giovedì 2 giugno 2011

Sarah Scazzi. Al dottor Strada è tornata la parola... peccato anche lui racconti la solita favola

Sentite questa perché è bella. L'uomo delle autopsie anni '50, quello che non fa la "Tac" ai cadaveri perché ad occhio nudo, forse porta occhiali a raggi x (quelli che si dice facciano vedere il sotto delle donne anche se sono vestite), riesce ad osservare lo scheletro ed eventuali fratture, quello che prima disse che l'arma del delitto era una corda, quello che poi cambiò idea e cercò di convincerci fosse una cintura, mai trovata, quello che il cordon bleu si digerisce in un'ora, e solo gli struzzi che aggiungono i sassi al loro cibo vi potrebbero riuscire, quello che il liquido grigiastro mi fa schifo quindi lo butto, tanto a che serve (è talmente poco e sporco), quello che l'intestino non lo analizzo perché puzza, e vorrei vedere odorasse, quello che in 12 pagine più qualche allegato è riuscito a farci stare tutto l'esito della sua opera da patologo, avrà sintetizzato e scritto alla maniera giovanile tipo: "tvb xkè 6 cm 6", quello che in ogni autopsia effettuata da quando è nato non ha mai trovato consensi fra i suoi colleghi, anzi ha trovato sempre puntuali critiche (però annovera fedeli adepti fra procuratori e giudici), quello che se i periti della Difesa non hanno le risultanze fa niente, che se ne fanno tanto tutto è già deciso, quello che avrete capito a chi mi riferisco è tornato a parlare.

E non è cosa da poco il fatto che abbia ritrovata la voce perduta da tempo e non usata neppure quando è stato accusato di fare cattive perizie, neppure quando il tribunale ha deciso, su richiesta della procura, di aprire un fascicolo d'indagine.

Questa la quarta questione preliminare proposta dal Pubblico Ministero al tribunale del riesame: 
4) "Trasmissione al proprio ufficio, per le eventuali determinazioni di competenza, di copia delle «note critiche sulla relazione tecnica di autopsia sul cadavere di Sarah Scazzi», depositate dalla difesa all’udienza dell’11.11.2010 ed a firma del dott. Enrico Risso". 

E questa la decisione del giudice:
"La richiesta va accolta. A pagina 2 dell’elaborato si prospetta una compromissione del diritto di difesa della Misseri messa in atto attraverso un comportamento del prof. Strada malizioso e non accompagnato da correttezza. In particolare si legge: - In realtà il dottor Strada, da me contattato numerosissime volte per via telefonica anche nella giornata di ieri (10.11.2010), ha sempre rinviato e, nonostante fosse a conoscenza che il sottoscritto fosse in prossimità di Bari già dalla giornata di ieri quando egli ha avuto comunicazione dalla Procura di Taranto di dover consegnare la consulenza medico legale nella mattinata odierna, in occasione della discussione del tribunale del riesame, si è ben guardato dal rappresentarmi questa urgenza e non mi ha consentito di esaminare la documentazione in parola. Nonostante l’istanza sia stata accolta, al sottoscritto non è stata comunicata (nemmeno telefonicamente) alcuna informazione inerente le principali lesività rinvenute a carico della vittima. Alla notizia da parte degli avvocati Russo e Velletri che la consulenza medico legale era stata inaspettatamente consegnata ho immediatamente chiamato il dott. Strada il quale mi ha confermato di aver depositato l’elaborato peritale CON LA MASSIMA URGENZA dopo avervi lavorato tutta la notte a seguito delle forti pressioni subite dalla Procura di Taranto -

Insomma sulla figura del dottore in questione pendono tante ombre. Ma andiamo oltre e riparliamo del fatto che il patologo a sette mesi e mezzo dall'autopsia è tornato a parlare per dire che il contadino liberato è un bugiardo. Vi viene da ridere? Trattenetevi e chiedetevi qual'è la novità, qual'è la notizia. La notizia c'è perché il superuomo che in un giorno e mezzo ha eseguito l'autopsia, il superuomo che in una notte ha scritto la relazione per il tribunale del riesame, ci ha voluto far sapere che la piccola Sarah, ormai dimenticata, non è stata calata nel pozzo con una corda ma da più mani. Questo non è un fatto di poco conto perché mai era uscita una simile informazione. Anzi, ad essere onesti, avevamo capito, sia dalle parole accettate durante l'incidente probatorio, sia da quelle degli avvocati di Concetta Serrano, che il Misseri su quel punto era stato preciso, avevamo capito che lui avesse occultato il cadavere in quel modo e che nella corda usata, giorni dopo ritrovata, vi fossero pure due capelli. Poco importa se poi qualcun altro è stato associato a questo atto abominevole e spregevole in quanto in perizia, quella del suddetto superpatologo, mai si fa cenno ad un modo diverso di sopprimere, mai si fa cenno ad altre mani eventualmente occorrenti. Mani che in ogni caso avrebbero dovuto stringere forte e quindi lasciare un segno.

Ma è probabile che abbia deciso di comportarsi come fece quando c'era da sciogliere il "nodo della corda al collo", quando modificandosi le dichiarazione dell'allora ex orco reo confesso anche lui si adeguò seguendo le nuove indicazioni accusatorie. E' quindi facile che, visti gli arresti dei parenti che avrebbero aiutato il Misseri a sopprimere il cadavere, o meglio ancora viste le accuse rivolte a Cosima Serrano ed alla figlia, ora indagate anche per l'occultamento, si sia nel tempo convinto, o sia stato convinto da chi l'ha convinto la prima volta, che  la presenza di tante persone, se diamo per buone le indagini della procura sarebbero cinque, Michele, Cosima, Carmine, Cosimo e Sabrina, non necessitassero di una corda. Anche se non si capisce come più mani possano riuscire a far calare un corpo in un buco dal diametro di quaranta centimetri dato che "Tiramolla" era un fumetto e nessuno degli indagati ha, come lui, braccia estensibili. E questo il patologo non ce lo spiega, se ne guarda bene, non ci dice neppure che qualsiasi cosa si cali in una qualsiasi fenditura, a meno che non la si butti alla come viene viene (ma in questo caso si ammacca, si pesta, ed un bravo patologo lo scopre), deve per forza essere legata ad una corda.

Perciò è strano ora affermi che per calare il corpo di Sarah nella cisterna siano state necessarie più persone quando in fase di incidente probatorio una bastava ed avanzava. E' strano ci dica non esserci, nel corpo ritrovato, segni tangibili di legature, non esserci segni tangibili di mani e neppure di pesti. Come ha fatto, in maniera così repentina e solo dopo aver visto il Misseri in televisione, a recuperare quella voce perduta che oggi dice cose che prima non diceva? Come può fare un'affermazione del genere, mai acennata fino a quando non è servita alla causa, dato lo stato di macerazione dei tessuti del cadavere e la mancanza di una "Tac"? I soliti misteri di Avetrana? E' stato contagiato anche lui dalla "Sindrome di Pinocchio?"

La sua è una patologia come quella che ha colpito in tanti a Taranto o è diversa? Non è che si tratta di una patologogia acuta con rovesciamento delle immagini, delle convinzioni acclarate, che sfocia in improvvisi cambiamenti della parola perduta o creduta bifronte?


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Sarah Scazzi

45 commenti:

elvira ha detto...

Sono tanto contenta che hai postato questo articolo perchè vuol dire che tuo figlio sta meglio.

Unknown ha detto...

Grazie Elvira.
In effetti oggi molto poco vomito, sei biscotti, una soluzione di Idrovita e due succhi di frutta.
E tanta aria in più in casa. Ciao, Massimo

lori ha detto...

Mi associo alle parole di Elvira,
Ciao Massimo

lori

piergasp ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
lori ha detto...

Hai sentito le ultime novità' ?

«Andrò sulla tomba di Sarah quando uscirà il colpevole». Lo ha detto Michele Misseri poco fa parlando ai giornalisti che dall’esterno della villetta dialogavano con lui"

già tutti a dire che ha dimenticato la parte , che il suo è stato un lapsus..e bla bla bla

Forse era soltanto un modo come un altro per liberarsi da quei giornalisti che non lo lasciano respirare. Tu che ne pensi?

lori

Unknown ha detto...

Spero ci sia una registrazione a supporto perché dei giornalisti, specialmente se del luogo, poco mi fido.

Perché non hanno un senso le sue parole se è stata Sabrina o sua moglie ad uccidere Sarah. Che vuol dire quando uscirà il colpevole?

Ma lui sa chi è il colpevole o no? Ma i giornalisti hanno capito o hanno tradotto?
Ciao lori e grazie, Massimo

lori ha detto...

no guarda , l'ho sentito io personalmente su sky 24, lo ha detto veramente e ha anche aggiunto, a chi gli ricordava il fatto che lui si fosse dichiarato colpevole,
"«I magistrati stanno lavorando per vedere chi è»....

Certo non è sempre facile capire cosa gli passa per la mente e che cosa voglia dire esattamente..le parole per lui sono parole in libertà..ma lo ha detto
Poi è intervenuta valentina che lo ha riportato dentro
lori
lori

Unknown ha detto...

E mandarlo in un istituto psichiatrico, lori?

Non s'è detto che il colpevole è un familiare? O lui o la moglie o la figlia o tutti e tre insieme.

Dire "quando uscirà il colpevole" non ti so dire cosa sta a significare per la sua mente, un bravo psicanalista potrebbe dirti che sta rimuovendo quanto ha fatto perché non lo riesce ad accettare, io però non sono uno psicanalista... ciao, Massimo

lori ha detto...

Si Massimo, hai ragione, starebbe bene in un ospedale psichiatrico.. cmq siamo all'ottava versione, se non sbaglio, ma a questo punto credo che non sia neanche l'ultima..
ciao e buona serata
lori

Manlio Tummolo ha detto...

Intanto, una bella soddisfazione per tutti noi nel sapere che tuo figlio, caro Massimo, è in via di ristabilimento.
In secondo luogo, tornando al dr. Strada, è evidente che certi marchiani errori probabilmente non sono dovuti a lui, ma imposti (ricordarsi la famosa lamina dell'"una-bomber" Zornitta modificata, non certo di propria iniziativa, dal perito Zernar). Una spiegazione di questi strani andamenti va trovata nel superamento del pregiudizio che i magistrati siano sant'uomini, sempre immuni da colpe e da atti dolosi. Così non è, e la storia, antica e recente, lo dimostra. Ultimamente tenete ben a mente la faccenda "Imperia". Qualcosa di puzzolente, assai più dei liquidi corporei a cui fa riferimento Massimo Prati, c'è in tutta questa storia con troppa evidenza. Se vi fossero uno o due particolari, si potrebbe trattare di un caso, ma qui ormai i casi vanno assommandosi. Intanto, la risposta data dai santi inquisitori di Taranto alla Suprema Corte di Cassazione, del cui giudizio, checché credano, non possono fare a meno. Sono le sentenze locali a passare per Roma, e non viceversa, come qualche idiota che scrive sui quotidiani pugliesi sembra credere. Non tenerne conto, anzi peggiorare ancora gli sbagli già denunciati e cassati a Roma, dimostra che c'è qualcosa di più in tutto questo. Ora questa frase da sfinge (altro che Cosima !): "Quando si scoprirà il colpevole...", dopo aver detto appena uscito che il colpevole è lui soltanto. La prima risposta è: l'uomo è squilibrato, o fa lo squilibrato. Può essere, e sarebbe certamente se si trattasse solo di lui, e delle sue variabilissime e molteplici versioni. Ma, ahinoi, c'è tutto il resto e non so se è più pazzesca questa sua ultima asserzione, o il comportamento dei Santi Inquisitori tarantini, che stanno dimostrando verso le due donne Misseri un atteggiamento, che non si può far altro che definire di odio personale. E così, anche se fossi il solo a pensarlo, comincio a credere sempre di più che Michele Misseri non ha trovato proprio nulla, gliel'hanno fatto trovare, prima o dopo avergli estorto con trucchi da inquisitore una prima confessione. In questo quadro, tutta la storia comincerebbe ad avere una chiara connotazione, dove il nome "Imperia" (per indicare un rapporto di favore tra criminalità e certa magistratura) si rivela quello più probabile.

Elvira ha detto...

Ciò che racconta il Misseri nella sua confessione mediatica (vedi Matrix)dimostra in maniera inconfutabile che lo stesso sta mentendo non solo in merito all'uccisione ma anche in merito alla soppressione, affermare il contrario è offendere l'intelligenza delle persone.
1)A prescindere di tutti i rilievi che si possono muovere al dott.Strada l'unica cosa assodata con certezza è che attorno al collo della piccola Sarah è stata stretta una cintura piatta e non una corda che è evidente lasciano segni diversi. Tale assunto non si evince solo dalla relazione ma anche da alcune dichiarazioni di giornalisti(non pugliesi) che, durante i vari contenitori pomeridiani, hanno più volte ribadito che appare evidente dalle foto in atti che soprattutto su una parte del collo della piccola che non era immersa nell'acqua (piccola vendetta di Sarah!!!!!) si vede chiaramente l'impronta di una cintura e che addirittura si riconosce anche il segno delle cuciture.Quindi la ricostruzione di Michele sull'omicidio è falsa.
2) Passiamo alla soppressione del corpo della piccola Sarah e lasciamo perdere l'uso o meno delle corde. A meno di voler credere Misseri dotato di poteri paranormali o di avere a che fare con superman, in meno di 20 minuti residui del tempo necessario per percorrere la strada, è umanamente impossibile fare tutto quello che lo stesso racconta di avere fatto. Tutto il resto, scusatemi, sono chiacchere.

Manlio Tummolo ha detto...

Sinceramente non ho capito dove voglia arrivare Elvira: che ciò che non ha potuto fare Misseri, lo abbiano fatto la figlia Sabrina e la moglie Cosima ? Me le immagino, visto che non avevano neppure l'esperienza pregressa del buon Misseri in fatto di lavoro nei cimiteri germanici. Dai tempi, completamente sballati e non credibili di questa storia, nulla può essere preso sul serio. E sarebbe ora lasciassimo perdere gli spettacolini televisivi, fati soltanto per soddisfare un pubblico di persone che spera sempre di sentirsi dire la soluzione del caso dalla conversazione di persone, che poco capiscono di crimini, ma mano ancora di leggi e di procedure, e nondimeno parlano, dimenticando l'aurea regola metodologica di Wittgenstein: "Di ciò che non si conosce, è opportuno tacere".

Elvira ha detto...

Sig. Tummolo io non volevo dire affatto che quello che non ha potuto fare Michele l'abbiano fatto Sabrina e Cosima io ho semplicemente detto, leggendo gli atti del giudizio pubblicati, che il sig. Misseri nell'ultima versione mediatica MENTE. Il perchè non spetta a me dirlo.E mi creda io di legge e procedure qualche cosa ne capisco.

Anonimo ha detto...

E meno male che il piccolo di casa ha ripreso le piume....
Nel caso di alcalosi con conseguente disidratazione negli Usa mi hanno insegnato dei colleghi pediatri che la coca cola funziona benissimo! Ed e' sempre gradita.

Per la relazione di Strada che sembrerebbe molti lacunosa e frettolosa , Risso per le foto viste non e' in grado di dire se trattasi di cinta o corda . in caso di quest'ultima ipotizza una corda da lavoro. Ha presente quelle delle vecchie serrande di un tempo, con quelle specie di rinforzi laterali?
La medicina non e' una scienza esatta e quella legale lo e' ancora meno. Non vorrei dilungarmi ma le condizioni di un cadavere in H20 putrida, tra l'altro, per così tanto tempo
e' in condizioni inenarrabili. Uno dei maggiori esperti in PV ha divulgato che a fronte delle innumerevoli autopsie effettuate in tutta la sua vita solo pochissimi erano stati si tanto tempo immersi. Questo comunque non giustifica in alcun modo il pressappochismo, se c'e stato, di Strada e l'eventuale violazione dei diritti di difesa.
Paola

Sira Fonzi ha detto...

Che bello Massimo... sono contenta che il piccolo si stia riprendendo, e che tu e la mamma siate più tranquilli.

Riguardo quel pinocchietto di Strada, di errori ne ha fatti tanti, da incompetente. Esistono però delle foto che ritraggono i segni sul collo di Sarah e l'intera perizia sarà disponibile in sede processuale con tanto di documentazione.
Un buon professionista sara' in grado di dire se è netta la differenza che lascia una corda rispetto a quella di una cinta, e in questo caso, a quale dei due oggetti i segni possono riferirsi.

Riguardo il padre di tutti i pinocchi credo stia facendo il gioco della procura, seppure gli hanno dato un bel copione da interpretare pieno di dettagli importanti da non scordare.

Le sue verità sarebbero venute alla luce durante l'interrogatorio chiesto dai difensori di Sabrina, ma sarebbe rimasto circoscritto a quell'episodio.

La Procura conoscendo invece l'egocentrismo, la teatralità, l'ingenuità di pinocchio nel credersi furbo, lo ha lasciato libero di chiaccherare, infarcire e condire a modo suo il racconto, che dovrebbe servire per far cadere le accuse contro Sabrina, e che invece, a mio avviso non ha fatto altro che far capire quanto sia bugiardo e inattendibile.

Nello show dell'orrore trasmesso da Matrix, e ritrasmesso a grande richiesta come dice Vinci,( ma non specifica che la richiesta era dell'emittente, e non del pubblico inorridito ,visto lo share della sera prima) pinocchio ha
puntualizzato delle cose suggeritegli da non dimenticare, di cui ne ricordo solo alcune:

1 mostrare il citofono accanto al posto dove dormiva Cosima, per dimostrare che si sarebbe svegliata se Sarah avesse citofonato.

2 precisare che Sarah non ha emesso un grido, un urlo mentre la strozzava, per dimostrare che Cosima da casa non poteva aver sentito

3 precisare che gli avanzi li mangiavano tutti in casa, cosa detta e ridetta da Cosima

4 precisare che il periodo in cui ha ucciso Sarah era particolarmente nervoso, tanto da tirare quai un sasso a Cosima( quindi il sasso non sarebbe partito a differenza dei piatti).

Infine ti chiedo, tu che sei stato molto attento alle varie dichiarazioni lasciate da pinocchio, confrontandole con questa non trovi che:

1 non abbia mai asserito di aver detto alla moglie di andare dai cavalli prima di uscire, ma lo avrebbe invece chiesto di dire al fratello, semmai avesse telefonato Cosima?

2 L'intercettazione che parla del sasso non è collocabile al periodo precedente all'omicidio come ha asserito lui, ma molti mesi prima?

3 Dice di aver denunciato chi ha diffuso la notizia dove lui avrebbe dichiarato che a casa era un inferno etc.....ma lo hanno riferito i parlamentari che sono andati in ispezione, ha denunciato loro?

E per finire credo che solo tappandogli la bocca i legali potranno aiutare Sabrina, altrimenti sarà una mina vagante, lanciata dalla procura, che non potrà che fare ulteriori danni.
Se poi Concetta o chi lo crede innocentista lo avvicinerebbe forse avremmo la non versione.
Ciao Sira

Michele M. ha detto...

Secondo me Misseri in questa ricostruzione a Matrix è credibile. Mi pare deciso e consapevole, uno che si sfoga e và dritto al punto. Non è nemmeno l' ombra del Misseri portato in garage, stanco, affaticato, che si spreimeva cn parole strascicanti per effetto degli psicofarmaci e che cercava di svincilarsi da Galoppa e inquirenti.

Manlio Tummolo ha detto...

Gentile Elvira, in riferimento a leggi e procedure, intendevo i giornalisti televisivi che discettano di cose che ignorano. Mi sembrava di essere stato chiaro. Quanto a Lei, continuo a non capire però a chi Lei stessa si riferisse. Sul sito del TG 1 RAI, le frasi di Misseri ai giornalisti si concludono con l'espressione "FANNO TUTTO LORO", alludendo agli stessi magistrati, prima che la figlia Valentina lo richiamasse all'ordine in casa. Altra soddisfazione in relazione a quanto ritenuto dai giornalisti e dalle nipoti, che fosse la figlia Valentina a negare loro l'accesso, ora sembra evidente (sembra...) che sia proprio lui a non voler parlare con loro, finché non chiedano scusa alla moglie e a Sabrina per le considerazioni che le nipoti avevano fatto contro moglie e figlia in televisione. Ma pare anche probabile che tali proibizioni di parlar troppo con la stampa vengano direttamente dalla Procura, la quale non esce troppo bene nemmeno da questa più recente vicenda.

Elvira ha detto...

Io non so chi ha ucciso Sarah ma sicuramente non è stato Michele Misseri perchè non avrebbe alcun senso accusarsi e non dire la verità sulle modalità. Quindi senza nessuna preveggenza è evidente che copre qualcuno. Io ho le mie idee in proposito e le confronto con quelle degli altri a condizione che abbiano un senso logico e non per partito preso.

Anonimo ha detto...

Per Lori e Massimo
Nel dialetto pugliese la frase 'quando uscirà il colpevole' non significa 'quando la colpevole uscirà dal carcere' come tanti giornalisti e mal pensanti vorrebbero far credere, ma si deve tradurre con 'quando verrà fuori la verità' e cioè quando mi crederanno e avrò la coscienza meno sporca. E questo mi fa pensare alle traduzioni delle lettere e delle intercettazioni di Michele.
Lucio

lori ha detto...

si, lucio, lo avevo pensato, e mi fa piacere trovare qualcuno che mi confermi in questa mia intuizione..d'altra parte anche tutto il resto delle sue parole va in quella direzione..e cioè la difesa ad oltranza di sabrina e di cosima , a suo dire, offese pesantemente dalle nipoti, confermando l'atteggiamento dellintervista a matrix...e infatti lo avevo detto " parole in libertà" perchè misseri non ha alcuna dimestichezza con la lingua italiana
lori

Anonimo ha detto...

Ricordo a tutti che Michele in carcere aveva la tv e seguendo le trasmissioni conosceva benissimo quali sono i particolari su cui gli accusatori della figlia e della moglie battevano per incolparle per questo nell'intervista c'erano quelle precisazioni. Ques'ultima versione è uguale alla prima confessione e a tutte le altre tranne quelle della costrizione a fare la falsa.
Lucio

Unknown ha detto...

1) si tratta di una persona di sesso femminile...

2) che sulla superficie posteriore del collo si osserva un solco cutaneo piano, largo in media 2,6 cm. circa (con oscillazioni comprese tra 2,4 e 2,8 cm.), i cui confini, non sempre definiti, continuano nella cute circostante;

3) sempre sulla parte posteriore del collo, sul versante destro, sembra percepirsi la convergenza di due solchi piani di cui quello superiore, dopo essersi incrociato, tende a sfumare dopo un breve tratto, mentre quello inferiore si interrompe sul primo con un’immagine a becco di flauto;

4) che, riportato il cadavere in posizione supina, nel segmento superiore del collo si evidenzia un solco biancastro, a decorso orizzontale, largo in media 2,6 cm. e completamente appianato; lungo i contorni, sul versante destro, presenta delle impronte ripetitive segmentate, in linea tra loro, che richiamano quelle delle cuciture di una cintura; questo solco, danneggiato in più tratti sul lato sinistro a causa della macerazione, si congiunge linearmente con il solco già descritto in precedenza sul versante posteriore del collo;

5) che esaminando il solco sul versante latero-cervicale destro, ove è più conservato, è possibile scorgere in maniera netta una impronta piana che decorre orizzontalmente al di sotto del mento e si congiunge posteriormente con il solco già descritto (l’ampiezza media è la medesima);


Questo parte di quanto il dottor Strada scrive per i giudici del riesame. Sembra che la cintura ci stia a pennello, ma io ho preso una cinta e l'ho attorcigliata a un collo. Naturalmente non era umano ma fatto con quella specie di pongo che usa mio figlio.

Sulla parte posteriore, punto n°2, incrociando la cintura, altrimenti non resta la sfumatura, la larghezza non basta. Con una cintura da 2,6 si lascia una impronta, tenendole il più stretto possibile in modo da non raddoppiarne la misura, da 3,4

Inoltre per far venire un solco a becco di flauto, come scritto al punto 3, occorre mettere la parte inferiore della cintura non in una posizione piana ma quasi a coltello e girarla verso l'alto. Però così facendo sulla parte posteriore del collo, e per tre centimetri verso la parte laterale, si forma un solco profondo, quasi un taglio, dal profilo difficilmente compatibile con quello fornito dal dottor Strada che non parla di tagli ma di solco piano che sembra percepirsi. A meno che non sia una cintura molto morbida o una corda per serrande da portafinestra, non quelle di casa in Nylon ma quelle tipo cotone morbide. In questo modo ci staremmo col segno rimasto ma ci sarebbero problemi di altezza perché chi l'ha strangolata dev'essere 25/30 centimetri più alto altrimenti non sarebbe riuscito a creare il becco che si forma solo se la parte inferiore della cinta viene tirata verso l'alto. Si potrebbe pensare sia stata uccisa in garage se l'assassino poco più alto di lei fosse stato nella parte altra della rampa e Sarah nella parte bassa, o che mentre l'assassino la strangolava la ragazza sia rimasta senza forze quasi da subito e si sia lasciata cadere. Però in questo caso chi l'ha uccisa doveva avere molta forza perché è riuscito a tenerla sollevata con la cinta per qualche minuto.

Fra l'altro al punto 4 e 5 il patologo scrive che il solco che si nota sul
versante destro si ricongiunge linearmente sul versante posteriore, cosa impossibile perché quando si strangola una persona con una cintura piana i solchi non possono ricongiungersi perfettamente in quanto le due parti tendono ad allargarsi o a sovrapporsi.

Per questi motivi io tendo a non credere al dottor Strada. La sua perizia fa acqua a parer mio che non la conosco in ogni sua parte e non sono un patologo, figuriamoci se la prende in mano un perito. E rifarla dando il corpo alla Cattaneo?

Ciao, grazie a Manlio, a Paola ed a chi ha pensato a Manuel, Massimo

Unknown ha detto...

Grazie Sira.
Sai che credo di aver capito che sono state la Cavo e la Corbi a volere l'intervista a quel modo così da toccare tutti i punti presenti in scaletta?

Certo che pare d'essere tornati indietro nei mesi a parti invertite, prima era il Vespone e tanti altri, confortati dalla presenza del Galoppa, a creare ricostruzioni, addirittura a Chi l'ha Visto ogni settimana ci propinano ancora i disegni della Sabrina che uccide Sarah, oggi c'è il contrattacco.

In ogni caso sono d'accordo, non è stato un bello spettacolo e meglio avrebbero fatto ad aspettare un giorno e farlo parlare a ruota libera, senza scaletta.

Per il resto mi sono informato anch'io da un mio amico leccese e pare che Lucio abbia ragione, "far uscire il colpevole" va tradotto con "far uscire la verità". Quindi niente ennesima versione.

Ma mi sorge una domanda, non c'era il divieto di sostare in via Deledda? Se ho capito bene oggi non c'erano solo giornalisti e sono andate centinaia di famiglie provenienti da fuori città per cercare di vedere zio Miché e provare anche a fotografarlo...

Che bello è?
Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Sai Massimo, io non penso, e qui avrò sicuramente la disapprovazione tua e di gran parte dei lettori, che Sabrina non POSSA essere effettivamente l'autrice dell'omicidio.
Non credo che il Galoppa abbia influenzato Michele, e consigliato con qualche stratagemma ad accusare la figlia.

Perchè autoaccusarsi della violenza post morte e delle molestie se non erano vere, se non per rafforzare la sua testimonianza, avendo timore di non essere creduto, per coprire la figlia?

Perchè tirare in ballo Sabrina, consigliato dal Galoppa, inventando il giochino assurdo del cavalluccio?
Non credi che l'avvocato sarebbe stato in grado di inventare una storia più credibile, meno assurda che coinvolgesse Sabrina?
Ma soprattutto un unica versione studiata a tavolino, anche se non ne riesco a trovare i motivi per cui avrebbe dovuto rovinare per sempre la vita di una ragazza innocente e per di più con l'aiuto di un altra collaboratrice,
Due pazzi che trovano come unica arma di difesa la distruzione di un innocente?
No, non ci credo.

Credo di più allora nelle manovre di Valentina per far subentrare un legale che facesse uscire Galoppa dai giochi, e che riportasse Michele al suo sacrificio iniziale, la prima confessione.

Quindi quella bella intervista-confessione potrebbe avergliela preparata proprio il suo legale chein realtà proprio suo potrebbe non essere.

Poi che le indagini della Procura, partendo dalla chiamata in causa di Sabrina facciano acqua da tutte le parti, che vogliano per forza unire i tasselli cambiando e aggiustando le cose in corso d'opera, perchè non hanno uno straccio di prova ma solo indizi (almeno per quello che sappiamo), questa è un altra cosa.

Chi mi fa pensare che Sabrina possa essere colpevole non è certo la Procura, resta il fatto che non è escluso che lo sia e che Michele
sia tornato al suo sacrificio iniziale.

Domani a Quarto Grado c'è ospite il Galoppa, lo vedremo, se tu lo farai, con due punti di vista diversi, magari poi se ti va ci confrontiamo.

Buonanotte Sira

lori ha detto...

Per Sira

Non credi che la storia del cavalluccio l'abbia potuta tirare in ballo autonomamente, a prescindere dalle indicazioni che gli erano state date, perchè si rendeva conto di mettere sabrina a grave rischio e, quindi, voleva mettersi un pò a posto la coscienza?
lori

Anonimo ha detto...

Per Sira

Bastano gli orari dei tabulati e le prime testimonianze per verificare l'uscita di Sarah da casa, l'arrivo a casa Misseri, quindi l'estraneità di Sabrina.
L'ultimo racconto di Michele nell'intervista di Ilaria Cavo, è credibile, razionale, ed uguale a quello della prima confessione.
Perchè costruire tutte queste favolette attorno?
La frase più "vera" della Procura finora è stata "Il caso è chiuso al 95%".

Lucio

Unknown ha detto...

Ciao, Sira.
Tutto può essere guardando i personaggi dall'esterno. Ma calandosi nella parte di ognuno di loro, vivendo il loro vissuto quotidiano, a partire dalla vita che faceva il Misseri per arrivare a quella della figlia (e non intendo solo gli ultimi mesi ma negli anni precedenti e nei giorni successivi agli arresti), ci si rende conto che Sabrina è l'ultima indiziata di questo omicidio.

Per capire le autoaccuse, noi che non abbiamo i verbali e le registrazioni di interrogatorio, dobbiamo basarci su quanto è emerso, e questo ci dice che inizialmente lui non si era autoaccusato della violenza, che aveva dato la stessa identica versione di oggi (trattore che non partiva e caldo alla testa) che la tira in ballo quando gli inquirenti insistono sul fatto che la piccola fosse nuda. Mettiti nei suoi panni di "essere inferiore" rispetto a chi lo interrogava, lui contadino che capisce quanto dice solo se parla il dialetto e loro che hanno studiato e gli fanno promesse improponibili per arrivare allo scopo, come quella di non dire alla moglie che lui li ha portati alla cisterna... ti rendi conto della sua situazione mentale?

Ora che il Galoppa possa non avere avuto un ruolo attivo è molto difficile.

In quei giorni, compreso quello dei funerali, credo ti ricorderai, il clima non era affatto favorevole alla ragazza ed alla madre, nell'aria aleggiavano già i loro nomi. Questo a causa degli interrogatori. Quello della figlia perché diceva bugie, guarda caso come il Parolisi, perché non voleva tirare in ballo Ivano e salvaguardare la sua dignità, dignità già persa come si scoprirà dopo l'arresto in quanto le chiacchiere sui due, e su lei in particolare, erano già al livello massimo ad Avetrana. Quello della madre perché il suo racconto, come poi ha continuato ad essere, era infarcito di troppi "non ricordo" non creduti, inoltre, e questo è presente come fosse vero anche nelle motivazioni del riesame, per tre mesi si è continuato a dire fosse una bugiarda a causa dei due assegni versati alle 12.18 ed alla testimonianza del datore di lavoro che diceva non averla vista. Testimonianze false e poi smentite da altri testimoni o da perizie calligrafiche.

Ma queste chiacchiere erano alimentate dal legale di Misseri che continuava a dire sugli schermi, parole riprese poi da tutti gli organi di informazione e volate di orecchia in orecchia, che in casa il contadino era un emarginato, che non contava nulla, che chi comandava era la moglie e che se avesse voluto proteggere qualcuno questa sarebbe stata la figlia prediletta. Questo fu il metodo usato per inserire i pregiudizi.

Quindi noi ora sappiamo che Sabrina mentiva, lo dicono gli sms che c'era una storia d'amore, pur se travagliata, ma mentiva anche Ivano ad essere onesti, e lui ha un alibi ancora meno convincente e basato solo sul racconto dei familiari. E se vogliamo dirla brutta Sarah era andata a dire al fratello che l'incontro sessuale fra lui e Sabrina non aveva sortito l'effetto sperato perché era "venuto subito" (sta scritto anche questo in un sms riportato nelle ultime motivazioni)
Quindi potrebbe esistere un movente anche per lui.

Ma oggi sappiamo anche che Sabrina voleva chiuderla definitivamente la storia, e lo sappiamo da quel "stavolta è proprio finita" pronunciato al pub la sera prima dell'omicidio e dagli sms che non erano partiti nei cinque giorni precedenti.

Adesso, quindi, noi possiamo capire tante cose in più, comprese le varie ritrattazioni.

Continua...

Unknown ha detto...

Quindi l'andare al mare dopo essere stata chiusa in casa per una settimana poteva significare il cercare una nuova storia o comunque poteva essere uno svago per scordare chi si era di certo amato e forse lo si amava ancora.

Però ora sappiamo anche che Sarah nei giorni precedenti la sua partenza per San Pancrazio aveva più volte cercato di convincere Sabrina a chiamare Ivano, cosa che lei non faceva seppure ne avesse voglia (tutti i ragazzi vogliono sia l'altro a chiamare dopo un litigio), e questo, se lo si guarda con occhi giusti non è un fatto irrilevante.

Gli inquirenti hanno chiamato il Galoppa quella notte, lui che già negli anni precedenti aveva vissuto spalla a spalla con loro poteva ora agire fra loro e il Misseri.

Ed è stato il Galoppa a fare pressioni, ed è stato lui che lo ha minacciato, anche durante l'interrogatorio al garage, e ci sono i filmati anche se quelli più importanti sono stati ritirati dalla procura. Ma com'è scritto in una intercettazione delle ultime motivazioni il legale di Sabrina li aveva comprati quei filmati.

Chiediti a questo punto il motivo per cui è stato perseguitato dalla procura e gli è stata fatta una perquisizione in casa e nello studio. Chiediti perché gli sono state sequestrate tutte le cose che riguardavano la sua cliente ed è stato obbligato a lasciare la difesa. Quindi, per passare alle varie ritrattazioni, occorre ripartire dal punto precedente, lui contadino avvezzo solo al dialetto e loro, perché l'input al Galoppa lo hanno dato altri a mio parere, laureati che promettono e non mantengono. E su questo un giorno ti racconterò un aneddoto che mi riguarda. Immaginali in carcere a parlare lui e il suo avvocato, ed io vorrei avere a disposizione tutte le intercettazioni di quei giorni, che gli prospetta una brutta fine, che gli continua a dire che quanto ha raccontato non è credibile, che dice di sapere che gli inquirenti si butteranno a capofitto sulla moglie perché ha mentito (assegni versati e falsa del datore di lavoro), si butteranno su suo fratello perché la telefonata in cui parla dei cavalli scappati non l'ha creduta nessuno. Immagina questo e chiediti quanto casino potesse avere in testa il Misseri.

Sai come si fa? Te lo dico io. Il giorno prima si getta l'amo, perciò dopo aver fatto le suddette minacce gli si prospettano scenari alternativi tipo: "Non sarà che è stata tua figlia in un momento di rabbia, perché se così fosse tu potresti uscire presto e lei con l'accusa di omicidio preterintenzionale se la caverebbe con pochi anni, forse non farebbe neppure la galera come quelli che investono i pedoni con le auto. Di la verità, l'ha uccisa Sabrina per sbaglio?". E si va via dal carcere dicendo: "Pensaci perché non sei credibile miché e così metti nei casini tua madre e tuo fratello. Torno domani e mi aspetto tu mi dica la verità".

Ecco come si fa. E' facile se davanti hai una persona che non sa a cosa va incontro la sua famiglia. E questo non è il comportamento di un buon avvocato. Ma lui ha trovato terreno fertile perché il Misseri era in rotta con la moglie e da un mese era sottoposto ad una pressione mentale troppo grande per la sua testa.

Valentina subentra quando si accorge di questo, ci sono le denunce (anche se c'è chi dice riguardino solo gli psicofarmaci e non è assolutamente vero), e non sono state fatte a gennaio ma alla fine di ottobre a novembre e a dicembre. Tu cosa avresti fatto al suo posto? Avresti lasciato che manovrassero tuo padre a piacimento e che incarcerassero tutta la famiglia? Non credo.

continua...

Unknown ha detto...

Ora quanto lei sta facendo ricalca quanto altri hanno fatto in precedenza, ed il Galoppa a scopo di lucro è stato il primo, ma non ha orchestrato la scaletta del filmato, credimi sono stati i responsabili di Matrix a prepararla ed a darla alla Cavo in modo da toccare tutti i punti emersi in questi mesi. Ora se il Giletti, o un altro della Rai, vorrà andare a farne un'altra dovrà trovare domande diverse perché ricalcare questa non porterà ascoltatori in quanto si mostrerebbe vecchia. E' stata una buona azione commerciale per portare a casa una esclusiva vera che possa durare. Infatti l'hanno già ritrasmessa e la ritrasmetteranno ancora varie volte... oltre ad averne venduto spezzoni ad altri canali, anche concorrenti, e ad averci, quindi, già guadagnato.

Il Galoppa è annunciato a Quarto Grado e va gratuitamente. Anche a questa considerazione occorre dare risposta. Per mesi ha incassato quasi 4000 euro a puntata e, da quanto non è più l'avvocato del Misseri, va gratis? Il motivo è semplice. A febbraio doveva mettere le mani avanti facendo credere fosse stata la famiglia a volerlo fuori (ricordi quando pronunciò la frase strappalacrime "non mi lasciare" detta dal contadino mentre erano mani nelle mani?), ora va perché stanno uscendo le indiscrezioni sulle indagini che si fanno su di lui e sulla Bruzzone. Ma non va solo per suo uso personale, va anche perché la procura ha bisogno che non calino i consensi al suo operato.

Non so se stasera riuscirò a guardare la trasmissione, ma non credo che Luciano Garofano si rimangerà le parole dette, quelle che ha imparato leggendo le carte, quelle che gli hanno riferito i carabinieri, quelle sull'operato disonesto del legale e della consulente.

Per il resto, Sira, ripeto il concetto già espresso. Se mi mostrassero anche solo due "prove" sarei disposto a credere la Misseri colpevole di omicidio dal minuto successivo. Se mi mostrassero che quanto è stato fatto a Taranto è rimasto all'interno delle regole sarei disposto a chiedere scusa ad ogni persona che ho criticato.

Ma come si dice... "coi se e coi ma non si fa la storia", e qui sin dall'inizio, se escludi i movimenti fatti per creare pregiudizi mediatici (in primis dal Galoppa), siamo in presenza di soli "se" e soli "ma".

Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Penso che una cosa sia conoscere il pugliese e la sua variante avetranese (qualcosa del genere si disse per il celebre "plurale maiestatis" da lui usato nei primi interrogatori), altra essere nella mente del signor Misseri, che evidentemente ragiona a modo suo e sa cose che non dice, non vuole o non può dire. Come ho già detto, ma pare qui sia sfuggito, sul sito del TG 1 RAI, la frase ai giornalisti viene completata dall'aggiunta "FANNO TUTTO LORO": questi "loro" dovrebbero essere i magistrati inquirenti del caso in esame. Mi pare che l'espressione sia abbastanza chiara: tutta la vicenda è stata pilotata per giungere ad un risultato che si sa non vero. Dovranno spiegare a suo tempo le ragioni di tutto questo. Saluta il tuo Manuel, con l'affetto di tutti noi che scriviamo qui, in qualnque modo vediamo il problema.

Anonimo ha detto...

La frase detta da Michele vuol dire questo:
Andrò sulla tomba di Sarah quando verrà fuori la verità e mi crederanno colpevole (come sempre sostenuto ma non creduto). I magistrati "fanno tutto loro".
e cioè "non mi credono", ma soprattutto "non mi ascoltano".
Massimo vorrei da te un commento sulle 10 motivazioni che per i giornalisti faziosi incastrerebbero Sabrina e Cosima: non ce n'è una, dico una, credibile!
Si fa ancora riferimento alle celle telefoniche. Tipo "Il cellulare di Sarah, come rilevato dai carabinieri del Ros, risulta nell’abitazione dei Misseri alle 14.28 e poi veniva spostato, a omicidio compiuto, nel garage alle 14.42". Si può inventare tutto ciò? E va bene che si parla di indizi... ma quì si da per vero qualcosa di indimostrabile e puramente inventato! Sono certo che la cassazione continuerà a cassare, perche di "cassate" ne sono state dette troppe.

Lucio

Unknown ha detto...

La frase che ti dimostra quanta stupidità veleggi nella mente dei giornalisti è quella scritta dal giornalista del "Corriere" Goffredo Buccini dopo aver letto gli sms ritornati alla luce dai telefonini sequestrati. Lui scrive riferendosi a Sabrina:

"Lei è la ragazza del dopo mezzanotte, grassottella, collo taurino, braccia da camallo, quella con cui non ti faresti mai vedere in pizzeria ma che dopo la terza birra a tarda ora non ti dispiace più come prima."

Parlerebbe a quel modo di sua sorella? Di sua madre? Questo imbecille patentato scrive per il Corriere della Sera ed è lo stesso che ha fatto l'intervista all'amica di Melania Rea, modificandola e spacciandola per vera, in cui lei diceva che Melania e il marito stavano per separarsi, quella in cui lui scriveva che in procura c'era un verbale in cui la ragazza ammetteva queste verità. Niente di più falso ma per giorni, anche in televisione dove è stato ospite più volte e dove tutti l'hanno venerato ed osannato, s'è discusso su un falso articolo dato per vero. Per buona pace della verità e della "casta" giornalistica che può continuare liberamente a scrivere idiozie.

Ma la colpa non è neppure sua perché lui è il figlio più lindo dell'editoria, ormai quasi al 100% sporca, che cerca, diventando forcaiola ed usando termini da taverna, di entrare in quella che si definisce società civile, a scopo di lucro, e che in questi anni si rispecchia fedelmente in quanto si trova scritto sui giornali.

E siano 10, 100, o 1000 le motivazioni, senza prove in quanto ve ne fossero di reali sarebbero state le prime ad uscire, servono solo ad alimentare quel fuoco che vedrà un domani impegnati i giudici a dover giudicare in base ai soli indizi. Giudici che al secondo grado saranno anche "popolari" e, se influenzati in precedenza, non potranno mai giudicare serenamente.

E fa tristezza pensare di essere in balia di tali personaggi.
Ciao Lucio, Massimo

Elvira ha detto...

Massimo, lascia stare i giornalisti perchè anch'io convengo con te che determinati apprezzamenti non fanno loro onore.Non condivido che i pregiudizi nei confronti dei Misseri sono alimentati dai giornalisti o dall'avv. Galoppa che non ha detto mai una parola di troppo nei loro confronti. E sai perchè? Perchè questo è uno dei pochi casi in cui le idee ed i preconcetti che potrebbero esserci in ciascuno di noi sono frutto degli stessi protagonisti, con le loro continue esternazioni, che hanno dimostrato all'Italia intera un'assenza assoluta di valori per cui un essere umano possa ritenersi tale. Michele Misseri non sta dicendo la verità con certezza matematica almeno su alcuni aspetti (vedi per esempio i 20 minuti per tutto quello che ha fatto ai fini della soppressione del corpo della povera Sarah) Ma questa versione si riallaccia alla prima e quindi ti dico in tutta onestà in qualità di avvocato che ha prestato il seguente giuramento "Giuro di adempiere i miei doveri professionali con lealtà, onore e diligenza per fini di giustizia..." che qualsiasi avvocato difensore che possa definirsi tale aveva l'obbligo morale e professionale ai sensi dell'art.88 c.p.c. di spingerlo affinchè dicesse la verità, soprattutto quando intuisci, supportandoti dalla logica, che il tuo assistito non la sta dicendo e la prova provata è l'ultima versione di Misseri che fa acqua da tutte le parti nonostante il suo apprezzabile impegno a renderla credibile. Ci hanno insegnato all'università che il vero avvocato è portatore si degli interessi del singolo ma al contempo è uno dei principali collaboratori della giustizia volendo dire con ciò che l'avvocato ha non solo il dovere ma anche l'obbligo di metter in evidenza al giudice tutti i fatti che sono a sostegno del proprio assistito potendosi solamente esimersi dal dovere di mettere in evidenza tutta la verità se questa è a discapito.Stendo un velo pietoso su quello che sta succedendo in questi giorni in ordine allo stesso Misseri.

lori ha detto...

ho letto i dieci motivi che paiono inchiodare, le due indagate ; a parte il fatto che mi sembrano molto deboli,la procura colloca michele in casa al momento dell'omicidio, insieme a sabrina e cosima, mi chiedo perchè mai " cosima non poteva non sapere " e invece " michele poteva non sapere" e non viene coinvolto nell'evento omicidiario ?

poi sono molto perplessa riguardo al SETTIMO punto :
La scena del crimine è stata completamente ripulita da ogni traccia probabilmente da Cosima, che non ha mai compiutamente spiegato cosa ha fatto nel pomeriggio del 26 agosto dalle 14 alle 16. Sarah frequentava abitualmente l’abitazione dei Misseri ed addirittura dalla mattina e fino alle 12-12.30 del 26 agosto era stata proprio in casa Misseri. Possibile che i carabinieri del Ris non abbiano trovato nemmeno una sua traccia, indipendentemente dal legame con l’omicidio?

allora ,a parte il fatto che qualsiasi casalinga non avrebbe difficoltà a dettagliare , ma anche ad improvvisare, le numerose mansioni che una donna si sobbarca in casa, ma il controllo nella villetta dei misseri è stato fatto dopo oltre 40 giorni dalla scomparsa della ragazzina.. e in una famiglia normale la casa si pulisce...a meno che i magistrati di Tarsanto abbiano altre abitudini

lori

Unknown ha detto...

Tutto bello Elvira, ed in parte molto giusto, ma io ne conosco una diversi di avvocati che non fanno bene il loro lavoro, che fanno il doppiogioco. La metà di loro negli anni è stata allontanata e non può esercitare più la professione, ma non erano i peggiori, erano quelli con le spalle meno coperte.

Per quanto riguarda il Galoppa tengo, fino a quando non le cambierà, buone le parole di chi mi fido, di Luciano Garofano. Poi se lui si scuserà ed uscirà che il legale in questione è un santo...
Ciao, Massimo

norma ha detto...

Ecco i nuovi motivi (ma non servivano le prove?)per i quali Sabrina è colpevole:
1)All'arrivo di Sarah i tre erano in casa perchè Cosima colloca Michele sulla sdraio(ma Cosima non è più un'abile depistatrice?).
2)Sarah non sarebbe mai scesa in garage perchè lo dice anche Emma (ma Emma non è alleata con le due depistatrici?).
3)Sarah arriva dal cancelletto,una forza aliena e misteriosa non le avrebbe mai consentito di andare oltre.
4)L'arma del delitto è una corda e siccome non corrisponde a quella trovata in garage,allora l'omicidio è stato commesso in casa(ma perchè,in casa hanno trovato la cinta con cui è stato commesso il delitto?).
5)Michele non può essere stato perchè non fa trovare l'arma del delitto(non fa trovare nemmeno i vestiti eppure non ci sono dubbi che glieli abbia tolti lui).
6)Sabrina è l'assassina perchè Sarah stava andando da lei(nuova regola secondo la quale l'assassino è sempre colui con cui si ha un appuntamento).
7)L'omicidio è stato commesso in casa perchè i Ris non trovano tracce di Sarah(particolare irrilevante il fatto che i Ris siano intervenuti molti mesi dopo?).
8)Il garage alle 14 era chiuso(ma Sarah è arrivata davvero alle14?).
9)Il cellulare viene spostato solo alle 14,42 in garage,quindi l'omicidio è stato commesso in casa(non ci sono telefonate tra le 14,30 e le 14,42,quindi non sappiamo se il cell si trovasse in casa o in garage).
10)Cosima e Sabrina hanno mentito sulle cause della morte di sarah pur di farsi aiutare da Michele perchè lui in macchina dice "io non li credo"(Michele le avrebbe aiutate più volentieri se la causa della morte fosse stata una piuttosto che un'altra?).

lori ha detto...

Ciao Norma, mi sono proprio divertita a leggere il tuo commento soprattutto quello al punto 10:(Michele le avrebbe aiutate più volentieri se la causa della morte fosse stata una piuttosto che un'altra?)..
.Non ci sono parole..per demolire i 10 punti basterebbero le tue sole chiose..
lori

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo,
spero che per Manuel oggi sia una buona giornata, detto questo che è la cosa più importante volevo ringraziarti per le delucidazioni che mi hai dato.
Sai credo che mi sia fermata la prima volta su esto blog perchè ho avuto, leggendo alcuni tuoi post, la sensazione che tu fossi una persona oltre che intelligente, sensibile e di grande spessore.
Da allora lo hai dimostrato ogni volta in tutte le tue risposte e nell'impegno che ci metti nel cercare di far capire il tuo punto di vista, soprattutto se la persona con cui ti confronti lo ha diverso dal tuo.
E questp tuo impegno è meritevole, perchè come ricordi tu le giurie sono formate anche da giudici popolari e tu stai facendo quanto puoi con il tuo contributo affinchè non si propaghi il pregiudizio e si resti con i piedi per terra, si attendino le prove prima di condannare una persona.
L'pinione che il Galoppa sia credibile me la sono fatta per delle ragioni molto semplici.
Non credo che possa esistere un avvocato che anzichè trovare una strategia di difesa, che riguardi solo il proprio assistito,comprometta il destino di altre vite umane (forse sono ingenua o troppo buona?)
Avrebbe potuto provare a farlo passare incapace di intendere e di volere al momento dell'omicidio.
Avrebbe potuto lavorare in modo da fargli dare la pena più breve escogitando un qualsiasi altro piano difensivo.
Ma se ammettiamo fosse colpevole di aver istigato il Misseri a chiamare in correità Sabrina, avrebbe studiato a tavolino una ricostruzione credibile da subito.
Invece si è passati dal cavalluccio all'omicidio a 4 mani e in ultimo solo a carico di Sabrina.
Il Galoppa e la Bruzzone dicono che le varie versioni sono frutto di un percorso di consapevolezza del Misseri affinchè la verità venisse a galla e tutte le versioni che lui ha dato sembrano proprio un vero percorso verso la verità finale più che un piano studiato a tavolino per incolpare Sabrina.
Ultima cosa, la violenza l'ha confessata quando gli hanno chiesto perchè aveva spogliato il cadavere sotto il fico, ma che bisogno c'era comunque di peggiorare la sua situazione?
Non sarà che Sarah inizialmente hanno pensato di lasciarla sotto il fico per far pensare ad una violenza (c'era mi sembra anche una telefonata di una persona che aveva visto un corpo???)e poi successivamente,pensando di aver lasciato delle tracce di sopprimerla nel pozzo andando la notte o il giorno dopo a prenderla?
Ciao Sira

Unknown ha detto...

Parto dalla fine Sira.

Il corpo di Sarah nudo, scrivono al giudice i procuratori (e quindi è una loro supposizione), è stato lasciato una notte all'aperto nella speranza fosse trovato e si pensasse ad una violenza sessuale finita male. Solo il giorno dopo, con la complicita delle donne di casa, è stato occultato nella cisterna. Il corpo di cui parli tu pare sia stato visto il 31 Ottobre, e se era quello di Sarah ci sarebbe da rifare tutte le indagini.

La violenza l'ha confessata quando ha capito che non credevano alla storia del trattore. E' stato un modo per convincerli della sua colpevolezza dato che non veniva creduto (ed è quello che ripete ora in continuazione, "non sono mai stato creduto").

Il Galoppa e la Bruzzone non hanno scelto Sabrina e niente è stato studiato a tavolino. Era sempre lo stesso problema, anche loro non lo credevano e, forse sotto la spinta di qualcuno che voleva una verità diversa e più credibile, anche perché iniziavano ad uscire le chiacchere su Sabrina ed Ivano ed i media non si facevano scrupolo di sbatterle in prima pagina, lo intimidivano facendogli credere ciò che uno come me, ad esempio, non avrebbe mai creduto. (E ritornano di nuovo le sue parole di oggi "non sono mai stato creduto").

La perizia psichiatrica l'aveva chiesta due giorni dopo l'arresto ma, forse ti ricorderai, il fratello di Sarah, Claudio, passò in una settimana tutte le televisioni, tutti i programmi disponibili, a lui si unirono in seguito il duo Biscotti/Gentile, per chiedere ad alta voce che scontasse tutta la pena senza sconti.

Quindi la Parte Civile non avrebbe mai dato l'ok alla perizia ed il giudice, come poi è stato, non l'avrebbe concessa. Ma la richiesta l'avvocato Galoppa non l'ha mai ritirata, è ancora fra le carte in mano al Gip.

Quindi, nonostante già il giorno successivo all'arresto dicesse, senza aver mai incontrato il Misseri in carcere, che ci sarebbero state novità e colpi di scena, la sua partenza fu buona. Ma la reprimenda di Claudio Scazzi, il continuo sentirsi chiedere per quale motivo difendesse l'orco, lo convinsero a cambiare strategia tanto che già dal quarto giorno dopo l'arresto ai giornalisti disse, ti ricorderai anche questo, che presto tutti avremmo smesso di chiamarlo "Orco".

Ed in effetti da tempo parliamo di matrone, di streghe, e ci siamo dimenticati dell'orco tanto che all'uscita dal carcere è stato applaudito.

Ma se la giustizia la facesse il popolo col suo pensiero del momento ad inizio ottobre Misseri sarebbe stato impiccato come adesso si vorrebbe fare con la figlia e la moglie.

Siamo tutte foglie al vento Sira, ed il vento lo soffia chi fa informazione e non considera che ogni storia, sia criminale o di altro genere, non ha una sola facciata. Noi non riusciamo mai a vedere l'altra faccia della medaglia perché tutti ci fanno vedere solo quella ufficiale.

Ma ogni medaglia ha due facce ed io cerco di mettere in mostra quella che non si vede quasi mai. Credo sia una cosa chiamata "Democrazia".
Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Anch'io Massimo nella vita di tutti i giorni mi scontro spesso perchè cerco di mettere in luce la faccia della medaglia che non si vede a causa dei pregiudizi che purtroppo nella maggioranza delle persone sono tanti. Ma in questo caso per quanto mi sia sforzata non ci sono riuscita. E sai perchè? Perchè Sabrina e Cosima , comunque vada a finire, hanno messo loro stesse in piazza l'aspetto più brutto che una persona possa avere e cioè l'assenza di sentimenti veri e profondi che non siano il loro tornaconto personale. Hanno calpestato tutto e tutti pur di raggiungere il loro fine e da ultimo lo hanno dimostrato avvalendosi della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia, cioè nel momento , a prescindere dai consigli dei legali, in cui avrebbero dovuto parlare per dimostrare agli inquirenti prima ma soprattutto a loro stesse di credersi innocenti.
Massimo,secondo me, basta questo per legittimare a sospettare di persone che in questa brutta storia non hanno mai conosciuto la dignità del silenzio.

Elvira ha detto...

Per errore non ho firmato il post di cui sopra. Elvira

Unknown ha detto...

Non è difficile trovare l'altra faccia della medaglia nel caso di Avetrana Elvira, basta non ragionare al presente e partire dal passato. Tu vedi il loro tornaconto io vedo la sofferenza. Tu dici che hanno calpestato tutto e tutti ma non mi spieghi in che modo ed io altro non ne vedo se non dalle parole uscite dalla bocca di persone che non conosco.

Io parto da un altro aspetto, parto da otto anni fa quando Sarah è tornata dalla madre ed invece di stabilire un rapporto con lei ne stabilisce uno con la cugina. D'accordo, Concetta non aveva una vita facile col padre allettato, ma il resto delle sue giornate le passava all'interno di quella comunità che non le aveva permesso di battezzare la figlia. Bada bene che le mie non sono critiche, ogni persona fa ciò che il cuore gli dice di fare, sono considerazioni. Considerazioni che mi portano all'infanzia di Sarah, a quando dormiva spesso e volentieri con la cugina che ora è additata quale carnefice, quando era Sabrina a portarla a scuola ed a farle fare i compiti, a quando festeggiava i suoi compleanni dagli zii.

Questa è l'altra faccia della medaglia, quella che nessuno vede, quella emarginata che non esce. Sarah nonostante le difficoltà fra gli zii era ben accetta in quella casa ed in quella casa aveva trovato quanto non le era possibile trovare nella sua. Una sorta di famiglia allargata dove se non arrivava uno a fare certe cose arrivava l'altro.

E le sgridate, "tanto ci sono abituata" scriveva Sarah, se per gli alcuni possono essere veri litigi ed atti di accusa a me possono sembrare rimproveri, rimproveri fatti a chi hai accudito da quando aveva otto anni.

Ed il non rispondere a chi ti accusa e vuole solo resti in carcere, dati i tempi ristretti per studiare gli atti, è un fatto abituale che gli avvocati pretendono e non bastano a legittimare i sospetti.

No Elvira, tu non l'hai cercata l'altra faccia della medaglia, tu hai guardato molto attentamente solo la faccia che ti hanno mostrato i media, quella ufficiale accompagnata dai loro corpi non perfetti e dagli sguardi che, se non ti ispirano la sofferenza, possono apparire viscidi.

E la dignità del silenzio, cerca di ricordare, sono stati gli altri a non averla. Sabrina Misseri ha parlato quando c'era da cercare Sarah e quando suo padre era in galera, poi non l'hai più sentita. Cosima ha sempre taciuto ed ha parlato ad Aprile per cercare di fermare quell'onda di infamità che chi parlava le stava gettando addosso.
Altri hanno parlato in quei mesi, ospiti fissi a pagamento interessati a dire certe cose, a guadagnare sulla pelle di persone che nessuna giustizia terrena aveva mai giudicato.

Non voglio cambiare il tuo pensiero Elvira, qui ho solo espresso il mio e senza astio, sia chiaro questo.

Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Ottimo l'intervento di Norma che ha qualificato nei suoi aspetti assurdi e pre-giudiziali/pregiudizievoli le accuse contro le due donne Misseri. Riguardo all'avvocato e alla verità dei fatti: l'avvocato non è un sacerdote, e pure il sacerdote ricevendo una confessione tace, anche se l'ha ricevuta dall'autore di un omicidio. Il segreto professionale vale anche per gli avvocati, come per i sacerdoti e pure per i giornalisti, che ben tacciono sulle loro fonti, anche quando ripetono riga per riga le veline dell'ANSA o simili. L'avvocato della parte indagata/imputata deve esercitare la difesa verso il proprio patrocinato, non è compito suo (vedere l'avvocato di Zornitta) determinare il vero colpevole (e neppure per l'avvocato di parte civile che esprime motivazioni d'accusa, ma non certezze). Certo, l'avvocato professionalmente può consigliare la confessione ad un suo patrocinato, la cui causa sia persa in partenza, l'istituto del "patteggiamento" serve appunto a questo. Il compito della ricerca della verità spetterebbe al pubblico ministero, che deve determinare le violazioni della legge penale, in modo imparziale e senza pregiudizi, e in ultimo al giudice, il quale, sentite le varie parti, decide in prima, seconda e ultima istanza. Il vero problema in tutta questa storia è proprio l'assenza, da parte di coloro che per principio lo devono fare, di investigazioni senza pregiudizi, senza faziosità e senza falsare in alcun modo le prove, forzando i testimoni, truccando le carte, intimidendo indagati e testimoni. Il processo non è una gara sportiva né di astuzia, nè di forza, deve essere, per quanto possibile, una procedura razionale e scientifica che studia, dal punto di vista delle leggi penali e processuali, un determinato fenomeno e il suo autore, non si muove per odio personale, ma nell'interesse della Legge e di quel "popolo" in nome e per conto del quale ha potere d'agire. Di Taranto, invece, non si può certo dire che non vi sia odio personale, rabbia, istinto aggressivo e di vendetta proprio da parte di coloro che dovrebbero esserne assolutamente immuni. E' evidente questo, quando, di fronte alla limpida indicazione della Cassazione, di cercare aspetti a favore dell'indagata e seguendo suggerimenti del suo difensore, si risponde accentuando la pressione sull'indagata e arrestandone anche la madre, premiando viceversa il padre, per le sue confuse, ambigue, equivoche ed estorte confessioni .

Anonimo ha detto...

non auguro a nessuno la morte di un figlio ammazzato dai propri parenti altro che BLA BLA BLA per fasr scintillare ancora di + la vetrina.........che umanità!!!!!!!!!!!!! se per affermarsi deve ricorrere ad un blog ed a traformarsi in lettori cerebrali di verità rimosse ormai anche dai veri colpevoli

Unknown ha detto...

Ripeto a chi vuol scrivere commenti di usare la cortesia di inserire un nome. Grazie, Massimo