mercoledì 5 ottobre 2011

Sarah Scazzi. Ad un anno dal ritrovamento del corpo di Sarah occorre chiedersi se mai le daremo Giustizia

Sarah Scazzi
Un anno fa, il 6 ottobre 2010, il corpo di Sarah Scazzi fu rinvenuto in una cisterna in località "Mosca", al confine fra Taranto Brindisi e Lecce, a farla ritrovare l'ormai famoso "Zio Miché". Senza le sue parole ora della ragazzina non si saprebbe nulla, sua madre sarebbe una delle tanti madri italiane che cercano i loro figli e Sarah una foto appesa nelle bacheche dei dispersi, come Emanuela Orlandi, Angela Celentano, Denise Pipitone, Cristina Golinucci, Livia ed Alessia Schepp... e chiedo scusa a chi non ho inserito. Ad un anno dalla ricomparsa del corpo, però, non pare che la Giustizia abbia trionfato dato che tutto sembra ancora in alto mare. Questo a causa del giro contorto di chi è stato coinvolto nelle indagini, siano procuratori, avvocati, indagati e testimoni, un giro vizioso che ha portato l'indagine a fornire basi fragili buone solo per insinuare pregiudizi nell'opinione pubblica. Dopo una partenza col botto, in cui tutto pareva essere chiaro, sono arrivati i colpi di scena, i cambi graduali delle confessioni, il percorso verso la redenzione dell'iniziale unico indagato reo-confesso. Percorso voluto, lo ha detto ad una giornalista l'ex orco, dal primo avvocato dello zio che, premendo nella ricerca di una diversa verità, ha finito per coinvolgere ed accusare la cugina e la zia della piccola Scazzi. A questi nel tempo si sono aggiunti i parenti dello zio, altri avvocati ed anche testimoni che, si dice in procura, sono reticenti e falsificano la realtà.

E grazie a questo i Pm, dopo aver fatto percorsi diversi ed aver accantonato l'unico testimone che di certo ha avuto a che fare con Sarah in quel maledetto 26 di agosto, hanno creato una ricostruzione alternativa. Nel frattempo lo zio ha proseguito nel suo giro vizioso, fattosi tondo, ed è tornato alla iniziale confessione. Però nel percorrere le traiettorie, sia lui (con le telefonate) che gli inquirenti (con le soffiate) sono incappati in altri personaggi poi coinvolti nell'inchiesta. E questi coinvolgimenti hanno creato una sorta di ansia da stress, quasi che i parenti più stretti del contadino, quasi che gli amici e i parenti del fioraio, avessero una intrinseca convinzione d'essere chiamati a testimoniare da un momento all'altro. Non è stato facile per loro districarsi al meglio fra la ragnatela tessuta in maniera inconsueta dalla procura, perché è bastata una parola storta, anche telefonica, per restarvi attaccati e finire indagati. E pur se la cassazione ora pare aver ristabilito qualche distanza, per chi dovrà affrontare il processo è certa solo l'ansia. Perché si può tranquillamente dire che in questo "caso" di certo non c'è proprio nulla, neppure per la procura dato che non ci sono testimoni su cui fare un sicuro affidamento. Prendiamo le iniziali parole di chi ha visto Sarah uscire di casa o camminare per strada. Sua madre ha affermato più volte che l'uscita era avvenuta sulle 14.30, così anche la badante romena. Oltre a loro due, ma in casa c'era anche Giacomo Scazzi (ed io non ho ricordo di orari usciti dalla sua bocca) c'è una coppia di fidanzati che a più riprese, anche in schermo, ha affermato di averla vista sulle 14.30 mentre andava spedita in direzione della casa di sua cugina.

Queste le testimonianze fornite ai carabinieri ed ai programmi televisivi dal 26 agosto alla metà di novembre, cioè da quando Sarah la si cercava viva a quando il reo-confesso "Zio Miché", nel suo percorso verso la redenzione, coinvolse completamente la figlia accusandola di aver ucciso al posto suo. Per cui erano quattro le testimonianze che, minuto più minuto meno, concordavano in tutto e lasciavano poco spazio ad ipotesi alternative. Però, una volta arrestata la cugina (non inseribile in un quadro testimoniale siffatto), tutto cambiò. Gli inquirenti fecero fare uno sforzo mnemonico alla madre ed alla badante, questo grazie ad uno scontrino che segnava le 12.45 circa, ed il tutto si modificò anticipandosi di mezz'ora, tanto che il consueto pranzo delle 14.30 (concetto ripetuto varie volte in quel periodo) si può dire venne consumato sulle 13.45. Fatto questo si insinuò il dubbio anche nei fidanzati che in diverse occasioni avevano ribadito la certezza dell'orario, orario che così si appiattì a quello desiderato andando a combaciare col nuovo fornito dai familiari. Ed ecco che quattro testimonianze favorevoli all'indagata si trasformarono in quattro testimonianze favorevoli all'Accusa.

Ma un'altra testimonianza stava per fare da raccordo a queste. Il vicino che aveva detto di averla vista sulle 12.45 ebbe un flash improvviso, anche lui stimolato dai procuratori (come dichiarato in articoli di stampa), e spostò l'orario sulle 13.45/13.50. A quel punto tutto ciò che era passato dalla parte opposta trovava una ulteriore conferma ed accusava la cugina a cui, a fare da argine all'avanzata della procura, rimasero solo gli sms inviati e ricevuti. Ma anche a questi gli inquirenti trovarono una spiegazione. Non è stata Sarah ad inviarli perché, scrissero una volta avute in mano le nuove testimonianze, in quell'orario la piccola era già morta, uccisa dalla cugina col tacito aiuto di sua madre, ed i messaggini altro non sono stati che un depistaggio messo in atto dall'assassina per crearsi un alibi. Questo è quanto, e se non basta parliamo della terza perizia dei Ros che a forza di provare e riprovare ha inserito i cellulari un tanto in casa ed un tanto in garage. Per non citare il sogno floreale che prima o poi verrà tirato in ballo. Quindi al momento, e con questo si andrà a processo, "Zio Miché" nulla c'entra perché la sua unica colpa è quella di aver caricato un corpo morto in auto e di essersene disfatto. Questo lasciando stare gli aiuti parentali, che la cassazione non vuole ci siano stati, e considerando solo lui in combutta con la moglie e la figlia assassina. 

Ma le testimonianze, che ora concordano, reggeranno ad un intenso interrogatorio? Riusciranno i testimoni a ribadirle in un'aula di tribunale? Reggeranno il confronto coi filmati discordanti, più volte visti nei mesi, che, ci fosse un giudice equidistante, sarebbero concessi alla Difesa? Testimoniare in un processo non è come fare quattro chiacchiere fra amici, e se il Pg vorrà opporsi a certe domande, in modo da preservare i suoi testi e le loro testimonianze, dovrà avere elementi validi in mano, elementi che non paiono esserci viste le diverse versioni fornite nel tempo. Con ciò torniamo a quanto detto inizialmente, al fatto che non pare esserci una soluzione a portata di mano, un assassino valido (anche perché chi urla la sua colpevolezza viene snobbato e lasciato libero). Detto questo occorre aggiungere che, con alte probabilità, quanto ricostruito dalla procura non basterà ad incolpare la cugina dell'omicidio. Ad oggi c'è da credere che fra qualche anno saremo ancora qui ad interrogarci ed a chiederci il motivo per cui chi ha ucciso Sarah non sia in carcere.

E sarebbe paradossale riunire nuovamente la famiglia Misseri sotto lo stesso tetto, nello stesso paese che ha applaudito l'arresto della zia, ad ottocento metri da dove vive la madre di Sarah, ad un passo dal Cimitero dove la ragazzina riposa. Ma forse è meglio dire "sarà paradossale" perché continuando così le cose questo capiterà quasi certamente. Capiterà a causa di indagini unidirezionali che hanno solo cercato indizi a colpa non considerando validi quelli a discolpa che, anzi, sono stati portati ad essere falsi alibi. Capiterà perché nessun giornalista ha mai cercato valide spiegazioni a quanto di volta in volta usciva. Capiterà perché l'opinione pubblica si è adagiata sul divano dell'accusa e, ad occhi chiusi, si è addormentata sulla voce monocorde della litania raccontata dai media.

E capiterà anche che ci troveremo costretti a dover chiedere scusa alla stessa Sarah per l'incapacità che abbiamo dimostrato, per il tifo da stadio che i vari schieramenti, con parole a volte sopra ogni riga, hanno portato avanti. Perché, pare incredibile ma è vero, ci sono persone convinte che chi non la pensa come loro non voglia per Sarah la stessa Giustizia. Tutti vogliono Giustizia per Sarah, sia chi crede la cugina colpevole sia chi la crede innocente, non è trovando un colpevole ad uso e consumo dei più che si fa Giustizia. La scure della Giustizia deve abbattersi sul colpevole, non su un colpevole. E tutti dovremmo chiederci se veramente in questo anno si è fatto quanto si doveva fare per Sarah e se gli schieramenti opposti hanno davvero aiutato la Giustizia che vogliamo sia fatta.



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266 commenti:

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Giacomo ha detto...

Marco non sono d'accordo.
Leggendo bene la sentenza, la Cassazione ha semplicemente detto, che, allo stato degli atti, non è viziata la parte che dimostra che Sarah è uscita alle 13,55. Ma se mi fai la cortesia di indicarmi il punto preciso della sentenza che dice che è dimostrato che Sarah è entrata in casa Misseri alle 14,00 te ne sarei grato.
La Cassazione sostiene semplicemente che, dando per buona la ricostruzione degl'inquirenti, secondo la quale Sarah è uscita alle 13,55 e in base alla quale, a causa dell'arrivo di Mariangela, Sarah non può essere stata uccisa dopo le 14,40, ebbene questo non dimostra affatto che Sabrina e Cosima abbiano ucciso Sarah e l'abbiano uccisa in casa e l'abbiano uccisa prima delle 14,20.
Al punto 7.2 è spiegato molto bene che il rapporto dei carabinieri non dimostra affatto che il cellulare di Sarah alle 14,28 era all'interno di casa Misseri.
Probabilmente sei stato fuorviato dal titolo della Gazzetta: la Cassazione smonta l'alibi di Sabrina.

Ma adesso l'estensore dell'articolo sta ricorrendo ai sali per riprendersi dallo shock della notizia della rimessione

Giacomo

Anonimo ha detto...

Sì sì, Giacomo, scusa il refuso, era ovvio intendessi il PG e non il Gip. E' ovvia premessa, da parte mia, che si rispettano tutte le sentenze e decisioni, non solo della Cassazione, ma di qualsiasi tribunale: questo è quello che abbiamo e quindi questo ci teniamo, non ci piove
Mi stupisce che tu parli di una campagna di stampa che, all'origine, è stata avviata da Sabrina, con tutti i mezzi; il fatto che le si sia ritorta contro, con la conoscenza dei fatti, è cosa che lei non aveva preventivato.
Io tratterei invece della campagna diffamatoria innestata come ti ho già detto, da scribacchini appoggiati, caso strano?, dalle reti del capo di governo. Per te è di poco conto? Per me no. Buttarla in politica? E come fai a non farlo, se c'è un premier che ha bisogno che gli si apra la strada per la rimessione dei suoi processi? Che mette uomini a contrastare i suoi ruffiani? Non so se ti rendi conto: è stato ritirato il mandato di arresto per Lavitola, da non credersi. Rupe forcaiola? Punti di vista, rispettabile come tutti gli altri. Personalmente non avrei arrestato la moglie di Tarantini, e ritengo giusto il biasimo nella fattispecie, ma Tarantini sì. Quindi, non sono io che la butto in politica, E' politica. L'immagine della giustizia, in Italia, è ai minimi termini: la gente sa che chi ha soldi e avvocati delinque liberamente, chi non li ha paga per tutti. I Misseri non hanno soldi, eppure si permettono avvocati del livello della conte e di coppi (la guardia di finanza dorme, vedo), e chiunque può fare, e fa, 2+2. Io, personalmente, ritengo che la Procura abbia agito con prudenza e meticolosità, che i fatti siano di tutta evidenza, che Potenza non dovrebbe cambiare nulla, se non il fatto che probaiblmente per un po' avremo assassine a piede libero per i giochini giudiziari di Coppi, gli stessi che qualche tempo biasimava pubblicamente in quanto utilizzati per allungare i tempi e liberare delinquenti. Dei quattro gatti che hanno applaudito l'arresto di Cosima non mi curo, perchè ce ne sono 104 per ognuno di loro che hanno accolto con soddisfazione l'arresto, pure troppo tardivo, senza per questo applaudire o scendere in piazza.
ciao
Rupe Tarpea

Marco ha detto...

Giacomo, chi ha mai parlato di Sarah che entra in casa? Non ho letto alcun articolo, faccio solo riferimento al paragrafo 11 delle motivazioni della Cassazione, che parla ANCHE dei movimenti delle indagate, cita una serie di testimonianze, tra cui anche quella del fioraio, e ritiene che nelle argomentazioni del tribunale non vi siano vizi di alcun genere, come invece evidentemente sosteneva la difesa. Questo fatto, permettimi, mi sembra un passo indietro rispetto al provvedimento del 17 maggio scorso, che praticamente demoliva tutte le argomentazioni del tribunale invitandolo a motivare meglio e a tenere conto delle tesi difensive in riferimento a tutto l'impianto accusatorio, tabulati e testimonianze comprese. Ora non so come si svilupperanno le prossime fasi processuali dato che c'è un'istanza di rimessione in corso, ma in un'eventuale nuova udienza di esame la discussione sarà esclusivamente sui motivi rilevati dalla Cassazione, quindi non più tabulati e testimonianze. Poi è chiaro, e lo davo per scontato, che parliamo solo di indizi che giustifichino l'adozione di provvedimenti cautelari. Il processo sarà una storia a parte, dove tutto sarà rimesso in discussione (e, a scanso di equivoci, io fino a prova contaria propendo ancora per la tesi che vede estranee madre e figlia).

Anonimo ha detto...

E' una battuta tranquilla Norma, non ti esulcerare per così poco. Per il resto, se vuoi rimanere alla cantilena dello squillo delle 14.28, fai pure. La Cassazione invita a colmare vuoti e precisazioni, tanto che fa pendere la soppressione di cadavere (informati, apre molte, ma molte strade contro le due), qualifica come attendibili i testimoni, non scarcera.
Non conosco Mimmo Mazza, quindi non saprei dirti.

Giacomo, in effetti a me ancora non risulta la rimessione, però può essere una fuga di notizie e il sito del TG 1 la piazzata in quel modo. Aspettiamo

Rupe Tarpea

Anonimo ha detto...

"l'ha" piazzata*

Rupe Tarpea

Giacomo ha detto...

Rupe Tarpea.
Capisco le tue rimostranze, ma a me interessa solo che in galera ci vada chi ha ucciso Sarah veramente.
Dopo si può dire tutto e il contrario di tutto.
E il punto è proprio questo. Che molti si sono fatti una convinzione extraprocessuale sulla responsabilità di Cosima e Sabrina.
Perché in buona fede hanno ascoltato tutte le falsità dei media. Molte notizie erano scientemente false e quando non erano false erano tendenziose.
Per tutti un unico caso.
Quanto durò il gesto di Cosima che spinse indietro il marito con la mano, anzi con due dita, perché con le rimanenti stringeva un paio di chiavi? un secondo, forse anche meno. Lo fece per sottrarlo all'indescrivibile ressa dei giornalisti che si accalcavano intorno a lui da tutte le parti.
Quella frazione di secondo è stata riproposta MIGLIAIA di volte, continuamente, sistematicamente, ossessivamente, in bianco e nero, a colori, al rallentatore, con fermo sul fotogramma.
Non è un modo di alterare la realtà questo?
Ma la cosa grave è che quella scena è stata allegata agli atti del processso dai giudici per dimostrare che Cosima era un'anima nera.
E non solo quelle scene sono state allegate.
Ecco perché gli Avvocati hanno chiesto la rimessione. Perché i giudici si sono dimostrati troppo permeabili alle suggestioni mediatiche, anche senza rendersene conto.
Ed hanno allegato l'aggressione a Cosima che veniva arrestata, con i TESTIMONI che ESULTAVANO e saltellavano.
Sabrina CHE NON E' MAI ANDATA IN UNO STUDIO TELEVISIVO si espose per un mese quando di Sarah si sapeva solo che era scomparsa, e io sono convinto che neanche lei sapeva con certezza quello che le era capitato. Era pressata ed inseguita dai giornalisti. Non si sottrasse. Ma Sabrina aveva solo 22 anni ed era un po' lusingata da tanta attenzione. Semplice ed innocente vanità femminile. Eppure quel suo porgersi spontaneo non andò giù alle vecchie galline superpittate dei salotti televisivi e alle stesse giornaliste che la intervistavano. Niente è più perfido di una donna invidiosa per motivi abietti, perché Sabrina rubava loro la scena. E allora giù: Sabrina è una cozza, una grassona che invidiava la bellezza di Sarah e per questo l'ha uccisa!
Guarda, potrei continuare a lungo.
Mentre molti hanno visto quelle trasmissioni secondo l'ottica che volevano quelli che le inscenavano, io le ho guardate con lo sguardo opposto di chi vede come cercano d'incastrare un'umile e semplice ragazza del popolo uguale in tutto alle ventenni di qualsiasi parte d'Italia. Quante ce ne saranno? migliaia, decine o centinaia di migliaia?
Eppure a lei hanno un po' alla volta appiccicato addosso la maschera di un mostro.
Forse il processo dimostrerà che Sabrina è responsabile. Ora non possiamo saperlo. Ma Sabrina fino ad allora avrà diritto almeno al beneficio del dubbio, se proprio non le vogliamo applicare il concetto previsto dalla nostra Costituzione di presunzione di non colpevolezza, fino all'eventuale condanna.
Ciao, Rupe Tarpea.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Marco.
Se vuoi sentire un mio parere, la Cassazione ha voluto rendere l'onore delle armi ai giudici di Taranto. Dopo averli demoliti per un'intera sentenza, alla fine gli ha detto: "Riconosco che vi siete impegnati a fondo.
Siete stati bravi e pazienti a riuscire a tirar fuori dai testimoni i nuovi orari, in base al principio dell'affinamento del ricordo (secondo me c'è dell'ironia molto molto sottile su questo affinamento del ricordo).
Purtroppo avete lavorato per niente, perché tutto il vostro lavorio costituisce un vago quadro indiziario, non certo dimostra che Sabrina e Cosima hanno ammazzato Sarah in casa tra le 14 e le 14,20"
Ma, ripeto, non ha inteso demolire nessun alibi. O semplicemente ha inteso dire che non c'è bisogno dell'alibi per dimostrare che Sabrina non ha ucciso: mi dovete prima dimostrare che Sabrina ha ucciso e poi l'alibi falso verrà da sé.
Il punto forte dell'accusa era che CERTAMENTE il telefonino di Sarah alle 14,28 era all'interno dell'abitazione dei Misseri: era il riscontro oggettivo, la prova tecnologica.
La Difesa ha presentato una controperizia per dimostrare che non era assolutamente certo che il cellulare di Sarah alle 14,28 si trovasse anche solo nei pressi della villetta e i giudici non ne hanno tenuto conto. E la Cassazione ha annullato anche per questo. Quindi lungi dal demolire l'alibi di Sabrina, la Cassazione l'ha rimesso in piedi. Erano le ordinanze impugnate che avevano preteso di dire che l'alibi di Sabrina era falso.

Io lo so bene che sei un garantista a tutto tondo e ho sempre apprezzato i tuoi interventi.
E quello che hai scritto è dettato dal rammarico che la Cassazione abbia ritenuta motivata la circostanza che Sarah è uscita alle 14,00.
Io come te sono convinto che Sarah è uscita di casa alle 14,28. Ma la Cassazione non se l'è sentita di considerare inattendibile la madre della vittima.
Per cui ha aggirato l'ostacolo e ha detto: "Va bene. Ma l'uscita anticipata di Sarah non dimostra niente riguardo la responsabilità di Sabrina"

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

"Ma fui io sol là dove fu per ciascun di torre via Fiorenza, colui che la difese a viso aperto", rispose Farinata a Dante nel cerchio dei superbi. Ebbene, posso vantarmi di essere stato il primo, e per parecchio, l'unico a sollevare la questione del trasferimento del procedimento in altra sede, che auspicavo ben lontana, come ad Aosta o a Bolzano. Vedremo poi che cosa è stato deciso. Un vivo elogio alle argomentazioni di Giacomo, che ha rintuzzato tutte le facezie della dura pietra senza sesso e senza coscienza civile, una delle tante e troppe "pietre dello scandalo" che hanno imperversato in questa situazione. Elogio anche a Bea e a Norma, che ne hanno rintuzzato l'inutile aggressività. Anocra non si vuol capire (ma ne sono in grado ?) che la Cassazione non entra nel merito del delitto, a maggior ragione trattandosi della sola conclusione delle indagini preliminari, e non dice chi sia l'innocente o il colpevole, come questi fanatici apologisti della SS. Inquisizione tarantina vorrebbero e pretenderebbero. Questi lettori di gialli da quattro soldi (tipo Mondadori, per intenderci) non vogliono rendersi conto che non c'è un elemento contro Sabrina Misseri e la madre. I magistrati di Cassazione dicono l'esatto contrario di ciò che hanno capito questi tardivi di comprendonio, sostenendo appunto che nell'orario cruciale, tra le 14 (presunta ora di uscita di Sarah Scazzi da casa sua) alle ore 14. 43 (arrivo certo di Mariangela Spagnoletti), nulla di concreto tirano fuori i SS. Inquisitori per dimostrare chi, come, quando e dove abbia strangolato quell'infelice ragazza, la quale trovando certi avvocati da strada o da forum telegiornalistico o internettiano, è sicuramente ancora più infelice, perché non ricaveranno un ragno dal buco. Allo stato attuale ancora non so con precisione la decisione della Cassazione, ma come giustamente ha rilevato Giacomo, è chiaramente orientata all'accettazione, che poi è molto meno rara di quello che si crede, solo che non se ne parla (infatti chi mai se n'è accorto che il processo Claps-Restivo è stato appunto "rimesso" a Salerno ?). Quanto al mio stato mentale, illustre pietra dura, lo si verifica dal fatto che, vedi che follìa, ciò che avevo asserito fin dall'attacco agli avvocati Russo e Velletri, alla fine è avvenuto. Che pazzo, ma che pazzo che sono !
Pietra dura sì che è sano di mente,
sarà per questo che non ha intuito niente !

Marco ha detto...

Giacomo, solo per completare e chiarire meglio il senso del mio ragionamento, aggiungo anche che si deve tener conto che la Cassazione si è espressa non sull'ordinanza del GIP, che non aveva avallato il sequestro di persona, bensì sul provvedimento del Riesame che viceversa evidentemente (le motivazioni complete non sono mai state pubblicate) aveva ricostruito diversamente la dinamica, comprendendo il fatto raccontato la prima volta dal fioraio. Questo si evince leggendo attentamente i paragrafi 10, 11, e 12, dove tra le altre cose la Cassazione dice che è ben motivato dal tribunale il fatto che la versione del fioraio più attendibile sia la prima e non le successive dove ritratta e parla di sogno. Quindi, ripeto, sempre parlando di quadro indiziario, viene valorizzato il fatto che almeno Cosima sarebbe stata vista in giro per Avetrana prima delle 14:28, e secondo la prima versione del fioraio, in compagnia di Sarah, con una figura sul sedile posteriore, con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda la loro dichiarata presenza in casa a quell'ora. Questo è quanto io ho colto, anche se ormai il caso è talmente ingarbugliato che è pure possibile che abbia preso una cantonata.

Elvira ha detto...

Norma, Mimmo Mazza ha ben interpretato la sentenza.Infatti la Cassazione avendo accreditato l'orario di uscita di Sarah ha dato una grossa mazzata alla difesa di Sabrina. Mi spieghi se Sarah è uscita alle 14,00 dove è stata fino allo squillo delle 14,28 e soprattutto perchè non ha risposto alla sua amica che oltre a mandarle un messaggio l'ha anche chiamata. E' evidente che non lo poteva fare perchè molto probabilmente già morta. Allora chi ha fatto lo squillo delle 14,28 se non Sara?
E' evidente solo qualcuno che sapeva il modo in cui comunicavano le due cugine ed aveva interesse a dimostrare che a quell'ora Sarah era ancora viva. L'unico che non ha potuto fare lo squillo, a mio modo di vedere è proprio Michele.
Trai tu le conclusioni, senza voler essere colpevolisti, anche alla luce delle innumerevoli bugie di Sabrina e al fatto che la Cassazione ha espressamente detto che esistono i gravi indizi per la soppressione del cadavere a carico di Sabrina e Cosima.
.

Anonimo ha detto...

Incomprensibile Tummolo, quando mai Norma ha rintuzzato, argomentato, fatto alcunché? E che significa che hai ipotizzato lo spostamento del processo? Qualsiasi azzeccagarbugli, per prendere tempo e cercare di tirare fuori dai guai il suo cliente, lo richiede: ehi! lo dice coppi in tempi non sospetti, mica io...se vuoi ti riposto l suo intervento. A disposizione :)

Rupe Tarpea durissima e asessuata :)

Giacomo, le danze le ha aperte Sabrina, e non aveva bisogno di andare in uno studio televisivo, aveva le televisioni lì: ogni tre per due a Domenica 5, e poi nel pomeriggio della D'Urso, e poi sul 2, sull'1 e su Rai 3. Ha fatto di Avetrana e delle varie testate, il suo studio televisivo. Davvero vorresti negare questo?
Ricordo bene, il gesto di Cosima e le sue riproposizioni, così come rammento Valentina: in una famiglia normale, dove non c'è succube e padrone, un coniuge e men che meno una figlia si permetterebbe mai di trattare l'altro in quel modo. Il massimo sarebbe uno sgomitamento con occhiate dìintesa, non lo spingere o inveire come fece la figlia. dimostra, come minimo, una subalternità.
Su quanto hanno proposto i media infilerei anche Meluzzi, la Corbi, la Cavo, che a mio parere, ma non solo mio, hanno manipolato il manipolabile: partendo dai risultati di Strada sullo stomaco, passando per le interviste pilotate e spesso indecorose, finendo con certi articolacci letti negli ultimi giorni. anche oggi si parla di rimessione avvenuta, mentre ancora sentenza non c'è.
Sabrina a menon sembra proprio una povera ragazza del popolo incastratta, piuttosto mi pare una scaltra bgiarda, che ha mentito oltre l'inverosimile. Gli interrogatori pubblici sono lì a dimostrarlo.
Poi certo, ognuno se la guarda dall'angolazione che vuole, ma le bugie tali restano, e i depistaggi pure.
E non perchè Cosima spinge il marito, o Valentina lo richiama all'ordine procacciando avvocati di grido ad ogni piè sospinto, ed estromettendo coloro che non seguono la sua agenda: rimangono perchè tali sono, senza alcun dubbio.
O nonci troviamo nemmeno sulle mastodontiche ed evidentissime bugie?

ciao

Rupe Tarpea

Giacomo ha detto...

Marco.
Un'altra cosa. Le motivazioni della Cassazione riguardano solo i cosiddetti motivi "de libertate".
Riguardano solo la liceità di tenere l'indagato in custodia cautelare.
E la Cassazione su questo è tassativa: non esistono motivi per tenere in galera Sabrina e Cosima, allo stato attuale degli atti.

Giacomo

Anonimo ha detto...

SE ERA TASSATIVA perchè è ancora IN GALERA?
Intanto è stata riconosciuta, dalla Cassazione, la validità degli "orari" dell'omicidio. E questo è fondamentale per tenee le megere dietro le sbarre.
Per il resto rideremo dopo.
FALCO

lori ha detto...

sbaglio o sara non aveva credito e quindi non poteva rispondere alla chiamata e allo sms dell'amica?

lori

Elvira ha detto...

Scusa Iori ma mi è nuova che per rispondere ad una chiamata fatta da altri hai bisogno di credito nel tuo cellulare!!!"

Anonimo ha detto...

faceva lo squillo cara Lori come Sabrina.

lori ha detto...

a volte può succedere che una non possa rispondere subito ..a me succede spesso, perchè non trovo il cellulare, perchè non l'ho sentito squillare, perchè sto facendo altro...e allora mi trovo nella necessità di richiamare..ma se non ho credito non posso nè chiamare nè mandare un sms

lotri

Anonimo ha detto...

Lori prima però avevi scritto che non poteva rispondere perchè non aveva credito, poi ora perchè non avrebbe sentito e la tua testimonianza personale dovrebbe certamente convincerci ...
Uno squillo NON costa ...ed era quello che sarah faceva con l'amica

Giacomo ha detto...

Rupe Tarpea.
Ho capito. Tu la pensi come la maggioranza costituita dalle vittime mediatiche, io invece sono una minoranza e in questo caso mi sento proprio a mio agio nell'essere una minoranza.
Solo una piccola considerazione, anzi una semplice domanda? Era Sabrina ad aver chiamato le TV ad Avetrana?
E poi ribadisco. Quando Sabrina si esponeva di Sarah si sapeva solo che era scomparsa. E non è ancora dimostrato che lei sapesse con certezza che fine aveva fatto.
Solo ex post, dopo che l'hanno frettolosamente sbattuta in galera,- e adesso cominciamo a vedere che motivi veri non ce n'erano,- si cominciò a dire che aveva depistato, che era una falsa, che era una bugiarda e bla e bla e bla e dalli a Sabrina e dalli a Cosima e dalli a Valentina.
So che replicherai ancora, perché vuoi avere l'ultima parola.
Ma non ti risponderò ulteriormente, perché se no stiamo sempre a dire le stesse cose.
Ciao.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Sarah aveva le cuffiette e quindi il telefonino lo avrebbe sentito....e fare un trillo non costa....
saradar

lori ha detto...

e che cosa avrebbe dovuto comunicare con uno squillo?

la mia non è un'esperienza soltanto personale..succede a migliaia di persone di non rispondere immediatamente al cellulare e ribatto: non avrebbe potuto richiamare perchè non aveva credito, ed è stata la mia idea da subito ma, forse non ero stata sufficientemente esaustiva

lori

lori ha detto...

sara in quel momento indossava le cuffiette? e come lo sapete? c'eravate?

lori

Anonimo ha detto...

Giacomo, replicare a tesi contrapposte, nella mia antica patria, si chiama discutere, nella tua "voler avere l'ultima parola".
Bugiarda lo è stata da subito, e del resto in questo stesso blog puoi rinfrescarti la memoria con il so interrogatorio.
I depistaggi, con le visite alle sette chiese dei possibili testimoni, dove invitava a dire altro diverso dalla verità, li ha fatti lei molto prima dell'arresto, che tutto è stato fuorchè frettoloso
Rispondo poi alla tua domanda: sì, è stata lei ad accendere il clamore mediatico, a cercare i giornalisti, a creare un vero e proprio traffico di informazioni tra lei e loro, Chiedere nell'ambiente, quello serio però, non quello degli scribacchini: potrebbero dirti cose che nemmeno immagini
Le interviste cartacee e televisive di Sabrina riempiono pagine e pagine, come nessun'altra aveva fatto in precedenza.
Poi sì,ti do atto che entrambi siamo molto a nostro agio nelle rispettive posizioni,
ciao

Rupe Tarpea durissima, asessuata, etc etc

Anonimo ha detto...

Guarda che lo ha detto la cugina Sabrina che Sarah andava sempre in giro con le cuffiette...
Ma tant'è : non c'ero io e neppure tu lori per sostenere che avrebbe dovuto cercare il telefono.
Dopo l'abboffata e il mantra del sms delle 14.28 .....che dire? ...
Ciao rupe!
Saradar

lori ha detto...

anche io porto sempre dietro le cuffiette ma questo non vuol dire che le indosso ininterrottamente..e visto che non c'eravamo nè tu nè io non possiamo sostenere niente nè in un senso nè nell'altro

lori

Anonimo ha detto...

Ad eterna memoria :)

Rupe Tarpea

«La giustizia assomiglia a un uomo che affonda nelle sabbie mobili, e nessuno gli butta una semplice corda per tirarlo fuori», come dire che non sarà certo il nuovo ordinamento giudiziario governativo a salvare la situazione. Per il penalista ci vuole altro: una riforma del processo che allarghi ulteriormente la possibilità di patteggiare la pena, ma anche che riduca drasticamente i ricorsi in Cassazione, «spesso presentati solo per ritardare i tempi della condanna»; impedire che il pm possa proporre appello quando l' imputato viene assolto - «l' accusa fa la sua scommessa una volta, e se la perde deve finire lì» - ma anche la cancellazione di tanti cavilli che nulla hanno a che vedere con la giustizia sostanziale e finiscono solo per intralciare il corso dei processi: «L' altro giorno a Roma ho visto bloccare un dibattimento per un' eccezione totalmente pretestuosa, anche se formalmente fondata, e il processo s' è bloccato con gli atti riconsegnati al pm. E' uno sconcio!»

Esimio prof avv lup mann Franco coppi, anno 2004
http://archiviostorico.corriere.it/2004/settembre/26/Coppi_avvocato_dei_giudici_rischia_co_9_040926053.shtml

Giacomo ha detto...

Marco 18:46.
Scusa non avevo visto questo tuo post, quando ho scritto il mio post delle 19:05.
Il fatto è che c'erano due provvedimenti e quattro ricorsi (due per provvedimento)
La Cassazione ha riunito i due provvedimenti.
Uno era il provvedimento del riesame del 20 giugno confermativo dell'ordinanza del 26 maggio.
Da quello che ho capito. Già in questo Riesame del 20 giugno, già si parlava della ricostruzione che teneva conto del sogno del fioraio, pur senza prendere una posizione precisa su di essa e senza contestare ancora il sequestro di persona.
Invece l'ordinanza che basava decisamente la ricostruzione sul sogno del fioraio era quella del 12 luglio che accoglieva l'appello della procura contro il Gip che non aveva voluto contestare il sequestro di persona. Difatti con quell'ordinanza si contestava anche il sequestro di persona.
In realtà le due ordinanze erano molto simili.

Anch'io non ne so molto di più, perché le motivazioni di queste ultime due ordinanza e di quella relativa al rinvio non sono mai state pubblicate, almeno io non le ho trovate.Ma non credo che valesse la pena.

Anche se al paragrafo 11 la Cassazione Sembra dare ragione alla procura su tutta la linea, in realtà secondo me la Cassazione lo fa con perfidia. Dice infatti la Cassazione sono attendibili tutti i testimoni. Ma questi testimoni dicono cose che fanno a pugni fra di loro.
In realtà al punto dieci la Cassazione demolisce il sequestro di persona. Dice addirittura "la ricostruzione è talmente tanto confusa e contraddittoria che non si capisce nemmeno se è un sequestro di persona o una semplice violenza privata"
Il paragrafo 12 riguarda la soppressione del corpo. Ma secondo me il mesaggio che vuol trasmettere la Cassazione è questo. "Voi dite che hanno soppresso il cadavere? Potrebbe anche darsi. Ma perché, se, in ordine all'omicidio, su Misseri gravano gli stessi indizi che gravano sulle donne, cioè nessuno, Misseri l'avete archiviato e rimesso fuori e le donne invece le tenete dentro?"

Comunque riconosco la complessità della situazione.
Le sentenze della Cassazione sono sempre di difficile lettura.
Un po' alla volta ci chiariremo meglio le idee.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Rupe Tarpea.
Solo per dirti che a me personalente non importa niente se sei maschio o femmina dura o tenera, né mi sembra di averti mai rinfacciato alcunché in merito.
Ti sei guadagnato così tanti contraddittori che ormai li confondi l'uno con l'altro, evidentemente :).
Bye Bye

Giacomo

Anonimo ha detto...

Eddai, Giacomo! Mi firmo in quel modo nelle more di questa discussione, non per riferirmi a te, ovviamente. E non ho mai pensato che per te fosse dirimente ch'io sia maschio o femmina, dura o tenerea. Su, easy, e un po' di humor e ironia!
ciao

Rupe Tarpea etc etc "però Giacomo non c'entra"

Ciao Saradar!

Anonimo ha detto...

Tutto l'ambaradan messo su dall'esimio Coppi si pone l'obiettivo di far arrivare Sabrina libera a processo . E il giochetto gli riuscira' . Perche' con la rimessione i giudici di potenza devono ricevere i fascicoli, aggiornare e schedare le udienze quindi ad andar bene sara' dicembre.
Per quello che riguarda invece l'estraneita' di Sabrina Misseri credo che, dovunque Coppi vorra' svolgere il processo, dovra' modificare grandemente la tesi difensiva : ha sempre sostenuto che Sabrina era al telefono durante la fase omicidiaria collocata dalle 14.28 alle 14:42.
Invece la cassazione cui Coppi fa riferimento dice che l'omicidio si colloca tra le 14 e le 14:40 . E allora ??

Manlio Tummolo ha detto...

Quando uno si fa chiamare "Rupe Tarpea", malgrado sia semplicemente una pietruzza con aria rimasta dentro da qualche lontana era geologica, dimostra soltanto di amare processi sommari. Che cosa vuol discutere di cassazione, quando non sa neppure che cosa significhi il termine, per non dire - ahinoi - della funzione di tale Organo, che esiste in tutti gli Stati a civil law, contrapposta alla "common law". La Cassazione, la pietruzza non lo sa, non si occupa di risolvere il gialletto che tanto lo affascina, perché ho detto che decide solo sulla regolarità formale e logicità di quanto esposto dai giudici di merito, e perché non siamo davanti ad una sentenza definitiva, ma solo alla conclusione delle indagini preliminare. Lei, cara pietruzza, non Si rende conto di questo e siccome ignora ogni fondamentale principio costituzionale-giuridico si permette sfacciatamente di dare dell'assassino a chi deve ancora transitare pe l'udienza preliminare e fare il primo processo. Di qui si denotano le Sue infime conoscenze giuridiche. Lei, il nome è chiaro, vuole esecuzioni sommarie, non processi. Ma il comico è che poi Lei, nel post di Massimo Prati (il primo) su Anna Franzoni, si associa all'idea di innocenza della donna, malgrado questa abbia subìto tre gradi di processo, tutti confermanti, al di là dello sconto di pena, la colpevolezza della donna. Evidentemente, Lei ha un po' di confusione in quell'unico ganglio nervoso che si ritrova all'interno della pietra, forse residuo di qualche nummulite o ameba primigenia, perché si lancia in dicharazioni assolute su procedure e sue conclusioni, secondo i Suoi istinti mossi solo da qualche isolato ormone in tempesta. Che si può dire di Lei: Norma non l'ha confutata ? Ma perché, c'era qualcosa da confutare in quello che dice ? Lei non fa che ripetere con un'ossessione, degna di ben altre cause o spinte emotive, sempre le stesse cose: Lei è come il micro-fariseo che urlava "crucifige, crucifige" a Pilato. Lei pensa che gli Organi giudiziari debbano rispondere ai Suoi desideri, invece che, per quanto possibile, agli elementi portati a titolo di prova.

Anonimo ha detto...

Bravo Tummolo, ti sei descritto quasi con precisione :)
Sulla Franzoni sì, la Rupe è convintissima della sua innocenza; il tummolo, che ho già spiegato che ha una ben strana concezione della giustizia e delle indagini, viceversa la vuole in galera. A te piacciono i criminali liberi e gli innocenti in carcere, è acclarato.
Fossi in te non mi addentrerei su chi ha cognizione nel parlare di Casssazione et similia, perchè i fatti parlano chiaro e non depongono a tuo favore.
Ti vedo nervoso e in difficoltà :)

pietrosi saluti

Rupe Tarpea cum blablabla made in Tummolo

Manlio Tummolo ha detto...

Parlando ora di me stesso, è assolutamente falso che gli avvocati utilizzino spesso l'istanza di rimessione, anzi è vero che, fino a tempi recenti, hanno sempre evitato scontri con la cugina Magistratura. Gli avvocati, per esser sicuri di poter lavorare tranquilli, hanno sempre evitato denunce o anche semplici esposti contro i magistrati. Basti pensare agli stessi avvocati Russo e Velletri che hanno del tutto evitato di denunciare, com'era loro diritto, la violazione della loro libertà professionale e dei loro diritti di indagine, previsti per legge. Si è dovuto all'estremo caso dell'avv. De Cristofaro, assurdamente indagato per "infedele patrocinio", cosa che non spettava certamente alla parte avversa fare, per spingere la Camera Penale Romana e l'intera Unione delle Camere Penali a rispondere FINALMENTE secondo criteri di legge, mentre il bravo Ordine degli Avvocati di Taranto, malgrado fosse stato il primo colpito nella persona dei due citati, si è astenuto da dichiarazioni e misure di denuncia, anzi si può dire che abbia collaborato con i SS. Inquisitori procedendo disciplinarmente con un danno enorme che dovrà pur essere quantificato. Nessun leguleio che si rispetti, finora, aveva chiesto "rimessioni", salvo rarissimi casi di cui la stampa non si è occupata. Se si pensa che perfino nel delitto Claps, nessuno sembra essersi accorto che vi è stata una rimessione da Potenza a Salerno, si è detto tutto.

E veniamo all'art. 45 CPP, citato dal sostituto procuratore generale della Cassazione: in questo, relativamente alla competenza territoriale di Potenza, si fa riferimento all'art. 11 CPP: perché ? Perché esso concerne la competenza territoriale, fissata per legge, della Procura indagante su magistrati, per loro ipotesi di reato. Orbene, ciò significa che l'indagine sui comportamenti della SS. Inquisizione tarantina è in itinere, anche se quasi sicuramente cercheranno di evitare ogni pubblicità alla cosa, com'è facile immaginare, anche per quelle ragioni "politiche" che potrebbero mettere in crisi la Magistratura in generale.

A questo proposito va sostanzialmente respinta l'ipotesi pietrosa che le televisioni di Mediaset siano state "innocentiste". Sicuramente non per gran parte della storia, perché basta leggere TGCOM e i giornali berlusconiani, per verificarlo. Berlusconi si occupa solo dei suoi problemi, non certo di quelli dei Misseri. Solo ora, ma tardivamente, c'è stata una maggiore apertura: nulla da stupirsi, dai tempi del celebre "Moniteur" francese dei 100 giorni napoleonici, se i giornalisti passeranno dall'"orco al santo" e viceversa, vantandosi tutti quanti e scrivendo a titoloni "Noi l'avevamo detto che i Misseri erano innocenti" (ma quando, ma dove ?).

Manlio Tummolo ha detto...

Parlando ora di me stesso, è assolutamente falso che gli avvocati utilizzino spesso l'istanza di rimessione, anzi è vero che, fino a tempi recenti, hanno sempre evitato scontri con la cugina Magistratura. Gli avvocati, per esser sicuri di poter lavorare tranquilli, hanno sempre evitato denunce o anche semplici esposti contro i magistrati. Basti pensare agli stessi avvocati Russo e Velletri che hanno del tutto evitato di denunciare, com'era loro diritto, la violazione della loro libertà professionale e dei loro diritti di indagine, previsti per legge. Si è dovuto all'estremo caso dell'avv. De Cristofaro, assurdamente indagato per "infedele patrocinio", cosa che non spettava certamente alla parte avversa fare, per spingere la Camera Penale Romana e l'intera Unione delle Camere Penali a rispondere FINALMENTE secondo criteri di legge, mentre il bravo Ordine degli Avvocati di Taranto, malgrado fosse stato il primo colpito nella persona dei due citati, si è astenuto da dichiarazioni e misure di denuncia, anzi si può dire che abbia collaborato con i SS. Inquisitori procedendo disciplinarmente con un danno enorme che dovrà pur essere quantificato. Nessun leguleio che si rispetti, finora, aveva chiesto "rimessioni", salvo rarissimi casi di cui la stampa non si è occupata. Se si pensa che perfino nel delitto Claps, nessuno sembra essersi accorto che vi è stata una rimessione da Potenza a Salerno, si è detto tutto.

E veniamo all'art. 45 CPP, citato dal sostituto procuratore generale della Cassazione: in questo, relativamente alla competenza territoriale di Potenza, si fa riferimento all'art. 11 CPP: perché ? Perché esso concerne la competenza territoriale, fissata per legge, della Procura indagante su magistrati, per loro ipotesi di reato. Orbene, ciò significa che l'indagine sui comportamenti della SS. Inquisizione tarantina è in itinere, anche se quasi sicuramente cercheranno di evitare ogni pubblicità alla cosa, com'è facile immaginare, anche per quelle ragioni "politiche" che potrebbero mettere in crisi la Magistratura in generale.

A questo proposito va sostanzialmente respinta l'ipotesi pietrosa che le televisioni di Mediaset siano state "innocentiste". Sicuramente non per gran parte della storia, perché basta leggere TGCOM e i giornali berlusconiani, per verificarlo. Berlusconi si occupa solo dei suoi problemi, non certo di quelli dei Misseri. Solo ora, ma tardivamente, c'è stata una maggiore apertura: nulla da stupirsi, dai tempi del celebre "Moniteur" francese dei 100 giorni napoleonici, se i giornalisti passeranno dall'"orco al santo" e viceversa, vantandosi tutti quanti e scrivendo a titoloni "Noi l'avevamo detto che i Misseri erano innocenti" (ma quando, ma dove ?).

Manlio Tummolo ha detto...

Causa errore sono partiti due invii, me ne scuso. Cara pietruzza, le difficoltà spettano a voi: preparatevi a versare prossimamente congrui risarcimenti per diffamazaione reiterata ed aggravata. La Costituzione dice che una persona non è colpevole "fino a sentenza definitiva" che è quella della Cassazione, salvo ulteriore ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Innocente fino a sentenza definitiva per altri Atti internazionali, ma la sentenza definitiva c'è stata, e nessuno finora ha presentato un ricorso di qualche genere. Si dia Lei da fare inviando un ricorso per revisione del processo alla signora Franzoni, visto che Lei sa tutto, poverino !
Si rilegga le norme, se le sa leggere, o è uno di quei celebri carabinieri della barzelletta che sa solo scrivere o meglio scarabocchiare?

Anonimo ha detto...

Sì certo, figuriamoci: nascondono indagini sulla Procura per ragioni politiche, come n :)))
E infatti si vede che problemi abbiano nel mettere sotto accusa ora quella di Napoli, poi quella di Bari ecc.
Mettere sotto accusa Procura e magistrati mai come in questo periodo conviene, rimessione inclusa.

Rupe Tarpea

Anonimo ha detto...

Non sono innocentiste, le reti mediaset? Chiedo venia, tummolo, la Rupe Tarpea deve essersi immagnata Meluzzi, corbi, Cavo, Vinci, Liguori, Adinolfi in tutte le salse.

(poi dicono che voglio avere lultima parola, roba da non credersi :))

Saluti allucinogeni

Rupe Tarpea in preda alle alucinazioni

rex ha detto...

lori mi sembra che anche i fidanzati abbiano testimoniato di avere visto quel giorno Sarah con le cuffiette, a quanto pare era una sua abitudine comunque

Manlio Tummolo ha detto...

Che qualche giornalista (Lei stesso me ne elenca 6: Meluzzi, a quel che mi si dice, è psichiatra più che giornalista) fosse innocentista (per quanto ne so direttamente, solo la Corbi, per i suoi interventi su "La Stampa", quotidiano che certo non era innocentista), non significa che le Televisioni fossero innocentiste. Non confonda, povera pietruzza, la parte con il tutto. Mia cara pietrina, ho scritto più volte ai vari Organi di informazione veri e propri comunicati sugli abusi di Taranto, per qualche motivo evidentemente, e commenti a più di un quotidiano, anche locale, come chiunque può constatare, non certo per sprecare il mio tempo. Non eravate voi a tuonare che l'81 % della popolazione italiana, evidentemente giornalisti ed informatori vari compresi, erano convinti dell'assoluta colpevolezza delle signore Misseri ?

Quanto alla parola, per averne l'ultima, occorre avere il dono della parola, ma Lei sa solo premere tasti ovvero digitare sulla tastiera (qualunque pietruzza cadendo dall'alto può fare altrettanto). Basti vedere i poveri segni infantili, sgorbi e scarabocchi, che fa, per capirlo. Se leggesse più libri e guardasse meno la Televisione, forse potrebbe migliorare il livello cognitivo del Suo unico ganglio ereditato dalle nummuliti fossili incorporate nella Sua pietra.

lori ha detto...

scusa rex, ma quante volte le cuffiette si portano al collo e non alle orecchie? è il posto più comodo per averle a portata di mano quando servono

lori

Anonimo ha detto...

Sì certo Tummolo, sto tremando e la mia roccia si sgretola per il terrore, alla parola "risarcimento". Secondo me meglio faresti a preoccuparti di certi scribacchini, sai? mmmh...
Per la Franzoni, cosa ti disturba? che sia innocente? Capisco che per te sia uno scoglio insuperabile :)
Però hai indovinato, sai? Sono uno di quei carabinieri che scarabocchiano...circa :))

Saluti molto pietrosi

Rupe Tarpea

rex ha detto...

@lori comunque penso che uno le porti in un modo per cui sente squillare il telefono altrimenti che senso avrebbe portare le cuffiette al collo se poi non senti suonare il telefono

Anonimo ha detto...

Tummolo carissimo, di quelli che ho nominato non ce n'è uno che abbia avuto un comportamento non innocentista, fattene una ragione.
E il fatto di aver intasato i quotidiani con i tuoi deliri, nulla toglie al fatto che le reti inq uestione fossero e siano innocentiste. Non mi risulta che tummolo abbia l'equilibrio di scrivere a ragion veduta, l'ho visto invece ovunque pieno di rancore e acredine, scrivere noiosissimi commentucci in ogni dove. Davvero pensi che basti scribacchiare qua e là per dare il polso di una situazione? Personalmente non ho mai parlato di percentuali di colpevolisti fra la popolazione, ma un conto è la popolazione e un altro i media. Sveglia! sto parlando di quelli.
Lo so che avreste voluto influissero sulla gente, invece no. Comunque finisca questa storia comincia a rassegnarti: la Procura di Taranto ne uscirà al massimo della rispettabilità, certi scribacchini tuttologi a pezzi, famiglia Misseri compresa.
Comincia a farti la bocca :)
Per quanto riguarda le mie letture, ti lascio un consiglio: sutor, ne ultra crepidam :)

Saluti plinii, sutor :)

Rupe Tarpea (amabile come non mai)

lori ha detto...

sara stava per arrivare a casa della cugina, avrebbe dovuto citofonare, parlare con sabrina al citofono ..quindi le cuffiette potevano darle fastidio .....poteva averle momentaneamente staccate..

e cmq noi non c'eravamo

lori

Anonimo ha detto...

Oh! Perdindirindina! Sulla televisione colpevolista abbiamo la nostra utente preferita...la Corbi :))
Uh! pure la Corbi!!! Ma che strano!

Fai il bravo, sutor, medita prima di scrivere

Rupe Tarpea (il tuo incubo:))

Anonimo ha detto...

"pure la Cavo"
(Corbi, Cavo, De Jaco, Vinci che tenta di bloccare, inutilmente, Morelli): sì sì, che brutta rete colpevolista :))

Rupe Tarpea

Anonimo ha detto...

Ma a questi innocentisti bisogna prenderli proprio con le pinze, tanto diventano roventi, quando si parla delle Misseri colpevoli e di Michele solo becchno.
Ma perchè? Maaaaaaah.
Lilo

Anonimo ha detto...

Norma si sdegna ma poi segue i consigli della Rupe :)

Una notte pietrosa a tutti

Rupe Tarpea consulente d'immagine :))

Val ha detto...

come mai Sabrina descritta come criminale, bugiarda depistatrice, non risponde lei col cellulare di sarah all'amica?
Val

Anonimo ha detto...

Camera con bagno per Coppi a Taranto !!

Anonimo ha detto...

risponde con uno squillo o sms s'intende
Val

Anonimo ha detto...

BEH, VA BENE COME PRIMO COLPO?
MA CE NE SARANNO ANCORA DI PIU' PESANTI: ma non asciugatevi le lacrime con un fazzoletto, mettetevi sotto una bacinella.
Chissà come ride RUPE TARPEA, SULLE LACRIME DI T.
FALCONE, in questo caso....

Anonimo ha detto...

Allo stato attuale ancora non so con precisione la decisione della Cassazione, ma come giustamente ha rilevato Giacomo, è chiaramente orientata all'accettazione, ......Quanto al mio stato mentale, illustre pietra dura, lo si verifica dal fatto che, vedi che follìa, ciò che avevo asserito fin dall'attacco agli avvocati Russo e Velletri, alla fine è avvenuto. Che pazzo, ma che pazzo che sono !
Pietra dura sì che è sano di mente,
sarà per questo che non ha intuito niente !

di: Manlio Tummolo12 ottobre 2011 18:32

E bravo Tummolo: come vedi hai intuito tutto tu :))

Saluti pietrosi e cassazionisti

Rupe Tarpea

Mi raccomando, ora evitate di dire che la Cassazione ha subito pressioni, e non ha avuto coraggio, e bla bla: è la Rupe che non l'ha mai considerata il Verbo, mentre qui tutti ad osannare qualsiasi suo respiro

norma ha detto...

@Elvira:
non sono io che le devo spiegare cosa ha fatto Sarah dalle 14,00 alle 14,42,è la Cassazione che ha fatto notare ai pm che sono stati loro a non averlo spiegato.
@Rupe Tarpea:
credo che Lei appartenga a quel gruppo di sciocchi che su fb,ossessionati dalla mia identità (perchè solo la mia poi?)hanno creduto ad uno ancora più sciocco di loro che una mattina si è svegliato e ha deciso che io sono la Corbi.Lei non solo ci crede come ha fatto quel manipolo di pazzi mossi dall'euforia di aver fatto la scoperta del secolo,ma pensa anche che la giornalista in questo momento si stia davvero rivolgendo a Lei e che abbia addirittura seguito il Suo consiglio di vestirsi di nero per partecipare al programma "Matrix".Va bene,se vuole fare questo giochetto,allora Le dico che oggi l'ho vista al tg con un sorrisetto che gli altri giorni non aveva.Ma non canti vittoria troppo presto,proprio ieri aveva detto che questa non è una partita.

hulk ha detto...

io non riesco a capire come mai La Stampa non richiami la giornalista Corbi ad un minimo di decoro ed etica professionale, penso che un giornalista rappresenti anche il giornale su cui scrive e la Corbi da stando un'immagine spregiudicata di quello che arriverebbe a fare un giornalista pur di apparire in tv, addirittura bivaccare in casa di un presunto omicida neanche fosse un suo parente, meh

Anonimo ha detto...

Gentile Norma, sei sicura che la Rupe avesse un sorrisetto? Forse hai sbagliato Tg, anzi è sicuro, perchè chi ben mi conosce sa che non ammicco e non mi prodigo in sorrisetti ironici pur avendo grande espressività.
Però non mi offendo e ben mi guarderò dal darti della sciocca, perchè mi piace rimarcare le differenze
Che questa non sia una partita di calcio (l'ho detto io? Se mi copi e incolli il passo, la Rupe te ne sarebbe grata) non lo devi dire a me, magari a Tummolo e a tutti coloro che osannavano, te compresa, ogni decisione della Cassazione.
Io non canto vittoria, conosco bene la giustizia italiana e so anche che spesso conta chi ha l'avvocato più grosso e con più appigli: anche le cronache recenti ce lo rammentano.
Ma se qualcuno sbruffoneggia spocchioso e insultante come ha fatto il nostro Tummolo, è giusto riproporgli i suoi epitaffi.

Salti pietrosi

Rupe Tarpea

PS:il nero ti sta bene: aggiungerei una collana sottile di perle e interromperei il colore del vestito con qualche piccolo colpo di luce

Giacomo ha detto...

Certo qualcuno ha un concetto molto personale della libertà di stampa e di pensiero.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo ha detto...
Certo qualcuno ha un concetto molto personale della libertà di stampa e di pensiero.

Giacomo
13 ottobre 2011 16:02

Chi?

saluti curiosi

Rupe Tarpea

Giacomo ha detto...

Rupe
Quello che quando s'arrabbia si gonfia tutto e diventa verde

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Pietra, pietrina, pietruzza, attenta al macigno che sta per arrivarLe, poi parli, se Le resta il fiato.

hulk ha detto...

@giacomo un giornalista dovrebbe limitarsi a raccontare i fatti in maniera oggettiva, non fare comunella con gli indagati stravaccati nel divano di casa Misseri, addirittura c'era la Cavo che suggeriva le parole al Misseri dandogli delle gomitatine. Ma dico sono giornalisti seri questi? per uno scoop svendono la loro etica professionale? Una testata giornalistica è rappresentata dai suoi giornalisti, quindi se un giornalista si comporta in modo poco professionale discredita anche la testata a cui appartiene

Anonimo ha detto...

Veramente scandaloso : la Cavo che faceva mettere la telecamera in primo piano solo a misseri per potergli suggerire le risposte!!. Oppure la Corbi che da ignorantona, diceva che Misseri essendo stato archiviato dal gip NON potrà mai più essere condannato ! ( in realtà misseri può rientrare come imputato a pieno titolo nel processo in qualsiasi momento qualora se ne ravvisasse il motivo. )
E lo fa scientemente per quei beoni che nulla sanno di diritto! Chi cerca di strumentalizzare il vulgo ?
ho sentito una intercettazione di Misseri con una nipote.....ohioi coppi .....
E ricordo che la Bruzzone disse " la verità è nelle intercettazioni". Chissà di quante altre non ne siamo a conoscenza....
Saluti alla pietra preziosa del blog!
Saradar

Giacomo ha detto...

Hulk.
Le giornaliste da te citate hanno fatto un lavoro talmente tanto non professionale, che la Procura ha allegato agli atti del processo le risposte di Misseri alle loro domande.
Quando la Cavo fece quella famosa intervista di Misseri appena scarcerato, era venerdì. Il lunedì successivo Vespa dedicò una puntata al lavoro dei giornalisti e alla domanda fin dove era lecito che un giornalista si spingesse.
Il giorno dopo martedì, Vespa sputando veleno insieme ai suoi accoliti in studio, ripropose tutti i brani più criticati del servizio della Cavo, in cui in alto a destra compariva la targhetta "Esclusiva di Mediaset"
Cioè la Rai arrivò buon'ultima e per accodarsi dovette pagare fior di quattrini a mediaset per i diritti di esclusiva!
La Cavo e la Corbi avevano fatto uno SCOOP, invidiatissimo dai colleghi giornalisti, che col veleno ai denti alla fine glielo dovettero riconoscere.
Se in Italia, e non solo in Italia, questo è il giornalismo, in quel mondo, per quanto le si critichino e fossero criticate dai colleghi, Cavo e Corbi avevano fatto un ottimo lavoro.
Qualunque giornalista avrebbe dato non so che per aver fatto lui quello che era riuscito a Cavo e Corbi.

Giacomo

hulk ha detto...

quindi per uno scoop è lecito passare sopra all'etica professionale? Poi non lamentiamoci però del cattivo giornalismo e della cattiva informazione

Anonimo ha detto...

Intanto la grande professionista ,e suggeritrice , Cavo va a processo per ricettazione....e quella intervista non era uno scoop : ci sono voluti i famosi dieci piani di morbidezza per i protagonisti tutti
Quanto all'acquisizione dell'intervista a fini processuali e' stata fatta per le cavolate che come al solito ha raccontato Misseri e che serviranno al dibattimento.
Come l'intervista resa nota solo ora con la nipote.....

Anonimo ha detto...

Rupe Tarpea for President!

Mina

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