
Ho sempre abitato in montagna, ci ho lavorato, ci passavo ore felici e serene. Dopo l'incidente questo non è stato più possibile, ad eccezion fatta per lo sci. Ho iniziato a praticarlo prima con degli specifici ausili sulle stampelle e senza la protesi, era un vera impresa. Poi la ricerca ha permesso l'utilizzo di materiali più performanti per le protesi e ho potuto così lasciare le stampelle e sciare direttamente con la protesi. Un successo sia per la minor stanchezza che per la propria dignità.
Ora voglio tornare a camminare in montagna, a praticarci dello sport. Da oltre un anno mi interesso al trekking e al trail (corsa sui sentieri di montagna). Ho deciso di creare un progetto sportivo (www.gambainspalla.altervista.org) che porti l'opinione pubblica a cambiare nei confronti della disabilità, che porti a capire che in buona parte dei casi l'aggravante della disabilità è il pregiudizio di chi ci circonda.
Ho coinvolto le isttituzioni in questo progetto e ho preso contatto con l'organizzazione di un endurance trail a cui volevo partecipare. Purtroppo per me quella gara è finita prima di iniziare. E' finita perché l'istituzione non ha tutelato il disabile a causa di un vuoto normativo. E' finita perché l'organizzazione della gara non può lasciarmi correre per mancanza di una normativa che regoli l'accesso del disabile a questo genere di specialità e che tuteli sia l'organizzazione che l'atleta disabile.
Con questa petizione voglio chiedere al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, all'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Comitato Paralimpico Italiano, alla Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali e alla UISP, di intervenire e regolamentare l'accesso di tale specialità alle persone disabili, accompagnate e non... aiutatemi e aiuterete tutti i disabili.
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