martedì 18 ottobre 2016

Motivando la sentenza Bossetti: Alla fine la montagna partorì un topolino...



Alla fine la montagna ha partorito il topolino.

Un lungo processo di primo grado, durato un anno con decine di udienze e decine di testimoni, tecnici e non, ha prodotto una motivazione particolarmente scarna se confrontata con quelle dei processi mediatici di pari durata degli ultimi anni. Centocinquantatre pagine che dovrebbero contenere la verità su di un delitto che ha visto indagini lunghe, complesse e costose, come poche altre.

Sicuramente essa pretende di stabilire una verità giudiziaria, che questa abbia poi anche qualche parentela con quella storica è un altro discorso. D’altra parte la relativamente succinta motivazione fa quello che deve fare, e lo fa piuttosto bene una volta che si accettino gli assiomi che essa stabilisce.

In effetti quello dell’omicidio di Yara Gambirasio può essere letto e ricostruito come un caso molto semplice: non c’è alcun bisogno di elefantiache motivazioni (come per il caso Scazzi) che cuciano assieme una miriade di tempistiche e di testimonianze, alcune delle quali pure oniriche, senza il supporto di alcuna concreta prova scientifica. 

Il caso Gambirasio è semplicissimo una volta che si prenda per buono quel DNA nucleare attribuito all'imputato, che si trovi qualche giustificazione più o meno credibile (almeno in termini di probabilità) per l’assenza del relativo mitocondriale, che si aggiunga tanto per far scena, a mo’ di parco condimento, qualche elemento indiziario che senza DNA sarebbe assolutamente inutile (fibre, polveri, microsfere e ricerche sul pc) ed infine che si ignori o si trascuri con un’alzata di spalle tutto quello che stonerebbe con la facile e semplice verità giudiziaria così felicemente trovata.

Paradossalmente, però, questa è una sentenza essenzialmente onesta, almeno in un certo senso, ed è onesta perché dice una verità sostanziale: noi condanniamo perché c’è quel DNA nucleare anche se non sappiamo come sia veramente andata. Non pretendiamo di rispondere ad alcuni dubbi o di far luce su aree grigie (DNA della Brena, Hacking Team, tanto per fare qualche esempio), vi diciamo semplicemente che noi condanniamo perché c’è quel DNA.

E tutto il resto è noia.

La Corte d’Assise presieduta dalla giudice Bertoja è talmente innamorata di quel DNA nucleare da commettere addirittura quello che per me è un autentico errore giuridico, ovvero classificare tale DNA come prova diretta (non indiziaria) della colpevolezza di Bossetti.

Ma ne discuteremo dettagliatamente più avanti, come discuteremo tutto il contenuto di questa motivazione, che se non altro, rispetto a tante altre, è caratterizzata da un linguaggio abbastanza semplice, che ne facilita la lettura.

Nel corso dell’esposizione utilizzerò talvolta il nome della Presidente della Corte, Antonella Bertoja, come sinonimo della motivazione e dei giudicanti nel loro insieme.

4.580 commenti:

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Biologo ha detto...

@Anonimo

-scrive: Dovremmo mettere da parte la classica ricerca investigativa, che per secoli ha consegnato alla Giustizia ogni specie di delinquente?

Questo non lo affermo affatto.
Anzi proprio perchè bisognerebbe basarsi su una seria ricerca investigativa non si possono prendere per buone le indicazioni prive di fondamento.
Si sta parlando di persone che da casa propria dicono di sognare, sentire, o avere visioni, mica di testimoni che raccontano fatti a cui dicono di aver assistito di persona.

Ad esempio c'è una grossa differenza tra un sensitivo e un Torraco o un Tironi.
Credo sia sempre il caso di approfondire con la massima attenzione i fatti descritti da testimoni come quelli che dicono di essere stati in via Rampinelli, ma allo stesso tempo non penso sia il caso di dare peso a qualcosa che un sensitivo dice di aver visto nella propria testa mentre era a casa sua a centinaia di chilometri dai luoghi in cui i fatti sono avvenuti.

Gilberto ha detto...

La strana coincidenza è quel nome GUERINONI che compare in casa Gambirasio e poi come padre (immaginario?) di Massimo Bossetti. Ma a nessuno viene in mente che è proprio lì che qualcosa non torna? È vero il mondo è piccolo, ma qui (lì) è davvero troppo piccolo. Più che sensitivi sembra trattarsi di regia. D’altro canto una spesa colossale deve trovare proprio come in un film comparse, protagonisti e perfino il classico corollario di medium spiritisti e paranormali…

Biologo ha detto...

@Gilberto

A proposito del Guerinoni in casa Gambirasio, un'altra cosa interessante è come sono arrivati a quel DNA: prelevato ai frequentatori di un locale a 10 km di distanza.

Si è finiti in una discoteca a 10 km a pochi metri dal corpo della piccola vittima per ritornare al punto di partenza, tra le quattro mura in cui quel piccolo corpo viveva ogni giorno...

Anonimo ha detto...

Biologo
Non tergiversare.
Dicevo che tu e TommyS state dando troppa importanza al dna, di cui abbiamo discusso la sua validità, e visto gli effetti.
Sostenere, di proposito, questa tesi a spese dell'ivestigazione, che può risultare inefficace o scarsa, proprio come le pretese prove di una scienza ancora sulla via della rettifica.
E non mischiare le chiacchiere del popolino, con la esistenza di veri chiaroveggenti, come ha sostenuto Pino, che si sono tenuti ben lontani da questo caso.
Avete tenuto, fin'ora banco, ma cercate di non pontificare continuamente. Siate più modesti nel sentenziare.
La biologia non è tutto nella vita.
fr.
p.s. Non sono "anonimo". Io firmo i miei post, proprio come te!

TommyS. ha detto...

Biologo

Ben lungi da me entrare in polemica con te, visto che mi sembra siamo entrambi alquanto allineati sulle considerazioni relative al DNA di Ignoto1 ed all'innocenza di Bossetti.

Ma mi sembra di aver sufficientemente chiarito che per me quell'utente Mia era tutt'altro che una sensitiva sebbene dichiarasse di aver "visto" quelle cose. Per cui interpretare quanto da me scritto discutendo dei "sensitivi" in generale e soprattutto di quelli che hanno influenzato queste indagini è scorretto.

Ma in ogni caso lo ripeto: o quell'utente (che per quanto possiamo saperne poteva anche essere un uomo) era in possesso di informazioni genuine sulla sorte di Yara o era qualcuno che voleva appositamente depistare. E l'altro utente, Paolo, che non ha mai dichiarato di essere dotato di poteri di alcun tipo ma di essere semplicemente coinvolto nelle ricerche, lo aveva capito benissimo. Per quanto ne sappiamo noi non vi è stato un seguito ufficiale alle segnalazioni di Mia, ma quel Paolo mi sembrava sufficientemente motivato da proseguire di propria iniziativa anche nel caso le autorità non avessero voluto ascoltarlo.

Il problema però è che solitamente i mitomani o chi vuole depistare non si rivolge ad un forum od ad una pagina di commenti, ma, magari in forma anonima, si rivolge o agli inquirenti o ai media sperando di avere un risalto particolare e di sentire parlare di se. In uno dei suoi ultimi commenti questa Mia inoltre scrive:
Dato che mi sembri una persona con la testa sul collo, saprai che quanto ci scriviamo è sicuramente arrivato agli inquirenti.

Per cui personalmente continuo a pensare che questo fosse lo scopo dei suoi interventi, cioé che le sue "visioni" o meglio "soffiate" arrivassero agli inquirenti senza doversi esporre di persona. Da evidenziare inoltre che altri suoi presunti "colleghi" non si erano fatti scrupolo di proporsi a Carabinieri e Polizia

http://www.lastampa.it/2011/01/05/italia/cronache/trecento-medium-in-cerca-di-yara-vxR0xOgxfH4j5SGLLiTCNK/pagina.html

Di ricerche sul greto del Brembo se ne è avuta notizia in più occasioni, ma una che potrebbe essere collegata alle "visioni" di Mia è la velina dell'ANSA del 18.12.2010:

(ANSA) - BREMBATE SOPRA (BERGAMO), 18 DIC - Sono proseguite anche in due cave inerti di ghiaia, lungo il fiume Brembo, le ricerche di Yara Gambirasio, la ragazza scomparsa da Brembate Sopra ormai da tre settimane.
Volontari della protezione civile e carabinieri, con l'aiuto dei cani, stamani hanno setacciato il parco Caglioni a Roncola di Treviolo, ad alcuni chilometri da Brembate. Poi si sono diretti verso una zona di cave sempre nei pressi di Brembate, percorrendo gli argini del fiume Brembo. (ANSA).


Chiaramente se avessero trovato il corpo nel punto indicato da Mia la vicenda avrebbe avuto ben altri sviluppi. Ma era il 18.12.2010 e le indicazioni erano di una settimana prima. Per cui tutto può essere e nulla può escludersi.

Biologo ha detto...

@Anonimo

-scrive: Non tergiversare. Dicevo che tu e TommyS state dando troppa importanza al dna, di cui abbiamo discusso la sua validità, e visto gli effetti.

I miei commenti in questo sito sono numerosi, e dubito che tu li abbia letti visto che ti è sfuggito che sono proprio io il primo ad aver messo in discussione l'importanza del DNA in questa vicenda.

TommyS. ha detto...

Biologo

Poi calcolate anche solo approssimativamente la probabilità che un omicidio e un suicidio di due Gambirasio possano avvenire ad un giorno di distanza (cioè con 2 giorni possibili su 365)...

Ma tu sei convinto che Pierluigi Gambirasio si sia suicidato?

Io piuttosto parlerei delle probabilità che l'omicidio di due Gambirasio, non imparentati tra di loro (ma la mano sul fuoco non la metterei proprio) possa avvenire ad un solo giorno e 15 km scarsi di distanza.

Dudu' ha detto...

Biologo
Credo di non essermi spiegata bene.
Ci riprovo,e spero di non annoiare nessuno.
Noi tutti abbiamo scoperto solo con il dibattimento che il furgone del custode non era stato controllato.
Ora,se è stata perquisita la casa del custode significa c'era un mandato firmato dalla procura,se è stato messo sotto intercettazione c'era il mandato.
A tutti gli effetti era un sospettato interrogato varie volte che ha fornito più alibi e ha mentito,lo si troverà poi transitare nei video in orari incompatibili con il suo alibi, perchè non controlli i furgoni che utilizza?
A prescindere da Bossetti che arriva 4 anni dopo,per escluderlo dalle indagini in qualità di sospettato lo devi,non solo monitorare con le intercettazioni, ma devi verificare gli alibi,controllare dove abita, se ha una seconda casa, i percorsi che fece,verifichi se chi stava con lui eventualmente ha offerto un valito alibi e se, furgoni vari (magari aveva l'assicurazione con la scatola nera che registra i percorsi (vuoi mai delle volte) non portano a dna della scomparsa,puoi tranquillamente escluderlo dalle indagini. Questo dovrebbe essere un indagine seria sul sospettato di turno, se non lo si fà a 360° si stà lavorando male.
Bossetti,il suo autocarro nel mio ragionamento non centra. Semplicemente si è indagato male, o qualche pacca sulle spalle può accomodare tutto,non sarebbe la prima ne l'ultima volta che accade,magari sono leggende metropolitane eh ;-).

Vanna ha detto...

Biologo, ognuno ha il suo metodo di avvicinarsi al fatti.
Ognuno ha la sua lettura dei fatti in base a dei dati.
I dati possono essere rilevati con modalità differenti.
Non si è perduto tempo a dare attenzione a quel link, non lo credo proprio.
Come scrive Nautilina: …“Comunque non c'è da meravigliarsi: la vicenda è una super collezione di coincidenze, alcune delle quali veramente inquietanti.
Se voi che siete più esperti di me conoscete altri casi simili, ditelo...non so, a me questo sembra fuori dal normale in tutto.”
Antonio Giangrande ha scritto un bel trattato sul mondo che potrebbe star dietro a questa vicenda: nomi, cognomi e compagnia bella.
In due giorni viene suicidato un Gambirasio e sparisce una Gambirasio, non è certamente una coincidenza visto che quel cognome non è affollato.
Calcolando le percentuali del cognome e del resto che dici tu dove si dovrebbe arrivare?
Partendo solo dalla notizia del Gambirasio, vedi bene che il discorso si arricchirebbe di analisi sociali, di controlli nel territorio sul commercio e uso di sostanze, di economie, di costruzioni, di commerci, di lavori.
Di connivenze tra i vari e differenti poteri, il campo si allargherebbe a dismisura, ed è un campo mooolto protetto, ti garantisco che, quasi quasi, è più affidabile quello dei sensitivi perché più conosciuto e più aperto e libero di esprimere dissenso o accordo.

In definitiva non ho ben capito, a parte la non considerazione dei sensitivi, cosa in realtà intendi proporre, siamo qui in attesa.

Posto i seguenti link, forse sono uguali ai tuoi.

http://www.bergamonews.it/provincia/articolo.php?id=40390
http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2011/04_aprile/13/carabiniere_si_sparo_indagine_per_istigazione_a_suicidio,29173030.html

Paolo A ha detto...

Talvolta le coincidenze avvengono e basta, pensare di collegare il suicidio di un carabiniere il cui cognome è Gambirasio, avvenuto in caserma se non sbaglio, con la scomparsa e l'omicidio di una ragazzina che portava lo stesso cognome, mi pare quantomeno improbabile se non totalmente campato per aria.

Semmai ipotizzo che tra il delitto di Sara Scazzi e quello di Yara vi sia una sorta collegamento, non certo però quello di una banda di assassini che agisce in lungo e in largo per la penisola, ma quella che l'assassino di Yara abbia tratto ispirazione dall'omicidio di Sara Scazzi e abbia voluto compiere il delitto per un qualche motivo che per ora non si conosce, vi ricordo che in quel periodo fu data grandissima rilevanza mediatica al caso Scazzi.

Su Mia Grazini la penso esattamente come TommyS, credo che Mia sia qualcuno in possesso di informazioni dirette, forse alcune sono sue deduzioni, ma quando indica il luogo dove Yara sarebbe stata tenuta segregata dimostra a mio avviso una conoscenza diretta di Brembate S, tuttavia questo non significa che il luogo dove è stata tenuta Yara sia proprio quello, ma abbia voluto indicare il soggetto che aveva a disposizione quella casa.

Che Mia dimostri una conoscenza delle vie lo dimostra anche il fatto che dice una cosa molto precisa, 10/12/2010: "Comunque ormai siamo in ballo, al di là delle percezioni in via delle Rose ci dovrebbe essere una ditta di autotrasporti, il gergo di cui parlavo potrebbe essere anche quello utilizzato da un camionista."

Ed effettivamente vi è una ditta di autotrasporti ma questo lo sa per conoscenza diretta, infatti dice "a di la delle percezioni".

Mia viveva e forse vive tuttora la vicino, forse proprio in via delle Rose.


Comunque tra i sensitivi che commentano ce ne sarebbero anche altri molto interessanti.


Gilberto ha detto...

@Paolo A
Oggi con Google map si può ciurlare nel manico come si vuole. Ho come l'impressione che la digressione sul paranormale porti solo in un vicolo cieco. Ripropongo invece per l'ennesiama volta di approfondire il discorso sulla paternità. Sono persuaso che la signora Arzuffi abbia sempre detto il vero e senza bisogno di scomodare la genetica molecolare sia possibile dimostrare che Bossetti non può essere figlio di Guerinoni (crollerebbe tutto il teorema). Dalle caratteristiche fisiche (che si potrebbero conoscere) si può evincere se una paternità è plausibile oppure se è inverosimile. Il discorso sui medium e i sensitivi mi sembra davvero non porti a nulla.

Nautilina ha detto...

Dudù,
se non altro è una dimostrazione in più che le fibre trovate sui vestiti di Yara potevano provenire da altri automezzi, non solo da quello di Bossetti. Quindi la prova delle fibre perde un bel po' di valore.

E' interessante anche quello che ha detto ieri il dott. Capra a RadioCusano Campus, riguardo al DNA: anche se parlava delle differenze tra il caso Poggi e quello Gambirasio, la conclusione è condivisibile in entrambi i processi.

http://www.tag24.it/165893-caso-chiara-poggi-capra/

"... In ogni caso il dna, di per sé, non può essere la prova da sola della colpevolezza di un soggetto. Il dna, per sua stessa natura, è una molecola altamente trasferibile. La presenza del dna di una persona su una vittima non può far dire automaticamente che quella persona l’abbia toccata. Il dna si può trasferire anche tramite terzi, proprio per le sue caratteristiche”.

Se lo dice lui, ci possiamo credere...

Ma allora il famoso "DNA nelle mutande", terribile mantra con cui i colpevolisti tappano la bocca a tutti, si sgonfia come un palloncino.
Perché malgrado tanti preconcetti, il DNA di Ignoto 1 non è stato deposto sugli slip della povera bambina, ma si trovava vicino a un taglio dei leggings e da lì è passato agli indumenti sottostanti, forse tramite la pioggia.
Se si va a leggere le motivazioni, i campioni che contengono DNA di Ignoto 1 in tutto sono 18, 16 sugli slip e due sui leggings.
I numeri ingannano, non ci sono chissà quante macchie di Ignoto sui vestiti di Yara, anzi, ce ne sono poche, tutte concentrate in quell'unica zona. Una sui leggings, da cui si sono estratti due campioni, e una allargata sugli slip suddivisa in sedici parti microscopiche.

Il DNA si è detto che proveniva dai leggings attraverso un taglio.
Cosa voglio dire? Ci arrivo subito: il taglio non è stato dato sul davanti, bensì all'altezza di un gluteo/fianco. Cioè in un punto dei pantaloni che poteva appoggiarsi ovunque e captare DNA di estranei, per trasferimento e non solo per contatto diretto.
Quindi come si può escludere con tanta certezza che la traccia sui leggings sia stata raccolta inconsapevolmente da Yara, sedendosi magari sull'autobus o in palestra?
Lo scoglio è la durata, tre mesi sembrano davvero eccessivi per un DNA da trasferimento.
D'altra parte non si scappa: se quello della maestra Brena (da contatto)è potuto resistere tre mesi sotto l'acqua, evidentemente sarà potuto succedere lo stesso anche a quello di Bossetti che pur essendo più delicato si trovava protetto sotto i leggings e il giubbotto.
Oppure i due DNA non risalgono al 26 novembre.
O ancora, non sono rimasti tre mesi nel campo di Chignolo perché il corpo di Yara fino a febbraio era nascosto altrove, cosicché si spiega la maggiore conservazione di entrambi.

Nautilina ha detto...

Certo, se poi il DNA non è neppure di Bossetti, cade completamente l'accusa contro di lui, però questo temo sia più difficile da dimostrare.

Gilberto, ammiro la tua immensa perseveranza! Che razza di errore marchiano poteva condurre gli inquirenti a scambiare Ignoto 1 per Bossetti? Non so se errore c'è stato, posso soltanto sperare per lui che lo trovino e anche in fretta.

Gilberto ha detto...

Vedi Nautilina
Da sempre i figli assomigliano ai genitori. E' la genetica classica. Statura, forma del viso, colore degli occhi e dei capelli ecc.ecc. Ma nessuno si rende conto che Massimo Bossetti e Giuseppe Guerinoni sono incompatibili come fenotipi? La genetica molecolare spesso è corretta proprio dalla genetica formale che mette in rilievo eventuali errori...

Gilberto ha detto...

Devo dire che nonostante tutto anche qui nel blog che vola controvento persistono pregiudizi e illusioni circa l'infallibilità della scienza. C’è un motivo che imperversa nei media (e non solo) che suona come un mantra: la scienza non sbaglia. La comicità dell’asserto è nella trasformazione della parola scienza in una ipostasi. Ipostatizzare significa attribuire consistenza di realtà a quella che è solo un concetto astratto. La scienza di per sé non può né sbagliare e né azzeccare. Sono le persone reali che falliscono o imbroccano sulla base di procedure rispettate (o non), di ragionamenti consequenziali (o non), di metodologie valide (o non), di una corretta applicazione di strumenti interpretativi (o non)….

Se da due dna A e B di due individui risulta che l’uno è il padre e l’altro il figlio e poi si scopre che uno appartiene a un elefante e l’altro a una zebra si dovrà ammettere che c’è stato un qualche errore o no? Trovo stupefacente che non si sia capito che la signora Arzuffi dice il vero per tutta una serie di motivi che ho già elencato. Davvero il mantra prova scientifica riesce a condizionare a tal punto perfino gli utenti di un blog che vola controvento? Mah... sono stupefatto.


vanna ha detto...

Biologo scrivi alle ore 17,57:
"A proposito del Guerinoni in casa Gambirasio, un'altra cosa interessante è come sono arrivati a quel DNA: prelevato ai frequentatori di un locale a 10 km di distanza.

Si è finiti in una discoteca a 10 km a pochi metri dal corpo della piccola vittima per ritornare al punto di partenza, tra le quattro mura in cui quel piccolo corpo viveva ogni giorno..."

Questo lo condivido, come leggi questa "cosa"?
Quale coincidenza potrebbe esserci tra il dna del locale e quello del francobollo?
Gue. fratello conosceva i Gambirasio?

Io lo leggo come qualcosa di pilotato fin dall'inizio.

Paolo A ha detto...

Gilberto

Ti ricordo che io sono uno dei pochi che pone dei dubbi sull'attribuzione della paternità a Massimo Bossetti, però a questo punto dobbiamo porci delle domande anche noi e cercare di fare un ulteriore passo.

In altre parole se la difesa e i familiari, la madre in primis, non hanno affermato durante il processo che Massimo Bossetti non è figlio di Guerinoni, cosa vuoi che facciamo in queste pagine.

L'ulteriore passo che dico è che se siamo così convinti che la paternità di Massimo Bossetti sia quella legale, allora dobbiamo fare delle ipotesi per spiegare questa anomalia.

Quindi, col rischio di essere spernacchiati, quali sono le ipotesi in campo: inganno, minacce, errore, accordo o cosa altro.

Quale è la tua ipotesi?




Gilberto ha detto...

Paolo A
Non ho la sfera di cristallo come certi sedicenti medium. Non conosco le strategie processuali e non me ne intendo di procedura penale. Non conosco i retroscena di un processo che appare scritto secondo un copione. Presumo che se la signora Arzuffi - che ha più volte detto che Massimo è figlio del padre legale e a processo non ha voluto ribadirlo - sarà stata consigliata dal pool difensivo per motivi che non conosco. Però quello che ‘vedo’ è questo:

1)Non è stata presentata né dalla difesa e né dall’accusa nessuna relazione tecnica firmata da un genetista che Massimo Bossetti non è figlio biologico di Giovanni Bossetti. Semplicemente si dichiara l’esistenza di una prova di paternità in quel di Torino che attesterebbe che l’imputato è figlio di un altro padre (sic). Non sappiamo su quale materiale sia stato effettuato il raffronto e da chi sia firmato il documento. Non sappiamo se gli esami di Torino siano stati fatti con un campione biologico dell’imputato o sul profilo di Bossetti riportato nelle relazioni dell’accusa. Fermo restando che se un documento esiste un tribunale come minimo dovrebbe richiederne l’acquisizione e, in ragione di una neutralità, farne una verifica con una controprova da parte di altro laboratorio.

2)La signora Arzuffi all’epoca del concepimento (in mese invernale) non era vicina di casa di Giuseppe Guerinoni e anzi abitava a una cinquantina di chilometri di distanza dal supposto ‘vero’ padre del muratore

3)La donna ha ribadito in più occasioni di non aver mai avuto una relazione col Guerinoni

4)I fenotipi di Massimo Bossetti e di Giuseppe Guerinoni sono completamente difformi (e è qui che si possono rilevare tutte le discrepanze). La genetica classica, l’ereditarietà mendeliana, ci dice che l'espressione di un gene è il modo in cui il genotipo si traduce nel fenotipo. Al di là delle evidenze fotografiche (che non sono elementi banali come qualcuno crede) si dovrebbe indagare qualsiasi altro elemento (dalla statura, al colore degli occhi e dei capelli ecc. ecc.) che rappresentano degli indizi (quelli sì) di una paternità del tutto impossibile. Non è solo il raffronto tra le fotografie ma qualunque altra caratteristica fisica. Dai caratteri somatici è evidente che mai e poi mai un fenotipo come quello di Bossetti può essere il risultato di un ‘incrocio’ Guerinoni/Arzuffi (a meno di considerare la genetica Mendeliana sull’ereditarietà biologica completamente inattendibile…)

Vanna ha detto...

Paolo A ieri hai detto:
punto 1
" Talvolta le coincidenze avvengono e basta, pensare di collegare il suicidio di un carabiniere il cui cognome è Gambirasio, avvenuto in caserma se non sbaglio, con la scomparsa e l'omicidio di una ragazzina che portava lo stesso cognome, mi pare quantomeno improbabile se non totalmente campato per aria."
punto 2
"Semmai ipotizzo che tra il delitto di Sara Scazzi e quello di Yara vi sia una sorta collegamento, non certo però quello di una banda di assassini che agisce in lungo e in largo per la penisola, ma quella che l'assassino di Yara abbia tratto ispirazione dall'omicidio di Sara Scazzi e abbia voluto compiere il delitto per un qualche motivo che per ora non si conosce, vi ricordo che in quel periodo fu data grandissima rilevanza mediatica al caso Scazzi."

Rispondo al punto 1.
Le coincidenze possono essere casuali, quando sono tante e particolari non sono più casuali ma significative e comunicano informazioni. K.G.Jung ha scritto una Teoria sulle coincidenze significative, hai voglia a smontarla, le coincidenze stanno lì e parlano, smontarle e dire che non ci sono o non hanno significato non porta a nulla, seguirle invece possono raccontarti un mondo.
In questo caso ce ne sono parecchie, inquietanti e indicative di qualcosa che può rimandare a un programma a monte scritto, deciso, aggiornato che dovesse andare così.

punto 2.
Certo che c'è un collegamento tra i due delitti ma non perché c'è "una banda di assassini che gira per la penisola," ma perché ci sono un programma e una strategia per agire a distanza, manipolare persone, fatti, media, secondo uno scopo preciso che interessa il Bel Paese.
Nel calderone s'inserisce anche il caso M. Rea.
Le morti di queste tre donne sono legate dallo stesso filo, hanno lo stesso mistero, in galera probabilmente ci sono innocenti magari, se sono stati, sono stati indotti psicologicamente con "pressioni" a distanza.
I veri colpevoli sono nella stanza dei bottoni di qualche potente congrega che è infiltrata in tutte le maglie del sistema, difatti non si è fatta chiarezza su nessuna delle tre morti, povere persone stanno dentro per futili motivi con altrettanto futili o labili prove.

Ci si può credere o meno, non fa nulla, ma è l'unico modo per spiegare i misteri, le coincidenze, i nomi, le date, i commerci, i fatti, le procedure, le condanne verso solo una tipologia di colpevole tralasciando altro.

Paolo A ha detto...

Vanna

A queste congreghe di assassini non ci credo, ogni caso, specialmente lontano nello spazio come il caso Scazzi e quello Gambirasio sono slegati, non esiste un gruppo di assassini in giro per L'Italia o per l'Europa una sorta di AlQaeda dell'omicidio esoterico.

Ogni caso fa storia a se, semmai sono due le osservazioni che faccio, la prima è che è possibile che il caso Scazzi abbia "acceso" il killer di Yara, un caso quello Scazzi che ha imperversato nei media in lungo e in largo e potrebbe aver dato un imput all'assassino di Yara.

La seconda osservazione è che la giustizia è amministrata in maniera totalmente insufficiente se non criminale; personalmente credo che Stasi, Bossetti, ma anche Olindo e Rosa, e madre e figlia condannate per il caso Scazzi siano innocenti e siano dei prigionieri di questo Stato italiano di merda che consente a suoi funzionari di polizia giudiziaria e ai suoi magistrati di fare strame della giustizia e di violare impunemente anche delle norme che sono scritte chiaramente nei codici.

Purtroppo se non si stabilisce una volta per tutte che quelli che sbagliano per errore grave o per dolo pagano duramente e in modo definitivo, da questa situazione non ne usciamo.

Contro chi utilizza lo Stato per nascondersi e fare le proprie porcate professionali non c'è nessun mezzo per difendersi se non in via astratta, ma hai visto come il sistema abbia difeso Lago dall'accusa contenuta nella denuncia di Bossetti.







Dudu' ha detto...

Biologo
Credo non essermi spiegata bene.
Ci riprovo,spero non annoiare nessuno.
Noi tutti,dal dibattimento, abbiamo saputo del furgone del custode non controllato.
È stata perquisita il palazzetto,la sua casa,intercettato,si era di fronte a un individuo sospetto in quanto non stava dicendo la verità, si sottraeva alla stessa (ricordo che Tironi subì un procedimento).
A tutti gli effetti interrogato varie volte ha fornito più alibi e ha mentito,lo si troverà poi transitare nei video in orari incompatibili, fà di lui un potenziale mentitore,magari una figura secondaria del sequestro? (es.: poteva essere lui avvisare chi di dovere della presenza di Yara in palestra, poteva essere l'occultatore,un testimone che cerca di "oscurarsi",l'aggressore etc.
(perchè non controlli i furgoni,ci sono tracce di Yara?).

Davanti ad un scenario completamente sconosciuto per gli investigatori,tutto era possibile, più di una figura presente in palestra si è contraddetta: il custode si inventa l'alibi,la Brena dice avere visto Y ma poi sempre nello stesso verbale dice che ha saputo da altre che era in palestra, un pianto dirotto notturno non spiegato (citandone solo un fatto,non viene spiegato in quale contesto la stessa entri in contatto con Y,gli esercizi ginnici non si fanno in giacca, ma è verissimo che la contaminazione potrebbe essere avvenuta con le giacche appese vicine negli spogliatoi, la torsione decisamente meno, a meno che non si voglia pensare che dopo aver sputato nella giacca di Yara si sia pulita il naso strofinandoselo ben bene ! minimo si doveva controllare i veicoli di queste persone, o no?
A prescindere da Bossetti che arriva dopo.
Il custode(nel 2010)per escluderlo dalle indagini in qualità di sospettato lo si deveva,non solo monitorare con le intercettazioni, ma verificare alibi,controllare se aveva una seconda casa, i percorsi che fece,verifichi se chi stava con lui eventualmente ha offerto un alibi valido,se, nei furgoni vari ci fosse dna della scomparsa,poi puoi tranquillamente escluderlo.
Questo fà un indagine seria sul sospettato di turno, se non lo si fà a 360° si stà lavorando male.

Avrebbero indagato male,a meno che, qualche pacca sulle spalle accomodò tutto (accomodante per il palazzetto,per i gestori,per i proprietari) in quanto attività pubblica,non sarebbe la prima nè l'ultima volta che succede.(magari sono leggende metropolitane eh ;-).)

Se 5 anni dopo,una difesa si ritrova una indagine di questo tipo nei fascicoli investigativi e viene a conoscenza che il furgone del tal di tali non è stato perquisito è matematico che dirà: ma come, che mi state dicendo,il veicolo del mio cliente non è l'unico che avrebbe potuto inquinare i leggings della vittima, c'erano almeno 10(per dire) veicoli, indipendentemente dall'evento omicidiario, da cui potrebbero essersi trasferite.
Quindi, se tu procura, non hai escluso a tempo debito con precise investigazioni altri scenari ben più pregnanti,come puoi sostenere che solo dal veicolo del mio cliente possa derivare la contaminazione e sia del momento omicidiario?
E a ragione certa, il difensore potrà sollevare che :altri veicolo -non controllati- potrebbero essere la fonte di trasferimento, altri gli autori perchè -tu inquirente-non hai escluso con le tue indagini a 360° altre fonti di derivazione, o altre occasioni di contatto. La difesa sfrutta un vulnus investigativo servito su un piatto d'argento.(a prescindere la contaminazione possa derivare dal momento omicidiario o meno.)
Scrivi : " Appunto, come scrivo nel commento del 20 dicembre 2016 16:48:00, abbiamo cominciato ad interrogarci sui furgoni solo dopo che è stato individuato Massimo ".

Io sostengo altro : mentre i media ci facevano fare incubi con 'sti cavoli di furgoni, in 4 anni di indagine gli inquirenti, pur in presenza di furgoni sospetti da controllare, non ne hanno perquisito manco uno (?).
C'è una bella differenza.

Dudu' ha detto...

Paolo A
"A queste congreghe di assassini non ci credo, ogni caso, specialmente lontano nello spazio come il caso Scazzi e quello Gambirasio sono slegati, non esiste un gruppo di assassini in giro per L'Italia o per l'Europa una sorta di AlQaeda dell'omicidio esoterico."


Su questo ho dei dubbi. Qualche serial killer, nomade diciamo, lo si può davvero escludere?
Ci sono tanti casi irrisolti.

Guarda questo caso, per esempio :

http://www.ilfriuli.it/articolo/Cronaca/Ecco_chi_era_il_mostro_di_Udine/2/156430

Forse sono paure , leggende, ma insieme al mostro di Firenze, c'è del sommerso mai risolto.
Lascia spazio alla creatività? Può essere, ma forse ci sono fatti che è meglio rimangano nel deep anche per le istituzioni.

Ivana ha detto...

Gilberto ha scritto: “La scienza di per sé non può né sbagliare e né azzeccare. Sono le persone reali che falliscono o imbroccano sulla base di procedure rispettate (o non), di ragionamenti consequenziali (o non), di metodologie valide (o non), di una corretta applicazione di strumenti interpretativi (o non)….

Come avevo già detto, ritengo che la scienza possa essere usata per scopi utili e al servizio della ricerca della verità, oppure per scopi egoistici e, in una parola, “pessimi”: sta all’essere umano scegliere …
A mio avviso, se le persone reali falliscono commettendo errori irreparabili, se non rispettano le procedure rigorose, se seguono ragionamenti fallaci, se adottano strumenti inidonei, allora non c'è più "scienza", ma solo "pseudoscienza".

A proposito di risultati scientifici, segnalo un interessante articolo di Piergiorgio Odifreddi:
http://www.piergiorgioodifreddi.it/wp-content/uploads/2015/12/odifreddi5.pdf

OT
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/delitto-roberta-ragusa-il-marito-logli-condannato-a-20-anni_3047495-201602a.shtml

Riguardo a Stasi, personalmente rimango ancora convinta della sua responsabilità (anche se, come ribadisco, sarò pronta ad ammettere un mio eventuale errore di valutazione inerente agli atti processuali da me letti, nel caso l’autorità giudiziaria confermasse i risultati scientifici che, a quanto pare, sono stati messi a disposizione dalla Difesa)

Gilberto ha detto...

Bene Ivana
Mi aspettavo un giudizio caustico sul mio ultimo commento sul caso Bossetti. Invece hai glissato e (forse) mi dai ragione sul tema dell'episteme. Però Ivana qualche volta mi aspetterei un po' più di coraggio. L'atteggiamento prudente, analitico, troppo circostanziato spesso nasconde insicurezza. Perché non provi qualche volta a lasciarti andare anche all'intuizione. Guarda che le grandi scoperte sono nate proprio dal superamento degli schemi consolidati, da quell'estro avventuroso simboleggiato dall'Ulisse dantesco. Che poi il personaggio omerico sia finito all'inferno credo sia solo per la sua modernità, la sua attitudine a percorrere le vie dell'ignoto superando proprio le colonne d'Ercole della logica tradizionale. Ciao

Nautilina ha detto...

Bel commento, Gilberto.
E' un suggerimento che si può estendere a tutti.

Vanna ha detto...

Ciao Duduù e Nautilina,
condivido.
Paolo A mi rispondi: "A queste congreghe di assassini non ci credo, ogni caso, specialmente lontano nello spazio come il caso Scazzi e quello Gambirasio sono slegati, non esiste un gruppo di assassini in giro per L'Italia o per l'Europa una sorta di AlQaeda dell'omicidio esoterico."

Forse non sono stata chiara e ripeto, i casi Scazzi e Gambirasio sono slegati ripeti ed io non insisto, non m'interessa farlo.

Ma che esista " un gruppo di assassini in giro per l'Italia o per l'Europa
una sorta di Al Qaeda dell'omicidio esoterico" lo dici tu ed è un concetto privo di fondamento.

Per uccidere una persona secondo un preciso modo, scopo, Tradizione, non è necessario che qualcuno vada in giro per l'Italia ( l'Europa non so cosa c'entri ma tu la nomini) per farlo. Chi lo vuole, mette in moto forze anche a distanza, che trovano i polli giusti. Lasciamo stare questo discorso poiché mi rendo conto che non solo non si conosce, ma lo si minimizza e lo si esclude facendo il gioco di altri, la verità non viene e non verrà fuori, gli innocenti vengono uccisi e altri innocenti condannati e noi perdiamo tempo.
Ok
Dove eravamo rimasti? Ai Guerinoni e ai Gambirasio, si ricpmincia da loro o dal sempiterno dna?

Vanna ha detto...

Ivana, grazie per l'OT su A. Logli, non lo sapevo.

Anonimo ha detto...

on tutto il rispetto per le congreghe e l'episteme, il pallista muratore prosegue nello scrivere cialtronate:
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/11/21/MASSIMO-BOSSETTI-News-Yara-Gambirasio-verso-il-processo-d-Appello-esagerata-attenzione-mediatica-a-scapito-dell-imputato-Oggi-21-novembre-2016-/734050/
Risparmiate tempo, questa è il massimo della difesa concepita dall'avvocato del povero passerotto disperato.

Ivana ha detto...

Gilberto, non condivido il tuo ultimo commento sul caso Bossetti, ma, come sai, semplicemente lo rispetto.
Preferisco scegliere la razionalità perché non ho quella “marcia in più” per tentare voli che le mie capacità non consentono. Molto spesso mi identifico con Cassandra e capisco come non sia facile essere consapevoli di dire il vero e non essere creduti.
Riguardo all’Ulisse Omerico è esattamente come io NON sono: coraggioso, furbo, falso e ingannatore.
Sono sempre responsabile delle mie azioni, ma non sono audace.
Riguardo all’Ulisse Dantesco vorrei distinguere almeno tre orientamenti:
1) quello che lo vede sotto la luce del ribelle, del Prometeo che viola la legge degli dei per il suo orgoglio
2) quello che lo vede sotto la luce della sua immensa furberia, il cui ultimo consiglio fraudolento conduce lui stesso a morire insieme con i compagni
3) quello che esclude che l’estrema sua impresa sia un peccato di frode e fa di tale “eroe” il simbolo dell’uomo pagano che, per amore di conoscenza, arriva a intravvedere la montagna del Purgatorio e ne fa anche il simbolo dell’insufficienza umana priva dell’aiuto della Fede.
Io sono d’accordo con i sostenitori (quali, per esempio, lo Standford, il Montano e il Padoan) del secondo orientamento, pur conoscendo la non condivisione di altri grandi critici (esempio: Giuseppe Giacalone).

Grazie, Vanna, per la gentilezza.

Vanna ha detto...

Anonimo ha detto...
£on tutto il rispetto per le congreghe e l'episteme, il pallista muratore prosegue nello scrivere cialtronate:
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/11/21/MASSIMO-BOSSETTI-News-Yara-Gambirasio-verso-il-processo-d-Appello-esagerata-attenzione-mediatica-a-scapito-dell-imputato-Oggi-21-novembre-2016-/734050/
Risparmiate tempo, questa è il massimo della difesa concepita dall'avvocato del povero passerotto disperato."

Ti pare che non rispondo, Anonimuccia, mi provochi, ce l'hai con me e con Gilberto, ho aperto il tuo link molto interessante, cosa ti disturberebbe?
Non condividi come si muove l'avvocato?
Mumble, direbbe Topolino, se l'avvocato sta facendo una pessima difesa a te che te ne viene nel rilevarlo? Non sei contenta?
SE invece l'avvocato ti disturba con mosse discutibili, a tuo parere, ma nuove e approfondite, forse anche originali, vuol dire che lo temi in verità.
Disperata mi sembri tu in verità.

Ivana non c'è di che.

Paolo A ha detto...

Vanna

Sei tu che hai scritto:"I veri colpevoli sono nella stanza dei bottoni di qualche potente congrega che è infiltrata in tutte le maglie del sistema, difatti non si è fatta chiarezza su nessuna delle tre morti, povere persone stanno dentro per futili motivi con altrettanto futili o labili prove."

Credo che gli omicidi che indichi siano slegati tra di loro, conosco il caso Gambirasio, ma non conosco il caso Scazzi e quello Rea, però mi pare che non possano essere assolutamente accumunati da nessun elemento se non quello del DNA ballerino nel caso Rea e Gambirasio, ma se indaghi meglio, di questi DNA inverosimili sono disseminati i casi giudiziari.

Ed a proposito di DNA, ieri ho sentito un'intervista di Luca Telesa a Mix 24 sul caso Stasi-Poggi, in poche parole le analisi contenute nella perizia sui reperti sotto le unghie di Chiara, avrebbero dato un riscontro positivo con un soggetto già entrato nell'inchiesta, se non ho capito male non si tratterebbe solo del cromosoma Y, ma anche del cromosoma X, che combinati indicherebbero questo soggetto il cui DNA è stato prelevato da una bottiglietta ed un cucchiaino.


Anonimo ha detto...

complottari, persistete a rompere gli zebedei.

F. ha detto...

Anonimo
Che tu avessi gli "zebedei" al posto delle...bilie non lo sapevamo, poverino!
F.

Anonimo ha detto...

Fate gli spiritosi è ?
Intanto alle prossime millanterie di Salvagni sarete lì a leccargli il culo.

Anonimo ha detto...

prendetevi giacolone nel posteriore

antrag ha detto...

@ Ivana
L'equivoco è questo:
Si rispettano le persone. Il rispetto non è categoria utilizzabile per i giudizi diversi dai nostri, che vanno invece controbattuti civilmente per convincere del contrario l'interlocutore.

Voltaire rispettava i giudizi diversi dai suoi ma investiva i suoi soldi nella tratta degli schiavi...

Vanna ha detto...

Bravo Antrag e l'altro illuminista J.J. Rousseau che col suo "Emilio" è passato alla storia della pedagogia, ebbe numerosi figli dei quali poco si curò...

Vanna ha detto...

Di nuovo si scrive che qui il lecca il cxxo, questa volta all'avvocato della difesa, invece l'anonimuccia-o? pure ha a che fare col cxxo, lei lo usa per parlare.

Anonimo ha detto...

civilmente io ho sempre rispettato minchioni come te e vanna , antrag, dico basta con i commenti.
Auguri.
Buon Natale.

Dudu' ha detto...

Ivana
Cassandra aveva il terzo occhio. Cosa che tu non hai. (Tue testuali affermazioni.)

"Come avevo già detto, ritengo che la scienza possa essere usata per scopi utili e al servizio della ricerca della verità, oppure per scopi egoistici e, in una parola, “pessimi”: sta all’essere umano scegliere …" : di condividerli?

"..A mio avviso, se le persone reali falliscono commettendo errori irreparabili, se non rispettano le procedure rigorose, se seguono ragionamenti fallaci, se adottano strumenti inidonei, allora non c'è più "scienza", ma solo "pseudoscienza"."

Già pseudo ..che condanna e accetti.

"3) quello che esclude che l’estrema sua impresa sia un peccato di frode e fa di tale “eroe” il simbolo dell’uomo pagano che, per amore di conoscenza, arriva a intravvedere la montagna del Purgatorio e ne fa anche il simbolo dell’insufficienza umana priva dell’aiuto della Fede."

Se si conosce gli uomini ,come li conosceva Cassandra che non ebbe dubbi nell'accetarne le diavolerie,non nascondendosi dietro un dito,da "sensitiva" qual'era, forse avrebbe scelto questa, chissà.
Lo sai,ci sono bellissimi libri che descrivono quanto è difficile per alcuni uomini colti, saper discernere,nell'incapacità, scelgono sempre di stare con la maggioranza, credendo di trovare ragione in essa, soprassendendo alla pseudoscienza all'occorenza.

Dudu' ha detto...

Buon Natale a te anonima,speriamo che Babbino ti porti un nuovo dizionario a cui attingere. Se non arriverà pazienza,la tolleranza è un sentimento nobile che qui è sempre ben speso.

Ivana ha detto...

Antrag,
avevo già “controbattuto civilmente” e ampiamente su ogni particolare, questione "paternità" compresa; perché dovrei continuare a ripetere quanto da me già sostenuto? Che interesse avrei per dover cercare di convincere “del contrario” l’interlocutore?

Dudù,
mi sembra di essere stata chiara. Cassandra era stata condannata a rimanere inascoltata; ecco: con Cassandra spesso condivido ESCLUSIVAMENTE il fatto di dire la verità e di non essere creduta.

Io non so se si tratta, o no, di pseudoscienza: sto aspettando l’Appello. Personalmente, nel caso Bossetti, di certo, in primo grado, senza alcuna superperizia, NON avrei condannato! Quante volte dovrò ripeterlo ancora?
Io non ho il terzo occhio e ho specificato nuovamente che cosa condivido con Cassandra.
Scelgo di stare con me stessa e con la mia razionalità. (Comunque, ho sempre preferito i “vinti” ed Ettore era, e rimane, il mio eroe prediletto!)


Non sono una genetista, non ho letto i documenti specifici e aspetto prima di parlare, superficialmente, di “pseudoscienza” senza neanche aver letto la documentazione specifica dei vari genetisti coinvolti nel processo.

Anonimo ha detto...

Ivana mentre aspetti di parlare rompi le balle però.
Grazie tante Dudù, sono commosso, il mio nuovo dizionario forse non conterrà la parola LECCACULO ma sto già imparando che l'importante è la tolleranza.

Dudu' ha detto...

Ivana,
A quale verità ti riferisci?
"con Cassandra spesso condivido ESCLUSIVAMENTE il fatto di dire la verità e di non essere creduta."

A quella delle motivazioni immagino, a quella del documento firmato,a quella che condanna e poi assolve e poi condanna di nuovo?

Forse Cassandra è stata condannata rimanere inascoltata perchè denunciava i soprusi,perchè le sue verità muovevano le coscienze e faceva sentire bestie chi sotto mentite spoglie ingannava il prossimo riducento i troni a meri complotti di potere in cui erano disposti ad amazzare la madre pur di ottenerli.
Cassandra era una vittima di un sistema che perpretava violenza, è una figura che rappresenta l'incapacità di vedere dentro la società i mali peggiori, Cassandra è il Massimo Prati di oggi che denuncia le mancanze,le violenze,i soprusi di un sistema.
Scusami sai, ma non ho mai trovato parole di verità nei tuoi scritti e non sò davvero a cosa ti riferisci paragonandoti a Cassandra inascoltata.

Anonima
Anche il peggior marito viene tollerato dalla moglie finchè non lo sepellisce. :-)

I "leccalecca"(dal nuovo dizionario 2017) li trovi attorno al potere,qui, tranquilla,non troverebbero nessuna opportunità per sè. Oppure in vendita, qualche volta, anche in svendita.

PINO ha detto...

RAGAZZI, bando alle dicerie ed ai delitti, almeno in questi giorni.
domani è l'antivigilia di NATALE: ingresso pieno nell'atmosfera di una magia che non avrà mai fine.
Un sincero AUGURIO, a tutti per l'Avvento, ed altrettanti per il NUOVO ANNO. !!

Vanna ha detto...

Pino, grazie per rimetterci in riga.
Contraccambio gli Auguri di serenità, ce n'è un gran bisogno!

Vanna ha detto...

Dudù e Ivana su Cassandra che non fu creduta perché un dio che lei aveva rifiutato, così aveva stabilito, se non ricordo male.

Ma perché i sensitivi sono creduti? Ma quando mai!
I sensitivi sono sempre sottoposti a tensioni varie, i santi, che lo erano tutti con doni differenti, subirono prove inimmaginabili. P.Pio passò per un disturbato mentale secondo p. A. Gemelli, suor Lucia addirittura fu messa a tacere e ne misero un'altra, finta, che raccontava. G. d'Arco morì sul rogo perché agli inglesi creava problemi, Bernadette fu rinchiusa nel monastero e insultata notte e giorno, era irrisa, doveva pulire il pavimento con la lingua e la badessa ironizzava: "Fatti aiutare dalla Madonna".
Cosa fecero a Gesù? Mi fermo qui.
Fin quando l'uomo non riprende quella parte di sé "irrazionale" che dorme nel suo inconscio e bussa per venire fuori ed essere ascoltata, noi continueremo a vedere tutto con lenti affumicate.
Cassandra, Ettore, Ulisse, gli eroi della Grecia antica, i differenti dei con le loro storie, tutti raccontano miti arcaici che si sono stratificati nel nostro inconscio e raccontano la storia dell'uomo alla ricerca della sua identità e adombrano, forse, episodi veri.

Ivana ha detto...

Dudu’, hai scritto: A quale verità ti riferisci?
Naturalmente mi riferisco (e ritenevo fosse chiaro) soltanto alla verità che affermo riguardo alla mia persona, alle mie opinioni e ai miei dubbi espressi in questo ambiente virtuale.
Il fatto stesso che tu, nel tuo messaggio del 21 dicembre 2016 20:18:00, abbia scritto:
Già pseudo ..che condanna e accetti.
dimostra chiaramente come non vengano ritenute vere le mie parole, nonostante le mie ripetute (e noiose) affermazioni in merito alla mia scelta che, in questo primo grado di giudizio, sarebbe stata di assoluzione.
Grazie, Pino, per i graditi auguri che ricambio molto volentieri e anch’io li estendo a tutti/e.


antrag ha detto...

@ Ivana

" Naturalmente mi riferisco (e ritenevo fosse chiaro) soltanto alla verità che affermo riguardo alla mia persona, alle mie opinioni e ai miei dubbi espressi in questo ambiente virtuale. "

Troppi aggettivi possessivi declinati alla prima persona singolare.

La verità è altro.
Oggettiva.
Ci viene dall'esterno.
Richiede per essere raggiunta proprio l'eliminazione di quei ... mia... mie... miei... di cui moltissimi come te vanno fieri.

Ivana ha detto...

Antrag,
se qualcuno dice: "Sono sincero", dice il vero, o no?
Ecco: affermo di dire il vero e, spesso, qui si ritiene che io dica il falso.
Chiaro, ora?

Anonimo ha detto...

Andrag
Non metterti a fare il maestrino di campagna, proprio tu, che meriti pietà quando pensi di..."scrivere".
Gli aggettivi usati da Ivana erano appropriati, e consoni al rafforzamento delle brevi frasi: fanno parte della FORMA.
Vatti ad iscrivere ad un corso serale e fatti anche una passeggiata a quel ...paese, dove fosti già invitato ad andare, da un benpensante che apprezzo!
fr.

Anonimo ha detto...

@ Anonimo fr.

Potrò chiederti una consulenza quando dovrò scrivere una lettera di insulti gratuiti ?

Dudu' ha detto...

Ivana
"..Naturalmente mi riferisco (e ritenevo fosse chiaro) soltanto alla verità che affermo riguardo alla mia persona, alle mie opinioni e ai miei dubbi espressi in questo ambiente virtuale.
Il fatto stesso che tu, nel tuo messaggio del 21 dicembre 2016 20:18:00, abbia scritto:
“Già pseudo ..che condanna e accetti... ”

Con ".. che condanna e accetti"
Intendo mettere in essere una critica costruttiva diretta elaborare i problemi del sistema giustizia, ai suoi strumenti,alla correttezza del processo, giammai una critica alla tua persona.
Non sò perchè, ma finisci sempre parlare di te offrendo il fianco a critiche non dirette a te ma al ragionamento fallace eventualmente,mettendo al centro la tua persona tu stessa ti esponi al giudizio,falso può essere il ragionamento,non la persona, non capisco perchè non riesci coglierlo.
Mi sembra fai troppe volte confusione tra verità, convinzione e opinione.

Ivana ha detto...

Dudu',
tu avevi scritto “accetti” rivolgendoti, quindi, direttamente alla mia persona.
Parlo di me semplicemente perché vengo coinvolta come persona.
Tu stessa non hai sottolineato alcun mio ragionamento eventualmente fallace e continui scrivendo che ti “sembra che troppe volte faccia confusione tra verità, convinzione e opinione” senza minimamente spiegare dove, come e quando avrei fatto tale confusione e senza citare mie specifiche argomentazioni in merito.
Riguardo alla critica sui “problemi del sistema giustizia”, ho tante domande a cui non so ancora dare risposta; per esempio: perché ad Antonio Logli è stato disposto l’obbligo di dimora, mentre Bossetti è stato immediatamente incarcerato?
Ringrazio, a priori, chi sapesse e volesse fornirmi una risposta.

Vanna ha detto...

Ivana, così com'è andata la vicenda di A. Logli bisogna ringraziare che l'abbiano condannato intanto.
Ti chiedi: " Riguardo alla critica sui “problemi del sistema giustizia”, ho tante domande a cui non so ancora dare risposta; per esempio: perché ad Antonio Logli è stato disposto l’obbligo di dimora, mentre Bossetti è stato immediatamente incarcerato?"
Richiesta legittima e condivisibile, me lo sono chiesto anche io.
Ma i Logli in quel di Gello hanno autorevolezza, sono inseriti, difatti RR è sparita in una notte particolare...
Bossetti è troppo umile e semplice, fosse stato un potente stava a passeggio.
Non credo che A.L.potrebbe stare a casa per molto, il clima potrebbe essere rovente, l' atmosfera è quella degli Atridi.
Vari scenari si aprono e non sono amorosi.

A mio parere Sara potrebbe chiedere il conto e sarà salato, lei non ha alcun diritto ma potrebbe farsi valere, si è rovinata la vita la meschina, poteva lasciare il marito alla moglie e trovarsene un altro, non sono per nulla sicura che lei non c'entri nella sparizione.
Per me un bel trasferimento di Sara in Australia, non le farebbe male ma col portafogli pieno.
I figli anche chiederanno il conto e non credo che vorranno condividere il tetto con cotanto padre.

Non pensi che questa singolare condanna potrebbe essere stata emessa per verificare certi comportamenti, per mettere alla prova la coppia amorosa o eventuali spostamenti?

Non potranno vivere tutti insieme, non ci saranno più le premesse ed è crudele per i figli vedere perpetuata una vita "normale" tra le quattro mura con due individui del genere.


Dudu' ha detto...

Pino
"RAGAZZI, bando alle dicerie ed ai delitti, almeno in questi giorni.
domani è l'antivigilia di NATALE: ingresso pieno nell'atmosfera di una magia che non avrà mai fine.
Un sincero AUGURIO, a tutti per l'Avvento, ed altrettanti per il NUOVO ANNO. !!"
Grazie Pino! Un pò di magia allieterà questi giorni certamente.
Buona antevigilia a te amico mio,che la grazia sia sempre nei nostri cuori.
Da domani i ragazzi sono in vacanza,
Buone Feste a tutti ragazzi,un pensiero speciale a chi crede di essere solo in questi giorni,che tutte le energie lo aiutino superare i momenti di solitudine e accolga questo messaggio di speranza che gli offro a piene mani e con tutto il mio cuore,io gli starò vicino come un angioletto *◇* ☆☆☆ Dudù
( Dudu : Dichiarazione Universale dei Diritti Umani )

Vanna ha detto...

Antrag, ( ma come sei simpatico) Dudù, quante volte mi sono chiesta se Ivana "c'è" o "ci fa".
Se "c'è", è abituata ad esprimersi con le prove dell'aritmetica, tipo quella del nove, prove che nel lato umano non si possono applicare.
La matematica è una disciplina anche creativa, per quel niente che conosco, nel senso che conoscendo le regole le puoi applicarle in un modo o nell'altro, i percorsi a volte sono diversi ma il risultato è lo stesso.

Ma ci potrebbe anche "fare" con la scusa di rimandi continui torna a ripetere e sfianca tutti.

Sta a noi replicare se lo riteniamo opportuno e non abboccare all'amo.

Ivana ha detto...

Vanna, ti ringrazio per la tua risposta, ma a me interesserebbe conoscere una risposta "tecnica" che tenesse conto del codice penale e dei motivi “giuridici” specifici, per capire con quali escamotages il sistema giustizia possa eventualmente mascherare due pesi e due misure.

Riguardo al fatto che tu ti sia chiesta tante volte se Ivana "c'è" o "ci fa" dimostra, appunto, che si coinvolge spesso la mia persona.
Non mi pongo il problema di chi voi siate e delle competenze che avete e mi limito a leggere i vostri punti di vista; continuo a trovare sorprendente che qualcuno possa dare importanza alla mia ininfluente persona.
Riguardo alla mia eventuale “stupidità” sono d’accordo con Odifreddi: “nessuno può mai dimostrare di non essere almeno un po’ stupido, perché qualche stupidaggine la pensiamo, la diciamo o la facciamo tutti, prima o poi: resta solo da determinare quante.”

Anonimo ha detto...

Ivana
Tu di stupidaggini non ne dici proprio mai. Per dire qualche stupidaggine bisogna possedere qualche forma di pensiero autonoma ed esprimere qualche punto di vista personale. Tu non fai altro che replicare quelle di altri. Pertanto stai serena, tu di stupidaggini non ne dici mai, tutt'al più ne riporti :)

Dudu' ha detto...

Ivana
Personalizzi cose non riferite a te,mi viene qualche sospetto grande assai..

" “Già pseudo ..che condanna e accetti.
, nonostante le mie ripetute (e noiose) affermazioni in merito alla mia scelta ..

Dimostra cosa?
È vero o no che accetti il risultato processuale su Parolisi e Stasi? Non venire dirmi ora che qualora venisse accertato responsabilità differenti sei disposta fare ammenda, perchè quando è stato condannato Stasi per te era tutto chiaro limpido pacifico che era stato condannato il colpevole! Non un dubbio hai espresso! Ci sono pagine e pagine testimoni. Perciò ho scritto una constatazione : " pseudo.. che tu accetti" ; rinneghi te stessa?

"Ma" se è stato condannato con la pseudoscienza non me ne frega un cavolo di quella che tu pensi,perchè, a meno che tu non sia il consulente che l'ha prodotta e non lo sei,la tua opinione non è verità,sarà e rimarrà una tua opinione, che io non intendo assolutamente nei termini come la proponi, e non la condivido.

" dimostra chiaramente come non vengano ritenute vere le mie parole"

Di cosa stai parlando?

La pseudoscienza l'hai prodotta tu?
Perche mi rispondi così?
Io metto in discussione la pseudo scienza, non te, ci vuole tanto capirlo?.
L'argomendo pseudoscienza non è frutto del tuo lavoro ma di consulenze nei processi.
Cosa centrano le tue verità,sei libera di credere che il cammello cammini con le gobbe,ma l'argomento qui non è il cammello e nemmeno le sue gobbe.

Se io parlo di pseudoscienza perchè tu parli di te?
È così difficile per te capire quello che scrivo?

Con questo per me è chiuso l'argomento, con te non se ne viene a capo,mai.

Paolo A ha detto...

Credo che Logli sia stato condannato più per motivi mediatici, politici e femministi, piuttosto che per motivi giuridici.

Nel caso di Logli si supera in peggio il caso di Stasi, credo che sia un unicum nel nostro sistema giudiziario il caso di un imputato sia stato dichiarato il non luogo a procedere in due grado di giudizio e poi la Cassazione annulli e rimandi ad un altro giudice che lo rinvia a giudizio e successivamente l'imputato viene condannato.

In genere l'udienza del GUP è un'udienza filtro che serve per verificare se ci sono i requisiti minimi per un processo, normalmente il GUP rinvia a giudizio se c'è un minimo motivo per mandare a processo un soggetto.

E' molto strano che un non luogo a procedere che resiste per due gradi di giudizio, successivamente, senza elementi nuovi, non solo porti ad un nuovo rinvio a giudizio ma determini una condanna in base ad un processo col rito abbreviato e quindi celebrato allo stato degli atti, cioè con quegli elementi che altri giudici hanno valutato come non idonei al rinvio a giudizio.

Se ci pensate bene è una mostruosità.




Wolf ha detto...

Scusate l'off-topic :-)

Bossetti scrive al padre morto: "Qui in cella solo dolore"
http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/12/22/caso-yara-bossetti-scrive-padre-morto-qui-cella-solo-dolore-lettera_Ed8crRBq6O02denCUegOAO.html

Ivana ha detto...

Sì, Dudu', ho condiviso le motivazioni della sentenza di secondo grado per Parolisi e le motivazioni della Cassazione per Stasi.
Se tu ritieni che Parolisi e Stasi siano stati condannati “con la pseudoscienza” dovresti dimostrare che è tale; io ho letto i vari atti pubblicati e ho considerato le motivazioni valide nella loro globalità.
Non mi sono basata di certo sul solo risultato scientifico (che non posso mettere in discussione non avendo la competenza e neanche la conoscenza approfondita di tutti gli atti processuali) bensì ho considerato tutti i vari indizi da me ritenuti gravi, concordanti e soprattutto significativi.
Se tu metti in discussione la “pseudoscienza”, perché dici che io l’accetto?
Avevo parlato di me perché tu avevi scritto “accetti” rivolgendoti a me e ritenevo che il tuo discorso si riferisse al caso Bossetti dal momento che qui trattiamo tale caso e non avevi fatto riferimenti specifici a Parolisi e a Stasi. Come posso valutare (senza competenze specifiche e senza neanche conoscere tutta la documentazione processuale di ogni caso) se si è trattato di pseudoscienza, o no? Sarebbe come se volessi parlare in cinese senza conoscere tale lingua.
Naturalmente, riguardo a Parolisi e a Stasi, mi sono formata un mio convincimento che potrebbe essere errato, perché basato solo sulla lettura della documentazione che ho potuto trovare in rete e considerando i vari indizi nella loro globalità ho tratto le mie conclusioni soggettive e ininfluenti.
Se tu lasci troppi sottintesi e cambi argomento (allontanandoti dal tema qui in discussione) possono nascere più facilmente equivoci e fraintendimenti.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Perfettamente d'accordo su Logli, una condanna voluta dalla pressione mediatica.

Anonimo ha detto...

Forse è il caso che di coniare delle particolari medaglie d'oro, per premiare tutti i poveri assassini di questo mondo.
Che ne dite?

Vanna ha detto...

Se le motivazioni per la condanna a Parolisi sono da condividere, qualcuno scrive e pensa una stupidità, se mi si permette.
Con tutto quello che è uscito sulla caserma, sul mercato delle armi piene di droga, sulla semenogelina non considerata, sull'espressione tranquilla di M.R.
sulla lettera di Melania alla cognata con la quale le chiedeva di prendersi cura della bimba se le fosse successo qualcosa, del metodo Monarc, del gen. Aquino...e tanto altro investigato con i piedi...il motivo che lui era arrapato nel bosco e l'ha uccisa perché lei non lo era, mi sembra a dir poco cretino.
Nulla sta in piedi come il caso B.

Riguardo poi alla condanna di Logli voluta dalla pressione mediatica è un'altra cretinata.
Logli c'entra e come, ha fatto proprio "un bel lavoro", vorrei vedere ora la sua faccia se ha il sogghigno sorridente della prima assoluzione.
E' stata passata al setaccio la vita di Roberta, A.L. aveva tutto l'interesse ad eliminarla, difatti con grande faccia di bronzo si è messa in casa l'amante dopo la scomparsa, sapeva che non sarebbe tornata.
Metterei agli arresti domiciliari ambedue.

Gilberto ha detto...

Non posso che dar ragione a Gugly. Manca il cadavere e manca l'arma. Logli era già stato prosciolto: le prove e le ricostruzioni dei testimoni (contraddittorie) erano state considerate inattendibili. Le garanzie devono valere per tutti, non in base ad antipatie o idiosincrasie.

Luca Cheli ha detto...

Concordo: applicazione degli stessi principi a tutti gli imputati, indipendentemente da simpatie, antipatie o sensazioni.

Io poi sono contrario per principio ai processi in assenza di cadavere (con la possibile eccezione dei casi di lupara bianca, ma quelli, decisamente, non sono delitti "privati") e quindi ritengo che Logli neppure dovesse andare a processo.

Bene aveva fatto il primo GIP, male la solita beneamata Prima Sezione Penale della Cassazione, resto curioso di leggere la motivazione di questa codanna, che sarà sicuramente un bel racconto di quello che forse potrebbe essere anche successo, ma non di sicuro al di là di ogni ragionevole dubbio.

Ma ovviamente "chi altri" etc, etc.

Ivana ha detto...

È la certezza che gli stupidi sono sempre gli altri a permettere a ciascuno di noi di convivere così bene con la propria stupidità (Piergiorgio Odifreddi)

magica ha detto...

auguri di buone feste a tutti i lettori e commentatori del blog .con riconoscenza ringrazio MASSIMO , augurandogli buon lavoro,e felicita' . GRAZIE A TUTTI .

da magica .

Guglielma Vaccaro ha detto...

A me Logli è personalmente antipatico e credo che il suo comportamento con moglie e amante sia esecrabile, tuttavia allo stesso tempo ritengo che contro di lui non ci sia quasi nulla, tanto è vero che PER ANNI la Procura di Pisa si è servita del programma Chi l'ha visto per continuare a dire "le prove sono schiaccianti!"

Certo, come no...il fatto che si sia messo l'amante in casa non significa che abbia ammazzato la moglie, il problema è che Logli (a differenza di qualcun altro) non fa nulla per rendersi simpatico all'opinione pubblica, non gli interessa proprio, di conseguenza molta gente confonde l'antipatia personale con l'auspicio che il colpevole sia proprio lui.
Io da anni combatto contro la maggioranza dell'opinione pubblica: è sicuro che il marito abbia mentito su cosa sia successo quella sera, è sicuro che i due abbiano avuto una discussione, per me è anche sicuro che la povera Roberta Ragusa sia fuggita sconvolta dalla scoperta di quanto paventava da mesi mentre il marito è tornato a casa per cercare di mantenere lo status quo che andava avanti da anni (tenersi moglie e amante, atteggiamento comune a molti individui), tuttavia a mio avviso deve essere intervenuto qualcosa di esterno e Roberta non è più tornata anche se avrebbe voluto (sarebbe tornata furente pronta a chiedere la separazione con addebito per infedeltà, ecco perchè il marito ha cercato di distruggere le prove della relazione con la Calzolai).

@Vanna, affermi che contro Bossetti non ci sono prove a fronte di un dna e una serie di indizi, e poi per Logli sei così sicura? Qui non c'è dna, non c'è corpo, solo una serie di testimonianze (su cui peraltro ci sarebbe da dire)...per me Logli non è responsabile di quanto contestato, e comunque non ci sono abbastanza prove.
Che poi sia uno che le donne dovrebbero evitare come la peste è un altro conto.

Guglielma Vaccaro ha detto...

P.s. serene feste a tutti.

Nautilina ha detto...

Viceversa, Ivana, l'errata convinzione che intelligenti siano sempre gli altri ci condanna non solo a convivere malissimo con la nostra stupidità, ma anche a subire i soprusi e la derisione degli stupidi che si fingono intelligenti.

Quanto a Logli, d'accordo sul garantismo, il rispetto dell'imputato etc, ma voi credete davvero che non aver trovato il corpo della moglie lo renda meno sospettabile o perseguibile? Non so. Ho molti dubbi.

A quel punto, non dovevano condannare nemmeno padre Gratien Alabi.

Nautilina ha detto...

Comunque avremo tempo per discutere dopo le feste...per ora auguro anch'io a tutti voi un sereno Natale in famiglia, accanto alle persone più care.
Senza dimenticare chi invece non avrà questo grande conforto e dovrà trascorrerlo in solitudine, oppure in una cella, condannato ingiustamente.

Ivana ha detto...

Nautilina, ognuno convive serenamente con la propria stupidità anche ne avesse la consapevolezza, tanto più che, come avrebbe sostenuto Einstein: “Due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, ma sull’universo ho ancora dei dubbi”
Naturalmente il numero della "stupidità umana" può essere infinito soltanto in senso figurato, o potenziale.
Chi sceglie di essere un "vitello non marchiato" vive libero e noncurante dell'eventuale "derisione degli stupidi che si fingono intelligenti".




Anonimo ha detto...

Sono pochi 20 anni per Logli!
L'ergastolo ci voleva, per chi ha ucciso la mamma dei propri figli, per non avere ostacoli nella losca relazione con una ragazza che aveva sotto mano nella propria abitazione, contemporaneamente alla moglie.
Niente e nessuno avrebbe impedito una regolare separazione e seguente divorzio, da chi, per motivi vari, non si amava più.
Logli ha scelto la via più sicura e drastica: la bestiale eliminazione di una vita, e la macabra distruzione di quel che restava,
Un omicidio studiato, come se ne deduce già dal tentativo di farla cadere dalla scala del sottotetto, per avere, quando la donna sarebbe scomparsa definitivamente, un motivo per dichiararla in stato confusionario, e, quindi impossibilitata a far ritorno a casa (sic).
Senza contare il perchè lasciò la sua auto nei pressi del cimitero, affermando che la stessa era in panne, quando non era vero.
Auto MAI ispezionata con immediatezza, compreso il giubbotto che era dentro, e che indossava la sera della sparizione di Roberta, anch'esso mai sottoposto ad analisi adeguate.
Le testimonianze, in numero di 3, ascoltate dai giudici, sono state lucide e veritiere.
Al povero giostraio è stata rovinata la vita. E questo può dirla tutta.
Mi fermo qui, ma di prove, (non indizi) ve ne sono tante altre.
E non vestiamoci, sempre, ed in ogni caso, con abiti da misericordiosi. Siamo logici e sinceri, una volta tanto.
Carmelo Falce.

Vanna ha detto...

Complimenti Carmelo Falce, condivido.
Condivido anche Nautilina.

A tutti, i miei più sentiti auguri di un Natale luminoso e di un Nuovo Anno sereno.

Vanna

Guglielma Vaccaro ha detto...

Natale e serenità, e l'augurio di non usare il garantismo solo con quelli che stanno simpatici e si comportano secondo il comune sentire (forse)...

Bruno ha detto...

Auguri a Tutti Voi in primis a Massimo Prati che ci permette con questo blog di poter leggere e scrivere le nostre considerazioni sui tanti casi di cronaca. Con l'occasione il mio pensiero va anche a Massimo Bossetti, un augurio sincero di Buone Feste a lui ed alla sua famiglia, con la speranza che il prossimo anno sia un Felice Anno da libero.

Wolf ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

Forse è il caso che di coniare delle particolari medaglie d'oro, per premiare tutti i poveri assassini di questo mondo.
Che ne dite?

23 dicembre 2016 09:12:00 CET


Si certo, in caso di dubbio una bella medaglia d'oro con inciso:
"sono un assassino in prigione"
e sul rovescio: "sono un innocente in galera"

Anonimo ha detto...

Devo confessare che anche a me Logli è veramente antipatico, ma è proprio perché mi rendo conto di non avere la mente sgombra da preconcetti che, in questo caso,mi astengo da giudizi. Ricordo troppo bene purtroppo quanto peso ha avuto, nel caso Parolisi, la sua fama di sciupafemmine bugiardo. Concordo con chi sostiene la necessità di adoperare gli stessi principi di garanzia per tutti gli imputati.
Serene Feste a tutti.

Sarahkey

Anonimo ha detto...

Garantismo(?)
Spesso si abusa di questo sostantivo, per mascherare la propria pusillanimità ad esporre le proprie deduzioni.
Beh, per il caso Logli, mi associo a Falce.
E respingo decisamente quel "garantismo" che ha lasciato in libertà un omicida condannato, evitandogli quelle carceri che al Bossetti ed alle Misseri sono state, invece, comminate, con ferrea decisione.
E' questo, forse, quel garantismo che invocate con o senza ragione?
fr.

Giacomo ha detto...

Le Misseri non dovevano MAI essere incarcerate.
Lo sono state a furor di popolo, fra danze e balli di chi poi si è recato a testimoniare contro di loro.
Qui c'è gente che non ha il senso della vergogna: anni e anni di carcere preventivo, senza alcuna necessità, ma solo come anticipo di pena!

Io respingo decisamente quel giustizialismo che vorrebbe tutti in galera, non appena qualche magistrato firma una scartoffia. Tanto sa che non pagherà MAI i suoi errori di valutazione e che gli italioti, come quelli che "respingono decisamente il garantismo", lo applaudiranno sempre e comunque.

Saluti a tutti gli amici del blog

Giacomo

Giacomo ha detto...

Il "povero giostraio" è un pregiudicato condannato più volte per furto in abitazioni, che ha trovato il modo di rendersi gradito alle procure, dicendo di aver "visto" il Logli a cento metri di distanza, nell'oscurità più assoluta.
Ma insomma questo Logli avrebbe soppresso la moglie in casa e seppellito il cadavere con i figli nella stessa casa che non si sono accorti di niente?

Avete visto che sta succedendo per Stasi?

Saluti a tutti.

Giacomo

Dudu' ha detto...

Bellissima e amara la medaglia pensata da Wolf ! :-)

Logli aveva un movente molto forte per farlo.
Questo è quasi il delitto perfetto?
Ben premeditato, quanto tenta di analizzare cosa può aver visto il giostraio,lo fà con calcolo al millimetro, come a voler valutare quanto è pregnante la testimonianza.
Dovrei essere garantista anche in questo caso perchè non ci sono prove, (ma siamo sicuri non ci sono?)..non me la sento davvero.

Diciamo che nel dubbio, stavolta ci hanno azzeccato anche per me.

(Magica, mi mancano tanto i tuoi interventi!!! :-) )

Buone Feste a tutti :-)

Ps. :per Ivana
Bisogna essere propio stupidi davvero per postare certe stupidità dando dei stupidi agli altri, qualche volta tacere aiuta non farlo sapere.
La stupidità non è una colpa, la superbia si,è una colpa grave.
(A casa mia saresti già stata messa alla porta con un bel calcio al deretano. Buon Natale carissima.)

Ivana ha detto...

Per Dudu'
Non sono io a dare della "stupida" ad altre persone;
mi limito soltanto a replicare al continuo accanimento pregiudizievole di chi persevera nel chiamarmi in causa (proprio come continui a fare tu) e faccio citazioni specifiche, esprimendomi in termini GENERALI sulla stupidità umana (quindi compresa la mia e la tua in quanto esseri umani).
La storia del genere umano (guerra, razzismo, omicidio, intolleranza, genocidio …) è significativa della stupidità predominante nel mondo in cui viviamo.
A casa mia siamo soliti non usare alcuna violenza né fisica né psicologica.
Buon Natale, carissima, anche a te e a tutti/e.
Ad maiora (si spera!)

Anche a me piace Magica che reputo particolarmente intelligente e fiera. Anche in tanti altri non ho notato astio rancoroso verso di me. Quando Magica e Fr stesso (anche lui da me considerato intelligente e fiero) si rivolgono a me in termini perentori di disapprovazione, lo hanno fatto finora in modo elegante o ironico e in loro, come in tanti altri, non ho ancora avvertito alcun astio, o rancore, nei confronti della mia persona.

Anonimo ha detto...

Ok per l'astio nei tuoi confronti Ivana, ma non offendere la nostra intelligenza dandoci a bere che lapidarie citazioni specifiche e opportune non esprimano, consciamente o meno, le tue stesse idee riferite al contesto di cui si parla. So che ribatterai a questo commento con la tua logica infallibile ma, credimi, non si tratta di interpretazioni distorte bensì di sensazioni che non potrai scalfire con le tue giustificazioni.

TommyS. ha detto...

Mi dispiace davvero che anche in questo luogo, che si è sempre contraddistinto per la manifestazione di un pensiero libero dai condizionamenti mediatici e di sistema, alligni un giustizialismo forcaiolo che si può trovare disseminato ovunque nel web.

Antonio Logli è sicuramente antipatico, così come suo padre, anche se questo sentimento è sicuramente condizionato dall'immagine che ne han voluto dare alcuni media, in particolare le trasmissioni come Chi l'ha Visto che han cavalcato il caso sia per convenienza sia, forse, sotto suggerimento da parte della Procura di Pisa.

Ma la mia speranza, troppo sovente infranta, è di vivere in uno stato di diritto dove la legge è tenuta a tutelare le vittime come i presunti colpevoli. Ed allora, prima di indignarsi del fatto che Logli non si trovi attualmente in carcere e prima di chiedere che i figli gli siano allontanati, sarebbe meglio sforzarsi di ricordare che prima che una sentenza passi in giudicato per il nostro codice il carcere per l'imputato è unicamente custodia cautelare e può essere giustificato solamente nei casi prescritti dal codice stesso, cioè il rischio di fuga, di inquinamento delle prove e reiterazione del reato, a meno che l'imputato sia stato colto in flagranza di reato (ma anche in questo caso è necessario fare distinzioni). Non mi sembra proprio che nel caso di Logli sussistano queste circostanze e quindi bene ha fatto il GUP a ordinare unicamente l'obbligo di dimora.

Se il primo GUP di Pisa (Laghezza) aveva ritenuto che non sussistessero gli elementi per un rinvio a giudizio ed il secondo (Iadaresta) ha condannato Logli sulla base dei medesimi indizi, significa comunque che vi è un ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell'imputato così come anche sull'effettiva morte di Roberta Ragusa, Non si può cadere nel solito tranello di ritenere incompetente il giudice che assolve e valido quello che condanna un imputato reso mediaticamente antipatico sulla base di soli indizi contrastanti (che possono anche essere spiegati in differenti modi) ed in assenza di corpo del reato, arma del delitto e soprattutto vere prove di colpevolezza.

Siamo oramai troppo abituati a procure e giudici che fanno strali di uno stato di diritto solamente sulla carta quasi perfetto. E quando si è allora in presenza del rispetto delle norme e delle regole dovremmo rallegrarcene e non, invece, allinearci nell'abdicazione delle stesse. Non è perché Bossetti, come le Misseri, si trovano in carcere da troppi anni pur essendo ancora in attesa o dell'appello o della Cassazione che Antonio Logli debba patire la stessa sorte. Sono i primi che avrebbero dovuto essere rilasciati da tempo per poi eventualmente scontare in seguito le proprie condanne.

In ogni caso, tanti auguri di un Buon Natale a tutti quanti.

Anonimo ha detto...

Qui si confonde il garantismo, sancito dal nostro Diritto Costituzionale, con un subdolo pietismo che contamina l'applicazione dei nostri Codici, direttamente derivati dalle civilissime leggi romane.
Un pietismo ad ogni costo, reso nauseante, da chi ne abusa costantemente, spesso, indicante solo puro fanatismo.
Altrettanto nauseante l'attributo di "forcaiolo" dato a chi alle Leggi ed all'onestà ne modella il sentiero della propria vita.
La moralità degli altri, ed il loro pensiero, non si misura confrontandolo col proprio.
C. Falce

Ivana ha detto...

Per l’Anonimo del 24 dicembre 2016 07:57:00
Pensavo di essere stata chiara: mi sono espressa in termini generali e le mie idee si riferiscono esclusivamente al contesto generale (in cui, come ripeto, sono compresa io stessa) e rappresentano la risposta serena all’astio rancoroso immotivato (astio da me non ricambiato!) che avverto (e che tu confermi) in chi continua a citarmi.
Non è mia intenzione cercare di scalfire le "sensazioni" altrui, perché so che non è impresa semplice eliminare pregiudizi (o sospetti?) radicati, ma semplicemente amo la libertà di essere me stessa sempre e usufruisco del diritto di replica che ognuno di noi ha.


TommyS., hai scritto:
Non è perché Bossetti, come le Misseri, si trovano in carcere da troppi anni pur essendo ancora in attesa o dell'appello o della Cassazione che Antonio Logli debba patire la stessa sorte. Sono i primi che avrebbero dovuto essere rilasciati da tempo per poi eventualmente scontare in seguito le proprie condanne.

Come avevo già sostenuto, sono pienamente d’accordo, per cui, a mio modesto avviso, sono Bossetti, le Misseri e Buoninconti che, come Logli, avrebbero dovuto aspettare la sentenza definitiva con il solo eventuale obbligo di dimora.
L’avvocato Gallinaro ha spiegato che "abbiamo un sistema in forza del quale fino a che una sentenza non è definitiva non si ha l’esecuzione della sentenza" non ancora definitiva. Logli avrebbe potuto essere in carcere "se fosse stata accolta la richiesta di misura cautelare" che è, appunto, una carcerazione prima che vi sia una sentenza definitiva, ma si tratta di una situazione eccezionale, altrimenti i processi si fanno da liberi.
Con quali cavilli giuridici “oggettivi” i casi di Bossetti, e degli altri sopra citati, è stata ravvisata la “situazione eccezionale”?

Ivana ha detto...

Errata Corrige

Leggasi: Con quali cavilli giuridici “oggettivi” nel caso di Bossetti, e degli altri sopra citati, è stata ravvisata la “situazione eccezionale”?

Scusandomi
Ivana

Luca Cheli ha detto...

Tanti Auguri di Buon Natale a tutti, anche ai forcaioli, da parte di un superpietista fanatico.

Anonimo ha detto...

Contraccambio gli AUGURI DI BUON NATALE, anche ai fanaici del garantismo PERPETUO E AD OGNI COSTO!
Falce.

Bruno ha detto...

Qualcuno anni fa da qualche parte aveva scritto che la mattina della scomparsa di Roberta ragusa, la macchina del logli si trovava vicino al cimitero. lessi anche in modo inquietante che nello stesso cimitero vi era una camera utilizzata per cremare i cadaveri. Non so se ricordo male, ma nessuno parlo più di questo argomento. Qualcuno ricorda questa notizia?

Vanna ha detto...

" gugly ha detto...
Natale e serenità, e l'augurio di non usare il garantismo solo con quelli che stanno simpatici e si comportano secondo il comune sentire (forse)..."

Natale e serenità:condivido e contraccambio.
Per il resto, credimi, la simpatia o meno non c'entrano, è altro che non va in quel tipo e nella sua amante, li metto insieme vedi perché non ha fatto tutto da solo.
Potrò sbagliare, il Gozi è un povero giostraio poco "rispettabile" ma forse credibile, è tutto il contorno dei fatti che non funziona.
Di certo AL ha una mente, che gira solo come vuole lui e i suoi interessi.
Vedi credo Parolisi, i Misseri, MGB, non assassini, forse sanno qualcosa ma non parlano, ma per AL è molto diverso e il su volto esprime freddezza, egoismo altro...mi fermo qui...è un personaggio da temere se solo gli pesti i piedi. Impressioni? Può darsi, ma è lo svolgersi dei fatti che lo qualifica così. Aspettiamo come andrà nel nido d'amore e se lui ha programmato una congrua buonuscita per lei che a trent'anni si ritrova accanto per qualche ora a un tipo simile col quale deve condividere le quattro mura. La coppia scoppierà sia che siano complici sia che non lo siano. A lui converrà averla accanto a determinate condizioni.
Non si sa se lei in questi anni si è fatto il suo conto bancario, se no, la vedo magra e delicata per lei...perché se gli tocchi il capitale...

Paolo A ha detto...

Il forcaiolismo nella sua forma più becera, per giustificare l'ingiustificabile utilizza la fisiognomica.

Anonimo ha detto...

Bossetti ha la faccia da maniaco e Logli di cazzo ma non è per questo che uno sta in galera e l'altro quasi, ripigliatevi.

Nautilina ha detto...

Ma sono cose da dire a Natale? Dai, un po' di decenza almeno oggi, sforzati.
A parte che non sono per niente d'accordo. Sono le tue opinioni.

Anonimo ha detto...

Giusto, chiedo scusa, ciao.

Vanna ha detto...

Nautilina, complimenti!

Bruno ha detto...

Nel caso Stasi, si parla del nuovo indagato amico del fratello della vittima
che dopo circa 6 mesi presenta agli inquirenti senza che glielo abbiano chiesto, uno scontrino di un parcheggio che usa come alibi per l'orario in cui venne uccisa la povera Chiara. Bossetti non ha presentato nessun alibi neppure uno straccio di scontrino, e per questo adesso si trova in cella. In tuti quegli anni avrebbe potuto crearsi un alibi e non lo ha fatto. Cosa pensare, è in perfetta buona fede oppure è proprio un cretino.

magica ha detto...

ANONIMO DELLE 22/18.
AHA alla fina abbiamo saputo com'è il tuo caxxo .
se lo identifichi con la faccia di L.. significa che lo conosci bene .

Anonimo ha detto...

magica, faccia di cazzo è un termine comune che indica una persona antipatica, fai la brava.

PINO ha detto...

la nostra Magica, sempre pronta come una sentinella.
Brava. Auguroni ed un affettuoso abbraccio.

Vanna ha detto...

Magica simpaticissima!

Dudu' ha detto...

TommyS ha scritto:
" ..E quando si è allora in presenza del rispetto delle norme e delle regole dovremmo rallegrarcene e non, invece, allinearci nell'abdicazione delle stesse. Non è perché Bossetti, come le Misseri, si trovano in carcere da troppi anni pur essendo ancora in attesa o dell'appello o della Cassazione che Antonio Logli debba patire la stessa sorte. Sono i primi che avrebbero dovuto essere rilasciati da tempo per poi eventualmente scontare in seguito le proprie condanne."

Premesso il mio intervento su Logli esprimeva un forte sospetto su di lui,e non un giudizio personale,condivido il post di TommyS.

Anonimo del 24 dic :
" .. non offendere la nostra intelligenza dandoci a bere che lapidarie citazioni specifiche e opportune non esprimano, consciamente o meno, le tue stesse idee riferite al contesto di cui si parla. .."

Nessun astio,certuni si qualificano per ciò che sono,vedono astio laddove torna comodo non chiedere scusa.Nessuno si era permesso di dare della stupida a lei prima.

"È la certezza che gli stupidi sono sempre gli altri a permettere a ciascuno di noi di convivere così bene con la propria stupidità (Piergiorgio Odifreddi)"

Guardi alla sua invece di tirare in ballo quella degli altri.
Oltrettutto Odifreddi non mi piace e non lo stimo. Come Sgarbi,un provocatore,nulla di più. Menti esselse sprecate,mia opinione personale.

Vanna ha detto...

"Il forcaiolismo nella sua forma più becera, per giustificare l'ingiustificabile utilizza la fisiognomica." secondo Paolo A.
Rispondo.
Sto difendendo a spada tratta MGB, credo fermamente nella sua innocenza, ho detto la mia sul caso Scazzi, ho cambiato parere su Parolisi proprio leggendo Volando e le analisi di Annika, ma fin dall'inizio la sparizione di Roberta Ragusa, il raccontare di A.L. a Chi l'ha Visto, non mi convinse, ha continuato a non convincermi e non mi è mai piaciuto, la donzelletta poi men che meno.
Posso dirlo?
Se poi sono "forcaiola" " più becera" ed utilizzo la fisiognomica...non m'interessa, mi assumo le responsabilità di affermare ciò che penso.
Cosa ho detto di becero?
Ho semplicemente messo in movimento il pensiero altro che fisiognomica, ho riflettuto sulla situazione "delicata" in cui si trova la donzelletta: non sposata, senza lavoro, accanto ad un potenziale assassino piuttosto accorto nell'interesse...
Qualcuno credeva che senza corpo non si potesse condannare?
Qualcuno credeva che non potendolo ritrovare il corpo, era sicuro che la sposa non tornasse e si potesse fare il nido d'amore insieme?
A volte i calcoli si debbono rifare.
A volte bisogna assumersi la responsabilità del proprio vissuto e delle proprie scelte.
Quando non si condivide si argomenta il perché, no che si sparano solo parole e concetti.

Ivana ha detto...


Segnalo:
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/yara-cristiana-lodi-difesa-massimo-giuseppe-bossetti-errori-decisivi-legali-2609851/
e segnalo soprattutto l’intervista a Salvagni del 21 dicembre 2016
http://www.tag24.it/cerca-podcast/?_sf_s=Salvagni

Sento la mancanza dei messaggi di Annika, di Chiara, di DanF., di Enrico, di Massimo M , di Mimosa … e di tutti quelli che da troppo tempo non intervengono (Vito da Catania, per esempio) e a tutti/e loro vanno i miei migliori auguri per un … BUON RITORNO a Volandocontrovento!

Ivana ha detto...

Dudu’ hai scritto: Nessun astio,certuni si qualificano per ciò che sono,vedono astio laddove torna comodo non chiedere scusa.Nessuno si era permesso di dare della stupida a lei prima.

Quante volte mi sono chiesta se Ivana "c'è" o "ci fa" . (Sono parole di Vanna)

Tenuto conto che, come continuo a ribadire, sono sincera, restava il “c’è” da commentare e io mi sono limitata a citare unicamente affermazioni di carattere generale (comprendendo, dunque, anche me stessa!)
Inoltre mi pare che i messaggi di Dudu’del 24 dicembre 2016 05:10:00 e del 22 dicembre 2016 17:53:00 non appaiano come paradigmatici di una comunicazione serena.
Perché continuare, in un modo o in un altro, a parlare di me?
Pensi che dovrei chiedere scusa? Per che cosa? Mi sono espressa in termini generali comprendendo, quindi, anche me stessa!
Se non c’è astio (come sostieni), perché continuare, in un certo qual modo, ad alimentare una polemica sterile?

Ho avuto occasione di conoscere personalmente Piergiorgio Odifreddi: lo reputo una persona capace di catturare l’attenzione dell’ascoltatore e del lettore; leggendo tutti i suoi libri, e comunicando con lui, ritengo di aver capito che la sua "impertinenza" nasce da una voluta provocazione ironica per spiegare e divulgare il punto di vista ateo; ho potuto apprezzarlo come uomo di cultura a 360°, come matematico e come divulgatore scientifico, pur non sempre condividendo il suo punto di vista.


Gilberto ha detto...

Cara Vanna
Fermo restando che ognuno ha legittimamente le sue idee. Ti faccio notare che uccidere una persona e nasconderne il cadavere non è faccenda così semplice come far sparire la salma del gatto. Perfino quando si butta il pattume non possiamo non lasciare dei segni della procedura che abbiamo scelto di adottare. Ci si potrebbe riuscire (forse)pianificando con una accorta regia, preparata a puntino, sperando che tutto proceda senza intoppi e imprevisti, e soprattutto facendo i modo che la sparizione sia credibile (ma anche il quel caso non è per niente facile senza lasciare tracce, senza che il procedimento che si adotta, ancorché di sparizione ‘definitiva’ della salma non abbia prodotto tutta una serie di riscontri e di ‘segni’, dagli spostamenti agli strumenti impiegati, e potendo ritenere che il tutto avvenga in incognito....

Il delitto perfetto non esiste, anche se è pur vero che esiste l’investigatore incompetente, e recenti sviluppi per altri casi ce lo dimostrano. Ma nel caso in parola se si tratta di un piano non si mette in scena un litigio, non si costruisce una scenografia all’aperto ad uso di occhi indiscreti.

Una sparizione senza lasciare tracce può trovare tante spiegazioni, non escluso un delitto, ma non esclusi anche molti altri scenari. Se ci basiamo su impressioni, idiosincrasie, avversioni, opinioni… tutto diventa possibile semplicemente immaginando e fantasticando sulla base di una regia personale che non è propriamente quello che dovrebbe intendersi come prova, ma neppure in senso lato come indizio. Se per tutte le difficoltà coniugali con contorno di amanti dovessimo immaginare gioco forza un omicidio sarebbe una strage. Una sparizione può lasciarlo supporre, ma dove manchi qualsiasi segno di riscontro diventa tutto possibile. Se siamo davvero in uno stato di diritto gli elementi sono quelli obiettivi. Se invece parliamo di un teorema allora tutto diviene discrezionale e parlare di prove diventa superfluo…

Vanna ha detto...

Grazie Gilberto, condivido ciò che scrivi perché lo motivi.
In conclusione, io condivido i tuoi motivi perché possono starci.

Ma, la sparizione di un corpo adulto ha il suo peso, indubbio, vivere una doppia storia adombrata da una vita familiare con presenza affidabile, costante anche in vacanza, di baby sitter e senza farsi scoprire anche.
Utilizzare il capitale della moglie nella ditta di famiglia e gestirlo, anche.
Essere in grado di avere più lavori, più mazzi di chiavi, più possibilità di accessi, spegnimenti e accensioni, più rapporti di controllo nel territorio anche.
Tutto l'insieme di questi "anche" a te comunica, forse, che era preparato e ci sapeva fare, a me comunica altro, molto altro, mi racconta di una personalità che, se possiede tutte quelle chiavi vuol dire che sa usarle, che vuole usarle per possedere più ruoli di comando.
Una personalità così intende avere tutto sotto controllo per il suo uso.
Qui si fa ipotesi su tutto e su chiunque, perché su A.L. no.
Per te è normale si sia messa la donzella in casa con il rischio che la moglie, in società economica con lui, poteva tornare?
Ok, questa non è prova secondo te?
Ma prova di scarsità di principi morali e mancanza di rispetto verso la scomparsa no?
L. Gozi è un sinti, giostraio, con precedenti discutibili e quindi ciò che racconta non è prova?
Che lei abbia detto alla dottoressa che la voleva eliminare? Non è prova.
Che lui non si fosse accorto che la moglie non aveva dormito con lui( ci credi?) e la mattina non ne ha denunciato la scomparsa subito, intanto è andato al cimitero e all'inceneritore, a far che ? Lavoro: ha le chiavi.
Tutti quelli che hanno detto che l'avevano vista, erano venuti in contatto con lui, non è prova.
Questo racconto orribile di scomparsa a me comunica un'accurata, oculata preparazione, tappa per tappa.
Questi elementi sono obiettivi?
O non lo sono per una lettura alterata e personale?
In uno stato di diritto si può fare tutto se nessuno ha visto, ha detto, ha fatto o possono esserci altri elementi poco chiari da esaminare?
Quindi, parafrasando la tua conclusione, "se parliamo di teorema allora tutto diventa discrezionale e parlare di NON PROVE diventa superfluo."

Bruno ha detto...

Grazie Ivana. Ritengo cge Salvagni debba semplicemente querelare Cristina Lodi per diffamazione, di modo che possa servire di lezione ad altri girnalisti che non fanno altro che intorbidire le acque dove sta annegando Bossetti.

Nautilina ha detto...

Vanna,
sono d'accordo con te. Può darsi che ci sia un po' di prevenzione da parte nostra, perché insomma, non si può nutrire stima né approvazione per un uomo che prima porta avanti per anni una relazione segreta con la giovane baby-sitter/segretaria e, subito dopo la sparizione della moglie, si porta la 'bella' in casa a convivere stabilmente.
Ma poi ci sono anche gli indizi che hai citato, piuttosto pesanti.

Gozi nella posizione in cui è avrebbe avuto tutto l'interesse a tacere, non dev'essere facile per lui mettersi contro una famiglia potente della zona. Dice di aver passato l'inferno a livello familiare per quella testimonianza, tanto che, se avesse detto la verità, meriterebbe il nostro rispetto invece che disprezzo e derisione. Almeno secondo me.

Però a parte Gozi il problema è un altro.
Quando scompare una moglie e mamma nel cuore della notte, in pigiama, senza portare via niente (neanche la borsetta, il portafogli con i documenti e qualche spicciolo),
senza lasciare un biglietto di addio, e per cinque anni non si fa mai viva neanche con una lettera, cosa dobbiamo pensare: che sia scappata ai Caraibi con l'amante che non aveva, che sia andata a chiudersi in convento oppure che il marito l'abbia accoppata e abilmente nascosta?
Non è questione di femminismo, credetemi. Queste storie sembrano copioni abusati.
Ogni volta i mariti o i conviventi cadono dalle nuvole e tirano in ballo che le poverine non ci stavano tanto con la testa (Elena Ceste per presunti ricatti su Facebook, Roberta Ragusa per una caduta dalla scala, Guerrina Piscaglia per la depressione).
Ma in questo caso, perché una donna dovrebbe abbandonare un marito traditore che non l'ama più, lasciando gli adorati figli, la casa, i parenti, quando può chiedere la separazione e il divorzio con addebito? RR conduceva una vita modello, le avrebbero sicuramente affidato i bambini e assegnato la casa.
Lei aveva tutto l'interesse a restare, al marito invece conveniva molto che lei se ne andasse.
Quindi non posso credere che sia fuggita volontariamente. Di notte e in pigiama, con quel freddo, in quella zona buia, una donna sana di mente esce solo se è costretta con la forza.
Magari sbaglio e Roberta si è rifatta una vita fra le montagne del Nepal...
me lo auguro tanto per lei, ma purtroppo temo sia andata diversamente.
Nell'ipotesi più favorevole a Logli, qualche disgraziato le ha dato un passaggio in macchina verso miglior vita.

In ogni caso, ci tengo a chiarire cosa penso: fino a sentenza definitiva nessuno dovrebbe subire la reclusione.
Dopo la prima sentenza, in caso di omicidio mi sembra giusto obbligare il condannato alla dimora nel comune di residenza come hanno fatto con Logli, oppure agli arresti domiciliari se c'è rischio grave di reiterazione.
A Bossetti non hanno concesso neppure quelli perché la giustizia per alcuni è madre, per altri matrigna.

PINO ha detto...

CONDIVIDO TUTTO quanto il diorama composto da VANNA e NAUTLINA, sintonizzato su un pentagramma univoco, dove ogni parola o frase non può essere fraintesa.
Di mio, posso aggiungere ancora poco, ma chiaro:
Che a quel diorama sopra accennato, andrebbe aggiunto la parte che lo rivelerebbe nella sua configurazione più realistica e cruda, proposta da FALCE, senza mezzi termini e giri di parole.
Se non l'avesse già fatta lui, la ripeterei io.

Anonimo ha detto...

Vanna e Nautilina

Le vostre analisi mi sembrano lucide e verosimili, a ciò si aggiunga che non depone certo a favore di Logli il fatto che anche suo padre, in una intercettazione, sembra avesse espresso dei seri dubbi sull'innocenza del figlio e Sara stessa, parlando con l'amante, disse che le mani sul fuoco le avrebbe messe solo sul suo proprio conto ... Mah!
In ogni caso condivido soprattutto quanto espresso da Nautilina nel suo ultimo capoverso:" ...fino a sentenza definitiva nessuno dovrebbe subire la reclusione.
Dopo la prima sentenza, in caso di omicidio mi sembra giusto obbligare il condannato alla dimora nel comune di residenza come hanno fatto con Logli, oppure agli arresti domiciliari se c'è rischio grave di reiterazione.
A Bossetti non hanno concesso neppure quelli perché la giustizia per alcuni è madre, per altri matrigna."

Sarahkey

Gilberto ha detto...

Caro Pino
Consentimi un pizzico di ironia. Un diorama è un insieme di prospettive e giochi di luce che creano l’illusione di un ambiente naturale. La stereoscopia crea prospettive che paiono vere come certe camminate riprodotte al computer… La mia impressione è che nei prossimi mesi tutta una serie di verdetti potrebbe essere messa al vaglio non già della computer grafica o dell’immagine di sintesi ma dei classici metodi investigativi dove sono le inferenze deduttive a far testo e non già i teoremi su base induttiva. Forse il caso Stasi (proprio quello con sentenza definitiva) farà da battistrada e metterà tutti sull’avviso che la musica sta per cambiare registro…

Nautilina ha detto...

Grazie per gli apprezzamenti, siete molto cari. Mi sento un po' meno sola quando leggo i vostri post, meno male che ci siete!

Concordo con Ivana: mancano anche a me le persone che lei cita, hanno sempre qualcosa di speciale da dire. Ma non possiamo obbligare nessuno! E poi sono sicura che ci stanno leggendo.

Ivana, grazie per il link, avevo già ascoltato l'intervista di Radio Cusano a Salvagni, volevo segnalarla poi mi sono distratta con Logli.
Non mi spiego nemmeno io la disparità del trattamento nei due casi.
Logli dovrebbe essere meno pericoloso di Bossetti? Mah...Mahhh veramente, con tante acca. Chi lo stabilisce che tizio può reiterare e caio no? Stiamo sempre parlando di presunti omicidi, con occultamento del cadavere.
Anzi, imho il fatto che l'occultamento della povera Roberta sia riuscito alla perfezione dimostrerebbe, se mai, la maggiore razionalità del suo assassino rispetto a quello di Yara che ha abbandonato la vittima in un campo frequentato, poco distante dalla polizia e con tanto di prova regina sui vestiti.
Ed anche il movente mi sembra piottosto serio, ma aspettiamo di leggere le motivazioni.

Riguardo alle altre esigenze cautelari, credo anch'io che nel caso di Bossetti non ce ne fossero. Non aveva possibilità di fuggire all'estero, ci vogliono troppi soldi e troppe conoscenze...Non poteva inquinare le prove perché ormai, dopo tre anni dal ritrovamento di Yara, cosa poteva più fare?
Infine, come poteva reiterare stando agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico? E anche se fosse riuscito a eludere la sorveglianza per qualche ora, a Brembate ormai lo conoscevano tutti, l'avrebbero denunciato appena metteva piede in un negozio.
Invece il signor Logli potrà girare tranquillamente, ha soltanto l'obbligo di dimora durante le ore notturne (se non sbaglio). In teoria potrebbe cambiare casa, o no? Purché resti nel comune di Pisa. Mi pare una bella differenza rispetto al carcere, dove Bossetti deve condividere la cella con un altro detenuto.

PINO ha detto...

GILBERTO.
Intanto preciso che il carcere preventivo è stato una assurdità per Bossetti e per le Misseri; e questo lo ha rilevato anche Falce
Per il caso Stasi, non mi farei troppe illusioni, perchè quel dna a cui si vorrebbe dare una tardiva importanza, fu già analizzato nel corso delle prime indagini, e non ritenuto idoneo al fermo del suo possessore.
Ad ogni modo, e per amore dalla verità, e bene che si rifacciano tutti i controlli del caso.
Ironia a parte ti pregherei di risparmiarti la spiegazione sulla natura di un diorama, il cui contenuto non può essere confuso con una illusione: è una realtà composta da altrettanti elementi ugualmente tangibili; cè molta differenza con lo stereotipo, di qualcosa le cui componenti, noiosamente si ripetono.
Non immagini quanti "diorami" abbia realizzato nel corso della mia professione.

Paolo A ha detto...

Continuate a seguire la Sciarelli nelle sue crociate e alla fine vi dovrete ricredere, vi ricordate coma venne trattato il caso dei fratellini Pappalardo o come è stato trattato il caso dell'assassino del Circeo, Ghira, misero in dubbio l'identità del cadavere dentro la tomba oppure l'ignominiosa montatura della sepoltura di De Pedis, anche li ha fatto casino sino a quando non hanno spostato la sepoltura al Verano, per non parlare di tanti altri casi che mi hanno fatto desistere dal guardare Chi l'ha Visto.

Su Logli non so se sia colpevole o meno, ma per due volte è stata rigettata la richiesta di rinvio a giudizio, caso molto raro, ma successivamente è stato condannato con gli stessi elementi che dal GUP e in corte d'appello non sono stati ritenuti sufficienti per il rinvio a giudizio.

Non so se vi rendiate bene conto della situazione, ma per me è un cortocircuito della giustizia.

Gilberto ha detto...

Pino ho dato la definizione di diorama che puoi trovare su qualsiasi dizionario. Il termine 'illusione' non è dispregiativo, indica solo una tecnica in grado di ricreare effetti prospettici e rappresentazioni. Che siano davvero rappresentativi della realtà dipende dalla particolare scenografia e dalla fedeltà al quadro che si vuole rappresentare. Mi torna alla mente a proposito l'immagine di Leon Battista Alberti che definiva il quadro come “una finestra aperta sul mondo” e poneva l’artista nella veste di “operatore geometrico” che grazie alle leggi della prospettiva riproduceva la natura, magari LA INVENTAVA ma la faceva più o meno somigliante a come sarebbe stata.

Riguardo al caso Stasi staremo a vedere. Non credo sia come dici...

Anonimo ha detto...

Nautilina
Nel caso Bossetti, aggiungerei anche che negli anni trascorsi tra l'omicidio di Yara e l'arresto del muratore non ci sono state mai evidenze che abbiano giustificato le esigenze di custodia cautelare. Bossetti ha continuato a lavorare come sempre, non è fuggito altrove, non ha reiterato il reato e nessuno ipotizza che possa aver inquinato le prove nel corso di quattro anni. Quindi?

Sarahkey

Guglielma Vaccaro ha detto...

A proposito di Stasi, una pagina FB a sostegno di Bossetti scrive che è stato Denti a scoprire il "nuovo" DNA....

Anonimo ha detto...

@ Bruno
Logli il giorno della scomparsa della moglie ando' al cimitero di Orgignano per cercarla nell'ipotesi che vi fosse andata per pregare sulla tomba dei suoi genitori. Poi, dice il Logli, la macchina si guasto' per cui la lascio' al parcheggio del cimitero per riprenderla il giorno dopo.
@Bruno e Vanna
Al cimitero di Orgignano non ci e' mai stata una camera per cremazioni. Esiste al cimitero di Pisa ma nel periodo della scomparsa della Roberta non era funzionante e dagli esami effettuati sul consumo del gas non era stata mai attivata in quel periodo.
Il Logli aveva possibilita' di intervenire come elettricista alla discarica di Ospedaletto e una ipotesi vagliata all'epoca e poi scartata fu che fosse stata gettata nella discarica, ma per fare questo e per potervi accedere occorre strisciare un badge e inventare una scusa al personale di servizio.
Niente è' risultato a suo carico per cui questa ipotesi fu esclusa.
Alex

Bruno ha detto...

@Alex grazie per le notizie. Adesso mi è più chiara la ragione per cui andò in cimitero.

Vanna ha detto...

Nautilina, Sarahkey, Pino, grazie per la solidarietà.
Rimango ancora sul caso A.L. e concludo.
Anche questo è un caso a suo modo "originale" e nuovo, riporto quanto, il 24 dic. ore 9,40, Tommy S ha scritto:
“ Ma la mia speranza, troppo sovente infranta, è di vivere in uno stato di diritto dove la legge è tenuta a tutelare le vittime come i presunti colpevoli. Ed allora, prima di indignarsi del fatto che Logli non si trovi attualmente in carcere e prima di chiedere che i figli gli siano allontanati, sarebbe meglio sforzarsi di ricordare che prima che una sentenza passi in giudicato per il nostro codice il carcere per l'imputato è unicamente custodia cautelare e può essere giustificato solamente nei casi prescritti dal codice stesso, cioè il rischio di fuga, di inquinamento delle prove e reiterazione del reato, a meno che l'imputato sia stato colto in flagranza di reato (ma anche in questo caso è necessario fare distinzioni). Non mi sembra proprio che nel caso di Logli sussistano queste circostanze e quindi bene ha fatto il GUP a ordinare unicamente l'obbligo di dimora.”
Rispondo.
Lo stato di Diritto deve “tutelare vittime e colpevoli”, sacrosanto, come?
La vittima principale non c’è più, il corpo si è dissolto, scomparso.
Ma esistono altre vittime: i figli che sono stati doppiamente e crudelmente non considerati, “obbligo di dimora”, vuol dire dare la benedizione a chi dei valori familiari ha fatto carta straccia.
I figli giorno dopo giorno hanno vissuto negli spazi familiari con i sospetti su quello che era potuto accadere:
la madre scappata dal padre,
la madre priva di memoria,
la madre li ha abbandonati,
la madre era sola senza famiglia, le cugine? Non si devono vedere.
A casa ha continuato a stare, poi a vivere stabilmente, la donzella che con la figlia femmina non ha un rapporto idilliaco.
Lo stato di diritto va a farsi friggere con queste premesse, se mi si consente.
Quale tutela hanno avuto questi ragazzi dallo stato di Diritto?
Convivere con i sospetti ogni giorno, convivere con realtà molteplici nelle quali i primari valori sono stati ribaltati?
La madre scappata o eliminata?
Il padre è bugiardo o veritiero?
La madre lo sapeva amare come la donzella o no?
Queste tre domandine mettono in crisi l’idea di madre e di padre, a cosa credere per formarsi un’identità e per diventare un uomo e una donna che dovranno fare delle scelte a loro volta.
Una Legge che tutela un potenziale colpevole che pure ha certe premesse consolidate, e qui la simpatia e la fisiognomica c’entrano come i cavoli a merenda, non tutela le vittime figli da certi rapporti familiari.
Lui ha fatto passare la moglie per una matta che scappa di notte e che si è messo l’‘amante di 8 anni a casa nel letto coniugale.
Lì l’ambiente è stato sempre contro i Logli, molto temuti in zona, ed è stato accogliente con Roberta.
Lo stato di Diritto non ne tiene conto e come mai non ne ha tenuto conto con MGB e la sua famiglia e i suoi figli?

Anonimo ha detto...

Non si esce di notte, per andare al cimitero, per pregare per i propri cari, caro Alex.
Logli poteva fornire una scusa meno puerile.

La macchina, poi, che Logli lasciò al cimitero, la mattina della scomparsa di Roberta,con dentro anche il giubbotto che indossava in quella occasione, (che strano lasciarlo in auto, con il freddo che faceva) risultò, invece, FUNZIONANTE, ma non fu sottoposta ad analisi, così come non lo fu il giubbotto in questione.
Perchè?
Questa è la versione esatta degli episodi che hai riportato, Alex.
Falce

PINO ha detto...

Ciao VANNA
Voglio solo aggiungere una domanda a TommyS, dopo l'averci ricordato il nostro c.p.p.: come si concilierebbe, la libera presenza del Logli, negli stessi spazi dove vivono e crescono i due figli, nonostante gli sia stata alienata la patria potestà?
La stessa legge da te ricordata, ha forse provveduto a stabilire dove vivrebbero i due orfani?
Chi dovrebbe cambiare domicilio?
Non mi pare che sia stato reso noto

Guglielma Vaccaro ha detto...

E' già stato precisato che la figlia minore ha già un tutore legale che di concerto con il magistrato minorile prenderà le decisioni più opportune (l'altro figlio è oramai maggiorenne).

P.s. come sospettavo: Denti non c'entra niente con Stasi, hanno scritto in un italiano, come dire, problematico:

"Nemmeno le festività Natalizie hanno frenato il lavoro del criminologo Ezio Denti, un uomo che non si ferma mai, freddo e tenace.Dopo aver scoperto il nuovo Dna sul caso Stasi sembrerebbe che abbia scoperto un nuovo Dna , un Dna importante..
Sentiremo quindi presto parlare del caso Bossetti e delle nuove scoperte che potrebbero cambiare la vita di Massimo Giuseppe Bossetti."

L'idea era solo di accostare i due casi; forse prima era meglio riprendere in mano un libro di grammatica per non lasciare per strada elementi essenziali come soggetto e complemento oggetto...

Anonimo ha detto...

Gugly
Va beh, a parte lo scilinguagnolo, il Denti deve aver conseguito anche la LAUREA in biologia.
Ti che ti meravigli?
Falce

Guglielma Vaccaro ha detto...

Denti è anche laureato in biologia? E da quando?

Comunque le nuove analisi a favore di Stasi sono state effettuate da un biologo forense (ennesimo ex RIS).

PINO ha detto...

GUGLY
Grazie per l'informazione sul caso Logli.
A tale scopo, accuso la mancanza tua e di Chiara, per saperne di più sul piano giuridico.
Fatevi vive più spesso!
Intanto, auguro Buon Anno ad entrambe.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Grazie Pino, serene feste anche a te.

per quanto riguarda Stasi sul piano giuridico al momento non saprei che dire se non che il Professor Giarda (l'avvocato più anziano) è stato il mio docente universitario ed ha fama di essere professionista molto corretto, d'altra parte pare che i legali della famiglia Poggi abbiano diffuso questo comunicato:

"Comprendendo l'attenzione da Voi dedicata all'omicidio di Chiara Poggi, parte offesa da noi difesa nel relativo procedimento giudiziario, si ritiene che possa essere di Vostro interesse il comunicato qui di seguito inserito.

In data odierna gli Avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna hanno depositato alla Procura di Pavia gli atti relativi al processo a carico di Alberto Stasi, sottolineando la totale infondatezza di qualsivoglia ipotesi volta a prospettare delle responsabilità di terzi nell'omicidio di Chiara Poggi, il cui unico autore è già stato condannato da una sentenza irrevocabile emessa in nome del popolo italiano.

I difensori della famiglia Poggi si dichiarano "dispiaciuti" per il coinvolgimento di una persona risultata del tutto estranea all'accaduto e "sconcertati" dinanzi alle notizie di stampa secondo le quali si dovrebbe dar credito a valutazioni scientifiche effettuate da un consulente di parte (ben lontane dall'essere una perizia) all'insaputa dell'interessato e senza alcuna garanzia per il medesimo, mentre non avrebbero invece valore le accurate analisi genetiche effettuate nel processo a carico di Stasi dal Professor De Stefano con la partecipazione dei consulenti di tutte le parti ed il rispetto di tutti i protocolli e le garanzie di Legge.

Proprio sulla base dell’accurato accertamento che era stato effettuato in contraddittorio, la Corte di Cassazione ha dato atto che all'esito dell'esame volto alla ricerca di DNA maschile adeso ai margini ungueali di Chiara Poggi non era possibile fare alcuna considerazione in tema di identità o di esclusione, come più volte riconosciuto dagli stessi difensori dell’imputato.

Giova inoltre ricordare che la condanna irrevocabile di Stasi non è certo dipesa da valutazioni inerenti il citato DNA, bensì da sette diversi elementi di prova che risultano integrarsi perfettamente come tessere di un mosaico che hanno contribuito a creare un quadro d'insieme convergente verso la colpevolezza di Alberto Stasi, oltre ogni ragionevole dubbio.

Infine, i sottoscritti difensori intendono precisare che l'attuale Procuratore Generale di Milano non risulta aver giudicato "fondata" la richiesta di revisione avanzata dalla madre del condannato, richiesta in relazione alla quale dovrà semmai pronunciarsi la competente Autorità Giudiziaria di Brescia.

Avv. Tizzoni e Avv. Compagna"

In ogni caso non mi piace che nome e faccia del tizio siano già di dominio pubblico.

PINO ha detto...

GUGLY
Ancora GRAZIE!
Era esatto, quindi, quanto ho riportato nel mio post di ieri alle 20,41, sul caso Stasi.

Vanna ha detto...

Già Pino, la patria potestà, hai ragione!
A Gugly che scrive: " E' già stato precisato che la figlia minore ha già un tutore legale che di concerto con il magistrato minorile prenderà le decisioni più opportune (l'altro figlio è oramai maggiorenne)."

Guarda, mi aspettavo questa risposta.

Un tutore e un magistrato NON possono sostituirsi a un padre, presente, e una madre oramai assente senza un perché sicuro che non sia una sparizione perché aveva battuto la testa. Una donna non sparisce da un momento all'altro e col pigiama, senza documenti.
Tutore e magistrato hanno la loro casa, la loro vita, il loro lavoro, non stanno lì.
Il figlio maggiorenne... ce ne sarebbe da dire, si vedranno gli sviluppi negli anni a venire.

Ora è la ragazzina che si deve tutelare, proteggere, aiutare, tenerla lì con certe presenze discutibili non l'aiuta.

E' stato condannato all'ergastolo, detto e fatto, quel signore siciliano che allevava i cani mi sembra, per aver ucciso la moglie.
Il corpo non si è trovato, prove tangibili neanche, eppure sta dentro.

A. L. lo condannano all'acqua di rose, con testimonianze contro lui. Lui e lei non possono continuare a vivere in quella casa alla presenza di una minorenne, lui legalmente non è padre e lei legalmente non è madre, è amante e gli amanti trovino altra sedeo venga trovata altra sede per la ragazzina.

Mi sembra che il riguardo contro di lui: tappeto rosso e guanti bianchi scrivevo anni fa, sia stato notevole: una condanna pro forma, intanto sta agli affetti familiari mica solo agli arresti domiciliari.

Ivana ha detto...

Grazie, Bruno e Nautilina, per la gentilezza.
Nautilina, spero che le persone da me citate ci stiano almeno leggendo.
Condivido pienamente la perplessità sui diversi trattamenti riservati nei due casi: Logli e Bossetti.
Come ha detto l’avvocato Salvagni, il giudice di Logli avrà considerato che “le tre esigenze cautelari possono essere tutelate anche con la misura meno restrittiva.
A Bossetti è stato contestato che, se libero, avrebbe potuto reiterare il reato e il giudice ha disposto la carcerazione.”
Anch’io faccio fatica per cercare di capire perché si sia giunti a due trattamenti così diversi: quale sarebbe il “certo margine di discrezionalità” del giudicante che decide, appunto, se utilizzare, o no, la misura della custodia cautelare in carcere ritenendo inadeguate le altre misure? E in che modo viene motivata la ragione per cui siano state ritenute inadeguate misure meno drastiche? Quali sarebbero gli elementi acquisiti dai quali risulterebbe la sussistenza di esigenze cautelari (per Bossetti) che non abbiano potuto essere soddisfatte con altre misure?



PARE che la vicenda processuale di Garlasco sia riaperta e che sia indagato Andrea Sempio
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/poggi-frasi-andrea-non-scordare-segreto-1345865.html
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12259975/delitto-garlasco-andrea-sempio-nuovo-indagato-cinque-elementi.html

Ivana ha detto...

Riguardo ai casi di "scomparsa" di donne, dedite agli amati figli e/o ai loro cari animali domestici, (es: Roberta Ragusa, Manuela Teverini, Guerrina Piscaglia, Mariella Cimò ...) c'è chi ha introdotto la definizione di "lupara rosa", ma personalmente non posso non considerare l'ipotesi (poco probabile, sì, ma non escludibile)che una tale donna potrebbe essersi trovata in una situazione sconvolgente, per lei non più sostenibile e che, in preda a una mancanza improvvisa di autocontrollo, si sia allontanata smarrendosi chissà dove. Penso a Daniele Potenzoni che si è perso e che non è ancora stato ritrovato.
Ritengo quasi impossibili sia l'ipotesi di un allontanamento volontario consapevole sia l'ipotesi che possano essere state preda di un omicida, di passaggio casuale, che possa aver approfittato di un loro eventuale stato confusionario.

Mi sembra che Laghezza avesse assolto Logli perché il fatto non sussiste e pare che nelle motivazioni della sua sentenza abbia citato l'avvistamento di Roberta Ragusa sul treno da parte di due militari (avvistamento che avrebbe dimostrato come Roberta potrebbe essere ancora in vita).
"Chi l'ha visto?" aveva poi cercato e trovato la donna (una pendolare somigliante alla Ragusa) avvistata dai due militari che l'avrebbero riconosciuta come la persona da loro incontrata sul treno.
Neanch'io credo che Roberta Ragusa sia viva, ma, come ribadisco, non posso escludere che, sconvolta e confusa, possa essersi "smarrita" come si è "smarrito" Daniele Potenzoni anche se in situazione diversa.

Ivana ha detto...


Gugly, credo che la perdita della responsabilità genitoriale sia una pena accessoria che non possa essere eseguita prima della condanna definitiva, quindi non potrebbe essere eseguita dopo la condanna di primo grado.
Forse potrebbe, però, intervenire il tribunale dei minori?
E' stato il tribunale dei minori a decidere per la figura di un tutore legale per la figlia di Logli?

Guglielma Vaccaro ha detto...

Sì Ivana, è stato deciso già prima che ci fosse la condanna in primo grado del padre della ragazzina, quindi in via provvisoria potrebbero essere già adottati dei provvedimenti.

Ivana ha detto...

Grazie, Gugly!
Pare che da parte del tribunale di Pisa fosse già stato nominato, nel 2013, un curatore per tutelare gli interessi sia dei figli (entrambi minorenni all’epoca) sia di Roberta stessa e che la richiesta di tale figura fosse stata fatta proprio da Antonio Logli (probabilmente su consiglio del suo avvocato):
http://www.pisatoday.it/cronaca/roberta-ragusa-curatore-figli.html

Attualmente sembrerebbe quanto segue:
“L’avvocato Antonio La Scala, presidente dell’Associazione Penelope che si occupa delle persone scomparse, invoca un provvedimento del Tribunale per i Minorenni a tutela della figlia quindicenne dei Logli che da un paio d’anni ha una curatrice, l’avvocato Cecilia Adorni Braccesi. «Credo che sarebbe opportuno un intervento del Tribunale per i Minorenni per adottare provvedimenti, anche provvisori, in attesa dell’appello. Fossi un’autorità pubblica tutelerei la minore. Come? Anche con un allontanamento dalla casa familiare in attesa che la sanzione della perdita della responsabilità genitoriale diventi definitiva».” (fonte: http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2016/12/23/news/logli-ricorso-contro-l-obbligo-di-dimora-1.14613757 )

Vanna ha detto...

Bene, dal link che riporta Ivana, http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2016/12/23/news/logli-ricorso-contro-l-obbligo-di-dimora-1.14613757 )
ho la conferma che quanto scrivevo per la tutela della figlia di R. R. non era buttato lì e basta, anzi il presidente dell'Associazione Penelope propone l'allontanamento.

Posto il link seguente:http://www.lavocedellevoci.it/?p=1518
ROBERTA E LA LINEA DEL FUOCO del
1 aprile 2015 autore: Rita Pennarola


Nautilina ha detto...

Ivana,
può darsi che la figlia di Logli vivrebbe più serena se allontanata da quell'ambiente, magari abitando con i parenti della madre (mi pare che Roberta avesse una zia). Ma dall'esterno è difficile sentenziare, può darsi invece che la ragazza ne soffrirebbe perché legata al padre e alla casa in cui è cresciuta con la mamma accanto.

Per lo smarrimento, a mio avviso non credo si possa paragonare il caso di RG con quello di Daniele Potenzoni che soffriva di un forte disturbo psichico e si è perso (non so quanto involontariamente) in un'affollata stazione metropolitana della capitale, avendo la possibilità di raggiungere in treno qualsiasi destinazione a caso.
Roberta invece, in pigiama, a piedi, di notte e in una zona poco abitata, non poteva andare molto lontano.
Si sarebbe allontanata di qualche centinaia di metri, e se si fosse persa qualcuno l'avrebbe trovata in stato confusionale, svenuta o assiderata.

Guglielma Vaccaro ha detto...

Come si sono trovate un sacco di altre persone smarrite praticamente sotto casa: ricordate il caso di Provvidenza Grassi? Ritrovata PER CASO dopo sette mesi con tutta la macchina sotto un viadotto; Eleonora Gizzi, ritrovata morta di stenti a poca distanza da casa nello stesso luogo in cui un inviato di Chi l'ha visto aveva fatto una diretta; una signora ritrovata morta AI PIEDI del proprio letto dopo mesi.

E così via.

Il fatto che le persone riescano sempre ad essere ritrovate è una solenne sciocchezza, semplicemente le ricerche possono non essere fortunate o addirittura condotte male (con buona pace di chi pensa ancora che la povera Yara Gambirasio mummificata e scheletrita sia stata portata nel campo di Chignolo pochi giorni prima del ritrovamento).

anrag ha detto...

Invito tutti a ritornare sul caso di Brembate.
LE OPERAZIONI DI DISTURBO DA PARTE DEI SOLITI NOTI STANNO FACENDO CENTRO.

Nautilina ha detto...

Gugly,
ma era stato sospettato qualcuno di omicidio in quei casi? Non me ne ricordo.

Citi episodi poco noti al grande pubblico, comunque scandalosi perché trovare un cadavere a terra nascosto sotto il piumone in camera da letto significa che la perquisizione della stanza non era stata fatta per niente! Idem per l'automobile sotto il viadotto, quelli sono i primi posti dove si va a cercare per il rischio di caduta (anche volontaria).

E comunque Gugly, se Polizia e Carabinieri a volte toppano clamorosamente nei rilevi e nelle ricerche, non si capisce perché non possano fallire anche gli investigatori nelle fasi successive (ricostruzioni, autopsie, analisi e perizie sulle cause di morte). Non è che poi nei laboratori ci ritroviamo Bones e Grissom, o negli uffici delle Procure solo Sherlock e Poirot.

Tornando a Yara: sul terreno c'erano i segni che la poverina è rimasta in quel campo almeno un mese, ma l'ora precisa e il luogo della morte non li conosce nessuno, si fanno solo delle ipotesi che fra l'altro non convincono.
Non è detto che Yara fosse a Chignolo dalle diciannove del 26 novembre, non esiste certezza.

Vanna ha detto...

ok antrag!

Guglielma Vaccaro ha detto...

Sì, per Provvidenza Grassi si era pensato al compagno, la famiglia ha insistito molto, poi è stato archiviato come incidente.

Per il resto, le ricerche sono fatte per lo più da gente volontaria, non da inquirenti...

Anonimo ha detto...

dovrebbero arrestarvi tutti quanti, scrivete baggianate, non capite niente, non sapete un cavolo, la vostra legge è la d'urso, salvagni e le vostre stupidaggini, fatevi i fatti vostri, non sapete come passare il tempo e vergognatevi

Anonimo ha detto...

calatevi le brache davanti a salvagni, allocchi

Anonimo ha detto...

pane e canguro e calare le brache

Anonimo ha detto...

Caso Yara, avvocato Bossetti punta il dito contro “Storie Vere”: “Fatta cattiva informazione”
Hahahahahhahahahahahahahaha
mia nonna lo guarda sempre e sa che quel maniaco di b è meglio che non si faccia sentire, adesso scrive le letterine di Natale ai familiari e prima quelle porno alla gina, ma vada a cagare

Anonimo ha detto...

b forse dovrebbe cambiare avvocato, ma sarebbe comunque spacciato, non mi importa cosa ne pensate, rimane un coglione, hahahahhahhhahahahah

Anonimo ha detto...

rettifico: non è affatto un coglione, i coglioni sono marzia capra, denti, e tutti quelli che ci hanno creduto
b è troppo un bastardo

Anonimo ha detto...

Anonimo è un frustrato. Di quelli con problemi seri. Nella migliore delle ipotesi, intendo.
Haddock

Vanna ha detto...

Andiamo avanti, bando alle chiacchiere dissennate che non ci riguardano.
Torniamo a noi, al caso MGB per il quale non c'è stato nessun riguardo, sta dentro calunniato per tre generazioni, per lui e la sua famiglia, lo stato Diritto è stato latitante, mentre lo stato di calunnie e insulti è stato presente nonostante non sia risultata conoscenza o frequenza tra Y e lui.

Nonostante una prova regina non accompagnata da altre prove, lui è rimasto dentro perché pedofilo, arrapato, torturatore, abbronzato, cacciaballe, figlio e marito di...
Per lui altro che condanna casalinga agli affetti domiciliari, per lui e famiglia l'ignominia all'aperto e dentro, senza sconti.

Così, chi è umile ed ha la fortuna di avere una bella famiglia, non ha grilli per la testa addirittura è autonomo nel lavoro e vive di quello, non ha mazzi di chiavi per entrare in ogni dove ad accendere, a spegnere, a collegare fili e scatolette...non ha strumenti di conoscenze tramite interruttori anche metaforici, non ha amanti giovani da usare in tutti i modi per i suoi comodi, solo lui è il pollo da mettere allo spiedo.

Epperò, indirettamente e in modo speculare, mi fa pensare alla fiaba di Andersen: "L'abito nuovo dell'imperatore", dove il bambino indica il re in mutande mentre tutti lo osannano per il sontuoso vestito che il potente ( non) indossa.
Lui, con la sua umiltà, con il suo comportamento semplice, le sue lettere, le sue parole prive di furbizia, risponde alle prove a lui cucite addosso ed indica, senza volerlo, che il Sistema è talmente marcio che ha bisogno di lui e della sua condanna, per dimostrare che il Sistema è vestito solo di iniquità e basta.

Nautilina ha detto...

Andando (o tornando) OT, ho letto da poco che su Melania Rea è stato trovato DNA di una sua vicina di casa e del figlio. Ed era in una posizione delicata, sugli slip, proprio come per Yara.
Ne sapete qualcosa?
Nessuno ovviamente ha mai creduto che Melania avesse avuto contatti diretti con due vicini di casa, né che loro fossero coinvolti nel crimine, perché il marito era il sospettato primario; ma questa sarebbe una prova abbastanza forte del 'teorema difensivo' che il DNA si trasmette anche indirettamente, come ha ribadito pochi giorni fa il dott. Capra a Radio Cusano.
Ad esempio, basta avercelo sulle mani prima di vestirsi o svestirsi.
Oggi esistono test molto sensibili e le rilevazioni di materiale genetico sulle vittime aumentano di giorno in giorno, perciò non è più vero che ogni traccia di DNA estraneo appartiene al colpevole.

Tornando al DNA di Bossetti su Yara, ho letto nelle motivazioni che sarebbe sceso negli slip attraverso un taglio dei leggings (i quali non erano abbassati).
Questo mi sembra un particolare importante di cui forse non si è parlato abbastanza, o io non lo ricordo.
E se quel DNA fosse stato già sui leggings della ragazza, facilmente contaminabili data la posizione (gluteo e fianco) anche solo salendo su un autobus oppure sedendo su una panchina?
Ho letto che un DNA da trasferimento può finire anche in una macchia di sangue.
O meglio: il sangue si mescola a tracce da trasferimento presenti sui tessuti creando un mix in cui può essere difficile distinguere il contributore maggioritario.
Nel caso di Yara va considerato anche l'intervento della pioggia che può aver trascinato il DNA sulle mutandine attraverso il taglio.
O no? Mi spiace non avere esperienza nel settore per trovare conferma o disconferma a questo dubbio.

Anonimo ha detto...

Nautilina

A suo tempo, su questo forum si discusse molto del DNA sugli slip di Melania. Gli inquirenti lo giustificarono dicendo che era del bimbo della vicina e amica di Melania che, il giorno prima dell'omicidio, aveva stirato i suoi panni. Questo particolare non fu l'unica stranezza che notammo a proposito dell'amica Sonia ma in quel caso conto' la frequentazione tra le due, cosa che manca nel caso di Yara. Forse Pino ricorda meglio di me.
Ciao a tutti.

Sarahkey

magica ha detto...

l'anonimo ha capito che BOSSETTI non è colpevole .non ci sono indizi di nessun tipo, se non quella minuscola mezza traccia di D.N.A . mentre gli altri indizi che avevano imbastito per farlo risultare colpevole sono stati disattivati,oppure :
( ci sono ancora)?
nonostante tutto continua con il sospetto di colpevolezza .
se uno è sospettoso a prescindere , lo sara' anche verso un suo caro, moglie o marito, forse è geloso , di gelosia malsana pericolosa .

Anonimo ha detto...

io ho capito che bossetti è colpevole, non sono sospettoso a prescindere e non ho (penso) come dice Haddock dei problemi seri e mi danno fastidio i difensori di b che fanno pubblicare sui giornali lettere private che tali dovrebbero rimanere e non riescono nemmeno a scalfire la prova REGINA e ho ecceduto con gli alcolici, ebbè scusatemi, vi prometto che non darò più fastidio
per quelli che hanno pensato male per il canguro, bè se lo mangia la beneamata annika:
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2014/08/yara-gambirasio-quale-verita.html?commentPage=2
4/09/2014 6:15:00
"e avro' anche mangiato yummy salsicce di canguro"
wow

Vanna ha detto...

All'anonimo wow che parla di salsicce di canguro che c'entrano come i cavoli a merenda, per comunicare che lui "ha capito" che B. è colpevole.
Era ora che qualcuno lo capisse!
Ma non solo non spiega da cosa lo abbia capito, ma si permette di giudicare ciò che i difensori hanno fatto pubblicando la lettera di B.
Mi permetto di spiegargli che i difensori, pubblicando lo scritto al padre, permettono di far conoscere B al pubblico.
Ne viene fuori che:
lui lo considera padre,
che è cresciuto con sani principi,
che è un padre di sani principi,
che è un'anima ingenua e semplice se scrive cose così ...infantili?
In definitiva una persona così è innocente altrimenti avrebbe avuto una vita e una reazione differenti prima-durante-dopo.
Non è un astuto e perverso manipolatore, a meno che non abbia una doppia personalità che a tutt'oggi non è emersa.
Questa è la mia personale lettura di quella lettera, è ovvio.
Come ho scritto ieri, forse non l'hai letto: " Epperò, indirettamente e in modo speculare, mi fa pensare alla fiaba di Andersen: "L'abito nuovo dell'imperatore", dove il bambino indica il re in mutande mentre tutti lo osannano per il sontuoso vestito che il potente ( non) indossa.
Lui, con la sua umiltà, con il suo comportamento semplice, le sue lettere, le sue parole prive di furbizia, risponde alle prove a lui cucite addosso ed indica, senza volerlo, che il Sistema è talmente marcio che ha bisogno di lui e della sua condanna, per dimostrare che il Sistema è vestito solo di iniquità."
Il nostro Sistema ha usato certe prove scientifiche come gli faceva comodo.
Difatti in M.Rea la semenogelina non è stata utilizzata a favore di Parolisi e neanche le altre tracce di dna sono servite, di chi erano i lustrini addosso a Melania? Chi erano le "baccanti" soldatesse nella zona?
Perché alla lettera che M. scriveva alla cognata di crescere lei la sua bambina non è stato dato ascolto?
La bimba è in braccio al fratello di M., non si è tenuto conto del suo volere, chissà perché lei scrisse così?
Quindi anonimo vedi come siamo messi?
E' uno stato di Diritto con gli occhiali affumicati.

Bruno ha detto...

@Vanna sono con te con quanto scrivi completamente.

Vanna ha detto...

Grazie Bruno!

PINO ha detto...

SARAHKEI ciao!
Il caso Parolisi, di cui scrissi anche un lungo articolo, qui pubblicato, fu il primo ad essere imbastito su un unico senso di marcia, seguito, a non molta distanza, da quello di Bossetti: si sarebbe trattato, in fondo, di castigare due emeriti bugiardi, per la loro prolissa produzione di fantastici, e, spesso, anche puerili accadimenti.
Per quanto concerne il dna ricordato da Nautilina e da te confermato, resta un fatto storico, fra i molti che hanno caratterizzato quel processo.
Fu riscontrato, infatti, sulla biancheria intima (precisamente sugli slip) che Melania Reaindossava il giorno della sua sparizione, 2 tracce biologiche che, dopo le analisi, risultarono appartenere al marito dell'amica Sonia, il primo, ed al figlioletto della stessa il secondo.
Gli inquirenti liquidarono la faccenda, celermente, perchè si seppe che l'amica Sonia aveva aiutato Melania a stirare la propria biancheria, qualche giorno prima.
Per il dna del marito di sonia, ci fu polemica, fra gli investigatori e la difesa di Parolisi che, data la lungagine non la riporto.
Concludemmo il lungo, collettivo lavoro di "squadra", con la convinzione dell'innocenza del militare, e l'inefficienza assoluta degli avvocati difensori, che si proposero autonomamente, per la sua difesa.

Vanna ha detto...

Pino ciao,
avvocati del Sistema che hanno le mani in pasta in più omicidi misteriosi, spesso si propongono loro, come scrivi, non ho ancora capito il perché si propongano e perché lavorino con scarsa grinta.
Ma anche il Coppi si è proposto, super avvocato di altissimo profilo, con quale risultato? Le Misseri stanno dentro e ci restano a quanto pare, neanche gli arresti domiciliari hanno ottenuto. Per Andreotti andò meglio, ma lui faceva parte del Sistema.

Anonimo ha detto...

quale anima ingenua, è un figlio di puttana senza speranza, e ha sempre saputo tutto:
la mamma e marito virtuale, il guerinoni, il fecondatore del fratello e Dio solo sa quanti altri.

Anonimo ha detto...

incolpa il figlio delle vergognose ricerche su internet, e quando lo hanno arrestato, stava scappando e poi si fa dare da bere dagli sbirri come un mentecatto, vigliacco

Gilberto ha detto...

Non so quanti hanno capito che le ultime novità del caso Stasi potrebbero avere (uso il condizionale) ricadute importanti sul caso Bossetti. Tutto dipende da una eventuale revisione di una condanna definitiva (sarebbe un fatto eclatante e sorprendente). Di sicuro se venisse riconosciuto un errore anche altri giudici dovrebbero procedere con i piedi di piombo mettendo in preventivo un ‘diverso orientamento dell’opinione pubblica’ non più così di ‘bocca buona’ e non più disposta ad accontentarsi del solito teorema.

magica ha detto...

beh anonimo fai cadere la braccia e non solo . da quanto ascoltatore televisivo sei .. discorsi cosi' si leggono nei blog di persone che ragionano con il C..-
TIRI FUORI la storiella che stava scappando , certo sui tetti di brembate . come nei film gialli .

continuano a rimuginare le solite notizie ridicole .
non credo che l'ARZUFFI abbia incolpato di figlio di fare il guardone su internet .( lo va dire alla madre che viaggiava su certi siti?) roba da matti .

Nautilina ha detto...

Vanna,
anche a me Bossetti ha dato la stessa tua impressione, quella di un uomo semplice, sentimentale e buono. Può darsi che ci sbagliamo, però se fosse tutta una finta, uno che sa dissimulare a tal punto la sua crudeltà e il suo sadismo sarebbe il criminale più pericoloso mai esistito sulla faccia della terra.
No, questo non lo posso credere.
Non si può fingere sempre e con tutti, specialmente in una piccola cella reclusi giorno e notte con dei compagni a contatto di gomito.
Puoi fingere con i familiari, se li vedi per poco tempo (magari solo a pranzo e a cena).
Puoi persino fingere sul posto di lavoro se non hai troppe interazioni con i colleghi.
Ma in cattività prima o poi esplodi e riveli la tua vera natura, penso ad esempio alle reazioni di Buoninconti che in un video urlava con le guardie.
Invece non mi risulta che in questi anni i detenuti e le guardie carcerarie abbiano mai assistito a una manifestazione di violenza da parte di Bossetti, se no lo si sarebbe saputo all'istante.


Sarahkey e PINO,
grazie per le risposte. Non ero ancora utente di questo sito quando parlavate del caso Rea, andrò a cercare nell'archivio. Per quanto ne so, anche a me Parolisi non sembra colpevole, non direttamente almeno, non in prima persona. Indirettamente però lo ritengo responsabile di quanto accaduto alla moglie per mano d'altri.
Ma quello che mi interessava di più era capire la provenienza di DNA estraneo sugli slip della povera Melania. Ora tu PINO mi dici che quel DNA apparteneva al marito e al figlioletto di una vicina di casa che le aveva stirato i panni: peggio (anzi meglio) ancora, cosa c'entravano il marito e il bambino? Casomai i vestiti li avrà maneggiati la signora, ed ecco entrare in ballo il trasferimento indiretto attraverso le mani.
Anche se...ora faccio la pignola, di solito gli slip non si stirano, a meno che non siano di puro cotone. E mi sembra parecchio insolito che una donna giovane, casalinga e con la mamma disponibile ad aiutarla si facesse stirare perfino gli slip da una vicina di casa. Mah, tutto può essere, comunque secondo me rimane in piedi la spiegazione del trasferimento di DNA da marito - figlio - mani della signora Sonia - indumenti di Melania.

E per tornare a Bossetti, mi pongo di nuovo la domanda: secondo voi sarebbe possibile che il DNA, chiamiamolo pure di Ignoto 1, fosse sui leggings di Yara per trasferimento e non per contatto diretto?

Anonimo ha detto...

"il Dna di Ignoto sugli slip e sui leggings della bambina non è giustificabile, lì dove gli indumenti sono stati tagliati se non con l’aggressione"
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_31/bossetti-ignoto-1-nodo-dna-ris-esclusa-contaminazione-7d92cd1c-8003-11e5-8b57-f1b8d18d1f0e.shtml?refresh_ce-cp

TommyS. ha detto...

Gilberto

Per quanto riguarda le sorti di Bossetti purtroppo ogni altro caso giudiziario fa e farà storia a se. O l'imputato avrà la fortuna di trovare un giudice veramente autonomo ed indipendente (e non ricattabile, aggiungerei), per intenderci un giudice alla Pratillo Hellmann, o in appello si ripeterà la stessa sceneggiata cui abbiamo assistito a Bergamo.

Di fronte ad uno spiegamento così ingente di forze da parte dell'accusa, l'opinione pubblica potrà ben poco anche nel caso in cui venga concessa la revisione del processo contro Stasi. Basterà proseguire sulla strada intrapresa dal 16 giugno 2014 e l'opinione pubblica continuerà a schierarsi dalla parte dei magistrati, dei carabinieri, della polizia, del ministero, pur percependo che qualcosa potrebbe non tornare.

Per quanto riguarda invece Stasi segnalo questo articolo odierno de Il Giorno:

http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/omicidio-garlasco-alberto-stasi-1.2782174

Nonostante le dichiarazioni della parte civile e dei suoi consulenti non appena era stata lanciata la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di Sempio, adesso scopriamo che il DNA (aplotipo Y) rinvenuto adeso ad alcune delle unghie di Chiara non era affatto degradato, anzi risulta perfettamente definibile (tramite l'analisi dei raw data) e sovrapponibile a quello di Sempio.

Per cui la difesa di Sempio dovrà fornire una giustificazione alternativa per la presenza di quel DNA a quella dell coinvolgimento del proprio assistito nel delitto visto che sul ragazzo convergono altri indizi già da tempo. E' vero che il semplice aplotipo Y non identifica univocamente un individuo, ma se costui è sospettabile in base ad altri riscontri, diventa a sua volta un indizio grave e non trascurabile.

Purtroppo tutto il processo per l'omicidio di Chiara Poggi è stato Stasi-centrico e tutto quello che avrebbe potuto portare ad altri scenari ed ipotesi è stato scartato. Ed allora viene il sospetto che anche il perito De Stefano si sia piegato a tale logica evitando di sottolineare che dall'analisi di alcune delle unghie (come mai non tutte e dieci ma solamente nove erano state conservate?) era emerso un aplotipo Y molto chiaro ed assolutamente non compatibile con Stasi.

Gilberto ha detto...

@ Tommy S.

D'accordo ammettiamo pure che ogni caso faccia sé (anche se credo che nell'ipotesi che nell'eventuale riesame Stasi fosse scagionato sarebbe un bel casino mediatico, con ricadute sull'opinione pubblica non ben calcolabili).

Facciamo invece l'ipotesi che si dimostri che Massimo Bossetti è figlio biologico di Giovanni Bossetti. Quali conseguenze saresti in grado di prevedere?

PINO ha detto...

NAUTILINA
Alla tua precisa domanda, non potrei rispondere con altrettanta precisione: non sono un esperto.
Potrei solo manifestarti quanto dedotto da numerose, interessanti letture ed informazioni dirette, avute da amici biologi e medici legali, sulla grossa percentuale di possibile autenticità dei reperti rilevati, ed ivi depositati direttamente e non per trasferimento secondario, dato la loro corposità molecolare, nonostante l'esposizione per 90 giorni alle intemperie.
Il riferimento comprenderebbe TUTTE le tracce biologiche rinvenute sugli indumenti della piccola vittima.
Questo il modesto bagaglio dei miei appunti.
Altro discorso sarebbe l'attribuzione personale di relative responsabilità, per ognuno di quelli a cui le cui tracce biologiche apparterrebbero.
Un problema non facile: non vorrei essere nei panni degli inquirenti.

Dudu' ha detto...

TommyS e tutti (ciao!)

" ..«Quello che posso dire è che mi sono basato sui profili che il professor De Stefano aveva ritenuto poco significativi. Al di là delle conclusioni della perizia, ho ricevuto i dati grezzi e ho lavorato su quelli. Ho valutato i tracciati elettroforetici relativi ai profili genetici ottenuti dal professor De Stefano dal

‘lavaggio’ delle unghie di Chiara Poggi nella loro interezza,e non come ho sentito dire sotto le unghie--..."


Intervista al genetista caso Sempio(?), Pasquale Linarello, calabrese di origine, trapiantato a Bologna, ufficiale del Ris di Parma dal 1999 al 2002, dirige attualmente la sezione di Genetica forense del laboratorio “Genoma” di Milano.
Qui l'intervista:
http://www.ilgiorno.it/pavia/cronaca/omicidio-garlasco-andrea-sempio-1.2778467

Se,come credo, Gilberto, si riferisse alla sensazione che potrebbe suscitare nel pubblico un eventuale-madornale-errore di colpevole condannato, mi sembra che destabilizzerebbe certe sicurezze sulle indagini investigative, non credo lascerebbe indifferenti i telespettatori,ormai consapevoli che i sbagli loro sono coperti dal cittadino,non credo la gente così ingenua come qualcuno dice.
A meno di credere non siano in grado di ragionare da sè...

TommyS. ha detto...

Gilberto

Nella migliore delle ipotesi per Stasi ci potrebbe essere un giudizio di revisione con proscioglimento per contraddittorietà della prova (art.530 comma 2 c.p.p.). A meno che chiaramente le nuove indagini portino ad individuare un diverso colpevole e che questo, magari anche confessando, venga condannato. Ma in caso contrario il pre-giudizio dell'opinione pubblica su Stasi resterà immutato con la maggioranza convinta della colpevolezza come successo sinora. Forse in tanti ci potremmo indignare di come procede la giustizia ma saremmo in pochi e poco influenti.

Sulla paternità di Bossetti onestamente non saprei cosa dire. Sicuramente succederebbe un putiferio ma non sono così sicuro che la questione potrebbe risolvere la situazione di Bossetti.

TommyS. ha detto...

Dudù

Quello che posso dire è che mi sono basato sui profili che il professor De Stefano aveva ritenuto poco significativi.

E' proprio questo che mi preoccupa. L'impressione che ne viene fuori è che De Stefano cercasse l'Y di Stasi e non l'abbia trovato, ma al tempo stesso abbia ritenuto poco significativo relazionare sulla presenza di un altro Y.

Durante l'udienza in cui De Stefano espose i risultati della sua perizia (affannandosi a spiegare che la sua tabella riportava degli errori e che invece i dati corretti si trovavano nei CD allegati, dove in realtà poi Linarello li ha trovati) la difesa chiese a De Stefano se avesse trovato il DNA di Stasi e se avesse trovato DNA che non fossero di Stasi e De Stefano così rispose:

"che non era possibile fare alcuna considerazione in tema di identità o di esclusione"

Vedremo ora chi potrebbe avere ragione.

Gilberto ha detto...

Dalla eventuale scoperta che Alberto Stasi è innocente e del tutto estraneo al delitto il Sistema Giustizia del paese ne uscirebbe con una immagine non proprio edificante. L’eventuale errore giudiziario andrebbe ad aggiungersi a altre défaillance investigative, accentuando le perplessità di quel popolo italiano in nome del quale si emettono le sentenze.

L’assoluzione in due gradi di giudizio di Alberto Stasi e poi la sua condanna in via definitiva stanno a dimostrare non solo l’esistenza di un dubbio assai più che ragionevole, ma anche eclatanti disparità di giudizio e di valutazione dei medesimi fatti con sentenze diametralmente opposte.

Alcuni (tra gli addetti ai lavori) non si considerano alla stregua di vendicatori ma valutano con la consapevole convinzione che una pena non si commina sulla base di teoremi, ma in forza di prove, non assemblano dei dati contraddittori e insignificanti per trasformarli in un corposo quanto arbitrario diorama indiziario e in un illusionismo probatorio.

Il caso Stasi rappresenta la radiografia di un sistema con due interpreti che della legge hanno due immagini radicalmente diverse. Da un lato c’è il riconoscimento e la consapevolezza che il giudice non è un angelo vendicatore (Azrael, colui che Dio aiuta) e neppure l’interprete onnisciente che ipostatizza la Giustizia divina. Dall’altro c’è un giustizialismo che si fa ‘vero’ interprete della legge in quanto Dike e Nemesi come compensatrice e riparatrice. Una visione quest’ultima della giustizia che ritiene di disporre dell’onniscienza divina tradotta in teorema, magari con l’argomento di quella prova scientifica (infallibile) retaggio del positivismo ottocentesco.

Wolf ha detto...

Anonimo ha detto...

"il Dna di Ignoto sugli slip e sui leggings della bambina non è giustificabile, lì dove gli indumenti sono stati tagliati se non con l’aggressione"
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_31/bossetti-ignoto-1-nodo-dna-ris-esclusa-contaminazione-7d92cd1c-8003-11e5-8b57-f1b8d18d1f0e.shtml?refresh_ce-cp

29 dicembre 2016 18:03:00 CET




Immagina di essere tu il rapitore e l'esecutore delle sevizie, se hai a che fare con una ragazzina che si difende o tenta di scappare, la devi agguantare con le mani, tenerle le braccia, tenerla per la vita, o dove vuoi tu, possibile che non lasci tue traccie biologiche su qualsiasi altra parte del corpo, ma cè solo il Dna di altri soggetti diversi da te?.
Le tagli gli slip durante la collutazione oppure quando è svenuta?. Come fà il tuo Dna trovarsi solo in corrispondenza del taglio sugli slip?.
Se si tratta di sangue, mentre stai recidendo lo slip con un coltello o che dir si voglia, come faresti a ferirti e meglio ancora lasciare una goccia di sangue solo in corrispondenza della lama?. Se si vuol teorizzare l'epistassi e non una ferita, mentre tagli lo slip il tuo naso è proprio sopra la lama?.
Immagina di essere tu l'aggressore e trovati una spiegazione plausibile che spieghi la presenza del tuo Dna solo in quel cm2 di stoffa.
Ti pare possibile?

Dudu' ha detto...

TommyS scrive:
"..Sulla paternità di Bossetti onestamente non saprei cosa dire. Sicuramente succederebbe un putiferio ma non sono così sicuro che la questione potrebbe risolvere la situazione di Bossetti."

Uguale. La procura ci ha sempre tenuto sottolineare che non tanto la paternità, ma quello che viene definito suo dna è ciò che mette Bossetti al centro del crimine.

Pino, sono sempre due gli scogli a ben valutare,l'esposizione di 90gg di una traccia che restituisce 52 marcatori non ha ancora trovato spiegazione.

Perchè la procura si oppose alle ripetizioni? Più passa il tempo e più trova gioco facile. Questo accadde anche sul materiale genetico sulle unghie di Chiara,venne confrontato con quello di Stasi nell'ultimo processo,venne detto che il materiale,degradato,restituiva solo 5-6 marcatori che potevano essere di Stasi. Ora si sà che quel materiale ha reso dei risultati, ma nemmeno la parte civile se ne è interessata. Perchè, direbbe qualcuno.
(Altri hanno trovato loro risposte : un reo benestante rende di più di un reo nullatenente.)

Nautilina ha detto...

Anonimo, grazie per il link interessante, ma non mi sembra che le risposte del colonnello Lago offrano certezze granitiche.

Capisco il discorso della contaminazione impossibile dentro il laboratorio (fino a un certo punto perché al mondo se ne vede di tutti i colori).
Ma per tutto il resto, come si fa, ad esempio, a credere che la macchia sia passata dagli slip ai leggings per capillarità?
Il taglio sappiamo che è stato inferto a leggings indossati, interessando anche il tessuto degli slip, e molto probabilmente mentre Yara era in piedi o prona; quindi come poteva il materiale genetico essere versato solo sugli slip? Non mi sembra verosimile, scusa.
Mi sembra più probabile il contrario, ossia che il DNA diluito dalla pioggia sia colato dall'esterno all'interno. Anche perché il corpo di Yara è stato lasciato in posizione supina, di conseguenza il materiale doveva scendere verso il basso, non viceversa.

Il colonnello inoltre pensa che la traccia fosse abbondante in partenza, deducendolo dal fatto che sia sopravvissuta a tre mesi di dilavamento, ma anche questa è solo un'ipotesi priva di conferma.

I segni lasciati sul terreno ci dicono solo che il corpicino dev'essere rimasto in quel punto per almeno un mese, su questo anche il perito della difesa ha concordato.

Però ammettiamo pure che Yara sia rimasta nel campo di Chignolo dalla fine di novembre.
Esperimenti scientifici condotti in America dicono che qualsiasi DNA nucleare esposto all'aperto senza riparo non può durare più di tre giorni (se però è coperto dura anche tre mesi).
OK allora, delle due l'una, scegliamo un'opzione perché entrambe non si reggono: non possiamo sostenere che il DNA d'Ignoto 1 e quello della maestra Brena siano durati tre mesi all'aperto senza copertura, esposti al dilavamento, al gelo e al disgelo per tutto quel tempo.

Mettiamo però che il corpo della bambina fosse stato coperto da un telo impermeabile e resistente, perciò fatto di materiale che non rilascia fibre, e a un certo punto il killer l'abbia rimosso o il vento se lo sia portato via (non so perché ma penso sempre al sacco nero della spazzatura visto dal Rovedatti): in quel caso, il materiale organico d'Ignoto 1 poteva essere anche poco e subire un dilavamento minore, probabilmente solo prima di essere coperto e/o dopo la rimozione della copertura.

Certo per capirne di più sarebbe utile leggere qualche documento che a noi è precluso.

Vanna ha detto...

Sotto le unghie di Y c'era qualcosa?
Analisi non ripetibile per ovvii motivi.
L'apparecchio dentale nascondeva qualcosa?
Analisi non ripetibile per ovvii motivi.

Nautilina ha detto...

Per rispondere a PINO che leggo soltanto ora: novanta giorni di pioggia, neve e disgelo non vanno proprio d'accordo con ben due DNA leggibili e integri.
Se seguiamo l'idea della quantità cospicua, allora quant'era in partenza il DNA della maestra Brena?
Perciò le cose devono essere andate diversamente. Come, solo il vero colpevole o I colpevoli lo sanno.

Anche l'obiezione di Wolf mi sembra ottima e condivisibile, ne avevo scritto tempo fa anch'io, non si può credere che il DNA dell'aggressore sia finito solo vicino a un taglio, con tutto ciò che ha combinato a quella povera piccola.
Sul giubbotto niente, sulla testa niente, sulla felpa niente, sul reggiseno niente, solo qualcosa sui leggings vicino a un taglio e sugli slip sottostanti...
Mah, l'ipotesi dei pantaloni contaminati per me è verosimile. Oppure il dolo.

Anonimo ha detto...

tutto è possibile ma il dna sulle mutande è di bossetti.

Dudu' ha detto...

TommyS scrive:
".. Ma in caso contrario il pre-giudizio dell'opinione pubblica su Stasi resterà immutato con la maggioranza convinta della colpevolezza come successo sinora..."

Fù così anche per Sollecito e Knox, ma superato il primo sgomento la maggioranza se ne fece una ragione.
Quello che si evidenzia da sè è quanto è fallace il processo indiziario. Quante vittime dovrà -ancora- mietere perchè venga eliminato?
Io sono convinta che ignoto 1 non corrisponda con Bossetti. Sarà stato costruito come un pazzle, qualche pezzo non torna infatti.

Vanna
"Sotto le unghie di Y c'era qualcosa?.."
È la domanda che la difesa Bossetti fece alla Ruggeri, la quale con ironia rispose che trovarono 100 psicodrammi...

Ma cosa trovarono oltre rosicchiature non è dato saperlo.

Poi, perchè è permesso alle procure sottrarre prove a favore dell 'accusato??
Possibile nessuno si in...cavoli?

Di Stefano era il perito dell'accusa o del giudice TommyS?

Nautilina ha detto...

Potrebbe anche esserlo, io non lo nego. Solo che dopo bisogna fare un passo avanti e vedere come ci è arrivato.
Se per ipotesi è come quello del vicino di casa sulle mutande di Melania Rea, non ce l'ha mica applicato lui direttamente.

Dudu' ha detto...

TommyS,
Vedo ora, ho interpretato male questa tua frase(non l'avevo letta bene provabilmente)

" .. Ma in caso contrario il pre-giudizio dell'opinione pubblica su Stasi resterà immutato con la maggioranza convinta della colpevolezza come successo sinora..."

Credendo di avere letto che, anche se, venisse prosciolto la gente lo crederebbe sempre colpevole.

In virtù di quest'ultima avevo scritto:
"..Fù così anche per Sollecito e Knox, ma superato il primo sgomento la maggioranza se ne fece una ragione."

Scusami.

Anonimo ha detto...

l'importante è che «Gli esiti dell’indagine genetica condotta sul DNA, atteso l’elevatissimo numero delle ricorrenze statistiche confermative, tale da rendere infinitesimale la possibilità di un errore, presentano natura di prova, e non di mero elemento indiziario» e quindi bossetti colpevole con tanti auguri a salvagni per i futuri ricavi

Dudu' ha detto...

"Anonimo Nautilina ha detto...
Potrebbe anche esserlo, io non lo nego. Solo che dopo bisogna fare un passo avanti e vedere come ci è arrivato..."

Immagino stavi rispondendo ad anonimo.

A costui/ei ,gli o le,auguro di non trovarsi mai nella situazione di Stasi o Bossetti.
Ha gioco facile scrivere il dna sulle mutande è di Bossetti (ha potuto verificarlo di persona?) dato che siamo in presenza di un condannato,ma lo/la invito astenersi parteggiare, valutando con dovuta distanza gli elementi a favore e contro, è lunga la strada ancora, non lo deve a me, ma alla sua intelligenza.

Dudu' ha detto...

«Gli esiti dell’indagine genetica condotta sul DNA, atteso l’elevatissimo numero delle ricorrenze statistiche confermative, tale da rendere infinitesimale la possibilità di un errore, presentano natura di prova, e non di mero elemento indiziario»

Un calcolo fatto non si sà su quali ricorrenze statistiche, non considerando la traccia mista,senza un mtdna e un allele fantasma non può escludere l'errore.

Anonimo ha detto...

dudù veramente pensi che per incastrare una persona (non si sa perchè bossetti poi) mettano il suo dna di proposito in posti sensibili, o droga, o armi ecc...
lo hai visto nei film vero ?
sono dei bastardi ma non fino a questo punto

Anonimo ha detto...

non conta niente se la traccia è mista, senza un mtdna e un allele fantasma, chiedi lumi agli illustri Tommi's, Biologo e Annika, anzi Annika meglio di no.

Dudu' ha detto...

Anonimo,
Io non penso quello che hai scritto.
(Che alcuni siano bastardi si però, ma non riferendomi al caso in esame,questo non posso dirlo. Le mele marcie ci sono, ovunque. Le forze dell'ordine non sono il mio pane quotidiano,ma conosco pregi e difetti,diciamo così.)

Se mi leggi già lo sai, ma in ogni caso lo ripeto,per me ci sono delle forzature interpretative, alcune riportate nel mio ultimo post delle 21.45. Altre elencate da Capra.
Ma io davvero mi chiedo come sia possibile avere delle certezze su del materiale biologico(?) trovato su una vittima che si vuole all'aperto per tre mesi. In una zona altamente contaminata da dna umano, ed è strano assai, invero, con tutta la campagna limitrofa l'autore la porta propio dove battono le signorine, il che significa che la zona era molto conosciuta -e frequentata-da un certo targhet di frequentatori, che non sono certamente padri di famiglia che non escono la sera. 1+1 mai?

Nautilina
L'elicoterista scese vedere il sacco nero,scendendo avrebbe visto la vittima.

Dudu' ha detto...

Anonimo
"..non conta niente se la traccia è mista, senza un mtdna e un allele fantasma, .."
I lumi meglio li chieda tu, sò quel che dico ed è condiviso.
Devo lasciarti,ciao

Anonimo ha detto...

Anonimo

Anonimo ha detto...
tutto è possibile ma il dna sulle mutande è di bossetti.

dudù veramente pensi che per incastrare una persona (non si sa perchè bossetti poi) mettano il suo dna di proposito in posti sensibili, o droga, o armi ecc...
lo hai visto nei film vero ?
sono dei bastardi ma non fino a questo punto


La soluzione è semplice. Il DNA trovato sul corpo di Yara - intendo il mitologico reperto biologico, quello di Ignoto 1, che nessuno ha mai visto materialmente, salvo i RIS - non è di Bossetti. Ad un certo punto, invece, è successo che il DNA di Bossetti ha fatto match con il DNA di .... Bossetti. Sono certo che Bossetti fosse noto agli inquirenti da tempo, cercavano un addetto dell'edilizia, con un furgone e avevano pure le tracce telefoniche. Dove sia avvenuta la contaminazione - volontaria, involontaria, fate voi, per me involontaria - non importa. O magari è stato solo un caso di bias psicologico, che fa fare il salto da "compatibilità" a "corrispondenza". Però da quel momento in poi non hanno visto che lui. Al punto di piegare le prove non corrispondenti e, secondo me, di inventarsi pure una ricerca "araldica" a posteriori per giustificare il fatto di essere arrivati a lui.

Haddock .

PINO ha detto...

NAUTILINA, ed eventuali altri...
La mia risposta, era solo quella che poteva essere dedotta dai miei "appunti".
Le mie convinzioni personali sono ben altre, e le ho rese note nei numerosi commenti postati in date diverse.
Non le ripeto, per evitare inutili, scontate ed sterili divergenze.
Ciao.

P. ha detto...

p.s. leggere la congiunzione "e", non ed P.

Ivana ha detto...

Riguardo al caso Poggi, ci sarà l'eventuale revisione del processo?
Il fatto che le nuove valutazioni scientifiche provengano soltanto da un consulente di parte mi lascia dubbiosa.
Penso che sarebbe necessaria la ripetibilità sullo stesso campione ...
Se ricordo bene, durante il processo a carico di Stasi, tali analisi erano state fatte dal perito De Stefano, nominato dal giudice, e avevano partecipato i consulenti di tutte le parti.
Durante la sua deposizione in aula, De Stefano aveva dichiarato che non era scientificamente sostenibile l'esistenza, nelle unghie di Chiara Poggi, di tracce di DNA maschile interpretabile.

Credo che almeno, nel caso Poggi, esista, appunto, la "superperizia" che aveva coinvolto tutti i genetisti delle varie parti, mentre nel caso Bossetti ancora manca, di certo, tale "verifica" ...

Anonimo ha detto...

Concordo con Ivana, sulla possibilità che NON venga promossa la richiesta di revisione del processo, proprio per le ragioni che ha specificato.
Il rumore creato intorno a questa faccenda di un nuovo dna, sembra non dover sortire le aspettative della difesa.
Falce

Dudu' ha detto...

TommyS
".. Durante l'udienza in cui De Stefano espose i risultati della sua perizia (affannandosi a spiegare che la sua tabella riportava degli errori e che invece i dati corretti si trovavano nei CD allegati, dove in realtà poi Linarello li ha trovati) la difesa chiese a De Stefano se avesse trovato il DNA di Stasi e se avesse trovato DNA che non fossero di Stasi e De Stefano così rispose:

"che non era possibile fare alcuna considerazione in tema di identità o di esclusione"

Vedremo ora chi potrebbe avere ragione."

Di Stefano era perito del giudice(sono andata rinfrescarmi la memoria), la prova genetica dovrebbe essere valida in quanto assunta in contradditorio,il dubbio, eventualmente,potrebbe essere che, non avendo Di Stefano altro dna da comparare (Sempio per esempio) non fosse in grado di poter avanzare ipotesi terze di attribuzione, ed invece ,avendo un dna da comparare, Linarello ha potuto riscontrare che 13 dati su 17 sono perfettamente attribuibili all'Y del ramo Sempio.

Vedremo, anche perchè fosse vero, Di Stefano avrebbe giurato il falso,così si spiegherebbero certe cose e sue affermazioni odierne.
Il 19 dic 2016 , quotidiano.net riporta:

"..La perizia sarebbe riuscita a isolare le nuove tracce di dna grazie a un cucchiaino e a una bottiglietta d'acqua. Ma per il genetista De Stefano questi risultati non sarebbero attendibili. "C'è pochissimo dna, - ha dichiarato - al processo d'appello bis io dissi: 'guardate che se facciamo quest'esame, poi non si potrà più fare nessun esame ulteriore, ce n'è talmente poco che noi saremmo costretti ad utilizzarlo tutto'. Tutti: giudice, accusa, difesa e parti civili dissero 'certo, lo faccia anche se si distrugge la prova'. Quel test non si può ripetere. L'unica cosa che non si può escludere è che ci sia del dna maschile. Ma di chi sia non si può sapere".

Mentre Linarello il risultato lo avrebbe ottenuto dai raw data.

Vedremo.

Dudu' ha detto...

Ho dimenticato di inserire link di riferimento
http://www.quotidiano.net/cronaca/garlasco-alberto-stasi-1.2763472

TommyS. ha detto...

Per Anonimo 29.12.2016 21.29 e 22.12

Illustre mi sembra sin esagerato ed inoltre non capisco perché non Annika. Avresti anche tu molto da imparare, non fosse altro su come si preparano le salsicce di canguro.

«Gli esiti dell’indagine genetica condotta sul DNA, atteso l’elevatissimo numero delle ricorrenze statistiche confermative, tale da rendere infinitesimale la possibilità di un errore, presentano natura di prova, e non di mero elemento indiziario»

Questo l'ha scritto il giudice estensore della Corte d'Assise che ha condannato Bossetti proprio su quell'indizio e solamente sulla base di esso. Vedremo se reggerà il vaglio dell'appello. La Corte ha ritenuto di aver superato la contraddittorietà dell'indizio fornito dalle analisi del DNA, ma in realtà non l'ha fatto. Ha recepito l'unico appiglio fornitole dai consulenti dell'accusa per spiegare l'assenza o scomparsa del mtDNA dell'imputato ovvero l'abbondanza del mtDNA contaminante della vittima che avrebbe nascosto gli altri. Peccato che non abbia nascosto anche quello del famoso R0a facendo così crollare miseramente tale ipotesi. Per cui affidarsi unicamente a quell'elevatissima likelihood ratio tra i due profili genoticipi nucleari facendo finta che non vi fossero i risultati totalmente discordanti dell'analisi del mtDNA (nonché i dubbi derivanti da controlli negativi contaminati e raw data molto bizzarri) è un errore scientifico e giuridico. Era però necessario commetterlo per condannare Bossetti.

In ogni caso il solo considerare che due presunti fratellastri condividano i genotipi di ben 20 marcatori STR su 21 (ovvero 41 alleli su 42), come anche il fatto che due donne non imparentate fra di loro e provenienti dalla stessa ristretta area geografica condividano un allele rarissimo in tutta la popolazione, dovrebbe far riflettere molto su quella certezza probabilistica.

Però si ti fa piacere rimanere nelle tue convinzioni e certezze in modo tale da poter continuare ad insultare Bossetti, la madre, il padre e chiunque ha forti dubbi sulla vicenda, fallo pure. E' il bello, od il brutto, della democrazia.

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