martedì 4 gennaio 2011

Nessuna pietà per Sarah Scazzi

C'era una volta, tanti, ma tanti anni fa, il buongusto. Non era una favola e neppure il sapore dei cibi genuini, anche se ormai abbiamo dimenticato anche quello, era un modo di fare, di comportarsi, che seguiva regole non scritte ma accettate da tutti perché sentite nell'anima. Con il passare del tempo, grazie alla forza del nuovo Dio del dopoguerra, il risorto Dio Denaro, certi personaggi senza scrupoli, in preda a deliri mistico-miliardari, hanno propagandato la nuova religione approffittando dell'affermazione della mega-potenza dei media, la televisione.

Mentre i vecchi giornalisti andavano dai siciliani a parlare di mafia e del bandito Giuliano, cercando di farli sbottonare e inseguendo la gloria tramite il sudore ed a proprio rischio e pericolo, i nuovi elaboravano statistiche cercando di entrare nella mente degli italiani. Fu così che vennero ideate strategie che prevedevano l'uso degli scoop. 

Tenendo conto del fatto che nei telespettatori le tragedie suscitavano scalpore, ieri come oggi, e che i collegamenti con le sedi mobili, quali i pulmini Rai, avevano il segnale ormai sicuro e buono quasi quanto quello delle sedi fisse, si cominciò a pensare all'americana, nel senso di seguire gli avvenimenti direttamente dal luogo in cui avevano svolgimento. La trasmissione pioniera in questo campo fu la diretta dal pozzo della via per Vermicino che, suo malgrado, aveva quale protagonista il povero Alfredino Rampi. Dopo quasi 60 ore di diretta la Rai dovette annunciarne la morte, lo fece il giornalista Giancarlo Santalmassi in questo modo:   

-Volevamo vedere un fatto di vita e abbiamo visto un fatto di morte. Ci siamo arresi, abbiamo continuato fino all'ultimo. Ci domanderemo a lungo prossimamente a cosa è servito tutto questo, che cosa abbiamo voluto dimenticare, che cosa ci dovremmo ricordare, che cosa dovremo amare, che cosa dobbiamo odiare. È stata la registrazione di una sconfitta, purtroppo, 60 ore di lotta invano per Alfredo Rampi.-

Il piccolo Alfredino con la sua triste storia fatta di negligenze, anche a causa della presenza dei media (i pompieri credevano di poterlo salvare facilmente e di fare una bella figura di fronte al mondo intero, per questo rifiutarono ogni tipo di aiuto), aveva surclassato le tre notizie importanti di quei giorni. La pubblicazione della lista P2, che comprendeva politici di ogni schieramento, la caduta del governo Forlani, proprio a causa della lista, e l'attentato di Alì Agca al Papa. Fu quello il momento in cui i religiosi del Denaro capirono qual'era il modo più facile e veloce per venerare il loro Dio.

A quella tragedia seguirono altre performance televisive, date poco per volta per non rischiare il rigetto, che affinarono la tecnica e modificarono il pensiero generale. Come non ricordare i vari plastici di Bruno Vespa, accompagnati a sommari processi televisivi, che aumentarono a dismisura la visibilità ed i cachet dei vari opinionisti criminologi, ora vere icone dello spettacolo, e con questi i pregiudizi della gente nei confronti della madre. Il loro neo splendore, provocato dalla finzione del sapere, fece dimenticare il piccolo Samuele Lorenzi. Ma il Dio Denaro voleva che ciò accadesse perché trenta secondi di pubblicità, quando in quelle ore notturne si parlava della Franzoni, costavano anche 15.000 euro. Dovete sapere che abitualmente non se ne spendevano più di 5000. Ma a questa storia va aggiunta la strage di Erba, ne hanno ricavato anche una puntata della fiction "Ris-Delitti imperfetti", dove il padre del piccolo Youssef non ebbe scrupoli e se ne fregò della morte di suo figlio andando a fare l'ospite pagato in varie discoteche.

E questo ci porta a Sarah. Il primi a cavalcare l'onda mortale, non vi è dubbio, sono stati i religiosi del Dio Denaro, i media che hanno creato la tragedia nella tragedia, una sorta di poema greco digitale, l'Avetraneide. L'Avetraneide ha avuto talmente tanto successo che i turisti organizzavano scampagnate domenicali per alleviare la loro sete di orrore. Il secondo a salire sulla gobba della morte è stato il fratello,  Claudio Scazzi, che anziché chiudersi nel suo dolore è andato a chiedere l'aiuto, rifiutato, di Lele Mora. Anche a lui sarebbero piaciute le serate a pagamento in discoteca. Ma non si è fermato; dopo il no dell'amico di Silvio ha bussato ad altre porte e, impossibilitato a fare l'ospite per via del viso particolare, si è inventato il canile da costruire in nome della sorella, canile che il sindaco aveva già pubblicamente promesso di fare coi soldi comunali. Da qui il calendario, il cd  con la canzone dedicata, ed il libro che narrerà i tristi fatti.

Vi state scandalizzando perché anche a lui piace cavalcare l'onda funerea? Ma a metà Dicembre, quando la presentazione era al bar Hollywod di Milano e non in una chiesa di provincia, nessuno ha detto nulla. A dire il vero in quei giorni i mezzi di informazione non avevano bisogno di coinvolgervi, c'erano gli studenti a tenere banco e se ne sono fregati altamente del calendario, di Claudio Scazzi, di Conversano e della Rodriguez. Però in questi giorni la pagina dedicata alla cronaca italiana parla di finti attentati e di altre faccende senza alcuna vera presa popolare, per questo alla sala parrocchiale di Avetrana ci sarà il pienone di telecamere e gli opinionisti sono stati allertati.

E fra oggi e Domenica tutti a guardare il Pomeriggio su questo o quel canale ed i Vespa-Vinci show, state pur certi che se ne parlerà. 

Avrete capito che siamo tutti, chi più chi meno, manipolati da chi esercita il potere mass-mediatico e venera il Dio Denaro. E non crediate che il primo pensiero elaborato dalla vostra mente dopo le suddette trasmissioni vi appartenga. No, non siete voi la pianta e quel un frutto non è vostro. E' stato creato geneticamente in laboratorio ed inserito a più riprese nel cervello dei telespettatori. Il buongusto è stato espiantato tanto tempo fa, al suo posto hanno inserito una scatola multicolore che comanda le nostre emozioni in base all'evento. Non hanno pietà del dolore perché se si stimolano i nervi giusti, quelli della popolarità e della ricchezza, non esiste dolore che possa fermare la mente umana degli anni 2000.

Sarah non esiste più, ora è un'entità astratta che presta il suo nome alle copertine dei giornali. E' stata trasformata nell'ingranaggio principale di una macchina infernale che stritola il pensiero per aumentare la visibilità mediatica. Perché averne pietà quando neppure la sua famiglia per lei ne ha? Perché avere pietà di un ingranaggio mediatico?


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Vergognati!
Questo tuo scritto è prova provata del fatto che non conosci i fatti eppure ne scrivi, essendoti fatto tu un'opinione fondata sull'ignoranza e da tanta ignoranza pretendendo di guidare le opinioni di altri ignoranti.
Sei tu che non hai pietà: di te stesso, prima che del tuo prossimo.
Se ne avessi, non ti sogneresti di giudicare e puntare il dito contro la famiglia di Sarah, perché avresti vergogna anche solo a pensare di farlo e saresti qui a giudicare invece, e legittimamente, quanti hanno condannato le tante persone che generosamente si sono prestate per un'opera buona.

Unknown ha detto...

Non mi posso vergognare di un mio pensiero che tu probabilmente non sei riuscito a comprendere.

Ti consiglio di rileggerlo facendo caso anche alle virgole ed ai puntini. Se proprio vedi che ancora non lo comprendi vai da qualcuno che te lo spieghi.

Sarah scazzi era una ragazzina da amare in vita e in morte.

Sarah Scazzi in video o nelle riviste, ed anche in internet, è un nome che attira e rende a livello economico. Suo fratello, e mi spiace dirlo, non sarebbe andato da Lele Mora se non aveva altra intenzione che costruire un canile. Chiamalo il Mora, se vuoi posso fornirti il numero (basta che mi dai una email certificata), e fatti dire quali parole ha usato.

Fra l'altro il canile, come ho scritto, era già inserito fra le priorità del Comune, come ha confermato anche il sindaco in televisione. Se vai ad Avetrana e ti fai dare la piantina della nuova logistica che verrà portata a termine entro il 2012 vedrai anche la zona riservata al canile.

Quindi non venire a fare la morale in anonimato a me ma vai da quelle persone che col nome di Sarah si stanno riempiendo il conto corrente. Non ho puntato il dito contro la famiglia, Concetta non era presente e mi risulta ci siano stati momenti di grande tensione in casa sua ed infatti non andrà più a vivere al nord con suo marito come lui aveva detto, ma contro chi della famiglia specula per cambiare una vita che non gli piace.

Quanto a te, o la smetti di criticare da anonimo o eliminerò ogni tuo commento. Vai a fare del copia incolla nel tuo blog, come fai abitualmente, oppure firmati.

Facile lanciare il sasso e togliere la mano! Credo proprio dovresti essere tu a vergognarti.

sandra ha detto...

Spiacente, ma sottoscrivo e approvo quanto scritto dall'anonimo dall'anonimo qui sopra.
Condivido invece che criticare anonimamente non è corretto, noto però che i commenti sono quasi tutti anonimi e che tu non hai niente da ridire quando sono sulla tua lunghezza d'onda.
Segnalerò il tuo blog a Chiliamacisegua affinché possa aggiungerti alla lista di quanti intenda querelare.
Claudio Scazzi NON ha avuto l'iniziativa del calendario che è annuale appuntamento dell'associazione.
Il ragazzo ha partecipato alla presentazione in qualità di membro dell'associazione "Sarah per sempre", quest'anno beneficiaria del ricavato della vendita.
Condordo inoltre che sulla morte della piccola molti ci guadagnano: non è il caso dell'associazione e neppure il tuo che, in effetti, ci perdi: non si dice: "non sarebbe andato se non AVEVA"; si dice: non sarebbe andato se non AVESSE AVUTO".

Unknown ha detto...

Hai ragione Sandra, eliminerò tutti i commenti anonimi. Ma tu ci sei dentro perché già un'altra volta da anonima hai scritto che dovevo tornare alle elementari, ricordi? Rileggi quanto hai scritto tu poi fai un ripasso generale.

Per quanto riguarda l'associazione, un gesto nobile non c'è che dire, ma sono certo che tu non sei mai entrata nel loro sito. L'unica cosa che si può trovare sono l'iban per i versamenti e il rendiconto, l'unico link funzionante. Se tra qualche mese funzionasse tutto, come da chiliamacisegua, a me farebbe solo che piacere perché amo i cani e gli animali in genere, almeno loro non criticano per partito preso in maniera distruttiva e offensiva.

Mi preme chiederti un'altra cosa, hai problemi di comprensione? Cosa intendi dire con "ho notato che quando sono sulla tua stessa lunghezza d'onda non hai niente da ridire"? Tu normalmente mandi al cesso chi la pensa come te?
Da domani se mi vuoi criticare, e bada che a me sta bene essere criticato in quanto non mi reputo un fenomeno come te sandra/anonimo, dovrai mettere l'email, altrimenti ti cancello.

Anonimo ha detto...

A ognuno il suo pulpito.
Liberissimo di non pubblicare il mio post, potevi risparmiarti di pubblicare la tua risposta.
Ho scoperto per caso il tuo blog e sono intervenuta ma, stanne certo, non succederà mai più.
Per tua informazione, conosco benissimo l'associazione che ha un sito molto esaustivo della sua attività.
Buona giornata

Unknown ha detto...

Forse non mi sono spiegato bene. Tu puoi intervenire quando vuoi ma con educazione e senza dare lezioni a nessuno. Posti la tua critica e se è rivolta a me io ti rispondo e ti spiego il mio pensiero. Se non lo condividi mi sta bene, ma non mi piace essere offeso, non credo piaccia neppure a te. Penso che ogni persona abbia diritto di esternare il proprio pensiero, per questo ho scelto di far commentare anche in anonimo, senza però essere attaccato o insultato. E' lo schifoso sistema adottato dalla politica italiana e non mi sta bene. Per cui solo in caso di critiche offensive verrà cancellato un tuo commento.
Per quanto riguarda l'associazione chiliamalisegua, ti posso dire che la ammiro molto. Io non li giudico per quello che hanno ritenuto di fare pensando fosse la cosa giusta, hanno seguito una linea portandola avanti ma io di loro mi fido e per svariati motivi, ed in effetti il loro nome non è apparso nel post. Ho parlato di Claudio Scazzi perché non si è presentato solo da Mora e, comunque, del calendario ne ha parlato solo dopo il suo no ad inserirlo nel circuito discoteche. Se poi è in buonafede è solo lui a saperlo, ma è un mio diritto criticarlo se non sono d'accordo con le sue idee. Se fra qualche giorno mi darà modo di apprezzarlo sarò il primo a scriverne bene perché dai suoi occhi traspare la sofferenza che gli ha portato la tragedia e l'amore che nutriva per la sorella.
Se leggessi tutti i miei articoli, ma spaziando nei vari argomenti e non fossilizzandoti solo su quello di attualità, capiresti che non ho pregiudizi e che le persone le giudico, le posso criticare ma anche esaltare, per ciò che fanno o dicono di volta in volta e non per partito preso.
Sul conto del sito Sarah per sempre, ripeto che al momento sta solo raccogliendo fondi e non da alcun servizio. Ma anche in questo caso non è detto che fra poco non parta alla grande, ed io infatti neppure di quello ho parlato nell'articolo.
Alla fine il discorso è questo. Mi odi perché ti sta antipatico quello che scrivo, ed hai letto solo qualche articolo, ed a causa di questo ti sei fatta dei preconcetti sul mio conto, oppure non mi odi e di quello che scrivo ne condividi solo una parte?
Perché c'è differenza fra una cosa e l'atra e mi piacerebbe saperlo. Ricominciamo senza offese e senza guardare se ogni tanto mi sfugge qualche errore?