venerdì 25 dicembre 2015

Buon Natale signor Bossetti...


Signor Bossetti purtroppo è già Natale ed è già il secondo che trascorre rinchiuso in carcere. Non è una consolazione, lo so, ma pensi che c'è addirittura chi sta messo peggio di lei. Chi da innocente in galera vi ha trascorso più di vent'anni e chi, ancora in attesa della sentenza definitiva, senza prova alcuna si appresta a passarci il sesto Natale... e ha solo 27 anni. Vuole un consiglio che le permetta di tornare libero in men che non si dica? Prima di tutto deve accettare l'idea che l'Italia è il paese dei compromessi, poi deve mettersi il cuore in pace e non nutrire quelle speranze che un domani potrebbero farle male. Deve adeguarsi alla nuova vita da murato vivo e dopo essersi chiuso il naso pensare che ha il destino segnato e nulla potrà cambiarlo. Pensi a questo e poi chieda a chi può alleviare la sofferenza sua e dei suoi cari cosa dire per essere credibile. Infine abbandoni l'orgoglio e lasci il campo al popolo gaudente che per egocentrismo vuol sentirsi dar ragione. Altri prima di lei hanno accettato il compromesso. Perché quando ci si accorge che il destino è scritto nell'aria, in quella che ogni giorno respirano i piccolissimi microchip umani che vengono creati dal grande robot che forma a sua immagine la pubblica opinione, per poter vivere ancora la propria famiglia ci si rassegna a tutto. Vorrà mica cambiare la mente della magistratura istruita con la legge dei processi indiziari? Vorrà mica convincerli della sua innocenza solo perché gli indizi non sono né certi né concordanti! Lei è un illuso signor Bossetti. Lo sa che da decenni in Italia per essere condannati basta un'ipotesi di reato formulata da una procura scevra da dubbi? Pensi a Tortora e al fatto che per essere sputtanati a vita basta fornire le giuste carte al grande robot. Non importa siano vere o false.

Il grande robot è un mostro che guadagna se si nutre del dolore altrui, che pubblicizza al popolo pecora il pan bagnato facendogli credere che sia una zuppa appetitosa. E in fondo a guardarla in video quella zuppa sembra buona... è a mangiarla che fa schifo. Ma il grande robot non se ne preoccupa e poco importa anche ai tanti opinionisti microchippati che lo occupano dalla mattina alla sera. In fondo anche loro guadagnano e mangiano sul dolore altrui. Non li biasimi, sono personcine a modo che il Natale lo trascorreranno da persone libere. Magari con la loro bella famigliola andranno pure in chiesa a liberarsi la coscienza, così da far posto alle nuove parole colpevoliste da dire contro nuovi indagati dopo aver citato la vittima per pararsi il dietro. Cosa mai può loro importare delle famiglie di quelli indagati che con parole acide spingono sotto la melma della maldicenza? D'altronde non è che per far capire cosa sia un'ingiustizia giudiziaria si possa mandare ingiustamente in carcere tutti gli italiani creduloni che accusano basandosi su quanto il grande robot trasmette quotidianamente. Non è che si possano spedire in galera quei quarantaquattro gatti in fila per sei che dopo aver ascoltato solo la voce della procura vedono colpevoli ovunque.

Signor Bossetti, lei ci assicura di essere innocente e pretende che la giustizia trionfi in tribunale. Lei non si rassegna. Fa bene, ma deve capire che la giustizia viene impartita in nome del popolo da uno stato che seppur si dica creato a somiglianza dei suoi votanti è in effetti un apparato complesso che istruisce i suoi sudditi per renderli succubi di un potere di parte. Un apparato formato da istituzioni complicate e difficili da controllare e gestire. In quei luoghi oscuri tutti bramano il potere. E il potere pretende fedeltà assoluta dai suoi adepti. Si faccia una domanda: può una grande istituzione statale sputtanarsi e dire al suo pubblico che alcune sue componenti a volte lavorano male? Che alcuni suoi laboratori sono talmente oberati di lavoro e incasinati che può capitare di sbagliare le analisi? Che in alcune procure è mancato il polso del comando e chi ha preso in mano il potere ha ragionato e indagato in modo unilaterale anche scartando ipotesi investigative più probabili e provabili? A parer suo quanti sono i giudici italiani che hanno il coraggio di giudicar male chi della propria categoria sbaglia? Sono pochi e non si può chiedere di più, visto che ad oggi chi accusa e chi giudica mastica la stessa istruzione giuridica e ricama il suo verdetto usando lo stesso verbo giustizialista.

Il sistema è questo signor Bossetti. La maggioranza assoluta di chi ha un buon lavoro, e chi lavora per la giustizia un buon lavoro ce l'ha, neppure ci pensa a rischiarlo per smuovere le acque e neppure prova a leggere in maniera convinta le carte della difesa, quelle che potrebbero cambiare il destino di famiglie umiliate e distrutte da accuse infamanti. Copia-incollare. Questo è il massimo che si riesce a fare. Siamo realisti signor Bossetti, il quadro è tutt'altro che roseo e pare proprio che il suo sia un destino segnato. Spiace dirlo, ma nonostante la preparazione superiore difficilmente lo cambierà la dottoressa Bertoja. Il giudice che presiede il suo processo. L'ha visto anche lei, come l'han visto altri, e anche lei avrà notato che mentre gli avvocati Salvagni e Camporini chiedevano la sua scarcerazione se ne stava girato di lato con gli occhi a guardar carte di sicuro più importanti della sua vita e di quella della sua famiglia. Inoltre avrà pure notato come lo stesso giudice invece di continuare la sua lettura, interessante quando parlava la difesa, abbia poi girato lo sguardo e ben ascoltato il pubblico ministero Ruggeri che alla buona linea difensiva si opponeva fermamente usando la sola immensa e potente forza della procura. Quindi dello stato. In fondo ci sarà un motivo se fra migliaia e migliaia di persone è stato scelto lei, se la procura e i suoi periti le hanno assegnato il ruolo del primattore. Lei non sa nulla signor Bossetti. Lei non sa difendersi e non ha neppure dei filmati, magari scaricati da qualche amico da una abitazione privata, che la ritraggono lontano da Brembate.

Certo, la capisco, quando tutto è strano non si possono dare spiegazioni a ciò che si dimostra inspiegabile. Inspiegabile come l'atteggiamento ostile di chi dovrebbe alzare la voce solo quando capisce che in tribunale non si sta raggiungendo la verità. Ad esempio la famiglia della vittima che se davvero vuole giusta giustizia non deve mai salire a peso morto sul piatto colpevolista della bilancia. Eppure da troppo tempo assistiamo a marce nuziali che sanciscono l'unione fra l'accusa e gli avvocati di parte civile. Due entità che, una volta coalizzate, al giudice si mostrano fortissime. Due entità che appaiono in pubblico affiatate e mano nella mano. E' anche a causa di questo strano sposalizio se troppo spesso chi rappresenta la parte civile condisce i sui interventi con un "attuttu" melodrammatico, con una recita degna di una préfica, di una chiangimuerti estranea alla famiglia ma che dalla famiglia viene ricompensata in base alle lacrime che versa o fa versare.

Gli esempi son tanti e li avrà tutti in mente. Ma non si può biasimare nessuno. Sia largo di vedute signor Bossetti. Lei non può uscire da quel carcere. Deve capire che una ragazzina di tredici anni è stata uccisa in modo barbaro e che qualcuno deve pagare per quel crimine orrendo. Lo pretende la pubblica opinione e chi da un anno e mezzo l'ha arrestata. Perché, almeno questo l'avrà capito, lei per la procura e per i media è l'eletto! Chi deve versar sangue per salvare la situazione. Solo una sua condanna può far chiudere il caso e liberare la magistratura e i suoi periti dai guai in cui si sono ficcati in quattro anni di strane indagini e perizie fatte al buio. Non si danni e non si affanni perché il potere non si combatte. Al potere ci si adegua piegandosi a novanta gradi, così che in appello e in cassazione arrivino le agevolazioni bonarie. Perché è questo che si fa da noi dove le assoluzioni faticano ad arrivare, dove anche quando mancano le prove si preferisce accorciare la pena piuttosto che liberare... sempre che l'imputato faccia silenzio e si adegui al potere altrui.

Dia retta a me. So che è orgoglioso, ma per tornare presto libero deve smettere di combattere chi ha armi micidiali sempre cariche e mettere una bella croce sulla parola "libertà". Forse nei prossimi anni qualcuno leggerà Dostoevskij e ritrovando la propria coscienza cercherà di prendere il suo posto. Nel frattempo la Terra avrà girato e rigirato migliaia di volte, i magistrati migliorato il loro status e aiutato la propria prole a trovare un buon lavoro. Alcuni saranno in Parlamento, altri in cassazione o a capo di procure e tribunali prestigiosi. E' così che funziona...

Sono solo consigli natalizi signor Bossetti, dettati dalla voglia di vederla passare le feste di Natale accanto alla sua famiglia, a sua moglie e ai suoi figli. So che non ne terrà conto e che non si adeguerà al potere costituito, che come tante altre persone ingiustamente incarcerate preferirà l'ergastolo, preferirà trascorrere tanti giorni di Natale in galera piuttosto che prostituirsi con una confessione buona solo ad alleggerire la posizione di chi accusa senza prove.

Lei è un grande uomo e il suo processo farà epoca perché grandi uomini sono anche i suoi avvocati e gli esperti che li affiancano. Come lo sono quelle persone che volando controvento su internet cercano di aiutarla senza chiedere nulla in cambio. Buon Natale a lei e a tutti loro.

127 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo e un profondo grazie per questo testo che da parole ai nostri cuori confusi. Buon Natale a tutta la famiglia Bossetti. Il resto d'Italia puo' attendere. J.f.

Anonimo ha detto...

io però non credo ci si debba rassegnare..ci sono magistrati puliti e trasparenti...che agiscono in nome della legge...altri al legge la usano in un altro modo...e alimentano un giro di consulenze piu o meno incerte e intanto la povera PA viene derubata...ma a essere rubata è anche la vita delal gente innocente come è MAssimo...e come sono tutte le perosne danneggiate da giudici e da consulenti che hanno altri interessi...detto questo io non mi fermerei qui e dico anche che a volte altri magistrati procedono contro colelghi disonesti...non dimentichiamolo...saranno pochi ma ci sono...e io segnalerei la condotta della procura di Bergamo alla procura competente...io lo farei...

Unknown ha detto...

Cio che scrivi e' reale, tremendamente reale da rasentare il cinismo. Non riesco ad aggiungere niente, salvo la speranza di un tribunale alla ricerca della verita e non del conformismo con l' accusa.

Personalmente provengo da un procedimento penale che ha segnato la mia vita profondamente (a ben pensarci in meglio), quando sono stato travolto dalle accuse, nessuno dava mezza lira a favore della mia assoluzione.
Eppure, malgrado articoli infamanti di due giornaletti sardi, mai rettificati, ho incassato un' ottima "assoluzione per insussistenza del fatto contestato".

E' pur vero, che si e' tentato di condannarmi con nuovi procedimenti penali "ad personam", mi sono ritrovato a guidare un' auto mai vista, a trafficare denari falsi mai trovati, a fermare contatori elettrici a me sconosciuti.
La pratica delle condanne "in contumacia" e' una pratica vergognosa, tutta italiana, eppure alla fine, ne sono uscito, tavolta senza nessun processo, altre assolto in appello.

Sono riuscito io, nell' impresa che pareva impossibile, perche' non dare la speranza allo sventurato Massimo Bossetti, si una assoluzione per "non aver commesso il fatto" ?

Buone Feste a tutti ! e si sono in vacanza, con la mia famiglia, alla faccia del procuratore, del gip e degli "inquirenti", gentaglia di poco conto.

Unknown ha detto...

R.I.P

Giovanni Bossetti è morto oggi pomeriggio. Giungano a tutta la sua famiglia le mie più sentite condoglianze.

Massimo Prati

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 10.58 le procure sono indipendenti.. rispondono se mai al Ministro della Giustizia che può fare un'inchiesta, non so però in quali termini, secondo quali criteri, tempi, motivazioni, leggi. Magari qui qualcuno ne sa più di me, il che non sarebbe difficile.

Ricorderete la lettera accorata di Maura Gambirasio al presidente Napolitano, un due anni fa. L'inchiesta era in alto mare, almeno per noi del pubblico e a quanto pare anche per la famiglia di Yara. Napolitano fece una sommaria dichiarazione chiedendo trasparenza alla procura di Bergamo, alla quale rispose prontamente il capo procuratore, assicurando che tutto era perfettamente in ordine.. se questa è tutela della giustizia :)

Un pensiero a Giovanni Bossetti, che ha vissuto ultimi anni d' inferno grazie ai media e al lavoro di "comunicazione" dell'accusa.
J.F.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=EfUBcDR98k0

Anonimo ha detto...

A cosa è servito avvelenare gli ultimi anni della vita di Bossetti padre? Cosa non si sarebbe potuto provare senza spiattellare all'Italia intera i suoi fatti più intimi e dolorosi? Sarebbe bastata solo un po' di umanità.
Un pensiero alla sua famiglia.
A tutti voi Buon Natale.
Sarahkey

Luca Cheli ha detto...

Non so se ci sarà mai una battaglia che potrà servire a cambiare la giustizia italiana, ma se c'è è questa, perché doveva essere il caso perfetto, sicuro, matematico, coronamento di un'innovativa e grandiosa indagine, un processo ridotto a pura formalità con un colpevole certo ed indiscutibile.

È tutt'altro e ce ne stiamo accorgendo.

Non siamo in tanti, non ancora, anche se il popolo innocentista in questo caso è più vasto che in molti altri, nonostante la forza avversa dei soliti media e nonostante la pubblica accusa partisse con un vantaggio enorme.

O, forse, come ho accennato all'inizio, proprio per questo.

Io mi sono battuto e mi batto su diversi fronti contro gli errori giudiziari, ma non sono quello che, in piemontese, chiamiamo un "bastian contrario, cioè uno che deve essere "contro" per partito preso.

Quando venne arrestato Bossetti in seguito al noto test dell'etilometro ed in mezzo a gran tripudio istituzionale, io ho dato per scontato fosse lui l'assassino di Yara Gambirasio: dopotutto sapevo di questa colossale indagine genetica a tappeto, lenta, macchinosa, ma pensavo che il giorno che fosse arrivata a destinazione non avrebbe potuto sbagliare.

I primi dubbi non mi sono nemmeno venuti per ragioni tecniche legate al DNA.

No, in realtà mi sono venuti quando ho assistito al ripetersi di un déja vu: con una prova apparentemente inattaccabile e tale da non ammettere repliche si iniziava a dare sempre più peso ad elementi indiziari o secondari, quali i filmati del famoso "furgone", o addirittura del tutto inconferenti (testimoni "cimiteriali" o che a distanza di quattro anni si ricordavano di ragazzine su station wagon).

A questo si aggiungeva una procura che, invece di andare a giudizio immediato, come in un primo tempo ventilato, decideva di aver bisogno di quasi un anno di indagini preliminari per integrare la "prova regina".

A quel punto, prima ancora di tutte le considerazioni sulla traccia 31G20, ho iniziato a dirmi che ancora una volta le cose non erano come ce le avevano dipinte.

RIP Giovanni Bossetti.

Ad memoriam.

Dudu' ha detto...

Esprimo la mia vicinanza alla famiglia Bossetti, R.I.P
Dudu.

Dudu' ha detto...

Massimo Prati
Acuto come sempre, complimenti.

Anonimo ha detto...

Non ho parole.
E' incredibile che arrivino a tanto, nemmeno fossimo di fronte a un Hannibal Letter.
Ma non vorrei che ci fosse dell'altro.
Ricordo un colloquio in cui, appena arrestato, chiesero a Bossetti se gli serviva qualcosa. Lui rispose con ingenuità disarmante: "La mia libertà" e pregò di avere i domiciliari col braccialetto elettronico. Allora una donna gli replicò che per lui era molto più sicuro stare in prigione. E non era mica brusca e scortese, anzi, sembrava perfino premurosa.
Forse il pericolo persiste ancora.

Che finalmente riposi in pace quel povero signor Giovanni, dopo che nella vita ha sofferto tanto. Un pensiero solidale alla sua famiglia e anche a Massimo che non potrà dare l'ultimo saluto a suo padre.

Nautilina

Anonimo ha detto...

Oops...Lecter.
Nautilina

boboviz ha detto...

@Sarahkey
"A cosa è servito avvelenare gli ultimi anni della vita di Bossetti padre? Cosa non si sarebbe potuto provare senza spiattellare all'Italia intera i suoi fatti più intimi e dolorosi? Sarebbe bastata solo un po' di umanità."

Infatti adesso alla Procura sono venuti un pò di scrupoli di umanità: han deciso di secretare le udienze fino al 2020!!

TommyS. ha detto...

boboviz

Ma cosa dici mai? Guarda che la Procura e la Corte d'Assise presieduta dalla Bertoja sono profondamente intrisi di umanità e di pietas cristiana. Ce lo fa sapere oggi il Corriere

Bossetti, la Corte d’Assise dice sì Domani sarà ai funerali del padre dopo il pianto alla camera ardente

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_dicembre_28/bossetti-corte-d-assise-dice-si-domani-sara-funerali-padre-il-pianto-camera-ardente-93e0d6dc-ad48-11e5-9cdb-e2ca218c6ee2.shtml

E proprio a rimarcare tale profondo senso di umanità la Redazione di Bergamo online ci fa sapere anche che "era stata la stessa Corte d’Assise, si scopre questa mattina, ad autorizzare l’uscita di Bossetti dal carcere domenica, circa quaranta minuti per andare alla camera ardente del padre, all’hospice di Bergamo, dove il carpentiere detenuto è esploso in un pianto di fronte al feretro".

Non si capisce però allo stesso tempo chi altri avrebbe potuto autorizzare l'uscita di Bossetti dal carcere visto che, perlomeno ufficialmente, la Procura di Bergamo non ha più alcuna voce in capitolo sul detenuto Bossetti. Meglio allora suggerire comunque al popolo ignorante che la dott.ssa Bertoja non è poi quel mostro di ghiaccio che sarebbe potuta sembrare nel momento che negò gli arresti domiciliari (con braccialetto elettronico) in totale sfregio della legge e dei recenti pronunciamenti della Cassazione in merito ai concreti ed attuali rischi di reiterazione del reato.

TommyS. ha detto...

Ma sabato, sempre il Corrierino, con questo articolo di colore, buono a riempire il vuoto creato dalla sospensione natalizia delle udienze

Yara, il noir che supera ogni paradigma

http://bergamo.corriere.it/notizie/cultura-e-spettacoli/15_dicembre_26/yara-noir-che-supera-ogni-paradigma-28af6ea4-abbe-11e5-98e3-65fc73d21d7d.shtml

ci ha mostrato come questa indagine faraonica e questo processo da Santa Inquisizione con i loro intrecci, colpi di scena e suspense, abbiano superato la più fervida immaginazione di uno scrittore di noir. E dire che non sono ancora stati scritti i capitoli più importanti, quelli che farebbero balzare sulla sedia anche il più incallito lettore di gialli e spy stories! Come potrebbero uscire dalla testa e dalla penna (o dal PC) idee così strampalate come la creazione di DNA sintetici e lo spostamento di cadaveri nottetempo? Non saremmo più davanti ad un avvincente fiction bensì alla trasposizione cinematografica della letteratura romantica alla Mary Shelley! No, non sarebbe assolutamente credibile per il pubblico italico chiamato quotidianamente ad emettere sentenze con il proprio telecomando.

Ma al di là del colore giornalistico di Pierluigi Panza, è da evidenziare un passaggio importante e strettamente legato ai tristi accadimenti ed al lutto che ha colpito la famiglia Bossetti:

A questo punto, il presunto assassino scopre di essere figlio illegittimo; il padre scopre che non ha un figlio presunto assassino, ma che non ha nemmeno un figlio.

Ebbene, ciò che sta a monte di questa frase sentenziosa, per me continua ad essere un sillogismo giudiziario ben lungi dall'essere provato.

Ammesso che la genetica del RIS, con i propri raw data prodotti con il contagocce ad uso e consumo della Corte d'Assise e della corte televisiva (non sia mai che coincidano le due!), provi dietro ad ogni ragionevole dubbio, e qui la difesa inascoltata ne ha già sollevati molti, che Ignoto1, alias Bossetti sempre per il RIS, sia il figlio ora di Giuseppe Guerinoni ora di Ester Arzuffi, ancora non è stato escluso che in realtà sia figlio naturale del fu Giovanni Bossetti. Ancora nessuno ha scritto nero su bianco che un test di paternità porti a tale esclusione.

Per cui anche questo è un capitolo di questo processo che non è ancora stato dato alla stampa. E non è detto che sia proprio quel colpo di scena finale che un buon poliziesco riserva sempre al lettore.

Gilberto ha detto...

Sì Tommy S. sono sulla tua stessa lunghezza d'onda. Il capitolo paternità potrebbe riservare un colpo di scena finale che a qualcuno andrà di traverso...

Anonimo ha detto...

Il capitolo paternità non può svelare alcunché: penso che i famigliari di Bossetti avranno già fatto i dovuti accertamenti genetici (fra padre e figlio o nonno e nipoti) per vedere quali frecce avere nel proprio arco; e se forse emerso veramente che GMB è figlio del padre "legittimo" e non di Guerinoni i legali lo avrebbe già spiattellato sotto il naso della procura. Sarebbe criminale se non l'avessero fatto, lasciando il loro assistito per un anno dietro alle sbarre.

Ivana ha detto...

Sono pienamente d’accordo con Anonimo.
FINORA, continuo a ritenere che la convinzione di Gilberto (condivisa da Tommy?) abbia tanta probabilità di essere nel giusto quanta è la probabilità che il seguente ragionamento sia LOGICAMENTE corretto: "Se l’imputato Caio è colpevole, allora deve essere punito, ma l’imputato Caio non è colpevole, dunque non deve essere punito”. (Probabilità 0)
Preciso di aver fatto riferimento ESCLUSIVAMENTE alla correttezza logica (FORMALE) del ragionamento (in base alle regole della logica proposizionale) e, come sappiamo, il ragionamento, da me inserito tra virgolette, NON è logicamente corretto .
Se, poi, verrà dimostrato che la mia attuale convinzione è errata, mi stupirei che, pur avendo avuto tra le mani una prova importantissima (perché avrebbe veramente ridicolizzato il lavoro genetico dell’accusa!), un avvocato “impertinente e determinato” come il Salvagni, capace di urlare al “tarocco di stato”, capace di usare espressioni forti e molto discutibili in determinate occasioni, abbia permesso, invece, che il proprio assistito continuasse a rimanere, così a lungo, in carcere e mi limiterei ad affermare il “NON SENSO” di tutta la vicenda Bossetti.

Gilberto ha detto...

Mi compiaccio con Ivana che comunque è in una botte di ferro. Secondo la sua opinione, nel caso (puramente ipotetico) risultasse che Massimo Bossetti è figlio genetico di Giovanni la colpa sarebbe della difesa che cerca una strategia giudiziaria sulla base dei data che gli sono stati trasmessi (con l’imputato in galera), non dell’accusa (e dei vari tribunali del riesame) che a fronte di migliaia di prelievi non avrebbe effettuato un semplice test di paternità sul padre legale, giusto per tagliar la testa al toro. Noi nel caso possiamo sbagliarci… perché Ivana, di sicuro, comunque vadano le cose, non sbaglia mai. La logica in fondo l’avevano inventata i sofisti, ancor prima di Aristotele…

Luca Cheli ha detto...

Io oramai non mi stupisco più di niente, considerando quanto questi esami genetici siano alterabili.

Si possono alterare i campioni alla sorgente, li si può alterare in laboratorio, si possono alterare i programmi che convertono l'output delle macchine in grafici e tabelle: si può falsificare tutto.

Da pretese di certezza assoluta oramai sono arrivato, almeno personalmente, al dubbio assoluto.

PINO ha detto...

Condivido, da un punto di vista che più logico non riesco a configurarmi, quanto scritto dall'anonimo delle 13,27 di oggi, e meglio dettagliato da Ivana, sul "miracoloso", e tanto sperato risultato dell'effettiva paternità del defunto G B (PAS), del detenuto GMB.
Un "miracolo" che sarebbe grossolanamente sfuggito all'acume, abbondantemente dimostrato, dagli avvocati di difesa?
Quella "tagliata di testa del toro", accennata dalla Ivana, l'avevo già proposta ripetutamente negli scorsi miei interventi, restati, però, evasi di proposito o per distrazione.
Che GMB sia innocente o colpevole, lo stabilirà la Corte Dassise, Non certamente le nostre opinioni. Ma quella "testa di toro", una volta deposta davanti al Collegio giudicante, avrebbe posto fine a tutto uno spettacolo, poco edificante, al quale abbiamo assistito, per lungo tempo, e nostro malgrado.

Gilberto ha detto...

Caro Pino
Dimentichi che la difesa per effettuare un test sul dna di Massimo Bossetti (che si trova in galera) deve avere l'autorizzazione del tribunale. Inoltre non è detto che nel caso favorevole Bossetti verrebbe scarcerato. La difesa, nell'ipotesi, si troverebbe a sprecare una prova a sua favore, da giocare al momento opportuno nel contesto di tutto il discorso probatorio riguardo al Dna (trovato sul cadavere)e alla sua pretesa infallibilità.

Paolo A ha detto...

La difesa di Bossetti ha cercato durante la fase del rinvio a giudizio di poter rifare gli esami genetici, ma il GUP ha rigettato la richiesta adducendo come motivazione che il tempo necessario per nuove analisi sarebbe stato eccessivo e rimandando di fatto la richiesta al processo in corte d'assise, lasciando la difesa senza la possibilità di poter espletare il proprio mandato in modo efficace.
Vi ricordo che la difesa è venuta a conoscenza di tutta la documentazione genetica solo durante il processo e a quanto pare non in modo completo, in quanto a una domanda specifica dei difensori i RIS avrebbero riferito che potrebbero esserci altri raw data oltre a quelli depositati. Quindi affermare che Bossetti sia figlio di Guerinoni oltre ogni dubbio, è un affermazione azzardata a questo punto del processo, in quanto da quello che ho capito non sono stati depositati i raw data del profilo genetico del Guerinoni e solo quando verrà rifatto il prelievo e le analisi a Bossetti si potrà affermare di chi sia o non sia figlio.

ENRICO ha detto...

PINO

secondo te avrebbero mai permesso che si depositasse davanti al collegio giudicante una "testa di toro" che avrebbe mandato a pu...ne non solo tutto il faraonico rivoluzionario innovativo metodo di ricerca del DNA di Ignoto 1 sbandierato a destra e a manca ma avrebbe obbligato gli inquirenti a dar conto dei milioni di euro di danaro pubblico buttati al vento nonchè screditato lo stesso ministro dell'interno per aver improvvidamente annunciato come certo un risultato ottenuto rivelatosi in seguito errato ?

Non mi meraviglierei se ci fossero state - a tal proposito - trattative "riservate" tra accusa e difesa per limitare i danni da entrambe le parti,ovviamente con finalità differenti (complicanze imprevedibili a livello d'indagine tecnico-scientifica con il mtDNA che non torna da un lato in cambio di un dubbio fondato sulla non colpevolezza di MGB dall'altro )

Stasera mi sento un po' complottista . A volte capita.

PINO ha detto...

Gilberto caro,
in un modo o nell'altro, si sarebbe trovata la strada per effettuare un test di paternità, e Bossetti, una volta dimostrata l'effettiva figliolanza col padre anagrafico, tutto il castello accusatorio sarebbe crollato come se fatto di sabbia, in quanto tutto basato sulla entità paterna.
Lo stesso dna, del quale si fa forte l'accusa, non avrebbe ALCUN VALORE, ed il detenuto sarebbe già fuori dal carcere, con le scuse ed il risarcimento del Ministero di G. e G..
E' evidente che qualcosa non quadra.
Per quanto concerne una tattica difensiva da te supposta: "La difesa, nell'ipotesi, si troverebbe a sprecare una prova a sua favore, da giocare al momento opportuno nel contesto di tutto il discorso probatorio riguardo al Dna"non ho nessuna speranza che sia così.
Per la liberazione del Bossetti, dovrà essere letteralmente disintegrata la certezza che il dna ottenuto con mezzi non molto chiari, sia solo una mistificazione, casuale o per negligenza.

PINO ha detto...

Enrico,
No, non mi meraviglierei affatto.
Tutto è possibile in un "mondo", quello della giustizia, dove si manovra con una rete con molti buchi, intelligentemente utilizzati secondo i fini.
A volte quegli stessi "buchi" permettono la liberazione di alcuni innocenti...Non avviene spesso, ma avviene

Gilberto ha detto...

Pino
Credo che Paolo A, meglio di me, abbia rappresentato la situazione che riguarda sia il sistema procedurale e sia le oggettive limitazioni che la difesa si è trovata ad affrontare, sia infine la connessa strategia.

a Enrico
Per quanto il complottismo sia sempre un escamotage, da dimostrare, sono d'accordo sul fatto che oramai tutto è possibile. Perfino Luca Cheli è approdato al dubbio assoluto.

Per fortuna abbiamo Ivana che lei di dubbi non ne ha mai e vivaddio con la sua ferrea fiducia cade sempre in piedi e ha già pronta la giustificazione razionale per ogni evenienza 'sic et non' con la classica logica fuzzy.

Ivana ha detto...

Gilberto,
che cosa c’entrano i sofisti con la logica proposizionale?!
Che cosa c'entra la logica fuzzy con la logica proposizionale?
Perché ironizzi a ruota libera? :-)
Furono gli Stoici a trovare definizioni vero-funzionali dei connettivi. Noi conosciamo l’apporto degli Stoici alla logica e alla filosofia attraverso i loro critici (in particolare attraverso Sesto Empirico).
Gli Stoici fecero un’analisi complementare a quella di Aristotele, che aveva introdotto i quantificatori. Gli Stoici studiarono i connettivi e fu per gli Stoici che la logica cominciò a diventare una scienza autonoma, la scienza del ragionamento, superando la concezione aristotelica della logica come “strumento” che permetteva di studiare le scienze.

Pensi che l’Accusa non abbia acquisito e secretato determinate documentazioni?
Perché avrebbe dovuto rendere pubblici test che riguardavano un segreto di famiglia?

A me risulta che “Con la legge 7-12-2000 n. 397 (Indagini difensive), si è potenziato il ruolo del difensore anche nel corso della fase investigativa, riconoscendogli un ruolo attivo ai fini della raccolta ed acquisizione di fonti di prova. I difensori, anche a mezzo di consulenti tecnici e di investigatori privati autorizzati, possono svolgere le c.d. indagini difensive, dirette a ricercare ed individuare elementi di prova a favore del proprio assistito.”
http://www.simone.it/cgi-local/Codici/newart.cgi?349,8,122,8,1086,8,0

Quando, durante un’udienza del processo (del 2 ottobre, credo), Bonafini ha parlato del lavoro complesso per giungere a Giuseppe Guerinoni, il padre di Ignoto 1, perché, almeno in tale occasione, il Salvagni non ha detto semplicemente: “Che cosa c’entra Giuseppe Guerinoni con il mio assistito?”

Capisco il discorso di Luca e condivido quanto scritto da Pino; come ripeto, riguardo esclusivamente alla questione “paternità”, per ora continuo ad avere la mia convinzione; se, in seguito, i fatti dovessero far crollare tale mia convinzione, riconoscerò, come ripeto, il “NON SENSO” della vicenda Bossetti.

Gilberto ha detto...

Ivana
Non ho intenzione di perdere il mio tempo in un dialogo coi sordi che si arrampicano sugli specchi senza cogliere il senso del discorso. Non credo di voler aggiungere altro, ne uscirebbe solo una penosa esibizione.

Ivana ha detto...

Gilberto,
non posso escludere che io sia un'ingenua (mai l'ho escluso, anzi è possibile che io lo sia effettivamente), ma, comunque, ho il dubbio che tu possa avere il complesso di superiorità ...

Gilberto ha detto...

Ivana
Scusa, sono stato troppo duro. Il fatto è che alle volte il dubbio è davvero produttivo. Senza il dubbio non c'è sviluppo nella conoscenza. Tutti i grandi del pensiero e della scienza si sono nutriti del dubbio per poter poi definire un nuovo concetto di realtà, da Platone ad Einstein. Auspico che anche tu almeno qualche volta abbia il dubbio che le cose non sempre sono come appaiono, anche riguardo al mio supposto complesso di superiorità. Con simpatia e un po' d'invidia per le tue certezze... Gilberto

Anonimo ha detto...

http://www.ecodibergamo.it/stories/Editoriale/bossetti-al-funeralegiustizia-e-umanita_1158590_11/

Paolo A ha detto...

Io continuo a scrivere quelle che per me sono deduzioni logiche sulla maternità di Bossetti e di Ignoto1, forse qualcuno che crede ciecamente alla versione degli inquirenti inizierà a fare due conti:

1. Nella traccia 31g20 non c'è il DNA mitocondriale di Bossetti e quindi della madre Ester Arzuffi, quindi Ignoto 1 non è figlio di Ester Arzuffi.

2. Quando si è fatta la comparazione tra il DNA della Arzuffi con Ignoto 1 non c'è stato match, quindi Ignoto 1 non è figlio della Arzuffi.

3.Quando si è fatta la comparazione del DNA di Sergio Bossetti con quello di Ignoto1 non c'è stato match, pur essendo Sergio Bossetti figlio di Ester Arzuffi e condividendo sicuramente il DNA per parte materna col fratello Massimo individuato come Ignoto1.

Quindi se veramente Ignoto1 è figlio di Giuseppe Guerinoni, in base ai tre punti che ho esposto, non può essere Bossetti perché figlio della Arzuffi mentre Ignoto 1 non lo è.

Anonimo ha detto...

""Si possono avere sorelle, fratelli, moglie e figli ma quando mancano i genitori non si è più nessuno. Papà - ha concluso - riposa in pace"."


M. Bossetti, Muratore.



Vorrei sapere quanti in quell'aula sono capaci di questa umanità e con poche e semplici parole, affermare questa verità. Io, purtroppo, da pochi giorni, lo posso confermare.

Tieni duro Massimo

TommyS. ha detto...

Gilberto

E' da tempo che penso alla possibilità che Massimo sia effettivamente figlio biologico di Giovanni Bossetti, ma le osservazioni come quelle avanzate da Ivana e da altri prima di lei hanno sicura presa e mettono seriamente in dubbio tale possibilità.

Bisogna però considerare come prima cosa che sino alla chiusura della indagini e quindi all'udienza preliminare ed al dibattimento, l'indizio più grave che ha tenuto in carcere Bossetti, cioè quello genetico, era basato sulla granitica certezza e validità della comparazione tra i genotipi nucleari autosomici di Ignoto1 e Bossetti (estratto dai due boccagli dell’etilometro e mai più ufficialmente ripetuto con un tampone buccale). La piena fiducia di tutti i giudici intervenuti sino al dibattimento nell'operato del RIS e dei consulenti della Procura non era stata messa in discussione neanche dall'aporia del mtDNA. Per cui per la genetica forense del RIS, Ignoto1 era certamente Massimo Bossetti, indipendentemente di chi fosse padre.

In seconda battuta, come ha ricordato Paolo A, il detenuto Bossetti era nella totale ed unica disponibilità del PM. Se la difesa avesse voluto ottenere un campione biologico di Bossetti sarebbe dovuta passare proprio dalla Ruggeri, la quale aveva già sbalorditivamente disatteso alla chiara indicazione del GIP sull'esigenza di effettuare, come prova del nove, un test di paternità tra Giovanni e Massimo Bossetti. Avrebbe quindi consentito al prelievo ufficiale di un tampone buccale? Forse si, ma forse no visto che in Udienza Preliminare si era opposta alla ripetizione degli esami del DNA sotto la forma dell’incidente probatorio (le notizie su questa richiesta della difesa sono molto generiche: si parla sia della ripetizione dell’estrazione del DNA dai reperti sia della ripetizione dell’esame del DNA dell’imputato).

Alla difesa cosa restava quindi da fare? Analizzare il DNA dei congiunti di Massimo Bossetti ed in primis quello del padre Giovanni, della madre Ester, della sorella Letizia, della moglie e dei figli maschi. Per quanto riguarda il DNA dei figli maschi e di Giovanni sarebbero stati importanti oltre ai marcatori STR autosomici (i famosi 21 STR che poi nelle udienza sembra siano diventati di più, ma la comparazione tra Ignoto1 e MGB è stata fatta da Previderè sui soli 21) anche quelli del cromosoma Y e questo per verificare se i figli di Bossetti condividono il cromosoma con il nonno Giovanni o no. Nel secondo caso, ma noi adesso non sappiamo ancora nulla, la verifica sarebbe finita lì: Massimo non sarebbe stato figlio naturale di Giovanni. Nel primo caso invece si sarebbe dovuto procedere con le altre verifiche. Prima fra tutte quelle tra Letizia e Giovanni/Ester sulla parte autosomica. Se il test di paternità combinato (quello mai fatto tra Ignoto1 e Guerinoni+Arzuffi) avesse dato esito positivo (alta probabilità) vi sarebbe stata l’alta probabilità che Massimo fosse a sua volta figlio di Giovanni, ma non la certezza. Un test di paternità tra Massimo e Giovanni sarebbe stato possibile unicamente reperendo un campione biologico presunto di Massimo: per esempio uno spezzone d’unghia, un capello/pelo con bulbo, un fazzoletto sporco di sangue rappreso. Ammesso fosse possibile, quale ufficialità avrebbe avuto l’esito del test? Molto poca e sicuramente non sufficiente ad inficiare la piena compatibilità tra il genotipo nucleare di Ignoto1 e quello di Bossetti dichiarata da Previderè.

Continua

TommyS. ha detto...

Continua

L’unica comparazione possibile rimaneva quindi quella tra il genotipo di Massimo riportato in forma tabellare (e forse con uno o due elettroferogrammi) nella relazione di Previderè e quelli della madre Ester ed il padre Giovanni. Un semplice confronto di numeri che se mai avesse restituito l’altissima probabilità di una discendenza diretta dai due genitori anagrafici avrebbe permesso agli avvocati di presentare i risultati sia al GUP sia ai media, inficiando quindi fortemente tutto l’indizio genetico ancor prima del dibattimento.

Così non è stato e sappiamo anche da alcune intercettazioni ambientali ed epistolari che gli esami condotti a Torino presso il laboratorio di scienze criminalistiche (quello creato dal defunto Carlo Torre nonché quello dove collaborano Sarah Gino e Lorenzo Varetto) non hanno dato i risultati sperati. Ma quali risultati hanno in realtà fornito? E qui i casi sono due. O hanno portato alla piena esclusione del rapporto di discendenza tra Giovanni e Massimo (già la non coincidenza degli Y-STR tra i nipoti ed il nonno avrebbe fornito questa risposta) o hanno portato ad un esito incerto dove è si probabile che Massimo sia figlio di Giovanni ma è anche probabile che nelle analisi del DNA di Massimo estratto dal boccaglio vi sia qualcosa di non proprio chiaro. In questa seconda ipotesi, potevano i legali di Bossetti sbandierare questa ulteriore anomalia, non genetica ma di analisi, prima ancora di avere a disposizione tutti i dati delle analisi condotte dai consulenti del PM? Prima ancora di ascoltare in udienza i medesimi consulenti? Sarebbe stata guerra aperta con il PM. Guerra persa in partenza visto l’andazzo di tutti i pronunciamenti dei giudici sino ad allora intervenuti (anche l’aporia del mtDNA è stata buttata nel cesso!)

So che questa ipotesi pare fantapolitica e complottista a priori, ma sono anche le diverse evidenze emerse in questi anni a renderla anche plausibile:

- La comparazione tra il genotipo di Ignoto1 e quelli di Ester Arzuffi e Giuseppe Guerinoni non è stata fatta in modo congiunto bensì separatamente e non se ne capisce il motivo visto che erano dati tranquillamente consegnabili a Previderè
- Nella comparazione tra il DNA di Ignoto1 e quello di Bossetti stranamente non si parla in alcun modo della coincidenza del cromosoma Y, cosa che dovrebbe essere scontata ma comunque provata: la match probabilità sarebbe aumentata ancor di più se si fosse sommata l’uguaglianza di tutto l’aplotipo Y
- L’estrazione ed analisi del DNA di Bossetti fatta da Previderè dai due boccagli dell’etilometro non è stata mai ripetuta, cosa di per sé già consigliabile visti i profili giuridici dubbi sul prelievo fatto all’insaputa dell’indagato
- La famosa email di HT pone seri interrogativi su quale potesse essere il modulo DNA da abbinare a quello dell’etilometro
- I Raw Data richiesti dalla difesa sono davvero un pessimo ed esecrabile esempio di come l’autorità giudiziaria debba operare nella massima trasparenza e nel rispetto dei diritti dell’imputato
- L’aporia del mtDNA non è in alcun modo superabile con le risibili spiegazioni, nessuna documentata con ricerche ufficiali alla mano, fornite dai consulenti della Procura

Non ci resta quindi che aspettare le prossime udienze e le deposizioni dei consulenti della difesa dopo le quali i legali potranno richiedere alla Corte alcune fondamentali perizie. E tra queste credo vi potrà essere sicuramente quella della nuova analisi in contradditorio del DNA di Bossetti. Forse le altre la Bertoja non le concederà ma questa non vedo proprio come potrà negarla.

magica ha detto...

per quanto possa valere la mia opinione : sono COMPLOTTISTA .
che ci vuoi fa?ho poca fiducia : la fiducia è una cosa seria .ciaoo!

Dan F. Rinaldi ha detto...

@TommyS e tutti

Sul DNA abbiamo detto più o meno tutto il dicibile (e anche l'indicibile :-)) però in fondo le questioni sono solo tre, dal punto di vista di un assoluto innocentista (che non è il mio caso):

1) È stata sbagliata la profilazione nel 2011

2) È stato sbagliato il confronto nel 2014 tra DNA Ignoto1 e quello di MGB

3) Qualcuno (o molti) hanno complottato e stanno complottando per un qualche loro fine

La ipotesi 1), con i Raw Data mostrati a processo, con tutte quelle amplificazioni, la vedo come una possibilità remotissima. E poi è un'ipotesi che ha anche molti altri punti deboli (presenza proprio di MGB nei pressi della palestra ecc.).

L'ipotesi 2) la vedo come anche più remota.

Qualche dubbio sulla profilazione mi era venuto leggendo l'articolo della Ubbiali, in cui riportava un match di 20 marcatori su 21 tra MGB ed un altro figlio di Guerinoni. Ma è l'unico articolo di cui abbia sentito parlare di questo e bisognerebbe leggere gli atti per capire se la Ubbiali abbia veramente compreso i dati che ha sentito. Nessun altro, nemmeno la difesa mi pare, ne ha mai parlato più.

Io credo che se la difesa continuerà a insistere sulla prova del DNA in quanto tale andrà incontro ad una catastrofe. E la scena muta il giorno della presentazione dei Raw Data allargati è stato un bruttissimo segno. Se volevano protestare potevano scegliere altre strade e chiedere giorni per analizzare i dati. Credo che neppure loro ormai dubitino che la profilazione sia sbagliata (se mai ne hanno dubitato).

A questo punto, l'unica via percorribile, IMHO, è quello di mettere forti dubbi sulla ricostruzione ufficiale, cioè che quel DNA sia rimasto su quel corpo dal 26/11. I mezzi per farlo ci sarebbero ed hanno validi consulenti. Se metti un forte dubbio su questo potrebbero aprirsi varie strade, tra cui quella di una contaminazione dolosa (magari sintetica) del corpo poco prima del ritrovamento (o subito dopo).

In ogni caso si tratta di una strada che a Bossetti non potrà portare del tutto bene perché con la contaminazione dolosa significherebbe domandarsi: perché accusare proprio lui? Credo si capisca cosa implicherebbe questa domanda.

Infine resta l'ipotesi 3), il gran complotto: qui allora tutto è possibile e si possono costruire infinite narrazioni, più o meno plausibili, ma per poterle indicare anche solo come possibilmente reali bisogna disporre di qualche evidenza fattuale in più, cioè di prove -- che non ci sono.

Gli errori e le cazzate fatte in questa indagine, così come i tanti soldi pubblici spesi, fanno piuttosto pensare ad una classica vicenda nazionale, tipica, ma non piena di complotti -- vista proprio la sua mediocrissima tipicità.

Dudu' ha detto...

Anch'io, tieni duro Massimo
Condivido i dubbi in scaletta di Paolo A
e non solo. A tutt'oggi mi chiedo : la Cattaneo sostenne che un corpo trasferito porta con sé le tracce dal luogo di provenienza, se spostato.
Quei fili multicolor trovati nelle ferite, il calcio nell'interno/esterno delle vesti, i capelli e peli, le famose sferette, danno adito a ben altri scenari, se quelle tracce di calcio non sono da trasferimento come da supposizione, che altro sono se non dà luogo diverso dal campo di Chignolo?

Onestamente non capisco perché si accusi la difesa di non aver fatto il test paternità, oramai, si dovrebbe essere consapevoli che era impossibilitata farlo.
Capisco invece , in linea di principio perché l'accusa non abbia "voluto" fare la prova del 9 ?
Se tanto granitico, il risultato del dna, per "quale" ragione non hanno voluto dimostrare l'esattezza dei "loro" risultati ottenuti confrontandosi con un test di paternità? A me sembra questo un punto critico della loro indagine, non certo addossando colpe alla difesa , rimane all'accusa dimostrare la scientificità delle sue tesi, e solo con "tagliando la testa al toro" potrà dimostrarlo. Fatidico ?
Se io fossi l'imputato chiederei venisse dimostrato che non sono figlia di mio padre, credo tutti lo farebbero. Se è stato chiesto dalla difesa, e non è stato fatto, quali colpe ha la difesa se si trova nella condizione di adattarsi con forzata rassegnazione fintanto che non potrà ella avere la possibilità di dimostrarlo ?

Anonimo ha detto...

E' vero che Bossetti può essere stato incastrato da qualcuno che lo riteneva colpevole; ma cerchiamo di essere logici, almeno dal punto di vista della difesa: Bossetti ha una sorella gemella quindi con una probabilità vicino all'1 che siano stati concepiti nello stesso rapporto sessuale (= stessi genitori!). Se io, difensore, so che la sorella gemella del io assistito è figlia di Giovanni Bossetti e non di Guerinoni che faccio: tengo la notizia per me per giocarmela in tribunale, invece di usarla nell'istanta di scarcerazione? Insomma sarei un sadico.
Per mesi ci DICONO che ignoto 1 è figli di guerinoni, dicono che bossetti è ignoto 1, ma se sua sorella gemella è figlia di BG vuol dire che l'accusa si troverebbe con una bella gatta da pelare; per lo meno viene a mancare la certezza dell'indizio del dna che è anche l'unica grave.
Poi ovvio che la sorella potrebbe essersi rifiutata per paura di aver conferma di un'amara verità di famiglia, ma allora però che non dica di voler così bene al fratello, se preferisce correre il rischio si avere un fratello in galere piuttosto di sapere di essere figlia di un rapporto adulterino.

ENRICO ha detto...

TommyS

hai argomentato in maniera tecnicamente corretta quello che da tempo , intuitivamente, sostengo.

I difensori di MGB non potevano presentare nel corso delle indagini preliminari, risultati genetici ottenuti in via privata, al di fuori delle procedure previste, in mancanza di autorizzazioni del giudice, in contrasto con le decisioni del PM, soggetti ad interpretazioni contrastanti ma soprattutto tali da mettere seriamente in discussione quelli forniti dal Ris ( L'UNICUM ! ), sapendo che avrebbero scatenato un conflitto senza precedenti con la Procura che, di conseguenza, avrebbero sicuramente perso la battaglia e con essa l'unica carta ancora in grado di essere giocata in sede dibattimentale attraverso la richiesta ufficiale di una nuova perizia del DNA di Bossetti alla presenza dei periti di parte

Al di là che i difensori di MGB sappiano o non sappiano se il loro assistito sia figlio illegittimo o meno non possono, per i motivi sopraelencati, infilarsi in un ginepraio del genere senza le dovute garanzie fornite in sede dibattimentale compresa la completa conoscenza di tutta la documentazione genetica corredata dei raw data del profilo genetico del Guerinoni tuttora "sotto stretta sorveglianza"

Mi meraviglio come alcuni soloni qui presenti, non abbiano ancora afferrato questo aspetto così semplice ed intuitivo

Gilberto ha detto...

Tommy S.
Mi ero espresso in modo stringato. Riprendendo dalle tue osservazioni ben più esaustive specifico in sintesi il mio pensiero
1)Indipendentemente da chi sia il padre di Massimo Bossetti c’è secondo l’accusa la convinzione che l’imputato è ignoto uno per il riscontro dell’etilometro (è molto probabile che in ogni caso Bossetti non sarebbe stato scarcerato).
2)Bossetti è in carcere e per ottenere un campione biologico occorre l’autorizzazione.
3)Non conosciamo gli esiti di prove collaterali che sicuramente potrebbero avere un valore molto importante per la difesa ma in dibattimento e al momento opportuno mediante una formale richiesta di una nuova comparazione biologica nel quadro integrato di tutto il discorso sul Dna.
4)Al di là del riscontro di laboratorio (tutto da verificare), e lo dico consapevole che potrei prendere una solenne cantonata, mi è bastato guardare le fotografie di Massimo e del padre Giovanni per convincermi che l’evidenza della somiglianza, quella sì, non poteva essere di natura casuale tra due persone non imparentate geneticamente. (ovviamente se mi sbaglio riconoscerò l’errore).
5)Sono convinto pertanto che la signora Arzuffi abbia sempre detto il vero e che Massimo sia figlio genetico di Giovanni.

Dudu' ha detto...

TommyS
"Non ci resta quindi che aspettare le prossime udienze e le deposizioni dei consulenti della difesa dopo le quali i legali potranno richiedere alla Corte alcune fondamentali perizie. E tra queste credo vi potrà essere sicuramente quella della nuova analisi in contradditorio del DNA di Bossetti. Forse le altre la Bertoja non le concederà ma questa non vedo proprio come potrà negarla."

Sospetti che la Bertoja potrebbe decidere per un no al test di paternità e potrebbe sottrarsi così, semplicemente, alla verifica ? L'imputato non avrebbe diritto venisse accertata la sua paternità in virtù che proprio il fatto che gliene addossano un'altra è motivo di crederlo ignoto uno ? Sembrerebbe una follia pura e semplice da parte dei giudici non accertare il risultato ottenuto dalla procura. O tradire il ruolo che gli compete, accertare la veridicità, è il prezzo da pagare più economico davanti i milioni spesi? La loro terzietà andrebbe farsi benedire disponendo una pena senza aver verificato l'impianto accusatorio sia corretto, che l'imputato sia davvero figlio di Guerinoni. Quale altro esame potrebbe, in contradditorio, certificarlo ? Potrebbero davvero sottrarvisi in scienza e coscienza ?

Ivana ha detto...

OK, Gilberto!
Anch’io ho SEMPRE ESPRESSO MOLTISSIMI DUBBI non solo riguardo a vari casi qui trattati, ma anche nei confronti di un tuo eventuale complesso di superiorità; :-) raramente ho avuto determinate convinzioni e quando le ho maturate, razionalmente, su pochissime vicende processuali e su delimitati argomenti, ho precisato, comunque, che, le mie convinzioni sono tali FINORA (sulla base dei dati PER ORA da me acquisiti), spiegando i motivi razionali delle mie ATTUALI convinzioni.
A questo punto, però, ritengo sarebbe opportuno che io non insista sull’argomento “paternità” solo per evitare l'eventuale sua possibile trasformazione in “pomo della discordia”. :-)

Paolo A, come ripeto, capisco i dubbi di Luca (anche se non arrivo a minare, dalle fondamenta, tutto l’edificio delle possibili conoscenze umane) :-)
Non sono una genetista, ho una conoscenza insufficiente riguardo a tale disciplina, per cui devo evitare discussioni approfondite al riguardo; penso soltanto (in base alle poche letture superficiali da me effettuate in merito) che il DNA nucleare riceva il contributo di entrambi i genitori, per cui penso possa essere stato sufficiente il DNA nucleare di Ignoto 1 per giungere a individuare padre e madre.
Naturalmente mai ho escluso la possibilità di creazione di DNA sintetico, ma ritengo che una simile ipotesi dovrebbe essere PROVATA dalla Difesa. (Sono abbastanza d’accordo con quanto scritto, in modo chiaro, di scorrevole lettura e con un’ ottima capacità di sintesi, da Dan)

Se la legge prevede che il P.M. notifichi avviso della conclusione delle indagini sia all’indagato che al difensore per consentire a quest’ultimo di contribuire ANCHE CON LE SUE INVESTIGAZIONI, producendo i relativi atti, io, imputato, avrei preteso che i miei difensori allegassero i risultati dei test effettuati, privatamente, dai miei familiari, se tali test avessero confermato la coincidenza tra paternità anagrafica e paternità naturale. In caso di risultato dubbio, avrei chiesto al mio avvocato di far ripetere, sempre privatamente, i test in altri laboratori.
Dubito fortemente che possano essere intercorsi “accordi” tra Accusa e Difesa, dal momento che già prima della scelta del rito ordinario i difensori erano ben a conoscenza dell’immenso lavoro genetico che aveva comportato molto dispendio di mezzi, energie e denaro, per cui penso semplicemente (e qui sono d’accordo con Tommy) che i difensori richiederanno ulteriori perizie (ma sono dell'opinione che saranno relative non tanto alla questione “paternità” quanto a evidenziare l’”aporia” per sottolineare la possibilità di errori umani aut costruzioni artificiali), in modo da installare nei giudici il cosiddetto “ragionevole dubbio”.

ENRICO ha detto...

Ivana

... ulteriori perizie ...saranno relative non tanto alla questione “paternità” quanto a evidenziare l’”aporia” per sottolineare la possibilità di errori umani aut costruzioni artificiali), in modo da installare nei giudici il cosiddetto “ragionevole dubbio”.

Infatti avevo ipotizzato una sorta di gentlemen's agreement di questo tipo in modo da salvare capra e cavoli

Perchè se invece si dovesse appurare senza ombra di dubbio che MGB è figlio del padre anagrafico e non del Guerinoni (come sbandierato ai quattro venti) , hai idea del danno d'immagine, di professionalità e di incompetenza che travolgerebbe il Ris e la Procura ?

Dubito che verrà consentito alla difesa di scatenare uno scandalo del genere

Gilberto ha detto...

Enrico
Può darsi che tu abbia ragione riguardo a capra e cavoli, però il sistema mediatico ha dei bravi suggeritori e a rigirar frittate ha una propensione infallibile. Non so se qualcuno verrebbe travolto. Il Grande Fratello docet. L'opinione pubblica, poi, vive alla giornata, non c'è storia, tutto è ricondotto al contesto di riferimento appropriato... E poi certe notizie si tratta di presentarle nel modo giusto, con contorno di fragole e panna montata, interpretandole con sapiente alchimia. Lo dice anche la canzone. Basta un poco di zucchero e la pillola va giù... magari con i classici FINORA, PER ORA che tagliano la testa al toro a dimostrazione che la logica sfumata può sempre pesare i nuovi fatti ATTUALI secondo gradi di verità… insomma sì… alla fin fine… salvando capra e cavoli.

Dudu' ha detto...

Ivana
"Se la legge prevede che il P.M. notifichi avviso della conclusione delle indagini sia all’indagato che al difensore per consentire a quest’ultimo di contribuire ANCHE CON LE SUE INVESTIGAZIONI, producendo i relativi atti, io, imputato, avrei preteso che i miei difensori allegassero i risultati dei test effettuati, privatamente, dai miei familiari, se tali test avessero confermato la coincidenza tra paternità anagrafica e paternità naturale. "

Sicura sarebbero arrivati i risultati sperati e voluti, con tale azione ? Và ricordato che l'accusa ha sempre sostenuto che la paternità, a detta loro, non inficia la prova ignoto 1. È particolarmente difficile la risoluzione di questo dubbio/caso, poteva essere risolto se l'accusa avesse preservato del materiale di ignoto 1, mettendo invece in essere una violazione vera e propria , l'accusa ha negato il diritto a Bossetti di appurare tramite esami la validità di quel dna battezzato ignoto 1, non potendo fare verifiche, essendo questo materiale "esaurito" .
Quel materiale "assente", oggi inanalizzabile.
Da quale fronte, se te indagata, potrebbe affrontare la risoluzione, la tua difesa ?
Può sembrare una provocazione messa così, ma è proprio così che stà. L'imputato è nella impossibilità di dimostrare, insieme alla sua difesa, che il dna ignoto 1 gli possa appartenere o che sia frutto di un errore di interpretazione, o che sia sintetico.
Non si indignerebbe il tuo avvocato trovandosi difenderti ,dopo aver scoperto che la prova che ti accusa non potrà usarla per poter difenderti ?
Non gli si alzerebbe un pochetto la pressione nel vedere che sei incastrata in un inenarrabile vulnus che non si addolcisce nemmeno con la filosofia del più pacato dei sofisti ?

Forse mettersi nei panni degli altri può aiutare comprendere le loro difficoltà :-)

TommyS. ha detto...

Un test di paternità e maternità tra Massimo Bossetti ed i genitori Giovanni ed Ester deve prima passare per forza dal prelievo ufficiale di un campione biologico dell'imputato, dall'estrazione del DNA e dalla sua tipizzazione, il tutto in contraddittorio con la difesa e tramite l'azione, a questo punto, di un perito della Corte.

Il secondo passaggio obbligato è la tipizzazione del DNA di Ester Arzuffi, nuovamente da svolgere in contraddittorio per poi passare a Giovanni Bossetti che tuttavia è deceduto. Per cui o si deve riesumare la salma o la difesa dovrà presentare al perito della corte un campione biologico prelevato con tutti i crismi dell'ufficialità prima del decesso (testimoni, presenza di un pubblico ufficiale, documentazione fotografica e video, certificata catena di custodia e così via).

Di questi tre DNA attualmente agli atti esistono i genotipi solamente di due di essi. Su quello di Ester Arzuffi potrebbero non esserci dubbi ed ombre, ma la mano sul fuoco proprio non la metterei. Su quello di Bossetti ombre ve ne sono già ed anche se non sono sinora entrate a processo credo proprio che tutti gli attori, (Bertoja, PM, legali della difesa e parte vicile) non possano fare a meno di non vederle.

L'email di Hacking Team è davvero troppo importante per derubricarla a pura fantapolitica. Per chi non la ricorda, si tratta dell'email ID 506735 (codice Wikileaks) ed ha come titolo:

Re: Diamoci una pacca sulla spalla

Inviata da Alberto Ornaghi di HT il giorno 19/06/2014 ad Alessandro Scarafile sempre di HT ed allo staff (mail di gruppo, credo), è in risposta alla domanda di Scarafile se "stiamo lavorando anche al modulo DNA?" e recita:

'dovresti agganciarlo all'evento "on etilometro"'

Il tutto in risposta all'email di Marco Valleri HT del 17 giugno: "Diamoci una pacca sulla spalla I ROS ci hanno da poco contattato ringraziandoci per il prezioso contributo dato da HT e da RCS per la buona riuscita di una loro operazione.Chiunque abbia visto un TG ieri sera dovrebbe sapere di cosa parlo ;)"

Bene specificare che:

- Marco Valleri è (o era alla data in questione) Chief Technical Officer di HT, cioè uno dei bracci destri di David Vincenzetti, CEO di HT
- Alessandro Scarafile è Field Application Engineer, per cui uno dei responsabili delle operazioni sul campo
- Alberto Ornaghi è Software Architect
- Massimo Chiodini (che nell'email ID 907984 risponde ad Ornaghi ed a Scarafile che "per iOS esiste già" - chissà quale OS è utilizzato dal RIS e dal laboratorio di Previderè?)
- Il 16 giugno sera tutti i TG hanno dato come prima notizia l'arresto di Bossetti
- A fugare qualsiasi dubbio che stessero parlando del caso Yara e di Bossetti vi è l'email ID 66879 inviata da Vincenzetti a Chiodini, che non sapeva ancora cosa fosse successo, dove scrive: "Il caso Yara e’ stato risolto, Massimo.David" (sempre nello stesso scambio di email generato da quella di Marco Valleri)

Queste email non entreranno mai nel processo, ma è come se fossero presenti sin dal primo giorno.

Qualcosa significheranno e credo proprio che potremo scoprirlo a breve. In caso contrario si dovrà aspettare l'Appello, ma la verità verrà a galla.

Gilberto ha detto...

Tommy S.
Ho sempre immaginato che date le precarie condizioni di salute del padre di Bossetti la difesa si fosse premurata con il prelievo di un campione biologico con tutti i crismi dell'atto notarile. Non so se il viaggio a Torino servisse proprio a quello. Anch'io sono convinto che la verità alla fine verrà a galla.

Paolo A ha detto...

Beh cose strane ce ne sono parecchie, per esempio il viaggio fatto in USA dal consulente dell'accusa nonché capo dei RIS, colonello Lago, dove a quanto pare è andato a fare una visita a Qauntico nella sede del FBI, poco prima della deposizione in tribunale, chissà cosa è andato a fare? Forse doveva fare una consulenza su Annibal Lecter,....chissà.

Ivana ha detto...

Enrico,
a me risuonano in testa le parole chiare ed esplicite dell’avvocato Bonomo, espresse, già lo scorso anno, in un’intervista : “Non è corretto pretendere che la signora Arzuffi ammetta ciò che non si sente di ammettere, tanto più che la questione della paternità, coinvolgente l’imputato, non entrerà nel processo”
Come ribadisco, credo che il Salvagni, già da tempo, avrebbe messo agli atti la prova indiscutibile (se ci fosse stata!) derivata dalle indagini investigative della Difesa.
Insomma, tu tale punto, ho ormai una mia convinzione. Se, poi, il processo si trasformerà in un teatro dell’assurdo ne prenderò atto.
L’avvocato Salvagni ha già “sbandierato ai quattro venti” quello che lui ha ritenuto un “tarocco di Stato”, per cui ritengo che, se avesse avuto in mano una “prova” così determinante, sarebbe riuscito a evitare il carcere preventivo al proprio assistito.

I demeriti della Procura sono già stati sottolineati dalla Cassazione nel caso Kercher!
Non credo che gli uomini del Ris e della Procura siano degli intoccabili, proprio come non sono degli intoccabili gli uomini al governo …

Su una cosa almeno sono d'accordo con Gilberto: la verità prima o poi emergerà.
Gilberto, ritengo corretto essere precisi nell'esposizione delle proprie idee: naturalmente ognuno esprime il proprio punto di vista in base ai dati che ha fino in quel momento in suo possesso; se intervenissero, POI, ulteriori elementi di conoscenza, possono cambiare le convinzioni (anche in uno stesso processo, quando nei successivi gradi di giudizio intervengono risultati di perizie prima non eseguite, o altri elementi prima mancanti, è corretto che il verdetto possa cambiare alla luce delle nuove acquisizioni!)
C'è chi ha detto che "Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione"

Dudu’, come la Brena è uscita dall’inchiesta nonostante la presenza del suo DNA sulla manica del giubbotto di Yara, perché aveva un alibi inoppugnabile, così ritengo che Bossetti avrebbe evitato il carcere se avesse dimostrato che NON era il figlio illegittimo cercato dai genetisti (avrebbe dimostrato, infatti, che l’indagine genetica conteneva, di certo, un errore tale da inficiare la validità della ricerca genetica svolta!)

ENRICO ha detto...

Ivana

ma hai letto i post di TommyS e in modo particolare l'ultimo ?

Nonostate tutto ancora scrivi "Come ribadisco, credo che il Salvagni, già da tempo, avrebbe messo agli atti la prova indiscutibile (se ci fosse stata!) derivata dalle indagini investigative della Difesa "senza renderti conto che Salvagni non avrebbe avuto mai modo di percorrere questa strada senza incorrere in un risultato catastrofico per lui e soprattutto per il suo assistito

Poi, incredibilmente, aggiungi

"Non credo che gli uomini del Ris e della Procura siano degli intoccabili, proprio come non sono degli intoccabili gli uomini al governo …

Mi chiedo se sei davvero convinta di quello che hai scritto oppure se vivi in un altro pianeta

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Ivana

Testare in via ufficiosa il DNA e la paternità di MGB sarebbe stato facile -- a Salvagni sarebbe bastato portare un bicchiere di plastica e un sacchetto di plastica durante un colloquio in carcere e portar fuori un bel po' di saliva... Poi se avesse trovato che era il figlio del padre legale il resto veniva da sé con la richiesta ufficiale, a processo, dell'incidente probatorio proprio con il padre (non Guerinoni!), magari preceduta da qualche incredibile indiscrezione giornalistica...

Inoltre 21 marcatori del DNA di Bossetti sono noti, bastavano quelli per fare il test di paternità, ufficiale, come indagine difensiva, confrontandoli col DNA del padre legale, defunto da pochi giorni, senza prelevare nulla a MGB. Per cui ritengo, come te, che gli avvocati sappiano da tempo che Bossetti non è figlio del padre legale. Chi ancora ipotizza che possa esserlo secondo me si mette sul sentiero dell'assurdo (o del megacomplotto, che è più o meno lo stesso).

Altra cosa è pensare che la vicenda del delitto, così come ricostruita dall'accusa, sia piuttosto discutibile: ma all'accusa questo interessa poco fin tanto che la difesa non riesca a metterla in crisi su qualche punto cruciale. Finora Salvagni & C. hanno puntato sul DNA in quanto tale e non hanno ricavato nulla -- bisogna dire le cose come stanno: quel DNA trovato sugli slip della vittima è di Bossetti, sino a prova contraria, che per ora non c'è.
Vediamo cosa diranno i consulenti della difesa ma credo proprio che, su questo punto, potranno fare ben poco. E la mancanza del mitocondriale è un elemento troppo debole perché troppo tecnico e in balia di troppe opinioni (e anche di possibili errori fatti durante l'inchiesta).
Come dicevo, forse bisogna puntare su altro o magari chiedere a MGB se nel frattempo ha maturato un'idea se non del come, almeno del perché il suo DNA sia finito sugli slip di Yara.

Dudu' ha detto...

Ivana
Perché sorvoli sull'argomento materiale ignoto 1 , non tenuto in debito conto per ip ,a garanzia dell'indagato poi imputato ?

A Bossetti l'alibi gli è stato chiesto il 16 6 2014, relativo a un lontano 26 11 '10.

Magari, se gli fosse stato chiesto a tempo debito l'alibi di ferro c'è l'aveva pure lui.
Lo studio delle celle telefoniche non hanno escluso potesse trovarsi anche a casa .

Gilberto ha detto...

A Ivana (riporto il tuo aforisma)
“”C'è chi ha detto che "Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione"”
Credo che possa averlo detto:
a) una persona molto intelligente.
b) un opportunista.
Il tuo ovviamente è il caso a)

Paolo A ha detto...

Dan F
Ma come si fa a dire che nella traccia 31g20 c'era il DNA di Bossetti; ammettendo pure che quella traccia ci fosse DNA, quando hanno testato alla cieca quel campione con quello di Ester Arzuffi e con quello del fratello Fabio Bossetti(non Sergio), quel DNA non ha fatto match e poi dici che il DNA mitocondriale è una questione molto tecnica e debole, mentre sappiamo che i consulenti dell'accusa durante il processo, nelle loro deposizioni, hanno parlato di eteroplasmia del DNA mitocondriale di Yara, quindi non è una questione molto debole se i consulenti dell'accusa hanno cercato di giustificare la presenza di un DNA mitocondriale che non appartiene all'imputato.
Evito di parlare del "megacomplotto" perché la questione è piuttosto complessa e richiederebbe molto tempo, però sulla paternità vorrei porre all'attenzione un'altra cosa possibile, Bossetti potrebbe essere figlio di un terzo soggetto che non è ne Bossetti ne Guerinoni.

Dudu' ha detto...

Certo Dan F
Un semplice escamotage per Salvagni potrebbe esserci stato. È credibile, ma dici l'avrebbe fatto sapere, può essere.
Ma può essere abbia una sua strategia, lo puoi escludere ? E se si,perché?

Anonimo ha detto...

@ Dan F

Bossetti in quel periodo passava davanti alla palestra ogni sera, il 26 novembre 2010 era lì come molta altra gente, quindi la differenza tra lui e gli altri sta solo nel suo DNA su Yara.
Intendo dire, non è anomalo Bossetti a Brembate, ma certo lo è il suo DNA sui vestiti della bambina. Sempre che sia suo, però...

Solo per fare un esempio, il prelievo a MGB è stato ricavato da un boccaglio, in mezzo al traffico invece che in un laboratorio di analisi dove l'igiene è garantita. Non sappiamo se l'agente avesse i guanti e se il boccaglio fosse perfettamente sterile.
Non sappiamo se il prelievo è stato ripetuto nella procedura corretta. A te risulta che l'abbiano fatto?
E senza contare le intercettazioni HT di cui parla TommyS più sopra, che creano sospetti enormi sebbene non possano costituire prova in tribunale.

Sullo scenario di una possibile contaminazione dolosa poi osservi:

.........."In ogni caso si tratta di una strada che a Bossetti non potrà portare del tutto bene perché con la contaminazione dolosa significherebbe domandarsi: perché accusare proprio lui? Credo si capisca cosa implicherebbe questa domanda. "............

Non è necessario che Bossetti avesse dei brutti conti in sospeso da non poter rivelare.
L'immaginario depistatore, per incastrarlo, poteva avere un movente ignoto anche al diretto interessato, oppure poteva non nutrire alcun odio nei suoi confronti e avere scelto lui per puro caso.

Io però tendo a pensare che, nell'eventualità, MGB sia stato scelto da qualcuno che lo conosceva di persona e lo 'abbia notato attorno alla palestra in orario compatibile con la scomparsa di Yara.
Una cosa è certa, se l'uccisore della bambina è diverso da Bossetti, la sera del 26 novembre quell'uomo si trovava intorno alla palestra alla stessa ora in cui lui passava sul furgone. Guarda un po', potrebbero perfino essersi incrociati...
Un punto debole di questa teoria è che il depistatore non poteva sapere se Bossetti aveva un alibi.

E magari proprio per questo il DNA non è stato apposto subito. Dopo tre mesi ti voglio, sono dolori a trovare alibi e testimoni per la sera del delitto...specie se sei una persona riservata, abitudinaria, con pochi amici, e vivi in una zona fuori mano come la piana di Mapello. Soprattutto se sei innocente, quindi non ti aspetti mai e poi mai di essere accusato della morte di Yara.
Meglio ancora se ti trovano dopo tre anni e mezzo. Praticamente impossibile per te ricordare dov'eri e cosa facevi (invece il vero colpevole se lo ricorda benissimo e nel frattempo si è preparato un bell'alibi).

Naturalmente sono solo ipotesi, ma non le vedo tanto irrealistiche.
Nautilina

Ivana ha detto...

Enrico,
leggere i messaggi altrui (in questo caso i messaggi di Tommy) non vuol certo dire condividerne pienamente il contenuto!
La mia opinione è abbastanza simile a quella di Dan.
Riguardo agli uomini del governo, lo scandalo Watergate, per esempio, aveva portato alle dimissioni di Richard Nixon, o no? Mi pare, inoltre che Berlusconi sia stato coinvolto pesantemente, per esempio, nel cosiddetto scandalo Rubygate. Mi sembra che sia stato coivolto anche in altri (e numerosi) procedimenti penali, o no?

Dudu’ ritengo inutile che io continui a ripetere il mio noioso punto di vista, mi limito a ripetere volentieri le parole di Dan, che condivido pienamente:
“Testare in via ufficiosa il DNA e la paternità di MGB sarebbe stato facile -- a Salvagni sarebbe bastato portare un bicchiere di plastica e un sacchetto di plastica durante un colloquio in carcere e portar fuori un bel po' di saliva... Poi se avesse trovato che era il figlio del padre legale il resto veniva da sé con la richiesta ufficiale, a processo, dell'incidente probatorio proprio con il padre (non Guerinoni!), magari preceduta da qualche incredibile indiscrezione giornalistica...”

Paolo, penso che la madre avrebbe saputo chi, eventualmente, poteva essere il padre naturale e avrebbe potuto comunicarlo alla Difesa (che, grazie alla legge specifica, avrebbe potuto effettuare le proprie indagini difensive per far uscire dal carcere il proprio assistito).


Gilberto, pare che l’aforisma sia di James Russell Lowell.
Ho percepito la tua ironia “astiosa” e ingiustificata. Forse non riusciamo a capirci e spero che prima, o poi, se saremo entrambi persone “intelligenti” dal punto di vista dell’empatia, riusciremo a trovare il modo per comunicare inter nos senza che l’altro/a possa avvertire rancore o derisione.
Avevo riportato l’aforisma riferendomi a casi generali (quindi, riferendolo anche a me stessa)
Apprezzo molto l’ironia e l’autoironia di chi, come Dan in determinate occasioni, la sa usare in forma davvero piacevole; insomma apprezzo l’ironia quanto non la percepisco astiosa.


ENRICO ha detto...

Dan.F

Testare in via ufficiosa il DNA e la paternità di MGB sarebbe stato facile -- a Salvagni sarebbe bastato portare un bicchiere di plastica e un sacchetto di plastica durante un colloquio in carcere e portar fuori un bel po' di saliva... Poi se avesse trovato che era il figlio del padre legale il resto veniva da sé con la richiesta ufficiale, a processo, dell'incidente probatorio proprio con il padre (non Guerinoni!), magari preceduta da qualche incredibile indiscrezione giornalistica

Io penso l'esatto contrario : non la vedo così semplice come tu la proponi.

Il tentativo di scardinare - con una certificazione non ufficiale presentata da una posizione di assoluta inferiorità e debolezza conoscitiva - i risultati di una indagine voluta dalla Procura, condotta dal Ris costosissima, iper-pubblicizzata e convalidata dal ministro degli interni, avrebbe danneggiato in maniera irreparabile il compito della difesa.

magica ha detto...

purtroppo gli incovenienti possono capitare a tutti .
chi si trova arrestato e indagato per omicidio avra' avuto da libero cittadino ..considerazioni impietose , sospetti verso i casi di cronaca .
avranno fatto un esame di coscenza?ore che si trovano imputati e magari, hanno la consapevolezza d'essere innocenti ?-
credo che una persona assennata e senza pregiudizi possa capire ,se una persona è sincera .
dai riscontri , e dalla logica dei fatti si dovrebbe capire . puoi essere sincero E innocente fino che vuoi ,,ma se ti trovi con certi pregiudizi , hai voglia a dirti innocente,, sarai colpevole per sempre .

ENRICO ha detto...

Ps

..e poi se la Ruggeri era così certa che MGB fosse figlio illegittimo perchè non ha MAI voluto fare il confronto genetico tra MGB ed il padre anagrafico come saggiamente le fu suggerito dal Gip Maccora al fine di sgombrare il campo da qualsiasi dubbio ?

Anonimo ha detto...

@ENRICO. Va bene che la procura qui ha dimostrato di poter spadroneggiare quanto vuole, ma se io porto una certificazione di un laboratorio accreditato (magari uno di quelli che proprio vantava la procura) non credo che nessun GIP possa ignorare la cosa. Specie se magari, facendo proprio come fa la procura, rendo prima la notizia pubblica.

@ Nautilina gli unici che possono aver contaminato gli slip con il dna di Bossetti sono solo gli inquirenti. Dal momento che hanno tra i loro esperti un ex dei RIS avrebbero dovuto chiedergli: come e in quale fase delle analisi avrebbero potuto contaminare i reperti? e quali tracce può aver lasciato tale contaminazione dolosa?

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ ENRICO

Dai ragazzzi, stiam coi piedi per terra però! Ma veramente si può pensare che se la difesa avesse testato che MGB era il figlio del suo padre legale (e non di Guerinoni) la cosa sarebbe morta lì!? E per una questione, non so come definirla "formale"!? E non ci sarebbe stata neppure qualche indiscrezione ai giornali e roba simile!?
Ma non ti vien da pensare che con un valido test del genere in mano, magari ripetuto 2 o 3 volte per sicurezza, per quanto ufficioso, la prima cosa che Salvagni & C. avrebbero fatto sarebbe stata quella di fare un discorsetto col GIP o GUP o GOP o GAP o quel che è, competente sul caso, in presenza magari del PM, per raccontare in maniera super riservata quel che avrebbero appurato? Cioè che Guerinoni non è padre a Bossetti, che lui è figlio del padre legale e che dunque, per ovvia logica genetica, il DNA di Ignoto1 non può essere eguale a quello dell'imputato?
Pensi che in questo caso il PM e il GIP (o GUP) avrebbero fatto spallucce? Magari dicendo "boh! La genetica è sempre un gran casino..."!?
Oddio può anche darsi...

Certo, siamo in Italia, nessuno deve mai perdere del tutto e tutti tengono famiglia, così sarebbero andati al rito abbreviato, con nel frattempo MGB ai domiciliari, e nel processo sarebbe venuto fuori uno stranissimo errore di un qualche laboratorio, con, forse, una piccola testa che saltava e festa grande per tutti con MGB a casa nelle braccia di Marita e invidiato dai fan della moglie nonostante i mesi in galera...

Insomma non credo proprio si possa ritenere che abbia anche solo una minima plausibilità un'ipotesi del genere -- cioè che abbiano sbagliato (o complottato se si preferisce) così alla grande e che il formalismo giuridico li salvaguardi comunque (o che addirittura la difesa sia dentro il complotto): Kafka va bene ma questo non è il suo Processo ragazzzi!

Dan F. Rinaldi ha detto...

Tornando seri, sul mitocondriale: ho scritto che si tratta di una "prova debole" perché troppo tecnica. Lo ribadisco: siamo di fronte ad una giuria popolare, oltre ai togati, fatta non di genetisti, e se dai consulenti di parte, accusa o difesa che sia, non viene sparata una bordata comprensibile e grossa su questo punto l'assenza del mitocondriale passerà come un dettaglio o, al massimo, una stranezza che non inficia la polpa della prova regina. La logica accusatoria è stringente: il DNA nucleare identifica una persona, quel DNA è di Bossetti. Stop. Manca il mitocondriale? Ci possono essere mille motivi (dico sinteticamente): sta alla difesa dimostrare che quella mancanza è impossibile (o è dolosa) e finora non è stato fatto (hanno insistito anche poco per la verità...).

Attenzione, non sto dicendo che non sia una stranezza, e anche molto grande, sto dicendo quel che sembra apparire dal processo finora (e apparirà in futuro se non succede qualcosa di grosso).

Attenzione poi ad un'altra cosa: in quest'inchiesta si sono fatti molti errori e dietro l'angolo sta anche l'errore di profilazione del mtDNA (con tutta una serie di scusanti come le tecniche primitive per il mtDNA rispetto all'Iphone6 che sono quelle del nucleare ecc. ecc.).

C'è però un DNA nucleare chiaro, limpido e di ottima qualità ed è di Bossetti e stava sul povero corpo di Yara da 3 mesi! E dunque?

Duqnue l'unica possibile aporia che io vedo sta nell'ultima frase che ho scritto. Vedremo se verrà portata con forza a processo.

Gilberto ha detto...

A Dan F.
“portare un bicchiere di plastica e un sacchetto di plastica durante un colloquio in carcere e portar fuori un bel po' di saliva...”

Un simile stratagemma ha rilevanza penale, significa violare i regolamenti carcerari e tentare di prevaricare le disposizioni del tribunale.

All’anonimo delle 14:10:00

Siamo in uno stato di diritto e le certificazioni di un laboratorio accreditato riguardo a un imputato incarcerato devono sempre essere autorizzate.

Qui molti parlano astrattamente e con faciloneria senza sapere nulla delle limitazioni a cui è sottoposto un imputato e alle regole che la difesa è tenuta a rispettare. Il sistema processuale comporta procedimenti formali e precise procedure a garanzia e nel rispetto della legge. In caso contrario sarebbe davvero l’anarchia.

Paolo A ha detto...

L'unico test che la difesa poteva condurre in via ufficiosa è la comparazione tra il DNA di Massimo Bossetti con quella del padre Giovanni Bossetti, mentre la comparazione tra Massimo Bossetti e Guerinoni doveva essere fatta tramite incidente probatorio, essendo Bossetti detenuto e il campione genetico del Guerinoni in mano alla Procura.
Peraltro la difesa ha chiesto in sede di udienza preliminare il rifacimento degli esami genetici, che però sono stati rifiutati dal GUP, cosa alquanto strana, quindi che per la difesa le cose siano così chiare come gli utenti scettici stanno scrivendo non è assolutamente vero, visto e considerato che oltre a dire che Massimo Bosssetti è figlio di Guerinoni, sostengono addirittura che il DNA di Ignoto1 è di Bossetti, quando in quel DNA vi è la componente mitocondriale di un altro individuo; il problema è che l'accusa ha giocato a carte coperte sull'argomento genetica e la difesa non poteva rischiare di danneggiare il proprio assistito non conoscendo le carte.

TommyS. ha detto...

Dan F.

Tornando seri, sul mitocondriale: ho scritto che si tratta di una "prova debole" perché troppo tecnica.

In questo processo assurdo gli unici indizi seri sono quelli tecnici cioè quelli legati alla genetica forense.

Sono i consulenti della Procura ed il PM a voler far passare l'aporia del mitocondriale come assolutamente non in grado di inficiare la validità della prova fornita dal DNA nucleare. Ma non c'è una genetica di serie A ed una di serie B. Il mtDNA è stato studiato tanto quanto quello nucleare, anzi il sequenziamento del genoma umano (nucleare) è arrivato solamente in un secondo tempo quando il mtDNA era già ben conosciuto.

Nel campo dell'identificazione personale qualsiasi informazione derivante dagli acidi nucleici, purché discriminante, concorre in ugual misura alla probability match. Nell'ipotesi che non si fosse tipizzato il mtDNA ma si fosse riusciti, realmente, a tipizzare alcuni SNP definenti i probabili fenotipi di Ignoto1 e questi non coincidessero con quelli del DNA di Bossetti, anche queste informazioni inficerebbero la compatibilità ottenuta con i 21 marcatori STR autosomici. Bisogna farsene una ragione. Ed in ogni caso quei consulenti del PM che in udienza hanno minimizzato l'aporia, l'hanno fatto sulla scorta di nessun paper scientifico riconosciuto, ma neanche di studi personali fatti nel sottoscala di casa propria. Per cui prova debole proprio non è.

Ma a riprova che qualcosa proprio non torna e che ciò è ben chiaro all'accusa, vi è il fatto che l'aplotipo mitocondriale di Bossetti è stato estratto sempre dalla saliva dei boccagli dell'etilometro. Una corretta logica scientifica ed investigativa avrebbe dovuto richiedere un nuovo prelievo di campioni biologici dell'indagato in modo tale da avere la certezza, o conferma, del primo risultato (ma anche l'aplotipo mt dell'Arzuffi non coincideva con quelli ricavati dalla 31G20) ed analizzare la possibile eteroplasmia in diversi tessuti e fluidi biologici. Ma questo nuovo prelievo ed esame sarebbe dovuto avvenire con il necessario consenso dell'indagato in custodia cautelare e nel contraddittorio con la difesa. Eventualità che a quanto pare il PM Ruggeri ha scansato molto bene e bisogna chiedersene il perché.

Anche il famoso test di paternità Massimo-Giovanni Bossetti avrebbe dovuto seguire le stesse regole in quanto sicuramente la difesa avrebbe richiesto un nuovo prelievo di DNA del proprio assistito oltre a quello del padre anagrafico. E qui il rifiuto da parte del PM la dice molto lunga su quali insidie per l'accusa possano celarsi nella ripetizione dell'estrazione e tipizzazione del DNA di Bossetti.

Ivana ha detto...

Credo che, con la legge del 7 dicembre 2000 n. 397, avente LO SCOPO di attuare il principio di parità tra accusa e difesa, venga riconosciuta al difensore la facoltà di effettuare due tipi di investigazione: l’indagine da fonti dichiarative e le INVESTIGAZIONI DIRETTE. Sarà il difensore a valutare l’opportunità di esercitare tale facoltà. Insomma,nell’interesse del proprio assistito, il difensore può svolgere le attività di investigazione e di indagine IN PARALLELO rispetto a quelle del PM.
Nel caso il difensore intenda svolgere accertamenti tecnici non ripetibili, allora deve darne avviso, senza ritardo, al PM che deciderà se presenziare o no.
Poiché credo che il test di paternità sia ripetibile, penso che il Salvagni avrebbe potuto (come ritengo abbia fatto) far eseguire il test ai familiari.
Comunque, mi sembra che il c.p.p non precisi le modalità con cui si ricercano le fonti della conoscenza (naturalmente nel rispetto del codice deontologico forense).

Dudu' ha detto...

Concordo
Salvagni sa quando e come muoversi, ci sono procedure da rispettare e tempi per ogni cosa. Peccato che qui non si badi a persone preparate che impiegano del tempo a spiegarcele. Forse poca fiducia, non sò.
Oggi ho letto un articolo, sembrerebbe che gli incaprettamenti siano stati superati da nuove tecniche dalla manovalanza del crimine. Singolare similitudine di azione omicidiaria con questo caso, sicuramente suggestiva la presenza di un Locatelli.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/29/lombardia-coltellate-rituali-ecco-come-la-ndrangheta-ha-scannato-un-uomo/2339014/#disqus_thread

Ivana ha detto...

Tommy,
non sono SOLTANTO i "consulenti della Procura ed il PM a voler far passare l'aporia del mitocondriale come assolutamente non in grado di inficiare la validità della prova fornita dal DNA nucleare" perché ANCHE il genetista della parte civile, Portera, aveva detto esattamente, in un'intervista a "La vita in diretta": "Siamo di fronte a un caso particolare, non a un'anomalia. La mancanza del DNA mitocondriale di Bossetti non può invalidare la prova; se tutto il procedimento è stato fatto in maniera corretta, non c'è alcuna possibilità di errore [...]"

PINO ha detto...

IVANA ct/: "Credo che, con la legge del 7 dicembre 2000 n. 397, avente LO SCOPO di attuare il principio di parità tra accusa e difesa, venga riconosciuta al difensore la facoltà di effettuare due tipi di investigazione: l’indagine da fonti dichiarative e le INVESTIGAZIONI DIRETTE. Sarà il difensore a valutare l’opportunità di esercitare tale facoltà.
Ed io sono convinto che l'agguerrito avv. Salvagni, ed il suo staff, non abbia esitato a servirsi di una disposizione così favorevole, per accertarsi sulla "vera "discendenza genetica del proprio assistito, indipendentemente dal fatto che avrebbe potuta farla in un qualsiasi altro momento...
Non vedo, pertanto, di cosa si stia ancora parlando.
Altro discorso sarebbe disquisire sulla colpevolezza o l'estraneità di MGB per il reato che gli si addebita; ciò verrà fuori dai prossimi dibattimenti in sede giudiziaria.
Per ora, ogni pronostico non ha alcuna valenza.
Per tutto il resto delle varie considerazioni in merito al caso in discussione, concordo con quanto sostengono Dan e Ivana.

Anonimo ha detto...

certezze

"se tutto il procedimento è stato fatto in maniera corretta"
Francamente,Altro poteva dire ?

addossare l'aporia ad una giovane in piena salute senza mostrare elementi di approfondimento che perlomeno sostengano la tesi ? Gatta ci cova dicevano le saggie nonne

TommyS. ha detto...

Ivana

Ho dimenticato di parlare dei consulenti tecnici della parte civile che adesso stanno facendo quadrato con i propri ex colleghi/commilitoni mentre sino a poco tempo fa nutrivano non pochi dubbi sulle analisi svolte dai RIS e sugli indirizzi impressi alle indagini. Spero, anche se ci credo poco, che Portera, quando siederà davanti alla Corte, voglia spiegare quali fossero quei dubbi e cosa gli abbia fatto cambiare idea non appena individuato il presunto colpevole.

Affermare tout court "Siamo di fronte a un caso particolare, non a un'anomalia" mi sembra davvero risibile dal punto di vista scientifico.
Se fosse realmente un "caso particolare" bisognerebbe citare un qualsiasi studio accreditato che attesti che tale caso si sia effettivamente già verificato (e sia stato verificato) ed abbia trovato una spiegazione scientifica. Altrimenti rimane sempre un'anomalia non spiegabile con le conoscenze attuali della scienza. Cosa che di per sè non è accettabile in una corte di giustizia secondo la giurisprudenza attuale. Ma tali dichiarazioni rilasciate da Portera alla Sciarelli andavano più che bene per il pubblico beota che pende da tale trasmissione televisiva.

Anonimo ha detto...

Dan F,
naturalmente ciò che dico io non conta un'emerita cippa, ma TommyS, Enrico e Gilberto, molto più autorevoli e stimabili della sottoscritta, te lo stanno apiegando. Ti dicono che a un detenuto non si può prelevare di soppiatto un campione di saliva o altro per farlo esaminare, senza il permesso del giudice. Oddio, si può anche fare, ma dopo non puoi certo sbandierarlo ai quattro venti, devi tenertelo per te, perché hai commesso una violazione e ti conviene tacere. Puoi solo chiedere che sia autorizzata un'ulteriore analisi, e guarda caso Salvagni l'ha fatto senza ottenere il consenso. Non è strano?

Comunque mentre noi discutiamo sulla paternità di MGB, i Bossetti, di solida tempra bergamasca, non sono certo rimasti con le mani in mano ad aspettare: hanno eseguito un test privato e si sono messi l'anima in pace da un pezzo. Sono affari loro, no? A 'sto punto, francamente non ci giurerei che non abbiano incluso Massimo nel test di famiglia: secondo me di riffe o di raffe hanno analizzato anche lui, procurandosi un suo campione.
Ovvio che non ce lo vengono a dire.

Personalmente credo che la Dinasty dei Bossetti sia ormai definita, ossia che la paternità di Guerinoni sia stata accertata per i gemelli (non per il terzo figlio).
Lo stesso avv. Salvagni tempo fa ebbe a dire che la paternità di Guerinoni non contava. Quindi sembrava darla per scontata.

Il punto è un altro: anche ammesso che MGB sia davvero figlio di Guerinoni, siamo sicuri che sia proprio lui Ignoto 1?
Il prelievo di saliva tramite boccaglio è stato eseguito in maniera ineccepibile, e ripetuto almeno una volta per sicurezza?

Che senso dobbiamo dare alle intercettazioni di HT?
Essendo state ottenute illegalmente non hanno valore di prova, è vero (ma come sp*********o valgono parecchio).
Tu Dan sei certo che non ci sia stata nessuna forzatura per 'adattare' il genoma di Bossetti a quello di Ignoto 1? Io, con tutto quello che oggi sappiamo, non ci metterei più la mano sul fuoco.

Se davvero c'è stata una contaminazione dolosa utilizzando genoma di Bossetti, chiaramente MGB e Ignoto 1 coincidono al 100 per cento, anche ad occhi chiusi, senza che sia lui il colpevole.
Ma dopo le intercettazioni che stranamente parlano di 'aggancio on etilometro' dubito molto che sia andata così, perché non avrebbero avuto bisogno di agganciare niente.
Quindi Ignoto 1 potrebbe anche non essere MGB, pur essendo compatibile con GG ed EA, data la presenza di molti consanguinei nella zona.

Nautilina

andres ha detto...

Se andavano bene per i fans di Sciarelli, tali dichiarazioni non avrebbero dovuto essere così tranquillamente accettate dai genitori Gambirasio. A meno che...la spiegazione di tale accettazione acritica non rientri nella frase di Fulvio Gambirasio che ammoniva la moglie "...abbiamo altri tre figli".

Ivana ha detto...

Sì, Pino, condivido quanto da te saggiamente espresso …

Tommy, credo che “Chi l’ha visto?” rappresenti soprattutto un servizio di pubblica utilità per la raccolta di eventuali segnalazioni su possibili avvistamenti per cercare di aiutare i familiari a ritrovare i loro cari scomparsi.
In base a quali dati scientifici definisci “beota” il pubblico di “Chi l’ha visto?”? Non escludo che, tra il pubblico, possano esserci mitomani e persone che possano voler scherzare, insensibili al dolore altrui, ma non farei “di tutta l’erba un fascio” …
Sei a conoscenza che siano stati elaborati dati statistici con lo scopo di conoscere le capacità intellettive almeno di gruppi di persone che seguono “Chi l’ha visto”?
COMUNQUE, come ripeto, le parole di Portera, da me riportate, erano state da lui dette durante una puntata di “La vita in diretta”; si trattava di una veloce intervista che metteva a confronto le risposte di Portera e di Capra a domande relative proprio alla mancanza del DNA mitocondriale di Bossetti.
Purtroppo, per i limiti temporali davvero ristretti, le risposte sono state quasi “telegrafiche”, anche se significative dei punti di vista molto differenti tra i due genetisti.

Paolo A ha detto...

Ivana “Chi l’ha visto”? ha subito un cambiamento in senso peggiorativo da quando lo conduce la Sciarelli, io ogni tanto lo seguivo, però non riesco più a guardarlo perché la Sciarelli e alcuni collaboratori hanno portato il programma verso una deriva che definire colpevolista sempre e comunque è un eufemismo, giusto per fare un esempio mi ricordo come venne trattato il caso dei fratellini Pappalardi, Ciccio e Tore, scomparsi a Gravina di Puglia e poi ritrovati dentro un pozzo; Ivana ti ricordi che venne arrestato il padre e al momento dell'arresto alle prime ore del giorno la troupe della suddetta trasmissione era sotto casa Pappalardi a riprendere in diretta l'arresto del padre.
Per non parlare la trasmissione scandalosa mandata in onda quando il marito di Roberta Ragusa non venne rinviato a giudizio, con relativa indignazione femminile- femminista per il femminicidio presunto, ma nella mente della Sciarelli sicuramente avvenuto e naturalmente compiuto dall'unico imputato, il marito, che la tradiva con la segretaria.

Anonimo ha detto...

D'altra parte, se puntare sul mtDna mancante non sembra aver funzionato granché, puntare sull'aporia del ncDNA che resiste tre mesi all'aperto potrebbe essere ancora più inutile, o peggio trasformarsi in un boomerang, dato che sui vestiti di Yara si sono trovati altri DNA ben conservati.

Dimostrare che il corpo della bambina è stato tenuto al coperto e portato a Chignolo poco prima del ritrovamento potrebbe diventare fondamentale per spiegare, da un lato, la buona conservazione di alcuni DNA (quelli di uomo e donna sul guanto, quello di Silvia Brena sul polsino) e, dall'altro, evidenziare l'aporia di un genoma in cui si volatilizza la sola parte mitocondriale con annessi.

Altrimenti la giuria continuerà a pensare che sì, sarà pure un fatto insolito, ma la pioggia in campo aperto può aver lavato via i mitocondri dell'assassino.
Qualcuno l'ha anche detto, a QG, che i mitocondri subiscono il dilavamento.
Ma se Yara stava al coperto, che scusa possono addurre?


Anonimo delle 17:10

Non sono d'accordo, non è detto che solo gli inquirenti fossero in grado di contaminare. Anzi, a dirla tutta non ci credo che siano stati loro, troppo complicato, troppe procedure e troppi controlli. Le tracce non le hanno messe loro, perché poi se avessero fatto un'enormità del genere dovevano essere tutti - o quasi - d'accordo...e non si capisce il motivo.
Perché poi lasciar passare tre anni per arrestare quel povero capro espiatorio, mentre le spese lievitavano, il PM Ruggeri faceva brutta figura, la popolazione e la famiglia della vittima restavano deluse?
No, se qualcuno ha cercato di depistare non poteva essere altro che un estraneo alle istituzioni.
Almeno spero.
Ultimamente però non credo più tanto all'ipotesi di una contaminazione dolosa. Credo più a un'errata comparazione del DNA di Bossetti con quello d'Ignoto 1.
Per errore involontario, effetto bias oppure aiutino a concludere un'indagine ormai troppo matura.

Nautilina

Dudu' ha detto...

Nautilina
Condivido,
approfondire l'autopsia.ulteriormente. sulla possibilità di contaminazione dolosa la mano sul fuoco non la metto, mi fido di Annika, non c'è motivo per cui venga qui raccontare frottole(bugie), ha offerto fin troppi paper per approfondire l'argomento, a differenza dei nostri genetisti che parlano senza condividere un pò di scienza. In tal senso difendono una casta, ma non pago il canone per sentire "c'è una anomalia", mi aspetto e pretendo qualcosa di piu, mi auguro gli prudano le orecchie e la prossima volta che vanno in tv siano più preparati ad elargire spiegazioni e non ci sia il solito presentatore che li stoppa adducendolo alla difficoltà di comprensione della materia. Un pò di cultura non ha mai fatto morire nessuno. :-)

magica ha detto...

Altrimenti la giuria continuerà a pensare che sì, sarà pure un fatto insolito, ma la pioggia in campo aperto può aver lavato via i mitocondri dell'assassino.
Qualcuno l'ha anche detto. ma resta il fatto lampante che il mitocondrio di una persona c'è nel nucleo cellulare .
ma non è quello di BOSSETTI


AUGURI di un buon anno a tutti , anche da questo forum ..

da magic

Dudu' ha detto...

Buon Cenone e Buon inizio
A tutti
Grazie Magica, a te

ENRICO ha detto...

Alla mia biondina preferita, a tutte le amiche ed amici del blog e al grande Massimo Prati , i miei più sinceri auguri di un Nuovo Anno più umano e solidale

Luca Cheli ha detto...

Buon Anno 2016 a tutti.

Io ritengo che l'unica speranza per la difesa (e la verità) stia nel testare per DNA methylation le residue tracce attribuite a Ignoto1/Bossetti (anche se purtroppo sono quantitativamente ridotte) E quella abbondante attribuita a Silvia Brena.

Non c'è solo l'anomalia mitocondriale, c'è anche l'impossibilità di ricavare la source della traccia (tramite mRNA), in una traccia definita di ottima qualità, nonché l'incredibile resistenza alla degradazione di quel DNA se si deve prestare fede alla tesi dell'accusa della permanenza per tre mesi all'aperto.

Ma certe cose devono essere dette e la difesa deve attaccare, staremo a vedere se lo farà.

Sinceramente temo che abbiano paura di qualcosa più grande di loro e che non se la sentano di gridare al caso Dreyfus.

Ci vorrebbe uno Zola, ma non se ne trovano sotto l'albero di Natale.

Anonimo ha detto...

Magica,
grazie degli auguri! Buon anno anche a te.
Per il mitocondriale, purtroppo si è detto in aula - riferito da testimoni – che non è attribuibile a nessuno. Non è sufficiente e nemmeno ben conservato, per cui potrebbe appartenere a chiunque (anche all'imputato).
Insomma, sul DNA tutto sembra congiurare contro Bossetti:
- non si può dire che il mitocondriale manchi del tutto (l'aporia si è sgonfiata)
- non si può escludere che quel poco di mt estraneo su Yara appartenga a lui
- non si può nemmeno sostenere che tre mesi all'aperto avrebbero distrutto il DNA nucleare, perché quello dell'istruttrice è resistito e anche bene.

Per questo penso che l'unica via percorribile, ormai, sia puntare sull'errore nel confronto con Ignoto 1. Purtroppo le eventuali prove di una forzatura non possono valere in tribunale, quindi la vedo molto dura, pur avendo grande fiducia nel pool difensivo.
Sono d'accordo con Luca Cheli per le sue amare constatazioni, ma non dispero del tutto.
Augurando un nuovo anno più sereno in cui prevalgano la giustizia, la lealtà e la libertà di pensiero, saluto calorosamente tutti.

Nautilina

Gilberto ha detto...

Allora Luca non dirmi che ha proprio ragione Enrico a paventare qualche accordo sottobanco? No non ci credo anche se so di essere al fondo un po' ingenuo. Certo nessun intellettuale italiano di quelli che vanno per la maggiore ha formulato un J’Accuse. Ma non si può pretendere… l’armata o è in manutenzione o è in disarmo. Quella italiana è ormai una società in mano ai nuovi parvenu. No, nulla si può escludere, però mi dispiacerebbe davvero se Enrico avesse ragione.

Ivana ha detto...

Paolo, a me la Sciarelli appare una giornalista coraggiosa e determinata nella ricerca delle persone scomparse; purtroppo non riesco a seguire tutte le puntate e non ricordo come venne trattato il caso relativo ai due fratellini; ricordo, invece, la trasmissione relativa a quanto da te citato a proposito del caso Ragusa e ho avuto soltanto la sensazione che la Sciarelli intendesse mettere in dubbio la non responsabilità del marito nella sparizione della moglie (so che gli inviati di “Chi l’ha visto?” hanno perfino svolto ricerche per appurare se effettivamente determinati presunti avvistamenti di Roberta fossero attendibili, o semplici errori umani dovuti alla somiglianza tra Roberta e le persone effettivamente incontrate e descritte da alcuni testimoni , approdando a scoprire che, in realtà, erano state segnalate, in buona fede, semplici sosia); ritengo giusto che gli organi competenti vengano spronati e aiutati ad approfondire le ricerche, in modo da poter giungere a trovare Roberta. Personalmente credo che le ipotesi più probabili, nel caso di Roberta Ragusa come nel caso di Mariella Cimò, siano, purtroppo (e spero di sbagliarmi!) o il suicidio o l’uxoricidio e anch’io, come la Sciarelli, insisterei affinché la Procura non demorda e prosegua nella ricerca della verità storica, in modo che il caso non cada nel dimenticatoio.


Buon anno a te, Paolo, e tutta questa comunità virtuale!

ENRICO ha detto...

Ma scusate, non si conosce la natura della traccia organica , c'è un ncDNA che resiste - contro ogni dimostrazione scientifica - ad un considerevole degrado per ben tre mesi , c'è una cellula che contiene un ncDNA di un individuo ed un mtDNA di un altro
.. non so cosa altro ci vuole per non ritenere valida "la prova" del DNA fornita dalla Procura a carico del Bossetti ( per non parlare dei video con il montaggio manipolato)

Il fatto è che Quel Dna è costato troppo: lo difenderanno coi denti, anche se è una bufala“ ( http://ilgarantista.it/2015/01/30/quel-dna-e-costato-troppo-lo-difenderanno-coi-denti-anche-se-e-una-bufala/ ) e quindi , dato che non esiste parità fra accusa e difesa ( almeno dal punto di vista degli oneri economici che quest'ultima dovrebbe sostenere a suo carico mentre la prima se ne frega tanto pagano i contribuenti ) ritengo pressocchè impossibile riuscire a scardinare la tesi della Procura

Però, siccome è stata fatta un'indagine "unica nella storia della criminologia" indagine che non può e non deve essere sputtanata nonostante le vistose incongruenze, non mi meraviglierei, ripeto, se le parti si accordassero per un compromesso
sotterraneo : io mollo sul DNA , tu molli sulla condanna

Paolo A ha detto...

Il problema che noto spesso in questo blog è che per smontare le tesi di qualche commentatore si utilizzino dei dati o informazioni che non esistono da nessuna parte, insomma si scrivono cose non vere, prese da chissà quale fonte di informazione, ammesso che siano state scritte e le si utilizza per portare avanti la propria tesi, quasi sempre colpevolista o comunque che vira sullo scetticismo di quelle che sono le posizioni difensive.
Ho fatto questa premessa, e vi giuro che non ne avevo intenzione, perché ho letto gli ultimi commenti e ora con lo stesso metodo che ho esposto sopra, si da per certo che la questione del DNA mitocondriale sia bella che risolta, con un ragionamento del tipo: si, non c'è il DNA mitocondriale di Bossetti, ma forse ce n'è uno che non è analizzabile e che però potrebbe appartenere a lui.
Allora quando si fanno delle affermazioni così perentorie, si dovrebbe fare una cosa molto semplice, si dovrebbero separare i fatti dalle opinioni.
Giusto per essere pignoli e per elencare un fatto chiaro e acclarato nelle indagini e ora anche nel processo, nella traccia 31g20 non c'è il DNA mitocondriale di Bossetti, ma ce n'è un altro appartenente ad un altro soggetto, ripeto:
NELLA TRACCIA 31G20 C'E' UN MITOCONDRIALE CHE NON E' DI BOSSETTI MA DI UN ALTRO INDIVIDUO.
Quindi l'aporia non è stata superata, anzi è stata riproposta in toto, infatti in udienza il consulente dell'accusa, l'ultimo che è stato sentito, ha parlato di eteroplasmia del DNA mitocondriale di Yara proprio per giustificare questa aporia, naturalmente affermazione fatta senza un minimo di riscontro fatto da un laboratorio visto e considerato che gli unici campioni biologici di Yara sono nelle loro mani.

Scusatemi e passatemi questo sfogo, Vi auguro a tutti Buon Anno Nuovo.

Anonimo ha detto...

Sfogo sacrosanto caro omonimo! Anch'io ero balzato sulla sedia a leggere del mtcDNA di tutti e di nessuno!

Buon anno a tutti, in primis a Massimo Prati e al suo magnifico Blog!

Paolo

ENRICO ha detto...

Carissimo Paolo A ( Buon Anno !)

avevo notato anche io come alcuni parlassero di "assenza del mitocondriale " di Bossetti ( Dan F. - 30 dicembre 2015 14:38 e Ivana che scrive "La mancanza del DNA mitocondriale di Bossetti non può invalidare la prova - 30 dicembre 2015 17:06:) con la assoluta impossibilità della "presenza del mitocondriale" di un altro individuo nella stessa cellula

Quindi

repetita iuvant

... in natura non esiste e non può esistere nessuna cellula che abbia un corredo di informazioni che rimandi a soggetti DIVERSI nel nucleo e nel mitocondrio.

fonte https://colonnainfame2014.wordpress.com/

Ivana ha detto...

Buon anno a tutti!

Enrico, avevo SOLTANTO RIPORTATO le PAROLE DI PORTERA (NON MIE!)
e, in un messaggio successivo, avevo scritto ESATTAMENTE quanto segue:
"come ripeto, le parole di Portera, da me riportate, erano state da lui dette durante una puntata di “La vita in diretta”; si trattava di una veloce intervista che metteva a confronto le risposte di Portera e di Capra a domande relative proprio alla mancanza del DNA mitocondriale di Bossetti.
Purtroppo, per i limiti temporali davvero ristretti, le risposte sono state quasi “telegrafiche”, anche se significative dei punti di vista molto differenti tra i due genetisti."

ENRICO ha detto...

Ivana

(di corsa perchè sto uscendo )

scrivi "domande relative proprio alla mancanza del DNA mitocondriale di Bossetti."

Avrebbero dovuto essere "domande relative alla presenza nella stessa cellula di un DNA mitocondriale di un individuo non identificato collegato ad un DNA nucleare al contrario identificato come appartenente al Bossetti

Ossia avrebbero dovuto parlare di una macroscopica inspiegabile incongruenza scientifica

Anonimo ha detto...

@Enrico

Paolo A. poneva l'accento sul fatto che anche in questo Blog venisse "risolto" ,da qualche utente, il problema del mtcDNA, semplicemente affermando che non è possibile stabilirne la provenienza e quindi "può essere di chiunque anche di Bossetti", SENZA CHE CIO' ABBIA ALCUN RISCONTRO NEGLI ATTI!!!

E, per chiarire Paolo A. ribadisce DUE VOLTE: "NELLA TRACCIA 31G20 C'E' UN MITOCONDRIALE CHE NON E' DI BOSSETTI MA DI UN ALTRO INDIVIDUO."

Questo è il punto anche secondo me! Troppo comodo no?



Perché se il mtc può essere di chiunque, Bossetti e fregato! Logico dedurre che il mtc è degradato ma sicuramente suo, figuriamoci! Il "CHI SE NON LUI" della giustizia italiana sarebbe d'obbligo.


Ma se il mtc NON E' di Bossetti, allora qualcuno deve spiegare il fenomeno che come tu GIUSTAMENTE dici "in natura non esiste e non può esistere nessuna cellula che abbia un corredo di informazioni che rimandi a soggetti DIVERSI nel nucleo e nel mitocondrio."


Già in questo processo dobbiamo credere sulla parola ai Ris,ai vari genetisti intervenuti, alla Cattaneo ecc., ci manca solo che venga inventata una comoda scappatoia per quell'anomalia!

Non solo: in questo processo, almeno stando a quanto si legge dagli organi di stampa, non ho ancora visto una decente spiegazione a nessuno dei dubbi che autorevoli commentatori di questo blog hanno posto, citando , a differenza dei suddetti esperti dell'accusa, papers e studi! E, visto dove parteggia la stampa, ci fosse stata una spiegazione logico-scientifica, credo proprio che ne saremmo stati prontamente informati!

Paolo

Ivana ha detto...

Enrico,
mi ERO LIMITATA a RIPORTARE quanto detto da Portera riguardo alla domanda relativa alla mancanza del DNA mitocondriale di Bossetti.
Ricordo anche (SPERO CHE ALTRI/E abbiano assistito a quella breve intervista dove presentavano le risposte sia di Portera sia di Capra)
che Portera alla domanda: "Qualcuno avrebbe potuto trasferire il DNA di Bossetti?" aveva risposto: "Ipoteticamente il DNA è trasferibile, poi dall'ipotesi a mettere in atto una macchinosa serie di eventi, come l'effettivo trasferimento,mi sembra abbastanza assurdo"; Capra, invece, aveva detto: "Il DNA è altamente trasferibile".
QUI: http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_luglio_02/yara-dna-bossetti-difesa-per-ora-non-chiediamo-nuovi-test-11464d7a-2093-11e5-b510-55e71b40db58.shtml
troviamo quanto segue:
"[...]La difesa calca la mano su un passaggio della relazione dei consulenti del pm, Carlo Previderè e Pierangela Grignani dell’università di Pavia, che hanno confermato la corrispondenza di Bossetti con Ignoto 1 e hanno analizzato le tracce pilifere sul corpo della bambina. Così si legge rispetto all’analisi di due tracce miste di Dna: «A fronte di quantità significativamente elevata di Dna maschile (...) con una chiara componente attribuibile a Ignoto 1, l’analisi del Dna mitocondriale evidenziava una componente maggioritaria riconducibile alla vittima e una minoritaria di difficile interpretazione» e «addirittura esclusivamente riconducibile alla vittima». [...]
Significa che sui vestiti di Yara c’è il Dna nucleare di Bossetti ma non anche quello mitocondriale.[...]"

ENRICO ha detto...

Ivana

Significa che sui vestiti di Yara c’è il Dna nucleare di Bossetti ma non anche quello mitocondriale.[...]"

E capirai, mi dici niente !?!

la traccia 31G20 che la perizia definisce "abbondante" è costituita da cellule che contengono sia il DNA nucleare che il DNA mitocondriale DELLO STESSO INDIVIDUO

Se in quella traccia c'è il DNA nucleare di Ignoto 1 (alias Bossetti ???) ma corredato dal DNA mitocondriale di un altro individuo ( non appartenente nè a MGB nè a sua madre Ester Arzuffi bensì ad un soggetto sconosciuto) mi sembra lampante che questa traccia biologica presenti qualche "problemino" piuttosto pesante e di certo non affrontabile nei pochi secondi concessi dalla scaletta di un talk show come quello che tu segui con attenzione. Non sei d'accordo ?

ENRICO ha detto...

Ivana

cerco di chiarire

non è vero che non c'è il DNA mitocondriale !

Quel mtDNA c'è, eccome ma non è quello di Bossetti, anomalia gravissima che mette in discussione le analisi con le quali è stato che attribuito il DNA nucleare al Bossetti.

Ivana ha detto...

Enrico,
E chi avrebbe detto che “non c'è il DNA mitocondriale ”?!
Pare certo che NON ci sia il DNA mitocondriale di Bossetti!
A quanto riporta l’Ubbiali, parrebbe che “rispetto all’analisi di due tracce miste di Dna”, per Previderè quel mitocondriale sia “DI DIFFICILE INTERPRETAZIONE” e, FORSE, “«addirittura esclusivamente riconducibile alla vittima»
Non ho letto la relazione di Previderè; in rete non l'ho trovata, tu l'hai letta?

Come AVEVO SEMPRE SOSTENUTO, la mancanza del DNA mitocondriale di Bossetti sul corpo di Yara mi appare ancora incomprensibile, ma non sono una genetista e attendo che ciò venga approfondito, nelle prossime udienze in tribunale, dai genetisti della difesa (sperando che anche Portera possa esplicitare, in forma estesa ed esaustiva, il suo punto di vista)

Ivana ha detto...

Precisazione

Non seguo con attenzione le puntate di "La vita in diretta", avevo seguito, però, con molta attenzione quel breve confronto tra i punti di vista differenti di due genetisti "famosi".

Penso che se due genetisti esperti danno risposte tanto divergenti, sia MOLTO PROBABILE che la genetica non offra indicazioni chiare e precise in merito a un caso così particolare.

Anonimo ha detto...

Scusate, vorrei precisare che l'opinione riportata nel precedente post non è la mia. Se ci fosse bisogno di ripeterlo, credo che MGB sia innocente ed estraneo al delitto di cui lo accusano. Dovendo proprio avere un'opinione sul DNA di Ignoto 1 (cosa non facile in questo momento) direi che quello NON E' e NON PUO' essere il genoma di Bossetti. Per vari motivi, fra cui principalmente le intercettazioni HT relative a giugno 2014.

Forse mi sfugge qualcosa, dato che la stampa ormai tace sui particolari delle udienze. Quindi molte cose non mi sono ancora chiare, ma proprio per niente.

Enrico, scusa se riporto una parte di un tuo post, dove dici:
........" la traccia 31G20 che la perizia definisce "abbondante" è costituita da cellule che contengono sia il DNA nucleare che il DNA mitocondriale DELLO STESSO INDIVIDUO"........

Cioè, intendi che normalmente dovrebbe essere così, o lo dice la perizia nel caso di cui parliamo? Perché se questo fosse provato, Ignoto 1 non sarebbe Bossetti e il processo potrebbe chiudere domani.
Siamo certi che quel mitocondriale minoritario provenga dalle cellule di Ignoto 1 e non siano, invece, mitocondri sparsi provenienti da un trasferimento, magari anteriore alla morte della bambina? Non so, dovuti allo sport che praticava?
Delle due l'una: o quel mito appartiene a un misterioso Ignoto 2 (il quale però ha perso per strada tutti i nuclei, quindi non può aver lasciato le sue cellule quando le ha lasciate Ignoto 1, ma deve averlo fatto prima), oppure appartiene a Ignoto 1, che però non può essere Bossetti avendo egli un mitocondriale differente, e non può neanche aver lasciato la sua traccia tre mesi sotto la pioggia altrimenti i nuclei si sarebbero degradati.
Ma se il mt appartiene a Ignoto 2, allora dove è finito quello di Ignoto 1 con annessi e connessi? Nemmeno Ignoto 1 sta messo tanto bene. Troppi nuclei, nessun mitocondrio...No, aspettate, forse ha lo stesso mt di Yara, per questo non si distingue.
Anzi, leggo che il mt minoritario potrebbe anche appartenere a Yara ed è di difficile interpretazione. Eehh?
Ho capito perché la difesa non insiste più di tanto. Cavare un ragno da un buco sarebbe più facile!

Poi c'è il guazzabuglio del DNA ben conservato sul giubbotto e sul guanto. Non sono rimasti anche quelli all'aperto per tre mesi sotto pioggia e neve? Ma anche se Yara fosse rimasta al coperto, come si spiega che un DNA lasciato prima del delitto è ben conservato, mentre l'altro contestuale alla morte della bambina ha perso elementi fondamentali?
Insomma, se qualcuno ha voluto depistare c'è riuscito benissimo.

Le spiegazioni dell'accusa saranno pure prive di riscontro scientifico, ma che prove potrà mai portare la difesa? A meno che non abbia qualche asso nella manica, che si riserva per sorprenderci.
Lo spero tanto.
Nautilina

Ivana ha detto...

Continuo a nutrire DUBBI sulla questione del DNA mitocondriale; continuo a domandarmi: SE era stato trasmesso il DNA mitocondriale di Yara, per il confronto con le 532 donne, significa, FORSE, che il mtDNA di Yara aveva “coperto” quello di Ignoto1?
Perché “i profili genetici (mitocondriali) di 532 donne sono stati comparati con il profilo genetico (mitocondriale) di Yara e non di Ignoto 1.”?
Qual è stato EFFETTIVAMENTE l’errore commesso dai Ris?
1) Hanno fatto confusione tra il mtDNA di Yara e quello di Ignoto 1?
2) Non si erano accorti che quello di Ignoto1 era stato completamente “coperto” dal mtDNA di Yara?
3) Ci sono altre possibili spiegazioni a un simile errore? Quali?

Inoltre, mi sembra che la pagina web segnalata da Enrico:
https://colonnainfame2014.wordpress.com/
non presenti aggiornamenti e che l’ultimo articolo sia del 3 febbraio 2015. Perché? Sono io che non sono riuscita a trovare articoli aggiornati di Alessandra Pilloni, o effettivamente non ci sono altri articoli più recenti?

Anonimo ha detto...

Se il dna non è di Bossetti, e quindi non è una contaminazione dolosa, come hanno fatto a ricondurlo a lui? Hanno forzato l'interpretazione dei dati? ma allora perché sono finiti proprio su di lui, il cui furgone è passato dietro alla palestra?
Insomma, se non è stato lui, bisogna spiegare due cose: come sono arrivati casualmente a scegliere Bossetti per il DNA e come mai proprio il suo furgone passava dietro alla palestra.

Anonimo ha detto...

Anonimo,
guarda che non sono finiti a lui per libera scelta, ma grazie alla soffiata di un ex autista su Ester Arzuffi. Erano passati quasi quattro anni, bisognava ormai concludere, dare un colpevole alla giustizia, placare la cittadinanza e la famiglia della vittima.
Può darsi che investigando sulla signora Ester abbiano realizzato: - Oh, guarda, questa è la madre di un sospettato, quel tale che la sera del delitto passava dietro la palestra sul furgone cassonato...allora forse ci siamo.-

Tra l'altro, il filmato che immortalerebbe il passaggio di Bossetti su Via dei Caduti e Dispersi dell'Aeronautica è tutto da verificare, perché non è stato acquisito subito, ma dopo oltre due mesi, per lodevole e autonoma iniziativa della ditta Polynt che l'ha consegnato spontaneamente alle autorità.
Come prova contro Bossetti direi che non è proprio ineccepibile...ma soprattutto se sul DNA pesa come un macigno il sospetto di manovre non proprio legali,la prova regina si sgonfia peggio di un palloncino e tutto il castello accusatorio crolla.
Non conterebbe più che Bossetti fosse a Brembate quella sera, come tanta altra gente.

Lo sto realizzando ora, ma di fronte a un così grave sospetto passano in secondo piano il discorso del mitocondriale mancante, la discussione se il mt minoritario appartenga a una terza persona piuttosto che a Yara o Bossetti, e anche l'errore di confrontare il mitocondriale di Yara con le 532 signore valserianesi.
Nautilina

Pincopallino ha detto...

Non credo che il furgone di Bossetti abbia battuto il record di passaggi davanti o dietro la palestra, chissà quanti altri furgoni ed automobilisti, dal mattino alla sera ci transitano una decina di volte andata e ritorno per lavoro.
La cattiva sorte ha scelto lui, ma poteva essere anche un qualsiasi altro pincopallino.
Qualche aggiustatina ad un dna poco interpretabile, un giro nei cimiteri a cercare la tomba un defunto che si presta a fargli da padre e lo si addossa a pincopallino.
Una hackeratina al suo Pc e diventa un ossessionato cacciatore di tredicenni e via discorrendo con l'aggiunta di altre amenità.
La cattiva sorte vuole anche che i test siano irripetibili e si devono accettare le accuse come un atto di fede verso dei giustizieri mafiosi.

Dudu' ha detto...

Qualche aggiustatina
ai ricordi di un anziano che disse che il Guerinoni ebbe una relazione nel '62/63... e anche un metro cubo di sabbia per un marciapiede potrà servire all'accusa, logico, uno mica fà una buca, no, va comperare sabbia con fattura addirittura e tutti a credere che una fattura l'han trovata nel comodino, certo, perché uno mica la mette nella cartellina delle fatture, no, quella è un ricordo prezioso, meglio nasconderla nel comodino..

Ivana ha detto...

Ho trovato l'intervista (di cui ho parlato in precedenza!) effettuata da Lucilla Masucci ai due genetisti: Portera e Capra, intervista andata in onda a "LA VITA IN DIRETTA" (come avevo precisato!) il 6/11/2015:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4b4dd357-c1de-4f55-88e1-ebb9ee43ecbc.html

TommyS. ha detto...

Ivana

Portera ha rilasciato diverse dichiarazioni alla trasmissione "Chi l'ha visto?". Quelle successive all'arresto di Bossetti sono state dello stesso tenore di quella da te evidenziata. Rimane sempre da domandarsi come mai quelle precedenti fossero di ben altro tipo. Ma in ogni caso grazie per il link, ho potuto così ascoltare con le mie orecchie e vedere con i miei occhi come un eccellente genetista davanti al pubblico televisivo dimentichi la propria formazione e se ne freghi della propria credibilità davanti al mondo accademico e scientifico.

Affermare con sicurezza spavalda e senza tentennamenti che quanto verificato con l'analisi del DNA mitocondriale estratto dalla 31G20 sia "un caso particolare" che non inficia in alcun modo la validità del DNA nucleare è davvero spregiudicato. Un fenomeno in scienza si può in effetti presentare in diverse forme tanto da permettere agli scienziati che lo studiano di costruire, con metodo scientifico, una casistica. Ma ogni singolo caso o variante deve essere analizzato, studiato, compreso. Solamente a quel punto diventa un caso particolare, eventualmente anche molto raro, ma sempre documentato e giustificato. Se quanto emerge dall'osservazione del fenomeno contrasta con tutta la teoria e non trova spiegazione rimane sempre un'anomalia.

Portera e gli altri genetisti coinvolti hanno sinora portato qualcosa di scientificamente serio per spiegare questa anomalia e farla diventare un caso particolare? A me non sembra proprio. E non basta dichiararlo tout court in un'intervista senza contraddittorio.

boboviz ha detto...

C'è chi linka o riporta riferimenti a paper scientifici e chi riporta riferimenti a "La vita in diretta". Ad ognuno il suo.

ENRICO ha detto...

TommyS

certo che ce ne hai di pazienza! :-)

Già che ci sono e visto che la mia incompetenza in materia genetica ti è nota, ti volevo chiedere :

Perchè - se nel campione 31G20 SORPRENDENTEMENTE, INNATURALMENTE c'era il DNA nucleare di Ignoto1 e il DNA mitocondriale di Ignoto2 - non hanno utilizzato il DNA mitocondriale di Ignoto2 per individuare qualche linea materna tra quelle delle donne a cui avevano già effettuato il test genetico (magari procedendo a qualche altro migliaio di prelievi tanto uno o due milioni di euro in più non avrebbero rappresentato un problema per la spesa pubblica ) ?

Chissà forse ripercorrendo l'iter attuato per individuare il Guerinoni avrebbero potuto ottenere un UNICUM 2 da sottoporre ad Alfano :-D :-D

Ivana ha detto...

Sì, unicuique suum :-)
Credo che i “grandi” esperti siano persone “umili” capaci di rapportarsi ANCHE con i non addetti ai lavori.

Forse sarebbe bene se tutti noi ricordassimo che, mentre differiamo per le poche, piccole cose che sappiamo, di fronte alla nostra infinita ignoranza siamo tutti uguali.
(Karl Popper)

Volevo “dimostrare” la sincerità di quanto da me riportato a proposito delle risposte del genetista della parte civile, per evitare che qualcuno potesse nutrire dubbi sull’attendibilità del mio ricordo. :-)
Tommy, condivido almeno la tua esigenza di spiegazioni approfondite in modo da eliminare ogni eventuale dubbio su “costruzioni artificiali” (vorrei ANCHE che venisse spiegato di quale TIPO di errore si è trattato esattamente quando è stato trasmesso il mtDNA di Yara per il confronto con le 532 donne …)

Credo che Portera e Capra, in veste di “divulgatori” (quindi in veste “essoterica”) si siano espressi in modo comprensibile a un vasto pubblico, per far capire chiaramente il proprio punto di vista.
Per ora non dubito della buona fede di Portera, perché ritengo che la famiglia di Yara sia alla ricerca della verità …
Vedremo, comunque, come evolveranno le udienze giudiziarie …

TommyS. ha detto...

Enrico

Il tuo quesito dovresti porlo al col. Lago, cioè colui che, su delega del PM e non in veste di comandante del RIS di Parma, ha commissionato l'analisi del mtDNA estratto dalla 31G20 all'Università di Firenze.

Il PM sembra non abbia chiamato a testimoniare i genetisti di Firenze (o perlomeno non sono ancora stati sentiti in aula) ma credo/spero proprio l'abbia fatto la difesa. A quel punto potremo sapere quale tecnica di sequenziamento utilizzarono e qual era il margine di errore nell'analisi di un profilo misto, tenendo conto che già con le tecniche tradizionali è perfettamente possibile ricostruire gli aplotipi di entrambi i contribuenti nell'ipotesi che il minore contribuisca almeno al 20%.

Fatto sta che Lago, stando a quanto riportato da Previderè nella sua relazione, si trovò in mano due aplotipi mitocondriali ed adesso sarà disposto a fare pubblicamente la figura dell'incompetente che non si premura di avere a disposizione l'aplotipo della vittima come confronto. E solo un incompetente avrebbe consegnato a Giardina l'aplotipo (striscia, come l'ha chiamata Giardina) maggioritario nella convinzione che fosse quello di Ignoto1 mentre era facilmente appurabile che era quello di Yara.

Ma Lago alla Corte d'Assise ha voluto invece presentarsi come un luminare della genetica forense, andando avanti ore ad illustrare con tono accademico cosa sia la genetica, cosa sia il DNA, .....

Per cui le alternative sono due: o le indagini genetiche di questo caso sono state affidate ad un reparto di indagini scientifiche guidato da un incompetente o il col. Lago non la racconta giusta e l'errore fu voluto al fine di impedire a Giardina una qualsivoglia possibilità di successo.

Ci potrebbe anche stare che Lago ipotizzasse che Ignoto1 condividesse con Yara la linea di discendenza materna, ma a quel punto poco sarebbe costato consegnare a Giardina anche l'aplotipo minoritario (il cui aplogruppo è poco diffuso in Italia ed Europa mentre lo è maggiormente nella penisola arabica e nel maghreb). Per cui nuovamente o incompetenza o furbizia dolosa (se non altro per l'esborso di pubblico denaro).

Sai bene come la pensi io. In quella traccia vi era materiale biologico della vittima e solamente una copia parziale del DNA nucleare di Ignoto1. Non credo che l'aplotipo minoritario corrisponda ad un individuo con quel genotipo nucleare, ma che forse si riferisca a chi effettivamente ha maneggiato quegli slip se non altro per tagliarli o per rivestire il cadavere. Per cui chiamiamolo pure IgnotoX (non si sa bene quale numerazione seguire visto che soggetti ignoti dei quali è stato isolato il DNA ve ne sono diversi), probabilmente un individuo non indigeno che difficilmente si sarebbe potuto individuare tramite la ricerca a campione che fecero tra le donne della Valseriana.

Una cosa che non ho ancora capito è se dalla traccia Brena abbiano provato ad estrarre anche il mtDNA. Ovvero, mi sentirei di escluderlo decisamente, ma fosse diversamente la cosa mi stupirebbe alquanto. E dire che dal punto di vista investigativo sarebbe stato interessante sapere se o l'aplotipo minoritario della 31G20 o gli aplotipi ricavati dai peli/capelli coincidessero con quello della Brena. Una corretta logica scientifica-investigativa l'avrebbe preteso, ma in questo caso di logiche corrette ne ho viste ben poche.

Anonimo ha detto...

TommyS,
dici che l'aplotipo minoritario è poco diffuso in Italia ed Europa, mentre lo è maggiormente nella penisola arabica e nel Maghreb. Dove l'hai saputo? Dunque è stato interpretato, e non è corretto, come si legge su certi giornali e siti web, che sia di difficile lettura o addirittura di Yara.
Potrebbero averlo scartato perché di non facile attribuzione, è vero. Ma se ci fosse stato spazio per attribuirlo a Ester/Bossetti, l'avrebbero già fatto.

Ma appurato che esiste un Ignoto X, come mai manca il suo ncDNA, mentre invece NELLA STESSA TRACCIA si trova solo DNA nucleare e zero mitocondriale di un'altro uomo?
Non parliamo di una traccia sugli slip e di un'altra sul calzino, dove l'esposizione alle intemperie potrebbe essere stata differente!

Una doppia singolarità nello stesso punto? Mi pare pretendere troppo.
E' evidente che qualcosa non va. Anche perché il genoma di S. Brena si è conservato bene pur essendo molto esposto. Forse Yara era tenuta al chiuso, ma in tal caso sarebbe sempre strana la mancanza del nucleare di Ignoto X e del mitocondriale di Ignoto 1.

Perché scarti l'ipotesi che Ignoto 1 condividesse l'ascendenza matrilineare con Yara? In realtà questo spiegherebbe molte cose. Ignoto potrebbe essere un figlio naturale di Guerinoni e di una donna diversa da Ester Arzuffi. Epperò valla a trovare! Non è detto che la signora abiti a Brembate o a Isola, perché potrebbe essere ancora in Val Seriana (o deceduta).
Anzi, io penso che abbiano testato le 532 donne per il mitocondriale proprio perché credevano che la madre d'Ignoto 1 avesse l'aplotipo di Yara/Maura/Nonna Gentile.
Guerinoni gliel'ha fatta una volta di più.
Ma non conta che sia o non sia lui il padre naturale di Bossetti, conta che Ester non può essere la madre di Ignoto 1.
Come l'abbiano fatta risultare è un mistero - o magari no.

In alternativa, per essere buona e credere nel trionfo del bene e della verità, qualcuno ha voluto depistare con un cocktail genetico prima che la bambina arrivasse in laboratorio e gli inquirenti ne erano all'oscuro.
Voglio e posso credere alla buona fede degli inquirenti, almeno fino al 2014. Poi, con l'acqua alla gola e pressioni di ogni genere, si fanno tanti sbagli; chissà, qualcuno avrà osato troppo.

Nautilina

Paolo A ha detto...

Per Nautila
Su una cosa ti sbagli, quel qualcuno che ha depistato le indagini lo ha fatto all'interno di un laboratorio, tutto è avvenuto dentro il laboratorio RIS, solo loro hanno avuto in custodia gli indumenti di Yara e solo loro hanno fatto le estrazioni del DNA da quegli indumenti.
Ignoto 1 non è Bossetti, ogni volta che ai familiari di Bossetti, la madre ed il fratello, gli inquirenti hanno testato alla cieca il DNA con quello di Ignoto1, il risultato è sempre stato negativo, se poi a questi risultati si somma il fatto che il DNA mitocondriale di Bossetti non è presente nella traccia 31g20 come attestato da Previderè e dalle spiegazioni che i consulenti dell'accusa hanno cercato di dare durante il processo, allora la certezza che Ignoto1 sia un soggetto diverso da Bossetti è assoluta.
Purtroppo sino a quando non si farà una "super perizia" che testi il DNA di Bossetti con quello di Guerinoni e con quello di Ignoto1 la verità non sarà accertata, credo che dopo che verranno sentiti i consulenti della difesa la corte ordinerà la perizia anche perché la difesa l'ha chiesta durante la fase di rinvio a giudizio senza ottenerla.

ENRICO ha detto...

Nautilina

conta che Ester non può essere la madre di Ignoto 1.

...e su questo non ci piove

Grazie a te e anche a TommyS per aver tentato una ulteriore interpretazione di questo impenetrabile aspetto della vicenda

ENRICO ha detto...

Ps

..e grazie anche al conclusivo contributo di Paolo A

Anonimo ha detto...

Paolo A,
grazie ma vedi che mi chiamo Nautilina e non Nautila. Te lo dico perché non è la prima volta che mi chiami così, perciò non può essere uno sbaglio.
Per il resto, pensare che abbiano depistato all'interno di un laboratorio lontano dal paese del delitto non sarebbe di per sè impossibile, solo che non ne comprendo il motivo; credo che analisi del genere si svolgano in cieco e automatizzate, per cui se c'è stato un intervento indebito dev'essere avvenuto nelle primissime fasi e all'insaputa dei colleghi. A quel punto, mi chiedo - come forse tutti - perché.

Può essere stato il colpevole prima di esporre il corpo oppure un analista in vena di giustizialismo, ma altri scenari mi sembrano davvero troppo complottistici. Se non è stato qualcuno implicato direttamente nel crimine, o chi per lui, chi poteva avere interesse a depistare?

Grazie anche a te Enrico. Ci perdo il sonno su questa triste vicenda, eppure io non c'entro niente, non sono della zona e non conosco nessuno dei protagonisti.
Oltre ad avere immensa pietà per la fine di quella bambina, non riesco a credere colpevole Bossetti, non con simili prove. Anzi, mi indigno che si faccia teatrino sulla pelle di una persona semplice come lui, che non ha santi in paradiso.
Al vero colpevole auguro una pena giusta e severa, ma soprattutto che capisca, che si penta di ciò che ha fatto.
Il male non lo auguro neanche ai cani.
Nautilina

Paolo A ha detto...

Per Nautilina
Mi scuso per il nome sbagliato, ma sinceramente non me ne ero accorto.

Quello che ritengo sia lo scenario della genesi di Ignoto1 l'ho scritta diverse volte e perciò la riscrivo brevemente, Ignoto 1 è Damiano Guerinoni, è lui o meglio era lui il prescelto per essere indicato come l'assassino di Yara, hai mai sentito dire che tre indizi fanno una prova, ebbene nel caso di Damiano Guerinoni c'erano più di tre indizi: era di Brembate Sopra, la madre lavorava a casa Gambirasio come domestica, era iscritto alla discoteca Le Sabbie Mobili, frequentava casa Gambirasio perciò Yara lo conosceva, quindi Damiano Guerinoni era un possibile target delle indagini, quindi viene chiamato per il prelievo del DNA e "casualmente" fa match con quello di Ignoto1, a quel punto gli chiedono dove era la sera della scomparsa di Yara e, probabilmente con grande sorpresa, si trovava in Perù da circa una settimana, quindi non poteva essere lui l'assassino.
A questo punto ti starai chiedendo, ma se hanno confrontato il DNA di Ignoto1 col suo significa che Ignoto1 era già tipizzato, certo, ma Damiano Guerinoni era a Brembate nel marzo del 2011, quindi il suo DNA probabilmente è stato prelevato in quel periodo, comunque prima che venisse tipizzato Ignoto1 a maggio 2011.
Come prova del nove basterebbe fare un esame del suo mitocondriale e confrontarlo con quello attribuito alla traccia 31g20 e si capirebbe subito se ho ragione o meno e da quello che ho sentito durante le interviste in televisione, i periti della difesa hanno un'idea simile a quella che ho esposto.
Quindi sono i RIS ad aver fatto questo imbroglio, ma non è la prima volta, già altri casi hanno presentato delle anomalie simili, ti cito i casi a me noti ma probabilmente ve ne sono altri: omicidio Simonetta Cesaroni, Olindo e Rosa, omicidio Elisa Claps, omicidio Chiara Poggi, forse il delitto dell'Olgiata; addirittura nel delitto Claps, un perito disse che lui le prove non le fabbricava ma le cercava, dopo che i RIS avevano trovato del DNA del presunto assassino quando lui nelle analisi precedenti non aveva trovato niente.

Ivana ha detto...



Giardina, che ha deposto dopo Piccinini, (il 18 novembre 2015) è il genetista dell’Università Tor Vergata di Roma al quale si era rivolta la polizia, quando era riuscita a risalire prima a Damiano Guerinoni e poi a Giuseppe Guerinoni di Gorno: servivano certezze che quest’ultimo fosse il padre di Ignoto 1. Il professor Giardina aveva elaborato un calcolo biostatistico che aveva certificato al 99,9999929% che era proprio così. Ma il professore è anche il responsabile del laboratorio che ha erroneamente comparato il dna mitocondriale del gruppo di donne - in cui era compresa Ester Arzuffi, la madre di Bossetti - con il mitocondriale di Yara e non di Ignoto 1, peraltro mai stato individuato dalle analisi.

Nella sua deposizione Giardina ha evidenziato che se non si è trovato il Dna mitocondriale non vuol dire che non ci sia. Il genetista ha infatti spiegato che le tecniche di analisi del Dna mitocondriale sono rimaste indietro, mentre quelle per scovare il Dna nucleare, che è molto più importante, sono all’avanguardia. È come se nel primo caso si usasse il telegrafo e per il secondo un iPhone per dare un’idea della differenza di tecnologia. Le analisi sono arretrate perché il Dna mitocondriale non identifica con precisione una persona, il Dna nucleare sì.

Fonte:
http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/processo-bossetti-nuova-udienzaparlano-i-genetisti-giardina-e-piccinini_1152216_11/

Insomma, PARREBBE che Giardina abbia evidenziato che NON È STATO TROVATO il DNA mitocondriale di Ignoto1.
Si tratta di un'interpretazione (errata?) di chi ha scritto l'articolo, oppure Giardina ha effettivamente detto che il dna mitocondriale di Ignoto 1 potrebbe esserci, MA NON È stato trovato?

Luca Cheli ha detto...

Sì beh, con quel ragionamento potrebbe esserci anche il mio, solo che non l'hanno trovato.

Io credevo che per costituire prova o indizio l'elemento dovesse essere certo e quindi positivamente provato.

Invece sembra basti dire che potrebbe esserci, così come il sangue che non si prova mai essere tale con specifici test confermativi, ma solo per "deduzione".

Anonimo ha detto...

Paolo A,
non sono molto convinta dei tempi riguardo alla vicenda DG, devo riguardarmeli se trovo ancora materiale in rete. Sono d'accordo con te che lui sarebbe un perfetto colpevole. Ma resta un punto fondamentale: DG non era a Brembate la sera del 26 novembre 2010, quindi con la sparizione di Yara non può entrarci.
Ed era all'estero anche dopo, quando fu ritrovato il corpo della bambina.
Quindi, se tu ipotizzi che Ignoto 1 sia lui e non Bossetti, dovrai ipotizzare anche a una contaminazione dolosa messa in atto da qualcuno per incastrarlo, perché non può aver lasciato direttamente il suo materiale genetico sui vestiti di Yara.
Intendi forse dire che gli inquirenti avrebbero tralasciato il confronto completo del suo genoma con Ignoto 1, solo perché aveva un alibi di ferro?
In teoria è possibile.
Il suo DNA nucleare però è stato esaminato per forza, perché proprio da quello sono risaliti a suo zio Giuseppe. Se ci fosse stato un match perfetto di padre e madre, perché cercare altri Guerinoni? Mi sembra evidente che il dna nucleare materno non coincideva.
Ossia, non poteva essere lui Ignoto 1, perché la madre era diversa.
Stiamo a vedere cos'ha in tasca la difesa.

@ Ivana

Da scienziato, Giardina sa e conferma che un DNA mitocondriale ci dev'essere in ogni caso.
Però non mi sembra una spiegazione esauriente quella da lui addotta, perlomeno a me non basta. Affermare che il DNA mitocondriale di Ignoto 1 'c'è ma non si vede' è come dire tutto e niente. Poi non credo che le tecniche attuali siano così retrograde da non individuare il mitocondriale: riescono a trovarlo perfino in corpi devastati e carbonizzati, figurati se non ci riescono su tessuto. Lo spiegano chiaramente nel sito 11 settembre; dopo il 2001 le tecniche sono cambiate per far fronte alle necessità dei riconoscimenti legali conseguenti ad attentati terroristici, in cui purtroppo è raro trovare materiale genetico ben preservato.

A essere maligni, viene il sospetto che Giardina voglia lasciare una porta aperta alla possibilità che il mitocondriale di Bossetti sia lì da qualche parte, forse nascosto sotto la coperta dell'invisibilità. Ma sarebbe davvero incredibile...

Oppure non si vuole ammettere che Ignoto 1 condivida l'aplotipo mitocondriale con Yara, quindi solo per questo non può essere Bossetti, anche dando per buona la paternità di Guerinoni.
Capisci che crollerebbe tutto l'impianto accusatorio e si dovrebbe ammettere di aver sbagliato con il DNA della signora Ester (come minimo).

Nautilina

Paolo A ha detto...

Per Nautilina

Nella mia ricostruzione Ignoto1-Damiano Guerinoni non è l'assassino di Yara, non lo è perché nella porzione di slip 31g20 non c'era nessun DNA, non lo è perché la sera aveva un alibi di ferro, si trovava in Perù da una settimana; se dovessero rifare le analisi a quel lembo di slip non troverebbero niente, oppure troverebbero il DNA di Ignoto1 però amplificato e quindi chiaramente un falso facilmente smascherabile.
Il gioco si è incartato proprio con Damiano Guerinoni, pensavano di incastrarlo e invece si sono trovati con un DNA fasullo che però per il PM era quello dell'assassino, da li sono nate tutte le peripezie che riguardano le indagini, compresa la comparazione del DNA mitocondriale di Yara con le 532 donne della valle Seriana, anche se c'è stata una ulteriore comparazione ristretta a 50 di donne tra le quali Ester Arzuffi che ha dato esito negativo, probabilmente condotta col DNA nucleare.
Chi sa cosa è successo nel laboratorio sono poche persone, sicuramente chi ha estratto e analizzato il DNA di Ignoto1 e chi li sta coprendo all'interno, credo che tutti gli altri, compreso il PM e i genetisti esterni al laboratorio RIS non sappiano nulla, anche se qualcuno ha dei sospetti, come i genetisti della Polizia che hanno parlato del DNA di Ignoto1 e specialmente di quello della Brena come se si trattasse di DNA proveniente da un prelievo buccale per la loro qualità.

Bruno ha detto...

A questo punto si potrebbe pensare che Ester Arzufi non sia la madre di ignoto 1. Mi domando come mai alcune analisi del dna sono stati secretati per dieci anni, cosa c'è da nascondere?. L'Italia chiede la verità.

Wolf ha detto...

“Dissequestrate Massimo”: raccolta firme per la scarcerazione di Bossetti


https://www.change.org/p/on-andrea-orlando-chiediamo-gli-arresti-domiciliari-per-massimo-bossetti-2b3fbebc-7aa1-4a9e-a42b-937cf5ce9171

andres ha detto...

Ho firmato volentieri. Ringrazio Wolf per aver segnalato la raccolta di firme.

Dudu' ha detto...

Grazie anche da parte mia.
Lo copio e lo "trasporto" sotto l'ultimo articolo di Gilberto sul caso dove posterò anche una interessante perizia inerente un altro caso , dopo averla letta però ho capito era inerente anche a questo.
A mio umile avviso merita una attenta lettura.

Unknown ha detto...

Leggete TUTTI questi articoli del giornalista Luca Telese presente in aula durante l'udienza di venerdì 8 gennaio:
1. http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11865952/processo-yara-gambirasio-seduta-sospesa-bossetti-rissa-avvocati-perito-denti-pm-ruggeri.html
2. http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/cadono-furgoni-sbarellano-magistrati-processo-bossetti-cade-116339.htm

Aggiungo il resoconto di un privato cittadino che ha scritto su facebook quello che è avvenuto in aula:
"PROCESSO YARA: LA RUGGERI LA ABBATTE IL DENTI CHE DUOLE
Udienza caldissima, incandescente, forse la più esplosiva dall'inizio del Processo!!!
Due parti:
- al mattino Ezio Denti distrugge la Ruggeri,
- al pomeriggio la Ruggeri insulta Denti.
Udienza sospesa per rissa, tutti a casa, e Ruggeri che guadagna una settimana per provare disperatamente a capire come provare a smontare le verità scientifiche del Dottor Ezio Denti.
Ezio Denti ha preso in esame le telecamere di Brembate e il furgone ripreso davanti alla Polynt. Tantissime le cose emerse, qualcosa potrebbe sfuggirmi, tentiamo di riepilogare le più importanti:
1. Video delle telecamere della Polynt, della banca e del distributore Shell non acquisiti nel rispetto dei parametri forensi da rispettare riportati sul sito dei Carabinieri.
2. Gli orari sballati di 10 minuti più e 10 minuti meno, in un'altra di 63 minuti e nell'altra di 8 minuti riallineati manualmente da dipendenti o titolare delle aziende e non specialisti certificati (emergono manipolazioni)
3. I video della Polynt risultano pieni di buchi temporali non ricomponibili: scomponendo il video in singoli frame, non risulta ricompomponibile in modo coerente per tornare a un video con immagini consecutive, logiche, ricomponibili (altro "video tarocco"???). Ci sono attimi vuoti tra un immagine e l'altra del furgone
4. Il furgone attribuito a Bossetti passerebbe alle 18,35....2 minuti dopo alle 18,37 ne passa un altro identico: mai verificato!!!
5. Emergono altri mezzi mai esaminati, in particolare il pulmino probabilmente appartenente al Centro Sportivo di Brembate che dopo 2 minuti va a parcheggiarsi proprio davanti alla palestra.

continua, non ci stava in un unico commento

Unknown ha detto...

continuazione commento precedente

"Capitolo furgone:
1. La Procura disse che furono esaminati tutti i furgoni del modello di Bossetti immatricolati nelle regioni del Nord Italia. Denti ha dimostrato che non è vero, snocciolando con numeri di targa, proprietari e caratteristiche 8 furgoni della provincia di Bergamo non risultati in nessun elenco e indicando che ve ne sono moltissimi altri appartenenti a varie regioni. Tutti simili o identici in ogni dettaglio a quello di Bossetti.
2. I 13 punti particolari con i quali la Procura affermava di aver individuato quello "unico e irripetibile" di Bossetti, viene dimostrato da Ezio Denti essere assolutamente identici a tutti gli altri furgoni e che nulla consente di affermare che quel furgone ripreso sia di Bossetti.
3. La comparazione fatta con sistema CAD-3D tra il furgone di Bossetti e quello della telecamera Polynt risulta improbabile: Denti fa una dimostrazione in aula proprio col sistema CAD e le proporzioni non quadrano.
4. Anche raffrontando le misure reali del furgone e le misure reali del cancello dell'azienda Polynt il video mostra delle palesi incongruenze! Non quadrano le misure e le proporzioni, né se si prova ad adeguare le dimensioni del cancello al furgone né se si fa la prova inversa.
Testimone che vide un furgone svoltare a tutta velocità in via Morlotti: smontato definitivamente anche questo. Denti dimostra, con un video simulato da una vettura, che se il furgone fosse arrivato anche solo ai 50 all'ora, prima di svoltare in via Morlotti sarebbe saltato per aria affrontando il dosso.
La definizione "mi spaventai per la velocità" (detta dal testimone) risulta palesemente assurda se riferita dalla distanza dalla quale avrebbe visto il furgone: 71 metri!!!....in pratica il furgone era "laggiù"! Dire "spavento" è affermazione credibile se il furgone si trovava a 10, 15, 20 metri dall'auto. Non certo a 71 metri!!!
Che dire di altro: molti dettagli tecnici, costanti conferme alla percezione dell'ennesimo "film fantasy" importo per un anno e mezzo all'opinione pubblica.
Tagliamo corto: nessun furgone è attribuibile a quello di Massimo Bossetti....in ogni caso è una eresia affermare con certezza che il suo furgone fosse li!!
COME HA RISPOSTO A TUTTO CIO' LA PM RUGGERI????
Con il solito ennesimo attacco personale ai consulenti della Difesa!!! Ezio Denti preso di mira sui suoi titoli di studio, accusandolo addirittura di averli preso una Università "fantasma".
Chiaramente Ezio, da gran sornione, era pronto e preparato: ha tirato fuori titoli di studio e attestati reagendo "legittimamente" in modo forte e sentito nei confronti di queste stupide speculazioni!
Che dire???....tanto rammarico: la giustizia massacrata da queste indegnità. La giustizia terza vittima di questo processo dopo Yara e Massimo!!!
Bagarre finale in tutta l'aula con battibecco dell'avvocato della famiglia Gambirasio, Pelillo, chiaramente contro Salvagni e Camporini e non rivolto a chiedere alla PM Ruggeri di esaminare le verità scentifiche dimostrate dal "DOTTOR" Ezio Denti.
Tutto sospeso e rimandato a venerdì 15 gennaio: ben 7 giorni, anziché la sola pausa pranzo, alla PM per studiare la lezione del "DOTTOR" Ezio Denti.
Tattica voluta????"

Fine commento del privato cittadino. Nota a margine del sottoscritto (thetupacshow):
Il Rettore della Facolta' di Friburgo dove ha acquisito i Titoli il Dottor Ezio Denti ha richiesto l'acquisizione del verbale dell'udienza di ieri e ha preannunciato che querelera' la PM Letizia Ruggeri.