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C'è da constatare che quanto detto dai legali del Parolisi, e cioè che la perizia del dottor Tagliabracci la si può leggere anche in maniera opposta a quella intesa dai Pm e dai media, corrisponde a verità e che, non appena entreranno in ballo nuovi periti, la Difesa potrà confutare la ricostruzione dell'Accusa. Qui vi farò notare solo alcuni dei passaggi inseriti nella richiesta d'arresto, passaggi che comunque dovrebbero essere i più significativi e che, per come esposti, potrebbero giovare agli avvocati del militare. Questo per far capire anche quanto i procuratori ascolani siano stati costretti ad operare restando in equilibrio su un filo sottilissimo, e che non è detto i Pm di Teramo la intendano allo stesso modo. Inizio con l'affrontare il primo argomento, quello riguardante la digestione. Negli Atti presentati al giudice è scritto: "La morte della vittima è avvenuta due ore dopo il suo ultimo pasto (considerazione derivata dai tempi di svuotamento gastrico). Tale intervallo temporale può essere ulteriormente ristretto ad un'ora sulla base dei rilievi relativi al metabolismo della caffeina". Orbene, in un altro articolo ho già parlato della caffeina, riferita alla digestione, rilevando come i maggiori esperti del settore siano concordi nel dire che in un corpo assuefatto al caffè, 4 o 5 assunzioni al giorno nel lungo periodo, non si trovino miglioramenti digestivi. Addirittura si afferma che lo zucchero dilata i tempi della digestione e non che li accorcia.
Detto questo passiamo ad alcune delle incertezze inserite in perizia. Il patologo afferma: "E' più probabile che le lesioni da taglio al collo siano state inferte da un aggressore destrimane posto dietro la vittima". Ed anche: "La localizzazione prevalentemente all'emisoma sinistro di tali ferite con inclinazione dall'alto al basso e latero mediale propende maggiormente per un'azione portata da parte di un destrimane". Pertanto, pur avendo scritto in altre parti della perizia che chi ha sferrato le coltellate è destrimane, in realtà la sicurezza che tutte abbiano lo stesso autore viene meno in quanto per alcune ferite (non poche perché cita quelle al collo e quelle all'emisoma sinistro) non ne ha la certezza e parla di probabilità e di propensione. Fra l'altro in un altro passaggio ammette che solo poche, fra quelle inferte al momento della morte, sono profonde.
Detto questo passiamo ad alcune delle incertezze inserite in perizia. Il patologo afferma: "E' più probabile che le lesioni da taglio al collo siano state inferte da un aggressore destrimane posto dietro la vittima". Ed anche: "La localizzazione prevalentemente all'emisoma sinistro di tali ferite con inclinazione dall'alto al basso e latero mediale propende maggiormente per un'azione portata da parte di un destrimane". Pertanto, pur avendo scritto in altre parti della perizia che chi ha sferrato le coltellate è destrimane, in realtà la sicurezza che tutte abbiano lo stesso autore viene meno in quanto per alcune ferite (non poche perché cita quelle al collo e quelle all'emisoma sinistro) non ne ha la certezza e parla di probabilità e di propensione. Fra l'altro in un altro passaggio ammette che solo poche, fra quelle inferte al momento della morte, sono profonde.
Altro punto focale è il dna del marito trovato sulle labbra e sull'arcata dentale, in questo caso scrive: "E' ragionevole pertanto affermare che il contatto con il materiale del marito è avvenuto poco prima del decesso, o comunque dopo il pranzo, poiché in caso contrario numerosi atti, tra cui il passarsi la lingua sulle labbra, il bere, il mangiare, il deglutire, avrebbero dovuto eliminare cellule estranee dalla bocca della Rea". Quindi, quanto da tutti, e soprattutto dai media, dato per certo, e cioè che il dna sia stato lasciato nell'immediatezza dell'aggressione, in realtà per il patologo è solo ragionevolmente possibile ma non sicuro. Lo si evince in chiaro dalle parole, "o comunque dopo il pranzo", che allargano lo spazio temporale a cui fare riferimento. Pertanto, dopo aver considerato questo dato, non si ha una vera certezza sui tempi in cui il dna sia stato lasciato, ed anche in questo caso si entra direttamente nel campo delle probabilità.
Anche perché in un altro passaggio, dove si parla del trucco, si evince chiaramente che nessuna mano può aver toccato il viso della donna. Il patologo scrive: "Altri elementi che devono essere valorizzati riguardano i pantaloni, il collant e gli slip abbassati ma non strappati ed il trucco al volto completamente in ordine". Quindi il trucco al volto completamente in ordine inficia la tesi per cui la si vuole bloccata con una mano sulla bocca, per non farla urlare e per immobilizzarla, al momento della prima coltellata. E venendo meno questa tesi gli scenari potrebbero assumere ben altre colorazioni ed andare anche in direzione completamente opposta e prospettare la vittima non più accovacciata a terra, come supposto dal Pm ed anche dal dottore, intenta a fare pipì, ma costretta sotto minaccia ad abbassare i pantaloni ed il collant. Questo, se fosse andata a prendersi un caffè, ma anche lo avesse ingerito cinque minuti prima di uscire di casa, ed avesse fatto già i suoi bisogni in altro luogo, o anche in casa propria subito prima di uscire, potrebbe significare che ha subito una costrizione da parte di più persone.
Costrizione a cui sarebbe potuta sottostare non solo per eventuali armi in mano agli aggressori ma anche a causa di un intervento violento. Intervento violento che è certo esserci stato, come confermato da altri passaggi della perizia: "La lesione contusiva al capo è compatibile con un colpo ricevuto da parte di un corpo contundente privo di grossolani rilievi" (ad esempio un pugno o altro strumento con superficie di analoghe caratteristiche fisiche). Quindi una lesione al capo che, volendola collocare in una scena criminale, avrebbe motivo di esistere solo non dando per certa l'aggressione alle spalle in quanto, una volta iniziata l'azione omicida col coltello, non avrebbe avuto senso sferrare un pugno o colpire la donna con un oggetto senza asperità (sempre che un pugno, date le nocche delle dita, si possa considerare senza asperità). Quindi un'azione a due fasi, la prima frontale, forse per renderla malleabile, e la seconda con Melania a terra dopo la fuga.
Ed a conferma che vi è stata un'azione in due fasi il dottore aggiunge: "L'infiltrato ematico profondo in sede frontale, l'ecchimosi sulla coscia sinistra e gli imbrattamenti di terriccio alle ginocchia e sulle scarpe si sono prodotti nella dinamica complessiva dell'evento, a seguito di un colpo al capo con corpo contundente non provvisto di asperità e spigoli, come potrebbe essere un pugno o altro strumento non rigido, durante la caduta al suolo o nei movimenti di difesa contro l'aggressione, senza poter identificare un momento preciso". Quindi non è riuscito ad identificare il momento preciso in cui il colpo è stato sferrato ma scrive che è profondo, per cui dev'essere stato molto violento e, essendo la lesione al capo nella zona frontale, è presumibile sia stato inferto dal davanti prima delle coltellate partite, a quanto appurato, dopo un assalto avvenuto mentre Melania era girata di spalle.
Quindi la ricostruzione che la Difesa potrebbe portare al riesame sarebbe realistica quanto quella della procura proprio in base a ciò che è scritto in perizia. Melania che prima di uscir di casa, 14.10/14.20 la forbice da considerare per la procura, prende un caffè, va in bagno, entra in auto, bacia il marito ed una volta arrivata al pianoro, alle 14.30/14.40 circa, per cause che saranno da accertare (probabile un litigio improvviso fra i due) scende dall'auto mentre lui se ne va, oppure gli dice realmente di voler andare in bagno lasciandolo solo (questo passaggio dipenderà dalla versione che fornirà il Parolisi). Ed è a questo punto che il legali faranno entrare in causa persone esterne alla coppia, conosciute o non conosciute dalla moglie, e qui spingeranno per la presenza di almeno una donna dato il dna sotto l'unghia, che con uno stratagemma, o sotto la minaccia di una o più armi, la potrebbero aver costretta a salire in auto. In venti minuti sono a Ripe e qui la costringono a spogliarsi, se non lo fa di sua spontanea volontà entra in causa il pugno o il colpo sferrato alla fronte, ed accade tutto con le stesse modalità accreditate al marito ma, cosa non da poco, senza che Melania sia accovacciata a fare pipì e, quindi, togliendo l'importanza attribuita a questo fatto dalla procura (intimità con l'assassino).
Con questa ricostruzione solo al momento in cui abbassa le mutandine inizia l'azione omicida, con coltellate che partono dalla schiena perché vedendo l'assassino andargli contro lei si sarebbe potuta girare e, nonostante i pantaloni abbassati, come scritto in perizia cercare di scappare cadendo poi a terra. Inoltre la Difesa potrebbe inserire il dubbio che i colpi siano stati sferrati a più mani, visto che non c'è la sicurezza che ha colpirla sul collo ed all'emisoma sinistro sia un destrimane e, al contrario, vi è la certezza che le ferite abbiano fra di loro profondità diverse. Per cui quanto affermato dal duo Biscotti/Gentile sul fatto che la perizia del patologo lascia ampi margini alle tesi della Difesa è vero e, a me pare, ce ne siano anche di abbastanza plausibili.
Leggi gli ultimi articoli sui casi di:
30 commenti:
Ciao Massimo, allora in un corpo assuefatto al caffè, 4 o 5 assunzioni al giorno nel lungo periodo, non determinano miglioramenti digestivi, d'accordo A parte che bisognerebbe sapere se Melania fosse una consumatrice accanita di caffè, c'è da considerare anche i tempi di metabolizzazione della caffeina che si riducono a 45 minuti, massimo un'ora. Quindi se nello stomaco di Melania c'erano ancora tracce di caffè, questo vuol dire che non doveva essere passato un lasso di tempo superiore dal momento dell'assunzione, che è da collocarsi all'incirca prima della telefonata di melania con la madre , che si colloca verso le 13.36, telefonata nella quale la donna dice di aver appena finito di mangiare.
Come potrebbero poi gli avvocati giustificare il fatto che nessuno ricorda di averli visti a colle san marco, e che nelle foto scattate dal ragazzo con il cellulare non c'è traccia nemmeno dell'automobile di Parolisi, che aveva dichiarato di averla parcheggiata vicino alle altalene.Certo l'ora e la data sul cellulare potavano non essere aggiorante, ma le3 foto trovano conferma in quanto testimoniato da tutte le persone presenti quel giorno e a quell'ora sul colle.
Vedremo cosa riveleranno le perizie sulle calzature dei due coniugi..
Ciao lori
Bravo Massimo per la tua lucida analisi dei fatti.
Nel mio post di stamani inserito alle 10,08, inerente al tuo precedente pezzo, concludevo appunto con le tue stesse argomentazioni, circa le possibilità di valutazioni contrapposte, offerte alla difesa da tutto l'apparato accusatorio, oltre che dalla perizia autoptica.
Ciao. Mercutio
Quanto scrivi sui testimoni, lori, è giusto, ma che il Parolisi in quel caso avesse raccontato una montagna di frottole già lo sapevamo. Vedrai che al prossimo interrogatorio cambierà versione.
Io nell'articolo parlo dell'autopsia. Per quanto riguarda il caffè non so se lei ne prendesse 4 o 5 al giorno, ma i napoletani ed i salernitani che conosco io, e ci aggiungo Ponte Cagnano, Scafati Nocera ed Afragola (altrimenti si offendono), e ti garantisco sono tanti,specialmente le donne che stanno in casa coi figli, meno di 6 al giorno non ne consumano.
Per quanto riguarda la consumazione del caffé, dato che il Parolisi la moglie non l'ha neppure vista mentre mangiava e di caffè non ne parla, la procura stessa scrive che può averlo preso fra le 13.30 e le 14.20. Ed in questo caso mi sono basato su di me ed altre mie conoscenti che prima di uscire bevono un caffè, di solito quello rimasto nella moka da tre scaldato al micro-onde.
E se lo ha preso prima di uscire ci sta dentro, anche perché non tutte le cose quadrano al minuto ed i 10/15 minuti di scarto li devi sempre considerare.
Quanto ho scritto non devi intenderlo nel senso che non possa essere lui il colpevole, è chiaro che potrebbe esserlo, ma nel senso che, cambiasse la versione sui primi movimenti e ne desse una veritiera perché verificabile, quanto avvenuto al chiosco potrebbe accollarsi anche ad altri. Nel senso che ho scritto, che la Difesa ha ampi margini grazie alla perizia del patologo che per certo da poco o nulla.
Ciao, Massimo
Siamo convergenti Mercutio, nonché garantisti, questo ci permette, pur con minime differenze, di avere, su questo caso almeno, la stessa opinione. Ciao, Massimo
Ciao Massimo e Lori,
è vero Lori, lo scoglio più grande da superarare per la difesa, anche a mio avviso, sara' la serie di immagini scattate dai ragazzi(sempre se, come tu dici, l'orario registrato è quello esatto) in quanto le altre persone, che ritengono di non aver visto la coppia, non possono essere considerati testimoni a sfavore.
Non essere visti/notati, non significa in assoluto non essere stati in quel dato posto.
Volevo poi aggiungere una riflessione riguardo il bacio, che potrebbe essere collocato immediatamente prima che Melania si avviasse verso i bagni, partendo dal parco delle altalene alle 14,30-14,40.
E se il delitto fosse avvenuto nei minuti successivi, le tracce di dna sarebbe normale e logico trovarle, visto che potrebbero essere passati da quel momento, al momento dell'omicidio, anche solo pochi minuti.
Per quanto riguarda il trucco Massimo, mi è sembrato di capire che si parlasse del trucco sugli occhi, facendo notare come Melania non avesse lacrimato, mentre se le avessero tappato la bocca, non è detto che l'azione avrebbe lasciato tracce.
Non tutte le donne usano truccarsi il volto con fondotinta, terra o cipria e le labbra con rossetto, molte donne usano truccarsi solo gli occhi con un pò di rimmel e un filo di matita.
Che si sa inoltre del cellulare di Parolisi che viene collocato dai Ros al 99,9% a Ripe?
Dato contestabile?
Ciao Sira
Il punto è che se anche cambiasse versione (assai probabile anche per me, d'altra parte non penso abbia altra scelta), a questo punto difficilmente risulterebbe credibile, dato che darebbe l'impressione di farlo per cause di forza maggiore (appunto perché ormai pare acclarato che non siano stati alle altalene), e quindi una scelta simile sarebbe interpretata come una mera strategia difensiva. Se davvero non sono stati al pianoro e lui non c'entra niente con l'omicidio della moglie, avrebbe dovuto dire la verità parecchio tempo fa. Ora si trova in un grosso guaio. Comunque credo che faranno prima il ricorso al Tribunale del Riesame (almeno così mi pare abbia detto Biscotti), poi eventualmente in Cassazione.
E' vero Marco, potrebbe trattarsi di una pura strategia difensiva. Ma dato che sarà quella che andrà a processo, dovrà avere riferimenti veritieri per essere creduta.
Lui alle altalene, anche a parer mio, non si è fermato prima delle 15.25 (non è da escludere ci sia passato prima al pianoro, per poco, almeno davanti al monumento), che poi è quanto sostengono i procuratori, e se ha fatto qualcosa che non sia stato ammazzare la moglie deve dirlo e deve smettere assolutamente di mentire (per me è talmente abituato che non ce la farà mai) in caso contrario non avrà in cambio altro che l'ergastolo senza sconti di pena.
Dalle sue prossime dichiarazioni potremmo farci una idea più chiara e cercare di capire se è un assassino, se lo stanno fregando o se c'è qualcun altro che trama fra le Marche e l'Abruzzo.
Hai ragione, ho scazzato perchè l'ho letto che andrà prima al riesame. Ora lo correggo, grazie.
Ciao, Massimo
Talgiabracci , Come si fá a scrivere una relazione con tanti forse ? ma allora la perizia potevo farla anch´io .
Io penso che stiamo vedendo cose ridicole in questi omicidi ,fra Sara Yara Melania , gente che afferma cose ritratta cambia ancora .
Con questo sistema non prenderanno mai i colpevoli.
è ora che quando uno dice una cosa deve valere ,non ha voluto parlare subito ? cavoli suoi. Una legge ,hai mentito agli inquirenti ? giá ti becchi 20 anni anche se non sei colpevole.
Dico questo perché da come sto capendo avremo un nuovo film Michele Misseri 2 interprete Il parolisi , cominceranno a cambiare versioni a fare analisi contranalisi , rifacendo sempre gli stessi test e andiamo avanti a spendere soldi a fare durare i processi 50 anni.
E poi questi avvocati ? senza pregiudizi .
Io penso che se un avvocato difende un cliente e nel corso del processo , si trovano prove concrete per accusare e condannare il suo cliente dovrebbe per legge cambiare mestiere o perlo meno non poter per 2 anni difendere qualcuno . facile fare l´avvocato sembra . Ma poi sto capendo che piú passano gli anni piú mancano i valori , i principi ,qui non si vergogna piú nessuno .
Bene , Melania é uscita di casa con il marito , a San Marco non ci é mai arrivata , testimoni che passano davanti alle altalene varie volte ,affermano questo , quindi, cosa si inventerá il Parolisi ?
Di averla lasciata sulla strada per un litigio ? Ok se fosse cosí con tutte le bugie che ha raccontato lo lascerei in galera lo stesso , gente manca disciplina , ammazzare stá diventando uno sport , tanto cé il Biscotti , tanto si infanga tutto ,tanto le perizie sono piene di forse , intanto le televisioni fanno odiens, c´é chi gode come un matto e pensa , ben vengano questi casi
Io só solo che si puó fare una scappatella con un poco piú di dignitá ,e in un caso come questo ,e dopo aver sbagliato no coprirei neanche il papa, ma avrei aperto il libro , subito ,detto la veritá ,perché qui c´é una bambina nel mezzo e questa é tua figlia Parolisi che non ha ancora 2 anni che é senza mamma
Conoscendo il Biscotti alla fine dirá que l´assasino é Batman e i giudici ci crederanno
Nel prossimo interrogatorio Parolisi dirà cose diverse ed inedite, ne sono certo, anche se convergenti alla propria difesa, suggerite, (ed è cosa prevedibile) dai suoi difensori. E non vedo perchè NON dovrebbe essere creduto, ( le bugie di un fedifrago non vanno confuse con le dichiarazioni che l'indagato ha fornito in relazione al fatidico giorno 18) visto che lui ha dato un'unica versione dei fatti, vera o no, noniosamente ripetuta, (per questo, paragonarlo al Misseri è fuori discussioni) tenendo anche conto che la Procura di Teramo potrebbe adottare, come ho già detto, criteri ed ottica diversi da quelli degli investigatori precedenti.
C'è, inoltre, il parere sugli esami autoptici, che sarà rianalizzato dal notissimo e stimato perito del collegio della difesa, che potrebbe risultare contrastante e diverso.
Non traiamo, quindi, somme affrettate e suggerite da quanto è a nostra conoscenza, o offerteci in pasto dai mass-media,che potrebbero essere sburgiaddate da risultati opposti.
E' necessario, secondo il mio modesto parere, attendere ancora tanti altri risultati, scientifici ed investigativi, prima di mettere il cappio al collo ad un individuo qualsiasi che, fino a quanto non sia tutto chiarito, dagli organi competenti di tutti e 3 i gradi, deve essere considerato innocente.
Saluti a tutti.
Mercutio
buon giorno a tutti
x Sira: hai colto un elemento molto importante: il rossetto . E infatti, in quasi tutte le foto Melania appare senza rossetto; l'unica in cui lo porta, mi sembra che sia proprio quella posta nella tomba, che rimanda al filmato che spesso mandano in onda, in cui appaiono i coniugi con la bambina in braccio e un'altra persona oscurata. Quindi la tua osservazione è molto pertinente
lori
Bliz/quotidiano, in data di oggi, e Repubblica riportano notizie strane sulle "soldatesse", che è bene vengano lette.
Mercutio
X Sira e lori.
La frase che ho riportato "...ed il trucco al volto completamente in ordine" è stata scritta dal patologo. Quindi non capisco come non si possa credere al dottore.
Dovete tenere conto del fatto che al mattino erano andati a due visite mediche, quindi il "trucco", completo di fondotinta e tutto il resto, sicuramente lo aveva.
Non credo che su questo punto si debbano avere dubbi, dato che è un dato agli atti e scritto in perizia.
Ciao, Massimo
X Massimo..non so dove ho letto che Melania avrebbe mangiato una piadina e avrebbe bevuto un bicchiere di latte con caffè ..se questo fosse vero, cadono tutte le varie supposizioni sul rapporto tra il caffè e le donne napoletane. Tra l'altro non è utile generalizzare; siamo sempre nell'ambito delle supposizioni , e questo non ci aiuta.
Ora,al di là dell'orario indicato dalla Procura, mi sembra evidente che Melania non abbia bevuto il caffè in macchina ( dopo le 14,10, ora in cui il vicino ha visto allontanarsi la loro macchina). Quindi deve averlo bevuto, prima, e probabilmente non mentre stavano preparandosi ad uscire...cambiarsi, portare la bambina al bagno, chiudere le finestre, la porta, scendere in garage etc etc. Quindi, secondo me , non possiamo spostare l'orario oltre le 14.00. Spostando di 15 minuti le lancette dell'orologio, dalle 13.36 circa alle 14.00. mi sembra che la situazione non cambi e le cose non depongano a favore del Parolisi .
Detto questo, vorrei chiarire che io non sono convinta della colpevolezza dell'uomo, anche perchè la morte della moglie avrebbe ritardato l'eventuale convivenza con la soldatessa; e poi perchè sono convinta che un uomo che confessi alla moglie di volerla lasciare, si lascia offendere ed insultare senza colpo ferire, convinto di meritarselo, e anche perchè, una volta "sputato il rospo", si è tolto un grosso peso dallo stomaco , in pratica é uscito da quel famoso imbuto che ipotizza la Procura . Anche , l'eventuale minaccia della moglie di non fargli più vedere la figlia, non ha senso; ci sono leggi ben precise in merito.A meno che non ci sia in ballo qualcosa di più grosso che noi ignoriamo.
Voglio precisare che mi limito semplicemente fare l'avvocato del diavolo .
lori
Aspetta lori, mi pare abbiamo fatto un briciolo di confusione io e te sul caffè.
Tagliabracci parla di metabolizzazione, che è un procedimento ben diverso dai residui e può durare anche 4/5 ore (Per Melania meno perché fumava e chi fuma accorcia i tempi di un 20/30%).
Ma anche la metabolizzazione cambia da persona a persona, ad esempio una donna incinta necessita di 15/20 ore per metabolizzare una tazzina.
In ogni caso il patologo non ha accorciato i tempi a causa dei residui, ma teoricamente perché un caffè, però amaro e se assunto solo dopo i pasti (questo quanto dicono gli specialisti del caffè stesso) accorcia i tempi della digestione.
Quando dovrà confrontarsi con la Difesa in tribunale, e spiegare per quale motivo ha scritto una cosa anziché un'altra, ci fossero prove che Melania era una a cui il caffè piaceva e ne beveva più di quanto sia lo standard considerato in perizia, potrebbe anche modificare le sue conclusioni.
Ma stiamo andando troppo oltre, per ora il discorso riguarda non i residui ma la metabolizzazione. Anche questo passaggio, come quello del trucco, lo scrive lui, non l'ho ripreso dai giornali.
Ciao, Massimo
Vent'anni per una menzogna ? Allora conviene ammazzare direttamente, ci si toglie almeno un fastidio .
hai ragione , Massimo, io mi riferivo invece , ai tempi di assorbimento, ho usato erroneamente la parola metabolizzazione, di cui, invece parla la procura. Quanto al trucco, faccio ancora l'avvocato del diavolo: magari Melania non lo usava.
Ciao e buona giornata
lori
X UMMOLO
"Vent'anni per una menzogna?". La sua domanda mi pare molto pertinente.
Potrei gentilmente ghiedergli come è arrivato a tale deduzione?
Grazie.
Mercutio
interessante questa conversazione,
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/1016339/melania-i-dubbi-di-ludovica-sulla-sincerita-di-salvatore-mentono-tutti-tranne-te.shtml
Anche qui parolisi non ci fa una bella figura..
lori
la lettura dell'ordinanza, nei punti ove è citata la relazione medico-legale, come hai evidenziato nell'articolo, presenta dei punti non certi, ma probabili, circa il momento della morte, i processi digestivi e la dinamica dell'omicidio.
quel giudizio probabilistico sugli elementi accertati dal medico legale sarà determinante nella valutazione del nesso di causalità giuridica (artt. 40 e ss cp).
interessante passaggio di questa perizia, riportato nell'ordinanza, riguarda la possibilità che l'assassino/aggressore (che potrebbe essere diverso per quello che riguarda i colpi inferti post mortem) fosse più alto della vittima.
e, nell'ipotesi per ora solo accennata della difesa, ciò potrebbe significare, nel caso di assassino-donna che questa dovesse essere molto più alta di Melania che, comunque, era una donna molto alta.
un utile elemento di identificazione del possibile assassino, secondo me.
attendo anche io, le spiegazioni di parolisi in merito alla sua assenza, per come ora accertata, sul pianoro di colle s.marco.
Marika
Un interessante articolo:
http://www.inviatospeciale.com/2011/07/parolisi-indizi-psicologismi-e-deduzioni-prove-concrete-non-si-sa/
Ciao Massimo,
non penso che Lori, come me, volesse mettere in dubbio quello detto da Tagliabracci riguardo il trucco, facevamo entrambi solo un ipotesi, e ciòè che il dottore si riferisse al trucco degli occhi, il quale provava l'assoluta assenza di pianto, in quanto Melania non aveva il volto sporcato dal rimmel colato.
Cmq a parte questo, stavo riflettendo sul momento del depistaggio, sicuramente saranno state analizzate le impronte sulla siringa e sul laccio emostatico, e qualora non ve ne fossero sarebbero stati usati dei tipici guanti in lattice.
Quindi il depistatore, che non è detto sia poi l'assassino, o è una persona che ha accesso ad ambulatori e/o ospedali o ha reperito il necessario comperandolo in farmacia.
Non è normale avere un laccio emostatico, una siringa e dei guanti a portata di mano.
Saranno stati fatti dei controlli sull'acquisto nel giorno dell'uccisione o della notte nelle farmacie vicine e/o in quelle più lontane?
Ciao Sira
molto interessante questa intercettazione...è tratta da un articolo di Nino Cirillo..è tra virgolette, quindi credo che possa essere attendibile
Franca ( la sorella ): «Ora esce tutto fuori». Salvatore: «Sì, ora esce fuori pure qualche altro...». Franca: «Qualche altro cliente...». Salvatore: «Eh ... capito, pure per dire tutte quelle cose brutte, no...». E quando la sorella gli consiglia: «Tu devi dire che purtroppo non è stata colpa mia», il caporalmaggiore pronuncia la frase più oscura di tutta l’intercettazione, la più inquietante: «Mi dispiace che ci ha rimesso Melania...»
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=157064&sez=HOME_INITALIA
lori
E vogliamo parlare della sensibilità di ludovica!
Il 22 aprile Ludovica scrive a un’amica il suo dolore per la mancata vacanza ad Amalfi con Salvatore: «Ci siamo sentiti il 19... poi per sicurezza niente... mancavano solo 2 giorni... io non lo so, non doveva andare così»
non una parola di pietà per la vittima, solo il fastidio per un evento che ha mandato a monte i suoi piani...
Che sofferenza per i familiari di Melania leggere queste intercettazioni!
lori
Caro Mercutio rilegga l'intervento di Luca ore 1.55. Non è una mia proposta, sia ben chiaro.
Cara Iori sei una persona meravigliosa, molto acuta e dotata di una non comune delicatezza.
Tra parentesi, mi hai preceduta nel segnalare quella intercettazione tra Salvatore e la sorella Franca. Un gran mistero, su cui si potrebbe lavorare molto con illazioni.
Colgo le tue parole per mandare un messaggio alla famiglia di Melania, padre, madre e fratello, perché mi hanno molto colpito alcune delle loro ultime dichiarazioni. Se Massimo me lo permette.
X LA FAMIGLIA REA: Avete tutta la mia affettuosa partecipazione al vostro infinito dolore e alle profonde delusioni che state provando e credo che anche altri commentatori e lettori di questo blog la pensino come me. Immagino che Michele Rea legga anche questo blog (come tanti altri) e vorrei consigliare a lui e a voi di non prendere per verità assoluta quello che leggete, accentua solo lo strazio, i giornalisti vogliono/devono fare audience. E mandate in quel paese soprattutto quelli che vi chiedono “come state? cosa provate?” per mandare in video il vostro strazio. Sciacalli e sfruttatori dell’intimità altrui. Ascoltate il vostro cuore e continuate ad affidarvi al Rosario e allo Spirito Santo, cercate la pace là.
Noi tutti, sono certa, teniamo nella mente Melania e la sua tragica sorte ha fatto uno squarcio anche nei nostri cuori. Il marito si è comportato da verme tradendo il amore e la fiducia, della moglie e di tutta la sua famiglia, è più vero, e voi non lo potrete dimenticare mai. Però, abbiate pazienza, cercate anche voi, come cerchiamo noi, di vedere altre prospettive nella presunta colpevolezza. Ci sono sicuramente delle cose che non combaciano.
Riserviamo altri commenti dopo l’interrogatorio a Teramo.
Fatevi forza! Un caro abbraccio, Mimosa
Io spero fortemente che sia così
L'Angelo Custode ( dedicata a Melania)
Nel sentiero di luce
si odono ancora le sue risa e
il cigolio dell'altalena.
Esso pare scandire il tempo
un tempo ormai lontano
che più non ti appartiene
Non voltarti
non fermarti
non cercarla nel passato
Segui la luce
percorri il sentiero
solo quella è la via
che ti porterà a lei
E quando sentirai
il canto degli angeli vicino
allora
e solo allora
fermati...
prendi fiato
… e spicca il volo.
Ciao Sira
Ciao Mimosa, grazie per le bellissime parole, ma oggi sono rimasta molto turbata nel sentire in tv le parole della mamma di Melania a proposito dei messaggi tra salvatore e ludovica...non bastava il dolore per la morte così drammatica della figlia; immagino che stilettate nel suo cuore a sentire trattare melania come un terzo incomodo,come una zavorra di cui liberarsi.. eppure non una parola di risentimento verso il genero..solo l'umanissimo desiderio di sapere da lui la verità; una dignità senza fine condita di parole di comprensione per i genitori di salvatore, da lei definiti "gente umile", persone che vivono anche loro una terribile sofferenza .
Quanta gente ha fatto soffrire Salvatore !
Mi auguro che queste giornate in cella lo aiutino a riflettere e a prenderne coscienza !
Mi associo al tuo messaggio per la famiglia Rea, e rivolgo un pensiero anche alla famiglia di Salvatore; non è un momento facile nemmeno per loro, che hanno scoperto un figlio, un frastello sconosciuto ai loro occhi..UN ESTRANEO
Ciao e buona serata
lori
X Sira : molto bella la tua poesia
Ragazzi, come la mettiamo con questo? Leggete bene tutto:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/07/22/visualizza_new.html_782406435.html
A parte il titolo denigratorio … roba dei soliti giornalisti, qui sono riportati i soliloqui di Salvatore intercettati nell’auto e nel mezzo la frase “Mi farei 30 anni”. Ma guardate il contesto!
L’articolo datato 22 luglio 2011 ore 21.48 (non lo avevo visto prima) dice che i brani stanno nell'informativa riepilogativa dei carabinieri che hanno svolto le indagini e risale all’intercettazione in auto dell’11 maggio ore 21.38 … diversa dalla frase inserita negli atti che porta la data di giugno.
Qui vi sembra falso e bugiardo Salvatore Parolisi?
Mimosa
Grazie Lori, sono felice che ti piaccia.
Buona serata
Sira
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