giovedì 10 febbraio 2011

Sarah Scazzi. La Procura di Taranto regala a Sabrina Misseri una torta di compleanno amara.


Un'ennesima tegola si è abbattuta sulla testa di Sabrina Misseri. A lanciargliela contro con precisione chirurgica la Procura per mano del giudice Martino Rosati. Sì, proprio lo smemorato di Taranto che dovrebbe essere l'ago della bilancia fra chi accusa e chi difende. E' difficile capire i ragionamenti di chi opera in quella città, a volte impossibile. Da quando sono iniziate le indagini sulla cugina di Sarah è accaduto di tutto e di più. Non si è mai capito, ad esempio, per quale motivo le richieste della Difesa, a parte quel minimo interrogatorio in cui Michele Misseri non poteva rispondere, sono state respinte, mentre quelle che hanno avanzato i Pm sono state accolte. Ora l'ultima bastonata. Nessuna lettera potrà partire dalla cella della ragazza, e da quella di suo padre, e nessuna lettera potrà arrivarle.

E non per i cinquantacinque giorni rimasti ai procuratori per completare le indagini ma per tre mesi. Questo, seppure il dottor Sebastio dica di no, può significare solo una cosa. Che ad inizio Aprile ci sarà una richiesta per prolungare i termini investigativi, che il giudice Martino Rosati sono certi accoglierà favorevolmente, e che presumono di tenere incarcerata Sabrina Misseri ancora per molto. E' ormai chiaro che il modo di agire è, in quella Procura, consolidato da tempo e che il Gip non sta a metà fra la linea difensiva e quella accusatoria ma pende spudoratamente verso quest'ultima. In quel tribunale ci si è creati una legge nuova, stravolgendo quella nazionale, e la si segue senza alcuna vergogna. E d'altronde perché provarne quando tutti i mezzi di informazione si sono schierati, già dalle prime battute, dalla loro parte e nessuna critica mai è partita nei loro confronti?

Oggi è il compleanno di chi, si dice in giro, ha ucciso Sarah Scazzi. Un compleanno amaro perché non potrà ricevere gli auguri di chi la crede innocente a causa della nuova restrizione. Io non so se abbia ucciso la cugina. So che è indagata, so che prove reali non ve ne sono, so che si professa innocente e so che è trattata come il peggiore degli assassini mafiosi. Tanto vale inchiodarla ad una croce e lasciarla nella piana che porta allo Ionio in attesa che confessi. Se una confessione non dovesse arrivare lasciamola morire tanto tutti sanno, probabilmente erano presenti o la spiavano da una web camera, che è una sporca assassina con gli occhi iniettati di sangue. L'hanno fatta vedere ripetutamente in televisione, l'hanno disegnata così dal giorno in cui è stata mandata in galera quindi perché non crederlo?

Forse anche lo smemorato di Taranto si è convinto di essere nel giusto guardando gli schermi televisivi. E dato che nessuno lo controlla per quale motivo dovrebbe cambiare linea? A Roma sono troppo impegnati ad osservare la Procura di Milano, lì sì che si stanno facendo indagini serie. Sta per iniziare un processo storico perché pare che un vecchietto di Arcore abbia importunato una bambina di quasi diciotto anni che girava per le vie d'Italia con le mutande di castità. Una di quelle che anelava ad entrare in convento. Queste sono cose serie. E chi se ne frega di quanto fanno in Puglia. Sarà mica importante un illogico ed insignificante comportamento extra giudiziario.

Ora al suddetto giudice non rimane che rispondere affermativamente al duo tragicomico della premiata ditta Biscotti Gentile. Perché in un momento di euforia, non si sa da cosa sia derivata ma si sa che frequentano Perugia dove è facile trovare pusher per strada, hanno affermato che troveranno loro le prove della colpevolezza di Sabrina Misseri. Per questo vogliono entrare in massa in casa della ragazza e fare una nuova perquisizione a titolo personale investigativo. Chiaramente andranno, se il giudice acconsentirà, anche nel garage, la dove è quel compressore su cui, come raccontato dal Misseri ad un parente, sarebbe caduta Sarah dopo l'omicidio. 

E se il Rosati acconsentisse sarebbe una nuova stranezza inconcepibile. Quelli della Procura non vanno perché, anche se le parole dell'orco sono ormai pubbliche, non volendolo reinterrogare non sanno della dichiarazione in quanto non agli atti. Quelli della Difesa non vanno perché certe prove è meglio vengano appurate dalle indagini altrimenti assumono un colore sbiadito e non ben valutabile. Quelli di Parte invece vogliono entrare e motivano la loro volontà con la certezza di sapere dove guardare per trovare le prove di colpevolezza. Ma entrando potrebbero inquinare eventuali tracce non riscontrate in precedenza. Questo perchè gli analisti non hanno operato nella zona citata ultimamente dal Misseri ma in bel altra parte del garage.

Vedremo presto cosa deciderà l'uomo bilancia, sperando che qualcuno lo vada a tarare prima della decisione, e quali sviluppi avrà questa vicenda ormai diventata dramma. Non auguro alla ventitreenne Misseri un buon compleanno perché sarebbe quasi una presa in giro. Mando un ugurio, invece, a chi indaga. Auguro loro di trovare presto nuove e più veritiere prove che confermino la tesi ormai consolidata. Solo in questo caso sarebbero capibili e meriterebbero le mie più sincere scuse.



9 commenti:

Anonimo ha detto...

attenzione signor scrittore ad offendere chi sta indagando,e a chi non concede la scarcerazione.-
Ricordiamoci che una ragazza e' stata uccisa.- Evidentemente ci sono tanti indizi e/o prove che ne' lei ne' io ci immaginiamo.-
Evidentemente ci sono dei buoni fondamenti per tenerla dentro.-Anche la Franzoni, a tutt'oggi si proclama innocente ma sappiamo la condanna che ha avuto.-
Aspettiamo fiduciosi la magistratura

Manlio Tummolo ha detto...

Stia tranquillo Prati, i fans della Procura tarantina hanno i tempi ed il fiato corti. La storia giudiziaria è stracolma di processi malfatti che hanno mandato anche a morte (quando c'era) tanti innocenti. L'unico modo per la Magistratura di farsi rispettare è di applicare rigorosamente le leggi dello Stato, non di crearne di propria iniziativa. Ho fiducia nel Collegio difensivo di Sabrina Misseri, che sta affilando la spada che taglierà il nodo gordiano, creato da inquirenti assai poco affidabili.

Unknown ha detto...

Per chi scrive in maniera educata, anche se non proprio concorde con me, mi chiamo Massimo.

D'accordo con te nell'attendere l'esito, un po' meno sul fiduciosi e sulle offese che non sono tali e che io chiamo critiche, anche se scritte in maniera feroce. D'altronde c'è una legge, che io al contrario di altri rispetto, che me lo consente.

E' vero, una ragazza è stata uccisa e la sua famiglia soffre dannatamente. Di questo siamo tutti più che dispiaciuti, io per primo credimi, ma c'è un'altra ragazza che è in galera... e se ci fossero, come tu pensi, validi motivi, sarebbe già stata rinviata a giudizio da tempo e col rito abbreviato, quello che stanno facendo a Berlusconi per capirci.

Tu parli della Franzoni ed io ti dico che mai paragone fu più azzeccato perché si sta spargendo lo stesso pregiudizio sparso anni fa. E questo non potrà mai ed in alcun modo garantire una indagine ed un processo equo a prescindere dal fatto che la Misseri sia colpevole o innocente.

Mi farebbe enormemente piacere, se tu mandassi una email al mio indirizzo prati.massimo@gmail.com, inviarti un libro, naturalmente gratis, che ti potrà far capire in che modo e con quali prove è stata condannata la Franzoni.

Ed è importante tu sia come ero io prima di iniziare a scriverlo, informandomi verificando i vari passaggi investigativi e leggendo tutti gli atti giudiziari e peritali, un colpevolista convinto fiducioso della magistratura. Se ti piace leggere non hai nulla da perdere. Ciao, Massimo

Unknown ha detto...

Grazie Manlio; anch'io ho fiducia nel loro operato ma ho timore che il pregiudizio prevarichi ogni cosa perché per il giudice nulla di quanto chiedono è da concedere.

Forse il gip lo fa per dare il tempo necessario alla procura per aggiustare ed incastrare alle indagini le loro conclusioni, o forse perché non è più neutrale. E questo sarebbe un guaio perché anche lui sa che un processo è già in corso, lo dimostrano i tanti speciali televisivi e le mezze bugie spacciate per verità inconfutabili, quelle che aizzano le persone.

In questo caso la linea di non ritorno l'avrebbe già passata ed ai legali della Misseri resterebbe solo il processo per far capire al popolo la loro verità. Ma sarebbe comunque una verità di paglia che la maggioranza delle persone non crederebbe e brucerebbe volentieri sotto i piedi della ragazza.

Però, spero, magari mi sbaglio. Ciao, Massimo

Manlio Tummolo ha detto...

Non credo nelle posizioni pessimistiche: sia innocente o colpevole (parzialmente), correa, complice o autrice, resta il fatto che indagini mal fatte vengono portate prima a Roma, poi a Strasburgo. Sono convinto intanto che gli avvocati chiederanno la ricusazione dei giudici e la rimessione del Tribunale, considerati gli atteggiamenti generali ormai assunti e le condanne già stilate, le vessazioni inutili e controproducenti irrogate a chi, per norma costituzionale, è "non colpevole" e per norme europee ed ONU è "innocente". Comunque, già a Roma sarà dura per i pre-condannanti sostenere la pericolosità di una ragazza incensurata, figlia di contadini, poco colta, che fino al 26 agosto non aveva dato adito a nessuna lamentela aperta (salvo forse i pettegolezzi tipici di paesani che non hanno nulla di più serio di cui parlare, ora utilizzati come testimoni del Nulla); ma a Strasburgo non credo che una simile linea possa essere considerata credibile, visto che le vicende, che appassionano i giustizieri italiani e le megere della ghigliottina-spettacolo annusanti il sangue, saranno viste con occhio più critico ed imparziale. A parte, manderò copia del mio saggio "L'Affare Misseri".

Anonimo ha detto...

guarda mi spiace dovertelo fare notare ma anche a milano le cose nn vanno per quanto riguarda la giustizia..sei giudicato colpevole prima ancora di avere avuto un processo..le carte nn vengono lette e si arrogano il diritto in 5 minuti di decidere della tua vita...

Unknown ha detto...

Non ti preoccupare che l'ho notato. Il mio era un modo ironico per parlare anche di ciò che fanno a Milano e per dire che a Roma se ne fregano di quanto fanno a Taranto.

Ma non solo a Taranto e a Milano capitano cose particolari. La giustizia è fatta dalle persone; se ti capitano le giuste stai certo che verrà fatta, se ti capitano le sbagliate puoi solo affidarti al tuo santo protettore. E se non ce l'hai sei fregato. Ciao, Massimo

Anonimo ha detto...

I commenti più odiosi sono quelli di coloro che ritengono che Sabrina rimane dentro perchè la procura ha in mano delle prove che nessuno ancora conosce.Primo mi chiedo come mai,pur ammettendo di non conoscere le prove,essi sono già così sicuri della colpevolezza di Sabrina e poi,l'occasione per far far venire fuori queste tanto millantate quanto inesistenti prove,si è già presentata per tre volte,ossia quando hanno deciso che Sabrina doveva rimanere dentro.Le motivazioni si sono fatte sempre più inconsistenti,la prima volta perchè poteva reiterare,latitare ed inquinare le prove che ancora dovevano trovare,la seconda volta più o meno le stesse cose ma con l'aggiunta che il padre l'aveva accusata alla fine di un doloroso percorso di ravvedimento e la terza volta non sapevano più che dire e si sono inventati,su basi assolutamente infondate,l'ipotesi della premeditazione,oltre a cambiare l'orario riportato nella loro bibbia-incidente probatorio(che poi tanto bibbia non è,dato che,eccetto il fatto che Sabrina è colpevole,hanno cambiato un pò tutto).Se ci fossero delle prove serie,gli inquirenti non avrebbero sprecato mesi di indagine solo per minacciare testimoni allo scopo di cambiare degli orari,oppure procurarsi dei testimoni nuovi,perchè nella loro indagine,solo questo hanno saputo fare,inventarsi degli indizi,altro che prove.
Norma.

Unknown ha detto...

Tutto ci sta in democreazia, anche che ci siano pensieri diversi e contrastanti fra loro. Ciò che è insopportabile è il fatto che chi ne parla in televisione lo fa senza sapere ed al solo scopo di farsi luce.

Mi è capitato tante volte di sentire stupidate inutili a pomeriggio sul 2, poi modificate dal conduttore, parlo di Milo, e di sentire il cretino o la cretina che le aveva pronunciate dire: "perché non è così?" dimostrando in tal modo la sua ignoranza in materia.

Questo è il problema. Chi si è convinto auonomamente fa anche bene a difendere le sue tesi, l'importante è che non travalichi il limite imposto dall'educazione. Poi ci sarà un giorno che capiteranno le persone giuste anche per la Misseri, almeno questo è da sperare le capiti, ed allora qualcosa cambierà.

Ma chi è già convinto della colpevolezza, quasi fosse stato presente al momento del delitto, stanne certa non cambierà idea perché ormai il pregiudizio è troppo inculcato in lui. Non credo sarà un dramma se continueranno a pensarla colpevole, l'importante sarà ciò che penseranno i giudici. Ciao, Massimo