venerdì 1 aprile 2011

Sarah Scazzi. Quando la verità non è proprio la verità

Il caso della morte della piccola Sarah Scazzi ha generato fermento nel popolo di internet. La maggioranza delle persone legge, si fa un'opinione ed in base a questa decide la propria verità, verità che persevera senza alimentare mai alcun dubbio. Io, purtroppo, dei dubbi ne ho molti. Dubbi che non mi danno il modo di capire chi abbia ucciso in realtà Sarah, dubbi che non mi permettono di capire i motivi per cui la cugina è in carcere. Insomma, alla fine ho dubbi su tutto il corollario che circonda la vicenda. Le uniche cose di cui sono sicuro sono quelle che riguardano i passi della procura, diverse volte fatti a sproposito, diverse volte fatti contro quanto stabilito dalla legge ed in pieno contrasto con quei diritti sanciti e sacrosanti che ogni cittadino ha e deve esigere siano rispettati per gli altri perché un domani ognuno di noi potrebbe trovarsi ad essere gli altri. E' logico che, come dice il detto fatta la legge trovato l'inganno, tali diritti possano essere aggirati tramite cavilli legali, ma non è questa la giustizia che viene insegnata ai corsi di Giurisprudenza.

E non è questo che deve accadere di norma quando si rimane intrappolati in quella rete che è chiamata giustizia ma che di giustizia ha ben poco. Nella vicenda in questione, sebbene la stampa le abbia dato ampio risalto e tutti ormai si ritrovino ad avere una grande conoscenza degli eventi mano a mano succedutisi, manca l'informazione neutrale e proprio per questo motivo sono nati tanti, troppi pregiudizi. Ci può stare che la Misseri resti in carcere fino alla scadenza dell'anno solare sancito dai legislatori, ci può stare che la procura non ritenga indispensabile un nuovo interrogatorio al contadino occultatore. Se gli inquirenti pensano sia giusto, in base a quanto hanno in mano, non modificare ulteriormente le certezze acquisite, è un loro diritto proseguire nella direzione che credono migliore. Ma così facendo si espongono a doverose critiche; lo sanno e non se ne scandalizzano perché fa parte del gioco delle parti. Le procure non sono formate da ingenui ed immaturi personaggi ma da volpi sagaci che sanno come muoversi e comportarsi.

Quindi ogni mossa viene vagliata più volte e fatta con la consapevolezza che porterà critiche. Ma data la certa intelligenza sanno anche che ne porterà meno se alcuni quotidiani, alcuni media, li appoggeranno in toto. E questo è quanto sta avvenendo perché non c'è mai stata in Italia una grancassa di risonanza che suonasse solo in una direzione. Non è mai accaduto che le critiche fossero così velate, così nascoste all'udito dell'opinione pubblica dalla voce alta e squillante dei colpevolisti, di chi crede ci siano certezze aclarate. Ciò che le persone ascoltano, leggono o vedono, sono solo le opinioni personali di chi, perseverando nell'errore, diffonde una verità che non è tale, una verità che a questo punto delle indagini, peggio ancora quella dichiarata certa mesi fa, non può che essere parziale e tutta da accertare.

Cio che occorre fare, perché altrimenti la confusione genera altra confusione, è mettere dei paletti. Mettere i paletti significa bloccare i punti fermi, trovare informazioni sicure, quelle che a cercarle in internet non le trovi perché la notizia proviene sempre dalla stessa fonte e batte sempre la stessa direzione. Anche le carte giudiziarie non sempre rispecchiano quanto accaduto durante gli interrogatori. Il motivo è semplice e deriva dal fatto che non tutto si può trascrivere quando sono presenti in aula più parti perché gli interventi, sempre contemporanei e sempre discordanti in quanto ognuno vorrebbe venisse inserito ciò che più agevolerebbe il proprio assistito durante un eventuale processo, bloccano le trascrizioni che reiniziano solo quando il giudice riesce a ristabilire la calma con quanto di scritto lo stesso giudice decide di inserire a verbale. E dovrebbe essere chiaro a tutti sia così perché quando si affrontano diversi schieramenti legali non si può pensare che il loro comportamento sia paragonabile a quello silenzioso dei frati certosini.

Prendiamo ad esempio la telefonata fatta dal Misseri quando ha finto di ritrovare il cellulare. Io in internet avevo letto che il padre aveva chiamato Valentina, proprio come dichiarato da lui stesso in televisione. Qualche giorno dopo ho letto che aveva parlato con Sabrina, che era stata lei a dirgli quali oggetti erano attaccati al telefonino. Poi è capitato che per scrivere di Elisa Benedetti, la ragazza morta in un bosco a Perugia, abbia parlato con un mio conoscente che lavora per un giornale umbro. Lui mi ha detto che durante l'incidente probatorio, sulla questione chiamate, era accaduto di tutto. Ognuno avrebbe voluto fosse inserita la sua verità ed anche gli avvocati di parte civile lo avrebbero desiderato. Ma il giudice, dopo aver limato e tagliato, ha inserito solo gli elementi certi. Quindi il contadino aveva chiamato il cellulare della figlia maggiore, e questo era un dato indiscusso, pertanto è stato scritto che aveva parlato con la stessa. Quanto uscito in fase di caos, al contrario, era che l'uomo aveva parlato con Sabrina. E' chiaro che guardando i verbali difficilmente si nota, si vede solo che dopo una determinata domanda si passa ad un altro tipo di domanda, diversa anche se tratta lo stesso argomento.
Quindi la notizia non era da dare perché non c'era conferma. Poi, però, è capitato che a Matrix si sia parlato anche di questo e che Nicodemo Gentile, parte civile, abbia ricordato quel momento pensandolo come fosse fissato a verbale. Sentiamo prima quanto ricorda o hanno detto le figlie a Cosima Serrano, poi quanto ricorda lui di ciò che s'è detto durante l'incidente probatorio..


Ciò che lui ricorda è giusto, la conferma viene dalle parole di Cosima Serrano, ma ciò che è stato inserito ed è uscito è diverso.
Per cui, dato che in realtà nulla conosciamo di quanto è stato appurato se non ciò che ci è stato detto da terze persone informate come o peggio di noi, dato che al momento del processo tante certezze odierne saranno eliminate perchè non vere certezze, tutti dovremmo fare un passo indietro e chiederci per quale motivo portiamo, verso chi ha idee diametralmente opposte alle nostre, attacchi a mani basse con parole aspre ed a volte offensive. Siamo solo all'inizio di un caso che durerà anni e non possiamo essere certi di nulla se non del fatto che il Misseri ha portato gli inquirenti sul luogo dell'occultamento e che dichiara essere stato lui a far sparire il corpo. Ma avendolo conosciuto per ciò che a più riprese ha detto e modificato, fa bene la procura, sotto certi aspetti, a cercare quelle verifiche che le parole spesso menzognere di quell'uomo non hanno mai dato al cento per cento. E' chiaro che ogni sua frase, per essere creduta, da ora in avanti dovrà contenere quell'elemento di prova a garanzia che nei primi mesi non ha mai avuto.
Pertanto armiamoci di tanta pazienza, stiamo calmi e rispettiamo chi non la pensa come noi tenendo presente che la verità al momento non è stata accertata su nessun punto fondamentale. Gli indizi fanno prova, in un procedimento penale, solo se sono concordi in maniera univoca ed instradano in una unica e non astratta direzione.





38 commenti:

Unknown ha detto...

Prego chiunque voglia lasciare un commento di inserire un nick name in modo da non generare confusione. Grazie, Massimo

Anonimo ha detto...

Ciao Max, sono Bea,vorresti togliermi un dubbio veloce veloce anche se qui non c'entra niente? Annamaria Franzoni, innocente o colpevole secondo te?Come al solito non posso dire la mia altrimenti qui mi sbranano.Se non puoi rispondermi, fa nulla,Capirò.
Bea.

Unknown ha detto...

Se ti mandassi il mio libro, ancora in fase di rifinitura, "Giustizia e Pregiudizio" cosi neppure io dovrei dire la mia?
Basta mi mandi una mail con la richiesta a prati.massimo@gmail.com

Anonimo ha detto...

grazie max, ma non ho mail in quanto il pc non è il mio.vengo solo a leggerti.Sono solo una casalinga che ogni tanto rubail pc a suo figlio.Cmq sono innocentista da SEMPRE per quanto riguarda Annamaria Franzoni.A te ho voluto dirlo.OK.Alla prossima.CIao Bea.

Anonimo ha detto...

Aspettavo questa sua precisazione. L'intento e' buono il risultato deludente. Se lei avesse controllato bene tra i suoi fogli e le sue preziose cartelle che tentano di sottrarle, a suo dire, si sarebbe dovuto accorgere che :
1)ore 7.08 del 29 sett. giorno del ritrovamento(finto)del cell di Sara chiama Valentina e chiede delucidazioni. Questa chiama Sabrina.
2) ore 7.48 Sabrina telefona a Misseri
3) ore 7.58 Sabrina richiama il padre
Ore 8.16 e ore 8.17 c'e uno scambio di sms tra le sorelle dal contenuto diciamo strano
Questi i fatti dai tabulati telefonici. Tralasciamo i giornalisti umbri e le trascrizioni non fedeli ( notizie che lei ha acquisitoper "sentito dire" e che di solito lei stesso critica aspramente se viene fatto da giornalisti da lei tanto vituperati quali Bollino e Sulas)la precisazione per evidenziare che NON E' VERO che Misseri chiama Sabrina
ma il contrario, cioè Sabrina saputo dalla sorella del cellulare chiama LEI il padre. Pertanto quello che racconta la Serrano per accreditarsi e soprattutto scagionare la figlia, non corrisponde al vero. Lei Prati ha ripreso tutto ciò
in un suo articolo dicendo, addirittura, che questa cosa non aveva l'aleatorietà delle prove della procura e che avrebbe insinuato molti dubbi. Non le sembra di essersi lasciato prendere la mano ?
Credo che lei Prati sia in buona fede anche se le chiedo in futuro di documentarsi meglio.
I dubbi sono quelli che chi racconta bugie lo fa con uno scopo ben preciso ....
Quintiliano diceva" la propria coscienza vale più di 100 testimoni". Ci pensi. Grazie per lo spazio e saluti
IAIA

Unknown ha detto...

Non ho mai detto di aver preziose cartelle, ho detto che mi si voleva bloccare il computer, i file che non vorrei mi rubassero sono quelli del C/C ed altri personali tanto per intenderci.

Per quanto lei possa aver controllato al meglio, comunque sempre riprendendo quanto i giornalisti le hanno fatto leggere, o le hanno detto in televisione, il giro impostato fra chiamate e richiamate ha per lei, ormai intrinseco, lo stesso significato di quello che vuol fare intendere il Gentile, che Sabrina non volesse far ritrovare il cellulare senza considerare che se quell'uomo era davvero una scimmietta nelle mani della figlia le bastava davvero poco per farselo dare.

Ma questo le informazioni di parte, che lei a piene mani mi getta addosso, e che io non seguo proprio perché di parte, non so se lo ha capito, non l'hanno mai sottolineato e mai lo faranno. La Misseri, per lei e per chi la informa (Bollino Sulas ed altri) è in grado di far cambiare versione al padre ora che è in galera... ma non è stata in grado di farsi dare un cellulare quando era libera e gli viveva accanto. E' strano non trova?

Se scrivere in un messaggio "meglio se ne parliamo dopo perché sta accadendo un casino" ha dell'inquietante mi chiedo se è certo che quanto le hanno propinato per vero siano informazioni reali? Non le conviene aspettare il processo per capire chi le ha scritto in verità e chi in malafede?

E lei, d'altronde, è davvero in buonafede quando scrive in questo blog? Provi a farsi un esame di coscienza senza scomodare Quintiliano.

L'essere istruiti non da in automatico la capacità di capire meglio di altri... e se resta deluso per ciò che legge in un blog non oso immaginari quali delusioni private debba sopportare in ogni giornata della sua vita. Massimo

Anonimo ha detto...

I tabulati telefonici sono stati pubblicati e le assicuro non sono una fan di Bollino ne' di Sulas ne ' sono coloro che mi informano.. Io non sono entrata nel merito delle conversazioni, di quello che sostiene Gentile, se Sabrina era in grado di farsi dare il cellulare etc etc.
Ho detto e ribadisco che non e' vero quello che ha detto la Serrano che Misseri chiama Sabrina, poiché vi e' traccia invece del contrario.
Il suo veleno finale se lo poteva risparmiare : E' gratuito e scopertamente astioso.
IAIA

Anonimo ha detto...

Al di là della querelle di quali siano stati gli scambi di telefonate quel giorno del finto ritrovamento del cellulare della povera Sarah, queste telefonate, secondo me, non dimostrano niente circa la responsabilità di Sabrina.
Intanto noi sappiamo con assoluta certezza che quel ritrovamento era finto solo per Michele, data la sua riscontrata confessione di qualche giorno dopo.
Dopodiché possiamo fare solo ipotesi. Se per esempio ipotizziamo che siano vere le dichiarazioni di Sabrina sulla sua estraneità all'omicidio di Sarah e alla sparizione della stessa e di tutti i suoi oggetti, tra cui il telefonino, è evidente che questa notizia del ritrovamento del telefonino non poteva che generare sconcerto in chi era convinto che Sarah chissà dove fosse ed era lungi mille miglia dall'immaginare che il padre sapeva tutto su Sarah. Ammesso anche che Sabrina abbia appreso da Valentina il ritrovamento del telefonino da parte del padre, mi sembra naturale che Sabrina abbia telefonato al padre per chiedere ulteriori delucidazioni all'autore della notizia ( che poi chissà perché l'aveva data direttamente a Valentina che stava a Roma e non a Sabrina che stava ad Avetrana).
Pertanto gli scambi di telefonate e di sms di quel giorno non dimostrano nulla.

Tabulati determinanti sono invece quelli relativi alle comunicazioni intercorse tra Sabrina, Mariangela, la povera Sarah e Angela Cimino tra le 14,23 e le 14,44 di quel tragico 26 agosto.
Per determinare la verità di quanto accaduto non si potrà prescindere da quelli.
Lo sa bene la procura, costretta fra una ricostruzione improbabile degli avvenimenti, in cui Sabrina agisce con la rapidità di Flash Gordon come in un film a velocità accelerata, ed un'ancor più improbabile ricostruzione degli avvenimenti che vede Sabrina come un Raffinato e Tecnologico Genio del Male, che dopo aver soppresso la cuginetta crea tutta una serie di sms e comunicazioni fasulle, a beneficio dei futuri tabulati.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo
Le conclusioni più o meno articolate le tira solo lei. Io non ho fatto alcuna illazione. Ne' ho mai sostenuto che le telefonate e gli sms siano una prova a carico. Ho detto e confermo che non E' VERO che Misseri chiama Sabrina per chiedere del telefonino. Notizia sbandierata invece dalla Serrano come prova regina dell'innocenza della figlia.
IAIA

Anonimo ha detto...

CARO MASSIMO,
Nella tua rsposta ad "anonimo" delle 17,20 hai affermato che Michele Misseri, quale succube della sua famiglia, ed in particolar modo della figlia Sabrina, non avrebbe potuto ritenere il cellulare di Sarah, se non nascondendolo.
Le cose, invece, stanno diversamente:PADRE E FIGLIA, NONCHE' IL RESTO DELLA FAMIGLIA, erano d'accordo che il cellulare in parola, fosse fatto TROVARE, al solo scopo di depistaggio, incaricando il debole Michele, a provvedere al caso.
A più riprese, a detta dello stesso Misseri, quest'ultimo cercò di farlo ritrovare, ma fu sfortunato.
Ci riuscì solo nell'ultimo puerile ed ingenuo tentativo, che gli costò i sospetti degli inquirenti.
Come puoi vedere, Sabrina e C., erano a conoscenza della sorte del telefonino...ed a cosa avrebbe dovuto servire.
Forse il tuo buon cuore si lascia coinvolgere dalla pietà che un piccolo, crudele nucleo, si adopera di ispirare.
Ti saluto.

lori ha detto...

come tentativo di depistaggio era e si è rivelato fallimentare..ma se sabrina è così scaltra come si dice , non avrebbe preventivato il rischio che comportava il ritrovamento del cellulare da parte del padre..?infatti se il cellulare non si fosse trovato..oggi non avremmo nemmeno ritrovato il corpo di sarah..ma secondo te era plausibile che proprio lo zio , lo ritrovasse senza destare sospetti, come puntualmente è avvenuto? Perfino un bambino capirebbe che si è trattato di una mossa maldestra, se vogliamo metterla sul piano del depistaggio.
lori

Anonimo ha detto...

Il giorno prima del finto ritrovamento Sabrina era stata interrogata per 6 h. Forse il padre ha pensato di allentarne la pressione facendolo ritrovare e diventare lui il protagonista. Solo un' ipotesi tra le decine o centinaia che si possono fare.

lori ha detto...

prima ha pensato di allentarne la tensione e poi l'ha indicata come autrice del delitto..mi sembra poco plausibile come ipotesi
lori

lori ha detto...

ops
di allontanarne la pressione

lori

Anonimo ha detto...

X Massimo Prati
Lei diffida di quanto comunica la stampa e la tv, riguardo alle risultanze dei tabulati telefonici. Mi chiedo se lei sa che quelle "carte" e quella "documentazione" viene depositata al dibattimento??
E li viene visionata da TUTTI?
Sia ragionevole se puo'...

X Tummolo
che asserisce con certezza che solo Michele era presente al momento dell'omicidio!
Dove si informa lei?
Risulta altro! Erano presenti in casa loro lui, la moglie e la figlia, per loro stessa ammissione!
Questi sono i dati certi.

Anzi l'unica certezza relativa è che Michele abbia partecipato all'occultamento, perche' ne indica il luogo!

Giusto per parlare di certezze!

Unknown ha detto...

Io diffido di certa stampa e di certa tivù, di tanti giornalisti mi fido, così come mi fido di tantissimi magistrati fra cui anche Buccoliero (questo l'ho già ribadito diverse volte e mi sembrava scontato). Che gli atti diventino pubblici, quelli che la procura vuole rendere pubblici, è vero, ma che certa stampa metta in risalto solo ciò che degli atti fa più comodo, ed a volte li aggiustino anche, è altrettanto vero.

Un altro punto è quanto dichiarato da Cosima. Perché avrebbe dovuto mentire su una cosa che potrebbe, non fosse vera, solo danneggiarla?

Ultimo punto. Nell'articolo avevo chiesto di fare, lo farò io per primo e chiedo scusa a IAIA per la considerazione finale del mio precedente post che non voleva offendere ma mi rendo conto solo ora non era un gran che e lo potrebbe far pensare, un passo indietro per poterne ragionare da esterni, quali tutti siamo anche se ci sembra di avere tantissime informazioni giuste.

Non avendo in mano nulla di certo, se non l'autore dell'occultamento (ed oserei dire, viste le menzogne continue, che neppure questo dato è tanto certo), possiamo fare ipotesi, condivisibili o no, ma non vale la pena attaccare a mani basse chi ne fa una diversa da quella che ha in mente ognuno di noi.

Chiedo solo un poco di calma nello scrivere anche solo le critiche, non è così difficile. Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Anonimi, anonimi, perdete forse qualche pelo, ma i vizi vi restano tutti: dove mai ho detto che solo Misseri era presente al delitto ? Ero forse presente ? NO, anzi al contrario personalmente ipotizzo che sia stato in buona compagnia, ma non necessariamente della famiglia, come ritengono questi signori, spacciandosi per gente che vede nello spazio e attraverso i muri (poveretti, fatevi fare una bella perizia psichiatrica anche voi, visionari alla Swedenborg !). Io, precisamente, ho detto che si può essere solo certi che il Misseri era presente al delitto, in quale veste ignoro (perché, ribadisco, né io, né questi polemisti da strapazzo, eravamo presenti sul luogo del delitto nel momento del delitto, e io neppure dopo o in altra occasione, vivendo a centinaia di km di distanza), in quanto ha fatto ritrovare corpo ed oggetti di Sarah. QUESTO HO DETTO; LO CAPISCE O BISOGNA GRIDARGLIELO ?

Anonimo ha detto...

No si e' solo certi che ha buttato una ragazzina in un pozzo. Che abbia partecipato al delitto non vi e' invece certezza.
'

Unknown ha detto...

Anonimo metti un nome per favore, anche inventato va bene basta che ti ricordi quale hai messo.

A parte questo, come si fa ad essere certi sia stato lui a gettarla nella cisterna. In quel pomeriggio, ormai è accertato, non avrebbe avuto abbastanza tempo, e la spiegazione che da, quella della corda attorcigliata sotto la spalla di Sarah e poi fatta girare per farla uscire dalla cisterna, non è proprio convincente, come non lo è stata, per il dottor Strada, la ricostruzione dello strangolamento. Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

Grande scoop a Quarto Grado!!!!
Non avete saputo?
Hanno risolto il caso!
Dice la Rorro che c'è stata una indiscrezione. Da una indiscrezione eh....l'hanno uccisa i componenti di una cosca malavitosa! Sotto minaccia tutta la famiglia di tacere!!
Il povero padre obbligato ad occultare!!
Si si è cosi! Ma come hanno fatto a nn capirlo subito gli inquirenti?
Pero', nonostante quasi tutti daccordo, il Picozzi dice che gli sembra TROPPO FANTASIOSA.
Che vorra' dire secondo voi??
Merluzzi contento come una pasqua:dice era ora è da tanto che lo dico....!
Infatti solo lui si è prestato a diffondere la notizia della festa ai Villini, lui è un certo Niese Elio che straparla su NF portale web.

Hanno delle linee investigative dirette questi persobaggi, a cui la Procura nn ha accesso....
Chissa' da chi si riforniscono di balle????
Oddio io un'idea l'avrei!
Sono contenta che verranno subito tutti scarcerati dopo questa notizia!!!!
Dai Cosima preparatevi!!!

Che dite dovranno verificarla questa notizia prima??
Mhhhh mi sa di si.
Ma dai nn passera' troppo tempo, che a verificare una cosa del genere ci vogliono un paio di minuti secondo me!!
Voi che dite?

Anonimo ha detto...

Hai ragione Massimo. Di sicuro qualcuno della "famiglia" stretta o allargata lo ha fatto!
Te ne sei accorto che nemmeno di questo c'è certezza!
Michele conosceva il posto del pozzo. O è stato lui, o lo hanno fatto i suoi compari, presente lui oppure no.
Rossana

Anonimo ha detto...

In merito alla versione scoop di Quarto Grado, proveniente da indiscrezioni non meglio identificate.
Ma si sa da chi arrivano!
Sottopongo alla riflessione che sarebbe quanto meno singolare che dopo qualche giorno dalla rivelazione dell'ultima Verita' di Cosima/Michele arriva gia' una nuova Verita'.
Sembrerebbe che le vogliono provere tutte ,le balle-versione per vedere se qualcuno ci casca.
A breve anche questa versione sara' materia di lettera?
E chi lo sa?
Altro giro altra corsa!!!
Primo obiettivo;scarcerare Sabrina.
E Michele? Chi se nefrega è anziano e poi ha sbagliato nn doveva fare il nome!
Secondo obiettivo : Perizia Pscichiatrica per un uomo che evidentemente è sanissimo!
L'unico sano di mente in quella famiglia!
Terzo obiettivo cercare di fare una gran confusione, inquinare le acque ed eventualmente far perdere tanto tempo ai Giudici.
Dando loro altro lavoro.

E gli avvocati che ci stanno a fare? Questo no.

Unknown ha detto...

Ciao Rossana. Della cisterna non lo sapeva solo Michele. Lui dice, se i giornali l'hanno riportata bene e se io l'ho capita bene, che il cantiere dove si trovava la cisterna non era suo e lui ci lavorava quando l'hanno interrata. Ma se non era suo era comunque a poche centinaia di metri dalla vecchia casa di suo padre. Chissà quanti altri sapevano della cisterna. Ed è lì che occorre andare a scavare nel torbido a parer mio, se lui ha solo partecipato chi l'ha gettata? Il nipote? Il fratello? Qualche amico di lavoro?

E' difficile dare una certezza anche a questo punto. Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Scusa, se l'ha data Quarto Grado perché verificarla? Ci lavorano il Picozzi, il Garofalo, c'era ospite fisso il Galoppa, ora il suo camerino l'han dato al Biscotti ed al Gentile, c'è pure la Palombelli e Meluzzi...

A parte gli scherzi, c'è qualcosa di vero o si è capito da come l'hanno esposta che sono solo invenzioni?
Massimo

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo
nn mi puoi fare una domanda cosi'.
Se c'è qualcosa di vero, ma stai scherzando?
Il mio commento è ironico, quando scrivo Scoop a Quarto Grado!
Rossana

Anonimo ha detto...

Lo scoop di 4° potrebbe essere stato creato da chi ha interesse a tenere i sospetti lontani da sè,non è un mistero che Cosima sappia chi ha spinto davvero Michele a fare il nome della figlia, e di certo non è un'associazine mafiosa,lei stessa dice nella famosa intervista che crede alla prima versione del marito.Qui la mafia tradizionale non c'entra niente.
Norma.

Anonimo ha detto...

Una nota positiva pero' c'è. La Rorro e le sue "indiscrezioni" vanno in onda a fine serata.
Che comincino a vergognarsi anche loro?
Bella lei, la Rorro, che gli tocca l'ingrato compito a sottolineare ripetendolo per ben due vole:sono indiscrezioni. E la sua faccia mentre parlava raccontava tutto!!!

Diceva la sua mimica facciale, scusate mi vergono di dire quello che mi tocca di' ma che devo fare devo lavorare anche io no?
Poi adesso ha buttato dentro anche una sua parente.....
Zitta e bona! Testa bassa e pedalare!

Sai che ti dico Norma? Nonostante il dispiegamento di mezzi e la presenza di esseri infetti sul web, che propagandano falsita', ve la prenderete riccamente in quel POSTO!!
Chi ha ucciso Sarah sara' condannato/A.
Di fronte al quadro indiziario le mistificazioni tramite media nn possono fare un ca....!!!!

Anonimo ha detto...

Fosse vero che il colpevole sarà condannatO ...! mi sa che grazie alle pressioni del tribunale nazional-popolare finiranno in galera diversi innocenti.
E caro anonimo quel "ca..." lo auguro a te!
Mimosa

Anonimo ha detto...

Una volta stabilito che Michele Misseri è inattendibile, se a stretto lume di logica non è più nemmeno certo al cento per cento che lui abbia gettato Sarah nel pozzo né che abbia assistito all'occultamento, ed è certo solo che lui sapeva che Sarah era nel pozzo, a maggior ragione come si fa a dire che autrice dell'omicidio sia Sabrina, ed esserne certi al punto tale da tenerla in galera senza processo?
Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Povero Anonimo, la partecipazione ad un delitto può essere di vario genere: assistervi senza ostacolarla (complicità passiva, come quella di un testimone reticente o falso testimone), assistervi collaborando a qualcosa (complicità attiva, nell'ingannare Sarah sulle reali intenzioni degli eventuali altri individui, che poi furono materiali esecutori del delitto), esserne coautore, esserne autore unico. Ora, chi sa dove sia nascosto qualcosa concernente la vittima (corpo ed oggetti) è stato presente al delitto, in quale forma, ripeto - ma siete assai scarsi di mente - non lo so. A differenza vostra che vedete a km di distanza, io non ero presente, non vedo oltre lo spazio e oltre i muri. Ripeto: la certezza sta nella presenza fisica, materiale, corporea, oggettiva, ecc. di Michele Misseri al delitto. E' ragionevole immaginare che, se non ne fu coautore, comunque servì per attrarre la nipote, assicurarla in un primo momento, in modo che non avesse tempo o volontà di fuggire ma questo è ipotetico; certa è la presenza fisica, e null'altro.

Manlio Tummolo ha detto...

Io pregherei cortesemente Massimo di dare realizzazione alla regola che ha ventilato: chi non pone almeno un nick-name, specifico e riconoscibile, sia escluso dal dibattito: ciò, non a scopi di censura, ma per dar modo all'interlocutore di capire chi sia quello a cui deve rispondere. Per il resto, la mia personale opinione non vede tanto improbabile la soluzione delinquenziale professionale (non necessariamente mafiosa). Non mi pare un delitto "fai da te". Basta vedere i due maggiori quotidiani pugliesi per capire che non è certo un ambiente particolarmente tranquillo. Vero è pure che ormai nessun luogo d'Italia lo sia. Ma questa è una ragione in più, non una ragione in meno per sostenere che la morte di Sarah sia stata inflitta da qualcuno abile in queste operazioni, pur con la cooperazione dello zio, per motivi tutti da individuare. Riguardo ai tempi, questi sono stretti solo se restiamo convinti che il delitto sia avvenuto il 26 agosto, ma se supponiamo un rapimento (come del resto inizialmente ipotizzato), l'assassinio può essere avvenuto anche dopo e in altri luoghi rispetto a quello che la Procura ritiene (senza però mai averlo sottoposto a sequestro giudiziario, chissà perché ?), ovvero casa o garage che sia.

Anonimo ha detto...

X Giacomo
Sabrina è in carcere per GRAVI INDIZI che convergono su di lei!
E nn per l'accusa del padre, attendibile o meno!
Non lo capisci o non lo vuoi capire?
Rossana

Anonimo ha detto...

A Rossana.
Quali gravi indizi?
Gravi indizi le farneticazioni dell' "amica" Pisanò circa una confessione di Sabrina sulla sua spalla, peraltro acquisite DOPO che Sabrina è stata sbattuta in galera?
Gravi indizi quelli che vorrebbero Sabrina furiosamente gelosa d'Ivano, attraverso i pettegolezzi delle "amiche"? Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io! Qualcuno lo sa che Sabrina ha letto i diari di Sarah che accennavano alla sua VAGA inclinazione adolescenziale per Ivano, solo DOPO che Sarah era sparita? Come faceva Sabrina ad essere gelosa di qualcosa che nessuno conosceva, a cominciare da lei?
Gravi indizi un rimprovero in un bar, così "feroce e cattivo e prodromico di intenzioni omicide" che Sarah il mattino dopo si è recata tranquillamente a casa di Sabrina, ci ha passato tutta la mattinata, ha accettato di buon grado la proposta di recarsi al mare e ci è ritornata nel pomeriggio? Ma lei Rossana ha mai battibeccato da giovanetta con qualche sua amichetta?
Gravi indizi quelli dei testimoni che stravolgono tutti gli orari dati per acquisiti ai carabinieri nell'immediatezza dei fatti? I quali testi, tutti, come un sol uomo, reinterrogati mesi dopo e poi reinterrogati e ancora reinterrogati, finalmente anticipano tutti esattamente di mezz'ora la loro testimonianza, con l'effetto, guarda caso, di suffragare l'ipotesi che Sarah possa essere stata uccisa comodamente mezz'ora prima di quella indicata dai tabulati telefonici, la cui autenticità renderebbe impossibile il presunto omicidio da parte di Sabrina. Questa subito dopo, come un diabolico e TECNOLOGICAMENTE raffinato Genio del Male, avrebbe creato ad arte i medesimi tabulati, per precostituirsi un alibi!
Sono tanto gravi questi indizi, che anche i colpevolisti più accaniti alla fine si rifugiano nella fideistica attesa di elementi che gl'inquirenti terrebbero nascosti a tutti, per tirarli fuori al momento opportuno!

E' invece evidente che se il padre non fosse stato costretto, come ora dice, "a fare la falsa", Sabrina non sarebbe mai finita in carcere.
Potrei continuare a lungo, ma finirei per annoiare. Penso proprio che in dibattimento crollerà tutto questo castello di carte!
Però intanto Sabrina si sarà fatta mesi e mesi di galera, che le potevano tranquillamente essere risparmiati!

E comunque in galera la gente ci deve andare DOPO le condanne e non prima!

Giacomo

Manlio Tummolo ha detto...

Giacomo, le Sue osservazioni sono perfette: su Sabrina grava semplicemente una versione, che risulta estorta (nello stesso verbale del'incidente probatorio e in quello del riesame, ciò chiaramente e apertamente vien detto). Tutto il resto, vero o falso che sia, parziale o totale, esagerato o meno, è una pura sequela di illazioni che nulla prova riguardo a Sabrina Misseri. Nessuno, oltre al Misseri stesso, l'ha vista strangolare la cugina, nessuno è riuscito a fotografarla o filmarla in questo atto presunto, nessuno può dire di aver sentito lei e la cugina litigare violentemente nel momento presunto del delitto, nessuno e neppure una volta è riuscito a farle strappare una confessione sulla faccenda, e ciò malgrado sia stato tentato di tutto, a parte l'uso di torture fisiche. Le sole dichiarazioni del padre, anche se fossero vere, nella caterva di contraddizioni e ritrattazioni non possono essere considerate valide come testimonianza del fatto. In un processo, salvo quello della Santa Inquisizione del '600, simili accuse non reggererebbero. La presenza in prossimità del luogo del delitto, considerata anche la relativa limitatezza del territorio in cui sarebbero avvenute tali telefonate (e poi, una cosa è che ci sia stata una telefonata o uno scambio di SMS, altro è dimostrare chi materialmente avesse in mano il cellulare in questione, visto che ci scambia i cellulari, assai più di altri oggetti), non è affatto prova di presenza sulla scena circoscritta del crimine o la sua diretta e completa partecipazione, visto che il raggio d'azione delle antenne, centraline o che altro sia, è piuttosto ampio ed anche interscambiabile.

Anonimo ha detto...

Ma che famo? Parlo a Norma e mi risponde Mimosa????

Anonimo ha detto...

Illustre Anonimo che mi chiama in causa, hai forse una linea diretta con Norma? Tu quale nome hai, per incominciare (e concludere)? Non sai come funziona? Chiunque qui (e in ogni blog o forum) esprima un'opinione è in diretto collegamento con tutti gli altri ... e tutti possono esprimere un'opinione su quanto viene espresso, purché garbata e nei limiti della decenza, che mi è parso a te un pochino difetti, scusami.
Saluti.
Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Qui è probabile che gli anonimi, del tutto innominati, siano almeno due-tre, agiscano d'amore e d'accordo con interventi senza capo né coda, ripetendo le solite affermazioni indimostrate con l'aria della massima certezza (quasi fossero testimoni oculari, diretti e forniti di ogni documentazione possibile, invece che di preconcetti dovuti ad un odio, evidentemente ben precedente il delitto), e poi recitano la parte di coloro che si sentono offesi o maltrattati. Sui due quotidiani pugliesi si notano sempre interventi di tal fatta, e che appaiono in larga maggioranza lì (ad essi lo spazio non manca mai), per cui qualunque cosa dicano o facciano le persone che sono oggetto del loro odio personale: se tacciono, sono "sfingi"; se parlano, cercano di depistare; se stanno chiusi in casa, è perché hanno la coscienza sporca; se escono, sono sfacciate e senza pudore; se non vanno in televisione a confrontarsi con altri è perché temono di scoprirsi come assassine; se vanno in televisione, è perché cercano di ingannare la Procura: è la vecchia storia peggiorata del padre e figlio, che vanno in giro per Bologna con un asino: roba vecchia, ma lì almeno non c'era di mezzo una povera ragazza assassinata. Per cui io direi: mettiamo in atto la cancellazione di quegli interventi che non siano sottoscritti almeno da un nick-name, altrimenti ciò autorizzerà i loro interlocutori a trattarli con quelle espressioni di (disi)stima che si meritano.

Anonimo ha detto...

Anonimo del 02/04 h 3,27:prima di tutto non capisco perchè lei mi abbia augurato di prendermela in quel posto quando pensiamo praticamente le stesse cose sulle indiscrezioni che ha comunicato la giornalista Filomena Rorro.Secondo vorrei capire cosa ha da ridire per il fatto che altri utenti si sentano risentiti per il fatto che,pur nominando solo me e solo perchè sa che verrà appoggiato dai suoi simili in questa deprecabile iniziativa di darmi addosso,ha augurato a tutti il destino di cui sopra.Guardi che la frase "nonostante i media" è un'osservazione che spetterebbe di diritto a chi sostiene da tempo l'innocenza di Sabrina,dato che finora i media hanno fatto a gara fra di loro per guadagnare consensi grazie a chi la diceva più grossa.Adesso le cose stanno cambiando e lo capisco che ti rode,ma purtroppo la conclusione delle indagini è vicina e siccome di prove non ce n'è nemmeno l'ombra,i media sono costretti a fare un'inversione di tendenza perchè ormai le fantasie le hanno finite tutte.
Norma
P.S.:ciao Mimosa,ciao Manlio.