spostati di 5 minuti gli orari dell'impianto di videosorveglianza del chiosco quando, leggendo la Memoria Difensiva (che non inventa nulla dato che cita solamente gli atti di indagine allegati), l'orario stesso risultava essere corretto? 

11) Nella tarda serata del 18/04 il sig. Macciò, del Soccorso Alpino de L'Aquila, accompagnato dal maresciallo dei Carabinieri Maurizio Manzi e dai responsabili del Soccorso Alpino stesso, dopo aver prelevato degli “odori” campione dalle scarpe di Melania, presso la casa di questa, conduce il cane da ricerca molecolare Bloodhound, di nome Piergiorgio (uno dei soli tre all'uopo addestrati su tutto il territorio nazionale e di comprovata esperienza nella ricerca delle tracce di persone scomparse), presso la zona delle altalene. Senza che né il Macciò né altri siano stati in alcun modo informati in merito alla prima testimonianza del Parolisi, il cane procede spedito lungo la strada che secondo il marito sua moglie ha percorso quel pomeriggio per allontanarsi, sino ad arrivare davanti al Mounumento ai Caduti lungo la strada provinciale. E da li cerca di proseguire lungo un appartato sentiero che si addentra nel bosco retrostante. Appurato che il sentiero conduce sino ad una roulotte a prima vista abbandonata, il cane viene portato sul luogo e lì ritrova le tracce “molecolari” di “Melania” cercando persino di entrare con veemenza dentro la roulotte stessa. La roulotte viene quindi sommariamente perquisita. Tale percorso il cane lo segue per ben altre due volte utilizzando altri due campioni di odore. Per quale motivo quindi non viene dato credito al riscontro avuto con Piergiorgio che conferma la parte di ricostruzione effettuata dal Parolisi ad effettiva conoscenza dello stesso? Per quale motivo non sono stati condotti i RIS presso la roulotte, considerato anche che gli stessi sono stati impiegati per l'analisi di quasi 250 reperti (non solo provenienti dalla scena del delitto), tra i quali fantomatiche borse, occhiali, valigie? Per quale motivo i CC del ROS effettuano i test sulla copertura delle "reti" sul cellulare di “Melania” solo in corrispondenza del Monumento, riscontrando lo stesso comportamento evidenziato dai tabulati ed asserendo che quello è l'unico punto di Colle San Marco dove è agganciabile la cella agganciata del telefonino della donna, e non anche in corrispondenza della zona dove si trovava la roulotte che, per caratteristiche ortografiche, è presumibile avrebbe dato lo stesso risultato (considerata l'ubicazione degli impianti Telecom interessati dalle indagini)? Perché dei riscontri avuti con il cane molecolare non vi è traccia nelle due Ordinanze (sebbene gli inquirenti si siano premurati di verificarne l’affidabilità sentendo i responsabili del Progetto Bloohound e del Soccorso Alpino) tanto che il giudice del Riesame de L'Aquila se ne stupisce? Come mai si ventila da più parti che le tracce seguite da Piergiorgio si riferiscano ad una precedente camminata di “Melania” quando in nessuna testimonianza vi è evidenza che la stessa “Melania” abbia mai percorso il tragitto completo (cioè sino alla roulotte) seguito da Piergiorgio? 

12) Alle ore 16.34 del 18/04/2011 dal cellulare di Parolisi parte una chiamata al 112, chiamata fatta da Flammini Giovanna proprietaria del bar “Cacciatore”, durante la quale Parolisi denuncia la scomparsa della moglie. All'incirca al minuto 6’ (in base agli audio pubblicamente diffusi) Parolisi afferma che sul pianoro di Colle San Marco lui, assieme alla moglie e ad alcuni amici, vi era già stato “quindici” giorni prima, quindi presumibilmente la domenica 03/04/2011. Su questo punto il giorno 27/04/2011 Vittoria Garofalo, madre di Melania, testimonia davanti ai Pm che, a seguito di una visita alla figlia ed al genero fatta a Folignano nei giorni dal 26/03 al 03/04, proprio il giorno 03/04/2011 partiva con il marito alla volta di Somma Vesuviana mentre i Parolisi si apprestavano ad una gita a Colle San Marco assieme ai vicini ed amici Sonia Viviani e Alfredo Sirocchi. Precedentemente (23/04) Sonia Viviani aveva dichiarato che a Colle San Marco lei ed il marito vi erano già stati assieme ai Parolisi, ed esattamente il giorno 03/04. Tuttavia il giorno 11/05 Vittoria Garofalo a Castello di Cisterna dichiara ai Carabinieri che quanto da lei precedentemente raccontato andava spostato una settimana avanti e che quindi la gita a Colle San Marco dei Parolisi era avvenuta il 10/04 (il giorno successivo il marito Gennaro Rea confermerà quanto detto dalla moglie). Successivamente il giorno 08/06/2011 il Ten Col. Stanca, Comandante del Battaglione Piceno, si presenta spontaneamente dai Carabinieri consegnando un video e delle fotografie illustranti Parolisi (vestito come il 18/04) dondolare la figlia sull'altalena a Colle San Marco il giorno 10/04/2011. Ed ancora il 14/06 Sonia Viviani a sua volta dichiara di essersi sbagliata sulla data della precedente gita la quale sarebbe stata effettuata in realtà il giorno 10/04. Nessuno però si è mai chiesto come mai nel messaggio Facebook, indirizzato a Ludovica Perrone da “Vecio Alpino” (notoriamente il nome utilizzato dal Parolisi) il giorno 03/04/2011 - ed addotto come comprova a colpevolezza dagli inquirenti, lo stesso Parolisi affermi che al mattino era andato a correre e che con lui vi era il padre di Melania che voleva parlargli, di conseguenza rendendo attendibile la prima testimonianza di Vittoria Garofalo e dubbie tutte le ritrattazioni nonché la testimonianza del Ten. Col. Stanca? Come mai Ludovica Perrone nel messaggio di risposta dice a Parolisi di dire a sua volta agli suoceri che devono andarsene via da Folignano? Quali sono i reali motivi che si nascondono dietro tali incongruenze nelle testimonianze? Possono essere legati al fatto che in tal modo i Pm potrebbero affermare davanti ad un giudice che le tracce lasciate da Melania al Pianoro, e seguite dall'olfatto di Piergiorgio, sarebbero da riferirsi al 10 aprile, giorno più vicino a quello della scomparsa, così da rendere inutilizzabile in giudizio quanto accertato dal cane? 

13) Gli inquirenti hanno allegato alle richieste di custodia cautelare una serie impressionante di testimonianze sulla non presenza al Pianoro del Parolisi e della bambina nell'arco di tempo compreso tra le 14.45 e le 15.23 del 18/04. Come sottolineato dalla Memoria Difensiva, la maggior parte dei testimoni, tutti ascoltati a parecchi giorni di distanza dagli eventi, riferisce di non avere notato la presenza dei coniugi Parolisi nei luoghi da lui indicati ma, allo stesso tempo, essi affermano di non essere sicuri del contrario perché intenti in altre attività. Quindi non si capisce il motivo per cui debbano avere un maggior grado di attendibilità rispetto al Ranelli che inizialmente testimonia di aver notato il Parolisi fra le 14.40 e le 14.50 (da sottolineare che al contrario dei ragazzi e delle altre persone presenti al Pianoro, intente a giocare o a passeggiare, è interesse del Ranelli guardarsi attorno al fine anche di quantificare i possibili clienti). E anche vero che poi i vari interrogatori gli confondono le idee al punto da non farlo più essere sicuro di niente, se non di aver visto il Parolisi assieme ad una donna dondolare un bambino sull'altalena. Tra queste testimonianze forse le uniche che potrebbero avere una valenza effettiva sono quelle dei membri della famiglia Barbizzi (proprietari di un alloggio in un condominio di Colle San Marco, situato davanti al ristorante “Cacciatore”, ed abituali frequentatori del Colle), i quali affermano che passando all'incirca sulle 15.00 nell'area delle altalene non notano nessuno. Tali persone vengono sentite dagli inquirenti il giorno 10/06/2011 (e quindi a distanza di quasi otto settimane dagli eventi). Pur ammettendo la perfetta buona fede di tali testimoni, perché non è possibile immaginare che gli stessi possano essersi anche confusi sul giorno esatto in cui sono andati? Il pensiero viene spontaneo sapendo che comunque erano trascorsi ben sette fine settimana da una data all'altra, ed anche perché loro neppure erano andati dai carabinieri pur se in quel periodo ad Ascoli gli appelli per far sì che si presentasse chi era il 18 aprile al Pianoro erano quotidiani. E’ logico dare maggior credito a tali testimonianze rispetto a quelle rese dal Ranelli, e per ben tre volte consecutive, nell'immediatezza dei fatti? 

Domande sui cellulari dei coniugi Parolisi 

14) Il cellulare di Melania continua a squillare (32 chiamate) e ricevere SMS sino alle 19.10 del 18/04/2011 quando improvvisamente risulta spento. Michele Rea riferisce dell'impressione che sia stato spento da qualcuno durante un suo tentativo di chiamata. Potrebbe anche essere andato fuori copertura per una causa qualsiasi, ma in tal caso, rimanendo comunque acceso, avrebbe continuato a cercare un segnale con insistenza e con un consumo notevole della batteria, aggravato anche dalle basse temperature raggiunte a Ripe nelle notti del 19 e del 20, e tale quasi certamente da esaurire completamente la stessa. Risulta quindi altamente probabile sia stato spento come riferito dal fratello di Melania. Improvvisamente però, alle 07.20 del 20/04 riaggancia un segnale valido e scarica tutti gli sms di sistema che avvisano delle chiamate ricevute. Come potrebbe aver fatto Parolisi a spegnere il cellulare di Melania alle 19.10 del 18/04 (quando era con i Carabinieri e con altre persone intente a cercare sua moglie a Colle San Marco), ed eventualmente a riportarlo all'alba del 20/04 al Chiosco della Pineta e lì riaccenderlo? In quel momento era con i parenti della moglie. 

15) Da quanto emerge dall'ordinanza di arresto, sul cellulare di Melania sono stati ritrovati unicamente 4 sms risalenti al 2010, nessun di più recente. Quindi non erano presenti neppure quelli inviati da Sonia Viviani il 18/04, ed eventualmente altri ancora scritti dai suoi familiari durante le fasi delle ricerca. Nonostante i tentativi effettuati dal RaCIS di Roma, unità dei Carabinieri altamente specializzata che dispone di hardware e software idonei a recuperare dalla memoria di un cellulare quanto cancellato con metodi normali (operando una cancellazione manuale), non si riuscirà mai a sapere cosa vi era scritto e quanti erano gli sms presenti. Come può avere fatto il Parolisi a cancellare tali messaggi, a fare in modo che non rimanesse alcuna traccia sulla memoria del cellulare, visto che una cancellazione del genere abbisogna di tecnici specializzati? Oltre ad aver ipotizzato una fortuna sfacciata, è logico ipotizzare che Parolisi disponga anche delle conoscenze informatiche necessarie ad effettuare tali operazioni di ripulitura... e per di più nell'arco di pochissimi minuti? 

16) Dall'esame dei tabulati del cellulare di Melania emerge che lo stesso nella giornata del 18/04 dalle ore 14.53 alle 19.10 aggancia unicamente (per minimo 32 chiamate e 2 sms) i segnali provenienti dagli impianti Telecom di Castel di Lama (cella 451) e Spinetoli (cella 390). Dai test effettuati al Chiosco della Pineta dal ROS, con un cellulare identico a quello di Melania, emerge che su un campione di 24 chiamate tale cellulare aggancia per ben 2 volte anche il segnale dell’impianto Telecom di Ripatransone (cella 494). Si deve imputare esclusivamente al caso che vi sia tale discordanza statistica tra i comportamenti del cellulare durante i test e quello effettivamente tenuto il pomeriggio del 18/04? Sono state fatte tutte le indagini del caso atte ad appurare tali anomalie? Perché non sono stati fatti dei test anche in corrispondenza del punto, a valle di San Giacomo, in cui il cellulare di Melania la sera del 18/04 è stato georeferenziato mediante la procedura 112 NUE? Si può affermare con assoluta certezza che tale cellulare sia rimasto per tutto il tempo nei pressi del Chiosco della Pineta? E' logico in un’indagine giudiziaria giustificare tale fatto con l'ipotesi che il telefonista anonimo abbia trovato per caso il cellulare (spento), lo abbia quindi accesso ed infine buttato vicino al cadavere di Melania una volta accortosi dello stesso? E dove sono le sue impronte e quelle di Melania? Si è detto che sia stata ritrovato solo materiale biologico della figlia, lasciato con la saliva e rimasto incastrato fra i tasti, ed allora il telefonista ha utilizzato dei guanti ed uno straccio per pulirlo? 

17) Non avendo potuto gli inquirenti appurare quale cella abbia agganciato il cellulare di Parolisi al momento della prima chiamata a Melania alle 15.26, gli stessi hanno ipotizzato che la chiamata potesse averla effettuata durante il ritorno dal luogo del delitto. A spiegazione del comportamento anomalo del cellulare di Parolisi nell'ordinanza viene addotta una spiegazione incomprensibile (manutenzione del sistema Telecom) e totalmente incompatibile con il funzionamento di una rete telefonica mobile cellulare. Come non accorgersi che è solamente il cellulare di Parolisi a presentare tale sospetta (nel senso di sospetto su quale rete cellulare venga realmente agganciata) anomalia, mentre su tutti gli altri cellulari Tim presenti quel giorno al pianoro, la rete telefonica ha funzionato perfettamente? Come non accorgersi che tale funzionamento anomalo si verifica col cellulare di Parolisi per tutte le chiamate effettuate verso Melania (od in generale tutte ad eccezione della chiamata al 112)? Come è possibile ipotizzare, con buona probabilità, che la chiamata incriminata sia potuta avvenire sulla strada da Ripe a Colle San Marco, dato che il cellulare di Parolisi si comporta in modo analogo anche per tutte le chiamate fatte in presenza di testimoni ed in punti differenti del pianoro? 

Domande sui tradimenti del Parolisi e sul suo comportamento 

18) E' ormai risaputo che Salvatore Parolisi ha tradito la moglie ripetutamente, e non con la sola Ludovica Perrone ma anche con altre soldatesse dei plotoni da lui addestrati. Per cui si potrebbe ipotizzare anche con alcune dell'ultimo blocco di reclute (1° VFP 2011). Le telefonate da lui inviate a Ludovica sono state tutte intercettate. Gli inquirenti tramite rogatoria internazionale sono entrati in possesso di tutti i messaggi scambiati mediante Facebook e successivamente cancellati. Parolisi ha fatto di tutto sin dall’inizio per nascondere tale relazione clandestina, occultando persino il cellulare dedicato che utilizzava unicamente per parlare con l’amante. Le conversazioni private tra Parolisi e lo zio di Melania, Gennaro Rea, sono state registrate da quest'ultimo e consegnate agli inquirenti. Dalle intercettazioni di cui sopra e dai messaggi Facebook recuperati è mai emerso qualcosa che possa essere considerato un indizio grave e preciso del fatto che Parolisi abbia ucciso la moglie? Possono essere considerati indizi gravi, precisi e concordanti con gli altri, le menzogne dette da un uomo all'amante in merito all'imminente separazione dalla moglie? Nel caso in questione è davvero rilevante la promessa, poco creduta dalla stessa Ludovica, di trascorrere assieme ad Amalfi il periodo pasquale? Possono essere considerati dubbi e sospetti i comportamenti di un uomo la cui moglie è stata trovata uccisa in tali circostanze e che sino a quel momento ha nascosto la relazione extraconiugale ai familiari? Un uomo che pressato sin dalle prime ore dagli inquirenti si premura di continuare a mantenere nascosta la relazione stessa pur sapendo, si evince dalle testimonianze dei colleghi di caserma, che una volta scoperta le indagini si sarebbero concentrate esclusivamente su di lui? 

19) Le indagini si sono concentrate su Parolisi anche grazie alle sue testimonianze in merito alla conoscenza della scena del delitto. Non è scritto in nessun Atto quali siano state le parole esatte dette dal Parolisi. Quindi quanto scritto su più giornali, sul fatto che abbia descritto la posizione esatta del cadavere, non può considerarsi attendibile. Sarebbe comunque stato sufficiente, per insospettire ugualmente gli inquirenti, il solo riconoscimento del luogo sulla base delle semplici descrizioni fattegli dal Paciolla e da Michele Rea, nonché quanto riferito ad amici, parenti e commilitoni, in merito alla gita effettuata con la moglie ed il rapporto sessuale lì consumato. Appare così incredibile che Parolisi riconosca un luogo per lui molto familiare dalle semplici descrizioni di più persone (un chiosco con annessa area picnic in una stradina laterale a ridosso di Ripe)? Sapendo che probabilmente gli inquirenti avrebbero potuto trovare sue tracce biologiche, risalenti al rapporto avuto con la moglie (o con qualche altra donna), come trovare incomprensibile la sua paura di rimanere incastrato nel delitto?

20) Parolisi partecipa poco alle ricerche di Melania (perlomeno non continuativamente come ci si sarebbe aspettati), preferisce andare in caserma sia il 19/04 sia il 20/04, quest'ultimo giorno con la figlia. Tale atteggiamento, all'apparenza incomprensibile, ha sicuramente contribuito a concentrare su di lui tutti i sospetti. Tuttavia in una delle conversazioni private registrate da Gennaro Rea, ad una domanda di quest'ultimo Parolisi risponde che il 19/04 era il giorno del giuramento del 1° blocco di reclute 2011, e quindi lui avrebbe potuto controllare chi c'era e chi non c'era per poi riferirlo agli inquirenti, e così anche il 20/04 avrebbe potuto condurre sue personali indagini. Emerge infatti, dalle testimonianze dei suoi colleghi, il fatto che Parolisi cerchi di girare solo per la caserma, sebbene su ordine dei superiori sia sempre accompagnato. E' così incredibile che avesse dei sospetti concentrati sull'ambiente militare, considerato che quello era l'unico frequentato dai Parolisi ad Ascoli (escludendo le amicizie condominiali)? Può una persona, se assassino della propria moglie, assumere un atteggiamento così sospetto anziché fingere di collaborare strenuamente alle ricerche? Non è che se avesse collaborato attivamente si sarebbe detto e scritto che "voleva controllare la situazione", così risultando ugualmente colpevole?

Domande sul movente 

21) Tre giudici hanno sinora sentenziato sul caso di Melania Rea, ed ognuno ha indicato tre differenti moventi. Per il Gip di Ascoli Piceno il movente è in ogni caso puramente passionale (sia un omicidio premeditato o meno) in quanto il Parolisi si trovava stretto in un “imbuto”; da un lato Melania dall'altro Ludovica. In tutte le indagini effettuate, quelle i cui esiti sono riportati nelle varie ordinanze, non vi è un solo indizio serio e grave che convalidi il movente ipotizzato dagli inquirenti. Vi sono affermazioni, fatte al telefono dal Parolisi a Ludovica, dalle quali emerga il senso di sollievo a seguito della scomparsa di Melania? Vi sono promesse (successive al delitto) che a breve il loro sogno d'amore si sarebbe potuto finalmente coronare? Il Gip di Teramo sminuisce sensibilmente, ed in modo argomentato e credibile, il movente passionale giungendo ad ipotizzare che Parolisi abbia ucciso la moglie a seguito della scoperta, da parte di quest’ultima, di qualche segreto torbido ed inconfessabile all'interno della caserma. Vi sono indizi di alcun tipo, riportati nelle ordinanze e tratti da atti di indagine, che possano convalidare l'ipotesi avanzata dal dottor Cirillo? Da quanto sinora emerso è mai risultato qualcosa che, seppur minimamente, faccia supporre che il Parolisi sia custode di segreti tali da comportare l'omicidio della moglie per salvaguardarli? Quale atteggiamento, comportamento o riscontro, in quanto fatto o detto dal Parolisi, può convalidare tale ipotesi, ipotesi che accomunata ad altre e diverse, è alla base della carcerazione dell’indagato? Il giudice del Riesame de L'Aquila ipotizza addirittura un terzo movente. Ipotizza che l'omicidio sia stato commesso per la paura che una eventuale separazione potesse intaccargli il patrimonio. Può un simile motivo costituire un valido movente? Ipotizzando quali potessero essere le normali spese mensili di Parolisi per mantenere la famiglia (considerato che Melania non aveva una propria fonte di reddito), quale maggior onere gli avrebbe potuto recare un divorzio stante l'attuale legislazione in materia? Per qualche centinaia di euro può Parolisi essere giunto sino a tanto?

22) Quanto scritto dal GIP di Teramo in merito alla non essenzialità dell'esistenza di un movente nel momento in cui è comprovata la attribuibilità del delitto all'imputato è vero, ma considerato che tale attribuibilità è basata unicamente su una serie di indizi contrastanti con tanti altri riscontri di indagine (come anche il mancato ritrovamento dell'arma), come si potrà condannarlo in assenza di un movente valido ed attendibile?



269 commenti:

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LucaP ha detto...

Stella

Non dimenticare anche che, già precedentemente avevo ipotizzato che non solamente gli SMS potevano essere stati cancellati ma forse anche il registro delle chiamate effettuate e ricevute nonché eventuali fotografie e filmati.

Sull'appurare l'esistenza della "rete fantasma" certamente vi sono sistemi non particolarmente complessi. Si potrebbe effettuare per esempio una misura di campo a banda stretta a Colle San Marco. Se vi sono frequenze utilizzate oltre a quelle dei gestori pubblici nell'intorno dei 900 MHz, vuol dire che vi è una quarta rete GSM non ufficiale ed allora trovare l'antenna non sarebbe poi tanto difficile. Credo tuttavia che, se non se ne è parlato sinora da nessuna parte in quanto argomento in certo qual verso scottante, a quest'ora l'impianto potrebbe essere disattivato ed allora arrivederci!

Ciao

ENRICO ha detto...

LucaP

capisco e apprezzo l'appassionato impegno nell'analizzare tutto e di più ma - secondo me - arriva un momento in cui è necessario e indispensabile mettere da parte le supposizioni e concentrarsi sui fatti certi o perlomeno sugli indizi che ci sembrano essere stati trascurati dando spazio alla fredda RAZIONALITA’ per concretizzare quanto abbiamo raccolto nelle nostre lunghe discussioni
Nei miei ultimi commenti (di un’ora fa circa, mi pare) ho espresso chiaramente quale sarebbe il mio punto di vista.

Poi, ovviamente, ognuno è libero di pensarla come meglio crede così com'è possibile che la mia sia una cosmica....ca@@ata

Mimosa ha detto...

Ultimo mio intervento di stasera:

se il nuovo comandante della Caserma ha detto (come ha detto) che, nel caso il caporalmaggiore sarà prosciolto, l'Esercito tornerà ad essere la sua famiglia,
potrebbe anche essere significativo di un qualcosa (?) se verrà accolta la sua destinazione in un carcere militare ...

opsss speriamo che i magistrati non leggano questo, altrimenti faranno di tutto per opporsi ... e noi perderemmo un'altra possibile "illazione".

Buonanotte
Mimosa

LucaP ha detto...

Un ultimo post prima di andarmene a dormire.

Nella perizia medico-legale di Tagliabracci (quella sintetica reperibile anche su questo sito) si afferma che Melania non aveva "assunto bevande alcoliche o sostanze psicotrope prima della morte; l'analisi su capello ha escluso assunzioni pregresse di sostanza psicotrope".

Non è molto chiaro quale esame sia stato effettuato per escludere l'assunzione di sostanza psicotrope. Quasi sicuramente un'analisi del sangue oltre a quella del capello citata in perizia. Mentre sono da escludere esami dell'urina in quanto la vescica è stata trovata vuota.

Qualcuno sa dire se le droghe comunemente definite "da stupro" (come il Rohypnol ed altre benzodiazepine, il Gamma-idrossibutirrato e la scopolamina) possono essere rilevate da un normale test del sangue per la ricerca di droghe più comuni (cocaina, eroina, crack, anfetamine,....), in quanto mi sembra che dall'analisi del capello (che comunque viene effettuata per valutare assunzioni pregresse) non sia possibile appurarlo. O se invece bisogna veramente andare a cercare le tracce specifiche?

Grazie in anticipo e buona notte

Mimosa ha detto...

LucaP evidentemente ti sei perso un lontano articolo di Massimo in cui noi commentavamo questo fatto già ben sondato (niente di nuovo sotto il sole!): lui disse che no, le tracce possono scomparire in breve tempo!

Ciao!

Anonimo ha detto...

chissà. che si fosse proprio aspettato facesse pipì prima di ucciderla?

Tabula

ps: però effettivamente stiamo diventando prolissi. Ci sono interventi che condivido in parte, altri che mi convincono meno per certi dettagli.. ma tutti insieme forse sono troppo.

ps2: Luca, apprezzo molto la tua maniera di sciogliere gli enigmi e la tua competenza, però a volte mi occorrerebbe prendere appunti: una sintesi per "anime semplici".
Non ho capito ad esempio se il fuoristrada sia escludibile o meno, mi sono persa tra le strade interrotte e quelle trafficate dagli abitanti della zona..

Tabula

Anonimo ha detto...

Enrico,
sintesi con tutti gli indizi a nostra disposizione le hanno fatte in maniera egregia sia Luca P,, nell'articolo su cui stiamo commentando, sia Mimosa ieri sera, con i 20 punti a supporto dell'innocenza di Parolisi.
Tu cos'altro avresti in mente, su cosa vorresti fare una sintesi?
Tiziana

Anonimo ha detto...

http://paoloferrarocdd.blogspot.com/search?updated-max=2011-11-22T05:52:00-08:00&max-results=7&m=0

Mah, sono un po' stupito, ho incrociato due messaggi con il proprietario del profilo feissbuc a nome Paolo Ferraro, a domanda chi mi ha risposto mi ha effettivamente garantito di essere il Dr. Ferraro in questione suggerendomi il link di cui sopra e chiedendomi di diffonderlo il piu' possibile.
Il link conduce ad un blog del "Comitato Difesa Democrazia", il tutto onestamente piuttosto inquietante, non solo li si dice espressamente che tutto il fascicolo Mk Ultra sarebbe nelle mani degli inquirenti teramani, si chiede solidarieta' ed unita' in difesa degli inquirenti di Teramo, si collegano chiaramente i due attentati all'audizione del Dr. Ferraro aggiungendo due episodi capitati ad una nota giornalista, tantissime altre notizie ma sopratutto una intervista a circa fondo pagina che io non ho potuto visionare e che, a detta di chi mi ha risposto, conterrebbe una grossa novita', chi puo' visionarla magari e sempre se sono notizie pubblicabili potrebbe se importante riportarla.
Sono comunque cose pacificamente pubblicate e quindi ritengo pubbliche citandone le fonti.
Non so magari e' un link gia' postato, sono comunque rimasto abbastanza pensieroso, un carattere grintoso ed una richiesta di coalizzazione attorno ad una universale idea di democrazia, direi che fa pensare.
Antonello

Anonimo ha detto...

@Mimosa post 4 dic h 11

Allieva Pamba offresi come volontaria per parziale aiuto lavoro di squadra.
Attendo istruzioni ;)

Scherzi a parte, ho "qualcosina" sul tema ("chi sapeva dei tradimenti di SP?"), forse postato anche da me e da ricercare/riciclare , ma non ho il tuo dono della sintesi nè..il tuo archivio.. Se la proposta di indagine è ancora valida, come possiamo procedere, anche per non appesantire o interrompere la discussione?

A stasera

Pamba

p.s.
Help!
Come ci si muove rapidamente tra i commenti dei vari articoli? Io sono un bradipo..

Anonimo ha detto...

PAMBA
Scrivi tutto, e non ti preoccupare
P

Anonimo ha detto...

ANDATE LEGGERE IL LINK INDICATO DA ANTONELLO, NE VALE LA PENA
P

LucaP ha detto...

@ Tabula

Il fuoristrada visto dalle 6 vedette non è sicuro sia lo stesso di cui si parla in diversi articoli di giornale riferendosi ad una testimonianza di un sottufficiale di Ascoli (e non di Chieti) che riferisce anche sulle due persone accucciate e sull'alta velocità. Non essendoci riscontri sugli atti ufficiali noti non possiamo considerarlo un dato di fatto anche se potrebbe essere molto significativo.

In ogni caso un fuoristrada grigio è passato davanti alle vedette il 18/04 (non sappiamo però neppure l'ora indicativa) il che potrebbe significare che sia coinvolto nei fatti in quanto tale tratto della SP53 poteva essere percorso unicamente da chi volesse arrivare ad un punto preciso della strada (chiosco, poligono,....) o da persone talmente distratte da non vedere la segnaletica di interruzione (cosa poco credibile). Sicuramente non dal traffico locale che era oramai abituato alla deviazione per Cerqueto.
Se nel turno di vedetta Colasanti non ha visto auto scendere lungo la stradina che conduce al chiosco (avendo potuto però vedere un mezzo della Forestale), è probabile che nè il fuoristrada nè la Stilo abbiano percorso tale stradina. Ma allora a che ora è stata portata Melania al Chiosco?

ENRICO ha detto...

TIZIANA,
.
Un articolo non è una sintesi.

ho espresso un mio parere nel post del 04 dicembre ore 22:46 e in quello seguente delle 22.55 (mi pare)

Se avessi un computer decente avrei abbozzato un elenco riassuntivo ma purtroppo sono all’estero e sto utilizzando un pc che funziona malissimo..

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Aiutami tu.

So che dell'ipotesi delle "droghe da stupro" se ne è già parlato tempo fa, ma non sono riuscito a trovare l'articolo ed i commenti in questione.

L'ipotesi dell'uso di tali sostanze psicotrope è forse l'unica utile per giustificare, nel caso Melania sia stata uccisa ben oltre l'orario indicato da Tagliabracci, l'assenza di segni di costrizione e detenzione sul cadavere nonché l'essersi abbassata "docilmente" (anch'io come altri penso però che sia stato possibile abbassare pantaloni, calze e slip in modo non violento e tipico di un'azione di stupro) gli indumenti.

Anonimo ha detto...

LUCA
Perchè, sei sicuro al 100% che Melania fosse stata portata al chiosco con le due auto in questione?
Melania non è stata trasportata sul posto, nè deceduta nell'ora pronosticata da tagliabracci, ma molto dopo. Al momento, molto probabilmente, che è stato spento il cellulare.
Questa quasi certa possibilità, concorderebbe con quanto stabilì il medico legale al momento del ritrovamento. Non solo.
Lo proverebbe la stessa conservazione del corpo, dei vestiti, a dalla inesistente presenza di fogliane erboso e aghi di pino, sul corpo stesso.
Spostando l'ora del decesso, da quella presunta a quella vera, si avrebbe un quadro diverso da quello realizzato con mille forzature, dagli inquirenti.
P

Mimosa ha detto...

Pamba, sei assunta!

la sintesi si fa così:
- metti in fila
- uno sotto l'altro
- i nomi, senza commentare

Ricordati di tutti quelli che in Caserma lo sapevano.

A stasera, grazie, ciao!

Mimosa

Mimosa ha detto...

LucaP
certo che è difficile rintracciare commenti in questo marasma.
Ascolta: si era sollevato un polverone sulla questione caffeina metabilizzazione/assorbimento ecc., sullo "svuotamento" dello stomaco e altre questioni attinenti alla autopsia del Tagliabracci.

- Qualcuna ha ipotizzato che Melania avesse preso un cofeebreak al posto del caffè dopo pranzato.
- Qualcun'altra ha aggiunto: e se il cb glielo avesse dato il Soggetto X mentre parlavano?
- Un'altra ha aggiunto ancora: e se questo cb fosse stato imbottito di qualche sostanza che potesse stordire Melania quel tanto che bastava per farla proseguire a piedi sulle sue gambe docile docile almeno fino alla roulotte?

Così è saltato fuori che una sostanza che non lascia tracce esiste: la droga da stupro.

Tutto qua.
E non è poco.

Mimosa

Anonimo ha detto...

A me l'idea della droga da stupro non piace per due motivi:
1) è molto più complessa da realizzare di quello che si può pensare, non siamo in discoteca, non è facile pensare che Melania abbia accettato una bevanda "drogata"
2) la botta in testa credo possa spiegare altrettanto agevolmente la non reazione di Melania e la non necessità di legarla
MarcoPD

Unknown ha detto...

Luca, questo è il commento che postai l'8 ottobre.

Sappiamo che la zona del Pianoro è un luogo di villeggiatura, tanto che si affittano gli appartamenti per l'estate ed il 18 aprile gli stessi erano quasi tutti disabitati (in alcuni si stavano facendo, infatti, le pulizie o le manutenzioni). E parlo sia delle villette adiacenti al parco che degli appartamenti del residence Miravalle che delle case dalla parte opposta, dov'è il Sacrario Partigiano e l'entrata dell'Eremo di San Marco.

Ora noi non sappiamo se qualche amica di Melania, conosciuta in parrocchia o vicina di casa o moglie di un militare, abbia un appartamento in zona o facesse le pulizie (a pagamento) in un appartamento della zona. Gli inquirenti l'hanno appurato? Perché se esistesse una simile eventualità sarebbe facile ipotizzare che, una volta incontrata Melania (o aspettata o seguita) al monumento, possa averla fatta salire in auto (Melania non amava i bagni pubblici), possa averla portata all'appartamento, a pochi minuti da dove è salita, ed averle offerto anche un caffè (oltre al bagno pulito).

Se facciamo mente locale dobbiamo considerare, ritenendo il Parolisi innocente, che Melania è stata sequestrata, poi uccisa, nell'unico momento che non aveva la figlia con sé. Infatti durante la settimana la bimba non si staccava mai dalla madre. Era la figlia che le faceva da garanzia?

Inoltre c'è da chiedersi chi fosse presente alla "Colonia del Sacro Cuore", dato che è ad un passo dal monumento ai Caduti e che comunque, vista la religiosità di Melania, poteva attrarla ed invogliarla ad entrare se una persona conosciuta (e ritorno alla parrocchia di Folignano) fosse arrivata in auto in quel momento.

Quindi, se non si è verificato la probabile presenza, in quel giorno, di una persona conosciuta da Melania in uno degli appartamenti della zona, l'eventualità sopra descritta non può essere scartata.

Ora passo alla fase successiva, quella inspiegabile, come ha fatto Melania ad andare a Ripe? Prima dobbiamo dare per buona la tesi difensiva, quella che vuole sia morta non alle 15.00 di quel pomeriggio ma dopo. Detto questo ci sono prodotti, facilmente reperibili, chiamati volgarmente "droga dello stupro". Uno, il GHB, già dopo 5/10 minuti fa effetto e, oltre a far disinibire al 100% chi lo assume, induce sonnolenza. Senza parlare del fatto che già dopo tre ore si può riassumere (se non si è mai assunto non da problemi). Quindi dopo averlo assunto il salire in auto con un estraneo non è più un problema per nessuna persona. Fra l'altro si rintraccia nell'organismo solo cercandolo (agisce aumentando una sostanza che già abbiamo nel corpo) e, comunque, dopo otto ore non se ne trova più traccia nel sangue (ma in Malania il sangue rimasto non era tanto), dopo dodici ore neppure nelle urine. Ma Melania non aveva urina nella vescica.

Quindi ipotizzo:

Melania va al monumento e incontra chi conosce, sale in auto ed in un minuto entra in un appartamento. Un caffè ed un bicchier d'acqua (o di latte) ed il GHB è assunto. Due chiacchiere ed il GHB fa effetto (col GHB le persone parlano molto volentieri e sarebbe facile sapere se qualcuno è al corrente di segreti che non si vogliono svelare). A questo punto Melania risale in auto coi suoi assassini, viene portata a Ripe ed uccisa.

Ed ecco l'importanza di avere l'autopsia sotto mano. Il Tagliabracci, infatti, nelle sue risposte alla procura ha asserito che la vittima non ha assunto sostanze psicotrope prima della morte; ma il GHB è una sostanza che ne stimola un'altra che abbiamo in corpo già in natura e, come altre sostanze simili, se non si cerca non si trova (fra l'altro il Tar del Lazio nel 2001, se ho capito bene, ha deciso che non è una sostanza psicotropa e non è da inserire nella tabella di tali sostanze). Avrà fatto il patologo una ricerca mirata?

Una precisazione. Col GHB bastava chiederle di abbassare i pantaloni per farglieli abbassare senza problemi, anche in pubblico lo avrebbe fatto.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

LUCA P

se M. era "docile docile" COM'E' MAI CHE NON SONO RIUSCITI AD UCCIDERLA AL PRIMO COLPO , ma hanno dovuto interrompere "l'opera" lasciando la povera Melania agonizzante ?

ENRICO

Unknown ha detto...

Ciao Mimosa, l'hai letta la mail?

Mimosa ha detto...

Ciao Massimo, Ora vado a leggerla.

LucaP ha detto...

@ Enrico

La modalità dell'omicidio dipende prevalentemente dalla tipologia della persona che ha accoltellato Melania e dal fatto anche che la stessa potrebbe averlo fatto sotto l'azione di sostanze eccitanti (ma anche solamente sotto l'effetto di una violenta scarica di adrenalina).

E' altamente probabile, se non quasi certo, che chi ha ucciso sia una persona che non ha dimestichezza alcuna con la violenza (perlomeno in tale forma). Io per esempio, pur essendo un uomo, e qui in tanti ipotizzano sia stata una donna, non sono assolutamente sicuro di poter commettere un omicidio, anche nei confronti di una persona indifesa, con freddezza e sicurezza. Anzi, per fortuna, ho la speranza di poterlo escludere.

ENRICO ha detto...

MASSIMO

la stessa obiezione che ho fatto a Luca la giro anche a te.

In ogni caso, INSISTO : finchè le riflessioni interessanti fatte in questo blog con il contributo di tutti rimarranno congelate qui dentro, saremo PRIGIONIERI della RETE e le nostre seppur acute osservazioni resteranno lettera morta...

...e si limiteranno ad essere un esercizio gratuito e sterile di intuito e acume investigativo personale

PINO ha detto...

@ ENRICO
La stessa tua constatazione la feci qualche mese fa.
I nostri sforzi, nella ricerca di ipotesi verosimilmente logiche, restano bloccate nello spazio di questo blog. E non c'è modo di renderle pubbliche se non sperando che vengano lette da qualcuno interessato a cogliere più voci, sul caso.
Rassegniamoci. Non possiamo evadere da uno stato di fatto.
Ciao, PINO

Unknown ha detto...

Io Enrico credo che prigionieri della Rete siano tutti quei siti che rimandano le notizie senza approfondirle e si adagiano su una scelta fatta da altri seguendo a "pecorella" il pensiero "generale" inneggiando alla glorificazione degli inquirenti.

Ed inoltre certe considerazioni uscite da questo blog hanno incuriosito tanti di quelli "che contano" nell'informazione, ed altri, te lo garantisco perché io "vedo" chi entra e da "dove entra". Il problema è che chi conta in una indagine del genere non siamo noi e non sono neppure i media che si adattano seguendo l'input colpevolista. Chi conta sono le persone incaricate ad indagare, sono i Pm che possono tutto in questo momento investigativo. Ed è in loro che dobbiamo inserire dubbi, anche criticandoli se serve, e sta a loro recepirli se li condividono.

Smettere di ragionare perché nessuno esternamente a noi ci viene incontro, è fare il gioco di chi usa la televisione ed i giornali per appiattire i pensieri e portare l'opinione pubblica ad un solo risultato ultimo, che non è detto dia la verità ma è certo dia guadagni pubblicitari.

Per quanto riguarda Melania, sempre l'8 ottobre, alla discussione partecipavi anche tu se non erro, rispondevo ad una domanda simile scrivendo che tale droga dello stupro è inodore, insapore (leggermente salata) ed incolore. E ti garantisco che dove abito io, in Romagna, ma ancor meglio a Milano ed in altre grandi città, così come sulla costa adriatica in generale e quella abruzzese più di altre perché ogni giorno ci sono arresti per droga. Poi aggiungevo:

"Chi la ingerisce neppure si rende conto che la stanno uccidendo, è quasi un gioco a "guardie e ladri", però armato, e dato che quella sostanza ha anche un effetto anestetizzante, per questo la usavano in medicina, il dolore ad ogni coltellata sarebbe stato minimo. Per quanto riguarda l'omicidio avvenuto al chiosco con quelle modalità, c'è da credere sia stato pensato e programmato in caso si fosse deciso di uccidere. Il tutto per coinvolgere il marito. Melania morta e Salvatore in galera, problema chiuso. Perché se non è stato il marito ad ucciderla c'è da chiedersi il motivo per cui l'omicidio sia avvenuto in un posto a lui ben conosciuto, accanto al punto dove aveva fatto sesso, con la moglie o con un'altra non fa differenza (ed il Parolisi mi pare non sia uno che tiene nascosta una cosa del genere), perché la moglie avesse i pantaloni abbassati, insomma ce ne sono di domande. Se io fossi stato il lui, ma credo anche lui fosse stato lui, ed avessi ucciso, non avrei lasciato il corpo in bella vista accanto a un chiosco ed avrei sprecato il tempo, anziché depistare disegnando sulla pelle, per spostarlo e metterlo in una posizione dove lo avessero trovato gli animali, non gli uomini, se c'era un sentiero percorribile significa che accanto a questo c'erano comunque arbusti incolti che potevano nascondere bene un corpo alla vista di eventuali passeggiatori".

Ma come ho scritto allora scrivo oggi; le mie non sono certezze, sono constatazioni e dubbi perché mi rendo conto che ci sono strade inesplorate che nessun Pm ha mai preso, e prenderà mai, forse, in considerazione.

Ciao, Massimo

PINO ha detto...

MASSIMO
E' reperibile l'indirizzo di posta elettronica del dr. Meluzzi?
Vorrei scrivergli un e mail, corredato dalle nostre ricerche ed ipotesi.
Anche in considerazione che è stato l'unico che esplicitamente, in un contesto televisivo, scontatamente colpevolista, ad avanzare l'ipotesi del "segreto di M, e della possibilità che la soppressione della stessa sia stata dettata dalla necessità di metterla a tacere.
Se reperisci l'indirizzo, me lo trasmetti?
Grazie PINO

LucaP ha detto...

Oramai la campagna mediatica sta stringendo i tempi.

Sui giornali locali (il Centro e Abruzzo24ore) escono articoli che vogliono aumentare l'orientamento colpevolistico nei confronti di Parolisi.

Viene tirato fuori uno stralcio di un messaggio FB di Parolisi a Ludovica del 18/03/2011 dove Salvatore dice: "... non preoccuparti i nostri accordi non vanno per le lunghe massimo una settimana e poi dovrà sparire dalla mia vista...". Tale messaggio era già allegato agli atti ma nè il GIP di Ascoli nè quello di Teramo hanno voluto dargli troppa importanza. Ora invece, chissà come mai, viene rispolverato a dimostrazione della colpevolezza quasi fosse un nuovo indizio. Sono queste le ulteriori prove addotte dai PM dopo tutti gli approfondimenti d'indagine? O sono "suggerimenti" arrivati ai redattori distratti da parte di qualcuno che tiene i fili del pressing mediatico?

Senza parlare poi degli "approfondimenti tecnici" sui cellulari chiesti ai luminari del settore, che però sinora non hanno appurato niente di nuovo. Vi ripeto: a meno che per un fortuito caso il traffico (inteso non come telefonate ma come segnalazione della propria presenza da parte delle SIM) della cella TIM di Colle San Marco fosse già monitorato e conservato in memoria a seguito di una richiesta della Autorità Giudiziaria, non vi è modo ora di sapere con certezza se il Cellulare di Melania sia mai stato a Colle San Marco il 18/04. Checché ne dicano i giornali od i PM.

Anonimo ha detto...

Volevo fare un paio di considerazioni, spero possano essere prese in considerazione.
La cosidetta droga da stupro non è difficile da recuperare se frequenti discoteche o rave party, tra l'altro sarebbe stato fondamentale averla a disposizione per "ammorbidire" la volontà di eventuali ragazze nel caso il famoso segreto fosse sul serio lo scandalo sessuale ipotizzato in caserma tra uno (o più) ipotetici e non individuati "pezzi da novanta" e qualche recluta.
Il coffee breack l'avevamo ipotizzato io e mimosa qualche migliaio di commenti fa, anche se io, che sono basic, la farei corta dicendo che un pocket coffee è irrifiutabile e si può offrire in auto per strada ovunque, senza complicarci la vita.

Spostando l'ora del decesso, si crea un problema: il dna di Parolisi sulla bocca di Melania.
Se davvero questo ha avuto una permanenza di un'ora e mezza, non di più, non è possibile ritardare troppo il momento del decesso.

Non fino alle 19.

A meno che Salvatore sia un complice dell'omicidio ed abbia fatto una pausa tra le ricerche per andare al luogo in cui Melania era prigioniera e baciarla. assurdo, se permettete.

Tabula

Anonimo ha detto...

ps: sì lo so, c'è l'ipotesi dello straccio impregnato di dna di Parolisi infilato in bocca a Melania.. però non mi ha mai convinto fino in fondo, sarebbe rimasta qualche fibra nella bocca di lei, e non c'è stato alcun riscontro di questo tipo.

Tabula

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Mi sono riletto la denuncia di scomparsa fatta da Parolisi e riportata in Ordinanza. Senza quindi risalire ad articoli di giornale basta leggere quanto scritto a pag.7:

".... Questa è stata l'ultima volta che l'ho vista; più o meno penso che erano le 14:45 circa.... Io nel frattempo proseguivo a giocare con nostra figlia, ma dopo circa venti minuti, non vedendola più tornare indietro, cominciavo a chiamarla alla sua utenza cellulare 333/8102280, ma il telefono squillava senza risposta. Io temporeggiavo ancora dieci minuti circa, sperando che lei mi richiamasse, ma non succedendo niente la richiamavo, penso di averlo fatto complessivamente tre o quattro volte, quindi prendevo la macchina, mettevo la bambina sul seggiolino e facevo un giro in zona per cercarla, ma senza esito. Nel frattempo la chiamavo ancora alcune volte, ma senza ricevere risposta. A quel punto mi fermavo al bar, dove tra l'altro prendevo un caffè.....".

E' da sottolineare che prima di chiamare i Carabinieri (16:34), Parolisi compie un giro sul pianoro assieme alla figlia della proprietaria del "Cacciatore" e che lo stesso Parolisi entra nel bar alle 15:40 circa.

Dopo le 15:40 e prima delle 16:34 (chiamata al 112) il tabulato di Melania (e non quello di Parolisi sino a prova contraria) registra nove chiamate senza risposta dal cellulare di Salvatore. Tali chiamate (una in più o una in meno) è presumibile Parolisi le abbia fatte in presenza della Flammini e della figlia.

Prima delle 15:40 sempre sul cellulare di Melania sono riportate solamente tre chiamate senza risposta (una in più o una in meno) e queste chiamate è probabile Parolisi le abbia fatte in assenza di testimoni (cioè prima di entrare nel bar).

Se crediamo al resoconto di Parolisi però, lo stesso incomincia a chiamare la moglie all'incirca alle 15:00/15:05 (quindici/venti minuti dopo l'allontanamento delle 14:45). Prova a chiamarla nuovamente circa dieci minuti dopo cioè all'incirca alle 15:10/15:15 e lo fa, nell'immediatezza, per tre o quattro volte. Ipotizzando 5 minuti al massimo tra una chiamata e l'altra (suppongo però un tempo inferiore) si arriva alla prima chiamata riscontrata sul tabulato di Melania delle 15:26. Successivamente prova a richiamarla altre volte e quindi ci stanno le altre due chiamate fatte prima di entrare nel bar.

Stando a questa ricostruzione dei fatti, rilasciata da Parolisi ai Carabinieri nell'immediatezza degli eventi e quindi altamente credibile (come poteva sapere difatti che sui tabulati di Melania la prima telefonata registrata fosse solamente quella delle 15:26? Avrebbe anche potuto dire, risultando parimenti credibile che quella fosse la prima chiamata), vi sono all'incirca tre/quattro chiamate verso l'utenza di Melania che non vengono registrate sui tabulati della stessa.

Può tale anomalia, simile a quella registrata dal cellulare di Parolisi (intestato alla Caserma parimenti a quello di Melania), essere spiegata in altro modo al di fuori di quello da me ipotizzato e relativo all'esistenza della "rete fantasma"?

Sebbene forse B&G non vogliano tirare fuori tale giustificazione a spiegazione del comportamento anomalo del cellulare del loro assistito, forse farebbero meglio a ripensarci in quanto, ammesso sia ancora appurabile e verificabile l'esistenza della "rete fantasma", scagionerebbe Parolisi facendo crollare la ricostruzione degli inquirenti.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Prima di tutto vorrei sottolineare una preoccupante leggerezza ed approssimazione della perizia medico-legale o perlomeno dei PM che l'hanno ripresa in Ordinanza.

E' stata trovata unicamente "una" traccia del DNA di Parolisi. Ma nell'Ordinanza si dice che è stata rinvenuta “nei tamponi
della regione labiale e dell'arcata dentaria”. Delle due o una o l'altra. E' possibile che abbiano fatto un unico tampone? Non credo assolutamente. Allora o è stata rinvenuta sulle labbra o sull'arcata dentaria.

Fosse stata rinvenuta sulle labbra, avrebbero ragione i PM ad asserire che il semplice passaggio della lingua sulle labbra avrebbe cancellato tale traccia (senza escludere il trasferimento all'interno del cavo orale).

Ma se è stata rinvenuta nel tampone dell'arcata dentaria non si può affermare che "il bere o il mangiare, il deglutire, avrebbero dovuto eliminare cellule estranee dalla bocca della Rea" tanto più nel momento in cui affermano che Parolisi ha ucciso la moglie al massimo entro un'ora dell'uscita da casa (ora in cui non ha potuto bere e mangiare; deglutire forse si, ma quali indicazioni in merito alla salivazione usuale di Melania hanno gli inquirenti?).

Pensa allora a quando uno mangia un piatto a base anche di prezzemolo tritato. Fintanto che non è possibile lavarsi i denti, quanti resti di prezzemolo rimangono tra i denti? Forse facendo risciacqui abbondanti e bevendo in modo anomalo (cioè tenendo il liquido in bocca) si possono rimuovere quasi tutti i resti. Ma nell'arcata dentaria di Melania è stata trovata un'unica traccia. Avrebbero potuto essercene altre? Forse si e quindi basarsi su tale aspetto per datare l'ora della morta ritengo sia estremamente azzardato.

Ciao

ENRICO ha detto...

La telefonata al 112 Parolisi la fa dal bar Il Cacciatore

La proprietaria chiama e dice : la moglie è scomparsa da circa un'ora "

Quindi la telefonata al 112 è delle 15,30/15.40 e non delle 16, 30 ( ora in cui Salvatore ritorna al chiosco di Ranelli

Come si spiegano queste discordanze d'orario ?

http://www.video.mediaset.it/video/tgcom/servizio_cronaca/246038/la-telefonata-integrale-di-parolisi-al-112.html

ENRICO ha detto...

MASSIMO,
qui si continua a sostenere che Melania sia stata UCCISA.

Melania è STATA ACCOLTELLATA A MORTE !

Questa è una differenza di GRANDISSIMA RILEVANZA che non viene presa nella dovuta considerazione.

Se fosse stata sotto l'effetto di una droga NON avrebbe opposto resistenza e quindi non si capisce perchè gli aggressori avrebbero dovuto tagliuzzarla con un coltellino e lasciarla in VITA

LucaP ha detto...

@ Enrico

La telefonata al 112 inizia alle 16.35. Se la Flammini afferma che la moglie dell'uomo è scomparsa da un'ora si basa su quanto le ha detto al momento Parolisi. Lui a quanto asserito comincia a chiamarla all'incirca alle 15:00/15:05 quindi un'ora e mezza prima. Se poi anziché dire alla Flammini un'ora e mezza prima dice solamente un'ora non lo trovo troppo discordante.

Parolisi arriva al chiosco di Ranelli alle 16.16 (alle 16.21 secondo quanto sostengono erroneamente i PM) a bordo di un'auto guidata da Filippo Barbini e lì chiede notizie della moglie. E' quindi più che verosimile che in 15 minuti circa finisca il giro di perlustrazione in macchina e tornato al bar faccia chiamare il 112 dalla Flammini.

Forse però non ho compreso bene il tuo commento.

Vorrei sottolineare la tendenziosità degli inquirenti (in questo caso di Ascoli) che nella prima ordinanza dicono che Parolisi non riesce a rispondere alle domande dell'operatore del 112 passando allora il telefono alla Flammini quando oramai sappiamo tutti che è proprio la Flammini la prima a parlare con l'operatore.

LucaP ha detto...

A proposito dello scandalo fornito settimanalmente dalla trasmissione "Chi l'ha visto" voglio segnalarvi l'esistenza di un Gruppo Facebook denominato Ritroviamo "Chi l'ha visto" (http://www.facebook.com/groups/130899713883/) dove sono postati alcuni messaggi in perfetta sintonia con quanto detto da noi. Ma soprattutto è illuminante la lettera aperta di alcuni giornalisti di Rai3 (risalente al 2010) riportata sul sito omonimo (http://ritroviamochilhavisto.it/letteraaperta.php).

Leggetevela se avete voglia e capirete molte cose di quella trasmissione.

Ciao

Anonimo ha detto...

scusate se insisto.
Mi sembra di capire:
primo)
Salvatore dichiarò di aver tentato di chiamare per la prima volta alle ore 15.05 circa, circa 1/4 d'ora/20 minuti dopo che la moglie si era incamminata, ma non risulta traccia di queste sue telefonate nè sui suoi tabulati (dai quali non risulta nulla) nè da quelli di Melania?
Oppure effettivamente risultano alcune chiamate "fantasma" sui tabulati di Melania non riferibili direttamente a Salvatore nè a nessun altro?

secondo) SE fosse vero che Parolisi l'avrebbe chiamata dopo soli 15/20 minuti, andando poi a cercarla facendo un giro sul pianoro in auto, non sarebbe direttamente collegabile all'auto di Parolisi quella famosa individuata sulle fotografie dei ragazzini delle quali "sarebbe andato fortunosamente distrutto l'originale"?
(Ovvero non sarebbe più possibile fare una controperizia sul colore di quell'auto, ma guarda un pò)

contorno) se davvero le cose fossero andate come afferma Parolisi, telefonate dopo quindici/venti minuti, giro in auto, telefonate ulteriori,fermata al bar.. non risulterebbe così strano che nessuno l'abbia notato alle altalene.
In fondo, ci sarebbe stato un dondolamento di bimba di solo 15/20 minuti circa dopo l'allontanamento di Melania, e non un'ora di centrifuga della bimba come sempre si è detto.

E se è stato così poco alle altalene, è anche plausibile che nessuno se ne ricordi.

Tabula

Mimosa ha detto...

@ Tabula, ti ricordi questo? Risale al 5 ottobre.
Io scrissi:

Agli esperti del “paesaggio”, ossia a quei volonterosi di voi che hanno ricostruito il panorama dei luoghi voglio far notare questo particolare che trovate a p. 15-16 Ordinanza Teramo e che ricopio virgolettando: «caricava la bambina in auto si poneva alla ricerca di Melania facendo retromarcia, girando subito a sinistra e poi al termine del viale ancora a sinistra per ritrovarsi sulla via principale del Pianoro che passa davanti al Bar “Segà”; di avere effettuato il percorso ancora una volta, decidendo a tal punto di fermarsi al bar suddetto».
Ci sono corrispondenze circa il luogo di questo parcheggio da cui si è mosso in retromarcia?

AVERY rispose:

Se orizzontiamo la macchina ‘nera/rossa’ sulla strada asfaltata direzione ovest…”facendo retromarcia, girando subito a sinistra e poi al termine del viale ancora a sinistra” SIii’ CHE SI ARRIVA (sulla via principale del Pianoro che passa davanti) AL BAR CACCIATORE! Questo particolare della retromarcia—e l’inclusione nel racconto di Parolisi mi fece impressione. Sarebbe stato un detaglio non facilmente incluso (nemenno pensato) in una falsa ricostruzione….

Anonimo ha detto...

ricordo benissimo, Mimosa, ma credo di ricordare (tu sarai più precisa su questo) che l'orario delle manovre non fosse compatibile con quello della fotografia, 15:13 se non sbaglio.
Basandosi sulle prime telefonate di P. alla moglie riscontrabili sui tabulati, quindi alle 15:26basandosi sui fatti accertati, tutto questo sarebbe avvenuto più tardi, ritardato di almeno 15 minuti rispetto alla fotografia.

Se invece si tiene per buona la ricostruzione di Parolisi che pone le prime telefonate dopo venti minuti dall'allontanamento della moglie, allora tra retromarcia e manovre varie l'orario è compatibile con la possibilità di essere "catturato" dall'obiettivo dei ragazzini.

1) sarebbe importante provare che le prime telefonate di P. a M. siano avvenute nei primi 20 mi. dall'allontanamento di lei

E' possibile farlo? (LucaP, è diretta a te)

2) se ciò fosse riscontrabile, la prova fotografica potrebbe tornare ad essere un importante indizio di conferma alla versione rilasciata da Salvatore.

Tabula

Anonimo ha detto...

Comunque io adesso non vorrei parlare di corruzione, ma il fatto che sia trovata una motivazione contro ogni indizio a favore di Salvatore è evidente, e mi chiedo se ipotizzando che una rete telefonica militare non esista, al fine di eliminare prove che lo scagionino sia possibile, una remota possibilità di corruzione di chi avrebbe potuto e dovuto recuperare i tabulati di Parolisi.
Praticamente: se la rete telefonica militare non ci esistesse,
come è possibile che i tabulati TIM di Parolisi non si possano recuperare?
Non sarà che "sono stati fatti sparire"?

Tabula

Mimosa ha detto...

Tabula, avevamo anche discusso sulla non esattezza dell'ora segnata dall'orologio del filmato (pare qualche minuti abbondante dichiarato dal ragazzo stesso, bisognerebbe andare a rileggersi la sua testimionianza) e qualcun di noi ha ipotizzato lo spostamento dell'auto proprio in quei momenti, che anche io suppongo.

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Tabula
ieri abbiamo detto: i tabulati di Parolisi possono essere nei tabulati globali del 235° Reggimento, dato che il cellulare era intestato alla Caserma e in più forse "protetto" per segretezza militare (la rete "fantasma") e dato che la Telecom ha detto "l'informazione non è dispopnibile nei nostri sistemi".

Sono un po' mentalmente in tilt,scusa se ti sembro brusca ... sono solo stanca.
Un caro saluto
Mimosa
Forse l'esercito no

Anonimo ha detto...

@Mimosa
grazie per avermi ricordato quel dettaglio.
non preoccuparti dei toni, bado alla sostanza.
Forse sarebbe solo importante capire se quelle benedette telefonate dopo 20 minuti siano plausibili e in minima parte verificabili oppure no,
fermo restando che la sola testimonianza di Salvatore, essendo lui indagato, "non faccia testo".

Tabula

LucaP ha detto...

In ordine

@ Tabula

Non credo proprio sui tabulati di Melania compaiano telefonate di alcun tipo tra l'ultima fatta da SV (14:56) e la prima effettivamente registrata da TIM fatta da Salvatore (15:26), perchè anche se fossero in qualche modo "anonime" (ma nel caso delle altre telefonate di Salvatore il numero del chiamante è stato registrato), si saprebbe quale cella sarebbe stata agganciata e sarebbero quindi state riportate sull'Ordinanza.

La discrepanza tra quanto riportato da Parolisi, che mi sembra verosimile, con i tabulati di Melania (e con quelli di Salvatore che non riportano nulla all'infuori della chiamata al 112 e forse quella fatta più tardi a Paciolla) è secondo me giustificabile unicamente se ipotizziamo l'esistenza effettiva della "rete fantasma" ed il fatto che il cellulare di Melania (abilitato al pari di quello di P ad utilizzare la "rete fantasma") abbia agganciato tale rete a totale insaputa di TIM. Con la conseguenza che in occasione delle probabili chiamate fatte da P dalle 15:05 alle 15:26 (escluse) lo stesso cellulare di Melania si trovava ancora in una zona coperta dalla rete militare.

LucaP ha detto...

@ Tabula

Se le chiamate di Parolisi al cellulare di Melania sono state fatte agganciando la oramai famosa rete fantasma (come anche quelle ricevute e senza risposta di Melania prima delle 15:26 nel caso sia vero quanto dice Parolisi), l'unico modo per rintracciarle per i PM sarebbe ordinare il sequestro delle apparecchiature telefoniche della Caserma Clementi, verificare se oltre ad un normale centralino telefonico vi è altro hardware che comporti l'esistenza di una rete privata mobile GSM, ed analizzare a quel punto l'apparecchiatura denominata in genere MSC/VLR dove vengono temporaneamente immagazzinate le informazioni della rete (magari anche con registrazione dei dati degli eventi telefonici come fanno gli operatori pubblici).
Allo stato attuale delle indagini mi sembra un po' troppo pretendere che gli inquirenti facciano ciò e vi è comunque l'alta probabilità che o la rete sia stata smantellata o sia stata anche ripulita di tutte le tracce.

LucaP ha detto...

Mi sono dimenticato di aggiungere un dettaglio. I tabulati TIM del cellulare di Parolisi sono stati recuperati ed utilizzati nelle indagini da parte degli inquirenti.

Credo difficilmente possano essere stati in alcun modo manomessi da qualcuno.

Il fatto è che, da quanto emerso sinora, non contengono i dettagli delle telefonate fatte da Parolisi a Melania quel 18/04. Cioè per TIM quelle telefonate con la SIM di Parolisi non sono mai state fatte.
E' questo che dovrebbero spiegarci in qualche modo credibile i professori di telecomunicazioni incaricati della perizia dai PM.

Se quelli di Parolisi non contengono tali telefonate anche quelli di Melania non contengono le chiamate ricevute nel momento e nell'eventualità che il cellulare abbia agganciato la rete fantasma (e do per scontato che se lo poteva fare il cellulare di P, lo poteva fare anche quello di M).

LucaP ha detto...

Scusate ma voglio aggiungere ancora un dettaglio al fine che non venga il dubbio che la presunta rete fantasma abbia delle motivazioni di segreto miltare. L'esercito è dotato di tale tecnologia per gli impieghi sui teatri di guerra od in genere per le missioni all'estero. Lì le motivazioni sono effettivamente quelle di avere una rete GSM tramite la quale i soldati possano parlare tra di loro senza essere "visti" dal nemico.
Per le comunicazioni top secret dell'esercito sul territorio italiano credo vengano utilizzati altri sistemi criptati tradizionali o satellitari.

Se la rete fantasma della Caserma Clementi esiste (o è esistita nella primavera 2011) credo sia stata installata unicamente per una questione economica, in quanto permetterebbe di risparmiare sensibilmente sulla bolletta telefonica TIM azzerandone quasi i costi. E' questa sicuramente la motivazione principale altrimenti non mi spiegherei come mai a Melania fosse data in uso una SIM intestata alla Caserma.

LucaP ha detto...

@ Mimosa

Proprio alla pag.15 dell'Ordinanza è evidente la modalità subdola con la quale i PM distorcono a loro favore le testimonianze.

Le chiamate che Parolisi dice di aver fatto dopo circa 10/15 dall'allontanamento non compaiono sui tabulati nè di Parolisi nè di Melania? Anzichè cercare di spiegare tale fatto loro indicano mezz'ora al posto dei 10/15 minuti così si avvicinano di più alla telefonata delle 15.26 di cui vi è traccia (solamente sui tabulati di Melania)! E' la stessa procedura utilizzata per far diventare 10 i giorni intercorsi dall'ultima gita quando invece Parolisi nella telefonata al 112 indica espressamente 15 giorni. In questo modo si era più vicini alla data spsotata del 10/04.

Tutto in questa inchiesta è stato forzato dagli inquirenti a solo ed unico scopo di far quadrare la loro ipotesi ricostruttiva che vede Parolisi come l'assassino.

Anonimo ha detto...

Riprendo il mio invito a dare un'occhiata al link postato alle 01,34 del 05/12/2011, a parte piccole novita' riportate sullo scritto pubblicato dal blog vi sarebbe un video a fine blog segnalatomi come importante. Il materiale che sarebbe, come riportato sul blog, a disposizione degli inquirenti teramani corrisponderebbe a 3 Gb di memoria digitale, ben di piu' quindi di 40 file audio che al massimo potrebbero occupare , esagerando, 5 Mb, ben altre proporzioni. Io non ho potuto visionare il video in fondo al blog per motivi forse di formato non compatibile con Android, se qualcuno potesse visualizzarlo sarebbe utile, il video sarebbe un intervista ad un personaggio particolare. Suggerisco pero' cautela nell'interpretare per come mi e' stata suggerita a mia volta, insomma il particolare contenuto nell'intervista sarebbe pubblico, indiscutibile, oggettivo anche se mai pubblicato, almeno a me risulta nuovo anche se piu' volte ipotizzato.
Inoltre da una breve ricerca su youtube segnalo che esiste un'organizzazione collegabile a quelle ipotizzate, pienamente rappresentativa di vertice che nel logo riporta una doppia croce di Sant'Andrea o perlomeno molto simile a quelle che erano state descritte come incise sul corpo della povera Melania. Il logo o stemma casato e' in campo bianco e disegni in rosso.
@P.
Non riesci a visualizzare quel video inserito alla fine di quel blog???
Antonello

ENRICO ha detto...

Non mi spiego allora questa notizia ( che avevo già letto tempo fa in un altro sito, non ricordo quale..)

"La telefonata, andata in onda in televisione a “La Vita in diretta” e durante il programma “Quarto Grado”, corrisponde alla prima chiamata, effettuata da Salvatore Parolisi, subito dopo la scomparsa della moglie. Il giorno è il 18 aprile (il giorno della scomparsa della donna, appunto), e l’orario della chiamata è intorno alle 4 del pomeriggio (le 15 e 46, per l’esattezza)

http://www.dailyblog.it/omicidio-rea-la-prima-telefonata-di-parolisi-al-112-per-denunciarne-la-scomparsa/17/09/2011/

LucaP ha detto...

@ Mimosa e Tabula

La descrizione delle manovre effettuate da Parolisi con l'auto potrebbe effettivamente collocare la Renault Scenic nel punto in cui Massimo ha individuato la famosa macchina della fotografia e per di più proprio con il muso in direzione verso San Giacomo. Incrociando inoltre l'ora presunta (15:13) in cui è stata scattata la fotografia con la probabile tempistica dei tentativi di chiamata che ho fatto prima (15:10/15:15 prima di mettersi in macchina) si avrebbe un'ulteriore coincidenza o conferma.

Rimane però da domandarsi come mai Parolisi abbia rivolto l'auto verso San Giacomo e non verso Ascoli (cioè in direzione del Cacciatore e del Monumento ai Partigiani). Se lui non aveva avuto modo di vedere la moglie nei pressi del chiosco di Ranelli ed allo stesso tempo aveva ipotizzato che Melania si fosse incamminata lungo la via Martiri della Libertà, perché non andarla subito a cercare al bar od al Monumento e dirigersi nel senso opposto?
E' possibile che abbia visto qualcosa che l'ha insospettito? Magari il transito di un veicolo a lui noto od anche militare? Poteva sospettare che un veicolo con Melania avrebbe potuto passare in tale direzione verso San Giacomo e Ripe? Possono derivare da lì i sospetti che Parolisi ha sull'ambiente della Caserma?
Questi sono sinceramente alcuni degli aspetti che non mi convincono ancora del tutto sul fatto che Salvatore non fosse al corrente di qualcosa che doveva avvenire quel pomeriggio. Anche solamente i 10/15 minuti passati dall'allontanamento alla prima chiamata mi sembrano, sebbene verosimili nel racconto fatto nell'immediatezza, leggermente sospetti ed indicativi che forse Salvatore sapeva qualcosa che non ha ancora ad oggi rivelato.

Mimosa ha detto...

LucaP
non mi dici niente di nuovo, so quasi a memoria le ordinanze e se non basrta le rileggo continuamente, c'è sempre roba da scoprire, via via che qui si formano discorsi ...

Ciao!
Ti pre-avviso che Massimo mi ha fatto la sorpresa di raccogliere insieme la mia "memoria difensiva" e forse la pubblicherà in articolo, con i suoi ritocchi da esperto.
Non siamo in "concorrenza" ...

Mimosa

LucaP ha detto...

Enrico

Ho letto l'articolo del link che hai postato ed effettivamente lì si dice che la telefonata è delle 15:46.

Considerata però la continua confusione e disinformazione causata dai giornalisti, do sicuramente credito a quanto riportato sull'Ordinanza del GIP di Teramo dove a pag.6 si dice che la telefonata è iniziata alle 16.34 (come confermato anche a pag.82).
Non credo proprio tale dato sia stato falsato in quanto non ne vedrei alcuna utilità.

Mimosa ha detto...

@ LucaP
mi riferivo al messaggio precedente non l'ultimo tuo.

@ ENRICO
i giornalisti sbagliano spesso, eccomeeee! non solo sulla carta stampata ma anche presentando i servizi in tv ... e poi i presenti vanno dietro senza correggerli od osare a contraddirli ...
Non sono mica così attenti come noi! e poi non si correggono mai! Sono una casta! Pericolosa!

Mimosa

LucaP ha detto...

Mimosa

Non mi sento assolutamente in concorrenza con te. L'articolo l'ho scritto di getto (e te lo può confermare Massimo) dopo la notizia della sentenza della Cassazione mettendo insieme quelle che erano mie considerazioni con tutto quello che sinora si è discusso assieme sul blog.

Mimosa ha detto...

LucaP
ma sei sempre così "maledettamente" serio in tutto? Ridi qualche volta?
Soffri il solletico per esempio?

dai, capiscimi quando faccio delle battute ...

Ciauuu

Mimosa

LucaP ha detto...

Mimosa

Credo purtroppo che la mia professione, a conferma di quanto si dice degli ingegneri, mi abbia oramai rovinato.

Personalmente credo sarebbe utile, dopo la pubblicazione del tuo articolo, proporre a Massimo altri articoli dove, sempre in modo non calunniatorio, si possano analizzare le tematiche sinora discusse. Non parlo delle ricostruzioni ipotetiche fatte che potrebbero attirare su di Massimo troppe critiche, bensì di quanto si può affermare sulla base dei documenti sinora resi pubblici nonché delle fonti giornalistiche sufficientemente attendibili.


Per quanto riguarda le ipotesi ricostruttive da noi fatte, sarebbe interessante se tu avessi anche un archivio degli interventi anonimi e disturbatori, in modo da verificare a seguito di quali ipotesi sono stati postati. Secondo me, in più momenti possiamo esserci avvicinati su terreni minati che forse hanno spaventato qualcuno che, come dice Massimo, ci segue in modo silenzioso.

Ciao

Mimosa ha detto...

No caro ingegnere, gli anonimi e i disturbatori dal mio archivio sono ignorati, solo Massimo può averli trattenuti.

Per le ipotesi entro le quali sono stati postati, la mia memoria li può ricavare, ma sarebbe meglio uno scambio in privato ...
Già mi è venuta una fibrillazione al limite dell'infarto quando Massimo mi ha proposto la pubblicazione (da sottoscrivere col mio nome) ... alla luce di tanti misteri italiani non vorrei avere uno "strano" incidente stradale ...
Ciao
Mimosa

LucaP ha detto...

Io Mimosa sono già passato al tuo nuovo articolo.

Ciao

rita ha detto...

@LucaP

I tabulati di SP ci sono eccome: li trovi a pag. 81 (2a parte ord.), non ci sono le celle che il suo cell. aggancia. Ti ricordi ne abbiamo parlato tempo fa?

Ora non ho tempo, ma se non erro dal racconto di SP la moglie si è diretta proprio verso sinistra (San Giacomo) per fare, come si dice a Roma, il giro di Peppe!

In quanto a ciò che dici riguardo le dichiarazioni di SP "altamente credibili" mi fai sorridere !!!
penso tu sia uno dei pochi italiani che riesce a sostenere una cosa del genere :)

Leggendovi in questi ultimi giorni ho avuto l'impressione, mio modestissimo parere ovviamente, che avete perso di vista i riscontri oggettivi e incontestabili del caso.
r.

rita ha detto...

@LucaP

I tabulati di SP ci sono eccome: li trovi a pag. 81 (2a parte ord.), non ci sono le celle che il suo cell. aggancia. Ti ricordi ne abbiamo parlato tempo fa?

Ora non ho tempo, ma se non erro dal racconto di SP la moglie si è diretta proprio verso sinistra (San Giacomo) per fare, come si dice a Roma, il giro di Peppe!

In quanto a ciò che dici riguardo le dichiarazioni di SP "altamente credibili" mi fai sorridere !!!
penso tu sia uno dei pochi italiani che riesce a sostenere una cosa del genere :)

Leggendovi in questi ultimi giorni ho avuto l'impressione, mio modestissimo parere ovviamente, che avete perso di vista i riscontri oggettivi e incontestabili del caso.
r.

Mimosa ha detto...

@ Rita ti sbagli:
quelli sono i tabulati delle chiamate ricevute da Melania, leggi bene alla pagina precedente!

Mimosa

PINO ha detto...

@ RITA

Antoin cantava: "ho perduta la tramontana".
E' il caso che la stiamo perdendo anche noi, con una valanga di idee nuove, che di "nuovo" non hanno nulla.
Si ritorna sempre sul trito.
Concordo con te, e con quanto ha rilevato pure Enrico.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

E' vero. Ci sono stati però momenti di "stanca". Finchè le idee fluiscono, vuol dire che qualcosa si muove.
Anche se io stessa, che ho postato una versione, sono rimasta confusa dalle troppe versioni.

Fa bene Rita a ricordarci di attenerci ai fatti.

Tabula

LucaP ha detto...

Rita

Se leggi bene i miei commenti capirai la questione dei tabulati che ho esaminato attentamente. Certo che i tabulati ci sono ma se non vengono citate le celle agganciate durante le chiamate a Melania vuol dire che di queste se ne ha riscontro solamente dai tabulati della moglie. Quelli di Parolisi riportano solamente la chiamata al 112 (che ha fatto materialmente la Flammini).

L'attendibilità della testimonianza di Parolisi è riferita unicamente al fatto che quello che è riportato in Ordinanza si riferisce alla denuncia di scomparsa fatta il 18 sera. Come poteva sapere Parolisi che la sua prima chiamata di cui si ha traccia è quella delle 15.26 (e non dai suoi tabulati) ed allo stesso tempo affermare che già in precedenza aveva provato a chiamare la moglie? Se si fosse inventato tutto avrebbe parlato solamente della chiamata delle 15.26 e non delle precedenti. Il risultato finale è che gli inquirenti, non sapendosi dare una spiegazione del fatto che i tabulati di Parolisi non indicassero nessuna delle chiamate fatte a Melania, non gli hanno creduto su tutta la linea.

I fatti ai quali dobbiamo attenerci sono questi e non mi sembra io abbia fatto il contrario. Ho invece solamente cercato di dare una spiegazione plausibile e verosimile a qualcosa che sinora non è stato spiegato da nessun esperto.

In merito alla direzione San Giacomo leggi bene quanto scritto. Si parlava della fotografia analizzata da Massimo verificando che alla luce di quanto discusso avrebbe potuto effettivamente ritrarre la Scenic di Parolisi. Mi domandavo unicamente perché rivolgere il muso in direzione San Giacomo anzichè in direzione del Bar il Cacciatore e quindi Ascoli.

Melania si è diretta verso il Monumento ai Partigiani che si trova lungo la strada provinciale che da Colle San Marco conduce ad Ascoli e non a San Giacomo (direzione opposta).

Rita, se ci sono antipatie personali, sei liberissima di controbattere a quanto postato, premurandoti però di leggere tutto con attenzione.

Ciao

rita ha detto...

@Mimosa
leggila bene tu la pagina precedente. Io l'ho letta bene.

@LucaP
ma perchè quando qualcuno obietta che qualcosa non quadra si va subito sulle "antipatie personali".
Non mi puoi essere antipatico, perchè io non conosco te e tu non conosci me.
Dato che è da molto tempo che sto dietro a 'sta storia, non commento quasi più finché non esce qualcosa di nuovo, conosco bene tutti i fatti, pro e contro, perchè cerco di essere obiettiva.

Cerco di capire la verità, non sposare una tesi con i paraocchi, chiaro?

Quindi, se dico e scrivo qualcosa, e perchè è così, non me la invento per difendere la mia tesi.

Non ho tempo ora, sono stanca, e devo cercare, domani ti faccio vedere dove è passata Melania, ok?

Riguardo SP ha detto in prima battuta che aveva provato a chiamare la moglie circa 15/20 minuti dopo che era andata in bagno.
Quando invece si è saputo (dai tabulati) che effettivamente la prima chiamata alla moglie l'aveva fatta alle 15.26 è sembrato strano a tutti: perchè ha aspettato tutto quel tempo per cercarla?
Allora SP ha iniziato a dire che prima ha pensato che si stava rifacendo il trucco, poi che si era fermata a bere il caffè e quindi non si è preoccupato subito più di tanto.
Ma di una cosa dei essere certo e mettere intanto un bel paletto: lui la moglie l'ha iniziata a cercare alle 15.26.

Ecco a cosa mi riferivo prima, non per antipatia verso di te, ma per non fare castelli campati in aria.

r.

rita ha detto...

@LucaP

ho fatto presto e l'ho trovata:

fig. 1 a pagina 38 richiesta rinvio a giudizio GIP del 18/07/2011.
osserva bene la figura:

lei avrebbe potuto fare la scorciatoia (tratteggio rosso)

lei avrebbe potuto fare la strada normale (tratteggio blu) quella che indichi tu; cioè uscire sulla strada principale e andare verso Ascoli e quindi trovarsi il cacciatore a destra;

invece lui dice che ha fatto quella evidenziata in nero, cioè facendo un giro ingiustificabile e arrivando al cacciatore trovandoselo alla sua sinistra.

r.

PINO ha detto...

RITA
Sei nel giusto. Parolisi ha cominciato a telefonare alla moglie alle 15,26. NON PRIMA, come ha sostenuto.
Prima di quell'ora non sono state registrate chiamate nè sul cell. di Melania nè su quello di Parolisi.
Io non credo all'esistenza di congegni "fantasma" che non registrino un determinato traffico, perchè "riservato".
Questo rilievo potrà anche nuocere al soldato; ma è una realtà inconfutabile, ed i pm lo sanno.
Ciao, PINO

archicleopatra ha detto...

Finalmente!!!! con tutti questi fatti di cronaca buttati davanti alle tv, questione oscena tanta gente che non si fa abbindolare dalle chiacchiere cretine dei media,oggi bisogna sperare che un familiare non venga mai ammazzato sennò la tua vita finisce, complimenti nell'attenzione dei fatti, sono d'accordo che ci sia una sorta di accanimento nei confronti del Parolisi, (ingenuo stupido ) grande occasione dei Rea per avere una bimba non avendone una "loro" so bene il procedimento sulla patria podestà..... per il Parolisi mi sembra che la Legge Italiana sia una barzelletta, mi spiace ma è in un gioco molto più grande di Lui, la sua semplicità la portato in carcere, la guerra contro di Lui è la sua famiglia è chiara solo per le persone che mettono in funzione i neuroni.

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