venerdì 12 febbraio 2016

Processo Bossetti: io credo a Marzio Capra e al pool difensivo...


Diciamola la verità, quella vera e non quella sparsa in salsa rosa dai soliti noti, e diciamola a tutti, anche agli italiani ignavi che forse non la comprenderanno perché da troppo si adeguano a brucare l'erba coltivata dal potere. Diciamolo a tutti che dopo mesi di processo si è scoperto che contro Massimo Bossetti c'è solo il nulla di un'immensa campagna mediatica colpevolista agevolata dalle parole del ministro Alfano e dalla stima che le persone comuni nutrono per chi "viaggiando alla grande" in televisione si adagia a peso morto sulle italiche "sempre infallibili" istituzioni. Diciamolo che niente di quanto la maggioranza assoluta dei media racconta da un anno e mezzo si è materializzato in tribunale, che nonostante questa verità, portata a nostra conoscenza solo dalla millesima parte della stampa (l'unica davvero presente alle udienze), l'aria mediatica continua a soffiare sul popolo l'odore acre della colpevolezza. E' fumo, nulla di concreto che però tanti fenomeni mediatici, neanche entrati al tribunale di Bergamo, trasformano in nebbia fitta. E' un metodo già collaudato in altri casi, Taranto docet, usato per impedire alla pubblica opinione, da anni fidelizzata, di vedere e comprendere quale sia la realtà dei fatti. Le procure comandano e le ricostruzioni accusatorie, anche se incredibilmente assurde, vengono appoggiate sui media da opinionisti e simpatizzanti che amano l'audience fornito a piene mani dalla maggioranza della pubblica opinione, da ex appartenenti agli apparati statali e giuridici, da chi per le procure ha già periziato, da chi per le procure vorrebbe invece lavorarci in futuro e cerca con ogni mezzo di mostrare la sua acritica fedeltà istituzionale per accreditarsi e ottenere incarichi ben retribuiti e nuova notorietà, da giornalisti che poco si informano e raccontando sempre la stessa tiritera finiscono per convincersi e convincere che non si tratta di una filastrocca inventata per addormentare i sensi e la mente, ma di una storia vera.

Possono le persone intelligenti, se in buona fede, non accorgersi dei mille dubbi e delle mille incongruenze che assediano le fantasmagoriche ricostruzioni accusatorie usate per chiedere condanne pesanti che spesso servono a salvare la facciata di una categoria sempre più in crisi? Incredibile a dirsi, ma ad ascoltare e leggere i media pare proprio che molte intelligenze nazionali soffrano di cecità a fasi alterne. E così resteranno fin quando il giudice di un processo famoso non le bacchetterà mettendo ordine e trasmettendo ai media l'input giusto, l'input che faccia capire che ci sono regole e leggi da rispettare. Dev'essere un giudice con le spalle larghe, con la schiena dritta e il polso fermo. Dev'essere un giudice professionista che ama il suo lavoro e la sua categoria, un giudice senza paura e non influenzabile né da fattori interni né da fattori esterni. Un giudice idealista non abituato ad adagiarsi alle procure e dalla mente aperta. Può essere il giudice Bertoja ad accollarsi questa responsabilità? Il processo che presiede è famosissimo e in fondo non ci vuole molto a far capire che la giustizia è una cosa seria, che è davvero uguale per tutti e la colpevolezza o l'innocenza di un imputato non la possono stabilire quattro ospiti seduti comodi in poltrone sistemate a modo in improvvisati tribunali mediatici.

Questo accade oggi in Italia. I processi si celebrano in tivù sin dal momento in cui avviene il crimine che stuzzica l'emotività del telespettatore. Si parte scavando sul primo sospettabile di turno, iniziando a rovinargli la reputazione, poi se le indagiuni vanno in altre direzioni si perseverà col lavoro di smantellamento cambiando bersaglio e infierendo su chi per le procure è diventato il solo e unico indagato. Quindi sin dalle prime fasi sui media inizia la solfa colpevolista che influenzerà certamente la mente del popolo e, di conseguenza, quella dei futuri giudici che dovranno sentenziare (togati e popolari). E questa indegna metamorfosi processuale, mai criticata a dovere nelle sedi opportune, sta bene alla pubblica opinione spesso frustrata da una vita scialba. Sta bene ed eccita quei popolani volgari che per credersi vivi si immedesimano negli opinionisti famosi senza pensare che un domani potrebbe capitar loro di diventar "mostri" da prima pagina. Perché la storia è ciclica e presto qualcun altro diventerà, anche per l'opinionista che tanto ha amato e appoggiato, un famoso assassino e, suo malgrado, finirà per subire la gogna giuridica e mediatica che in precedenza spargeva pure lui. Non lo dico io, lo dice la storia recente e passata.

E chissà se una volta arrestato, con tanto di telecamere e giubilo popolare, "sarà così fortunato" da avere accanto un pool difensivo appassionato che lotterà per ristabilire la verità, che lotterà per tenere unita una famiglia distrutta dagli stessi opinionisti da talk show che prima della tragedia ammiravano e seguivano ad occhi chiusi. Chissà se qualcuno andrà a trovarli in carcere e li ascolterà quando la loro foto campeggierà sui settimanali colpevolisti, quando più verranno additati a mostri e più l'emotività degli ignavi, che per primi affossano in massa il colpevole di turno, salirà facendo guadagnare i media, quando più verranno screditati gli avvocati e i periti della difesa e più probabile sarà, per il nuovo mostro mediatico, una condanna all'ergastolo. Non tutti, al momento in cui la sfortuna e la procura si accaniscono, trovano sulla loro strada persone serie e preparate capaci di scrollarsi di dosso lo stress, persone che sacrificano la loro psiche e anni di vita tranquilla prendendosi a cuore una sorte che pare segnata.

Bossetti, nella sfortuna, è uno dei pochissimi imputati "fortunati" ad avere accanto un pool difensivo di prim'ordine, un pool che studia le carte nella maniera migliore, che analizza, che smonta anche il più piccolo indizio e non ha timore di denunciare le mancanze e gli strafalcioni di chi accusa. Questo può solo significare che gli avvocati di Massimo Bossetti e i loro consulenti sono sicuri di quanto dicono e non temono nuove perizie. C'è da chiedersi cosa potrebbe cambiare, sia per Bossetti che per la giustizia italiana che per i media (nel caso venissero sbudargiati in tribunale), se il giudice Bertoja decidesse di riunire i migliori professionisti italiani e incaricarli di rifare tutte le perizie che nella sua aula si sono mostrate storpie, se decidesse che per sentenziare in scienza e coscienza occorre osservare un quadro probatorio privo di dubbi, che per condannare all'ergastolo non basta un'accusa confenzionata come un costume d'Arlecchino rappezzato alla bell'e meglio.

In fondo alla dottoressa Bertoja converrebbe ordinare perizie terze in grado di schiarire le idee e dissipare le nubi. Converrebbe perché dovrà in futuro motivare in maniera seria e impeccabile un'eventuale sentenza d'ergastolo se non vuole scadere di professionalità e finire nell'inferno dantesco assieme a quei giudici ignavi che copiano e incollano gli atti delle procure perché incapaci di sentenziare e motivare con la loro mente. E dovrà, se dovesse giustificare una simile condanna, motivarla a modo e spiegare come mai non nutre dubbi. Quindi far sapere dove pensa sia morta la piccola Gambirasio (al campo di Chignolo o altrove, come indicato dalla dottoressa Ranalletta?) e spiegare perché, nonostante avesse le scarpe ai piedi, ci fosse sangue sui suoi calzini. Uno dei particolari omessi dall'accusa, anche ai media, e portati a processo dall'ex vice-comandate del Ris Marzio Capra (non dall'ultimo arrivato). Dovrà spiegare come mai i tagli su entrambi i polsi siano identici e di una misura non compatibile con lame da coltello (4,3 millimetri di larghezza). Dovrà spiegare i peli incastrati fra giubbotto e maglia e le fibre trovate su tutte le ferite (peli non di Bossetti e fibre diverse da quelle degli abiti che aveva addosso la piccola Gambirasio), anche su quelle non esposte all'aria. Dovrà dire quali furgoni abbiano percorso le vie di Brembate Sopra alle 18.40 del 26 novembre 2010 (c'era quello di Massimo Bossetti oppure, come fa dedurre la posizione del cellulare, si trovava nella zona opposta alla palestra?) e per quale motivo quelli del Ris non si siano accorti, nonostante abbiano scritto e firmato una perizia, che le fibre dichiarate compatibili con quelle dei sedili erano, e sono, di un colore più chiaro... quindi diverse.

Ma, soprattutto, dovrà spiegare che tipo di Dna abbiano isolato e analizzato al Ris, visto che si parla di una prova granitica, perché ormai sappiamo che si tratta di un Dna più che raro, addirittura inesistente in natura, un Dna che ha agito autonomamente e piuttosto che degradarsi assieme a quello della vittima (la traccia trovata era mista e la degradazione doveva colpire in maniera identica tutti i dna che la componevano) ha preferito riprodursi e rigenerarsi, ma solo nuclearmente, abbandonando il suo mitocondrio, più forte in natura, pur di farsi ritrovare in condizioni ottimali dagli analisti di Parma. E alla fine dovrà pure spiegare come mai quel Dna sia stato trovato solo in un unico punto, dato che in altri, al contrario di quanto i media ci hanno detto, non c'era. Un unicum quasi incredibile se si pensa a un'aggressione. Un unicum isolato su un pezzettino di stoffa che una volta analizzato si è autodistrutto... puff...

Insomma, se la pubblica accusa, che i media ancora adesso ci dicono avere assi in mano mentre dopo le deposizioni dei consulenti della difesa si trova a dover giocarsi la partita con degli scartini (ma c'è da star certi che se avesse avuto a che fare con un arrendevole avvocato d'ufficio sarebbero rimasti assi), non riuscisse a dare risposta a queste domande nemmeno nel contro-interrogatorio al dottor Marzio Capra in programma per oggi (ndr. venerdì 12 febbraio), tutti dovrebbero scandalizzarsi e protestare perché non è tollerabile che un padre di famiglia venga massacrato da una procura appoggiata acriticamente dalla massa mediatica che come condor sta posizionata sul capezzale dell'imputato in attesa di sbrandellarlo. Io sto con Marzio Capra e con gli avvocati della difesa e credo che dopo l'odierna udienza tutti gli italiani dovrebbero capire che non si può imbastire un processo senza avere in mano neppure piccoli indizi concordanti. Che non si può giocare con la vita altrui né sui media né in altri luoghi perché la vita altrui potrebbe un giorno diventare la nostra vita...

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229 commenti:

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Gilberto ha detto...

Una sintesi lucida e incontrovertibile di un caso tanto assurdo quanto emblematico del sistema mediatico-giudiziario nel quale si sopravvive.

Vanna ha detto...

Massimo, complimenti!
La tua chiarezza è completa in tutta la sua sinteticità.
Condivido perfino le virgole...

andres ha detto...

Bellissimo e appassionato articolo, Massimo Prati!
Hai espresso perfettamente tutto ciò che penso e che sento.
Grazie

PINO ha detto...

MASSIMO caro,
leggo ed apprezzo quanto ti suggerisce la tua onestà intellettuale:
"E dovrà, (il Giudice) se dovesse giustificare una simile condanna, motivarla a modo e spiegare come mai non nutre dubbi."
Ma - e tu lo hai esperito quanto tutti noi- le cose non andrebbero sempre, proprio così; ne è un esempio la motivazione depositata dal Giudice Tommolini, per il caso Rea-Parolisi, che lasciò basiti anche l'intera Procura.
Il "Diritto" riconosce al Giudice le proprie deduzioni.
Saluti cari, Pino

TommyS. ha detto...

Massimo,

anch'io sto con Bossetti, con i suoi avvocati e con Marzio Capra. Lo trovo doveroso e giusto.

Hai scritto molto bene su tutti quelli che avrebbero dovuto essere assi nella manica dell'accusa e che in aula si sono rivelati degli assi farlocchi, dei veri e propri bluff.

In merito al DNA nucleare fantascientifico di Ignoto1 però ho il sospetto che troppe cose stiano ancora nascondendo il PM ed i suoi consulenti alla difesa ed alla Corte. E' vero che quanto evidenziato da Capra in udienza porta a concludere che quel frammento di DNA si trovasse in un solo ed unico punto degli indumenti di Yara (oramai scomparso a seguito delle analisi che per forza di cose sono distruttive sebbene una corretta procedura richiederebbe la preservazione di un frammento per una futura controanalisi) nonostante da anni ci stiano bombardando con la favola di una traccia ampia e di intere fiale di sangue di Bossetti riversatisi su quegli slip. Ma questa è chiaramente la strategia processuale della difesa e dei suoi consulenti che quando hanno aperto quei famosi raw data si sono trovati davanti, a parte pochissimi dati importanti ma accuratamente selezionati, a pura spazzatura. Come aprire il faldone di un progetto, trovarvi un solo disegno e tantissimi fogli di giornale o elenchi telefonici messi apposta per fare volume. Giusto allora basarsi su questo per evidenziare come la c.d. prova scientifica non sia caratterizzata da quei requisiti di precisione necessari per considerarla un vero e proprio indizio e tanto meno una prova accettabile in un processo.

continua

TommyS. ha detto...

continua

Basta per esempio considerare il fatto che Capra si è trovato davanti ai dati di 15 amplificazioni dei marcatori Y-STR ma che ben 13 su 15 contenessero solamente ed esclusivamente l'aplotipo Y del DNA di controllo fornito dal produttore del kit per verificare la correttezza delle amplificazioni. Tutti i kit di amplificazione, difatti, prevedono che assieme al DNA da testare siano amplificati sia un controllo negativo (contenente una soluzione neutra senza alcun DNA) sia un controllo positivo contenente il DNA fornito con il kit. DNA che sui manuali è ben specificato essere artificiale/sintetico e non esistente in natura (vedere per esempio il manuale di Y-Filer).

Ed allora se hanno fornito i dati di quelle 13 amplificazioni di controllo significa che non hanno fornito quelli delle 13 amplificazioni davvero significative e relative all'eventuale DNA isolato dalle tracce.

Cosa avrebbero potuto dire ad un attento genetista quei dati? Forse nulla, cioè nessun DNA tipizzabile, ma allora perché non consegnarli come fatto con per altre amplificazioni dei marcatori autosomici (quelle per le quali Capra ha detto "zero, schifo")?

O forse contenevano informazioni che era meglio non consegnare alla difesa? Metti per esempio che oltre agli alleli dell'aplotipo Y di Ignoto1 fossero presenti altri alleli, magari con altezza di picco inferiore ma non confondibili con artefatti. Questo avrebbe significato che oltre al presunto DNA di Ignoto1 era presente il DNA di un altro soggetto di sesso maschile ed avrebbe spalancato le porte alla difesa per fornire una spiegazione alla famosa aporia del mtDNA ed ad un tempo dimostrare che il DNA di Ignoto1 era in realtà un DNA artificiale/sintetico.

Troppo complottista? Neanche tanto, visto che per l'analisi dei marcatori autosomici STR un'amplificazione (tra le poche per le quali hanno consegnato i raw data) ha restituito la presenza di picchi allelici ulteriori e quindi significativi di un terzo contribuente oltre a Yara (anche se Capra ha detto che proprio mista la traccia non sembra fosse) ed ad Ignoto1. Difficilmente un esperto come Capra sosterrebbe questa tesi se quei picchi fossero in realtà spiegabili come artefatti (per es. stutter - da ricordare la polemica tra la Stefanoni e Conti-Vecchiotti sugli elettroferogrammi del DNA isolato dal gancetto del reggiseno di Meredith che mostravano in realtà la presenza di altri contribuenti maschili oltre a Sollecito). Per cui dobbiamo perlomeno prendere in considerazione che in quelle tracce vi fosse un terzo contribuente, molto probabilmente di sesso maschile.

Ed allora se nella 31G20 è stato tipizzato un DNA nucleare contenente:
- 1 contribuente maggioritario denominato Ignoto1
- 1 contribuente minoritario - vittima (Yara)
- 1 contribuente ancor più minoritario, forse maschio
e nell'analisi del mtDNA si è trovato
- 1 contribuente magioritario - vittima (Yara)
- 1 contribuente minoritario non identificabile in Ignoto1 alias Bossetti

cosa era in realtà quel DNA nucleare di Ignoto1?

La risposta a me sembrerebbe ovvia.

TommyS. ha detto...

Una semplice risposta a chi ha abbracciato la tesi di Portera, apparentemente suffragata da letteratura scientifica, per la quale è sconsigliabile analizzare il mtDNA da tracce miste.

In teoria questo è anche vero. Se non si conosce nessuno dei contribuenti alla traccia e l'apporto di mtDNA degli stessi è all'incirca analogo in quantità e preservazione, ben difficilmente si può arrivare a determinare degli aplotipi mitocondriali distinti ed affidabili.

Ma nel caso della 31G20 uno dei contribuenti era noto (anche a Lago, è bene sottolinearlo) ed era Yara. E la proporzione fra i due contribuenti era tale da permetter di separare i due aplotipi facilmente. Per cui quanto affermato da Portera fa il paio con le sue dichiarazioni sull'inutilità di un'ulteriore perizia su quel DNA. Buon per lui visto che questo gli permetterà di continuare a fare il consulente per le Procure della Repubblica, anche perché, ammesso che questa perizia non venga concessa dalla Bertoja, nel processo di appello forse di Portera non sentiremo più parlare.

Anonimo ha detto...

O.T.http://www.crimeblog.it/post/194799/veronica-panarello-mio-suocero-amante-ha-ucciso-loris

Gilberto ha detto...

Il commento di Tommy S. insieme a tutti quelli di Annika nell'articolo precedente mi inducono però a considerare che forse Marzio Capria avrebbe potuto essere più esplicito (senza peli sulla lingua nelle dichiarazioni alla stampa), dicendo chiaro quello che pensa e che trapela un po' nelle figure retoriche (l'uovo e la gallina) e un po' nella diplomazia da ex vicecomandante del Ris...

Ivana ha detto...

Massimo,
come sai rispetto ogni punto di vista altrui, ma, per formazione (o deformazione!) professionale, continuo a stare dalla parte … della “dimostrazione” e, per ora, dopo aver ascoltato tutte le “varie campane”, ritengo che ci sia un’unica “prova logica”: Massimo Bossetti non è figlio naturale del padre legittimo.

PARE CHE oggi la stessa Sarah Gino abbia affermato (MA NE DUBITO!) di essere convinta che, in base agli esami disponibili, “il Dna di Ignoto 1, è identico a quello del figlio di Giuseppe Guerinoni, l'uomo individuato come padre biologico di Massimo Bossetti”.

http://www.ilgiorno.it/bergamo/yara-bossetti-1.1729099

http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2016/02/12/i-bossetti-fecero-fare-test-dna-privato_450dd2d5-46a5-437c-a1f4-1911e641b7c4.html

Riguardo al fatto che non è stato trovato il DNA mitocondriale di Massimo Bossetti, Capra aveva detto esattamente: “O ci sono errori umani, o ci sono delle costruzioni artificiali”.
Nel caso di “errori umani”, a cui non fosse stato posto rimedio, come avrebbero potuto giungere a individuare esattamente il figlio illegittimo di Guerinoni?
Nel caso di “costruzioni artificiali”, bisognerebbe domandarci in che modo avrebbero potuto sapere, con certezza, che Massimo Bossetti fosse figlio illegittimo. La difesa avrà indagato in tal senso?



Sazio ha detto...

Ivana, permettimi di dirti che di DNA non hai capito un emerito cazzo, ma come gran parte dei nostri connazionali apri bocca, pur non avendo le benché minime nozione dell'argomento di cui tratti (e sostieni di fare la maestra)
Parla solo se sai le cose, altrimenti ascolta e impara.
Questo è un vecchio adagio che tu, in qualità di maestra, dovresti seguire a menadito, ma vedo che continui a dire cose che, dal punto di vista scientifico, sono del tutto campate in aria.
Ma sei in buona compagnia, non ti preoccupare.
Come te ci sono milioni di connazionali (per rimanere nell'ambito nazionale).
Scusami per la sincerità e la foga delle mie esternazioni, ma non se ne può più di gente che parla senza sapere minimamente di cosa stia parlando.
Ti saluto, per sempre

Luca Cheli ha detto...

Io condivido l'analisi di Massimo sul caso come lampante manifestazione delle storture del sistema mediatico-giudiziario, ma molto meno le valutazioni sull'efficacia della difesa.

Tra Capra ed i difensori finora si è solo alluso, strizzato l'occhio, indicato per metafore quella che non è una semplice anomalia, ma un deliberato atto di fabbricazione di prove, ovvero la natura artificiale del nDNA di Ignoto1, cosa che porta inevitabilmente con se un complotto.

Però non ci si può fermare alle allusioni, certe cose bisogna dirle e scoperchiare il vaso di Pandora, volesse anche dire rivelare al mondo che in questo paese i colpevoli si fabbricano su richiesta.

Chiaramente è solo l'ipotesi più estrema, ma io credo che tanto i difensori quanto Capra abbiano timore che questo inevitabilmente sarà il significato che si darà alle loro parole e pertanto hanno paura di pronunciarle esplicitamente.

Invece io credo che se non si bruciano i ponti non si otterrà nulla: non ci si può aspettare che siano i giudici a trasformare accenni in strutturate ipotesi, particolarmente quando queste possono apparire come un attacco al cuore del sistema.

E poi certo non ci si può limitare alle parole: bisogna chiedere una perizia indipendente (e magari fatta all'estero) su tutto il DNA che comprenda il test per DNA methylation.

E quando dico tutto il DNA intendo anche la traccia attribuita alla Brena.

Lo faranno?

Io continuo a sperare, ma non vorrei che si stesse già pensando in termini di appello.

Ivana ha detto...

Sazio,
Le style c'est l'homme même
Permettimi di chiederti:
determinate affermazioni giornalistiche (di cui non posso sapere se attendibili, o no! anzi avevo scritto che dubitavo di certe “dichiarazioni” e continuo a DUBITARNE FORTEMENTE!) ti hanno irrritato al punto tale da reagire tanto scompostamente?

Perché un attacco ad personam , invece di smentire, CON CONTROPROVA, quella che per ora rappresenta l’unica "prova" logica?
http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/processo-bossetti-ripresa-dopo-lo-stopcontroesame-al-genetista-della-difesa_1166366_11/
durante il controesame a Sarah Gino, consulente della difesa. A lei l’avvocato Andrea Pezzotta, che assiste la famiglia Gambirasio, ha chiesto conto di alcuni esami sulla paternità fatti eseguire privatamente dai Bossetti dopo l’arresto del familiare Massimo, il 16 giugno 2014.
«Sì, nell’estate del 2014 fui incaricata dall’Università di Torino, alla quale si rivolse la famiglia Bossetti, di verificare se Giovanni fosse il padre di Massimo», ha detto Gino. «E il risultato qual è stato?», ha chiesto l’avvocato Pezzotta. «L’esito del test è stato negativo - ha replicato la genetista -. Massimo è figlio di un altro uomo».


Ivana ha detto...

Luca,
capisco il tuo ragionamento e condivido la tua richiesta inerente al "test per DNA methylation", ma ritengo che la difesa dovrebbe ANCHE aver investigato per sapere quale fosse la possibilità che gli inquirenti fossero a conoscenza che Bossetti era figlio illegittimo.

Sazio ha detto...

Ivana segui questo caso da anni e ancora non hai capito che nessuno (tranne qualche ignorantissimo in materia) mette in dubbio che Bossetti sia ignotouno e che sia il figlio della signora Azzuffi e di Guerinoni.
Il problema è un altro e cioè che quel profilo (ignotouno) è stato ricavato in laboratorio in modo errato.
Cioè quel materiale biologico non è di ignotouno (massimo Bosseti) ma di un altro soggetto non individuato.
Questa è anche la teoria della difesa.
L'alternativa è il DNA artificiale
Ma non ti preoccupare, non sei la sola a non aver capito un cazzo (pur parlandone da anni), ma sei in ottima compagnia. Anzi sono davvero in pochi che ci hanno capito qualcosa, eppure c'è gente che parla da anni, dalla mattina alla sera solo di questo caso.
Contenti loro.
Mi fermo qui perché non ho altro tempo da dedicarti.
Buona vita

Luca Cheli ha detto...

Ivana,
suonerò oramai come un disco rotto, ma nel momento in cui si provasse che quel DNA è sintetico, tutto il resto, il chi l'ha fabbricato, perché, quando, perché prendendo di mira Bossetti, etc., etc., diventerebbe tema di altra inchiesta ed altro (eventualmente) processo.

Bossetti non potrebbe che essere assolto: cadrebbe la prova regina e non ci sarebbe più prova di un suo contatto con Yara, non solo, ma ci sarebbe prova positiva di un complotto ai suoi danni, il che vorrebbe dire che anche gli altri elementi indiziari, già indeboliti, sarebbero automaticamente sospetti.

Perché chi fabbrica un DNA sintetico e lo piazza su di un cadavere può benissimo applicare del nastro per prelievi sui sedili dell'Iveco di Bossetti per prelevarne fibre (e magari nanosfere di metallo) da applicare sul cadavere stesso.
Così pure può prendere un Iveco simile a quello di Bossetti e farlo passare vicino alla palestra.

E per essere chiari, anche se, come ho detto sopra questa sarà facilmente l'interpretazione che ne verrà data, nessuno deve tirare per forza in ballo gli inquirenti: complotto ad opera di ignoti.

Che si provi (tramite la dimostrazione dell'esistenza di DNA sintetico) che complotto c'è stato, poi sul chi, come e perché e cosa sapeva di Bossetti che se la sbrogli la magistratura (inquirente e giudicante).

Ivana ha detto...

Sazio,
credo sia tu a non essere informato: qui, in questo blog, c’erano alcuni (Gilberto soprattutto!) che continuavano a mettere in dubbio proprio ciò che tu ORA dai per scontato! TUTTO è OVVIO, DOPO!
Inoltre sostieni esattamente quanto da me detto con altre parole e, soprattutto, continui a offendere ingiustificatamente.

Luca, sì, ma per motivare, in modo forte e convincente, la richiesta e giustamente scoperchiare, se c’è, “il vaso di Pandora”, bisognerebbe, a mio modestissimo avviso, sapere se c'era ALMENO la possibilità che gli inquirenti conoscessero, A PRIORI, il fatto che Bossetti è figlio illegittimo.
Pare, inoltre, che, "sulla corrispondenza, accertata dall’accusa e sostenuta anche dal genetista dei Gambirasio, Giorgio Portera, tra il profilo di «Ignoto 1» e quello dell’imputato", la Gino abbia detto: «Non cambio idea: se si legge la tabella (stesa dai consulenti della procura, ndr), i numeri sono evidenti anche a un bambino di cinque anni. C’è corrispondenza. Ma noi abbiamo una serie di riserve su come si è arrivati a quei risultati».

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/16_febbraio_12/yara-quegli-esami-chiesti-bossetti-massimo-non-era-figlio-giovanni-fab96d7a-d173-11e5-9819-2c2b53be318b.shtml

Nautilina ha detto...

Massimo,
anch'io sto con Bossetti e con la sua difesa: penso che gli avvocati e i consulenti stiano lavorando molto bene, con una grinta e una passione che non è facile riscontrare in altri colleghi.
A chi rimprovera loro un troppo frequente ricorso alla mediaticità, direi che dopo gli eccessi mediatici alimentati dalla parte accusatoria (in parole volgari una vera massa di immondizia riversata sull'imputato) bisognava restituire pan per focaccia: uno stile soft, garbato e sommesso non avrebbe certo funzionato.

Sono poi d'accordo con Luca Cheli, sollevare apertamente l'ipotesi del DNA sintetico non deve far paura.
A questo punto, per fare chiarezza, bisogna richiedere il test della DNA methylation come dice Annika da tempo immemorabile.

Se i Ris hanno lavorato in maniera limpida, come credo, risulterà.
Se ci fosse l'evidenza di un artefatto, non vuol dire assolutamente che sia stata opera loro: la contaminazione può essere avvenuta lontano dal laboratorio, prima del ritrovamento di Yara. Ma non tre mesi prima, questo è chiaro!
Perché, se quel DNA risultasse postivo al test, cioè di origine naturale...beh, allora la faccenda si complicherebbe alquanto per tutti, non solo per Bossetti.

Ripensando all'ultima chiarissima spiegazione di Annika, l'alternativa in realtà è solo apparente. 'O l'una o l'altra', scriveva lei: ma di possibilità io ne vedo una sola, non so voi.
Infatti, se il DNA d'Ignoto 1 risultasse naturale, dovrebbe anche essere fresco e deposto di recente; e dovrebbe presentare tutto il resto del corredo che un materiale organico rilasciato da poco possiede, compreso il DNA mitocondriale.
Non si scappa!
Qui non scappa nessuno, né i carpentieri sul cemento fresco né tanto meno i mitocondri!
Bisogna spiegare come sia possibile una sparizione del genere.
Siccome non credo proprio che sia possibile, prevedo che il test dimostrerebbe senza ombra di dubbio l' origine sintetica di quel DNA.

Mi sa che ne resterà solo uno, come dice l'Highlander nel famoso film.

Gli inquirenti non vorrebbero eseguire quel test, lo capisco, ma per fugare i sospetti IMHO dovrebbero farlo al più presto; converrebbe forse più a loro che all'imputato.

Vanna ha detto...

Penso che una volta per tutte, basterebbe solo rileggere tutto ciò che ha scritto Annika in merito, magari andando a ritroso e cominciando dall'ultimo post, perché è talmente chiaro quello che scrive che si capisce pure dall'ultimo messaggio postato che la faccenda DNA in toto, corpo corificato in parte, prove distrutte irripetibili e via dicendo, è tutto un gran pasticcio, a pensar bene, a pensar male è stato tutto eseguito a puntino.

E poi invece, si continua a dar ragione a quello che appare senza ragione, francamente coloro che proseguono su tale solfa o sono insani, o sono "falsi buoni" nel senso che accusano un padre di famiglia incensurato, prima ancora che il processo termini...oppure sono dalla parte del padrone e tirano l'acqua al loro mulino e manco si vergognano.

Nautilina ha detto...

Ivana,
perché ritieni tanto importante sapere se gli inquirenti conoscessero o meno le origini paterne di Bossetti?
Non ne vedo il motivo. Se l'avessero saputo in partenza, dopo aver analizzato la traccia 31G20 non sarebbero arrivati rapidamente a lui, senza tanti impazzimenti e prelievi a destra e a manca?
Inoltre, nel piano teso a depistare non devono entrare per forza gli inquirenti.


A TUTTI - anche a Dan F che saluto cordialmente.

Bisogna chiedersi (io me lo sono chiesto molte volte) perché uno o più colpevoli dovrebbero far ritrovare il corpo della vittima con prove che conducono a loro, invece di farlo semplicemente sparire nei boschi intorno o nei fiumi.
E c'è una sola risposta, IMHO: confondere gli inquirenti, far perdere tempo, allontanare le indagini dai veri responsabili che però, secondo me, non devono essere molto potenti e in vista, se no avrebbero altre risorse.
Non vorrei fare l'investigatrice da strapazzo, ma non è difficile arrivarci, mettendo insieme qualche dato risaputo.
La criminalità organizzata ad alti e medi livelli non ha bisogno di simili mezzucci: che voglia sfidare gli inquirenti o lanciare un messaggio, non è mai ambigua. Lascia un corpo senza tracce, perché ne è capace, e non le interessa minimamente far ricadere la colpa su qualche pisquanello.
I conti in sospeso li fa sempre pagare, ma in altro modo, purtroppo. E talvolta gode anche di protezione in alto loco.

Qui invece abbiamo un corpo con diversi DNA e materiali che rimandano apertamente, da un lato, alla palestra e dall'altro al mondo dell'edilizia (sferette di ferro, polverina di calce). Ci sono molti peli e capelli di varie persone; tutto concorre alla confusione che io ritengo voluta. Nel senso che, se una pista falliva, ce n'erano altre pronte.

Escluderei per analogia anche l'incidente/lite in palestra.
Ma siamo logici, se il delitto si fosse consumato fra le compagne, l'eventuale depistatore avrebbe lasciato una traccia inequivocabile che conduceva proprio a loro? Parlo del DNA chiarissimo di Silvia Brena sul polsino di Yara. Credo che piuttosto avrebbe bruciato i vestiti.
A maggior ragione se si suppone che il corpo della bambina sia stato tagliato per simulare un rituale satanico o una violenza.
Direte che forse chi ha portato Yara a Chignolo non aveva il coraggio di lasciarla svestita, e forse aveva pietà di lei perché la conosceva. Ma allora non si può parlare di tagli fatti apposta da un depistatore; allora la ragazza è stata aggredita crudelmente da un sadico, altro che bisticcio fra ragazzine coperto da staging.
O bisogna pensare che il depistatore incaricato fosse senza cervello.

Ora rispondo a Pleiades.
Di certo il colpevole doveva conoscere sia la Brena, sia Bossetti. Voleva suggerire che il delitto fosse legato alla palestra o al mondo dell'edilizia, o meglio a entrambi. Inoltre di Bossetti conosceva le abitudini, sapeva che passava ogni giorno davanti alla palestra e che dopo una certa ora non aveva mai alibi: c'era la parola della moglie, che guarda caso gli è mancata, ma quella non vale. Quindi MGB era un ottimo candidato alla colpevolezza. In più, è possibile con larga probabilità che lo abbia visto tornare a casa mentre passava davanti alla palestra.
Dopotutto l'uccisore di Yara era lì, su quelle strade.
Come vedi, ci sono varie ipotesi possibili - ma tutte SENZA PROVE.

Stefania ha detto...

Ivana, provo a rispondere io alla tua domanda ..... ovvero
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Luca, sì, ma per motivare, in modo forte e convincente, la richiesta e giustamente scoperchiare, se c’è, “il vaso di Pandora”, bisognerebbe, a mio modestissimo avviso, sapere se c'era ALMENO la possibilità che gli inquirenti conoscessero, A PRIORI, il fatto che Bossetti è figlio illegittimo.
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Come ti ha già scritto Vanna, perchè a priori?

Facciamo il gioco al contrario: non si cava una ragnatela dal buco, si hanno dei filmati che fanno vedere un furgone. Si cerca tra chi ha un furgone di quel tipo e si cava una seconda ragnatela dallo stesso buco. Si prende uno dei proprietari di furgoni simili, possibilmente muratore, possibilmente della zona, possibilmente senza grandi possibilità economiche per potersi difendere e gli si cuce addosso un dna. Come fare per essere credibili? Si indaga su costui e si scopre che la sua mamma ha avuto una relazione extraconiugale ... con persona deceduta. Si fa tornare dal Sud America un suo parente et voilà.

Peccato che il furgone era stato misurato con unità di misura anglosassoni e non sia della stessa dimensione del povero cristo.

Peccato che il parente che si è fatto tornare dal Sud America non era in Italia quando la ragazza spari' ....

Peccato che se costruisci una traccia sintentica ma non sai creare un'ipotesi di reato che non sia fantascienza ma qualcosa di credibile lede la dignità dell'imputato, della vittima e di chi non si fida.

Zornitta docet.

Devo continuare? No, non credo ...

E questa, lo scrivo per correttezza, è una delle millanta ipotesi che potrei proporti dalla mia modestissima e da te condivisa posizione.


Pero' ora, fammi il piacere, rispondi non fare altre domande ... una cosa per volta, eh?

Stefania

Bruno ha detto...

Massimo Prati anche io sto con Bossetti, speriamo che il giudice abbia un po di scrupoli e faccia rifare tutte, ma proprio tutte, le analisi a periti indipendenti e liberi. L'unica cosa che l'accusa non avrebbe dovuto fare è stata quella di far cremare i poveri resti di Yara e Guerinoni. Perchè far sparire le traccie (Dna) che un giorno durante un processo sarebbero state utili proprio a loro stessi. Oppure forse è il contrario?

Anonimo ha detto...

Però. Mi scusi ma lei dice che il pprofilo è stato ricavato in laboratorio in modo errato..Ma è proprio grazie a queste elaborazioni errate che si è arrivati a mgb e e gg ...e allora come fa a dire che nessuno mette in dubbio il fatto che mgb sia figlio di Ester e guerinoni...Non regge mica una cosa del genere...

Stefania ha detto...

Anonimo del 13 febbraio 2016 01:05:00 CET

Mi scusi ma lei dice che il pprofilo è stato ricavato in laboratorio in modo errato..Ma è proprio grazie a queste elaborazioni errate che si è arrivati a mgb e e gg

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Faccia un passo indietro: si chieda come si è arrivati a GG.

;-)

Stefania

Ivana ha detto...

Nautilina,
ritengo semplicemente che la richiesta di una dimostrazione dell'esistenza di DNA sintetico vada ben motivata, con dati precisi in cui si esprimono chiaramente, correttamente e coraggiosamente, determinati dubbi fondati, altrimenti potrebbe essere considerata soltanto come un attacco, non adeguatamente giustificato, alla credibilità di troppi esperti coinvolti (nessuno dei quali in grado di porsi dubbi, (dopo che non era stato trovato il dna mitocondriale di Bossetti) su un’eventuale costruzione artificiale?) e non venir concessa.
Come ripeto, sono d’accordo sulla richiesta, ma reputo che, per essere efficaci nell’ottenere ciò che si chiede, sia necessario essere precisi e chiari nella motivazione. Mi pare che azzardare soltanto l’ipotesi “fumosa” di un possibile ed eventuale “complotto” ordito da “non si sa chi” possa apparire priva di prove e non adeguata allo scopo.




Stefania, mi hai chiesto gentilmente di non porre domande e, altrettanto gentilmente, cercherò solo di precisare il mio vista. Penso tu volessi far riferimento a Nautilina, non a Vanna; comunque, per “a priori” intendo semplicemente: “prima” che iniziassero la ricerca genetica di Ignoto 1. Mi pare che l’ipotesi di un eventuale “complotto” da parte di “estranei sconosciuti” sia, per ora, senza riscontri oggettivi; per azzardare l’ipotesi di un eventuale dna sintetico occorrerebbe, a mio parere, aggiungere dati (sapere almeno da quando Bossetti sia stato effettivamente “attenzionato” Sapere da quanto tempo sia stato e sia rimasto sotto controllo …) oltre a mettere nero su bianco, in modo chiaro, preciso e dettagliato, la questione delle “anomalie” evidenziate da Capra che si è dichiarato assolutamente favorevole in qualunque momento, a qualunque tipo di approfondimento, per studiare ulteriormente determinate tracce.
Mi sembra, però, in base all’intervista effettuata ieri sera da Nuzzi a Capra, che la difesa non abbia intenzione di fare richieste specifiche per avere la dimostrazione che possa, eventualmente, trattarsi di DNA sintetico; Capra si è limitato a dire esattamente:

“Ci sono degli altri frammenti di DNA di un soggetto che è sconosciuto, frammenti che, correttamente direi anche, all’inizio delle indagini sono passati in secondo piano, perché c’era un profilo genetico che era maggioritario, tuttavia io ho rappresentato oggi che all’esito della particolarità dei risultati ottenuti all’analisi del DNA mitocondriale, cioè il profilo mitocondriale riconducibile alla vittima e un altro con profilo mitocondriale non riconducibile a Massimo Bossetti, dico: magari chi ha lasciato queste piccole tracce a livello di nucleare è quello che ha lasciato anche l’altra traccia a livello mitocondriale”

Insomma, mi sembra che Capra sia disponibile a ulteriori approfondimenti su determinate tracce, senza propendere per eventuali “affermazioni” chiare e ben precisate. D’altra parte alla difesa è sufficiente insinuare il ragionevole dubbio.

Ritengo che ieri sera Capra si sia dimostrato GENTILISSIMO e che abbia espresso, in modo professionale e nel contempo semplice e chiaro, il suo punto di vista.

Ivana ha detto...

Precisazione

Intendevo: "possa apparire priva di QUALSIASI RISCONTRO OGGETTIVO e non adeguata allo scopo."

Scusate

Ivana ha detto...

Stefania, ho dimenticato di sottolineare che condivido la "posizione" di Luca riguardo al richiedere, da parte della difesa, una perizia sul DNA comprendente il test per DNA methylation, ma NON HO ALCUNA CERTEZZA su quale potrebbe essere il risultato di una tale perizia.

Stefania ha detto...

Ivana, sono d'accordo. Nemmeno io ho certezze ma dubbi si e siccome bisogna condannare solo in caso di prove al di sopra di ogni ragionevole dubbio, penso dovrebbe essere il Giudice a chiedere una perizia terza trovandosi davanti a tre posizioni contrapposte: quelle della accusa e della Procura (che caso ..... allineate) e quella della difesa, dall'altra.

Mi pare talmente ovvio ....

Stefania

Vanna ha detto...

Buongiorno Nautilina!
Riporto da quello che hai scritto ieri alle ore 20,25:

"...E c'è una sola risposta, IMHO: confondere gli inquirenti, far perdere tempo, allontanare le indagini dai veri responsabili che però, secondo me, non devono essere molto potenti e in vista, se no avrebbero altre risorse.
Non vorrei fare l'investigatrice da strapazzo, ma non è difficile arrivarci, mettendo insieme qualche dato risaputo.
La criminalità organizzata ad alti e medi livelli non ha bisogno di simili mezzucci: che voglia sfidare gli inquirenti o lanciare un messaggio, non è mai ambigua. Lascia un corpo senza tracce, perché ne è capace, e non le interessa minimamente far ricadere la colpa su qualche pisquanello.
I conti in sospeso li fa sempre pagare, ma in altro modo, purtroppo. E talvolta gode anche di protezione in alto loco..."
Ok queste tue riflessioni non fanno una piega e sono condivisibili, partendo da loro, ti espongo la mia: i mezzi che usa la criminalità organizzata non sono più quelli di una volta, si è, come dire, "aggiornata" e pure globalizzata.
Quindi nulla è scontato.
Il fatto che la vicenda appaia un rattattuglio senza spiegazioni, potrebbe rientrare nel piano e potrebbe essere servito proprio per continuare a far parlare del caso senza trovare fili o nessi con alcunché.
Immagina che la matassa abbia origine proprio in palestra, luogo dove esercitare i valori dello sport, e da lì si dipani il gomitolo per raggiungere uno scopo: economico-"sostanze dopanti"-potere personale-costruttivo-politico-copertura di illeciti tipo rifiuti tossici...
e quindi giudiziario e poliziesco, in definitiva: far saltare il sistema Italia, quello scopo è come un calderone nel quale bolle tutto.
E quello scopo sempre usa i metodi raffinati manipolativi per rendere gli altri automi al servizio di... coscientemente o incoscientemente e di saper molto bene mescolare fatti e persone all'uopo.
E quindi potrebbe essere stata utilizzata la manovalanza mafiosa, ma in modo raffinato non "ruspante e genuino" proprio della mafia arcaica come raccontata dalla letteratura.
Con questo caso "si sono fatte le prove" per mettere a terra l'Italia attraverso la morte della ragazza, non si è colpito e preso solo M.B. con la sua famiglia, si è colpito al cuore il paese con il suo lavoro, i suoi valori familiari, i suoi puntelli legislativi, giudiziari, polizieschi e religiosi. Sì perché se dietro c'è una congrega oscura, la religione è messa al bando.
E comunque se quel rattattuglio fosse pure il risultato di un procedere scientifico-giudiziario inadeguato sempre l'Italia non ci fa una bella figura, dimostra di essere un paese allo sbando i cui metodi, strumenti,principi ormai sono alterati o forse marci.
Un Paese al quale far credere tutto e nulla perfino che il Cristo è morto di polmonite.




PINO ha detto...

Ho letto attentamente tutti i post apparsi sul blog, a partire da ieri mattina ( un saluto caro a Stefania che...rientra nell'ovile dopo vari mesi) ed ho notato che, salvo Ivana, pochi hanno argomentato le parole e l'atteggiamento un tantino troppo "GENTILISSIMO" del dr. Capra, alle precise, anche se porte con una non gradevole irruenza, domande di Abbate.
Insomma, si è girato intorno al nocciolo del rebus dna, senza che il genetista della difesa abbia avuto il coraggio civile, morale e professionale, di impugnare energicamente e sul piano scientifico, le anomalie intrinseche dei risultati biologici, che rischiano di far condannare un individuo alla massima pena.
l'intervento del genetista si è concluso banalmente, con la prospettiva di un prossimo, eventuale approfondimento di studio sul problema scientifico, al quale il Capra si e detto disponibile alla partecipazione.
Ma la Corte, concederà quanto presunto?
La risposta sarebbe stata sicuramente affermativa, solo se nella eventuale richiesta dei difensori vi sarebbe stata una motivazione PALESE ed INCONTRASTABILE che avrebbe dovuta essere evidenziata, senza esitazione, dal dr. Capra: cosa che, come si è visto, non si è realizzata.
Cosa potrebbe spiegare il troppo "perbenismo" di Capra e la vaghezza della Gino?

Gilberto ha detto...

Ti rispondo io Pino (qui mi trovi in sintonia) un accordo che ancora non si vede, qualcosa per salvare come si suol dire 'capra e cavoli' in modo che tutti escano con la testa alta... e più o meno soddisfatti.

PINO ha detto...

Gilberto,
detto più volgarmente: "pagnotta" e...?
D'accordo, ma che raccapriccio!

Wolf ha detto...

Da un po mi mancano i report post udienza di Luca Telese.
Che abbia altri impegni e non segue piu il processo ?.
Oppure qualcuno lo ha cortesemente invitato a stare calmo e volare basso?

Wolf ha detto...

Che la traccia sugli slip di Yara è stata analizzata soltanto dai RIS di Parma,oramai lo sappiamo tutti, ma sentirlo dalla viva voce di Capra è una ulteriore conferma.
Perciò inserisco il link di un estratto dove Capra lo conferma alla radio.
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1728299734082596&id=1595122120733692

Wolf ha detto...

Carmelo Abbate

http://savepic.ru/8635116.png

Vanna ha detto...

Ciao Pino!
Sempre puntuale ed equilibrato, il tuo post mi è piaciuto, a proposito di: "pagnotta e...?" Ci manca il companatico?

Stefania ha detto...

Direi prosciutto crudo dop, Vanna! :-)

Ciao, Pinooo!

Stefania

Biologo ha detto...

SUL DOTT. CAPRA

Ho appena riguardato attentamente l'intervento del dott. Capra alla trasmissione Quarto Grado e, al contrario di quanto state sostenendo in molti, la sua presa di posizione non è stata affatto deludente, esitante o una sorta di tentativo di far uscire "a testa alta" anche i consulenti dell'accusa.

Anzi il dott. Capra su numerosi aspetti genetici della questione ha espresso in maniera estremamente convinta posizioni nettissime.
Queste posizioni tuttavia, soprattutto per via della insita complessità, non potendo essere espresse nei modi banali e superficiali adottati dagli opinionisti presenti in studio, possono essere apparse poco incisive a chi non conosce gli aspetti scientifici di certe questioni.

Molte delle sue affermazioni che possono apparire poco decise ad una prima osservazione superficiale hanno in realtà, per chi ne comprende gli aspetti tecnici, un notevole significato implicito.
In pratica il dott. Capra ha messo in evidenza una serie di fatti ognuno sufficiente di per sé a privare di qualsiasi validità probatoria i riscontri genetici che accusano Massimo Bossetti.

Ad esempio tra le molte cose ha infatti affermato:

- Alcuni campioni presentano variazioni anomale della concentrazione.

Il significato implicito di questa affermazione è che alcuni campioni non sono scientificamente attendibili. Di conseguenza i risultati ottenuti nelle analisi dall'accusa non possono essere considerati scientificamente validi.

- Quelle che sono state inizialmente scartate come anomalie e che indicano la presenza di un DNA nucleare non appartenente né alla piccola Yara né all'imputato, potrebbero in realtà essere segni del DNA nucleare di Ignoto 2, l'individuo a cui appartiene il DNA mitocondriale.

Il significato implicito di questa affermazione è che nella traccia è presente il contributo biologico di un individuo diverso dal Bossetti. Ciò apre a diverse possibilità perché la presenza di un altro individuo cambia la dinamica omicidiaria e ne consegue che Massimo Bossetti non può essere condannato in virtù di risultati di analisi scientificamente molto dubbi.

- Il dott. Capra ha affermato di ritenere necessari ulteriori approfondimenti tecnici sulle anomalie.

Questa è l'affermazione che più di tutte genera malcontento in chi ritiene innocente il Bossetti.
Può essere interpretata come una presa di posizione debole. Al contrario! Quella che per i più può sembrare una sorta di "vediamo se si trova qualcos'altro" è in realtà una presa di posizione netta del dott. Capra che sta implicitamente sostenendo che le analisi finora effettuate, presentando anomalie meritevoli di approfondimenti, non possono essere considerate sufficienti dal punto di vista scientifico per provare l'accusa contro Massimo Bossetti.

- Non è possibile che a fronte di un DNA nucleare del Bossetti abbondante non ci sia alcuna traccia del suo DNA mitocondriale. Nessuno ha portato letteratura a riguardo che possa dimostrare che ciò è possibile in natura.

Questa affermazione non è semplicemente la constatazione di un risultato nelle analisi dell'accusa, è una critica fortissima.
In questo caso il consulente si riferisce al fatto che il DNA nucleare è in concentrazioni assai minori e ha tempi di degradazione molto più rapidi rispetto al mitocondriale. Trovare il primo in assenza del secondo è assurdo.
Quindi il dott. Capra implicitamente sostiene che l'analisi deve essere considerata non valida dal punto di vista scientifico, ovvero le analisi genetiche sul caso non possono essere utilizzate per condannare Massimo Bossetti.


Si può comprendere l'insoddisfazione di chi di fronte alle secche proclamazioni di colpevolezza degli opinionisti televisivi trova che il dott. Capra si sia espresso in maniera poco efficace dal punto di vista mediatico. Ma ciò non vuol dire che le modalità con cui si è espresso il consulente della difesa non siano state perfettamente efficaci dal punto di vista logico e scientifico.

Nautilina ha detto...

Buongiorno anche a te, Vanna.

Quoto le tue ultime tre righe:
...'E comunque se quel rattattuglio fosse pure il risultato di un procedere scientifico-giudiziario inadeguato sempre l'Italia non ci fa una bella figura, dimostra di essere un paese allo sbando i cui metodi, strumenti,principi ormai sono alterati o forse marci.
Un Paese al quale far credere tutto e nulla perfino che il Cristo è morto di polmonite.'...

Che sia da un pezzo in atto lo sfascio del nostro Paese, purtroppo, l'abbiamo notato in molti. Ogni giorno, ascoltando o leggendo certe notizie, mi chiedo come faccia l'Italia ad andare avanti e ad essere ancora un paese civile e progredito; credo che dipenda tutto dalle grandi persone, quelle che hanno ancora un'anima fervida e qualche ideale per cui valga la pena lottare e resistere in mezzo a tanta putredine. Ci sono, Vanna, ma quanta fatica devono fare...perché l'ombra sembra prevalere sulla luce in questo triste periodo, e a molti sodali piace che vinca. Ma non vincerà.
Vedi, è molto interessante ciò che scrivi, ma IMHO è un copione troppo raffinato per riguardare gli attori che io citavo. Che sicuramente avranno cambiato strategie, metodi e collaboratori, ma restano estremamente concreti. A meno che la vaghezza, l'allusione, il mistero e l'intreccio sottile non provengano da alte menti sovversive che di solito agiscono nell'ombra, e questo tu l'hai descritto benissimo, Paolo Franceschetti non avrebbe fatto di meglio, credimi.
Però per me (sono sincera), è un pochino troppo. Mi terrorizza pensare a queste trame occulte e pervasive contro cui non si può nulla.
Preferisco pensare che la vicenda della povera Yara sembri tanto complicata in superficie, ma alla base sia semplice, nella sua orrenda brutalità, mascherata alla meglio da un dilettante del crimine.
Poi non è detto, magari avrai ragione tu. Vedremo.
Sta certa però che la luce non si spegne mai.

Gilberto ha detto...

C'è come una sensazione di sgomento per quel lato oscuro che si percepisce senza vedere. Bossetti verrà assolto ormai è palese al di là di una apparenza che serve solo a coprire come il velo di Maya. Il copione prevede tempi e modi secondo una scansione ‘come da programma’. Però rimane quel vuoto e quella delusione. È un paese il nostro che da tanto tempo non conosce una vera Giustizia. È una barca che va… e galleggia sempre un po’ per fede e un po’ per buona sorte, forse anche come dice Nautilina perché esistono ancora persone positive. Rimane come un’ombra immane che si proietta sul palcoscenico dove vive tanta gente disillusa. Ma di sicuro, nel nostro piccolo, noi non ci arrendiamo.

Norad ha detto...

Bravo @Massimo Prati

Condivido assolutamente tutto !

Ivana ha detto...

Per Biologo
Personalmente non ho ritenuto “deludente” la presa di posizione del genetista Capra, anzi ho apprezzato la sua gentilezza, la sua disponibilità e la sua chiarezza espositiva e ho riportato fedelmente una sua determinata argomentazione; credo, però, che NON sia intenzione della difesa richiedere espressamente una perizia specifica che serva a dimostrare che il DNA nucleare di Ignoto 1 non è frutto di un’eventuale costruzione artificiale.
Capra ha detto, tra l’altro : “Nessuno sta dicendo che il DNA nucleare non mostra questa compatibilità con Bossetti”, ma nessuno ha dimostrato come sia possibile che “a fronte di un DNA nucleare così chiaro, così abbondante, non ci sia nessuna traccia del DNA mitocondriale. Se questo non è possibile in natura, non è una traccia che è precisa nei suoi contorni fattuali. Mi devo spiegare com’è possibile che una cosa del genere accada.” Si tratta di una traccia che “ha mostrato delle anomalie in determinati sistemi genetici ed è una traccia che manca completamente della componente mitocondriale, anzi pare che ci sia una ulteriore componente nemmeno riconducibile alla povera Yara”.
Alla domanda di Picozzi: Di fronte a pareri così discordanti come può decidere la giudice chi ha ragione e chi ha torto? Capra ha risposto: “Facendo valutare tutti questi accertamenti a una terza persona.” Come scienziato, “io devo capire che cosa può essere successo. Fino a quando qualcuno non mi fa comprendere che cosa è successo, dico che questa traccia è una traccia che non è comprensibile”.
L’avvocato Camporini ha detto al termine dell’udienza del 12 febbraio 2016: “Credo che oggi possiamo dire di aver terminato l’argomento” inerente alla questione del DNA,” i dubbi sono stati confermati, ci sono delle anomalie e nessuno, ancora oggi, ha saputo spiegarle.”
Pare che Camporini vorrà chiedere la ripetibilità della prova e che vorranno chiedere alla Corte di poter aver accesso a quegli indumenti di Yara sui quali, forse, sarà possibile investigare ancora per trovare qualcosa da comparare con il DNA di Massimo Bossetti.
Mi sembra, come ribadisco, che la difesa non abbia intenzione di chiedere “una perizia indipendente su tutto il DNA che comprenda il test per DNA methylation”.

PINO ha detto...

Biologo
Ho sempre considerato i tuoi scritti scientificamente corretti e, con quelli di TommyS, ho avuto, chiarissimo, il diorama analitico di quanto andate sostenendo, e da me umilmente accettato e condiviso.
Non essendo un esperto della disciplina trattata, mi sono basato sulla logica e sulla ragione.
Trovo, però, di sapore piuttosto corporativistico, oltre che generoso, il tuo scritto vertente a spiegare e giustificare il timido approccio del dr. Capra, nel corso della trasmissione "QG" di ieri sera.
Infatti hai scritto:" Quindi il dott. Capra implicitamente sostiene che l'analisi deve essere considerata non valida dal punto di vista scientifico, ovvero le analisi genetiche sul caso non possono essere utilizzate per condannare Massimo Bossetti." Parole che avrebbe dovuto pronunciare lo stesso Capra, a conclusione del suo panoramico escursus scientifico, per rendere più concreto il proprio giusto dissenso, e per dare al pool difensivo, una importante motivazione per chiedere una ripetizione dell'iter tecnico che ha portato al dna di "ignoto1"

Stefania ha detto...

Per Pino e Biologo:

Intanto trovo che la richiesta di ripetizione dell'iter tecnico o comunque la richiesta di un parere super partes deve essere formulata in Tribunale ed eventualmente solo comunicata durante le interviste (che poi finiscono sulla carta stampata o in tv) o durante determinati programmi televisivi ai quali si decide di partecipare.

Ma, a prescindere da quella che è stata la volontà del Dott. Capra, quel che è sembrato a chi non mastica la materia se non in modo superficiale, è che l'intervento in trasmissione sia stato poco incisivo.

Ben inteso: l'importante è che l'Illustre Genetista sia stato autorevole e preciso in udienza e non in tv. Ma se si decide di partecipare ad un dibattito televisivo, la giustezza del proprio pensiero e della propria analisi scientifica deve risultare lampante.

Come appunto lo deve essere in Tribunale. Un notissimo professore universitario (avvocato di grido) ebbe a spiegarmi un giorno che quando l'argomento dell'arringa è ostico diventa necessario essere per l'intero corpo giudicante:

- chiari (cosi' che chi non mastica la materia sia in grado di comprendere);
- concisi (cosi' da non annoiare);
- intriganti nel narrare la propria posizione (per attirare la curiosità e l'attenzione).

Questo in udienza. In Tv perchè ci si va?

Stefania

TommyS. ha detto...

Biologo

Concordo pienamente con quanto hai scritto.

Per rispondere a chi ritiene che Capra si sia mostrato troppo "morbido", evidenzio che quello è l'atteggiamento che lo stesso genetista ha sempre tenuto in tutte le apparizioni in TV od alla radio. Credo faccia parte di una sua "strategia" mediatica sicuramente condivisa, se non suggerita, con tutto il pool difensivo soprattutto nel momento in cui ci si deve confrontare con personaggi come Abbate. Poi forse fa parte del suo carattere il mantenere una calma serafica davanti all'irruenza urlata dei tanti esperti da salotto che vengono chiamati come "opinionisti" nelle varie trasmissioni. Il mantenersi composti quando gli altri invece si inalberano solitamente ottiene l'effetto di far arrabbiare ancor di più gli interlocutori e di farli automaticamente passare dalla parte del torto. Questo deve essere successo ieri in udienza visto che, a quanto riportato da chi era presente, il PM era davvero inc.....to "di brutto" tanto da essere ripresa più volte dalla Presidente.

Per quanto riguarda invece la strategia della difesa sul DNA, penso che sinora sia stata in grado di raggiungere perfettamente i propri scopi iniziali: portare la corte ad avere tanti se non troppi dubbi sulla validità della prova genetica. Alla Bertoja non rimane quindi, a pena di coprirsi di ridicolo nel momento in cui dovrà scrivere le motivazioni, che concedere la perizia. Cosa possa succedere a quel punto è difficile dirlo, dipenderà molto dall'autorevolezza del perito e dalla sua autonomia dal PM e dalle Procure in genere. Ma, ammesso si possa ancora trovare del materiale "genetico" (appositamente non ho scritto biologico) di Ignoto1 su quegli indumenti, non è detto che a quel punto, quasi en passant, Capra e Gino chiedano, per scrupolo, di eseguire un test di metilazione. Tanto per togliersi qualsiasi dubbio.

Ho timore tuttavia che di materiale da analizzare non ne troveranno proprio più per cui il perito dovrà valutare esclusivamente le stesse carte e raw data che il RIS ha trasmesso alla difesa. Ed il timore più grande a quel punto è che il perito non sia nella posizione da poter avanzare critiche aperte all'operato del RIS con il risultato di concludere salomonicamente salvando capra (non Marzio) e cavoli ed aprendo quindi la strada per una condanna ridotta e ballerina.

Nautilina ha detto...

Stefania,
non credo che il dott. Capra potesse dire di più. Ha detto già molto. Se poi la gente comune non riesce a leggere fra le righe o a tirare le fila mi spiace, lo trovo ingiusto e l'ho scritto più volte.
Ma ricordo che quando il genetista in aula ha usato metafore per i sempliciotti, gli è stato rimproverato di citare galline, uova e frittate in modo inappropriato.
Che doveva fare, ripetere la parte in tv per ricevere altre critiche? Del resto, non mi sembra che il generale Garofano sia stato così chiaro e incisivo.
La conduttrice Viero aveva gli occhi vacui e perplessi mentre lo ascoltava, così come la dott.ssa Longo a tratti.
Sono argomenti ostici per tutti non solo dal lato tecnico, ma anche da quello logico.
O forse ha ragione Gilberto, può darsi che ci sia un accordo sottobanco.

In ogni caso, ha fatto bene il dott. Capra a precisare che la richiesta di un ulteriore perizia non può partire da lui, ma dagli avvocati difensori.

Il fatto che l'imputato sia così favorevole a tutte le nuove perizie e a tutti gli accertamenti possibili depone a suo favore. Viceversa per procura e parte civile, che sono mossi da interessi opposti.

Biologo ha detto...

@PINO

- "[...] ovvero le analisi genetiche sul caso non possono essere utilizzate per condannare Massimo Bossetti." Parole che avrebbe dovuto pronunciare lo stesso Capra, a conclusione del suo panoramico escursus scientifico, per rendere più concreto il proprio giusto dissenso, e per dare al pool difensivo, una importante motivazione per chiedere una ripetizione dell'iter tecnico che ha portato al dna di "ignoto1"

Non c'è alcuna necessità di pronunciare quelle esatte parole perché il significato di quanto sostiene è esattamente quello. E' il pubblico a casa che si fa un'idea in base a qualche minuto in televisione ma la Corte, dopo oltre dieci ore di udienza tra esame e controesame, di certo non ne ha bisogno.



@Stefania
- In Tv perchè ci si va?

Come hai giustamente sottolineato tu stessa il dott. Capra deve essere incisivo nel suo lavoro di consulente non in un salotto televisivo. E già solo in base a quel poco che è stato riportato dai media è evidente che non ha mancato di fornire osservazioni scientifiche più che incisive.

Le ragioni che possono spingere qualcuno ad andare in Tv possono essere tante. Quel che è certo è che quale che sia la motivazione essa non cambia la realtà dei fatti scientificamente accertati e, finalmente, evidenziati in aula.


Nautilina ha detto...

TommyS,
ritengo che, per la difesa di Bossetti, presentare la richiesta del test di metilazione motivata da indizi circostanziati di un possibile complotto (magari interno alle istituzioni come qualcuno qui sembra suggerire) equivale a impiccarsi.
Poi non credo proprio che sia un'ipotesi contemplata da Salvagni e Camporini.
Ma che sia importante effettuarlo quel test, qui non lo nega nessuno.
Che ci siano dubbi sulle origini di quel DNA, appare proprio a tutti.
Bisogna vedere cosa otterranno i difensori e cosa si potrà ancora fare data la scarsità dei reperti rimasti.
Non sono pessimista come te, però.
Comunque anche nel peggiore dei casi, non potendo più ripetere l'analisi, con tutti i dubbi sollevati dalla difesa non so quanto valga ancora la prova 'regina'.
Forse Bossetti se la cava.

Dispiace per la giustizia, e anche per la piccola Yara che meriterebbe una sentenza certa, ma così va il mondo.

Paolo A ha detto...

Gilberto, può darsi che quello che scrivi nell'ultimo intervento sia giusto, ma devi tenere conto del terzo incomodo che è il PM, non mi pare che un accordo più o meno pacifico e ufficioso sia compreso tra le possibili opzioni del PM, visto e considerato l'atteggiamento assunto in aula e questo va a danno dei RIS più che della difesa.
Nell'ipotesi che una super perizia genetica sbugiardi in maniera plateale i consulenti del PM, ad esempio stabilisca che Ignoto1 non sia figlio della Arzuffi o che Bossetti non sia figlio del Guerinoni, te la immagini la reazione del PM, ti lascio immaginare cosa potrebbe succedere.

Nautilina ha detto...

Ivana,
riporto queste tue parole a me rivolte:
...'Come ripeto, sono d’accordo sulla richiesta, ma reputo che, per essere efficaci nell’ottenere ciò che si chiede, sia necessario essere precisi e chiari nella motivazione. Mi pare che azzardare soltanto l’ipotesi “fumosa” di un possibile ed eventuale “complotto” ordito da “non si sa chi” possa apparire priva di prove e non adeguata allo scopo.'...

Inoltre queste, da un post successivo:
...'Stefania, ho dimenticato di sottolineare che condivido la "posizione" di Luca riguardo al richiedere, da parte della difesa, una perizia sul DNA comprendente il test per DNA methylation, ma NON HO ALCUNA CERTEZZA su quale potrebbe essere il risultato di una tale perizia.'...


Credo che l'unica strada percorribile sia richiedere al giudice un'ulteriore perizia semplicemente perché quel DNA non è attendibile.
E' la sua natura stessa a farlo ritenere tale, come ha detto e ripetuto il dott. Capra.
Tu capisci che in questa fase non si può parlare di prove, ma solo di sospetti. Le prove, se mai, verrebbero dal test.
Non hai certezze sul risultato? Ti dò una notizia che ti stupirà: nessuno di noi le ha, tanto meno io che non sono nessuno. Ho solo delle aspettative, questo sì, se me lo concedi...
Perché credo ci siano forti indizi che quel DNA sia sintetico, o in caso contrario frutto di un errore interpretativo.

Se hai letto gli ultimi interventi di Annika, sai già cosa potrebbe succedere.
Il test può avere solo due esiti, negativo o positivo.
Se negativo, quel DNA è sintetico, punto (chi ce l'ha messo lo si vedrà in un secondo momento, ma non sarà Bossetti).
Se positivo, quel DNA è naturale, ma allora si è verificato uno sbaglio, perché un materiale genetico ben conservato e abbondante deve contenere tutti i componenti basilari, non solo il mitocondriale, e deve potersene determinare l'origine, cioè se sia sangue, sudore o altro. Ma soprattutto dev'essere materiale deposto di recente, se no non risulterebbe neppure positivo al test.

Dunque il DNA di Ignoto 1 può essere sintetico...o, in alternativa, non essere scientificamente valido.

Perciò, anche in caso di positività al test di metilazione, non è che Bossetti diventa colpevole. Va rifatta comunque l'analisi per trovare dove sta l'errore interpretativo, tanto più probabile oggi che all'interno della traccia sappiamo esistere un altro DNA, di natura sia mitocondriale sia nucleare.

Questo se il giudice approva e se si può reperire ancora il materiale necessario.

Così ho capito io, non so tu.

Dudu' ha detto...

Hai fatto bene
Nautilina ribadirlo, sembra non sia stata compresa la portata di quel commento di Annika.
Hai fatto bene sottolineare anche le critiche negative che sono state rivolte a Capra -anche da colleghi che in tre anni di tv -hanno parlato di niente-. Ma quando un argomento è ostico il metodo per tradurlo ai più può essere ridotto a metafora, di per sé sembra togliere valore alla materia, ma a chi vuol insegnare torna utile e a chi vuole apprendere a volte è indispensabile . La genetica , biologia molecolare ed altre scienze sono complesse, proprio ostiche ai più.

Biologo
ho apprezzato molto il tuo ultimo intervento, in primis perché hai spiegato a meraviglia a noi poveri mortali il senso - del sottendere /sostenere- di Capra che ho comunque colto e molto apprezzato, e poi , come Annika , semplicemente dimostri che la scienza - non può- essere di parte. Un pò mi è dispiaciuto non hai citato la "lievitazione " di ignoto 1 .
Capra : 《Una provetta di dna fra le due piu importanti ha un quantitativo oggi pari a 1, dopo 3 mesi ha un quantitativo pari a 5. Cioè io non riesco capire come è possibile si passi da 2 nanogrammi/microlitro a 12,7 nanogrammi/microlitro》

Si, caro Massimo, sto con Bossetti al mille per mille e ti ringrazio infinitamente, sia tu che Gilberto, nella terra in cui viviamo non esistono cavalli alati né squavalli.

Ivana ha detto...

Nautilina, hai scritto:

Tu capisci che in questa fase non si può parlare di prove, ma solo di sospetti. Le prove, se mai, verrebbero dal test.

Infatti non avevo parlato di “prove”, perché avevo sostituito tale parola e penso che non ti sia sfuggito il mio messaggio del 13 febbraio 2016 10:28:00

Se venisse dimostrato che quel dna NON è sintetico, crederei a quanto continuano a sostenere i genetisti dell’accusa e della parte civile, perché ritengo che sarebbe stato decisamente troppo improbabile riuscire a giungere, commettendo errori irreparabili nelle analisi di laboratorio, a trovare, grazie esclusivamente al caso e alla fortuna, proprio ciò che stavano cercando.
Se venisse dimostrato, invece, che si tratta EFFETTIVAMENTE di dna sintetico, allora crederei ai genetisti della difesa.
Se, come sostieni, “il DNA di Ignoto 1 può essere sintetico...o, in alternativa, non essere scientificamente valido” diventerebbe veramente inutile, per la Corte, conoscere se il dna è sintetico, o no, per assolvere Bossetti.
L’unica mia “aspettativa” è, invece, quella di conoscere la “verità”
IO NON SO SE all'interno della traccia esista un altro DNA, di natura sia mitocondriale sia nucleare, perché l’accusa e la parte civile sostengono che l’unico dna che dava la possibilità di una interpretazione, perché rilevante, era il dna nucleare di Ignoto1. Portera, in particolare, ha sostenuto che il "nuovo dna” potrebbe essere qualsiasi cosa, non è detto che c’è; ci sono dei segnali e sfido chiunque genetista a cercare di capire se effettivamente quei segnali, che sono minimi, possano essere attribuiti a un soggetto2.
Alla domanda: la mancanza del mitocondriale di Bossetti polverizza la prova? Il genetista Capra ha risposto esattamente: No, mette dei grossi punti di domanda.




Annika ha detto...

NAUTILINA

Esattamente, delle due l'una: o la traccia e' una patacca, o e' nuova
di zecca. Ma questo non vale solo per Ignoto1.

Che dire del DNA di Silvia Brena? Anche a quel DNA manca ogni
presupposto scientifico necessario per elevare un qualunque lab sample
a traccia forense. Gli mancano:

1. fluido o tessuto stesso d'origine - epiteliale, sangue, saliva,
addirittura muco o vomito?
2. mRNA, perche' senno' sapremmo di cosa si tratta;
3. degradation micro-batterica e rottura dei DNA bonds causata dagli enzimi;
4. DNA degradation causata dall'acqua e rottura dei DNA bonds
provocata dalla neve;
5. e' assolutamente fuori dai tempi di persistenza forense all'aperto;
6. e' stato rilevato su tessuto sintetico, per cui i DNA bonds non
avevano fibre a cui attaccarsi.

E allora, a meno di voler affermare che Silvia Brena possieda un DNA
da sballo al pari di Massimo Bossetti e Salvatore Parolisi, il
presunto starnuto o vomito o exploit ematico dell'istruttrice,
indossato sportivamente da Yara sul polsino della propria giacca con
invidiabile nonchalance, rientra anch'esso nei canoni scientifici e
tempi di persistenza di qualunque altra traccia forense all'aperto.
Anch'esso era ben esposto agli elementi, ai soil nitrogens, alla macro
fauna, agli enzimi e ai micro-batteri. Anch'esso, essendo fatto di
materiale organico, avrebbe dovuto subire la stessa degradazione
chimica di tracce testate e ritestate tra 3 e 15 giorni. Anch'esso
dovrebbe rivelare, tramite mRNA analysis and profiling, non solo la
forensic source (tessuto o fluido biologico d'origine) ma anche
l'intervallo di tempo trascorso tra deposito e test. Ah, il RNA!
Eppure...

Insomma, delle due l'una. O il DNA della Brena e' anch'esso sintetico,
o e' anch'esso di deposito recentissimo al ritrovamento del corpo.
Addirittura, data l'eta' dell'istruttrice al tempo del decesso di
Yara, i due possibili esiti del methyl test andrebbero ricalibrati per
tempi di persistenza forense outdoors ridotti perche' i ragazzi,
diversamente dagli adulti, rilasciano pochissimo DNA.

Ignoto1 e Silvia Brena: due tracce depositate, secondo gli inquirenti
e i loro esperti, presumibilmente lo stesso giorno ed esposte agli
stessi tempi e processi di degrado, alle quali pero' sono stati
applicati due pesi e due misure. Non solo. Mentre Ignoto1 sarebbe
stato rilevato su una fibra sintetica fabbricata apposta per impedire
al tessuto l'assorbimento di qualsivoglia liquido corporeo, il DNA
della Brena invece si trovava sul polsino della giacca a contatto con
una mano di Yara che ha subito un post mortem decay impossibile date
le presunte condizioni di conservazione del corpo, e comunque opposto
e contrario a quello dell'altra mano. Il che lo rende gia' di per se'
molto interessante. E poi ci sarebbero i guanti...

Buon San Valentino

Annika

Sazio per Biologo ha detto...

Innanzi tutto complimenti ancora a Massimo Prati, davvero eccezionale anche questo suo articolo. Massimo tu hai capito perfettamente come gira questo mondo. Mi congratulo per la tua viva intelligenza ma anche per la sensibilità con cui affronti queste tematiche.
Grazie molte anche a BIOLOGO, io personalmente sono onorato di scambiare 4 chiacchiere con te. Insisti però, la partita si gioca soprattutto a livello mediatico (come ha spiegato perfettamente Massimo nel suo articolo) per cui il messaggio televisivo deve essere chiaro, netto ed arrivare direttamente al cuore dei giudici (popolari e togati).
Biologo, quando tu sostieni (o meglio, quando il prof Capra sostiene) la tesi dell'errore nelle analisi e/o interpretazione dei dati e un po' quanto ho sempre immaginato io nella mia ignoranza ovvero che quel materiale biologico appartenga solo ed esclusivamente al soggetto di cui è stato rinvenuto il DNA mitocondriale (quello chiamato ignoto2). In realtà è solo lui, ignoto2 (insieme alla piccola Yara) l'unico contributore di materiale biologico in quella traccia (31G20).
E allora qualcuno potrebbe eccepire: è il profilo nucleare di Bossetti? Semplice, si tratta di un errore commesso in fase di estrazione o lettura dei dati. In realtà il soggetto ignoto altro non è che il soggetto a cui appartiene quel DNA mitocondriale, lo stesso soggetto a cui, in realtà, appartiene anche il DNA nucleare (erroneamente attribuito a Massimo Bossetti).
Ed infatti quando tu BIOLOGO dici che:

"- Quelle che sono state inizialmente scartate come anomalie e che indicano la presenza di un DNA nucleare non appartenente né alla piccola Yara né all'imputato, potrebbero in realtà essere segni del DNA nucleare di Ignoto 2, l'individuo a cui appartiene il DNA mitocondriale."

io credo che tu voglia dire più o meno quello, nella mia ignoranza, sto dicendo io adesso.
Quindi niente DNA artificiale (ipotesi comunque da non scartare totalmente), niente contaminazione involontaria ma semplicemente errore in fase di estrazione, analisi o interpretazione dei dati, lo stesso errore che ha condotto ad individuare non il vero proprietario di quel materiale biologico.

Ovviamente mi affido a te (BIOLOGO) perchè noi più che imparare non possiamo fare altro.
Occorre però, secondo me, anche una maggiore efficacia comunicativa a livello mediatico: messaggi chiari, diretti, e precisi.
Buon lavoro a tutti

PINO ha detto...

Ciao ANNIKA,
buon San Valentino anche a te!
Hai scritto:
"Insomma, delle due l'una. O il DNA della Brena e' anch'esso sintetico,
o e' anch'esso di deposito recentissimo al ritrovamento del corpo."

Pongo una domanda un tantino intrigante, ma che sollecita la mia curiosità:
Nella seconda ipotesi, le due tracce biologiche in questione, potrebbero, anche, essere state rilasciati dagli stessi possessori?
Se no, che cosa lo escluderebbe?
Grazie per l'eventuale risposta

SAZIO ha detto...

IL DNA della Brena Sintetico. Ma pensate un po' che mi tocca sentire. Siamo al delirio più totale.
In questo BLOG ci sono dei contributi di notevole spessore (anche scientifico) a cui si affiancano dei deliri universali.
CHe i DNA non possano resistere 3 mesi alle intemperie è una follia scientifica, ed infatti nessuno lo ha mai sostenuto. Si tratta di deliri da web
Resistono anche 3 mesi (come confermano gli stessi Gino e Biologo) ed infatti ne sono stati trovati 11.
Purtroppo se alla pessima informazione dei media uniamo un altrettanto pessima informazione da rete, non ne veniamo più a capo.
Questo è il mio pensiero.
Scusate la sincerità
E mi fermo qui

Wolf ha detto...

Leggo spesso parlare di errore di interpretazione del Dna o di errore nella fase di estrazione.
Un errore simile non puo portare all'individuazione certa di un soggetto che guarda caso vive proprio nei pressi della vittima.
O questo Dna è al 100% il suo, o questo Dna è una frode al 100%.
Quindi scarterei qualsiasi possibilità di errore e parlerei apertamente di frode.

Annika ha detto...

PINO

Permettimi due risposte.
1. Oggettiva: l'assenza di RNA, ovvero l'impossibilita' di sapere
esattamente di che tipo di fluido o tessuto biologico si trattasse.
2. Ipotetica: dichiarare la source di una delle due tracce
significherebbe rivelarne il taroccamento (per il sintetico si usa
sangue di un soggetto estraneo...), mentre dell'altra significherebbe
cambiare completamente l'intera ricostruzione dei fatti, dei tempi,
dei luoghi e delle persone coinvolte.

Annika

Luca Cheli ha detto...

Sazio,

che il DNA di tracce estese, esposte agli elementi in inverno, con pioggia, neve e cicli di congelamento e scongelamento (freezing and thawing) non possa resistere per tre mesi in quelle condizioni è qualcosa che Annika ha ripetuto più volte, l'ultima in riferimento proprio a quella della Brena.
Che poi il DNA dei bulbi di peli o capelli possa resistere più a lungo è probabilmente un altro dicorso, su cui Annika potrebbe eventualmente intervenire.
Senza considerare che qui non si parla di tracce degradate da cui si ricavano pochi loci, ma di tracce da 21+ loci ...

Comunque, se non si fosse capito, molti qui non credono all'esposizione durata tre mesi nel campo di Chignolo. Alcuni, tra i quali metto me stesso, dubitano pure che Yara sia morta la sera del 26 novembre 2010, tanto per essere chiari.

E sì io sono uno di quelli che pensano che la traccia attribuita alla Brena si meriti un bel methylation test, perché ha buona probabilità di arrivare dalla stessa fabbrica di quella attribuita a Bossetti.

Norad ha detto...

... Non mi pare sia stata ricostruita la dinamica delle ferite, neanche quella ritenuta più importante del punto di vista processuale, cioè dove si è trovato il dna Ignoto1.

Come mai il quantitativo di dna era maggiormente concentrato sugli slip e non sui leggings ?
Perché non è stato approfondito questo punto in udienza, a suo tempo.
Mi pare che Lago, a domanda, avesse risposto perché la ferita era dietro, il corpo prono, è colato sugli slip.
Uno/due nanogrammi colano ?

Se non si iresce neanche a spiegare questo..

André ha detto...

Nautilina ha detto...
"Non vorrei fare l'investigatrice da strapazzo, ma non è difficile arrivarci, mettendo insieme qualche dato risaputo.
La criminalità organizzata ad alti e medi livelli non ha bisogno di simili mezzucci: che voglia sfidare gli inquirenti o lanciare un messaggio, non è mai ambigua. Lascia un corpo senza tracce, perché ne è capace, e non le interessa minimamente far ricadere la colpa su qualche pisquanello.
I conti in sospeso li fa sempre pagare, ma in altro modo, purtroppo. E talvolta gode anche di protezione in alto loco."
--------
Se io mi mettessi a fare l'investigatore da strapazzo e - senza timore di essere considerato stra-pazzo - decidessi affidarmi ad un medium o veggente (categoria della quale normalmente diffido molto) che mi assicura la pista giusta da seguire essere quella della criminalitá di alto livello, allora si, a differenza tua, considerei il ritrovamento del corpo di Yara una sfida ed un messaggio.
Far ritrovare un corpo determinato,in un luogo determinato ed in condizioni determinate se c'é di mezzo una "mafia" non potrebbe essere frutto del caso. Non si sequestrerebbe e ucciderebbe una ragazzina di 13 anni usando il "mezzuccio ambiguo" di farne sparire per sempre il corpo. Quello si, in questo caso, sarebbe un mezzuccio ambiguo, assolutamente inadeguato e sproporzionato alla natura del crimine. Se mafia é stata e se mafia s'é mossa per compiere qualcosa di cosí atroce, il messaggio deve essere stato chiaro e forte per chi ne aveva le antenne per riceverlo.
Un castigo, una punizione, un avvertimento che chi di dovere avrebbe giá ricevuto.
La palestra, il cantiere di Mapello, il padre di Yara geometra per societá (di societá) legate al mondo dell'edilizia e gli appalti, il luogo di ritrovamento del corpo, tutto in quel caso sarebbe un messaggio.
Come é potuto entrarci MGB in tale scenario, posto che il tal veggente non sarebbe disposto a rivelarmelo (o forse neppure lo saprebbe), dovrebbero essere le nostre "dubbiose, esaltate, immaginose menti che riescono a concepire l'assurdo" a ipotizzarlo, continuando nell'investigazione da stra-pazzo.

André

Vanna ha detto...

André, hai completato perfettamente la risposta fatta a Nautilina nello stesso post da te riportato e quindi condivido il tuo.

Vanna ha detto...

Carissimo Pino,
il tuo parere sulla linea difensiva, poco incisiva mi sembra di capire, sarebbe condivisibile se alla difesa, fino a questo momento, si fosse data la possibilità di poterlo fare.
Da quel che ricordo il processo è nato e cresciuto su certe premesse e non altre, si sono date certe chiavi d'interpretazione, certe modalità e precedenze e su quello si doveva procedere.
Di fatto si precludevano altre sollecitazioni, altre visioni del fatto.
Quel DNA, con il corredo calunnioso, quel furgone, con passaggi e tappezzerie fatti passare per certi e controllati... e il resto... parlavano chiaro e alla difesa restava solo l'accompagno ritmico che altri strumenti stavano suonando, la difesa così, come impostato, aveva ed ha poco spazio perché molto le era stato precluso.
Mi sembra di capire però che, invece, la difesa con i suoi esperti abbia cominciato a suonare a sua volta e qualcuno sul podio risponde in modo scomposto.
Questa difesa è prudente molto più dell'accusa che ha agito facendo la voce grossa su prove indefinite nella loro definitività apparente e, procedendo a piccole tappe, mette in difficoltà l'accusa.
Un caro saluto
Vanna

Nautilina ha detto...

Ivana, hai scritto:
Se, come sostieni, “il DNA di Ignoto 1 può essere sintetico...o, in alternativa, non essere scientificamente valido” diventerebbe veramente inutile, per la Corte, conoscere se il dna è sintetico, o no, per assolvere Bossetti.

No, non la penso così.
Il test di metilazione sarebbe invece fondamentale per poter prosciogliere l'imputato o invece proseguire le indagini su quel benedetto DNA.
Ma ho come l'impressione che diventerebbe inutile per te. Sembra quasi che tu saresti favorevole a quel test solo se potesse dimostrare 'tout court' la colpevolezza di Bossetti, escludendo per sempre l'ipotesi del complotto.
Allora per favore sii sincera, non dire:
["L'unica mia “aspettativa” è, invece, quella di conoscere la “verità” ]
Tutti vogliamo la verità, a parole.
Nei fatti, poi, le cose sono pià complicate.
E' ammirevole la tua aspirazione ad essere imparziale, Ivana; eppure, anche se non te ne accorgi, tu stai sempre facendo delle scelte, esattamente come gli altri.
Anch'io desidero conoscere la verità (magari senza virgolette). Ma cosa credi, che voglia salvare un mostro per insufficienza di prove o sancire una dubbia innocenza?
Ciò nonostante ho qualche idea su quel DNA. Posso averle? Me lo permetti?

Credo che l'utente Annika sia degna di fiducia, mi sembra esperta nel campo e molto preparata, oltre ad essere certamente imparziale rispetto al caso, perché non coinvolta come altri dal punto di vista professionale.
Poi se non ritieni valide le sue premesse (tempi di decadimento del ncDNA all'aperto, resistenza del mtDNA, etc) puoi sempre verificare per conto tuo e smentirle.

TommyS. ha detto...

Sazio

Ammesso che tu voglia ascoltare il mio consiglio, ti suggerirei, prima di parlare di deliri da web, di fare tesoro di quanto scrive Annika su questo blog (e solamente qui). Non interviene mai a caso e lo fa sempre con cognizione di causa. Te lo posso garantire personalmente.

Che il DNA della Brena puzzi di laboratorio come quello di Ignoto1 non mi sembra assolutamente un delirio, bensì una considerazione molto concoreta e basata su indizi scientifici seri. Piuttosto bisognerebbe domandarsi molto di più sul perché su quegli indumenti (e solo sugli indumenti) siano stati trovati, in posti distinti ed interessanti dal punto di vista investigativo, ben due profili genetici provenienti da qualcosa di indefinito. Definirlo un fluido biologico od un tessuto per entrambi è semplicemente un'ipotesi suffragata da nulla di scientifico visto che entrambe le tracce hanno testato positivamente al sangue umano (guarda caso) ma solamente con test presuntivi (TMB?) mentre quando si è passati a diagnosi confermative di sangue proprio non ne hanno trovato.

Facile rispondere che questo si è verificato solamente per la traccia 31G20 e non per quella del polsino del giubbotto in quanto è stato dichiarato in aula da Staiti e Gentile che non è stato ritenuto necessario confermare la diagnosi da sangue umano anche per quella traccia. Ma se i due capitani del RIS (pronti ad essere sacrificati dai loro superiori nel caso le cose si dovessero mettere davvero male) hanno preferito fare la figura degli incompetenti davanti alla Corte (o meglio davanti ai genetisti che sono stati chiamati per queste indagini e per il processo), questo non vuol dire che quella traccia non hanno cercato di capire da cosa provenisse davvero. E' impensabile che questo non venga fatto perché è il protocollo che lo prevede (credo che dal processo Stasi questo lo abbiano imparato bene), per cui si deve concludere che anche il DNA di Silvia Brena abbia le stesse caratteristiche dubbie di quello di Ignoto1.

Hai scritto:

CHe i DNA non possano resistere 3 mesi alle intemperie è una follia scientifica, ed infatti nessuno lo ha mai sostenuto. Si tratta di deliri da web
Resistono anche 3 mesi (come confermano gli stessi Gino e Biologo) ed infatti ne sono stati trovati 11.


Annika, perdonalo, perché non capisce minimamente quello che ha scritto.

Sazio, citaci per favore le dichiarazioni di Gino e Biologo sulla persistenza del DNA in quelle condizioni per ben tre mesi.

Sono stati trovati 11 distinti DNA, tra nucleari e mitocondriali, e proprio dal fatto che siano stati trovati ben 5 DNA nucleari (forse 6) deriva che quel cadavere non può essere rimasto per tre mesi nel luogo di ritrovamento.

So che sul web alcuni insistono su Silvia Brena indicandola come l'assassina di Yara. Ma non sarà quel DNA a farla considerare tale. Anzi, penso personalmente il contrario. Che poi sappia molto di più sulla scomparsa e sul delitto di quanto dichiarato in SIT ed in aula è molto probabile.

Biologo ha detto...

@Dudu'

- Un pò mi è dispiaciuto non hai citato la "lievitazione " di ignoto 1.

In realtà l'ho fatto; è il punto tra quelli in cui in cui riassumevo quanto affermato dal dott. Capra che ho sintetizzato con la frase "Alcuni campioni presentano variazioni anomale della concentrazione".


@Sazio

- Ed infatti quando tu BIOLOGO dici che:
"- Quelle che sono state inizialmente scartate come anomalie [...]


In effetti più che una mia ipotesi riassumevo quella assolutamente plausibile, e condivisibile, espressa dal dott. Capra.

- io credo che tu voglia dire più o meno quello, nella mia ignoranza, sto dicendo io adesso.
Quindi niente DNA artificiale (ipotesi comunque da non scartare totalmente), niente contaminazione involontaria ma semplicemente errore in fase di estrazione, analisi o interpretazione dei dati, lo stesso errore che ha condotto ad individuare non il vero proprietario di quel materiale biologico.


Il punto è che di queste analisi del DNA, sia di quello nucleare che di quello mitocondriale, i raw data non sono stati resi noti alla stampa.
Si conoscono solo le conclusioni, ovvero le interpretazioni che di questi dati hanno fatto i consulenti dell'accusa: "DNA abbondante", "Traccia da fluido abbondantemente cellularizzato", "21 marcatori su 21", ecc..
I consulenti della difesa mettono in dubbio queste interpretazioni.

La realtà incontrovertibile però è che la traccia è priva di un DNA mitocondriale che doveva esserci.
Ora anche se si interpretano nuovamente i raw data ed emerge un nuovo profilo nucleare oppure se si scopre che il profilo nucleare del Bossetti è indubitabile, la validità della prova rimane fortemente dubbia perché dal punto di vista scientifico i fatti devono essere guardati complessivamente (tipo di traccia, concentrazioni, DNA mitocondriale, ecc.), e nel complesso i risultati si prestano più a dubbi che a risposte precise.


- Occorre però, secondo me, anche una maggiore efficacia comunicativa a livello mediatico

Questo è vero, però sottoporre giudici togati e popolari ad ore ed ore di dubbi in un'udienza con approfondimenti tecnici dettagliati è sicuramente più efficace di una semplice ma decisa affermazione innocentista sui media che in aula può venire spazzata via facilmente dalle menti dei componenti della corte grazie alle consulenze tecniche portate dalla procura.

TommyS. ha detto...

Ieri, in risposta ad alcuni commentatori, avevo scritto sul comportamento e sulle dichiarazioni di Capra davanti alle telecamere.

Oggi, non avendo visto la puntata di QG in diretta, grazie al profilo FB di una persona molto acuta, ho potuto vedere un passaggio molto importante della puntata dove Capra, rispondendo alla bentornata Longo (onestamente non ne sentivo proprio la mancanza), ha parlato di un aspetto non emerso dalla scarne cronache dell'udienza ma decisamente importante.

Sembra difatti che dalla relazione del RIS una delle provette contenenti il DNA estratto dalla 31G20 in prima battuta presentasse una concentrazione di DNA pari a 2 ng/ml, mentre la stessa concentrazione in un secondo tempo sia diventata sei volte tanto e cioè 12,7 ng/ml! Come!?

La quantificazione del DNA isolato è un passaggio fondamentale nel processo di analisi dei microsatelliti STR tramite PCR, in quanto, affinché la STR (e Y-STR) fornisca risultati significativi ed interpretabili, è necessario limitare la quantità di DNA del template riportandola al range ottimale dei kit di amplificazione (da 0,5 a 2,0 ng).

Per cui i casi che possono spiegare questa lievitazione della concentrazione di DNA sono due.

O si tratta di un errore dei tecnici del RIS (e qui di nuovo Staiti e Gentile sono pronti per essere immolati), ma a questo punto se vengono commessi tali errori nelle fasi analisi è più che logico ipotizzare che anche nelle fasi successive possano essere stati commessi errori come contaminazione, errata allele-call e così via.

O si tratta invece di una correzione in corsa in quanto le prime amplificazioni avevano dato risultati troppo anomali e quindi era necessario "alterare" quel valore per rendere credibile il tutto.

Se difatti in linea astratta si ipotizza che in quella provetta ci fosse il DNA di Yara, un "frammento" di DNA di Ignoto1 di origine sintetica (cioé solamente quelle parti utilizzate per l'identificazione forense) e magari anche il DNA di un terzo soggetto, prendendo un microlitro di quella soluzione cosa sarebbe venuto fuori dalla PCR? Molto probabilmente dei picchi allelici di Yara e del terzo eventuale soggetto con altezze nella norma, mentre i picchi allelici di Ignoto1 sarebbero stati decisamente fuori scala. E questo perché di quel DNA artificiale con buona probabilità nella soluzione ci sarebbe stata una quantità sproporzionata, tanto per non sbagliare e farlo rilevare. La proporzione tra i picchi di Yara e quelli dell'eventuale terzo soggetto avrebbe in realtà fornito la percentuale reale di contributo alla traccia (forse la stessa rilevata nel mtDNA?), mentre quella tra gli alleli di Ignoto1 e gli altri non avrebbe avuto alcun significato in quanto rapporto solamente tra il numero di coppie dei soli STR e non di tutto il DNA.

Aumentando invece il valore della concentrazione (da 2,0 a 12,7 ng/ml), per la STR analysis si sarebbe preso un quantitativo minore di soluzione. A quel punto i picchi di Ignoto1 sarebbero rientrati nella normalità (l'ha spiegato anche Biologo in un recente suo commento) mentre quelli di Yara sarebbero calati di intensità, magari scomparendo per alcuni STR, ed ancor di più l'avrebbero fatto quelli di Ignoto2, diventando quasi assimilabili a degli artefatti (come sostiene Portera).

Troppa fantasia?

PINO ha detto...

Grazie ANNIKA!
Mentre concordo interamente con le tue teorie, in generale, sono basito per la tua seconda ipotetica versione che chiamerebbe in causa ambiente, persone e fatti...
Ciao, Pino

TommyS. ha detto...

Massimo

Please, puoi recuperare il mio ultimo commento finito inspiegabilmente in spam?

Grazie

Wolf ha detto...

Se puo interessare questa è la tabella dei Ris

http://notiziedelmondo.com/wp-content/uploads/2015/05/FFcwOkDobs-.jpg

Wolf ha detto...

Per incastrare il Bossetti basta inserire gli stessisuoi numeri nella colonna di Ignoto1
ed il gioco è fatto, tanto l'esame è irripetibile.

Biologo ha detto...

@TommyS

- citaci per favore le dichiarazioni di Gino e Biologo sulla persistenza del DNA in quelle condizioni per ben tre mesi.

Di certo si può dubitare della effettiva possibilità di persistenza di un eventuale DNA nucleare del Bossetti alle intemperie e agli agenti chimici della decomposizione che probabilmente sono intervenuti sulla traccia 31G20.
Non a caso si è detto più volte che l'anomalia sta proprio nella rilevazione di un DNA nucleare "perfetto" e nell'assenza del DNA mitocondriale corrispondente quando, in condizioni del genere, dovrebbe avvenire il contrario.

Ma la traccia sul polsino è stata sicuramente sottoposta a condizioni differenti; si trovava in una zona che ha un diverso tipo di contatto col corpo, il tessuto è di materiale differente e lo spessore maggiore e la conformazione sembrano prestarsi più facilmente a trattenere materiale organico.
E' quindi del tutto plausibile che in quest'altra traccia si riesca a rilevare DNA nucleare depositato mesi prima.

E per spiegare la mia posizione aggiungo che non posso essere d'accordo con Annika quando sul DNA della Brena scrive:

- "e' stato rilevato su tessuto sintetico, per cui i DNA bonds non avevano fibre a cui attaccarsi".

Non c'è bisogno di chiamare in causa complessi "DNA bonds" per giustificare l'adesione del DNA ad un tessuto. Il DNA non è in forma pura, fa parte di una traccia organica e sono le numerosi componenti della traccia a formare un insieme che rimane adeso dopo essersi insinuato nel tessuto.

- "il DNA della Brena invece si trovava sul polsino della giacca a contatto con
una mano"


In realtà se la traccia era sulla faccia esterna del polsino allora non era a diretto contatto con la mano ed era separata dalla stessa dall'intero spessore che il polsino presenta in quel punto.

Naturalmente il solo fatto che è ammissibile che il DNA dell'istruttrice si sia effettivamente depositato sulla manica della vittima in modo del tutto naturale non può considerarsi sufficiente per muovere accuse.

TommyS. ha detto...

Biologo

Ma la traccia sul polsino è stata sicuramente sottoposta a condizioni differenti; si trovava in una zona che ha un diverso tipo di contatto col corpo, il tessuto è di materiale differente e lo spessore maggiore e la conformazione sembrano prestarsi più facilmente a trattenere materiale organico.
E' quindi del tutto plausibile che in quest'altra traccia si riesca a rilevare DNA nucleare depositato mesi prima.


Il cadavere di Yara fu ritrovato nel campo di Chignolo con le braccia sollevate sopra il capo (indipendentemente dal fatto che fosse in posizione prona o supina). Questo significa che proprio l'estremità delle maniche del giubbotto, dove vi erano i polsini elasticizzati, era a diretto contatto con il terreno. E sicuramente sai bene che tra gli agenti esterni che accelerano maggiormente la degradazione del DNA vi è il terreno con i suoi soil nitrates ed i vari microorganismi. Per cui se non a contatto diretto con l'epidermide in putrefazione o mummificazione (molto particolare tanto da essere definita corificazione), se la traccia si trovava sull'esterno del polsino era a contatto con il terreno. Direi condizioni ottimali entrambe per accelerare la degradazione e la rottura dei bonds del DNA.

A questo aggiungici l'alternarsi di condizioni climatiche e metereologiche avverse, il ristagno della neve e dell'acqua sul terreno a contatto con il polsino, il fango e così via. Per cui, ammesso che il cadavere si trovasse in quel posto indisturbato dal 26 novembre dell'anno prima, credo che difficilmente si sarebbe potuto estrarre DNA ancora utile per una STR analysis. E sicuramente non della qualità di cui ha parlato il RIS.

Se poi invece quel DNA è stato depositato nei giorni immediatamente precedenti il ritrovamento ovvero il cadavere stesso è stato portato nel campo solamente in un secondo tempo dopo essere stato conservato in ambiente asciutto con ridottissima umidità e presenza diffusa di particelle metalliche (tali da giustificare la corificazione) a contatto con una parte estesa dell'epidermide (non quella esposta all'aria al momento in cui fu rinvenuto il cadavere), è un altro discorso.

Resta il fatto che trovo molto dubbio che il RIS abbia deliberatamente evitato di fare test confermativi sulla traccia, ritenendo invece che siano stati fatti ma che fosse meglio non evidenziare il sorprendente parallelismo con l'indefinitezza della traccia 31G20.

Sul web è stato scritto che il DNA della Brena era completo della componente mitocondriale, ma questo non l'ho letto su nessuna fonte ufficiale ed affidabile. Per cui mi domando cosa potrebbe saltare fuori se volessero ancora oggi estrarre ed analizzare il mtDNA da quella traccia.

Ivana ha detto...

Nautilina, hai scritto:

No, non la penso così.
Il test di metilazione sarebbe invece fondamentale per poter prosciogliere l'imputato o invece proseguire le indagini su quel benedetto DNA.
Ma ho come l'impressione che diventerebbe inutile per te. Sembra quasi che tu saresti favorevole a quel test solo se potesse dimostrare 'tout court' la colpevolezza di Bossetti, escludendo per sempre l'ipotesi del complotto.


Nautilina, non avevo detto che per te sarebbe inutile conoscere se il dna è sintetico, o no. Cercherò di essere più chiara per cercare di evitare eventuali fraintendimenti.
Avevo scritto esattamente che se, come sostieni, “il DNA di Ignoto 1 può essere sintetico...o, in alternativa, non essere scientificamente valido”, in questo processo contro l’ imputato Massimo Bossetti, ALLA CORTE interessa capire se Massimo Bossetti debba essere assolto o condannato; se il dna di Ignoto1 fosse, come tu hai sostenuto, “dna sintetico” aut “dna non scientificamente valido” ALLA CORTE NON servirebbe conoscere se il dna è sintetico, o no, per assolvere Bossetti! Poiché per assolvere l’imputato è sufficiente il ragionevole dubbio, verrebbe assolto senza bisogno, da parte della Corte, di far effettuare ulteriori perizie.
A me, invece, interessa conoscere se il dna nucleare di Ignoto 1 è sintetico o no, per capire a QUALI GENETISTI CREDERE .
Quali mie parole avrebbero potuto indurti a sospettare che io possa essere “favorevole a quel test solo per dimostrare la colpevolezza di Bossetti”? Come potrei conoscere, a priori, il risultato di tale test?
Per me sarebbe importante che venisse effettuato quel test specifico per capire, in base al risultato, se credere ai genetisti dell’accusa e della parte civile, aut ai genetisti della difesa!
Se venisse dimostrato che si tratta effettivamente di dna sintetico, allora crederei ai genetisti della difesa, altrimenti crederei ai genetisti dell’accusa e della parte civile per il motivo che ritengo superfluo ripetere.
Tra i miei tanti difetti, ho quello di essere sincera e non capisco perché non dovrei dire che la mia “aspettativa” è quella di conoscere la verità su quel dna nucleare di Ignoto 1: si tratta di una “costruzione artificiale”, o no? Finora non lo so e non ho effettuato alcuna “scelta”.

Norad ha detto...

@Ivana

è proprio del ragionevole dubbio che non ci fidiamo.
Se ci fosse anche una prova inequivocabile, saremmo più tranquilli.
:-)

Nautilina ha detto...

Norad,
giusto.
Ivana, l'alternativa di cui parla Annika si pone solo svolgendo il test di metilazione. Al momento la Corte non può stabilire se quel DNA sia autentico, male interpretato o prodotto in laboratorio, perché quel tipo di test non è mai stato eseguito. Allora lo si esegua, se poi ci sarà un esito poco chiaro lì varrà il ragionevole dubbio.

André e Vanna,
vi risponderò domani sull'ipotesi della criminalità organizzata, perché ora è molto tardi.
Buonanotte

André ha detto...

Nautilina ha detto:
"André e Vanna,
vi risponderò domani sull'ipotesi della criminalità organizzata, perché ora è molto tardi.
Buonanotte"

Nautilina,
La mia ipotesi criminalitá organizzata, come saprai, visto che probabilmente hai letto miei altri interventi altrove, sempre qui in questo blog, é una ipotesi (o forse una "congettura"?...anche qui é molto tardi é non ho le forze adesso per sviscerare la sottile differenza)che ingloba due sub-ipotesi (diciamo cosí): 1)criminalitá organizzata che entra in gioco dall'inizio (come da mio scherzoso chiamare in causa veggenti-medium sopra), oppure: 2) criminalitá organizzata che entra in gioco in seguito, a causa delle pressioni degli inquirenti sul mondo della malavita etc etc, o per aiutare e coprire pischelli "bene" che il delitto hanno commesso.
In entrambi i casi, comunque, SE criminalitá di un certo livello é intervenuta nel caso Yara-Bossetti, il corpo di Yara é stato merce di scambio tra inquirenti e chi lo ha fatto ritrovare.
Ed é inevitabile che la conclusione sia questa, altrimenti, come insinuavi tu sopra, lo avrebbero fatto sparire per sempre.
Oppure ( e si ritorna alla vecchia tesi), la criminalitá organizzata non c'entra nulla, Yara fu assassinata la sera stessa della sua scomparsa e il suo corpo gettato lí, in attesa che qualcuno tre mesi dopo lo trovasse.
Con tutte le incongruenze del caso che quest'ultima ipotesi comporta (Dna che resiste mesi alle intemperie, dna nucleare senza Mtdna etc)
A mio modo di vedere, paradossalmente, questa ultima tesi (quella dell'accusa) é proprio quella che dovrebbe scagionare definitivamente Bossetti.
Tra l'altro, l'aggressione di un maniaco in un centro abitato o casa privata, va come va, se l'esaltato prima di scappare tralascia qualcosa, non ha piú rimedio. Peró, se un corpo lo getta in un campo dove per giorni e giorni nessuno riesce a trovarlo, ci torna (dico io) per essere sicuro che non ha lasciato tracce. Una tanica di benzina, qualche litro di acido servono allo scopo. Il rischio vale la pena. O MGB era totalmente ignaro dello stato attuale della criminalitá forense?
Ritrovano poi il corpo per caso, sanno che non avranno che pesci pigliare e qualcuno, per aiutare, ci butta lí, goffamente manipolato (o estratto), il Dna di un sospettato, giá individuato da tempo per qualche magagna che noi cittadini non conosciamo forse ancora, e da lí iniziano il carosello di ricerche del colpevole attraverso il dna, con la piacevole e inaspettata scoperta che tutto il clan-clan mediatico rinforza. sostiene (e si eccita)in una tortuosa (e costosa) caccia agli antenati dell'efferato assassino.
Puó uno credere a quest'ultimo scenario?
Scenario semplice.. e quasi ridicolo nella sua semplicitá.
Ció non toglie che, ció che é semplice, quando intervengono i media si puó sempre trasformare in diabolico, la grancassa lo trasforma in diabolico.
Mi fermo qui, se no poi dovrei pure seguire ipotizzando (congetturando.. meglio) come ed in che modo potrebbe entrarci MGB sia nella ipotesi "grande criminalitá", che in quella "delitto d'impeto" e qui molti mi lincerebbero, da come vedo.

E rimarrebbe poi la questione Dna della Brena, che, al pari di quello di Bossetti é sopravvissuto a tre mesi di esposizione alle intemperie ed a quanto leggo qui per gli esperti (annika per esempio), ció sarebbe impossibile
E lí, riesco al momento solo a pensare a Richard Kuklinski

André

Anonimo ha detto...

André ha detto:

“Ritrovano poi il corpo per caso, sanno che non avranno che pesci pigliare e qualcuno, per aiutare, ci butta lí, goffamente manipolato (o estratto), il Dna di un sospettato, giá individuato da tempo per qualche magagna che noi cittadini non conosciamo forse ancora, e da lí iniziano il carosello di ricerche del colpevole attraverso il dna, con la piacevole e inaspettata scoperta che tutto il clan-clan mediatico rinforza. sostiene (e si eccita)in una tortuosa (e costosa) caccia agli antenati dell'efferato assassino.
Puó uno credere a quest'ultimo scenario?"

Scusatemi se mi intrometto.
Che Bossetti potesse essere già noto nel 2011 agli inquirenti è plausibile;
... il papà di Yara riferisce agli inquirenti: 'La sera in cui mia figlia Yara è scomparsa, ho notato un autocarro​ sul lato destro della mia corsia di marcia, in via Rampinelli. Aveva le luci accese. Il pensiero è andato a Yara, istintivamente, proprio perché avrebbe percorso quella strada...'

Fonte:
http://mentiinformatiche.com/2015/04/20/yara­gambirasio­il­papa­disse­cera­un­furgone­dav
anti­casa­mia­989

Ora, quasi certamente, il reparto investigativo dei carabinieri avrà attenzionato, attraverso la registrazione delle telecamere, gli autocarri transitati quel giorno ed in particolare nelle ore a ridosso della scomparsa e lungo l’ipotetico tragitto che doveva percorrere Yara per tornare a casa. Se a questo incrociamo le celle telefoniche non è per niente assurdo ipotizzare che gli inquirenti potessero già allora risalire ai proprietari degli autocarri.
Si potrebbe concludere dicendo che “presumibilmente Bossetti già dall'inizio del 2011 era attenzionato”.

Scusate se non mi esprimo bene.

André ha detto...


Anonimo ha detto:
"'La sera in cui mia figlia Yara è scomparsa, ho notato un autocarro​ sul lato destro della mia corsia di marcia, in via Rampinelli. Aveva le luci accese. Il pensiero è andato a Yara, "

Nota che lui disse "autocarro" e molte fonti di informazione riportarono "furgone". e di furgone si continuó a parlare per molto tempo.
Chi non conosce la differenza tra furgone e motocarro?
Mia nonna avrebbe potuto sbagliare nel riportare, si. Mia nonna non ha mai lavorato per un giornale. Invece, a quanto pare, molte nonne di giornalisti, in quei giorni si occupavano di nera.
Nota, poi, che Fulvio Gambirasio disse anche agli inquirenti, prima di parlare del famoso autocarro: "ora che mi invitate a fare mente locale".
Lo invitarono a fare mente locale locale ... o fare mente "locale speciale"?
Voglio dire... fu invitato al richiamo mnemonico, puro, libero da condizionamenti, oppure gli fu suggerito velatamente se per caso non ricordasse di un furgone (e lui disse "autocarro") o di un autocarro (e lui rispose invece "furgone")?
Tutto molto professionale comunque.
André

Anonimo ha detto...


André ha detto:
Nota che lui disse "autocarro"

Accipicchia se l'ho notato.
Proprio non mi esce dalla testa, quindi già dalle prime 24 ore "autocarro" rimane scolpito a chiare lettere a futura memoria.


Hobgob ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Hobgob ha detto...

Non so se qualcuno ha già fatto il mio medesimo ragionamento:
dato per assodato che il corpo di Yara non possa essere rimasto per tre mesi dove la procura ci dice sia rimasto, ciò mi porta a riflettere sul dna della Brena. Il corpo è stato spostato in un secondo tempo ed è per questo che si sono ritrovati dei dna in buono stato (a parte il fatto che alcuni sono monchi cmq) la posizione del dna della Brena non vi fa sorgere il dubbio che sia perfettamente compatibile con la stessa che trascina il corpo di Yara?

Non vi sembra inquietante questo?

Stefania ha detto...

Hobgob, chi ha una preparazione tecnica sulla materia potrà smentirmi o confermare quanto ti sto scrivendo: se il dna della Signora Brena e del Signor Bossetti è da considerarsi depositato al massimo 15 gg. prima del ritrovamento del corpo della povera Yara, pena la non rilevabilità, ecco che presumo sia stato impossibile un trascinamento, proprio per le condizioni del cadavere.

Piuttosto la famosa coperta rossa, nominata ripetutamente, mi fa pensare il corpo possa essere stato avvolto dalla stessa.

Se poi penso alle sferette metalliche che mi ricordano i materiali usati dai marmisti per lucidare a piombo i pavimenti con le monospazzole, la cosa potrebbe anche tornare.

Le coperte vengono difatti usate spesso per proteggere i denti delle levigatrici durante il trasporto da un cantiere all'altro o in magazino.

Queste coperte vengono usate anche dai traslocatori per non rigare i pavimenti quando spostano i mobili, ad esempio e non è inusuale nei grandi cantieri vengano usate senza chiedersi chi ne sia il proprietario.

Come i martelli, come i taglierini, i metri, ecc .... in cantiere spesso i manovali usano scambiarsi gli attrezzi (ed anche sottrarli) senza farsi troppe falegnamerie mentali.

Un po' come le gomme per cancellare, quando andavamo a scuola.

E se quella dannata coperta avesse avuto del dna del Bossetti?

Stefania

Nautilina ha detto...

André e Anonimo delle 10:52
Certo che gli inquirenti dovevano essere allerta sull'autocarro. Non solo per la testimonianza di Fulvio Gambirasio, ma anche per quella di F. Fenili, il padre di una ragazza che prima di entrare nel centro sportivo disse di aver visto un Iveco Daily chiaro, aperto e con porta attrezzi. Vera o falsa, era una testimonianza da prendere in considerazione più di altre, anche per l'orario (18:40).
C'era anche l'autocarro ripreso dalle telecamere Polynt in via dei Caduti e dispersi dell'Aeronautica, solo che il dischetto è stato acquisito in ritardo. Comunque siamo certi che a marzo 2011 ce l'avevano e, volendo, da quello potevano tranquillamente risalire a MGB come proprietario di un Iveco Daily chiaro.
Ma l'avranno fatto? Qui purtroppo casca l'asino. Sembra di no. Altrimenti le indagini avrebbero preso ben altre pieghe. Non si spiega che abbiano preso il tampone solo a Fabio Bossetti trascurando suo fratello Massimo, perché il primo aveva un Fiorino bianco e il cellulare attivo nell'orario incriminato, ma suo fratello aveva un autocarro e il cellulare inattivo. Com'è potuto sfuggire?
Poi non si spiega la ricerca mastodontica-zoppa di Iveco Daily nel nord Italia, avvenuta dopo l'arresto di Bossetti, che ha portato a solo 5 mezzi simili in provincia di Bergamo (secondo la difesa sono molti di più).
Ne abbiamo parlato tante volte.
In sintesi, Bossetti poteva e doveva essere già noto, ma i fatti sembrano smentirlo.
Quanto ai giornali, tutti parlarono fin dall'inizio di un furgone bianco chiuso, mostrandone anche le immagini. Segno che questo gli passavano.
Strategia diabolica o pista sbagliata? Non si sa.

Nautilina ha detto...

EC:
IN allerta

@ Andrè
Non ho letto altri tuoi interventi sul tema. Se me li puoi linkare ti ringrazio.
Concordo su molti tuoi ragionamenti.

Il campo di Chignolo era evidentemente un luogo significativo per certe persone.
Ma cosa c'entravano Yara e la sua famiglia?

Certo, il ritrovamento del corpo è avvenuto dopo tre mesi esatti e ciò sembra suggerire una sorta di messaggio simbolico (al puro caso non credo assolutamente).

Tendo a credere che Yara non sia morta in quel campo, da molti indizi. Ma perché prima nasconderla e poi portarla là? Sembrerebbe opera di uno psicopatico, o forse di qualche setta il cui rituale mi sfugge, essendo profana .
Poi la bambina era seminascosta in mezzo a rovi e sterpaglie, un punto dove era difficile non solo trovarla, ma ancor più finirci di notte, o andarci a mettere un corpo fragile.
Un modo molto strano di lanciare chiari avvertimenti e messaggi...

Parlando di 'mezzucci' mi riferivo a questo; perché personaggi potenti avrebbero bisogno di proteggersi versando su Yara DNA più o meno ben taroccati, per incastrare gente a vanvera e in particolare una giovane maestra di ginnastica e un carpentiere di passaggio?
A parte la situazione da X-Files, anche ammettendo che sia possibile, e lo è, quale sarebbe stato lo scopo per gente come loro?
Infangare l'ambiente della palestra?
Indirizzare gli inquirenti verso l'edilizia e il cantiere di Mapello?

In questo senso tendo a escludere una responsabilità diretta di certi settori . Poi ci sono forse altre possibilità, ma non credo sia opportuno parlarne in un blog.

TommyS. ha detto...

Nautilina

Perché il campo? Potrebbe essere perché lì vicino c'è la discoteca "Sabbie Mobili Evolution"? E chi frequenta quella discoteca? In pratica tutti i giovani della zona incluso Damiano Guerinoni. Ma anche Silvia Brena e Tironi.

E quali DNA sono stati trovati sugli indumenti? Uno molto, ma molto simile a quello di Damiano Guerinoni (non si è ancora saputo quanto simile in verità), ed uno identico a quello di Silvia Brena.

Direi che piuttosto che indirizzare gli inquirenti verso l'edilizia ed il cantiere di Mapello, il ritrovamento del corpo e dei DNA ha definitivamente messo fine a quella pista (mi sembra che proprio quel giorno fosse in programma un altro sopralluogo).

E poi una curiosità. La traccia dalla quale è stato isolato il DNA della Brena è stata "esplorata" il 4 aprile 2011 (hanno poi voluto analizzarla nuovamente a dicembre 2012, strano no?), mentre la 31G20 ad inizio maggio. Come mai? Perché più di un mese per analizzare una traccia? Le sezioni Biologia delle forze di polizia scientifica hanno la precedenza assoluta sulla scena del crimine e sui reperti, ed il RIS trova la traccia solamente ad aprile? Per poi trovarne un'altra, quella buona dicono loro, ad inizio maggio? Strano, anche se ricordo che in prima battuta i vestiti erano rimasti in custodia alla Scientifica di Milano che era stata la prima ad intervenire a Chignolo, per poi essere passati, dietro ordine del PM, al RIS.

Wolf ha detto...


Bossetti e il dilemma del Dna: ecco perché è attendibile
http://www.cronacaedossier.it/bossetti-e-il-dilemma-del-dna-ecco-perche-e-attendibile/

A questa genetista se dovesse partecipare al processo in qualità di consulente, la Ruggeri senza alcun dubbio non chiederà i suoi titoli di studio.

Anonimo ha detto...

Wolf
Marina Baldi non è nuova alle cronache, si distinse già per l'esperimento dei "mille baci" nel caso Parolisi-Rea.

Mik ha detto...

Segnalo ultimo post: http://chisigma51.blogspot.it/
Interessante....

Paolo A ha detto...

Beh diciamo che l'esperta Marina Baldi dice una cosa e si contradice subito dopo:"Vi è una quantità in concentrazione irrisoria non coincidente né a Yara, né a Bossetti. Sappiamo che il Dna mitocondriale è molto resistente e quindi queste minime tracce possono corrispondere a chiunque abbia avuto nel passato contatti con quel tessuto ».
Quindi per quest'esperta se il mitocondriale di Bossetti pur essendo molto resistente e non viene trovato è un mero problema di tipo accademico, mentre se c'è quello di Yara e di un altro soggetto, comunque non è dirimente da un punto di vista forense.
La domanda a un certo punto nasce spontanea, questi esperti sono affetti da "asinismo" di ritorno, oppure aprono bocca per ottenere consulenze un tanto al chilo.
A questa "esperta" non viene in mente che se un "chiunque" ha avuto un contatto con quegli slip e ha lasciato il suo DNA mitocondriale, a maggior ragione chi ha depositato una traccia di sangue(?) sull'indumento, avrebbe dovuto depositare il proprio DNA mitocondriale date le sue caratteristiche di resistenza.

André ha detto...

Nautilina ha detto:

"@ Andrè
Non ho letto altri tuoi interventi sul tema. Se me li puoi linkare ti ringrazio"

Nautilina, avevo scritto un lungo post in risposta al tuo msg, purtroppo l'ho perso (ho cliccato per errore su "account google" e pare che non ci sia maniera di tornare indietro).
Bah.. magari ci sará altra occasione di risponderti su quello che scrivevi, adesso non ne ho tempo.
I miei unici interventi qui, a parte tutti quelli a commento (commento.. insomma) dell'articolo di Migliorini, li trovi qui:
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2015/10/caso-bossetti-mala-informazione-e-show.html
Sono gli utimi quattro.

André

ps: ringraziamento a Dudu' per avermi segnalato che la discussione si era spostata.

André ha detto...

Nautilina ha scritto:
"Ma cosa c'entravano Yara e la sua famiglia?"

Fulvio Gambirasio ha sempre dichiarato con forza che lui ed il suo lavoro di geometra per societá del mondo dell'edilizia non c'entrano nulla con la scomparsa e la morte di Yara.
Gli inquirenti avranno investigato quella pista, per poi finire nel dargli ragione.
Chi siamo noi per poter dire che il papá di Yara e gli inquirenti si sbagliano?
Solo qualcuno che ne sa piú di noi sul mondo degli affari, la politica, la criminalitá etc in quella zona, potrebbe (sottolineo il condizionale) smentirli.
IO non ne so nulla.
So solo che potrebbe anche essere (ancora una volta il condizionale) che lo stesso papá di Yara nemmeno abbia mai avuto idea del fatto che sua figlia possa essere stata, ad un certo punto, scelta come "vittima sacrificale" di un contenzioso.
Ció non toglie che, se un contenzioso c'é stato, sará stato tipo uno di quelli che scatenano odio e rancore tra chi pensa di aver subito un torto-
Far sparire e poi uccidere una ragazzina, poteva servire quindi a castigare e mettere in difficoltá a molti (istituzioni, politici, imprenditori)

"Certo, il ritrovamento del corpo è avvenuto dopo tre mesi esatti e ciò sembra suggerire una sorta di messaggio simbolico (al puro caso non credo assolutamente)."

Si dovrebbe ipotizzare un ruolo dell'aereomodellista che per caso ritrovó il corpo per vederci un messaggio simbolico legato alle date.
Altrimenti chissá quanti giorni dopo ancora lo avrebbero ritrovato.
Il tizio che guardava insistentemente verso il campo magari era solo un curioso affascinato nel veder volare uno di quegli aggeggini. In fondo era sabato pomeriggio, mi pare. la gente tempo ne aveva.

"Ma perché prima nasconderla e poi portarla là? Sembrerebbe opera di uno psicopatico, o forse di qualche setta il cui rituale mi sfugge, essendo profana."

Tutto tranne che uno psicopatico, se mi chiedi. A meno che risulti
che per quella fetta d'Italia si aggirano killer seriali che si divertono a scombinare le carte degli esperti "profiler" della criminologia, adottando sempre tecniche diverse, prede diverse, mascherando omicidi con suicidi, spostando corpi etc solo per divertirsi nel "vedere l'effetto che fa" (come da Iannacci),
Ci arriveremo purtroppo, statene certi.
Non solo in tv non c'é limite al peggio!

continua....

André ha detto...

....continua

"Un modo molto strano di lanciare chiari avvertimenti e messaggi..."

La criminalitá non ha bisogno di una laurea in sociologia della comunicazione o studiare Mc Luhan per sapere che "il mezzo é il messaggio".
In tal caso il corpo é il mezzo e quindi il corpo é il messaggio.
Lo cercarono per mesi senza trovarlo e se lo ritrovarono sotto il naso.
Dalle mie parti ( e credo un po' ovunque) puó succedere che a volte ti rubano qualcosa, la vuoi indietro, parli con qualche amico degli amici.. e la cosa rubata il giorno dopo te la ritrovi sotto casa,
Ringrazi l'amico (e gli devi un favore) oppure gli dai dei soldi per darli a chi si é preso il disturbo di riportarti la tua roba sotto casa.
L'amico spesso non c'entra proprio nulla col furto, peró si sa muovere. Spesso neppure ci guadagna direttamente ( a parte il rispetto), E anche chi ti porta sotto casa il maltolto, mica é detto che sia lui il ladro.

"perché personaggi potenti avrebbero bisogno di proteggersi versando su Yara DNA più o meno ben taroccati, per incastrare gente a vanvera e in particolare una giovane maestra di ginnastica e un carpentiere di passaggio?
A parte la situazione da X-Files, anche ammettendo che sia possibile, e lo è, quale sarebbe stato lo scopo per gente come loro?
Infangare l'ambiente della palestra?
Indirizzare gli inquirenti verso l'edilizia e il cantiere di Mapello?"

Qui fai un po' un calderone delle varie "congetture" mettendo peró al centro sempre quella "criminalitá".
"Personaggi potenti" non fanno sequestrare e uccidere una ragazzina per poi pentirsi, vergognarsi e tentare quindi incastrare una istruttrice o un muratore.
Si dovrebbe partire sempre da ipotesi eziologiche di quel crimine (nel senso antico, di spiegazione di miti) e poi aggiungerci varianti e complementi.
Cose per le quali é giá un po' tardi adesso

André

Dudu' ha detto...

Ringrazio te André
Per gli interventi e mi scuso, tue domande su scacchi sono rimaste evase,eravamo in attesa di aggiornamenti da thetupacshow , dopo le precedenti udienze gentilmente ci aveva offerto i riassunti del giorno,o un articolo di Telese, non arrivati purtroppo con nostro rammarico (chissà se c'entrano le querele che stanno volando nei cieli italiani, sembrerebbe che 18 querele le abbia fatte anche il col.del Ris con oggetto autocarri e abbiano raggiunto giornali/quotidiani. Praticamente non siamo a conoscenza dell'esposizione dei contenuti di Sara Gino ed è un buco ad oggi incolmato. Nella relazione di 113 pagine di Previderè, AdnKronos aveva anticipato alcuni passaggi, fra cui 3 capelli trovati su felpa e maglietta erano attribuibili ad un soggetto sedicenne, avrà ben argomentato qualcosa la Gino in aula ma non è dato di sapere cosa per ora.
Nella tua ipotesi esposta aggiungimi il ragazzo trovato ucciso nel stesso campo di Yara ma vicino alle Sabbie Mobili (che Nick, evoca cose distorte, sommerse) a metà gen 2011, sembrerà ancora più semplice la sua lettura.
_________
Molte volte è stato sollevato l'interrogativo su dna Brena e l'epoca di deposizione. In teoria, a fronte dei dna freschi e ottimi, due dovrebbero essere i presunti innocenti . Poi, in ogni caso qui come in altri luoghi è stato ribadito molte e molte volte si debba portare a processo soggetti imputati con prove provate certe. Io sarei curiosa,vorrei vedere che tipo di indagini sono state svolte su di lei e persone vicine.

Ivana
Cerchiamo di capirci una volta per tutte

Chi dice che la traccia non esiste in letteratura è il colonnello del Ris,Lago.
<>.

Non Salvagni & Co. O noi o Nautilina o Gilberto o Capra

Chi dice che nella traccia 31g20 c'è un intruso è per primo Previderè, consulente della procura.

Non Salvagni & Co. O noi o Nautilina o Gilberto o Capra

Poi c'è chi senza nessunissima base scientifica va in un'aula di tribunale e dice che è sperma, e quando gli viene contestato e ribadito che per ben 7 volte il colonnello Lago ha detto/sostenuto in aula che la traccia NON È sperma , sembra abbia fatto lo gnorri e abbia ripiegato su altra sostanza, sembrerebbe che il ruspante rampollo (purtroppo non si sà chi sia sto gallo !! ) da piccolo abbia giocato al piccolo chimico, io non lo sò se è vero eh . Per avere piu certezze o invii a loro richieste di delucidazioni o attendi il 2020 come tutti e chissà , magari potrebbe essere posticipato l'evento.

Dudu' ha detto...

Paolo A
Tra opzione A o B direi giusta A e B,

A Stefania
Direi che un contatto con teli da lavoro usati nell'edilizia in generale, è ipotesi già presa in esame, non sembra poter giustificare l'assenteista mitocondrio

andres ha detto...

@Mik
"Segnalo ultimo post: http://chisigma51.blogspot.it/
Interessante...."
Grazie Mik, leggo sempre con molto interesse ciò che scrive Chisigma.
Questo suo ultimo articolo, però, mi lascia perplessa. Non ho capito la conclusione, cioè, una cosa è il sabotaggio, un'altra è il messaggio criptico: l'intenzione è diversa!Inoltre non ho ben capito CHI si sarebbe potuto trovare in una posizione tale da poter agire.Uno dei Ris?
In questi giorni vado molto di fretta perchè ho poco tempo, può darsi che non abbia letto con la dovuta attenzione. Tu come la vedi?

Vanna ha detto...

André buongiorno.
Nel tuo lungo post di questa mattina all' ora antelucana, hai risposto a Nautilina e, indirettamente, hai risposto anche a me e ti ringrazio.

"Qui fai un po' un calderone delle varie "congetture" mettendo peró al centro sempre quella "criminalitá".
"Personaggi potenti" non fanno sequestrare e uccidere una ragazzina per poi pentirsi, vergognarsi e tentare quindi incastrare una istruttrice o un muratore.
Si dovrebbe partire sempre da ipotesi eziologiche di quel crimine (nel senso antico, di spiegazione di miti) e poi aggiungerci varianti e complementi."

Certamente è così.
Vanna

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
QUESTO è un link moltoooo interessante:

http://newsitaliane.it/2016/yara-gambirasio-choc-sangue-sulle-calze-43368

inoltre conferma pure quanto scriveva più o meno Pleiades...
Povera Yara, che ti hanno fatto...

Maxs sempliciotto.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
domanda strana:
avete mai visto un capannone industriale verniciato di rosa?
max se-mpliciotto.

Dudu' ha detto...

Un interessante articolo
Che non riesco condividere, mi dice che non c'è più ma al momento è visualizzabile

http://newsitaliane.it/2016/yara-gambirasio-choc-sangue-sulle-calze-43368

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
altra domanda strana:
avete mai visto cadere un aeromodellino accanto ad un cadavere?
PS = bianco con una ala rotta...
masx sempliciotto.

Dudu' ha detto...

Qualcuno gentilmente
Può provare fare copia incolla dal link sopra citato. ? Non sò, forse ha problemi il mio sistema.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
ammetto che ci sono stranezze di ogni tipo sul casoYara, a partire dalla folle ricerca Guerinoniana e dai 25000 preievi del DNA, che FORSE non sono nemmeno stati TUTTI comparati con quello di ignoto1.

ma avete mai visto che caos infernale sta venendo pian pianino fuori, nonostante il COPRIFUOCO del tribunale?
ed anche qui, con gli apporti di annika, tommys, biologo ed altri, cosa spunta fuori dalla prova regina del dna? un caos infernale, appunto.

e se guardate bene bene le foto che ci hanno propinato di bossetti, non sembra anche a voi che abbia un aspetto da rappresentazione classica di diavolo iconico?

chissà cosa ho scritto, poi.
ma veniva da dentro.
oltre allo schifo che facciamo noi umani.
che disastro, ragazzi.

Max semplIciotto.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
dudù prova a usare come browser firefox con i cookies abilitati.
comunque la fonte è il settimanale Oggi, Giangavino Sulas.
Max sempliciotto.

Anonimo ha detto...

max sempliciotto ha detto:

PS = bianco con una ala rotta...

Se ha una ala rotta neanche decolla. Oppure...

Interessante l'articolo di Sulas.

Camaron

Dudu' ha detto...

Grazie Max
"Oggi di Giangavino Sulas –
Sangue sui piedi. «Due campionamenti hanno evidenziato tracce di sangue fra le calze e le scarpe». Come se Yara avesse camminato scalza nel campo dove è stata trovata priva di vita. L’ultima scoperta è sconvolgente. La rivelazione l’ha fatta il genetista Marzio Capra nell’udienza del 3 febbraio scorso. «Mi sapete spiegare da dove provengono quelle tracce di sangue trovate sotto le calze di Yara? Le avete analizzate? A chi appartengono?», ha chiesto.

«Ma era positiva al sangue anche la traccia che Silvia Brena ha lasciato sul polsino del giubbotto di Yara», ha ricordato Capra, «una traccia “esplorata” il 4 aprile 2011, un mese e mezzo dopo il ritrovamento del corpo, e riesplorata il 31 dicembre 2012. Perché? Forse qualche dubbio l’aveva fatto sorgere agli analisti del Ris».

Ezio Denti, il detective consulente della difesa di Massimo Bossetti, che su incarico degli avvocati Salvagni e Camporini ha ricostruito la scena del crimine, annuncia in esclusiva a Oggi: «Due video in 3D dimostreranno che la ragazza non è stata uccisa a Chignolo, che il suo corpo non è rimasto fra quelle sterpaglie per tre mesi. È stato abbandonato pochi giorni prima del ritrovamento. E dimostreremo che Yara è stata spogliata, legata, ferita e poi rivestita, e soprattutto che il crimine non può essere stato commesso da una sola persona. A custodire il corpo di Yara e poi a trasportarlo nel campo sono stati almeno in due».
Prosegue Denti: «La scena è completamente diversa da quella proposta dall’Accusa». Ora sarà la Corte a decidere se i due video potranno essere mostrati in aula. Quindi un’altra verità per Yara? Abbiamo chiesto a Ezio Denti in base a quali elementi ha raggiunto queste certezze. «L’ultimo elemento ce lo ha dato Marzio Capra», spiega. «Nessuno sapeva che sotto le calze di Yara c’erano tracce di sangue. Allora mi chiedo: ha camminato scalza nel campo di Chignolo?
Segue (l'articolo)

Dudu' ha detto...

Segue
Prosegue Denti: «La scena è completamente diversa da quella proposta dall’Accusa». Ora sarà la Corte a decidere se i due video potranno essere mostrati in aula. Quindi un’altra verità per Yara? Abbiamo chiesto a Ezio Denti in base a quali elementi ha raggiunto queste certezze. «L’ultimo elemento ce lo ha dato Marzio Capra», spiega. «Nessuno sapeva che sotto le calze di Yara c’erano tracce di sangue. Allora mi chiedo: ha camminato scalza nel campo di Chignolo?

E l’assassino, quando l’ha raggiunta, ha avuto il tempo di rimetterle le scarpe? Un altro elemento che nessuno ha saputo spiegare lo ha fornito il medico legale Dalila Ranalletta quando ha rivelato che tutte le ferite di Yara sono piene di fibre che non provengono dai suoi abiti. Nessuno ha saputo indicarne la provenienza. Che Yara sia stata spogliata, tenuta avvolta forse in una coperta e rivestita lo dimostrano anche i capelli e i peli di provenienza umana che sono stati trovati “incastrati” fra il giubbotto, la felpa e la maglietta. Chi li ha persi stava rivestendo la ragazza. Ecco come si spiega la mancanza di tracce genetiche dei familiari di Yara.

Ma tutto questo non è stato fatto certo nel campo pieno di fango e rovi», continua Denti. «Inoltre, le ferite ai polsi non sono state provocate da un coltello ma dal filo di ferro con il quale è stata immobilizzata. Neanche un chirurgo avrebbe saputo fare due tagli così. Misurano entrambi 4 centimetri e 3 millimetri», aggiunge. E conclude: «Per essere trascinata nel campo Yara è stata afferrata da almeno due persone. Una l’ha presa per le braccia e l’altra per le gambe. Lo dimostra anche la posizione del cadavere con le braccia e le gambe aperte e l’ecchimosi sotto la testa».

Ivana ha detto...

Dudù,
non capisco perché ti sia rivolta a me nel tuo messaggio del “16 febbraio 2016 05:08:00” e non capisco se e a quali mie parole tu abbia, eventualmente, voluto alludere.
Ritengo inutile che io ripeta quanto da me già scritto (e che confermo), per cui mi limito a riassumere, molto brevemente e molto banalmente, il mio punto di vista, sulla base dei frammenti di informazione da me raccolti:
1) Riguardo al DNA nucleare di Ignoto 1, come ha detto lo stesso Capra, nessuno dice che “il DNA nucleare non mostra questa compatibilità con Bossetti”
MA
2) Per i genetisti della difesa la traccia, famosa, 31 G20 non è precisa per diversi aspetti, è una traccia che ha mostrato delle “anomalie”;
per i genetisti dell’accusa e della parte civile si tratta, invece, di una traccia forense vera e propria, per i genetisti della difesa no. Infatti, come ha riferito lo stesso Capra, “in aula si è discusso molto sulla definizione di traccia forense”.
Insomma, NON SO chi abbia ragione! Si tratta di una “traccia forense, o no”? NON LO SO!
Non ho alcuna urgenza per dover giungere a una mia convinzione.


Per tutti/e
Riguardo al discorso sul DNA nucleare “straordinariamente conservato bene su un campo all’aperto”, Capra in una intervista del 2015 aveva detto che “qui siamo nel campo della medicina sperimentale”, campo che è estremamente complesso; uno si aspetterebbe da un reperto del genere “del dna dilavato, scarso, rovinato”, mentre in questo caso si è trovato del dna ottimo, ma tuttavia poiché nessuno ha monitorato lo stato dei reperti nel corso dei mesi, magari le condizioni di freddo particolarmente pungente (insomma il microclima presente nella zona) “possono avere in qualche modo costruito un ambiente favorevole a questa conservazione”. Il DNA non dice l’anzianità di una traccia; bisognerebbe sapere tutte le condizioni a cui è stato sottoposto il reperto e in questo caso non lo sappiamo.
Aggiungo soltanto che, per Garofano, come avevo già detto altrove, “dna ottimo” significa ben leggibile, utile per ottenere un’identificazione altamente affidabile.

Dudu' ha detto...


Da fonte presente all'udienza:
《Il Prof. Marzio Capra l'ha detto esplicitamente in Aula:
ci sono almeno 1.400 Dna nucleari identici a quello di MGB nella sola provincia di Bergamo!
Nessuno ha osato contraddirlo, nessuno.

Eppure in Aula erano presenti tutti, i Ris, il loro comandante Colonnello Lago, Emiliano Giardina dell'Università di Roma, Carlo Previderè, il due Capitani dei Ris, Giorgio Portera e tantissimi altri, praticamente tutti.
La voce di Marzio Capra è risuonata con forza e ironia leggera perché stava a precisare alcune, le solite, notizie non propriamente vere pronunciate in Aula, come la storiella dello sperma che stava ancora cercando di far passare Mr. Portera, prontamente fermato e smentito direttamente da Salvagni e questa volta definitivamente.》

Luca Cheli ha detto...

Notevole post di chisigma quello dove analizza il "decadimento" del DNA sulla falsariga del C14.

Sì certo, nel caso del DNA ci saranno infinite variabili (mica tutto è così facile e semplice come la fisica nucleare), tuttavia quello che chisigma fa è ben rappresentare che, fosse anche solo per ordini di grandezza, la sopravvivenza per tre mesi di quel DNA in quel campo è cosa altamente, ma proprio altamente improbabile.

Magari "astrattamente possibile in rerum natura", ma "priva di agganci con gli atti e le occorrenze del caso specifico", tanto per fare il verso alla Cassazione.

Ora, per carità, chisigma non è un genetista, neppure io lo sono, tuttavia mi piacerebbe avere tra le mani uno dei celebrati professionisti e metterlo davanti a questo approccio.

E state pur certi che non mi accontenterei del "ci sono troppe variabili": vorrei sentirmene elencare qualcuna e per ognuna di esse un range di valori, dal massimo al minimo.

Così, tanto per essere sicuri che le "troppe variabili" non siano solo uno schermo retorico.

Il post mi ha anche, però, fatto realizzare che a questo punto l'unica traccia superstite (essendo la 31G20 "tragicamente" esaurita per troppi esami) ad essere buona candidata per un methylation test è la 67-20, quella di Silvia Brena.

Vorrei anche chiedere a chi ha maggiori informazioni cosa si sa sulle tracce che chisigma definisce antiche in termini di profili nDNA ricavati.

Sempre che qualcosa si sappia.

Vanna ha detto...

Il riportare il seguente parere." Aggiungo soltanto che, per Garofano, come avevo già detto altrove, “dna ottimo” significa ben leggibile, utile per ottenere un’identificazione altamente affidabile." serve soltanto a non considerare quanto riportato da Annika e da altri, perché altrimenti ripeterlo?

Ovviamente fa comodo evidenziare ciò che si vuole portare avanti e quindi è solo questo l'unico scopo del "disquisire".


Ivana ha detto...

Vanna, hai scritto:

Il riportare il seguente parere." Aggiungo soltanto che, per Garofano, come avevo già detto altrove, “dna ottimo” significa ben leggibile, utile per ottenere un’identificazione altamente affidabile." serve soltanto a non considerare quanto riportato da Annika e da altri, perché altrimenti ripeterlo?

Nel precedente mio messaggio ho riportato SOPRATTUTTO il parere del genetista MARZIO CAPRA e ho aggiunto il parere di Garofano (esclusivamente nell’ottica della “par condicio” riportando, in modo “asettico”, anche un determinato punto di vista dell’altra “campana”, perché, non essendo una genetista, NON SO ancora a quale genetista credere!)
Ho la sensazione che tu possa essere prevenuta nei miei confronti e che tu possa interpretare ciò che scrivo in modo non inerente a ciò che è nelle mie intenzioni esprimere. Devo continuamente spiegare e rispiegare il contenuto dei miei messaggi e da parte tua sto percependo come un “clima” ingiustificatamente ostile nei miei confronti: se è così, perché?; ritengo non possa essere una colpa il fatto che io, come continuo a ribadire, non sappia ancora a quali genetisti credere, non avendo alcuna competenza in ambito genetico!


magica ha detto...

allora se rimani sempre con il solito tran tran . non sapendo che pesci pigliare, perchè scrivi sempre le stesse considerazioni ?
è logico che tu possa scrivere quello che vuoi .
pero' devi capire che chi ti risponde, lo fa sempre con le stesse osservazioni .

Ivana ha detto...

Magica, ero intervenuta perché Dudù si era rivolta a me e ho citato un determinato parere del genetista Marzio Capra, parere che MAI avevo citato prima; se non verrò “chiamata in causa”, se non si distorcerà ciò che ho già detto, eviterò ulteriori interventi.

Mik ha detto...

@ Andres,
ho trovato interessante l’articolo, mi ha incuriosito l’approccio scientifico ma, alla fine lo trovo forzato per due ragioni. Dato per assodato che l’autopsia non è nella comune disponibilità, e che i giornalisti hanno e continuano a propinarci articoli monchi, se non addirittura errati e di parte, mi ricordo di aver visto uno schema estratto evidentemente dall’autopsia che, ad oggi, non riesco più a reperire. Questo portava la descrizione del livello di decomposizione del corpo della piccola per zone: mani, arti e capo o erano mummificati o corificati, il torso in fase colliquativa, vale a dire la fase di decadimento in cui i tessuti si liquefano. Molte critiche sono state portate alle conclusioni della perizia, ma bisogna ricordare che il corpo era vestito, e il torso quindi in parte protetto, che le temperature all’epoca variavano da sotto 0 a + 7 gradi massimo, mentre per la più parte del tempo non hanno superato la temperatura max di 5 gradi. Ora, al di sotto dei sei gradi, gli insetti sono inattivi, né si cibano né depositano uova. Già a 4 gradi, l’azione dei batteri è quasi completamente stoppata. Va da sé quindi che quelle macchie di dna non hanno poi subito una aggressione esterna così drammatica da poterne definire una vita max di 15 gg.: la temperatura è un fattore estremamente importante, d’altronde non mi sembra che i periti della difesa si siano infervorati più di tanto a sottolineare il tempo trascorso dal deposito delle tracce. Su altro basano le proprie critiche. Ora, trovo discutibile l’articolo che vi ho linckato in parte perché trovo azzardato definire un lasso di tempo così preciso dal deposito delle tracce al ritrovamento del cadavere, visto lo stato delle temperature, che ha portato il corpo a congelarsi e scongelarsi non so quante volte. E quando un corpo si congela, e si scongela più e più volte, la decomposizione muta drammaticamente, subendo continui stop ed accelerazioni. In questi casi, la decomposizione di arti e capo accelera drammaticamente, il torso, coperto e di ben più elevata massa, comincia a decomporsi dall’esterno, non dall’interno e la decomposizione decelera. In più, l’articolo oltre a non tener conto delle varianze di temperatura, presenta un altro problema: non credo si possano mettere a confronto tracce diverse, non sapendo l’apporto quantitativo iniziale.
Continua...

Mik ha detto...

Infatti, quando chi scrive ottiene un risultato esagerato, è costretto a cambiare i termini temporali, basandosi su testimonianze abbastanza poco certe: se non ho visto il cadavere perché era nascosto dagli arbusti, non significa che il cadavere lì non fosse. In più, si basa su uno studio le cui condizioni poco hanno a che vedere la situazione che intende analizzare. Detto questo, per me l’articolo non ha un gran valore. Quello che ho scritto è una critica alla eccessiva precisione delle date proposte , personalmente sono convinto che al di là del fatto se il corpo è stato deposto sul campo dieci giorni , un mese o un mese e mezzo dopo la scomparsa della piccola, certamente non fu lì deposto il giorno stesso: fibre nelle ferite, i tagli, le petecchie che potrebbero essere dovute a morte per ipotermia, ma anche a custodia o in una cella frigorifera o in luogo con temperatura maggiore allo 0, la posizione del cadavere, i segni ai polsi che potrebbero implicare legature con il corpo appeso vista la loro natura, la corificazione che fa a pugni con il resto del cadavere…tutto questo dimostra che chi ha infierito sulla piccola vittima, si è preso tutto il tempo che gli pareva necessario. Per il DNA, che dire? Ciò che lascia basiti è che esista una traccia che analizzata genera 21 STR. Qui la scienza ci può solo aiutare in “negativo” , troppo perfetto per essere vero, quindi falso è: su quelle mutandine si stava liquefacendo un cadavere, inserendo quindi nelle tracce (se vere fossero) una serie infinita di inquinanti, potenziati sicuramente dall’umidità.

M.
P.S. Credo Capra si riferisse all'allele raro, che ha una distribuzione 1\750. Statisticamente poco attendibile, visto che per il nord Italia ci sono solo 3 studi, su un campione di circa 900 persone.

Stefania ha detto...

Ivana, ci sta tu non sappia ancora a chi credere. Lo hai già scritto almeno cinquanta volte. Lo abbiamo capito e recepito. Va benone. Ma non contribuisce in alcun modo alla discussione.

Dudu', giustamente mi fai notare che

"un contatto con teli da lavoro usati nell'edilizia in generale, è ipotesi già presa in esame, non sembra poter giustificare l'assenteista mitocondrio"

e qui sono a chiedermi, a chiederti, a chiedere a tutti voi se è possibile depositare delle tracce prive di mitocondrio. Perchè se cosi' fosse, ecco che si tratterebbe di un vero e proprio depistaggio, fatto salvo non credo sia cosa cosi' semplice per chi non conosce la materia. Non roba da altro muratore che ti fa un dispetto, insomma.

O sbaglio?

Stefania

Mik ha detto...

Scusate, dimenticavo: lo studio più interessante, é anche a firma, con altri, di Previderé e Grignani...di parecchio tempo fa. Forse é per questo motivo che non hanno "colto" la provocazione?

Anonimo ha detto...

IVANA ha detto:

NON SO ancora a quale genetista credere!

Scusa la mia franchezza, scegliti un genetista a cui credere e non avere alcun tipo di riserva.

Io non no ho alcuna competenza ne genetica ne forense, ma leggendo gli autorevoli commenti di questo post e le argomentazioni di Capra delle ultime due udienze, sono arrivato ad un libero convincimento e non no alcun timore ha dire anzi lo dico proprio con assoluta certezza, che ignoto1 NON È una traccia organica depositata dall'attuale indagato MGB.
Questo DNA ha sottolineato Capra non può essere considerato come traccia forense, e lo ha esemplificato con i cinque testimoni, tre lo accusano e due lo difendono, quindi pur di sostenere l'accusa.... dico che i due che lo scagionano non valgono. Ma roba da matti! Ma ci vuole coraggio.
Sono arrivato al libero convincimento che questo processo a carico dell'attuale imputato, non doveva neanche iniziare.

Ora mi girano anche un po'... a questo punto pretendo anche che venga fatta la comparazione diretta tra MGB e il presunto padre naturale, ove sia ancora possibile.

Cara IVANA o si sceglie A o si sceglie B. È la vita sai...!

Un saluto e un ringraziamento a Massimo in primis e a tutti i partecipanti questo forum.

Camaron



Ivana ha detto...

Stefania, hai scritto:

Ivana, ci sta tu non sappia ancora a chi credere. Lo hai già scritto almeno cinquanta volte. Lo abbiamo capito e recepito. Va benone. Ma non contribuisce in alcun modo alla discussione.

Sì, ho dovuto ripetere, sempre ampliando le mie spiegazioni, perché volevo evitare ogni possibile fraintendimento!

Stefania, in che modo contribuiscono alla discussione coloro che intervengono per attacchi "ad personam"?

Credevo che citare quanto detto dal genetista Capra potesse apportare ulteriori frammenti di informazione (nel caso a qualcuno fossero sfuggite determinate parole espresse dal genetista Capra in una determinata intervista).

Ivana ha detto...

Camaron, hai scritto:

IVANA ha detto:

NON SO ancora a quale genetista credere!

Scusa la mia franchezza, scegliti un genetista a cui credere e non avere alcun tipo di riserva.


Non è possibile che possa effettuare una scelta se non ho ancora maturato alcuna convinzione.
Finora nella vita ho effettuato una mia determinata scelta solamente DOPO aver maturato una mia personale convinzione.
Rispetto le scelte altrui e spero venga rispettata la mia “non ancora possibile scelta”!
Grazie

PINO ha detto...

X LUCA Cheli

cit.): "Il post mi ha anche, però, fatto realizzare che a questo punto l'unica traccia superstite (essendo la 31G20 "tragicamente" esaurita per troppi esami) ad essere buona candidata per un methylation test è la 67-20, quella di Silvia Brena."

Buona e pertinente la tua proposta che o sopra riportato in neretto.
Hai toccato un argomento che sembra evitato, con cura, dai più.

André ha detto...

Andres ha detto:
"Questo suo ultimo articolo, però, mi lascia perplessa. Non ho capito la conclusione, cioè, una cosa è il sabotaggio, un'altra è il messaggio criptico: l'intenzione è diversa!Inoltre non ho ben capito CHI si sarebbe potuto trovare in una posizione tale da poter agire.Uno dei Ris?"

Andres, non perplimerti troppo :)
A me l'ultima parte di quell'articolo ha fatto piú che altro sorridere.
Non tanto per come é tirata per i capelli l'ipotesi del "messaggio criptico", quanto per l'usare un "rasoio di Occam" piuttosto male affilato. Addirittura dice :" ogni altra possibile interpretazione incorrerebbe nell'inesorabile 'Rasoio di Occam'! Accetta di Occam, piuttosto.
Stante ció che scrive a proposito delle due tracce entrambe necessariamente sintetiche ( e fin qui ci potremmo stare) e quindi necessariamente create da "complottisti" e "contro-complottisti" di ipotesi piú logiche e affilate gliene potrei fornire almento altre due (se non tre).
Peró, fermiamoci a quanto chisigma scrive per mostrarne la illogicitá:
C'é un cadavere, si deve attribuirle un colpevole, ci si rivolge allora ad esperti per creare un dna sintetico ed incastrare un innocente. Chi riceve l'incarico, sa pure chi é il vero colpevole ( e certo, chi lo commissiona gli dice: please, createmi un bel dna di tizio, tanto per essere sicuro che non possano risalire a Caia). Peró succede che uno di questi esperti creatori di dna, ha dei rimorsi, non dorme la notte, quindi si procura del dna di Caia (di notte? - la vera colpevole - e lo sintetizza pure. A quel punto non gli rimane che farsi una passeggiata nel campo di Chignolo e depositare sul corpo di Yara un po' di dna sintetico di Tizia. Cosí, per lasciare un "messaggio criptico" (a chi?) e salvarsi la coscienza.
Non é tutto qui peró: il sabotatore dei sabotatori é tanto tormentato dal male che lo costringono a compiere, che addirittura decide di sintetizzare da asino il dna dell'innocente, facendone sparire il mitocondriale.
E non solo! Taroccherebbe pure i filmati dei furgoni... tutto pur di salvare un innocente!
Beh...

André

Nautilina ha detto...

André,
grazie per le lunghe e articolate risposte. Credo che tu stia pensando quello che penso io, anche se un po' mi dai torto!
Hai scritto:
" Dalle mie parti ( e credo un po' ovunque) puó succedere che a volte ti rubano qualcosa, la vuoi indietro, parli con qualche amico degli amici.. e la cosa rubata il giorno dopo te la ritrovi sotto casa,
Ringrazi l'amico (e gli devi un favore) oppure gli dai dei soldi per darli a chi si é preso il disturbo di riportarti la tua roba sotto casa.
L'amico spesso non c'entra proprio nulla col furto, peró si sa muovere. Spesso neppure ci guadagna direttamente ( a parte il rispetto), E anche chi ti porta sotto casa il maltolto, mica é detto che sia lui il ladro. "

Grazie, avevo recepito anche senza metafora, ma già che ci siamo la riprendo.
Hai ragione, non sarà lui il ladro, però lui sa chi ha rubato. E immagino che il favore della restituzione sarebbe sufficiente per noi, un po' meno per le autorità.
Magari quelle, oltre all'oggetto restituito, pretendono qualche indirizzo o suggerimento.

Poi dici:
......"Qui fai un po' un calderone delle varie "congetture" mettendo peró al centro sempre quella "criminalitá".
"Personaggi potenti" non fanno sequestrare e uccidere una ragazzina per poi pentirsi, vergognarsi e tentare quindi incastrare una istruttrice o un muratore.
Si dovrebbe partire sempre da ipotesi eziologiche di quel crimine (nel senso antico, di spiegazione di miti) e poi aggiungerci varianti e complementi. "........

Analizzavo - superficialmente - due ipotesi che leggo spesso, anche fuori da questo blog.
Una è quella della lite in palestra, l'altra coinvolge poteri occulti.
Parlando di quest'ultima, l'idea che volessero incastrare qualcuno per allontanare i sospetti da loro continua a sembrarmi davvero assurda e incredibile, l'ho scritto e lo ripeto.
Non trovo logico che abbiano operato un depistaggio autodifensivo, mentre lo capirei da parte di delinquenti 'comuni', di basso rango.
Così come d'altra parte non trovo logico, se l'omicidio fosse avvenuto in palestra, lasciare tracce della maestra Brena.
Insomma, mi sembrano due congetture poco fondate.

Ma ancora non sappiamo con certezza se sia avvenuto un depistaggio!

E neppure possiamo escludere che fosse in realtà una segnalazione vera e propria di dove andare a cercare.

Modalità X-Files off.


Nautilina ha detto...

E poi ci sono i DNA. Undici, davvero troppi. Solo sui vestiti della bambina e non sulla pelle, come se la piccola fosse stata lavata (questo non lo dico io ma il dott. Capra).

Voglio essere fiduciosa e credere ai consulenti della Procura, secondo i quali del materiale genetico resiste imperterrito tre mesi all'aperto, anche se esposto a pioggia, neve, gelo e disgelo.
Allora vediamo quali alternative si presentano per i due DNA attribuiti a Silvia Brena e a Massimo Bossetti:
1) sono entrambi naturali, rilasciati dai proprietari in persona
2) sono entrambi naturali, ma provengono da trasferimenti
3) sono entrambi naturali, ma uno proviene da trasferimento, l'altro da contatto diretto
4) uno è naturale, l'altro è sintetico
5) sono entrambi sintetici.
Il primo caso per Bossetti si può tranquillamente escludere perché il suo DNA è parziale.
Lasciando da parte i tempi di decadimento all'aperto, un genoma, se resiste, resiste al completo: non può perdere la parte mitocondriale, il RNA etc.
Sempre per MGB escluderei anche il secondo e il terzo caso: sia per trasferimento sia per contatto, su slip e leggings doveva trovarsi anche il suo mitocondriale con annessi e connessi.
Quindi, nessuna coperta abbandonata in cantiere e nessun collega che va a strofinare sulla vittima uno straccetto intriso di sangue.

I primi tre casi potrebbero invece valere per S. Brena, ma solo se il DNA trovato sul polsino del giubbotto di Yara fosse completo (questo non ci è dato saperlo).

Gli ultimi due invece rimandano a un chiaro depistaggio, il quarto contro il solo Bossetti, il quinto contro S.Brena e Bossetti.

Se fin qui ho ragionato in maniera corretta, ma ditemi pure dove sbaglio, allora se ne deduce che:
A) Bossetti non può aver avuto un contatto con Yara, né diretto né indiretto.
B) Silvia Brena invece potrebbe, ma solo se il suo DNA fosse completo di mitocondriale, RNA etc.
C) La presenza del DNA di Bossetti incompleto si spiega solo con un prodotto di laboratorio messo lì per depistare.
D) Eventualmente anche il DNA di Sivia Brena potrebbe essere sintetico e frutto di depistaggio.
E) I dubbi li può sciogliere solo il test di metilazione, fatto ad entrambi i DNA repertati.

Se dal test risultasse che il DNA di Silvia Brena è naturale, potrebbe cambiare tutto lo scenario.
Varrebbe per lei lo stesso ragionamento fatto dagli inquirenti con Ignoto 1: dato che sul polsino è rimasto un quantitativo ben chiaro e analizzabile, malgrado il dilavamento, quel materiale doveva essere tanto, ma proprio tanto in partenza.
Ma lei nega di aver toccato il giubbotto di Yara ed è strano: le conveniva dire il contrario!
Bisognerà spiegare se, come e quando è avvenuto il contatto fra lei e Yara. Perché potrebbe esserci stato contatto, trasferimento ma anche contaminazione dolosa.

Se il DNA di Bossetti risulterà sintetico, lui uscirà di scena.
Idem per l'istruttrice, se fosse sintetico anche il suo.
Ma se i due DNA risultassero naturali, si aprirebbero ben altri scenari. Compreso l'errore di analisi per Bossetti o la partecipazione a qualche fase del delitto per la giovane maestra.
Preciso che io la reputo innocente, ma i dubbi bisogna scioglierli.
Quindi l'importanza di quel test nel processo è fondamentale. Non è assurdo testare anche il DNA di S. Brena. Mi sembra tutto tranne che una richiesta superflua, bizzarra e immotivata.

P.S.
Ma non c'era anche un'altra traccia con 1000 pg di DNA mschile? mi pare la G 1 esterna? Sulla tabella che riporta Chisigma c'è l'elenco. Hanno esaurito anche quella o è troppo scarsa per le analisi?
https://4.bp.blogspot.com/-QV-nLg8cZm8/Vr33kRtqIKI/AAAAAAAAASQ/Grh6jbYhmf4/s1600/tabella.jpg

Stefania ha detto...

Fantastica analisi, Nautilina!

Ivana, siamo molto attenti alle dichiarazioni di Capra come di tutti i tecnici che si sono avvicendati durante le varie fasi del processo. Non ci era affatto sfuggito. Piuttosto, saresti felice se si ripetessero le analisi e se si analizzasse nuovamente la traccia di Silvia Brena? Perchè a tuo avviso la Procura si è opposta. Proprio perchè non sei una tecnica cosa ne pensi di tale opposizione?

Stefania

Ivana ha detto...

Stefania, hai scritto:

Ivana, siamo molto attenti alle dichiarazioni di Capra come di tutti i tecnici che si sono avvicendati durante le varie fasi del processo. Non ci era affatto sfuggito. Piuttosto, saresti felice se si ripetessero le analisi e se si analizzasse nuovamente la traccia di Silvia Brena? Perchè a tuo avviso la Procura si è opposta. Proprio perchè non sei una tecnica cosa ne pensi di tale opposizione?

Mi sembra, comunque, che nessuno avesse riportato le parole di Capra riguardo al discorso sul DNA nucleare “straordinariamente conservato bene su un campo all’aperto”.
Avevo già detto (e CONFERMO!)di essere d'accordo con Luca riguardo al "methylation test".
Qual è la fonte da cui hai tratto la notizia che la Procura si sarebbe opposta a ulteriori approfondimenti? Che motivazioni avrebbe addotto?

Luca Cheli ha detto...

@Nautilina

In effetti la G1-ext sembrerebbe una buona candidata.

La componente maschile è inferiore (1000/2500 = 40%) rispetto alla G20 (1400/2000 = 70%) ma ancora sufficientemente copiosa, sempre che pure questa non sia stata "esaustivamente" analizzata e nessuno si sia premurato di dircelo, perché tanto avevamo tutti la testa nella G20.

Sarebbe poi tanto bello avere qualche informazione in più, tipo quanti profili sono stati ricavati, su che tracce, etc., perché tutti (a livello di pubblico) ci siamo intestarditi sulla G20, ma magari potrebbero saltare fuori cose interessanti.

Tanto per dire, se ricordo bene, a processo è venuto fuori che nessuno ha pensato di ottenere un profilo Y-STR della G20, o sbaglio?

André ha detto...

.....continua
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Forse per la prima volta in vita sua, anche se quasi per gioco, davanti a un mistero, anzi a un labirinto di misteri da cui uscire indenne. Senza smarrirsi.
Foss’anche per non far brutta figura con l’insegnante.
E adesso provate a immaginare con noi, con i brividi che scendono giù nella schiena, la scena di un mistero
vero. Terribile, agghiacciante. Che la mette al centro. Che la condanna, suo malgrado, al ruolo di protagonista. È la Yara solo di qualche giorno dopo quella gita di classe, raccontata con entusiasmo nel tema. La Yara che davvero, non per gioco questa volta, si perde. Inghiottita in un mistero che le si chiude attorno come una trappola. E diventa tale se stessa in un terribile Enigma. Tremendamente complesso da decifrare perché lei, la farfalla che sogna acrobazie e volteggi, non lascia dietro di sé, invertendo a sorpresa la rotta per casa, nemmeno il più piccolo indizio. Perché, nel suo di Enigma,Yara non lascia nemmeno la possibilità di arrivare a scoprire, come è accaduto per il marchingegno tedesco il modus operandi di chi lo ha messo a punto.
Perché, anche se gli investigatori, i tecnici e le forze speciali ci provano, ci stanno disperatamente provando da tredici giorni, non succede purtroppo quello che accadeva all’operatore di Enigma quando riceveva dal marconista il messaggio cifrato.
Non succede cioè che lui batteva sulla misteriosa tastiera di quel marchingegno il testo criptato e le lettere in chiaro comparivano una dopo l’altra come per incanto.
No, qui non accade nulla di tutto ciò. Perché nel labirinto vero dove Yara è stata costretta a smarrirsi si trovano solo pezzi inutili: telefonini buttati perché obsoleti, giacconi di taglie che non sono la sua, furgoni bianchi e auto rosse che ronzano attorno ma non portano da nessuna parte.
E così la soluzione del suo Enigma, dell’Enigma in cui è precipitata la sera del 26 Novembre, resta ancora una sfida. La sfida più antica di sempre: quella del Bene contro il Male.

André ha detto...

Scusatemi,

Ero sicuro di aver inviato la prima parte del post precedente. Adesso controllando risulta che non era partito (forse).
L'unica cosa che posso fare a questo punto é rinviare la prima parte qui.
Si tratta di un articolo di G. Villa apparso su Il Giornale del 9 dicembre 2010. Non l'avevo mai letto e per non mandare la link del forum dove l'ho trovato lo riportavo per intero.
Non so se faccio bene. In caso si puó sempre cancellare, no?
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Pagina 16 CRONACHE il Giornale Giovedì 9 dicembre 2010
Gabriele Villa
nostro inviato a Brembate Sopra (Bg)
«Verso circa le dodici e trenta ci siamo incamminati per tornare a scuola per l’una circa, e questa esperienza mi è servita molto a sapere e conoscere l’utilizzo della Macchina Enigma. Mi ricorderò per sempre questa esperienza molto emozionante che resterà sempre nel mio cuore».
Non è la prosa di una tredicenne qualsiasi, di una scuola qualsiasi, in un luogo qualsiasi della nostra Italia, bersagliata, ogni giorno, da mille e pesantissimi punti interrogativi. È l’ultimo tema della tredicenne Yara Gambirasio. Immaginatela con noi, china sul suo banco nella terza C, mentre ripesca dal cuore l’eccitazione di una uscita di classe insieme al professor Gritti, insegnante di Scienze e Matematica, e tre mamme»per una lezione di quelle che fan più piacere giust’appunto perché fuori da scuola, nella sale di Bergamo Scienza.
Affascinata dall'Enigma, Yara. Enigma: la macchina dei misteri da decifrare e decriptare. Il marchingegno ideato dalle forze armate tedesche durante la seconda guerra mondiale per confondere e depistare.
Che strane sovrapposizioni, quali inquietanti intrecci può riservare la vita. Anche la vita di una bambina che deve ancora compiere la sua traiettoria di crescita. Che deve ancora immagazzinare gioie, dolori, errori. Persino incontri sbagliati.
«...Alle undici siamo arrivati alla biblioteca, c’erano tre capannoni molto grandi, noi entrammo in quello centrale, dove ci attendevano, con molto entusiasmo, quattro ragazzi di una scuola superiore di Bergamo, che ci avrebbero accompagnati nell’approfondire il tema accennato in classe, con giochi e filmati molto interessanti.
In primo luogo abbiamo approfondito l’argomento con due filmati, uno era un documentario sulla Macchina Enigma, l’altro era un pezzo molto breve del filmato dove facevano vedere come decifravano dei messaggi tedeschi. Poi ci siamo divisi in sei gruppi per lavorare meglio... Vi erano due tipi diversi di giochi, uno tramite il computer dove dovevamo decifrare dei testi di fantasia e poemi, l’altro,tramite una macchina costruita dai ragazzi, invece, consisteva nel sistemare tutti i vari pezzi della macchina seguendo le istruzioni, poi scrivere un messaggio da dare ai nostri compagni che dovevano decifrarlo. È stato molto divertente!!!...».
Immaginatela con noi, Yara nella sua frizzate uscita dalla scuola Maria Regina delle Orsoline di Somasca a Bergamo.

Stefania ha detto...

Ivana wrote: Avevo già detto (e CONFERMO!)di essere d'accordo con Luca riguardo al "methylation test".
Qual è la fonte da cui hai tratto la notizia che la Procura si sarebbe opposta a ulteriori approfondimenti? Che motivazioni avrebbe addotto?

La Procura si è opposta ad altri approfondimenti sulla traccia attribuita a Bossetti. Come? Non effettuando detti esami e non dando modo alla Difesa di analizzare i dati grezzi. Non ha eseguito inoltre approfondimenti (eseguibili) su altre tracce. Mi risulta che gli indumenti siano in mano alla Procura e non alla Difesa. Non è un opporsi? C'è bisogno venga dichiarato oppure parlano i fatti?

Stefania

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
x Nautilina (non solo...)
scrivi:
"Analizzavo - superficialmente - due ipotesi che leggo spesso, anche fuori da questo blog.
Una è quella della lite in palestra, l'altra coinvolge poteri occulti.
Parlando di quest'ultima, l'idea che volessero incastrare qualcuno per allontanare i sospetti da loro continua a sembrarmi davvero assurda e incredibile, l'ho scritto e lo ripeto.
Non trovo logico che abbiano operato un depistaggio autodifensivo, mentre lo capirei da parte di delinquenti 'comuni', di basso rango.
Così come d'altra parte non trovo logico, se l'omicidio fosse avvenuto in palestra, lasciare tracce della maestra Brena.
Insomma, mi sembrano due congetture poco fondate.
Ma ancora non sappiamo con certezza se sia avvenuto un depistaggio!
E neppure possiamo escludere che fosse in realtà una segnalazione vera e propria di dove andare a cercare."

secondo il mio ultra-personalissimo pensiero sempliciottesco, vi sono troppi indizi e coincidenze che portano dritto a superocculti poteri forti.
avessi ragione, anche solo in minima parte, questi NON depisterebbero, NON coprirebbero nessuno, nè incolperebbero altri: lascerebbero "il mondo come sta".
ovvero le tracce di Bossetti e della Brena, se naturali, erano precedenti o seguenti, casuali, per contatto, ecc ecc.
se sintetiche, messe per far beccare qualcuno, ma NON da questi famigerati.
LORO, almeno da quello che ho capito spulciando sul web, fanno sì che un fatto delittuoso resti misteriosamente e clamorosamente senza colpevoli, veri o fittizi che siano.
ALTRO è se delinquenti comuni, assassini da strapazzo, o improvvidi malfattori, per depistare, creassero, volenti o nolenti, tracce e indizi vari diretti a immischiare nel fatto l'occultismo e/o poteri forti nascosti. rischierebbero, a loro volta, di essere annientati dalla vendetta tremenda di queste entità.

purtroppo si è creato un immenso guazzabuglio da cui non se ne viene fuori, con comportamenti da parte di quasi tutti i protagonisti di questo vero orrore che lasciano sconcertati noi spettatori inermi di cose probabilmente più grandi di noi.
è una situazione da far letteralmente gelare il sangue...
YARA, riposa in pace, lontana da questa umanità marcia.

MAXX smpliciotto.

Vanna ha detto...

Nautilina buongiorno.
Dici: “Analizzavo - superficialmente - due ipotesi che leggo spesso, anche fuori da questo blog.
Una è quella della lite in palestra, l'altra coinvolge poteri occulti.”
E ti chiedo: Perché analizzarle “ superficialmente?”
Meritano approfondimenti invece, se non altro, per ricordare che le Misseri stanno dentro perché Sarah andava da loro, Yara andava in palestra e da lì non è tornata, quindi il centro sportivo c’entra e come.
Indagare quel mondo, chiudere la palestra e sottoporla ad ogni tipo di controllo era doveroso farlo invece per tre mesi hanno girato il territorio senza trovarla, anche il quel campo erano stati e non c’era.
Ma qui si è detto con chiarezza qualcosa, si sono fatti nomi, collegamenti, economie… e in definitiva cosa hanno fatto? Fanno tornare indietro una nave, si sbarca lo straniero ( il furgone no…) che poi viene fatto risultare estraneo; frugano a malapena il cantiere ( il centro DEVE essere terminato, porterà guadagni )...il resto lo sappiamo: ciò che è attinente alla palestra non ha memoria.
Incomincia un insensato modo di procedere che comprende la ricerca di prove genetiche e vediamo come sta andando avanti, intanto in zona altre sparizioni e morti, prima di Yara e durante e dopo.
E la palestra ha continuato ad accogliere e proporre sportivi, il DNA della Brena è pulito, il furgone della palestra non è mai passato in quella zona, tutti soffrono di amnesia acuta e tutti sono muti.
Scrivi: “ Non trovo logico che abbiano operato un depistaggio autodifensivo, mentre lo capirei da parte di delinquenti 'comuni', di basso rango.” Basso rango? Qui è stato tutto sopraffino e continui: “ così come d'altra parte non trovo logico, se l'omicidio fosse avvenuto in palestra, lasciare tracce della maestra Brena…
Vedi bene il risultato: non sono servite a nulla ed è il capolavoro per evidenziare che la palestra è immacolata.
Per chi lavora con metodo e progetta è semplice capire che il centro sportivo sarebbe stato "attenzionato", per me è stato accarezzato, e allora
fare in modo che sia andato così esclude la palestra, non credi?
Conosci il proverbio che dice più o meno: cerca il cavallo e ci sta sopra.
Altro che “ basso rango” : il progetto è andato in porto alla grande fino a questo momento, la palestra non c’entra, non c’entra l’interesse economico, l’ipotesi occulta neanche a pensarlo, non si manco tocca c’è pericolo di prendere la scossa.
Chi c’entra? Il povero muratore e una sola parte della sua progenie di nobiltà familiare lontana, il resto non conta, interessano solo le corna e la pedofilia.
Altro capolavoro della regia somma: gli asini volano ( come gli elicotteri giocattolo ).

Andiamo all’altra ipotesi … e continuo

boboviz ha detto...

"Ivana, ci sta tu non sappia ancora a chi credere."
In dubio pro reo. E mentre aspettiamo che Ivana si chiarisca le idee, qualcuno marcisce in carcere.

boboviz ha detto...

@Nautilina
1) sono entrambi naturali, rilasciati dai proprietari in persona
2) sono entrambi naturali, ma provengono da trasferimenti
3) sono entrambi naturali, ma uno proviene da trasferimento, l'altro da contatto diretto
4) uno è naturale, l'altro è sintetico
5) sono entrambi sintetici.

Manca il punto 6, che è quello che si giocherà, fino in fondo, l'accusa: i kit/test per l'mDNA sono "antiquati" rispetto a quelli per il Dna nucleare, ergo, non valgono e lo dice anche la letteratura scientifica (a sentir loro).

Vanna ha detto...

...continuo...

Non ricordo se è stato André che ha parlato di eziologia dei miti per riuscire forse a capire qualcosa su questo caso oltremodo emblematico.
Perché lo è: nulla quadra dall’inizio alla fine, tutto è pervaso di ipotesi, il metodo scientifico usato è opinabile, le indagini hanno portato a zero, le regole di questo processo sono state decise all’uopo.
Ho già detto che l’unico metodo scientifico utilizzato è stato quello di pescare Bossetti nelle acque basse e di metterlo nell’acquario mentre i pesci grossi continuano a nuotare.
L’ipotesi occulta viene sempre saltata, ignorata, beffeggiata ed è questo l’altro capolavoro quello di non parlarne.
Ed è strana ‘sta cosa perché da sempre esistono il Bene e il Male che a volte colludono tra di loro, a volte collaborano anche quasi a significare che l’uno non esclude l’altro.
Intorno al Bene e al Male si sono formati i teoremi delle religioni, della filosofia, della storia dell’uomo.
I Miti e le Fiabe di tutto il mondo ne parlano e hanno permesso la Conoscenza ed la Cultura.
Il Male è abilissimo a far credere ciò che vuole per avere proseliti in gran numero, anche per far credere che non esiste così aumenta il suo potere.
Evitare di parlarne è facile e semplice, mentre ripetere e ripetere dna…mtncondriale…furgone… stracci distrutti…corna… prove certe, controlli fatti…nulla da rifare…tutto il già sciorinato con abbondanza, è certamente positivo, ma non dà spiegazioni su tutti i punti oscuri e neanche su oscure simbologie e coincidenze e non è di aiuto, perché si oscura la verità.
Quindi “ Modalità X-Files off.” , non è per nulla off perché c’entra e può spiegare molto bene il fatto.
Questo è l’inganno sopraffino: evitare di parlarne perché non esiste, mentre invece parlare senza avere spiegazioni logiche può diventare forse… bizantinismo nel senso di esercizio mentale e comunicativo che può essere positivo andando a trovare il ragno nel buco, ma con il rischio che può attorcigliarsi su se stesso.
Per concludere, la congettura “palestra” e quella “ occulta” non sono “ poco fondate”, anzi andrebbero da scoperchiare.

PINO ha detto...

VANNA
Vanno bene le tue considerazioni, a proposito delle quali (palestra, furgone proprio, dna Drena e "non ricordo" vari e ripetuti), chiedevo appunto ad Annika il suo parere, proprio sulle due tracce biologiche appartenenti (secondo gli inquirenti) a MGB, il primo e all'ins. Drena il secondo.
La risposta, nel caso il secondo dna fosse autentico, fu: " significherebbe
cambiare completamente l'intera ricostruzione dei fatti, dei tempi,dei luoghi e delle persone coinvolte."

Ti lascio meditare su tale ipotetica eventualità.
Ora vado a pranzare. Buon appetito anche a te.

TommyS. ha detto...

Mick

Condivido alcune, non tutte, delle tue osservazioni al ragionamento di chisigma. Hai ragione difatti, considerate le temperature, a scartare l'azione batterica esterna come causa della degradazione del DNA di quelle tracce. Rimangono però gli altri fattori aggressivi come il contatto (non però prolungato nel tempo a coprire i tre mesi dalla scomparsa al ritrovamento) con il cadavere, i cicli di gelo e disgelo (a febbraio 2011 però le temperature si sono innalzate con valori massimi superiori ai 10°C soprattutto nella prima parte del mese), le precipitazioni e l'umidità ambiente, oltre alla vicinanza, se non contatto, con il suolo. Tutti fattori in grado di danneggiare seriamente la struttura del DNA. Per di più proprio la traccia 31G20 in teoria si è sempre trovata a contatto con una porzione del corpo in fase putrefattiva (colorativa e non colliquativa, ma comunque in grado di rilasciare abbondanti nucleasi) e cioè la zona pubica e pelvica, mentre la 31G1 (interna ed esterna) mi sembra dovesse essere sopra una porzione corificata.

Per cui, forse non è possibile parlare in termini categorici di 15 gg max di persistenza, ma da lì a giustificare una qualità così sorprendente dopo ben tre mesi di esposizione (vale anche per il DNA della Brena, sia chiaro) mi sembra davvero azzardato.

Indipendentemente da quanto dichiarato in aula, mi piacerebbe davvero sapere se Staiti e Gentile non abbiano avanzato forti dubbi con i propri responsabili sulla genuinità di quel DNA e quali controlli abbiano effettuato.

Ivana ha detto...

Stefania , hai scritto:

La Procura si è opposta ad altri approfondimenti sulla traccia attribuita a Bossetti. Come? Non effettuando detti esami e non dando modo alla Difesa di analizzare i dati grezzi. Non ha eseguito inoltre approfondimenti (eseguibili) su altre tracce. Mi risulta che gli indumenti siano in mano alla Procura e non alla Difesa. Non è un opporsi? C'è bisogno venga dichiarato oppure parlano i fatti?

A me risulta, invece, che
1) i dati grezzi, intesi come “radiografia” del lavoro effettuato dal Ris per giungere al “dna di Bossetti”), siano stati consegnati, infine, sia alla difesa sia alla parte civile; infatti, nella puntata di “Quarto grado” del 5 febbraio 2016, sono stati presentati dei “fumetti”, con didascalie, in cui era raffigurata l’immagine di Capra che, in aula, parlava del suo “studio sui dati grezzi forniti mesi fa”, nei quali mancavano dei dati, ma, infine, anche questi ultimi sono stati messi a disposizione (dopo un’attesa di “un mese e mezzo”);

2) per il corretto svolgimento di un processo sia necessaria la formalizzazione di determinate richieste e, in base a quanto riferito da Quarto Grado nella puntata del 12 febbraio 2016, pare che Camporini, intervistato da Martina Maltagliati, abbia detto che la difesa vuol chiedere alla Corte di poter aver accesso a quegli indumenti di Yara sui quali, forse, si potrà ancora investigare per trovare qualcosa da comparare con il dna di Massimo Bossetti.

Boboviz, hai scritto:
In dubio pro reo. E mentre aspettiamo che Ivana si chiarisca le idee, qualcuno marcisce in carcere.

Perché aspettare che io raggiunga una mia convinzione?! Il fatto che io continui a nutrire dubbi non può influire in alcun modo su un’eventuale permanenza, o no, di Bossetti in carcere! Qualsiasi mia posizione (di dubbio, aut di certezza in un senso aut nell’altro) resterebbe, sempre e comunque, completamente ininfluente.

Vanna ha detto...

Caro Pino,
certo che cambierebbe l'intera ricostruzione dei fatti!

Guarda, posso anche sbagliare, se MGB fosse stato coinvolto in qualche modo nella faccenda lo sarebbe stato solo per manovalanza di trasporto o deposito, solo così si spiega la sua frase: _ Non parlo, resto dentro per la mia famiglia-. Se ricordo bene.
Se fosse così, non parla per paura.

E si comprende perché sia stato "scelto" lui, perché è un mite che gioca a dire bugie per farsi grande, che ha una certa insicurezza: facile ad abboccare e...ha tre figli sui quali si possono fare certe pressioni.
Tanto per fare le prove, gli hanno costruito il vestitino di figlio di... marito di...eccetera, e questo ti fa tenere la bocca cucita a punti stretti.
Nello stesso tempo si cuciono altre bocche: il territorio ha l'amnesia, il processo è blindato, la stampa fa poco a favoredi Bossetti e certi tipi di altari arcaici sui quale fare offerte, non si scoprono certamente.
Intanto folle sempre più numerose presenziano alle messe di Liberazione-Guarigione dove c'è tanta Fede perché c'è tanto Male.
Se fosse coinvolto qualcun altro non si può sapere, chi sa sta zitto e penso siano proprio tanti a stare zitti e si coprono reciprocamente.
Una bella indagine sarebbe necessaria, ma chi la fa?
Nessuno, intanto si ignora tale pista.
MGB è nudo, i suoi avvocati stanno operando bene, speriamo che continuino.
C'è Oscurantismo su questi argomenti.

Anonimo ha detto...

Bello scritto Vanna!

Vanna ha detto...

Grazie anonimo per l'apprezzamento, è già tanto, visto l'oscurantismo.

Anonimo ha detto...

Vanna ha detto:

Non parlo, resto dentro per la mia famiglia-. Se ricordo bene.
Se fosse così, non parla per paura.

Vanna apprezzo molto le tue analisi e dai ottimi spunti di riflessione.

Ma non cadere nei tanti tranelli disseminati quà e là.
Il contesto è questo:
«Confessa, così puoi avere uno sconto di pena. Altrimenti rischi l’ergastolo». Consigli, o provocazioni, di questo tenore da parte di altri detenuti a Massimo Bossetti sono negli atti dell’inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio che il pm Letizia Ruggeri sta per chiudere. Ci sono finite anche le risposte che il carpentiere di Mapello avrebbe dato: «Rischierò l’ergastolo, ma non confesso per la mia famiglia»
A tutta l'aria di un tentativo di estorce una qualsivoglia confessione.
Qualcuno ci puo guadagnare anche un'uscita premio.

Camaron



Mik ha detto...

@Tommy:
forse mi sono espresso male, in realtà credo che siamo in accordo. Ho solo dei dubbi sul fatto che il DNA sia sintetico, e lì posto ad opera di chi ha ucciso. Per due ragioni: una di carattere pratico, non é facile creare un DNA sintetico, e presumo che si sarebbe dovuto rivolgersi a terzi, aumentando così il numero dei testimoni.... L'altra ragione sta nel fatto che chi l'ha apposto, doveva essere sicuro che il corpo fosse trovato entro poco tempo dalla deposizione del dna. Un dna sintetico non credo abbia una grande emivita, visto che é in forma libera, non protetto dalla parete cellulare. Continuo a chiedermi se sia possibile un errore di lab, o uno strano transfer, anche se così fosse si potrebbero configurare ipotesi a dir poco inquietanti. Da incubo.

Nautilina ha detto...

Grazie di cuore Stefania!
Ho cercato solo di condividere con voi i ragionamenti che sto facendo da tempo, specie quando non riesco a dormire e non mi va di pensare ai massimi sistemi.

Boboviz,
è vero! Se il DNA di Ignoto 1 si dimostrasse naturale e non sintetico, allora un errore di analisi, magari dovuto ai kit scaduti, sarebbe molto probabile.
Cosa comporta un nuovo test, che il DNA mitocondriale di Ignoto 1 potrebbe essere trovato e magari coincidere con quello di Bossetti? Non lo so, può darsi. A questo servono i test, ad accertare la verità.
Che fra parentesi anche l'imputato vuole far emergere.

Max Sempliciotto,
sono d'accordo con te. E' quello che cercavo di spiegare, ma evidentemente non sono stata chiara.
A livello puramente logico, l'idea che personaggi potenti e influenti, dotati di coperture a ogni livello, ricorrano a un depistaggio come quello messo in atto sul corpo di Yara, a me sembra incomprensibile.
Mi pare un mezzuccio rapportato a gente che non ne ha certo bisogno, perché ha conoscenze e appoggi in grado di occultare letteralmente ogni prova o indizio a lei sfavorevole, e se anche per errore dovesse arrivarne una agli occhi di un inquirente attento, finirebbe persa o distrutta.

Ma non è detto che sia tutto logico e lineare in questo caso. Anzi.

Il vero colpevole, forse, sarà qualcuno con buone conoscenze che ha fatto solo ciò che poteva, cioè applicare prove materiali sui vestiti della piccola.

Oppure, come noti anche tu, non c'è stato nessun depistaggio, le prove sono tutte lì, sul corpo di quella povera innocente; e parlano, solo che noi non abbiamo buone orecchie o non vogliamo sentire.
E qualcuno sente solo in una direzione (dove gli conviene).

Nautilina ha detto...

Vanna,
davvero notevoli i tuoi articoli, come sempre affascinanti ed evocativi, da brividi.

Parlando di analisi superficiale, alludevo al mio post dell'altra sera e non al discorso in generale, che anzi merita di essere approfondito. Del resto, come potrei sottovalutarlo se ne sto parlando in continuazione da giorni? ;)
Forse tu hai già capito tutto e a me manca qualcosa.
Ma dimmi, se intravvedi e percepisci una realtà terribile e tenebrosa intorno a Yara, non credi che sia impossibile arrivare alla verità? Io lo temo, purtroppo. E mi sono rassegnata, come credo tantissime persone. Abbiamo capito in molti che non si farà mai luce sulla morte di quella povera piccola.

L'unica cosa che immagino possibile, ora, è salvare Bossetti da un ergastolo immeritato, perché una vittima basta.
Ed è a questo che preferisco dedicare un briciolo del mio tempo, perché penso che gli sforzi di tutti, congiunti, possano avere un esito e un senso.
A volte sono stufa anch'io di discutere su dettagli e cavilli tecnici, ma non c'è altro modo per tirare fuori quell' uomo dal carcere, sempre se è innocente.

Dici che lui potrebbe anche essere coinvolto nel caso come manovale o custode. Lo credi davvero?
Bossetti è il tipo perfetto da incastrare, hai ragione.
C'è un solo modo per escluderlo: accertare se quel DNA sia di origine sintetica, oppure un errore di laboratorio.
Senza il test di metilazione, si continuerà a dire "per me lui c'entra".
Non che dopo sia facile arrivare alla verità, ma si escluderebbe Bossetti da qualsiasi intervento. Dici niente!
Però io non credo che lui c'entri, perché è troppo favorevole a ripetere le analisi; se sapesse di aver maneggiato il corpo o i vestiti di Yara non lo sarebbe, no? Se ne guarderebbe bene.

André ha detto...

sempre per quanto riguarda wikileaks e HT
da:
https://wikileaks.org/hackingteam/emails/emailid/158747

Si tratta di uno scambio di email abbasteanza serrato tra membri dello staff ed il loro direttore D. Vincenzetti, adirato per i problemi frapposti dal Ministero per lo sviluppo economico, all'esportazione del loro programma RCS (remote control system.. quello che usano anche i nostro 007), a paesi "illiberali".
Si tratta di molte email raccolte in un unico file. ad un certo punto
il capo di HT, deluso e adirato elenca i benefici del loro software ed il perché ci fosse chi lo criticava.
Al punto 2 , che riporto, scrive:

#2 IN ITALIA lo usano TUTTI, ma proprio tutti. Tramite RCS hanno risolto casi spettacolari, cose da prima pagina per giorni interi su tutti i giorni. Capi Mafia identificati e arrestati, assassini che non si trovavano da anni immediatamente localizzati (te la ricordi la storia di quella ragazzina di Bergamo di qualche anno fa?), la P4 disintegrata. il nostro strumento e’ usato anche dalla GdF che indaga casi di corruzione, corruzione politica."

Mi chiedevo se la "ragazzina di Bergamo" possa essere Yara.
E in caso affermativo, cosa potrebbe voler dire: "assassini che non si trovavano da anni immediatamente localizzati"?
Che io sappia MGB fu "localizzato" grazie al Dna e l'etilometro.
sa

Tale scambio di email, ora pubblico, comunque non é passato inosservato e nell'articolo come da link sotto, ilfattoquotidiano fa notare come ora che si conoscono veramente le potenzialitá intrusive e manipolatorie del software, molte investigazioni "di successo" potrebbero mostrare ora tutti i loro punti deboli.
"Ma proprio la capacità di Rcs di modificare il contenuto dei computer monitorati potrebbe ora riaprire quei casi. E gettare un’ombra pesante su anni di investigazioni e inchieste giudiziarie."

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/10/hacking-team-il-software-rcs-che-puo-truccare-il-computer-con-false-prove-dubbi-sulluso-nelle-inchieste/1862318/

André ha detto...

C'é proprio qualcosa che non mi torna...

Se quel passo che ho riportato é proprio relativo al caso Yara e se non si tratta di una esagerazione del capo di HT (un millantare meriti)...

"assassini che non si trovavano da anni immediatamente localizzati (te la ricordi la storia di quella ragazzina di Bergamo di qualche anno fa?)

e se quel famoso:
"Diamoci una pacca sulla spalla I ROS ci hanno da poco contattato ringraziandoci per il prezioso contributo dato da HT e da RCS per la buona riuscita di una loro operazione.Chiunque abbia visto un TG ieri sera dovrebbe sapere di cosa parlo ;)"

é pure relativo al caso Yara.
(come sembra proprio essere visto che si tratta di una email del giorno dopo l'arresto di MGB.)

Quindi, anche se il contributo HT sará stato (secondo loro) importantissimo:spiare il computer di MGB é scoprire che andava a caccia di ragazzine.
Che c'entra questo col ritenerlo "essenziale" e ricevere ringraziamenti dei Ros proprio il giorno dopo la cattura di MGB?
Perché i Ros ringraziano HT appena il giorno dopo la cattura di MGB?
Come se il loro contributo fosse stato fondamentale ( e il capo HT l'anno dopo lo conferma)?
Ammettiamo pure che i Ros grazie a HT avevano scoperto che MGB cercava 13enni su internet.
Ammettiamo pure cercasse veramente su google "ragazza nuda imbragata" (come suggeriva Pleiades).
Ipotizziamo pure cercasse su google "come sequestrare e uccidere una 13enne e vivere felici".
Immaginiamo tutte le ricerche internet piú turpi ( o ridicole) che vogliamo immaginare.
Ma... che c'entrano con l'arresto di MGB?
MGB (ci dicono) lo hanno arrestato per essere risaliti alla madre (EA) di Ignoto1, e MGB era uno dei figli di EA.
Dooopo hanno felicemente scoperto che passedeva pure un autocarro verde, che frequentava un solarim vicino casa Gambirasio, che cercava 13enni su internet etc etc.
E quindi?
E quindi (mia conclusione) se prima non si riesce a sapere (o interpretare) come si é investigato per arrivare a MGB é tempo perso.
Quello che, sí, sembra chiaro é che si sono "fabbricati" indizi per giungere ad un colpevole, pensando che magari fosse veramente il colpevole.
Quanta malafede e pregiudizio c'hanno messo ( e chi ce ne ha messo di piú) é difficile dirlo senza ulteriori elementi.

André

Dudu' ha detto...

Marzio Capra :
《..come può infatti il ris giustificare in un inchiesta così delicata, l'uso di kit scaduti da un anno e mezzo e di - provette - già usate?
Io faccio domande e attendo risposte .

Come mai sul campione G 20 dove è stato trovato il dna di MGB, quando il test è stato ripetuto per la seconda volta non ha dato nessun riscontro ? 》

L'attacco al Ris, del quale è stato vice comandante e che ora è guidato da Lago,

è diventato duro quando ha detto riferendosi sempre a quella traccia :

" Hanno impiegato un mese e mezzo per scoprire mancava qualcosa e che 1400 campioni erano stati gettati alla rinfusa in un unico calderone ".

Un profilo talmente chiaro e abbondante quello di Bossetti che Giuffrida, un funzionario di polizia ha definito
《 STUPEFACENTE , e poi non siete riusciti stabilire la natura biologica. Era sperma o sangue ? 》

Capra : "Prima era un profilo misto, poi è diventato singolo.
Un profilo nel quale i picchi una volta arrivano a 100, poi a 500.
Non basta stabilire che è inspiegabile l'assenza del mtdna di MGB.
La verità è che il nucleare di Bossetti è solo un pezzo di dna, ma tutto il resto dov'è ?
Ecco perché non riuscite spiegare la seconda misteriosa traccia di mtdna.
È di uno sconosciuto dite, quindi c'è un ignoto 2 , perché non vi interessa scoprirlo? " .

Da notizieitaliane.It

Verrebbe da pensare a quanto ha dichiarato a Sulas la settimana scorsa :

《 perché è sparita ? La risposta la deve dare chi ha lavorato su quello slip. E non si è nemmeno accorto che mancava.》
N.7 10/02/2016

André ha detto...

Dudu'

Nemmeno ricordo se fossi stata tu, ieri o ieri l'altro a chiedere timidamente, dopo aver postato certi passaggi del dibattimento in corso, se fosse o meno opportuno continuare a postarli.
Nessuno ti ha risposto (se eri tu). E probabilmente qui solo il titolare del blog potrebbe farlo con diritto.
Io, da ospite, dico solo che mi sembra prezioso il farlo.
Rende tutto piú chiaro, semplice e intuitivo nel commentare, rispondere o avanzare dubbi etc.

andré








Vanna ha detto...

Grazie per la tua cortese risposta.
È impossibile arrivare alla verità perché tale verità fa paura, ma è ben conosciuta dagli addetti ai lavori ed è ben praticata nel bene e nel male.
E condivido con te che Bossetti sia da salvare, il continuare a scrivere qui smontando pezzo a pezzo la costruzione dell’accusa e tornarci su, è prezioso.
Se fosse stato coinvolto B per spostare il corpo, penso che non ne sapesse nulla, forse l’ha scoperto al momento e oramai ce l’avevano in pugno, se fosse andata così, da una parte non parla e dall’altra chiede di essere sottoposto a nuove analisi.
Ma se i depositi fossero stati fatti poco prima del ritrovamento?
Non si spiegano altrimenti quelle tracce così conservate.
Accertamenti ulteriori di ricerca metilazione dovranno essere fatti, non possono sfuggire a meno che imbroglino ancora a mescolare, con metodo scientifico, materiali, fluidi e provette.
Tutto si gioca in tribunale, gli avvocati hanno una bella gatta da pelare piena di pulci da spulciare.
A noi qui rimangono le ipotesi e i punti oscuri da schiarire, se possibile.

Vanna ha detto...

André,
riporto il tuo: “#2 IN ITALIA lo usano TUTTI, ma proprio tutti. Tramite RCS hanno risolto casi spettacolari, cose da prima pagina per giorni interi su tutti i giorni. Capi Mafia identificati e arrestati, assassini che non si trovavano da anni immediatamente localizzati (te la ricordi la storia di quella ragazzina di Bergamo di qualche anno fa?), la P4 disintegrata. il nostro strumento e’ usato anche dalla GdF che indaga casi di corruzione, corruzione politica."
E ti chiedi se la "ragazzina di Bergamo" possa essere Yara, penso sia proprio lei.
Questa notizia è uscita la scorsa estate, mi sembra che ne fosse uscita un’altra molto prima ed era quella giusta.
Questa potrebbe essere un “aggiornamento” messo lì per aggiustare il tiro e ripetere che B. era l’assassino.
A me sembra un articolo che di nuovo non dice nulla, da anni si sa che le notizie si possono manipolare, che si può entrare e scoprire, però qui interpreto che si rafforza la trama contro B…
Non penso possano riaprirsi i casi, il sistema è marcio e coinvolge tutti i settori del potere, quindi se ne parla, ma tutto rimane uguale e nessuno mette veramente le mani negli ingranaggi, farebbero troppo male.
Quindi tutti sanno, tutti fanno, tutti dicono ma tutto rimane come sta e nulla cambia.

Vanna ha detto...

Dudù, continua a postare notizie!
Grazie.
Vanna

Vanna ha detto...

Ciao Nautilina il mio post delle pre 9,02 era indirizzato a te.
La tastiera a volte fa pasticci.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
per chi non ha letto/comprato il settimanale Oggi:

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/processo-yara-pm-ruggeri-si-arrende-scomparsa-dna-118787.htm

leggete, leggete....
c'è da mettersi le mani nei capelli. altrochè DNA perfettissimo, sicurissimo, unicissimo, scolpito nel marmo; proprio UNICO su miliardi di miliardi. soprattutto il metodo (si fa per dire...).

masx xempliciotto.

Bruno ha detto...

Incredibile, povero Bossetti e povera Italia. Gilberto, come hai scritto nel tuo bellissimo articolo, speriamo che con la sabbia cazzuola e cemento Bossetti possa riuscire a cambiare l'Italia. Adesso una provocazione di protesta, come a suo tempo per Cicciolina, propongo Bossetti che venga candidato alle prossime elezioni politiche, senato o camera dei deputati poco importa, ma quello che stà passando questo povero Cristo è incredibile e si meriterebbe una poltrona al parlamento.

Unknown ha detto...

Chiedo scusa se mi ritrovo solo ora a commentare ma come sempre ho continuato a leggere gli interventi per non perdere il filo del discorso. Sono stato citato da un altro utente che si aspettava dal sottoscritto il resoconto delle udienze sul DNA: ci tengo a precisare che non partecipo di persona ad alcuna udienza, e che il mio contributo si limita a riportare qui le parole dell'avv. Salvagni e/o di semplici cittadini presenti in aula. Detto questo ecco alcune considerazioni:
1. Non è mai stato effettuato nessun confronto diretto fra i DNA di Giuseppe Guerinoni e Massimo Bossetti, ma risulta solo un confronto indiretto tramite la (pseudo) traccia 31G20 di "Ignoto 1", il cui nDna corrisponderebbe con quello dell'imputato.
2. La prof. Gino ha detto che più che cercare falsi positivi/negativi in fase di amplificazione bisognerebbe trovarli già in fase di estrazione del DNA. Ha aggiunto che le tracce pilifere rinvenute sul corpo (sarebbe meglio dire solo sui vestiti) della vittima non possono essere stati trasportati né dal vento né da altro, tuttavia non è possibile datarli. Ha confermato che i profili nucleari di Bossetti e Ignoto1 sono sovrapponibili ma devo essere analizzi di nuovo e verificati tutti gli sviluppi, compresi i calcoli biostatistici. A fine udienza ha raccomandato per l'ennesima volta alla Corte la necessità di una perizia terza. Solito gioco della PM Ruggeri che arriva addirittura a mettere in dubbio le capacità della professoressa. Farà la stessa cosa con Marzio Capra..
3. La PM Ruggeri durante il controinterrogatorio al dott. Capra ha esclamato: "lei di mitocondriale ne capisce quanto me!". Prontamente ripresa dalla pres. Bertoja si è dovuta scusare ufficialmente davanti a tutti. Per giusticare la bonta del lavoro svolto dal RIS ha ripetutamente citato le pubblicazioni del prof. Peter Gill, padre della moderna biogenetica. Evidentemente non sa che il professore è profondamente convinto che la traccia 31G20 sia piena zeppa di errori, come ha detto più volte quando era ospite a Porta a Porta! Clamoroso autogol dell'accusa quindi.
4. Il dott. Capra sta analizzando -di suo- un nDNA compatibile per 13 marcatori su 17 con un altro profilo. Che significa? Lui l'ha solo accennato e visto che gli inquirenti non gli avevano dato importanza non dirà niente per ora, ma " ci" farà sapere presto...
Ha affermato inoltre che ci sono 1400 nDNA identici a quello di Massimo Bossetti nella sola provincia di Bergamo! Nessuno ha osato contraddirlo, nessuno. Ed erano presenti Lago, Giardina, Previderé, Porterà, Staiti e Gentile ecc.

Potrei continuare ma altri utenti hanno già evidenziato le altre, numerose incongruenze dell'impianto accusatorio.v

lalla ha detto...

non ho scorso tutti i commenti, quindi se lo conoscete non lo so, ma avete visto questo video? https://www.youtube.com/watch?v=iVR4vtE_NxM

yara è morta in palestra ecco il video.

Dudu' ha detto...

Bravo Bruno!
André
Mi sembra fosse Nautilina.
A volte si viene presi dallo sconforto, dopo aver compreso che non si muove sasso nell'opinione pubblica e qui si gira apparentemente in tondo da un anno ,si ha quasi la sensazione di non riuscire uscire dalla rotatoria (scusate il giro di parole) ma ecco invece una ulteriore conferma: i calzini di Yara intriso di sostanza ematica. L'ennesimo indizio che Yara e solo Yara sta guidandandoci verso la verità.
Il calzino/i, ora non so se uno o entrambi , di una sola sostanza dovevano essere intrisi e per dimostrarlo farò una lunga premessa. Il corpo di Yara si può dire sommamente, abbia subito due processi distruttivi e uno preservativo, sono avvenuti in vari Step con vari stop in condizioni diverse.

-ha subito il processo di corificazione, detto processo è avvenuto-obbligatoriamente- in un ambiente ventilato e coperto con Yara semi-svestita, detto processo ha origine in un oggetto sostanzialmente asciutto in atmosfera asciutta (essicamento).
Le parti di lei rimaste -nude- in presenza di ossigeno e in assenza di particelle d'acqua si sono corificate.
《Nello specifico và osservato che l'acqua rappresenta il media all'interno del quale si realizzano la stragrande maggioranza dei processi biologici che - potenzialmente - potrebbero avvenire anche in sua assenza ma che nella pratica dei fatti resterebbero congelati " sul potrebbero. 》
( ed è così che io traduco la relazione della Cattaneo, cioè che la corificazione in campo aperto sotto acqua e neve su terreno bagnato come ipotizzato non ha nessunissima valenza scentifica)

Sulle parti di Yara, in presenza di ossigeno sono prevalse trasformazioni di tipo ossidativo (incremento del numero di ossidazione di atomi-molecole).
In condizioni aerobica lavorano la maggior parte degli organismi decompositori: funghi batteri lieviti, eventualmente vermi e insetti i quali sono presenti nella loro sede naturale, il terreno, sede maggiormente preposta allo svolgimento del processo di -decomposizione-. (Perciò in teoria nel campo di Chignolo sarebbero stati interessati : capo, mani, fascia addominale bassa/pube alto e caviglie/arti inferiori scoperti (tagli sui tessuti).
Segue

Mik ha detto...





Dudù, ti confondi tra mummificazione e corificazione...


https://books.google.it/books?id=uQomjY2DH4wC&pg=PA255&lpg=PA255&dq=corificazione&source=bl&ots=zFgNBQUFfs&sig=cub4UnUpS2ir63Xa_6JLwFN5ONw&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwju38DnvIHLAhVBDw8KHelbCL8Q6AEIWzAL#v=onepage&q=corificazione&f=false

Dudu' ha detto...

Segue
Le molecole che si formano al termine di un processo-putrefattivo- si realizza in assenza o quasi (scarsità) di ossigeno (anaerobici) sono di tipo completamente diverso . Si realizzano attraverso reazioni prevalentemente abiotiche, gli organismi che lavorano in queste condizioni sono batteri - agenti patogeni- : batteri ed alcuni funghi.

Quindi dentro le scarpe doveva avverarsi il processo di putrefazione e i calzini dovevano essere intrisi di liquidi di tal processo, ma , ci dice Capra ne sono senza, sono intrisi, non sappiamo in quale misura, di sangue.

Direi proprio che han fatto un lavoro indiscutibile con autopsia e resoconti autoptici !!!

In totale assenza di ossigeno (intestino crasso) solo batteri e questi , solo nel caso di decomposizione anaerobica tendono alla fine del processo a ridurre il loro stato di ossidazione.

Come sono stati trovati i piselli ? Lessi o rosolati con cipolla ?

Mi ricordo che venne riscontrata un concentrazione alta acido lattico . In quale Step venne prodotto e per quale ragione ?

In ultima, desidero ricordare che l'ultima cella agganciata dal cellulare di Yara alle 19.55 era quella in via Ruggeri, a NORD del paese, direzione Villa D'Almè ??

Domani sembra che l'oggetto di discussione sarà pc Bossetti, si parlerà di HT ?

(No Mick, la mummificazione avviene in presenza di umidità/neve e scarsità d' ossigeno )

Dudu' ha detto...

Ha ragione Mick,
ho descritto sbagliando di mio il processo di corificazione. Mi scuso con lui e voi. Avviene in atmosfera controllata in assenza di ossigeno (Sig Sig )

Dudu' ha detto...

Però mi sono dimenticata di dire che ci sono processi mediati dà un essere vivente : microbi/batteri biotici(aerobici)-decomposizione

E abiotici, processo chimico - putrefazione. (anaerobici)

Altrimenti non si capisce quanto ho scritto

Nautilina ha detto...

Vanna, buonasera,
l'avevo intuito. E grazie anche a te.

@ André
Dici bene. Speriamo che, chiunque abbia informazioni, possa continuare a riferirle.

@ Dudù
Forse ricordi male, non sono io. Sto troppo lontano dal tribunale di Bergamo, avessi la sfera di cristallo saprei cosa dicono là dentro, ma non ce l'ho.


Bruno, che fantastica idea, come non darti ragione? Sei sempre ironico e arguto.

Dudu' ha detto...

Grazie thetupacshow, gentilissimo,
Rimaniamo in attesa di sapere di più su fantomas 13 in 17 e quando puoi, info vostre sulle udienze.
Ciao Dudù

TommyS
Un profilo con 13 marcatori ?

Comunque ragazzi, le news sui calzini mettono in scena un quadro a dir poco truce

Wolf ha detto...

Segnalo questo articolo di Giangavino Sulas per “OGGI”

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/processo-yara-pm-ruggeri-si-arrende-scomparsa-dna-118787.htm

Stefania ha detto...

Dudu' e tutti: pare che Giuseppe Dezzani e Paolo Dal Checco, i due tecnici informatici forensi della difesa di MB, abbiano rimesso il mandato.

Sono piuttosto allibita.

Stefania

André ha detto...

Stefania ha detto:
"Sono piuttosto allibita."

E fai bene.
effettivamente, per quanto i due minimizzino, si tratta di una bomba, visto che proprio da oggi si parlerá del comp di Bossetti e delle sue navigazioni in rete.

e questo accade proprio dopo che la difesa sembrava aver assestato dei colpi decisivi sulla questione dna, ferite, sangue e calzini.

Tutto, sempre piú, sembra prendere la piega di un circo mediatico-giudiziario- criminalistico forense all' "americana"

A questo punto, la mia impressione che sia tutta una grande balla che va avanti da anni si rafforza.
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«Non intendiamo rilasciare dichiarazioni – ha dichiarato Dezzani telefonicamente a L’Eco di Bergamo – e precisiamo che non ci sono stati dissapori o diversità di vedute con la difesa di Bossetti». Dezzani ha aggiunto solo che «incarichi istituzionali che abbiamo assunto di recente ci impediscono di proseguire». Come mai una defezione proprio a ridosso delle udienze in cui avrebbero dovuto deporre come consulenti di parte? «Niente di strano – precisa Dezzani – i legali di Bossetti sanno da tempo che avremmo lasciato l’incarico». A quanto sembra, per il momento, gli esperti non sono stati sostituiti nel pool difensivo del muratore di Mapello, capitanato dagli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini.
-----------------------------------------------

"Incarichi istituzionali assunti di recente" impedirebbero loro di proseguire?

"I legali di Bossetti sanno da tempo che avremmo lasciato".

Penoso, da ambo le parti, accusa e difesa



Luca Cheli ha detto...

«incarichi istituzionali che abbiamo assunto di recente ci impediscono di proseguire»

E in mezzo c'è la questione HT, che non lavorava certo per l'Esercito della Salvezza.

Che genere di incarichi istituzionali è incompatibile con la difesa di un imputato?

La solita ipotesi complottista potrebbe essere che il PC di Bossetti è stato hackerato "istituzionalmente" (vedi poco chiara faccenda HT) e che chi sta per assumere incarichi istituzionali non può (o non se la sente di, o non desidera) andare a dirlo in aula.

Comunque si spera almeno che nei mesi precedenti i consulenti dimissionari abbiano esaminato le perizie dell'accusa e che abbiano fornito utili suggerimenti per il controesame.

In ogni caso io colloco la rilevanza degli "indizi" informatici anche sotto quella delle fibre e del furgone, quindi non è in ogni caso la fine del mondo.

Gilberto ha detto...

Caro Luca
E' tutto in movimento, accordi dietro le quinte, qui nel Blog non sembra che si sia capito... Rien ne va plus, les jeux sont faits. Bossetti verrà assolto (primo perché innocente e poi perché... non si può dire...)

Vanna ha detto...

Condivido Luca Cheli ed aggiungo che gli incarichi istituzionali che possono impedire di essere presenti al processo nel momento in cui c'è il dibattimento o sono stati creati freschi freschi, magari con nomine improvvise, importanti e molto economicamente convenienti, oppure si sono defilati loro perché costretti a farlo.

Se loro hanno fornito, come dici, "utili suggerimenti" non si apre l'ipotesi che siano stati comprati, se invece hanno "suggerito" poco .... si aprirebbero possibili scenari di conferme sul modo di procedere.

Luca Cheli ha detto...

Je voudrais avoir tes certitudes, mon ami.

Luca Cheli ha detto...

Il post era riferito a Gilberto :-)

Vanna ha detto...

Lalla, nome nuovo almeno per me, riporta l'ipotesi che la ragazza sia morta in palestra, interessante, spiegherebbe molto ma non tutto.

E comunque, anche fosse accaduto che accidentalmente la ragazza fosse morta battendo la testa, non metterebbe in chiaro come tutto il carosello della messa in scena successivo sia stato possibile realizzarlo.

Un bel po' di persone calibrate avrebbero coperto la disgrazia e il "sereno" ambiente sportivo per scoprire... il MGB!
Perché proprio lui e evitare altri?

Tale ipotesi è molto inquietante, metterebbe in crisi il luogo dove i ragazzi dovrebbero fare sport in modo sano...

vanna ha detto...

Gilberto, i giochi sono fatti scrivi, MGB sarà assolto perché innocente e ...?
Perché: non riesco a capire.

Gilberto ha detto...

Cara Vanna
Eppure l'ho detto e ripetuto più d'una volta... Vedremo se ho ragione del fatto che verrà senz'altro assolto.
Ciao
Gilberto

TommyS. ha detto...

@Luca Cheli

Dietro all'abbandono dell'incarico da parte dei due consulenti potrebbe esserci di tutto, incluse anche pressioni indebite o induzioni illecite.

In accordo con te, qualcosa però mi fa pensare che dietro a tutto vi sia il bubbone purulento di HT e delle "indagini inconfessabili" del ROS su Bossetti molto prima di quanto ufficialmente dichiarato in aula.

Già in passato abbiamo discusso dell'impossibilità per la difesa di portare in dibattimento prove o indizi la cui provenienza è frutto di un atto illecito (sebbene altamente democratico per i suoi fini ultimi).

Mi piace in questo momento illudermi che dietro a questa notizia dell'ultima ora, proprio alla vigilia dell'udienza che avrebbe visto i due consulenti come protagonisti, si possa celare uno stratagemma della difesa per poter far accettare dalla Corte le evidenze emerse dalle email di HT (oltre a quelle a tutti oramai note, ricordo che, scavando bene, se ne possono trovare altre relative ai mesi precedenti l'arresto che potrebbero testimoniare l'attività di hacking illegale effettuata sui dispositivi informatici, smartphone incluso, di Bossetti).

Se così tuttavia non fosse, temo fortemente che con l'udienza di oggi la pubblica accusa potrebbe segnare un punto fondamentale a suo favore.

Non voglio portare iella, ma ricordo che una delle osservazioni dei consulenti sulle presunte ricerche online effettuate da Bossetti fosse che nessuno si sognerebbe di googlerare "...+tredicenni+..." (o qualcosa di simile). Tuttavia se uno inserisce nella barra di ricerca di Google due termini separati da uno spazio, proprio il motore di ricerca traduce la chiave in una stringa formata dai due termini collegati da un "+".

Allora, per rimediare alla valenza indiziaria delle tracce informatiche recuperate (sebbene non in incidente probatorio e quindi di per se poco valide giuridicamente) non resterebbe che scoperchiare il pentolone e far uscire i sorci.

Vedremo.

Dudu' ha detto...

J'ai moi aussi, cher Gilberto, je voudrais avoir vos certitudes. Je sais bien que l'affaire est en supposant formulaires décrits et seulement un homme aveugle ne pouvait les voir, et nous aurons besoin d'apporter dans le port le bateau qui coule dans la meilleure des façons. Toutefois un peu de miettes éparpillées sur le sentier n'est pas épargné d'Hansel et Gretel , même le Pain de Sucre fu , le caneton les conduire au-delà de la rivière...

Incrocio le dita e auguro buon lavoro al team. Un imbocca al lupo potrebbe essere il classico augurio, ma in questo caso assume un'aria crudele. Perciò auguro tanta saggezza , la fortuna sia con voi. (!!!!!)

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Uffa, con questa querelle sulle ricerche online delle tredicenni e company....

per rinfrescarvi la memoria 2 link:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/02/12/news/yara_i_periti_della_procura_dopo_l_analisi_sul_pc_di_bossetti_ossessionato_sul_web_dalle_13enni_rosse-107137068/

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2015/02/12/massimo-giuseppe-bossetti-e-la-nuova-perizia-choc-sul-suo-pc-era-ossessionato-dalle-tredicenni/

stralciando qua e la:

"L’ULTIMA RICERCA- L’ultima ricerca sarebbe avvenuta proprio il 29 maggio, diciotto giorni prima dell’arresto, quando gli inquirenti avrebbero accertato che Bossetti si trovava a casa e non in cantiere come invece aveva accertato. Anche qui la parola chiave usata sarebbe stata “ragazzine”."

quindi un colpevole, si tira la zappa sui piedi così? suvvia...
poi ha un programma come cc cleaner, ed in pratica NON lo usa visto che:

Bergamo, 12 febbraio 2015 - "Tredicenni", "ragazzine", "vergini", "rosse": sono alcune delle parole che ricorrevano piu' spesso nelle ricerche fatte sul computer di Massimo Bossetti, in carcere da otto mesi per l'omicidio di Yara Gambirasio. La spiegazione e' contenuta nelle 133 pagine del rapporto dei consulenti Daniele Apostoli e Nicola Mazzini appena consegnato al pm Letizia Ruggeri. I tecnici hanno esplorato il pc portatile i cookies (usati dai siti per memorizzare informazioni sugli utenti), la memoria cache o i dati salvati dai browser per la navigazione dal 9 febbraio 2002 al 29 maggio 2014. Navigazioni che spesso venivano fatte con sistemi che cercavano di nascondere o cancellare le tracce. E che hanno evidenziato in chi usava il computer (non e' ovviamente possibile stabilire che fosse proprio Bossetti dietro la tastiera) un particolare interesse sessuale per le ragazzine. (Fonte AGI)

visto che hanno trovato i cookies di navigazione dal 2002(2012?) al 2014.

ma voi credete DAVVERO a fandonie simili???
QUALSIASI browser azzera in uscita i cookies di default.
il programmino (GRATUITO) cc cleaner, se ben impostato, sovrascrive gli spazi vuoti o cancellati periodicamente, =bonificandoli= (come spiega lo stesso programma), con una bella passata di 35 volte.
ovvero, o sono tutte fandonie, o hanno chiesto a google i dati su Bossetti (ma è possibile che abbiano tutta sta roba per tutto sto tempo?).
oppure un bella hacherata.
mah, sarà...

Gilberto, va a finire che hai ragione tu...
vedremo, vedremo...

Maxz smpliciotto.

Anonimo ha detto...

Appunto le tracce informatiche recuperate non sono avvenute in incidente probatorio.
Se non ricordo male Bossetti e Marita ammisero di visionare siti porno, ora se visiti alcuni siti non è difficile che si introducano Trojan (da cavallo di Troia per i meno esperti), che oltre a carpire informazioni possono anche modificare i motori di ricerca e fare aprire pagine inaspettatamente. Certo, se i consulenti della diffesa avessero trovato tracce di HT, si potrebbe anche ipotizzare un abbandono coatto, e quindi sto pentolone diventa una pentola a pressione ed è meglio spegnere il fuoco sotto. Oltretutto ricordo che le ipotetiche ricerche su tredicenni ecc... siano state effettuate poco tempo prima dell'arresto di MGB, quindi rafforzerebbero le decisione dei giudici di rigettare le istanze di scarcerazione proprio per il pericolo di reiterazione.

Ma!.. La verità si allontana sempre di più.

con affetto.

camaron

Paolo A ha detto...

Ecco spiegato il mistero:
"I consulenti informatici della difesa, ha spiegato Camporini, hanno lasciato l’incarico per «questioni di opportunità» in quanto, di recente, hanno assunto degli impegni di carattere istituzionale, compresa una consulenza per il Ros dei carabinieri. «Non vi è stato alcun contrasto né con la difesa, né con l’imputato», ha chiarito il difensore. consulenti, secondo il legale, a fronte di questi nuovi incarichi, hanno manifestato «un profondo disagio» nel proseguire l’attività con i difensori del muratore"
Fonte: http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/bossetti-in-aula-i-tecnici-dei-carabinierinel-computer-ricerche-su-ragazzine_1167610_11/.

TommyS. ha detto...

Paolo A

Anch'io quando ho letto l'articolo ho commentato tra me: guarda un po'!

E come fai a svolgere una consulenza per il ROS e deporre come consulente di parte nel processo a Bossetti?

In ogni caso, la linea difensiva è ben riassunta dalle dichiarazioni di Salvagni ad ADNkronos di ieri:

http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/02/18/yara-legale-bossetti-analisi-telefoni-inutilizzabile-processo_U2AWIRKby0gQRpEN0aqGpL.html

In pratica accertamenti non utilizzabibili (vediamo cosa dirà la Bertoja), copie forensi non rintracciabili (come anche quelle che non trovavano più fatte sul PC Gambirasio e poi provvidenzialmente rimpiazzate da una copia tenuta nel cassetto della Ruggeri), consulenti che operano sui dispositivi prima dell'accertamento tecnico irripetibie ex art.360 c.p.p.

Ma soprattutto la copia forense della memoria di un cellulare che non si trova più. Se salta fuori che si trattava di un Samsung S4 mini.....

Continuo a cullarmi nella speranza che vogliano tirare fuori HT.

andres ha detto...

Ma quando l'avrebbero avuto l'incarico di cosulenza per i ROS? Questa faccenda
è molto ambigua. Il processo Bossetti prima o poi avrà una fine...i ROS, no.
Anche questi tengono famiglia e nello scambio, ci guadagnano e consolidano il loro futuro.
Comunque hanno il dovere di presentarsi al processo e di mostrare le loro ricerche, penso.
TommyS
Non mi ricordo di questo fatto:" copie forensi non rintracciabili (come anche quelle che non trovavano più fatte sul PC Gambirasio e poi provvidenzialmente rimpiazzate da una copia tenuta nel cassetto della Ruggeri)". Ma davvero!?
Ora mi vado a leggere l'articolo che hai suggerito.

andres ha detto...


TommyS,
riporto l'articolo perchè a me sembra MOLTO MA MOLTO CHIARO!

L'analisi sui pc e i cellulari di Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere con l'accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio, contenuti nella relazione informatica messa a punto dai periti della procura di Bergamo che indaga sull'omicidio della 13enne è un "accertamento irripetibile" ed essendosi svolto senza la presenza dei consulenti della difesa "di fatto non può essere ritenuto valido avendo violato la procedura prevista per legge". Lo afferma l'avvocato Claudio Salvagni che solo di recente ha ottenuto l'autorizzazione a copiare i supporti informatici dell'indagato, elementi ora sotto la lente degli esperti scelti dalla difesa del 44enne muratore.

Una consulenza informatica - "l'attività dei periti è avvenuta tra giugno e luglio scorso", spiega il difensore Salvagni - che dimostra come "tale attività risulta incompatibile con l'accertamento tecnico irripetibile disposto dalla Procura che prevedeva l'inizio delle operazione peritali per il 15 ottobre 2014 nella sede del Ris di Roma. In altre parole, quando al Ris di Roma le parti hanno dato atto dell'inizio delle operazioni, in realtà - sottolinea - altri erano già intervenuti con attività alterative degli apparati".

Un dato, che se confermato, dimostra "una (ulteriore) violazione, da parte del pm titolare dell'indagine" e che va ad aggiungersi a un altro possibile 'errore': "i consulenti tecnici della procura dichiarano, a pagina 47 della loro relazione, di aver perso la copia forense della memoria di uno dei telefoni cellulari" di Bossetti. "Tale affermazione - evidenzia l'avvocato dell'indagato - denota l'evidente mancato rispetto non solo delle procedure internazionalmente previste per l'analisi ad uso forense di dispositivi elettronici, ma anche delle più elementari regole di professionalità".

Non solo: "nel report di estrazione dei dati dai cellulari - spiega il legale Salvagni - è dimostrata la mancata preservazione dei dati. Le attività di ricerca sul web indicate dai consulenti risultano decontestualizzate e su reperti non identificati (non si precisa da quale computer o da quale hard disk sono tracciate le ricerche web). La relazione tecnica non evidenzia quale sia il sistema operativo, il web browser, la presenza o meno di antivirus fondamentale per comprendere l'effettiva modalità delle ricerche fatte da una persona o in modo automatico".

Per la difesa "molte delle stringhe di ricerca riportate nella relazione appaiono come derivanti da attività non umana. E contrariamente a quanto affermato dai consulenti il software Ccleaner (per la pulizia del pc, ndr) non è stato utilizzato di recente essendo emerse attività di navigazioni risalenti a molti anni fa e l'uso di questo software non avrebbe consentito il reperimento di queste navigazioni visto che non prevede la cancellazione selettiva di dati".

L'aver trovato dati risalenti al 2002 "evidenzia come il pc dell'indagato sia assolutamente obsoleto e, conseguentemente, facilmente attaccabile da infezioni informatiche", quanto alle ricerche pornografiche "non vengono contestualizzate e dalle stesse non emergono contenuti pedo pornografici. Analizzando l'unica ricerca che può essere ritenuta, in qualche modo, 'suggestiva', ovvero quella contenente il termine 'tredicenne' , è inverosimile che la stringa completa 'ragazzine-rosse-tredicenne-per-sesso' sia stata digitata da una persona, essendoci i trattini tra le parole" e, in ogni caso, conclude il legale "non evidenzia alcun contenuto di natura pornografica, benché meno con raffigurazione di minori".

andres ha detto...

Ma che porcata stanno a combinare in quel di Bergamo???
Analisi fatte per conto loro , tutte irripetibili, filmati falsi, corpi inopportunamente cremati, prove perse...ecc ecc.
Ma questi o sono in totale malafede o sono dei cialtroni!
Sono sempre più allibita. In più sti due consulenti, che, guarda caso, hanno ricevuto incarichi dai ROS e quindi si sentono a disagio...E ti credo!
ROS e HT = ringraziamenti lodi e amichevoli pacche sulle spalle.
Ma quanto è stato opportuno il lavoro offerto dai ROS ? E, dato che lo hanno avuto da tempo, come dichiarato, COME hanno svolto il loro lavoro per la difesa?
Perchè non mi fido neanche un pò?
Inoltre, il fare dietro front, da parte di questi due "leali professionisti", in questo momento, dà adito a tutte le peggiori illazioni da parte dei colpevolisti, e infatti, hanno già cominciato!

Vanna ha detto...

Andres condivido ogni parola!
Chissà cosa c'è dietro per procedere in tal modo!

Dudu' ha detto...

Se facciamo una ricerca e digitamo nella barra i dati, aumaticamente si dà l'invio e si aprono pagine. Invece si dice abbia digitato delle parole ma non la visualizzazione dei risultati.
Ben strano no?
Sono in pieno accordo con la difesa e mi unisco a Vanna !

l'ip è uno strumento per la formazione della prova , anche questo è stato violato volutamente.
(Sono pieni di risorse certi cassetti ! )

Ma quando verrà sentita la Azzolini, non dovevano sentirla oggi?

Dudu' ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
boboviz ha detto...

Dal link di Tommys:
"La relazione tecnica non evidenzia quale sia il sistema operativo, il web browser, la presenza o meno di antivirus".

Dai, non ci posso credere. Spero che Salvagni stia esagerando ad uso dei media, perchè una relazione tecnica informatica che NON contenga questi dati, per me informatico, è equivalente a fuffa.

Stefania ha detto...

Biboviz, hai ragione.

Per piacere, qualcuno mi spiega cosa vuole dire HT?

Grasssssie (faccina rossa)

Stefania

andres ha detto...

@Stefania

Hacking Team è una società di Information technology con sede a Milano che vende servizi di intrusione offensiva e sorveglianza a governi, organi di polizia e servizi segreti di tutto il mondo.

Stefania ha detto...

Grazie, Andres! Non la conoscevo.

Stefania

PINO ha detto...

X GILBERTO
E tutto uno strano vaso di pandora, dal contenuto più assurdo del fantastico originale della mitologia.
Una continua sortita di notizie che si rivestono di un sensazionalismo obbrobrioso.
Sara mai possibile discernere dove risiederebbe il reale e dove la menzogna?
Pino

Gilberto ha detto...

Caro Pino
Mi prenderai per matto, ma occorre leggere in filigrana, tra le righe. Tutti toppo presi tra nucleotidi o tredicenni per vedere i segni... La chiave è in quell’aiutino che la difesa (da un po’) sta porgendo all’accusa per darle modo di uscire perdente ma con la testa alta… Il copione, il gioco delle parti, ha i suoi modi, i suoi tempi e... le sue forme, mica si può improvvisare...

Gilberto ha detto...

@Pino
Dimenticavo. Enrico che è scomparso dal blog è il primo ad aver visto giusto.

Mik ha detto...

Gilberto,
credo che l'accusa abbia molto da perdere, e che non ne uscirebbe a testa alta. Mi sembra di intuire che si sia arrivati comunque ad un punto di svolta, una fine lama di rasoio. Ma dove taglierà? In un modo o nell'altro, vi saranno sacrifici. Chi é sacrificabile?

boboviz ha detto...

Ho dovuto, per lavoro, stendere un paio di volte delle perizie informatiche per i tribunali (principalmente furto di dati) ed è un incubo di dettagli a cui fare attenzione, altrimenti l'avvocato di turno invalida il tutto. E' per quello che mi sembra strano che la Procura produca una relazione così incompleta.

andres ha detto...

Dudù,
" Invece si dice abbia digitato delle parole ma non la visualizzazione dei risultati.
Ben strano no?"
E' strano sì! Ma chi lo ha detto? Perchè se questa voce fosse vera sarebbe una faccenda mooolto grossa. Farebbe il paio col dna monco. Si potrebbe dire che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Gilberto,
mi chiedo come sia possibile far uscire l'accusa perdente ma a testa alta e dimostrare l'estraneità di Bossetti nel delitto.Per scagionare Bossetti bisogna smontare gli altarini che Procura e Carabinieri hanno costruito o in malafede o
per incompetenza.Altrimenti al massimo si proscioglie Bossetti per insufficienza di prove, buttando alle ortiche la sua immagine e il suo futuro.
Quello che mi chiedo è perchè Salvagni e Camporini, pur sapendo da tempo, dell'abbandono dei consulenti, non hanno provveduto a sostituirli? Io ho il dubbio che non sia vero.

Gilberto ha detto...

@ Milk
Si tratta solo di salvare le forme per l'opinione pubblica di bocca buona. Alla difesa interessa la sostanza. Ormai la sceneggiata è entrata nel vivo... 'A testa alta' ovvio che è un eufemismo, trova pure tu una formula più aderente, diciamo 'salvando le apparenze'?

PINO ha detto...

Si GILBERTO
Cercando in modo certosino, e con una buona lente, riesco ad intravedere, ora, e dopo il tuo suggerimento, serpeggiante come un sottile ricamo, il disegno da te intuito già da qualche settimana.
Ero a distanza siderale, pur presumendomi acuto osservatore, dall'accettare determinate situazioni di fatto, che violentano la mia coscienza, solo accettandone la possibilità.
Non avrei mai potuto essere un avvocato, haimè!
Rivalutando retrospetticamente i fatti, è vero, "rien va plus", la pallina è ripartita per un nuovo giro della roulette.
Non, però, per quanto riguarda la paternità di MGB. Sia chiaro:-))

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