venerdì 7 gennaio 2011

Yara Gambirasio. Prima di lei cercarono di rapire un'altra ragazzina?

Citroen Jumper
Ormai non ci sono più aggettivi per qualificare gli scenari del giallo di Brembate. Oggi, a 41 giorni dalla scomparsa di Yara, come se ci trovassimo a vivere la storia in un libro di Agatha Christie, spunta una nuova testimonianza. Ai microfoni di Quarto Grado, il programma  condotto da Salvo Sottile in onda su rete 4, il padre di una ragazzina di 11 anni ha dichiarato che il 25 Novembre qualcuno con un furgone bianco cercò di rapire sua figlia. Spero sia stato dagli inquirenti già da tanto altrimenti ci troveremmo di fronte ad altri interrogativi come se non bastassero quelli che già ci sono.
Perché è strano che un particolare così importante non sia emerso il giorno stesso della scomparsa. L'augurio è che non sia una bufala pubblicitaria per fare audience e che davvero la Polizia ne sia a conoscenza, anche se mi pare alquanto improbabile dato che una notizia del genere li avrebbe portati verso una direzione ben precisa già da tempo. Se il fatto fosse confermato gli spiragli si allargherebbero spostando finalmente il tutto su una pista praticabile che eliminerebbe alcune incertezze. Non un rapimento mirato, quindi, ma una sorta di gioco perverso in cui poteva cadere qualsiasi ragazzina della zona. Ma chi è stato a rapirla e che fine ha fatto il furgone? 

In paese tanti lo avevano notato quel furgoncino che rallentava quando incrociava le ragazzine. E non solo a Brembate. In provincia di Lecco, a Renate, già ad Ottobre un conducente che guidava un mezzo dello stesso tipo fu invitato dalla Polizia Municipale ad allontanarsi dalla zona, eppure venti giorni fa è stato ricontrollato ed identificato nuovamente perché dormiva in un parcheggio; precedentemente anche la trasmissione "Chi l'ha visto" s'era occupata del furgone bianco che la sera del rapimento in tanti avevano visto sfrecciare ad alta velocità davanti alla palestra da cui era da poco uscita Yara.

Vi anticipo che la persona identificata a Lecco sembra non centri nulla col rapimento perché il furgone visto a Brembate sarebbe sì bianco ma di un tipo diverso. Speriamo sia vero perché in caso contrario il colore rosa che tiene viva la fiammella della speranza, nella sua famiglia e negli italiani, si spegnerebbe lasciando tutti al buio. Il profilo di quel signore non è dei migliori perché ha al suo attivo denunce per atti osceni e tentata violenza. Per cui, se quello fosse il furgone e lui fosse il rapitore, il quadro che si presenterebbe sarebbe triste, privo di buone prospettive, e si inquadrerebbe negli scenari dei bambini spariti in Germania negli ultimi sette anni.

Gli inquirenti, intanto, stanno riinterrogando tutti quelli già interrogati, di certo con la speranza che qualcuno si contraddica e diventi sospettabile come Enrico Tironi, il vicino di casa che disse di averla vista assieme a due uomini e che è stato stabilito non potesse essere in quella strada nell'ora del rapimento. L'altro testimone, Mario Toracco, ha leggermente cambiato versione ammettendo che uno dei due da lui notati in quella via potrebbe essere stata una donna.

Detto questo c'è da capire come il Tironi possa dare una testimonianza simile al Toracco se è provato fosse a casa di un amico a giocare al videogame. Forse una confidenza raccolta dalla sorella che ha la stessa età di Yara e che lui vuole proteggere e tenere fuori da questo giallo tentacolare?

Lo avrete capito anche voi che tutto ciò che è accaduto a Brembate, arrivati a questo punto, è probabile ed improbabile. Speriamo di avere presto notizie certe e, soprattutto, buone.

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