martedì 4 ottobre 2011

Melania Rea. Se passa il concetto "bugiardo = assassino" si da ragione a quelli col "becco giallo"


Se vi capitasse di passare per Ripe di Civitella sono certo che qualcosa vi imporrebbe di andare al "Chiosco della Pineta", esattamente sul punto dove è stato ritrovato il corpo di Melania Rea. Il vostro non sarebbe un turismo dell'orrore, come capita di vedere in altre zone d'Italia, perché nulla c'è di macabro in quel luogo. Non ci sono case abitate da assassini ed una passeggiata fra quegli alberi, coronata da una preghiera, sarebbe solo un tributo per chi abbiamo ancora tutti nel cuore, per chi, oltre alla propria vita, ha perso la sua bimba. Ed è questa la parte che da sempre ci colpisce di più, perché uccidere Melania ha significato uccidere anche l'infanzia di sua figlia, quasi un duplice omicidio perpetrato da chi non si è curato di niente e nessuno ed ha agito col bieco istinto dell'animale feroce. E se Melania la sentiamo dentro è anche per come è avvenuta la sua tragedia, è anche per la piccola Vittoria che dal 18 aprile può solo ammirarla in fotografia facendo affidamento su un viso ritratto in un pezzo di carta e non sull'odore che ormai era abituata a sentirsi accanto. Quindi a nessuno sia precluso di andare al chiosco, di lasciare un fiore o uno scritto in sua memoria, però ricordatevi che il dolore non si misura, ricordatevi che per dire di avere una dignità occorre comportarsi da uomini veri e non per come vorrebbero farci diventare tanti "becchi gialli".

Sappiamo che c'è chi non s'è mai comportato da uomo vero, sappiamo che c'è un bugiardo che ha mentito agli inquirenti ed alla stampa per non mettere in piazza il nome e il viso dell'amante, per coprire, speriamo per sua figlia sia così, quel tradimento che lo avrebbe portato a perdere la faccia coi Rea, a subire ritorsioni sul lavoro, a far capire a tutti i parenti di non essere come si aspettavano fosse. Sappiamo che chi si è comportato da cretino patentato fatto e finito si chiama Salvatore Parolisi. E' indubbio. Ma pur di fronte alle sue menzogne, alla sua forse idiota ingenuità nel credere di poter nascondere agli inquirenti fatti palesi conosciuti da troppi, occorre dire che il dolore non ha una misura, un peso preciso, e che le bugie non lo inficiano in partenza ma lo pressano dentro lo stomaco in attesa di quell'esplosione che prima o poi non può non avvenire. Il dolore è dolore ed a seconda di chi lo prova esce in modi e maniere sempre diverse. E se ad oggi si può dire di sicuro che la famiglia Rea sta soffrendo per la morte di Melania, non si può dire che per certo siano gli unici a soffrirne e che non ci sia una stessa sofferenza anche nei familiari del Parolisi. Anzi, per la precisione, in loro vi è una doppia sofferenza vista la mancanza di Melania (moglie del marito e madre della nipote) e la carcerazione del figlio accusato del suo omicidio. Ma allo stesso tempo, nonostante le bugie e i depistaggi, non si può dire neppure che lo stesso marito non soffra. E se quanto la procura di Teramo crede sia avvenuto non fosse avvenuto, se in realtà Salvatore Parolisi risultasse bugiardo ma innocente ed estraneo a ciò che gli viene contestato, il suo dolore sarebbe quadruplo dato che soffrirebbe, oltre che per la morte di sua moglie, per quanto gli sta capitando di ingiusto, per la mancanza di sua figlia, rimasta orfana anche di madre, e per ciò che l'opinione pubblica ormai pensa di lui.

Questo non tutti lo capiscono e per tanti è un particolare irrilevante date le bugie consolidate. E nei tanti inserisco quei giornalisti, quegli opinionisti, che seminano pregiudizio da almeno cinque mesi senza provare rimorso alcuno di fronte alla sofferenza che hanno causato col loro comportamento. Opinionisti e giornalisti che esternano al mondo una convinzione personale, una indiscrezione sicura (sicuro che è una indiscrezione?) condendola dei sorrisini ironici che, di fronte ad una tragedia del genere, solo la stupidità personale può portare a fare. Quelle "facce da papera" che in televisione usano le espressioni monocorde del viso, prima ancora che le parole, e quando parlano non si basano sui fatti ma sul pettegolezzo e sulle sensazioni della maggioranza dei telespettatori (esattamente come facevano quattro anni fa quando parlavano di Amanda Knox). Perché si sa che è la maggioranza che fa l'audience ed aiuta a tornare in televisione, che aiuta a vendere i giornali. Sono stati questi personaggi che hanno raccolto dal fango le notizie, le indiscrezioni accumulatesi nel tempo, e giocandoci le hanno rese vere quando di vero non c'era quasi nulla. E sono gli stessi che se smentiti fanno cadere il discorso su un altro identico argomento spazzatura che porta solo al pregiudizio. Quindi per loro niente Atti, mai letti (soprattutto mai letti in maniera critica), ma solo le bugie ed i tradimenti del Parolisi ad alimentare il chiacchiericcio lontano.

Così, dopo averci fatto credere che il militare stava per affittare un attico per sé e l'amante, dopo averci fatto credere che avesse passato la notte del 18 aprile con la sua lavatrice, dopo averci convinti che la mattina del 20 alle cinque era già partito per depistare, dopo averci dato in pasto trans e festini in caserma, dopo averci parlato di tracce significative e di sangue nella casa della coppia, dopo averci parlato di un qualcosa di brutto da dire all'amica, discorso smentito poi riproposto poi nuovamente smentito (ma gira ancora che è un piacere fra i "becchi gialli"), dopo averci fatto sapere che il marito era preoccupatissimo per il divorzio, parole sempre dell'amica Imma, che le stesse amiche di Melania ritengono il Parolisi il killer di sua moglie, dopo aver ascoltato e riascoltato, doppiate e in originale, tutte le intercettazioni che dimostrano la presenza di un'altra donna nella vita del caporalmaggiore (e dire presenza è tanto visto che da mesi i due non incrociavano dal vivo i loro sguardi), e sarebbe stato meglio dire che dimostrano il motivo di tutte le sue bugie, dopo gli scritti dei gip e dei giudici che lo hanno accusato di essere, prima che un assassino, un uomo molto fortunato, ci si può aspettare che tutti la ragionino in maniera libera? Certo che no, anche perché a queste speculazioni giornalistiche si aggiungono le esternazioni pubbliche dei Rea che vogliono sapere la verità da Salvatore, che  non vogliono far vedere il padre alla nipote, a sua figlia (anzi no poi anzi sì ma sarà un giudice a decidere), Rea che ogni giorno aggiungono rivelazioni a metà, su quanto trovato nel computer di casa ad esempio, foto da noi mai viste e dialoghi mai letti (e per credere siano veramente cose scandalose e scabrose dobbiamo andare sulla fiducia).

Purtroppo i tanti biglietti appiccicati all'albero di Ripe, quello scelto per commemorare Melania, dimostrano che quanto viene detto in televisione ha un effetto condizionante sull'uomo, infatti ve ne sono alcuni, in certi giorni tanti, che lasciano l'amaro in bocca a chi li legge. E' il caso di un biglietto lasciato da Simone di Torino che scrive a Melania di volerle dare un consiglio; ed il consiglio è quello di aiutare gli inquirenti a fare in modo di buttare la chiave della cella in cui il marito è rinchiuso, e non scherzo perché proprio di consiglio si parla. Poi ci sono una serie di pagine, rinchiuse in una busta trasparente, che reiterano il concetto precedente e spiegano a Melania qual'è stato l'errore più grande della sua vita, naturalmente l'innamorarsi dell'uomo sbagliato. Queste frasi vengono da una persona che si firma M.R. 72. Un altro biglietto, inserito in un vasetto di marmellata ben ripulito (non si voleva rovinare la carta), è di un Mario che con tanto amore le fa sapere che è stata uccisa da chi doveva amarla e di sperare che la verità non resti nascosta nel suo eterno silenzio, probabile fosse presente all'omicidio. Insomma a Ripe vanno anche le persone figlie dei media, quelle che a causa dei "becchi gialli" pensano di mostrarsi solidali con la famiglia Rea, con Melania, dispensando sentenze prive di ogni ragione sicura. Ed ho taciuto di chi invoca una sua intercessione verso "l'altissimo" chiedendole, in caso abbia tempo, di pregare per lui e per la sua famiglia.

Gli unici ad avere il buonsenso sono i bimbi ed i ragazzini. Da loro solo dolci pensieri, pensieri che tendono a voler essere un aiuto, una spinta affinché Melania diventi "l'angelo custode" per la sua piccola Vittoria. Per cui dai nostri figli, esterni al mondo mediatico dell'attualità, ci giunge una lezione di dignità che fa capire quanto ci possano influenzare certi personaggi.

E' lecito che le "persone comuni" parlino con altri delle proprie convinzioni, sintomo di grande apertura mentale, è nella normalità quotidiana scambiarsi le idee e rapportarsi per cercare di stabilire quanto sia giusto ciò che ci frulla per la mente, questo per rafforzare o mettere in discussione la propria sensazione colpevolista o innocentista, ed è altrettanto lecito lo scrivere o il dire in un contraddittorio "per me il Parolisi è un bugiardo assassino". Ma ciò che è lecito nella dialettica interpersonale non sempre lo è sugli schermi televisivi, perché quando ci si rivolge all'opinione pubblica occorre dare informazioni sicure e non input pregiudizievoli. Per cui va bene dare al Parolisi del bugiardo ma non va bene fare passare il concetto bugiardo = assassino. Eppure in tantissimi programmi, in tantissimi giornali, si continua a comunicare questo messaggio, messaggio che fa credere lecito il lasciare nel luogo dove Melania Rea è ricordata, nel luogo dove è morta, scritti con toni inquisitori che additano ad omicida chi ancora non si sa se mai sarà giudicato colpevole.

Questo nonostante i tradimenti, le famose "corna", siano all'ordine del giorno tanto che ci sono statistiche create appositamente per far sapere ai lettori che la fiducia riposta in chi ci vive accanto non sempre ha motivo di esistere. Statistiche che fanno capire quanto siano bugiardi i fedifraghi. Perché chi tradisce non va a confessarsi dai parenti del coniuge e non sempre dice agli amici, alle amiche, di avere un'amante. E se non sono costretti dagli eventi di certo non lo dicono alla moglie o al marito. D'altronde lo stesso comportamento del Parolisi lo ha tenuto anche il Paciolla dato che aveva una situazione quasi identica (addirittura la sua amante era ben più presente visto i pochi chilometri di distanza), ed è strano si sia meravigliato dell'esistenza di Ludovica quando anche lui mentiva alla moglie, mentiva ai parenti, mentiva agli amici visto che neppure il caporalmaggiore sapeva della sua relazione extraconiugale. Ed a nulla vale il dire che lui ne ha parlato da subito ai carabinieri ed il Parolisi no. La differenza fra i due in quel momento era notevole e se voleva avere un alibi il suo segreto doveva svelarlo per forza perché solo svelandolo si sarebbe salvato dai sospetti.

Ed abbiamo capito che su questa Terra tutti, chi più chi meno, mentono. Mentono a modo loro i giornalisti e gli opinionisti, mentono a modo loro sia i militari che le guardie carcerarie. Un'altra cosa fra l'altro abbiamo capito, che i segreti non esistono solo nelle caserme...


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532 commenti:

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lori ha detto...

Scusa Mimosa cosa vuol dire " aleggiano sospetti su quella che sembra essere la versione di comodo? e perchè scusa? quale sarebbe il motivo? io questi sospetti non li vedo da come ha spiegato Massimo..ma se poi vogliamo fare dietrologia ci possono essere sospetti su tutti e su tutto..l'ho già detto il caso non si risolve con i sospetti,e con le fantasie ma con le certezze

lori

per Tab: melania è stata uccisa il 18 e non il 20..il 20 è la data della scoperta del corpo , che poteva essere ritrovato il 21, il 22, il 23, oppure chissà qaunto tempo dopo se non ci fosse stata la famosa telefonata

lori

Rita ha detto...

La strada è una tipica strada di montagna, tutta curve e qualche tornante. Mentre mi avvicino alla meta - mancheranno sì e no un paio di chilometri - la prima cosa che mi fa realizzare che non sto in una strada di montagna qualsiasi, sparse qua e là, appostate sotto la protezione di una bandiera rossa infilata sul terreno, vedo delle soldatesse intente a giocare alla guerra, con tanto di fucile puntato verso la strada che sto percorrendo. Sento subito un senso di agitazione.

Dopo poco, mi appare di fronte una specie di bivio: la strada che sto percorrendo procede verso sinistra, mentre sulla destra si apre una stradina sterrata in discesa, dove un cartello di legno fatto a forma di freccia indica: Chiosco della Pineta, mt. 100.

Ecco, ci siamo. Giro a destra imboccando la stradina. Vedo subito il chiosco, pochi metri più avanti, proprio di fronte a me.
L’agitazione lascia il posto all’angoscia. Fermo la macchina, ma quasi non riesco ad aprire lo sportello per scendere. Le gambe mi tremano, così come il resto del corpo.

Faccio un paio di respiri profondi, cerco di ritrovare la calma e molto lentamente scendo dalla macchina.
Il silenzio è irreale. I raggi del sole di una limpida giornata di ottobre, rischiarano il bosco a tratti.
Fa caldo. Ma io mi sento gelare dentro.
La prima sensazione che provo è quella di star a profanare qualcosa di sacro, di intimo, privato.

Faccio soltanto pochi passi, mi guardo intorno. Il chiosco è sulla mia sinistra, davanti a me il tronco di un grande albero pieno di fiori, la maggior parte finti, alcuni freschi. Me ne accorgo dal profumo che sale fino alle mie narici. Poggiati in terra un mazzo di lilium bianchi, freschi. Tantissime foto che ritraggono una bella ragazza mora, sorridente. Moltissimi biglietti, attaccati uno sull’altro senza un ordine preciso.

Ma io non riesco neppure a leggere e volgo il mio guardo intorno.

Il posto è molto più piccolo e raccolto di quanto sembra in TV. L’albero, che sta a testimonianza di quanto atroce è successo lì, è soltanto a un paio di passi dalla casetta in legno, il cui marciapiede in legno posto torno torno, è tutto divelto.

A passi titubanti, leggeri, per la paura di fare rumore, mi affaccio dietro la casetta. Guardo in terra, guardo il muro, ma anche qui mi sembra di violare qualcosa di intimo, mi sembra di spiare qualcosa che non mi appartiene.

Mi volto di scatto e torno indietro a passi veloci. Voglio andare via in fretta da questo bosco. Salgo in macchina, ma prima di partire, prendo la mia macchinetta e scatto un paio di foto. A memoria. A memoria di una sensazione che non mi è piaciuta. Che mi ha fatto sentire in colpa. Neanche io so perché.
(segue)

Rita ha detto...

Imposto sul navigatore satellitare “Colle San Marco – Ascoli Piceno”. Devo proseguire per 12 Km.

La strada prosegue tortuosa, di tanto in tanto, quando la folta vegetazione si dirada, sulla mia destra, in lontananza, si vede il mare.
La strada è abbastanza stretta, sotto c’è il dirupo, dove continuano ininterrotti 12 chilometri di bosco. Penso a un coltello, gettato dal finestrino di una automobile dentro la fitta boscaglia sottostante: come si fa a trovare? Forse soltanto in maniera del tutto occasionale, ma neanche tanto, perché a quanto pare il bosco al lato della strada non è in piano, ma in forte pendenza. Sembra impossibile, almeno per me, potervi accedere a piedi.

Percorro i 12 chilometri che dividono il chiosco da Colle San Marco e non incrocio neanche una macchina, in entrambe le direzioni. Sono circa le 11 di mattina di un giorno lavorativo. Per chi come me, abituata al traffico del GRA di Roma, è irreale anche questo.

Arrivo a Colle San Marco. La prima cosa che vedo, proprio dove il bosco finisce e si apre un’ampia radura, che mi trovo sulla destra, sono le porte, senza reti, di un ipotetico campo di calcio. Subito dopo sulla mia sinistra vedo la casa gialla, di fronte alla casa, a pochi metri, le altalene e gli scivoli. Accidenti, penso, ma sta tutto così vicino. Dalle foto satellitari di Google gli spazi mi sembravano molto più ampi. No, sta tutto lì, tutto ravvicinato.

La casa gialla si trova sulla strada asfaltata che arriva da Ripe di Civitella, da dove provengo io.

Di fronte alla casa, sulla mia destra, la strada con cui si accede al Pianoro.

Ci svolto. Proprio all’incrocio tra le due strade, alla mia sinistra vedo le altalene, a 10 metri dalle altalene un bagno prefabbricato, appresso il bar di Ranelli, di fronte al bar, sulla mia destra, il campo di pallone.

Il breve tratto di strada sterrata che è obliquo rispetto alla stradina che sto percorrendo, che porta alle altalene, ma sarà in tutto, chessò 20, massimo 30 metri.

Non c’è nessuno in giro. Mi guardo intorno, vado avanti, torno indietro, per guardare il pianoro da tutte le varie angolazioni. Tutto si vede da tutte le parti.

Faccio qualche foto, risalgo in macchina e riprendo la via da quale sono arrivata, che mi porta verso Ascoli. Ma devo andare in bagno. Ci devo andare davvero e con urgenza. Però solo l’idea mi fa rabbrividire.
Subito sulla destra mi appare un bar. Leggo l’insegna. Bar del Cacciatore.

Un po’ indecisa, decido comunque di entrare, anche se non avrei voluto. Fuori ai tavoli, un po’ distante dall’entrata, un signore e una signora che parlano. E ci guardano.

Entro, chiedo dei caffè. Il signore è molto gentile e disponibile. Sono 57 anni che gestisce quel bar, racconta, nei pochi minuti che siamo stati lì dentro.
Quando, mia figlia, molto semplicemente, chiede al signore anziano che serve al banco: “Scusi signore, che c’è un bagno?”.
Il signore mi guarda e mi abbozza un sorriso. Le rispondo io, con la voce un po’ strozzata dall’emozione: “Giulia, purtroppo, tutta l’Italia sa che qui dentro un bagno c’è!”.
L’unico accenno ai recenti fatti di cronaca.

R.

Unknown ha detto...

Rita, hai scritto un commento stupendo, eccezionale, anzi non è un commento, è un articolo che vorrei pubblicare perché nei commenti sarebbe sminuito. Dimmi che lo posso pubblicare e fra mezz'ora è online, dimmi di no e fra due minuti è fra i commenti (posso pubblicarlo anche solo a nome Rita, se non vuoi dare il cognome)

Fammi sapere presto, ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@Rita
Bellissimo stile, avvincente la tua descrizione!
Brava Rita.
Ciao, Tiziana

Unknown ha detto...

Correzione. Intendevo "fra due minuti lo tolgo dai commenti" (che non leggono tutti, e lo metto in prima pagina)

Ciao, Massimo

Rita ha detto...

Grazie Massimo. Non so scrivere bene, ma mi auguro che sia riuscita però a descrivere le mie emozioni, cosa non facile. Puoi fare ciò che vuoi. Se ti fa piacere, pubblicalo pure. Appena posso mando foto.
r.

PINO ha detto...

@ RITA

Una prosa che riflette profonda, umana sensibiità, oltre che massima chiarezza espositiva.
Un abbraccio sincero, PINO

Anonimo ha detto...

Bravissima Rita. Complimenti davvero !
Wide

ENRICO ha detto...

RITA,
grazie per aver saputo così bene trasmettere le emozioni di questa tua "forte" esperienza .

E’ vero. Purtroppo non si tratta di un videogame.

Ciao
ENRICO

Anonimo ha detto...

Secondo le analisi del Ris non c'erano tracce di urina vicina al corpo di Melania, ma la sua vescica era vuota e i pantaloni dovevano essere già abbassati al momento dell'omicidio (sangue all'interno). Come può essere interpretato il tutto?
Tiziana

PINO ha detto...

TIZIANA, se non c'erano tracce di urina, e la vescica era vuota, il pantalone e la collant sono stati abbassati prima dell'aggressione perchè il sangue colato dalle frite ha sporcato l'interno degli undumenti, lo interpreterei solo in un modo: M. si preparava ad un rapporto sessuale consenziente, poiche non sono stati riscontrati segni di violenza o di lotta, sul corpo.
Se hai suggerimenti diversi, gradirei conoscerli.
Ciao, PINO

PINO ha detto...

SQUADRA, fatevi sotto, ed esprimete anche voi un parere. Potremmo avere, in questo caso, un VERO PUNTO FERMO, dal quale ripartire con ottica diversa.
Saluti a tutti, PINO

Anonimo ha detto...

Pino, potrebbe anche riprendere piede l'ipotesi, che io tendevo inizialmente ad escludere, che Melania sia stata colpita mentre faceva pipì in un altro luogo. Magari vicino alla famosa roulotte? La vescica era infatti vuota. Non so dire per quanto tempo dopo il pranzo resti vuota.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Mi voglio ricollegare a quanto già scritto da Massimo nel suo articolo, riguardo alle sofferenze della famiglia Parolisi (oltre a quella dei Rea), per commentare la recente notizia che il tribunale dei minori di Napoli ha fissato, per il 2 dicembre, l'udienza per togliere la patria potestà a Parolisi. La motivazione è data dal fatto che avrebbe commesso l'omicidio alla presenza della bambina che dormiva in auto.
Mi domando come possa tale tribunale, prima ancora che sia INIZIATO il processo contro Parolisi, accettare come vera ciò che al momento è solo un'ipotesi e su di essa basarsi per procedere. Mi sembra veramente scandaloso.
In considerazione poi che la procura di Teramo ha dichiarato che nulla osta a che la bambina possa visitare il padre in carcere, l'avvocato della famiglia Rea ha chiesto addirittura di anticipare l'udienza del 2 dicembre, affinché Vittoria non veda suo padre.
La bambina, dopo l'omicidio, ha continuato a vivere con il padre per tre mesi, non ne è apparsa turbata, dicono che è una bambina serena, perché allora non dovrebbe continuare a vedere il padre anche in carcere? Cosa le potrebbe fare di così grave quest'uomo, guardato a vista dalle guardie carcerarie?
E' chiaro che si tratta di una volontà di vendetta della famiglia Rea che, se pur umanamente comprensibile, non può assolutamente essere avallata da un tribunale. E' addirittura criminale, secondo me, tenere separati un padre e sua figlia, senza che ci sia stata alcuna sentenza. E se poi Salvatore dovesse risultare innocente? Sarà così facile ricostruire il rapporto? E soprattutto a quel punto riotterebbe automaticamente la patria potestà o dovrebbe appena farne richiesta al tribunale dei minori?
Tiziana

ENRICO ha detto...

A questo punto passo la mano...e resto in attesa di nuovi eventi ( o di NUOVI, VALIDI e INTERESSANTI spunti di riflessione).

un saluto

ENRICO

Anonimo ha detto...

Caro Enrico,
leggo una nota polemica nel maiuscolo che utilizzi per parlare di nuovi ed interessanti spunti.
Io ho commentato la notizia sulla mancanza dell'urina proprio perché era una nuovo dato fornito dal Ris.
E' vero, c'eravamo già domandati perché Melania si trovasse in quella posizione, ma ora abbiamo un dato oggettivo dal quale ripartire. Non vuoi proporre anche tu la tua idea?
Ciao, Tiziana

Rita ha detto...

Tiziana, conosco molte persone che usano i figli come arma di ricatto o vendetta per molto, molto meno.
E’ giusto o giustificabile? Certamente no, ma sicuramente “umano”.

Mettiamoci un attimo nei panni della famiglia Rea: quello che SP ha fatto, non è stata una semplice scappatella, un banale tradimento. Alla luce di ciò che è uscito fuori, a seguito dell’omicidio di Melania, certo che dalle bocche della famiglia Rea non ci possiamo aspettare che escano fiori.

La sua spudoratezza di chattare con la sua amante dal loro pc, la sua ingiustificata assenza la notte che Melania ha partorito, il suo raccogliere “la margherita per Melania” mentre stava nascondendo il telefono. Non partecipare alle ricerche della moglie, non andare a riconoscere il corpo. Farla attendere, per oltre mezz’ora il giorno del suo funerale.

Ora, a prescindere dal fatto che sia o meno lui l’assassino, questo non lo sappiamo, certo è che non si è comportato bene né con la moglie, né con il resto della famiglia. E con la figlia? Un padre così per i miei figli io non lo vorrei. E tu?

A mio modesto parere, qui di criminale c’è soltanto chi ha commesso un delitto così atroce.

PINO ha detto...

ENRICO, il tuo passamano mi sembra un atto inconsueto, conoscendo la tua solerzia, nel dare un parere.
Ho espresso la mia interpretazione, ad un quesito che si proponeva da se.
A tale proposito desideravo conoscere anche quella degli altri.
Tutto quì.
Ciao, PINO

Anonimo ha detto...

Rita,
condivido quello che dici sulla famiglia Rea. I loro sentimenti sono pienamente legittimi ed io non criticavo quelli, anzi ho appunto scritto "umanamente comprensibili". Non è la loro richiesta che mi meraviglia, è l'azione del tribunale che mi inquieta. Un tribunale per i minori non può agire sulla scorta dei sentimenti (se non quelli del minore da tutelare), ma sulla base di fatti, e di fatti qui per il momento ce ne sono molto pochi. E' un fatto che Parolisi abbia ripetutamente e continuativamente tradito la moglie. Dunque a tutti i genitori fedifraghi dobbiamo togliere i figli? A me certo un simile uomo non piace, è lontano anni luce dal mio ideale di uomo (a prescindere dai tradimenti), ma Melania l'aveva scelto, ci ha fatto una figlia e gli aveva anche già perdonato dei tradimenti.
Mi sono chiesta più volte cosa penserebbe dell'accanimento nei confronti di suo marito (sempre ipotizzando che non sia l'assassino). Non mi piacerebbe che, nel caso mi dovesse succedere qualcosa (qui faccio i debiti scongiuri), mio figlio restasse senza madre e senza padre (certo, mio marito non assomiglia per niente a Parolisi!).
Tiziana

ENRICO ha detto...

TIZIANA,
ti prego di non "leggere" significati polemici quando non sono ASSOLUTAMENTE nelle mie intenzioni !( mi spiace se il mio veloce commento ti ha dato questa impressione...)

PINO
tu hai ragione ma per il momento non sono in grado di esporre un mio punto di vista coerente su quanto proponi.

mi mancano elementi concreti e dei risultati delle perizie di cui ho conto ( tra l'altro ) solo attraverso indiscrezioni giornalistiche, non mi fido più di tanto.

Alessandro ha detto...

non conta cosa vorrebbero i parenti della moglie tradita (ovviamente non parlo dell'omicidio)..conta cos'è giusto per la bambina...altrimenti è solo insano senso di giustizia e vendetta
se si ritiene giusto che la bimba cresca con i nonni, discorso chiuso...
per quanto mi riguarda, ci sono donne che tengono i bimbi piccoli in carcere (altro che privazione della patria potestà), quindi, fino alla conferma in cassazio0ne, per me il problema neppure si pone

Anonimo ha detto...

OK Enrico,
hai ragione, delle notizie che ci provengono dalla stampa c'è poco di cui fidarsi.
Purtroppo però io non ho altre fonti alle quali attingere, così mi riduco a commentare le informazioni che ci forniscono. In attesa di dati più certi,
ciao Tiziana

Mimosa ha detto...

Aspettatemi! tra poco arrivo io sull'intervento di PINO di mezzogiorno...
sto preparando un discorso coerente, schematico, e spero "logico" oltre che "scientifico".

A presto!
Mimosa

Anonimo ha detto...

Non facciamo confusione tra l' esercizio della patria potestà' e la possibilita' per il detenuto di vedere la figlia in carcere. Nella prima significa escludere anche , solo PRO TEMPORE e non definitivamente, il padre nelle decisioni che possono riguardare alcune scelte riguardanti la minore, che essendo carcerato, non puo' certamente seguire.
Anche in presenza di questo esercizio nulla vieterebbe al padre di vedere la figlia : la Franzoni a seguito della condanna di primo grado e' stata privata della potesta' genitoriale ma ha continuato a vivere con i figli e a tutt' oggi continua a vederli in carcere.
Credo che da parte dei Rea ci sia la paura che parolisi possa decidere che la figlia vada a vivere con la sorella di lui...o che la bambina una volta visto il padre visto che non potrà tornare a casa con lei ne possa avere un ulteriore trauma....In ogni caso questo minore ha bisogno urgente della nomina di un tutore, che a mio modo di vedere non dovrebbe essere un componente della famiglia Rea, e credo non lo sara', e che prenda decisioni in totale
neutralita' e professionalità .
Wide

ENRICO ha detto...

PINO,
ti chiarisco meglio il motivo per il quale non sono in grado di rispondere alla tua sollecitazione


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Per ricostruire un VEROSIMILE scenario di ciò che POTREBBE essere successo fra le 14.20 e le 15.20 di quel maledetto pomeriggio bisogna prendere in considerazione NON SOLO le “prove provate” ma anche le “prove logiche” quelle cioè ricavate dall’analisi scrupolosa dei “tempi e dei luoghi”, dallo studio attento dei caratteri, delle personalità , delle vite dei vari “attori”e del contesto socio-culturale in cui agiscono, dalla valutazione approfondita delle loro dichiarazioni sincere o meno che siano( spesso le bugie sono più rivelatrici della verità stessa che si vuole nascondere) ed infine da quel “qualcosa di indefinibile ed istintuale” percepibile unicamente a contatto diretto con le situazioni i luoghi e le persone stesse. Cosa, quest’ultima a noi completamente preclusa

Ciononostante, benché virtualmente e utilizzando appunto “le prove logiche” approssimative delle quali a fatica siamo entrati in possesso, siamo riusciti ad abbozzare un quadro d’insieme vagamente realistico
Se però adesso volessimo riesaminarlo alla luce di 2 UNICHE prove certe (?!) - il DNA di Parolisi .sulla bocca della moglie, i pantaloni e gli slip di Melania abbassati da lei stessa VOLONTARIAMENTE – le risposte possibili non potrebbero essere che due :

1- Salvatore, accecato dalla passione per Ludovica, ha ucciso Melania a Ripe di Civitella con la scusa di voler fare l’amore con lei e poi è corso a Colle a crearsi un alibi. Dopodichè, si è precipitato a cancellare le tracce del suo rapporto extraconiugale dal pc custodito in caserma dove, approfittando di un momento di calma, ha pregato un amico di recarsi nottetempo sul luogo del crimine per accertarsi che Melania fosse morta e per operare nel contempo un veloce depistaggio

2- Melania aveva un amante segreto che – per motivi a noi ignoti – ha deciso di ucciderla .


A meno che qualcuno di voi non mi prospetti un’alternativa valida e incontrovertibile tutto ciò sarebbe semplicemente DEMENZIALE.

Mimosa ha detto...

A costo di essere brutale,
A)facciamo il punto sulla QUESTIONE URINA? Non è un piacevole argomento ma ritengo tassello di un certo interesse sempre nell’ottica di riuscire a cancellare certe opinioni.
Anche in questo caso ho fatto la mia ricerchina “scientifica”.
Parto dal concetto di “vescica vuota”.
- Fisiologicamente non è possibile svuotare completamente la vescica, nel senso che non resta mai vuota del tutto.
Tanto è vero che è consigliato al termine della minzione contrarre volontariamente i muscoli addominali per aumentare la pressione vescicale e liberarsi del residuo che è ancora contenuto.
La vescica si riempie continuamente, il tempo per raggiungere i 200 cc che inducono lo stimolo varia sia in relazione alle condizioni psico-fisiche della persona (es. paura) sia delle condizioni ambientali (es.freddo) sia dalla quantità di liquidi introdotta durante la giornata, ecc.
- pertanto se Melania avesse urinato poco prima di morire, la vescica avrebbe avuto qualche residuo e non sarebbe risultata “vuota” (a parte le condizioni precarie in cui l’atto sarebbe avvenuto che ne avrebbero impedito la compiutezza…)
- vescica e intestini, rilasciandosi la muscolatura nel corpo devitalizzato, spontaneamente emettono i liquidi biologici
Da ciò ne deriva perlomeno strana la mancanza di tracce fisiologiche nel terreno:
- mi domando come mai non siano state rinvenute
- mi domando se quelle intestinali potessero essere distinte da quelle vescicali (se qualcuno si fosse preso la briga di raccoglierle e analizzarle …ovviamente)
(è ben vero che la notte c’era molta umidità e che mi pare il mattino seguente lassù avesse anche piovuto … quindi tracce organiche umane avrebbero potuto impregnare per bene a fondo il terreno, confondendosi con la marcescenza organico-vegetale).

Dov’è la prova che Melania abbia fatto pipì e di proposito?
Che tracce ci sono sulle salviettine di carta ritrovate nei paraggi?
Sono “salviettine” nel senso di tovagliolini da bar collegabili ai residui dello spuntino dei militari trovati nel cestino? o sono fazzoletti di carta serviti a qualcuno per asciugarsi di qualcosa?
Se ci fossero state tracce di Melania sarebbe già uscita la notizia …

B)“ABBASSAMENTO DEI PANTALONI” + sangue da “gocciolamento”
accantonando l’opinione che potesse essere parte della messa in scena eseguita a distanza di tempo dal momento del decesso, restano due alternative:
- abbassamento volontario (per pipì o per fare sesso) e successiva proditoria aggressione
- oppure abbassamento forzato in una seconda o terza fase dell’aggressione (tre sono le fasi della dinamica ipotzzata dal medico legale,p. 8 Ordinanza di Ascoli) per poter bloccare la donna che fuggiva dopo le prime coltellate.

Nel caso qualcuno creda “pipì”, rinvio a quanto sopra.
Nel caso di “sesso” andremmo di nuovo a illazionare sull’uxoricidio o al peggio sulla vita segreta di Melania.
Io credo sempre all’abbassamento forzato.
Mimosa

Anonimo ha detto...

MIMOSA, come si calerebbero pantaloni e collant forzatamente, senza slacciare la cinghia e sensa strappare nulla, con una persona che oppone resistenza, dimenandosi il massimo possibile?
PINO

Anonimo ha detto...

ENRICO
Allora, non essendoci, o non essendo satata "TROVATA" traccia di urina a Ripe, dobbiamo supporre che la pipì Melania l'abbia fatta nei pressi del monumento o della roulot, dove e stata stordita dal colpo alla fronte, e trasportata, con gli indumenti calati, fino a Ripe, dove sarebbe stata soppressa.
Dopo quest'ultima ipotesi, ho esaurito anch'io il repertorio dell'immaginazione.
PINO
PINO

Anonimo ha detto...

Ciao Mimosa,
grazie per i chiarimenti. Sapevo che tu avevi già ipotizzato "abbassamento forzato" e dunque, dopo le nuove notizie sulla mancanza di urina e sul gocciolamento di sangue all'interno dei pantaloni ho chiesto l'opinione di tutta la squadra proprio per capire quali ipotesi erano compatibili con le notizie (sempre da prendere con le molle) che ci arrivano.
Dopo la tua spiegazione capisco che si può continuare a pensare all'a"abbassamento forzato" (discorso delle tre fasi dell'aggressione).
Effettivamente, anche per me, questa è l'ipotesi che meglio si accorda con la ricostruzione che immagino (ovviamente anche le altre rimangono plausibili).
Tiziana

Mimosa ha detto...

Caro Pino, devi tenere presente (e mi pare che anche tu la pensi perché l'hai già detto) che ad affronatre Melania erano ALMENO DUE se non TRE persone, tutte attive addosso a lei.
Non è difficile visualizzare che mentra una da dietro colpisce, l'altra davanti le tira giù la zip dei pantaloni ... in un primo momento basta di un poco ... (tipo effetto sorpresa: un aggressore davanti e uno dietro).
dopo le prime coltellate sempre della stessa mano l'azione dell'altro continua e (con vittima ferita a morte ma ancora sulle sue gambe ...) l'abbassamento dei pantaloni continua ... tecnica pseudo militare ... ma i marines USA lo fanno (anche se non sta nei libri, viene insegnato sul campo)!

Mimosa

ENRICO ha detto...

Scusa MIMOSA ma questo ( pantaloni abbassati a forza) non l’avevamo già detto ridetto e stradetto non so quanti post fa ?
Sulla dinamica dell’aggressione mortale a Melania non mi pare ci sia molto da chiarire.
I pantaloni sono stati abbassati “volontariamente” ( per far sesso o far pipì) secondo l’accusa ? Beh allora si vede che l’accusa è orientata verso una delle due ipotesi che ho riportato nel mio commento precedente….
Ciao
ENRICO

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
forse non mi ero spiegata ...
ho provato a fare il ragionamento schematico per seguire l'idea di Pino e provare a stendere un quadro in cui egli potesse vedere se la sua ipotesi era ragionevole.

Non ho ripetuto pensieri miei, ho cercato di essere "asettica", come per gli altri schemi che ho elaborato anche utilizzando opinioni vostre.

Non tutti hanno accettato questi punti fissi ...
Mimosa

PINO ha detto...

MIMOSA, in questo caso dovremmo rispostare tutto a Ripe, e considerare il monumento, solo come punto dell'appuntamento.
Ma perchè il Tagiabracci ha precisato che la vescica era "vuota"?
Doveva essere stata svuotata da pochissimo tempo, dato che i reni, attraverso le ureteri, inviano "ininterrottamente" urina in vescica. Ma dove è avvenuto il...disimpegno, se nei pressi di giacitura del corpo "NON" è stata trovata traccia di urina?
Anche nell'ippotesi (ma non l'ammetto)che il Tagliabracci volesse significare, con l'aggettivo "vuota" residui di urina, lo svuotanento della vescica non poteva essere avvenuto molto tempo prima, proprio in virtù della continua alimentazione renale.
Questo è un tassello che non trova collocazione nel mosaico.
Ciao PINO

Anonimo ha detto...

Enrico,
concordo perfettamente sul fatto che le due ipotesi derivanti dagli unici dati fornitici siano DEMENZIALI.
Peccato però che la procura abbia sposato proprio la prima di queste due ipotesi.
Com'è possibile che a noi, cercando di seguire un filo logico, risulti evidente l'assurdità del tutto e agli inquirenti no? Va bene cercare nuove prove a carico di Parolisi (fagotto, sentieri, ecc.), ma dovrebbero anche tentare di fare una ricostruzione plausibile e non ridicola come quella che hanno per il momento imbastita.
Tiziana

Mimosa ha detto...

Carissimo PINO, hai perfettamente elaborato quello che in pche righe avevo tentato di descrivere.
Quindi come te nemmeno io so perché il Tagliabracci ha scritto :

vescica “vuota” (cfr. pg. 31 Relazione Definitivia Medico Legale depositata il 12.7.11 al paragrafo “Organi del Bacino”);


Ciao,Mimosa

Mimosa ha detto...

Cara Tiziana
quello che è da prendere con le molle sono le "nuove notizie" ...
se vai a rileggerti le Ordinanze che Massimo ha linkato a fianco, trovi che stanno già scritte (infatti avete notato che io porto sempre il numero di pagina),
i giornalisti ogni tanto rispolverano un particolare spacciandolo per "novità" solo per fare audience.

Ciao,Mimosa

Buona serata con QG per chi lo guarderà.

ENRICO ha detto...

Vi sottopongo un dubbio che ho avuto fin dall’inizio di questa vicenda

SE Salvatore NON avesse detto che la moglie si era allontanata per andare in bagno ma che si era allontanata per andare a prendersi un caffè, a vostro avviso i Pm , gli esperti ecc..ecc. si sarebbero soffermati sull’abbassamento volontario o meno dei pantaloni e sullo svuotamento o meno della vescica (2 elementi che in ogni caso sarebbero stati comunque presenti)e gli avrebbero attribuito la medesima fondamentale valenza investigativa ?

Voglio dire : secondo voi l’attenzione su questi due particolari è stata posta INDIPENDENTEMENTE dalla dichiarazione del marito o ne è stata condizionata ?

ENRICO

Alessandro ha detto...

ne è stata assolutamente condizionata, a parer mio...

Anonimo ha detto...

@lori
rispondo dopo una vita.
Melania non è stata trovata il 20, è stata fatta trovare il 20.
Tab

Mimosa ha detto...

@ ENRICO
ne è stata assolutamente condizionata, anche a parer mio...

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti

Imma sferra un altro colpo, e sostiene che MR usava dei contraccettivi, e che SP ha mentito dicendo di aver lasciato il suo materiale biologico per necessità, in quanto non aveva usato precauzioni.

Questa notizia se vera aprirebbe nuovi dubbi:

Era MR la donna con cui SP ha avuto un rapporto sessuale alle casermette?

Se non era lei, suona strano che l'omicidio sia avvenuto nello stesso luogo dove SP ha tradito Melania.
Chi lo sapeva se non la donna che era con lui?

Che ne pensate?

SIRA

ENRICO ha detto...

SIRA

che è un'eccellente osservazione sulla quale riflettere attentamente !
Buonanotte a tutte/i

ENRICO

Mimosa ha detto...

Ciauuu Sira, aspettavo il tuo intervento ...

Mi piace che tu abbia colto (intanto) questo punto.
Dalla prima volta che ho visto il video mi è ronzata nella testolina che non fosse Melania qualla donna del rapporto alle Casermette.
Stasera quasi quasi non ho alcun dubbio ... ma chi era?

Non sarebbe male inserirla nel nostro quadro ...
... e potrebbe anche essere che questa "fanciulla" abbia conservato un pezzo di stoffa con qualche "traccia biologica" di Paroli per schiacciarla in bocca a Melania in quella prima lontanissima ormai ricostruzione che feci riguardo al DNA sulle labbra e sulle gengive ...

Mimosa

Anonimo ha detto...

Ciauuu a te cara Mimosa,

ricordo quella tua ipotesi che non sembra, ora come ora, tanto azzardata.

Lo stupore di Parolisi, nell'apprendere il luogo dell'omicidio, io credo sia sincero.
Secondo me ha confessato di aver consumato un rapporto proprio lì, solo perché il materiale biologico avrebbe potuto incastrarlo, ma si è guardato bene dal dire con chi fosse.

Certo è, che se fosse solo un caso, il fatto che il luogo del tradimento e dell'omicidio siano gli stessi, saremmo di fronte a quelle cose che succedono una volta su un milione(numeri a caso per esprimere il concetto)

Se invece vogliamo essere più realistici, potremmo fare molte altre ipotesi importanti.

Sira

Mimosa ha detto...

Anche il PM Monti che gli faceva le domande ha parlato di casualità di un milione di volte ...
ma già hanno detto che è stato "fortunato" ...

sarebbe interessante conoscere il quadro astrologico di salvatore , non ti pare?

Mimosa

Aspetto dieci minuti una tua eventuale replica (a cui non ti obbligo ... ;-)) e poi cercherò di dormire ...
Un caro abbraccio.

Anonimo ha detto...

ho letto, ho riletto... appuntamenti, piergiorgio, ranelli... parecchia fantasia. sappiate una volta per tutte che i cani alla roulotte non ci sono andati da soli ma sono stati lì portati dai loro conduttori a bordo dei fuoristrada e lì non hanno fiutato nulla anche perchè la roulotte era piena di ragnatele e nessuno l'aveva aperta di recente. Poi da li, nè a piedi nè con la macchina, non ci si va a Ripe, è boscaglia impervia e melania non aveva tracce di scampagnate per la foresta. quanto al ranelli lui dice di aver visto una donna vicino alle altalene (non prettamente melania) accanto ad un uomo in pantaloncini corti e ad un bimbo, ma sulle altalene dei grandi e non in quell'altra adatta ai bimbi piccoli. lasciamo perdere poi i suoi orari. attendibile? capitolo impronta, vi siete chiesti come si fa a lasciare a terra un'impronta simile? solo se si immerge la scarpa su una pozza di sangue. Ma la pozza di sangue, ad una che viene colpita con 32 pugnalate, sopra ad nudo terreno che assorbe, come fa a formarsi in pochi minuti? la pozza di sangue stava poi sotto il corpo di melania e non altrove. e sapete quanto dista la pozza dal pavimento in legno? circa 4 metri e allora le altre impronte di sangue dove sono? è passato forse lo yeti? e in questi 4 metri, tra fogliame ed aghi di pino, nulla si sarebbe attaccato alla suola delle scarpe tale da lasciare un'impronta così nitida? Depistaggio, puro depistaggio
Nik

lori ha detto...

Ciao Tab

ma Melania è stata ucisa il 18

lori

lori ha detto...

ah! e condiivido punto per punto quanto scritto da wide, finalmente un'analisi obiettiva che tiene conto di tanti particolari che si sono voluti ignorare

lori

lori ha detto...

ops

da Nik

lori

Anonimo ha detto...

Ciao Sira,

Imma sfera un colpo da una parte ed estende la mano dall'altra...

Il periodo di dimezzamento di caffeina viene significativamente prolungato quando in presenza di contraccettivi orali--3-4 ore in una adulto non-fumatore--13 ore in una donna che prende contraccettivi--orali(http://en.wikipedia.org/wiki/Caffeine

I tempi cambiano?

Ciao for now,

Avery

Anonimo ha detto...

@lori
in effetti l'idea mi balenò in mente quando si disse che il depistaggio fosse avvenuto poche ore prima del ritrovamento del corpo, ovvero che i segni fossero stati incisi il 20 stesso.
Tabula

Anonimo ha detto...

@Sira-mimosa
nel caso Melania avesse usato contraccettivi orali, nessuno più del suo medico avrebbe potuto confermare la notizia.

@nick
non ho molta esperienza di cadaveri, ma credo che una persona accoltellata sanguini abbastanza copiosamente. La pozza di sangue su un pavimento duro si allarga più che su un terreno assorbente, ti dò ragione ed un dettaglio tecnico.
Ma vedendo la foto del chioscetto, mi sembra circondato da quel tipo di terreno decisamente duro compatto e privo di piccola vegetazione, tipico del sottobosco in presenza di abeti/pini.
A meno che tu abbia elementi di prova concreti per la tua osservazione, non è escluso che in un'azione omicidiaria in cui la vittima ha opposto resistenza tentando qualche passo, tra l'altro nella zona del chioschetto, il suo sangue non sia stato calpestato direttamente sulle assi.
Che il cadavere sia stato trovato 4 metri in là vuol dire poco, ha sicuramente cominciato a sanguinare prima di atterrare
Il terreno duro e compatto non ha le caratteristiche di deflusso di uno scarico di lavandino, penso sia difficile fare un'affermazione certa come quella che fai.
dopodichè:
- se lo staging fosse avvenuto a sangue fresco, vorrebbe dire che l'assassino ha atteso la morte E POI ha eseguito lo staging, e questo esclude Parolisi che se non ha avuto il tempo tecnico di uccidere, fugurarsi mettere in atto uno staging. (con la bimba in auto, poi)
- se lo staging fosse avvenuto nelle ore successive all'omicidio ma in un secondo momento e, come dici tu, se la pozza di sangue fosse posizionata solo sotto il cadavere, nonostante le mie obiezioni sulle caratteristiche del terreno sottoboscoso, significherebbe che ha assorbito quasi tutto, e il sangue non assorbito sarebbe stato già coagulato/secco.
Il fatto che Ranelli abbia visto un uomo in pantaloncini corti con una donna simile a Melania è un dato di fatto, che poi spingessero l'altalena dei bimbi grandi e non quella dei piccoli, non mi sembra esistano divieti per i quali a due genitori sia impedito di "far provare" alla piccola l'altalena dei grandi. Se è un gioco, è un gioco, e con la supervisione e l'attenzione di un adulto ANZI DUE in questo caso, spesso ai bambini piccoli al parco viene fatto fare un giro sull'altalene anche se non idonea all'età.
Sarebbe restrittivo inficiare per una questione così opinabile e soggettiva la testimonianza di un uomo come Ranelli, che, NON DIMENTICHIAMO, ha fatto rintracciare TUTTI gli altri testimoni presenti al pianoro QUEL giorno. Quel giorno, bada, e non un altro: quando fa comodo, è un uomo che non si confonde?
Tabula

Alessandro ha detto...

@ nik

cito l'addestratore di Piergiorgio

“Posso anche pensare che nei pressi della roulotte Piergiorgio si sia fatto
distrarre dalla presenza di un animale, di una possibile preda, ma escludo
categoricamente che possa essere salito dal Monumento ai Caduti fino alla
roulotte seguendo una pista animale, questo no”

dove sono i fuoristrada ?

come sai che la roulotte era piena di ragnatele ?

Alessandro ha detto...

relativamente ai contraccettivi...e se Melania li avesse sospesi per l'intervento ?

PINO ha detto...

SQUADRA, se non era Melania, la donna con cui Parolisi dice di aver fatto all'amore dietro il chiosco di Ripe, chi poteva essere?
Forse un'amante misteriosa che è restata nell'ombra?
Un'amante con la quale il militare ha compiuto l'ultimo tradimento solo 10 giorni prima della tragedia?
Se così fosse, questa donna deve necessariamente risiedere in loco.
Nella stessa cittadina dove risiedono i Parolisi oppure, forse, in caserma?
La donna che, si suppone, presente sulla scena del delitto, potrebbe essere la stessa?
Forse è lei la X dell'appuntamento al monumento?
E' lei l'amante gelosa e feroce che avrebbe ficcato in bocca a M il dna di P lasciato su qualche supporto di stoffa, come ipotizza MIMOSA?
Infine, è di queta sconosciuta amante l'impronta lasciata sulle assi di legno della predella del chiosco?
Se l'esistenza di questa entità, mai sospettata, fosse reale, molte perplessità troverebbero una logica spiegazione.
Spiegherebbe, forse, anche il perchè M abbia accettato l'incontro "chiarificatore": dopo tutto, si trattava di affrontare una donna.
Un leggero spostamento della freccia direzionale, potrebbe dare molte risposte al quesito.
PINO

ENRICO ha detto...

Siamo sempre li, Pino.
E i CANI al Monumento ?
E Melania a Ripe ?
Cambierebbe poco dal punto di vista logistico e dinamico...
Ma non giustificherebbe più l'OSTINATO silenzio di Salvatore

A più tardi
E.

PINO ha detto...

ENRICO, mi è parso di essere stato chiaro.
Io mi chiedevo e VI chedevo, se c'era la possibilità che la donna con cui P ha fatto sesso al chiosco, non potendo esse M, secondo il parere comune, potesse essere la stessa dell'aggressione a Ripe e dell'incontro al monumento. (dove i cano hanno fiutato la presenza di M).
Perchè mi ripeti l'indicazione dei cani?
Il silenzio di P l'ho già commentato altre volte. Cosa c'entra adesso?
Spiegati meglio. Ciao,
PINO

Anonimo ha detto...

la vita intima di P. è stata scrupolosamente passata al vaglio. questo non esclude la possibilità di ulteriori "one night standing" con reclute che non abbiano lasciato tracce su cellulari e pc, ma per sortire un effetto omicida o il guaio provocato è grosso, o la ragazza è una squilibrata.
comunque sia non vedo perchè P non possa davvero esser stato in quel luogo con la moglie dieci giorni prima.
se poi melania facesse uso di contraccettivi, erano meccanici o chimici? dubito comunque che l'amica Imma, che viveva a distanza, potesse essere così aggiornata, prima diceva che melania non poteva avere avuto recenti rapporti, ora invece afferma che usasse contraccettivi.. ma basta!
sta parlando tanto per parlare, ma se non è certa di ciò che dice farebbe meglio a non rilasciare interviste.
Potrebbe fare affermazioni certe solo il medico di Melania. Imma era forse il suo medico? no.
Non vorrei essere volgare suggerendo l'idea del salto della quaglia, ma se P. era così preoccupato di eventuali tracce biologiche, questo mi è venuto in mente.
tabula

Anonimo ha detto...

@ Pino
è ovvio che ci potrebbe anche essere una delle amanti "note" che è stata sottovalutata, magari nemmeno Ludovica, ma una che si è sentita messa da parte.
Anche se uccidere per Parolisi, francamente..
de gustibus
tab

lori ha detto...

In realtà Nik voleva dire che il depistatore non può essere volato dal corpo alle tavole del chiosco senza lasciare altre tracce..sono 4 metri e dovrebbe avere lasciato traccia del suo passaggio..

lori

PINO ha detto...

T(ABULA)

Per questo ho posto a voi il quesito. Per vagliare tutte le possibilità.
Anzi, malignamente, il mio pensiero e volato...altrove, dove un alibi mai reso noto, nei suoi dettagli, e che non esclude eventuali "mandati", ha ovviato ogni ulteriore approfondimento.
Anche questa mia...assurdità, fra le tante altreavanzate, troverebbe un posticino, in un angolo.
PINO

lori ha detto...

da come descrive il luogo, Nik potrebbe essere uno che abbia familiarità con la zona, e potrebbe essere stato sul luogo al momento delle ricerche..ecco perchè sembra sapere qualcosa di più

lori

Anonimo ha detto...

TABULA

Sto pensando, in questa momento:" e se la donna con cui P si è accoppiato al chiosco di Ripe, essendo molto probabilmente del posto. appartenesse alla cerchia delle AMICIZIE della coppia?...troppa malignità, vero?
PINO

Mimosa ha detto...

Caro Pino
quello che hai scritto così lucidamente alle 9.21 calza a pennello con quello che penso io ed entra in più di uno degli schemi che (faticosamente ma volentieri) vi ho elaborato(sempre con appuntamento al Monumento ecc.).

Arduo è dare un volto a costei ... eppure lo "deve" avere ... ma in caserma non possiamo entrare
(io resto dell'idea che possa essere quella di Chieti)

Ciao
Mimosa

Anonimo ha detto...

MIMOSA, chi è quella di Chieti? Rosa? o qualche altra che non ricordo?
Spiegami un pò.
Ciao, PIMO

Anonimo ha detto...

P.S.
Anche il mio nome sbaglio!

Mimosa ha detto...

No Pino "quella di Chieti" intendevo "Caserma" ...

non ho ancora analizzato le testimonianze delle varie soldatesse amanti o amiche o denigratrici ...
beh, sarà un impegno per i miei tempi morti di stasera ...

Ciao

ENRICO ha detto...

PINO
avevo interpretato male .
Poichè avevi parlato di 'amante gelosa e feroce" pensavo volessi dire che la donna "misteriosa" avesse ucciso M. per gelosia...
E in questo caso P non avrebbe avuto motivo di tacere...

(oggi ho qualche defaillances...abbiate pazienza :-)

ENRICO

Unknown ha detto...

Porto un contributo, credibile o meno, per cercare di rispondere ad alcuni interrogativi.

Sappiamo che la zona del Pianoro è un luogo di villeggiatura, tanto che si affittano gli appartamenti per l'estate ed il 18 aprile gli stessi erano quasi tutti disabitati (in alcuni si stavano facendo, infatti, le pulizie o le manutenzioni). E parlo sia delle villette adiacenti al parco che degli appartamenti del residence Miravalle che delle case dalla parte opposta, dov'è il Sacrario Partigiano e l'entrata dell'Eremo di San Marco.

Ora noi non sappiamo se qualche amica di Melania, conosciuta in parrocchia o vicina di casa o moglie di un militare, abbia un appartamento in zona o facesse le pulizie (a pagamento) in un appartamento della zona. Gli inquirenti l'hanno appurato? Perché se esistesse una simile eventualità sarebbe facile ipotizzare che, una volta incontrata Melania (o aspettata o seguita) al monumento, possa averla fatta salire in auto (Melania non amava i bagni pubblici), possa averla portata all'appartamento, a pochi minuti da dove è salita, ed averle offerto anche un caffè (oltre al bagno pulito).

Se facciamo mente locale dobbiamo considerare, ritenendo il Parolisi innocente, che Melania è stata sequestrata, poi uccisa, nell'unico momento che non aveva la figlia con sé. Infatti durante la settimana la bimba non si staccava mai dalla madre. Era la figlia che le faceva da garanzia?

Inoltre c'è da chiedersi chi fosse presente alla "Colonia del Sacro Cuore", dato che è ad un passo dal monumento ai Caduti e che comunque, vista la religiosità di Melania, poteva attrarla ed invogliarla ad entrare se una persona conosciuta (e ritorno alla parrocchia di Folignano) fosse arrivata in auto in quel momento.

Quindi, se non si è verificato la probabile presenza, in quel giorno, di una persona conosciuta da Melania in uno degli appartamenti della zona, l'eventualità sopra descritta non può essere scartata.

Ora passo alla fase successiva, quella inspiegabile, come ha fatto Melania ad andare a Ripe? Prima dobbiamo dare per buona la tesi difensiva, quella che vuole sia morta non alle 15.00 di quel pomeriggio ma dopo. Detto questo ci sono prodotti, facilmente reperibili, chiamati volgarmente "droga dello stupro". Uno, il GHB, già dopo 5/10 minuti fa effetto e, oltre a far disinibire al 100% chi lo assume, induce sonnolenza. Senza parlare del fatto che già dopo tre ore si può riassumere (se non si è mai assunto non da problemi). Quindi dopo averlo assunto il salire in auto con un estraneo non è più un problema per nessuna persona. Fra l'altro si rintraccia nell'organismo solo cercandolo (agisce aumentando una sostanza che già abbiamo nel corpo) e, comunque, dopo otto ore non se ne trova più traccia nel sangue (ma in Malania il sangue rimasto non era tanto), dopo dodici ore neppure nelle urine. Ma Melania non aveva urina nella vescica.

Quindi ipotizzo:

Melania va al monumento e incontra chi conosce, sale in auto ed in un minuto entra in un appartamento. Un caffè ed un bicchier d'acqua (o di latte) ed il GHB è assunto. Due chiacchiere ed il GHB fa effetto (col GHB le persone parlano molto volentieri e sarebbe facile sapere se qualcuno è al corrente di segreti che non si vogliono svelare). A questo punto Melania risale in auto coi suoi assassini, viene portata a Ripe ed uccisa.

Ed ecco l'importanza di avere l'autopsia sotto mano. Il Tagliabracci, infatti, nelle sue risposte alla procura ha asserito che la vittima non ha assunto sostanze psicotrope prima della morte; ma il GHB è una sostanza che ne stimola un'altra che abbiamo in corpo già in natura e, come altre sostanze simili, se non si cerca non si trova (fra l'altro il Tar del Lazio nel 2001, se ho capito bene, ha deciso che non è una sostanza psicotropa e non è da inserire nella tabella di tali sostanze). Avrà fatto il patologo una ricerca mirata?

continua...

Unknown ha detto...

Detto quanto sopra devo anche ammettere che da sempre in tutte le ricostruzioni dell'omicidio, anche in quella disegnata dagli inquirenti che vuole il marito assassino, c'è qualcosa per me difficile da credere. E' possibile che nel silenzio di quel bosco le sentinelle non abbiano sentito le urla, di certo prolungate nel tempo visto le 20 e più coltellate (da uno a due minuti di urla almeno) e neppure i frequenti squilli del cellulare al massimo del volume?

Come sempre accetto volentieri critiche e pensieri contrari.

Ciao a tutti, Massimo

Unknown ha detto...

Dimenticavo una precisazione. Col GHB bastava chiederle di abbassare i pantaloni per farglieli abbassare senza problemi, anche in pubblico lo avrebbe fatto.

Anonimo ha detto...

mamma quante cose che sai! è raccapriciante sta' cosa...Ma allora tutti possiamo essere in pericolo!Ma non ha alcun sapore,odore?Scusa la curiosità ma mi sta venendo paura.
Bea.

lori ha detto...

ma se uno muore prima delle otto ore, dovrebbe restare traccia nel sangue o sbaglio, visto che tutti i processi in atto terminano al momento della morte?

lori

Mimosa ha detto...

MASSIMO
sei sempre preziosissssimo!!!!

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Lori

Nel corpo le funzioni vitali non cessano tutte insieme e di colpo, perché quando il cuore smette di pompare gli altri organi continuano a pulsare per la “forza di inerzia” (tant’è vero che capelli e unghie continuano a crescere mesi dopo la sepoltura)

Mimosa

lori ha detto...

certo non tutte le funzioni cessano insieme, ma se gli esperti prendono in considerazione il contenuto gastrico per individuare l'ora della morte, evidentemente il fenomeno della digestione non

loririentra tra queste

Unknown ha detto...

No Bea, nessun odore, solo un sapore un po' salmastro, ma se lo si mette in un bicchiere d'acqua gasata non si riconosce. Io abito vicino a Cesena, ad un passo da Rimini, e nei locali notturni (e qui sono davvero tanti) gira di tutto, ma quella sostanza, al pari di altre, in Italia la si conosce da almeno un decennio. Ne avrai sentito parlare anche tu nei telegiornali, oppure ne avrai letto, perché ci sono state tante ragazze stuprate che si sono presentate all'ospedale perdendo sangue e non ricordandosi quanto accaduto. E non si usa solo per stuprare le ragazze ma la si da anche agli uomini per derubarli in tutta sicurezza.

Ma un conto è leggere "droga dello stupro" e un conto è chiedersi cos'è e che effetti ha. A volte ne hanno parlato in televisione, ma non esaustivamente e credo dovessero farlo perché è facile assumerla non volendo, specialmente per quelle ragazze che non girano accompagnate da una amica.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

ops

non rientra tra queste

cmq siamo nell'ambito delle pure ipotesi, se almeno sapessimo che veramente melania aveva un'amica che abita da quelle parti, già potremmo avere un punto fermo, ma così...

lori

Anonimo ha detto...

Grazie Max, sempre esaustivo.Cmq voglio raccontare anche io una cosa accaduta parecchi anni or sono al mio Papà.Mio padre era andato a ritirare la pensione all Posta.Quindi è tornato a casa a piedi.Appena è entrato nel portone due malviventi che lo avevano inseguito gli si sono buttati addosso tirandogli giù con forza i pantaloni e mio padre nn ha potuto fuggire ne salire le scale.Eppure nn erano militari.Ho voluto dire questa cosa,niente di più.Ma ora sto pensando sempre a quella robaccia che intontisce...Brrr..
Bea.

ENRICO ha detto...

MASSIMO

ma se di questa sostanza non restano tracce è inutile ipotizzare un simile scenario visto che sarebbe impossibile dimostrarlo ...l'accusa così come la difesa stessa sono tenute a fare i conti con i dati di fatto.

Non so ...ma può darsi che non abbia capito bene il tuo pensiero ( zut ! oggi fatico a carburare...)

Anonimo ha detto...

Massimo
la tua ipotesi ci sta, ma una cosa non mi è chiara. La persona in questione avrebbe incontrato Melania per caso? Allora difficilmente avrebbe avuto la sostanza in questione pronta da farle assumere, doveva sapere che Melania era lì quel giorno e che avrebbe voluto andare in bagno passando da quella strada (dunque improbabile);
Oppure ci sarebbe stato un appuntamento? E quindi la questione torna ad essere quella che abbiamo già preso tante volte in considerazione: quando avrebbe preso l'appuntamento e soprattutto perché?
Tu per cosa propendi?
Tiziana

Unknown ha detto...

Può darsi ci fosse ancora nel sangue, anche se con tutte le ferite non possiamo sapere quanto ne fosse rimasto (nel cuore comunque ce n'era di sicuro), ma bisognava cercarla perché non è una droga normale come la coca o l'eroina. Non la troverebbero nello stomaco, nel contenuto gastrico, ma con l'esame giusto, sempre il patologo non l'abbia già fatto perché a noi la relazione dell'autopsia non l'hanno fatta leggere, a parer mio qualcosa potrebbe uscire.

Ma è logico che siamo nel campo delle ipotesi. Però mi piacerebbe anche sapere cosa ne pensate del fatto che le sentinelle non hanno sentito nulla. Rita è stata al chiosco e può testimoniare che il silenzio è totale, e nel silenzio totale le urla si spandono, specialmente in collina, e le sentinelle erano in ogni direzione (in un raggio di 600/800 metri, se ho capito bene).

Per Tiziana.

Non ho scritto "incontrata per caso", solo si pensi ad un ospite del Sacro Cuore lo si può credere, ho scritto che con quella sostanza uno può sapere se la persona in questione conosce un segreto che non deve conoscere, e da qui prendere le sue decisioni sul da farsi (o chiamare chi le può prendere). Ho scritto che solo in quel momento non aveva la bambina, ed era da sola (non era protetta). Se c'era il sospetto che conoscesse un segreto, glielo avesse raccontato il marito o l'avesse saputo per altre vie, prima di ucciderla, visto che comunque era moglie di un militare, occorreva sapere se il sospetto fosse reale oppure no. Se non lo conosceva tutto tornava a posto dato che quella sostanza non fa ricordare nulla "al risveglio", né le persone incontrate né il posto in cui si è stati. Possibile che in caserma non conoscano l'esistenza di tali droghe?

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

Ed ecco qua che si potrebbe ritornare alla prima delle versioni

A)INCONTRO CASUALE PER MELANIA E PREMEDITATO DA QUALCUNO

(con pedinamento fin dalla prima mattina, vi ricordate?)

Mimosa

Anonimo ha detto...

Per Massimo
Se le sentinelle non hanno sentito, qual è l'ipotesi?
Si urla anche sotto l'effetto di quella sostanza?
Se sì, allora potrebbe essere stata uccisa da un'altra parte?
O ancora, l'ipotesi di Mimosa che potesse avere un qualche tipo di stoffa in bocca per non farla urlare, ci starebbe perfettamente. Oppure è una mano che le ha bloccato la bocca?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Per massimo
Ah, scusa, adesso ho capito, ci sarebbe un'altra ipotesi... i militari sarebbero parte in causa. Ci ho messo un po' ma ci sono arrivata!
Tiziana

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti

Massimo molto interessante l'assunzione del ghb, che qualcuno definì il sostituto del famoso ROIPNOL, (il fratello evoluto)

La risposta del perchè le sentinelle non hanno sentito le urla potrebbe proprio essere questa, l'aver assunto una sostanza che non ti permette di reagire come reagiresti in condizioni normali.

Gridare prevede uno sforzo fisico e l'intensità dell'urlo e direttamente proporzionale alla forza che ci metti nell'emetterlo.

Però Massimo è pure vero che una persona che possiede una droga che, presa in quantità eccessive, porta anche al decesso, ha la possibilità di uccidere senza rischiare più di tanto: una volta indebolita e resa inoffensiva la vittima sarebbe stato facile farle ingerire la quantità che l'avrebbe portata al decesso.

Non credi?

Ciao Sira

Anonimo ha detto...

Sira hai ragione,
più ci giriamo intorno e più questo omicidio sembra un'azione non premeditata. Sembra assurdo che uno premediti di uccidere una persona usando un coltellino per il quale sono necessarie 20 coltellate per raggiungere un risultato parziale (Melania è stata lasciata agonizzante).
Questo per me vale sia che l'assassino sia Parolisi, sia qualcun altro.
Nel caso di Parolisi però, come ho già scritto, se non ci fosse stata premeditazione difficilmente sarebbe riuscito in tempi così risicati a cambiarsi (dove trovava altri vestiti?), lavarsi, ecc.
La domanda che fin dall'inizio mi sono posta, però, è: perché portare Melania fino a Ripe e non ucciderla sul Pianoro? Era forse Melania che è voluta andare con qualcuno e per qualche motivo a Ripe? Ecco perché l'ipotesi di un appuntamento al monumento sembra convincente.

Per Massimo

Ora ho pensato che, se Melania si fosse recata in un appartamento sul Pianoro, i cani avrebbero dovuto rilevare il suo percorso.
Tiziana

Mimosa ha detto...

@ Sira
portare ad decesso una persona senza che questa sappia il perché non è un gioco "divertente"...

... non è meglio che la vittima sia cosciente per quel poco che basta a subire il disprezzo e lo spregio (condito dal terrore della sua fine)?

Minosa

Anonimo ha detto...

Dispetto e spregio sembrano più adatti ad un'ipotesi passionale.
Nel caso di un segreto che si voglia tutelare, sembra più opportuno essere visibili il meno possibile e non rischiare spostamenti, staging e quant'altro, almeno che non si tratti di un'azione d'impeto e, come dicevo, non premeditata.
Ma, ovviamente, mettersi nella mente dell'assassino non è facile, e dunque tutto è possibile.
Tiziana

Unknown ha detto...

Il ragionamento quasi giusto è quello di Sira. Chi la ingerisce neppure si rende conto che la stanno uccidendo, è quasi un gioco a "guardie e ladri", però armato, e dato che quella sostanza ha anche un effetto anestetizzante, per questo la usavano in medicina, il dolore ad ogni coltellata sarebbe stato minimo.

Per quanto riguarda l'omicidio avvenuto al chiosco con quelle modalità, c'è da pensare che sia stato pensato e programmato in caso si fosse deciso di uccidere. Il tutto per coinvolgere il marito. Melania morta e Salvatore in galera, problema chiuso. Perché se non è stato il marito ad ucciderla c'è da chiedersi il motivo per cui l'omicidio sia avvenuto in un posto a lui ben conosciuto, accanto al punto dove aveva fatto sesso, con la moglie o con un'altra non fa differenza (ed il Parolisi mi pare non sia uno che tiene nascosta una cosa del genere), perché la moglie avesse i pantaloni abbassati, insomma ce ne sono di domande.

Se io fossi stato il lui, ma credo anche lui fosse stato lui, ed avessi ucciso, non avrei lasciato il corpo in bella vista accanto a un chiosco ed avrei sprecato il tempo, anziché depistare disegnando sulla pelle, per spostarlo e metterlo in una posizione dove lo avessero trovato gli animali, non gli uomini, se c'era un sentiero percorribile significa che accanto a questo c'erano comunque arbusti incolti che potevano nascondere bene un corpo alla vista di eventuali passeggiatori.

Ho scritto cavolate?

Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Ma io Tiziana ho scritto che al monumento è salita in auto con chi l'ha portata all'appartamento... non che è andata a piedi.

Ciao, Massimo

Mimosa ha detto...

@ Tiziana
ho scritto "disprezzo" non "dispetto"

ci starebbe anche per il "segreto"
secondo me,

Mimosa

Anonimo ha detto...

Sì scusa Mimosa,
mi sono accorta di aver digitato la parola sbagliata.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Massimo,
il tuo ragionamento fila.
Adesso rimane da chiedersi: "che ruolo occupa, in tutto questo, lo staging?" Forse una sorta di messaggio per Parolisi?
Tiziana

Unknown ha detto...

Io Tiziana l'ho già scritto tempo fa. Per me lo staging fatto a quel modo serve a coprire un indizio che porta al responsabile, serve a coprire l'errore. Tanti indizi=nessun indizio.

Non so dirti quale è stato l'errore dell'assassino, quello che l'ha costretto ad ammucchiare droga con satanismo e quant'altro s'è trovato al chiosco, ma ad un messa in scena del genere non trovo altre spiegazioni.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Si parla tanto di un Parolisi bugiardo, tanto da creare il binomio bugiardo=assassino.
Ma i bugiardi in questa storia sono tanti. Ad esempio il Paciolla, che si scandalizza per i tradimenti di Salvatore, e poi non è da meno;
ad esempio la cara amica Imma, che continuano a chiamare in televisione, nonostante si sia mostrata pubblicamente per quel che è: falsa, ed anche poco informata sui fatti.
Riporto solo due delle sue dichiarazioni, tanto per dimostrare quel che dico:

"Non ho alcun dubbio su di lui - dice Imma - se dovesse venir fuori che lui è coinvolto in questa brutta storia mi cadrebbe un mito".
Imma conosceva da una vita Melania e conosce bene anche Salvatore, da 13 anni. Le voci sui tradimenti di Salvatore le definisce "illazioni, soltanto voci".
La coppia Salvatore-Melania la descrive così: "Una coppia felice, normale, ripeto mi sembra impossibile un coinvolgimento di Salvatore nella morte di Melania". (maggio 2011)

L'amica del cuore di Melania ha rivelato in un'intervista al TgCom:
"Penso che lui avesse problemi a lasciare Melania, in quanto a lui spettava il mantenimento, e inoltre le avrebbe dovuto dare un po' di soldi. Quindi era un problema anche dal punto di vista economico".
Alla domanda "lei crede che Parolisi fosse preoccupato per le prospettive economiche di un eventuale divorzio da Melania?", Imma ha risposto:
"Lo era. Si è visto anche dai messaggi su Facebook. Dalle cose che aveva scritto a Ludovica. Lui era molto preoccupato." (settembre 2011)

Parolisi passa nelle parole di Imma, in meno di quattro mesi, da marito innamorato a colui che trama per lasciare la moglie. Perché queste cose, da buona amica di Melania, non le dichiara subito?
In almeno uno dei due casi mente, poiché le dichiarazioni sono contraddittorie.
Quali sono poi le fonti delle sue conoscenze? Melania? Salvatore? No, Facebook, lo dichiara lei stessa. Fossimo andati noi a testimoniare, saremmo stati altrettanto attendibili!
Sono questi i testimoni chiave dell'accusa? Speriamo proprio di no, e speriamo anche che questi millantatori, desiderosi soltanto di visibilità televisiva, smettano d'essere chiamati nelle trasmissioni, almeno quelle per cui tutti noi paghiamo il canone!
Se qualcuno volesse divertirsi a fare questo giochetto di incollare le frasi, anche per altri protagonisti della vicenda, sarebbero immediatamente evidenti anche altri bugiardi.
Tiziana

Anonimo ha detto...

Massimo,
tu come collochi invece Parolisi nella vicenda? Mentre la moglie si reca in bagno lui, secondo te, rimane alle altalene (conosco quello che hai scritto su foto e testimoni) oppure, come ha ipotizzato qualcuno della squadra, segue la moglie e sa che è stata rapita?
Tiziana

Unknown ha detto...

Ciao Tiziana, posso dire che a me il Parolisi pare un "patacca"? Da noi quell'espressione si usa quando si ha a che fare con uno che crede superiore ma che in effetti, a guardarlo bene, ha paura della propria ombra e di cosa questa gli potrebbe fare. E' indubbio che avesse scheletri nell'armadio, che abbia cercato di nasconderli con bugie di carta velina (non è neppure riuscito a capire che il Pm quando gli faceva determinate domande sapeva già tutto), e che la sua furbizia sia a livello mare, cioè a zero metri di altitudine.

Il problema nasce proprio da quelle bugie che non riescono più a far capire quando dice la verità e quando non la dice. Per questo non è facile credere fosse al Pianoro, anche se a parer mio (almeno per venti minuti) c'è stato. Il Ranelli non può averlo visto con una donna accanto alle 15.23, questo è fuori di ogni discussione perché non s'è trovata alcuna donna vestita a quel modo.

E se al Pianoro ci fosse stata una così vestita si sarebbe saputo visto che c'erano tanti testimoni. Ciò che vale per il Parolisi deve valere anche per gli altri, altrimenti si deve dire che i testimoni non solo non hanno visto il militare ma che alle 15.23, proprio nel momento in cui il Pianoro si stava popolando, non hanno visto neppure una bella donna mora con pantaloni chiari e giubbotto scuro (e se posso credere che i ragazzi non abbiano fatto caso al Parolisi non posso credere non abbiano fatto caso ad una bella ragazza, sono stato ragazzo anch'io).

A parer mio c'è da stabilire quando la gelosia lo ha fatto partire per cercare la moglie, dato che l'orgoglio gli ha impedito di telefonare. Dopo venti minuti? Dopo mezzora? Ha fatto più giri per vedere se s'era fermata con qualcuno? Io 30 anni li ho avuti, ed anche una moglie bella, e quando se ne andava per troppo tempo non me ne stavo tranquillo (non che non mi fidassi di lei, non mi fidavo degli uomini). Ed infatti poi ci siamo separati (colpa di entrambi ma al tempo ne dicevo anch'io di bugie).

Quindi, se devo pensare a quanto accaduto, posso credere che Melania fosse venuta a conoscenza di un segreto (o che altri pensassero avesse scoperto un segreto) e che possano anche averla seguita e pure saputo della gita al pianoro, questo plausibile se il segreto riguardava una famiglia del condominio, che ne so, invento, magari aveva visto il Paciolla con l'amante, oppure il Paciolla credeva che lei l'avesse visto (ma potrebbe aver visto qualcuno passare ad un altro delle bustine e non aver capito fosse una vendita di coca o eroina).

Ciò che non posso credere è ad un appuntamento della moglie conosciuto dal Parolisi, che lui possa averla vista morire o averla portata da un complice per farla uccidere. Ha una figlia che somiglierà di certo alla madre, avesse avuto un comportamento cosi subdolo resisterebbe al rimorso o si suiciderebbe?

No, ripeto, per me è solo un "patacca".

Ciao, Massimo

PINO ha detto...

AMICO MASSIMO, formulando le tue intelligenti ipotesi, tutte possibili, non hai tenuto presente, o, forse ti è sfuggito, un particolare importante: se Melania, doveva recarsi al bagno del bar del cacciatore, come narrato dal Parolisi, perchè ha preso la direzione opposta a quella che conduceva allo stesso bar?
La strada imboccata dalla donna, conduce direttamente al Monumento.
E la spiegazione è solo quella di un appuntamento.

PERCHE' SI E' TROVATA MORTA A RIPE?
1) Perchè, tramortita ne pressi del Monumento ( o drogata come ipotizzi tu), è stata finita a ripe.
2) l'incontro è avvenuto direttamente a Ripe.
In tutte e due i casi, la sua eliminazione era già stata stabilita.
Il resto e storia.
Ciao, PINO

Unknown ha detto...

No Pino, è esattamente il contrario. Non mi è sfuggito quel particolare perché è proprio quel particolare importante che mi fa presumere la "gelosia" del Parolisi. Lui stesso dice: "L'ho seguita con lo sguardo e l'ho vista prendere quella strada". Perché seguirla con lo sguardo mentre spingeva la figlia sull'altalena se non era geloso?

Di conseguenza... "Perché Melania si è diretta al bagno del chiosco e poi ha preso quella strada?". Questa la domanda che rimbalza nel cervello di chi è geloso e, facendo la stessa tua congettura fa due più due e non vedendola tornare dopo venti minuti si da la tua stessa spiegazione: "Ha un appuntamento con qualcuno".

Da qui il giro, o i giri, prima di telefonare ("sia mai che la becco con un altro?"), da qui lo stare meno alle altalene e la minore possibilità d'essere visto. Poi non vedendola in nessuna strada parte la telefonata fatta solo per dirle "'ndo azzo stai?" e poi trasformatasi in "ma pecché 'n risponde questa?".

Che si fosse decisa la sua morte in precedenza è probabile, ma lo è anche che la si sia decisa al momento, dipende da chi l'ha uccisa, dipende dal motivo che ha spinto l'assassino ad ucciderla con un coltello idoneo a sbucciare le mele (e ci sarebbe da capire che tipo di persona, a partire dall'età per finire a che lavoro fa, tiene in tasca o in auto un simile coltello).

In tutti i casi le mie sono ipotesi, niente più che ipotesi che non vogliono essere giuste a prescindere ma, essendo ipotesi, per essere plausibili devono avere semplicemente una base logica e non tendere all'impossibile.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

@massimo
ti ho letto attentamente, estrapolo una tua frase:
"Per me lo staging fatto a quel modo serve a coprire un indizio che porta al responsabile, serve a coprire l'errore. Tanti indizi=nessun indizio. "
Ok.
In altre parole, c'è un indizio ineliminabile che porta al vero responsabile.
Fosse stato eliminabile, l'avrebbe eliminato.
si fosse potuto portare via, l'avrebbe portato via. Quindi è una cosa che non si poteva portar via, o che era meglio non portare via.
Potrebbe esserci una prova che non è stata portata via, ma è stata modificata.
forse è anche stata portata via in una fase iniziale, modificata e riportata indietro.
A me ad esempio, viene in mente il cellulare.
Ma potrebbe essere qualcos'altro.
Tabula

Unknown ha detto...

No Tabula, l'errore può essere un graffio ricevuto, magari sul cuoio capelluto mentre da dietro si stava cercando di scannarla. Una mano di Melania cerca di bloccare il coltello l'altra va a cercare la testa dell'aggressore, è così che si difendono gli aggrediti. Ed a quel punto si molla la presa e la vittima cerca di fuggire, altrimenti come faceva a scappare?
L'assassino l'ha uccisa ugualmente, ma in quel frangente difensivo per lui è nata una costrizione, l'obbligo di lavarle le mani. Ma alla fine dell'azione omicida va a capire quale unghia ha graffiato e quanti capelli ci sono sulla scena. Quindi si procede con le salviette, si bagnano e si cerca di lavarle il più possibile, oppure si inserisce dell'acqua nel tubo della siringa (quello che manca e di cui sulla scena c'è solo il pistoncino e il cappuccio) e si mette ogni dito al suo interno nella speranza di lavarli al meglio (e per farlo in ogni dito togli gli anelli ma ti scordi di rimetterne uno che rimane a terra, nei pressi del corpo) e cancellare ogni traccia.

Ma è un lavoro disperato, un'impresa ardua che non da sicurezza di niente, per cui si buttano altri capelli nella scena, si infila una siringa sul petto e si disegna sul corpo. E quando esce la relazione del patologo, che non riesce ad isolare il dna nei polpastrelli e sotto l'unghia, si fa festa.

Ciao, Massimo

ENRICO ha detto...

.

MASSIMO,

Parolisi dichiara "L'ho seguita con lo sguardo e l'ho vista prendere quella strada"

Ma quella strada ad un certo punto si biforca e sei SICURO che Salvatore dalle altalene, dove avrebbe sostenuto di trovarsi , avesse la visuale giusta per accorgersi che Melania si dirigeva in direzione opposta a quella del Bar ?

In ogni caso io alla gelosia del Parolisi non ci credo neanche un po' !
Con tutto quell'ambaradam che aveva imbastito con la Ludovica proprio non ce lo vedo, MASSIMO, a chiedersi "sia mai che la becco con un altro?"...

Così come, ovviamente, non credo fosse innamorato perso della moglie.

Parolisi è un uomo innamorato perso solo di se stesso, preoccupato unicamente di nascondere le sue avventure extraconiugali.

Un superficiale al limite dell'irresponsabilità.

L'imbarazzante video del sopralluogo a 4 giorni di distanza dalla perdita della moglie ne è una prova lampante.

Quindi, secondo me o sapeva che Melania stava andando al Monumento o non lo sapeva ma non poteva accorgersi dal punto in cui stava del cambio di direzione della moglie.

Io propendo per la prima ipotesi.

ENRICO

lori ha detto...

sono d'accordo con Enrico, altro che gelosia.. se lo fosse stato sarebbe stato più vicino alla moglie invece di inventarsi continuative o quant'altro pur di sgattaiolare fuori di casa

lori

ENRICO ha detto...

TABULA

il cellulare !
come mai il cellulare di Melania non ha più funzionato per tutto il giorno 19 e poi improvvisamente si è riacceso il 20 ?
Su questa anomalia non ho trovato risposte convincenti, e voi ?

ENRICO

Anonimo ha detto...

@enrico, io sono una donna.
posso dirti che a volte la gelosia maschile non ha niente a che vedere con l'amore, piuttosto spesso ha a che fare con il senso del possesso.
e spesso con mancanzi di fiducia in se stesso dell'uomo in oggetto.
tabula

Unknown ha detto...

E' questo l'errore, Enrico e lori, che fanno gli inquirenti, come voi guardano il caso solo da un prospettiva e si fidano delle sensazioni. Ma se a voi è concesso in quanto non procuratori, a loro no se vogliono fare un'indagine davvero a 360°. E che il Parolisi sia così come voi lo descrivete è possibile, ma è anche possibile il contrario. L'uomo non è geloso perché innamorato, ma solo perché è "possessivo" ed una donna, una moglie, è sua e guai a chi gliela tocca.

Ma ragionandola alla vostra maniera si può dire che se l'avesse trovata con un altro avrebbe potuto chiedere lui la separazione senza avere alcun tipo di problema in famiglia e pagando solo gli alimenti alla figlia.

In ogni caso lo sbaglio di fondo è nel fatto che i procuratori la ragionano alla maniera dei commentatori e seguono le loro impressioni continuando imperterriti sulla strada intrapresa. Ma non si fanno così le indagini perché una indagine seria deve valutare tutte le posizioni, anche quelle che stonano col proprio pensiero.

Ciao, Massimo

lori ha detto...

certo massimo, salvatore poteva anche essere geloso, ma qualcuno dovrebbe essere stato testimone di questa gelosia... sai se uno è geloso lo è sempre e non ad intermittenza, per cui si sarebbe dovuto parlare di qualche episodio..ma , pur tra tante contraddizioni, questo dato non è mai emerso

lori

Unknown ha detto...

Neanche da me emerge che sono geloso lori, ma la colpa è di mia moglie che non mi da modo di esserlo. Se facesse la civetta con altri emergerebbe, stanne certa. Per cui se Melania non dava modo a Salvatore di essere geloso cosa ci avrebbero potuto dire i testimoni?

Ciao, Massimo

lori ha detto...

massimo anche io non ho mai dato motivo a mio marito di essere geloso..eppure lo è sempre stato e di tutto..pure dell'aria

lori

Unknown ha detto...

Ed allora lori ci possono essere due motivi. O non si sente alla tua altezza ed è un insicuro, o ti ama alla follia da sempre. Immagino sia la seconda di queste la giusta risposta.

Ciao, Massimo

lori ha detto...

si, massimo, ma ti assicuro non è stato sempre facile..adesso che siamo una coppia collaudata e non più giovanissima , le cose sono un pò cambiate, ma nel passato ne ho sofferto..
ciao e buona serata

lori

Sira Fonzi ha detto...

Massimo, il tuo post delle 20,14 sul depistaggio lo trovo molto verosimile.

Io però mi sono fissata sul luogo.
Luogo del rapporto=Luogo dell'omicidio

Escludendo ragionevolmente la casualità, mi chiedo:
chi sapeva che lui aveva avuto un rapporto sessuale, con relativo deposito di materiale biologico in quel posto, e che quindi sarebbe stato costretto a comunicarlo agli inquirenti?

Non lo avesse fatto avrebbe rischiato che trovassero le sue tracce e le attribuissero al delitto di MR.

Lo avesse fatto (come è avvenuto) sarebbe diventato un sospettato, per l'assurda dichiarazione (e così è stato)

Quindi dicevo, chi lo sapeva di questo rapporto?
-La donna che era con lui, che non era Melania?
-Un amica di Melania, alla quale la stessa aveva confidato la cosa?(nel caso la donna con lui fosse stata lei e il fatto della contraccezzione non fosse vero)
-Un amico di lui, al quale SP avrebbe fatto la confidenza per fare il macho?

Secondo me il luogo non può essere una coincidenza e qualcuno lo ha voluto incastrare e lui può conoscere solo le persone alle quali eventualmente lo ha confidato lui.

Non può sapere se, e a chi, Melania o un altra donna, lo abbiano potuto confidare.

Sira

Unknown ha detto...

Purtroppo gli uomini, ed io sono della stessa razza, hanno particolarità diverse dalle donne, questo a causa delle stesse donne loro madri. Quando sono giovani sono infantili e crescendo non migliorano di molto restando comunque bambini dentro e bisognosi di una moglie che faccia loro anche da madre.

Poi a poco a poco si cresce, ma solo se accanto c'è la persona che sa stimolare le corde giuste, che aspetta la crescita, perché in caso contrario si regredisce.

Non dico siano tutti così, ma la maggioranza lo è di certo. Le tante separazioni lo dimostrano e dimostrano anche che le ultime generazioni di donne si sono rotte e stancate di essere forti per due.

Se riuscissero anche a non imprigionare col loro amore, per questo servire e riverire, i propri figli, forse le nuove generazioni maschili crescerebbero prima di quanto non crescano ora. Ma poi nascerebbe un problema per le stesse donne a cui mancherebbe la figura infantile da accudire.

Per cui non c'è niente da fare lori, mi sa che noi uomini siamo destinati a rimanere così, e, come avrai di certo capito, lo facciamo solo perché voi donne così ci volete. E questo dimostra che l'uomo è destinato, direi obbligato, a fare sempre e solo quello che vuole la donna (neanche fosse una razza inferiore).

Ciao, Massimo

Sira Fonzi ha detto...

Scusate la forma, ho scritto di getto senza rileggere prima di pubblicare.
Se non fosse chiaro il mio pensiero, chiedete pure senza problemi.
Sira

ENRICO ha detto...

Tabula,

Certo , giustissimo quello che dici.
Ma nella fattispecie non mi pare così "possessivo" il Parolisi, visto che comincia- dico "comincia "- ad "accorgersi" del ritardo della moglie dopo ben 40 minuti ed oltre....

MASSIMO

sono d'accordo nell'indagare a 360°.
Ma a 360° nell'universo familiare,amicale, lavorativo, sociale relativo ai protagonisti. Non a 360° nell'universo mondo ipotizzando TUTTO l’ipotizzabile !

se no va a finire come Elisa Claps ! Sette sataniche, tratta delle bianche e altre fantasiose piste del genere quando poi dopo 17 anni finalmente si accerta che l'assassino era sotto gli occhi di tutti (e soprattutto della coraggiosissima madre )

Mi dirai che gli investigatori in questo caso non solo non rivolgono lo sguardo a 360° ma addirittura lo mantengono in linea retta, fisso in direzione di Parolisi

E se è vero che la linea retta è la più breve e teoricamente la più “comoda” per congiungere 2 punti non è detto che sia la più conveniente : ci potrebbe essere un precipizio lungo il percorso.

E' questo atteggiamento anchilosato ciò che imputo allo svolgimento delle indagini

ENRICO

rita ha detto...

Concordo Sira, secondo me la donna che era con lui che non era Melania.

Non credo affatto che lui sia stato là dietro con la moglie.
Non ha senso. Troppe giustificazioni.

Certo, con il ritrovamento del corpo lì, si è dovuto per forza di cose parare il xxxx. Ma certo che non dimostra di usare troppa intelligenza.

SP a forza di mentire per discolparsi ha finito per fare un casino incredibile.

ENRICO ha detto...

SIRA

il tuo pensiero è molto chiaro e se è vero che il Parolisi sapeva di aver lasciato tracce di sè in quel luogo non aveva altra scelta che quella di confessare il fatto..

Penso che tutti si siano chiesti PERCHE' sia stato scelto PROPRIO il chiosco delle casermette con tutti quei militari in giro e con una elevatissima possibilità che chiunque, anche casualmente di passaggio, potesse accorgersi di quanto stava accadendo.

Ma continuo a domandarmi : DAVVERO lì è avvenuta l'aggressione oppure lì è stato fatto trovare il corpo dato che il luogo presentava "caratteristiche" riferibili a Salvatore ?

ENRICO

Questo è un

Anonimo ha detto...

@enrico, sì, il cellulare potrebbe essere un elemento chiave.
Poi c'è quel che dice Massimo, tracce dell'assassino lavate via /pulite dalle mani di melania, è possibilissimo.
anzi sarebbero state proprio quelle il motivo per cui era necessario tornare e mettere in campo uno staging fuorviante.
Bravo Massimo!
Tab

ENRICO ha detto...

RITA
tu che hai visto il luogo : a quale distanza si trova il chiosco dalla strada ?

il corpo sarebbe stato facilmente visibile ?

ciao

ENRICO

Anonimo ha detto...

@per gli altri: ma è così importante sapere se alle casermette andò con Melania o con Pinco Pallina?
che poi, per quanto si entri in un ruolo di moglie madre e brava ragazza, certe cose non sono mica escluse.
Piuttosto, non sarebbe più importante appurare se alle casermette ci andò mai davvero?
tab

ENRICO ha detto...

TAB

è quello che sospettano gli inquirenti.

Secondo loro non c' era mai andato prima ( almeno per fare l'amore con qualche pischella) ma si è inventato questo episodio "pregresso" con la moglie per giustificare le sue tracce "depositate" invece proprio al momento del rapporto sessuale precedente l'aggressione ...

Ribadisco quello che ho già detto ieri pomeriggio : mi sembra un'ipotesi paradossale ( per non dire grottesca)

Va bene essere veloci ma in questo caso si sarebbe rasentato il sovrumano!

( Tra l'altro è proprio sfigato Parolisi perchè non mi risulta sia stato mai trovato liquido seminale di sua proprietà ... ma questo il 22 aprile il poveretto non lo sapeva ...)

Anonimo ha detto...

Alle casermette ci andò, perché altrimenti non avrebbe dovuto giustificare le sue tracce biologiche.
Con chi ci andò forse ha una qualche importanza, per sapere chi sapeva e poteva inscenare un delitto che incastrasse Parolisi.
Tiziana

Unknown ha detto...

Io Enrico non voglio dare direttive o dire è stato così, stop e chiuso! Anzi in certe ricostruzioni lette nei giorni passati mi ci sono ritrovato bene. Ma pure siano logiche quelle che vogliono il Parolisi complice, assassino o semplice spettatore di un incontro della moglie, mi pare altrettanto logico che occorra chiudere il cerchio vagliando anche la possibilità di un Parolisi innocente da ogni accusa.

Ed oggi, che ho avuto qualche ora in più perché un imprevisto mi ha bloccato in casa, ho voluto allargare il raggio d'azione e cercare di portare a parlare, a vagliare, anche questa possibilità perché mi è parso non sia considerata. Ma non è un obbligo, anzi.

Ed io non pretendo che chi indaga verifichi tutto il mondo, no, mi basterebbe verificasse in maniera chiara proprio chi hai citato tu, la sfera amicale, lavorativa, familiare e sociale... ma di entrambi i coniugi, non solo e parzialmente quella dell'indagato. Per il resto siamo concordi che la loro linea è retta ma presenta imprevisti e difficoltà.

Per finire io non ho scritto che ha atteso 40 minuti prima di cercarla, ho parlato di 20 minuti prima di partire e fare un paio di giri per cercarla e solo dopo telefonare. In questo modo si spiegherebbe la telefonata avvenuta alle 15.26 ed il fatto che, diciamo dalle 15.05, nessuno l'abbia visto alle altalene.

Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Se dovessimo prendere per vere:
- le dichiarazioni del vicino di casa che afferma di aver visto Parolisi dirigersi con la famiglia verso Colle San Marco,
- le dichiarazioni del proprietario del chiosco che è sicuro di aver visto Parolisi spingere la piccola sull'altalena insieme ad una donna vestita come Melania,
- le dichiarazioni di Parolisi che sostiene che la moglie si allontana per andare al bagno;
se dovessimo prendere come buono il fiuto di Piergiorgio;
se dovessimo ritenere compatibile l'aggancio della cella telefonica con il Monumento, c'è un solo luogo in cui Melania ha incontrato il suo o i suoi assassini e quel luogo è il Monumento dei caduti.
E' probabile che il suo bisogno di fare pipì fosse impellente e che non le permettesse di arrivare fino al bar, così decide di dirigersi nei pressi del Monumento perchè più vicino. A questo punto gli scenari sono diversi:
- potrebbe aver visto qualcosa o qualcuno che non doveva vedere (magari qualche conoscente in dolce compagnia) ed è nata l'esigenza di zittirla,
- è stata assalita da qualcuno spinto da un impulso sessuale,
- è stata seguita da qualcuno con lo scopo di saggiare la conoscenza o le intenzioni in merito a qualche segreto,
- è stata seguita da qualcuno che voleva l'impunità per qualche altro delitto....
In merito al luogo dove è stato ritrovato il corpo, se l'ha uccisa qualcuno invaghito di lei è probabile che la seguisse da tempo e che quindi avesse visto che Melania si era appartata lì con il marito qualche giorno prima.
Se uccisa da qualche conoscente, questo era venuto a sapere da Melania o dal marito che lì avevano vissuto un momento di intimità.
Se uccisa per un segreto è un messaggio per il marito.
Non penso che possa essere stata uccisa da una donna con la quale secondo alcuni di voi Parolisi si sarebbe appartato qualche giorno prima. Almeno che non sia una folle, non avrebbe potuto avere la certezza che Parolisi non parlasse.
A mio avviso, non va escluso neanche che l'omicidio potrebbe essere stato un messaggio per qualche collega o superiore del Parolisi, come per dire ora è toccato a sua moglie, la prossima potrebbe essere la tua.
Per quanto riguarda il depistaggio, sono d'accordo con Massimo; troppa confusione, nessuna coerenza e ciò mi porta a pensare o che sia opera di uno squilibrato o di qualcuno che ha lasciato un indizio sul corpo di Melania, tanto dal spingerlo/a a ritornare sul luogo del delitto. Se tale soggetto ha avuto paura che gli inquirenti potessero risalire a lui, non è lontano dalla cerchia delle conoscenze della coppia.
Stella

Anonimo ha detto...

Massimo,
sono d'accordo con le tue considerazioni. Penso che l'idea di Parolisi geloso sia perfettamente plausibile.
Il fatto che uno abbia delle amanti, non porta ad essere indifferente nei confronti della moglie. Anzi, per un meccanismo di "proiezione" (termine freudiano), si è spesso portati a pensare che gli altri si comportino come noi e dunque, se lui tradiva la moglie, poteva facilmente pensare che anche lei facesse altrettanto e...chissà?
Tiziana

ENRICO ha detto...

MASSIMO,
no, no ci siamo capiti male... I 40 minuti li ho detti io, non tu ! E credo li abbia confermati Parolisi stesso.

E certo, è logico dover supporre Parolisi "complice, assassino o semplice spettatore", ci mancherebbe altro

il fatto è che allo stato dell'arte il modo con cui vengono condotte le indagini non mi rassicura...così come non mi convincono i risultati delle analisi scientifiche

ciao e grazie per il tuo sempre costante e generoso impegno
ENRICO

Anonimo ha detto...

Stella,
le tue idee sono decisamente interessanti. Hai prospettato addirittura 5 diverse ipotesi, che vanno tutte nella direzione dell'innocenza di Parolisi. Chissà se gli inquirenti ne hanno considerata almeno una?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Tiziana,
il caso è stato affidato a 4 o 5 pm, affinchè seguissero varie piste; invece ne hanno seguita una soltanto.
A dire del gip Parolisi è stato super fortunato, ma a questo punto che dire se non che la sua fortuna è stata la sua sfortuna!
Stella

Anonimo ha detto...

Strana idea di fortuna ha il gip, un uomo che si trova da tre mesi in carcere(e che ben che vada ne dovrà trascorrere altri tre, ma temo decisamente di più), senza poter vedere la figlia, non lo definirei propriamente fortunato!
Tiziana

ENRICO ha detto...

STELLA

riguardola tua idea sul depistaggio : non dimenticare che Melania è stata abbandonata MORENTE... e siccome non credo che gli assassini si siano attardati sul posto ad attenderne la morte cosa pensi abbiano potuto fare in quei momenti ?

secondo me sono fuggiti in preda al panico e POI sono tornati ed hanno manipolato la scena per cancellare eventuali tracce ma soprattutto per far pensare alla follìa omicida di un maniaco.

ENRICO

Unknown ha detto...

Dico una cosa a Sira poi vado dalla bimba che mi reclama e non vuole dormire.

Se il Parolisi è innocente è chiaro che Ripe è un luogo scelto appositamente per incastrarlo. E se fosse stato il Parolisi stesso a vantarsi (se non lo avesse fatto con la moglie ma con un'altra lo avrebbe detto) lo avrebbero saputo in tanti in caserma, non mi pare sia un tipo taciturno che si vergogni dato che è passato da tutti per convincerli a dire che non parlassero della sua amante e delle telefonate.

Se la donna non fosse stata Melania, ma una allieva, avrebbe potuto parlarne con le amiche, ma non si è saputo di una nuova amante all'interno della caserma.

Se la donna non fosse stata Melania ma una amica di Melania (le relazioni extraconiugali molto spesso avvengono fra la sfera delle amicizie della moglie o dei colleghi) non credo ne avrebbe parlato con nessuno, se non con la madre nel caso di promesse particolari del militare.

Se la donna invece fosse stata Melania ne avrebbe potuto parlare con l'amica (magari l'amante del marito) che forse, se il Parolisi avesse tenuto con lei lo stesso comportamento bugiardo e fatto di promesse tenuto con Ludovica, non ci sarebbe rimasta molto bene.

E fosse stata Melania a Ripe, da come l'hanno descritta, lo avrebbe potuto confessare anche al prete, o a chi era nel confessionale la domenica delle Palme, visto che erano in chiesa sia lei che il marito che la bimba. Ed i segni esoterici, potenzialmente un insieme di croci a formare un triangolo al cui centro si trovava il pube, ed anche la posizione in cui è stata trovata, a braccia larghe col ginocchio piegato all'interno, tipo Cristo in croce, se non considerati un depistaggio non possono escludere un coinvolgimento di qualche mente malata all'interno di qualche struttura ecclesiastica. Nella domenica delle Palme di solito i confessori vengono da fuori e sono giovani visto l'impegno maggiore di chi gestisce la parrocchia (sono malato lo so, ma dopo Elisa Claps, dopo Cristina Golinucci ed anche altre...).

Ma ci sarebbe un'altra possibilità. Che qualcuno già li tenesse d'occhio e li abbia visti restando nascosto fra gli alberi. E se fosse andato con la moglie di qualche collega? E se fosse andato con l'amante di qualche collega? E se il collega fosse chi lo teneva d'occhio?

Per finire concordo con Enrico quando dice che cercare di inserire il rapporto sessuale, ed una eventuale eiaculazione poco prima dell'aggressione, è paradossale, per non dire peggio, perché lo sperma sarebbe comunque stato all'incirca databile, si fosse trovato.

Ed inoltre mi chiedo se non basta guardare la sua scheda lavorativa per vedere se ha avuto un pomeriggio libero due settimane prima. Se non basta controllare quale cella ha agganciato il suo cellulare in quel pomeriggio (per vedere se era a Ripe). E per sapere se con lui c'era la moglie o l'amante mi chiedo se non basta verificare se uno dei cellulari di Melania agganciasse la stessa cella allo stesso momento?

Ciao, Massimo

Zucchero a velo e polvere di fata ha detto...

Concordo sul "patacca" (e sul resto del post) con Massimo.

L'altra sera per caso mi sono imbattuta in una replica della serie tv Criminal Minds (per chi non l'avesse mai vista è incentrata su una squadra di profiler dell'FBI che risolvono casi in giro per gli USA), l'episodio cominciava con una famigliola al parco (mamma, papà, figlia), il papà e la figlia si allontanavano, la mamma restava sola e dai cespugli dietro di lei sbucava uno sconosciuto che con una scusa (qualcosa tipo la mia bambina è scomparsa, mi aiuti) l'attirava dietro i cespugli e pochi secondi dopo la stordiva con un pugno e la trascinava via mezza svenuta.

Non vi nascondo che mi è venuta la pelle d'oca quando l'ho vista, ho pensato che a Colle potrebbe essere successa più o meno la stessa cosa (indipendentemente che l'aggressore fosse sconosciuto o meno).

Sira Fonzi ha detto...

"Ma ci sarebbe un'altra possibilità. Che qualcuno già li tenesse d'occhio e li abbia visti restando nascosto fra gli alberi"

Sono d'accordo Massimo, e le ipotesi in questo caso diventano molteplici.

Dietro gli alberi ci potrebbe essere stato anche qualcuno conosciuto da Melania in parrocchia, invaghitosi di lei(che per questo usava pedinarla),qualcuno che l'abbia voluta punire ritenendola peccatrice, per l'atto "osceno" da lui spiato, e fare altrettanto con Salvatore, cercando di incastrarlo, scegliendo "quel" luogo, come luogo del crimine.

Una mente malata alla base di tutto, perché no?

Ma come dici tu, se i frequentatori della parrocchia non incuriosiscono i PM, questo non lo sapremo di certo.

Sira

rita ha detto...

Buongiorno e buona domenica a tutti.

@ENRICO

Ho pubblicato la foto del bivio per scendere al bosco. La trovi qui:

http://imageshack.us/photo/my-images/51/copiadiripedicivitella0.jpg/

Ora te la descrivo:

io arrivavo da Teramo (alle mie spalle) e procedevo verso Ascoli (Pianoro San Marco) avanti a me.
Avevo appena passato il punto dove c'erano le soldatesse appostate qua e là lungo la strada.

Il bivio l'ho fotografato: si gira a destra e il chiosco si trova a circa 100/150 metri più avanti sulla destra in basso dietro gli alberi.

Come puoi notare dalla strada principale non si vede nulla, perchè ci sono alberi. Non si vede il chiosco, figuriamoci un corpo.
Però, se ci fossero state altre macchine pargheggiate una volta giunti là si sarebbero inevitabilmente viste.
Quindi l'idea di qualcuno appostato dietro un albero la escludo proprio. Ci sarebbe dovuto arrivare a piedi.

Riguardo il fatto che Melania abbia potuto gridare stesso discorso: e chi l'avrebbe potuta sentire? quel posto è nel mezzo del nulla, sia prima che dopo.
Neanche le soldatesse avrebbero potuto, sempre che ci fossero state.
Poi, se la macchina proveniva dal Pianoro (quindi il bosco alla sinistra) le soldatesse neanche l'avrebbero potuta vedere perchè stavano oltre il bosco più avanti.

Io le ho viste perchè provenivo da Teramo e non da Ascoli.

Oltre il bivio, verso il Pianoro, nulla. Soltanto dopo un bel po' ho attraversato località San Giacomo, dove dicono che la notte hanno sentito varie auto passare a velocità sostenuta. E lì ci potrebbe stare.

Spero di essere stata esaustiva. Se hai dubbi, fammi sapere.
rita

Anonimo ha detto...

Troppe concetture, a volte addirittura fantastiche!
FALCO

Anonimo ha detto...

Tabula 19:48 hai scritto:
Quindi è una cosa che non si poteva portar via, o che era meglio non portare via.
Potrebbe esserci una prova che non è stata portata via, ma è stata modificata.
forse è anche stata portata via in una fase iniziale, modificata e riportata indietro.
A me ad esempio, viene in mente il cellulare.
Ma potrebbe essere qualcos'altro:

Poi Massimo aggiunge la ipotesi delle dita puliti.
(Forse sono stati ‘modificati’ ambedue: Cellulare + DNA sulle dita)
Cerco di inserire qualche vostro appunto in un possible scenario:
Militari, amici condominium—tutti si trovano al pianoro la settimana prima. E’ un posto d’incontro, un posto conosciuto e frequentato da amici e commilitoni. Si divertono tutti—ma ci sono delle cose/delle realta’/delle confidenze che bollono. Infatti, Parolisi viene immortalato (forse due volte) dagli suoi “amici/commillitoni”—Per primo e per sicuro dalI Col. ST./ sua moglie. Lo riprendono alle altalene—nel video—strano ma sembra quasi che Parolisi stesse controllando gli intorni—come se sapesse di essere “controllato”—e’ una sensazione curiosa—poi, come lego dai nostri amici del blog, anche la cara amica di Melania, con il suo marito hanno ripreso Parolisi lo stesso giorno—consegnando ambedue photo e video….( "Ma ci sarebbe un'altra possibilità. Che qualcuno già li tenesse d'occhio e li abbia visti una settimana prima…non tanto nascosti…? "
)
La settimana prosegue—Melania stressata per motivi di salute, per motivi di Ludovica, per motivi di stranezze in caserma, per la imminente partenza—e Parolisi—si puo’ solo immaginare lo stress…fra una settimane ad Amalfi?
Domenica sera si trovano dall’amica Sonia. Cosa discutono?
Parlano di caserma? Parlano di sospetti/petegolezze? Segreti? Tradimenti? Chi viene a sapere qualcosa in piu’ quella sera? Stirano?—Qualche
scombussolamento ci deve essere stato…con tutto quello che bolliva nelle loro pentole…qualche discussione, anche se in privato ci doveva, per forza, essere…o hanno solo stirato e guardato la partita???

La mattina seguente e’ movimentata. Visite, spese ecc. Non cera una telefonata destinata a Melania (mancata) del gioiellere? Forse e’ stato tutto controllato e gia’ scontato. Commmunque, tornano a casa, pranzano, e Melania va al computer. Li gli aspetta un messaggio. Una foto? Un appuntamento. Si e’ portata dietro il portafoglio—Ha controllato qualche cosa in quel portafoglio? Ha scelto di lasciarlo li’—sul tavolino, vicino il computer.

“Salvatore” andiamo un po’ al Colle…(sono stanca/stra-stanca—la bambina lo sara’ di sicuro) ma bisogna andare al Colle…senza articolare…bisogna a tutti i costi chiarire....CONTINUED....(Avery)

Anonimo ha detto...

(CONTINUED...PART 2)

Lui prepara il plaid etc…lei prende un caffe’/un biscotto mentre lui si occupa di altre cose…lei cambia la bambina, si lava le mani. Va in bagno, sua mamma la chiama. Parolisi gli passa il telefono, Melania parla con la mamma e gli dice che vanno al Pianoro. Di certo alla madre non avrebbe detto il vero motivo della gita. Da qui lo scenario gia’ discusso: avvistamento garage, avvistamento macchina verso Colle, avvistamento Ranelli 14:45-50, allontanamento con la scusa della pippi’, sospetto di Parolisi, Melania verso il monumento/l’appuntamento, Parolisi dopo dieci minuti si gira intorno, vede Sprecace/Barbizzi—Melania raggiunge l’appuntamento—(Piergiorgio) Ovviamente va male—viene colpita/drogata?—L’amica (a conoscienza?—informata da altri?—proseguendo verso il pianoro???) verifica il risultato—negativo--Non chiama piu’) Dopo essere colpita, trascinano (in due-in tre?) Melania in macchina dove viene ammazata (circa 45-50 minuti dopo il caffe’ delle 14:10?)—agonia in machina verso Ripe??.Parolisi si aggita e mette la bambina in macchina… (15:10) retromarcia, a sinistra poi a sinistra…Scenic alle 15:13 sulla strada asfaltata…gira il pianoro…due volte…s’immagina qualcosa…la chiama (15:26)..va direttamente al Bar Sega’…e si svolge la storia “ricerca….” In macchina Melania perde sangue …Dove si va? Cosa si fa?
Si crea un depistaggio al volo…Si arriva a Ripe(in due macchine—l’una attaccata al altra ad alta velocita’—una rossa, l’altra chissa’?—testimonianza di persone nella zona)…Perche’ a Ripe? Facilmente collegato al Parolisi? Facilmente camuffato? Difficilmente confessato dalle sentinelle? Posto conosciuto (non solo da Parolisi) ma da altri commillitoni. E poi? Macchina vicino al chiosco—bisogna transportare il corpo quasi-morto…depistaggio, pantaloni, collant, e mutandine (con DNA?) abbassate.. giu’…e poi altre coltellate—“post mortem” depistaggio— si raccolgono oggetti per strada? Pulire le ditta—togliere le traccie—sfilare annelli—rimettere annelli—raccogliere telefono (con guanti?), cancellare messaggini—portare via il telefono per controllare (ora spento)—riportarlo con il ‘cercatore di funghi’—con lasciato messagi sibillini—messaggi d’amore di Melania—messaggi antipatici di Salvatore. Messaggi di vendetta? Messaggi? Mah?
Qui, purtroppo, e’ molto tardi—scusate il malscritto—Forse anche il ‘malconcepito.’

E uno scenario fra i tanti—sicuramente, e per necessita’ privo di prove concrete e forse anche di logica…magari qualche appunto potrebbe allacciarsi ad altri scenari proposti da voi tutti .

Un caro saluto, Avery.

Anonimo ha detto...

MASSIMO, PUOI RECUPERARE UN MIO POST SPARITO DI POCO FA? GRAZIE
PINO

ENRICO ha detto...

RITA,
i militari ( sentinelle comprese) a quale distanza si trovavano rispetto al bivio ?

a TUTTI,

Melania non aveva con sè nè la borsa nè il portafoglio nè il necessario per la bambina...dunque era in previsione una sosta al Pianoro per un tempo BREVISSIMO ?

Anonimo ha detto...

ENRICO

Giusto il tempo per un incontro creduto breve
PINO

Unknown ha detto...

Mi hai preso al volo Pino, sto per uscire. Ho guardato ma il tuo post non è in nessuna cartella. Se non appare fra poco significa che si è cancellato. Ti ha scritto post pubblicato?

Ciao, a stasera, Massimo

Anonimo ha detto...

Avery,
ottima idea aver raccolto tutti i risultati della squadra; ne esce una ricostruzione molto plausibile, sicuramente più plausibile di quella della procura.
Rimane un punto oscuro, sempre lo stesso, il motivo del rapimento.
Tiziana

lori ha detto...

Che Parolisi abbia preso l'auto per andare a cercare la moglie è pura fantasia...la macchina che ha individuato Massimo, è forse una scenic e per di più di colore nero? lo si può supporre ma non è certamente UN PUNTO FERMO

lori

ENRICO ha detto...

PINO

... usciti di casa, non dico di corsa...ma quasi

ENRICO

Anonimo ha detto...

Io vi seguo assiduamente, ma ho notato una discontinuità negli argomenti.
Le ipotesi più logiche sembrano essere quelle di PINO, condivise da MIMOSA ed ENRICO, che ragionano sullo stesso filo rosso.
Auguri.
FALCO

Anonimo ha detto...

ENRICO

Certo, perchè l'appuntamento con X era già concertato. Però, perchè Sonia lo sapeva, se questo era un accordo molto privato?
E perchè aspettavano Sonia, per tornarsene?
E se sonia DOVEVA andare al Colle, perchè telefonare a Melania?
Non quadra.
PINO

Anonimo ha detto...

@aAvery 09:45
trovo molto plausibile la tua ricostruzione.

@Pino: del perchè Sonia potesse sapere dell'incontro, non so. Certo è che le due avevano stirato insieme la sera prima e forse qualche confidenza potrebbe esserci stata. Di che tenore, non possiamo saperlo. Se la confidenza avesse irritato Sonia, neppure.
Se Sonia dovesse raggiungere la coppia al pianoro, non è stato chiarito.
"Aspettiamo Sonia e POI scendiamo" lo disse lei stessa. Potrebbe essere stato un lapsus, un tradirsi inavvertitamente,
o anche un dire qualcosa che non aveva motivo di essere tenuto nascosto, cioè forse Sonia avrebbe dovuto andare davvero al pianoro (ma perchè poi non andò?)
E questo punto non mi risulta sia stato chiarito mai, nemmeno di fronte all'evidenza di dichiarazioni pubbliche e delle celle telefoniche agganciate dalla dichiarante, compatibili con la sua presenza al pianoro..
oppure quella di Sonia è stata solo una maniera scorretta di esprimersi in italiano. Però la donna ha una discreta proprietà di linguaggio, quando vuole.
INSOMMA, IL PUNTO SONIA HA DELLE AMBIGUITà. Che se le sia create da sola con le proprie parole o cosa, nessuno ha mai ritenuto necessario approfondire il suo ruolo.
a) Sonia potrebbe avere raccontato a qualcuno una confidenza di Melania, mettendo nei guai l'amica
b) Sonia potrebbe avere raccolto una confidenza di Melani e telefonato epr sapere come andavano le cose
c) Sonia potrebbe essere in qualche modo coinvolta
Tabula

ENRICO ha detto...

PINO,

immagino, dalle domande che ti/mi fai quello che pensi ( e che penso anch'io) ...però :
Sonia, come la madre di Melania, riferiscono la giustificazione "ufficiale" della estemporanea gita a Colle .
Dunque Sonia "teoricamente" NON avrebbe dovuto sapere dell'appuntamento

Resta il dubbio su quella sua frase ( un lapsus o un modo di dire ?)" ASPETTIAMO Sonia POI scendiamo "

ASPETTIAMO dove ? A colle
SCENDIAMO da dove ? Da Colle ?

o "scendiamo" a casa della madre di Sonia ?

Ma allora qualunque sia l'interpretazione l'accordo era che sarebbero andati tutti INSIEME a casa della madre di Sonia.
E quindi il fatto che costei non abbia più chiamato Melania DOPO le 15.00 è ancora più incomprensibile

ENRICO

Anonimo ha detto...

I PM di Napoli sostengono che P. abbia ucciso la moglie davanti alla figlia. Che ne pensate?
Tab

Anonimo ha detto...

Ciao Tab,
non so se hai letto il mio commento del 7ottobre alle 12.51.
Mi sono soffermata a lungo ad esprimere la mia indignazione nei confronti di un Tribunale dei minori che (così sembrerebbe), prima ancora dell'inizio del processo, parte dalla colpevolezza di Parolisi per togliergli la patria potestà (l'udienza sarà al 2 dicembre).
La questione comunque è questa:
se Parolisi è colpevole, sicuramente ha ucciso davanti alla figlia (che forse dormiva in auto);
se è innocente, no (lapalissiano!).
Iniziassero il processo, e solo dopo traessero le conseguenze. Qui invece la questione è posta a rovescio. Già dicevo: scandaloso!
Tiziana

Rita ha detto...

@ Enrico

Le soldatesse appostate sotto le bandiere rosse qua e là in ordine sparso, erano prima del bosco, arrivando da Teramo, da circa 1.5 km a 500 mt. più o meno.
Da là sicuramente non potevano sentire le urla (sempre che ce ne siano state).

Non ho visto militari in giro, soltanto una camionetta parcheggiata sul bordo della strada, ma vuota.


@ Tutti

Sto rileggendo le carte alla luce di quanto ho visto...
ecco la prima cosa che mi salta agli occhi:

"due tracce biancastre, l'una di forma ovale, l'altra circolare, situate sul piano di camminamento in legno, lato nord del chiosco/fabbricato"

quindi lato nord è dietro il chiosco ... forse si riferiscono a quello che ha detto SP di aver fatto con la moglie (???) là dietro?

r.

Rita ha detto...

SP dichiara di aver portato là Melania prima del 12/04.

E di essere stato lui là l'ultima volta il 12/04 a fare un'esercitazione notturna.

Credete davvero che l'amore là l'abbia fatto con la moglie???

Anonimo ha detto...

@Rita
prima di tutto complimenti per la tua capacità descrittiva nel post, non avevo avuto ancora occasione di farteli.

riguardo alle tracce biancastre, se non sono state analizzate fino ad ora, e sarebbe scandaloso pensarci adesso, dubito si potrà mai avere una risposta certa.


@Tiziana: sono indignata come te. Il tribunale dei Minori non può arrogarsi il diritto di togliere la patria potestà a qualcuno in base alle proprie opinioni o impressioni di colpevolezza, la cosa non è di loro competenza.
In attesa del processo, la bambina andrebbe affidata a qualcuno che non abbia interessi nella vicenda e dovrebbe sicuramente poter vedere il proprio padre.
Parolisi dovrebbe lui stesso rivolgersi al tribunale dei minori per stabilire se la famiglia di Melania sia psicologicamente in grado di gestire la bambina senza crearle ulteriori traumi dovuti ai propri, giustificabili ma esistenti, rancori.
I bambini non devono essere usati come un'arma per colpire qualcuno.
E se non sbaglio, anche la mamma di Cogne, in prigione per l'accusa di avere ucciso il proprio figlio, vede spesso i suoi bambini.
Tab

Anonimo ha detto...

Moglie o no, con qualcuna l'ha fatto, altrimenti non si sarebbe preoccupato per le tracce.
Tiziana

Anonimo ha detto...

@Tab,
penso anch'io che il Tribunale dei Minori dovrebbe vagliare attentamente a chi dare l'affido TEMPORANEO della bambina.
Molte dichiarazioni dei Rea sono preoccupanti. Quando il fratello Michele, ad esempio, dice che la bambina non chiede del padre, fa capire che stanno svolgendo un lavoro non buono con la bambina. E' ovvio che non chieda del padre, ha solo due anni e se qualcuno non ne sollecita il ricordo chiaramente se ne dimentica. Sarebbe la stessa cosa per la mamma, se non le facessero continuamente accarezzare e baciare la foto (anche questa cosa discutibile) di Melania.
Come giustamente dicevi, anche a persone ormai dichiarate colpevoli, continuano a far vedere i figli e qui, per quel che ne sappiamo, Salvatore potrebbe anche essere innocente.
Possibile che questo il Tribunale di Minori non lo consideri? Forse si tratta delle solite voci messe in giro dalla stampa: solitamente chi si occupa di minori è abbastanza attento a questi aspetti.
Tiziana

Rita ha detto...

@ Tab

Innanzi tutto grazie dei complimenti, a te e a tutti coloro che hanno apprezzato il mio post. Avrei potuto forse fare meglio, ma considerate che l'ho scritto di notte, in una stanza di hotel con mio piccolo piccolo netbook...

Riguardo le tracce biancastre, non siate così sfiduciati! tutto il camminamento di legno intorno al chiosco non c'è più, neanche un piccolo pezzetto ... significa che è stato interamente smontato e portato via dalla scientifica che starà facendo le dovute analisi.
Quindi, spero presto, avremo qualche risposta ai ns. dubbi.

Comunque, ribadisco, che coincidenza eh! e soltanto 6 giorni prima dell'omicidio di Melania.

Da approfondire.
r.

Anonimo ha detto...

solo 6 giorni prima dell'omicidio della moglie era lì con lei, a Ripe, appartandosi, e solo 8 giorni prima era al Pianoro a spingere la bimba sulle altalene, sempre con la moglie..
non è che si sono appartati a ripe la stessa sera delle altalene-con-gli-amici al pianoro?
mi sembra strana la frequenza temporale negli stessi luoghi tre volte in otto giorni.
il 10 alle altalene con gli amici, il 12 a ripe con la moglie, e il 18 giorno dell'omicidio bis altalene-ripe.

Di solito prima di tornare in un posto che anche mi è piaciuto ci metto un pò.
ma è anche vero che ci sono persone che se si affezionano ad un luogo, un locale, un paesaggio, lo frequentano e rifrequentano. e non ci sarebbe niente di strano.
E' l'abbinata che mi perplime. Che ne pensate?
Tab

Rita ha detto...

No Tab. Allora lui ha detto:
che è stato "sicuramente prima del 12" che è andato là con la moglie.

Il 12 (sei giorni prima dell'omicidio) ci ha fatto gli addrestamenti di notte con le allieve!

E il 12 è stata l'ultima volta che lui è stato lì.

Chiaro???

Mimosa ha detto...

Di solito i graduati (se non di turno) hanno liberi sabato e domenica.
Sicuramente sarà stato controllato se quel famoso pomeriggio infrasettimanale il caporalmaggiore scelto Parolisi era libero dal servizio ...
e anche se c'era qualche soldatessa mancante all'appello?

Vorrei tanto sapere quali ex allieve in quel periodo (aprile 2011) stavano militando nella caserma di Chieti ... torno sempre laaà!!!

Mimosa

@ Tab, ti ricordo che la domenica 10 aprile al Pianoro ci sono andati tutti e quattro: Melania con Salvatore e Sonia col marito!
Scuramente con due macchine, per via del seggiolino ma non credo che invece di tornare a casa abbiano fatto una corsa a Ripe solo per quello ... in quei giorni di aprile calava spesso una fitta e umidissima nebbiolina al tramonto … E poi era epoca di esercitazioni (come ha ricordato RITA).... E poi Sonia non l’ha raccontato …

PS. Anch'io, ora che mi capiti vicina, mi congratulo vivissimamente con il tuo sensibilissimo "reportage" cara Rita!

Rita ha detto...

Mimosaaaaa ... se è successo qualcosa con una soldatessa dietro al chiosco, è successo la notte del 12 quando erano là a dormire!!!! E non erano quelle di Chieti... erano quelle della caserma sua.

Anonimo ha detto...

Ma che importanza può avere sapere se era stato lì con un’amica o con la moglie ?

Di sicuro c’era stato e ha dovuto dirlo perché SAPEVA che potevano rinvenire le sue tracce …

Piuttosto sarebbe da domandarsi perché Melania sia stata portata proprio al chiosco
E ancora :c'è arrivata viva e cosciente o già stordita e moribonda ?

In entrambe le possibilità questo luogo NON è STATO SCELTO a CASO

Sarebbe interessante capirne il perchè

ENRICO

Rita ha detto...

Enrico

embé, la differenza la fa eccome!
Non pensi che potrebbe essere, qualora fosse stato là non con la moglie, non dico il movente, ma qualcosa di importante per la situazione?
r.

Mimosa ha detto...

Ritaaaa, ma perché dici che è sia successo la notte del 12 ???
- che prova hai che era di notte?

Parolisi ha detto che era di pomeriggio.
E poi non poteva descrivere così dettagliatamente la situazione se fosse stata reale, anche se applicata ad un'altra donna.
E' un gran bugiardo ma non mi sembra che abbia così tanta fantasia da inventarsi un altro scenario ...

Per ultimo: anch'io continuo a sostenere che quel luogo ha un nesso con l'omicidio e il ritrovamente del corpo proprio lì.

Mimosa

Mimosa ha detto...

... INTEGRO
se NON fosse stata reale

Anonimo ha detto...

per me Rita è proprio l'opposto: fosse già stato lì con la moglie, sarebbe stato veramente sciocco a compiere l'omicidio seguendo la stessa dinamica della volta precedente, per poi raccontare agli inquirenti come si erano svolti i fatti la prima volta (ergo gli inquirenti hanno attribuito, senza grandi voli della fantasia, la stessa dinamica anche all'omicidio).
Ma come, fare tante corse da Ripe al colle, ecc. per costruirsi un alibi, per poi rovinarlo raccontando tutto agli inquirenti (bambina che dormiva in macchina, loro dietro il chiosco, ecc. ).
Va bene non essere una volpe, ma questo significherebbe proprio essere un idiota totale, e penso che anche l'idiozia di Parolisi abbia un limite.
Tiziana

ENRICO ha detto...

RITA
no, confermerebbe una volta di più quello che già è abbondantemente noto : salvatore è un casanova da strapazzo

E se anche tutto girasse attorno a squallide storie di tradimenti e gelosie all'interno della caserma e/o al suo esterno coinvolgendo soldatesse, amiche e conoscenti e anche ammettendo una lite furibonda esplosa nel corso dell'ipotizzato appuntamento finita poi tragicamente, tuttociò NON giustificherebbe l'OSTINATO SILENZIO di Parolisi

Infatti a questo punto cosa lo tratterrebe a non sputare il rospo e a chiarire finalmente cosa significavano le sue affermazioni " me l'hanno presa" e " non me la dovevano ammazzare" ? Pur ammettendo una sua eventuale assoluzione per mancanza di prove con tutto quello che è uscito fuori sul suo conto non credo abbia più speranze di essere reintegrato nei ranghi

dunque : PERCHE'continua a NON PARLARE ?

ENRICO

Anonimo ha detto...

Enrico,
sono d'accordo, infatti una in più una in meno, già nota la situazione di Ludovica e Rosa, perché non raccontare anche di quest'altra eventuale amante. Che poi, la storia di un'unica sera, non credo potrebbe costituire movente per un omicidio. Fosse stato qualcosa di più importante, se ne sarebbe trovata traccia sul computer o sul cellulare.
Tiziana

Mimosa ha detto...

Sentite ragazzi, si voglia o non si voglia il dubbio che ci stiamo ponendo potrebbe (ripeto “potrebbe”) farci indirizzare a quel movente che non abbiamo ancora esplorato del tutto.
Abbiamo parlato grossomodo di:
- una donna gelosa al punto parossistico da far fuori la rivale con la complicità di altri fuori di testa come lei
- un complotto per zittire Melania che sapeva troppo, sfociato in omcidio non previsto o al contrario premeditato.

In molti concordiamo che il posto scelto per l’ultimo scenario abbia un significato la cui comprensione è condivisa con l’indagato. E questo pare un altro punto fermo.

Per cui, secondo me, che sia stata Melania o un’altra dell’ultima ora quella donna alle Casermette forse può fare la differenza … e forse non si tratta della storia di un’unica sera …
Solo gli inquirenti sanno quali e quanti nomi di “corteggiatrici” lui abbia fatti, e io personalmente credo ne abbia fatti ben pochi di sua spontanea volontà ... nonostante le 30 ore di "audizioni" ...., altri nomi possono essere venuti fuori da riscontri incrociati (tabulati, testimonianze, spifferate varie ecc.) e anche da riscontri nei computer, ma i giornalisti non hanno "divulgato" questo tipo di indiscrezioni (ammesso che ne siano in possesso). Forse gli inquirenti li hanno accantonati perché non immediatamente utili alla loro linea retta in direzione “marito bugiardo e fedifrago = uxoricida”.

Quello che resta da esplorare è:
- come c’entrano Ripe e Casermette?
- perché lui non parla?

La SQUADRA non potrebbe ora concentrarsi su questo con la collaudata metodologia del brainstorming – tralasciando per il momento tutto il resto?

Mimosa

PINO ha detto...

A TUTTI
Lungi da me la presunzione. ma ho ipotizzato e proposto molte volte il perchè Parolisi NON parlerebbe, ed ora son quasi certo che l'ipotesi è molto vicina alla realtà.
Tornare a rifarsi questa domanda significherebbe rimasticare quello che è già digerito.
Non ho mai ritenuto probabile un movente di carattere passionale, per la morte di Melania.
Ed il silenzio di Parolisi è strettamente collegato alle gravi motivazioni, che hanno determinato ineluttabilmente l'eliminazione della donna.
Rifare un percorso già effettuato, non credo che ci tornerebbe utile, ai fini che ci siamo proposti.
PINO

Anonimo ha detto...

P.S.
MIMOSA
non avevo letto il tuo commento, quando ho scritto il mio.
Le tue parole conclusive, trovano la mia approvazione.
Ciao, PINO

Mimosa ha detto...

@ PINO ... Si vede che siamo in sintonia ...

Mimosa ha detto...

@ PINO
a costo d ripeterci, potremmo riprovare con le ipotesi schematiche, inserendo le cose già dette (e anche da te, ovviamente) per fare un quadretto omogeneo.
Credo possa essere utile, se siamo tutti disposti e volenterosi ...

Mimosa

PS. Devo confessarvi che io volenterosa lo divento sempre meno ... mi sto spompando ...

Anonimo ha detto...

Ti stai spompando, come forse tutti noi, perché ormai una ricostruzione plausibile l'abbiamo fatta.
Ora ci manca da capire quale potesse essere il segreto per cui Melania potrebbe essere stata uccisa. Ma su questo non abbiamo fatti, come invece avevamo sul resto e dunque potremmo fare migliaia di ipotesi, ma senza la possibilità di farle corrispondere a niente. Se solo gli inquirenti iniziassero a percorrere anche qualche nuova strada! Forse potremmo avere materiale in più. Magari qualche notizia sui DNA trovati sul corpo di Melania.
Possibile che non siano stati mai verificati?
Tiziana

Anonimo ha detto...

MIMOSA

Non ti nascondo che che provo lo stesso tuo scoramento.
Quanto si stà affrontando un discorso, c'è subito qualcuno che lo svia in altre direzioni.
Comunque, fallo, un ultimo tentativo di collage del lavoro fatto, fissando un nuovo punto di partenza. Io ti sono accanto.
Cordialmente, PINO

PINO ha detto...

MIMOSA

Potremmo partire dal "segreto" conosciuto da Melania che, oltre ad essere costato la sua vita, a mandato in "esilio morale" il magistrato romano Paolo Ferraro, e fatto trasferire, forse, il Gip di Teramo Cirillo, per aver affermato che la morte di Melania poteva essere correlata a moventi deversi da quello passionale, ed a qualcosa che poteva "nuocere gravemente" ad appartenenti alle classi privileggiate.
PINO

Mimosa ha detto...

Grazie dell'incoraggiamento ragazzi, e allora abbiate un po' di pazienza ancora ... ora sono stanchissima, domani mattina avrò da fare ma il pomeriggio spero di produrre qualcosa ...
Coraggio anche a voi ... buona notteeee
affettuosamente Mimosa

Anonimo ha detto...

Alla fine siamo arrivati alla stessa domanda che molto tempo fa è stata rivolta dalla mamma di Melania a Parolisi: perché non parla?
Mi sono sempre chiesta perché lo invitasse a parlare, a dire quello che sapeva. Come fa ad essere così certa che lui qualcosa sappia, che poi è la stessa posizione della zio di Melania.
Anche noi ora siamo arrivati a quel punto, alla convinzione che Parolisi, pur non colpevole, sappia qualcosa.
Ma per stare zitto o non sa proprio niente, oppure il segreto in ballo è talmente grave da fargli temere per la sua vita; non c'è altro motivo per cui uno rischierebbe trent'anni di carcere. Dunque non può bastare un'amante gelosa, ci dev'essere qualcosa di più serio.
L'alternativa è che Parolisi non sappia. Ma allora perché quelle frasi: "me l'hanno presa", ecc?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Allora buona notte anche da parte mia,
Tiziana

rita ha detto...

@Mimosa

Non capisco perchè non riesco a farmi capire. Eppure a me sembra molto semplice, non è un discorso complicato. Cerco di essere più chiara e dettagliata.

SP dichiara di essere stato là con la moglie, però certamente prima del 12 (dice lui, perchè ovviamente se mente, deve dire che è successo prima del 12).

Perchè dico di notte???? Perchè di notte, la notte del 12, lui è stato là con tutte le sue allieve a fare addestramento.
Ergo, se lui ha fatto sesso con una di loro, è successo la notte del 12, perchè la notte del 12 erano là.

Ovviamente, per non far uscire il fatto che mentre faceva addestramento, se la spassava dietro al chiosco con un'allieva, deve dire che se si trovano le sue "tracce" dietro il chiosco è perchè è stato là con la moglie, qualche giorno prima del 12.

C'è qualcuno che mi capisce cosa intendo????
I PM questo l'hanno capito subito, tanto è che insistono sul fatto, durante l'interrogatorio registrato al bosco, che è statisticamente improbabile che il corpo della moglie sia stato ritrovato proprio nello stesso punto dove lui, pochi giorni prima, aveva fatto l'amore con lei.

Anonimo ha detto...

Scusami Rita ma non capisco,
e anche se avesse fatto sesso con qualcuna la notte del 12 in quel posto, cosa cambia?
Cosa hanno capito subito gli inquirenti? Come ho già scritto, una in più una in meno che differenza fa? Che quel posto Parolisi lo conoscesse è scontato, si recava lì spesso. Che differenza fa che ci sia stato lì anche con la moglie una volta o solo con le soldatesse?
Statisticamente improbabile la casualità del corpo ritrovato là: certo. L'abbiamo detto più volte. Se il colpevole è Parolisi, sarebbe stato sciocco a replicare due volte la stessa dinamica (ed a riferirlo agli inquirenti), comunque può essere; se invece il colpevole è un altro, chiaramente voleva far ricadere la colpa su Parolisi. E dunque non capisco in che modo le cose cambino se lì era con un'altra.
Vuoi chiarirci quali sono le conseguenze che tu trai?
Tiziana

rita ha detto...

Tiziana,
il fatto che SP si sia subito giustificato con gli inquirenti dicendo che proprio là era stato con la moglie è un fatto assodato. Secondo me non è vero che ci sia stato con la moglie. Molto probabile che sia stato con qualcuna delle allieve lì la notte del 12.
Ovvio, che se lo ha detto, è perchè aveva il timore che avrebbero trovato le sue tracce dietro la casetta di legno. E' stato costretto a mentire, tanto la moglie non può più parlare e smetire.

La domanda che mi sorge spontanea è la seguente: con chi è stato?
Non con Ludovica, perchè non c'era.
Chi altro sta nella sua vita?
Che tipo è questa donna?
Di chi altro è questa donna?
Che promesse aveva fatto a questa donna?

Ecco, potrebbe essere, e sottolineo potrebbe, che proprio là sta la chiave del mistero.

Ma noi non ne sappiamo nulla. Sappiamo, anzi supponiamo, a questo punto, che ci sia anche un'altra donna.

E questo potrebbe aprire nuovi scenari. Non credi?

Per essere ancora più chiara, ribadisco che se in un primo momento ero certa che era lui l'assassino, da un po' di tempo a questa parte o dei grossi dubbi.
Lui sa perchè, ma non è stato lui.
Quello che noto in lui, oltre alle menzogne, è che ha una paura fottuta.

rita ha detto...

Ammettiamo che Melania avesse scoperto quest'altra storia. O qualcuno l'ha aiutata a indagare.
E ha voluto un incontro/scontro con la tipa. Minacce e cavoli vari.
Finita male.

Anonimo ha detto...

Rita, le tue ipotesi sono plausibili,
ci eravamo già chiesti però, se l'assassino fosse un'amante di Parolisi, o il suo compagno/fidanzato/marito, perché Parolisi non parla. Se questo fosse il movente non avrebbe nulla da temere, tanto ormai la reputazione in caserma se l'è già rovinata.
Non credi anche tu che il segreto, se c'è, debba essere qualcosa di ben più grave, che faccia temere a Parolisi per la sua vita?
Tiziana

ENRICO ha detto...

RITA

anch'io , come Tiziana, vorrei sapere a quali conclusioni porterebbe il tuo ragionamento
-----

Salvatore NON PARLA :

o perche' E' STATO LUI
o perchè NON SA NIENTE
o perchè HA PAURA DI FARE DEI NOMI ( probabilmente "insospettabili" )

Io come già detto svariate volte , propendo senz'altro per la 3a ipotesi

Non dimentichiamo che la sorella Francesca di certo SA qualcosa. La conversazione telefonica tra lei e Salvatore - sia che sapessero di essere intercettati sia che non lo sapessero - conferma una sorta di "complicità" fra i due...

ENRICO

rita ha detto...

Ho detto che ho l'impressione che sia (sp) una persona impaurita.

Va a sapere ... Enrico, propendo per la tua terza ipotesi anche io.

Anche se non sono pienamente d'accordo che il tuo tra parentisi (un po' riduttivo credo).
R.

rita ha detto...

intendevo "con" il tuo tra parentesi

Anonimo ha detto...

credo che la maggior parte dei dubbi che suscita questa inchiesta condotta a senso unico, relativamente ai dati a nostra disposizione, orari e testimonianze, siano stati sviscerati.
Resta inesplorata la pista indicata dal magistrato Paolo Ferrero, del resto, se si trattasse di qualcosa del genere, gli indizi sarebbero nello staging, che non sarebbe un disporre oggetti casuale.
Vorrei anche puntare l'attenzione sul parere del criminologo Silvestri: dal suo punto di vista lo staging e l'azione criminale sono altamente compatibili con l'operato di un serial killer.
Un ultimo dato: i comuni adiacenti furono i primi ad insorgere contro il nazifascisno.
ci sarà un legame con lo staging?
quest'ultimo, potrebbe essere stato compiuto nella mattina del 20aprile, genetliaco di Hadolf Hitler?
Tab

Anonimo ha detto...

lo so, è quasi fantacriminologia. del resto noi stiamo mettendo in moto la logica, sette e apologia sono al di là della logica.
tabula

ENRICO ha detto...

RITA,
ho scritto "probabilmente" perchè potrebbero anche NON essere "insospettabili" nel senso che potrebbero essere BEN CONOSCIUTI e sospettabilissimi e per questo pericolosi

TABULA
se fosse opera di un serial killer siamo sempre lì : PERCHE' NON PARLA ?
"Perchè non SA niente" potresti rispondermi...ma questo io non lo credo.

ENRICO

PINO ha detto...

@ T(abula)

Il dr. Paolo Ferraro, con una sua costanza, in delicate indagini, è giunto a dei risultati che, per averli denunciati, gli è costato un'assurda persecuzione. Avrebbe toccato un tasto scottante, che suonava male per una determinata categoria di intoccabili.
E, sempre secondo quanto pubblicato dai massmedia, tra le altre cose, il dr. Ferraro, avrebbe detto di aver notato Melania Rea, qualche settimana prima dell'omicidio, al terzo piano della Procura di Roma, verso le ore 19, a colloquio con il sostituto Procuratore Stefano Pesci.
Se la notizia venisse confermata ( ma, al contrario, è stata subito archiviata nel dimenticatoio), noi dovremmo chiederci: che faceva Melania a Roma ed in Procura?
Collegando la notizia, alla ipotesi del "segreto" conosciuto dalla donna, non si potrebbe che concludere logica e consequenziale tale circostanza.
Come si pretenderebbe dal Parolisi che parlasse di fatti, cose e personaggi che lo schiaccerebbero come un chicco di pepe nel macinino?
Già dissi, più volte, che il militare si sarebbe lasciato coinvolgere in "cose più grandi di lui", ed a farne le spese sarebbe stata la povera ed ingenua moglie.
PINO

Sira Fonzi ha detto...

Tab

Io l'idea del Sk non l'ho mai abbandonata, semmai modificata.

Se pensiamo che un SK possa essere un comune frequentatore della parrocchia di MR, e che possa, dopo averla scelta come vittima, seguita in ogni dove, l'ipotesi prende forma coma tutte le altre.

Come hanno fatto notare sia Giacomo che Massimo, una persona che si frequenta in un ambiente come la chiesa, se ci chiede un appuntamento o se si incontra per caso, non ci mette allarma, lo si segue ed lo si ascolta con tranquillità.

La scelta del luogo potrebbe essere stata decisa dal SK quando,dopo l'ennesimo pedinamento, avrebbe assistito al rapporto tra Melania e Parolisi dietro il chiosco.

Sira

rita ha detto...

Sira

Scusami, ma davvero pensate all'uomo nero?
Se così fosse stato, SP non avrebbe reagito come ha reagito...
ha vomitato, non ha cercato la moglie, ha vietato ai suoi commilitoni di partecipare alle ricerche, ecc. ecc.

Forse sbaglierò pure ma ... questo è il mio pensiero.
r.

ENRICO ha detto...

RITA
sono d'accordo.


Se incominciamo a ipotizzare TUTTO l'ipotizzabile senza tener conto dei dati a disposizione mi ritiro in buon ordine perchè non riesco più a seguire il filo del discorso

Anonimo ha detto...

L'avevo già chiesto un po' di tempo fa, ma nessuno mi ha risposto, non so se conoscete la risposta e potete aiutarmi: come sappiamo che effettivamente Salvatore abbia vomitato? Io avevo visto la prima intervista fatta alla proprietaria del bar, ma non ne parlava. L'ha riferito solo agli inquirenti? L'ha detto successivamente? Sarebbe interessante sapere se è un dato certo o no.
Grazie Tiziana

Anonimo ha detto...

@ Pino
Noi non sappiamo se il dott. Ferraro sia una persona equilibrata o meno. Certo che nessuno dei familiari, né degli amici, per quel che ne sappiamo, ha confermato che Melania si sia recata a Roma. Dovrebbe essere facile da verificare. Mi è difficile pensare che tutti facciano parte del complotto: inquirenti, familiari, amici. Tu cosa dici?
Tiziana

Anonimo ha detto...

Cosa vi avevo detto qualche giorno fa?
Che dopo i vestiti sarebbe saltato fuori anche il coltello?
Infatti adesso si parla di un coltello inviato ad analizzare ai Ris.
Ma di cosa stiamo discutendo in questi mesi? La procura ha steso la sua ricostruzione, ha messo una persona in carcere e adesso veniamo a sapere che il coltello (che trovato subito dopo il ritrovamento del cadavere, e che comunque non sembra compatibile con le ferite) viene appena adesso inviato ai Ris. Che appena adesso verranno esaminati gli abiti consegnati 5 mesi fa da Parolisi. Che senso ha tutto questo?
Tiziana

Sira Fonzi ha detto...

Rita

Secondo me è un ipotesi possibile, come lo è quella che vorrebbe ci fosse un "grande segreto" che coinvolgesse persone capaci di terrorizzare il Parolisi, al punto di preferire la galera

Quelle, forse ,potrebbero essere più vicine alla figura dell'uomo nero.

Il sk è una persona affetta da malattie mentali ereditarie, oppure persona che ha subito traumi infantili,violenze psicofisiche, e può essere una persona apparentemente normale, che fa vita sociale senza destare sospetti, o almeno non di queste dimensioni

Purtroppo niente di surreale, l'espressione SK fa pensare a qualcosa di raro, di cinematografico, ma non è così.
Se non vogliamo pensare ad un SK "maturo" che abbia compiuto almeno 3 delitti, possiamo pensare ad un malato mentale al primo delitto, ma a mio avviso non è assolutamente da escludere tale possibilità.

Per quanto riguarda le reazioni del Parolisi ci possono essere diverse spiegazioni.

Una a caso:il non volere che i colleghi partecipassero alle ricerche, potrebbe essere stato uno stupido tentativo di tenerli lontani dalle forze dell'ordine e dai parenti, in quanto avrebbero potuto rilevare i suoi rapporti segreti e destare sospetti su di lui.

Ciao Sira

ps Non ti ho fatto ancora i complimenti per l'articolo,
tradurre le sensazioni in parole è difficile.
Tu ci sei riuscita alla grande.
Brava!!

Anonimo ha detto...

@Sira
io non escludo totalmente l'ipotesi del SK ma, in tal caso, rimangono alcuni dubbi:

1.Perché Parolisi non parla? Forse perché non sa nulla di più di ciò che ha detto. Ma allora rimane da chiarire perché mente sull'ora in cui si è allontanato dalle altalene. Effettivamente alle 15.00 lì nessuno l'ha visto;

2. perché il SK, anziché ucciderla sul posto, avrebbe dovuto portarla fino a Ripe? E come, in auto?

Indagini sulle due auto viste a Ripe (Fiat e fuoristrada) sono state fatte?
Tiziana

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