martedì 18 ottobre 2016

Motivando la sentenza Bossetti: Alla fine la montagna partorì un topolino...



Alla fine la montagna ha partorito il topolino.

Un lungo processo di primo grado, durato un anno con decine di udienze e decine di testimoni, tecnici e non, ha prodotto una motivazione particolarmente scarna se confrontata con quelle dei processi mediatici di pari durata degli ultimi anni. Centocinquantatre pagine che dovrebbero contenere la verità su di un delitto che ha visto indagini lunghe, complesse e costose, come poche altre.

Sicuramente essa pretende di stabilire una verità giudiziaria, che questa abbia poi anche qualche parentela con quella storica è un altro discorso. D’altra parte la relativamente succinta motivazione fa quello che deve fare, e lo fa piuttosto bene una volta che si accettino gli assiomi che essa stabilisce.

In effetti quello dell’omicidio di Yara Gambirasio può essere letto e ricostruito come un caso molto semplice: non c’è alcun bisogno di elefantiache motivazioni (come per il caso Scazzi) che cuciano assieme una miriade di tempistiche e di testimonianze, alcune delle quali pure oniriche, senza il supporto di alcuna concreta prova scientifica. 

Il caso Gambirasio è semplicissimo una volta che si prenda per buono quel DNA nucleare attribuito all'imputato, che si trovi qualche giustificazione più o meno credibile (almeno in termini di probabilità) per l’assenza del relativo mitocondriale, che si aggiunga tanto per far scena, a mo’ di parco condimento, qualche elemento indiziario che senza DNA sarebbe assolutamente inutile (fibre, polveri, microsfere e ricerche sul pc) ed infine che si ignori o si trascuri con un’alzata di spalle tutto quello che stonerebbe con la facile e semplice verità giudiziaria così felicemente trovata.

Paradossalmente, però, questa è una sentenza essenzialmente onesta, almeno in un certo senso, ed è onesta perché dice una verità sostanziale: noi condanniamo perché c’è quel DNA nucleare anche se non sappiamo come sia veramente andata. Non pretendiamo di rispondere ad alcuni dubbi o di far luce su aree grigie (DNA della Brena, Hacking Team, tanto per fare qualche esempio), vi diciamo semplicemente che noi condanniamo perché c’è quel DNA.

E tutto il resto è noia.

La Corte d’Assise presieduta dalla giudice Bertoja è talmente innamorata di quel DNA nucleare da commettere addirittura quello che per me è un autentico errore giuridico, ovvero classificare tale DNA come prova diretta (non indiziaria) della colpevolezza di Bossetti.

Ma ne discuteremo dettagliatamente più avanti, come discuteremo tutto il contenuto di questa motivazione, che se non altro, rispetto a tante altre, è caratterizzata da un linguaggio abbastanza semplice, che ne facilita la lettura.

Nel corso dell’esposizione utilizzerò talvolta il nome della Presidente della Corte, Antonella Bertoja, come sinonimo della motivazione e dei giudicanti nel loro insieme.

4.580 commenti:

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antrag ha detto...

Il registratore e il nastro contenuto potevano contenere la causa scatenante?
Si è mai parlato di questo?

Guglielma Vaccaro ha detto...

antrag, una volta attribuita la responsabilità ad un soggetto in base ad una serie di elementi, movente e circostanze diventano utili ma non imprescindibili.

Anche nel caso dell'attuale condannato la procura prima e la corte poi ammettono che le circostanze della scomparsa e della morte della vittima non sono completamente chiarite; la sentenza sul punto è chiara: dagli elementi emersi si può desumere che la ragazzina è stata prelevata mentre uscita dalla palestra stava tornando a casa, che è stata aggredita durante un approccio di natura sessuale e che l'aggressione di cui è stata fatta oggetto (coltellate, calci e pugni) non l'ha uccisa istantaneamente ma ha causato una straziante agonia di alcune ore.

Questo basta per una condanna? Sì, c'è gente che è sotto accusa per molto molto meno (come ricordo sempre molta gente in Italia vorrebbe vedere Antonio Logli sulla sedia elettrica, eppure contro di lui non ci sono tracce biologiche e nessuna traccia nè in casa nè in auto che attesti che ha fatto del male alla moglie; quanto alle testimonianze, se salviamo quella di Gozi per coerenza dobbiamo tenere per buona quella della Azzolin, o ritenere invalide entrambe).

antrag ha detto...

gugly ha detto, il 15 novembre 2016 h 11:01
"antrag, una volta attribuita la responsabilità ad un soggetto in base ad una serie di elementi, movente e circostanze diventano utili ma non imprescindibili."

Riporto la tua frase con i miei commenti tra parentesi quadre:

antrag, una volta attribuita la responsabilità ad un soggetto in base ad una serie di elementi [accertati, sufficienti, coerenti, consolidati, convincenti, ottenuti correttamente, di origine sicura ? Di questo si sta discutendo...] movente e circostanze diventano utili [non certo per l'individuo ineluttabilmente condannato ] ma non imprescindibili [mi ricorda la frase di Totò, ... a prescindere!].

Guglielma Vaccaro ha detto...

Bene, ti riporto quanto indicato a pagina 14 dall'ordinanza di Riesame del Tribunale di BRESCIA (vedi un po', il prossimo processo proprio in questa città si tiene).

Secondo me c'è un passaggio da incorniciare, che ho già spiegato ieri e che mi rendo conto è difficile da digerire ma questo è:

"si deve rimarcare che, per esplicita scelta difensiva, non sono stati offerti elementi conoscitivi ulteriori a quelli già emersi; in particolare, non state svolte indagini aggiuntive o analisi con consulenti di parte, a livello tecnico-scientifico, atte a sostenere una ricostruzione differente."

Detto brutalmente: la difesa ha solo detto a parole che gli elementi non sarebbero convincenti, ottenuti correttamente, ecc.ecc. ma non lo ha mai dimostrato con i fatti, nè durante le indagini preliminari nè al processo, quando lo ha fatto era sicura che le richieste sarebbero state rifiutate perchè irricevibili e/o fuori termine.

Purtroppo è così, ma mica è stato fatto per ignoranza, bensì a protezione del proprio assistito.

antrag ha detto...

gugly ha detto, il 15 novembre 2016 h 11:55

... a pagina 14 dall'ordinanza di Riesame del Tribunale di BRESCIA:
"si deve rimarcare che, per esplicita scelta difensiva, non sono stati offerti elementi conoscitivi ulteriori a quelli già emersi; in particolare, non state svolte indagini aggiuntive o analisi con consulenti di parte, a livello tecnico-scientifico, atte a sostenere una ricostruzione differente."

I miei commenti tra parentesi quadre:
"si deve rimarcare che, per esplicita scelta difensiva, non sono stati offerti elementi conoscitivi ulteriori a quelli già emersi [accertati, sufficienti, coerenti, consolidati, convincenti, ottenuti correttamente, di origine sicura ? Di questo si sta discutendo...]; in particolare, non state svolte indagini aggiuntive [altri 20000 esami del DNA, con i soldi di chi?] o analisi con consulenti di parte, a livello tecnico-scientifico, atte a sostenere una ricostruzione differente [differente da cosa? Da una ricostruzione che apre più punti interrogativi di quanti disperatamente cerca di soddisfare? La difesa avrebbe dovuto combattere con la fantasia per mettersi alla pari dell'accusa!]."


Guglielma Vaccaro ha detto...

Se l'accusa era così facile da smontare...è stato fatto o no?

antrag ha detto...

Dopo indagini carenti e unidirezionali possono allignare accuse fantasiose facilmente ma difficilmente smontabili.
Vado a pranzo.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Difficilmente smontabili? Veramente durante il processo tutti gli innocentisti che hanno assistito al processo scrivevano dopo ogni udienza "Tutto smontato!"

Mi pare qualche volta pure uno dei legali abbia espresso tale soddisfazione..

Insomma, mettetevi d'accordo.

Buon pranzo.

TommyS. ha detto...

Vanna

Matteo Diletti era nato su quei monti ed era cresciuto in quella zona. Presumibile che fosse un escursionista abbastanza esperto visti anche i suoi incarichi di vicario per le pastorali giovanili, attività che in aree come quelle di interesse prevedono camminate, escursioni, pernottamenti,...

Sarei quindi poco propenso a pensare ad un incidente di montagna. Rimane quindi l'ipotesi suicidio, verosimile per il fatto che da lì a pochissimi giorni vi sarebbe stata l'udienza in Cassazione che con buona probabilità gli avrebbe spalancato le porte del carcere, per il quale forse avrebbe potuto benificiare di qualche sconto di pena e tramutarsi in altra forma considerato il fatto che era un prete e che da anni era stato allontanato dall'esercizio con i giovani e di fatto tenuto in una casa della curia.

Tuttavia trovo difficile pensare ad un suicidio commesso in tale modo, facendosi cioè cadere in un canalone di montagna con il rischio di rimanere vivo, anche se onestamente non so se vicino a dove fu rinvenuto lo zaino vi fosse per esempio uno strapombio dal quale uno potesse buttarsi con la certezza di morire.

Rimane comunque per me valida anche l'ipotesi di un omicidio camuffato da suicidio, ipotesi che trova un qualche fondamento nel fatto che alcuni effetti personali furono trovati in riva al lago e lontani della macchina e che i cani da ricerca o molecolari fiutarono una pista sino alla stazione di Marone (ed era una camminata non corta).

Ora, se uno vuole fare una ricostruzione complottista, proviamo ad immaginare cosa sarebbe potuto succedere se, a seguito della tipizzazione del profilo genotipico nucleare di Ignoto1 qualcuno avesse voluto confrontare il DNA di Diletti, analizzato per l'identificazione più o meno nello stesso periodo (forse un mese prima), ed avesse riscontrato un'elevatissima compatibilità.

In pratica si avrebbe avuto un prete pedofilo (sotto processo per abusi nei confronti di una tredicenne come Yara), originario della zona, che abitava in quel periodo a Bergamo, scomparso due mesi prima di Yara e trovato morto, probabilmente suicida (per il rimorso e la colpa?) qualche giorno dopo il ritrovamento di Yara. Il colpevole perfetto e caso chiuso, brillantemente risolto in pochissimo tempo.

Tieni anche conto del fatto che Diletti, dopo il primo processo fu trasferito dal vescovo presso la Comunità Missionaria del Paradiso, che si trova in via Cattaneo 7 a Bergamo. La scuola di Yara era la Scuola Media Maria Regina delle Orsoline di San Girolamo in Somasca, che si trova in via Broseta 138 sempre a Bergamo. Tra i due luoghi vi sono solamente 2,5 km di distanza in auto. Credo che sarebbe stato possibile trovare facilmente un punto di contatto tra le due vite, magari anche un insegnante di religione cattolica della scuola che risiedeva nella comunità, o un incontro ufficiale, un seminario di preghiera e così via.

Certamente questo possibile scenario viene reso meno credibile dal fatto che il prete era scomparso già da due mesi prima che Yara venisse rapita e che il suo cadavere venne ritrovato comunque nelle vicinanze di dove aveva lasciato l'auto del fratello sulle sponde del lago. Come anche forse che le condizioni del cadavere erano tali da escludere che si trovasse in quel luogo da dopo il 29 novembre.

Questo non toglie tuttavia che vi siano molte strane coincidenze che incuriosiscono.

P.S. Non si parla della madre di Diletti in nessun articolo, ma sarei portato ad escludere che provenisse dalla penisola arabica (R0a), per cui si ricadrebbe nell'ipotesi del DNA sintetico.

Ivana ha detto...

Essere sé stessi e coerenti con il proprio modo di ragionare vuol dire, per qualcuno, “assumere una posizione di comodo”? Dov’è la comodità nel fronteggiare sgradevoli giudizi irrazionali? (o meglio pregiudizi?)
Come si concilia l’esigenza di garantismo con l’intolleranza verso la libertà dell’altrui dubitare? tanto più che se la Corte avesse nutrito almeno un solo ragionevole dubbio avrebbe assolto e non condannato!
Reputo sia preferibile evitare gli errori di partigianeria, soprattutto quando non si ha una convinzione e si continua a navigare nel dubbio (e si sceglierebbe, quindi, uno schieramento qualsiasi, solo per il timore di non essere accettati per come si è veramente); sarebbe, forse, più comodo cercare un porto al riparo di determinate critiche altrui, salendo sul carro di chi alza maggiormente la voce, ma si finirebbe per snaturarsi. Invece, quando non si è interessati al consenso altrui, si opta per rimanere coerenti con sé stessi e rispettosi di sé stessi.
Rivendico, quindi, il diritto al dubbio di tutti coloro che ancora dubitano.

Riguardo a Dan, la mia esperienza mi ha insegnato che più si è seri e consapevoli delle fragilità umane più si ha bisogno di usare l’ironia e l’autoironia (proprio come fa Dan).

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ Ivana

Grazie! Mi hai capito benissimo.
Se passi da una di quelle bettole ti offro volentieri da bere! :-)

Ci sono tanti che non capiscono a fondo la differenza tra opinioni, convinzioni e certezze e fanno delle loro convinzioni, e a volte anche di semplici opinioni, un partito preso, perlopiù autoreferenziale e naturalmente senza ironia.

Grazie ancora e a presto -- devo staccare un po', ho impegni pressanti alle porte!

Gilberto ha detto...

Cara Ivana
Nessuno ti proibisce di dubitare. Però arriva un momento nel quale bisogna scegliere. Che non significa smettere di dubitare, ma semplicemente decidere quale peso occorre dare ai nostri dubbi sulla base delle nostre conoscenze e approfondimenti. Un giudice in fondo è costretto alla fine a pesare i pro e i contro, non è possibile continuare indefinitamente a sospendere il giudizio. Si sceglie sulla base di una configurazione di dati e di elementi che pesiamo alla luce della nostra capacità di elaborare (cognitivamente e intuitivamente). Personalmente credo che da tutto quello che è emerso si possa dare un giudizio, quello stesso che dovremmo dare se fossimo parte di una giuria popolare, sulla base di una molteplicità di elementi, fatti e risultanze che sono emerse (e come vedi uso un linguaggio neutrale che non faccia pressione a nessuno per dare un giudizio di colpevolezza o di innocenza). Il nostro giudizio è sempre riferito ad un qui e ora, a quello che si conosce. Non rappresenta nessuna ipoteca per il futuro dovessero emergere fatti nuovi in un senso o nell'altro. Ad ogni momento occorre scegliere, anche con il rischio di sbagliare, mancandoci qualche ulteriore elemento che potrebbe modificare le nostre scelte. Ma un ulteriore elemento di giudizio c'è sempre, anche quando la Cassazione avesse deciso per la colpevolezza o l'innocenza. Sospendere il giudizio può essere molto produttivo quando occorre pesare e rielaborare tutta una configurazione di dati. Ma aspettare sempre che intervenga qualche ulteriore dato che tagli la testa al toro come si suole dire, significa alla fine aspettare che altri decidano per noi e ci sottraggano alla responsabilità di prendere una posizione. Lo spirito analitico è necessario e auspicabile, sempre che non diventi un rifugio per sottrarsi sempre alla scelta, per rimanere in quel limbo dove, comunque vada, siamo sempre al riparo dalle delusioni, impossibilitati a sbagliare e ad essere sanzionati. In realtà una presa di posizione l’hai assunta, che Massimo Bossetti sia figlio di Guerinoni, sentendoti al riparo da qualsiasi possibile ‘ribaltone’. Eppure guarda che anche lì il colpo di scena potrebbe arrivare quando meno te lo aspetti…

Ivana ha detto...

Grazie anche a te, Dan! :)

Ivana ha detto...

Caro Gilberto,
come ho sempre dimostrato, quando raggiungo una mia convinzione, non esito a manifestarla motivandola, come è successo nel caso di Melania Rea e, dopo, nel caso di Garlasco.
Sono stata determinata anche nel manifestare la mia solidarietà all’avvocato Villardita, che ritengo stia difendendo con tutte le sue energie e la sua professionalità, la propria assistita.
Riguardo a Massimo Bossetti, sì, come ben sai ho assunto una presa di posizione argomentandola e motivandola abbondantemente e me ne sono assunta la piena consapevole responsabilità, nel rispetto della diversa posizione assunta da te e da altri.
Invece, sull’autenticità, o no, di quel determinato profilo genetico mi occorre venga effettuata una verifica specifica, tanto più che non ho alcuna competenza in genetica. Se venisse richiesta e non concessa una “controprova”, OPPURE se proprio non fosse richiesta dalla Difesa alcuna “controprova specifica”, tutto ciò, comunque, rappresenterebbe per me una chiara risposta ai miei dubbi e maturerebbe, così, una mia personale convinzione.

Anonimo ha detto...

E' la risposta degli altri errata, o vera...diventerebbe la tua convinzione, è Così?
E non ti sembra un attesa di comodo?
Assurdo negarla.
fr.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ivana, purtroppo il problema è che se la difesa non chiede di fare la controprova nei tempi e nei modi previsti dalla legge tale richiesta sarà sempre rigettata! Su questo a mio avviso c'è qualcuno che gioca con le parole: comodo dire "non ci hanno concesso la perizia!" Peccato che questa persona non risponda mai alla domanda "Ma tu l'hai chiesta? E quando?"

Se davvero il dna è così importante non mi vai a chiedere l'incidente probatorio durante le indagini preliminari così in caso positivo si chiude tutto e non si va nemmeno a processo??

Risposta: "Dobbiamo ancora studiare tutto!"

Premesso se chiedi l'incidente probatorio che è in pratica un'anticipazione parziale del processo gli elementi relativi alla richiesta si devono vedere (se no come si fa il contraddittorio???) va bene, diamolo per buono e chiedilo a processo.

Quando è stata fatta la richiesta al processo?

Non alla prima udienza (oramai tutti gli elementi da conoscere lì hai,le indagini preliminari si sono chiuse a gennaio 2015 e il processo è iniziato a luglio, quattro mesi per studiare i faldoni e una decina tra consulenti e avvocati, nemmeno Coppi con Andreotti aveva tanta gente intorno),non quando hanno deposto i consulenti..no,richieste fatte verso la fine del processo.

Poi qualcuno si arrabbia se le istanze vengono rigettate? O è ignoranza o malafede.

Rispetto a chi ha partecipato direttamente al dibattimento sono orientata sulla malafede, e mi dispiace per chi crede davvero all'innocenza di Bossetti (quelli che lo usano per propri scopi personali sono esclusi dall'elenco) perchè viene biecamente sfruttato da chi come stanno davvero le cose e continua a cavalcare certe tematiche fruste per motivi che con Bossetti c'entrano poco e niente.

Dudu' ha detto...

TommyS
Anch'io avevo fatto questa considerazione
" ..Anche perché, stando a quanto riportato nelle motivazioni (che si basano per questi dati solamente sulla relazione integrativa del RIS del 4 dicembre 2015), l'aplotipo-Y avevano cercato di tipizzarlo dal DNA estratto, oltre che dal settore 31G1-Est, da un settore di traccia davvero poco significativo e cioè il 31G6, dove proprio la quantità totale caratterizzava quel DNA come Low Copy Number o Low Template (minore di 100 pg secondo le motivazioni, sebbene siano quantità totali e non concentrazioni). Anche sul settore 31G2-Int avevano condotto tale analisi sebbene a sua volta la quantità di DNA maschile fosse molto bassa (150 pg/ml)..."

Se si và leggere le poche parole della relazione Casali riportate in motivaz
lui affermerà di avere avuto un campione dell'estrazione 31G20 e che di quel campione era analizzabile solo il 3% in quanto inquinato da altre sostanze.. eppure si dice che la 31G20 è quella più apprezzabile di ignoto1..

Vorrei segnalarti/vi un pdf
= Avvertenza : MOLTO MOLTO macabro, si descrivono stati e stadi in autopsie anche molto complesse.

sono stati raccolti casi di morti aspecifiche o decomposizioni aspecifiche da laboratori autoptici,incluso il labanof, di varie città italiane, una sorta di schedario/studio per gli operatori.
C'è anche uno studio di ricerca fra carcasse animali indoor/oudoor in varie situazioni ,interessante.
Singolare un caso di aggressione di un uomo trovato vivo e guarito con plurimi tagli che ha subito asportazioni zona pubica.
Vengono segnalati alcuni casi di mummificazione "rara" in Italia.

Mentre non ho trovato nessun caso segnalato di corificazione all'aperto.

https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.cveer.com/uploaded_files/30194/PUBBLICAZIONE.pdf&ved=0ahUKEwi_78qNhqvQAhWm1IMKHcWDBrYQFghRMAY&usg=AFQjCNEfN3rWMWsSTc56tsRqzo6J1Aw2PA

Ivana ha detto...

Che cosa c'entra la "risposta degli altri errata o vera"?
Non è così!
Ho detto ben altro nel mio precedente messaggio!
Se chiederai eventuali chiarimenti, sarò disponibile, ma ho il dubbio che tu preferisca interventi lapidari e immotivati per insistere su un tuo pregiudizio irrazionale.

Ivana ha detto...

Gugly,
grazie per le tue informazioni;
come ripeto, io aspetto il secondo grado di giudizio per vedere se la Difesa chiederà, nel rispetto della tempistica "giuridica", la controprova specifica su quel determinato profilo genetico.
In base a come agiranno Difesa (nella richiesta) e Corte (nell'accogliere, o no, la richiesta) avrò già la risposta ai miei dubbi.

Anonimo ha detto...

Tu, invece, sei anche TROPPO RAZIONALE ed opportinista.
Gilberto ti ha ben qualificata!
Il DITO che poni davanti a te, non può nasconderti, Rassegnati, e cerca di manifestare onestamente la tua vera opinione, sul caso Bossetti, non tergiversare, giocando con le parole.
fr

Guglielma Vaccaro ha detto...

Prego, Ivana.

Attendo anche io l'appello.

Ivana ha detto...

fr.,
Gilberto, in un suo intervento, aveva espresso la sua stima nei miei confronti PER LA MIA CORRETTEZZA.

Biologo ha detto...

Attenti alla disinformazione sistematica portata avanti da gugly...

-scrive: oramai tutti gli elementi da conoscere lì hai,le indagini preliminari si sono chiuse a gennaio 2015 e il processo è iniziato a luglio, quattro mesi per studiare i faldoni e una decina tra consulenti e avvocati


I campioni della griglia sul reperto 31 (quello decisivo, gli slip), che sono ritagli di tessuto, vanno soggetti a distruzione durante la procedura di estrazione del DNA, e a quel punto quindi su questi campioni, non rimaneva che vedere cosa c'era nei file raw.

Dopo rinvii e depositi limitati, l'accusa ha consegnato i dati solo il 4 dicembre 2015 (nota 107 di pag. 70 della sentenza).
La difesa ha finalmente potuto vedere solo da quel giorno quali erano i dati di questa "prova" del DNA, e l'11 dicembre 2015 (pag. 65 della sentenza) ha pertanto richiesto di poter analizzare anche i reperti che non erano andati distrutti nelle prime analisi.

Quindi chi afferma che la difesa ad inizio processo aveva avuto già quattro mesi per studiare i dati sul DNA dice una cosa non vera.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Biologo, non ti permettere.
La difesa avrebbe avuto tutte le possibilità di verificare tutto se chiedeva l'incidente probatorio o la perizia nei tempi giusti.
L'hanno fatto nel processo come abbiamo visto esclusivamente per allungare il brodo, cosa evidentissima a chi come me ha assistito a qualche udienza e che talvolta è stata stigmatizzata dalla Corte.

Dudu' ha detto...

Il punto
cruciale, se ancora non compreso, si vorrebbe sottolineare, ma sembra non si voglia coglierlo da alcuni,è sempre il medesimo:

"Quanto" sono utilizzabili indagini genetiche poco chiare,contradditore,confuse,non filmate,non indagate da una controparte, al fine di condannare?

Se a monte è di già acclarato un errore MADORNALE (a cui non credo assolutamente) di scambio di attribuzione dna fra vittima e carnefice che nelle motivaz viene LIQUIDATO con l'aggettivo MISTERO, può in assenza oltretutto di altri indizi significativi (e non suggestioni come quelle portate) addivenire prova di un omicidio ?

Ebbene, la maggioranza qui dice no
La maggioranza qui assolverebbe Bossetti non per fideistica convinzione come alcuni credono e segnalano con orpelli sarcastici, ma per una pluralità di problemi "importanti" che gli indizi portano con sè, e nessuna delle parti in causa (tutte) sono riuscite, ognuna con proprie ragioni chiarirle.
Tutti nelle MOTIVAZIONI.

Bene, detto ciò, mi par di comprendere, che qualche commentatore non gli freghi proprio niente di quanto emerso e altro che emergerà, accetterà una eventuale conferma di condanna indipendentemente da quanto si è finora dimostrato.

Condivido le affermazioni chiare di Gilberto,pure di fr. e di coloro che a loro volta ne condividano i contenuti.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Ad un'udienza a cui ho assistito è capitato che la mattina mancasse uno dei legali che è arrivato più tardi e ha posto ESATTAMENTE la stessa domanda fatta dal collega alcune ore prima...oltretutto con pause estenuanti tra una domanda e l'altra.
In ogni caso, caro Biologuccio, rileggiti la sentenza laddove si evidenzia che i due consulenti della difesa dei raw data se ne sono fatti poco, uno dei due i raw data manco li ha guardati! Pag. 78 della sentenza: "LA DOTTORESSA GINO HA RIFERITO DI NON AVER NEPPURE VISIONATO I DATI GREZZI"

E allora a cosa sono serviti?

TommyS. ha detto...

Ogni volta che leggo certi commenti di gugly mi domando se siano dettati da un qualche risentimento nei confronti dei difensori o se, invero, da malafede.

E con il suo ultimo intervento siamo tornati punto a capo sulla questione della richiesta di perizie fatte fuori tempo massimo.

Quando è stata fatta la richiesta al processo?

Non alla prima udienza (oramai tutti gli elementi da conoscere lì hai,le indagini preliminari si sono chiuse a gennaio 2015 e il processo è iniziato a luglio, quattro mesi per studiare i faldoni e una decina tra consulenti e avvocati, nemmeno Coppi con Andreotti aveva tanta gente intorno),non quando hanno deposto i consulenti..no,richieste fatte verso la fine del processo.

Poi qualcuno si arrabbia se le istanze vengono rigettate? O è ignoranza o malafede.

Rispetto a chi ha partecipato direttamente al dibattimento sono orientata sulla malafede, e mi dispiace per chi crede davvero all'innocenza di Bossetti (quelli che lo usano per propri scopi personali sono esclusi dall'elenco) perchè viene biecamente sfruttato da chi come stanno davvero le cose e continua a cavalcare certe tematiche fruste per motivi che con Bossetti c'entrano poco e niente.


Non sono sicuramente un fine giurista come Guglielma o Chiara, anzi non sono affatto un giurista. Ma per professione devo essere in grado di saper leggere normative, leggi, sentenze, perizie e così via.

Ed allora scorro il Codice di Procedura Penale e trovo che l'articolo che parla di "Ammissione di nuove prove", all'interno delle quali ricadono pienamente le nuove prove da acquisire con perizie della Corte, è il 507. Guarda caso proprio l'articolo che segue quelli, dal 497 al 506, che trattano l'esame dei testimoni, dei periti e dei consulenti tecnici.

Non solo. Il comma 1 dell'art.507 espressamente così cita:

Terminata l'acquisizione delle prove, il giudice, se risulta assolutamente necessario, può disporre anche di ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prove.

dove per acquisizione delle prove si intende chiaramente l'esame dei testimoni, dei periti e dei consulenti tecnici. Mentre quel "anche di ufficio" viene chiarito dal comma 1 del successivo art.508 dove si stabilisce che la perizia può essere disposta di ufficio o su richiesta di parte.

Per cui bisogna risalire all'udienza alla fine della quale la difesa di Bossetti avanzò richiesta delle famose perizie. Era quella del 15 aprile 2016 quando, ultimo tra i testimoni chiamati dalla difesa ed ammessi (in realtà erano stati ammessi tutti, forse fin troppi se vogliamo trovare una pecca nella difesa, ma poi si trovò il modo di scartarne alcuni anche fondamentali) dalla Corte, fu ascoltato il figlio di Bossetti in udienza a porte chiuse. Cioè proprio alla fine della fase di acquisizione della prova di cui al comma 1 art.507 c.p.p.

Fuori tempo massimo?! Ma di cosa stiamo parlando?

Per inciso, la difesa chiese di sentire altri testimoni (e non bisogna essere indovini per ipotizzare che fossero alcuni di quelli esclusi dalla Corte o troppo sprovveduti per pensare che la richiesta fosse stata fatta per tirare a campare), cosa che mi fa pensare che a verbale vi sia una qualche opposizione alla chiusura del dibattimento molto utile per chiederne la riapertura in appello.

Sempre nella stessa seduta il PM chiese l'acquisizione agli atti delle lettere pruriginose tra la Gina e Bossetti (chiaramente accolta) nonché un supplemento di indagini sulle telecamere. Anche la Procura di Bergamo è solita avanzare richieste di approfondimenti istruttori fuori tempo massimo tanto per fare flanella?

continua

Biologo ha detto...

@TommyS.

scrive: è credibile che per confermare l'aplotipo-Y tipizzato dalla 31G1-Est abbiano utilizzato il DNA estratto da due settori di traccia secondari e dove la quantità di DNA maschile era molto bassa?

Ho riguardato le parti della sentenza in cui si parla di questo aspetto e devo dire che non è chiara affatto. Ad esempio per quanto riguarda la ricerca a tappeto, la nota 78 di pag. 58 riporta:

Come spiegato dalla dott.ssa Asili all'udienza del 13.11.2015 dovendo esaminare oltre 5700 campioni la Polizia Scientihca aveva infatti optato per l'esame dei soli marcatori dell'aplotipo Y più veloce e in grado di coprire l'intera linea patrilineare.

E' chiaramente un modo corretto di procedere, ma non ci dice del profilo Y fornito dai RIS con cui hanno confrontato i 5700 campioni. Da quale campione derivava?



-scrive: mentre per il 31G20, dove la quantità di DNA maschile era anche proporzionalmente maggiore a quella di 31G1-Est, non hanno ritenuto utile farlo?

Proprio questo infatti non è chiaro. Forse non è riportato in modo chiaro neanche in sentenza, ma non mi sembra di individuarvi una spiegazione.



-scrive: Cosa nasconde questa stranezza che ulteriormente getta ombre sul comportamento del RIS (e del PM), obbligato dalla Corte a consegnare tutti i raw data, possibilmente in un'unica soluzione?

Credo ormai che solo con i dati raw a disposizione si potrà trovare una spiegazione su questo aspetto.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Invece io mi chiedo se qualcuno ci fa o ci è perchè non mi sembra difficile da capire.

La perizia sul DNA è la base dell'intero processo e tu la chiedi alla fine?

Biologo ha detto...

@gugly

-scrive: "Biologo, non ti permettere".

E no, io mi permetto, se scrivi informazioni false mi permetto sempre...



-scrive: In ogni caso, caro Biologuccio, rileggiti la sentenza laddove si evidenzia che i due consulenti della difesa dei raw data se ne sono fatti poco, uno dei due i raw data manco li ha guardati!

Quindi il fatto che uno dei consulenti non studia una parte dei dati, consegnati comunque dopo una certa resistenza dei consulenti dell'accusa, dovrebbe privare l'imputato del diritto di poterne disporre?
E resta anche il fatto che hai affermato una falsità nel sostenere che dal gennaio 2015 tutte le informazioni necessarie erano a disposizione della difesa.



-scrive: La perizia sul DNA è la base dell'intero processo e tu la chiedi alla fine?

Ancora? Non si può certo chiedere una perizia su un campione non più esistente perché andato distrutto durante l'analisi, si può chiederla sui dati risultato dell'analisi. Dati che sono stati consegnati a processo iniziato (4 dicembre 2015, nota 107 di pag. 70 della sentenza) dopo una certa insistenza.

TommyS. ha detto...

continua

Ma non posso negare che che Guglielma abbia ragione quando dice che la perizia sul DNA poteva essere tecnicamente chiesta anche all'inizio del dibattimento.

Bisogna però avere le fette di salame sugli occhi per non capire che questo processo è stato giocato ad armi drammaticamente impari. Da una parte la Procura che ha fatto il bello e cattivo tempo, ha sommerso la difesa con faldoni mastodontici di atti di indagine, ha fatto tutte le analisi genetiche nella tranquillità domestica dei laboratori dei propri consulenti (in realtà quella del RIS non era neanche una consulenza), anche quelle successive alla convalida del fermo, ed ha permesso che i consulenti della difesa partecipassero solamente a poche delle attività tecniche (p.es. quella sulla raccolta delle fibre sull'autocarro). Per non parlare poi di come in occasione dell'unico incidente probatorio, quello sui cellulari, si è scoperto che i supporti erano stati già analizzati da consulenti del PM rendendo lo stesso IP inutile.

Questo processo si giocava in pratica tutto sul DNA. E cosa aveva in mano la difesa prima dell'inizio del dibattimento? Solamente quello che la Procura aveva voluto far vedere per tramite delle relazioni del RIS e dei propri consulenti vari (e sappiamo come in quella di Previderè già vi fossero elementi tali da rendere alquanto dubbio l'indizio). Per cui, giustamente, come prima cosa ha ribadito la richiesta di poter avere i raw data di tutte le analisi del DNA, Richiesta già avanzata in udienza preliminare ma alla fine accolta dalla Corte presieduta dalla Bertoja. E sappiamo tutti come andata ed il gran casino che ha fatto, volutamento o meno, il RIS. Avrebbe potuto richiedere la perizia in quella fase prima ancora di vedere i raw data e senza avere certezza che il perito della Corte avrebbe accolto l'istanza e sarebbe riuscito ad ottenerli? Se si crede possibile questo, mi dispiace, ma si è davvero sprovveduti.

Quando allora avrebbe potuto richiederla? Tra un esame testimoniale e l'altro? Abbiamo visto come la Corte abbia negato l'accesso ai reperti quando la difesa lo chiese a novembre per poi asserire che ad aprile era fuori tempo massimo. Eppure l'accesso ai reperti, che la difesa non ha mai potuto neanche visionare (e pensare di poter fare qualsiasi tipo di analisi biologica al di fuori dell'ambito di una perizia mi sembra davvero ridicolo) era funzionale alla perizia sul DNA: se il materiale biologico originario della traccia era oramai esaurito, perché non cercarne altro?. Sembra di leggere il famoso Comma 22.

Poteva richiederla dopo la deposizione dei propri consulenti? Non credo. L'acquisizione di nuove prove a quel punto sarebbe potuta avvenire unicamente nei tempi dell'art.507 e cioè alla fine della fase di esame dei testimoni.

Torno di nuovo a dispiacermi, ma personalmente a me sembra malafede.

TommyS. ha detto...

Biologo

Nelle motivazioni è scritto che Asili e Giuffrida avevano analizzato una relazione preliminare del RIS fatta sui risultati delle analisi di 31G1-Est e 31G20 e l'avevano trovata corretta e credibile.

Dobbiamo quindi concludere che l'aplotipo-Y fosse chiaramente definito da quella relazione e che quindi fosse stato tipizzato e verificato utilizzando entrambi quei due settori di traccia. D'altronde sembra che nella relazione RIS agli atti del dicembre 2012 fosse scritto che l'aplotipo Y fosse stato analizzato anche per la 31G20, cosa poi smentita da Staiti e Gentile che hanno dichiarato di essersi sbagliati (SIC). Alla faccia anche del controllo di correttezza formale fatto dal maggiore Pizzamiglio che ha dichiarato di aver firmato, in pratica sulla fiducia verrebbe da dire adesso, senza aver saputo nulla prima e senza aver preso parte attiva nelle analisi.

http://www.repstatic.it/video/photo/2013/09/19/151042/151042-thumb-full-il_gigante_ferrero.jpg

Biologo ha detto...

@TommyS.

-scrive: Dobbiamo quindi concludere che l'aplotipo-Y fosse chiaramente definito da quella relazione e che quindi fosse stato tipizzato e verificato utilizzando entrambi quei due settori di traccia.

Finché non vediamo la relazione per intero non credo che possiamo stabilirlo in maniera definitiva. Il giornalista Telese riporta cose interessanti, ma potrebbe anche aver frainteso perché anche la sua spiegazione non è del tutto chiara.

Guglielma Vaccaro ha detto...

"Quindi il fatto che uno dei consulenti non studia una parte dei dati, consegnati comunque dopo una certa resistenza dei consulenti dell'accusa, dovrebbe privare l'imputato del diritto di poterne disporre?"

Hanno strepitato per non guardarli ed esprimere un giudizio, per dire almeno se servivano o no? Ripeto: NON TI PERMETTERE DI DIRE che io diffondo notizie false perchè se sei biologo e non solo soggetto accecato dal verbo bossettiano dovresti sapere che i raw data non è che vengano utilizzati spesso, qui sono stati chiesti per rompere le scatole e perdere tempo.

Avevano tutto quello che serviva, hanno chiesto qualcosa di più su cui peraltro hanno polemizzato e i consulenti della difesa una volta avuto quanto desiderato manco analizzano l'elemento agognato?

Mi pare un po' curioso per non dire di peggio.

Paolo A ha detto...

TommyS

Scrivi:"Avrebbe potuto richiedere la perizia in quella fase prima ancora di vedere i raw data e senza avere certezza che il perito della Corte avrebbe accolto l'istanza e sarebbe riuscito ad ottenerli? Se si crede possibile questo, mi dispiace, ma si è davvero sprovveduti."

Giusto, sprovveduti o in mala fede.

Per quanto riguarda la traccia di Ignoto1 a quanto pare è stata ottenuta da una sorta di puzzle, bene, non mi pare per nulla strana una procedura di questo tipo visto il casino che hanno combinato.

Sai o sapete se tra i raw data è stato depositato quello di Damiano Guerinoni, e quello della madre, oppure no, in quanto in mano alla Polizia?

Sarebbe molto interessante per la difesa conoscerli.

Vanna ha detto...

Si parla di incidente probatorio da richiedere e invece non è stato richiesto.
Domanda: sono ignorante, irrazionale, passionale, emotiva e confusa OK
Me se l'incidente probatorio è così importante per scoprire, chiedere, aprire...come mai quello di zio Michele non è servito a nulla?
Anzi ha prodotto il contrario.
Non è che certi suggerimenti-critica sono solo elastici da tirare di qua e di là utili per dare discredito e cercare di confondere chi segue con interesse questo sito?
Si continua a mescolare, ad accusare la difesa in un ripetere sempre uguale.
Alla faccia della solidarietà professionale, a me sembrano quei canidi che vogliono spolpare le carcasse pur di nutrirsi.
Poi ci sono quelli multiformi che da una parte dicono e dall'altra ritrattano, tacciati per preparati, razionali...coerenti!
Ma di cosa si sta parlando?
Su cosa vi state arrampicando?

Vanna ha detto...

fr, nei tuoi telegrafici post racconti un mondo!
Difatti scrivi:
"Tu, invece, sei anche TROPPO RAZIONALE ed opportinista.
Gilberto ti ha ben qualificata!
Il DITO che poni davanti a te, non può nasconderti, Rassegnati, e cerca di manifestare onestamente la tua vera opinione, sul caso Bossetti, non tergiversare, giocando con le parole."

Fr non hai capito che stanno facendo il gioco di squadra per difendere gli operatori della condanna?

Biologo ha detto...

@gugly

-scrive: Ripeto: NON TI PERMETTERE DI DIRE che io diffondo notizie false

Hai diffuso notizie false. Hai insistito più e più volte nel dire che la difesa aveva a disposizione tutti i dati da gennaio 2015, poi ti è stata mostrata la data di deposito dei dati raw con tanto di nota e pagina della sentenza...



-scrive: dovresti sapere che i raw data non è che vengano utilizzati spesso, qui sono stati chiesti per rompere le scatole e perdere tempo

Solo una profonda ignoranza della differenza che c'è tra un profilo su un foglio di carta e i dati raw sottostanti può averti spinto a scrivere una sciocchezza del genere.

E, triste perché sei un avvocato, anche una scarsa attenzione all'evoluzione di certi aspetti scientifici che riguardano la giustizia. Una semplice ricerca su Google, per quanto non possa restituire la totalità dei casi, è sufficiente a mostrare quanto frequente è la richiesta e lo studio dei dati raw...

Vanna ha detto...

Dudù, condivido il tuo di oggi alle ore 18,18.
TommyS, grazie per la risposta sul sacerdote condannato.
Strano personaggio.

antrag ha detto...

Alcune qui appaiono come "cunctatrices", purtroppo.

Anonimo ha detto...

Gentile VANNA
Non scrivo molto, nè lungamente, per non tediare gli altri utenti del blog. ma quando certi atteggiamenti si palesano meramente mistificatori, beh...mi arrabbio!
Si cerca di mascherare il sadico piacere per una condanna senza prove, con melense frasi.
Ma siccome "cà nisciuno è fess" cercassero di regolarsi in merito.
fr.

Bruno ha detto...

@gugly ma perchè ti scaldi tanto non ci sei mica tu in galera.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Nemmeno voi, solo Bossetti che così non state aiutando per nulla.

Nautilina ha detto...

Vanna cara,
ciao, scusa se non ho avuto tempo di rispondere prima al tuo post di stamattina.
Non stavo ragionando in generale, ma su una precisa ipotesi contenuta nel video segnalato da Pino che desiderava sentire la mia opinione in proposito.

Tu quel video l'hai visto? Lì si ipotizza che l'aggressione di Yara sia avvenuta in palestra, nascondendo subito dopo il corpo al cantiere di Mapello, probabilmente con l'aiuto del custode-autista. Le suggestioni ci stanno tutte, le prove a mio avviso un po' meno.

Nell'alibi ferreo dei due ci potrebbe essere qualche falla; effettivamente hai ragione tu perché la sentenza contro Bossetti stabilisce l'orario del crimine tra le 19 e le 20 e non prevede che Yara sia stata stordita, imprigionata e ferita durante la notte.
In questo caso, tutti e nessuno avrebbero un alibi.
Magari Bossetti ce l'avrebbe e la maestra Brena no, a livello ipotetico.

Io però non condivido questa teoria anche per altri motivi, soprattutto perché non spiega il DNA di Bossetti su leggings e slip di Yara. E invece bisogna spiegarlo, come ci è arrivato?
Se fosse sbagliato, finis. Se fosse artefatto, sarebbe chiaramente un depistaggio organizzato dai colpevoli per proteggersi. Ma un DNA naturale e appartenente a lui, come si concilia con questa teoria?
Purtroppo se ne assume - o qualcuno potrebbe assumere - che Bossetti abbia partecipato al crimine. Dato che in palestra non aveva motivo di bazzicare, può solo aver collaborato trasportando il corpo di Yara a Mapello (oppure da Mapello a Chignolo).
Ma perché diventare complice di un omicidio commesso da estranei?
Tanto per dire, fosse stato conoscente del custode, magari si potrebbe immaginare un suo parziale coinvolgimento.
Supponi per assurdo che qualcuno chiami urgentemente un amico intimo per aiutarlo a risolvere un'emergenza gravissima (Yara deceduta o in coma): quello accorre perché un amico non si abbandona mai, ma quando vede che c'è un cadavere lo sposta in un altro locale senza trovare il coraggio di andare oltre, lasciando abbondanti tracce piene del suo DNA. Lo trovi abbastanza realistico?
C'è qualche problema, però: Bossetti quella sera non ha ricevuto chiamate da nessuno dopo le 17:45. Dovrebbe essere stato contattato di persona da qualcuno. Ma lui non frequentava la palestra, non era amico di Brembilla né dei fratelli Brena, non aveva accesso al cantiere di Mapello e girava su un furgone cassonato non proprio discreto. Non era un aiutante valido, chi lo doveva chiamare?
Quindi sono tutte fantasie...l'intera teoria è poco fondata, almeno per la mia logica.
Se invece vogliamo parlare di ipotesi diverse che coinvolgono altri personaggi, sono d'accordo, parliamone pure, cerchiamo alternative.
Prima però vorrei fare come San Tommaso, vorrei essere convinta che quel DNA sia davvero un depistaggio. Che appartenga proprio a Massimo Bossetti e non sia uno sbaglio (ad esempio un puzzle mal combinato). : D

PINO ha detto...

NAUTILINA
Ho letto il tuo post delle 22,26 per puro caso, stavo solo dando una sbirciata al blog, prima di andare a letto, per le mie consuete, lunghe letture.
Fra l'altro dici: "Io però non condivido questa teoria anche per altri motivi, soprattutto perché non spiega il DNA di Bossetti su leggings e slip di Yara."
Ed, infatti, la presenza di quel dna attribuito a Bossetti l'ho definito uno SCOGLIO, difficile da eludere, perchè la teoria di Amaro possa filare, anche se molto verosimile.
Così procedendo, però, non resterebbe che accettare la versione che ha determinato la condanna di MGB. C'è poco da scegliere.
Buona notte e sogni felici!



Il tuo ragionamento l'ho fatto anche io. e, così come

Paolo A ha detto...

E' impossibile che Yara sia stata aggredita in palestra, forse potrebbe essere stata aggredita nell'area degli impianti sportivi, ma sicuramente tutta l'azione omicida è avvenuta lontano dagli impianti sportivi, le ferite lo testimoniano in modo chiaro.

Il fatto è che il DNA della Brena trovato(?) sul polsino è "un'arma di distrazione di massa", secondo me non c'è proprio, come poteva una traccia biologica conservarsi per mesi senza essere dilavata e proprio su un tessuto idrorepellente, forse, se si fosse ritrovato il cadavere dopo poco si poteva anche credere ad una tesi di questo genere, ma dopo mesi come afferma l'accusa mi pare inverosimile.

Il DNA della Brena è come il DNA di Ignoto1: due DNA impossibili, che però si sostengono a vicenda, due debolezze in questo caso fanno una forza.






Luca Cheli ha detto...

Bravo, proprio così in tema di assurdità, forse meno in tema di sostegno reciproco, visto come il DNA è stato messo affrettatamente da parte in sentenza con una giustificazione puramente apparente, visto che la semplice frequentazione non giustifica quel genere di traccia, che non è certo del tipo touch-DNA.

Forse il DNA della Brena serviva a suggerire scenari a molti agenti, ovvero semplicemente a mandare nel pallone gli inquirenti, che però ne sono bravamente usciti semplicemente "scartandolo".

PINO ha detto...

LUCA,
non dimenticando che il corpo di Yara non poteva essere rimasto nel posto del ritrovamento, per il lungo tempo stabilito dagli inquirenti, per le molteplici ragioni che abbiamo discusso ripetutamente, permane non risolto il quesito inerente alla netta traccia appartenente alla B., che alle analisi risultò sangue, e non dovuto a semplice touch.
Se fosse, invece, un depistaggio per "mandare nel pallone gli inquirenti", ci sarebbe da chiedersi DOVE e COME, gli autori del dolo, avrebbero rilevato quel sangue.
In ogni caso, non si spiegherebbe la coesistenza del dna di MGB sugli stessi indumenti della vittima.
Le due "presenze" biologiche non si conciliano.
l'una, annullerebbe l'altra.
Per quale dovremmo optare?

Hobgob ha detto...

Che poi il dna della Brena sarebbe assolutamente non spiegabile se è vero che il giubbino indossato da Yara non era suo ed era il primo giorno che lo indossava.
Qualcuno sa se il discorso è stato affrontato in dibattimento?

Paolo A ha detto...

Pongo una domanda: se è risultato che il sangue sulla manica del giubbotto di Yara era della Brena, quando a quest'ultima hanno fatto il prelievo per il test del DNA?

Oppure anche in questo caso si tratta di una comparazione ufficiosa?

Vanna ha detto...

Nautilina, solo ora mi sono messa al computer e ho letto la tua risposta di questa notte.
Guarda che anche io più di una volta e parecchio tempo fa scrissi che B. poteva essere stato chiamato come manovalanza anche per trasportare il corpo ma essendo all'oscuro di cosa stesse facendo.

Ora la presenza di quelle tracce sparse sulle mutandine e altrove, sembra, non sono sicure come si vorrebbe far passare.La zona su cui erano sparse era una zona in decomposizione, in più all'aria aperta, all'acqua, neve, fango,animali.
Dudù è stata brava, è andata a vedersi alcuni siti sui ritrovamenti dei corpi e gli esami sugli stessi, io non ho avuto il coraggio di vederli, un po' anche per mancanza di tempo, sono occupata in questo periodo al computer ma per lavoro, quindi non mi sono "aggiornata" in merito e comunque ho creduto in Annika, in altri autorevoli frequentatori di Volando.
Soprattutto ho guardato tutto l'intreccio dietro e dentro la vicenda per farmi ipotizzare il dolo nella costruzione dell'assassino perfetto.
Nulla è chiaro, tutto è ipotizzabile.
Ti sembra normale far tornare indietro una nave con dentro un furgone finito in Africa, mentre l’operaio torna e... non sa nulla, è candido, al telefono ha detto qualcosa e nessuno ha capito bene se era vero quello che aveva detto all’inizio invocando Allah?
E’ chiaro che qualcuno non voleva s’indagasse sul movimento degli extracomunitari in quella struttura, e chi hanno incriminato dopo lunghe indagini familiari? Uno del territorio orobico!
Quella traccia, “scoglio” per Pino, per me è stata creata con un progetto di ingegneria genetica voluto chissà da chi e perché (in realtà un'idea ce l'avrei ma preferisco tenermela), NON può costituire prova di ergastolo per un insieme di motivi che qui si è ripetutamente detto-spiegato-ripetuto.
La ricerca è stata una farsa, a parte quelli che hanno percorso i sentieri con buona volontà, il lavoro di mappatura dna è stato un esperimento per una pubblicazione, il palleggio tra vari organi di Polizia e tra i laboratori la dice tutta su come sono organizzati a lavorare insieme, tutto si è concluso con la storia del mostro figlio-marito di... pedofilo, arrapato di una minorenne mai conosciuta che poi lascia vergine.
La condanna ha seguito la narrazione delle Mille e una Volta in cui il B. ha inflitto con sadismo per poi abbandonare la bimba ancora viva col mazzolin in mano.
Questa è la storia, se quel dna messo lì indica la sua diretta partecipazione io non ci credo, non c’erano altre coordinate per condannarlo e nel dubbio, almeno qualche anno potevano dargli e nel frattempo fare seriamente le ricerche.

Inoltre c'è ancora una stranezza inspiegabile, l'accusa alla difesa di non aver lavorato bene, di non aver chiesto prima, di essersi mossa male, di non essere stata all'altezza di tal compito e pertanto poteva non accettare l'incarico, la corte è stata eccezzzionalmente preparata e imparziale e giusta anche quando ha manifestato qualcosina che non andava e pertanto bene ha fatto a condannare.

Dudu' ha detto...

Domanda: Hogbog e Bruno, tempo fà avevano più volte chiesto se era normale fossero stati cremati i resti mortali di Yara;
ma siamo sicuri che la procura permettendo la cremazione non sia contravvenuta a delle leggi..

Stando a questo caso che andrò linkare presentato al cedu,tratta di un caso contrario al qui trattato,ci fu una sentenza stabilire le ragioni di un prolungato trattenimento dei resti mortali di una vittima.

https://giustizia.it/giustizia/it/mg_1_20_1.page;jsessionid=RxYvUmVpOMIZ6gZZR41ydmae?facetNode_1=0_8_1_4&contentId=SDU810869&previsiousPage=mg_1_20

La scelta di cremare i resti mortali,dopo tre mesi tra l'altro, non contravviene al principio del giusto processo e ai diritti di una difesa?

Nautilina
Sei davvero brava, contradditorio in soliloquio. Permettimi un minuscolo ragionamento,e lo propongo anche a Pino,il calcolo biostatico reso non è corretto, non si è applicato il calcolo su una traccia mista... Corrisponderà davvero il risultato con un ricalcolo, e se ci aggiungiamo che il calcolo non tiene conto dell'assenza del mitocondriale edell'allele 22?
Se vogliamo escludere complotti vari, rimane che ignoto1 ha il mitocondriale di Yara, l'avrebbe (insieme alla Brena?) lasciato nei giorni antecedenti il ritrovamento.
Da non sottovalutare che è stata riconosciuta la corificazione, questo processo trasformativo non permette l'ossidazione... cosa significherebbe? Che i resti di Yara,che presentano una corificazione "a maglia maniche corte" impossibile sul campo di Chignolo con la vittima completamente vestita,sarebbe stata occultata (prima di arrivare sul campo dove la decomposizione avrebbe subito una accelerazione)in un luogo che ha permesso quel tipo di trasformazione,vi ricordate le parole di Annika? Ossidazione e co2(anidride carbonica) vanno a braccetto..

Non ricordo dove l'avevo letto, comunque, veniva insinuato, che il dna trovato sui guanti era degli investigatori presenti al ritrovamento(avrebbe anche senso).

Guardando alla la 31g20 con razionalità,come fecero nel 2011 gli investigatori(se ricordate si ipotizzava un parente),il mtdna di ignoto 1 si sarebbe mischiato/sovrapposto a quello di Yara, il mtdna di Yara è condiviso con 1.400 soggetti dell'isola bergamasca...hanno escluso che Piepaolo Guerinoni abbia avuto figli illegittimi?
A processo hanno detto che no,non era compito loro (Staiti /Gentile)

PaoloA
Riusciresti ri-linkare quel documento di cui ogni tanto fai cenno, mi sembra sia lì(anche) che si accenni a 1.400 soggetti,però non ricordo bene.

Vanna ha detto...

Dudù,
mi sembra di aver letto che la pelle che restava del corpo di Y aveva assunto un colorito rossiccio, se è così e a te risulta visto che hai fatto ricerca, ti chiedo: potrebbe essere possibile che il corpo fosse stato per qualche tempo vicino a fonti di calore o di ventilazione diretta?
Grazie.
Vanna

PINO ha detto...

VANNA
Il calore e l'umidità non depongono in favore di una buona conservazione del tessuto umano; il freddo secco e una leggera ventilazione, si.

P ha detto...

p.s.
un luogo limaccioso e pieno di sterpaglia, dove pioggia, neve e vento l'hanno percosso per mesi, oltre all'intervento di insetti ed animali vari, non avrebbe potuto conservare un corpo senza vita, nelle condizioni riscontrate in quello di Yara, con l'aggiunta di un giubbotto integro.
p.

Dudu' ha detto...

Vanna,
Ho cercato testi che documentano la corificazione, tutti dicono più o meno la stessa cosa,alcuni sostengono che avviene per reazione chimica tra cassa di zinco-assenza di ossigeno e liquidi,altri in assenza di ossigeno, sembrerebbe poco chiaro (o forse poco studiato,non saprei) perchè avviene questo tipo di trasformazione.
In ogni caso viene detto assenza di ossigeno.
La vittima aveva ferite ovunque,sono porte aperte all'ingresso a qualsiasi batterio e mondo animale.
La decomposizione di un cadavere avviene per stadi che risultano rallentati dal freddo o accelerati dal caldo. Ai primi di febb 2011 la zona di Chignolo era a 8-10-12 gradi di temperatura esterna,avrebbe dovuto,nel caso prima ci fossero state temperature inferiori(nell'ipotesi fosse in quel campo)dare il via alla putrefazione che, nel caso, avrebbe avuto due origini,dall'intestino e dalle ferite.
Invece viene descritta(per quanto troviamo in motivaz) che hanno potuto studiare polmoni bronchi milza intestino stomaco apparato circolatorio apparato venoso e trovare pure bucce acetone etc

Una condizione che la corificazione permette,infatti nei documenti che ho letto viene descritto che tale processo(corificazione)preserva gli organi,limita la perdita di liquidi.
Come disse Annika, in presenza di umidità, sarebbe stata più logica una saponificazione in quell'ambiente, eventuamente.
Lo stato del cadavere farebbe supporre scenari diversi, vedremo se sarà ripreso questo aspetto in futuro.

Una sera mi ero concentrata cercare un luogo che avesse due caratteristiche :presenza di zinco e carenza di ossigeno, non ci crederai! Mi ha portato alle ex miniere di zinco di Gorno....
Tutte le strade portano a Gorno ... :)

Nautilina ha detto...

Vanna,
condivido i tuoi ragionamenti, la pista del cantiere è stata abbandonata troppo in fretta, forse perché non si voleva turbare un settore lavorativo trainante per la zona.
Sembra che ci fosse quasi un sollievo, da parte della procura, nel chiudere le ricerche in ambito edile.
Eppure le condizioni del corpo di Yara, la calce e le sferette metalliche sui vestiti suggerivano una permanenza prolungata in un cantiere, molto più che dieci minuti a bordo di un autocarro. Considerato che i vestiti di Yara, dopo tre mesi di pioggia e neve quasi quotidiane, dovevano essere dilavati, la quantità di polvere in origine sarà stata notevole.

Dudù,
grazie. Sei molto brava anche tu, e sono d'accordo che la saga Guerinoni potrebbe riservare ancora sorprese.
Non ho idea però di quali siano i margini di manovra per i difensori in appello, non conoscendo i limiti delle procedure legali. Possono suggerire, avendo indizi validi, un eventuale nuovo sospettato ignoto alla Corte? Proporre nuovi esami, nuove perizie oltre a quelle già rifiutate in primo grado? Mi pare di capire che ciò non sia possibile, che l'appello sia una contestazione della sentenza più che un secondo grado vero e proprio di giudizio.
Se non si potesse fare questo sarebbe una grave limitazione per il diritto di difesa, comunque.

PINO,
non essere pessimista! Escludendo la complicità di Bossetti, impossibile da dimostrare ed anche piuttosto inverosimile, non resta che il colpevole è lui.
Rimane ancora da controllare il DNA, quello che secondo l'accusa sarebbe perfetto ma non ci convince per niente.
Secondo i biologi qui intervenuti, la partita non sarebbe affatto chiusa.

Poi ci sarebbe anche la contaminazione dolosa che tu tendi a scartare.
In linea di massima, dopo aver esaminato un po' tutte le teorie, non mi sembra giusto escludere questa solo perché appare macchinosa e cinematografica. E' fattibile? Secondo me sì, per quel poco che ho letto.

Anch'io diffido dei complotti, in questo caso però vedrei un gesto provocato dalla paura e dall'istinto di autodifesa più che dalla voglia di incastrare una persona specifica per malignità, strane vendette o messaggi in codice.
Comunque, lo ripeterò forse per la centesima volta, Bossetti aveva avuto dei nemici che gli mandavano lettere minatorie. E su questo si è indagato pochissimo.


Dudu' ha detto...

Dimenticavo Vanna
Sempre la corificazione permetterebbe una elasticita dei tessuti nel loro complesso(anche articolare), che forse avrebbe agevolato lo spostamento del cadavere,fosse stato in stadio putrefattivo o mummificato come prospettato in prima analisi autoptica credo molto meno.

PINO ha detto...

Nautinina,
non credo al dolo nell'aver raggiunto il dna di "ignoto1", che potrebbe riscontrarsi con almeno 2 altre persone, ma nel confronto con quello di MGB, ottenuto in modo ingannevole.
Per il resto, mi sono stancato di ripetere quanto già scritto.

Dudu' ha detto...

Pino,
".. ma nel confronto con quello di MGB, ottenuto in modo ingannevole."

Credo stia tutto lì,qualcuno non l'avrebbe fatto presente in aula...
E chissà se Lago andò in America con i raw data proprio in cerca di conferme, l'unico che avrebbe deposto a favore della verità..

Paolo A ha detto...

Dudù
Il file l'ho caricato su questa pagina:http://www.yourfilelink.com/get.php?fid=1273993

Vanna ha detto...

Dudù, straordinaria la ricerca sulla miniera di zinco!
E a Gorno!
Coincidenza...
Nessuno ci aveva pensato!
Sono ignorante, la corificazione è un indurimento della pelle?
Come quelle mummie lasciate all'aria o nel deserto tipo quelle peruviane?
Allora il corpo è stato accudito da qualcuno che se ne intende, come già è stato ora non ricordo da chi.
Forse qualche addetto alle pompe funebri, oppure un macellaio, o che conosce
la procedura per l'essiccamento, insomma un lavoro di squadra.
Quindi prima si sono svuotati i vasi sanguigni, poi si è aspettato il tempo giusto dello svuoto interno addominale, il vento delle montagne ha fatto il resto...
Tristezza immane!

Bruno ha detto...

@Dudu complimenti in ogni caso. Hai aperto un altra supposizione, e se il povero corpo di Yara venne nascosto in una miniera e poi trasportato nel campo..

Paolo A ha detto...

La corificazione, da quello che ho appreso, si può verificare anche in spazi chiusi, non solo le casse di zinco, spazi dove i gas cadaverici saturano l'aria e danno avvio al processo.

Tuttavia nel caso di Yara credo che sia stata chiusa in qualche cassa usata nei cantieri o dai muratori, tipo quella che Bossetti ha sul suo furgone, quelle casse sono in ferro zincato.

Anonimo ha detto...

Nessuno porterebbe a spasso un cadavere sul cassone di un furgone.
Corificazione e mummificazione che sono di poco differenti, non avvengono necessariamente in casse chiuse, ma anche in un vasto locale, dove aria a fresco non manchino.
fr.

Paolo A ha detto...

fr

Ho scritto tipo quella di Bossetti, non quella di Bossetti, un cassa da attrezzi chiusa in un cantiere o capannone, forse non in uso a un muratore, ma più probabilmente addetto al settore dei metalli: meccanici di macchine utensili, tornitori, fabbri, anche idraulici, anche perché quelle sferette repertate sul corpo difficilmente possono essere ricondotte all'edilizia nonostante le palle raccontate dagli inquirenti.

La corificazione e la mummificazione sono eventi diversi, non credo che si possano avere nel medesimo ambiente. Mummificazione è una disidratazione si verifica per eccesso di aria, la corificazione no.

Anonimo ha detto...

PaoloA
Non metterti a fare lo scienziato. Leggi meglio.
Ho scritto di SIMILARITA', dei due casi, trattandosi di trasformazione COMUNE dei tessuti cellulari.
La cor. avviene per mancanza di ossigeno: la mumm. in presenza di ossigeno e fresco secco.
In tutti e due i casi, il tessuto organico resta aderente al corpo, senza liquefarsi.
Il corpo di Yara, presentava zone diverse del corpo, mummificate e corificate, il che potrebbe voler dire che sia stato tenuto in due luoghi diversi, sino a poco prima del ritrovamento.
fr.

Dudu' ha detto...

Vanna
" .. la corificazione è un indurimento della pelle?.."

Mi ricordo ancora le parole di Annika, disse che solo il guscio della professionalità non ti fà piangere tutte le lacrime del mondo ; di sto povero mondo aggiungerei.
La mano appariva normale,ne scheletrificata, tantomeno "secca", o raggrinzita,sono in difficoltà tradurlo in parole.Posso solo dire che non si vedevano a colpo d'occhio trasformazioni,solo una percettibile trasparenza del tessuto dal colorito apparentemente sanguigno.
Davvero strano.

La corificazione è una trasformazione di tipo "conservativo" Vanna,mentre la Cattaneo in autopsia iniziamente adduceva a zone mummificate, ma se la mano che ho visto era mummificata io sono la regina d'Inghilterra.




antrag ha detto...

In ogni caso, i due tipi di trasformazione osservati sono "compatibili" con la permanenza del corpo in quel luogo, in quell'inverno, per tre mesi... come ha sostenuto l'accusa per comminare l'ergastolo all'imputato?

Dudu' ha detto...

Ciao fr
Leggo ora i commenti
Mi pareva che le zone inizialmente riconosciute come mummificate, siano poi state riconosciute anche dalla Cattaneo corificate,poi andrò rileggere meglio le motivaz
Antrag
La Ranalletta parla di un salto mortale dalle evidenze alle conclusioni

https://youtu.be/Eubfx8ePBA0

Dudu' ha detto...

PaoloA
Sicuramente siamo suggestionati dall'immagine che si è formata con la storia dei muratori.
Ma se ci pensi ,tenti, potrebbero essere anche altri i contenitori : un frizzer spento,un armadietto da spogliatoi sigillato,una zona di impianto di aereazione isolata ,un armadio da officina,una grotta,una muratura...

Paolo A ha detto...

Fr

Non faccio lo scienziato, ma i due fenomeni sono diversi e comunque come scrive Antrag i due fenomeni non sono compatibili con il luogo del ritrovamento e le condizioni climatiche del periodo, piogge, umidita, giorni soleggiati avrebbero fatto sicuramente attivare il fenomeno della putrefazione.

Come già detto, ho visto una foto della mano di Yara che stringeva il ciuffo d'erba e ti assicuro che era di un rosso mattone, penso che quella mano sia corificata e allora tutto il discorso della Cattaneo della poca aria nel campo di Chignolo va a farsi benedire se proprio la mano esposta all'aria aveva subito il fenomeno della corificazione.

Per quanto riguarda i contenitori credo anch'io che la cassa in metallo da cantiere non sia l'unica possibile e Dudù ne ha fornito diversi esempi, però il fatto che sul corpo siano state trovate delle sfere di metallo non riconducibili in modo diretto all'edilizia andrebbe esplorata con molta più cura, secondo me li potrebbe trovarsi la chiave per scoprire il luogo dove Yara è stata tenuta.

Quello che non capisco è perché si siano ostinati nel portare avanti una simile ipotesi, corificazione all'aria aperta, che dal punto di vista scientifico porterà a dei sicuri spernacchiamenti da parte dei colleghi della Cattaneo.







Guglielma Vaccaro ha detto...

Mi pare che sino ad ora gli spernacchiamenti siano andati in una sola direzione, e non mi pare quella dell'accusa...
Leggo paginate di ipotesi, ragionamenti su vari ambiti, e va bene, ognuno è libero di scrivere quello che vuole.
Ma siete sicuri che tutte questi elementi saranno valutati dalla difesa? Sono emersi in minima parte in primo grado e abbiamo visto come è andata, perchè si dovrebbe riprendere il discorso in appello?
Ve lo dico col cuore: secondo me tra quanto dichiarato a favore di telecamera da parte della difesa e quanto effettivamente riportato nell'atto di appello ci sarà parecchia differenza, perlomeno di toni, diversamente l'appello potrebbe concludersi in mezza giornata perchè ai giudici non farà piacere leggere una serie di invettive nei confronti di altri colleghi.
Saluti e ad maiora.

Anonimo ha detto...

Gugly
Perchè tu sai cosa hanno scritto i difensori nelle pagine dell'appello?

TommyS. ha detto...

La corificazione è un particolare tipo di mummificazione dove la pelle, anziché rinsecchirsi tende ad assumere uno stato elastico tipo quello che si ottiene con la concia delle pelli d'animale. In inglese non esistono termini specifici per questo tipo di trasformazione che viene chiamata sempre mummificazione. Per quanto riguarda lo stato di conservazione degli organi interni il risultato finale è lo stesso, cioè si presentano in genere ben conservati ed analizzabili (cosa che sembra sia successa a Yara sebbene la parte toracica si presentasse esternamente nella fase coloritiva della putrefazione).

Ricordo che la Cattaneo dopo il controesame della difesa aveva detto che avrebbe prodotto documentazione relativa ai casi di corificazione di cadaveri rinvenuti in ambiente aperto che le era capitato di seguire. Ma nelle motivazioni non è scritto che questa documentazione sia stata prodotta.

In ogni caso, pur ammettendo che si possa verificare anche questo tipo di trasformazione cadaverica nelle condizioni ambientali dove secondo l'accusa il corpo di Yara è rimasto per ben tre mesi, difficilmente si può sostenere che la differenza tra zone corificate e zone in stato di putrefazione (fase coloritiva) non sia dovuta ad una probabile differente esposizione all'aria e protezione dalla stessa. Ed è qui che le cose proprio non tornano in quanto per esempio l'avambraccio sinistro risultava corificato ma non la mano sinistra che stando alle descrizioni risultava protetta dal polsino del giubbotto. Se difatti la protezione offerta dalla manica e polsino del giubbotto ha impedito la corificazione della mano (cosa riscontrabile in tutte le aree del busto al di fuori della scollatura in quanto sia la felpa sia il giubbotto la lasciavano protetta solamente dalla T-shirt) come mai questo fenomeno ha interessato l'avambraccio che per forza di cose doveva essere protetto dalla manica del giubbotto e della felpa?

La mano destra era quella che stringeva i famosi ciuffi d'erba e risultava scoperta. E difatti il colorito rossastro (o brunastro) riscontrato da chi ha visto le fotografie è proprio quello di una pelle corificata.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Io non so cosa ci sia scritto nell'atto di appello, ho detto un'altra cosa, e parlo per esperienza di lavoro e per aver visto lo scollamento tra le dichiarazioni fatte a favore di telecamera e quanto scritto/avvenuto in udienza.
Usare i toni che abbiamo letto in questi giorni significa indispettire la Corte di Appello che andrà a comporsi per il secondo grado per non dire di peggio; quanto al contenuto, abbiamo già detto che non è possibile invocare elementi nuovi che dovevano essere valorizzati nelle indagini difensive e/o introdotti in primo grado.
Inoltre ho già avuto modo di vedere che qualcuno della difesa in presenza di un microfono sbraita, insulta, accusa, in aula di udienza non fa nulla di tutto questo ma si comporta (quasi) normalmente in una normale dialettica tra accusa e difesa.

Ivana ha detto...

Bisogna ringraziare anche per gli sgarbi. Permettono di valutare meglio chi li fa (Dino Basili)


Avete ascoltato l’intervista all’avvocato Salvagni a Radio Cusano Campus?
Sono d’accordo con lui riguardo alla necessità di effettuare la“verifica”:
http://www.radiocusanocampus.it/podcast/?prog=695

Riguardo al fatto che il cadavere presentasse fenomeni degenerativi diversi (putrefazione, scheletrizzazione, corificazione) i consulenti del PM, in udienza, avevano spiegato (così viene detto nelle motivazioni) come ciò sia comune alla maggioranza dei cadavere in decomposizione.
Secondo la dott. Ranalletta la corificazione sarebbe tipica degli ambienti umidi.
Secondo la Cattaneo sarebbe caratteristica degli ambienti semplicemente umidi, che potrebbero essere i più vari e, nella sua esperienza professionale, avrebbe rinvenuto cadaveri corificati nelle case sopra i letti, nei campi, nelle macchine in inverno e nelle cantine.

Biologo ha detto...

@gugly

-scrive: diversamente l'appello potrebbe concludersi in mezza giornata perchè ai giudici non farà piacere leggere una serie di invettive nei confronti di altri colleghi

Nell'attaccare la difesa dimostri anche una scarsissima opinione dei giudici...
In base a quanto hai scritto, i giudici dell'appello darebbero un ergastolo ad una persona solo per il tono utilizzato dagli avvocati difensori nei confronti di altri giudici.

Il tuo astio nei confronti dell'avv. Salvagni comincia a giocarti brutti scherzi...

Ivana ha detto...

Dimenticanza

Leggasi: Secondo la dott. Ranalletta la corificazione sarebbe tipica degli ambienti umidi e chiusi.

Dudu' ha detto...

TommyS
Purtroppo non ho salvato immediatamente la foto.
Ho letto testi italiani, difficile linkarli ora tanti erano, in più testi veniva evidenziato che pur ben conservati gli organi interni nelle due trasformazioni,solo in quella ricca di liquidi è possibile fare determinati esami/accertamenti(es. polmoni). Un'altra,l'epidermolisi spesso si avvia a fine putrefazione laddove c'erano le ipostasi.
Sarebbe interessante poter leggere l'autopsia di Ernesto Albanese dissanguato e trovato mummificato.

antrag ha detto...

@ gugly & @ Ivana
Non comprendo lo spirito di piaggeria verso le corti che sembra animarvi ... somigliate a Ulisse e Diomede nell'inferno, come una fiamma bifida.

Mi dispiace che il vostro talento e la vostra professionalità, che pure mostrate, rimangano asserviti al potere, che per giunta non ha bisogno di voi.

Dan F. Rinaldi ha detto...

@ gugly @ Ivana

Asservite al potere! Con voi non ci parlo più! ;-)

@ antrag e altri

Dai ragazzi, contegno! Possibile che in una discussione scritta e a distanza, senza il fiato dell'interlocutore sul collo, non si sappia far di meglio che buttar merda direttamente su di lui/lei senza stare invece sul punto dei contenuti, soprattutto di quelli che si comprendono!? Tutti, io compreso, hanno i loro pre-giudizi, è normale, bisogna invece considerare se ciò che dice è ragionevole ed ha senso e realismo, non se ci piace il suo taglio di capelli!

PS
Era da molto tempo, forse un tre decenni, che non sentivo dire a qualcuno che è "asservito al potere"... Quale poi? Mmh, però mi piace, mi sembra di tornare ai vecchi tempi, mancano solo le sbarbine.

Dudu' ha detto...

Pensa che io non ho mai sentito sbarbine
Invece sento di giornali asserviti
Ma vedi un pò

Guglielma Vaccaro ha detto...

A dimostrazione che quanto dico non sono proprio fesserie:

1)Sulas, che mi pare un giornalista abbastanza pro difesa, parla delle nuove insinuazioni a proposito di proposte di Bossetti ad autoaccusarsi, però è già in grado di dire che questo argomento non compare nelle 258 pagine dell'appello;

2) Stasera in una trasmissione che segue spesso il caso (con tanto di esibizione delle lettere di Bossetti) l'avvocato Taormina ha rivelato di essere in contatto con la difesa e ha fatto capire che chiederanno di verificare la regolarità FORMALE delle procedure che hanno consentito l'attribuzione del dna.

Ovvero l'unico tentativo possibile, altro che ipotesi di trasferimento, falsificazione, ecc.ecc.

Attenzione: chiederanno di verificare: se la richiesta sarà accolta e sarà stabilito che le procedure non hanno nessun problema la questione si chiude, lo ha detto anche Taormina.

Dudu' ha detto...

Gugly
"..e ha fatto capire che chiederanno di verificare la regolarità FORMALE delle procedure che hanno consentito l'attribuzione del dna."

Questa si che è una news!!! :-)
Pensavo andassero mangiare un pasticcino in appello !

Guglielma Vaccaro ha detto...

Sai, è un po' diverso dal dire "dimostreremo che quel dna non è di Bossetti!"

Eccepire la regolarità formale vuol dire che il dna può anche essere suo, tuttavia non sono state rispettate delle regole e la persona può essere assolta per un cavillo formale.

Afferrata la differenza con alcune dichiarazioni roboanti che si sentono in giro da oltre due anni?

PINO ha detto...

GUGLY
Se la "regolarità formale" non segnalerà alcun problema, non saranno pasticcini per Bossetti, e ci si dovrà rassegnare sulla sua colpevolezza.
E' questo che vuoi significare?

Guglielma Vaccaro ha detto...

E' questo che ha detto Taormina che ha fatto intendere di aver contribuito alla stesura dell'appello.

Biologo ha detto...

@gugly

-scrive: Eccepire la regolarità formale vuol dire che il dna può anche essere suo

Ormai la tua capacità di giudizio è talmente appannata da procedure, articoli e commi che la realtà di una cosa, invece di cercarla a partire da fatti scientifici accertati, tenti di ricavarla dal modo in cui ipotizzi sia stato formulato il ricorso dall'avvocato della difesa.



Guglielma Vaccaro ha detto...

Sì, va bene Biologo...sei talmente accecato dall'odio nei miei confronti che non leggi bene manco quello che scrivo e di chi riporto le parole.

Prova a contattare Taormina e la difesa, hai visto mai che ti prendano nel già nutrito team.

Buonanotte...

PINO ha detto...

GUGLY
Ciò significherebbe, in senso irrefutabile, che il dna come elemento accusatorio sarebbe stato, dalle due parti, riconosciuto autentico e, quindi,non più in discussione, se non nella verifica delle PROCEDURE, per stabilirne la regolarità protocollare?

Biologo ha detto...

@gugly

-scrive: sei talmente accecato dall'odio nei miei confronti

Altro che accecato... Negli ultimi giorni più che "accecare" i tuoi commenti ci hanno aperto gli occhi sul fatto che il tuo interesse riguardo questa vicenda è limitato esclusivamente alle occasioni in cui puoi esprimere il tuo livore nei confronti della difesa.

Dudu' ha detto...

"Afferrata la differenza con alcune dichiarazioni roboanti che si sentono in giro da oltre due anni?"

Cara Gugly
Le leggi vanno RISPETTATE DA TUTTI,
questo era un processo da annullare per vizio
Per avere distrutto i reperti
Per avere arrestato un uomo in quel modo
Per avere fatto un lavaggio al cervello agli italiani
Per non avere fatto l'esame di paternità
Per non avere consentito un cittadino difendersi
Per non avere acquisito i tabulati dei giornalai
Per non avere fornito la prova che è figlio del Guerinoni
Per avere sbagliato l'attribuzione dna
Per non avere messo a disposizione i raw data nella preliminare
Per non avere accertato il camioncino
Per non avere saputo analizzare le fibre
Per non avere saputo MISURARE un autocarro
Per non avere accertato i video
Per non avere sincronizzato i video con teste
Per non avere indagato Brena&C
Per avere sospeso interrogatorio Brambilla (che cavolo ci faceva da sola una 18enne a casa del Brambilla per andare cercare Yara anche in un sgabuzzino,perchè non hanno chiamato i carabinieri,perchè non hanno chiamato Fulvio ??? PERCHÈ LA PALESTRA NON HA CHIAMATO I CARABINIERI ??? ???YARA È SPARITA LI C@@O!!! )


DOVE SONO LE PROVE CHE È COLPEVOLE??
Tutto questo con i soldi dei cittadini!!!
Questo è un baraccone! Non giustizia!!

Nautilina ha detto...

Scusate, cari avvocati, le esternazioni volgari che mi accingo a fare, ho il cpp in cantina e la Treccani sta sullo scaffale alto della libreria.
Che bella cosa, che utilità un appello del genere. Se un argomento non sta scritto nero su bianco nella domanda, diventa tabù e guai a chi ne parla.
E se nel frattempo alla difesa venisse un dubbio o trovasse un testimone, un documento inedito su un punto non trattato durante il primo grado?
Mi ricorda tanto la famosa frase di rito in certi matrimoni dei film, "se qualcuno ha qualcosa da dire, che parli ora o taccia per sempre".
Gran diritto di difesa per il condannato!
Nella mia ignoranza credevo che verificare la validità formale toccasse alla Cassazione e che l'appello fosse un vero e proprio secondo grado di giudizio, con la facoltà di portare nuove prove e nuovi testimoni. M'illudevo.
Comunque, almeno le dichiarazioni spontanee le ammettono, o si va in aula con la camicia di forza e la mascherina di Hannibal the cannibal?
Che roba.

Paolo A ha detto...

La realtà è che il dibattimento può riaprirsi in appello, quantomeno la nuova corte potrebbe ordinare delle perizie su questioni che non sono chiare, sicuramente sul DNA, ma anche sulle celle telefoniche e la parte autoptica andrebbe rivista in quanto la corificazione è difficilmente spiegabile, se non impossibile, in un contesto come quello del campo di Chignolo.

Addirittura potrebbe chiamare nuovi testimoni o sentire quelli già ascoltati, tutto dipende non solo dall'impostazione che le parti hanno dato, ma anche dalla volontà della corte di approfondire o meno.

Gilberto ha detto...

La notizia di Repubblica. Omicidio Yara: il finto ingegnere consulente di Bossetti, indagato per la laurea fantasma.

Sono già cominciate le grandi manovre ancor prima del processo d’appello. Sintomo di forza o di insicurezza degli accusatori? Si sospetta che la difesa abbia in serbo qualcosa di importante, forse di clamoroso? Si cerca di correre ai ripari dando fondo al barile?

PINO ha detto...

Non saprei più fino a che punto potrà essere giustificata la nostra indignazione, su un processo e relativa condanna di cui conosciamo poco, ed in modo non chiaro, gli estremi.
Ragion per cui ogni ulteriore, sia pur piccola ed insignificante notizia, mette in subbuglio il nostro stato d'animo.
Apparenti "novità" che nello spazio di qualche ora si rivelano vere "bufale", ed altre, non meno allarmanti, di cui si scopre, in breve tempo, essere solo di carattere istigatorio per chi crede ancora nella signora con la bilancia.
Sembra di rivivere nell'atto di una qualsiasi "commedia all'italiana", (con tutto il rispetto e la fierezza, di esserne un umile rappresentate) ed ascoltare il rimpianto "Pappagone" sentenziare: "nun sa da cred a nisciuno".
Vi saluto.

Vanna ha detto...

PIno, la tua seguente: " Sembra di rivivere nell'atto di una qualsiasi "commedia all'italiana", (con tutto il rispetto e la fierezza, di esserne un umile rappresentate) ed ascoltare il rimpianto "Pappagone" sentenziare: "nun sa da cred a nisciuno"."

Sì, non è da credere a nessuno, per come si legge ciò che siu può ancora fare e ciò che si deve fare e ciò che è consentito fare!
Se fosse come profetizza l'esperta, allora verrebbe confermata la condanna e mi chiedo a cosa serva l'Appello se deve seguire quanto stabilito tempo prima?

Comunque Pino non è una commedia all'italiana, a me sembra un banchetto nel quale tutti rincorrono e sbranano il condannato in nome della legge.

Vanna ha detto...

Dudù e Nautilina condivido ogni parola!

copio e incollo sulla diversa qualità di porgere le parole:

Biologo ( rivolto a Gugly):
"Ormai la tua capacità di giudizio è talmente appannata da procedure, articoli e commi che la realtà di una cosa, invece di cercarla a partire da fatti scientifici accertati, tenti di ricavarla dal modo in cui ipotizzi sia stato formulato il ricorso dall'avvocato della difesa."
Gugly così risponde:
"Sì, va bene Biologo...sei talmente accecato dall'odio nei miei confronti che non leggi bene manco quello che scrivo e di chi riporto le parole.
Prova a contattare Taormina e la difesa, hai visto mai che ti prendano nel già nutrito team."
Dall'"appannare" (spiegato cortesemente)...
si passa al più concreto "accecare" per: mala comprensione come spiegazione.
E quindi chi non comprende è reso cieco dalla mancata comprensione.
Non solo, ma indica un alto personaggio del Foro che sa e siccome lui sa di informarsi da lui ( visto che lei non solo sta seduta sulla piramide di tomi e sentenze, ma conosce anche il luminare)...
E cche pppallle!

antrag ha detto...

VANNA
sei meravigliosa!

Vanna ha detto...

Gugly ieri hai scritto alle ore 17, ...
intorno al comportamento della difesa:
"...Usare i toni che abbiamo letto in questi giorni significa indispettire la Corte di Appello che andrà a comporsi per il secondo grado per non dire di peggio; quanto al contenuto, abbiamo già detto che non è possibile invocare elementi nuovi che dovevano essere valorizzati nelle indagini difensive e/o introdotti in primo grado...."

La Corte di Appello s'indispettisce?
Perché nel primo momento non sono state consentite vagonate di richieste?
Quale è il ruolo della corte d'Appello?
Duplicare il non accettato nel primo grado?
A cosa serve allora l'Appello?
Se nel frattempo qualcosa cambia non si deve discutere?
Se prima non erano maturi certi elementi o non sono stati presi in oggetto, non si devono ripresentare?
Mai sentita sta cosa, sarebbe molto ingiusto ma soprattutto molto stupido non farlo.
Se esiste questa cosa la colpa sarebbe della difesa?
Per me sarebbe della Legge che sempre deve prevedere il nuovo ripetere, in fin ddei conti qui si parla di condanna, di vite sospese, o no?
Comunque da come imponi un certo modo di Giustizia perentorio, accusatorio, denigratorio, mi sembra che ci sia un bel margine per poter dire che, dopo il Dogma dell'Infallibilità del Papa rigettato in epoca medievale dalla chiesa bizantina con relativo distacco della stessa, esisterebbe anche il Dogma della Infallibilità della Legge.
Il Papa ha sempre Ragione...non solo in campo religioso, parrebbe...
Se uno non la pensa ugualmente era eretico, era messo all'Indice, era bruciato vivo, meno male che ora al vertice... sembra ci sia un outsider..
fuori dai canoni...
La Legge ha sempre Ragione...non solo in campo legislativo, giudiziario,
inquisitorio...parrebbe...
Se uno non la pensa ugualmente è messo alla berlina per mancanza di comprendonio, di non saper leggere, perché è 'gnorante di tomi, non deve avere dunque autonomia di pensiero e di gestione del proprio sentire, deve subire accusa ed è Indicato come colui che non sa lavorare.

Ha sicuramente ragione Gilberto: "... sono cominciate le grandi manovre".

Gilberto ha detto...

Non solo son cominciate le grandi manovre, ma se ci attacca alle banalità significa che qualcosa sta già scricchiolando, forse si teme il crollo del castello accusatorio. La storia della laurea di Denti sembra più che altro un pretesto e un diversivo. Un sintomo senz'altro di difficoltà per l'accusa?

PINO ha detto...

Si potrebbe mettere in dubbio anche l'esistenza del sole, se questo servisse a simulare un fallimento alle porte, od a distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica su un processo che non sarebbe stato tale nella sua conduzione generale.
Ma, forse siamo noi ad aver interpretato negativamente il sostantivo "processo" come atto in cui si cerca di stabilire una qualsiasi verità

Ivana ha detto...

Paolo A, hai scritto: La realtà è che il dibattimento può riaprirsi in appello, quantomeno la nuova corte potrebbe ordinare delle perizie su questioni che non sono chiare, sicuramente sul DNA

Sono d’accordo; credo anch’io che nel secondo grado di giudizio sia possibile (in via eccezionale?) una rinnovazione dell’istruzione dibattimentale. Comunque, reputo che sarebbe sufficiente se la nuova Corte ordinasse perizie specifiche (riguardo a quel determinato profilo genetico) e chiarisse i punti lasciati in ombra nelle motivazioni della sentenza di primo grado.

Bisogna ringraziare anche per gli sgarbi. Permettono di valutare meglio chi li fa (Dino Basili)

Ivana ha detto...

Dan,
:)

Ivana ha detto...

Gilberto,
SE ciò che è stato scritto qui:
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12021039/massimo-bossetti-ezio-denti-indagato-procuratore-falsa-laurea.html
non fosse una "bufala", la domanda: "nei processi è consentito al consulente di vantarsi di titoli che non possiede?" sarebbe più che legittima!

TommyS. ha detto...

Gilberto

Davvero sconfortante l'articolo di Repubblica e l'azione giudiziaria di cui parla. Pensavo che la questione si fosse chiusa durante le udienze e che l'attacco del PM nei confronti di Denti fosse solamente strumentale al controesame. Non so se all'epoca l'errore in cui era caduto il PM fosse volontario o meno, ma fatto sta che Denti aveva chiaramente sin da subito ammesso che la sua laurea era triennale (come i diplomi universitari in Italia) e che era stata conseguita alla Scuola di Ingegneria e Architettura di Friburgo. Se adesso salta fuori che Denti è indagato la cosa sa tanto di vendetta e rivalsa e non depone molto a favore della dott.sa Ruggeri e della Magistratura. Ma giustamente hai sottolineato come anche ciò di cui ha voluto metterci al corrente il solerte Colaprico (che con Berizzi si è distinto non poco negli articoli di cronaca sul processo) possa essere strumentale ai fini dell'Appello dove, se mai dovesse essere riaperto il dibattimento, è probabile che Denti venga chiamato nuovamente a deporre (ma anche nel caso venga concessa una perizia sulle immagini della Polynt o sull'allineamento delle telecamere).

Quello che più dà fastidio comunque è il titolo ed il tono dell'articolo: il "finto ingegnere" riferito a Denti è al limite della calunnia e della diffamazione.

TommyS. ha detto...

Ivana

Guarda che Denti non si è vantato di un titolo che non possiede. Lasciamo che la disinformazione la faccia Colaprico.

Ivana ha detto...

Anche nell'articolo di Piero Colaprico:

http://www.repubblica.it/cronaca/2016/11/18/news/omicidio_yara_il_finto_ingegnere_consulente_di_bossetti_la_procura_lo_indaga_per_la_laurea_fantasma-152242199/

( https://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Colaprico )


si legge: "Repubblica ha chiesto all’università svizzera come stanno le cose, ricevendo questa risposta: per ragioni di privacy non possono fornire dati sui loro studenti, ma — e non c’è bisogno di traduzione — «Pour répondre à votre seconde question, notre université n’est pas une école d’ingénieurs ». A Friburgo, insomma, ingegneria non c’è."

Se tale informazione fosse ulteriormente confermata, la domanda "nei processi è consentito al consulente di vantarsi di titoli che non possiede?" richiederebbe una risposta chiara e inequivocabile.


antrag ha detto...

Dovrebbe essere proibito di vantarsi in aula anche dei titoli che si posseggono.
Come pure la corte dovrebbe bloccare domande sull'argomento da parte della pubblica accusa.
Andrebbero rispettate le regole nella decisione di ammettere il consulente in aula.

Ivana ha detto...

TommyS.,

è vero,o no che "rispondendo alle domande del pubblico ministero, lo stesso Denti aveva ripetuto, piccato, di essersi laureato in «Ingegneria sezione industriale con specializzazione in balistica applicata alla criminologia all’istituto tecnico superiore di Friburgo in Svizzera»."?

Inoltre Colaprico non mi sembra uno sprovveduto essendo, come appare in Wikipedia, un giornalista laureato in Giurisprudenza

Ivana ha detto...

Ritengo sia lecito citare, o non citare, in aula, i titoli che effettivamente si posseggono!
Su quali titoli si era basata la decisione di ammettere, in aula, come consulente Ezio Denti? La decisione era stata presa perché erano stati dichiarati titoli inesistenti, o no?

TommyS. ha detto...

Ivana

Ezio Denti ha difatti parlato di Istituto Tecnico Superiore di Friburgo e non dell'Università di Friburgo che chiaramente non comprende una facoltà di ingegneria come potrebbe facilmente verificare anche un ragazzino con una ricerca internet veloce e sommaria.

L'istituto di cui si parla è invece l'Haute école d'ingégnerie ed d'architecture Fribourg, scuola universitaria professionale membro del SUP che rilascia titoli di Bachelor of Science HES-SO in ingegneria.

Qui una brochure in italiano

https://www.heia-fr.ch/files/IT/EIA_it.pdf

Il titolo conseguito da Denti (che ha parlato anche di due specializzazioni, successive al diploma universitario) potrebbe essere tranquillamente equiparato alla laurea in ingegneria triennale italiana.

Sono questioni già sviscerate ad inizio 2016, per cui lascio a Colaprico il compito di disinformare scientemente i lettori di Repubblica ma a chi scrive da tempo su questo blog mi permetto di replicare nel caso vengano portate avanti notizie non veritiere.

antrag ha detto...

In un convegno scientifico si presenta il proprio lavoro ammesso.
Non si dichiarano scolarità o precedenti meriti scientifici.
Si viene valutati per i contenuti scientifici riportati.

Dudu' ha detto...

Eccola,
Manco si domanda perchè mai allora è iscritto all'albo e gli è stata concessa licenza d'investigatore dallo Stato.
Non arriva nemmeno porsi la domanda se una qualifica estera ,essendo che i diplomi esteri seguono diversamente le qualifiche impostate dalle nostre,sia più macchinoso tradurla in Italia per paragone che per tipo di studi.
Chissà che non si riperquota sulle istituzioni questo boomerang.
Il consulente Denti mi sembra di avere letto provenga da una familia ricca, non gli mancheranno gli strumenti per difendersi.
Stiamo ancora vedendo segnali di fumo persecutorum sul reo intanto.

antrag ha detto...

fumus persecutionis

Ivana ha detto...

“All'uomo irrazionale interessa solamente avere ragione. All'uomo razionale interessa imparare.”
Karl Raimund Popper

Dudu’,
NEL CASO TU abbia inteso riferirti a me, SOTTOLINEO che mi ero limitata a porre domande e credo che TommyS. abbia capito lo spirito con cui le avevo poste e lo ringrazio per la risposta chiara e gentile.


TommyS., ritieni che la notizia: “La prefettura di Bergamo ha aperto un fascicolo sui suoi titoli di studio, per vedere se applicare o meno una sanzione amministrativa.” sia vera, o no?
Ti ringrazio anticipatamente per l'eventuale tua risposta.

Gilberto ha detto...

@ Tommy S.
Sì la questione era già stata affrontata e se ritorna adesso non è certo per caso. Insisto per ritenere che però dimostra che si sta raschiando il fondo del barile in attesa di un processo di appello che potrebbe riservare sorprese non gradite per l'accusa.

@ Ivana
Possibile che non ti rendi conto che si sta giocando solo sull'equivoco per mettere in cattiva luce il consulente della difesa?

Anonimo ha detto...

antrag
da come scrivi l'italiano si rivela anche nel presunto... latino maccheronico.
avresti dovuto scrivere: "FUMS PERSECUTORY.

Dudu' ha detto...

Antrag
" .. Non si dichiarano scolarità o precedenti meriti scientifici.
Si viene valutati per i contenuti scientifici riportati."

Certamente, c'è già un organo deputato all'esaminare la richiesta di iscrizione all'albo
L'avere dissequestrato il l'autocarro la dice lunga sulle indagini accusatorie, purtroppo e ahinoi esistono persone malvage che non lavorano per la verità giudiziaria ma per orgoglio ferito..

Ha ragione TommyS, chiunque fomenti con allusioni false o in forma dubitativa le qualifiche del consulente almeno qui nel blog non troverà pane per i suoi denti.

Anonimo ha detto...

p.s. err. corr. "fumus" Anon.

Nautilina ha detto...

Antrag ha detto...

In un convegno scientifico si presenta il proprio lavoro ammesso.
Non si dichiarano scolarità o precedenti meriti scientifici.
Si viene valutati per i contenuti scientifici riportati.

Eh già. Non si mette il titolo neanche sulle lapidi cimiteriali, l'unico posto dove la bilancia fa peso uguale per tutti, al netto di qualche marmo e qualche orpello.

Ma Repubblica non ha altri argomenti di cui occuparsi? Come siamo caduti in basso...

Dudu' ha detto...

Grazie antrag,
Grazie anche ad anonimo
Ma io ho scritto di proposito
Fumo persecutorum tanto è falso pure quello

PINO ha detto...

Ad ogni buon conto, per chi ci avrebbe rimesso la faccia e...qualcos'altro, in un processo pieno di buchi neri, ogni cavillo, ragionevole o pretestuoso, rallenterebbe i tempi della resa dei conti, che sarebbero più salati di quelli occorsi per il processo stesso.

Ivana ha detto...

Gilberto,
essendo io una persona chiara e sincera (ingenua? Forse), NON mi è facile pensare che la prefettura possa "giocare" sugli "equivoci".
VORREI SEMPLICEMENTE CAPIRE


Perché Colaprico afferma: "Secondo l’ufficio statale italiano, che registra lauree e diplomi, il titolo di Denti si limita a uno striminzito 36/60esimi agli esami da ragioniere e perito commerciale."?
La "laurea" conseguita a Friburgo, in Svizzera, è considerata valida, o no, in Italia?

Anonimo ha detto...

DA WiKIPEDIA
Per l'Italia: il titolo eseguito all'astero presso Istituti autorizzati, e valido in tutta Europa.
"Il valore legale del titolo di studio e l'iscrizione ad un albo professionale sono prerequisti di legge perché un professionista possa esigere verso terzi il pagamento di prestazioni regolarmente effettuate e fatturate.

Nautilina ha detto...

Ivana,
a lume di naso penso che l'ufficio statale italiano registri titoli di studio conseguiti in Italia, non all'estero e in paesi estranei alla comunità europea come la Svizzera.
Conosco giovani che hanno conseguito, come Ezio Denti, un bachelor all'estero in lingua inglese o francese: possono fregiarsi di quel titolo, è sempre un dottorato, anche se poi non consente di partecipare a concorsi pubblici o di accedere all'insegnamento nelle scuole statali. Per quello serve una laurea conseguita in Italia o (credo) nell'UE. Per iscriversi ad albi professionali non saprei, probabilmente ci sono delle limitazioni.

L'equivoco sull'Università di Friburgo/Alta scuola d'ingegneria era già emerso in aula con un battibecco fra Ezio Denti e il PM, riparlarne adesso mi sembra ozioso.
Sta di fatto che lui non si è mai vantato di possedere una laurea in ingegneria conseguita in Italia, se così fosse avrebbe ragione la Ruggeri, in ogni caso lui non ha mentito.

Ci sono anche altre notizie oggi nel web, per esempio questo articolo, se ti può interessare:

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/11/18/MASSIMO-BOSSETTI-News-Yara-Gambirasio-novita-in-vista-dell-appello-sara-dimostrata-l-innocenza-dell-uomo-Quarto-Grado-oggi-18-novembre-2016-/733608/

Luca Cheli ha detto...

Quella relativa ai titoli di studio di Denti è la classica manovra di disturbo: in altri processi si sono visti "processi satelliti" per accuse di falsa testimonianza, diffamazione ... un classico.

Sempre detto che i poteri della Pubblica Accusa sono eccessivi rispetto a quelli della difesa, alla fin fine è un retaggio storico dell'era inquisitoria.

TommyS. ha detto...

Affinché un ingegnere possa esercitare la professione in Italia deve essere iscritto ad un ordine professionale e di conseguenza farsi riconoscere il titolo di studi eventualmente conseguito all'estero, oltre ad essere abilitato tramite l'esame di stato. Non è un'operazione semplice anche se vi sono convenzioni tra gli stati (più facile se il titolo è stato conseguito in un paese EU). Fintanto che un italiano che ha conseguito un titolo di studi universitario all'estero non attua queste procedure di riconoscimento per lo stato italiano esistono unicamente i titoli di studio conseguiti in Italia (scuola dell'obbligo e istruzione secondaria superiore).

Per cui se Denti non ha mai intrapreso la strada del riconoscimento del suo titolo svizzero, per lo Stato Italiano il suo massimo grado di istruzione sarà sempre quello della scuola secondaria superiore.

Ma a quanto riportato da tutti i media, il PM aveva chiesto conto del solo titolo di studi e non dell'abilitazione alla professione di ingegnere e, sempre stando ai media, Denti aveva risposto chiarendo che si trattava di una laurea triennale conseguita in Svizzera presso la scuola di ingegneria che avevo citato prima.

Dudu' ha detto...

Nautilina

Forse Bossetti fà riferimento a Busatta, e a Rodolfo Locatelli(chissà cosa sà quest'ultimo),il quale disse ai giudici che lui certe infamie non le fà ,sentito in aula.
Ma non stupirebbe gli fosse stato detto che una confessione avrebbe agevolato,se legale non spetta a me dirlo.

Ivana ha detto...

Ho trovato, qui:
http://www.eziodenti.com/il-professionista/
il "curriculum vitae" (anche se non completo) di Ezio Denti e mi pare che lui abbia tutte le Autorizzazioni governative (rilasciate dalla Prefettura di competenza) per svolgere le attività da lui dichiarate, per cui penso che, infine, dopo eventuali controlli, non dovrebbe esserci alcuna sanzione amministrativa.

Ringrazio l'Anonimo del 18 novembre 2016 16:37:00 , Nautilina, Luca e TommyS. per la loro gentilezza.

Gilberto ha detto...

Bravissima Ivana
Però rimane l'interrogativo. Se è tutto in regola con le necessarie autorizzazioni governative, perché viene sollevato il problema? Forse per delegittimare un consulente della difesa che ha operato con grande competenza?

Ivana ha detto...

Grazie, Gilberto,
penso semplicemente che vogliano controllare se effettivamente tutto sia in regola, proprio come, giustamente, la Difesa vuole controllare (soprattutto riguardo alla questione del DNA) che non restino affermazioni non verificate.

antrag ha detto...

@ Ivana
La difesa vuole controllare tutto per evitare l'ergastolo a un cittadino innocente.
L'accusa vuole controllare tutto per affibbiare una sanzione amministrativa a un consulente della difesa.
In questo consiste la differenza che tu sembri non percepire.

Biologo ha detto...

@Gilberto

-scrive: Se è tutto in regola con le necessarie autorizzazioni governative, perché viene sollevato il problema?

Sembra gli si contesti di non essere in possesso del titolo di studio che in aula ha detto invece di aver conseguito, non di non avere le autorizzazioni governative per fare l'investigatore privato.

Quando una persona sostiene una tesi mi sforzo sempre di valutarla in base ai fatti cercando di non farmi influenzare dal titolo di studio.
Ad esempio ritengo ci siano commentatori in questo sito che, anche se non in possesso di una laurea in biologia (almeno credo), espongono correttamente delle idee. Al contempo ho letto su internet sciocchezze straordinarie pubblicate da laureati del settore in bella mostra sui profili social forse più per far bella figura con amici e conoscenti che non sono in grado di comprenderle che per dare un contributo concreto alla diffusione della verità.
Però bisogna anche dire che ciò non è sempre vero. Un biologo ha (solitamente) più cognizione di causa di un avvocato in fatto di DNA...

E tutto ciò non toglie che ritengo gravissimo andare in un'aula di tribunale e dire di essere in possesso di un titolo di studio quando non lo si ha.

Denti è laureato in ingegneria? Per ora, come tante cose che riguardano questo processo, non lo sappiamo con certezza.

Allo stesso tempo però, nell'eventualità che non sia laureato, i furgoni simili a quello di Massimo Bossetti trovati da Denti, e che non erano stati individuati dalla Procura, da questo momento spariscono? No. Gli operai della Polynt da oggi bisogna credere che siano usciti in un orario diverso dal solito? No.

Insomma, i fatti sono fatti, il carattere delle persone che li espongono è un'altra storia...

Però vorrei aggiungere un fatto che non è stato sottolineato abbastanza.

La Corte ha deciso di non avvalersi di consulenti, ha deciso che era in grado in maniera autonoma di stabilire quali aspetti tecnici sul DNA evidenziati in dibattimento erano corretti, quali non lo erano e l'interpretazione che di tutti questi dati bisognava dare.

In base alla legge 6 componenti su 8 di quella Corte potevano essere individui con il diploma di terza media.

Non si è visto alcun titolo del genere malgrado sia assolutamente corretto:

CASO GAMBIRASIO: FINO A 6 DEGLI 8 GIUDICI CHE HANNO CONDANNATO BOSSETTI POTREBBERO AVERE SOLO LA TERZA MEDIA

Quindi individui potenzialmente a digiuno di qualsiasi cognizione potrebbero aver (e probabilmente hanno) deciso di saperne abbastanza da non avere necessità dell'aiuto di un tecnico per mandare all'ergastolo una persona che, da ciò che è scritto nelle motivazioni della sentenza, è stata condannata per fatti meramente tecnici.

Per la maggior parte degli osservatori curriculum notevoli di consulenti come la dott.ssa Sarah Gino o il dott. Marzio Capra sembrano sparire e diventare irrilevanti, così come sembrano essere diventate irrilevanti le loro osservazioni, davanti alla correttezza formale, alla correttezza a norma di legge della composizione di una Corte costituita fino a 6/8 da individui probabilmente privi delle conoscenze tecniche necessarie.

E la contraddizione sta nel fatto che si pretende (giustamente) un titolo di studio e un curriculum adeguati da parte dei consulenti, salvo poi non trovare nulla di assurdo nel fatto che la Corte, priva di titoli e conoscenze appropriate, decida autonomamente senza l'aiuto di un consulente specializzato come interpretare le tesi contrastanti portate dagli esperti di accusa e difesa.

Dudu' ha detto...

Biologo
Io non lo so se il consulente ha o non ha, ma mi parrebbe strano che in un aula abbia esibito verbalmente una bugia,fatico molto crederci,sicuramente ci saranno le trascrizioni certificare quanto disse.

In ogni caso rimane che otto giudici abbiano deciso (forse sarebbe da chiedere i loro titoli di studio?)inconsapevoli e arbitrariamente.
Verità sacrosanta, avevo sollevato anch'io lo stesso problema.
Ma vale anche per l'autocarro, se non era il suo,o se non si è dimostrato fosse il suo, su quale base appoggi il teorema che lui era vicino la palestra? Con le celle? Non è possibile.

Ivana ha detto...

Antrag,
credo che ognuno svolga il proprio ruolo.
Penso che la Difesa abbia il ruolo di collaborazione anche probatoria quando la ricerca della verità processuale non danneggia il proprio assistito, abbia il compito di contrapposizione quando la verità che si sta accertando non rispetta gli interesse del proprio assistito anche, e soprattutto, quando il suo cliente sia colpevole e abbia anche il compito di controllare la legalità dei vari atti compiuti.
Penso che l’Accusa abbia, tra gli altri compiti, anche quello di vegliare sull’osservanza delle leggi e sulla pronta e regolare amministrazione della giustizia, per cui non trovo preoccupante il fatto che potrebbe aver richiesto un eventuale controllo sui titoli di studio dichiarati.

Biologo, penso che per ottenere una licenza di investigatore privato titolare di istituto sia necessario essere in possesso di una laurea almeno triennale; sbaglio?

Anonimo ha detto...

Solito minestrone
Secondo me lo fà apposta per irritire e occupare il tempo

Vanna ha detto...

Ma cosa deve esserci dietro per tirare fuori anche questo!
Di sicuro si vuole screditare tutto quello che ruota intorno a Bossetti, prima la famiglia, poi lui, gli avvocati non hanno contato nulla, niente hanno ottenuto, ora il Denti.
La Gino, la Ranalletta chi sono? Nulla!

La verità non deve uscire fuori, nessuno deve trovare pecche, Bossetti deve restare dentro perché altri devono stare fuori.

antrag ha detto...

E' l'unica spiegazione, Vanna, che qui gente "illuminata" si rifiuta perfino d'intravvedere.

Ivana ha detto...

Segnalo:

http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/indagato-per-non-avere-la-laureail-consulente-di-bossetti-denti-e-falso_1211573_11/

Biologo ha detto...

I pochi riferimenti in rete a questo "Institut Technique Superieur" dicono che si tratta di un diplomificio di titoli senza valore legale in Italia, ecco alcuni esempi:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/23/se-la-laurea-davvero-solo-un.html

http://www.cesap.net/index.php?option=com_content&view=article&id=1086&catid=181:abuso-professione-medica&Itemid=202


Vicenda molto triste... Speriamo almeno possa essere un'utile lezione per il futuro per le difese che in processi tanto complessi si trovano a dover fare uso di consulenti.

Vanna ha detto...

antrag scrivi:
"E' l'unica spiegazione, Vanna, che qui gente "illuminata" si rifiuta perfino d'intravvedere."

Infatti, vedremo ora cosa accadrà con i "titoli" di Denti.
E' preoccupante la piega che va prendendo la faccenda.

Paolo A ha detto...

Il problema è che se usciamo dal campo giuridico e andiamo in altri settori e prendiamo per esempio chi ha progettato lo Shuttle, seguendo la logica della Ruggeri, i progettisti non avendo la laurea italiana e quindi non sarebbero laureati.

Il fatto è che vogliono agitare le acque e intorbidirle, perché sanno che in appello potrebbe essere scritta un'altra storia rispetto al primo grado, lo sanno che quella sentenza è come un castello di sabbia su una spiaggia su cui sta per abbattersi una mareggiata.

Non so se come dice Gilberto la difesa ha qualche colpo a sorpresa, ma già dal semplice esame delle motivazioni e della condanna si sa che un simile "strumbolo" non regge, un esempio: come si giustificano i tagli sul corpo, alcuni molto profondi e la sostanziale assenza di sangue sui vestiti.

A mio avviso il punto debole di tutto l'impianto accusatorio è proprio la parte riguardante la perizia necroscopica, è troppo contradditoria rispetto all'ipotesi dell'omicidio commesso nel campo di Chignolo.

Biologo ha detto...

@Paolo A

-scrive: Il problema è che se usciamo dal campo giuridico e andiamo in altri settori e prendiamo per esempio chi ha progettato lo Shuttle, seguendo la logica della Ruggeri, i progettisti non avendo la laurea italiana e quindi non sarebbero laureati.

Questo ragionamento è valido quando la laurea straniera è una laurea "vera". Ma dalle informazioni reperibili in rete questo "Institut Technique Superieur" non sembra una struttura accademica ma solo una sorta di società per la vendita di certificati.

Luca Cheli ha detto...

Come ce ne sono tanti nel mondo, parecchi negli USA per esempio.

Però il punto è se per presentarsi come ingegnere in un processo italiano bisogna avere un titolo avente valore legale (cioè legalmente riconosciuto) in Italia, ovvero se sia sufficiente che si possegga un titolo conferito da qualsiasi ente che si presenti come Università o Istituto di Studi Superiori che di si voglia.

Da quello che ho capito il "reato" per cui Denti sarebbe indagato sarebbe quello di aver millantato titoli che potrebbero aver indotto la Corte a formarsi un'opinione sulla sua competenza "migliore" di quella che si sarebbe formata in assenza di tale titolo.

Però da quello che ricordo io di quello che è stato riportato dalla stampa, Denti aveva risposto alle domande della Ruggeri dicendo dove aveva ottenuto il suo titolo di studio, quindi aveva fornito delle informazioni corrette, poi la Corte poteva benissimo documentarsi sull'ente universitario che aveva rilasciato il titolo, come ha fatto Biologo, e valutare di conseguenza.

Insomma non vedo gli estremi per nessuna infrazione.

Guglielma Vaccaro ha detto...

A Quarto Grado un Denti palesemente a disagio ha dovuto dichiarare che RELATIVAMENTE all'incarico di consulente per la difesa di Bossetti non ha mai inteso utilizzare l'appellativo di ingenere, il cui conseguimento è rimasto comunque molto vago.

Paolo A ha detto...

Penso che per fare l'investigatore privato non sia richiesta la laurea, Denti è un investigatore privato che si è occupato di indagini difensive ma anche di quelle della parte civile e se non ho capito male, in un caso anche su incarico di un PM.

Che quell'istituto sia un diplomificio è tutto da provare, però quale facoltà in Italia può dare titoli sulla balistica per esempio, penso forse le facoltà di medicina, o ingegneria, ma non credo che i periti balistici siano laureati in medicina e poi abbiano la specializzazione in medicina legale per poi avere una ulteriore specializzazione in balistica.

A me risulta che periti balistici molte volte siano per esempio ufficiali dei carabinieri, non credo che i PM svolgano indagini su questi soggetti e i loro titoli.

E' un po' la storia dei criminologi come la Bruzzone che vanta titoli su titoli e poi non si sa se siano veri o meno; per esempio il prof Bruno è notoriamente un criminologo, laureato in medicina, ma poi la laurea in medicina che valore ha se devi controllare l'alibi di un soggetto?

E' ovvio che queste professionalità si acquisiscono sul campo, cioè studiando i casi anche se poi ci sono delle scuole di criminologia che rilasciano i relativi diplomi di criminologo.

Dan F. Rinaldi ha detto...

Denti a QG ha esibito un diploma di laurea da Istituto Tecnico Superiore e il relativo certificato con una serie di esami e relativi voti, in trentesimi, riguardanti armi e balistica, sullo stesso certificato stava la parola "ingenieur": non penso se li sia stampati da solo... Se poi si vuole indagare la semantica si faccia pure. Poi si è capito che l'università a cui si è rivolto il giornalista non era quella frequentata da Denti!

Il fatto di questo articolo, uscito pochi giorni dopo la richiesta di appello ed il giorno stesso in cui Salvagni andava in TV da Nuzzi, è uno di quei fatti che fa spostare il mio cuore verso il campo complottista! Di quale complotto però non saprei...

Bisognerà stare attenti ad un prossimo processo dove chiameranno come consulente un fisico teorico che chiarirà qualcosa sullo spazio-tempo e poi verrà indagato perché non ha la laurea e lavora come impiegato in un ufficio brevetti ;-)

PINO ha detto...

Penso che siano mosse tattiche intese ad invalidare, tutto quanto il repertorio difensivo.
Sarebbe evidente il carattere pretestuoso che rivestono gli ostacoli, non sempre riportati dal cpp., che l'accusa spigolerebbe qua e là, per mettere assieme un eventuale, ulteriore "pacchetto" denigratorio dell'operato dei difensori di MGB.
Ma questa piccola giostra, potrebbe non essere quella che sembra: identificherei, tra le sue non strette maglie, il prodromo di una ferrea opposizione alla revisione delle fasi tecniche, che avrebbero determinato il n/dna di ignoto1=Bossetti.
Questo, sarebbe l'argomento che, ipotizzo, arroventerà il dibattito, e che deciderebbe la sorte del presunto colpevole.

Vanna ha detto...

Paolo A, condivido in pieno il tuo di questa mattina alle ore 7,04.
Dan F. Condivido anche il tuo.

In riferimento al nome della scuola di Friburgo, mi viene in mente che anche in Italia esistono università che hanno nomi tipo Politecnico di Torino, la Normale di Pisa, l'Istituto Orientale di Napoli.

Il Denti non è andato lì per avere un diploma in più, c'è andato e lo ha spiegato ieri sera, per avere una specializzazione in balistica che pare qui non ci sia.
Non era imbarazzato, come qualcuno ha scritto, ma sicuro, e il Nuzzi interrompe chi gli pare, era dispiaciuto e quasi commosso, rosso in faccia non per la vergogna ma perché malgrado tutto il suo buon lavoro per difendere B, si è trovato a dover difendere se stesso da calunnie, dubbi gettati a palate per screditarlo.
Ecco a cosa arrivano pur di non toccare quella condanna.
Ci provano anche con la difesa mi pare e in modo pesante.
La mia impressione è positiva riguardo sia l'avvocato che il perito tecnico presente, laurea o meno non è con le parruccone, i titoli altisonanti, l'aspetto di mastini e le scrivanie piene di libri scritti da altri che si va avanti, si va avanti lottando sul campo e credendo nei diritti dell'uomo!!!
Anche un potenziale assassino ha i suoi diritti, un potenziale innocente anche, no che prima ancora di essere condannato gli hanno sputtanato la madre, la moglie.
Questo è stato un infimo momento della storia sociale italiana, che pure non è che brilli tanto sui diritti civili di tanti.
Questa pagina di pessima cronaca che apre le porte alle imbeccate di un potere che compra tutto compresi i giornali, d'altra parte anche Alfano aveva tuonato alla tv una cronaca chiara.
Tutto era "in nuce" fin dall'inizio, qui c'è qualcosa che ha a che fare con le alte sfere che sono manipolate oltre confine.
E' tutto un esperimento per metterci col c...o per terra, per abbassare le nostre difese di credere in noi stessi, nel valore della famiglia.
Denti lo ha capito e lo vive sulla sua pelle di tecnico balistico che ha saputo smontare tutta l'impalcatura del furgone e delle telecamere.
Se le lauree contano così tanto, come mai i nostri laureati anche con 110 e Lode devono andare fuori per trovare lavoro?
Chi s'ingegna a trovare studi alternativi gli si mette in dubbio il diploma superiore, di laurea, chissà de che, comprato all'estero con un basso voto.
Già basta lo studio sul furgone per dimostrare che le competenze ce le ha e quello studio è pubblicato non possono sputarci sopra e se lo ha scritto vuol dire che i numeri ce l'ha.

Gentilissimo dottor Denti, si faccia valere, chieda i danni morali a quel giornalista che avrà sicuramente tre lauree con un totale di 330 e 3 lodi.

Il diritto di cronaca ricicla la spazzatura, Denti è stato misurato, chiaro, senza una parola contro nessuno, questo fa la differenza.

Allora c'è da credere o no che dietro tutta questa impalcatura c'è una regia, solo io ho le traveggole?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Dan, in parte hai ragione: la Procura si sta vendicando, è la risposta agli insulti che da due anni passano sui social e sui media...a mio avviso doveva reagire molto prima, adesso risponde così.

Comunque ribadisco, ieri sera Salvagni e Denti sono apparsi molto in difficoltà: il primo ha parlato di elementi emersi al processo ma superati dalla sentenza, il secondo di fatto ha posto nel nulla il titolo contestato dal momento che ha dichiarato che in ogni caso lui non ha mai detto di usare il titolo di ingegnere come consulente di Bossetti (peccato che se lo ha dichiarato in aula è tutto a verbale, probabilmente le indagini partono da questa documentazione).

Dispetti da asilo Mariuccia? Certo, ma certe spacconate la difesa poteva evitarle e questo problema si sarebbe evitato! Non so se qualcuno ha visto la trasmissione, a me Nuzzi è sembrato parecchio irritato, forse Denti rischia di non andare più in Mediaset.

PINO ha detto...

GUGLY
Non vedo quale diritto abbia Nuzzi, a mostrare la sua irritazione: per fare il lavoro che fa, sarebbero super pagati, anche i suoi stati d'animo che, in ogni caso, dovrebbe tenere strettamente a freno, durante una trasmissione che limiterebbe la sua presenza a quella di semplice conduttore del programma, limitata ad esaurire quanto previsto dalla "scaletta".
Nessuno degli "esperti" invitati alle amene discussioni elargite nel...salotto, dovrebbe (uso il condizionale, solo perchè potrebbe tornare utile) oltre a proporre i propri, freddi pareri tecnici, accompagnare gli stessi con evidenti espressioni del proprio stato d'animo, come disaccordo, rimprovero o..."incazzatura (mi si scusi il termine).

Guglielma Vaccaro ha detto...

Nuzzi è irritato perchè indirettamente ci perde in credibilità anche la trasmissione che ha offerto molto spazio alla difesa, di conseguenza ha dovuto dire che vuole chiarezza sul punto...

PINO ha detto...

Gugly
A chiedere chiarezza è prerogativa degli inquirenti, e tu lo sai bene.
Con quale investitura si ritiene in tale diritto?
Pensasse a fare il conduttore, in modo freddo e disinteressato, ed io, come milioni di altri utenti, paganti un canone, mi sento in diritto di oggettiva critica.

Ivana ha detto...

Per ora ho soltanto visto questo filmato:
http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/clip/omicidio-yara_665322.html
e sono rimasta perplessa visionando la lettera scritta dal Direttore dell'ITS indirizzata anche al sig. Ezio Denti (perché non Dott. Ezio Denti, oppure "Ingegnere ITS" Ezio Denti?)
Inoltre tale lettera ha per oggetto: "Diplomati del ITS Friburgo".
Perché non risulta scritto: "laureati"?
Si PRECISA che il Sig. Ezio Denti ha conseguito, nel 2007, il titolo di studio (NON si accenna alla laurea) con "specializzazione in balistica alla criminologia" con la "possibilità di esercitare in tutto il territorio elvetico e francese, ed essere regolarmente iscritto alla SNIPF".
In che cosa consisterebbe, in pratica, la "possibilità" di essere regolarmente iscritto alla SNIPF?


Wolf ha detto...

In merito a Denti:

"Colui che ha ragione, è in serio pericolo, se l'Autorità costituita ha torto"

Dudu' ha detto...

Come darti torto Pino,
Condivido
Vanna,sotto ci stanno troppi interessi

Guglielma Vaccaro ha detto...

@Pino ma che dici???

Nuzzi nella sua trasmissione può chiedere agli ospiti tutti i chiarimenti che vuole, soprattutto SE, come sembra, gli ospiti sono stati invitati a partecipare in virtù di qualifiche contestate...

Paragonare Nuzzi agli inquirenti è ridicolo, da te non me l'aspettavo.

@Ivana quella comunicazione è tutta strana: scritta in italiano di uso molto corrente (compaiono termini come "kermesse" e diatriba" e inoltr non si capisce come sia stata diffusa, se via fax, via e-mail, ecc.ecc.

P ha detto...

"Ci stanno troppi interessi"?
Beh se si evidenziasse un solo dolo, nei vari passaggi investigativi, normali e scientifici, quegli "interessi"(?) andrebbero a p.....e con la faccia ed il c..o di chi avesse barato.

P ha detto...

GUgly
Io mi riferivo SOLO agli atteggiamenti mimici di chi dirige un programma, non già agli argomenti in discussione.
Spero di essere stato chiaro.
Ora vado a pranzo. Buon appetito anche a te!

Luca Cheli ha detto...

Nuzzi ha fatto una bella difesa d'ufficio della categoria, prima in merito all'articolo di Repubblica su Denti, e va bene, nulla di sorprendente, guai a criticare un giornalista: te li trovi addosso tutti.

Ma poi ha anche, alquanto irrealisticamente, ed è un'espressione gentile, affermato che i giudici, anche quelli popolari, non vengono influenzati da quanto leggono sui giornali o vedono in TV e si basano solo sulle carte.

Sì certo, e gli asini volano.

antrag ha detto...

Invece di discutere del titolo di studio di Denti, ripassiamoci le cose che Denti ha messo in luce nei suoi interventi al processo.

Non credo che questo sia un attacco della procura di tipo personale né di tipo generico.

S'intendono inficiare i risultati sull'indagine riportati dal dottor o dal signor Denti (poco importa)!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Comunque a ottobre Denti è stato mollato anche dagli avvocati di Giosuè Ruotolo...

antrag ha detto...

Non potendo rifiutare la verifica della "prova" del DNA, temendo a ragione un esito sfavorevole all'accusa, l'attacco è rivolto ora in modo da rivalutare gli altri indizi sui quali, per esempio, Denti ha lavorato e demolito.

Dudu' ha detto...

Pino,
Interessi mantere validi risultati che altrimenti metterebbero in discussione competenze e apparati investigativi istituzionali,ma non ultimo la banca dati
Come disse il col. Garofano ,poi basterà un clik
Certo,un clik, ma per cosa farne? Trovi una traccia, la dai per buona e tutti dentro?
Ecco che allora vigilare non è tempo perso,come qualcuno crede.

Dudu' ha detto...

Gugly
Ma perchè scrivi certe cose?

".. Comunque a ottobre Denti è stato mollato anche dagli avvocati di Giosuè Ruotolo..."

Qui risulterebbe che non ha manco iniziato lavorare per la difesa Ruotolo

Getti discredito su una persona e basta ,perchè ? Che ti viene in tasca? La tua è propaganda a favore di che? Sull'ond(t)a di un articolo che manco si sà se ha fondamento.
Non mi piace il tuo comportamento.


http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2016/11/19/news/indagato-denti-era-consulente-di-giosue-1.14435918

Dudu' ha detto...

Luca Cheli
" .. Ma poi ha anche, alquanto irrealisticamente, ed è un'espressione gentile, affermato che i giudici, anche quelli popolari, non vengono influenzati da quanto leggono sui giornali o vedono in TV e si basano solo sulle carte.

Sì certo, e gli asini volano."

Anche gli elefanti talvolta

Paolo A ha detto...

Nuzzi è sbirro, questo è il problema, sta sistematicamente dalla parte dell'accusa, non ha un minimo di obiettività, vi ricordate quando a Salvagni pose la domanda se avrebbe lasciato andare a figlia in vacanza con Bossetti, fu una bastardata come solo gli sbirri sanno fare.

Poi se volessimo cercare il pelo nell'uovo, proprio Nuzzi che ha partecipato a trasmissioni per discolparsi dalle accuse che gli piovevano dal Vaticano mi pare che il suo atteggiamento fosse di uno tirato a forza dentro il caso della fuga di documenti.

Purtroppo è un altro infatuato dai magistrati, dalle divise, come se anche queste categorie non abbiano mele marce al loro interno, certo che però col senno del poi siamo tutti bravi.

Vi ricordate la vicenda della Uno bianca, vi ricordate che quando la banda di sbirri assassini venne arrestata era in corso un processo contro due fratelli che abitavano nel quartiere del Pilastro, i fratelli Santagata, più un ergastolano latitante al tempo della strage del Pilastro, accusati in base a una testimonianza oculare della strage medesima.

Vi ricordate che le indagini definitive vennero fatte da Poliziotti con la P maiuscola in forze al commissariato di Rimini e PG della Procura di Rimini, che nonostante il processo in corso continuarono le indagini che portarono all'arresto della banda della Uno bianca, ebbene il caso Bossetti è molto simile al caso dei fratelli Santagata.

Biologo ha detto...

@Vanna

-scrive: In riferimento al nome della scuola di Friburgo, mi viene in mente che anche in Italia esistono università che hanno nomi tipo Politecnico di Torino, la Normale di Pisa, l'Istituto Orientale di Napoli.

Si tratta di istituzioni prestigiosissime, questo "Institut Technique Superieur" invece dalle informazioni che si possono ricavare in rete si dubita persino che i corsi li tenga sul serio.

La definizione "INGEGNIEUR ITS" mi sembra un escamotage che questi strani istituti adoperano per darti un titolo che nel "suono" ricorda qualcosa di reale; ma aggiungere ITS che vuol dire?

https://s16.postimg.org/gaqes57ut/laurea.jpg

Un po' come se il Politecnico di Torino conferisse i titoli di "INGEGNIEUR POLITO". Non mi convince per niente quel diploma di laurea...



@Paolo A

-scrive: per esempio il prof Bruno è notoriamente un criminologo, laureato in medicina, ma poi la laurea in medicina che valore ha se devi controllare l'alibi di un soggetto?

E' anche specializzato in psichiatria dal 1976 ed è stato nei Carabinieri. Poi si può non essere d'accordo con molte delle sue idee ma, visto che si sta parlando di titoli, è una persona che sembra averli tutti in regola.

Nautilina ha detto...

Certo che ognuno ha il proprio modo di vedere le cose.
A me Denti e Salvagni non sono sembrati affatto in difficoltà, poi non ho notato irritazione nel conduttore, invece mi è parso che il gen. Garofano fosse seccato e quasi stizzito quando gli si chiedeva un parere che lui non poteva o non voleva dare sul diploma esibito da Denti (in versione originale a detta del proprietario).
Quanto a Nuzzi e alla sua dichiarazione di voler seguire la vicenda fino in fondo, i soliti maligni pensano male...invece il suo scopo potrebbe essere buono: forse vuole scoprire se c'è un imbroglio oppure un intento persecutorio, per amore di verità e giustizia.

Quanto alla differenza tra laurea e diploma di laurea, ricordo che decenni fa dall'Accademia di Belle Arti e dal Conservatorio si usciva diplomati. Idem per le scuole superiori d'infermieristica, di erboristeria, di assistenza sociale, di vigilanza, podologia, ortofonia etc. Ora tutti quei diplomi universitari sono stati tramutati dai solerti politici in lauree (quindi oggi in Italia gli infermieri specialisti e i podologi sono laureati, non so poi se li dobbiamo chiamare dottori).
Trovo questa mania italica dei titoli e delle graduatorie stucchevole (e deleteria).

Vanna ha scritto:
"laurea o meno non è con le parruccone, i titoli altisonanti, l'aspetto di mastini e le scrivanie piene di libri scritti da altri che si va avanti, si va avanti lottando sul campo e credendo nei diritti dell'uomo!!!"
Bravissima, la penso anch'io così.

antrag ha detto...

Focalizziamo le nostre riflessioni su quello che ha detto Denti a processo e non sui suoi titoli di studio!

Wolf ha detto...

Peccato che Denti a Quarto grado abbia detto che l'Institut technique supérieur S.A
sia una università.
Di fatto l'Institut technique supérieur S.A con sede a Friburgo CH è una società anonima che effettua corsi per autodidatti, i quali certificati rilasciati come titoli di studio valgono ben poco per potersi fregiare del titolo di Ingegnere.
Vedi estratto dal registro di commercio:
https://www.easymonitoring.ch/it/registro-di-commercio/institut-technique-superieur-sa-89742

Da leggere anche questo scritto risalente al 2004:
http://blog.libero.it/sognidigitali/12948929.html

Mi auguro che questo episodio non metta in cattiva luce le ottime perizie di Ezio Denti in questo processo.

Nautilina ha detto...

Giusto, Antrag, perché questa polemica sa di strategia diversiva.
Dal poco che ho letto, la domanda di appello contiene valutazioni piuttosto dure sul processo in primo grado.
Allora mi sorge il sospetto che possa far comodo sollevare problemi del genere, anzi qualunque cavillo sarebbe utile pur di delegittimare un pool difensivo tanto anomalo da permettersi contestazioni così insolite e sgradite. Insomma, non c'è solo Bossetti guerriero e rompi....., anche i suoi difensori non scherzano!

Dobbiamo parlare di fatti processuali? Lo farei con piacere, se avessi informazioni sicure e complete.
So che Ezio Denti ha scoperto che l'orario delle telecamere andava ricalcolato ( per questo non serve una laurea in ingegneria, solo tanto impegno e acume investigativo).
Sull'autocarro non ho le idee chiarissime, non mi risulta però che i rilievi di Denti siano stati smontati dall'accusa, come sostengono i colpevolisti.
Non avendo assistito all'udienza, di più non posso dire.
Né mi fido di chi racconta di averci assistito e poi non fa altro che riportare le sue impressioni personali, perché una stessa scena può essere interpretata in modi diametralmente opposti da due persone diverse.
Potrei capire meglio se avessi da leggere i verbali dell'udienza. :D

Paolo A ha detto...

Che Denti fosse un ingegnere sulla carta me ne ero accorto da tanto, almeno ingegnere come si intende in Italia, cioè una specie di tuttologo della tecnica, in quanto il programma Autocad, da quello che mi è parso capire, è una scoperta abbastanza recente di Ezio Denti; io che non sono ingegnere conosco il programma da tanto tempo, forse da più di venti anni in quanto l'ho sempre sentito nominare dai mie amici che non sono ingegneri ma geometri geologi e altro, anche io ho usato programmi di cad, anche Autocad, per aprire file in formato DWG per calcolare distanze e aree.

Tuttavia credo che il titolo di studio vantato da Denti non sia necessario per esercitare la professione di investigatore privato, ne quello di perito balistico, in quanto in un processo famoso, quello per l'omicidio di Marta Russo, uno dei periti aveva il titolo di geometra e siccome la perizia andava contro quello che erano le tesi dell'accusa, il procuratore Ormanni ogni volta che si rivolgeva al perito in questione lo chiamava geometra proprio per svilirne la figura professionale, non sapendo quel pezzo di ignorante che proprio i geometri nonché gli ingegneri civili sono le figure professionali più adatte per calcolare traiettorie distanze e quote in quanto si occupano abitualmente di calcolo topografico.

Comunque Denti nello studio delle dimensioni del furgone si è avvalso della collaborazione di un architetto.

Paolo A ha detto...

E poi vogliamo parlare dei titoli del consulente dell'accusa per quanto riguarda il traffico telefonico, figura professionale basata su conoscenze empiriche, imprecise e approssimative e come si dice laureato all'università della vita.

Anonimo ha detto...

Per tutti


ho guardato di nuovo e ancora e ancora l'esibizione del titolo con il fermo immagine in tv....fatelo anche voi
et voilà .....no dai non ci posso credere .........INGEGNIEUR non si può sentire....
si dice INGENIEUR!!!!
ma questa fantomatica università, diplomificio, istituto tecnico o quant'altro se insegna come scrive i titoli c'è da stare freschi .....ma sottozero !
per dirla in frifurghese : che figura di merda!

Anonimo ha detto...

Quindi la sintesi è che un povero geometra ha smerdato l'accusa?
Haddock

Anonimo ha detto...

La figura di merda è' del sedicente ingegnieur ( sic!) Ezio Denti .

Anonimo ha detto...

Su dai, non scherziamo. Non ho bisogno di raccontare cavolate, se ho una laurea, significa che ho una laurea. Se ho bisogno di un qualunque pezzo di carta per aiutarmi nella professione che mi sono scelto, é facile trovare una istituzione che mi aiuti ad ottenerlo. Io sono laureato alla Cattolica di Milano in Scienze Politiche, quando vi era ancora Miglio. Lavorando, mi sono dilettato a laurearmi a Urbino in Sociologia. Così, per mantenere il cervello allenato. Sapete quanto vale la laurea a Urbino? Nulla. Un corso scadente. Sapete quanto vale una triennale a Friburgo? Il vuoto assoluto.
Ora, tornando al caso B., meglio sarebbe levarsi dalla testa che quel DNA non fosse analizzabile: sono balle, gli studi cui vi riferite sono esigui, di dubbia scientificità, si contano sulle dita di una mano,e a causa di ciò neppure citati (a ragione) dalla difesa. Le ipotesi di sintetizzazione di DNA da parte di eventuali (ma poi chi?) depistatori che proteggono poteri forti (ma quali?), pura fantascienza. Quella della provincia di Bergamo é uno dei maggiori centri di spaccio di cocaina nell'Italia del Nord, lavoro "nero o cosiddetto sommerso" pienamente accettato. Procura, carabinieri e polizia : tra suicidi, epurati, allontanati ed inquisiti sembra la fiera del pirla. Quello che hanno fatto a B. é ignobile (colpevole o non colpevole che sia), poiché si é riverberato su famiglia, moglie e figli. Un avvocato difensore un poco meno "Hillary" si sarebbe divertito con almeno tre denunce, ad essere buoni, di cui una penale. E gli avvocati che sono qui sul forum dovrebbero saperlo. Ora, le indagini non sono neppure iniziate: per vizi formali, può esservi novatio, certo, ma a me interessa Y. E di Y. non si sa nulla: sicuri dovesse partecipare ad una gara???? Sicurisicuri????

Accogliendo la richiesta di Dan, firmo.

Nemo

Anonimo ha detto...

Ultima cosa, per equilibrare le posizioni, non per altro. Fare l'avvocato (minuscolo, non siete il Papa), é una degnissima professione. Purtroppo per voi, avete l'impressione di appartenere ad una strana specie di setta: "Gli Infallibili", forse perché gli amerikani fanno piacevoli serie televisive dedicate alla vostra professione? Stop, e piedi a terra: se si tratta di commentare una sentenza, o l'iter formale di un processo, mi sembra chiaro che avete tutti gli strumenti per poter efficacemente argomentare. Per il resto, appartenete alla razza umana (non esiste la razza degli avvocati, se non nel vostro cranio). Avete strumenti formali, altri dispongono di strumenti diversi: dipende da che tipo di alimento avete dato al cervello. Così, buon codice civile e penale a tutti.

Nemo

Guglielma Vaccaro ha detto...

Nemo è infallibile, ma essere mollati da una difesa non è esattamente garanzia di professionalità...chi ha scritto che Denti non ha mai lavorato per Giosuè Ruotolo?

http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2016/11/19/news/indagato-denti-era-consulente-di-giosue-1.14435918

Comunque, chiariamo una volta per tutte: come consulente di parte si può prendere anche il proprio vicino di casa con la terza media, il problema è se il vicino A PROCESSO mentre depone fa verbalizzare che ha un MASTER di XII livello conseguito all'Università di Topolinia.

La Procura contesta questo, non altro; lo fa per vendicarsi del casino mediatico scatenato dalla difesa? Di sicuro, il problema è che Denti si è messo nella condizione di farsi attaccare.

Anonimo ha detto...

Mah sembra che le cose non stiano proprio come dici Gugly.
Leggi se hai tempo questo link:

http://www.ildelitto.it/index.php/it/144-5-caso-yara-carte-fasulle-e-bavagli-di-stato-infondate-le-accuse-contro-l-investigatore

Topolino

Guglielma Vaccaro ha detto...

Capirai! Hai pescato la fonte più oggettiva possibile, un tizio che va dicendo da anni che gli cassano le notizie esplosive sul caso...

Guglielma Vaccaro ha detto...

Purtroppo quel comunicato mi lascia molto perplessa: troppo colloquiale il tono, troppo riferimento alla polemica specifica...e poi non dovrebbe essere in francese e riportare anno, luogo e data del conseguimento della laurea? E come mai Denti non viene appellato col titolo di Ingegnere?

Ivana ha detto...

Le ipotesi di sintetizzazione di DNA da parte di eventuali (ma poi chi?) depistatori che proteggono poteri forti (ma quali?), pura fantascienza.

Credo che in molti ci possa essere il dubbio (o il timore?) (espresso, o non palesato!) di un eventuale complotto di Stato (per cementare l’importanza della Banca Dati del DNA creando sicurezza nel popolo); perché non effettuare il test di metilazione, per poter RIDICOLIZZARE una simile preoccupazione e tranquillizzare gli animi?!
Inoltre, come continuo a sostenere, il RIGORE scientifico stesso imporrebbe la controprova specifica sull’autenticità di quel determinato profilo genetico.
Se la Difesa non chiederà, COME PARE FINORA, tale controprova, ne dedurrò che anche la Difesa stessa avrà ritenuto “fantascientifica” (tanto da considerare inutile il test di metilazione!) sia l’ipotesi dell’eventuale complotto di Stato sia ogni altra congettura complottistica.
Mi piacerebbe capire qual è la posizione scientificamente rigorista della Difesa riguardo al DNA: insistere soltanto sulla questione del non ritrovamento del mtDNA di Bossetti? Le basta affermare che quel profilo genetico nucleare è solo un “indizio probabilistico”?
Che cosa intendiamo per “rigore”?
Per me “rigore” non è il formalismo esasperato e non è dare concetti “nudi” senza motivazioni storiche, spiegazioni epistemologiche e, perché no, SOCIALI o altro.
Vorrei capire qual è, per i genetisti della Difesa, dell’Accusa e delle Parti Civili, il loro concetto di “rigore scientifico”.


antrag ha detto...

@ gugly che si appiglia a tutto

Se uno legge che l'ing. antrag ha conseguito la laurea in ingegneria aeronautica con lode potrebbe intendere che si tratti di una seconda laurea.

Se invece si legge che il sig. antrag ha conseguito la laurea ... si fa esplicito riferimento alle richieste di chiarimento.

antrag ha detto...

@ Ivana

E il rigore non è nemmeno recitare termini reboanti con sussiego:
" Haaannnnno trovaaatooo il SUO Diiiiieeeeennnnaaaaa!"

PINO ha detto...

IVANA
ct): "Vorrei capire qual è, per i genetisti della Difesa, dell’Accusa e delle Parti Civili, il loro concetto di “rigore scientifico”.

La tua richiesta, assai pertinente, ma di tono che rasenta quello in uso nei processi della SS. Inquisizione:-) (simpatica definizione adottata, spesso e su misura, da Tummolo) non credo che avrà mai risposta, per ragioni che ti lascio immaginare.
Condivido, comunque, la tua constatazione:
"Se la Difesa non chiederà, COME PARE FINORA, tale controprova, ne dedurrò che anche la Difesa stessa avrà ritenuto “fantascientifica” (tanto da considerare inutile il test di metilazione!) sia l’ipotesi dell’eventuale complotto di Stato sia ogni altra congettura complottistica.
ma spero proprio che non si avveri, per non rivedere, con un altro punto di vista, tutto quanto desunto, a tal proposito, dal caso in esame.
Non sarebbe male, però, attendere di conoscere interamente, il contenuto del fascicolo d'appello.














Ivana ha detto...

Antrag, per essere rigorosi bisognerebbe, a mio avviso, POTER dire che è stato trovato il nDNA di Bossetti, profilo genetico che HA (oppure NON HA) resistito alla controprova specifica sulla sua autenticità.

Pino, credevo che l’uso del condizionale “vorrei” e la mancanza del punto esclamativo finale rivelassero soltanto la mia semplice curiosità di conoscenza dell’altrui eventuale modo di definire il “rigore scientifico”, avendo espresso chiaramente che cosa intendo io per “rigore “. :-)

Condivido la necessità di attendere di conoscere tutto "il contenuto del fascicolo d’appello".

Bruno ha detto...

Che Denti abbia la laura oppure un semplice diploma, chi potrebbe elencare gli elementi a favore della difesa che ha scoperto. Grazie

Bruno ha detto...

scusate laurea

Vanna ha detto...

Le ultime di Nemo le condivido.
Egli chiude una giornata di interessanti post e ne apre un'altra riprendendo i temi trattati in una sintesi efficace.
Vorrei umilmente tornare sui diplomi di lauree discusse in ogni "dove" e con ogni "come", ricordo che tanti anni fa quando l' Europa, diversa e disunita, era sempre sulla carta geografica con qualche cambiamento.
Ricordo che le nostre università avevano percorsi rigorosamente quadriennali o più per alcune lauree e si usciva preparati anche col minimo.
Ricordo una scuola con regole e poche chiacchiere, poi venne il '68 e gli anni dei fiori, del 18 politico dell'esame di gruppo e si cominciò a parlare di cambiare la formazione scolastica.
Ho insegnato in differenti ordini di studi proprio negli anni dopo i cambiamenti ed ho visto scadere la scuola anno dopo anno: confusione, troppe chiacchiere, troppi insegnanti, troppi documenti, poco tempo per insegnare, tanti progetti anche di Autonomia utili per far fare i fatti propri ai dirigenti, la laurea breve come era all’estero, non più concorsi, ma graduatorie in fasce : il marasma.
In ultimo, gli zaini dei bambini pesano 15 chili al minimo, colmi anche di esercizi in fotocopie da eseguire con le crocette.
40 anni fa con il corso in lingua inglese Cambridge ed un piccolo esame in loco si diveniva laureati in lingue, perché lì così era , con l’ unità europea quel diploma divenne laurea che era altro da quella,in Lingue,italiana che presupponeva degli esami molteplici.
Si voleva rimodernare la scuola, si voleva copiare la scuola del mondo anglosassone pragmatica, tecnicista
con lauree brevi e poco classicista con il risultato che la nostra è divenuta di infimo livello, tra i più bassi del mondo.
E cosa si fa? Si critica uno che va a specializzarsi fuori!
Qualcuno è fuori di testa!
Gli antropologi, i sociologi, studiosi di “ nuove” scienze che nacquero nel sec. XIX, a parte Vico e qualche illuminista del sec. precedente, quali studi universitari frequentarono?
Di certo hanno lavorato sul campo mettendo la materia grigia in movimento.
Pensate che non abbiano prodotto nulla di qualificato?
Hanno iniziato dalle piste poi battute e seguite poi da altri
Quindi lo studio del Denti ha seguito discipline nuove, le ha applicate per dimostrare la bufala del furgone che era lì a quell’ora, montata ad hoc per avere uno straccio di prova.
Solo per quello dovrebbe essere riconosciuto il suo valore altro che il pezzo di carta che, infatti, pare che non conti più nulla se i nostri giovani si girano i pollici nonostante la laurea, i master, l’Erasmus e la conoscenza almeno di una lingua straniera e vanno all'estero a lavare piatti e a servire nelle pizzerie, per rendersi un po' autonomi.
Anche chi sta alla giuria popolare dovrebbe avere una laurea specifica e non pescato a casaccio, è stato già detto qui.
E’ soltanto una vile e bassa manovra di distruggere l’elaborazione di Denti che annienta la loro prova farlocca.
Non conta la laurea in questo caso, conta ciò che lui ha relazionato secondo un percorso di studio preciso che lo ha portato a quel risultato, non è che siccome non ha una laurea con i timbri e le nomenclature rigorose ciò che ha prodotto valga meno.
Dovrebbero solo vergognarsi per non aver tenuto conto di quello studio e questa è la prova regina di come hanno condotto la loro condanna nei confronti di un colpevole reso tale da un insieme di coordinate inventate.

Biologo ha detto...

Ci siamo fatti tutti coinvolgere un po' troppo dalla discussione su questo diploma bislacco (o probabile laurea fasulla) di Denti perdendo di vista fatti fondamentali che ancora richiedono spiegazioni. Rimangono irrisolte ancora molte domande, eccone alcune per esempio:

1) Di chi è il DNA mitocondriale R0a?

2) Come e perchè il corpo è arrivato in quel campo di Chignolo?

3) Dove sono stati praticati gli strani tagli sul corpo? In un furgone angusto ma dal parabrezza gigante che espone tutto ciò che avviene dentro, al buio del campo di Chignolo o in qualche altro luogo?

4) Quali sono le prove per sostenere che la piccola Yara ha lasciato la palestra autonomamente?

5) Se ha lasciato la palestra da sola e i cani molecolari hanno tracciato un percorso che passa davanti alle telecamere Polynt, allora in quel tratto non poteva essere a piedi altrimenti sarebbe stata ripresa. Come si spiega quindi che il furgone di Massimo Bossetti, su cui sarebbe dovuta essere la piccola vittima, nell'ultimo passaggio ripreso dalle telecamere viaggia nel senso di marcia contrario a quello percorso della piccola Yara?

6) Perché il telefono è stato fatto sparire mentre la SIM è stata riposta accuratamente nella tasca?

Guglielma Vaccaro ha detto...

E' ovvio che il problema di Denti travolge la difesa...qualcuno ha visto Camporini?

Vanna ha detto...

Ottime domande Biologo!
Alle quali bisognerebbe aggiungere: perché scegliere Y?
Cosa aveva di particolare o fu scelta a caso?
Perché scegliere proprio MGB quando potevano scegliere un qualsiasi lavoratore straniero tornato a casa sua?
Perché Fikri si richiama e poi scompare dal caso?
Perché farla ritrovare per caso dopo tre mesi con il corpo parzialmente in uno stato in quattro diverse condizioni: corificato-mummificato-scheletrito-in avanzato stato di decomposizione?
Perché caricare quel dna di accusa e non dare importanza ad altri dna?
Perché Alfano annunciò l'arresto di B., probabile assassino di Y?

Vanna ha detto...

...continuo...
antrag il 15 nov. 0re 10,50 ha scritto...
"Il registratore e il nastro contenuto potevano contenere la causa scatenante?
Si è mai parlato di questo?"

Non si è mai parlato, il mondo della palestra è stato indagato al borotalco.

Vanna ha detto...

Questa è bella!
No, è pietosa e fa rabbrividire.
Il problema Denti travolge la difesa!
Travolge chi ha voluto condannare altro che!
Inverecondo questo modo di alterare i fatti.
Di cosa la difesa dovrebbe vergognarsi di aver difeso, creduto nel suo assistito?
Denti ha fatto un eccellente lavoro dimostrando la falsità di quei video.
Camporini altrettanto!
Almeno hanno creduto ai valori del loro mandato che era quello di fare giustizia.
La condanna non ha fatto giustizia né per B, né per Y, né per le loro famiglie.

Nautilina ha detto...

@ Vanna e Antrag
Registratore e nastro? Non ne ho mai sentito parlare, quale sarebbe?

PINO ha detto...

BIOLOGO
4)" Quali sono le prove per sostenere che la piccola Yara ha lasciato la palestra autonomamente?
E' la domanda, caro Biologo, intorno alla quale formulai teorie, di cui trovai altri conforti ascoltando quelle di Amaro, ma, la stessa, contrastava con la presenza di dna attribuito a MGB, sugli indumenti della vittima.
La prima, sembra più verosimile della seconda, secondo personali ragionamenti. E allora?
Un blog non è un tribunale, per cui tutte le nostre considerazioni restano, appunto, solo tali.
Tutte le nostre ipotesi, ivi comprese quelle scientifiche (che valuto un po più che ipotesi), da te, elaborate assieme a Tommy ed Annika, restano chiusi nella stessa dimensione virtuale che ne ha visto la nascita.
Unica consolazione è quella di aver agito per una verità che... bisogna riconoscerlo, resta ancora lontana.

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