venerdì 3 giugno 2011

Sarah Scazzi. Dieci motivi da catalogare sotto la scritta "carta e cartone"

In un periodo storico dove qualunque certezza è dettata dagli indizi e dalle menti di chi li osserva, c'è pure chi riesce a farsi accogliere da un giudice una nuova ordinanza cautelare, in sostanza un nuovo arresto, in base a dieci motivi logici che di logica hanno solo l'apparenza. Ed un giudice ha il dovere di fare un procedimento logico prima di prendere una decisione che influirà sulla vita di una persona che, fino al momento di una condanna definitiva, ha gli stessi suoi diritti. Ma in quel di Taranto, come più volte ricordato, la Legge ed il Codice Penale non sono perfettamente in linea con la Legge ed il Codice Penale vigente in Italia. Per cui può capitare che chi richiede un arresto scriva proprie convinzioni, non avendo alcun supporto probatorio, e chi lo deve accogliere o negare accetti quanto letto senza cercare neppure di verificarle. Ed il problema che ne sorge è evidente perché i giornalisti del nuovo millennio, quelli folgorati dalle apparizioni del Dio Denaro, e ne avvengono continuamente in Italia (le ultime a Brembate, ad Ascoli e giust'appunto ad Avetrana), riprendono col copia-incolla le parole del primo scribano che capita e diffondono nell'etere i vuoti pensieri senza neppure averli analizzati.

Ora capita che in quel di Taranto sia stato chiesto l'arresto di una ragazza già carcerata portando al giudice, quale prova del merito d'essa di restare in prigione, dieci motivazioni che "paiono" inchiodare l'imputata e chi eventualmente l'ha aiutata a portare a termine il crimine di cui è accusata. Ma sarà davvero così? Andiamo con ordine ricordandoci anche che il giudice che ha avvallato queste dieci motivazioni è lo stesso che ha avvallato in precedenza, con altre motivazioni, il primo arresto della ragazza imputata e che, in base ad altre versioni, ad altre motivazioni logiche della procura, non l'ha mai scarcerata.

Oltrepassiamo le motivazioni precedenti e concentriamoci sulle ultime uscite. Partiamo dal primo motivo in cui si sostiene che il garage al momento dell'arrivo di Sarah fosse chiuso. E lo si sostiene in quanto le testimonianze di Cosima Serrano e di sua figlia erano indicative del fatto che alle 13.30 Michele Misseri fosse in cucina, visto riposare da Cosima, e che alle 14.40, quando la figlia gli ha chiesto se avesse visto Sarah, lui fosse ancora sulla sdraio, anche in questo caso è la moglie a collocarlo in quella posizione ma senza in realtà averlo visto in quanto stesa sul letto in camera sua. E qui sarebbe bastata al giudice una semplice riflessione per capire che Cosima, avendolo visto in precedenza in cucina, aveva ritenuto lì fosse rimasto; e non era difficile chiedersi per quale motivo, se davvero l'uomo non era in garage ma si trovava in casa, Sabrina gli avrebbe dovuto chiedere se avesse visto Sarah. All'interno la cugina non era e lei si trovava in veranda, che significato aveva il chiedere a chi era dentro dato che lei proveniva dal dentro ed era già all'esterno? Nessuno, quindi la prima motivazione si è persa nel nulla.

La seconda motivazione riguarda il motivo per cui Sarah sarebbe dovuta entrare in garage dato che anche sua zia Emma ed altri hanno testimoniato che mai sarebbe scesa sola. E' quindi una valutazione soggettiva nata dalle parole dei parenti. Ma non tengono conto del fatto, forse ancora non lo sapevano, che lo zio le aveva dato altre volte 5 euro e che lei, a secco di ricarica telefonica e di soldi, infatti non ha risposto ai messaggi dell'amica, quel pomeriggio avrebbe dovuto elemosinare dalla cugina con cui dalla sera precedente era in rotta di collisione. Quindi il farsi vedere e lo scendere potrebbero essere stati dettati dalla speranza che lo zio le desse la possibilità di non chiedere alla cugina i soldi per una ricarica o quant'altro. Con questa semplice logicità decade anche il motivo numero tre, quello in cui si dice che il cancelletto è posto prima del portone del garage.

La quarta motivazione riguarda l'arma del delitto che è tutt'ora da trovare e non si può dire con certezza sia una cintura anche se il dottor Strada la da per plausibile. Per come la vedo io è facile si tratti di una corda piatta (tipo quelle da persiane) molto resistente e per questo usate spesso in agricoltura; ma potrebbe trattarsi anche di una corda normale molto usurata. L'usura del tempo spiana questo genere di corde togliendo la rotondità ed ammorbidendole. In ogni caso questa sarà una certezza da riscontrare in tribunale e non è un dato al momento valido per stabilire che l'arma del delitto la si debba individuare in casa. E darne la certa presenza in quella villetta, dopo aver fatto analizzare tutte quelle presenti e non averne trovate di compatibili, è una affermazione che risulta alquanto pretestuosa. Come è pretestuoso il quinto motivo tendente a farci credere che se in possesso del Misseri la cintura sarebbe dallo stesso stata consegnata. Ma lui ha dichiarato più volte di aver bruciato l'arma del delitto, che ha individuato in una corda, cosa doveva consegnare la cenere?

Il sesto motivo è ancora più puerile degli altri perché che Sarah fosse attesa da Sabrina è noto a tutti, ciò che non si sa è se Sabrina ha mai incontrato Sarah. Quindi di cosa stiamo parlando? C'è chi ha detto di aver visto le due cugine insieme in quegli orari? Ma questo non è nulla se paragonato al settimo motivo che vorrebbe la casa, chiamata scena del crimine a sproposito o per influenzare, sporca a due mesi dalla scomparsa, risale a quel periodo la visita degli analisti. Per cui il ragionamento è: "Non c'erano tracce di Sarah perché la casa è stata pulita ed il pavimento lavato proprio per eliminare tracce compromettenti". Ed io mi chiedo se i procuratori ed il giudice lasciano che a casa loro resti per mesi la sporcizia perché, caso mai dovesse accadere un crimine da qualche parte, si sarebbe certi di non trovarne traccia nelle loro abitazioni. Però, nonostante fino ad ora ci abbiano propinato motivi infantili e di poco costrutto, arrivati all'ottavo motivo si resta sbigottiti dal lavoro certosino che il giudice asserisce abbiano fatto in procura. Infatti lì si trova scritto che il garage era chiuso in quanto Sabrina Misseri aveva parlato a suo padre in casa, ed esattamente nella camera da letto, circa dieci o venti minuti prima del messaggio inviatole da Mariangela alle 14.23.

E qui occorre che in procura si mettano d'accordo perché se alle 14.00 Sarah era già in casa Misseri e Sabrina la stava uccidendo, questa l'ultima ricostruzione dell'omicidio e quanto scrivono per supportare l'ottava motivazione, la stessa non poteva trovarsi a letto qualche minuto dopo e parlare col padre. Quindi, o ritengono valida quella in cui si dice che sulle 14.10 era a letto ed ha parlato col padre, per cui il garage era chiuso, o non la ritengono valida perché l'omicidio era in atto e pertanto non è una affermazione che può supportare il fatto che l'uomo fosse in casa ed il garage non fosse aperto. E' un ossimoro, come hanno fatto a non capirlo, e nella sua infantilità è persino ridicolo. Troppi pensieri e troppa voglia di fare incasinano il quadro?

Passiamo, per finire, ai due ultimi motivi che hanno convinto il Gip. Il nono è quello che vuole il cellulare di Sarah prima in cucina e poi in garage perché ha agganciato due frequenze diverse. E di questo la perizia non da la certezza parlando di compatibilità, quindi l'accettarlo come motivo valido è stata una scelta soggettiva del giudice basata su una sua libera interpretazione della perizia. Forse ha fatto testa o croce. Il decimo motivo viene da una intercettazione, che in un altro articolo ho già contestato, impostata tutta al maschile e che la procura vuole sia riferita al femminile. Quindi una loro interpretazione unisex del dialetto locale. Ma il bello è che è datata 5 ottobre e che non vi è alcun riferimento certo su quanto il Misseri stesse in quel momento pensando e dicendo. A meno di non ammettere che oltre ai sognatori si voglia dar retta anche ai sensitivi o ai lettori del vecchio pensiero altrui. 

Perciò, per concludere, abbiamo notato come i dieci motivi accettati dal giudice per tenere in carcere Sabrina Misseri siano da catalogare sotto la scritta "carta e cartone" prima di essere gettati negli appositi contenitori per lo smaltimento intelligente dei rifiuti. Forse che a Taranto non la fanno la raccolta differenziata?


Leggi gli ultimi articoli sui casi di:
Sarah Scazzi






77 commenti:

lori ha detto...

L'OPINIONE

Quattro milioni le vittime di errori giudiziari in Italia

Secondo un calcolo compiuto dall’Eurispes nell’arco degli ultimi cinquant’anni sarebbero 4 milioni gli italiani vittime di svarioni giudiziari: dichiarati colpevoli, arrestati e solo dopo un tempo più o meno lungo, rilasciati perché innocenti. Un dato che al ministero dl Giustizia non confermano, e che è stato ricavato da un’analisi delle sentenze e delle scarcerazioni per ingiusta detenzione nel corso di cinque decenni.

http://www.errorigiudiziari.com/pag_opinione.php?id=962

lori

Manlio Tummolo ha detto...

Non so se sia necessario esaminare i 10 punti, ma sia Norma sia Massimo Prati lo hanno fatto in maniera splendida. Nè mi azzardo ad esaminarli. A me pare che vi sia malafede in chi pretende confessioni, le esige, le ordina, le estorce nei modi più vari, ma quando l'interrogato cerca di correggere il tiro (cosa che si faceva perfino dopo una tortura, per quanto ipocritamente, dando la possibilità al torturato di confermare o smentire quanto asserito tra gli urli di dolore), e di esprimersi in modo diverso o di esporre fatti diversi, non lo si lascia, lo si riduce al silenzio, si va in cerca di tutto, fuorché della strada più diretta: ora, ripeto, se le versioni di Misseri non furono estorte fin dall'inizio (compresi i vari ritrovamenti, attribuiti a lui, ma determinati sulla base di informazioni diverse), solo Michele Misseri può sapere; 1) che cosa sia veramente avvenuto in quelle ore ; 2) quando e come sia avvenuto il resto; 3) se eventualmente fosse solo o con chi fosse. L'interrogatorio non deve essere né suggestivo, né retorico, ma chiarificatore passo dopo passo. E' evidente che sia difficile credere allo scatto d'ira per un guasto, al punto da trasformarsi in aggressione mortale; è possibile l'ira per un rifiuto di fronte a qualche gesto un tantino spinto o a qualche ricattuccio d'ordine sessuale. Ma questo può dirlo solo lui, non semplicemente asserendo "sono il colpevole", bensì spiegando la sequela degli eventi, passo dopo passo, dall'entrata in garage o in casa o dall'arrivo in strada, di Sarah, fino alla "soppressione" del suo corpo. Dovrà pure spiegare anche chi gli ha fatto cambiare le versioni, spostando la responsabilità su altri, senza nascondersi dietro problemi di erronea interpretazione linguistica, perché senza di questo è poco credibile tutto il resto (alla fin fine, almeno i Carabinieri saranno in parte del luogo, oppure sono tutti "stranieri"?). Tutta la serie dei dettagli tecnici ha scarso significato, se non inserita in una descrizione graduale e completa degli eventi. Non saranno certo i sogni, le visioni, i miraggi, le fate morgane e morganelle, le maghe maghelle in veste di criminologhe, a sostituire tutto ciò.

Mimosa ha detto...

Espongo alcuni commenti, in maniera disordinata, sull’onda di quanto assistito stasera a QuartoGrado. Caro Manlio, il Misseri, nell’intervista fattagli da Ilaria Cavo (per caso, ma sembra veramente per caso) presente in casa quando lui è arrivato, ha spiegato gesto per gesto cosa e come ha fatto (dalle fasi precedenti all'omicidio all'omicidio stesso e quelle dell'occultamento), asserendo che si trovava in garage in preda al nervosismo isterico perché erano due giorni che gli non riusciva ad aggiustare quel macchinario, che stava anche bestemmiando quando è apparsa Sarah all’improvviso alle sue spalle e già aveva il sangue alla testa. Niente di niente di ordine sessuale, solo un attacco di isteria e un annebbiamento della coscienza (dice che erano giorni che aveva mal di testa feroce e che la mattina stessa stava anche per andare fuori strada con l’auto perché gli si era annebbiata la vista …).
Ora, alcuni qui insisteranno nel dire che era tutta una farsa,che il soggetto è bravissimo nel recitare … Ma ti pare che un comune mortale può inventarsi una tal cosa? Allora Michele ha un’intelligenza superiore alla nostra …
Seconda osservazione. Stasera il messer Galoppa ha ferocemente attaccato la giornalista Ilaria Cavo per quello scoop in casa Misseri, insistendo a domandarle come mai non ha interrogato il signor Michele Misseri in merito a quella intercettazione del suo soliloquio in auto del 5 ottobre. Ebbene, a parte la litigata in diretta (in cui si è visto un Galoppa veramente fuori dai gangheri) e alle giustificazioni della Cavo, ancora si prende per buona la versione così trascritta nella traduzione italiana “cosa vogliono dire dicano quelli ... è andata così, che vogliono fare fanno a mia figlia …”, mentre nella trascrizione dialettale (che ora non trovo) ci stanno molti puntini di sospensione (che intenderebbero pause o non comprensioni da parte dei trascrittori) e compaiono anche puntini tra “fanno” e “mia figlia” ("che vogliono fare fanno … a mia figlia…"). Ovviamente nel parlato non esistono le virgole. Avete presente quella frase della Sibilla cumana: “Ibis redibis non morietur” = “Andrai tornerai non morirai”, bastava mettere la virgola a proprio gusto e la profezia cambiava …?
Mimosa

Mimosa ha detto...

Non è neanche finita la trasmissione di QG che già il giornale di Puglia ha inserito dei nuovi articoli e ci sono decine e decine di commenti osceni ...
Ahimé.
Mimosa

Mimosa ha detto...

Già che ci sono, vado spedita: se io fossi stata al posto di Ilaria Cavo avrei chiesto al misser Galoppa come mai si scalda tanto non essendo più il difensore di Michele … L’impressione che ho avuto io è che l’egregio era là in difesa della Procura di Taranto … qualcun altro la vista come me? o arriverà qualche (spero garbato) attacco?
PS perdonatemi, io non sono “diplomatica” come certe persone che qui si fanno belle con le prime frasi e poi affondano la lama …
Mimosa

lori ha detto...

Ciao Mimosa veramente incommentabile il comportamento di Galoppa, finalmente ha mostrato il suo vero volto.Avrei voluto una reazione più decisa da parte di Salvo Sottile nel difendere la giornalista, come ha fatto quando è stato attaccato dall'avvocato Biscotto. Tra l'altro Sottile aveva annunciato a Galoppa che c'era, qualcosa anche su di lui ma , poi non ha dato seguito. Gran gelo con il colonnello Garofalo, che, da persona onesta qual è ha voluto ridimensionare certe posizioni sulle intercettazioni, lasciano di sasso Galoppa e Biscotto. No, non mi è piaciuto per niente Sottile ieri sera, e nemmeno la Rorro, che dall'intervista fatta a Misseri, lei sì, mi è sembrata persona faziosa e prevenuta, oltre che maleducata e offensiva nei confronto di Valentins. Meno male che quando misseri ha dichiarato di voler chiamare i carabinieri ha fatto marcia indietro ....Allora Mimosa, certo che Galoppa era lì per difendere le tesi della procura..perchè riscaldarsi tanto se non è più l'avvocato di misseri? tra l'altro ha dimostrato un volto veramente poco democratico..a lui vanno bene soltanto i giornalisti che condividono la sua tesi..il dissenso ela critica non sono consentit. I giornalisti sposano le tesi degli intervistati, e allora tutti i girrnalisti colpevolisti nei confronti di sabrina, quelli vanno bene ? Quelli le tesi degli intervistati le possono sposare?
lori

lori ha detto...

ops: lasciando di sasso

Dimenticavo: un grande plauso a Meluzzi, ha stracciato il duo Biscotti-Galoppa, indignati perchè ha osato dissentire da quei mostri sacri della Procura. D'altra parte è persona preparata e non riescono a metterlo nell'angolo con la solita solfa " ma lo dice la Procura". Non sempre condivido le sue ideee ma sul fatto che sia persona competente non ci piove..che facce i due avvocati quando si è parlato del famoso cordon bleu..ma sembra che, in questo caso, le testimonianze surreali dei fiorai, valgano più delle prove scientifiche.

lori

Anonimo ha detto...

Parlando della puntata di quarto grado avete però omesso di riportare alcuni dettagli non da poco:1)se la versione di misseri è credibile il movente dell'omicidio sarebbe il calore alla testa o il trattore che non partiva.Se la gelosia è un movente esile figuriamoci il calore alla testa!!e non venitemi a dire che il movente é sessuale perchè se parliamo di prove qui la prova non c'è giacchè sara era vergine. 2)Come mai i signori hanno sempre sostenuto che la porta non si poteva aprire visto che in una intercettazione i due coniugi fanno riferimento proprio al passaggio attraverso la suddetta porta. 3)Se sabrina è così sincera come mai non ha mai detto di avere rapporti intimi con Ivano (gli sms che si sono inviati appaiono alquanto eloquenti)4)che sabrina fosse gelosa marcia di sara emerge dalle sue frasi:vederla così magra mi fa male non la sopporto più 24 ore su 24. 5)perchè quando è stato trovato il cell. di sarah non lo ha detto al telefono parlando con la sorella ma ha preferito inviarle un sms pensando che il msg. non fosse recuperabile!!Quindi se dobbiamo misurare la sincerità di sabrina beh non brilla certo di lealtà...Le argomentazioni poi di meluzzi lasciano il tempo che trovano. se non è morta lì e per mano loro mi dicesse quale estraneo è passato per quella strada è l'ha uccisa e soprattutto per quale motivo. Avete ritenuto valida la sentenza della cassazione (che ritiene misseri inattendibile) però allo stesso tempo al contrario della corte dite che la versione data a matrix sia genuina... inoltre spiegatemi come mai ilaria cavo si trovava già dentro casa e ha acceso la telecamera senza chiedere il consenso a misseri.. già perchè il consenso glielo ha dato valentina...smettetela poi di fare dell'ironia perchè sembrate tutti magistrati mancati e alla fine quando le signore verranno condannate dovrete fare non uno ma cento passi indietro.. un criminologo del calibro di vincenzo mastronardi( 38 anni di onorata carriera) ha definito i magistrati degli ingegneri investigativi e giudicando l'ordinanza ha parlato non già di indizi ma di vere e proprie prove evidentemente non capisce nulla.. per quanto concerne la serietà di garofano ho saputo da una fonte certa che la Gimelli ex consulente di sabrina era una sua collaboratrice...tutto il resto sono solo chiacchiere

Manlio Tummolo ha detto...

Carissima Mimosa, non ho assistito alla trasmissione che cita (ho disdetto da dicembre l'abbonamento alla RAI, ed ora ho con essa un pre-contenzioso), ma anche quando ero abbonato consideravo deleterie quelle trasmissioni (RAI o MEDIASET che siano)ed assolutamente inconcludenti, malgrado la pompa che ci mettono. Non posso dunque giudicare: vediamo però una cosa. Una persona facile all'ira, a cui qualcosa non funziona, non strangola normalmente una nipote, ma se la prende col macchinario e lo spacca del tutto. Io ad esempio farei così: quando il mio computer è lento, perché non ho l'ADSL, mi vien voglia di prendere un martello e di sfasciarlo, ma poi penso che c'è dentro una serie di anni di lavoro, e me ne astengo, lo chiudo bruscamente e così finisce. Nella storia si cita il caso di Ciro o di Cambise che, adirato col fiume che non lo lasciava passare, ordinò di ridurlo a ruscelli, perdendo un bel po' di tempo in questa operazione. Ora, come nel resto della storia, un uomo, pur preso dall'ira contro una persona, una volta sfogatala che fa ? Si accorge della cosa tremenda che ha fatto e, perlomeno, chiama il 118 (e questo vale sia se si fosse trattato di Sabrina, sia del padre, sia di Cosima, e di chiunque altro). Tutti noi abbiamo scatti d'ira, che normalmente blocchiamo (si usa dire: mi mordo le mani, si morde la lingua, ecc.) appunto per frenare questa rabbia selvaggia. Ammettiamo pure che le cose siano avvenute come racconta, ma perché non denunciarsi subito, perché occultare il corpo, perché aspettare 42 giorni, perché poi accusare anche la figlia ? E allora, al di là delle confessioni televisive che lasciano tutto il tempo che trovano, molte cose non battono in questa storia e in questa versione. Oppure, uno ha esperienza di atti criminali, per cui uccidere qualcuno, nasconderne il corpo è un fatto "normale", "abitudinario", cosa che non risulta a nessuno nel caso Misseri. Ecco perché non credo ragionevole e possibile questa storia, ma una delle tante che l'uomo ha raccontato (chissà quante ne racconterà ancora). Nessuno, viceversa, in queste trasmissioni, ci dirà mai (forse) la parte che i Santi Inquisitori di Taranto, di cui l'avvocato Galoppa è evidentemente un galoppino fin dall'inizio (donde l'ira, quando fu ricusato), hanno avuto in tutte queste "(s)confessioni" che, rivedendo i verbali, si dimostrano chiaramente suggerite. Quando nell'incidente probatorio, Misseri chiede più volte : "A quale versione devo rifarmi ?" spiega abbondantemente che poco di quel che ha "confessato" era farina del suo sacco.

Anonimo ha detto...

l'analisi della motivazione dell'ordinanza del GIP di Taranto non la condivido. si tratta di una ordinanza di custodia cautelare che pone a suo fondamento indizi e non prove. i GIP stanno attenti a non rilevare il contenuto degli atti di indagine coperti ancora dal segreto istruttorio, visto che le indagini non si sono concluse. non discuto, visto che non è possibile per carenza della visione di assieme di tutti gli elementi che il GIP ha posto a base del suo convincimento, la correttezza logico-deduttiva offerta, nè mi pare che l'alternativa interpretazione dei parziali elementi di giudizio a disposizione possa condurre a versioni più o meno plausibili di come siano andati i fatti. ma ben vengano tutte quelle critiche che possano contribuire a fare chiarezza.
una cosa è certa: dopo l'omicidio Sarah è stata buttata in un pozzo nella proprietà della famiglia Misseri. ciò rende evidente un coinvolgimento della famiglia nella vicenda indipendentemente dall'indagine sul colpevole dell'omicidio. io mi chiedo: per portare il corpo in quel posto, lo stesso è stato prelevato da qualche parte. nella prima versione di michele misseri ci sono elementi molto importanti che non vanno sottovalutati. il misseri ha affermato di aver prima lasciato il corpo sotto l'albero di fico spogliato dei vestiti che sarebbero stati bruciati, poi di averlo ripreso e nascosto nel pozzo.
forse che l'intenzione era, inizialmente, quella di inscenare un rapimento a scopo di violenza sessuale, per distogliere i sospetti sulla famiglia. non va dimenticato che il misseri si accusò di una violenza sul cadavere per giustificare probabilmente il fatto che il corpo fosse stato ritrovato senza vestiti. e questo lo riferì prima di sapere che, a causa dello stato di degradazione del corpo non avrebbe permesso di scorgere tracce di violenza.
quanto all'altro dato certo è che la morte è avvenuta per strangolamento. a questo punto, mi chiedo, perchè misseri ha ritrattato la violenza o meglio il tentativo di violenza? questo era compatibile con il movente dell'omicidio e con il fatto che il corpo è stato trovato privo dei vestiti. uno che si accusa, ma cambia le carte in tavola, mi sa di persona che vuole mitigare la sua pena e la sua visibilità sociale. una cosa è avere ucciso per raptus sessuale una cosa è avere ucciso per scatto d'ira. ma se lui è il colpevole non aveva motivo di cambiare il movente a meno che, il primo movente non doveva servire a nascondere qualche cosa, o meglio a giustificare la presenza del corpo della vittima sotto quell'albero di fico ove è rimasto per qualche tempo prima di essere occultato nel pozzo. ma se non è stato misseri chi è stato? e perchè misseri avrebbe dovuto prendersi la colpa di un fatto così grave? chi doveva nascondere? c'era qualcun'altro da proteggere oltre la moglie e la figlia? sabrina misseri ha subito pensato ad un rapimento della cugina. michele misseri perchè doveva andare a nascondere il corpo della nipote nel proprio pozzo?

Unknown ha detto...

I commenti anonimi li ho lasciati in quanto educati ed in linea con lo spirito costruttivo del blog, ma chiedo ancora una volta la cortesia di inserire un nome in modo che una eventuale risposta possa essere indirizzata alla persona giusta. Grazie, Massimo

Marika ha detto...

Le chiedo scusa, non volevo restare anonima.
Marika

Marika ha detto...

Per correttezza, come giustamente ha osservato, sottoscrivo il contenuto di questo commento, in modo da non generare equivoci.
Marika

lori ha detto...

Per l'anonimo delle 10.15, non so se si tratta di Marika, che dice "e non venitemi a dire che il movente é sessuale perchè se parliamo di prove qui la prova non c'è giacchè sara era vergine." ; ma che vuol dire? l'aggressione sessuale potrebbe non essere stata portata a termine, ma questo non esclude che potrebbe esserci stata.
Quanto poi ad una eventuale condanna delle due donne , vorrei ricordare che le procure non sono infallibili, basti pensare al caso dei fratelli di gravina

lori

Quanto al punto 2)Come mai i signori hanno sempre sostenuto che la porta non si poteva aprire visto che in una intercettazione i due coniugi fanno riferimento proprio al passaggio attraverso la suddetta porta.
Forse a lei è sfuggita una precisazione fatta da Ilaria Cavo e riportata in un articolo di Maria Corbi, che precisano che il passaggio attraverso quella porta è stato fatto dopo il sopralluogo dei carabinieri, quando era stata liberata dalla zavorra che l'istruiva. Le donne Misseri l'hanno usata per andare a controllare , credo il pozzo, visto che non potevano entrare nel garage di cui non possedevano le chiavi.
Le bugie di Sabrina su Ivano potrebbero nascere dal desiderio di nascondere un senso di sconfitta che sicuramente la ragazza provava per questa situazione.
Quanto al ritrovamento del cellulare di sarah, lei dice alla sorella di non parlare per non mettere nei guai il padre. Anche la legge assolve chi cerca di tutelare i propri familiari.
Quanto alle dichiarazioni di meluzzi, lui dice una verità incontrovertibile...non ci sono prove provate, inoppugnabili che l'omicidio sia avvenuto in casa..si tratta soltanto di supposizioni...
anche le intercettazioni che si basano sulle frequenze, lasciano il tempo che trovano, come ha detto giustamente garofalo...
quanto alla gelosia di sabrina nei confronti della magrissima sarah...io non ci trovo niente di strano..sapessi quanto invidio chi è più magra di me..lo dico tutti i giorni alla mia amica del cuore " Non ti posso vedere per quanto sei magra" .

Marika ha detto...

Ciao Lori, io sono l'autrice del commento delle 11:10.
Marika

piergasp ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
m ha detto...

Io rispondo al punto 1): io non ho omesso nulla, io non ho parlato mai e poi mai di movente sessuale, perché ho sempre accettato la versione del tilt del cervello. E ribadisco che il calore alla testa vuol dire annebbiamento delle facoltà di intendere, volgarmente detto raptus, ne abbiamo discusso più volte qui. Nel penale esiste il “delitto d’impeto” (Art. 575 c.p.) e cosa vuol dire? ammazzare qualcuno perché il cervello va in tilt, ha un black out improvviso (si oscura, si vede letteralmente nero) come risultato di un impulso improvviso che il soggetto agente non sa spiegare e che compie senza pensare alle conseguenze. Insomma, si è in preda ad un forte stato emotivo ed emozionale che influenza negativamente la ragione e fa perdere il controllo, in pratica il “raptus”, parola latina (formata dal participio passato del verbo “rapere”, rapire) che vuol dire “essere rapito” ed esisteva già nel diritto romano come reato.
Certo non è stato solo il motore guasto che ha fatto andare in tilt la mente del Misseri, il colpo di grazia è stato il calcio di Sarah nelle sue parti “delicate” che ha scatenato la reazione … arrivata alla conseguenza estrema di cingere una corda al collo e disfarsi del corpo …
Quest’ultimo è l’aspetto – a mio parere – più macabro e inquietante … Misseri ha trattato il corpicino inerte della nipotina come fosse un oggetto, uno sterpo di cui disfarsene. Gli psichiatri sanno come funziona la mente in certi momenti. Tanto è vero che nell’infermeria del carcere, dove ha trascorso un lungo dorato isolamento, a furia di farmaci e di colloqui, gli hanno fatto ricordare tutto con lucidità.
(PS. Scusate se lo dico, ma mi pare di più pronta intelligenza ora rispetto all’anno scorso…). Mimosa

Mimosa ha detto...

Ora rispondo al punto 3) sempre dell’Anonimo delle ore 10(che non è Marika?): l’interrogatorio di Sabrina non era mica centrato sui suoi rapporti con Ivano… Sabrina era là per descrivere i fatti, le domande su Ivano erano marginali (lo scopo subdolo era nella mente strategica degli inquirenti …).
Dunque, se per l’Anonimo Sabrina è colpevole solo perché non ha raccontato le sue cose intime, allora è altrettanto colpevole Salvatore Parolisi che si è comportato nello stesso modo …
Vorrei vedere voi al posto loro, se non avreste qualche resistenza a mettere in piazza i vostri rapporti sessuali … Sbaglio?
Mimosa

lori ha detto...

grazie marika, ciao
lori

Marika ha detto...

Se fosse vero lo scatto d'ira quale movente del delitto, perchè inscenare un omicidio a sfondo sessuale, spogliando il corpo dei vestiti e bruciarli? aveva davvero bisogno di una corda misseri per un strangolare? non sarebbero state sufficienti le sue robuste mani di contadino? è cruda detta così, ma io non credo alla versione di misseri. Marika

Mimosa ha detto...

E ora rispondo all’ultima osservazione sempre dell’Anonimo delle ore 10. Scrive “smettetela poi di fare dell'ironia perchè sembrate tutti magistrati mancati e alla fine quando le signore verranno condannate dovrete fare non uno ma cento passi indietro”.
Primo: dove ha visto ironia? Qui c’è solo una ricerca di far emergere i tanti tasselli della verità.
Secondo: allora, mi spiace chiederglielo, come mai si è tanto speso lei per fare certe affermazioni? forse lei è un “magistrato” (peraltro più “mancato” di noi, visto le incongruenze di quanto ha scritto).
Terzo: Se le signore, come lei dice, arriveranno al processo, stia tranquillo, non verranno condannate e se in primo grado lo saranno, a causa del clima medievale da caccia alle streghe, alla fine verranno assolte e allora cento salti indietro li faranno migliaia e migliaia di persone …
Per Marika: ma chi lo dice che spogliare il corpo sottointende un delitto a sfondo sessuale? Misseri lo ha spiegato tre volte perché lo ha fatto!
Buon pomeriggio.
Mimosa

Mimosa ha detto...

Marika, attenzione! il pozzo NON E' nella proprietà della famiglia Misseri! Il proprietario del terreno è un'altra persona. Michele ci aveva lavorato proprio al pozzo alcuni anni prima e se ne era ricordato quando si trovava sotto al fico (il quale sì è nel terreno della famiglia Misseri, ci viveva là da piccolo con i fratelli...).
Troppo spesso rimangono in testa certe "prime" notizie, dimenticando le successive precisazioni e/o smentite ... Mah...
Mimosa

Marika ha detto...

Io ritengo, secondo la mia visione delle cose, che l'iniziale scelta di lasciare il corpo sotto il fico, spogliato dei vestiti, può essere indice di un depistaggio: inscenare un rapimento a sfondo sessuale. Le tre spiegazioni di misseri quali sono?
Marika

Marika ha detto...

Mimosa, grazie per aver precisato. non sapevo che il pozzo fosse su un terreno di altro proprietario.
Marika

Mimosa ha detto...

Ciao Marika, quello che hai scritto più in alto, sul fatto che Misseri abbia tolto gli abiti a Sarah, è un mix di tutte le sue esternazioni e delle ricostruzioni degli inquirenti che si trovano qua e là nelle carte. Ricordo che Michele insinuò il movente sessuale incalzato dalle domande degli inquirenti (interrogatori 5.10.2010 e 15.10.2010).
Quando ritrattò la violenza, giustificò di aver aggiunto quel particolare “per essere più credibile”, e ricordo anche che su questo movente sessuale ci furono ore e ore di dibattiti nei salotti televisivi (mattine pomeriggi e sere) specialmente quando il suo difensore d’ufficio propose una perizia psichiatrica all'allora "mostro"(la dott. Bruzzone ci marciò sopra chiamandolo “pedofilo”, fin che ella stessa non comparve a fianco del Galoppa nell’interrogatorio del 15.10.2010 svoltosi in modo alquanto anomalo - leggi altrove gli articoli di Massimo Prati).
Stando all’ultima “confessione”, quella liberatoria fatta alle telecamere di Ilaria Cavo la sera della scarcerazione, Misseri descrive tutto ciò che fece in merito agli indumenti ... però, scusami, non mi sembra il caso di descrivere qui i particolari ... ti dico solo che nella prima confessione disse che pensava che i vestiti sarebbero potuti “tornare a galla” e fuoriuscire dall’imboccatura del pozzo … Alle telecamere l’altra sera disse che “nella sua testa” aveva pensato di nasconderli e sullo spiegare il perché era piuttosto confuso … e ciò mi fa ritenere che ancora dopo qualche ora lui era sotto l’effetto dello shock omicidiario, non perché avesse pensato lucidamente di depistare. Perlomeno questa è una mia impressione, sai, io non mi fido di quello che i giornalisti scrivono né di quello che dicono in tv, io mi fido solo delle mie orecchie e dei miei occhi quando assisto alle interviste dei diretti interessati …
Ciao, Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

A costo di sembrare magistrati mancati (e con ciò ?), e non meno di fare dell'ironia (l'ironia di Socrate serviva notoriamente alla ricerca dell verità, ma dispiace a chi invece ama affermare il falso), vorrei riepilogare la questione che, ripetendo cose dette per televisione e già per se stesso poco credibili, non appare nella sua chiarezza. Intanto, chi ha detto che Sarah Scazzi era vergine ? Da quanto risulta, la risposta del dr. Strada, vera o sbagliata che sia qui non importa essendo stata l'unica, è che, a causa della putrefazione, non era possibile verificare se avesse o non avesse subìto violenza, se prima di morire, nell'agonia o dopo la morte. Quindi, parlare di "verginità" è fuori luogo se non si cita la fonte. Veniamo all'aggressione. Indipendentemente dalla causa di questa (sessuale, o per non essere riuscito a riparare il motore), chi aggredisce una persona su impeto di rabbia, la aggredisce davanti e non dietro, usa le mani, ed eventualmente corda o cintura solo se l'aveva già nelle mani; sicuramente non l'aggredisce alle spalle, il che indica premeditazione, approfittando del fatto che l'altro, colto di sorpresa, non pssa reagire. E' un atto, quello di cogliere alle spalle, che può fare chi è fisicamente più debole (non è il caso nostro), o chi è più vigliacco. Comunque premedita l'atto, in quanto vuol compierlo nella condizione a lui più favorevole. Quindi non si tratterebbe, in tal caso, di delitto d'impeto, dovuto a rabbia irragionevole ed istantanea, ma ad un impeto che si manifesta gradualmente e con un progetto preciso: uccidere l'avversario senza che possa resistere. Questo appare ovvio, ma è in contraddizione col mal di testa,il fumo, il calore e tutta la paccottiglia aggiunta dal Misseri. Se fosse vera questa versione egli l'avrebbe aggredita meditatamente e con la precisa intenzione di eliminarla. Per questo, continuo a ribadirlo, o è stato costretto ad inventarsi, sotto pressioni psicologiche, sostanze psicotrope o che altro, tutta la serie di versioni, al solo fine di fargli confessare colpe altrui, oppure la motivazione della sua aggressione a Sarah è diversa da quella narrata. Di qui l'esigenza di un interrogatorio serio, sistematico, di tipo "socratico", mirante alla scoperta della verità attraverso una serie di contraddizioni rese evidente dall'interrogante, ma senza suggerimenti, suggestioni, stati ipnotici e porcheriuole del genere. Oggi, addirittura dopo averlo usato come carta igienica, il GIP e suoi fedeli colleghi, giungono a qualificarlo come "testimone marginale", ma senza tale "marginalità" di certo nessuno poteva mandare in galera la figlia e la moglie.

Marika ha detto...

Ciao Mimosa,
ho i miei dubbi sulla natura "liberatoria" della confessione fatta alla giornalista Cavo. anche perchè sono mesi che misseri scrive lettere liberatorie, che dice di essere il colpevole della morte.
continua a non dire però, a tacere su cose molto importanti. ad esempio l'ora precisa in cui ha commesso il delitto, perchè c'è un dato inconfutabile: il telefonino di sarah viene captato per l'ultima volta alle 14.40 dalle frequenze gsm, quelle per intenderci che individuano la zona del garage. dal quel momento in poi misseri si occuperà dell'occultamento. prima penserà di abbandonare il corpo sotto il fico, spogliandolo e bruciando i vestiti. poi deciderà improvvisamente di nasconderlo nel pozzo, richiudendo il buco con una grossa pietra. è impossibile che si possa vedere qualcosa, anche se il corpo fosse stato abbandonato con i vestiti. non si sarebbe potuto vedere nulla se fossero venuti a galla.
anche io non mi faccio influenzare dalle notizie. specie da confessioni costruite a tavolino che sono un insulto all'intelligenza e alla sensibilità umana e offendono e uccidono ancora di più di una corda intorno al collo.
non sono daccordo quando dici "Quando ritrattò la violenza, giustificò di aver aggiunto quel particolare per essere più credibile”. Credo che dopo aver fatto ritrovare il telefonino e il corpo, se fosse stato davvero lui ad ucciderla non avrebbe avuto importanza aggiungere credibilità con un bugia di quel tenore. credo che gli avrebbero creduto anche senza raccontare quel particolare raccapricciante. il fatto è che misseri non si è reso credibile nel racconto circa le modalità dello strangolamento, da qui si è capito che non poteva essere stato lui. se uno mi fa ritrovare il corpo e mi fa ritrovare il telefonino di una persona, già ho abbastanza elementi di prova per credere che centri con l'omicidio, non mi cambia sapere cosa ha fatto su quel corpo. e dopo 40 giorni dal fatto non sono più sotto shock. il fatto è che misseri doveva nascondere la verità. uno che confessa dice la verità e la dice tutta e quello che dice trova riscontro, misseri invece ha narrato le cose in modo da risultare credibile con quello che si è ritrovato, ovvero un corpo senza vestiti nascosto in un pozzo.lui si sforza di risultare credibile, un vero assassino non deve fare questo sforzo, semmai cerca di confondere le acque per non farsi scoprire, non ne ha bisogno se decide di farsi scoprire.
Marika

Mimosa ha detto...

Ciao, Marika, guarda che non sono io a dire che “voleva essere più credibile” inventandosi la violenza, è stato LUI a dirlo, io lo ho solo scritto.
Tu sostieni di non farti influenzare dalle notizie (e “specie da confessioni costruite a tavolino che sono un insulto all'intelligenza e alla sensibilità umana”) e che cosa porti come prova della tua affermazione? porti questa frase: “il fatto è che misseri non si è reso credibile nel racconto circa le modalità dello strangolamento”, ... mi dispiace, ma da qui si è capito che ti fai influenzare non poco da chi raccatta tessere su tessere per montare un mosaico zoppo. Ma tu sai su chi è stato chiesto al Misseri di simulare lo strangolamento? Gli hanno dato in mano un foulard (così sta scritto) e il dott. Strada si è messo come cavia... ma ti rendi conto? sembra perfino comica la cosa … ti immagini se Misseri avesse davvero stretto? e tu dici che per questo “non poteva essere stato lui” a mettere la corda al collo di Sara, mi dispiace ma questa opinione è fotocopia di qualcosa che ho già letto … veri insulti alla intelligenza di tante persone.
Inoltre, dubiti che fosse sotto shock dopo 40 giorni, e infatti, sei tu che parli di 40 giorni, io mi riferivo all’ora successiva il fatto … E qui rispondo anche a Manlio: una persona chiama i soccorsi dopo aver compiuto un fatto gravissimo solo SE “rinsavisce” e si rende conto sia di quanto ha commesso sia della gravità. La mia teoria è che nel caso del Misseri il forte stato emotivo ed emozionale di cui era in preda da alcuni giorni (LUI dice che era nervoso e si sentiva “strano”, con mal di testa e mal di stomaco continuo, che non mangiava e vomitava) lo travolse alla massima potenza nel momento in cui si prese un calcio nelle palline e tale stato lo influenzò per alcune ore … così si può spiegare la velocità frenetica con cui portò a termine tutte le operazioni (sembra 45 minuti, può essere … ).
Certo, potete anche avere ragione voi a supporre che al pozzo sia stato aiutato … ma da chi? dal nipote Mimmino? è già stato dimostrato che i tempi e i percorsi non consentivano di collocare i due al pozzo in quell’ora. Certo che se volete sostenere che l’occultamento del corpicino è avvenuto la notte, allora sono d’accordo che non era più in preda a nulla di emotivo se non dalla preoccupazione di non farsi scoprire …
Mimosa

Mimosa ha detto...

Massimo, mi impensierisce il tuo silenzio, forse che il tuo bimbo non sta ancora bene?
Un abbraccio, Mimosa

Unknown ha detto...

No Mimosa, il bimbo sta bene e dopo aver postato l'articolo sono andato, siamo andati, a farli sfogare lui e la bimba, non ce la facevano più a stare chiusi in casa, siamo tornati da poco ed ho acceso il computer da 5 minuti.

Ho notato che c'è stato movimento in mia assenza... "bello bello" direbbe la mia piccola.

Leggerò e poi, se ne avrò la forza scriverò. Se qualcuno si aspetta risposte da me non mi odi se gliele darò domani.
Ciao a tutti, Massimo

Marika ha detto...

Scusami Mimosa, ma perchè stai dalla parte di michele misseri e lo difendi e lo giustifichi? lui non dice la verità, io non gli credo, non sono libera di pensarlo? che sia stato male, che gli sia venuto un mal di testa, non prova che dice la verità. uno può rimanere scioccato anche perchè assiste ad un delitto o perchè lo viene a sapere, se è legato emotivamente a quella persona. questo delitto ha scioccato anche la gente che non conosceva sarah, figuriamoci un parente. io non devo provare la verità di quello che dico, la mia frase non è stata portata a prova di nulla, è una congettura. mi pare di aver fatto riferimento a tante cose che non quadrano nel racconto di misseri, quella della descrizione dell'omicidio è una fra tante e poi la simulazione che ha fatto durante l'intervista della Cavo è eloquente sul punto. il misseri è lì che non si è reso credibile... forse non sono riuscita ad esprimermi bene, ma è questo quello che volevo dire.
che significa che "Certo, potete anche avere ragione voi a supporre che al pozzo sia stato aiutato … " io non penso che lo abbia aiutato qualcuno nel nascondere il corpo. nè l'ho detto. ho detto invece che sicuramente lui ci è stato visto che lì ha condotto gli inquirenti facendo ritrovare il corpo di sarah. questo è un dato di fatto!
ripeto, se lui sa, che parli e dica la verità. se è stato lui meglio ancora, visto che vuole andare in carcere, ma che almeno racconti la verità... posso o non posso dubitare di michele misseri?
Marika

Mimosa ha detto...

Marika, fORSE NON CI SIAMO CAPITE: io mai più mi sognerei di difendere un Michele Misseri che ritengo assassino, io solo cerco di far convergere su di lui tutte le motivazioni dell'omicidio per poter dimostrare che Sabrina e sua madre sono innocenti!
E mi sembra che, insistendo tanto, lui stesso cerchi di spiegarlo al mondo.
Sta parlando ma nessuno gli crede.
Io sì, e non vorrei che restasse uomo libero, con due innocenti in carcere. Hai visto l'articolo che Lori ha postato all'inizio? In queste mani sta la giustizia...
Senza acrimonia né verso di te né verso altri, ognuno è libero di pensarla come vuole, come dice MASSIMO, anche se a me ribolle il sangue quando leggo tanti pareri pre-confezionati, e non mi riferisco a te. Ciao, Mimosa

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo, sono contento che il tuo bambino stia meglio.

Leggendo l'ultima ordinanza del Gip, ho osservato un particolare che mi ha colpito.

Per sostenere la tesi che Sarah era già morta alle 14,20 del 26 agosto, uccisa da Sabrina in casa, il Gip scrive a pag. 29: "i vari contatti intercorsi tra il telefono della vittima e quello della cugina Sabrina (a base di sms) tra le 14,23 e le 14,42 non sono stati altro che una macabra messainscena" di Sabrina a beneficio dei futuri tabulati.

Completamente dimentico di ciò, a pag. 72 il Gip afferma che, in occasione del falso ritrovamento del telefonino di Sarah il 29 settembre, Sabrina inviò alla sorella Valentina ben due sms "EVIDENTEMENTE NELL'ERRONEA CONVINZIONE CHE GLI SMS NON FOSSERO INTERCETTABILI" e perciò registrabili dai tabulati.

Quindi, quando gli fa comodo, il Gip afferma che Sabrina è una diabolica depistatrice tramite sms e quindi sa tutto sui tabulati degli sms.
E quando non gli fa più comodo, afferma che Sabrina è una che non capisce niente di tabulati contenenti sms!

E' sulla base di questi e simili "ragionamenti" che Sabrina sta in carcere da otto mesi e che hanno incarcerato ora anche Cosima!

Che ne pensi?

Ciao.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Scusa Massimo. Ho letto ora che il tuo bambino è completamente guarito. Sono molto contento di questo

Giacomo

Unknown ha detto...

L'ho notato Giacomo, aspetto solo la notizia giusta per inserirlo in un articolo.

Il tutto si allinea anche a quanto scrive lo stesso giudice, sotto la spinta della procura, in alcune delle dieci motivazioni in cui prima afferma poi smentisce l'affermazione, questo ti fa capire quanta sia la smania di fare e portare avanti una loro convinzione ormai conclamata.

Purtroppo si capisce che non sono sereni e non riescono neppure a verificare mentalmente e logicamente quanto affermano.

Ciao, Massimo

Marika ha detto...

Ciao Giacomo, sulla stranezza del ragionamento del GIP io non sono daccordo. c'è piena coerenza nella supposizione del giudice a mio modo di vedere. infatti, dalle poche righe che hai estrapolato dall'ordinanza mi pare che il giudice volesse dire che sabrina era consapevole che il tracciato telefonico potesse essere intercettato o comunque si potesse risalire allo squillo telefonico, mentre siccome lei credeva che gli sms non potessero essere rintracciati ha utilizzato questo mezzo per comunicare. dov'è la contraddizione? il gip dice: sabrina fa lo squillo dal cellulare di sarah sapendo che sarebbe risultato dai tabulati, manda invece sms alla sorella ritenendo che gli sms non fossero intercettabili. non c'è carenza logico-deduttiva.
ritengo invece che sabrina ha ricevuto un ingiusto trattamento processuale, per il fatto che le potevano essere concessi gli arresti domiciliari. nn si è tenuto conto, come ha giustamente sottolineato la cassazione, del principio del favor rei.
Marika

Unknown ha detto...

Ciao Marika.

Poi credo ti risponderà anche Giacomo, ma al momento voglio fare io una osservazione al tuo ragionamento.

Nell'ordinanza del giudice si parla esplicitamente del depistaggio considerando anche gli sms inviati a Sarah alle 14.25 e 14.28. Per cui da quelli è partita la formazione dell'alibi di Sabrina Misseri e da quelli è partito il Gip per contestargliela.

Il ragionamento del giudice sarebbe corretto se il suo pensiero si fermasse a quel punto e non toccasse altri sms perché anche in mancanza di tabulati la ragazza poteva dimostrare, facendo vedere il cellulare agli inquirenti, che aveva inviato i due messaggi ed aveva ricevuto lo squillo. Quindi il dire che per il giorno dell'omicidio era "coperta" da un alibi in base a quanto sarebbe emerso dal suo cellulare è corretto... anche se discutibile perché manca ancora la prova che collochi Sarah in casa sua.

Ma al 29 Settembre, oltre un mese dopo, i media che si erano occupati della scomparsa avevano già messo in luce l'aspetto dei messaggi rintracciabili, lo fecero quando arrivò quello inviato da un internet point che si disse fosse stato fatto da Sabrina, e quindi sapeva bene che eventuali prossimi messaggini sarebbero stati "visibili".

L'unico appunto potrebbe essere il non ricordarsene al momento dell'invio alla sorella perché presa da una grande agitazione, e se fosse colpevole di agitazione doveva averne, ma di agitazione il Gip non scrive.

In ogni caso ogni punto di questo intricato meccanismo che si è avviato, sia la si ritenga colpevole o no, è confutabile. Questo è il motivo per cui si dovrebbe ragionare in maniera meno integralista e farle aspettare il processo a casa, anche agli arresti domiciliari andrebbe bene. Poi se al processo sarà condannata in galera ci deve andare, non c'è dubbio, ma fargliene fare di preventiva in base a soli indizi confutabili, e per non andare contro il volere popolare, mi pare alquanto fuori da ogni regola legislativa.
Ciao, Massimo

Giacomo ha detto...

Marika.
A supplemento di quanto molto ben detto da Massimo, aggiungo che il presunto falso alibi di Sabrina è costituito, come dice il Gip a pag 66 e 67, da ben dieci sms (oltre lo squillo). Il Gip li elenca tutti uno per uno, "per far meglio comprendere le difficoltà in cui si è dovuta districare Sabrina Misseri", e che malgrado queste difficoltà era talmente brava ed acuta e previdente, che si è costruita non un solo alibi, bensì due. Il secondo era di riserva. Dice proprio così: Sabrina si è costruita un falso alibi ed un falso alibi di "rimpiazzo"!
Ma i giudici, molto più furbi della "callida" Sabrina, l'hanno smascherata!

Peccato che, completamente dimentico di ciò, a pag. 72 il Gip afferma che, in occasione del falso ritrovamento del telefonino di Sarah il 29 settembre, Sabrina inviò alla sorella Valentina ben due sms, a giudizio del Gip molto compromettenti, "EVIDENTEMENTE NELL'ERRONEA CONVINZIONE CHE GLI SMS NON FOSSERO INTERCETTABILI" e perciò registrabili dai tabulati.

Ripeto quindi che, quando gli fa comodo, il Gip afferma che Sabrina è una diabolica depistatrice tramite sms e quindi sa tutto sugli sms e relativi tabulati.
E quando non gli fa più comodo, afferma che Sabrina è una che non capisce niente di sms e tabulati!

E' sulla base di questi e simili "argomenti" che Sabrina sta in carcere da otto mesi e che hanno incarcerato ora anche la mamma!

Giacomo

Anonimo ha detto...

Seguo questo blog da un po' di tempo, ne apprezzo sia l' autore sia i commenti. Non avrei mai pensato di intervenire, ma volevo esprimere i miei dubbi.
Misseri quando ha confessato già la prima volta di essere l' autore del delitto, ha dimostrato di non sapere come si é svolto il fatto, si é dovuto arrampicare sui vetri per trovare un movente plausibile e le due cose non hanno convinto la procura,é poi intervenuto Galoppa, che ha fatto il suo mestiere:" il difensore", ha avvalorato i dubbi e fors' anche spinto in direzione di Sabrina, ha fatto cioé il suo lavoro che era quello di dare la miglior difesa possibile al Misseri, ma
la procura si era giá convinta che Misseri sapeva troppo
poco sullo svolgimento del delitto per essere lui l' autore e sono arrivati alla conclusione che doveva coprire qualcuno...rimangono solo dei familiari dal momento che se fossero stati estranei lui non avrebbe occultato il povero corpo della nipotina. Dobbiamo pensare altrimenti che il Misseri abbia ucciso Sarah in trance, trance da cui é uscito solo in occasione dell' intervista di Ilaria Cavo?
Patrizia

Marika ha detto...

A Massimo
La prova che sarah si trovasse in casa e che vi si trovasse in un momento sicuro, quello in cui cui è stata uccisa, o quello in cui è stata da lì trasportata fuori, mi pare la fornisca michele misseri. misseri afferma di averla uccisa lì (casa o garage, si devono decidere). semmai si cerca da un fatto noto (l'ammissione dell'assassino) di risalire ad un fatto ignoto (le dinamiche post omicidio). mentre non si presume che sarah sia stata uccisa e in quella casa (prova la confessione o la chiamata in correità), la prova contraria dovrebbe fornirla sabrina, ma è qui che sta la difficoltà. michele dice di essere stato lui ad uccidere sarah in garage (sarah sbatte la testa sul compressore, quando cade, così dice), sabrina crede al padre, perchè secondo lei mente quando invece l'accusa di essere stata lei. di sicuro sabrina e michele collocano sarah in casa, altrimenti non potrebbe essere vera la confessione, nè da un senso nè dall'altro. cioè nè contro michele e a favore di sabrina, nè contro sabrina e a favore di michele. la prova a mio giudizio c'è e sta nella confessione. mi dispiace per sabrina e mi dispiace per michele, mi dispiace per cosima, ma spero che si convincano a dire la verità. del resto cosima lo dice: male non fare paura non avere, quindi se uno dice la verità non deve avere paura.
A Giacomo
Il Gip non fa i suoi comodi, perchè dovrebbe avercela con sabrina? non capisco! alla fine il testo del messaggio lo ha convinto del coinvolgimento di sabrina. e secondo me, se quegli sms non dicono che è stata lei ad uccidere, certo dicono che stava cercando di avvisare e perchè farlo? purtroppo quello che non vedo sono gli argomenti a favore di sabrina, dov'è che il Gip spiega perchè quel ragionamento accusatorio è quello più probabile, quello che si avvicina alla certezza?
Marika

Unknown ha detto...

La prova a cui ti riferisci tu, Marika, può valere se si parte dall'orario indicato dal Misseri dato che è lui che la fornisce, quindi non dalle 14.00, come scrive il Gip, ma dalle 14.30 in poi.

In nessun processo la prova la deve fornire l'indagato, che si limita a fornire un alibi, la prova la devono trovare coloro che l'accusano. E qui, mi spiace insistere ma non prenderlo come una mia volontà di farti cambiare idea, di prove non ve ne sono. Fra l'altro anche gli indizi, che per pesare in giudizio dovrebbero essere concordanti, sono ballerini e non affatto univoci.

Per parlare del Gip, che dice il suo ragionamento accusatorio essere il più probabile, occorre ricordarsi che la cassazione ha avuto un pensiero molto diverso dal suo... ed in fondo tranne i 4500 messaggi, nulla di nuovo è uscito dalle sue motivazioni.
Ciao, Massimo

Marika ha detto...

Scuami Massimo, ma ci tengo a precisare che tu hai detto che non c'è la prova che sarah fosse stata in casa Misseri. Ora dici che la validità della confessione del Misseri come prova dell'omicidio può dipendere solo se si accetta per vero l'ora del delitto fornita dall'assassino. Mi sembra un controsenso. e anche una forzatura alle mie parole. io l'idea non la cambio, certo che no.
Ciao, Marika

Unknown ha detto...

Se dai per reale e veritiera la versione del Misseri, compresa la sua colpevolezza, la prova l'hai perché te la fornisce lui e le prime deposizioni di Concetta e della badante che dicono Sarah sia uscita alle 14.30 circa. E tu parlavi del Misseri nel tuo post.

Ma se lo consideri un bugiardo ed ascolti il Petarra che dice di averla vista andare verso via Kennedy prima delle 14.00 non puoi in alcun modo parlare di prova perché il Misseri a quel punto è inattendibile dato che da un altro orario. Non può essere bugiardo a comando o solo quando fa comodo. Quindi non sono io che mi contraddico ma le carte in mano al giudice che si contraddicono.

Ciao Marika, Massimo

Marika ha detto...

Io valuto la dichiarazione del misseri attraverso gli elementi di riscontro oggettivi che conosco, per farmi un'idea di quanta parte del suo racconto è verosimile e quanta è inventata. Io non lo considero un bugiardo totale, ma un reticente e un maldestro depistatore. Se lui dice di aver ucciso sarah in garage, ne traggo che Sarah era in casa misseri in quel momento. se dice di aver ucciso insieme a sabrina ne traggo che sarah era in casa misseri. cosa cambia se sarah sia stata uccisa alle 14 o alle 14.30? l'autore dell'omicidio? credo di si, ecco perchè misseri colloca il fatto alle 14.30. ma lo squillo a sabrina da parte di sarah non è avvenuto alla 14.28? come ha fatto misseri ad ucciderla alle 14.30? o è falso lo squillo o è falso l'orario o è falso il testimone o è falsa la madre e la badante. e dove arriveremo così? tu dici: non può essere bugiardo a comando o solo quando fa comodo. invece si, lui è bugiardo a comando e quando fa comodo, infatti cambia spesso versione, dice cose diverse apposta. è una tattica. ma a favore di chi? tu mi sai spiegare questo?
Grazie.
Marika

Unknown ha detto...

La differenza fra i nostri pensieri è ampia Marika.

Perché ci sono tante cose che in tribunale non potranno essere prese per come le intendi tu. Ad esempio se pensi che il dire di aver ucciso Sarah in garage sia come ammetterne la presenza in casa un giudice non condizionato dirà che il dire di averla uccisa in garage equivale ad una sua presenza in garage e non in casa.

Se tu valuti veritiero il suo secondo o terzo racconto, quando parla dell'omicidio commesso da lui e sua figlia all'unisono, un giudice ti dirà che non si possono valutare le cose singolarmente ma si devono collocare in tutto il contesto, quindi si dovranno tenere nel giusto conto anche le altre versioni, così come l'ultima non ancora verbalizzata.

Se tu dici che il Misseri colloca l'assassinio alle 14.30 un giudice ti dirà che ti sbagli perché sulle carte c'è scritto che lui copre col cartone la nipote appena assassinata quando sente la voce di sua figlia che gli chiede se ha visto Sarah, e questo è avvenuto alle 14.39 quando Sabrina Misseri è uscita ed ha mandato il messaggio con su scritto "pronta" alla Spagnoletti.

Che poi la sua sia una tattica né io né tu possiamo saperlo, forse i procuratori lo scopriranno dalle intercettazioni di questi giorni, dai discorsi che faranno lui e Valentina. In questo caso a processo usciranno queste verità e tutto il giudizio verrà cambiato, ma fino a quando non ci saranno prove certe sia le mie che le tue saranno e resteranno supposizioni più o meno logiche.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Marika, Ha ragione Massimo, il Misseri NON "colloca" in alcun orario preciso né l'omicidio né il resto, per il semplice fatto che non teneva l'orologio!!! la collocazione temporale viene "ricostruita" a posteriori. E altrettanto Cosima era senza orologio né guardò mai l'ora, tanto è vero che più di una volta disse "saranno state le ..." ripercorrendo le abitudini quotidiane (orario di fine lavoro e tempo di rientro a casa, tempo di scaldare la minestra, tempo di mangiare ...).
Solo Sabrina è stata precisa perché maneggiava il cellulare. Mimosa

ariete80 ha detto...

Vorrei rispondere a lori: certo il tentativo di violenza sessuale ci può stare ma su una persona viva che potrebbe opporre resistenza. Misseri disse di aver violentato sarah da morta per cui la stessa non avrebbe potuto opporre alcuna resistenza e quindi non può parlarsi di violenza non riuscita.In secondo luogo che la porta fosse sempre stata chiusa debbono dimostrarlo sabrina e sua madre non ilaria cavo e maria corbi che sono schifosamente di parte e anzichè giornaliste sembrano avvocati difensori...checchè se ne dica l'ordinanza del gip è ben argomentata e tutt'altro che illogica... tutte le testimonianze da mariangela ad anna pisanò a stefania de luca (amiche di sabrina che non avevano alcun motivo di mentire) evidentemente hanno mentito clamorosamente.. in ultimo vorrei porre una domanda e spero che qualcuno di voi possa illuminarmi: come mai gli avvocati di sabrina sono ostinati nel voler ascoltare misseri? Visto che la loro assistita è innocente potrebbero cercare altrove le prove della sua estraneità ai fatti evitando di ancorarsi disperatamente ad un teste ormai completamente inattendibile...lo dice anche la cassazione...e poi se misseri dice il vero sarebbe ora che ci consegnasse l'arma del delitto visto che ha fatto ritrovare tutti gli oggetti possibili perchè non fare lo stesso con ciò che ha utilizzato per uccidere la povera sarah? Sono convinta che ciò non accadrà mai perchè lui l'arma del delitto non sa neanche quale sia..

lori ha detto...

Allora Misseri potrebbe essere stato disturbato durante la violenza, possibile no? E cmq , visto che non si può provare se la ragazzina fosse vergine a causa del cattivo stato del cadavere, tutto questo è superfluo. Quanto alla porta , caso mai sono i magistrati a dover provare se ci sono passati prima o dopo..cmq io ho visto passarci anche remo Croci in un servizio su casa Misseri e l'idea me la sono fatta da sola a prescindere da quello che dice ilaria cavo. E infine , per quanto riguarda i giornalisti, hanno diritto a parlare solo quelli che hanno sposato le tesi colpevoliste contro sabrina e che hanno invaso tutti i salotti delle più importanti reti televisive?

lori

ariete80 ha detto...

che sarah fosse vergine lo dice sabrina nell'interrogatorio del 30 settembre paventando il timore che fosse stata violentata (guarda un pò che coincidenza poi con le dichiarazioni del padre sul movente sessuale). Visto che è così sincera e limpida perchè non crederle?

franco ha detto...

ciao massimo trovo il tuo blog e le tue opinioni veramente interessanti. Sono della provincia di taranto e sento sempre dire che in procura ci sono magistrati competenti. per esempio so che quel pm più giovane mi pare si chiama bucolieri è molto in gamba. anche tu mi pare che in un post precedenti ne parlavi bene.. se lui persevera in questa linea perchè non dargli fiducia?? attendo una tua risposta

lori ha detto...

non importa che lo fosse o non lo fosse..non si può provare niente nè in un senso nè nell'altro

lori

Giacomo ha detto...

Marika.
Più di quello che ho scritto, non so proprio che cosa dire per precisare meglio il mio pensiero. Ho citato pagine dell'ordinanza. Ho virgolettato le parole del Gip nei due casi.
Non ho mai detto che il Gip ce l'ha con Sabrina. Dico solo che ha sposato la tesi della procura che vuole Sabrina colpevole, a prescindere.

I magistrati di Taranto hanno avuto l'intuizione che Sabrina sia l'assassina. Di lei hanno una pessima opinione che gronda da ogni rigo dei loro atti.
Buona parte di questa prevenzione contro Sabrina, dispiace dirlo, dipende dal fatto che lei, secondo la morale ipocrita corrente, non è una santarellina in fatto di abitudini sessuali. Non si spiega altrimenti quell'insistere sugli sms, quel pubblicarli integralmente, quel pubblicare integralmente le testimonianze delle "amiche" sempre vertenti sui suoi rapporti intimi con Ivano.
Quello che suscita in me indignazione è che Ivano viene considerato con molta indulgenza (l'uomo, si sa, è cacciatore), mentre Sabrina viene messa alla gogna.
Naturalmente lo fanno solo perché così si mette in evidenza la presunta gelosia, anzi l'OSSESSIONE, di Sabrina che l'avrebbe spinta ad uccidere Sarah. Eros e Tànatos.
Balle! La morale corrente è ancora molto codina. Ci vorrebbe un bel rapporto Kinsey per indagare sulle abitudini sessuali degl'italiani di ogni età sesso, condizione sociale e zona geografica.
Si scoprirebbe allora che Sabrina si è comportata con Ivano come la maggioranza delle ragazze della sua età. Ma quello che si perdona alle altre a Sabrina non si perdona!

Giacomo

Marika ha detto...

Ariete80, hai messo in evidenza un particolare importantissimo: l'arma del delitto.
condivido appieno la tua intuizione.
Giacomo, non devi precisare il tuo pensiero, l'ho capito, ma non lo condivido, come tu del resto non condividi il mio. non è un problema.
anzi, è bello poter esprimere liberamente e con rispetto, le proprie convinzioni. quello che tu dici su sabrina è giusto. non merita la gogna solo perchè la sua vita privata è normalissima. chi si è innamorato capisce cosa vuol dire pensare e desiderare quella persona. ma non merita sabrina critiche alla sua vita intima e personale. io credo però che centri con l'omicidio della cugina, tutto il suo comportamento, le bugie, le versioni costruite, gli sms a valentina, le contraddizioni in cui è caduta, mi fanno pensare che non sia affatto sincera. ma come fai ad avere la copia della nuova ordinanza?
Marika

Giacomo ha detto...

Marika.
La copia l'ho presa dal sito del tg1.
http://www.rai.it/dl/docs/1306514946069ordinanza_di_custodia.pdf

Giacomo ha detto...

Per quanto riguarda i 2 sms a Valentina citati a pag 72, erano così compromettenti che Valentina è corsa dai Carabinieri a farglieli vedere. Lo dice lo stesso Gip!

Giacomo

Unknown ha detto...

Marika se non riesci a scaricarla mandami una mail e ti allego la mia. Ciao, Massimo

ariete80 ha detto...

Grazie marika ci troviamo daccordo su diversi punti.Ascoltando l'intervista di misseri a matrix lui ha sostenuto di aver fatto trovare agli inquirenti una corda chesecondo la sua versione dovrebbe essere l'arma del delitto. Ha poi affermato che su quella corda non ci sono impronte perchè successivamente al delitto l'avrebbe utilizzata nella sua vigna esponendola ad agenti atmosferici quali la pioggia che l'avrebbero ripulita da qualunque traccia. Ragione per cui gli inquirenti non hanno trovato impronte. Però nell'interrogatorio in cui confessò disse di averla fatta sparire. Da ciò si evince che, almeno secondo la mia modestissima opinione, che lui dell'arma non sappia nulla.

PER MIMOSA: quando scrive che sabrina non era tenuta a riferire agli inquirenti i suoi rapporti "intimi" con Ivano vorrei dirti che non è sabrina a scegliere cosa dire e cosa omettere. Non è affatto vero che il rapporto tra ivano e sabrina non centrava nell'interrogatorio. Centrava eccome perchè Sarah scriveva nel diario che era confusa perchè non sapeva cosa provasse per ivano e che litigava spesso con sua cugina per lo stretto rapporto che si era creato (infatti la stessa sabrina durante l'audizione ha fatto di tutto per negare il litigio avuto la sera del 25 con sarah nel quale l'accusava di vendersi per due coccole. Questo per dirti che le domande che si rivolgono ad una persona informata sui fatti sono sempre pertinenti e utili alla ricostruzione dei fatti.A riprova di ciò il codice penale all'art. 371bis sanziona il reato di false informazioni al pm: "Chiunque nel corso di un procedimento penale, richiesto dal pm di fornire informazioni ai fini delle indagini,rende dichiarazioni false ovvero tace, in tutto o in parte, ciò che sa intorno ai fatti sui quali viene sentito, è punito con la reclusione fino a quattro anni".E poi che male c'era a dire che tra lei e ivano cera un rapporto più intimo rispetto ad una semplice amicizia. L'unico motivo poteva essere l'assoluta cosapevolezza da parte di sabrina che ivano era il movente dell'omicidio da lei commesso. Comunque se vuoi ascoltare con le tue orecchie ciò che dico mi pare che sul sito del secolo XIX ci sia ancora l'audio di quell'audizione... ascoltata semmai ci fosse ancora e fatti un idea.. io l'ho ascoltata e credimi sabrina non appare proprio la persona onesta che vuole farci credere di essere

Giacomo ha detto...

Se Sabrina avesse parlato diffusamente del suo rapporto con Ivano, gl'inquirenti avrebbero detto che era una confessione in piena regola.
Quella di Sabrina è stata legittima difesa da chi cercava ogni pretesto per incastrarla.
E comunque l'unica a poter dire una parola definitiva sulla profondità del suo coinvolgimento per Ivano è Sabrina e solo Sabrina.
Fa parte del suo foro interno. Nessuno può pretendere di farle confessare i suoi sentimenti più intimi, specialmente se lei che li prova li intende in un modo e invece coloro che vorrebbero farle la radiografia dell'anima sono convinti che tali sentimenti sono addirittura movente di un omicidio. Siamo all'inquisizione in piena regola.
Comunque la Cassazione ha già detto che questo presunto movente non è tale da poter portare ad un omicidio.
L'ha detto e non tornerà indietro.
Forse qualcuno non ha ancora capito che i magistrati tarantini che si stanno occupando del caso non sono dei padreterni, ma esseri fallibilissimi, come tutti i comuni mortali.
La Cassazione si è già pronunciata e tutta l'ultima ordinanza del Gip è una chiara sfida alla Cassazione.
La quale non sarà disposta a farsi mettere i piedi in testa da magistrati di grado molto, ma molto inferiore.

Giacomo

Unknown ha detto...

Ciao Giacomo, saputa l'ultima?
In questo momento stanno interrogando Ivano... cosa vorranno che dica? Nuovi giochi di prestigio?
Massimo

Giacomo ha detto...

Ciao Massimo.
Sicuramente lo staranno mettendo sotto pressione per farsi dire qualcosa di compromettente nei riguardi di Sabrina.
Staremo a vedere.
Hai ragione, Massimo: sembra un thriller a puntate.
Io pure mi sono munito di pop corn... :)
Ciao.

Giacomo

ariete80 ha detto...

Giacomo perchè parli di confessione??Se sabrina è innocente cosa diavolo doveva confessare..mi pare che ti arrampichi sugli specchi.. Ho ascoltato l'audio dell'interrogatorio e credimi che non c'era alcun intento persecutorio verso sabrina anche perchè l'audizione risale a molti mesi fa. Addirittura ti dirò di più:le domande su ivano non erano state poste a sabrina per il discorso del movente ma perchè in un primo momento ricorderai che ivano era sospettato di conoscere ciò che fosse accaduto a sarah.. si vede che l'interrogatorio non l'hai ascoltato e parli solo in base all'ordinanza del gip senza conoscere tutti gli atti.. io li ho ascoltati tutti e forse dovresti farlo anche tu.. non si può giudicare senza sapere.. per quanto riguarda la cassazione il gip nell'ordinanza cita una sentenza della corte risalente al 2009 in cui la corte afferma che la gelosia è un sentimento che può scatenate impulsi violenti.. e poi chi è predisposto ad uccidere non ha bisogno di grossi motivi. c'è chi uccide per un parcheggio o per un complimento di troppo alla propria fidanzata la cronaca offre quotidianamente casi del genere e non a caso esiste l'aggravante dei futili motivi (art. 61 codice penale) Tra l'altro è singolare che la cassazione che di regola impiega molto tempo per motivare le proprie sentenze abbia depositato la motiv. il giorno dopo l'udienza limitandosi a 17 paginette. Che poi la cassazione non tornerà sui propri passi chi se ne frega visto che non è affatto vincolante.. . e cmq anche in base alla decisione della cassazione sabrina è rimasta in carcere.. poi vorrei correggerti non sono i giudici della cassazione di grado superiore non c'è alcun rapporto di tipo gerarchico con i pm(che tra l'altro hanno un ruolo diverso) il giudice è organo giudicante e il pm è organo inquirente. semmai appartengono ad un grado di giurisdizione superiore che completamente diverso.. Hai ragione poi su una cosa: i magistrati non sono infallibili così come non lo sono i giudici della suprema corte

Giacomo ha detto...

Ariete80.
Mai parlato di confessione da parte di Sabrina. Ho detto che i GIUDICI avrebbero considerato una confessione dell'omicidio quello che Sabrina avrebbe detto circa lei ed Ivano.
Adesso tu dici che i giudici non hanno parlato dei rapporti tra lei ed Ivano: ma allora perché ne doveva parlare Sabrina?Quella registrazione l'ho ascoltata. Oltretutto lì mi sembra che Sabrina fosse interrogata come persona informata sui fatti. E i fatti erano la sparizione di Sarah. Mi sembra che non si sapeva ancora che Sarah fosse morta. Quindi perché Sabrina doveva mettere in piazza la sua relazione con Ivano? Che cosa c'entrava?

E' vero, anche la Cassazione può sbagliare, ma, che piaccia o non piaccia, nel nostro ordinamento quello che dice la Cassazione non solo conta di più, ma addirittura è VINCOLANTE per i giudici dei gradi di giurisdizione inferiore.

Non voglio cambiare le tue idee, ma le mie me le tengo ben strette.

Giacomo

Unknown ha detto...

Ciao Ariete80. Non so Giacomo ma io più di tre ore ad ascoltare quell'interrogatorio le ho perse. E se devo essere sincero, a parte qualche frase in cui la si minacciava di farla passare da persona informata sui fatti a indagata, l'intento non era persecutorio ma, se tu lo riascoltassi con orecchie non colpevoliste ma neutrali credo lo capiresti, il disegno in testa ai procuratori era già ben delineato in partenza. Poi che lei abbia mentito è fuor di dubbio, che abbia cercato di minimizzare anche, ed è probabile che in quel momento si siano rafforzate le tesi accusatorie dei procuratori.

E' vero, ora lo sappiamo, mentiva sul rapporto con Ivano e minimizzava il litigio con Sarah della sera precedente. Sta a significare qualcosa? Solo per chi sposa la tesi della procura e del Gip può avere un significato.

Ma chi la sposa non ha memoria in quanto i litigi fra le cugine, che alcuni hanno chiamato rimproveri data la differenza di età ed i tanti anni in cui Sabrina Misseri ha accudito Sarah ancora piccola, erano frequenti. Lo si evince anche dalle parole scritte sul diario della piccola, "tanto ci sono abituata".

Per quanto riguarda la storia con Ivano, che al 26 agosto lei voleva chiudere anche se sperava forse ancora in qualcosa, e qui c'è la testimonianza del proprietario del locale e di altri presenti che ripetono le parole dette da Sabrina Misseri la sera precedente all'omicidio, "questa volta è proprio finita", c'è da chiedersi il motivo per cui la ragazza avrebbe dovuto pensare, se non colpevole, fosse importante parlare di sue cose intime e private ed in questo modo chiamare in ballo Ivano che di certo, avesse rimasto un briciolo di possibilità di tornare con lui, così facendo non l'avrebbe mai più guardata né cercata. E qui ci sono diversi messaggi in cui lui scrive: "non mettermi in mezzo Sabri".

Perciò a mio modo di vedere in quell'interrogatorio non c'è nulla di concreto da ascrivere alla ragazza e le bugie ed il minimizzare avevano altri motivi che non c'entrano affatto con l'omicidio.
Però, lo ripeto, a mio modo di vedere, e non pretendo sia "oro colato". E' solo un pensiero come lo è il tuo.
Ciao, Massimo

ariete80 ha detto...

PER GIACOMO:Mi potresi citare la legge che stabilisce la vincolatività delle sentenze della cassazione?

PER MASSIMO Probabilmente io sarò colpevolista con sabrina ma tu lo sei con misseri, con la procura e con il gip del quale in un certo senso metti in discussione l'imparzialità.Poi misseri aveva confessato, se gli inquirenti non sono stati persuasi dalla sua confessione qual è il problema?Se il suo racconto fosse stato genuino in tutto e per tutto e non solo nella parte relativa alla soppressione non credo che gli inquirenti avrebbero proseguito le indagini per ottenere la condanna di una povera figlia innocente!Parli come se la procura avesse delle antipatie verso sabrina per cui c'è stato una sorta di accanimento nei suoi confronti!!Devo supporre che anche nel caso in cui sabrina sarà condannata tu penserai che tutti i giudici non sono super partes!!E poi perchè un uomo rimesso in libertà dovrebbe continuare a proclamarsi colpevole se non per salvare qualcuno a cui tiene molto?Ci sono colpevoli di delitti efferati che farebbero del tuttto pur di non scontare la pena. Se davvero è lui il colpevole e ha tutta questa voglia di marcire all'ergastolo poteva costituirsi il giorno 26 agosto.

Unknown ha detto...

Scusa ma perché ti accanisci tanto contro le idee degli altri? Io ho scritto chiaramente che il mio era un pensiero e non la verità, come d'altronde lo è il tuo.

Inoltre spiegami il perché, dato che 4 milioni di persone sono state incarcerate ingiustamente negli ultimi 50 anni, e non lo dico io ma l'Eurispes, dovrei per forza condividere le sicurezze di una procura che nonostante non abbia una prova tiene in cella da quasi otto mesi una ragazza mentre potrebbe indagarla ugualmente lasciandola agli arresti domiciliari (senza alcuna spesa da parte dei contribuenti fra l'altro)?

Una ragazza incarcerata inizialmente per quanto ha detto il padre e lasciata in galera anche successivamente quando, al momento delle ritrattazioni (prima lettera metà dicembre) lo ha ritenuto inattendibile.

Ripeto anche a te quanto scritto svariate volte. Mi bastano due prove piccole piccole per ritenere la Misseri colpevole, e se al processo fossero portate sarei il primo a schiantarla di insulti. E non solo per quanto avrebbe caso mai fatto alla cugina ma anche per il suo comportamento successivo. Ed assieme a lei incenerirei anche la sua famiglia.

Ma al momento né io né tu possiamo dire di avere uno straccio di prova, quindi in base alla legge italiana, che in questo caso è garantista, lei andrebbe messa agli arresti domiciliari e i procuratori, a quel punto liberi da pressioni, lasciati lavorare.

Se non lo si fa significa che non sono io che mi accanisco.
Ciao, Massimo

Giacomo ha detto...

Ariete80
Per quanto riguarda il valore vincolante delle sentenze della Cassazione, se il giudice reiterasse un provvedimento annullato dalla Suprema Corte senza tener conto delle sue indicazioni, quest'ultima, a cui ovviamente chi è interessato farebbe di nuovo ricorso, lo casserebbe di nuovo, e questa volta senza rinvio!

Sul resto ti risponderà certamente Massimo meglio di me. Io dico soltanto che, per quanto riguarda il fatto che Misseri insista nel dichiararsi colpevole, potrebbe essere semplicemente dovuto alla circostanza che colpevole lo sia effettivamente, specie se di mezzo ci vanno la figlia e la moglie che egli sa innocenti.
E cmq sono d'accordo con la procura: per sostenere l'accusa contro Sabrina e la mamma, si può anche prescindere da quello che dice Misseri, ma in tal caso bisognerebbe trovare le prove. Queste allo stato non esistono.
Esiste solo una montagna di carte infarcite d'intercettazioni equivoche e di un mare di sms non certo unidirezionali (ad ogni sms di Sabrina c'è una risposta di Ivano e viceversa) che riguardano un normale rapporto sentimentale tra due giovani. Mi fate leggere un solo sms di Ivano che dice: Sabrina, non seccarmi più?
Inoltre le testimonianze sono contraddittorie, sollecitate a distanza di mesi dall'evento, e sono talmente risolutive che come estrema risorsa, nel deserto probatorio in cui si ritrova, la procura non sta escogitando di meglio che cercare di trasformare in testimonianza l'incubo di un fioraio.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Ariete 80.
Vedo che Massimo ha già risposto.
Meglio. Repetita iuvant!

Giacomo

Mimosa ha detto...

Brrr, mi vengono i brividi quando leggo da certe persone: "non si può giudicare senza sapere" ... ritenendosi le uniche ad aver letto e seguito tutto … e poi confonde la corda del delitto con la corda usata per calare il corpo nel pozzzo ... brrr, e un po' meno prosopopea? :-(
Mimosa

ariete 80 ha detto...

BRRRRRRRRRRRRRRR... Io non ho offeso nessuno e non ho mai detto ad una persona che la pensa diversamente che mi fa venire i brividi...ne devo dedurre che sei una grande maleducata... ma non ti vergogni ad appellarti con il nome di un fiore? non sembri proprio una mimosa...è facile offendere il prossimo nascondendosi dietro un computer

ariete80 ha detto...

MImosa dimenticavo rispondi anche sul 371 bis visto che sei una cima...

Unknown ha detto...

Mimosa, Ariete80, calma, rimaniamo nei limiti di una giusta dialettica. Ok?
Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Che le sentenze e le decisioni, ed ogni altro atto della Suprema (che vuol dire ciò che sta sopra di tutto) Corte di Cassazione siano vincolanti non in generale, non in assoluto, ma in ciascun caso in questione, lo si ricava dall'intero Ordinamento Giudiziario, e dal fatto che è la Corte di Cassazione cassare i Tribunali locali, non il Tribunale locale a cassare la Corte di Cassazione. Infatti all'art. 65 del R.D. n. 12/ 1941 sull'Ordinamento Goudiziario, così è scritto:
"Attribuzioni della Corte Suprema di Cassazione.
La Corte Suprema di Cassazione, quale organo supremo della giustizia, assicura la esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni, ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge.
La Corte Suprema di Cassazione ha sede in Roma ed ha giurisdizione su tutto il territorio dello Stato e su ogni altro territorio soggetto alla sovranità di esso".
Ora, se si pretende di avere ragione per forza, si faccia pure, ma si sbatterà il muso contro il muro, questo è poco ma facilmente assodabile. Non è obbligatorio per un giudice seguire i "precedenti" (non siamo nella common law), ma certo è obbligatorio ottemperare ad indicazioni oltremodo chiare date sullo specifico caso in esame. Nel nostro caso, è più che evidente che i Santi Inquisitori di Taranto non si siano curati affatto di tali indicazioni, e di ciò andranno, a tempo debito, indagati e puniti.

Mimosa ha detto...

Come vedi Massimo, purtroppo al mondo ci sono troppe persone che reagiscono male quando vengono colte in contraddizione con se stesse... Per rispetto di questo blog stai tranquillo non rispondo, non è nella mia indole trasformarmi in maleducata. Mimosa

ariete80 ha detto...

Hai ragione la corda a cui miseri faceva riferimento era quella che lui dice di aver utilizzato per calare sarah nel pozzo(tutto da verificare poichè sul corpo di sarah non c'è alcun segno lasciato dalla stessa corda) però in quello che ho scritto non c'è una contraddizione ma semmai una inesattezza. Resta il fatto che l'arma del delitto non ce l'ha fatta trovare e se parliamo di prove beh l'arma del delitto sarebbe fondamentale.Poi comunque non mi stupisco del fatto che il mio pensiero venga considerato contraddittorio voi considerate tale anche quello della procura del gip e anche di un tribunale del riesame(per ben due volte la corte d'appello. giudice terzo ed imparziale, ha confermato la misura cautelare nei confronti di sabrina). A questo punto l'ipotesi è solo una:tutti i tribunali pugliesi sono contro sabrina misseri senza uno straccio di indizio(perchè la prova vera che voi pretendete adesso si forma nel corso del dibattimento)indi sono parziali e fortemente inclini a simpatizzare per la pubblica accusa.Invece gli indizi(gravi precisi e concordanti) raccolti non depongono affatto a suo favore e sono la motivazione per cui è in carcere. La stessa cassazione avrebbe potuto annullare l'ordinanza senza rinvio...devo presumere che non fosse così illogica e sconclusionata come molti vorrebbero considerarla. Tra l'altro mi pare che l'udienza è prevista per il prossimo 16 giugno.. vedremo come il riesame concilerà le preziosissime indicazioni della SUPREMA CORTE con tutto il materiale raccolto dagli investigatori. Poi stavo pensando a quanto saranno interessanti le intercettazioni di sabrina con sua madre cosima a cui nessuno forse ha pensato.. ne vedremo delle belle

cla ha detto...

Ciao a tutti sono Claudia. Da qualche giorno mi sono imbattuta in questo blog e sebbene non condivida le opinioni di tutti vorrei esprimere qualche considerazione sulla brutta pagina di giornalismo che è stata scritta da Ilaria Cavo e Maria Corbi. Mi riferisco naturalmente all'intervista rilasciata da Misseri a Matrix.Capisco che i giornalisti vivono dentro la notizia come qualcuno di voi ha scritto, capisco che mediaticamente il caso scazzi ha appassionato tutti dai cronisti alle persone comuni però ritengo che ci sia un limite a tutto e in questo caso il limite è stato ampiamente travalicato. Non voglio contestare l'intervista tout court ma la scelta di mandare in onda le fasi in cui misseri mima lo strangolamento e la serie di operazioni compiute per sopprimere il corpo senza vita della povera sarah. Se quell'intervista possa rivestire una qualche rilevanza nell'ambito del processo (ammesso che corrisponda al vero) sarebbe bastato consegnare il video alla procura onde consentirle di aqcuisirlo agli atti. Si poteva scegliere un montaggio che omettesse certe immagini soprattutto per rispetto della sensibilità della mamma di sarah e della sua famiglia.Credetemi per una madre già è tragico sapere di aver perduto la figlia uccisa in modo così efferato, figuriamoci assistere allo show di misseri & company mentre spiega come ha strangolato sarah. Oltretutto se ciò non fosse vero l'avremmo sottoposta ad una ulteriore tortura emotiva inutilmente. Invece no, lo scoop non conosce alcun limite...Mi chiedo se coloro che inneggiano allo splendido lavoro di ilaria cavo abbiano dei figli. Se si non credo che farebbe loro piacere un trattamento simile...Nell'intervista c'era tutto particolari macabri, lacrime di coccodrillo mancava soltanto che la giornalista si offrisse volontaria per farsi stringere la corda intorno al collo!! Ma d'altronde cosa ci si può aspettare da ilaria cavo indagata per ricettazione dopo aver acquistato le foto illegalmente scattate all'interno del garage. Evviva la deontologia e l'etica professionale. Claudia

Unknown ha detto...

Ciao Claudia.
Non condivido le tue parole su Ilaria Cavo perché da quando ha iniziato a presentarsi al grande pubblico col caso di Donato Bilancia s'è mostrata sempre molto professionale. Condivido il ribrezzo per il video; come ho più volte detto avrei preferito si aspettassero un paio di giorni e, se proprio la si doveva fare l'intervista, la si doveva fare seduti su un divano in tranquillità senza esagerare, proprio per rispetto a Concetta (ma non solo a lei, anche a tante altre madri che hanno avuto figlie assassinate).

Però, lo dico anche a te come l'ho detto ad altri, la scaletta dell'intervista, che per quanto sia giunta improvvisa ha lasciato il tempo alla Cavo di chiamare Matrix, l'hanno per forza decisa altri, lei non è la responsabile del programma e non può decidere come fare. Ma se anche il Misseri le ha preso la mano non era lei a dover tagliare parti del filmato. La scelta di mandarla in onda integrale deve ricadere sulla redazione del programma e su chi ha in mano la produzione (probabilmente ha capito che si sarebbe alzato lo share e la pubblicità ne avrebbe guadagnato).

Motivo per cui più che con lei dovremmo prendercela con chi ha in mano il potere decisionale all'interno di Matrix e, di conseguenza, con chi ha avvallato le sue scelte.

Non comanda la Cavo a Mediaset, lei ci lavora come la Rorro, per citarne una, che per strappare qualche parola urla dalla strada.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

.... e ve lo raccomando il bel tipo di Salvo Sottile che cambia bandiera a seconda dello studio in cui viene ospitato ... specie in quello della soubrette D'Urso con la sua claque ... e scusatemi se sono così "diretta" -... Massimo, ormai mi conosci ... perdonami ancora se mi "ingallo".
Ciao, Mimosa