martedì 19 luglio 2011

Salvatore Parolisi arrestato in caserma. Ed ora uscirà un'altra verità?

E adesso si fa molto dura per Salvatore Parolisi. Il suo arresto, avvenuto questa mattina nella caserma del 235° Reggimento Piceno, era nell'aria dopo la richiesta fatta dalla procura al giudice anche in base alla relazione depositata dal dottor Tagliabracci, il patologo a cui era spettato il compito gravoso di esaminare il corpo della moglie straziato da oltre trenta ferite, nove delle quali inferte almeno trenta ore dopo l'omicidio. Gli indizi, lo si era detto ed i giornali ci stanno ancora giocando in maniera tragica lavorandoli ed esponendoceli in modo crudo e cruento, ed anche falso e fazioso, convergevano tutti su di lui. Lui che continuava a dirsi tranquillo nonostante, ammettiamolo, ci fosse poco da star tranquilli. Lui difeso dai legali in modo insolito, con attacchi continui ai mezzi di informazione, e ne hanno facoltà perché questa volta nella ragione, difeso da chi avrebbe voluto avere i media a favore ed invece si trova, ora più che mai, a scalare due montagne. La più alta è di certo quella della procura. Una procura che più di così non poteva garantire la persona, una procura che ha fatto di tutto per cercare un testimone affidabile che certificasse la presenza del  Parolisi al pianoro.

Ma il marito di Melania, al contrario del Pm Umberto Monti, non ha fatto nulla per aiutarsi e per aiutare chi, fino alla relazione finale del patologo, lo ha davvero garantito lasciandogli la possibilità di restare con la piccola Vittoria, vera vittima di questa tragedia sia che le accuse si rivelassero fondate oppure no. Perché se all'uomo non venissero accordati gli arresti domiciliari, vedremo presto come la penserà il giudice, in modo da attendere in casa propria la fine delle indagini ed i processi, alla bambina verrebbe meno, oltre alla figura della madre anche quella paterna. Un trauma in più che non l'aiuterebbe di certo nonostante la presenza costante dei nonni e di tutti i parenti materni, altre vittime di quanto sta accadendo che lo hanno aiutato garantendolo inizialmente davanti all'opinione pubblica e non accusandolo mai direttamente, almeno fino ad oggi. Perlomeno non come sta facendo ora il loro avvocato che ha chiesto di togliere il segreto di pulcinella imposto sulla perizia del dottor Tagliabracci, ed in effetti altro non è visto che i giornali ne parlano come se l'avessero letta, per far capire a tutti che la strada è solo una ed inequivocabilmente porta al marito. 

Oltre all'autopsia, che comunque lo addita al 90%, sulla decisione del giudice hanno contato anche le testimonianze delle persone e le foto scattate dai ragazzi quel 18 aprile al pianoro, foto in cui né lui né la bimba compaiono mai, ed il fatto che per Pasqua l'amante gli avesse prenotato una stanza d'albergo in quanto lui, è nella testimonianza della ragazza, sarebbe dovuto andare a conoscerne i genitori. Quindi, ed era la condizione posta dalla donna di Sabaudia, la coppia Melania - Salvatore sarebbe dovuta scoppiare e diventare una ex coppia. Questo per la procura è il movente dell'omicidio che si sarebbe consumato a Ripe di Civitella e non ha San Marco. Ed il luogo, che pare ormai accertato, è il motivo per cui tutti gli atti, il giudice che ne ha deciso la carcerazione si è dichiarato incompetente per territorio, passeranno fra breve, dopo un'ultima audizione, alla procura di Teramo.  

L'unica speranza che rimane al Parolisi per cambiare le carte in tavola, per non perdere la figlia e dare una vera scossa all'inchiesta, viene perciò dal prossimo interrogatorio in cui gli si chiederà di dire quella verità che, se non ha ucciso la moglie, finora ha taciuto. Ed è l'unica strada percorribile per chi si dichiara innocente perché l'aprirsi, superando eventuali vergogne o segreti inconfessabili, è sempre la cosa migliore da fare e lo aiuterebbe ad aumentare la credibilità, che ha perso di fronte alla procura, ed anche ad uscire dalla fogna stagnante in cui i media lo hanno rinchiuso. Confermare la versione senza gli aggiustamenti verificabili, che solo la verità può dare, significherebbe chiedere l'impossibile e lasciare in mano ad altri il proprio destino. Come può permettere che l'informazione continui a modificare la parola fischi con fiaschi e far credere ubriaco chi, se innocente, ha solo soffiato in un tubicino. Come può permettere che sua figlia un giorno legga di lui cose aberranti se non vere? Per questo deve uscire dalla sua bocca la verità, se un'altra verità esiste.

Noi non possiamo in realtà sapere cosa è accaduto quel giorno, la procura lo ha ipotizzato in base a quanto ha scoperto, in base alle perizie, ed il tutto sembra essere all'interno di una logica, seppur molto ma molto ristretta negli orari e nei diversi modi (dato che non contempla la presenza di complici e sarebbe stato lui anche ad andare in un secondo tempo ad infierire sul cadavere), che non da altre soluzioni. Però, in fondo, è la teoria dell'accusa e, per quanto veritiera possa sembrare, non è un verdetto di cassazione e può avere in sé quelle lacune, anche peritali, che al momento non paiono visibili ai nostri occhi. Però, e cambio argomento, un conto è quanto hanno appurato i Pm, a dimostrazione della loro ricostruzione, ed un altro è ciò che sul Parolisi ha in mano la stampa. Colpevole o innocente che sia, il loro si sta dimostrando non essere vero giornalismo perché attualmente stanno portando avanti un lavoro da barman. E' come preparare un cocktail alla frutta che, con l'aggiunta di qualche goccia di rum, cambia forma dando l'idea di ingerire qualcosa di mai ingerito quando in realtà ogni ingrediente è già più che conosciuto dal nostro corpo. Il tutto è basato sull'emotività delle persone, sulla percezione che ognuno di noi ha del bene, del male, del terrore, dello schifo, dell'orrore e del dolore. Questi sono ingredienti ben noti alla nostra mente, li ingerisce nell'infanzia e le restano dentro uscendo prepotenti quando qualcosa la turba. Se gli eventi li stiamo vivendo sulla nostra pelle escono in maniera esponenziale ed incontrollabili, se toccano una persona con cui abbiamo a che fare li sentiamo forti ma siamo in grado di controllarli, se ci vengono da un fatto di sangue, diventato evento mediatico, li percepiamo più blandi ma hanno comunque uno strascico evidente.

E questa è la base da cui partono certi media per influenzare la nostra mente ed i nostri ragionamenti. Ragionamenti che non saranno più completamente razionali e ci porteranno a fare operazioni mentali meno logiche in quanto sul risultato finale incideranno anche le mezze verità ricevute da chi fa informazione. Il tutto, inserito in modo subdolo nella nostra parte più debole da chi sparge la notizia solo se ha una validità economica, da ogni persona verrà incamerato in maniera diversa e ci sarà anche chi non farà neppure caso alle contraddizioni evidenti, contraddizioni che scivoleranno via lisce quasi non esistessero. Eppure esistono, sono davanti ai nostri occhi ma noi non le vediamo, girano il cervello ma non le percepiamo tali perché davanti all'orrore è difficile usare la razionalità. Ed una volta inseriti, in un modo o in un altro, li riusciremo sempre a giustificare. Un unico esempio, tanto per capire, viene da quanto ci hanno detto essere scritto in autopsia. La notizia vuole che Melania sia stata in agonia per 45 minuti, un qualcosa che infastidisce e fa odiare ancora di più chi ha commesso il delitto. Ma se la morte in perizia è datata 14.15/14.20 ciò non è possibile. Se tracce del caffè bevuto a casa erano ancora sulle sue labbra, ed in quaranta minuti spariscono, ciò non è possibile. Ed anche se la digestione era a metà ciclo ciò non è possibile.

Ed è per evitare questi imbrogli, che in ogni caso resteranno scritti nel tempo ed influenzeranno le persone, che il Parolisi deve dire la sua verità. In caso contrario, non ne avesse di verità diverse da quella stabilita da chi accusa, la piccola Vittoria dovrebbe fare i conti con un destino crudele, destino che in pochi mesi le ha tolto ciò di cui i figli hanno più bisogno, l'amore dei genitori.



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40 commenti:

dario ha detto...

perfettamented'accordo con lei una relazione essenziale e perfetta ...complimenti

Anonimo ha detto...

le uniche contraddizioni che percepisco sono quelle che fino ad ora sono uscite dalla bocca del Parolisi,iniziando appunto dal suo racconto inverosimile delle altalene, dove non solo nessuno lo ha mai veduto ma, vi sono delle foto che testimoniano la sua assenza, a meno che fosse diventato trasparente.
Nell'ora in cui lui attesta di essere in compagnia della moglie, la stessa a 9 km di distanza viene barbaramente uccisa, a meno che esiste il teletrasporto o il dono dell'obiquità. Forse le sue mani non hai mai inferto quei colpi, ma resta il fatto che lui mente da sempre, che ha portato lui la moglie nella tana del lupo, perchè non era certo da solo. Ma c'era.

Anonimo ha detto...

Xlori
intanto spero che le nostre paure per il futuro di Vittoria non diventino realtà, volevo poi dirti che ho letto l'articolo che hai segnalato nel post precedente a questo che parla di Melania, a mio avviso, anche se il sangue trovato nella macchina appartenesse a Melania non sarebbe molto importante, Salvatore ha detto che consumavano rapporti sessuali anche in macchina, uno degli ultimi proprio a Ripe, e non è detto che ciò non avvennisse anche durante il ciclo mensile.


x Massimo

Ciao,
complimenti per l'articolo,
ho letto che Tagliabracci ha stabilito l'orario della morte tra le 14.15 e le 15.30 quindi Parolisi avrebbe avuto un margine di tempo più ampio se fosse stato lui l'assassino.

Ma come si fa a pensare che un addestratore, una persona che certamente conosce i punti vitali del corpo umano, svanito il tentativo di colpire alla gola, sferzi, prima di colpire il fegato,
molti altri colpi di cui nessuno in punti letali, e lasci Melania in agonia con il rischio che potesse essere soccorsa e salvata, prima di morire per emoraggia interna?
Ciao Sira

Sara ha detto...

fai bene a esser garantista, e finchè non verrà condannato in via definitiva Parolisi resta un uomo innocente, che non è detto abbia ucciso sua moglie ecc ecc, tutte cose giuste e purtroppo non scontate.

MA purtroppo in questa vicenda, lasciando da parte i particolari faziosi, non veritieri, le illazioni e tutta l'antipatia che si può provare o non provare,
rimane l'incredibile condotta di quest'uomo, fin dalle prime ore, e su quello non ci piove!
L'ho sempre sostenuto e per mia fortuna le mie mail ne sono la prova.. si può ripetere all'infinito che un fedifrago non è un assassino, ma un uomo che mette la propria presunta rispettabilità di fronte alla scomparsa della moglie (da SUBITO), beh... non è omicidio, ma ci siamo vicini!

dubito che Parolisi confesserà mai le sue colpe, o se lo farà, che si penta davvero.. lui è convinto di esser stato costretto dagli eventi, non è empatico, non prova nessun rimorso se non per se stesso e per la situazione in cui si è cacciato.
questo è il mio parere...

Mimosa ha detto...

Scusa Anonimo che ti rivolgi a Iori, hai fatto una piccola confusione: Parolisi consumava rapporti sessuali in macchina con l'amante LUDOVICA, non con la moglie Melania.

Per tutti: stasera Report alle 21.10, Canale 5, verrà dedicato un lungo servizio al caso.

Leggendo i commenti agli articoli su http://www.lastampa.it/CMSTP/rubriche/archiviorubHP.asp?ID_blog=345, blog tenuto dalla giornalista Grazia Longo, una delle croniste fisse da Ascoli, ho notato che molte persone non lo ritengono l’esecutore materiale dell’omicidio, sospettando nel contempo che stia coprendo qualcuno.
E questa è fin dall’inizio anche la mia opinione.

Mimosa

Mercutio ha detto...

CARO MASSIMO,
La tua lunga trattazione, in merito al caso Rea ed ai suoi ultimi sviluppi, potrebbe essere un argomento per tesi di laurea in criminologia, perchè completa degli aspetti umani, psicologici e divulgativi, dell'intera tragedia.
Mi congratulo con te, mio giovane amico (scusami l'attribuzione).
Vorrei, però, conoscere il tuo parere su alcune frasi contenute in un soliloquio (che mi ricorda quello del Misseri, per affinità di condizioni), intercettato, con i mezzi che conosciamo, che il Parolisi ha tenuto in auto, e di cui farebbe parte la frase:" Io mi dovrò fare trent'anni, ma a te devo mangiare il cuore", certamente riferendosi ad una terza persona.
Quanto sopra è stato detto poco fa, a "esatate in diretta" su rai 1. La frase, che non so se abbia ripotato correttamente, mi ha fatto immediatamente pensare all'esistenza di un complice, forse l'assassino potenziale, che avrebbe portato a termine l'azione criminosa in presenza del Parolisi, forse, senza che lo stesso fosse d'accordo.
In altri termini, la frase riportata porrebbe molti altri interrogativi, sulla dinamica e sull'autore del delitto.
Ti sarei grato, se mi facessi conoscere il tuo pensiero, su questo nuovo interrogativo.
Cordialmente, Mercutio

Mimosa ha detto...

x Sira
scusami, l'Anonimo che si rivolgeva a Iori sei tu, ora ho visto meglio. Ciao

Approfitto per dirti che l'ultima parte del tuo commento lo condivido in pieno.
Mimosa

Marco ha detto...

Certo che, qualunque sia la verità, in questi tre mesi la famiglia di Melania ha avuto una dignità e una compostezza rarissime, di questi tempi. Soprattutto considerando lo stillicidio di notizie a cui venivano sottoposti, e che riguardavano una persona di cui si sono fidati fino all'ultimo. Davvero da ammirare. Se c'è una cosa certa in questa vicenda, è che con loro la piccola sarà in ottime mani.

Unknown ha detto...

Ciao a Tutti.

Mimosa l'anonimo di cui parli non è anonimo, è Sira, ed il fatto che il Parolisi consumasse rapporti in macchina con la moglie è stato detto anche oggi anche in televisione. Una bufala perché, come dici tu, è stata l'amante a dire che l'hanno fatto in auto anche nei giorni delle mestruazioni, e di questo c'è conferma perché ci sono due gocce di lei, vecchie, sul sedile. Il sangue che si dice apparterrebbe a Melania sarebbe stato rinvenuto sul montante dell'auto, non sul sedile, e sarebbe stato rinvenuto da subito, già il 21 aprile quando il Parolisi mise a disposizione, di sua spontanea volontà, l'auto per i controlli.

Il problema è che ciò che inizialmente pareva sangue ad una successiva verifica non risultò esserlo (hai presente quello sullo stipite della porta dei Misseri?) quindi anche per questo, e perché non era ancora indagato, l'auto gli fu resa. Ora capita che quel montante sia stato lavato insieme all'auto e che al ris abbiano scoperto le strisciate delle stesse tracce già scoperte in precedenza perché hanno resistito al lavaggio. Ma non si sa ancora se sia sangue, né tantomeno se sia di Melania, eppure c'è chi dice che una goccia sarebbe compatibile (una su tre?). Perciò chi scrive che c'è sangue di Melania scrive una ulteriore bufala.

Come ho scritto nell'articolo, se si ascoltano tutte le campane senza spirito critico si è rovinati. L'accusa ritiene il marito di Melania colpevole perché il patologo ha spostato nel tempo, di ben trenta ore, il depistaggio ed i colpi inferti col punteruolo (in caso contrario non avrebbe potuto essere l'assassino), quelli che tutti i media fino a quattro giorni fa davano per avvenuto nei venti minuti successivi, era una indiscrezione uscita dal laboratorio del dottor Tagliabracci, ci dissero, ma anche questa era una bufala visto che Tagliabracci ora scrive l'esatto opposto.

Ora capita che non sapendo bene quanto hanno in mano gli inquirenti la stampa spari ancora di più di quanto non si sparasse prima, ed il bersaglio non è più mobile ma è fisso.

Domani, se già non si trovano in internet, uscirà una parte delle intercettazioni inserite agli atti. E saranno date con molto risalto, credimi. Sono tre quelle considerate importanti, ti riporto all'incirca quanto ha detto il Parolisi. In una lo si sente dire: "Oh ma è dura di testa, questa non capisce, è proprio dura di testa", e lo dice, credo, il giorno successivo alla scomparsa dopo aver parlato al telefono con l'amante.

In un'altra, prima di un interrogatorio, dice: "Non ti fare fregare, usa il cervello, usa il cervello". Nell'ultima, quella ritenuta più compromettente, dice: "Io ti rovino, mi faccio trent'anni di galera ma ti strappo il cuore".

Dall'ultima, hanno detto, si evince che lui sa chi è il colpevole. Ma a me pare lo sfogo di uno che può pensare che se mette le mani sull'assassino lo ammazza per vendicarsi.

Con questo voglio dire quanto ho ribadito nell'articolo. Il Pm accusa, il Gip legge ed accetta, si fanno le indagini ed il Gup decide se rinviare a giudizio... ma è il processo quello che conta e che decide se sei colpevole. Se lo si condanna prima, e solo in base a quanto esce sui giornali, non si fa giustizia.

Il caso di Daniela Stuto dovrebbe insegnare ma, purtroppo, io so che i media sono più potenti di qualsiasi insegnamento.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

RettificO: il programma in tv stasera è "TABLOID" su ITALIA 1

Unknown ha detto...

Grazie Mercutio e scusa se non ti ho risposto prima ma mentre scrivevo tu hai postato.

In ogni caso hai saputo il mio pensiero sul quell'intercettazione. Il Parolisi ha una trentina d'anni ed è militare, quindi, lui giovane ed anche sicuro di sé, fa e dice quanto noi alla sua età, anche per cose di minore importanza, pensavamo o dicevamo. E' un modo per affievolire il nervosismo e la tensione, un po' come urlare o piangere (per me).

Se sapesse il nome dell'assassino, in base all'intercettazione lo avrebbe già aperto in due (un mio amico diceva sempre "se trovo chi mi ruba le sigarette lo apro in due"... era la sorella, ssst, che non lo venga a sapere) e preso il suo cuore...

Delle tre solo la prima potrebbe essere importante se sapessimo cosa si erano appena detti lui e l'amante. Quella potrebbe avere un qual certo significato per capire se è stato davvero lui perché ha dimostrato, chiamandola dall'auto, di non sapere di essere intercettato e, quindi, c'erano alte probabilità potesse tradirsi.

Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Massimo, il fatto che Salvatore e Melania abbiano fatto l'amore non credo sia una bufala dei giornali, lo affermò lui quando dovette spiegare perchè conosceva il posto,
e disse di aver fatto l'amore con lei una decina di giorni prima della morte, proprio nel Bosco delle Casermette.
Leggevo della conferenza stampa dei Carabinieri e sono rimasta stupita della sicurezza con cui il colonnello Alessandro Patrizio afferma che Salvatore ha fatto tutto da solo.
Se avesse partecipato un complice con i guanti?
Sempre volendo sostenere la loro tesi di colpevolezza.
E i tempi?
Alle 14,10 viene visto in macchina sotto casa, alle 15,00 sul Pianoro lindo e pinto. E i vestiti sporchi dove li avrebbe messi?
In macchina? Con il rischio che poteva essere aperta? Oppure li ha gettati, ma non hanno trovato nulla, ed hanno perlustrato anche zone limitrofe.

Ciao Sira

DSK ha detto...

Tutto è possibile ma NON POSSO CREDERE che abbia potuto uccidere la moglie con la piccola Vittoria nell'auto ( che presumo dovesse essere parcheggiata nelle immediate vicinanze)
Ad ogni modo poi avrebbe dovuto provvedere a cambiarsi gli abiti e anche qui la bambina gli sarebbe stata di grande intralcio se non altro da un punto di vista emotivo...a meno che costui non sia un vero e proprio minorato mentale con una soglia di conspevolezza di sè pari allo zero - in caso di omicidio non premeditato - o un essere spietato e disumano nel caso contrario

Unknown ha detto...

Fidati Sira, è una bufala. La notizia originale è che lui ha affermato di aver fatto l'amore alle casermette sì, ma non in auto, perché in auto c'era la bimba che dormiva, ma proprio dietro al chiosco.

Non capisco neppure io la sicurezza del colonnello, a meno che lui non abbia ricevuto la perizia sugli abiti di Melania, perché il dottor Tagliabracci gli ha dato le informazioni riguardo al corpo, ed a parte la faccia e le mani, volendo anche il basso ventre e la parte alta delle gambe, tutto il resto era coperto dai vestiti.

E credo che se dna estraneo ci deve essere sarà lì, sul giubbotto, sulla maglia o sui pantaloni. Comunque lui ne sa di certo più di noi, vedremo.

Il Parolisi non è stato visto alle 15.00 a San Marco ma alle 15.26, e dato che i colpi col punteruolo ed i depistaggi non sono più come detto nei mesi dai giornalisti, quasi contemporanei alla morte, ma di trenta ore dopo, l'omicidio ci sta dentro perché in percorsi, fra andare a Ripe e scendere al Pianoro, non avrebbe perso più di 45/50 minuti.

Quindi ne avrebbe avuti 20/25 a disposizione per ucciderla ed aspettare finissero i 10 minuti di agonia, 10 e non 45 come scritto da più parti, e prepararsi alla commedia da recitare al pianoro.

Ciao, massimo

DSK ha detto...

Ps. aggiungo che se avesse premeditato l'uxoricidio non si capisce perchè avrebbe dovuto farlo con la bambina praticamente ..in braccio . Mah!

Unknown ha detto...

Ho le tue stesse incertezze DSK. Solo un minorato mentale avrebbe potuto decidere di attaccare la moglie con un coltellino mentre stava facendo pipì ed aveva una figlia di 18 mesi in auto.

Ma i dubbi aumentano se teniamo presente che quando Melania lo voleva lasciare, 15 mesi prima, lui non si è scagliato contro di lei ma ha minacciato di suicidarsi.

E diventano ancora più grandi se teniamo presente che mai nessuna amica, vicina o familiare che fosse, ha detto di averla trovata con lividi o di averle mai sentito dire di essere stata picchiata.

Ed uno non abituato alla violenza, lo dicono i criminologi non televisivi, difficilmente ricorre alla violenza.

In ogni caso mai dire mai viste le mille bugie.

Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Massimo, quindi l'avvistamento alle altalene del Ranelli, proprietario del chiosco, alle 15- 15,10 non è confermato?

Sai nulla riguardo il fatto che il marito di Sonia avrebbe ad una festa importunato Melania?
Un altra bufala?

Ciao Sira

x Mimosa

Ciao, a volte mi collego nella pausa dal lavoro e non mi permette di identificarmi come account google ma solo come anonimo ed allora metto il nome in fondo al post. Buonanotte!!

Anonimo ha detto...

Piu' questa storia va avanti piuì si complica a mio parere. Mi sono fatta una mia opinione su questa vicenda, dubito fortemente che sia stato lui a colpire, per diverse ragioni, quelle piu' evidenti sono due:
1) dove si è lavato? un mattatoio del genere ti lascia praticamente sporco di sangue dalla testa ai piedi, se mai ci fosse stata una fontana li vicino, hanno i ris controllato con il linolum tracce di sangue lavate via?
2) i vestiti sporchi che si sarebbe cambiato, non ha potuto gettarli in quelle zone, ricordiamoci dei cani molecolari, li avrebbero trovati immediatamente, si parla tanto di un trolley che avrebbe visto Paciolla, erano forse li dentro? ma nell'esame dei ris una volta ritrovato qualche traccia sarebbe rimasta, a meno che...con lui c'era qualcuno e gli ha affidato il tutto separandosi poi.
Io sono quasi convinta che lui abbia portato li Melania per un incontro o un imboscata, sia scoppiata una lite e lui sia rimasto a guardare o a tenerla ferma, ma che sa qualcosa è certo, dai suoi comportamenti ambigui, depistanti, anomali.

Andy.

Anonimo ha detto...

Vi sono poi molti misteri che haimè nessun media ha piuì approfondito. Il piu' grave è quello di un magistrato che aveva scoperto uno strano giro di droga e sesso,in quella caserma, ritenuto inverosimilmente interdetto e sospeso per 6 mesi, guarda il caso proprio adesso ( Ferraro )
l'altro mistero riguarda la testimonianza di un ristoratore su un colle prima delle casermette ( intervista rilasciata su chi l ha visto? ) dove dice una cosa non da poco ma mai piu' approfondita...
la notte della scomparsa di Melania ha visto e sentito un via vai di macchine che portavano irrimediabilmente alle casermette, cosa molto insolita, visto il posto sperduto e poco praticato la notte...chi erano? e perchè questo abdirivieni? qualcuno sapeva gia'? qualcuno della caserma, dei complici? ...non lo sapremo mai.

Andy.

Ps: un ultima cosa, una domanda... hanno piu' volte detto al notiziario che Melania sarebbe stata colpita mentre era accovacciata a fare pipì, per via del fatto che è stata ritrovata con i pantaloni abbassati ed il sangue era esterno ecc.. e che nel difendersi sia scappata... avete mai provato a correre con i pantaloni giu' fino alle caviglie? ...mmmh...molto difficile....a meno che non si usino le mani e corri a carponi, in quel caso, i palmi sarebbero sporchi...si dice invece che Melania avesse le mani ben curate, senza nessun segno di lotta... come ve lo spiegate? e come fanno a dire soprattutto che sia scappata?

Luca ha detto...

facciamo supposizioni su cose scritte dai giornali , alcune vere alcune false probabilmente .
Attenti ai commenti ,se li legge il Biscotti puó assumervi come coadiuvanti e collaboratori alla difesa .
oggi sapevamo piú cose del post precedente ma mi sembra che nel post precedente si é fatto supposizioni e commenti piú logici.
Penso che gli investigatori pur coi loro difetti sanno fare il loro mestiere ,quindi i nostri commenti sarebbero piú logici interpretando i motivi di quello che puó essere successo.
Quindi pensiamo bene , amo davvero mia moglie ,ho fatto una montagna di cazzate di tradimenti ? ma se non sono stato io a ucciderla in questo caso vuoto il sacco , no despisto per tre mesi le indagini contando una montagna di palle.
Non credo a segreti che questa donna poteva sapere , viveva in funzione di figlia e marito ,che poteva sapere e da chi ?
Chi si disponibilizza a essere un complice di un omicidio per mé ? per quanti soldi e per quali motivi ?
chi vá per me a infierire sul cadavere dopo la morte ? chi fá questo ? forse qualcuno felice che la mia amante mi ha prenotato un hotel a capri e devo conoscere i miei futuri suoceri ? o pensate che in macchina il parolisi ha invitato sua moglie a tenergli la candela nella sua nuova luna di miele con la soldatessa ?
Io capisco se uno fá un depistaggio ma questo ne ha fatto uno al minuto per tre mesi .
Di sicuro a colle san marco non sono mai arrivati ,impossibile che nessuno li vede ? quindi se escono di casa insieme che hanno fatto ? o lei ci é andata a piedi o in autostop al chiosco .
peggio ancora se l´ha portata lui per farla ammazzare da qualcuno , che vigliaccheria , se fosse cosí meriterebbe 2 ergastoli non uno .
Non mi soffermo a dettagliare tutte le bugie perché sono troppe per una persona che gli hanno ammazzato la moglie che dice che ama ,che ha una figlia di meno di 2 anni , se non é stato lui ( cosa impossibile per mé ) é ancora piú vergonosa la cosa , perché errori si fanno nella vita ma perseverare nascondendo la veritá é semplicemmente squallido .
L´ho scritto in altri commenti e lo ripeto ,se io non sono il colpevole ,vado a cercare mia moglie , non rimango in caserma a cancellare i dati di face book , se ancora non só che fine a fatto mia moglie , e se si é persa nel bosco o dove sia andata , lui ha cancellato i dati il giorno 19 , e l´hanno trovata il 20 , solo uno che sá giá che fine ha fatto sua moglie fá questo .
Alla fine che paga é la piccola Vittoria , che sembra in buone mani fortunatamente ,la famiglia Rea é stata esemplare .

Mercutio ha detto...

Se il parolisi fosse il solo colpevole dell'uccisione della moglie, come andrebbe interpetrato il suo soliloquio avvenuto mentre era in auto, ed intercettato, a sua insaputa, dalle "cimici" nascoste?
A chi era diretto il riferimento?
Qualcuno sa darmi una risposta diversa da quella ipotizzata da Prati, con il quale condivido tutte le possibilità?
Saluti a tutti.
Mercutio

Marika ha detto...

Buongiorno!
anche io penso che ci sono degli elementi a favore di parolisi: mancanza di motivi per uccidere la moglie, la presenza della figlia che avrebbe potuto costituire un intralcio, la necessità di pulirsi e far sparire gli indumenti.
quanto a quest'ultimo punto, ricordo che, agli inizi delle indagini, sono stati ritrovati in zona e sequestrati degli indumenti da uomo. ma è una notizia che non ricordo con esattezza, potrei confondermi.
io, purtroppo, ritorno sull'unico elemento, secondo me, a carico del parolisi, rispetto al quale mi aspetto una spiegazione ragionevole da parte della sua difesa.
se le indiscrezioni trapelate dalla relazione autoptica sono vere, il dna ritrovato su denti e gengive, potrebbe spiegarsi solo con una presenza del parolisi al momento del fatto.
ovviamente è una mia supposizione.
di sicuro l'ordinanza di custodia cautelare avrà trattato questo punto.
quanto alle intercettazioni, trattandosi di stralci, di frasi estrapolate, gli unici a poter aver intuito la direzione delle parole sono gli investigatori, i quali, ritengo, non avrebbero di certo richiesto l'arresto di parolisi, se non rassicurati da elementi convincenti.
del resto non mi pare abbiano fatto le cose di fretta o tanto per trovare un colpevole. ma, ciò non esclude che, tutti gli indizi raccolti possano essere spiegati in altro modo, dallo stesso parolisi, che si auspica, per il futuro, possa dire la verità.
certo la frase "io ti rovino, mi faccio trentanni di galera, ma ti strappo il cuore" pare indicativa, a mio modo di vedere, del riferimento ad un complice o comunque alla persona che ha commesso il delitto, altrimenti perchè "rovinarla"?
si deve, probabilmente trattare anche di una persona importante.
ma, ripeto, occorrerebbe contestualizzare, con data, orari e circostanze precenti, queste frasi captate dalle cimici.
è stato ben sottolineato che Melania al telefono alla madre prima di uscire abbia riferito che erano diretti a Colle S. Marco. quindi, dovrebbe essere spiegato anche perchè non ci siano andati al colle, perchè questo cambio di rotta?
io do anche importanza a quanto riferito dal parolisi all'amico paciolla, al momento del rinvenimento del corpo, quando rivelò di essersi appartato in quel posto con la moglie giorni prima.
Marika

Serena ha detto...

Ciao Massimo
mi "appoggio" alla tua affermazione relativa alla risposta di Parolisi al possibile allontanamento della moglie : la minaccia del suicidio. Ciò evidenzia forse una personalità fragile, vulnerabile, da vittima più che da carnefice, ma proprio per questo portata a mentire se la verità può essere pericolosa e se minacciato....inoltre risulta non possedere quel senso etico della verità cche porta un individuo a sostenere il giudizio degli altri e del proprio giudice interno confessando i propri errori(le infedeltà conuiugali).Penso che per queste omissioni e bugie, lui sia colpevole ( ciò dunque anche se non reo dell'uccisione della moglie)e che debba percorrere un sentiero di crescita personale che può passare anche attraverso la detenzione.

Mercutio ha detto...

X MARIKA
D'accordo,il Parolisi ha portato direttamene la moglie alle casermette, contrariamente a quanto creduto, detto da Melaia, per telefono alla mamma.
A questo punto si potrebbe dedurre che il caporalmeggiore avesse appuntamento con qualcuno/a, certamente complice, che si era assunto il compito dell'uccisione, con il suo beneplacido, di Melania.
Ma allora, a chi potevano essere dirette le minacce contenute nel soliloquio?
Io non lo ritengo diretto esecutore del delitto, anche per i motivi da te ricordati: non tutto scorre logico.
Se Parolisi, nonostante rischi una grave pena, NON PARLA, forse perchè tutta la faccenda è più grande delle sue possibilità intrinseche, o concatenate ad un "giro" che gli fa paura e del quale è succube.
Sono sempre più convinto che tutta la tragedia, che è costata la vita alla innocente Melania, rivesta un carattere molto più complesso di quello apparente.
tanti saluti, Mercutio

Sara ha detto...

a me sembra tutto molto chiaro e molto plausibile, anche leggendo l'ordinanza.
Una brutta storia ma già sentita altre volte, purtroppo.

Non vi aggrappate al ragionamento "non può averla uccisa lui perchè la bambina era in macchina":
sono piene le cronache di donen uccise dai marito di fronte ai figli...
Il primo caso di omicidio risolto col DNA (vado a memoria) fu proprio di un uomo inglese che violentava e strangolava ragazzine.. mentre suo figlio dormiva in macchina!

Manlio Tummolo ha detto...

Ho qui solo una domanda da fare. Non seguo questa vicenda perché non vi sono documenti chiari da verificare. Perché l'amazzone guerriera "Ludovica P" ha solo un nome e l'iniziale del cognome, e non il cognome intero ? E' forse minorenne, o viene trattata come se stesse scrivendo commenti ad un qualche quotidiano on-line? Vi è chi è tanto abile da spiegarmelo ? La legge è uguale per tutti/e, o, secondo il principio espresso da Orwell ne "La Fattoria degli Animali", per qualcuno è "più uguale" che per altri ?

lori ha detto...

Uccidere la moglie sarebbe stato il sistema meno sicuro per raggiungere l'obiettivo, che , per alcuni appare il movente dell'omicidio: liberarsi della moglie per iniziare una nuova vita con ludovica: I fatti lo stanno dimostrando; con un omicidio di mezzo sarebbe stato tutto più difficile, perchè, pur ammettendo che non sia lui l'assassino, sicuramente prima di andare a convivere con la soldatessa avrebbe dovuto aspettare un pò di tempo, vuoi per la decenza, vuoi per il lutto, vuoi per delicatezza nei confronti dei suoceri..insomma avrebbe dovuto aspettare almeno ..diciamo un anno? Ma se la soldatessa gli metteva fretta, e addirittura voleva portarlo a conoscere i genitori, le sue aspettative erano su tempi brevi.Sicuramente una separazione gli avrebbe permesso di realizzare il suo obiettivo in tempi più brevi..
Certo che le intercettazioni non depongono a suo favore..lui dice a Ludovica " Melania sparirà", il che non vuol dire niente, perchè potrebbe aver voluto dire che sarebbe sparita dalla sua vita, ma ciò non esclude che possa essere interpretata anche altro senso non favorevole al Parolisi..
staremo a vedere
lori

lori ha detto...

Manlio, hai perfettamente ragione, me lo sono chiesto anch'io

lori

Marco ha detto...

lori, infatti si ipotizza che non sia stato un omicidio premeditato, ma che ci sia stata la classica goccia che abbia fatto traboccare il vaso. Insomma, potrebbe aver perso la testa. In seguito, a danno ormai fatto, avrebbe depistato esclusivamente per assicurarsi l'impunità, mettendo ovviamente in secondo piano pure il proseguimento del rapporto con l'amante.

DSK ha detto...

Ho letto i messaggi che i due amanti si scambiavano su facebook. Se quello che lui scrive fosse VERO ( ossia che i rapporti coniugali fossero già ai ferri corti da tempo) gli amici e parenti della moglie mentono sostenendo viceversa che la coppia fosse un esempio di IDILLIO familiare e che nessuno avesse mai avuto il benché minimo sentore di contrasti ( a parte l’estemporanea scappatella di alcuni anni fa ampiamente derubricata)
Se viceversa il Parolisi avesse scritto il FALSO lo avrebbe fatto unicamente per “tener buona” la soldatessa ( la quale risulta essere una vera e propria invasata pericolosa ) nel tentativo di gestire una situazione dalla quale non sapeva più come uscirne. Per quanto “stronzo”- come lui stesso più volte si è definito - mi sembra assai improbabile che avesse deciso di uccidere la moglie per poi infilarsi nelle braccia di una ossessa pazza scatenata. Per quanto stupido possa essere fatico a credere che lo sia stato fino a questo punto.
Ritengo verosimile la tesi della difesa che ipotizza la presenza di una mano femminile.
Il Parolisi si è cacciato in un ginepraio probabilmente perché tra le 14 e le 15,30 è SUCCESSO QUALCOSA che avrebbe potuto farlo apparire colpevole ma che non PUO' o non VUOLE dire e quindi nel tentativo di allontanare da sé i sospetti ha dato una versione dei fatti alterata. Con conseguenze disastrose
Spero che parli e vuoti il sacco.

lori ha detto...

Si, Marco , hai ragione, ma Melania aveva il trucco inalterato, stava facendo pipì con una persona di cui si fidava, e questo fa dubitare di un eventuale discussione ; è stata aggredita all'improvviso alle spalle..questo potrebbe far pensare ad un'azione premeditata

non credo minimamente che stesse tentando un approccio sessule con il marito per cercare di trattenerlo perchè, a quel punto il suo sarebbe stato un tentativo drammatico, seguito alla comunicazione di lui di volerla lasciare, e , sicuramente , sarebbe stata stravolta e il trucco sfatto, almeno cosi' credo

lori

lori ha detto...

Hai ragione DSK, una vera invasata, ma che Parolisi le stia mentendo è evidente quando le dice che ormai con Melania ha quasi raggiunto un accordo e lei gli risponde che le fa schifo perchè starebbe indugiando per mere ragioni economiche
Quindi Salvatore se la stava tenendo buona, d'altra parte se fosse stata una storia così importante non sarebbero stati tanto tempo senza vedersi..mi sembra da gennaio, quando la passione urge non ci sono ostacoli che tengano

Marika ha detto...

Mercutio
si, potrebbe essere una possibilità quella di un complice innominabile.
infatti, all'inizio, sono stati interrogati moltissimi appartenenti alla caserma.
a seguito di questi interrogatori sono venuti fuori i nomi delle amanti o presunte tali.
e le persone interrogate non hanno mai voluto ( o potuto) rilasciare dichiarazioni alla stampa.
è trapelato solo l'esistenza di altre scappatelle del parolisi.
non ci sono allo stato altri elementi che possano far ritenere un diverso movente.
Ciao Marika

Anonimo ha detto...

DOPO I MESSAGGI LETTI CHE SI SCAMBIAVA CON LA SUA PATETICA AMANTE NON VOGLIO PIU' DARE IL BEN CHE MINIMO BENEFICIO DEL DUBBIO A QUESTO ESSERE ORRENDO!
RIBADISCO COME HO GIA' FATTO UNA VOLTA, CHE NELL'ORA IN CUI LUI SI INVENTA DI ESSERE STATO ALLE ALTALENE, CONTEMPORANEAMENTE ALLE 14 : 15 - 15.00 MELANIA VENIVA ASSASSINATA! QUINDI LUI ERA CON LEI! E' LOGICA E NON MAGIA! NON E' PADRE PIO E NON HA IL DONO DELL'OBIQUITA'! CHE SIA STATO O MENO UN IMBOSCATA, CHE SIA STATA O MENO UNA DISCUSSIONE, RESTA IL FATTO CHE LUI L'HA PORTATA IN QUEL LUOGO E QUESTO PER ME LO FA GIA' COLPEVOLE PERCHE' L'HA PORTATA LI A MORIRE ! SONO STANCA DI SENTIRE CHI ANCORA DUBITA DEL FATTO CHE LUI SIA ESTRANEO ALLA VICENDA! NE E' DENTRO FINO AI CAPELLI, SA TUTTO E CONTINUA PATOLOGICAMENTE A PARARSI IL CULO!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti e complimeti per il blog..
Voevo sottolineare che, come prevedevo, il fatto che lui tentennasse nel mollare la maglie non era dovuto a possibili rimorsi ne paura delle rea<zioni del suocero/cognato ma molto piu' meschinamente alla perdita di eventuali beni materiali tipo casa, mobili e al pagare gli alimenti a moglie/figlia....Cioè oltre che troglodita e vigliacco(un soldato che bisogno di attaccarla Di spalle), è pure un miserabile...
Lei Ludovica farebbe bene ad emigrare perchè se lui ne esce malissimo lei proprio a pezzi....
Che storiaccia... ciao Rosy

Mimosa ha detto...

Qualcuno sopra ha menzionato una testimonianza su quel via vai notturno di auto, circostanza che giustamente andrebbe meglio approfondita, come un’altra che ricordo di un massaro che conduceva dei cavalli lungo la strada e che dichiarò anomala la velocità con cui due auto lo superarono, incuranti del pericolo agli animali. Fu un fatto accaduto mi pare nell’orario della scomparsa di Melania (o il giorno dopo) in direzione Casermette.

A un terzo fatto, a mio parere, dovrebbero essere allargate le indagini: ci sono stati dei cittadini di un paese vicino che dichiararono di aver notato in tarda sera del 18 aprile due ragazze, vestite in tuta mimetica e accompagnate da un uomo in abiti civili, che sembravano alquanto sconvolte e dissero che una si era appartata a vomitare. Dopo un po’ il terzetto risalì in macchina (una specie di fuoristrada) e pare che abbiano preso la direzione di Chieti.
Chiedo scusa se i dettagli dei fatti che riporto non sono precisi, il lavoro di recupero di queste informazioni al momento sarebbe troppo lungo. Si trattava di racconti fatti ai giornalisti e trasmessi in più di una trasmissione sul caso, nelle settimane successive al ritrovamento del corpo di Melania.

Ora, volendo supporre l’estraneità materiale del Parolisi, e concentrando l’attenzione sul terzetto, non potrebbe essere che le due ragazze abbiano avuto a che fare col massacro della povera Melania, che almeno una abbia avuto motivi personali di rancore e rivalità (o una vendetta trasversale) e che davvero per caso Melania è stata incrociata sulla stradina all’altezza del monumento ai Caduti? Alcuni commentatori hanno già ben esposto l’inganno con cui avrebbero potuto far salire la donna in macchina con loro, per cui non mi dilungo.

Aggiungo solo questo: il famoso ‘telefonista’ potrebbe essere l’uomo visto in compagnia delle due ragazze?

Perché non indagare meglio sulle soldatesse della caserma di Chieti? E vedere quali connessioni nell’ultimo anno ci sono stati con il Parolisi?

Certo resterebbe da spiegare il DNA del marito nella bocca della moglie. E se l’assassina avesse conficcato per dispregio nella bocca di Melania un indumento intimo appartenuto a Salvatore (e rimasto in suo possesso)?

Mimosa

Anonimo ha detto...

l'ordinanza di custodia cautelare
http://download.repubblica.it/pdf/2011/documento_ordinanza_19luglio.pdf?ref=HREC1-6
saluti atty

Unknown ha detto...

Grazie Atty. Massimo

Anonimo ha detto...

Buonasera sono il massimo esperto in campo, e vi dico con certezza assoluta che il caporale e' innocente ,

Anonimo ha detto...

ciao a tutti ... aldilà dell innocentista o colpevolista.. agli occhi di tutti ci sono dei FATTI RILEVANTI!!!!! Qualcuno si ostina a ricordare del traffico che qualcuno disse ci fosse quel giorno, qualcun altro che ricorda che si parlò di aver visto delle soldatesse agitate ecc ecc.......... ma sveglia gente!!!!! se non ne hanno più parlato ci sarà un motivo no?????? che ne sapete se gli inquirenti hanno o nn hanno controllato?????secondo voi ci dicono tutto?????????E soprattutto, secondo voi mettono in carcere un caporalmaggiore senza prove ???????? e poi volevo dire un'ultima cosa al "massimo esperto in campo " ............SENTI MASSIMO ESPERTO, INNANZITTUTTO SE vuoi essere credibile ci dici chi sei altrimenti EVITA DI SCHERZARE CHE SEI RIDICOLO...
F.