La bimba ritratta nelle foto è Maelys, ha nove anni ed è scomparsa da un piccolo paesino turistico francese. Assieme ai suoi genitori, originari della zona ma spostatisi per lavoro al confine con la Svizzera, e a sua sorella maggiore di dodici anni, era andata al matrimonio del cugino della madre. Per fare festa, ai futuri sposi il comune aveva concesso la sala polivalente della cittadina. Ai bambini era stato riservato un locale a lato del salone dove si cantava e ballava. Uno stanzone dove avrebbero potuto anche dormire. In quell'ala della costruzione si trovava anche Maelys.
Alle due e mezza di notte la madre, come ogni madre farebbe, va a controllare le figlie e si accorge che la piccola manca. Informa il padre e insieme iniziano a cercarla nella struttura e all'esterno. Alle tre la musica si ferma e il dj chiede ai presenti se hanno notato la bimba. Nessuno l'ha vista, quindi tutti si mobilitano e iniziano a cercarla all'esterno, nel boschetto e nei vari spazi verdi che circondano la struttura. Alle tre e cinquantasette vengono allertate le forze dell'ordine che si muovono in maniera più che celere. Pochi minuti e arrivano i primi agenti, poche ore e da Parigi vengono inviati molti rinforzi.
Questa velocità di indagine è dovuta a un caso di cronaca nera che ancora aleggia come un fallimento sulle istituzioni francesi. Nel 2003 una ragazzina scomparve mentre stava rincasando da scuola. I ritardi iniziali nelle ricerche furono letali e ancora oggi di Estelle Mouzin nessuno sa nulla (link su Estelle).
In breve tempo arrivano anche i cani molecolari a cui vengono fatti annusare vestiti e peluche della bimba, nel frattempo recuperati dalla sua abitazione. I cani annusano, partono dalla sala ed escono sulla strada fermandosi nel parcheggio. Lì si fermano perché altre tracce di Maelys non ce ne sono e non ne trovano. Oltre ai cani, nessuno in paese ha visto o notato la bimba o qualcosa di strano fra le due e le due e mezza di notte, neppure gli ottanta partecipanti alla festa che nel contempo si teneva nella parrocchia della Chiesa poco distante. Sono duecentocinquanta le persone già interrogate e tante le case controllate, ma il buio è totale nonostante siano centinaia le persone che continuano a cercarla nel bosco, nei prati e nei fossi.
I sommozzatori si sono immersi nei corsi d'acqua e in un laghetto. Niente. Si è cercato anche nei tombini e nelle strutture fatiscenti aperte o chiuse. La casa del custode è stata perquisita come anche il Liceo situato a un centinaio di metri. Insomma, per quattro giorni le ricerche hanno tenuto banco, ma da ieri la speranza di trovarla in quella zona risulta molto bassa, a meno di non rinvenire il suo corpo in qualche pozzo non ancora scandagliato. In questo momento si sta cercando anche a dieci chilometri di distanza, dove abita l'uomo di 34 anni che questa mattina è stato fermato (ed ora è sotto interrogatorio) perché visto passeggiare nella cittadina sabato notte e perché la sua prima testimonianza aveva delle lacune. Ma i suoi precedenti per droga fanno pensare che la sua presenza a Pont de Beauvoisin e le lacune della prima testimonianza siano dovute ad altro crimine e non alla scomparsa di Maelys. In ogni caso si faranno ricerche anche sui luoghi in cui è passato per tornare a casa, ma pare proprio che le forze investigative francesi, dopo aver scartato l'ipotesi di un incidente, di un'uscita notturna in solitudine finita male, pensino di trovarsi in presenza di un rapimento. Esattamente lo stesso crimine verificatosi con la scomparsa di Estella Mouzin.
Ma perché vi parlo di un rapimento avvenuto in Francia? Il motivo è semplice. Guardate la costruzione bassa nella foto sopra, è la sala polivalente in cui sabato notte 180 invitati partecipavano al matrimonio del cugino della madre di Maelys. La zona in cui si trova la sala normalmente è chiusa e recintata, ma quando si fanno feste il cancello rimane aperto. A lato, oltre alla casa del custode c'è un boschetto dove scorre un fiume. Si trova in un punto laterale di Pont de Beauvoisin, non nella parte centrale del paese di soli 3600 abitanti. Si trova nella parte riservata alle scuole e alle attività sportive. Il fatto importante è che questa struttura è ubicata a soli otto chilometri dal raccordo autostradale che porta ad Aosta. In pratica, in poco più di un'ora e mezzo, tutti percorsi in autostrada, si raggiunge facilmente l'Italia.
Ciò che intendo dire, è che un criminale sa che ci vuole tempo prima che un rapito venga cercato in tutta una nazione. Sa che il volto del suo ostaggio non verrà diffuso all'istante e che il clamore maggiore si avrà nello Stato in cui si è verificato il rapimento, non nelle nazioni confinanti dove resterà sommerso sotto una miriadi di notizie più attinenti al popolo locale. Quindi, per un criminale cosa c'è di migliore se non cercare di superare il confine di stato nelle prime ore dopo il crimine? In America sono tantissimi i casi di minori rapiti e portati in altri stati dell'unione. Le statistiche ci dicono che in USA sono cento all'anno i bambini strappati alla normalità della loro vita da estranei, quindi non da familiari o parenti alla lontana. La maggioranza di questi cento viene seviziata e uccisa, ma c'è una minoranza che viene ritrovata anche dopo decine di anni (link di conferma).
Anche in Europa esiste questo fenomeno, visto che di tanti bambini scomparsi non si sa nulla. Certo, dopo il momento iniziale la notizia non fa più notizia e pochi ne parlano anche nella nazione dove si è verificato il rapimento. E più passano i giorni più si abbassano le speranze di poter fare qualcosa.
Per questo ho scritto l'articolo. La speranza è quella di aiutare la memoria di chi magari domenica mattina ha notato qualcosa di strano sulle autostrade o sulle strade valdostane o svizzere.
Questa è la scheda coi numeri di telefono, nel caso qualche italiano pensasse di avere informazioni utili.
10 commenti:
Spero proprio, per i disperati genitori e per la bimba stessa, che venga scoperta, al più presto, qualche pista da seguire.
Ho la malaugurata impressione di essere di fronte alla seconda versione del caso Celentano.
Il Creatore non lo voglia!
Questi rapimenti di solito sono organizzati in ogni dettaglio, preparati a tavolino e programmati in tutte le fasi esecutive. Sovente sono fatti su ordinazione. La ragazzina a quest'ora può essere ovunque, perfino in un altro continente. In un paesino dove la vita scorre ancora con la cadenza dei rapporti solidali e della reciproca fiducia, per dei genitori risulta inimmaginabile dover prendere precauzioni. Ormai però il sistema di relazioni e i progressi tecnologici sono tali che nessuno può dirsi al sicuro da un sistema in grado di agire con mezzi e connivenze da multinazionale del crimine. Il caso in parola non sembrerebbe l'azione di uno sbandato o drogato, ma quella di una vera organizzazione del rapimento.
Mi auguro tanto che non le sia successo niente.
Si può escludere una fuga, si sa se la piccola avesse problemi in famiglia?
Massimo, mi vengono tre grandi dubbi: il primo è come mai nessuno dei compagni, amici, parenti di Maelys abbia notato la sua assenza.
Di solito i bambini sono molto attenti a tutto quello che succede e se un adulto si fosse avvicinato portandola via l'avrebbero dovuto notare, proprio perché la sala era riservata ai piccoli.
Certo, a meno che non stessero dormendo, perché pare che il locale fosse dotato di letti (che particolare strano).
Mi chiedo poi se questi bambini fossero lasciati completamente soli in balia di sé stessi, senza un adulto o una ragazza più grande per assisterli e controllarli, almeno di tanto in tanto. Sappiamo tutti cosa son capaci di fare dei bambini scatenati senza genitori intorno...e li si lascia soli per ore?? Sarò esagerata io...
Il terzo dubbio è se davvero la madre di Maelys non si sia occupata della sua bambina fino alle ore piccole. D'accordo che c'erano festeggiamenti e balli, ma darsi alla pazza gioia fino alle due e mezzo di notte senza mai dare nemmeno un' occhiata alla figlia mi sembra un comportamento anomalo per una madre. Insomma potrei capire una sorella maggiore, una zia, non una mamma.
Tra l'altro Maelys è una bimba molto graziosa, ma al tempo stesso ha una fisionomia comune, soprattutto nei paesi mediterranei. Per quanto sia carina sarebbe difficile notarla al primo sguardo tra la folla, in mezzo a persone scure di occhi e di capelli. Il tipo perfetto di bambina da rapire, un po' come la piccola Celentano.
Speriamo che la ritrovino, ma purtroppo temo il peggio.
Grazie Massimo per la tua solita sensibilità umana nell'affrontare questi casi e nell'informare la parte italiana. Leggendo che vicino alla sala c'è un fiume vicino ho paura di qualcosa di grave.
Ciao Nautilina,
non risultano problemi in famiglia, una vita ok fatta di scuola compiti e sport. Hanno intervistato i suoi compagni di classe e i maestri che hanno confermato (i video ora sono su youtube in francese)
Era un matrimonio, con canti balli e musica alta. La mamma a quanto hanno detto è andata anche prima a vedere, ma era comunque abbastanza tranquilla perché con lei c'era la sorella più grande. Però i bambini, non erano pochi, dopo aver giocato anche all'esterno si erano addormentati in quell'ala sella sala.
Potrebbe anche darsi che Maelys sia uscita per conto suo, che ore prima qualcuno le avesse dato appuntamento all'esterno. Magari un ragazzino o un'altra bimba. Gli interrogatori sono in corso ed ogni persona sarà interrogata più volte... quindi c'è solo da attendere e incrociare le dita...
Massimo scrivi:
"Oltre ai cani, nessuno in paese ha visto o notato la bimba o qualcosa di strano fra le due e le due e mezza di notte, neppure gli ottanta partecipanti alla festa che nel contempo si teneva nella parrocchia della Chiesa poco distante. Sono duecentocinquanta le persone già interrogate..."
E' allucinante il fatto.
Quando ci sono feste familiari, come un matrimonio, con tante persone e tanti bambini da tenere d'occhio, bisognerebbe pensare a chiamare personale tipo baby sitter e animatori-trici che si occupa dei minorenni.
Questa modalità dovrebbe rientrare nel budjet delle spese preventivate.
Lo affermo per esperienza personale vissuta: tutti erano sotto gli occhi vigili del parentame al completo, nonostante il personale ingaggiato per i bambini.
Ma tanto più doveva farsi se la festa si protraeva anche a notte inoltrata.
C'è un dossier internazionale sui bambini che scompaiono e le ipotesi sono TUTTE delicatissime e dovrebbero essere divulgate a suon di tromba e tamburi, invece tutto passa sotto silenzio e la superficialità regna sovrana.
Sì Pino hai ragione a ricordare Angela Celentano.
PINO ha detto...
Al TG 2 delle tredici, ho potuto ascoltare solo la parte terminale dell'annuncio che i Carabinieri o la Polizia, hanno fermato una persona sospetta, nella cui auto, è stato prelevato il dna della ragazza scomparsa.
Ne sapete qualcosa?
Intanto, inizio una ricerca col pc.
4 settembre 2017 18:02:00 CEST
CASO MAELYS
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2017/09/03/francia-maelys-sommozzatori-al-lavoro_a8c1bdf3-1f3a-4d25-9cec-aa4094b41dd9.html
L'uomo fermato ha ammesso che è salita sulla sua auto (credo intendendo prima della sparizione). Se non ho capito male è un amico di famiglia e invitato al matrimonio. C'è da chiedersi se sia salita sulla sua auto per i motivi che ha precisato:
“contro di me un insieme di fattori sfortunati. Ma sono innocente: la bambina è salita sulla mia auto con un amichetto, per vedere il mio cane".
Gli avrebbero contestato anche di aver lavato l’auto. Anche qui ha risposto alle contestazioni dicendo che l’ha fatto perché è in procinto di venderla.
Il DNA è come al solito un jolly. Può significare tutto e niente. Quando c’è un sospetto qualsiasi fatto può essere derubricato come indizio. Nel caso poi di una bambina l’emotività può essere una cattiva consigliera. Vedremo se gli indizi hanno consistenza e portano a qualcosa di concreto o sono invece soltanto suggestioni.
Scusate prima ho sbagliato post in un altro articolo. Purtroppo per questa bambina non ci sarà niente di buono. Poco fà ho letto il presente articolo: " I tecnici della polizia scientifica stanno esaminando i reperti raccolti nell’autolavaggio dove domenica 27 agosto Nordahl Lelandais ha lavato - con cura sospetta - la sua Audi 3 dove la sera prima aveva fatto salire Maëlys e «un bambino biondo», secondo il suo racconto, che si è poi rivelato inesistente. In un primo tempo Lelandais aveva taciuto di avere incontrato la bambina. Quanto i test del Dna hanno rivelato che la bambina era salita in auto dalla porta anteriore sinistra, l’uomo ha ammesso di avere lasciato che salisse in auto «per vedere se nel bagagliaio c’erano i miei cani». Lelandais si è sempre difeso dicendo di avere lavato l’auto perché aveva deciso di venderla e nei giorni successi avrebbe dovuto consegnarla all’acquirente. Ma le videocamere dell’autolavaggio lo hanno ripreso mentre si ostina a lavare con grande attenzione il cruscotto, proprio nella parte dove temeva fossero rimaste le tracce di Maëlys poi effettivamente trovate".
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