martedì 12 maggio 2015

Sabrina Misseri da 4 anni e 7 mesi è in carcere. Intanto gli imputati aumentano e nessuno critica il fantasioso e poco logico impianto accusatorio...


Il 15 ottobre 2010 Sabrina Misseri fu arrestata e portata al carcere di Taranto. Aveva 22 anni e la procura l'accusava di aver ucciso sua cugina Sarah in base alle parole dette da suo padre - in quello stesso giorno - durante uno stranissimo interrogatorio iniziato col primo sole in cantina e finito la sera in caserma. Un interrogatorio in parte registrato in cui si nota, già alle otto di mattina, lo stato psichico debilitato dell'allora reo-confesso, come si evince dalle riprese video, e la presenza di un avvocato difensore che incita il suo cliente, prospettandogli un futuro infernale, ad assecondare i procuratori. Il Gip Martino Rosati confermò la custodia cautelare in carcere, chiesta dai dottori Argentino e Buccoliero, perché, scrisse, la ricostruzione del padre che coinvolge la figlia nel delitto è attendibile. Per la procura e per il Gip, Sabrina Misseri mise in atto un'azione cruenta che durò diverso tempo. Almeno fino a quando Sarah cadde a terra. In pratica, sugli atti scritti dal Gip, venti pagine che ricalcavano la ricostruzione della procura e la chiamata in correità, ancora oggi è scritto che "si è trattato di un'azione preordinata, probabilmente giunta ad esiti più gravi di quelli programmati... un evento scaturito da un empito improvviso... un'azione cruenta protrattasi per lungo tempo durante il quale, almeno finché Sarah non è caduta esanime al suolo, Sabrina l'ha tenuta e le ha impedito di muoversi. Secondo il giudice Rosati Sarah arrivò a casa Misseri alle 14.28, lo dimostra lo squillo fatto al cellulare della cugina, il segnale convenuto per dirle che era arrivata e non che stava uscendo. L'omicidio - sempre per il Gip Martino Rosati - è avvenuto in sette minuti: nello spazio ricavato fra gli sms inviati dal cellulare di Sabrina fra le 14.28 e le 14.35.

Visto quanto affermava la procura e avvalorava il Gip coi suoi atti firmati, il 15 ottobre 2010 Michele Misseri era una persona attendibile anche quando rispondeva non capendo le domande e unendo a fatica le parole. In fondo, per capirlo basta ascoltare gli interrogatori (sia quello in cantina in cui sin dall'inizio invece di farsi mostrare il modus operandi dell'omicidio gli si chiese di dire chi l'aveva aiutato, sia quello a cui fu sottoposta Sabrina Misseri a fine settembre), non era il padre ma sua figlia che gli inquirenti da tempo volevano sulla scena dell'omicidio. E che Michele Misseri inserendola fosse diventato più che attendibile, lo dimostra il fatto che la procura neppure ordinò di perdere una mezza giornata per fare un paio di indagini prima di arrestare la ragazza (è bene ricordare che era incensurata), giusto per verificare se quanto asserito dal padre (che ad oggi neppure ricorda di averlo asserito) avesse una minima base logica. Michele Misseri quel 15 ottobre era talmente credibile che si ordinò l'arresto di sua figlia seduta stante, senza ulteriori indagini e senza tentennamenti. Ma anche oltre quella data per i procuratori rimase molto attendibile. Lo fu per altri 35 giorni, fin quando modificando versioni inseriva sempre più la figlia nella scena del crimine. L'avvocato difensore di Misseri, scelto per lui da un procuratore (come uscito a processo), parlava al suo assistito in carcere e poi chiamava in procura e tutti accorrevano... anche abbandonando i processi in corso.

Tutto questo durò fino al 19 novembre, quando in un incidente probatorio - assurdo e stranamente accettato da giudici e avvocati - il contadino disse che l'omicidio l'aveva commesso Sabrina durante un gioco chiamato "del cavalluccio". Pertanto è lampante come Michele Misseri per i procuratori non fosse un bugiardo patentato quando accusava sua figlia. In quei casi, come affermò più volte il suo avvocato che in schermo disse anche di sentirsi un suo figlio putativo, era un uomo genuino che aveva imboccato un percorso spirituale (verso la redenzione) per cercare di tornare sulla retta via. Questo nonostante avesse dichiarato ai giudici che Sarah era morta per sbaglio durante un gioco. Roba da chiodi che venne accolta come manna dal cielo e restò tale fin quando un televisore fece capolino nella cella del contadino che sino a quel momento era stato isolato dal resto del mondo.

Come dice lo stesso Michele Misseri, gli bastò guardare un paio di programmi televisivi "doc" per pensare: "Che strano, io all'avvocato ho sempre detto di aver ucciso Sarah da solo. E lui, dopo avermi consigliato la strada migliore da percorrere, strada che ho seguito punto per punto anche nell'incidente probatorio, si presenta nelle varie reti nazionali per dire che ancora non sto raccontando tutta la verità?

E fu per quei programmi televisivi - che prima di allora gli vietavano di guardare - che iniziò a ragionare in maniera diversa da quella cui l'avevano abituato in quel mese e mezzo di isolamento. E fu per quanto ascoltò in video che iniziò a spedire lettere in cui scagionava la figlia, le chiedeva scusa e accusava "qualcuno", che ora sappiamo essere proprio il suo ex avvocato e successivamente anche la consulente che lo affiancò, di averlo pilotato e portato a cambiare la versione iniziale con la promessa che in poco tempo tutto si sarebbe risolto al meglio. Da quel momento in poi chiese spesso di essere ascoltato dalla procura (inizialmente in assenza del suo legale) ma nessuno, dopo essere corsi alla sua cella e averlo verbalizzato più volte nei mesi precedenti, volle più ascoltarlo. Tanto che pochi giorni dopo la remissione del mandato al suo avvocato, il dottor Sebastio disse che Misseri non era credibile e la sua testimonianza non serviva perché il quadro probatorio contro sua figlia era chiaro e sicuro anche senza le sue accuse.

Embé, scrivendo quelle lettere si era rovinato la reputazione perché, mentre prima seguiva un percorso spirituale verso la verità (quella che pensavano i procuratori) ed era genuino, il totale rovesciamento della testimonianza lo rese un sicuro bugiardo patentato. Ciò che per la procura non era quando - dopo sette testimonianze variamente modificate in un solo mese - si tolse dalla scena del crimine per farla occupare tutta dalla figlia.

Quello fu un periodo importante della storia investigativo-giudiziaria perché la procura, nonostante quanto affermato, era in affanno e senza gli "aggiustamenti" del padre non aveva neppure una piccola prova che incastrasse Sabrina Misseri (non che ne abbia trovate di vere poi). Ma i fari degli inquirenti prima della confessione del padre erano puntati sulla ragazza che una linea investigativa credeva "la vera assassina di Sarah". E l'unico che poteva inserirla nel crimine era proprio Michele Misseri che certamente era stato a contatto col cadavere. Da più parti ancora oggi c'è chi crede alla bontà delle indagini non perché la logica porti alla dimostrazione che siano state ottime indagini, ma perché, generalizzando, pensa che la procura non avesse motivo, avendo già un assassino in mano, di perder tempo e passare da un reo-confesso a un omicida diverso. Però chi lo afferma non considera le indagini precedenti a una confessione, fra l'altro giunta come un fulmine a ciel sereno, che non dava soddisfazione a una linea investigativa che invece trovava legittimazione se dimostrava che il padre buono "copriva" la figlia assassina.

La linea investigativa, quindi, soddisfatta dagli aggiustamenti portati in campo in un mese e mezzo da Michele Misseri (ma solo nei verbali di interrogatorio e nell'incidente probatorio perché a chiunque lo frequentasse in carcere continuava a ripetere di aver ucciso Sarah da solo), sarebbe caduta a rotoli se si fosse verbalizzata la sua ultimissima versione. Nessuno volle ascoltarla e verbalizzarla, ma lui la mise per iscritto a dicembre 2010 - nelle lettere indirizzate alle figlie - e la confermò varie volte nel 2011. Ed era una versione già conosciuta in procura, perché in effetti il contadino tornò alla sua prima confessione eliminando tutte le modifiche inserite dal 15 ottobre al 19 novembre. In pratica, era la stessa versione accettata a braccia aperte anche dal Gip Martino Rosati (quando avallò la sua carcerazione), la stessa che il 7 ottobre fece dire al dottor Sebastio che il caso era chiuso al 95%.

Comunque, da dicembre 2010 in poi - dal momento in cui si capì che Michele Misseri avrebbe rivoltato le carte in tavola - qualcosa cambiò. Giusto in tempo perché in contemporanea il padre iniziò a scrivere le prime lettere alla figlia. Lettere che non si credevano farina del suo sacco e pensando ci fosse un suggeritore occulto si perquisì la sua cella e si sequestrarono anche i più piccoli fogli di carta. Per questo motivo gli fu impedito di inviare altre missive (tutte dovevano prima essere sequestrate e lette dai controllori). E forse per questo motivo a metà gennaio gli impedirono anche di parlare ai difensori di Sabrina di quanto accaduto durante l'omicidio. Uno dei tanti diritti negati alla difesa, una roba mai vista in democrazia e forse neppure in monarchia.

A chi non si accontenta dell'apparenza risulta facile fare due più due e domandarsi il motivo per cui proprio in quel periodo vennero "aggiustate" le testimonianze di chi aveva dichiarato di aver visto la ragazzina, sia in casa che per strada, in orari non compatibili con la ricostruzione che stavano realizzando i procuratori. Come risulta facile domandarsi il motivo per cui si anticipò l'orario di uscita di Sarah e l'orario del suo arrivo dai Misseri. Lo stesso orario che per mesi fu verbalizzato e messo agli atti - quale "cosa certa" - dal Gip Rosati che scrisse: "Sarah arrivò a casa Misseri alle 14.28'.26'', quando fece a Sabrina uno squillo sul cellulare come segnale per dirle che era arrivata, non che stava uscendo". E questo, anche se lo squillo può averlo fatto imboccando via Deledda e non proprio quando era di fronte al cancello della villetta, è in effetti l'orario più giusto e logico, visto che in pratica ci dice che Sarah sarebbe uscita di casa sulle 14.25 - subito dopo il messaggio inviatole da Sabrina alle 14.25.08 in cui le scriveva: "Mettiti il costume e vieni". Sarah era già pronta naturalmente, perché sapeva che se non fossero andate con Mariangela al mare sarebbe probabilmente andata comunque con Sabrina. Fu la signora Pisanò a dirlo a processo parlando di quanto accadde la mattina del 26 agosto in casa Misseri.

Ma l'orario di uscita, fino a quel momento giusto, cioè le 14.25, dopo la marcia indietro del contadino venne cambiato e portato alle 13.45/13.50. In pratica, se in precedenza all'uscita delle 14.25 corrispondevano venti minuti di vuoto temporale prima del primo passaggio di Sabrina e Mariangela in casa Scazzi (che chiedevano dove fosse Sarah), con la nuova versione tutto si dilatava a dismisura e lo spazio temporale prima dell'arrivo delle due ragazze diventava di un'ora. Il Gip, che in precedenza ne aveva avallato un altro di orario, avallò anche questo senza far caso che fra i venti minuti scarsi dichiarati ad agosto, settembre, ottobre e novembre, e l'ora di assenza stabilita nei verbali firmati a dicembre e a gennaio (sia dalla madre che dal padre che dalla badante), c'era una differenza di circa quaranta minuti. Eppure ci vuol poco a chiedere a un qualsiasi genitore cosa corre fra un orario e l'altro. Ci vuol poco a scoprire che una simile differenza una madre e un padre la notano subito, che non servono molti mesi e più interrogatori per rendersi conto di quanto passa fra un'assenza di venti minuti e un'assenza di un'ora. Perché una cosa è dire "è uscita poco fa per venire da te" e un altra è dire "è da tanto che è uscita per venire da te".

Tre persone erano in casa Scazzi quel 26 di agosto... possibile che tutte e tre non si siano rese conto della differenza che passa fra venti minuti e un'ora? Possibile che abbiano trovato una nuova fresca memoria dopo quattro mesi?

Ma forse la colpa fu del "fato"... "o di chi per lui". E forse fu lo stesso "fato" a decidere che per Avetrana dovesse circolare la signora Anna Pisanò. Una buona donna che occupava il suo tempo libero intrecciando pubbliche relazioni ad ampio raggio o girando per la zona con un registratore fornitole dai carabinieri autorizzati dalla procura. Una donna che fra una registrazione e l'altra si dilettava a frequentare giornalisti e programmi televisivi. Fu lei a dar per certo, non subito ma a troppi giorni di distanza dall'evento, ciò che solo lei disse di aver sentito dire a Sabrina Misseri. Fu lei che grazie a una confidenza della figlia parlò ai procuratori di un sogno, destinato poi a diventare parte basilare della nuova ricostruzione accusatoria, e di un fiorista che mai avrebbe voluto essere coinvolto per cause oniriche. Fiorista che da incensurato inesperto di interrogatori e interroganti, fu interrogato a modo scoprendosi nudo di fronte alla forza di persuasione che si è soliti usare durante le lunghe stesure dei verbali. Fiorista che quando si accorse di aver dato per vero ciò che vero non era, coraggiosamente fece marcia indietro.

Ma a Taranto non tutti possono far marcia indietro, non tutti possono cambiare le carte ormai in tavola - anche se sono bianche e senza significato. E pensare che per credergli sarebbe bastato chiedersi il motivo di quella retromarcia e rendersi conto che fra la sua famiglia e la famiglia Misseri non c'era alcun tipo di rapporto o contatto. Insomma: per quale strano motivo avrebbe dovuto coprire gli autori di un sequestro, mentire di proposito, passare mille guai e far condannare i suoi parenti? Non essendoci alcun tipo di motivo sarebbe stato facile stabilire che la verità non si trovava sul primo verbale - nato dal chiacchiericcio accettato per vero da chi interrogava - ma sul successivo.

Purtroppo a Taranto per alcuni vale ancora la famosa frase di Mike Buongiorno, la prima risposta è quella che conta, mentre per altri, e mi riferisco ai testimoni dell'accusa (a partire dai familiari di Sarah per arrivare al signor Petarra), vale il detto "più passano i mesi più i ricordi sono migliori". In pratica, chi ha indagato sulla morte di Sarah Scazzi ha fatto una cernita decidendo che a pari comportamento corrispondono diverse credibilità. Credibili sono diventati quelli che dal non sapere nulla, o non ricordare, sono passati al sapere tutto così da avallare la ricostruzione accusatoria. Incredibili gli altri che raccontano balle e andranno tutti a processo per falsa testimonianza. Ed ecco che ad oggi chi non ha seguito la linea accusatoria si trova o condannato o imputato. I parenti del fiorista, che sapevano di un sogno e di un sogno hanno parlato a processo, sono stati condannati in Assise, mentre chi nello stesso processo è rimasto neutro o ha parlato a favore dell'imputata, in questi giorni ha ricevuto la letterina della procura che li informa di essere nei guai e di trovarsi un avvocato. Fra i dodici nuovi imputati ci sono anche le zie di Sabrina Misseri e gli amici che vedevamo spesso in televisione: Ivano Russo e Alessio Pisello. Gli stessi che come Sabrina Misseri si son sbattuti l'anima per cercare Sarah, quelli che mentre la procura credeva che la ragazzina fosse "scappata di casa" ribadivano a gran voce di non credere a una fuga volontaria.

Insomma, per i procuratori ad Avetrana ci sono persone che non la raccontano giusta. Peccato che la logica pare volerci dire che anche a Taranto c'è chi non la racconta giusta. Basta aver seguito il processo di primo grado per capirlo.

Facciamo la prova del nove. Mettiamoci in posizione neutra e chiediamoci perché indagare tante persone per falsa testimonianza e non inserire nella lista anche la signora Anna Pisanò. Lei a processo raccontò una falsità enorme dicendo che il nome di chi aveva assistito al sequestro di Sarah non l'aveva fatto il giorno in cui si presentò in procura a parlarne perché ancora non lo sapeva. Disse che lo fece il giorno successivo, quando si ripresentò, perché quel giorno invece lo sapeva. Ma questa è una bugia, perché già durante l'interrogatorio aveva più volte ribadito che sua figlia il nome glielo aveva confermato tanti giorni prima mentre l'accompagnava all'aeroporto. Che senso ha avuto, dunque, la sua prima "visita onirica" in procura? Perché non ha ricevuto, come gli altri, la letterina? E perché non è stato accusato di falsa testimonianza anche il signor Petarra? Lui affermò di essere rimasto a pulire il marciapiede, quindi in strada, sino alle 15.30. Ma è pacifico che in quell'orario non fosse affatto sul marciapiede a pulire, visto che né Mariangela Spagnoletti né sua sorella lo videro quando dalle 14.45 alle 15.00 parcheggiarono per alcuni minuti, per ben tre volte, in via Verdi col muso dell'auto rivolto verso la sua casa. Quando per ben tre volte di fronte a quella stessa casa transitarono assieme a Sabrina per tornare in via Deledda.

Dov'era in realtà il signor Petarra? Cosa stava facendo nell'orario in cui Sarah scomparve dopo essere passata a piedi di fronte a casa sua? Perché ha detto che i ricordi si sono rinforzati quando ha ricordato che sua moglie doveva andare a lavorare per le quattordici... quando invece chi le dava il lavoro (solo un'ora e trenta di pulizie a settimana) a processo dichiarò che la signora Petarra non aveva alcun orario da rispettare e di solito andava quando le pareva?

Approfondire! Approfondire! Direbbe ai poliziotti un magistrato che conosco bene.

Per cui, siccome una giustizia giusta deve essere paritaria, non solo i testimoni della difesa devono rischiare una condanna per falsa testimonianza. Tutte le persone che testimoniano il falso dovrebbero venir incriminate e condannate. Se la giustizia è uguale per tutti, la procura di Taranto deve darsi da fare e ampliare la propria vista, non osservare solo ciò che l'ha infastidita durante le indagini e il processo. Ci sono incongruenze enormi? Ed allora si indaghi su tutti e si cerchi di capire. In caso contrario bisogna ritenere che almeno una parte dei procuratori di Taranto usi il potere per come la pensa e non per come andrebbe usato. E a dire il vero ci sono prove che dimostrano come in varie occasioni si siano induriti sulla loro idea senza considerarne altre. Una su tutte, ma ce ne sono diverse, quando portarono a processo e fecero condannare Domenico Morrone (assolto dopo quasi quindici anni) e chi testimoniò in suo favore (testimonianze non false ma veritiere vista la successiva assoluzione). Guarda caso la stessa identica linea giudiziaria che si sta usando coi testimoni del processo Scazzi che non si sono schierati con la ricostruzione accusatoria.

Ma se la legge è paritaria e uguale per tutti, oltre agli stessi testimoni dell'accusa indicati in precedenza anche i procuratori dovrebbero rispondere delle loro azioni e venire indagati e imputati da altre procure se le loro indagini e conclusioni si scoprissero unilaterali con una ricostruzione accusatoria palesemente sbagliata o troppo forzata. Così anche i Gip che avallano le diverse conclusioni senza verificarle, i Gup che autorizzano processi senza prove e i giudici che senza prove condannano. Sarebbe un modo nuovo di fare giustizia, ma buono a farci capire chi sia in realtà che la racconta giusta. Perché troppe versioni dimostrano che troppe cose non tornano. E per restare a Taranto c'è già da porsi la domanda: "Chi ha cambiato più volte la propria versione, risultando quindi meno credibile, Sabrina Misseri o chi la accusa?"

Vediamo le versioni opposte partendo dai procuratori e dal Gip che, pur rimasti all'ombra di una stampa troppo spesso allineata, hanno cambiato più volte le carte in tavola.

Prima versione: il colpevole è il solo Michele Misseri.
Seconda versione: il colpevole è sempre il Misseri ma è stato aiutato di sua figlia Sabrina.
Terza versione: il colpevole è la sola Sabrina Misseri e il padre l'ha solo aiutata.
Quarta versione: il colpevole è la sola Sabrina Misseri, ha ucciso per sbaglio durante il gioco del cavalluccio (sempre in garage) e suo padre dormiva.
Quinta versione: il colpevole è Sabrina Misseri, ma ha ucciso in casa durante un litigio.
Sesta versione: il colpevole è Sabrina Misseri che prima di uccidere è salita sull'auto guidata da sua madre per rincorrere Sarah per le vie di Avetrana. Sua madre ha poi partecipato al crimine non impedendo il delitto.

Insomma, un bel movimento di versioni e ricostruzioni che minerebbero la credibilità di chiunque. Perché non quella della procura di Taranto? Perché non ha colpa essendosi spesso adagiata alle varie versioni di Michele Misseri? Ma che significa "non ha colpa"? Colpa ne ha per forza perché prima di legittimarle avrebbe dovuto verificarle in maniera professionale. Se Misseri avesse detto che ad uccidere Sarah era stato il sindaco di Avetrana, avrebbero arrestato il sindaco senza fare indagini o avrebbero prima cercato riscontri alle parole del contadino? Chiaramente avrebbero cercato riscontri. Ed allora perché non si son cercati anche il 15 ottobre 2010, prima di arrestare Sabrina Misseri?

Meglio andare oltre e analizzare la versione di chi da quattro anni e sette mesi è in carcere e non si vuole che esca. Prima di tutto c'è da sottolineare come nel tempo non sia mai cambiata. Lei ha sempre detto di essersi stesa sul letto dei suoi genitori in attesa del messaggio dell'amica Mariangela - e sua madre ha confermato di averla trovata a riposare. Ma Cosima è coimputata, quindi la ragazza non ha alibi? No, l'alibi ce l'ha. Glielo forniscono i tabulati telefonici del pomeriggio del 26 agosto 2010 - tabulati che riportano la sequenza di sms intercorsi tra lei, Mariangela, Sarah e un'altra amica. Questa sequenza:

ore 14.23'.31" da Mariangela a Sarah "Il tempo di mettermi il costume e vengo;"

ore 14.24'.03" da Sabrina a Mariangela "Avverto Sarah?";

ore 14.24'.15" da Mariangela a Sabrina "Ok";

ore 14.25'.08" da Sabrina a Sarah "Mettiti il costume e vieni";

ore 14.28'.13" da Sabrina a Sarah "Hai letto il messaggio?";

ore 14.28'.26" Sarah effettua lo squillo sul cellulare di Sabrina;

ore 14.28'.40" da Sabrina a Mariangela "Sto tentando in bagno :)";

ore 14.31'.44" da Angela Cimino a Sabrina "Allora oggi il trattamento non si fa?";

ore 14.35'.37" da Sabrina a Angela Cimino "No, non si fa";

ore 14,39'.31" da Sabrina a Mariangela "Sono pronta".

Ora, ai tempi scritti sui tabulati aggiungiamo un altro orario: ore 14.18' sms da Francesca a Sarah. Questo sms, che non ha ricevuto risposta, per la procura dimostra che Sarah è morta prima delle 14.18.

Ed allora, se è morta prima di quell'orario, per verificare quanto sia logica la ricostruzione accusatoria ammettiamo pure che il Petarra non si sia confuso, che abbia ricordato giusto e visto Sarah andare verso via Kennedy sulle 13.50. Ammettiamo quindi che Sarah sia arrivata dai Misseri prima delle 14.00 - anche se sul tabulato telefonico non risulta lo squillo che inviava di solito al momento del suo arrivo pomeridiano (e tutti sanno che se non c'era nessuno fuori lo inviava, anche suo fratello come ha chiaramente testimoniato a processo). Detto questo, abbiamo uno spazio temporale che va dai venti ai ventitré minuti. Un lasso di tempo ristretto in cui, basandosi sulla ricostruzione accusatoria, devono per forza essersi compiute svariate azioni. Proviamo a metterle in fila assecondando l'accusa, quindi senza aggiungere quei tempi logici che prevedono, prima di un simile delitto, il montare di una rabbia cieca che sfoci in un'ira incontrollata. Restiamo scarni come se durante l'omicidio non si fossero provate emozioni di alcun tipo e vediamo cosa accade ad ogni azione.

Prima: Sarah alle 13.56 arriva di fronte alla villetta dei Misseri. Per facilitare pure in questo caso la ricostruzione accusatoria - quindi per accorciare i tempi - accettiamo anche che trovi la cugina ad attenderla sulla veranda (pur se il fatto si mostra illogico visto che non l'aveva avvisata del suo arrivo) e che senza perdite di tempo con lei entri nella casa degli zii.

Seconda: Sabrina inizia subito a rinfacciare a Sarah le sue fantasie adolescenziali su Ivano (per pensare che sia così dovete abbandonare la logica e non ricordare che le due cugine erano state insieme fino a un'ora prima e che Sarah a casa sua non si era poi mostrata né preoccupata né tesa). Sulle 14.00 il tutto si inasprisce e parte una sorta di aggressione verbale pesante che dura pochi minuti ma che impaurisce Sarah come mai si era impaurita.

Terza: Sarah alle 14.05 scappa dalla casa degli zii (anche se è strano che abbia reagito in questa maniera visto che tutte le testimonianze ci dicono che quando Sabrina la sgridava lei restava in silenzio senza muoversi o reagire).

Quarta: Cosima e Sabrina alle 14.07 si infilano le scarpe al volo ed escono per salire in auto e inseguirla.

Quinta: Cosima zigzaga fra i sensi unici di Avetrana, indovina con fortuna le strade e individua la posizione raggiunta dalla nipote. Alle 14.11 la blocca e senza pensare che qualcuno possa sentirla o vederla le intima di salire in auto.

Sesta: Sarah alle 14.12 si trova in strada, sotto le finestre aperte di diverse abitazioni, vede il fiorista passare lentamente coi finestrini abbassati (come lo vedono Sabrina e Cosima) ma non urla, non fa nulla, non chiede aiuto e nonostante la paura che poco prima l'ha convinta a scappare dalla casa degli zii sale in auto per tornarvi.

Settima: Senza perdere tempo, alle 14.13 Cosima risale nuovamente sulla vettura, ancora zigzaga per Avetrana e ritorna con l'auto in via Deledda.

Ottava: Alle 14.17 le tre rientrano in casa senza che Sarah dica o faccia nulla.

Nona: Sabrina, senza avviare nessuna discussione e senza gridare, alle 14.18, incurante del messaggio che arriva sul cellulare della cugina e del fatto che il fiorista abbia visto sua madre obbligarla a salire in auto, va in camera e prende una cintura perché ha deciso di ucciderla e non gli frega nulla del testimone che può incastrarla.

Decima: Vabbè, Sarah non è morta prima dell'orario indicato dalla procura, ma andiamo avanti perché qualche limata ai tempi suddetti si può anche ipotizzare e perché potrebbe comunque morire subito dopo e restare all'interno di una logica ricostruttiva. Perciò alle 14.19 Sabrina torna in cucina, o in sala. Sarah è ancora lì con la zia e lei le stringe al collo la cintura per qualche minuto e la uccide senza che la piccola si ribelli urlando o faccia nulla per impedirglielo.

Undicesima: Sarah è a terra morta e Sabrina non ha né tremori né sensi di colpa. Alle 14.23'.31'' riceve il primo messaggio di Mariangela.

Ecco, Sarah è stata uccisa nel modo pensato dall'accusa. Nessuno scrupolo o sentimento da parte di chi per anni l'ha accudita sono entrati nella scena del crimine. Solo odio puro come se i protagonisti avessero vissuto insieme ma disprezzandosi l'un l'altro. Certo, per condannare all'ergastolo una persona incensurata non basta una ricostruzione del genere che, se vagliata con logica e buonsenso, pare più cinematografica che reale. Inoltre a invalidarla c'è lo squillo successivo che alle 14.28 parte dal cellulare di Sarah. Uno squillo che lega le mani alla procura fin quando non decide di calare l'asso del "depistaggio". In pratica, tutte le azioni che seguono l'omicidio per la procura sono parte di un piano mentale elaborato da Sabrina Misseri per far credere agli inquirenti di avere un buon alibi. Continuiamo quindi l'elenco e vediamolo questo asso, queste sicure azioni di depistaggio capaci di inventare un alibi.

Dodicesima: Sabrina, senza tremori né dolori, nonostante abbia stretto una cintura al collo della cugina per diversi minuti, calma come se avesse ucciso una zanzara, è eccezionalmente veloce e in soli 32 secondi riesce sia a leggere il messaggio inviatole da Mariangela, sia a decidere di crearsi un alibi sia a scrivere e inviare un sms in cui chiedere se può avvertire Sarah. Il tutto accade dalle 14.23'.31'' alle 14.24'.03'' - in soli 32 secondi, per l'appunto.

Tredicesima: Sabrina è anche fortunata, perché Mariangela le risponde subito (se non le avesse risposto non avrebbe potuto inviare un sms al cellulare di Sarah). Ed ecco che alle 14.25'.08'' parte il primo messaggio a cui Sarah non può rispondere perché per la procura è già morta.

Quattordicesima: Il cadavere è steso sul pavimento e bisogna occultarlo. Così Sabrina scende in garage e chiede a suo padre di occuparsene. Poche parole perché non c'è tempo da perdere. Lui non fa una piega e non discute l'ordine impartitogli. Questa azione si svolge in soli tre minuti, ma pur se corta ha impedito a Sabrina di inviarsi lo squillo di conferma col cellulare della cugina. Ma lei lo squillo lo faceva sempre, per questo è obbligata ad inviare un ulteriore sms. Sono le 14.28'.13''.

Quindicesima: Il messaggio arriva al cellulare di Sarah, già nelle mani di Sabrina che in un batter d'occhio lo aziona e si invia uno squillo. Sono le 14.28'.26'' e per la procura quello squillo partito dal cellulare di Sarah è stato inviato da Sabrina Misseri per depistare le indagini.

Sedicesima: La velocità mentale di Sabrina è incredibile. Per questo non appena inviato lo squillo lancia il cellulare di Sarah a suo padre e in un lampo decide di inventarsi cosa scrivere e di scrivere un sms che ritardi l'arrivo di Mariangela. Occhio ragazzi, come direbbero quei "maghi" che ingoiano le spade in pubblico, questa magia potrebbe risultare pericolosa e vi invito a non tentarla perché non è facile pensare a cosa scrivere e dopo averlo pensato scriverlo e inviarlo tramite sms in soli 14 secondi. Infatti a Mariangela (che fortunatamente non è ancora pronta perché nel caso fosse giunta subito in via Deledda sarebbe stato il caos) il messaggio lo riceve alle 14.28'.40''.

A questo punto credo sia inutile andare avanti. Credo che per ogni persona dotata di logica sia lampante che la ricostruzione della procura sul depistaggio in grado di creare un alibi perfetto vada aldilà di ogni umana possibilità mentale e fisica. Credo che abbia ragione il dottor Coppi quando dice che l'alibi di Sabrina è inattaccabile. Credo che basterebbe anche poca logica e poco buonsenso per capire che non ci sono indizi colpevolisti, né gravi né concordanti, che si adattino a una Sabrina Misseri assassina. E soprattutto, credo che non sia giusto tenere in carcere più persone incensurate, in attesa di un verdetto definitivo, senza avere in mano vere prove. Perché ci sarebbe anche da capire il motivo per cui Cosima Serrano è in carcere... qualcuno per caso lo sa?

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114 commenti:

Annamaria Cotrozzi ha detto...

La logica dei ragionamenti di Massimo mi appare di un'evidenza incontestabile. Altrettanto evidente mi appare l'atrocità di una carcerazione preventiva (!) che dura da quasi cinque anni: una tortura tanto più spaventosa se a subirla è, come in questo caso, una ragazza che al momento dell'arresto aveva appena ventidue anni. Quanto a Cosima, nemmeno io ho mai capito su che base sia stata arrestata. Davvero non so come la coscienza civile possa accettare tutto questo. L'indifferenza che circonda il dolore di queste due innocenti (sono tali sono anche giuridicamente) è per me inspiegabile. Quasi nessuna voce autorevole si leva mai in loro difesa, nemmeno quando, nel web, vengono vigliaccamente attaccate e derise persino per il loro aspetto fisico (tra parentesi, questa non è una forma becera di discriminazione di genere? coloro che, in tv o altrove, si vantano di lottare contro la violenza sulle donne non hanno nulla da dire in proposito? non è violenza sessista, questa?).

Ivana ha detto...

Da quando giornalisti come Vittorio Feltri e la Palombelli si sono permessi di esprimere giudizi (che definire “irriverenti” è un eufemismo) su una ragazza morta assassinata:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/02/05/meredith-palombelli-la-vittima-era-bruttina-e-i-2-colpevoli-belli-sempre-e-questa-e-una-colpa/263964/
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/02/26/news/sollecito_meredith_feltri_lineagialla-79715820/
non posso che continuare a essere indignata di fronte a tanta mancanza di rispetto!
Ovviamente resto avvilita anche quando determinate affermazioni vengono rivolte alle presunte colpevoli… Non so se il vero e unico responsabile sia il Misseri, non so se Sabrina e la madre avessero perdonato (o no) a Sarah il fatto che quest’ultima potesse aver danneggiato l’immagine della cugina di fronte al paese rivelando determinati particolari intimi e privati, ma di certo ritengo vergognoso che venga denigrato l’aspetto fisico di qualsiasi persona.
Credo che chi deride la fisicità altri dimostri molta ignoranza: la bellezza è spesso soggettiva e ciò che può apparire bello per alcuni per altri può sembrare insignificante e non attraente.

Ivana ha detto...

Errata corrige
Leggasi: "la fisicità altrui"

Chiara ha detto...

mezzo O.T.

si riescono a recuperare i verbali delle udienze del processo? dal sito de La Voce di Manduria sono stati tolti molti mesi orsono...chissà perchè O_o

(continuo a restare fissata sulla deposizione di Alessandra Spagnoletti del 21/2/2012 perchè dopo avere scritto ciò che ero convinta di avere trovato, ma venendone smentita anche da fonti autorevoli qui presenti, ho voluto ricontrollare senza che, appunto, fosse possibile...ci terrei caspita a togliermi quel dubbio, qualcuno ha conservato i pdf?)

Unknown ha detto...

Ti ho inviato una mail...

Luca Cheli ha detto...

Hai detto tutto Massimo, in effetti quello sul caso Scazzi è probabilmente in assoluto il più assurdo processo italiano da parecchio tempo a questa parte.
Assurdo per l'impianto accusatorio a geometria variabile, ma in questo non sarebbe unico, per esempio è ampiamente successo nel caso Kercher; assurdo nel voler ignorare ad ogni costo il reo confesso a favore di diversa tesi e questo non so quante volte sia capitato; assurdo per la totale assenza di prove fisiche bellamente ignorata, dato che non c'è nemmeno prova materiale che Sarah Scazzi sia arrivata in quella casa, altro che scenari d'omicidio in garage o al primo piano. Non c'è invero nemmeno prova fisica che sia stata trasportata con l'auto del Misseri (viva o morta), mi pare.
Insomma, l'unica cosa veramente provabile è che Michele Misseri sapeva dove si trovava il cadavere e che era in possesso di alcuni oggetti della vittima.
Questo potrebbe essere sufficiente a condannare il Misseri in presenza di una sua confessione, ma a null'altro e meno che mai a coinvolgere terzi, se non in un contesto dove il cosiddetto processo indiziario ha oramai stabilmente preso la deriva del processo "sospettiario".
Quanto poi al clima generale intorno ai testimoni, a tutto il contesto, beh spero che prima o poi tutta la questione arrivi in mano alla CEDU.

Chiara ha detto...

grazie massimo! :*

Unknown ha detto...

Ottimo commento che non lascia adito a molti dubbi. Ci troviamo di fronte ad una forma estrema di giustizia teorematica, sostenuta da una forma ancestrale di pregiudizio collettivo alimentato dai media. Quest'ultimi hanno per mesi bombardato lettori e ascoltatori con il seguente mantra: "Sabrina la figlia prediletta del Misseri." Ciò nelle menti ottuse di chi si beve ogni pozione colpevolista ha fatto scattare un ferro sillogismo: un padre che accusa una figlia prediletta deve avere più di un motivo valido per farlo. Il cerchio si è chiuso ed ogni considerazione è diventata superflua. Lombroso docet.

andres ha detto...

Articolo perfetto, grazie Massimo.
Mi associo completamente a quanto scritto da Annamaria Cotrozzi nel suo commento.

Vincenzo ha detto...

Sapevo che l'articolo sarebbe stato esaustivo, caro Massimo. Come ha scritto Andres, possiamo considerarlo perfetto perché da una parte si denuncia il paradossale rinvio a giudizio di tutte quelle persone che hanno avuto il coraggio di dire la verità - discordante da quella che sostiene la Procura - e dall'altra si pronuncia l'irreversibile logica.
Una logica che ha sempre giovato a Cosima e Sabrina, detenute da anni sebbene siano in presunzione di innocenza (bel paradosso!).
E' d'uopo rammentare cosa disse Giacomo Scazzi nelle prime ore, in virtù di agevolare le ricerche di Sarah, già di per sé complicate: se Sarah fosse veramente uscita alle 13,45 dubito che l'uomo avrebbe detto che l'uscita era avvenuta da poco.
Se, invece, prendiamo in considerazione che l'uscita è avvenuta alle 14,25, allora sì che converge con quanto sostenuto.
Si vocifera che la Procura, ora, sostenga che Ivano fosse presente in via Deledda alle 14,00 durante la discussione tra Sabrina, Sarah e Cosima. Dunque i tre avrebbero litigato per la storia del rifiuto di Ivano e quant'altro (avrebbero potuto farlo la mattina!), ma io ho riflettuto a lungo su questa supposizione e devo dire che non combacia per niente con la logica per le seguenti considerazioni:
1) non si spiega come mai Sabrina non abbia inviato un sms a Sarah a casa sua nonostante ci fosse questo "processo rusticano" (addirittura sarebbe la stessa Sarah ad agevolarla inventando di aver ricevuto il messaggio);
2) non c'è nessun contatto telefonico tra Sabrina ed Ivano nelle ore che precedono l'omicidio, quindi è illogico supporre che fosse andato lì per chiarire quando non vi erano i requisiti per farlo.
Sarebbe bastato un "Vieni un attimo a casa mia ché dobbiamo parlare" o una telefonata, ma non c'è nessuna traccia di questo. Il che fa pensare che nessun processo rusticano si fosse celebrato nella casa di via Deledda.
Ho riflettuto anche sul fatto che i due testimoni avrebbero visto una macchina color amaranto compatibile ( sempre compatibile!!!) con quella di Ivano allontanarsi da via Deledda alle ore 14,00. Ebbene sì, le due testimonianze stridono lampantemente dal momento che Anna Lucia Morleo uscì di casa alle 13,50 e sostò per qualche minuto fuori casa Misseri per chiedere a Sabrina se volesse andare al mare con lei ed il marito. Non ottenendo risposta - questo conferma che Sabrina era a letto con la madre - se ne andò.
Ha altresì specificato di aver visto solo la macchina di Cosima e di Michele, circostanza discussa nel dibattimento. Dunque, se consideriamo che alle 13,50 la Morleo esce di casa e sosta per qualche minuto fuori casa di Sabrina per poi ripartire, non capisco cosa avrebbe potuto fare Ivano tra i minuti che susseguono le 13,50 e le 14,00, orario in cui i due testi avrebbero visto la macchina compatibile con la sua. Sicuramente questa discussione avrebbe dovuto impiegare un bel po' di tempo, però mi sembra che i protagonisti abbiano concluso il tutto celermente per cimentarsi in inseguimenti e fughe altrettanto leste.
Buongiorno a tutti.

Ivana ha detto...

Durante la puntata di "Chi l'ha visto?" del 6 maggio 2015 hanno parlato dell'elenco di dodici persone alle quali i due PM avrebbero fatto notificare gli avvisi di avvenuta conclusione delle indagini nell'inchiesta parallela sull'uccisione di Sarah.
I due magistrati sosterrebbero che Ivano Russo, per non essere risucchiato in quella terribile storia, avrebbe tenuto nascoste circostanze determinanti per la risoluzione del caso. Il cuoco di Avetrana aveva dichiarato agli inquirenti che quel 26 agosto era rimasto tutto il giorno in casa e che solamente alle ore 17.00 aveva appreso la notizia della sparizione di Sarah; riguardo alle telefonate fattegli da Sabrina all'ora di pranzo, lui aveva detto di essersene accorto solamente alle ore 17.00 perché la notte prima di rincasare aveva dimenticato il telefono in macchina; però era stata proprio la madre di Ivano a parlare del telefono del figlio che squillava il giorno della morte di Sarah e, quindi, per gli inquirenti, tale telefono non poteva che essere in casa.
Che cosa sanno di più i due magistrati sui movimenti di Ivano?
Si parla di due supertestimoni che smentirebbero la testimonianza di Ivano Russo. Pare che lui fosse nella villetta di via Grazia Deledda a discutere su un fatto privato che, però, era ormai sulla bocca di tutti.
Ivano stesso, nei giorni seguenti, avrebbe raccontato ogni particolare a una persona che allora gli era cara (adesso non più!) e tale persona avrebbe raccontato tutto agli inquirenti.
Il secondo testimone avrebbe visto una macchina color amaranto allontanarsi dalla villetta...
Insomma, i dubbi mi assalgono:
1) perché la versione di Ivano e quella della madre (riguardo al telefonino) non coincidono?
2) perché gli inquirenti, che avrebbero avuto UN COLPEVOLE CERTO(che aveva già confessato!) hanno continuato a ricercare IL COLPEVOLE? Per amore di verità, o per quale altro motivo?

Vincenzo ha detto...

Qualcuno, nel caso ce l'avesse, potrebbe darmi il verbale dell'udienza in cui depose Ivano Russo? Che io sappia, ovviamente stando ai tabulati telefonici, Sabrina non aveva effettuato nessuna telefonata e nessun sms sul cellulare di Ivano in quanto vennero fatti successivamente, per informarlo della sparizione di Sarah. Dovrei leggere la contestazione del P.M. su questa circostanza.

Ivana ha detto...

Credo che per "telefonate fatte da Sabrina all'ora di pranzo" (come è stato detto da "Chi l'ha visto?") s'intendano le telefonate fatte da Sabrina per informare Ivano della "scomparsa" di Sarah, quindi DOPO pranzo, a meno che nel sud dell'Italia generalmente si cominci a pranzare dopo le ore 14.00...

Unknown ha detto...

Le telefonate e gli sms Sabrina Misseri li invia dopo le 15.00. Come chiamò Alessio Pisello per chiedergli aiuto, così chiamò Ivano Russo che però non rispose. La madre di Ivano, interrogata a mesi dal crimine, ha poi dichiarato di essersi confusa con un altro giorno e la fidanzata del fratello ha confermato la versione di Ivano che seppe per certo della scomparsa - mentre sua madre lo portava al lavoro - da Alessio. Prima credeva che fosse un escamotage di Sabrina per parlargli (era dal 21 agosto che non si sentivano né vedevano).

Il resto è fuffa...

Vincenzo ha detto...

Ah, ecco! Infatti io credevo che Gian Loreto carbone si riferisse a chiamate e messaggi inviati verso l'ora di pranzo (13,00-14,00), il che mi è risultato strano in quanto agli atti non esistono. Grazie per aver rettificato, cosa che avrebbe dovuto fare l'inviato di "Chi l'ha visto?". Sarebbe bastato dire: "Perché non hai risposto alle chiamate di Sabrina dopo le 15,00?
Allora non mi sbaglio quando sostengo che non vi sia stato nessun processo rusticano in casa Misseri, dal momento che Ivano non si sarebbe mai recato lì senza essere stato avvisato, né tantomeno Sarah che, ricordiamo, esce alle 14,25, orario che scagiona Cosima e Sabrina.
Se non erro, la madre di Ivano venne interrogata a novembre del 2010, quindi dopo tre mesi dagli accadimenti, tempo ragionevole per confondersi su meri dettagli come quello del cellulare.
Come ha scritto Massimo, il resto è fuffa. Buon pomeriggio.

magica ha detto...

basterebbe aver letto il post di massimo per avere una una chiara sequenza dei fatti che scagionano le misseri .
infatti non penso che il titolare del blog abbia scritto la cronologia dei fatti a piacimento : non è un giornalaio , metto le mani sul fuoco che quello che ha scritto sia quello che veramente successe quel giorno , poichè gli orari e gli indizi e tutte le testomonianze del momento sono state trascritte e avvallate .'
percio'dopo aver ltto il post il post se uno ragiona con la logica , non si immerge nel gossip dei media .

sana chamg ha detto...

Dove trovo gli atti del processo?

Vincenzo ha detto...

Sana Chamg, gli atti del processo si trovavano sul sito "La voce di Manduria", ma da qualche mese sono stati rimossi tutti. Fortunatamente ho avuto modo di leggerli tutti prima che venissero eliminati. Penso che qualcuno li abbia salvati tutti, però.

sana chamg ha detto...

Grazie!
Allora se qualcuno me li potesse gentilmente inviare, la mia mail è: stefy.rao@gmail.com
Preferisco sempre affidarmi ai dati di prima mano piuttosto che alle interpretazioni!^^

sana chamg ha detto...

Grazie!
Allora se qualcuno me li potesse gentilmente inviare, la mia mail è: stefy.rao@gmail.com
Preferisco sempre affidarmi ai dati di prima mano piuttosto che alle interpretazioni!^^

Ivana ha detto...

Massimo, hai concluso scrivendo: "Perché ci sarebbe anche da capire il motivo per cui Cosima Serrano è in carcere... qualcuno per caso lo sa?"

Ritengo non si possa escludere che un movente plausibile, per il delitto della povera Sarah, potrebbe essere la crescente rabbia di Cosima e di Sabrina esplosa nei confronti di chi presumevano avesse rivelato un segreto intimo e personale, così da ledere gravemente (in base a una determinata mentalità ancorata a determinati pregiudizi)l'immagine di Sabrina di fronte a tutto il paese.

TommyS. ha detto...

Luca Cheli

"Insomma, l'unica cosa veramente provabile è che Michele Misseri sapeva dove si trovava il cadavere e che era in possesso di alcuni oggetti della vittima.
Questo potrebbe essere sufficiente a condannare il Misseri in presenza di una sua confessione, ma a null'altro e meno che mai a coinvolgere terzi, se non in un contesto dove il cosiddetto processo indiziario ha oramai stabilmente preso la deriva del processo "sospettiario".


Concordo perfettamente con te. E' da molto tempo che sono convinto di questo.

Ma aggiungo anche altro. Non vi è alcuna prova e tanto meno certezza che Michele Misseri si sia recato a Contrada Mosca durante il periodo della sua assenza da casa che va dalle 15.00 alle 16.00 di quel giorno. Sembra che il ROS abbia fatto sul posto delle verifiche di copertura radioelettrica del segnale Vodafone ed abbia concluso sulla compatibilità di aggancio di una cella (per di più DCS e non GSM) dell'impianto che si trova a San Pancrazio Salentino in posizione, rispetto al centro del paese, diametralmente opposta a Contrada Mosca. Dubito fortemente che fosse possibile che Misseri, durante la telefonata con la moglie dell 15.26 (mi sembra di ricordare), agganciasse proprio quella cella quando l'impianto di Avetrana si trovava decisamente molto più vicino, ragion per cui ritengo probabile che si fosse recato da tutt'altra parte e solamente in seguito, forse nel pomeriggio tardo o forse anche successivamente, sia andato al Mosca. La questione sposterebbe decisamente l'esito del processo rendendo palese l'innocenza delle due donne.

Ma sono anche tanti altri gli indizi che mi fanno pensare che dietro questo delitto vi siano ben altri personaggi e che Misseri per un qualche oscuro motivo si sia trovato coinvolto.

Per chiudere, più che processo "sospiettario", parlerei di vera e propria "caccia alle streghe" come se invece che ad Avetrana fossimo nella Salem del XXVII secolo.

Unknown ha detto...

In pratica, Ivana, tu credi all'ultimo movente. Ti ricordo i primi due perché ad ogni versione se ne trova uno idoneo:

1) Sarah uccisa per non far sapere in paese che lo zio ci aveva provato con lei
2) Sarah uccisa perché Sabrina era gelosa di lei a cui piaceva Ivano

Ma tu punti al terzo. Quindi all'omicidio premeditato e non nato per caso (che non potrebbe esistere perché due persone che vanno fuori di testa all'unisono non sono contemplate dalla scienza. Una avrebbe fermato l'altra).

In base alla ricostruzione accusatoria le incongruenze son tantissime, ma una si staglia subito all'orizzonte. Sarah era a casa dei Misseri anche quella mattina (fin oltre la mezza) e non ha sentore di pericoli vari. Ma lasciamo perdere. Sarah non è stata uccisa quella mattina perché non c'era Cosima, mettiamola così, ma è comunque a casa dei Misseri prima delle 14.00. E' un omicidio premeditato? Ed allora si chiede la porta e la si uccide subito senza farla fuggire. Perché se fugge significa che ha capito di trovarsi in pericolo. E se ha capito il pericolo significa che non torna in quella casa. Che se incontra un fiorista lo chiama, che se vede una finestra aperta grida, che se c'è un campanello da suonare lo suona...

Ma lasciamo la logica e torniamo alla base del movente. In quest'ultimo le due avrebbero ucciso Sarah perché lei aveva detto al fratello Claudio, che poi si era attivato in prima persona per diffondere la notizia (altrimenti restava circoscritta a lui e a sua madre), di un mezzo rapporto intimo neppure consumato.

Al limite da uccidere era Claudio, volendo proprio uccidere una persona a mente fredda (visti i giorni trascorsi) per una simile sciocchezza che ti può far arrabbiare al momento perché se confidi un segreto vuoi che resti un segreto.

Ma ciò che fa specie, non è che a morire non sia stato Claudio, è che un simile movente, quello accettato dal giudice ex procuratore ed ex collega dei pubblici ministeri, sia stato messo messo in campo senza tenere conto che Sabrina già era stata fidanzata per anni con un altro ragazzo, con cui aveva consumato e che poi aveva lasciato.

Insomma, si chiamerà anche Avetrana e sarà pure al sud, ma le ragazze e i ragazzi sono come quelli che vivono al nord... che vergogna poteva provare chi già era "svergognata" perché dopo anni si era lasciata col fidanzato?

Al processo è entrata tanta fuffa, la stessa messa in campo dai media aumentata all'ennesima potenza, e questa ha contribuito ad alzare l'emotività, la pressione del sangue e ad incasinare la mente e a nascondere le parti logiche.

Massimo

TommyS. ha detto...

Ivana

Oltre a condividere pienamente quello che ti ha scritto Massimo (al quale vanno i miei complimenti per l'articolo, come se ce ne fosse ancora bisogno) aggiungerei che a processo non è emerso nulla che facesse pensare che Sabrina, dopo l'episodio in macchina con Ivano, fosse additata in paese come ragazza facile con la quale si poteva tranquillamente provarci. Quello che è invece emerso è che sin da quasi subito il paese ha additato lei come l'assassina di Sarah, basandosi quasi esclusivamente sulle apparizioni di Sabrina in televisione. Apparizioni e fama mediatica probabilmente invidiate da molti, inclusa soprattutto la Pisanò.

L'episodio del rapporto incompleto risale al 2 agosto (anche se Ivano parla solamente di un altro episodio del 21 giugno negando quello di agosto, secondo me perché probabilmente stava già segretamente con la nuova fidanzata) e Sabrina ne parlò solamente con Valentina e Mariangela. Tuttavia lo venne a sapere Claudio (e da chi se non dal duo delle migliori amiche?) che ne accennò ad Ivano chiedendogli spiegazioni. E' solo a quel punto, intorno a ferragosto, che Ivano decide di troncare con Sabrina. Ed in occasione del momento di chiarimento (credo fosse la famosa notte bianca) assieme a Sabrina c'era anche Sarah segno evidente che Sabrina stessa non l'incolpava di nulla. Ma questo i giudici hanno fatto finta di non ricordarselo perché altrimenti il loro movente sarebbe sfumato.

Vincenzo ha detto...

Inoltre non esiste nessun messaggio di Sabrina che dimostri il suo risentimento per il fatto che Sarah avrebbe divulgato (da quando in qua?) la storia del 2 agosto in paese.
La Procura ha sempre sostenuto che in quel periodo ci fosse "alta tensione" tra le due cugine, tant'è vero che la sera in cui Sabrina ruppe con Ivano si recò con Sarah a cantare il karaoke (alla faccia dell'iracondia di Sabrina), comportamento anomalo per una persona che scopre che la rottura di una possibile storia d'amore è proprio l'amata cuginetta.
E' questo che bisogna inculcare nella mente di coloro che non hanno letto nemmeno una riga degli atti di questo processo: Sabrina non aveva nessun motivo per compiere quella serie di condotte finalizzate all'eliminazione di Sarah, né tantomeno Cosima, che nulla c'entrava nei loro rapporti.
Vorrei ricordare altresì che Cosima e Sabrina non avevano buoni rapporti, quindi non credo assolutamente che la figlia fosse propensa a raccontare alla madre la sequela di accadimenti che viveva inesorabilmente, come non credo che la donna sarebbe intervenuta per dar manforte alla figlia.
Tralasciando questo, mi chiedo come mai non sia successo niente durante quella mattina, visto che Sarah rimase in casa di Sabrina per ore. Ore in cui sarebbe potuto scoppiare l'irreparabile. Invece è tutto sereno, pacato, tanto che Sarah si reca a casa tutta spensierata perché quel pomeriggio sarebbe andata al mare. A questo punto anche la frase scritta sul diario ("Come al solito Sabrina se l'è presa con me perché sto sempre con Ivano") perde valenza, giacché "come al solito" lascia intendere che questi rimproveri avvenivano spesso, premettendo che quella mattina rimasero insieme per ore.
Niente da fare: l'irreversibile logica fa da padrona in questa intricata, controversa vicenda che, mi auspico, possa concludersi con una meritata assoluzione per non aver commesso il fatto.

Ivana ha detto...

Massimo e TommyS, personalmente mi risulta illogico che gli inquirenti si siano accaniti, immotivatamente, nei confronti di Sabrina e di Cosima, tanto più che c'era già un colpevole che aveva confessato la propria responsabilità.
Nel mio messaggio precedente ho accennato a una POSSIBILE "rabbia crescente" (FORSE sfociata in un delitto d'impeto preterintenzionale?) Penso che né Sabrina né Cosima avessero l'intenzione di uccidere, ma, forse, potrebbero aver voluto soltanto "regolare i conti" con colei che ritenevano avesse tradito la fiducia di chi le voleva bene.
Se non erro, quella mattina Sabrina stava lavorando e nella villetta era presente anche una cliente, per cui non avrebbe potuto iniziare una discussione privata con Sarah.
E se Sarah fosse fuggita SOLO per evitare di continuare a essere redarguita?
Sono propensa a ritenere probabile proprio un delitto preterintenzionale.
Ovviamente la mia rappresenta SOLTANTO una possibile ipotesi che non escludo.
A mio avviso, il problema non sarebbe il mezzo rapporto non consumato, ma sarebbe la "vergogna" che fosse stato rivelato il fatto del denudamento di Sabrina che si offriva ottenendo un rifiuto...
E se Cosima fosse stata convinta che proprio Sarah (amata come una figlia) avesse tradito la fiducia di Sabrina? Insomma, sarebbe stata Sarah a rivelare PER PRIMA un segreto e, forse, volevano soltanto "alzare le mani" su di lei, ma la situazione potrebbe essere sfuggita, involontariamente, al loro controllo.

Vincenzo ha detto...

Ivana, la tua ipotesi, per quanto rispettabile, non sta in piedi per i seguenti motivi:
1) Sabrina stava lavorando, sì, ma la cliente, nonché la "celebre" Anna Pisanò, andò via e loro rimasero da sole fino alle 12,30 (tempo sufficiente per uccidere ed attendere l'arrivo dei genitori), il che declina le presunte tensioni tra le due;
2) se così fosse, Cosima avrebbe telefonato a Sarah per chiederle di venire a casa perché potesse sgridarla e sentire la sua versione, però sappiamo che il messaggio di Sabrina è alle 14,25, orario che non combacia con qualsivoglia ipotesi con al centro le due donne.

Unknown ha detto...

Ivana, puoi pensarla come vuoi, nessuno vuol convincerti di nulla. Ma su quanto scrivo debbo risponderti (poi uscirò) perché parte dei tuoi dubbi li ho anticipati nell'articolo. Infatti ho scritto:

Da più parti ancora oggi c'è chi crede alla bontà delle indagini non perché la logica porti alla dimostrazione che siano state ottime indagini, ma perché, generalizzando, pensa che la procura non avesse motivo, avendo già un assassino in mano, di perder tempo e passare da un reo-confesso a un omicida diverso. Però chi lo afferma non considera le indagini precedenti a una confessione, fra l'altro giunta come un fulmine a ciel sereno, che non dava soddisfazione a una linea investigativa che invece trovava legittimazione se dimostrava che il padre buono "copriva" la figlia assassina.

E ti dirò che nelle indagini di settembre oltre a Sabrina Misseri c'era anche un altro attenzionato e buono a fare il complice (non sto a dirti chi era perché si capisce anche dalle ultime notizie farlocche sull'auto rossa).

Quella mattina la Pisanò se n'è andata alle 9.20, poi sulle 10.00 Sabrina ha mandato Sarah ad acquistare qualche prodotto e al suo ritorno sono state insieme parlando di quanto accaduto a San Pancrazio. Ed è così è perché Sabrina sapeva cosa era accaduto in quei tre giorni e solo Sarah può averglielo detto.

Anche il fatto delle sgridate l'ho anticipato nell'articolo scrivendo: anche se è strano che abbia reagito in questa maniera visto che tutte le testimonianze ci dicono che quando Sabrina la sgridava lei restava in silenzio senza muoversi o reagire

Non era da Sarah reagire a Sabrina, visto che da anni stavano sempre insieme e lei, oltre a fargli da sorella era più grande.

Mi spiace che tu non possa escludere una ipotesi di movente che non solo è stata scelta per l'occasione (come ti ho dimostrato i moventi sono cambiati troppe volte a Taranto), ma di logico non ha nulla di nulla (e su questo non ci piove). Come di logico non ha nulla il depistaggio che la procura vuole Sabrina abbia messo in atto mentre le arrivavano gli sms.

Logico è quanto dice Coppi: Sabrina ha un alibi che in qualsiasi tribunale, tranne quello di Taranto, risulterebbe inattaccabile.

Come d'altronde, mi vien da dire, era inattaccabile l'alibi di Domenico Morrone, che al momento degli omicidi per cui si fece 15 anni di carcere da innocente stava riparando il lavandino di un vicino di casa. Ma sia il vicino che altri parenti e amici vennero indagati e condannati per falsa testimonianza.

Domenico per colpa della procura di Taranto ha perso la madre, morta, la salute fisica ed anche se ha ricevuto 4 milioni e mezzo dallo Stato (grazie procura) ancora oggi è in terapia e fatica ad addormentarsi.

Ma come lui anche quelli accusati al posto di Ezzedine Sebai per gli omicidi del '97 (indovina chi ci lavorava, anche, in procura?). In questo caso i più ormai hanno scontato la pena - uno si è suicidato in carcere e per gli altri ancora detenuti la cassazione ha deciso di rifare il processo a Potenza.

Il processo negato a Taranto dove alla dottoressa Montanaro, che negli anni '90 quei ragazzi dopo averli indagati li fece condannare, la stessa magistrato che ora è pubblico ministero contro Sabrina Misseri, riaffidarono il caso (assurdo). Lei nel 2009 ha chiesto l'assoluzione del Sebai che nel 2006 si era dichiarato colpevole di quindici omicidi (il killer delle vecchiette), fornendo testimonianze perfette e accettate da tanti altri giudici e procuratori pugliesi (a Foggia, a Bari e uno anche a Taranto - ma il procuratore era nuovo della città), tre dei quali avvenuti in provincia di Taranto.

Ma questa, pur se simile, è un'altra storia... che comunque vale la pena di cercare su internet e leggere...

Ciao, Massimo

magica ha detto...

alcuni somo sempre in malafede , non credono a chi pur facendo uno sforzo /(non da poco ) si è esposto in prima persoma - sapendo che il fatto era ripreso anche per la tv .
la signora cosima l'abbiamo vista in tv infatti , :molto provata ma coraggiosa .
,a non gli si da' nessun beneficiO? si continua a pensarla bugiarda , non so voi ma certe persone io le penso irragionevoli . il sospetto fa parte del suo essere .


inoltre qualche volta a pensar male si indovina . ma non nel caso scazzi .

Ivana ha detto...

Massimo,
ho espresso soltanto dei dubbi...
Continuo a non condividere il vostro punto di vista riguardo al fatto che gli inquirenti non abbiano voluto abbandonare le loro precedenti indagini, perseverando in quella linea investigativa che considerava il Misseri quale capro espiatorio della famiglia, per salvare la figlia.
Sinceramente non credo che gli inquirenti possano essere tanto caparbi, ottusi e sadici da perseguire lo scopo di salvaguardare una linea investigativa errata; potrebbero semplicemente sbagliare (sono essere umani) nel proseguire sulla strada che a loro appare quella conducente alla verità.
Ritengo che Sarah potesse essersi abituata ai rimproveri della cugina, ma se si fosse trovata tra due fuochi (rappresentati da Sabrina e da Cosima) potrebbe aver cercato di andarsene.
Forse, dapprima, potrebbe essere stata proprio Cosima a dimostrarsi furente (forse quella mattina stessa aveva colto determinati pettegolezzi che potrebbero aver confermato i suoi dubbi?), forse proprio Cosima avrebbe chiesto spiegazioni a Sarah e a Sabrina... Sabrina avrebbe provato a negare e Sarah, invece, avrebbe ingenuamente confermato? Insomma, ne sarebbe nata una situazione di disagio e di ira tale da condurre oltre ogni reale intenzione di Cosima e di Sabrina...
Riguardo agli altri moventi da te trascritti, mai sono stati da me considerati convincenti; questo, invece, mi appare plausibile, ma senza riscontri e senza testimonianze attendibili rimane un mio dubbio e basta.
Per il Parolisi c'era tutta una documentazione (chiara e numerosa) sui rapporti tra lui e Ludovica, documentazione che, a mio avviso, provava il movente dell'imbuto emotivo, qui, invece, la mia resta solo una semplice congettura ancora tutta da dimostrare.
Con immutata stima
Ivana

Vincenzo ha detto...

@Ivana,
la mattina del 26 agosto 2010 Cosima era al lavoro, nei campi, sotto il sole ardente, quindi non aveva né tempo né motivi di ascoltare i pettegolezzi di paese. Per di più Sabrina non confidava niente a sua madre perché nel loro rapporto, come quasi sempre tra figli e genitori, c'erano delle discrepanze. Bisogna specificare altresì che la donna non aveva rapporti con la gente di paese, perciò le tue congetture declinano seduta stante.

Ivana ha detto...

Vincenzo,
Cosima era sola sui campi a lavorare? Non c'erano altre donne sul lavoro? Come fai a sapere che Cosima MAI scambiava parole con le altre contadine? Non c'erano altre contadine? Come fai a esserne certo?
Potrebbe involontariamente aver sentito qualche chiacchiera di paese scambiata da altre donne?
Come puoi escluderlo?
Con quale mezzo si recava al lavoro? In macchina da sola?

Vincenzo ha detto...

@Ivana,
Cosima si recava al lavoro con il pulmino che passava a prenderla e sul quale era l'unica di Avetrana (vorresti ipotizzare che il pettegolezzo si fosse diffuso anche altrove?).

Ivana ha detto...

Vincenzo,
dove hai letto che Cosima fosse l'unica contadina di Avetrana a salire sul pulmino?
Come puoi escludere che il pettegolezzo potesse essersi diffuso nei paesini circostanti?
Ricordo che mia nonna materna(contadina piemontese e donna riservata)veniva, comunque, facilmente a conoscenza dei pettegolezzi circolanti da paese in paese.

Chiara ha detto...

@Ivana: "Sinceramente non credo che gli inquirenti possano essere tanto caparbi, ottusi e sadici da perseguire lo scopo di salvaguardare una linea investigativa errata; potrebbero semplicemente sbagliare (sono essere umani) nel proseguire sulla strada che a loro appare quella conducente alla verità."

eeeehhh Ivana..."semplicemente sbagliare (sono esseri umani)"? lo sai tu, lo so io, lo sappiamo noi, ma prova a rapportarti a un qualunque procuratore e vedi quanto fallibile si consideri...e quanto si considerino tali gli ufficiali di p.g. quando fiutano una pista... in larga parte si percepiscono come paladini delle verità nascoste, che lottano come cavalieri impavidi contro i draghi che vogliono farli fessi, alias sospettati/indagati e rispettivi avvocati, i quali vengono ascoltati - se per buona grazia è concesso conferire con le SS.LL. - con diffidenza e maldisposizione, nè più nè meno di quando ti suona alla porta un potenziale truffatore ...ti farei andare io in procura con un assistito intenzionato a collaborare per mostrare al procuratore che sbaglia e vedere come ne uscite se solo chi hai di fronte percepisce anche vagamente che gli stai ricordando che è umano e può sbagliare....l'unica giustificazione che rendo loro è quella dei numeri, datosi che per la maggior parte hanno effettivamente a che fare con gentaglia che le prova tutte per cavarsi d'impiccio...ma questo, specie con procuratori di certa età, comporta che tirano avanti sistematicamente per la propria strada, facendo spallucce dicendo "vedremo cosa ne penserà il giudice, vi difenderete in giudizio". Motivo per cui sempre più raramente si consente che un proprio assistito parli agli interrogatori e perchè allora sempre più spesso le procure spremano illegittimamente i già sospettati prima di iscriverli come indagati (vedi parolisi, dato che l'hai nominato)... mala tempora currunt Ivana, credimi, al di là di convinzioni nel merito di questo ed altri casi famosi

Vincenzo ha detto...

Ivana, basti leggere l'escursione del datore di lavoro di Cosima, che la lasciò a casa dopo le 13,30 quel pomeriggio.
Lo escludo perché non era un pettegolezzo diffuso nei paesini circostanti. Ti reitero la richiesta di leggere un bel po' di atti...

Ivana ha detto...

Vincenzo, non puoi escludere, senza motivare, che il pettegolezzo si fosse diffuso.
Riguardo alla tua richiesta di leggere gli atti, è vero, sono poco informata riguardo al caso di Avetrana; avevo letto, invece, tutti gli atti (pubblicati!) riguardanti il caso Rea.
Attualmente ho impegni prioritari tali per cui non so se potrò documentarmi in modo esauriente.
Cordiali saluti
Ivana

Vincenzo ha detto...

Ivana,
lo escludo perché se così fosse la gente degli altri paesi sarebbe immediatamente andata in Procura per spifferare tutto. Invece questa storia era diffusa solo tra la cerchia di persone che frequentavano Sarah e Sabrina. Ecco perché ritengo che gli atti debbano essere letti senza tralasciare niente.
Oltretutto mi sembra di capire che le tue sono solo congetture (come hai scritto sopra) senza riscontri e, molto, molto carenti.
Buona giornata.

TommyS. ha detto...

Ivana

Nel nostro sistema giudiziario la prova si forma durante il dibattimento. Per cui se il teorema accusatorio di Buccoliero e Argentino vedeva Cosima Serrano coinvolta nel delitto per punire l'eventuale responsabile del disonore di Sabrina, avrebbe dovuto portare sul banco dei testimoni persone di Avetrana che dichiarassero di essere al corrente che Sabrina era una ragazza facile e di costumi allegri. Nessuno invece ha mai dichiarato ciò per cui la verità giudiziaria, che nel caso di Parolisi per te è verità assoluta, esclude che vi fosse questa voce in paese e che l'onore di Sabrina fosse compromesso tanto da spingere Cosima a punire la nipote.

Certamente molte cose non entrano mai nei processi, per cui potrebbe anche essere come sospetti tu, come però potrebbe anche essere che Sarah sia stata rapita ed uccisa da persone di Avetrana influenti e successivamente coperte da qualcuno che invece avrebbe dovuto indagare su di loro, persone che in seguito potrebbero aver fatto forti pressioni su Michele Misseri (probabilmente coinvolto nella soppressione del cadavere) affinché si facesse carico di tutte le colpe. Come potrebbe essere che Misseri abbia poi chiamato in correità la figlia perché mal consigliato per proteggerla da possibili ritorsioni e nella convinzione di una condanna lieve.
Anche queste cose non sono entrate a processo sebbene sia possibile trovare alcune possibili conferme.

Ma in ogni caso Cosima Misseri è stata condannata all'ergastolo (per cui si tratta di partecipazione attiva al delitto e non di favoreggiamento) esclusivamente sulla base di un racconto onirico senza che venisse in alcun modo provato il suo movente.

magica ha detto...

le pugliesi ne combinano di tutti i colori ne piu' e ne meno delle genovesi o toscane e del resto d'italia ,
quindi una la madre dovrebbe uccidere una nipotina per un pettegolezzo?
un'altra osservazione , mettiamo che sabrina si fosse spogliata , mentre era in macchina con ivano. non credo sia avvenuto in citta'
ivano avra' portato la macchina in un posto isolato . e lo fece perchè fu d'accordo con sabrina , altrimenti non avrebbe avuto senso appartarsi . la ragazza si spoglia e il ragazzo ci ripensa : abbiamo sentito dalle intercettazioni fra i due ... che ivano non aveva la protezione, per cui tutto fini' sul nascere .
una situazione di routine per i giovani . in fondo non avevano nessun obbligo di fedelta' . erano liberi a coscenti .
per un fatto cosi' doveva scatenare le chiacchere di paese? e le operaie rinfacciare alla cosima questo fatto? amche se lo avessero saputo non lo avrebbero detto alla madre .
: guarda che tua figlia ha avuto un incomtro di sesso con ivano !
non ho parole leggendo queste suopposizioni



















'

Ivana ha detto...

Nell’Ordinanza di custodia cautelare (GIP Rosati), da determinati messaggi di Sabrina a Ivano emerge che gli equilibri familiari in casa Misseri erano tali da far apparire illogico che Michele abbia calunniosamente accusato proprio colei che lo proteggeva dalle “grinfie” della moglie. Inoltre mi sembra illogico che Michele abbia espresso tale accusa calunniosa per salvare (così diceva lui stesso) proprio la moglie (cioè quella donna che gli aveva reso la vita impossibile!).
Vincenzo, TommyS, credo che, troppo spesso, a predominare sia il menefreghismo, all’insegna del “non vedo, non sento, non parlo”, per cui anche se nel paese (e nei paesi vicini) fosse circolata subdolamente la voce che danneggiava l’immagine di Sabrina, non mi stupisco che gli inquirenti non abbiano trovato testimoni in merito.
Magica, un conto è un semplice pettegolezzo, un altro è la possibile “vergogna” che nasce dall’ignoranza e dal pregiudizio; temo che la paura di essere sulla bocca di tutti, unita al timore di perdere la propria onorabilità, per un malinteso senso della dignità da salvaguardare, possa condurre a compiere atti inconsulti.

magica ha detto...

come fosse la prima volta che ad avetrana succededano questi fatti fra ragazzi ,ivano non era sposato, inoltre piaceva a sabrina , perchè cosima sapendo questo fatterello avrebbe dovuto vergognarsi? comunque il fatto lo seppe dalla tv .
avetrana non è il terzo mondo o un mondo di talebani . inoltre cosima aveva vissuto per anni in germania : non era una donna ignorante.
ci furono fatti che detrminarono liti in famiglia : misseri era diventato aggressivo verso la moglie , minacciandola , con una roncola . quel fatto la spavento', e se non successe l'irreparabile fu una mossa di cosima che rimase immobile , per non incrementare il nervosismo del marito . un'altra volta la minaccio' con un sasso, per cui decise di non perdonarlo piu' . e dinon farlo dormire con lei nella camera da letto , e meno male che cosima ebbe i coraggio di ribellarsi, altrimenti avrebbe fatto la fine di molte donne uccise dal marito . (sabrina pero' non avrebbe dovuto dormire con la madre )la ragazza era un po' sfacciata .
. questi fatti sabrina non li sapeva,perchè non le disse il motivo dei litigi.
misseri era diventato molto nervoso e purtroppo la nipote ebbe la sfortuna di trovarsi vicino a lui quando ebbe uno scatto d'ira .
cosima non trattava male il marito , si era allontanata da lui per questi fatti . inoltre era una donna che si alzava elle 3 del mattino per andare a lavorare nei campi , era una brava donna laboriosa . e pensare che dopo ore sotto il sole a raccogliere pomodori , si era proposta d' andare nel pomeriggio raccogliere i fagiolini .
pensate un po'.
ma molti la sottovalutano perchè non di bell'aspetto .
questi particolari li ricordo bene , perchè ho una buonissima memoria ., avendoli sentiti dire in tv dai protagonisti

Mimosa ha detto...

io non intervengo più perché ho già speso troppe energie sul caso sotto gli articoli precedenti e ci ho perso dietro troppa salute,
ma sono sempre presente
e la mia intensa preghiera al Cielo volge alla liberazione delle Innocenti.
Finora non sono stata ascoltata, ma intanto i "persecutori", uno alla volta, già su questa terra, stanno avendo i loro guai. Spero che la Giustizia Suprema colpisca anche gli altri.
E mi riferisco ai componenti Giudici e in particolare alla falsa “testimone”, unica a servizio della Procura.

Un saluto a tutti
Mimosa


Giacomo ha detto...

Per chi crede ancora alle favole.

Sarah fu strangolata con una corda nel garage di via Deledda dal REO CONFESSO Misseri tra le 14,30 e le 14,40 del 26 agosto 2010.
Movente del delitto fu un raptus sessuale, scatenato dal rifiuto di Sarah a sottostare alle voglie di Misseri che l'aveva concupita.
Sabrina in quei momenti era nel bagno al piano di sopra impegnata a prepararsi per la gita al mare. Alle 14,35 rispose ad un messaggio di Angela Cimmino inviatale alle 14,31.
Quindi è di un' EVIDENZA SOLARE che Sabrina è innocente.
Come pure è EVIDENTE l'innocenza di Cosima, che era a letto a riposare, dopo che si era alzata alle tre, aveva fatto un viaggio fino a Taranto, aveva lavorato per circa sette otto ore sotto il sole a raccogliere pomodori, aveva fatto un viaggio di ritorno ed era rientrata verso le 13,30. Il tempo di rinfrescarsi, mangiare, e stendersi sul letto.

Tutto il resto è fuffa mediatica.

Tutto quello che ha scritto Massimo Prati nel suo articolo e nei suoi interventi esplicativi è la pura verità.

Concordo in pieno con ciò che ha scritto Anna Maria Cotrozzi e sono d'accordo con tutte le considerazioni di Magica, Vincenzo, Tommy S e degli altri amici del blog.

Buona notte a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Ciao Mimosa

Quando ho scritto il mio commento precedente, non avevo ancora letto il tuo.
Adesso che l'ho letto dico che sono d'accordo totalmente con quanto hai espresso e ti saluto caramente.

Giacomo

Vincenzo ha detto...

Buongiorno a tutti.
@Mimosa, mi fa piacere rileggerti.
@Giacomo, concordo in toto con la tua considerazione e ti ringrazio per apprezzare ciò che scrivo.
@Ivana, la storia "non vedo, non sento e non parlo" è tutt’altro che convincente: ti rendo edotta del fatto che una signora telefono alla trasmissione "Chi l’ha visto?" per raccontare di aver visto Sarah e Sabrina alla stazione di Lecce – racconto privo di riscontri. Se il predetto pettegolezzo si fosse diffuso nei paesi circostanti (come se fosse la priorità di speculazione del momento) sarebbero spuntati fuori altri testimoni che di certo non avrebbero permesso alla Misseri di passarla liscia con un racconto così "eclatante" tra le mani. Eppure agli atti è emerso che non si è diffuso da nessuna parte; soltanto la cerchia di persone che frequentava Sabrina ne era a conoscenza, fuorché Michele e Cosima, tutt’altro che interessati alle vicissitudini della figlia. Vorrei precisare altresì che né le amiche né altre conoscenze di Sarah sapevano dell’aneddoto, anzi, lo seppero tramite i media, dimostrazione che non c’era nessun rancore da parte di Sabrina che, bada bene, dopo che rompe con Ivano proprio "a causa di Sarah", va con la cugina a cantare al karaoke. Meno male che aleggiava il veleno tra le due! Meno male che la zia aveva cominciato ad odiarlo per aver guastato l’onore della figlia!
Insomma, che piaccia o no, che si voglia guardare i fatti o rincorrere le fanfaluche, è evidente che questi tasselli non reggono.
Buon prosieguo di giornata.

Ivana ha detto...

Come hanno fatto gli inquirenti a venire a conoscenza dell'episodio?

Vincenzo, credo vada fatta una distinzione tra coloro che sono mitomani o depistatori , coloro che, invece, scelgono di compiere il proprio dovere (un’esigua minoranza?) e coloro che “non vedono, non sentono e non parlano” (che temo siano la maggioranza).
Credo ci possano essere verità scomode e ritenute “segreti intimi” da non rivelare agli inquirenti.

ENRICO ha detto...

Ciao a tutte/i

come penso abbiate capito, non sono mai riuscito a prendere posizione pro/contro nessuno dei protagonisti di questa vicenda dai contorni piuttosto inquietanti.

l'unica cosa che mi sono chiesto ( ed alla quale non ho mai trovato risposta convincente ) è :
perchè mai Sara quel giorno scese nel garage dello zio visto che non solo non era sua abitudine farlo ma che, a detta di Sabrina, la ragazzina aveva persino paura ad entrarvi ?

Unknown ha detto...

Ciao Enrico. Prova a immaginare Sarah arriva in via deledda mentre il suo cellulare trilla a causa del secondo messaggio di Sabrina in cui è scritto: Hai letto il messaggio?

Sarah voleva andarsene da casa per non aiutare e si era preparata di tutto punto, aveva già il costume e il telo da mare e aspettava solo il messaggio per partire. Ma Sabrina non sa che la cugina è già pronta, tanto che nel primo messaggio le scrive: mettiti il costume e vieni.

Detto questo ci sono due possibilità. Visto che dall'arrivo del messaggio allo squillo ci sono pochissimi secondi.

1) Sarah, uscita non appena le è arrivato il primo sms, è già arrivata di fronte alla villetta, o almeno in via deledda, e squilla per chiedere di entrare senza aver letto il secondo messaggio. In questo caso Sabrina va in bagno e non apre perché pensa sia la conferma del fatto che Sarah ha letto il messaggio e non che sia già fuori. Sarah attende sul marciapiedfe, il portone del garage è aperto e di sotto (o anche fuori) c'è lo zio...

2) Sarah invia lo squillo per dire che ha letto il messaggio, ma è ancora a casa. Parte e arriva in via Deledda sulle 14.32. Vede il portone della cantina aperto e chiede allo zio se può suonare il campanello...

Non è proprio vero che Sarah non andasse in quel garage, visto che tutti i gattini nascevano lì dentro e lei li accudiva insieme a Sabrina. Forse non era abituata ad andarci da sola, ma neppure io in casa di mio zio andrei nel suo garage se non mi accompagna lui stesso o i miei cugini. Ciò non toglie che se vedo il garage aperto quando arrivo a casa sua ci trovo qualcuno all'interno ci entro... credo sia normale comportarsi in tale maniera.

Ciao, Massimo

ENRICO ha detto...

Massimo , ma se all'invio del messaggio di conferma delle 14,25 "Sabrina non sa che la cugina è già pronta," e quindi immagina che sia ancora a casa perchè alle 14.42 non vedendola arrivare già pensa che l'abbiano rapita ?

Vito Vignera da Catania ha detto...

Salve a tutti cari amici.Al mio amico Massimo non posso che fare i soliti complimenti per l'ennesimo articolo scritto su questo fatto di cronaca.Nulla è stato lasciato al caso,abbiamo analizzato e cercato tutte le possibili opzioni pro e contro,alla fine io e tanti altri si è capito che la prima versione del caro "zietto" era la più attendibile,e dopo si è scoperto che qualcosa in quella confessione notturna gli era sfuggita(il versamento fatto in banca verso le ore 12.20).Paura di entrare in garage,e perché doveva aver paura di entrare nel garage di suo zio? sapeva benissimo che dentro ci stavano i gattini e poi c'era il cane saetta a cui dava sempre qualche carezza e qualcosa da mangiare,quindi, nulla di strano che si sia avvicinata per uno dei motivi che ho descritto.Lo zio era dentro il garage e magari sarà scesa per salutarlo,quello che succede dopo sta nella versione di zio Michele,la prima naturalmente, le altre non sono "farina" del suo sacco.La contabilità in casa Misseri la teneva zia Cosima e i conti dovevano tornare alla lira,non erano ammesse spese inutili,quindi, il buon Michele aveva ben poco di che sperperare,e sopratutto da regalare,e se ricordate bene, in aula durante l'interrogatorio Sabrina ha dichiarato che in 22 anni solo 2 volte il padre le aveva regalato dei soldi,però si è saputo e confermato dalla stessa mamma di Sarah che nel mese di agosto per ben due volte il caro zietto gli ha regalato 5 o 10 euro,il motivo l'ha specificato lui stesso,piccole toccatine per poi non riferire nulla a moglie e figlia.Quattro anni e sette mesi in carcere da innocenti,sappiamo che,Dio vede e provvede,e un giorno sarà fatta giustizia,qualcuno pagherà prima o poi, potete esserne certi.Buona serata a tutti cari amici.

magica ha detto...

mi sovviene che misseri avesse detto di aver visto una macchina sfrecciare per via deledda .
inoltre sabrina, caro enrico non lo disse subito , che pensava ad un rapimento . perchè se fosse stato cosi' era logico che non ci stava un discoeso cosi',, lo disse dopo aver fatto un andirivieni fra la casa degli zii e quella propria .
non avendola trovata e nemmeno con cell funzionante che poteva immaginare sabrina? non è la prima volta che rapiscono ragazzine . sopratutto in quegli orari dove la gente sta in casa per pranzare.
si possono fare mille congetture , perchè a questo mondo tutto è possibile , pero' bisogna ragionare con gli indizi e sopratutto con la cronologia degli eventi .

Anonimo ha detto...

@Enrico

Siccome non era usuale che Zio Michele a quell'orario fosse nel garage (infatti o riposava sulla sdraio o se aveva da fare andava via prima, come pure quel giorno avrebbe dovuto fare se non fosse stato che il trattore non partiva), Sarah, come dice anche Massimo può essere scesa nel garage per chiedere allo zio se poteva suonare o meglio, se lo stesso zio poteva aprirle la porta, visto che come testimoniato anche da Claudio Scazzi, a quegli orari Sarah non avrebbe mai suonato perchè sapeva che la zia Cosima riposava e aveva il citofono accanto al letto.
O, può esserci anche una spiegazione più tout court, Sarah aspettava Sabrina che usciva e per ripararsi dal sole a picco ha deciso di ripararsi all'ombra del garage.

Per quanto riguarda l'affermazione di Sabrina che "l'hanno presa" gia alle 14.42, essa scaturisce da una successiva dichiarazione di Mariangela che ha anche affermato che Sabrina era agitata... (testi che cambiano versione, come sottolineato da Massimo) Ma nei primi verbali di interrogatorio non c'è niente al riguardo, al contrario Mariangela aveva detto che Sabrina era tranquilla quando lei è arrivata.
vedasi video gia pubblicato da Massimo e comunque presente qui:

http://www.dailymotion.com/video/xozsmv_mariangela-spagnoletti-sabrina-era-tranquilla_news

Piuttosto fu proprio Concetta a dire che dal primo momento ha pensato che Sarah è stata presa, vedasi questo video dal minuto 1.51:

https://www.youtube.com/watch?v=alfqQwebqik

Non Sabrina dunque, ma proprio Concetta esternò questa paura, facile che Mariangela, come gia dimostrato dal video precedente, dove diceva che Sabrina era tranquilla, abbia fatto di tutta l'erba un fascio, attribuendo agitazione ed affermazione alla stessa Sabrina invece che a Concetta.

Stefano

Unknown ha detto...

Enrico, a parte il molto particolare interrogatorio di Mariangela (se ne vuoi sapere di più scrivimi in privato) bisognerebbe conoscere davvero i rapporti che c'erano fra le due cugine (da sorelle: una maggiore e una minore). Sabrina si aspettava di trovare Sarah fuori casa, o, al limite, assieme a Mariangela, visto che lei per andare in via Deledda con l'auto doveva fare la stessa strada di Sarah. Quindi passando da via Verdi e da via Kennedy doveva averla incontrata e caricata (a meno di un ritardo che conoscendo Sarah risultava poco credibile).

Il non vederla né in strada né in auto, poteva farla preoccupare? Io, se capita a me di non vedere mia sorella "piccola" dove penso che sia, mi preoccupo. Specialmente se sono passati dodici minuti dallo squillo e se la mia amica, che percorre la stessa strada non l'ha in auto con sé... ma anche perché so che un ritardo del genere, dopo lo squillo, non è mai capitato...

Ciao, Massimo

ENRICO ha detto...

Massimo, Magica e Stefano

vi ringrazio per "il ripasso"
Avevo perduto molte coordinate

Anonimo ha detto...

Pecunia not olet (Vespasiano imperatore 69-79 D.C.)

La cosa più sconvolgente cui ho assistito stasera a Quarto Grado (sicuramente un off-topic ma non saprei nemmeno dove postarla altrimenti), è stato l'apprendere che l'esperto informatico Paolo Reale (gia cugino di Chiara Poggi), omnipresente in tutte le puntate della trasmissione Mediaset, ora è consulente della difesa di Alexander Boettcher, quello che insieme alla studentessa bocconiana Martina Lovato e complici è accusato di aver rovinato la vita a svariate persone attentandole con lanci di acido, tentativi di evirazione ecc.
Off topic perchè persino un garantista come Massimo su questo caso non solo non ci ha fato un articolo ma non ci ha speso manco mezza virgola a difesa, probabilmente perchè c'è poco da difendere Boettcher visti gli atti, sono pronto a ricredermi qualora mi sbagliassi, però.... dal cugino di Chiara Poggi, con le battaglie che ha combattuto per lei, questo non me lo sarei mai aspettato... era gia famoso... spero che ne sappia più di noi.

Stefano

Unknown ha detto...

Paolo Reale è un perito informatico, quindi se è stato chiamato a fare una perizia dalla difesa di Alexander Boettcher è perché ci sono computer o tablet o cose simili da controllare. Non credo che, essendo un professionista che fa quel mestiere da decenni, ci sia niente di strano a farsi pagare per fare consulenze. Anche i colpevoli hanno diritto a una buona difesa.

La colpevolezza del ragazzo è certa. Ha fatto cose vergognose, ma questo non toglie nulla al fatto che possa avere responsabilità minori rispetto alla Lovato o che non abbia fatto alcune delle cose che la procura gli imputa e che potrebbero trasformarsi in "aggravanti" ingiustificate.

Non seguo né QG né altri programmi simili (a meno che qualcuno non mi informi di stranezze: in quel caso lo guardo su internet), ma che Paolo Reale sia sempre presente (e con lui un altro paio di persone molto serie) è una buona notizia perché, è qui mi espongo senza paura, sulla sua onestà ci metto la mano sul fuoco (ed è uno dei pochissimi per cui lo farei).

Non la metterei per quella di altri che hanno fatto il nido da secoli negli studi di certi programmi televisivi e sono ancora presenti nonostante sparino pareri personali basati sul chiacchiericcio, sul proprio "credo" e sul pregiudizio senza neppure leggere un verbale...

Massimo

magica ha detto...

è molto plausibile che Misseri ci fosse poche volte nel garage di casa :un contadino, non si reca nei campi in quegli orari roventi ma, si riposa un po' . solitamente si riposava nello sdraio (ma di giorno) .
quel giorno invece ,aveva un problema : il trattore che non partiva, e quindi si trovava in garage . la certezza, che si trovasse in garage , viene dalla testimonianza di una vicina , che si reco' presso i misseri, per invitare sabrina al mare ,
la testimone si avvicino' alla casa ma non vide nessun movimento . percio' deusse che sabrina e sua madre fossero in casa per riposare ,mentre vide il portone del garage spalancato quindi nel garage c'era Misseri. e chi se no ! era lui che stava trafficando .(ma non ricordo se avesse sentito rumori) poichè non si lascia un garage aperto sulla pubblica via .
sarah doveva ancora arrivare dato l'orario che su evince sui tabullati .
questo per dire che misseri quel giorno non era a riposare sullo sdraio, ma era in garage a trafficare sul trattore, che non partiva .la procura insiste nel dire che misseri vide le donne che strangolavano la cugina , sarah. in casa - ma mi chiedo : se misseri vide sabrina che uccideva la cugina ..
perchè allora Sabrina chiese al padre .. :papa ' hai visto sarah? che stupidaggini inverosimili . e continuano a fare preamboli di ogni tipo . mentre leggendo fra le righe si capirebbe subuto se una ipotesi regge .
ringrazio molto giacomo che mi da' credito . è la stessa considerazione che io ho di lui.
baci a vituccio . l'uomo che non demorde mai .

Giacomo ha detto...

Sarah scese nel garage, ATTRATTA dal Misseri.

Dall'interrogatorio del Misseri del 6 ottobre 2010. Sono quasi le 22,00. Dopo diverse ore d'interrogatorio, ecco la svolta drammatica: Misseri confessa agl'inquirenti, sorpresi e sbigottiti, che ha strangolato la povera Sarah con una corda nel garage e ne ha nascosto il corpo nel pozzo di contrada Mosca. L'interrogatorio prosegue:

PM. Sarah a che ora arrivò a casa sua?
- Arrivò alle 14,25 circa.
PM. Quando è arrivata a casa è venuta direttamente nel garage?
- DIRETTAMENTE SOTTO IL GARAGE E' SCESA.
PM. E perché è venuta sotto il garage, signor Misseri?
- ...Mi pare che L'HO CHIAMATA IO
PM. E' successo qualche cosa per cui le ha messo la corda al collo?
- HO CERCATO DI VIOLENTARLA, ma lei non voleva. E dopo l'ho uccisa.
PM E c'è riuscito a violentarla?
- Sì ma dopo, però: dopo che era morta.

A questo punto il verbale viene chiuso alle h 21,50 e partono tutti per "Contrada Mosca".

In queste battute è racchiusa la soluzione del caso Scazzi, col racconto dell'uccisione della povera Sarah ad opera del Misseri, che tra l'altro fornisce anche il movente: movente tipico di un caso di FEMMINICIDIO.

Per chi volesse sentire dalla viva voce del Misseri le frasi suddette:
https://www.youtube.com/watch?v=53CAdFFEwLk

che riporta tutto l'interrogatorio. Le frasi citate sono pronunciate dopo 1h e 7' dall'inizio del documento.

Buona notte a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/links-puglia/perizia-sull-ilva-e-caso-scazzi-tutto-accadde-in-un-giorno-no543619/

Per qualcuno risulta illogico che gli inquirenti si siano accaniti, immotivatamente, nei confronti di Sabrina e di Cosima, tanto più che c'era già un colpevole che aveva confessato la propria responsabilità.

A questo qualcuno penso possa risultare utile la lettura del seguente articolo della "Gazzetta del mezzogiorno" del 17 agosto (!) 2012 (naturalmente, le verità scomode si pubblicano di ferragosto...)

Perizia sull’ILVA e CASO SCAZZI: tutto accadde in un giorno.
di MIMMO MAZZA

TARANTO - Accadde tutto, anzi di tutto, il 26 agosto 2010
........
Il professor Lorenzo Liberti, indagato a piede libero assieme a tre dirigenti ILVA per corruzione in atti giudiziari, e il dottor Roberto Primerano, consulente della Procura al pari di Liberti, il 26 agosto del 2010, seguiti dalla Guardia di Finanza, si incontrano in un bar nei pressi di Palazzo di giustizia prima di far visita al dottor BUCCOLIERO. I finanzieri, nell’ambito dell’indagine denominata «Ambiente venduto», ascoltano il colloquio dei due. Primerano dice a Liberti di non essere convinto riguardo ai parametri utilizzati per i valori del Pcb e della diossina. Liberti, però, vuole agire in fretta. La richiesta di incidente probatorio presentata dalla Procura alla fine di giugno 2010 lo preoccupa, perché teme che gli inquirenti abbiamo deciso di agire con la formula dell’incidente probatorio in quanto non si fidano più dei tre consulenti incaricati di fare la perizia.

L’ESPLOSIONE DEL CASO SCAZZI tranquillizza i tre periti dell'Ilva. In una telefonata del 19 ottobre 2010, A QUATTRO GIORNI DALL’ARRESTO DI SABRINA MISSERI, il professor Liberti, riferendosi alla Procura, dice «loro per adesso sono impegnati con la vicenda di Avetrana» e dunque non c’è alcun motivo di preoccupazione.
.....

Chi ha orecchie da intendere, intenda.

Questo è il link:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/links-puglia/perizia-sull-ilva-e-caso-scazzi-tutto-accadde-in-un-giorno-no543619/

Buona domenica a tutti.

Con l'occasione saluto anche l'amico Vito, che è di recente intervenuto nel blog.

Giacomo

Ivana ha detto...

Scusa Giacomo, ma, secondo te, potrebbe essere plausibile che, per distrarre il popolo dal caso Ilva, si spettacolarizzi un delitto mettendo in carcere una giovane innocente?!
Capisco, per esempio, che l'impresa di Bartali, vittorioso nel 1948, potrebbe aver contribuito a distrarre il popolo calmando gli animi dopo l'attentato a Togliatti, ma mi risulta davvero troppo difficile credere a un eventuale atto tanto sadico e ingiusto contro una ragazza innocente!
Perfino Gerolimoni (anche se trascorse undici mesi in carcere!) venne prosciolto dopo che lo stesso pubblico ministero ne aveva chiesto l'assoluzione "per non aver commesso il fatto".
Ho dubbi sulla non responsabilità di Sabrina Misseri (ripeto: DUBBI, nessuna convinzione!) e anche se ritengo scarsissimamente probabile che Ivano Russo possa essere stato presente nella villetta di via Deledda prima della morte di Sarah, DI CERTO i magistrati, che lo stanno indagando per falsa testimonianza, non hanno creduto alle informazioni da lui fornite ai pm.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/cronaca/15_maggio_16/ex-ivano-racconta-tutto-pm-sarah-sabrina-stavano-litigando-a095f7d4-fb93-11e4-a788-ad72a7bb360d.shtml


Ivana ha detto...

Errata corrige
Ovviamente leggasi: "Girolimoni"

ENRICO ha detto...

Ivana

sono d'accordo con te, Distrarre l'opinione pubblica da una vicenda drammatica come quella dell'ILVA utilizzando un fatto di cronaca che, per quanto potesse essere coinvolgente, catturava l'attenzione di una ristretta cerchia di persone, mi sembra del tutto improponibile

Anche io nutro dubbi sulla colpevolezza di Sabrina però ne nutro anche sul fatto che nessuno, in quella famiglia - durante tutto il corso del mese che ha preceduto il ritrovamento del corpo della ragazzina - abbia mai avuto il più pallido sospetto di ciò che di mostruosi si era verificato in quella casa ,

sana chamg ha detto...


Premetto che la ricostruzione della accusa non mi ha di certo convinta, ma questo non fa sì che io sia meno convinta della colpevolezza di Sabrina Misseri.
Vi esporrò i punti che mi fanno pensare in questo modo:

1) se è vero che non è un indizio, tantomeno una prova,il modo in cui S. Si è comportata durante la scomparsa di Sarah, per me è stato quanto meno sospetto. Tutte le trasmissioni, le passeggiate con i cameraman e il maltrattenuto compiacimento per l'attenzione... Poi sì, è vero che lei non si è mai lasciata andare in commenti negativi sulla cugina,non ha mai detto che era scappata eccetera. Ma non l'ho mai considerata una stupida. :)

2) sui suoi movimenti prima dell 'arrivo di mariangela, mi risulta abbia dato svariate e contraddittorie versioni. Poi non vedo perchè le Sorelle Spagnoletti dovrebbero dire di averla vista fuori piuttosto che sulla veranda e perchè mentire sul momento in cui ha detto "l'hanno presa". Poi sul dialogo con il padre in garage vero, o presunto, non ricordo che hanno detto.

3) durante l'interrogatorio (o la parte che ho visto io...in un giorno in pretura) non si è affatto difesa bene, neanche durante quello con il suo difensore. Non ha saputo dire dov'è andata subito dopo il delitto, con chi era e dove è stata e ok che nella concitazione uno può essere in confusione, però non è stata una cosa a suo favore. In generale l'impressione che ha dato è stata quella che per essere vero ciò che dice lei dovrebbero essere false TUTTE le altre testimonianze

sana chamg ha detto...

4) capitolo Pisanò. Non convince in toto neanche me, d'accordo, sopratutto sulla confessione. La vicenda del pub durante la quale Sabrina beveva la birra e tutti erano al palazzetto a cercare la presunta Sarah in trappola però, mi sembrava veritiera. Come la questione del "ti svendi per due coccole", confermato peraltro da S,

5) confessione Michele Misseri. A prescindere dal fatto che ha dato svariate versioni, tutte diverse una dall'altra... Onestamente pensare che l'abbia chiamata in causa solo perchè plagiato da avvocato e altri per me non ha molto senso. Non ci credo che non abbia pensato alle conseguenze per sua figlia o che volesse vendicarsi di una vita passata a farsi trattare male.
Senza contare che gli psicofarmaci a cui lui attribuisce la causa avrebbero avuto piuttosto altri effetti collaterali. Nell'esperimento giudiziale era confuso e poco convinto. Il movente? Boh, può sempre essere, ma non mi convince.

6) sogno di Buccolieri. Non mi esprimo perchè non ho un opinione, ma per me che sia vero o meno non è rilevante.

8) depistaggi. Come spiegare la questione dei diari di Sarah che ha consigliato di non consegnare per salvaguardare Ivano? E i giri suoi e di Cosima per il vicinato a chiedere se avevano visto qualcosa e a indirizzare le testimonianze?

7) capitolo Ivano. Ebbene, è illogico che Sabrina abbia ucciso la cugina per gelosia nei confronti di lui?! La logica c'entra poco negli omicidi, la gelosia può essere un movente validissimo. Abbiamo i fatti: lei era innamorata, si sentivano spesso, lui la "usava" facendola sentire speciale, ma di fatto non la desiderava, lei lo idolatrava, lo considerava bellissimo, non si sentiva allla sua altezza (cit. "Dio Ivano") e inoltre, per svariati motivi alla fine lui aveva chiuso i rapporti con lei. Di contro Sarah era giovane, magra, bionda, attraente (e per chi è in carne e bruttina questo è spesso motivo sufficiente di forte antipatia), ma soprattutto gironzolava intorno ad Ivano che la abbracciava e coccolava, mentre con Sabrina non aveva più nessun rapporto di sorta. Tutto ciò Era sufficiente, secondo me, a suscitare l'odio della cugina, alterata dal fatto che colei che lei aveva inserito nel loro gruppo era poi diventata una rivale.
La questione sul pettegolezzo è per me irrilevante, questi motivi erano già sufficienti a scatenare un litigio... O peggio.

PINO ha detto...

IVANA ed ENRICO
Concordo perfettamente con voi per quanto concerne la presunta motivazione messa in circolazione a breve raggio, che si sia dato smisurata importanza al caso Scazzi, per distrarre l'opinione pubblica dalla tragedia IVA: non vedo alcun rapporto di qualità ed importanza fra i due accadimenti.
Nutro, invece, dei forti dubbi (non si confonda con colpevolismo), sulle responsabilità individuali dei componenti la famiglia Misseri, non ancora ben chiari, nonostante i processi già celebrati.

Anonimo ha detto...

.s. leggasi ILVA P.

magica ha detto...

allora anche mariangela avrebbe detto il falso .. non vide ivano nei dintorni , nemmeno il fratello di ivano , allora disse la verita? ah e nemmeno la moglie o fidanzata , che si trovava in casa con ivano , alla fine verranno indagati pure loro'?. inoltre gli orari non combaciano . perchè le prime testimonianze parlano delle 14.30 o giu' di li' . quando ivano le avrebbe sentite litigare se a quell'ora giunse dai misseri anche l'amica mariangela ?
inoltre la morosa si è comportata come usa comportarsi da quelle parti , si faceva vedere nei processi per farsi notare in tv . poi finita la trsca ha infangato l'ex con bugie .
che vergogna!
e pure viene creduta? vedremo se sara' cosi' ..

Giacomo ha detto...

Mi sembra di aver postato un link alle parole di Misseri, le prime della sua confessione, in cui dice che Sarah era arrivata alle 14,25, che egli l'aveva chiamata nel garage, aveva cercato di violentarla e, al rifiuto, l'aveva strangolata. Dopodiché l'aveva sepolta, dopo aver denudato e violentato il corpo senza vita.
Invito di nuovo gli intervenuti scettici ad andare ad ascoltare dalla viva voce del Misseri la confessione registrata.
Ho comunque dei dubbi che lo faranno. I pregiudizi sono duri a morire.

Per quanto riguarda l'accostamento tra Ilva e caso Scazzi, non l'ho fatto io, ma la Gazzetta del mezzogiorno, ancorché in un articolo pubblicato nel giorno di ferragosto due anni dopo.
Quell'articolo sarà stato scritto per sport, forse...
Aggiungo solo che il giorno dell'inizio del processo di primo grado, ci fu dinanzi al tribunale una manifestazione in cui si metteva in evidenza la questione dell'Ilva.
I media locali e nazionali ne accennarono appena.
C'era da spettegolare del bell'Ivano, della gelosia assassina di Sabrina e di tutte le panzane che ci hanno ammannito per anni.

Buona notte a tutti.

ENRICO ha detto...

per correttezza e completezza d'informazione , oltre al link della PRIMA "dichiarazione" di autoaccusa del Misseri , dovrebbero essere postate anche quelle della SECONDA e seguenti-
Chi le avesse conservate potrebbe segnalarle?
Grazie.

Mimosa ha detto...

Scusami, sempre stimabile Enrico,
non serve rispolverare le ormai vetuste carte destinate al macero delle “seguenti” dichiarazioni di Michele Misseri (che puoi rileggere sintetizzate nell’articolo di Massimo Prati sotto cui commentiamo, di cui ti puoi fidare!),
qui si tratta di una vicenda che manda in giudizio TUTTI i personaggi interrogati che hanno fatto dichiarazioni a favore di Sabrina! Tutti accusati di falsa testimonianza e solo perché hanno detto la verità!
Un numero troppo grande rispetto all’unica persona che è stata ritenuta “credibile”, ossia la Pisanò, e stranamente nessun provvedimento ha colpito sua figlia che ha sostenuto che un sogno le è stato riferito e non la realtà.
Questa è l’altra vera incongruenza, non trovi?

Mimosa

Anonimo ha detto...

per ghi volesse seguire tutte le fasi del caso Scazzi, leggere:
https://www.youtube.com/watch?v=53CAdFFEwLk

ENRICO ha detto...

Non c'è di che, mia sempre leggiadra Mimosa ! :)

Hai ragione : non serve a niente rivangare il trito e ritrito . Infatti era proprio a questo che mi riferivo dopo aver visto il filmato riassuntivo (precedentemente segnalato) e del quale sono state riportate solo le frasi relative alla prima versione del Misseri

Comunque per quanto mi riguarda, non riesco a prendere una posizione decisa a favore o contro i vari imputati.

La sola cosa che mi sento di dire è che l'ambiente socio-culturale in cui è avvenuta la tragedia ed i "personaggi" - nessuno escluso - che ne sono stati coinvolti ci offre la rappresentazione di una società malata dalla quale nemmeno uno di loro ne uscirà a testa alta.

Chiara ha detto...

@sana chamg

due osservazioni...tu dici:

"3) Non ha saputo dire dov'è andata subito dopo il delitto, con chi era e dove è stata e ok che nella concitazione uno può essere in confusione, però non è stata una cosa a suo favore."

Se ci pensi, questo in realtà è un elemento A FAVORE di S.M., forse il maggiore addirittura: rispetto ai suoi falsi ricordi o vuoti di memoria o racconti confusi riguardo a questa fascia oraria, le testimonianze e gli accertamenti tecnici di segno contrario a quanto da lei affermato, ne AIUTANO la posizione anzichè aggravarla, dimostrando, a beneficio di altre circostanze di tempo, che quando si confonde o non ricorda, è genuina (su tutto, si è appurato che non stette mai da sola, mentre secondo la prima accusa lei e la madre si sarebbero recate al pozzo; addirittura mariangela se la vide brutta anche lei inizialmente, accusata di mentire dicendo di essere stata in compagnia dell'amica quando i loro telefoni agganciavano celle diverse; e questo accavallamento di celle è significativo anche per tante altre cose, in primis i movimenti di Cosima, giacchè un cambio di cella viene usato contro di lei, dicendo che non c'era abbastanza traffico perchè i telefoni venissero scalati di cella per ragioni tecniche...invece i r.o.s. hanno involontariamente dimostrato che ciò stava accadendo e in maniera del tutto casuale e imprevedibile: le due ragazze, di fianco l'una all'altra, agganciavano celle diverse). Fondamentalmente le imprecisioni e vuoti mnestici di Sabrina per questo periodo di tempo che è stato ricostruito sulla scorta di testimonianze e accertamenti, dimostrano a) che i sospetti riguardo a questa fascia oraria erano TUTTI INFONDATI; b) che effettivamente questo della scarsa memoria e della incapacità di fare una lucida e precisa ricostruzione della giornata, è un problema VERO di Sabrina, che dunque probabilmente non mente mai e dice il vero riportando falsi ricordi o dicendo non ricordo...e la dimostrazione sta nel fatto che se non fosse stato per fattori esterni, lei sarebbe priva di alibi per il momento dell'occultamento del corpo e per un pezzo la si affermò al pozzo; c) che continuare ad affermare che mentì per salvarsi, mentre le sue imprecisioni la mettevano nelle pesti al contrario degli effettivi accadimenti, è il maggior indice del pregiudizio radicato: nemmeno quando le testimonianze opposte GIOVANO all'imputata, riusciamo a trarre le corrette conclusioni, restando di un'idea che è contraddetta dai fatti;

segue...

Chiara ha detto...


"4) La vicenda del pub durante la quale Sabrina beveva la birra e tutti erano al palazzetto a cercare la presunta Sarah in trappola però, mi sembrava veritiera. Come la questione del "ti svendi per due coccole", confermato peraltro da S"

Allora, tu prima hai detto che il fatto che S.M. non si sia mai lasciata andare, nemmeno in privato, a commenti negativi sulla cugina, che non la credeva fuggita ecc..lo trovi ovvio, perchè "non l'hai mai considerata una stupida". Tu quindi ritieni che ogni azione di Sabrina sia stata calcolata ala fine di non attirare i sospetti su di sè, right? Ma allora stare a bersi una birra al pub - per motivi diversi da quelli riferiti - mentre gli altri erano al palazzetto per una segnalazione-fuffa, ossia fare una cosa di un'imbecillità unica, ovvia ed EVIDENTE vista la strumentalizzazione fattane, è forse da intelligenti?! Non capisco questo altalenare tra considerarla una perfetta omicida lucida e programmatrice quando occorre (ad es. per sostenere l'insostenibile come l'alibi creatosi con gli sms IN CONCOMITANZA col delitto) e fare spallucce dicendo "eh ha fatto un errore proprio stupido" quando comoda il contrario..o l'una o l'altra scusate...una che arriva a controllarsi e programmare minutamente la propria copertura, non ci arriva a fare la pantomima di cercarla anche nei cassetti della scrivania?! ancora una volta, se tale volpe spietata la si considera, la circostanza del pub e del palazzetto, giocano in suo favore: se colpevole sarebbe stata in prima linea anche al palazzetto, così che nessuno potesse poi addebitarle l'assenza, com'è stato puntualmente fatto. Invece abbiamo da parte sua sempre la stessa spontaneità, nell'accalorarsi quando altri non s'accalorano e di non farlo quando altri lo fanno....chi si vuole nascondere si uniforma, si "mimetizza", questa è la realtà.

Chiara ha detto...

p.s. e basta mo - scusate - con sta storia del "si vende per due coccole", espressione che la signora Concetta ha fatto propria confermando che lei stessa l'aveva detta a sarah, prima che lo si sentisse dire ANCHE a sabrina; allora la mamma può (è una frase innocente) e la cugina no (è una frase malvagia)?...mah...

PINO ha detto...

X Chiara
Scusami se non ho capito bene la finalità delle tue diverse interpretazioni sugli assunti di chamg: ritieni, in definitiva, che SM sia completamente estranea ai fatti addebitatele dagli inquirenti?
Ciao, Pino

Chiara ha detto...

no Pino ed è questo il punto: le mie sono osservazioni "fredde" dato che, pur avendo una certa propensione per la prima-versione-di-michele, pure non riesco ad essere così netta nel pro-sabrina come i nostri amici qui presenti....è solo che sono rigorosa nell'applicazione di una logica quando si decide di seguire quella.
allora se per far quadrare gli elementi principali, si deve assumere una sabrina scaltra e programmatrice, lo spazio per stupidaggini grossolane da parte sua è molto ristretto; può starci un errorino o due, ma qui è un continuo passare da diabolik a mr.bean e questo è un problema logico; idem dicasi per la prima osservazione che ho fatto: devo decidere se una persona mente o si sbaglia, come fare? uno strumento molto 'forte' è vedere se le inesattezze giovino o danneggino la persona, giacchè è improbabile che qualcuno menta per danneggiarsi anzichè avvantaggiarsi; quindi quando vedo che, effettivamente, la persona che si dichiara confusa e imprecisa ma in buona fede, lo è a proprio discapito (o *anche* a proprio discapito), allora ho in mano un elemento che mi fa propendere l'effettiva buona fede...

sana chamg ha detto...

@Chiara Grazie della risposta!^^
eppoi..

Sul non sapere dove è stata dopo il delitto, è vero che potrebbe essere sintomo di genuinità, per lo meno in un primo momento, è anche vero che (Se non erro, ma potrei mal ricordare eh) mi sembrava che lei all'inizio avesse detto che si trovata con Mariangela, poi con Concetta, cose poi smentite dalle interessate. In questo senso dico che non è stato a suo favore.. L'immagine che MI ha dato è stata quella di non esporsi ulteriormente per evitare smentite. In ogni modo la memoria funziona in modo strano, è infatti più facile ricordare meglio dopo un po' di tempo , piuttosto che nell'immediato... Ed è per questo che il fatto che ancora ora abbia tutti quei vuoti è per me sintomo di una strategia che la vuole far sembrare ingenua/smemorata.

- è vero io non la ritengo stupida, ma non vuol dire che per me è stata ineccepibile. Credo che si sia concentrata più sull'immagine pubblica che quella privata, tutto qui. Detto ciò non ho un'idea definita di come possa essersi svolto il delitto e quindi sui messaggi/depistaggio non mi esprimo.
Con il discorso due-coccole intendevo solo dimostrare che il discorso Ivano-Sarah era presente con Sabrina, come dimostrato dai litigi sui diari, dal discorso "è l'unica graziata" eccetera.

Chiara ha detto...

@sanachamg

quella dei suoi sentimenti verso ivano è l'unica cosa su cui concordo abbia detto balle grandi come case; le do l'unica giustificazione che, a processo, ci mancava solo che confermasse "il movente"...ma sinceramente credo che anche gli innocentisti totali abbiano capito benissimo che le cose non stavano nei termini che lei ha riferito.
ciò però non mi porta a fare la stessa considerazione nei riguardi dei suoi sentimenti per sarah e ciò perchè la teste d'accusa, De Luca, chiarì che quel "si vende" non era riferito ai rapporti sarah-ivano per se stessi, ma il fatto che in periodo di rottura con Ivano, sabrina si aspettava da sarah che facesse fronte comune con lei distaccandosi da ivano, mentre sarah mantenne separati i due diversi rapporti, mantenendosi amica dell'una e dell'altro...insomma, se prove della fissazione di SM per I ce ne sono a iosa, prove di una gelosia sentimentale verso Sarah non ne ravvedo nelle carte processuali

PINO ha detto...

Vedi CHIARA,
che anche l'eventuale "diabolik" può, quando il "diavolo ci mette la coda", come popolarmente si recita, può commettere la "gaffe".
E' storico che alcuni delitti ritenuti tra i più perfetti, siano stati risolti proprio per quella infinitesimale particelle negativa sfuggita alla genialità criminale degli autori.
Ora, senza voler fare alcun paragone, non darei molto significato, ai risultati di una analisi generalizzata, (non mi riferisco alla tua, confortata da una certa logica) ma mi regolerei tenendo presente l'ambiente culturale territoriale, a cui sono strettamente collegati i personaggi chiamati in causa in questo caso.
Con questo tipo di ricerca, si rivelerebbero orizzonti più chiari, e vicini alla realtà.
E' ovvio che si tratta solo di un mio modestissimo punto di vista.

marcello ha detto...

Un saluto a tutti, anche a lei signor Prati. Se mi è consentito, da quanto dice la realtà, cioè che è michele l' assassino e unico resp., vorrei far navigare tutti con la fantasia, riportando, in linea di massima, quanto taranto ha fatto credere e vuol far credere alla gente:
"Sarah esce di casa dopo le 13.30 per le 14 arriva dalla cugina
PERCHE’ DOVREBBE USCIRE PRIMA SE NON AVEVA IMPEGNI?
Si litiga (…) e poi scappa dalla villetta, per essere inseguita dalla cugina e dalla zia
E LO ZIO NON SENTE NIENTE?? NON INTERVIENE? AVEVA FORSE UN SONNIFERO INVECE DI RIPOSARE, E LA PICCOLA? SENZA CHIEDERE AIUTO, SENZA URLARE?
Viene raggiunta, caricata in macchina, fanno il giro lungo per calmarla, arrivano in casa e viene uccisa.
LA PISANO’ RACCONTA CHE VIENE PRESA PER I CAPELLI, IL FIORAIO, CHE VIENE INTIMATA…
Poi viene chiamato michele per tutto il resto.
SENZA CHIEDERSI NIENTE???????
Dopo di che dal dopo omicidio fino alle 15,15-15,30 che iniziano le ricerche che fanno? Sei riposano?"
non so se ridere o cosa.

sana chamg ha detto...

@ Chiara

Se non erro, nei diari Sarah aveva scritto che Sabrina l'aveva sgridata perchè stava troppo con Ivano, no?
Non c'è modo di ottenere queste carte processuali? :-(

sana chamg ha detto...

@ Chiara

Sul ruolo di Cosima che opinione hai? La sua chiamata in causa è basata solamente sul sogno di Buccolieri?

magica ha detto...

sabrina percepiva la cuginetta come una sorella minore . per cui la proteggeva . sarah era un tipetto che si strusciava sugli amici del gruppo , sull'amico pisello e su ivano e se capiatava su altri ragazzi . era un suo modo di fare percio' veniva ripresa da sabrina , basterebbe avere una testimonianza dalle amiche presenti. sarah era una ragazzina che aveva bisogno di coccole ,immaginiamoci una madre testimone di geova . amano i figli ma sicuramente non dimostrano l' affetto . il padre sempre distante e pure il fratello . in poche parole quella ragazina ,viveva in un ambiente con un nonno invalido, e una madre assente. per cui ' si adagio' alla famiglia misseri e veniva considerata una di famiglia :da proteggere
per questo la riprendeva .
oppure se volete , la riprendeva perchè era geLOSA? nessuno del gruppo aveva mai avuto il sentore che sarah avesse ideee su ivano ,il quale non aveva mai avuto questo sospetto . inoltre sarah aveva una simpatia per un amico di scuola . perchè allora averebbe avuto mire su ivano? se aveva un ragazzetto a scuola che gli piaceva?..

tutte risultanze dagli interrogatori . nulla di inventato .

sana chamg ha detto...

@magica

Negli interrogatori volevano farla passare per una bambina a cui fare tenerezze, ma i fatti li hanno smentiti. Messaggi, diari della ragazza..eccetera. inoltre lei aveva rapporti più stretti con Alessio e Ivano, non con chiunque.

Chiara ha detto...

@sana chamg

- la scritta sul diario non è discriminante per quanto concerne la motivazione di quel rimprovero, essendo coerente sì con la gelosia (ma mi sarei aspettata qualche riga in più o uno sfogo di qualunque tipo nel tempo, se così fosse...mette a disagio essere oggetto della gelosia della migliore amica) ma lo è perfettamente anche con la giustificazione che ne dà l'imputata, ossia insegnare alla ragazzina che ormai non poteva più permettersi certi atteggiamenti senza che si cominciasse a parlarle alle spalle, di cambiare condotta adeguandosi all'età che aveva (in questo senso trovo che torni anche lo "uffa" con cui sarah introduceva il discorso sul diario...uffa lo dici a fronte di una paternale non di una scenata)

- cosima...beh cosima LE TOCCA essere coinvolta eh...SE misseri non deve essere stato presente (altrimenti cade il teorema del "non sapeva riprodurre con precisione lo strangolamento") e dunque, appurato che era in garage, GIOCOFORZA la scena del delitto va spostata in casa (se ricordi, c'è stata più di una versione con sabrina omicida in garage), ALLORA Cosima DEVE essere coinvolta nel delitto, impossibile non si fosse accorta; ahimè i processi non si fanno con le supposizioni, anche apparentemente scontate, ma con le prove, quindi si è cominciata la caccia a quelle; la sempre provvida pisanò ha detto la sua e ci si è dovuti accontentare del sogno del fioraio; per fortuna da quelle parti sono di bocca buona ;)

era parecchio che non venivo nel blog sana, anzi piacere di conoscerti, e per questo ti specifico che la mia posizione è sempre stata la seguente: non c'è PROCESSUALMENTE uno straccio di prova in merito ad uno solo degli elementi del delitto come supposto; quindi, stando alle regole vigenti, ragazza e madre mi potrebbero anche confessare in camera caritatis di essere colpevoli ma io continuerei a sostenere l'inevitabilità della loro assoluzione nel processo. Se cominciamo a sdoganare le condanne a muzzo perchè le persone "ci puzzano" stiamo freschi...

sana chamg ha detto...

@ Chiara

Il messaggio sul diario può essere letto sia come dici tu sia in modo coerente al discorso "Sabrina pazza di gelosia per Sarah" perchè il modo in cui una persona scrive e comunica è talmente personale che ipotrebbe aver esagerato come sminuito i suoi sentimenti. Se mi baso sulla logica di una persona sana, è un discorso, ma bisogna considerare che con le persone "malate" è tutta un'altra storia. (La malata sarebbe SM se avesse ucciso la cugina, s'intende)

Ma quindi l'omicidio alla fine si ê svolto in casa? Mi sono un po' persa per strada onestamente. In quel caso allra capisco perchè coinvolgere Cosima...

Non avendo letto le carte non posso esprimermi sulla ricostruzione, anche se so che molto si è dibattuto sugli orari e sui messaggi e che molti ritengono la dinamica del delitto, così come è stata descritta, infattibile. In ogni modo non credo che questo scagioni automaticamente Sabrina.... Detto ciò le persone non si possono condannare sul niente, siamo tutti d'accordo penso.

Vanna ha detto...

Buongiorno carissimi!

Ho letto i vostri pareri sul tragico dilemma di Avetrana: enigmi intricati il cui unico filo di Arianna è il bislacco comportamento dello zietto sul quale non si è indagato abbastanza né sotto il profilo psicologico se non psichiatrico, né sulla sua storia personale; ma non si è indagato sull'antropologia del territorio ( da S. Pasquale a Taranto) piena di forze arcaiche, di strani gruppi musicali, ad esempio...

Sì Giacomo, sono d'accordo con te, l'Ilva c'entra e come, il tam-tam tarantolato mediatico, anche, aveva il suo significato.

Sapete come la penso con le mie coincidenze significative e motivate.

Non ho cambiato il mio parere: la fam Misseri è stata usata e non aveva strumenti per capire cosa stava accadendo, il più lucido e scaltro è il contadino, l'unico che "sa", (quanto non so) ma sa cosa c'è dietro.

Ivano Russo è ambiguo, il Pisello furbo e la tedesca muoveva marionette tra ruderi e ulivi mossa a sua volta da chi?

Dietro c'è una intelligenza raffinata, una crudeltà condita di
lungimiranza e programmazione, non mi sembra che i personaggi in oggetto, quelli maggiormente esposti, possano avere queste "doti".

Perché Sarah faceva gola?
A chi soprattutto, con le sue letture, i suoi sogni, il suo aspetto etereo, la sua sensibilità curiosa, le sue precoci esperienze...
A Ivano? Maddai! per lui anche Sabrina era troppo, difatti...

E' un ambiente troppo "ruspante" e poco culturizzato quello in cui si svolge la vicenda, una vicenda che ha una lettura di riti arcani, ben conosciuta invece da persone che sanno come muovere le energie per scopi di Potere da offrire per avere vantaggi.

Difatti, non se ne viene a capo, per quale motivo?

Un saluto caro a tutti.

Vanna




andres ha detto...

Non c'entra niente con l'omicidio, ma sento di doverlo dire: dall'inizio, TUTTI i media, nessuno escluso hanno fatto la comparazione fra Sara e Sabrina, come la bella e la brutta. Da lì fanno risalire l'odio, la gelosia, l'invidia e... la morte. Non è così, secondo me.
Sabrina era ed è una bella ragazza, con un viso interessantissimo e un corpo morbido, molto femminile. Non aveva nulla, esteticamente, da invidiare alla cuginetta, di una bellezza diversa. Ed infatti, a mio avviso,amava Sara come una sorella minore, e la proteggeva.

Anonimo ha detto...


Andres, hai ragione. l'Aspetto fisico, il viso poco c'azzeccano pero' non ti meravigliare perche' a Taranto pur di mettere carne al fuoco a favore dell'accusa faranno pesare anche questo. Matteo.

Manlio Tummolo ha detto...

Riappaio qui per ribadire, al di fuori d'ogni passione del momento, che a mio parere in quella casa e a quell'ora nulla è accaduto. Insisto sul fatto che la difesa delle donne ha spezzato da sé l'unica forte arma di difesa che avevano, ovvero la totale assenza di ogni segno della presenza o dell'arrivo di Sara a quell'ora e in quelle condizioni. Le confessioni, variabili e fatte in conclusione nell'illusione finale di riscattarsi, lasciano il tempo che trovano. Ho pure detto che non cerco la soluzione del caso, ma quella che potrà essere la valutazione del caso in sede giudiziaria definitiva, che è l'unica su cui si può logicamente lavorare.

magica ha detto...

SIGNOR TUMMOLO .
è ritornato all'ovile ?
in mezzo a questi caproni per la gran parte innocentisti .
saluti da magica .

Anonimo ha detto...

Quando non si riesce a accettare la “banalità” di una conseguenza tragica di un evento non programmato, classificabile come d’impeto o preterintenzionale, si va sempre a cercare il complotto o l’esoterico, in questo caso come negli altri più eclatanti qui trattati. La verità sta più con i piedi per terra: o fanno una perizia psichiatrica con seduta ipnotica a Michele Misseri o si accetti la sua autoaccusa … che diamine, uno non può confessare senza temere di essere accusato di autocalunnia??.... ma in che sistema giudiziario siamo?

magica ha detto...

siamo in questi termini perchè la procura vuole che misseri dica quello che loro pensano .
bisogna andare con i piedi di piombo ad avetrana altrimenti si rischia grosso.
inoltre con le domandine suggestive, i testimoni un po' alla volta non si accorgono che venno nella direzione dell'accusa . percio' se non ricordi nei minimi particolari quello che hai detto .. si rischia grosso

Mimosa ha detto...

Carissimo Giacomo,
sto seguendo il servizio al link che hai segnalato del servizio di Telerama, lungo 2 ore, e in questo momento sto al secondo interrogatorio di MM dopo il ritrovamento, ossia quello della notte iniziato alle 2:30 di notte. Mi ha colpito moltissimo l’interrogatorio di Sabrina (30 settembre), che già dimostra l’attenzione dei PM su di lei. E infatti le domande a Misseri erano continuamente orientate a chiamare in causa Sabrina.
Qui ho scoperto che Galoppa era stato mobilitato, come legale d’ufficio, proprio nell’ora notturna, dopo il sopralluogo a Contrada Mosca. Tuttavia, costui è stato in silenzio nell’interrogatorio notturno del 7 ottobre.

Pertanto, mi domando che manfrina stavano recitando i PM … indubbiamente molto esperti di interrogatori, tanto di cappello, ma deprecabili le loro subdole pre-convinzioni.
Da ciò sto deducendo che tutta la delicatezza posta nelle domande a Michele era una subdola strategia per arrivare a coinvolgere Sabrina.
Insomma, prima di Michele nel mirino era già Sabrina! Già il 30 settembre, giorno in cui viene sentito Ivano e pure sua mamma, tartassata da Buccoliero!

Mimosa

Giacomo ha detto...

Ciao Mimosa.

Condivido tutte le tue perplessità e considerazioni. Non a caso Coppi nel processo di primo grado chiese la non utilizzabilità, ai fini della sentenza, dell'interrogatorio di Sabrina Misseri del 30 settembre 2010. Difatti, anche se formalmente era solo "persona informata dei fatti", in realtà fu trattata come un'indagata. "Naturalmente" la corte rigettò questa richiesta.
Ma penso che Coppi riproporrà tale eccezione in Cassazione, se già non l'ha fatto in appello.

Per quanto riguarda Misseri, sono convinto che le dichiarazioni più genuine, furono le primissime fatte verso le 22 del 6 ottobre, prima ancora di partire per il pozzo.
Egli aveva continuato a mentire fino all'ultimo, ma poi crollò psicologicamente e disse TUTTO.
Egli sapeva che Sarah stava per arrivare, l'aveva attesa al varco sull'uscio del garage, tendendole un vero e proprio agguato, e quando la vide arrivare verso le 14,30 l'attirò all'interno con un pretesto, l'insidiò e, al rifiuto, la strangolò con la corda del trattore.
Che le avesse teso un agguato risulta evidente quando egli, per la PRIMA ed ultima volta, pur tra molte esitazioni, rispose al pm, che gli chiedeva come mai Sarah fosse scesa nel garage,: L'HO CHIAMATA IO.
SCRIPTA MANENT. E la sua voce registrata dice molto più di uno scritto. Nessuno aveva indotto il Misseri a tale affermazione.
Naturalmente poi, anche visto lo scetticismo degl'inquirenti, non ha voluto più ripetere che era lui che l'aveva fatta scendere in garage. E negò, e tuttora nega, le sue intenzioni di aggressione sessuale. E questo la dice lunga sul reale ravvedimento dell'uomo.
Relativamente facile asserire di essere lui l'autore del crimine, quando ormai sa che gl'inquirenti e, "grazie" ai media, la quasi totalità dell'opinione pubblica è convinta che egli si accusi per scagionare la figlia "prediletta".
Misseri non ha MAI asserito che Sabrina fosse la figlia prediletta, né in giudizio, né sui media.
Ma, stando alle frasi stralciate dai giornali, sembrerebbe addirittura che sia scritto in sentenza.

La luce, purtroppo, è ancora lontana.

Buona giornata a te e a tutti.

Giacomo

TommyS. ha detto...

Manlio Tummolo

Credo (oramai è passato fin troppo tempo dal tuo ultimo intervento per ricordarmi tutto) di continuare ad essere della tua opinione. Non c'è nessun riscontro oggettivo che Sarah sia mai arrivata perlomeno davanti alla casa di via Deledda quel pomeriggio se non le parole cangianti e mutevoli di Misseri che a questo punto, ammesso che lo stesso non sia personalmente colpevole del delitto come io credo (mentre le due donne sono totalmente estranee, sempre a mio parere), non racconterà mai più come sono andati realmente i fatti.

Per cui se mi trovassi nei panni di Coppi e Marseglia, essendo in presenza di una persona che continua ad autoaccusarsi del delitto, non potrei adottare una strategia processuale differente da quella che vede in Michele Misseri l'assassino, solitario, di Sarah. E questo sebbene il racconto dello stesso contadino presenti aspetti alquanto dubbi e vi siano allo stesso tempo altri riscontri che porterebbero verso piste alternative.

Adesso oramai è troppo tardi e fa quindi bene la difesa ad insistere su questa strada, l'unica che può permettersi di portare in aula.

Manlio Tummolo ha detto...

Carissimo Tommy,
quale sarebbe la migliore strategia difensiva per Sabrina e la madre, ce lo diranno le conclusioni processuali. Ma ribadisco qui che il compito dei difensori (che non sono l'avv. Perry Mason) non è quello di dirci chi sia l'assassino, ma di dimostrare che il proprio o i propri clienti non lo sono.

Carssima Mgica,
superati i problemi di vista, posso tornare ad operare, ma ben più saltuariamente, in quanto non sono collegato ad INTERNET da casa, bensì dalla Biblioteca Civica. o di Codroipo, o di Basiliano. Appena sistemo l'altro occhio (da una cataratta, per l'esattezza), ricomincerò a lavorare sui miei saggi. Il tempo però delle battaglie su certi temi d'attualità, francamente sono finiti, visti i modi preconcettuali di esaminarli nella maggior parte dei casi. Cari saluti, a tutti voi, Manlio

Vanna ha detto...

Molto interessante Mimosa la tua riflessione:… mi ha colpito moltissimo l’interrogatorio di Sabrina (30 settembre), che già dimostra l’attenzione dei PM su di lei. E infatti le domande a Misseri erano continuamente orientate a chiamare in causa Sabrina.
Ed ancora :
Pertanto, mi domando che manfrina stavano recitando i PM … indubbiamente molto esperti di interrogatori, tanto di cappello, ma deprecabili le loro subdole pre-convinzioni.
Da ciò sto deducendo che tutta la delicatezza posta nelle domande a Michele era una subdola strategia per arrivare a coinvolgere Sabrina.
Insomma, prima di Michele nel mirino era già Sabrina! Già il 30 settembre, giorno in cui viene sentito Ivano e pure sua mamma, tartassata da Buccoliero!
Mentre Giacomo le risponde: Non a caso Coppi nel processo di primo grado chiese la non utilizzabilità, ai fini della sentenza, dell'interrogatorio di Sabrina Misseri del 30 settembre 2010. Difatti, anche se formalmente era solo "persona informata dei fatti", in realtà fu trattata come un'indagata. "Naturalmente" la corte rigettò questa richiesta.
E non capisco perché Coppi chiese di non utilizzarla e non capisco perché dovrebbe riproporre tale eccezione in Cassazione… se già non l'ha fatto in appello.
Se, seguendo l’impressione di Mimosa, che condivido, Sabrina era già sotto attenzione, può darsi che il motivo per cui il Coppi non ha utilizzato tale interrogatorio può spiegarsi solo considerando che tutti i giorni Sabrina era in TV a dirigere il traffico tra giornalisti e quindi in qualche modo ci si era messa lei in quella situazione.
Poi, che lo zietto dica che l’ha chiamata all’interno, che l’ha insidiata e strangolata, è tutto da vedere.
Se, come afferma Giacomo: nessuno aveva indotto il Misseri a dire che l’aveva chiamata, per quale motivo lo dice?
Perché è vero? Perché non è vero, ma è un pretesto, è una scusa per… cosa? Non si sa.
Che personaggio è M.M.? E’ un burattino o è un burattinaio: è lui da indagare, studiare, analizzare, non perché può essere lui l’assassino, non lo credo, ma nel suo vissuto deve esserci qualcosa, qualche contatto strano.
Dunque, i nodi della vicenda li ha legati lo zietto, ma perché lo abbia fatto non è chiaro e soprattutto è irrazionale cambiare versioni eppure è libero di coltivare la campagna.
Ed è irrazionale la sentenza che lascia libero chi si autoaccusa.
Per me dovevano stare tutti dentro nella stessa cella, e aspettare magari l’effetto dantesco del conte Ugolino delle Gherardesca.
Sarah è arrivata a quella casa, è sicuro? Come dice Manlio.
Mariangela era lì con la sorella, Ivano era a casa o no? Il Pisello che faceva? La cugina di s. Pancrazio che sapeva? Intanto alle ore 17 in rete si vedeva un manichino legato e già qualcuno sapeva che c’era stata l’esecuzione!
Qui, più che l’esoterico, ci vuole uno studio antropologico e psichiatrico.

Vanna

magica ha detto...

allora signor tummolo le faccio tanti auguri., che l'intervento agli occhi vada a buon fine.
in caso se avrà l'occasione , di trovarsi nei luoghi che ha detto usa frequentare , potrebbe fare un intervento ,su un caso che si sta discutendo .ma ha smesso pure di seguire la tv . cosi' non ' al corrente sugli sviluppi dei casi.
ma abbiamo vissuto benissimo per anni . senza le ultime sull'ultimo caso di cronaca. ora fa parte di una piccolissima parte della nostra giornata .
era meglio prima almeno non avevamo il motivo per incacciarci
ahah ! salutoni signor tummolo arrivederci .

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie, cara Magica, seguo le notizie soprattutto per radio RAI, ma anche quelcanale informativo è spesso indigeribilke. Questi i tempi. Comunque, sistemate queste faccenduole, almeno occasionalmente mi farò sentire. Grazie e tantissimi saluti a tutti quanti, Manlio

Giacomo ha detto...

La Gazzetta del Mezzogiorno del 29 maggio ha già anticipato i risultati della superperizia disposta dalla corte d'appello sulla posizione di Cosima (in garage o in casa?), descivendoli a modo suo.
Un capolavoro di ambiguità e falsificazioni fin dal titolo:
"Omicidio Scazzi, la perizia
sulla posizione dei telefonini
NON SCIOGLIE ALCUN DUBBIO"

Ma subito di seguito, nel corpo dell'articolo, viene scritto:
"La perizia sulla posizione dei cellulari NON SCIOGLIE TUTTI I DUBBI"
che è un concetto completamente diverso.

In realtà è proprio l'opposto di come vuol far apparire l'articolo. La perizia dà pienamente ragione alla difesa.
La questione era chiara. l'accusa sosteneva che la perizia del ROS affermava che Cosima alle15,25 era CERTAMENTE in garage". E quindi Cosima mentiva SPUDORATAMENTE asserendo il contrario.
La difesa sosteneva che questa CERTEZZA era un'invenzione dell'accusa, che aveva interpetrato le conclusioni della perizia del ROS "pro domo sua".
Ebbene la super perizia disposta dalla Corte d'Appello (nella vana speranza che essa desse ragione all'accusa, NdR) risponde che "non si può escludere che Cosima stesse al piano superiore" e quindi NON VI E' ALCUNA CERTEZZA che essa fosse in garage, contrariamente a quanto asserito dall'accusa. Pertanto non c'è alcuna prova che Cosima abbia mentito sostenendo di non essere mai scesa in garage. E questo è quello che sosteneva la Difesa.
Naturalmente l'articolo cerca d'intorbidire le acque e di sminuire l'importanza della superperizia.
Il "ragionamento" sottinteso è il seguente. Se la superperizia avesse dato ragione all'accusa, sarebbe stata una prova decisiva contro Cosima e quindi anche contro Sabrina. Ma siccome la consulenza ha dato ragione alla difesa, non vale niente in quanto "non apporta elementi di novità rilevanti".
Siamo alle solite.

Link:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/omicidio-scazzi-la-perizia-sulla-posizione-dei-telefonini-non-scioglie-alcun-dubbio-no821512

Saluti a tutti gli amici del blog.

Giacomo

Vanna ha detto...

Giacomo buongiorno,
hai ragione da vendere.
Sarà compito della difesa far valere la nuova perizia che, invece, apporta certamente nuovi elementi rilevanti come affermi.
Conosci il mio punto di vista, l'accanimento contro le due donne è palese,
lassù qualcuno vuole così.
Un saluto cordiale.
Vanna

Vanna ha detto...

Buongiorno a tutti!

Giacomo, rileggendo il tuo post del 4 giugno 2015 ore 16,42 ti chiedo: gli esami intorno alla perizia sulla localizzazione del telefonino di Cosima e di Sabrina possono essere ripetuti, magari con strumenti più nuovi oppure non si possono più fare perché è passato troppo tempo?
Molto importante ciò che riporti e simile agli altri casi nei quali le prove sono state distrutte e non sono più ripetibili, vedi il caso Bossetti o il caso Rea.
Se fosse così...non trovo parole adeguate!

Un cordiale saluto.
Vanna

TommyS. ha detto...

Giacomo

Un articolo decisamente più obiettivo è quello della solita Corbi (unico baluardo mediatico ancora a difesa delle imputate)

http://www.lastampa.it/2015/06/05/italia/cronache/la-perizia-che-pu-riaprire-il-caso-sul-delitto-di-sarah-scazzi-1VzaJHF8UqZUt041RXfe2K/pagina.html

Ma come sta succedendo sempre negli ultimi tempi Google News segue logiche tutte proprie ed insondabili (ma magari neanche tanto) nel riportare i link alle ultime news e quindi l'articolo de La Stampa non compare tra quelli che hanno trattato dell'ultima udienza.

Forse Massimo saprà fornirci maggiori ragguagli su quanto effettivamente emerso, ma oltre all'assenza di certezza su dove si trovasse il cellulare di Cosima alle 15.25, secondo la perizia quello di Sarah smise di funzionare/trasmettere proprio nel garage (su questo ho tantissimi dubbi personali ma se la cosa è a vantaggio della difesa ben venga) in accordo con le confessioni di Misseri che a questo punto assumono maggiore credibilità (altri miei dubbi personali).

Giacomo ha detto...

Vanna, gli esami non si possono più ripetere non perché sia passato troppo tempo, ma perché la Vodafone, ha cambiato gl'impianti di ricetrasmissione che sovrintendono ai collegamenti di telefonia cellulare in Avetrana, che adesso funzionano in base a parametri completamente diversi rispetto a quelli precedenti, in funzione il 26 agosto 2010.

Comunque le cose stanno come ho spiegato nel mio post precedente. La superperizia, interpetrando correttamente i rilevamenti del ROS, ha concluso che, in base a quegli stessi rilevamenti, Cosima, poteva benissimo aver telefonato dal piano superiore, come lei ha sempre sostenuto, e non doveva trovarsi NECESSARIAMENTE in garage, come sostenuto dall'accusa e dalla sentenza di primo grado.
Saluti cordiali anche a te.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Tommy, ho già letto tutti gli articoli sulla nuova perizia così come discussi nell'udienza del 7 giugno. Naturalmente ho letto anche l'articolo della Corbi, che convengo sia una delle poche giornaliste a trattare con obiettività questo caso.
Che il telefonino di Sarah fosse in garage alle 14,42, l'hanno sempre sostenuto sia accusa che difesa. Sabrina in quel momento era fuori dal garage in compagnia della Spagnoletti. Di Cosima si è visto che non ci sono prove che sia mai scesa in garage. L'unico che ha sempre sostenuto che fosse in garage e ad aver ivi strangolato Sarah è il Misseri. E quindi questa volta quello che dice il Misseri trova una conferma scientifica. Da quello che si può dedurre, il Misseri non strangolò Sarah in quel momento, ma l'aveva uccisa qualche minuto prima, verso le 14,38-14,40, e si stava apprestando a far sparire il corpo andando a gettarlo nel pozzo. Sentì squillare il cellulare e corse a farlo tacere per sempre, raccogliendolo da terra, dov'era finito cadendo dalle mani di Sarah mentre la poveretta veniva strangolata, e poi scagliandolo con forza sul pavimento. Tant'è vero che nell'impatto il cellulare perse la batteria.

Giacomo

Vanna ha detto...

Giacomo, non si possono più ripetere gli esami, in questo caso telefonici.
Non è una novità, anche il dna di Bossetti e gli esami della Rea non si possono più analizzare: nulla di nuovo sotto il sole, a quanto pare.
Sconfortante.
Che il tel. di Sarah alle 14,42 fosse in garage, non vuol dire che ci fosse anche Sarah.
Rimane il racconto a puntate dello zio il quale è ancora da sottoporre a molteplici controlli, a mio parere.
Rimangono altri personaggi "ambigui", a vari livelli, da verificare o da ritrovare.
Tra questi anche il dio Ivano.

Vanna

MAGICA ha detto...

cari tommy
delle13.12 del giorno 6.
ho letto che hai moltissimi dubbi su :(((secondo la perizia quello di Sarah smise di funzionare/trasmettere proprio nel garage (su questo ho tantissimi dubbi personali )))rilevato dal tuo commento ..
ci sono le indagini dei ros che lo sostengono , ma sopratutto avvalorato dalle celle telefoniche , perchè tu tommy ha tantissimi dubbi?
non hai fifucia nelle celle telefoniche ?
pensi che le donne di avetrana siano le asassine? da cosa lo deduci?

magica ha detto...

se alla ribalta del caso scazzi uscisse pure il coinvolgimenti di IVANO sarebbe peroprio un caso ridicolo !


cia vanna , perchè sospetti di IVANO, se sospetti di lui bisognerebbe condannarlo con tutta la sua famiglia , partendo dalla madre fino al fratello e fidanzata .
che motivo avrebbero avuto, dire che ivano era a dormire. se invece era da un'altra parte , in fondo chi se ne frega delle donne misseri?
basta che lo dicessero . invece il fatto è che ivano era acasa sua . la spagnoletti non lo vide e nemmeno le misseri ,misseri non lo tira in ballo , perchè se IVANO le avesse sentite litigare , doveva essere presente al fatto , la casa è un po' indietro rispetto al girdino . si pensa che gridassero? e poi andare in giro per il paese a cercare sara?? . tutto è successo in pochi minuti , arrivo di sarah in garage , arrivo dopo pochissimo mariangela . uscita di sabrina del giardino , tutto il pochissimo tempo . è tanto lampante .
. inoltre si aggiungerebbe questo ulteriore scenario. (( ((CAVALLUCCIO, FIORAIO , IVANO COMPLICE )))

Vanna ha detto...

Magica ciao,
ho letto qualcosa di nuovo in rete, proprio su Ivano.
Sembra che non fosse stato sempre a casa... in quel pomeriggio...
sembra che abbia detto che Sarah e Sabrina, stavano litigando...
E comunque, è un personaggio che non mi ha mai convinto molto...
il Pisello poi...
Sarah nel garage?
Chi l'ha vista?
Chi l'ha detto?
Lo zietto?
E gli credi?
'sta storia è tutta da riscrivere perché per me Sarah non è mai arrivata a quella casa e lo sapevano SE in rete girava nel tardo pomeriggio l'immagine di un manichino imbrigliato e strane parole...
Chi ha parlato in questa storia?
Lo zio e troppo.
Il sognatore.
La pettegola.
Il cane con la cinghia in bocca.
Il resto non c'era, non sapeva, non vedeva.
Poco per trovare la verità ma sufficiente per incriminare la famiglia che le apriva la porta di casa.
Troppo facile per inquirenti pigri, superficiali o ammanicati.
Un saluto.

Vanna

Mimosa ha detto...

Cara Vanna,
non credo, come tu hai scritto, che gli inquirenti siano stati “pigri, superficiali o ammanicati”,
credo che sapessero bene a cosa miravano,
tanto che io, ingenuamente, in un commento dopo l’arresto di Michele, evidenziai la stranezza del braccio che il pm Buccolieri stendeva sulle spalle di Misseri, nell’uscire dalla Procura per recarsi a Contrada Mosca, a confessione resa, nella famosa notte.
Non è un gesto usuale ad un PM, che rappresenta l’Accusa, nei confronti di un reo confesso.
Sembrava un gesto quasi “paterno”.
Gatta ci covava fin d’allora, mi vien da dire a conti fatti.
Nonostante avessero interrogato Cosima nella medesima giornata.
Con il senno di poi, stanti le esperienze che in questi anni ci siamo fatti su audizioni e interrogatori, il vero obiettivo degli inquirenti viene lasciato per ultimo.
Resta da capire quale idea perversa sia entrata nella loro mente per mirare a Sabrina.

Ciao, Mimosa

Agnesina Pozzi ha detto...

2 video MOLTO INTERESSANTI! https://www.facebook.com/Roberta-Bruzzone-1467867176847928/?fref=ts