domenica 4 novembre 2012

Salvatore Parolisi: sentenze a confronto. Tribunale e procura di Teramo Vs tribunale e procura di Torino...

La giusta sentenza (clicca per ingrandire)
Negli ultimi giorni pare di essere entrati in un secondo turbinio di vento mediatico capace di creare, come il primo ancora in circolo, solo una grande confusione. Quando la polvere diventa fumo è quasi impossibile ritrovare la strada. Da tanto tempo ce lo fa capire, sia che parli in prima persona o che faccia parlare altri con la sua voce, l'avvocato della parte civile. Ora a lui si è aggiunto chi, riferendosi all'omicidio di Melania Rea e prendendo a pretesto qualche parola della Difesa, detta per far capire come le indagini siano rimaste al palo e non per altro, parla di camorra dimenticandosi che sul corpo della donna erano presenti tante e strane incisioni, incisioni che un camorrista non avrebbe avuto motivo di fare (la siringa bastava e avanzava). Ma la pubblicità cerca il suo sfogo ed ogni sito vuole vivere il suo momento di nuova gloria. Per più di un anno lo hanno vissuto i civettuoli che senza vergogna, e soprattutto senza aver letto nessuna carta ufficiale, spargevano sull'uomo le bufale della parte civile, ora tocca ad altri, a chi vede complotti in ogni angolo... ed il complottismo da sempre attrae tanti lettori. Non son rimasti delusi i primi, quelli del "colpevole perché fedifrago", non resteranno delusi neppure i secondi. L'unico grande peccato è che così facendo si perde sempre più di vista la luce e la realtà delle cose. E la realtà delle cose ad oggi ci parla di un uomo condannato all'ergastolo perché giudicato colpevole dell'omicidio di sua moglie. Di questo e non di altro si dovrebbe discutere per cercare di capire se il Gup Marina Tommolini, che ha ritenuto convincente e risolutivo il quadro accusatorio propostole dai Pm di Teramo, abbia emesso una sentenza in tutta coscienza, in base alla legge e scevra da pressioni mediatiche o di corporazione.

Per il giudice, mi improvviso oracolo e vi anticipo parte delle sue motivazioni, che probabilmente avrebbe avuto bisogno di vedere in aula un video simulato per capire quale movimento sanguigno si produca nel raggio d'azione di un accoltellamento, sono risultate irrilevanti o non credibili le prove a discarico che avrebbero dovuto consigliarlo ed indirizzarlo in 'zona assoluzione'. Irrilevante l'assenza di testimoni che collocassero l'imputato a Ripe di Civitella, irrilevante l'assenza di tracce che lo dessero per certo sul luogo dell'aggressione, irrilevante l'assenza di sangue, né suo né della moglie, sugli abiti da lui indossati il giorno dell'omicidio, irrilevante l'assenza di macchie ematiche da contatto sui vestiti della figlia, sul volante e sui sedili dell'auto usata per spostarsi. Come irrilevante gli è risultata la mancanza dell'arma usata per uccidere e degli abiti insanguinati indossati dall'assassino. Abiti che bastano per sconfessare le ricostruzioni ed il pensiero che vorrebbe il Parolisi partito con vestiti diversi (parliamo di un omicidio d'impeto o premeditato?), abiti non trovati, a questo punto è certo, perché da nessuno nascosti. E di logica questo significa che non esiste chi si sia cambiato a Ripe, significa che le vesti son tornate a casa assieme a chi le indossava, quindi al vero assassino (che li abbia bruciati poi, magari durante un picnik al pianoro, è probabile).

Per contro al giudice sono risultate rilevanti le quaranta e più persone che a mesi di distanza non hanno ricordato la presenza del militare e della figlia alle altalene. Ma la procura ha scordato di dirgli che solo una decina di queste lo avrebbero potuto vedere, che oltre trenta erano al di là del chiosco del Ranelli o addirittura nei pressi dei campi da tennis (quindi con la visuale impossibilitata dagli alberi). E si è dimenticata di dirgli anche che di quelle dieci, sei erano stese su un prato, intente a farsi i fatti loro, ad un livello molto inferiore al parco giochi (ed infatti nelle foto, pur se scattate da una posizione eretta, non solo non si vedono le altalene (degli scivoli manca la base), ma non si vede neppure la panchina sistemata in una posizione più favorevole). Si è dimenticata di dirgli che delle altre quattro persone, passate fra i giochi, han detto, sulle 15.00, si è stabilito l'orario di arrivo in base a quello di partenza preso dall'orologio analogico di una vecchia Ford Focus. Provate a chiedervi se qualche perito della procura è andato a casa del Barbizzi per verificarne il funzionamento... so già che riuscirete a rispondervi senza il mio aiuto. Ma a me ed a chi ha posseduto una Focus, risulta che gli analogici di qualche anno fa avessero grossi problemi. Però, a parte le testimonianze 'recuperate' nei mesi, altro al giudice è risultato rilevante. Ad esempio la traccia di dna su un labbro di Melania (embè? era o non era la moglie dell'imputato?), e la presenza di un'amante con le relative, inutili e pregiudizievoli, intercettazioni.

A farla breve, la logica ci dice che il Parolisi è stato condannato, o forse è meglio dire: giudicato, pur in mancanza di prove, con pochi indizi a carico ed in assenza di testimonianze che lo ponessero in cima alla lista dei sospettati. Il Gup, forse per incertezze personali, non è voluto salire sul treno dei dubbi preferendo infilarsi nel bagno di Ponzio Pilato. Però rinunciando ai dubbi ha perso l'occasione per aiutare e migliorare i carabinieri ed i magistrati di Ascoli e Teramo, persone dimostratesi in grado di far diventare complesso ciò che, se si fossero percorse tutte le strade, forse sarebbe risultato semplice. Perché è indubbio che l'indagine risulti monca (come ha fatto il giudice a non capirlo è il vero mistero). Tanto per citare qualche mancanza, si deve sottolineare che c'è una telefonata ma non c'è un telefonista, ci sono due auto che a cavallo dell'ora della morte (se è quella che il Gup ha considerato non lo può negare) salgono verso Ripe da una strada che porta anche al chiosco della pineta. Una in quel tratto si è addirittura ammaccata... ma non si sa di chi siano e se qualche passeggero da queste sia sceso (chi può garantire che all'interno non vi fossero la vittima ed il suo assassino?), ci sono un'ottantina di incisioni su una parete del chiosco, incisioni fatte con uno o più coltelli a serramanico (e guarda il caso Melania è stata uccisa con un coltello a serramanico), ma non si sa chi le abbia fatte. Le mancanze sono molte di più, è vero, ma a mio parere bastano queste tre, forse piccole o forse no, per dire che si è indagato a 90° e non a 360.

Non è la prima volta che ai giudici viene portata una visione parziale dei fatti, e non sarà l'ultima che il giudizio di primo grado scanserà la logica e si appiattirà all'Accusa. Certo, una sentenza del genere lascia l'amaro in bocca, ma è ancora più amaro il sapere che nell'Italia della giustizia di Ponzio Pilato e di Arlecchino (anche se tutto il mondo è paese io parlo del mio) i crimini, i criminali ed i processi, non siano giudicati con la stessa bilancia. Al Parolisi è capitato l'ergastolo e davvero non si sa se sia colpevole, ad altri è capitata la libertà... e si sapeva che colpevoli lo erano. Per capire cosa intendo paragoniamo all'omicidio di Melania Rea quello di Antonio Andriani, ed al presunto assassino Salvatore Parolisi il certo assassino Paolo Scialuga. Partiamo dall'inizio, dalla morte di Antonio, un travestito che col nome di Asha da anni cercava clienti a Torino, all'incrocio fra via Cavalli e Corso Ferrucci. E' la notte di San Valentino del 1991 quando ad Asha si affianca una Renault blu con due persone a bordo. Una breve trattativa e decide di salire. Si accomoda sul sedile a lato del guidatore, Andrea Corrado Giordano, prendendo il posto del suo amico, Paolo Scialuga, che si sposta su quello posteriore. I due, di 24 e 26 anni, sono figli della 'Torino bene'. Il padre di Andrea Corrado ha un'azienda che lavora nel settore pubblicitario, quello di Paolo è un colonnello dell'esercito. I ragazzi prima di andare nella zona dei travestiti sono stati in un prato di Villastellone. Lì, forse per noia o forse per allenarsi, hanno scaricato il caricatore di una Luger, una pistola acquistata dal Giordano non si sa come non si sa dove, sugli alberi.

Antonio Andriani, quindi, sale in auto pensando di appartarsi con dei clienti. Non ha il tempo per rendersi conto che così non è, perché dopo cinquecento metri uno sparo rimbomba all'interno della vettura e spezza la sua vita. Cos'è successo? Paolo Scialuga, sistematosi alle sue spalle, gli ha puntato contro la Luger e quando si è girato verso di lui gli ha sparato. Per quale motivo? A dire il vero non si sa, nessuno dei due lo ha mai spiegato, di certo l'omicidio non deriva da una malattia mentale. La perizia psichiatrica chiesta dal difensore, ed accettata dal Gup, non ha riscontrato deficit di alcun tipo. Per cui il crimine non nasce dalla pazzia. Ma neppure è opera di due sbandatelli di primo pelo: Paolo Scialuga è un chimico e Andrea Corrado Giordano parla ben quattro lingue. Oddio, qualche deviazione c'è: nel diario dell'omicida i carabinieri trovano svastiche e slogan razzisti, e lui stesso nell'interrogatorio ammette d'essere appassionato di cronaca nera. Gli piace analizzare i crimini, dice, e sottolineare gli errori degli assassini per capire come abbiano fatto a tradirsi. Detto questo torniamo alla notte di San Valentino ed all'omicidio. I due sono in via Sangano, a poche centinaia di metri da Corso Ferrucci, con un morto a bordo ed una vettura piena di sangue. A questo punto non chiamano i carabinieri o i poliziotti, certo che no... loro in men che non si dica mettono in atto un piano ben congegnato.

Per prima cosa aprono lo sportello e buttano il cadavere sul marciapiede, poi portano la vettura in un altro punto della città ed infine, mentre il Giordano chiama i carabinieri per dir loro che tre persone l'hanno aggredito e si son portati via la macchina, che sta andando a fare la denuncia, il Scialuga prende un taxi, si fa portare a casa, dove ha del liquido infiammabile, e torna all'auto incendiandola. Con i sedili e le tracce dell'omicidio, brucia anche la pistola non riconducibile a nessuno. Insomma, i due mettono in atto una strategia degna di chi cerca di evitare l'errore commesso di solito dagli assassini... ma il Giordano non è un esperto come lo è il Scialuga. L'auto bruciata è identica a quella in cui due persone hanno fatto salire Antonio Andriani, trovato cadavere, ed ha all'interno l'arma che gli ha sparato. Quindi chi indaga non può fare a meno di recarsi in casa di Andrea Corrado, il quale (primo errore) non si è ancora disfatto degli abiti della sera precedente... e nel giubbino vi sono tracce ematiche. Lui si giustifica dicendo che il sangue è suo, che lo ha perso dal naso quando è stato aggredito. Ma non convince. Inoltre non si è disfatto neppure dell'agenda (secondo errore). In questa ci sono i nomi dei suoi amici, tra cui quello di Paolo Scialuga. Viene interrogato e per ore ed ore continua ad insistere sulla versione data. Poi qualcuno passa alle maniere pesanti e gli dice che se il sangue sul suo giubbotto è della vittima per lui si apriranno le porte del carcere e non ne uscirà più. Ed ecco che il piano salta. Andrea Corrado parla e chiama in causa l'amico. Ma non sa per quale motivo abbia ucciso. 

E' indubbio che per l'opinione pubblica gli esseri umani abbiano valori diversi: la vita di una giovane madre, qual era Melania, non verrà mai paragonata o accomunata a quella di un ragazzo della sua stessa età che si prostituisce, qual era Antonio Andriani (seppure la vita di ogni essere umano sia unica per chi la vive e vorrebbe continuare a viverla). E' indubbio che per l'opinione pubblica anche i crimini abbiano 'valori diversi': chi uccide una prostituta o un transessuale, alla maggioranza pare essere meno colpevole di chi è accusato di aver ucciso la moglie (seppure un assassinio sia comunque un assassinio). Ma se l'opinione pubblica è influenzabile, gli spot pubblicitari lo dimostrano, per la Giustizia, che ha Codici Penali identici sia al sud come al nord, non può esistere una vittima o un imputato di valore superiore o inferiore. E visto che il delitto commesso da Paolo Scialuga non figura all'interno di una malattia mentale, può ben inquadrarsi in una premeditazione nata dalle sue strane idee ed hobby. Lui disse che la pistola se l'era ritrovata in mano perché rimasta sui sedili posteriori. Ma non pare credibile che dopo aver sparato agli alberi non l'abbiano riposta nel bauletto, preferendo buttarla col colpo in canna in un punto dell'auto a caso e fuori visuale (e se Asha fosse salita dietro? E se la polizia li avesse fermati per un controllo?). Inoltre le svastiche e le frasi razziste sul suo diario, fan ben capire come i travestiti potessero inquadrarsi in ciò che per lui poteva essere un 'bersaglio'. Se a questo si aggiungono le sue analisi sugli errori compiuti dagli assassini ed il depistaggio partito a tempo di record, si può di certo arrivare a configurare l'omicidio di Asha come un delitto premeditato. Insomma, se il Pm avesse voluto portare il giudice a questa conclusione, non doveva faticare più di tanto visto ciò che le indagini avevano appurato. Ma come detto, i due erano figli di persone bene... e non sempre i Pm si accaniscono sugli imputati, non sempre vedono le luci delle telecamere accendersi all'esterno dei tribunali.

Detto questo vi informo degli eventi che scaturirono dal momento del giudizio con rito abbreviato in poi. In primo grado la famiglia Scialuga si accordò con la parte civile. Per non averla a processo ed usufruire di attenuanti le pagò un risarcimento da cento milioni. L'avvocato del ragazzo, Gianpaolo Zancan, scelse il rito abbreviato e puntò tutto sulla malattia mentale... pur se non riscontrata dallo psichiatra. Per lui, ma in parte anche per Antonio Patrono, il Pm che sosteneva l'Accusa di fronte al Gup Paola Caprioglio, quella era 'la sera delle iniziazioni'. Per la prima volta i due amici avevano sparato e per la prima volta Paolo Scialuga aveva deciso di andare con un travestito. Il tutto era nato al momento e solo per scherzo... ma alla fine della fiera, ridendo e scherzando e senza rendersi conto di quanto faceva perché ancora eccitato dall'aver sparato agli alberi, il Scialuga aveva ucciso Antonio Andriani senza motivo. O meglio: lo aveva ucciso perché non se la sentiva di 'essere iniziato' da lui (non poteva scendere dall'auto?). E per un siffatto omicidio volontario, contornato da un depistaggio andato a male solo perché non si erano ancora gettati il giubbotto e l'agenda, la pena inflitta dal Gup passò dai 21 anni voluti dalla legge ai sei e quattro mesi ottenuti sommando sgravi su sgravi (era incensurato, al processo non partecipava la parte civile, il rito abbreviato toglieva un terzo della pena, eccetera eccetera). Non c'è che dire, davvero una condanna esemplare.

Ma attenzione... non è così che finì la storia! In Appello ci fu il colpo di scena e tutto cambiò direzione, ad iniziare dalla strategia difensiva che scansò l'omicidio volontario per passare a quello colposo. In pratica l'avvocato Zancan portò all'Accusa ed ai giudici una nuova ricostruzione, una ricostruzione che non parlava più di 'iniziazione' ma di incidente. Il suo assistito, povera anima, aveva trovato l'arma sul sedile posteriore e l'aveva presa in mano solo per scherzare ed intimorire il travestito. Non sapeva che era carica e purtroppo, una volta puntata sulla testa di Asha, per colpa di una curva fatta male, sparò un unico colpo che uccise Antonio Andriani. Ai giudici ed all'Accusa non parve vero di poter accogliere una ricostruzione finalmente fedele e realistica. Così l'omicidio volontario diventò colposo e gli anni di condanna scesero da sei e quattro mesi a due e cinque mesi... l'uomo fu subito scarcerato. Evviva la giustizia, si urlò nell'aula di Corte d'Appello del tribunale di Torino, la stessa in cui nel 2007 si condannò a sedici anni, senza avere in mano alcuna prova, Annamaria Franzoni. Ma la morte di Asha è tutta un'altra cosa. Qui si parla di una vittima che viveva la sua vita nel vizio erotico, di un uomo che ha ucciso per sbaglio e che alla fine ha confessato... non di bambini e madri di famiglia, non di imputati che si dichiarano innocenti.

La morale? Alla fine del gioco delle tre carte portato in tribunale, ad oggi risulta che ventuno anni fa a Torino una persona è stata uccisa per un tragico errore, per errore la si è gettata poi su un marciapiede, per errore si è tramato un depistaggio, per errore si è bruciata un'auto e, sempre per errore, ma di gioventù, si è mentito a chi indagava cercando di spostare i sospetti su tre fantomatici aggressori. Tutti questi errori sommati assieme hanno portato ad un altro probabile errore, o forse ad una sentenza giusta, ad una condanna di due anni e cinque mesi. A Teramo invece, alla fine del gioco delle tre carte risulta che una persona è stata uccisa, che anche se non c'è uno straccio di prova ed i tragici errori li han fatti gli investigatori, non in grado neppure di trovare un telefonista anonimo o il guidatore di un'auto ammaccata (l'avrebbe trovata la Polizia Stradale in una settimana fosse stata di un pirata della strada), il Gup all'imputato ha dato l'ergastolo. Ma per come è messa la nostra giustizia il tutto è da capire: la colpa è del fedifrago che si è ostinato a non voler confessare! L'avesse fatto...

Ucciso per gioco, articolo di Meo Ponte del 16 febbraio 1991
Sei anni all'assassino di Asha
Sentenza ribaltata... fu omicidio colposo

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514 commenti:

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Manlio Tummolo ha detto...

Forse non ci capiamo, cara Stella, ma, se l'ergastolo viene confermato, Parolisi è come se fosse morto (cosiddetta morte civile), non può certo occuparsi della bambina. Io mi riferivo a sentenza definitiva, non all'attuale che può essere ribaltata. Nell'ipotesi che un ergastolano abbia un bambino senza l'altro genitore e senza parenti prossimi, non verrebbe questo bambino forse fatto adottare da chicchessia, lasciandogli il cognome o no? Il caso della signora Concetta nata Serrano, ma poi adottata dagli Spagnolo, mantiene il doppio cognome. Eppure a quei tempi non era né orfana, né abbandonata.
E vediamo pure dalla cronaca come molti bambini vengono strappati ai genitori, non sempre con motivazioni ragionevoli, per farli adottare da qualcuno.
Nel caso nostro, potrebbe venir adottata dai nonni o da altri parenti stretti.

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Antonello,
le Sue osservazioni sono molto pertinenti. Penso che il prezzo sia stabilito, con larghissimo margine di guadagno, dalle agenzie che si occupano di registrazione, trascrizione e copia. Ciò che potrebbe gravare molto sono le operazioni di "sbobinamento" ovvero la trascrizione del sonoro in verbali scritti, il che richiede tanto o più tempo dell'udienza o interrogatorio che sia. Ad es., quando ci si laurea uno può acquisire la bobina della registrazione, e in più pagando il costo delle registrazioni su DVD o su CD o su cassetta, ovviamente con un prezzo molto alto rispetto a quello che verrebbe facendo da sé il lavoro. Diverse operazioni poi fanno salire il prezzo del tutto: i giornali, quando vendono certi filmati fatti da loro, fanno pagare cifre assai consistenti. Comunque sia, se alla fine Parolisi verrà assolto, tutto dovrà essere risarcito dai perdenti (i privati e, ovviamente, noi cittadini-contribuenti). Per certa documentazione lo Stato dovrebbe avere un proprio ufficio speciale, che faccia pagare a prezzo di costo, ma siccome richiede personale e siccome si vuol ridurre la cosiddetta "spesa pubblica", si preferiscono le agenzie, così paghiamo almeno 10 volte tanto se non di più.

Anonimo ha detto...

@Enrico, è forse qui che la pensiamo in una maniera diversa. Non sono i Rea ad essere ansiosi di far fede al patto, ma Salvatore. Questo è quello che ho capito io leggendo le dichiarazioni di G., e comunque ripeto che al momento del video M è morta, quindi in teoria il patto è sciolto, tanto che Gennaro lo da quasi per scontato che S abbia raccontato tutto. Perfino alcuni militari gli dicono di raccontare tutto vista la gravità della situazione, e lui non accenna a nessun patto, chiede solo di non dire nulla perché per lui è irrilevante. Comunque ciò non toglie che la sola stupidità possa far mentire un uomo anche in un momento dove una bugia potrebbe costargli cara.

@Sira
E' difficile ma non impossibile risvoltarsi da soli i pantaloni in quel modo pur essendo un’operazione scomoda e inutile. La questione in piedi o sedute era riferita alla pipi. Io sostenevo che è impossibile fare pipi da accucciati con i pantaloni a quella maniera (provate voi stessi, risvoltate i pantaloni fin sotto le ginocchia e accucciatevi a terra), diverso sarebbe farlo per poi sedersi ad una certa altezza come in un bagno. Ma al di la della pipi, risvoltarsi i pantaloni a quella maniera da soli non è da tutti, anzi…
Di certo per chi ha visto la scena del delitto sarebbe dovuto passare per la mente la prima deduzione logica, ossia che qualcun altro abbia tentato di sfilarli fermandosi però alle scarpe che facevano da ostacolo, eppure vogliono farci credere che M per chissà quale motivo li risvolta in quella maniera insolita da sola. C’è da dire anche che quello è il peggior modo se si ha una certa fretta di rialzarsi i pantaloni, e Melania era in un bosco dove sarebbe potuto arrivare qualcuno da un momento all’altro.
Inoltre se qualcuno ha per abitudine il calarli a quel modo(qualsiasi famigliare o amico stretto potrebbe saperlo) forse dovrebbe allo stesso modo risvoltare anche le calze. Invece i pantaloni sono risvoltati mentre le calze vengono calate normalmente, con appunto due operazioni distinte.
Ultima osservazione. A nessuno viene in mente di calarsi pantaloni calze e slip durante un litigio, quindi ammettendo che Melania lo avesse fatto da sola (impossibile per me) il clima doveva essere tranquillo, quindi non capisco in che punto l’accusa vorrebbe inserire la discussione tra i due da cui nasce lo scatto d’ira di P.
Kiba

Anonimo ha detto...

Kiba fa una bella osservazione..

signore e signorine.. calare i pantaloni rovesciando l'interno all'esterno è pratico?

I pantaloni erano quelli stretti..

Noi maschi non abbiamo questo problema eccetto rara emergenza.

Rovesciare i pantaloni fino alle scarpe è scomodo e fa cadere per terra il contenuto delle tasche..

Gli uomini non portano la borsa e tengono tutto in tasca e nel giubbotto.

Anche Carmela quel giorno non portava la borsa..
ci hanno rimbecillito che l'aveva portata ma il discorso è caduto.

E' certo che aveva il cellulare e l'accendino del marito..
Forse le chiavi dei soldi e anche altro.

Carmela quel giorno teneva le sue poche cose nelle tasche dei pantaloni e nel giubbotto come gli uomini.

C'erano monetine nelle tasche.
Rovesciando al contrario i pantaloni scendendoli fino alle scarpe ha fatto cadere tutto quello che aveva in tasca.


Non sono stati trovati mozziconi di sigaretta fumati da Melania e nemmeno da Salvatore allora l'accendino deve essere caduto dalle tasche.

ci sono mozziconi fumati da altri?
Hanno preso il dna?

forse lei ha acceso la sigaretta a qualcuno..

C'è un pacchetto di sigarette di una marca non fumata da Melania chissà se hanno cercato il dna e se il dna è uno di quelli trovati sul cadavere.

Gordon

Anonimo ha detto...

uhm..

Mi viene da osservare che tutto il bailamme creato intorno alla falsa notizia della borsa gialla della doppia borsa e della borsa troppo nuova fosse uno specchietto per allodole teso ad oscurare il fatto che quei pantaloni poichè stretti siano stati calati non solo per bloccare Melania, ma anche per poterle frugare nelle tasche estraendo tutto il contenuto.

Una chiavetta usb, ad esempio.

Tutto quanto contenuto nel cellulare è stato cancellato, tranne due sms che evidenziano una certa tensione coniugale risalente a un anno prima, uno mandato da Melania era di accusa al marito per i tradimenti subiti.

O non era interessante cancellarlo o l'assassino/a lo trovava divertente e l'ha lasciato.

Se li avesse cancellati Melania per indicare la responsabilità del marito, vorrebbe dire che è morta in un orarrio prossimo alle ore 19,00 poichè è stato cancellato anche l'ultimo sms arrivato alle ore 18,52.

Ma una persona che ha la forza di cancellare tutti quegli sms ne ha abbastanza per mandare sms di aiuto ben più chiari, quindi il cancellatore NON può essere Melania.

A Parolisi non avrebbe fatto buon gioco lasciare proprio QUEI messaggi, perchè lo tirano in ballo sui tradimenti che ha cercato di nascondere in tutti i modi: quindi il cancellatore NON PUO' ESSERE Salvatore.

Rimane una remota possibilità che siano stati lasciati proprio quei messaggi di accusa sui tradimenti da parte di una donna che intendeva rimarcare il proprio ruolo attivo nella vicenda di un anno prima che ha creato la crisi della coppia. Ipotesi fantasiosa ma non peregrina.

irsutab

Anonimo ha detto...

Le copie dei cd delle intercettazioni, prevedono il versamento dei diritti di cancelleria pari ad euro 275 per ogni supporto informatico, quindi sicuramente ne saranno stati diversi. Tali diritti vengono richiesti anche per il pagamento di ogni cd contenente atti e documenti in forma digitalizzata, quindi deduco che una cifra del genere scaturisce dall'acquisizione di copia di tutta l'attività investigativa svolta dalla Procura.

Anonimo ha detto...

E' comunque una cifra eccessiva perchè tutti i documenti dovrebbero essere a disposizione sia dell'accusa (che non credo spenda altrettanto) che della difesa.
Essendo il quello ad avere una difesa un DIRITTO non è ammissibile che l'acquisizione dei documenti di indagine debbano essere pagati di tasca propria dall'indagato.

Anonimo ha detto...

Manlio, ritengo invece di aver compreso bene il suo punto di vista ed ho cercato nel rispondere di tenerlo presente.
L'esempio di Concetta non è pertinente poichè i fatti che la riguardano sono ascrivibili in momenti antecedenti alla legge sull'adozione che è del 1983, poi modificata nel 2001.
In caso di sentenza definitiva dell'ergastolo, l'adozione piena, in questa situazione, non sarebbe configurabile, poichè la piccola non si trova in stato di abbandono, in quanto risulta essere curata dalle famiglie Rea, Parolisi; non ci sarebbero i presupposti per dichiararne l'adottabilità. Ci sono infatti parenti entro il quarto grado che provvedono alla piccola.
Si potrebbero prendere in considerazione le ipotesi di adozione particolare, ipotesi che non trovano applicazione generale essendo tassative. I nonni vengono chiamati in causa qualora il minore sia orfano; questa è la dicitura della legge, orfano è uno status, non va interpretato. Si può essere ergastolano, quindi privato della potestà genitoriale, ma si rimane padre.
Sempre con riferimento ad ipotesi particolari di adozione, la legge, richiama come altro presupposto, il caso in cui non sia possibile procedere all'affidamento preadottivo e la giurisprudenza interpreta questo, facendovi rientrare i casi nei quali non pare opportuno separare il minore dalle persone che vi provvedono in quel momento. In questo caso la disposizione non richiama la figura dei nonni nello specifico, ma potrebbe forse rientrarci il caso de quo; ma sono interpretazioni. Anche fosse, non cambierebbe molto, se non il fatto che il minore accanto al cognome proprio aggiungerebbe quello della famiglia adottiva non essendovi rescissione totale con le origine del minore.

Stella

PINO ha detto...

@ TABULA "irsuta"

l'ultimo periodo, con il quale concludi il tuo post, mi pare molto interessante, oltre che essere in linea con una delle ipotesi più verosimile, fra tutte quelle formulate: "la femme".
Ma su quale, fra il ricco campionario in possesso di SP puntare l'attenzione?
Forse una "femme" di turno nel periodo in cui è datato l'sms?
L'indicazione potrebbe essere, come tu dici: non peregrina.
Una piccola ricerca ce la farei; e per "farei" intendo: Mimosa che ne dici? Sei tu la specialista, in questo caso.
Ciao

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio Pino per non avere sottovalutato una mia fantasia così campata per aria.

Non è detto che una eventuale amante aggiuntiva fosse per forza soldatessa, ma la caserma era il bacino di pesca preferito del caporalmaggiore per le avventure.

Ciò premesso, bisognerebbe risalire a chi possa essere l'eventuale "femme" tra le note, sempre che sia nota.
Il campionario è vasto.

va esclusa Ludovica, (se il movente vale per Salvatore vale anche per lei) a causa dell'alibi di ferro.

Tra le tante donne possibili, per cominciare mi chiederei se il periodo di soggiorno in caserma della più nota e famigerata possa più o meno coincidere o precedere di poco con l'epoca di invio di quei messaggi.

- - -

un sm rinfacciava i tradimenti,
l'altro era carino: da un anno a quella parte ci saranno stati tanti altri messaggi dello stesso tenore.
Non capisco perchè cancellare in blocco tutti gli altri, e quei due, no.

potrebbero essere stati lasciati:
- perchè molto vecchi rispetto a un dato periodo di riferimento dell'assassina/o
- perchè non contenuti nella SIM
- perchè ritenuti poco interessanti
- perchè i battibecchi coniugali della vittima divertivano chi li ha lasciati
- perchè la cancellatrice li riferiva a se stessa e ad un suo periodo di interferenza coniugale tra i Parolisi.

Illudendosi di esser stata causa di quei litigi..

Un anno di cancellazioni.
L'assassino è stato largo, ovviamente non ha cancellato solo i propri sms ma ha agito includendo quelli di tutti, confondendosi tra la piccola folla risultata dai tabulati.

L'errore è stato cancellare anche l'sms giunto alle ore 18,52 del 18 aprile, forse poco prima di spegnere il telefonino o durante i due giorni di stand bYe, perchè NON PUO' averli cancellati Salvatore che alle ore 19 del 18 aprile entrava dai CC e da quell'istante era guardato a vista.

Difatti la mattina del 20, una volta riacceso, il cellulare di melania ha scaricato TUTTO il traffico in entrata e non ancora ricevuto a partire dalle ore 19,10 del 18 aprile.
tutto il traffico precedente è stato cancellato PRIMA della mattina del 20.

Il fatto di avere cancellato tutto fino all'ultimo secondo di accensione del cellulare, mi dà comunque da pensare su quanto ricevuto proprio nella giornata del 18, ma è un qualcosa che mi sfugge e non riesco bene ad afferrare.

C'è qualcosa di stonato.

irsutab







Antonello ha detto...

Se in ogni campo e settore, "juris prudentia" inclusa, come appare il problema drammatico e completamente fallimentare e' il "libero" arbitrio ed il "libero" convincimento l'origine e' facilissima da diagnosticare.
O la causa del problema e' appunto il "libero" , e quindi bisogna urgentemente cancellare tutte le norme che lo prevedono o che non lo escludono, o un' intera generazione dirigenziale deve rendersi conto di aver ceffato clamorosamente e completamente il proprio arbitrio o convincimento decidendosi a farsi da parte per manifesta incapacita' o mala fede.
Delle due l'una, non vi sono alternative.
Non esiste un Giusto Processo, in campo giudiziario, in ogni settore lasciamo il nostro presente, futuro e passato nelle mani di prevenuti, mafiosi, ecodelinquenti, ai nostri figli capita di amare ed odiare una materia a partire dall'arbitrio incondizionato che lasciamo ai professori, in tutta Italia chi lavora deve pagare il pizzo o le mazzette, a Roma comanda la criminalita' organizzata dove non la follia, le elezioni vengono disertate per ordine del boss di turno che evidentemente sta trattando i favori legislativi alle proprie attivita' di riciclaggio, ovunque regna il pressapochismo ed il clientelismo, un giovane studia anche per quindici anni ma se non conosce nessuno trovera' lavoro solo come portapizze, e potrei andare avanti in eterno.
La coscienza e' scomparsa e sconfitta non si sa bene da chi, la professionalita' e' merce naria, va dove viene piu' pagata, chi e' onesto muore di fame, siamo un paese che ruba dalla mattina alla sera ma quando si torna a casa si danno i ceffoni ai bimbi che lasciano le ditate nella nutella, oramai non si vergogna ne si dimette neppure chi ruba i soldi comuni a palate e reiteratamente, il quadro e' desolante e si colpiscono i calciatori, ad esempio, solo se non sanno le parole dell'inno e poco importa se hanno distrutto uno degli sport piu' belli.
In questo scenario che differenza puo' esserci fra un coltello e l'istituzione??? Tutto in fondo diventa strumentale al fine nell'era e paese dei 50.000 neuroni che deve pagare la difesa per difendere e solo la difesa perche' ad essere attaccati senza confine e prescrizione sono sempre coloro che devono subire per chissa' quale pessimismo cosmico, chi ha posizioni rinforza gli attacchi, rincara i ricatti alla comunita' che i soldi ha permesso li avesse, chi non ha posizioni non potra' mai averne perche' schiacciato dal mondo che rifiuta di riconoscersi responsabilmente i fallimenti e gli errori grossolani.
Son curioso di sapere che casino avrebbe fatto un ex premier a caso se avesse dovuto pagare 50.000 neuroni solo per potersi difendere mentre chi lo accusa non spenderebbe una lira, francamente cosi' impostato a me sembra un Buffo Processo che di Giusto ha piu' ben poco.
Daltronde sembra che in Italia si votino solo i furbi per una sorta di autolegittimazione di estrazione, non capisco che diavolo ci voglia a mandare l'esercito, centellinando le sovvenzioni, in quelle regioni in cui prolifera la disonesta', furbizia e sopraffazione, che diavolo ci voglia a coloro che si chiamano umani ad analizzare e riconoscere colpe ed errori gravissimi che hanno causato una crisi secolare di amor proprio in un'intero popolo, che diavolo ci voglia per avere un'accusa e difesa sullo stesso effettivo piano per chiunque.
Se questi sono i risultati della governabilita' e srabilita' sara' bene che i voti siano depositati nelle prefetture e che possano essere modificati in qualsiasi momento, a "libero" arbitrio almeno che corrisponda "libero" voto.

Anonimo ha detto...

leggete, soprattutto la prima metà.
parla dei PRESUNTI milletrecento e passa sms che sarebbero intercorsi tra Salvatore e Ludovica nei QUATTRO giorni prima dell'omicidio, secondo l'articolista la frequenza ed il numero di questi sms farebbe parte delle motivazioni del Giudice alla condanna.

questa cifra assurda di comunicazioni a voi sembra possibile?

http://www.quotidianamente.net/italia/melania-rea-ergastolo-a-parolisimille-trecento-sessantatre-sms-in-quattro-giorni-41942.html

Anonimo ha detto...

LA BUFALA PIU' GROSSA DELLA MANDRIA!!!

Anonimo ha detto...

Sarà anche la bufala più grossa ma il giudice Matone a porta a porta ne ha confermato l'esistenza e riferisce di averli letti tutti questi 1200 sms ed invitava i presenti a leggerseli per capire la situazione.....nessuno dei presenti, ripeto nessuno ,difesa compresa, ha smentito . Quindi la bufala più grossa la porta al pascolo chi usando il maiuscolo scrive che non è vero.
la puntata è visibile su Rai.it qualche giorno dopo la condanna dell'esimio.

ENRICO ha detto...

Domande :

-nel corso del processo svolto con il rito abbreviato, Salv. è stato interrogato o no ?

-Qualcuno lo sa ?

-E nel caso lo fosse stato , gli è stato chiesto conto di questo numero spropositato di sms ?

Anonimo ha detto...

ANONIMO delle 10,18

Intanto uso il maiuscolo, quando a me pare, e non credo che qualcuno, come lei, possa impedirmelo.
Per il pascolo della povera bufala, perchè non povvede lei, dal momento che si rivela anche filantropo?
A "porta a porta" si sono dette le cose più grottesche; e la favola del numero degli sms, rientra nella categoria.
Lei li ha letti? nooo?
Allora vada a farlo, e li conti bene. Chissà che ne manchi qualcuno all'appello, magari sottratto da Parolisi & C.
FALCE
p.s. Il maiuscolo è mio. Ho dimenticato di firmarlo. Perchè non firma anche lei?

Anonimo ha detto...

Secondo la bufala, si tratterebbe di 2.500 sms, e di 1.200 tel.
Incredibile...!

Anonimo ha detto...

....inoltre se avesse inviato tutti quegli sms anche il giorno 18 aprile ( come risulterebbe), oltre ai tempi strettissimi per aggredire la moglie, non avrebbe neanche avuto modo di usare il coltellino per ferirla visto che avrebbe avuto le mani occupate a digitare il testo :-)))

ENRICO ha detto...

CONTRORDINE !

sono SOLO 900 !

" Sono suoi oltre 1500 sms indirizzati all’utenza telefonica di Salvatore, dal 12 al 19 aprile. Sms con i quali Ludovica dava un aut aut al caporalmaggiore: o lasci tua moglie o fra noi è finita! E le risposte, a quanto pare, arrivavano (900 i messaggi telefonici inviati dal telefono di Parolisi). Giorno dopo giorno, le soluzioni si restringevano. Melania Rea, secondo gli investigatori, tento’ un ultimo approccio, un ultimo contatto chiarificatore."

Simona ha detto...

C'è scusate io dico ma il processo è finito,l'imputato è stato condannato..ok..ma perchè rimettere delle notizie vecchie sono per far comprare i giornali?sto fatto dei messaggi già si sapeva,ce ne sono anche nell'ordinanza d'arresto...ma poi a me sembra assurdo..come si fa a mandare tutti quelli sms??allora una persona non fa niente dalla mattina alla sera e sta sempre con in telefono in mano!

Tiziana ha detto...

@Anonimo
"il giudice Matone a porta a porta ne ha confermato l'esistenza e riferisce di averli letti tutti questi 1200 sms ed invitava i presenti a leggerseli per capire la situazione.."

Se anche questi famosi 1200 sms esistessero, cosa che dubito, il leggerli non porterebbe a capire alcunché. Se così fosse il testo "significativo" sarebbe stato sicuramente riportato nell'ordinanza di arresto, giacché sulla stessa vi figurano già tutta una serie di inutili intercettazioni che non chiariscono alcunché.

Comunque, se fosse vero che Ludovica stressava Parolisi con migliaia di sms, la cosa più logica mi sarebbe sembrata:
1. non leggere i messaggi,
2. troncare con l'amante noiosa.

Diciamo che l'alternativa di ammazzare la moglie perché l'amante è stressante non mi sembra la via più semplice da percorrere, né la più logica (altrimenti dovrebbero dargli l'insanità mentale, piuttosto che l'ergastolo).

Se proprio Parolisi avesse avuto istinti omicidi da dover assecondare a quel punto sarebbe stato più produttivo uccidere l'amante (parlo ovviamente per asssurdo, vista l'assurdità di tutto il caso giudiziario). :-)

Anonimo ha detto...

la Martone a Porta a Porta considero' valida anche l'ipotesi del lancio di anello da parte di M.
facendo venire il sospetto che sia piu' solita leggere romanzi di Liala che roba giudiziaria...
ovviamente non entrANDO nel dettaglio della stranezza di una moglie che mentre litiga col marito fedifrago si tira giu' le brache

Anonimo ha detto...

BRAVA anonima delle brache!!!

BRAVI anche agli autori (anonimi o sottoscritti) di quei commenti che hanno trasformato il macabro in umoristico, bacchettando i glutei di chi ancora tenta una inutile e sadica speculazione, sulla sventura altrui.
FALCE

Anonimo ha detto...

Sono all'incirca 25 7 26 sms H, in una veglia di 11 ore...aumentando questa sino a 18 ore di veglia diventerebbero 18 sms H. Si può fare ...

Anonimo ha detto...

Questo falce mi ricorda qualcuno....i modi e la tecnica(?) di scrittura sono inconfondibili...

Anonimo ha detto...

mah sarei curioso di leggere le motivazioni della Tommolini...mica tirera' fuori l'imbuto e l'anello di fidanzamento sfilato? gia' che aveva i jeans calati poteva sfilarsi la cintura e prenderlo a cinghiate...la giudicel'avra' condannato all'ergastolo perche' ha rilevato un movente, ma ci vorrebbe anche una ricostruzione della sequenza omicidiaria che non sia ridicola

Antonello ha detto...

Ricordo il particolare del numero inumano di sms intercorsi fra i due cellulari dedicati e non e quindi fra i due "amanti" negli ultimi giorni prima della scomparsa sino al 18/04/2011.
Qualcuno era giunto a considerarli un errore di battitura nelle Ordinanze, avevamo pero' provato a consegnare un senso a quel numero impossibile, l'analisi se non erro indicava circa due contatti al minuto, sulle 24 ore e senza ne mangiare ne dormire, ora e' vero che sono scritti e riscritti, non so a sto punto se considerarli un errore e francamente sarebbe anche un errore grossolano.
Si partiva, se non erro, a ridosso del 12/04/2011 e faceva gia' pensare la coincidenza che e' del 12 la ricevuta fax inviata da M. a Somma.
Fantasticando, inventando ed elucubrando si era arrivati a "inventare" che un software tracker poteva aver installato una tracciatura ed uno sdoppiamento di tutte le chiamate e gli sms intervenuti fra i due, questo avrebbe potuto giustificare un triplo od un quadruplo volume di contatti registrati dai tabulati, come riscontrato ma di fatto mai intervenuti se non nella misura di un terzo od un quarto, il che' rimarrebbe strano ma umanamente forse non impossibile.
Il parente tecnico in questo caso ipotetico creerebbe molti sospetti ma non solo, com'e' noto esiste un piccolo e diabolico software che doppia su un cellulare terzo tutte le chiamate e gli sms partiti ed arrivati ad un dato numero, il via a questo software di estrazione dell'est e' costituito da un sms esca che appena viene aperto inconsapevolmente dal destinatario doppia istantaneamente, o triplica o quadrupla, il volume di traffico inviandolo anche ad altri terminali di solo ascolto.
Esistono anche tracker che lanciano la posizione di un cellulare a cadenze di tempo ad un dato numero ed infine spiegazioni piu' semplici come la consuetudine fra coppie di lanciarsi sms in ripetizione o squilli semplici di avviso.
Sempre se la cifra e' reale e non "imbufalita", dove possano essere stati letti non e' ben chiaro visto che prima della scomparsa della donna non si capisce per quale motivo e se i due cellulari dedicati fossero intercettati.
Se han potuto ricostruire quegli sms dai server non vedo come non avrebbero potuto ricostruire l'sms di Son. ad esempio.

Anonimo ha detto...

18 sms all'ora saranno anche stati spediti e ricevuti, ma cosa dirsi di così verboso?
Si sono spediti i promessi sposi a puntate?
Si sono mandati innominabili messaggi UNA lettera per volta?

c.. i.. a.. o..
assurdo.

Certo che se fosse vero va ammesso che la Ludo incalzava, eh.. pesante.
Ricevere 1500 sms in quattro giorni darebbe insanità mentale a chicchessia, e sarebbe impossibile credere che Melania non se ne fosse accorta, se questi sms arrivano fino alla sera del 17 aprile, di domenica, vuol dire che per tutto il we Ludovica ha martellato.
Tra l'altro ho sempre capito che lui, il marito fedifrago, quando stava a casa con moglie e figlia conservasse il telefono dedicato all'amante dentro la ruota di scorta della macchina.
E allora come faceva a rispondere?

Forse Ludovica era voluta uscire allo scoperto una volta per tutte chiamando e messaggiando senza sosta al cellulare ufficiale dell'uomo?

this is stalking!

In questo caso bisognerebbe credere che dove non era arrivato lui, si fosse risoluta ad arrivare lei, a tutti i costi, ponendosi come amante ufficiale e facendo capire a Melania che lei esisteva ed il marito da lì a poco se lo sarebbe portato via.

In quest'ottica mi parrebbe chiaro che il famoso mistero della domenica sera altro non fosse che uno scontro diretto per via telefonica tra le donne.

Ma quando sarebbe successo? durante la serata di stiro mutande dagli amici in cui Sonia raccontava di una Melania a suod ire "felicissima"?
Tra l'altro anche la mamma di melania aveva detto che sua figlia era molto serena e tranquilla.

Ad ogni modo, non mi tornano i conti.
Niente affatto.
O Sonia ha mentito fin da principio parlando di coppia idilliaca avendo personalmente assistito ad un battibecco, ma la mamma di Melania non avrebbe detto che la figlia era serena, oppure in quel numero spropositato di sms qualcosa non mi quadra.

Non se sono stati spediti nei giorni IMMEDIATAMENTE precedenti il delitto ovvero il sabato e la domenica che il caporalmaggiore abitualmente passava con moglie e figlia.
Lud. li chiamava "sacra famiglia" ricordate?.

Tra l'altro non torna anche perchè lunedì 18 Salvatore e Ludovica NON si sentirono proprio perchè lui aveva preso la giornata di riposo per potere accompagnare la moglie alle varie visite mediche.

Quindi non capisco come sia possibile che la ragazza lo abbia tempestato di tutti quegli sms e telefonate il giorno prima, che era domenica, e quello prima ancora, che cadeva di sabato.

Strano eh?

Se fosse uscita allo scoperto nel weekend presente la moglie, non vedo perchè mai Ludovica avrebbe dovuto farsi scrupolo di chiamare Salvatore lunedì, moglie o non moglie.

a me sembra che non funzioni qualcosa, non tornano i conti, e non quelli degli sms.

Ma non si era detto che quel numero spropositato fosse uno dei tanti errori di trascrizione dell'appuntato?

Ora è diventato verità assoluta?
e dove si legge il testo di quegli sms? c'è un link?
Ma soprattutto, c'è accanto ad ogni sms la data e l'ora in cui sono stati spediti?
io sono curiosa..
sia mai che mi serva nella vita spedire una migliaiata di sms a qualcuno.

ps: notiziona! Ricordate che proprio in quel weekend tra un sms e le altre decinaia di decinaia, Parolisi ebbe ANCHE il tempo di avere l'ultimo rapporto sessuale con la moglie..
sstt.. non ditelo a nessuno..

irsutab

Anonimo ha detto...

ah già che ci siamo.
qualcuno mi spieghi perchè quel giorno la TIm funzionava per tutti tranne che per Parolisi.

sapete che c'è?

IO NON CI CREDO.

Sapete cosa credo? credo che la cella agganciata da Salvatore non fosse nessuna di quelle presenti a Ripe, e credo fosse più comodo far sparire il dato.

Il guasto della TIM è una PALLA rotonda come il mondo..

Parolisi fortunato?

No...

altri un pò fetenti.

irsutab-b-b

Gabridget ha detto...

Incredibile come le cose che vanno contro Salvatore sono tutte documentabili, documentate e recuperabili... tutto ciò che servirebbe recuperare (tipo gli sms dal cel di Melania...o di altri) non è possibile... io onestamente tutta questa fortuna che gli affibbiano non la vedo

Gabry

Rita ha detto...

@ irsutab-b-b

Sono daccordo con te. Sottolineai questa incongruenza tanto tanto tempo fa.
Ripropongo, per chi non le avesse lette, parti dell'Ordinanza del GIP di Teramo che trattano proprio della questione "celle" del cellulare di SP.

"Purtroppo, la società Telecom, gestore di telefonia dell'utenza n. 3338102277, ha comunicato che non è possibile conoscere la cella di aggancio del telefono chiamante, in quanto l'informazione non è disponibile all'interno dei suoi sistemi, come comunicato con cota n. KS235061-Mobile del 12.05.2011". (pag. 80 ordinanza GIP Teramo)

(...)

"Alle ore 16.34.59 l'utenza n. 3338102277 in uso a PAROLISI il cellulare effettuava una chiamata di 512 secondi al numero di emergenza 112, impegnando la cella con codice CGI 222012528236381 ubicata presso Colle San Marco, SNC - Ascoli Piceno"
(pag. 82 ordinanza GIP Teramo)

Strano no? Per le altre chiamate la cella non si sa, per quella fatta al 112 sì.

Un saluto a tutti.
Rita (vecchia squadra).

Antonello ha detto...

Rifioccano in rete gli articoli sul guinnes degli sms che sommati alle chiamate restituiscono un numero impossibile allo stato della coppia.
Man mano che passa il tempo i media scoprono tutto meno la pericolosa Sg, la "buona novella" dei contatti occupa le televisioni dopo un anno e mezzo, vivadio, dai fatti.
Della Sg ne parleranno fra cinque o sei anni cercando di alimentare le "segrete" ed inconfessabili interrogazioni solo per vendere piu' copie, sembra che di una ricostruzione verosimile e coerente freghi nulla a nessuno.
Di sicuro quell'impossibile numerazione di contatti deve avere una beata ed umana spiegazione, proviamo ad inventare.
M. sapeva del cellulare dedicato, potrebbe averlo trovato e nascosto a sua volta??? Potrebbe M. aver intrattenuto una fitta corrispondenza con Lud. sostituendosi al marito dopo aver scoperto il nascondiglio del cellulare sotto la ruota di scorta??? Se era difficile mantenere i ritmi da parte di S. senza essere scoperto dalla moglie appare difficile che la stessa cosa avesse potuto fare M. senza farsi scoprire dal marito e poi, non dimentichiamo che la coppia di amanti si era sentita la domenica mattina di per certo facendone riferimento poi nelle intercettazioni successive.
Eppure una motivazione logica a qualcosa che appare come illogico vi deve pur essere.
A questo punto tendo verso la linea di Tabula Irsuta, una due giorni forsennata di litigi fra le due donne via sms e chiamate alla luce chiara del marito che nulla avrebbe potuto fare e culminata con qualcosa di piu' ecclatante la sera del 17.
Noto pero' un'altra discrepanza nel tessuto accusatorio di Penelope, il 18/04/2011 S. aveva due cellulari, il proprio in uso e quello dedicato che risulterebbe in auto.
Ebbene di due cellulari "casualmente" non si sarebbe potuto tracciarne uno e proprio quel giorno fatidico, come dire, una guerra elettronica scatenatasi giusto il 18 ha permesso ad S. l'invisibilita' dei suoi cellulari, e come abbiamo visto non solo.
Una tale concatenazione di abnormi casualita' credo che dia la quasi certezza che S. era con certezza al pianoro negli attimi chiave tanto che qualcuno penso sia stato costretto a fumarsi i tabulati piuttosto che rendere ufficiale la notizia indesiderata, ipotizzo naturalmente, chissamai che qualcuno non si offenda pure.
Chissa', fra trent'anni scopriranno una "terribile verita'" sul caso di M., il marito sarebbe stato accusato di un fatto impossibile da compiere, che "tremendo errore", fra trent'anni forse da una sfacciata fortuna S. passera' ad una sfacciata sfortuna, era pero' impossibile non sbagliarsi, dopo tutto il lavoro a 360 gradi che ha potuto ricostruire un "impianto solido e limpido" un piccolo e microscopico errore ci puo' stare, dopotutto sono umani, loro.
Per ora S. aveva sicuramente previsto che i suoi due cellulari non sarebbero stati tracciati e che nessuno in quei momenti avrebbe potuto chiamarlo, eppure gli amanti si dovevano sentire quel pomeriggio, S. pero' e' sicuro, Lud. non chiamera', nessun impiccione lo chiamera' sul cellulare ufficiale chiedendogli magari l'ora, e trovo vergognoso che nessuno dei colpevolisti si confronti con tutti questi dati sconcertanti.
Eppure piu' di un garantista si e' posto il problema delle stranezze di S., evidentemente la ricerca della verita' e l'onesta' intellettuale non hanno molto valore per taluni.

ENRICO ha detto...

@ RITA

la difesa avrà fatto rimarcare questa incongruenza durante il processo ?

"Purtroppo, la società Telecom, gestore di telefonia dell'utenza n. 3338102277, ha comunicato che non è possibile conoscere la cella di aggancio del telefono chiamante, in quanto l'informazione non è disponibile all'interno dei suoi sistemi, come comunicato con cota n. KS235061-Mobile del 12.05.2011". (pag. 80 ordinanza GIP Teramo)

(...)

"Alle ore 16.34.59 l'utenza n. 3338102277 in uso a PAROLISI il cellulare effettuava una chiamata di 512 secondi al numero di emergenza 112, impegnando la cella con codice CGI 222012528236381 ubicata presso Colle San Marco, SNC - Ascoli Piceno"
(pag. 82 ordinanza GIP Teramo)
-----
Strano no? Per le altre chiamate la cella non si sa, per quella fatta al 112 sì.




http://www.video.mediaset.it/video/tgcom24/ultimi_arrivi/355004/picchiata-nella-caserma-di-parolisi.html?$p=autoplay$i=1$n=1$ck=YXV0b3N3aXRjaCwxLDAsMTAsMjAwLDM1NDgxMSx0Z2NvbTI0LCw_

ENRICO ha detto...

scusate ho sbagliato link

questo è quello giusto

http://www.video.mediaset.it/video/tgcom24/ultimi_arrivi/354811/lavvocato-di-parolisi-uningiustizia.html

E.

Anonimo ha detto...

@Antonello

non è semplicemente possibile sostenere un traffico telefonico del genere stando a casa con moglie e figlia.

Se non sbaglio, Salvatore e Ludovica nelle prime intercettazioni intendono essersi sentiti quella domenica - suppongo durante la solita corsetta quotidiana - corsetta che il caporalmaggiore intendeva fare anche a Colle San Marco quel lunedì e da qui la spiegazione dell'abbigliamento - quel giorno risultano 24 gradi.

Quel numero improponibile di contatti è inconciliabile con un cellulare conservato in automobile sotto la ruota di scorta, cosa che Salvatore faceva abitualmente.

A meno che, ribadisco, Ludovica non sia uscita allo scoperto proprio quel weekend chiamandolo sul numero ufficiale.

Ma la portata mastodontica della quantità di quei contatti avrebbe significato un botta e risposta NON STOP per almeno una decina d'ore, in presenza di moglie e figlia, e in presenza di Sonia Viviani e di tutta la sua famiglia.

Sonia che in prima battuta ufficialmente descrisse la coppia come tutta miele affettuosità e diabete: l'avrebbe fatto per coprire Salvatore?

mah.

In quanto ai tabulati, mi risulta strano che le celle telefoniche funzionassero PER TUTTI i presenti tranne che per il cellulare di Parolisi.

Non aveva forse Melania la stessa compagnia telefonica?

Nessuno dei presenti aveva la stessa compagnia?

Come è possibile parlare di un guasto della compagnia che riguardi UNO ed UN SOLO utente?


Quel dato e quella risposta non mi piace e mai mi è piaciuto.

Non posso sapere a che livello della filiera ci sia stata l'omissione del dato, se omissione c'è stata.

Parolisi potrebbe anche essere un cretino patentato ma abbastanza furbo da togliere la batteria al cellulare, se intendeva uccidere, e a questo livello ci sarebbe una premeditazione sicura che invece NON gli è stata imputata.

Ricordo anche abbastanza bene il discorso sulla sovrapposizione di una rete telefonica militare alla quale si POTREBBE essere allacciato il telefonino di Salvatore durante le prime chiamate alla moglie digitando un semplice prefisso prima del numero al fine di non pagarle in bolletta.

Ma, io mi domando, per quale oscura ragion di stato i difensori di Salvatore non avrebbero potuto fare una semplice richiesta di verifica delle celle telefoniche agganciate nella copertura telefonica militare?

In fondo, Lucap si spese tanto per spiegare il procedimento, è vero che questo è un blog e non una testata nazionale, ma qualcosa sarà pure arrivato alle orecchie dei difensori.

Perchè non risultasse niente da lì, qualcuno dovrebbe spiegare l'anomalia della NON tracciabilità di quel solo telefonino, unico caso in Italia di guasto che colpisca un solo sfigatissimo utente che proprio quel giorno, ma guarda te le coincidenze, si veda ammazzare la moglie.

Una piccola verifica andrebbe fatta alla fonte diretta, poichè non sappiamo SE e nel caso CHI abbia eventualmente omesso il dato, se dato c'era, con tanto di periti che confermino la possibilità di quanto viene affermato, sia sull'effettiva NON tracciabilità del cellulare del caporalmaggiore proprio all'ora X, sia sull'effettiva quantità di contatti avuta tra gli amanti nei giorni immediatamente precedenti il delitto.

Perchè io non credo nè all'una nè all'altra cosa.

1) un guasto alla rete colpisce tutti o non colpisce nessuno

2) l'invadenza di un amante alla domenica va bene, ma poi non te ne vai con la moglie dai vicini a vedere la partita e ve ne stati tutti tranquilli e beati mentre lei si intrattiene per farsi stirare le mutande.

Irsutab

Anonimo ha detto...

@Enrico

cosa dice nel video?

Gordon

ENRICO ha detto...

@ GORDON

non riesci a vederlo?

In sintesi : Biscotti dice che loro non hanno trascurato di far rimarcare al giudice neanche il più piccolo dettaglio fra le numerose incongruenze presenti nell'impianto accusatorio e che attendono di leggere le motivazioni per sapere in che modo il giudice avrebbe superato queste "anolmalie"

Chissà se avranno evidenziato anche la stranezza delle celle telefoniche funzionanti "a piacere"

ENRICO ha detto...

@ Gordon
Ps:

A domanda se Salv. fosse stato sentito in aula dal giudice, Biscotti ha risposto con una velata ( non tanto) punta polemica, che Salv era già stato abbondantemente interrogato dagli inquirenti in lungo e in largo per 2 mesi consecutivi senza la protezione di un avvocato difensore

Simona ha detto...

Bhè Enrico e ha fatto bene ad evidenziarlo perchè è la pura verità....è stato ascoltato all'infinito come persona informata sui fatti e invece già dal 18 aprile era sospettato di omicidio.Invece di metterlo sotto torchio per oltre 30 ore potevao inserirlo subito nel registro degli indagati senza fare tanta scena!ci hanno martellato la testa con quel video a Ripe dell 22 aprile e soprattutto con questo imbuto che fa acqua da tutte le parti!

Simona ha detto...

‎........chiederei ai sostenitori di Parolisi,il suo sostegno alla famiglia ed in particolarmente a sua figlia........dove l'ha dimostrato???Prima e dopo!!!!Prima mancando alla sua nascita e dopo entrando in carcere e dedicare la primissima lettera alla sua amante.......Avete ragione,tutti i carcerati vedono i propri figli,pero' probabilmente non tutti hanno ammazzato la loro madre in loro presenza.......che dite,puo' essere valida la risposta???!!!!!..........
SECONDO VOI E NORMALE SCRIVERE UNA COSA DEL GENERE??OVVIAMENTE E DI UNA COLPEVOLISTA CON I PARAOCCHI!

Anonimo ha detto...

Simona.
Io non vorrei mai più sentire questa faccenda del "Parolisi non era presente alla nascita".
Va bene, non è una bella cosa, ma se esiste una presunta data del parto è anche vero che i bambini nascono quando lo decidono loro.

Perchè nessun colpevolista punta il dito sul fatto che Melania se ne fosse andata di casa per TUTTA la gravidanza?

Se un uomo ha la moglie in casa che avverte le doglie, la condurrà lui stesso in ospedale E SARA' PRESENTE ALLA NASCITA.

Ma se una donna se ne va a 400 Km di distanza, come vuoi che sia presente il marito? Come fa?

Non è stato reperibile al cellulare, è vero, ma pare che non sia neanche vero che fosse con Ludovica in quei giorni.

Cosa verrebbe imputato a Salvatore? Il fatto di non essere stato immediatamente reperibile?

Ad un certo punto, bisogna anche smetterla di puntare il dito su tutto e su qualsiasi cosa: perchè non ti guardi ogni tanto tutti quei video e quelle fotografie in cui era sempre e solo Salvatore a tenere in braccio sua figlia?

Sarà stato solo per alleviare Melania dal peso, sarà quello che vuoi, MA LUI C'ERA e Melania la aiutava come possibile.


Ti ricordo ancora, tanto per farti osservare l'altra faccia della medaglia, che a tradimento scoperto Melania voleva lasciarlo e LUI LE CHIESE DI TORNARE A CASA minacciando tra l'altro il suicidio.

Se lui le CHIESE di tornare a casa, vuol dire che Melania dopo il parto non era ancora tornata a casa dal marito.

Vuoi imputargli il fatto di avere avuto un'amante nel frattempo?

Va bene, ce l'aveva.
Ma guarda TUTTA la situazione: Melania se ne stava a casa dei genitori dove sicuramente la vita le era più comoda, ed il tetto coniugale l'aveva di fatto abbandonato.

Si arrabbiò per il tradimento ma se proprio vuoi sindacare il tutto per tutto, ricorda che lei stessa si diede la colpa per avere lasciato il marito SOLO.

E non mi sembra tipico di un uomo che se ne frega altamente di moglie e figlia minacciare il suicidio affinchè la coniuge uccel di bosco finalmente TORNI A CASA.

Tieni presente che già Ludovica esisteva, e questo significa che nonostante Ludovica una storia fresca, la passione che avrebbe dovuto esserci se davvero ci fosse stato amore.. Salvatore VOLEVA LA MOGLIE..

In quanto all'avere scritto all'amante la sua prima lettera, sai che c'è? Non gli era rimasto un cane morto che credesse in lui.

Lo zio informatico e furbissimo FINGEVA di essergli amico e intanto registrava le più banali conversazioni tra loro per dimostrare che fosse colpevole, i suoceri gli facevano la faccia bella davanti ma lo odiavano e s'è visto, i vicini di casa una manica di stronzi fatti e finiti, gli inquirenti l'hanno tartassato per due mesi come "testimone" in modo da infinocchiarlo per bene senza la presenza di un'avvocato..

Ludovica, l'unica che abbia dimostrato un pò di umanità nei suoi confronti, con tutti i suoi difetti e col fatto che il caporalmaggiore le stesse tirando bidoni addirittura da gennaio..
se perdoni gli avrei scritto anch'io.
e di corsa, anche!

se gli amici si vedono nei momenti di difficoltà, Parolisi non aveva più amici.

Non mi sembra di rilievo il fatto che un uomo pressato e accusato da tutti nonchè sbattuto in galera SENZA PROVE scriva la prima lettera all'unica persona disposta a stare al suo fianco.

Però se vuoi vederlo come segno di colpevolezza, accomodati: c'è posto.

irsutab

Simona ha detto...

IRSUTAB
no ma hai frainteso sicuramente la situazione...non è un mio commento quello ma sta scritto in una pagina di facebook...si chiama Verità e rispetto per la famiglia Rea con voi x Melania....era per farvi leggere di quanto fosse impazzita la gente su questo caso...e se ti va di leggerla ci sono anche parole poche carine nei confronti dei Parolisi

Tu hai detto delle cose GIUSTISSIME CHE CONDIVIDO AL 100 PER CENTO!

Gabridget ha detto...

un inchino a irsutab!

non potevi spiegare meglio la situazione e quel tuo riassunto andrebbe stampato a lettere maiuscole in tutti i siti dove si parla di Salvatore Parolisi!

Simona ha detto...

No....c'è gente con i paraocchi che non vuol vedere....donne che hanno la fissa di Melania e non vedono altro...trasformano le loro pagine in preghiere,poesie,lumi,candeli...per questo vi ho fatto vedere cosa circola nel web!

magica ha detto...

marito e moglie tirarono troppo la corda ,
il marito con l'amante ., e doveva darci un taglio e finirla .. se amamva la moglie .
la moglie doveva stare a casa propria con il marito . staccarsi dalla mamma . devo dire che ho osservato questo modo di fare sopratutto nelle donne del sud . ad un certo punto si sono trascurati come conuigi .
. lui con l'amante .,lei a casa di mmamma' .. purtroppo non hanno avuto l'occasione di fare una vita insieme .il destino li ha rovinati per sempre

Mimosa ha detto...

Irsutab
ti fa bene essere "irsuta" ... dai il meglio di te stessa ...
complimenti per la chiarezza!!

Tutto perfetto
e sono d'accordo con Gabridget

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Gordon, per un commento del 12 novembre 2012 ore 12:00

Riguardo a impronte, dna, riscontri, sugli oggetti repertati a Ripe di cui non sappiamo se sono stati presi, ce ne è una sfilza (alcuni li ho già evidenziati).

Riassumo:

- scontrini: due o uno? Su di essi sono stati rilevati impronte, dna? Sono state chiesti questi dati alla commessa della panetteria per un confronto?

- nei cestini c’era qualcosa altro? Ad es. residui di quei generi alimentari di cui agli scontrini? Dna su questi?

- dna sulla cartina da caramella, arrotolata strettamente a sigaretta trovata per terra e mandata ai RIS?

- giustamente tu accenni a cicche si sigarette, c’erano? Non risulterebbe dall’elenco dei reperti, e sarebbe stato facile ricavare il dna, è notorio!

- dna sotto l’unghia dell’anulare sinistro: dan femminile attribuito alla estetista che ha fatto le unghie a Malania: ma come mai lo si è saputo così presto? Molto tempo prima della verifica sulle 30 donne entrate in contatto con Melania (ad es. le commesse del supermercato …), ma sarà poi vero?
Perché nessun giornalista si è piombato a Somma Vesuviana per rintracciare questa estetista e intervistarla?
Non si sa nemmeno quanto tempo prima del 18 aprile Melania è stata da lei a rifarsi le unghie … ma si è davvero rifatta le unghie?

Ci sono altre lacune, ma ora devo uscire …

Mimosa

Manlio Tummolo ha detto...

Un nuovo interessante caso sulla caserma di Parolisi, a proposito di abusi sessuali. Si faceva una vita rigidamente militare in quel luogo !

Rita ha detto...

http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_15/caserma-parolisi-maresciallo-processo-molestie-sessuali_3fcfd8c4-2f54-11e2-8b0e-23b645a7417c.shtml

r.

Antonello ha detto...

@Tabula
completamente daccordo ed estasiato.
Solo un'osservazione del tutto soggettiva, aldila' degli errori anche grossolani di entrambi vi sono anche delle omissioni che registro dal mio anomalo punto di vista.
Cioe' non e' che una moglie prende fagotto e fagottini per andare da mamma' cosi' impunemente ed impunita, e non sana di certo tradirla per risolvere la "non esclusiva" assenza, ergo va "assolutamente" chiarita e sanata, chiaramente prima di teatrini e burattini perche' dopo avrebbe rimesso in pericolo terzi incolpevoli, per una cosa del genere insomma, se non chiarita e sanata, puo' accadere che si "rimetta in discussione" la coppia stessa.
In poche parole, se devo star solo benche' padre e sposato vien da se che preferisco, a danno fatto, madarti i soldi, dedicare il tempo alla figlia ma anche tentare di rifarmi una vita "normale" con qualcuna che non si assenti ne debba tradire per festeggiarne l'assenza.
E' tutta la situazione che non aveva insomma "briglie", una coppia deve stabilire a monte delle regole, un minimo, condivise e seguite (e puo' darsi che la coppia in questione avesse pure stabilito le distanze) e ha diritto ognuno dei due di chiedere e pretendere dall'altro/a il rispetto di quelle regole decise "insieme" e che possono venire a mancare nel tempo.
Certo parlo di equilibri equi e condivisi, in teoria quindi anche giusti, forse con quella decisione di M. di andare da mamma' lei intendeva indirettamente mettere alla prova S. ed il loro rapporto, l'insicurezza puo' portare a certe immaturita', forse il mondo borbonico ha influito troppo in quella "quantomeno originale" decisione.
Dall'altra e' riduttivo che si pretenda di vedere solo corna, in quella situazione un uomo credo abbia bisogno di spiegazioni e chiarezza, e sostituendo nel letto la moglie non credo risolva nulla, forse compkica le cose, a volte le rende tristemente tragiche.
C'e' anche un altro aspetto di gente e colori che decantano istituzionalmente la famiglia, e che ne parlano, se se ne devono ricordare, solo quando vi sono i funerali.
Ora a parte quella caserma, che mi sembra sia stata anche gestita in maniera piuttosto opinabile, ma e' mai possibile che per avere uomini di stato li si faccia espatriare dal loro habitat, li si sposti continuamente, con la scusa di pagarli, solo perche' la divisa non riesce ad accettare limiti e personalizzazioni umane innocenti e innocue???
Ci sara' pure un corretto compromesso fra essere ed apparire.

Anonimo ha detto...

Stavo rileggendo l'ordinanza di custodia cutelare del pm Monti relativamente alle testimonianze dei ragazzi lì presenti. Si afferma che un primo gruppo di ragazzi arriva al pianoro attorno alle 14.40 a bordo dei propri motorini, che vengono parcheggiati a lato della staccionata che delimita le altalene. La loro partenza è indicata tra le 15.15 e le 15.30. Non viene indicato il momento dell'arrivo del secondo gruppo di ragazzi tra i quali è colui che avrebbe scattato le foto con cui si vorrebbe dimostrare l'assenza di Parolisi alle altalene nell'orario da questi dichiarato. Il pm fa notare che nelle tre foto non compare P. ma neanche i motorini del primo gruppo di ragazzi, deducendo che pertanto questo primo gruppo sia partito attorno alle 15.15. Le foto sarebbero state scattate alle 15.13, 15.21, 15.22. Qualche giorno fa, ricordo di aver sentito l'avv. Gentile riferire che i tabulati telefonici indicavano che i ragazzi, non si sà se del primo o del secondo gruppo ma verosimilmente quelli delle foto dei quali non si hanno riscontri orari, erano ancora ad Ascoli alle ore 15.07 per accordarsi sulla gita a Colle San Marco. Ora, poichè da altre testimonianze, sembra che ci vogliano circa 20-25 minuti per raggiungere il pianoro da Ascoli, devo dedurne che il gruppo di ragazzi in questione non sia arrivato alle altalene prima delle 15.27-15.32. Mi chiedo allora come sia possibile che le foto siano state scattate negli orari dichiarati.
Sarahkey

ENRICO ha detto...

@ Sarahkey

nella certezza che i legali della difesa abbiano fatto rimarcare queste lampanti incongruenze, si tratta di sapere in che modo il giudice le abbia motivate dimostrando come attendibili le testimonianze e le foto scattate dai ragazzi.

Non resta che attendere.

Gabridget ha detto...

trovo veramente assurdo che per avere le motivazioni di condanna di un giudice debbano passare 3 mesi... e intanto un uomo marcisce in galera... ma tanto a loro che gli frega?!!!

Mimosa ha detto...

Sapete che ho sentito che i CC mandano il conto per le intercettazioni alle stesse persone intercettate, con una cartella di riscossione da parte dell'Agenzia ESATTO e 60 gg di tempo per pagare?
Il caso è stato esposto l'altro giorno nella Rubrica TV "L'indignato speciale".

Ma vi sembra normale?
Un tipo era stato intercettato nell'ambito di una faccenda di droga, è stato scagionato (mi pare) eppure deve pagarsi le indagini fatte su di lui ... un paio di migliaia di euro, ma le intercettazioni erano durate poco tempo.

Ciò significa che Parolisi, oltre ai 40-60 mila euro pagati alla Procura dai suoi avvocati per avere il CD dei tabulati dovrà rimborsare anche il lavoro dei CC per le pratiche svolte e poi per lo sbobinamento ...
Non ci posso credere …

Gabridget ha detto...

Mimosa...come si suol dire, cornuti e mazziati!

Antonello ha detto...

@Mimosa
non so se e' vero ma se e' vero stiamo raschiando il fondo, incredibile.

E dopo un anno e mezzo qualche giornalista prova a ragionare con la sua testa, ne esce un quadro allucinante, ci sarebbe da stabilire che diavolo significa "oltre ogni ragionevole dubbio".
Sarebbero quattro le voci nella telefonata anonima che stanno cercando di isolare.
Spunta il dna di una donna rinvenuto ed identificato, ma guarda un po', ma chi sara' mai???

http://www.quotidianamente.net/italia/melania-rea-caccia-al-telefonista-42047.html

Antonello ha detto...

Intanto si procede contro un sottufficiale di Nardo' che avrebbe ricattato e minacciato una caporale figlia di un Generale.
L'ordine zarebbe stato di seguirlo in magazzino, fatta salire su una scala mentre scendeva il prode eroico ne avrebbe accompagnato le natiche con le mani intimandole di non proferir parola sulla vicenda e che "me ne frego se sei figlia di un Generale".
Dentro la struttura quindi, nel pieno dei ruoli ed usando il grado e la divisa, i miei piu' vivi complimenti a chi ha arruolato un cosi' splendente concetto di "onore e rispetto".
Riuscira' qualche intrepido politico, dedito a "far da palo" a proporre idonea medaglia???

Antonello ha detto...

http://www.bolognatg24.it/top-news/2012/11/16/38964/melania-rea-ex-collega-di-parolisi-accusato-di-molestie-sessuali-su-una-soldatessa/

Anonimo ha detto...

@ ANTONELLO

L'episodio del maresciallo "palpeggiatore" era già noto. Importante, invece, è il link che hai postato, circa la ricerca del "telefonista" misterioso che, forse, tale non resterà ancora per molto tempo.
A tale impegno, sono stati incaricati, privatamente, degli specialisti.
Ed io nutro molta fiducia, in prossimi risultati positivi.
FALCE

Mimosa ha detto...

Io non credo di essere tanto deficiente ... ho già scritto che io ho nitidamente sentito "non so come si dice in dial ... ma ce sta 'nu corpo per terra".

Mi dite voi e mi spieghino gli specialisti perché questo tizio di telefonista doveva parlare sempre in italiano e poi mettere in dialetto la frase cruciale??

Inoltre non ho sentito "Stai tranquillo Miché", io ho sentito "Basta così".

Confido che gli specialisti chiamati non si facciano influenzare da CLV né da altri pre-concetti.

Mimosa

anna ha detto...

ho risentito la telefonata anonima al 113 anche in modo rallentato il telefonista dice: non so come se dice in dialett ma c'è nu corpe per terra........la seconda persona dice:sta tranquilla michè....questo io ho sentito...

ora effettivamente c'è da chiedersi perchè l'uomo doveva parlare in dialetto .........chi è la persona che gli suggerisce il testo?.....

Mimosa ha detto...

Riprendo un’osservazione di Sarahkey nel commento di ieri sera (22:02).
La mia esposizione potrà risultare un po’ complessa come ragionamento, vi chiedo pazienza.

I ragazzi che dovrebbero essere stati (il condizionale ipotetico è d’obbligo fino a prova accertata) ancora ad Ascoli alle 15.07 sono quei quattro dei motorini, tutti maschi, Cottili, Nesca, Agostini e D’Angelo.
Uno di loro, Agostini, ha esibito delle foto scattate dove si vedono i loro motorini parcheggiati a lato della staccionata zona altalene. Ovviamente non si vede nessuno alle altalene. Pare strano?
Effettivamente ci vogliono minimo 25-30 minuti in scooter per arrivare a CSM e non dimentichiamo la strada tutta curve e in salita, quindi, se alle 15.07 erano ad Ascoli che si mettevano d’accordo per radunarsi e decidere dove andare, si può credere davvero che siano partiti a razzo a quell’ora esatta?
Gli inquirenti vogliono far passare per Speedy Gonzales anche loro?
Sommiamo ai tempi di percorso una manciata di minuti per aspettarsi, radunarsi e partire e altrettanti per parcheggiare e smontare dai loro mezzi, non vi pare che i minuti sono diventati 40-50? L’Ordinanza di rinvio a giudizio del Gip Calvaresi di Ascoli Piceno, nulla dice se altri testimoni vedono i quattro dei motorini, i ragazzi nominano un certo Patacca Luca, un amico incontrato a CSM quel giorno, ma di questo soggetto non è riportata alcuna testimonianza nell’Ordinanza di Ascoli e il nome del ragazzo non appare nell’Ordinanza di Teramo del gip Monti, dove invece compare un Kuci Marsiano come appartenente al gruppo (a sua volta non nominato nell’Ordinanza di Ascoli).
Che vuol dire? Come si “aggiustano” queste presenze?

Nell’Ordinanza di Teramo è specificato che i due ragazzi più grandi, Cottili e Agostini, appena giunti, si erano recati al chiosco Ranelli che aveva la saracinesca chiusa ma a loro dire il proprietario era già arrivato.
Nulla si legge a prova dell’orario dalla registrazione della telecamera del chiosco.

Ma uno dei ragazzi, il D’Angelo, ‘spontaneamente’ dice che ha visto una donna anziana spingere una bambina sull’altalena, confermato dall’amico Agostini.
Evidentemente si tratta della nonna Meckel con la nipotina, che in un altro commento ho dimostrato essere arrivate sul prato oltre alle ore 15 e recatesi solo mezz’oretta dopo alle altalene.

Per i commenti sulle coincidenze di orari dei personaggi, rimando all’articolo di Massimo qui:
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.it/2011/12/melania-rea-fra-i-tanti-testimoni.html#more

Agostini, Cottili e D’Angelo dicono di aver giocato una mezz’oretta sul prato anche con un cane, hanno ripreso gli scooter per spostarsi ai campi di tennis. Prendendo i motorini non hanno visto nessuno alle altalene.
MA COME? Non c’erano nonna e nipotina?
A quell’ora Parolisi era già stato al Bar Segà e stava andando in giro a cercare la moglie.

Se i tempi da me ricostruiti sono sufficientemente corretti, la Procura ha fatto il solito gioco di prestigio che abbiamo visto ad Avetrana,
infatti scrivono e ribadiscono:
«Sempre nel medesimo verbale affermano di aver poi ripreso i motorini intorno alle 15-30-15.40 per andare da un’altra parte e anche in quel momento nella zona altalene non c’era nessuno; in realtà il momento in cui i ragazzi riprendono i motorini parcheggiati va spostato intorno alle 15.15».
Ah sì? “va spostato”? All’indietro?? Ma perché??? Perché a loro faceva comodo.

(Continuo)

Mimosa ha detto...

(continuazione e fine)

Gli inquirenti vogliono a tutti i costi far combaciare quello scenario con le foto di un primo gruppo che era già sul posto, quel gruppo di ragazzi e ragazze in canottiera in mezzo al prato,
quel gruppo che Massimo ha fatto notare stava in zona più bassa del terrapieno dell’area altalene,
quel gruppo tra cui uno di loro, Angelini B., ha esibito tre fotografie in cui il suo Iphone segna le ore 15.13, 15.21, 15.22 (orario del telefonino molto discutibile e impugnabile come non esatto al 100%).

Nell’Ordinanza c’è questa frase meravigliosa:
«Le foto riprendono un lungo tratto della staccionata della zona altalene dove i ragazzi avrebbero parcheggiato i motorini ma tali motorini non si vedono al che si può dedurre che al momento delle foto i motorini erano stati già spostati».

Al che si può dedurre???

Anche stando ai tempi della Procura i conti non tornano:
foto delle 15.13, spostamento dei motorini 15.15 : come la mettiamo?
Mio padre mi ha inculcato che la matematica non è un’opinione!

Dalla mia ricostruzione (ma può essere che stia prendendo una grande cantonata, può essere …) sarebbe logico supporre e affermare che le foto sono scattate “prima” dell’arrivo dei motorini (giunti verso le 15.30-40, all’orquando la nonna Meckel ha messo la nipotina sull’altalena … chiaro?)

Vogliono per forza inserire quelle foto “dopo” l’arrivo dei ragazzi … ma se loro sono arrivati sul posto “dopo” i clic!!!??

Un indizio smontato?
Un altro indizio smontato che non prova che Salvatore Prolisi non era alle altalene con sua figlia alle ore 14.45.
Prova per esclusione!

Mimosa

anna ha detto...

se riprendiamo le tre foto scattate dai ragazzi e che sono agli atti in una delle foto si vede benissimo che i motorino non sono dietro la staccionata ma parcheggiati per terra sul prato vicino a loro,la procura afferma che quelle sono le foto che attestano l'assenza di macchine dietro la staccionata quando tutto il mondo abbiamo visto che una macchina parcheggiata in fondo c'è e assomiglia a quella di parolisi.se quella macchina è di un'altra persona come mai non si è fatta mai viva?

Anonimo ha detto...

Da quello che so l’auto era rossa quindi non poteva essere quella di P.
Kiba

Antonello ha detto...

Veramente sono due le possibili auto che si avvicinerebbero di molto a quella del caporale, uso il condizionale perche' una a quanto pare POTREBBE essere un'illusione ottica.
Quella che dice Kiba e che avrebbe riflessi diversi dal nero rimane sulla staccionata lunga e non sarebbe dove invece S. dice di aver parcheggiato la sua, il colore sarebbe il meno, e' infatti un attimo cambiare, anche involontariamente, i riflessi di una foto in formato digitale.
A lato destro di un albero sullo sfondo, lato destro guardando la foto, c'e' un assembramento scuro ed un reticolato chiaro della forma dei fari dell'auto di S., purtroppo non si riesce a distinguere perfettamente ed il rischio e' quello di confondere lo sfondo della stradina per qualcosa che potrebbe appunto non essere.
Io credo che pero' quelle foto siano "fuori tempo massimo", se i ragazzi stavano alle 15,07 ancora ad Ascoli secondo me sono arrivati quando S., appunto in auto, era gia' al ristorante, al pianoro quindi non poteva esserci nessuna auto.
Poi dice che S. sarebbe stato fortunato, a Ripe almeno cosi' lo hanno definito, a Colle San Marco sarebbe bastato che una pallonata lo avesse colpito in faccia, se ne sarebbero ricordati tutti, che so sarebbe bastato che fosse scivolato facendo ridere la bimba ed i presenti, invece nulla, tutta la fortuna gli si sarebbe concentrata a Ripe per poi abbandonarlo prudentemente, alla faccia dell'alibi ricercato.

anna ha detto...

la macchina non era rossa in alcuni blog si nota il rosso amaranto ma potrebbe essere l'effetto del sole,la cos afondamentale è che la macchina c'è mentre la procura dice che quella è la foto che testimoni al'assenza di macchine,e il Ranelli disse subito nell'immediatezza della scomparsa che lui vide alle altalene una famigia,e che riconobbe Parolisi per l'abbigiamento.

Gli inquirenti dovevano cercare la persona che aveva parcheggiato dove si vede quella macchina ma soprattutto dovevano cercare una famiglia presente alle altalene.

Siccome queste persone non esistono è ovvio che la ricostruzione degli inquirenti è fantasiosa.

dalle foto che io vedo a macchina è scura e non rossa i motorini sono parcheggiati per terra vicino ai ragazzi, i ragazzi stanno in canottiera e pantaloncini corti quindi quel giorno era caldo o no?

Anonimo ha detto...

Ma la testimonianza del proprietario del ristorante "Panorama" che afferma a CLV di aver sentito durante la notte tra il 18 e il 19 un continuo viavai di auto che andavano alle Casermette non ha nessun valore?

Gabridget ha detto...

ci sono un mare di cose in questa storiaccia che non hanno nessun valore, ovviamente tutto quello che andava a favore di Salvatore Parolisi! Che strano no?

Gabridget ha detto...

è mai possibile che uno come Ranelli sia tenuto in considerazione come teste? ha cambiato versione ed è visibile anche nella puntata di qualche settimana fa a Quarto Grado, è palese sotto gli occhi di tutti!!! Possibile che nessuno si fa domande in merito o che lo accusi di falsa tesimonianza? Ma è un processo o una farsa??!!!!

Anonimo ha detto...

Hai ragione Gabridget, quella testimonianza del Ranelli a Q.G. è stata una vergogna, a parte che lui era imbarazzatissimo non sapeva che cosa dire e si contraddiceva in continuazione, in studio qualcuno dei presenti non dico che l'ha preso in giro, ma quasi, questo sarebbe uno dei teste che ha fatto condannare P.
Pat

Simona ha detto...

Pat,è stato Picozzi che ha detto che uno così non può essere considerato test dell'accusa...che poi doveva essere della difesa....
ma voi cosa vi aspettate dalle motivazioni della Tommolini?

Anonimo ha detto...

Simona, appena saputo che dalle ultime perizie non si è potuta individuare l'ora esatta della morte, ho pensato subito che la Tommolini non si sarebbe presa la responsabilità di scarcerare Parolisi. Dalle sue motivazioni mi aspetto tanti giri di belle parole che ci faranno scervellare ancora parecchio e rimanderà tutto a chi viene dopo di lei.
Pat

Anonimo ha detto...

Difficile che Laura Titta sia passata inosservata agli istruttori del 235° Reggimento Piceno,perchè non soltanto è bellissima,ma il suo corpo è quello una statuta perfetta e il carattere da predatrice,una vera amantide religiosa.Una capace di conquistars il suo territorio palmo a palmo,di strisciare in terra con fucile e coltello,una pronta a sfidare chiunque,una donna soldato che non ha confronti con nessuno.

http://sopravvivenzacatastrofi.over-blog.it/

(articolo del 18 novembre 2012)

Manlio Tummolo ha detto...

Dite a questa "sopravvivenzacastrofi" che si dice "mantide religiosa" e non "amantide religiosa". Che imparino almeno a guardare il dizionario prima di diffondere notizie.

ENRICO ha detto...

Caro MANLIO


ahahahahah !!! ho aperto il blog in questo momento e non è la prima volta che vedo scritto questo sfondone.

Pare sia una convinzione assai diffusa tra pennivendoli e politicanti vari

http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2011/11/lonorevolessa-michaela-biancofiore-e-la-guerra-dei-trentanni-con-lortografia.html?cid=6a00d83451654569e2015393835890970b

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http://www.corsera.it/notizia.php?id=4490
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http://247.libero.it/focus/20071142/961/spread-btp-bun-b-record-b-angela-merkel-l-amantide-religiosa-perche-non-mi-fido/

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Buona giornata a te e a tutti


Enrico

Anonimo ha detto...

un errore diffuso non per questo meno grave o un termine a volte sbagliato appositamente?

by Africa Unite
www.angolotesti.it/.../testo_canzone_amantide_306673.html

by Subsonica
testi-canzoni.musiczone.it/.../terrestre/testo-canzone-amantide_2.html

come titolo di un film
www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=1069

La grammatica vi ha fatto mettere in secondo piano la bellezza di LT, allieva del condannato all'ergastolo.

C'è stata polemica perchè nessuno ha ricordato una bellezza come Melania rimasta mezzora in un parco, ma può passare inosservata al piacione della Caserma una bellezza di quel calibro?
Erano 300 ragazze, ma dopo tre mesi di corso?

Anonimo ha detto...

ah, la signorina fece picchiare un ex fidanzato che l'aveva tradita, ma l'incarico dato era di uccidere.
Non riuscirono solo causa circostanze avverse.

un pasticcino alla crema di ragazza passata proprio da lì e appena rientrata in caserma dopo un anno quando M. è stata assassinata.

Tiziana ha detto...



http://www.quotidianamente.net/italia/melania-rea-caccia-al-telefonista-42047.html

E se il telefonista anonimo non parlasse temendo per la propria vita? Forse ha visto qualcosa che non doveva vedere. Come mai però ha telefonato, rischiando così di farsi individuare?

Anonimo ha detto...

..non hai mai pensato che il telefonista sia già stato individuato e interrogato da tempo, e che abbia negato di avere mai toccato il cellulare di Melania?
Meglio per tutti far credere che non sia stato trovato.

Tiziana ha detto...

Non credo proprio che il telefonista sia stato interrogato "di nascosto". La difesa dovrebbe averne notizia e il dato potrebbe essere importante. No, se è stato interrogato devono esserci i verbali di interrogatorio.

Manlio Tummolo ha detto...

Probabilmente l'errore, così diffuso, è dovuto al fatto per cui un insetto femmina divora il proprio maschio nell'atto sessuale. Questo fa pensare ad un'"amante" particolarmente appassionata. Mi pare che vi sia anche un ragno maschio che cerca di filarsela prima possibile, per non fare la medesima fine.
Un equivoco dovuto alla limitata cultura, non tanto zoologica ed entomologica, quanto proprio di conoscenze linguistiche di troppi scrittori, che hanno dimenticato anche nozioni abbastanza semplici ricevute nella Scuola dell'Obbligo e nelle secondarie di II grado.

Sul caso effettivo nulla di improbabile che la morte di Melania sia dovuta su ordine di qualcuno, che si è creato intanto un bell'alibi. Quella povera donna è stata martoriata e poi lasciata agonizzare sotto l'occhio di qualche sadico/ca.

Manlio Tummolo ha detto...

PS: Proprio oggi, per radio (il GR 3 o 1) ho sentito che esistono siti speciali sul web, reperibili solo da esperti, dove, tra varie mercanzie di morte, si trovano anche killers a pagamento.

Anonimo ha detto...

non risulta nessuna uscita straordinaria di Parolisi, i suoi conti messi sottosopra come un calzino, ricordiamolo.

Ma in quest'ottica il cerchio può allargarsi ad altri: chi l'alibi ce l'ha.

Manlio Tummolo ha detto...

Parlando di killers, non alludevo necessariamente a Parolisi o alle donnette che gli circolavano attorno, ma a chiunque avesse voluto eliminare sua moglie in un modo sadico e brutale per una qualsivoglia ragione criminosa.

Mimosa ha detto...

Stasera ho visto un telefilm americano d’ambientazione giudiziaria incentrato sulla vicenda di un giudice che, 20 anni dopo aver emesso il verdetto di colpevolezza, era stato sospeso e rinviato a giudizio con l’accusa di aver nascosto o anzi di non aver esibito al processo le prove “a discarico” dell’imputato, a distanza di tempo risultato non colpevole dopo una più accurata analisi del dna.
Magari in Italia avvenisse la messa sotto accusa di un giudice o un PM, da noi sarebbe piuttosto lui la persona più giusta, quali responsabili dell’insabbiamento di prove con la scusa che non sono ritenute “pertinenti al caso in questione”…
Ci sarebbe un bello sfoltimento nel reparto “magistratura”.

In appendice a ciò intendo dire che non metterei la mano sul fuoco che telefonista e pandista non siano stati rintracciati e “ascoltati” …
“ascoltare” non vuol dire “interrogare” ..
si può ascoltare uno anche senza verbale …
capito l’antifona?
… così non resta niente agli atti … benché anche ciò che “deve” stare agli atti è arbitrario, discrezionale …

Mimosa

Mimosa ha detto...

Vi faccio un esempio:
nella Perizia GINO, p. 4, tra i documenti ricevuti, sta scritto:

«Verbale di rilievi tecnici e repertamento eseguiti il giorno 27.4.2011 in località Casermette del Comune di Civitella del Tronco (TE) (luogo del rinvenimento del cadavere di REA Carmela):
- sulla staccionata che delimita la via brecciata sulla quale sono stati rilevati segni di urto da
parte di autoveicolo; - su una fibbia in plastica di colore verde, dei Carabinieri del Reparto
Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, datato 29 aprile
2011 (ore 21)».

A parte che non so a quale fibbia di plastica verde si riferiscano … i rilievi sulla staccionata dove c’erano tracce di carrozzeria di un’auto dunque sono stati eseguiti immediatamente (beh, una settimana dopo), comunque sono stati fatti … ma non comparati … e che pretendiamo? comparati con che cosa? con l’auto vista ammaccata dal maresciallo di vedetta? magari!

Se ne è saputo qualcosa? Nulla di nulla, nemmeno il colore …
insabbiamento o “non era pertinente al caso in questione”?

Come ha scritto Massimo Prati non sarebbe stato difficile trovare il carrozziere che l’ha aggiustata.

Se si vuole si può.

Mimosa

Anonimo ha detto...

va bene.
Pare che il telefonista fosse cinquantenne.

Questo unico uomo al mondo privo di cellulare va per funghi sbagliando stagione e trova un cadavere.

Non chiama nessuno (non ha cellulare) ma va a Teramo a cercare una cabina.
Fatalmente incontra l'amico Michè che non era con lui quella mattina, ma se c'era si classifica come medaglia d'argento di resistenza all'acquisto di un cellulare.

Diciamo così: se il telefonista si è consultato con michè o con qualcuno sul da farsi avendo incidentalmente "trovato" un cadavere, di sicuro ha agganciato la cella di Ripe o dintorni.

Altrimenti, grande stomaco di ferro e sangue freddo nel non fare scattare l'immediata allerta temporeggiando fino a cabina telefonica anonima scovata.

Cabina telefonica con telecamera rotta in allegato e già nota per avere traghettato altro genere di comunicazioni e rivendicazioni alle forse dell'ordine.
Ma è ovviamente una coincidenza.

D'altro canto, chissà cosa c'era andato a fare, a Ripe, meglio non mettersi in mezzo.

Anonimo ha detto...

@Mimosa quello che hai espresso è un sospetto non da poco.
Tuttavia risulta credibile e perfino probabile nell'ottica di queste indagini così inquinate da distorsioni sugli orari delle telecamere, sugli orari di presenza dei testimoni a Colle san Marco, testimoni che poco possono testimoniare perchè di fatto la maggior parte di loro, al pianoro, all'ora X ancora non era arrivato.

La tua è un'ipotesi che risulta compatibile con la soppressione di prove testimoniali di peso e consistenza come quella dei ciclisti o dell'anziano pensionato che denunciò la corsa di una donna seguita da altre due.

Se fosse vero risulterebbe perfino meno grave dell'aver cercato di rendere inattendibile il fiuto dei cani, accogliendo testimonianze falsate concordi e tardive rispetto alla prima versione sull'ultima data della gita al parco di Colle.

Risulterebbe anche meno grave di quel contenuto dello stomaco distorto e palesemente manipolato come consistenza peso e sostanze contenute, quali una caffeina inesistente al primo rilievo, nè come colore nè come presenza.

Per non parlare di quella SG artatamente omessa ed elusa dai periti successivi al Tagliabracci, e il cui comportamento è stato così mal descritto dallo stesso.

Mimosa, ricordo bene che ci furono un paio di giornate con l'annuncio del ritrovamento del telefonista, e poi più nulla.

Un refuso, un'esagerazione della stampa, o un semplice "ascolto" ufficioso, come dici tu, che falsava pesantemente quei conti così poco corrispondenti alle somme ottenute.

A me, che Parolisi sia colpevole, non me ne frega niente.

A me frega che le indagini su un qualsiasi comune cittadino siano pulite, lineari, specchiate, esemplari, coerenti, corrette.

E questo caso mi fa schifo.

Anonimo ha detto...

Brava, anonima delle ore 01,12!!!
Approvo tutto.
FALCE

Manlio Tummolo ha detto...

Caro Anonimo delle ore 00.51 del 20/11/ 2012: merito anch'io la medaglia di resistenza all'acquisto di cellulari. Mi sono odiosissimi per me, ma in parte anche per gli altri, che, quando si cercano, o non funziona il cellulare, o è occupato, ovvero la batteria è scarica, oppure non prende l'antenna, oppure si sta entrando in galleria, o lo si è dimenticato a casa, ecc. ecc. . Non parliamo poi dei deliziosi dialoghi telefonici: "Dove sei ? Dove vai ? Che cosa fai? Che tempo fa? Che cosa hai mangiato?", ecc. ecc.. Mi spiega perché si dovrebbero comprare cellulari ? Forse per avvisare in tempo quando si trovano cadaveri nel bosco ?

Antonello ha detto...

Y@anonimo delle 00,51
Non mi sembra ininfluente se quella stessa cabina e' stata o meno utilizzata per altre segnalazioni, rivendicazioni od altro di anonimo, ne sai qualcosa di piu' che magari a me e' sfuggito???

Corsera invece stamane lancia l'ennesima esclusiva, sarebbe infatti stato scovato il telefonista, non so Corsera in effetti ha di fatto allargato, anche con articoli dal gusto e forma opinabili, il raggio di prospettive sul caso, e' anche vero che ci andrei cauto perche' se fosse vero tutto cio' che ha pubblicato ipotesi comprese la discesa degli Ufo a dicembre annunciata da tutti i siti specializzati diventerebbe per noi la salvezza dalle morbosita' terrene.
Chiedo scusa se gia' linkata.
http://www.corsera.it/notizia.php?id=4189

volevo insistere su un punto, le figure che a me paiono enigmatiche sono svariate, e non sono il solo ad avere dei forti dubbi, ed oltre al telefonista non riesco a comprendere come mai non si focalizza il vicinato, non me ne vogliano gli anonimi recalcitranti ma le anomalie sono veramente troppe su quanto pubblicato riguardante tutto il vicinato ma in particolare la coppia di amici di cui uno o due dna sarebbero rimasti imbrigliati sulla biancheria intima di M. e l'amico "non frate" che nei momenti della scomparsa si trovava a ridosso dei luoghi e non molto lontano dalle quattro geolocalizzazioni, del cellulare di M., tracciate quel giorno dai CC.
Sono tutti elementi casuali??? Come uno strano cellulare che aggancia celle lontane parecchi chilometri da dove si dice invece fosse chi lo stava utilizzando, ma e' mai possibile che non si riesce a focalizzare altro che l'orco fedifrago che mangia bambine e che assatanato gira per i boschi con le orecchie da lupo ed una invisibilita' internittente???
Come diavolo fa un cellulare che sta a Folignano, e lasciamo perdere chi poteva utilizzarlo, ad agganciare la Cella dedicata del gestore denominata "Colle San Marco"???
Perche' se un amico mi chiama in urgente bisogna a due chilometri mi dovrei recare a dieci chilometri prima per passare da casa???
Qualcuno doveva cambiarsi??? Chi della coppia??? E perche'???

Mimosa ha detto...

Non è che ilCorsera immette notizie vecchie e le ricicla?

in maggio 2011 c'erano già queste "novità"

http://www.abruzzo.tv/news/delitto-melania-rea-individuato-il-telefonista-si-cercano-altri-testimoni-perplessita-sulla-testimonianza-di-lestini-15445

http://www.blogtaormina.it/tag/identificato-telefonista-melania-rea

Anonimo ha detto...

giusto antonello.
questa cosa del doversi cambiare invece di soccorrere Parolisi, è strana.
vabè che la divisa è per il luogo specifico, ma a quell'altro scompare la moglie e tu ne fai una questione di etichetta?

stava lì vicino il pac, in teoria con l'amante, nessuno sa chi sia la donna, ma di sicuro c'è andato vestito in divisa, ma la divisa va bene per le amanti e non per gli amici ai quali di colpo spariscono le mogli.

Non credo la stessa amante, o amantide? A' mantide.. messa poi incinta, che viene da altri luoghi e tra l'altro aveva già diversi pargoli di cui occuparsi il lunedì.

Anonimo ha detto...

Secondo voi dopo la partenza dei militari da Ripe, quante telefonate possono essere state fatte che possono aver agganciato sempre questa cella dal pomeriggio del 18 al 20, io non sono mica convinta che il telefonista non avesse il cellulare, se ne è ben guardato dall'usarlo per avvisare i carabinieri per non essere scoperto, però nell'immediato diciamo preso dal panico potrebbe aver chiamato qualcuno, magari anche un suo parente per dirgli del ritrovamento del cadavere e chiedere consiglio sul da farsi.
Non saranno mica state tantissime le telefonate ,ed ecco che poteva essere un tentativo per scoprirlo.
Pat

Anonimo ha detto...

Non è che Melania per fare un favore ad una amica, era andata a spiare qualcuno per poi riferire e invece è stata scoperta.

Anonimo ha detto...

http://affaritaliani.libero.it/abruzzo/ecco-il-carcere-a-luci-rosse-teramo-film-tra-le-sbarre-19112012.html

Notizia ripresa da tutti i quotidiani, … chissà, ora diranno che è stato il detenuto Parolisi a convincere il direttore …

Antonello ha detto...

@anonimo 14,09
Scusa ma semmai mi sembra proprio il contrario, le immagini diffuse delle telecamere del chiosco inquadrano ad un certo punto S. in calzoncini al ginocchio e Pac. in divisa.
Quindi e' il borghese che andava sembra bene per l'amante ma non per le ricerche, sempre se a casa si e', quel giorno, cambiato.
Lui ha dichiarato, mi sembra, che era andato a casa a prendere la moglie, Mimosa pero' ricordo intavolo una discussione su questo particolare e non ricordo se era stata lei a dire che poteva essersi cambiato, forse puo' esser piu' precisa di me.

Pamba ha detto...

Antonello, ricordo quella discussione, avendo partecipato anch'io ;-)
Se la balla di Pac. era che fosse andato a lavorare, invece era andato dall'amante, in divisa..chiamato da SP, torna a casa e mica racconterà la verità a sua moglie, no?! La passa a prendere senza cambiarsi, chiedendo il suo aiuto per accudire la bambina, mentre lui, ancora in divisa, e il "non frate" si mettono alla ricerca della donna.
E' dopo che dovendo dichiarare il suo alibi agli inquirenti, verrà fuori la storia del l'amante al Colle.
Ciao, Pamba

Antonello ha detto...

@Pamba
credo che il tuo ragionamento regga sino ad un certo punto.
La bimba poteva essere tenuta da chiunque sano di mente, la figlia del titolare del ristorante, dai Cc, persino da S. perche le ricerche avevano gia' avuto il via ed in effetti S. poteva, in ogni caso, essere troppo agitato per diversi motivi, la migliore in quel frangente e' che lui stesse con la bimba o che la bimba comunque non fosse sola e fosse al sicuro.
In un pianoro gia' pieno di FF.OO. non vedo il bisogno "impellente" della moglie del Pac. viceversa la richiesta d'aiuto del "non frate" era stata, non solo "impellente", ma anche disperata.
E non puo' essere stato S. a chiedere al Pac. di portare la moglie, altrimenti forse gli avrebbe anche detto di ricordarsi di prendere degli stracci, asciugamanini, qualcosa per pulire la bimba perche' la borsa della bimba la coppia non l'aveva portata.
Io non accuso nessuno, dico che secondo me in quella situazione diventerebbe illogico, senza un motivo piu' che valido, tornare a Folignano prima di andare dal "non frate" che disperato mi avrebbe, in ipotesi, chiesto aiuto.
Ed io mi chiedo, quale motivo ha spinto Pac. a tornare a casa invece di recarsi immediatamente dall'amico "non frate" disperato che chiedeva aiuto???
Anche per me e' piu' logico che fosse partito in divisa ma chiaramente trovo d'impiccio presentarmi, se fossi in scappatella per forza del destino, in divisa, potrei ipotizzare mille alternative, forse cambiarsi in corsa, anche se e' relativo.
Ma in quella discussione si disse che era andato a casa a cambiarsi ed a prendere la moglie se non sbaglio come se vi fossero sue dichiarazioni in merito, ed allora a me e' rimasto il dubbio e non credo solo a me.
Visto poi l'articolo sull'inseguimento in Campania del marito tradito e finito in speronamenti mi son venuti altri dubbi ma lasciamo perdere.

Anonimo ha detto...

...e perchè non è corsa subito a CSM ad occuparsi della bambina l'amica S.V. ?

In una situazione d'emergenza come questa non credo che interrompere la festicciola familiare sarebbe stato un ostacolo insormontabile

Anonimo ha detto...

perchè S.P. non ha avvertito ANCHE S.V. ?

Anonimo ha detto...

ANONIMA delle 08,59
Perchè SV non era amica "sora"!!

Simona ha detto...

http://www.pupia.tv/notizie/00012525.html

Si ritorna con la notizia della donna presente al momento dell'omicidio....sembra che una forense abbia detto che i brillantini e le perline non appartengono alla vittima....ed è stata incaricata dalla stessa Procura...PERCHE NESSUNO L'HA PRESO IN CONSIDERAZIONE?IO RIMANGO SEMPRE PIU SENZA PAROLE!

Anonimo ha detto...

TANTE son le cose NON prese in considerazione; di che ti meravigli?

Mimosa ha detto...

Eh, non ci sto!
Qualcuno di voi ha già letto l’articolo sul settimanale “Oggi”, oggi in edicola? Quando sarebbe stata redatta la relazione della geologa forense Eva Sacchi, incaricata dalla Procura di Teramo?

È evidente che tale relazione esisteva già prima del processo, era stata “secretata”? uno di quegli sgambetti proditori da parte della Procura di cui ho già esaminato alcuni? o meglio “insabbiamenti”...
anche questo “non era pertinente al caso in questione”?

allora perché solo ora è dato risalto alla sua esistenza?
Sarebbe uno “scoop” dell’illustre articolista?
Ma se si sapeva già …!!!
Costui non poteva rimarcarlo prima?

Ora che SP è condannato, e addirittura all’ergastolo con tutte le aggravanti di cui non c’è la minima prova, i giornalai per continuare a vendere fanno a gara per mettere in fila le lacune delle indagini?

Noi siamo stati più bravi, le avevamo trovate e segnalate ben molto tempo fa!

Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA

Non sei sola nell'esternare la tua indignazione: sei compagnata da quella manifestata da una grande maggioranza dell'opinione pubblica, specialmente dopo quanto detto nel corso del programma di canale 5, oggi pomeriggio.
Il motivo, per cui la notizia è stata divulgata Solo ora?
Ne hai già posto gli interrogativi, per cui ritengo inutile rimarcarli.
Ma, come ho scritto alle alle 17,24, non firmando: di che ci meravigliamo?
Il processo è sembrato farsesco, e assurda la sentenza.
Non vorrei trovarmi nei panni del giudice che dovrà motivare la pena inflitta.
Siamo o non siamo cittadini di uno Stato di Diritto?
Se fossi obbligato a dare una risposta, non potrei nascondere il mio disorientamento.

Anonimo ha detto...

leggete i commenti sotto

http://www.oggi.it/posta/lettere/2012/11/12/omicidio-parolisi-la-difficolta-di-dare-una-identita-al-telefonista-anonimo-risponde-giangavino-sulas/

Anonimo ha detto...

ragazzi, leggete bene questo link

http://77.238.161.248/search/srpcache?ei=UTF-8&p=antonio+giangrande+parolisi&hsimp=yhs-01&hspart=acer&u=http://cc.bingj.com/cache.aspx?q=antonio+giangrande+parolisi&d=4513079430153932&mkt=it-IT&setlang=it-IT&w=lZh-zF5TvvYET8pxCq9qdk8IEFhp-tGH&icp=1&.intl=it&sig=pR_3h7J_YniAq3W9i1.2wQ--

Marina Tommolini, è stata giudice monocratico a Giulianova e Teramo prima di diventare giudice per le indagini preliminari. È stata anche pretore a Manfredonia, si è occupata di indagini importanti legate alla Enichem, e dell’omicidio Fadani, ed è anche il gip che si dovrà occupare del caso di Salvatore Parolisi. Il maresciallo Spartaco De Cicco è un uomo di spicco del reparto operativo provinciale dei carabinieri. Ha condotto le indagini su tutti gli omicidi degli ultimi tempi, dal caso Fadani a quello di Adele Mazza. Oltre che a vaste operazioni antidroga effettuate in provincia. Gli orari del doppio attentato si possono desumere dalle telefonate di allarme giunte ai vigili del fuoco: la prima alle 5.14, quando in via Brescia brucia l’Audi A4 del maresciallo De Cicco poi alle 5.35, l’allarme per l’incendio in via Colombo che interessa l’Audi A6 bianca del magistrato. I piromani hanno scavalcato il recinto di cemento cospargendo di benzina la vettura, immediatamente prendono fuoco carrozzeria e pneumatici. In seguito all’allarme giungono il prima possibile i vigili del fuoco da Teramo, Nereto e Roseto degli Abruzzi spegnendo il rogo, ma oramai le auto sono carbonizzate. Le indagini si concentrano nei fascicoli delle indagini tenute dal giudice e dal sottufficiale, si cerca anche un solo indizio che unisca i due attentati. L’unica cosa certa per adesso è il chiaro messaggio intimidatorio che è stato lanciato come una sfida alle istituzioni dalla malavita.
Un magistrato di Teramo e un ufficiale dell’arma di Teramo, che si occupano del caso Melania Rea, sono stati entrambi vittime di due attentati incendiari ai danni delle loro vetture, realizzati alle cinque di mattina del 20 Novembre.


Il giudice si occupa del caso Enichem, omicidio Fadani ed omicidio Rea.
Il maresciallo Spartaco de Cicco si occupava degli omicidi Fadani e Rea.

Gli omicidi Fadani e Rea sono in comune tra le due persone alle quali sono state bruciate le automobili a distanza di 20 minuti una dall'altra.

Non si può negare che il Giudice abbia subito una pesantissima intimidazione.

Potrebbe riguardare l'omicidio Fadani come il caso Rea, con una probabilità al 50% che aumenterei al 90% a causa delle lacrime del giudice nell'emettere la sentenza di ergastolo.

Pochi giorni prima era stata acquisita per tre ore dalla Procura di Teramo la testimonianza del dott. Ferraro.

Simona ha detto...

Il link dove risponde Sulus ci sono i commenti di 2 colpevolisti e uno di una persona dove scrive di Ranelli che subito ,la sera del 18 aprile dice di aver visto una famiglia alle altalene!

Manlio Tummolo ha detto...

Scusatemi tanto: ma che cosa intendono per "geologa forense": forse per scoprire in quale strato geologico è sepolto qualche cadavere ?

Anonimo ha detto...

Per il caso Fadani, nel luglio del 2010 Elvis e Danilo vennero scarcerati con un provvedimento del gip Marina Tommolini dopo l'istanza presentata dall'avvocato Sgura, legale di Danilo Levakovic. Per il gip, sulla base degli atti acquisiti, si configurava un delitto preterintenziale e non volontario e i due andavano scarcerati per la scadenza dei termini di custodia cautelare in carcere. «Sono sussistenti», scriveva il gip nel provvedimento, «gravi indizi di colpevoleza a carico di di Elvis Levakovic per il delitto di cui all'articolo 584 cp (ovvero l'omicidio preterintenzionale (ndr) e non certamente per il delitto ipotizzato dalla pubblica accusa».

E' il maresciallo De Cicco ad aver indagato sull'omicidio.

Nel caso Fadani le posizioni della Tommilini e De Cicco sembrerebbero divergere, visto che De Cicco, ha svolto le indagini a carico dei rom e la Tommolini li ha invece scarcerati.

Mentre le auto vengono bruciate ad entrambi il 19 Novenbre 2011; era passato troppo tempo da Luglio 2010.

Pamba ha detto...

Manlio,
mi sono posta anch’io questo problema ed ho trovato risposta qui:
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/content/dam/law24/lex24/geoscienza_pieghevole.pdf

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/civile/civile/primiPiani/2012/09/geoscienze-forensi-il-6-ottobre-il-primo-appuntamento.html

Nello specifico, la dott.ssa Sacchi si occupa di “tracce di animali, piante e suoli nella scena di un crimine o su elementi di prova relativi a un crimine”.

Mimosa,
non è incredibile che scopriamo solo ora, rileggendo la perizia della dott.ssa Gino (pag. 6 e 7), che sono agli Atti sia il verbale degli accertamenti tecnici (luglio 2011) che la relazione tecnica redatta dalla dott.ssa Eva Sacchi?

Pamba

Mimosa ha detto...

@ Anonimo
grazie per aver riproposto, in forma molto esplicita, le vicende a cui ci siamo più volte richiamati e che ci erano anche poco tempo fa riproposte,
io avevo letto anche qualcosa del processo Fadani ed ero rimasta alquanto perplessa della soluzione, ma non conoscendo bene le vicende, non ho potuto farmi un'idea ...
però, vuoi forse farci intendere che la giudice in questione sia una persona "influenzabile" .. (per eufemismo)?

E' quello che a molti è venuto in mente ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

@ Pamba
sempre molto attenta, brava!
il nome della Sacchi dell'articolo di "Oggi" mi era sfuggito con il collegamento alla perizia Gino ...
ora vado a rileggere ...

vendono davvero fumo questi editori ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

OK sono andata alla Perizia Gino,
il nome della dott. Eva Sacchi appare in riferimento ai seguenti documenti:
- Verbale di inizio accertamenti tecnici a firma della dott.ssa Eva Sacchi, datato 11 luglio 2011. - Relazione Tecnica redatta dalla dott.ssa Eva Sacchi e datata 12 ottobre 2011
- Errata corrige a firma della dott.ssa Eva Sacchi datato 6 dicembre 2011.

Tuttavia non si comprendeva chi fosse costei e di cosa si fosse occupata, nelle altre perizie il nome non appare.

Della perlina dentro il sacchetto della scarpa sinistra si prende solo nota.
Evidentemente alla dott. Gino non era stato chiesto di analizzarla, ma neanche i RIS hanno mandato un rigo su di essa …
solo i giornalisti hanno fantasticato sul fatto che fosse stata persa da qualche donna tra le figure professionali che hanno avuto a che fare con il maneggio del corpo …
noi ne abbiamo ironizzato …

D’altra parte, non siamo riusciti nemmeno a sapere se era una “paillette” o un “lustrino” o un “brillantino”.

C’erano dei brillantini su retro del top di Melania, del resto scomparso (forse in quell’incendio al laboratorio dei RIS di Roma ai primi di luglio dello scorso anno che l’encomiabile Pamba ci ha segnalato?).

Mimosa

Mimosa ha detto...

Manlio,
in pratica era questa geologa forense che doveva cercare di capire se sotto le scarpe di Melania c’era l’erba del prato di CSM o qualche polline che riconducesse a CSM.
Stando a quanto ci hanno detto le varie Procure sotto le suole non c’era niente di niente …
quindi niente CSM, per loro

benché altri abbiano detto che :
a) non è scontato che le scarpe di ginnastica trattengano alcunché
b) qualunque erbetta o polline di CSM nel camminare anche per la strada asfaltata fino al Monumento possono essere stati asportati dallo sfregamento con la superficie stradale
c) un qualunque spostamento a piedi su altro tipo di terreno o un appoggio su altra superficie (come il tappettino di una automobile) possono aver rimosso qualunque traccia.

Allora mi domando: occorreva far intervenire un perito geologo per questo? Non sono preparati i RIS ad analizzare anche questo, ….
Hanno speso i miei e i vostri soldi per arricchire costei?

E nota bene, di certo il suo intervento peritale vale più di tre miei stipendi mensili …
Alla faccia della spending review!!

Mimosa

Anonimo ha detto...

Se i pareri professionali del maresciallo e della Tommolini erano così diversi nell'omicidio Fadani, e se la Tommolini aveva già liberato gli indagati a luglio 2010,
gli attentati contemporanei, a 20 minuti di distanza l'uno dall'altro e con le stesse modalità identiche avvenuti nel 2011 sono da ricondursi al caso che le due vittime seguivano in contemporanea: Melania Rea.

A questo punto la sbroccata dell'avvocato dell'indagato relativa alla pista casalese non è più soltanto una delle tante e possibili piste, ma una concreta possibilità basata sulla PROVA del comune attentato ad opera di "professionisti".
Così come professionale è stato l'omicidio di melania Rea.

Quanto abbiamo millantato nei mesi è la realtà, esiste un potere forte che ha voluto Parolisi condannato.

Il giudice ha subito un pesante attentato e difatti la sua completa e totale aderenza alle richieste dell'Accusa non supportata da prove di colpevolezza, e non corroborata dalle relazioni dei periti, ci dice che il Giudice è stato minacciato.
Poco importa che la donna non abbia figli o congiutni, temere per la propria vita basta a spiegare sia la sentenza ingiusta che quelle lacrime durante il pronunciamento della sentenza ma anche nelle fotografie che la ritraggono fuori dal Tribunale.
Evidentemente l'intitolazione dell'Aula in cui ha emesso il verdetto non è bastato ad infonderle il coraggio necessario a fare giustizia.

E' tutto abbastanza comprensibile, del resto anche noi stessi commentatori qui dentro abbiamo subito, chi più chi meno, velate o chiaramente esplicite minacce.

PINO ha detto...

Che si voglia spiegare con le minacce la decisione del gup, potrebbe essere passibile. Ma la spiegazione, tenuto conto dei risultati del processo, indicherebbe solo che la magistratura italiana non si sia ancora liberata da quell'occulto dominio che ha determinato il sacrificio di Falconi, Borsellino e tanti altri fedeli servitori dello Stato.
La storia, dunque, si ripeterebbe ineluttabilmente?

Anonimo ha detto...

credo che l'auto alla tommolini e al carabiniere De cicco furono fatte bruciare dalle tante famiglie di rom che vivono nelle Marche che accumulano beni pagati con commissioni di varia natura ( furti,estorsione,spaccio di droga e stupefacenti),s fate una ricerca leggerete che queste famiglie sono molto influenti Di rocco/ Spinelli

Marina Tommolini firmò la sentenza di carcerazione della rom Maria Bevilacqua .

http://www.rivieraoggi.it/2011/11/22/131744/incendi-a-martinsicuro-disposta-la-protezione-a-magistrato-e-carabiniere/

ciao santy

Manlio Tummolo ha detto...

Molte grazie a Pamba e Mimosa per il chiarimento. Ho molti dubbi se gli esperti di terriccio e residui vari (anche escrementi) che possono appiccicarsi alle scarpe soprattutto se con suola "carro armato") possano chiamarsi col nome pomposo di "geologi", per giunta "forensi". Se fossi geologo, mi offenderei a morte. Solo che non ricordo il loro titolo esatto, che dovrebbe aver a che fare col termine latino "humus", ovvero col corrispondente greco.

Anonimo ha detto...

grazie santy. E' un'ulteriore possibilità e sarei contenta di sapere l'omicidio al di fuori dell'ambiente della criminalità organizzata.
Perchè vorrebbe dire che c'è speranza in Appello.

Anonimo ha detto...

ciao anonimo 11:19

non ne sarei tanto sicura se ragioniamo un pochino ci renderemo conto che tutto gira intorno alla droga... i rom, la Tommolini, la caserma , la soldatessa L.T. e l'omicidio di melania ( laccio emostatico,siringa ), ora bisogna capire da quale punto al vertice parte tutto ciò, e da come si è visto non è per niente facile..

santy ha detto...

proposito di zingari, ho trovato i codici come segnale per rubare le case , ora non trovo i segni sul corpo di melania per capire se ci possano essere coincidenze , può farlo qualcuno ?

http://sdz.aiap.it/notizie/5923

chiaramente è solo una supposizione.

santy

Anonimo ha detto...

anonimo 11.32

certo, gira tutto intorno alla droga ma tra i rom e Melania Rea non credo esistano punti in comune.

Tutto può essere, ovviamente, e quei simboli potrebbero far parte di un sistema crittografico appartenente al mondo rom, anche se mi sembra tirata per i capelli.

Abbiamo capito che la caserma era un luogo in cui avvenivano giri sporchetti, tra sesso e coercizioni sessuali, tra consumo di droga e una probabilità altissima di importazione della stessa, ed una Laura Titta che sembrerebbe sia stata messa lì strategicamente proprio apposta per gestire il giro.
Poi non è detto che invece la soldatessa, oltre all'hobby di organizzare spedizioni puntiive per uccidere gli ex fidanzati e quello di far da vivandiera ai boss, non avesse un reale interesse per la carriera, ho letto di lei meraviglie dal punto di vista performantico e di capacità militare.
Essendo così bella, tra l'altro, di sicuro non sarà sfuggita all'occhio vigile dei piacioni della Caserma, ho visto le foto delle soldatesse e mi sono sembrate per la maggior parte di avvenenza medio-bassa.
Insomma, è davvero difficile credere che quella bellissima ragazza di notevoli capacità sia passata inosservata, e vorrei sapere CHI era il suo istruttore.
Di sicuro è che minacciarla per ottenere prestazioni sessuali che la stessa non desiderasse, avrebbe messo in grossi guai il malcapitato donnaiolo, quella non è ragazza che subisca alcunchè senza mandare gli amichetti a regolare i conti.
Vorrei anche sapere se per escluderla dall'omicidio Rea sia bastata la dichiarazione di Parolisi che disse di non ricordarsi di lei, o se le sia stato prelevato, tanto per fare un esempio eh, il dna: per compararlo con quelli femminili presenti sul corpo di Melania.

Abbiamo una donna bella e sanguinaria appartenente ad un clan che gestisce giri di droga, infilata in una caserma che potrebbe essere un punto nevralgico nell'importazione della sostanza, un marito fedifrago e sensibile alle belle donne che coltivava avventure all'interno della caserma stessa ed era l'istruttore delle giovani reclute, ed una donna morta, moglie di costui, ammazzata con addosso i riferimenti espliciti al mondo della droga ed una sistemazione della scena del delitto da parte di professionisti, tracce femminili sul luogo del delitto, un'impronta di scarponcino tipo militare, segnali di una tecnica militare chiamata attacco alla sentinella applicata alla modalità omicida.
Inoltre disponiamo di testimonianze che collocano una donna abbigliata e somigliante a Melania fuggire dalla zona di Colel San Marco inseguita da due donne.
Per non parlare dei video delle prime quattro itnerviste di Ranelli, che, a partire dalla giornata del 18 aprile e quindi NON influenzato dai media, dichiarava di avere visto una donna abbigliata esattamente come Melania sia spingere un infante insieme al marito in calzoncini corti, sia sostare seduta sulle panchine in zona altalene.

Basterebbe mettere il Ranelli di fronte ai video delle sue interviste del giorno stesso della scomparsa dichiarando ciò che aveva visto e notato SOLO POCHE ORE PRIMA, per sbugiardare la favoletta della presunta inattendibilità del teste.

Non credo che la comparazione del dna di L.T. costasse poi molto, così come era doverosa la comparazione col dna di Michelucci, quello sbroccato malato di mente mangiatore di piedi altrui.

santy ha detto...

l'anonimo delle 11.32 sono io ,m sono dimenticata di firmare ... santy.

sai anonimo delle 12:33 " tutto fa brodo! "

credo che se si riesce a capire chi sono gli esegutori del delitto, si possa arrivare ai mandanti del delitto, o no ? e questa è solo una supposizione!

Antonello ha detto...

Solo una curiosita' che mi sembra strabiliante, basta cambiare coordinate geografiche e cio' che nel nostro paese costituisce un imbuto in Cina diventa premio di, si fa per dire "produzione".
Non sara' di certo sfuggita la notizia curiosa che in Cina chiunque si fidanzi con un/una collega di lavoro vede, per legge, aumentato lo stipendio di un equivalente di 140 euro, per entrambi si intende.
Alla faccia di Voghera e company.
Dall'altra parte del pianeta sono stati liberalizzati completamente anche i rapporti gay fra commilitoni/e, in mezzo noi e le tonache dedite nella parte deviata alla giovane gioventu'.
Mi chiedo quando mai cresceremo dal punto di vista del rispetto vero delle libere scelte, quando sfonderemo i recinti per capire veramente e rispondere delle liberta' autodeterminate.

Simona ha detto...

A pomeriggio 5 stanno parlando delle tracce femminili sul corpo di Melania

Anonimo ha detto...

io ho letto che la droga gestita dai casalesi (e quindi dalla soldatessa loro affiliata) proviene dalla spagna....secondo il corsera invece nelle caserme ci sarebbe importazione dall'afganistan..non e' che LT doveva controllare ed eliminare eventuali concorrenti?il camorrista pentito avrebbe parlato di incidente ad un militare che non era vero incidente?quanta nebulosita'

Mimosa ha detto...

Simona, cosa hanno detto *di interessante* a pomeriggio 5 riguardo alle tracce femminili sul corpo di Melania?
Ci puoi fare una sintesi (ma per favore solo se ti pare sia emerso qualcosa di interessante nell'apporto di qualcuno intelligente)?

Io è da tempo che mi rifiuto di guardare gli spettacolini della soubrette e del suo pubblico.

Mimosa

Simona ha detto...

Ho solo sentito che c'era il giornalista Sulas che parlava,c'era collegato l'avvocato dei Rea Gionni e poi è intervenuto l'avvocato di Salvatore al telefono...siccome non lo stavo seguendo ma ho sentito solo le voci dalla mia camera...

posso dirti solo questo =)))

Anonimo ha detto...

Vanin ed Introna fanno parte del "gruppo italiano entomologi forensi"

http://giefitalia.org/file/statuto_gief.pdf

Ecco perchè Gionni insisteva tanto sulla perizia entomologica!!!!
Con che faccia Gionni si lamentava di Gino e Varetto che lavorano nello stesso istituto?

Anonimo ha detto...

http://77.238.178.155/search/srpcache?ei=UTF-8&p=brillantino+giallo+e+le+perline&hsimp=yhs-01&hspart=acer&u=http://cc.bingj.com/cache.aspx?q=brillantino+giallo+e+le+perline&d=4681107123994950&mkt=it-IT&setlang=it-IT&w=6QR_JHLBfZ9QuJGCqCV4H2OQsQjMMwYa&icp=1&.intl=it&sig=cW8gynGBNAyQn4WABylfkg--

E' la news di questi giorni.
del 6 dicembr 2011

PINO ha detto...

@ MIMOSA
Non fa niente che non riscontri mai quando ti posto qualcosa; ti do io la risposta che desideravi:
a "pomeriggio 5" la "soubrette" ha chiesto a Sulas specificazioni sull'articolo apparso sulla rivista "Oggi", riguardante la perlina ed il lustrino rinvenuto nel sachetto che conteneva le scarpe di Melania, ed a lei NON appartenenti.
Il Sulas ha specificato che i reperti in parola, furono consegnati dagli stessi PM alla geologa forense ( la stessa che intervenne nel caso Claps, per determinare il giorno della morte della povera Elisa, con l'esame di alcuni frammenti), la quale, intervenendo telefonicamente alla trasmissione ha dichiarato che i reperti (perlina ecc.) testimoniano la presenza di almeno una donna, sulla scena del delitto.
Risultato che anche la Gino, riportò nella sua relazione.
A questo punto è stato fatto intervenire un difensore di Parolisi, avv. Cozza (un nuovo aggiunto?) che ha specificato di avere già disposto che il quesito farà parte del materiale che sarà portato in appello, sempre dopo aver preso visione delle motivazioni della sentenza, che la Tommolini produrrà entro i limiti stabiliti dal cpp.
Giubilo, moderato, ma evidente di Sulas, e meraviglia degli ascoltatori, che notano, per la prima volta, il cambio di "direzione", di uno dei tanti massmedia.
Questo, in breve, il sunto della trasmissione. Ciao

Anonimo ha detto...

sì.
peccato che lo scoop del momento sia una notizia vecchia come il cucco, dal commento delle 22:25 è palese sia stata ripescata una notizia pubblicata il 6 dicembre 2011: quasi un anno fa.
Non c'è una virgola di novità rispetto a quanto già si sapeva a quella data, e tutti i commentatori abituali erano perfettamente al corrente di perline e brillantino.

Mi sta bene che finalmente se ne parli in trasmissione, anche se è un pò tardino rispetto ad una prova fisica che già era a disposizione riguardo la presenza di una donna al delitto.

Come minimo la prossima news sulla quale faranno fior di trasmissioni e di articoli saranno le celle telefoniche agganciate dall'amica SV all'ora in cui è scomparsa Melania.. per non parlare degli sms, cancellati tra tutti proprio quelli dell'amica, sia dal telefonino di Melania che da quello di Sonia.
Che scoop!

Ci toccherà attendere una ventina di puntate affinchè ci si accorga che forse i pantaloni di Melania erano rovesciati per impedirle i movimenti, ed almeno una trentina per individuare il collant smagliato.

Non c'è che dire, grandi giornalisti.

Il processo è finito ma la condanna senza prove è la nuova mucca da mungere, se le infedeltà sono argomento stracotto stavolta sarà il turno degli indizi di innocenza.

E se non c'è una novità vanno bene le notizie vecchie, erano tutti indizi oggettivi che sono stati messi a tacere da quella presentatrice bionda che distoglieva l'attenzione sussurrando sconcezze da chat mai avvenute.

Mimosa ha detto...

Grazie caro PINO per la precisazione. Allora se ne parla ogni giorno sui pomeriggi in tv?

Mi devi scusare, ormai non seguo più attivamente il blog e qualcosa mi sfugge quando faccio una ripassata veloce.
Nel tuo intervento del 21 novembre 2012 ore 20:14, a cui ora dopo il tuo rimprovero sono risalita, non mi ero accorta che fosse scritto qualcosa che attendeva da me un riscontro, mi sembrava che il riscontro lo davi tu al mio commento.
E siccome sul resto ero d'accordo, mi sembrava superfluo parlarne ancora.

D'ora in poi starò più attenta, perdona la mia distrazione.
Felice notte.
Ciao,
Mimosa

Mimosa ha detto...

Grazie Anonimo delle 22:10

wow! Introna, Porcelli e Vanin soci fondatori del GIEF (nato nel 2010) e sicuramente nel Consiglio di Presidenza, insomma fratelli …

Mimosa

Mimosa ha detto...

Controllando se sono ancora in credito con qualche commento arretrato, ho trovato che Santy ieri mattina ha messo un link da dove ho scaricato l’alfabeto degli zingari.
Santy voleva sapere se si potevano riconoscere delle coicidenze tra i simboli rom e i segni sul corpo di Melania.
Ebbene, posso dire che con buona approssimazione sono questi:

“Buon obiettivo”, “cane in casa”, “polizia attiva”, “pericolo o sempre abitata” (riconoscibile sull’addome), “notte momento buono per il colpo”, e forse anche “casa appena visitata”.

Ma ribadirei che sono solo "coincidenze".

Mimosa

Mimosa ha detto...

Ultima e chiudo.
Pamba due sere fa ci ha messo questo link: http://www.diritto24.ilsole24ore.com/civile/civile/primiPiani/2012/09/geoscienze-forensi-il-6-ottobre-il-primo-appuntamento.html

Si tratta dell’annuncio della Prima Giornata di Studio sulle Geoscienze Forensi, tenutasi il 6 ottobre di quest’anno, promotrice e curatrice la dott. Eva Sacchi, anche lei un “luminare” nel suo campo, geologia e ichnologia (la "Ichnologia" è la disciplina che studia gli "Ichnofossili" ossia le tracce fossili).

L’articolo specifica, tra l’altro:

La stessa dottoressa Sacchi aprirà i lavori introducendo il tema delle Geoscienze Forensi, illustrando i vari settori disciplinari, portando testimonianze dirette ed esperienze personali.
Sarà poi la volta del GIP del Tribunale di Salerno, dottor Attilio Franco Orio, magistrato di spicco nelle indagini per l’omicidio Claps, con un intervento relativo all’importanza delle Geoscienze nel Diritto, dal titolo “La Terra parla, il Diritto ascolta”.


Beh, sicuramente anche sotto i pini di Ripe la “terra” parlava …
se la dott. Sacchi ha registrato quello che ha detto (es. tracce di animali, profondità della chiazza di sangue sotto la nuca della vittima), purtroppo il “Diritto” non l’ha ascoltato.

Gli inquirenti hanno messo in un cassetto i suoi rilievi tecnici e altrettanto hanno fatto i super periti e idem la Difesa …
Perché??

Buonanotte
Mimosa

PINO ha detto...

@ MIMOSA

Le "cose" chiuse nel cassetto degli inquirenti, formerebbero un lungo elenco: se tirati fuori e messi in bella vista, su un tavolo, ne occorrerebbe uno lungo almeno 4 metri!
Ho l'impressione che, per carenza di scoop recenti, o per tardivi ripensamenti, gli organi di informazione, compresi quelli televisivi, ci snoccioleranno, di volta in volta, il contenuto del sostanzioso "libro giallo" da noi scritto su questo blog, nel corso di lunghi mesi.
Noi non leggeremo delle novità, ovviamente, ma vedremmo finalmente la sua pubblicazione a "puntate", in una inconsueta forma editoriale.
E' pur sempre una soddisfazione!
****
Abbiamo analizzato da ogni punto di vista le varie circostaze; i personaggi coinvolti; gli indizi ad ognuno di loro connessi; la cronologia degli accadimenti; il complesso traffico telefonico intercorso fra gli attori della tragedia; l'eventuale significato di alcune frasi dette dagli stessi, ed il loro comportamento; le testimonianze; i referti autoptici, nonchè tutte le altre relazioni scientifiche di ogni parte in causa, e tutto quant'altro mi sfugge in questo momento, che forma il contenuto di un grosso, immaginario dossier che tu, cara Mimosa, avrai certamente e diligentemente archiviato.
La nostra posizione, di semplici cittadini, non ci consentiva di fare altro. Il nostro interesse era e resta, la ricerca della verità, Il resto riguarda la professionalità e la coscienza di chi è preposto a far valere la Giustizia.
Ciao,Pino

Pino AGGIUNGE ha detto...

p.s.
Non posso non aggiungere a quanto sopra i preziosi articoli indicativi di Massimo Prati, quello analitico sui "segni", di Maura Sacher, e la mia modesta "ricostruzione "teorica", sulla dinamica e movente omicidiario del caso in parola.
Importante, nel senso più significativo dell'attributo, è l'apporto di tutti i componenti l'ex "squadra", ed, in particolar modo quelli di Annika, di carattere puramente scientifici, e le chiarificazioni tecniche di Lucap, sul vasto campo delle comunicazioni via etere.
Pino

Mimosa ha detto...

E' proprio così, caro PINO, come scrivi:
"Noi non leggeremo delle novità, ovviamente, ma vedremmo finalmente la sua pubblicazione a "puntate", in una inconsueta forma editoriale.
E' pur sempre una soddisfazione!"

e aggiungerei una "bella" soddisfazione!!

Qui non potremmo fare altro che commentare ripetendo, di volta in volta, "Lo sapevamo!".

Buona giornata
Mimosa

Anonimo ha detto...

Bella soddisfazione?
Non direi.

Tardiva e scandalosa enunciazione di verità fino ad ora abilmente taciute, direi.

I miei pensieri saranno:
"era ora!"
"meglio tardi che mai!"
"questi geni han scoperto l'acqua calda"
e di tanto in tanto: "bravo pirla, ci sei arrivato pure tu!"


irsuta

Mimosa ha detto...

@ Irsuta
mi hai dato un'idea
trascrivo le tue frasi e ne faccio una lista per sfoderarle alternativamente ad ogni "novità" che ci spacceranno!

Per tutti:
se ne avete altre, scrivetele e le conservo nel mio archivio

Mimosa

santy ha detto...

Grazie Mimosa
lo sapevo che non avresti tardato a darmi delle risposte precise ed esaurienti.

lo so che voi della squadra avete sottoposto ogni piccolo dettaglio analizzandolo e riscontrandolo fin nei minimi particolari , anche se commento poco, vi leggo sempre, non tralasciando nessun commento vostro scritto, e che, in questo azzeccagarbugli di omicidio non si riesce a trovare la cosa importante" il movente " e questo a me ,come a voi,ci fa scervellare di brutto . °.O

Saluti a tutti e, continuate così, e scusate se ogni tanto mi frullano delle idee ,lo so campate un pò così, e le scrivo su questo meraviglioso blog.

santy

Mimosa ha detto...

Cara Santy
puoi scrivere tranquillamente le idee che ti frullano, anche noi scriviamo quelle che ci frullano ...
qualche cosa di utile salta sempre fuori.

Un saluto anche a te!
Mimosa

Antonello ha detto...

Benedetto movente, i perche' degli impeti simulati od imprevedibilmente preterintenzionali, a mio parere personale, sono ancora oggi dopo un anno e mezzo ancora "marginali.
Se secondo vari esimi, non ultimo il luminare Dr. Fortunato, qui abbiamo una prova evidente che invece esiste eccome, c'e' infatti una morte certificata di una donna rinvenuta in un bosco a pineta accanto ad un chiosco isolato, c'e' l'orario di rinvenimento del corpo privo di vita, vi sono parecchi dati oggettivi, l'autopsia, insomma vi sono tutti gli strumenti per rispondere ad un "come" ed ad un "chi avrebbe potuto".
Il perche' e' sempre piu' un esercizio ludico non coerente con la disomogeneita' delle diverse mentalita', come ha detto il Dr. Cirillo c'e' chi in un imbuto ci sta a pennello come il vino che scende e chi si dispera, chi uccide per 50 centesimi e chi per un milione non farebbe male ad una mosca.
Se poi dai dati diffusi si estrapola e si rendono inaccessibili i vissuti di vittima e comprimari un "perche'" si puo' solo immaginare, altra cosa e' constatare una tempistica od elaborare una coerente dinamica.
Qui manca ancora il "come" ed il "chi avrebbe materialmente potuto", vi sono vaghi sospetti pure sui luoghi reali e sui tempi di deposito, ritengo che chi cerca un perche' "certificato" prima di quanto premesso compia un'operazione ancora troppo marginale ed aleatoria.
Certo si ipotizza, si fantastica, ma e' bene riconoscerselo per non finire a convincersene senza manco accorgersene o, piu' grave, sentenziando solo su quelle basi del tutto soggettive.
Intanto mi sembra fondamentale ancora ora chiarire il punto di delimitazione reale ed accertato dello staging, dove finisce e dove comincia, ad esempio, lo staging???
Semplice??? Io non ne sono cosi' convinto.

PINO ha detto...

Mia cara IRSUTA,
Io aggiungerei ancora qualche frase più.... sostaziosa, oltre a quelle formulate da te, ma mi sto facendo violenza, trattenendo uno sfrenato impulso.
Vedrai che prima della pubblicazione delle motivazioni per la sentenza, da parte del gup, assisteremo a molti voltafaccia, rivestiti da "novità".
Si è capito, là dove si deve, che l'opinione pubblica non ha bevuto facilmente la bevanda entro la quale nuotava silenziosamente un rospo.
Ora si cercherà di elargire antidoti vari anti rospo, per mitigarne l'effetto, quanto mai disgustoso.
Ogni nostra frase, magari pensata ma non scritta, sarà sempre inadeguata ad esprimere l'effetto di tanta ondata di squallore.
Ciao

Mimosa ha detto...

Antonello,
hai posto un quesito non da poco:
«dove finisce e dove comincia lo staging».

Qui ci vuole uno spazio ad hoc e non so se devo esserti grata o meno per il coltello che hai lanciato, giacché su questo punto avevamo già iniziato un’analisi, con il contributo di molti della allora Squadra, e parecchio materiale ho raccolto.
Chissà che non mi venga la voglia o trovi il tempo di mettere tutto in fila …

Tanto per cominciare, tu che risposta daresti alla tua domanda?

Mimosa

Anonimo ha detto...

squallore?
squaLore, Pino. Roba da squali.
Tali sono i tizi che prima cavalcano un'onda di acqua di fogna,
e adesso cavalcano l'onda di acqua limpida, ma non certo per amor di verità.
Han sempre saputo dove si trovava l'acqua pulita, è che a sguazzare nel fango c'era un bel tornaconto e prima di adesso fomentare contro il mostro faceva comodo, soldi, pubblicità pagante ed audience.
Ora che la melma ha compiuto il giro, il tornaconto c'è nel fingere di accorgersi ORA dell'acqua fresca, vendendola un pezzo per volta imbottigliata come champagne d'annata.

Certo sì, è giusto che finalmente si evidenzino tutte le prove a favore del caporalmaggiore, e non dovrei andare troppo per il sottile nè arricciare il naso perchè l'importante è il risultato.

Certo è che questo delitto è diventato una macchina sfornasoldi per un sacco di gente, c'è tutta una complicazione di interessi che si sono sovrapposti a livelli e perfino degli sponsor alle trasmissioni che.. io non mi fido.

Staremo a vedere.
Crederò all'onestà intellettuale solo di chi avrà il coraggio di parlare di SG.

irsuta

Anonimo ha detto...

mimosa/antonello

vi leggerò con interesse.
anche a me ha colpito la domanda: dove comincia lo staging.

Di sicuro la cancellazione dei messaggi dal cellulare E' staging.

Il resto potrebbe far parte di appropriazione del corpo, o essere messaggi precisi per qualcuno che dovrebbe aver capito.

ENRICO ha detto...

Come da copione.

Era ovvio che, dopo aver esaurito il bacino dei "colpevolisti", i media & Co, avrebbero cominciato a pescare in quello degli "innocentisti" : la pubblicità, per fruttare milioni di euro, ha "fame" di moltissimi pesci pronti ad abboccare a qualsiasi esca


Mi scuso se intervengo raramente ma non ho più la forza di esprimere quello che penso sulla conduzione delle indagini e sulla vergognosa campagna di DISinformazione di cui questo caso è stato oggetto

Simona ha detto...

Stasera chi di voi seguirà Quarto Grado??parleranno dei misteri della Caserma Clementi

http://www.mediaset.it/quimediaset/comunicati/comunicato_5240.shtml

Io ormai non ho molta fiducia che la Sg venga fuori....

Mimosa ha detto...

Ho recuperato una “illuminata” frase di Annika in un commento datato 13 novembre 2011ore 15:56

«la scena, cosi' come si presenta il pomeriggio del 20/04, e' una steganografia, ovvero la proiezione di come l'assassino vorrebbe che credessimo che l'omicidio si sia svolto.
Per eliminare gli strati sovrapposti ed arrivare all'immagine iniziale, bisogna necessariamente scardinare il preconcetto, o presupposto, che Melania sia morta cosi' come e' stata ritrovata. In questa fase di decodificazione del messaggio, l'autore dell'opera e' secondario. Di certo, non e' Salvatore.»

Ci è voluto un anno a me (e solo perché ho potuto vedere le foto delle incisioni nella Perizia Bruno) per capire che davvero Melania non è morta così come è stata ritrovata.

Giustamente l’Anonima delle 18:39 afferma che «il resto potrebbe far parte di appropriazione del corpo, o essere messaggi precisi per qualcuno che dovrebbe aver capito».

“Appropriazione del corpo”, sì, questo corrisponde al pensiero espresso all’inizio da alcuni criminologi solo sulla base delle prime indiscrezioni ed anche ai ragionamenti di alcune “storiche” commentatrici.

Fatti forza ENRICO, ci manchi!!!

Mimosa

ENRICO ha detto...

@ MIMOSA,


Mauro Gionni aveva richiesto non solo il sequestro dei soldi di Parolisi depositati nel conto corrente ma addirittura anche quello della somma relativa al trattamento di fne rapporto.

Meno male che, almeno di fronte a questa ingiustificata richiesta, il giudice ha risposto : NO

Tu dici : "fatti forza!" ma quando leggi certi cose, non è facile.

Anonimo ha detto...

L'avvocato della Parte Civile non voleva lasciare all'indagato, e quindi per la legge innocente fino a prova contraria, nessuna possibilità di difendersi, poichè le sole intercettazioni sono costosissime.
Molto sleale.

praticamente l'avvocato in questione intendeva espropriarlo di tutto quanto possedesse ancora prima che ne venisse dimostrata la colpevolezza, esattamente così come gli è stata espropriata la patria potestà prima ancora che la sentenza di colpevolezza lo decretasse ufficialmente.

E se la mancanza di mezzi per poter acquistare le prove necessarie a discolparsi l'avrebbero danneggiato nel godimento dei diritti civili, che in Italia si pagano, così l'impedimento fisico ad una mezza visita della figlia ne ha minato il godimento dei diritti genitoriali.

Lo si voleva lasciare in braghe di tela, anzi no, neppure quelle: sono state consegnate agli inquirenti dai Rea che stranamente e non si spiega come mai ne fossero in possesso.

Ma queste sono bazzecole, rispetto all'enormità di tutto il resto.

Gabridget ha detto...

l'avvocato di Parolisi è deprimente, se non cambia avvocati temo che altro che un ergastolo... gliene daranno pure due

Mimosa ha detto...

Gabri
ottima la tua considerazione
èer paradosso è stato Gionni che ha ricondotto nella tempistica (giusta) l'affermazione di quella "carogna" di soldatessa presa di spalle che ha avuto la spudoratezza di dire che SP RIDEVA E SCHERZAVA dopo la morte della moglie!

Gionni ha detto: "certo questo poteva essere riscontrato come atteggiamento anomalo tra la scomparsa e il ritrovmento"

ossia SOLIO il 19 aprile .... perché mai più SP ha messo piede in Caserma

sottolineando il fatto che il 19 era in tutte altre faccende affacendato e sotto controllo dei commilitoni e superiori.

Che difesa... la Difesa ... vada a nascondersi!

Mimosa

Gabridget ha detto...

Mimosa sono davvero demoralizzata, e il sorrisino finale di Gionni la dice lunga, sa di avere come avversari dei deboli, e mi fa rabbia perché con così tanti dubbi, lacune, mancanze ci sarebbe da ribaltare tutto in un secondo!
Che difesa... da farsi venire i brividi al pensiero che esistano avvocati così...

Pamba ha detto...

Gabri, Mimosa
Che peccato!
E dire che ...i giornali un anno fa riportavano:
"Parolisi nomina i legali specializzati nei grandi casi mediatici"!

Non ci sono speranze, come auspicavamo... di un rafforzamento del team?
Pamba

Mimosa ha detto...

Pamba,
gli avvocati, una volta addentato l'osso, non mollano ...
sai quanto lucro?

Io, lo ricordate in tanti credo, sono rimasta esterrefatta quando ho saputo che il duo si era messo a "difendere" SP ... li conoscevo bene nel caso Scazzi ...

Mimosa

PS
sai quanti rosari faccio perché SP si salvi dai nemici vicini e lontani? Non certo come la suocera che faceva i rosari affinché lui venisse condannato ...

Gabridget ha detto...

mi unisco ai tuoi rosari Mimosa...

Mimosa ha detto...

Per non lasciare commenti in sospeso (PINO mi hai scottata)
ENRICO e Anonimo
non è commentabile l'azione della parte civile (lo sarebbe con parole non degne di un blog pubblico né di una signora della mia reputazione)

Anonimo,
simpatica la battuta sulle braghe di tela ..

Mimosa

PS: ma chi mi ha incaricata di fare la moderatrice?
Posso tornare nel mio letargo?

Pamba ha detto...

Mimosa nooo... macché letargo ..qui ci vogliono squilli di tromba ;-)
Siamo tutti un po' demoralizzati..forse, ma c'è una bella differenza tra verità processuale, e siamo solo al primo atto, ricerca della verità e Giustizia.

p.s.
Per i commenti arretrati, oltre agli sms cancellati, staging e' per me anche il luogo in cui e' stata condotta a morire.

Pamba

PINO ha detto...

Molto tempo fa, avevo segnalato la "debolezza" del team difensivo di SP, per l'assoluta mancanza di dialettica, oltre che di grinta.
Ma mi fu risposto che non era la mancanza dei requisiti da me suggeriti, a far prevalere la ragione (?)
Ieri sera, a "pomeriggo 5", fu presentato un altro avvocato, Cozza, come difensore di SP. (così sommano a 4), nel quale ho riscontrato lo stesso impaccio....oratorio degli altri colleghi.
Ma che succede, si conoscono....fra di loro per le stesse virtù?
Stasera, la riprova a "4° Grado": ascoltando il balbettio di Gentile, credetemi, ho avuto pietà!!

Antonello ha detto...

Dove comincia, certamente, lo staging ma oserei anche di piu', ed esattamente dove finisce o finira'???
Tu, Mimosa mi chiedi di rispondermi ad una domanda che e' veramente un dilemma, ed e' a 360 gradi anche il dilemma ancora piu' sconcertante sul continuo nascondersi dei diversi ciclici autori che alle volte cambiano identita' artistica, alle volte sede, alle volte strategie e livello.
E' importante rimanere equidistanti per tentare di ricomporre tutti gli staging effettuati.
E viene tenerezza ad accorgersi, pure noi, accentrati su due o tre tristi segni sulla carne, ed invece qui i livelli sono diversi e sempre piu' complici ed espliciti.
1) Dove comincia lo staging???
2) Dove finisce???
3) Chi e' l'entita' che a volte impone ed altre si sente legittimata a stagiare in maniera spudorata ed esplicita???
4) Lo staging esiste???

Direi che il primo grave staging, volontario o meno e giustificato o meno, che si mostra a noi e' l'assenza di dati certificati pubblicati, in questo senso non ci puo' mai essere una visione a 360 gradi se ad esempio non conosciamo neppure l'integro documento autoptico, ne appunto i testi secretati di perizie determinanti, ma che dire invece di documenti pubblicati del tutto screditati e sconosciuti da chi, Dio mio, li ha pure disposti???
Tutto e' staging, volontario o meno, i tempi dati per certi da chi addirittura scredita gli esperti in materia quando di certo non hanno nulla sono staging, i luoghi tratti da soggettive convinzioni e che stridono fortemente con i dati invece lampanti sono staging, l'inquinamento volontario o meno testimoniale, il disconoscimento probatorio.
Lo staging non finisce mai a mio parere e non e' esclusiva di nessuno, hanno rubato pure una titolarita' elusa, le convinzioni non supportate sono finite per diventare staging.
Lo staging del cellulare, dei segni incisi, dell'infantile e sadica siringa rischiano di diventare atti minuti e dilettanteschi di vari livelli di staging perpetrati, anche involontariamente, da professionisti "geniali per caso".
Ed e' quindi iniziato e quando lo staging??? Esiste??? Onestamente, Mimosa, io non so piu' di cosa parliamo dopo l'imponente opera successiva, sono sbalordito, tutto davanti ad essa diventa possibile, persino il luogo di rinvenimento appunto diventa un possibile staging, per due giorni un corpo e' stato ipoteticamente mantenuto in condizioni ambientali sconosciute, non si sa se vivo o privo, non si sa cosa, anche a quel corpo, e' stato prenotato a forza.
Quando ha mangiato e cosa, i vari spostamenti del cellulare con una stella intermittente attaccata come un Gps incredibilmente acceso e non geolocalizzato se non a 3,2 chilometri da dove a posteriori ci si dovrebbe dire certi fosse.
Vari segni sul corpo teoricamente svincolabili dall'aggressione (colpo in testa, ferita vitale emorragica al fegato e ginocchia sporche e/o sbucciate).
Esiste uno staging o la stessa morte di M. e' uno staging???
L'emorragia acuta e' un dato finale in un corpo martoriato ad esempio nei vitali polmoni??? Una ferita profonda puo' nascondere una minuscola puntura??? Quali sono le cause vere e le origini della morte di M., quali sono state le condizioni di custodia climatica???

Antonello ha detto...

Un altro esempio, l'emorragia non provoca infarto??? E se si, se vari colpi sono vicini al cuore nel polmone sinistro, l'infarto puo' essere antecedente di poco all'emorragia??? Se si svuota di liquido ematico un cuore infartato al miocardio, ad esempio come casualmente accade nei suicidiati massonici di epoca mica tanto antica, a cosa ne sara' attribuito il decesso??? Ad infarto od ad emorragia??? Se la medicina finisce dove comincia l'umano perche' l'umano non dovrebbe poter iniziare dove finisce la medicina???
Se un corpo, per paradosso fosse annegato ma subito dopo accoltellato nei polmoni, nel fegato, nel ventre, svuotato insomma dell'acqua che ipoteticamente ne avrebbe causato l'asfissia a cosa si riconducerebbe l'origine del decesso e su quali basi oggettive???
Se ipoteticamente in una perizia autoptica non si e' eseguita una Tac completa a corpo integro si possono valutare i danni provocati da una forte botta in testa???
Staging??? In teoria questo caso ha abbattuto tutti gli standard, il problema e' che chi si ostina a valutare lo staging e' nato scientificamente negli standard di staging, io non riesco a credere a tutti i dati oggettivi ridimensionati per come e chi li vorrebbe poco determinanti, sono troppi e macroscopici, diventano "staging collaterali di fuoco amico", e chiedo scusa per il "collaterali".
Per giustificare tutto cio' e riportarlo ad un senso e misura di ragionevolezza dovremmo scoprire domani che la coppia quel giorno era stanata da agenti segreti stranieri poi spariti e che si sbatte in carcere l'unico agente rimasto in vita per difenderlo, e' una favoletta ma il livello e' quello perche' non vedo una storia normale e non credo, o non voglio rassegnarmi, a pensarle tutte sviste, non so cosa sarebbe piu' tragico.
Credo che M. sapesse da molto tempo di dover morire, almeno dalla sua lettera che lascia la propria figlia in eredita' ed e' anche assurdo che su questo non si sia confidata con qualche sua amica.

ENRICO ha detto...

@ PINO

sì è vero: i difensori di Salv. saranno forse deboli ma le PROVE che, non lui, bensì qualcun altro/a era lì al momento dell'aggressione sono forti.( impronta femminile, tracce maglione, capelli ecc.. ecc...e chissà che non ci scappi anche la Sg !)

E , a quanto pare, non sono state prese in considerazione nel primo appello con rito abbreviato.

Lo ha fatto notare senza mezzi termini il Gen Garofano il quale mi è parso molto sicuro del fatto che in secondo appello la sentenza potrebbe essere completamente ribaltata.

Del resto fino ad ora non si era mai parlato così apertamente della caserma e di ciò che accadeva al suo interno al punto da far scricchiolare il movente passionale ( imbuto) su cui la Procura ha costruito tutto l' impianto accusatorio e a far finalmente prendere in considerazione piste alternative.

Anche il tentativo della Parte Civile di prosciugare le sostanze di Salv. per impedirgli di fronteggiare le spese delle investigazioni difensive mi è sembrata una mossa che denuncia un forte timore di veder capovolta la sentenza

Anonimo ha detto...

@Pino al commento di 00:40
ed anche io ho avuto la tua stessa impressione ascoltando la difesa nelle rare apparizioni televisive. Qualcuno scrisse che in aula non vince l’avvocato che urla di più, e sono d’accordo, ma allo stesso tempo è perdente l’avvocato che non riesce a sostenere una dialettica lineare e convincente soprattutto in mancanza di prove schiaccianti. Non basta conoscere alla perfezione la legge per ritenersi un bravo avvocato, cosi come un’insegnante può dirsi tale solo quando ha la capacità di trasmettere la sua conoscenza, altrimenti resta al pari di un bravo studente preparato.
Ed ascoltando la difesa non credo ci siano troppi misteri dietro la scelta della Tommolini, per me è stata semplicemente portata a credere all’assoluta colpevolezza di P grazie ad un’accusa più preparata ed appunto più convincente. Eppure alla difesa sarebbe bastato spiegare l’incongruenza di una donna che si risvoltai pantaloni invece che calarli, dimostrando prima che di pipi non può trattarsi per mancanza di tracce nel terreno e nella vescica. Ma poi, se M era accompagnata dal marito, perché non si fa portare al bar ma scegliere di farla nei boschi? Se c’è litigio come forse dice l’accusa, non c’è sesso, e se c’è pipi non c’è bosco che tenga visto che macchina e marito sono li.
Poi visto che piace fantasticare sui moventi, come un imbuto da cui dover uscire, perché non fantasticare sulle incisioni nevrotiche della facciata del chiosco, come se un coltello fosse già fuori e a dimostrare una situazione già tesa e forse minacciosa dove nessuna persona avrebbe avuto la serenità di risvoltarsi i pantaloni…per fare cosa poi?
Kiba

Anonimo ha detto...

Mimosa
E' staging l'avere omesso di parlare di semenogelina da parte dei periti incaricati di dirimere il quesito posto dalla Tommolini.
E' staging il contenuto dello stomaco mutato tre volte per peso colore e sostanze contenute in esso.
E' staging l'avere omesso tutte le testimonianze a favore della presenza di Melania Rea a Colle San marco.
E' staging l'avere tentato di dimostrare l'inattendibilità del fiuto dei cani.
E' staging l'avere modificato dopo un mese le testimonianze relative all'ultima data della gita a Colle San Marco.
E' staging l'ergastolo inflitto a Parolisi.
Se ci sono dei complici dell'assassino, sono le persone che hanno fatto tutte queste cose.

ENRICO ha detto...

@ Anonimo

E' staging l'aver accolto la richiesta, in mancanza della prova certa, di Rito IMMEDIATO per ipotesi custodiale baypassando così il vaglio dell'impianto accusatorio e di conseguenza indebolendo pesantemente le risorse difensive

Anonimo ha detto...

due curiosita':
-di solito quanto ci mette un giudice a scrivere le motivazioni? qui e' gia' passato un mese
-ieri sera a QG hanno detto che c'era il basco di una soldatessa in casa di SP...chi sara' costei?
lazy

Anonimo ha detto...

Si, adesso salta fuori il basco in casa di Parolisi e lui che se la canta e se la ride dopo la morte della moglie e la soldatessa che non ha il coraggio di farsi riprendere dalla telecamera, mi chiedo quanto può essere attendibile questa persona. Chissà se qualcuno dei fratelli Parolisi o qualche amico legge questo blog, se si, un consiglio, cambiate avvocati.
Pat

Simona ha detto...

Si ma chi vuoi che lo legga Pat??avete ragione deve cambiare avvocati...questi sono penosi...vedere il sorrisino di Gionni è stato davvero brutto e l'avvocato Gentile che non diceva nulla....ma come si fa????ci vorrebbe FRANCO COPPI

Anonimo ha detto...

Simona, io non ho mai visto degli avvocati diciamo così -poco avvocato- per niente battaglieri, addirittura amorfi, mi sembra molto molto strano, non sarà una tattica la loro? me lo auguro per il bene di S.
Pat

Simona ha detto...

Si hai ragione...forse non vogliono esporsi molto in tv,e magari parlano solo in tribunale....staremo a vedere nel processo di appello come si comporteranno....dovrebbero rafforzare il team difensivo secondo me!

Gabridget ha detto...

manca poco che il duo va a baciare le mani di Gionni e Co... così come erano pieni di sussiego verso la Tommolini dopo la sentenza...sono sempre più esterrefatta!

ENRICO ha detto...

ctz".dovrebbero rafforzare il team difensivo secondo me!"

che i due siano degli sprovveduti lo escludo

o è una tattica "mediatica" che fa parte della loro strategia difensiva, o anch'essi sono "sotto schiaffo" , o Parolisi è colpevole.

A scelta.

(io voglio essere ottimista e preferisco pensare alla prima ipotesi)

Gabridget ha detto...

@Enrico: io ho pensato alla seconda scelta, se è "sotto schiaffo" la Tommolini è ancora più probabile lo siano loro... come seconda ipotesi nella mia classifica metto "tattica mediatica", la terza non la prendo nemmeno in considerazione

PINO ha detto...

ENRICO, KIBA ed altri.

Il team è già stato rafforzato con un quarto avvocato: COZZA.
Ma, dopo averlo sentito parlare, in ripetuti, brevi interventi a "4 Grado" ho avuto la netta sensazione che cercasse le parole da mettere insieme, con molta difficoltà. (non è che dobbiamo, infine, fornire gli....oratori di qualche facile scioglilingua?)
La causa della scarsità logorroica, in tutti e quattro i difensori, caro Enrico, non lo attribuirei a nessuna delle 3 possibilità da te ipotizzate; quì si evidenzia solo, come una sorta di mutilazione, l'assenza della virtù oratoria: accessorio basilare, per chiunque voglia esercitare l'avvocatura. E questo, indipendentemente dalla preparazione accademica,
dall'intelligenza e dal rispetto della deontologia professionale che al team in parola certamente non fa difetto.
Non è mia intenzione denigrare qualcuno! Esprimo solo mie impressioni personali. Tutto quì.
Ma se rispolvero il ricordo dell'episodio dell'uscita dell'avvocatessa Conte dal collegio di difesa di Sabrina Misseri, e della sua chiara e fluida dichiarazione, davanti a decine di telecamere, mi rifaccio l'udito nel ripetere mentalmente quella limpida, scorrevole cascata di parole, che ne motivavano la decisione.
Ebbene, amici miei, quella era "dialettica", ma con la "D" maiuscola!

Mimosa ha detto...

@ ENRICO, oh, certo i due non sono degli “sprovveduti”, ci mancherebbe visti i risultati in altri processi (24 anni a Guedé che si dichiara innocente e 24 anni al filippino reo confesso) …
ma, visto il risultato di questo processo (ergastolo ad altro imputato che si dichiara innocente),
mi vien da pensare (non da ora) che per le categorie dei giudici e degli avvocati la vita sociale, affettiva, familiare, lavorativa di un Essere Umano nonché il sostentamento economico di famiglie intere non valgano nulla.
Per loro è “normale” passare due, quattro o dieci e più anni rinchiusi in una stanza 4x6 sta-affollata con la porta sbarrata e le grate alle finestre, in mezzo ad altri disagi troppo lunghi da elencare, basta andare a leggere la situazione delle patrie galere.

È una buona scusa quella che “non sempre l’avvocato che urla vince”, io ho sempre ritenuto il contrario, purché non sia fatto in modo isterico.

PINO ha ragione: la Dialettica e l’Oratoria sono le qualità principe per un avvocato, lo insegnava già Cicerone.
Forse non occorre “urlare”, ma alzare il tono di voce a momento opportuno, sì che serve! Eccome!
Servono anche gestualità e mimica.

Serve anche mostrare che si è assolutamente convinti delle ragioni del proprio cliente, caspita!!!

Mimosa

Anonimo ha detto...

Spinta dai commenti critici nei confronti del comportamento che la difesa di Parolisi avrebbe tenuto nella puntata di QG andata in onda ieri sera, non avendola seguita, mi è venuta la curiosità di guardarla, in quei frangenti in cui si è affrontato il caso in questione.
Gentile, ha detto la pura verità, sia quando ha condannato moralmente il comportamento di Salvatore nei confronti della moglie, sia quando ha affermato che i comportamenti tenuti dall'imputato nei giorni dopo la scomparsa di Melania non sono giuridicamente rilevanti.
Se Salvatore avesse cercato disperato la moglie per boschi sia di giorno che di notte, tale comportamento sarebbe stato prova della sua innocenza? No! Perchè non si fanno processi alle intenzioni....
Se fossi un giudice e dinanzi a me avessi una delle parti del processo penale con evidente carisma, ne potrei apprezzare tale qualità, ma affinchè mi convinca a condannare l'imputato, dovrebbe porre in essere una ricostruzione dei fatti più che credibile e dimostrarmela.
Mi dovrebbe dimostrare come le perline trovate sotto le suole di Melania, il capello ritrovato sulla scena del delitto e lungo 20 cm, l'impronta di scarpa rinvenuta sul ballatoio, i diversi dna ritrovati sul corpo della vittima si sposino con la circostanza che ad uccidere Melania sia stato il marito. Ovviamente ho fatto solo alcuni esempi, ma la maggior parte di noi sa, che potrei continuare per ore a fare l'elenco di ciò non avalla il fatto che ad uccidere sia stato Parolisi.
Al contrario, se avessi di fronte a me un avvocato con poco carisma, ma che riuscisse a dimostrarmi invece, che quei ragazzi che la Procura nella sua ricostruzione colloca a San Marco nell'ora in cui Salvatore afferma di trovarsi nei pressi delle altalene, si trovano in realtà ancora ad Ascoli, o che dietro alla staccionata in cui la Procura sostiene non trovarsi nessuna macchina, in realtà una macchina c'è, qualche dubbio mi verrebbe. Anche in tale caso potrei continuare per ore, a dimostrare come la difesa abbia con i propri mezzi, smontato l'accusa.
Una difesa che è consapevole di aver ben operato, aspetta impaziente le motivazioni della sentenza sfavorevole, sapendo che saranno il pane per i propri denti.
In Appello, anche se è stato Salvatore ad essere condannato, chi dovrà pedalare di più, saranno la Procura e la parte civile, che, per sperare nella conferma della sentenza, dovranno portare le prove e non i siparietti televisivi.
L'unico consiglio che posso dare alla difesa è quello di affiancare a Varetto un altro medico legale di fama internazionale, la prova scientifica avrà il suo peso e nelle relazioni dei tre consulenti d'ufficio c'è pane anche per i periti della difesa.

Stella

PINO ha detto...

@ STELLA
Se la difesa ha ben operato, come credo tu sia convinta, perchè si è avuto quel verdetto?
Sarebbe il giudice a non aver considerato il "ben operato", di una difesa senza carisma, o è stata la mancanza di incisività della stessa a non fare accettare le proprie tesi?
Nonostante la tua chiara esposizione, resto perplesso sul risultato del processo, perchè sono convinto che, se l'esposizione dei fatti che segnalano Parolisi fuori ,dalle responsabilità attribuitegli fosse stata rafforzata con più convinzione, la condanna non poteva essere proprio quella estrema, come l'ergastolo.

Gabridget ha detto...

ho visto alcune puntate di Amore Criminale, uomini rei confessi di omicidi degni da film horror condannati a 15/20 anni!!! non si capisce come mai Parolisi deve pagare con la pena capitale sulla base del nulla! giuro mi sfugge questa cosa e mi manda ai pazzi!

Anonimo ha detto...

Scusate, io mi chiedo una cosa, ma visto che il Gen. Garofano è stato nominato dal duo B/G consulente di parte civile nel processo Scazzi, perchè non lo hanno nominato anche in questo? Io credo che avrebbe potuto dare una grossa mano alla difesa, anche ponendo quesiti integrativi in fase di accertamenti eseguiti dal Ris. Per quel che può valere, conoscendo diverse persone che lavorano in trib. a Teramo, tra cui l'Avv. Benguardato, devo dire che la maggiorparte di loro sono rimaste basite dalla sentenza di condanna. Infatti, per chi conosce il modo di lavorare della Tommolini, è sembrata una cosa assurda, soprattutto perchè lei non ha mai esitato a mettersi contro le tesi della Procura. Io sono convinta dell'innocenza di Salvatore, sicuramente lui è a conoscenza di ciò che è successo a M., ma certamente non ha commesso il delitto e questo per un semplice motivo: è stato talmente "stupido" da farsi scoprire tutte le varie storielle che ha avuto con le varie soldatesse, mentre, allo stesso tempo, è stato talmente "intelligente" da far sparire ogni traccia di se dal luogo dell'omicidio? Scusatemi, ma io lo vedo un sempliciotto, assolutamente non in grado di compiere un lavoro del genere.
Comunque sono daccordo con i giudizi dati da più persone in questo blog, sicuramente è da rivedere tutta la strategia difensiva e, in primis, il collegio difensivo, costituito da un gruppo di azzeccagarbugli da strapazzo. Io sceglierei un difensore di chiara fama nazionale (Buongiorno, Coppi) affiancato da un bravo legale del foro Teramano (perchè ce ne sono) più addentrato nelle dinamiche della Procura e della Corte d'Appello dell'Aquila.

monic@ ha detto...

@ anonimo delle 20.24

Il tuo discorso nn fa una piega: chiunque sceglierebbe l'avv. Bongiorno come difensore.... E' la numero 1: preparata, tenace, una donna con gli attributi! L'unico problema sarebbe pagare la sua parcella!
Se nn ricordo male furono proprio Biscotti e Gentile, avvocati delle cause perse, ad offrirsi pro bono al Parolisi, che accettò senza riserve incurante delle sentenze a dir poco catastrofiche di Guede e Winston, per nn parlare del caso Scazzi...

Anonimo ha detto...

Per poter avere una visione completa del modus operandi della difesa, avrei dovuto aver accesso agli atti e poter essere stata presente in aula.
Non posso dedurre l'incapacità di un avvocato da meri comportamenti televisivi o da una sentenza di condanna.
Noi, non abbiamo avuto bisogno di nessun avvocato carismatico per arrivare alle conclusioni a cui siamo arrivati. Il carisma di Gionni non ha influenzato il nostro percorso, quindi a maggior ragione non è su quello che dovrebbe poggiare una sentenza di condanna all'ergastolo.
Una sentenza di condanna deve poggiare su prove o su indizi gravi, precisi e concordanti e qua non ce ne sono; per assurdo Parolisi si sarebbe potuto presentare senza difesa.
Lo spessore della difesa si evince anche dai periti di cui si è avvalsa, nessuno di essi ha tenuto comportamenti sopra le righe, ma sono sempre stati professionali e super educati.

Stella

Mimosa ha detto...

@ Stella
paga essere "super educati"?
non sempre vero?

Mimosa

Anonimo ha detto...

Mimosa, non sempre paga essere super educati, ma a quanto pare non conta neanche avere delle perizie d'ufficio che non avallano l'operato della Procura.

Stella

Mimosa ha detto...

Alla fin fine metterei tra gli staging la “pacatezza” o la scarsa aggressività dei difensori.

Ritengo che certi casi giudiziari rappresentino davvero un pericolo per i difensori.
O i guai arrivano direttamente dalla stessa Procura,
come è avvenuto a Taranto per il primo legale che ha sostituito Galoppa nella Difesa di Michele Misseri, sollevato d’ufficio dall’incarico per “infedele patrocinio” perché aveva osato presentare ai PM le lettere di autoaccusa di Michele,
mentre il secondo e attuale stava per fare la stessa fine e ha dovuto rientrare nei suoi limiti in fretta e furia guardandosi bene dal prendere posizione (infatti insiste, giustamente, di essere il suo legale solo per l’accusa di occultamento di cadavere).

O i guai arrivano dall’esterno, da pressioni di altri “poteri” … che coinvolgono sia i giudici sia i difensori …
è andata così?

Se la Tommolini è sempre stata considerata integerrima, ancora non riusciamo a spiegarci come mai «non conta neanche avere delle perizie d'ufficio che non avallano l'operato della Procura» (cito Stella).
Gli attentati contro la sua auto e la sua abitazione hanno sortito effetto?
Eppure ha voluto conservare il suo posto nel processo nonostante il trasferimento … o questo era la “condizione”, il patto ……?

Mammamia che intrighi ...

Mimosa

Mimosa ha detto...

Allora se sotto ci sono degli “intrighi”, ritorniamo di botto all’antico «oggetto sul comò» di PINO,
e ai coevi sospetti di ENRICO (alti personaggi coinvolti).

E veniamo a capacitarci dei tanti fattori di “staging” prima dopo e durante a cui Antonello ci ha fatto riflettere nuovamente e con altri occhi ...

Riceveremo di nuovo minacce più o meno larvate?

Mimosa

Anonimo ha detto...

carina la storia del basco da soldatessa trovato in casa Parolisi, molto furbo tacerne la presenza fino ad ergastolo confermato.

che si fa, ce lo chiediamo ancora, dopo addirittura un anno, se Melania avesse in tasca anche le proprie chiavi di casa?
In fondo, un vicino la incontrò proprio mentre la stessa si attardava nel chiudere la porta, marito già in auto ad attenderla.

O è una porta che chiude a scatto, o Salvatore le aveva dato la propria copia delle chiavi dell'appartamento, oppure Melania come ogni essere adulto disponeva del proprio personale mazzo di chiavi.

Parliamone, di come c'è capitato inc asa del caporalmaggiore, quel basco.
Non è di Ludovica perchè il fedifrago non la condusse mai nella casa coniugale.
Chissà che non si dica che Salvatore una sera si sia sbagliato e sia tornato a casa per errore con un copricapo femminile.

Mimosa ha detto...

Basco in casa di Parolisi, giusto
e la moglie non l'aveva mai trovato?
Perché non è mai saltato fuori?
Perché lo zio-cugino così attento ad ogni mossa di Sp mai lo ha raccontato?
e nemmeno i genitori né il fratello Michele?

Esiste davvero?

Ultimo elemento di uno staging lungo un anno e mezzo?

Mimosa

Mimosa ha detto...

Eppoi, di chi é veramente? sono state fatte le analisi di dna, tracce di capelli, forfora, sudore e compagnia bella per attribuirlo ad una soldatessa ...?

Gabridget ha detto...

oltretutto Melania frequentava la caserma e i militari, magari era un basco che le era stato donato, pure io quando avevo il fidanzato a militare ho avuto in regalo un fazzoletto di quelli che mettono al collo.
ma è mai possibile che ogni cosa sia una colpa per Parolisi? ogni cosa anche la più insignificante sia usata contro di lui e costruirci romanzi d'appendice???!!!

Mimosa ha detto...

Brava Gabry
e se quel basco era stato regalato proprio a Melania una di quelle volte che è andata ai Giuramenti?

Se è saltato fuori solo ora, vuol dire che "non era utile alle indagini" fin dall'inizio.

Gabridget ha detto...

già...se fosse stato utile alle indagini sarebbe saltato fuori prima, anche se non vedo cosa ci sia di tanto terribile nell'avere un basco militare da donna in casa.
questo caso mi fa così tanta rabbia, mi fa sentire impotente

Anonimo ha detto...

Di stranezze ce ne sono proprio tante, una ad esempio, l'avvocato di Teramo a cui si è appoggiato Gionni è un ex PM onorario e ha spesso lavorato con la Tommolini. Se io fossi la difesa comincerei a giocare sporco, basta con questo mosciume. Io sono convinta che qualsiasi altro avvocato, magari la Bongiorno, rinuncerebbe anche all'onorario in cambio della mole di pubblicità che porta un caso del genere e poi, in caso di assoluzione, a Parolisi spetterebbe anche un congruo risarcimento per ingiusta detenzione, quindi l'onorario potrebbe essere saldato in seguito.
Un'altra cosa che non riesco a capire è questa: un imputato può avvalersi al massimo di due difensori, perchè qui ce ne sono quattro?

Mimosa ha detto...

@ Stella a te la palla
a me sembra che i difensori di un imputato che hanno sede *non* nel Comune o Provincia di competenza del Processo debbano avvalersi di uno studio legale della località
è così, vero?

Mimosa

Mimosa ha detto...

A proposito di "risarcimento" e di "spese processuali",
stasera in tv hanno raccontato di un individuo che era stato condannato a non ricordo quanti anni - parecchi, sempre dichiaratosi estraneo ai fatti - e dopo 4 anni un "pentito" credibile si è addossato il reato, ebbene, pur scarcerato,
l'innnocente ha ricevuto un cartella esattoriale che gli intima il pagamento entro 15 gg di 27.000 euro di spese processuali, avendo perso la causa ed essendo stato condannato ...
e chissà quando gli arriverà il risarcimento per la ingiusta detenzione e l'ingiusto giudizio di condanna ...
della serie: intanto paga i debiti e poi aspetta con calma e comodo il credito … se non muori prima…

campa cavallo che l'erba cresce!

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