sabato 27 febbraio 2016

Il videogioco Bossetti: arcade games and interactive fiction...

Di Gilberto Migliorini e Massimo Prati


Manca solo che una multinazionale lanci sul mercato un videogioco che sfrutti la acclarata virtualità del caso Bossetti. Se già non è in fase di sperimentazione c'è da scommettere che presto qualcuno lo ideerà, perché non manca nulla per completare il "Cluedo" che la procura da tempo ha installato, tramite i suoi cookies umani piazzati nei punti strategici dei video, nelle menti popolari fidelizzate alle informazioni statalizzate che escono a random dai canali nazionali. Forse non tutti lo sanno, ma per quanto riguarda internet siamo già nella nuova frontiera del profilo utente, al di là delle manipolazioni sullo stile di navigazione internettiano. Siamo nell'era delle correzioni ad hoc, con qualche eminenza grigia e la pubblicità commerciale che si intrufola tra i chip, magari con un erotic video game. Sono quelle finestre che quando si aprono dischiudono l’inaspettato, magari vagine rasate o forse soltanto estetismi per un perizoma, suggerimenti per gli acquisti d’intimo di qualità, allusioni inconfessabili, eufemismi anatomici, il gioco di un navigante ozioso e disilluso che si incuriosisce nel leggere quanto gli suggerisce il motore di ricerca. Grazie ai cookies la vetrina on line, scanner dell’anima e talvolta strumento di macchinazione, si apre a un mare magnum dove tutto diventa possibile e acquista il senso di un gioco speculare. In quel mare magnum navighiamo più o meno tutti. Anche Marita Comi, che da grande donna qual è mercoledì scorso ha accettato di rispondere a tono a chi già sapeva l'avrebbe mortificata pur di sfruttare a suo vantaggio l'usuale bigottismo italico. Lei senza imbarazzo ha ammesso di frequentare il mare magnum che toglie le inibizioni e rende tutto virtualmente possibile. Il luogo virtual-reale dove si può passare dalle ricette di cucina a quei video hard che tanti bigotti italioti mai ammetteranno di cercare e guardare.

Ma i tanti bigotti italioti li cercano e li guardano eccome i video porno, dato che le statistiche condotte da un grande sito, in base agli accessi reali, divulgate su You Tube dalla rivista Good Magazine (link video), ci dicono che il 25% di tutte le ricerche internet sono a carattere pornografico, tanto che la parola "Sesso" è in assoluto la più digitata in rete, che il 12% dei siti internet offrono video porno, gratuiti e a pagamento, che vengono visti da 25.258 persone al secondo. Ciò significa che al mondo guardano film porno oltre un milione e mezzo di utenti al minuto, che diventano novantun milioni ogni ora e due miliardi e duecento milioni ogni giorno. Gli uomini fanno la parte del leone, visto che il 72% di chi fa ricerche porno è maschio, ma le donne non vanno al computer solo per cercar ricette o ascoltare radio Maria in streaming, dato che il restante 28% è composto da occhi femminili. Se consideriamo che il Sole 24 Ore ci ha informati del fatto che a novembre 2010 erano circa 7,8 milioni gli italiani che entravano in siti porno (link), che fra questi c'erano circa 2,4 milioni di donne (il 30%), possiamo ben dire che i bigotti ipocriti sono tanti in ogni ceto sociale... e anche che si trovano all'interno delle istituzioni del nostro paese. Statisticamente è assolutamente certo che ci siano porno frequentatori seriali anche fra chi accusa Bossetti e usa le ricerche internet, sue e di sua moglie, per negare l'evidenza (delle prove e degli indizi inesistenti) e meritarsi il regalo della procura: un badile con cui scavare anche solo una piccola parte della fossa in cui seppellire chi in una vita davvero reale mai verrebbe neppure indagato.

Naturalmente è altamente probabile che ci stiano buggerando la mente, che la vicenda Bossetti non si svolga affatto nella vita reale, che la procura dopo anni di indagini a vuoto abbia deciso di creare un videogioco interattivo che si concluda solo superando l'ultimo livello, quello che prevede un processo virtuale dove condannare un imputato scelto fra i tanti, così da salvare le capre ormai vecchie e i cavoli da anni ammuffiti. I videogiochi moderni in 3D sono talmente realistici che sembra di esserci davvero all'interno della storia a menar fendenti o a lanciar siluri. Ma a guardarli con logica ci si accorge subito che son simili a quei romanzi fantastici dove non si deve per forza seguire un filo logico. Dove i personaggi principali possono tutto senza preclusioni e dove la magia virtuale per lo spettatore diventa, almeno per qualche ora, pura realtà. Dove l'Harry Potter di turno sconfigge il Lord Voldemort di turno e salva il suo mondo così da continuare a vivere felice e contento nel suo benessere statale. Solo in una simile virtualità ci troveremmo costretti a chiederci chi fosse davvero Yara Gambirasio. Era forse la tredicenne pulita che hanno dipinto la sua famiglia e le sue amiche... o era l'adolescente vogliosa di uomini maturi che nonostante l'apparecchio dentale non disdegnava di infilarsi nell'auto di un muratore quarantenne?

No, se arriviamo al punto di porci domande simili dobbiamo ammettere che questa non è roba logica, non è realtà. Quindi siamo di certo tutti esseri virtuali, parti inconsapevoli di un videogioco, perché queste domande non esisterebbero nella vita reale dove certamente la famiglia della piccola Yara alzerebbe la voce sentendola sputtanare da una testimone in carne e ossa. No, non esistono personaggi in carne e ossa, tanto meno lo può essere la testimone, siamo di sicuro in una full immersion virtuale, navigatori di spazi internettiani dove non si sa bene chi sia la vittima e chi il colpevole. Le menti lucide lo sanno che la navigazione virtuale può portare in luoghi claustrofobici di perversioni inenarrabili, o più semplicemente in un sito d'arte culinaria che pubblicizza la classica crostata di mele. Sanno per certo che può portare nell'inferno dantesco o nel Regno dei Cieli... ma anche in un sito di depilazioni on line o in quello di aspiranti estetisti depravati. Tutto dipende dal fruitore e dall'interprete, dall'utente e dal banner. Il navigante nei suoi itinerari a diporto veleggia in un videogioco interattivo dagli esiti imprevedibili, con approdi a volte fortuiti a volte inaspettati. Una solerte ingegneria con algoritmi di navigazione decodifica lo stile dei diportisti on line. 

Stiamo entrando nell'era dove il profilo utente non è più la mera descrizione caratteriale dell’attore sociale. I vecchi schemi delle tecniche subliminali, delle suggestioni psicoanalitiche, del marketing, lasciano il posto al nuovo modello di utente virtuale. L’acquirente e internauta di mondi immaginari è un prodotto di sintesi, elemento collocato tra gli assi cartesiani e definito in uno spazio vettoriale, un sistema di equazioni più o meno lineari. L’obsoleta profilazione lombrosiana lascia il posto a quello stile di navigazione sotto l’egida di cookies e clusters per il trattamento dei dati personali… inferenze e previsioni su base statistica. In qualunque computer cercando a dovere si può trovare il lupus in fabula, la fatina dai capelli turchini, la strega cattiva e la bella addormentata nel bosco. L’orco come al solito è lì dove ti aspetti, nascosto tra i file... si può trovare in qualunque memoria di calcolatore se ci si mette di buzzo buono.

Il reale e il virtuale si fondono. La nuova realtà della interconnessione globale ci qualifica tutti (a parte qualche reprobo marginale senza connessione telematica e senza status-ruolo) come elementi di un videogioco trascritti in forma di pixel, punti meta-fisici in uno schema di calcolo scalare. Lo spazio scenico - un tempo descritto come un affresco di tipi umani - è diventato una tavola numerica, una matrice di 0 e 1 che rileva un quadro sinottico di tipo algebrico con equazioni differenziali, feature e pattern recognition. Si tratta dell’utente di una rete neurale, dentro un videogame, come entità catalogata in qualche mainframe... tutti sorvegliati, spiati e formattati.

Si gioca un po’ col telecomando e un po’ col mouse, sfiorando il tablet con le dita, per i più addestrati con tastiere virtuali. I virtuosi del software si trastullano direttamente nel linguaggio macchina senza passare dai cicli nidificati di un labirinto di spaghetti code. Sono i giocatori a raccontare la storia in performance interattive... un po’ suggerite dall'amministratore di rete e un po’ nel consueto gioco di ruolo. 

Il caso Bossetti? Un po’ arcade con l’immersione in un thrilling e col divertimento immediato senza nemmeno leggere le istruzioni, un po’ interactive fiction sfogando l’istintualità belluina in un picchiaduro e sparatutto per gli assatanati colpevolisti, ma anche graphical adventure in un puzzle di enigmi esoterici. Di sicuro si tratta di un videogioco di ruolo, condiviso, un multi user dimension. La trama è in funzione delle scelte del giocatore con finali multipli (proprio come le sentenze nei vari gradi di giudizio). Il processo è all'ultimo livello, ma è soltanto un pretesto per l'attore sociale che è insieme protagonista e spettatore. Interattività e narrazione entrano in conflitto. Il giocatore è il vero protagonista che dà vita alla storia in un e-book personalizzato con percorsi ad albero e quadrati magici. Nulla è scontato, né la vittima e né l’assassino, una storia ancora tutta da scrivere in un tetris o in un master mind. 

Il confine tra reale e virtuale si fa labile, del tutto indeterminato per via di quell'altro gioco dietro le quinte, un MUD virtuale di stanze e zone, alcune precluse allo sguardo dei comuni mortali. Il linguaggio di programmazione personalizzato dà all'utente l’illusione di poter violare le regole descritte nel manuale di istruzioni, non come il vecchio monopoli dove bisognava sempre passare dal via. Elfi e draghi, orchi e maghi danno la possibilità, collaborando assieme agli amministratori del gioco, di salire di livello. Il delirio di onnipotenza è uno dei caratteri di una virtualità che rende i personaggi della storia non Hobbit della Terra di mezzo ma wizard o addirittura divinità immortali.

Il caso Bossetti racchiude un po’ tutta la fenomenologia di un chess game dove i pezzi sono apparentemente ben allineati proprio come se il bianco fosse in procinto di muovere e come se le regole fossero quelle indicate per ogni pezzo sulla scacchiera. Lì non c’è trucco, non si possono spostare i pezzi in modo truffaldino e non si possono muovere così a ghiribizzo… per quanto qualche volta col ditino si possa spostare un pedone truffaldino. No, la fotografia della scacchiera è lì nella nostra mente, per quanto... forse il finale è già inscritto nel centro partita in quell'alfiere nero che punta la regina mentre il cavallo di soppiatto potrebbe fare il matto…

Il gioco sembra però uno di quelli dove la fine è nota. Interattivo o strategico, di simulazione o di ruolo, sembrerebbe che il game, per quanto ramificato e personificato in una interfaccia utente, sia in qualche modo già scritto in un copione. Nel classico romanzo le battute all'improvviso ci rendono edotti che in fondo si sa già dove l’estro narrativo va a parare. Come nel gioco dei quattro cantoni, qualcuno entra e qualcuno esce, qualcuno dà forfait e qualche altro si intrufola di soppiatto. Rouge o noir

La pallina fa un nuovo giro nella roulette. Faites vos jeux. Uscirà il verde dello zero? Quel test di paternità è come l’araba fenice… che ci sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa. Di chi è figlio Massimo Bossetti? Chissà perché le fotografie del padre Giovanni e di Massimo sono così somiglianti? La signora Ester aveva davvero bisogno di fare un test di paternità se sapeva già che Massimo non era figlio di Giovanni! Domande senza risposta.

Forse nel video game virtuale in cui ci hanno inseriti ci sono davvero regole che non conosciamo, non contemplate nelle istruzioni. E forse il cervello non si è ancora tramutato in un algoritmo, dato che uno strano presentimento ci dice che Massimo Bossetti verrà assolto... Forse solo perché, altrimenti, quel test potrebbe davvero cambiare tutte le carte in tavola e scombiccherare le regole del gioco…

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285 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 285 di 285
Bruno ha detto...

@ Paolo, grazie, hai scovato qualcosa di molto interessante, in particolare:..." 2. Conseguentemente a tale scelta, il successivo 21.10.2011, il Servizio Polizia Scientifica comunica che l’aplotipo Y del noto Damiano GUERINONI, soggetto campionato in quanto iscritto alla discoteca “Sabbie Mobili” e residente a Brembate di Sopra, è identico a quello di “ignoto 1”, dando corso, da parte degli Uffici scriventi, alla ricostruzione della genealogia, in linea maschile, della famiglia GUERINONI, ma con esito negativo per quanto concerne i confronti di natura biologica tesi a identificare direttamente “ignoto 1”.
Inoltre di particolare interesse:" 3.1. riconsiderare l’ambiente del centro sportivo, struttura assiduamente frequentata dalla vittima, con particolare riferimento alle discipline praticate venerdì 26 novembre 2010, in orari compatibili con la scomparsa;--" sicuramente gli inquirenti hanno condotto un enorme e lodevole lavoro, ma fatto sta che probabilmente il Bossetti è innocente. Bossetti Libero.

Paolo A ha detto...

Per Chiara

Invece Chiara la conclusione che traggo è giustissima, a pag 3, al primo capoverso, della comunicazione c'è scritto:" Gli approfondimenti eseguiti in tale ambito, come è noto a codesta Autorità giudiziaria, sono stati svolti anche attraverso l’acquisizione di 525 campioni biologici che sono stati trasmessi al consulente tecnico dr. Emiliano GIARDINA, per i conseguenti confronti sul profilo materno della traccia di DNA, al momento con esito negativo."

Poi vengono indicati i filoni nuovi di indagine che tu riassumi così:"1) figli "di nessuno" (ca 500 persone) - filone guerinoni; 2) conoscenti donne dei guerinoni (ca 200) - filone guerinoni; 3) conoscenti dei Gambirasio e frequentatori palestra (ca 700) - filone diverso da quello guerinoni."

Questo viene scritto a pag 3 nel terzo capoverso della comunicazione della Polizia, come ulteriore approfondimento o allargamento ad altri soggetti delle indagini genetiche, quindi i 525 DNA tra i quali quello della Arzuffi era stato già analizzato.
La cosa interessante è che a pag 4, ultimo capoverso, chiedono:" ......questi Uffici ritengono che, congiuntamente alle diverse modalità di analisi del DNA (individuazione dell’aplotipo Y o del nucleare) svolte dai reparti scientifici delle Forze di Polizia impegnate nelle indagini, sia necessario valutare l’opportunità di proseguire, nei termini che codesta Autorità giudiziaria riterrà più opportuni, gli approfondimenti tecnici sul profilo mitocondriale del DNA."

Quello che scrivono è chiaro, le analisi del DNA delle 525 donne svolte dai reparti scientifici, hanno riguardato l'aplotipo Y ed il nucleare ed infatti chiedono l'autorizzazione allo svolgimento delle analisi sul DNA mitocondriale come nuovo filone d'indagine nonostante l'aggravio di spese.
Spero di essere stato chiaro.

Wolf ha detto...

Se qualcuno sà come contattare il biologo della difesa, direi di inviargli questo documento.

Chiara ha detto...

ah sì ho capito ora cosa intendi.
in pratica che secondo te da qui emerge che la comparazione che non diede esito avvenne sui nucleari e non sui mitocondriali (loro giustificarono il mancato match con l'arzuffi dicendo che confrontarono col suo il mitocondriale di yara....anche perchè quello di ignoto1 non è stato individuato, aggiungo io).
però mi chiedo: i consulenti di bossetti hanno ben in mano i dati grezzi, vedranno pure se nell'estate 2012 giardina comparò mitocondriali o nucleari no?
sono ignorante: sono distinguibili a livello di rappresentazione grafica i due dna? intendo, Giardina ha detto di avere lavorato su una tabella: dalle tabelle si capisce se sono dati di mitocondriale o di nucleare?
insomma, si può verificare la veridicità della giustificazione addotta?
(la lettera, che ho riletto, in effetti non aiuta in maniera dirimente, infatti parla di "prosecuzione" dell'approfondimento della componente matrilineare, che potrebbe sia significare proseguire nel lavoro approfondendo per la prima volta la componente mitocondriale, sia proseguire in un lavoro che era già stato fatto)

chiaritemi però anche questa cosa, se no poi il discorso si complica ulteriormente: dato che sappiamo che mito di ignoto 1 non si è individuato e che quindi non c'erano 2 mito tra cui sbagliarsi nel mandare a giardina quello da confrontare con le donne sospette, il punto è forse che quella volta CREDEVANO di avere in mano il mito di ignoto 1 e SOLO DOPO, quando hanno ricercato uan spiegazione al mancato match, si sono accorti che la traccia mista aveva restituito il solo mito di yara? è così vero, ho capito bene?

scusate, voi le saprete a menadito ste cose e io scrivo anche prolisso :P

Chiara ha detto...

wolf, al biologo non so ma salvagni non ci sono problemi a mandarlo; anzi così sentiamo cosa risponde. vi faccio sapere.

Gilberto ha detto...

@Wolf
Io credo che la difesa sia perfettamente al corrente di quanto segnalato da Paolo A.

Chiara ha detto...

ciao Gilb! :) sì credo anch'io, sarebbe ben strano se il documento non fosse agli atti e ancor più che in millanta professionisti che sono non avessero colto lo spunto....comunque via, chiedere non è peccato :D ; vediamo se sarà così cortese da rispondere ;)

Paolo A ha detto...

Per Chiara

Dalla lettura della comunicazione pare che l'indagine genetica sul mitocondriale sia stata svolta da Giardina, ma quella ricerca poteva portare solo alla linea materna di Ignoto1, non solo la madre, ma la nonna materna, una sorella, una zia, questa ricerca avrebbe potuto portare a una parentela femminile molto lontana.

L'analisi della parte nucleare invece avrebbe dovuto portare all'individuazione di Ignoto1, o di un parente molto stretto, madre, fratello, sorella, questa analisi è stata effettuata da altri, per esempio Polizia scientifica, RIS, Previderè ecc.

Sappiamo che il fratello di Massimo Bosseti, Fabio ha effettuato il prelievo, e l'analisi non ha fatto match, strano no!

Che i nucleari fossero in mano anche a Previderè è certo, in quanto nel suo dipartimento rifecero le comparazioni del DNA di Ester Arzuffi con quello di Ignoto1. La cosa strana che il dipartimento incaricato di controllare il DNA nucleare si sia fatto scappare per così tanto tempo Ignoto1, o meglio la madre, visto e considerato che dovevano fare quello. Un'altra stranezza.


Norad ha detto...

@Paolo A msg 11:34
Puoi ripostare il link, a me non si apre
grazie

Norad ha detto...

@Paolo A - cancella msg precedente. Sono riuscita a trovare l'articolo da te postato- Grz

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.

continua il martellamento antibossetti:

http://www.bergamonews.it/2016/03/14/bossetti-le-sue-verita-processo-show-la-giustizia/218218/

CONFIDO.

MAXX sempliciotto.

TommyS. ha detto...

Paolo A

Non so come tu sia riuscito a trovare questo documento (si trova su un dominio molto strano che mi fa pensare male considerato che in questa vicenda HT è seriamente coinvolta) che è decisamente chiarificatore di molti punti sinora lasciati volutamente incerti. Sarebbe stato certamente più utile un PDF con le firme dei sottoscrittori ma quanto vi è scritto difficilmente potrebbe essere frutto totale di disinformazione.

Prima di tutto c'è un passaggio abbastanza strano. La Scientifica comunica il 21 novembre 2010 di aver individuato in Damiano Guerinoni (stranamente non si cita in alcun modo il fatto che la madre fosse intima di casa Gambirasio e conoscesse bene Yara) un possibile parente in linea paterna di Ignoto1. Nessuna parola su quanto il genotipo nucleare fosse differente da quello estrapolato dal RIS a maggio 2011 ma già il 3 novembre, cioè solamente 12 giorni dopo la nota della Scientifica, la medesima ipotizzava un rapporto di parentela diretta tra Ignoto1 ed il noto Pierpaolo Guerinoni. Strano il termine "noto" pur sapendo che il burocratese delle nostre forze dell'ordine è alquanto singolare. Non vorrei mai che "noto" stesse per già conosciuto alla Questura. Per inciso, il medesimo termine viene utilizzato anche per Damiano Guerinoni. Anche lui già noto alla Questura? Od invece sono io che penso sempre male ed il termine “noto” è utilizzato in quanto i nomi erano già citati in altri rapporti?

Ma è il fatto che abbiano potuto ipotizzare quel rapporto di parentela diretta tra due possibili fratellastri che lascia sospesi. Un conto è la condivisione dell'aplotipo Y, un altro è confrontare il genotipo nucleare di due soggetti che condividono solamente uno dei genitori ed affermare quel rapporto. Conclusione che in teoria lascia supporre che alla Scientifica siano sufficientemente ferrati in calcoli biostatistici (perché rivolgersi allora a Tor Vergata? solamente per avere un avallo ufficiale?). Si rafforza inoltre sempre di più allora la veridicità di quanto scritto dalla Ubbiali sulla condivisione di ben 20 su 21 STR (notizia che han badato bene a non riprendere più).

Tutta la celerità di queste indagini però viene bruscamente rallentata quando decidono di avvalersi di Novelli e Giardina i quali consegnano le proprie conclusioni solamente il 5 marzo 2012, anche se già a dicembre 2011 avevano anticipato qualcosa concludendo però per una probabilità di paternità del 87,39%: come mai un valore così differente dal 99,87% finale? E’ nel periodo tra il dicembre 2011 ed il marzo 2012 che hanno cercato di tipizzare un maggior numero di STR?.

Continua

TommyS. ha detto...

Continua

Proseguendo nella lettura, salta all’occhio anche che la figlia di Giuseppe Guerinoni consegnò alla Polizia due cartoline, dai francobolli delle quali riuscirono a tipizzare il profilo del padre defunto. Come mai la marca da bollo per la patente non viene citata? Una semplice dimenticanza? Fatto sta che i calcoli biostatistici rivisitati permettono di arrivare al 99,9999929%.

La parte successiva del documento è decisamente importante.

Autorizzata dal PM, la Polizia svolge allora indagini per individuare ” persone che avrebbero potuto essere informate sull’esistenza di un figlio naturale del menzionato Giuseppe Benedetto GUERINONI” (e sappiamo che Bigoni e Negroni furono subito sentiti; possibile escludere che Negroni abbia già in quel momento fatto il nome dell’Arzuffi?), ed in particolare ad individuare ” donne che erano solite frequentare gli stessi locali o esercizi commerciali in cui Giuseppe Benedetto GUERINONI stazionava con amici o colleghi”.

A seguito di tali indagini viene espressamente detto che “gli approfondimenti eseguiti in tale ambito, come è noto a codesta Autorità giudiziaria, sono stati svolti anche attraverso l’acquisizione di 525 campioni biologici che sono stati trasmessi al consulente tecnico dr. Emiliano GIARDINA, per i conseguenti confronti sul profilo materno della traccia di DNA, al momento con esito negativo.”

Ma allora le 525 donne, delle quali Giardina ha analizzato il mtDNA, non erano state individuate con ricerche a strascico, per individuare un possibile filone di indagine, bensì come risultato di indagini mirate tra coloro che potevano essere a tutti gli effetti la madre di Ignoto1. Ed allora torna di nuovo necessaria la domanda: perché non hanno analizzato la parte nucleare del DNA di queste donne? Visto anche che, nel caso il mtDNA avesse fatto match con quello fornito, erroneamente, da Lago a Giardina, avrebbero comunque dovuto effettuare un’analisi del nDNA? Se poi sommiamo a questo il fatto che l’analisi del mtDNA, come espressamente scritto, era più costosa, perché è stata fatta? Se da una semplice e meno costosa tipizzazione del genotipo nucleare (anche solamente su un numero ristretto di loci STR) fosse risultato che una delle 525 donne condivideva per tutti i loci almeno un allele, si avrebbe avuto immediatamente una pista di indagine (genetica e tradizionale). Confrontando poi i due genotipi (Ignoto1 e donna) con quello di Guerinoni si sarebbe potuta avere la certezza del rapporto di parentela diretta tra i tre individui. Se le cose stanno realmente così come sostiene la pubblica accusa, Bossetti sarebbe stato individuato già nella primavera/estate 2012. Questo non è successo ed allora prima o poi qualcuno dovrà fornire una spiegazione.

Continua

TommyS. ha detto...

Continua

Quanto invece alle tue considerazioni ti sottolineo solamente che Ester Arzuffi era una delle 525 donne i cui campioni biologici furono inviati in prima battuta a Giardina per il mtDNA. Dovevano a rigor di logica tipizzare anche il genotipo nucleare ma non l’hanno fatto. E dire che disponevano di due tamponi buccali, così come per tutti i soggetti cui fu richiesto di sottoporsi al prelievo e così come confermato dal fatto che poi nella primavera 2014 Previderè analizzò finalmente il DNA nucleare dell’Arzuffi utilizzando il secondo tampone sino ad allora misteriosamente rimasto in qualche archivio reperti.

La stranezza chiaramente è che per le indagini genetiche successive a quelle condotte sulle 525 donne la Polizia parla espressamente di aplotipo Y (solamente per i maschi, è chiaro) e di DNA nucleare, ventilando solo come possibilità di approfondire l’analisi anche al mtDNA (sia mai che individuassero, casualmente, una zia/nonna/cugina materna).

La sintesi finale che però si può fare di tutto il documento è che, al di là delle prime analisi che effettivamente condusse il RIS di Parma, tutto il filone di indagine genetica che ha poi portato a Bossetti è sempre stata nelle mani della Polizia di Stato e dei suoi dipartimenti (SCO e Scientifica). Al massimo al RIS hanno analizzato il DNA dei soggetti scelti, quasi casualmente, sulla base dei tabulati telefonici e delle indagini di routine (pedofili e criminali noti, soggetti comunque sospetti,….). E su questo fatto forse bisognerebbe ragionare un po’ di più.

Chiara ha detto...

Tommy

tu chiedi: "perché non hanno analizzato la parte nucleare del DNA di queste donne? Visto anche che, nel caso il mtDNA avesse fatto match con quello fornito, erroneamente, da Lago a Giardina, avrebbero comunque dovuto effettuare un’analisi del nDNA? Se poi sommiamo a questo il fatto che l’analisi del mtDNA, come espressamente scritto, era più costosa, perché è stata fatta?"

secondo me la risposta è sempre in quella lettera, magari un po' tra le righe ok, ma credo s'intuisca come ho detto già sopra: perchè tra quelle donne probabilmente ci sono diverse parenti (in particolare sorelle o zie e nipoti, che specie in altri anni non avevano poi tanta differenza d'età) quindi partire dal mitocondriale avrebbe potuto aiutare a fare match prima, nel senso che individuata una col mitoc giusto, poi le analisi le proseguivi (col nucleare) soltanto tra quelle donne, delle 525, che appartenevano al suo ramo. Insomma, c'era la possibilità di NON dover fare tutte le 525 analisi ma molte meno per giungere al risultato.

Chiara ha detto...

aggiungo: e il ragionamento fila ed avrebbe funzionato, se solo si fossero accorti tempestivamente che il mitoc. restituito dalla traccia mista era quello dominante di yara.

TommyS. ha detto...

Chiara

Il tuo ragionamento filerebbe se il sequenziamento del mtDNA fosse una specie di analisi di screening, cosa che invece non è.

Per stessa ammissione della Polizia, l'analisi del mtDNA era più costosa, soprattutto considerando che era stata affidata ad un laboratorio esterno e non veniva svolta nei propri laboratori di Roma o Milano.

Per cui la logica avrebbe voluto che venisse prima analizzato il nDNA ed in seconda battuta il mtDNA per valutare se vi fosse una qualche linea di discendenza materna essendo già escluso il rapporto di maternità diretto.

In ogni caso 525 analisi del mtDNA Giardina le ha dovute fare arrivando ad escludere che tra quei 525 soggetti (ho scoperto da poco che vi erano anche un centinaio di uomini) vi fosse qualcuno imparentato per via materna con quello che pensava fosse Ignoto1.

Purtroppo la questione rimane ancora aperta e priva di una risposta logica.

Come rimane ancora totalmente illogico ed assurdo il presunto errore compiuto da Lago nel momento che ha trasmesso a Giardina l'aplotipo mitocondriale (o striscia, alfanumerica, come l'aveva chiamata Giardina in una prima dichiarazione rilasciata a caldo, e con toni decisamente inca...ti, al Fatto Quotidiano) errato, cioè quello della vittima. Effettuare un'analisi del profilo misto mitocondriale estratto dalla 31G20 in cieco, cioè senza disporre per confronto dell'aplotipo della vittima, è qualcosa di difficilmente credibile per un genetista anche alle prime armi, figuriamoci per uno come Lago.

Sono sempre più convinto che per un motivo oscuro, il DNA nucleare di quei 525 soggetti non doveva essere tipizzato e qualcuno ha approfittato del fatto che Giardina, dopo i successi dei calcoli biostatistici fatti con il primo incarico, si fosse proposto di cercare la madre di Ignoto1 tramite il mtDNA.

Difatti quando è che l'hanno fatto? Quando Previderè (e Portera che lo controllava) scoprì l'errore di Lago ed il PM si decise di giocare l'ultima carta affidando in extremis allo stesso Portera l'ultimo tentativo prima dell'ineluttabile archiviazione delle indagini.

Ma anche qui qualcosa non torna. Perché è impensabile che a quel punto a Giardina non sia stato consegnato anche l'aplotipo mitocondriale della componente minoritaria in modo tale da poterlo confrontare con i risultati delle proprie analisi. Lo stesso avrebbe potuto velocemente verificare che tra i 525 (poi diventati 532) non vi era nessuno imparentato per via materna con il presunto Ignoto1 (presunto in quanto sappiamo ora che si tratterebbe probabilmente di un IgnotoX). Ed allora anche qui c'è puzza di bruciato a voler odorare bene.

Dudu' ha detto...

TommyS
Il legame può essere un
soggetto così formato :

ignoto1= dna Guerinoni/mtdna Gambirasio
(un tradimento da svelare ?)

Ipotesi per ipotesi,non credo alla consegna errata a Giardina

TommyS. ha detto...

Dudù

Vedi, il problema è questo. Supponiamo che il col. Lago abbia preliminarmente proceduto al sequenziamento del mtDNA di Yara (o della madre). Quando il laboratorio dell'Università di Firenze gli consegna un profilo mitocondriale misto dove risulta evidente che la componente maggioritaria presenta un aplotipo identico a quello della vittima ed allo stesso tempo vi è una componente minoritaria, magari di difficile lettura ma in ogni caso distinguibile, un ragionamento logico sarebbe dovuto essere quello che indicava in un parente di linea materna di Yara il soggetto Ignoto1, dovendo supporre che la componente maggioritaria fosse a sua volta somma di due contributi, Yara e Ignoto1.

A quel punto qualsiasi indagine avrebbe dovuto puntare esclusivamente alla cerchia familiare di Yara e della madre (i cui parenti però sembra che risiedano tutti al sud Italia) trascurando altri ceppi materni provenienti dalla Valseriana o comunque dalle zone montane a nord di Bergamo. Ed invece affidano a Giardina l'analisi del mtDNA di 525 soggetti probabilmente quasi tutti proprio provenienti da quelle zone, mentre sicuramente tra questi non vi è nessuno con lo stesso mtDNA di Yara, altrimenti a quel punto Giardina avrebbe comunicato alla Polizia di aver individuato una pista significativa.

Allo stesso tempo, il documento linkato da Paolo A evidenzia come, anche dopo l'insuccesso delle analisi di Giardina, i soggetti individuati fossero ancora soggetti provenienti dalle valli bergamasche od al limite dalla cerchia dei "contesti ambientali e relazionali della famiglia Gambirasio" e di quella dei frequentatori della palestra. Ma non si parla della cerchia familiare di Maura Gambirasio.

Questo ha senso? Secondo me davvero poco anche se su alcuni media all'epoca era comparsa la notizia che Ignoto1 fosse in qualche modo imparentato con Yara.

Allo stesso tempo, una corretta logica investigativa avrebbe imposto a Lago di consegnare a Giardina entrambi gli aplotipi mitocondriali, fosse mai che, appunto, quello della componente minoritaria corrispondesse a quello di Ignoto1. Anche questo non è stato fatto da Lago. E nuovamente ha poco senso.

La tua ipotesi, a quel punto dell'indagine ci sarebbe anche potuta stare ma avrebbe comportato l'esclusione dai soggetti da analizzare di persone come Ester Arzuffi.

Dudu' ha detto...

Chiara ha scritto :
"..chiaritemi però anche questa cosa, se no poi il discorso si complica ulteriormente: dato che sappiamo che mito di ignoto 1 non si è individuato e che quindi non c'erano 2 mito tra cui sbagliarsi nel mandare a giardina quello da confrontare ..."

Veramente a suo tempo il mtdna era stato trovato e identificato uguale a quello di Yara,che non portò ad un soggetto .
Da lì parte poi una serie di indagini provabilmente difficili che portano a dover trovare una soluzione a causa della imminente chiusura di proroga indagini a febb 2014... il filone Guerinoni avrà portato gli inquirenti ad un tradimento (forse) del Guerinoni con l'Arzuffi e a quel punto pur di non chiudere l'indagine si sono accaniti trovare una connessione fra quel triangolo sospetto Guerinoni-Arzuffi-Bossetti e forse qui nasce la forzatura interpretativa per evitare il flop( chiusura indagini).
Ma il dna e il mtdna di ignoto 1 era stato estratto

Solo poi divenne un ignoto1 senza mtdna...

Biologo ha detto...

@TommyS.

- Come rimane ancora totalmente illogico ed assurdo il presunto errore compiuto da Lago nel momento che ha trasmesso a Giardina l'aplotipo mitocondriale errato, cioè quello della vittima.

Nell'errore che si attribuisce al col. Lago non c'è nulla di tanto strano.

Può capitare a chiunque un copia/incolla errato al computer: in fondo un profilo mitocondriale, sebbene lo si ottenga da complesse procedure di laboratorio, alla fine non è che una breve serie di caratteri di testo.

Se fosse stato trasmesso erroneamente il profilo di una persona qualsiasi e da questo si fosse ottenuta una corrispondenza allora qualche dubbio si sarebbe anche potuto avere. Ma non è questo il caso.

Il profilo oggetto dell'errata trasmissione è quello della vittima e come tale sarebbe comunque stato sottoposto ad innumerevoli controlli e comparazioni successive, quindi l'ipotesi che ci sia stato un tentativo di indurre volontariamente in errore qualcuno è da scartare perché l'incongruenza sarebbe facilmente saltata all'occhio in un secondo momento.
Anche perché bisogna tener presente che mentre noi osservatori esterni della vicenda abbiamo a disposizione solo i fatti riportati dai media, le parti dispongono di abbondante documentazione in cui di certo il profilo mitocondriale della vittima è riportato più e più volte.

L'errore del col. Lago, ammesso che sia a lui attribuibile, è di certo stato commesso in buonafede.

Dudu' ha detto...

TommyS
Certo,eppure..

A rigor di logica,se il 26 nov 2010 pioveva, e Yara non fosse stata rapita, ma semplicemente avesse accettato un passaggio fino a casa,sarebbe salita in auto con un parente maschio o femmina che fosse.
Esiste un legame di sangue tra i Guerinoni e Arzuffi (forse)
Ma anche fra le mura domestiche dei Gambirasio (Zanni-Guerinoni-Gambirasio)

Può essere sfuggito qualcuno alle ricerche,diciamo un rapporto segreto ?

Altrimanti,rimane l'ipotesi sintetica mi parrebbe

TommyS. ha detto...

Biologo

Come ho scritto in risposta a Dudù, l'errore in buona fede da parte di Lago ci poteva anche stare, ma avrebbe comportato delle conseguenze nelle indagini genetiche successive che apparentemente non ci sono state.

In pratica la ricerca della madre di Ignoto1 avrebbe dovuto essere indirizzata, una volta appurato che tra i primi 525 soggetti non ve ne era nessuno con l'aplotipo mitocondriale di Yara, quasi esclusivamente nell'ambito della cerchia familiare di Maura Panarese/Gambirasio. E' stato fatto così? Non sembra a giudicare da quel documento della Questura di Bergamo. Anche se l'indicazione dei contesti ambientali e relazionali dei Gambirasio potrebbe far pensare a qualcosa di simile.

In ogni caso non capisco perché non fornire a Giardina anche l'aplotipo della componente minoritaria che per Lago era in ogni caso leggibile. Un informazione in più che non avrebbe sicuramente guastato visto che si trattava di semplici comparazioni di stringhe alfanumeriche.

Hai scritto:

quindi l'ipotesi che ci sia stato un tentativo di indurre volontariamente in errore qualcuno è da scartare perché l'incongruenza sarebbe facilmente saltata all'occhio in un secondo momento"

E così è stato ma solamente quando, dietro insistenza di Portera, è stata commissionata a Previderè l'analisi dei reperti piliferi (apertamente osteggiata dal PM per lungo tempo). E non sappiamo neanche quando a Previderè sia stata consegnata la relazione di Giardina. Siccome lo stesso Previderè doveva cercare di dare un nome ai donatori dei capelli/peli umani rinvenuti e l'unico database di riferimento nell'ambito dell'indagine era quelli dei risultati delle analisi di Giardina, la logica vorrebbe che la relazione dovesse essere consegnata sin dall'inizio dell'incarico. Ma a quel punto Previderè si sarebbe subito accorto dell'errore e quei 525/532 campioni biologici sarebbero stati analizzati nella componente nucleare ancora prima dell'estate 2013 senza aspettare la scadenza del 26.02.2014.

Sembra invece che l'errore sia emerso solamente in un secondo tempo visto che si è aspettata proprio l'ultima scadenza delle indagini prima dell'archiviazione per compiere il passaggio che ha portato a Bossetti.

In ogni caso, per cercare di capire se gli errori commessi in questa indagine siano dovuti solamente ad approssimazione e leggerezza o se invece qualcos'altro vi sia dietro, bisognerà aspettare che la difesa richieda e possibilmente ottenga una perizia sul DNA. Finora non l'hanno fatto ed in molti, tra i colpevolisti, continuano a sottolinearlo. Ma è indubbio che lo faranno adesso che l'accusa ha tirato fuori tutte le carte che intendeva scoprire.

Nautilina ha detto...

Potrebbe anche esserci stato un errore riguardante il ncDNA materno.

Il fratello di Bossetti, Fabio, fu sottoposto al test del DNA perché presente in zona e rintracciato attraverso la cella telefonica. Presto, ma non ricordo in quale data.
Avranno analizzato il nucleare, suppongo, perché il mitocondriale di un maschio non avrebbe avuto utilità in quella fase...o no?
Il padre di Fabio sappiamo che è diverso da Guerinoni, perciò il suo DNA paterno non può mai fare match quello di Ignoto 1.
La madre di Fabio invece è certa...è sempre Ester Arzuffi. Allora, dato che Ignoto 1 è figlio anche lui di Ester, come mai non si sono accorti che il DNA nucleare materno era compatibile? Non poteva sfuggire!
E se gli è sfuggito questo, chissà quante altre sviste.
Sapere se è andata così è facile, basta ricontrollare l'analisi di Fabio Bossetti.

Paolo A ha detto...

Per TommyS

Hai scritto che solo nel 2014 Previderè analizzo il DNA nucleare di Ester Arzuffi, questa cosa dove l'hai letta, perché a me risulta che in realtà il nucleare venne analizzato nel 2012, il documento della polizia lo dice chiaramente, altrimenti non si spiega a quali campioni di DNA si siano riferiti a pag 2 ultimo capoverso, dove vengono indicate le piste relative a Giuseppe Guerinoni già esplorate sino ad allora 17/10/2012, indicate ai punti dall'uno al quattro.

Inoltre da un articolo del Giorno ti riporto questo passaggio:"Comparando il profilo di Ignoto 1 con quello di 500 donne risultò che uno di questi profili presentava appunto questa caratteristica molto rara: era quello di Ester Arzuffi."
Fonte: http://www.ilgiorno.it/bergamo/bossetti-yara-processo-dna-1.1502990

Dall'articolo si capisce che Previderè aveva tutti i risultati già belli e pronti e il suo lavoro è stato quello di ricercare l'allele raro, insomma ha effettuato un lavoro di "revisione".

Da un articolo del Corriere, che riportava la deposizione di Bonafini, uno dei firmatari della comunicazione alla Procura, c'è scritto:"Sono stati allora confrontati gli elenchi di nove comuni della valle e di 34 dell’Isola per arrivare a 33 nomi. In quella lista, stilata a luglio 2012, c’era quello di Ester Arzuffi."

Fonte:http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_02/yara-discoteca-chignolo-decisiva-svelare-ignoto-1-21df828c-68eb-11e5-a7ad-17c7443382c3.shtml?refresh_ce-cp

Quindi Ester Arzuffi era "attenzionata" già a luglio 2012 ed infatti il prelievo del DNA avvenne il 27/07/2012. Da questo si capisce che le analisi del DNA di Ester Arzuffi erano state effettuate sulla componente nucleare, in quanto la relazione della Polizia parla espressamente di analisi effettuata dagli organi di polizia scientifica:" Premesso quanto sopra, questi Uffici ritengono che, congiuntamente alle diverse modalità di analisi del DNA (individuazione dell’aplotipo Y o del nucleare) svolte dai reparti scientifici delle Forze di Polizia impegnate nelle indagini..." pag 4 ultimo capoverso.

E' ovvio che stanno giocando al gioco delle tre carte, devono nascondere le aporie se non le manipolazioni vere e proprie, però qualcuno sta lanciando messaggi che
opportunamente possono essere utilizzati per la difesa, per esempio Previderè non ha analizzato l mitocondriale della tracci 31g20 e non ha trovato il mitocondriale di Bossetti, ma ha anche scritto che probabilmente Ignoto1 è un fratellastro di Bossetti, almeno così riporta il settimanale Oggi.

boboviz ha detto...

Siamo al delirio:
"Il giudice ha sciolto la riserva, disponendo l’archiviazione del procedimento per tardività della querela (come fatto notare gli avvocati difensori di Buzzi), proposta circa 8 mesi dopo i fatti dalla difesa di Bossetti, anziché entro i tre mesi previsti. Va detto che i legali del muratore non si erano dimenticati: hanno proceduto solo quando entrati in possesso della perizia sulle tracce pilifere, per essere sicuri che le affermazioni di Buzzi effettivamente non corrispondessero al vero. Intanto, però, i termini per la querela erano scaduti."

Quindi se denunci in tempo e gli esami ti danno torto ti becchi la controdenuncia. Se aspetti gli esami sei un pirla. Non ne esci.

TommyS. ha detto...

Paolo A

L'arcano principale sta proprio nell'inspiegabile analisi del solo mtDNA dei 525 soggetti individuati in prima battuta sulla base delle attività elencate in fondo alla pagina 2 del documento (tra queste al punto 1 c'è stata sicuramente la testimonianza dei colleghi Bigoni e Negroni sentiti proprio a marzo/aprile 2012 ed onestamente, siccome era stata individuata l'Arzuffi sono propenso a pensare che qual nome l'abbia fatto proprio uno dei due).

Difatti a pagina 3 c'è scritto:

"Gli approfondimenti eseguiti in tale ambito, come è noto a codesta Autorità giudiziaria, sono stati svolti anche attraverso l’acquisizione di 525 campioni biologici che sono stati trasmessi al consulente tecnico dr. Emiliano GIARDINA, per i conseguenti confronti sul profilo materno della traccia di DNA, al momento con esito negativo."

L'unico modo per analizzare il profilo materno, soprattutto per il DNA di una donna (doppio cromosoma X), è quello di sequenziare le regioni ipervariabili del mtDNA.

Nel documento non c'è scritto in alcun modo che abbiano tipizzato anche il genotipo nucleare di quei 525 soggetti tra i quali vi era Ester Arzuffi. Ufficialmente, il primo ed unico ad averlo fatto è stato Previderè con Grignani nel periodo compreso tra marzo e giugno 2014 (l'articolo del Giorno si riferisce proprio a quella fase).

Quando, sempre nel documento, si passa a parlare di tipizzazione dell'aplotipo Y (come scrematura per i soggetti di sesso maschile individuati sulla base del criterio 1 di cui a pag.3, cioè i possibili figli naturali o figli di nessuno) ed approfondimento del profilo nucleare dell'esame del DNA (dei soggetti individuati sulla base dei criteri 2 e 3), lo si fa in relazione ai 1.400 soggetti della seconda fase e non per i primi 525, i cui tamponi buccali di riserva sono rimasti a prendere polvere in qualche armadio (non so se ricordi il famoso armadio dove c'erano i documenti sui crimini della II guerra mondiale).

Il gioco delle tre carte l'ha fatto chi ha ritenuto, rectius ha fatto ritenere non importante analizzare la componente nucleare del DNA di quei 525 soggetti, quando invece doveva essere un'analisi scontata (così come hanno fatto poi per gli altri soggetti in seguito individuati).

Mik ha detto...

E' comunque scritto malamente, il profilo materno della traccia di DNA dovrebbe riferirsi al 50% di DNA donato dalla genitrice, e non al mtDNA. E' così difficile scrivere mtDNA? Nell'ultimo capoverso la richiesta viene scritta correttamente, parlando di "profilo mitocondriale". Riferendosi alle persone di sesso femminile conosciute dal fratello, Sergio Guerinoni. Quindi??

Vanna ha detto...

...quindi.. è chiaro qualcosa?
Qualcosa si va delineando in filigrana: le famiglie Arzuffi, Bossetti, Gambirasio, Guerinoni, Panarese, Zanni ( ma non dimentico la Brena per quel DNA )in qualche modo potrebbero entrarci per coprire, nascondere, scoprire.
Perché l'Aurora Zanni ha dato "quel" francobollo di un documento scaduto che poteva essere stato buttato via e invece si è mantenuto scoprendo il DNA?
Perché quei due corpi sono stati cremati, coprendo cosa e, chi e, perché?
Perché i Gambirasio conoscevano i Guerinoni e l'Aurora non lavorava più da loro?
Yara conosceva il figlio di Aurora?
Qualcuno ha detto che quando c'è un omicidio bisogna frugare nell'ambiente familiare e tra i panni sporchi per trovare un eventuale colpevole.
In questo caso nel quale sono intrecciate in qualche modo le famiglie di cui sopra, perché è stato scartavetrato solo il B. col suo nucleo familiare?
Ieri mattina Magalli ha ospitato l'avvocato di B. che ha parlatop con chiarezza, c'era anche il Portera che ha continuato a dire che è importante quel DNA anche senza la parte mitocondriale.
Qualcuno può spiegarmi perché i Gambirasio hanno preso il loro consulente scientifico che rafforza la colpa di B. con quel DNA dimezzato?
Quali interessi hanno i Gamb. a dare la colpa a B. che è un padre di famiglia che non ha storie di violenze?
Per terminare, ho il pallino delle coincidenze, Y. sparisce tre mesi dopo Sarah e viene ritrovata tre mesi esatti dopo proprio mentre il Corona entrava di soppiatto nella casa di Sarah.
Il fratello di Sarah lavorava al nord, in Lombardia.
Cosa c'entra il Corona?
Y. l'estate andava in Puglia al mare, la mamma è pugliese.
Quale collegamento può esserci tra la Lombardia e la Puglia?

...continuo...


Vanna ha detto...

... continuo...
Potrebbe anche essere possibile che le procedure messe in atto siano state talmente tante e complesse che è stato difficile controllare il tutto; potrebbe essere anche possibile che ci sia stata buona volontà e scrupolo, in realtà è la prima volta che in Italia accade un controllo a tappeto così e si è cominciato nel bergamasco (come prova?) senza avere esperienze del tanto da considerare, verificare, analizzare, incrociare.
Potrebbe anche essere possibile che non si potesse sbrogliare l'insieme dei dati e si è verificato un pasticcio, a quel punto si è continuato a mantenere in vita quel DNA portato avanti come prova e intorno si è costruito un corollario di prove come rinforzo e, nel frattempo, mentre l'Italia andava alla deriva, si gonfiava il canotto Bossetti utilizzato per tenere viva l'attenzione degli italiani svenati da tasse e sopprusi.
E' fresca la notizia del ciclista che non vinse perché la camorra alterò le prove di laboratorio...quindi è possibile introdursi in un laboratorio...
e far passare per vero il falso.
Ma mentre nel caso Pantani c'erano le scommesse, nel caso Y. cosa c'era e cosa c'è che non si riesce a sbrogliare, e siamo proprio sicuri che incolpando il Bossetti e basta, tutti stiano coprendo interessi, ruoli, attività, imbrogli che vanno oltre un molto praticato e "normale" tradimento familiare?
Sotto deve esserci molto di più che incorda le maglie del potere.

thetupacshow ha detto...

«Non bisogna preoccuparsi che venga fatto male ai vostri figli ma anche che i vostri figli non facciano del male. Preferireste essere i genitori di Yara, oppure di un ragazzo che compie questi delitti?» cit. Don Corinno, parroco di Brembate Sopra

La verità è molto più vicina di quanto non sembri... Io una mia idea ce l'ho, e sono siucuro che la difesa abbia in mano un asso da calare. Tempo al tempo.

Vanna ha detto...

Sì thetupac show, ricordo quella frase di don Corinno perché mi dissi che lui doveva sapere qualcosa o forse qualcuno aveva confessato qualcosa.

Paolo A ha detto...

Per TommyS

Tommy scusa se insisto, ma per me dalla lettura dell'informativa è chiaro che prima di inviare i 525 campioni a Giardina questi sono stati analizzati nella componente nucleare dagli organi di polizia scientifica.

A pag 2 ultimo capoverso:"In tale quadro investigativo, con il contributo diretto della famiglia, degli amici e dei colleghi del predetto, è stato esplorato il contesto relazionale femminile di Giuseppe Benedetto GUERINONI...." e di seguito l'elenco in quattro punti delle piste approfondite.

A pag 3 primo capoverso, quindi in un passo immediatamente consecutivo a quello di pag 2, scrivono:"Gli approfondimenti eseguiti in tale ambito, come è noto a codesta Autorità giudiziaria, sono stati svolti anche attraverso l’acquisizione di 525 campioni biologici che sono stati trasmessi al consulente tecnico dr. Emiliano GIARDINA..."

Quindi i 525 campioni erano già stati testati nella parte nucleare e questo lo si capisce anche dai successivi passaggi, quando richiedono di allargare le ricerche a 1400 persone, riportato a pag 3 terzo capoverso.
Relativamente a queste 1400 persone scrivono:"proseguirà l’analisi sull’aplotipo Y dei campioni prelevati dai cosiddetti (in modo a-tecnico) “figli di nessuno”...", pag 4 ultimo capoverso; relativamente ai punti 2 e 3 degli approfondimenti scrivono:"...si ritiene necessario approfondire il profilo nucleare dell’esame sul DNA..." pag 3 primo capoverso, ma la cosa clamorosa è che scrivono: " Per l’espletamento di tali accertamenti biologici, il Servizio Polizia Scientifica continuerà ad avvalersi, come già autorizzato da codesta Autorità giudiziaria, della collaborazione con i menzionati esperti dell’Università di Tor Vergata e, in particolare, del Prof. Emiliano GIRADINA."
Quindi, se ho capito bene, secondo te i 525 DNA, tra i quali quello di Ester Arzuffi, che costituiscono il primo nucleo degli accertamenti genetici, sono stati sottoposti a test per il solo DNA mitocondriale, mentre per i successivi approfondimenti su 1400 persone verranno controllati i DNA nucleari e in seconda battuta i DNA mitocondriali. Secondo me è illogico.

Ps: Qualcuno ha trasmesso alla difesa questo documento? E quale è la risposta?


TommyS. ha detto...

Paolo A

Personalmente non traggo le tue conclusioni, anzi la lettura attenta di quel documento rafforza in me sempre di più la convinzione che qualcuno nella catena di comando dei vari dipartimenti della Polizia di Stato o abbia compiuto un errore di valutazione tecnica grave, senza peraltro accorgersene subito dopo (se per i successivi 1400 individui si parla esclusivamente di DNA nucleare non si capisce perché non meravigliarsi di non aver richiesto le medesime analisi per i primi 525), o abbia deliberatamente fatto sì che quei 525 campioni non venissero analizzati nella componente nucleare del DNA. O l'una o l'altra.

Anonimo ha detto...

sposo anche io l'idea dell'errore grave di valutazione (oltre a quello successivo di "lievitamento").

in due parole, quella identificazione tramite quel dna: mi pare possa essere definito qualsiasi cosa tranne che una prova forense.

T.

thetupacshow ha detto...

Paolo A.

Ho contattato personalmente l'avvocato Salvagni, mi ha detto ieri che non ha ancora avuto tempo di visualizzare il documento. Io gli ho consigliato di leggere anche i commenti relativi postati da te e gli altri utenti.

Dudu' ha detto...

Da eco di bergamo:
"la Corte ha deciso di porre una sola domanda al muratore. «Lei dice che esclude che il furgone sia suo sulla base della consulenza e della sua visione?».

Al centro quindi il furgone con cui Massimo Bossetti andava al lavoro, al centro da sempre della tesi dell’accusa. «Dalla mia visione» risponde Massimo Bossetti, che aggiunge: «avrei preferito mostrarvi i motivi delle mie dichiarazioni attraverso i filmati». A Bossetti è stato invece fornito un album con le foto dei fotogrammi del furgone: tre i motivi e le differenze principali evidenziate dal muratore...."

Unica domanda fatta dalla corte
La Bertoja sarebbe interessata sciogliere il nodo se l'autocarro che passò davanti alla Polynt2 era il suo. D'altronde sarebbe l'unico dato che proverebbe che il Bossetti stava nei pressi palestra.

Secondo voi,che ne pensate di questo unico quesito posto ?

Poi un altro articolo da askanews
"mercoledì 16 marzo | 16:08




Home / Regioni / Lombardia / Yara, difesa Bossetti rinnova richiesta filmati e atti
pubblicato il 16/mar/2016 14:37
Yara, difesa Bossetti rinnova richiesta filmati e atti
Video sorveglianza di ditta di Chignolo d'Isola e caso suicidio
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Yara, difesa Bossetti rinnova richiesta filmati e atti
Milano, 16 mar. (askanews) - Claudio Salvagni e Paolo Camporini, avvocati difensori di Massimo Bossetti, hanno rinnovato la richiesta di "produzione e messa a disposizione" di tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza della ditta Clamar di Chignolo d'Isola, che si trovano in un punto prospiciente al campo dove è stato ritrovato il cadavere di Yara Gambirasio. I due legali hanno anche ribadito la richiesta di acquisizione degli atti relativi ad un fascicolo riguardante un caso archiviato come suicidio di una donna che, ha detto Camporini, "sembra disperso". "Per noi è importantissimo dal punto di vista medico-legale - ha spiegato l'avvocato - perché le lesioni ritrovate su Yara sono sorprendentemente simili a quelle ritrovate sulla donna".

Contraria alle richieste della difesa il pubblico ministero Letizia Ruggeri, che ne ha chiesto il rigetto perché "intempestive ed eccessive". Ruggeri ha ricordato che alle richieste formulate "è stato già detto di no" perché "non pertinenti e non rilevanti". Il caso del suicidio, ha aggiunto, "non ha nessuna pertinenza con questo".

Sulle richieste del collegio di difesa di Bossetti la Corte si è riservata di decidere."
Di quale ragazza si parla qui ? Grazie anticipate per l'eventuale risposta

TommyS. ha detto...

Dudù

Lo spiega abbastanza bene l'ECO

http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/bossetti-la-difesa-chiede-i-filmati-e-tira-in-ballo-altri-due-giovani-morti_1172380_11/

Si tratta di Sarbjit Kaur, la ragazza trovata morta nel greto del fiume Serio mi sembra alla fine del dicembre 2010. Il caso fu archiviato come suicidio (il PM era Letizia Ruggeri) anche se vi erano vistosi dubbi dato per esempio che il corpo sembra sia stato trovato in posizione prona con i collant e gli slip abbassati, la maglia tirata su ed il reggiseno slacciato mentre i jeans furono rinvenuti distanti ed abbottonati. Ma quello che ulteriormente incuriosisce è che anche Sarbjit aveva due profondi tagli ai polsi come Yara oltre ad una forte contusione al capo. Quest elementi sembra siano stati tirati fuori da Camporini per ribattere alla Ruggeri quando questa ha sottolineato che la medesima richiesta era già stata respinta dalla Corte d'Assise a luglio 2015.

Sarbjit fu rinvenuta pressapoco in questa zona del greto del Serio

https://www.google.it/maps/@45.5817488,9.7440636,422m/data=!3m1!1e3?hl=it

Inutile dire che anche il corpo della ragazza venne cremato, ma questa volta su scelta della famiglia in base alle proprie tradizioni religiose.

Dudu' ha detto...

Paolo A
《...la premessa è che la traccia analizzata dal Ris è mista. Contiene cioè i profili genetici[entrambi?] di Yara e di Ignoto 1. Il sangue della vittima e probabilmente il sangue del presunto killer[falso,oggi sappiamo che non c'è l'esito della natuta biologica ]. Ma persone, tessuti, fluidi diversi possono contenere quantità di mitocondri diversi tali da produrre effetti anomali. Per fare un’ipotesi: quello della bambina può aver coperto quello di Ignoto 1. Fatto sta che, per motivi che verranno spiegati a processo, i profili genetici (mitocondriali) di 532 donne sono stati comparati con il profilo genetico (mitocondriale) di Yara e non di Ignoto 1.
Era la caccia alle madri del presunto killer. In quel gruppo c’era anche Ester Arzuffi, sottoposta al test nel 2012, ma non si era arrivati a nessun match.
Che cosa è cambiato? Previderè ha analizzato le 200 tracce pilifere trovate su Yara. Un input del consulente della famiglia Gambirasio, il genetista forense Giorgio Portera.
Prima verifica: escludere quelli di Yara per capire se ci sono tracce di altre persone.

Senza bulbo, morto per l’esposizione alle intemperie,

si passa per il mitocondriale perché anche il nucleare è «morto».

È così che il consulente si accorge dell’inghippo. Allora, per scrupolo, ripete il confronto dei profili genetici (nucleari) delle 532 donne con il profilo (nucleare) di Ignoto 1. Da qui i due match. Il primo: Ester è la mamma di Ignoto 1. Il secondo: suo figlio Massimo Bossetti è Ignoto 1....》

Da http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_gennaio_27/yara-bossetti-l-ultimo-rebus-dna-consulente-pm-profilo-suo-fc564b0c-a5f6-11e4-96ea-4beaab57491a.shtml

Non credo che Previderè abbai fatto il nucleare se prima (in ipotesi) fosse stato fatto. I 525/532 erano prelievi per sondare/cercare il ramo matrilineare, in teoria sarebbe logico cercare attraverso il mtdna. Ma, quello che non ho mai capito è:
se il mio dna nucleare è composto per il 50% da mio padre e per il 50/da mio madre,perchè l'unico punto d'incontro trovato fra Ester e ignoto1 è solamente un allele raro ?

Ho postato diverse volte una domanda,la riposto nella speranza arrivi prima o poi la risposta : nella traccia 31g20 c'era il nucleare di Yara Gambirasio?

Ancora,l 'articolo qui sopra postato dice che Previderè ha fatto il mtDna ai peli/capelli perchè il bulbo che contiene il nucleare è morto (o meglio super deteriorato immagino) ma come si sposa il dna nucleare -morto- con la traccia abbomdantemente cellullarizzata iperattiva?
Biologo, che mi puoi dire,come la vedi la cosa,tra l'altro le formazioni pelifere erano protette molto di più della 31G20 essendo esse trovate per la maggior parte sotto gli indumenti(e il gibbotto non permise l'acqua attraversarlo a differenza dei leggings se mai fosse dimostrato che la vittina rimase per tre mesi in quel campo)

thetupacshow ha detto...

Ricapitolando:
- Yara scompare il 26 novembre 2010, corpo ritrovato il 26 febbraio 2011 a Chignolo d'Isola, 10 chilometri circa da Brembate di Sopra in direzione sud-ovest.
- Sarbijt vive a Seriate e scompare il 24 dicembre 2010, corpo ritrovato il 30 gennaio 2010 a 30 km da dove aveva lasciato l'auto.

Leggendo gli articoli sottostanti i dubbi sono leciti:
- http://bergamo.netweek.it/notizie/cronaca-nera/bergamo-indiana-annegata-morta-come-yara-l-avvocato-parla-a-chi-l-ha-visto-2834792.html
- http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/chi-lha-visto-yara-gambirasio-sarbjit-kaur-collegamento-omicidi-1529548/

thetupacshow ha detto...

30 dicembre 2010 è il giorno del rinvenimento del cadavere di Sarbijt, non 30 gennaio, scusate l'errore.

Dudu' ha detto...

Grazie TommyS
!avevo pensato a lei,non sapevo dei tagli ai polsi

Quamdo sono a casa al pomeriggio a volte guardo la vita indiretta, oggi hanno raschiato il fondo ipotizzando che il Bossetti potrebbe nel tempo aver modificato le barre di protezione, vergognoso.sulla testimonianza del ragazzino : arriva troppo tardi,sulle figurine: non hanno alcun valore,per gli ospiti della trasmissione non c'è dubbio,vale la detta da loro prova regina e tutto ciò detto da giornalisti, mi vergogno per loro. Sono solita passare sopra a certe disquisizioni ma oggi mi hanno proprio nauseata.

Dudu' ha detto...

Grazie anche a thetupacshow,
Insomma sparito il fascicolo,decisamente singolare come singolare è e sarà sempre un suicidio con testa spaccata e tagli profondi ai polsi,e guardacaso collant abbassati ,passi che la corrente avrebbe potuto sollevare la maglietta ma i collant ?come non si sapesse quanto è faticoso farli scendere,nella bergamasca accadono i miracoli? Essì che era una donna colei che chiuse il caso come suicidio,era già tornata dalle vacanze sulla neve o l'hanno edotta poi ?

Wolf ha detto...

Mer, 01/07/2015 - 18:36
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/i-legali-bossetti-lomicidio-yara-legato-ad-altri-due-delitti-1147185.html


Il 30 dicembre 2010, l'indiana venne trovata nel Serio dopo la sua scomparsa avvenuta una settimana prima. In un primo momento gli inquirenti pensavano si trattasse del corpo di Jara, invece era quello di Sarbjit. L'autopsia si concluse con "morte dovuta ad annegamento". Il medico legale parlò di suicidio. Il pm (Letizia Ruggeri, lo stesso del caso Yara) fece archiviare il caso. La famiglia non credette all'ipotesi del suicido così tentò di far riaprire il caso. La ragazza era stata trovata in slip, con i calzini indossati, mentre i suoi jeans allacciati erano stati recuperati a 50 metri dal cadavere. Ora i legali di Bossetti tenteranno di riaprire il caso trovando un legame tra l'omicidio di Yara e la morte di Sarbjit.


Ma guarda un po, non lo sapevo che la Pm è la stessa.

Paolo A ha detto...

Per Dudù

Se gli inquirenti erano alla ricerca della made di Ignoto 1 dovevano prima testare il DNA nucleare e non quello mitocondriale, Ester Arzuffi faceva parte di un gruppo risretto di donne, selezionato per essere sottoposto al test del DNA, ti riporto le parole di Bonafini a processo:":"Sono stati allora confrontati gli elenchi di nove comuni della valle e di 34 dell’Isola per arrivare a 33 nomi. In quella lista, stilata a luglio 2012, c’era quello di Ester Arzuffi."

Fonte:http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_02/yara-discoteca-chignolo-decisiva-svelare-ignoto-1-21df828c-68eb-11e5-a7ad-17c7443382c3.shtml?refresh_ce-cp

Mi pare molto strano che quel gruppo ristretto di donne non sia stato sottoposto all'esame del nucleare e sia stato tutto inviato a Giardina per il solo DNA mitocondriale.
Questa è la mia convinzione, anche perché a ottobre 2012, nella comunicazione alla Procura, chiedono di allargare il raggio dei prelievi a 1400 persone selezionando tre direttrici, questi prelievi, in base a quello che c'è scritto, verranno sottoposti tutti all'esame del DNA nucleare, solo profilo Y per i 500 "figli di nessuno" e i restanti 900 all'esame completo del profilo nucleare.

Sull'allele raro non so cosa dire, secondo me è un'invenzione bella e buona anche quella, oppure una forzatura interpretativa; per me Ignoto1, aldilà della colpevolezza o meno di questo soggetto, non è comunque Bossetti.

Anonimo ha detto...

la pm non centra anche con il famoso caso Cucchi?

TommyS. ha detto...

Anonimo e Wolf

La dott.ssa Ruggeri non c'entra nulla con il caso Cucchi, mentre è la sua consulente Cattaneo che, in collegio con altri periti, non ha visto o voluto vedere un'evidente frattura risalente a pochissimi giorni prima del decesso e quindi a quando Cucchi era già stato arrestato.

Ma la dott.ssa Ruggeri era il PM che ha indagato sul "suicidio" del brigadiere dei CC Pierluigi Gambirasio della Compagnia di Zogno avvenuto il 25.11.2010 cioè il giorno prima che scomparisse Yara Gambirasio. Una vicenda alquanto strana sia per le modalità del suicidio (nessuno dei carabinieri presenti in caserma si accorse del colpo d'arma da fuoco scambiandolo per il rumore di una faldone caduto a terra; il corpo fu poi trovato da una persona di passaggio in caserma), sia per il fatto che dall'ufficio del brigadiere scomparvero alcuni documenti e penne USB, sia anche perché Gambirasio era in quel momento già indagato ed intercettato dal altro PM nell'ambito di un'indagine su diversi membri dell'Arma di Zogno. Ma al suicidio di Gambirasio seguì anche quello di Silvana Sonzogni, compagna del comandante dell'epoca della compagnia di Zogno. E questi due suicidi paiono alquanto strani se commisurati alla scarsa gravità dei reati contestati a quei carabinieri.

Anonimo ha detto...

grazie della risposta dettagliata.

mi passerebbe per la testa un pensoero, ma ... meglio tenerselo dentro

Vanna ha detto...

Dudu, ieri pomeriggio, riguardo le richieste degli avvocati di visionare atti riguardanti altre due morti nella zona, scrivi:
"Contraria alle richieste della difesa il pubblico ministero Letizia Ruggeri, che ne ha chiesto il rigetto perché "intempestive ed eccessive". Ruggeri ha ricordato che alle richieste formulate "è stato già detto di no" perché "non pertinenti e non rilevanti". Il caso del suicidio, ha aggiunto, "non ha nessuna pertinenza con questo".
E difatti aveva chiuso pure il caso della ragazza indiana come suicidio.
Questa solerte pubblico ministero che dice "no" a tali richieste valutandole secondo il suo punto di vista e le rigetta perché le considera "intempestive ed eccessive", cosa ci sta a fare su quella sedia?
La sua visione personale è discutibile, inoltre vada a scegliere meglio nel florilegio degli aggettivi, perché quelli che ha usato lei per spiegare il diniego non c'entrano una mazza.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.

http://www.oggi.it/attualita/notizie/2016/03/16/processo-a-bossetti-la-nuova-testimonianza-choc-insinua-il-sospetto-hanno-spostato-il-cadavere-di-yara/

possibile che SOLO G. Sulas tiri i sassi nello stagno?

Mio Dio, che schifo sta venendo fuori, pian pianino..........

CONFIDO.

Max sempliciottox.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.

Riguardo al COMPORTAMENTO della PM:

"sono solo coincidenze (orig. canzonette), non mettetemi alle strette..." (cit. Bennato).

CONFIDO.

maxs sempliciotto.

pleiades ha detto...

Spero che almeno a voi sia venuto il sospetto che la morte della ragazza indiana possa essere collegata a quella di yara.
Spero anche che abbiate capito che in entrambe i casi le ferite sui
polsi non sono ferite inflitte ma segni di legamento.

Se si aggiungono a questo punto le morti del brigadiere Gambirasio e quella di Eddy Castillo è facile arrivare all'unica conclusione plausibile,ovvero che si trattino di omicidi di mafia.

La possibilità è rimarcata dal fatto che Yara viene "controllata" all'uscita della palestra e forse addirittura vi entra in contatto,
come testimoniato dal ciclista di 17 anni.

La Ruggeri ha avuto la titolarità delle indagini di tutti e tre i casi, due archiviati come suicidi uno come omicidio da rissa.
Ricordiamo che la consistentissima pista Lopav-Mapello con tanto
di "Allah mi perdoni ma non l'ho uccisa io" e "Brutte notizie hanno fermato un mio operaio alla frontiera",nonchè la possibilità che il corpo di Yara sia stato conservato li e solo quando qualcuno inizia a chiedere di buttare giu i manufatti questo corpo ricompare;
viene totalmente esclusa dalla vicenda.

Ancora c'è da domandarsi perchè.


TommyS. ha detto...

Paolo A

Mi riaggancio alla questione di quei 525/532 campioni biologici (tamponi buccali) secondo me lasciati, appositamente, a prendere polvere in qualche "armadio", per fare una riflessione sulla questione delle dichiarazioni di Buzzi.

Credo che in pochi abbiano cercato veramente di darsi una spiegazione in merito a quelle improvvide dichiarazioni rilasciate a Sturlese Tosi, prontamente smentite da Previderè e dalla Procura di Bergamo.

A mio parere le spiegazioni possono essere unicamente due.

- o Buzzi è una persona inaffidabile ed unicamente smaniosa di fama mediatica tanto da dover rilasciare quell'intervista magari perché sollecitato in modo subdolo da qualcuno

- o Buzzi ha detto quello di cui realmente era a conoscenza in quel preciso momento

In merito alla prima ipotesi ho forti dubbi. Sebbene la carriera accademica in Italia segua logiche e dinamiche che nulla hanno a che fare con i meriti scientifici, chi raggiunge la posizione di Buzzi perlomeno è abile a destreggiarsi diplomaticamente, badando bene a non esporsi dove c'è il rischio di fare figuracce davanti al mondo esterno alla propria facoltà.

La seconda ipotesi è per me invece più realistica. Sappiamo però che perlomeno a partire dalla fine del 2013, Previderè era perfettamente a conoscenza che, a parte sette reperti piliferi tra quelli repertati e non riconducibili ad alcun soggetto noto, tutti gli altri capelli/peli umani erano ascrivibili alla vittima e non al presunto Ignoto1. L'aveva quasi sicuramente scoperto quando, dopo aver confrontato gli aplotipi mitocondriali con quello di riferimento (all'epoca quello presunto di Ignoto1) fornitogli dal PM e contenuto nella relazione di Giardina, si era meravigliato di come a fronte di quasi un centinaio di reperti solamente sette, quasi tutti differente tra di loro, non erano riconducibili al fantomatico Ignoto1. Possibile che non vi fossero, se non al massimo due, capelli di Yara?

Non sappiamo quanto tempo sia passato dall'assegnazione dell'incarico (febbraio 2013) a quando, probabilmente insistendo non poco, abbia ricevuto dalla Procura la diafisi femorale della vittima al fine di estrarne il mtDNA e togliersi qualsiasi dubbio. Ma sicuramente a dicembre 2013 aveva già scoperto l'arcano, cioè l'errore commesso da Lago nonché l'errore indotto di Giardina (secondo me tenuto all'oscuro di tutto sino all'arresto di Bossetti).

Ma allora viene da supporre che le informazioni in possesso di Buzzi al 25 giugno 2014, data dell'intervista, fossero quelle iniziali trasmessegli da Previderè durante il corso dell'incarico e prima della scoperta, vecchie quindi di circa un anno. Cioè che non fosse in alcun modo al corrente dei successivi sviluppi. E questo significa solamente che da un certo punto in avanti l'incarico affidato a Previderè è stato coperto dal massimo segreto istruttorio mentre prima questo vincolo alla riservatezza non era così stringente.

Comprendo la volontà di non voler far trapelare il clamoroso errore (ammesso di errore si tratti) compiuto da Lago, ma non è che questo livello di segretezza non fosse dovuto a qualcosa di altro decisamente più serio?

Se si considera inoltre che l'analisi del DNA nucleare dei 525/532 non è stata affidata nè al RIS di Parma né alla Scientifica di Roma, bensì ad un consulente esterno con costi sicuramente superiori, i cattivi pensieri assumono connotati più realistici.

TommyS. ha detto...

Max Sempliciotto

L'articolo di Sulas ha sicuramente il pregio di raccontare quella parte di udienza che i soliti giornali che seguono il caso hanno accuratamente omesso.

Si sapeva che aveva testimoniato l'archeologo, ma non era stato detto niente in merito al perché era stato chiamato ed a cosa aveva dichiarato. Di per se quanto riportato da Sulas assume poca valenza ma è comunque suggestivo. Importante, per dare valore ai sospetti, sarebbe che la difesa abbia indiiduato un luogo del centro commericiale (per come era in quelle fasi di cantiere) dove il corpo di Yara dopo la sua morte (e perché non anche Sarbjit durante una sua possibile prigionia?), avrebbe potuto essere rimasto. Un luogo che per caratteristiche poteva permettere quei fenomeni trasformativi del cadavere (importante la possibile presenza di metalli in polvere o sferule per favorire la corificazione) impossibili all'aria aperta del campo di Chignolo.

Quanto al 17nne, già si sapeva che era uno dei testimoni che forse avevano visto Yara quella sera fuori dalla palestra, ma quanto riportato da Sulas si discosta (e se ne capisce chiaramente il motivo) da quanto ha voluto farci sapere l'Eco che invece ha riferito non del 26/11 bensì di altro periodo per l'avvistamento.

Anonimo ha detto...

TommyS ha detto:

- o Buzzi ha detto quello di cui realmente era a conoscenza in quel preciso momento

Questo può voler dire una cosa sola: che il mtdna di ignoto1 è stato estratto identificato ma non appartenete a Bossetti. ne consegue che la traccia ignoto1 non è a lui attribuibile.

camaron

Vanna ha detto...

Tommys, estrapolo dal tuo di oggi alle ore 11,31 : “ Comprendo la volontà di non voler far trapelare il clamoroso errore (ammesso di errore si tratti) compiuto da Lago, ma non è che questo livello di segretezza non fosse dovuto a qualcosa di altro decisamente più serio?”
Difatti, si poteva “manipolare” in altro modo il tutto per non far trapelare l’errore, nessuno se ne sarebbe accorto, forse, se non avessero fatto quel polverone di dna, corna, cremazioni, furgoni e manette, sconsiderate ma comode, e salotti televisivi illuminati.
Pleiades, c’entra la droga, eccome, c’entrano anche il sistema costruttivo e quello dei rifiuti tossici con i loro agganci nella politica e nella gestione di danaro sporco.
Fin qui nulla di strano,si fa per dire, e molti grandi e piccoli ci campano e tutti sanno.
Quindi, c’è, deve esserci, qualcosa di più serio dietro la tessitura del fatto, a partire dal rientro di Fikri che poteva passare come assassino perché straniero, mentre al contrario si preferisce un autoctono così da dare più forza al fatto omicidiario che doveva sembrare opera di istinto sessuale di un normale padre di una famiglia da mettere in discussione per dare maggiore forza alla morte della ragazza.
Il colpevole è stato ben costruito e, chi si è inserito di soppiatto in quei laboratori per alterare, sapeva il fatto suo, a questi avvocati laboriosi e onesti sta il merito che non si fermano e stanno scavando in altri casi oscuri, chissà che non ripeschino il caso della tredicenne Piovanelli.
Intanto dovrebbero cominciare a interpretare il filo rosso delle coincidenze che lega la ragazza indiana, il ragazzo centroamericano, il Gambirasio suicidato, Yara-Sarah e la vicinanza delle loro geografie, dei loro ritrovamenti, degli accanimenti verso colpevoli non provati e condanne e processi discutibili.
Ripeto: l’Italia va alla deriva, il canotto Bossetti serve per distrarre il popolo.

Dudu' ha detto...

Ben detto Vanna,
Condivido appieno.
Scrivi : " ..Comprendo la volontà di non voler far trapelare il clamoroso errore (ammesso di errore si tratti) compiuto da Lago.."

Io sono sempre più convinta che di errore non si trattò

-la pm il 22 settembre 2011 diede mandato/incarico al colonello Lago di somatizzare la traccia ignoto 1 e ricavarne il mtDNA PRESSO UNA STRUTTURA PRIVATA, (invece di rivolgersi al racis di Roma che ha tutti gli strumenti per operare queste analisi),Lago si rivolse alla struttura privata dell'Università di Firenze la quale trasse conclusione che nela traccia c'era il dna di ignoto 1 ,un mtDna femminile e 1 mtDna sconosciuto perciò già da queste analisi era chiaro che ignoto1 era privo di mtdna(ripeto:22 settembre 2011 venne dato l'incarico a quel di Firenze)

Previderė avrebbe solo l'onore di averlo reso pubblico nel gennaio '14 ?

-a luglio 2012 la pm incarica tor vergata di comparare 532 mtdna

-la pm avrebbe consegnato -i mtdna - dei 532 individui a Giardina

-Giardina richiede a Lago i dati mtdna di ignoto 1 per la comparazione e gli viene consegnato un foglio(non le provette) con i dati appartenenti(immagino fosse così scritto) a ignoto 1

Ma, c'è un MA grande come una casa,Lago "avrebbe" dovuto sapere che di ignoto1 non c'era il mitocondrial

Ma se è vero che Giardina avrebbe avuto i mitocondriali già belli che pronti dalla Ruggeri, CHI FU COLUI CHE LI ESTRASSE ?

E, SE Lago era di già a conoscenza che non c'era il mitocondriale di ignoto1,perchè diede il mitocondriale di una traccia pura di Yara nel luglio 2012 a Giardina?

(cosi Giardina testimoniò il 19 nov '15 in aula : " «Oggi - precisa - sappiamo che quella traccia conteneva soltanto il Dna mitocondriale della vittima. Allora non sapevamo che si trattava di una traccia singola che non conteneva dati genetici del’assassino». )

Perchè fu estromesso il racis di Roma da questa indagine ?

Fonte : http://newsitaliane.it/2016/omicidio-yara-gambirasio-processo-non-chiarisce-dubbi-36592?refresh_ce

http://www.ilgiorno.it/bergamo/bossetti-yara-processo-1.1498548

Paolo A ha detto...

Per TommyS

Hai detto:"Sappiamo però che perlomeno a partire dalla fine del 2013, Previderè era perfettamente a conoscenza che, a parte sette reperti piliferi tra quelli repertati e non riconducibili ad alcun soggetto noto, tutti gli altri capelli/peli umani erano ascrivibili alla vittima e non al presunto Ignoto1."

Se Previderè era a conoscenza del mitocondriale di Yara, allora di chi era il mitocondriale di Ignoto1, è mai possibile che esperti universitari abbiano usato due profili mitocondriali identici senza accorgersene. Come poteva discriminare tra i reperti piliferi di Yara e dei suoi familiari con quelli di estranei, se il mitocondriale di Yara era scambiato per quello di IgnotoX. Se ci pensi bene la cosa è poco credibile.

Inoltre lo stesso ragionamento si può fare con il DNA mitocondriale in mano a Giardina, se in base a quello che ci dicono il profilo mitocondriale era misto, a Giardina avrebbero dovuto trasmettere entrambi i due DNA, o meglio i risultati dell'analisi di quella traccia e Giardina avrebbe dovuto ottenere lui il profilo mitocondriale di Yara e di IgnotoX contenuti, confrontandola con quello di Yara o dei familiari.
A questo punto la domanda sorge spontanea: ma non era Giardina ad occuparsi della parte mitocondriale? E' mai possibile che si sia "accontentato" del solo DNA mitocondriale del presunto assassino, o meglio i risultati delle analisi, e non abbia chiesto i risultati completi della traccia. A me pare poco credibile anche questo passaggio.

Vanna ha detto...

Dudù, grazie per la risposta, la frase che riporti: Scrivi : " ..Comprendo la volontà di non voler far trapelare il clamoroso errore (ammesso di errore si tratti) compiuto da Lago.." e che continua: "ma non è che questo livello di segretezza non fosse dovuto a qualcosa di altro decisamente più serio?"
L'ha scritta TommyS ed io la condivido pienamente e sono convinta anche io che non fu un errore, visto come sta andando.
La tua seguente: " Ma se è vero che Giardina avrebbe avuto i mitocondriali già belli che pronti dalla Ruggeri, CHI FU COLUI CHE LI ESTRASSE ?"
Mi permette di capire che la Ruggeri diede i mtcondriali a Giardina, condivido il tuo dubbio e ne aggiungo un altro: perché certi risultati sono stati passati da una giudice? Quali risultati erano?
Quanti passaggi sono stati eseguiti per rendere l'analisi ancora di più ingarbugliata?

Paolo A ha detto...

Per Dudù
Se nella traccia 31g20 c'erano due DNA nucleari e 2 mitocondriali, non è più probabile, o quasi certo direi, che se un DNA nucleare e un mitocondriale appartenevano ad Yara, per logica gli altri due DNA, nucleare e mitocondriale, appartengono al medesimo soggetto, quindi se non c'è il DNA mitocondriale di Bossetti, anche il nucleare non è di Bossetti, perciò quest'ultimo non è Ignoto1.

Per me è chiaro

Ps: Qualcuno sa dove posso trovare la relazione RIS sulle tracce biologiche e specialmente quale è la data di quella relazione.

TommyS. ha detto...

Dudù

Solamente per fare chiarezza.

Gli unici ad analizzare il DNA dalle tracce biologiche, cioé ad estrarlo, amplificarlo/sequenziarlo e tipizzarlo (il passaggio finale che permette di arrivare al genotipo nucleare ed agli aplotipi Y e mitocondriali) sono stati i Carabinieri del RIS di Parma ed il col. Lago in qualità di consulente del PM.

La Scientifica della Polizia ha analizzato i DNA dei soggetti individuati tra i frequentatori/soci della discoteca (molto pochi in realtà se confrontati con tutti gli iscritti), trovando in Damiano Guerinoni il soggetto che condivideva l'aplotipo Y con Ignoto1 ed il cui genotipo nucleare autosomico era simile. Da quel punto hanno analizzato i DNA delle famiglie Guerinoni arrivando a Pierpaolo ed infine a Giuseppe.

Ufficialmente non hanno analizzato il DNA nucleare dei 525/532 soggetti individuati in prima battuta durante la ricerca della madre di Ignoto1. Sarà vero? Personalmente ci credo anche perché sospetto che qualcuno abbia fatto sì che questo non venisse fatto. Successivamente devono avere analizzato il DNA nucleare di parte dei succesivi 1400 soggetti individuati (durante la conferenza stampa il PM dichiarò che la POlizia avrebbe ancora dovuto analizzare molti campioni biologici).

Chi ha estratto ed analizzato il mtDNA dei 525 soggetti tra i quali vi era anche Ester Arzuffi? Certamente Giardina, anche perché non avrebbe alcun significato affidare ad un laboratorio esterno la semplice comparazione di stringhe alfanumeriche (aplotipi mitocondriali). Ma siccome si era alla ricerca della madre di Ignoto1 avrà sicuramente chiesto o di poter estrarre ed analizzare il mtDNA dalle tracce o perlomeno di poter disporre dell'aplotipo (semplice stringa di valori alfanumerici) di Ignoto1. La prima cosa sappiamo che è stata affidata a Lago e svolta presso l'Università di Firenze. Per cui gli è stata semplicemente trasmessa da Lago la stringa:

16129A, 16223T, 16304C, 16391A, 73G, 189G, 199C, 204C, 250C, 263G, 315.1C

con la dicitura "aplotipo mitocondriale di Ignoto1" e lui l'ha confrontata con quelle degli aplotipi mitocondriali da lui determinati per i 525.

Dall'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano il 29 gennaio 2015 si capisce benissimo la sua inc....tura ed il fatto che fosse totalmente all'oscuro dei progressi successivi alla sua consulenza, cioé quelli fatti da Previderè. E così a processo ha potuto ribadire che per lui il profilo mitocondriale non era misto ma vi era solamente quello di Yara (ma nel 2012 lui era convinto, glielo aveva detto Lago, che fosse di Ignoto1).

Dudu' ha detto...

Carissima Vanna,
pasticci e cose poco chiare e come dice bene Paolo A ora si gioca con le tre carte o i tre bicchierini? ne alzi uno convinto che la pallina stia lí e oplá forse é di là,ma quello che vediamo noi è che si gioca con la vita delle persone, non con palline.
Si parla di 18000 analisi e poi si scopre che non sono stati sentiti tutti i presenti in palestra la sera della scomparsa,5.000 camioncini ma se non era la Polynt consegnare i video manco quelli avevano e Denti ne ha aggiunti sette, hanno cercato la bimba in Friuli e Svizzera e ce l'avevano-contro ogni evidenza futura -sotto il naso. Cara Vanna, quando 5 anni fà ,ancor prima di trovare la bimba avevano iniziato prelevare 2.700 dna,spero ricordarmi correttamente la cifra , mi chiesi che razza di approccio investigativo fosse e mi risposi che se stavano agendo così era perchè avevano una traccia di Yara mista ad altri soggetti trovata in palestra/ nei pressi/nel cantiere in costruzione, altrimenti non aveva senso quello che stavano facendo in quanto non si sapeva se era scappata di casa,rapita o altro. Una pista d'indagine non c'è mai stata realmente,solo il caos e forse un furgone che nel frattempo se la dava a gambe levate,questo fino marzo '13.

TommyS
grazie per la chiarezza. Nutro dei dubbi,il mitocondriale lo consegna Lago a Giardina ?il ris a Parma non fa il mitocondrial diceva Capra quindi a Giardina è forse stata consegnata una provetta replicata ? Lui dice nella frase che ho riportato sopra contenente solo dna mitocondriale di YarA,ma effettivamente lascia spazio a dubbi,in quanto in tutte le sue dichiarazioni non viene mai menzionato il riferimento fosse 31G20/19 o una unica soluzione/replica o dati. Leggendo anche questo articolo :

http://www.askanews.it/regioni/lombardia/yara-genetista-inutili-ma-doverose-analisi-su-dna-mitocondriale_711664948.htm

non si spiega la faccenda di cercare un parente per le ragioni che hai espresso precedentemente ,dubbi che sono anche miei.

Lago avrebbe dovuto essere al corrente che l'Università di Firenze non l'aveva trovato il mtdna di ignoto 1 ,se non lo hanno trovato (nei dati? non credo,forse più plausibile in una provetta proveniente dal ris che la estrasse dalle tracce).
Il mitocondriale non c'e lo poteva avere ris e polizia scentifica (altrimenti perchè rivolgersi a Firenze? Solo per somatizzare? E avrebbero potuto con i soli dati? Scusa le troppe domande,forse me ne sto ponendo troppe dirai, ma qualcosa non torna)
C'è qualcosa di non detto forse?

Rimane che Giardina afferma che ad inizio 2013 non si sapeva ancora com'era composta la traccia,non è strano?

Se dopo aver ragionato su tutto ciò si vå rileggere l'articolo apparso a genn 2015 in cui vennero rivelate le maggiori incongruenze da Previderè,qui un facsimile
http://m.tiscali.it/content/notizie/articoli/cronaca/15/01/27/yara-bossetti-perizia-dna.html?redirect=true

sembra quasi una caccia all'errore tutta la faccenda

Dudu' ha detto...

TommyS
In alcuni punti ho esposto malamente alcune frasi
Qui ho scritto 《 ..ma effettivamente lascia spazio a dubbi,in quanto in tutte le sue dichiarazioni non viene mai menzionato il riferimento fosse 31G20/19 o una unica soluzione/replica o dati.》
riferendomi ad eventuali nomi sulle provette,non che abbia estratto Giardina dna dalle tracce.

Paolo A
Premetto che non ho contezza sulla reale presenza del nucleare di Yara nella traccia,di certo sembra esserci il suo mitockndriale.
Anche Capra e Gino hanno affermato che dna ignoto1 e Bossetti è perfettamente sovrapponibile,tale affermazione sembra escludere possa essere di soggetto diverso,ma io non dimentico l'affermazione di Gentile e Staiti:traccia sorprendentemente abbondantemente cellullarizzata, fà troppo a pugni con un corpo abbandonato per tre mesi alle intemperie,ma farebbe a pugni ancora di più -se- in quella traccia non ci fosse il nucleare di Yara.
E se il mitocondriale sconosciuto corrispondesse al dna fornito dal kit?(la replica di un dna viene avviata con la Rna e,una volta completata la sequenza,deve essere ripulita da tracce mitocondriali nel sottofondo ma da quanto ho capito non eliminabili completamente.) Come dice anche TommyS,perchè non hanno fatto ricerche/comparazioni con il mtdna sconosciuto se per Lago era leggibile . Nell'ultimo round di consegna raw data ho capito che Staiti e Gentile hanno presentato degli approfondimenti(avvenuti prima della consegna) e Salvagni si è rifiutato di interrogarli dicendo in aula che non sono credibili,al punto che la pm ha fatto richiesta di verbali d'udienza per una eventuale querela. Manca la limpidezza sulle analisi,,o il giudice fà un atto di fede(costituzionale?) o si da avvio ad approfondimenti richiesti dalla difesa, per ora Capra sta analizzando una traccia,vedremo che esce.

Perchè la procura si è sempre opposta ad approfondimenti e ancora oggi davanti ai giudici , addirittura Portera fa leva su ulteriri costi. Se ci fossero gazzabugli a monte non se ne viene a capo.
10.000.000 ( €) di incertezze, non c'è la prova che Bossetti fosse in quel campo e non c'è l'arma. Ha ragione Bruno,Bossetti libero.
È stata presa in giro un'intera istituzione,un intero Stato, un tribunale e un imputato dicendo che c'era ancora materiale per rifare le analisi.

TommyS. ha detto...

Dudù

Lago consegnò a Giardina unicamente un stringa alfanumerica e cioè un aplotipo mitocondriale (quello che ho riportato nel commento precedente) affermando fosse quello di Ignoto1. Nessuna provetta, nessun materiale biologico, solo numeri e lettere. Ma a Giardina era sufficiente in quanto aveva il compito di determinare l'aplotipo mitocondriale dei 525 soggetti partendo dai tamponi buccali che gli erano stati trasmessi (credo dalla Polizia) arrivando quindi ad altrettante stringhe alfanumeriche da confrontare con quella di riferimento (questo confronto di numeri lo potrebbe fare chiunque).

Quando Giardina consegnò al PM la sua relazione, dove era scritto che nessun confronto aveva dato esito positivo (per lui con il mtDNA di Ignoto1 in realtà con quello di Yara, segno che tra i 525 non vi era nessuno imparentato per linea materna con la vittima), il suo lavoro finì e, credo, venne tenuto all'oscuro di tutto quello che seguì.

Bisognerebbe far esaminare ad un genetista (e spero Capra abbia potuto farlo) gli elettroferogrammi del sequenziamento del mtDNA estratto dalla 31G20 per vedere se effettivamente si trattava di un profilo misto. Secondo Previderè il contribuente minoritario non era di facile lettura mentre per Lago fu possibile determinarne l'aplotipo. Questo perché viene anche il sospetto che il contribuente minoritario sia saltato fuori solamente in un secondo tempo.

Dudu' ha detto...

Ok,grazie TommyS,
concordo su ulteriori studi del mitocondrial sconosciuto

Dudu' ha detto...

Correggo
Sul mtDna estratto

Wolf ha detto...

Yara, sospesa l'udienza: il custode della palestra rischia un'accusa
"E' una persona che sicuramente sa qualcosa, non vuole e non ha voluto dirlo - ha detto uno dei legali di Bossetti -. Strano che avesse paura, perché allora la ragazza non era ancora stata ritrovata".
http://rlu.ru/KOLc

Bruno ha detto...

Occorrerebbe sapere di più chi è questo custode della palestra, è incensurato ? frequentazioni?, gli è stato fatto il prelievo del DNA ?

Wolf ha detto...

Il custode era stato torchiato già all'inizio delle indagini.
Secondo l'avvocato dei Gambirasio gli avevano prelevato pure i dna
Quarto Grado di ieri, Dal minuto 1.59.40
http://www.video.mediaset.it/video/quarto_grado/full/venerdi-18-marzo_603159.html

Particolare interessante:
il suo furgone ripreso dalla telecamera della Polynt incrocia quello attribuito a Bossetti
http://savepic.ru/9106911.png
Come pure nella prima deposizione messa a verbale diceva di trovarsi in casa a quell'ora.

thetupacshow ha detto...

Scrivo qui quello che ho saputo da fonti affidabili:
Il custode si chiama Valter Brembilla, è cicciottello con pizzetto e barbetta (proprio come aveva detto il fratello di Yara, ricordate?), un furgone del tutto identico al suo (come aveva detto tempo fa un utente qui sul blog) è stato immortalato dalle telecamere della ditta Polynt in via Caduti dell'Aeronautica proprio mentre incrociava un Daily chiaro poi rivelatosi NON di Bossetti perché più corto di passo. In questo caso l'identificazione del furgone sarebbe più attendibile in quanto lo stesso presenta vistosi adesivi sulle fiancate con il logo e le scritte del centro. Ove fosse definitivamente accertata quella prevenza (ricordiamoci che l'ora era appena poco dopo le 18:35) il custode dovrebbe giustificare un passaggio di cui non aveva fatto menzione a suo tempo.
Foto furgone e ripresa Polynt: http://savepic.ru/9087238.jpg

Brembilla ha dovuto precisare che alcune cose dette nell'immediatezza dei fatti (tipo che era rimasto a casa dalle 17.40 alle 19.00) sono andati in maniera diversa da come li aveva raccontati fino ad oggi, nel senso che è vero che si era assentato quella sera ed era stato in diversi posti, sempre però lì in zona Brembate di Sopra. Ha giustificato alcune sue inesattezze (solo 4-5 versioni diverse...) col fatto che essendo lui il custode del Centro Sportivo temeva per il proprio posto di lavoro e che poter essere in qualche modo sospettato di qualcosa pur essendo lui estraneo alla vicenda. Fatto sta ed è che risulta una sua telefonata intorno alle 18:18 effettuata in luogo diverso dalla palestra e, inoltre, il Brembilla ha dovuto riconoscere che era proprio il suo il furgone inquadrato dalle telecamere di Via dei Caduti intorno alle 18:35 di quella fatidica sera e che va a parcheggiarsi davanti alla palestra due minuti dopo! Ha oltretutto affermato che il DNA gli è stato prelevato solo nel 2014 e che percorreva quella via dove è stato ripreso dalla Polynt solo per andare in discarica...

"Visto che siamo in vena di sincerità e abbiamo capito quanto essa sia importante, ah dica un po' cosa teneva nel suo telefono" fa ad un certo punto - verso fine udienza - Camporini (Salvagni era assente).
Sguardo imbarazzato e smorfia tra il sorridente e l'ammiccante di Brembilla.
"Sì, dai," prosegue Camporini impertinente, "ci dica quali filmati teneva nel suo telefonino anche quel giorno!"
Risposta incerta del signor Brembilla:
"Beh, quello che tengono un po' tutti quanti..."
Il Camporini: "ma cosa, esattamente, forse filmini porno???"
"MI OPPONGO, MI OPPONGO! NON È PERTINENTE!!! Il signore è un teste non un imputato!" fa il pm Ruggeri.
Comunque fa il Campo:
"È PERTINENTE, È PERTINENTE PERCHÉ DOBBIAMO SAPERNE DI PIÙ TUTTI SU QUESTA VICENDA (riferito all'intero processo)."
Ancora opposizione della Signora Pubblico Ministero e intervento della Presidente Bertoja.
Rapida riflessione e infine: Opposizione accolta, il signore può non rispondere, non è un imputato ma un semplice teste.
E Camporini, a voce neanche tanto bassa e piuttosto decisa: "Per ora, per ora..."
E IL CIELO S'È SPACCATO IN DUE.

Consiglio questo articolo:
http://www.bergamonews.it/2016/03/19/processo-bossetti-custode-mezzanotte-cercammo-yara-palestra/218768/

Vanna ha detto...

Dudù riporto le tue seguenti che condivido:
“Perchè la procura si è sempre opposta ad approfondimenti e ancora oggi davanti ai giudici , addirittura Portera fa leva su ulteriori costi. “
Dopo tutto lo spreco che c’è stato cosa importa al Portera di ulteriori costi?
Ancora non ho capito quale è il suo ruolo.
O forse gli interessa che non si facciano ulteriori esami, perché?
“: “ Sembra quasi una caccia all'errore tutta la faccenda” Difatti, si fanno le analisi, si spostano strisce, numeri, provette, si costruisce il colpevole, lo si accusa e si ricomincia per trovare l’errore, intanto il colpevole è sempre lì.
Bene gli avvocati stanno lavorando con grande scrupolo, qualcuno comincia ad essere in difficoltà.

Vanna ha detto...

Wolf riferisce che l'avvocato dei Gambirasio ha detto:
"Il custode era stato torchiato già all'inizio delle indagini e che gli avevano prelevato pure i dna".
E questa è una garanzia?
Ma come lavorano quei dei Gambirasio?
Gli basta poco per non cercare la verità, tanto c'è il colpevole ben confezionato, meglio lasciarlo lì eh, mica indagare a fondo sulla palestra e il suo ambientino!

Wolf ha detto...

thetupacshow ha detto


Il custode si chiama Valter Brembilla, è cicciottello con pizzetto e barbetta (proprio come aveva detto il fratello di Yara

Una riflessione:
Se questo uomo fosse quello che pedinava Yara è possibile che la ragazza non conosceva di vista il custode della palestra?


Wolf ha detto...

Pure L'ex datore di lavoro di Mohamed Fikri, il veneto Roberto Benozzo aveva il pizzetto. Però non sembra cicciotello.
http://www.bergamonews.it/2013/04/15/io-e-fikri-sempre-insiemedi-yara-non-abbiamovisto-o-sentito-nulla/173380/


Per Vanna, sono pienamente d'accordo con te.
È parecchio evidente che i legali dei Gambirasio reggono la coda alla Ruggeri.

Bruno ha detto...

Ma questa pm. Letizia Ruggeri, lavora per trovare la verità o solo per far condannare uno qualsiasi in questo caso Bossetti. Veramente strana tutta la storia di questo custode, anche lui voleva salvarsi il posto di lavoro? o trovare Yara. Altri tempi si diceva, : quì gatta ci cova.
Il suo furgone passa in quella fatidica ora vicino alla palestra, sarà stato di turno il giorno? o forse era libero. Ma come è possibile che la pm. voglia arginare le domande di Camporini verso Brembilla. Riguardo al DNA di Brembilla, analizzato secondo gli avvocati dei Gambirasio, è possibile che allora in quel tutto l'apparato terrrestre, navale e contraerea aveva nel mirino Bossetti, e dunque potrebbero essere indotti in un errore di valutazione, ritenendo oramai l'assassino individuato nel povero Cristo Bossetti. Mezza Italia si chiede con quanti chiodi è stato crocifisso Bossetti. Bossetti Libero.

thetupacshow ha detto...

Consiglio di guardare questi brevi video:
1- https://www.facebook.com/alex.velis.58/videos/1282820225067897/

2- https://www.facebook.com/alex.velis.58/videos/1283218445028075

Articolo interessantissimo, potrebbe essere fondamentale:
http://www.bergamonews.it/2011/01/24/il-giovane-testimone-yara-gambirasio-uscita-dal-centro-sportivosvoltando-verso-casa/141106/

Vorrei far notare che da oggi la signorina Silvia Brena non è più parte dello staff della polisportiva Brembate Sopra, solo una coincidenza?
http://www.ritmicabrembatesopra.it/staff.html

Vanna ha detto...

thetupacshow,
grazie per aver postato informazioni interessanti e non solo...
C'è una nuova istitutrice nel centro sportivo, è Keba Gambirasio mentre la Brena lavora altrove...
La cosa mi fa pensare non poco...la palestra e quello che gira intorno mi piacciono sempre meno.
Bravi questi avvocati!

Anonimo ha detto...

Interessante ed imparziale questo articolo di cronaca criminale:
http://cronacacriminale.tgcom24.it/2016/03/20/bossetti-in-croce-per-le-frasi-sul-padre-di-yara-ma-chi-indagava-aveva-pensato-la-stessa-cosa/

Alex

Dudu' ha detto...

Paolo A
Ho trovato la risposta che cercavo,grazie ai link di thetupacshow ( grazie :-) )

In qusto link https://www.facebook.com/alex.velis.58/videos/1283218445028075
Cerca il post del 6 ottobre alle 22.20 circa
C'è un'intervista a Capra /matrix
Capra spiega cosa c'era nella traccia 31G20,dice chiaramente che il dna di Yara era degradato mentre quello di ignoto 1 fresco abb cellullarizzato,perciò deposti in due spazi temporali differenti...
non c'é scampo..

Dudu' ha detto...

Paolo A
Questo l'indirizzo del post

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1187329207950333&id=100000197963646&_ft_=top_level_post_id.1187329207950333%3Atl_objid.1187329207950333%3Athid.100000197963646%3A306061129499414%3A54%3A1420099200%3A1451635199%3A7079824533300670522&__tn__=C

Paolo A ha detto...

Per Dudù

Conosco il video con Capra, che da spiegazioni più che convincenti, purtroppo se non verrà fatta una perizia super partes da parte della corte, di questo guazzabuglio non se ne verrà a capo.

La difesa deve insistere e chiedere che la corte ordini accertamenti peritali su diversi aspetti: DNA, perizia necroscopica, celle telefoniche, filmati, furgone, solo allora potrà emettere una sentenza al di là di ogni ragionevole dubbio.

Luca Cheli ha detto...

Sì però si spera che si decidano a chiederle prima della fine del processo queste perizie.

Io ad oggi non ho ben capito se almeno una di esse è stata ufficialmente richiesta.

Bruno ha detto...

Dopo un anno che si parlava del pizzetto di Bossetti (anche se non era cicciotello, anzi il contrario, ne viene fuori che il custode della palestra è ancora cicciotello e con il pizzetto. Comunque sia Bossetti Libero, almeno per Pasqua, poi si vedrà.

Rumpole ha detto...

@Luca Cheli: “non sei abbastanza colpevole da mandarti in prigione, ma lo sei abbastanza da farti pagare dei soldi ...”
E' la conseguenza logica del diverso standard di prova, ed aiuterebbe, col marcare la differenza, a irrobustire quello più elevato del processo penale, che rimane sempre un po' malaticcio. Ci sono ancora troppe sentenze penali che poggiano una condanna su dei “verosimilmente”e “probabilmente”. La mia opinione è che la costituzione di parte civile, anche con tutte le sue implicazioni emotive, trasformi due sistemi concettualmente separati in un sistema di vasi comunicanti dai confini perennemente incerti, ed in ultima analisi evanescenti.
Anche nel nostro sistema è possibile svolgere l'azione civile in sede propria, del tutto indipendentemente dal processo penale. Si tratterebbe di farne l'unica opzione. E' una soluzione empirica, che può sembrare contraddittoria in principio, ma nei fatti funzionare complessivamente meglio di sistemi che sulla carta sono più razionali e coerenti.
Invece, non è possibile vietare alla vittima del comportamento antisociale più grave, quello che si permette alla vittima di semplici comportamenti indisciplinati. La legge non può pretendere di riscrivere il mondo alla rovescia, in funzione delle sue esigenze, deve prenderlo com'è. Non sta né in cielo né in terra che s'io ti rigo la macchina per sbadataggine, tu mi possa far causa, se ti investo volontariamente e ti riduco in sedia a rotelle, no.

Unknown ha detto...


Sig. Michel COMBALUZIER, voglio anche ringraziarti su questo forum per tutto quello che hai fatto per me e la mia famiglia. Grazie a te abbiamo ritrovato il sorriso. Mio marito ed io non smetteremo mai di ringraziarvi per questo prestito di 60.000€ che ci avete concesso. Spero che anche gli altri candidati che mi leggeranno solleciteranno te. Ecco il suo indirizzo E-mail: pierrecombaluzier18@gmail.com

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