venerdì 11 febbraio 2011

Sarah Scazzi. L'avvocato Coppi dichiara guerra al gip, alla procura ed al duo della premiata ditta Biscotti Gentile.

Ancora una volta il giudice per le indagini preliminari Martino Rosati, colui che come un arbitro di calcio deve restare neutrale fra le parti, dovrà prendere delle decisioni e rispondere in maniera negativa o affermativa ai quesiti posti dalla Difesa di Sabrina Misseri che, si intuisce molto bene leggendo l'esposto consegnato ai procuratori ed al Gip, è stanca di subire strane decisioni e pare intenzionata a dichiarare guerra a chi va sempre solo controcorrente e, non è scritto ma il concetto è chiaro, lavora con Leggi non inserite nel codice penale.

Tutto è partito dal momento in cui il Rosati ha negato l'incidente probatorio, chiesto dai difensori dell'imputata, alludendo a lettere che non portavano nulla di nuovo ed a possibili plagi familiari. In quell'occasione non aveva ancora deciso se negare o accogliere la richiesta del duo Biscotti Gentile che, avvalendosi delle facoltà previste dal codice penale, volevano l'autorizzazione per entrare nella casa e nel garage degli imputati. L'unica rimasta a vivere in quella villetta, Cosima Misseri, probabilmente non avendo niente da nascondere non si era dichiarata contraria alla perquisizione; quindi, in maniera informale, il giudice aveva accettato la richiesta e stabilito per il 14 di Febbraio, lunedì prossimo, la data del sopralluogo. E ti pareva che dicesse no? Il problema è sorto al momento in cui il duo ne ha parlato alla stampa perché, afferma l'avvocato Coppi, è solo allora che la Difesa è venuta a conoscenza di quanto avrebbe stabilito il Gip. E questo è contrario ad ogni più elementare Legge.

Nell'esposto, altresì, il difensore insegna agli uomini della procura in che modo si dovrebbe operare per non rovinare irrimediabilmente ciò che gli avvocati di Parte vorrebbero rovinare.

Dovete sapere che i due della premiata ditta si sono pubblicamente dichiarati certi che con l'intromissione in casa altrui riusciranno a trovare le prove della colpevolezza di Sabrina Misseri. La loro teoria si basa su una convinzione. Sono arcisicuri che Sarah è stata uccisa in cucina e trasportata in garage passando da una porticina comunicante. La porticina che a detta del Ris non veniva aperta da parecchio tempo ed a cui erano appoggiate o fissate, guardandola dalla parte del garage, suppellettili di ogni tipo che presentavano uno spessore di polvere formatosi certamente negli anni e non di certo in due mesi. Oltretutto non solo i Biscotti Gentile la pensano in tal modo. Questa è anche la strada che gli inquirenti hanno inserito a più riprese nelle varie ricostruzioni del delitto. 

"Ma se la teoria fosse accertabile", affermano i difensori della Misseri, "sarebbe da verificare andando tutti in quella casa dato che una volta spostati i suppelletili la scena verrebbe irrimediabilmente rovinata e ci si dovrebbe affidare solo a quanto affermato da una delle parti e non da elementi estranei quali potrebbero essere gli analisti del Ris". Da qui le parole destinate ai magistrati: "Non si comprende quale logica di opportunità possa consentire che ad un accertamento così delicato e decisivo, almeno per come prospettato dai legali della famiglia Scazzi, possa essere effettuato senza un pieno contraddittorio fra tutte le parti processuali coinvolte potendo certamente implicare tale accertamento attività processuali da considerarsi irripetibili".
E dopo aver loro spiegato come sarebbe legalmente giusto procedere motivano quanto scritto dando una lezione di logica.

"Se si agisse in siffatta maniera si correrebbe l’altissimo ed ineliminabile rischio di compromettere la genuinità della scena del crimine, provocando addirittura la perdita o l’inquinamento di tracce fondamentali per la ricostruzione dei fatti. È fin troppo ovvio rilevare che il riferimento ad una scena del crimine in parte non ancora investigata fa ritenere che anche un mero sopralluogo rischia di provocare inquinamenti o dispersioni delle eventuali tracce del reato".


Alla fine il legale di Sabrina Misseri ammonisce il Gip per il modo di operare, perché ogni decisione deve essere comunicata a tutte le parti dallo stesso giudice e non dai giornali, poi lo diffida dal proseguire su questa strada ed insiste affinche neghi la perquisizione portata avanti in tal modo. In caso contrario, continua Franco Coppi, quando si andrà a processo si riuscirebbe facilmente ad ottenere, vista la negazione al contraddittorio, l'inammissibilità di quanto eventualmente rilevato dagli analisti degli avvocati di Concetta Serrano.

Ha impartito una lezione di giurisprudenza gratuita perché di certo ha capito che un ripasso generale a certa gente non fa mai male. 

Ma il difensore non si è limitato ad opporsi alla perquisizione riservata ad una sola delle parti in causa, nello stesso esposto ha ribadito quanto sia più che mai auspicabile un nuovo incidente probatorio, almeno per comprendere a cosa si riferisca il Misseri quando parla della caduta di Sarah sul compressore, e come sia più che mai opportuno far tornare al garage i carabinieri del Ris perché possano effettuare nuove verifiche atte a stabilire se altre eventuali ammissioni dell'imputato corrispondano al vero. 

E' pacifico come l'avvocato Franco Coppi abbia spinto la parte avversa ed il giudice a seguire le giuste regole; lo ha fatto usando la logica del ragionamento giudiziario, facendo intendere ed anche consigliando. 

Ma ad ogni azione corrisponde una reazione e dubito che a Taranto accettino passivamente quanto scritto da un avvocato difensore pur se importante. Entro Lunedì vedremo se ci sarà una logica nella risposta o una reazione all'azione. 



16 commenti:

Anonimo ha detto...

una cretinata di articolo. inoltre,il diritto e la procedura non sono stati inventati dal prof. coppi...

Anonimo ha detto...

Una cretinata? Il diritto non lo ha inventato Coppi ma esiste e qualcuno a Taranto non lo rispetta.

Un consiglio, se proprio non ti va di andare a scuola per imparare a capire quanto leggi puoi sempre abbonarti a Topolino o passare il pomeriggio in compagnia di Baby Tivu?

Che ne dici?

Manlio Tummolo ha detto...

La difesa della parte civile ha pieno diritto di effettuare indagini, ma è assai discutibile che voglia farlo dopo che quelle indagini furono compiute e certificate dalla stessa Procura. Non erano forse presenti gli avvocati di parte civile nel momento delle varie e trascorse ispezioni ? Perché poi la Procura e perfino i magistrati giudicanti ascoltano ed applicano i desiderata di una parte soltanto ? L'impressione - nettissima - è che costoro vogliano effettuare il classico sacrificio del capro o della pecora innocenti per chiedere perdono a Dio dei propri peccati. A che serve altrimenti un innocente, vero o presunto che sia, ma comunque "innocente" fino a sentenza definitiva, continuamente oggetto di vessazioni ? A quale scopo questo continuo accanimento ? Perché prima ci si rifiuta di ascoltare Michele Misseri, gli si vieta di parlare o comunicare alla stessa Procura, e poi però si pretende che dica in una lettera familiare cose che, per ovvie ragioni, deve dire alla sola Procura ? E' evidente, se non ai fanatici ed ai faziosi sostenitori a tutti i costi del sacrificio del "capro" per salvare le loro poco limpide anime, che le indagini sono state inquinate in lungo e largo da azioni di forza, intimidazioni, tentativi di intimidazione, manipolazione di testimonianze, elaborate e rielaborate sempre e solo in funzione delle tesi dell'accusa, mentre la legge impone al Pubblico Ministero di indagare anche su tutto ciò che può servire a scagionare o almeno a ridurre le circostanze che coinvolgono un indagato. Mi risulta chiaro che, colpendo Sabrina Misseri con l'abuso di norme carcerarie, si voglia semplicemente coprire i veri colpevoli o, perlomeno, chiudere la vicenda col celebre sacrificio rituale del "capro".

Paola Roma ha detto...

Basta con la fiction dei difensori di Sabrina. Lavorassero in silenzio! Mi rivolta lo stomaco vedere e sentire cosa dicono e fanno.

Un consiglio a tutti, stiamo zitti per un po', tanto noi non siamo stupidi.
E ora basta, per Sarah!

Unknown ha detto...

Grazie Paola per aver detto che bisogna finirla con le fiction.
Stupida di certo non sei, un po' in ritardo però sì?

Lo avresti dovuto già dire dai primi giorni di Ottobre quando l'avvocato Galoppa, grande attore di telenovelas, si è accapparrato il ruolo principale nell'avetraneide.
Dopo tutto il pregiudizio sparso in questi mesi, in cui la Difesa non ha mai aperto bocca, ora ti rendi conto che le fiction fanno schifo.
Leggi i miei articoli su Sara, a partire dal primo, scoprirai che già da mesi vado dicendo che occorre finirla con le fiction.

Capisci che il tuo concetto vorrebbe, in memoria di Sarah Scazzi ma in disprezzo di Sabrina Misseri (perchè grazie alle fiction precedenti sei certa sia colpevole sebbene non ancora condannata in un processo), che la Difesa tacesse per una sorta di pudore o vergogna?

Quel pudore e quella vergogna che, parandosi dietro al volto di Sarah così da poter dire e fare tutto ed il contrario di tutto, non hanno mai provato nè in procura né gli avvocati di Concetta né il Galoppa?
Io rispetto Sarah molto più di te che in nome suo vorresti in galera chi ha condiviso con lei gli ultimi sette anni di vita ed è additata sua assassina senza alcuna vera prova.

Metti che non centri niente con l'assassinio, metti che davvero non abbia avuto ruoli e prova a pensare a cosa sta pensando ora Sarah di te e di tutti i colpevolisti come te che butterebbero volentieri la chiave della cella di sua cugina.

Hai ragione, occorre smettere di parlare, specialmente se a sproposito, ed occorre farlo per Sarah perché, probabilmente, neppure lei è contenta di cosa s'è fatto negli ultimi quattro mesi.
Ciao, Massimo.

Paola Roma ha detto...

@EMax/Massimo Prati. Grazie della risposta/commento. Rispetto le tue argomentazioni, che non condivido del tutto, ma le rispetto. Non sono intervenuta quasi mai nel passato non perché interessata alla fiction, ma perché gli unici miei interventi erano a spingere Sabrina a parlare, non a dire solo NO NO NO. E ho l'impressione che esista veramente un patto di famiglia per non far venire a galla la verità, per vari motivi che sono interni alla famiglia. Paura? Non so. Vuoi proprio che dica cosa ne penso, non mi interessa se mi rendo ridicola, avevano predisposto tutto per un rapimento a fine estorsivo, che poi è andato a male. E può darsi che avessere detto a Sarah del rapimento ma che era per diventare famosa.
Vedi, che le ipotesi possono essere varie?
Comunque, sono stupita da quanti soldi ha questa famiglia. E conoscenze evidentemente, lo si evince dai liberi movimenti dei vari attori. Nei paesi piccoli succede.
Complimenti per la tua coerenza, e ti ringrazio per avermi giudicato intelligente. Scusa, scherzo senza offesa.
Buon lavoro

Unknown ha detto...

Grande Paola. Finalmente una che non la pensa come me con cui si può dialogare. Ti adoro per questo. Mi fa piacere tu abbia una idea tua, e non è detto sia ridicola, perché dimostra che il pregiudizio non è inserito dalla tivù ma dai tuoi pensieri, giusti o sbagliati.

Un'ultima cosa. Anch'io sarei felice se Sabrina confessasse l'omicidio. Perché vorrebbe dire che è stata veramente lei, perché vorrebbe dire scrivere fine sull'ultima puntata della fiction.

Ciao e grazie dell'intervento e della risposta, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Se vi fosse ora una confessione di Sabrina Misseri, temo che sarebbe dovuta solo ad una forzata estorsione. Temo anche che le misure adottate dalla Procura possano, volutamente o colposamente, portare ad un livello tale di depressione della giovane da spingerla al suicidio. Una soluzione che potrebbe essere assai comoda per gli inquirenti, perché così potrebbero ricavarne la soluzione che essa si è uccisa per vergogna e pentimento. No, si deve arrivare ad un processo nei termini previsti dalla legge, finalmente con quel completo e libero dibattito tra le parti, che sempre volutamente la Procura e giudici hanno evitato accuratamente, non potendolo sostenere, perché anche l'incidente probatorio con il divieto e le minacce fatti a Michele Misseri sul dire quanto era avvenuto per giungere ad una pretesa "verità", non può essere considerato uno strumento di confronto, ma semmai di pubblicizzazione dell'unica tesi che interessava ai magistrati, usata del resto strumentalmente perché "cristallizzata" nei punti che ad essi interessavano, ma assai disinvoltamente elastica in tutto il resto (vedi orari presunti del delitto). Visto che oggi si parla di un "giudice a Berlino", ci si ricordi che questo per l'Italia si trova a Strasburgo, almeno sul piano formale, e a Strasburgo le procedure disinvolte, in violazione delle norme della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo", difficilmente saranno ben accette. Questa non è una "fiction", ma una dolorosa vicenda che, oltre che Sarah, rischia di coinvolgere anche una giovane donna presuntamente innocente, sua cugina, la cui unica colpa oggi verificabile è quella di averla ammonita a non intrecciare rapporti affettivi che potevano essere pericolosi sul piano psicologico e giuridico, visto che da una parte c'era un'adolescente con suoi primi turbamenti, dall'altra un giovane di 27 anni. Il resto appare pettegolezzo e cattiva interpretazione di doveri logici ed etici che a Sabrina, in quanto amica, cugina e "chaperon" spettavano nei confronti di una minorenne, i cui comportamenti ricadevano sotto la responsabilità degli adulti cui si accompagnava.

Unknown ha detto...

Condivido in pieno il tuo ragionamento, Manlio, che del resto è il più logico ed imparziale perché solo nell'imparzialità si possono avere poi verdetti seri. E se non sono imparziali a Taranto lo saranno di certo a Strasburgo dove vanno le carte e non i pregiudizi...

Il mio sperare in una confessione, che non riusciranno mai ad estorcerle neppure sotto tortura, era chiaramente una forzatura per far capire che solo così l'avetraneide avrebbe ragione di finire.
Ma non accadrà perché mi è parso di capire che già da domani avremo nuovi colpi di scena. Ciao, Massimo.

Anonimo ha detto...

Intanto si apprende che è cominciato il sopralluogo in casa Misseri da parte dei legali della famiglia Scazzi e che al sopralluogo e’ presente anche il legale di Cosima. Mi chiedo (ma ormai sono tante le domande a cui è difficile dare risposta) perchè non sia stata accordata alla difesa di Sabrina la possibilità di partecipare, così come richiesto dall'Avv. Coppi, trattandosi di indagini irripetibili.
Sandra

Unknown ha detto...

Era un diritto della Parte Civile fare il sopralluogo e la legge non dice che devono partecipare anche i difensori dell'imputato. Sarebbe stato compito del giudice modificare le modalità, come fece per l'interrogatorio del Misseri da parte dell'avvocato Coppi, ma sai come funziona a Taranto...

E' comunque stata importante la presenza dell'avvocato di Cosima che, seppure non potendo controllare tutti i movimenti dei vari analisti, ha comunque verificato la correttezza del sopralluogo. Inoltre, se ho capito bene, erano gli analisti del ris a condurlo, questo dovrebbe garantire che ogni cosa è stata fatta in maniera superpartes.

Anche se il Nicodemo, quello che gira coi Biscotti, ha detto a Studio Aperto che il passaggio è agevole, a dispetto di quanto verificato mesi fa dagli stessi ris. Mah... Ciao.

Anonimo ha detto...

Gli accertamenti dei RIS hanno sin dall'inizio escluso la probabilità che il corpo di Sarah,pur ammettendo che la povera ragazza sia stata uccisa in casa,non poteva essere stato trasportato attraverso la porticina che collega il garage alla casa data la presenza di numerose suppellettili poste di fronte all'ingresso sulle quali,oltre che sul pavimento,era depositato un quantivo di polvere che si pò formare solo dopo anni,non certamente in due mesi.Mi auguro che la perquisizione sia stata effettuata al solo scopo di risostruire la scena del delitto e non per fare finta che le conclusioni a cui sono arrivati i RIS non siano mai esistite,mi consola per questo la presenza del gen Garofano,che pur essendo un perito di parte, ha avuto un atteggiamento nettamente diverso rispetto ai due legali.
Norma

Anonimo ha detto...

Da quello che sono riuscito a capire, pare che questa porta non collegava il garage all'interno dell'abitazione, ma era una specie di uscita che dava all'aperto nel giardino sul retro della casa.
Quindi?
Giovanni

Unknown ha detto...

Luciano Garofano, a proposito della porta, a Quarto Grado disse, dopo il primo ingresso del ris, che era un collegamento fra garage e casa ma si trovava in stato di abbandono, bloccata anche da cianfrusaglie di ogni tipo e che comunque anche lui come il ris era certo che nessuno poteva essere passato da qualla parte.

Oggi, stranamente, mentre il Garofano ha taciuto, parlerà presto vedrete, Nicodemo Gentile ha detto che è un passaggio agevole. Ed allora quelli del ris di Roma, ad ascoltare lui, sono degli incapaci buoni a nulla. Massimo

Unknown ha detto...

E invece hai ragione tu Giovanni. La porta bloccata del garage conduce all'aperto, così come la porta del cucinino. Perciò il ragionamento migliore è il tuo "Quindi?".Ciao.

Anonimo ha detto...

La premiata ditta ha preso in considerazione una nuova porta,quella che conduce dal cucinino all'esterno e poi da qui (e non ho capito come),al garage.Insomma questa famiglia di geni del male,anzichè trasportare il cadavere di Sarah direttamente da casa all'auto parcheggiata in giardino,nel quale sarebbero stati protetti da sguardi indiscreti dal cancello,rischia due volte in più trasportandola prima nel giardino posteriore,poi nel garage,dal garage alla strada(perchè la macchina non poteva scendere fino in fondo)e poi in auto.Ammettendo che questa famiglia di folli,che premeditano tutti insieme di uccidere Sarah perchè aveva guardato una volta in più Ivano,siano allo stesso tempo killer tanto professionisti quanto disorganizzati,quella famosa porta che collega il cucinino al giardino posteriore,è stata a suo tempo già esaminata dai RIS,che hanno,come nell'altro caso,escluso come possibile passaggio per il trasporto del cadavere in quanto,anche questa,ostruita da oggetti pesanti.Ma la premiata ditta pensa forse di far sparire le foto che documentano quanto asserito dai RIS,azione che invece non hanno potuto fare per la porta inizialmente presa in considerazione,dato che la procura aveva premuto così tanto per divulgare il filmato di un biascicante Misseri che,in overdose da psicofarmaci fa notare a tutti la porta con tanto di oggetti davanti.
Norma.