martedì 11 gennaio 2011

Sarah Scazzi. I nuovi giochi di prestigio della Procura di Taranto.

Oggi i giornalisti vi hanno detto che il grande accusatore di Sabrina Misseri, il Giudice di Taranto Martino Rosati (ribatezzato, visto il modo di camminare fra gli indizi, Martini Rosato, cin cin, hip hip e urrah) darà la possibilità agli avvocati della ragazza di interrogare l'orco. Voi non fatevi ingannare dalla notizia perche è solo fumo negli occhi, nei vostri occhi. L'articolo n° 111 sul giusto processo non gli permetteva in alcun modo di impedirlo, quindi era scontato che acconsentisse ma, da grande prestigiatore illusionista qual'è, ha trovato la maniera di farlo fare senza farlo fare secretando gli atti delle indagini e ponendo delle condizioni. L'interrogatorio si terrà in sua presenza ed il contadino del carcere potrà rispondere a tutte le domande tranne a quelle che riguardano l'omicidio di Sarah Scazzi. In pratica si parlerà di zucchine, olive e pomodori, in quanto i difensori il suo nome e l'indirizzo lo conoscono già.

A dire il vero qualche spiraglio ancora c'è. Gli avvocati possono fare domande per cercare di capire meglio la personalità del Misseri senior. Insomma, chiedergli se mente, se in campagna si è mai masturbato, se ha mai fatto pensieri sporchi. Non risponderà di certo a domande del genere, ma anche se rispondesse il gioco di prestigio del giudice, che chiaramente frequenta i corsi di perfezionamento di David Copperfield e Tony Binarelli, sarebbe ampiamente riuscito.

Ma altre illusioni sta predisponendo. Ad ora sta cercando di far credere che Sarah abbia mangiato all'una, e solo lui può riuscirci, e che l'omicidio sia avvenuto alle 14.00, questo in base alla testimonianza del vicino che dice di averla vista alle 13.45 e di essersene ricordato dopo quattro mesi. E fortuna vuole che non sia lui a periziare altrimenti avrebbe già trovato anche la cintura compatibile. Cintura che non ha trovato il Ris in quanto i periti gli hanno fatto sapere che delle 49 sequestrate nessuna può essere l'arma del delitto.

E state tranquilli perché con la fervida immaginazione che si ritrova, ma quando mai, già nei prossimi giorni troverà il modo di strabiliarci con qualche nuova invenzione. Ha già preparato gli attrezzi per portare le persone a credere che l'assassinio sia avvenuto in casa perché il dna di Sarah è presente nell'abitazione (e vorrei vedere non ci fosse, stava più lì che nella sua... e mi chiedo come mai), ora deve trovare la maniera di infilarci un goccio di sangue ed un poco di saliva, perché chi muore strangolato li perde dal naso e dalla bocca (i periti lo sapevano mentre lui lo ha scoperto da poco ed è rimasto spiazzato altrimenti l'avrebbe già fatta questa magia), e forse presto una gocciolina si scoprirà fra quelle mura.

Un altro trucco che ancora non gli viene, ma sta facendo prove ogni giorno e prima o poi riuscirà a metterlo in pratica, è quello che prevede l'ingresso in scena della madre di Sabrina. Questo perchè il giorno della scomparsa di Sarah era in casa, ed anche perché un automobilista, tornando in paese, ha incrociato una panda rossa con un uomo ed una donna a bordo in orari compatibili con l'occultamento. Io che ho guardato in tivù i filmati girati ad Avetrana ne ho viste, parcheggiate e in movimento, quattro di panda rosse, ed in soli tre minuti. Se tanto mi da tanto...

Ma ora parliamo di una nuova indiscrezione di Tarantolandia, e più che un'indiscrezione è praticamente una certezza a detta degli inquirenti. Grazie a due nuove intercettazioni è quasi sicuro che il mite contadino aberrante non l'abbia infilata nella cisterna da solo. Il complice sarebbe un uomo già ascoltato come testimone nei giorni scorsi, forse un parente. E qui lasciatemi dire che se davvero avessero in mano una carta del genere l'avrebbero già giocata. Come si può lasciar libero chi lo ha aiutato ad occultare il cadavere se davvero si ha tale certezza? Da come la vedo io è più probabile sia un nuovo gioco di prestigio. Gioco che è servito al Martino Rosati per poter secretare i documenti e non far parlare il Misseri degli avvenimenti di quel giorno con gli avvocati di Sabrina.

Ma quale fastidio potrebbero procurargli le eventuali risposte su quanto fatto alla nipote? A dire in vero i fastidi potrebbero essere tanti, addirittura troppi. Occorre considerare che ad ogni interrogatorio l'uomo dal buffo cappello ha cambiato versione, chi gli dice al giudice non lo possa fare nuovamente? Ve lo immaginate? Tre mesi di indagini basate sulle parole di un bugiardo patentato andrebbero all'aria, il castello di sabbia che la procura ci ha propinato si sgretolerebbe e la figura del Gip illusionista verrebbe tolta dall'album della notorietà, quella che prima o poi gli permetterà di trovarsi un luogo più adatto alle sue possibilità.

E speriamo ci vada presto.

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