giovedì 23 ottobre 2014

Elena Ceste è morta, suo il cadavere trovato in un canale di scolo... questo è il momento del dolore e della sofferenza


Elena Ceste non tornerà mai più dai suoi quattro figli. Ora è ufficiale, suo è il cadavere trovato a un paio di chilometri da casa sua, in linea d'aria, da un cantoniere incaricato di ripulire i canali di scolo dalle erbacce. Elena dunque, come si temeva, è morta: e questo è il tempo del pianto, è il tempo di rammaricarsi e di pensare a quei quattro bambini che non rivedranno più la loro madre. Ora non è il tempo di dar sentenze, di sparare pregiudizi. Ci sarà un domani in cui i giornalisti faranno la fila e passeranno tutte le amiche che, come è naturale, non le manderanno a dire e punteranno l'indice contro qualcuno. Non mancherà un domani del genere perché c'è da star certi che i media non perderanno l'occasione e sui giornali e in televisione le domande, e le risposte, sulla sua scomparsa e sulla sua morte si riaccenderanno impietose. Tutti a chiedersi cosa le è capitato la mattina del 24 gennaio scorso e tutti pronti a dare i propri verdetti. In questo modo il caso, che in mancanza di un cadavere pareva destinato al declino, riprenderà vigore grazie alla possibilità di usare gli indizi in maniera personale.

Per il momento l'unica cosa sicura è che nulla si sa e che forse poco si riuscirà a scoprire, perché il cadavere, esposto alle intemperie per quasi dieci mesi, è stato "rovinato" anche dalla piccola ruspa dei cantonieri. Resta la speranza che l'autopsia riesca almeno a dirci in che modo è morta. Se strangolata, se pugnalata, se uccisa da un colpo di pistola, se affogata o se morta per cause naturali (freddo intenso ecc...). Solo dopo si potrà cercare di capire la dinamica del fatto. Fare ora delle ipotesi è altamente azzardato e sarebbe criminale portare l'opinione pubblica su una unica direzione... quella già più volte seguita in questi mesi. Quella che non si è mai persa di vista. 

Però ormai abbiamo esperienza e sappiamo che pur senza avere nulla in mano ci sarà chi si sentirà in obbligo di dirci le sue impressioni. Naturalmente generalizzate. Eppure tutti sappiamo che senza conoscere l'esito dell'autopsia nessuno, ora come ora, può dirci se Elena quel mattino è rimasta a casa ed è stato il marito al ritorno, dopo aver portato i bambini a scuola, ad ucciderla e a caricarla in auto per portarla in quel punto. Senza l'esito dell'autopsia nessuno può dirci se qualcuno aveva appuntamento con lei davanti alle scuole, in piazza o per strada. Se quel qualcuno, vedendo i bimbi portati dal padre, ha deciso di andare da lei per parlarle o, addirittura, per farla tacere per sempre. Senza l'esito dell'autopsia nessuno può dirci se si è allontanata da sola e, passando per sentieri sterrati e isolati, ha puntato i binari della ferrovia o il fiume Tanaro perché decisa a farla finita. Nessuno, senza sapere l'esito dell'autopsia (e forse neppure dopo l'autopsia si avranno certezze), si deve permettere di trattarci da dementi e per illuminare meglio i fari dei media, quelli che gli puntano addosso, buttare zizzania per convincerci che si tratta di un uxoricidio. Allo stesso modo nessuno deve convincerci che siamo di fronte a un omicidio messo in atto da terzi, a un incidente o a un suicidio.

Ora è il momento del pianto, delle preghiere, del dolore. E' il momento di pensare a quattro bambini orfani che amavano la madre e speravano di rivederla. Il resto verrà dopo. Anticiparlo significa fregarsene di chi soffre e stuprare la mente dell'italiano con una scrittura che ragiona solo in base al proprio tornaconto economico... 



1.002 commenti:

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Anonimo ha detto...

Anche io ho notato il particolare. Qualcuno dei dintorni ha mai denunciato la scomparsa di teli da serra?

Etrusco ha detto...

Ma questo telo, era sufficientemente grande per avvolgere un corpo? Dalle immagini mica tanto, al limite lo poteva coprire e forse manco totalmente. Ma un telo si può usare per proteggere le parti interne di una vettura se la si usa per qualche trasporto.

Massimo M ha detto...

A Mimosa
Per quanto attendibile possa essere la testimonianza di chi l'ha vista in giardino (che se non erro però individua colore degli abiti diversi da quelli ritrovati) non è che una persona, nella sua abitazione, non possa girovagare in giardino o che questi possa indiziare al fatto che stesse aspettando qualcuno. Non mi risulta, fra l'altro che stesse davanti al cancello bensì in giardino generico.

PINO ha detto...

La vicina di casa disse di averla vista "nel cortile di casa" (parole precise) ed indossava una maglietta leggera a mezze maniche ed un pantalone chiaro.
Quindi, abiti che una persona può indossare solo stando in casa, ed essere andata fuori per qualche istante, per motivi diversi, data la temperatura di quel giorno. Quelli che MB consegnò ai CC., non erano quelli che la moglie indossava, secondo la descrizione della vicina di casa. A chi attribuire l'incongruenza?
Pino

Massimo M ha detto...

Le incongruenze sono parecchie.
MB dichiara alle telecamere che gli occhiali li ha trovati dopo la denuncia, mentre la vicina di casa dichiara che MB gli parla anche degli occhiali molto prima. Fra le altre cose c'è una intervista dove MB dichiara di non aver visto gli occhiali vicino agli abiti. Oggettivamente sembrerebbe inverosimile non vedere gli occhiali a 30 cm. dagli abiti........manco a dire che c'è sterpaglia in quel punto.
Seconda incongruenza le calze. Nelle interviste MB non parla mai delle calze, non le nomina mai. Ai CC porta tutto tranne le calze in un secondo momento (le va a riprendere). E dove stavano? Perchè non porta tutto con se ma lascia calze e occhiali?
Non è assolutamente credibile! Ma proprio per niente!

Massimo M ha detto...

A PINO
Io direi che la testimonianza di chi dice di averla vista in cortile verso le 8:15 circa non è rilevante almeno nei termini in cui viene descritta. Ci dice solo che eventualmente EC era viva, dettaglio che fondamentalmente serve a poco visto che ci sono i figli a descrivere tale scenario.............e sono usciti di casa qualche minuto prima di quando la testimone dice di averla vista.
Cambia poco!
Diverso sarebbe stato, invece, una testimonianza che inquadrava EC in cortile con GIUBBOTTO, CAPPELLO, sciarpa e borsa...........per intenderci che avrebbe posto lo scenario dell'uscire di CASA.........cosa che una magliettina a maniche corte non pone............come hai giustamente rilevato.

PINO ha detto...

Massimo/m

Senza dimenticare che tutto lo scenario viene immaginato solo in base alla lunga narrazione dei fatti propinata da MB, senza che si siano trovati riscontri.
Dovremmo credergli?

Massimo M ha detto...

A Pino
Mah!

Giacomo ha detto...

Buonasera a tutti.

Ipotesi disgrazia.

La Ceste in un delirio psicologico, potrebbe essersi spogliata ed allontanata dall'abitazione vagando senza meta.
Improvvisamente, proprio perché svestita, il freddo pungente potrebbe averla chiamata alla realtà.
Resasi conto della sua condizione, cioè completamente nuda e lontana da casa, è corsa a nascondersi nel posto più vicino, ossia nel fosso ricoperto di frasche. Per sua sventura, sotto c'era acqua fangosa. In pochi minuti, vinta dal gelo, è svenuta scivolando in acqua finché è sopravvenuta la morte.

Tanti saluti a tutti.

Giacomo

Pamba ha detto...

Non tutto torna, e' vero, ma siamo sicuri che le contraddizioni di MB non siano dovute alle sue condizioni di stress, conseguente alla scomparsa improvvisa della moglie, allo choc delle rivelazioni notturne, a quel crescendo di informazioni sul mondo segreto della donna?

Nonostante tutto, continuo a non vedere Michele nella veste del freddo omicida ed occultatore, a maggiore ragione nei tempi ristretti rivisti in base alla cronologia di Mimosa.

E' sospetto per lui il luogo del deposito del cadavere così vicino alla sua abitazione?

per chi ancora non le avesse visualizzate, ecco le coordinate a) 44.806349, 8.159145 ; b) 44.8149186, 8.1552755

Non potrebbe essere stato scelto semplicemente da altre persone, provenienti dalla strada statale, perché luogo equivoco dove si appartavano prostitute o perché limitrofo ad altri luoghi (cava, centri commerciali) conosciuti dagli "amici" della donna?

Pamba

Ivana ha detto...

Nel caso si tratti di un uxoricidio NON premeditato (una delle ipotesi possibili), oppure soltanto di occultamento di un cadavere imprevisto (un'altra delle ipotesi possibili), che cosa scegliere velocemente per trasportare il corpo? La scelta di un telo verde (colore che meglio poteva mimetizzarsi con la vegetazione) sarebbe stata la scelta migliore possibile.
Pare che quel canale non venisse pulito da ben quindici anni, per cui è probabile che sia stato considerato un posto sicuro dove occultare il corpo; non era prevedibile, all'epoca, l'alluvione (avvenuta soprattutto in Liguria), dopo la quale è stata decisa la ripulitura di quel canale (che era completamente "abbandonato a sé stesso" da vari anni)...

Giacomo ha detto...

Buonasera a tutti.

Ipotesi disgrazia

La Ceste, in preda a delirio psicologico, potrebbe essersi svestita ed allontanata, vagando senza meta.
Di colpo il freddo pungente l'ha richiamata alla realtà. Resasi improvvisamente conto della sua condizione, cioè completamente nuda e lontana da casa, è corsa a nascondersi nel posto più vicino, ossia nel fosso ricoperto dalle frasche.
Per sua sventura il fosso era pieno di acqua fangosa. Vinta dal gelo potrebbe essere svenuta in pochi minuti, scivolando nell'acqua. Finché è sopravvenuta la morte.

Saluti a tutti

Giacomo

Anonimo ha detto...

Le mie impressioni su questa vicenda rimangono le stesse di quando ne parlammo in vecchi post. Ricordo che avevamo affrontato diverse ipotesi e che molte di queste non trovavano un filo logico stando a tutti gli elementi che conosciamo. Non voglio ripercorrere tutto, ma alcuni fatti sono piuttosto curiosi, come i vestiti tolti "a tappe" in maniera non caotica. Chissà se hanno calcolato quanto tempo avrebbe potuto impiegare Elena nello svestirsi in quel preciso modo. Avrebbe potuto premere il pulsante del cancello e fare tutto in quel lasso di tempo o sarebbe dovuta tornare indietro? Si parla sempre dei tempi di Michele, ma quelli di Elena quali sono? Curiosa poi questa follia e come si sono comportati i vari protagonisti. Elena passa da gravi momenti di perdita di lucidità(le voci nella testa solo la sera prima) a poter tranquillamente preparare la colazione e consumarla in famiglia. Pochi minuti e perde la testa di nuovo, esce e si spoglia come fosse ipnotizzata... E in questo terribile stato mentale i media divulgavano fatti personali che in teoria potevano aggravare lo stato psicologico della donna, e un marito si preoccupava "di questa cosa qui della vergogna"...
Un saluto a tutti e speriamo che si possa rendere giustizia ad Elena.
Kiba
P.s. ma questo fantomatico telo sarebbe poi stato cambiato da Michele o lo avrebbe lasciato cosi?

Ivana ha detto...

Riguardo al telo, credo che gli inquirenti cercheranno di verificare da quanto tempo manca quella parte di copertura nel giardino di casa Buoninconti...

Intanto pare confermato: Michele non ha nominato né un proprio legale di fiducia né un consulente per i vari rilievi di laboratorio...
http://www.lastampa.it/2014/10/28/edizioni/asti/lavvocato-di-michele-buoniconti-un-uomo-stanco-ma-si-sente-tranquillo-9e0z91Akgg32ZrLclgBpzL/pagina.html

Giacomo ha detto...

Ho notato che ognuno si tiene le sue convinzioni. Chi crede che Michele Buonincontri sia un uxoricida va avanti per la sua strada. Pochi prendono in esame l'ipotesi della disgrazia, che è la più plausibile.
Qui di veramente anomalo c'è il fatto che non sono riusciti a trovare un cadavere così vicino.
Penso che con la Ragusa sia successo un fatto analogo.
Solo che ancora non riescono a trovarla.
Yara tre mesi, la madre di Aosta un mese e mezzo, la Ceste otto mesi e tutti ritrovamenti fortuiti.
Il record è stato con Parolisi. Solo due o tre giorni per trovare la moglie. E meno male che il telefonista pensò bene a cautelarsi. Altrimenti è probabile che avrebbero dato l'ergastolo a lui. Ditemi voi Parolisi che chance aveva di salvarsi con "avvocati" che sanno solo succhiare le ruote delle procure e che credono che il telefonista sia coinvolto con la morte della Rea.
Dilettantismo ed incapacità allo stato puro.

Saluti a tutti

Giacomo

magica ha detto...

certo basta sapere come si sono incaponiti su indizi indicibili verso le imputate di avetrana , loro e gli altri personaggi irragionevoli .
ciao giacomo ..

Mimosa ha detto...

Questa è bella, brava Kiba a ricordartene! Hai detto: “Avrebbe potuto premere il pulsante del cancello e fare tutto in quel lasso di tempo o sarebbe dovuta tornare indietro?”.
Ricordo bene che ne abbiamo parlato.
Giusto, c’è di mezzo il tempo d’apertura e chiusura automatica del cancello, nemmeno un minuto, sia dal pulsante all’ingresso di casa (non dal cancello) sia dal telecomando dell’auto, che - a dire di Michele - era uno solo dei due che funzionava, l’altro con batteria scarica.
Andrò a rivedere quello che abbiamo scritto in merito.

‘Notte!
Mimosa

Ivana ha detto...

Credo che gli inquirenti, già da tempo ormai, abbiano chiesto a ognuno dei quattro figli com'era vestita la mamma quella particolare mattina...
Probabilmente anche gli zii e i nonni avranno posto domande specifiche ai bambini...
Se fossero emerse contraddizioni rispetto a quanto raccontato da Michele in merito, probabilmente sarebbero già uscite almeno determinate "indiscrezioni"...

Se quella mattina, al rientro di Michele a casa, fosse avvenuta una lite familiare, sarebbe stato possibile che i vicini non avvertissero le eventuali urla?
Michele ha parlato di "silenzio tombale"... Perché?
Se si fosse trattato di un uxoricidio premeditato, molto probabilmente Michele non avrebbe fatto alcuna confusione riguardo al ritrovamento dei vestiti e degli occhiali e, molto probabilmente, si sarebbe procurato da tempo un telo per il trasporto del corpo...
Vedremo che cosa emergerà dalle indagini riguardo a quella parte di copertura mancante in una serra del giardino di casa...


Pino, sul disagio avvertito da Elena c'è anche la testimonianza dell'insegnante di uncinetto a cui Elena ripeteva: "Sono sulla bocca di tutti; qualcuno che credevo amico mi ha tradito"... Parole ripetute anche ai genitori e alla sorella (se non ricordo male).
Inoltre Elena era dimagrita troppo, giungendo a pesare soltanto 45 kg.

Anonimo ha detto...

E se i bambini sono stati plagiati dal padre, con continue insinuazioni, che sono finite per essere accettate ed assimilate con facilità dato l'ascendente paterno?
Non date, facilmente per scontato, quello che scontato non è

Ivana ha detto...

Per Anonimo

Credo che le intercettazioni ambientali avrebbero, da tempo, evidenziato l'eventuale avvenuto "plagio"...
Credi che Michele non sia stato tenuto sotto controllo? Credi che, dopo la "scomparsa" di Elena, i dialoghi di Michele con i bambini non siano stati intercettati?
Sono quattro i bambini! Plagiati tutti e quattro? Nessuno di loro si sarebbe confidato con i nonni o con gli zii?
Nessuno di loro avrebbe manifestato un certo disagio?!

Stefania ha detto...

Sempre che Michele non sappia chi ha ucciso la moglie e non lo dica per vergogna ...

Stefania

Anonimo ha detto...

E chi può dire che MB sia stato sottoposto ad intercettazioni ambientali?
Tieni conto che gli inquirenti hanno sempre ritenuto MB fuori causa, almeno fino ad un mese fa.

Ivana ha detto...

Credo che le indagini si svolgano, generalmente, a 360 gradi senza escludere alcuna possibile ipotesi...
Ricordo che erano uscite indiscrezioni (mai smentite finora) proprio riguardo a determinate intercettazioni coinvolgenti Michele e i suoi figli (mi sembra sia stato il settimanale di Andrea Biavardi a evidenziarle).
Comunque, penso che l’intercettazione sia un mezzo di ricerca di prove, utilizzata quando viene ritenuta indispensabile…

Riguardo a questo articolo:

http://www.lastampa.it/2014/10/31/italia/cronache/quellsms-al-medico-di-famiglia-per-depistare-chi-cercava-elena-ceste-At0hWKqLcYFNdv6APDhWCJ/pagina.html

proprio oggi a “La vita in diretta” è stato detto che l’sms al medico di famiglia era partito BARI (NON DA ANGRI), opera di un mitomane; Michele non avrebbe, dunque, alcuna responsabilità in merito.

Ivana ha detto...

Leggasi "era partito da BARI"
:-)

Etrusco ha detto...

Stasera a QG hanno fatto vedere come si raggiunge in auto il punto del ritrovamento, facendo il percorso più breve: si entra nel campo costeggiando la ferrovia. Visto che ci si addentra nel campo, pensavo non fosse percorribile ma invece lo è. Lo ha dimostrato fisicamente il giornalista nel servizio, che con una normale vettura si è introdotto nel campo senza rimanere impantanato. Quindi dalla casa ci vogliono meno di tre minuti, a differenza dell'altro percorso, di cui ci eravamo accorti, che è un po' più lungo e passa per il lato opposto della ferrovia.

Hanno fatto vedere pure il fosso di scolo a poche decine di metri dal cancello, quello di cui mi ero accorto giorni fa, che proprio li entra in una tubazione lunga duecento metri e sfocia poi nel canale Mersa.
Questo fosso di scolo, nelle riprese di QG, è in secca, ma non sappiamo se lo era anche quel giorno. Viene giù da un pendio piuttosto ripido e scorre in un solco decisamente profondo e stretto. La tubazione passa sotto via San Pancrazio che è in discesa.
A mio avviso, se fosse finita all'imboccatura del tubo, o se ci fosse stata messa da qualcuno, bastava anche poca acqua per portarsela giù, anche perchè pesava meno di cinquanta chili e pur ostruendo il deflusso dell'acqua non poteva evitare uno scivolamento, magari lento, internamente al tubo in discesa.

Questi sono due probabili modi per i quali EC è finita dove sono stati ritrovati i suoi resti. Poi ce ne sarebbe un terzo: la disgrazia, per motivi accidentali sarebbe finita nel canale Merza, morendo poi di freddo e stenti. E un quarto: il suicidio.

Pamba ha detto...

Grazie Etrusco!
Provo a rivedere, seguendo il percorso su Mappe con queste coordinate
casa Ceste: 44.806349, 8.159145
albero vicino luogo ritrovamento lato statale: 44.8149186, 8.1552755

In effetti, dalla via San Pancrazio, girando a destra verso Isola d'Asti, si prenderebbe la strada sterrata a sinistra (Via Cucco) fino alla ferrovia.
Dove si troverebbe poi la strada sterrata percorribile in auto, di cui hanno parlato a QG: seguendo il canale ed il campo oppure di fianco alla ferrovia?
In ogni caso hai ragione, pochi minuti in auto, ma anche non più di 15 minuti a piedi.

Anonimo ha detto...

Giacomo perchè credi che l'ipotesi disgrazia sia la più plausibile? È vero che alcuni testimoni avevano notato un disagio in Elena (ma non tanto da preoccuparsi ed aiutarla), poi però mancano i testimoni di questo passaggio fondamentale che va da uno stato emotivo fragile(depressione?Non lo so) ad un livello gravissimo dove Elena sentiva voci nella testa e si spogliava nuda in quel modo. Allora cos'era questo "male" di Elena? Non si capisce, è uno stato che non viene classificato ma che basta per giustificare ogni fatto, dai racconti della donna che non trovano riscontri nelle indagini, alle voci nella testa, i vestiti disposti in quella maniera ed ora anche la possibilità che lei stessa si sia infilata li. Tutto può essere, ma il tutto deve essere supportato da indizi più rilevanti. Ad esempio dove sono le avvisaglie di un possibile suicidio? Elena aveva espresso intenzioni simili? Perchè dover immaginare il marito che monta un teatro solo per nascondere un suicidio della moglie io lo trovo un pò forzato. Poi si, tutto è possibile. Intanto si possono escludere terze persone che dalle indagini non sono venute fuori, quindi i racconti della sera prima cosa sono? Quali sono questi motivi, gravi, che non si trovano e che avrebbero spinto la donna a non ragionare più? Ripeto, dalle indagini non è emerso nulla, quindi i racconti della sera prima o sono solo fantasie di Elena o di Michele.
Per i vestiti credo semplicemente che il marito non avrebbe avuto alcun interesse nell'inventarsi un abbigliamento diverso da quello effettivo di quel giorno.
Mimosa, vai che tu sei l'archivio storico del blog, io ho una memoria da pesce rosso.
Kiba

Anonimo ha detto...

Etrusco

Anche da viva, una persona che volesse, magari per scommessa, calarsi in quell'angusto canale e relativo tubo da 60 cm., per percorrervi 1 km. circa, non ci riuscirebbe giammai, perchè dovrebbe fare i conti con la melma e detriti vari depositati saldamente sul fondo, oltre che al groviglio delle radici di vegetazione acquatica; fitti, spinosi rovi ed arbusti che ne rivestivano e ne rivestono le scoscese pareti.
Anche procedendo carponi, annaspando qua e là faticosamente, quanto inutilmente in quel putrido budello, non sarebbe riuscito ad avanzare nemmeno di un metro.
Figuriamoci un corpo senza vita.
Ma fammi...
fr.

Kris ha detto...

Per gli anonimi, i mariti vengono sempre sospettati e controllati in automatico.
Silenzio tombale o silenzio di tomba è solo un modo di dire.
Forse le voci a cui si riferiva Elena sono i pettegolezzi di paese, visto che era convinta di essere sulla bocca di tutti.
Comunque gli abiti sono stati indossati da Elena, smentito quindi Biavardi.

Kris

Pamba ha detto...

Uno dei primi soccorritori ci racconta delle condizioni del canale in quei giorni. Pochissima acqua e la possibilità effettiva che il corpo non sia stato visto durante le prime ricerche.

"Tra loro Gabriele Giordano, idraulico ed ex assessore: «Il mattino dopo la scomparsa sono passato di lì con altri volontari – ricorda – siamo partiti dalla casa e abbiamo attraversato i campi, avevamo il gps che ha rilevato il passaggio. Io mi sono proprio abbassato a guardare nel canale dove è stata ritrovata, ma dalla parte opposta». E aggiunge: «Faceva freddo. La situazione del rio era un po’ come quella di adesso: l’acqua era alta dieci, quindici centimetri, nel tubo si vedeva a un metro e mezzo di distanza. Difficile però trovare un corpo in questo luogo se non ci vai proprio sopra».

http://www.lastampa.it/2014/10/27/edizioni/asti/costigliole-caso-ceste-altri-dubbi-e-interrogatori-fry5O0rsql32WzhlGtttdN/pagina.html

ENRICO ha detto...

a Crisma

sono perfettamente d'accordo con questo "mantra,", ripetuto all’infinito nei talkshow sull'interpretazione dell'espressione " silenzio tombale" alla quale forzatamente si vuole dare un significato sinistro.
E' un modo di dire punto e basta.

Riguardo all'abbigliamento era già stato detto fin da subito ( me ne ricordo benissimo) che gli indumenti indossati da Elena quella mattina erano gli stessi ritrovati nel cortile

Dopodichè è calato il silenzio su questo particolare lasciando il campo aperto alle più colorite supposizioni dando modo ai vari Biavardi &Co di aver materiale per loro spazi mediatici

Io non so se il marito sia o meno il responsabile della morte della moglie

Quello che mi sembra INDUBBIO è che Elena aveva detto a TUTTI ( e TUTTI lo hanno confermato non solo il marito ! ) di essere ossessionata dall'idea di essere sulla "bocca di tutti"

PERCHE' Elena era convinta di questo ?
Perchè certamente "qualcuno" glielo aveva detto o fatto credere

Possibile che non si siano concentrate le indagini per scoprire chi fosse questo “qualcuno” ?

PINO ha detto...

@ KIBA
Non vedrei, considerato quanto detto dai famigliari e da chi la conosceva, Elena Ceste, in quello stato di alienazione mentale che le si vuole attribuire, forse, per confortare l'ipotesi del suicidio di cui, a parte tutto, mancano gli estremi.
Sarebbe almeno pretestuoso, confondere uno stato apprensivo, o di apparente disagio, con una dissociazione psichica che, secondo gli specialisti in materia, non si manifesterebbe mai in modo repentino.
A questo punto, sarebbe bene precisare, come ho già scritto in altre occasioni, che la descrizione del delirante dialogo notturno, comprensivo delle confessioni di Elena, avvenuto la notte prima della sua scomparsa, e tendente ad avvalorare lo stato confusionale della stessa, fu fornita da MB, ma non ha trovato alcun riscontro reale.
Gli inquirenti ne avranno certamente preso atto.
Pino

Stefania ha detto...

Pino conosce perfettamente il mio pensiero circa questa scomparsa.

Elena ha raccontato a marito ed ad altre persone di essere sulla bocca di tutti, di essere stata tradita da una persona che riteneva amica.

Michele lo ha raccontato agli inquirenti esattamente come hanno fatto le altre persone.

Elena era prostrata e piangeva: nonostante questo ha fatto vedere al marito dei messaggini quasi innoqui, di quelli che non possono in alcun modo rappresentare un vero e proprio tormento.

Tu mi dici che mi vuoi vedere? Che vuoi incontrarmi come hai già fatto? Io non ne ho voglia? Non ho che da ricordarti che hai una moglie e che se non la pianti vado a raccontarglielo.

No, quello che turbava davvero Elena era qualcosa che non si sentiva di confessare di certo al marito.

Tanto è vero, che nonostante la disperazione, la donna non vuota il sacco e Michele non riesce a comprendere cosa mai possa essere davvero accaduto di cosi' grave da ridurre in quello stato la moglie.

Cosa Elena puo' aver avuto davvero il timore di raccontare:

- al marito
- alla sorella
- alla maestra di uncinetto

E' questa la domanda che dobbiamo porci.

Ed anche un'altra ... chi poteva ricattare Elena? Qualcuno che non aveva una moglie? Qualcuno che se Elena avesse detto "questo tizio mi fa il filo, mi perseguita, ci sono cascata una volta e non ne riesco a venire fuori" non sarebbe stata creduta o peggio sarebbe stato un grosso, grosso scandalo .... tanto che neppure Michele l'abbia tenuto in considerazione il pericolo rappresentato da questa persona?

Stefania

Pamba ha detto...

Se fosse questo, il segreto di Elena, il motivo del suo timore di "essere sulla bocca di tutti"?

Essersi iscritta magari ingenuamente ad un sito di incontri equivoco..oppure essere stata "tradita" da qualcuno che le aveva teso una trappola sul web?

http://it.blastingnews.com/cronaca/2014/10/elena-ceste-news-29-10-2014-la-donna-iscritta-ad-un-sito-di-incontri-spunta-la-foto-00155935.html

Pamba

Mimosa ha detto...

@ Kiba, Presente!

Ecco cosa avevamo messo insieme sulla questione cancello e suo meccanismo apertura-chiusura, tratto da vari discorsi tra il 6-7 e 10 maggio:

le modalità d’apertura del cancello:
-la famiglia aveva 2 telecomandi, uno era nella vettura di Elena con cui Michele aveva portato a scuola i figli, e adoperato per rientrare, l’altro era in casa, fuori uso, rotto (cosa ben verificata!).
-c’erano altri due sistemi di apertura: da un pulsante al 1° piano, quello dell’abitazione (non da basso), e con una chiave, che era sempre attaccata al mazzo delle chiavi di casa.

Attenzione: questo mazzo di chiavi Michele dice averlo trovato infilato nella toppa del portoncino di ingresso della casetta, dove era consuetudine essere posto ogni qualvolta un membro della famiglia usciva per recarsi in cortile o nell’orto, per non rimanere chiuso fuori. Cosa che regolarmente, quale gesto automatico, è stata fatta quando Elena ha accompagnato i figli e il marito all’auto.

Nonostante svariate osservazioni di alcuni commentatori in merito al tempo meccanico di apertura-chiusura dei battenti del cancello automatico (1 minuto scarso, a detta di qualche giornalista, per spalancarsi nella loro ampiezza e rinchiudersi), io stessa, in un intervento del 10 maggio 2014 h 02:52 scrivevo, mi cito:

«Avete visto che in tanti servizi il cancello resta spalancato? Come viene bloccato? Tutti i cancelli hanno una spranga che ferma i battenti, guai sennò!»

A quell'epoca alcuni avevano avanzato dubbi sulle possibilità di Elena di uscire di casa, svestendosi in due fasi e scivolare fuori prima che il cancello si richiudesse.

Ciao, Mimosa

Ivana ha detto...

Qui:
http://www.lastampa.it/2014/11/02/italia/cronache/eravamo-l-vicini-ma-il-marito-ci-disse-di-cercare-altrove-IKZFtmzjDnzaMiIH0PUGXN/pagina.html

si legge, tra l'altro:
"E c’è l’inquietante testimonianza di uno dei soccorritori, già sentito a suo tempo dai carabinieri del comando di Asti: «Stavamo battendo la zona con le unità cinofile, quando fummo raggiunti da Michele Buoninconti; era visibilmente alterato, urlava che degli uomini gli avevano portato via la moglie. Noi ci stavamo dirigendo proprio verso la zona dove è stato trovato il cadavere ma lui ci suggerì di cambiare direzione, verso la chiesa»."
Mi e vi chiedo: Michele potrebbe essere stato informato che altri cani si erano già diretti verso la chiesa?

Inoltre si legge:
"Altro punto che fa riflettere: i cani della Protezione civile che, la mattina dopo la scomparsa, avevano iniziato le ricerche in tutta la zona, arrivati davanti al cancello di via San Pancrazio 10, annusarono i pochi metri dove inizia il giardino e il cortile, e poi si fermarono, immobili."

Chiedo: i cani si diressero, o no, verso la chiesa?
Forse, alcuni cani condussero gli istruttori verso la chiesa, mentre altri cani, contemporaneamente, si fermarono immobili davanti al cancello? Nello stesso giorno? In giorni differenti? Dove e quante volte (e quando esattamente!) sono intervenuti i cani?
Se le notizie non sono precise e non sappiamo esattamente come e quando si sono svolte le ricerche, non risulta possibile avere dati chiari su cui ragionare...

Personalmente TEMO che le ipotesi molto più probabili siano il suicidio (con successivo occultamento di cadavere) oppure l'uxoricidio (con successivo occultamento di cadavere), ma sono ancora in attesa di dati sicuri su cui riflettere.
Se è vero che Michele è rincasato alle ore 8.43 e che ha telefonato alla vicina di casa alle ore 8.52 avrebbe avuto 9 minuti di tempo per effettuare o un provvisorio occultamento del cadavere, oppure l'uxoricidio (strangolamento? soffocamento? Dopo una brevissima lite?)seguito da un provvisorio occultamento del cadavere...
Escludo (almeno in base ai dati, finora non contradditori, in mia conoscenza) che gli amici di Elena possano essere coinvolti, dal momento che mi risulta abbiano tutti un alibi indiscutibile.

Massimo M ha detto...

Direi che sugli orari se ci affidiamo alla stampa facciamo molta confusione purtroppo. Ma non possiamo fare altro. Chi dice che MB rincasa alle 8:42 chi 8:48. Chi scrive di chiamare al telefono Marilena alle 8:52 chi alle 8:55. Chi va da Marilena alle 9:15 chi alle 9:30. Cioè gli orari sono troppo sballati.
Poi c'è' un elemento ritengo importante sottovalutato. Ma che MB chiama Marilena non costituisce un punto fermo di orario. Cioè mi risulta usi il cellulare, dunque potrebbe essere in macchina tranquillamente.
Il punto e' che il buco, a mio avviso va dalle 8:42 o 8:48 fino alle 9 o 9:10 (quando tabulati conferma essere davanti casa di due vicini limitrofi). Cioè un massimo di 28 minuti scoperti e un minimo di 12 minuti. Non conoscendo con esattezza a che ora e' davanti ai vicini, si passerebbe cioè' da tanto tempo di buco (28 minuti) a 12. Nel primo caso e' tempo sufficentissimo, nel secondo caso e' poco.
Poi torna a casa e ha da un minimo di 5 minuti ad un massimo di 30 minuti di altro buco. Ci sono cioè due lassi di tempo di buco in fette di orari diversi.

Poi c'è il punto del ritrovamento degli abiti secondo MG. Nell'intervista li colloca dietro all'anta aperta del cancello tanto e' che con Carboni va proprio dietro all'anta. Successivamente per gli occhiali mette la mano sotto all'anta aperta del cancello per indicare il punto.
Per lasciarli li' verosimilmente il cancello doveva essere chiuso.............e' illogica la dinamica per cui ad anta aperta uno si mette dietro all'anta per spogliarsi per poi uscire. Non avrebbe avuto il tempo per farlo, il cancello si sarebbe richiuso, per questo non e' logico.
A meno che avesse lasciato il cancello aperto, lasciato tutto dietro l'anta per poi uscire. Ma MB trova il cancello chiuso, lo deve aprire lui.
Altra soluzione, non essendoci altro telecomando, EC apre e blocca il cancello con le chiavi, dietro l'anta si spoglia, poi con le chiavi sblocca il cancello, nuda di corsa va a rimettere le chiavi nella toppa del portone e di corsa esce proprio mentre il cancello si richiude.
Oppure si spoglia, lascia gli occhiali e da nuda scavalca il cancello ed esce.

Onestamente trovo tutti gli scenari inverosimili ed incompatibili con una uscita di casa volontaria di EC.
E poi c'è il discorso della fede. Si toglie tutto, occhiali compresi nei pressi del cancello mentre la fede se la toglie in casa?
Se a questo aggiungiamo che nessuno vede una donna in giro.................................
Per quanto riguarda l'allontanamento per campagne..........in ogni caso avrebbe dovuto scavalcare reti di confine, non proprio agevoli da scavalcare per una donna Nuda e miope senza occhiali. Guardatevi bene i confini, le pendenze delle reti, i muretti sotto.............non è uno scherzetto scavalcarli. Nella zona retro poi sarebbe finita proprio nel giardino di Marilena..........e a quell'ora la famiglia era al piano terra.
Che sia volata mi sembra l'ipotesi più probabile tra queste........ma una persona vola?

ENRICO ha detto...

Supponendo che MB abbia avvolto nel telo il corpo della moglie, lo abbia messo nel portabagagli sia andato verso il luogo del ritrovamento per nasconderlo nel canale di scolo - a parte il tempo necessario per fare tutte queste operazioni - credo che avrebbe necessariamente dovuto avere scarpe, giacca, pantaloni, mani piuttosto malridotti. Nessuno dei vicini a cui in seguito si è rivolto lo avrebbe notato ?

Kris ha detto...

La fede la toglieva per fare i lavori domestici...dicevano.
Gli organi di informazione stanno facendo tanta di quella confusione che mi è difficile farmi un'idea su questa vicenda, al momento osservo e non escludo niente.

Kris

Ivana ha detto...

Sì, Kris, mi sembra che vengano evidenziate le contraddizioni di Michele, ma NON quelle dei giornalisti...
Ora pare che i vestiti "ritrovati" da Michele fossero vestiti NON freschi di bucato, ma vestiti indossati e presentanti residui botanici...
"IL SECOLO XIX di oggi parla di "un enigma in 27 minuti" considerando, come punto di partenza, il momento in cui la vicina vede Elena "davanti a casa" fino al momento in cui Michele dà l'allarme, senza precisare quando esattamente la vicina vede Elena e quando esattamente Michele dà l'allarme...
Inoltre il giornalista sottolinea che l'sms era partito da una cabina telefonica di Angri...
Da dove era partito ESATTAMENTE l'sms? Decisamente noto molta confusione tra quanto viene riportato dalla stampa, per cui sarà opportuno attendere che dagli atti emergano dati certi...

Enrico, Michele stava cercando (o diceva di cercare!) la moglie, per cui credo che, se anche l'avessero visto con le scarpe o con i vestiti, o con le mani, sporche di fango, avrebbero considerato ovvio che, durante le ricerche, si fosse sporcato...

Anonimo ha detto...

ENRICO
1) lo stato di disordine in cui si sarebbe trovato MB dopo le manovre per l'occultamento, (che potrebbe essere avvenuto in altro tempo) poteva essere giustificato con le peripezie della ricerca di EC, con eventuali osservazione dei vicini e degli investigatori.

ENRICO ha detto...

Ivana e Anonimo

Giusto ! mi avete convinto ( anche se nessuno dei vicini peraltro abbia mai fatto cenno all'aspetto "disordinato" al di là della norma di MB

Inoltre supponendo che :

a) avesse trovato la moglie priva di vita non capisco perchè non abbia chiamato il 118 per accertarne il decesso e comunque non capisco perchè avrebbe dovuto nasconderne il corpo dato che i figli erano a scuola ed avrebbe potuto facilmente evitare che tornassero a casa affidandoli ai nonni

b) avesse ucciso la moglie strangolandola tutte le varie azioni successive ( trasporto del corpo nella serra , recupero del telo, occultamento del cadavere, sistemazione dello stesso nel portabagagli, raggiungimento del canale di scolo e conclusiva operazione di deposito, avrebbero richiesto un lasso di tempo assai superiore a quelli stimati in nostro possesso

Massimo M ha detto...

Appunto Crisma!
Toglie la fede per iniziare a fare lavori domestici poi esce si spoglia e si allontana nuda volontariamente. E' una dinamica un po' difficile da credere.

Un ulteriore punto di cui si conosce poco, ma che reputo importantissimo e' la collocazione e la dinamica di uso delle macchine.
Cioè
Esce con l'auto bianca di EC per portare i bambini. Poi rientra. Quando tra le 9 e le 9:10 e' davanti il cancello dei vicini per chiedere informazioni e' a piedi o è' in macchina? Nell'ultimo caso con quale macchina? Quando va a chiamare Marilena (9:15 o 9:30) ci va a piedi o in macchina? In quest'ultimo caso con quale macchina? Torna a casa con Marilena o Marilena ci va seguendolo o dopo per conto suo?
Quando Marilena e' a casa con lui la Golf grigia e' in garage (lui apre il cofano, lo dice Marilena). Quando riescono, Marilena va verso la chiesa, MB verso Motta....poi a Govone........MG che macchina ha? La golf o la bianca? Dopo che rientra, con che macchina va a riprendere i bambini a scuola? Dai Carabinieri con che macchina va successivamente?

Se prima che Marilena va a casa sua........MG dovesse essere uscito in Golf per fare le prime ricerche (ma non lo so), perché rimette la sua golf in garage per poi riuscirci? Oppure se le prime ricerche le fa con la bianca, perché poi dopo per Govone prende la golf? (Che prende la golf per Govone sembra certo)

Anonimo ha detto...

Solo l'auto di Elena ha i seggiolini per bambini, per questo Michele usa quella per portare i figli a scuola e riprendere la piccola in asilo, a mezzogiorno.

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
C'è' da tenere conto che se la storia dei vestiti fosse una invenzione totale i vestiti starebbero tranquillamente in camera da letto o in bagno insieme agli occhiali. Sarebbe bastato prenderli e metterli in macchina come ha fatto MB. Nn mi risulta che Marilena, infatti, vede questi vestiti per terra in giardino. I vestiti analizzati, infatti, indicano che hanno tracce di EC (al contrario di quello che si diceva) e anche tracce botaniche se non erro........compatibili proprio con la campagna di EC perché nessuno può dimostrare che quei vestiti EC non li avesse addosso anche il giorno prima.
Capitolo occultamento: io non mi intendo di pulizia di canali ma immagino che trattasi di operazioni che tendano ad estirpare radici di piante e cespugli che ostruiscono il cammino dell'acqua. Cioè non sono operazioni di profondità bensì di estirpamento. Il corpo cioè doveva trovarsi sostanzialmente in superficie coperto dal fango. Anche il ritrovamento nei giorni seguenti di mani e piedi in loco diverso dimostrerebbero una certa superficialità di posizione sia per l'immediato ritrovamento dei resti sia perché un corpo ben sepolto in profondità sotto terra come fa a perdere dei pezzi? Cioè chi li trasporterebbero? Castori? Mi sembra improbabile.
In sostanza, il corpo potrebbe essere stato semplicemente "gettato" in mezzo ai rovi sul canale per impedirne l'avvistamento, dunque senza sporcarsi più di tanto. Un cadavere nudo ha poi grande potere di mimetizzarsi. Come dicono dei testimoni era impossibile l'individuazione senza scendere proprio dentro il canale tra i rovi.
Il telo mi dice niente visto che ancora nn vi dice nulla di scientifico. Interessante potrebbe essere capire, nell'ipotesi omicida, se il concetto di NUDO sia l'effetto di un ragionamento pro occultamento (corpo nudo si mimetizza) oppure se sia l'effetto di un ragionamento depistativo (follia suicida o rapimento a scopo sessuale) o se sia l'effetto di circostanza (EC e' stata uccisa in doccia? Mentre era nuda) dalla quale l'assassino abbia tratto beneficio sia da un punto di vista del depistaggio che occultativo...............evitando, dunque, la circostanza di rivestire il corpo.
In quest'ottica, l'omicidio più l'occultamento, in assenza di tracce autoptiche di violenza (strangolamento? soffocamento?), più il carico più il trasporto più il gettare il corpo più il ritorno a casa si sarebbe potuto compiere tranquillamente in tempistiche che vanno da un minimo di 16 ad un massimo di 25 minuti. E questo buco c'e'..............non possiamo far finta di non vederlo.
Con questo non mi ritengo un colpevolista verso MB ma oggettivamente se fossi un inquirente andrei ad indagare li ricostruendo quei minuti.................escludendo un allontanamento volontario o rapimento che oltre ad avere elementi indiziari inverosimili non riesce a trovare nessun tipo di riscontro oggettivo.
Tenendo anche conto che ci sarebbe un bel MOVENTE, di quelli colossali........che non possiamo non tenere in considerazione.

Ivana ha detto...

Enrico, l'occultamento del corpo potrebbe essere stato causato da uno dei seguenti motivi:
1) il marito, per primo e per motivi "religiosi" (per lunghi secoli l'atteggiamento della Chiesa nei confronti dei suicidi è stato di dura condanna!), non accettava il suicidio della moglie; pare abbia detto: "i miei parenti non avrebbero accettato una separazione, figuriamoci il resto"; che cosa intendeva? Non avrebbero sopportato il peso di un suicidio?
2) temeva, forse, di poter essere accusato lui di "istigazione al suicidio"?
3) Elena è morta per un'avvenuta "disgrazia"?; è scivolata battendo la tempia? Il marito avrà avuto paura di essere accusato di omicidio colposo?

Massimo M, il movente della gelosia potrebbe essere chiaro, ma ti chiedo: perché Michele ha fornito, in pratica, lui stesso agli inquirenti tale movente?
Generalmente, il movente di un delitto viene nascosto, non rivelato!
Inoltre, un marito geloso non lascerebbe la propria moglie da sola durante le vacanze!
Elena aveva scritto, scherzosamente, in uno dei messaggi all'ex fidanzatino, che il marito voleva "rottamarla"!
Sì, il marito "rompeva" se la trovava al computer, ma poteva essere benissimo che "rompesse" temendo che il computer distraesse la moglie dagli impegni domestici...
Mi sembra che dai vari messaggi (e da quanto riferito dagli amici!) Elena non si lamentasse della gelosia del marito...
Comunque, non escludo affatto l'uxoricidio, anche se mi sembra un po' meno probabile rispetto al solo occultamento del corpo...

Massimo M ha detto...

Ad Ivana
Paradossalmente MB e' costretto a dichiarare che era a conoscenza degli sms compromettenti. E' costretto da un dettaglio: ha con se il cellulare di EC, anzi gli telefona pure (pur avendolo con se, si autotelefona cioè'). Quindi MB può leggere tutti gli sms del cell. di EC. A Marilena dichiara:" Guarda quanti messaggi sul cell.!"
Dunque ha due chance:
1) Dire che non sapeva nulla degli SMS e di averlo scoperto solo dopo la scomparsa di EC leggendoli sul suo cell.
2) Dire che era a conoscenza degli SMS, in questo caso nella notte prima mostratigli dalla moglie
Non ha altre chances, non può proprio NON DIRLO.

Secondo te, nell'ipotesi omicidiaria, quale della 1 o della 2 finirebbe per essere più conveniente ai fini indiziari e di sospetto? Anzi, sulla Seconda puoi costruirci una storia (notte insonne, follia, problemi psicologici...........nuda, allontanamento).
Sulla prima non puoi costruire nulla, ma proprio nulla.

Ivana ha detto...

Scusami, ma essendo Michele a conoscenza degli sms, se fosse stato tanto geloso, avrebbe permesso, la mattina stessa della scomparsa, al cosiddetto uomo della golf di andare a prendere a scuola uno dei propri figli e di tenerlo a casa sua?
A me sembra proprio strano che un uomo, tanto geloso da uccidere la moglie, nello stesso giorno permetta a uno dei supposti amanti di prendersi cura di uno dei propri figli.


Massimo M ha detto...

Ad Ivana
Per poi incolparlo, poche ore dopo, davanti alle telecamere "inviperito" fornendo modello (golf) e numero di targa del soggetto?
Non e' una contraddizione enorme?
Cosa lo spinge a cambiare idea in poche ore?

Ivana ha detto...

A Massimo M
Nel caso Michele avesse (esclusivamente) occultato il corpo, gli necessitava, comunque, depistare le indagini...
Credo, però, che non abbia riferito una bugia, perché effettivamente aveva incontrato una golf grigia che presentava proprio alcuni numeri di targa uguali a quelli della golf dell'"amico"....
Mi sembra di ricordare che gli inquirenti avessero, poi, trovato la golf a cui Michele aveva accennato, golf guidata da una donna che transitava nella direzione opposta, rispetto a dove si stava dirigendo Michele quando, quella mattina, accompagnava i figli a scuola...

Anonimo ha detto...

@Mimosa
Tutti i cancelli automatici hanno per sicurezza delle fotocellule posizionate prima del cancello per impedire che se passa un auto o una persona durante la chiusura vengano colpiti dalle ante stesse.
Passandovi davanti si interrompe il movimento di chiusura e il cancello si riapre. Se si vuole lasciare aperto un cancello per diverso tempo ed impedirne la chiusura, basta coprire con un foglio di carta una fotocellula. Una volta tolto il foglio il cancello si richiude.
Alex

Etrusco ha detto...

Pamba,
il punto del rinvenimento è raggiungibile in auto da due o tre viottoli sterrati diversi, da Google maps si capisce abbastanza. Certo che nell'ipotesi dell'occultamento, dovrebbe trattarsi di qualcuno del posto, perchè questo luogo è riparato dagli sguardi dei passanti per via della vegetazione, quindi sembra essere il luogo ideale, bisognava conoscerlo.

FR,
guarda che mica sono sicuro che EC è finita nel tubo.
Ho semplicemente fatto presente che vicino al cancello c'è l'imboccatura del tubo.
Se questo è accessibile non saprei, ma credo di si, e una volta dentro non è come dici te: la vegetazione non c'è, perchè è di cemento, perchè è buio, perchè è in declivio e ci scorre l'acqua.
Ci possono essere anche dei depositi terrosi, ma non più di tanto, sempre perchè è in considerevole discesa e l'acqua tende a disgregarli.
Dalle immagini storiche del 2009 di Street view è visibile l'uscita: dimmi te se c'è qualcosa che ti fa pensare che il tubo sia parzialmente ostruito da sedimenti o altro.

Ma la questione è un'altra: EC, il marito, i vicini di casa, SICURAMENTE ERANO A CONOSCENZA DI QUEL TUBO. Sempre dando per scontato che il tubo sia accessibile e che il marito non avesse segnalato la cosa all'epoca dei fatti, SAREBBE UNA NOTEVOLE "DIMENTICANZA" DA PARTE SUA, perchè ispezionando l'intera tubazione si sarebbe giunti poi al canale Mersa, dove sono poi stati trovati i resti.
Non so se mi spiego.

Anonimo ha detto...

Giangavino Sulas nel salotto di Barbara D’Urso venerdì ha boffonicchiato “c’è da aspettarsi, così mi hanno fatto capire, che a giorni, questo fine settimana, ci sarà un arresto”.
Le feste sono passate, vedremo lunedì cosa succederà …

Mimosa ha detto...

Alla luce di mille riflessioni, mi sento di sostenere ancora le ipotesi di Stefano (28 maggio 2014 15:58) al terzo punto:

2) Elena ha riferito tutto all'amante, insieme potrebbero aver deciso di prendere tempo, da qui la necessità di dotarsi di un mezzo segreto di comunicazione (cellulare segreto?)
Hanno scoperto di amarsi hanno pianificato l'allontanamento (con lui che ha avuto tempo per organizzarsi) e ora sono insieme.

3) Stessa cosa del punto 2 ma con un finale più tragico (tipo il delitto Grigoletto/Marilia, quello del pilota sposato e dell'amante brasiliana incinta).
Per l'uomo questa cosa poteva essere un grosso problema, ha convinto Elena che sarebbero andati via inisieme ma solo per attirarla in una trappola mortale.

Mimosa ha detto...

La posizione del corpo, secondo quanto dicono, a faccia in giù (credibile, stante che i primi sul posto hanno notato il “cranio”, non il “teschio”), non può essere indice di un occultamento intenzionale con sepoltura in loco. Nessuno nella storia del crimine ha mai sepolto la propria vittima a faccia sotto.

Inoltre, non è un canaletto il posto più indicato a ‘seppellire’ un cadavere.
Le opzioni sono due:

1) o la donna, nello stordimento e fuga forsennata, arrivata in prossimità di qualche corso d’acqua che si riversa nel rio Versa, è inciampata tra gli sterpi, accidentalmente finendo a faccia in giù, e rimanendo stordita annegando, per poi il suo corpo essere trascinato in un bel po’ di tragitto, superando i tubi di condotta in cemento, anche il canale sotto la ferrovia, a causa dalle copiose piogge e ‘bombe d’acqua’ primaverili, estive, autunnali, con 3-4 allagamenti e straripamenti dei corsi d’acqua nella zona (e in tante parti d’Italia)

2) oppure, stante il ritrovamento di un telo nei pressi (poco più in sotto), è stata portata là (ma non credo nel medesimo sito del ritrovamento, considerando i violenti eventi atmosferici intervenuti in questi mesi) o in zona più a monte (molto più probabilmente), avvolta nella cerata e scaricata nel fossato.

Il fatto che sia stata trovata a faccia in giù dipende dal movimento fluttuoso dell’acqua, che ha fatto uscire il corpo dal sacco, avendolo rivoltato chissà quante volte.
Senza mettere in conto l’intervento di animali che – come ha dichiarato un rivenditore di teloni da serra – facilmente possono distruggere tale tipo di telo, per quanto impermeabile, ma sottile, mettendo l’acqua in condizione di farlo scivolare via.
Il fango poi ha fatto il resto, coprendo i poveri resti.

I Ris hanno prelevato tracce di terreno dagli orti di casa Ceste e hanno sicuramente chiesto a Michele come mai e da quanto tempo la parte finale della sua serra manca di copertura (ci dovrebbero essere i filmati di tutte le televisioni a testimoniare le condizioni della serra al momento della scomparsa di Elena)
se non saranno convinti delle risposte, certamente l’arresto con custodia preventiva arriverà.

Mimosa

Ivana ha detto...

Mimosa, credo che per "teschio" s'intenda il complesso delle ossa della testa e che tale termine si riferisca soltanto ai cadaveri.
Penso che il termine "cranio" si riferisca anche a chi è in vita, mentre "teschio" si riferisca esclusivamente a chi, ormai, è deceduto...

Massimo M ha detto...

Ad Ivana
Rimane quantomeno bizzarra la coincidenza secondo la quale MB incrocia una Golf Grigia con una targa simile a quella di un soggetto che durante la notte e' venuto a scoprire essere di colui che manda sms compromettenti alla moglie. Curioso anche il fatto che conosce a memoria il numero di targa. Farebbe supporre un certo interesse nei confronti di questo soggetto da parte di MB...........quasi ossessivo se conosce il numero di targa a memoria.
La notte ti vengono mostrati sms di un uomo di cui tu conosci a memoria la targa!
Oltretutto l'aver incrociato una golf grigia che andava in direzione opposta (verso casa di EC), che ha targa simile a quella di cui hai appena saputo manda sms a tua moglie ipotizzerebbe un rientro immediato di MB, senza cioè cazzeggiare tra Comune e Portone del Medico. Trovo contraddizioni ovunque.........onestamente.


Ad Alex
In realtà ogni cancello, sia col telecomando che con chiavi ha la funzione di blocco che ti permette di lasciare aperto il cancello, non serve un foglio sulla fotocellula. Cioè che però è' anomalo e' che per fare questo sicuramente EC doveva avere le chiavi con se, almeno per aprirlo e poi bloccarlo. E che comunque, anche volendo bloccare le fotocellule, essa e' tornata a posare le chiavi sul portone. E per forza da Nuda.........
Una persona in preda a follia, panico, che si denuda, lancia gli occhiali, per poi allontanarsi...........si preoccupa di andare a posare le chiavi nella toppa del portone? Ma e' una dinamica inverosimile assai...........fermo restando che e' ovvio che tutto può succedere.
Come ho già detto, poi, se si denuda a cancello aperto e' anomalo il punto in cui MB dice di ritrovare i vestiti uno sopra l'altro. Lo dice in una intervista a CLV........il cancello e' aperto, i vestiti li indica dietro l'anta. E' un punto su cui per andare devi aggirare l'anta, ci devi andare apposta. Anche questo e' inverosimile assai...........follia.......panico, ti stai allontanando magari per suicidarti e a cancello aperto ti dirigi dietro l'anta aperta per lasciare vestiti e occhiali........per poi tornare indietro a lasciare le chiavi? E poi uscire di corsa prima che il cancello si chiuda o con calma se hai messo un figlio sulle fotocellule?
Ma non e' una dinamica credibile proprio proprio per niente.
Io, invece, credo che in un ottica omicidiaria MB colloca i vestiti proprio in quell'angolo in modo che in quel punto difficilmente qualche passante in auto li avrebbe visti, lo stesso li colloca uno sopra l'altro per ridurre il campo visivo............
Secondo me proprio nel collocare i vestiti MB, in ottica omicidiaria, compie un grave errore.

Anonimo ha detto...

Il termine "cranio" è definizione anatomica di una parte del corpo umano, in vita e da morto.
Il sostantivo "teschio" lo si usa correntemente per indicare quello di un cadavere non solo necessariamente umano.

Anonimo ha detto...

Gli errori e le contraddizioni di MB sono tanti che, ad elencarli occorrerebbero diverse pagine.
E proprio a questo proposito la previsione fatta dal giornalista sardo, potrebbe verificarsi tra breve.
Vedremo, allora, se la famiglia Ceste non cambierà opinione in merito a MB
D.S.

Ivana ha detto...

Per Massimo M

Coincidenza reale! (almeno finora non è stata smentita!)

L'uomo della golf era un amico di famiglia! Nell'intervista, Michele aveva detto di non aver visto chi era al volante della golf, ma ricordava che alcuni numeri della targa erano quelli della golf dell'amico...Credo che Michele ricordasse alcuni numeri, non TUTTI i numeri della targa dell'amico di famiglia! Ma anche li avesse ricordati tutti, non mi stupirei, perché conosco persone che ricordano a memoria le targhe (o parte delle targhe) dei loro amici...
Michele stava accompagnando i figli a scuola! Se fosse stato gelosissimo, come in molti credono, sarebbe immediatamente tornato a casa! Invece ha svolto le commissioni che doveva svolgere e, poi, è rientrato... Elena aveva MOLTO tempo a sua disposizione, perché era casalinga, mentre il marito era al lavoro! Non mi pare che Michele la tenesse sotto stretto controllo!
Un altro particolare su cui avevo concentrato la mia attenzione è che Michele era stato sincero anche nel riferire i suoi spostamenti (era effettivamente andato a vedere l'orario del medico) e avrebbe potuto dire di essere tornato a casa alle ore 8.43, come dimostrerebbero le telecamere; invece aveva detto di essere rientrato non dopo le ore 8.20. Qui mi è sembrato in buona fede riferendo ciò che ricordava; se avesse voluto crearsi un alibi maggiormente credibile, perché affermare, assurdamente, un orario, anticipato rispetto all'orario effettivo, del suo rientro?

Giacomo ha detto...

Anonimo 3 novembre 00:00

Giangavino Sulas. Chi?

Quello che con espressione irridente di scherno ha detto sempre dal "salotto" della D'Urso:
Diciamolo, questo qui è un cornuto!
Offendendo in tal modo anche la memoria della Ceste.
Due piccioni con una fava!
Congratulations a lui e a chi lo segue nelle sue farneticazioni persecutorie.

In pratica i media si sono inseriti nelle indagini, spingendo perché la procura accusi formalmente il vedovo ed addirittura lo arresti preventivamente, in assenza della sia pur minima prova.
Ipocritamente sospirando: poveri bambini!

Per informazione. Non è vero che il telo appartenga al Bonincontri, i cui teli sono invece integri. Lo hanno dato per scontato i giornalisti, ma gl'inquirenti non hanno mai asserito nulla del genere. E' solo lo sciacallaggio dei media che crea quest'atmosfera colpevolista e addirittura di arresto imminente, fuorviando l'opinione pubblica.

Tanti saluti a tutti

Giacomo ha detto...

Altra chicca.

Qualcuno ha insinuato che gli sms al medico di famiglia li abbia mandati lui, o un suo complice al Sud, per depistaggio. La prova? La mattina della scomparsa le telecamere lo hanno ripreso presso l'ingresso del medico di famiglia, dove si era recato dopo aver accompagnato i figli a scuola. Orbene sulla targhetta del medico oltre all'orario c'è anche il numero di telefono! Hanno dimenticato che il medico ha dichiarato che sia il Buonincontri che la moglie erano suoi pazienti da DIECI ANNI. E dunque il Buonincontri avrebbe avuto bisogno proprio di quella visita mattutina per "carpire" un numero telefonico in suo possesso da ben dieci anni!
Per poi spedire due sms a distanza di mesi!

Ma insomma!

Buongiorno a tutti.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Massimo M.
E' vero che tutti i cancelli hanno la chiave di sblocco in genere utilizzata per aprire il cancello in caso di mancanza di corrente.
Mi sembra molto piu' semplice tappare una fotocellula. In questo caso puoi aprire il cancello con la chiave normale, impedirne la chiusura inibendo la fotocellula, riportare le chiavi, spogliarti ed andare via riattivando la fotocellula. In sostanza facendo cosi' hai tutto il tempo che vuoi.....
Alex

Massimo M ha detto...

Ad Alex
Con cosa attappi la fotocellula?
Con qualcosa la devi pur tappare. Un panno? E dov'è andato a finire? Un ramo? E dove sta?
Un foglio di giornale? Non vi è traccia. Una foglia? Tutto è possibile ma Santo Cielo una foglia come si regge sulla fotocellula?
Fermo restando che una delle due ante ha un cancello pedonale con una sua serratura............quindi fondamentalmente neanche dovremmo porcelo il problema dell'apertura del cancello.
Resta il fatto che la chiave è sulla toppa del portone e dal mio punto di vista è una cosa anomala che una persona che lancia o lancerà vestiti e occhiali si pone il problema di andare a mettere le chiavi al suo posto. Non trovo la logica, è fuori da ogni logica rispetto alla dinamica sia di allontanamento volontario (con vestiti tolti), di follia suicidio che di rapimento.
L'unico scenario su cui, invece, ci posso mettere il dubbio è che EC si sia spogliata in quel punto, abbia gettato gli occhiali e poi NUDA abbia scavalcato il cancello nella parte molto bassa, proprio vicino a dove MB dice di aver trovato gli abiti.
Ma anche qui, a parte una certo scetticismo nei confronti del gesto vero e proprio di scavalcare il cancello rimane l'interrogativo: perchè scavalcare se davanti a te hai un bel cancello che puoi aprire.
Mi dispiace ma dal mio punto di vista le dinamiche possibili vanno contro qualsiasi ipotesi di allontanamento volontario o rapimento. Poi ripeto..........se vogliamo discutere sul tutto è possibile.........direi certo che tutto è possibile ma rilevare delle anomalie o delle strane dinamiche lo trovo intelligente.

Massimo M ha detto...

Ad Ivana
Non è proprio come dici tu, almeno sulla stampa si è sempre letto qualcosa di diverso da quello che dici. E cioè che MB dichiara che è a casa alle 8:30, massimo 8:35 ma la telecamera lo riprende alle 8:38 in Via Roma. Il fatto curioso è però che alle 8:40 MB telefona a Marilena per chiederle se avesse visto EC. Se ciò è confermato si aprirebbe uno scenario inquietante (cioè EC è già morta quando MB torna casa).
Poi MB dichiara di essere stato da Marilena alle 9:00 mentre Marilena dice non prima delle 9:30.
Dunque la dichiarazione del rientro di MB va inserita in un contesto più ampio di orario. Cioè MB tende a ridurre i tempi tra il suo rientro a casa e quando va da Marilena. Lui ne dichiarerebbe 25 minuti massimo 30, nella realtà verificata ne sono passati minimo 42.
Ma ripeto, se verificabile da tabulati che MB alle 8:40 chiama già Marilena............essendo alle 8:38 in Via Roma ecco che ha tutta la sua convenienza ad anticipare nelle dichiarazioni gli orari del suo rientro a casa.
Ripeto, se verificato...........è inquietante.

Ivana ha detto...

Massimo, io ricordo l'intervista a Michele (durante una puntata di "chi l'ha visto?") dove dichiarava (se non ricordo male io!) di essere rientrato non più tardi delle ore 8.20.
Qualcuno ricorda tale particolare?
Quando, poi, avevo sentito che le telecamere posticipavano il rientro a casa di Michele, avevo pensato: "Forse non si era accorto del tempo trascorso" e non avevo dato importanza alla discrepanza di orario.
Inoltre a me risulta (sempre in base ai miei ricordi!) che la prima telefonata di Michele alla vicina di casa sia avvenuta alle ore 8.52.
Comunque, dal momento che, per ora, non abbiamo dati certi, non insisto. I mezzi di informazione alimentano la confusione e non so proprio quali siano i dati corretti.
C'è chi afferma che i vestiti fossero asciutti e puliti, mentre (credo a "Quarto Grado") è stato detto che si tratta di vestiti indossati e presentanti tracce botaniche...
C'è chi afferma che l'sms sia partito da una cabina telefonica di Angri, mentre a "La vita in diretta" era stato sottolineato che l'sms era partito da una cabina telefonica di Bari.
Insomma, converrà attendere dati certi su cui riflettere.

Mimosa ha detto...

Ragazzi, grazie per lo sforzo di dettagliare le differenze tra “cranio” e “teschio”, non occorreva, ve lo assicuro!
Se tu sei un povero zappatore che trova la testa un cadavere puro scheletro con la faccia in avanti, le orbite vuote per intenderci e la bocca spalancata, ti viene spontaneo parlare di “teschio”. Se invece vedi la nuca per prima, parli di “cranio” … era questo che volevo intendere,
non fare sottigliezza di anatomia.

Massimo M ha detto...

Convengo con te Ivana!

Mimosa ha detto...

Ivana ha ragione su quanto afferma alle 15:59 e alle 12:10, sia riguardo all’auto incrociata (portando i figli a scuola) sia sugli orari raccontati da Michele, prima che venissero fuori gli orari registrati sulle telecamere sia sui tabulati).
Vi riporto di nuovo la sequenza dei puri dati confrontati con i tabulati:
08:52 – Michele telefona a Marilena, ma non fornisce spiegazioni.
9-9:10 – prima va alla casa dei vicini anziani (quella casa bianca che sta più in su sulla strada), suona ma loro non aprono e allora lui li chiama per telefono e loro scendono
9:20 – telefona ai suoceri per avvisare della scomparsa di Elena (e da quello che mi ricordo Michele disse di aver chiamato guidando, mossosi per il primo giro di ricerca).

Mimosa ha detto...

Se ci sono discrepanze negli orari è colpa dei giornalisti, che hanno la memoria corta.

Io mi ricordo benissimo che Marilena raccontò che, quando lei si recò dopo le 9:30 (circa verso le 9:45) a casa di Elena, Michele le mostrò le borse di plastica con dentro i vestiti di Elena e le disse di averli trovati in cortile.
Tanto che (cfr CLV del 29 ottobre) lei stessa riferì degli abiti agli stessi vicini, che intanto si erano radunati davanti al cancello in attesa di notizie.

Addirittura, una giornalista di non ricordo quale canale, che intervista recentemente Marilena al telefono è riuscita a far dire alla donna che erano le 10,30 quando Michele la invitò per la seconda volta a salire in casa dicendole “Tu vai all’ultimo piano e io di mezzo”.
Ora impossibile perché alle 10:30 Michele era in caserma!

Come ancora tutti fanno confusione tra le due chiese: quella di Costigliole dove i cani fiutarono le tracce di Elena e l’altra di Motta dove sta don Roberto!

Mimosa ha detto...

E a proposito del cancello con apertura automatica, voi credete che anche quello di casa Ceste come tutti gli altri non sia fornito ANCHE di una barra per saldare l’apertura nel caso serva resti spalancato?
Altrimenti come spiegate i video che tante volte lo mostrano ben aperto e con tutte due le ante?

Pamba ha detto...

Giusto MImosa, occorrono dati precisi, che in genere sono quelli esposti nell'immediatezza dell'evento e prima che ci sia stato il condizionamento ed il sovrapporsi di altre dichiarazioni.

Nell'attesa di fonti ufficiali, ho trovato il testo (con alcuni omissis) della DENUNCIA DI SCOMPARSA della moglie presentata da Michele Buoninconti quella mattina.

http://www.passionetecno.com/2014/10/31/elena-ceste-il-testo-della-denuncia-di-scomparsa-presentata-ai-carabinieri-da-michele-buoninconti-11011

Ad una prima e veloce lettura, mi hanno colpito alcune cose.
MB non parla di orari e spostamenti precisi, come mi sembra logico possa succedere in quei concitati momenti.
Altra questione: finalmente abbiamo la prima descrizione degli abiti che aveva indosso Elena secondo la vicina che l'ha vista alle 8.15 ne' il marito sembra così perentorio in merito all'allontanamento senza vestiti della donna.
Sembra, per l'appunto, una sua prima impressione al momento del ritrovamento degli abiti abbandonati, ma poi MB aggiunge "Non saprei fornire descrizione in merito a come e se potesse essersi allontanata vestita".

Pamba

ENRICO ha detto...

a Mimosa

mi hai "bruciato" tutte le obiezioni che stavo accingendomi a fare ! :-) e concordo con le tue stesse perplessità

Grazie per avermi evitato la fatica di scriverle

Anonimo ha detto...

Insomma, con questa gara di precisazioni, e correzioni degli orari, apertura e chiusura cancelli, teloni di plastica, telefonate e dichiarazioni varie, dove si è giunti? che se ne è dedotto?
MB, sarebbe o no implicato pienamente o marginalmente nella morte della moglie?
Se no, di che si sta discutendo?
D.S.

ENRICO ha detto...

a D.S.

si sta discutendo se MB possa o meno essere implicato nella morte delle moglie, ovvio !

Perche lo chiedi ? Tu di cosa avresti mente di discutere invece ?

ENRICO ha detto...

Ps x D.S.

per caso vorresti delle certezze in un senso o nell'altro ?


Giacomo ha detto...

Penso sia probabile al 99 per cento che si è trattato di disgrazia, agevolata dallo stato confusionale della Ceste. Non solo, ma sono sicuro che gl'inquirenti non hanno niente in mano per poter incriminare il vedovo. Altrimenti l'avrebbero indagato da tempo.
Lo stato in cui è stata trovata la Ceste è compatibile con l'ipotesi della disgrazia. La Ceste potrebbe essere andata volontariamente a nascondersi nel fosso e qui vinta dal gelo essere svenuta e scivolata a testa in giù nell'acqua fangosa.

Deprecabile la caccia all'uomo e a quattro creature innocenti scatenata dai media, per qualche dollaro in più.

Buona sera a tutti.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Grottesco il "ragionamento" di certi personaggi mediatici.
Poiché lo stato del corpo difficilmente consentirà di appurare tracce di violenza, si è trattato di uxoricidio che non ha lasciato tracce. E dunque, "bofonchiano", che aspettano ad arrestare il Buonincontri?

Giacomo

Giacomo ha detto...

E per quanto riguarda i dati riportati dai media. Essi sono VOLUTAMENTE ambigui. I dati sono conosciuti benissimo dagli operatori mediatici. Ma, visto che essi scagionano il Buonincontri senza possibilità di alcun dubbio, vengono riportati in maniera confusa, per indurre dubbi e confusione e conseguenti pregiudizi colpevolisti nella gente.

Come non essere solidali con il Buonincontri quando apostrofa un giornalista dicendo: ma non ti accorgi di come sei brutto e stupido?

Giacomo

Mimosa ha detto...

Ah, sentite, oggi a Pomeriggio 5 ho visto un pezzo che mi ha fatto tanto ridere.
Mostrano un foto L’inviata della Durso è davanti casa di Michele e racconta che stamattina all’alba quando sono arrivati hanno trovato fuori del cancello un vecchio televisore (anzi da tutti è chiamato “televisione”, sic! farei rifare a tutti loro l’esame di ammissione alla professione!!), con tanto di decoder e telecomando e un bel biglietto attaccato sullo schermo con la scritta “SPAZZATURA” in maiuscolo.
La signorina chiede: “Forse era un messaggio a noi?”

Poi ho girato i tacchi perché il seguito mi ha nauseata con il solito Sulas ammiccante.

Mimosa ha detto...

Pamba, grazie per il link,
sono andata a leggere, come al solito i verbali hanno l’impronta di chi li compila.

Ad ogni modo è chiaro che questo non è il verbale dell’allerta lanciato la mattina quando Michele si recò alla Caserma dei CC di Costignole, dove rimase dalle 10:30 alle 11:30 circa, e dove i CC stessi telefonarono al 118 per sapere se Elena fosse stata soccorsa e ricoverata in qualche ospedale (dal momento che alle telefonate fatte mezz’ora prima non hanno voluto rispondere per “privacy”, sigh!).

Vorrei tanto conoscere l’omissis tra queste frasi:

«Verso le 10.30 circa mi recavo presso il Comando dei carabinieri di Costigiioie per segnalare l’accaduto. In quel contesto mi veniva comunicato di fornire una fotografia per poter diramare le ricerche. (…) Tornavo a casa per reperire una foto e nel mentre tentavo ancora di rintracciarla. Guardando accuratamente, mi accorgevo che nei pressi del cancello di ingresso al cortile vi erano in un angolo tutti i vestiti lì abbandonati e gli occhiali, facendomi dedurre che si fosse allontanata senza indumenti

Perché l’ultima frase, quella che ho messo in corsivo, mi pare quasi messa a caso nel contesto.
O è stata estrapolata da redattore del pezzo giornalistico da un altro punto del verbale oppure quasi mi vien da pensare ad un ragguaglio aggiunto dal verbalista, a seguito di una domanda specifica
non ha una sequenza temporale logica, connessa ai fatti riguardanti il ritrovamento degli abiti, come acclarato dalle testimonianze posteriori.

Mimosa

Mimosa ha detto...

Infine, una cosa mi ha colpito particolarmente nel verbale: Michele nomina la sua “vicina di casa, la sig.ra Ceccaris”, come contattata da lui, la quale gli riferisce che alle 8:15 ha visto Elena “all’interno del cortile di casa, vestita con un paio di jeans e una maglia grigia scollata”.
Sappiamo se la signora Emanuela fa Ceccaris di cognome?
La signora passata in auto portando i figli a scuola, e che ha nominato “jeans e maglione, … chiari”, si chiama Ceccaris? Ma non è saltata fuori il giorno dopo?

Etrusco ha detto...

Il marito Michele, trova i vestiti di EC nel giardino e deduce che la moglie si è allontanata nuda: infatti insieme ai resti non c'erano i vestiti.

Questa sua deduzione è anomala, perchè la cosa più logica dovrebbe essere che EC si fosse messa qualcosa addosso, pur togliendosi i vestiti che indossava. Prima di dedurre una cosa del genere Michele dovrebbe aver minimamente controllato se mancava dal guardaroba qualche cappotto, maglione, o altri abiti. E poi non so quanto sia possibile che riesca a ricordare tutti i vestiti della moglie. Quanti di noi al suo posto potevano dedurre una cosa del genere?
C'è qualcosa che non mi quadra.

Massimo M ha detto...

Si ma pure questa denuncia.........o ci mancano dei pezzi o ancora una volta si presentano dettagli anomali.
Cioè non ci sono orari se non un generico torno a casa dopo essere uscito alle 8:10.
Poi 10:30 a dare denuncia, ritorno a casa a prendere la foto dove si accorge degli abiti messi in un angolo.
Cioè lui rientra a casa, riesce per andare a chiedere ai vicini, va da Marilena, tutti e due rivanno a casa e MB non vede i vestiti?
Ma se Marilena ha dichiarato che quando si reca in casa MB gli fa vedere la busta con gli abiti............siamo abbondantemente prima delle 10:30.

Mah!
Che su amo un po' confusi in base agli orari che ci vengono forniti non vi è' dubbio, ma come ho già avuto modo di scrivere, anche volendo fare ricostruzioni usando i tempi minimi e i tempi massimi (a seconda di diversi orari forniti dai media) resta il fatto che ci sono buchi di tempi per uccidere ed occultare il corpo.

Anonimo ha detto...

Sono tante le cose che non quadrano!
A parte gli indumenti di EC che il marito, e solo lui, dice di aver trovato per terra, con quali prove si sosterrebbe che la donna possa essersi allontanata, a piedi e di sua volontà, dalla propria abitazione?
Dove sarebbero i riscontri delle minacce e dei tentativi di ricatto subiti dalla scomparsa, e sventolati ripetutamente da MB?
Come si spiegherebbe la tenace insistenza dello stesso, nell'indicare, in alcune persone, i responsabili della sparizione della moglie, nonostante la loro estraneità ai fatti fu dichiarata dagli inquirenti?
Infine, a cosa attribuire l'intervento non richiesto di MB sulla direzione delle ricerche, proprio in prossimità del luogo del ritrovamento del corpo, intese a deviarne il corso, testimoniato da uno degli uomini facente parte delle squadre incaricate?
Assommiamo tutto questo alle tante altre che sarebbe lungo elencare, e ci accorgeremo che di "cosse che NON quadrano" se ne potrebbe riempire un vagone merci.
D.S.

Giacomo ha detto...

Per tutti quelli per cui "troppi particolari non quadrano".

I particolari che non quadrano sono particolari falsi e contraddittori diffusi VOLUTAMENTE dai media per diffondere un'atmosfera colpevolista o, peggio, tifare accanitamente e apertamente perché la magistratura disponga un provvedimento di carcerazione PREVENTIVA nei confronti del vedovo. Tutto ciò al puro scopo di tenere viva l'audience, con conseguente ritorno economico, nei confronti di un presunto omicidio e impedire che l'attenzione mediatica si sgonfi, come accadrebbe se si dovesse propendere per la disgrazia. Quest'ultimo è l'avvenimento più probabile, come indica la statistica in casi analoghi (vedi maestra di Aosta, sparita allo stesso modo della Ceste e ritrovata morta un mese dopo in un ruscello poco distante.

DS in particolare si chiede:
"A cosa attribuire l'intervento non richiesto di MB sulla direzione delle ricerche, proprio in prossimità del luogo del ritrovamento del corpo, intese a deviarne il corso, testimoniato da uno degli uomini facente parte delle squadre incaricate?"

Risposta: Non c'è mai stato nessun intervento di MB teso a deviare le ricerche e nessuna testimonianza a riguardo.

SI TRATTA DI UNA ROTONDA MENZOGNA, come hanno confessato quelli stessi che l'avevano propalata.

Saluti a tutti

Giacomo

Anonimo ha detto...

Grazie Mimosa per le tue preziose ricostruzioni da cui emerge che Elena sarebbe uscita con il mazzo di chiavi, lasciato poi nella toppa. Immagino che le chiavi le prenda quando esce per salutare i figli e il marito in giardino, poi per rientrare in casa e poi per uscire di nuovo. A me sembra piuttosto lucida ,ma andiamo avanti, devo rifletterci un pò su questi spostamenti...

Per i vestiti dietro il cancello a suo tempo avevo ipotizzato che Elena li lasciasse di fronte e che il cancello, aprendosi, li avrebbe spostati nell'angolo. Continuo a credere che se i vestiti abbandonati sono un fatto reale, il modo in cui sono stati disposti non fa pensare ad alcuna azione di panico e tantomeno ad una Elena in preda a strane crisi mentre lancia vestiti alla rinfusa. È estremamente difficile immaginare uno stato mentale che la fa spogliare nuda, ripeto con calma, e poi agitarsi una volta uscita di casa tanto da andare a "nascondersi". O è uno stato paranoico(e i vestiti non supportano per me questa tesi) o "ipnotico"(non so come dirlo). Non sono o un medico, ma è il momento che questa "follia" che racchiude tutte insieme depressione,paranoia,decisioni senza logica come uscire nuda o nascondersi in un canale, venga definita al più presto. Perchè se da una parte c'è un marito su cui ora si stanno accendendo i riflettori, per Elena non li hanno mai spenti e in poco tempo le hanno dato della malata, suicida, mamma cattiva che abbandona i figli per rifarsi una vita, per non parlare di chi le ha dato della "facile" senza mezzi termini.

Il disagio di Elena notato da altri testimoni non sembra cosi grave da portare a suicidarsi, tanto che gli stessi testimoni non si allarmano più di tanto. Ma nemmeno il marito, unico testimone di questo passaggio mentale importante e grave, si allarma al punto da non lasciarla sola. Ma di nuovo, se questi motivi non sono venuti fuori, se la donna in fin dei conti si preoccupava giusto di banali chiacchiere di paese, se da cellulari, internet ed altre indagini non è emerso nulla per me le alternative non sono molte e si ritorna o a una simulazione di Elena stessa o del marito. Se Elena simula però non lo fa certo per intenti suicidi(che motivi avrebbe?)e quasi sicuramente sarebbe uscita con altri vestiti che non si trovano.

Credo che in questa storia ci siano moltissimi elementi per avvicinarsi ad una veritá...più probabile.Il punto è solo mettere ordine tra le varie interviste, indizi ed ipotesi che sono venute fuori. Poi si, tutto è possibile ma alcune ipotesi a mio parere sono meno probabili, se non totalmente illogiche, rispetto ad altre.
Un caro saluto a tutti
Kiba

Anonimo ha detto...

Perdonatemi ma ci tengo a sottolineare un punto importante: coinvolgimento o meno del marito ci sono dei figli da tutelare che non devono essere investiti dai chiacchiericci mediatici di chi viene pagato per accusare ed alimentare gli ascolti. Prima o poi dovranno essere presi seri accorgimenti in merito.
Fare ipotesi è un conto. Attaccarsi a qualsiasi scemenza per mandare avanti la baracca è un altro. L'obiettivo deve essere sempre e solo quello di dare giustizia ad Elena e pace ai familiari, senza mai arrivare ad atteggiamenti forcaioli.
Kiba

Massimo M ha detto...

A Giacomo
Convengo con tutto ciò che dici a proposito dei MEDIA. Personalmente non mi faccio mai influenzare minimamente.
Però non puoi indiziare verso una scomparsa volontaria riportando dei dati di probabilità e statistica (su quali basi e fonti?) e di associazione con la maestra scomparsa ad AOSTA. Sono casi che non hanno un minimo, dico un minimo di similitudine nè per le dinamiche nè per i dettagli di ritrovamento nè per le tempistiche.
Punto primo, all'insegnante era stata diagnosticata una grave malattia oculare ed era caduta in depressione. Dunque in questo caso abbiamo un riscontro REALE, certificato del suo stato psicologico...........riscontro non solo familiare ma anche sui PC dove in maniera maniacale (poretta) era alla ricerca di cliniche, in tutto il mondo, dove potersi rivolgere.
Qui c'è un dato oggettivo!
Dopodichè lei esce di casa, ma lo fa con GIUBBOTTO, JEANS, MAGLIA sciarpa e CELLULARE, documenti e soldi (pochi). Non solo, viene ritrovata dopo 100 giorni circa, dentro un ruscello tra le vigne: il suo copro è scoperto, ben visibile ed è posto di FIANCO e l'autopsia ha rilevato morte per assideramento.
Dunque 2 CASI completamente incondivisibili per caratteristiche. Il caso di AOSTA è chiarissimo, questo di EC non è chiaro per niente.
E' uscita NUDA, senza occhiali ed è stata ritrovata quasi 1 anno dopo in un punto coperto da rovi e a testa in giù sotto il fango.
A prescindere dall'accanimento mediatico, oggettivamente non vi sono proprio elementi che fanno pensare nè all'allontanamento volontario nè ad un suicidio.

ENRICO ha detto...

Kiba

"avevo ipotizzato che Elena li lasciasse di fronte e che il cancello, aprendosi, li avrebbe spostati nell'angolo."

a suo tempo anche io che avevo pensato ad una dinamica del genere per spiegare parte degli indumenti ritrovati ammucchiati nell'angolo dietro il cancello

a D.S.

ma da dove esce questa "notizia" che MB avrebbe impedito alle squadre di soccorso di avvicinarsi al luogo del ritrovamento ?

A me risulta che il canale sia stato ispezionato non solo dalle FdO ma anche dai familiari

Personalmente sono più propenso a credere che il corpo sia stato occultato in quel luogo dopo che le ricerche in quella zona erano state abbandonate

Inoltre il fatto che EC si sentisse - a torto o a ragione - "braccata" da qualcuno non lo dice solo il marito ma lo affermano molti altri testimoni ( parroco, sorella ecc...)

Giacomo ha detto...

Questa degli occhiali è un'altra bufala.
Qualcuno ha mai pubblicato da qualche parte un documento da cui risulti quante diottrie mancavano ad Elena Ceste? Dalle foto non sembrano proprio occhiali con i vetri a fondo di bottiglia!
Allora, serietà per serietà, che qualcuno ci dica, in base a documentazione scientifica che sicuramente DEVE ESISTERE, qual era la gravità della miopia.
Poi ne riparleremo.

Giacomo

Massimo M ha detto...

Se ascoltate questi video
http://video.corriere.it/elena-ceste-quando-marito-tv-diceva-va-giro-nuda-mi-fa-vergognare/1bc91ffa-5b65-11e4-bef3-ab502ce50ac0

Prima sostiene che secondo lui qualcuno di forza l'ha spogliata perchè se si fosse spogliata da sola sarebbe stata diversa la sequenza.........li avrebbe lasciati sparsi a mano a mano che si spogliava.
Quindi ipotizza che qualcuno l'abbia spogliata.
Poi va avanti e dice........perchè poi mia moglie si sarebbe dovuta spogliare qui dietro al cancello.........si sarebbe spogliata lì dove il cancello è aperto.
E segue sempre la logica di ipotizzare che qualcuno l'ha spogliata.

Quello che voglio dire è non capisco perchè, invece, secondo lui sarebbe + normale che uno che la spoglia, invece, lasci i vestiti dietro l'anta del cancello.

Questa intervista mi era sfuggita ma MB fa le stesse riflessioni che facevo io giorni fa. Cioè i vestiti perchè stanno nel punto dietro l'anta (se essa aperta?). Quel punto è anomalo sia nell'ottica si è spogliata da sola, sia nell'ottica è stato qualcuno a spogliarla. Oltretutto MB non si pone neanche il problema delle chiavi per aprire il cancello che erano nella toppa del portone. Lo ribadisco: prima di uscire EC ha riportato le chiavi a posto e di corsa è uscita mentre l'anta si chiudeva? Chi ha spogliato EC ha poi rimesso le chiavi al loro posto prima di portarsi EC.
C'è una incongruenza pazzesca tra l'atto di DENUDARSI, cioè di togliersi tutto, di fregarsene e quello di riportare le chiavi al loro posto. Io insisto su questo punto perchè è una dinamica CHIAVE a mio avviso.
L'unico motivo per cui uno potrebbe inventarsi di aver ritrovato i vestiti lì è quello di depistare delle testimonianze. Cioè se i vestiti fossero stati sparsi in giardino o davanti al cancello, qualche passante li avrebbe potuti notare. Inoltre, abiti sparsi creano più volume di abiti uno sopra l'altro.
Se ci fate caso, dall'abitazione di Marilena si vede perfettamente il cancello e lo spiazzo antistante, ma da casa di Marilena non è visibile il punto in cui dice di aver ritrovato i vestiti.

Io devo ancora vederci molto chiaro, ma di una cosa sono abbastanza convinto: EC non è uscita volontariamente e neanche NUDA.

Massimo M ha detto...

EC non è uscita volontariamente e neanche NUDA

intendevo dire che non si è spogliata da sola. Assolutamente

PINO ha detto...

ENRICO
EC non ha mai affermato di sentirsi "braccata", ma si sarebbe lamentata, a detta di quelli che ne hanno ricevuto le confidenze, di essere "sulla bocca di tutti" per aver commesse delle marachelle, vere o presunte. Era, inoltre, delusa per la condotta di una persona che aveva creduto amico.
La faccenda dei presunti "ricatti e minacce" alle quali sarebbe stata sottoposta la donna, rientra nel testo della narrazione, fatta dal marito, sulla lunga e sofferta notte che ha preceduto la scomparsa di EC.
Questo, risulta ufficialmente fino ad oggi.
D.S. afferma, ed io condivido, che nessun riscontro esiste a conferma di quanto narrato da MB.
MASSIMO/M
ct):"non vi sono proprio elementi che fanno pensare nè all'allontanamento volontario nè ad un suicidio."
Concordo con le tue conclusioni.



Giacomo ha detto...

Un allontanamento in seguito a stato confusionale non può definirsi allontanamento volontario, né una disgrazia può definirsi suicidio

Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo
Conosci il nome dello psichiatra che ha visitato E. C. e rilasciato una diagnosi?
Citamelo, ed io te ne darò atto

Giacomo ha detto...

Forse proprio perché non si è fatta visitare da uno psichiatra è finita come è finita

Giacomo

Anonimo ha detto...

Giacomo
Ci vogliono documenti, non illazioni per avallare certi convincimenti.

Giacomo ha detto...

E tu che documenti hai per avallare l'omicidio? Illazioni per illazioni, preferisco pensare ad una disgrazia

Giacomo

Anonimo ha detto...

Concordo con le ultime riflessioni di Massimo M e Pino(ai tempi infatti la pensavamo allo stesso modo).
Nessuno vuole dire che questo stato più che confusionale non esista ma è appunto un fatto che non vi siano testimonianze tangibili per proseguire e l'unica maniera è ragionare sui racconti di Michele.
È normale chiedersi se la donna vivesse un forte stato depressivo o se invece avesse problemi mentali ben più gravi ed è logico che per capirlo possiamo solo seguire i racconti di M senza per questo doverlo crocefiggere.
Stato confusionale vuol dire tutto e niente. Per ripercorre il tutto se qualcuno è in grado di riportare qui le testimonianze di questo disagio forse ne capiremmo di più. Io continuo a credere che quello che raccontano i testimoni può al massimo spiegare un disagio della donna,disagio appunto, ma non lo stato che:
Le fa sentire voci nella testa. Le fa credere che qualcuno controlla i figli a scuola. La fa denudare ed uscire di casa senza sentire la morsa del freddo (e in questa ipotesi è anche scalza) e la fa arrivare,non si per quale motivo, nel luogo di ritrovamento.
Manca un passaggio. È inevitabile doverlo chiarire per arrivare ad una verità.
Kiba

ENRICO ha detto...

Massimo M


i vestiti perchè stanno nel punto dietro l'anta ?

perchè potevano benissimo essere stati lasciati in mezzo al cortile ed essere poi stati trascinati in quel punto vicino al muro dall' apertura dell'anta del cancello quando MB è rientrato dalla scuola alle 8,50 ( più o meno)

PINO

ho scritto "braccata" tra virgolette per intendere che EC era ossessionata da qualcuno o da qualcosa che secondo lei avrebbe danneggiato la sua reputazione e minato il suo stesso equilibrio psicofisico

Mi sembra che più di una persona abbia confermato come la donna apparisse da un po' di tempo depressa e intristita

Che poi il marito abbia raccontato un cumulo di menzogne riguardo a ciò che è successo in quella notte e al ritrovamento degli indumenti nel cortile , questo io non posso affermarlo

In ogni caso se fosse stato lui a sopprimerla ed a nasconderne il corpo lo dovrebbe aver fatto in più fasi : o tra le 8.50 e le 10.30 oppure potrebbe aver rimandato l'occultamento del cadavere nei giorni seguenti

Tutto sta nel sapere CON ESATTEZZA quali accertamenti (controllo della casa, del giardino, della sera, delle auto, degli spostamenti ecc..) a suo carico sono stati fatti dagli inquirenti nell'immediatezza dell'evento

Massimo M ha detto...

Enrico dai.............
Come può la parte bassa di un anta trasportare vestiti (raccogliendoli in apertura) per poi depositarli UNO sopra L'ALTRO. Dai su!
MB mostra nel video dove stavano gli occhiali. Ebbene, dietro all'anta aperta............per indicarlo MB mette la mano e parte del braccio sotto l'anta. Questo significa che gli occhiali non potevano essere trasportati dall'anta.
E' proprio un'ipotesi inverosimile credo dimostrabile anche scientificamente con delle prove.

Massimo M ha detto...

La chiave sono gli abiti in quel punto. Abbiamo visto che è inverosimile ipotizzare uno spogliarello in quel punto, a supporto le chiavi sono al loro posto. Ho denudatasi da sola o spogliata da qualcuno, i vestiti lì indicano una dinamica anomala rispetto all'ipotesi, poco credibile.
Allora si potrebbe ragionare al contrario: perchè MB li colloca in quel punto?
O perchè dice il vero o perchè si inventa la posizione (e insieme alla posizione proprio tutta la storia degli abiti).
EC è possibile che sia stata uccisa (o che si sia suicidata in casa) da NUDA perchè ci si trovava magari (magari semi nuda). Rivestire un corpo è operazione difficile e richiede tempo. Dunque gli abiti, in ottica omicida o suicida in casa, vengono usati per simulare un gesto folle, conseguenziale a tutta la storia della notte prima. Una sorta di depistaggio. E vengono usati come depistaggio.
Perchè sono collocati in quel punto? Perchè è un angolo, non visibile da casa Marilena, non visibile in auto verso Motta, poco visibile da Motta verso l'abitazione.
Questo per depistare..........probabilmente. Ci sono circa 30 minuti di buco, qualcuno sarà passato lì davanti, a piedi o in macchina...........abiti sparsi in mezzo al giardino o davanti al cancello avrebbero dato nell'occhio, cioè uno si sarebbe posto il problema? Possibile che nessuno vede gli abiti sparsi?
In questo modo, collocandolo all'angolo fornisce una risposta depistativa? Cioè, si, effettivamente in quell'angolo è verosimile che nessuno li avesse visti.
Insomma, sembra che vi sia una cura nei dettagli al fine di essere l'unico possessore di verità sugli abiti?

Siamo nel campo delle ipotesi, ovvio. Ma torno a ripetere, la posizione dei vestiti URLA!

Massimo M ha detto...

perdonate i molti errori di battitura

Massimo M ha detto...

Volevo comunque precisare che ci sarebbe un'ipotesi per cui lascerebbe gli abiti in quel punto: e cioè che a cancello chiuso, aiutandosi col vaso che è lì, sale sul muretto a confine agevolmente e oltrepassa la parte bassa del cancello in modo effettivamente agevole. E in questo caso, le chiavi al loro posto, assumerebbero una certa logicità.

Anonimo ha detto...

Ecco le chiavi assumono logicitá, ma non Elena che scavalca il cancello di casa sua completamente nuda! Hai ragione sul fatto che i vestiti se spostati dal cancello avrebbero assunto una forma diversa da quella descritta dal marito. Comunque se non ricordo male le tappe dei vestiti erano 3. Prima le ciabatte, più vicine alla porta di casa, e poi se non sbaglio c'erano altri vestiti oltre aquelli dietro al cancello. Facevano appunto credere che la donna si fosse spogliata a tappe dirigendosi verso l'uscita.
Kiba

PINO ha detto...

Discutere sugli abiti, sul luogo del loro ritrovamento, e tutti i dettagli ad essi relativi, lo ritengo del tutto inutile, per il semplice motivo: (quante volte ripeterlo?) che, l'unico testimone, attore e narratore, è il solo MB.
Cosa, o chi, possa confermare che ciò sia vero?
Quindi, di cosa staremmo ragionando?
Il discorso andrebbe impostato ed analizzato, partendo da un determinato punto situato più a monte.
Pino

ENRICO ha detto...

Diamo - PER UN SECONDO ! - per buona la versione MB

Non è assolutamente detto che gli indumenti, se sfilati sovrapposti uno nell'altro , avrebbero dovuto subire modifiche sostanziali per via del trascinamento. Magari ammonticchiati ma sempre uno dentro l'altro sarebbero rimasti

Supponiamo adesso che glieli avesse tolti il marito dopo averla uccisa o che se li fosse sfilati Elena stessa in bagno per farsi la doccia e poi fosse stata strangolata dal marito, mi spiegate perchè costui avrebbe dovuto sparpagliarli nel cortile creando la circostanza inverosimile di una donna che vaga nuda per le campagne ? Circostanza assurda che di certo non gioca a suo favore

MB avrebbe potuto lasciarli sparsi in camera da letto e denunciare in ogni caso una incomprensibile, precipitosa e irrazionale fuga della moglie attribuendola comunque ad uno stato di alterazione psichica della donna, se è questo che aveva intenzione di far credere

PINO ha detto...

MB non voleva far credere NULLA.
Voleva solo rendere, lo scenario, il più ingarbugliato ed illogico possibile, ammesso PER LO STESSO TUO ISTANTE,:-) che sia lui l'autore della sparizione.

Massimo M ha detto...

A Kiba
No. MG in una intervista a CLV parla di vestiti uno sopra l'altro nel punto dietro l'anta aperta. Non parla di ciabatte o di altro, parla di occhiali li vicino agli abiti. Anzi, lui dichiara che se EC si fosse spogliata la dinamica sarebbe stata diversa, non sarebbero stati uno sopra l'altro ma avrebbero seguito un percorso. Dunque non ci sono altri abiti da nessuna parte, almeno nel suo racconto.
E questa cosa degli abiti a me non convince proprio per niente.

Massimo M ha detto...

No Pino, non sono d'accordo stavolta.
Gli abiti sono proprio la chiave di tutto. Tutte le anomalie sugli abiti vanno analizzate proprio per capire perché MB li colloca li. Questo lo trovo interessante. E cioè spulciare l'inverosimilita' del suo racconto..........dal momento che seguendo questa ipotesi e' ovvio che i vestiti non ci sono mai stati li. Non so se riesco a spiegare cosa voglio dire.
Per me i vestiti non ci sono mai stati in quel punto e sto cercando appunto di discutere l'incongruenza tra una probabile verità e una dinamica completamente inventata.

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
NO!
Lasciare gli abiti in cortile e' un racconto che ha un significato chiaro: EC e' uscita spogliandosi NUDA, ciò mostra una dinamica folle, psicologicamente segnata etc. etc.
Se avesse lasciato gli abiti in casa, come avrebbe potuto dimostrare che EC non si fosse messa altri abiti per uscire? Un marito che conosce tutti gli abiti della moglie a memoria? Mutande incluse?
Non ci sarebbe stata certezza di Nudità.................e senza il concetto di NUDO, la storiella di una dinamica di follia e stato psicologico labile va a remengo!

Massimo M ha detto...

In più con un corpo NUDO da ritrovare. Non avrebbe dato sospetti ritenere che la moglie e' uscita nuda se avesse lasciato gli abiti in casa? Si sarebbe dato una zappata sui piedi da solo.
Ripeto, a me che e' normale conoscere tutto l'abbigliamento della moglie alla perfezione, intimo incluso. Ma non può esserlo.

Anonimo ha detto...

Pino, se il marito non è responsabile non avrebbe motivo per inventare la storia dei vestiti cosi come il resto. Si sta discutendo cosa potrebbe essere accaduto in entrambe le ipotesi e visto che molti credono alla disgrazia o suicidio o incapacità mentale si ripercorrono i passaggi per meglio chiarire questa ipotesi in cui il marito appunto non c'entra niente.
Massimo M. Ricordavo altre tappe di vestiti...dovrei andare a rileggere.
È difficile non perdere il filo in questa storia, anche per me la storia dei vestiti è fondamentale e per nulla scontata, ma se fosse inventata non credo che i vestiti sarebbero stati realmente depositati li.
Kiba

Anonimo ha detto...

Oh, perdirindina, Massimo M. tu sei così pedante anche con tua moglie, allora, e vai a contarle persino le mutande ... povera donna, ma in quale caverna la fai vivere?

Giulietta

Mimosa ha detto...

Toglietevi dalla testa una Elena che scavalca il cancello, nuda o vestita! Eppure l’avete visto bene mille volte ‘sto cancello e la recinzione! Assurdità degne di racconti per adolescenti.

E toglietevi pure il pensiero che la donna fosse sotto la doccia … una donna di casa NON fa la doccia PRIMA di riassettare la cucina e la cucina non era riassettata!

Come si vede che questi sono discorsi di uomini.

Mimosa

Ben detto Giulietta: quali mariti "normali" conoscono il guardaroba della moglie? l'avevamo già evidenziato nel caso di Roberta, quando il marito ha detto che non mancano abiti dal suo armadio.

Mimosa ha detto...

aggiungo:
nemmeno le camere erano rifatte!

PINO ha detto...

@ KIBA
Ct) "Pino, se il marito non è responsabile non avrebbe motivo per inventare la storia dei vestiti cosi come il resto.
A parte la colpevolezza o meno di MB, io sostenevo, nel mio ultimo post, l'assenza di prove a sostegno di quanto egli ha raccontato, sul ritrovamento degli indumenti della moglie.
Narrazione che riveste le stesse caratteristiche di quella resa circa la movimentata notte che ha preceduto la scomparsa di EC.: la mancanza di riscontri.

Etrusco ha detto...

Nella malaugurata ipotesi che vede il marito colpevole, a lui conveniva non dire nulla delle confessioni della moglie e dei vestiti in terra. Avrebbe destato minori sospetti dichiarando solo di essere tornato a casa e di non averla trovata, basta. Senza tante spiegazioni.
Le indagini si sarebbero dirette altrove e dal computer era comunque possibile risalire ad amicizie più o meno virtuali, se era questo che gli premeva far presente.

Di oggettivo abbiamo: l'esposizione pubblica specialmente sul web, che dovrebbe essere la fonte dei problemi, la sparizione e conseguente ritrovamento nel fosso.
Tutto quello che è stato detto, aggiunto e fatto da MB si potrebbe spiegare con uno stato di comprensibile ansia da parte sua, dovuta sia alla sparizione della moglie, sia ai suoi legittimi sospetti sui nuovi e vecchi frequentatori della stessa.
Non trovandola in casa e ritenendo anomalo questo, avrebbe fatto due più due, preoccupandosi immediatamente e dando subito l'allarme. Quindi esternando in modo eloquente i suoi sospetti sui frequentatori della moglie. Ma non si sa al momento se a questi frequentatori si sia poi aggiunto qualcun'altro in incognito, cosa anche possibile.

Per occultare il corpo nel fosso non è necessario giungere fino al punto del ritrovamento, rischiando di essere visti inoltrarsi nei campi con la macchina: è molto meno rischioso, oltre che più rapido da fare, percorrere la strada sterrata che per qualche centinaio di metri costeggia il fosso, che è normalmente frequentata e quindi non si desterebbe alcun sospetto, per poi abbandonare il corpo in un punto qualunque del fosso, anche presso uno dei vari ponticelli sotto i quali scorre quando passa da un lato all'altro della strada. La corrente nei momenti di maggiore flusso d'acqua potrebbe aver trascinato il corpo di qualche centinaio di metri fino al punto del ritrovamento. Se fosse così si ridurrebbe ulteriormente la distanza da casa e di conseguenza il tempo di percorrenza sarebbe inferiore ai due minuti di auto.
Può essere stato uno sconosciuto.

Anonimo ha detto...

Il grande errore di Michele, Vigile del Fuoco e volontario della Protezione Civile, addestrato anche alle ricerche di persone scomparse, è stato di non aver lasciato gli indumenti là e così come dice di averli trovati.
Giulietta

PINO ha detto...

Etrusco
Infatti, avrebbe fatto bene a non inventare tutte quelle storie.
Ma ha voluto strafare.
Ed i risultati non lo favoriranno in sede giudiziaria.

Etrusco ha detto...

Pino, ma se fosse vero come dice lui, questo rischia una condanna perchè raccontando tutto quello che sa... attira le indagini su di lui, pur essendo innocente.
Oppure, venuto da tempo a conoscenza di alcune amicizie della moglie, si inventa tutto per convincere gli inquirenti a credere quello che sospetta lui della sparizione.
Certo che se non gli credono perchè alcune cose di quanto dichiara non collimano, c'è la possibilità che tutto ciò diventi un indizio.

Pamba ha detto...

Hai voglia a dire che l'avviso di garanzia e' un atto dovuto per la tutela di MB...
Michele non capisce che si stanno concentrando su di lui, se non altro per il vecchio principio "se non il marito, chi altro.."?
Perché si ostina a non farsi assistere da un avvocato, dato che con l'avvocato d'ufficio sembra si siano sentiti solo telefonicamente?
Addirittura, se la notizia non è stata smentita, stasera si farà intervistare da CLV!

Eppure qualche smentita suo favore (telo da serra e sms) e' arrivata proprio dal procuratore capo in persona.

http://www.atnews.it/cronaca1/item/15282-caso-ceste-le-precisazioni-del-procuratore-capo-di-asti,-giorgio-vitari.html

Massimo M ha detto...

A Mimosa e Giulietta
Probabilmente non riesco a spiegarmi o probabilmente non leggete bene quello che scrivo.
Ho scritto che nessun marito, e ribadisco nessun marito, conosce tutto l'abbigliamento, intimo compreso, della moglie. Ho cioè scritto proprio quello che voi sostenete, non il contrario.
Ma proprio perché il marito NON conosce alla perfezione l'abbigliamento della propria moglie..............come poteva sostenere, nel caso non avesse raccontato la storia degli abiti in giardino (dinamica di denudarsi), che EC fosse uscita NUDA? Non sarebbe stato appunto credibile proprio perché non può conoscere e sapere se EC si e' allontanata con altri abiti.
E in questo caso, una volta ritrovato il corpo nudo, sarebbero stati grossi i sospetti proprio perché ci si sarebbe posti l'interrogativo: come faceva a sapere che era uscita nuda? L'unico modo per cui poteva saperlo e' che fosse a conoscenza di tutto l'abbigliamento, intimo incluso, della moglie. Circostanza che tutti, Mimosa, Giuliana e me compreso..........riteniamo INVEROSIMILE per non dire IMPOSSIBILE.
Spero di essere stato chiaro adesso!

Massimo M ha detto...

A Mimosa
Sapere se stava facendo la doccia o meno e' irrilevante. Nell'ipotesi omicidiaria, può averla trovata nuda o averla spogliata. In ogni caso avrebbe, con il suo racconto, descritto una circostanza precisa: EC lascia abiti uno sopra l'altro in giardino, si spoglia o viene spogliata e portata via. Nel primo caso (gli abiti per terra) sono un rafforzativo di una condizione psicologica labile e di gesto folle (collegata agli sms della notte, di cui abbiamo sempre e solo un suo racconto senza riscontri) nel secondo di un rapimento a sfondo sessuale.
Senza abiti in giardino il gesto folle non esiste e neanche un ipotetico rapimento.

PINO ha detto...

@ Etrusco
Ct):"attira le indagini su di lui, pur ."
Il tuo disappunto, sul comportamento di MB, implica il presupposto della sua innocenza, che dai per scontata (almeno così ho capito), possibilità da me solo sospettata, proprio in virtù delle sue non riscontrate affermazioni, miranti chiaramente: 1°, ad avvalorare uno stato di alienazione mentale della moglie; 2° per sostenere un rapimento della stessa, da parte di terzi.
Quindi, una strategia necessaria che, all'opposto di come hai supposto tu, avrebbe dovuto allontanare da se ogni sospetto.
Spero di essere stato chiaro

Massimo M ha detto...

Etrusco scrive:
"Nella malaugurata ipotesi che vede il marito colpevole, a lui conveniva non dire nulla delle confessioni della moglie e dei vestiti in terra. Avrebbe destato minori sospetti dichiarando solo di essere tornato a casa e di non averla trovata, basta. Senza tante spiegazioni."

Poi i giorni a seguire gli inquirenti scoprirebbero da soli (tabulati) che EC riceveva messaggi da un presunto "amante", che questi in qualche circostanza si erano incontrati, che EC su facebook aveva delle "amicizie" e soprattutto che MB questa cosa doveva saperla visto che il cellulare di EC era anche in uso da MB (ci sono delle telefonate fatte ai parenti da MB stesso pochi giorni prima).
Per poi ritrovare il corpo nudo dopo quasi un anno.
Credi che una versione del genere non avrebbe creato molti ma molti più sospetti sul marito?

Così invece MB racconta di un pentimento di EC in stato confusionale, cioè che è lei che gli confessa tutto e gli fa leggere gli SMS. Non cambia tutto secondo te?

PINO ha detto...

@ Etrusco

p.s. Cit):attira le indagini su di lui, pur "essendo innocente".
La tua frase non è stata riportata per intero (non so perchè)

Anonimo ha detto...

Smettiamola di dire che è stata spogliata. Avevamo giá affrontato questo punto: se il racconto di Michele è reale, lo sono anche i vestiti, ma non c'è nulla che indichi l'introduzione in giardino di terze persone che mai e poi mai avrebbero avuto qualche motivo per lasciare i vestiti li. Non ha senso.Se esiste una fantomatica terza persona non è venuta fuori dalle indagini e se si sostiene che "il male" di Elena nascesse dai contatti del web, bisogna ammettere che dal pc non è emerso nulla. Di nuovo, lavorando con molta fantasia si possono aggiungere telefonini nascosti o cose simili(uscendo fuori dai fatti).
Se si sostiene che ad Elena capita tutto questo per l'intervento esterno di qualcuno, questo qualcuno doveva avere contatti regolari con Elena, soprattutto gli ultimi giorni.Non è ammissibile credere che un soggetto riesca a portare una donna alla follia senza che emerga nulla. Cosi, oltre a questa malattia indefinita che giustifica tutto e non spiega niente, aggiungiamo dei motivi/fantasma...
Pino, davo per scontato il fatto che non vi siano riscontri nel racconto del marito,per il resto sai come la penso, quindi se insisto su queste ricostruzioni è solo per ragionare sul fatto che da qualsiasi punto la si voglia prendere, la storia dei vestiti, non porta a nulla. Ripeto, per me è un passaggio fondamentale che va chiarito, ma non avendo appunto riscontri, l'unico modo è procedere con logica. Inutile dirti che per me i vestiti non sono mai stati li, che il racconto collima perfettamente con l'idea di una Elena impazzita ed infatti le indagini si sono mosse subito verso quella direzione, che nessuna donna si uccide per chiacchiere di paese e che la sera prima potrebbe essere accaduto un fatto importante che però si vuole attribuire ad una malattia mentale di Elena che nessuno sa definire.
Un caro saluto
Kiba

Pino ha detto...

@ KIBA
Ti rispondero al mio rientro, fra un paio d'ore.
Pino

Giacomo ha detto...

Non capisco perché il marito dovrebbe portare riscontri a quanto da lui raccontato. Il suo racconto è una testimonianza. Sono gl'inquirenti che devono dimostrare che quanto da lui asserito non è vero. Ma chi conosce gli atti? Chi veramente sa che cosa gl'inquirenti hanno verbalizzato fin dall'inizio?
Non ho capito. Le interviste estemporanee a gente che ti ficca un microfono sotto il muso costituiscono prove testimoniali?
Ma in che paese viviamo?
Io mi auguro che quanto prima caccino a pedate nel sedere i giornalisti che assediano la villetta ILLECITAMENTE.

Già la domanda è legittima. Come mai quest'uomo viene sottoposto ad indagini per omicidio SOLO perché si è scoperto il corpo della Ceste e prima ancora che siano noti gli esiti delle indagini autoptiche?
Hanno avuto otto mesi di tempo!

Io non so se lo rinvieranno a giudizio. Ma se ciò avverrà, c'è da chiedersi quali prove porterà l'accusa a sostegno. E, prima ancora, c'è da chiedersi se qualcuno ritiene una cosa normale che costui sia arrestato subito e addirittura aspetta ansiosamente un simile evento.

Buongiorno a tutti

Giacomo

Anonimo ha detto...

No Giacomo,non sarebbe normale che venga arrestato se non ci sono prove o indizi rilevanti. Questo per me è chiarissimo e concordo con te su molte critiche rivolte ai media, ricordando sempre che ci sono dei figli da tutelare.
È giusto però guardare questa vicenda da ogni aspetto quindi purtroppo anche valutando un coinvolgimento del marito. Credo che le indagini si siano fin da subito concentrate sui racconti del marito. Si sono insomma seguite le sue piste. Addirittura se leggi i vecchi podt ci si chiedeva come mai Michele non avesse subito lo stesso accerchiaggio mediatico ad esempio del Logli. Da quanto ne sappiamo(ma forse ne sappiamo poco), non è emerso nulla. E se non emerge nulla per me è normale che poi ci si concentri sull'ultima persona che ha visto Elena. Tra il cercare una verità per Elena e l'atteggiamento forcaiolo che giustamente critichi, ce ne passa. A volte ho l'impressione che per difendere Michele si finisca inevitabilmente per accusare la vittima e mi sembra che di giudizi ed ipotesi su Elena se ne siano fatte a sufficienza. Scusami ma fino ad ora i media non hanno mandato avanti la baracca con Michele, ma con i racconti dello stesso che investivano Elena, e quindi la sua vita privata, sbandierata su ogni trasmissione, portando anche a giudizi pesanti sulla sua persona.
E cosi puntata su puntata si cercavano gossip, video hard ed amanti. Sapere che Elena poteva esdere ancora viva e poteva assistere a tutto questo è sconfortante. Saperla morta e sentir dire ancora fesserie in nome del "tutto è possibile", a me personalmente fa inc...
Va bene che tutto sia possibile, ma non sarà mai una verità accettabile quella di una donna morta perchè "eh, poverina,non ci stava più con la testa". Ora c'è un cadavere, nudo,ed un telo al suo fianco..ma quale disgrazia..dai..
Kiba

Giacomo ha detto...

Kiba

Vedi, c'è un pregiudizio alla base di molti "ragionamenti". E cioè che le patologie mentali siano una specie d'insulto a chi si ritiene che ne possa essere stato vittima, quasi, anzi sicuramente, una colpa.
Una patologia mentale è come una qualsiasi altra malattia. Ma si sa, per atavica consuetudine e superstizione, che la patologia mentale viene considerata come una maledizione divina, un segno di punizione per qualche responsabilità di chi ne è vittima.
E dunque ipotizzare che possa essere successa una disgrazia, agevolata da uno stato confusionale non si può considerare un torto che si fa alla vittima.

Si badi bene, secondo me gl'inquirenti fanno benissimo ad indagare a fondo, per il rispetto che si deve ad ogni essere umano, specie se esso muore prematuramente.

Ma cosa ha a che vedere tutto questo con la caccia all'uomo scatenata dai media nei confronti di una persona già colpita da un gravissimo lutto?

Quindi, rispetto per tutti, per la vittima innanzitutto e poi per i congiunti: il marito, i figli in tenera età e poi i genitori e gli altri congiunti appartenenti alla famiglia di origine.

Questo è il mio pensiero.

Buona giornata a tutti.

Giacomo

PINO ha detto...

@ Giacomo
cito):"Già la domanda è legittima. Come mai quest'uomo viene sottoposto ad indagini per omicidio SOLO perché si è scoperto il corpo della Ceste?
La risposta l'hai già data, a te medesimo, prima che ponessi la domanda:"Ma chi conosce gli atti? Chi veramente sa che cosa gl'inquirenti hanno verbalizzato fin dall'inizio?
Infatti, proprio perchè non è dato sapere cosa hanno in mano gli inquirenti, non possiamo, nè dobbiamo essere critici sui motivi che avrebbero determinato l'avviso di garanzia fatta pervenire a MB.
Per quanto riguarda il "racconto" dell'indagato, che non può essere definito una "testimonianza", ma una "versione" di fatti nei quali egli stesso è uno dei protagonisti, ha bisogno, per essere ritenuto veritiero di essere corredato da riscontri o testimonianze di terzi, che il narratore deve fornire allo scopo di renderlo indiscutibile.
Gli inquirenti, a loro volta, si riservano il diritto di vagliarne la loro validità.
Non vedo poi, il perchè si debba mettere sempre in dubbio il lavoro degli investigatori, anche quando non si conosca chiaramente quanto, e di quale materiale informativo, sia in loro possesso.
Cordiali saluti, Pino

Giacomo ha detto...

E.C.

Purtroppo si sa che, per atavica consuetudine e superstizione, la patologia mentale viene considerata come una maledizione divina, un segno di punizione per qualche responsabilità di chi ne è vittima. Ma in realtà una patologia mentale è come una qualsiasi altra malattia.
E dunque ipotizzare che possa essere successa una disgrazia, agevolata da uno stato confusionale, non si può considerare un torto che si fa alla vittima.

Giacomo

Giacomo ha detto...

Il post precedente era un aggiustamento della mia risposta a Kiba

Giacomo

PINO ha detto...

@ KIBA
Senza che ripeta le stesse osservazioni fatte nell'ultimo tuo post, ti comunico di essere, in gran parte, d'accordo.
Evitiamo di guardare cose ed eventi dall'alto di una pedana: mettiamo i piedi a terra, e cerchiamo di guardar tutto ad altezza d'occhio.

Massimo M ha detto...

A Giacomo
Certo che tutto è possibile e che è giusto valutare l'ipotesi della disgrazia dopo un uscita in stato confusionale. E' pur vero però che non esiste nessun riscontro testimoniale. Nessuno ha visto Elena vagare quella mattina (eppure sono stati sentiti 80 testimoni).
Tanto per fare un esempio, dell'insegnante di Aosta si conosceva, tramite il cellulare, che alle 5 di mattina si trovava, subito dopo la scomparsa, tra Aosta e una zona collinare precisa. C'era un riscontro........ho era stata rapita o si era allontanata.
Qui non c'è nessun tipo di riscontro. Parliamo di campagne coltivate, di strade con abitazioni, di passaggio di automobili.
Senza nessun tipo di riscontro l'ipotesi disgrazia è tra le meno credibili, anche per il sito in cui è stato ritrovata il corpo: per raggiungerlo, dove passi passi, sei scopertissima............ti avrebbero visto con grande probabilità.
Da questo punto di vista, lo stato confusionale o depressivo passa addirittura in secondo piano. Cioè non discuto gli effetti folli che una depressione può causare (tra i quali anche un denudarsi e vagare)...........e non voglio neanche contestare l'inverosimilità di un camminare scalzi e nudi a basse temperature (proprio perchè tutto può essere), ma discuto delle circostanze oggettive, e cioè la mancanza di riscontri, nessuno l'ha vista. Tutto qui.
I media, lo dico con onestà, neanche li leggo se non per cercare di spulciare dati reali.

Giacomo ha detto...

Pino

Un opinionista tv ha detto che l'avviso di GARANZIA è stato emesso degli inquirenti proprio a garanzia dell'indagato e non perché essi avessero o abbiano in mano qualcosa di concreto contro MB. Perché se avessero avuto qualche elemento grave, lo avrebbero arrestato da tempo.

Cordiali saluti

Giacomo

Anonimo ha detto...

No, attenzione, non è un insulto il presunto stato mentale di Elena, lo è semmai costruirci un teatro di fantasie per avvalorare questa tesi ignorando l'altra perchè...giá perchè? Pensaci. La convinzione che il marito non centri nulla è supportata da fatti o da sensazioni personali basate su interviste mediatiche?
Elena aveva dei problemi, come tanti di noi. Punto. Voci nella testa e simili vengono raccontati solo dal marito, non è una colpa ma un fatto. Manca il passaggio da un disagio ad una disgrazia vera e propria. Di questo passaggio non ci sono prove(si troveranno?Speriamo) Cos'è quindi che fa propendere più per la disgrazia? Le voci di paese o il video hard? Si capisce che a questo punto ogni motivo è buono per avvalorare la disgrazia e non è giusto. Michele purtroppo deve affrontare un passaggio obbligatorio in queste fasi. Il circolo mediatico è un discorso a parte che comunque vale per tutti, come abbiamo sempre detto. Per me fa più che bene a tornare in televisione per difendersi dagli attacchi mediatici. Lui almeno può farlo.
Kiba

Giacomo ha detto...

Noto uno strano atteggiamento, rispetto a due casi.

Bossetti, il cui DNA è stato trovato sul corpo della vittima è sicuramente innocente e va immediatamente scarcerato.
Buonincontri, contro cui non c'è niente, è sicuramente colpevole e va immediatamente arrestato.

Giacomo

Massimo M ha detto...

A Giacomo
Sono due casi assolutamente diversi tra di loro.

Giacomo ha detto...

Kiba.

Ho sentito con le mie orecchie Giangavino Sulas dire: questo è un cornutto! (le due t sono messe di proposito)

Ha dato in un sol colpo dell'assassino per gelosia al marito e ha offeso contemporaneamente la memoria della Ceste.

Ha anche millantato di sapere con certezza che Buonincontri sta per essere arrestato.

Quindi chi caldeggia l'ipotesi dell'omicidio lo fa per difendere la memoria della Ceste?

O non si difende meglio la memoria di questa povera donna, supponendo che ella si sia trovata, senza averne nessuna colpa, in una situazione personale tale che il suo equilibrio ne abbia gravemente sofferto, spingendola in un momento di confusione ad azioni inconsulte che sono fatalmente sfociate in una disgrazia?

Pensaci.

Giacomo

Anonimo ha detto...

Intervengo per rispondere a Giacomo e torno solo a leggervi.
Il paragone non credo sia azzeccato..comunque per Yara si cercava, oltre al possessore del dna, un pedofilo, o un sadico, oppure un conoscente della vittima che aveva motivo di depistare. La scienza ha tirato fuori un uomo dagli occhi azzurri(non castani) che non ha precedenti, non ha perversioni particolari, ama gli animali ed è un padre e marito su cui non un solo testimone non ha potuto dire qualcosa in contrario. È stata ribaltata la sua vita, il suo pc e i cellulari. Non è uscito nulla. Nulla. Nessuno grida innocente ma qualche dubbio ti viene.

Michele è l'ultima persona che ha visto Elena, la vittima. Elena è una donna che si scoprirà manteneva relazioni affettive con altri uomini all'insaputa del marito.La gelosia è quindi un movente plausibile. Elena sparisce proprio il giorno in cui il marito non lavora ed esattamente nel momento in cui lui si allontana.
Da quello che Michele racconta c'è un precedente serio la sera prima, la moglie parla di gente che la ricatta per un video hard dove lei c'era, perchè dice che era "come bloccata"(immagina la tua compagna che ti racconta un fatto simile,oltre a tutto il resto, mentre piange).Parla di persone che non la lasciano stare e di qualcuno che controlla i loro figli. Ma lui non chiede chiarimenti, un nome, un luogo, una data..niente, e nemmeno il giorno dopo, quando Elena prepara la colazione per tutti. Sa che un medico è la soluzione, ma non si sa da cosa lo deduce se non ha potuto constatare la realtà o meno dei fatti raccontati dalla moglie. Comunque. Al suo ritorno ritrova i vestiti che indossava Elena e nonostante il grave precedente della sera (voci nella testa o gente che ricatta) il suo primo pensiero è "di cosa mi deve far vergognare ancora questa qua"(che non va letta da un punto di vista morale ma prettamente logico. Dimmi cosa ne pensi). Lui si ritrova con dei vestiti in mano e la vittima viene ritrovata nuda e con un telo a fianco. Lui indica immediatamente l'ipotesi di terze persone ma non emerge nulla. Fa addirittura nomi ma niente.

Sembrano giudizi leggendo tutto insieme, ma sono solo fatti, raccontati da lui stesso. E anche qui nessuno accusa, ma qualche dubbio ti viene.
Kiba

Ivana ha detto...

Di certo c'è che Elena ripeteva: "Sono sulla bocca di tutti"; per interpretare il suo disagio si possono ipotizzare "fantasiosamente" due casi:
1) Elena era davvero depressa e, non curandosi, potrebbe essere giunta a un gesto estremo compiuto entro la propria villetta?
2) Quel "mantra" rappresentava una "strategia" (conscia aut inconscia) affinché il marito prendesse la decisione di separarsi da lei? Forse, non riuscendo in tale intento, "quella" mattina, al rientro di Michele, potrebbe avergli detto chiaramente di essere innamorata di un altro, oppure semplicemente di volere il divorzio e allora la reazione dell'uomo potrebbe essere stata immediata e incontrollabile?

ENRICO ha detto...

PINO

dici che c’è differenza fra “testimone” e narratore”

Anche il testimone però “narra” una sua versione che non è detto sia veritiera ed è quindi lo stesso necessario controllarne l’attendibilità

Ora, “la versione” rilasciata da MB – pur con tutte le diffidenze legate alla singolarità dei fatti – sembrerebbe essere stata accolta dagli inquirenti i quali per tutti questi 9 mesi hanno sempre ripetuto che a carico di MB non vi erano indizi di colpevolezza

Verità o strategia investigativa ? Non lo sappiamo

Se quest’uomo dovesse aver ucciso la moglie ed occultato il cadavere, si tratterebbe di un delitto a lungo premeditato in ogni minimo particolare - compresa la grottesca messinscena degli indumenti sparsi nel cortile che costituirebbe l' elemento chiave concepito per avvalorare la tesi di una alterazione psicofisica della donna – dato che sarebbe inverosimile supporre che MB possa aver architettato questo sofisticato castello di menzogne e depistaggi solo un secondo dopo aver compiuto un delitto d’impeto

Quindi se il crimine fosse stato pianificato nei tempi, nei modi e con la determinante scenografia che conosciamo perché il MB non la fa presente subito ma fornisce ai CC questa versione : ” Verso le 10.30 circa mi recavo presso il Comando dei carabinieri di Costigliole per segnalare l’accaduto. In quel contesto mi veniva comunicato di fornire una fotografia per poter diramare le ricerche. (…) Tornavo a casa per reperire una foto e nel mentre tentavo ancora di rintracciarla. Guardando accuratamente, mi accorgevo che nei pressi del cancello di ingresso al cortile vi erano in un angolo tutti i vestiti lì abbandonati e gli occhiali, facendomi dedurre che si fosse allontanata senza indumenti.”?

Questa verbalizzazione sembrerebbe contraddittoria però da quanto ricordo , MB in più di un’occasione affermò di aver visto gli indumenti in tempi diversi : prima da una parte (vicino casa) le pantofole e il maglione, poi dall'altra (vicino al cancello) i pantaloni, la biancheria intima le calze contenitive ed infine gli occhiali

Massimo M ha detto...

Ci sarebbe un dettaglio che non riesco proprio a collocare. Ma non sono informato.
Quando MB dichiara di essere stato a vedere davanti al portone del Dottore l'orario di apertura dello stesso...............ha un riscontro reale? Voglio dire, ci sono le telecamere che lo riprendono davanti al cancello del Dottore o anche questo dettaglio fa parte del racconto di Michele senza nessun tipo di riscontro?
Sapete qualcosa?

Ivana ha detto...

Sì, Michele è andato DI CERTO (le telecamere l'hanno dimostrato!) davanti al portone del medico, per controllare l'orario...

Giacomo ha detto...

Kiba 14,35

1. Cito
"Michele è l'ultima persona che ha visto Elena, la vittima"

Non mi risulta che Michele sia stato l'ultimo a vedere Elena viva, a parte il fatto che l'hanno vista viva anche i bambini che erano con lui. E' stata la vicina che l'ha vista alle 8,15, sola nel cortile dell'abitazione.

2. Cito:
"Al suo ritorno ritrova i vestiti che indossava Elena e nonostante il grave precedente della sera (voci nella testa o gente che ricatta) il suo primo pensiero è "di cosa mi deve far vergognare ancora questa qua"(che non va letta da un punto di vista morale ma prettamente logico. Dimmi cosa ne pensi)

Dovresti dirmi tu che ne pensi. Vorresti dedurne un gravissimo indizio a carico? Per frasi dette estemporaneamente davanti al primo che gli ha messo il microfono sotto il muso? Intanto ti chiedo se l'hai sentita con le tue orecchie.

Comunque è chiaro che in certi momenti possono venire in testa i più diversi pensieri. Paradossalmente può darsi che il subconscio in quegl'istanti ha cercato di coprire pensieri più gravi che potevano riguardare l'incolumità della moglie.

E comunque davvero un esercizio curioso cercare di leggere i pensieri di una persona, per interpetrarli a suo sfavore.

Io sinceramente non riesco a vedere questo pover'uomo come autore di una continua sceneggiata, quando, in mancanza di altri elementi, le sue azioni possono leggersi benissimo come quelle di un uomo che, tornando a casa preoccupato per la salute della moglie che ha lasciato sola per il tempo di accompagnare i figli a scuola, vede che la moglie è sparita e poi si accorge addirittura che ci sono i vestiti per terra.

In conclusione di tutto, aspetto di vedere a che conclusioni arriveranno gl'investigatori.
Quando si conosceranno elementi e documenti ufficiali CERTI, ne prenderò atto.

Al momento propendo per la disgrazia.

Saluti a tutti.

Giacomo

Ivana ha detto...

di cosa mi deve far vergognare ancora

Durante l'intervista a "Chi l'ha visto" Michele NON DICE "ancora"; non so da chi sia stato aggiunto tale avverbio (NON pronunciato da Michele!)

Massimo M ha detto...

Ad Ivana
Però c'è una cosa che non mi torna. Le telecamere che lo hanno ripreso, almeno a leggere dai quotidiani e on line, sono quelle del Comune. Ma il Comune è in Via ROMA, mentre lo studio del Dottore è a Piazza Vittorio Emanuele, circa 150 metri più avanti. Dal Comune è impossibile con qualsiasi telecamere riprendere la parte di Piazza Vittorio Emanuele dove si trova lo studio medico.
Probabilmente sarà stato ripreso da altre telecamere. In tutte le news si parla di telecamere del comune. Boh!

ENRICO ha detto...

Massimo M

non capisco quale importanza potrebbe avere questo dettaglio

MB dice di essere passato davanti allo studio medico e di aver letto gli orari

resta comunque il fatto incontrovertibile che dalle 8,10 alle 8,40 ca. quest'uomo era in paese ad accompagnare i figli a scuola

Massimo M ha detto...

A Giacomo.
C'è un problema. Se dai come ultima persona ad aver visto EC, dovresti tenere conto che la descrive con abito diversi (maglia di colore diverso). Questa testimonianza o è attendibile in toto o non lo è. Se è attendibile rimane il problema della maglia (grigia). Che fine ha fatto questo maglia?
Perchè, nelle interviste successive, insistere sul concetto di NUDA quando c'è una dichiarazione (la vicina) che la vede con una maglia (descritta) diversa da quella da lui fornita ai CC? Eppure è stato ritrovato nudo il corpo.

I miei sono interrogativi è? Ti assicuro, hai la mia parola, che non ho nessun pregiudizio nei confronti di Michele e nessun tipo di influenza dalle menzogne ed ilarità che mettono in giro i MEDIA. Da questo punto di vista sono in perfetta sintonia con te.

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Invece è importantissimo. In mancanza di un riscontro oggettivo (telecamere) potrebbe far parte di un racconto inventato (nell'ipotesi omicidiaria) e cioè SMS-STATO FOLLE segue che vado a vedere l'orario del dottore (proprio per avvalorare lo stato della moglie) segue NUDITA' e ALLONTANAMENTO.
E' molto importante sapere se c'è un riscontro di questa sosta davanti allo studio medico. Anche perchè se ci fosse, d'altro canto, significherebbe che EC era effettivamente in stato apprensivo di salute (a meno che non vogliamo parlare di premeditazione...........ma personalmente è un'ipotesi che scarto).

Anonimo ha detto...

Giacomo non ho mai parlato di gravi indizi a carico di Michele e ti ho anche scritto che non ci sono elementi per un arresto. Ma per inquadrare meglio la sua posizione a mio parere si. Quella è una frase che io reputo poco logica, ma la inserisco in un quadro dove altri elementi sembrano poco logici, non ci monto una prova di accusa.
Ripeto, nessuno punta il dito ma si valuta anche l'ipotesi di un suo coinvolgimento a fronte anche del fatto che potrebbe esserci anche un movente, come quello della gelosia. Al contrario per avvalorare la malattia si devono inventare dei motivi che gli inquirenti non hanno trovato,quindi qualcosa o qualcuno che fa scattare la molla ad Elena ci deve essere, ma non viene fuori.

Fino a quando non si trova quel collegamento non riesco a valutarla come te come ipotesi più probabile(sulla base di cosa?) ma sono pronta a ricredermi, per questo si ragionava(di nuovo), sui racconti di Michele, i vestiti ecc. ma a me sembra di ripetere i discorsi dei vecchi post, dove tutto è stato preso in considerazione(pure il prete poverino)e dove si valutava il coinvolgimento dei personaggi, sempre indicati da Michele.
L'unico cambiamento sono le indagini che non hanno portato a persone e/o motivi scatenanti e il ritrovamento di Elena, nuda, con un telo vicino( vedremo poi se questo telo c'entra effettivamente).

Massimo M si, Michele è passato dal medico.
Ivana hai ragione, ho riportato male io la frase, ma non è sulla parola "ancora" che volevo soffermarmi per non cadere come molti in un giudizio morale che poco centra.
Kiba

PINO ha detto...

ENRICO
ct): "dici che c’è differenza fra “testimone” e narratore”

Anche il testimone però “narra” una sua versione che non è detto sia veritiera ed è quindi lo stesso necessario controllarne l’attendibilità

Se questo quesito mi fosse stato proposto da qualche altro, lo avrei ignorato con molta sufficienza.
Non potendo adottare la stessa misura con te, a causa della nostra reciproca stima, mi sforzerò, quanto basta, a chiarire la sottile differenza fra i due esercizi.
Sarebbe testimone, chiunque avrebbe assistito, di persona, ad un accadimento che riguardi persone terze, e di poterlo descrivere, in un secondo tempo, su richiesta o meno.
Chi, invece, narra di accadimenti in cui si è stati protagonisti, ma senza poterne fornire riscontri, non può essere definito con lo stesso termine. Resta semplicemente, appunto, un narratore.
Non sono andato a consultare wikipedia o libri di giurisprudenza: tanto me lo suggerisce solo la logica.
Ciao, Pino

ENRICO ha detto...

PINO

non ho scritto che "siano la stessa cosa" !

Mimosa ha detto...

Mi domando pure io:
per un Michele assassino od occultatore che senso aveva,
dopo essersi aggirato per Motta con quattro soste dalle ore 08:18 (asilo) alle 08:40 (immortalato dalle telecamere sul portone del medico), appena il tempo di tornare a casa e chiamare Marilena alle 8:52, recarsi dagli altri vicini alle 9-9:10, telefonare ai suoceri alle 9:20, portarsi all’abitazione di Marilena alle 9:30 (circa),
se poteva impiegare quel tempo ad ammazzare la moglie e nascondere il corpo (e pure a spogliarla) (ovvero, se trovata morta e nuda, nasconderla)?

Continuo a ripetere, per quanto mi sforzi di essere obiettiva, non vedo alcuno spazio né alcuna logica per accusarlo.

Come altri hanno anche nel passato ragionato, anche per me – al momento – non c’è altro da pensare che ad un terzo uomo o donna che sia intervenuto facendo un lavaggio al cervello ad Elena (condizionamento mentale con martellamento di diversi mesi e più forti pressioni da settembre-ottobre e poi gennaio, benché non sembri sia risultato nulla di concreto, tranne le narrazioni-testimonianze di famigliari ed amici), sì da farla spogliare e persino anche di farla allontanare a piedi in mezzo ai campi e in mezzo alla nebbia.
In psichiatria sono molteplici i casi di insensibilità agli stimoli dolorifici in determinate alterazioni dello stato psico-fisico (lo avevo rilevato già il 3 aprile e lo hanno ribadito di nuovo recentemente a QG, sia Picozzi sia Meluzzi, e persino un luminare della psichiatria forense al di fuori di ogni tal show, di cui ora mi sfugge il nome.

Vero, ci sarebbe stata anche una strada da attraversare per arrivare dove l’hanno trovata, ma io –per ora- sono convinta che il corpo è stato scaricato nel rio in un altro punto e che gli agenti atmosferici torrentizi l’hanno trasportata là... in 9 mesi.

Ultimissima novità da CLV: hanno fatto vedere che la scientifica ha repertato nel rio due bottigliette tappate: una trasparente con del liquido trasparente ed una verdastra con un residuo di etichetta verde. Ha telefonato un medico e ha detto che quella con il tappo a vite, quella più scura, dovrebbe essere una bottiglia di etere.
Può essere stata utilizzata per stordire Elena, all’ultimo momento?

Mimosa

Etrusco ha detto...

Pino e MassimoM,
i vostri ragionamenti sull'interpretazione di comportamenti e dichiarazioni di MB mi pare siano logici e a volte me ne convinco. Però il tutto poi si scontra con tempi e orari: MB dopo aver accompagnato i figli a scuola si attarda in vari giri e quando torna a casa non è che ci sarebbe tanto tempo per fare ciò che si sospetta. Cioè, il tempo ci sarebbe pure, perchè quello netto effettivo teoricamente è breve, roba di pochissimi minuti, è che mettere in atto un delitto del genere e riuscirci con successo senza lasciare traccia, credo, presenti delle lungaggini pratiche dovute proprio all'agire in modo incognito: la prima che mi viene in mente è attendere e accertarsi che non passino testimoni.

Anonimo ha detto...

Mimosa, in effetti in questa storia ognuno ha le proprie idee, nonostante ne parliamo da tempo ed è stata valutata ogni ipotesi non siamo arrivati ad un punto comune. Segno che davvero questa vicenda è complessa perchè i particolari da prendere in considerazione sono molti e non tutti chiari. Ieri non mi è piaciuto il servizio di CLV, questo dover ricostruire uno scenario con Michele colpevole ad un certo punto iniziava ad infastidirmi. Non intendo partecipare a questo massacro mediatico e starò ben attenta, d'ora in poi, a valutare solo fatti ed indizi senza per questo dover infamare nessuno. Comunque la bottiglietta più scura è molto comune. In casa ho degli oli vegetali con quel tipo di boccette.
Invece mi chiedevo se per abbandonare il corpo un eventuale occultatore si sarebbe dovuto sporcare scarpe e pantaloni.
Un caro saluto
Kiba

PINO ha detto...

@ MIMOSA

Ct):"Continuo a ripetere, per quanto mi sforzi di essere obiettiva, non vedo alcuno spazio né alcuna logica per accusarlo.
A suggerire il contrario di quanto da te ipotizzato, potrebbero essere addirittura quelle telefonate ai vicini, per chiedere della moglie, fatte proprio mentre veniva consumato il delitto, fra un azione e l'altra, e sarebbero servite, anche, ed essenzialmente, a costruirsi un alibi. Ed il risultato di tali manovre, sembrerebbe aver ottenuto proprio
l'efficacia calcolata: inculcare negli investigatori (ed in noi, piccoli Holmes, perchè no?:-)) la convinzione di tempi molto limitati, per portare a termine l'azione delittuosa.
Teoria, cara amica, in netta contrapposizione alla tua.
E mentre le nostre diverse ipotesi sui tempi poggerebbero su dati noti, il continuo sventolamento, dell'improvvisa, totale alienazione di EC, la sua passeggiata da primato nudista, con freddo pungente, per andare a suicidarsi n 20 centimetri d'acqua melmosa, poggianti su nessun indizio, lo accantonerei definitivamente.
Ipotesi per ipotesi, questa è quella da me elaborata.
Pino

Anonimo ha detto...

http://www.lastampa.it/2014/11/01/edizioni/asti/elena-non-morta-per-assideramento-QOwkptOGfQwTOLyJuoBMYL/pagina.html

Massimo M ha detto...

Condivido in pieno quanto affermato da Kiba. La ricostruzione di CLV che da per scontato Michele colpevole ha infastidito anche me. Di queste ricostruzioni la cosa che mi da più fastidio è la semplice ricostruzione della storia, senza indizi, senza dettagli. Una storia che scorre con punti interrogativi (del narratore) ma che è invece molto chiara.

Precisazione a parte, ieri sera abbiamo un tassello in più di analisi che mancava. Per stessa dichiarazione di Michele, dopo che si reca alle 9:30 da Marilena e gli dice di andare a cercare verso la Chiesa che lui sarebbe andato a valle...........fa sosta a casa perchè (dichiara) si era ricordato di non aver guardato in Cantina (e forse negli armadi). Dice di aver lasciato la macchina in moto fuori dal cancello.

Questo è un dettaglio che mancava. Molto interessante. Può essere stato visto da qualcuno che nel frattempo passava e per questo motivo lo ha dichiarato?

Poi altra contraddizione: alle 8:54 (per CLV) chiama Marilena e gli dice se EC è da lei. Lei gli risponde di no. Mi chiedo come possa essere pensabile minimamente che una moglie completamente NUDA si rechi dai vicini?
Se effettivamente Michele chiede a Marilena se fosse da lei, a mio avviso si sta tradendo e pure di brutto.
Non solo. Faccenda degli occhiali. Per sua stessa ammissione non li vede. Vede i vestiti. Gli occhiali li vede in un secondo momento.
Ma al parroco gli dice (lo dichiara in TV) che degli occhiali se ne è accorto solo dopo perchè stavano in mezzo ai vestiti che aveva raccolto. Se il parroco dice il vero...........qui ragazzi cominciano ad esserci degli indizi veri e propri.

Anonimo ha detto...

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/11/03/news/caso_elena_ceste_gli_undici_misteri_del_marito-99691365/

Massimo M ha detto...

Volevo aprire una discussione sull'ipotesi "disgrazia" o "suicidio". E apro una parentesi: nessuno mette in dubbio che EC potesse essere depressa, che i sintomi descritti da MB sono quelli tipici di esordi psicotici, che uno stato psicotico può trasformare una persona e far compiere gesti di qualsiasi tipo e genere. Anzi, proverei addirittura a dare per scontato che EC fosse in preda ad una grave crisi psicotica. E ok, fino a qui ci siamo.
Ma poi? E' il poi che non funziona, non il mettere o meno in discussione lo stato di salute psicologica di EC.
Una donna nuda percorre 800 metri scalza e nuda. Impiegherebbe 15/20 minuti (è scalza e fa freddo la propulsione diminuisce) per le strade, almeno il doppio via campagna (deve scavalcare anche delle recinzioni).
Non siamo nel deserto del Sahara, ci troviamo in una zona con ottima densità di popolazione, in un orario in cui c'è sulle strade il passaggio di chi si reca al lavoro, in pieno giorno, in una zona di campi lavorati (serre e coltivazioni) con una visibilità non spettacolare ma non siamo sicuramente in mezzo a banchi di nebbia.
Ecco, qualcuno mi deve spiegare (ma lo dico con onestà senza ironia) come possa reputare credibile una circostanza del genere. Eppure se sono stati sentiti 80 testimoni è probabile che 80 dico 80 soggetti in qualche modo dovevano gravitare in zona quella mattina.
Non solo, una donna NUDA in preda a psicosi vaga senza essere vista da nessuna e subisce un incidente? Ma mica è un pozzo quello lì è? Fra le altre cose lì non puoi suicidarti perchè per un ipotesi di autoannegamento almeno l'acqua deve essere più alta del tuo corpo, proprio tecnicamente per spirito di sopravvivenza.
L'incidente. Cioè che tipo di incidente? E' caduta ed è stta ritrovata a testa in giù in posizione prona?
Certo che tutto è possibile.........

Massimo M ha detto...

Tutt'al più, come parere personale, posso giungere al compromesso per cui EC in stato confusionale si è prima denudata e poi si è uccisa (non so come) in casa e che MB l'abbia ritrovata morta e ha mischiato le carte intimorito dal fatto che se denunciato tutto sarebbero caduti su di lui i sospetti con 4 figli a carico. Motico per cui la fa semplicemente sparire.
Questo è un compromesso che, nell'ipotesi di stato psiotico, posso fare. Ma che EC sia uscita di casa volontariamente e o per disgrazia o suicidio sia morta, la trovo una ipotesi priva di ogni fondamento (riscontro).

ENRICO ha detto...

Massimo M

"Mi chiedo come possa essere pensabile minimamente che una moglie completamente NUDA si rechi dai vicini?

Alle 9.00 quando telefona alla vicina MB aveva visto solo le pantofole ed il maglione

I pantaloni, la biancheria intima le calze contenitive e gli occhiali la ha rinvenuti in un secondo tempo

Almeno questo è quanto sembra essere stato ( a grandi linee) accertato dagli stessi inquirenti

Che poi sia la verità o meno non ho idea di come sia possibile appurarlo

Vanna ha detto...

Buongiorno a tutti,
non riesco a postare da giorni, Massimo mi ha gentilmente spiegato, ma tutto ciò che scrivo non parte.
Provo per l'ultima volta.

Su questo caso in 9 mesi non ho mai escluso che il marito c'entrasse qualcosa.
A parte le suggestioni nere che mi sono venute in mente.
Ora con i frammenti ritrovati a distanza ravvicinata diventa più "scorrevole", per stare in tema, rivedere il tutto.

Il marito porta avanti fin dall'inizio una narrazione surreale, non credo a nulla, ma di una cosa sono sicura: ha programmato tutto con calma, con tempo.

Nella sua monotona rigidità scoprire che la donna che aveva scelto con astuzia non era più manovrabile e controllabile gli ha dato di volta al cervello.

Fin dall'inizio ha descritto la madre dei suoi figli a tinte fosche, telefonate, incontri, filmini rossi.

...continuo...

Vanna ha detto...

...continuo...

Il racconto della notte precedente è farina del suo sacco, nessuno sa cosa sia veramente successo quella notte.

Lui l'aveva sempre controllata, anzi l'aveva programmata come l'automa di casa: bambini a scadenze regolari, pollaio, orto, ricamo: casa e chiesa.
C'è voluto facebook per aprire gli orizzonti della donna.

Lui, fin dall'inizio, ha pubblicamente sp...to sua moglie,l'ha fatta passare per una che avesse disturbi mentali.

Troppo sana era a vivere con un tipo così.

Gli inquirenti sanno molto più di quello che possiamo immaginare se, fin dall'inizio, hanno dichiarato che era stata istigata al suicidio, se non ricordo male.

Chi l'ha istigata?
Chi le aveva fatto credere di essere sulla bocca di tutti?

Per me la notte è successo qualcosa di grave, continuo a pensare che è uscita da quella casa morta, soffocata con un cuscino, così non poteva neanche urlare.

L'hanno veramente vista i figli?
Se lui ha fatto credere a tutti che i panni erano lì, che gli occhiali pure, che era disagiata mentale e che gli altri uomini l'hanno rapita o costretta ad uccidersi, può ben aver architettato in mille modi parlando prima con il più piccolo e poi con gli altri figli che la mamma l'avevano vista.

ENRICO ha detto...

Massimo M

solo se MB avesse premeditato l'uxoricidio in maniera accuratissima ( comprese le contraddizioni ? ) si potrebbe pensare ad una sua diretta responsabilità

Al contrario dopo un delitto d'impeto non credo che MB avrebbe riacquistato una fredda lucidità al punto di ideare una serie di depistaggi così improbabili ma estremamente efficaci

Resta l'ipotesi che MB al suo rientro possa aver trovato la moglie morta suicida ed aver deciso di nasconderne il corpo e di far credere ad una sua fuga piuttosto di dover dire ai figli che la madre si era uccisa.

in questo caso mi chiedo in che modo EC potrebbe aver messo in atto questo gesto estremo.

Solo ingerendo un potente veleno

se così fosse l'autopsia lo potrà rivelare

ENRICO ha detto...

a Vanna

" può ben aver architettato in mille modi parlando prima con il più piccolo e poi con gli altri figli che la mamma l'avevano vista.

Potrebbe aver architettato tutto ma che abbia convinto i figli a mentire sul fatto di aver visto la mamma viva a colazione, questo proprio non lo credo !

I ragazzini in questi 9 mesi si sarebbero senz'altro - almeno ai nonni ed agli zii - fatti sfuggire particolari inquietanti.

Ivana ha detto...

Per Vanna

Ciao, Vanna!
Premetto: non ho ancora cambiato idea e non mi sono stupita quando a “Chi l’ha visto” hanno ipotizzato le due possibilità, da me già considerate precedentemente, nel caso il marito fosse responsabile o di uxoricidio e occultamento di cadavere o esclusivamente di occultamento di cadavere…
Non sono d’accordo, invece, riguardo alla premeditazione, perché, in tal caso, Michele avrebbe evitato accuratamente ogni sua possibile contraddizione e il corpo di Elena non si sarebbe più trovato, proprio come nel caso di Roberta Ragusa…
Come si può affermare che lui avesse sempre controllato la moglie? Come poteva controllarla quando Elena rimaneva a casa sola? Anche durante l’estate l’aveva lasciata a Costigliole andando lui con i bambini ad Angri…
Inoltre come avrebbe potuto tenerla sotto controllo durante le NUMEROSE ore di lavoro?
Mi risulta, inoltre, che Michele ed Elena si siano sposati per scelta, per amore…
Credo che Michele abbia dimostrato il suo altruismo anche accettando che ogni proprietà a Costigliole fosse intestata soltanto alla moglie (e pensate che lui non abbia minimamente contribuito all'acquisto? Eppure Michele ha sempre lavorato!)


Elena ripeteva, ai parenti e all'insegnante di uncinetto, che era sulla bocca di tutti e che una persona, che credeva AMICA, l’aveva tradita; che cosa c’entra il marito?

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Guarda che non è una questione di inquirenti o meno. C'è un'intervista precisissima fatta a GC di CLV. Lui dice di rientrare con la macchina dopo aver aperto il cancello e trova vestiti uno sopra l'altro all'angolo (dietro l'anta del cancello quando è aperto). Lo dice lui, mica me lo invento.
Testuale: "........se fosse stata lei che si spogliava, la sequenza era diversa, i panni li avrebbe lasciati man man che lei camminava e si spogliava, NON LI AMMICCHIAVA TUTTI IN UN SOLO POSTO"

Questo è quello che dice Michele!

Massimo M ha detto...

Pardon..........."..........NON LI AMMUCCHIAVA TUTTI IN UN SOLO POSTO"

Quindi quando rientra li vede tutti ammucchiati, per lui è quindi nuda. Ripeto: perchè telefona a Marilena alle 8:52 o 8:54 per chiedergli se EC era da lei?
Da Marilena NUDA? Ma che domanda è?

ENRICO ha detto...

Massimo M.

NO . Il Buoninconti ha sempre detto di aver visto gli indumenti dietro il cancello in un secondo momento e NON appena entrato nel cortile.

Qual è questo "secondo momento" ? Prima o dopo aver telefonato alla vicina ?
Tu lo hai capito CON CERTEZZA ?

io no, quindi non mi sbilancio

Massimo M ha detto...

Comunque ribadisco che (ho controllato di nuovo), il sito del ritrovamento del corpo è controllabile perfettamente dal giardino di casa Ceste, dai Balconi e dall'interno dell'abitazione da dietro le Finestre.
Esiste una intervista di un soggetto che ritiene che durante le ricerche, MB si sia recato sul posto per, in un certo senso, indirizzarli altrove. Non conosco l'attendibilità dell'intervista, però rimane un dato oggettivo: il sito del ritrovamento poteva essere tenuto sotto controllo.
Dunque, io ritengo che............ma è personale la cosa, che gli inquirenti hanno in mano qualche materiale oggettivo fortemente indiziante sul fatto che MB conoscesse il sito del ritrovamento. Ritengo cioè che dal momento in cui sono stati chiamati i RIS (dopo che è stato ritrovato il corpo) fino al giorno in cui è stato reso ufficiale che il copro era di EC, il MB sia stato fortemente attenzionato. Non è un caso che le notizie uscite nell'immediato indirizzavano verso un corpo di un uomo..............si diceva che non poteva essere un copro femminile per via dell'altezza. Messa in giro ad arte...........secondo me.
L'unica prova possibile per inchiodare MB, sempre qualora fosse colpevole, ovvio.........sarebbe quella di provare, attraverso materiale documentale e indiziario che lui conoscesse la zona in cui è stato ritrovato il corpo.

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Se Il Buoninconti ha sempre detto di aver visto gli indumenti dietro il cancello in un secondo momento e NON appena entrato nel cortile...................e poi rilascia interviste del genere allora si CONTRADDICE, e di brutto pure.

ENRICO ha detto...

Massimo M

scusa ma di quale intervista parli ?

Io ricordo solo vecchie interviste televisive rilasciate poco tempo dopo la scomparsa e riciclate in continuazione nei vari programmi dedicati

Di NUOVE inedite apparizioni Tv e dichiarazioni di MB io non ne ho viste

Se mi mandi un link potrei aggiornarmi

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0b58dd9f-9dbc-49c4-8160-57baf1c9d25b.html

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Questo è meglio, l'altro ha problemi

http://video.corriere.it/elena-ceste-quando-marito-tv-diceva-va-giro-nuda-mi-fa-vergognare/1bc91ffa-5b65-11e4-bef3-ab502ce50ac0

Anonimo ha detto...

Allora ricordavo bene che c'era prima la tappa pantofole/maglione...
Ricapitolando: pantofole e maglione quasi sull'uscio di casa. Pantaloni,calze,reggiseno,slip ed assorbente tutti insieme? No, c'è qualcosa che non va..qualcuno di voi forse ricorda meglio questi particolari. Michele ha rilasciato diverse interviste, non bisogna valutarne una sola perchè ci sono anche i tagli del montaggio che possono confondere. Le prime sono le più attendibili per me, quelle dove si cercava una donna nuda e i vestiti erano quindi l'argomento centrale.
Altro punto. L'assorbente c'era o la notizia è falsa? E finisce anche quello nella busta consegnata da Michele?
Kiba

ENRICO ha detto...

Massimo M

Vabbè ma quella è una intervista di molti mesi vista e stravista fa dove comunque MB non accenna alla cronologia del ritrovamento degli abiti che da quanto ricordo è : appena entrato vede ciabatte e maglione vicino alla casa e solo DOPO si accorge dei pantaloni e della biancheria dietro il cancello

La sua deposizione in occasione della denuncia ai CC è la seguente ( come ho già riportato)

" Verso le 10.30 circa mi recavo presso il Comando dei carabinieri di Costigliole per segnalare l’accaduto. In quel contesto mi veniva comunicato di fornire una fotografia per poter diramare le ricerche. (…) Tornavo a casa per reperire una foto e nel mentre tentavo ancora di rintracciarla. Guardando accuratamente, mi accorgevo che nei pressi del cancello di ingresso al cortile vi erano in un angolo tutti i vestiti lì abbandonati e gli occhiali, facendomi dedurre che si fosse allontanata senza indumenti.”

Comunque se ci sono contraddizioni o confusioni ( e non nego che ci siano ! ) penso che se ne saranno accorti anche gli inquirenti i quali senza dubbio avranno preteso da MB chiarimenti in merito.

Li hanno avuti e li hanno ritenuti soddisfacenti ? Oppure le risposte fornite da MB non li hanno convinti ?

Io non lo so. E tu ?

magica ha detto...

Esiste una intervista di un soggetto che ritiene che durante le ricerche, MB si sia recato sul posto per, in un certo senso, indirizzarli altrove. se questo fatto fosse veritiero . avra' messo una pulce nell'orecchio agli inquirenti i quali facendo i finti tonti d'accordo con il sindaco del posto hanno dato via alla pulizia del luogo ??
un ruscello cosi' piccolo con nascondigli, poteva insospettire . in questo periodo di piogge intense potrebbero aver avuto il bisogno di pulire fossatti per lo scorrimento delle acque?? . sarebbe interessante sapere chi e perchè ha fatto fare quella pulizia con macchinari . le frasche che ostruivano potevano essere tolte anche a mano - non penso ci fossero pericoli con l'acqua cosi' bassa .
potrebbero aver usato la scavatrice per fare una pulizia piu' profonda ?

ENRICO ha detto...

Ps a Massimo M

dal testo della denuncia si evincerebbe che MB si convince che la moglie sia nuda DOPO essere stato in caserma quindi DOPO le 10.30

Quelle interviste sono tutte riferibili ai giorni immediatamente seguenti la notizia "mediatica" della scomparsa a ai mesi successivi durante i quali tutte le emittenti televisive si sono scatenate sul "caso" aggiungendo confusione a confusione.

Anonimo ha detto...

Michele quando telefona a Marilena, le chiede se “l’ha vista”, perché i balconi della casa vicina si affacciano sul cortile, lato sinistro della casa di Michele,
non se “era da lei

Giulietta

magica ha detto...

comunque sta venedo fuori la vera indole di M.B. ho visto il fracasso fatto sui giornalisti rai .
buoninconti ha perso la pazienza , si capisce che quell'uomo non è tanto docile come sembra . certo che è una situazione impossibile da gestire con tutti i girnalisti e le tv colpevoliste che martellano ogni giorno gli utenti rai - su mediaset al canale 5 ti invitano anche per il giorno dopo per informarti degli ultimi sviluppi - in caso gli spettatori se ne dimenticassero è meglio avvertire no?anche ieri sera a porta aporta ne habbo discusso peccato che ci sia sempre la biondona che fa senso , sentirla parlre :è insopportabile .
porta a porta si contorna sempre di questi personaggi . se ho voglia di tv giro sul 56 , che è molto istruttivo . e mi risparmio un po' i nervi

Mimosa ha detto...

in merito al verbale citato da Enrico
l’ho scritto il 3 novembre, lo ripropongo:
come al solito i verbali hanno l’impronta di chi li compila.
Ad ogni modo è chiaro che questo non è il verbale dell’allerta lanciato la mattina quando Michele si recò alla Caserma dei CC di Costignole, dove rimase dalle 10:30 alle 11:30 circa, e dove i CC stessi telefonarono al 118 per sapere se Elena fosse stata soccorsa e ricoverata in qualche ospedale (dal momento che alle telefonate fatte mezz’ora prima non hanno voluto rispondere per “privacy”, sigh!).

Mi piacerebbe molto sapere presso quale caserma è stato redatto e quando.

Mimosa

PINO ha detto...

@ VANNA,ciao e ben tornata!

Ho letto attentamente il tuo commento e, mentre trovo quasi tutto condivisibile, non trovo verosimile la supposta manipolazione psichica dei propri figli, da parte di MB.
Spero di leggerti più spesso.
Pino

Mimosa ha detto...

Proprio la frase che Enrico cita in corsivo, da me già evidenziata sempre il 3 novembre (22:31), è una colossale incongruenza:

Perché proprio l’ultima frase,
«Guardando accuratamente, mi accorgevo che nei pressi del cancello di ingresso al cortile vi erano in un angolo tutti i vestiti lì abbandonati e gli occhiali, facendomi dedurre che si fosse allontanata senza indumenti

mi pare quasi messa a caso nel contesto.

Non ha una sequenza temporale logica, connessa ai fatti riguardanti il ritrovamento degli abiti, come acclarato dalle testimonianze della signora Marilena, specie in quella primissima che CLV ha riproposto: la signora dice chiaramente che alle 9:30 lei “aveva capito che Elena non era vestita”. Tanto che poi lo racconta ad altri vicini (come ho descritto nel post del 3 novembre ore 18:20).
Come la mettiamo?
Michele era tanto confuso e agitato, dice Marilena.

E, dunque, io vorrei sapere da dove spunta il verbale citato dal giornale... e solo da questa testata!

Mimosa ha detto...

Infine, in quella trascrizione, Michele nomina “la sua vicina di casa, la sig.ra Ceccaris”, contattata da lui, la quale gli riferisce che alle 8:15 ha visto Elena “all’interno del cortile di casa, vestita con un paio di jeans e una maglia grigia scollata”.

Sappiamo se la signora Marilena fa Ceccaris di cognome?
Ma Marilena non ha riferito di non aver proprio visto Elena?

La signora passata in auto portando i figli a scuola, e che ha nominato “jeans e maglione, … chiari”, si chiama Ceccaris?
Ma costei non è saltata fuori il giorno dopo?

C’è qualcosa che non mi quadra, in quel “verbale”!

Anonimo ha detto...

CRONACA
5 novembre:
Michele picchia un giornalista, oggi la verità?

05-11-2014 - Domenico Mungiguerra Segui Ecco tutte le ultimissime news di queste ore sul caso di Elena Ceste: Michele violento.



Si infittisce sempre di più il caso della morte di Elena Ceste, di cui in questi giorni se ne continua a parlare in tutte le trasmissioni televisive Rai e Mediaset. Le ultime news di oggi 5 novembre, circa la morte della povera Elena, arrivano proprio dalla trasmissione di Rai, Storie Vere condotta da Eleonora Daniele, dove è stata data una notizia a dir poco choc riguardante il marito della donna, Michele Buoninconti, che ricordiamo resta l'unica persona indagata per omicidio e soppressione di cadavare.

Ebbene, stando alle ultime news del 5 novembre riportate da Storie Vere in diretta tv, Michele Buoninconti ha aggredito un giornalista della trasmissione televisiva di Rai1, Porta a porta, il quale si era avvicinato all'uomo per chiedergli una brevissima intervista.

Elena Ceste, news di oggi: Michele era un marito violento?
La reazione del vigile del fuoco non è stata affatto positiva e ha reagito aggredendo con calci e pugni il giornalista di Bruno Vespa, che in seguito alla contusione è finito in ospedale. Una reazione davvero violenta che alimenta i dubbi circa la totale estraneità di Michele in questo caso. Del resto non è la prima volta che Michele reagisce in questo modo davanti alle telecamere: solo qualche mese fa si era verificata la stessa scena con i giornalisti della trasmissione di Canale 5, Pomeriggio 5, anche loro aggrediti con calci e pugni da Michele e finiti in ospedale. Dopo aver visto queste reazioni a dir poco violente di Michele, in molti in queste ore si stanno chiedendo se l'uomo potesse essere stato violento in passato anche con sua moglie Elena.

Le ultime news di oggi 5 novembre riguardo il giallo della morte di Elena Ceste, intanto, rivelano che proprio entro questo mercoledì potrebbe esserci un nuovo colpo di scena, così come svelato in diretta durante la puntata di ieri di Pomeriggio 5, dove l'inviata del programma ha annunciato che fonti molti vicine alle indagini e agli inquirenti le avrebbero confessato di aver trovato una prova "regina" in grado di mettere KO l'assassino di Elena.

Anonimo ha detto...

Dice un vecchio proverbio: "Chi nasce quadrato non muore tondo"

ENRICO ha detto...

a Mimosa

sì , hai ragione. Ricordavo queste tue obiezioni però la vicina Marilena “aveva capito che Elena non era vestita” . Non dice che MB aveva detto che la moglie era NUDA !
Infatti se MB ha trovato le pantofole e il maglione abbandonati per terra nel cortile e cercandola in casa ha notato altri effetti personali della moglie, può aver pensato che avesse avuto di nuovo un’altra crisi nervosa e si fosse allontanata poco coperta
Resta il mistero degli occhiali ma io continuo a sostenere che gli inquirenti abbiano avuto risposte a questi interrogativi ed abbiano potuto ricollocare nel giusto contesto i tempi, le frasi, gli spostamenti, sia del marito che delle persone ( vicini, parroco, CC) da lui contattate nell’arco di quella drammatica mattina


Ps: la vicina Marilena di cognome fa CESTE

All' ANONIMO che ha pubblicato la notizia "Michele picchia un giornalista, oggi la verità?"

MB ha fatto benissimo !

Vorrei vedere te , assediato da mesi da giornalisti assetati di scoop, come avresti reagito...magari nel caso che tu fossi innocente !

ENRICO ha detto...

All' Anonimo delle 18:57:

inoltre la "notizia dell'aggressione all'inviata di Mediaset "è vecchia " e circola da mesi

Se adesso ha preso ad ombrellate il giornalista Rai ha semplicemente messo in atto la par condicio

Massimo M ha detto...

Ad Enrico
Fermo restando che nella Teoria ogni forma di violenza non dovrebbe trovare mai una giustificazione..........trovo che la forma più grave di violenza sia quella di costruire ipotesi ed interrogativi sulla violenza di MB nei confronti dei giornalisti. Trovo che chi si pone interrogativi del genere, come chi scrive articoli del genere o si propone in Tv................sia un soggetto senza un minimo di dignità umana. E' pazzesco!

Anonimo ha detto...

Ho visto le prime interviste e questa è la sequenza cronologica che ho capito:
Michele rientra e mentre parcheggia vede il maglione rovesciato(verso casa,sull'asfalto). Si avvicina e nel prenderlo scopre che sotto ci sono le ciabatte. Pensa"cosa mi sta combinando con questo freddo senza maglione?". Va dietro casa,la cerca, rientra, posa le ciabatte e sale di sopra con il maglione. Cerca sotto i letti e la chiama. Cerca in garage e nel pollaio, poi chiama la vicina e le chiede se Elena sta da lei. La vicina dice no ed aggiunge che non l'ha proprio vista. In una intervista dirà che Michele non aggiunse altro. Michele dirá che voleva prima cercare meglio Elena per non allarmare tutti inutilmente.
La vicina aggiunge che vede Michele dalla finestra mentre va da altri vicini(cosa che farà).
Tornando a M. Attacca il telefono e prende quello di Elena(non si sa mai pensa, dovesse chiamare qualcuno) ed esce(non vede ancora gli altri vestiti, non la immagina ancora nuda).
Fa diversi giri in macchina e non rientra subito a casa ma va dalla vicina(lei ricorda che lui le parla dei vestiti che ha in macchina,mentre Michele ricorda che i vestiti li trova dopo).
A questo punto la vicina è allertata da M che gli dice di Elena sparita. Si dividono. Michele dopo i giri dice che rientra a casa perchè gli viene in mente la cantina..
Torna a casa, cerca in cantina, esce di nuovo e vede finalmente gli altri vestiti(ma non gli occhiali, che invece la vicina ricordava).
I vestiti meritano un capitolo a parte...
Li prende cosi come sono e li mette in macchina. Va a Govone e poi mi sono persa.
Comunque è solo al ritorno dai cc che dice di notare gli occhiali a terra.
Kiba

Ivana ha detto...

Per Enrico

Se adesso ha preso ad ombrellate il giornalista Rai ha semplicemente messo in
atto la par condicio


Ho apprezzato la tua “battuta” che ritengo sagace e divertente, ma… pur comprendendo la stanchezza (fisica e psicologica) di Michele NON giustifico il suo comportamento; qualsiasi forma di violenza (anche quella causata dall’esasperazione per le provocazioni continue, insistenti, sfrenate) è sempre ingiustificabile; credo che Michele non sia un uomo freddo come un Logli (o un Alberto Stasi), ma sia un tipo passionale, impulsivo che, probabilmente, potrebbe aver visto crollare i valori di “famiglia” in cui credeva e sui quali aveva impostato la sua vita e, forse, anche la mattina della “scomparsa” di Elena, la sua reazione potrebbe essere stata, purtroppo, “immediata e incontrollabile” (come avevo già sospettato, prima di venire a conoscenza dell'aggressione ai giornalisti della rai)…

Vanna ha detto...

Pino carissimo, ciao!
Ho passato il pomeriggio a rispondere a Ivana e ad Enrico, nulla!
Spero che con te possa andare meglio.

Guarda Pino, se ha fatto credere a tante persone tutto quello che andiamo ripetendo e rivedendo dagli inizi che per me è talmente assurdo, che sarebbe stato necessario non riconsiderarlo più se non per tracciare il percorso del suo piano;
pensi proprio che non avrebbe fatto lo stesso con menti più tenere?

Non solo non ha rispettato la moglie, ma neanche i figli!

Invece di raccontare a tutti che lei piangeva, non la lasciavano stare,che c'erano altri, che ... era agitata... di lasciare i bimbi a casa e poi vagava nuda nella brughiera per farlo vergognare...
...doveva tacere per rispetto dei figli se tutto era vero!

Ma non lo ha fatto perché rientrava nel suo progetto finalizzato a incolpare gli altri che la tampinavano, lei poverina che portava calze pesantissime...
Anche in questo l'ha offesa.
Cosa voleva dire che non era piacente?
Ha chiacchierato troppo ma tutto è servito per lanciare varie trappole.

Penso proprio che si è autointrappolato con le sue novelle.

Se veramente si era accorto come era la moglie, doveva aiutarla e perdonarla.
Maddai, non sapeva l'orario del medico, né il telefono...
Ma un'agenda ce l'avevano a casa?
Con 4 bambini non aveva i numeri del medico memorizzati sul telefonino?
Se la moglie stava male, non si era preoccupato prima di farla curare?
O tutto era sulle spalle della moglie mentre lui faceva i turni di notte e il giorno dormiva.

Non escludo che don Roberto abbia detto qualcosina agli inquirenti.

Quei bambini li sento nel cuore.

Un caro saluto!
Vanna

Stefania ha detto...

Ivana, non ci siamo mai trovate, io oppure te, con uno oppure piu' gruppi di giornalisti, davanti casa giorno e notte. Dopo mesi, anni .... io non sarei cosi' sicura non mi verrebbe un giorno da "sbroccare" e questo a prescindere da quanto sia realmente accaduto e dal fatto ci possa essere uno oppure piu' colpevoli per quello che ad oggi è un omicidio anche se non ci viene detto in via ufficale.

Fatto salvo questo punto, rimane penso che se ognuno di noi entrasse in casa e vedesse gli abiti di un proprio congiunto, tanto piu' se da questa persona ci siamo congedati mentre versava in stato confusionale, sparsi per casa, verrebbe automatico pensare "E dove è questa persona alla quale voglio bene, mezza nuda dopo aver sparpagliato i propri abiti ovunque?". Senza pensare al peggio, trovo sia automatico venga da supporre sia sotto la doccia (quindi nuda). Trovi vestiti gettati qui e là e pensi si sia svestita. Ovvio Michele non potesse in cosi' breve tempo verificare l'armadio della moglie. Da donna, posso aggiungere, che anche ne avesse avuto il tempo, non credo Michele o qualsiasi altro marito, possa dire che la moglie è nuda perchè non ha addosso vestiti che lui non trova addosso alla coniuge oppure nell'armadio. Ma penso saremo tutti d'accordo se diciamo che se troviamo vestiti sparsi in cortile pensiamo che chi li ha lasciati è nudo. Michele non è stato nè un veggente nè è ad oggi dimostrabile sapesse la moglie era nuda in un fosso. Ha semplicemente intuito che la moglie poteva essere nuda visto dove erano gli abiti con i quali l'aveva vista vestita pochi istanti prima.

Stefania

Stefania ha detto...

Vorrei aggiungere una cosa che mi ha colpito. Non faccio a questo punto piu' mistero che la persona che personalmente ho attenzionato e che non mi piace per nulla è DON ROBERTO.

Ho già scritto in passato quante cose non mi tornano circa il racconto di questo prete.

Non ne voglio fare piu' mistero. Non mi interessa, tanto qui nessuno mi risponde .... oramai.

Don Roberto, quando è stata trovata Elena ha chiesto il silenzio con frasi del tipo "Lasciamo lavorare gli inquirenti e diamo pace alla donna ... morta ... merita silenzio".

Ebbene, è stato chiamato in causa attraverso una chiamata anonima giunta dal sud. Una chiamata che probabilissimamente è una bufala pazzesca.

Lui ... uomo di fede .. colui che aveva chiesto il silenzio ... appena gli sono stati pestati i calli è andato a CHI L'HA VISTO? ... puntata di mercoledi' ... per fare cosa? PER DIFENDERSI.

Allora ... che si metta un po' d'accordo con se stesso questo prete con lo sguardo infingardo: non parla (segreto del confessionale) ... parla dicendo di non sapere nulla e che se sa gli tocca tacere, viene segnalato da una telefonata anonima e dopo aver chiesto il silenzio LUI PARLA per discolparsi adducendo come alibi (chi lo aveva chiesto ad oggi?) il fatto alle 8:30 di quel giorno ha iniziato le preghiere dovute ad una ricorrenza e "DOPO POCO" SONO ARRIVATI I PRIMI CREDENTI?

Dopo quando?!!!! AH Don ROBE'! Non stiamo a prenderci per il naso! Se devono tacere tutti per dare spazio al dolore comincia a tacerti tu per primo! Tanto piu' che non hai nulla da dire visto che quel che sai è stato detto in confessione. Oppure TU NON RACCONTI IL VERO E MICHELE TI COPRE PERCHE' NON PUO' ACCETTARE SIA TU IL PERSECUTORE DI SUA MOGLIE?

Ora l'ho scritto.

Stefania

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