venerdì 27 luglio 2012

Caso Scazzi – La vita è sogno...

Articolo di Gilberto M.

¿Qué es la vida? Un frenesí./¿Qué es la vida? Una ilusión,/una sombra, una ficción, y el mayor bien es pequeño; que toda la vida es sueño, y los sueños, sueños son. 

Che è mai la vita? Una frenesia. Che è mai la vita? Un'illusione, un'ombra, una finzione, e il più grande dei beni è poi ben poca cosa, perché tutta la vita è sogno, e gli stessi sogni son sogni!  Pedro Calderón de la Barca – La vita è sogno (La vida es sueño)


C’è una domanda che credo inquieti molti commentatori e opinionisti. Perché la Procura è tanto interessata al sogno del fioraio? Comunque la si voglia mettere, quello sembra proprio aver le credenziali di un sogno ed ha la consistenza di quelle illusioni che al mattino, al risveglio, ci lasciano increduli e confusi, talvolta piacevolmente stupefatti e talvolta inorriditi. In certi pomeriggi sonnolenti, dopo un’abbondante libagione, è facile lasciarsi vincere dal torpore e sprofondare in quella pennichella dove il confine tra sogno e realtà è davvero un niente, è facile lasciar galoppare la fantasia a briglie sciolte sull’onda della suggestione. Ed a proposito di suggestioni. il caso Scazzi ha davvero prodotto una sorta di contagio. Ha suscitato uno psicodramma sotto forma di voci che corrono, un tam tam invisibile affidato ai media, trasmesso per via telematica, ma anche passato di bocca in bocca, quasi un messaggio per telepatia. C’è qualcosa in questo cold case che lo rende insieme affascinante e incomprensibile. E' davvero un luogo dell’inconscio, una di quelle vicende che, se non fosse per la povera vittima ed i protagonisti, loro malgrado bollati come assassini, sarebbe come certe favole, una di quelle orripilanti e spaventevoli, tipo Barbablù di Perrault o la Strega della casa di marzapane in Hänsel e Gretel dei Fratelli Grimm.
La casa di via Deledda sembra appunto il luogo delle proiezioni dell’immaginario collettivo, dove si immagina, senza che via un solo riscontro - nemmeno uno straccio di elemento a dimostrarlo - che lì sia avvenuto il delitto, atroce ed efferato. Nel caso Scazzi ci sono tutti gli ingredienti delle favole horror che ci sono state raccontate da bambini: la casa dall’apparenza gradevole e civettuola, come un bijou ma in realtà inquietante e sinistra, il pozzo ipogeo, la morte, la vittima innocente, gli oggetti del maleficio (telefonini e messaggi decettivi), e su tutto: streghe ed orchi malefici che abitano la casa di marzapane. Sembra davvero di trovarsi nel topos delle fantasie senza tempo, nell’immaginario che ci riguarda antropologicamente, la dimensione di quei vissuti che appartengono ad ogni cultura e che riemergono sotto forma di un immaginario lugubre e inquietante. Qualunque elemento e qualsivoglia dettaglio può rappresentare, anche arbitrariamente, una tessera del mosaico di quella storia orribile che appartiene - prima ancora che al caso in esame - alle fantasie ed alle inquietudini del nostro immaginario, a quel racconto senza tempo che fa parte della cultura popolare trasmesso attraverso i cantastorie, le favole, i miti e la letteratura. La suggestione del caso Scazzi è in una serie di luoghi dell’inconscio, è un repertorio topologico che fa da riscontro ai vissuti mitologici, alle esperienze ed alle memorie ataviche sepolte nella nostra memoria.

Per questo il puzzle del delitto, il mosaico documentale, non segue la strada della logica, dell’inferenza deduttiva, del richiamo ai fatti nella loro consequenzialità e nella loro coerenza. Si omette tutto quello che non trova riscontro con quella vicenda che ci appartiene da sempre, che sta inscritta dentro di noi, una storia che fa parte dei nostri archetipi, che alberga nelle nostre fantasie e nei nostri incubi. Ogni attore ha un ruolo, rappresenta il personaggio, il protagonista in positivo e in negativo, che interpreta lo psicodramma nel teatro dell’immaginario collettivo (sia che si tratti di Calderon de la Barca, di Shakespeare, di Perrault o dei fratelli Grimm). Non ha nessuna importanza la coerenza dei fatti secondo logica e buon senso, quello che importa è l’aderenza e la compatibilità con quello scenario mitico in cui i personaggi interpretano loro malgrado la parte che gli è stata assegnata, indipendentemente da un reale coinvolgimento e dalla una effettiva volontà di fungere da protagonisti. Quello che importa non è chi ne è l’interprete, ma la scena in cui trovano posto le paure, le speranze e le credenze di coloro che vorrebbero essere spettatori, ma che in realtà sono in certo senso i veri protagonisti dello psicodramma. Non si cercano riscontri ma conferme alle proprie paure. Si cerca un capro espiatorio. Sembra perfino irrilevante chi sia il malvagio, l’importante è che se ne trovi uno (o più di uno) a interpretare il personaggio dell’orco o delle orchesse. L’essenziale è che il copione si sviluppi nel suo alveo naturale, che si abbiano degli interpreti sui quali riversare emozioni e suggestioni, ai quali addossare l’onere di tutta la vicenda esistenziale di cui siamo spettatori, ma nella quale in fondo siamo anche attori.

Michele Misseri in una delle sue confessioni indica nella casa di via Deledda il teatro del delitto. Gli si crede indipendentemente dalla inverosimiglianza di quello che racconta, nonostante tutto quello che lo contraddice e che non trova consonanza, a prescindere da un intreccio che non ha né logica né riscontro. Un film che avevamo già in testa comincia a scorrere, una sorta di déjà vu, la replica di quel copione che appartiene alla nostra memoria inconsapevole. È un modello da sempre sepolto nel nostro immaginario. Una storia con mille varianti, il luogo non solo dei miti e delle favole, ma anche dei sogni e delle fantasie. I personaggi esistono già dentro di noi. Non si conosce il loro volto, ma la loro anima esiste in quella vicenda che conosciamo già, anche se nessuno ce l’ha mai raccontata, in quella storia da sempre impressa dentro di noi anche se non ne abbiamo mai fatto esperienza. Sono una sorta di corredo, una memoria inscritta nella nostra anima. Le confessioni di Michele Misseri non possono non essere vere e non si può neppure sospettare siano soltanto confabulazioni. Un contadino che racconta dell’albero del fico, dello stupro di un cadavere, di una figlia assassina, è come un Omero che racconta una piccola e orrenda Odissea. È il protagonista che aspettavamo, l’orco che nessun attore voleva interpretare. Non si può lasciarselo scappare, non capita tutti i giorni che qualcuno sia disposto a interpretare quel ruolo così poco appetibile e che pure fa parte della nostra memoria.

Per essere un copione completo, però, si deve trasformare la storia in una saga familiare. Non importa se inverosimile e assurda. Un coacervo di interessi e gelosie, un pozzo di malvagità senza fondo, anche se ha come base una ricostruzione astrusa e capziosa ricca di fantasie e teoremi del tutto implausibili, è lo scenario ideale di un reality show da pubblicizzare e si confà ad opinionisti e commentatori in cerca di simpatie e luce mediatica. Infatti, scevri da un qualsiasi ragionamento logico o criminologico, l'hanno eletto immediatamente come l’intreccio del delitto, una trama ritenuta credibile e coerente indipendentemente dal suo carattere simbolico, astratto ed onirico, a dispetto della sua inverosimiglianza. La realtà effettiva e circostanziale sembra troppo banale e insignificante di fronte alla suggestione del teatro dell’inconscio che torna a farci visita e di cui abbiamo tanto bisogno per dar sfogo alle frustrazioni ed allentare l’angoscia. Dove non c’è logica si allestisce un cantiere di storie, una rappresentazione tanto suggestiva quanto inconsistente. L’emozione non smette mai di guidare i nostri passi. Ci sentiamo sorretti da una logica ferrea, supportati da argomentazioni razionali e concludenti, anche quando inanelliamo degli pseudo sillogismi... noi ci sentiamo come arcangeli vendicatori, paladini di verità e di giustizia. In nome della dea bendata diventiamo giustizieri ciechi e senza pietà. Ci crediamo osservatori oggettivi e imparziali ed invece siamo interpreti, facciamo parte della scena come nella litografia di Escher in cui il visitatore di una pinacoteca fa lui stesso parte del quadro (Galleria di stampe, titolo originale Prentententoonstelling).

Eppure, se tutti cercassimo di rientrare in un discorso logico, rileggendo e riesaminando la tempistica del pomeriggio del 26 agosto non potremmo fare a meno di notare subito l'emergere di un qualcosa davvero sorprendente, un qualcosa che taglia la testa al toro... ma non ho alcun dubbio che commentatori e opinionisti riusciranno a trovare una spiegazione ad hoc anche parlando contro la ricostruzione portata a processo dalla procura stessa:

Alle 14,55, per i Pm l'omicidio della piccola Sarah era sicuramente già avvenuto, secondo la ricostruzione della Procura Michele Misseri era ancora nei pressi della sua abitazione (in base alle testimonianze c'era la sua auto ed in base alle celle telefoniche il suo cellulare). Ma la stessa auto la ritroviamo nuovamente davanti alla stessa casa di via Deledda, sempre per i Pm che si basano sulle testimonianze e sulle celle telefoniche, alle 15,45. Considerando che sempre secondo la procura occorrono 25 minuti per recarsi in contrada Mosca (ma ce ne volessero 20, o anche solo 15, cambierebbe poco e nulla), lo si vuol far passare per occultatore (in tanti hanno detto più volte che la sua versione sull'occultamento è l'unica credibile) senza dargli il tempo per occultare. Sommando i tempi (25 + 25 = 50, 14.55 + 50 = 15.45) il Misseri in quel pomeriggio del 26 agosto avrebbe semplicemente avuto il tempo di farsi "un giro" in auto, un'andata e un ritorno senza scalo e fermata alcuna. Non parliamo quindi di sosta presso il grande albero di fico, sotto il quale avrebbe scaricato, spogliato, rivestito e rimesso in macchina il corpo della nipote. Non parliamo di spostamento fino alla cisterna interrata, dell’onere di localizzarla esattamente e di ripulirla dalle erbacce che la infestavano, di denudare nuovamente il corpo e rimuovere il pesante masso che ostruiva l'imboccatura del pozzo, di predisporre l’occorrente e imbracare il cadavere, di calarlo all'interno e ricollocare il masso, di coprire con la terra e rimettersi in macchina, di raggiungere un luogo poco distante e bruciare i vestiti e lo zainetto, di attendere che il fuoco polverizzasse i materiali e... e non cito tante altre azioni connesse alle varie fasi perché quanto indico basta e avanza per capire che non sarebbe potuto tornare in via Deledda per le 15,45.

Ma cosa importa, si tratta di piccole e insignificanti incongruenze visto che il protagonista ha confessato di averlo fatto, e dato che ha fatto trovare il cadavere della povera Sarah bisogna credergli senza verificare se la sua versione ha crepe o fa acqua da ogni parte. Perché spendere un nostro pensiero col rischio di consumare il cervello... meglio fidarsi di altri, di quelli che ci dicono che quando parla dell'occultamento il contadino dice il vero. Ciò che importa è appunto l’aderenza a una storia, a un vissuto antropologico, a una ricostruzione che in certo senso giace da sempre nell’inconscio e attende una conferma, uno psicodramma da rinnovare e riproporre per acquietare e controllare quelle paure ataviche, per affidare a un protagonista, non importa quale, l’onere di interpretare il personaggio da odiare, per affidare alla vittima, non importa chi, il personaggio angelico con cui identificarsi. Ci sono quelli che Karl Popper chiama gli stratagemmi convenzionalistici che consentono di correggere la ricostruzione dove fa acqua, dove non sta in piedi e dove appare inverosimile. Nella fattispecie non è per niente facile. Si può immaginare il teletrasporto, una spericolata guida sportiva con un complice che prelevi il cadavere della povera Sarah e faccia il lavoro di occultamento nel pozzo, perfino l’intervento di qualche demone dai poteri soprannaturali. Esiste la possibilità che Michele Misseri abbia il dono dell’ubiquità, possa cioè trovarsi in più luoghi contemporaneamente, la facoltà della bilocazione.

La verità, onestamente, è che in quel pomeriggio del 26 agosto Michele Misseri non può aver fatto quello che ha detto di aver fatto. Lui non può aver occultato il cadavere della nipote nel pozzo, ma  neppure un complice può averlo fatto perché manca perfino il tempo per concordare qualcosa con chicchessia. Il quale chicchessia, non si capisce per quale motivo, così sui due piedi gli avrebbe detto 'lasciala qui, tu torna subito a casa che ci penso io'. Se non ci fosse di mezzo un omicidio, il racconto sarebbe connotato da una irresistibile comicità, un "non senso" dell’assurdo. Se Michele in quel pomeriggio fosse andato veramente in località Mosca (i tabulati telefonici dimostrano solo una compatibilità con quella località, stante che il reticolo di copertura è di svariati chilometri) in quella finestra temporale sarebbe riuscito tutt’al più a sporgere una mano dal finestrino e a cogliere del finocchietto selvatico, magari per aromatizzare i fagiolini che poi avrebbe raccolto, nient’altro. E lo avrebbe dovuto fare senza nemmeno fermare l’auto. Se avesse parcheggiato e fosse sceso avrebbe rischiato di non tornare per le 15.45 in via Deledda. In quel lontano pomeriggio Michele Misseri non ha ucciso né occultato il cadavere della piccola Sarah, possiamo solo dire con certezza che ha raccolto fagiolini, questo sì, insieme al cognato. So che per chi ha un'idea già stampata in mente, sia dell’una che dell’altra parte, è deludente dover riconoscere che mesi e mesi di diatribe (sono state le due donne, no è stato lui, no sono state loro, macché proprio il padre...) si fondano sul niente, su un gigantesco equivoco scaturito da una serie di errori e incongruenze e soprattutto da una trafila di false confessioni.

Da una recente statistica americana risulta che le false confessioni, per i motivi più disparati (tenete presente che la prova del DNA ha scagionato chi si è autoaccusato), rappresentano il 15% del totale (basta digitare "false confessioni" su internet per trovare una quantità di materiale). Oggettivamente mi sembra un numero esagerato, ma fossero anche solo il 10% significherebbe che una confessione su dieci è inventata ed è, appunto, una falsa confessione. Sento già l’obiezione: ha fatto trovare il cadavere e gli oggetti di Sarah. Sapeva che le spoglie della povera Sarah erano nel pozzo. E' una giusta obiezione, ma non si può considerarla un punto di arrivo. Al contrario è un punto di partenza da cui far partire una buona indagine. Perché il fatto certo è che, per quanti sforzi si facciano, il far stare in poco meno di un’ora tutto quello che Misseri racconta è come pretendere di far stare il duomo di Milano nel "garage cantina" della casa Misseri. Qualcuno di sicuro troverà il modo di inserirglielo, non lo metto in dubbio, anzi di sicuro i Pm l’avranno già trovato, ma non si sa ancora attraverso quale procedimento logico, non ci viene spiegato. Se poi si aggiunge il problema del Cordon bleu bell’e digerito in quattro e quattr’otto... beh, allora di tutta la faccenda non c’è un solo elemento che si trovi al posto giusto e bisognerà far stare tutta intera la piramide di Cheope nel supposto luogo del delitto, nella casa di via Deledda.

Ma gli stratagemmi convenzionalistici non finiranno qui, di questo ne sono certo. Ci sono i sogni, le suggestioni dei testimoni e i tempi ballerini... e non si parla di una manciata di minuti, ma addirittura di mezz’ora... un’ora. Per far quadrare il cerchio si fanno sforzi acrobatici, si innestano varianti a non finire e scenari tanto complessi quanto senza logica. Su tutta la ricostruzione aleggia una indeterminatezza che rende possibili uno due tre quattro cinque sei scenari, un po’ come le molteplici confessioni del Misseri. Quando ci si innamora di una tesi non si sentono più ragioni perché la ricostruzione piace, convince anche esteticamente (piace ai commentatori, agli inquirenti, ai giornalisti...). E metterla in crisi significherebbe mettere in crisi tutti i nostri convincimenti, i valori e le credenze per le quali abbiamo lungamente lottato con le unghie e coi denti. Se però usiamo un criterio razionale, non suggestivo, scopriamo che c'è stato chi ci ha trasportato in un deserto e ci ha fatto inseguire una specie di miraggio. Scopriamo che quanto ci eravamo costruiti con tanto impegno, con cura assidua e lungimirante, non era la realtà ma un’illusione, un equivoco, un malinteso, solo un qui pro quo. No, non è facile ricominciare tutto da capo, mettere in conto che tanti ragionamenti, tanti procedimenti così precisi e circostanziati, si fondavano su un presupposto sbagliato, come in certe espressioni algebriche nelle quali, per via di un meno omesso all’inizio, alla fine si ottiene un risultato che purtroppo si rivela essere completamente sbagliato. No, non è facile ammettere che quanto credavamo sorretto dalla logica e dai riscontri fattuali, era in realtà più simile a un fenomeno da "fata morgana". La verità è che le confessioni di Michele Misseri hanno creato il terreno adatto per immaginare uno scenario del delitto, hanno innescato una serie di deduzioni e di rappresentazioni solo all’apparenza congrue e fondate su dei fatti, hanno prodotto suggestioni dalle quale è difficilissimo liberarsi.

Il caso in oggetto ha sicuramente mobilitato, per chi l’ha preso a cuore, energie ed emozioni, sicuramente in buona fede, anche in nome della verità e per dar giustizia alla piccola Sarah. Ridefinire tutti i parametri e riconsiderare tutto partendo da zero non è facile, comporta un nuovo punto di vista, la messa in mora di tutto quello nel quale credevamo, in definitiva il riconoscimento di aver preso "lucciole per lanterne". È un procedimento in qualche caso spiacevole e doloroso. Coloro che ritengono, come me, Sabrina e Cosima completamente estranee al delitto, compiono un grave errore di valutazione ritenendo colpevole Michele Misseri. Non si rendono conto che è proprio la sua estraneità al delitto e l’impossibilità di aver occultato il cadavere, come invece lui racconta, che dimostra in modo inequivocabile la loro innocenza. È proprio l’aut aut, o lui o loro, a mantenere tutta la vicenda in stallo, uno stallo che finisce per rendere tutti sospetti. Sarah non è mai giunta in quella casa e le prove sono i tempi che non tornano, niente dimostra la plausibilità dei racconti di Misseri. Neppure lo squillo ha conferma di un imminente arrivo ci da la prova che la piccola sia giunta in quella casa. Perché potrebbe benissimo averlo fatto al momento della partenza da via Vico Verdi... ed in quei quattro minuti di strada qualcuno avrebbe ben potuto caricarla in un'auto e portarla lontano da Avetrana. Insomma, oltre alle ‘confessioni’ dello zio non c’è altro. Tutto si regge su una ricostruzione affidata alle sue parole, su deduzioni che presuppongono che almeno una delle sue esternazioni descriva quello che è successo ed alla suggestione che si è prodotta nei commentatori e negli investigatori. Non c’è un solo riscontro che nella casa di via Deledda sia stato commesso un delitto, niente di niente, solo le parole di Michele Misseri al quale, a quanto pare, neppure la Procura crede più. E se delitto non c’è stato in quella casa allora da lì non può essere stato trasportato alcun cadavere. Certo, si può sempre supporre che il protagonista abbia in serbo un’altra versione, non sappiamo quale e magari è quella buona... chissà.

Il caso Scazzi non è soltanto un cold case, un caso di cronaca nera sul quale esercitare, legittimamente, delle speculazioni: vuoi giuridiche e vuoi criminologiche. Il caso Scazzi rappresenta uno psicodramma che ci coinvolge tutti e nel quale si proiettano speranze, frustrazioni e contraddizioni. È una cartina al tornasole di quanto ormai siamo diventati incapaci di valutare razionalmente i fatti, di come non sappiamo più distinguere tra realtà e fantasia. Viviamo in una sorta di "Matrix" che ci mostra un ambiente simulato, una realtà virtuale nella quale non riusciamo più a compiere distinzioni basate sui fatti. Ci appelliamo a certe evidenze per trascurarne altre, sottraiamo tutto quello che è in antitesi, rimuoviamo le contraddizioni. L’imperativo è semplificare in nome dell’efficienza, omettere in funzione della opportunità, rimuovere in ragione della coerenza. Viviamo sempre più in una dimensione artificiale nella quale al posto delle cose reali ci sono effigi: le carte di credito al posto della carta moneta, i tablet al posto dei libri cartacei ed il sesso virtuale al posto dell’amore. I delitti veri restano senza un vero colpevole e le persone reali restano in carcere, magari innocenti... ma che importa visto che ci appaiono solo come ombre virtuali, personaggi di una favola. Il delitto di Avetrana ci parla di noi, di quello che stiamo diventando. Forse il corpo di Sarah nel pozzo è un monito. Quel corpo reale, la salma della piccola Sarah, dice che tutti noi stiamo inesorabilmente scivolando in un sogno, che stiamo progressivamente diventando incapaci di distinguere tra realtà e fantasia e che il vero assassino potrebbe davvero farla franca. E allora è lecito chiedersi quando ci sveglieremo? Già nel processo di primo grado ci sarà giustizia? Oppure dovremo aspettare gli altri gradi di giudizio? La risposta di Calderon de la Barca non mi consola: “los sueños, sueños son”... fin quando continueremo a sognare?               Gilberto M.
Caso Scazzi. Il sistema paese affetto da sindrome post traumatica?
Caso Scazzi – Dialogo Socratico e Sarchiapone 
Caso Scazzi - Il gatto di Schrödinger ed altri paradossi... 
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555 commenti:

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Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,
in che modo devo spiegarLe che, a mio sindacabilissimo parere, qui NON ESISTONO FATTI OGGETTIVI, non c'è nulla che sia verificabile, non dico da tutti, ma dalle persone coinvolte a vario titolo nella vicenda?
Per quanto mi riguarda, riprenderò l'argomento quando la macchina si sarà rimessa in moto. Per intanto, "La Gazzetta del Mezzogiorno" osserva che, a differenza dell'anno scorso, il tristissimo 26 agosto pare dimenticato anche ad Avetrana. Tutto sembra tacere.

Lei, caro signor Vignera, è convinto che Michele Misseri sia colpevole: questo l'ho capito benissimo, a che serve discuterne ancora ? Solo mi si dovrebbe spiegare come uno zio contadino si incapricci improvvisamente della nipote acquisita, voglia abusarne, poi la strozzi, poi la nasconda, poi la getti nel pozzo; quindi, preso da tardivi rimorsi dopo 46 giorni la faccia tirare fuori. Quindi riesca a mettere nel sacco magistrati esperti e giornalisti creduloni e patetici, menandoli per il naso. Le dice qualcosa il FATTO OGGETTIVO che lui sia a casa sua, mentre moglie e figlia sono ancora dentro ?
Penso che neanche un bambino avrebbe scritto un giallo con una trama e moventi così grossolani.

Il rapimento, caro signor Vignera, è tanto poco "oscuro" che fu la prima ipotesi, oltre alla fuga volontaria, espressa dalla stessa Sabrina Misseri ed altri. Fu invece la madre di Sarah ad orientare l'indagine sulla famiglia, ma contarono più forse le varie confidenze dei confidenti dei Carabinieri. Il fatto è che voi volete un colpevole in carne ed ossa, sia questo, sia quello, oppure un altro, basta che ci sia; ma ahimè i FATTI OGGETTIVI della storia giudiziaria dimostrano che in gran parte i delitti di sangue rimangono impuniti e con autore sconosciuto (basti pensare ai più recenti, processualmente conclusi). E pure molti di quelli con condanna definitiva lasciano sul campo molti dubbi e perplessità.

Vorrei solo soddisfare una piccola curiosità: ma voi che ritenete di aver risolto tutto il caso, che avete il vostro bravo criminale in tasca, avete forse fatto scommesse con molto denaro, per tenerci tanto a questo o a quel colpevole ? Vi siete giocati beni mobili ed immobili ?

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,
in che modo devo spiegarLe che, a mio sindacabilissimo parere, qui NON ESISTONO FATTI OGGETTIVI, non c'è nulla che sia verificabile, non dico da tutti, ma dalle persone coinvolte a vario titolo nella vicenda?
Per quanto mi riguarda, riprenderò l'argomento quando la macchina si sarà rimessa in moto. Per intanto, "La Gazzetta del Mezzogiorno" osserva che, a differenza dell'anno scorso, il tristissimo 26 agosto pare dimenticato anche ad Avetrana. Tutto sembra tacere.

Lei, caro signor Vignera, è convinto che Michele Misseri sia colpevole: questo l'ho capito benissimo, a che serve discuterne ancora ? Solo mi si dovrebbe spiegare come uno zio contadino si incapricci improvvisamente della nipote acquisita, voglia abusarne, poi la strozzi, poi la nasconda, poi la getti nel pozzo; quindi, preso da tardivi rimorsi dopo 46 giorni la faccia tirare fuori. Quindi riesca a mettere nel sacco magistrati esperti e giornalisti creduloni e patetici, menandoli per il naso. Le dice qualcosa il FATTO OGGETTIVO che lui sia a casa sua, mentre moglie e figlia sono ancora dentro ?
Penso che neanche un bambino avrebbe scritto un giallo con una trama e moventi così grossolani.

Il rapimento, caro signor Vignera, è tanto poco "oscuro" che fu la prima ipotesi, oltre alla fuga volontaria, espressa dalla stessa Sabrina Misseri ed altri. Fu invece la madre di Sarah ad orientare l'indagine sulla famiglia, ma contarono più forse le varie confidenze dei confidenti dei Carabinieri. Il fatto è che voi volete un colpevole in carne ed ossa, sia questo, sia quello, oppure un altro, basta che ci sia; ma ahimè i FATTI OGGETTIVI della storia giudiziaria dimostrano che in gran parte i delitti di sangue rimangono impuniti e con autore sconosciuto (basti pensare ai più recenti, processualmente conclusi). E pure molti di quelli con condanna definitiva lasciano sul campo molti dubbi e perplessità.

Vorrei solo soddisfare una piccola curiosità: ma voi che ritenete di aver risolto tutto il caso, che avete il vostro bravo criminale in tasca, avete forse fatto scommesse con molto denaro, per tenerci tanto a questo o a quel colpevole ? Vi siete giocati beni mobili ed immobili ?

Manlio Tummolo ha detto...

Riprende l'abitudine della doppia pubblicazione. Misteri dell'alta tecnologia.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

apprezzo il voler essere critici e la ricerca di riscontri oggettivi, tuttavia Lei, in base al suo criterio di valutazione, afferma non esista niente a carico dei Misseri. Io, in base a un analogo criterio, dato che non ho mai avuto modo di conoscerli personalmente, potrei dubitare anche del fatto che i Misseri e gli Scazzi siano mai esistiti, e non si tratti invece di un gruppetto di attori pagati per recitare una commedia col fine di fare audience nei programmi televisivi.
Tuttavia, attenendomi a quanto è emerso del caso, dato che nel mio piccolo non potrei fare altrimenti: un uomo ha consegnato il cellulare della vittima, ha condotto gli inquirenti nel luogo dell'occultamento del cadavere, in quello degli effetti personali incombusti appartenenti alla stessa e in quello in cui poi è stata ritrovata la batteria del cellulare. In oltre ha anche dichiarato di essere l'autore materiale del delitto... ...

Lei è libero di dubitarne, dato che non era presente agli interrogatori, ai sopralluoghi etc., ma a parer mio non può affermare che non esistano riscontri. E' Lei a non averne di diretti, ma gli inquirenti POTREBBERO averceli(uso il condizionale perchè comunque non escluderei a priori la sua tesi): gli interrogatori potrebbero essersi svolti realmente in quel modo e il Misseri potrebbe non essere stato manipolato da nessuno, eventualità per la quale a parer mio, a fronte delle sue dichiarazioni, sarebbe stato impossibile per gli inquirenti non ipotizzare se non altro il suo coinvolgimento.

Non vorrei tediala ulteriormente e non pretendo da lei alcuna risposta, tuttavia mi chiedevo: esiste un caso di cronaca nera del quale Lei abbia avuto impressione che il vero colpevole sia stato scoperto? In caso affermativo, quali prove e quali indizi erano stati esposti a suo carico?
Se invece ritiene di non potere avere alcuna certezza circa la colpevolezza di nessun imputato, mi chiedo se pensa sia realmente possibile risolvere un caso di omicidio, oppure se sia pura utopia e tanto varrebbe non svolgere neanche le indagini.

Comunque sia, ho l'impressione che per lei la soluzione a un caso, sia ben più complessa del soffermarsi alle apparenze e puntare il dito contro il primo che in un'intervista televisiva assume un espressione facciale un po' sospetta. Su questo sono perfettamente d'accordo, difatti non darei per scontata la colpevolezza di nessuno, neanche là dove gli indizi sembrerebbero condurre inequivocabilmente in un'unica direzione. Potrei farmi una vaga idea, ma la mano sul fuoco non ce la metterei di sicuro e immagino che neanche Lei lo farebbe per la sua ipotesi...



Buona serata, saluto anche Vito Vignera e tutti gli utenti del blog.

Vito.Vignera da Catania ha detto...

@ Daniele. Grazie dei saluti e ricambio. Quelle che noi esprimiamo in questo blog non sono altro che supposizioni e deduzioni di quello che abbiamo letto dai verbali delle udienze. Oppure di quello che abbiamo sentito sia negli interrogatori dei testimoni, come nelle innumerevoli interviste televisive . Non sono Io ad affermare che, Michele Misseri è il colpevole del delitto di sua nipote ,è Lui che si dichiara colpevole , che poi Io come altri esprimo il mio pensiero dicendo si è Lui il colpevole, e perché dai riscontri delle testimonianze , dalle intercettazioni telefoniche , dal ritrovamento del telefonino, e di tutti gli altri oggetti appartenuti a Sarah ,ed in più il ritrovamento del corpo nel pozzo di contrada mosca,ci fanno pensare che sia Lui il colpevole. Certamente come dice il Prof. Tummolo non basta che uno dica ,sono io il colpevole del delitto di mia nipote ,ma dovrà dire quando sarà interrogato come ,quando , perché ,e dove ,l'abbia uccisa ,dando spiegazioni molto convincenti di cosa sia successo realmente quel maledetto 26 agosto 2010,e che cosa abbia fatto esplodere in lui quel raptus omicidiario . Quando sarà interrogato nell'aula di Corte d'Assise nel rispondere alle domande dei P.M ,dovrà dare risposte molto esaurienti ,e che convingano la Presidente ed anche la Giuria popolare,che poi valuterà il tutto . Che noi si dica è lui l'assassino e una nostra ipotesi, e che non vale niente .Noi non li conosciamo ,non ci siamo mai presentati e non ho fatto nessuna scommessa. Un affettuoso saluto a Te ,all'Illustrissimo e coerente Prof Tummolo + tutti gli amici del blog. Spero di essere stato chiaro.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Daniele,
da quel che so, non esistono casi di cui si possa essere certi che l'autore sia stato individuato e punito. E basti che legga sul caso di Cogne, in questo blog, per vedere come anche un processo concluso sollevi dubbi legittimi. Ma, da un punto di vista umano e generale, ciò che conta nel processo è che non si vìolino leggi e procedure. Dove si vìolano (e a Taranto/Avetrana furono largamente vìolate), il procedimento è nullo. Per il resto succeda quel che deve succedere. Ripeto che non so, e neppure mi interessa saperlo, se fosse stato Misseri, l'intera famiglia, il vicinato, estranei, ecc., ad uccidere Sarah Scazzi; dico, ripeto e ribadisco che la fiaba del lupo cattivo, che mangia nonni e nipoti, non regge. I vari racconti sono di pressoché impossibile applicazione, più che nei tempi, nelle modalità e nel luogo.
Riguardo all'abilità dei magistrati di Taranto, ora si è visto col caso ILVA. Il Tribunale del Riesame ha dato torto al GIP che, contro ogni regola, voleva annullare una sua deliberazione, cosa assurda perché il GIP, che è solo, non può prevalere su un Collegio, per giunta successivo. L'ho scritto e ripetuto anche qui: il livello di quei personaggi è men che modesto (e già è un eufemismo).
Sul Misseri, posso ben capire che per voi, cari Daniele, Vito ed altri, un reo confesso sia necessariamente colpevole; per me non lo è necessariamente, se no dovremmo riabilitare i processi staliniani e le celebri "autocritiche" con fucilazione finale.

F ha detto...

INSOMMA, quanto si potrà dire che un reo sia stato giustamente condannato, sofismo ad oltranza permettendo?
F

Manlio Tummolo ha detto...

Caro signor F, a parte che il termine "sofismo" non vuol dir nulla, veda Lei. Ci spieghi Lei un qualsivoglia processo cha non dia adito a dubbi sulle conclusioni. Personalmente non ne conosco. Anche da testimone oculare, non sempre potrei dire che la cosa sia andata proprio così come la ricordo. Posso solo dire, relativamente a norme conosciute e fissate in modo certo e non ambiguo, se un processo le ha eseguite oppure non le ha eseguite.
Un delitto è un atto molto complesso, intanto perché è tale solo rispetto alle leggi. Se non esistesse un Codice Penale che lo vieta (oppure norme religiose, vedi 10 Comandamenti), uccidere non sarebbe un delitto e non sarebbe punibile. Il delitto poi è tale relativamente al grado di consapevolezza di colui che lo compie nei confronti della legge stessa; non è un delitto se tale atto serve a difendere la propria vita o quella degli altri; non è un delitto se compiuto in guerra combattendo; ecc. Poi le modalità: se si compie da soli o con altri se si è stati costretti a compierlo. Insomma, la realta giuridica e giudiziaria di un delitto non è quella cosa semplice che si vede nei films e elle fictions.
Ora, per poter determinare con precisione, chi, come, quando e dove abbia compiuto un delitto, devo esaminare non solo l'autore del delitto e la vittima del delitto, ma tutto un complesso insieme di circostanze, quali - sempre a titolo esemplificativo - se coincidono il luogo, il tempo, le modalità, la compresenza di altri, il movente, le cause di giustificazione, lo stato psicologico del momento, quello generale della persona che compie il delitto; se la vittima ha commesso atti di provocazione tali da giustificare la reazione omicida.
Dunque valutare tutto questo e ogni altro aspetto che ogni singolo caso possa offrire, aumenta il grado di incertezza sulle conclusioni. Non credo sia il caso di stupirsene. Non siamo più bambini pronti a credere ad ogni fiaba o favola, da un dio che passeggia nei giardini, ad una donna che partorisce grazie a spiriti santi, a maghi, streghe e fattucchiere, a fantasmi che passano i muri, ad un'umanità che realizzi la giustizia perfetta. La consapevolezza dei nostri limiti è condizione imprescindibile, viceversa, per migliorare, purché si voglia appunto migliorare e non essere contenti della miseria morale e conoscitiva in cui viviamo.

Vito.Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno amici del blog ,come state ,spero bene ,noto con dispiacere che a commentare siamo rimasti in pochi ,e come cantava il grande Modugno, io, mammate, e tu. Sarà che il processo e fermo ,e che di notizie scnvolgenti non ne ne sentiamo. Sono passati 2 anni dalla scomparsa della piccola e bella Sarah ,i ricordi pian piano si affievoliscono come le ferite quando si rimarginano, e rimane qualche piccola traccia . Dove è finito tutto quel circo mediatico creato attorno a questa vicenda ? Sono andati in vacanza tutti i giornalisti, le televisioni , e gli abitanti di Avetrana dove sono andati? Al cimitero non si è visto nessuno ,tranne 2 carabinieri e qualche turista,che hanno posato dei fiori sulla tomba di Sarah. La signora Anna Pisanò che è sempre presente alle udienze ,si è ricordata di portare un fiore, magari comprato dal suo amico sognatore Buccolieri,e il signor Petarra , che vedeva Sarah tutti i gioni a tutte le ore possibili ed immaginabili si è ricordato? Neanche una Messa in suffragio della povera Sarah, che tristezza amici . E tutti quelli che erano per strada ad applaudire l'arresto di Cosima Misseri che fine hanno fatto? E quelli che aspettavano zio Michele per applaudire la sua uscita dal carcere ,dove sono? scomparsi pure l'oro. Zio Michele ,che ha fatto un altarino in garage si è ricordato di mettere un fiore e dire qualche preghiera a ricordo di sua nipote? speriamo di si ,perché altrimenti, vuol dire che siamo proprio rimasti in pochi a ricordarLa. Ciao Sarah, Io non ti ho dimenticato. E tutti gli amici del blog non hanno dimenticato.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vignera,
penso che ci sarà un risveglio mediatico appena ricomincia il processo. Certo le passioni del primo anno non vi saranno più, ma forse questo è un bene. La verità per quanto parziale possa essere, deve essere ricercata con freddezza e con razionalità.

Con i delitti poi che si succedono ogni giorno (qui nel Friuli-Venezia Giulia ha particolarmente colpito l'assassinio atroce di due anziani coniugi, negozianti di coltelli a Lignano, orribilmente torturati e seviziati prima di essere uccisi) non c'è di che meravigliarsi. Risulta che in quest'anno di aggravamento della crisi, che in realtà perdura dalla crisi petrolifera, con accentuazione negli anni '90), si sono incrementati tutti i tipi di delitti: l'aggressività in generale dilaga, con la disoccupazione, la miseria crescente, ed ogni altra piacevolezza che ci hanno regalato i vari governanti, giusto per mantenere alto il tenore di vita degli speculatori d'ogni risma.

Vito. Vignera da Catania ha detto...

Buona sera Prof. Tummolo. Mi trovo in armonia con quello che dice ,che tempi brutti stiamo vivendo ,siamo in piena crisi esistenziale ,la delinquenza che dilaga ,i delitti che si susseguono giornalmente ,atrocità di ogni genere ,persone uccise con violenza inaudita per rapinarli dei soldi guadagnati, lavorando e sudando dalla mattina a sera.Dei furti in casa poi non ne parliamo ,sono all'ordine del giorno . La disoccupazione giovanile è ai massimi storici ,proteste dei minatori esasperati e che vivono sotto terra ,l'Ilva di Taranto che non si capisce che fine farà,speriamo che trovino un accordo e che ritorni in piena attività ,altrimenti saranno dolori per un'intera citta . Il costo della benzina ormai sta facendo lievitare i prezzi dei beni al consumo ,un povero pensionato oh una famiglia monoreddito con figli non arriva più neanche a fine mese ,mandare i figli a scuola , fare la spesa , comprare qualche abito ,e diventato un dramma. E il nostro caro governo cosa fà? poco o niente per rimettere in moto l'intero sistema finanziario ,cercando soluzioni per creare nuovi posti di lavoro per i giovani ,e sopratutto far diminuire i cassintegrati che costano miliardi di euro ogni anno.Mah, speriamo che il Signore ci protegga, e che ci indichi la retta via ,facendoci uscire da questo squallore di vita quotidiana . La saluto sempre con affetto e cordialità .

Daniele ha detto...

@Vito Vignera e Manlio Tummolo.

personalmente, se non avessero arrestato Sabrina e Cosima sulla base di indizi a parer mio insignificanti e sulla base delle dichiarazioni del Misseri, non avrei avuto alcun interesse ad esporre quella che per me potrebbe essere un ipotesi alternativa a quella che attualmente le costringe in carcere, e che (sempre a mio modestissimo avviso) ruota moltissimo anche attorno all'ormai profondamente radicato luogo comune che vuole M.Misseri malleabile all'inverosimile e incredibilmente propenso all'autolesionismo.

Apprezzo tanto la Sua (prof. Tummolo) ipotesi, che evidenzia come tutto potrebbe non essere come appare e che dunque mette in guardia dallo sbraitare contro un individuo sulla base di elementi le cui chiavi di lettura potrebbero essere multiple, benché si abbia l'innata e irrefrenabile tendenza a voler vedere solo e soltanto quella che più ci convince.
Credo tuttavia che tale ipotesi sia in un modo o nell'altro abbastanza incentrata proprio sulla presunta suggestionabilità e fragilità psicologica del Misseri, elemento quest'ultimo che a mio insignificante avviso, nelle sedi opportune, non farà altro che gravare pesantemente sulle due donne, fungendo da tassello per la teoria che le vede come abili manipolatrici di menti. Per questo e soltanto per questo, spesso, rendendomi noioso e assillante, chiedo cosa di concreto, attesti questa prerogativa del Misseri.

Francamente non credo (e penso neanche Lei) che l'ipotesi di un colpevole al di fuori di quella famiglia verrà mai presa in considerazione (corretta o meno che sia), dunque, al processo, temo valga la regola: "se non è stato uno/a è stato l'altro/a". Non vedo infatti come dal punto di vista processuale, possano trovare spiegazioni alternative al fatto che il Misseri abbia reso determinate dichiarazioni e fornito i relativi riscontri: luogo dell'occultamento, oggetti etc. Dubito vadano a rivangare la storia alla ricerca di eventuali analogie coi processi staliniani, si atterranno sicuramente agli elementi raccolti nel corso delle indagini, veri o presunti, ed io, a differenza Sua, non sono al corrente di nessun elemento, tale da farmi dubitare a tal punto dell'operato degli inquirenti e i relativi dati esposti (benché a parer mio diversamente interpretabili), da qui la mia ipotesi, ma non mi vedrà scendere in piazza armato di torce e forconi a sputare certezze assolute contro chi che sia, ritengo semplicemente che sia un ipotesi alternativa (per me la più logica) a quella che ormai tutti o quasi sembrano dare per scontata.

Un dato sul quale tutti (almeno spero) concordiamo, è l'omicidio di Sarah Scazzi. Lei prof. Tummolo ritiene più probabile sia stato compiuto da ignoti e poi abilmente mascherato, io Vito Vignera ed altri invece riteniamo più probabile che a compierlo sia stato uno dei Misseri... ma alla fine qualcuno deve pur averlo compiuto e prendendo per buono questo dato di fatto, ad essere garantisti con gli uni, si finisce per non esserlo con gli altri. Questo è inevitabile, a meno che, è questo è il messaggio che da sempre tento di trasmettere, si prenda coscienza del fatto che nessuno di noi ha la verità in tasca e che una simile indagine (concordo perfettamente con lei), sia un qualcosa di estremamente complesso, forse, se non in rari casi, addirittura utopistico (almeno a mio avviso), ed è per questo che nei programmi televisivi, nel WEB, nei tribunali e in ogni dove, si assiste continuamente a scontri tra "innocentisti" e "colpevolisti", ognuno a sostenere la propria teoria, contrastante o nettamente contrastante con quella dell'altro.


Saluto cordialmente entrambi e tutti...

Manlio Tummolo ha detto...

Uno dei SS. Inquisitori ha detto che, se non sono Sabrina e Cosima, il colpevole è certo Michele Misseri. Mah, il SS. Inquisitore riuscirà nel suo obiettivo in primo grado, difficilmente negli altri due. Michele Misseri è già scagionato del delitto ed imputato solo di "soppressione" di cadavere. Se, nel processo, si dimostra come sia impossibile che Sabrina e Cosima abbiano compiuto il delitto (per tutte le ragioni di cui lungamente abbiamo discusso), cadrà anche l'accusa di "occultamento", che non potrà essere sostituita da altro reato, tanto ormai l'uomo è considerato del tutto inattendibile, e la sua confessione, per quanto eventualmente conservata, non sarà creduta valida. La stessa "soppressione" potrà essere rimessa in discussione (volendo). Il delitto Scazzi, grazie ad una pessima metodologia di indagine o grazie ad interessi reconditi, resterà, come molti altri (Perugia, Via Poma, ecc,), con autori ignoti.

carla ha detto...

buonasera cari amici del blog,concordo con Manlio sul fatto, che da subito hanno scagionato e senza nessun approfondimento, michele misseri,non si puo fare a meno pensare di sospettare ,quale interesse gela questo comportamento.....è vero la prima confessione di michele misseri appare la più verosimile,che non la gelosia e invidia di sabrina e cosima.....ma la storia ci ha fatto ancora notare che non è sempre come tutto appare....
è vero altri elementi,non ne abbiamo,oppure non siamo in grado di interpetarli,perchè siamo occupati ad pensare ad altro ,l'immagine che ci hanno voluto creare e non si è in grado di leggere tra le righe.....comunque,ad esempio chi puo dare una risposta a questa contraddizione,il fatto stesso che l'uomo sia stato scagionato e poi al processo si dica:-...se le donne non sono state,non rimane altro che michele misseri....-allora su questa frase dov'è la certezza dell'accusa?....oppure si puo pensare che michele è intoccabile e perchè?....

si parla tanto dei valori e poi,dov'è questo AMOR DI VITA?....
bene fece presente Vito nei riguardi di sarah con la sua anniversario....
sono dell'idea dove non c'è rispetto per chi è vivo ,non c'è rispetto nemmeno per il morto....ma si ignora tutto ciò,perchè non si pensa che ci possano essere altre sarah,perchè non si fa nulla per impedire che accada ancora....si preferisce adaggiarsi e dire che così va' il mondo e si spera che non ti capiti la stessa sorte...forse ancora non si è capito o non si vuole capire:-male non fare e non avrai nulla da temere-....
certamente l'oppinione non debba essere confusa con incitamento,tanto per essere chiari...
cari amici del blog vi lascio una buonanotte e grazie a Vito per suo gentile pensiero nei miei confronti e scusate se scrivo poco,anch'io sono in attesa delle ulteriori informazioni,al momento rischio a essere solo che essere ripetitiva,ma vi penso e soppratutto penso a sarah e sono contro all'ingiustizia che purtroppo continua a regnare in questo mondo.....ciao

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona notte prof. Tummolo.Lei è molto scettico è non ha molta fiducia nella giustizia,sopratutto di quel tribunale ,ad'essere sincero anch'io nutro dei dubbi, ma dalla lettura delle udienze ho notato che la Presidente Trunfio sia abbastanza scrupolosa nel far rispettare le regole dei codici di procedura penale che ultimamente sono in vigore in italia ,e che Lei credo sia informato.Certamente qualcosa ogni tanto sfugge ,ma debbo ammettere che la difesa sta molto attenta. Non sono ammesse le domande suggestive , intimorire i testimoni ,e la documentazione degli interrogatori svolti in precedenza e in possesso da ambedue le parti. I colpi di furbizia che in precedenza i P.M. hanno usato con i testimoni sono venuti a galla ,e tante cose sono state oggetto di contestazione.Molto presto quando potrà leggere i nuovi verbali si renderà conto che tante cose dette in un primo momento hanno subito una svolta a favore della difesa. Non tutto era ed è come sostiene l'accusa. Credo che a settembre ne sentiremo delle belle con i testimoni portati dalla difesa .e credo che l'accusa avrà il suo bel da fare nel dimostrare che Sabrina e Cosima siano colpevoli di omicidio e sequestro di persona. Perché se la regola del perché, come , dove ,e quando ,vale per zio Michele, lo stesso dovranno dimostrare i P.M. contro ,Sabrina e Cosima, e convincere la Corte . Sa una cosa credo che non gli sarà molto facile dimostrarlo con dei difensori come gli avvocati i Coppi, Marseglia e Dejaco molto agguerriti e sopratutto preparati. Affettuosi saluti a lei e Daniele.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao Carla e grazie dei saluti .A domani se Dio vuole ,Buona notte a tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,
lo scetticismo sulla situazione preserva da grosse delusioni, quali quelle di chi sperava da tempo nella liberazione delle due donne. Non credo che Lei lo abbia dimenticato.
Per quanto riguarda il processo in corso, mai dimenticherò la gabbia delle "belve" in cui furono poste le due donne alla prima udienza, lontane anche dai loro avvocati. Le rimostranze, tra cui se permette anche la mia e non solo in questo blog, hanno poi spinto a correggere l'impostazione. Ma, come dice il saggio proverio "il buon giorno si vede dal mattino"...
Ora è evidente che cercano di salvare le forme: non dimentichi che c'è stata un'istanza di rimessione, bocciata per sola troppa diplomazia; non dimentichi che vi sono state precise denunce da parte dell'Unione Camere Penali e della Camera Penale Romana, il che non è poco: anche i giudici tarantini ora devono stare attenti a ciò che fanno, in quanto l'istanza di rimessione può sempre essere ripresentata, o arrivare perfino all'annullamento di tutto il processo (non dimentichiamo Concetta diventata Cosima Serrano Spagnolo ed altre amenità del genere).

Manlio Tummolo ha detto...

PS: Come ho già detto, la difesa di Sabrina Misseri e Cosima Serrano difetta largamente nella metodologia: non è accusando Michele Misseri che riescono a liberare le due donne perlomeno dall'accusa di connivenza, complicità o che altro.
Essa doveva puntare sui seguenti fatti:
1) Non vi sono testimoni che vedano entrare Sarah Scazzi in quella casa, né da una parte né dall'altra;
2) Non vi è la benché minima traccia di un delitto, né della presenza di Sarah in quella casa nel pomeriggio dopo le 14;
3) Anche il ritrovamento del corpo nel pozzo lascia adito a dubbi: ha veramente confessato (prima del ritrovamento) di averla calata lui o ha semplicemente aiutato, come sembrerebbe dai verbali, a ritrovare questa "Contrada Mosca" con relativo pozzo, la cui esistenza era già a conoscenza dei SS. inquisitori ?
4) La zona "buia e muta" tra l'ultimo incontro con persone e la casa dei Misseri, il silenzio totale che grava su quelle poche decine (centinaia ?) di metri puzza troppo a mio parere. E' un silenzio parlante, se non urlante.
5) Insistere dalla parte della difesa sulla colpevolezza di Michele Misseri da un lato, con totale ignoranza dell'evento da parte delle due donne in una casa che non è certo la Reggia di Caserta o di Versailles (e nemmeno il Castello di Miramare a Trieste), non mi pare una metodologia adeguata. Se il delitto fosse avvenuto in altro luogo, ad es. nella vecchia casa dei Misseri, sarebbe già più credibile.

In conclusione, merito e metodo della difesa delle due donne non risolvono per ora i molti dubbi dei "colpevolisti" a loro carico.

Vito. Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno Prof. Tummolo. I dubbi sono tanti,e cosi le certezze , di come, dove,e cosa sia successo veramente quel maledetto 26 agosto in quel tratto di strada dopo l'avvistamento dei 2 fidanzati(ore 14,30) e la casa dei misseri ,circa 300 metri non è chiaro . Sarah è arrivata? non è arrivata? mah ,di certo c'è che questa ragazzina scompare per 42 giorni. Fin quando il 29 settembre( dopo 35 giorni ) zio Michele oh per il rimorso oh chissa cosa gli passa per la testa ,fà ritrovare il cellulare.Giusto Lui lo doveva trovare(dice Lui alla polizia) ,mah , e una cosa un pò misteriosa se non incredibile, cosa che non lascia indifferenti i carabinieri che rimettono in moto tutta la macchina investigativa ,anche se le indagini non si erano fermate ,rastrellando tutte le zone del circondario avetranese e non. Cambiando registro ,si arriva sotto interrogatorio(6 ottobre) e dopo lunghe ore confessa e si autoaccusa del delitto della nipote ,di aver fatto tutto Lui in un raptus di follia sessuale oh di nervosismo( questo io non lo so perché non c'ero) quando la ragazzina vedendolo in garage scende per salutarlo e non ne esce più viva . E andata cosi ,per come c'è la raccontata? che il cellulare di Sarah suonava mentre Lui la uccideva e la piccola già si accasciava a terra esanime, mentre Sabrina era per strada con l'amica Mariangela e la sorellina che, non vedendola arrivare chiama 2 volte la prima volta squilla e poi e tutto muto perché cade a terra? oh c'è qualcosa che non sappiamo? cosa nasconde zio Michele? Ha detto la verità tralasciando nell'immediatezza quei dettagli che poi si sono scoperti (che era stato in banca a versare 1 oppure 2 assegni falsificando la firma )? ritorna a casa ,mangia qualcosa e poi scende in garage per sistemare que benedetto trattore che non partiva (ore 14,00) Oppure si è inventato quasi tutto? Certo i dubbi sono tanti ,(e le favole ancor di più ) ma le certezze poche . Abbiamo un reo confesso che vuole pagare il conto con la giustizia ed è ritenuto inattendibile e buttato fuori dal carcere anche se Lui voleva restare dentro perche lo riteneva ingiusto, chissa come mai uno che fa trovare in un pozzo la nipote e poi tutti gli accessori lo spediscono a casa a passare le ferie ,e 2 imputate ,madre e figlia che si dichiarano del tutto estranie al delitto rinchiuse in carcere da quasi 2 anni per gravi indizi di colpevolezza , che a mio modesto ,(ma potrei sbagliarmi) parere, costruiti ad arte dai P.M. dal Suo ex Avvocato (che diceva di volergli bene come un figlio,mah,( chissa quali prove aveva scoperto )ed erano solamente in suo possesso. Questo sarà tutto da chiarire quando verra interrogato ,e dando delle motivazioni abbastanza validi che non credeva al suo racconto ,facendogli accusare la figlia , e con la criminologa Bruzzone che trasformano di sana pianta tutto il suo racconto ,scena del crimine compresa. Ditemi chi dice la verità e chi mente in questa squallida e triste storia .Un abbraccio a tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

Ricordo, caro Signor Vignera, che su TGCOM, già prima della scoperta del corpo, si setacciavano pozzi della zona e, secondo la "veggente" messa allora di mezzo, si parlava di acqua e legna. Queste "veggenti" che, se fossi io un SS. inquisitore, interrogherei un po' bruscamente, si esprimono come le profetesse antiche, quali la Pizia o la Sibilla Cumana. Sanno troppo a mio parere, dicono frasi poco comprensibili, sconnesse, e poi si dissolvono nell'aria (la chiamano in processo, per sapere perché parlava di legna e di acqua ?).

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

se per alternativa si dovesse anche soltanto correre il rischio di ingabbiare un perfetto innocente (chiunque esso sia), preferirei di gran lunga che il processo si concluda con un nulla di fatto. Certamente è grave che un assassino rimanga a piede libero, lo è specialmente per i cari e i parenti della vittima e lo è ancor di più quando questa, come in questo caso, è una ragazzina verosimilmente priva di colpe, men che meno, tali da giustificarne una così orribile sorte. Tuttavia, ritengo che l'eventualità di un innocente tra le sbarre, sia ben più grave e non porti alcuna giustizia, se non puramente illusoria e dunque inutile nonché nociva.

Saluto tutti: Lei, Vito, Carla ecc...
















Di recente, sfogliando in rete i vecchi articoli riguardanti il caso di Avetrana, ho notato che un particolare di cui ero convinto, in realtà era dovuto a un mio confuso ricordo:

nella pagina precedente di questo articolo, avevo scritto un commento(01 agosto 2012 09:15:00) in risposta a Luca P., in cui erroneamente riportavo che la violenza sessuale del cadavere inizialmente confessata dal Misseri, era stata ritrattata soltanto a fronte dell'esame del DNA... ...

In realtà, come anticipavo, leggendo alcuni articoli, ho scoperto che i primi esiti dell'esame del DNA sui tamponi, sono stati resi noti soltanto (se non erro) il 29 Ottobre del 2010, mentre a detta del primo avvocato del Misseri, egli ha voluto ritrattare l'abuso sessuale già dal 18 dello stesso mese e dunque, contrariamente a come io ricordavo, in un momento precedente.
Il mio errato ricordo derivava comunque dalle notizie apprese all'epoca, notizie riguardanti l'esito autoptico, che, date le condizioni del corpo immerso in acqua, lasciava ben poche speranze di stabilire se la violenza sessuale fosse realmente avvenuta o meno, dunque i miei dubbi al riguardo rimangono tali e quali e vedo con inalterato sospetto la circostanza della strana confessione e poi ritrattazione...

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Daniele,
ma il DNA di chi ? Gli avvocati Russo e Velletri (Velletri soprattutto) avevano anche chiesto vanamente che fosse verificato il DNA del corpo ritrovato, sollevando qualche dubbio che si trattasse di Sarah, che, evidentemente irriconoscibile alla vista, non poteva che essere riconosciuta per gli oggetti ritrovati (il che è prova parziale), ma soprattutto col DNA.
Per un malinteso rispetto verso la vittima e i suoi familiari, non si è voluto riesumare il corpo e fare analisi più precise.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

parlavo dell'esame sui tamponi vaginali, fine a stabilire se fosse presente un DNA estraneo a quello della vittima e dunque riconducibile a un'eventuale violenza sessuale.
In base a tale esame non sono state rilevate tracce di DNA se non quello della vittima stessa. Tuttavia c'è da aggiungere che il corpo è rimasto immerso in acqua per circa 40 giorni e dunque un esito negativo non potrebbe escludere nessuna eventualità.



La Velletri, se non ricordo male, ne aveva parlato mentre era ospite a un programma televisivo ma a me personalmente non aveva dato l'impressione che realmente avesse dubbi circa l'identità del corpo rinvenuto, ho pensato che avesse sollevato la questione in modo da evidenziare il fatto che non solo non vi erano certezze sulla colpevolezza di Sabrina, come molti opinionisti invece sostenevano, ma neanche sulle cose all'apparenza più scontate, quali ad esempio l'identità del corpo. Penso che nessuno avesse realmente dei dubbi al riguardo, tuttavia, chiaramente, potrei anche avere male interpretato. In ogni caso, a prescindere dal fatto che inizialmente qualcuno possa averne dubitato o meno, credo che attualmente, purtroppo, non vi siano più molti dubbi.


Saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Capisco, caro Daniele,
ma, se il corpo trovato era ridotto in condizioi da renderlo irriconoscibile del tutto (altrimenti, l'avv. Velletri non avrebbe certo fatto una simile richiesta che l'avrebbe resa ridicola), ciò significava che il DNA della vittima non era stato cercato o individuato. L'unica cosa "obiettiva" che collegava il corpo a Sarah era quel pupazzetto che si trovò nel pozzo. Certo, la probabilità che quel corpo fosse di Sarah era comunque altissima, perché se così non fosse stato, da qualche parte e a questo punto la ragazza (se fosse fuggita) sarebbe riapparsa. Sulla presunta violenza sessuale sul corpo, invece, si seppe ben presto che era impossibile determinare se ci fosse stata oppure no; quando la risposta fu negativa, venne ritrattato anche il vilipendio di cadavere, del resto, a mio avviso, tirato fuori su consiglio di qualcuno, proprio perché subisce pena minore, anche se orribile per i princìpi morali e pure igienici.
Proprio questa confessione, fatta e poi ritrattata, dimostra quanto tutta l'operazione consistette in una continua suggestione sull'indagato, e non tanto contro di lui, quanto contro la figlia, da raggiungere a tappe successive.
E' pure ineressante notare che il corpo fu ritrovato quando non era in condizioni tali da poterne determinare lo stato al momento della morte, ovvero sempre la violenza sessuale, e come si fosse giunti alla morte, salvo il segno di strangolamento che, mentre Michele Misseri nelle sue dichiarazioni scritte all'udienza preliminare, conferma realizzato con una corda, il medico legale e i SS. Inquisitori insistono per dire che avviene con cintura attorcigliata (ma perché perdere tempo ad attorcigliare una cintura, quando basta la cintura ben stretta per strangolare qualcuno ?). Ancora una volta, le due versioni non corrispondono. Presumo che, se il corpo fosse stato trovato dopo due o tre giorni, molte cose sarebbero state più evidenti e meno controvertibili.

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Prof Tummolo e Daniele. Personalmente non oso neanche immaginare le condizioni del corpo di Sarah dopo 42 giorni chiusa in quel maledetto pozzo ,scena da film horror di Dario Argento. Che il Prof .Strada ci viene a dire dopo i rilevamenti effettuati sul corpo che,il segno sul collo è di 2,5 centimetri non vuol dire che sia stata usata una cintura per strangolare la vittima ,e se io dicessi che ,e sta una corda girata per 2 volte attorno al collo non avrei la stessa misura?Quindi quello che afferma il non attendibile dottor Strada è, non solo una sua opinione ,ma è quella che fa più comodo ai P.M. per poter accusare Sabrina. Giriamo pagina, si è sicuri che non c'è stata violenza? certo non si è potuto stabilire perché il corpo era in condizioni pietose,e se ci fosse stata solamente una penetrazione senza eiaculazione,dopo 42 giorni in quel pozzo quasi come una fogna che cosa rimaneva come traccia sia di violenza che di DNA di un'altra persona nell'esame vaginale ,credo niente di niente si sarebbe potuto rilevare .A mio modesto parere questo signore dice delle autentiche fesserie. Tanto ormai il gioco credo di averlo capito,ed è quello di dire falsità dietro compensi di vario genere,gli orari aggiustati,il sogno,il sequestro, le continue ritrattazioni dei testimoni ,l'essere andati dai carabinieri 3,4,5,6, volte ,i tabulati telefonici di tizio, caio, e sempronio,celle telefoniche che agganciano chissà come con precisione solo i cellulari di Sabrina e Cosima ,tutti sotto controllo . E come mai non sono stati intercettati il Galoppa e quella fetente di criminologa che con quella sua aria di spavalderia e ironia da fare schifo non fa altro che accusare Sabrina in tutte le trasmissioni che viene chiamata? Ha questo gioco (sporco) dei P.M. io cari amici non ci sto. E la verità uscirà fuori ,ma non quella che dicono l'oro ,ma bensi quella che sosteniamo noi . Se ho sbagliato in qualcosa accetto qualsiasi consiglio ,purché abbia una certa logicità di come si sono svolti i fatti ,grazie ,a presto con altri commenti. un caro saluto a tutti.

Vito. Vignera da Catania ha detto...

Buona sera amici del blog.Ecco cosa scriveva Sarah nel Suo diario il 28 luglio 2010 chiuso con un lucchetto ,e che quindi nessuno conosceva il contenuto. Ciao mi chiamo Sarah ,in questo periodo sono molto legata ad un ragazzo che ha 27 anni ,Io ne ho solo 15 ma è dolcissimo con Me ,e mi coccola sempre,si chiama Ivano e Lui piace tanto a mia cugina Sabrina . Ma io non capisco se mi piace, oh se gli voglio solo bene come un'amica.Io non sono un'esperto in materia di lettere d'amore ,mah. secondo il parere dei super esperti P.M. Sarah era innamorata di Ivano,(Ivano non sapeva niente) e che da questa dichiarazione d'amore si può dedurre del perchè Sabrina fosse gelosa della cugina ,e che questo fatto l'avesse indotta ad'ucciderLa.Che sabrina avesse anche questi poteri di vedere il diario di Sarah chiuso con un lucchetto e custodito a casa Sua non lo sapevo. Mah visto che Sabrina non possiede questi poteri magici cosa fa? Prima uccide la cuginetta che era per Lei come una sorellina per gelosia ,e poi scopre che Sarah nutriva dei sentimenti (Io li chiamerei infatuazioni giovanili)verso Ivano. Ecco spiegato il litigio (poi diventato rimprovero ,perché il paese è piccolo, la gente mormora è sopratutto non si fa i fatti suoi come una certa Anna Pisanò)del giorno prima in cui dice a Sarah si vende si vende per 2 coccole ,lo dice anche Sua madre ,è se lo dice anche Sua madre vuol dire che è cosi . Da noi in Sicilia si usa dire ,che quando il diavolo ti accarezza e perché vuole l'anima. Queso lo dico a mio figlio( scherzando) quando mi abbraccia affettuosamente ,ed è per chiedermi qualche euro.Da tutto questo Io deduco che: vista l'età non cercava l'amoroso ,ma voleva quell'affetto che le mancava a casa dato che il fratello e il padre stavano a Milano . Certamente non una bella situazione visoche in casa cerano la mamma il padre della mamma adottivo e malato ed in più una badante rumena che Sarah non vedeva di buon occhio. Certamente una situazione non molto idilliaca per una ragazzina di 15 anni ,e che la mamma faceva uscire solo con Sabrina, che a detta di tutti non solo era sempre a casa di Sabrina ,ma che la stessa portava con se da circa 1 anno e responsabile di una minorenne . A Voi la parola amici perché sinceramente sono allibito di quello che hanno detto e ipotizato i signori P.M. un caro saluto a tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Signor Vignera,
personalmente non sono affatto in grado di asserire qualcosa sulle perizie necroscopiche, in quanto non è mia materia e ne sono del tutto ignorante (felice di esserlo: mi immagino l'orrore di sezionare non solo cadaveri, il che sarebbe per me già terrificante, ma addirittura in piena decomposizione). Non sono nato per fare l'anatomopatologo e neppure il chirurgo. Vedere il sangue sugli altri mi impressiona e mi blocca assai di più che vederlo su me stesso: meccanismi inconsci di cui solo qualche abile psicanalista riuscirebbe a capire le ragioni. Per cui, su quello taccio, o al massimo posso notare le differenze espresse da uno o dall'altro. Ciò che duole, in questo o in altri casi, come tali perizie vengano quasi sempre adattate alla parte che le richiede, il che è assurdo. La verità scientifica può certo dfferire, non è detto che tutti debbano interpretare determinati fenomeni nello stesso modo, ma ciò che irrita è che tali interpretazioni diano man forte solo alla parte finanziante la perizia, per cui non diventa credibile. Come ho più volte sostenuto, la legge dovrebbe prevedere una commissione di periti scelti, MA NON PAGATI, dalle parti, che lavorino insieme di buona lena, concordino almeno una versione di maggioranza (indipendentemente dalla parte che li ha scelti, ma solo come autonoma determinazione scientifica), mentre la versione di minoranza dovrebbe essere descritta e motivata anch'essa, in modo da rendere edotti i giudici, gli eventuali giurati, gli avvocati, i pubblici ministeri. Non so quanti secoli ancora ci vorranno per trovare una decente soluzione al problema. E pare ovvio che le varie versioni debbano essere espresse non con gergo tecnico, bensì con linguaggio pur scientifico, ma comprensibile a persone di media e medio-alta cultura, quali dovrebbero essere i personaggi che gestiscono un processo.

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Max. Carissimo Max a quando un tuo articolo su quello che si è detto, scritto e sentito su Sarah Scazzi ?Io aspetto tue notizie in merito. Ciao.

carla ha detto...

rientro un attimo per porvi un saluto e dire che sono presente....
mi aggiungo all'appello di Vito,ovviamente spero nel giornalismo più pulito,quello che ha coraggio di dire le cose per come sono,e non che vada in cerca o di creare una notizia che faccia il colpo....quando lo scoop fa si muovere delle emozioni,ma poi alla fine ci lascia orfani cioè vuoti.....
a mio punto di vista il giornalismo dovrebbe,con i fatti reali,riuscire entrare nel tuo io ,in cui ti fa riflettere e comprendere dove confina il bene e il male.....la vita è tutta una ricerca e solo in essa si puo trovare richezza.....
detta dal vangelo"cercate la verità e la verità vi renderà liberi"....
buonanotte a tutti e contracambio i saluti a daniele....

Manlio Tummolo ha detto...

Ormai agosto è trascorso, a quando la ripresa del processo? Solo attraverso esso, si può avere del materiale nuovo su cui discutere, anche se non è detto in assoluto, viste le premesse. Il tutto dà l'impressione di un pantano creato artificiosamente, dal quale tuttavia non si riesce a salvarsi.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

io so soltanto che il corpo rivenuto era in avanzato stato di decomposizione e dunque è stato impossibile un riconoscimento visivo da parte dei parenti. Immagino (ma non è ho certezza) che poi il DNA prelevato sia stato comparato con quello estratto ad esempio da alcuni degli effetti personali appartenenti alla vittima: spazzole per capelli, indumenti e quant'altro.

Circa le dichiarazioni della Velletri, non sono più riuscito a trovare il video, comunque ho avuto l'impressione già esposta nel precedente post. Nonostante (date le condizioni del corpo) non sia stato possibile riconoscerlo, credo sarebbe stato ridicolo e controproducente da parte dei legali di Sabrina, aggrapparsi anche per un solo istante alla fragilissima eventualità che il corpo rinvenuto (date anche le circostanze) potesse appartenere a qualcun altro e non a Sarah. Tuttavia credo che un'identificazione basata su metodi scientifici sarebbe stata indispensabile per poter fugare anche il più remoto dei dubbi, dunque è giusto sia stata richiesta.


Circa l'abuso sessuale del cadavere..., credo sia possibile interpretare gli stessi dati in modi differenti e giungere dunque a conclusioni differenti.
Non credo che la confessione e ritrattazione del vilipendio, dimostri inequivocabilmente che l'indagato sia stato suggestionato, potrebbe anche dipendere da un suo personalissimo tentativo di alleggerire quanto maggiormente la propria posizione basandosi su quanto accaduto nonché su quella che era la situazione attuale e la sua continua evoluzione.
Certamente non lo si può dare per scontato, ma neanche escluderlo categoricamente sulla base di un presupposto che vuole il Misseri del tutto incapace anche di impostare quel banale ragionamento che sarebbe apparso logico e automatico da parte di qualunque altro individuo potesse essersi macchiato di un simile crimine.

Continuo a credere che se avessero voluto incastrare efficacemente qualcuno col solo e unico fine di coprire qualcun altro, M.Misseri sarebbe stato il candidato perfetto e considerata la situazione, avrebbero potuto incastrarlo in tanti modi diversi, alcuni dei quali anche molto più semplici ed efficaci dell'aggrapparsi al sogno di un fioraio e complicare di molto l'intero quadro col fine di incastrare Sabrina e Cosima, che tra l'altro avevano già preso le distanze da Michele, dichiarando in TV che avrebbe dovuto pagare per ciò che aveva fatto...
Per incastrarlo, dato che l'intera finta scena del crimine nonché il Misseri, il cadavere e tutto il necessario erano a loro piena disposizione, avrebbero potuto anche posizionare tracce di fluidi corporei e i relativi DNA in punti strategici, in modo che fungessero da conferma a quanto il presunto capro espiatorio (nel finto ruolo di indagato) aveva già dichiarato finanche di fronte a microfoni e telecamere, rendergli in tal modo difficoltosa se non addirittura impossibile un'eventuale ritrattazione, comunque non più credibile. A quest'ora tutti, compresi gli stessi familiari, si sarebbero già dimenticati di lui: silenzioso tra le sbarre esattamente come lo sono ora Sabrina e Cosima.

La sua non è un'ipotesi che escluderei, lo ripeto, tuttavia personalmente, se proprio volessi ipotizzare un possibile scenario, ne vedrei di più probabili.




Saluti e saluto ancora anche Vito e Carla.

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Daniele .Un affettuoso saluto e grazie . Caro Daniele dopo la confessione del 6 ottobre 2010 in cui confessa il delitto ed in più il vilipendio di cadavere zio Michele era ormai il mostro di Avetrana. Oramai era quasi indifendibile ,a meno che non fosse sano di mente e che si tentava con una perizia psichiatrica di ritenerlo pazzo . Ma era un'idea del suo Avvocato d'ufficio perché non sapeva a che cosa appigliarsi in quel momento viste le difficoltà del caso.Durante il sopralluogo nel garage gli suggerisce che,se non ritrattava la violenza, le cose si mettevano molto male per Lui e che, avrebbe passato le pene dell'inferno in galera ,quindi zio Michele spaventato da quelle parole cosa fa: Con l'aiuto del suo avvocato che intanto si era informato sulle condizioni del cadavere ,appena ha ricevuto notizie confortanti fa ritrattare la violenza. Un primo passo era fatto,a questo punto bisognava farne un'altro per camminare e andare avanti altrimenti si cade .Passano i giorni ed a Lui si associa quella fetente e schifosa di criminologa che esperta in scene del crimine gli suggerisce visto il soggetto che aveva d'avanti ,e ritenendolo suggestionabile, di ritrattare e modificare non solo la scena del crimine ,ma di coinvolgere la figlia con una storia non solo ridicola ,ma anche inverosimile. Quella in cui il caro e stanco zio Michele dormiva ,Sabrina Lo svegliava portandolo in garage, con Sarah già morta e con una corda attorno al collo perché giocava al cavalluccio ,e Sarah era il cavallo, mentre Sabrina era l'amazzone. Un gioco finito male e di cui zio Michele diventa partecipe dicendo ora ci penso io e mi addosso tutte le colpe .(che eroe) Purtroppo gli è andata bene grazie anche ai P.M. Ma non preoccuparti più di tanto ,perché quando si gioca con il fuoco si rischia di bruciarsi , e prima o poi sentirai di qualcuno che si è bruciato . Ciao. Un caro saluto a Carla e all'illustrissimo Prof Tummolo

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Daniele.Sai quante persone hanno mentito? ecco un elenco.L'intera famiglia Scazzi+ la badante che,intenti a pulire casa dalla pittura, all'ora di pranzo non guardando l'orologio parlano di un ipotetico orario di uscita di Sarah da casa tra le 14,00 e le 14,30 e dopo che Sarah dice alla mamma di aver ricevuto l'sms di Sabrina.Il Petarra ,anche Lui intento a pitturare e senza orologio ,una prima volta dice:Ho visto passare Sarah alle 12,45,dopo qualche mese modifica l'orario (grazie ai P.M.) ricordandosi che sua moglie andava a fare le pulizie e doveva essere puntuale (ore 14.00): Chissà perché ,visto che l'ufficio era chiuso ed aveva le chiavi.L'orario di uscita veniva aggiustato tra le 13,50 e le 13,55.Arriviamo ai fidanzati, i quali anche l'oro dicono di aver visto Sarah in un arco temporale che va dalle 14,00 alle 14,15,oh 14,30.Non prima delle 14.00. Orari ricordati nell'immediatezza, ai mesi successivi .Vedi caro Daniele: Ad Avetrana ,ma solo ad Avetrana,hanno questo dono che il Signore gli ha dato ,ed è quello di sapere l'ora senza guardare l'orologio.Tutto questo succedeva ad Avetrana quando venivano interrogati dai Carabinieri.Vedi quante falsità hanno detto in diversi mesi! Sai perché dico che la criminologa è fetente ? perché per Lei tutto questo non è una cosa grave ,mentre se Sabrina dice alla zia di non far vedere i diari ai carabinieri e mettere nei guai il bel'Ivano in cui c'è scritto che Sarah era confusa se: Ivano le piacesse, oppure era solo un amico che la coccolava,questo è grave.queste cose caro Daniele giuridicamente hanno molta rilevanza ,ma giudiziariamente ne hanno poca ,e sai perché ? per poter condannare una persona a 30 anni, occorrono prove inconfutabili ,e non ricordi confusionali o piccole bugie dette per paura. Anche il P.M. Buccoliero dice in interrogatorio a zio Michele.Noi sappiamo che Sarah e stata vista da 2 fidanzati alle 14.30 e non l'ora che dici tu. Anche Lui ha cambiato L'orario spostandolo per Sua comodità tra le 13.45 e le 13.50 senza abitare ad Avetrana ,ma e stato contagiato. Una buona Domenica a tutti.P.S non ho incluso il sogno ,ma tanto se era un sogno cosa ne parlo a fare. per essere ridicolo?ciao

carla ha detto...

buongiorno....caro Vito,non si può dire che in tanti non abbiano giocato sporco su questa vicenda,consapevoli e non.....
forse un giorno si sveglieranno e si renderanno conto che sono ben caduti nella trappola del maligno....
d'altronde da quando c'è il mondo che accade queste cose.......
per l'uomo è difficile capire che non si gioca con vita altrui,che tutti possiamo essere presi di mira.....
anche ai tempi di nazifascimo,c'era la maggioranza che avevano sposato l'idea della razza pura e credendo di fare una cosa giusta.....eppure per quei pochi che credevano il rispetto altrui ,ne siamo venuti fuori.....
bene disse GANDHI:-alla fine vince sempre il bene,ma non senza sconfitte o il tempo che ci voglia....-
certo si dice :-non sarebbe meglio che non accadino queste cose?....-eppure continuano a accadere,con questo non vuol dire di guardare da un'altra parte ...è bene che ci sia sempre qualcuno che ne parli a favore della giustizia ,ma quella vera e parlarne contro ingiustizia,senza la pretesa di cambiare il mondo,però una fra tante gocce nel mare il mondo può cambiare....non per questo ci agrappiamo ancora tutt'oggi sulle menti saggi,quando a suo tempo erano considerati dei eretici.....
comunque,ammetto che posso sbagliare pure io,ma preferisco di essere apposto con me stesso,rispettando chi mi sta diffronte e sua volta pretendo il rispetto altrui nei miei confronti.....il che non centra con il fatto " di porgere l'altra guancia".....il che è tutt'altra storia,che non sto ora a spiegare ,per come la vedo questo concetto.....la saluto cordialmente e saluti a tutti amici del blog....carla

Manlio Tummolo ha detto...

Cari Daniele, Vito Vignera, Carla, ecc.
il punto fondamentale è l'dentificazione di un corpo per poter parlare di delitto. Se bastasse l'assenza di una persona, troppi casi costituirebbero delitti, invece che disgrazie, fughe, semplici assenze.
In un processo tutto deve essere adeguatamente verificato: E' UNA REGOLA GENERALE DI NATURA SCIENTIFICA. Non essendo una fiction o un film o un romanzo, dove si va avanti per intuizioni, un delitto deve essere trattato alla stregua di un fenomeno fisico da analizzare e determinare in tutte le sue cause ed effetti. Nulla si può lasciare al caso, nessun esame è superfluo. Così se io muoio per una malattia misteriosa (ad esempio, mi cresce una proboscide al posto del naso), gli anatomo-patologi cercheranno di capire se ciò sia dovuto ad un virus, ad un batterio, ad un prione, o a che diavolo altro di misterioso componente. Se, viceversa, procediamo per finte certezze, si creano poi tutte quelle difficoltà che in modo ben interessante Gilberto M. mette in evidenza nell'ultimo articolo/saggio sull'infanticidio di Cogne, una caterva di dubbi.
Inutile o assurdo che fosse, tanto l'analisi dettagliata del corpo di Sarah, analisi del suo DNA che, per quanto ne so, non fu determinato ma dato per scontato (altrimenti l'avvocato Velletri non avrebbe insistito sul punto, e non solo per televisione, ma con atto formale), così come l'eventuale follìa, anche se non esistente, di Michele Misseri erano esami ed analisi da fare, la cui mancanza si sentirà ben durante lo svolgersi dei tre gradi di processo, lasciando dubbi o interrogativi, anche con possibilità di annullamento del'intero processo. Come i saggi latini dicevano, in questo come in ogni altro caso, "Melius est abundare quam deficere" (meglio fare in più che in meno).

carla ha detto...

buonasera Manlio ,Vito e tutti amici del blog,
leggendo il comento di Vito sull'altro articolo,così all'istinto,mi sovviene come pensiero,è stato accertato scientificamento la morte avvenuta del cadavere?.....oppure si parla come che si suppone a livello investigativo,che la morte sia avvenuta il giorno stesso della scomparsa,basandosi a tutti i movimenti di sarah?......
perchè comunque sta che nessuno ha visto entrare in quella casa.....perchè niente mi fa pensare che sarah potesse essere stata rapita per strada mentre che raggiungeva la casa dei suoi zii....
parlo nel senso della terza possibilità....infondo in quella casa sta di fatto,che di traccia di sarah non se ne trova e tanto meno in auto.....
l'unica dubbia che c'è ,è il garage solo per il fatto che in primo momento si diceva che sul compressore c'erano dei capelli ,ma poi risultò che non si poteva risalire a chi appartenesse perchè mancava il bulpo e poi il fatto che si cercò la sim nel garage,che puo benissimo essere come disse michele, prima della confessione,che l'aveva trovato e l'aveva avolto nel fazzoletto e tirando fuori dalla tasca che l'avesse persa,con questo aveva chiesto l'aiuto alla figlia di cercarla.....
allora ritornando alla domanda sopra....cosa non mi impedisce di pensare che sarah sia stata e uccisa dopo?!......infondo abbiamo il buco di 42 giorni...questo è il problema,che non sappiamo nulla cosa sia successo in questi 42 giorni?....sappiamo solo che è stato mobilitato la tv per cercare sarah....
cioè sappiamo quello che è successo il 26 agosto,ma nullo di quei 42 giorni......
in cui di scenari se ne puo costruire quante se ne vuole,al momento abbiamo raptus sessuale,gelosia e invidia e forse c'è una terza possibilità,quale?.....anche se la gelosia e invidia lo escludo a priori,che lo vedo come una cosa forzata,perchè se mi avessero parlato solo di gelosia ,ametto forse ci sarei cascato pure io,ma quell'aggiungere l'invidia di cosima è una nota che stona alla grande a mio parere......saluti

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

certo, concordo con Lei, ripeto che l'identificazione del cadavere per mezzo di metodi scientifici era indispensabile ed è giustissimo sia stato richiesta. Tuttavia a parer mio, che rimane soltanto un mio parere, data la circostanza del rinvenimento, il luogo, l'individuo che presumibilmente lo aveva reso possibile etc. l'eventualità che il corpo rinvenuto non appartenesse a Sarah, sarebbe stata molto improbabile e manifestarne il dubbio in un programma televisivo, avrebbe trasmesso soltanto l'idea che quella difesa non sapeva proprio a cosa appigliarsi. Insomma, verosimilmente si trattava di una fragile eventualità destinata presto o tardi a sgretolarsi, tanto più rovinosamente quanto maggiore sarebbe stata l'enfasi nel tentare di sorreggerla.

Non escluderei tuttavia che la difesa di Sabrina abbia manifestato pubblicamente determinati dubbi con lo scopo di mettere in evidenza la negligenza di chi aveva svolto le indagini. Ma dato che gli esami dei DNA habnno tempi relativamente lunghi, personalmente non saprei se il dettaglio in questione sia stato trascurato per negligenza, oppure se all'epoca, gli esiti non fossero ancora noti, ma comunque in attesa di diventarlo.

Saluti








@Vito Vignera,

si, anche a me le testimonianze di cui hai parlato convincono ben poco, l'ho detto più volte e ho anche tentato di spiegarne il motivo.

Non so se i testimoni in questione abbiano scientemente mentito oppure se (come io ritengo più probabile) siano stati influenzati dall'ormai diffusa e radicata ipotesi che Sabrina in un modo o in un'altro avesse ucciso Sarah.
So soltanto che il mio ricordo, così come quello di molti altri, col tempo tende a sbiadire, e mi appare assai improbabile che quello dei testimoni possa aver subito a distanza di mesi un processo di affinamento. Anzi, la definirei una fesseria bella e buona, dal momento in cui non esiste alcun dato oggettivo che possa aver fatto riaffiorare alla mente tutti quei dettagli inizialmente omessi. Avrei capito una parziale rettifica da parte di un testimone, ma che tutti o quasi abbiano improvvisamente cambiato versione... beh! credo non si possa fare a meno di notare quanto sia strano.

Secondo me, quanto ha spiegato Manlio Tummolo nel post del "31 agosto 2012 19:23:00" (ovvero che le varie perizie abbiano la tendenza ad adattarsi alle teorie di chi le ha richieste...), potrebbe trovare un'analogia anche coi vari interrogatori, in corso dei quali, a mio avviso, i testimoni, specialmente se non pienamente consapevoli dell'importanza del loro ruolo, potrebbero anche soltanto a livello inconscio, avere la tendenza ad adattare le loro dichiarazioni alle aspettative di chi interroga, convincendosi di non ricordare bene e lasciandosi condurre ciecamente e in piena fiducia, verso quella direzione che, essendo stata ipotizzata da professionisti del mestiere, danno per scontato si tratti di quella giusta, sforzandosi di ricordare (pur magari non ricordandolo realmente) un qualunque dettaglio che possa fungerle da tassello.


Saluti Vito



Saluto e auguro buona notte a tutti.



Manlio Tummolo ha detto...

Caro Daniele,
a quanto mi risulta e se la memoria non mi tradisce, la richiesta di verifica del DNA fu fatta dall'avv. Velletri in occasione dell'incidente probatorio, oppure di una delle varie udienze di riesame. Quello che disse in televisione, processualmente è come nulla.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

personalmente, per i motivi da lei già esposti, ritengo che la richiesta di un'identificazione più approfondita fosse necessaria, ma mi meraviglierebbe tantissimo se la difesa di Sabrina avesse sperato anche per un solo istante e avesse fatto affidamento sull'eventualità che il cadavere rinvenuto non appartenesse a Sarah.
Certamente quanto dichiarato in un qualsivoglia programma televisivo non dovrebbe avere alcuna rilevanza sull'esito del processo, tuttavia potrebbe influenzare i mass media, l'opinione pubblica, e anche se teoricamente non dovrebbe, potrebbe influenzare una giuria... così come potenzialmente qualunque essere umano e i processi, che ci piaccia o meno, sono gestiti da esseri umani. Dunque gli avvocati devono guardarsene bene dall'esporre ipotesi palesemente improbabili nel corso di un intervista televisiva, a cui sarebbe logico pensare prendano parte col fine di tirare in un modo o nell'altro acqua al proprio mulino, oltre che probabilmente per i compensi. Per questo dubito che la Velletri avesse veramente intenzione di manifestare un simile dubbio. Poi potrei sbagliarmi e magari l'eventualità che quel corpo potesse non appartenere realmente a Sarah, non era poi così remota come io, dal mio modestissimo punto di vista l'avevo percepita.


Saluti, buona giornata

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Daniele,
io non avevo seguito alcuna trasmissione televisiva sullì'argomento (a parte i telegiornali) e ho smesso di guardare tutto dal 2 dicembre 2010 a causa del passaggio al digitale, che, essendoci stato imposto con spese aggiuntive, rifiuto nettamente. Detto questo ritengo che simili trasmissioni non dovrebbero essere né effettuate, né guardate, perché hanno la pura funzione di rincretinimento della coscienza civica e razionale dell'uomo. Non so quali fossero le intenzioni dell'avv. Velletri, se non quelle di avere una certezza e non un'altissima probabilità che la ragazza trovata fosse appunto Sarah Scazzi; credo pure che, se ne ha parlato come altri in televisione, l'abbia fatto al puro scopo di informare su questa iniziativa. Non vedo perché all'avv. Velletri debba essere impedito qualcosa, mentre lo si lascia fare agli altri. Parlavano tutti, ha parlato anche lei. Che vi è di strano, di eccezionale, di negativo, di riprovevole ?
Processualmente ciò che ha detto non conta nulla e non dovrebbe contare nulla per nessuno, nel senso che non deve influenzare alcuno. Ciò che a me importa sottolineare è che si doveva analizzare la situazione con maggior precisione di quanto si sia fatto, mentre ci si è limitati ad attaccare i presunti "cattivi" di turno, chi dicendo che erano tre, chi dicendo che erano due, chi dicendo che era uno solo. Si tratta di ingenuità grossolane o di volontà di ottenere capri espiatori da dare in pasto alle folle sanguinarie, desiderose di vendetta. Ripeto: come per un fenomeno fisico qualsivoglia (che un delitto sia un delitto ovvero un atto punibile, lo dice la legge, non la natura delle cose: nessuno arresta un virus perché provoca malattie mortali), era necessario reperire ed esaminare ogni dato possibile. Una cosa mostruosa (ma che svela quanto poco fossero convinti che quella casa fosse stata un luogo di delitti), è che l'abitazione dei Misseri non venne sequestrata mai completamente e il garage solo per un periodo molto breve, mentre appena saputa la cosa (6 ottobre 2010), si sarebbe dovuto far sgombrare gli inquilini, setacciare centimetro per centimetro la casa, il giardino, ogni possibile immediata pertinenza, ecc. Ciò denota incapacità tecnica di indagine, irregolarità procedurale gravissima, o semplicemente segreta convinzione che lì non sia successo niente di penalmente rilevante. L'ho già scritto e riaffermato più volte, ma, a quanto pare, interessa (ed è più comodo) dire chi sia il "vero" colpevole, che non verificare la correttezza del percorso per arrivarci. E' la mentalità di chi gridava nel Seicento al'untore, e non pensava viceversa ai fattori reali della peste e a come scoprirli (proprio in quel secolo fu però scoperto il microscopio).

Manlio Tummolo ha detto...

ERRATA CORRIGE:
penultima riga, per l'esattezza "inventato", non "scoperto" il microscopio, che a sua volta consentì di scoprire gli organismi unicellulari non visibili, fattori di malattie, infezioni ecc. Dunque, BADARE AL METODO, non badare al primo risultato arrivato in testa: questo deve essere il criterio anche nella ricerca penale e nelle procedure penali. Criterio troppo spesso disatteso per soddisfare esigenze di rapidità della pubblica opinione. Già Francis Bacon sosteneva nel XVII secolo: VERITAS EST FILIA TEMPORIS.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

ma io non dico affatto che dovessero impedirle di prendere parte a un programma televisivo o che abbia sbagliato ad esprimere le proprie impressioni, dico semplicemente che a me, contrariamente a quanto riportavano tutti gli articoli sotto il titolo "NUOVO COLPO DI SCENA!!", non aveva dato l'impressione che volesse manifestare un simile dubbio e insinuare che quel corpo potesse realmente non appartenere a Sarah. Credo come già detto, che la sua intenzione fosse quella di evidenziare il fatto che in tutta la vicenda non c'era neanche un solo dato certo, alla fin fine neanche il più scontato e men che meno la colpevolezza di Sabrina. Ma chiaramente i giornalisti non vedono l'ora di enfatizzare qualunque cosa e trasformarla in un banchetto più succulento.

Sono perfettamente d'accordo con lei che certi programmi televisivi non dovrebbero neanche esistere e che i processi, le indagini e quant'altro riguardi un crimine, debbano svolgersi solo ed esclusivamente nelle opportune sedi, tuttavia se non si vuol rimanere isolati dal mondo esterno, è inevitabile guardare un TG o leggere un quotidiano, ed io personalmente, sentendo una storia così assurda (almeno dal mio punto di vista) che vede due donne in carcere sulla base di simili scarni elementi, additate per giunta da tutti come orribili mostri ormai indifendibili, non ho potuto fare a meno di esprimere la mia opinione nonché il mio dissenso, motivando con i dati di cui sono venuto a conoscenza e dai quali per quanto vedo è possibile estrapolare varie ipotesi differenti (non soltanto QUELLA che in molti sostengono fermamente), una delle quali, a mio avviso la più probabile, vedrebbe il reo confesso come unico responsabile del delitto. Lei ritiene probabili altre ipotesi e le espone probabilmente con lo stesso mio scopo che non è quello di dare costi quel che costi un volto all'individuo da schiaffare tra le sbarre, bensì quello di far notare che in questo caso così come in molti altri, le soluzioni potrebbero essere parecchie e dunque non è corretto darne per scontata una.

Non so come si siano svolte le indagini né tanto meno, in quanto ignorante in materia, potrei affermare vi siano state violazioni delle norme, tuttavia credo che oltre alla sua ipotesi, sia possibile formularne una per la quale inizialmente, avendo a disposizione un reo confesso, abbiano fatto pieno affidamento sulle sue dichiarazioni, dandole quasi per scontate e trascurando di verificarne accuratamente la bontà per mezzo di altre dispendiose indagini. Ho l'impressione che perfino l'autopsia sia stata svolta in fretta e furia, rispetto ad esempio a quella di Yara Gambirasio, quest'ultima meticolosa in quanto fine a trovare un colpevole che invece, nel caso di Avetrana, avevano o credevano di avere già bello e pronto nonché disponibile a rivelare tempi, luoghi e dinamica del delitto.


Saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Egregio Daniele,
nessuna delle confessioni di Michele Misseri può essere considerata spontanea, tantomeno quelle in cui era nelle mani dei SS. Inquisitori. Ciò è largamente provato dall'asserzione che il pubblico ministero fa all'inizio dell'incidente probatorio, in cui asserisce, del tutto arbitrariamente e falsamente, che la "suggestione" su indagati è lecita, quando invece l'art. 61 CPP (e l'uomo dovrebbe saperlo) parifica i diritti procedurali degli indagati a quello degli imputati, per cui tecniche "suggestive" (nel senso di suggerimento, non di suscitare emozione) sono sempre vietate. L'assenza poi dell'avvocato nel momento della prima confessione annulla ad essa ogni valore probatorio.
Di quello che è successo in quella casa, il 26 agosto 2010, l'assenza di ogni segno comprova, in sede giudiziaria, l'insussistenza delle accuse su ciò che vi sia avvenuto dentro. Mancano testimoni di convalida che la ragazza sia entrata in casa Misseri tra le 14 e le 14.30. Processualmente ciò è prova che non vi sia entrata, perché l'assenza di prove verificabili è prova, a sua volta, del non-avvenimento. Le confessioni, essendo ritrattabili, senza conferme esterne non possono essere considerate prove del vero. Dunque, ancora una volta nell'errata (volutamente o per incompetenza professionale) metodologia di indagine va visto il vero nodo della questione. E' pur curioso infine che si voglia considerare un uomo, il quale per amore o per forza, ha dato otto versioni diverse di un fatto (e pure queste con sottoversioni di particolari diversi), come Fonte della Verità una cosa perlomeno curiosa. Giustamente la Corte di Cassazione lo considera inattendibile, giustamente qualunque cosa ora dica non è più creduto, né credibile: cerchiamo di rendercene conto con tutte le conseguenze logiche e processuali del caso, onde evitare amare delusioni. Perugia, Via Poma, Garlasco, ecc. insegnino. In ultima istanza, ritengo che il processo rimarrà senza colpevoli dichiarati, ovvero con responsabili ignoti.
Carla ha giustamente osservato che la morte di Sarah sarebbe anche potuta avvenire più tardi, nelo stesso giorno o negli immediati giorni dopo, in seguito a rapimento, a sequestro (d parte di Misseri o altri), ecc. Grave anche qui che anche la vecchia casa Misseri ("del fico") non sia stata sequestrata e setacciata. Ciò è possibilissimo, ma resta un'ipotesi sulla quale non vi è testimonianza alcuna. Se fosse avvenuto menre tutti erano in giro alla sua ricerca, ciò è possibile: ma è un'ipotesi non suffragata da alcunché. Ma qualora lo fosse, tutta la questione dovrebbe essere rivista.

PINO ha detto...

@ TUMMOLO
E' vero che PROVE che Sarah sia entrata in quella casa non ve ne siano. E da questo punto di vista giudiziario "lavvenimento" non esiste.
Però esiste la prova che il Misseri ha soppresso il cadavere della ragazza. Quindi, da dove avrebbe prelevato il corpo, se non da casa sua?
Se l'avesse spostato da altrove, dove potrebbe essere questo posto?
Ed a che ora avrebbe compiuto tali movimenti, considerato che tutti i presenti hanno testimoniato di averlo notato davanti al garage, in procinto di partire in auto?
Tali circostanze non provano che Sarah era in quella casa o, almento in garage?
Mi scusi la perlessità a cui debbo i miei dubbi.
Saluti cordiali, Pino

carla ha detto...

buongiorno,rispondo a pino....
non vorrei contrariare nessuno o fare l'avvocato del diavolo....vorrei provare mettere in evidenza altri possibili scenari.....
come potete ben sapere ho miei buoni motivi di avercela con i pedofili,ma con questo non dovrebbe rendermi cieca diffronte ad altre possibilità.....
vorrei riccordare che michele è imputato di soppressione ,ma ancora non è stato provato,che anche in questo caso si basa alle parole di michele e con questo in cui lo dissi ancora perchè credere la sopressione e non l'omicidio?....il fatto che michele avesse portato sul posto non è una prova....anche suo fratello e nipote sono state sospettati,però non ne sentiamo di parlare di qualche traccia che provi,su una corda o qualcos'altro della loro presenza,si sta comunque a quello che racconta o è stato indotto di racontare ,michele....
il fatto che lui l'avessero visto davanti al garage procinto di partire,non è proprio detto che stesse portando via il cadavere,sta di fatto che nessuno ha visto che l'abbia portato ....
allora resta il fatto il possibile che qualcun altro nel fratempo l'avesse rapito sarah e che questo qualcun altro che non si voglia fare sapere chi sia......
so' bene che pensare un'altro possibile scenario fa scoppiare la testa,sopratutto quando non si ha dell'elementi in mano,però non va sottovalutato il fatto che ci basiamo dalle parole di quello che ha detto uni o altri,ma scientificamente, che possa provare, non abbiamo ancora niente.......
mi scuso se avrò urtato la sensibilità di qualcuno,perchè ben come sapete ero molto fermo sul possibile michele pedofilo fino a quando, che non nego nel lungo andare mi si è sorto qualche dubbio,in cui non posso fare a meno di esporlo......
vi saluto, con piacere partecipo alla vostra compagnia,è bello poter aver scambio di idee,senza arrivare ad agredire nessuno...grazie Carla

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Pino,
siamo sempre lì: se diamo per buone le varie versioni, è ovvio che Michele Misseri è l'occultatore del corpo e pure l'assassino (unico) di Sarah Scazzi. Nella realtà noi ignoriamo se la sera, dopo una tormentosa giornata di interrogatori, Misseri disse semplicemente, come sembrerebbe da certa impostazione del discorso, dove fossero Contrada Mosca, che sulla cartina risulta abbastanza estesa (già sotto tiro dei SS. Inquisitori, probabilmente per nformazioni ricevute in modo riservato e non pubblicabili, neppure a processo, non valendo nulla) ed il pozzo, dichiarandosi disponibile ad accompagnarli sul posto, oppure se confessò (il che non pare in prima battuta, ma solo dopo il ritrovamento del corpo) di esserne stato l'assassino e l'occultatore. Del primo lungo interrogatorio non c'è alcuna registrazione, ma solo di quelli avvenuti dopo. Ciò che mi pare sfugga a molti, e troppi ahinoi, il fatto che il pubblico ministero (non ricordo quale dei tre famosi) disse di aver "suggestionato" il buon Misseri, sostenendo per giunta e senza obiezione dei giovani avvocati (compresa la dott.ssa Conte), che ciò fosse lecito. E' la punta di iceberg, caro Pino, per non credere a nessuna di quelle otto versioni.

PINO ha detto...

@ TUMMOLO

Amico mio, quì andiamo oltre i limiti della perplessità.
Ci inoltriamo in una zona priva del più debole sentiero utile, da poter seguire con una logica sia pure provvisoria.
Di certo cosa avremmo, in definitiva?
Il cadaverino decomposto di una fanciulla e niet'altro.
Si dovrebbe, forse, tornare al punto di partenza, e ricercare quegli indizi trascurati a causa di una presupposta unidirezionalità delle indagini?
Penso che sia la cosa più saggia, che gli inquirenti dovrebbero prendere in seria considerazione.
Buona serata, Pino

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

non metto in dubbio che l'eventualità da Lei descritta possa essere una tra le tante probabili, ma noi non possiamo averne certezza, non in base ai dati resi pubblici, dunque non potremmo escludere altre ipotesi.

Credo che se avessero avuto qualcosa di così importante e grave da nascondere, avrebbero potuto tranquillamente omettere o negare anche di avere usato metodi suggestivi che comunque, per quanto suggestivi e per quanto l'interrogatorio in questione potesse essersi svolto sull'onda dell'illegalità e in assenza di un avocato, non spiegherebbero per quale motivo l'indagato continui a distanza di anni a sostenere la medesima versione. Non so se il mio discorso è chiaro, ma in breve: l'eventualità che il Misseri si fosse limitato a condurre gli inquirenti in Contrada Mosca, inconsapevole di cosa vi fosse celato, stride col fatto, o comunque non basta a giustificarlo, che abbia sostenuto la versione della sua colpevolezza anche in altre occasioni e a distanza di tempo.

Io non so cosa realmente sia accaduto nel corso del primo famoso interrogatorio e dei primi sopralluoghi, non so cosa realmente abbia dichiarato il Misseri in tali circostanze ma ho visto coi miei stessi occhi (non so se anche Lei) una caterva di interviste in cui il Misseri dichiara e ribadisce la propria colpevolezza, persino in presenza del proprio avvocato, arrivando addirittura a mimare la dinamica del delitto, vera o inventata, con cavi e capriole, nel tentativo di rendersi convincente.

E' questo che io non riesco a capire, non riesco a capire per quale concreto motivo un uomo debba autoaccusarsi di un così orribile delitto e arrivare addirittura al punto di mimarlo e descriverne i minimi macabri dettagli, veri o inventati che fossero.
Nell'eventualità che sia stato minacciato da qualcuno, avrei capito se si fosse limitato a non aprire bocca nel timore di ripercussioni, ma lui parla sin troppo, sembra non ne veda l'ora e lo fa sempre incomprensibilmente per dimostrare le proprie doti di assassino, per giunta della nipotina appena quindicenne. Non ha mai accennato di essere stato a tal proposito minacciato o manipolato da qualcuno, non l'ha mai fatto nonostante non abbia avuto alcuna remora nel puntare pubblicamente il dito contro il proprio avvocato e la criminologa, col fine di scrollarsi di dosso la responsabilità dell'aver chiamato in correità la figlia. Questo non mi sembra un voler assecondare la volontà di chi a tutti i costi vuole le donne in gabbia, non mi sembra neanche il gesto di un uomo suggestionabile e privo di personalità. Poi certamente non metto in dubbio che il tutto possa essere interpretato in modi differenti e non ho la presunzione che quanto a me appaia logico o illogico, debba essere realmente tale e apparire a tutti allo stesso identico modo.

--SEGUE--

...

Daniele ha detto...

...


L'unica delusione che potrebbe darmi questo processo, è la condanna delle due donne sulla base di quei penosi, presunti indizi, di tutto il resto poco mi importerebbe, e non mi interessa sapere M.Misseri chiuso in cella al loro posto, anzi, se non esistono prove a sufficienza per stabilirne l'effettiva responsabilità, il che mi disturberebbe allo stesso identico modo. Tuttavia credo che i fatti in qualche modo debbano pur essersi svolti e qualcuno deve per forza di cose avere compiuto il delitto.
Non credo che questo processo si concluda senza responsabili, e ripeto che una simile eventualità a me personalmente non avrebbe arrecato nessunissimo fastidio né delusione, temo che la conclusione, prevedibilmente in primo grado ma ho paura anche in quelli successivi, sia la condanna di qualcuno che se non è il reo confesso, sono le due donne o almeno una di esse.

Non è come il caso di Garlasco, qui c'è di mezzo un uomo che ha condotto gli inquirenti sul luogo dell'occultamento del cadavere e degli effetti personali della vittima, ne ha consegnato il cellulare e la batteria... si è dichiarato responsabile del delitto etc. etc. etc... se non si trova una spiegazione razionale a tali circostanze e a come possa essere stato possibile tutto ciò nonostante la sua perfetta estraneità al delitto, per come la vedo io è condannato o sono condannate eventuali altre persone che lui potrebbe aver voluto coprire... tali persone sicuramente non saranno gli inquirenti che hanno svolto le indagini e POTREBBERO averlo manipolato in qualche modo per qualche scopo. Una simile eventualità sconvolgerebbe infatti l'intero sistema ed è ben lungi dall'eventualità di un errore umano (benché grave) nel manipolare il gancetto di un reggiseno e compromettere eventuali tracce di DNA.

"Condanneranno Michele, Sabrina oppure Cosima", questo è il mio modestissimo parere e le posso garantire prof. Tummolo, che mi auguro vivamente di sbagliarmi. Ogni qual volta venga condannato un individuo, non posso fare a meno di domandarmi se sia realmente responsabile e l'idea di un innocente in carcere mi mette i brividi ben più di quella di un colpevole in libertà. Penso ad esempio al caso Pappalardi e continuo a chiedermi come al giorno d'oggi sia stata possibile la sua permanenza tra le sbarre anche per un solo nanosecondo. Poi per PURA FORTUNA, benché a fronte di un doloroso rinvenimento, la situazione è stata chiarita.

Cordiali saluti, buona giornata

Manlio Tummolo ha detto...

Intanto, caro Daniele, sono appena passati due anni (non decenni) dal delitto e non ancora due dalla prima confessione, che non è affatto sempre la stessa, nemmeno confrontando la prima all'ultima. Ma Lei veramente crede che, se gli Inquisitori non avessero ben altri elementi, da tenere accuratamente nascosti però, avrebbero lasciato andare il Misseri, reo confesso e "soppressore di cadaveri", a casa a recitare le sue manfrine coi giornalisti, sempre le stesse (per forza, ormai le ha imparate a memoria). Perché lo fa ? Perché si è reso conto, nell'ultima fase del carcere, di ciò che ha provocato con le sue confessioni contro la figlia. Soprattutto l'arresto della moglie, che egli viceversa aveva sempre difeso, ora lo spinge ad assumersi l'integrale responsabilità del delitto. A rileggere ciò che ha detto all'udienza preliminare, si vede bene che nob è la prima versione del delitto, soprattutto nel movente, poi in altri dettagli, storie senza capo né coda, a cui nessun esperto del settore può credere più. A voi la cosa soddisfa perché così avete il vostro bravo colpevole in tasca, la prospettiva giallista è risolta: c'è un morto, bene, deve esserci per forza chi lo ha ucciso e deve essere individuato: che giallo sarebbe senza un colpevole alla fine da punire? Mi scusi, se lo dico, ma è un'ingenuità grossolana, come credere alle variabili confessioni, ai percorsi dolorosi di ravvedimento. L'uomo mente, prima perché costretto da minacce varie, poi per la speranza di riuscire a liberare moglie e figlia. Ma quando mai un minacciato di qualcosa e da qualcuno rivela di essere minacciato in ambienti del genere ? Su che cosa si fondano i poteri di mafia, camorra ed altre "onorate" società, se non sul terrore? Ma sa o non sa la fine di quella povera donna che, sfidando la mafia e pur "protetta" dalla Polizia, a Milano è stata presa, torturata, uccisa e sciolta nel'acido solforico ? Ma credete sul serio di aver a che fare con piccole bande di teppisti, che si spaventano perché uno li pesta di più di quanto possano fare loro ?
Garlasco, Perugia, Via Poma insegnano che, senza elementi di prova, certi, accertabili e inconfondibili, non si può condannare nessuno (non così avvenne invece per la morte di Marta Russo all'Università di Roma). Ora ad Avetrana non ci sono neppure gli elementi di prova, né confondibili, né no; ma solo chiacchiere, pettegolezzi di donnette gelose e invidiose, sogni, confessioni estorte, testimonianze revisionate, ecc.. A Taranto forse questo basterà, ma al processo d'appello (la cui sede dovrebbe essere Lecce) e in Cassazione non credo che le storielle basteranno a spingere i giudici ad una condanna verso tutti e tre, o due o uno di quella famiglia. Ma, si sa, dai giuristi ci si può aspettare di tutto, e di sentenze d'ultima istanza del tutto idiote non c'è mancanza.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Pino,
non so che cosa resti seriamente in mano ai SS. Inquisitori, oltre a quel povero corpo, che pure non è stato esaminato a dovere, e lo si è sepolto il più rapidamente possibile. Qualche tabulato telefonico che prova che sono stati coinvolti uno, due tre telefoni cellulari, in zone vaste alcuni kmq, ma con telefonate non sempre necessariamente del titolare di quel telefono. In ispecie, i cellulari possono tranquillamente passare per varie mani, e quello della povera Sarah. sembrerebbe aver fatto il giro di Avetrana e dintorni, stando alle testimonianze curiose di Michele Misseri, che lo lascia qui, poi lo riprende, lo lascia là, poi lo riprende; infine, decide di portarlo bruciacchiato (prima o dopo dei traslochi?) ai Carabinieri di Manduria. Una storia a dire il vero demenziale. Che farebbe uno se volesse far sparire un cellulare pericoloso ? Lo farebbe a pezzi, suppongo, non credo che siano infrangibili; non credo che lo brucerebbe superficialmente. Poi non me ne intendo, ma suppongo che posto vicino ad una fonte elettromagnetica potente, ne danneggi i vari circuiti (ma di questo, aspetto magari conferma o confutazione da qualcuno più esperto di me in materia). Per un barbaro come me, senza grandi conoscenze tecniche, un buon martello, o un cacciavite o che altro, basterebbero a ridurre in pezzetti l'oggetto, e a disperderli ai quattro venti.
A che serviva tutta quella circolazione descritta dal Misseri stesso ?

darpi ha detto...

x manlio- vorrei chiarirti la parte che riguarda i cellulari visto che è il mio lavoro da 35 anni...non c'è possibilità di danneggiare un cellulare con altra fonte magnetica a meno che questa sia molto potente e il cellulare a meno di 50 cm...credo che ad avtrana abbiano visto molti film di spionaggio visto che credono di sapere dove si trovano i cellulari con precisioni che forse solo la CIA si può permettere infatti le conclusioni dei ros in udienza parlano sempre e solo di compatibilità e mai di certezze ma ormai è passato sabrina e cosima dovevano avere cellulari con tecnologia spaziale e la favolea continua ...ciao

carla ha detto...

scusate se continuo ad sembrare avvocato del diavolo se metto in evidenza che sia possibile altri scenari,per cui concordo con Manlio e signor Gilberto,ma metto sottoforma che tutto è possibile,sarà di certo da verificare,non è detto che sia vero.....però non si puo negare che dei punti anomali non c'è ne siano....incominciando detta dalla bocca stessa del avvocato galoppa in tv "che guardava di sistemare michele misseri in un bel convento a coltivare l'orticello" e tutto ciò non avenne.....uno non se ne viene fuori così,senza un motivo ben preciso.....per cui concide con il fatto che michele accusa l'avvocato galoppa.....
l'avv.attuale di michele non ci metterà becco,se non vorrà fare la fine di altri avvocati,ormai in tv viceva la battuta ,anche nei confronti di avv.amendolito,che chi dice il contrario va finire male e lui avv. amendolito si è sempre ben guardato di rispondere a certe domande almeno fino a mo'...e non solo a differenza del avv.galoppa ,si guarda bene di non mettersi in mostra o fare propaganda.....e allora tutto questo vi sembra normale?....saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie Darpi, per la precisazione. 35 anni per la storia dei cellulari sono tantini. Era in America ?
Un altro problema mi è venuto in mente oggi. Stando alla testimonianza registrata, e qui allegata, di Cosima il 6 ottobre (poco prima della confessione del marito), essa dice che il semi-interrato di casa sua occupa l'intero perimetro della villetta, ed è diviso in due sezioni, una accessibile dall'interno e adibita a magazzino viveri e cantina; l'altra, viceversa, chiusa dagli armadi, accessibile solo dall'esterno e adibito a garage e officina per due trattori, di cui uno grande. Normalmente so per esperienza diretta quanto rimbomba un trattore già per strada (dove abito da 5 anni, c'è una fila continua di case, per cui quando passano, specie quelli più pesanti, fanno un rumore infernale e fanno vibrare tutta la casa, che è abbastanza antica, anche se più volte ristrutturata). Immaginiamoci che cosa possa succedere in una casa relativamente piccola, in un semi-interrato, sia pur grande, ma in cui l'aria circola poco, quale tremendo rumore farebbe se messo in moto, per non dire dell'aria irrespirabile, visto che vanno a gasolio. Ora mi chiedo: questo seminterrato, e soprattutto la zona presunta del delitto, da quale vano è sovrastata? cucina, bagno, anticamera, camera da letto o che altro? Non so se il solito Vespa con i suoi plastici lo abbia mai spiegato. I casi potrebbero essere diversi. Se Misseri stava tentando di rimettere in moto il trattore (ammettiamo pure il piccolo), non dava fastidio a moglie e figlia che dormivano ? E se il motore non era partito, in case modernamente costruite, e dove si sente tutto, chi era al piano terra non avrebbe potuto udire qualcosa del tramestìo dovuto allo strangolamento, o la stessa voce di Sarah che salutava lo zio entrando? Hanno mai provato a sentire quali rumori o suoni, dal garage si possano udire nel piano soprastante (c'è inoltre un primo piano o c'è solo quello rialzato ?)
Ora, di tutto questo non pareva essersi sentito nulla, come se il semi-interrato fosse un bunker antiaereo del tutto isolato dalla casa. Anche per questo sostengo che sarebbe erroneo, sul piano difensivo per le due donne, sostenere che la versione autoconfessoria di Misseri sia vera, senza esserne coinvolte in un modo o nell'altro, una strategia tutto sommato controproducente. Se, viceversa, un qualche fatto era avvenuto fuori di casa o in altro momento (ad es., mentre le donne erano via alla ricerca della ragazza), in tal caso la tesi della colpevolezza singola del Misseri sarebbe più credibile.

Vito Vignera da Catania ha detto...

buona sera cari amici del blog.E un caro saluto al Prof Tummolo.Noto con piacere che pian piano sta scoprendo quei particolari che magari prima sembravano di poco conto.Ho delle notizie fresche per tutti.Ho trovato su il giornale, LA VOCE DI MANDURIA, i verbali delle udienze del 8 5 2012 e del 22 5 2012 ed in più tante altre cose molto interessanti.In quella del 8.5 c'è la deposizione sia della Anna Pisanò ,ma anche quella del brigadiere Blaiotta ,in cui descrive quello che è successo il 29 9 2010 giorno del ritrovamento del cellulare di Sarah. Ecco cosa racconta in aula: verso le 7.30 mi trovavo al bar a prendere un caffè quando improvvisamente squilla il cellulare ed era Valentina che mi riferiva del padre che aveva trovato un cellulare dicendo che molto probabilmente era di Sarah. Subito mi precipito a casa dei Misseri e cerano Sabrina ,Valentina ,e Michele Misseri il quale riferiva che andando in campagna per recuperare un cacciavite che aveva dimenticato il giorno prima facendo dei lavori, notava per terra su dell'erba secca un cellulare bruciacchiato e che da subito aveva sentito come una scossa, una vibrazione che era di Sarah ,ma che Lui aveva lasciato sul posto per paura delle impronte .Chiedo qualche particolare del cellulare e Sabrina mi dice che Sarah aveva il vizio di attaccare al cellulare delle linguette della bibita (red bull). Salgo in macchina con Michele Misseri e ci dirigiamo sul luogo del ritrovamento. Controllo il cellulare che aveva la batteria tolta ed anche la scheda (sim) e chiamo il mio comandante dicendogli il tutto e comunicandogli il codice IMEI per la verifica. Pochi minuti e il comandante che aveva la scatola del cellulare mi conferma che è quello di Sarah.Ma io a Misseri ho detto che ancora non eravamo sicuri.E lui mi dice che in caserma avevamo la scatola ,a questo punto mi son chiesto,ma questo quante cose sa.Dopo chiamo uno della protezione civile e faccio riaccompagnare a casa il signor Misseri. E in'oltre dico che davanti a Me il signor Misseri non ha toccato niente e non aveva nessun cacciavite,e che piangendo mi riferiva che quando a chiamato a casa gli era finito il credito del telefonino. Passiamo alla signora Anna Pisanò che chissà come va a riferire del sogno ai carabinieri,(dopo sette mesi) solo perché aveva saputo da pochi giorni e da sua figlia il nome di chi aveva fatto quel terribile sogno. Altra cosa importante e che a mio parere anche molto inquietante ,che durante le sue innumerevoli visite dai carabinieri aveva fatto richiesta di un piccolo registratore in modo che potesse registrare quel che si diceva in giro parlando con le persone di sua conoscenza e non. Il mini registratore lo consegna direttamente a casa Sua il brigadiere Blaiotta con cassetta inclusa. Domanda . cosa trovate di (normale ) e cosa di (anormale) in questo racconto ,e se per Voi e normale che i carabinieri diano un registratore ad una testimone del processo e da chi è partito l'ordine di questa insolita consegna. A Voi la parola cari amici . Un abbraccio affettuoso a tutti, e una serena notte.

darpi ha detto...

x manlio-naturalmente niente america i 35 anni riguardavano la mia attività nella telefonia comunque ho seguito l'evolversi dei cellulari dai primi cassoni a 650 fino all'attuale i-pod..era solo x portare a conoscenza alcune considerazioni ed è lampante che molta gente non ha ancora idea dell'oggeto che usa e fermo restando che il miglior cellulare dotato di gps ha un margine di errore di circa 50m, i telefoni di sabrina e cosima che ne sono sprovvisti(almeno così dicono le carte) hanno un margine che arriva a km..non ultimo resta il fatto che le rilevazioni fatte a distanza di mesi sono veramente teoriche non essendoci gli stessi parametri(tempo,traffico,etcc..) e di sicuro non sono di scarsa utilità x indagini così complesse...saluti

darpi ha detto...

e.c sono di scarsa utitilità

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie Darpi per gli ulteriori chiarimenti. Caro Vito Vignera, non ho capito granché di questa testimonianza; comunque la Pisanò, evidentemente (e non solo per il caso Scazzi), è considerata una fida informatrice e confidente di polizia. Per questo potrebbe anche apparire ragionevole l'averla fornita di registratore, se già non ne fosse fornita prima. Questo, tuttavia, dimostrerebbe, che Avetrana non era considerata neppure prima un luogo calmo, tranquillo, senza problemi di crimine.
Viceversa, se fosse stata la prima volta che la brava signora compiva tali operazioni, che cosa mai in lei suscitava tanta fiducia negli inquirenti da affidarle un simile incarico, anche eventualmente pericoloso?

carla ha detto...

vai a fidarti del vicino!.....

buonaserata a tutti amici del blog...Carla

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

non è affatto escludibile che il Misseri sia stato rilasciato sulla base di un ragionamento simile a quello da Lei esposto, per il quale in base agli elementi raccolti, la sua colpevolezza potrebbe essere apparsa improbabile anche agli inquirenti.
Dato che comunque pareva essere al corrente di parecchi particolari legati all'omicidio, tra quali il luogo dell'occultamento e la dinamica o parte di essa, potrebbero essere giunti alla conclusione che stesse comprendo qualcun'altro (Sabina).

Certo, ritengo probabilissima anche l'eventualità che il Misseri continui ad autoaccusarsi in quanto logorato dai rimorsi di coscienza per l'aver chiamato in correità la figlia... ripeto che sulla base degli stessi dati sarebbe possibile formulare una miriade di ipotesi tutte diverse, non lo metto in dubbio.

Non sono io a voler vedere ad ogni costo il volto di un colpevole, so perfettamente che una simile indagine non è un qualcosa di semplice e da prendere sotto gamba e so perfettamente che non è facile trovare un colpevole al di sopra di ogni ragionevole dubbio. Mi limito a dire che la colpevolezza del Misseri, in base ai dati di cui sono venuto a conoscenza, a mio modesto parere non potrebbe essere esclusa, tecnicamente è possibilissimo e dunque non si possono dare per scontate le altre ipotesi, né quella che vede tra le sbarre madre e figlia, né quella che vuole un colpevole al di fuori di quella famiglia, abilmente celato e spalleggiato, né chissà quante altre possibili immaginabili.

Non nego l'esistenza di mafia, camorra, malavita e corruzione in generale..., purtroppo è una triste realtà ma a mio modesto avviso, per quanto riguarda il caso di Avetrana ci sono ben pochi elementi tali da farne presagire lo zampino, ergo, sono soltanto ipotesi, nessuna certezza, ipotesi alla pari di qualunque altra.
Volendo trovare un legame con altri fatti di cronaca (veda G.Falcone, P.Borsellino etc...), potrei altresì ipotizzare che perfino gli inquirenti e le loro famiglie possano esser stati minacciati e costretti a incastrare perfetti innocenti col fine di celare un crimine compiuto da malavitosi dal grilletto facile e altre risorse temibili per chiunque, ragion per la quale potrei considerarli moralmente sollevati da ogni eventuale presunta responsabilità del non aver applicato correttamente alcune norme, dell'essere ricorsi a pratiche illegali nel corso degli interrogatori etc. esattamente come in un modo o nell'altro si tende a fare col Misseri quando chiama in correità la figlia, quando si accusa del delitto, quando conduce gli inquirenti sul luogo dell'occultamento etc.

Credo che al processo le dichiarazioni del Misseri e i relativi riscontri vengano considerati a tutti gli effetti elementi di prova, poi sarà possibile ricamarci tutt'attorno varie ipotesi sul come egli potesse esserne al corrente e sul perché si sia accusato, ma giusto o sbagliato che sia, dubito fortemente che andranno a ipotizzare suggerimenti o minacce da parte degli inquirenti nel corso dei sopralluoghi..., col rischio di smuovere eventuali presunti sedimenti depositati beatamente sul fondo e rendere molto torbide, acque che potrebbero continuare a rimanere calme e limpide anche per la gioia di chi mai vorrebbe venissero gettate ombre così oscure su un sistema di cui è parte integrante.

-SEGUE-

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Daniele ha detto...

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La storia raccontata da M.Misseri a parer mio non è affatto demenziale come la si vede e come viene descritta nei quotidiani o dagli opinionisti dei salotti televisivi con tanto di espressioni facciali ironiche, gli aspetti anomali e difficilmente credibili potrebbero derivare dal fatto che potrebbe aver descritto soltanto i dettagli che gli investigatori avrebbero potuto scoprire a prescindere, e omesso eventuali altri, tentando addirittura di edulcorarne alcuni.
Certo non lo si può dare per scontato, ma sarebbe un comportamento normalissimo da parte di qualunque altro individuo, scolarizzato o meno, dato che per raccontare frottole o mettere in atto un banale depistaggio, non occorre avere chissà quale titolo di studio e alcuni meccanismi si apprendono meglio dalla vita vissuta che dai libri.




Certamente esistono vari modi per rendere irrecuperabili i dati memorizzati nella memoria di un cellulare, ma dubito che, data la situazione, sarebbe bastato eliminare i dati e dubito che istintivamente il Misseri sarebbe andato a pensare a un modo sul come farlo. Ovviamente per non farsi scoprire avrebbe dovuto fare sparire l'oggetto fisico, distruggerlo, renderlo irriconoscibile e introvabile in ogni singolo frammento, infatti non è detto che non c'abbia provato, esattamente come "ha" (o potrebbe aver) provato a far sparire tra le fiamme gli altri effetti personali di Sarah.

Benché egli dichiari di aver conservato il cellulare a fronte di un mistico pentimento e in previsione di una futura confessione (cosa che a me appare se non altro strana e contraddittoria), il fatto che sia stato consegnato bruciacchiato, farebbe ipotizzare proprio un tentativo di farlo sparire e alcune delle dichiarazioni del Misseri confermate in sede di incidente probatorio, riguardanti l'istante dell'occultamento e l'incenerimento dei vari oggetti, lascerebbero pensare che pur volendo, egli NON SIA RIUSCITO a sbarazzarsene col fuoco e che abbia preferito per questioni di tempo e praticità, nasconderlo con gli altri oggetti incombusti o servirsene per mettere in atto un depistaggio, facendolo ritrovare in luoghi che avrebbero condotto a piste da lui distanti:

nel corso dell'incidente probatorio infatti, dichiara di aver depositato gli effetti personali di Sarah nel portabagagli poco dopo averla spogliata..., fatta eccezione per il cellulare che invece aveva precedentemente (quando ancora si trovava ad Avetrana nel suo garage) riposto nel vano cruscotto.
Quando ha acceso il fuoco vi ha posizionato sopra gli oggetti (vestiti, zaino e quant'altro) prelevati dal cofano, poi, montato in auto per rientrare ad Avetrana (doveva andare ai fagiolini) si è ricordato del cellulare, lo ha preso e lo ha gettato nel fuoco per poi estrarlo immediatamente dopo, a suo dire "in preda a un pentimento", OPPURE, dato che difficilmente sarebbe andato via lasciando le fiamme accese in piena estate (col rischio di scatenare un incendio e richiamare l'attenzione sul luogo), sarebbe ipotizzabile l'eventualità che il tentativo di incenerirlo non sia andato a buon fine a causa del calore insufficiente delle braci ormai quasi spente, dei tempi troppo lunghi e sospetti necessari ad accendere un altro rogo e dell'alternativa molto più semplice e rapida di nasconderlo con gli altri effetti personali parzialmente combusti (chiavi ecc...).


Benché non sia possibile verificarla e darla per certa, non vedo come una simile eventualità possa essere esclusa o apparire improbabile e ridicola, il tutto a discapito di altri imputati.


-SEGUE-

Daniele ha detto...

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Circa il seminterrato e l'abitazione dei Misseri, osservando i video e le foto, ho l'impressione si tratti di una casa abbastanza grande e che il garage sia abbastanza distante dalla camera da letto e dal bagno in cui Cosima e Sabrina dicevano di trovarsi, chi in dormiveglia, chi intenta nei preparativi per andare al mare.
Gli scarichi del trattore non potevano saturare l'interno dell'abitazione per via di una famosissima porticina mantenuta a dire dei Misseri sempre chiusa col fine di separare i due ambienti proprio per tale motivo. Porticina che comunque conduce a una zona della casa abbastanza distante dalle suddette stanze.
Credo che la messa in motto di un trattore potesse essere udita abbastanza bene, ma non credo tanto da arrecare grande fastidio e comunque, anche se lo avesse acceso, non vedo perché avrebbe dovuto destare sospetti in Cosima e Sabrina. Escluderei invece possano avere udito un'eventuale conversazione tra Sarah e il Misseri, sono ambienti troppo distanti e separati tra loro: piani diversi, nessuna delle stanze in questione si trova al di sopra del garage, troppi muri di mezzo... Sicuramente sarebbe stato possibile udire forti urla, ma non è escludibile che la vittima non ne abbia emesse o che le sia stato impedito.
Tra l'altro, anche se fosse stato possibile udire e avessero udito qualcosa, difficilmente al momento avrebbero potuto fare determinati collegamenti. Io odo tantissimi rumori dalla mia postazione, ma non mi viene certo in mente di associarli a un delitto, se non col senno di poi e ammesso che gli abbia memorizzati, cosa assai improbabile, salvo essere particolarmente espliciti e significativi da avermi indotto sul momento a chiedermi a cosa potessero essere ricondotti.
Vicino a casa mia sento spessissimo urla di bimbi che giocano, voci all'esterno etc. tanto che, anche se dovessi udire l'urlo di una persona in difficoltà, non so se ci farei caso e se riuscirei a distinguerlo dagli atri rumori ambientali.



La difesa di Cosima e Sabrina deve limitarsi e si limita a difenderle, non deve dimostrare la colpevolezza di nessuno, tuttavia questa vicenda è piena zeppa di elementi legati al Misseri ma che sono stati appioppati alle due donne sulla base di un ragionamento per me incomprensibile basato sul NULLA più assoluto, per il quale egli non potrebbe aver compito il delitto nel modo descritto e senza che nessuno in quella casa si fosse accorto di nulla.
La difesa tenta semplicemente di dimostrare che gli elementi a carico delle due donne non sono inconfutabili e che esistono realistiche soluzioni alternative all'ipotesi della loro colpevolezza che, volenti o nolenti, è sorretta in buona parte dal fatto che uno dei membri di quella famiglia ha consegnato il cadavere della vittima e ha chiamato in correità la figlia.




Saluti

Buona giornata a tutti





Mi scuso per il post lunghissimo.



Manlio Tummolo ha detto...

Caro Daniele, Si accorge che, alle mie ipotesi, Lei oppone altre ipotesi ? Non è dunque granché diverso il sistema di ragionamento che facciamo, ma solo Lei punta su Misseri colpevole, e da lì, come altri, non si schioda. Riguardo al gas del trattore, io mi riferivo alla saturazione, anche relativa, nel garage, non in tutta la casa, se fosse andato in funzione. Ha mai provato a star dietro, per strada, non in luogo semi-chiuso, ad un automezzo che abbia motore diesel ? ebbene, già la puzza di questo, per qualche km, diventa poco sopportabile; a volte la strada ne è impregnata per km. Ora Si immagini riuscire a far partire il motore, tra l'altro fermo da un po' (giorni ?), nel garage e mi dica quanto ossigeno rimane. Quanto alla porta interna (ma non mi riferivo a questo), i gas passano pure porte ed armadi, non ci vuol tanto. Per loro natura i gas penetrano dappertutto. Ho anche detto che, se moglie e figlia riposavano, il rumore, le vibrazioni di un trattore, ancor più se irregolari, avrebbero svegliato chiunque, mi pare dunque difficile che uno faccia certi lavori in un luogo, la cui unica apertura è quella della porta, nemmeno una serranda di quelle che coprono l'intera apertura, ma di una a battenti. Insomma, lo si voglia o no, la descrizione delle circostanze del delitto sono assai discutibili. Poteva anche essere vero che stesse lavorando al trattore, magari qualche lavoretto di manutenzione, cambiare, registrare qualche pezzo, ma non credo per farlo avviare in quel momento. Sarebbe anche interessante sapere se il tubo di scarico dei due mezzi era rivolto all'esterno, oppure all'interno, anche questo dettaglio potrebbe essere significativo, anche se non sufficiente, a spiegare il fatto che volesse avviare il motore del mezzo.
Relativamente alla dislocazione degli ambienti, che vano sta sopra al garage ? Che cosa vi si sente provenire da sotto ? Hanno provato ad ascoltare ? Mi pare di no, segno, ancora una volta, di come lavorino quei signori ad indagine prefissata. Qualunque ambiente vi fosse (poniamo il bagno), come faccio a sapere, mentre strangolo qualcuno, che da sopra non si senta nulla ? In case moderne, dove si sentono anche rumori fisiologici, sospiri, discorsi, esclamazioni, ecc. Abitando a Schio nel 1987/ 88, mi capitò di svegliarmi a notte fonda perché la vicina, suppongo facendo cose normali tra coniugi, esclamava "Franco, Franco, Franco...". Anni prima, sentivo dal piano inferiore provenire i discorsetti che la mamma faceva a sua figlia piccolina alla mattina presto. Dove abitava mia sorella a Cordenons (PN), si udiva viceversa il cigolìo ritmico del letto al piano superiore.
Non fateci conto: processualmente parlando, o sono coinvolti (ovviamente in misure diverse) tutti e tre, o non lo è nessuno dei tre.

magica ha detto...

è stato appurato che i trattori erano in garage .
dunque x farli uscire da quel buco bisognava metterli in moto . il garage è in discesa e non penso che misseri li spingesse fuori a mano e metterli in moto in strada percio'per uscire puo' essere che queti trattori emettessero odori di oli bruciati .

ma i misseri avevano ovviato all'incoveniente della puzza chiudendo l'uscita o l'entrata nella casa , con bidoni appoggiati alla porticina che portava in casa .
il rumore dei trattori ..penso si potessero sentire da quelli che si trovavano in casa ,,
diversamente le grida o altro della ragazzina., si sarebbero potute sentire ma vorrei vedere con la corda al colla chi ha la forza di gridare .. sfortunatamente la ragazzina era voltata verso l'uscita e non si accorse del pericolo e fu presa alla sprovvista .. se fosse stata di fronte allo zio vedendo il pericolo avrebbe gridato e sicuramente sarebbe riuscita fuggire ..
poi non dite che nessuno vide com'era posizionata la ragazzina.. lo disse misseri mentre spiegava la dinamica della corda e che prese le nipote mentre era girata -di spalle

carla ha detto...

allora mi sorge un dubbio,che interessi gela,per coprire un possibile pedofilo?.....
perchè si fa di tutto che emmerga l'accusa verso le donne?......

ho l'impressine che a volte si crei una scena per nascondere altro,anzi da che è storia non è la prima volta che succede.....saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Certamente Michele Misseri è, stante l'accusa, un uomo erculeo, ma anch'io non credo che spingesse con le sue spalle possenti uno o l'altro dei trattori su per la salita, per quanto breve. Ciò che sostengo è che sia dubbio l'aver cercato di metterli in moto, mentre la moglie riposava o dormiva, facendo vibrare l'intera casa; quanto ai fumi, non solo di olio, ma anche di gasolio, essi rendono l'aria irrespirabile comunque, anche se i tubi di scarico erano rivolti all'esterno, Quanto agli ostacoli della porta, ho già detto che non sarebbero serviti, con o senza bidoni. Il punto essenziale è: Michele Misseri forse riparava o manuteneva il trattore, ma senza voler accenderne il motore, almeno in quel momento. Se li usava all'alba per andare nei campi, lo faceva quando anche la moglie era sveglia o già uscita.
Riguardo allo strangolamento, se vero, avviene dopo un primno alterco verbale: sarah ha tempo di salutare lo zio, penso non sussurrando; ha tempo di dirgli "Zio, certe cose non si fanno", o simili, anche qui l'avrà detto con la voce un po' alterata, sempre dando per vera la versione dell'"avance" dello zietto sporcaccione. Misseri imprecava già prima col dannato trattore: quindi la situazione sonora non era certo assolutamente silenziosa. Quanto allo strangolamento, Sarah - sempre dando per vera la versione dello zio - cade (il che fa rumore), anche se strozzata non può urlare; cade pure il telefonino. Insomma, suoni e rumori dovevano pur essere sentiti, eventualmente da chi stesse sopra la loro testa. Di tutto questo, nulla sanno le due donne: ora, o mentono (il che non credo), o lì non è avvenuto un accidente di nulla.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buona sera cari amici. Esprimo una mia opinione : da alcune dichiarazioni di zio michele. Mentre ero intendo a controllare il trattore ,dopo un po esco fuori per prendere un po d'aria e poi rientro dentro il garage sempre incazzato perché il trattore non partiva ,davanti casa sua c'è il cane (saetta) che la Sarah amava accarezzare. Ripeto è solamente un ipotesi ,non può essere che Sarah dal punto in cui viene (in fondo alla via) abbia visto lo zio e che sia per salutarlo e anche per fare qualche carezza al cane si sia avvicinata al garage e che scende giù magari per dire qualcosa allo zio? Una cosa disse una volta zio Michele : ah se il cane potesse parlare!altra cosa che dichiara Emma la sorella di Cosima ,che un giorno il cane gli si avvicina tenendo in bocca un pezzo di corda ,e che Lei chiede spiegazioni a Concetta se capiva cosa volesse fare intendere il cane con quella corda .Poi consegna questa corda ai carabinieri e dopo non si sa che fine abbia fatto questa corda ,mistero, e sparita o Che hanno fatto sparire? cari saluti a tutti

magica ha detto...

signor tummolo buonasera
forse lei non ha visualizzato bene la casa misseri .. se va' su maps e clicca avetrana via deledda.. casa misseri , puo' vedere dove si trova il garage rispetto alla abitazione vera e propria .. bisogna percorrere infatti un marciapiede all'esterno x accedere al garage ,
poi quando cadde la ragazzina sicuramente non fu un tonfo rumoroso anche xchè aveva la corda e (lui) l' ha accompagnata giu' a terra ,, disse che continuo' la stretta... dunque ..
fra contadini idaffarati non credo che stiano tanto a farsi gentilezze..se un lavoro va fatto .. misseri stava trafficando a quell'ora xchè gli serviva l'atrezzo da lavoro .. mi sovviene che era una macchina in prestito e doveva riconsegnarla al proprietario .
sono notizie sentite molto tempo fa . e molte notizie sono supposizioni quindi non si sa la verita..

magica ha detto...

ciao vito ,,
mi pare che la sorella di cosima abbia buttato la corda .. i cani fanno cosi' raccolgono qualcosa x terra a volte ,, certo che saetta non poteva essere come rex .il lupo tedesco che capisce come un umano.( comunque nel film x finta )davvero hanno pensato che il cane sapesse qualcosa? mah non lo credo possibile

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica,
non so che cosa si visualizzi su Google maps (non credo l'interno della casa): io mi rifaccio alla descrizione assai precisa che Cosima dà di casa sua agli inquisitori, nella registrazione qui allegata. In tutti i casi, vorrei che si tenesse conto delle osservazioni fatte. Che in quella casa non sia successo proprio nulla, ce lo dicono con il loro comportamento i SS. Inquisitori, non avendo effettuato sequestri dell'intero immobile, come avrebbero dovuto fare, con tutte le pertinenze, con l'unica provvisoria e tardiva eccezione del garage in cui NULLA SI E' TROVATO; hanno lasciato andare Misseri e tengono le due donne, sempre nell'illusione che crollino e confessino.
Relativamente all'intervista di Concetta, c'è solo da notare che, per una madre straziata dal dolore e forse non solo da quello ma anche da qualche senso di colpa, la situazione non può apparire limpidamente. In tutti i casi, quella è una famiglia distrutta e, ritengo, senza ragioni effettive, ma per opera di estranei interessati a falsare tutto.

Manlio Tummolo ha detto...

PS: Per ragioni "effettive" intendo quelle relative al rapporto tra le due famiglie, beninteso non alla morte terribile della ragazzina, dovuta a mio parere a sporche figure esterne alla famiglia, che ora si gongolano nella gioia di veder soffrire persone innocenti.

Manlio Tummolo ha detto...

La questione che io ho posto, facendo alcune considerazioni generali sulle strutture di case moderne, è la possibilità, che non mi risulta verificata, di ciò che si potesse udire al piano rialzato provenire dalla cantina, e viceversa. Stante il silenzio delle ore pomeridiane estive, paragonabile ad un silenzio notturno, dall'alto o dal basso si sarebbero potute udire, voci normali, tanto più urli o imprecazioni. Sapere che cosa sovrasta il presunto luogo del delitto, considerato poi che Sabrina era sveglia preparandosi alla gita e che la madre riposava, sonnecchiava o dormiva del tutto, potrebbe aiutarci a capire se l'arrivo di Sarah e la successione di altri fatti erano in qualche modo udibili al piano superiore. Quanto agli accessi, non nego affatto che la porta interna fosse bloccata, sostengo che comunque i gas di scarico e i rumori si infiltrano dall'altra parte; e i rumori e scarichi dei trattori non sono certo sopportabili per chi lavora in un ambiente semichiuso e per chi dorme al piano superiore. Se fossi stato la moglie di Michele e, volendo dormire dopo ore di lavoro col caldo e l'afa, e sentissi mettere in moto il trattore, scenderei col classico matterello o con numero adeguato di piatti (come sembra avvenisse talvolta in casa) e li lancerei in blocco o uno alla volta in testa al mio rumoroso e fastidioso marito.
Non vi pare incongruo che Sarah non suonasse il campanello di casa quando Cosima dormiva, per non disturbarla, mentre il bravo marito invece accendeva a tutta birra motori di trattori, imprecando, urlando e strangolando ?

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

è chiaro che ognuno di noi si sia fatto un'opinione personale di quanto potesse essere o potesse non essere accaduto quel giorno. E' naturale ritenere un'ipotesi più probabile di un'altra, non è un "non volersi schiodare" da un'idea in quanto ormai si è deciso di farlo.
Ripeto che io non ero presente al momento del delitto, pertanto NON escluderei NESSUNA ipotesi: né la Sua, né quella della procura e nessun'altra possibile, in quanto sono pienamente consapevole dei miei limiti e non ho la presunzione di possedere poteri sopranaturali tali per cui mi basti leggere un paio di dati riguardanti una vicenda o osservare lo sguardo di un individuo per arrivare a capire come esattamente si siano svolti i fatti. Potrei sbagliarmi e ne sono consapevole, se sbagliano gli altri esseri umani, pur nella convinzione di fare o sapere "la cosa giusta", non vedo cosa possa impedirmi di essere soggetto al medesimo inganno.

Oppongo alle Sue altre ipotesi, col solo fine di far notare che le ipotesi fattibili sono tantissime e nulla che non sia supportato da un qualcosa di concreto potrebbe essere dato per scontato. In questo caso, mi pare di capire che Lei nutra dubbi circa l'operato degli inquirenti ma, supponendo che il Misseri abbia realmente svelato loro tutti quei dettagli e non gli siano stati invece suggeriti come Lei IPOTIZZA, cosa troverebbe di tanto grave nel loro operato, dal momento in cui mi pare di capire che trova inverosimile la confessione del Misseri e sostiene che se l'omicidio fosse avvenuto in quell'abitazione come da egli affermato, sarebbero tutti responsabili o comunque pienamente consapevoli fin da subito di quanto accaduto? Se Lei fosse stato uno degli inquirenti e un uomo gli avesse consegnato il cellulare della vittima, l'avesse condotta sul luogo dell'occultamento etc, etc, etc., come si sarebbe comportato?

Credo che quello che fa Lei, possa essere un ragionamento analogo a quello che ha determinato l'arresto di Sabrina e Cosima ma a parer mio non è supportato da niente di concreto ed è per questo che insisto e tento di capire per quale motivo il Misseri non possa aver compiuto il delitto all'insaputa di tutti.
Dire che potrebbe non averlo compiuto è un conto, dire invece che non potrebbe averlo compiuto è un altro conto.
Nel primo caso concordo pienamente, mentre nel secondo mi chiedo cosa di concreto renda inverosimile tale eventualità.

Non vorrei apparirle ostile né come quello che batte e ribatte sempre sullo stesso chiodo, tuttavia se non capisco qualcosa tendo a insistere, non per importunare il mio prossimo (ritengo e pretendo che chiunque possa essere libero di ignorare i mie commenti, per altro e me ne scuso, lunghissimi) ma per capire dove un mio ragionamento, che a me appare abbastanza logico e razionale sia sbagliato. Credo che l'unico modo per farlo sia quello di discuterne (infondo siamo qui per questo) ed esporre il perché di quella mia ipotesi nonché per quale motivo io, a differenza di altri non la veda escludibile:


--SEGUE--

Daniele ha detto...

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Ci sono vari filmati e varie fotografie a ritrarre il famoso trattore del Misseri in fondo al garage (lo fa notare Magica e lo conferma anche Cosima in uno degli interrogatori: quello era il luogo in cui solitamente veniva parcheggiato), siamo tutti d'accordo che in qualche modo dovrà pur esserci arrivato e avrebbe dovuto uscirne, chiaramente ogni volta veniva messo in moto e ad orari in cui se non Cosima, almeno Sabrina e i vicini di casa dormivano ancora, orari compatibili col duro lavoro nei campi, per il quale specialmente nei periodi estivi l'ombra è sempre gradita. Possibile che, se a ogni messa in moto avesse realmente scatenato un simile insopportabile terremoto, glielo avrebbero permesso e non avrebbero cercato soluzioni alternative (magari parcheggiarlo nella cava retrostante ma ben distante dall'abitazione)?
Immagino anche, e concordo con Lei, che a fronte di una simile operazione, l'aria del garage non sarà stata delle più salubri e profumate, ma per giungere a livelli umanamente insopportabili o addirittura letali, considerate le dimensioni di quell'ambiente, credo che il trattore sarebbe dovuto rimanere acceso per molto tempo. Non so se Lei abbia visto almeno qualche immagine(in rete si trovano anche quelle degli interni, compreso l'immancabile plastico di Vespa) ma a me sembra grande e la rampa in salita da percorrere sembra tutt'altro che breve. A occhio, ma le riprese sono tal volta ingannevoli, ci sarebbe stato posto a sufficienza almeno per altri 4 o 5 di quei mezzi, uno in fila all'altro.
Non so quando l'avesse acceso l'ultima volta, non so neanche se lo abbia acceso il giorno, se effettivamente avesse problemi, se tali problemi ne abbiano impedito la messa in moto o soltanto la partenza. Immagino che M.Misseri fosse al corrente di quanto sia subdolo e lettale il monossido di carbonio, lo sanno tutti, dunque immagino che dopo avere acceso il trattore uscisse quanto prima dal garage e se quel giorno non era uscito, non è escludibile che non fosse riuscito neanche ad avviarlo.
In tal caso niente fumi irrespirabili e niente eventuali rumori molesti a disturbare le due donne che comunque, anche se avessero udito il rumore del trattore, non è detto che avrebbero udito un eventuale strangolamento o una conversazione tra Michele e Sarah.
Io a casa mia non sono in grado di udire conversazioni (se non particolarmente animate) al pian terreno e a una distanza compatibile con quella che separa il garage dalle due stanze in cui si trovavano Sabrina e Cosima e questo è il mio unico metro di misura, certo, del tutto insufficiente a stabilire un qualsivoglia evento avvenuto altrove, tuttavia è quando basta a rendermi vagamente un'idea.

Concordo che gli investigatori avrebbero dovuto verificare sul campo, ma il fatto è che non si sa niente sulla dinamica del delitto, se la vittima abbia avuto modo di gridare, di parlare, di emettere un qualsivoglia suono; non si sa neanche se quanto racconta il Misseri circa il trattore (acceso, spento, funzionante o meno...) e delle sue imprecazioni contro di esso sia vero, o si tratti soltanto di un modo per scaricarsi di dosso le responsabilità di un'azione diversa da un raptus involontario determinato da una precedente condizione di stress e rabbia dovuti ai problemi col mezzo o a qualunque altro fattore scatenante.
Aggiungiamoci che non è possibile stabilire in quale istante eventualmente si fosse verificato il fatto e quali operazioni Cosima e Sabrina stessero svolgendo nel mentre... facile dedurne che anche a fronte di accurate perizie, sarebbe stato impossibile stabilire se avessero potuto udire e che cosa.

Per come la vedo io, se un'omicidio avvenuto in una stanza di qualsivoglia edificio, dovesse vedere coinvolto chiunque dichiari di essersi trovato al momento in una delle stanze accanto o comunque in luoghi poco distanti, dovrebbero indagare anche sui vicini di casa dei Misseri.


--SEGUE---

Daniele ha detto...

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Sabrina e Cosima potrebbero anche aver udito i rumori del delitto, ma chi è che va a pensare che quel tonfo, quel sospiro, quel cigolio... misti a chissà quanti altri rumori di fondo, siano riconducibili a quell'evento ben preciso, tra l'altro insolito e difficilmente intuibile? Come potevano anche lontanamente immaginare cosa eventualmente stesse accadendo all'interno del garage? Appresa a distanza di oltre un mese la notizia che il Misseri era coinvolto, come potevano ricordare e descrivere tutti i rumori uditi quel 26 Agosto? Io lo trovo assurdo. Per poter affermare che in una simile eventualità, TUTTI in quella famiglia dovessero per forza di cose sapere o essere coinvolti, bisogna partire da troppi presupposti, primo tra tutti che la vittima abbia emesso urla o suoni inequivocabilmente riconducibili a qualcosa di quanto meno anomalo e che non potesse non essere udito e considerato tale dai presunti coinvolti.


Circa eventuali tracce, credo che l'abitazione sia stata soggetto di varie perizie, ma credo che a distanza di così tanto tempo sarebbe stato improbabile rinvenire tracce di un'eventuale delitto, men che meno uno strangolamento e soprattutto, sarebbe stato difficile o addirittura impossibile distinguerle da trace riconducibili alla normale frequentazione di Sarah.

Secondo me, provando a mettermi nei panni degli inquirenti e ipotizzando che il tutto (interrogatori e quant'altro) si sia svolto come si evince dai filmati e dai vari documenti, hanno commesso l'errore di dare per scontato che se M.Misseri aveva fatto ritrovare il cadavere, avrebbe poi dovuto necessariamente liberarsi e collaborare anche su tutto il resto. In pratica le varie, evidenti ed enormi anomalie delle sue confessioni, sono state collegate immediatamente all'eventualità che stesse mentendo per coprire la figlia (già sotto i riflettori) e che in realtà fosse totalmente ignaro di quanto accaduto, non è invece stata messa in conto l'eventualità che per alcuni dettagli potesse aver mentito e raccontato assurdità col fine di coprire una dinamica e un movente in un modo o nell'altro più compromettente, apportando di volta in volta arrangiamenti alla sua confessione a seconda di come evolveva la situazione, di quali dati erano stati scoperti a fronte delle varie perizie, di quanto sia stato possibile scoprire e di quanto no, di cosa ancora avrebbero potuto scoprire e di cosa no, di quali fossero le opinioni più in voga al momento e su quale aspetto dunque avrebbe potuto fare leva per scrollarsi di dosso quante più responsabilità.

Non posso fare a meno di notare quanto sia sbagliato pensare che il coinvolgimento di uno dovesse per forza di cose comportare il coinvolgimento di tutti i membri della famiglia, compresi addirittura quelli distanti Km la cui unica colpa potrebbe essere stata quella di ricevere una telefonata al momento sbagliato e dall'uomo sbagliato.
Mi dispiace che potrebbero esserci andate di mezzo persone del tutto innocenti, al cui carico non esiste veramente neanche il più vuoto dei tubi e non è possibile affermare neanche che fossero al corrente della reale sorte di Sarah, contrariamente al Misseri che, dando per buona la parola degli inquirenti (che io personalmente non ho alcun motivo di mettere in dubbio né sono al corrente di validi elementi per farlo) e dunque che li abbia condotti al luogo dell'occultamento etc., sicuramente sapeva e in un modo o nell'altro, per un motivo o per un altro, ha raccontato una marea di frottole strettamente legate al delitto o comunque a quanto accaduto negli istanti o nei giorni successivi.

Se poi la Sua(prof. Tummolo) ipotesi fosse vera, anche M.Misseri avrebbe tutta la mia comprensione e devo dire che prima di leggerla in questo Blog, personalmente non avevo mai preso in considerazione una simile eventualità, a mio modesto parere poco probabile, ma comunque non escludibile.



--SEGUE--

Daniele ha detto...

...


Non so se riesce ad aprire la seguente pagina in tempi ragionevolmente brevi, ho letto che ha alcuni problemi di connessione, tuttavia provo ugualmente a postarle il Link:


http://www.google.it/search?num=10&hl=it&site=imghp&tbm=isch&source=hp&biw=1366&bih=677&q=Casa+garage+misseri&oq=Casa+garage+misseri&gs_l=img.3...125.5179.0.5601.19.9.0.10.10.0.206.1319.3j5j1.9.0...0.0...1ac.1.0i46VQGjbTM#hl=it&site=imghp&tbm=isch&sa=1&q=casa++misseri&oq=casa++misseri&gs_l=img.12..0l2j0i24l2.22467.23106.4.26736.4.4.0.0.0.2.253.993.2-4.4.0...0.0...1c.1.r71M0svK6gM&pbx=1&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_qf.&fp=d3f339cad6372bec&biw=1366&bih=677

Si tratta di varie immagini dell'abitazione dei Misseri... giusto per farsi un'idea, qualora volesse e Le fosse possibile darci un'occhiata.


La saluto cordialmente.

Saluto e auguro buona giornata a tutti.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno cari amici. Credo che sia giusto capire lo stato d'animo di mamma Concetta a cui e sta uccisa una figlia. Io la mia opinione lo sempre dichiarata ,che sicuramente non centrano nulla sia Cosima e sia Sabrina. Io direi di aspettare, magari qualche colpo di scena che zio Michele ci riserva per ultimo ,tipo :il coinvolgimento di qualcuno dei parenti ma che ancora non si è capito bene chi possa essere.Qui si gioca il tutto tra movente ,e tempo impiegato a far sparire il corpo di Sarah. Ha fatto tutto lui o la aiutato qualcuno ,o magari il corpo la messo nel pozzo il giorno dopo? i tabulati telefonici hanno la loro importanza ,ma non certo le analisi dei (ROS) di cui nutro forti dubbi in merito alla presenza di Cosima dentro il garage alle 15.25 e dopo che zio Michele era già andato via.Un'altra cosa che mi lascia perplesso è che Concetta ,mal consigliata dai suoi Avvocati creda ancora che Cosima e Sabrina abbiano rapito Sarah rincorrendola per le vie di Avetrana, mah . Tra un pò ricomincia il processo e vedremo le novità.Un caro saluto al Prof Tummolo e tutti gli amici.

carla ha detto...

buongiorno a tutti,
ciao Vito,c'è un punto della trasmissione del quarto grado che si è detto" noi siamo parte della procura",nella fase del caso di parolisi,in cui mi colpì e ho avuto la sensazione che le notizie vengono date per come danno notizia loro in maniera ufficiale ed a quella si da valenza in maniera ufficiosa,che sia giusta o no ....penso che sia uguale anche per Concetta,che non cambia una virgola......secondo me Remo Croci fece un ottimo intervista ,in qualche modo ha messo qualche puntini sulla (i)......già ieri sera si respirava un aria diversa,non si era ne troppo da una parte ne da l'altra....l'unica cosa che stonava che la giudice ,in veste d'avv. se ne venuta fuori che tra madre e figlia si comunicano con il pensiero tramide i gesti....bene fece notare Meluzzi che sono dentro in carcere da 2anni,probabile innocenti e ignari di tutto,e registrati ogni loro respiro e non solo in compagnia con un altra carceraria,non so' se rendo l'idea......mi auguro che queste 2 donne continuino ad essere seguite dalla psicologa gimelli,per poter essere sostenute....
scusate ,se fosse come si vuole credere nemmeno EISTAIN riuscirebbe contenere una cosa del genere.....

poi caro Vito so' di aver letto velocemente qualcosa che hai detto sul carabinere bailotto e non riesco più trovare il comento,or ora mi sfugge il discorso e me ne scuso......essendo in questo periodo impegnata riesco dedicarmi poco al compiuter e poi non sn ancora così pratica ,ci metto un sacco di tempo a scrivere....è da un anno e mezzo che tengo il compiuter e non ho fatto ancora nessun corso,mi son fatta insegnare un po' qua e la come si apre e come si arriva alla pagina ,tramide googel e so' usare i mail e basta ,del resto sfrugno.....la saluto coordialmente e tutti i amici del blog....Carla

carla ha detto...

e aggiungo ,il fatto che" uno si porti dietro il secreto fino alla morte",è un pensiero accomodante,che nessuno vuole prendersi le responsabilità,perchè in questo caso a loro non giova....perchè comunque loro corrono il rischio di essere incarcerati......
penso che se uno è innocente il silenzio è l'arma migliore,in cui parlerà nel momento più opportuno.....
spero solo che per qualche debolezza non caschino al patteggiamento,che è una gran fregatura è come ammettere il delitto ,in cui si è comunque condannabile che la macchia non te la toglie nessuno.......
ecco perchè sull'altra pagina parlo dei inferi,che c'è lo creiamo noi o ci troviamo dentro.....
e già purtroppo non si vigila mai abbastanza......saluti

magica ha detto...

buongiorno .
non capisco il pessimimismo di concetta a riguardo della giustizia . le sue parenti sono in carcere da 2 anni . la sorella x un sogno impossibile . anzi chi disse di averlo fatto quel sogno continua con il sogno dunque .. la giustizia funziona solo dalla parte di concetta .. xchè non si hanno riscontri di copevolezza della sorella e nemmeno della nipote . semmai questo è un pensiero che dovrebbero avere le imputatate che si dichiarano innocenti che sono in carcere senza prove .

. quello che lei reputa innocente (misseri) è libero di girare .
eppure si lamenta della giustizia .
la pena di morte in italia non esiste piu' ..

concetta non da' x plausibile la gelosia . e si sbilancia su una cosa squallida che vide sarah.. la quale al mattino essendo in compagnia con la cugina .e decisero insieme x il mare quel pomeriggio.: dunque tutto filava liscio .. e c'era intesa fra le due cugine
..la cosa squallida non la intravvide sarah quel mattino e nemmeno nei giorni precedenti .
. secondo la tesi di concetta la cosa squallida doveva essere avvenuta quel primo pomeriggio eppena racatasi acasa misseri ..altrimenti xchè l'vrebbero rincorsa?
e guarda un po' che sprovvediti le aprirono il cancello mentre avveniva la cosa squallida .. e va' in tv a fare queste supposizioni vergognose . dove i creduloni bevono tutto senza ragionare ..
purtroppo a concetta è capitata una disgrazia .. ma non x questo deve andare in tv a denigrare ulteriormante le parenti . poi mi sambrano dei colpi di coda di certi colpevolisti . come giudice o psicologa .. non lo so ,, che dice in tv delle fandonie e che vede la imputate come mafiose che si parlano con gli occhi o gesti ..

carla ha detto...

infatti magica ,qui si evice la punizione ancora prima di averti trovato le mani nel sacco di farina e poi si professano che sono contro la violenza ,se non è una violazione questa ?......
e dico pure io come concetta cosa giova a sarah tutto questo?.....
non credo che sarah voglia questo tipo di giustizia,di sicuro non a quella età,che per fortuna la mente è più pura,ancora lontana da certe malizie,per non dire altro.....saluti e baci

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Daniele,
abbia pazienza ma compilare i codici complicati del web non è una mia passione. Il problema, su cui Lei cortesemente gira in lungo e in largo, e che io ho cercato di semplificare il più possibile, è il fatto che le indagini in quella casa non sono state compiute in modo adeguato, comnciando dal suo mancato sequestro. La domanda mia è semplice: QUALE AMBIENTE SOVRASTA IL GARAGE NEL PUNTO IN CUI SAREBBE AVVENUTO IL DELITTO ? Se lo sa, ce lo scriva: non mi serve sapere com'è l'intera casa, che poi non è né Versailles, né il Palazzo di Caserta, né il Palazzo Reale a Torino, né i Musei Vaticani, neppure il relativamente piccolo Castello di Miramare a Trieste. E' una villetta di pochi mq, compreso il giardino; il garage non è un bunker antiatomico distaccato dalla casa, ecc: tutti fattori questi che dicono che molte cose possono essere udite. Nessuno ha fatto l'esperimento di sentire quello che si può o non si può udire tra il semi-interrato e il piano rialzato. Certamente, un trattore, anche di quelli piccoli, è un trattore, e Glielo ripeto, me li sento sotto casa più volte al giorno (anche un momento fa), o me li ritrovo per strada. E' inutile girarci intorno rimescolando cose dette e ripetute da almeno un anno e mezzo, o sostenere che, oltre ad una forza micidiale, Misseri ha anche polmoni rinforzati con filtro anti-particolato. Non si nega che i trattori fossero nel garage, si nega che venissero messi in moto nelle ore di riposo della moglie, la quale non voleva nemmeno sentire il campanello per non essere disturbata nel meritato riposo.
Quanto ai magistrati, ne ho scritto, discusso e polemizzato per 18 mesi almeno, né voglio ricominciare. SONO DEGLI INETTI, come minimo.

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Prof Tummolo.Buona sera Prof ,qui sono tante le cose che non hanno una logica di quel che è accaduto quel giorno. Che il trattore fosse guasto ci può stare ,solo che aveva di bisogno di una manutenzione e di cui zio Michele non era capace.Quello che dice Lei è giusto ,che fa mette in moto alle 14.30 un trattore che fa un rumore infernale e che sveglierebbe anche i morti. I dubbi sono tanti : era giù solo per il trattore? ,o era giù che sapeva dell'arrivo di Sarah? c'era qualcuno con lui in garage? o c'era qualcuno in campagna ad aspettarlo? Sapendo che la nipote non si trova ,lui non trova di meglio che andarsene a tutta velocità, e far ritorno dopo quasi 1 ora ,molto ma molto strano . Ho letto i verbali di denuncia che fa Concetta il giorno della scomparsa di Sarah alle 15.20 e alle 17.20 in cui dichiara sia nella prima denuncia che nella seconda che Sarah era uscita da casa alle 14.30 circa ,e dice anche come era vestita Sarah su indicazione della badante. Ora mi chiedo, ma e mai possibile che Concetta creda a un possibile rapimento da parte di sua sorella e sua nipote? ma dove vive Concetta ad Avetrana o sulla luna? visto che non ha capito niente del carattere di sua sorella e della sua correttezza di donna molto decisa in quel che fa,e che la sempre aiutata in tutto. Sa caro Prof perché non conosce il carattere di sua sorella ? perché Lei essendo testimone di Geova conosceva solo le sue sorelle e fratelli spirituali il resto contava poco o niente.Niente feste, niente compleanni, ne Natale e ne Pasqua ,nada de nada.Buona notte Prof Tummolo e un caro saluto a tutti.

magica ha detto...

signor tummolo sopra il garage non c'è un altro pezzo di abitazione .. si vede il garage come un grande rettangolo attaccato alla casa ma in avanti come fosse un pertineza rispetto all'abitazione .inoltre usciti dal cancello di casa bisogna fare alcuni metri di marciapiede .x accedere a questo garage .
varcato il cancello di casa misseri c'è un giardinetto.. la veranda.quindi l'entrata di casa .mentre quel garage si trova direttamente nella via deledda in avanti rispetto all'abitazione ..
.
i rumori dal garage se ce ne fossero stati quel 26 li avrebbero potuti sentire piu' delle donne i dirimpettai di michele -
rispetto alle imputate che si trovavano nelle stanze della casa in posizione retrocessa
notte ..

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

nessun codice da compilare, basta (se vuole) copiare col copia-incolla il contenuto del Link e incollarlo sulla barra degli indirizzi, quella che trova in alto su Explorer o Google Crome, poi premere "invio" e dovrebbe aprirsi la pagina.

Ho già scritto che né il bagno, né la camera da letto si trovavano sopra il garage (almeno per quanto io vedo dalle immagini):

la casa ha 3 piani, il garage è lungo svariati metri, parte al livello della strada e scende fino in fondo a una profondità compatibile con l'altezza di un piano (3mt circa) dunque si può dire che data l'inclinazione, comprenda due piani dell'abitazione.
Nel primo tratto è sovrastato da un ambiente che si trova al piano più alto (una cisterna, una soffitta o non ho ben capito cosa diamine sia) mentre nel secondo tratto è sovrastato dalla cucina, dal salotto ecc. che si trovano allo stesso piano del bagno e della stanza di Cosima.
Bagno e stanza da letto sono vicine tra loro e dislocate rispetto al garage di una distanza pari a circa 1,5-2mt(a occhio ) e come collocazione non coincidono neanche con la parte della rampa del garage che arriva sul loro stesso piano.


Se c'è almeno una porta chiusa (tra l'altro appositamente) e tutta una serie di corridoi e stanze a separare il bagno e le camere da letto(come a casa Misseri), i gas non si diffondono con rapidità e concentrazioni tali da poter risultare percettibili all'olfatto umano. Il rumore invece sarebbe stato sicuramente udibile, ma data la distanza e le pareti, dubito fastidioso chissà quanto e dubito che lo fosse anche per i motivi già esposti.
Comunque sia, nell'interrogatorio di cui se non sbaglio anche lei ha ascoltato l'audio, il Misseri dichiara di non essere riuscito a mettere in motto il mezzo. Non so poi cosa intendesse di preciso...


Circa l'operato degli inquirenti, se sono qua a discuterne, è proprio perché in un modo o nell'altro anche io ritengo che in questa vicenda possano esser stati commessi vari errori.

Io non so se abbiano effettuato l'esperimento per capire se fosse possibile udire. Anche io ritengo che sarebbe stato bene farlo, tuttavia credo e ripeto che l'esito, benché portando maggior chiarezza, non avrebbe comunque potuto escludere o confermare il coinvolgimento delle due donne in quanto non esiste niente di oggettivo a raccontare o confermare la dinamica del delitto.




Per quanto siano state ripetute le stesse cose, a me non convincono e non voglio neanche riuscire a convincere Lei o chi altro. Esprimo semplicemente la mia opinione tentando di motivarla coi dati dei quali sono al corrente e provando a spiegarle grosso modo com'è strutturata l'abitazione in questione, dato che mi è parso di capire che Lei non ne avesse idea e non vorrei correre il rischio di discutere di due cose completamente diverse. Sarebbe una discussione perfettamente inutile se io immaginassi la muraglia cinese mentre Lei un monolocale. Se si discute di cose diverse è abbastanza ovvio che poi non si riesca a capire il punto di vista dell'altro.


In fine, nessuno sostiene che Michele abbia una forza micidiale, esiste un video che conferma pienamente come la sua forza sarebbe bastata a svolgere le varie operazioni di occultamento. Prima si pensava che non sarebbe riuscito neanche a sollevare il masso posto sull'imboccatura del pozzo, invece ha smentito gli increduli con una dimostrazione pratica che andava ben oltre il sollevarlo leggermente e spostarlo di pochi centimetri come sarebbe stato sufficiente. Ha sollevato anche un uomo che certamente pesava più di Sarah ed ecco dimostrato che almeno tecnicamente il suo fisico avrebbe potuto affrontare quelle difficoltà.





Saluti,
buona giornata a tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

Grazie delle vostre informazioni. Dunque, caro Daniele, si conferma che Michele Misseri è dotato di forza erculea, malgrado la statura e la stazza fisica non eccezionali. Solleva macigni, solleva uomini, dunque può anche darsi che sollevi trattori. La descrizione della casa è data, il 6 ottobre 2010, dalla moglie Cosima ai carabinieri e magistrati, con tutta calma, e dice che il semi-interrato comprende l'intera area della casa, la parte destinata ad officina-garage è separata dal resto, destinato a magazzino viveri, da muro e porta bloccata, ma comunque segue il perimetro della casa. Sui fumi dei trattori: ripeto, sono insopportabili intanto per chi lavora in un ambiente semichiuso. I rumori, sia Lei sia il gentile Vignera, li confermate come forti. E' impensabile dunque che stesse tentando di mettere in moto a quell'ora, quando la moglie dava ordine di non suonare neppure il campanello di casa. Questo non dimostra che sia stato o non sia stato l'assassino di Sarah, dimostra semplicemente che le circostanze dell'assassinio erano ben diverse da quelle raccontate. La mia convinzione è che la famiglia Misseri non c'entri nulla con l'omicidio; che Michele abbia confessato prima perché costretto dai SS. inqusitori nelle varie versioni; poi nel disperato tentativo di far liberare moglie e figlia (forse ancor più la moglie che la figlia, sembrerebbe dagli eventi precedenti). Ritengo che l'omicidio di Sarah, chiunque l'abbia compiuto, sia avvenuto in altra situazione, altro luogo e in altro momento (quel giorno o forse entro i giorni immediatamente successivi, dal 26 al 30 grosso modo); che del luogo e di altre cosette i SS. Inquisitori erano stati informati da tempo con comunicazioni anonime o mantenute riservate, ma con contenuti falsi o calunniosi; salvo poi che non conoscessero già la verità, ma per ragioni varie si orientassero sui tre capri espiatori indicati da molti come i responsabili. Ammesso pure trattarsi di Michele, certamente il fatto non avvenne lì, non avvenne in quel momento.
Infine, processualmente e giudiziariamente parlando: l'assenza di prove, di tracce, di precise, credibili e non contraddittorie testimonianze, è assoluta; dunque, lì il delitto non è avvenuto. Vorrei vedere con che cosa si condannano, in via definitiva, una o tre persone senza elementi precisi. In prima istanza, saranno condannati tutti e tre con motivazioni diverse, per soddisfare esigenze di pura vendetta.

Manlio Tummolo ha detto...

Ancora una nota sulla strategia difensiva delle donne Misseri, sembra in coordinamento con quella di Michele: per me è completamente errata. Considerata la dimensione della casa, considerate le circostanze del'evento, o si mira all'estraneità assoluta di tutti i tre i componenti familiari, ovvero si rischia in ogni caso il coinvolgimento, con diversi motivi e diverso grado di partecipazione, di tutti e tre, che sarebbero stato compresenti nella casa in quella mezz'ora "fatale e tragica".

E' illusorio da parte degli avvocati delle donne Misseri, scaricare ogni responsabilità su Michele Misseri, sempre - ripeto - in quelle circostanze e modalità di tempo e di luogo: l'ignoranza del fatto, oltre alla non partecipazione materiale, sarebbero quanto meno assai dure da sostenere. Si dovrebbe perlomeno sostenere che l'evento è stato compiuto dopo che le donne erano già uscite alla ricerca della ragazza .
Viceversa, puntare sull'assenza di ogni elemento di prova, verificabile per tutti, sull'artificiosità e suggestione delle confessioni, sugli arbìtri investigativi, salverebbe l'uno e le altre.

Anonimo ha detto...

Caro Manlio

E' esattamente quello che penso. I più non si rendono conto che si regge tutto e soltanto sulle confessioni inverosimili di Michele Misseri, che non esiste un solo elemento a riscontro. Il delitto non può essere avvenuto in quella casa e non in quegli orari (basta ricordare l'assenza di contenuto nello stomaco di Sarah). Naturalmente ognuno può pensarla come vuole, ma non esiste un solo elemento che dimostri che una sola delle ricostruzioni di Michele sia attendibile. Il fatto che Michele abbia fatto ritrovare il cadavere è l'elemento da approfondire, non alla luce di quanto lui racconta, ma in relazione ai fatti nudi, spogliati da suggestioni e condizionamenti. In particolare
1 Non esiste prova che il delitto sia avvenuto nella casa di via Deledda (non è stata trovata una sola traccia del delitto)
2 Non esiste prova che l'auto di Michele abbia trasportato un cadavere (nessuna traccia biologica di Sarah).
3 Non esiste la possibilità che in meno di quarantacinque minuti Michele Misseri abbia trasportato il cadavere e lo abbia occultato nel pozzo.
4 E' impossibile che Sarah stante l'assenza di contenuto nello stomaco sia stata uccisa prima delle 16/17, ma come giustamente viene rilevato potrebbe essere stata uccisa anche nel giorno seguente.
Tutto il resto è opinabile, ma questi sono fatti.
Gil

carla ha detto...

buonasera a tutti si potrebbe ipotizzare stando a quello che dice Manlio e Gil ,che michele fosse stato sottopressione e che si fosse sentito minacciato che se l ' avrebbero preso con sua figlia o moglie che con quello si è sentito di prendersi la responsabilità lui, inventandosi la storia del approcio sessuale,che poi trovo fuori luogo come già detto,il fatto stesso che lui abbia approfittato del cadavere,in cui a me sa' una cosa impossibile....perchè per quel che ne so' l'uomo agisce a secondo l'impulso che riceve....un morto non emane nessun impulso,è spento ,non arriva eletricità....a quanto uno sia matto.....
posso capire da vivo che ci possa essere la tentazione......
si potrebbe intuire, che la pressione ,che ci sia stato con la conversazione con la figlia, dall' intercettazione di quella notte stessa della confessione,che lui continua stroncare il discorso,col dire" ti dico poi "....secondo me già lui sapeva di poter essere intercettato.....
è chiaro questa è una supposizione alternativa che sia successo,che tutto sarà da verificare.....
proseguo,che si possa trovare la vericità con il fatto che michele accusa l'avv. galoppa ,che l'era stato inteso il coinvolgimento della figlia ,che se la sarebbe cavato in un paio d'anni.....poi alla fine si è reso conto che era stato ingannato,per muss di cose costretto di riprendersi la colpa,per salvarli.....
lo fece ben presente Picozzi a quarto grado ,che non avebbero dovuto chiudere il caso con michele,almeno avrebbero dovuto rinviare a giudizio,fino a quando che la cosa non veniva chiarito.....anche questo il chiudere in fretta furia è un comportamento strano,come se portare avanti il discorso pedofilia potesse disturbare in qualche modo......
perchè per la procura nulla le dovrebbe venire se si trattasse di pedofilia o gelosia.....loro compito è quello di acchiappare l'assassino ,al di là che sia un motivo o l'altro.....
almenochè,uno puo dedurre che michele possa portare a qualcosa di scomodo ed è preferibile tenere fuori dalla scena.....saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Carla, esistono persone che sono eccitate dalla presenza di un cadavere, ma necrofili non ci si improvvisa, e non lo si è solo una volta all'anno o nella vita. Sul passato di Michele Misseri nulla grava di significativo, e far credere che una carezza accompagnata da una frase "Tu ed io dobbiamo fare una cosa" sia segno di chissà quale tendenza è evidentemente perlomeno un'esagerazione.
Grazie Gil, per aver confermato quanto da me detto e scritto su Michele Misseri, la cui liberazione non poteva essere segno di scarsa gravità del suo delitto (tentata soppressione di cadavere, della nipote, per un delitto avvenuto - secondo l'accusa - in casa !!), bensì perché non esistono elementi adeguati di accusa su di lui (meno ancora su moglie e figlia, ma lì è un'altra storia: i SS. Inquisitori dovranno prima o poi chiarirci il perché di tanto accanimento persecutorio sulle due donne).
La notizia del giorno è che Ivano sta per diventare babbo ! Come sono commoventi i giornalisti, cose da piangere. Se è una bambina, come la chiameranno ? Forse Sarah ?

carla ha detto...

forse ci si aspetta chissà ,dando questa lieta notizia,quale altro demone esca stavolta in sabrina?.....tremate,tremate....ah!stavolta chi la tiene più in prigione,stavolta evaderà....non si puo mai dire,visto che una ragazza come quella che ha accumolato tanta rabbia da aver la forza di strozzare sua cugina...scusate la battuta non potevo fare a meno di farlo ,visto per come si sta svolgendo la cosa....saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Sul "Quotidiano di Puglia", una delle intelligentone osserva che ora che ha perso ogni speranza (e perché ? intanto questo figlio deve arrivare e, anche se si sposasse, può sempre divorziare, come avviene in moltissimi casi nei nistri tempi), Sabrina Misseri deve stare in carcere perché può "reiterare il delitto" !!! Contro chi ? La neonata ? Ma certa gente quando scrive, si rende conto delle sciocchezze che scrive ? Che abbia ucciso è ancora tutto da dimostrare, e credo, per quanto da molti di noi osservato, assai difficile da dimostrare. In secondo luogo, penso che quell'amore ardente (da lei negato, anche nell'interrogatorio: una cosa è un'attrazione fisica, altra una vera passione, che coinvolge anche l'aspetto psicologico) sia finito da un pezzo, se mai l'abbia avuta per una serata in macchina.

carla ha detto...

ma come,ancora nulla,nesun scoop sul esorcista per sabrina?......
a stasera .....

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

nessuno ha parlato di forza erculea, io perlomeno no e non ho neanche affermato che il trattore venisse trasportato sulla rampa del garage a spalle e con passo felpato, ho semplicemente descritto quello che ho visto coi miei occhi in un video girato durante i vari sopralluoghi. Per sollevare un masso di quelle dimensioni, un uomo di quella stazza e a maggior ragione una ragazzina magra come Sarah, non occorre avere poteri soprannaturali, in caso contrario Michele avrebbe ampiamente dimostrato di possederli. Sono gli opinionisti dei salotti televisivi, ad aver enfatizzato la cosa senza neanche sapere di che diamine stessero parlando e probabilmente col fine di fare apparire ridicola l'eventualità che il Misseri potesse realmente aver fatto quanto descritto.


Circa il seminterrato, in effetti ha pienamente ragione Lei, me ne scuso, mi era sfuggito che la rampa dove venivano parcheggiati i mezzi è comunicante con un'altro ambiente sottostante alle stanze da letto al bagno etc. dunque a maggior ragione il rumore dei mezzi poteva essere udito, particolare quest'ultimo che comunque non ho mai negato (conosco e ho udito anche io il rombo dei trattori) e so che non bastano pochi cm di cemento armato a renderlo impercettibile.

Se i gas dei trattori fossero stati così insopportabili come Lei li descrive, come si spiega che anche Cosima confermi che venissero parcheggiati là in fondo? Ripeto che in qualche modo dovranno pur esserci arrivati e se per via dei gas di scarico dovesse apparire improbabile un tentativo di messa in moto il 26 Agosto, per quale motivo dovrebbe essere più credibile che gli avesse messi in moto in altre occasioni? Lui non afferma di avere messo in moto il trattore ed essersi soffermato nel fondo del garage per ore ad ore assorbirne le esalazioni, l'avrebbero tirato fuori cadavere o gravemente intossicato, su questo concordiamo tutti, dice semplicemente di NON essere riuscito a metterlo in moto.

Il Misseri non prendeva il trattore per andare a fare baldoria con gli amici, lo usava per lavoro, per portare il pane a casa. Credo proprio che Cosima, benchè ormai agli occhi di tutti abbia assunto le sembianze di un'orchessa spietata, avrebbe capito e avrebbe acetato l'eventualità di sopportarne il rumore del trattore per quel mezzo minuto scarso necessario a portarlo fuori dalla rampa. Era una donna che faceva il sacrificio di alzarsi alle 3 di notte, figuriamoci se si fosse messa problemi per una simile fesseria.
Anche ammesso che il frastuono udibile fosse realmente così infernale, trovo IMPENSABILE che un contadino rinunci a recarsi a lavoro sprecando ore o minuti preziosi, soltanto per evitare di svegliare la moglie e la figlia.

Purtroppo gli orari di lavoro sono quelli: si parte la mattina prima dell'alba, si rientra a casa all'ora di pranzo, si pranza, ci si riposa e poi si riparte senza farsi mettere i bastoni tra le ruote da queste che a parer mio sono banalità se rapportate a tutto il resto.

Più comprensibile invece che Cosima avesse chiesto a Sarah di evitare di citofonarle a quelle ore, dato che la cosa poteva essere evitata tranquillamente facendo uno squillo a Sabrina e considerato il fatto che la soneria del citofono era vicina al letto. Se una cosa è evitabile la si evita, ma se si tratta di un dovere e non si può fare altrimenti, lo si compie e basta.

In ogni caso, come ho già detto, non è affatto escludibile che la storia del trattore fosse soltanto un'invenzione del Misseri, fine a nascondere dinamiche diverse che non necessariamente vedevano escluso il suo coinvolgimento o la sua colpevolezza.


Saluti

Daniele ha detto...

@Anonimo (Gil),

dire che non ci sono elementi di riscontro e che dunque niente di tutto ciò potrebbe essere dimostrato, è ben diverso dal dire che se non esistono elementi di riscontro un determinato evento non possa essersi verificato.

Circa il contenuto gastrico, non si può sapere neanche a a che ora Sarah abbia mangiato, dato che le testimonianze di badante e genitori rese inizialmente, hanno subito metamorfosi a distanza di mesi e ciò denota che i loro ricordi in merito non fossero poi tanto limpidi. Alla luce di ciò credo non sia escludibile neanche che la vittima possa aver mangiato non appena appreso che sarebbero dovute andare al mare e non pochi istanti prima di uscire, il che sarebbe anche abbastanza logico, dato che potrebbe averlo fatto in modo da digerire quanto prima e poter fare subito il bagno.
In oltre, i residui di cibo nello stomaco potrebbero aver subito processi di digestione anche a seguito della morte, dato che gli acidi coinvolti in tale processo permangono all'interno e non è escludibile che data la situazione di stress ne avesse prodotti in quantità maggiori del normale.

Aggiungiamoci che non è neanche possibile stabilire se Sarah avesse o meno inghiottito l'intero cordom bleu o se ne avesse portato un pezzo ai cani dei Misseri come era solita fare... ...


Io in tutta questa vicenda di "fatti" certi e dati oggettivi ne vedo ben pochi per poter affermare cosa sia potuto accadere e cosa invece no.


Saluti









Saluto tutti

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno Prof, Tummolo .Come lei ben sa ,la mamma degli sciocchi è sempre incinta,e di fesserie ormai ne abbiamo sentite e ne sentiremo ancora .Ho visto QUARTO GRADO di venerdì in cui c'era l'intervista alla mamma di Sarah.Il dolore per la perdita di una figlia è tanto è non Le si può dare torto,ha pienamente ragione.Ci sono alcune cose in cui non sono d'accordo.Una, è che crede a un rapimento di Sarah da parte di sua sorella e Sabrina,di cui io sinceramente non so chi le faccia ancora credere a questa ipotesi.Altra cosa che dice e che, un tempo erano tutti gentili e affettuosi in quella casa e di cui Sarah era contenta di frequentare. Ora io mi chiedo ,Ma Lei ha notato un qualcosa che facesse presagire a qualcosa di brutto?no,e cosa è cambiato,visto che Sarah per 3 giorni è stata da sua zia a San Pancrazio e che si è divertita in compagnia della cugina facendo ritorno il 25 sera? e che da subito esce con Sabrina.La stessa Sabrina già erano 4 giorni che non si sentiva con Ivano.Hanno voluto mettere in evidenza un piccolo rimprovero tra cugine ,facendolo passare per litigio,la mattina seguente la signora Pisanò andando da Sabrina e vedendo che stava male ,la stessa Sabrina Le dice, ora chiamo Sarah e le dico di venire,e dopo pochi minuti arriva Sarah ,non la saluta ,e che ha visto Sarah molto triste.E aggiungo io : era triste perché ha visto lei ,la più pettegola e fetente persona di tutto il paese,falsa,e anche perché testimone di Geova come sua mamma e che non poteva vedere.Andando avanti ,esimio Prof Le pongo alcune domande . Ma non Le sembra un po strano che la mattina del 29 settembre Michele decide di inventarsi la storiella del cacciavite dimenticato il giorno prima e telefona a casa dicendo che per pura coincidenza trova il cellulare di Sarah e facendo ritorno a casa spiega il tutto e che decidono di chiamare il Brigadiere Blaiotta . In casa sono in tre,Sabrina Valentina e Michele,e che la stessa Sabrina da il numero del cellulare del Brigadiere per chiamarlo. E che lo stesso riferisce che, Michele era molto turbato ,scosso e piangeva ,dicendo ;ma proprio io dovevo trovarlo ,ora la gente che cosa penserà, e sapeva che in caserma avevano la scatola del cellulare di Sarah?Cosa ha spinto Michele quel giorno a inscenare il ritrovamento come una casualità?E la sua fuga repentina alle 15 del 26 agosto con Sarah che non si trova ,e inventare la storia della fuga dei cavalli per andarsene?Quante stranezze succedono quel maledetto 26 agosto,a cui spero con la ripresa del processo che, qualcosa si chiarisca con le dichiarazioni spontanee hanno detto che faranno Sabrina e la mamma e risponderanno anche alle domande che le verranno fatte in aula.Speriamo bene. Ps ora che ha saputo la notizia che il suo carissimo amico Ivano diventerà papà, che fa decide di confessare e dire che ha ucciso Lei Sarah per gelosia e rincorrendola per il paese la acchiappata e trascinata per i capelli in macchina ,ho: è un segreto come dice Concetta che si porteranno per sempre.Beh, dico io che se hanno da confessare il delitto spero che lo facciano prima che muoiono ,almeno non avremo più dubbi. E zio Michele si toglierà quei tre pesi dallo stomaco ,almeno dice Lui.Io so solamente che:Lui che si dichiara colpevole è fuori ,e chi si dichiara innocente è in galera ,ah le leggi italiane come sono fatte bene, valli a capire questi Giudici.Un caro saluto a tutti.

magica ha detto...

buongiorno a tutti
ciao vito nell'intervista di remo croci.. concetta ribadisce sequestro ., pero' prima di questa ipotesi. dice anche : non credo molto alla gelosia piuttosto ad una cosa squallida che sarh vide.. con la conseguente rincorsa del sequestro .
l'ho gia' scritto in un altro post . allora concetta pensa che sarh abbia visto la cosa squallida quel primo pomeriggio .. ?

Manlio Tummolo ha detto...

Lei, caro Daniele, non comprende l'ironia. So che Lei non ha mai parlato di forza erculea, ma nel momento in cui crede reali immagini che possono essere manipolate, dimostra un certo fideismo nei sensi, pur col mezzo televisivo. I sistemi d'oggi consentono ogni genere di manipolazione, dando l'impressione di una realtà che non c'è, e che potrebbero anche spiegare cone Michele sollevi uomini e macigni. Se vogliamo, già il cinema, quale invenzione, è una manipolazione della realtà perché consente al nostro sguardo, per ragioni di natura ottica, di vedere immagini fisse come se fossero in movimento. Il sistema televisivo poi un ulteriore perfezionamento di questo trucchetto. Non so se Michele Misseri è forte o non è forte, ma una cosa è sollevare una ragazzina di quindici anni piccola e magra, altro un uomo, e vorrei vedere se riesce a sollevare moglie e figlia insieme !

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Daniele,
ancora sul trattore: uno dei due motivi per i quali Michele Misseri asserisce di aver strangolato Sarah è che appunto il trattore non partisse. Dunque, se l'intenzione era quello di farlo partire, voleva dire che non si curava di disturbare la moglie. Attenzione: alla mattina dovevano partire tutti e due, quindi ambedue erano svegli, l'unica quindi che poteva lamentarsi dei rumori, era eventualmente la figlia Sabrina, che, suppongo, si svegliava qualche ora dopo. Un rumore è un rumore: e dà fastidio sia che sia necessario farlo, sia che non fosse necessario. E' evidente che, se la moglie Cosima non voleva sentire suoni come quello di un campanello (non del citofono, del solo campanello), non poteva sopportare il rumore del trattore e il tremito della casa. quindi, a meno di far dispetto alla moglie, è presumibile che Michele non voleva mettere in moto proprio nulla e che al massimo rabboccava l'olio, aggiungeva acqua, controllava il livello di gasolio, ed altre azioni manutentive non rumorose. Cadendo l'avvìo tentato del motore, cade anche la motivazione dell'ira perché non partiva, e dunque una giustificazione per l'aggressione alla nipote. Anche questo mi pare ovvio. Il motivo sessuale poteva essere, ma come esser sicuro che la nipote non si mettesse a gridare, o protestare con voce più forte nel respingere l'avance (?) dello zio, e quindi che venisse udita al piano soprastante ? Anche questa motivazione cade da sè, perché molto difficilmente qualcuno aggredirebbe temendo di essere sorpreso sul fatto o dalla figlia, o dalla moglie stessa, o da Mariangela che stava arrivando, ecc. Insomma, si tratta di incongruità evidenti. La cosa sarebbe stata ben diversa dopo, quando la casa era vuota, ma di un eventale DOPO nessuno parla.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ciao cara Magica.Qui il discorso è che nessuno vuole credere a quel che continua a dire ormai da parecchi mesi Michele Misseri,con le sue molteplici versioni dei fatti. Tutto ruota intorno a Lui ,alle sue capacità sia di forza che di velocità nell'andare al pozzo in contrada mosca e fare ritorno dopo avere occultato il cadavere di Sarah.Noi purtroppo, non essendo del paese e non conoscendo le strade per arrivarci magari pensiamo che ci voglia chissà quando,e che lui probabilmente in meno di 1 ora ha fatto tutto. Poi ,se è stato Lui o non e stato Lui ,e se qualcuno lo abbia aiutato quel giorno ,o che magari il corpo l'abbia messo nel pozzo il giorno dopo ,questo purtroppo noi non lo sappiamo ,e lo dovrà dire e dimostrare in aula alla Corte ,altrimenti saranno dolori ancora per molto tempo e fino al prossimo grado di giudizio ,o in Cassazione.Ciao magica e un caro saluto a Carla, Daniele di cui apprezzo il suo prodigarsi nell'inchiesta scrivendo belli articoli ,e un sempre cordiale saluto all'illustrissimo Prof Tummolo che dall'alto della sua esperienza ci fa capire che questo delitto a dei contorni un po strani ,e per certi versi anche incredibili di cosa possa essere successo quel 26 agosto 2010 in via Deledda 22.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,
le leggi italiane non sono né peggiori nPé migliori in generale delle altre. Gli errori giudiziari non sono certo meno numerosi (ma spesso con conseguenze definitive) negli USA, che da noi. Belle o brutte, vanno seguite ed eseguite con ragionevolezza e col rispetto delle procedure.
Ciò detto, su tutti i fatti avvenuti tra il 26 agosto e il 6 ottobre 2010, Le ripeto, credo poco alle varie versioni, ai turbamenti, ai cacciaviti, ai cellulari fatti girare per il paese e ad ogni altra versione. Credo, invece, all'autoconfessione del SS. inquisitore di aver utilizzato procedure "suggestive" nei confronti del Misseri; credo che sapessero tutto o parte del tutto già prima del 6 ottobre grazie ad informazioni anonime o riservate, basta vedere l'aggressività usata con Sabrina Misseri e le domande, subdole fatte a Cosima Serrano lo stesso 6 ottobre. Vorrei verificare se, ottenendo almeno la libertà vigilata o gli arresti domiciliari, o - al contrario - una prima condanna delle due donne, Michele Misseri continuerà ad addossarsi la responsabilità del delitto. Ad ogni modo, la si giri o la si volti, allo stato attuale le due donne sono incarcerate per puro spirito di vendetta per non aver ceduto a minacce e ricatti morali; Michele è libero, ma sotto accusa, e considerato inattendibile: il che vuol dire che non viene creduto per nulla, anche perché sanno che non c'entra nulla. La Verità, come si è ripetuto più volte, la conosce solo Iddio (come dice Socrate); noi poverelli prendiamo per buono ciò che ci sembra, ci appare, ci si fa credere.

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Prof Tummolo . Mi scusi Prof,ma quando sono scoppiate le guerre mondiali e che quel fetente di Hitler dichiarava guerra a mezza Europa ,crede che pensava alle conseguenze che ci sarebbero state e alle vittime (milioni) che avrebbe causato? a volte si agisce senza pensarci e lei sa benissimo di come sia contorta la psiche sia dell'uomo che della donna . Tante volte si agisce e basta senza pensarci su.La saluto

Vito Vignera da Catania ha detto...

@Prof Tummolo .Prof quelle immagini sono reali e non una finzione come Lei ci vuol far credere ,che Misseri non è Superman o batman lo sappiamo ,ma che non avesse una certa forza questo Lei non lo può dire non lo può sapere ma sappia che ho visto scaricatori del porto di Catania e non scherzo sollevare casse da 150 kg come niente.A lei la parola.

magica ha detto...

pero' signor tummolo siccome lei non ha certezze . dovrebbe almeno dirci pressapoco chi secondo lei è il colpevole.

Manlio Tummolo ha detto...

Ho visto anche carbonai sollevare sacchi di carbone o di legna di un quintale, e con ciò? Ma vogliamo fare obiezioni serie o no ? Qui nessuno ha visto con i suoi occhi Misseri fare questo o quest'altro. Siccome tutte queste storie sono vaghe, confuse, contraddittorie, prive di logica, posso permettermi di credere che un filmato, che è una vera messinscena, sia falso: figuriamoci se ci si fa sollevare se non per esigenze di spettacolo (Sarah è un'altra storia, e l'ho pur detto). Proprio oggi Obama, che non è un nanetto, si è fatto sollevare da un ristoratore. Ma è chiaro che si tratta di finta, a scopi di propaganda, per dimostrare che è adorato dal popolo.
Quanto ad Hitler, che non so quanto c'entri con il discorso di Sarah Scazzi, egli ha dichiarato guerra alla Polonia; ma Francia e Gran Bretagna l'hanno dichiarata alla Germania; l'Italia ha dichiarato guerra a Francia e Gran Bretagna; poi c'è stata la Russia, quindi gli USA, ecc. Hitler sapeva perfettamente ciò che faceva, ma riteneva la sua "Grande Germania" invincibile, commettendo gravissimi errori di sottovalutazione soprattutto nei confronti di quell'enorme pozzo senza fondo che era l'URSS, che avrebbe divorato tutte le sue forze. Pensava di batterla nella sola stagione estiva, e invece...
In teoria, la guerra mondiale poteva fermarsi alla Polonia.

Magica cara, voi volete la soluzione del giallo, quando vi dico che io non scrivo gialli. Semplicemente motivo i miei dubbi, piuttosto forti, su tutto quanto si dice su questo delitto. E credo che queste motivazioni, non solo mie, mettano in evidenza quanto sia difficile poter sapere la verità su fatti che sono stati deviati apposta e fin dall'inizio, perché i veri responsabili hanno qualche protezione in alto loco. Dobbiamo stare a ripetere sempre le stesse cose? Il processo ci dirà non la verità, ma la versione a cui i giudici giungeranno in tre gradi: quale sarà, è tutta da verificare. Sono convinto che in primo grado saranno condannati tutti e tre, in appello e Cassazione saranno assolti tutti e tre.

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Prof Tummolo.Esimio Prof . Provo a fare alcune considerazioni in merito a quello che può succedere nella prima sentenza. (1) non si ha la sicurezza di quando Sarah esce ,(2)il Petarra è inattendibile e credo che sarà denunciato per falsa testimonianza.(3) il fioraio confermerà il sogno .(4)non potranno dimostrare che Sabrina fa e riceve i messaggi avendo il cellulare di Sarah .(5) il cassiere della banca è stato querelato per falsa testimonianza dicendo che era Cosima ad essere stata in banca il 26. (6) prove certe dell'arrivo di Sarah in quella casa non ne hanno ,salvo che il cellulare si trova in garage alle 14.42.Quindi cosa hanno in loro possesso i 5000 messaggi d'amore verso Ivano e la gelosia di Sabrina nei confronti di sarah ,oppure che Cosima scende in garage alle 15.23 secondo la perizia ,e che cosa può valere quella perizia ? Cosima ci abita in quella casa e quindi e libera di andare dove vuole ,mica è vietato che scenda in garage o che non ci scenda affatto ,ed è tutto da dimostrare.Alla fine rimane solo zio Michele con le sue versioni e i tanti nodi da sciogliere di quello che ha fatto quel giorno .Da solo o in compagnia di qualcuno di sua conoscenza?Quindi saranno assolte per non aver commesso il fatto e dichiareranno zio Michele il responsabile del delitto di Sarah .Mi ci gioco la camicia . Un caro saluto a tutti.

carla ha detto...

e che ne dite qualche colpo di scena,che non possa capitare,visto che quelli non mancano mai.....magari di una mossa inaspettato,sarei più propenso a questo,non si sà mai!....vi abbraccio tutti e buonanotte

magica ha detto...

mi sovviene che in quegli orari cruciali una cliente abbia telefonato a sabrina x un trattamento estetico ..con relativa risposta da parte di sabrina..
uno squillo di sabrina di conferma x il mare a sarah., mentre quest'ultima si trovava ancora nella propria casa.. c'è o non c'è questa telefonata? vari sms con mariangela sempre x il mare ..un ok di sarh a sabrina .
questi personagi che avevano i telefonini sapevano molte cose sulle abitudini di queste ragazze ..
mi pare che sabriana abbia avuto il suo da fare in quei pochi minuti a disposizione .. prima che arrivasse l'amica mariangela -.
invece aveva avuto ancora tempo x acciuffare la cuginetta . assieme alla madre .
non si preoccupavano dell'arrivo di marinagela? che le avrebbe viste arrivare con il malloppo ossia la cugina con la cinta attorno al collo?
non capisco questi inqui renti: dubito che abbiano ragionato sui fatti .. invece
hanno fatto di ogni erba un fascio .. dentro le donne e fuori michele .e chi s'è visto s'è visto .. senza ritegno . e saranno un osso duro.. nonostante venisse appurata la colpevolezza di michele .. e l'innocenza delle donne . le lasceranno in carcere con la benedizopne della folla sanguinaria .

VitoVignera da Catania ha detto...

Cari amici buon giorno.Sono circa 2 anni che commentiamo questo delitto e ancora non si capisce dove sta la verità. Zio Michele che confessa e poi ritratta accusando la figlia Sabrina e poi ritorna nella sua prima versione togliendo di mezzo l'Avvocato galoppa,che non credeva alla sua versione.Tanti indizi ,poche prove oggettive e decine di testimoni che hanno visto ,hanno sognato ,e qualcuno che si e inventato un sequestro mai avvenuto .Insomma ,i personaggi in cerca d'autore come nell'opera teatrale non sono mancati ,anzi ,molto di più. Quello che dice mamma Concetta o suo figlio Claudio ci può anche stare ,basta che non dicono cose che non stanno ne in cielo e ne in terra.Purtroppo mamma Concetta e tutta la famiglia secondo il mio punto di vista ,hanno la memoria molto corta ,e spiego il perché.Chi è stata a farla venire ad Avetrana? Cosima,chi ha tenuto in casa per 2 mesi Sarah quando Lei è scesa da milano per accudire il papà adottivo e Sarah aveva solo 8 anni? Cosima e Valentina che, andava a prenderla a casa per accompagnarla a scuola e poi la riportava a casa, chi si è prodigata nel darle una mano in tutto quello che aveva di bisogno?l'intera famiglia Misseri , dove si festeggiavano le feste o i compleanni ? a casa Misseri , con chi usciva Sarah da qualche anno ? con Sabrina , dove stava Sarah tutti i santi giorni ? a casa Misseri con Sabrina che per lei era come una sorellina da proteggere. se qualcuno a casa Misseri ha sbagliato. che paghi il conto con la giustizia ,ma non deve fare mamma Concetta di tutta l'erba un fascio ,altrimenti non è giustizia ,ma giustizia sommaria,e questo non è giusto.Ma con chi ha creduto di avere a che fare fino a quel maledetto giorno con delle belve sanguinarie o parenti che l'anno aiutata.Ripeto se qualcuno dei Misseri ha sbagliato che paghi il conto ,tutto il resto e meglio che lasci perdere perché non è come dice Lei, o come le fanno credere i suoi Avvocati.Un caro saluto a tutti amici.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo

Capisco perfettamente e apprezzo la sua ironia, tant'è che ho risposto con altrettanta ironia ma pur sempre tentando di intuire il senso della sua, che dubitavo fine a sé stessa e difatti ne ho avuto conferma dai suoi successivi commenti: Lei dubita che la circostanza del video da me descritta fosse realmente accaduta.

So bene come sia possibile manipolare un filmato, specialmente con le tecnologie di ultima generazione grazie alle quali potrebbe manipolarlo in modo realistico perfino un bambino, figuriamoci un professionista. Ripeto tuttavia che adottando un simile criterio, per quanto mi riguarda, l'INTERA vicenda potrebbe essere una farsa, dal mio punto di vista potrei dubitare anche del fatto che M.Misseri esista realmente, dato che non lo conosco di persona e non conosco nessuno dei "protagonisti", tuttavia, quante probabilità ci sono che simili dubbi siano fondati?
E quante probabilità esistono che un video trasmesso perfino in TV, varie volte nei TG, e probabilmente anche acquisito agli atti, possa essere un falso? Quante, considerando anche il fatto che al sopralluogo in questione erano presenti e visibili anche la criminologa e l'avvocato del Misseri che dubito avessero chissà quali interessi a incastrarlo e non capisco perchè ancora non abbiano smentito la circostanza in questione?

Aggiungerei che sarebbe stato del tutto illogico posizionare un masso di una tonnellata, manualmente inamovibile, nell'imboccatura del pozzo per poi dover ricorrere all'ausilio di manovalanza o mezzi pesanti ogni qual volta si fosse presentata la necessità di rimuoverlo.

Non vedo cosa ci sia di tanto incredibile nell'eventualità che un uomo (un contadino abituato al duro lavoro) possa aver sollevato un masso, una ragazzina o anche un uomo. Avrei capito se avesse dichiarato di aver sollevato sé stesso ritrovandosi a levitare a mezz'aria, ma qui si parla di operazioni normalissime, se pur inserite all'interno di un macabro e insolito contesto.



Si, ho capito che il Misseri ha detto di voler fare partire il trattore a quell'ora, ma per i motivi già esposti, io a differenza Sua non ritengo si tratti di un'eventualità così inverosimile.
Quello delle 14 (dopo pranzo) è un orario in cui molti si recano a lavoro e non per dispetto verso qualcuno, il lavoro è lavoro, spesso lo si svolge anche controvoglia e spessissimo non si può fare a meno di arrecare disturbo ad altri. Non so se Le sia mai capitato di udire escavatori muniti di martello pneumatico, camion e operai intenti alla manutenzione del manto stradale di fronte alla sua abitazione, a me è capitato anche in momenti in cui avrei apprezzato un minimo di quiete anziché le pareti tremolanti e rumori molesti all'esterno, tuttavia capivo che si trattava di lavoro e accettavo la situazione nonostante si protraesse anche per diverse ore, non soltanto per quel mezzo minuto necessario a condurre un trattore fuori dal garage. Immagino anche che quegli operai fossero pienamente consapevoli di quanto fastidioso potesse risultare il loro lavoro alle orecchie di altri, ma non credo che insistessero per cattiveria nei miei confronti e in quelli di tutto il vicinato.

Cosima dichiara in oltre di essere stata svegliata da Sabrina che doveva recarsi al mare e che se non ricordo male le aveva riferito di aver ricevuto l'SMS di Mariangela... eventualità quest'ultima per la quale escluderei che quel nucleo familiare fosse governato da regole così ferree e inviolabili, tali per cui mentre Cosima dormiva non dovesse volare una mosca.
Poi non è neanche detto che il trattore venisse messo in moto tutti i giorni, Michele aveva anche l'auto e si recava a lavoro con quella, che comunque non può adempiere alle stesse funzioni e non può fungere da sostituto.

--SEGUE--

Daniele ha detto...

....


Credo che i Suoi siano dubbi e obbiezioni corrette e credo sia giusto verificare se effettivamente il Misseri potesse aver tentato una messa in moto, a tal proposito sarebbe bastato anche indagare sul lavoro che quel pomeriggio avrebbe dovuto svolgere. Sarebbe ad esempio poco credibile che avesse preso il trattore (disturbando INUTILMENTE il sonno di Cosima e Sabrina), soltanto per recarsi alla cava retrostante la propria abitazione per la raccolta dei fagiolini, che per quanto io possa saperne non richiede l'utilizzo di simili mezzi.
Non ho mai dato per scontato che quanto descritto dal Misseri fosse tutto vero, anzi, non escludo l'eventualità che possa aver mentito per celare una dinamica del delitto in un modo o nell'altro diversa, più o meno compromettente per lui o per altri. Ciò che personalmente ritengo sbagliato è il ragionamento per il quale, se quanto descritto dal Misseri risultasse falso o inverosimile, automaticamente dovrebbe aver mentito per coprire altri (Sabrina, Cosima o chiunque altro). Lo ritengo sbagliato specialmente alla luce delle sue prime dichiarazioni dalle quali era intuibile un movente sessuale che a rigor di logica, qualunque individuo, per ovvissimi motivi, tenterebbe quanto maggiormente di nascondere e negare, appigliandosi con mani e unghie a qualunque elemento possa risultargli favorevole e raccontando ogni sorta di menzogna pur di uscirne quanto più pulito.

Non mi sarebbe importato un ficco secco se non avessero arrestato Sabrina e Cosima, ma dal momento in cui si trovano dentro e probabilmente ad esclusione di altre probabili ipotesi, ritengo sarebbe occorsa più cautela e che avrebbero dovuto indagare meglio senza santificare o demonizzare nessuno a priori e sulla base del niente più assoluto.

Prof. Tummolo, un delitto a sfondo sessuale non necessariamente richiede premeditazione e valutazione delle conseguenze, anzi, spesso è dettato dall'impulso. Non credo si possa escludere che il Misseri possa avere incontrato Sarah affacciatasi all'interno del garage per farsi aprire il cancello o per altri motivi, e che dopo essersi sentito da lei attratto possa aver compiuto un gesto impulsivo e compromettente, come ad esempio quello di toccarle le parti intime, per poi pentirsene a fronte di una reazione di rifiuto e prendere la decisione di mettere a tacere la ragazzina onde evitare che la moglie, le figlie e tutti, venissero messi al corrente di quella grave circostanza. Circostanza che, se pur determinata da un gesto impulsivo, istintivo, quasi involontario e del tutto irrazionale che se avesse avuto modo di rifletterci meglio non avrebbe mai e poi compito, gli avrebbe fatto passare sicuramente seri guai.

In sostanza potrebbe aver compiuto uno di quei gesti senza via di ritorno, come non rispettare le strisce pedonali e calpestare il piede a un passante sbucato all'improvviso da dietro un'auto parcheggiata, per poi impauriti e confusi ritrovarsi a scappare via a tutta velocità, omettendo il soccorso e rischiando incidenti ben più gravi aggravando in tal modo la propria posizione e paradossalmente per timore di essere scoperti e passare guai.

Purtroppo non sarebbe il primo nella storia dell'umanità, è bene non dare per scontata una simile dinamica, ma è anche bene non escluderla, specialmente se l'esclusione va automaticamente a gravare su altre persone.


Saluti





Saluto tutti, grazie Vito Vignera, l'apprezzamento e la stima sono reciproci.

Buona serata

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,
vedo che sotto sotto si trovano, nei due maggiori partiti, solo degli scommettitori. Io non scommetto mai, se non come semplice frase, tantomeno in questa materia. Proprio tra ieri ed oggi abbiamo visto condannata definitivamente un'insegnante a 15 giorni di carcere (!!!), fosse pur nominale, per aver commesso il grave delitto (che è puramente disciplinare, non penale) di aver fatto scrivere 100 volte la frase "sono un deficiente" ad un bullo pre-adolescente, tormentatore di ragazzini timidi. Sicuramente, la mia ex-collega avrebbe dovuto applicare le misure disciplinari previste in tali casi (ammonizione orale, ammonizione scritta, convocazione dei genitori, sospensione, espulsione, ecc.). Tuttavia, ignoro assolutamente, e come ex-docente di ruolo e come dottore in giurisprudenza, in base a quale articolo del Codice Penale siano stati dati, sia pure solo formalmente (ma intanto restano agli atti), 15 giorni di carcere. Meglio dunque è ammazzare l'alunno, farlo a pezzi, e poi dichiararsi pentito e confessare: si va a casa con premio.
Ma, egregio signor Vignera, mi sforzo di dimostrare in termini non cronistici ma storici in questo blog e altrove, quanta stoltezza vi sia nel cosiddetto Diritto e nella Giurisprudenza. Se lo ha detto un Cicerone, già nel I secolo a. C., possiamo ben noi a maggior ragione confermarlo nel XXI secolo d.C..
Ma ancora non si è chiesta la ragione per cui le due donne sono in carcere, e l'uomo è libero ? Perché le une non hanno collaborato, non hanno calato calzoni e biancheria; l'altro lo ha fatto. E questo lo dico indipendentemente dalle altre considerazioni nel merito: è inutile che mi ripeta. I SS. Inquisitori, di tutte le epoche e di tutti i paesi, vogliono faticare molto poco: chi collabora è premiato (relativamente), chi non collabora è fatto a pezzi (e vi fu un tempo che ciò avveniva non metaforicamente).

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,
vedo che sotto sotto si trovano, nei due maggiori partiti, solo degli scommettitori. Io non scommetto mai, se non come semplice frase, tantomeno in questa materia. Proprio tra ieri ed oggi abbiamo visto condannata definitivamente un'insegnante a 15 giorni di carcere (!!!), fosse pur nominale, per aver commesso il grave delitto (che è puramente disciplinare, non penale) di aver fatto scrivere 100 volte la frase "sono un deficiente" ad un bullo pre-adolescente, tormentatore di ragazzini timidi. Sicuramente, la mia ex-collega avrebbe dovuto applicare le misure disciplinari previste in tali casi (ammonizione orale, ammonizione scritta, convocazione dei genitori, sospensione, espulsione, ecc.). Tuttavia, ignoro assolutamente, e come ex-docente di ruolo e come dottore in giurisprudenza, in base a quale articolo del Codice Penale siano stati dati, sia pure solo formalmente (ma intanto restano agli atti), 15 giorni di carcere. Meglio dunque è ammazzare l'alunno, farlo a pezzi, e poi dichiararsi pentito e confessare: si va a casa con premio.
Ma, egregio signor Vignera, mi sforzo di dimostrare in termini non cronistici ma storici in questo blog e altrove, quanta stoltezza vi sia nel cosiddetto Diritto e nella Giurisprudenza. Se lo ha detto un Cicerone, già nel I secolo a. C., possiamo ben noi a maggior ragione confermarlo nel XXI secolo d.C..
Ma ancora non si è chiesta la ragione per cui le due donne sono in carcere, e l'uomo è libero ? Perché le une non hanno collaborato, non hanno calato calzoni e biancheria; l'altro lo ha fatto. E questo lo dico indipendentemente dalle altre considerazioni nel merito: è inutile che mi ripeta. I SS. Inquisitori, di tutte le epoche e di tutti i paesi, vogliono faticare molto poco: chi collabora è premiato (relativamente), chi non collabora è fatto a pezzi (e vi fu un tempo che ciò avveniva non metaforicamente).

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Daniele,
credo evidente che tra noi vi sia incompatibilità fondamentale, per cui difficile è capirsi. Qui il nodo gordiano del problema non è se Michele Nisseri sia forte o sia debole, se alzi macigni o non alzi macigni. Già il fatto stesso che cerchi di dimostrarlo fa dubitare che ci riesca. Non ho bisogno di fare un esame di lettura davanti ad altri se so leggere; altrettanto dicasi dello scrivere o del cucinare. Dovrei essere creduto sulla parola. Quanto ai rumori, dalle Sue parti non so (in altri tempi si lavorava anche di notte a turni, 24 ore su 24, nelle strade), oggi vedo lavorare un operaio su cinque che gironzolano; poi, affaticato, viene sostituito da un altro, con pausa tra la fine di uno e l'inizio dell'altro; nelle ore pomeridiane e col caldo il lavoro viene sospeso. Ciò spiega perché Mussolini in pochi anni costruì intere città, ora a malapena si rifanno le tubature di una strada nel medesimo periodo di tempo. Suppongo che sia una giusta norma sindacale, perché uno sforzo sotto il caldo può pure condurre alla morte, o almeno ad un infarto.
Michele non doveva andare a lavorare per il semplice motivo che non si è mai spostato di casa, fino alla storia dei fagiolini, per i quali non sembra servisse un trattore (non sono contadino, ma coi fagiolini si lavora a mano se non erro).
Lei si diffonde a ripetere cose che già mi ha dette e sulle quali in parte posso concordare, in parte no. Ciò che a me interessa (vista l'assenza di tracce, visti i comportamenti dei SS. Inquisitori, fagiolini, trattori, cacciaviti, cellulari ed altri interessanti elementi a parte), è che in quella casa a quell'ora e in quelle circostanze non può essere successo nulla di quanto ipotizzato o fatto confessare sotto pressioni psicologiche, ricatti, minacce, blandizie, promesse, ecc.
Per il resto, si vedrà; piuttosto: quando ricomincia questa farsa di processo ?

Manlio Tummolo ha detto...

Vorrei farvi notare, con ia diretta esperienza, di quanto ridicoli possano essere i giudizi, in taluni casi. Nell'ormai lontanissimo 1981 fui punito con l'ammonizione scritta con questa motivazione che fece ridacchiare un magistrato del TAR: "perché svolgeva regolarmente il suo servizio". In breve si trattava di questo: una circolare dell'allora ministro Spadolini aveva ordinato ai docenti di mandare via gli alunni anche se il docente non partecipava ad un'assemblea sindacale. Doveva starsene solo in aula a guardare le carte geografiche. Col consenso dei genitori, mi rifiutai, tenni gli alunni a lezione, e fui punito. La cosa arrivò al TAR nel 1990 o '91. Praticamente era andata in prescrizione, ma nessuno poi ha tolto quella punizione.

A proposito di forza fisica, sappiate che io nulla ho da invidiare a Michele Misseri: nel 1997, nella sede di associazioni di docenti e di contribuenti, arrivarono due tizi col pretesto di conoscere le finalità della seconda. Li feci entrare, malgrado non fosse l'orario. La cosa si rivelò un pretesto in quanto i due, arrivando al sodo, volevano che io non procedessi a certe denunce o inchieste su scambi politico-amministrativi di favore in un rione della città. Uno dei due venne da me mandato fuori, un uomo un po' più alto di me, piuttosto pesante (almeno 10 kg più di quanto ero allora io). Avendo poi fatto il gesto di sedersi all'ingresso con tono da padrone, lo bloccai prendendolo sotto le ascelle e lo spinsi fuori. A dire il vero, non fece ulteriore resistenza. Il suo amichetto, alto circa 1,80 m, rimase stupito e non intervenne. Ci denunciammo a vicenda (qui sintetizzo le cose), io a lui per violazione di domicilio con inganno e tentata minaccia; l'altro a me per presunte lesioni. Il suo avvocato, scopiazzando dalla mia denuncia, dichiarò, e la cosa rimase fino all'ultimo grado di processo, che io avevo preso l'uomo per gli avambracci, sollevato di peso e scagliatolo contro la porta. La cosa, oltre a provocargli lesioni, gli spezzò l'animo, tanto che poi si metteva variamente a piangere (questa l'accusa). La mia denuncia fu archiviata con un formalistico pretesto, e non ne fu tenuto conto, nemmeno come causa di giustificazione. Così rimase agli atti che io da solo, più vecchio del mio avversario, sofferente da 8 anni di angina pectoris, ero riuscito a sollevare un uomo per gli avambracci (come se si trattasse di un bambino), alto più di me e più pesante di me, facendolo quasi a pezzi. Il suo amico si disse poi terrorizzato dalla mia forza erculea. Alla fine subii una condanna ridicola, una semplice multa, ma dovendo pagare poi le spese processuali, oltre a vari fastidi successivi. Questo ve lo dico, per spiegarvi come io stenti a credere alle versioni caricaturalmente "macroscopiche" dei giuristi sulla forza fisica di coloro che devono punire.

Manlio Tummolo ha detto...

Vorrei farvi notare, con ia diretta esperienza, di quanto ridicoli possano essere i giudizi, in taluni casi. Nell'ormai lontanissimo 1981 fui punito con l'ammonizione scritta con questa motivazione che fece ridacchiare un magistrato del TAR: "perché svolgeva regolarmente il suo servizio". In breve si trattava di questo: una circolare dell'allora ministro Spadolini aveva ordinato ai docenti di mandare via gli alunni anche se il docente non partecipava ad un'assemblea sindacale. Doveva starsene solo in aula a guardare le carte geografiche. Col consenso dei genitori, mi rifiutai, tenni gli alunni a lezione, e fui punito. La cosa arrivò al TAR nel 1990 o '91. Praticamente era andata in prescrizione, ma nessuno poi ha tolto quella punizione.

A proposito di forza fisica, sappiate che io nulla ho da invidiare a Michele Misseri: nel 1997, nella sede di associazioni di docenti e di contribuenti, arrivarono due tizi col pretesto di conoscere le finalità della seconda. Li feci entrare, malgrado non fosse l'orario. La cosa si rivelò un pretesto in quanto i due, arrivando al sodo, volevano che io non procedessi a certe denunce o inchieste su scambi politico-amministrativi di favore in un rione della città. Uno dei due venne da me mandato fuori, un uomo un po' più alto di me, piuttosto pesante (almeno 10 kg più di quanto ero allora io). Avendo poi fatto il gesto di sedersi all'ingresso con tono da padrone, lo bloccai prendendolo sotto le ascelle e lo spinsi fuori. A dire il vero, non fece ulteriore resistenza. Il suo amichetto, alto circa 1,80 m, rimase stupito e non intervenne. Ci denunciammo a vicenda (qui sintetizzo le cose), io a lui per violazione di domicilio con inganno e tentata minaccia; l'altro a me per presunte lesioni. Il suo avvocato, scopiazzando dalla mia denuncia, dichiarò, e la cosa rimase fino all'ultimo grado di processo, che io avevo preso l'uomo per gli avambracci, sollevato di peso e scagliatolo contro la porta. La cosa, oltre a provocargli lesioni, gli spezzò l'animo, tanto che poi si metteva variamente a piangere (questa l'accusa). La mia denuncia fu archiviata con un formalistico pretesto, e non ne fu tenuto conto, nemmeno come causa di giustificazione. Così rimase agli atti che io da solo, più vecchio del mio avversario, sofferente da 8 anni di angina pectoris, ero riuscito a sollevare un uomo per gli avambracci (come se si trattasse di un bambino), alto più di me e più pesante di me, facendolo quasi a pezzi. Il suo amico si disse poi terrorizzato dalla mia forza erculea. Alla fine subii una condanna ridicola, una semplice multa, ma dovendo pagare poi le spese processuali, oltre a vari fastidi successivi. Questo ve lo dico, per spiegarvi come io stenti a credere alle versioni caricaturalmente "macroscopiche" dei giuristi sulla forza fisica di coloro che devono punire.

Manlio Tummolo ha detto...

Vorrei farvi notare, con ia diretta esperienza, di quanto ridicoli possano essere i giudizi, in taluni casi. Nell'ormai lontanissimo 1981 fui punito con l'ammonizione scritta con questa motivazione che fece ridacchiare un magistrato del TAR: "perché svolgeva regolarmente il suo servizio". In breve si trattava di questo: una circolare dell'allora ministro Spadolini aveva ordinato ai docenti di mandare via gli alunni anche se il docente non partecipava ad un'assemblea sindacale. Doveva starsene solo in aula a guardare le carte geografiche. Col consenso dei genitori, mi rifiutai, tenni gli alunni a lezione, e fui punito. La cosa arrivò al TAR nel 1990 o '91. Praticamente era andata in prescrizione, ma nessuno poi ha tolto quella punizione.

A proposito di forza fisica, sappiate che io nulla ho da invidiare a Michele Misseri: nel 1997, nella sede di associazioni di docenti e di contribuenti, arrivarono due tizi col pretesto di conoscere le finalità della seconda. Li feci entrare, malgrado non fosse l'orario. La cosa si rivelò un pretesto in quanto i due, arrivando al sodo, volevano che io non procedessi a certe denunce o inchieste su scambi politico-amministrativi di favore in un rione della città. Uno dei due venne da me mandato fuori, un uomo un po' più alto di me, piuttosto pesante (almeno 10 kg più di quanto ero allora io). Avendo poi fatto il gesto di sedersi all'ingresso con tono da padrone, lo bloccai prendendolo sotto le ascelle e lo spinsi fuori. A dire il vero, non fece ulteriore resistenza. Il suo amichetto, alto circa 1,80 m, rimase stupito e non intervenne. Ci denunciammo a vicenda (qui sintetizzo le cose), io a lui per violazione di domicilio con inganno e tentata minaccia; l'altro a me per presunte lesioni. Il suo avvocato, scopiazzando dalla mia denuncia, dichiarò, e la cosa rimase fino all'ultimo grado di processo, che io avevo preso l'uomo per gli avambracci, sollevato di peso e scagliatolo contro la porta. La cosa, oltre a provocargli lesioni, gli spezzò l'animo, tanto che poi si metteva variamente a piangere (questa l'accusa). La mia denuncia fu archiviata con un formalistico pretesto, e non ne fu tenuto conto, nemmeno come causa di giustificazione. Così rimase agli atti che io da solo, più vecchio del mio avversario, sofferente da 8 anni di angina pectoris, ero riuscito a sollevare un uomo per gli avambracci (come se si trattasse di un bambino), alto più di me e più pesante di me, facendolo quasi a pezzi. Il suo amico si disse poi terrorizzato dalla mia forza erculea. Alla fine subii una condanna ridicola, una semplice multa, ma dovendo pagare poi le spese processuali, oltre a vari fastidi successivi. Questo ve lo dico, per spiegarvi come io stenti a credere alle versioni caricaturalmente "macroscopiche" dei giuristi sulla forza fisica di coloro che devono punire.

Manlio Tummolo ha detto...

Addirittura tre copie del medessimo testo: me ne scuso, non so se dipende dal mio mouse o da quale altro problema. E' che questo scherzo lo fa solo in certe occasioni, non sempre.

magica ha detto...

mi viene da dire che lei signor tummolo non guardi la tv .. mi pare di averlo letto in un post ..
chi segue la tv o è curioso in certe occasioni la tv la guarda .infatti molti mesi fa vedemmo un sevizio .erano i giorni critici dopo aver saputo la fine di sarah ,,
la gran parte delle persone vide misseri in quel di mosca sollevare un macigno .. adirittura sollevarlo con molta disinvoltura con le hraccia sopra la testa e gettalo davanti a se ,
mi ricordo la scena , era una giornata assolata e misseri era scortato da carabinieri e polizia varia ..
dunque quel macigno misseri era capace di sollevarlo e mi pare che sollevo' anche una persona ..
dunque misseri sa quello che successe e quello che ha fatto .. io credo al reo confesso .

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ prof Tummolo . Esimio Prof ,visto che possiede questa forza bruta cerchi di cliccare solo 1 volta il tasto. Capisco che Lei desidera a tutti i costi che leggiamo i suoi articoli ,però tre mi sembrano un po troppi. Scherzo naturalmente, Buona notte Prof e ci sentiamo domani.Una buona notte anche a tutti gli amici del blog.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

non credo che il Misseri avesse dato prove di forza per chissà quale motivo, gli è stato chiesto di farlo probabilmente per verificare se effettivamente ne fosse in grado.

Come Lei giustamente sosteneva nei precedenti post, avrebbero dovuto effettuare verifiche sull'acustica dell'abitazione ecc. ecc., dunque cosa c'è di strano nell'eventualità che lo abbiano messo alla prova?


Non ripeto le stesse cose con la speranza che prima o poi come per magia diventino realtà, le ripeto approfondendo di volta in volta all'occorrenza, con l'intento di spiegare al mio interlocutore il perché di quella mia opinione e tentare al contempo di capire il perché della sua.


Per quanto se ne sia discusso, mi permetta di dirle che continuo a non capire per quale concreto motivo ritiene che in quella casa a quell'ora e in quelle circostanze NON possa essersi verificato il delitto. Non mi fraintenda, ho letto le sue motivazioni, credo sia stato chiaro nell'esprimerle e non vorrei fargliele ripetere, tuttavia, personalmente non riesco a condividerle: ciò che Lei ritiene inverosimile, a me appare probabilissimo, certamente non da dare per scontato, ma neanche da escludere categoricamente.

Evidentemente percepiamo gli stessi dati in modo diverso, non credo ci si possa fare nulla.





Saluto cordialmente Lei e tutti

Buona giornata

VitoVignera da Catania ha detto...

@.Daniele. Caro Daniele Purtroppo il carissimo Prof.Tummolo ci vuol far credere che ,in quella casa o nel garage non ho capito bene non è successo niente ,e allora dove è stata uccisa questa ragazzina? Michele di sicuro era in garage ,a fare che cosa? per aggiustare il trattore dice Lui ,ma noi non siamo sicuri ,era nervoso era assatanato di sesso ,gli è venuto un raptus sessuale vedendo Sarah, chi cavolo lo sa, noi finora abbiamo sentito le sue versioni con alcune verità ,alcune menzogne e tante cose che, oh non vuole ricordare, ho non vuole dire per la vergogna, ho perché copre qualcuno, ma tra breve ,il 18 settembre alla ripresa del processo vedrai che tante cose salteranno fuori e ne sapremo di più. I miei dubbi sono: Michele confermerà quello che ormai è come un ritornello (sono stato io ad uccidere Sarah) o ci riserva qualche colpo di scena finale.Cosa molto improbabile almeno credo e che non centri niente col delitto sia sua figlia che sua moglie, perché se cambia idea dopo quasi 2 anni vado ad Avetrana e gli faccio un mazzo cosi per tutto il tempo ,e il sonno che mi ha fatto perdere a commentare questa storia, a leggere i verbali con tutte le cavolate che ha detto e che ci voleva far credere.Ciao caro amico e un caro saluto al dubbioso ma sempre illustrissimo Prof Tummolo.Ciao Carla e ciao Magica buon pranzo a tutti.

magica ha detto...

ciao a tutti ..
poi misseri disse anche che non aveva mai visto la nipotina scender nel garage in tenuta da spiaggia : in pantaloncini corti ..
uno zio che nota queste cose di una nipotina ?
va beh che sarh era una signorinella . comunque strano questo pensiero - su una nipote che ha visto crescere ..

carla ha detto...

buongiorno a tutti,
allora amettiamo,che possa succedere che ti ci si metta in bocca le cose,che questo non è una novità,soppratutto quando si patteggia.....
comunque confermo ,in cui già spiegato precedentemente,riguardo quello che dice Vito,che per vergogna che certe cose non si dicono sopratutto in pubblico...ed è già tanto se l'avesse detto una volta.......
l'unica cosa che vedrei, che sia utile un colloquio di un professionista serio con buoni principi ,che fin'ora non si è fatto,con michele,per chissà per quale motivo?......saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Oggi ero via da parenti a Trieste, e mi scuso di non avervi rispostO prima, anche a causa dei temporalazzi che imperversano in Friuli-VG, e che disturbano la ricezione via satellite. ma ho visto che volete farmi diventare cattivo ed allora vi renderò pan per focaccia, citandovi vari brani dell'Iliade. Se poi volete guardare su INTERNET veCchi films amerIcani sulla guerra di Troia troverete entinaia di scene dove Eroi invincicbili sollevano macigni "tali e quali uomini moderni mai potrebbero sollevare".
Mi chiedo: quando vi faranno vedere, la domanda è in special modo per Magica, Michele Misseri diventare verde come Hulk o trasformarsi in licantropo oppure in mister Hyde, ci crederete ?


ILIADE, Libro IV, trad. Vincenzo Monti:
vv. 655 - 667,
" Qui la Parca allacciò l'Amarancìde / Diore. Un'aspra e quanto cape il pugno / grossa pietra il percosse alla diritta / tibia presso il tallone, e feritore / fu l'Imbrasìde Piro... Franse ambidue li nervi e la caviglia / l'improbo sasso..."

Libro V, Duello tra Diomede ed Enea, vv. 396 - 407:
" Orribilmente diè di piglio allora / ad un enorme sasso Dìomede / di tal pondo che due nol porterebbero / degli uomini moderni; ed ei vibrandolo / agevolmente, e solo e con grand'impeto / scagliandolo, percosse Enea nell'osso / che alla coscia s'innesta ed è nomato / ciotola. Il fracassò l'aspro macigno / con ambi i nervi, e ne stracciò la pelle. / Diè del ginocchio al grave colpo in terra / l'eroe ferito, e colla man robusta / puntellò la persona...".
Azione di Antìloco:
vv. 765 - 769 : " Dava questo Midon, per via fuggirsi, / la volta al cocchio. Antiloco nel pieno / del cubito il ferì con tale un colpo / di sasso che gittògli al suol le belle eburnee briglie...".

Libro VII: Duello tra Ettore e Aiace Telamonio:
vv. 322 - 334: "Lasciò l'audace Ettorre. Era nel campo / un negro ed aspro enorme sasso: a questo / diè di piglio il Troiano, e contra il Greco / lo fulminò. Percosse il duro scoglio / il colmo dello scudo, e orribilmente / ne rimbombò la ferrea piastra intorno. / Seguì l'esempio il gran Telamonìde, / ed afferrato e sollevato ei pure / un altro più d'assai rude macigno, / con forza immensa lo rotò, lo spinse / contra il nemico. Il molar sasso infranse / l'ettoreo scudo, e di tal colpo offese / lui nel ginocchio, che riverso ei cadde...".

Per ora vi basti. Aggiungo che, nell'Ilìade, nella battaglia intervengono pure dèi e dèe a sostenere l'azione di questi possenti guerrieri.

Ne concludo che: Michele Misseri è un Eroe omerico; che potrebbe andare a girare films sulla guerra di Troia e senza usare macigni cartonati o plasticati, o altri trucchi da baraccone.

ABBIATE PAZIENZA: NON LA BEVO !

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Daniele,
le Sue obiezioni non reggono: una prova di forza può essere falsificata, perché posso far finta di non saper alzare macigni (ammesso che io sia un sollevatore olimpionico di pesi, e addirittura sopra la testa, perché non sui carabinieri ?; così al contrario con un macigno finto posso far credere di diventare Ercole in persona. Avete mai sentito parlare di "effetti speciali" ? Prove di acustica fatte da terzi e da esperti non sono il medesimo tipo di prova, perché oggettivi, e non soggettivi. Qui si capisce: voi credete il bravo Misseri l'assassino; ma non ci siamo, se non altro per motivi di garanzia costituzionale che valgono per tutti gli imputati (non ve ne dimenticate). Non volete rendervi conto che, su questo, è già prosciolto e difficilmente potrebbe essere istruito un altro processo per condannarlo con tale motivazione: è inutile che continuiate a rimestare la solita polenta ormai bruciacchiata. Il problema è vedere che cosa succederà alle due donne, non a Misseri, considerato del tutto inattendibile. Non siamo noi a decidere chi sarà, o no, colpevole, non dobbiamo trovare la soluzione dell'ultima fiction gialla; è il Tribunale nei suoi vari gradi, e al primo grado, presumibilmente, sulla base degli elementi processuali oggi esistenti, Sabrina e Cosima verranno condannate per omicidio forse colposo; Michele Misseri per "soppressione" del cadavere. Naturalmente è possibile anche una soluzione diversa, possibile ma non probabile, e vista la scarsa intelligenza critica dei magistrati. Cercate di evitarvi grosse delusioni che potrebbero condurre a troppi infarti. In secondo grado, verranno assolti tutti e tre, come pure in Cassazione per non aver commesso il fatto.
Il luogo dell'omicidio non deve essere necessariamente fisso, il responsabile non è affatto detto che debba essere in quella casa. Qualunque altro punto del Comune di Avetrana o dei Comuni limitrofi potrebbe essere luogo dell'uccisione di Sarah. Tracce non ve ne sono, testimonianze non ve ne sono, se escludiamo le variabili confessioni di Michele Misseri. Fate uno sforzo per rendervene conto: i processi sono una cosa, le fictions televisive e i sollevamenti di macigni un'altra. Per favore, abbiamo smesso da qualche decennio di essere bambini creduloni.

magica ha detto...

in ptatica abbiamo bevuto quello che ci hanno voluto far vedere alla tv ..
ma non solo a noi che commentiamo nel blog . a tutta l'italia .,
quelle scene di misseri che solleva la pietra altro non sono che effetti cinematografici x noi allocchi .
signor tummolo lei si è infastidito x quello che noi abbiamo riportatato recepito e riportato nel blog.
: una sceneggiata .della tv .
eppure mi sembrava tutto vero ..
signor tummolo..

Vito Vignera da Catania ha detto...

@Daniele .Caro Daniele il Prof. è un osso duro ,e vuole stancarci propinandoci dei versi dell'Iliade e vuole farci credere che all'ingresso di via Deledda c'era parcheggiato il cavallo di troia e che fanno salire sul cavallo per rapirla la povera Sarah. A questo punto arriva zio Michele con il trattore è si porta il cavallo di Troia con su Sarah per portarla nel bosco, dove c'è il lupo cattivo che la sta aspettando per mangiarla ,ma zio Michele si oppone e la butta nel pozzo,poi dopo 35 giorni chiama a casa tutto commosso e fa trovare il cellulare ,e poi confessa di averla buttata per non farla mangiare dal lupo cattivo. Caro Daniele sono convinto che, al caro Prof Tummolo quando hanno installato la parabola per internet e vedere meglio i filmati che prima non vedeva bene gli hanno accollato dei vecchi DVD di cartoni animati Americani , hanno visto che era un po anziano e hanno pensato ,che cosi si poteva rilassare in poltrona bello comodo ,e che poi poteva raccontarci il tutto . Ma Lui non sa che noi siamo giovani e che ci piacciono i film d'azione con uomini duri e forzuti come Michele Misseri.Ciao Daniele ,e carissimo Prof sappia che gli voglio bene.

Manlio Tummolo ha detto...

Premesso che non vi è alcun rapporto diretto e necessario tra il sollevare pietre e lo strangolare persone, proseguo per coloro che non credono nell'Iliade, ma nell'Ercole-Misseri, con le citazioni, dove, dalla presunta realtà della forza di Miché, si deduce la verità dei duelli omerici. Siamo al Libro VIII: infuria la battaglia. Data l'assenza di Achille, adirato per il ratto di Briseide, sua schiava amatissima, i Troiani si scatenano contro il campo dei Greci. Si tratta di battaglie memorabili, con zuffe spesso individuali, con morti, feriti ed interventi divini a volontà (e chi ci dice che non sia un qualche antico dio messapico a sostenere la forza erculea di Miché ?).
Teucro, formidabile arciere greco, come Paride dei Troiani, cerca di colpire Ettore, ma questo :
vv. 446 - 450: "Crollando l'elmo Ettorre, e dove il collo / s'innesta al petto ed è letale il sito, / coll'aspro sasso il coglie, e rotto il nervo / gl'intorpidisce il braccio. Dalle dita / l'arco gli sfugge, e sul ginocchio ei casca...". Dopo la tregua notturna, con unflitrazioni reciproche di esploratori (Ulisse e Diomede da una parte, Dolone, poi ucciso, dall'altra), il giorno dopo riprende la battaglia definitiva che, col reintervento di Patroclo prima, e di Achille poi, vede rovesciarsi la situazione. I Troiani dànno fuoco alla prima nave e ciò commuove Achille e lo convince a reintervenire. Ma intanto Greci e Troiani se le suonano di santissima ragione:
Libro XII, vv. 469 - 476: "... Giacea sull'ardua cima / della muraglia un aspro enorme saso, / tal che niun de' presenti, anco sul fiore / delle forze, il potrebbe agevolmente / a due man sollevar. Ma lieve in alto / levollo Aiace, e lo scagliò. L'orrendo / colpo diruppe il bacinetto, e tutte / l'ossa del capo sfracellò..."
Ettore non è certo da meno:
vv. 560 - 585 "... Appo le porte / un immane giacea macigno acuto: / Non l'avrìan mosso agevolmente due ( de' presenti mortali anche robusti / per carreggiarlo. A questo diè di piglio / Ettore; ed alto sollevollo, e solo / senza fatica l'agitò; ché Giove / in man del duce lo rendea leggero./ E come nella mano il mandriano / lieve sostien d'un ariete il vello, / insensibile peso; a questa guisa / Ettore sollevato in alto / l'enorme sasso, e va dirittamente / contro l'assito che compatto e grosso / delle porte munìa la doppia imposta / da due forti sbarrata internamente / spranghe traverse, ed uno era il serrame. / Fattosi appresso, ed allargate le gambe, onde con forza / il colpo liberar, percosse il mezzo. / Al fulmine del sasso sgangheratsi / i cardini dirotti; orrendamente / muggir le porte, si spezzar le sbarre, / si sfracellò l'assito, e d'ogni parte / le schegge ne volar; tale fu il pondo / e l'impeto del sasso che di dentro cadde e posò...".
(Ilìade, prosegue).

Manlio Tummolo ha detto...

Proseguiamo:
Libro XIV. vv. 485 - 497 (nuovo scontro tra Ettore e Aiace Telamonio):
"... il gran Telamonìde / ad un sasso, de' molti che ritegno / delle navi giacean sparsi pel campo / de' combattenti al piè, dato di piglio, / l'avventò, lo rotò come palèo / e sul girone dello scudo al petto / l'avversario ferì. Con quel fragore / che dal fuoco di Giove fulminata / giù ruina una quercia, e grave intorno / del grave zolfo si diffonde il puzzo; / l'arator, che cadersi accanto vede / la folgore tremenda, imbianca e trema; / così stramazza Ettor...".
Da buon Greco, Omero sostiene, quasi sempre, che quando i Troiani vincono, avviene per aiuto degli dèi; quando invece vincono i Greci è merito loro.
Libro XVI: vv. 810 - 815. Intervenuto Patroclo, si scatena uno scontro per recuperare le armi e salvare il corpo del troiano Sarpedonte (beniteso non per gettarlo nei pozzi circostanti, ma per dar loro un rito funebre e il rogo).
" ... Or qui costui / già l'animose man al combattuto / cadavere mettea, quando d'un sasso / Ettore il giunse nella fronte, e tutta / in due gliela spezzò dentro l'elmetto. / Cadde prono sul morto l'infelice / e chiuse i lumi nell'eterna notte...".
Ora si scontrano Ettore e Patroclo che colpisce col solito macigno l'auriga di Ettore: vv. 1031 - 1043: "... un macigno afferrò aspro che tutto / empìagli il pugno, e lo scagliò di forza. / fallì la mira il colpo, ma d'un pelo; / né però vano uscì, ché nella fronte / l'ettòreo auriga Cebrion percosse, / tutto al governo delle briglie intento, Cebrion che nascea del re troianoi / valoroso bastardo. Il sasso acuto / l'un ciglio e l'altro sgretolò, né l'osso / sostenerlo poteo. Divelti al piede / gli schizzar gli occhi nella sabbia, ed esso, / qual suole il notator, fece cadendo / dal carro un tòmo, e l'agghiacciò la morte...".
Muore Patroclo, ucciso da Ettore, grazie, secondo Omero, all'intervento di Apollo. Arriva la notte, e il giorno dopo con armi forgiate da Efesto, dio del fuoco, appare in battaglia direttamente Achille e fa stragi. Ora vi regalerò l'ultima descrizione di macigni: questa volta agisce Enea che, dopo Ettore era il più forte dei Troiani:
Libro XII, vv. 343 - 349 "... Era nel campo un sasso / d'enorme pondo che soverchio fora / alle forze di due quai la presente / età produce. Diè di piglio Enea / a questo sasso, e agevolmente solo / l'agitando, si volse all'aggressore. / e nel vulcanico scudo o nell'elmetto / avventato l'avrìa, ma senza offesa...",
Certamente, dopo Ercole, solo Achille potrebbe essere un termine di paragone per Michele Misseri che agevolmente solleva macigni enormi e li scaglia con indifferenza dal pozzo al campo e dal campo al pozzo (basta girare il filmato al contrario...).

Ora a che serve ricordare l'Ilìade? Prima della riforma del 1962, nella Scuola media ancora di impronta gentiliano-bottaiana, noi ragazzini sui 12 anni dovevamo studiarci, in parte a memoria, il testo completo, nell'edizione riccamente e criticamente commentata da Athos Sivieri, nell'edizione D'Anna di Firenze. Così poi avveniva per l'Odissea. Essa serviva a noi a saper distinguere l'esagerazione e l'invenzione dalla realtà; ma per chi è venuto poi, questo antico e basilare lavoro critico non è mai stato fatto. Ecco perché vediamo gente che crede ad ogni cosa veda in TV o al cinema, pur sapendo che esistono trucchi tecnici ed effetti speciali, e che si può far vedere tutto e il contrario di tutto.

Ora, o noi crediamo nell'Ercole-Misseri, ed allora possiamo credere pure aglì dèi, alla concezioni immacolate, e a tutto il resto che ci propinano le religioni positive e la pubblicità televisiva; o non crediamo in Ercole-Misseri e neppure nell'Ilìade e nei giganteschi macigni sollevabili da un uomo soltanto.

carla ha detto...

caro Manlio hai toccato un tasto,come ben hai potuto appurare,ben poco comprensibile.....
di una cosa sono daccordo con te,che" non è tutto oro quello che lucica"....
è vero, che sarebbe bene avere che fare con quello che si tocca e si vede,ma non senza mettere in conto che dietro quello che ci appare che non ci possa essere un inganno.....
certo uno può pensare,anche l'accusa creatasi verso cosima e sabrina puo sembrare ,dico sembrare vera se la prendiamo per buona,che con ciò puo sembrare frutto della fantasia......solo che c'è una picola differenza,che una, secondo me hanno esagerato,come già detto se mi avessero parlato solo di gelosia ,avrei potuto ben credere,ma mettendo insieme la gelosia con coinvolgimento di cosima ,ritengo la cosa piutosto forzata,cioè poco credibile,personalmente non trovo una logica......
l'altra cosa che si parla è il possibile retroscena,in cui non escluderei a priori,però qua nessuno sta parlando di un'altra possibile ricostruzione,anzitutto si sta sul vago,e si fà presente queste zone d'ombre non chiarite,in cui vuol dire tutto come niente.....
non so' se mi spiego,ad esempio :-uno ti presenta un oggetto,e te lo fa passare per oro,eppure lo vedi lo tocchi,poi guando lo vedi da vicino ti accorgi se è vero oro o se è solo placato oro.....-
comunque penso che dietro a un telecamera o un film ,anzi dietro nel mondo del giornalismo esiste un regista,questo non si puo ignorare.....basta vedere come è stato travisato le parole di valentina al processo o quella della cugina antonella di sarah,di che forma han preso.....come ho sempre affermato bisogna saper leggere tra le righe,lo so' che non è così semplice.....per esempio valentina disse :-che sabrina faceva dei richiami a sarah di stare composta-aggiungendo se si legge attentamente-cosa puo pensare di lei( sarah) la gente....- la frase va letta fino in fondo ....e il giornalismo cosa se ne venuta fuori che valentina ha detto che sarah era una poca di buono,agiungendo altra legna sul fuoco,in modo da tenere la gente ulteriore occupate e non dando la possibilità di pensare altro....è un modo pratico di non fare scoprire la verità......
l'emozione è una brutta bestia,che tante volte inganna purtroppo,in cui non va confusa con l'essere sensibile.....la saluto cordialmente

Manlio Tummolo ha detto...

Figuratevi, signori, che ci fu un filosofo Senofane di Colofone, che per vivere faceva il rapsòdo, ovvero il cantore girovago dei poemi omerici e ciclici sulla guerra di Troia e del ritorno degli eroi (Odissea, Enea, il mito di Antenore fondatore di Padova, ecc.). Malgrado per vivere recitasse al pubblico d'allora assai credulone queste storie, nondimeno scrisse nel VI secolo a. C. :
" Omero ed Esiodo hanno attribuito agli dèi tutto quanto presso gli uomini è oggetto di onta e di biasimo: rubare, fare adulterio e ingannarsi reciprocamente, così raccontarono un numero grandissimo di opere indecenti degli dèi...
Ma i mortali credono che gli dèi siano nati e che abbiano abito, linguaggio e aspetto come loro. Ma se i buoi e il leoni avessero mani e potessero con le loro mani disegnare..., i cavalli disegnerebbero figure di dèi simili a cavalli e i buoi simili ai buoi..." (in Carlo Sini, "I filosofi e le opere", ed. Principato, vol. I, pag. 47).

Ora noi, nel XXI secolo dopo Cristo, dovremmo ancora credere a baggianate che ci vogliono propinare in ogni occasione? Nell'altro dibattito, su Salvatore Parolisi, molti si sono accorti che le descrizioni fanno di lui un essere soprannaturale. Perché qui non ci si accorge altrettanto per Michele Misseri ?

magica ha detto...

x carla .
hai visto anche tu il filmato di misseri che in contrada mosca sollevo' quel grosso sasso e non solo anche una persona . x far vedere agli increduli che lui fu capace di occultare da solo?
basta che tu risponda se vedesti quel filmato . o se sei del parere che fu un fumo negli occhi x noi creduloni?
perchè se siamo io vito e daniele i soli ad aver visto abbiamo preso un abbaglio --
non cambiare e carte in tavola .. scrivi se hai visto oppure no

carla ha detto...

cara magica,ho visto il filmato certo,ma è quello che ci appare,può avere svariate significati,intanto come già detto dietro a quella telecamera ci sta un recista,in cui ci trasmette quello che vuole e poi risulta che nemmeno la procura nonstante tutto ha voluto credere,chissà perchè?......

poi ho più volte specificato, che non sto cambiando carte sul tavolo,come vuoi fare credere,sto dicendo di guardare altre possibili scene che ci possono essere o no,ma non si può negare che dei buchi non c'è ne siano o far finta di non vederli.....
magari quei buchi con il tempo saranno chiariti......
mi pare con il post sopra sia stata chiara,non sempre quello che ci appare si dimostra veritiera,anche perchè può avere svariate interpetazione......
ad esempio il fatto che michele confessa di essere lui artefice del delitto e poi ritratta e poi se la riprende può significare,sia che lui il vero assassino ,sia, che suppongo dico suppongo , stato ricattato che se la sarebbero presa con la famiglia,che poi si rivelò che comunque se la presero con la famiglia.....il fatto che lui rinconfessi la colpa ,puo avere benissimo 2 interpetazioni,che sia stato veramente lui o stia coprendo qualcosa di grave,in cui costretto di tacere e naturalmente si assume la colpa sperando di poter liberare le donne,noi non possiamo nemmeno immaginare le retroscene di quello che succede.....
a me la vita mi ha insegnato di aprire altri possibili orizzonti se si vuole andare avanti,se no ci si rischia di fossilizarsi sempre e solo a un punto.....sarà perchè ho capito che la verità non è fine a se stesso....saluti

magica ha detto...

lasciamo perdere . cara carla .

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica.
Si immagina come i Carabinieri avrebbero potuto lasciar fare il gesto che Lei dice a Michele Misseri, ovvero sollevare un macigno e gettarlo col rischio che lo gettasse su qualcuno ? Le pare ragionevole ? Un assassino, uno stupratore di nipoti, un occultatore di cadaveri può, secondo Lei, essere lasciato afferrare un macigno, che diventa arma impropria, per far bella mostra dei suoi muscoli ? Cerchiamo di essere ragionevoli. Io non nego che quel filmato esista, per carità; nego che rappresenti una realtà, in quanto di difficile attuazione (Misseri, anche se avesse fatto il sollevatore olimpionico di pesi, è pur sempre uomo che ha superato largamente la cinquantina...), ed in quanto nessuno gli avrebbe concesso di compiere un gesto passibile di pericolo. E se gli fosse venuto il "caldo alla testa", e se lo avesse scagliato su un giornalista, un telecameramen, un carabiniere, uno dei magistrati presenti ? Spero che Lei non creda reali tutti quei trucchi che si vedono in film o fictions, consentiti dalla moderna tecnologia: la cosa satebbe problematica, abbia pazienza...
Quanto al sollevamento delle persone, occorrerebbe sapere quanto pesava il tizio e in che modo ha agevolato Misseri a farsi sollevare.

magica ha detto...

misseri è un contadino forte e sano ,, hai voglia sollevare pietre non dico che possa aver sollevato un macigno ,,
ha sollevato il coperchio che chiudeva il pozzo . il pozzo ha una apertura abbastanza contenuta ,infatti hanno faticato parecchio x prendere la ragazzina . comunque si trattava di una grossa pietra ., penso di cemento .
poi misseri non è un pazzo furioso .. è uno che si comportatao da pazzo-- ma è sano di mente ..
comunque vedemmo la scena in tv . si puo' supporre la grandezza della pietra ma la misura io non la so

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Magica,
a suo tempo si sono viste le scavatrici fare un'opera di scavo abbastanza largo e profondo, attorno al pozzo. Anch'io tiro su pietre, ma tirare su una pietra, pure pesante, a due mani si può, portarla da un'altra parte è ammissibile, sollevarla sopra la testa e lanciarla, come da Lei detto, dipende dal peso e dalle dimensioni di ingombro. Essere sani e forti è un conto, ma dopo i cinquanta e in taluni casi anche prima, comincia la decadenza fisica, lo si voglia o no, piaccia o no. Non è che uno diventi vecchio d'improvviso, quando piace ai giornalisti televisivi. E mi pare che i contadini d'oggi siano tutti ben forniti di macchinari, talvolta piccoli, talaltra molto grossi. Hanno scavatrici, aratri meccanici, trebbiatrici, pale meccaniche, trattori, ecc. Il contadino che lavora con falce, pala e rastrello, non esiste più, o al massimo lavora nell'orto, e anche quello antico che arava, usava buoi o cavalli per farlo.
Quanto allo stato mentale dell'uomo, non dimentichi che nessuno lo ha determinato: infatti, alla richiesta, presentata per la prima volta dall'avv. Galoppa, poi da altri, i SS. inquisitori si sono sempre opposti. In tutti i casi, il "caldo alla testa" lo ha avuto o non lo ha avuto ? Se non lo ha avuto, cade un'altra motivazione del delitto. E sinceramente non mi fiderei di lasciar sollevare macigni ad uno che soffre di "caldo alla testa".

magica ha detto...

.
non lo so se misseri ha avuto il caldo alla testa , lo disse lui di averlo avuto.. ma non si vedenel filmto se lo ha avuto .. si vede che solleva la pietra ...

non penso che misseri fosse tanto equipaggiato nel fare il contadino . non aveva macchianri pesanti . come si usa vedere al nord da chi possiede molti campi e gira con il suv..
misseri era un contadino abituato a lavorare con la forza delle braccia .

comunque si fidarono di lui.. quando lo accompagnarono alla contrada mosca e sollevo' il coperchio ..

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

mi pare di capire che Lei non abbia visto il filmato in questione e che probabilmente non Le interessi visionarlo ma, qualora volesse, potrei cercarlo e postarglielo, lo farei volentieri, basterebbe me lo chiedesse.

Non ho la più vaga idea di quale masso e quale colosso di uomo la Sua immaginazione abbia partorito, ma le assicuro che a occhio, salvo il masso e l'uomo fossero imbottiti di uranio impoverito o piombo, si tratta di due carichi che un uomo come il Misseri avrebbe verosimilmente potuto sollevare, NULLA a che vedere con le gesta di Ercole!

Certo, il video potrebbe essere un falso, il masso visibile poteva essere di poliuretano espanso e l'uomo di gommapiuma, ma Le ripeto che il video è stato trasmesso in vari telegiornali e i giornalisti, nel commentarlo, hanno specificato che durante il sopralluogo in questione erano presenti anche l'avvocato del Misseri e la criminologa, per altro visibile. Che io sappia, ad oggi, non vi è stata alcuna smentita e se era presente l'avvocato, immagino avesse fatto in modo di tutelare il proprio assistito, contrariamente sarebbe potuto rimanere a casa. Non credo si sarebbe lasciato prendere per i fondelli in quel modo e non vedo concreto motivo per il quale avrebbe dovuto prendere parte o assecondare una simile eventuale messa in scena ai danni del Misseri.

Le posso garantire che non mi bevo tutto ciò che compare nei filmati, se credo che un evento immortalato da un obbiettivo possa essersi realmente verificato, non è perché il video me lo presenta in modo realistico (altrimenti crederei anche a Super Man ed ET), bensì perché è il contesto ad apparirmi tale. Chiaramente non potrei metterci la mano sul fuoco, dato che non ero presente, tuttavia, personalmente, non ho alcun motivo per dubitarne.

Se vuole dubitare del fatto che avessero messo un masso tra le grinfie del Misseri, con tutti i rischi del caso, dovrebbe dubitare anche della circostanza in cui gli è stato messo tra le mani un foulard e fatto avvolgere attorno al collo dell'anatomopatologo per simulare la dinamica dello strangolamento. Circostanza confermata dall'anatomopatologo in questione nonché da fotografie e video.



Le ripeto che se M.Misseri non verrà condannato, a me personalmente non importerebbe niente di niente, dato che non posso neanche sapere se effettivamente abbia compiuto il delitto e non sono assettato di sangue e desideroso di vendetta.
Mi disturberebbe invece se condannassero Sabrina e Cosima, al cui carico esiste una penosa ricostruzione supportata da sogni e pettegolezzi e sorretta dal pilastro portante che si erge sulla presunta improbabilità che il reo confesso possa aver compiuto il delitto.

Sarei ben felice se venissero assolti tutti e tre, almeno mi risparmierei la pena di sapere tra le sbarre persone che a mio modesto avviso potrebbero essere del tutto innocenti. Ma credo che visto l'andazzo, si tratti di vane speranze, avrei potuto sperarci quando ancora non avevano arrestato Cosima sulla base di un sogno e qualche intercettazione travisata, ma se è stato possibile tutto ciò, non mi meraviglio più di niente.

Nessuno, Prof.Tummolo, vuole farla arrabbiare (io no di sicuro), esprimiamo le nostre opinioni come Lei esprime le Sue.


Saluti

Daniele ha detto...

@Vito Vignera,

soltanto il responsabile o i responsabili sanno cosa realmente sia accaduto, noi possiamo soltanto immaginare in base a una nostra personale interpretazione dei dati di cui siamo venuti a conoscenza.

Non so se le ipotesi del Prof.Tummolo siano più fondate e rispecchino la realtà dei fatti più delle nostre, so soltanto che io personalmente non vedo granché a supportarle e nel contempo, non vedo alcun dato concreto, tale da rendere inverosimile e dunque escludibile l'eventualità di un delitto compiuto per mano del Misseri all'interno di quell'abitazione.
Ritengo tuttavia di non avere neanche elementi per poter affermare che certamente il delitto sia avvenuto in quel luogo e per mano di quell'individuo ed è proprio quest'incertezza a spingermi a scambiare opinioni con altri, tentare di comprenderne i punti di vista e valutare dove e per quale motivo il mio possa eventualmente risultare sbagliato. Tuttavia non sempre si riesce a capire l'altro e non sempre si può concordare, mi sembra abbastanza normale.

Non avendo le nostre opinioni alcuna rilevanza sull'esito del processo, possiamo soltanto provare ad esprimerle quanto più civilmente, tentando di capire e ascoltare gli altri, che come noi avranno i loro buoni motivi per pensarla in un determinato modo ma senza ammalarci e farne questioni personali che tanto, il fatto che altri concordino o meno, che la vedano in egual modo oppure no, non cambia niente. Io non cambio la mia opinione soltanto perché c'è chi la vede sbagliata, la cambio quando qualcosa di concreto mi spinge a farlo e credo che per chiunque, salvo qualcuno che si lascia trasportare e condizionare dalla prima onda che passa, valga la stessa regola.


Saluti caro Vito,

buona giornata a tutti.

Daniele ha detto...

Per chi volesse visionarlo, questo è il video del sopralluogo:

http://www.youtube.com/watch?v=snonrPCcjp0


Saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Cerchiamo di metterci d'accordo su una cosa, signori: se questa pietra famosa poteva essere sollevata ad una certa altezza da chiunque, non c'è nessun problema. Se mi dite che questa pietra potevca essere sollevata solo dal Misseri, e nessun altro lì attorno poteva nemmeno smuoverla, allora ci troviamo di fronte ad Ercole-Misseri, l'Eroe omerico. A me sinceramente che sollevi pietre o non le sollevi, COSA CHE NON PROVA AFFATTO UN OMICIDIO , non mi interessa, credo di avere nella vita cose un tantino più serie da fare che vedere uno che solleva pietre. Non me ne importa un accidente. Il problema sorge se mi si dice che solo Misseri, oppure una pala meccanica (come fatto realmente), può sollevare quela pietra, allora entriamo nella mitologia.
Cara Magica, "il caldo alla testa" fa parte della narrazione di Misseri a cui Lei dice di credere. Ora se aveva caldo prima, chi mi dice che non l'abbia avuto anche al momento della pietra? Può pure darsi che la forza mitologica di Msseri sia come quella di Sansone che arriva se i capelli sono sufficientemente lunghi o, magari nel suo caso, corti. Non giriamoci attorno: uno che uccide una nipote per un trattore che non parte o perché comincia a sentirsi gli ormoni e gli umori in movimento, la testa a posto non ce l'ha né prima, né dopo. Sicuramente è un uomo senza autocontrollo, il che implica che io, se lo vedessi con un macigno in mano, girerei alla larga.
Quanto ai mezzi: un uomo con (almeno) due trattori, Le pare che lavori solo con la forza fisica ? I trattori gli servono solo per svegliare la moglie e asfissiare la casa?
Ma abbiate un po' di pazienza; nel fare obiezioni necessita almeno non contraddirsi continuamente, pensando di avere per forza ragione. Su Misseri non c'è alcun elemento reale d'accusa. CONFESSIONI ESTORTE, NARRAZIONI CONFUSE, NESSUNA TRACCIA, NESSUN TESTIMONE: quello che basta in processo per assolverlo completamente.
Poi, su chi sia il vero assassino, lo lascio agli altri: certamente (sulla base di elementi fin qui noti) non si trova in casa Misseri.

Manlio Tummolo ha detto...

Lei, caro Daniele, Si farebbe mettere un foulard o una corda o una cintura, attorno al collo, da uno di questi personaggi ?
1) strangolatore di fanciulle?
2) occultatore di cadaveri ?, con l'aggravante per cui soffrono di "caldo alla testa"...

Io no, per cui credo sinceramente che quei giochini avevano, come hanno, solo uno scopo mediatico per incantare i creduloni E il fatto che l'anatomo-patologo, che si crede uno psicologo o uno psicoterapeuta, lo ritenga incapace di strangolare, la dice estremamente lunga su quell'altra SCHIFOSA SCENEGGIATA.

Per favore, meno TV, più libri seri, per carità; stiamo diventando un popolo di rincitrulliti grazie alla TV e ai suoi schfosi spettacolazzi.
Tanto rincitrulliti da sopportare governi infami, sistemi disonesti, rapine a getto continuo, mentre dovremmo circondare rumorosamente tutte le sedi istituzionali, europee, nazionali, regionali e locali, per far uscire per sempre tutti quei gaglioffi che le dirigono.

magica ha detto...

in poche parole dovremmo fare una rivoluzione?
nelle sedi dei governi.
chi ci dovrebbe governare allora se li buttimo fuori
..
è importante seguire anche quello che succede nella soceta'


.

i trattori di misseri : in quel buco lungo e stretto non penso a macchinari particolari .
sono atrezzi agricoli che devono essere indispensabili x ogni contadino . misseri -.
. non faceve coltivazioni intensive mi pare.. quindi..


misseri disse che strangolo' xchè il trattore non partiva?è una battuta buttata li' per non dire il vero motivo : le avances alla nipote ..
. inoltre era anche ancavolato di suo per altri motivi. gli venne il caldo alla testa quindi è un uomo senza autocontrollo .
infatti si comporto' conseguentemente al suo modo d'essere . ( delitto d'impeto .) succedono questi casi ogni giorno .


.
noi si discute di uno di questi . ma non per questo non abbiamo altri interessi .. io ho il mio lavoro ed i miei hobby . se mi pare leggo un libro., altrimenti mi riposo nel divano e guardo la tv .. non trovo che sia un modo di fare poco interessante .a volte qual'cosa fanno vedere .. la tv si trova in tutte le case italiane . e la accendono anche chi legge libri .
.
infatti tutte le notizie che abbiamo dei casi dei quali si discute da dove arrivano? dalla tv e da internet ...


Manlio Tummolo ha detto...

A ciascuno le sue scelte, ma anche le conseguenze di queste.

Torniamo al nocciolo delle indagini, le quali sono state condotte da gente o incapace, o poco onesta, oppure ambedue le cose. Vediamo ad esempio quello che è avvenuto in Contrada Mosca: sassi o no, macigni o no, forza o non forza, si è massicciamente intervenuti con macchinari, scavatrici ed ogni ben di Dio, distruggendo ogni possibile traccia sulla presenza di Misseri, relativamente all'occultamento, o di chiunque altro possa avervi partecipato o agito di sua iniziativa. In tal modo ogni possibile traccia di eventuali altre presenze, nei giorni della sparizione (es. mozziconi di sigaretta, chewings-gum, elementi biologici, escrezioni), è stata distrutta. Un ottimo lavoro che, in altri casi, non viene compiuto, come se non si potesse tirar fuori quello sventurato corpo in altra maniera. Parrebbe proprio intenzionale la volontà di cancellare ogni possibile segno e residuo del fatto, perché attorno a quel pozzo si potevano sapere molte più cose che non nel garage di casa Misseri o nella cucina di casa.

Rivoluzione, cara Magica ? Sì, gentile signora, Rivoluzione Europea, con tanto di assalto alle varie bastiglie di Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo, Francoforte. Spero di non essere morto o troppo vecchio e rimbambito quando avverranno.

magica ha detto...

purtroppo erano passati 42 giorni , e puo' essere che avesse anche piovuto .
la storia è caro tummolo che gli imquirenti credevano di aver risolto il caso e non prestarono attenzione a tracce importanti .. basta sapere anche come fecero l'autopsia al corpo .. gettarono reperti importanti ..
poi si sa come le cose cambiarono .. xchè l'amica di sabrina ando' in procura a dire che le cugine la sera prima del 26 le due litigarono .. come se ds un litigio fra cugine possa dar il via ad un omicidio .

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

che libri dovrei leggere e riassumerle per discutere del caso di Avetrana?

Non so dove Lei lo abbia letto ma io non l'ho scritto di sicuro e non ho mai letto né sentito che il masso in questione potesse essere sollevato SOLTANTO dal Misseri. Apparirebbe ridicolo a chiunque, concordiamo tutti!
Crede che non mi sarei posto il Suo stesso dubbio se avessi visto il Misseri sollevare di peso un rinoceronte adulto e un macigno grande quanto la cupola di San Pietro?

Circa il foulard, personalmente non me lo sarei fatto mettere al collo da nessuno, dato che non ne avrei alcun motivo, ma chi lo ha fatto avrà avuto i propri motivi ed evidentemente non pensava di correre rischi, oppure avevano preso le dovute precauzioni affinché non accadesse nessun incidente. Se si è in molti ci vuole poco a bloccare un uomo nell'atto di strangolarne un altro. Mi sarei preoccupato se gli avessero affidato un Kalashnikov carico e un paio di granate, ma non è questo il caso. Tra l'altro, quante possibilità c'erano che il Misseri si tuffasse in quel modo dalla padella alla brace?
Le immagini comunque esistono, le ho viste con i miei occhi e mi sono limitato a descrivergliele senza esprimere alcun giudizio e senza osannare quella che Lei definisce "schifosa sceneggiata" e che per come la penso poteva essere un modo come un altro per capire se il Misseri sarebbe stato in grado di simulare lo strangolamento di cui si è dichiarato responsabile.

E' chiaro comunque che gli inquirenti fossero orientati su ben altre piste (Sabrina) e dubitavano che il Misseri avrebbe saputo mimare la dinamica del delitto, contrariamente non lo avrebbero messo alla prova. Credo che la divulgazione delle immagini di quella scena, potesse servire proprio per mettere in evidenza il fatto che il Misseri non era al corrente delle dinamiche, non tenendo tuttavia minimamente conto del fatto che un assassino non necessariamente è desideroso di dimostrare e prendersi tutti i meriti del crimine compiuto.

Neanche io adoro gli "schifosi spettacolazzi" che trasmettono in TV, se proprio vuole saperlo mi fanno vomitare, quasi letteralmente, ma lo schifoso spettacolazzo in questione vede tra le sbarre due persone ed è soltanto per questo che lo commento, tra l'altro limitandomi a parlare possibilmente dei dati oggettivi, senza curarmi minimamente dei pareri e delle interpretazioni degli opinionisti televisivi, che hanno tutto l'interesse ad alimentare lo show e renderlo più appetibile, inserendovi ogni sorta di amenità campata per aria e partorita più per fare audience che a scopo informativo.

Lei da dove trae le informazioni necessarie anche soltanto per potersi fare una vaga opinione in merito? Qualunque sia la fonte, che si tratti di giornali, TV, libri o voci di corridoio, fa sempre parte di quello "spettacolazzo" che rimane tale e quale a prescindere dal fatto che Le sia passato attraverso le orecchie o attraverso gli occhi, tramite un video o tramite un articolo scritto da chi che sia.
Se poi mi dice che non ha mai visto né sentito niente del caso di Avetrana, che la cosa non Le interessa e che non vuole correre il rischio di rincitrullirsi, mi chiedo per quale motivo lo commenta e da cosa scaturiscano tutte le Sue ipotesi e i suoi molteplici dubbi.


Se vogliamo parlarne parliamone, in caso contrario non ci obbliga nessuno ma se ne discutiamo è necessario farlo in base ai dati riguardanti il caso. Capisco che guardare il video di un uomo che solleva un masso non è quanto di più allettante, ma se non si ha voglia di guardarlo o almeno capire di cosa si tratti, credo sia perfettamente inutile discuterne o discutere gli uni del video e gli altri di come se lo immaginano. E' normale che in tal modo non si riesca a capire il punto di vista dell'altro.



Saluto tutti

carla ha detto...

buonasera a tutti,
a parte i discorsi sui forzuti,riflettevo,in cui fece pure presente ancora,sul fatto che abbiano archiviato in fretta furia l'accusa su michele,almeno come minimo avrebero dovuto approfondire dal momento che accusava la figlia e senza batter ciglia,lo hanno archiviato....avrei accettato una volta accertato la colpevolezza,in cui ancora oggi non abbiamo prova certa......
mi riferisco a questo perchè come caso di yara anche Filcri non è stato ancora archiviato.....e non so' nemmeno quando mai sia successo che un sospettato,venga archiviato così presto?!.....
a volte penso che abbiano lasciato il sospetto di soppressione,per evitare qualche reazione controversa dal pubblico.....basta vedere che dai comportamenti che emerge ,quasi quasi si vorrebbe che la soppressione attribuirle alle donne,come se si volesse tutti costi renderle agnelli sacrificali,in modo che veramente sperano che il male se li porti nella tomba e non come dice Concetta,ma per tutt'altro motivo per chissà quale ?.....
è troppo per dire che inquirenti abbiano sbagliato indagine,non si può persistere così a lungo ....a un certo punto ,se ci sono buoni propositi,ci dovrebbe essere un ravvedimento,non è una scusante valido ,quella di pensare di come potranno reagire la gente.....saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Allora, caro signor Daniele, vogliamo far polemica per far polemica, mi chiama a nozze, fa parte del mio codice genetico. Intsnto, per rispondere anche alla cortese Magica, esistono anche giornali a stampa. Quanto alla TV, finché ce l'avevo e la guardavo, mi accontentavo dei telegiornali e, in attesa del resto, BLOB del Terzo TV RAI. Non vedevo qulle schifezze, che tali sono, tipo IV GRADO; CHI l'HA VISTO, e porcherie consimili. Ora seguo INTERNET, per cui leggo i giornali, i loro dibattiti (talvolta) e questo blog, che Le assicuro, basta ed avanza per ogni genere di informazioni sul caso. Del delitto Scazzi ho cominciato a seguire più sistematicamente quando hanno arrestato Sabrina Misseri. Su questo ho scritto anche un saggio, mandato a diversi partecipanti di questo blog di allora, sulla base di documenti pubblicati.

Quello che tanto vi entusiasma non serve a nulla, se non come strumento di rincitrullimento progressivo, pura propaganda di regime e della SS. Inquisizione, fatta passare per infallibile malgrado le continue castronate (anche quelle sull'ILVA, tanto per intenderci).

Torno alla cortese Magica: erano trascorsi 42 giorni è verissimo, ma se Contrada Mosca non è frequentatissima di giorno e di notte, le tracce dell'occultamento e degli occultatori si dovevano ancora trovare, come pur si è trovato il resto. Un mozzicone, una gomma sputacchiata, un preservativo usato, qualche altro residuo potevano essere reperibili anche dopo qualche eventuale pioggia (se c'è stata). Ad ogni modo, anche se tracce non vi fossero in assoluto, si potevano e si dovevano cercare, e non distruggere, lì come in casa Misseri, come nel rudere, e magari anche altrove in quella strada, se necessario. O sono indagini o non lo sono.
Far confessare un contadino dalle conoscenze giudiziarie non particolari, non è difficilissimo, anche se, come si è visto, tutta la serie dolorosa di ravvedimenti è finita nel nulla.

Ora, quando riprenderà il processo, vedremo quali grandi passi avanti o da fermi si faranno.

Manlio Tummolo ha detto...

Quanto ai libri, caro signor Daniele, qualche buon testo di storia giudiziaria, recente o antica, è ottimo per capire quante balle, quante fiabe, quante storie, quante leggende e quanti miti, si ripetano tuttora, malgrado tanto vantata tecnologia e precisione scientifica.

Ripeto, e non me lo faccia riscrivere per favore, perché mi annoia: CHE MISSERI SOLLEVI O NON SOLLEVI MACIGNI COME GLI EROI OMERICI, NON E' ELEMENTO DI PROVA PER DIMOSTRARE CHE FU L'OMICIDA. E FILMS, FILMATI E FILMETTI CHE LO MOSTRINO MENTRE STRANGOLA LA NIPOTE, NON ESISTONO. Tanto basta in un processo, che non sia puramente persecutorio.

Manlio Tummolo ha detto...

Beninteso, non è la televisione in sé, quale strumento di comunicazione, il problema della progressiva diseducazione dei cittadini, non solo italiani (se si vedono films stranieri, il risultato è lo stesso: infatti, è da quando la televisione si è americanizzata che lo schifo è salito a livelli pericolosi); è il modo e lo scopo con cui viene utilizzata, che sono devastanti. Anche il dibattito in sé non sarebbe negativo, ma le poche volte che in casa altrui ho seguito quelle schifezze è che, oltre alla pessima qualità degli interventi, si accompagna il sovrapporsi di voci, il credere di aver ragione solo per qualche divina ispirazione, l'accumulare slogans e frasi fatte, il non analizzare le cose nelle varie prospettive, il tempo troppo limitato (certi argomenti richiedono tempi lunghi e continuità di analisi, e non possono essere "ricompattati" in una mezz'oretta di urli, strepiti, proteste e musichette, e/o pubblicità, vero motore del tutto). Ecco il perché di un libro che, se fatto come Dio comanda, affronta un argomento dalla A alla Z secondo la prospettiva dell'autore, ne sviscera con comodo i vari aspetti, per cui alla fine si capisce, concordando o meno qui non importa, cosa voglia dire l'autore.
Lo stesso INTERNET, che pure è migliore di questi spettacolazzi, difetta di precisione e, tramite anonimato, consente a chiunque di dirsi di essere chissà chi, quando invece non si sa chissà che. La stessa Wikipedia, tanto utilizzata, non avendo autori che si firmano, essendo anonima, è in realtà per ciò stesso poco credibile.
Mi si può obiettare che tanti celebri libri furono scritti anonimamente, e nondimeno oggi fanno parte della storia, ma cari signori a quei tempi si rischiavano torture e roghi, e un po' di prudenza giustamente non guastava. Oggi, almeno nel nondo occidentale, il massimo che può capitare è un processo per diffamazione a mezzo stampa, o più comunemente l'aver buttato soldi in carta che nessuno compra.

carla ha detto...

caro Manlio,parole sante come si suol dire,in questo sono pienamente daccordo di quello che dici....a volte bisogna saper anche discernere su quello che ci viene propinato dalla tv....e affermo che un buon libro e perchè no anche buon giornale ti aiuta a riflettere.....
infatti tante volte ,per non dire spesso,la tv tende a indurti il pensiero e perchè no distrarti con dei immagini,per quello che vogliono farti credere.....con questo non vuol dire che si è arlocchi,basta poco ti fanno scivolare nell'emozione,sei benchè fregato,con me compreso....
vedi per il fatto come questo caso sarah scazzi,visto che è chiaro che ci sono punti oscuri,niente toglie che non sia stato michele,come pure che si nasconda altri scenari che non sappiamo o che al momento non ci viene dato di sapere,per qualunque motivo possa essere....ma volte nella vita poi succede innaspettatamente che qualcuno salta fuori e ci dà quella mezza verità......
come feci ben presente più volte,che la Verità si farà strada da sola,secondo me,non si sà quanto tempo ci voglia,l'uomo si illude poterla tenere nascosta,poi scprirà a sue spese che non è così...
siamo noi esseri umani che non abbiamo pazienza.... è vero non ci viene regalato nulla,ma nemmeno non c'è nulla che si possa tenere nascosta che non possa essere rivelato......

per ora godiamoci questa telenovella e vediamo dove ci voglia parare....ormai il 18 è alle porte......
secondo me c'è ne sarà ancora da parlare e penso che non verrà taciuto fino a quando la cosa non venga chiarito......basta vedere come il caso di manuela orlanti e quant'altri,anche se dopo tanti anni puo diventare un fatto storico....è vero che puo dare l'impressione di restare con la bocca amara,perchè possa apparire che nessun colpevole abbia pagato,ma son del parere che c'è tanti modi per poter pagare che puo essere peggio del carcere o la pena di morte per chi la sostiene,per cui come a noi esseri umani non ci viene dato questa soddisfazione di vedere, come dei giudici e già al di sopra di tutto ,che chi sbaglia debba passare le pene d'inferno,ma con questo non vuol dire, anche
se non lo vediamo che il suo debito non lo dovrà pagare e magari nella forma per cui non c'è l'aspettiamo ...penso nulla avvenga a caso......la saluto cordialmente

Manlio Tummolo ha detto...

Cara Carla,
concordo con Lei. Ma quello che Lei giustamente osserva riguarda un ambito morale, in parte, religioso. Il problema giudiziario, che dipende da regole fissate solo da certi uomini che sono magari i primi a tradirle, è piuttosto diverso. Le indagini non sono mai cose semplici, neppure nel caso di offese dette reciprocamente, figuriamoci quando si tratta di omicidi, e di omicidio di una povera ragazza. Allo stato attuale, piaccia o meno non so, Michele Misseri è imputato di sola "soppressione" di cadavere (che poi sarebbe solo tentata, non realizzata, visto il ritrovamento: come si fa a parlare di "soppressione" quando il soppressore fa ritrovare il corpo, come dicono ?), e la colpevole prima viene considerata Sabrina Misseri in cooperazione (quale ?) con la madre. Secondo me, sempre nei limiti del fatto giudiziario, la difesa sbaglia cercando di assecondare Michele Misseri nella sua pseudoconfessione, screditata da altre 7 diverse. Si tratta di osservare che quella famiglia, complessivamente considerata, nulla ha a che vedere col delitto. Una volta che si ritiene Michele Misseri del tutto inattendibile, cade anche la ragione per credere attendibile la prima o ultima delle sue variabili confessioni, Caduta la sua attendibilità, cade anche l'unica testimonianza di un arrivo di Sarah Scazzi in quella casa, e il suo conseguente strangolamento. Per cui, o si trova altro luogo o altro momento per tale delitto, o bisogna "rassegnarsi" sul fatto che l'omicidio sia avvenuto per opera di terzi, attualmente ìgnoti. Il comportamento dei SS. Inquisitori è tale poi da confermare tale innocenza di Michele e familiari, ma di esercitare una pura rappresaglia per la "non-collaborazione" di Sabrina e della madre. Avevano bisogno di un reo colposo: non l'hanno avuto e allora dàlli alle assassine !

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

di quale polemica parla mi scusi? Sto semplicemente rispondendo ai Sui commenti e se per evitare di farla irritare dovrei astenermi dall'esprimere le mie opinioni, lo dica chiaramente e la finiamo lì.

Leggendo quanto ho scritto fin ora circa gli "spetacolazzi" e circa la colpevolezza del Misseri stabilita in base al sollevamento del masso o un qualunque altro dato, si sarebbe dovuto accorgere che con me sfonda porte già belle e spalancate, ma non sto lì a ripetere quanto ho già scritto in vano fin troppe volte, dato che la cosa annoia anche me, non soltanto Lei.

Per quanto riguarda il resto: dubito basti informarsi sui casi antichi o recenti per farsi un'idea se pur vaga riguardante il caso di Avetrana. E' vero che la storia aiuta, so perfettamente che esiste la malavita organizzata e la corruzione, ma non si tratta di regole universali da applicare a qualunque caso ad esclusione categorica di qualunque altra possibile ipotesi.
Non esiste un libro che tratti del caso in questione e le informazioni al riguardo, che Le piaccia o no, fuoriescono sempre e soltanto dal solito buco. I giornalisti e chiunque commenti il caso, in rete, in TV o al Bar, si sono abbeverati tutti dalla stessa sorgente, in modo più, o meno diretto.

Francamente non vedo grandi deferenze tra il guardare il video di un sopralluogo e l'ascoltare una registrazione di un interrogatorio e se io dovessi apparirle "entusiasmato" dal video in questione, per il sol fatto di averlo guardato e commentato, non vedo cosa possa impedire me di pensare che Lei sia rimasto "entusiasmato" dagli interrogatori ascoltati e commentati.

Le ripeto per l'ennesima e ultima volta che io personalmente in tutta questa vicenda non ci vedo NIENTE di entusiasmante e non pendo dalle labbra di nessuno, mi limito a leggere, visionare e ascoltare quanto è stato reso pubblico del caso con lo scopo di farmi una mia personale opinione che non corre dietro le interpretazioni che altri hanno dato agli stessi dati, né si basa sulle varie ricostruzioni campate per aria e sorrette soltanto dal vuoto esposte dai vari opinionisti in TV.




Saluti

Manlio Tummolo ha detto...

La polemica, egregio Daniele, consiste nella tendenza, già provata da altri, di farmi dire cose non dette o di rovesciare affermazioni già fatte. Certo che su un caso specifico, non posso sapere nulla leggendo la storia giudiziaria; ma per capire i meccanismi generali di interpretazione di un caso specifico mi serve la storia giudiziaria. Quanto alla televisione, è Lei mi pare, e con maggior senso della misura, Vito Vignera, che mi esortate a vedere questo o quello, come se vederli servisse a modificare una regola fondamentale. Ciò che si vede non cambia affatto la posizione degli imputati, non c'è nulla di nuovo o di sostanzialmente diverso da quanto già si sappia e si vada ripetendo. Credo che usare "cum grano salis" (con spirito di critica) quello che si vede e si sente sia doveroso per tutti, e non ignorando mai una cosa: per un principio giuridico, imposto da Costituzioni ed Atti internazionali, tutti - i rei confessi compresi - sono non-colpevoli o innocenti fino a sentenza definitiva. Questa norma, che può sembrare astratta, ha appunto secoli di storia giudiziaria e di confessioni estorte sulle spalle. Di qui l'utiltà delle buone letture critiche, invece di perdere tempo in spettacolazzi osceni che dànno dell'assassino a chiunque faccia comodo ai vari velinari provenienti dalle varie SS. Inquisizioni (non sempre solo tribunalesche). La presunzione di non-colpevolezza per chiunque e comunque è un principio giuridico, ma è anche un principio morale, e il ricordo di decine di migliaia di torturati, di gente massacrata, di gente a cui si è chiusa la bocca con sistemi vari, ecc., dovrebbe sempre ricordare all'uomo d'oggi e del futuro che non è mai lecito accusare qualcuno disinvoltamente e superficialmente. Ecco a che serve la storia giudiziaria.

magica ha detto...

infatti è dagli spettacolazzi che potrebbe 'uscire la giusta critica .. e questi spettacolazzi li manda la tv che paga gli opinionisti che dicono la loro ., anche inguiando sempre di piu' gli imputati ..
mandando via tv le loro ipotesi agli spettatori che non sono critici .ma solo infarciti di ipotesi degli opinionisti e dagli giornalai .. e mi pare molto strano che questi giornalai non si siano fatti mai domande critiche . eppure ci sono incongruenze nel caso avetrana .ma non le hanno notate .ma xchè le abbiamo notate noi?

Manlio Tummolo ha detto...

A mio parere, la TV, salvo i telegiornali, non dovrebbe occuparsi di queste vicende, tanto meno per farne uno spettacolo, dire le tesi che fanno più comodo, perché è quello in cui crede una vasta maggioranza del pubblico, a sua volta aizzato in un giro vizioso dai vari interventi seguiti nel tempo. Non solo la "Verità" viene trascurata, ma anche una seria contrapposizione di tesi, solidamente argomentata, e verso la quale quello stesso pubblico sentirebbe magari noia. Queste trasmissioni sono rette dalla pubblicità, ecco l'importanza dell'"audience". Più ascoltatori equivalgono a più eventuali compratori; più eventuali conmpratori, ancora più eventuali finanziamenti, e così avanti. Se devo pubblicizzare macchine, frigoriferi, dentifrici, pannolini o che altro, poco mi curo della "verità", poco mi curo delle analisi approfondite, ma infarcisco la mia trasmissione, di sciocchezze, di slogan, di esagerazioni, di diffamazioni, nella speranza e talvolta nella sola illusione che ciò mi aumenterà il pubblico e, di conseguenza, i finanziamenti.
D'altronde, se ben vediamo nulla di nuovo perché anche i giornali cartacei hanno sempre adottato sistemi analoghi, ma la televisione ha un impatto psicologico sul pubblico molto più forte, per la potenza delle immagini anche se adulterate (per adulterarle a volte basta un falso commento, non è necessario truccare l'immagine, in quanto, a differenza di ciò che spesso si dice, se seguiamo una serie di immagini chiudendo l'audio, non capiamo nulla di che cosa in realtà stia avvenendo).

carla ha detto...

buongiorno a tutti,
infatti ritorno a ripetere che è l'emozione che ci tradisce,con questo non vuol dire che siamo arlocchi,in cui è inevitabile di non caderci.....avere controllo delle emozione è molto difficile....poi specifico una è l'emozione ,l'altra è la sensibilità....
l'emozione che ti puo anche portarti alla vendetta.....invece la sensibilità invece accetta la giustizia ed è ben lontano da ogni tipo di violenza.....saluti

Vito. Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno Prof Tummolo ,e un carissimo buon giorno a tutti gli amici del blog.Mi sono assentato qualche giorno per andare ad un matrimonio a Bari di una nipote. Cari amici oggi è il mio compleanno ,57 anni ,ma non li dimostro,perché cerco di mantenermi giovane (scherzo naturalmente). Domani ricomincia il processo e speriamo che ci sia qualche novità, che porti a chiarire tante cose ,e che magari qualcosa ci sia sfuggita ,o che senza volerlo abbiamo interpretato in altro modo. Vediamo se ci saranno le dichiarazioni spontanee di Sabrina e Cosima ,e se saranno interrogate ,per capire meglio cosa è successo quel maledetto giorno.Degli altri testimoni non so nulla.Un abbraccio affettuoso a tutti.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

qualora mi fosse capitato di metterle in bocca cosa mai dette, mi dispiace e me ne scuso, non era mia intenzione, ma Le sarei grato se specificasse anche di quali affermazioni si tratta nello specifico, perché Le assicuro che non capisco di cosa parla e Le assicuro che potrei aver fatto una cosa del genere soltanto a causa di un fraintendimento, certamente non volutamente per chissà quale scopo.

Io non la esorto a vedere niente, ho postato i Link in questione invitandola a visionarli, soltanto nel caso in cui ne fosse incuriosito (non ho mica obbligato nessuno!), dato che l'ho notata commentare altri dati quali ad esempio le registrazioni audio degli interrogatori e mi è parso che Lei, pur continuando a commentarlo soltanto sulla base della sua immaginazione, non avesse neanche una vaga idea di quale fosse il contenuto del video di cui si parlava. Il mio intento era soltanto quello di farle capire di cosa esattamente stessimo parlando, tra l'altro pensando di farle cosa gradita e se Lei non era interessato, bastava specificarlo chiaramente anziché insistere nel parlarne e paragonare il Misseri ad Ercole e il masso in questione a un qualcosa di inamovibile se non grazie a fotomontaggi e trucchetti vari da dare in pasto ai creduloni. Le assicuro che a quel punto non avrei insistito neanche io. Generalmente se una cosa non suscita il mio interesse e non la conosco, non la commento e non esprimo giudizi in merito, poi non so Lei.


Per quanto riguarda il resto, non Sta dicendo niente che io non sappia e se avesse letto i miei commenti avrebbe capito che NON ho alcuna certezza su chi sia il colpevole in questa vicenda. Dico semplicemente che in base ai dati di cui sono venuto a conoscenza, la colpevolezza del Misseri, a parer mio non potrebbe essere esclusa, non capisco in base a cosa di concreto possa esserlo, di conseguenza non potrebbero essere date per certe altre ipotesi e non parlo dell'aspetto giuridico, bensì di quanto quel 26 Agosto potrebbe realmente essersi verificato. Io personalmente non vedo alcun dato che possa escluderla, ma ciò è BEN diverso dall'affermare che i dati fin ora emersi dimostrino inequivocabilmente che il colpevole sia lui o chi altro.


In ogni caso, se non ha il piacere di discuterne, può dirlo chiaramente ed io smetterò di importunarla (se questo è ciò che crede), le assicuro che disturbare Lei o chi altri è l'ultimo dei miei interessi.

Saluti






Felice compleanno Vito Vignera!


Buona serata a tutti

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,
mi associo agli auguri per i Suoi primi 57 anni. Dunque, domani ricomincia la musica, avremo così occasione di sentire se c'è qualche variazione nel ritornello.

VitoVignera da Catania ha detto...

Un grazie di cuore a Daniele e all'illustrissimo Prof Tummolo.Ho letto un po di commenti e sinceramente su alcune cose sono d'accordo e su altre no. Che Michele Misseri sollevi macigni o persone ovvio che non significhi nulla a riguardo del delitto di sua nipote ,che poi non è che ci voglia Ercole per sollevare una ragazzina che pesa 40 kg.Fino ad ora, i nostri commenti si sono basati sulle testimonianze dei personaggi coinvolti e non coinvolti nel delitto. Interrogatori molto suggestivi ,menzogne di alcuni molto evidenti, e ritrattazioni con affinamento della memoria ,dopo mesi e mesi sia dalla scomparsa che dal delitto.Questo delitto dai contorni da libro giallo è tutto da scoprire e decifrare. Di prove c'e ne sono poche ,e di indizi tanti ma che non hanno portato a nulla di concreto nelle indagini.Basta pensare che Cosima è in galera per un sogno e un riscontro dei tabulati del Ros che rilevano il cellulare di Cosima in garage alle 15.23, il che è tutto un dire del comportamento dei P.M. e del giudice nell'aver creduto a queste rilevanze a dir poco assurde e prive di ogni fondamento.Se c'e una cosa assurda in questo delitto è quella dell'avere scarcerato Misseri ,è ritenerlo responsabile (si fa per dire)solo dell'occultamento del cadavere di sua nipote ,Ma la legge italiana e questa e quindi non possiamo farci nulla.Domani ricomincia il processo è speriamo che si chiariscono tante cose dette e che magari abbiamo interpretato in modo diverso. Un caro saluto a tutti e ancora grazie degli auguri.

carla ha detto...

caro Vito tanti tanti auguri anche da parte mia .....
per domani,ho sentito il telegiornale,purtroppo si continua a fondere il pensiero ,che si prende per scontato ,che sabrina e cosima ,sono colpevoli:-che da subito hanno usato qualsiasi fantasia.....-e la gente ci va dietro e specificando- che sarah è scomparsa nel tratto di 600m-...certo con mariangela in arrivo!....è probabile che sabrina che sia pure una vegente che sapeva quando sarebbe arrivata mariangela,che avesse fatto tutto così veloce di proposito....ma ,scherziamo è tutto normale !.....
battuta a parte,quante parole parole a vento senza riflettere di quello che si dice.....
ognicaso non sottovaluterei il fatto ,che inquirenti abbiano avuto fretta, in questo caso, di archiviare l'imputazione di omicidio verso michele....quando nel caso di yara ,per filcri non è stato archiviato ancora,in cui corre sempre il rischio di essere sotto inchiesta......le faccio ancora tanti auguri che la vita le riserva tante belle cose....Carla

Manlio Tummolo ha detto...

Non so se domani vi sarà udienza, in quanto da oggi ricomincia l'astensione degli avvocati fino al 21 settembre. Vedremo: in ogni caso dal primo processo a Taranto non c'è, come più volte da me affermato, da aspettarsi nulla di positivo, nulla di razionale, nulla di giuridicamente corretto (il Giusto lasciamolo a dimensioni ultra-umane, soprattutto in questi tempi).

Manlio Tummolo ha detto...

Quando si scrive, occorrerebbe sapere ciò che si scrive nel suo significato contestuale ed anche specifico. Leggo nel commento delle ore 8.57 del 9.9. 2012 questo periodo:

"Infine, nessuno sostiene che Michele abbia una forza micidiale, esiste un video che conferma pienamente come la sua forza sarebbe bastata a svolgere le varie operazioni di occultamento. Prima si pensava che non sarebbe riuscito a sollevare il masso posto sull'imboccatura del pozzo, invece ha smentito gli increduli con una dimostrazione pratica che andava ben oltre il sollevarlo leggermente e spostarlo di pochi centimetri, come sarebbe stato sufficiente. Ha sollevato anche un uomo che certamente pesava più di Sarah, ed ecco dimostrato che almeno tecnicamente il suo fisico avrebbe potuto affrontare quelle difficoltà".

Dunque, a parte la contraddizione fra il dire che la forza non è "micidiale", ma poi fa atti straordinari e incredibili, ne deduco che il "masso" in questione era di tale dimensione che nessuno dei presenti poteva ritenere spostabile a mano, tanto è vero che si parla di "increduli". Viceversa poi si aggiunge che ha dato una "dimostrazione pratica che andava ben oltre il sollevarlo leggermente". Magica aggiunge che lo sollevò sopra la testa lanciandolo poi a terra. Si conclude che "tecnicamente" avrebbe potuto affrontare le difficoltà dell'occultamento, a rafforzamento di quanto già detto nelle prime righe.
Ora per chi legge, risulta trattarsi di un masso o macigno di dimensioni notevoli, di peso notevole, per cui all'inizio nessuno crede che potesse sollevarlo. Invece lo solleva di molto. Perché ? Perché è un Eroe omerico, evidentemente. In aggiunta solleva pure un uomo, di cui tuttavia non si conosce il peso. Altra prova della robustezza fisica dell'ultra-50.enne Misseri.

Naturalmente si può poi rivedere al ribasso il senso, come faceva il celebre capitan Trinchetto in un vecchio carosello anni '60.

magica ha detto...

comunque checche se ne dica .. non l'abbiamo inventato noi il video .
il video esiste e misseri sollevo' il coperchio del pozzo (non penso un macigno) prese in braccio una persona adulta ..
signor tummolo lei è come san tommaso ? si guardi il video ..
buonanotte .. signor tummolo ..

PINO ha detto...

TUMMOLO
Posso garantirle di aver guardato attentamente in tv l'episodio che state trattando, e le assicuro che il Misseri ha veramente sollevato il masso pietroso, dell'apparente peso di 35-40 kg, con le braccia tese, fino all'altezza del volto, e di averlo scagliato, subito dopo, ad una distanza di circa 2 metri da lui.
Qualche minuto dopo, si è esibito in una seconda dimostrazione, prendendo tra le braccia, con evidente facilità, uno degli agenti in borghese lì presenti.
Mi piace testimoniare l'accadimento, solo per onor del vero.
Poi, se sia o meno un assassino, non ho elementi su cui basare una qualsiasi opinione.
Cordiali saluti, PINO

Vito Vignera da Catania ha detto...

Grazie carissima amica Carla ,e speriamo che domani si ricominci con le udienze e vediamo cosa esce fuori,ciao a domani e buona notte a tutti amici.

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

si, è vero, ma la stessa regola vale anche quando si legge.
Di quali contraddizioni parla?
Guardi che è Lei ad aver detto ironicamente che il Misseri era dotato di una forza micidiale. Io ho soltanto ipotizzato che la Sua affermazione fosse legata al sollevamento del masso di cui tanto si era parlato in ogni dove, e dunque ho scritto:

1)"...nessuno sostiene che Michele abbia una forza micidiale, esiste un video che conferma pienamente come la sua forza sarebbe bastata a svolgere le varie operazioni di occultamento..."

Non ho affatto parlato di "atti straordinari e incredibili" e non so dove Lei lo abbia letto. Mi sono limitato a dire che la forza dimostrata dal Misseri sarebbe bastata a svolgere le operazioni di occultamento; operazioni che a mio avviso sarebbero state del tutto alla portata di un essere umano, poi non potevo certo sapere quali imprese impossibili Lei avesse in mente.



2)"...Prima si pensava che non sarebbe riuscito a sollevare il masso posto sull'imboccatura del pozzo, invece ha smentito gli increduli con una dimostrazione pratica che andava ben oltre il sollevarlo leggermente e spostarlo di pochi centimetri, come sarebbe stato sufficiente..."

Per occultare il cadavere all'interno del pozzo sarebbe bastato sollevare il masso di qualche centimetro e spostarlo lateralmente in modo da liberare l'imboccatura, cosa che a molti appariva impossibile. M.Misseri, invece, non solo ha spostato il masso, ma (come confermano anche PINO e Magica) lo ha addirittura sollevato da terra fin sopra il suo petto e scagliato in avanti.
Se Lei immaginava chissà quale dimostrazione al limite del soprannaturale, io non potevo certo saperlo, ma l'operazione in questione, benché andasse ben oltre a quanto sarebbe stato necessario, non richiedeva una forza disumana e io non ho MAI affermato niente di simile.

Circa gli increduli... io non parlavo affatto dei presenti al sopralluogo (non so come loro abbiano percepito "l'impresa"), bensì degli opinionisti dei salotti televisivi che facevano i propri conti senza l'oste e probabilmente senza neanche sapere di cosa stessero parlando.
Tra l'altro, dubitare del fatto che che M.Misseri potesse compiere determinate operazioni, non necessariamente significa che le operazioni in questione fossero al di fuori della portata di qualunque essere umano. Aggiungerei anche che non necessariamente i dubbi sono fondati.





E poi, per quale motivo Lei ha parlato di una "forza micidiale" del Misseri (nel commento dell'8 settembre 2012 alle 18:50), ancor PRIMA che io scrivessi il commento da Lei analizzato punto per punto alla ricerca di contraddizioni?

Il fatto che ne avesse parlato in questi termini, denota che aveva in mente l'idea di un'impresa Erculea ancora prima che io la descrivessi nel commento in questione, al quale Lei sembra invece attribuirne tutto il merito.




Era mia intenzione mostrarle il video proprio per evitare questo tipo di equivoci e incomprensioni, non per infastidirla.




Saluto tutti

Buona giornata

Manlio Tummolo ha detto...

Forse non ci siamo capiti, gentili signori: io non sto negando, e non è l'unica volta che lo dico, che il film non esista: dico solo che non rappresenta una realtà. Quanto al peso del masso, gentile Pino, l'apparente peso di 30 - 40 kg sarebbe tale se il masso fosse di pietra dura, e non - per esempio - di gommapiuma dipinta. Quanto al sollevare l'uomo non sappiamo quanto pesasse, ma se era un agente, doveva aggirarsi sui 70 kg almeno. Il sollevatore, che non si sa quanto pesi di suo, in questione non risulta mai essere stato un olimpionico sollevatore di pesi e allo stato d'allora aveva sicuramente sorpassato la cinquantina. Quello che qui non si vuole capire è che bisognava dimostrare mediaticamente che l'uomo è un forzuto e che come tale aveva fatto tutto da solo, senza nemmeno un "palo", portato ivi il povero corpo, aperto il pozzo, calatovi dentro il corpo, chiuso il pozzo sempre da solo, fatte le preghierine di rito da solo, e tornato a casa con l'anima in pace. Devo credere alle fandonie.
Se ho parlato di "forza micidiale" l'ho fatto appunto in base a tali descrizioni, né più né meno. Del resto, la forza di Michele Misseri non ha una correlazione diretta, di per sé, con l'assassinio di Sarah, anche questo detto e ridetto, pare per chi non legge con attenzione. Victor Hugo, qui mi rivolgo all'intelligenza d'artista di Pino, ne "I Miserabili" descrive Jean Valjean, già anziano (per la media dei tempi), ma noto per la forza notevole, portare Mario esanime nelle fogne di Parigi dopo la tentata insurrezione, fino a salvezza, non dice tuttavia che lo portasse in braccio, ma sulle spalle onde equilibrare il peso. Così fa pure il carbonaio che porta sulle spalle un sacco da un quintale. Molto nel trasporto è dovuto, non solo alla forza del portatore, ma anche all'equilibrata maniera di distribuire un peso: lo sanno bene i traslocatori professionisti, tutta gente indubbiamente robusta, ma nessuno di loro terrebbe sopra la testa un armadio.

Manlio Tummolo ha detto...

Il termine "incredulo" (l'abuso di termini inglesi sta facendo perdere la conoscenza della lingua italiana) indica colui che non crede a qualcosa, e non crede a qualcosa perchè appunto tale cosa è per lui "incredibile". Qua su questi blogs la professione di giratori di frittate, di arrampicatori di specchi, di ripetitori di cose già dette e rifritte, di fideisti, di petulanti, di insistenti, si vede parecchio. Non mi spavento certo per questo. Io ad esempio sono "incredulo" che Michele Misseri abbia ucciso Sarah Scazzi, sono "incredulo" che abbia sollevato il masso sopra la sua testa (filmato finto a parte) e lanciato a due metri di distanza; sono "incredulo" che abbia sollevato un agente, in quanto nessuno si farebbe sollevare, se non volutamente, per gioco o altro, agevolando con qualche artificio l'operazione. Dove va la serietà professionale di un agente in servizio che si faccia sollevare da un presunto criminale? Sono "incredulo" perché a mio avviso si tratta di fatti "incredibili". Che poi siano "straordinari", è detto da voi, non da me, in quanto sottolineate la meraviglia dei circostanti e degli spettatori a queste scenette, evidentemente predisposte e truccate.

Volete continuare a crederci ? Credeteci... Del resto, gran parte dell'umanità crede a cose incredibili perché fin da piccoli gli è stato detto di crederci.

Caro Pino, Lei che ha una certa età, spieghi ai qui convitati chi fosse capitan Trinchetto nei Caroselli italiani anni '60.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Buon giorno amici ,tutto rinviato alla prossima settimana per sciopero ,cosa che in Italia non ci facciamo mancare mai per tutto l'anno e per tutte le categorie dei lavoratori.Che facciamo dobbiamo continuare a parlare di massi e sollevamento pesi e ci prepariamo per le prossime olimpiadi,e magari vinciamo qualche medaglia? Io direi di continuare a parlare del delitto e cercare di capire leggendo i precedenti verbali delle udienze dove sta il trucco e dove sta l'inganno.Perché una cosa è sicura a mio avviso che qui qualcuno ha barato e anche di brutto.Le anomalie in questo delitto sono tante, orario di uscita da casa della piccola,orari dell'avvistamento, e quello più importante l'orario di arrivo,se arrivo c'è stato in casa ,o garage dei Misseri.Di certo c'è che zio Michele era in garage e che quindi non dormiva ,cosa faceva in garage a quell'ora?Se la povera Sarah è arrivata ,cosa ha fatto? è scesa in garage ha salutare lo zio ,e che preso dai nervi e chissa da che cosa in testa tale da potere uccidere la nipote dopo una reazione a parole? A dopo amici.

magica ha detto...

ciao vito ..
ecco .. che ci faceva misseri in garage? stava trafficando con i suoi atrezzi da lavoro .. altrimenti sarebbe rimasto in casa .
.
gli orari e gli avvistamenti sono in ordine cronologico tutto combacia alla perfezione .è inutile girare la frittata . è diventata indigesta ., se le misseri fossero state colpevoli avrebbero gia' confessato . come quei fratelli cubani .
.
non credo che siano stati tanti teneri gli inquirenti di avetrana .quando .misero le misseri per molte ore sotto torchio . alla fine un colpevole confessa ... ma se è innocente non confessa un delitto : solo sotto tortura lo farebbe.. pero' non direbbe la verita'

Vito. Vignera da Catania ha detto...

Ciao cara Magica e un caro saluto a tutti gli amici.I, P.M. tanti mesi fa non hanno creduto a zio Michele che si autaccusava del delitto e dopo 236 giorni circa lo rispediscono a casa per curare il suo giardino e riprendere le attività di vita quotidiana ,ovvero casa e lavoro e lavoro e casa ,altro non c'era per il povero zio Michele ,vittima delle angherie della moglie ,ma non della figlia Sabrina che lo adorava. E lui cosa da in cambio ,una bella accusa di omicidio della cuginetta adorata,la quale lo svegliava nel suo bel sonno pomeridiano dicendogli vieni in garage che è successa una cosa brutta ,ma di poca rilevanza dato che ormai le dava fastidio perché ne era gelosa,e quindi deduco io, che tutte le persone che danno fastidio debbono essere eliminate ,questa e la regola imposta da Sabrina Misseri ,e quindi dobbiamo rispettarla tutti ,e cosi tra un po di tempo i delitti per gelosia aumenteranno in maniera esponenziale ok.Ma se i P.M. e tanti altri non credono alle versioni strambalate di zio Michele ,(che personalmente dico che qualcosa di vero c'è)solo che bisognerebbe spremerlo un po il caro zietto,allora a chi bisogna credere alle menzogne sugli orari della famiglia Scazzi, agli orari del Petarra che aggiusta il tutto con l'aiuto dei P.M. o al sogno del fioraio che dice alla commessa di non raccontare nulla ,ma che lo tradisce e racconta il sogno alla mamma pettegola, per non usare altri termini che si meriterebbe la cara signora Pisanò. Di certo c'è che non convince quella fuga molto repentina di zio Michele alle ore 15 ,e il ritorno dopo quasi un'ora per andare ad acchiappare dei cavalli che non si sa da dove erano scappati ,e in compagnia di chi ,oh ha fatto tutto lui.Cari amici se non sento con le mie orecchie la confessione del delitto da parete di Sabrina e mamma con motivi ,tempi e modi del delitto ,per me il colpevole rimane sempre zio Michele,salvo modifiche nelle prossime udienze.Un caro e affettuoso saluto a tutti.

Manlio Tummolo ha detto...

I giorni previsti per l'astensione degli avvocati sono indetti proprio per protestare contro gli abusi nelle procedure d'indagine giudiziarie. Basti vedere il sito dell'Unione Camere Penali. L'astensione era indetta da mesi anche in correlaziobe proprio con questo processo. Più che il Misseri, già a suo tempo spremuto per ricavarne otto versioni (alias "il doloroso percorso di ravvedimento"), io spremerei un po' i SS. Inquisitori, per capire a che cosa miravano nel 2010 e a che cosa mirano oggi.

Se potessimo fare una statistica tra coloro che seguono con interesse la vicenda Scazzi (quindi, non tutti gli Italiani) avremmo sommariamente queste percentuali approssimate per arrotondamento:

50 % a favore totale della tesi inquisitoriale, ovvero Sabrina e Cosima colpevoli principali; Michele solo occultatore;

30 % a favore della tesi "tutti e tre ugualmente colpevoli";

18 % a favore della tesi "colpevole il solo Misseri";

1% a favore della tesi "colpevoli solo Michele e Sabrina Misseri" ;

1% a favore della tesi "tutti e tre innocenti; colpevole: gruppo di ignoti".

Come vedete, non mi faccio illusioni sul grado di condivisione alla mia ipotesi.

VitoVignera da Catania ha detto...

@. Prof. Tummolo.Credo carissimo Prof che ne abbiamo già discusso parecchio dei modi di interrogare i testimoni ,con domande suggestive è a volte anche minacciose. Cosa molto grave e anti producente per le indagini ,con il rischio come in questo caso di tenere 2 persone in galera per anni senza nessuna valenza di prove, ma solo degli indizi e molto discutibili a mio modesto avviso.Cosa che anche la Cassazione riteneva non sufficienti per un accusa di omicidio,però su richiesta dei P.M. a ceduto ed ecco le conseguenze di questo processo lungo e noioso ed anche costoso.E poi dicono che nei tribunali manca la carta ,le penne ,il toner per le fotocopiatrici e le gomme per cancellare. Ma tanto poi chi paga sono i poveri Italiani con tutte le tasse che il governo mette sul groppone dei lavoratori. Milioni e milioni di euro sprecati inutilmente dai tribunali.Le sue percentuali mi trovano d'accordo ,anche se qualcosa potrebbe cambiare dalle prossime udienze e con gli ultimi testimoni portati dall'accusa. Visto che non avevano nessun precedente penale ,potevano tenerle agli arresti domiciliari e fare le indagini in modo da capire il perché delle tante versioni di zio Michele e da dove saltavano fuori visto che, zio Michele non e: ne Manzoni,ne Verga ,o Pirandello per potersi inventare le sue belle storielle ,ma soltanto un innocuo agricoltore che confessa un delitto preso da un raptus sessuale, e nervoso per le angherie della moglie con la quale non andava più d'accordo da alcuni mesi,con relativi piatti che volavano per casa, e in più il benedetto trattore che non partiva.Questo zio Michele non c'è la racconta giusta.Vediamo cosa succederà d'ora in avanti ,visto che da un po zio Michele mi sembra un po più civilizzato,o come dicono i suoi amici (l'Italiano) Buona serata caro Prof. e un caro saluto a Magica ,Daniele e Carla.p.s evitiamo di litigare sul peso del masso o della persona che solleva perché tanto non lo sapremo mai il peso effettivo che può sollevare il caro e forzuto zio Michele ok.

Vito Vignera da Catania ha detto...

Ultime da Taranto.Il tanto affettuoso Avvocato di zio Michele è tornato a farsi sentire con una richiesta di 50.000 euro per averlo difeso e avergli fatto accusare la sua adorata figlia dell'omicidio di Sarah.Io quasi quasi gli chiedo i danni per il tempo e il sonno che mi ha fatto perdere ed in più il consumo delle dita della mano per tutti i commenti che ho scritto in tutto questo tempo ,che dite faccio richiesta di indennizzo a questo fetente di avvocato di cause perse?e voi amici che fate non chiedete anche voi i danni?Mi sa che alla fine di questo processo qualcuno andrà in qualche monastero a vivere oh sopravvivere. Altro che ritorno del figliol prodico ,questo è il diavolo che fà ritorno e che vuole soldi e non piu l'anima come un tempo.By by amici.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,
intende l'avv. Galoppa ? Considerato che la sua difesa è null'altro che la collaborazione più o meno spontanea con la SS. Inquisizione, evidentemente dovrà spartire l'eventuale malloppo (se riesce ad ottenerlo... richiederà una causa civile) con qualcun altro. Quanto ai filmetti su Michele Misseri ce n'è uno sul solito YOU TUBE, che lo fa confessare di aver fatto incagliare la nave di Schettino. Questo, tanto per dire sulla serietà e credibilità di questi filmetti...

Vito Vignera da Catania ha detto...

Esatto Esimio Prof Tummolo ,il carissimo e affettuoso Galoppa a cui un giudice ha dato ragione e che quindi il povero zio Michele credo comincerà a perdere qualche terreno in suo possesso. Di immagini con Michele che fa tutto e anche di più su you tube c'è ne sono a decine , ma sono scherzi dei ragazzi che si divertono per sfotterlo ,visto la faccia che aveva 2 anni fa. La notizia è riportata su ( LA VOCE DI MANDURIA ).Ma troverà sul lato destro della pagina di apertura anche (Le confessioni di Sarah) che se Lei apre troverà anche tanti verbali delle udienze e tante altre cose molto importanti. Confessioni,e denunce. Buona notte Prof

Manlio Tummolo ha detto...

Per la soddisfazione dei seguaci di youtube, ho appena guardato, fermando e ripetendo, la scena del filmato del TG1 RAI riportato in youtube. Ad essere precisi, il presunto sollevamento di un carabiniere, visto al rallentatore, non mostra affatto Misseri, in quanto il sollevatore è completamente nascosto dal presunto carabiniere; mi immagino che si possa sollevare una persona di almeno 80 kg, con estrema lentezza, e deporlo come un gioiellino prezioso. Riguardo alla pietra, non particolarmente grande (non si tratta di masso ma di pietra larga, marrone, all'apparenza, ma non molto spessa) che egli solleva non sopra la testa, ma circa all'altezza della testa e la getta davanti a sé. Questo il filmato: che sia condizionato dal commento della giornalista e probabilmente girato in modo tale da esagerarne la portata, mi pare un fatto evidente. L'ambiente poi ricorda una foresta vergine, non certo la Puglia "sitibonda di acqua e di giustizia", come la chiamò Matteo Renato Imbriani in Parlamento, per sollecitare la costruzione dell'allora futuro Acquedotto Pugliese.
Pura propaganda di regime. Esiste, sempre su youtube (voi tubo ?), un altro filmato girato da maggiore distanza, dove, viceversa, sembrerebbe che il lanciatore tiri davanti a sé uno scatolone.

magica ha detto...

buonasera .
io non mi farei molte domande . su come e cosa e perchè . ho la mia idea .e non la cambio .
il reo confesso confesso' la notte che fece trovare la nipote ..

. ricordo la diretta su chi l'ha visto , misseri era sotto interrogazione in procura .
la rai doveva fare una diretta da casa misseri . sabrina era indaffarata a preparare la stanza per la diretta tv.
in procura con il misseri ci stava pure cosima . sabrina telefonava alla mamma per informarla cosa aveva mangiato (era orario di cena) mi pare salsicce ma i funghi non li aveva mangiati : erano pesanti da digerire..
se sabrina avesse avuto il sentore anche minimo che il padre fosse stato colpevole non sarebbe stata cosi' banale e parlare della cena ,,quello sarebbe stato l'ultimo pensiero .. la preoccupazione sarebbe stata per il padre sotto interrogatorio.. ancora di piu' si sarebbe dovuta preoccupare se fosse stata colpevole . e coperta dal padre .. era ignara di tutto

carla ha detto...

buonanotte a tutti ,visto l'ora,penso che l'uomo si creda tanto furbo fino al punto che si incastrerà da solo con le sue stesse mani.....saluti

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Signor Vignera,
cause civili di risarcimento durano molto tempo, e sarebbe interessante vedere che cosa potrebbe testimoniare riguardo agli interrogatori subìti dal Misseri alla presenza dell'avv. Galoppa. Ora è stata pubblicata la testimonianza di Sollecito relativa agli interrogatori di Amanda e le minacce da lui stesso subìte ad opera di tutori dell'Ordine (??). Credo che se ne scoprirebbero di molto interessanti , che certo la SS. Inquisizione evita di far pubblicare sulle varie "Voci di Manduria" o "Gazzette" o "Quotidiani".

E' tempo che si sappia come si estorcono confessioni in questa nostra tanto democratica "repubblica".

Manlio Tummolo ha detto...

ANCORA OSSERVAZIONI RELATIVE AL FILMATO :
www.youtube.com/watch?v=snonrPCcjp0

Per cominciare non si capisce esattamente quando sia stato girato. Dai commenti della piagnucolosa giornalista del TG 1 RAI, la stessa di un commento successivo inserito nella stessa serie di questo, sembrerebbe tra la prima confessione contro se stesso e quella contro la figlia o, addirittura, dopo di questa terza variante di confessione. Viene girato presumibilmente con teleobiettivo, ma è piuttosto sfocato, soprattutto guardandolo a schermo intero. Il sonoro naturale è cancellato, e l'unico è il commento con tono di tragedia della giornalista, che naturalmente interpreta ogni cosa secondo le veline date alle agenzie da parte dei SS. Inquisitori. Nell'altro filmato, riassuntivo, si vede prima il sollevamento della pietra, poi quello dell'uomo. Il commento, e altri analoghi, sono alla radice dell'idea che la forza di Michele Misseri sia straordinaria ed erculea "ecco con quale naturalezza lancia il masso, ecc.": questo è più o meno il commento telegiornalistico, da cui nasce la leggenda di Michele Omerico alla Guerra di Troia. L'assenza del sonoro naturale impedisce sia di capire che cosa gli avessero detto di fare (in altro filmato ancora di Antonio Giangrande sembra che gli sia stato ordinato di ripetere i gesti. Il che risulta involontariamente confermato da quel che dice la giornalista quando afferma "sembra di essere sul set di un film", e su questo si concorda). E' una vera recitazione a pro dei credenti nella colpevolezza della famiglia Misseri, a 3/3, 2/3 o 1/3. Senza il sonoro non si può capire se quello che ha in mano è una vera pietra o altro (potrebbe anche sembrare una scatola di cartone prima accartocciata poi raddrizzata, comunque di non grande spessore), in quanto non se ne sente il tonfo caratteristico nel cadere a terra. L'alzata del carabiniere (ho anche fermato le immagini nei punti salienti) non dimostra nulla, in quanto il sollevatore non si vede, nascosto dal corpo del "sollevato", che risulta più alto di almeno 15 cm ad occhio, e pesante in proporzione (non è uno stecchino). L'altro filmato dimostra altresì che le scene sono montate e non sempre col medesimo ordine, per cui non si capisce quanto siano effettivamente successive. Provando a vedere le immagini senza il commento, cioè mute, vorrei sapere quanti capiscono che cosa stessero in realtà facendo gli uomini del gruppo. Direi che il tutto non serviva ad altro che a far credere al pubblico fideista la veridicità della versione anti-Sabrina. I commenti dell'altro filmato sono in questo senso indecenti ed addirittura passibili di denuncia per diffamazione a mezzo televisivo, e questo a spese della collettività che paga il canone RAI.

Manlio Tummolo ha detto...

SULLA PANTOMIMICA DI MICHELE MISSERI.

Osservando il filmato pubblicato da Antonio Giangrande, malgrado vi sia la notevole intuizione dei trucchetti da baraccone impiegati dalla SS. inquisizione, a cominciare dalla dichiarazione di aver risolto il caso "al 90 - 95 %" (sarei curioso di sapere come un singolo caso possa essere distribuito in percentuali) usando con aria melliflua e furbesca il condizionale ed alludendo, fin da allora, ad un 10 - 5 % più rilevante del 90 - 95 %, si nota, oltre alla scena di ginnastica campestre, anche l'intervista stavolta con MEDIASET, dove mostra una corda (non l'originale) nel modo in cui avrebbe imbracato il corpo di Sarah e calato sotto. Piccola nota: a che serviva tanto lavoro, quando un forzuto come lui, poteva sollevarlo e calarlo nel pozzo con le mani ? forse per non lasciare le impronte ?
Ma andiamo avanti: con la corda già predisposta, della quale non si sa chi abbia fatto i nodi, cerca di mostrare su se stesso (non sulla giornalista, se questa fosse stata coraggiosa come il carabiniere sollevato) come abbia compiuto tale macabra operazione. In realtà egli, da buon ex-becchino, mostrava come vengono calate le bare, non un corpo libero e nudo. La giornalista, se non erro, era la medesima che poi ha qualificato come "cretina", ma qui posso sbagliare, pronto a fare ammenda, perché, non avendo visto le prime trasmissioni sulla sua liberazione, mi limito a quel poco che è riportato nelle fonti di YOUTUBE, dove si vede ogni fesseria possibile, tra cui Hitler che discute con i suoi generali sull'inettitudine marinara del comandante Schettino (oh, che divertente, oh che bei giochi infantili e creativi ! Un altro filmato lo mostra in ritratti di ogni posa, dal santo, al vampiro, al diavolo, un vero mostro: in questo caso almeno c'è dello spirito effettivo).

Lo stesso Giangrande sembrerebbe avvalorare la tesi del Misseri unico colpevole, almeno così nel suo filmato.

Relativamente all'altra messinscena del foulard, operata dal dr. Strada, con sullo sfondo un ritratto di donna nuda (serio riferimento ad uno studio medico, dove si sa che, a scopi di studio anatomo-patologico, vi è sempre il ritratto di una bella donna nuda), si scopre che lo strangolatore non sa strangolare, ed è l'anatomopatologo che glielo insegna: "Guarda caro Michè, come si fa, così la prossima volta lo puoi fare di persona...".

Bene, e io dovrei credere a tutte queste pantomimiche, imposte o scelte dal Misseri, per credere nella sua colpevolezza ?

VitoVignera da Catania ha detto...

Buon giorno Prof Tummolo.Visto che il processo è fermo per sciopero ,apra la pagina di google, e clicchi :la voce di manduria è troverà sulla destra della pagina le dolci confessioni di Sarah ,con le udienze e vari interrogatori un po di tutti .Non perda tempo a vedere le fesserie fatte per scherzo su M.Misseri.legga i verbali del 8-5.2012 e del 22-5-2012 che sono molto interessanti.A più tardi.

carla ha detto...

buongiorno a tutti,direi che non si possa ignorare i trucchi televisivi e ne comenti di vari giornalisti,in cui trasmettono quello che più gli conviene,che poi lo facciano in maniera onesta o no,oppure possa dire le cose in buona fede pur magari sbagliando....
mi sovviene in mente alcuni esmpi,tipo traduzione:- valentina che viene accusata,di aver detto che "sarah era una poco di buono",quando invece è stato detto che" richiamava sarah di stare composta,perchè richiamava l'attenzione della gente cosa pensa di lei" e son cose che si fanno questi richiami,di questi attenzioni le ho avuto anch'io.....no signori bisogna fare un poema!....
-poi la traduzione delle intercettazione,intanto non completa e non preciso,ad esempio tra cosima e michele,mi soffermerei soppratutto sul punto,quando cosima dice:-mi pare,?lo sai che non puoi soffermarti a mi pare e tu vieni passato per santo e noi per le false...-a mio parere da intendere che lui michele in quel momento le stesse raccontanto una storiella non ben chiaro in mente,poi cosima prosegue col dire-e te ne stavi zitto e te ne stavi zitto.....-riferendosi ai 42 giorni,che non abbia fatto trapelare niente.....non mi riccordo dove avevo letto,invece la traduzione era -se stavi zitto, se stavi zitto-in cui ha tutt'altro significato.....
è per dirvi che avolte ,anche spesse volte, le informazione ci possono deviare con tanta facilità,per cui non escluderei il domandarsi altre possibili interpetazione a quanto vera o sbagliata potesse essere......

in cui ancora non abbiamo una testimonianza che qualcuno abbia visto entrare in quella casa sarah e in più non c'è una traccia certa che ci sia stata....l'unico dubbio che ho se mai, visto che si dice che il telefonino di sarah è caduta in garage a tal ora del accaduto,se si è parlato del segnale se ci è stato?...questo particolare mi sfugge , se c'è stato,qualcuno me la faccia presente....perchè se vi riccordate era stato detto,che mentre cadeva telefonino,c'era una chiamata in corso......allora hanno fatto un approfondimento al riguardo?.....
quello che ho presente che si è parlato tanto la presenza del telefonino di cosima.....ma il segnale del telefonino di sarah a quanto mi sforzi mi sfugge di aver sentito parlare....lo sappiamo solo da michele che dice che l'è caduta telefonino,mentre che suonava.....al di là di questo non abbiamo ancora niente della presenza che ci sia stata.......
che tutti erano al corrente che sarah era diretta in via deledda è chiaro ,ma che ci sia arrivata?.....
anche quello di essere stati condotti nel pozzo da lui michele puo essere benissimo interpertata in un altro modo,che inquirenti fossero al corente dei poteri di michele,per cui indotto a portarci lì.....
non sottovaluterei i retrosceni....anche ieri sera a porta a porta,si parlava di amanda e raffaele,si è parlato un qualcosa del genere, se uno vuole andare a vedere......e con segno del poi, a sorpresa perchè nessuno è andato a verificare!....buonagiornata

magica ha detto...

ho letto della parcella di 50 mila aeruo che misseri dovrebbe a galoppa .
bene . li dovrebbe dare se il caso fosse andato a buon fine x il suo assistito . allora ok.. galoppa aiuto' misseri a dire la verita?(una menzogna a quanto dice misseri che ha messo in prigione la figlia e sta la' da 2 anni,,e x una ragazza di quell'eta' è un danno irreversibile ) dico la mia che sono innocentista sul caso ..
ma .. non ha piu' valenza quello che galloppa riusci' ad estrappolare da misseri ..
lo scenario con l'andar dei mesi .. è diverso dal primo. ci fu un sequestro un sogno . che coinvolse la figlia con la madre m
allora la confessione di misseri che incolpa la figlia decade .
e misseri dovrebbe sborsare tutti quei quattrini x un avv che non giunse alla verita' anzi venne danneggiata la figlia . ..
se la procura ha abbandonato l'ipotesi di sabrina da sola che uccide la cugina . non puo' agganciarsi al sequestro con la madre ..

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,
quali dovrebbero essere le "confessioni di Sarah" ? Le sembra ragionevole che un giornale, qualunque sia, parli di "confessioni di Sarah" ? Fatte a chi, come e quando, su che cosa ? Naturalmente se mi capita, guarderò, ma vorrei ci capissimo: su ciò che scrivono i giornali, che non sia almeno riportare con precisione una documentazione giudiziaria, il mio interesse è piuttosto ridotto. Penso che, quanto Massimo Prati, ci offre su questo blog sia adeguato e sufficiente come documentazione, poi il resto va alla disponibilità del tempo. Penso che tutti noi abbiamo una vita che non è interamente dedicata al caso Scazzi.

VitoVignera da Catania ha detto...

@ Prof Tummolo . Forse mi sono spiegato male carissimo Prof .Il titolo è le dolci confessioni di Sarah,ma dentro l'articolo ci sono i verbali delle udienze non riportate dal caro Massimo nel blog e quindi altre udienze dei mesi successivi,fino a maggio,e in più altre notizie importanti.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Vito Vignera,
Si è spiegato benissimo, non dubiti: ma il titolo dato dal giornale di "libera informazione" ( e dov'è ?) mi pare assai mal attribuito. Comunque ho dato una prima occhiata per accettare il Suo consiglio, come del resto ho fatto per quel che riguarda il tanto decantato video del sopralluogo in Contrada Mosca. Ho visto che c'è molto materiale, tra cui testi del diario di Sarah Scazzi, che non sono riuscito ad aprire in quanto il PDF è lento a caricarsi. Resta il fatto che tutto questo materiale, ormai già visto ed osservato, non risolve affatto le obiezioni di fondo sulla questione, ed è che non esistono prove di colpevolezza su nessuno della famiglia Misseri, e parrebbe (stante un intervento su "Il quotidiano di Puglia") che anche i colpevolisti a 3/3 o 2/3 comincino a rendersene conto, loro malgrado.
Né si possono scambiare le fantasticherie amoroso-sessuali di un'adolescente con realtà determinanti e contrabbandarle per documenti di colpevolezza, come vorrebbero fare questi giornali, e neppure confonderle con le opere autobiografiche di Sant'Agostino e Rousseau.

Vito Vignera da Catania ha detto...

@ Prof Tummolo. Osservazione molto attenta la sua ,in effetti quello è il posto meno adatto per riportare dei verbali e tutto il resto del materiale cartaceo,pazienza ,e speriamo che migliorino. Purtroppo se non si ha una buona connessione è un po faticoso aprire i verbali in PDF,che personalmente ho letto in gran parte.Certamente non si arriva alla scoperta del colpevole però si capiscono tante cose che sia i giornali che la televisione non dicono ,perché fanno più notizia le dichiarazioni di quella fetente insieme alla figlia Anna Pisanò e Vanessa Cerra con il racconto del sogno, di quell'altro deficiente che è il fioraio. Certamente le dichiarazioni scritte nel diario di Sarah ci d'anno la conferma che la piccola aveva trovato in Ivano quell'affetto che le mancava in casa e che lei confondeva con amore oh infatuazione giovanile. Purtroppo caro Prof in galera ci sono 2 persone ,madre e figlia ,di cui una per la gelosia verso la cuginetta e la mamma per il sogno e un rilevamento dei ROS che indicano Cosima alle 15.23 circa è con una sicurezza e precisione che neanche gli Svizzeri hanno, dentro il garage della sua abitazione,cosa vietata dalla legge dei P.M. di questo processo ai limiti della legalità giudiziaria ,e dei diritti delle persone che vengono arrestate è tenute in galera per anni solo con indizi e nessuna prova di una certa logicità.Credo esimio Prof che nelle prossime udienze la musica cambierà ,e credo che parteciperà anche l'Avvocato Coppi ,agli interrogatori sia di Sabrina che di Cosima e che questa volta i cari P.M.la smetteranno con i sorprusi e le domande suggestive altrimenti le urla si sentiranno fino a Bari. Un caro saluto e buona notte Prof.Tummolo.

carla ha detto...

scusate,avevo chiesto cortesemente,se qualcuno ne abbia sentito parlare del segnale del telefonino di sarah in quella casa?,visto che michele ne parlò....
perchè ritengo che è l'unica prova possibile che sarah in quella casa ci arrivò,se è no ,non abbiamo nient'altro che parole buttate al vento....buonanotte

Manlio Tummolo ha detto...

Malgrado l'antenna satellitare TOOWAY OPEN-SKY, costatami, tra installazione, apparecchiatura, abbonamento, ecc. qualcosa come 534 € finora, estorti tra lì'altro con trucchi, informazioni date successivamente, "fatture" incomprensibili, ed altro. Certe cose e certi giornali li leggo sempre con difficoltà e lentezza. Dipende forse anche da una certa incompatibilità tra il mio antivirus e il programma ad es. del "Corriere della Sera", "Il Messaggero", e forse questa "Voce di Manduria".

Riguardo alla richiesta di Carla: l'unico testimone dell'arrivo di Sarah in casa sua tra le 14 e le 14.30 è lui, di lì non si sfugge. Avevo pure chiesto se si fossero fatte prove acustiche sull'udibilità di voci, suoni e rumori in quella casa. Solo lui ha "visto; solo lui ha "sentito", solo lui ha "strozzato", solo lui ha "soppresso". Per cui, o gli crediamo o non gli crediamo, tutto è concentrato in lui.

Manlio Tummolo ha detto...

Scusi caro Vignera, mi sono dimenticato di anteporre l'intestazione che era rivolta a Lei e alla Sua risposta.

magica ha detto...

ciao carla
l'ultima telefonata a sarah la fece sabrina mentre si trovava in strada con mariangela ., che non vedendola arrivare all'appuntamento la stavano chiamando ..
il cell di sarah squillo' mentre misseri le stava stringendo la corda al collo .. lo disse misseri che senti' il cell suonare mentre la sarh l'aveva stretto in mano .. quando la ragazzina perse il controllo ,il cell le cadde a terra dividendosi in due ,,

carla ha detto...

grazie Manlio e magica,
è la conferma che di sarah presente in quella casa ne parla solo michele....non l'hanno visto nessun altro e in più,ora non è che me ne intenda dei segnali accangi ecc.,nessuno abbia dichiarato che ci fosse stato segnalato il cellulare in casa misseri,penso anche se il telefonino di sarah fosse andato a pezzi,dovrebbe comunque risultato sulla chiamata di sabrina....ho presnte il fatto della chiamata davanti mariangela,mentre andavano cercare sarah....e se non sbaglio lui disse che sarah era già morta,quando mariangela arrivò....come si vede,qua qualcosa non torna,a sto punto sarah sarebbe dovuto arrivare in via deledda,intanto che sabrina e mariangela andavano in cerca ,per cui esiste questa chiamata ed un tratto silenzio.....come non si puo pensare,che magari sarah non sia stato tutt'altra parte? e magari rapita?....escludendo da quello che ci ha raccontato michele.....
sono daccordo con Manlio in questo caso che sotto torchio uno possa raccontare qualsiasi cosa,niente mi toglie il dubbio che non fosse stato minacciato o che lui abbia inteso in tal senso che se la sarebbero preso con la famiglia ecc.....non dimentichiamo che lui attesta, a quanto possa essere credibile,"che a sua figlia non sarebbe successo niente,che in paio di anni se la sarebbero cavati"....il fatto che si sia ripresa la colpa,che non sia un segno che si rese conto che non è come gli avevano fatto credere.....
il fatto che ci abbia portato al pozzo ,come già detto, potrebbe essere che sia stato indotto in quel luogo,perchè niente toglie che inquirenti siano stati a conoscenza dei poderi di michele....

mi viene in mente lo scorso quarto grado del caso Moliconi,alla dichiarazione dal padre stesso,Salvo sottile se ne guardò bene di lavarsi le mani,che lui non voleva avere nessuna responsabilità di quello che stava dicendo.....

ora che sia chiaro il buono e il cattivo c'è da per tutto.....ma non perdiamo di vista che la questura,lavora per la giustizia,purtroppo le mele marce ci sono e non è una novità,ma ringraziamo SIGNORE ,che esiste che c'è chi la fa funzionare ancora la giustizia.....per fortuna non siamo ancora ai tempi del nazzismo,in cui speranza non c'è n'era.....saluti

Daniele ha detto...

@Manlio Tummolo,

noto che finalmente ha avuto modo di vedere il video, ma momentaneamente mi preme di più mettere in chiaro alcune cose e ribattere punto su punto le Sue affermazioni (che a parer mio avevano ben poco a che fare col succo dell'argomento in questione).
Se avendo avuto scarso successo con la ricerca delle contraddizioni, voleva provare con l'analisi semantica, sappia che era mia intenzione attribuire al termine "incredulo" lo stesso identico significato da Lei fattomi notare, nessun altro.
Tuttavia il fatto che qualcuno non creda a qualcosa, non necessariamente significa che quel qualcosa sia intrinsecamente incredibile e tale per tutti. E' una valutazione puramente soggettiva.

Ecco chi erano coloro i quali non credevano che il Misseri sarebbe riuscito a sollevare il masso, grossa pietra o dir si voglia:

http://www.lavocedimanduria.it/wp/misseri-potrebbe-avere-avuto-laiuto-di-un-complice.html

trattasi di uno dei tanti articoli risalenti a un periodo antecedente al sopralluogo in questione (avvenuto per quanto leggo in rete intorno al 6 Novembre 2010), ma io facevo comunque riferimento ad alcuni interventi da parte di opinionisti o giornalisti visti all'epoca in TV.

Circa i giratori di frittate e gli arrampicatori di specchi, non ho ben capito chi siano e quali sarebbero le frittate e gli specchi di cui parlava, tuttavia, credo che specificarlo, oltre che insinuarlo, sarebbe stato anche e soprattutto nel suo interesse.
Se poi rilegge i commenti precedenti, noterà che Lei ha ripetuto per giorni e giorni cose dette e ridette ed esposto le proprie opinioni in egual misura di quanto possano aver fatto altri, dunque non vedo di cosa dovrebbe lamentarsi.
Non ho ancora capito se qui vige una regola per la quale dovrei evitare di dissentire dal Suo parere e tale per cui dovrei concordare con Lei sempre e su qualunque cosa, oppure tacere.
Per non apparire insistente, dovrei leggere commenti in cui in sostanza mi si dà del credulone, e sorvolare senza neanche provare a spiegare i motivi per i quali mi sono fatto quell'idea? motivi un tantino più concreti del credere (da buon "seguace di YouTube") a qualunque cosa purché compaia in un filmato e senza neanche pormi alcune domandi basilari.
Quel filmato è palesemente ben diverso da quelli "parodia"(o meglio:"idiozia") di cui l'intero WEB è ormai pieno zeppo. Non so se ha capito, ma è stato trasmesso in vari TG, non l'ho visto soltanto su YouTube. Si tratta dunque di un filmato che con tutta probabilità, per un motivo o per un altro, sarà visionato all'interno di una o più aule di tribunale, da giudici e periti a vario titolo che dubito si lascino incantare tanto facilmente da trucchetti che tutti potrebbero smascherare con facilità come Lei sostiene.
E poi, perché posizionare sull'imboccatura del pozzo un masso la cui rimozione da parte del solo capro espiatorio sarebbe risultata difficilmente credibile? Se era tutto organizzato, bastava lasciarlo aperto o collocarci sopra qualcosa di più leggero, oppure evitare di renderne pubblico il peso e le dimensioni per poi vedersi costretti a inscenare una rischiosa pantomima.


---SEGUE---

Daniele ha detto...

... ...

Comunque sia non ha importanza, credo che i nostri pareri in merito siano ben chiari, inutile insistere e non metto in dubbio che Lei abbia i suoi buoni motivi per vederla in un determinato modo, non dissento neanche, semplicemente dal mio punto di vista non vedo concreto motivo di pormi i Suoi stessi dubbi ma ciò, certamente non significa che potrei affermare con certezza assoluta che il video sia reale, che la scena sia autentica, la pietra vera... e via dicendo, men che meno potrei affermare che una simile scena, pur assumendo non sia artefatta, dimostri inequivocabilmente la colpevolezza del Misseri (sulla base dello stesso principio il colpevole potrei essere anche io (dato che con tutta probabilità riuscirei a svolgere le medesime operazioni) o chiunque altro), mi interessa soltanto che non si dubiti aprioristicamente della mia capacità di valutazione come se fossi un fesso che crede negli asini volanti, dato che la circostanza in questione è obbiettivamente ben diversa.


Se ha avuto modo di leggere l'articolo che ho postato in alto (non la obbligo, sia ben chiaro!) avrà notato che i dubbi sul sollevamento del masso erano partiti proprio dagli investigatori che già sospettavano l'eventualità di un complice e già esaminavano i tabulati telefonici alla ricerca di eventuali richieste di aiuto da parte del Misseri. Indagini queste ultime che non sono cessate a fronte della dimostrazione pratica, vera o presunta data dallo stesso, e che il 22 Febbraio del 2011, grazie appunto a una telefonata apparsa sospetta e ad alcune intercettazioni ambientali, hanno portato all'arresto del nipote e del fratello del Misseri, rilasciati, se non erro, dopo una decina di giorni, che comunque non sarebbero roba di poco conto se le accuse dovessero rilevarsi del tutto infondate.


Precisazioni varie:

-Misseri non ha dato della cretina alla Cavo bensì a un'altra giornalista, un'inviata di QuartoGrado.

-Nel video è visibile un canneto, una stradina e molti alberi... niente di strano, il luogo è quello o almeno molto simile a quello che compare in moltissime altre riprese come luogo dell'occultamento.

-Ho letto in un'altro articolo che il masso in questione non era quello originale posto sull'imboccatura del pozzo, bensì uno di dimensioni ad esso paragonabili.











@Vito Vignera,

apprezzo il Suo invito a porre fine a questa discussione a tratti fin troppo accesa che si protrae ormai da giorni, ma Le assicuro che da parte mia non vi è mai stato alcun intento malevolo, soltanto un voler esprimere le mie opinioni e motivarle, curandomi che non ne venisse frainteso il senso, cosa di cui purtroppo ho avuto impressione in più occasioni e che dunque mi ha spinto ad insistere su alcuni punti.
Mi spiace per l'eventuale disagio arrecatole e mi scuso con Lei, così come con gli altri utenti del Blog.





Saluto tutti

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